Seduta n.213 del 21/06/2011 

CCXIII SEDUTA

Martedì 21 giugno 2011

(ANTIMERIDIANA)

Presidenza della Presidente LOMBARDO

La seduta è aperta alle ore 10 e 03.

MARIANI, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana dell'8 giugno 2011 (206), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Salvatore Amadu, Attilio Dedoni, Radhouan Ben Amara, Rosanna Floris, Massimo Mulas, Antioco Porcu, Paolo Sanna, Carlo Sanjust e Carlo Sechi hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 21 giugno 2011.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Comunico che in data 16 giugno 2011 è pervenuta copia della decisione della Corte costituzionale numero 184 del 7 giugno 2011 con la quale si dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 20, commi 8 e 9, della legge regionale 7 agosto 2007, numero 5 (Procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, forniture e servizi, in attuazione della direttiva comunitaria numero 2004/18/CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la disciplina delle fasi del ciclo dell'appalto).

Comunico inoltre che nel BURAS numero 17 del 6 giugno 2011 è stata pubblicata l'ordinanza numero 168 del 12 maggio 2011 con la quale la Corte costituzionale, considerata la rinuncia del Presidente del Consiglio dei ministri al ricorso contro l'articolo 23, comma 1, lettera c), della legge regionale 30 giugno 2010, numero 13 (Disciplina delle attività europee e di rilievo internazionale della Regione autonoma della Sardegna e modifiche alla legge regionale 15 febbraio 1996, n. 12), dichiara estinto il processo.

Annunzio di interpellanza

PRESIDENTE. Si dia annunzio della interpellanza pervenuta alla Presidenza.

MARIANI, Segretario:

"Interpellanza Planetta sul protocollo d'intesa sulla chimica verde di Porto Torres del 26 maggio 2011". (234)

PRESIDENTE. Considerata l'assenza dell'assessore La Spisa e le numerose assenze di consiglieri, sospendo la seduta per dieci minuti. I lavori riprenderanno alle ore 10 e 15.

(La seduta, sospesa alle ore 10 e 05, viene ripresa alle ore 10 e 15.)

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: "Disposizioni nei vari settori di intervento (collegato alla manovra finanziaria 2011-2013)" (222/A - Parte prima)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione alla discussione dell'articolato del disegno di legge numero 222/A, Parte prima.

Passiamo all'esame dell'articolo 27 e dei relativi emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 27 e dei relativi emendamenti:

Art. 27

Modifiche e integrazioni di
disposizioni legislative vigenti

1. Nel primo comma dell'articolo 12 della legge regionale 5 maggio 1965, n. 15 (Istituzione di un fondo per l'integrazione del trattamento di quiescenza, di previdenza e di assistenza del personale dipendente dall'Amministrazione regionale), le parole: "due dodicesimi" sono sostituite dalle parole: "fino a sei dodicesimi" e le parole: "rate mensili superiori a 24" sono sostituite dalle parole: "rate mensili non superiori a 48".

2. Alla legge regionale 27 aprile 1984, n. 12 (Disciplina ed esercizio delle funzioni in materia di servizio farmaceutico), sono introdotte le seguenti modifiche:

a) all'articolo 12, commi 1 e 2, la parola: "complessiva" è sostituita dalla parola: "minima";

b) all'articolo 12, dopo il comma 2, è inserito il seguente:
"2 bis. Le farmacie rurali con una popolazione inferiore a 1.000 abitanti restano aperte per una durata minima di trenta ore settimanali.".

3. Le provvidenze di cui al secondo alinea dell'articolo 1 della legge regionale 8 maggio 1985, n. 11 (Nuove norme per le provvidenze a favore dei nefropatici), sono estese anche ai trapiantati di fegato, cuore e pancreas; alla relativa spesa, valutata in euro 100.000 annui, si fa fronte mediante le disponibilità recate dall'UPB S05.03.007.

4. Nella rubrica del titolo della legge regionale 18 dicembre 1987, n. 57 (Concessione di un contributo a sostegno della attività della Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti (ANPPIA) e dell'Unione autonoma partigiani sardi (UAPS)), e negli articoli 1, 2 e 4 della predetta legge dopo la parola: "(UAPS)" sono aggiunte le seguenti: "e alle sedi sarde dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia (ANPI)".

5. Nella legge regionale 23 agosto 1995, n. 20 (Semplificazione e razionalizzazione dell'ordinamento degli enti strumentali della Regione e di altri enti pubblici e di diritto pubblico operanti nell'ambito regionale), sono apportate le seguenti modifiche:

a) i commi 5 e 6 dell'articolo 6 sono abrogati;

b) dopo il comma 4 dell'articolo 6 è inserito il seguente:
"4 bis. Ai componenti dei collegi dei revisori o dei sindaci è attribuita un'indennità di carica annua determinata con decreto del Presidente della Regione, previa deliberazione della Giunta regionale.";

c) all'articolo 24, nella rubrica, le parole: "Ente delle risorse idriche della Sardegna", sono sostituite dalle seguenti: "Ente acque della Sardegna"; nel comma 1 del medesimo articolo le parole: "Ente delle risorse idriche della Sardegna (ERIS)", sono sostituite dalle seguenti: "Ente acque della Sardegna (ENAS)".

6. Nella legge regionale 17 maggio 1999, n. 17 (Provvedimenti per lo sviluppo dello sport in Sardegna), sono apportate le seguenti modifiche:

a) all'articolo 9, comma 1, in fine, è aggiunto il seguente periodo:
"Una sezione dell'albo regionale dello sport è riservata alle società professionistiche isolane con sede in Sardegna e una alle associazione affiliate alla federazione sportiva riconosciuta dal Comitato italiano paralimpico (CIP). Entrambe le sezioni sono gestite direttamente dalla Regione.";

b) all'articolo 9, dopo il comma 2, è inserito il seguente:
"2 bis. L'iscrizione all'albo regionale delle società e associazioni sportive è condizione necessaria per usufruire dei benefici previsti dalla legge regionale n. 17 del 1999.";

c) l'articolo 11 bis è sostituito dal seguente:
"Art. 11 bis (Contributi e priorità per le unioni di comuni)
1. L'Assessore regionale competente in materia di sport, sentito il comitato di cui all'articolo 6 e su proposta dell'unione dei comuni, predispone annualmente un programma di interventi per la realizzazione, l'ampliamento e l'adeguamento di impianti sportivi da destinare a uso sovra comunale.
2. Per i contributi a favore dei soggetti di cui al comma 1, le quote previste dalle lettere a), b) e c) del comma 2 dell'articolo 11 sono innalzate, rispettivamente del 90, 75 e 60 per cento dei costi globali.";

d) il comma 7 ter dell'articolo 27 è abrogato;

e) dopo il comma 6 dell'articolo 31 è aggiunto il seguente comma:
"6 bis. Per le squadre partecipanti alle coppe europee, è prevista una premialità pari al 50 per cento del contributo assegnato nel precedente esercizio finanziario.".

f) l'articolo 38 è sostituito dal seguente:
"Art. 38 (Contributi a favore delle iniziative promosse e organizzate dal CONI)
1. E' autorizzata la concessione di un contributo annuo, pari al 6 per cento dello stanziamento dell'UPB S05.04.001, a sostegno delle iniziative promosse e/o organizzate dal comitato regionale del CONI, nonché di quelle realizzate in collaborazione con la Regione.
2. Il programma delle attività, i criteri e le modalità di erogazione del contributo sono approvati dalla Giunta regionale sul proposta dell'Assessore competente.
3. E' autorizzata un'anticipazione sul contributo in misura non superiore al 60 per cento.".

7. Nella legge regionale n. 24 del 1999, dopo il comma 2 dell'articolo 7 è aggiunto il seguente:
"2 bis. Nei territori colpiti da eventi calamitosi alluvionali, appositamente dichiarati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, l'ente è soggetto attuatore degli interventi di ripristino ambientale, di messa in sicurezza, di rimboschimento e rinsaldamento e delle opere strumentali connesse all'attività di sistemazione idraulico-forestale dei boschi, dei rii e degli sbarramenti sugli stessi. A tal fine l'ente acquisisce in concessione a titolo gratuito, per un periodo non superiore a trenta anni, le aree pubbliche o private interessate e vi insedia propri cantieri specificamente finalizzati, salvo il ricorso alle procedure di realizzazione delle opere previste dal comma 2.".

8. Al comma 6 dell'articolo 12 della legge regionale 11 maggio 2004, n. 6 (legge finanziaria 2004), il periodo: "; tali disposizioni non si applicano ai contributi assegnati agli enti locali, per i quali permangono le disposizioni di cui all'articolo 3 della legge 9 agosto 2002, n. 15" è abrogato.

9. A decorrere dall'anno 2011, il contributo di cui all'articolo 13, comma 15, lettera a), della legge regionale n. 7 del 2005, e successive modifiche ed integrazioni è concesso a favore della ASL n. 8 di Cagliari.

10. Nella legge regionale n. 9 del 2006, sono apportate le seguenti modifiche:

a) nella lettera f), del comma 1 dell'articolo 52, dopo le parole: "incidenti rilevanti industriali", sono inserite le seguenti: "di cui agli articoli 6 e 8 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, e successive modifiche ed integrazioni, ai sensi dell'articolo 72 del decreto legislativo n. 112 del 1998.";

b) nella lettera g) del comma 1 dell'articolo 53, dopo le parole: "incidenti rilevanti industriali", sono inserite le seguenti: "di cui agli articoli 6 e 8 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 334, e successive modifiche ed integrazioni, ai sensi dell'articolo 72 del decreto legislativo n. 112 del 1998.";

c) all'articolo 59, sono apportate le seguenti modifiche:

1) al comma 6, in fine, è inserito il seguente periodo: "Competono alle amministrazioni provinciali tutte le procedure di approvazione delle attività di caratterizzazione e bonifica nelle aree ricadenti fra più comuni della medesima provincia, nonché gli interventi sostitutivi di bonifica dei siti contaminati di cui all'articolo 250. Al fine di anticipare le somme per i predetti interventi le province possono istituire un apposito fondo di rotazione e rivalersi in danno nei confronti del responsabile dell'inquinamento.";

2) dopo il comma 6 è aggiunto il seguente:
"6 bis. I comuni territorialmente competenti curano le procedure relative all'affidamento del servizio di gestione dei rifiuti di cui all'articolo 5, comma 4, del decreto legislativo 24 giugno 2003, n. 182, così come modificato dall'articolo 4 bis della legge n. 166 del 2009."

11. Nell'ambito delle competenze loro attribuite ai sensi dell'articolo 31, comma 1, lettera e), della legge regionale n. 9 del 2006, le province destinano una quota non inferiore al 2,50 per cento del fondo loro spettante a' termini dell'articolo 10, comma 1, della legge regionale n. 2 del 2007, alle associazioni pro-l[PS1] oco.

12. A decorrere dall'anno 2012 sono trasferiti alla competenza della Regione gli interventi, di cui all'articolo 79, comma 1, lettera b), della legge regionale n. 9 del 2006, relativi allo sviluppo delle attività musicali popolari di cui alla legge regionale 18 novembre 1986, n. 64 (Interventi regionali per lo sviluppo delle attività musicali popolari), e successive modifiche ed integrazioni; la spesa è valutata in euro 900.000 annui (UPB S05.04.003).

13. Nel comma 10 dell'articolo 60 della legge regionale 2 agosto 2006, n. 11 (Norme in materia di programmazione, di bilancio e di contabilità della Regione autonoma della Sardegna. Abrogazione della legge regionale 7 luglio 1975, n. 27, della legge regionale 5 maggio 1983, n. 11 e della legge regionale 9 giugno 1999, n. 23), dopo le parole "quali cofinanziamento regionale" sono inserite le seguenti: "e quelle correlate a entrate comunitarie e statali riscosse".

14. Nella legge regionale 6 dicembre 2006, n. 19 (Disposizioni in materia di risorse idriche e bacini idrografici), sono apportate le seguenti modifiche:

a) dopo il comma 2 dell'articolo 19 è aggiunto il seguente:
"2 bis. Le modifiche dello statuto di mero recepimento di disposizioni normative sono approvate con decreto del Presidente della Regione.";

b) il comma 3 dell'articolo 20 è soppresso.

15. A decorrere dall'anno 2011, una quota fino al 3 per cento del fondo unico assegnato ai comuni, ai sensi dell'articolo 10, comma 1, della legge regionale n. 2 del 2007, è destinata al finanziamento delle gestioni associate di funzioni amministrative, tecniche, di gestione e di controllo di cui alla legge regionale 2 agosto 2005, n. 12 (Norme per le unioni di comuni e le comunità montane. Ambiti adeguati per l'esercizio associato di funzioni. Misure di sostegno per i piccoli comuni).

16. Nella legge regionale n. 6 del 2008 sono apportate le seguenti modifiche:

a) nel comma 4 dell'articolo 5 l'espressione: "nella misura dell'80 per cento della spesa sostenuta" è sostituita con l'espressione: "fino al 95 per cento della spesa sostenuta";

b) dopo il comma 4 dell'articolo 5 sono inseriti i seguenti:
"4 bis. L'Amministrazione regionale è autorizzata a concorrere alle spese di funzionamento per la gestione degli impianti consortili sostenute dai consorzi di bonifica mediante la concessione di contributi nella misura massima del 40 per cento delle spese ed entro i limiti degli stanziamenti disposti dal bilancio della Regione. Al fine dell'individuazione della misura del 40 per cento di tale contributo, i consorzi di bonifica provvedono alla determinazione della spesa di funzionamento per la gestione degli impianti consortili effettivamente sostenute escludendo le spese contabilizzate e/o rendicontate ai fini dei finanziamenti di cui ai commi 1, 2, 3 e 4 del presente articolo o in ogni caso al fine dell'ottenimento di qualsivoglia altro finanziamento pubblico da chiunque erogato.
4 ter. Con deliberazione della Giunta regionale, adottata su proposta dell'Assessore regionale competente in materia di agricoltura, sono individuate le risorse da destinare alle finalità di cui ai commi 1, 2 3, 4 e 4 bis e alla finalità di cui agli articoli 6 e 46, comma 2, i relativi criteri e le modalità di ripartizione dei finanziamenti, nonché la possibilità da parte dell'Amministrazione di provvedere all'erogazione di un'anticipazione sul contributo concesso, a esclusione degli interventi che i consorzi stessi eseguono sulla base di programmi autorizzati, per l'esecuzione dei quali sono previsti pagamenti in base a stati di avanzamento dei singoli interventi ai sensi del decreto legislativo n. 163 del 2006 e della legge regionale n. 5 del 2007.".

17. Nel comma 3 dell'articolo 4 della legge regionale n. 1 del 2009, il periodo da "Tale spesa" a "S06.05.003)." è sostituito dal seguente: "Tale spesa è ripartita dalla Giunta regionale, assumendo come parametri di riferimento il capitale sociale versato dai soci, l'ammontare degli affidamenti garantiti, i nuovi affidamenti rilevati dall'ultimo bilancio approvato, la struttura territoriale dell'organizzazione.".

18. Le borse di studio di cui all'articolo 8, comma 10, della legge regionale n. 3 del 2009, sono estese anche a favore dei laureati in farmacia.

19. Le borse di studio di cui all'articolo 8, comma 10, della legge regionale n. 3 del 2009 sono da considerarsi contributi alle università della Sardegna per la frequenza delle scuole di specializzazione in favore dei laureati medici e non medici. A tal fine i criteri di attribuzione previsti dall'articolo 1, commi 5 e 6, della legge regionale 31 marzo 1992, n. 5 (Contributo alle università della Sardegna per l'istituzione di borse di studio per la frequenza delle scuole di specializzazione delle facoltà di medicina e chirurgia), si intendono estesi anche al personale non medico e ai farmacisti.

20. Nel comma 7 dell'articolo 9 della legge regionale n. 3 del 2009 le parole: "in scienze infermieristiche" sono sostituite dalle seguenti: "in professioni sanitarie".

21. Dopo il comma 2 dell'articolo 19 della legge regionale 30 giugno 2010, n. 13 (Disciplina delle attività europee e di rilievo internazionale della Regione autonoma della Sardegna e modifiche alla legge regionale 15 febbraio 1996, n. 12), è aggiunto il seguente:
"2 bis. La Regione favorisce, con forme stabili e strutturate di cooperazione territoriale, la partecipazione degli enti locali, delle università, delle altre autonomie funzionali e delle parti sociali ed economiche regionali ai piani, ai programmi e ai progetti di rilievo internazionale promossi da organismi nazionali, dall'Unione europea e da altre organizzazioni internazionali. Le modalità di supporto alla partecipazione sono disciplinate dalla Giunta regionale, che individua annualmente le aree prioritarie d'intervento, le modalità, i criteri di attuazione e la quota di finanziamento. Per tale finalità, a valere sulle disponibilità recate dal fondo competitività e sviluppo di cui all'UPB S01.03.010, è destinata una quota valutata in euro 1.000.000 annui.".

22. Nell'articolo 2 della legge regionale 10 agosto 2010, n. 14 (Misure di adeguamento del bilancio 2010 e modifiche e integrazioni alla legge regionale 2 agosto 2006, n. 11 (Norme in materia di programmazione, di bilancio e di contabilità della Regione autonoma della Sardegna. Abrogazione della legge regionale 7 luglio 1975, n. 27, della legge regionale 5 maggio 1983, n. 11 e della legge regionale 9 giugno 1999, n. 23)), sono apportate le seguenti modifiche:

a) alla fine del comma 1 è aggiunto il seguente periodo: "Le disposizioni di cui al presente comma non si applicano alle disciolte comunità montane per le quali è in corso, da parte della gestione commissariale, l'assegnazione definitiva dei beni, del personale e dei procedimenti agli enti destinatari di cui all'articolo 11 della legge regionale 2 agosto 2005, n. 12.";

b) nel comma 2 sono soppresse le parole: "In quest'ultimo caso".

23. Nel comma 1 dell'articolo 14 della legge regionale 17 novembre 2010, n. 15 (Disposizioni in materia di agricoltura), dopo le parole: "peste suina" sono aggiunte le seguenti: "o nei comuni nei quali sia stata riscontrata la presenza di focolai di peste suina".

24. Nella legge regionale n. 1 del 2011 sono apportate le seguenti modifiche:

a) l'articolo 3 è sostituito dal seguente:
"Art. 3 (Misure di sostegno dei piccoli comuni)
1. La presente disposizione ha lo scopo di promuovere e di sostenere le attività economiche e sociali esercitate nei piccoli comuni. Ai fini della presente disposizione sono considerati piccoli comuni quelli con popolazione pari o inferiore a 1.000 abitanti, compresi in una delle seguenti tipologie:
a) comuni collocati in aree territorialmente dissestate o in zone caratterizzate da situazioni di criticità dal punto di vista ambientale;
b) comuni in cui si registrano evidenti situazioni di marginalità economica o sociale, con particolare riguardo a quelli nei quali si è verificato un significativo decremento della popolazione residente rispetto all'ultimo censimento;
c) comuni caratterizzati da specifici parametri di disagio insediativo, definiti in base all'indice di vecchiaia, alla percentuale di occupati rispetto alla popolazione residente e all'indice di ruralità;
d) comuni siti in zone, in prevalenza montane o rurali, caratterizzate da difficoltà di comunicazione ed estrema perifericità rispetto ai centri abitati di maggiori dimensioni, ovvero il cui territorio è connotato da particolare ampiezza e dalla frammentazione dei centri abitati;
e) comuni comprendenti frazioni che presentano le caratteristiche di cui alle lettere a), b), c) e d). In questi casi gli interventi previsti fanno riferimento alle frazioni.
2. Non sono comunque considerati piccoli comuni quelli con popolazione pari o inferiore a 1.000 abitanti nei quali si registra un'elevata densità di attività economiche e produttive, anche per la vicinanza con importanti aree urbane.
3. Per favorire il riequilibrio anagrafico è concesso alle famiglie residenti in un piccolo comune un contributo per ogni nuova nascita o adozione pari ad euro 1.500 per il primo figlio e ad euro 2.000 per ciascun figlio successivo.
4. Per sostenere il riequilibrio insediativo ed il recupero dei centri abitati, sono concesse le seguenti agevolazioni:
a) un contributo a fondo perduto, fino ad un massimo di euro 30.000 a beneficiario, per l'acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili da destinarsi a prima abitazione in favore di coloro che trasferiscono la propria residenza da un comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti a un piccolo comune, impegnandosi a non modificarla per dieci anni;
b) un contributo a fondo perduto, fino ad un massimo di euro 50.000 a beneficiario, in favore di coloro che avviano o trasferiscono la propria attività artigianale, commerciale o professionale da un comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti ad un piccolo comune che ne sia sprovvisto, impegnandosi a non modificarla per cinque anni; il contributo è erogato nel rispetto del regolamento (CE) n. 1998/2006, della Commissione, del 15 dicembre 2006, relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato agli aiuti di importanza minore, pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea n. L. 379 del 28 dicembre 2006.
5. Il mancato rispetto degli impegni assunti comporta l'obbligo per il beneficiario di restituire le somme già corrisposte, maggiorate degli interessi legali, in proporzione al periodo di mancato rispetto del vincolo.
6. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge la Giunta regionale, con deliberazione da adottarsi su proposta dell'Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica, di concerto con l'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, definisce l'elenco dei piccoli comuni e le modalità attuative degli interventi, individuando in particolare le tipologie di attività economiche ammesse ai benefici e l'entità dei contributi. La deliberazione è trasmessa al Consiglio regionale per il parere delle competenti Commissioni consiliari, da esprimersi entro un mese dalla data di assegnazione, decorso il quale se ne prescinde.
7. Gli oneri derivanti dall'attuazione della presente disposizione, cui si fa fronte nei limiti degli stanziamenti di bilancio, sono valutati in complessivi euro 10.000.000 annui a decorrere dall'anno 2012 in ragione di:
a) euro 1.000.000 per i contributi previsti nel comma 3 (UPB S05.03.005);
b) euro 2.000.000 per i contributi previsti nella lettera a) del comma 4 (UPB S05.03.010);
c) euro 7.000.000 per i contributi previsti nella lettera b) del comma 4 (UPB S06.03.011).";

b) al comma 2 dell'articolo 6, dopo le parole: "competenti per materia", sono inserite le seguenti: "previo parere della Commissione consiliare competente, da esprimersi entro venti giorni, decorsi i quali se ne prescinde,".

Emendamento soppressivo totale Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Cuccu.

Articolo 27

L'articolo 27 è soppresso. (135)

Emendamento soppressivo parziale Steri - Cuccureddu.

Articolo 27

Il comma 8 è soppresso. (44)

Emendamento sostitutivo totale Sabatini - Bruno.

Articolo 27

Nel comma 11 le parole "2,50 per cento" sono sostituite con "3 per cento". (143)

Emendamento sostitutivo parziale Sanna Paolo Terzo.

Articolo 27

Il comma 23 è sostituito dal seguente:

23. Nella legge regionale 17 novembre 2010, n. 15 (Disposizioni in materia di agricoltura) sono apportate le seguenti modifiche ed integrazioni:

a) il comma 1 dell'articolo 2 è abrogato;

b) nel comma 1 dell'articolo 14, dopo le parole "peste suina" sono aggiunte le seguenti: "o nei comuni nei quali sia stata riscontrata la presenza di focolai di peste suina''. (7)

Emendamento all'emendamento numero 7 aggiuntivo Capelli.

Articolo 27

Al fine di dare attuazione al regolamento CE n. 21/2004, riguardante l'utilizzo obbligatorio della identificazione elettronica per gli animali della specie ovina e caprina, nati già dal 31 dicembre 2009, è disposto lo stanziamento a favore delle Associazioni provinciali allevatori (APA), di euro 2.100.000, (pari a una contribuzione di 3 euro a capo), per tre anni, per il finanziamento delle prime tre campagne, per l'acquisto e la somministrazione del cosiddetto "bolo ruminante", a valere sulla UPB S06.04.009, capitolo SC06.10.14. (314)

Emendamento sostitutivo parziale Maninchedda - Sanna Giacomo.

Articolo 27

Nel comma 24:

- nella lettera a), il periodo: "l'articolo 3 p sostituito dal seguente: "Art. 3 (Misure di sostegno dei piccoli comuni)" è sostituito dal seguente periodo: "dopo l'articolo 3 è aggiunto il seguente: "Art. 3 bis (misure di sostegno dei piccoli comuni)";

- nel comma 7 l'importo di euro 10.000.000 è sostituito con quello di euro 8.000.000;

- nel comma 7, lettera c), l'importo di euro 7.000.000 è sostituito con quello di euro 5.000.000. (243)

Emendamento sostitutivo parziale Barracciu - Bruno - Uras - Salis - Porcu - Sabatini.

Articolo 27

Nel comma 24, lettera a), all'interno del comma 1 del novellato articolo 3, la parola: "1.000" è sostituita dalla seguente: "2.000". (213)

Emendamento aggiuntivo Giunta regionale.

Articolo 27

Dopo il comma 3 è inserito il seguente:

3 bis. Nel comma 16 dell'articolo 5 della legge regionale 19 gennaio 2011, n. 1, l'importo di "euro 1.200.000" è sostituito dal seguente: "euro 1.250.000". (70)

Emendamento aggiuntivo Giunta regionale.

Articolo 27

Dopo il comma 3 sono inseriti i seguenti:

3 bis. Nell'ambito delle attività formative a gestione diretta da parte dei Centri regionali di formazione professionale l'avvio del percorso formativo costituisce titolo giuridico idoneo ai fini dell'impegno contabile dell'intero finanziamento attribuito per la gestione del corso.

3 ter. Il personale iscritto alla Lista speciale ad esaurimento di cui all'articolo 6, comma 1, lettera f) della legge regionale n. 3 del 2008 può essere assegnato presso l'Amministrazione regionale, gli enti e agenzie regionali e altri enti pubblici ed essere impiegato nelle attività funzionali al raggiungimento delle finalità istituzionali degli enti stessi. Il trattamento stipendiale (elementi fissi della retribuzione) del personale iscritto alla Lista speciale assegnato presso gli enti e agenzie regionali e altri enti pubblici è interamente a carico dell'Amministrazione regionale a partire dall'anno 2011 e a valere sullo stanziamento iscritto in conto dell'UPB S06.06.004. L'Amministrazione regionale garantisce, in sede di manovra finanziaria, la copertura degli oneri di competenza fino ad esaurimento della Lista speciale. (73)

Emendamento all'Emendamento numero 73 sostitutivo totale Giunta regionale.

Articolo 27

Dopo il comma 3 è inserito il seguente:

3 bis. Nell'ambito delle attività formative a gestione diretta da parte dei Centri regionali di formazione professionale l'avvio del percorso formativo costituisce titolo giuridico idoneo ai fini dell'impegno contabile dell'intero finanziamento attribuito per la gestione del corso la cui durata non può eccedere l'esercizio successivo. (316)

Emendamento aggiuntivo Sanna Gian Valerio - Bruno.

