Seduta n.247 del 14/09/2011
CCXLVII Seduta
Mercoledi' 14 settembre 2011
(POMERIDIANA)
Presidenza della Presidente LOMBARDO
ongedi...................................................................................................................... 1
Proposta di legge Meloni Francesco - Vargiu - Cossa - Dedoni - Fois - Mula: "Provvidenze per lo sviluppo del turismo golfistico" (83/A). (Continuazione della discussione dell'articolato)
PORCU................................................................................................................... 9
SANNA MATTEO............................................................................................... 11
SANNA GIAN VALERIO.................................................................................. 12
SECHI................................................................................................................... 14
CAPELLI.............................................................................................................. 16
LOTTO.................................................................................................................. 17
URAS.............................................................................................................. 19, 38
VARGIU............................................................................................................... 20
RASSU, Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica.................................. 22
BRUNO................................................................................................................. 37
SALIS.................................................................................................................... 38
(Votazione nominale dell'emendamento numero 65)............................................ 24
(Risultato della votazione)..................................................................................... 25
(Votazione a scrutinio segreto dell'emendamento numero 187, prima parte)........ 25
(Risultato della votazione)..................................................................................... 25
(Votazione a scrutinio segreto dell'emendamento numero 187, comma 8)........... 26
(Risultato della votazione)..................................................................................... 26
(Votazione a scrutinio segreto dell'emendamento numero 187, comma 9)........... 26
(Risultato della votazione)..................................................................................... 27
La seduta è aperta alle ore 16 e 04.
MARIANI, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 2 agosto 2011 (240), che è approvato.
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Tarcisio Agus, Gianfranco Bardanzellu e Marco Meloni hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 14 settembre 2011.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
Considerata la scarsa presenza di consiglieri in Aula, e l'assenza della Giunta, sospendo i lavori sino alle ore 16 e 15.
(La seduta, sospesa alle ore 16 e 05, viene ripresa alle ore 16 e 17.)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato della proposta di legge numero 83/A, che prosegue con l'esame dell'articolo 5 e dei relativi emendamenti.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5 e dei relativi emendamenti:
Art. 5
Norme generali
1. La realizzazione dei nuovi campi da golf e l'ampliamento di quelli già esistenti è compatibile con la tutela e la salvaguardia dei valori paesaggistici e ambientali e, pertanto, comprende lo studio per la valorizzazione e, qualora necessario, il reintegro e/o la restaurazione floristica e paesaggistica che consentano alle nuove strutture di integrarsi in totale armonia con le caratteristiche geomorfologiche e naturalistiche dei luoghi in cui si inseriscono.
2. I progetti dei nuovi campi da golf e l'ampliamento di quelli già esistenti perseguono le seguenti finalità:
a) compatibilità con la tutela dei luoghi senza impatto negativo sui sistemi ambientali più delicati, quali dune, ambiti fluviali, habitat costieri, pinete e foreste naturali;
b) valorizzazione dell'ambiente naturale preesistente e incremento del rapporto tra superficie complessiva e superficie di gioco;
c) armonizzazione degli interventi artificiali attraverso una movimentazione del suolo ridotta all'indispensabile, e previsione di ampi spazi di vegetazione naturale privi di qualsiasi tipo di manutenzione e di intervento umano;
d) ottenimento del livello massimo di risparmio idrico, anche con la scelta di appropriate essenze da tappeto erboso preferibilmente con le specie appartenenti al gruppo delle macroterme, anche sui "greens".
3. E' vietata la costruzione di campi da golf in luoghi in cui sia dimostrabile un rischio per il mantenimento della biodiversità.
Emendamento soppressivo totale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno
Articolo 5
L'articolo 5 è soppresso. (65)
Emendamento sostitutivo totale Campus - Diana Mario
Articolo 5
L'articolo 5 è sostituito dal seguente:
Art. 5
Norme generali
1. La realizzazione dei nuovi campi da golf e l'ampliamento di quelli già esistenti contribuisce al miglioramento paesaggistico ed ambientale del territorio regionale e, pertanto, comprende lo studio per la valorizzazione e, qualora necessario, il reintegro e/o la restaurazione floristica e paesaggistica che consentano alle nuove strutture di integrarsi in totale armonia con le caratteristiche geomorfologiche e naturalistiche dei luoghi in cui andranno a inserirsi.
2. I progetti dei nuovi campi da golf e l'ampliamento di quelli già esistenti:
a) sono compatibili con la tutela dei luoghi e non comportano alcun diretto impatto negativo sui sistemi ambientali più delicati, tipo dune, ambiti fluviali, habitat costieri, pinete e foreste naturali;
b) devono essere localizzati in ambiti territoriali tali da consentire l'accesso diretto a strade di livello provinciale o statale, con un'orografia idonea allo sviluppo del percorso con un dislivello tra il punto più alto e quello più basso non superiore ai 50 metri e che garantiscano una adeguata disponibilità di risorse idriche per usi domestici e irrigui tali da non incidere negativamente a carico dell'attuale sistema di distribuzione dell'acqua anche a fini agricole
c) valorizzano l'ambiente naturale preesistente e, per gli ampliamenti, aumentano il rapporto tra superficie complessiva e superficie di gioco;
d) armonizzano gli interventi artificiali attraverso una movimentazione del suolo ridotta all'indispensabile, salvo che interessino territori degradati in conseguenza di attività estrattive, di discarica od industriali, e prevedono ampi spazi di vegetazione naturale privi di qualsiasi tipo di manutenzione e di intervento umano;
e) devono essere tecnologicamente predisposti per il risparmio energetico e per il risparmio idrico, anche attraverso la dotazione di impianti di riutilizzo delle acque reflue e del riciclo dell'acqua di irrigazione eccedente, oltre che prevedendo la scelta di appropriate essenze per il tappeto erboso.
3. E' vietata la costruzione di campi da golf in luoghi in cui sia dimostrato un impatto negativo per il mantenimento della biodiversità. In nessun caso gli interventi alberghieri e residenziali connessi ai nuovi impianti golfistici possono ricadere nella fascia di protezione di 1000 metri dalla linea di battigia. (3)
Emendamento sostitutivo totale Meloni Francesco - Vargiu
Articolo 5
L'articolo 5 è sostituito dal seguente:
Art. 5
Norme generali
1. La realizzazione dei nuovi campi da golf e l'ampliamento di quelli già esistenti contribuisce al miglioramento paesaggistico ed ambientale del territorio regionale e, pertanto, comprende lo studio per la valorizzazione e, qualora necessario, il reintegro e/o la restaurazione floristica e paesaggistica che consentano alle nuove strutture di integrarsi in totale armonia con le caratteristiche geomorfologiche e naturalistiche dei luoghi in cui andranno a inserirsi.
2. I progetti dei nuovi campi da golf e l'ampliamento di quelli già esistenti:
a) sono compatibili con la tutela dei luoghi e non comportano alcun diretto impatto negativo sui sistemi ambientali più delicati,
b) devono essere localizzati in ambiti territoriali tali da consentire l'accesso diretto a strade dì livello provinciale o statale, con un'orografia idonea allo sviluppo del percorso e un dislivello tra il punto più alto del percorso e quello più basso non superiore a cinquanta metri, che garantiscano una adeguata disponibilità di risorse idriche per usi domestici e irrigui tali da non incidere negativamente a carico dell'attuale sistema di distribuzione dell'acqua anche a finì agricoli.
c) valorizzano l'ambiente naturale preesistente e, per gli ampliamenti, aumentano il rapporto tra superficie complessiva e superficie di gioco;
d) armonizzano gli interventi artificiali attraverso una movimentazione del suolo ridotta all'indispensabile, salvo che interessino territori degradati in conseguenza di attività estrattive, di discarica od industriali, e prevedono ampi spazi di vegetazione naturale privi di qualsiasi tipo di manutenzione e di intervento umano;
e) devono essere tecnologicamente predisposti per i[ risparmio energetico e per il risparmio idrico, anche attraverso la dotazione di impianti di riutilizzo delle acque reflue e del riciclo dell'acqua di irrigazione eccedente, oltre che prevedendo la scelta di appropriate essenze per il tappeto erboso.
3. E' vietata la costruzione di campi da golf in luoghi in cui sia dimostrato il danneggiamento della biodiversità.
4. La Giunta regionale entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge è autorizzata ad adeguare il Piano paesaggistico regionale vigente modificando l'articolo 20, primo comma, lettera b), n. 3, delle Norme tecniche di attuazione del PPR nel senso di consentire la realizzazione nella fascia costiera, e solo oltre la fascia di mille metri dalla linea di battigia (500 metri per le isole minori), di nuovi campeggi e nuove strutture residenziali e recettive connesse a campi da golf.
5. Per le finalità di cui al precedente comma, si applica la procedura di cui all'articolo 11 della legge regionale 23 ottobre 2009, n. 4, con i termini ridotti della metà.
6. I soggetti di cui all'articolo 3, comma a), qualora la realizzazione dei campi preveda l'utilizzo di immobili soggetti ad uso civico, procedono agli atti di disposizione dei terreni civici di cui agli articoli 15 e seguenti della legge regionale 14 marzo 1994, n.12 e successive modifiche ed integrazioni.
7. Dopo il comma 36 della legge regionale n.3 del 2009 è aggiunto il seguente comma:
"3 bis. Le disposizioni dell'articolo 2, comma 35, si attuano anche in presenza di dimostrazione del concreto possesso, anche in discontinuità delle aree nel periodo intercorrente fra l'entrata in vigore della legge n. 431 del 1985 e quella della presente disposizione. In tali casi i comuni interessati potranno certificare la sussistenza della concessione in uso, della locazione o dell'enfiteusi con delibera di consiglio comunale che attesti la regolare corresponsione a favore dell'ente locale dei relativi canoni. La suddetta deliberazione diventa esecutiva dopo trenta giorni dalla sua pubblicazione sull'albo pretorio.". (26)
Emendamento all'emendamento numero 26 sostitutivo totale Meloni Francesco
Articolo 5
L'emendamento 26 è sostituito dal seguente:
"L'articolo 5 è sostituito dal seguente:
Art. 5
Norme generali
1. I progetti per gli interventi di cui al precedente articolo 4 e gli ampliamenti di quelli esistenti dovranno essere compatibili con la tutela e la salvaguardia dei valori paesaggistici ed ambientali e pertanto le scelte progettuali dovranno valorizzare le peculiarità naturalistiche e geomorfologiche dei luoghi in cui andranno ad inserirsi per consentire alle nuove strutture la maggiore integrazione possibile che le caratteristiche paesaggistiche preesistenti.
2. I progetti dei nuovi campi da golf e l'ampliamento di quelli già esistenti:
a) sono compatibili con la tutela dei luoghi e non comportano alcun diretto impatto negativo sui sistemi ambientali più delicati,
b) devono essere localizzati in ambiti territoriali tali da consentire l'accesso diretto a strade di livello provinciale o statale, con un'orografia idonea allo sviluppo del percorso e un dislivello tra il punto più alto del percorso e quello più basso non superiore a cinquanta metri, che garantiscano una adeguata disponibilità di risorse idriche per usi domestici e irrigui tali da non incidere negativamente a carico dell'attuale sistema di distribuzione dell'acqua anche a fini agricoli.
c) valorizzano l'ambiente naturale preesistente e, per gli ampliamenti, aumentano il rapporto tra superficie complessiva e superficie di gioco;
d) armonizzano gli interventi artificiali attraverso una movimentazione del suolo ridotta all'indispensabile, salvo che interessino territori degradati in conseguenza di attività estrattive, di discarica od industriali, e prevedono ampi spazi di vegetazione naturale privi di qualsiasi tipo di manutenzione e di intervento umano;
e) devono essere tecnologicamente predisposti per il risparmio energetico e per il risparmio idrico, anche attraverso la dotazione di impianti di riutilizzo delle acque reflue e del riciclo dell'acqua di irrigazione eccedente, oltre che prevedendo la scelta di appropriate essenze per il tappeto erboso.
3. E' vietata la costruzione di campi da golf in luoghi in cui sia dimostrato il danneggiamento della biodiversità.
4. La Giunta regionale entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge è autorizzata ad adeguare il Piano paesaggistico regionale nel senso di consentire la realizzazione nella fascia costiera, e solo oltre la fascia di mille metri dalla linea di battigia (500 metri per le isole minori) e nuove strutture residenziali e recettive connesse a campi da golf.
5. Per le finalità di cui al precedente comma, si applica la procedura di cui all'articolo 11 della legge regionale 23 ottobre 2009, n. 4 con i termini ridotti della metà.
6. Sarà elemento di valutazione della Commissione regionale di cui al successivo articolo 9bis la qualità architettonica dei singoli manufatti e l'ottenimento di certificazioni di risparmio energetico nazionali ed internazionali.
7. Al fine di garantire una adeguata distribuzione degli interventi fra tutti i territori della Regione, la Giunta regionale entro 30 giorni dall'entrata in vigore della presente legge individua gli ambiti territoriali funzionalmente omogenei a costituire i circuiti locali del sistema del turismo golfistico della Sardegna, sulla base delle seguenti indicazioni:
a) ambito del territorio della Provincia di Sassari e della parte settentrionale della Provincia di Oristano;
b) ambito del territorio della Provincia di Olbia Tempio e della parte settentrionale della Provincia di Nuoro;
c) ambito del territorio del Medio Campidano e della parte meridionale delle province di Oristano e di Nuoro;
d) ambito del territorio occidentale della Provincia di Cagliari e della Provincia di Carbonia Iglesias;
e) ambito del territorio orientale della Provincia di Cagliari e della provincia dell'Ogliastra.
8. I soggetti di cui all'articolo 3, comma a), qualora la realizzazione dei campi preveda l'utilizzo di immobili soggetti ad uso civico, procedono agli atti di disposizione dei terreni civici di cui agli articoli 15 e seguenti della legge regionale 14 marzo 1994, n.12 e successive modifiche e integrazioni.
