Seduta n.230 del 20/07/2011 

CCXXX SEDUTA

Mercoledì 20 luglio 2011

(POMERIDIANA)

Presidenza della Presidente Lombardo

indi

del Vicepresidente Cossa

indi

della Presidente Lombardo

Indice

La seduta è aperta alle ore 16 e 07.

DESSI', Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta dell'8 luglio 2011 (223), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Daniele Secondo Cocco, Gian Domenico Gallus e Paolo Maninchedda hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 20 luglio 2011.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: "Disposizioni nei vari settori di intervento (collegato alla manovra finanziaria 2011-2013)" (222/A - Parte seconda)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge numero 222/A - Parte seconda.

Riprendiamo i nostri lavori dalla votazione dell'emendamento numero 64 presentato all'articolo 18. Poiché devono trascorrere dieci minuti dall'inizio della seduta per poter procedere alla prima votazione, a termini di Regolamento, sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 09, viene ripresa alle ore 16 e 21.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori, prego i colleghi di prendere posto. Invito i consiglieri Segretari al banco della Presidenza, grazie.

Passiamo alla votazione dell'emendamento numero 64 per il quale è stata chiesta la votazione a scrutinio segreto.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 64.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 58

votanti 57

astenuti 1

maggioranza 29

favorevoli 26

contrari 31

(Il Consiglio non approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Ben Amara - Biancareddu - Bruno - Capelli - Cappai - Cherchi - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Moriconi - Murgioni - Obinu - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Porcu - Randazzo - Rassu - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Stochino - Vargiu - Zedda - Zuncheddu.

Si è astenuta la Presidente Lombardo.)

Passiamo all'emendamento numero 65, per il quale è stata chiesta la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 65.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri:Agus - Barracciu - Ben Amara - Bruno - Capelli - Cherchi - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri:Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Contu Felice - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dessì - Diana Mario - Greco - Ladu - Lai - Locci - Meloni Francesco - Murgioni - Obinu - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Vargiu - Zedda.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 58

votanti 57

astenuti 1

maggioranza 29

favorevoli 24

contrari 33

(Il Consiglio non approva).

Metto in votazione l'emendamento numero 74, che è uguale all'emendamento numero 75.

Ha domandato di parlare il consigliere Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SECHI (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Intervengo per dire che ci sorprende un po' il parere negativo della Giunta, poiché si tratta di un emendamento che non prevede interventi di spesa ma vuole dedicare un'attenzione particolare alle famiglie numerose, intese come famiglie numerose non le famiglie che hanno nuclei familiari di cinque unità, ma famiglie che hanno minimo cinque figli. Nonostante la situazione che si vive e la denuncia di riduzione delle nascite in Sardegna, esistono, in diverse realtà, famiglie che hanno cinque e più figli. Nell'articolo 9 della legge numero 13 del 1989 sono previsti i punteggi da attribuire per la formazione delle graduatorie per l'accesso all'assegnazione di alloggi di edilizia pubblica; in tale articolo è prevista l'attribuzione di "1" punto indipendentemente dal numero dei figli. Noi proponiamo all'attenzione dell'Aula di considerare non un punteggio maggiore o diversificato, ma di riservare, dove ci siano le richieste e le condizioni, quindi fermo restando il possesso dei requisiti per stare dentro la graduatoria, una percentuale sino a un massimo del 10 per cento a coppie, prevalentemente giovani, che hanno almeno cinque figli.

Credo che non ci siano ragioni per non sostenere questa proposta e quindi invito l'Aula a considerarla favorevolmente. Confermo che ci sono situazioni che vivono disagi forti; in molti ambienti, non solo politici, anche in altri, viene fatto il discorso del valore della vita, della famiglia, dell'importanza dei figli, allora con una semplice attenzione, noi siamo in grado di dare anche risposte reali a costoro.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ESPA (P.D.). Presidente, innanzitutto chiedo al collega se posso aggiungere la mia firma a questo emendamento che mi sembra particolarmente importante.

Mi rivolgo ai colleghi del centrodestra che hanno presentato provvedimenti di legge sulla famiglia, penso all'onorevole De Francisci, così come ad altri colleghi come Franco Meloni e i colleghi Riformatori. Vi prego di leggere con attenzione, perché questo è un provvedimento in favore delle famiglie numerose e voi, come noi, sapete quanto la questione delle famiglie numerose in Sardegna sia estremamente importante. Quindi il vostro voto negativo non credo che possa essere visto come un'apertura di credito per politiche a sostegno della famiglia, altrimenti, come accenna, come dire, senza nessuna retorica e anzi in maniera estremamente serena, l'onorevole Sechi, in questo caso si tenta di dare una risposta e quindi un sostegno ma allo stesso tempo anche un segnale politico importante, riservando il 10 per cento degli alloggi a nuclei familiari con almeno cinque figli a carico.

Se ci fosse un accordo, io proporrei un emendamento orale, perché cinque figli a carico sono un numero estremamente importante e, secondo me, ormai, anche da quanto dice l'Associazione delle famiglie numerose, tre figli a carico comincia a essere una rarità. I casi di cinque figli a carico sono pochissimi, quindi ancora a maggior ragione l'emendamento dell'onorevole Sechi andrebbe accettato integralmente. Credo che l'Aula dovrebbe ragionare chiedendo anche un momento di sospensione, perché questo è un emendamento serio. Andiamo a dire in giro che siamo per la famiglia e poi, dinanzi a un emendamento del genere, dimostriamo di non avere interesse per la famiglia. Spero che il centrodestra (e l'Assessore, ovviamente) possa valutare meglio questo emendamento, eventualmente c'è tutto il tempo di sospenderlo, ma soprattutto i colleghi del centrodestra facciano attenzione al testo perché è un testo che va in direzione di parole che noi pronunciamo all'interno delle Commissioni e che credo meritino anche un rispetto legislativo.

In ogni caso chiedo di aggiungere la mia firma e il mio voto, se si dovesse andare al voto subito senza nessuna interruzione, sarà favorevole. Chiedo al Capogruppo di avanzare richiesta di votazione nominale nel caso in cui si voti.

PRESIDENTE. Onorevole Espa, la votazione nominale è stata già chiesta.

Ha domandato di parlare il consigliere Bruno per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Intervengo per esprimere il voto favorevole a questo emendamento, per aggiungere la firma e per invitare il centrodestra, in particolare i colleghi che hanno presentato insieme a me altre proposte di legge sulla famiglia, attualmente in discussione in settima Commissione, a cercare di unificare i testi. Mi rivolgo anche all'onorevole Vargiu, all'onorevole Meloni, all'onorevole De Francisci, questo è un provvedimento che, di fatto, così come facciamo nelle proposte di legge sulla famiglia, vuole rimuovere gli ostacoli di tipo economico e abitativo; prevede una riserva di legge, in questo caso, per quanto riguarda gli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Credo sia un emendamento da approvare nel solco degli altri articoli che stiamo prevedendo in legge, in quelle leggi sulla famiglia che vanno a incidere soprattutto nelle situazioni di disagio.

Vi segnalo (è uno dei tanti esempi) che, nella mia città, c'è una mamma di sei figli che da dieci giorni sta facendo lo sciopero della fame proprio per questo motivo, perché non riesce ad avere un alloggio; l'Assessore, l'Assessore comunale di centrodestra (ma è un caso) le risponde che non c'è una legge apposita che gli permetta di dare un punteggio in più per le famiglie numerose. Io credo che adesso abbiamo un'occasione per dare una risposta a questa e a tante altre famiglie numerose della Sardegna.

E' per questo che noi votiamo a favore e chiediamo all'intero Consiglio regionale, almeno su questo provvedimento, al di là delle rigidità imposte dalle discipline di gruppo e di partito, di compiere un atto di buon senso che, devo dire, credo sia giusto nei confronti delle famiglie sarde.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Franco Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELONI FRANCO (Riformatori Sardi). Mi pare che l'emendamento sia ragionevole e sia anche accoglibile, ma potremmo fare anche un'altra cosa: prendere l'impegno tutti insieme di inserirlo nella legge sulla famiglia che stiamo per iniziare a discutere in settima Commissione. Per quanto riguarda il mio Partito, sicuramente posso prendere questo impegno.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Barracciu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BARRACCIU (P.D.). Presidente, intervengo per esprimere il voto favorevole all'emendamento, per aggiungere anche la mia firma e per argomentare che questo emendamento è effettivamente un emendamento serio. Chi ha fatto il sindaco, e non solo, ha avuto la possibilità di constatare questa necessità presso le famiglie del proprio comune. Mi risulta che anche l'Assessore dei lavori pubblici sia sindaco, credo che pure lui non sia stato esente da richieste e sollecitazioni in questo senso. Sollecitazioni che tendono semplicemente a sottolineare una richiesta e un bisogno che molte famiglie, con disagio economico e difficoltà economica, hanno per sopperire al bisogno della casa. La presenza di cinque figli, ma anche, se scendiamo un po' di più, quattro figli, determina una difficoltà davvero grande per molte famiglie di quest'isola.

Faccio un appello, veramente fuori dalle parti politiche, a soffermarsi su questo emendamento, a evitare i rimandi alla legge sul sostegno alla famiglia, a votarlo in questo momento, perché questo è un bisogno che non ha assolutamente il tempo di attendere l'approvazione di altre leggi. Questa è un'occasione importante, che può dare segnali anche all'esterno che, in quest'Aula legislativa, ci si occupa qualche volta di bisogni seri dei cittadini e delle famiglie, quelli immediati, quelli che non consentono di trascorrere una vita serena e soprattutto di farla trascorrere serena ai bambini, ai figli che in quelle famiglie vivono la stessa difficoltà.

Chiedo alle colleghe De Francisci e Zedda, Floris non c'è, Greco non c'è, di farsi carico, anche perché questo è un tema molto caro alla politica che portano avanti le donne, presso il loro Gruppo, di un sostegno fuori dalle parti a questo emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS (P.D.). Presidente, esprimo il voto favorevole all'emendamento; con l'aggiunta della firma, anche io sostengo che questo emendamento sia opportuno e necessario, non foss'altro perché, quando una famiglia numerosa si rivolge all'Istituto delle cosiddette case popolari, dicevano le vecchie famiglie, è in una situazione sicuramente non di grande floridezza economica, una situazione abbastanza difficile.

Per cui, prestare attenzione ai nuclei familiari così numerosi, perché possano avere un tetto, io credo che la società in generale ne tragga grandi benefici. Noi tutti sappiamo (spesso lo diciamo, però a volte non siamo conseguenti) che la famiglia è il nucleo principale della nostra società; all'interno della famiglia si costruiscono gli uomini e le donne della nostra comunità. Quindi avere uno spazio fisico tutto per loro credo che sia la prerogativa primaria perché questo nucleo acquisisca appunto quegli elementi di rispetto reciproco, di rispetto altrui, e metta in pratica tutti quei dettami normativi e relazionali che consentano, a un nucleo così articolato, di poter vivere serenamente pur nelle difficoltà economiche; perché, davanti a una richiesta in tal senso per un alloggio popolare, un nucleo familiare è in difficoltà e disagio. Spero che davvero, come ho sentito dire, ci sia anche un articolato che affronti i problemi e le tematiche della famiglia, spero che la Regione Sardegna si ponga in prima linea…

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Agus. Onorevoli colleghi! Grazie

AGUS (P.D.). Chiudo il mio intervento ricordando che, nella nostra cultura regionale, la famiglia è considerata un elemento sacrale; e tutti noi, per cultura e tradizione, su di essa credo che impostiamo il futuro dei nostri figli. Pertanto ritengo che valga la pena e sia doveroso approvare questo emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Lotto per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LOTTO (P.D.). Presidente, anche io credo che dovremmo, come Consiglio regionale, dare un segnale puntuale e preciso verso quelle famiglie che, pur in condizioni non agiate (se uno chiede in assegnazione una casa popolare certamente non è in una situazione economica agiata), hanno da un certo punto di vista si potrebbe dire la fortuna, dall'altra il coraggio, di mettere su una famiglia con oltre cinque figli e che pertanto vanno incoraggiate. Un modo per incoraggiarle è anche questo, cioè, dove c'è questo tipo di famiglia, riservare una quota degli alloggi popolari alle stesse. Ovviamente, va precisato, non so se la norma debba prevederlo o meno, che, dove queste famiglie non ci sono, le case vengono assegnate agli altri aventi diritto.

Però, in particolare, a quelle coppie (che vedono nella famiglia numerosa e nei sacrifici che anche ai tempi d'oggi comporta mettere al mondo tanti figli) va dato un segnale di attenzione, di riconoscimento e un aiuto affinché le difficoltà che da questa scelta derivano possano essere, anche se solamente in parte, alleviate. Ecco perché io voto favorevolmente questo emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stochino per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STOCHINO (P.d.L.). Presidente, per non sembrare che la maggioranza sia totalmente distante dai problemi della gente comune e che il parere contrario non venga strumentalizzato, la maggioranza ha ritenuto di dare il parere contrario a questo emendamento perché c'era un impegno, con gli altri colleghi della maggioranza (vedi l'onorevole Zedda, ma anche l'onorevole Sanjust, che avevano posto dei problemi in riferimento alle famiglie, all'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale, nonché l'onorevole Steri, che aveva sottoposto un'altra serie di problemi in riferimento), per spostare queste problematiche alla legge che è in Commissione per quanto riguarda la famiglia e poterle così inserire in un disegno organico, perchè, da un lato, avesse più tempo per essere visionato e, dall'altro lato, per non andare a commettere degli errori con emendamenti che sono importanti, ma pur sempre appiccicati a una legge che ha altri indirizzi. Quindi io chiedo cinque minuti di sospensione per chiarire meglio questa questione.

PRESIDENTE. Sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 41, viene ripresa alle ore 16 e 47.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori, prego i colleghi di prendere posto.

Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAMPUS (P.d.L.). Presidente, credo che l'argomento sia sicuramente sensibile, però ritengo che un emendamento così non possa davvero essere risolto con: "Votiamolo ora". Vi ricordo che i criteri di assegnazione sono estremamente delicati e riservare il 10 per cento degli alloggi di edilizia residenziale pubblica a una determinata categoria, prima di tutto, blocca una quantità di alloggi enorme, credo qualche migliaio, in secondo luogo, dobbiamo tener presente certamente il numero dei figli; cosa che peraltro è già prevista in quanto, nelle graduatorie, prima predisposte dei comuni e oggi dall'AREA, uno dei criteri è il numero dei figli. Vi ricordo che un altro dei criteri è, ad esempio, la presenza di anziani non autosufficienti o di un componente della famiglia portatore di un handicap o ancora è il disagio abitativo da cui si parte.

Allora vi faccio una domanda banale, semplicissima: una famiglia ha tre figli e vivono tutti in una stanza, mentre un'altra famiglia ha cinque figli e ha a disposizione due o tre stanze, perché devo far passare davanti quella che ha tre figli? Io credo che l'argomento sia giusto e vada affrontato, ma, come ha detto correttamente l'onorevole Meloni, va affrontato in maniera globale, perché il "fatti salvi i requisiti indicati dalla legge regionale 6 aprile 1989 numero 13", in questo caso, così come è scritto, fa fede per quanto riguarda coloro ai quali spetta la riserva, cioè nell'ambito di quelli applico i parametri della legge, ma tutti gli altri verrebbero esclusi dal possibile utilizzo di questi appartamenti che sarebbero riservati. Quindi, avete sollevato un problema giusto, ma l'invito è ad affrontarlo in maniera globale, altrimenti rischiamo, nella fretta, di fare dei danni gravissimi a soggetti estremamente deboli.

Vi invito al ritiro; altrimenti, in piena coscienza, da medico, da uomo, da cattolico, da quello che volete, io sarò costretto a votare contro questo emendamento, perché le conseguenze potrebbero essere davvero dannose per tante altre famiglie svantaggiate o molto più svantaggiate di chi ha, come unico criterio dello svantaggio, la presenza giusta, bella, benemerita, baciata dalla fortuna dei "cavalieri di braghetta", però non basta per poter avere una riserva per l'alloggio popolare.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Zuncheddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZUNCHEDDU (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Ritengo che questo emendamento abbia oltretutto un valore simbolico e morale molto importante da cui noi, come classe politica, non possiamo assolutamente prescindere. Non sostenerlo all'unanimità sarebbe, secondo me, un segnale piuttosto inopportuno da parte della classe politica, soprattutto in un momento particolarmente animato dalla diffidenza, per non dire altro, dei cittadini nei confronti delle istituzioni.

Per cui, vista anche la straordinarietà dei nuclei familiari costituiti da cinque figli, concordo con chi ha già proposto di abbassare il numero dei figli da cinque a tre e quindi di rivisitare anche il concetto di famiglia numerosa, nel senso che spesso la famiglia numerosa non è costituita solo da figli, ma risulta costituita anche da altri parenti, nonni, zii, e chi più ne ha più ne metta. Invito tutti i colleghi, sia dell'opposizione che della maggioranza, a un atto di responsabilità, tenendo conto che ha un valore simbolico importante.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cossa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COSSA (Riformatori Sardi). Presidente, l'argomento sollevato dai colleghi di SEL è sicuramente un argomento estremamente delicato e importante.

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Cossa, colleghi! Onorevole Cossa, finché non c'è silenzio in aula, non proseguiamo. Prego.

COSSA (Riformatori Sardi). Così come è indubbio l'aspetto che sottolineava l'onorevole Zuncheddu del valore simbolico di un emendamento di questo genere. Io però condivido le perplessità che sono state avanzate dall'onorevole Campus e cioè che questo emendamento rischia di produrre effetti che vanno in senso contrario rispetto a quelli auspicati, ovviamente in assoluta buona fede e con un atteggiamento estremamente positivo, dai colleghi, perché potrebbe addirittura portare a un blocco di appartamenti che invece potrebbero essere proficuamente utilizzati. Sarebbe più congruo ragionare un attimino, anche dal punto di vista tecnico, perché l'onorevole Campus, che ha fatto l'esperienza di sindaco, sa bene come l'aspetto dei criteri, soprattutto in questo particolare settore, possa scatenare situazioni che poi non si riescono più a governare.

Mi permetto di chiedere ai colleghi di soprassedere su questo argomento, perché siamo tutti d'accordo sul dare una priorità alla famiglia naturalmente, in particolare alle famiglie numerose. Dobbiamo tener conto che, in questi anni, la famiglia è cambiata, è cambiata come numero di componenti, è cambiata come tipologia, sono aumentate le coppie di separati, di divorziati, le coppie si dividono e si ricombinano, ossia tante situazioni che la vecchia normativa non contemplava e che noi oggi dobbiamo invece tenere in considerazione perché sono esse stesse fonti di disagio sociale. Quindi io credo che dovremmo ragionare attentamente e rivalutare i criteri che furono fissati dalla legge del 1989, perché probabilmente non sono più adeguati. Però va fatto con molta cautela e con molta attenzione, proprio per evitare che si abbiano ricadute che, anziché essere positive, possono essere negative.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO PIETRO (P.D.). Presidente, intervengo anch'io per sostenere questo emendamento, che condivido, e per il quale chiedo di aggiungere la mia firma. Ho ascoltato le ragioni dei consiglieri di maggioranza che, pur sensibili al problema, credono che questo possa creare un blocco nell'assegnazione degli alloggi. Io credo che sia il contrario e tuttavia, se questo fosse il problema, alcuni accorgimenti anche con emendamenti orali potrebbero essere presentati a questo emendamento; ad esempio dicendo che possono essere riservati, a persone con cinque o tre figli a carico, sino al 10 per cento degli alloggi, non lo so, si può vedere anche sospendendo l'esame dell'emendamento per trovare la possibilità di integrarlo con qualche emendamento orale.

Tuttavia io credo che il principio debba essere fatto salvo e debba essere fatto salvo con questo emendamento; rimandare esclusivamente a una legge sugli alloggi, che si discuterà fra breve, anche questo può essere fatto, però accogliendo adesso il principio che le famiglie numerose, anche con redditi bassi, come di fatto poi sono, devono avere precedenza rispetto alle altre e devono essere assolutamente agevolate. Credo che coloro che hanno anche amministrato gli enti pubblici possono avere vissuto toccando con mano la necessità di famiglie numerose che tante volte ci sono e che chiedono di avere un alloggio per loro e per i loro figli; credo che esse debbano essere assolutamente favorite.

Quindi questo emendamento va accolto, se può essere modificato, integrato, emendato, ancora può essere fatto; se così non fosse, io credo che vada assolutamente votato per evitare invece di creare un problema per tutti coloro che sono in attesa di avere una famiglia. Ritengo che dobbiamo tutelare i minori, le famiglie numerose e coloro che più di altri credo che abbiano necessità di vedere riconosciuta la possibilità di avere un alloggio in cui vivere in maniera decente.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Ladu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LADU (P.d.L.). Io credo che la finalità di questo emendamento sia giusta, nel senso che va incontro alle famiglie numerose e quindi è chiaro che noi, che diciamo sempre che dobbiamo fare una politica a sostegno della famiglia e soprattutto delle famiglie più numerose, dobbiamo prendere in considerazione questo emendamento. Però, così com'è scritto, è formulato male, è scritto male; effettivamente scritto in questo modo rischia di fare anche più danni. Perché? Perché noi rischiamo di bloccare il 10 per cento degli alloggi e quindi circa 2000 alloggi, perché devono essere destinati alle famiglie che hanno cinque figli. Però, fermo restando che noi siamo d'accordo che ci deve essere un sostegno alle famiglia numerose e a quelle che hanno cinque figli e anche più, dobbiamo anche valutare come si pone questa proposta, questo emendamento nei confronti della legge numero 13 del 1989 che, secondo me, è fatta bene, i requisiti vanno bene come sono previsti in legge.

Credo che si possa anche tentare di sostenere questo emendamento però con alcune correzioni. Ad esempio, noi possiamo agire, al fine di sostenere le famiglie numerose, se c'è la richiesta, perché non è detto che ci siano famiglie che abbiano cinque figli, magari in un comune non c'è neanche una famiglia che ha cinque figli e noi dovremmo bloccare gli appartamenti. Possiamo considerare i casi in cui c'è la richiesta e a parità di punteggio; guardate che il fatto che una famiglia abbia cinque figli non significa che abbia maggiore necessità, perché può esserci anche una famiglia che, avendo uno o due malati gravi, verrebbe superata da chi ha cinque figli. Allora io dico che, se aggiungiamo la dicitura "se c'è la richiesta e a parità di punteggio", si può arrivare anche a una riserva del 10 per cento per le famiglie che hanno cinque figli.

