Seduta n.117 del 23/06/2010 

CXVII SEDUTA

Mercoledì 23 giugno 2010

(POMERIDIANA)

Presidenza del Vicepresidente CUCCA

La seduta è aperta alle ore 16 e 41.

CAPPAI, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 1° giugno 2010 (110), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Francesca Barracciu, Michele Cossa, Antonio Pitea, Alberto Randazzo, Carlo Sanjust, Carlo Sechi, Christian Solinas e Renato Soru hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 23 giugno 2010.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Comunico che, in data 22 giugno 2010, è pervenuta copia della decisione della Corte costituzionale numero 216 del 9 giugno 2010 nella quale si dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 4 della legge regionale 11 maggio 2006, numero 4 (Disposizioni varie materie di entrate, riqualificazione della spesa, politiche sociali e di sviluppo), nel testo sostituito dall'articolo 3, comma 3, della legge regionale 29 maggio 2007, numero 2 (Legge finanziaria 2007); si dichiara inoltre, ai sensi dell'articolo 27 della legge 11 marzo 1953, numero 87, l'illegittimità costituzionale dell'articolo 4 della legge regionale numero 4 del 2006, nel testo originario.

Annunzio di interpellanza

PRESIDENTE. Si dia annunzio della interpellanza pervenuta alla Presidenza.

CAPPAI, Segretario:

"Interpellanza Uras - Ben Amara - Sechi - Zuncheddu sulle criticità del programma Master and back, percorsi di alta professionalità, tirocini e percorsi di rientro". (112/C-8)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, chiedo una sospensione di dieci minuti.

PRESIDENTE. Non essendoci opposizioni, sospendo i lavori per dieci minuti, anche in attesa che, magari, arrivino i colleghi.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 44, viene ripresa alle ore 16 e 59.)

Continuazione della discussione dell'articolato e approvazione del testo unificato: "Disciplina delle attività europee e di rilievo internazionale della Regione autonoma della Sardegna" (73-103-106/A) delle proposte di legge Rodin - Diana Mario - Ladu - Floris Rosanna - Obinu - Mula - Piras - Cucca - De Francisci - Ben Amara - Caria - Manca - Locci - Pitea - Campus - Greco - Bardanzellu: "Disposizioni sulla partecipazione della Regione al processo normativo comunitario e di attuazione delle politiche comunitarie" (73); Meloni Marco - Bruno - Caria - Cucca - Manca - Espa - Meloni Valerio - Agus - Barracciu - Cocco Pietro - Cuccu - Diana Giampaolo - Lotto - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Soru: "Rapporti comunitari e internazionali della Regione autonoma della Sardegna" (103) e del disegno di legge: "Norme sulla partecipazione della Regione autonoma della Sardegna ai processi decisionali dell'Unione europea

e sulle procedure di esecuzione degli obblighi comunitari" (106).

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Prego i colleghi di prendere posto.

L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato del testo unificato numero 73-103-106/A e in particolare dell'articolo 22, precedentemente sospeso, e degli emendamenti a esso presentati.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 22 e dei relativi emendamenti:

Art. 22

Modalità organizzative

1. Il Consiglio regionale e la Giunta, nell'ambito delle rispettive competenze, stabiliscono d'intesa le modalità di informazione reciproca e le procedure di cooperazione necessarie a dare corretta e tempestiva attuazione agli adempimenti previsti dalla presente legge e a consentire il reciproco accesso alle banche dati istituzionali in materia europea.

2. Entro tre mesi dall'entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale dà attuazione agli adempimenti di propria competenza in essa previsti, individua gli uffici competenti e stabilisce idonee procedure di coordinamento tra le strutture coinvolte.

3. La Regione, al fine di rafforzare le relazioni con le istituzioni europee per le questioni di competenza regionale, si avvale anche dell'ufficio di informazione e collegamento previsto dalla legge regionale 15 febbraio 1996, n. 12 (Istituzione di un ufficio speciale di informazione e di collegamento con sede a Bruxelles).

4. La Giunta regionale promuove e favorisce la realizzazione di scambi o distacchi tra funzionari pubblici nell'ambito di iniziative di cooperazione istituzionale di rilievo europeo e internazionale e specificamente dei meccanismi di cooperazione a tal fine individuati nella cooperazione tra lo Stato italiano e l'Unione europea, secondo quanto previsto dalla legge regionale. 13 novembre 1998, n. 31 (Disciplina del personale regionale e dell'organizzazione degli uffici della Regione). La Giunta regionale stabilisce, a titolo di rimborso forfettario, un'indennità speciale per le spese relative al soggiorno presso la sede estera, erogata al personale assegnato a tali uffici. L'ammontare di tale indennità non può essere superiore all'importo previsto per il personale dello Stato italiano assegnato all'estero.

Emendamento soppressivo parziale Steri - Milia - Capelli - Sanna Gian Valerio

Articolo 22

Il comma 1 è soppresso. (14)

Emendamento sostitutivo parziale Meloni - Cucca - Sanna Gian Valerio - Manca - Rodin

Articolo 22

Il comma 4 dell'articolo 22 è sostituito dal seguente:

4. La Giunta regionale promuove e favorisce la realizzazione di scambi o distacchi tra funzionari pubblici nell'ambito di iniziative di cooperazione istituzionale di rilievo europeo e internazionale e specificamente dei meccanismi di cooperazione a tal fine individuati nella cooperazione tra lo Stato italiano e l'Unione europea, secondo la disciplina europea in materia di Esperto nazionale distaccato (END) e nel rispetto della normativa regionale in materia di personale. La Giunta regionale, in osservanza delle disposizioni europee e nazionali, stabilisce a titolo di rimborso forfettario, un'indennità speciale per le spese relative al soggiorno presso la sede estera, erogata al personale assegnato a tali uffici. L'ammontare di tale indennità non può essere superiore all'importo previsto per il personale dello Stato italiano assegnato all'estero. (36)

Emendamento aggiuntivo Meloni Marco - Sanna Gian Valerio - Manca - Cucca - Solinas Antonio

Articolo 22

Nel comma 4 dell'articolo 22. dopo le parole "Unione europea" sono aggiunte le seguenti: "disciplinati dalla decisione della Commissione delle comunità europee C(2006)2033 del 1° giugno 2006 e dalla direttiva del 3 agosto 2007 del Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, del Ministro per le politiche europee e del Ministro degli affari esteri, che detta criteri per la razionalizzazione ed il rafforzamento dell'istituto dell'Esperto nazionale distaccato (END) presso le istituzioni dell'Unione europea nel rispetto della normativa regionale in materia di personale. (21)

Emendamento aggiuntivo Giunta regionale

Articolo 22

Dopo l'articolo 22 è inserito il seguente:

"Art. 22 bis

Ufficio della Regione a Bruxelles (Modifiche alla legge regionale 15 febbraio 1996, n. 12)

1. Alla legge regionale 15 febbraio 1996, n. 12 (Istituzione di un ufficio speciale di informazione e di collegamento, con sede a Bruxelles) sono apportate le seguenti modifiche:

a) l'articolo 1 è sostituito dal seguente:

"Art. 1 (Istituzione dell'ufficio)

1. Per il collegamento tecnico, amministrativo e operativo tra la Regione e le istituzioni comunitarie è istituito, nell'ambito della Presidenza, l'Ufficio della Regione sarda in Bruxelles, il quale, in particolare, cura i rapporti con le istituzioni dell'Unione europea ed informa costantemente gli uffici della Regione sulle normative e le iniziative dell'Unione; collabora con gli uffici della Regione nelle attività richieste per la partecipazione dei medesimi alla formazione degli atti dell'Unione e, in generale, per gli adempimenti degli obblighi derivanti dall'appartenenza all'Unione europea; assiste i rappresentanti della Regione e i titolari degli uffici regionali nei rapporti con gli uffici, gli organismi e comitati di lavoro delle istituzioni dell'Unione medesima.";

b) l'articolo 2 è soppresso;

c) il comma 1 dell'articolo 4, come modificato dall'articolo 1 della legge regionale 12 agosto 1997, n. 22 (Modifiche ed integrazioni alla L.R. n. 12 del 1996), e dall'articolo 6, comma 14, della legge regionale 29 maggio 2007, n. 2 (legge finanziaria 2007), è sostituito dal seguente: "1. Il contingente organico dell'ufficio di cui all'articolo 1 è determinato come segue:

a) dirigenti n. 1;

b) dipendenti categoria D n. 5;

c) personale di segreteria e di supporto operativo n. 4.

Il dirigente è scelto tra persone di elevata e documentata competenza professionale nel settore delle politiche comunitarie che, sulla base di apposito avviso, presentino la loro candidatura; l'assunzione,previa deliberazione della Giunta regionale che detta i criteri per la determinazione del trattamento economico, avviene con contratto di lavoro a tempo determinato e di diritto privato; il personale non dirigente è individuato tra dipendenti dell'Amministrazione regionale a tempo indeterminato o, con provvedimento motivato, tra dipendenti di altra pubblica amministrazione richiesti in temporanea assegnazione con il trattamento economico previsto nell'amministrazione di appartenenza; per le attività di segreteria e di supporto operativo l'ufficio può far ricorso a contratti di somministrazione di lavoro attivati in sede nell'ambito dello stanziamento appositamente istituito per il suo funzionamento.";

d) il comma 3 dell'articolo 4, come modificato dall'articolo 1 della legge regionale n. 22 del 1997, e dall'articolo 6, comma 14, della legge regionale n. 2 del 2007, è sostituito dal seguente:

"3. Per le finalità previste dalla presente legge, l'ufficio può avvalersi, sino a un massimo di tre unità, di soggetti qualificati estranei all'Amministrazione regionale mediante contratti di lavoro autonomo di natura occasionale o di collaborazione coordinata e continuativa o di figure professionali ascrivibili alle categorie previste dal contratto collettivo di lavoro del personale regionale con il relativo trattamento economico, assunte con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato; i contratti sono definiti previo espletamento di procedure selettive pubbliche per titoli riferiti esclusivamente ai compiti istituzionali dell'ufficio".