9. Dopo il comma 36 della legge regionale n. 3 del 2009 è aggiunto il seguente comma:
"3 bis. Le disposizioni del comma 35 dell'articolo 2 si attuano anche in presenza di dimostrazione del concreto possesso, anche in discontinuità delle aree nel periodo intercorrente fra l'entrata in vigore della légge 431 del 1985 e quella della presente disposizione. In tali casi i comuni interessati potranno certificare la sussistenza della concessione in uso, della locazione o dell'enfiteusi con delibera del consiglio comunale che attesti la regolare corresponsione a favore dell'ente locale dei relativi canoni. La suddetta delibera diventa esecutiva dopo trenta giorni dalla sua pubblicazione sull'albo pretorio.". (187)
Emendamento all'emendamento numero 26 soppressivo parziale Meloni Francesco - Vargiu
Articolo 5
All'emendamento 26, comma 4, le parole "vigente modificando l'articolo 20, primo comma, lettera b), n. 3, delle Norme Tecniche di attuazione del PPR" sono soppresse. (162)
Emendamento all'emendamento numero 26 soppressivo parziale Meloni Francesco - Vargiu
Articolo 5
All'emendamento 26, comma 4, le parole "di nuovi campeggi e" sono soppresse. (163)
Emendamento all'emendamento numero 26 sostitutivo parziale Sanna Giacomo - Dessì - Maninchedda - Planetta
Articolo 5
All'emendamento n. 26 è introdotta la seguente modifica:
Al comma 4 le parole: "mille metri" sono sostituite dalle seguenti: "tremila metri". (182)
Emendamento all'emendamento numero 26 sostitutivo parziale Campus - Diana Mario
Articolo 5
All'emendamento n. 26 al comma 4 le parole "mille metri" sono sostituite dalle parole "duemila metri". (186)
Emendamento all'emendamento numero 26 aggiuntivo Campus - Diana Mario - Meloni Francesco
Articolo 5
All'emendamento n. 26, dopo il comma 5, è aggiunto il seguente:
5 bis. Al fine di garantire una adeguata distribuzione degli interventi tra tutti i territori della regione, la Giunta regionale, entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge individua gli ambiti territoriali funzionalmente omogenei, a costituire i circuiti locali del sistema del turismo golfistico della Sardegna, sulla base delle seguenti indicazioni:
a) ambito del territorio della Provincia di Sassari e della parte settentrionale della Provincia di Oristano;
b) ambito del territorio della Provincia di Olbia-Tempio e della parte settentrionale della Provincia di Nuoro;
c) ambito del territorio della Provincia del Medio-Campidano, della parte meridionale delle Provincia di Oristano e di Nuoro;
d) ambito del territorio occidentale della Provincia di Cagliari e della Provincia di Carbonia-Iglesias;
e) ambito del territorio orientale della Provincia di Cagliari e della Provincia dell'Ogliastra. (181)
Emendamento all'emendamento numero 26 aggiuntivo Cuccureddu
Articolo 5
Nell'emendamento 26, al comma 4 dopo le parole "residenziali e ricettive connesse a campi da golf' è aggiunto "e oltre la fascia costiera dei 300 metri dalla linea della battigia per i locali tecnici e la club house al servizio dei campi da golf.". (184)
Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno
Articolo 5
Il comma1 dell'articolo 5 è soppresso. (66)
Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno
Articolo 5
Il comma 2 dell'articolo 5 è soppresso. (64)
Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno
Articolo
La lettera a) del comma 2 dell'articolo 5 è soppressa. (62)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Giacomo - Planetta - Dessì - Maninchedda
Articolo 5
All'articolo 5, comma 2, lettera a), le parole da "quali dune" fino a "naturali" sono soppresse. (13)
Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno
Articolo 5
La lettera b) del comma 2 dell'articolo 5 è soppressa. (61)
Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno
Articolo 5
La lettera c) del comma 2 dell'articolo 5 è soppressa. (60)
Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno
Articolo 5
La lettera d) del comma 2 dell'articolo 5 è soppressa. (59)
Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno
Articolo 5
Il comma 3 dell'articolo 5 è soppresso. (63)
Emendamento sostitutivo parziale Porcu - Lotto - Manca - Moriconi - Sabatini
Articolo 5
Il comma 1 è sostituito dal seguente:
1. I progetti per gli interventi di cui al precedente articolo 4 dovranno essere resi compatibili con la tutela e la salvaguardia dei valori paesaggistici e ambientali e pertanto le scelte progettuali dovranno valorizzare le peculiarità naturalistiche e geomorfologiche dei luoghi in cui andranno ad inserirsi, per consentire alle nuove strutture la maggiore integrazione possibile con le caratteristiche paesaggistiche preesistenti. (149)
Emendamento all'emendamento numero 149 aggiuntivo Porcu - Lotto - Manca - Moriconi - Sabatini
Articolo 5
Nell'emendamento 149, dopo il primo periodo è aggiunto il seguente:
"Sarà elemento di valutazione della Commissione regionale di cui al successivo articolo 9 bis la qualità architettonica dei singoli manufatti e l'ottenimento di certificazioni di risparmio energetico nazionali ed internazionali.". (185)
Emendamento sostitutivo parziale Lotto - Bruno
Articolo 5
All'articolo 5, comma 2, le lettere a) e b) vengono così sostituite:
a) devono essere totalmente compatibili con la tutela dei luoghi e non comportare alcun diretto impatto negativo sui sistemi ambientali più delicati, tipo dune, ambiti fluviali, habitat costieri, pinete e foreste naturali;
b) devono insistere su aree prive di alto valore ambientale e/o culturale, valorizzare l'ambiente naturale preesistente ed aumentare il rapporto tra superficie complessiva e superficie di gioco; (67)
Emendamento sostitutivo parziale Meloni Francesco - Vargiu
Articolo 5
Al comma 3 dell'articolo 5 le parole "un rischio per il mantenimento" sono sostituite con le parole "il danneggiamento". (152)
Emendamento aggiuntivo Cuccureddu - Vargiu - Steri - Sanna Giacomo - Diana Mario - Zedda Alessandra - Pittalis - De Francisci - Dedoni - Peru - Amadu - Randazzo - Piras - Tocco - Lai - Mula - Cossa - Meloni Francesco - Fois - Cappai - Sanjust - Pitea - Campus - Locci - Gallus - Obinu - Stochino - Planetta - Murgioni - Bardanzellu - Contu Felice - Sanna Matteo - Petrini - Greco - Floris Rosanna - Dessi - Rodin - Ladu
Articolo 5
Al comma 2 dell'articolo 5, dopo la lettera d) è aggiunta la seguente
d bis) privilegiano l'utilizzo di reflui depurati o di acqua grezza, il cui prelievo sarà disciplinato in apposite convenzioni sottoscritte dal presidente dell'ENAS, per la cui nomina, così come per quella degli altri componenti del consiglio di amministrazione, si procede ai sensi dell'articolo 24 della legge regionale 23 agosto 1995, n.20, che rivive nella sua originaria formulazione, con la sostituzione della denominazione Ente autonomo del Flumendosa (EAF) con la denominazione Ente acque della Sardegna (ENAS). (9)
Emendamento aggiuntivo Sanna Giacomo - Dessì - Maninchedda - Planetta
Articolo 5
Al comma 3 dell'articolo 5 sono aggiunti i seguenti commi:
3 bis. La Giunta regionale entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge è autorizzata ad adeguare il Piano paesaggistico regionale vigente al principio secondo cui, all'interno della fascia costiera, gli interventi di realizzazione di campi da golf e connesse strutture residenziali e ricettive alberghiere possono essere compatibili con la tutela e la salvaguardia dei valori paesaggistici e ambientali, a condizione che le strutture suddette siano localizzate oltre la fascia di tremila metri dalla linea di battigia.
3 ter. Per le finalità di cui al comma 4, si applica la procedura di cui all'articolo 11 della legge regionale 23 ottobre 2009, n. 4, con i termini ridotti della metà. (14)
Emendamento aggiuntivo Meloni Francesco - Vargiu
Articolo 5
Al comma 3 dell'articolo 5 sono aggiunti i seguenti commi:
3 bis. La Giunta regionale entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge è autorizzata ad adeguare il Piano paesaggistico regionale vigente al principio secondo cui, all'interno della fascia costiera, gli interventi di realizzazione di campi da golf e connesse strutture residenziali e ricettive alberghiere possono essere compatibili con la tutela e la salvaguardia dei valori paesaggistici e ambientali, a condizione che le strutture suddette siano localizzate oltre la fascia di mille metri dalla linea di battigia.
3 ter. Per le finalità di cui al comma 4, si applica la procedura di cui all'articolo 11 della legge regionale 23 ottobre 2009, n. 4, con i termini ridotti della metà. (153).)
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.
Ricordo ai colleghi che devono intervenire che si devono iscrivere entro la fine dell'intervento dell'onorevole Porcu che ha a disposizione dieci minuti.
PORCU (P.D.). Presidente, questa discussione che abbiamo ripreso stamattina e che ha visto molti di noi non rinunciare a svolgere anche un ruolo costruttivo di merito in una legge che peraltro è un grande pasticcio, che è piena di contraddizioni, che fa previsioni irrealizzabili a cominciare dal numero di interventi che saranno possibili, si svolge in un clima in cui la Giunta regionale e il Presidente della Regione hanno viceversa deciso che qualsiasi discussione di merito in quest'Aula va interrotta, che non ci può essere spazio per la politica ma che ci può essere soltanto spazio per la demagogia, per contrapposizioni ideologiche frontali come quelle che vengono evidenziate in una campagna informativa della Regione che non esito a definire falsa e ingannevole.
Io vorrei chiedere all'Assessore dell'urbanistica se si ritrova nelle domande e risposte che compaiono oggi sui giornali, se è d'accordo sul fatto che oggi oltre un milione e 300 mila sardi vivono sotto un vincolo urbanistico, se è d'accordo che l'origine di tutti i mali, a cominciare dal fatto che i turisti non vengono più in Sardegna, sia l'esistenza di un Piano paesaggistico, se è d'accordo sul fatto che oggi i cosiddetti "bamboccioni", quelli che stanno a casa dei genitori oltre i trent'anni d'età, sono tutti figli del Piano paesaggistico, se è d'accordo che oggi abbiamo delle regole che vietano e bloccano e se è d'accordo anche sul fatto che oggi chi commette reati di abusivismo edilizio lo fa proprio perché, siccome tutto è vietato e non c'è nessuna direzione verso cui andare, è naturale che prima o poi quel recinto venga sfondato, e sto citando il testo di una domanda e risposta pubblicata in un'inserzione a pagamento sui quotidiani dalla Giunta.
Assessore dell'urbanistica, lei sa che non è il Piano paesaggistico che mette i vincoli ma che il Piano paesaggistico ha una natura pattizia con lo Stato e stabilisce il modo con cui i vincoli vanno gestiti? Lei è a conoscenza del fatto che i beni paesaggistici identitari e culturali sussistono a prescindere dal Piano paesaggistico? Lei è a conoscenza del fatto che non è il Piano paesaggistico a mettere vincoli, ma che il Piano paesaggistico spiega solo il modo con cui il vincolo va gestito?
Anche se non ci fosse il Piano paesaggistico, lei una casa sul mare non la potrebbe costruire ugualmente. E' la mancanza di regole che da vita ai contenziosi. Senza regole avremmo un tipo di diritto anglosassone in cui, ricorso per ricorso, Tar per Tar, tribunale per tribunale, dovremmo ricostruire una giurisprudenza nata dalla conflittualità tra soggetti pubblici e privati, tra amministrazioni e imprenditori.
Presidente, io le chiedo se sia possibile tollerare che la Giunta faccia delle affermazioni false! Il Piano paesaggistico non mette vincoli, il Piano paesaggistico gestisce i vincoli. I vincoli sono stabiliti da leggi che sono sovraordinate. I SIC (Siti d'importanza Comunitaria) sono sovraordinati. Ora è molto difficile - e voi lo capite bene - entrare nel merito di questa legge in un contesto siffatto, in un contesto in cui il primo sabotatore di un confronto di merito tra maggioranza e minoranza è il Presidente della Regione. Il Presidente della Regione da un lato vuole concedere a un partito della maggioranza una leggina per tenerlo buono, poi cambia l'Assessore ogni tanto in modo che tutte le componenti di quel partito e tutti i territori siano in qualche modo soddisfatti: una volta il Nord Sardegna, una volta l'Oristanese, poi toccherà a qualcun altro - assessore Nonnis non se ne dispiaccia, lei starà in quella poltrona qualche mese e poi ci sarà qualche nuovo cambio - e poi gli fanno fare una leggina.
Oggi il primo sabotatore di un confronto di merito, il primo che ha deciso, come ha dichiarato anche in Aula, di parlare direttamente ai sardi e quindi di scavalcare la funzione democratica e di rappresentanza in questo Consiglio, è il Presidente della Regione, che in questa seduta è assente perché ha altro da fare, ma nel frattempo ci invia una lettera e che è uno schiaffo a questo Consiglio regionale e che è falsa e ingannevole.
Io le chiedo, assessore Rassu, di spiegarci la natura del Piano paesaggistico, se è vero che il Piano paesaggistico mette vincoli o se è vero che il Piano paesaggistico quei vincoli spiega come integrarli nella pianificazione paesaggistica, perché i vincoli esistono comunque a prescindere. E senza Piano paesaggistico noi potremmo essere costretti a una gestione commissariale dell'urbanistica in Sardegna, perché potrebbe aprirsi lo spazio per un intervento sostitutivo dello Stato se non rispettassimo le indicazioni sovraordinate del Codice dei beni culturali e del paesaggio.
Allora, è chiaro che in questo contesto è difficilissimo intervenire in quest'Aula, ma questo è il clima che ha voluto e che ha creato il Presidente della Regione. Io mi auguro che il Presidente e l'assessore Rassu (che so persona di buon senso) non avessero neanche letto queste domande e risposte prima che fossero pubblicate; è una domanda che le rivolgo, assessore Rassu. Però io mi chiedo: è possibile, Presidente della Commissione urbanistica, assessore dell'urbanistica Rassu, relatore di maggioranza, che di fronte a un intervento che nelle vostre aspirazioni dovrebbe realizzare milioni di metri cubi (anche se io sono convinto che con una legge così confusa non ci sarà nessuno che verrà a investire) non ci sia una norma nella legge che stabilisca dei criteri premiali per chi voglia investire in una qualità architettonica, intesa in termini proprio di qualità del manufatto, qualità progettuale elevata? Nell'articolo 5, che si dedica largamente, di nuovo, a tutti gli aspetti ambientali del campo da golf e non agli aspetti volumetrici non c'è nulla.
Allora, io credo, e vado a chiudere, che sarebbe un fatto positivo se in questa legge questi aspetti sulla qualità architettonica e urbanistica fossero ripresi e integrati per dare spazio anche a chi, in un una situazione molto difficile, continua, malgrado il Presidente della Regione, a dare qualche utile suggerimento per far sì che questa legge (che rimane una pessima legge), possa almeno fare il minor numero di danni possibile.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Matteo Sanna. Ne ha facoltà.
SANNA MATTEO (U.D.C.-FLI). Signora Presidente, intervengo sull'articolo 5 che riguarda le norme generali inerenti la realizzazione di nuovi campi da golf. Prima però di addentrarmi nel sostenere questo importante articolo (non come ha fatto l'onorevole Porcu, che ha parlato "di tutto e di più" tranne che dell'articolo 5) che è il cuore della legge, volevo ricordare all'onorevole Porcu che con questa legge questo Consiglio regionale, la Commissione quarta che l'ha esitata, ha fatto propri anche emendamenti e suggerimenti che provenivano anche dall'opposizione.
Volevo ricordare e volevo chiedere all'onorevole Porcu, ma anche all'onorevole Gian Valerio Sanna che nella passata legislatura è stato Assessore all'urbanistica, se è a conoscenza di un accordo di programma sottoscritto dall'allora Giunta Soru con i Comuni di Lunamatrona, Villanovaforru e Collinas. Io mi sono fatto inviare poco fa un piano volumetrico in in formato A4, quindi non molto chiaro, ma i dati sono molto chiari e avendo una buona vista riesco ancora, grazie a Dio, a leggere alcuni numeri che fanno pensare che forse quella stessa attenzione che noi stiamo riponendo in questa legge è mancata in quell'accordo di programma.