Quindi io sono d'accordo, a condizione però che l'emendamento sia corretto e che sia chiaro che non vengano bloccati appartamenti anche se non ci sono le condizioni; comunque non devono essere danneggiati altri che hanno lo stesso diritto, come previsto dalla legge numero 13 del 1989.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCU (P.D.). Questo emendamento, Presidente, ha senz'altro un altro valore simbolico, è un emendamento spot, io lo interpreto come un invito ad AREA a costruire alloggi per famiglie numerose. Oggi uno dei parametri più importanti che vengono utilizzati per l'assegnazione di alloggi è il sovraffollamento dell'alloggio di provenienza. E' chiaro che, a una famiglia che vive in un alloggio sovraffollato, non si può consegnare un alloggio piccolo perché sarebbe già in un alloggio sovraffollato. Questo è un invito, secondo me, che va in questa direzione e comunque dà un segnale di un'attenzione al disagio delle famiglie numerose. Penso che una norma di questo tipo, una priorità nella assegnazione degli alloggi, potrebbe essere inserita nella legge che si sta approvando ed è in discussione, la legge sulla famiglia, in Commissione sanità, non in questo contesto.

Quindi io invito i presentatori a riflettere sull'utilità di mantenere in questa legge questo emendamento, anche perché, nella stessa misura, l'attenzione si dovrebbe destinare agli anziani, alle vedove con figli, alle giovani madri, ai padri separati che oggi sono i nuovi barboni senza dimora, non dimentichiamoci che ci sono tante fasce di disagio che hanno bisogno di attenzione, ci sono i disabili, eccetera.

Ecco io penso che questo emendamento ci dà l'opportunità di discutere sulla necessità di rivedere la legge numero 13 del 1989, sui parametri riguardanti i criteri di assegnazione degli alloggi e che probabilmente non è utile mantenere all'interno di questa legge. Io penso che sia utile ritirarlo, se non venisse ritirato, mi asterrò sicuramente sull'emendamento numero 75.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Presidente, intanto per fugare i dubbi di natura tecnica, basterebbe introdurre una piccola modifica. Io chiedo l'attenzione dell'Aula! Questo è finalizzato, non a risolvere il problema di coloro che vantano titolo ad avere... io chiedo scusa perché se no non riesco a chiedere l'attenzione su questo argomento.

PRESIDENTE. Ha ragione, onorevole Uras.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Dicevo, questo è limitato a un intervento per le famiglie numerose, poi si possono fare tutti gli emendamenti che vogliamo, per i portatori di handicap e per tanti altri casi, nessuno dirà di "no"! Però, in uno Stato che non fa altro che rivolgersi alle famiglie chiedendo di assumersi la responsabilità di una maternità e di una paternità, il problema delle famiglie numerose, piccolo piccolo, lo vogliamo risolvere? E risolviamolo oggi, non dopodomani, perché dopodomani non ne parleremo e non si risolverà.

Seconda questione. Noi stiamo parlando degli alloggi da assegnare, ci sono per caso 25 mila alloggi da assegnare? Perché, se ci sono 25 mila alloggi da assegnare, il 10 per cento è 2500, ma se ci sono duecento, trecento, cinquecento alloggi da assegnare, in quest'ultimo caso, il 10 per cento è rappresentato da 50. Ecco perché noi abbiamo limitato a cinque figli.

Terza cosa. Abbiamo paura di bloccare? Allora facciamo questa piccola modifica: al fine di sostenere famiglie numerose, il 10 per cento degli alloggi di edilizia residenziale pubblica è riservato e assegnato prioritariamente a nuclei familiari con almeno cinque figli, fatto salvo il possesso dei requisiti indicati dalla legge regionale. Quindi si fa salvo il possesso dei requisiti, la riserva scatta solo ed esclusivamente per colmare questa esigenza, non oltre questa esigenza, per cui oltre questa esigenza intervengono gli altri. In questo modo si dà un segnale che va in direzione di tutto quello che dice il mondo cattolico: "Pensiamo ai figli, pensiamo alle famiglie che hanno questa difficoltà". Ma lo dobbiamo fare noi un emendamento così?

PRESIDENTE. Colleghi, un attimo di attenzione. L'onorevole Uras ha fatto una proposta di emendamento orale. L'Aula è d'accordo?

(Interruzione del consigliere Ladu)

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Ladu, mi è sfuggito, adesso facciamo esprimere l'Aula sulla proposta dell'onorevole Uras e poi lei fa la propria.

Prima di procedere con le dichiarazioni di voto, voglio sapere se la proposta dell'emendamento orale dell'onorevole Uras viene accolta.

(Interruzione)

L'Aula non accoglie la proposta.

Onorevole Ladu, faccia solo la sua proposta.

Ha domandato di parlare il consigliere Ladu. Ne ha facoltà.

LADU (P.d.L.). La mia proposta è questa: dopo le parole "Al fine di sostenere le famiglie numerose", aggiungere le parole " se c'è la richiesta e a parità di punteggio…"; perché, come dicevo prima, non è detto che in un comune ci siano famiglie con cinque figli e chiaramente poi queste non è che devono passare prima degli altri. Con questa dicitura, secondo me, questo emendamento potrebbe andar bene. Ripeto, dopo "numerose", aggiungere "se c'è la richiesta e a parità di punteggio".

PRESIDENTE. L'onorevole Ladu propone di aggiungere, dopo "Al fine di sostenere le famiglie numerose", le parole "se c'è la richiesta e a parità di punteggio", giusto? Continuando poi con "il 10 per cento degli alloggi…". Questa è la proposta dell'onorevole Ladu, basta dire "sì" o "no".

L'Aula non è d'accordo, per cui rimane la stesura originaria.

Continuiamo con le dichiarazioni di voto.

Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Io concordo con quanto diceva… chiederei un attimo di attenzione, perché ho solo tre minuti, lo dico in quanto prima sono stato ripreso dall'onorevole Uras perché disturbavo.

Io concordo con quanto diceva l'onorevole Cuccu, visto che il problema è stato posto, dobbiamo chiedere di soprassedere per due ragioni essenziali e vorrei che si riflettesse su questo.

Primo, il 10 per cento degli immobili con la tipologia per ospitare le famiglie numerose, significa il 100 per cento degli immobili; cioè, gli immobili, costruiti da AREA, che hanno più di tre camere da letto sono solo il 15 per cento, quindi noi stiamo riservando il 100 per cento degli immobili di quella tipologia a chi ha cinque figli, ciò significa che chi ha nonna, o altro, non ha più la possibilità di avere un immobile, una casa popolare.

Secondo, e su questo molti di voi forse non hanno riflettuto, abbiamo approvato prima un emendamento che è devastante, abbiamo rimesso nella possibilità di avere immobili le forze dell'ordine che non ne beneficiavano perché sforavano il tetto di reddito. Con questo emendamento stiamo togliendo il 10 per cento degli immobili che non venivano assegnati, dandoli ai carabinieri, poliziotti e finanzieri e togliendoli alle famiglie numerose, a chi è portatore di handicap, eccetera. Questo lo abbiamo fatto qualche ora fa.

Stiamo attenti a come interveniamo perché ci sono molte persone in graduatoria che aspettano l'immobile, perché magari si libera, perché magari c'è un deceduto o qualcuno perde i titoli, oggi noi con due emendamenti, con questo e con quello appena approvato (che dà diritto di riserva ai rappresentanti delle forze dell'ordine che abbiano quei requisiti di reddito), stiamo togliendo la possibilità, la speranza, a chi è rimasto in graduatoria per anni.

Quindi io chiedo di soprassedere almeno su questo emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, che il problema abbia una sua rilevanza, non c'è dubbio! Mi sono permesso di interloquire durante l'interruzione con i colleghi del Gruppo SEL, intanto bisogna incominciare col dire che il 10 per cento vuol dire 2500 alloggi, che non corrispondono certamente a 2500 famiglie che potrebbero avere più di cinque figli, forse sono esageratamente numerose anche per le famiglie da tre o sei figli. Possiamo tenere una riserva, escludendo soggetti che hanno, sulla base dei parametri stabiliti dalla legge, maggiori necessità di chi ha cinque figli? Ora, che possa essere una raccomandazione, se vogliamo modificare la legge di riferimento, che è la legge numero 13, cambiamo i parametri della legge numero 13 e facciamo una cosa equilibrata; ma, stabilendo per legge una riserva del 10 per cento… mi pare che la proposta sia di ridurlo, cioè di mantenere il 10 per cento ma per famiglie con tre figli o più, mi pare che sia questa la proposta del collega Uras, non rientriamo comunque, siamo sempre fuori e, come ha detto il collega Ladu, in certi comuni non potremo assegnare delle case perché non esistono famiglie che hanno un carico di figli di questo genere. Quindi io invito veramente al ritiro di questo emendamento, perché credo che formulato in questo modo non possa essere accolto.

Se siamo d'accordo per modificare la norma sui parametri e quindi, superato il numero di cinque figli, si assegna un punto in più, così come dice la legge numero 13, allora non ci sono problemi, visto che vogliamo veramente privilegiare e comunque sostenere le famiglie numerose, benissimo, anziché "1" punto diamo "2" punti, è previsto nella legge;per intenderci, all'articolo 9 della legge numero 13, c'è un parametro, c'è un punteggio, siccome noi diciamo che le famiglie con più di cinque figli meritano una certa attenzione, anziché "1" punto diamo loro "2" punti e in questo modo saliranno in graduatoria, oppure "3" punti; però sappiamo benissimo quante sono le famiglie con più di cinque figli che chiedono l'alloggio. Formulato in questo modo, io ho il vago sospetto che non sia neanche estremamente trasparente questa cosa. Tanto per essere chiari.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Insomma, per amore della verità, vorrei dire, io sono cattolico ma sono pure dipendente dell'AREA, e so una cosa, gli stock di costruzione dell'ente sono di dieci alloggi, normalmente uno è di riserva per le forze dell'ordine o altri casi, tre sono da 75 metri quadri, tre da 85 metri quadri e tre da 95 metri quadri; togliamo i 75 metri quadri che sono per un sovraffollamento che è stabilito per legge, di fatto noi dedichiamo, con quelli da 95 metri quadri, già il 30 per cento, non il 10, alloggi che sono ritenuti idonei per famiglie superiori a quello standard. Sono tutti alloggi che noi costruiamo per legge, definiti così tecnicamente, "visitabili e accessibili", quindi anche idonei per le persone portatrici di handicap.

Mi volete spiegare che cosa stiamo facendo che non sia già fatto in abbondanza? Ma perdiamo tempo per cose più serie!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Proseguo sulla falsariga dell'intervento del collega Sanna: perdiamo tempo per cose più serie! Per esempio, chiediamoci del perché l'AREA non costruisce alloggi da adibire all'edilizia residenziale. Perché non funziona! Chiediamoci perché c'è un bilancio in cui sono relegati 110 milioni di euro non utilizzati! Chiediamoci perché ci sono i fondi e non si fanno le case! L'articolo 9 non parla di cinque figli, ma al comma 3, lettera a.2), parla di nuclei familiari composti da cinque unità e oltre, ai quali viene dato "1" punto, non per cinque figli, cioè padre, madre e tre figli, ma potrebbe essere formato anche da un genitore, tre figli e un nonno, anche questi sono cinque componenti di un nucleo.

Se noi vogliamo fare dei distinguo, allora entriamo in quel comma e diciamo che, per ogni figlio oltre il terzo, daremo uno "0,5" in più, per due figli in più daremo "1" punto in più e così naturalmente si formeranno le graduatorie. Ma non detto così, non detto in questo modo, e soprattutto non puliamoci la coscienza con questa azione. La coscienza non ce la ripuliamo dal voto precedente per esempio, forse avremmo guadagnato molta più stima dai nostri elettori se avessimo cancellato un consiglio di amministrazione inutile, forse avremmo guadagnato molta più riconoscenza da parte dei nostri elettori se facessimo le persone serie, responsabili; in un momento in cui siamo sotto attacco continuo, a mio avviso in gran parte giustamente, rispondiamo con queste azioni di bassa e piccola demagogia, non per il concetto espresso ma per il tempo perso a discuterne, che non darà e non ci ripulirà la coscienza da tutto quel marcio di cui abbiamo necessità di ripulirci.

PRESIDENTE. E' stata chiesta la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 75 e 74, uguali.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Solinas Antonio ha votato a favore e che i consiglieri Cappai e Mulas hanno votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Barracciu - Ben Amara - Bruno - Cocco Pietro - Corda - Cugusi - Espa - Lotto - Mariani - Meloni Marco - Porcu - Salis - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cherchi - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Sanjust - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Capelli - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Meloni Valerio - Moriconi - Sabatini - Sanna Gian Valerio.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 66

votanti 57

astenuti 9

maggioranza 29

favorevoli 17

contrari 40

(Il Consiglio non approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 19. All'articolo 19 sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 19 e dei relativi emendamenti:

Art. 19

Modifiche alla legge regionale n. 5 del 2007

1. All'articolo 12 della legge regionale n. 5 del 2007, dopo il comma 4, è inserito il seguente:
"4 bis. Le modalità di corresponsione degli incentivi previsti dal presente articolo, come definite dall'articolo 47, comma 9 ter, della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (Disciplina del personale regionale e dell'organizzazione degli uffici della Regione), si applicano tenendo conto della componente temporale delle attività professionali svolte, come certificata dal dirigente del competente servizio, in rapporto alla prestazione lavorativa complessiva posta a base della retribuzione di risultato e rendimento riconosciuta.".

2. All'articolo 6 della legge regionale n. 5 del 2007, dopo il comma 13 è introdotto il seguente:
"13 bis. I ribassi di gara e le ulteriori economie realizzati sulle opere di cui al presente articolo restano a disposizione dell'Amministrazione regionale e degli enti per il completamento dell'opera medesima ovvero per la realizzazione di altre opere previste nel programma originariamente finanziato, salvo diversa disposizione dei provvedimenti di finanziamento."

Articolo 19

Emendamento soppressivo totale Lotto - Manca - Moriconi - Sanna Gian Valerio - Diana Giampaolo.

Articolo 19

L'articolo 19 è soppresso.

(44)

Emendamento soppressivo parziale Steri - Sanna Matteo.

Articolo 19

Il comma 1 è soppresso.

(19)

Emendamento soppressivo parziale Lotto - Manca - Moriconi - Sanna Gian Valerio - Diana Giampaolo.

Articolo 19

Il comma 1 dell'articolo 19 è soppresso.

(45)

Emendamento soppressivo parziale Lotto - Manca - Moriconi - Sanna Gian Valerio - Diana Giampaolo.

Articolo 19

Il comma 2 dell'articolo 19 è soppresso.

(46)

Emendamento aggiuntivo Mula - Vargiu - Cossa - Dedoni - Fois - Meloni Francesco.

Articolo 19

Dopo l'articolo 19 è aggiunto il seguente:

Art. 19 bis

Modifiche alla legge regionale n. 3 del 2009

1. Dopo il comma 36 dell'articolo 2 della legge regionale n. 3 del 2009, è aggiunto il seguente:

"36 bis. Le disposizioni del comma 35 dell'articolo 2 della presente legge si attuano anche in presenza di dimostrazione del concreto possesso, anche in discontinuità, delle aree nel periodo intercorrente fra l'entrata in vigore della legge n. 431 del 1985 e la presente disposizione. In tali casi i comuni interessati possono certificare la sussistenza della concessione in uso, della locazione o dell'enfiteusi con delibera del consiglio comunale che attesti la regolare corresponsione a favore dell'ente locale dei relativi canoni. La delibera diventa esecutiva dopo trenta giorni dalla sua pubblicazione nell'albo pretorio.".

(2)

Emendamento aggiuntivo Bardanzellu - Sanna Matteo - Diana Mario.

Articolo 19

Dopo l'articolo 19 è inserito il seguente articolo:

Art. 19 bis

1. Fino all'approvazione dello statuto consortile di cui all'articolo 5, comma 5,della legge regionale n. 10 del 2008 e comunque non oltre il 30 giugno 2012 il piano regolatore delle aree e dei nuclei industriali e relative varianti sono approvati applicando le disposizioni vigenti alla data di entrata in vigore della citata legge n. 10 del 2008.

(14)

Emendamento aggiuntivo Biancareddu - Sanna Matteo - Capelli - Obinu - Dedoni - Cappai - Stochino - Zedda Alessandra - Piras - Tocco - Randazzo - Amadu - Petrini - Dessì - Cuccureddu - Steri - Mula - Floris Rosanna.

Articolo 19

Dopo l'articolo 19 è aggiunto il seguente:

Art. 19 bis

Interpretazione autentica dell'articolo 3, comma 5 della legge regionale 23 ottobre 2009, n. 4

1. La disciplina di cui all'articolo 3, comma 5 della legge regionale 23 ottobre 2009 è da intendersi applicabile in via transitoria ed in deroga alla normativa vigente anche alle nuove costruzioni.

(16)

Emendamento aggiuntivo Cugusi - Uras - Sechi - Zuncheddu.

Articolo 19

Dopo l'articolo 19 è aggiunto il seguente 19 bis:

1. La Regione è autorizzata a finanziare con un contributo complessivo di euro 3.000.000, articolato in euro 1.000 per gli anni 2012-2013-2014, il completamento delle opere di urbanizzazione primaria relative al quinto lotto funzionale del piano di risanamento urbanistico del Comune di Cagliari "Barracca Manna".
A decorrere dall'anno 2012 sono stanziate pertanto le seguenti somme in aumento:

2012 euro 1.000.000

2013 euro 1.000.000

2014 euro 1.000.000

In diminuzione:

FNOL 2012 euro 1.000.000

FNOL 2013 euro 1.000.000

FNOL 2014 euro 1.000.000

(76)

Emendamento aggiuntivo Sanjust - Tocco - Zedda Alessandra - De Francisci - Petrini.

Articolo 19

Dopo l'articolo 19 è aggiunto il seguente 19 bis:

1. La Regione è autorizzata a finanziare con un contributo complessivo di euro 3.000.000, articolato in euro 1.000 per gli anni 2012-2013-2014, il completamento delle opere di urbanizzazione primaria relative al quinto lotto funzionale del piano di risanamento urbanistico del Comune di Cagliari "Barracca Manna".
A decorrere dall'anno 2012 sono stanziate pertanto le seguenti somme in aumento:

2012 euro 1.000.000

2013 euro 1.000.000

2014 euro 1.000.000

In diminuzione:

FNOL 2012 euro 1.000.000

FNOL 2013 euro 1.000.000

FNOL 2014 euro 1.000.000

(77).)

PRESIDENTE. Dichiaro che gli emendamenti numero 2, 14 e 16 sono inammissibili.

E' iscritto a parlare il consigliere Lotto. Ne ha facoltà.

LOTTO (P.D.). Presidente, credo che anche questo articolo meriti una discussione. Il problema della progettazione delle opere pubbliche definita e predisposta presso gli uffici tecnici degli enti locali e della Regione è un problema che va visto sotto diversi aspetti. C'è ovviamente la necessità di utilizzare al meglio le professionalità presso gli uffici che esistono nelle nostre amministrazioni, c'è la necessità di gratificare e incoraggiare l'impegno di questi tecnici nel predisporre dei lavori che possono evitare all'amministrazione comunale di assegnare i lavori di progettazione all'esterno.

Ovviamente non ci sono quasi mai le condizioni perché tutti i progetti vengano definiti e predisposti presso i nostri uffici, però c'è una norma nazionale che dice che l'assegnazione all'esterno delle progettazioni va sempre giustificata con l'impossibilità per gli uffici tecnici delle amministrazioni a realizzare quel progetto. Questo significa che la norma nazionale tende a far sì che le professionalità interne ai nostri uffici vengano utilizzate al meglio. A questo scopo quindi è anche necessario incentivare questo impegno da parte di queste professionalità che, oltre a predisporre i progetti, in questo caso li firmano anche e quindi se ne assumono in tutti i sensi la responsabilità di carattere tecnico, con tutto ciò che implica questo fatto.

Ecco perchè è un argomento questo che va trattato con grande attenzione e anche rispetto nei confronti di chi si presta nelle amministrazioni a fare questi lavori. Esiste, è vero, anche un problema relativo al fatto che questo impegno dei nostri tecnici, in queste tipologie di lavorazione, non rappresenti un aggravio di tempi nell'espletamento della pratica nel suo complesso, cioè non può essere, come in molti casi accade, che il fatto di incaricare dei tecnici interni all'amministrazione per redigere i progetti possa diventare la motivazione per i ritardi nella predisposizione dei progetti e quindi nella messa in gara degli stessi.

Io capisco in un certo senso la ratio che può aver spinto chi ha proposto questo primo comma dell'articolo 19 nel quale si utilizza la componente temporale delle attività professionali nella definizione del rapporto. Credo che sia però più corretto che, in questi uffici, la questione dei tempi di realizzazione dei progetti venga definita preventivamente con il personale al quale si dà incarico di predisporli; quindi evitare che ci sia, da parte del dirigente di turno, la possibilità di una eccessiva discrezionalità nel distribuire i fondi che, per le spese generali e quindi per la progettazione, nell'ambito del finanziamento complessivo, sono messi a disposizione. Questo per il rispetto che è dovuto a tutti coloro che partecipano a questa elaborazione. Credo che andrebbero responsabilizzati meglio i tecnici che vengono incaricati di questi lavori.

Sono invece d'accordo perché le somme provenienti dai ribassi d'asta vengano lasciate a disposizione delle amministrazioni a cui vengono assegnate e quindi sono di fatto le titolari dell'appalto. Questo perché un eccessivo rigore nel rincamerare, la Regione, i fondi dei ribassi d'asta, almeno in gran parte, ha messo spesse volte in difficoltà le amministrazioni nella realizzazione delle opere di loro competenza. Certamente va costruita una relazione stretta fra il completamento funzionale delle opere e la destinazione di questi ribassi d'asta alla stessa finalità da cui sono derivati di fatto.

Sono le considerazioni che intendevo fare per quanto riguarda questo articolo, ma voglio approfittare di questo minuto che mi resta per ricordare all'onorevole Cuccureddu (che poco fa riprendeva un emendamento che abbiamo approvato, se mi ascolta, le spiego una cosa che rischia di creare fraintendimenti che non fanno bene) che noi abbiamo approvato un emendamento due minuti fa, dieci minuti fa, un'ora fa, che riguarda la perdita di titolarità dell'assegnazione di alloggi da parte degli assegnatari di case popolari. Non abbiamo minimamente toccato il limite di reddito per l'assegnazione delle case popolari, tant'è vero che l'Assessore ha detto che delibereranno fra qualche giorno che il limite sarà portato a 13500 euro. Noi abbiamo deciso che, per poter mandare via da una casa popolare una persona, non si deve prendere in considerazione quel reddito, e neanche il doppio di quel reddito, ma quello che si stabilisce con la legge numero 32. Quindi, nell'assegnazione delle case popolari, l'emendamento che noi abbiamo fatto non incide per niente.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Ladu. Ne ha facoltà.