Articolo 27

Dopo il comma 4 è aggiunto il seguente:

4 bis. Nella legge regionale 13 giugno 1989, n. 39 (Istituzione della. Commissione regionale per la realizzazione della pari opportunità tra uomini e donne) l'articolo 7 è sostituito dal seguente:
"Art. 7 (Indennità)
1. Alla Presidente ed alle Vice presidenti, oltre ai rimborsi delle spese di viaggio previsti dalla normativa vigente in materia, competono, rispettivamente, una indennità mensile di euro 3.000 e di euro 1.000; alle restanti componenti competono il gettone di presenza, le altre indennità e i rimborsi nella misura previsti dalla normativa vigente in materia.".

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S01.03.003

Funzionamento organismi di interesse regionale

2011 euro 60.000

2012 euro 60.000

2013 euro 60.000

in diminuzione

UPB S08.01.004

Somme per le quali sussiste l'obbligo di pagare

2011 euro 60.000

2012 euro 60.000

2013 euro 60.000

N.B. in sede di coordinamento prevedere il maggior onere, a carattere permanente, nel comma 1 dell'articolo 28. (157)

Emendamento all'emendamento numero 157 aggiuntivo Steri.

Articolo 27

Dopo il comma 4 è aggiunto il seguente:

4 bis. Nella legge regionale 13 giugno 0989, n. 39 (Istituzione della Commissione regionale per la realizzazione della pari opportunità tra uomini e donne), l'articolo 7 è sostituito dal seguente:

"Art. 7 (Indennità)
1. Alle componenti compete il gettone di presenza, pari a quello corrisposto ai componenti del Consiglio regionale dell'economia e del lavoro (CREL), per un importo di euro 150. Altresì competono le altre indennità e i rimborsi nella misura prevista dalla normativa vigente in materia.".

(308)

Emendamento di sintesi agli emendamenti numero 157 - 308 aggiuntivo Sanna Giacomo - Steri.

Articolo 27

Dopo il comma 4 è aggiunto il seguente:

4 bis. L'articolo 7 della legge regionale 13 giugno 1989, n. 39 (Istituzione della Commissione regionale per la realizzazione della pari opportunità tra uomini e donne) è sostituito dal seguente:

"Art. 7 (Indennità)
1. Alla presidente, oltre ai rimborsi delle spese di viaggio previsti dalla normativa vigente in materia, compete una indennità mensile onnicomprensiva di euro 3.000 alle vice presidenti e alle restanti componenti, oltre ai rimborsi delle spese di viaggio previsti dalla normativa vigente in materia, competono un gettone di presenza di euro 150 per ogni seduta, per un massimo di dieci sedute al mese." (328)

Emendamento aggiuntivo Giunta regionale.

Articolo 27

Dopo il comma 5 è inserito il seguente:

5 bis. Nel comma 5 dell'articolo 4 della legge regionale 19 gennaio 2011, n. 1, le parole "entro il termine perentorio del 31 maggio 2011" sono sostituite con le seguenti: "entro il termine perentorio di quarantacinque giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria, che costituisce autorizzazione alla concessione del finanziamento". (69)

Emendamento aggiuntivo Giunta regionale.

Articolo 27

Dopo il comma 5 è aggiunto il seguente:

5 bis. Al comma 1, lettera b), dell'articolo 2, della legge regionale 20 settembre 2006, n. 15, dopo la parola "organizzative", sono aggiunte le parole "e benefici finanziari;" (71)

Emendamento aggiuntivo Giunta regionale.

Articolo 27

Dopo il comma 5 è aggiunto il seguente:

5 bis. La lettera e) del comma 6 dell'articolo 8 della legge regionale 24 febbraio 2006, n. 1, è abrogata. (72)

Emendamento all'emendamento numero 72 aggiuntivo Sanna Giacomo - Planetta - Maninchedda.

Articolo 27

Alla fine dell'emendamento è aggiunto il seguente periodo:

Nella legge regionale n. 1 del 2006, articolo 7, comma 4, lettera b) le parole "valutato in euro 35.000" sono sostituita dalle seguenti "determinato in euro 50.000 a valere sulle disponibilità recate dalla UPB S03.03.005 - capitolo SC03. 0337" (292)

Emendamento aggiuntivo Giunta regionale.

Articolo 27

Dopo il comma 5 è inserito il seguente:

6 bis. Il personale facente funzioni per la figura di educatore professionale, prestante servizio nelle strutture socio-assistenziali, di cui all'articolo 3 del regolamento di attuazione dell'articolo 43 della legge regionale n. 23 del 2005, o nei servizi territoriali, deve improrogabilmente provvedere entro il 31 dicembre 2015 all'acquisizione del titolo di studio richiesto per tale figura professionale. Fino a tale data il personale facente funzioni in assenza di titolo specifico ma autorizzato a svolgere le mansioni di educatore professionale da apposita normativa regionale, può continuare ad operare solo nella struttura socio-assistenziali o nel servizio territoriale in cui svolge l'attività lavorativa alla data di approvazione della presente norma. (90)

Emendamento aggiuntivo Giunta regionale.

Articolo 27

Dopo il comma 5 è introdotto il seguente:

5 bis. Nella legge regionale 23 dicembre 2005, n. 23, dopo il comma 8 dell'articolo 44 è aggiunto il seguente:
"8 bis. Le IPAB che svolgono prevalentemente attività di erogazione di servizi socio-sanitari che non sono più in grado di funzionare o hanno espresso la volontà di non sussistere sono soppresse con decreto del Presidente della Regione e relativi beni e funzioni sono trasferiti all'azienda sanitaria locale nel cui ambito territoriale hanno sede legale, che subentra in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi instaurati dalle medesime. I beni mantengono la medesima destinazione e le aziende sanitarie sono tenute ad operare nel rispetto delle previsioni degli articoli 14 e 15 del decreto del Presidente della Regione n. 3 del 2008. Il personale di ruolo, o comunque con rapporto di impiego a tempo indeterminato, è assegnato all'azienda sanitaria subentrante. La stessa azienda succede nei rapporti di lavoro a tempo determinato e negli altri rapporti di prestazione d'opera. Al personale, fino al momento dell'inquadramento nei ruoli organici del personale dell'azienda di destinazione, continua ad applicarsi il trattamento giuridico ed economico in godimento. (183)

Emendamento all'emendamento numero 183 aggiuntivo Agus - Espa - Cocco Pietro.

Articolo 27

All'emendamento n. 183 sono aggiunte le seguenti modifiche:

dopo la parola IPAB sono aggiunte le seguenti: "e le Fondazioni comunali";

dopo la parola sociosanitari sono aggiunte le seguenti: "e sanitari";

dopo la parola subentrante sono aggiunte le seguenti : "o che già utilizzano il personale in base a precedenti accordi";

dopo la parola "in godimento." è aggiunto il seguente capoverso : "Il personale interessato, inquadrato a tempo indeterminato, dovrà essere iscritto in una lista speciale ad esaurimento da istituirsi presso l'Assessorato regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, così come nella fattispecie adottata dalla legge regionale n.° 3 del 5 marzo 2008. L'inquadramento nei ruoli organici avverrà sulla esigenza delle piante organiche delle aziende sanitarie, previo superamento di un corso-concorso da istituirsi con riferimento ai ruoli di utilizzazione, fatte salve selezioni pubbliche concorsuali in atto o graduatorie di vincitori e idonei in vigore.". (287)

Emendamento aggiuntivo Capelli.

Articolo 27

Dopo il comma 7 è aggiunto il seguente:

7 bis. Al comma 5, lettera c) dell'articolo 1 della legge regionale n. 15 del 2008 dopo le parole "ed i servizi" sono aggiunte le seguenti "ivi comprese le associazioni culturali dilettantistiche sportive, onlus anche non iscritte al registro delle imprese delle camere di commercio".

L'emendamento riguarda la legge numero 15 del 2008, (stiamo sempre parlando degli eventi alluvionali e delle imprese che possono avere diritto alla contribuzione), particolarmente alle imprese che hanno già superato le istruttorie. Però non essendo specificato in legge gli uffici hanno dato l'interpretazione della legge 15 del 2008 comma 5 articolo 1 punto c) riservando la contribuzione solo a quelle imprese che sono iscritte alla Camera di commercio. Automaticamente vengono escluse quelle imprese onlus, associazioni culturali, sportive e quant'altro che non hanno l'obbligo di iscrizione alla Camera di commercio. Perciò anche su suggerimento degli Uffici, deputati all'interpretazione, della programmazione, si propone di inserire come punto c) il seguente emendamento aggiuntivo. (164)

Emendamento aggiuntivo Solinas Antonio - Cocco Pietro - Lotto - Agus - Corda.

Articolo 27

All'articolo 27 dopo il comma 8 aggiunto il seguente :

8 bis. Modifica articolo 94, comma 1 della legge regionale n. 11 del 1988

All'articolo 94 comma 1 della legge regionale n. 11 del 1988 dopo il periodo " ..... per il trattamento economico si applicano i contratti collettivi nazionali .... " sono aggiunte le seguenti parole: "compreso quello degli enti locali". Le parole "... di categoria del settore privato applicabili per profili professionali similari" sono soppresse. (84)

Emendamento aggiuntivo Cuccureddu - Mulas.

Articolo 27

Dopo il comma 13 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente comma:

13 bis. Alla legge regionale 28 luglio 2006 n. 10, articolo 10, comma 7, sono soppressi i punti 2 sia della lettera a), che della lettera b). (47)

Emendamento aggiuntivo Giunta regionale.

Articolo 27

Dopo il comma 13 è inserito il seguente:

13 bis. I soggetti di cui all'articolo 10 del decreto legislativo n. 460 del 1997, che intendono accedere all'esenzione IRAP ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge regionale 29 aprile 2003, n. 3, trasmettono alla direzione generale dell'Assessorato della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio entro i termini previsti per la presentazione della dichiarazione dei redditi una comunicazione con la quale attestano di avere diritto all'esenzione. La mancata trasmissione della comunicazione entro i termini previsti comporta la decadenza dall'esenzione. Con provvedimento dei direttore generale dell'Assessorato della programmazione sono disciplinate le modalità per la presentazione delle comunicazioni di cui al comma 1 e delle comunicazioni previste dall'articolo 2, commi 11 e 12, della legge regionale 14 maggio 2009, n. 1. (74)

Emendamento all'emendamento numero 74 sostitutivo totale Giunta regionale.

Articolo 27

Dopo il comma 13 è inserito il seguente:

13 bis. I soggetti di cui all'articolo 10 del decreto legislativo n. 460 del 1997, che intendono accedere all'esenzione IRAP ai sensi dell'articolo 17, comma 5, della legge regionale 29 aprile 2003, n. 3, trasmettono alla Direzione generale dell'Assessorato della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio entro i termini previsti per la presentazione della dichiarazione dei redditi una comunicazione con la quale attestano di avere diritto all'esenzione. La mancata trasmissione della comunicazione entro i termini previsti comporta la decadenza dall'esenzione. La Giunta regionale, su proposta dell'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, disciplina le modalità per la presentazione delle comunicazioni di cui al comma 1 e delle comunicazioni previste dall'articolo 2, commi 11 e 12, della legge regionale 14 maggio 2009, n.1. (318)

Emendamento aggiuntivo Cocco Pietro - Sanna Gian Valerio - Cuccureddu - Sabatini - Diana Giampaolo - Manca - Porcu - Barracciu - Agus - Espa.

Articolo 27

Dopo il comma 15 dell'articolo 27 è inserito il seguente comma 15 bis.

15 bis. Nell'articolo2 della legge regionale n. 10 del 18 Marzo 2011 il periodo da "... nel

comune di Sassari." è sostituito da "... nel comune di Sassari, Bacu Abis e Cortoghiana, nel comune di Carbonia." (6)

Emendamento aggiuntivo Steri - Piras - Diana Mario - Contu Felice - Sanna Paolo Terzo - Cuccureddu.

Articolo 27

All'articolo 27, comma 16, dopo la lettera b), sono inserite le seguenti lettere c), d), ed e):

c) l'articolo 2 è sostituito dal seguente:

"c) l'articolo 2 è sostituito dal seguente:
"Art. 2 (Natura giuridica e funzioni dei Consorzi di bonifica)
1. La realizzazione e la gestione delle opere e, degli interventi di cui al successivo articolo 4 è affidata ai Consorzi di bonifica.
2. In particolare ai Consorzi competono le seguenti funzioni:
a) elaborare proposte organiche per il piano generale di bonifica, di tutela e valorizzazione del territorio rurale;
b) provvedere alla progettazione, realizzazione, manutenzione, esercizio, tutela e vigilanza delle opere pubbliche di bonifica di cui ad successivo articolo 4;
c) provvedere alla progettazione, all'esecuzione ed alla gestione delle opere di bonifica di competenza privata previo l'affidamento dei proprietari interessati ovvero, nei casi di cui all'ara 10 in sostituzione dei medesimi;
d) elaborare ed attuare i piani di riordino fondiario;
e) provvedere alla progettazione, realizzazione e gestione delle, infrastrutture civili strettamente connesse con le opere della bonifica;
f) provvedere, ai sensi dell'articolo 75 del decreto legislativo n. 152 del 2006 alle azioni di salvaguardia ambientale e di risanamento delle acque, al fine della loro utilizzazione irrigua, della rinaturalizzazione dei corsi d'acqua e della fitodepurazione;
g) provvedere all'attuazione di studi, ricerche e sperimentazioni di interesse per da bonifica d'irrigazione e la tutela del territorio rurale, e per il perseguimento delle finalità di cui al presente articolo;
h) promuovere iniziative e realizzare interventi per d'attività di informazione e formazione degli utenti e per la valorizzazione e la diffusione della conoscenza dell'attività di bonifica e di irrigazione e delle risorse acqua e suolo.
3. La realizzazione delle singole opere pubbliche di bonifica è fidata ai consorzi di bonifica con atto di concessione della Regione.
4. Nello svolgimento delle attività di vigilanza sorveglianza e conservazione delle opere pubbliche affidate ai consorzi per la manutenzione e d'esercizio i consorzi di bonifica ai sensi delle disposizioni di cui ad titolo V, capo I e capo II, del regio decreto 8 maggio 1909, n. 368 provvedono al rilascio delle concessioni e delle dicente ed i relativi canoni restano a beneficio del consorzio rientrando tra quelli previsti all'articolo 100 del regio decreto 13 febbraio 1933, n. 215.

d) l'articolo 94 della legge regionale 23 maggio 2008, n. 6, è sostituito dal seguente:
"Art. 44 (Riscossione del contributo irriguo in via transitoria)
1. I criteri per la determinazione dell'importo dei contributi a carico degli utenti dei consorzi di bonifica si applicano ai contributi dovuti dagli utenti a decorrere dall'annualità 2006.
2. La riscossione dei contributi irrigui a decorrere dall'annualità 2006 è sospesa fino alla definizione dei criteri di cui all'articolo 10 che precede, che dovrà avvenire con deliberazione della Giunta regionale entro il 31 dicembre 2,011, salvo quanto previsto ai successivi commi 3 e 4.
3. In attesa della determinazione dei criteri di cui all'articolo 10 che precede ed in presenza di esigenze finanziarie, i Consorzi di bonifica possono determinare contributi irrigui in acconto nella misura massima di 200 euro per ettaro per coltura per le annualità 2006, 2007 e 2008 e nella misura massima di 260 giuro per ettaro per le annualità dal 2009 in poi e comunque in misura non superiore all'ammontare massimo del contributo irriguo eventualmente determinato dai consorzi di bonifica e del contributo dovuto di cui all'articolo 9 che precede. I consorzi di bonifica possono stabilire che i pagamenti in acconto di cui al periodo che precede sono da intendersi a saldo se entro il 31 dicembre 2011 la Giunta regionale non provveda a determinare i criteri di cui all'articolo 10.
4. Qualora risulti che siano stati emessi i relativi ruoli e gli stessi non siano conformi ai principi e criteri di cui ai commi che precedono, detti ruoli sono modificati o ritirati in sede di autotutela, fermi restando gli effetti prodotti relativamente ai pagamenti effettuati, fatti salvi gli eventuali conguagli, ed all'eletto interruttivo della prescrizione.

e) il comma 3 dell'articolo 6 è sostituito dal seguente:
"3. I consorzi di bonifica possono realizzare e gestire tali impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili anche in deroga al limite dell'autoconsumo". (39)

Emendamento aggiuntivo Solinas Antonio - Corda - Sanna Gian Valerio - Lotto - Cocco Pietro.

Articolo 27

All'articolo 27 dopo il comma 16, è aggiunto il seguente comma:

16 bis. All'articolo 34 (Personale e uffici dei consorzi) della legge regionale 23 maggio 2008, n. 6, è aggiunto il seguente comma: I consorzi di bonifica prevedono inoltre l'assunzione nelle proprie dotazioni organiche, per almeno sei mesi di ciascun anno, del personale che ha prestato attività lavorativa, con contratti a tempo determinato con il consorzio, sulle opere trasferite dl'Ente Acque della Sardegna, per almeno 180 giornate lavorative nei tre anni a partire dal 10 gennaio 2008, data di trasferimento delle opere all'ENAS in applicazione della legge regionale n. 19 del 2006. L'assunzione è subordinata alla stipula di apposita convenzione con l'Ente acque della Sardegna per l'utilizzo di tale personale in attività di esercizio e manutenzione sulle opere del sistema idrico multisettoriale regionale con la previsione del rimborso a favore del consorzio dei costi sostenuti per tale personale, a tal fine è autorizzata a favore dei consorzi di bonifica la concessione di un contributo annuo di euro 50.000 (UPB S04.02.003)

Copertura finanziaria:

in aumento

UPB S04.02.003

Contributi per la gestione della risorsa idrica nel settore agricolo

2011 euro 50.000

2012 euro ---

2013 euro ---

in diminuzione

UPB S08.01.002

FNOL Parte corrente

Anno 2011 euro 50.000

2011 euro 50.000

2012 euro ---

2013 euro ---

(85)

Emendamento aggiuntivo Giunta regionale.

Articolo 27

22 bis. Le comunità montane istituite ai sensi dell'articolo 8 della legge regionale 2 agosto 2005, n. 12, in deroga al blocco delle assunzioni e ai limiti di spesa imposti dalle legge vigenti in materia, possono provvedere alla copertura dei posti vacanti nelle rispettive piante organiche fino al raggiungimento di una dotazione minima di 5 unità. I relativi oneri, valutati in euro 400.000 per l'anno 2011 e 590.000 per ciascuno degli anni 2012 e 2013, sono posti a carico dell'Amministrazione regionale (UPB S01.06.001).

22 ter. Le unioni di comuni, i cui ambiti territoriali siano coerenti con le previsioni del Piano degli ambiti ottimali di cui all'articolo 2 della legge regionale 2 agosto 2005, n. 12, in deroga al blocco delle assunzioni e ai limiti di spesa imposti dalle leggi vigenti in materia, possono provvedere alla copertura dei posti vacanti nelle rispettive piante organiche fino al raggiungimento di una dotazione minima di 5 unità. I relativi oneri graveranno sul fondo di cui all'articolo 12 della predetta legge regionale.

Copertura finanziaria

In diminuzione

UPB S08.01.004

Somme per le quali sussiste l'obbligo a pagare

2011 euro 400.000

2012 euro 590.000

2013 euro 590.000

In aumento

UPB S01.06.001

Trasferimenti agli enti locali - Parte corrente

2011 euro 400.000

2012 euro 590.000

2013 euro 590.000

(181)

Emendamento all'emendamento numero 181 sostitutivo totale Giunta regionale.

Articolo 27

Il testo dell'emendamento n. 181 è sostituito dal seguente:

22 bis. Le Comunità montane istituite ai sensi dell'articolo 8 della legge regionale 2 agosto 2005, n. 12, in deroga al blocco delle assunzioni e ai limiti di spesa imposti dalle legge vigenti in materia, possono provvedere alla copertura dei posti vacanti nelle rispettive piante organiche fino al raggiungimento di una dotazione minima di 5 unità. I relativi oneri, valutati in euro 400.000 per l'anno 2011 e 590.000 per ciascuno degli anni 2012 e 2013, sono posti a carico dell'Amministrazione regionale (UPB S01.06.001).

22 ter. Le unioni di comuni, i cui ambiti territoriali siano coerenti con le previsioni del Piano degli ambiti ottimali di cui all'articolo 2 della legge regionale 2 agosto 2005, n. 12, in deroga al blocco delle assunzioni e ai limiti di spesa imposti dalle leggi vigenti in materia, possono provvedere alla copertura dei posti vacanti nelle rispettive piante organiche fino al raggiungimento di una dotazione minima di 5 unità. I relativi oneri graveranno sul fondo di cui all'articolo 12 della predetta legge regionale.

22 quater. Il quarto comma dell'articolo 11 della legge regionale 2 gennaio 1997, n. 4, è così sostituito:
"4. Decorso tale termine l'Assessore ordina l'acquisizione degli atti relativi alla regolazione dei rapporti patrimoniali e finanziari e non ancora definiti, e provvede, anche mediante l'avvaliamento di strutture esterne, a formulare una proposta di composizione dei rapporti pendenti da sottoporre alle province interessate. Qualora non si pervenga, entro novanta giorni dalla notifica della proposta, ad un accordo tra le province interessate, il Presidente della Regione, previa deliberazione della Giunta regionale, emana un decreto di ripartizione delle risorse patrimoniali e finanziarie tra le suddette province ed il cui contenuto deve essere recepito nei successivi sessanta giorni nei documenti contabili delle medesime province."

Copertura finanziaria

In diminuzione

UPB S08.01.004

Somme per le quali sussiste l'obbligo a pagare

2011 euro 400.000

2012 euro 590.000

2013 euro 590.000

In aumento

UPB S01.06.001

Trasferimenti agli enti locali - Parte corrente

2011 euro 400.000

2012 euro 590.000

2013 euro 590.000

(306)

Emendamento all'emendamento numero 181 aggiuntivo Cuccu - Sabatini - Cucca - Manca - Meloni Valerio - Moriconi.

Articolo 27

Dopo il comma 22 ter è aggiunto il seguente:

22 quater. E' autorizzata la spesa annua, a decorrere dall'anno 2011, valutata in euro 16.000.000 da destinare al finanziamento delle gestioni associate di funzioni amministrative, tecniche, di gestione e di controllo di cui alla legge regionale 2 agosto 2005, n.12 e successive modificazioni e integrazioni (Norme per le unioni di comuni e le comunità montane. Ambiti adeguati per l'esercizio associato di funzioni. Misure di sostegno per i piccoli comuni), 16.000.000 (UPB S01.06.001).

Copertura finanziaria

In aumento

UPB S01.0.00

2011 euro 16.000.000

2012 euro 16.000.000

2013 euro 16.000.000

In diminuzione

UPB S08.01.004 (perenzioni)

2011 euro 400.000

UPB S01.03.010 (programmazione negoziata)

2012 euro 16.000.000

2013 euro 16.000.000

(309)

Emendamento aggiuntivo Giunta regionale.

Articolo 27

Dopo il comma 22 è aggiunto il seguente:

22 bis. Dopo il comma 5 dell'articolo 11 della legge regionale 2 agosto 2005, n. 12 (Norme per le unioni di comuni e le comunità montane. Ambiti adeguati per l'esercizio associato di funzioni. Misure di sostegno per il piccoli comuni), è aggiunto il seguente comma:
"5 bis. Qualora non si raggiunga l'intesa prevista dal precedente comma, il personale è assegnato alla Regione autonoma della Sardegna e agli enti strumentali.".

(182)

Emendamento aggiuntivo Maninchedda - Sanna Giacomo.

Articolo 27

Nel comma 24:

prima della lettera a) è inserita la seguente: "0a) nell'articolo 3 l'importo 10.000.000 è sostituito dal seguente: 2.000.000". (256)

Emendamento aggiuntivo Solinas Antonio - Corda - Bruno - Espa - Cocco Pietro.

Articolo 27

Nel comma 24, lettera a), dopo la lettera b) del comma 4 del novellato articolo 3, è aggiunta la seguente: "c) un contributo a fondo perduto fino a un massimo di euro 150.000 a favore di cooperative di comunità, formate dai cittadini, dalle istituzioni e dalle associazioni presenti nei piccoli comuni per la gestione di servizi per la comunità e la promozione del territorio finalizzato alla creazione di nuovi posti di lavoro.". (86)

Emendamento aggiuntivo Maninchedda - Sanna Giacomo.

Articolo 27

Nel comma 24, lettera a), dopo il comma 5 del novellato articolo 3 è inserito il seguente:

5 bis. Le agevolazioni di cui alla presente disposizione possono essere estese, attraverso una procedura negoziale territorializzata concordata con i partenariati pubblico-privati locali, anche nei comuni con popolazione superiore ai 1.000 abitanti compresi in una delle tipologie descritte alle lettere a), b), c), d), e) del punto l, nei quali non si registra un'elevata densità di attività economiche e produttive, anche per la vicinanza con importanti aree urbane. (34)

Emendamento aggiuntivo Tocco - Diana Mario.

Articolo 27

Nel comma 24, lettera a), dopo il comma 7 del novellato articolo 3 è aggiunto il seguente:

7 bis. Nell'articolo 1, comma 2, punto b) della legge regionale 29 ottobre 2008, n. 15, dopo le parole "finanziamenti ai comuni" sono aggiunte le parole: " e consorzi di comuni".

Norma finanziaria

in aumento

UPB S04.03.002

2011 euro 1.000.000

2012 euro 1.000.000

2013 euro 1.000.000

in diminuzione

UPB S08.01.002

FNOL - Parte corrente.

2011 euro 1.000.000

2012 euro 1.000.000

2013 euro 1.000.000

(21)

Emendamento aggiuntivo Zedda Alessandra.

Articolo 27

Nell'articolo 27 dopo il comma 24 è aggiunto:

24 bis. Il termine previsto dal comma 1 dell'articolo 40 della legge regionale 6 aprile 1989, n. 13 (Disciplina regionale delle assegnazioni e gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.), già prorogato dall'articolo 9 della legge regionale 10 giugno 1991, n. 17 (Programma regionale per la cessione del patrimonio abitativo degli enti pubblici ed il reimpiego delle entrate finanziarie), è ulteriormente prorogato dal 31 gennaio 2011. (1)

Emendamento aggiuntivo Cocco Pietro - Sanna Gian Valerio - Cuccureddu - Cuccu - Sabatini - Diana Giampaolo - Milia - Porcu - Barracciu - Steri - Agus - Espa - Solinas Antonio.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è inserito il seguente comma 24 bis:

24 bis. E' prorogato al 30 giugno 2012 il termine per la completa attuazione degli investimenti relativi a iniziative comunali in ambito turistico già ammessi a fruire delle agevolazioni di cui all' articolo 12 della legge regionale 24 gennaio 2002, n.1. (5)

Emendamento aggiuntivo Sanna Gian Valerio - Moriconi - Lotto - Manca - Cuccu - Cucca - Agus - Cocco Pietro - Diana Giampaolo - Capelli - Sabatini - Sanna Matteo - Mulas - Cossa - Vargiu - Dedoni - Peru.