Voi avevate sottoscritto con questi commi un accordo di programma per 612 mila metri cubi per un campo da golf a 18 buche. L'area golfistica doveva essere di 12 ettari, e avevate previsto 572 mila metri cubi residenziali, per un totale di 724 unità abitatie dove si sarebbero dovuti insediare 5296 nuovi abitanti. Questo è un accordo di programma. In questi 600 mila metri cubi (poi non se n'è fatto niente, non so se si sarebbe fatto qualcosa se la legislatura non si fosse interrotta), da un calcolo che ho effettuato velocemente, avrebbero dovuto realizzarsi 0,15 metri cubi per metro quadro.
Quindi, avevate previsto con questi comuni e con i privati che chiedevano ovviamente di sostenere questo progetto, una cubatura superiore, per un unico intervento, addirittura a tutti quegli interventi che noi vorremo dare la possibilità di realizzare con questa legge. Io le domando allora, onorevole Porcu, qual era la ratio che vi spingeva nella passata legislatura a dare l'assenso ad un accordo di programma di questo tipo con i comuni di Lunamatrona, Villanovaforru e Collinas, insediando 5296 nuovi abitanti, 572 mila metri cubi residenziali, 724 unità abitative nuove, con un indice dello 0,15 (ma mi riservo di accertare in maniera più precisa l'esatto indice)? Per di più in un solo campo da golf a 18 buche per il quale erano stati individuati solo 12 ettari, mentre l'intervento (è giusto dire anche questo) di 600 mila metri cubi ricadeva su 400 ettari. Quattrocento ettari sono pari a cinque campi e cinque interventi come quelli annoverati in questa legge che noi oggi stiamo discutendo.
Allora dico: che cos'è cambiato? E' cambiato il Presidente della Giunta? Forse in questi mesi è subentrato in voi un modo nuovo di vedere le cose? O è il voler dire no a tutto a prescindere? O è il voler giustificare un atteggiamento che nei confronti dei vostri elettori, dei vostri sostenitori è già stato in qualche modo bocciato nella passata tornata elettorale, anche per questo vizietto di fare il dottor Jekyll e mister Hyde, di manifestare questa doppia personalità?
Noi vogliamo regole certe per tutti, voi invece a seconda dell'intervento replicavate: "Sì è un accordo di programma" magari anche consapevoli che quell'accordo di programma non sarebbe servito a nulla perché da lì a poco sareste andati a casa. Oppure avete altre motivazioni collega Porcu? So che lei, consigliere Porcu, era molto interessato a questo intervento e so che seguiva anche attivamente questa materia da sportivo quale è. So che questo piano volumetrico, visto anche da molti di voi nella passata legislatura quando c'erano anche consiglieri di quel territorio, quindi oggi vorremmo sapere da voi se siete per le regole o siete per le deroghe, molto probabilmente allora eravate per le deroghe. Noi eravamo allora per le regole, certe e uguali per tutti e lo siamo anche oggi.
Questa legge è una buona legge, sicuramente migliorabile; abbiamo avuto modo, anche durante la discussione generale, di intervenire e di difendere soprattutto la parte principale, il cuore di questa legge che non è una legge per gli speculatori o per gli amici degli amici, è una legge per i sardi ed è una legge anche per le future generazioni. In un momento di arresto del settore turistico, in un momento molto delicato per la vita economica della nostra Regione noi cerchiamo, con le regole, attraverso questo strumento, non di risolvere tutti i problemi ma di dare una risposta.
Siamo consapevoli che sicuramente non saranno realizzati tutti quegli interventi che annoveriamo all'interno della legge, ma una parte di questi interventi potrebbero trovare fattiva realizzazione e potrebbero creare posti di lavoro, potrebbero creare sicuramente anche delle opportunità di sviluppo e un indotto nuovo che manca alla nostra Regione e soprattutto la renderebbe concorrenziale e renderebbe concorrenziali le nostre strutture alberghiere con strutture alberghiere di altri Paesi e di altre Regioni che in questa materia hanno cmpiuto passi da gigante.
PRESIDENTE. Comunico che il consigliere Bardanzellu è rientrato dal congedo.
E' iscritto a parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Grazie Presidente, anche per la puntualità con la quale mi offre la possibilità di rispondere al collega Presidente della Commissione urbanistica. L'onorevole Matteo Sanna domandava: "Che cos'è cambiato?" Guardi, che sono cambiate molte cose, la prima cosa che è cambiata è che bisogna leggere e intelleggere meglio le cose. Allora, per quel progetto di cui parla lei - poi vengo al merito - non è stato necessario un solo metro cubo di deroga, sono tutte collocazioni di volumetrie nell'ambito delle zone C di quei paesi, non c'è stato bisogno di una deroga ed è stato siglato un accordo perché c'era un investitore. Qui è diverso. Qui sono i potenziali investitori che ci chiedono di approvare una legge. Non vi suona diversa la questione? E quei paesi di cui parliamo sono i paesi dell'interno, i più poveri, quelli che hanno maggior bisogno di ripopolamento.
Ma la chiave di lettura di queste situazioni, la differenza, collega Matteo Sanna, sta nella ripetuta presentazione... scusate colleghi, Dedoni per cortesia comincia a dare l'esempio e ascolta perché è importante ascoltare!
PRESIDENTE. Onorevole Sanna, mi scusi non possiamo procedere. Onorevole Dedoni, prenda posto grazie.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Ripeti, ripeti che ti fa bene! I ripetenti possono sempre migliorare.
C'è un emendamento chiarificatore dei presentatori, che è il numero 26 - ascoltate bene perché è la chiave di tutto ciò che ci stiamo dicendo in maniera anche ipocrita in questi giorni che al quarto comma recita: "La Giunta regionale entro 30 giorni dall'entrata in vigore della presente legge è autorizzata ad adeguare il Piano paesaggistico regionale vigente modificando l'articolo 20 primo comma lettera b) delle norme tecniche di attuazione del PPR nel senso di consentire la realizzazione nella fascia costiera (e solo oltre la fascia dei 1000 metri dalla linea della battigia) di nuovi campeggi." L'articolo 20 riguarda quindi la disciplina della fascia costiera. Questo vuol dire che non è che si vogliono fare i 25 campi nella Marmilla povera, ma nella fascia costiera colleghi! Si vuole chiudere il cemento nella fascia costiera: è questa la verità, la deroga alla fascia costiera! Ne avessimo poi bisogno di nuovi campeggi e nuove strutture residenziali ricettive connesse ai campi da golf! Questa è la differenza: state dichiarando di cementificare le coste.
E allora la nostra posizione è coerente, perché? Perché basta fare dei calcoli. Voi state pensando di insediare lungo le fasce costiere 15 mila nuove unità (140 ville per 25 campi) che rappresentano bene o male, lo diceva Porcu a grandi linee, 3 milioni e mezzo di metri cubi, non spiccioli, 3 milioni e mezzo di metri cubi solo di residenza. Questa è la matematica, è la matematica che discende dall'applicazione delle leggi.
(Interruzione del consigliere Francesco Meloni)
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Lei sarà bravo nella sanità però mi lasci fare i calcoli matematici. Li so fare anch'io i calcoli matematici. 3500 metri cubi ogni intervento da 140 ville fanno 3 milioni e mezzo di metri cubi. Il punto, colleghi, è semplicemente questo: Voi pensate davvero che io voglia cambiare atteggiamento? Fate quello che volete, in fondo l'avevate dichiarato. Ma la verità è un'altra. Purtroppo i radar israeliani, poco intelligenti, intersecano i barconi ma le barche da diporto no, e quindi il Presidente non lo abbiamo trovato, e noi abbiamo bisogno del Presidente, perché deve venire qui a spiegarci la filosofia dell'intervento; non dovete fare voi i difensori dell'operato della Giunta; questo è un elemento importante della strategia di una maggioranza. Ora siccome noi vorremmo capire come fare a sfamare la gente in questo momento, come fare a garantire la sopravvivenza dei 350 lavoratori della Keller, per esempio, ci serve il Presidente della Regione per mettere al riparo da equivoci le scelte che state facendo.
Allora, ve lo dico con molta chiarezza, commissionare una pubblicità pagata con i soldi dei cittadini contenente il messaggio che essere spettatori della demolizione di case costruite abusivamente è qualcosa di disdicevole, vuol dire fare apologia di reato perché si sta affermando sostanzialmente che il rispetto delle regole (cioè la demolizione di case abusive, che è un atto dovuto, perché le regole sono quelle) è un atto disdicevole. E' apologia di reato e sarà perseguita. Voi, in sostanza, state coprendo questo signore che, con i soldi pubblici, sta facendo questo genere di pedagogia criminale.
In realtà a questo Presidente che è stato eletto grazie alle promesse fatte ai suoi grandi elettori ai quali aveva detto: "State tranquilli vi rimuoverò tutto!" sta completamente sfuggendo di mano la situazione. Sono infatti passati già due anni e mezzo e ancora non è riuscito a far niente ed è alla disperazione. Si limita ormai a parlare di un piano modificato che conosce solo lui e chissà chi altro, ma che nessuno di noi conosce. La Commissione urbanistica dovrebbe conoscerlo e invece non ne sa niente! E allora ecco l'apologia. La stessa cosa che state facendo voi con questa legge.
Volete, in sostanza, dire a coloro che vi stanno per scappare di mano, che sono esasperati dalle promesse che non siete stati in grado di rispettare in cambio del consenso elettorale chi vi hanno assicurato: "Investite, investite, però aspettate un attimino solo, perché al momento per fare questi investimenti si deve violare la legge e quindi bisogna prima modificare il Piano paesaggistico. I campi da golf ora non li potete costruire, ma dateci del tempo, ci stiamo adoperando per rimuovere quelle norme perché voi possiate costruire senza violare le leggi.". Questo è il significato di questo provvedimento.
State dicendo a degli imprenditori: "State per investire? Noi vi rimuoviamo le norme che al momento rendono reato fare quelle cose", se no non avreste avuto bisogno di richiamare l'articolo 20 delle norme tecniche, così come noi non abbiamo richiamato il Piano paesaggistico quando abbiamo previsto quell'intervento nella Marmilla, nella povera Marmilla. Questa è la verità, anche se qualcuno si agita è così!
Siete consapevoli di fare qualcosa per garantire un futuro migliore ai vostri figli oggi, facendo questa scempiaggine? Domandatevelo, perché prima o poi questi imbrogli fatti da un populista fallito come il vostro Presidente (perché tale è!) vi peseranno sulla coscienze. E' inconcepibile che si faccia una propaganda di parte come quella pubblicità, reiterata due volte con i soldi pubblici! E vedrete che ci saranno sorprese, non dalle parti politiche, ma da soggetti indipendenti, su questo modo di esercitare la responsabilità pubblica con i soldi dei cittadini. Vedrete che ci saranno altre prese di posizione, perché voi non avete il coraggio di prendere le distanze da certe iniziative. E se non avete il coraggio di prendere le distanze da una persona che ha fallito il suo mandato (perché è stato chiamato a fare il Presidente come è stato chiamato il cavallo dell'imperatore a diventare senatore, e lo sapete benissimo) allora poi non lamentatevi; che io non senta da voi lamentazioni sulla disaffezione dalla politica, sulla crisi della politica, sulla caduta della sua credibilità!
Ma di che cosa state parlando? Su questi temi si consuma lo sfacelo della nostra dignità! E la cosa che mi fa più male è che a causa delle vostre scelte paghiamo tutti, perché nessuno di noi può pensare che le scelte, pur legittime di una maggioranza, non qualifichino complessivamente, in un momento come questo, in maniera più generale, la classe politica. Dovreste avere il coraggio di prendere le distanze da certe iniziative evitando il "lecchinaggio" per ottenere qualche posto di lavoro in più, perché con due, tre, quattro o cinque posti che riuscirete ad ottenere, non avrete risolto l'immensa sofferenza di questo Popolo. Questa è la verità. Dopodiché il Piano paesaggistico è il frutto di una cultura di questa società sarda; non è che cambiandolo entriate a casa mia; non me ne importa niente!
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Sechi. Ne ha facoltà.
SECHI (SEL-Comunisti-Indipendentistas). All'inizio di questa legislatura, il Governo regionale quando si presentò in Aula disse: "Non abbiamo idee; vivremo praticamente dalle idee che coglieremo giorno per giorno": Un'idea, però, alla fine è emersa: è quella che, con ossessione, vi accompagna giorno dopo giorno, è quella del manomettere o stravolgere il PPR. Lo avete fatto, o avete tentato di farlo, con ogni mezzo, ad iniziare dai vari piani casa, ed oggi ci troviamo di fronte una proposta di legge che nasce ufficialmente con l'intento di favorire il turismo golfistico, ma poi sappiamo che alla fine, dietro, ci sono altre speranze e altre convinzioni. Però, badate, una legge può essere anche avversata, non condivisa, contestata, ma la debolezza di questa legge sta soprattutto nella scarsa convinzione che i proponenti, e la maggioranza quindi, hanno nel sostenerla, come dimostra la disponibilità a trovare sotterfugi, escamotage e vie d'uscita, a trovare mediazioni con un'opposizione che vi ha detto che su questa legge non nutre alcuna convinzione.
Si dice e non si dice, si vuole e non si vuole; sarebbe più onesta e apprezzabile la chiarezza. Se voi foste venuti qui a sostenere una legge che trattava di urbanistica, così come all'inizio era stata presentata in Commissione urbanistica, perché la materia centrale erano gli aspetti urbanistici, l'avremmo probabilmente affrontata anche da posizioni diverse. Si tratta, peraltro, di una legge che probabilmente non avrà gambe per camminare, perché quando, così come è accaduto proprio per il piano casa, si cerca di mediare per raccogliere un pizzico di consenso qua e un pizzico di consenso là, si rischia di compromettere la validità della proposta, ammesso che questa proposta avesse una sua validità nella fase iniziale, e si rischia di stravolgerla.
Il nodo di questa legge - un po' tutti l'hanno detto e l'hanno anticipato - sta all'interno dell'articolo 5, che contiene le norme generali, che annunciano delle volontà, dei propositi, che poi però anche qui nascondono la reale volontà. Per esempio il comma 3 recita: "E' vietata la costruzione di campi da golf in luoghi in cui sia dimostrabile un rischio per il mantenimento della biodiversità". Badate che questo rischio riguarda tutta la Sardegna. Allora i campi da golf bisogna farli o non bisogna farli? Si vogliono fare o non si vogliono fare? Qui bisogna avere il coraggio di dire che si è pensato di indicare una strada, una via di uscita ad un settore in crisi come quello del turismo, imboccando la strada della realizzazione del turismo golfistico e dei campi da golf. Allora va sostenuta con convinzione e determinazione.