LADU (P.d.L.). Io sarò proprio brevissimo per dire che non sono d'accordo sul comma 1, quando parla di corresponsione degli incentivi secondo le modalità previste dall'articolo 47 della legge regionale numero 31 del 1998. Per gli incentivi dati ai tecnici che predispongono la progettazione, tenendo conto delle competenze delle attività professionali svolte, come certificato dal dirigente del competente servizio, non c'è un tetto, per cui potremo arrivare all'infinito. Noi diciamo che, così come è predisposto, questo articolo non va assolutamente bene, perché rischiamo di creare tutta una serie di situazioni con spese sicuramente lievitate che non saremo probabilmente neanche in grado di onorare.

Pertanto io sono contrario al primo comma così come formulato perché effettivamente non credo che si possa dare ai dirigenti il potere di decidere quanti soldi devono spendere senza individuare un tetto o un limite di spesa che, secondo me, sarebbe assolutamente indispensabile.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Biancareddu. Ne ha facoltà.

BIANCAREDDU (U.D.C.-FLI). Presidente e colleghi, non sono solito intervenire per far perdere tempo a quest'Aula, però, visto l'intervento dell'onorevole Sanna di stamattina, intervengo se non altro per legittima difesa, in quanto sono stato accusato di "pirateria legislativa". In tanti anni di frequentazioni in questo Consiglio, non ho mai dato patente a nessuno, ho sempre cercato di fare il mio dovere con le mie proposte cercando di seguire il principio fondamentale che è la buona fede.

Inoltre l'onorevole Sanna (con il quale ho, credo, un ottimo rapporto) spesso si erge a professore e insegnante. Io gli riconosco questo ruolo, però glielo riconosco nei limiti dell'insegnamento, quindi alla parte didattica, e non quando si mette a fare le pagelle, perché quello di fare le pagelle è forse la parte antipatica dell'insegnamento, mentre la parte didascalica è la parte più nobile. Sarebbe opportuno fermarsi qua. Inoltre se uno crede di essere veramente professore, devo dire che anche a Tempio c'era uno che pensava di essere Napoleone, però glielo facevano credere gli altri, quindi uno è professore finché ha il riconoscimento di tale ruolo nell'auditorio e fin qua glielo riconosciamo. Questo per chiarire.

Per quanto riguarda la procedura, mi rivolgo a lei, Presidente, che è sempre così solerte nell'applicazione del Regolamento, stamattina si parlava dell'articolo 17 e il mio emendamento è relativo all'articolo 19, quindi sarebbe come, mentre si dichiarano i voti dell'articolo 1, consentire di fare dichiarazioni per l'articolo 3, il mio emendamento non era in discussione e non ho capito come si sia fatto a dichiararlo inammissibile mentre era in discussione un articolo al quale il mio emendamento non era collegato, tanto per essere chiari. Questa è la procedura!

Troppo spesso invece in questa aula, da parte di tanti colleghi, si confonde l'illegalità con l'illiceità, che non si distinguono dall'illegittimità, sono tre nozioni completamente diverse. Troppo spesso si ha paura dei giudici, immemori che ancora funzioniamo nel rapporto tipico di Montesquieu dove la separazione dei poteri è netta, dove noi facciamo le leggi e gli altri le applicano, perché il giorno che ci considereremo incompetenti a fare le leggi e ci faremo sostituire dai giudici, ce ne potremo andare tutti a casa, e forse faremo meglio.

Troppo spesso si paventano spauracchi di sanzioni, di conseguenze giuridiche, di conseguenze economiche per i consiglieri, anche questo completamente fuori luogo, solo per cercare di coartare la nostra volontà a indirizzare la nostra attività legislativa, che tra l'altro, per norma costituzionale, non è soggetta a controlli di sorta, infatti i consiglieri regionali non sono responsabili per i voti dati e, grazie a Dio, ancora questa libertà ce l'abbiamo, però si va oltre.

Quindi il mio emendamento, sul quale tra l'altro il Consiglio si è già pronunciato ripetutamente, serviva solo a fare chiarezza, perché purtroppo un comma, poi entreremo nel merito, del Piano casa è stato male interpretato dal TAR (tra l'altro il TAR è il giudice degli atti amministrativi e non il giudice delle leggi, il giudice delle leggi è a Roma e si chiama Corte costituzionale), il quale ha detto che il nostro emendamento, e quindi il Piano casa nelle zone agricole, era riferito solo agli ampliamenti. Tutti noi sappiamo, perché ne abbiamo discusso per vari giorni, poi si può essere d'accordo e no, che non era relativo solo agli ampliamenti ma era relativo anche alle nuove costruzioni. Quindi il mio emendamento serviva solo a chiarire questo punto, ed essendo il Piano casa una norma di carattere finanziario e questo un collegato alla finanziaria, mi sembrava, naturalmente posso aver sbagliato, confacente a quello che era l'articolato di questa legge.

Nel merito, è una visione diversa, si può essere d'accordo o meno che su un ettaro si possano edificare 100 metri quadri di casa, cioè un rapporto di 1 a 100, non stiamo cementificato le coste, stiamo consentendo a chi è padrone di un ettaro di terreno, forse per molta gente è l'unica ricchezza che è rimasta ancora, di costruire una casa in campagna per curare quell'ettaro di terreno, che qualche poveretto ancora ha, non in costa Smeralda, non a Villasimius, non a Costa Rei, ma in tutta la Sardegna e fuori dai perimetri costieri, di poter realizzare un'opera. Tra l'altro mi risulta che, in diversi comuni, ci sono centinaia di progetti bloccati, quindi vuol dire che il Piano casa in qualcosa stava funzionando e proprio dove funziona lo blocchiamo.

E' chiaro che la visione di altri, che io rispetto, può essere diversa, cioè stabilire che il minimo sia tre o cinque ettari, cioè favorire i latifondisti e punire i poveracci è una visione di parte, che io non condivido, infatti parlo per cercare di convincere chi non è d'accordo con me a cambiare idea. Lungi da me far costruire grattacieli, lungi da me favorire speculazioni con una casetta di 90 metri quadri in campagna, con le casette che sono tipiche della nostra cultura e delle nostre abitudini. Dalle parti nostre in Gallura è costume avere una casetta in campagna con l'orto, con il frutteto, costruita nella tipicità del paesaggio; questo invece l'avete vietato, io non lo condivido, è una responsabilità vostra, però consentitemi di esprimere le mie idee sulle quali si può essere d'accordo o no.

Mentre, adesso è un passaggio un po' polemico, si è consentito nella scorsa legislatura per esempio nella costa gallurese di costruire sul mare con un'intesa, c'è un golfo (che io conosco bene) che ha due versanti, in mezzo c'è il mare, nella parte destra è cementificato fino a 20 metri con l'intesa, c'è anche un supermercato, e dall'altra parte è completamente intonso. Quindi il principio di diversificazione dice che Soru fa costruire nei versanti "ovest", mentre nei versanti "est" no, l'unica differenza tra i due versanti era il proprietario del terreno.

Quindi, voglio dire, questa è un'assemblea legislativa dove tutti siamo in buona fede, non c'è bisogno di accusare di "pirateria legislativa"chi ha una visione diversa dalla vostra. Tra l'altro il Consiglio regionale ha approvato anche un ordine del giorno e, se non diciamo barzellette negli ordini del giorno, abbiamo già detto nell'ordine del giorno, leggo testualmente così non dico fesserie: "impegna la Giunta regionale e l'Assessore regionale degli enti locali" - che spero mi ascolti - "affinché emani una direttiva onde assicurare l'esatta interpretazione della norma, nel senso che" - questo è il Consiglio che parla - "per le nuove costruzioni" - nuove costruzioni! - "aventi carattere residenziale, nelle zone omogenee E" - leggi 'agricole' - "la superficie minima di intervento è stabilita in un ettaro e l'indice massimo di edificabilità è lo 0,03". Non è che sia un indice alto, ma è lo stretto necessario perché in un ettaro di terreno ci sia una casetta di campagna, contro gli incendi, contro l'abbandono delle campagne e contro la svalutazione dei terreni agricoli a favore delle speculazioni.

PRESIDENTE. Onorevole Biancareddu, volevo rassicurarla che il caso da lei richiamato rientra in quelli per cui c'è stato un rispetto rigoroso del Regolamento, che non stabilisce il momento in cui deve essere dichiarata l'inammissibilità, ma attribuisce al Presidente di dichiararla con riferimento a emendamenti che siano estranei all'oggetto della discussione. Questa mattina, per buon senso, il Presidente, nel momento in cui, nel corso della discussione dell'articolo 17, come lei ha ricordato, è stato sollevato il problema con riferimento a quell'emendamento, si è sentito, al termine della discussione, di dover preannunciare l'inammissibilità solo per evitare che si svolgessero delle discussioni inutili. Quindi è solo con riferimento a questo e il Regolamento è stato rispettato, anche perché l'ammissibilità di un emendamento viene valutata immediatamente dopo la presentazione dello stesso. Quindi, si conosceva e ne è stata resa edotta immediatamente l'Aula, solo per quel fine.

Non ho altri iscritti a parlare. Comunico all'Aula che gli emendamenti numero 44, 19, 45 e 46 sono stati ritirati.

Per esprimere il parere sull'emendamento numero 76, uguale all'emendamento numero 77, ha facoltà di parlare il consigliere Stochino, relatore di maggioranza.

STOCHINO (P.d.L.), relatore di maggioranza. Il parere della Commissione è contrario su entrambi gli emendamenti numero 76 e 77, visto che riportano gli stessi temi.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore dei lavori pubblici.

SANNITU, Assessore tecnico dei lavori pubblici. Si esprime parere conforme.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'articolo 19.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Voterò contro l'articolo 19. Volevo comunicare al collega Biancareddu, se mi ascolta, che non sono nella condizione di dare pagelle. Io, sono andato a scuola un anno avanti, a un certo punto mi hanno anche bocciato, mi hanno fatto tornare nel solco normale, si figuri se io posso dare pagelle a chicchessia, però il Signore mi ha fornito di memoria. Allora, bisogna che lei ricordi che le leggi le facciamo noi, ma esiste anche una gerarchia delle fonti e lei sa, perché è il suo mestiere, che la gerarchia delle fonti va rispettata, perché è indipendente dal potere legislativo. E' una gerarchia. Lei sa bene che il TAR (e il Consiglio di Stato poi), quando ha giudicato il limite dell'ettaraggio per la costruzione in campagna in tre, cinque ettari, ha detto, dando ragione ai ricorrenti, che quella norma non poteva essere interpretata a regime, cioè una trasformazione delle direttive sulle zone agricole, ma poteva e doveva essere interpretata solamente come norma transitoria di salvaguardia. Le sto ricordando che, in questo momento, quello che lei propone viola questo principio. Tutto qua, per memoria.

Dopodiché, si vuole fare costruire? Quando si arriverà alla norma che legittimamente lo considererà, ci confronteremo. D'altra parte, ho detto al Presidente della prima Commissione che, così come noi, quando siamo venuti in aula a portare gli indirizzi per il Piano paesaggistico, ci siamo confrontati con l'Aula sugli indirizzi da dare al PPR, anche voi allora venite con un documento di indirizzi in Aula e ci confronteremo sulle modifiche che intendete apportare, ognuno esprimerà le sue ragioni e i fondamenti delle sue ragioni.

Credo che sia un legittimo confronto per il quale manteniamo, anzi rafforziamo, la nostra reciproca amicizia senza doverci per questo scontrare più di tanto sul merito.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sabatini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SABATINI (P.D.). Presidente, avrei votato a favore dell'emendamento numero 19, che prevedeva la soppressione del comma 1, perché credo che voi stiate prevedendo delle corresponsioni, degli incentivi per le progettazioni interne. Assessore, dovremmo uscire dalle ambiguità! Sappiamo tutti che la Regione non è un organo di progettazione, non è mai avvenuto. I funzionari, i dirigenti, nella Regione, nell'Assessorato dei lavori pubblici, svolgono altri compiti, non hanno mai svolto compiti di progettazione. Mi sembra del tutto inutile. Se davvero si voleva arrivare a questo obiettivo, sarebbe stato meglio costituire una struttura per svolgere questo compito, per cui magari si potevano prevedere retribuzioni di risultato e di rendimento, ma non incentivi ai dipendenti, che ritengo siano del tutto inutili e che non raggiungano l'obiettivo, perché mai l'Assessorato regionale ha svolto questi compiti. Quindi io voterò contro.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stochino, relatore di maggioranza. Ne ha facoltà.

STOCHINO (P.d.L.), relatore di maggioranza. Faccio rilevare che l'emendamento numero 19, che ha la firma di Steri e più, non è stato ritirato, pertanto chiedo che venga messo in votazione.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere sull'emendamento numero 19 ha facoltà di parlare il consigliere Stochino, relatore di maggioranza.

STOCHINO (P.d.L.), relatore di maggioranza. Si esprime parere favorevole sull'emendamento numero 19.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore dei lavori pubblici.

SANNITU, Assessore tecnico dei lavori pubblici. Il parere è conforme.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 19. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'articolo 19. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 76, uguale al "77".

Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cugusi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUGUSI (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Intervengo sull'emendamento. Vorrei innanzitutto ricostruire le motivazioni per cui i piani di risanamento spesso sono risultati monchi, non sono andati a compimento, nel senso che, in 25 anni, ancora abbiamo numerosissime situazioni di non completamento. Uno dei motivi principali è legato alla non applicazione dell'articolo 36 della legge numero 23 del 1985, quella spesso genericamente chiamata del "condono edilizio", ma non è così, perché tratta diverse argomentazioni.

Il motivo è nel fatto che sono state date agevolazioni importantissime a tutte le utenze che hanno presentato pratiche di richieste di sanatoria, nel senso che, alla fine, non hanno pagato gli oneri di urbanizzazione. Che cosa ha significato questo? Che essendo, i piani di risanamento, piani che si autofinanziano, cioè calcolati esattamente per l'entità dei lavori da fare, è successo che, fronte di tantissime agevolazioni per le famiglie chiamate "bisognose", non mi ricordo il termine tecnico, nelle casse delle amministrazioni, non è entrata una "lira", ed è anche successo che le amministrazioni stesse non hanno rendicontato il mancato introito.

Questo articolo 36, che voleva coprire il disavanzo, è del tutto inapplicato. Un esempio classico è il capoluogo della Sardegna, Cagliari, dove circa mille famiglie si ritrovano con 55 strade, senza infrastrutture, senza illuminazione pubblica, senza sistema fognario. Parliamo di circa mille famiglie! Nelle casse del Comune di Cagliari mancano circa 12 milioni di euro e non si riesce a far fronte a queste mille famiglie circa, quindi l'esigenza sarebbe di dare un minimo di contributo all'amministrazione, per far sì che almeno possa iniziare la fine delle opere di risanamento. Ribadisco che sono circa trent'anni che queste famiglie si trovano in questa situazione, la cifra che si chiede è molto modesta, è distribuita su tre annualità e penso che sia abbastanza fattibile, da parte di questa amministrazione, consentire almeno un alleggerimento dei costi per l'ultimazione di queste opere.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Tocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

TOCCO (P.d.L.). Presidente, condivido quello che poc'anzi ha detto il collega Cugusi, perché questa è una situazione ormai atavica, una situazione piuttosto grave che perdura da tanto tempo: mancano tutti gli impianti, dai sottoservizi alle illuminazioni pubbliche, in una zona che è diventata ormai importante in termine demografico. Io chiedo, mi sento di chiedere, all'Assessore dei lavori pubblici, all'assessore Bastianino Sannitu, se cortesemente ci ascolta un attimo, visto che questo emendamento non avrà una lunga vita qui dentro, se è possibile che prenda in mano la situazione e verifichi effettivamente la possibilità, prossimamente, direi anche piuttosto urgentemente, di trovare una soluzione, quantomeno adeguata, per un contributo al Comune di Cagliari per poter almeno terminare le strade più importanti, perché ci sono diverse strade. Per esempio, io faccio capo al quadrilatero della zona tra Via delle agavi e Via delle felci, Via Anna Magnani, eccetera… mi segue Assessore? Le chiedo, se mi consente, di intervenire lei, visto che ovviamente l'emendamento non andrà avanti, ma io mi sento di dire che sono favorevole lo stesso.

PRESIDENTE. E' stata chiesta la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 76 e 77, uguali.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Cocco Pietro e Diana Giampaolo hanno votato a favore e che il consigliere Mula ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Barracciu - Ben Amara - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Mariani - Meloni Marco - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanjust - Sechi - Tocco - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Manca - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Rodin - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Solinas Antonio - Steri - Stochino - Vargiu - Zedda.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Capelli - Contu Mariano - Meloni Valerio - Randazzo - Sanna Gian Valerio.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 69

Votanti 63

Astenuti 6

Maggioranza 32

Favorevoli 21

Contrari 42

(Il Consiglio non approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 20. All'articolo 20 sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 20 e dei relativi emendamenti:

Art. 20

Finanziamento del controllo della velocità, della progettazione di opere regionali e della viabilità provinciale

1. È autorizzata, per l'anno 2011, la spesa di euro 500.000 per la realizzazione di un sistema di rilevamento della velocità media e del sorpasso nelle arterie stradali sarde a più elevata incidentalità (UPB S07.01.002). L'autorizzazione di spesa di euro 1.100.000 di cui alla legge regionale 20 giugno 1986, n. 33 (Agevolazioni per la contrazione di mutui per l'esecuzione di opere pubbliche da parte degli Enti locali) è rideterminata, per l'anno 2011, in euro 600.000 (UPB S01.06.002).

2. Le modalità di utilizzo del finanziamento sono stabilite dalla Giunta regionale su proposta dell'Assessore regionale dei lavori pubblici.

3. Per la progettazione di opere di competenza della Regione di cui all'articolo 6, comma 12, della legge regionale n. 5 del 2007, è autorizzata la spesa di euro 3.000.000 per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013 (UPB S01.04.001).

4. È autorizzata la spesa di euro 5.000.000 per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013 quale finanziamento alle province per la manutenzione di strade di loro competenza (UPB S07.01.002). Le risorse sono ripartite tra le province sulla base delle estese chilometriche delle strade di rispettiva competenza.

COPERTURA FINANZIARIA

in diminuzione

UPB S01.03.010

Interventi da realizzarsi mediante strumenti di programmazione negoziata e PIA

2011 euro 8.000.000

2012 euro 8.000.000

2013 euro 8.000.000

UPB S01.06.002

Trasferimento agli enti locali - Investimenti

cap. SC01.1110

2011 euro 500.000

2012 euro ---

2013 euro ---

in aumento

UPB S01.04.001

Studi, ricerche, collaborazioni e simili

2011 euro 3.000.000

2012 euro 3.000.000

2013 euro 3.000.000

UPB S07.01.002

Infrastrutture di trasporto di interesse degli enti locali

2011 euro 5.500.000

2012 euro 5.000.000

2013 euro 5.000.000.

Articolo 20

Emendamento soppressivo totale Steri - Sanna Matteo.

Articolo 20

L'articolo 20 è soppresso

(47)

Emendamento sostitutivo totale Vargiu - Cossa - Meloni Francesco - Dedoni - Mula - Fois.

Articolo 20

L'articolo 20 è così sostituito:

Art. 20

Finanziamento di interventi in materia di viabilità e perla tutela del patrimonio culturale

1 È autorizzata, per l'anno 2011, la spesa di euro 250.000 per la realizzazione di un sistema di rilevamento della velocità media e del sorpasso nelle arterie stradali sarde a più elevata incidentalità (UPB S07.01.002)

2 È autorizzata, per l'anno 2011, la spesa di euro 250.000 quale contributo straordinario per i lavori di ristrutturazione del Pontificio seminano regionale del Sacro Cuore di Gesù. All'attuazione dell'opera da parte dell'ente proprietario si provvede in regime di delega con le modalità previste dalla legge regionale 7 agosto 2007, n 5 (UPB S03.01.004)

3 Per i fini di cui ai commi precedenti l'autorizzazione di spesa di euro 1.100.000 di cui alla legge regionale 20 giugno 1986, n 33 (Agevolazioni per la contrazione di mutui per l'esecuzione di opere pubbliche da parte degli enti locali) eri, per l'anno 2011, in euro 600.000 (UPB S01.03.002)

4 Per la progettazione di opere di competenza della Regione di cui all'articolo 6, comma 12, della legge regionale n 5 del 2007, è autorizzata la spesa di euro 3.000.900 per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013 (UPB S01.04.001)

5 È autorizzata la spesa di euro 5 000.000 per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013 quale finanziamento alle province per la manutenzione di strade di loro competenza (UPB S07.01.002). Le risorse sono ripartite tra le province sulla base delle estese chilometriche delle strade di rispettiva competenza.

Copertura finanziaria

IN diminuzione

UPB S08.03.010

Interventi da realizzarsi mediante strumenti di programmazione negoziata e PIA

2011 euro 8.000.000

2012 euro 8.000.000

2013 euro 8.000.000

UPB S01.06.002

Trasferimento agli enti locali - Investimenti

Cap. SC01.1110

2011 euro 500.000

2012 euro ---

2013 euro ---

in aumento .

UPB S01.04.001

Studi ricerche, collaborazione simili

2011 euro 3.000.000

2012 euro 3.000.000

2013 euro 3.000.000

UPB S07.01.002

Infrastrutture di trasporto di interesse degli enti locali

2011 euro 5.250.000

2012 euro 5.000.000

2013 euro 5.000.000

UPB S03.01.004

Investimenti perla tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale

2011 euro 250.000

2012 euro ---

2013 euro ---

(68)

Emendamento soppressivo parziale Lotto - Manca - Moriconi - Sanna Gian Valerio - Diana Giampaolo.

Articolo 20

Il comma 1 dell'articolo 20 è soppresso.

(48)

Emendamento soppressivo parziale Lotto - Manca - Moriconi - Sanna Gian Valerio - Diana Giampaolo.

Articolo 20

Il comma 2 dell'articolo 20 è soppresso.

(49)

Emendamento soppressivo parziale Lotto - Manca - Moriconi - Sanna Gian Valerio - Diana Giampaolo.

