Seduta n.387 del 06/03/2013
CCCLXXXVII SEDUTA
Mercoledì 6 marzo 2013
Presidenza della Presidente LOMBARDO
La seduta è aperta alle ore 10 e 03.
DESSI', Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 31 gennaio 2013 (379), che è approvato.
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Roberto Capelli, Felice Contu, Angelo Francesco Cuccureddu e Carlo Sanjust hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 6 marzo 2013.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
Annunzio di presentazione di proposte di legge
PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge:
Lunesu - Pittalis - Amadu - Bardanzellu - Contu Mariano Ignazio - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Lai - Locci - Murgioni - Peru - Petrini - Piras - Randazzo - Rodin - Sanna Paolo Terzo - Stochino - Tocco:
"Donne e lavoro: binomio possibile grazie alle forme di sviluppo e sostegno agli asili nido e ai servizi per la prima infanzia". (490)
(Pervenuta il 27 febbraio 2013 e assegnata alla settima Commissione.)
Peru - Lai - Pittalis - Amadu - Bardanzellu - Contu Mariano Ignazio - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Locci - Lunesu - Murgioni - Petrini - Piras - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Paolo Terzo - Stochino - Tocco:
"Riordino delle leggi in materia di turismo e disciplina delle imprese turistiche". (491)
(Pervenuta il 27 febbraio 2013 e assegnata alla sesta Commissione.)
Vargiu - Cossa - Dedoni - Fois - Meloni Francesco - Mula:
"La lingua inglese per lo sviluppo della Sardegna 'Sardegna speaks english 2'". (492)
(Pervenuta il 5 marzo 2013 e assegnata all'ottava Commissione)
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.
DESSI', Segretario:
"Interrogazione Cuccureddu, con richiesta di risposta scritta, sullo stato della verifica di coerenza al PPR ed al PAI del PUC del Comune di Sassari, adottato in via definitiva dal Consiglio comunale di Sassari in data 26 luglio 2012 con deliberazione n. 43". (1057)
"Interrogazione Barracciu - Cocco Pietro - Sabatini, con richiesta di risposta scritta, sul pericolo di nuova diffusione della blue tongue in Sardegna, sulla relativa necessità di avviare una campagna di vaccinazione per il 2013 e sul mancato pagamento degli indennizzi dovuti agli allevatori ai sensi della legge n. 218 del 1988 per i capi già abbattuti". (1058)
PRESIDENTE. Si dia annunzio della mozione pervenuta alla Presidenza.
DESSI', Segretario:
"Mozione Diana Giampaolo - Uras - Salis - Agus - Barracciu - Ben Amara - Bruno - Cocco Pietro - Cocco Daniele Secondo - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sechi - Solinas Antonio - Sanna Gian Valerio - Zuncheddu sulla crisi del CRS4 Surl, centro di ricerca d'eccellenza, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento". (244)
PRESIDENTE. Constatata la scarsa presenza dei consiglieri e l'assenza della Giunta, sospendo la seduta.
(La seduta, sospesa alle ore 10 e 05, viene ripresa alle ore 11 e 29.)
PRESIDENTE. Prego i colleghi di prendere posto.
Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.
PITTALIS (P.d.L.). Presidente, la legge in discussione, che non può essere certamente considerata una legge di una parte politica o di alcune forze politiche nel confronto, nel contrasto, con altre, riteniamo che debba necessariamente avere la massima condivisione. Si tratta delle regole del gioco democratico; per meglio definire le regole, proprio per assicurare la più ampia partecipazione democratica e perché tutte le sensibilità politiche espressioni della società sarda possano trovare giusto riconoscimento e giusta rappresentanza, riteniamo che le difficoltà oggettive incontrate in questo momento, anche nell'interlocuzione informale tra i Gruppi presenti in Consiglio regionale, determinino, proprio per un ulteriore approfondimento e riflessione, la richiesta di una sospensione.
PRESIDENTE. L'onorevole Pittalis ha fatto una proposta sull'ordine dei lavori. Su tale proposta possono intervenire un oratore a favore e un oratore contro, altrimenti si procede alla votazione.
Poiché nessuno domanda di parlare sulla proposta, la metto in votazione. Chi la approva alzi la mano.
Il Consiglio verrà riconvocato a domicilio.