Articolo 27

Dopo il coma 4 è aggiunto il seguente:

24 bis. In deroga alla normativa regionale e comunale, nei piani di lottizzazione e nei piani di zona già convenzionati è consentito in tutto o parte convertire le volumetrie destinate a servizi connessi alla residenza realizzate o da realizzare, di cui all'articolo 4 del decreto assessoriale n. 2266/U del 20 dicembre 1983, in volumetrie residenziali, a condizione che le unità abitative così realizzate siano cedute a soggetti in possesso dei requisiti previsti dalla legge regionale n. 32 del 30 dicembre 1985 o della legge regionale n. 3 del 5 marzo 2008 in materia di edilizia agevolata. (35)

Emendamento aggiuntivo Sanna Gian Valerio - Bruno.

Articolo 27

Dopo il comma 24 aggiunto il seguente:

24 bis. Al fine di agevolare il mercato edilizio regionale, l'Area è autorizzata a destinare cinquanta milioni di euro a valere sul programma di cui alla delibera della Giunta regionale n. 71/32 del 16 dicembre 2008 e successive integrazioni, per l'acquisto sul mercato, mediante bando pubblico, di unità abitative da destinare all'edilizia residenziale pubblica.

Le offerte di acquisto dovranno riguardare non meno di tre unità immobiliari contigue, di nuova realizzazione e aventi caratteristiche costruttive e standard abitativi ricompresi nei valori massimi dell'edilizia residenziale pubblica. L'offerta economica non potrà superare il massimale di costo totale previsto per gli interventi di ERP e potrà prevedere percentuali di ribasso riferite alla singola unità abitativa.

La graduatoria finale dovrà tenere conto prioritariamente del maggior ribasso rispetto alla singola unità immobiliare, del maggior numero di alloggi contigui offerti, sia a schiera sia a torre. Il perfezionamento degli acquisti dovrà dare priorità alle offerte corrispondenti alle localizzazioni con il maggiore disagio abitativo e tenere conto di un'adeguata distribuzione territoriale.

L'Area entro trenta giorni dall'approvazione della presente legge delibera il relativo bando e pubblica l'avviso pubblico. Entro i successivi sessanta giorni è pubblicata sul BURAS la graduatoria definitiva. (36)

Emendamento aggiuntivo Sanna Gian Valerio - Bruno.

Articolo 27

Dopo il comma 24 è inserito il seguente:

24 bis. La legge 8 agosto 2006, n. 12, è modificata come segue:

a) all'articolo 6, comma 4 le parole "organizzato in almeno due strutture, una a carattere tecnico e l'altra a carattere amministrativo" sono sostituite" organizzato due servizi, uno a carattere tecnico e l'altro amministrativo-contabile";

b) all'articolo 9 lett. a) le parole "il consiglio di amministrazione" sono sostituite da "il direttore generale";

La lett. b) è soppressa;

c) all'articolo 10 le parole "il consiglio di amministrazione sono sostituite da "il direttore generale":

d) l'articolo 11 è sostituito dal seguente:

"Art. 11 (Direttore generale, direttore tecnico e direttore amministrativo)
1. Il direttore generale è responsabile della gestione complessiva dell'azienda, ne ha la rappresentanza legale e nomina i responsabili dèlle strutture operative secondo i criteri e le modalità stabiliti dalla normativa regionale. La nomina, la conferma e la revoca del direttore generale sono disciplinati dalla legge regionale 13 novembre 1998 n. 31.
2. Il direttore generale è nominato con decreto del Presidente della Regione, su conforme deliberazione della Giunta regionale, adottata su proposta dell'Assessore regionale dei lavori pubblici, tra dirigenti in possesso dei seguenti requisiti:
a) diploma di laurea;
b) esperienza almeno quinquennale di direzione tecnica o amministrativa in enti, aziende, strutture pubbliche o private, in posizione dirigenziale con autonomia gestionale e diretta responsabilità delle risorse umane, tecniche o finanziarie, svolta nei dieci anni precedenti la pubblicazione dell'avviso.
3. Il direttore tecnico e il direttore amministrativo sono nominati dal direttore generale e partecipano,, unitamente al direttore generale, che ne ha la responsabilità, alla direzione dell'azienda. Assumono diretta responsabilità delle funzioni attribuite alla loro competenza e concorrono, con la formulazione di proposte e di pareri, alla formazione delle decisioni della direzione generale.
4 Il direttore tecnico è un dirigente dell'Azienda laureato in ingegneria o architettura con esperienza dirigenziale almeno quinquennale. Il direttore tecnico dirige i servizi tecnici fini organizzativi e fornisce parere obbligatorio al direttore generale sugli atti relativi alle materie di competenza. Il direttore amministrativo è un dirigente dell'Azienda laureato in discipline giuridiche o economiche con esperienza dirigenziale almeno quinquennale. Il direttore amministrativo dirige i servizi amministrativi dell'azienda e fornisce parere obbligatorio al direttore generale sugli atti relativi alle materie di competenza.
5. Il trattamento economico del direttore generale, del direttore tecnico e del direttore amministrativo è definito con riferimento ai trattamenti previsti dalla contrattazione collettiva regionale per le posizioni apicali della dirigenza.
6. La nomina a direttore generale determina per i lavoratori dipendenti il collocamento in aspettativa senza assegni e il diritto al mantenimento del posto. Il rapporto di lavoro del direttore generale è regolato da contratto di diritto privato, di durata non inferiore a tre e non superiore a cinque anni, rinnovabile, stipulato in osservanza delle norme del titolo terzo del libro quinto del codice civile.

1. gli articoli 12, 13, 18 sono soppressi;

L'articolo 19 è così sostituito:
"Art. 19 (Direttori del distretto)
1. Il direttore del distretto è nominato dal direttore generale; ad esso è attribuita, nel rispettivo ambito di competenza, la responsabilità di uno dei servizi interni al distretto.
2. Oltre alle funzioni connesse al servizio di cui è direttamente responsabile, il direttore del distretto svolge i seguenti compiti:
a) effettua l'analisi della domanda e la valutazione dell'adeguatezza dell'offerta al fine di individuare eventuali aree critiche sii cui sviluppare azioni di miglioramento;
b) definisce programmi e procedure che attraverso l'integrazione dei servizi ricerchino la massima efficienza ed efficacia nell'interesse dell'utenza;
c) favorisce e sviluppa le attività di informazione all'utenza e di accesso ai servizi; all'articolo 20, il comma 2 e il comma 3 secondo periodo sono soppressi. (37)

Emendamento aggiuntivo Meloni Francesco - Piras - Steri - Cuccureddu.

Articolo 27

Dopo il comma 24 è inserito il seguente comma 24 bis:

24 bis. L'articolo 21, comma 2, della legge regionale 28 luglio 2006, n. 10, é soppresso. (40)

Emendamento aggiuntivo Campus - Meloni Francesco - Steri - Cuccureddu.

Articolo 27

Dopo il comma 24 è inserito il seguente comma:

24 bis. Dopo il comma 7 dell'articolo 10 della legge regionale n. 10 del 2006 è inserito il seguente:
"7 bis. I compensi del direttore generale sono pari a quelli del dipendente dell'azienda con la retribuzione più alta al momento dell'insediamento con un incremento pari al 20 per cento. I direttori sanitario e amministrativo hanno diritto a compensi pari a quelli del direttore generale ridotti del 10 per cento.". (42)

Emendamento aggiuntivo Cuccureddu - Cocco Pietro - Mulas - Steri.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente comma:

24 bis. Alla legge regionale 18 marzo 2011 n. 10, articolo 2, comma 6, è aggiunto dopo il 12 il n. 13. (49)

Emendamento aggiuntivo Barracciu - Bruno - Cucca - Diana Giampaolo - Sabatini - Porcu.

Articolo 27

Dopo il comma 24 è aggiunto il seguente:

24 bis. Nel comma 38 dell'articolo 2 della legge regionale n. 3 del 2009 dopo le parole: "Oristano" sono inserite le seguenti ", Silanus, Dualchi, Lei". (50)

Emendamento aggiuntivo Manca - Sabatini - Cuccu - Cucca - Meloni Valerio.

Articolo 27

Dopo il comma 24 è inserito il seguente:

24 bis. Nel comma 1 dell'articolo 6 della legge regionale 25 luglio 2008, n. 10 le parole: "alla data del 20 dicembre 2007" sono sostituite dalle seguenti: "alla data di entrata in vigore della presente legge". (56)

Emendamento aggiuntivo Giunta regionale.

Articolo 27

Dopo il comma 27 dell'articolo 27 sono aggiunti i seguenti:

24 bis. In attuazione delle finalità di cui all'articolo 6, commi 19 e 20, dei decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito nella legge 30 luglio 2010, n. 122, la Regione e gli enti regionali non possono, salvo quanto previsto dall'articolo 2447 del Codice civile, effettuare aumenti di capitale, trasferimenti straordinari, aperture di credito, né rilasciare garanzie a favore delle società partecipate, non quotate, che abbiano registrato, per tre esercizi consecutivi, perdite di esercizio ovvero che abbiano utilizzato riserve disponibili per il ripianamento di perdite anche infrannuali. Sono in ogni caso consentiti i trasferimenti alle società di cui al primo periodo a fronte di convenzioni, contratti di servizio o di programma relativi allo svolgimento di servizi di pubblico interesse ovvero alla realizzazione di investimenti.

24 ter. Le acquisizioni di partecipazioni in società non ancora partecipate dalla Regione e dagli enti regionali sono soggette a preventiva autorizzazione normativa nonché alle prescrizioni di cui al comma precedente con i criteri nello stesso previsti. A medesima autorizzazione normativa preventiva sono, altresì, soggette le costituzioni di nuove società. (60)

Emendamento aggiuntivo Bruno - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio.

Articolo 27

Dopo il comma 24 è inserito il seguente:

24 bis. Per la realizzazioni dei progetti pilota finalizzati al riuso turistico delle Borgate di Fertilia e di San Giovanni di Sinis, all'UPB S04.10.001 sono ripristinati euro 4.000.000 per far fronte all'attuazione dei relativi programmi di intervento.

in aumento

UPB S04.10.001

2011 euro 4.000.000

in diminuzione

UPB S01.06.001

2011 euro 4.000.000

(78)

Emendamento aggiuntivo Randazzo - Diana Mario - Sanna Paolo Terzo - Peru - Murgioni.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è inserito il seguente:

24 bis. E' autorizzata una spesa complessiva di euro 1.500.000, in ragione di euro 250.000 per fanno 2011 e euro 625.000 per gli anni 2012 e 2013, finalizzata alla realizzazione di studi, ricerche e cartografie nelle materie concernenti le attività estrattive e le fonti energetiche rinnovabili.

Copertura finanziaria

in diminuzione

UPB S08.01.003

Fondo nuovi oneri legislativi in conto capitale

2011 euro 250.000

2012 euro 625.000

2013 euro 625.000

In aumento

UPB (di nuova istituzione)

2011 euro 250.000

2012 euro 625.000

2013 euro 625.000

(94)

Emendamento aggiuntivo Giunta regionale.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è inserito il seguente:

24 bis. Dopo il comma 6 dell'articolo 4 della legge regionale 25 luglio 2008, n.10, è inserito il seguente:
"6 bis. Gli organi del consorzio devono essere tutti ricostituiti dopo ogni consultazione per il rinnovo anche solo di uno dei consigli comunali dei comuni facenti parte del consorzio, o del consiglio provinciale della provincia nel cui territorio si trova il consorzio.". (139)

Emendamento all'emendamento numero 139 aggiuntivo Diana Mario - Bardanzellu.

Articolo 27

Dopo il comma 24 ter è aggiunto il seguente

24 ter bis. Nella legge regionale n. 10 del 2008, dopo il comma 8 dell'articolo 5 è aggiunto il seguente comma:
"8 bis. Fino alla data di esecutività di tutte le deliberazioni di adozione degli statuti da parte degli enti locali costituenti il Consorzio industriale provinciale, e comunque non oltre il 30 giugno 2012, ai piani regolatori delle aree e dei nuclei industriali e alle varianti si applicano le disposizioni vigenti alla data del 25 luglio 2008.". (294)

Emendamento aggiuntivo Diana Mario - Sanna Giacomo - Steri.

Articolo 27

Dopo il comma 24 è aggiunto il seguente:

24 bis. Dopo il comma 1 della legge regionale 14 giugno 2000, n. 6, è inserito il seguente:
"1 bis. Il Presidente della Regione e gli assessori, per l'esercizio delle competenze loro attribuite, possono inoltre avvalersi di personale con alta specializzazione, in posizione di comando, in deroga a quanto previsto dall'articolo 40 della legge regionale n. 31 del 1998, proveniente anche da altre amministrazioni pubbliche e dello stato, per un massimo di 2 unità per il Presidente della Regione e 1 unità per ciascuno degli assessori. Al personale in oggetto possono essere conferite le funzioni di coordinamento dello staff, di ricerca, studio e consulenza svolte alla diretta dipendenza del Presidente della Giunta o dell'Assessore. Compete al personale individuato nel presente articolo un emolumento pari all'80 per cento dell'indennità corrisposta al capo di gabinetto." (148)

Emendamento aggiuntivo Sanna Gian Valerio - Bruno.

Articolo 27

Dopo il comma 24 è aggiunto il seguente:

24 bis. Le varianti al PAI presentate dai comuni per l'approvazione dell'Amministrazione regionale sono esaminate da quest'ultima entro trenta giorni dalla richiesta del comune conseguente a conforme domanda di rilascio di concessione edilizia di proprietari di aree edificabili poste all'interno di piani di lottizzazione approvati s convenzionati alla data di entrata in vigore della presente legge. I comuni che hanno già inoltrato proposta di variante al PAI sono tenuti entro trenta giorni dalla richiesta degli aventi titolo, a produrre conforme richiesta agli uffici competenti dell'Amministrazione regionale che a tal fine prescinde dall'ordine preordinato per l'esame istruttorio. (158)

Emendamento aggiuntivo Solinas Antonio - Lotto - Cocco Pietro - Espa - Agus - Bruno - Barracciu - Porcu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. La lettera b), comma 24, dell'articolo 4 della legge regionale n. 3 del 5 marzo 2008 è così modificata: " a valere sulle disponibilità recate dal capitolo SC05.0856 (UPB S05.04.001), una quota annua non inferiore ad euro 100.000 è destinata alle associazioni sportive isolane per la diffusione della pratica sportiva non agonistica dei disabili intellettivi attraverso le associazioni riconosciute dal CONI. (175)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Cossa.

Articolo 27

Nell'emendamento n. 175 sono apportate le seguenti modifiche:

dopo il comma 24 bis dell'articolo 27 e dopo la parola "CONI" è aggiunto il seguente periodo:

La Regione autonoma della Sardegna favorisce la promozione e la pratica di ogni attività sportiva anche rivolta a persone con disabilità e a tal fine eroga un contributo alle società e alle associazioni sportive legalmente costituite affiliate alle federazioni e/o agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, aventi sede nella Regione autonoma della Sardegna, costituite da oltre venti anni, che hanno in gestione e o il possesso di infrastrutture sportive di interesse regionale, svolgono o hanno svolto campionati nazionali, hanno una squadra giovanile e atleti che svolgono campionati nazionali. Il contributo economico viene erogato per le spese di gestione effettivamente sostenute e/o da sostenere documentate e che riguardano costi per l'acquisto e la produzione di energia, approvvigionamento idrico e depurazione acque reflue, per smaltimento rifiuti, costi bancari e oneri finanziari, esclusi quelli relativi al finanziamento agevolato. I benefici di cui al presente comma sono erogati secondo il seguente parametro: contributo economico in conto capitale del 60 per cento delle spese sostenute e documentate. Per l'attuazione del presente comma è destinata una quota annua non inferiore a 100.000 euro a valere sulle disponibilità recate dal capitolo SC05.0856 (UPB S05.04.001). (297)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Dedoni - Meloni Francesco - Vargiu - Cossa - Fois - Mula.

Articolo 27

Nell'emendamento n. 175 è aggiunto in fine il seguente periodo:

"A valere sulle disponibilità recate dall'UPB S05.04.001 - capitolo SC05.0856 la somma di euro 1.000.000 è destinata a sostegno delle attività sportive agonistiche per i diversamente abili svolte dalle associazioni sportive affiliate al CIP e/o alle federazioni sportive dallo stesso riconosciute.". (327)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 120.000 a favore del Comune di Cagliari per l'organizzazione del Grand Prix 2010 ginnastica a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura Finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 120.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (345)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 105.000 a favore del Comune di Cagliari per l'organizzazione del Turisport 2010 varie discipline a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura Finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 105.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (346)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 3 0.000 a favore del Comune di Cagliari per l'organizzazione del 15° Trofeo Christmas Games Pallacanestro a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 30.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (347)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 137.000 a favore del Comune di Porto

Torres per l'organizzazione del Torneo giovanile Sardegna 2010 pallacanestro a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato Paralimpico Italiano o a Federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 137.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (348)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 22.500 a favore del Comune di Cagliari per l'organizzazione del Torneo internazionale città di Cagliari Women's Tour tennis a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 22.500

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (349)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 10.500 a favore del Comune di Cagliari per la Coppa KUS Città di Cagliari pallacanestro a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 10.500

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (350)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 60.000 a favore del Comune di Cagliari per l'organizzazione del Campionato del mondo giovani - pesi medio massimi pugilato a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 60.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (351)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell' articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 45.000 a favore del Comune di Porto Torres per l'organizzazione del Campionato internazionale professionisti pesi medi pugilato a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato Paralimpico Italiano o a Federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPBS05.04.001

2011 euro 45.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (352)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 15.000 a favore del Comune di Cagliari per l'organizzazione del XXII Memorial A. Magrini Pesca Sportiva a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato Paralimpico Italiano o a Federazioni da esso

riconosciute.

Copertura Finanziaria

IN AUMENTO

UPB S05.04.001

2011 euro 15.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (353)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 34.000 a favore del Comune di Oristano per l'organizzazione del 2° Torneo nazionale di pallavolo femminile pallavolo a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 34.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (354)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 15.000 a favore del Comune di Sardara per il 3° Memorial ai caduti di Nassiriya Karate a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato Paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura Finanziaria

IN AUMENTO

UPBS05.04.001

2011 euro 15.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (355)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 12.000 a favore del Comune di Cagliari per il Campionato nazionale per società master su pista atletica leggera a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 12.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (356)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 15.000 a favore del Comune di Sassari per Arzachena... Summer 2010 calcio a 5 a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato Paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPBS05.04.001

2011 euro 15.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (357)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 12.150 a favore del Comune di Cagliari per l'organizzazione Beach tennis sardinia cup 2010 beach tennis a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 12.150

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (358)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 3.200 a favore del Comune di Nuoro per l'organizzazione dei XXXVIII Campionati italiani over 2010 Badminton a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di. atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 3.200

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (359)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 30.000 a favore del Comune di Oristano per l'organizzazione Manifestazione nazionale per atleti disabili atletica leggera.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 30.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (360)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 3 8.700 a favore del Comune di Iglesias

per l'organizzazione dell'evento Giro delle miniere ciclismo a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 38.700

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (361)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 15.000 a favore del Comune di Sassari per l'organizzazione dell'evento Europa Cup - Copa del Sol tennis a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 15.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (362)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 40.000 a favore del Comune di Cagliari per l'organizzazione dell'evento Sincro Cup Sardegna nuoto sincronizzato a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 40.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all' articolo 22 della presente legge. (363)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 75.000 a favore del Comune di Selargius per l'organizzazione dell'evento Campionati italiani juniores - under 19 pugilato a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 75.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (364)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 60.000 a favore del Comune di Selargius per l'organizzazione dell'evento Finali Nazionali Under 15 Femminili Pallacanestro 40.000 a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 60.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all' articolo 22 della presente legge. (365)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 90.000/00 a favore del Comune di Nuoro per l'organizzazione dell'evento 24° Memorial Paolo Delogu atletica leggera a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 90.000/00

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (366)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 9.000 a favore del Comune di Villacidro per l'organizzazione dell'evento Triathlon Internazionale Città di Villacidro a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 9.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all' articolo 22 della presente legge. (367)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 60.000 a favore del Comune di Cagliari per l'organizzazione dell'evento Memorial Riccardo Santoru calcio a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 60.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all' articolo 22 della presente legge. (368)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell' articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 75.000 a favore del Comune di Sassari per l'organizzazione dell'evento XV Torneo Internazionale Città di Sassari lotta a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 75.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (369)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 91.500 a favore del Comune di Arzachena per l'organizzazione dell'evento 29° Rally Costa Smeralda Sardegna 2010 automobilismo a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPBS05.04.001

2011 euro 91.500

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (370)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 42.000 a favore del Comune di Cagliari per l'organizzazione dell'evento Beach Tennis Cup Internazionali di Cagliari a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico Italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 42.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (371)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 40.000 a favore del Comune di Sorso per l'organizzazione dell'evento Coppa Italia A1 Femminile 2010 - Final Eight pallamano a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico Italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04001

2011 euro 40.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (372)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 60.000 a favore del Comune di Cagliari per l'organizzazione dell'evento Campionato Europeo ORC - International vela a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico Italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 60.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (373)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 41.000 a favore del Comune di Sassari per l'organizzazione dell'evento 54° Alghero-Scala Piccada automobilismo a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico Italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 41.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all' articolo 22 della presente legge. (374)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 60.000 a favore del Comune di Porto Torres per l'organizzazione dell'evento 2° King Of The Castle ciclismo 47.085,50 a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico Italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 60.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (375)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 58.000 a favore del Comune di Cagliari per l'organizzazione dell'evento Campionato Italiano di Beach Volley a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico Italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 58.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (376)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 90.000 a favore del Comune di Cagliari per l'organizzazione dell'evento Meeting Internazionale Terra Sarda atletica leggera a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico Italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 90.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (377)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 150.000/00 a favore del Comune di Cagliari per l'organizzazione dell'evento Qualificazione al Campionato Europeo Femminile Pallacanestro a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPBS05.04.001

2011 euro 150.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all' articolo 22 della presente legge. (378)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 128.000 a favore del Comune di Cagliari per l'organizzazione dell'evento Grand Prix Sardinia Offshore Campionato Italiano Classe 3000 motonautica a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico Italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 128.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (379)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 90.000 a favore del Comune di Sassari per l'organizzazione dell'evento Campionato Europeo 3D Tiro con l'arco a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 90.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge.

(380)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 32.000 a favore del Comune di Alghero per l'organizzazione dell'evento 2010 Tennis Europe Challenge By Head tennis a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 32.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (381)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 93.000 a favore del Comune di Nuoro per l'organizzazione dell'evento Xterra Italy 2010 triathlon a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 93.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (382)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 66.000 a favore del Comune di Alà dei Sardi per l'organizzazione dell'evento 34° Trofeo Alasport atletica leggera a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 66.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (383)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 110.000 a favore del Comune di Arzachena per l'organizzazione dell'evento 28° Giro di Sardegna ciclismo a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 110.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all' articolo 22 della presente legge. (384)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 90.000 a favore del Comune di Porto Torres per l'organizzazione dell'evento Italia Boxing Tour 2010 pugilato a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPBS05.04.001

2011 euro 90.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (385)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 45.000 a favore del Comune di Cagliari per l'organizzazione dell'evento Campionato Europeo Melges vela a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico Italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 45.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (386)

Emendamento all'emendamento numero 175 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. E' autorizzata nell'anno 2011 la spesa di euro 150.000 a favore del Comune di Capoterra per l'organizzazione dell'evento Sei Nazioni - Italia - Scozia under 20 rugby a condizione che all'interno dello stesso evento sia prevista la partecipazione di atleti con disabilità tesserati a società e associazioni sportive affiliate al Comitato paralimpico Italiano o a federazioni da esso riconosciute.

Copertura finanziaria

in aumento

UPB S05.04.001

2011 euro 150.000

integrato eventualmente dalle risorse tagliate alle partecipate di cui all'articolo 22 della presente legge. (387)

Emendamento aggiuntivo Solinas Antonio - Sanna Gian Valerio - Cocco Pietro - Agus - Lotto - Bruno - Barracciu - Porcu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 dell'articolo 27 è aggiunto il seguente:

24 bis. In ottemperanza dell'articolo 2 della legge regionale 22 agosto 2007, n. 9 è istituita la Scuola regionale di polizia locale della Sardegna. La sede della Scuola regionale di polizia locale è individuata nei locali dell'ex Seminario arcivescovile di Cuglieri. Alla relativa spesa, valutata in euro 100.000 per gli anni 2011-2012-2013 si fa fronte a valere sulla disponibilità dell'UPB S02.02.001. (177)

Emendamento aggiuntivo Giunta regionale.

Articolo 27

Dopo il comma 24 è inserito il seguente:

24 bis. Ai fini dell'integrazione con la programmazione scolastica e universitaria regionale le competenze in materia di lingua e cultura sarda sono attribuite alla direzione generale della Pubblica istruzione del medesimo Assessorato. (184)

Emendamento all'emendamento numero 184 sostitutivo totale Giunta regionale.

Articolo 27

Il testo dell'emendamento n. 184 è sostituito dal seguente:

"Ai fini dell'integrazione con la programmazione scolastica e universitaria regionale le competenze in materia di lingua e cultura sarda, allocate in capo alla Direzione generale beni culturali, informazione, spettacolo e sport dell'Assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, come da decreto del Presidente della Giunta regionale 23 giugno 2008, n. 11, sono trasferite alla Direzione generale della pubblica istruzione del medesimo Assessorato.". (302)

Emendamento aggiuntivo Giunta regionale.

Articolo 27

Dopo il comma 24 è inserito il seguente:

24 bis. Nell'articolo 6 della legge regionale 22 agosto 2007, n. 9 (Norme in materia di polizia locale e politiche regionali per la sicurezza), dopo il comma 7 è aggiunto il seguente:
"7 bis. Ai componenti il Comitato tecnico regionale spettano i rimborsi spesa previsti dalla legge regionale 22 giugno 1987, n. 27, e successive modifiche ed integrazioni. Il relativo onere valutato in euro 5.000 annui fa carico agli stanziamenti iscritti in conto dell'UPB S01.03.003.". (185)

Emendamento all'emendamento numero 185 aggiuntivo Salis - Cocco Daniele Secondo - Mariani.