Articolo 20

Il comma 3 dell'articolo 20 è soppresso.

(50)

Emendamento soppressivo parziale Lotto - Manca - Moriconi - Sanna Gian Valerio - Diana Giampaolo.

Articolo 20

Il comma 4 dell'articolo 20 è soppresso.

(51)

Emendamento aggiuntivo Sabatini - Cuccu - Meloni Valerio - Cucca - Manca.

Articolo 20

Dopo il comma 4 è aggiunto il seguente comma:

4 bis. Per il completamento della Strada statale n. 125 relativa al tratto bivio Cea-Tortolì è autorizzata la spesa complessiva di euro 25.000.000 in ragione di euro 2.000.000 per il 2011, 10.000.000 per l'anno 2012 e di euro 13.000.000 per l'anno 2013 (UPB S07.02.002).

Copertura finanziaria

UPB S01.03.010

Interventi da realizzarsi mediante strumenti di programmazione negoziata (PIA)

2011 euro 2.000.000

2012 euro 10.000.000

2013 euro 13.000.000

mediante riduzione del capitolo SC01.0628

in aumento

UPB 07.02.002

Corridoio plurimodale rete viaria e viabilità di interesse regionale

2011 euro 2.000.000

2012 euro 10.000.000

2013 euro 13.000.000

(7)

Emendamento aggiuntivo Mula - Vargiu - Cossa - Dedoni - Fois - Meloni Francesco.

Articolo 20

Dopo il comma 4 dell'articolo 20 è aggiunto il seguente comma:

4bis. È autorizzata nell'anno 2012 la spesa di euro 1.900.000 a favore dell'Unione di Comuni Valle del Cedrino per la realizzazione della denominata "circonvallazione di Galtellì di collegamento con la strada statale n. 131" finalizzata alla risoluzione definitiva delle problematiche legate al transito dei mezzi pesanti provenienti dalle Strade statali n. 129 e n. 125 (UPB S01.03.010 - Programmazione negoziata).

(27)

Emendamento aggiuntivo Corda - Bruno - Porcu - Sanna Matteo.

Articolo 20

Dopo il comma 4 è aggiunto il seguente:

4 bis. Per l'ammodernamento e l'adeguamento della SP 24 bivio Mazzinaiu-Pardu-Olbia è autorizzata a favore della Provincia di Olbia-Tempio la spesa di euro 20.000.000 in ragione di:

Copertura finanziaria

2011 euro 5.000.000

2012 euro 5.000.000

2013 euro 10.000.000

UPB S01.06.002

Trasferimenti agli enti locali - Investimenti

In diminuzione

UPB S01.03.010 (PIA)

(28)

Emendamento aggiuntivo Porcu - Diana Giampaolo - Espa - Meloni Marco - Bruno.

Articolo 20

All'articolo 20 dopo il comma 4 è aggiunto il seguente:

4 bis. È autorizzata la spesa di euro 3.000.000 per il 2012 e 2.000.000 per il 2013 per finanziare la riqualificazione, mitigazione del traffico e messa in sicurezza della strada di valenza metropolitana Viale Marconi. Le risorse sono assegnate ai comuni competenti con delibera dell'Assessore regionale dei lavori pubblici sulla base delle principali tenendo conto delle criticità dell'arteria stradale.

Copertura finanziaria

in aumento

UBP S08.02.002

FNOL parte corrente

2011 euro ---

2012 euro 3.000.000

2013 euro 2.000.000

In diminuzione

Mediante riduzione della riserva di cui alla voce i della tabella A allegata alla legge regionale n. i

del 201 1 (legge finanziaria 2011)

(72)

Emendamento aggiuntivo Diana Mario - Sanna Matteo - Steri - Stochino - Cuccureddu - Biancareddu - Manca - Corda - Porcu.

Articolo 20

Dopo l'articolo 20 è aggiunto il seguente:

Art. 20 bis

Programma "saltus"

1. Per l'attuazione degli interventi di recupero, riqualificazione e valorizzazione dell'architettura degli insediamenti rurali storici extraurbani previsti nel bando "saltus", è autorizzata la spesa complessiva di euro 7.000.000 in ragione di euro 3.500.000 per ciascuno degli anni 2011 e 2012, quale integrazione dei finanziamenti statali concessi alla Regione ai sensi della legge 24 dicembre 2003, n. 378 (Disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell'architettura rurale) (UPB S04.10.001)."

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S04.10.001

Politiche per le aree urbane - investimenti

2011 euro 3.500.000

2012 euro 3.500.000

2013 euro ---

in diminuzione

UPB S04.01.010

Programmazione negoziata PIA

2011 euro 3.500.000

2012 euro ---

2013 euro ---

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro ---

2012 euro 3.500.000

2013 euro ---

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 1)della tabella A allegata alla legge finanziaria.

(17)

Emendamento aggiuntivo Porcu - Zedda Alessandra - Diana Giampaolo - Cucca.

Articolo 20

All'articolo 20 è aggiunto il seguente articolo

20 bis. In deroga alle disposizioni di cui all'articolo 2 della legge regionale n. 14 del 2010 così come modificata dall'articolo 1, comma 9 della legge regionale n. 1 del 2011, le risorse relative agli stanziamenti per la realizzazione del Palazzetto dello sport di Cagliari e di Nuoro sono conservate in conto residui per essere utilizzate entro il 31 dicembre 2011

(69)

Emendamento aggiuntivo Uras - Sechi - Cugusi - Zuncheddu.

Articolo 20

Dopo l'articolo 20 è aggiunto il seguente articolo:

Art. 20 bis

1. I finanziamenti assegnati dalla Regione all'amministrazione comunale di Cagliari relativi ai PIA: CA 13 42 AA, PIA CA 13-SC Est Serpeddì, PIA CA 17.09 AA e PIA CA 17.08 AA, rimangono assegnati alla medesima amministrazione per l'intero esercizio finanziario 2011. Entro tale predetto esercizio il Comune di Cagliari provvede all'attivazione delle procedure di impegno e spesa.

(73).)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Presidente, colleghi, siamo arrivati all'articolo 20 che, in realtà, sarebbe l'articolo 4 di una legge il cui percorso, in analogia con il titolo di questo articolo, è stato a velocità controllata, e anche agevolata…

PRESIDENTE. Scusi, onorevole Porcu. Onorevoli colleghi! Grazie!

Prego, onorevole Porcu.

PORCU (P.D.). Presidente, lei compie un'opera meritoria, ma con assai poche speranze di successo, perché capisce che quest'Aula ha altri pensieri e quindi questa norma, che certamente non cambierà il futuro delle infrastrutture in Sardegna, viene vissuta per quello che è, cioè come una norma utile a migliorare quelle statistiche che, ancora oggi, riportava La Nuova Sardegna. Noi siamo un po' condannati a fare numero, a fare quantità, onorevole Sanna, dobbiamo spiegare come trascorriamo il nostro tempo e, allora, ogni legge è utile, anche una legge inutile è utile a dire che occupiamo il tempo.

Ora, io mi auguro, lo dico all'Assessore, lo dico senza vis polemica, che ci sia spazio ancora, Assessore, in questa norma, per un qualche segnale più elevato di volontà di risolvere i problemi, di affrontare con coraggio almeno qualcuna delle emergenze che in Sardegna certamente esistono, per esempio nel campo della viabilità provinciale e regionale. Vede, Assessore, io voterò gli emendamenti soppressivi presentati a questo articolo, ma non perché non ritenga i commi validi, ma perché, così come sono scritti questi commi e per l'assenza di una qualche forma di programmazione che, pur nella limitatezza delle risorse, stabilisca priorità effettive, non lasciate al caso, credo che questo articolo, come peraltro gli altri…

(Brusio in Aula)

Non so se riusciamo ad ascoltarci, io capisco che questa legge sia poco interessante, sono d'accordo con i colleghi che fanno altro, però, magari cerchiamo di trascorrere queste ore insieme provando anche ad ascoltarci!

Vede, chi negherebbe 500 mila euro per la realizzazione di un sistema di rilevamento della velocità media e del sorpasso nelle arterie stradali sarde a più elevata incidentalità? Chi li negherebbe? Il punto è che cosa ci facciamo con 500 mila euro! Qual è il sistema di controllo e di monitoraggio che metto insieme, come gestisco le statistiche, quanti chilometri copro! Assessore, non basta fare dei titoli, noi abbiamo l'ossessione dei titoli, perché speriamo che il titolo evochi una promessa, evochi, al di fuori di quest'Aula, la sensazione che si faccia qualcosa di utile; purtroppo, spesso, i titoli rimangono titoli, perché le risorse sono assai scarse.

Così come togliere 600 mila euro per l'abbattimento degli interessi sull'esecuzione di opere pubbliche da parte degli enti locali: 600 mila euro, probabilmente, hanno un fattore moltiplicatore di 15, 20, stiamo parlando di 10, 12 milioni di euro per tutta la Sardegna.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE COSSA

Come avrei riserve sul comma 3, perché in questa pochezza di risorse, al comma 3, io assegno la quota di risorse più alta… Presidente Cossa, capisco…

(Brusio in Aula)

PRESIDENTE. Colleghi, per cortesia! L'onorevole Porcu ha diritto di parlare con la massima tranquillità in aula. Prego, onorevole Porcu.

PORCU (P.D.). Presidente, io credo che questo dissenso e questo brusio non sia rivolto al mio intervento, ma sia rivolto a questa legge, sia rivolto alla pochezza dell'azione di governo della vostra maggioranza, che genera brusio, a volte genera sconforto e anche qualche grido, grido di dolore.

Assessore Sannitu, onestamente, in una legge così povera di risorse, in un articolo così povero di risorse, ma con tanti obiettivi (cito anche l'ultimo comma, così è più chiaro, nel quale noi stanziamo 5 milioni di euro all'anno per tutte le strade di competenza provinciale; immaginate che, in Sardegna, ci sono circa 5000 chilometri di strade provinciali), stiamo andando a dire che, considerando che i costi di una manutenzione sono tra i 50 e i 100 mila euro a chilometro, in tre anni copriamo e copriremo, considerati i 5000 chilometri di strade, probabilmente una quota del fabbisogno non superiore al 5 o 6 per cento, al 5 o 6 per cento! Allora, Assessore, stride, e lei sarà d'accordo con me, stride che in questa norma io trovi le risorse, per 3 milioni di euro, per nuove progettazioni, 3 milioni di euro all'anno! Forse dovremmo dimagrire le progettazioni e aumentare le realizzazioni, perché altrimenti qui ci danno ancora della "progettopoli". Assessore, ci rifletta, magari voti il nostro soppressivo al comma 3 così liberiamo qualche risorsa.

Però, al di là del fatto che condivido i contenuti, anche se non condivido le risorse assegnate e non condivido la mancanza di una programmazione all'interno degli obiettivi che ho richiamato, Assessore, io spero che ci sia spazio, da parte sua e da parte della maggioranza, per dare un segno e un senso al nostro stare in Aula e a questo articolo approvando magari, tra gli emendamenti aggiuntivi, qualche emendamento che dia una risposta importante a problemi grossi, concreti, importantissimi della viabilità di questa Regione.

Ce ne sono diversi, io richiamo l'emendamento numero 72 che ha avuto un parere sfavorevole. L'emendamento numero 72 riguarda una delle arterie più congestionate d'Europa, il viale Marconi, che ogni giorno vede spostarsi 200 mila veicoli in ingresso a Cagliari, addirittura, tra le 7 e le 9, vede 40 mila veicoli muoversi da Monserrato, Selargius, Quartucciu e Quartu verso il capoluogo, è teatro di incidenti, qualcuno anche mortale, e dissipa ricchezza, perché oggi la percorrenza media tra Quartu e il capoluogo è di circa 45 minuti, se io valorizzassi 45 minuti per 200 mila veicoli, potrei, come dire, dimezzandoli, dare un contributo significativo al PIL di questa Regione.

Spero che ci sia spazio, senza vedere in particolare in questo emendamento un intento di favorire un'amministrazione anziché un'altra (perché siamo in una fattispecie, Assessore, dove delle cinque amministrazioni comunali che insistono sul viale Marconi, tre sono di centrodestra e due di centrosinistra), diciamo che c'è una collegialità di interessi, c'è una naturalezza nell'affrontare questi temi in maniera bypartisan, tra l'altro i criteri li affideremo a lei Assessore, fatto sta che ci sono criticità da affrontare legate alle rotatorie, ai sovrappassi pedonali, alle corsie preferenziali per i mezzi pubblici da realizzare. Allora io credo che, se noi caratterizzassimo questa legge con due o tre interventi di qualità, che dessero il senso di una prospettiva e di una visione diversa per la mobilità e per il diritto alla mobilità interna, e se questi emendamenti ci vedessero accomunati nell'intento (centrodestra e centrosinistra, maggioranza e minoranza) di un'ottica concreta e costruttiva ai fini di qualche risposta, forse riusciremmo a elevare questa legge, da legge rabberciata che fa piccole promesse senza risolvere i problemi, a legge che risolve due o tre problemi. Avremmo fatto il nostro dovere.

Non le chiedo di mettere i soldi che non ci sono per il 2011, ma forse possiamo cominciare a fare uno sforzo per il 2012; è con questo spirito che chiedo a lei e all'Aula di valutare attentamente gli emendamenti aggiuntivi nella speranza che il tempo che trascorriamo insieme sia un tempo comunque utile alla Sardegna.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Sabatini. Ne ha facoltà.

SABATINI (P.D.). Onorevole Porcu, la devo correggere perché non sono stati tolti 600 mila euro per la contrazione dei mutui per la realizzazione di opere pubbliche, ma 500 mila euro sono stati lasciati, 600 mila euro sono per dare copertura al programma di rilevamento della velocità media. Se l'assessore Sannitu mi ascolta, vorrei chiederglie Assessore: ma a che cosa serve questo rilevamento. Serve per avviare una campagna sulla sicurezza stradale? Serve per dislocare gli autovelox nella nostra viabilità regionale? Serve per la sicurezza? A che cosa serve questo programma? Ecco, dovrebbe spiegarci meglio perché non riusciamo a comprendere il senso di questo articolo dal modo in cui è scritto. Anzi le dirò che è noto che già l'ANAS fa i rilevamenti su tutta la viabilità stradale regionale e nelle arterie più pericolose.

Come secondo punto del mio intervento, vorrei trattare, Assessore, le chiedo un po' di attenzione, un argomento per il quale ho presentato due interrogazioni (a cui non mi è stata data mai alcuna risposta), cioè lo stato di attuazione della nuova "125". Mi piacerebbe approfittare di questo mio intervento in modo che lei possa, se ha le informazioni, spiegare lo stato di attuazione di questa importante arteria. Le faccio notare che la nuova "125" è in fase di completamento, mancano tre lotti, due lotti dopo la circonvallazione di Tertenia e il terzo lotto, pericolosissimo, che riguarda Tortolì bivio di Cea. Io ho qui con me una relazione della Stradale, del Comando regionale della Polstrada, inviata al compartimento ANAS e al Ministero delle infrastrutture nonché all'Assessore regionale dei lavori pubblici, che mette in luce la pericolosità di quel tratto, mi riferisco al bivio Cea-Tortolì, in cui in due anni sono successi 48 incidenti stradali, sono decedute 8 persone, 61 persone ferite, 90 veicoli coinvolti di cui 11 veicoli industriali pesanti e 3 autobus. Questo che ho detto è sufficiente per capire di che cosa stiamo parlando e della pericolosità e dell'uso di quella strada con alta densità di traffico.

Quindi io le chiedo: è pensabile che, al fine di poter appaltare quel tratto di strada, manchino 25 mila euro? Ce ne sono a disposizione già 18, ne mancano 25 per poter andare in appalto; la progettazione è andata già in Conferenza di servizi, ho informazione che sia stata inviata alla sede dell'ANAS a Roma per il parere definitivo; però, il direttore compartimentale dell'ANAS ci dice che quel tratto non può essere appaltato in quanto non abbiamo le risorse a disposizione. In due anni e mezzo, non ho visto e non ho capito come la Giunta abbia inteso intervenire sull'accelerazione di questa strada! In discussione generale, lei ha parlato della "Sassari-Olbia", che ormai sta diventando più importante nonostante l'iter si sia avviato da poco mentre quello della "125" è stato avviato trent'anni fa. Non si riesce a capire come la Giunta ancora oggi non dia segnali di interesse e di intervento, sia nei confronti del Ministero delle infrastrutture sia nei confronti dell'ANAS, per chiedere ai due enti preposti che accelerino, che stanzino le risorse e che pongano soluzione a questa interminabile rete stradale così importante per lo sviluppo della Sardegna.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Presidente, stiamo discutendo un articolo per il quale noi abbiamo appoggiato alcuni emendamenti, in modo particolare voglio ricordare che abbiamo appoggiato l'emendamento che tenta di mantenere, nella disponibilità del Comune di Cagliari, le risorse relative a diversi PIA, per circa 40 milioni di euro. PIA che riguardano opere di assoluto rilievo per la città, che è anche capoluogo di Regione, di assoluto rilievo per la valenza anche di natura ambientale, di assoluto rilievo per il recupero, il risanamento urbanistico ma anche sociale ed economico di realtà importanti come il quartiere di Sant'Elia con la realizzazione del porticciolo, che serve a sostenere l'attività economica principale che lì è esercitata, cioè l'attività di pesca.

Il Comune di Cagliari ha ricevuto questi finanziamenti nel tempo, si parla di finanziamenti pervenuti nel corso del 2004, del 2005 e del 2006, cioè 7, 6 e 5 anni fa, si tratta di finanziamenti che l'amministrazione precedente (non voglio stare qui a cercare responsabilità, poco interessa) non ha potuto utilizzare, ma sono finanziamenti importanti per la realtà di Cagliari, per il suo sviluppo, per affrontare in modo più sostenibile questo momento di crisi profonda produttiva del lavoro.

Su questo e su altre cose, molto poche, noi abbiamo voluto proporre alcune soluzioni, hanno la stessa bussola, lo stesso nord, lo stesso orizzonte di tutte quelle che proponiamo in quest'Aula in ogni momento, su ogni provvedimento. Hanno cioè attenzione al mondo del lavoro, dell'occupazione, hanno attenzione al mondo economico, allo stato di crisi profonda che attraversa la nostra Regione da questo punto di vista, sono cioè orientate a salvare, dove è possibile salvare, comunque una prospettiva anche di crescita, di risanamento di un'economia, di una società devastata dalla crisi.

Mi chiedo se sono emendamenti di merito, così come lo era quello che tentava di dare una riserva di alloggi alle famiglie numerose, così come lo è quello che abbiamo in discussione e che abbiamo trasferito a un articolo successivo, in materia di sostegno di fatto al reddito di lavoratori disoccupati, in cassa integrazione, mobilità, così come lo sono altri, questo lo è dal punto di vista più dell'impresa, dei lavori da fare, delle opere da realizzare, dell'attività economica, dell'attività di pesca da esercitare.

E' un tentativo, piccolo, sempre di merito, il più disponibile possibile anche all'accoglimento, da parte di altre formazioni politiche, da parte di altri schieramenti politici, perché in questo caso, badate, si possono scegliere diverse strade. Una è la strada della devastazione conosciuta, delle macerie realizzate, su cui non si ricostruisce proprio niente di questi tempi, anzi si vive nelle macerie. Se ci sono baracche, è già molto se teniamo quelle, ma nella vita che ci si propone per i prossimi anni, in ragione di quello che gira, in ragione di quello che esiste, in ragione di quello che si sa, rimangono baracche, non c'è da pensare a palazzi.

Ogni intervento quindi che noi possiamo fare, finanziario, operativo, gestionale, organizzativo, di attenzione sociale, ogni intervento che noi possiamo fare non ha un colore, ha un fine, ha un obiettivo che può essere quello di rinascere, oppure quello di rimanere così, di pagare, per la polemica e lo scontro politico, un prezzo che è sociale, che difficilmente riguarda noi, riguarda quelli che stanno fuori da questo palazzo, riguarda i cittadini, riguarda quelle persone in carne e ossa che vivono passioni, che vivono disagi, che vivono aspettative, che hanno desideri, che sono mortificate anche. Dico questo perché noi ci mettiamo serietà sempre quando facciamo le cose, tentiamo di non perdere mai tempo, di stare sempre sul pezzo, di continuare a fare il nostro dovere, e lo facciamo sempre! Non ci attardiamo a giudicare troppo quello che fanno altri, proponiamo cose.

Il mio tentativo, e chiudo Presidente, è quello di richiamare l'attenzione dell'Assessore su questo, di sapere se è d'accordo, se intende consentire questo impiego, parlo dell'emendamento numero 73, lo propongo anche alla minoranza, questo non è un emendamento che ha colore politico, su cui si gioca il futuro e lo scontro ideologico, o ideale, tra due schieramenti diversi, è conservare somme che purtroppo non sono state spese (perché nulla funziona mai in questa amministrazione pubblica, regionale e locale, in termini tempestivi, siamo pieni di vincoli, di insufficienze e di inadeguatezza), e renderle disponibili a questa giovane amministrazione, perché possa in qualche modo tentare di proseguire un'attività che, in parte, è stata avviata nella precedente consiliatura comunale.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Ladu. Ne ha facoltà.

LADU (P.d.L.). Devo dire che sono molto sorpreso per quanto riguarda il contenuto del comma 1 dell'articolo 20, in modo particolare per la prima parte, quando dice: "E' autorizzata, per l'anno 2011, la spesa di 500.000 euro per la realizzazione di un sistema di rilevamento della velocità media e del sorpasso nelle arterie stradali sarde a più elevata incidentalità". Ciò significa, se non ho capito male, che la Regione sarda, invece di intervenire, come dovrebbe intervenire, sulla viabilità (fra l'altro non si capisce a chi dovranno andare questi soldi, se non ho capito male vanno alle province, forse ai comuni), sta continuando a autorizzare l'installazione di sistemi di rilevamento della velocità.

Fermo restando che questo non è il problema principale (ci sono altri problemi che sono causa di incidenti, dalla sicurezza stradale a tutta un'altra serie di provvedimenti che avrebbe dovuto fare la Regione), lo ritengo un provvedimento, Assessore, veramente assurdo, perché chiaramente questo si riferirà anche alle strade principali, alla "131", alla "125"; voglio dire che chi percorre quella strada tutte le settimane sa quali problemi ci sono, soprattutto a causa di questi rilevamenti della velocità che vengono fatti principalmente all'altezza del Comune di Monastir, ventiquattr'ore su ventiquattro, per dodici mesi all'anno e che hanno come conseguenza il ritiro o la sospensione delle patenti ad automobilisti che superano il limite orario consentito.