Copertura finanziaria

Nel bilancio della Regione per gli anni 2010-2013 sono apportate le seguenti variazioni: in aumento

UPB S01.02.001

Oneri per il trattamento economico dei dipendenti, ivi compreso il salario accessorio

2010 euro 383.302

2011 euro 383.302

2012 euro 383.302

2013 euro 383.302

UPB S01.02.002

Oneri per i contributi sociali e di fine rapporto a carico dell'Amministrazione regionale

2010 euro 166.081

2011 euro 166.081

2012 euro 166.081

2013 euro 166.081

UPB S01.04.001

Studi, ricerche, collaborazioni e simili

2010 euro 139.650

2011 euro 139.650

2012 euro 139.650

2013 euro 139.650

in diminuzione

UPBS08.01.002 FNOL - parte corrente

2010 euro 689.033

2011 euro 689.033

2012 euro 689.033

2013 euro 689.033

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 3) della tabella A allegata alla legge regionale 28 dicembre 2009, n. 5 (legge finanziaria 2010). (22)

Emendamento all'emendamento numero 22 sostitutivo parziale Meloni - Sanna Gian Valerio - Manca - Cucca - Solinas

Articolo 22

All'emendamento 22 sono apportate le seguenti modifiche:

a) la parola "uffici", ove ricorra, è sostituita dalla parola "organi";

b) la parola "comunitarie" è sostituita, ove ricorra, dalla parola "europee";

c) al termine della lettera a), art. 1, c.1 della novella, è aggiunto il seguente periodo:"il Consiglio regionale può avvalersi delle prestazioni dell'ufficio di cui al presente comma.";

d) il comma 1 dell'articolo 4, come modificato dall'articolo 1 della legge regionale 12 agosto 1997, n. 22 (Modifiche ed integrazioni alla L.R. n. 12 del 1996), e dall'articolo 6, comma 14, della legge regionale 29 maggio 2007, n. 2 (legge finanziaria 2007), è sostituito dal seguente:

"1. Il contingente organico dell'ufficio di cui all'articolo 1 è determinato come segue:

a) dirigenti n. 1;

b) dipendenti categoria D n. 3;

c) personale di segreteria e di supporto operativo n. 3;

il dirigente è scelto prioritariamente fra il personale in servizio presso l'Amministrazione regionale ovvero tramite selezione pubblica tra persone di elevata competenza professionale e con esperienza presso le istituzioni europee e le organizzazioni internazionali; l'assunzione avviene previa deliberazione della Giunta regionale; il personale non dirigente è individuato tra dipendenti dell'Amministrazione regionale a tempo indeterminato o, con provvedimento motivato, tra dipendenti di altra pubblica amministrazione richiesti in temporanea assegnazione con il trattamento economico previsto nell'amministrazione di appartenenza; per le attività di segreteria e di supporto operativo l'ufficio può far ricorso, in mancanza presso l'Amministrazione regionale di figure professionali adeguate, a contratti di somministrazione di lavoro attivati in sede nell'ambito dello stanziamento appositamente istituito per il suo funzionamento. I dipendenti sono tenuti a prestare servizio presso la sede di Bruxelles.";

e) la lettera d) è sostituita dalla seguente: "il comma 3 dell'articolo 4, come modificato dall'articolo 1 della legge regionale n.22 del 1997 e dall'articolo 6, comma 14, della legge regionale n. 2 del 2007, è abrogato.". (37).)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Ben Amara. Ne ha facoltà.

BEN AMARA (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Intervengo velocemente per ribadire il fatto che l'articolo 22 prevede che ci sia intesa e quindi comunicazione, collaborazione, tra Giunta e Consiglio. Il Consiglio dunque ha il compito istituzionale di prendere le decisioni e la Giunta ha il dovere di eseguirle. Se la Giunta ha proposte da fare, è istituzionalmente corretto che le faccia, ma ottenga almeno il benestare della competente Commissione consiliare in materia. Diversamente si determinerebbe lo sconvolgimento del sistema democratico per cui, questo lo dico soprattutto al nostro Steri, le decisioni di governo le prende la Giunta e il Consiglio fa il suo notaio, venendo così a essere esautorato dalla sua legittima funzione decisionale di indirizzo della Giunta. E' tutto qui.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Marco Meloni. Ne ha facoltà.

MELONI MARCO (P.D.). Presidente, intervengo per dare conto di due emendamenti, uno diciamo relativo essenzialmente a una formulazione del comma 4 che ancora a una maggiore certezza di disciplina la possibilità, che viene offerta al sistema organizzativo delle amministrazioni pubbliche della Regione, di distaccare esperti, sottoposti alla disciplina degli esperti nazionali distaccati, per un anno a svolgere un'attività professionale presso le istituzioni dell'Unione Europea nell'intento di rafforzarne il profilo di qualificazione e generare una trasmissione continua di conoscenza e di relazioni, sia riferite alle modalità organizzative e di lavoro nelle istituzioni comunitarie sia riferite appunto alla qualificazione del personale.

L'emendamento numero 36 vuole ancorare la disciplina anche del trattamento economico, ad esempio, cosa da non sottovalutare, alle norme che una comunicazione della Commissione in questo momento ma comunque le istituzioni comunitarie e quelle nazionali dovessero anche successivamente definire per disciplinare appunto il trattamento economico e le condizioni di lavoro di questi dipendenti pubblici che dovessero essere appunto distaccati presso le istituzioni comunitarie.

Il secondo è un emendamento che riprende, ne abbiamo discusso ieri in Commissione, una proposta della Giunta regionale finalizzata ad anticipare, per quanto riguarda il funzionamento dell'ufficio della Regione a Bruxelles, alcune norme in materia di personale; abbiamo introdotto una serie di modifiche finalizzate essenzialmente a consentire di mettere in relazione l'ufficio di Bruxelles al sistema istituzionale complessivo della Regione, quindi non solo agli uffici operativi ma agli organi della Regione e dunque, lo scriviamo esplicitamente, anche al Consiglio regionale. La ritengo una cosa che può essere molto utile. Credo inoltre che sia necessario intervenire in sede di coordinamento perché ci siamo resi conto, in questi minuti precedenti alla seduta di questo pomeriggio, che non sempre è opportuno sostituire del tutto "organi" con "uffici", per cui vi chiederei se è possibile di esaminare il testo inserendo, in sede di coordinamento, quando è opportuno "uffici" o "organi" o entrambe le diciture. Per il resto ci ancoriamo a una maggiore certezza e anche a una maggior definizione di un principio per cui cerchiamo di fare in modo che siano prioritariamente dipendenti della Regione a svolgere funzioni di direzione e discipliniamo con certezza l'opportunità di fruire di figure professionali adeguate nell'organizzazione dell'attività del medesimo.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Ladu, relatore.

LADU (P.d.L.), relatore. Per quanto riguarda l'emendamento numero 21, è stato sostituito dall'emendamento numero 36, sul quale il parere è favorevole. Per quanto riguarda l'emendamento numero 22, cioè quello che propone l'articolo 22 bis, presentato dalla Giunta regionale, secondo noi va bene; però c'è un'altra proposta firmata da alcuni rappresentanti dell'opposizione che rettifica alcune cose che sono contenute nell'emendamento della Giunta regionale e chiede la riduzione del numero stesso dei rappresentanti. Pertanto, io chiedo che si faccia un emendamento di sintesi anche mantenendo il contenuto dell'emendamento numero 37 senza però modificare il numero delle persone previsto all'interno degli uffici di Bruxelles…

PRESIDENTE. Mi pare di capire che sta dando il parere favorevole anche sugli emendamenti numero 22 e 37, a condizione…

LADU (P.d.L.), relatore. A condizione che si lasci l'organico del personale previsto nell'emendamento numero 22 della Giunta, perché non credo che sia giusto, dopo i discorsi che noi stiamo facendo…

PRESIDENTE. Ho capito, onorevole Ladu. Mi perdoni, ma non ho inteso il parere sull'emendamento numero 14.

LADU (P.d.L.), relatore. Il numero 14 non c'è…

PRESIDENTE. Come no! E' l'emendamento che prevede la soppressione del comma 1, a firma Steri, Milia, Capelli e più.

LADU (P.d.L.), relatore. Su questo emendamento si esprime parere contrario.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Pittalis, relatore.

PITTALIS (P.d.L.), relatore. Ci si rimette all'Aula, ma voglio precisare, con riferimento all'emendamento numero 22, presentato dalla Giunta, che il Presidente della Commissione ha fatto rilevare che, per quanto riguarda l'esercizio 2010, non c'è la disponibilità della copertura. Quindi è da intendersi, nell'emendamento numero 22, eliminata l'annualità 2010.

PRESIDENTE. Questo è un lavoro che faranno in sede di coordinamento, ovviamente.

Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione.

CORONA, Assessore tecnico degli affari generali, personale e riforma della Regione. Per l'emendamento numero 14 ci si rimette all'Aula. Relativamente a quanto detto dall'onorevole Pittalis, la Giunta è d'accordo, eliminiamo l'annualità 2010 e chiediamo anche che l'entrata in vigore di queste modifiche dell'Ufficio di Bruxelles partano ovviamente dal 2011.