Però va sottolineato un elemento, che credo tutti quanti noi conosciamo, che cioè i campi da golf richiedono qualità, altissima qualità, e l'altissima qualità deve metterci di fronte ad una responsabilità che è quella di non prendere in giro nessuno. Pertanto non possiamo pensare di fare riferimento alla valorizzazione delle aree depresse, delle zone interne. Su quelle aree bisogna avere il coraggio di dire che interverremo in altro modo, con altre iniziative. Non possiamo dire che per trovare una via di uscita, un compromesso, bisogna allontanarsi dalla fascia costiera, perché probabilmente questo ci sarà comunque proibito dal piano paesistico regionale. Allora bisogna addirittura sostenere la tesi contraria. E' in questo che io vedo l'equivoco e la debolezza di questa legge. E' per due motivi che noi continuiamo ad avversarla: per quelli che abbiamo detto e spiegato nel corso del dibattito in quest'Aula e per la debolezza che ho denunciato in questo mio breve intervento.
Peraltro non ha giovato a questa legge, al dibattito che poteva registrare forse un contributo maggiore da parte delle opposizioni, il question time pubblicato sulla stampa quotidiana sarda. Di solito in un question time uno rivolge le domande e l'altro dà le risposte, qui se la cantano e se la suonano tutto d'un colpo, facendo riferimento a generiche denunce. Bene ha fatto poc'anzi il collega Gian Valerio Sanna a richiamare l'apologia di reato, ma ci sono elementi che veramente ci portano ad una indignazione senza limiti. Non c'è pudore nel sostenere queste cose!
A parte la difficoltà di comprensione, mi chiedo a chi sia rivolto questo question time, se è rivolto a noi, se è rivolto ai cittadini sardi che avranno sicuramente difficoltà a comprendere. Dopo aver introdotto l'argomento con la poesia, l'annuncio entra nel merito dei pericoli che corrono i sardi: un milione e 300 mila sardi vive sotto un vincolo paesaggistico, come se fosse la paura del terremoto nucleare! Il vincolo paesaggistico stabilisce delle regole, quelle regole che a voi non piacciono, quelle regole che voi volete manomettere, quelle regole che voi volete cancellare per consentire interventi che voi poi sostenete essere totalmente improntati alla discrezionalità.
Quando fate riferimento al "dramma" che vivono i sardi quando vogliono cambiare gli infissi o rifare il tetto della propria casa, oppure chiudere una veranda perché in camera i ragazzi non ci stanno più (e c'è anche chi le verande le chiude pur non avendo figli) dovete chiedervi se le regole le dobbiamo rispettare o non le dobbiamo rispettare, o se le regole le facciamo e le approviamo per farle rispettare ad alcuni e per consentire la deroga ad altri.
Quando si fa riferimento al fatto che nessuno più compra case perché non se ne possono più costruire, è utile ricordare un articolo dell'Unione sarda di ieri (già da me ricordato in un precedente intervento) dove si afferma che solo nella città di Alghero esistono 2 mila appartamenti invenduti, e quindi, presumibilmente 20 mila nella Provincia di Sassari e 200 mila appartamenti nella nostra Regione. E allora che cosa raccontiamo? Ma che fesserie scriviamo quando diciamo che, addirittura, ci piange il cuore quando vediamo le villette sequestrate perché totalmente abusive, perché la gente è costretta ad uscire fuori dalle regole per costruire? Vi rendete conto della gravità delle affermazioni contenute in una frase come questa, fatta pubblicare sulla stampa quasi ad incentivare la gente ad andare contro le norme e a costruire abusivamente? Ma vi rendete conto della gravità di quello che affermate?
Voi fate riferimento a regole efficaci e chiare, ma quali regole efficaci e chiare? Le "non regole", quelle che ognuno deve applicare a suo modo e a suo piacimento: queste sono le regole secondo voi! Questo è veramente un modo di fare ingiustizia, quando noi mettiamo la gente di fronte a situazioni drammatiche come quelle di scegliere se rischiare di costruire abusivamente. Il Piano Paesaggistico Regionale, che non è un'invenzione della Regione sarda, è una norma che deriva da un provvedimento dello Stato, che pone regole e che disciplina quei valori che voi richiamate e che i sardi devono portarsi dentro, i figli dei nostri figli dei nostri figli, i figli di una Sardegna che abbiamo conosciuto e che le regole non rispettate distruggeranno e mortificheranno.
Concludo il mio intervento chiedendo la votazione a scrutinio segreto sugli emendamenti numero 182 e 187.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Capelli. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto). Signor Presidente, credo che ben pochi saranno i miei interventi nella discussione di questa legge come ha già annunciato in sede di discussione generale, e forse non presenzierò al prosieguo dei lavori perché ritengo sia veramente tempo perso, considerata la inopportunità della discussione di questa legge in questo momento.
Mi si chiederà: perché, che cosa c'è di inopportuno? E' inutile che vi segnali che ho ricevuto, anche stamattina, notevolissime pressioni dal nuorese e dalla Barbagia perché questa legge possa finalmente essere approvata, perché così ci sarà una svolta nell'economia di quel territorio. Anche nel Sulcis Iglesiente sono interessatissimi, anche a Porto Torres dove dalla Vinyls mi hanno chiamato per dire: "Facciamo subito questa legge sul golf perché è il nostro futuro! E' l'apertura di una grande linea di speranza e di credito per i nostri giovani, per il turismo!". Sarà anche utile per il turismo, ma ancora non ci siamo soffermati in quest'Aula ad analizzare il fallimento della stagione turistica.
Noi qui parliamo di turismo e continuiamo a non capire che possiamo fare anche altri 25 campi da golf con i nuovi grattacieli a 25 stelle, ma la gente qui ha difficoltà ad arrivare, a muoversi all'interno della nostra Regione e, se lo fa, lo fa a costi che non sono paragonabili ad altre offerte turistiche nel Mediterraneo e non solo! Continuiamo a negare anche un altro aspetto, assessore Crisponi: che c'è una classe imprenditoriale non preparata al turismo, che i nostri giovani non studiano più, c'è una scolarizzazione bassissima, stiamo perdendo i nostri giovani! Per tutti questi motivi non va il turismo, così come non va l'impresa, non va l'artigianato, non va la proposta di lavoro in Sardegna!
Perciò io non critico questa legge, non la critico, mi sto astenendo, voterò contro le cubature, insomma, sto ascoltando perché devo stare qua, ma non perché abbia un interesse, e credo, presuntuosamente, di interpretare anche l'atteggiamento e l'impressione dei sardi.
Poi ci ritroviamo in un momento particolare che non sto qui a descrivere, definiamolo "drammatico", della situazione economica e sociale del nostro Paese, quindi amplificato anche in Sardegna, e ci ritroviamo con il "Bancomat regionale" aperto per la pubblicità istituzionale. Voi tutti sapete quanto mi sia impegnato per azzerare quei fondi e quanto poca risposta abbia avuto dal Consiglio che solo oggi si sta svegliando riconoscendo che è uno scandalo. E ci ritroviamo un'altra pagina oggi da leggere. Mi stupisce anche che quell'agenzia che sta curando la comunicazione istituzionale abbia scelto una comunicazione così bassa, non qualificante. Il 70 per cento dei sardi vede questo paginone passa avanti e non lo legge perché non serve a niente.
Mi stupisce di più però un altro aspetto: sono andato a rivedere gli atti e scopro che, insieme al collega La Spisa, insieme al collega Vargiu, insieme ai miei colleghi dell'U.D.C., insieme ai colleghi Sardisti, insieme al collega Mario Diana eccetera, abbiamo fortemente criticato, giustamente, le azioni portate avanti dal Presidente Soru sulla pubblicità istituzionale (una per tutte: Novas) abbiamo sollevato le sedie perché ci siamo opposti a quel metodo di investimento dei denari pubblici del Presidente Soru, ho presentato mozioni insieme a quelli che ho citato e ad altri in quest'Aula, e oggi nessuno di quei colleghi dice niente.
Così come ho combattuto il PPR! Per il PPR, per l'impegno preso sulla modifica del PPR, quella coalizione di centrodestra ha vinto le elezioni! Dovevamo farlo subito, immediatamente! Però, riconoscendo che il PPR aveva al suo interno alcune norme di salvaguardia utili e necessarie. Abbiamo chiamato "cementificatore", "speculatore" il presidente Soru. Volete che vi ricordi Funtanazza, Scivu, che vi ricordi tutte quelle azioni legate alle speculazioni di altri imprenditori. Bene, oggi che cosa state facendo? La stessa cosa, anzi, peggio!
Presidente, sono felice di aver abbandonato quella maggioranza, quel Presidente, "Silvio" Cappellacci, sono contento di averlo abbandonato, di essermi ravveduto in tempo, e mi chiedo: i colleghi che dicevano queste cose che sono scritte qua, oggi cosa dicono? Cosa devono dire? Con chi si stanno schierando, con i sardi o con le lobby di occasione che devono capitalizzare quel voto che hanno dato a "Silvio" Cappellacci? Dove siete, colleghi? Lo avete detto voi, ci sono i vostri interventi, sono scritti, sono agli atti del Consiglio, avete combattuto per queste cose, abbiamo vinto quelle elezioni, abbiamo fatto delle promesse ai sardi, siamo andati sopra le righe prendendoci anche qualche querela, pur vinta successivamente.
E allora, come faccio a dare torto ai colleghi del centrosinistra che muovono queste critiche, alle quali mi associo, alle quali mi aggiungo, a volte le precedo, quando posso? Perciò mi chiedo: qual è la coerenza? Che cosa diciamo ai sardi che hanno l'istruzione, la formazione, i trasporti, l'industria, l'agricoltura nelle condizioni che tutti conoscono? Che stiamo parlando di golf, mentre qualcuno si diletta con una carta di credito supercoperta a comprare pagine sui giornali, a finanziare festival del cinema, a finanziare le regate di qualche imprenditore che oggi è il nemico numero uno della Sardegna ma ieri ne era l'ambasciatore numero uno? Parlo di Onorato, parlo della Louis Vuitton Cup, oppure del rally mondiale, 1 milione e 400 mila euro buttati al vento per un rally mondiale che non esisteva, e oggi quella delibera è sotto l'attenzione della Procura della Repubblica.
Insomma, che cosa stiamo facendo in quest'Aula? Assessore, lei ha da fare, deve modificare il P.P.R. e la tengono qui in Aula a parlare di queste buche, ma noi stiamo facendo una buca in Sardegna, un buco difficilmente riempibile. Non parlo con i due Assessori tecnici, me ne dispiace e anzi rivolgo gli auguri al neo Assessore dei lavori pubblici, ma sono arrivati ora, nel senso che non hanno la storia di quello che molti di noi hanno sostenuto e per cui si sono impegnati, anche per voi, in quest'Aula.
E' solo un richiamo alla coerenza, è solo un richiamo a essere conseguenti a quello che andate a dire (chi di voi ancora ha il coraggio di uscire) in giro per le strade.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Lotto. Ne ha facoltà.
LOTTO (P.D.). Presidente, con la discussione dell'articolo 5, ancor di più dopo la discussione dell'articolo 7 bis, entriamo in quello che è il cuore vero - io aggiungo, purtroppo - di questa legge. Non è, onorevoli colleghi, l'articolo 4 il cuore di questa legge, non lo erano neanche i primi tre articoli, che potevano anche non esserci e non cambiava nulla. Sull'articolo 4 abbiamo parlato a lungo, si è disquisito su come devono essere i campi, su come devono essere lunghi, larghi, ora qua iniziamo a discutere di che cosa si vuole fare attraverso i campi da golf.
Non sfugga, inoltre, il fatto che mentre si sta svolgendo la discussione di questa legge, con queste caratteristiche, noi abbiamo assistito anche alla prima uscita ufficiale della Giunta su un altro tema che anima il dibattito politico di questo Consiglio e della Sardegna, quello - ripreso più volte quando si è parlato di piano casa - della rivisitazione del Piano paesaggistico. Un'uscita avvenuta con questa pubblicità istituzionale che, come logica, dovrebbe essere informazione e non propaganda, perché non rientra tra i compiti istituzionali della Giunta la propaganda e se uno stesso messaggio, giusto o sbagliato che sia, viene riproposto a distanza di una settimana negli stessi identici termini, ciò avvalora la tesi che si tratti di mera propaganda.
A me è capitato di promuovere una campagna di informazione in vista di una serie di grandi interventi che si dovevano effettuare nella città di Sassari (guarda caso messa in piedi dallo stesso pubblicitario di oggi) e si trattava di informazioni su tutta una serie di servizi che si dovevano realizzare in quella città (e che abbiamo impegnato quindici anni a realizzare) sulle sofferenze che la realizzazione di quei servizi avrebbe comportato, sulle difficoltà che ai cittadini sarebbero derivate, e sulla solidarietà e la collaborazione che ai cittadini si chiedeva per poterli realizzare. Si diceva e si chiedeva loro come fare per realizzare insieme un certo progetto che era nell'interesse della città, un progetto che è stato poi realizzato in quindici anni da tre amministrazioni diverse, due di centrosinistra e una di centrodestra. Quella era informazione, questa è propaganda.
E il fatto che si sia scelto di lanciare questo messaggio contemporaneamente al momento in cui in Aula si stava discutendo questa legge la dice lunga sull'importanza che questa Giunta e questa maggioranza attribuiscono a questa legge. Si annuncia e si tenta di creare consenso attorno allo smantellamento del Piano paesaggistico regionale in concomitanza della discussione sul turismo legato al golf: ancora una volta emerge con chiarezza che l'opportunità offerta dal settore del turismo e dello sport, che poteva diventare (e potrà ancora diventarlo se non passerà questa legge che non condividiamo) un'occasione reale per la crescita economica della Sardegna la si sta bruciando sull'altare di altri interessi.
Non c'era bisogno, non serve alla Sardegna, non serve agli albergatori, non serve agli operatori del turismo (forse a qualche speculatore sì), non serve comunque all'economia dell'Isola utilizzare il golf come grimaldello per altri obiettivi, non è né giusto né auspicabile che una possibilità e opportunità di sviluppo venga bruciata in onore di interessi che non sono di questo settore.
Il Presidente della Commissione lavori pubblici ha utilizzato il suo tempo per descrivere un'idea che aveva lanciato la vecchia Giunta, e gli è stato già risposto da chi (il collega Sanna) aveva seguito a suo tempo quel progetto. Io non c'ero, dico solo che stiamo parlando di un progetto che era dislocato al centro della Sardegna e coinvolgeva diversissimi Comuni di quell'area, oggi stiamo parlando apparentemente dei progetti da dislocare in quasi tutta l'isola, in realtà stiamo parlando di progetti che verranno realizzati, qualora venga approvata così com'è questa legge, principalmente lungo le coste. Quello era un disegno che tentava di offrire opportunità a quei territori del centro dell'Isola, questo è un disegno che a quei territori del centro dell'isola un'opportunità di sviluppo gliela nega. E questo lo dico perché ciò emerge dal confronto del testo originario di questa legge con quello che è emerso dalla Commissione e con gli emendamenti che sono stati presentati. Ci si sta arrabattando per stabilire quali sono i limiti della "linea di battigia" da cui si deve partire per poter intervenire.