Articolo 27

Dopo il comma 24 bis è inserito il seguente:

24 ter. I rimborsi spesa previsti dalla legge regionale n. 27 del 1987 e successive modifiche e integrazioni sono attribuiti ai componenti di commissioni, comitati e analoghi consessi istituiti dalla Regione enti e agenzie regionale, per ogni giornata di seduta effettuata e indipendentemente dal numero di sedute tenute nella stessa giornata. (339)

Emendamento aggiuntivo Pittalis - Sanna Paolo Terzo - Ladu - Diana Mario.

Articolo 27

Nell'articolo 27 dopo il comma 24 è aggiunto il seguente:

24 bis. Costituiscono oggetto di classificazione del regime demaniale civico i terreni soggetti ad uso civico siti in località Oddoene del Comune di Dorgali, che abbiano perso la destinazione funzionale originaria di terreni boschivi o pascolativi. (196)

Emendamento aggiuntivo Steri.

Articolo 27

Dopo il comma 24 è inserito il seguente:

24 bis. All'articolo 2, comma 40, della legge regionale n. 3 del 2009 sono apportate le seguenti modifiche:

a) le parole "entro tre mesi" sono sostituite dalle parole "entro il termine perentorio del 15 luglio 2011";

b) in fine sono aggiunti i seguenti periodi: "La relativa deliberazione del direttore generale non è sottoposta al controllo di cui alla legge regionale n. 14 del 1995. Il procedimento selettivo deve concludersi entro 180 giorni dall'adozione della deliberazione di cui in precedenza.". (203)

Emendamento all'emendamento numero 203 aggiuntivo Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini.

Articolo 27

Dopo il comma 24 bis è inserito il seguente:

25 bis . "Nell'articolo 2, comma 2, della legge regionale 10 agosto 2010, n.14, come integrato dall'articolo 1, comma 9, della legge regionale 19 gennaio 2011, n. 1, dopo le parole: "entro il termine perentorio di quarantacinque giorni", sono inserite le seguenti: "Per gli interventi di bonifica da amianto su immobili o infrastrutture pubbliche di cui all'articolo 7 della legge regionale n. 22 del 2005, stanti le evidenti implicazioni di salute pubblica, il termine , in capo alle amministrazioni provinciali per l'assunzione di obbligazioni giuridicamente vincolanti, con l'individuazione del soggetto beneficiario, si intende prorogato al 30 luglio 2011". (344)

Emendamento aggiuntivo Steri.

Articolo 27

Dopo il comma 24 sono inseriti i seguenti 24 bis e 24 ter:

24 bis. Al fine di accelerare lo sviluppo dei Confidi di cui all'articolo 13 del decreto legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito con modificazioni dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, anche mediante fusioni e al fine di promuoverne la trasformazione in intermediari finanziari vigilati che possano essere nell'elenco di cui all'ari. 106 del decreto legislativo n. 385 del 1993 o al fine di promuoverne il consolidamento nel caso di Confidi già iscritti, la Regione Sardegna con deliberazione della Giunta regionale, previa richiesta, può autorizzare i Confidi medesimi che operano nell'intero territorio regionale ad imputare a riserve patrimoniali le risorse allocate presso i fondi rischi o altre riserve derivanti da contributi erogati dalla Regione medesima successivamente alla data del 30 giugno 2007.

24 ter. Le risorse trasferite a riserve patrimoniali sono soggette in particolare ai limiti e ai vincoli stabiliti ai sensi dell'articolo 13, commi 18 e 33, del decreto legge n. 269 del 2003, convertito con modificazioni dalla legge n. 326 del 2003. (204)

Emendamento all'emendamento numero 204 aggiuntivo Giunta regionale.

Articolo 27

Dopo il comma 24 è inserito il seguente:

24 bis. I consorzi fidi operanti nel settore della cooperazione partecipano alla ripartizione delle risorse di cui all'articolo 7, commi 47 e 48, della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3 e successive modifiche ed integrazioni. (319)

Emendamento all'emendamento numero 204 aggiuntivo Giunta regionale.

Articolo 27

All'inizio del testo dell'emendamento n. 204 sono introdotte le seguenti parole: "24 bis. Nel rispetto delle disposizioni comunitarie e statali in materia, …" (329)

Emendamento aggiuntivo Greco - Pittalis - Locci - Zedda Alessandra.

Articolo 27

Nell'articolo 27 dopo il comma 24, soni inseriti i seguenti tre commi:

24. Nell'articolo 13, comma 1, lettera e), primo periodo, della legge regionale 23 ottobre 2009, n. 4, dopo la parola "ristrutturazione", le parole "e rinnovamento" sono sostituite dalle seguenti "urbanistica, come definiti dall'articolo 3, comma l, lettera f) del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380".

24 bis."nell'articolo 13, primo comma, lettera e), della legge regionale 23 ottobre 2009, n. 4, dopo l'espressione "non possono comunque superare il 25 per cento dei volumi legittimamente esistenti" è aggiunto: "e possono consistere anche in nuovi corpi di fabbrica", e dopo l'espressione "a condizione che realizzino concreti obiettivi di qualità paesaggistico-architettonica e di efficienza tecnico-funzionali e si sviluppino non verso il mare" è aggiunto il seguente periodo: "Per le strutture turistico-ricettive composte da più corpi di fabbrica, l'allontanamento dalla linea di battigia va garantito con riferimento al punto più vicino al mare fra i corpi di fabbrica preesistenti."

4 ter. Il secondo comma dell'articolo 13 della legge regionale 23 ottobre 2009, n. 4. deve essere interpretato nel senso che le prescrizioni di cui al primo comma dello stesso articolo sono provvisoriamente applicabili sin dalla data di entrata in vigore della legge regionale 23 ottobre 2009, n. 4, e gli interventi in esso previsti sono attuabili, salva la verifica di coerenza richiesta per quelli di cui al comma 1, lettera e), secondo capoverso, lettera d), primo capoverso e lettera e), anche prima dell'adeguamento dei PUC a PPR e del recepimento delle stesse prescrizioni in quest'ultimo. (257)

Emendamento aggiuntivo Uras - Ben Amara - Sechi.

Articolo 27

All'articolo 27 dopo il comma 24 è aggiunto il seguente:

il comma 4 dell'articolo 17 della legge regionale 28 luglio 2008, n. 11 (istituzione del Comitato regionale per le comunicazioni (CORECOM) della Regione autonoma della Sardegna è abrogato. (262)

Emendamento aggiuntivo Giunta regionale.

Articolo 27

Dopo il comma 24 sono inseriti i seguenti:

24 bis. L'autorizzazione di spesa disposta dalla legge regionale 13 aprile 2010, n. 10 (Misure per lo sviluppo del trasporto aereo), all'articolo 3, è destinata ad un'anticipazione finanziaria, a titolo di finanziamento soci oneroso, delle spese sostenute per l'anno 2010, complessivamente pari a euro 19.260.000, e di quelle da sostenere per il programma dell'anno 2011, secondo le modalità stabilite dal citato articolo 3 e dalle relative direttive di attuazione (DGR n°29/36 del 29 luglio 2010). A tal fine è disposta la costituzione di un fondo presso la SFIRS Spa.

24 ter. Per le finalità di cui al precedente comma è riconosciuta la sussistenza del componente positivo di reddito connesso alle spese sostenute per l'anno 2010, per l'attuazione dei programmi di attività già predisposti e avviati per il 2010 e per il 2011 da parte delle Società di gestione aeroportuale, finalizzate al potenziamento e allo sviluppo del trasporto aereo quale Servizio di interesse economico generale (SIEG). (265)

Emendamento aggiuntivo Giunta regionale.

Articolo 27

Dopo il comma 24 è inserito il seguente:

24 bis. Nella legge regionale 23 dicembre 2005, n. 23, sono introdotte le seguenti modifiche:

a) dopo il comma 3 dell'articolo 47 è aggiunto il seguente comma:
"4. E' abrogato l'articolo 11 della legge regionale 26 febbraio 1999, n. 8 (Provvedimenti urgenti e inderogabili)";

b) dopo l'articolo 25 è introdotto il seguente:
"Art 25 bis )Finanziamenti straordinari)
1. Per esigenze di particolari urgenza e inderogabilità riferite all'affidamento di minori e di anziani disposti dall'autorità giudiziaria o di minori stranieri non accompagnati, l'Assessorato dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale è autorizzato ad erogare finanziamenti straordinari ai comuni.
2. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo si farà fronte a valere sulle disponibilità del capitolo SC06.0610 - UPB S05.03.005.". (270)

Emendamento aggiuntivo Giunta regionale.

Articolo 27

Dopo il comma 24 è inserito il seguente:

24 bis. Nel rispetto delle disposizioni di cui al comma 2 dell'articolo 2 della legge regionale 3 agosto 2010, n. 14, e successive modificazioni ed integrazioni, il termine di ventiquattro mesi previsto dal comma 23 dell'articolo 1 della legge regionale 14 maggio 2009, n. 1, entro i quali avviare gli interventi di recupero dei centri storici di cui alla legge regionale 13 ottobre 1998, n. 29, è prorogato di ulteriori ventiquattro mesi. (271)

Emendamento all'emendamento numero 271 aggiuntivo Mula.

Articolo 27

All'emendamento n. 271 è aggiunto il seguente:

Dopo il comma 24 è aggiunto il seguente:

24 bis. I comuni che hanno dichiarato lo stato di calamità naturale a seguito degli eventi alluvionali del 10-12 ottobre 2010 sono autorizzati, in deroga alle disposizioni di cui alla legge regionale 21 novembre 1985, n. 28, e successive modifiche ed integrazioni a presentare gli atti completi di rendicontazione relativi ai lavori di somma urgenza realizzati, entro il termine perentorio del 31 luglio 2011. (307)

Emendamento aggiuntivo Uras - Sechi.

Articolo 27

Dopo il comma 24 è inserito il seguente:

L'articolo 2 della legge regionale 15 giugno 1978, n. 37 è così modificato:

Dopo le parole "…. dei Centri per i servizi culturali operanti in Sardegna" viene eliminata la frase successiva, da "Unione Nazionale" e fino a "enti gestori' e, successivamente, dopo le parole "…. Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, Informazione, spettacolo e sport," viene aggiunta la frase "e all'azione di successivo coordinamento regionale dell'Ufficio beni librari,". (279)

Emendamento aggiuntivo Sanna Giacomo - Steri - Diana Mario.

Articolo 27

Dopo l'articolo 27 è aggiunto il seguente:

Art. 27 bis

1. Nell'articolo 20 della legge regionale 22 dicembre 1989, n. 45, sono apportate le seguenti modifiche ed integrazioni:

a) nel comma 4, dopo le parole "piano urbanistico comunale" sono aggiunte le seguenti entro un termine comunque non superiore a sei mesi dalla data di adozione di cui comma 1;

b) dopo il comma 4 è aggiunto il seguente:
"4 bis. Decorso il termine di cui al precedente comma 4, si applicano le norme di cui all'articolo 26 della legge regionale 13 dicembre 1994, n. 38, intendendosi la competenza dei Comitati direttamente in capo all'Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica;

c) il comma 7 è sostituito dal seguente:
"7. Dalla data di adozione del piano di cui al primo comma si applicano le norme di salvaguardia di cui all'articolo 12 del DPR 6 giugno2001, n. 380, per un termine perentorio comunque non superiore a 30 mesi. Detto termine si applica anche ai piani ed agli atti presupposti già adottati anche se non pubblicati sul BURAS.". (45)

Emendamento aggiuntivo Uras - Sechi.

Articolo 27

Dopo l'articolo 27 è aggiunto il seguente articolo 27 bis

Art. 27 bis

1. L'articolo 31, comma 1, della legge regionale 22 aprile 2002, n. 7, è abrogato. A partire dalla data di entrata in vigore della presente legge tornano in vigore le disposizioni di cui alla legge regionale 23 ottobre 1978, n. 62, limitatamente al controllo preventivo degli atti dei comuni, delle province, delle associazioni di comuni comunque denominate.

2. Al fine di ridurre l'eventuale contenzioso e perseguire una effettiva accelerazione della spesa, la Regione è autorizzata a stipulare con la sezione regionale della Corte dei conti uno o più protocolli di accordo, ai sensi dell'articolo 15 della legge 7.08.1990, n. 241, volti a disciplinare apposite forme e modalità di controllo preventivo di legittimità degli atti amministrativi della Regione.

3. Gli oneri derivanti dalla applicazione del presente articolo sono valutati in euro 50.000 a valere su FNOL 2011 - parte corrente.". (153)

Emendamento aggiuntivo Uras - Sechi - Salis.

Articolo 27

Dopo l'articolo 27 è aggiunto il seguente articolo:

Art. 27 bis

1. La Regione provvede al finanziamento di interventi urgenti a favore delle amministrazioni locali, delle popolazioni e delle aziende del territorio interessato da danno ambientale conseguente alle attività ed esercitazioni militari svolte nelle aree del poligono interforze di Quirra o in altre aree prossime al citato poligono o comunque che abbiano subito danno da inquinamento direttamente o indirettamente connesso alle predette attività ed esercitazioni.

2. Lo stanziamento pari a 5 milioni anno per gli anni 2011, 2012, 2013 è imputato su una UPB S - NI di nuova istituzione ed è impiegato sulla base di un programma di interventi predisposto e coordinato dalla Provincia di Cagliari d'intesa con la Provincia Ogliastra e con le amministrazioni comunali interessate e l'ASL competente per territorio, sentite le organizzazioni sindacali e imprenditoriali territoriali.

3. La Provincia approva il predetto programma entro sessanta giorni dalla promulgazione della presente legge e lo trasmette all'Assessorato regionale della difesa dell'ambiente che provvede al trasferimento immediato dell'importo stanziato. In tale programma sono definiti: 1) ogni necessario approfondimento di indagine ambientale ed epidemiologica ai fini della adozione delle necessarie misure sanitarie e di bonifica ambientale; 2) l'attivazione degli interventi di bonifica ambientale più urgenti, impiegando ove possibile imprese e manodopera locale; 3) l'avvio di una procedura di risarcimento dei danni verso le popolazioni e le aziende colpite.

4. Possono essere effettuate eventuali anticipazioni, anche sui fondi assegnati dalla Regione, fatto salvo l'obbligo per questa di rivalersi sullo Stato, attraverso ogni necessario strumento politico-istituzionale e legale.

Copertura finanziaria

UPB S (NI)

in aumento

2011 euro 5 milioni

2012 euro 5 milioni

2011 euro 5 milioni

in diminuzione - FNOL 2011 - 2012 - 2013 in diminuzione 5 milioni euro anno (186)

Emendamento aggiuntivo Uras - Sechi - Salis.

Articolo 27

Dopo l'articolo 27 aggiunto il seguente articolo 27 bis:

Art. 27 bis

1. Ai fini della tempestiva attuazione della spesa prevista in materia di tutela dei suoli e in funzione di .prevenzione dei danni al sistema regionale delle infrastrutture e ad impianti ed attività produttive alle abitazioni in deroga alle disposizioni di cui alla legge regionale n. 11 del 2006.

2. E' istituita una Commissione consiliare speciale, ai sensi dell'articolo 53 del Regolamento interno del Consiglio, composta da undici consiglieri e nominata dal Presidente del Consiglio regionale, con la finalità di indagare sullo stato geologico e ambientale del territorio regionale.

3. La Commissione, nello specifico, ha il compito di indagare sulle cause delle ricorrenti tragiche conseguenze relative al verificarsi di eventi calamitosi alluvionali e di dissesto idrogeologico del territorio regionale, che in particolare abbiano interessato insediamenti abitativi, anche legittimamente realizzati, impianti ed aziende produttive. Tale indagine, che riguarda tutte le funzioni di responsabilità regionale, è estesa agli atti delle amministrazioni delle zone interessate, con riferimento anche ai provvedimenti di pianificazione urbanistica e territoriale, di gestione dei fenomeni di abusivismo edilizio, di intervento pubblico o privato obbligatorio in funzione della tutela del territorio o del recupero degli ambiti naturali compromessi.

4. Può essere oggetto dell'attività della Commissione ogni altro argomento che risulti utile per il conseguimento delle finalità di cui al presente articolo e per il potenziamento degli interventi di prevenzione dei danni originati dai predetti eventi calamitosi.

5. La Commissione ha il compito di raccogliere tutti gli elementi conoscitivi utili e di elaborare studi nelle materie di cui al presente articolo, promuovendo, nello svolgimento della propria attività, la più ampia consultazione dei poteri locali, delle categorie e formazioni sociali e degli organismi culturali e di ricerca. (187)

Emendamento aggiuntivo Uras - Sechi.

Articolo 27

Dopo l'articolo 27 aggiunto il seguente articolo 27 bis:

Art. 27 bis

1. I finanziamenti e i contributi per le infrastrutture civili e i contributi di risarcimento danni alle popolazioni, sono da effettuarsi entro il termine massimo di novanta giorni dalla data di dichiarazione dello stato di calamità o crisi da danno ambientale, secondo le modalità seguenti:

a) tramite anticipazione almeno nella misura minima del 60 per cento del dichiarato con specifica autocertificazione dagli aventi titolo, previa verifica di massima sulla congruità della richiesta a cura delle strutture competenti nelle procedure di risarcimento;

b) con successivo eventuale saldo sulla base delle attestazioni prodotte della spesa effettivamente sostenuta. (188)

Emendamento aggiuntivo Uras - Sechi.

Articolo 27

Dopo l'articolo 27 aggiunto il seguente articolo 27 bis:

Art. 27 bis

1. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 3 comma 7 della legge regionale 7 agosto 2009, n. 3, i contratti a termine, atipici o flessibili, a far data dal 1 ottobre 2011 sono convertiti in contratti a tempo determinato e i lavoratori sono inquadrati nel livello retributivo riconosciuto dal contratto collettivo regionale in base al titolo di studio. (189)

Emendamento aggiuntivo Uras - Sechi.

Articolo 27

Dopo l'articolo 27 aggiunto il seguente articolo 27 bis:

Art. 27 bis

1. La Regione, ai fini di un organica trattazione del fenomeno del precariato, definisce, tramite l'Assessorato regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, d'intesa con gli enti locali, le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali, un piano pluriennale di durata massima quinquennale, di stabilizzazione dei lavoratori precari, con forme contrattuali flessibili o atipiche, del sistema privato.

2. Il piano è approvato dal Consiglio regionale entro novanta giorni dalla promulgazione della presente legge, nell'ambito di quello previsto dall'articolo 13 della legge regionale n. 20 del 2005, ed è realizzato privilegiando gli accordi decentrati tra le parti datoriali e sindacali interessate, anche ricorrendo all'applicazione di vigenti normative d'incentivazione.

3. Le necessarie risorse sono valutate in 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012, 2013 a valere sul fondo per l'occupazione. (190)

Emendamento aggiuntivo Uras - Sechi.

Articolo 27

Dopo l'articolo 27 aggiunto il seguente articolo 27 bis:

Art. 27 bis

1. Il comma 2 dell'articolo 7 della legge regionale 19 gennaio 2011, n. 1, ècosì modificato:
"2. Per consentire nelle amministrazioni di cui alla legge regionale n.31 del 1998, la completa e definitiva attuazione dell'articolo 36 della legge regionale n. 2 del 2007, integrato dall'articolo 3, comma 5, della legge regionale n. 3 del 2009, la Giunta regionale adatta la pianta organica dell'amministrazione in ragione del numero di dipendenti da stabilizzare in ragione della qualifica e dell'inquadramento ricoperto. Per l'applicazione delle premialità previste nell'ultimo periodo del comma 2 dell'articolo 36 della legge regionale n. 2 del 2007, i concorsi relativi alle aree funzionali cui siano riconducibili le attività svolte dai dipendenti regionali ivi indicati e comprese nel programma regionale di reclutamento 2010-2012, ancorché banditi, sono espletati per titoli con il riconoscimento dei periodi lavorativi svolti, con esonero per i predetti lavoratori dalla eventuale preselezione.". (191)

Emendamento aggiuntivo Uras - Sechi - Zedda Massimo.

Articolo 27

Dopo l'articolo 27 aggiunto il seguente articolo 27 bis:

Art. 27 bis

1. Al fine di assicurare il concorso delle parti sociali alla determinazione delle politiche attive per il lavoro e alla definizione delle relative scelte programmatiche e di indirizzo della Regione, per il perseguimento degli obiettivi di piena occupazione e in attuazione e della legge regionale n. 20 del 2005, l'Assessore regionale competente in materia di lavoro provvede alla convocazione di una riunione bimestrale alla quale partecipano di diritto i presidenti delle province sarde, o i loro delegati, il presidente del Consiglio delle autonomie, o un suo delegato, le organizzazioni sindacali confederali e le associazioni di categoria dell'impresa, ciascuna con un delegato. (192)

Emendamento aggiuntivo Uras - Sechi - Ben Amara - Zedda Massimo.

Articolo 27

Dopo l'articolo 27 aggiunto il seguente articolo 27 bis:

Art. 27 bis

1. Il "piano regionale per i servizi, le politiche del lavoro e l'occupazione" in prima applicazione, in deroga all'articolo 13 della legge regionale 5 dicembre 2005 n. 20, è approvato dal Consiglio regionale entro il 30 settembre 2011 su proposta della Giunta regionale. Il predetto piano, è predisposto con la partecipazione delle rappresentanze sociali e istituzionali; a tal fine è convocata specifica conferenza di servizio ai sensi dell'articolo 20 della legge regionale 22 agosto 1990, n. 40. La presente disposizione si rende necessaria per l'attivazione della spesa dei fondi destinati agli interventi in materia di lavoro, ivi compresi quelli provenienti dai precedenti esercizi, che in deroga alle disposizioni di cui alla legge regionale n. 11 del 2006 sono conservati in conto residui per essere impegnati nell'anno in corso. (193)

Emendamento aggiuntivo Sanna Paolo Terzo.

Articolo 27

Dopo l'articolo 27 aggiunto il seguente articolo 27 bis:

Art. 27 bis

Azioni di supporto all'internazionalizzazione

1. I proventi derivanti dalle quote di partecipazione delle aziende alle fiere agro-alimentari sono destinati oltre che alla partecipazione alle fiere di settore, nonché per la restituzione di versamenti dovuti per la mancata partecipazione, alle azioni di supporto all'internazionalizzazione svolte direttamente dall'Assessorato dell'agricoltura nella misura massima del 40 per cento del totale annuo. (197)

Emendamento aggiuntivo Giunta regionale.

Articolo 27

All'articolo 27 è aggiunto il seguente comma:

Il comma 2 dell'articolo 13 della legge regionale 23 ottobre 2009, n. 4, è da interpretare nel senso che le previsioni contenute nel comma 1 del medesimo articolo sono immediatamente efficaci e sono applicabili anche senza il preventivo recepimento da parte del Piano paesaggistico regionale. Restano ferme le previsioni del medesimo comma 2 dell'articolo 13 della legge regionale n. 4 del 2009 in ordine alla verifica della coerenza delle volumetrie programmate con il contesto paesaggistico ed ambientale di riferimento, effettuata di concerto tra Amministrazione regionale e amministrazione comunale. (255)

Emendamento all'emendamento numero 255 sostitutivo totale Pittalis - Greco - Locci - De Francisci - Zedda Alessandra - Rodin - Petrini - Ladu - Floris Rosanna.

Articolo 27

L'emendamento 255 è sostituito dal seguente:

all'articolo 27 è aggiunto il seguente comma:

Il comma 2 dell'articolo 13 della legge regionale n. 4 del 2009 deve essere interpretato nel senso che le prescrizioni di cui al primo comma dello stesso articolo sono provvisoriamente applicabili sin dalla data di entrata in vigore della legge regionale n. 4 del 2009 e gli interventi in esso previsti sono attuabili, salva la verifica di coerenza richiesta per quelli di cui al comma 1, lettera e), secondo capoverso, lettera d), primo capoverso e lettera e), anche prima dell'adeguamento dei PUC al PPR e del recepimento delle stesse prescrizioni in quest'ultimo. (283).)

PRESIDENTE. A questi emendamenti si aggiungono gli emendamenti provenienti dall'articolo 15 quater numero 276, 395, 286 e 274 che vengono abbinati all'emendamento numero 186; l'emendamento numero 266, proveniente dall'articolo 15 quinquies, e gli emendamenti ad esso presentati, numero 296, 320 e 393; l'emendamento numero 259, proveniente dall'articolo 25 bis; l'emendamento numero 64, proveniente dall'articolo 15 quater, e i relativi emendamenti numero 391 e 392.

Comunico che gli emendamenti numero 135, 292, 84, 85, 37, 56, 257, 255 sono ritirati; gli emendamenti numero 314, 306, 294, 392 e dal numero 345 al numero 387 sono inammissibili; gli emendamenti numero 86, 21, 94, 148, 339, 153, 189 e 191 sono privi di copertura finanziaria; l'emendamento numero 1 è rinviato alla Parte seconda del collegato.

L'emendamento numero 78 decade per l'approvazione dell'emendamento numero 66 all'articolo 15 quater. L'emendamento numero 283 decade, essendo stato ritirato il numero 255.

(Si riporta di seguito il testo degli emendamenti numero 393, 391 e 392:

EMENDAMENTO all'emendamento numero 266 sostitutivo parziale GIUNTA REGIONALE.

La copertura finanziaria dell'emendamento n. 266 è così sostituita:

COPERTURA FINANZIARIA

In diminuzione

Interventi da realizzarsi mediante strumenti di programmazione negoziata e PIA

U.P.B. S01.03.010 2011 € 36.600.000

mediante riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 4 della LR. 19.01.2011, n.1, che slitta all'anno 2012

Interventi di recupero ambientale e di valorizzazione delle aree minerarie - Investimenti (ex art. 22 DDL n. 222/A - Parte I)

U.P.B. S04.06.005 2011 euro 4.000.000

Liquidazione dell'EMSA e commesse RAS - Spese correnti (ex art. 22 DDL n. 222/A - Parte I)

U.P.B. S06.03.023 2011 euro 2.500.000

Interventi per le aree industriali ex art. 22 DDL n. 222/A - Parte I)

U.P.B. S06.03.029 2011 euro 3.500.000

Finanziamenti alle Agenzie operanti nel settore agricolo - Parte corrente

U.P.B. S06.04.001 2011 euro 200.000

Incentivi per il potenziamento della produzione zootecnica -Investimenti

U.P.B. S06.04.009 2011 euro 400.000

Finanziamenti per interventi strutturali nel- settore agro-zootecnico

U.P.B. S06.04.013 2011 euro 500.000

Interventi per lo sviluppo dell'infrastrutturazione diffusa nel territorio

U.P.B. S06.04.014 2011 euro 1.000.000

Consorzi di Bonifica - Investimenti

U.P.B. S06.04.021 2011 euro 300.000

Investimenti a favore della pesca

U.P.B. S06.05.003 2011 euro 1.000.000

In aumento

Servizio idrografico - Investimenti

U.P.B. S04.03.012 2011 euro 50.000.000. (393)

EMENDAMENTO all'emendamento numero 64 sostitutivo totale GIUNTA REGIONALE.