PRESIDENTE. Onorevole Meloni, l'emendamento numero 37 verrebbe accolto, a condizione che, nel comma 1, dove si parla del contingente organico, i numeri siano uguali a quelli previsti nell'emendamento numero 22.

Ha domandato di parlare il consigliere Marco Meloni. Ne ha facoltà.

MELONI MARCO (P.D.). Sì, se la valutazione della Giunta è questa e il resto dell'emendamento può essere accolto, sono disponibile ad apportare questa modifica.

PRESIDENTE. Benissimo.

Metto in votazione l'emendamento numero 14.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 14.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Dessì ha votato a favore e che i consiglieri Contu Mariano, Peru, Pittalis e Rassu hanno votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Cucca - Dessì - Maninchedda - Milia - Planetta - Sanna Giacomo.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Ben Amara - Bruno - Campus - Capelli - Caria - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Mariano - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Peru - Piras - Pittalis - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Solinas Antonio - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si sono astenuti: Biancareddu - Cappai - Contu Felice - Steri.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 63

votanti 59

astenuti 4

maggioranza 30

favorevoli 6

contrari 53

(Il Consiglio non approva).

Metto in votazione l'emendamento numero 36. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'emendamento numero 21 viene ritirato.

Metto in votazione l'articolo 22. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 37, con le modifiche proposte in precedenza, cioè : "Il contingente organico dell'ufficio di cui all'articolo 1 è determinato come segue: a) dirigenti n. 1; b) dipendenti categoria D n. 5; c) personale di segreteria e di supporto operativo n. 4". Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 22.

Ha domandato di parlare il consigliere Marco Meloni. Ne ha facoltà.

MELONI MARCO (P.D.). Scusi, Presidente, mi è sembrato di capire che l'emendamento numero 22 (a questo punto io non so se posso chiedere alla Giunta di ritirarlo) disciplini la stessa materia che è disciplinata dall'emendamento numero 37, per cui...

PRESIDENTE. Sì, però, onorevole Meloni, va coordinato perché c'è una parte che viene sostituita in effetti.

MELONI MARCO (P.D.). E cioè? Per capire come votare.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 37, che abbiamo approvato, è sostitutivo parziale, non è ricompreso tutto, quindi va coordinato. Quindi se viene approvato anche l'emendamento numero 22 si coordina e si procede appunto alle modifiche dell'articolo 22 sulla base di questi due emendamenti.

MELONI MARCO (P.D.). Però, per comprendere meglio, mi scusi se non ho la capacità di valutare immediatamente queste cose, l'unico aspetto differente riguarda la copertura finanziaria, giusto? Il resto riprende integralmente il contenuto...

PRESIDENTE. Verrà fatto in sede di coordinamento e ovviamente c'è anche quel problema. Comunque non è uguale. Onorevole Meloni...

MELONI MARCO (P.D.). Va bene, ho capito. Mi perdoni.

PRESIDENTE. Perfetto.

Ha domandato di parlare il consigliere Luciano Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS LUCIANO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, sull'emendamento numero 22 si vota integralmente, giusto?

PRESIDENTE. Sì, all'emendamento numero 22 sono state apportate delle modifiche con l'emendamento numero 37, quindi va fatto il coordinamento tra il testo originario dell'articolo 22 e l'emendamento numero 37 che è stato già approvato.

URAS LUCIANO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Quindi non abbiamo fatto un sostitutivo, abbiamo fatto un parziale.

PRESIDENTE. Non è un sostitutivo ma è un sostitutivo parziale, quindi va coordinato e in buona sostanza prevede l'introduzione dell'articolo 22 bis.

URAS LUCIANO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, va bene, voterò a favore perché questo è l'orientamento e ci rassegniamo, però voglio sollevare semplicemente una questione che richiama tutti quanti noi a fare una riflessione quando predisponiamo norme che riguardano la struttura. Noi sappiamo che con la "31" abbiamo disposto che le uniche strutture assoggettate alla legge sono le direzioni generali e sappiamo anche che l'organizzazione interna della Regione prevede che altre strutture, che non siano le direzioni generali, debbano essere costituite attraverso altre procedure e soprattutto debbano essere contenute dentro le direzioni generali. Quando costituiamo strutture speciali come questa, bisogna capire anche a quale livello facciamo riferimento nell'organizzazione dell'amministrazione. Siccome non è un caso, ogni tanto noi interveniamo con legge in questa materia, si accatasta una norma sull'altra e si perde la dimensione d'insieme. La "31" ormai è pressoché superata, dal 1998 a oggi sono passati dodici anni, non è mai stata attuata completamente, per responsabilità chiara dell'Assessorato competente e della sua direzione generale più rilevante, e noi agiamo nella confusione più totale dell'amministrazione e del funzionamento degli uffici. Sono intervenuto solo per dire che bisognerebbe...

PRESIDENTE. Onorevole Uras, il tempo a sua disposizione è terminato.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Presidente, voteremo a favore, ovviamente, non sottacendo il fatto che, rispetto a questo articolo, in Commissione, noi abbiamo dato il parere negativo. Vorrei ricordare ai colleghi come promemoria che, in quest'approvazione, c'è un atto di fiducia sull'esigenza che dieci unità (dieci unità!) servano a migliorare la performance della Sardegna rispetto alle problematiche comunitarie che non sono gestite a Bruxelles, che non sono più gestite a Bruxelles. Si parla di migliorare le relazioni. Ci fidiamo, ma annuncio che noi chiederemo annualmente il rendiconto dell'attività di queste dieci persone in sede di presentazione del bilancio perché dobbiamo rendere conto di ogni euro che spendiamo a una società sarda che in questo momento ha bisogno di guardare bene dove mette i denari.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione per alcune precisazioni tecniche. Ne ha facoltà.

CORONA, Assessore tecnico degli affari generali, personale e riforma della Regione.Vorrei rispondere all'onorevole Sanna che attualmente ci sono otto posizioni già decise dalla legge, quindi l'aumento è di due, non di dieci. Invece vorrei puntualizzare che, per il 2010, non si prevede copertura finanziaria, la copertura finanziaria partirà dal 2011, quindi anche gli effetti di questo emendamento partiranno dal 2011.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 22. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Comunico che è stato presentato un ordine del giorno a firma Diana Mario e più.

(Si riporta di seguito il testo dell'ordine del giorno numero 1:

Ordine del giorno Diana Mario - Milia - Bruno - Vargiu - Uras - Sanna Giacomo - Salis - Cuccureddu - Meloni Francesco sulla necessità di adeguamento del Regolamento consiliare.

IL CONSIGLIO REGIONALE

al termine della discussione su testo unificato n. 73-103-106/A (Disciplina delle attività europee e di rilievo internazionale della Regione autonoma della Sardegna);

ATTESA la necessità di adeguare con urgenza le disposizioni del Regolamento consiliare al fine di esaltare e rendere più efficaci le relazioni tra Giunta regionale e Consiglio regionale;

RILEVATO che un reale processo di rilancio delle funzioni consiliari non può disconoscere l'esigenza di una forte integrazione tra organi della Regione in relazione alle crescenti funzioni esercitate dal diritto comunitario,

impegna il Presidente del Consiglio regionale

a convocare senza indugi la Giunta del regolamento perché venga definita ogni utile modifica ed integrazione che esalti e valorizzi il ruolo del Consiglio regionale in relazione alle mutate condizioni istituzionali. (1).)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, l'ordine del giorno si dà per illustrato. Ovviamente è inutile sottolineare che il voto non può che essere favorevole.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare sull'ordine del giorno numero 1, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo alla votazione finale del testo unificato numero 73-103-106/A.

Ha domandato di parlare il consigliere Caria per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CARIA (P.D.). Presidente, farò una dichiarazione di voto a titolo personale e anche su richiesta dei colleghi Cucca, che in questo momento presiede il Consiglio, e Manca quali componenti del Partito democratico nella Commissione politiche comunitarie.

BEN AMARA (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Europee.

CARIA (P.D.). Europee, grazie della correzione. Si sono dette tante cose e io voglio rimarcarne una in particolare, quella che riguarda essenzialmente un passaggio che necessariamente si dovrà fare a livello di Consiglio regionale. Si tratta di un passaggio di cui abbiamo discusso anche a livello di Commissione, che abbiamo indicato nei lavori preparatori, è agli atti, cioè l'adeguamento dello Statuto della Regione sarda in relazione non solo alla norma che noi abbiamo applicato, ma in relazione alla dinamica e al cambiamento dei tempi che ci sono stati dall'approvazione fino a oggi. E' auspicabile che, dopo questo passaggio, il Consiglio inizi o continui a lavorare in questa direzione.

Annuncio il voto favorevole, ringrazio tutti i colleghi della Commissione, a partire dal Presidente, per il lavoro che è stato svolto, tutti i commissari e tutti quelli che hanno dato contributi con le audizioni che noi abbiamo messo in campo, in particolare i funzionari che ci hanno assistito con grande preparazione e allo stesso tempo con la massima disponibilità per accogliere tutte le istanze e tutte le proposte che sono venute, in particolare la dottoressa Pautasso e la dottoressa Caria. Annuncio il voto favorevole per questo provvedimento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Zuncheddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZUNCHEDDU (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, io vorrei ringraziare i colleghi della Commissione per lo sforzo che hanno fatto, mirato a una sintesi unitaria delle differenti filosofie racchiuse nel provvedimento di legge. Questo ha consentito alla relazione di accompagnamento...

(Brusio in aula)

Che cosa sta succedendo?

PRESIDENTE. Scusate! Prego, onorevole Zuncheddu.