La seduta è tolta alle ore 11 e 32.
Allegati seduta
esto delle interrogazioni e mozioni annunziate in apertura di seduta
Interrogazione Cuccureddu, con richiesta di risposta scritta, sullo stato della verifica di coerenza al PPR ed al PAI del PUC del Comune di Sassari, adottato in via definitiva dal Consiglio comunale di Sassari in data 26 luglio 2012 con deliberazione n. 43.
Il sottoscritto,
PREMESSO che:
- il Consiglio comunale di Sassari, con propria deliberazione n. 61 del 10 luglio 2008, ha adottato in via provvisoria il Piano urbanistico comunale (PUC);
- con tale adozione è scattata la vigenza delle norme di salvaguardia;
- il Consiglio comunale di Sassari, con propria deliberazione n. 71 del 21 luglio 2009, ha adottato il PUC in via definitiva, trasmettendolo poi all'Assessorato regionale degli enti locali, finanze ed urbanistica per la verifica di coerenza;
- nella primavera dell'anno 2010 l'Assessorato regionale degli enti locali, finanze ed urbanistica ha comunicato al Comune di Sassari le correzioni da apportare al PUC necessarie per ottenere la coerenza;
- il Comune di Sassari, preso atto delle correzioni da apportare allo strumento urbanistico, ha proceduto alla modifica del PUC secondo le indicazioni dell'Assessorato regionale, ed ha ritenuto opportuno procedere alla riadozione preliminare del PUC modificato; a tale scopo, con deliberazione del Consiglio comunale n. 52 assunta in data 27 luglio 2011, sono state revocate le precedenti deliberazioni CC n. 61/2008 e 71/2009, ed il Consiglio comunale ha proceduto alla riadozione preliminare del PUC;
- a seguito di tale adozione preliminare il PUC è stato ripubblicato ed è ripartito l'iter per la presentazione delle osservazioni da parte dei cittadini e gli adempimenti conseguenti;
- il Consiglio comunale della città di Sassari ha adottato in via definitiva, con propria deliberazione n. 43 assunta in data 26 luglio 2012, il Piano urbanistico comunale;
- tale strumento urbanistico è stato trasmesso il 10 agosto 2012 alla Regione -Assessorato degli enti locali, finanze ed urbanistica per la verifica di coerenza, ai sensi della legge regionale 22 aprile 2002, n. 7;
- la determinazione circa gli esiti di tale verifica deve essere assunta dal direttore generale della Pianificazione urbanistica territoriale, secondo quanto disposto dal comma 5 della legge regionale n. 7 del 2002, entro il termine di 90 giorni dalla ricezione della delibera di adozione definitiva del piano urbanistico;
- con la legge regionale 19 gennaio 2011, n. 1, l'articolo 31 della legge regionale n. 7 del 2002 è stato integrato con il comma 5 ter che recita "Il termine di 90 giorni di cui al comma 5 è perentorio ed il comune competente può procedere, dopo la sua decorrenza, alla pubblicazione dello strumento urbanistico" e con il comma 5 quater che recita "Con motivata determinazione del direttore generale della pianificazione urbanistica territoriale, il termine di 90 giorni può essere sospeso, per gravi ragioni, per una sola volta e per il tempo strettamente necessario, comunque non superiore a 60 giorni";
- pertanto, il termine massimo entro il quale deve essere assunta la determinazione riguardante l'esito della verifica di coerenza, da parte del direttore generale della pianificazione urbanistica territoriale, è perentoriamente indicato in 90 giorni dalla ricezione della delibera di adozione definitiva del piano urbanistico e, nel caso di sospensione per il massimo consentito di 60 giorni, tale termine può estendersi al massimo a 150 giorni (90 + 60);
VERIFICATO che, pertanto, anche in caso di sospensione per il massimo consentito di 60 giorni, il termine sarebbe comunque scaduto il 7 gennaio 2013;
CONSIDERATO che:
- a tutt' oggi non risulta sul sito regionale alcuna notizia circa l'esito della verifica di coerenza, fatta eccezione per la avvenuta approvazione del Piano di assetto idrogeologico (PAI) da parte del Comitato istituzionale dell'Autorità di bacino avvenuta in data 12 dicembre 2012 con deliberazione n. 4;
- per le vicende collegate all'approvazione del nuovo PUC, la città di Sassari è sottoposta da oltre quattro anni e mezzo (dal luglio 2008) a tutti i vincoli previsti dalle norme urbanistiche di salvaguardia e ciò ha portato alla progressiva paralisi del settore edile della città;