Articolo 27

Il testo dell'emendamento n. 64 è così sostituito:

"10 bis. E' autorizzata, a valere sulle risorse disponibili in conto del fondo di garanzia etica di cui all'articolo 3, comma 2, lett. 3) della legge regionale 14 maggio 2009, n. 1 (U.P.B. S05.03.007 - cap. SC05.0683), una spesa valutata in euro 1.000.000 per la concessione di un contributo per la copertura degli interessi passivi derivanti dalla postergazione, di numero 12 rate, se mensili, o numero 2 rate se semestrali, del mutuo contratto per l'acquisto della prima casa a favore di soggetti che hanno subito una consistente riduzione del reddito, nelle annualità 2010 e 2011, per i provvedimenti conseguenti alle crisi aziendali, quali la cassa integrazione, la messa in mobilità o il licenziamento e che versano in condizioni di grave disagio economico.

Con deliberazione della Giunta regionale sono determinate le modalità e le condizioni per la concessione del contributo, nel rispetto di quanto disposto dalla dall'articolo 19 della legge regionale 22 agosto 1990, n. 40.". (391)

Emendamento all'emendamento numero 64 aggiuntivo Giunta regionale.

Articolo 27

All'articolo 27 è aggiunto il seguente comma:

Dopo il comma 8 dell'articolo 5 della legge regionale 25 luglio 2008, n 10 (Riordino delle funzioni in materia di aree industriali), e inserito il seguente:

"8 bis. Fino alla data di esecutività di tutte le delibere di adozione degli statuti da parte degli enti locali costituenti il consorzio industriale provinciale, e comunque non oltre il 30 giugno 2012, ai piani regolatori delle aree e dei nuclei industriali e alle varianti si applicano le disposizioni vigenti alla data del 25 luglio 2008". (392).)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Chiedo la verifica del numero legale.

(Appoggia la richiesta il consigliere Uras.)

Verifica del numero legale

PRESIDENTE. Dispongo la verifica del numero legale con procedimento elettronico.

(Segue la verifica)

Prendo atto che i consiglieri Bruno, Cappai, Contu Felice, Ladu, Meloni Francesco, Planetta, Uras e Vargiu sono presenti.

Risultato della verifica

PRESIDENTE. Sono presenti 34 consiglieri.

Risultano presenti i consiglieri: Bardanzellu - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Cossa - De Francisci - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lombardo - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Mula - Murgioni - Obinu - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanna Giacomo - Steri - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra.

Poiché il Consiglio non è in numero legale, la seduta è sospesa per trenta minuti. I lavori riprenderanno alle ore 10 e 54.

(La seduta, sospesa alle ore 10 e 24, viene ripresa alle ore 10 e 55.)

PRESIDENTE. Comunico che i colleghi Porcu e Sanjust sono rientrati dal congedo.

Passiamo all'esame dell'articolo 27 e dei relativi emendamenti.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Ma il numero legale l'abbiamo raggiunto?

PRESIDENTE. Se viene chiesto nuovamente, procediamo alla verifica.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Chiedo la verifica del numero legale.

(Appoggia la richiesta il consigliere Bruno.)

Seconda verifica del numero legale

PRESIDENTE. Dispongo la verifica del numero legale con procedimento elettronico.

(Segue la verifica)

Prendo atto che i consiglieri Cappai, Meloni Marco, Moriconi e Zuncheddu sono presenti.

Risultato della verifica

PRESIDENTE. Sono presenti 57 consiglieri.

Risultano presenti i consiglieri: Agus - Artizzu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Cappellacci - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - De Francisci - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Floris Mario - Gallus - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lombardo - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Moriconi - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Soru - Steri - Uras - Vargiu - Zuncheddu.

Poiché il Consiglio è in numero legale, possiamo proseguire i nostri lavori.

Ricordo che i consiglieri che intendono prendere la parola devono iscriversi non oltre la conclusione del primo intervento.

E' iscritto a parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Presidente, l'articolo 27 è un articolo corposo e ha un blocco di emendamenti significativo, alcuni dei quali certo presentati con lo scopo di sviluppare una discussione più che di ottenere l'approvazione. Ci sono emendamenti significativi sotto il profilo dell'organizzazione dell'Amministrazione regionale, sotto il profilo della funzionalità della spesa, sotto il profilo delle attività di sostegno al mondo dello sport. E' un articolo che, se vogliamo, rappresenta una buona sintesi di questo collegato alla finanziaria: un provvedimento omnibus, che purtroppo dilata la spesa, che non fa un assestamento di bilancio, quindi una verifica congrua delle disponibilità finanziarie effettivamente spendibili, e che è debole sotto il profilo della risposta sociale, della risposta alle esigenze avanzate dalle imprese e così via.

Il primo comma dell'articolo interviene sul fondo per l'integrazione del trattamento di quiescenza, previdenza e assistenza del personale dipendente dell'Amministrazione regionale e introduce modalità attraverso le quali - immagino - si restituisce un prestito che il fondo eroga. Non so se lo eroghi per la realizzazione della casa dei dipendenti o per esigenze straordinarie, sta di fatto che questo comma porta il numero delle rate mensili da 24 a 48. Approfitto della discussione di questo comma per aprire una piccola riflessione, che non vuole colpire il personale dipendente dell'Amministrazione regionale, bensì porre un problema ormai datato, che però è tale per come è stato gestito il fondo negli anni passati più che per quanto è successo in questi ultimi cinque o sei anni. Il fondo di trattamento di quiescenza del personale regionale è a pressoché totale carico del bilancio della Regione; eroga prestazioni agli assistiti assolutamente vantaggiose e parte da periodi in cui veniva riconosciuta…

C'è molta confusione, Presidente. Capisco che non sia utile ascoltare ciò che sto dicendo, però mi riferisco a uno dei "buchi" del bilancio della Regione. Sto dicendo queste cose perché ormai il bilancio della Regione, quello spendibile, Assessore, se lo mangia la macchina amministrativa: se lo mangia il Consiglio regionale per le spese relative a consiglieri, dipendenti e soprattutto ai trattamenti degli ex consiglieri (se dividiamo le spese scopriamo facilmente che quella è una delle voci più significative) e se lo mangia l'apparato burocratico della Regione, che noi vorremmo producesse molto, ma produce poco perché non rimangono soldi da spendere. Quindi quali procedure vogliamo mettere in campo, se l'unica cosa che facciamo è autoalimentarci, se questo impianto amministrativo e burocratico assorbe pressoché la totalità delle disponibilità finanziarie effettivamente spendibili? Dopo di che interveniamo anche con queste piccole cose, cioè prolunghiamo i prestiti, dilatiamo i benefici. Non abbiamo la percezione dalla drammaticità del momento di vita che attraversiamo socialmente ed economicamente. Non c'è questa percezione e se non c'è questa percezione…

Presidente, io smetto di parlare, perché che non ci sia questa percezione lo si vede da qui.

PRESIDENTE. Onorevoli Dessì e Barracciu, prendete posto, grazie.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Vorrei capire: perché abbiamo fatto questa concessione? Qual è la ragione per la quale la Giunta ha deciso di proporci una concessione di questo tipo? Qual è l'utilità collettiva? Non è per avercela con qualcuno, ma è pensabile che noi non ci preoccupiamo dei disperati e continuiamo a preoccuparci di noi stessi? A parte il fatto che non ci sarebbe neppure dovuta essere questa disposizione in questo provvedimento, perché avevamo deciso che le norme sul personale le avremmo trattate nell'ambito del disegno di legge numero 71, non si ha neppure l'idea di che cosa è rimasto. Di che cosa parlavamo ieri? Parlavamo del debito di Abbanoa, pari a 400 milioni di euro! E di che cos'altro parlavamo? Parlavamo della possibilità di intervenire per evitare il fallimento di società importanti per la gestione di infrastrutture decisive per il trasporto, per il turismo e così via. Ma di che cosa parlavamo in questi giorni? E' possibile che quando ci sediamo per risolvere i problemi diciamo una cosa e quando veniamo qua ci perdiamo nella correntizia clientela che i partiti ritengono di dover fare sempre e comunque? Facciamo pasticci che costano soldi di tutti, non reggiamo così! Quando ci spazzeranno via avranno ragione di farlo! Noi abbiamo un dovere, che è quello di capire quando è il momento di affrontare le cose grandi. Questi emendamenti, Presidente, sono strapieni di piccole bottegucce!

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Agus. Ne ha facoltà.

AGUS (P.D.). Signora Presidente, onorevoli colleghi, signori Assessori, l'articolo 27, come ha già detto il collega Uras, è un articolo omnibus, in quanto è zeppo di interventi che oscillano dallo sport agli enti regionali, al personale, alla sanità. Poi tornerò su questo articolo, che contempla appunto anche aspetti legati alla sanità, è cioè un crogiolo di interventi disarticolati, a riprova delle questioni più volte sollevate in questa assise. Ma per quanto riguarda il contenuto dell'articolo mi preme soffermarmi su un emendamento della Giunta, l'emendamento numero 183, che in maniera puerile, dico io, pretende di risolvere uno degli annosi problemi legati al centro di riabilitazione "San Giovanni Battista" di Ploaghe attraverso la sua acquisizione e il trasferimento alla ASL del relativo personale. Lodevole proposito, è giusto che sia così e io mi sono permesso di fare un emendamento aggiuntivo, il numero 287, che perlomeno spiega in che modo è possibile stabilizzare quel personale precario negli enti pubblici, facendo riferimento anche al fatto che l'Assessore della sanità - mi dispiace che non sia oggi presente -, nonostante abbia in mano una situazione esplosiva, non fa che prodigarsi in comunicazioni sulla stampa, addirittura sul sito istituzionale, cercando il capro espiatorio in chi ha gestito quel centro di altissima rilevanza per la Sardegna, peraltro da lui stesso definito di eccellenza. Guarda caso, lo ha preso in carico lui, lo ha gestito per dieci mesi e lo ha portato al fallimento, per cui quell'attività è stata chiusa e il personale è precipitato in un grave stato di crisi, perché quando è stato preso in carico è stato licenziato, anzi si è chiesto che fosse licenziato per essere poi riassunto con l'interinale a tempo determinato.

Oggi a questo personale, che giustamente fa il sit-in sotto il palazzo della Regione, l'Assessore non ha altro da dire se non che ha sbagliato tiro, che quel sit-inavrebbe dovuto farlo nella sede del P.D. di Guspini. Se queste sono le risposte che dà la più alta carica della sanità in Sardegna, credo che qualcosa non vada bene, anzi sono del parere che il nostro partito dovrebbe presentare una mozione di sfiducia nei riguardi dell'Assessore della sanità, non foss'altro perché in due anni e mezzo di legislatura non è ancora riuscito a presentare in quest'Aula il famoso e sbandierato Piano sanitario regionale, per il quale commissionò gli allora direttori generali, senza peraltro fare una disamina della loro professionalità e dei risultati raggiunti. In questa maniera si risolvono con immediatezza i problemi, e infatti anche qui si tenta di chiudere un centro anziché salvarlo! Eppure il Ministero della sanità richiama le Regioni in grave crisi di bilancio e le invita alla predisposizione di questi centri, peraltro finanziati ancora con fondi residui del Ministero. In più dice che questi centri sono finanziati anche dal Ministero dei trasporti, proprio perché accolgono buona parte di coloro che, purtroppo, si trovano coinvolti in incidenti stradali.

Allora mi chiedo: dove sta guardando l'Assessore in questo momento, a cosa sta pensando se decide di chiudere un centro di eccellenza che invece dovrebbe essere tutelato? Io avevo a suo tempo salutato con gioia la scelta dell'Assessore di dare al centro Santa Maria Bambina di Oristano 60 posti di riabilitazione al di fuori del contesto del Piano regionale per la riabilitazione, risolvendo così il problema. Avrebbe potuto fare altrettanto per il centro di Ploaghe un anno fa, ma non l'ha fatto. Nonostante la Provincia del Medio Campidano avesse deliberato l'assegnazione al centro dei 28 posti di riabilitazione ospedaliera che l'ospedale di San Gavino non utilizzava, l'Assessore regionale della sanità se n'è guardato bene dal metterci nelle stesse condizioni in cui oggi, giustamente, ha messo il Santa Maria Bambina. Usare due pesi e due misure non credo sia un modo corretto di gestire la sanità da parte dell'Assessore, che peraltro, ripeto, continua a dichiarare falsità non solo sulla stampa, ma anche sul sito istituzionale. Infatti, evidenziando una sola voce delle passività del bilancio vuol dare a intendere all'opinione pubblica che i bilanci della società in questione siano costituiti da una sola voce. Ebbene, un mese dopo che la ASL numero 6 aveva rilevato il centro di Guspini, l'ufficio di consulenza del presidente Cappellacci - mi dispiace che non sia presente -, che teneva la contabilità del centro manda al consiglio comunale un estratto in cui sono indicate passività per 25 milioni 445 mila e 247 di euro e attività per 23 milioni 279 mila 807 di euro, compresa la perdita d'esercizio pari a 807 mila euro. Quindi il disavanzo è di 807 mila euro e non di 25 milioni di euro!

Peraltro l'Assessore utilizza anche parte del sindacato come braccio di battaglia e continua a insistere sui 25 milioni di euro di disavanzo. Ma scherziamo! Stiamo parlando di una struttura che ha fatto risparmiare alla Sardegna 20 milioni di euro, perché ha accolto persone che provenivano dagli ospedali, dall'azienda ospedaliera Brotzu (vi sono relazioni che attestano la congruità degli interventi), ha accolto persone che erano in rianimazione e la cui degenza costava 2 milioni di euro al giorno, mentre nel centro si spendevano 200 euro al giorno; persone che arrivate in lettiga andavano via con le stampelle. Questi sono risultati.

E' la miopia degli amministratori che non consente di vedere le cose per come sono e induce a cercare dei capri espiatori. Ma se io dovrò essere condannato perché sono il capro espiatorio che l'Assessore sta cercando, perché per curare i malati ho speso soldi non pubblici, lo ricordo, ma del Banco di Sardegna, sarò felice di essere condannato. Questa è la miopia che purtroppo manifesta l'Assessore della sanità. Questo è soltanto un caso, ma di casi simili ne ritroviamo nell'intera sanità regionale. Credo che andrebbe presentata una mozione di sfiducia per l'atteggiamento non corretto tenuto dall'Assessore in questa vicenda e anche in altre, dato che sta facendo chiudere anche altre strutture sanitarie. Dica chiaro e tondo, nessuno si scandalizzerà, se la sanità deve passare in mano pubblica, ma non faccia di questi giochetti, come il più becero degli imprenditori che per impossessarsi dell'industria avversaria la fa prima fallire per poi rilevarla per quattro soldi. Se è vero - come lui dice - che è interessato, il giorno dopo che abbiamo firmato per il trasferimento del centro alla Regione, si sarebbe dovuto sedere a un tavolo, accertare il valore dell'attività e pagarla. Con quei soldi la Fondazione avrebbe potuto onorare i debiti, come si fa in qualsiasi normale transazione. I debiti sono anche dovuti a dieci mesi di non utilizzo della struttura da parte della Fondazione, che quindi non avendo fatturato non ha potuto pagare le rate dei mutui e del leasing.

In questi dieci mesi l'Assessore ha dunque creato ulteriori danni. Spero che ne tenga conto e la smetta, una volta per tutte, di menare il can per l'aia, persino in siti istituzionali, anziché dire la verità. La verità va detta tutta, le voci di bilancio vanno elencate tutte. Lo sa anche uno studente al primo anno di ragioneria che il disavanzo è dato da due voci: attività e passività. Allora sia corretto e se ha dignità si dimetta. Chiederò al mio Gruppo di presentare una mozione di sfiducia al riguardo. Grazie.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Pittalis. Non essendo presente in aula, decade dal diritto alla parola.

E' iscritto a parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Presidente, ovviamente l'articolo 27, per la sua consistenza, oltre a quanto scritto nei 140 fogli di emendamenti, non può che essere definito l'emblema di questo collegato, cioè tutto quello che vi si poteva mettere dentro è stato messo. Capisco, peraltro, il disinteresse totale a discutere in termini generali e infatti anch'io poco dirò sull'articolo 27, che è la rappresentazione della situazione nella quale ci troviamo. Un bellissimo film raccontava di un treno in corsa che essendo rimasto senza conducenti era destinato a sfracellarsi contro un binario morto. L'immagine di questa maggioranza, grosso modo, mi pare questa. Non siete molto interessati al percorso, cioè vorrei dire, per la cronaca, che noi stiamo dicendo dall'inizio della discussione di questo collegato: stiamo attenti, nessuno di noi ha la percezione esatta della condizione debitoria drammatica della Regione. Affronteremo fra qualche tempo l'emendamento che riguarda Abbanoa e altre società partecipate dalla Regione che versano in grave crisi e nell'impossibilità di essere salvate finanziariamente. Non si parla volutamente del debito della sanità, nonostante i 160 milioni di debito parziale dell'anno precedente, che abbiamo sanato tagliando il bilancio preventivo, il che non significa aver realmente sanato, ma solo aver spostato quel debito - dovremmo saperlo -, ma impazza la voglia di introdurre altri interventi che comportano ulteriore spesa.

Credo che siamo di fronte a una maggioranza e a una Giunta di irresponsabili, a cominciare dal Presidente, che parlano a destra e a manca e ignorano i problemi veri. Questa Regione è indebitata; ieri si parlava del debito di Abbanoa, che in teoria parte da un minimo di 200 milioni di euro, e qualcuno vorrebbe mettere 50 milioni - poi vi dirò da dove li si vuole togliere - per dare modo a questa società di ricontrattare il debito, che sostanzialmente diventa un altro debito, perché non si sana il debito, ma appunto si ricontratta un debito nel debito, togliendo le risorse da fonti attive di sviluppo, come la programmazione negoziata. Qualcuno di voi ci deve allora spiegare che cosa resta a questa Regione per poter dare qualche minimo segnale di sviluppo e di occupazione se togliamo persino queste risorse. Senza contare che destinare 50 milioni per creare un fondo di garanzia a quel fine significa ipotecare, anche dentro il Patto di stabilità, una priorità per quelle risorse rispetto a tutto il resto. E quali sono le risorse che rimangono fuori dal Patto, se questi 50 milioni sono dentro? Vi rendete conto dell'importanza della questione?

Qui dentro non si parla più di vertenza delle entrate; vertenza è un termine brutto, sarebbe meglio parlare di questione delle entrate. La Sardegna si trova in una condizione acclarata di scippo, di furto da parte dello Stato nella totale acquiescenza di questa maggioranza e nella quasi goduria del suo Presidente. Infatti, finita la polemica legata alla discussione dell'ordine del giorno, cala il silenzio. Si preferisce fare un viaggetto sulle navi siglate dalla Regione Sardegna, per tre mesi, piuttosto che andare all'origine dei problemi e del perché siamo in questa condizione. Nel frattempo in questo articolo facciamo ricadere di tutto: attività musicali, sportive, graduatorie di personale, indennità ai revisori dei conti negli enti strumentali (dobbiamo cioè far sopravvivere tutto l'apparato che vi tiene in piedi), spostamento di competenze dagli enti locali alla Regione e laddove conviene dalla Regione alle province, consorzi di bonifica e compagnia cantante. Intanto è certificato che alcune centinaia di milioni di euro di debito gravano su Abbanoa e società aeroportuali e una cifra ancora non determinata per quanto riguarda la sanità, il cui Assessore non si vede da tempo perché probabilmente ha paura che gli rivolgiamo questa domanda. Ma questa domanda la dobbiamo porre, ci dobbiamo assumere delle responsabilità! Se il debito di Abbanoa è di 200-250 milioni di euro non si possono responsabilmente stanziare solo 50 milioni, perché significa spostare il problema in avanti e noi non siamo disponibili a darvi una mano in quest'opera di occultamento della realtà. Come abbiamo detto, siamo disponibili ad affrontare la dura realtà, che ha bisogno anche di alcuni dati di conoscenza, perché quando ci chiamate a deliberare noi vogliamo avere i dati reali, le cifre vere, piuttosto che sentirvi esprimere allarmismi dell'ultimo momento, approfittando delle leggi che discutiamo.

C'è poi una grande questione che avanza, siamo molto preoccupati e devo dire che c'è un grande fermento, perché al momento sembra traballare l'impianto istituzionale della Regione. Sembrerebbe cioè sfuggire la natura giuridica delle unioni di comuni. Potete immaginare che grande problema! Tra l'altro non è un vero problema, dal momento che è scritto in una legge vigente che cosa sono le unioni di comuni; è scritto, però sembra che questo sia il grande problema. Ma qualcuno si è mai preoccupato del fatto che, in base al decreto legislativo numero 267, le unioni di comuni sono definite associazioni volontarie e incentivate e che noi le abbiamo costituite, sì, volontariamente, però ci siamo dimenticati di incentivarle?

Questo collegato contiene un bellissimo articolo in cui sostanzialmente dite ai comuni: "Ci eravamo dimenticati delle unioni di comuni nella finanziaria, scusate la distrazione, però adesso sono finanziate. Prendete i soldi da quelli che vi abbiamo già dato con il fondo unico". Questa è la responsabilità della Giunta regionale! Cioè, i soldi te li ho già dati, prendili da quelli. Altro che incentivare, altro che riconoscere risorse aggiuntive! Poi sappiamo anche che su questo tema abbiamo posizioni differenti, ma vorrò vedere cosa succederà quando, piuttosto che fare sofismi sulla situazione giuridica, le unioni di comuni dovranno provvedere alla chiusura dei bilanci e non potranno farlo per mancanza di risorse. Questo è il problema vero. Ma pensate veramente che il futuro della nostra Regione sia questo e non invece quello di rimettere a posto i debiti?

Con lo spirito che ci viene chiesto, cioè la saggezza del buon padre di famiglia, farei notare che dilatare il debito è sempre una cosa preoccupante, perché poi quel debito rimarrà a nostri figli, dal momento che se non lo eliminiamo almeno in parte oggi lo dovremo riversare immancabilmente su di loro. E sinceramente non vorrei essere maledetto in futuro dai miei figli per aver fatto un'operazione di questo genere quando avrei potuto fare qualcos'altro da subito. Questo è oggi nella vostra responsabilità e tuttavia non accadrà nulla, lo sa bene persino Cappellacci, se pure malauguratamente avesse qualche idea per il suo futuro.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, è stato detto testé che nell'articolo 27 c'è di tutto. Poiché il Presidente è in aula ne approfitto, anche se i tentativi nei giorni scorsi sono stati vani, per chiedere a lui e agli Assessori presenti: c'è un minimo comune denominatore nell'articolo 27 oppure questo articolo, così come altri articoli di questo collegato, è semplicemente la somma di interventi per soddisfare clientele e centri di consenso elettorale per Assessori e consiglieri della maggioranza? Non è una domanda provocatoria, è una domanda che viene da sé se si legge attentamente il contenuto dell'articolo 27.

C'è di tutto, dicevo: si passa dal fondo integrativo di previdenza alla disciplina sul servizio farmaceutico, dai provvedimenti per lo sport agli interventi a favore delle ASL, alle attività musicali, come ricordava il collega Sanna, ai revisori dei conti, allo spostamento di competenze tra enti locali, strafregandosene - scusate il termine - totalmente del sistema delle autonomie locali. C'è poi, nell'ambito della discussione di questo benedetto articolo, un'altra questione pesantissima che aleggia non più tanto mestamente. Affronteremo, infatti, in settimana la situazione di Abbanoa. Presidente, sono intervenuti diversi colleghi su questo argomento, al quale è stata dedicata un'apposita riunione dei Capigruppo, per cui chiedo: è possibile che quest'Aula non meriti da parte della Giunta un minimo di attenzione per essere messa a conoscenza della situazione debitoria di questa società? E' possibile che noi continuiamo a brancolare nel buio, ad approvare provvedimenti che costano, che impegnano ingenti risorse e poi non sappiamo nemmeno come stanno esattamente le cose? Ci apprestiamo ad approvare un intervento (non so come lo realizzeremo, non so cosa proporrà la maggioranza) di 50 milioni di euro per coprire parte del debito di Abbanoa. Nei giorni scorsi a me è capitato di partecipare, insieme al Presidente della Commissione bilancio, onorevole Maninchedda, a un'iniziativa pubblica in cui responsabili di Abbanoa hanno stimato in almeno 250-300 milioni di euro il debito della società. E' possibile, di fronte a un'Aula che verrà investita del problema con un intervento di circa 50 milioni di euro, che su questa questione non ci sia chiarezza da parte della Giunta? E' possibile che di fronte all'articolo 27, che interviene anche sulle ASL e sulla spesa farmaceutica, l'Assessore della sanità, come è stato sollecitato anche da precedenti interventi, non venga in Aula a riferire sull'ammontare del disavanzo della sanità? E' possibile che quest'Aula non meriti un minimo di attenzione almeno sotto questo aspetto?

Sulla sanità cito un'altra vicenda: da qualche mese, per effetto del saltato accordo tra le industrie farmaceutiche e il Ministero della sanità, tutti gli ammalati sardi...

Presidente, lascio in maniera bucolica e agreste a lei seguire quest'Aula...

PRESIDENTE. Onorevole Ladu, per cortesia. Grazie.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Mi rivolgevo a un'Aula abbastanza distratta e ha ragione il collega Gian Valerio Sanna quando dice che anche questa distrazione è lo specchio dello spessore, del contenuto, della strategicità, della lungimiranza dell'articolo 27. Evidentemente è così, perché nell'articolo 27 c'è per ognuno di voi qualcosa che interessa e probabilmente quando si arriverà a quel qualcosa ci sarà almeno l'attenzione di 1 consigliere su 53, ma gli altri 52 saranno ugualmente distratti, quindi questo vociare aumenterà e darà fastidio a chi si sta assumendo l'onere di richiamare un minimo di attenzione e di dignità in quest'Aula.

Essendo purtroppo assente l'Assessore della sanità, mi rivolgo al presidente Cappellacci: è possibile che in quest'Aula, visto che nell'articolo 27 si parla anche di sanità, non si dica perché da qualche mese tutti gli ammalati sardi, chi più chi meno, ovviamente è direttamente proporzionale, pagano un ticket su tutti i farmaci? Ciò è dovuto al fatto che qualche mese fa è saltato l'accordo tra l'industria farmaceutica e il Ministero della sanità, perché, come sapete, il Ministero, che si accollava circa il 40 per cento del costo, ha deciso di non sobbarcarsi più quest'onere. Alcune Regioni in qualche maniera hanno surrogato l'intervento dello Stato, la Sardegna è invece una delle poche Regioni che non l'hanno surrogato. Allora, è possibile che anche questo costo venga scaricato in maniera indiscriminata sugli ammalati? E' possibile che non ci sia un minimo di discussione su questo fatto, che non si pensi di differenziare in base al reddito, di fare qualcosa per non far ricadere in maniera iniqua sui cittadini anche questo ulteriore costo? E' possibile che di fronte a una sanità gravemente ammalata non ci sia un minimo di etica della responsabilità da parte di chi ha l'onere di guidare l'Assessorato della sanità per relazionare in Aula sulle condizioni della sanità e sulla situazione debitoria del sistema sanitario?