Io non ho mai avuto un incidente in vita mia ma sono stato già "pizzicato" un paio di volte in quel tratto di strada. In più, molte volte, queste multe, di 200 o 300 euro, diventano di 600, 700 o 1000 euro perché Equitalia poi fa le cose che noi sappiamo. Assessore, credo che non vada seguito l'esempio di Monastir, anzi credo che bisognerebbe intervenire per evitare che questo succeda, perché non è pensabile che, in questo posto, per dodici mesi all'anno, si controlli la velocità e si infliggano contravvenzioni veramente assurde con ritiri di patenti veramente assurdi anche questi.

Ritengo che questa prima parte del comma 1 vada assolutamente cancellata però, Assessore, con lei bisogna fare un ragionamento, perché credo che, sulla viabilità, noi dovremmo fare un discorso, dovremmo farlo con il Governo nazionale ma soprattutto con l'ANAS, in quanto non si capisce perché non si parla più della "131" e si parla, come se ne sta parlando, della "125", mentre non si parla della "389", che è la continuazione della "Nuoro-Arbatax", praticamente si arriva a Villagrande, però da 7 o 8 anni la "389" è ferma, nonostante i finanziamenti, compresi quelli della Comunità montana dell'Ogliastra, per completare il tratto da Villagrande fino a Tortolì; di questi finanziamenti praticamente non si sa più nulla.

Credo invece che la Regione dovrebbe impegnarsi per completare tutte le arterie di grande importanza, perché non vi è dubbio che oggi la priorità assoluta l'abbia la "Sassari Olbia", ma non c'è solo quella, ci sono tante altre strade che hanno bisogno di interventi e la Regione si dovrebbe attivare con l'ANAS perché è tempo che si inizi a fare qualcosa dato che ormai non si sta più facendo assolutamente nulla. I cantieri della "125", ormai, pare che non abbiano più fine, sulla "131" non se ne parla più!

Ecco io credo che noi, se vogliamo creare maggiore sicurezza nelle strade, dovremmo fare degli interventi, il che non significa solo creare ancora sistemi di rilevamento in tutte le strade perchè alla fine ci troveremo sistemi di rilevamento anche nelle strade di campagna; non si capisce dove vadano a finire questi soldi, perché se non ho capito male questi soldi vanno a interventi nelle province, addirittura nei comuni, non so in quale viabilità per controllare la velocità. Non è sicuramente questa la cosa più importante, io credo che lei, Assessore, dovrebbe fare bene il punto della situazione di tutta la grande viabilità della Sardegna e capire che cosa vuole fare veramente, che cosa vuole fare l'ANAS, che cosa vuole fare il Governo nazionale e, se vogliamo, anche che cosa vuole fare la Regione. Non si è capito ancora qual è il ruolo che deve avere la Regione, non è certamente quello di continuare a finanziare sistemi vessatori nei confronti dei cittadini; credo che sia l'ultima cosa che in questo momento la Regione dovrebbe fare.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare per la Giunta l'Assessore dei lavori pubblici.

SANNITU, Assessore dei lavori pubblici. Presidente, dalla discussione emerge ciò che ho detto ieri in fase di discussione generale: per i lavori pubblici, e soprattutto per la viabilità, c'è bisogno di grandi risorse. Questo emendamento, al comma 1, nasce da una serie di riunioni dei comitati "ordine e sicurezza pubblica" nelle prefetture, in particolar modo nella prefettura di Sassari, a seguito di richieste pressanti da parte dei diversi comitati che si impegnavano per la realizzazione della "Sassari-Olbia"; a seguito di tutti questi incontri, è emersa l'esigenza comunque, lungo la tratta "Olbia-Sassari", in attesa della realizzazione degli interventi per portare la due corsie a quattro corsie, cioè a una strada tipo B, quindi a metterla in sicurezza, di intervenire almeno per limitare la velocità. Pertanto questo emendamento nasce da una richiesta del comitato "ordine e sicurezza pubblica" e dei comitati spontanei per la "Sassari-Olbia".

Approfitto per illustrare un po' la ratio degli altri emendamenti. L'emendamento dei 3 milioni nasce semplicemente dal fatto che l'amministrazione regionale, l'Assessorato e quindi la Giunta stanno operando per cercare di realizzare le opere che è possibile realizzare con le risorse disponibili, però è altrettanto opportuno avviare una serie di progettazioni preliminari per poter poi presentare, ai Ministeri competenti, la richiesta delle risorse, perché in mancanza di progettazioni preliminari non è possibile presentare neanche la richiesta di risorse.

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE LOMBARDO

(Segue Sannitu) Approfitto di questo momento per dire che la "125", al pari di tutte le altre, è all'attenzione dell'Assessorato; i tre lotti hanno necessità, uno di 90 milioni di euro, che non ci sono, l'altro di 70 milioni di euro, che non ci sono, il bivio Cea-Tortolì invece ha l'esigenza di 2 milioni di euro, è in delega alla provincia, più 18 milioni, sono due interventi, sono in delega alla provincia e purtroppo c'è anche qualche ritardo nella progettazione e quindi c'è anche il rischio che 800 mila euro di quei 2 milioni possano cadere sotto la mannaia della "14". Qui ricordo all'onorevole Uras che, sui PIA, è intervenuta la "14", così come è intervenuta su tutti gli altri interventi che non hanno i requisiti per sfuggire a questa mannaia.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Presidente, non so se i colleghi hanno preso misura della portata di questo articolo, la prima cosa che si fa si modifica uno stanziamento di 1 milione e 100 mila euro come contributo alla contrazione dei mutui che i comuni devono avere sulla base di richieste; la legge numero 33 prevede tra l'altro (io spero che sia stato verificato e che venga sempre verificato) che i contributi per il sostegno delle rate dei mutui sia assegnato ai comuni che hanno dato priorità all'edilizia scolastica, alle questioni che sono descritte in legge, e di questo non ne abbiamo sentore, però ci hanno chiesto una programmazione di 1 milione e 100 mila e la derubricano a 600, il che vuol dire che stiamo contenendo, no? Possiamo sapere, Assessore, quante domande sono state presentate e per quali importi? E' giustificata questa riduzione? Vorremmo saperlo, perché io potrei rilasciare una concessione a riprogrammare 500 mila euro, come voi dite, a condizione che non stia penalizzando nessun tipo di comune. Quindi bisogna sapere qual è l'entità.

Poi si vuole finanziare un sistema di rilevamento della velocità media di sorpasso nelle arterie stradali sarde a più elevata incidentalità. Mi permetto di dire sommessamente che, vista la frequenza di mortalità su alcune strade della Sardegna, prima di spendere soldi per fare rilevamenti, preferirei spendere soldi per mettere in sicurezza ciò che conosco già. Siccome conosco già, la funzione di un legislatore è mettersi una mano nella coscienza e dire che, se 500 mila euro risparmiano una vita, meglio risparmiare in messa in sicurezza piuttosto che in rilevamento. Questo lo devo dire per essere in pace con la mia coscienza, poi chi decide in maniera diversa se ne assuma la responsabilità, anche perché noi vi diamo una delega in bianco qua, decidete voi poi come fare e quindi non controlliamo più queste risorse.

Comma 2. Il comma 2 opera una variazione di bilancio, noi abbiamo stanziato una certa somma per finanziare i PIA, abbiamo detto che è l'unica cosa che manteniamo della programmazione, badate, è l'unica valvola che abbiamo per produrre cantieri, lavoro e sviluppo, in un momento tragico, è l'unica valvola! C'è rimasto solo quello, non c'è altro! Dopo il 97 per cento di spese obbligatorie, rimane questo. Bene, una parte di queste somme, cioè 3 milioni, viene tolta dalla programmazione negoziata, per che cosa? Per dare incarichi di progettazione! Quando mai la Regione fa progettazione? Capirei se si dicesse che si tengono un po' di soldi, si dà un po' di premialità, si risparmia, si fa all'interno e invece di spendere 3 milioni se ne spende 1 e si dà produttività; ma non è questo! Tre milioni di incarichi per tre anni: tre, più tre, più tre, uguale nove milioni di incarichi per opere pubbliche, di che genere? Finanziate? Con quali fondi? Con i fondi FAS, con quei fondi FAS che ci hanno cancellato, con i mutui che dovremmo contrarre per un ulteriore indebitamento? Per che cosa? Nove milioni di progettazioni in tre anni hanno bisogno di avere, per essere giustificati, la certezza di un budget di finanziamenti esistenti, possibili, nel tempo necessari, per fare quella progettazione; non ci sono! Servono per altre cose, non sono urgenti.

Poi prendiamo altri 5 milioni dai fondi PIA per darli secondo un riparto, 5 milioni diviso otto sulla proporzione della viabilità, immaginate che inezia arriva alle province per la manutenzione delle strade di loro competenza! Vorrei ricordare che questo tipo di finanziamento è stato fatto cessare nel momento in cui negoziammo con le province, anche in relazione ai problemi di manutenzione stradale, quel famoso incremento, nel 2007 o 2006, mi pare, di 20 milioni di euro al Fondo unico delle province, esclusivo a tacitazione di tutte le competenze per le quali loro rivendicavano un maggior gettito, li hanno già avuti e con quello noi facemmo sparire questo tipo di contribuzione, che era ricompreso in quei 20 milioni per tutte le province, solo le province.

Adesso ritiriamo fuori la cifra di 5 milioni, ma vi rendete conto che, mentre 5 milioni messi in un piano integrato in una zona che sta morendo di fame possano costituire un'idea di ripresa, un'idea di mantenimento, un'idea di investimento, distribuiti invece divisi per otto per la proporzionalità dell'incidenza della viabilità è niente e che tutt'al più serve per tappare quattro buche col catrame? Che cosa volete che ci facciano con questo importo! E stiamo togliendo 8 milioni di euro per tre anni alla progettazione integrata, alla programmazione integrata nei territori che è l'unica, ripeto, l'unica valvola col quale oggi possiamo vantare l'idea di incentivare qualche presupposto di sviluppo.

Vorrei dire a Stochino che, oltre che essere relatore, dovrebbe stare attento a queste cose, perché viene da un territorio che si lamenta del ritardo eccetera eccetera: saranno questi 250 mila euro per tappare le buche della provincia che vi salveranno.

STOCHINO (P.d.L.). Stiamo parlando di quello che stai dicendo tu, Gian Valerio. Stiamo parlando di quello.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Stiamo parlando di cose che credo insomma… tutto mi potete dire, ma io non ho presentato un emendamento di carattere particolare sulla strada vicinale del mio paese! Me ne guardo bene!

STOCHINO (P.d.L.). Neanche io.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). In questi periodi bisognerebbe sempre più fare ragionamenti generali e astratti e darci una strategia. Badate, sottrarre 8 milioni alla programmazione negoziata, è un fatto grave, perché un progetto può essere strategico per un territorio, ivi comprese le opere pubbliche.

La Spisa ci ha detto: "No, non possiamo toccare, lasciamo lì…", "togliamo un pezzo per…", per che cosa l'abbiamo tolto? Per Abbanoa mi sembra, per Abbanoa ne togliamo un pezzo, per un altro pezzo lo togliamo qua, abbiamo finito! Il nostro sviluppo è "zero" spaccato. Dopodiché siamo arrivati alla rigidità della nostra spesa obbligatoria e corrente, investimenti "zero", questa è una Regione che ha dichiaratamente manifesta la sua bancarotta, perché abbiamo rinunciato a fare investimenti, non ne abbiamo più, perché tappare le buche delle strade provinciali in minor misura non significa sviluppo! Che cosa dovremmo fare? Non lo so, questa è la realtà!

Abbiamo approvato un collegato, una finanziaria che voleva dire una certa cosa e adesso la stiamo sconquassando. Se non fanno queste operazioni, questa legge non ha copertura finanziaria, e non a caso tolgono dai PIA per mettere qua. Ma è un modo serio di legiferare? Adesso immaginate tutti i territori, tutte le province che stavano portando avanti le intese con la Regione per portare a casa un piano integrato, si vedono togliere i soldi per Abbanoa per debiti che non… Si vedono togliere questi ultimi, dopodiché io sinceramente vi dico: Che cosa ci chiedete? I fioretti li abbiamo fatti quando eravamo bambini, cerchiamo ogni mattina di alzarsi con le buone opere, veniamo attaccati e siamo sotto attacco da parte dell'opinione pubblica, poi ci sono i giornalisti che ci fanno lo sport ad attaccare a pallettoni i politici, non cancelliamo i consigli di amministrazione, azzeriamo le uniche possibilità di investimento, ma voi dovete consentirci la facoltà di indignarci, almeno questo! E poi, io magari alzo i toni, ma li alzo perché sento che la politica è una responsabilità seria, mi dispiace anche prendermela con voi, perché davvero…

PRESIDENTE. Onorevole Sanna, il tempo a sua disposizione è terminato.

E' iscritto a parlare il consigliere Pittalis. Ne ha facoltà.

PITTALIS (P.d.L.). Rinuncio, Presidente.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Sechi. Ne ha facoltà.

SECHI (SEL-Comunisti-Indipendentistas). E' difficile rinunciare a intervenire di fronte a leggi che appaiono a volte sconnesse, anche perché dico: per esempio, nei nostri Uffici del Consiglio c'è qualcuno, immagino, che, come nei quotidiani, predispone i titoli e il più delle volte, così come accade nei quotidiani, non c'è legame tra titolo e articolo, così accade con le proposte di legge che arrivano in Consiglio, spesso i titoli sono messi lì perché ci vogliono, ma poi nascondono o non ci azzeccano, direbbe qualcuno, con la disposizione dell'articolo.

Qui si parla del controllo di velocità sulle nostre strade. E' stato detto da altri, il problema vero delle nostre strade è la sicurezza; la sicurezza è il vero tormento della mobilità in Sardegna, dove esistono sicuramente situazioni sempre più note perché sempre più richiamate e sempre più, come dire, salite agli onori della cronaca a seguito degli incidenti, una per tutte la "Sassari-Olbia" ma anche la "125" e altre, penso per esempio a una strada come quella chiamata dei "due mari", la "Alghero-Portotorres", che è sicuramente un'arteria di straordinaria importanza e percorribilità che ha seminato morti e continua a essere una strada insicura.

Ma la sicurezza sulle strade potrebbe essere garantita tanto dalla cura e manutenzione delle strade stesse che da tutta un'altra serie di attenzioni e accorgimenti, a iniziare per esempio dalla segnaletica, orizzontale e verticale, e da tutte le altre distrazioni che su quelle strade ci sono. Voglio ricordare un'iniziativa che fu portata avanti dall'allora presidente Soru che mi aveva visto molto solidale, era il riordino, forse lì si parlava dell'eliminazione totale, il riordino e il governo per esempio della pubblicità e della cartellonistica pubblicitaria sulle strade. Cartellonistica che non è assolutamente utile. Io mi chiedo chi spenda tanti denari per posizionare dei cartelli che il più delle volte nascondono o coprono curve, impediscono di vedere uscite, e così tutta un'altra serie di impedimenti che si trova lungo le nostre arterie.

Un altro aspetto della rischiosità delle nostre strade, che sicuramente le rende molto più pericolose, è qualche eccesso di velocità; faccio riferimento al collega Ladu, doppiamente collega, Silvestro, collega qui in Aula e collega all'altezza di Monastir, dove, soprattutto quando si ha un leggero ritardo, si accelera l'andatura dell'auto. Non credo che sia quello che rappresenti il problema della sicurezza, perché in effetti sui tratti di strada governati, nel modo in cui devono essere governati, il numero degli incidenti è fortemente crollato indipendentemente dalla velocità, tant'è che abbiamo - a livello nazionale oltre che a livello europeo - esempi, laddove le strade sono messe in sicurezza e tutelate da segnaletiche e accorgimenti, in cui la velocità consentita è maggiore e il numero di incidenti è fortemente inferiore.

Su tutte le nostre strade provinciali, qualcuno ha ricordato prima, sono 5 mila chilometri di strade provinciali, c'è un problema che nasce forse da quel tema trattato, anche in modo forse stizzito, perché norma intrusa e non accettata, che è l'eccessivo frazionamento delle nostre campagne che di fatto ha come conseguenza l'apertura di ingressi e di uscite sulle nostre strade provinciali, ogni 50 metri presentano un ingresso, creando una situazione di straordinaria pericolosità. Anche se lì interviene la segnaletica orizzontale che impedisce il sorpasso, sappiamo che, di fronte alla fretta, al bisogno, alle necessità e ai ritardi, essa viene disattesa, creando quelle situazioni di difficoltà e di pericolosità che rappresentano le nostre strade. Questo fenomeno è andato aumentando notevolmente in questi ultimi tempi, proprio per le ragioni che dicevo prima, conseguentemente ai frazionamenti delle proprietà, frazionamenti spesso abusivi e non consentiti.

Poi, naturalmente, non si negano altri interventi, come l'ultimo citato dal collega Sanna, che sono gli interventi di progettazione. Badate che, nei comuni, nelle province, ci sono cataste di progettazioni pagate per opere mai eseguite. Perché mai eseguite? Perché non c'è la copertura finanziaria. Allora, perché mettere a disposizione? La progettazione deve nascere dalla copertura finanziaria dell'opera, diversamente non ha senso prevedere somme solo ed esclusivamente destinate alla progettazione. Questo è un discorso che ci richiama anche all'argomento sollevato nell'articolo precedente, quello della progettazione riservata ai tecnici degli Uffici; in quel caso, mi chiedo se, nella predisposizione della pianta organica, ai tecnici che vengono assunti e inquadrati per svolgere una determinata funzione, poi si consente di progettare; spesso magari ci chiediamo, per ritornare a parlare un attimo di precariato, in che modo e in che forma sono stati assunti, soprattutto in questi ultimi tempi e quindi: altro che discrezionalità, affidamento e incarico nei termini in cui è avvenuto!

Credo che, di fronte all'ennesima "legge minestrone" che ci viene presentata da questa Giunta, l'opposizione non abbia altra opportunità se non quella di intervenire con gli emendamenti, così come l'emendamento numero 73, che abbiamo presentato, che vuole sottolineare ed evidenziare un aspetto per migliorare la legge, per avanzare delle proposte, così come puntualmente abbiamo fatto sempre in tutti gli articoli. Anche se poc'anzi ci siamo presi, per aver presentato un emendamento, gli insulti di qualche collega che si ritiene più illuminato di noi o l'accusa di perditempo, che riteniamo inadeguata e inopportuna, anche perché chi ci ha accusato di essere dei perditempo, in verità non si è mai risparmiato di propinarci interventi pedanti e leziosi che noi abbiamo comunque ascoltato con la dovuta attenzione. Lo dico perché ho ritenuto gratuito e inopportuno quel riferimento, considerando che l'emendamento nasceva da un caso preciso, ben consapevoli delle cose, indipendentemente dalle competenze tecniche che si hanno in materia di AREA.

Resta il fatto che, oggi, una famiglia, una giovane coppia con sei figli non ha la casa popolare. Questo è il risultato della mezz'ora di discussione che noi non abbiamo sollecitato, ma che abbiamo forse inopportunamente attivato, come ha detto qualcuno, su una proposta che non è stata accolta. Sarebbe bastato bocciarla e avremmo recuperato il tempo, comunque è opportuno chiarire una volta per tutte l'atteggiamento che si ha nei confronti di chiunque, quando ognuno è libero di dire le cose che crede e che pensa, e che noi abbiamo sempre mostrato, almeno io ritengo di aver fatto sempre così, con la dovuta attenzione, la necessità di ascoltare per confrontarci e misurarci su tutto.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Corda. Ne ha facoltà.

CORDA (P.D.). Assessore, io credo che lei viva una condizione di reale difficoltà. Credo che sia mortificante, direi quasi avvilente, la sua condizione oggi. Siamo chiamati a discutere di un collegato, di un articolato che prevede il nulla, cioè che è costretto a fare salti mortali per spostare somme insignificanti dalle agevolazioni per la contrazione di mutui per l'esecuzione di opere pubbliche in capo agli enti locali, per esempio (è stato sottolineato, ma di questo occorre parlare ancora), alla realizzazione di un sistema di rilevamento della velocità. Cioè, anziché procedere come si dovrebbe fare, come normalmente si dovrebbe fare, alla rimozione delle situazioni di pericolo, di difficoltà, lungo le nostre strade, si procede ad attivare un sistema di rilevamento della velocità. Direi che stiamo rasentando il paradosso. Io credo che non ce ne sia neppure bisogno peraltro; lungo le nostre strade provinciali, e non solo, bastano gli ostacoli che ci sono per costringere il conducente, se tiene alla macchina, a ridurre la velocità. Credo che non sia assolutamente efficace, al fine di ridurre il tasso di incidentalità, il sistema di rilevamento della velocità, anzi, sotto questo profilo, ritengo che sia assolutamente inefficace.

Poi, al comma 4, pensate di destinare 5 milioni, per ciascuno degli anni, 2011, 2012, 2013, alle province per far fronte alla manutenzione della rete viaria provinciale, è bene ricordare anche qui che la rete viaria provinciale isolana è di 5500 chilometri. Le province dovrebbero cercare di rispondere alle esigenze che ci sono con circa 900 euro a chilometro, questa è la cifra destinata alle province per la rete viaria di loro competenza! Con 900 euro a chilometro, forse si riesce a fare lo sfalcio dell'erba, quest'anno peraltro effettuato con grave ritardo; ritengo che sia questa una delle cause, sicuramente non ultima, che ha facilitato la propagazione degli incendi, che hanno visto bruciare migliaia di ettari di pascolo e di bosco dell'intera Isola. E' bene che, per il futuro, si provveda per tempo a eseguire questo tipo di lavori.

Dicevo che si tratta di una situazione che io continuo a definire avvilente, Assessore. E' chiaro che non si può farne colpa a lei personalmente, però la Giunta, di cui lei fa parte, il Presidente, possono chiedersi se hanno fatto tutto ciò che era necessario, tutto ciò che era possibile per rivendicare dal Governo centrale, da questo Governo a voi vicino, con il quale dovreste facilmente intendervi, quello che ci spetta. Avete fatto tutto, avete rivendicato con energia, con convinzione, avete voluto rivendicare con la forza necessaria quello che ci viene illegittimamente negato, quello che ci viene ingiustamente negato, cioè il trasferimento delle risorse di competenza di questa Regione?