Io credo che neanche questo articolo 5 aiuti ad attribuire a questa legge la dignità che avrebbe diversamente meritato. Credo che con la discussione di questo articolo (che spero venga respinto) e con l'articolo successivo (che spero anch'esso venga bocciato), se riusciremo in questa operazione di bloccare questo disegno renderemo un servizio alla nostra gente.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Presidente, all'articolo 5, è stato presentato un emendamento sostitutivo totale e altri emendamenti che hanno invece un contenuto modificativo parziale. Ma io mi vorrei soffermare sul contenuto del vero articolo 5, quello cioè dell'emendamento numero 187, che è un sostitutivo totale. Perché qua noi siamo di fronte ad una norma (la prima penso dell'ordinamento giuridico) che ha natura, di certificazione di un fatto futuro. Noi abbiamo scritto una norma che certifica l'esistenza di un fatto futuro. Fra l'altro con una articolazione del soggetto, che ci aiuta molto a capire quale sia l'ansia che muove questa norma, che giustamente è stata attribuita non alla Commissione competente per il turismo ma alla Commissione urbanistica.
Lasciamo perdere il comma 1 che recita: i progetti per gli interventi di cui al precedente articolo 4 e gli ampliamenti di quelli esistenti (esistenti immagino gli interventi, che quindi non hanno la natura dell'intervento, ma hanno la natura dell'intervenuto, cioè sono già esistenti) dovranno essere compatibili con la tutela e la salvaguardia dei valori paesaggistici. Ovviamente ciò è ampiamente negato, giuridicamente negato, formalmente negato dal comma 4 che stabilisce che: la Giunta regionale entro 30 giorni dall'entrata in vigore della presente legge è autorizzata ad adeguare il Piano paesaggistico (cioè il piano che tutela il paesaggio, che è una pianificazione sovraordinata) con norma ordinaria, che non ha nessun valore, anche sotto il profilo dell'incidenza sulla convenzione Stato-Regione in materia di tutela del paesaggio, per consentire la realizzazione nella fascia costiera delle nuove strutture residenziali e recettive connesse ai campi da golf previsti dai progetti. Quali? I progetti del comma 2. Quali sono i progetti del comma 2? I progetti dei nuovi campi da golf e l'ampliamento di quelli già esistenti.
E qua proprio "siamo al massimo", Presidente, io non so neppure come sia possibile ammettere questo emendamento. Lo chiederò agli Uffici. Poi quando facciamo le leggi con i piedi diventano inapplicabili. Noi diciamo con l'articolo 5, sostitutivo totale, che i progetti che ancora non esistono sono compatibili con la tutela dei luoghi e non comportano alcun diretto impatto negativo sui sistemi ambientali più delicati. Questa è una certificazione di un fatto futuro, immisurabile. Ma come si fa a scrivere cose del genere!
Facciamo di più: i progetti, devono essere localizzati in ambiti territoriali tali da consentire l'accesso: i progetti! Cioè, io prendo un bel elaborato grafico, lo metto vicino ad una strada e ho localizzato un progetto. Non i campi da golf, ma i progetti sono localizzati! Ma di che cosa stiamo parlando?
Facciamo di più: cosa fanno i progetti? Armonizzano gli interventi artificiali. Cosa sono, giuridicamente, gli interventi artificiali? Come li valutiamo? Ma, fermi tutti: i progetti di nuovi campi da golf armonizzano gli interventi artificiali attraverso una movimentazione del suolo ridotta all'indispensabile. Qual è la misura dell'indispensabile? Ma suicidiamoci! Io propongo il suicidio di massa. Ma cosa vogliamo fare? Mangiamo pastasciutta. Chiamiamo l'oste che ci organizzi una bisboccia; ma come si può presentare all'esame del Consiglio regionale un emendamento di questa natura?
Si prende la descrizione sintetica (e male sintetizzata) di un progetto esistente che si pensa di poter giustificare attraverso questa legge, cioè si fa la Commissione ad una lobby e in ragione della Commissione fatta alla lobby, noi votiamo qualcosa che è incomprensibile sotto il profilo giuridico e anche sotto il profilo lessicale, linguistico, logico, mettiamoci l'aggettivo che meglio ci aggrada. Io, Presidente, d'ora in avanti presenterò norme che certifichino la natura marmorea del legno, che certifichino la cultura ideologica del formaggio marcio, la superiorità del verme. Cioè scriverò ogni cosa che mi venga in mente, perché intanto nelle nostre leggi può essere contenuto di tutto!
Io mi sento umiliato, umiliato da un tentativo politico perpetuato nella distrazione totale; tutti chiacchierano d'altro, tutti stanno parlando non so di che cosa. Onorevole Meloni, lei è il firmatario di quest'emendamento, e io mi rivolgo a lei, che stimo, so che gliel'hanno preparato, non so chi gliel'ha preparato, ma è pessimo, inapplicabile, incomprensibile! La Giunta regionale adegua il Piano paesaggistico al progetto ancora inesistente per consentire la realizzazione di campi da golf e di residenze entro i mille metri. Cioè noi prendiamo un blocco di norme di pianificazione (che è sovraordinato a tutta l'altra pianificazione) e lo pieghiamo al progetto di realizzazione del campo da golf! Ma è possibile? Ma è giustificabile? Ma è nella nostra potestà intervenire su quella pianificazione di tutela generale, che tra l'altro noi esercitiamo, con delega dello Stato? Ma di che cosa stiamo parlando? Ma dove vengono esaminate queste proposte?
Presidente, io chiedo formalmente che venga effettuata una supervisione di questo testo, che questo testo venga rivisitato dagli Uffici, per capire se è comprensibile, se è giuridicamente valido, se è una norma possibile, se non ci sono risvolti di natura costituzionale così giganteschi da renderne dubbia la sua applicazione anche dopo l'approvazione eventuale di questo Consiglio. Chiedo cioè di poter votare qualcosa che sia votabile, perché qua non c'entrano neppure i campi da golf, qua c'entra una filosofia che piega quest'Aula agli interessi che si configurano altrove, che non sono quelli dei sardi.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Vargiu. Ne ha facoltà.
VARGIU (Riformatori Sardi). Presidente, io, a differenza di molti colleghi del centrosinistra, non parto dall'assunto che quello che viene detto da chi sta dall'altra parte in Consiglio regionale sia sempre sbagliato, e credo che purtroppo in alcune cose il collega Uras abbia ragione.
In questo Consiglio regionale spesso noi assistiamo ad una legiferazione da ultimo momento, estemporanea, con una serie di emendamenti che vengono presentati all'ultimo istante utile, che spesso non sono neanche supervisionati nella maniera adeguata dagli Uffici, e corriamo il rischio di trovarci di fronte ad articoli che presentano, prima che lacune legislative, lacune di italiano, scambiano il soggetto, mettono qualche congiuntivo dove ci dovrebbe essere un condizionale, e rendono talvolta difficilmente interpretabile la norma da chi la deve sul serio poi mettere in esecuzione. Quindi, che ci sia, anche a posteriori, un'attività da parte degli Uffici consiliari che metta ordine nel risultato di in un modo di legiferare, che tante volte abbiamo detto in quest'Aula non è sicuramente il migliore possibile, a noi sembra una cosa senz'altro buona, in questo ha ragione il collega Uras.
Devo però aggiungere che, non in molti argomenti cose il centrosinistra in questi giorni ha pronunciato discorsi che meritassero di essere ascoltati con un interesse particolare, perché portatori di possibili modifiche positive al testo di legge. Badate, colleghi del centrosinistra, non c'è stato, da parte di chi ha portato questa legge in quest'Aula, alcun atteggiamento né di spocchia né di mancato rispetto nei confronti di eventuali modifiche proposte dall'Aula, né di blindatura di testo, anzi c'è stato sin dall'inizio un atteggiamento di forte disponibilità e sollecito a che arrivassero ragionamenti e proposte di modifica utili. Quello che ha reso difficile questo percorso è stato l'atteggiamento che, anche sull'articolo 5, da parte vostra continua a essere reiterato.
Avete iniziato col dire che l'Aula voleva approvare una legge sul golf, una legge su mazze e palline, avete ironizzato per tanti interventi e per diverse sessioni d'Aula sulle mazze e sulle palline e sul golf, e sul fatto che la maggioranza si volesse vestire da golf e volesse andare in giro per i green a tirare palline. Io non credo che lo abbiate fatto perché non avevate capito che non era una legge sul golf, credo che lo abbiate fatto perché era un modo per opporsi a 360 gradi, o a 180 gradi (in maniera totale intendo dire) alla discussione di questa legge. Poi avete abbandonato il ritornello delle mazze e delle palline, e siete ritornati su un refrain che è più adatto al vostro modo culturale di porvi in quest'Aula: il centrodestra è un covo di cementificatori, non si tratta di una legge per lo sviluppo del turismo in Sardegna, ma si tratta della necessità di costruire nuove ville, nuovi alberghi, di cui non si sente nessuna necessità.
Colleghi, anche su questo argomento ci siamo confrontati con voi mille volte: o a chi deve fare impresa nel settore del golf per attirare turisti diamo i soldi, e quindi gli concediamo dei finanziamenti a fondo perduto per fare i green, oppure gli dobbiamo dare qualche incentivo. Gli stiamo dando incentivi per costruire oltre i mille metri dal mare, non gli stiamo dando incentivi per costruire in riva al mare. Voi insistete nel dire che ci sono tanti appartamenti invenduti in Sardegna, e che se ci sono tanti appartamenti invenduti nessuno realizzerà nuove cubature. Se questo è vero allora perché avete tanta paura (ammesso che la abbiate sul serio, e non sia semplicemente un modo specioso per contrastare questa legge) di aprire le porte a colate di cemento? Se quello che dite voi stessi fosse reale, quelle colate non ci sarebbero.
Tirate fuori sempre un ritornello stanco (quello delle cambiali che il centrodestra deve pagare ai grandi elettori) che alla fine risulta offensivo per chi vi deve ascoltare, credetemi, offensivo. Badate, io non ho nessuna cambiale da pagare, i Riformatori hanno pochissime cambiali da pagare, forse le uniche che hanno sono nei confronti dei cittadini sardi, e i grandi elettori di Cappellacci, avranno anche sbagliato a votarlo, sono stati, nella scorsa legislatura, i sardi che voi avete affamato negando prospettive di sviluppo, nel senso che la scorsa legislatura è stata una legislatura di sogni, ma senza che venissero intraprese iniziative di sviluppo economico; questa è la realtà della scorsa legislatura.
Lo avete detto voi al T Hotel, quando avete riunito gli "stati generali" del centrosinistra e avete ammesso che vi avevano votato i laureati, cioè quelli che hanno un po' di soldi, e non vi avevano votato quelli che avevano la terza media o la quinta elementare, cioè quelli che devono campare quotidianamente in Sardegna, che non si possono sfamare di sogni e non si possono sfamare semplicemente guardando le bellezze paesaggistiche della Sardegna, non avendo niente da dare da mangiare ai figli a pranzo e a cena.
L'ultima critica è riecheggiata anche nelle scorse ore in quest'Aula: voi Riformatori e l'intero centrodestra siete peccatori sociali. Mentre l'Isola è nella povertà voi discutete di golf. Questo è il più grande complimento che ci può essere fatto, nel senso che noi siamo differenti da voi in questo, nel senso che non riteniamo che il bilancio della Regione debba essere dato in gestione alla Caritas, la quale lo divide in tante quote parte quanti sono i singoli cittadini sardi, come evidentemente voi ritenete. Crediamo che questo Consiglio regionale abbia ragione di esistere perché non è la Caritas, e non fa una distribuzione assistenzialistica equiparata e bilanciata dei soldi che abbiamo a tutti i cittadini sardi, ma propone politiche di sviluppo per la Sardegna. Questa è la differenza che ci dovrebbe essere tra il Consiglio regionale e la Caritas: la Caritas va a distribuire a chi ha bisogno, il Consiglio regionale dovrebbe attuare politiche di sviluppo in grado di eliminare il bisogno in prospettiva futura. Questo dovrebbe essere il nostro obiettivo.
Su questo, colleghi, è chiaro che stiamo da parti diverse, nel senso che la pensiamo diversamente da voi, perché, se voi ritenete che lo sviluppo della Sardegna si faccia assumendo negli enti, nelle province, nei comuni o nella Regione, stabilizzando i precari, o assistendo con la canna dell'ossigeno per altri due o tre anni l'industria pesante ormai morta, noi non siamo dalla stessa parte vostra, siamo da una parte diversa, e questa legge è una legge di sviluppo.
Poi, guardate, io vi faccio anche una confessione, siccome voi avete parlato tante volte del ricatto dei Riformatori alla maggioranza (una cosa noiosa ai limite dell'esasperazione) personalmente non sono convinto, non ho la certezza che questa sia una buona legge, non ho la certezza che da questa legge, se verrà approvata, discenderà un incremento del Pil in Sardegna; ne ho solo la speranza! Sono cioè convinto che questa sia una legge di sviluppo, perché è stata scritta per lo sviluppo, perché chi l'ha proposta l'ha proposta insieme ad altre leggi che trovate nei "cassetti" del Consiglio regionale pensando allo sviluppo, e ho la speranza che da questa legge possa nascere dello sviluppo.
Se voi ritenete che lo sviluppo possa nascere da altre leggi, portatele in Consiglio regionale, stiamo aspettando le vostre proposte (che non siano semplicemente quelle di dare soldi alla Caritas o di stabilizzare i precari) con cui possiamo cambiare le sorti del popolo sardo. Quindi, quando voi ci dite: "Se blocchiamo questo disegno di legge…"; può darsi che lo blocchiate, può darsi che con qualche voto a scrutinio segreto riusciate a neutralizzare totalmente ciò che di positivo c'è in questa proposta di legge, che non serve a niente e che finirà con l'essere una norma, se approvata, assolutamente inefficace nell'esplicazione dei suoi effetti, può darsi che ci riusciate, ma se ci riuscirete, non avrete fatto un regalo ai sardi e un regalo alla Sardegna, avrete semplicemente eretto l'ennesimo monumento all'inefficienza di questo Consiglio regionale.
Ogni volta, infatti, che arriva (le rare volte che arriva) una legge che ha al suo interno una speranza di sviluppo, viene massacrata, troncata nelle parti più importanti, vivisezionata in negativo con l'idea che ci sia sempre qualche cosa di sospetto, qualche cosa di colluso, qualche cosa di complottistico dietro, senza mai pensare che le leggi che dovremmo fare noi sono queste, le leggi di sviluppo. Se avete idee da mettere sul piatto, proponetele.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica.
RASSU (P.d.L.), Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica. Presidente, interverrò brevemente in quanto chiamato in causa alcune volte. Ciò che dovrebbe rattristarci un po' tutti (ma il clima non è questo) è il fatto che si continui a ragionare col fegato e non con il cervello. Dico questo perché mi sono posto una domanda in questi giorni e mi sono chiesto perché il centrosinistra non abbia presentato una legge sul golf; forse perché riguarda uno sport d'elite e non riguarda uno sport di massa. Se l'avesse fatto, la Commissione avrebbe avuto due testi da esaminare e da integrare: non è avvenuto, quindi il Consiglio esamina una proposta formulata da una delle forze di maggioranza.