- a seguito di questa situazione moltissime imprese edili sono state costrette a cessare l'attività, con i conseguenti licenziamenti di personale e la progressiva crisi dell'indotto;
- a Sassari negli ultimi mesi si sono svolte manifestazioni e scioperi per sollecitare una soluzione al problema del blocco dell'edilizia;
- la paralisi del settore edile a Sassari avviene in concomitanza con la gravissima crisi economica nazionale ed internazionale;
- la città di Sassari ed il suo hinterland hanno sempre avuto quale motore trainante dell'economia il terziario ed il settore edile;
RITENUTO che sia necessario intervenire con urgenza per evitare che il perdurare della crisi edilizia, causata dall'assenza dello strumento di pianificazione e dalle norme di salvaguardia, possa portare ad una irreversibile crisi del tessuto economico e sociale di Sassari e dell'intera provincia,
chiede di interrogare l'Assessore regionale degli enti locali, finanze ed urbanistica per conoscere:
1) le motivazioni per le quali non risulti emanata nei termini di legge la determinazione di coerenza o meno del PUC di Sassari;
2) se la verifica di coerenza potrebbe comunque pervenire oltre il termine perentorio previsto dalla legge, oppure se dovrà il Comune di Sassari procedere alla pubblicazione del PUC in forza del principio del silenzio assenso. (1057)
InterrogazioneBarracciu - Cocco Pietro - Sabatini, con richiesta di risposta scritta, sul pericolo di nuova diffusione della blue tongue in Sardegna, sulla relativa necessità di avviare una campagna di vaccinazione per il 2013 e sul mancato pagamento degli indennizzi dovuti agli allevatori ai sensi della legge n. 218 del 1988 per i capi già abbattuti.
I sottoscritti,
PRESO ATTO che, nonostante la gravità della situazione, da parte degli Assessorati competenti non è ancora pervenuta nessuna risposta alla precedente interrogazione n. 1047 di analogo oggetto presentata in data 12 febbraio 2013;
CONSIDERATO che:
- la legge n. 218 del 1988 per la lotta contro l'afta epizootica ed altre malattie epizootiche degli animali, all'articolo 2, comma 1, stabilisce che "il sindaco, su proposta del servizio veterinario dell'unità sanitaria locale competente, ordina l'abbattimento e la distruzione degli animali infetti e di quelli sospetti di infezione";
- la stessa legge, all'articolo 2, comma 4, definisce che "per gli animali infetti o sospetti di infezione o di contaminazione o sani recettivi, abbattuti ... è concessa al proprietario una indennità pari al 100 per cento del valore di mercato, calcolata sulla base del valore medio degli animali della stessa specie e categoria";
- ancora, la legge n. 218 del 1988, dispone:
- all'articolo 3, comma 1, che "le indennità di cui all'articolo 2 gravano sulla quota a destinazione vincolata del Fondo sanitario nazionale, per la parte afferente alla profilassi delle malattie infettive e diffusive degli animali";
- all'articolo 3, comma 2, che "Per tali indennità il Ministro del tesoro, in deroga alle procedure previste dalla legge 23 dicembre 1978, n. 833, assegna direttamente alle regioni, su proposta del Ministro della sanità, le somme destinate al pagamento delle indennità di abbattimento in relazione agli abbattimenti effettuati o preventivati dalle regioni interessate";
- all'articolo 3, comma 3, che "le regioni provvedono direttamente, entro sessanta giorni dall'abbattimento, a liquidare agli allevatori le indennità ad essi spettanti";
- il regolamento (CE) n. 349/2005 della Commissione del 28 febbraio 2005 che stabilisce norme sul finanziamento comunitario degli interventi urgenti e della lotta contro certe malattie animali ai sensi della decisione 90/424/CEE del Consiglio, all'articolo 2, lettera a), definisce "indennizzo rapido ed adeguato: il versamento, entro novanta giorni dall'abbattimento degli animali, di un'indennità corrispondente al prezzo di mercato";
- il succitato regolamento, all'articolo 3, lettera a), prevede che "lo Stato membro beneficia di una partecipazione finanziaria della Comunità per l'indennizzo rapido ed adeguato" e, all'articolo 7, definisce le "Condizioni dei versamenti e documenti giustificativi";