ZUNCHEDDU (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, che succede? C'è un'interruzione?

PRESIDENTE. No, ho interrotto io il tempo e basta. Onorevole Zuncheddu, prosegua.

ZUNCHEDDU (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Il lavoro della Commissione ha consentito, soprattutto nella relazione di accompagnamento al testo unificato, che emergessero chiari i ritardi della politica sarda sulle tematiche di respiro europeo, così come le osservazioni formulate dalla prima Commissione permanente aiutano a costruire le premesse di un confronto franco fra i diversi schieramenti politici su un tema di tale rilievo. Solo un confronto che bandisce le ipocrisie può aiutarci a colmare le distanze e i ritardi che la Sardegna ha accumulato almeno nell'ultimo decennio, a partire dalla revisione del Titolo V della Carta costituzionale nel lontano 2001. Quindi, ritardi che riducono la Sardegna e questa Assemblea legislativa al ruolo di "copia e incolla" di modelli e di leggi di altre Regioni.

Questa imbarazzante realtà emerge dalle relazioni di accompagnamento al testo unico. Infatti, il modello sul quale impostare le relazioni della nostra Regione con l'Unione europea e la legge che disciplina la sua partecipazione alla formazione del diritto dell'Unione e alla sua attuazione ricalcano modelli e leggi definiti dalle Regioni Toscana ed Emilia-Romagna, modello e legge che importiamo senza provvedere al preventivo recepimento in Statuto degli effetti derivanti dal Trattato dell'Unione.

E' così che la Sardegna, terra ad alta propensione europeista, è ridotta a fanalino di coda. Uno sfregio sicuramente per i padri fondatori del pensiero autonomistico che, sin dagli anni '20, seppero indicare la prospettiva europeista che trent'anni dopo sarebbe stata avviata con il Trattato di Roma. Il Trattato dell'Unione non è mai stato recepito nel nostro Statuto, per cui sui temi europei la Sardegna purtroppo tace, così come non è recepita in Statuto la revisione del Titolo V. L'avvio di una profonda revisione del nostro Statuto di sovranità non è più rinviabile, così come è urgente che la Sardegna si doti di una legge elettorale propria che superi i pericoli di scontro tra le prerogative legislative del Consiglio e i tentativi di deriva presidenzialista di cui ci dà conto la relazione della prima Commissione al testo unificato.

Con ciò... comunque mi astengo... Presidente, non mi ha fatto recuperare il tempo!

PRESIDENTE. Onorevole Zuncheddu, quando io ho il microfono acceso, il tempo rimane bloccato, quindi non c'era niente da recuperare perché l'ho bloccato immediatamente.

Ha domandato di parlare il consigliere Luciano Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS LUCIANO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Intanto intervengo per ringraziare il collega Radhouan del lavoro fatto, insieme ai colleghi della Commissione e al Presidente della Commissione, su un provvedimento che sicuramente avrebbe avuto forse bisogno di un coinvolgimento più generale, più complessivo dei consiglieri, dei Gruppi, per l'importanza che riveste e anche per essere acquisito rispetto a una dimensione di natura istituzionale che si modifica e a un comportamento di lavoro sulla legislazione che invece non si rinnova.

Prima mi sono soffermato un attimo sull'articolo 22 per sottolineare che ci sono pochi casi, e tutti devastanti, nei quali noi abbiamo normato addirittura le dotazioni organiche delle strutture. Le dotazioni organiche delle strutture sono affidate alla responsabilità dei governi, cioè dell'amministrazione, perché non sono un elemento statico ma dinamico. Noi oggi ipotizziamo (io sono convinto che non servano, che abbiamo bisogno di altro) di avere bisogno di dieci persone configurate in un certo modo, poi andiamo sul campo e se verifichiamo che ce ne serve una che magari non è configurata come l'abbiamo configurata, o tre, o quattro, non possiamo intervenire perché dobbiamo tornare in legge. E' una modalità sbagliata di fare le cose. Ciò detto, voterò a favore.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Rodin per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

RODIN (P.d.L.). Presidente, questo provvedimento rappresenta un adempimento previsto dalla legge numero 11 del 2005, quindi è un atto dovuto nei confronti dell'Unione europea. Questa legge è anche la prima vera riforma che viene approvata in questa legislatura e il suo percorso, in seno alla Commissione e in Aula, che ha portato alla condivisione del testo, costituisce un precedente da imitare nelle prossime riforme che il Consiglio dovrà adottare. Dichiaro quindi il mio voto favorevole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Ladu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LADU (P.d.L.). Presidente, devo dire che c'è soddisfazione per l'approvazione di questa legge anche perché è la prima legge di sistema che viene approvata in questa legislatura. Devo davvero ringraziare sia il Consiglio regionale della Sardegna, che ha contribuito a migliorare e a completare il testo che è arrivato in Aula, sia la Commissione, che ha lavorato in tutti questi mesi e che, devo dire, ha approvato all'unanimità la proposta giunta in Aula. Inoltre devo ringraziare sia il personale e i funzionari del Consiglio regionale, che hanno dato un contributo importantissimo alla predisposizione della legge, sia i proponenti, perché questo testo unificato è la sintesi di tre proposte diverse: una che vede primo firmatario l'onorevole Rodin, un'altra l'onorevole Meloni, infine una terza proposta, il disegno di legge della Giunta regionale.

Ecco, il fatto nuovo è che questa legge ha l'ambizione di ridisegnare un rapporto nuovo fra la Regione sarda e l'Unione europea, rapporto per il quale spesso in questi anni siamo stati carenti, molte volte abbiamo dovuto subire procedimenti di infrazione da parte dell'Unione europea, altre volte molti provvedimenti - che avrebbero avvantaggiato fortissimamente questa Regione - non sono stati adeguatamente sfruttati dalla Regione. Pertanto io mi auguro che con l'approvazione di questa legge si utilizzino al meglio i vantaggi e le prospettive che la presenza all'interno dell'Unione europea può garantire a questa Regione. Devo dire che la legge, poiché è molto innovativa, apre nuovi vantaggi e nuove prospettive alla Regione sarda oltre che questa legge stabilire un nuovo rapporto importante fra Giunta e Consiglio regionale. Devo dire che questo rapporto è mancato in tutti questi anni, spesso le cose che ha fatto la Giunta regionale non sono state mai venute a conoscenza dello stesso Consiglio regionale.

Ecco, io auspico che d'ora in poi, con l'approvazione di questa legge, il rapporto fra Giunta e Consiglio regionale sia diverso, sia un rapporto costruttivo, di vero coinvolgimento, perché credo che ci sia veramente la necessità, da parte di questo Consiglio regionale, di partecipare a pieno titolo alla programmazione e alle strategie della Sardegna all'interno dell'Unione europea. Grazie, grazie a tutti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Ben Amara per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BEN AMARA (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Io devo ringraziare anche quelli che hanno portato delle modifiche attraverso tantissimi emendamenti a questa legge e aggiungo che questa legge che noi approviamo oggi potrebbe essere un sottoprodotto di un lavoro lungo, ponderato e soprattutto collettivo, che ha visto confluire sforzi soprattutto di ordine culturale, non politico. Potrei non votarla, astenersi sarebbe quasi un tradimento territoriale, una carenza nel concepire lo spazio, il tempo del nostro Mediterraneo. Io voterò sicuramente questa legge con tutto il mio peso.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Marco Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELONI MARCO (P.D.). Esprimo prima di tutto il voto favorevole, poi mi associo all'apprezzamento per il lavoro che siamo stati capaci di svolgere ed esprimo l'auspicio che questa legge sia capace di rendere la nostra Regione più consapevole del proprio ruolo nelle relazioni con lo Stato, con l'Unione europea e nello scenario internazionale, e sia capace di farci funzionare un po' meglio e di farci produrre una legislazione più adeguata al nostro ruolo e ai nostri compiti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Rassu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

RASSU (P.d.L.). Non sono intervenuto durante la discussione, non facendo parte della Commissione, perché volevo rendermi conto della consistenza e dell'importanza di questa normativa che dà alla nostra Regione a Statuto speciale una dignità paritaria nel trattamento delle pratiche e dei rapporti con l'Unione europea a livello nazionale. Credo che l'unità di intenti dell'Aula, come in questo caso, sia di buon auspicio affinché il Consiglio regionale della Sardegna, il Parlamento dei sardi, prenda atto e si renda conto che molte e molte leggi che può ancora produrre possono e debbono avere la totale unità di intenti perché solo così facendo possiamo molte volte riscattarci e possiamo dare a questa Aula quella dignità che il popolo sardo le ha dato e che deve assolutamente portarci a livello europeo affinché anche noi abbiamo una voce in capitolo.

Do il mio voto favorevole a questo importantissimo provvedimento conscio che ridà nuovamente voce in qualche maniera alla nostra Isola.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del testo unificato numero 73-103-106/A.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Dessì ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Ben Amara - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Caria - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Contu Mariano - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessi' - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pittalis - Planetta - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Solinas Antonio - Steri - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo.

Si è astenuta la consigliera: Zuncheddu.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 64

votanti 63

astenuti 1

maggioranza 32

favorevoli 63

(Il Consiglio approva).

Convoco una breve Conferenza dei Presidenti di Gruppo, pertanto sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 41, viene ripresa alle ore 17 e 54.)

PRESIDENTE. Colleghi, la Conferenza dei Presidenti di Gruppo ha stabilito che i lavori del Consiglio riprenderanno domani mattina, giovedì 24 giugno, alle ore 10 e 30 con all'ordine del giorno la discussione della mozione numero 61.

E' invece convocata immediatamente la Giunta per le elezioni.

La seduta è tolta alle ore 17 e 55.