Dico subito che lo sviluppo di una regione, di un qualsiasi territorio nazionale avviene attraverso varie azioni, varie direttive; questa è una di quelle. Se infatti questo sport, che attrae un turismo d'elite, ha avuto un enorme successo in tutto il Mediterraneo, mi chiedo perché non dovrebbe averlo in Sardegna, e rappresentare quindi anche per l'Isola un'occasione di sviluppo, o almeno una speranza, come ha detto il collega Vargiu. Ma criminalizzare, deridere questa proposta di legge, non è assolutamente ammissibile né concepibile perché, ripeto, si dovrebbe ragionare con la mente, nell'interesse dei sardi, e non dire il contrario a tutti i costi, partendo da argomenti che non fanno parte né dell'ordine del giorno, né tantomeno della norma che stiamo esaminando, e quindi facendo di tutta l'erba un fascio.
Non rispondo alle critiche mosse alla pubblicità istituzionale perché non è di mia competenza; ha appena sfiorato il problema il collega Capelli, e credo che se qualcuno si girasse indietro, probabilmente non si soffermerebbe più di tanto su questo argomento, e non dico altro. Il Piano paesaggistico; se ne parla tanto e lo si criminalizza prima ancora di averlo visto, e non solo visto, ma prima di averne avuto una minima e apparente conoscenza, e non riesco a capirne il perché.
Rispondo al collega Porcu: io so cos'è il Piano urbanistico, il Piano urbanistico è uno strumento territoriale, urbanistico che studia il territorio e che specificatamente, comunque sia, considera e tiene in massima evidenza i beni paesaggistici. Questo in effetti è il Piano paesaggistico: è uno strumento urbanistico. Ma come tutti gli strumenti, come le leggi urbanistiche, è uno strumento che deve mirare allo sviluppo socio economico del territorio a cui si riferisce. Oggi non lo dico io, né la maggioranza, né l'opposizione, oggi lo dice tutta la Sardegna quale è stato il risultato del Piano paesaggistico che attualmente è in vigore. Di fatto ha bloccato larghi settori dell'economia; benché studiato e proposto con l'intento oltre che di salvaguardare l'ambiente, di dare possibilità di sviluppo, questo non è avvenuto.
Il Piano paesaggistico attuale è infatti un'espressione della volontà vincolistica più che di una volontà di sviluppo e salvaguardia ambientale. L'ambiente si salvaguarda in tante maniere, non cementificandolo, perché nessuno, qui dentro, almeno per quanto mi riguarda, ha idea di cementificare da nessuna parte. Non faccio l'imprenditore, non ho collegamenti con i poteri forti, faccio quello che il mio elettorato, l'elettorato sardo mi ha mandato a fare qui dentro. Quindi io dico questo: discuteremo del Piano paesaggistico quando il Piano paesaggistico arriverà, non in Aula, in Giunta. Il Capogruppo ha detto: "Siamo pronti a discuterlo in Aula"; non è competenza dell'Aula, lo sa anche l'opposizione, è competenza dell'Esecutivo.
A differenza del vecchio Piano paesaggistico - rispondo al collega Capelli - si è da subito lavorato alla revisione di questo Piano, e invece che predisporlo di nascosto, da soli, e presentarlo d'improvviso alle amministrazioni sarde, dando 5 minuti di tempo per rispondere o per fare obiezioni, si è aperto un percorso, che è durato due anni e mezzo, durante il quale sono state interpellate tutte le amministrazioni e i soggetti interessati ricadenti nell'ambito costiero, ambito per ambito, zona per zona. Da quel lavoro di confronto, di concertazione, tenendo conto delle svariate sentenze dei tribunali amministrativi che cassavano in determinati settori il Piano, si è elaborato non un nuovo Piano, si è revisionato il Piano, si sono proposte variazioni al Piano paesaggistico esistente. Se, infatti, una legge si dimostra non inopportuna, ma inadeguata sotto certi aspetti, è doveroso che il legislatore la cambi; non si può pensare a una legge come a un feticcio intoccabile, perché se no non saremmo qui a discutere ne di questa e ne di altre leggi. Per cui parliamo del Piano paesaggistico al momento opportuno.
Per quanto riguarda i rapporti col Ministero, tengo a precisare che mentre nel precedente Piano è stata acquisita un'intesa 5 mesi dopo che il Piano era stato pubblicato nel Buras (e non, come prescrive l'articolo 135 del decreto Urbani, mediante un'elaborazione congiunta tra Ministero e regioni del Piano stesso) il nuovo Piano è stato elaborato d'intesa con le sopraintendenze interessate, quindi sempre con il Ministero, fino ad arrivare alla proposta conclusiva che verrà sottoposta all'esame della maggioranza e della Giunta regionale. Questo volevo dire per essere chiari, per essere obiettivi.
Secondo me, credetemi, si sta perdendo un'ulteriore occasione affinché possa essere data alla Sardegna una buona legge, condivisa da tutti, in questo importantissimo settore, che è il turismo golfistico, che ha rappresentato, per molte aree del Mediterraneo, a quanto ho potuto apprendere in questi giorni, un reale elemento di sviluppo socio-economico. Io credo che con un confronto sereno, si riuscirebbe a creare qualcosa di più positivo e di più rispondente alle esigenze non di questo sport ma alle esigenze e alla fame di lavoro che ha anche la Sardegna.
E' vero, la Sardegna oggi soffre, ma soffre non certamente per la politica attuale della maggioranza presieduta dal presidente Cappellacci, ma soffre anche, probabilmente, per politiche sbagliate del passato e perché non si è fatto a tempo a intervenire su determinati settori, non foss'altro perché in due anni non si possono risolvere tutti i problemi atavici e strutturali della Sardegna. E' comprensibile che anche l'agricoltura soffra se si pensa che nella scorsa legislatura sono stati tolti i fondi della legge numero 21 sugli interventi di edilizia rurale (parlo della misura 4.9 e 4.20 del POR). E non si può dire - e questo lo dico in quanto l'ho appurato tecnicamente - che le volumetrie proposte in questa legge siano esagerate, perché dallo 0,05 allo 0,06 rientrano nella norma, sono in linea con gli altri interventi effettuati negli altri campi da golf.
Ma non voglio entrare nel merito, come non entro nel merito del campo da golf che è stato autorizzato nella scorsa legislatura (perché forse era giusto che fosse così) dove l'indice volumetrico era 2 metri cubi a metro quadro. Due metri cubi a metro quadro! Ma ciò vuol dire che era necessario, ciò vuol dire che in quel momento era necessario in quel determinato sito autorizzare quelle volumetrie. Io entro nel merito della legge: è una legge che è necessaria sì o no? E' una legge giusta?
PRESIDENTE. Assessore Rassu, il tempo a sua disposizione è terminato.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Meloni. Ne ha facoltà.
MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi), relatore di maggioranza. Chiedo una sospensione della seduta di cinque minuti.
PRESIDENTE. Poiché non ci sono opposizioni, sospendo la seduta sino alle ore 17 e 55.
(La seduta, sospesa alle ore 17 e 47, viene ripresa alle ore 18 e 09.)
PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Francesco Meloni, relatore di maggioranza.
MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi), relatore di maggioranza. Il parere è contrario sugli emendamenti numero 65, 66, 64, 62, 61, 60, 59, 63, 149, 185, 67. Si invita al ritiro degli emendamenti numero 3, 13, 15. Il parere è favorevole sugli emendamenti numero 26 e 9. Ci si rimette all'Aula, in quanto non esaminati dalla Commissione, sugli emendamenti numero 162, 163, 182, 181, 186 e 187 (su quest'ultimo, a titolo personale esprimo parere favorevole). Gli emendamenti numero 152 e 153 sono ritirati.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus. Ne ha facoltà.
CAMPUS (P.d.L.). Ritiro l'emendamento numero 3.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione degli emendamenti. Metto in votazione l'emendamento numero 65.
URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 65.
(Segue la votazione)
Rispondono sì i consiglieri: Barracciu - Ben Amara - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Capelli.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 71
votanti 69
astenuti 2
maggioranza 35
favorevoli 24
contrari 45
(Il Consiglio non approva).
Passiamo alla votazione dell'emendamento numero 187 su cui è stata chiesta la votazione a scrutinio segreto.
Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Sull'emendamento numero 187, Presidente, chiedo la votazione per parti.
(Interruzione)
PRESIDENTE. Anche se la votazione è a scrutinio segreto si può chiedere la votazione per parti e rimane la richiesta di votazione a scrutinio segreto segreto per ogni singola parte.
DIANA MARIO (P.d.L.). Chiedo che si voti fino al comma 7 e poi separatamente il comma 8 e il comma 9.
PRESIDENTE. Va bene, onorevole Diana.
Ha domandato di parlare il consigliere Stochino. Ne ha facoltà.
STOCHINO (P.d.L.). Presidente, volevo presentare un emendamento orale all'emendamento.
PRESIDENTE. Siamo in sede di votazione a scrutinio segreto.
STOCHINO (P.d.L.). No, volevo puntualizzare semplicemente il fatto…
PRESIDENTE. No, non si può puntualizzare niente perché siamo in sede di votazione a scrutinio segreto. Può intervenire solo per dichiarare l'astensione.
PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, della prima parte dell'emendamento numero 187 sino al comma 7.
(Segue la votazione)
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 69
votanti 68
astenuti 1
maggioranza 35
favorevoli 39
contrari 29
(Il Consiglio approva).
(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Ben Amara - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Tocco - Uras - Vargiu - Zuncheddu.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.)
PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, della seconda parte dell'emendamento numero 187, il comma 8.
(Segue la votazione)
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 71
votanti 70
astenuti 1
maggioranza 36
favorevoli 16
contrari 52
(Il Consiglio non approva).
(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Ben Amara - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zuncheddu.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.)
PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, della terza parte dell'emendamento numero 187, il comma 9.
(Segue la votazione)
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 71
votanti 70
astenuti 1
maggioranza 36
favorevoli 15
contrari 53
(Il Consiglio non approva).
(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Ben Amara - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zuncheddu.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.)
L'approvazione dell'emendamento numero 187 fa decadere tutti gli altri emendamenti.
Passiamo all'esame dell'articolo 7 bis e dei relativi emendamenti.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 7 bis e dei relativi emendamenti:
Art. 7 bis
Disposizioni eccezionali in materia di indici di edificabilità
1. Le amministrazioni comunali, in considerazione della valenza strategica degli interventi di cui alla presente legge, fino all'approvazione delle direttive in materia di dimensionamento dei piani e di indici di edificabilità e in deroga alle procedure di cui all'articolo 5 della legge regionale 22 dicembre 1989, n. 45 (Norme per l'uso e la tutela del territorio regionale) e successive modifiche ed integrazioni e alle vigenti disposizioni regionali in materia di disciplina dei limiti e dei rapporti relativi alla formazione degli strumenti urbanistici comunali, sono autorizzate ad attribuire, alle parti del territorio interessate:
a) il parametro massimo di 0,1 metri cubi per metro quadro per estensioni inferiori a cento ettari, con il limite volumetrico massimo di 50.000 metri cubi;
b) il parametro massimo di 0,075 metri cubi per metro quadro per estensioni di almeno 100 ettari e inferiori a 200, con il limite volumetrico massimo di 75.000 metri cubi;
c) il parametro massimo di 0,0425 metri cubi per metro quadro per estensioni di almeno 200 ettari o superiori con il limite volumetrico massimo di 85.000 metri cubi.
La volumetria è utilizzata a fini residenziali fino al 60 per cento del totale. In ogni caso le altezze massime degli edifici sono contenute entro i 3,40 metri per le residenze e 9 metri per gli alberghi. Le residenze hanno un'estensione minima di 180 metri quadri e sono distanti tra loro almeno 50 metri. Le volumetrie per le piscine, gli scantinati e per i garage sono da considerarsi aggiuntive. I garage hanno una dimensione massima di 15 metri quadri per abitazione. E' inoltre attribuita un'ulteriore volumetria non superiore a 5.000 metri cubi per la realizzazione della club house e di altri locali di servizio.
2. Qualora il soggetto proponente la costruzione del campo da golf includa nel progetto il riutilizzo e il recupero di volumetrie preesistenti da destinare a finalità ricettivo-alberghiera o di albergo diffuso site nello stesso comune o in comuni limitrofi al campo, ma distanti dal mare almeno 5 chilometri, può aggiungere ai parametri di cui a comma 1 il 25 per cento delle volumetrie recuperate.
3. Qualora il soggetto proponente la costruzione del campo da golf localizzi le residenze e le strutture ricettivo-alberghiere fuori dagli ambiti costieri del Piano paesaggistico regionale vigente al momento dell'entrata in vigore della presente legge, è previsto un premio volumetrico pari al 60 per cento delle volumetrie di cui al comma 1, non cumulabile al premio previsto dal comma 2.
4. Per le richieste di ampliamento e di completamento di campi da golf già esistenti, ma non ancora a diciotto buche, le volumetrie di cui al presente articolo sono ridotte del 50 per cento.
5. Le amministrazioni comunali, in sede di dimensionamento delle volumetrie degli interventi di cui al comma 1, non applicano la limitazione di cui all'articolo 6 della legge regionale 25 novembre 2004, n. 8 (Norme urgenti di provvisoria salvaguardia per la pianificazione paesaggistica e la tutela del territorio regionale).
6. Per quanto non espressamente stabilito dal presente articolo, si applicano le vigenti disposizioni regionali in materia di disciplina dei limiti e dei rapporti relativi alla formazione degli strumenti urbanistici comunali.
7. La mancata realizzazione degli interventi ammessi alle agevolazioni della presente legge alla scadenza del termine di conclusione dei lavori previsto dal comune determina l'automatica decadenza dai benefici di cui alla presente legge e i terreni riacquistano la preesistente destinazione urbanistica con i relativi indici volumetrici.
8. La realizzazione delle opere in difformità alle prescrizioni di cui al presente articolo, determina l'irrogazione delle sanzioni di cui alla legge regionale 11 ottobre 1985, n. 23 (Norme in materia di controllo dell'attività urbanistico-edilizia, di risanamento urbanistico e di sanatoria di insediamenti ed opere abusive, di snellimento ed accelerazione delle procedure espropriative), e successive modifiche e integrazioni.
Emendamento soppressivo totale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno.
Articolo 7 bis
L'articolo 7 bis è soppresso. (81)
Emendamento sostitutivo totale Campus - Diana Mario.
Articolo 7 bis
L'articolo 7 è sostituito dal seguente:
Art. 7 bis
Disposizioni eccezionali in materia di indici di edificabilità
1. Le amministrazioni comunali, in considerazione della valenza strategica degli interventi di cui alla presente legge, fino all'approvazione delle direttive in materia di dimensionamento dei piani e di indici di edificabilità e in deroga alle procedure di cui all'articolo 5 della legge regionale 22 dicembre 1989, n. 45, e successive modifiche ed integrazioni e alle vigenti disposizioni regionali in materia di disciplina dei limiti e dei rapporti relativi alla formazione degli strumenti urbanistici comunali, sono autorizzate ad attribuire alle parti di territorio interessate la potenzialità edificatoria per fini residenziali, ricettivi e di servizio al golf di 0,05 mc per mq. La cubatura è utilizzata a fini residenziali per non più del 60 per cento del totale, e comunque il 40 per cento delle volumetrie utilizzate deve essere destinata a strutture ricettive. In ogni caso le altezze massime per gli edifici devono essere contenute entro i 3,40 metri per le residenze e i 7,50 metri per le strutture alberghiere.