- lo stesso regolamento, all'articolo 9, comma 3, stabilisce che "laddove le autorità competenti effettuino pagamenti degli indennizzi al di fuori del termine previsto dall'articolo 2, lettera a), si applicano le norme seguenti:
a) 25 per cento di riduzione delle spese ammissibili per pagamenti effettuati tra novantuno e centocinque giorni successivi all'abbattimento degli animali e/o alla distruzione delle uova;
b) 50 per cento di riduzione delle spese ammissibili per pagamenti effettuati tra centosei e centoventi giorni successivi all'abbattimento degli animali e/o alla distruzione delle uova;
c) 75 per cento di riduzione delle spese ammissibili per pagamenti effettuati tra centoventuno e centotrentacinque giorni successivi all'abbattimento degli animali e/o alla distruzione delle uova;
d) 100 per cento di riduzione delle spese ammissibili per pagamenti effettuati oltre centotrentacinque giorni successivi all'abbattimento degli animali e/o alla distruzione delle uova";
CONSTATATO, però, che:
- la Commissione europea, il 18 dicembre 2012, ha comunicato la revoca di talune zone di restrizione per blue tongue e, in particolare la Provincia di Trento, in Italia, e la Francia, esclusa la Corsica, sono state dichiarate indenni da blue tongue, mentre si evidenzia una recrudescenza in Sardegna, per la quale il Ministero della salute ha confermato, in data 9 novembre 2012, l'esistenza di 15 focolai, ma per le vie informali i focolai oggi presenti in Sardegna sembrano aggirarsi intorno al numero di 500 e negli ultimi mesi quasi 10.000 capi affetti da blue tongue sono morti e/o sono stati abbattuti, coinvolgendo circa 600 aziende e provocando danni per più di 2 milioni di euro;
- gli allevatori che hanno subito le perdite, in particolare del Sulcis e dell'Ogliastra, non hanno ancora ricevuto gli indennizzi che gli sono dovuti;
VALUTATO che la nuova ondata di diffusione della febbre catarrale minaccia pesantemente la salute degli allevamenti e l'economia della Sardegna in particolare quella delle zone interne, rendendo opportuno e necessario predisporre un programma di contrasto dell'epidemia che vada dalle vaccinazioni all'adeguamento sanitario delle strutture degli allevamenti;
CONSIDERATO che la direttiva n. 2000/75/CE del Consiglio, come modificata dalla direttiva n. 2012/5/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 marzo 2012, stabilisce all'articolo 5, lettera b), che "l'autorità competente di uno Stato membro può decidere di autorizzare l'impiego di vaccini contro la febbre catarrale degli ovini, purché la Commissione sia informata prima che tale vaccinazione sia eseguita" e che il periodo utile alla vaccinazione va da gennaio a marzo;
VERIFICATO che nel corso degli anni 2011 e 2012 la Regione ha proceduto all'acquisto di un certo numero di dosi vaccinali utilizzate in minima parte;
VISTA la risposta della Commissione europea (che si riporta di seguito integralmente) ad una interrogazione nel merito della questione (ITP-001022/2013 Risposta di Tonio Borg a nome della Commissione 25.2.2013. L'Italia, in particolare la Sardegna, è stata particolarmente colpita dalla blue tongue sin dal 2000. Il programma italiano di eradicazione della blue tongue per il 2013 ammesso ad un cofinanziamento dalla decisione di esecuzione della Commissione 2012/761/UE1, che comprende anche disposizioni relative alla Sardegna, è fondato su una solida base di conoscenza e di esperienza. Il programma approvato comprende la vaccinazione quale misura volontaria da attuarsi su richiesta degli allevatori. Esso prevede tuttavia che, in caso di cambiamenti intervenuti nella situazione epidemiologica (introduzione di nuovi serotipi, focolai epidemici di serotipi già presenti), dopo un'adeguata valutazione del rischio può essere attuata una campagna di vaccinazione di massa e/o di emergenza. Nel caso di una grave recrudescenza della patologia, come quella recentemente verificatasi in Sardegna, è essenziale una tempestiva vaccinazione d'emergenza. La Commissione segue da vicino la situazione e l'attuazione delle misure di controllo stabilite nella direttiva 2000/75/CE del Consiglio, nel regolamento (CE) n. 1266/2007 della Commissione e nell'ambito del summenzionato programma di eradicazione. La Commissione continuerà a seguire la questione nel quadro del comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali. La Commissione ha ricevuto nel novembre 2012 dalle autorità competenti italiane centrali l'indicazione dei costi preliminari eventualmente da rimborsare se detti costi fossero ritenuti ammissibili in base alle disposizioni della decisione 2009/470/CE e del regolamento (CE) n. 349/2005 della Commissione. Successivamente non sono pervenute altre informazioni dall'Italia),