Non dico che fosse un'operazione facile, però io credo che avreste dovuto farlo con maggiore convinzione e in questo avreste sicuramente potuto contare sul sostegno incondizionato dell'opposizione. Probabilmente invece vi siete limitati in questa azione rivendicativa per non disturbare troppo il Presidente del Consiglio, che pure non ha perso occasione per sottolineare la propria vicinanza alla Regione sarda, di cui si sente cittadino, poiché il vostro Segretario regionale, Nizzi, gli aveva concesso anche la cittadinanza onoraria. Oggi, a distanza di anni, dobbiamo dire che, o si è dimenticato o, comunque, l'attenzione che ha prestato verso quest'Isola è sotto gli occhi di tutti: un Governo piuttosto ingeneroso nei confronti di quest'Isola!

Ora, io ho presentato un emendamento, non tanti, che riguarda una strada che lei, peraltro, Assessore, conosce bene, di cui conosce anche i problemi, le difficoltà, la complicata percorribilità, l'alta incidentalità: è la cosiddetta dorsale sarda, quella che, da Abbasanta, dovrebbe, attraverso il Goceano, condurre al porto e all'aeroporto di Olbia. Una strada per facilitare, quindi, la percorribilità delle popolazioni del Goceano, e non solo. Quella strada è in costruzione da oltre trent'anni, si blocca al bivio di Alà dei Sardi, mancano circa 20 chilometri per collegarsi alla "131 d.c.n.". Sono stati destinati, nel 2007, 10 milioni; quei 10 milioni ancora non sono stati utilizzati, non si capisce quale sia la ragione, se le responsabilità siano in capo alla Provincia o risiedano, invece, ancora una volta in capo alla Regione. In ogni caso la gente non capisce, non vuole giustamente capire perché mai risorse, peraltro limitate, stanziate da oltre quattro anni, non trovino ancora il modo di essere impiegate.

Dicevo, ho presentato un emendamento che meriterebbe di essere accolto; non è una "marchetta", non è di interesse personale, ma riguarda invece una larga parte della popolazione delle zone interne, di cui tanto ci riempiamo la bocca quando parliamo di efficienza del sistema relazionale, per facilitare le comunicazioni per quelle popolazioni dei comuni dell'interno, che vedono avanzare, in modo sempre più forte, il fenomeno dello spopolamento. Quindi un emendamento che dovrebbe essere facilmente accolto. Io capisco, Assessore, che lei si trovi nell'impossibilità di dare risposte, però, ripeto, la responsabilità della scarsa disponibilità delle risorse, dell'esigua disponibilità delle risorse, è chiaro che è in capo soprattutto a questa Giunta, perché evidentemente, con scarsa convinzione, avete voluto…

PRESIDENTE. Onorevole Corda, il tempo a sua disposizione è terminato.

Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Stochino, relatore di maggioranza.

STOCHINO (P.d.L.), relatore di maggioranza. Presidente, si esprime parere contrario sugli emendamenti numero 47, 48, 49, 50, 51, 7, 27, 28, 72 e 73. Si esprime parere favorevole sugli emendamenti numero 68 e 17; mentre sull'emendamento numero 69 ci si rimette all'Aula.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore dei lavori pubblici.

SANNITU, Assessore tecnico dei lavori pubblici. Si esprime parere conforme.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione degli emendamenti.

Metto in votazione l'emendamento numero 47.

Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 47.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Espa ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Barracciu - Ben Amara - Bruno - Cocco Pietro - Corda - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Mariani - Meloni Marco - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Biancareddu - Campus - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Ladu - Lai - Locci - Meloni Francesco - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Capelli.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 62

votanti 60

astenuti 2

maggioranza 31

favorevoli 22

contrari 38

(Il Consiglio non approva).

Metto in votazione l'emendamento numero 68.

Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, chiedo la votazione per parti. Precisamente, chiedo di votare separatamente il comma 1, che, ovviamente, dico "ovviamente" per me che tutti i giorni faccio una media piuttosto elevata di chilometri, reputo estremamente pericoloso, anche dal punto di vista della privacy. So come funziona questo Tutor, ce ne sono sette, non ce ne sono 7000 o 700, ce ne sono sette di questo genere montati in tutta Italia.

Per quanto riguarda la pericolosità di alcune strade, l'Assessore ha fatto riferimento alla "Sassari-Olbia", su cui poi è tornato il collega Corda, relativamente all'iniquità dei trasferimenti dello Stato e per quanto riguarda la viabilità regionale, credo che le comunicazioni del Ministro Fitto, di oggi, mettano decisamente fine a qualsiasi tipo di polemica, in quanto il Ministro, rispondendo a un'interrogazione, credo di un parlamentare del centrosinistra, relativamente alle grandi arterie del Sud, ha confermato che la "Sassari-Olbia" è interamente finanziata e, pertanto, almeno da questo punto di vista, non dovremmo avere più problemi. Ha detto di più, cioè che i fondi FAS sarebbero tutti nella disponibilità delle Regioni, per cui credo abbia dato una risposta molto importante. Tornando però al nostro emendamento numero 68, confermo il voto contrario del Gruppo del P.d.L. sul comma 1.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Presidente, chiedo gentilmente, se fosse possibile, di mettere in votazione separatamente anche il comma 2, perché mi voglio dissociare da questa vergogna. Vergogna! Davvero una grande vergogna! Guardatevi in faccia e votate serenamente, perché bastano 250 mila euro per soddisfare i fornitori dei Tutor e qualcuno vota contro, però si recuperano 250 mila euro per continuare a dare soldi alla ristrutturazione di un Pontificio Seminario regionale che, con tutto il rispetto, ha già avuto tantissimo dalla Regione in un momento nel quale loro dovrebbero richiamare noi a utilizzare meglio i soldi pubblici per dare da mangiare e prospettiva a coloro che non ce l'hanno. Io voglio vedere il mio voto "rosso" lì, poi gli altri facciano secondo coscienza.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCU (P.D.). Anche il mio voto sarà contrario per tanti motivi. Intanto, per quanto riguarda il comma 1 dell'articolo 20, ormai è appurato che gli autovelox non dissuadono sicuramente dall'alta velocità ma sono uno strumento per fare cassa, punto e basta! E siccome sono strumento per fare cassa, e di questo ne ha preso atto anche il Governo, di recente è proprio cambiata anche la normativa sulla destinazione dei proventi. Assessore, la prego di prestare attenzione perché l'installazione di questi autovelox non faranno altro che fare cassa per lo Stato perché quei proventi, essendo una strada statale quella su cui lei vuole installarli, la "Sassari-Olbia", andranno a fare cassa del proprietario della strada, che è lo Stato e in questo caso i soldi non rimarranno in Sardegna, quindi sarà un ennesimo furto a danno dei sardi.

Vi invito a bocciare l'uno ma anche gli altri perché è veramente scandaloso che noi destiniamo 250 mila euro al Pontificio seminario regionale mentre abbiamo inattuata la legge sugli oratori. E' una vergogna! Non potete macchiarvi di questa vergogna, attuate le leggi che approviamo! Abbiamo destinato risorse per gli oratori per i ragazzi e destiniamo ancora soldi per l'ennesima volta al Pontificio Seminario regionale! E poi ci sono tutte le altre cose di cui abbiamo parlato, sono rimasti 3 milioni di euro per la progettazione come se la Regione fosse un ufficio di progettazione e non dovessimo invece pensare di progettare tenendo conto delle opere che possiamo realizzare.

Tre milioni all'anno per tre anni vogliono dire 9 milioni di euro per creare un monte-progetti ulteriore, senza sapere se possiamo realizzare queste opere, mentre siamo noi invece che pretendiamo dai nostri comuni, dalle nostre province, quando presentano un'istanza di finanziamento alla Regione, che ci sia la progettazione e che, all'interno del finanziamento che viene accordato, si paghino le progettazioni. Invece la Regione che cosa fa? Si dota di un monte-progetti da tenere accatastato, l'ennesimo, il "tesoretto" mi suggeriscono; io parlo invece di "progettopoli", perché le progettazioni, senza che le opere possano essere realizzate, servono solamente per pagare i professionisti che, giustamente, dopo aver fatto il lavoro, vanno pagati. Sicuramente non si dà un beneficio alle opere pubbliche della Sardegna.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Io consiglierei di leggere con attenzione anche il comma 3 dell'articolo 20, il quale dice chiaramente che stiamo sottraendo fondi dagli enti locali per trasferirli a qualche agenzia che controlla la velocità stradale per 250 mila euro e al Pontificio Seminario regionale del Sacro Cuore di Gesù per altri 250 mila euro. Vorrei fare un appello: quand'è che smetteremo con questi collateralismi che sono assolutamente vergognosi per questa Aula? Ne abbiamo visto anche troppi in questi anni, a cominciare dai 6 milioni di euro che sono stati concessi, elargiti gentilmente, alla Curia, per il campus inutilizzato, sempre della Curia. Per cortesia, cerchiamo di recuperare uno spirito laico che sia scevro da queste elargizioni (non voglio chiamarle come le chiama l'assessore Oppi) che sono assolutamente ormai improponibili, soprattutto quando si sottraggono, collega Cossa, lei che è Presidente, se non sbaglio, o autorevole rappresentante di un'associazione di enti locali, i fondi agli enti locali per ulteriori regalie a una Curia che ha avuto parecchio in questi anni dall'amministrazione Cappellacci.

Adesso è ora di dire "basta"! E' ora di dire "basta", lasciamo i soldi agli enti locali. Pregherei la maggioranza di fare una riflessione seria su tutto questo emendamento non solamente sul comma 1.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Voterò contro. Voglio fare alcune osservazioni che riguardano più che altro la copertura finanziaria. L'assessore La Spisa, ogni volta che ci incontriamo in Commissione bilancio, lamenta una progressiva riduzione dei fondi per la programmazione negoziata, perché sostiene - secondo me, non a torto - che la programmazione negoziata rappresenta ancora una piccola provvista destinata allo sviluppo, destinata cioè a costruire condizioni tali da realizzare attività economica, da costituire prospettive di crescita, dopodiché la copertura finanziaria va a gravare integralmente per un totale di 24 milioni di euro in capo agli strumenti di programmazione negoziata PIA. Io, d'altra parte, sto sostenendo il mantenimento di risorse finanziarie PIA da destinare a interventi che sono già previsti nella città di Cagliari e che sono connessi ad attività economiche e di sviluppo. Penso che, per questa ragione, anche fosse l'unica, vale il mio voto contrario, ma non è l'unica.

In ogni caso, colgo l'occasione, mi dispiace che non sia presente l'assessore La Spisa, però la Giunta riferisca, per dire che noi abbiamo la necessità di incontrarci subito in Commissione bilancio, di vederci in Commissione bilancio, per valutare compiutamente gli effetti della manovra finanziaria dello Stato, per capire dove si sono bloccate le norme di attuazione sulle entrate, per capire come fare un assestamento di bilancio e recuperare risorse finanziarie da destinare alla produzione, alle categorie produttive, alle imprese e per il lavoro; se non facciamo questo e non salviamo le risorse che abbiamo già innestato su questo filone non riusciremo a risollevarci.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Lotto per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LOTTO (P.D.). Intervengo pur essendo sostanzialmente d'accordo con quanto già detto dai colleghi del centrosinistra anche nell'articolazione dei giudizi che hanno dato di questo emendamento che sostituisce l'articolo 20. Non mi soffermo né sul primo né sul secondo comma né sul terzo, faccio solo due considerazioni per quanto riguarda il comma 4 che di fatto conferma anche il contenuto dell'articolo in legge. Riprendo il ragionamento, Assessore, che ho fatto prima per quanto riguardava la premialità per i tecnici degli uffici regionali. Credo che il modo più intelligente, più produttivo e anche che si presta meno a polemiche, accuse, recriminazioni, strumentalizzazioni, eccetera, il mezzo migliore di utilizzo di questi tecnici sia quello di affidare loro la predisposizione di studi di fattibilità e progetti preliminari per cui non servono tanti danari quanti ne servono quando si danno gli incarichi all'esterno, affinché la Regione possa disporre, se questo ritiene che sia utile e necessario, di un parco di studi di fattibilità e progetti preliminari, per consentirle di partecipare ai vari concorsi che vengono fatti a livello nazionale dal Governo e dalla Comunità europea.

In alternativa, se non viene fatto in questo modo, direi che la cosa più giusta sia quella di mettere questi fondi a disposizione di tutte le amministrazioni comunali, perché il vero parco progetti che serve non è quello regionale, ma è il parco progetti dei diversi comuni e in particolare, suggerirei, dei comuni più piccoli che non hanno gli uffici tecnici in grado e in condizioni di fare questi studi di fattibilità. Se questo si facesse, se questo finanziamento venisse utilizzato per questo, io sarei anche d'accordo, siccome così non sarà, non sono e non mi trova d'accordo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PITTALIS (P.d.L.). Per la verità, prima dell'intervento dell'onorevole Salis, pensavo, su qualche comma dell'emendamento numero 68, di astenermi, avendo anch'io rilevato qualche criticità, lo dico francamente. Però, onorevole Salis, il suo richiamo alla laicità non mi convince molto, non mi convince, lo sa perché? Perché allora dovremmo essere laici sempre, dovremmo essere laici quando diamo contributi per le due Case Gramsci, dobbiamo essere laici quando diamo contributi per l'Istituto Gramsci, quando diamo i contributi per le associazioni di partigiani, di combattenti, di qualunque altro soggetto che ora non mi sovviene.

Allora io non comprendo perché un contributo a una istituzione vera e propria, perché lei mi deve dire ontologicamente la differenza tra la Casa Gramsci e la ristrutturazione del Pontificio Seminario, sul piano oggettivo, qual è la differenza? Lo dico da laico, onorevole Salis! Quando noi frapponiamo questioni ideologiche e di natura pregiudiziale di questa natura, allora non mi convince, ragione per la quale, lei mi ha convinto a votare "sì" per il secondo comma di questo emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi). Presidente, chiedo, non so se sia possibile, il ritiro del comma 1 del nostro emendamento. Sì, forse potevo anche ritirarlo direttamente però, prima di ritirarlo, vorrei fare una domanda all'Aula, ai colleghi della maggioranza e a quelli dell'opposizione. Io sono contrario ideologicamente agli autovelox, anche perché sono stato vittima ad abundantiam, però mi domando se 250 mila euro spesi in un sistema di tutoraggio sull'attuale "Sassari-Olbia" non potrebbero servire a farci risparmiare qualche vita umana, se pensate di "no", votiamo contro ed eliminiamo questo comma, oppure lo ritiriamo, però la prossima volta che succede che qualche disgraziato, qualche ragazzo, qualche giovanotto, ci rimette la vita, prima di alzarvi in quest'Aula a versare lacrime di coccodrillo, pensate che oggi stiamo eliminando una cosa che potrebbe essere utile.

Detto questo, volevo replicare poi all'intervento del collega Cuccu sulle progettazioni, guardate non abbiamo parco-progetti, non abbiamo nulla, io non so se questi 3 milioni che stiamo mettendo possano essere utili o meno, però dico che se non facciamo i progetti, qualche progetto, la cifra di 3 milioni è poca, collega Cuccu, ripeto, se non li facciamo, quando arriveranno i soldi, non avremo nulla per farli. Può darsi che non servano e che servano solo a pagare dei professionisti che fanno i progetti, però chi non risica non rosica, se non tentiamo di fare qualche cosa, è molto probabile che, quando servono, non abbiamo i progetti.

PRESIDENTE. Onorevole Meloni, considero ritirato il comma 1 dell'emendamento numero 68, di conseguenza il comma 3 in sede di coordinamento verrà rivisto.

Ha domandato di parlare la consigliera Zuncheddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZUNCHEDDU (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Non era mia intenzione intervenire su questo emendamento, però, collega Pittalis, intervengo proprio in nome della laicità delle istituzioni, sulla quale mi sono sempre pronunciata. Mi dispiace molto che lei, con una sorta di bigottismo, abbia tirato fuori il caso Gramsci, livellandolo così ad altre situazioni decisamente poco degne. Vorrei ricordarle che, a New York, e in tutto il mondo, esistono i centri studi Gramsci, attraverso i quali macina una sorta di economia culturale che purtroppo in casa nostra rifiutiamo. Quindi denuncio anche questo stato di arretratezza culturale che forse è il peggiore dei cancri che colpisce noi sardi. E' una vergogna che lei abbia citato proprio il caso Gramsci.

Consigliere Pittalis, è inammissibile pensare che, su Gramsci, che è seguito e tradotto in tutto il mondo, in tutte le lingue, eccetera, lei esordisca con questa sorta di accusa, mentre non cita e non fa alcun cenno, ad esempio, ai grossi finanziamenti… Consigliere Pittalis, mi sto rivolgendo a lei, per cui le chiedo un minimo di rispetto, perché io la ascolto con molta attenzione! Mi dispiace che lei non abbia citato minimamente il grosso sponsor che la Regione sarda ha destinato al seminario del nostro Arcivescovo, per il quale l'investimento ha superato l'inimmaginabile, cioè una decina - se non sbaglio - di milioni di euro, per portare avanti una ristrutturazione anche parziale; per completare questa opera non basterebbero altrettanti investimenti, sarebbe anche destinata, caso strano, a ospitare una sorta di college, che ospiterebbe i sardi ricchi, perché poi si dovrà pagare mensilmente, senza tenere in considerazione che i nostri giovani ricchi sono proiettati nelle Università di tutto il mondo. Quindi, cerchiamo di riflettere su ampia scala e non su situazioni di una bassezza incredibile.

Non voglio commentare, fra l'altro, il discorso dei sistemi di controllo della nostra velocità, quando non esiste un piano stradale per tutta la Sardegna! Quando si pensa alle nostre strade, si pensa magari ad asfaltare le piste di montagna, perché lì, "sì" che macinano gli affari. Quindi io veramente invito a riflessioni serie e intelligenti. Queste leggi che si stanno presentando in Aula non sono proponibili.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Presidente, voterò contro l'emendamento numero 68. Le chiedo il voto comma per comma su questo emendamento. Non mi soffermo sul fatto che, e non mi scandalizzo, i colleghi Riformatori abbiano presentato un emendamento che riguarda il Pontificio Seminario regionale del Sacro Cuore di Gesù, quindi non mi attardo nella discussione di stampo così ideologico che ha caratterizzato invece la discussione tra il collega Pittalis e la collega Zuncheddu, certamente nello scorrere delle ore di questo pomeriggio, abbiamo anche bisogno di un po' di vivacità in quest'Aula, ma sottolineo, lo dico ai colleghi della maggioranza e a chi guida la Regione, che mascherare l'inserimento della norma sul Seminario regionale del Sacro Cuore di Gesù, inserendo nel titolo dell'articolo 20 l'ambiziosa dicitura "Finanziamento di interventi in materia di viabilità" e poi, per nesso logico che a me sfugge, ma è certamente un mio limite, "e per la tutela del patrimonio culturale" è un'operazione di equilibrismo politico degno di miglior causa.

Chiedo anche alla Presidente del Consiglio, così solerte nel richiamare le norme intruse, se la tutela del patrimonio culturale è materia di questo collegato e se, per caso, questo non sia un caso di norma intrusa mascherata! Vorrei chiedere alla Presidente del Consiglio se, per caso, anche nel decidere che cosa sia ammissibile o non ammissibile, non si corra il rischio, facendo passare questo titolo e quanto ne consegue, magari di perdere quel filo di equilibrio e di saggezza che lei ha voluto tenere in quest'aula.

Con questo, so che probabilmente non mi si darà ragione ma la Regione è un qualcosa il cui giudizio non sta in quest'Aula ma sta al nostro popolo che sa essere spesso più saggio di noi.

PRESIDENTE. Onorevole Porcu, la risposta se l'è data da solo quindi non devo aggiungere altro.

Ha domandato di parlare il consigliere Sabatini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SABATINI (P.D.). Onorevole Pittalis, l'intervento dell'onorevole Salis ha suscitato in lei la contrarietà, anzi il cambiamento di idea e quindi l'ha portata a votare a favore, ma lo sa che l'intervento della Zuncheddu ha suscitato in me la stessa reazione e mi verrebbe da votare a favore di questo emendamento? Invece io voto comunque contrario perché credo che i finanziamenti che abbiamo dato e gli stanziamenti che abbiamo previsto per l'Istituto Gramsci siano cosa buona e giusta per la serietà del lavoro che questo istituto fa, come non mi scandalizzo per i finanziamenti al Seminario regionale del Sacro Cuore di Gesù. Mi scandalizza invece il fatto che, per cinque anni consecutivi, abbiamo finanziato questo Seminario una volta con 400 mila euro, altre volte con 300 mila euro o con 200 mila euro, mentre ad esempio tutti i seminari diocesani della Sardegna (che sono vuoti perché c'è una crisi vocazionale immensa) avrebbero bisogno di finanziamenti che invece puntualmente vanno a finire a questo benedetto Seminario del Sacro Cuore di Gesù di Cagliari. Per questo voterò contro.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Ben Amara per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BEN AMARA (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Io faccio un intervento discordante perché sono veramente molto stanco e sono arrivato ad alcune conclusioni. La prima riguarda il fatto che, se non si riesce a governare una regione, un territorio, un cinto di cultura o anche un'area, allora quest'area e questo territorio non è tuo. Tutto questo vostro operato fallimentare mi ricorda Mao Tse-Tung quando diceva: "Grande è la confusione sotto il cielo. La situazione è eccellente", come la nostra di oggi.

Ma le vere questioni sono anche altre, chi darà per esempio espressione al disagio che vive la nostra Isola? Chi dovrebbe rispondere alla crescita esplosiva delle divisioni ed esclusioni sociali? Bisogna insegnare al popolo ad avere orrore di se stesso per fargli coraggio? Che tempi sono mai questi in cui una conversazione è quasi un diritto, dal momento che include tanto già implicitamente detto? Come inserire, tra il testo ufficiale della legge, il suo supplemento? Com'è che si diventa veramente adulti, cari colleghi, sapendo quando possiamo violare la regola esplicita nel cui rispetto ci siamo impegnati?

Se il solo modo di essere veramente ragionevoli o di mostrare il vero gusto fosse di darsi pienamente all'autoraddoppio di violare la regola che si segue in modo autoriflessivo, se il linguaggio non è corretto, allora ciò che si dice non è ciò che si intende e se ciò che si dice non è ciò che si intende, allora ciò che deve essere compiuto non viene compiuto, il costume e l'arte si corromperanno e se la giustizia si perde, il popolo sicuramente cadrà in una confusione impotente; allora che dobbiamo fare? Noi vogliamo solo un potere pienamente e democraticamente legittimato e ciò significa che è venuto per voi il momento di andarvene!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cugusi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUGUSI (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Non mi è chiaro se il comma 1 sia stato ritirato, ma vorrei dire che, se è stato ritirato, è meglio perché ha bisogno di approfondimenti. Questo comma sta cadendo in una genericità eccessiva, non vuole dire realmente nulla e dispiace che un consigliere oggi possa dire: "Voi non votate questo comma, chissà quanti morti ci saranno!"