Allegati seduta

CXVII SEDUTA

Mercoledì 23 giugno 2010

(POMERIDIANA)

Presidenza del Vicepresidente CUCCA

La seduta è aperta alle ore 16 e 41.

CAPPAI, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 1° giugno 2010 (110), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Francesca Barracciu, Michele Cossa, Antonio Pitea, Alberto Randazzo, Carlo Sanjust, Carlo Sechi, Christian Solinas e Renato Soru hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 23 giugno 2010.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Comunico che, in data 22 giugno 2010, è pervenuta copia della decisione della Corte costituzionale numero 216 del 9 giugno 2010 nella quale si dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 4 della legge regionale 11 maggio 2006, numero 4 (Disposizioni varie materie di entrate, riqualificazione della spesa, politiche sociali e di sviluppo), nel testo sostituito dall'articolo 3, comma 3, della legge regionale 29 maggio 2007, numero 2 (Legge finanziaria 2007); si dichiara inoltre, ai sensi dell'articolo 27 della legge 11 marzo 1953, numero 87, l'illegittimità costituzionale dell'articolo 4 della legge regionale numero 4 del 2006, nel testo originario.

Annunzio di interpellanza

PRESIDENTE. Si dia annunzio della interpellanza pervenuta alla Presidenza.

CAPPAI, Segretario:

"Interpellanza Uras - Ben Amara - Sechi - Zuncheddu sulle criticità del programma Master and back, percorsi di alta professionalità, tirocini e percorsi di rientro". (112/C-8)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, chiedo una sospensione di dieci minuti.

PRESIDENTE. Non essendoci opposizioni, sospendo i lavori per dieci minuti, anche in attesa che, magari, arrivino i colleghi.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 44, viene ripresa alle ore 16 e 59.)

Continuazione della discussione dell'articolato e approvazione del testo unificato: "Disciplina delle attività europee e di rilievo internazionale della Regione autonoma della Sardegna" (73-103-106/A) delle proposte di legge Rodin - Diana Mario - Ladu - Floris Rosanna - Obinu - Mula - Piras - Cucca - De Francisci - Ben Amara - Caria - Manca - Locci - Pitea - Campus - Greco - Bardanzellu: "Disposizioni sulla partecipazione della Regione al processo normativo comunitario e di attuazione delle politiche comunitarie" (73); Meloni Marco - Bruno - Caria - Cucca - Manca - Espa - Meloni Valerio - Agus - Barracciu - Cocco Pietro - Cuccu - Diana Giampaolo - Lotto - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Soru: "Rapporti comunitari e internazionali della Regione autonoma della Sardegna" (103) e del disegno di legge: "Norme sulla partecipazione della Regione autonoma della Sardegna ai processi decisionali dell'Unione europea

e sulle procedure di esecuzione degli obblighi comunitari" (106).

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Prego i colleghi di prendere posto.

L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato del testo unificato numero 73-103-106/A e in particolare dell'articolo 22, precedentemente sospeso, e degli emendamenti a esso presentati.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 22 e dei relativi emendamenti:

Art. 22

Modalità organizzative

1. Il Consiglio regionale e la Giunta, nell'ambito delle rispettive competenze, stabiliscono d'intesa le modalità di informazione reciproca e le procedure di cooperazione necessarie a dare corretta e tempestiva attuazione agli adempimenti previsti dalla presente legge e a consentire il reciproco accesso alle banche dati istituzionali in materia europea.

2. Entro tre mesi dall'entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale dà attuazione agli adempimenti di propria competenza in essa previsti, individua gli uffici competenti e stabilisce idonee procedure di coordinamento tra le strutture coinvolte.

3. La Regione, al fine di rafforzare le relazioni con le istituzioni europee per le questioni di competenza regionale, si avvale anche dell'ufficio di informazione e collegamento previsto dalla legge regionale 15 febbraio 1996, n. 12 (Istituzione di un ufficio speciale di informazione e di collegamento con sede a Bruxelles).

4. La Giunta regionale promuove e favorisce la realizzazione di scambi o distacchi tra funzionari pubblici nell'ambito di iniziative di cooperazione istituzionale di rilievo europeo e internazionale e specificamente dei meccanismi di cooperazione a tal fine individuati nella cooperazione tra lo Stato italiano e l'Unione europea, secondo quanto previsto dalla legge regionale. 13 novembre 1998, n. 31 (Disciplina del personale regionale e dell'organizzazione degli uffici della Regione). La Giunta regionale stabilisce, a titolo di rimborso forfettario, un'indennità speciale per le spese relative al soggiorno presso la sede estera, erogata al personale assegnato a tali uffici. L'ammontare di tale indennità non può essere superiore all'importo previsto per il personale dello Stato italiano assegnato all'estero.

Emendamento soppressivo parziale Steri - Milia - Capelli - Sanna Gian Valerio

Articolo 22

Il comma 1 è soppresso. (14)

Emendamento sostitutivo parziale Meloni - Cucca - Sanna Gian Valerio - Manca - Rodin

Articolo 22

Il comma 4 dell'articolo 22 è sostituito dal seguente:

4. La Giunta regionale promuove e favorisce la realizzazione di scambi o distacchi tra funzionari pubblici nell'ambito di iniziative di cooperazione istituzionale di rilievo europeo e internazionale e specificamente dei meccanismi di cooperazione a tal fine individuati nella cooperazione tra lo Stato italiano e l'Unione europea, secondo la disciplina europea in materia di Esperto nazionale distaccato (END) e nel rispetto della normativa regionale in materia di personale. La Giunta regionale, in osservanza delle disposizioni europee e nazionali, stabilisce a titolo di rimborso forfettario, un'indennità speciale per le spese relative al soggiorno presso la sede estera, erogata al personale assegnato a tali uffici. L'ammontare di tale indennità non può essere superiore all'importo previsto per il personale dello Stato italiano assegnato all'estero. (36)

Emendamento aggiuntivo Meloni Marco - Sanna Gian Valerio - Manca - Cucca - Solinas Antonio

Articolo 22

Nel comma 4 dell'articolo 22. dopo le parole "Unione europea" sono aggiunte le seguenti: "disciplinati dalla decisione della Commissione delle comunità europee C(2006)2033 del 1° giugno 2006 e dalla direttiva del 3 agosto 2007 del Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, del Ministro per le politiche europee e del Ministro degli affari esteri, che detta criteri per la razionalizzazione ed il rafforzamento dell'istituto dell'Esperto nazionale distaccato (END) presso le istituzioni dell'Unione europea nel rispetto della normativa regionale in materia di personale. (21)

Emendamento aggiuntivo Giunta regionale

Articolo 22

Dopo l'articolo 22 è inserito il seguente:

"Art. 22 bis

Ufficio della Regione a Bruxelles (Modifiche alla legge regionale 15 febbraio 1996, n. 12)

1. Alla legge regionale 15 febbraio 1996, n. 12 (Istituzione di un ufficio speciale di informazione e di collegamento, con sede a Bruxelles) sono apportate le seguenti modifiche:

a) l'articolo 1 è sostituito dal seguente:

"Art. 1 (Istituzione dell'ufficio)

1. Per il collegamento tecnico, amministrativo e operativo tra la Regione e le istituzioni comunitarie è istituito, nell'ambito della Presidenza, l'Ufficio della Regione sarda in Bruxelles, il quale, in particolare, cura i rapporti con le istituzioni dell'Unione europea ed informa costantemente gli uffici della Regione sulle normative e le iniziative dell'Unione; collabora con gli uffici della Regione nelle attività richieste per la partecipazione dei medesimi alla formazione degli atti dell'Unione e, in generale, per gli adempimenti degli obblighi derivanti dall'appartenenza all'Unione europea; assiste i rappresentanti della Regione e i titolari degli uffici regionali nei rapporti con gli uffici, gli organismi e comitati di lavoro delle istituzioni dell'Unione medesima.";

b) l'articolo 2 è soppresso;

c) il comma 1 dell'articolo 4, come modificato dall'articolo 1 della legge regionale 12 agosto 1997, n. 22 (Modifiche ed integrazioni alla L.R. n. 12 del 1996), e dall'articolo 6, comma 14, della legge regionale 29 maggio 2007, n. 2 (legge finanziaria 2007), è sostituito dal seguente: "1. Il contingente organico dell'ufficio di cui all'articolo 1 è determinato come segue:

a) dirigenti n. 1;

b) dipendenti categoria D n. 5;

c) personale di segreteria e di supporto operativo n. 4.

Il dirigente è scelto tra persone di elevata e documentata competenza professionale nel settore delle politiche comunitarie che, sulla base di apposito avviso, presentino la loro candidatura; l'assunzione,previa deliberazione della Giunta regionale che detta i criteri per la determinazione del trattamento economico, avviene con contratto di lavoro a tempo determinato e di diritto privato; il personale non dirigente è individuato tra dipendenti dell'Amministrazione regionale a tempo indeterminato o, con provvedimento motivato, tra dipendenti di altra pubblica amministrazione richiesti in temporanea assegnazione con il trattamento economico previsto nell'amministrazione di appartenenza; per le attività di segreteria e di supporto operativo l'ufficio può far ricorso a contratti di somministrazione di lavoro attivati in sede nell'ambito dello stanziamento appositamente istituito per il suo funzionamento.";

d) il comma 3 dell'articolo 4, come modificato dall'articolo 1 della legge regionale n. 22 del 1997, e dall'articolo 6, comma 14, della legge regionale n. 2 del 2007, è sostituito dal seguente:

"3. Per le finalità previste dalla presente legge, l'ufficio può avvalersi, sino a un massimo di tre unità, di soggetti qualificati estranei all'Amministrazione regionale mediante contratti di lavoro autonomo di natura occasionale o di collaborazione coordinata e continuativa o di figure professionali ascrivibili alle categorie previste dal contratto collettivo di lavoro del personale regionale con il relativo trattamento economico, assunte con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato; i contratti sono definiti previo espletamento di procedure selettive pubbliche per titoli riferiti esclusivamente ai compiti istituzionali dell'ufficio".