chiede di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) cosa impedisca alla Regione di procedere al pagamento degli indennizzi dovuti ai sensi della legge n. 218 del 1988 per i capi già abbattuti col parere delle autorità sanitarie;
2) se la Regione non ritenga necessario avviare una campagna di vaccinazione d'emergenza per il 2013 e se sì, in che tempi, e se ne abbia dato comunicazione, d'accordo con il Ministero della sanità, alla Commissione europea. (1058)
Mozione Diana Giampaolo - Uras - Salis - Agus - Barracciu - Ben Amara - Bruno - Cocco Pietro - Cocco Daniele Secondo - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sechi - Solinas Antonio - Sanna Gian Valerio - Zuncheddu sulla crisi del CRS4 Surl, centro di ricerca d'eccellenza, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.
IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- il CRS4 è un centro di ricerca interdisciplinare d'eccellenza che promuove lo studio, lo sviluppo e l'applicazione di soluzioni innovative a problemi provenienti da ambienti naturali, sociali e industriali che si basano sulla scienza e tecnologia dell'informazione e sul calcolo digitale ad alte prestazioni;
- il CRS4, quale uno dei principali centri di calcolo italiani, è dotato della prima piattaforma in Italia dedicata alla genotipizzazione e al sequenziamento massivo del DNA e di un laboratorio di visual computing adeguato allo stato dell'arte;
- la missione del centro è quella di aiutare la Sardegna a dar vita e far crescere un tessuto di imprese hi-tech essenziali per il suo sviluppo economico e culturale;
CONSIDERATO che:
- quando la Regione ha dato vita al Consorzio 21, da cui sarebbe nato il Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, il CRS4 era presieduto da un fisico italiano vincitore del premio Nobel per la fisica, Carlo Rubbia, e con lui da un gruppo di ricercatori di spicco come il fisico Nicola Cabibbo e la presenza saltuaria della nota neurologa Rita Levi Montalcini;
- con la gestione di Carlo Rubbia, il CRS4 divenne un punto di riferimento per l'informatica e l'innovazione della Regione e fu propedeutico per l'istituzione del corso di laurea in ingegneria elettronica all'Università di Cagliari;
- il Centro è ricordato anche per aver consentito alla Sardegna di strappare primati internazionali nei collegamenti a internet, per aver realizzato il primo sito web italiano, aver contribuito in modo rilevante a far decollare Video on line, e tanto altro ancora;
EVIDENZIATO che:
- nel corso degli anni si è assistito all'azzeramento dei soci esterni del CRS4 con la sua trasformazione in una società a socio unico che è Sardegna ricerche, presieduto dall'ex Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione della prima Giunta Cappellacci, Corona;
- Sardegna ricerche, attraverso il suo presidente, ha governato il CRS4 prima con un consiglio di amministrazione (CDA) provvisorio, poi con un consiglio, quello attuale, costituito dagli stessi amministratori di Sardegna ricerche ad eccezione del solo presidente del centro;
- l'ex Assessore Corona è presidente di Sardegna ricerche e anche vice-presidente del CRS4;
- un centro di ricerca deve poter funzionare in base ad indirizzi di deliberazione regionale e deve distinguersi un'attività di ricerca che non deve rispondere a condizionamenti di ordine politico e finanziario, ma ad obiettivi di innovazione e crescita tecnico-scientifici, così come avviene nel resto della comunità scientifica nazionale e internazionale e che non pare stia avvenendo in questi ultimi anni al CRS4;
APPRESO, da articoli recenti di stampa, che:
- il Presidente del CRS4 parrebbe essere presente solo alle riunioni del CDA, il vice-presidente non è presente in assenza del presidente, i dirigenti sono privi di deleghe, il centro risulta pertanto paralizzato e nel più totale caos gestionale;
- nel 2010 i fondi regionali per il CRS4 erano stati di 10 milioni di euro, calati a 7.500 nel 2011, ridotti a 7.300 nel 2012;
- il presidente del CRS4, nell'ultima riunione a dicembre 2012, ha annunciato ai dirigenti che le risorse disponibili in cassa per i dipendenti e i tanti consulenti sono in via di esaurimento;
- si preavvisa pertanto il rischio che dalla prossima primavera non sia più possibile pagare gli stipendi ai 184 ricercatori, che erano 211 nel 2010, 197 lo scorso anno e che scenderanno ulteriormente, come si legge in documenti ufficiali depositati alla Regione, a 162 nel 2014;
RICORDATO che nella deliberazione n. 17/30 del 27 aprile 2010 inerente gli indirizzi per la trasformazione in fondazione del CRS4 Surl, il Presidente stesso della Regione richiama l'attenzione sul fatto che l'attuale forma giuridica di società a responsabilità limitata del CSR4 non appare la più consona alla piena realizzazione delle finalità pubbliche istituzionalmente perseguite dalla società e la più adatta a favorire i potenziali sviluppi della sua attività;
SOTTOLINEATO che:
- come riportato nella deliberazione di cui sopra, la costituzione di una fondazione appare anche sotto il profilo giuridico e fiscale la soluzione più conveniente, giacché consente, anzitutto, la costituzione di un fondo di dotazione destinato al perseguimento delle finalità previste nell'atto costitutivo e nello statuto;
- il Presidente aveva dato mandato a Sardegna ricerche di attuare la trasformazione del CRS4 Surl in fondazione entro il 30 settembre 2010;
- si è osservato, in particolar modo negli ultimi due anni, un CRS4 più preoccupato ad intrattenere rapporti con una valenza di ordine politico-funzionale alla Giunta regionale che non di sviluppare rapporti con soggetti esterni aventi l'obiettivo di qualificare ulteriormente l'attività di ricerca del centro stesso;
PRESO ATTO della situazione agonizzante per il centro d'eccellenza, sia sul breve termine sia per il futuro, e per i lavoratori in esso impiegati con alti profili specializzati e competitivi a livello europeo considerato che con la crisi del CRS4, sta sprofondando tutta la ricerca che nell'Isola, agli inizi degli anni novanta, era considerata come il petrolio, un settore su cui puntare per una crescita reale,
impegna il Presidente della Regione
a riferire in Aula:
1) quali azioni la Giunta regionale intenda assumere per consentire al CRS4 di continuare a svolgere l'attività di ricerca che dagli anni novanta e fino al 2009 ha permesso al Centro di raggiungere risultati eccellenti nei diversi settori interdisciplinari;
2) se la Giunta regionale intenda provvedere alla redazione di un piano strategico pluriennale per la programmazione delle attività di ricerca che abbiano un risvolto a carattere nazionale e internazionale e che preveda, inoltre, il loro monitoraggio considerando anche le ricadute possibili e attese sul territorio che da esse ne derivano;
3) come intenda procedere per valorizzare le professionalità altamente specializzate del CRS4 che rappresentano un'eccellenza nel campo della ricerca e quindi un valore aggiunto per la Sardegna e la comunità scientifica internazionale;
4) su ciò che hanno prodotto, in termini di ricadute per la Sardegna, le tante e costose consulenze esterne;
5) sulle decisioni della Giunta regionale in merito al progetto di trasformazione del CRS4 in fondazione, se intenda portarlo avanti, al fine di dotare il centro dell'indispensabile autonomia amministrativa e di gestione, quale prerogativa necessaria per un qualsiasi centro di ricerca;
6) quali siano gli indirizzi della Giunta regionale in ordine al ruolo che il CRS4 ricopre nel rapportarsi con l'intero mondo scientifico internazionale e a riferire in che modo il centro possa essere messo a disposizione del sistema produttivo isolano, che richiede attività di studio e sviluppo sperimentale in ricerca e innovazione di processo e di prodotto;
7) quali direttive intenda assumere per promuovere e rafforzare il rapporto di collaborazione con i due atenei sardi. (244)