E ancora, presidente Cappellacci: quand'è che questa Regione pretenderà che sia reso esigibile quanto ci è dovuto? Perché l'Assessore della programmazione e del bilancio non interviene in quest'Aula e ci dice qual è la situazione debitoria della Regione, della sanità, di Abbanoa, quali sono i crediti che questa società vanta rispetto all'esposizione debitoria e perché non riesce a riscuoterli? E' una situazione pregressa, ante Abbanoa oppure, come ci ricordava qualcuno, è una situazione nuova e quindi dovuta a incapacità persino a riscuotere quando dovuto? E se è vera la seconda ipotesi, è possibile che chi governa la Regione mantenga questa situazione in essere? Com'è possibile che un'azienda partecipata dalla Regione accumuli debiti a non finire, abbia comunque crediti importanti e non riesca a recuperarne almeno una parte? C'è un piano di rientro da questi crediti? Volete dirci qualcosa in merito oppure l'Aula è chiamata soltanto a ripianare i debiti di fronte a una irresponsabilità totale, a partire da chi ha responsabilità di governo in questa Regione?

In questo articolo 27, dicevo, c'è di tutto, persino norme sul personale. Ma insomma - mi riferisco anche ai funzionari, con tutto il rispetto, è la prima volta che lo faccio e spero di non scantonare - si era detto che tutta la parte relativa al personale sarebbe stata spostata al disegno di legge numero 71, come è possibile quindi che nell'articolo 27 ci siano commi riguardanti il personale? A me questo non pare coerente! Vi invito a riflettere davvero su questo e ad apportare qualche correttivo nel corso di questa discussione. Insomma, voi introducete norme sul personale, mentre in questa stessa aula, non più tardi di qualche giorno fa, avete bocciato a scrutinio segreto lo stanziamento destinato a una delle tante partecipate dalla Regione e finalizzato al pagamento di stipendi. Mi riferisco alla Mineraria Silius. E' una vergogna!

Assessore La Spisa, presidente Cappellacci, come intendete rimediare a quella situazione? C'è una situazione esplosiva in quel territorio. Nei giorni scorsi avete incontrato consiglieri di maggioranza, delegazioni di amministratori comunali, delegazioni di lavoratori e organizzazioni sindacali e tutti hanno posto la questione con correttezza, senza fare tanto chiasso, come invece fanno altri. Non c'è stata nessuna risposta. Chiedo al presidente Cappellacci di intervenire e di dirci come intende recuperare questa situazione. Non è possibile tollerare ancora un simile atteggiamento. Fate figli e figliastri! Chiedo al Presidente di dare la parola, anche se è irrituale, a uno degli Assessori affinché riferisca in Aula su queste questioni.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Signora Presidente, quando un mese fa, all'inizio della discussione sul collegato, abbiamo espresso un giudizio negativo sulla proposta che la Giunta faceva al Consiglio regionale, l'articolo 27 era forse l'emblema, la fotografia di un modo di legiferare e di governare la Sardegna che con estrema nitidezza dava l'idea della qualità del governo che questa maggioranza riesce a esercitare.

Badate, nella mia esperienza di consigliere regionale probabilmente questa legge e questo articolo in particolare sono quanto di peggio abbiamo potuto concepire, nel senso che nell'articolo 27, oltre che negli altri articoli del collegato, di cui abbiamo già detto, c'è l'essenza stessa di un Governo che è legato alla provvisorietà degli eventi, che rincorre le richieste più disparate, intento a cercare di mantenere il consenso di gruppi, settori e aree di riferimento politico-elettorale non attraverso un discorso, una strategia, un percorso politico-programmatico che punti a superare le vere emergenze della Sardegna, bensì con un processo, consentitemi il termine, di "accontentamento" dei vari gruppi e settori che si rivolgono ad Assessori e consiglieri regionali con le richieste più disparate.

In questo articolo c'è di tutto: consorzi di bonifica, personale, CRAL, Commissione pari opportunità, modifiche di leggi sullo sport, cultura, addirittura interventi di "ristrutturazione alla rovescia" delle scelte fatte negli anni precedenti. Ad esempio, la competenza sulle bande musicali e sui gruppi folk viene ritrasferita alla Regione, dopo che avevamo deciso di assegnarla alle province e ai comuni. Insomma, si tratta di una serie impressionante di micro operazioni clientelari che puntano esclusivamente ad accontentare qualche piccolo gruppo di riferimento politico-elettoral-clientelare, non posso definirlo diversamente.

Assessore La Spisa, ben diversa è l'attenzione necessaria. Devo dire che ieri sera, anche se la riunione è finita molto tardi, sono andato via soddisfatto dalla sala della terza Commissione, perché con serietà e senso di responsabilità abbiamo tentato di affrontare problemi serissimi e forse, non voglio usare parole troppo grosse, abbiamo discusso di elementi fondamentali per il percorso della nuova Regione che noi, ma credo anche lei, abbiamo in testa.

Usciamo dalle piccole miserie quotidiane, non ce le possiamo più permettere, assessore La Spisa. Abbiamo necessità di affrontare temi che sono veramente importanti per la Sardegna e non di perdere tempo rincorrendo affannosamente le richieste più disparate provenienti da tutto il mondo! Questo non ce lo possiamo più permettere e dobbiamo avere più coraggio. Vedo che ci sono emendamenti che puntano a restituire privilegi a gruppi, singole persone o particolari settori dell'Amministrazione regionale. Anche qui ci vuole più coraggio; non possiamo più continuare a lisciare il pelo a settori dell'Amministrazione regionale che forse sono responsabili quanto la politica, se non di più per certi aspetti, del fatto che questa Regione non riesce ad assolvere i propri compiti. Non possiamo continuare a elargire regalie a persone, gruppi, uffici, settori dell'Amministrazione regionale. Ci vuole più coraggio, altrimenti non riusciremo a governare la crisi che ha investito la nostra Isola. Questo Consiglio regionale, le forze politiche e forse tutta la politica in Sardegna rischiano di essere travolti dalla nostra incapacità e dal vostro tentativo di risolvere le questioni con sistemi antichi, con provvedimenti legislativi da prima o primissima Repubblica.

Io, l'ho ammesso altre volte, ho anche un altro problema, Assessore: non riesco a capire perché l'Assessore che gestisce la metà delle risorse del bilancio della Regione abbia assolutamente snobbato questa discussione. Non riesco a capirlo e in assenza di giustificazioni plausibili considero questo fatto un'offesa a quest'Aula, anche perché sappiamo benissimo che le ipotesi di risparmio che disperatamente stiamo cercando di individuare per sanare le problematiche che sono alla nostra attenzione non possono non vedere la sanità come un elemento fondamentale per la ricerca di sprechi da eliminare, di duplicazioni da sopprimere, di possibilità di risparmi enormi che possono essere effettuati. Considero l'assenza dell'Assessore della sanità imperdonabile! All'assenza o alla presenza sporadica del presidente Cappellacci ormai siamo abituati, ma l'assenza dell'Assessore che gestisce, ripeto, metà delle risorse del bilancio regionale è assolutamente insopportabile. Ecco perché chiederemo di sfrondare la maggior parte degli emendamenti che non rispondono a criteri di equità e rigore. Lo faremo emendamento per emendamento e chiediamo alla Giunta e alla maggioranza di ascoltare questi segnali che vengono dall'opposizione, perché effettivamente il percorso che ci aspetta è difficile.

Oggi in Parlamento si discute la fiducia al Governo, che forse continuerà a ottenerla; un Governo che si appresta a preparare una manovra finanziaria da 40-45 miliardi di euro nel triennio. Che cosa ci aspettiamo da un'ulteriore manovra di questa natura e di questo impatto? Ci dobbiamo o no preparare a utilizzare al meglio le risorse che abbiamo per cercare di non farci sorprendere da quello che ci aspetta nei prossimi mesi?

Per quanto riguarda l'articolo 27, che, ripeto, è la fotografia in negativo dei peggiori mali di questo collegato, chiederemo che ci sia un'attenzione ai problemi veri della Sardegna che porti a sfrondare questo testo dai numerosissimi commi, se non dalla quasi totalità di essi, che sono assolutamente ininfluenti rispetto alla soluzione dei problemi veri della Sardegna.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore. Rinuncio.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (P.d.L.). Chiedo la verifica del numero legale.

(Appoggia la richiesta il consigliere Steri)

Terza verifica del numero legale

PRESIDENTE. Dispongo la verifica del numero legale con procedimento elettronico.

(Segue la verifica)

Prendo atto che i consiglieri Meloni Valerio, Mula e Planetta sono presenti.

Risultato della verifica

PRESIDENTE. Sono presenti 62 consiglieri.

Risultano presenti i consiglieri: Agus - Artizzu - Bardanzellu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Fois - Gallus - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lombardo - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Murgioni - Obinu - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra - Zuncheddu.

Poiché il Consiglio è in numero legale, possiamo proseguire.

E' iscritto a parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Mi dispiace che in questo momento il presidente Cappellacci sia assente, perché avrei voluto chiedergli intanto qual è il senso di questo collegato, ma mi posso rivolgere anche a lei, presidente Lombardo, perché non so che cosa potrà raccontare alla conferenza stampa di fine anno sull'attività legislativa di questo Consiglio regionale, posto che tra legge finanziaria e collegato abbiamo dedicato alla discussione di due sole leggi circa otto mesi.

Questo collegato, che è stato approvato dalla Giunta regionale nel novembre del 2010, è stato sostanzialmente stravolto, dapprima con l'abrogazione dei primi 14 articoli, dalla stessa Giunta e dalla maggioranza. Insomma questo è un modo di legiferare veramente strano; impieghiamo quasi otto mesi a parlare di una finanziaria snella e di un collegato omnibus, che contiene tutto e il contrario di tutto, e nel frattempo non produciamo leggi di settore. Ma questo è lo specchio di questa legislatura e di quasi due anni e mezzo di governo Cappellacci, dal quale stiamo ancora attendendo le proposte, stiamo ancora attendendo le idee, stiamo ancora attendendo le strategie.

Ogni tanto il Presidente ci propone nuove dichiarazioni programmatiche, come ha fatto il giorno dopo le elezioni amministrative. Mentre tutti noi ormai attendiamo un bilancio di questi ventisette mesi di legislatura, arrivano invece nuove dichiarazioni programmatiche. Qualche altra dichiarazione arriverà anche in seguito all'incontro che c'è stato con Futuro e Libertà, onorevole Artizzu. Nel frattempo la Giunta e l'Aula si occupano di provvedimenti come questo articolo 27, che è veramente l'essenza di questo collegato. Noi le abbiamo chiesto più volte, assessore La Spisa, di ritirare questo provvedimento, così come ora le chiediamo di dedicarsi insieme a noi a quegli aspetti che già abbiamo trattato ieri in sede di Conferenza dei Capigruppo. Parliamo dei problemi seri della Sardegna, della situazione di Abbanoa, della riforma del servizio idrico, della gestione degli aeroporti; cerchiamo di intervenire sui nodi che dobbiamo necessariamente affrontare, anziché perdere tempo in questo modo.

L'articolo 27 è da bocciare integralmente. Dobbiamo veramente rimettere a punto le questioni principali che possono ancora dare un senso a questa parte residuale - così la leggo - di questa legislatura. E non basta che il presidente Cappellacci cerchi di rimettervi insieme. Si avverte un'unità fittizia che probabilmente rinvierà di qualche mese la conclusione di una legislatura che però, di fatto, è già conclusa.

Pertanto non è pleonastico chiedere all'assessore La Spisa che fine ha fatto la difesa della vertenza entrate, di cui noi ricordiamo tutti i passaggi, a cominciare dall'occupazione dell'aula consiliare prima della discussione della legge finanziaria (stiamo parlando del dicembre dello scorso anno), gli impegni presi, compreso quello sulla sollevazione del conflitto di attribuzione, nonché la riunione della Commissione paritetica che, secondo il vostro punto di vista, aveva messo sulle norme di attuazione un punto fermo, di cui si sono, però, perse le tracce. C'è un'interlocuzione col Governo, assessore La Spisa, sull'articolo 8, sui 2 miliardi netti di nuove risorse spettanti alla Regione, come da lei stesso attestato durante i lavori della finanziaria? La Presidenza del Consiglio e il ministro Tremonti che cosa hanno da dire in merito? Quando verrà convocata la riunione del Consiglio dei Ministri per parlare della vertenza entrate, per parlare delle risorse della Sardegna? Altrettanto possiamo dire per la previsione del Patto di stabilità, per i fondi FAS, per l'attuazione del federalismo fiscale, per la sanità e per la scuola.

E allora dove sono le idee? Non in questo collegato, non in questi otto mesi, spesi da questo Consiglio regionale ad affrontare il nulla. Dov'è il progetto di Sardegna? Come intendete affrontare il benessere della Sardegna - assessore La Spisa, questo è uno dei suoi cavalli di battaglia -, il bene comune, la tutela della persona, con quali provvedimenti? Non bastano gli slogan, non bastano gli interventi tampone, come quello della flotta sarda. Sono appunto slogan che durano pochi mesi. Mancano gli interventi strutturali, manca una gara per la continuità territoriale marittima, unitamente a quella per la continuità territoriale aerea. Mancano le soluzioni strutturali, manca il coraggio, manca semplicemente da parte della Giunta regionale la volontà di avere, anche nei confronti del Governo, un atteggiamento paritetico, di pari dignità.

A proposito della continuità territoriale aerea e marittima ricordo a tutti che siamo in regime di proroga, perché il presidente Cappellacci ha chiesto al ministro Matteoli di ritirare i decreti che sono stati pubblicati nel gennaio di quest'anno; decreti contestati dallo stesso Presidente, al quale il ministro Matteoli ha solamente risposto: "Ho fatto quello che mi avete detto nelle diverse conferenze di servizi indette e presiedute dalla Giunta regionale, dal Presidente o dal suo delegato".

Insomma un pasticcio dietro l'altro accompagna questa legislatura e credo che questo collegato sia l'emblema di un modo di legiferare e di governare confuso, raffazzonato, senza idee e senza prospettiva. Allora l'invito che faccio è quello di arrivare velocemente ai nodi che dobbiamo affrontare anche in questo provvedimento, magari in maniera estemporanea, perché probabilmente ad alcuni temi potevamo dedicare dei provvedimenti legislativi ad hoc. Bocciamo questo articolo 27, che non porterà ai sardi alcun beneficio, che non farà fare passi avanti alla Sardegna. Dobbiamo avere il coraggio di accelerare.

Come vedete nell'atteggiamento dell'opposizione non c'è ostruzionismo, ma semplicemente il tentativo di capire dove volete arrivare, se volete far trascorrere questo tempo navigando a vista. Quindi vi formuliamo l'invito ad arrivare velocemente ai nodi strutturali e ad affrontarli con cognizione di causa. Noi cercheremo puntualmente, anche attraverso l'esame degli oltre cento emendamenti all'articolo 27, di dare il nostro contributo, però la richiesta prioritaria che vi facciamo è quella di accelerare la bocciatura di questo articolo.

PRESIDENTE. La Giunta non intende intervenire.

E' convocata la Conferenza dei Capigruppo.

(La seduta, sospesa alle ore 11 e 55, viene ripresa alle ore 12 e 05.)

PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore. L'emendamento numero 135 a me risulta ritirato, ma l'onorevole Porcu dice che non è così.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 135 è ritirato.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore. L'onorevole Porcu sostiene di no, siccome è il primo firmatario non posso sostituirmi a lui. Comunque il parere sull'emendamento è contrario qualora non venisse ritirato.

PORCU (P.D.). Lo ritiro.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 135 è ritirato.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore. L'emendamento numero 44 è ritirato. Il parere sull'emendamento numero 143 è contrario, mentre l'emendamento all'emendamento numero 314 è inammissibile. L'emendamento numero 7 è ritirato. Sugli emendamenti numero 243, 70, 316 il parere è favorevole, mentre è contrario sul numero 213. L'emendamento numero 73 è sostitutivo totale e quindi decade. Sull'emendamento numero 328 e sul successivo c'è un emendamento di sintesi.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 328 è di sintesi degli emendamenti numero 157 e 308.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore. Sì, anche rispetto a questo mi risulta che debba essere presentato un emendamento orale, per cui lo sospendiamo.

(Interruzione)

Se non viene emendato c'è l'invito al ritiro.

Sull'emendamento numero 308 c'è ugualmente l'invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario.

STERI (U.D.C.-FLI). Ritiro l'emendamento numero 308.

PRESIDENTE. Scusate un attimo, se gli emendamenti vengono ritirati cade l'emendamento di sintesi. La proposta di emendamento orale deve essere fatta sull'emendamento di sintesi, ma per mantenere l'emendamento di sintesi bisogna tenere in piedi gli altri due emendamenti, che ovviamente decadranno perché si accetterà l'emendamento di sintesi.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore. Infatti, l'emendamento numero 328 si porta dietro anche gli emendamenti numero 308 e 157. Sugli emendamenti numero 69 e 72 il parere è favorevole, mentre è contrario sull'emendamento numero 71. Gli emendamenti numero 390, presentato all'emendamento numero 71, e 292 sono ritirati. L'emendamento numero 90 va ripresentato al disegno di legge sul personale, quindi è ritirato. L'emendamento all'emendamento numero 287, giacché il numero 183 è ritirato, decade. Il parere sull'emendamento numero 164 è favorevole; gli emendamenti numero 84 e 47 vanno al disegno di legge sul personale, quindi sono ritirati. Sull'emendamento all'emendamento numero 318 il parere è favorevole; l'emendamento numero 74, essendo il numero 318 sostitutivo totale, chiaramente decade. L'emendamento numero 6 è sospeso.

Per quanto riguarda l'emendamento numero 39 il parere è contrario sulla parte che riguarda l'articolo 2, mentre è favorevole sulle parti successive, quindi si chiederà la votazione per parti: parere contrario sulla prima parte, favorevole dalle parole "articolo 44" in poi. Gli emendamenti numero 85 e 181, al quale sono appoggiati gli emendamenti numero 306 e 309, poiché riguardano la materia del personale sono ritirati. L'emendamento numero 182 è ritirato. Sugli emendamenti numero 256 e 34 il parere è favorevole, mentre è contrario sull'emendamento numero 86. Sull'emendamento numero 21 c'è l'invito al ritiro. L'emendamento numero 1 è ritirato e va alla Parte seconda del collegato, quella sui lavori pubblici. Il parere sugli emendamenti numero 5 e 36 è contrario, mentre è favorevole sull'emendamento numero 35. L'emendamento numero 37 è ritirato e va al disegno di legge sul personale.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). L'emendamento numero 37 è come il 39, non riguarda il personale, ma l'ordinamento.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore. Invito i presentatori a ritirare l'emendamento numero 37.

PRESIDENTE. No, scusate, abbiamo appena ribadito in Conferenza dei Capigruppo che tutti gli emendamenti riguardanti la materia del personale o l'organizzazione devono essere ritirati e ripresentati al disegno di legge numero 71. Se non vengono ritirati, la Presidenza li dichiara tutti inammissibili.

(Interruzione del consigliere Sanna Gian Valerio)

PRESIDENTE. Onorevole Sanna, gli Uffici mi fanno presente quello che ha detto lei, cioè che gli emendamenti numero 37 e 39….

(Interruzione del consigliere Sanna Gian Valerio)

PRESIDENTE. Lei ha sollevato il problema rispetto al fatto che sono due emendamenti che hanno avuto una valutazione differente da parte della Commissione pur trattando la stessa materia. Invece proprio perché trattano la stessa materia, come ha detto lei, devono seguire la stessa sorte.

Prego, onorevole Maninchedda.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore. L'emendamento numero 37 è ritirato.

PRESIDENTE. Su questo ho bisogno di un approfondimento con gli Uffici, nel frattempo andiamo avanti.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore. L'emendamento numero 37 per il momento è sospeso; l'emendamento numero 40 è ritirato e va al disegno di legge sul personale.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 37 attiene alla materia dell'organizzazione e quindi rientra nella fattispecie degli emendamenti inammissibili. Tra l'altro era stato formalmente ritirato dall'onorevole Barracciu, così mi dicono gli Uffici.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Il consiglio di amministrazione è considerato un soggetto di organizzazione?

PRESIDENTE. Sì, organizzazione.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Quindi un organo di direzione politica è per voi organizzativo! Ho capito. Vorrei che me lo confermassero gli Uffici, perché così sarà chiaro anche per il futuro.

PRESIDENTE. Prego, onorevole Maninchedda, prosegua.

CAPELLI (Gruppo Misto). C'è la legge numero 31 che dice il contrario.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore. Quindi l'emendamento numero 37, se ho capito bene, è inammissibile.

PRESIDENTE. Sì, l'emendamento numero 37 è inammissibile.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Ne prendo nota, naturalmente. Così come prendo nota dell'interpretazione che danno gli Uffici e di questa confusione in merito all'organizzazione.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore. Gli emendamenti numero 40 e 42, sono ritirati perché riguardano il personale. Sull'emendamento numero 49 il parere è favorevole, sul numero 50 è contrario. L'emendamento numero 56, sul personale, è ritirato. Sull'emendamento numero 60 il parere è favorevole, sul numero 78 è contrario.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 78 è decaduto per effetto dell'approvazione dell'emendamento numero 66 all'articolo 15 quater.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore. L'emendamento numero 94 è sospeso in attesa di una nuova formulazione; l'emendamento numero 294 dovrebbe decadere perché il numero 139 è ritirato.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 294 è comunque inammissibile.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore. Gli emendamenti numero 139 e 148 sono ritirati. L'emendamento numero 158 è sospeso in attesa di una valutazione da parte dell'Assessorato dell'urbanistica. Invito al ritiro dell'emendamento numero 297.

PRESIDENTE. Gli emendamenti dal numero 297 al numero 387 sono tutti inammissibili.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore. Benissimo. Invito al ritiro dell'emendamento numero 175, altrimenti il parere è contrario.

PRESIDENTE. Mi correggo, onorevole Maninchedda, gli emendamenti numero 297 e 327 non sono inammissibili e sono aggiuntivi all'emendamento numero 175.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore. Sull'emendamento numero 297 il parere è contrario e invito al ritiro degli emendamenti numero 327 e 175, altrimenti il parere è contrario. Sull'emendamento numero 177 il parere è contrario; l'emendamento numero 302, che è un emendamento all'emendamento numero 184, che è ritirato, decade. L'emendamento numero 339 all'emendamento numero 185 decade perché quest'ultimo è ritirato. Invito al ritiro dell'emendamento numero 196 o il parere è contrario. L'emendamento numero 344 decade perché presentato all'emendamento numero 203, che è ritirato in quanto riguarda il personale. Sugli emendamenti numero 319, 329 e 204 il parere è favorevole. L'emendamento numero 257 è ritirato; sul numero 262 il parere è contrario. Si chiede di spostare l'emendamento numero 265 all'articolo 28 bis.

PRESIDENTE. Se l'Aula è d'accordo, l'emendamento numero 265 è spostato all'articolo 28 bis.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore. Sì, insieme all'emendamento numero 266 su Abbanoa. Sugli emendamenti numero 270, 307 e 271 il parere è favorevole. L'emendamento numero 279 è sospeso per un approfondimento da parte della Giunta e l'emendamento numero 45 è sospeso per una verifica da parte dell'Assessorato dell'urbanistica. Sull'emendamento numero 153 c'è un invito al ritiro o il parere è contrario.

PRESIDENTE. E' privo di copertura finanziaria, per cui se la copertura non viene individuata l'emendamento è inammissibile.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore. C'è l'intento dichiarato di cassare il comma 3, votando l'emendamento per parti. I proponenti chiedono di poter motivare un eventuale ritiro, comunque c'è un invito al ritiro o il parere è contrario. Sull'emendamento numero 274, che proviene dall'articolo 15 quater, chiaramente il parere è favorevole, come pure sul numero 276. Sugli emendamenti numero 186 e 286 c'è un invito al ritiro, perché la Commissione ritiene che vadano discussi insieme in quanto si tratta di misure sull'Ogliastra e sul Salto di Quirra. L'emendamento numero 274, su cui è stato già chiesto il voto segreto, proviene dall'articolo 15 quater e ha il parere favorevole della Commissione. C'è un invito al ritiro dell'emendamento numero 187.

PRESIDENTE. Un attimo, all'emendamento numero 276, sul quale è stato dato parere favorevole, è stato presentato l'emendamento numero 395, che è inammissibile, per cui l'emendamento di sintesi numero 394 decade, rimane in piedi solo l'emendamento numero 276. Dovevo informarne l'Aula.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore. Perfetto. C'è un invito al ritiro dell'emendamento numero 187. Gli emendamenti numero 188, 189, 190, 191 sono ritirati. C'è un invito al ritiro degli emendamenti numero 192 e 193; sul numero 197 c'è un invito al ritiro o il parere è contrario. L'emendamento numero 283 decade perché è un emendamento all'emendamento numero 255, che è ritirato. Gli emendamenti numero 296 e 320 sono stati presentati all'emendamento numero 266, su Abbanoa, e si chiede che siano spostati tutti all'articolo 28 bis. Chiaramente gli Uffici, in sede di coordinamento, dovranno probabilmente fare un articolo dedicato a queste due manovre e adeguare la norma finanziaria.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 393, sostitutivo totale, è presentato anch'esso all'emendamento numero 266. Se l'Aula è d'accordo, lo spostiamo all'articolo 28 bis.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Qual è il parere sull'emendamento numero 186, invito al ritiro?

PRESIDENTE. Sì, c'è un invito al ritiro.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore. Sull'emendamento numero 64 mi risulta presentato un emendamento all'emendamento.

PRESIDENTE. E' l'emendamento numero 391, sostitutivo totale.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore. E' un emendamento della Giunta che avrebbe dovuto correggere l'emendamento numero 64 e sul quale il parere è favorevole. L'emendamento numero 259 segue il numero 266, perché riguarda la materia del servizio idrico integrato, quindi è spostato all'articolo 28 bis.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere è conforme a quello del relatore, ad eccezione dell'emendamento numero 71, che la Giunta intende mantenere. E' stato discusso in Commissione ed è orientamento della Giunta proporlo alla votazione. Rimangono sospesi alcuni emendamenti, come ha detto il relatore, che richiedono un ulteriore approfondimento.