Copertura finanziaria

Nel bilancio della Regione per gli anni 2010-2013 sono apportate le seguenti variazioni: in aumento

UPB S01.02.001

Oneri per il trattamento economico dei dipendenti, ivi compreso il salario accessorio

2010 euro 383.302

2011 euro 383.302

2012 euro 383.302

2013 euro 383.302

UPB S01.02.002

Oneri per i contributi sociali e di fine rapporto a carico dell'Amministrazione regionale

2010 euro 166.081

2011 euro 166.081

2012 euro 166.081

2013 euro 166.081

UPB S01.04.001

Studi, ricerche, collaborazioni e simili

2010 euro 139.650

2011 euro 139.650

2012 euro 139.650

2013 euro 139.650

in diminuzione

UPBS08.01.002 FNOL - parte corrente

2010 euro 689.033

2011 euro 689.033

2012 euro 689.033

2013 euro 689.033

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 3) della tabella A allegata alla legge regionale 28 dicembre 2009, n. 5 (legge finanziaria 2010). (22)

Emendamento all'emendamento numero 22 sostitutivo parziale Meloni - Sanna Gian Valerio - Manca - Cucca - Solinas

Articolo 22

All'emendamento 22 sono apportate le seguenti modifiche:

a) la parola "uffici", ove ricorra, è sostituita dalla parola "organi";

b) la parola "comunitarie" è sostituita, ove ricorra, dalla parola "europee";

c) al termine della lettera a), art. 1, c.1 della novella, è aggiunto il seguente periodo:"il Consiglio regionale può avvalersi delle prestazioni dell'ufficio di cui al presente comma.";

d) il comma 1 dell'articolo 4, come modificato dall'articolo 1 della legge regionale 12 agosto 1997, n. 22 (Modifiche ed integrazioni alla L.R. n. 12 del 1996), e dall'articolo 6, comma 14, della legge regionale 29 maggio 2007, n. 2 (legge finanziaria 2007), è sostituito dal seguente:

"1. Il contingente organico dell'ufficio di cui all'articolo 1 è determinato come segue:

a) dirigenti n. 1;

b) dipendenti categoria D n. 3;

c) personale di segreteria e di supporto operativo n. 3;

il dirigente è scelto prioritariamente fra il personale in servizio presso l'Amministrazione regionale ovvero tramite selezione pubblica tra persone di elevata competenza professionale e con esperienza presso le istituzioni europee e le organizzazioni internazionali; l'assunzione avviene previa deliberazione della Giunta regionale; il personale non dirigente è individuato tra dipendenti dell'Amministrazione regionale a tempo indeterminato o, con provvedimento motivato, tra dipendenti di altra pubblica amministrazione richiesti in temporanea assegnazione con il trattamento economico previsto nell'amministrazione di appartenenza; per le attività di segreteria e di supporto operativo l'ufficio può far ricorso, in mancanza presso l'Amministrazione regionale di figure professionali adeguate, a contratti di somministrazione di lavoro attivati in sede nell'ambito dello stanziamento appositamente istituito per il suo funzionamento. I dipendenti sono tenuti a prestare servizio presso la sede di Bruxelles.";

e) la lettera d) è sostituita dalla seguente: "il comma 3 dell'articolo 4, come modificato dall'articolo 1 della legge regionale n.22 del 1997 e dall'articolo 6, comma 14, della legge regionale n. 2 del 2007, è abrogato.". (37).)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Ben Amara. Ne ha facoltà.

BEN AMARA (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Intervengo velocemente per ribadire il fatto che l'articolo 22 prevede che ci sia intesa e quindi comunicazione, collaborazione, tra Giunta e Consiglio. Il Consiglio dunque ha il compito istituzionale di prendere le decisioni e la Giunta ha il dovere di eseguirle. Se la Giunta ha proposte da fare, è istituzionalmente corretto che le faccia, ma ottenga almeno il benestare della competente Commissione consiliare in materia. Diversamente si determinerebbe lo sconvolgimento del sistema democratico per cui, questo lo dico soprattutto al nostro Steri, le decisioni di governo le prende la Giunta e il Consiglio fa il suo notaio, venendo così a essere esautorato dalla sua legittima funzione decisionale di indirizzo della Giunta. E' tutto qui.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Marco Meloni. Ne ha facoltà.

MELONI MARCO (P.D.). Presidente, intervengo per dare conto di due emendamenti, uno diciamo relativo essenzialmente a una formulazione del comma 4 che ancora a una maggiore certezza di disciplina la possibilità, che viene offerta al sistema organizzativo delle amministrazioni pubbliche della Regione, di distaccare esperti, sottoposti alla disciplina degli esperti nazionali distaccati, per un anno a svolgere un'attività professionale presso le istituzioni dell'Unione Europea nell'intento di rafforzarne il profilo di qualificazione e generare una trasmissione continua di conoscenza e di relazioni, sia riferite alle modalità organizzative e di lavoro nelle istituzioni comunitarie sia riferite appunto alla qualificazione del personale.

L'emendamento numero 36 vuole ancorare la disciplina anche del trattamento economico, ad esempio, cosa da non sottovalutare, alle norme che una comunicazione della Commissione in questo momento ma comunque le istituzioni comunitarie e quelle nazionali dovessero anche successivamente definire per disciplinare appunto il trattamento economico e le condizioni di lavoro di questi dipendenti pubblici che dovessero essere appunto distaccati presso le istituzioni comunitarie.

Il secondo è un emendamento che riprende, ne abbiamo discusso ieri in Commissione, una proposta della Giunta regionale finalizzata ad anticipare, per quanto riguarda il funzionamento dell'ufficio della Regione a Bruxelles, alcune norme in materia di personale; abbiamo introdotto una serie di modifiche finalizzate essenzialmente a consentire di mettere in relazione l'ufficio di Bruxelles al sistema istituzionale complessivo della Regione, quindi non solo agli uffici operativi ma agli organi della Regione e dunque, lo scriviamo esplicitamente, anche al Consiglio regionale. La ritengo una cosa che può essere molto utile. Credo inoltre che sia necessario intervenire in sede di coordinamento perché ci siamo resi conto, in questi minuti precedenti alla seduta di questo pomeriggio, che non sempre è opportuno sostituire del tutto "organi" con "uffici", per cui vi chiederei se è possibile di esaminare il testo inserendo, in sede di coordinamento, quando è opportuno "uffici" o "organi" o entrambe le diciture. Per il resto ci ancoriamo a una maggiore certezza e anche a una maggior definizione di un principio per cui cerchiamo di fare in modo che siano prioritariamente dipendenti della Regione a svolgere funzioni di direzione e discipliniamo con certezza l'opportunità di fruire di figure professionali adeguate nell'organizzazione dell'attività del medesimo.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Ladu, relatore.

LADU (P.d.L.), relatore. Per quanto riguarda l'emendamento numero 21, è stato sostituito dall'emendamento numero 36, sul quale il parere è favorevole. Per quanto riguarda l'emendamento numero 22, cioè quello che propone l'articolo 22 bis, presentato dalla Giunta regionale, secondo noi va bene; però c'è un'altra proposta firmata da alcuni rappresentanti dell'opposizione che rettifica alcune cose che sono contenute nell'emendamento della Giunta regionale e chiede la riduzione del numero stesso dei rappresentanti. Pertanto, io chiedo che si faccia un emendamento di sintesi anche mantenendo il contenuto dell'emendamento numero 37 senza però modificare il numero delle persone previsto all'interno degli uffici di Bruxelles…

PRESIDENTE. Mi pare di capire che sta dando il parere favorevole anche sugli emendamenti numero 22 e 37, a condizione…

LADU (P.d.L.), relatore. A condizione che si lasci l'organico del personale previsto nell'emendamento numero 22 della Giunta, perché non credo che sia giusto, dopo i discorsi che noi stiamo facendo…

PRESIDENTE. Ho capito, onorevole Ladu. Mi perdoni, ma non ho inteso il parere sull'emendamento numero 14.

LADU (P.d.L.), relatore. Il numero 14 non c'è…

PRESIDENTE. Come no! E' l'emendamento che prevede la soppressione del comma 1, a firma Steri, Milia, Capelli e più.

LADU (P.d.L.), relatore. Su questo emendamento si esprime parere contrario.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Pittalis, relatore.

PITTALIS (P.d.L.), relatore. Ci si rimette all'Aula, ma voglio precisare, con riferimento all'emendamento numero 22, presentato dalla Giunta, che il Presidente della Commissione ha fatto rilevare che, per quanto riguarda l'esercizio 2010, non c'è la disponibilità della copertura. Quindi è da intendersi, nell'emendamento numero 22, eliminata l'annualità 2010.

PRESIDENTE. Questo è un lavoro che faranno in sede di coordinamento, ovviamente.

Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione.

CORONA, Assessore tecnico degli affari generali, personale e riforma della Regione. Per l'emendamento numero 14 ci si rimette all'Aula. Relativamente a quanto detto dall'onorevole Pittalis, la Giunta è d'accordo, eliminiamo l'annualità 2010 e chiediamo anche che l'entrata in vigore di queste modifiche dell'Ufficio di Bruxelles partano ovviamente dal 2011.