Le strutture alberghiere di nuova realizzazione, ad eccezione delle tipologie di albergo diffuso, devono avere le caratteristiche per essere classificati almeno come 4 stelle.
Il campo da golf strettamente inteso, non costituendo opera edilizia, resta escluso dal calcolo degli indici fondiari.
2. In ogni caso la superficie minima dell'intervento dovrà essere di almeno 80 ettari, e la cubatura ammessa non potrà superare comunque gli 85.000 mc. Al fine di evitare aumenti surrettizi degli indici ammessi, non sono consentiti interventi distinti su aree confinanti o contigue.
3. Sono ammessi alle agevolazione di cui alla presente legge i campi almeno di seconda categoria. Per i campi di prima categoria è prevista una premialità pari al 40 per cento della volumetria assentibile. Non saranno ammessi alle agevolazioni di cui alla presente legge i campi di categoria inferiore (campi ridotti o compatti, campi pratica o altro).
4. Ai fini della presente legge si intendono per campi di prima categoria o di rilevanza internazionale campi di almeno 18 buche, sviluppati per moduli di 9, omologati dalla Federazione italiana Golf, che rispondano alle seguenti caratteristiche: superficie minima di 85 ettari, comprendenti il campo da gioco e le aree di salvaguardia e di rispetto, di cui almeno il 15 per cento venga destinato ad aree naturali di rispetto ambientale integrale; lunghezza del percorso di gioco non inferiore ai 6.350 metri; PAR non inferiore a 72; impianto di irrigazione finalizzato al minor consumo idrico, con riutilizzazione dei reflui o altre risorse autonome che garantiscano la totale autosufficienza; certificazione Eco Management and Audit Scheme (EMAS) o Golf Enviromment Organisation (GEO); predisposizione del progetto del campo da golf da parte di professionalità di documentata esperienza e valenza internazionale nel settore.
Sono invece campi di seconda categoria o di interesse nazionale campi di 18 buche che abbiano le caratteristiche dimensionali e tecniche definite per i campi di omologazione superiore a 18 buche dalle norme deliberate, in data 21 luglio 2009, dal Consiglio federale dalla Federazione italiana Golf.
5. Qualora il soggetto proponente la costruzione del campo da golf includa nel progetto il riutilizzo e il recupero di volumetrie preesistenti da destinare a finalità ricettivo-alberghiera o di albergo diffuso, site nello stesso comune, o in comuni limitrofi al campo ma distanti dal mare almeno cinque chilometri, può aggiungere ai parametri di cui a comma 1 e 3, il 25 per cento delle volumetrie recuperate.
6. Qualora il soggetto proponente la costruzione del campo da golf localizzi le residenze e le strutture ricettivo-alberghiere fuori dagli ambiti costieri del Piano paesaggistico regionale vigente al momento dell'entrata in vigore: della presente legge, è previsto un premio volumetrico pari al 40 percento delle volumetrie di cui al comma 1, anche cumulabile al premio previsto dai commi precedenti.
7. Per le richieste di ampliamento e di completamento di campi da golf già esistenti, le volumetrie di cui al presente articolo sono ridotte del 50 per cento.
8. La mancata realizzazione degli interventi ammessi alle agevolazioni della presente legge alla scadenza del termine di conclusione dei lavori previsto dal Comune determina 1'automatica decadenza dai benefici di cui alla presente legge e i terreni riacquistano la preesistente destinazione urbanistica con i relativi indici volumetrici.
9. La realizzazione delle opere in difformità alle prescrizioni di cui al presente articolo, determina l'irrogazione delle sanzioni di cui alla legge regionale 11 ottobre 1985, n. 23, e successive modifiche e integrazioni. (6)
Emendamento sostitutivo totale Meloni Francesco - Vargiu.
Articolo 7 bis
L'articolo 7 bis è sostituito dal seguente:
Art. 7bis
Disposizioni speciali in materia di urbanistica
1. E' disciplinata, in deroga all'articolo 5 della legge regionale 22 dicembre 1989, n. 45, e successive modifiche ed integrazioni in considerazione della valenza strategica degli interventi ivi previsti, la zona territoriale omogenea speciale denominata "campi da golf e strutture residenziali e ricettive alberghiere connesse" secondo le seguenti disposizioni:
a) l'indice massimo di fabbricabilità territoriale è di 0,06 metri cubi per metro quadro, con il limite volumetrico massimo di 80.000 metri cubi;
b) è obbligatoria la predisposizione di apposito piano urbanistico attuativo senza alcuna cessione di aree ai comuni;
c) la volumetria a fini residenziali è utilizzata fino al limite massimo del 60 per cento del totale;
d) il 50 per cento dei volumi consentiti ha tipologia a ville unifamiliari, con una superficie minima di 150 metri quadri e superficie minima del lotto pari a 2000 metri quadri; il restante 50 per cento sarà della tipologia scelta dal soggetto proponente ma comunque con una superficie non inferiore a 70 mq per abitazione;
e) le altezze massime degli edifici sono contenute entro i 3,40 metri per le residenze e 7,5 metri per gli alberghi. li 15 per cento della superficie complessiva delle strutture alberghiere possono arrivare ad un altezza massima di 9,30;
f) le strutture residenziali e ricettive alberghiere ottengono i certificati di abitabilità o di agibilità dopo l'avvenuta realizzazione della struttura golfistica;
g) le strutture alberghiere, ad eccezione delle tipologie di albergo diffuso, devono possedere le caratteristiche necessarie ad essere classificate come quattro stelle.
2. E' prevista rispetto agli indici di cui al comma 1 un'ulteriore volumetria non superiore a 4.000 metri cubi per la costruzione della club house e di altri locali di servizio.
3. Qualora il soggetto proponente la realizzazione del campo da golf includa nel progetto il riutilizzo e il recupero di volumetrie preesistenti da destinare a finalità ricettivo-alberghiera o di albergo diffuso site nello stesso comune o in comuni limitrofi al campo ma distanti dal mare almeno tre chilometri, può aggiungere ai parametri di cui a comma 1 il venticinque per cento delle volumetrie recuperate;
4. Qualora il soggetto proponente la realizzazione del campo da golf localizzi le residenze e le strutture ricettivo-alberghiere fuori dagli ambiti costieri del Piano paesaggistico regionale vigente al momento dell'entrata in vigore della presente legge, è previsto un premio volumetrico pari al quaranta per cento delle volumetrie di cui al comma 1, non cumulabile al premio previsto al comma 3.
5. Qualora il soggetto proponga la realizzazione di un campo di prima categoria, con le caratteristiche di cui al comma 1, lettera a), del precedente articolo 4, è previsto un premio volumetrico del venti per cento delle volumetrie di cui al comma 1, cumulabile con la premialità di cui al comma 4 del presente articolo.
6. Per le richieste di l'ampliamento e dì completamento di campi da golf già esistenti, ma non a diciotto buche, le volumetrie di cui al presente articolo sono ridotte del cinquanta per cento.
7. La mancata realizzazione degli interventi ammessi alle agevolazioni della presente legge alla scadenza del termine di conclusione dei lavori previsto dal comune determina l'automatica decadenza dai benefici di cui alla presente legge e i terreni riacquistano la preesistente destinazione urbanistica con i relativi indici volumetrici.
8. Le potenzialità edificatorie di cui al presente articolo non sono cumulabili con ielle preesistenti nelle aree interessate dagli interventi ma si sostituiscono ad esse. (27)
Emendamento all'emendamento numero 27 soppressivo parziale Campus - Diana Mario
Articolo 7 bis
All'emendamento n. 27, al comma 1, lettera e), il secondo periodo è soppresso. (179)
Emendamento all'emendamento numero 27 sostitutivo parziale Meloni Francesco - Vargiu
Articolo 7 bis
All'emendamento 27, comma 1, lettera a), le cifre "0,06" e "80.000" sono rispettivamente sostituite dalle seguenti "0,05" e "75.000". (164)
Emendamento all'emendamento numero 27 sostitutivo parziale Meloni Francesco - Vargiu
Articolo 7 bis
All'emendamento 27, comma 1, lettera d), la parola "scelta" è sostituita dalla parola "indicata". (165)
Emendamento all'emendamento numero 27 sostitutivo parziale Meloni Francesco - Vargiu
Articolo 7 bis
All'emendamento 27, comma 4, le parole "dagli ambiti costieri" sono sostituite dalle parole "dalle fasce costiere". (168)
Emendamento all'emendamento numero 27 sostitutivo parziale Meloni Francesco - Vargiu
Articolo 7 bis
All'emendamento 27, comma 5, la parola "venti" è sostituita dalla parola "trenta". (169)
Emendamento all'emendamento numero 27 aggiuntivo Meloni Francesco - Vargiu
Articolo 7 bis
All'emendamento 27, comma 1, lettera e), dopo le parole "altezza massima di 9,30" sono aggiunte le seguenti "destinato esclusivamente a locali di uso comune per gli ospiti dell'albergo". (166)
Emendamento all'emendamento numero 27 aggiuntivo Meloni Francesco - Vargiu
Articolo 7 bis
All'emendamento 27, comma 1, lettera g) dopo le parole "essere classificate" è inserita la parola "almeno". (167)
Emendamento all'emendamento numero 27 aggiuntivo Meloni Francesco - Vargiu
Articolo 7 bis
All'emendamento 27, comma 1, lettera c), è aggiunto il seguente periodo:
"Non potranno essere realizzate, totalmente o parzialmente, strutture alberghiere qualora, nel raggio di 10 km dal limite esterno del campo golfistico da realizzare, da calcolarsi seguendo il più breve percorso pubblico stradale, già esistano strutture analoghe ad almeno quattro stelle di classificazione, la cui volumetria sia complessivamente pari o superiore alla metà di quella ammessa dal presente articolo. Nell'eventualità che i fabbricati alberghieri compresi entro tale raggio dispongano nel loro insieme di una volumetria inferiore a quella prevista dal presente articolo, sarà consentita la realizzazione di una cubatura complessivamente pari alla differenza tra quella massima consentita dalla presente legge e quella posseduta dal complesso degli edifici alberghieri ricadenti entro il citato raggio. In deroga ai limiti volumetrici previsti dal presente comma, sarà comunque possibile la realizzazione di una struttura alberghiera di capacità complessiva non superiore ai 70 posti letto. Per consentire alla Commissione di cui al successivo articolo 9 quater di valutare la realizzazione delle volumetrie alberghiere sulla base dei limiti previsti nel presente comma, nel relativo progetto dovranno essere elencate, tra l'altro, le strutture alberghiere esistenti nel raggio dei 10 Km sopra indicati, unitamente alle relative volumetrie." (188)
Emendamento sostitutivo totale Lotto - Bruno.
Articolo 7 bis
L'articolo 7 è così sostituito:
Art. 7 bis
Norme di carattere urbanistico
1. Per i fini previsti dalla presente legge, anche in deroga alle disposizioni del Piano paesaggistico regionale e degli strumenti urbanistici, è consentito, su una superficie non inferiore a 50 ettari, ridotti a 30 ha, per gli impianti a 9 buche previsti nelle zone montane o svantaggiate, realizzare campi da golf con relative strutture ricettive, previo accordo di programma con l'amministrazione comunale competente, assistito da idonea fidejussione che garantisca la tempestiva realizzazione del campo da golf autorizzato ed il suo regolare funzionamento per i cinque anni successivi alla sua ultimazione ed al positivo collaudo.
2. Anche in deroga alle disposizioni del Piano paesaggistico regionale e degli strumenti urbanistici vigenti, è concessa ai soggetti che costruiranno i nuovi campi da golf la trasformazione della potenzialità edificatoria di 0,03 metri cubi per metro quadrato, prevista per fini agricoli, in potenzialità edificatoria per fini residenziali. E altresì concessa un'ulteriore potenzialità edificatoria di 0,01 metri cubi per metro quadrato, da utilizzarsi esclusivamente per la club house e per altri locali di servizio all'operatività dei campi.
3. Le potenzialità edificatorie di cui ai precedenti commi non sono sommabili a quelle di cui le aree interessate, se diverse dalle zone agricole, siano già dotate dallo strumento urbanistico, ma si sostituiscono ad esse. In ogni caso, pertanto, i terreni che verranno utilizzati per un progetto di campo da golf, ai sensi della presente legge, non possono utilizzare né una potenzialità edificatoria maggiore né una destinazione diversa da quelle previste nei precedenti commi.
4. Qualora il soggetto proponente la costruzione del campo da golf includa nel progetto il riutilizzo e il recupero di volumetrie preesistenti da destinare a finalità ricettivo-alberghiera o di albergo diffuso site nello stesso comune o in comuni limitrofi al campo ma distanti dal mare almeno cinque chilometri, può aggiungere ai parametri di cui a comma i il venti per cento delle volumetrie recuperate.
5. Qualora il soggetto proponente la costruzione del campo da golf localizzi le residenze e le strutture ricettivo-alberghiere fuori dagli ambiti costieri del Piano Paesaggistico Regionale vigente al momento dell'entrata in vigore della presente legge, è previsto un premio volumetrico pari al venti per cento delle volumetrie di cui al comma 1, cumulabile al premio previsto dal comma 4.
6. Per quanto non espressamente stabilito dal presente articolo, si applicano le vigenti disposizioni regionali in materia di disciplina dei limiti e dei rapporti relativi alla formazione degli strumenti urbanistici comunali.
7. La mancata realizzazione degli interventi ammessi alle agevolazioni della presente legge alla scadenza del termine di conclusione dei lavori previsto dal comune determina l'automatica decadenza dai benefici di cui alla presente legge e i terreni riacquistano la preesistente destinazione urbanistica con i relativi indici volumetrici.