Vorrei precisare, se mi è permesso, Presidente, che l'emendamento numero 394 è un emendamento all'emendamento numero 274, ed è un emendamento di sintesi che riformula l'argomento.

PRESIDENTE. E' un emendamento di sintesi, assessore La Spisa, però siccome l'emendamento numero 395 è inammissibile, perché non è materia strettamente connessa, non si può fare un emendamento di sintesi di un solo emendamento.

Passiamo alla votazione degli emendamenti. Gli emendamenti numero 135 e 44 sono stati ritirati, per cui procediamo alla votazione dell'emendamento numero 143.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Sull'emendamento numero 143 dichiaro ovviamente il mio voto favorevole, però ne approfitto, Presidente, per cercare di collaborare, come sempre.

Ho provato in questi ultimi giorni a stare un po' più quieto, ma ovviamente bisogna migliorarsi e quindi non nascondersi le verità. Da un po' di tempo a questa parte si è dismessa l'abitudine per cui se due parti o due soggetti presentano due emendamenti sulla stessa materia questi vengono unificati e si dice pubblicamente che sono proposti da due soggetti diversi. Adesso invece si usa fare così: se uno dei due emendamenti è della Giunta, l'altro viene dichiarato decaduto. L'emendamento numero 78 ha lo stesso contenuto di un emendamento della Giunta e non poteva essere dichiarato decaduto, ma doveva essere unificato al testo della Giunta appunto perché tratta lo stesso argomento. E questo perché il diritto al protagonismo lo si deve garantire a tutte le persone che fanno parte dell'Aula.

Stesso discorso vale per gli emendamenti su Quirra. Avevamo concordato che si sarebbe presentato un unico emendamento di sintesi dei contributi che tutti avevano portato su questo tema, ma improvvisamente c'è l'invito al ritiro dell'emendamento proposto da altri e la sublimazione dell'emendamento della Giunta. Mettiamoci d'accordo, non è uno stile che vada molto bene.

Per quel che riguarda l'emendamento numero 37 vorrei far notare alla maggioranza che si tratta dell'unico emendamento di carattere riformistico di tutto questo collegato. Cioè l'unico consiglio di amministrazione politico (vedi costo della politica) che non serve in questa Regione è il consiglio di amministrazione dell'AREA, la quale deve decidere dove collocare gli edifici destinati al fabbisogno pubblico e, come voi sapete, riunisce a tal fine appunto il consiglio di amministrazione. Ma guarda un po' che bisogno stratosferico di un consiglio di amministrazione! Quell'emendamento elimina il consiglio di amministrazione dell'AREA e voi non avete evidentemente il coraggio di essere conseguenti! Ci possiamo permettere oggi di mantenere in piedi un organismo inutile come quello? A voi la scelta.

Di questo si tratta, non di personale, e chi legge gli emendamenti deve anche saperli interpretare. Non c'entra niente questo argomento con l'organizzazione. Il consiglio di amministrazione dell'AREA è l'organo di direzione politica di quell'organismo, che ha una missione definita, che a Sassari non riesce a soddisfare il bisogno di 1.200 persone, l'abbiamo sentito dire ieri, nonostante abbia più di 100 milioni di euro a disposizione.

PRESIDENTE. Onorevole Sanna, volevo farle presente che l'emendamento numero 78 è decaduto per effetto dell'approvazione dell'emendamento numero 66, presentato all'articolo 15 quater. Se il presentatore non chiede lo spostamento di un emendamento affinché venga esaminato insieme a un altro emendamento, quando si va a esaminare un emendamento che tratta una materia già normata in precedenza automaticamente quell'emendamento viene dichiarato decaduto. Quando stavamo per procedere alla discussione dell'emendamento numero 66 il presentatore del numero 78 avrebbe dovuto chiedere di anticiparne l'esame, cosa che non è avvenuta.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). L'abbiamo chiesto, l'ho chiesto io stesso.

PRESIDENTE. No, onorevole Sanna, non è stato chiesto, lo ricordo perfettamente perché avevo fatto presente all'Aula che l'approvazione dell'emendamento numero 66 avrebbe fatto decadere l'emendamento numero 78. Ha domandato di parlare il consigliere Sabatini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SABATINI (P.D.). Signora Presidente, l'emendamento numero 143 tende a correggere - mi rivolgo anche al Presidente della Commissione che ha espresso parere contrario su questo emendamento - un principio che è stato recepito dalla Commissione al comma 11, che prevede un vincolo sulle risorse del fondo unico che vengono trasferite alle province per garantire alle Pro Loco gli stanziamenti loro dovuti e che in questi anni non sono stati garantiti.

Da un conteggio è risultato che con una percentuale del 2,50 i trasferimenti storici alle Pro Loco non vengono garantiti, mentre vengono garantiti con il 3 per cento. Non si sta chiedendo altro che di conformare lo stanziamento che da sempre è stato devoluto a queste associazioni. Penso che l'Aula potrebbe accogliere questo emendamento perché è di buon senso e ripristina ciò che avveniva in passato senza aggiungere né togliere niente.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Non voglio esprimermi in modo negativo nei confronti di questo provvedimento e neppure di questo emendamento, ma il tema è uno solo. Mi pare, non vorrei sbagliarmi, perché non ho esattamente in mente la norma, che al comma 11 si parli del fondo di cui alla legge numero 2 del 2007, cioè del fondo unico. Vorrei capire se è effettivamente così, vorrei una conferma, perché se si tratta del fondo unico non possiamo essere ondivaghi: o diciamo che gli enti locali sono autonomi nella gestione di quelle risorse o ricominciamo, e io sono disponibile a ragionare in questi termini, a orientare la spesa dando indicazione alla Regione su come utilizzare quelle risorse. Se il fondo a cui ci riferiamo è quello, chiederò la votazione per parti dell'articolo 27, in modo tale da abrogare il comma 11. Dichiaro il mio voto contrario a questo emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCU (P.D.). Io penso che questo emendamento interpreti la volontà della Commissione e il ragionamento che evidentemente in quella sede è stato fatto quando all'articolo 27 è stato introdotto il comma 11. Qual è il ragionamento che io penso sia stato fatto? E' un ragionamento frutto anche di una lamentela che proviene dalle Pro Loco di alcune province, ovvero il mancato rispetto da parte delle province del trasferimento delle risorse alle Pro Loco tenendo conto della spesa storica. Da questo ragionamento parte il condizionamento dell'utilizzo del fondo unico con una percentuale del 2,50 per cento. Su questa strada ho delle riserve, l'ho manifestato tante volte, lo faccio anche oggi, però se il comma 11 deve rimanere in piedi è chiaro che non si soddisfa quell'esigenza mantenendo una percentuale del 2,5, anzi si fa un danno alle Pro Loco. Se l'esigenza è quella di mantenere un trasferimento ancorato alla spesa storica, la percentuale deve essere del 3 per cento del fondo unico, diversamente stiamo danneggiando le Pro Loco.

Se l'Aula è disponibile a fare un ragionamento serio sul fondo unico, sulla sua natura, anche sul trasferimento di funzioni e di competenze, noi non ci sottrarremo a questa responsabilità e saremo disponibili a parlarne. Ma parlarne a pezzettini chiaramente non fa del bene né alle province, né ai comuni né tanto meno alle Pro Loco, che in questo caso sono le beneficiarie, ma potrebbero esserlo le Scuole civiche di musica, la Protezione civile e quant'altro.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stochino per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STOCHINO (P.d.L.). Presidente, vorrei fare un appello al Presidente della Commissione e alla maggioranza tutta su questo emendamento, che in linea di principio come maggioranza abbiamo condiviso anche nella presentazione dell'articolo 27. C'è stato semplicemente un approfondimento sulla misura percentuale, che nell'articolo era stabilita nel 2,5 per cento dell'importo del fondo unico.

Presidente Maninchedda, le chiedo di prestarmi un po' di attenzione proprio sulla questione della percentuale. L'emendamento numero 143 è stato condiviso in Commissione; lei sa che siamo stati tutti sensibilizzati sulla questione delle Pro Loco e sulla percentuale relativa alle risorse da trasferire e siamo arrivati a stabilire il 3 per cento, piuttosto che il 2,5, dopo un calcolo accurato. La pregherei pertanto di rivedere il parere su questo emendamento che serve semplicemente per fare chiarezza, ripristinando la percentuale che è sempre stata applicata in passato, e dare sicurezza alle pro Loco sul trasferimento delle somme dovute.

Si è semplicemente fatto un calcolo più accurato sulla percentuale da applicare, quindi inviterei il relatore, nonché Presidente della terza Commissione, a rivedere il parere espresso, perché non mi sentirei di votare contro un emendamento che in linea di principio è stato condiviso da tutta la maggioranza, che anche l'opposizione condivide e che semplicemente tende a confermare il trasferimento delle somme già attribuite annualmente.

PRESIDENTE. Onorevole Stochino, il relatore non può rivedere il parere espresso, perché non è, lei lo sa, un parere soggettivo, ma è il parere espresso dai componenti della Commissione. Per rivedere il parere già espresso si dovrebbe riconvocare la Commissione.

Ha domandato di parlare il consigliere Gavino Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA GAVINO (P.D.). Presidente, visto l'oggetto del contendere chiederei, se è possibile, di sospendere questo emendamento e di affrontarlo per ultimo, alla fine dell'esame dell'articolo.

PRESIDENTE. Non è possibile perché è un emendamento soppressivo parziale e dobbiamo adesso esaminare due emendamenti sostitutivi parziali e poi votare l'articolo. Se c'è bisogno possiamo fare una sospensione di cinque minuti, però non è possibile rinviare l'emendamento alla fine perché, ripeto, è soppressivo parziale.

MANCA GAVINO (P.D.). Sì, se è possibile, chiedo una breve sospensione.

PRESIDENTE. Sospendo la seduta per cinque minuti. I lavori riprenderanno alle ore 12 e 50.

(La seduta, sospesa alle ore 12 e 45, viene ripresa alle ore 12 e 48.)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ANTONIO (P.D.). Presidente, non è la prima volta che nella discussione di questo collegato si parla del fondo unico. Ci sono stati vari tentativi di condizionare o di ridimensionare l'importanza che ha avuto e che, a mio avviso, il fondo unico ha ancora. Fu una grande scelta della passata legislatura quella di dotare comuni e province di un fondo di cui ciascun ente locale deve avere la capacità e la responsabilità di programmare la spesa. Nel momento in cui decidiamo, con un emendamento, che una quota parte di quel fondo deve essere destinata oggi a un settore domani a un altro, stravolgiamo quello che è lo spirito della legge. Per questo motivo esprimo il mio voto contrario all'emendamento numero 143.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sabatini. Ne ha facoltà.

SABATINI (P.D.). Chiedo la votazione nominale.

(Appoggia la richiesta il consigliere Bruno.)

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 143.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Cappai e Piras hanno votato a favore e che il consigliere Planetta ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Bardanzellu - Barracciu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Cocco Pietro - Cucca - Cuccu - Dessì - Diana Giampaolo - Espa - Gallus - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Peru - Piras - Porcu - Randazzo - Sabatini - Sanjust - Sanna Gian Valerio - Stochino.

Rispondono no i consiglieri: Biancareddu - Cherchi - Cocco Daniele - Corda - De Francisci - Floris Mario - Fois - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Milia - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Pitea - Pittalis - Planetta - Rodin - Salis - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Solinas Antonio - Steri - Uras - Vargiu - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Cuccureddu.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 59

votanti 57

astenuti 2

maggioranza 29

favorevoli 30

contrari 27

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'emendamento numero 243.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Presidente, nel riproporre la richiesta di votazione per parti dell'articolo 27 è d'obbligo una constatazione, perché l'onorevole Sanna, che da Assessore degli enti locali è stato uno degli inventori del fondo unico, oggi ha votato, in ragione delle Pro Loco, la soppressione della filosofia del fondo unico. Se hanno titolo e considerazione gli interventi delle Pro Loco, hanno giustamente titolo anche le politiche sociali e le politiche del lavoro e la Regione dovrà d'ora in avanti orientare, per tutelare i disoccupati e le persone bisognose, le quote del fondo unico nella disponibilità del sistema degli enti locali. Si scardina così il processo della responsabilizzazione della spesa.

Le cose non vanno fatte perché c'è una pressione connessa direttamente al consenso locale o localistico, ma vanno fatte in ragione delle esigenze e dei bisogni della comunità nel suo complesso. Noi siamo consiglieri regionali, non consiglieri di questo o quel comune che deve pur considerare la benemerita funzione che svolgono le Pro Loco.

Detto questo, ma ne riparleremo successivamente, ribadisco che chiederò la votazione per parti. Sull'emendamento numero 243, che riguarda una copertura finanziaria a sostegno dei piccoli comuni, dichiaro di astenermi. Vorrei votare a favore, presidente Maninchedda, ma non lo faccio per una ragione molto semplice, cioè perché vorrei che tutto fosse ricompreso nel fondo unico, che ci fossero parametri anche di privilegio e di riequilibro territoriale. Non dovremmo trattare questa materia in questo modo, per spot; dovremmo trattarla in modo più compiuto, dentro il processo di riforma del nostro sistema istituzionale, però per sensibilità all'argomento su questo emendamento mi asterrò.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Relativamente ai comuni piccoli, grandi o medi e alle unioni di comuni c'è una discussione in atto che ci vedrà peraltro impegnati anche in prima Commissione nel tentativo, assolutamente positivo e da sostenere, di dare una risposta unitaria al problema complessivo delle autonomie locali.

Approfitto della sostanziale adesione a questo concetto per dire che non ho capito la votazione precedente, cioè non capisco come sia potuto passare in quest'Aula un emendamento che fa sì che il Consiglio regionale imponga con la sua volontà in legge che a una quota parte del fondo unico per gli enti locali sia data una destinazione vincolata. E' una contraddizione. Lo rilevo, lo sottoscrivo e lo confermo. La considero una contraddizione perché è vero che le Pro Loco hanno la loro importanza, ma che la minoranza stracci un principio per inserire in un emendamento voluto dalla Giunta, nell'ambito dello stravolgimento dalla stessa già effettuato di questo disastroso collegato, una maggiorazione della percentuale prevista dalla Giunta stessa mi sembra un paradosso politico incredibile. A questo punto mi sento in difficoltà nel difendere questo principio anche per altri settori, perché una volta che si apre una breccia è chiaro che non si regge più la spinta.

Anche la norma contenuta nell'emendamento numero 243 è in favore dei piccoli comuni, ma mi sarei aspettato che su queste misure di sostegno si potesse discutere e decidere all'interno di un ragionamento più complessivo sul riequilibrio istituzionale della Sardegna.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Vargiu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

VARGIU (Riformatori Sardi). Presidente, colleghi, noi Riformatori annunciamo il voto a favore dell'emendamento numero 243. Ci sembra utile farlo perché, tornando al voto che è stato espresso sull'emendamento precedente, prendiamo atto che ciò che viene espresso dalla Giunta e dal Presidente della Commissione non è vincolante per la maggioranza del Consiglio regionale che, giustamente, ritiene di poter votare in libertà gli emendamenti.

Noi Riformatori da questo momento voteremo in libertà gli emendamenti e annunciamo che sull'emendamento numero 243, essendo in coscienza d'accordo con quanto proposto dai colleghi Maninchedda e Giacomo Sanna, voteremo a favore.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Vedo un po' di gente preoccupata sulla questione del fondo unico. Il problema del fondo unico non è l'emendamento precedente, ma è la scelta che ha già fatto la Commissione ai commi 11 e 15. La Giunta e la maggioranza stanno dicendo intanto che il fondo unico è sotto attacco e che per il 3 per cento deve essere destinato alle unioni di comuni. A partire da quest'anno è così, quindi finita la pacchia: le gestioni associate prendono soldi dai comuni, i comuni finanziano e non ci sono perciò nuove risorse. E' un taglio secco di 17 milioni di euro da un anno all'altro. Di questo bisogna che ne siamo consapevoli. Primo punto.

Secondo punto: è la Commissione che propone una deroga alla legge numero 9. Di che cosa stiamo parlando, di un emendamento probabilmente provocatorio sotto questo profilo? Vi dico la verità, se io fossi un amministratore provinciale e la Regione mi dicesse che devo obbligatoriamente destinare alle Pro Loco non meno del 2 o 3 per cento delle risorse che mi vengono trasferite, verificando che queste associazioni svolgono concretamente la loro attività potrei decidere di trasferire loro le risorse, ma se tale trasferimento non fosse giustificato da un reale riscontro dell'attività svolta, sarebbe inutile fissare delle quote obbligatorie perché ne risponderei comunque dal punto di vista contabile. Quindi, di fatto, è tutto legato a una maggiore responsabilità.

Certo è che noi non possiamo con legge supplire alla mancanza di dialogo fra enti locali. Se vogliamo risolvere con questi sistemi il problema di incomunicabilità tra province e comuni o tra province ed enti siamo sulla strada sbagliata. Il problema non è il fondo unico, che è stato attaccato dal giorno successivo a quello in cui è stato approvato perché nessuno ci ha mai creduto! Così come di recente è accaduto per gli enti provinciali per il turismo. Di che cosa stiamo parlando? Bisogna fare una scelta di fondo ed essere coerenti sempre. Siccome qua non lo si è, ognuno tira la carretta dove può, più confusione c'è meglio è perché tanto, alla fine, questo è ciò che caratterizza questa legislatura. Siete voi che state distruggendo i comuni, caricandoli dalla mattina alla sera di un onere di 17 milioni di euro, ma ne risponderete voi, mica noi! Noi a suo tempo le risorse gliele abbiamo date.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda per delle precisazioni. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore. Presidente, solo per spiegare ai colleghi che l'emendamento numero 243 è stato formulato perché, come loro ricorderanno, con la finanziaria 2011 questo Consiglio regionale ha varato le prime misure di vantaggio fiscale per i comuni montani. Il Governo nazionale ha impugnato la norma e la Giunta regionale la sta difendendo di fronte alla Corte costituzionale. Non solo, la Giunta ha varato delle misure di vantaggio fiscale con il Piano regionale per il lavoro, cioè non con un atto legislativo, ma con un atto amministrativo, e con i piani di sviluppo comunale. Lo dico ai colleghi perché spesso noi pensiamo di dover fare molte cose con legge, ma tante vengono fatte con atto amministrativo.

In virtù di questo, i 10 milioni che noi abbiamo stanziato nella finanziaria 2011 a difesa delle politiche di vantaggio fiscale sono lì, sub judice, perché abbiamo un'Amministrazione regionale che non spende quando la legge è eccepita. Allora, anziché sostituire la norma precedente, e quindi difendendola in giudizio, si prendono i 10 milioni che erano stati stanziati e li si destina a politiche per i piccoli comuni, rispetto ai quali, vorrei ricordare all'onorevole Salis, è vero che noi abbiamo tempo di fare le cose, però l'autorità di gestione per lo sviluppo rurale nel 2008 aveva elaborato un report in cui dichiarava la morte civile dei comuni sotto i 1.000 abitanti. Dal 2008 questo Consiglio regionale non ha mai fatto nulla per i piccoli comuni. E' vero che si dovrebbe intervenire sempre al momento giusto, come per Abbanoa o la Sogeaal, ma non è mai il momento giusto!

Questo è semplicemente l'inizio di un'iniziativa di intervento sui piccoli comuni che non ha grandi ambizioni, se non quella perlomeno di cominciare ad affrontare un problema. L'emendamento in discussione mette in sicurezza i 10 milioni stanziati per le politiche di vantaggio fiscale, impedendo che vadano in perenzione, e li destina ad altro.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stochino per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STOCHINO (P.d.L.). Presidente, intervengo per dichiarare il mio voto favorevole all'emendamento numero 243, anche perché, come ricordava il Presidente della terza Commissione, rappresenta una linea di pensiero che avevamo cercato di far passare con la scorsa finanziaria e che purtroppo il Governo nazionale ha cassato. Era doveroso da parte di questo parlamentino riproporre un aiuto ai piccoli comuni e una linea di principio, che è quella della fiscalità di vantaggio nei confronti dei comuni più poveri.

Colgo l'occasione per specificare meglio, anche nei confronti degli amici Riformatori e in particolare del collega Vargiu, quanto è successo nella votazione dell'emendamento precedente, di cui mi assumo tutta la responsabilità. Non è stata una responsabilità del P.d.L., ma una responsabilità mia. Io avevo rivolto un appello al Presidente della Commissione affinché cambiasse il parere espresso, ma, come giustamente ha detto il Presidente del Consiglio, il parere del relatore non poteva essere cambiato. Ho fatto appello alla maggioranza affinché si capisse che l'emendamento che è passato, e non per accordi di maggioranza, non includeva nuove spese, ma semplicemente serviva a specificare meglio l'attribuzione delle risorse alle Pro Loco, che erano e saranno sempre pari più o meno a 1 milione e 850 mila euro.

Onorevole Vargiu, spero di aver chiarito che la responsabilità di quanto successo non è del P.d.L., ma mia personale, e se ho sbagliato chiedo umilmente venia.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.-FLI). Noi che siamo sempre presenti quando si procede alla verifica del numero legale, a differenza di altre forze politiche, abbiamo ascoltato con attenzione quanto ha detto l'onorevole Stochino, però purtroppo non c'è stato solo un voto favorevole a titolo personale, ma c'è stato il voto favorevole di svariati esponenti del P.d.L.

Per quanto ci riguarda, emendamenti anche essenziali che impegnavano 50 mila euro appena e che avevamo sostenuto con forza, in presenza di una richiesta della Giunta sono stati da noi ritirati senza porre questioni personali. Non possiamo che prendere atto di quanto anche stamattina è successo in Aula.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 243. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'emendamento numero 213.

Ha domandato di parlare la consigliera Barracciu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BARRACCIU (P.D.). Questo emendamento, come si può vedere, ha l'obiettivo di estendere la norma in favore dei comuni con 1.000 abitanti, di cui si parlava precedentemente, ai comuni fino a 2.000 abitanti. Questo perché nel corso del ragionamento che abbiamo fatto come Gruppo del Partito Democratico è emersa la valutazione che le condizioni economiche e sociali dei piccoli paesi della Sardegna, che certamente contraddistinguono in maniera negativa i paesi con 1.000 abitanti, sono esattamente le stesse che caratterizzano i comuni con 2.000 abitanti, ossia alla differenza di abitanti non segue una differenza di condizioni sociali ed economiche e di ritardo di sviluppo. Ci sembra, quindi, che questo emendamento vada approvato per una questione di equità e per dare la possibilità di favorire anche i paesi fino a 2.000 abitanti, che purtroppo si trovano, ripeto, nelle stesse condizioni dei paesi sotto i 1.000 abitanti.

Anche in Commissione la maggioranza ha rifiutato la possibilità di accedere a questo emendamento. Pensiamo che la norma di cui al comma 24 sia fortemente discriminatoria e guardi esclusivamente a una parte dei paesi della Sardegna, lasciando fuori la maggior parte di essi dalla possibilità di avere un vantaggio per quanto parziale e per quanto pensato, secondo noi, in maniera assolutamente non strutturale. E comunque tale norma non consente a quei paesi, e quindi a quelle popolazioni, di sperare in un pur minimo miglioramento delle proprie condizioni.

Chiederei, se fosse possibile, una sospensione per capire se c'è la possibilità che la maggioranza riveda la sua posizione su questo emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore. Vorrei informare i colleghi che il parere contrario sull'emendamento nasce da dati statistici, tra l'altro elaborati dall'Autorità di gestione del Programma di sviluppo rurale della Sardegna, la quale nel 2009 certificava che la situazione di salute demografica dei paesi della Sardegna grave o gravissima riguarda 166 comuni, cioè sostanzialmente i comuni sotto i 1.000 abitanti, che sono in totale 105.

In ragione delle considerazioni non solo dell'onorevole Barracciu, ma anche di altri consiglieri, l'emendamento numero 34, che andremo ad approvare a breve, dice sostanzialmente che qualora la Giunta regionale ravvisi in comuni con più di 1.000 abitanti le stesse condizioni economiche e di svantaggio demografico che si ravvisano nei comuni con meno di 1.000 abitanti applica, con un accordo di programma, le politiche di incentivazione che sono previste per i comuni sotto i 1.000 abitanti. Quindi approvando l'insieme degli emendamenti che stiamo per esaminare la Giunta avrà un sistema che testa sui comuni sotto i 1.000 abitanti e che può estendere a tutti i comuni sopra i 1.000 abitanti in cui si ravvisino quelle condizioni demografiche.

In ragione di questo chiederei all'onorevole Barracciu di ritirare il suo emendamento. Poiché l'emendamento numero 34 dà la possibilità di estendere le agevolazioni a qualsiasi comune in cui si ravvisino queste criticità, attraverso un accordo di programma, non c'è bisogno di estenderle oltre la soglia della situazione grave o gravissima certificata nella scorsa legislatura da un atto ufficiale della Giunta.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Rinuncio.

PRESIDENTE. Onorevole Barracciu, c'è un invito al ritiro dell'emendamento numero 213.

Ha domandato di parlare la consigliera Barracciu. Ne ha facoltà.

BARRACCIU (P.D.). Noi ritiriamo l'emendamento con la rassicurazione dell'onorevole Maninchedda, ma anche con l'auspicio che in tempi brevissimi si possa mettere mano a un provvedimento complessivo maggiormente ragionato, che ponga al centro la problematica dei comuni rurali e dei piccoli comuni della Sardegna, così che le misure possano equamente raggiungere tutti i comuni che rientrano negli indici di cui ha parlato l'onorevole Maninchedda. Poi, quando si dice "grave, gravissimo o meno grave" si sa che si fa una scala di valutazioni che non incide davvero su quella che è l'effettiva qualità e quantità del disagio che si vive in quei paesi.

Chiedo che le firme dei sottoscrittori dell'emendamento numero 213 siano aggiunte all'emendamento di cui ha parlato l'onorevole Maninchedda.

PRESIDENTE. Onorevole Salis, l'emendamento è stato ritirato quindi la sua iscrizione a parlare decade.

L'onorevole Uras aveva preannunciato la richiesta di una votazione per parti dell'articolo. Onorevole Uras, la conferma?

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Sì, Presidente.

PRESIDENTE. Mi indica le parti?

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Chiedo che si voti separatamente il comma 5, sul quale chiedo inoltre il voto segreto.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Lotto. Ne ha facoltà.

LOTTO (P.D.). E' possibile articolare ancora meglio il voto per parti votando separatamente anche il comma 4?

PRESIDENTE. Sì.

Onorevole Salis, deve fare ulteriori richieste di votazione per parti?