PRESIDENTE. Onorevole Meloni, l'emendamento numero 37 verrebbe accolto, a condizione che, nel comma 1, dove si parla del contingente organico, i numeri siano uguali a quelli previsti nell'emendamento numero 22.

Ha domandato di parlare il consigliere Marco Meloni. Ne ha facoltà.

MELONI MARCO (P.D.). Sì, se la valutazione della Giunta è questa e il resto dell'emendamento può essere accolto, sono disponibile ad apportare questa modifica.

PRESIDENTE. Benissimo.

Metto in votazione l'emendamento numero 14.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 14.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Dessì ha votato a favore e che i consiglieri Contu Mariano, Peru, Pittalis e Rassu hanno votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Cucca - Dessì - Maninchedda - Milia - Planetta - Sanna Giacomo.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Ben Amara - Bruno - Campus - Capelli - Caria - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Mariano - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Peru - Piras - Pittalis - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Solinas Antonio - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si sono astenuti: Biancareddu - Cappai - Contu Felice - Steri.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 63

votanti 59

astenuti 4

maggioranza 30

favorevoli 6

contrari 53

(Il Consiglio non approva).

Metto in votazione l'emendamento numero 36. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'emendamento numero 21 viene ritirato.

Metto in votazione l'articolo 22. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 37, con le modifiche proposte in precedenza, cioè : "Il contingente organico dell'ufficio di cui all'articolo 1 è determinato come segue: a) dirigenti n. 1; b) dipendenti categoria D n. 5; c) personale di segreteria e di supporto operativo n. 4". Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 22.

Ha domandato di parlare il consigliere Marco Meloni. Ne ha facoltà.

MELONI MARCO (P.D.). Scusi, Presidente, mi è sembrato di capire che l'emendamento numero 22 (a questo punto io non so se posso chiedere alla Giunta di ritirarlo) disciplini la stessa materia che è disciplinata dall'emendamento numero 37, per cui...

PRESIDENTE. Sì, però, onorevole Meloni, va coordinato perché c'è una parte che viene sostituita in effetti.

MELONI MARCO (P.D.). E cioè? Per capire come votare.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 37, che abbiamo approvato, è sostitutivo parziale, non è ricompreso tutto, quindi va coordinato. Quindi se viene approvato anche l'emendamento numero 22 si coordina e si procede appunto alle modifiche dell'articolo 22 sulla base di questi due emendamenti.

MELONI MARCO (P.D.). Però, per comprendere meglio, mi scusi se non ho la capacità di valutare immediatamente queste cose, l'unico aspetto differente riguarda la copertura finanziaria, giusto? Il resto riprende integralmente il contenuto...

PRESIDENTE. Verrà fatto in sede di coordinamento e ovviamente c'è anche quel problema. Comunque non è uguale. Onorevole Meloni...

MELONI MARCO (P.D.). Va bene, ho capito. Mi perdoni.

PRESIDENTE. Perfetto.

Ha domandato di parlare il consigliere Luciano Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS LUCIANO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, sull'emendamento numero 22 si vota integralmente, giusto?

PRESIDENTE. Sì, all'emendamento numero 22 sono state apportate delle modifiche con l'emendamento numero 37, quindi va fatto il coordinamento tra il testo originario dell'articolo 22 e l'emendamento numero 37 che è stato già approvato.

URAS LUCIANO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Quindi non abbiamo fatto un sostitutivo, abbiamo fatto un parziale.

PRESIDENTE. Non è un sostitutivo ma è un sostitutivo parziale, quindi va coordinato e in buona sostanza prevede l'introduzione dell'articolo 22 bis.

URAS LUCIANO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, va bene, voterò a favore perché questo è l'orientamento e ci rassegniamo, però voglio sollevare semplicemente una questione che richiama tutti quanti noi a fare una riflessione quando predisponiamo norme che riguardano la struttura. Noi sappiamo che con la "31" abbiamo disposto che le uniche strutture assoggettate alla legge sono le direzioni generali e sappiamo anche che l'organizzazione interna della Regione prevede che altre strutture, che non siano le direzioni generali, debbano essere costituite attraverso altre procedure e soprattutto debbano essere contenute dentro le direzioni generali. Quando costituiamo strutture speciali come questa, bisogna capire anche a quale livello facciamo riferimento nell'organizzazione dell'amministrazione. Siccome non è un caso, ogni tanto noi interveniamo con legge in questa materia, si accatasta una norma sull'altra e si perde la dimensione d'insieme. La "31" ormai è pressoché superata, dal 1998 a oggi sono passati dodici anni, non è mai stata attuata completamente, per responsabilità chiara dell'Assessorato competente e della sua direzione generale più rilevante, e noi agiamo nella confusione più totale dell'amministrazione e del funzionamento degli uffici. Sono intervenuto solo per dire che bisognerebbe...

PRESIDENTE. Onorevole Uras, il tempo a sua disposizione è terminato.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Presidente, voteremo a favore, ovviamente, non sottacendo il fatto che, rispetto a questo articolo, in Commissione, noi abbiamo dato il parere negativo. Vorrei ricordare ai colleghi come promemoria che, in quest'approvazione, c'è un atto di fiducia sull'esigenza che dieci unità (dieci unità!) servano a migliorare la performance della Sardegna rispetto alle problematiche comunitarie che non sono gestite a Bruxelles, che non sono più gestite a Bruxelles. Si parla di migliorare le relazioni. Ci fidiamo, ma annuncio che noi chiederemo annualmente il rendiconto dell'attività di queste dieci persone in sede di presentazione del bilancio perché dobbiamo rendere conto di ogni euro che spendiamo a una società sarda che in questo momento ha bisogno di guardare bene dove mette i denari.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione per alcune precisazioni tecniche. Ne ha facoltà.

CORONA, Assessore tecnico degli affari generali, personale e riforma della Regione.Vorrei rispondere all'onorevole Sanna che attualmente ci sono otto posizioni già decise dalla legge, quindi l'aumento è di due, non di dieci. Invece vorrei puntualizzare che, per il 2010, non si prevede copertura finanziaria, la copertura finanziaria partirà dal 2011, quindi anche gli effetti di questo emendamento partiranno dal 2011.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 22. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Comunico che è stato presentato un ordine del giorno a firma Diana Mario e più.

(Si riporta di seguito il testo dell'ordine del giorno numero 1:

Ordine del giorno Diana Mario - Milia - Bruno - Vargiu - Uras - Sanna Giacomo - Salis - Cuccureddu - Meloni Francesco sulla necessità di adeguamento del Regolamento consiliare.

IL CONSIGLIO REGIONALE

al termine della discussione su testo unificato n. 73-103-106/A (Disciplina delle attività europee e di rilievo internazionale della Regione autonoma della Sardegna);

ATTESA la necessità di adeguare con urgenza le disposizioni del Regolamento consiliare al fine di esaltare e rendere più efficaci le relazioni tra Giunta regionale e Consiglio regionale;

RILEVATO che un reale processo di rilancio delle funzioni consiliari non può disconoscere l'esigenza di una forte integrazione tra organi della Regione in relazione alle crescenti funzioni esercitate dal diritto comunitario,

impegna il Presidente del Consiglio regionale

a convocare senza indugi la Giunta del regolamento perché venga definita ogni utile modifica ed integrazione che esalti e valorizzi il ruolo del Consiglio regionale in relazione alle mutate condizioni istituzionali. (1).)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, l'ordine del giorno si dà per illustrato. Ovviamente è inutile sottolineare che il voto non può che essere favorevole.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare sull'ordine del giorno numero 1, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo alla votazione finale del testo unificato numero 73-103-106/A.

Ha domandato di parlare il consigliere Caria per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CARIA (P.D.). Presidente, farò una dichiarazione di voto a titolo personale e anche su richiesta dei colleghi Cucca, che in questo momento presiede il Consiglio, e Manca quali componenti del Partito democratico nella Commissione politiche comunitarie.

BEN AMARA (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Europee.

CARIA (P.D.). Europee, grazie della correzione. Si sono dette tante cose e io voglio rimarcarne una in particolare, quella che riguarda essenzialmente un passaggio che necessariamente si dovrà fare a livello di Consiglio regionale. Si tratta di un passaggio di cui abbiamo discusso anche a livello di Commissione, che abbiamo indicato nei lavori preparatori, è agli atti, cioè l'adeguamento dello Statuto della Regione sarda in relazione non solo alla norma che noi abbiamo applicato, ma in relazione alla dinamica e al cambiamento dei tempi che ci sono stati dall'approvazione fino a oggi. E' auspicabile che, dopo questo passaggio, il Consiglio inizi o continui a lavorare in questa direzione.

Annuncio il voto favorevole, ringrazio tutti i colleghi della Commissione, a partire dal Presidente, per il lavoro che è stato svolto, tutti i commissari e tutti quelli che hanno dato contributi con le audizioni che noi abbiamo messo in campo, in particolare i funzionari che ci hanno assistito con grande preparazione e allo stesso tempo con la massima disponibilità per accogliere tutte le istanze e tutte le proposte che sono venute, in particolare la dottoressa Pautasso e la dottoressa Caria. Annuncio il voto favorevole per questo provvedimento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Zuncheddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZUNCHEDDU (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, io vorrei ringraziare i colleghi della Commissione per lo sforzo che hanno fatto, mirato a una sintesi unitaria delle differenti filosofie racchiuse nel provvedimento di legge. Questo ha consentito alla relazione di accompagnamento...

(Brusio in aula)

Che cosa sta succedendo?

PRESIDENTE. Scusate! Prego, onorevole Zuncheddu.

ZUNCHEDDU (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, che succede? C'è un'interruzione?