Purtroppo non è così, l'incidentistica stradale è materia veramente seria e difficoltosa, ricondurla a 250 mila euro, valutando e potenziando il sistema di rilevamento della velocità media e di sorpasso, direi che non è esaustivo. Merita però che, su questo tema, ci si ritorni in modo specifico perché si tratta di valutare tutte le velocità di progetto della nostra viabilità che è pessima. La viabilità sarda è veramente pessima! E non si tratta soltanto delle arterie principali, anzi, l'incidentistica spesso e volentieri è in quelle arterie dove abbiamo il classico lungo rettilineo con la "curva"; è quello il luogo classico di incidente, c'è uno studio particolare da fare, io non so se ci sia, ma se questo ci fosse, penso che ci siano le commissioni adatte per poterlo affrontare, per valutare quali sono le leggi necessarie. Quindi sarebbe opportuno, secondo me, ritirare questo comma e approfondire con modalità un pochino più specialistiche.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento numero 68, per il quale è stata chiesta la votazione comma per comma: il comma 1 è stato ritirato, il comma 2 deve essere votato insieme al comma 3, perché riguarda la copertura finanziaria.

E' stata chiesta la votazione nominale.

Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.).Chiedo la votazione a scrutinio segreto sul comma 4.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dei commi 2 e 3 dell'emendamento numero 68.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Contu Mariano ha votato a favore e che la consigliera Greco ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Artizzu - Biancareddu - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - Dedoni - Dessì - Floris Mario - Fois - Ladu - Lai - Meloni Francesco - Milia - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Pittalis - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Vargiu - Zedda.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Ben Amara - Cocco Pietro - Corda - Cuccu - Cugusi - Espa - Greco - Locci - Lotto - Manca - Meloni Marco - Moriconi - Mulas - Piras - Pitea - Porcu - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Amadu - Campus - Capelli - De Francisci - Diana Mario - Floris Rosanna - Mariani - Rodin - Tocco.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 61

votanti 51

astenuti 10

maggioranza 26

favorevoli 25

contrari 26

(Il Consiglio non approva).

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, del comma 4 dell'emendamento numero 68.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 64

votanti 62

astenuti 2

maggioranza 32

favorevoli 15

contrari 46

(Il Consiglio non approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Ben Amara - Biancareddu - Capelli - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cossa - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Milia - Moriconi - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Porcu - Randazzo - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus.)

Metto in votazione il comma 5 dell'emendamento numero 68. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Per effetto dell'approvazione dell'emendamento numero 68, decadono gli emendamenti numero 48, 49, 50 e 51.

Passiamo, quindi, all'emendamento numero 7.

Ha domandato di parlare il consigliere Sabatini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SABATINI (P.D.). Assessore, lei non mi ha dato una risposta, io mi riferivo al tratto "Tertenia-Tortolì", quarto lotto, secondo stralcio, per il quale mancano 25 milioni. Questo tratto di strada non è in carico alle province, è in carico all'Anas, che non ha risorse. Io vorrei capire. Qui propongo uno stanziamento per il 2011 di 2 milioni. Onorevole Franco Meloni, lei fa sempre discorsi di buon senso, io ho il massimo rispetto, però, lei ha parlato di un parco-progetti in un momento in cui non abbiamo risorse per fare niente, abbiamo opere da completare e non riusciamo a completarle, io credo che sia necessario uno sforzo da parte della Giunta regionale per trovare le risorse. Altrimenti ci dica qual è l'impegno, anche perché quell'asse viario era previsto dall'Atto aggiuntivo all'Intesa generale quadro, del 2 ottobre 2009, , a firma del presidente Cappellacci e del presidente Berlusconi che assicurava gli stanziamenti. Che fine hanno fatto quei soldi, quelle risorse?

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stochino per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STOCHINO (P.d.L.). Presidente, mi consenta di spendere almeno due parole, visto che c'è l'Assessore dei lavori pubblici. Io e il collega Sabatini proveniamo da una realtà isolata come l'Ogliastra. Assessore, è giusto ricordare, come ha fatto l'onorevole Sabatini, che purtroppo in Ogliastra si sta levando forte la voce per la questione, sia della strada statale 125 che per la strada statale 389, che le sottoponeva l'onorevole Ladu e io gliela voglio rimarcare.

Nel lontano 2000, la comunità montana dell'Ogliastra aveva dato all'Anas circa 22 miliardi delle vecchie lire, io voglio che lei chieda al Capo compartimento Anas che fine hanno fatto quei soldi, visto che glieli abbiamo dati, nel calderone, se non ce ne sono altri, almeno quelli che erano stati dati e che erano della nostra ex comunità montana che vengano messi in appalto al più presto. Questa è la mia preghiera, anche se, come relatore della legge, insieme agli altri colleghi di maggioranza, abbiamo dovuto dare un parere contrario a questo emendamento, parere che riconfermo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Io mi sentirei di dire all'onorevole Stochino che si può anche cambiare parere, cioè c'è anche una coerenza nel non essere coerenti. Poco fa, non voglio sottolineare il dato politico e non lo sottolineo, abbiamo liberato delle risorse, abbiamo liberato 3 milioni di risorse più altre aggiuntive per gli autovelox, che potrebbero almeno consentire di rimettere in moto questa arteria e di caratterizzare questa legge, come ho detto, con alcune grandi opere che sono attese. Guardi, io amo l'Ogliastra, la conosco, la frequento, dal punto di vista naturalistico e mountain-bike col torrentismo, non è che dobbiamo vivere questa arteria con il fatto che riguarda l'Ogliastra, perché sarebbe un fatto riduttivo. Io credo che questa arteria, e in particolare questo lotto e tratto di strada, sia una risorsa, un'infrastruttura, se lei convince anche il Capogruppo… io m'interrompo, Presidente… che riguarda la Sardegna.

Le chiedo di essere più coraggioso, cioè credo che tutti noi dovremmo farci carico della funzionalità di questa arteria, perché, è vero, riguarda i territori, ma è vero anche viceversa, cioè consente anche ad altre province di fruire di un grande patrimonio ambientale e paesaggistico, collega la Sardegna su tutto il lato orientale, è un'infrastruttura che riguarda la Sardegna.

Quindi, onorevole Stochino, io mi chiedo, al di là di voler esprimere un voto favorevole, se ci siano le condizioni, lo valuti lei, io non mi permetto di farlo, di una sospensione, noi saremo pronti ad accoglierla nell'ottica magari di rivedere il parere, anche rimodulando le cifre in gioco, ma dando un segnale positivo per il prosieguo di quella strada. Io non mi permetto di chiederla, perché so che lo farà il relatore di maggioranza sensibile a questo tema, come ha già dichiarato nel suo intervento. Nel caso contrario, il voto è a favore.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.-FLI). Presidente, questo emendamento pone il problema della pericolosità e dell'insufficienza delle strade. E' un emendamento molto parziale, ritengo che sia stato proposto solo per sollevare nuovamente il problema, non per risolverlo, perché non è sicuramente sufficiente, da qui il nostro voto negativo. Peraltro ricordo che questo Consiglio regionale ha espressamente approvato un ordine del giorno con cui l'Assessore dei lavori pubblici veniva espressamente delegato a richiedere i fondi con dichiarazione di emergenza presso il Governo. Sarebbe utile, siccome l'emendamento risale a 8, 9 o 10 mesi fa, sapere come la Giunta regionale ha operato e se ha dato esecuzione a questo emendamento. Si chiedeva anche di costituire una società mista con l'Anas per creare le autostrade là dove può essere possibile, sono stati già individuati due o tre luoghi.

Il problema è ben presente al Consiglio regionale, si tratta di capire come ha operato la Giunta regionale, quali sono gli esiti dei risultati di questa attività svolta dalla Giunta regionale e individuare quali altre attività porre in essere non limitatamente a un singolo tratto stradale ma a tutte le strade statali della Sardegna che si trovano in situazioni di difficoltà.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Collega Steri, secondo me, prima che un problema di sicurezza, che c'è pure, questo emendamento solleva un problema di carattere diverso che richiama cose molto più complesse. Noi abbiamo iniziato un'opera che, quando è stata avviata, è stata riconosciuta strategica, strategica per aprire una parte importante della Sardegna a un diritto di cittadinanza pari a quella degli altri e poi un accesso alla possibilità di un riscatto economico per la via turistica, per la via economica e per i costi che l'apertura o la chiusura di un territorio aveva impedito.

Adesso abbiamo fatto grandi investimenti, però abbiamo perso i fondi FAS, i fondi delle entrate, i FAS di competenza nazionale, sui quali dovevamo intervenire, non ci sono, abbiamo un pezzo di strada fatta, una galleria che, diciamo così, complica un po' il traffico nei giorni festivi, una circonvallazione di un paese e poi si ritorna alla vecchia strada, una galleria illuminata, però chiusa, un'incompletezza consistente di una viabilità che rende vano tutto l'investimento.

Si tratta di fissare un principio in base al quale noi iniziamo delle cose e le finiamo. Le finiamo con un criterio di serietà e per un diritto che, a quelle popolazioni, va riconosciuto da vent'anni, da trent'anni a questa parte, e poiché stiamo consegnando loro un'incompiuta è un diritto inevaso ancora. Ecco qual è il problema. Non è un problema di parlare di tutte le strade, c'è qualche strada che ha una priorità, c'è qualche infrastruttura che ha un diritto maggiore di un'altra.

Infatti noi, quando abbiamo fatto la programmazione, confidando su quei fondi che Berlusconi, Tremonti e Cappellacci ci hanno rubato, perché il termine giusto è questo, avevamo indicato delle priorità che, nei tempi di esecuzione, avrebbero realizzato il rispetto di questi diritti. Quindi è un emendamento che ricorda il diritto di alcuni cittadini di essere sardi come tutti gli altri. Poi la risposta oggi spetta a voi, in questi cinque anni spetta a voi. Per il momento preferite fare altre cose, noto.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 7.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Milia e Petrini hanno votato contro e che il consigliere Capelli si è astenuto.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Barracciu - Ben Amara - Cocco Pietro - Corda - Cuccu - Cugusi - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Vargiu - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Contu Felice - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Greco - Ladu - Lai - Locci - Milia - Murgioni - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Randazzo - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Zedda.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Capelli - Fois - Mulas.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 60

votanti 56

astenuti 4

maggioranza 29

favorevoli 22

contrari 34

(Il Consiglio non approva).

Metto in votazione l'emendamento numero 27. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 28.

Ha domandato di parlare il consigliere Corda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CORDA (P.D.). Presidente, l'emendamento è finalizzato alla distribuzione di risorse per interventi tesi all'adeguamento, ammodernamento e messa in sicurezza della "SP" 24, che è la prosecuzione della strada a scorrimento veloce "Abbasanta-Olbia", di cui parlavo nel precedente intervento. E' una strada di rilevante importanza per le popolazioni dei comuni dell'interno, del Goceano e non solo, perché garantirebbe un più agevole collegamento con Olbia, quindi con il porto e con l'aeroporto. Come è noto, con la realizzazione dell'ultimo lotto, già finanziato, dello scorrimento veloce, che dal bivio di Alà dei Sardi raggiungerà la "SP" 24, che ha ottenuto finalmente il nullaosta e ha superato quindi l'ostacolo della Valutazione di impatto ambientale, il traffico su questa arteria subirà un notevole aumento. Le attuali condizioni di quella strada non sono tali da poter sopportare una tale intensità di traffico, se non a rischio di una probabile alta incidentalità.

Questa arteria, dicevo prima, è in costruzione da circa quarant'anni. L'Assessore, ripeto, conosce bene il problema che caratterizza quel tratto di strada. Credo che sia indispensabile intervenire. Ritengo che, dall'economia, dopo la bocciatura degli emendamenti precedentemente votati, potrebbero recuperarsi delle risorse che, almeno in parte, possano essere destinate al miglioramento di quel tracciato che registra purtroppo tanti incidenti e che verrebbe salutato con grande favore dalle popolazioni interessate. Si tratterrebbe di un'attenzione che finalmente potrebbe essere destinata a un'arteria che, per lungo tempo, è stata dimenticata.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 28.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Rassu ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Barracciu - Ben Amara - Cocco Pietro - Corda - Cugusi - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Campus - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dessì - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Meloni Francesco - Milia - Mulas - Murgioni - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Capelli.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 62

votanti 60

astenuti 2

maggioranza 31

favorevoli 19

contrari 41

(Il Consiglio non approva).

Passiamo alla votazione dell'emendamento numero 72.

Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Presidente, proporrò poi un emendamento orale per una correzione formale. Vorrei fare un richiamo all'Aula, spero che l'Assessore mi possa ascoltare, perché questo emendamento propone di stanziare una piccola cifra nel 2012 per risolvere un grande problema; si può risolvere un grande problema con piccoli interventi. Sto parlando delle 200 mila automobili che ogni giorno, partendo dai comuni di Selargius, Monserrato, Quartucciu e Quartu, entrano nel capoluogo di questa Regione. Sono 200 mila vetture, dentro le quali viaggiano degli ospiti, quindi coinvolgono forse 300 o 350 mila persone, che ogni giorno trascorrono, tra le 7 e le 9 del mattino, 45 minuti del loro tempo per percorrere meno di 10 chilometri, trascurando i loro rapporti familiari, a volte ci sono incidenti, ci sono problemi di sicurezza, c'è una stazione dei vigili del fuoco che tarda a intervenire, ci sono bambini che sviluppano stress da lamiere e da claustrofobia per un'esistenza che viene trascorsa per lungo periodo dentro le lamiere di un'automobile. Noi stiamo chiedendo di stanziare, nei prossimi anni, 5 milioni di euro per risolvere il problema di 500 mila persone. E' un rapporto di 10 euro a persona. Non c'è intervento pubblico, non c'è intervento infrastrutturale, che abbia un rapporto costi-benefici così basso come quello proposto da questo emendamento.

Se c'è una cosa che possiamo fare, con un costo ridotto, per cambiare e migliorare la qualità della vita di tante persone, è prevedere delle opere di mitigazione del traffico su viale Marconi. E' un intervento di grande respiro e caratterizzerebbe questa legge. Io chiedo all'Assessore, gliel'ho chiesto anche privatamente, di considerare questo emendamento e di fare in modo che, se approvato, possa veramente qualificare questa legge e anche aprire una pagina positiva nei rapporti all'interno di questo Consiglio regionale.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Intervengo a sostegno dell'emendamento del collega Porcu, perché, quando ho sentito parlare di bambini chiusi in lamiere, mi sono subito preoccupato, quindi bisogna correre ai ripari.

Assessore, a parte gli scherzi, io credo che si ponga un problema, il problema di mitigazione non è tanto la sicurezza della viabilità di viale Marconi, sono cose che sono state già dette in questo periodo, per le quali non si fa niente, non si destina neanche un po' di denaro, pochissimo, per fare una campagna promozionale. Qualcosa che potrebbe risolvere quella condizione, soprattutto in questo periodo, è il potenziamento della metropolitana di superficie, la possibilità di connettere con Cagliari, con frequenze diverse e con mezzi più idonei, queste comunità di hinterland che, in qualche modo, potrebbero fortemente rinunciare all'uso dell'automobile. Ma per rinunciare all'uso dell'automobile, bisogna fare le infrastrutture, bisogna rinunciare a fare altre cose, fare un po' di campagna promozionale, fare meno opere pubbliche. In questo caso abbiamo un'infrastruttura che non è valorizzata, io credo che si possano fare molte cose senza impegnare tanti milioni, ma cominciare a fare, anche perché una messa in sicurezza di questa dimensione, con un'infrastruttura che può viaggiare al 100 per cento, invece che viaggiare al 10 per cento, significherebbe sprecare quelle risorse.

E' utile che lei si rapporti con l'Assessore dei trasporti e faccia un esame, ci presenti una proposta, che sia una via di mezzo fra l'investimento e il potenziamento, e anche, perché no, avvii una campagna di sensibilizzazione diretta ai cittadini per usare i mezzi pubblici, la metropolitana di superficie e altre strutture di questo genere. Sarebbe un segno di civiltà, stranamente un po' atipico, ma comunque attuale. Le grandi Potenze mondiali hanno fatto quei percorsi, non ne hanno fatto altri.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Presidente, io parlo a favore di questo emendamento, per quanto sia convinto che la questione dei trasporti tra hinterland e città di Cagliari debba essere risolta principalmente con forme alternative di trasporto pubblico, a incominciare dalla metropolitana di superficie. Credo che sia giusta la proposta, che poc'anzi faceva il collega, di raccordo tra l'Assessore dei lavori pubblici e l'Assessore dei trasporti, per capire come si possa attuare meglio questo tipo di intervento.

Approfitto, Presidente, per chiedere (essendo stato presentato un emendamento di sintesi, il numero 86, che sarebbe la sintesi tra gli emeendamenti numero 8, 12, 23, 24) di capire, anche da parte dell'Assessore, se questo emendamento possa ricomprendere anche gli emendamenti numero 69 e 73, che sono appoggiati all'articolo 20 e che hanno come oggetto proprio la conservazione di fondi in capo agli enti locali fino al 31 dicembre 2011, proprio in funzione del loro utilizzo; parlo dei Pia relativi al Comune di Cagliari e del Palazzetto dello sport, perché, in questo caso, sarebbe meglio trasferire tutto alla discussione dello stesso punto, cioè all'articolo 21.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ESPA (P.D.). Il collega Porcu ha introdotto un argomento che può sembrare, da un certo punto di vista, un argomento che fa solo sorridere, cioè i bambini che stanno ore e ore nelle lamiere in Viale Marconi. In realtà, anche un recente articolo de L'Unione Sarda, di sabato scorso, spiega qual è l'incubo di tantissimi cittadini che provengono da Quartu (qua abbiamo anche un illustre cittadino di Quartu, come l'onorevole Meloni) o, come da Quartu, da Selargius, dalle zone che ci sono in questo territorio: le famiglie sono costrette a passare ore anche a fare strategie per come cercare di evitare il traffico. Quindi le battute che si fanno su questo tema, in realtà sono sostanza, perché Viale Marconi diventa veramente un'emergenza di carattere funzionale per la vita stessa dell'area metropolitana di Cagliari.

E' giusto però che questo investimento sia da considerarsi un investimento estremamente basso, come è stato sottolineato prima dai colleghi, , se pensiamo anche alle strategie che il centrodestra più volte ha fatto rispetto al traffico nell'area di Cagliari. Io credo che il centrodestra, che ha governato il nostro territorio, si sia limitato troppo spesso a parlare solo del tunnel sotto Via Roma, un'impresa che, come sappiamo, non ha nessuna possibilità, non snellirebbe, anzi, attirerebbe traffico e, soprattutto costa 500 milioni di euro, soldi che non ci saranno mai! Mentre spesso ci si è trovati, uno contro l'altro, come tra noi e voi, rispetto al discorso della metropolitana leggera, che, anche in questo caso, potrebbe essere utile per dare almeno un primo inizio di sbocco rispetto a una rete di trasporti pubblica che possa finalmente decongestionare quest'arteria così strategica, così importante che, tra l'altro, non si può bypassare, è assolutamente necessario percorrerla.

Per questo il mio voto all'emendamento, che ho sottoscritto, ma che è stato promosso dal collega Porcu, sarà assolutamente favorevole e invito, soprattutto i colleghi di Cagliari e dei territori intorno a Cagliari, a votare a favore, per cercare di risolvere un problema che sappiamo essere vero, non sono chiacchiere, è una cosa che riguarda la vita giornaliera di migliaia e migliaia di nostri concittadini.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cugusi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUGUSI (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Intervengo per segnalare che anche in Consiglio comunale a Cagliari si sono posti questo problema; purtroppo questo luogo non rientra nelle strategie dell'amministrazione comunale. Un emendamento mio, di due anni fa, di soli 300 mila euro per un minimo di messa in sicurezza fu bocciato per carenza di fondi. Confermo quanto è stato detto e confermo anche che una rivisitazione della mobilità urbana è necessaria, non solo per quella zona. Confermo che è una situazione urbanisticamente ibrida, dove convivono servizi, artigianato, commercio e residenze. I residenti soprattutto si trovano in una situazione di ostaggio, sono ostaggio di un clima di totale insicurezza, è difficile anche scendere sotto casa per andare a depositare un sacchetto di immondezza.

Al di là del fatto che questo emendamento possa o non possa avere i numeri, si tratta veramente di metterlo tra le cose urgentissime da fare, perché non è soltanto il problema della sicurezza, è anche un problema di fortissimo degrado urbano. Non so che cosa abbia fatto il Comune di Quartu, sicuramente posso testimoniare che il Comune di Cagliari non ha mai fatto nulla per questa zona nevralgica.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gavino Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA GAVINO (P.D.). Presidente, Assessori, colleghi, innanzitutto, Presidente, in apertura apprezzo la sua pazienza nello scampanellare, nel cercare di attirare l'attenzione dei colleghi, ma mi sembra una missione impossibile questa, perché i colleghi, specialmente i colleghi di Cagliari, in questa fase sono abbastanza disattenti dall'emendamento che ha presentato il nostro collega, l'onorevole Porcu. Io faccio questo intervento, sembra anche strano, da sassarese, sarebbe anche anti territoriale da questo punto di vista, però lo faccio perché credo che l'emendamento proposto dal collega Porcu sia un emendamento importante. Parla di un'arteria fondamentale che collega Cagliari al suo hinterland, che è trafficata quotidianamente da più di 200 mila automobili e penso che debba vedere, secondo me, assessore Sannitu, richiamo la sua attenzione solo per ascoltare questo suggerimento, debba vedere attenzione da parte sua, dicevo, per una disponibilità a recuperare delle risorse, nel senso che forse 3 milioni di euro sono eccessivi, forse si può fare una riduzione dell'importo, però penso che sia fondamentale questo, proprio perché, come ci siamo detti già nella discussione sui precedenti articoli, è vero che ci sono degli interventi e che devono essere ridistribuiti sui territori, però è anche vero che bisogna valutare l'importanza degli interventi.