8. La realizzazione delle opere in difformità alle prescrizioni di cui al presente articolo, determina l'irrogazione delle sanzioni di cui alla legge regionale 11 ottobre 1985, n. 23, e successive modifiche e integrazioni. (69)
Emendamento all'emendamento numero 69 sostitutivo parziale Lotto
Articolo 7 bis
Al comma 2 le parole "per fini residenziali" sono sostituite con le parole "da destinare a strutture ricettive". (178)
Emendamento sostitutivo totale Meloni Francesco - Vargiu
Articolo 7 bis
L'articolo 7 bis è così sostituito:
Art. 7 bis
Disposizioni speciali in materia urbanistica
1. E' disciplinata, in deroga all'articolo 5 della legge regionale 22 dicembre 1989, n. 45, e successive modifiche ed integrazioni in considerazione della valenza strategica degli interventi ivi previsti, la zona territoriale omogenea speciale denominata "campi da golf e strutture residenziali e ricettive alberghiere connesse" secondo le seguenti disposizioni:
a) l'indiice massimo di fabbricabilità territoriale è di:
1) 0,1 metri cubi per metro quadro per estensioni inferiori a cento ettari, con il limite volumetrico massimo di 50.000 metri cubi;
2) 0,075 metri cubi per metro quadro per estensioni di almeno cento ettari e inferiori a duecento, con il limite volumetrico massimo di 75.000 metri cubi;
3) 0,0425 metri cubi per metro quadro per estensioni di almeno duecento ettari o superiori con il limite volumetrico massimo di 85.000 metri cubi;
b) è obbligatoria la predisposizione di apposito piano di lottizzazione senza alcuna cessione di aree ai comuni;
c) la volumetria a fini residenziali è utilizzata fino al limite massimo del 60 per cento del totale;
d) le residenze hanno una superficie minima di 180 metri quadri e la superficie minima del lotto è pari a 2000 metri quadri;
e) le altezze massime degli edifici sono contenute entro i 3,40 metri per le residenze e 9 metri per gli alberghi;
f) le strutture residenziali e ricettive alberghiere ottengono i certificati di abitabilità o di agibilità dopo l'avvenuta realizzazione della struttura golfistica.
2. E' prevista rispetto agli indici di cui al comma 1 un ulteriore volumetria non superiore a 5.000 metri cubi per la costruzione della club house e di altri locali di servizio.
3. Qualora il soggetto proponente la realizzazione del campo da golf includa nel progetto il riutilizzo e il recupero di volumetrie preesistenti da destinare a finalità ricettivo-alberghiera o di albergo diffuso site nello stesso comune o in comuni limitrofi al campo ma distanti dal mare almeno cinque chilometri, può aggiungere ai parametri di cui a comma i il venticinque per cento delle volumetrie recuperate.
4. Qualora il soggetto proponente la realizzazione del campo da golf localizzi le residenze e le strutture ricettivo-alberghiere fuori dagli ambiti costieri del Piano paesaggistico regionale vigente al momento dell'entrata in vigore della presente legge, è previsto un premio volumetrico pari al sessanta per cento delle volumetrie di cui al comma i, non cumulabile al premio previsto al comma 3.
5. Per le richieste di l'ampliamento e di completamento di campi da golf già esistenti, ma non a diciotto buche, le volumetrie di cui al presente articolo sono ridotte del cinquanta per cento.
6. La mancata realizzazione degli interventi ammessi alle agevolazioni della presente legge alla scadenza del termine di conclusione dei lavori previsto dal comune determina l'automatica decadenza dai benefici di cui alla presente legge e i terreni riacquistano la preesistente destinazione urbanistica con i relativi indici volumetrici.
7. Le potenzialità edificatorie di cui al presente articolo non sono cumulabili con quelle preesistenti nelle a1hteressate dagli interventi ma si sostituiscono ad esse. (154)
Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno
Articolo 7 bis
Il comma 1 dell'articolo 7 bis è soppresso. (80)
Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno
Articolo 7 bis
La lettera a) del comma 1 dell'articolo 7 bis è soppressa. (72)
Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno
Articolo 7 bis
La lettera b) del comma 1 dell'articolo 7 bis è soppressa. (71)
Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno
Articolo 7 bis
La lettera c) del comma 1 dell'articolo 7 bis è soppressa. (70)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Giacomo - Dessì - Maninchedda - Planetta
Articolo 7 bis
Il comma 2 dell'articolo 7 bis è soppresso. (15)
Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno
Articolo 7 bis
Il comma 2 dell'articolo 7 bis è soppresso. (79)
Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno
Articolo 7 bis
Il comma 3 dell'articolo 7 bis è soppresso. (78)
Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno
Articolo 7 bis
Il comma 4 dell'articolo 7 bis è soppresso. (77)
Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno
Articolo 7 bis
Il comma 5 dell'articolo 7 bis è soppresso. (76)
Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno
Articolo 7 bis
Il comma 6 dell'articolo 7 bis è soppresso. (75)
Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno
Articolo 7 bis
Il comma 7 dell'articolo 7 bis è soppresso. (74)
Emendamento soppressivo parziale Moriconi - Lotto - Manca - Bruno
Articolo 7 bis
Il comma 8 dell'articolo 7 bis è soppresso. (73)
Emendamento sostitutivo parziale Porcu - Lotto - Manca - Moriconi - Sabatini
Articolo 7 bis
Al comma 1:
1) alla lettera a) la cifra 0,1 è sostituita con la cifra 0,075;
2) alla lettera b) la cifra 0,075 è sostituita con la cifra 0,06. (141)
Emendamento sostitutivo parziale Porcu - Lotto - Manca - Moriconi - Sabatini
Articolo 7 bis
Nel comma 3 le parole "60 per cento" fino a "comma 2" sono sostituite dalla parole "pari al 25 per cento delle volumetrie di cui al comma l, cumulabili al premio previsto al comma 2.". (142)
Emendamento aggiuntivo Biancareddu - Sanna Matteo - Obinu - Dedoni - Fois - Cappai - Stochino - Zedda Alessandra - Piras - Tocco - Randazzo - Amadu - Petrini - Dessì - Cuccureddu - Steri - Murgioni - Pittalis - Sanjust - Lai - De Francisci - Peru
Articolo 7 bis
Dopo l'articolo 7 bis è aggiunto il seguente:
Art. 7 bis bis
Interpretazione autentica dell'articolo 3, comma 5, della legge regionale 23 ottobre 2009, n. 4
1. La disciplina di cui all'articolo 3, comma 5, della legge regionale 23 ottobre 2009, n. 4 è da intendersi applicabile in via transitoria ed in deroga alla normativa vigente anche alle nuove costruzioni.". (20).)
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Chiedo dieci minuti di sospensione.
PRESIDENTE. Poiché non ci sono opposizioni, sospendo la seduta sino alle ore 18 e 30.
(La seduta, sospesa alle ore 18 e 19, viene ripresa alle ore 18 e 31.)
PRESIDENTE. Comunico che l'emendamento numero 20 aggiuntivo è inammissibile.
E' iscritto a parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.
Ricordo ai colleghi che intendono intervenire che si devono iscrivere entro la fine dell'intervento dell'onorevole Bruno.
BRUNO (P.D.). Presidente, mi pare che col voto all'emendamento sostitutivo all'articolo 5 la legge cosiddetta sul golf assuma un indirizzo ben preciso. La Giunta è autorizzata, secondo il comma 4, ad adeguare il Piano paesaggistico regionale nel senso di consentire la realizzazione nella fascia costiera di nuove strutture residenziali connesse a campi da golf. In qualche modo l'obiettivo non dichiarato, che è quello di costruire seconde case in deroga, con questo emendamento effettivamente prende piede, poi col combinato disposto dell'articolo 7 bis viene fuori la portata di questa proposta, cioè circa 30 mila metri cubi riservati alle residenze.
Allora, noi questa legge che non condividiamo (nonostante non abbiamo niente contro il golf) ve la lasciamo fare tutta interamente. Il centrosinistra abbandonerà l'aula, vi lascerà la possibilità di andare avanti con questa prima parte del vostro progetto che prevede poi il piano casa 3, che prevede poi lo stravolgimento del Piano paesaggistico regionale e che prevede, secondo "l'avviso a pagamento", così l'avete chiamato, così è scritto nelle pagine dei quotidiani sardi, di poter far capire ai sardi, con fatti concludenti come questo, che il paesaggio è di tutti noi, ancor di più è in tutti noi, che possiamo parlare delle vacanze al mare dei bambini, delle vigne di nonno, che possiamo parlare dei campi gialli, delle chiese della domenica mattina, ma soprattutto, al di là delle balle che raccontate e che scrivete, possiamo raccontare che oggi è possibile nuovamente costruire e che il cemento che vi ossessiona diventa oggi, nel momento in cui si avvia la seconda parte della legislatura, il vostro modo di stare insieme. Perché quello che non è passato in quel voto segreto è una parte marginale, il cuore di ciò che vi unisce (cioè il cemento e il mattone) è nel comma 4, che vi unisce e che vi unirà nel piano casa, andando oltre tutte le leggi sovraordinate, andando, assessore Rassu, oltre il Codice Urbani, andando poi a rivedere il Piano paesaggistico regionale nel modo che descrivete in queste pagine.
Allora, domande e risposte. Noi abbandoneremo l'aula, le domande e le risposte cominceremo a farvele penso tra qualche giorno con la mozione sull'utilizzo di quella comunicazione istituzionale che il vostro Presidente sta rendendo semplicemente propaganda politica a pagamento, ve le formuleremo una per una chiedendovi conto di ciascun euro speso, vi chiederemo qual è il vostro progetto di Sardegna.
Guardi assessore Rassu, noi non vi chiediamo di portare qui il Piano paesaggistico regionale, vi chiediamo se avete un'idea, una strategia di fondo che vada, oltre gli interessi dei costruttori. Se avete un'idea di Sardegna, se avete un'idea di che cosa volete fare dei vostri figli, di questa Sardegna da qui a dieci anni, se avete un'idea.
Mi pare che questa idea non ci sia, mi pare che sia un navigare a vista, mi pare che sia un vivere alla giornata e la Sardegna non ne ha bisogno. Siete veramente fuori dal mondo, gli interessi in questo momento del Paese e della Sardegna sono altri. C'è un voto in Parlamento ma non ve ne accorgete, siete ridicoli a parlare di golf, siete ridicoli! E allora noi abbandoniamo l'aula perché abbiamo capito qual è il vostro disegno e cercheremo di contrastarlo. Non è possibile farlo attraverso questa legge, vi lasciamo la responsabilità fino in fondo, la lasciamo al P.d.L., la lasciamo ai Riformatori, la lasciamo all'U.D.C., la lasciamo al Partito Sardo d'Azione, la lasciamo al Gruppo Misto, la lasciamo a questa maggioranza che ancora si mette insieme per gestire un po' di potere senza il Presidente, assente, ma che guida attraverso le pagine a pagamento sopra la testa di noi tutti e con i soldi di tutti i sardi, guida e vi tiene come un burattinaio ancora legati. Noi abbandoniamo l'aula.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). L'atteggiamento che adotteremo e che è stato adesso descritto in maniera compiuta dal Capogruppo del Partito democratico è condiviso da tutto lo schieramento, da tutta la coalizione. Noi viviamo questo momento con una preoccupazione; abbiamo provato a convincervi della illegittimità palese dell'ultima disposizione votata, abbiamo provato a dire che la nostra funzione di Consiglio regionale è una funzione che noi riusciremo a salvaguardare salvaguardando le istituzioni democratiche, solo ed esclusivamente se saremo capaci di dare senso alle cose che facciamo e solo se saremo capaci di farle rispettare, e per farle rispettare dobbiamo farle in modo rispettoso dei valori della Costituzione.
Purtroppo questo nostro dire è caduto nel vuoto. Purtroppo vediamo pressoché rompersi il filo già tenue delle relazioni tra gli organi dell'amministrazione regionale, tra il Consiglio e la Giunta, tra maggioranze e minoranze, rendendo il terreno delle riforme, un terreno sostanzialmente impraticabile. Credo che la delicatezza di questo passo non sia compresa interamente dalla maggioranza, credo che l'assenza sistematica del Presidente della Regione e la mancanza di rispetto assoluto delle determinazioni del Consiglio regionale, la violazione sistematica delle sue decisioni, che sono un pessimo esempio per tutti, per le altre pubbliche amministrazioni e anche per il cittadino, portino questo Paese ad un'anarchia della violazione sistematica delle leggi alle quali prima o poi si dovrà dare risposta.
Io credo che questo passo non sia stato capito interamente, non si capisca interamente la gravità delle azioni che stiamo per compiere. Per questa ragione e per le altre che sono state già indicate noi abbandoneremo l'aula.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Io ero pronto a votare con convinzione l'emendamento numero 182 che recita: "All'emendamento numero 26 è introdotta la seguente modifica: "Al comma 4 le parole 1000 metri sono sostituite dalle seguenti: 3000 metri."
Guardate, il cuore di tutta questa operazione che è stata preparata, gestita con comunicati, presentando questa legge come un progetto di sviluppo per la Sardegna eccetera, il cuore è questo, è una norma derogatoria che consente di aggirare il vincolo delle costruzioni all'interno della fascia dei 1000 metri. Si costruiranno interi villaggi con i metri cubi che vi preparate ad approvare con l'articolo 7 bis e che vi voterete da soli perché anche il Gruppo dell'Italia dei valori abbandonerà l'aula come segno di protesta in modo che i sardi capiscano che noi non vogliamo avere niente a che fare con una legge che con l'inganno, con la furbizia, è invece un grimaldello evidentissimo (col comma 4 dell'ultimo emendamento da voi approvato) è un grimaldello che tenta di scardinare le norme di tutela e di salvaguardia del paesaggio.
Mi dispiace aver dovuto assistere anche alla brutta figura fatta dal Presidente della Commissione dei lavori pubblici che ha tentato, con un funambolico richiamo ad un accordo di programma della precedente legislatura, di dimostrare l'indimostrabile, e cioè che il convinto rispetto delle norme e degli standard urbanistici era stato violato nel settore degli impianti golfistici dalla precedente Giunta regionale. Ebbene, il collega Matteo Sanna, di cui ho anche molta stima, è incorso in uno scivolone increscioso e per certi aspetti umiliante, perché ha dimostrato di non cogliere, di non saper cogliere neanche le difficoltà evidentissime che questa Giunta e questa maggioranza stanno avendo con questo problema rispetto alla precedente.
Quindi i giochi adesso sono chiari, questa legge ve la voterete da soli, e vi consigliamo di mantenere la compattezza che avete dimostrato finora nel gestirla. Noi abbiamo tentato di riportare la discussione sulla pur comprensibile validità dell'idea di far nascere un circuito golfistico serio anche in Sardegna, però alla fine è risultato chiarissimo che questa legge è essenzialmente ed esclusivamente una legge che consentirà alla Giunta regionale entro 60 giorni di poter scardinare i principi del Piano paesaggistico regionale. E questo senza che né la Giunta complessivamente, né la Commissione, né tantomeno il Consiglio regionale abbiano avuto in mano uno straccio di proposta per poter capire quali siano le intenzioni di questa Giunta regionale relativamente alle modifiche al PPR.
Annuncio che stiamo valutando l'ipotesi di presentare un esposto alla Corte dei conti (oltre a tutte le altre iniziative che porteremo avanti) sull'utilizzo dei fondi di questa campagna propagandistica, non di informazione, ma propagandistica e illusoria e falsa che il presidente Cappellacci e la Giunta regionale stanno portando avanti sui principali quotidiani dell'Isola. Sarà nostra cura cercare di smascherare anche questo tentativo di prendere in giro ulteriormente i sardi.
PRESIDENTE. Sospendo la seduta e convoco una brevissima Conferenza dei Capigruppo.
(La seduta, sospesa alle ore 18 e 45, viene ripresa alle ore 19 e 02.)
PRESIDENTE. I lavori del Consiglio riprenderanno domani mattina alle ore 10.
La seduta è tolta alle ore 19 e 03.