PRESIDENTE. No, ho interrotto io il tempo e basta. Onorevole Zuncheddu, prosegua.

ZUNCHEDDU (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Il lavoro della Commissione ha consentito, soprattutto nella relazione di accompagnamento al testo unificato, che emergessero chiari i ritardi della politica sarda sulle tematiche di respiro europeo, così come le osservazioni formulate dalla prima Commissione permanente aiutano a costruire le premesse di un confronto franco fra i diversi schieramenti politici su un tema di tale rilievo. Solo un confronto che bandisce le ipocrisie può aiutarci a colmare le distanze e i ritardi che la Sardegna ha accumulato almeno nell'ultimo decennio, a partire dalla revisione del Titolo V della Carta costituzionale nel lontano 2001. Quindi, ritardi che riducono la Sardegna e questa Assemblea legislativa al ruolo di "copia e incolla" di modelli e di leggi di altre Regioni.

Questa imbarazzante realtà emerge dalle relazioni di accompagnamento al testo unico. Infatti, il modello sul quale impostare le relazioni della nostra Regione con l'Unione europea e la legge che disciplina la sua partecipazione alla formazione del diritto dell'Unione e alla sua attuazione ricalcano modelli e leggi definiti dalle Regioni Toscana ed Emilia-Romagna, modello e legge che importiamo senza provvedere al preventivo recepimento in Statuto degli effetti derivanti dal Trattato dell'Unione.

E' così che la Sardegna, terra ad alta propensione europeista, è ridotta a fanalino di coda. Uno sfregio sicuramente per i padri fondatori del pensiero autonomistico che, sin dagli anni '20, seppero indicare la prospettiva europeista che trent'anni dopo sarebbe stata avviata con il Trattato di Roma. Il Trattato dell'Unione non è mai stato recepito nel nostro Statuto, per cui sui temi europei la Sardegna purtroppo tace, così come non è recepita in Statuto la revisione del Titolo V. L'avvio di una profonda revisione del nostro Statuto di sovranità non è più rinviabile, così come è urgente che la Sardegna si doti di una legge elettorale propria che superi i pericoli di scontro tra le prerogative legislative del Consiglio e i tentativi di deriva presidenzialista di cui ci dà conto la relazione della prima Commissione al testo unificato.

Con ciò... comunque mi astengo... Presidente, non mi ha fatto recuperare il tempo!

PRESIDENTE. Onorevole Zuncheddu, quando io ho il microfono acceso, il tempo rimane bloccato, quindi non c'era niente da recuperare perché l'ho bloccato immediatamente.

Ha domandato di parlare il consigliere Luciano Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS LUCIANO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Intanto intervengo per ringraziare il collega Radhouan del lavoro fatto, insieme ai colleghi della Commissione e al Presidente della Commissione, su un provvedimento che sicuramente avrebbe avuto forse bisogno di un coinvolgimento più generale, più complessivo dei consiglieri, dei Gruppi, per l'importanza che riveste e anche per essere acquisito rispetto a una dimensione di natura istituzionale che si modifica e a un comportamento di lavoro sulla legislazione che invece non si rinnova.

Prima mi sono soffermato un attimo sull'articolo 22 per sottolineare che ci sono pochi casi, e tutti devastanti, nei quali noi abbiamo normato addirittura le dotazioni organiche delle strutture. Le dotazioni organiche delle strutture sono affidate alla responsabilità dei governi, cioè dell'amministrazione, perché non sono un elemento statico ma dinamico. Noi oggi ipotizziamo (io sono convinto che non servano, che abbiamo bisogno di altro) di avere bisogno di dieci persone configurate in un certo modo, poi andiamo sul campo e se verifichiamo che ce ne serve una che magari non è configurata come l'abbiamo configurata, o tre, o quattro, non possiamo intervenire perché dobbiamo tornare in legge. E' una modalità sbagliata di fare le cose. Ciò detto, voterò a favore.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Rodin per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

RODIN (P.d.L.). Presidente, questo provvedimento rappresenta un adempimento previsto dalla legge numero 11 del 2005, quindi è un atto dovuto nei confronti dell'Unione europea. Questa legge è anche la prima vera riforma che viene approvata in questa legislatura e il suo percorso, in seno alla Commissione e in Aula, che ha portato alla condivisione del testo, costituisce un precedente da imitare nelle prossime riforme che il Consiglio dovrà adottare. Dichiaro quindi il mio voto favorevole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Ladu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LADU (P.d.L.). Presidente, devo dire che c'è soddisfazione per l'approvazione di questa legge anche perché è la prima legge di sistema che viene approvata in questa legislatura. Devo davvero ringraziare sia il Consiglio regionale della Sardegna, che ha contribuito a migliorare e a completare il testo che è arrivato in Aula, sia la Commissione, che ha lavorato in tutti questi mesi e che, devo dire, ha approvato all'unanimità la proposta giunta in Aula. Inoltre devo ringraziare sia il personale e i funzionari del Consiglio regionale, che hanno dato un contributo importantissimo alla predisposizione della legge, sia i proponenti, perché questo testo unificato è la sintesi di tre proposte diverse: una che vede primo firmatario l'onorevole Rodin, un'altra l'onorevole Meloni, infine una terza proposta, il disegno di legge della Giunta regionale.

Ecco, il fatto nuovo è che questa legge ha l'ambizione di ridisegnare un rapporto nuovo fra la Regione sarda e l'Unione europea, rapporto per il quale spesso in questi anni siamo stati carenti, molte volte abbiamo dovuto subire procedimenti di infrazione da parte dell'Unione europea, altre volte molti provvedimenti - che avrebbero avvantaggiato fortissimamente questa Regione - non sono stati adeguatamente sfruttati dalla Regione. Pertanto io mi auguro che con l'approvazione di questa legge si utilizzino al meglio i vantaggi e le prospettive che la presenza all'interno dell'Unione europea può garantire a questa Regione. Devo dire che la legge, poiché è molto innovativa, apre nuovi vantaggi e nuove prospettive alla Regione sarda oltre che questa legge stabilire un nuovo rapporto importante fra Giunta e Consiglio regionale. Devo dire che questo rapporto è mancato in tutti questi anni, spesso le cose che ha fatto la Giunta regionale non sono state mai venute a conoscenza dello stesso Consiglio regionale.

Ecco, io auspico che d'ora in poi, con l'approvazione di questa legge, il rapporto fra Giunta e Consiglio regionale sia diverso, sia un rapporto costruttivo, di vero coinvolgimento, perché credo che ci sia veramente la necessità, da parte di questo Consiglio regionale, di partecipare a pieno titolo alla programmazione e alle strategie della Sardegna all'interno dell'Unione europea. Grazie, grazie a tutti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Ben Amara per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BEN AMARA (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Io devo ringraziare anche quelli che hanno portato delle modifiche attraverso tantissimi emendamenti a questa legge e aggiungo che questa legge che noi approviamo oggi potrebbe essere un sottoprodotto di un lavoro lungo, ponderato e soprattutto collettivo, che ha visto confluire sforzi soprattutto di ordine culturale, non politico. Potrei non votarla, astenersi sarebbe quasi un tradimento territoriale, una carenza nel concepire lo spazio, il tempo del nostro Mediterraneo. Io voterò sicuramente questa legge con tutto il mio peso.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Marco Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELONI MARCO (P.D.). Esprimo prima di tutto il voto favorevole, poi mi associo all'apprezzamento per il lavoro che siamo stati capaci di svolgere ed esprimo l'auspicio che questa legge sia capace di rendere la nostra Regione più consapevole del proprio ruolo nelle relazioni con lo Stato, con l'Unione europea e nello scenario internazionale, e sia capace di farci funzionare un po' meglio e di farci produrre una legislazione più adeguata al nostro ruolo e ai nostri compiti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Rassu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

RASSU (P.d.L.). Non sono intervenuto durante la discussione, non facendo parte della Commissione, perché volevo rendermi conto della consistenza e dell'importanza di questa normativa che dà alla nostra Regione a Statuto speciale una dignità paritaria nel trattamento delle pratiche e dei rapporti con l'Unione europea a livello nazionale. Credo che l'unità di intenti dell'Aula, come in questo caso, sia di buon auspicio affinché il Consiglio regionale della Sardegna, il Parlamento dei sardi, prenda atto e si renda conto che molte e molte leggi che può ancora produrre possono e debbono avere la totale unità di intenti perché solo così facendo possiamo molte volte riscattarci e possiamo dare a questa Aula quella dignità che il popolo sardo le ha dato e che deve assolutamente portarci a livello europeo affinché anche noi abbiamo una voce in capitolo.

Do il mio voto favorevole a questo importantissimo provvedimento conscio che ridà nuovamente voce in qualche maniera alla nostra Isola.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del testo unificato numero 73-103-106/A.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Dessì ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Ben Amara - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Caria - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Contu Mariano - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessi' - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pittalis - Planetta - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Solinas Antonio - Steri - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo.

Si è astenuta la consigliera: Zuncheddu.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 64

votanti 63

astenuti 1

maggioranza 32

favorevoli 63

(Il Consiglio approva).

Convoco una breve Conferenza dei Presidenti di Gruppo, pertanto sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 41, viene ripresa alle ore 17 e 54.)

PRESIDENTE. Colleghi, la Conferenza dei Presidenti di Gruppo ha stabilito che i lavori del Consiglio riprenderanno domani mattina, giovedì 24 giugno, alle ore 10 e 30 con all'ordine del giorno la discussione della mozione numero 61.

E' invece convocata immediatamente la Giunta per le elezioni.

La seduta è tolta alle ore 17 e 55.