SALIS (I.d.V.). Chiedo che sia votato separatamente e con votazione nominale il comma 15 e sul comma 2 chiedo il voto segreto.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 27, senza i commi 2, 4, 5 e 15. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, del comma 2 dell'articolo 27.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 64

votanti 62

astenuti 2

maggioranza 32

favorevoli 38

contrari 24

(Il Consiglio approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Agus - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Campus - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Fois - Gallus - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Solinas Antonio - Steri - Stochino - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Capelli.)

Metto in votazione il comma 4 dell'articolo 27. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, del comma 5 dell'articolo 27.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 64

votanti 63

astenuti 1

maggioranza 32

favorevoli 33

contrari 30

(Il Consiglio approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Agus - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Fois - Gallus - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Solinas Antonio - Steri - Stochino - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zuncheddu.

Si è astenuta la Presidente Lombardo.)

Passiamo alla votazione del comma 15.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Anche il comma 15 riguarda una destinazione finalizzata del fondo unico. Devo fare i miei complimenti all'onorevole Mario Diana, perché in questa seduta ha ottenuto il risultato che perseguiva da tempo e che in Commissione ci ricordava, cioè come modificare la filosofia del fondo unico e riportare alla Regione la possibilità di destinare, anzi di predestinare l'utilizzo di quel fondo!

Io voterò contro questo comma perché fino all'ultimo cercherò, senza i tentennamenti che invece hanno avuto i colleghi del Partito Democratico, di difendere la filosofia del fondo unico che fu sviluppata con la creazione del primo fondo indistinto e che fu sancita dalla Giunta Soru e dalla precedente maggioranza.

E' stato fatto un grave errore, lo stiamo perpetuando. Ne approfitto, Presidente, per richiamare l'Assessore del bilancio al fatto che abbiamo appena approvato a voto segreto il comma 5, che dà la possibilità al Presidente della Regione di rivisitare, con una piccola maggiorazione, le indennità di alcuni sindaci e amministratori di enti, che prima percepivano circa 6 milioni di lire. Noi attenderemo il decreto del Presidente della Regione per capire che fine fanno i soldi dei sardi!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Ho chiesto il voto palese sul comma 15 proprio perché è un comma che dimostra in maniera evidente qual è la volontà di questa Giunta e di questa maggioranza. "Il fondo unico non s'ha da fare", direbbe Don Abbondio, lo si sta smantellando ed è giusto che questo voto venga certificato in maniera palese e che non passi in cavalleria con una votazione per alzata di mano.

Il Gruppo dell'Italia dei Valori vuole che venga certificata in maniera responsabile l'espressione del voto di ognuno dei consiglieri regionali su questa scelta che continua nella direzione dello smantellamento e sferra un colpo forse mortale a un principio che nella scorsa legislatura era stato unanimemente salutato come un riconoscimento dell'autonomia dei comuni e delle province e dell'autonoma capacità di destinare le risorse loro assegnate. In pratica il comma 15 recita il de profundis di un principio autonomistico di federalismo interno che abbiamo voluto nella scorsa legislatura e che vogliamo continuare a difendere, allora ognuno si assuma le proprie responsabilità.

Siamo in un momento di assoluta controrivoluzione, vogliamo tornare ai vecchi meccanismi che volevano che il Consiglio regionale o gli Assessorati regionali potessero controllare la spesa dei comuni e delle province. Se questo è quello che volete, assumetevene la responsabilità di fronte ai sardi e soprattutto di fronte ai comuni della Sardegna.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Noi ovviamente voteremo contro questo comma, cercando di calmare un po' i bollori di chi prima si preoccupava di un emendamento, che peraltro aveva una finalità meramente provocatoria nel proporre la modifica di una percentuale da 2,50 a 3, e adesso chiede voti segreti o votazioni per parti su tutti i commi salvo il comma 11, che è esattamente la norma madre che rende legittimo quel cambio di percentuale.

Anche se l'articolo non è stato approvato con votazione nominale io ovviamente ho votato contro il comma 11 e voterò anche contro il comma 12, ma il punto è un altro. Il fondo unico era un primo strumento di avanguardia del federalismo interno e il problema è che tutti noi, se consideriamo le vicende di questo collegato, abbiamo aggiunto un pezzo di particolarismo, di propensione verso i propri interessi in quello che dovrebbe essere un lavoro più sofisticato e di interesse generale. E allora a me non pare che noi possiamo prendere bacchettate o darcele reciprocamente, perché se fosse questo lo scopo potrei concentrarmi per dieci minuti e tirare fuori un cospicuo elenco di quello che ciascuno si è garantito. Di persone che qui difendono gli interessi generali e astratti per il momento ne ho viste poche, per cui quando saranno diventate numerose comincerò a preoccuparmi dei richiami di qualcuno.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Poiché non è presente in aula decade dal diritto alla parola.

Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCU (P.D.). Signora Presidente, dichiaro il mio voto contrario al comma 15 dell'articolo 27. L'onorevole Salis ha esordito dicendo che per qualcuno "il fondo unico non s'ha da fare". Io penso che qui ci sia un altro attentato, oltre a quello alla filosofia che aveva determinato la nascita del fondo unico in Consiglio regionale e per iniziativa del centrosinistra. Qui c'è un assalto anche alla gestione associata, all'esercizio associato delle funzioni da parte dei comuni, perché con questo comma che cosa si vuole dire? Si vuole distogliere una parte delle risorse del fondo unico assegnate alle province e ai comuni per destinarla alle funzioni associate, dato che in finanziaria risorse alle funzioni associate non ne sono state destinate. Stiamo parlando di circa 15-16 milioni di euro. Quindi parte di quel fondo i comuni e le province dovranno destinarla alle funzioni associate. Ma allora mi domando: quando il Consiglio regionale ha deciso che i comuni dovevano associarsi per gestire assieme alcune funzioni perché lo ha fatto? Qual era il motivo per il quale i comuni dovevano gestire assieme delle funzioni? Evidentemente perché non avevano la dimensione adeguata per poterle gestire da soli, quindi le risorse inserite in finanziaria in tutti questi anni, eccetto che nel 2011, e destinate all'esercizio associato delle funzioni servivano per incentivare i comuni ad associarsi per razionalizzare la spesa e per gestire al meglio alcune funzioni. Ecco perché dico che dobbiamo essere coerenti quando parliamo di queste cose. Se noi riteniamo che le funzioni non debbano essere esercitate in maniera associata dai comuni, ma singolarmente da ogni comune, dobbiamo dirlo chiaramente e allora modifichiamo la legge, diciamo che ciascun comune esercita da solo certe funzioni e a quel punto non dovremo rinviare a una fase successiva la destinazione di quelle risorse, ma vi provvederemo già attraverso il bilancio regionale.

Io avevo presentato insieme ad alcuni colleghi l'emendamento numero 309 (legato all'emendamento numero 181, ritirato dalla Giunta) che andava proprio in quella direzione, cioè destinare 16 milioni di euro per l'esercizio associato delle funzioni da parte dei comuni. In questa maniera stiamo andando in una direzione completamente diversa, stiamo facendo venir meno la filosofia che dava vita al fondo unico, stiamo facendo venir meno la filosofia dell'associazione di comuni per esercitare al meglio le funzioni.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto).Per ragioni opposte a quelle adesso dichiarate io mi asterrò sul comma 15. Vorrei votare contro, ma mi rendo conto che su questo argomento la maggioranza ha un orientamento diverso, che però si scontra fortemente con le mie convinzioni che sono opposte, ripeto, a quelle illustrate dagli onorevoli Cucca e Sanna, nel senso che in tutta Italia le unioni di comuni non sono incentivate, bensì sono obbligatorie, e lo sono anche in Sardegna. Se noi mettiamo a disposizione il 3 per cento, come negli anni passati, non cambia nulla. Il fondo unico quest'anno anzi è cresciuto perché abbiamo aggiunto 20 milioni di euro per le opere infrastrutturali; sono stati tolti 16 milioni di euro e ne sono stati aggiunti 20. La quota del 3 per cento era prevista negli anni scorsi, quest'anno finalmente era stato dato un segnale: eliminare la riserva del 3 per cento. Perché? Perché la ratio della norma era che l'esercizio associato delle funzioni doveva produrre economia non costi. L'incentivazione doveva essere a termine: "Ti do i soldi per incentivare l'aggregazione", dopodiché la gestione associata delle funzioni deve produrre risparmi, non costi, non duplicazione di funzioni, non doppi segretari comunali, non doppi dirigenti della ragioneria e così via, altrimenti non abbiamo colto nel segno. E' evidente che questo doveva essere lo scopo dell'aggregazione e se in tutta Italia le aggregazioni di comuni sotto i 5.000 abitanti sono obbligatorie e non incentivate, non si capisce perché in Sardegna debba rimanere l'incentivo. Sono i comuni che devono mettere la quota parte.

Ma vorrei segnalare un problema, con il quale avrà a che fare l'Assessore degli enti locali: tutti i comuni della Sardegna che hanno approvato il bilancio, hanno approvato quella ripartizione del fondo unico al quale lei, oggi, dovrà sottrarre il 3 per cento, perché anche i comuni che non fanno parte di unioni (penso alle città di Sassari e Cagliari, agli altri capoluoghi di provincia e a molte cittadine oltre i 5.000 abitanti) si troveranno una decurtazione a bilanci già approvati, quindi andranno incontro alla difficoltà di dover tagliare servizi programmati.

Questo succederà approvando questo comma, sul quale, ripeto, io voterei contro, perché si scontra fortemente con i miei principi, ma mi asterrò perché non voglio esprimere dare un voto contrario, visto che la maggioranza è favorevole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ANTONIO (P.D.). Signora Presidente, dichiaro il mio voto contrario al comma 15, con il quale continua l'attacco al principio del fondo unico. Al di là delle considerazioni che faceva poc'anzi il collega Cuccureddu, siamo ormai al mese di giugno, quando cioè tutti i consigli comunali hanno approvato i bilanci di previsione con grossi sacrifici e salti mortali per riuscire a chiuderli in pareggio, e adesso noi diciamo loro che debbono rivedere il bilancio con una perdita netta del 3 per cento. Credo che quella delle unioni di comuni sia stata una scelta intelligente. Non si tratta di stabilire quale sia il loro stato giuridico, si tratta di credere in questo tipo di aggregazione e voi con questo comma state cercando di mascherare la vostra vera azione politica, quella cioè di eliminare il trasferimento di risorse a cui annualmente l'Amministrazione regionale provvedeva appunto in favore delle unioni di comuni.

Onorevole Cuccureddu, non è ancora terminata la fase di coinvolgimento, di incentivazione e anche di convinzione delle singole amministrazioni comunali ad aderire alle unioni di comuni. Credo che sia stato un errore enorme cancellare le risorse che venivano assegnate alle unioni e ora persistete nell'errore obbligando i comuni a trasferire loro per legge risorse proprie.

Se un comune crede nel servizio associato, può all'occorrenza trasferire anche maggiori risorse all'unione di comuni. Certo è che non può e non dovrebbe rinunciare all'incentivo che ha avuto sino al 2010 da parte dell'Amministrazione regionale. Quindi vi invito a bocciare questo comma e a confermare, finché siamo in tempo, le risorse per le unioni di comuni. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Noi voteremo contro il comma 15 e tutto l'articolo 27. Voteremo contro con convinzione, intanto perché riteniamo che alle unioni di comuni debbano essere eventualmente destinate risorse aggiuntive e poi perché la legge numero 12 dice che tali unioni sono facoltative e incentivate. Vogliamo che la legge sul fondo unico sia rispettata anche nella parte in cui afferma che il fondo viene incrementato proporzionalmente alle entrate tributarie, perché crediamo nella responsabilità degli amministratori locali.

Il comma 11 evidentemente non l'abbiamo inserito noi in norma e lo bocceremo, insieme a tutto l'articolo 27, nel senso che voteremo contro tutti i commi in esso contenuti. Noi crediamo nel valore del fondo unico e siamo favorevoli a destinare eventualmente risorse aggiuntive alle unioni di comuni.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Confermo il voto contrario al comma 15. Non intendo ripetere le parole e le preoccupazioni già espresse dai colleghi, voglio solo ricordare che quella del fondo unico è certamente una delle grandi riforme che sono state fatte nella scorsa legislatura allo scopo di responsabilizzare gli enti locali, di eliminare i rendiconti, di assegnare risorse che potevano esaltare la loro autonomia nello stabilire delle priorità nelle politiche pubbliche. Ecco, quella grande riforma andrebbe potenziata e salvaguardata, non minata sottraendo o vincolando risorse e facendo diventare sempre di più il fondo unico un fondo plurimo. Dovremmo cambiarne anche il nome e io, Presidente, le chiedo, in sede di revisione della legge, di correggere la denominazione "fondo unico" perché è impropria rispetto ai vincoli a cui stiamo assoggettando questo fondo.

Mi chiedo se la rivendicazione degli enti locali di adeguare il fondo unico per coprire pienamente la crescita complessiva del gettito dopo la vertenza entrate (al di là delle oscillazioni del PIL e del gettito fiscale degli ultimi 2 o 3 anni, perché la cifra è assai più rilevante ed è pari a circa il 30 per cento in più) potrà mai essere soddisfatta. Mi chiedo dove i comuni potranno reperire le risorse tagliate dallo Stato, come potranno affrontare la situazione contingente e se da questa norma ne scaturiranno delle altre.

Insomma credo che stiate prendendo una china negativa e mi domando che cosa ne penseranno gli organismi degli enti locali. Quello di oggi è un colpo all'autonomia, il primo di una lunga serie, per questo voteremo contro il comma 15, auspicando ancora che sappiate tornare indietro e che vi rendiate conto pienamente dell'impatto di questo e di altri commi di questa legge.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (I.d.V.). Presidente, intervengo per dichiarare il mio voto contrario al comma 15 e per ricordare il valore degli amministratori locali e del fondo unico. Ricordo inoltre che i piccoli comuni, soprattutto i famosi comuni dell'entroterra unico di cui parlavate, ovvero i comuni dell'altra Sardegna, vivono un grandissimo disagio. Non dimentichiamo i comuni che si sono visti chiudere le scuole primarie e che con i loro fondi devono sostenere le spese per accompagnare i bambini alle scuole elementari di altri comuni. Per queste ragioni, ma anche per altre, credo che questo comma vada assolutamente bocciato.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del comma 15 dell'articolo 27.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Greco, Milia, Peru e Randazzo hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cherchi - Contu Felice - De Francisci - Diana Mario - Fois - Gallus - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Milia - Murgioni - Obinu - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Vargiu - Zedda Alessandra.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Capelli - Cuccureddu - Dessì - Mula.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 63

votanti 58

astenuti 5

maggioranza 30

favorevoli 35

contrari 23

(Il Consiglio approva).

I lavori si concludono qui, riprenderanno questo pomeriggio, alle ore 16.

La seduta è tolta alle ore 13 e 38.


[PS1]Corretto: pro loco



Allegati seduta

Testo dell'interpellanza annunziata in apertura di seduta

Interpellanza Planetta sul protocollo d'intesa sulla chimica verde di Porto Torres del 26 maggio 2011.

Il sottoscritto,

premesso che:

- in data 26 maggio 2011 a Palazzo Chigi, alla presenza di Gianni Letta, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Stefania Prestigiacomo, Ministro dell'ambiente, Paolo Romani, Ministro dello sviluppo economico, Maurizio Sacconi, Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Paolo Scaroni, amministratore delegato Eni, Catia Bastioli, amministratore delegato Novamont, il Presidente della Regione Sardegna ha sottoscritto col Governo nazionale, Eni e Novamont Spa, il protocollo d'intesa sulla chimica verde a Porto Torres in cui le parti firmatarie si impegnano a favorire la riconversione industriale del sito petrolchimico di Porto Torres, che conta oltre 2.000 lavoratori compresi quelli dell'indotto "in un polo di produzione di monomeri-bio, bio-plastiche, bio-lubrificanti, additivi per gomme ed elastomeri nonché di cogenerazione da biomasse" che costituisca "volano per la ripresa dell'economia locale del comparto chimico e di quelli collegati dell'agricoltura, della ricerca e dell'innovazione" e per "promuovere lo sviluppo e l'utilizzo su larga scala di fonti energetiche compatibili";

- l'accordo prevede la costituzione di una joint venture paritetica per la realizzazione e gestione di un nuovo "polo verde" con impianti produttivi di monomeri bio, lubrificanti bio, biofillers, intermedi/additivi bio per elastomeri e bioplastiche con centrale elettrica "a biomasse" e utilizzo di tecnologie Novamont e materie prime rinnovabili, che abbia quali elementi fondamentali di innovazione la piena compatibilità ambientale in tutte le fasi del ciclo produttivo, dell'uso e del fine vita; il legame strategico con il territorio mediante l'integrazione di filiera con la selezione e coltivazione di specifiche colture locali in grado di assicurare l'accesso alla materia prima di origine agricola, con attenzione al riutilizzo degli scarti; la rilevanza della ricerca e tecnologia nello sviluppo di nuovi processi e prodotti, ed i cui punti critici sono però rappresentati dalla tipologia delle produzioni agricole da utilizzarsi e, soprattutto, dalla chiusura delle attuali produzioni della chimica di base (punto che ha determinato forti agitazioni sindacali in particolare della Cgil di Sassari) e dalla questione delle bonifiche ambientali per tutta l'area all'interno del sito petrolchimico di Porto Torres di proprietà Polimeri Europa/Syndial (Eni), pari a circa 2.000 ettari;

- il progetto (che dovrebbe svilupparsi nel corso dei prossimi 5 o sei anni) presuppone la chiusura di tutti gli impianti della chimica di base dello stabilimento di Porto Torres e la costruzione dei nuovi impianti con il contestuale avvio delle attività agricole fondamentali per dare materia prima agli impianti, mentre rimangono ancora indefiniti molti particolari sia dei processi industriali proposti che dei pesanti risvolti sociali ed occupazionali che la proposta dell'Eni determina (mancano ancora precise garanzie per i lavoratori occupati, in particolare quelli dell'indotto, e sui tempi delle bonifiche dei terreni inquinati);

considerato che:

- su proposta di enti locali, sindacati e Regione, il protocollo per la chimica verde siglato a Palazzo Chigi è stato arricchito con un addendum (un allegato aggiuntivo contenente il verbale dell'accordo politico che rappresenta la mediazione sociale e che riguarda la fase di transizione, siglato dalla Giunta regionale, dagli enti locali interessati e dai sindacati sardi e fatto proprio come allegato dell'intesa) che prevede che la Regione promuova e coordini un tavolo regionale di supporto al coordinamento complessivo del progetto, come disciplinato dalla stesso articolo 7 del protocollo, a cui partecipano, oltre ai rappresentanti regionali, fra cui enti locali e organizzazioni sindacali, anche un rappresentante del Governo nazionale e uno di Eni, e tale da essere il luogo permanente del confronto a livello regionale sui temi e sugli impegni del protocollo e che si occuperà principalmente di affrontare:

1) le azioni tese alla tutela dei lavoratori dell'indotto e del sistema delle imprese locali anche mediante la loro utilizzazione negli interventi di bonifica e nella esecuzione degli interventi di realizzazione degli impianti oggetto del protocollo d'intesa, anche tramite una apposita agenzia regionale;

2) il monitoraggio al fine di garantire precisi tempi di inizio e realizzazione delle attività di bonifica e verifica delle risorse da destinare a dette bonifiche;

3) la disponibilità di aree ed infrastrutture al fine di consentire l'insediamento di nuove attività produttive, anche con la messa a disposizione delle aree non utilizzate del sito industriale;

4) la definizione di un piano di reindustrializzazione delle aree interessate, con specifici interventi straordinari;

5) l'utilizzo di aree esterne all'attuale perimetro industriale per la sperimentazione agricola, con la compartecipazione degli enti regionali e dell'università;

6) il tema della nuova centrale elettrica a biomasse e la sua coerenza con il Piano regionale energetico e della produzione da fonti rinnovabili;

- nella conferenza stampa di presentazione sulla chimica verde a Porto Torres, l'amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni, ha dichiarato che l'investimento previsto sarebbe stato di complessivi 1,2 miliardi di euro, così suddivisi nei diversi progetti: 450 milioni di euro per i prossimi sei anni nella chimica verde (in cui si avrà la piena produzione nel 2013); 230 milioni di euro come Enipower per produrre energia elettrica da biomasse; 500 milioni di euro per tutte le bonifiche del sito che sono 600 ettari inquinati (anche se le bonifiche dovrebbero essere di per sé un atto dovuto), e infine 50 milioni di euro per un centro di ricerca focalizzato sulle tecnologie della chimica di nuova frontiera; saranno impiegati poi 50 milioni di euro per le infrastrutture industriali e la realizzazione del centro di ricerca di carattere universitario; infine, da Enipower saranno spesi fino a 230 milioni di euro per la nuova centrale a biomasse e l'adeguamento di quella esistente;

- lo stesso Presidente della Regione ha commentato la sigla del protocollo d'intesa relativo al progetto Eni-Novamont per la riconversione del sito di Porto Torres a più grande polo d'Europa per la chimica verde, essere "Un piano innovativo, idoneo a conquistare i mercati e a creare nuova impresa e nuova occupazione in Sardegna";

rilevato che:

- la Sardegna produce energia elettrica per 12-13mila GWh/anno (circa l'8 per cento in più del nostro consumo, con il prezzo del MWh mediamente superiore del 30-35 per cento a quello del resto del Paese) e l'incremento di un punto di PIL richiede da noi 496,6 MWh/milione di euro contro i 277 della Penisola, associato ad emissioni di CO2 rispettivamente 456 e 220 di ton/milione di euro, nonostante i bassi costi di produzione relativamente all'impiego prevalente di combustibili fossili (TAR, carbone, derivati dal petrolio), e con una grande quantità di EE (circa la metà) che viene acquistata a tariffe incentivate (circa il doppio del prezzo corrente attraverso i meccanismi del CIP6 ed i certificati verdi) in quanto prodotte da fonti assimilate; fra le fonti rinnovabili nel precedente PEARS la scelta predominante era indirizzata per lo più verso le biomasse che risultano almeno in Italia una fonte ambigua perché una legislazione disinvolta (decreto legislativo n. 387 del 2003) sotto infrazione da parte della Commissione europea, include tra le fonti energetiche ammesse a beneficiare del regime riservato alle fonti rinnovabili la frazione non biodegradabile dei rifiuti ed i combustibili derivati da rifiuti (CDR) con conseguente emissione di sostanze tossiche; secondo l'Authority dell'energia l'incentivo statale a tali fonti assimiliate porta a distorsioni del mercato che continueranno a gravare sui consumatori finali almeno fino alla scadenza naturale delle convenzioni, che dovrebbe avvenire non prima di 7/10 anni, anche se la loro incidenza tenderà progressivamente a diminuire;

- nella proposta Eni/Novamont è prevista la "realizzazione di una nuova centrale elettrica alimentata a biomasse", indicata nella capacità a volta di almeno 40 MWe, che potrebbe verosimilmente configurarsi nel pericoloso e malcelato disegno di far lavorare un impianto per incenerire rifiuti e/o combustibili derivati da rifiuti (CDR) (eufemisticamente detto "termovalorizzatore"), che andrebbe a fungere da terminale dei rifiuti sardi e/o anche di quelli esterni tenendo conto delle grandi quantità richieste per alimentare tale potenza; il tutto all'interno della conferma per il sito turritano del centro di stoccaggio e di combustione di eventuali rifiuti speciali pericolosi, tipo FOK, verosimilmente prodotti fuori dalla Sardegna che andrebbero ad alimentare un seconda centrale con potenza da 160 MWe;

atteso che ci si trova quasi certamente di fronte alla più impegnativa operazione economica (e quindi politica) degli ultimi trent'anni in Sardegna (impiego dei terreni circostanti per la produzione di materie prime ad alto contenuto oleico necessarie alle nuove produzioni, con investimenti per 100 milioni nella prima fase, poi via via 50, 300, 50, 230 a completamento dell'intero progetto), i cui effetti condizioneranno per un lungo periodo l'economia sarda nell'industria, nell'agricoltura e nei trasporti, con evidenti conseguenze sul turismo e sull'intero tessuto sociale, culturale ed economico, il tutto assunto con decisioni che paiono affrettate e/o poco ponderate in riferimento alla reale convenienza per la Sardegna, quasi sotto il ricatto di circa seicento posti di lavoro (con una incidenza di un milione e mezzo di euro a posto di lavoro) e con la stessa difficoltà delle nostre istituzioni, così come nel passato, a rispondere al problema occupativo e ad esercitare un reale potere di controllo che nel caso in questione dovrebbe avvenire attraverso una formula burocratica che lascia nelle mani del Presidente della Regione la missione di vigilare sul rispetto degli impegni assunti, sorvolando sul cracking, ma con qualche impegno in più sui lavori dell'indotto (negli interventi di bonifica e nella costruzione degli impianti "anche tramite una apposita agenzia regionale"),

chiede di interpellare il Presidente della Regione per sapere:

se sia davvero praticabile da parte di questa Amministrazione regionale un ripensamento dei modelli di sviluppo verso concetti di sostenibilità economica, sociale e sanitaria tale da guidare comportamenti e azioni politiche conseguenti e coerenti e se fra le misure urgenti che questa Amministrazione intende adottare vi siano nell'immediato anche quelle di:

a) porre in essere tutte quelle precauzioni e tutele tali da garantire il reale diritto alla salute dei sardi chiarendo se la prevista centrale a biomasse non nasconda in realtà il tentativo di mettere in funzione un inceneritore per rifiuti solidi urbani anche extraregionali, altrimenti detto "termovalorizzatore";

b) esigere la Valutazione di impatto sanitario (VIS) che preveda quali siano i reali costi sanitari che il progetto in questione potrebbe determinare;

c) dotarsi di uno strumento di consultazione della popolazione, quale quello referendario, non accettando la strada degli accordi "riservati e segreti" che non può essere contemplata da nessun ordinamento democratico, soprattutto in circostanze di così grande rilevanza, riferite in particolare alle ricadute sanitarie sulla popolazione, che riguardano la gestione del territorio in termini di risorse e di progettualità di queste dimensioni;

d) chiarire come, in base al nuovo Piano energetico regionale giustamente indirizzato verso le fonti rinnovabili legate all'energia solare, viene collocato l'intervento denominato "Chimica verde", riferito alla centrale elettrica a "biomasse" per la produzione energetica e, nel caso, quale sia la relazione con il piano regionale dei rifiuti;

e) esigere un progetto concreto di impatto ambientale riferito all'impiego di larghe estensioni per coltivazioni intensive di biomasse (l'Eni/Novamont intenderebbe partire subito nel mettere a coltura agricola più di mille ettari di terreni non inquinati o facilmente disinquinabili della zona industriale di Porto Torres);

se non ritenga che la Sardegna si trovi per l'ennesima volta di fronte ad un problema di sovranità sul proprio territorio e sulle proprie risorse. (234)