Questo è uno di quegli interventi che rientra tra gli importanti, come quello, che citava poco fa l'onorevole Sabatini, della "125", che da anni aspetta soluzioni. Adesso bisogna fare delle scelte, bisogna avere il coraggio di fare delle scelte e questo è uno di quegli emendamenti che, secondo me, necessita di un momento di coraggio. Io le rivolgo un appello, Assessore, lo faccio da sassarese, dimostrando che non c'è interesse territoriale, perché è un interesse relativo al caso che cita l'emendamento. Le chiedo di valutarlo, di valutarlo con attenzione.

Presidente, vorrei ringraziarla, lei non ha ascoltato all'inizio, però la vorrei ringraziarla perché, con grande impegno, sta scampanellando, ma i colleghi non hanno la pazienza di ascoltare e di raccogliere questi suggerimenti. Comunque lei viene ringraziata personalmente.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Manca.

Ha domandato di parlare la consigliera Zuncheddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZUNCHEDDU (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Presidente, annuncio il voto a favore. Viale Marconi è un'arteria importantissima che collega Cagliari all'area vasta, per cui bisogna fare un ragionamento attualizzando la situazione del traffico in quest'arteria. Di fatto è fortemente appesantito grazie anche all'espansione della grande distribuzione, perché è nato un po' di anni fa il Carrefour, abbiamo la Città Mercato, che ha contribuito fortemente a incrementare il traffico, senza che ci sia stato un miglioramento della viabilità. Era previsto che ci sarebbe stato un forte aumento degli incidenti, ed è vero che, negli ingorghi, sovente, le stesse ambulanze hanno difficoltà ad accedere. Questo traffico disordinato crea problemi di accesso anche a tutte le attività commerciali, oltre che, ormai cosa abituale, di ingorgo all'ingresso della città.

Ritengo importante prestare davvero attenzione a questo problema e avviare la sperimentazione del senso unico, perché io sono dell'avviso che andrebbe sperimentato il senso unico, visto e considerato che la strada parallela lungo il canale è stata ideata proprio per la sperimentazione del senso unico che alleggerirebbe notevolmente il traffico, cosa che non è stata fatta e misteriosamente non si capisce ancora perché.

Bisogna insistere anche sul fronte dell'uso del mezzo pubblico, quindi il problema della metropolitana leggera va assolutamente spinto, va aiutato perché è di fondamentale importanza proprio nell'ottica di agevolare gli spostamenti delle popolazioni.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Lotto per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LOTTO (P.D.). Io vorrei fare alcune considerazioni su questo emendamento, ma solo di carattere generale e che riguardano anche gli emendamenti che sono stati appena respinti, uno era relativo alla zona dell'Ogliastra e uno alla zona di Olbia, uno riguarda la zona di Cagliari. Noi ci ritroviamo in Consiglio regionale con i consiglieri che cercano di insistere con la Giunta affinché metta a disposizione dei fondi per effettuare delle opere che tutti quanti siamo consapevoli essere urgenti e necessarie. Io sono d'accordo con il collega Corda quando diceva che comprendeva l'imbarazzo dell'Assessore che, di fatto, si ritrova a non poter dare risposta a queste richieste, a queste domande che sono non solo legittime ma sacrosante.

Io credo che dobbiamo interrogarci tutti sul fatto che a nessuna amministrazione comunale (né alle grandi città né ai piccoli comuni né ai centri abitati medi) sta arrivando più fondi per poter realizzare opere pubbliche. Non c'è più un cantiere aperto, se non qualche residuo di cantiere sparso nella Sardegna, ma davvero c'è un grido di dolore che sale, da una parte, dai sindaci che vedono ferme ogni possibilità di sviluppo del loro territorio e, dall'altra parte, dal mondo imprenditoriale, specie nella sezione edile, che di fatto manifesta un profondo disagio per un'assenza assoluta di investimenti in questo settore. Credo che su questo l'Assessore debba riflettere attentamente e debba cercare anche di individuare dei percorsi affinché a questa grave situazione si ponga rimedio.

Ecco perché, oltre che sostenere questo emendamento del collega Porcu, ho voluto fare un ragionamento che riprendesse anche gli altri emendamenti che la maggioranza non ha voluto approvare e probabilmente ce ne sarà qualcuno anche in seguito. Cogliamo l'occasione per dare un qualche segnale di presenza, altrimenti davvero non è accettabile da parte della nostra gente.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Signor Presidente, su questo argomento non posso non intervenire, ne farei volentieri a meno ma non posso non intervenire perché probabilmente in questa Aula sono quello che ha subito di più i drammi esposti nella premessa dell'intervento dell'onorevole Porcu. Sono assolutamente d'accordo sull'emendamento numero 72, però, oltre che parlare della strada, onorevole Sannitu, io vorrei proporle (ho chiesto già al sindaco di Cagliari di intervenire in materia), quindi all'Assessore dei lavori pubblici, oltre che all'Assessore dei trasporti della Regione sarda, che dovrebbe assolutamente considerare prioritario questo argomento (visti i livelli di traffico, pericolosità e di disagio soprattutto, che sono presenti in questa arteria che è sicuramente la più trafficata di tutta la Sardegna), un'iniziativa per riprendere alcuni progetti che sono stati richiamati, legati alla organizzazione del traffico, non solo al potenziamento di una strada che probabilmente non è possibile organizzare diversamente, non è possibile farlo, però è necessaria un'organizzazione del traffico che tenga conto delle varie ipotesi, come sensi unici parziali o totali della strada e quant'altro. Soprattutto però, assessore Sannitu, mi rivolgo idealmente anche all'Assessore dei trasporti, esiste la necessità di inoltrarci con decisione sulla strada dell'eliminazione, possibilmente nella misura massima, del traffico automobilistico da e per la città di Cagliari;. quindi riprendere con decisione in mano il discorso del potenziamento della metropolitana leggera di superficie di Cagliari.

Assessore Sannitu, lei sa che esiste un progetto che le potrebbe dare una mano notevole nel riuscire a limitare i disagi per la viabilità insufficiente dell'area urbana di Cagliari, lei sa che esiste un progetto che è stato presentato, è stato verificato da tutti gli enti competenti in materia, per quel che riguarda la realizzazione di dorsali di metropolitana leggera di superficie che interessano Sestu, interessano Quartu fino a Sarroch, cioè tutta l'area urbana di Cagliari. Noi pensiamo che sia importante intervenire sul potenziamento della viabilità, ma che sia forse, dal punto di vista dell'alleggerimento del traffico, più determinante lavorare per potenziare i sistemi di traffico...

PRESIDENTE. Onorevole Salis, il tempo a sua disposizione è terminato.

Ha domandato di parlare il consigliere Tocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

TOCCO (P.d.L.). Io mi rendo conto che, in questo periodo, si sta parlando piuttosto troppo di viale Marconi, quanto meno leggevo le pagine della cronaca cagliaritana del quotidiano L'Unione sarda che stanno dando ampio spazio, vedo anche la grande mobilitazione da parte del nuovo assessore comunale al traffico che si sta interessando parecchio, ma credo anche di dover chiedere come mai non si è parlato prima di viale Marconi. Viale Marconi è così da tanti anni, non credo che sia un problema dell'amministrazione comunale di Cagliari, quanto meno la vecchia, perchè ritengo che le vecchie amministrazioni abbiano agito anche abbastanza bene, vedi l'Asse mediano con il quale credo che il problema del traffico si sia risolto.

Voglio dire: parliamo tanto di viale Marconi, che è la congiuntura stradale tra due comuni, ma non dobbiamo dimenticarci della statale 554, per la quale si sta parlando da anni degli incroci a raso e non si è risolto niente lo stesso. Per fugare il problema traffico di viale Marconi nessuno probabilmente ha pensato che, nella zona di Molentargius, zona S'Arrulloni...

PRESIDENTE. Scusi, onorevole Tocco. Onorevoli colleghi!

TOCCO (P.d.L.). Ci sono delle strade di penetrazione che potrebbero essere oggetto di lavori in seguito ai quali si potrebbe evitare tutto questo traffico, tutta questa conurbazione che c'è nel viale Marconi; ma questo non si fa perché gli ambientalisti, i Verdi o, giustamente, per carità, gli amanti dei fenicotteri, non permettono da anni che si possa lavorare in quella zona.

Quindi io dico che le soluzioni sono tante, non si può dare la responsabilità di non aver fatto nulla per viale Marconi solo all'amministrazione comunale di Cagliari.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Presidente, perché rimanga agli atti, vorrei correggere, prima del voto, alcune imprecisioni che ci sono, poi sono anche ottimista che l'aula possa accoglierlo. Dopo la parola "delibera" va aggiunto "della Giunta regionale su proposta dell'Assessore dei lavori pubblici" e, ancora, dopo le parole "sulla base delle principali", c'è "tenendo conto del", va cassato, quindi diventa "sulla base delle principali criticità dell'arteria stradale", così il testo diventa comprensibile. Mi scuso con l'Aula ma è stato scritto in fretta e furia ieri.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 72.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: Barracciu - Ben Amara - Bruno - Cocco Pietro - Corda - Cugusi - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cherchi - Contu Felice - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Mario - Greco - Ladu - Lai - Locci - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Rassu - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Vargiu - Zedda.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Capelli - Floris Rosanna - Fois - Oppi - Sanjust - Tocco.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 64

votanti 57

astenuti 7

maggioranza 29

favorevoli 20

contrari 37

(Il Consiglio non approva).

Passiamo all'emendamento numero 17.

Ha domandato di parlare il consigliere Gavino Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA GAVINO (P.D.). Presidente, Assessori e colleghi, riconosco ai colleghi della maggioranza un momento di riflessione positiva, diciamo, che non c'è stata sull'ultimo emendamento ugualmente molto importante, questo è l'esempio emblematico che, durante le discussioni, se ci fosse la capacità di ascoltarci e la volontà di ascoltare bene quello che si dice, probabilmente i problemi si potrebbero affrontare e risolvere prima. Questo emendamento è stato sottoscritto e proposto durante la discussione del collegato, è stato bocciato con una serie di ragionamenti, mi ricordo anche persone che si arrampicavano sugli specchi per mettere in evidenza la necessità di diversi interventi, di urgenze, di quant'altro, e chi più ne ha più ne metta.

La verità è che questo è un intervento importante perché dà l'opportunità di utilizzare un bando, che è il bando "SALTUS", che tra l'altro svolge una funzione importante, quella di interventi per il recupero, la riqualificazione e la valorizzazione dell'architettura degli insediamenti rurali storici extraurbani specialmente, è un bando già a disposizione, nel senso che una graduatoria è già predisposta. Questo dà l'opportunità di avviare subito una serie di attività edilizie, cosa che ad esempio non riusciamo a fare nel Piano casa. Ad esempio, lo dico all'assessore Rassu, questa è una disponibilità, recepitelo anche in senso positivo, relativamente al Piano casa, per il quale abbiamo proposto, in maniera fattiva, in maniera contributiva, l'opportunità di mettere a disposizione 20 milioni di euro per il famoso completamento del "non finito". Sarebbero quegli interventi da dedicare alle nostre realtà, specialmente del centro della Sardegna, dove all'interno dei paesi abbiamo diverse volte l'opportunità di vedere tutta una serie di case non finite, di facciate non completate, abbiamo abbinato a quel tipo di intervento anche l'opportunità di riavviare quello che era il tessuto sociale, il tessuto economico, così come previsto dal Piano casa.

Lo dico adesso perché affronteremo il ragionamento e sarebbe opportuno che, da quello strumento, che è uno strumento che noi condividiamo, venga estrapolata tutta una serie di cose che sono inadeguate e inutili, e invece vengano valutate positivamente iniziative come quella che era stata oggetto di una nostra proposta di 20 milioni di euro, così come in questo caso, e per questo emendamento per il quale esprimo il mio voto positivo, sono state messe a disposizione risorse finanziarie per creare vera attività occupazionale, attività imprenditoriale, subito.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Presidente, io sono d'accordo su questo emendamento per un semplice ragionamento anche telegrafico. E' un progetto che è stato portato avanti con trasparenza, ha un'indicazione di graduazione e di valutazione dei progetti, dei fabbisogni, c'è una Commissione indipendente che li ha valutati, c'è una maggiore richiesta di denari, io sono per rispettare la trasparenza e per valorizzarla. Sa perché, Assessore? Perché, per converso, è stata pubblicata qualche giorno fa la graduatoria delle opere pubbliche immediatamente cantierabili, di cui dovrete render conto, render conto prima di tutto a coloro che stanno chiedendo l'accesso agli atti per prepararsi a fare ricorsi, e dire per quale ragione, avendo finanziato di tutto e di più, dai cimiteri, alle cabinette, alle cose inutili, vi siete persino permessi di finanziare, nella stessa graduatoria, due lotti della stessa opera allo stesso ente, come schiaffo morale al bisogno di denaro per opere pubbliche che ci sono. Beh, telefoni immediatamente all'assessore La Spisa, perché anche noi abbiamo diritto di sapere con quale criterio poco trasparente è stata fatta questa graduatoria.

Ecco perché dobbiamo sostenere procedure trasparenti, valutate da valutatori indipendenti e con una gradazione di punteggio, proprio per dire "no" a questo modo clientelare, medievale, arcaico sul quale stiamo tornando, nonostante ci sia un bisogno assoluto di equilibrare le risorse anche fra territori.

Badate, stiamo scherzando con la disperazione di un popolo, dovete anche voi controllarvi a vicenda e fare in modo che queste cose non accadano, perché sennò la disperazione si tramuta in tensione sociale e neanche noi abbiamo più la forza per tenere ferma la Sardegna. Attenzione! Sono cose serie, ecco perché io sostengo con forza le cose che sono fatte bene e che sono fatte alla luce del sole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Amadu. Ne ha facoltà.

AMADU (P.d.L.). Presidente, chiedo di intervenire sull'ordine dei lavori. Risulta che stasera, questo pomeriggio, presso la centrale E.ON di Fiume Santo…

PRESIDENTE. No, scusi, onorevole Amadu, faccia prima la proposta sull'ordine dei lavori, perché gli interventi sull'ordine dei lavori devono essere attinenti alla programmazione dei lavori della serata.

AMADU (P.d.L.). No, attiene a un incidente sul lavoro, chiedo che, su questo, la Giunta attivi immediatamente un'ispezione, perché oltre alla solidarietà per i lavoratori, desta preoccupazione che avvengano queste cose.

PRESIDENTE. No, scusi, onorevole Amadu, questo non è un intervento sull'ordine dei lavori, perché gli interventi sull'ordine dei lavori devono essere riferiti a una diversa organizzazione dei nostri lavori. Quindi, onorevole Amadu, non è un intervento sull'ordine dei lavori.

AMADU (P.d.L.). Comunque sto segnalando un fatto di estrema gravità e chiedo che la Giunta su questo avvii subito un'ispezione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto sull'emendamento numero 17. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Presidente, io speravo (ma diciamo che il silenzio degli autorevoli componenti della Giunta non avalla queste mie speranze) che ci fosse spazio, nella discussione che stiamo facendo, anche per ipotesi migliorative di questo testo. Voi le avete in qualche modo messe in campo, bocciando alcune parti che noi abbiamo contestato e che hanno liberato risorse, l'auspicio era che la Giunta e la vostra maggioranza fossero anche capaci non soltanto di tagliare, di cancellare, di sopprimere, perché insomma noi su questo siamo d'accordo con voi, ma anche di proporre, di integrare, di completare.

A mio avviso, abbiamo perso un'occasione con l'emendamento precedente e con altri emendamenti che riguardano opere di estrema importanza per la Sardegna, mi auguro che non continuiamo su questa strada. Mi piacerebbe anche sentire una parola dell'Assessore competente su alcune proposte che vengono dalla minoranza, che sta svolgendo un compito estremamente moderato, democratico, costruttivo, a volte anche il buon garbo istituzionale richiede che, su alcuni temi importanti, dove è evidente anche l'impegno, la passione politica, la rilevanza, ci sia anche, come dire, la dignità, l'attenzione anche di una risposta, pur negativa.

Ecco, sul tema che pone il collega Manca, stiamo parlando di risorse che andrebbero a finanziare progetti esecutivi, andrebbero a dare respiro ai nostri piccoli comuni, agli insediamenti rurali storici previsti dal bando "SALTUS", è un modo molto concreto di attuare un federalismo interno, di dare dignità ai piccoli comuni. Insomma io le chiedo, Assessore, un'attenzione su queste proposte, naturalmente il nostro voto è favorevole, ma anche nella speranza che il nostro ruolo non sia soltanto un ruolo così formale, ma possa contribuire in maniera costruttiva al miglioramento di questo testo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cugusi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUGUSI (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Confermo l'adesione a una proposta positiva, che sicuramente crea quella inversione di tendenza che ormai sta trascinando i nostri piccoli centri a urbanizzare sempre di più nelle aree di espansione, quindi è un incoraggiamento importante. Io ricordo che uno dei consiglieri della maggioranza, se non vado errando era proprio il consigliere Dedoni, faceva esattamente questo ragionamento, cioè noi dobbiamo incoraggiare con premialità, con contributi, il ritorno ai centri già urbanizzati, già infrastrutturati, rendendo anche più agevole la vita del centro storico, perché da un periodo a questa parte c'è quasi chi ha terrore di vivere nel centro storico. Perché? Perché nel centro storico spesso, prendiamo Cagliari, come esempio, non c'è un piano particolareggiato e non ci sono strumenti operativi che consentano un minimo di intervento per migliorare l'inserimento, nel contesto architettonico, delle unità immobiliari. Quindi dobbiamo cercare di stimolare, con tutti i modi possibili, il risparmio del territorio quando abbiamo già parti urbanizzate. Confermo tutto il mio sostegno a emendamenti di questo tipo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Zuncheddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZUNCHEDDU (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Presidente, ovviamente sono per il recupero architettonico dell'esistente, soprattutto perché fa parte della nostra cultura per cui mi sembra opportuno. Non ho capito bene il senso di questo emendamento, visto e considerato che la maggioranza bocciò un emendamento simile presentato dall'opposizione, per cui non so se è il frutto di un ripensamento oppure se c'è qualcosa che magari mi sfugge.

Vorrei anche capire se, con la valorizzazione dell'architettura degli insediamenti rurali storici ed extraurbani, questo è riferito a strutture architettoniche che abbiano superato i cinquant'anni. Tendenzialmente comunque io sono favorevole ad appoggiare questo emendamento, sperando che si allarghi il discorso anche ai centri storici in generale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 17.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Biancareddu, Milia, Oppi, Sanna Paolo e Sechi hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Ben Amara - Biancareddu - Bruno - Campus - Cherchi - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cossa - Cuccureddu - Cugusi - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Milia - Moriconi - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pittalis - Porcu - Rassu - Rodin - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda - Zuncheddu.

Risponde no il consigliere: Capelli.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 61

votanti 60

astenuti 1

maggioranza 31

favorevoli 59

contrari 1

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'emendamento numero 69.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Presidente, volevo approfittare della presenza in aula dell'onorevole Milia per chiedergli se corrisponde al vero che le risorse relative alla realizzazione dei palazzetti dello sport di Cagliari e Nuoro sono state già stornate, se sono già state mandate in economia. Se così fosse, questo emendamento evidentemente non avrebbe più ragione d'essere.

Chiedo all'onorevole Milia (che so essere uomo di sport, nonché sportivo egli stesso di altissimo livello nel campo del basket), se ci sarà la disponibilità della Giunta, nel caso di riproposizione di questo stanziamento (per esempio in sede di finanziaria 2012, e qualora una parte dei comuni interessati dimostrassero maggior capacità progettuale), a prendere in considerazione la possibilità di rifinanziare questi importantissimi impianti. Io voglio ricordare che, senza un impianto di questo livello, non si possono ospitare le manifestazioni internazionali nella città di Cagliari, proprio per le dimensioni del campo e soprattutto degli spazi esterni al campo di gioco, mi riferisco soprattutto alla pallavolo che, nell'evoluzione tecnica, adesso richiede spazi, intorno al campo, molto più ampi in sede di battuta. Nel caso, io sono disposto a ritirare l'emendamento e a ridiscutere, anche in un'ottica bipartisan, il tema nella prossima finanziaria.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Presidente, io mi sento di sostenere, però avevo chiesto, se l'onorevole Porcu non ha nulla in contrario, di spostare, insieme all'emendamento numero 73, anche questo emendamento, perché è trattata la conservazione degli stanziamenti per la realizzazione di opere pubbliche che sono colpiti dalla decisione, anche giusta, che abbiamo adottato di ridurre al minimo le promesse di spesa non realizzabili, in un emendamento di sintesi che è in discussione nell'articolo successivo, esattamente il numero 86, per cui se non ci fosse nulla in contrario sposterei sia il "69" che il "73" alla discussione dell'emendamento numero 86, anche in ragione degli accertamenti che, su suggerimento del collega Cuccureddu, ho svolto presso il Comune di Cagliari.

PRESIDENTE. Onorevole Porcu, è d'accordo? Spostiamo gli emendamenti numero 69 e 73 all'articolo 21. Siamo d'accordo?

Ha domandato di parlare la consigliera Barracciu. Ne ha facoltà.

BARRACCIU (P.D.). Intervengo per chiedere di aggiungere la mia firma sull'emendamento numero 69.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA (P.d.L.). Presidente, intervengo, però forse è pregiudiziale la risposta dell'assessore Milia.

PRESIDENTE. Se l'assessore Milia non mi chiede la parola, non posso obbligarlo a parlare.

Ha facoltà di parlare per la Giunta l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

MILIA (U.D.C.-FLI), Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Intervengo brevissimamente per confermare che il rifinanziamento automatico è avvenuto a marzo 2011, ieri abbiamo presentato il piano per l'impiantistica sportiva, così come per legge, per la "17", agli enti locali, cioè all'associazione di comuni e province, dei 9 milioni e 700 mila euro; si è parlato anche di questo. Abbiamo chiesto una massima attenzione agli enti locali, all'associazione dei comuni e delle province, perché non deve più avvenire quello che è avvenuto a distanza di tre anni quando nessun tipo di progettazione è pervenuto all'Assessorato regionale dello sport. Crediamo che, di questa materia, cioè dei palazzetti dello sport per i quali si sono perse le risorse, sia doveroso parlare, sarà doveroso parlarne anche la prossima legge finanziaria e credo che su questo la Giunta potrà essere disponibile a un confronto.

PRESIDENTE. Onorevole Porcu, è stata esauriente la risposta tanto da indurla al ritiro?

PORCU (P.D.). Mantengo la disponibilità al ritiro, ma valuterò.

PRESIDENTE. Va bene, i lavori si concludono a questo punto, il Consiglio è riconvocato domani mattina, giovedì 21 luglio, alle ore 10.

La seduta è tolta alle ore 20 e 22.



Allegati seduta