Seduta n.412 del 18/06/2013 

CDXII SEDUTA

(ANTIMERIDIANA)

Martedì 18 giugno 2013

Presidenza della Presidente LOMBARDO

La seduta è aperta alle ore 10 e 06.

SECHI, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 9 maggio 2013 (403), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Ignazio Artizzu, Giuseppe Cuccu, Francesco Meloni, Cesare Moriconi, Antonio Pitea e Giacomo Sanna hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 18 giugno 2013.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

SECHI, Segretario:

"Interrogazione Sanna Gian Valerio - Diana Giampaolo - Sanna Giacomo - Solinas Antonio, con richiesta di risposta scritta, sul preoccupante stato di emergenza lavorativa e organizzativa in cui versa l'attività delle cooperative che hanno in concessione il compendio lagunare dello Stagno di Cabras." (1146)

"Interrogazione Porcu - Floris Vincenzo - Sabatini, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione di scempio ambientale, di degrado e di carente gestione e supervisione nei Supramontes di Orgosolo, Oliena, Dorgali e Urzulei riscontrato, una volta di più, in occasione dei cantieri di lavoro, coordinati dall'Ente foreste di Nuoro, per la realizzazione di un progetto di tutela e sviluppo nel "Supramonte di Oliena, Orgosolo, e Urzulei - Su Suercone" ITB022212." (1147)

"Interrogazione Mulas - Diana Mario - Campus, con richiesta di risposta scritta, sulle interferenze politiche e istituzionali della Regione nelle attività di trasporto e collegamento marittimo con la Penisola." (1148)

"Interrogazione Floris Vincenzo - Diana Giampaolo - Agus - Cocco Pietro - Corda - Espa - Sabatini, con richiesta di risposta scritta, sulle procedure di selezione a sportello dei Progetti operativi per l'imprenditorialità comunale (POIC), e sulla esclusione da tale procedura dei centri urbani più rilevanti della Regione." (1149)

Annunzio di interpellanze

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.

SECHI, Segretario:

"Interpellanza Sanna Gian Valerio sulla grave incertezza in cui versa il Dipartimento ARPAS di Oristano per la mancanza di locali dove svolgere le proprie attività d'istituto." (429)

"Interpellanza Sanna Gian Valerio - Diana Giampaolo - Cuccu - Sabatini sul mancato bando per i tirocini formativi proposto dal Presidente della Regione." (430)

PRESIDENTE. Constatate le numerose assenze dei consiglieri, sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 10 e 09, viene ripresa alle ore 10 e 33.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori.

Convoco la Conferenza dei Presidenti di Gruppo.

Sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 10 e 34, viene ripresa alle ore 11 e 39.)

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato del testo unificato "Legge statutaria elettorale ai sensi dell'articolo 15 dello Statuto speciale per la Sardegna" (Parte I/A - Stralcio).

Non sono presenti in Aula il relatore e la Giunta.

(Interruzione del consigliere Arbau)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Arbau sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.

ARBAU (Sardegna è già Domani). Intervengo sull'ordine dei lavori per chiedere all'Assemblea di predisporre un ordine del giorno relativo alla questione della continuità territoriale. Credo che questa Assemblea non possa far finta di niente. La settimana scorsa, precisamente il giorno 11 giugno, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato le compagnie marittime che gestiscono il nostro traffico marittimo. Questo provvedimento ha segnalato il fatto che la nostra continuità territoriale è gestita da persone che si mettono d'accordo per innalzare i prezzi. La nostra Assemblea quindi deve necessariamente assumere delle decisioni.

Propongo la predisposizione di un ordine del giorno congiunto che indichi alla Giunta, e quindi al Presidente della Regione, le necessarie azioni. Dal mio punto di vista sono necessarie, prima di tutto, un'azione di classe contro gli armatori, che coinvolga tutte le attività economiche della nostra Isola, e poi soprattutto, anche attraverso l'incontro che il Presidente avrà nei prossimi giorni con il Ministro Lupi, la richiesta della risoluzione del contratto di servizio. Queste sono le azioni che potrebbe fare un'Assemblea dei Sardi degna di questo nome. Sono convinto che siamo degni di queste azioni, spero che non cada nel vuoto questo appello.

PRESIDENTE. Vorrei un attimo di attenzione da parte dell'Aula.

L'onorevole Arbau ha chiesto di sospendere l'esame della legge elettorale affinché il Consiglio regionale possa predisporre un ordine del giorno con riferimento a quanto è accaduto la settimana scorsa con la decisione dell'Antitrust. Sulla proposta possono parlare un oratore a favore e uno contro.

Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis. Ne ha facoltà.

PITTALIS (P.d.L.). Se ho capito bene, vorrebbe la sospensione dei lavori e quindi dell'esame della legge elettorale?

PRESIDENTE. Sì, per predisporre nell'immediato un ordine del giorno sull'argomento indicato.

PITTALIS (P.d.L.). Su questo, noi siamo contrari, siamo d'accordo che si possa ipotizzare un documento, anche se comune, va bene, ma i lavori sull'esame della legge elettorale devono proseguire e ci auguriamo anche speditamente.

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, adesso può intervenire solo un oratore a favore, vedo tre iscritti: i consiglieri Diana, Zuncheddu e Salis. Chi interviene? Solo uno.

Ha domandato di parlare la consigliera Zuncheddu. Ne ha facoltà.

ZUNCHEDDU (SEL-Sardigna Libera). Sono dell'avviso che la sospensione non sia assolutamente consigliabile…

PRESIDENTE. No, onorevole Zuncheddu, ho già spiegato all'Aula che può intervenire un oratore a favore e un oratore contro. Contro è già intervenuto l'onorevole Pittalis, quindi può intervenire soltanto un oratore a favore.

Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Solinas. Ne ha facoltà.

SOLINAS ANTONIO (P.D.). Presidente, esprimo il voto favorevole da parte del Partito Democratico, chiedendo però al collega Arbau di…

(Interruzione del consigliere Salis.)

PRESIDENTE. Prego, onorevole Salis, l'ho chiesto prima a tutti e tre, avete tergiversato, nessuno ha risposto e ho dato la parola all'onorevole Zuncheddu che stava però intervenendo su altro.

SALIS (Gruppo Misto). Presidente, c'erano iscritti i consiglieri Diana e Salis, poi Solinas mi sembra sia stata un'iscrizione successiva.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.

SALIS (Gruppo Misto). Comunque, intervengo a favore, Presidente, anche perché il tema è importantissimo per tutte le questioni che sono state dette e che comprendiamo, non mi voglio trattenere su questi elementi assolutamente complicati, difficili e importanti per la Sardegna. E' necessario predisporre l'ordine del giorno perché abbiamo bisogno di chiarire le idee del Consiglio regionale, di trovare un'ipotesi unitaria anche sulla legge elettorale, bisogna che questo si sappia. Quindi questa proposta ci dà la possibilità di intervenire su un tema importante come la continuità territoriale e ci dà il tempo di trovare un'intesa sulla legge elettorale. Per questi motivi, sono d'accordo.

PRESIDENTE. Metto in votazione la proposta del consigliere Arbau. Chi la approva alzi la mano. Chi non la approva alzi la mano.

(Interruzioni)

Dispongo, ai sensi dell'articolo 92, comma 3, del Regolamento, la votazione mediante procedimento elettronico, senza registrazione di nomi, della proposta avanzata dal consigliere Arbau.

(Segue la votazione)

La proposta non è approvata.

Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, chiedo una sospensione della seduta per trenta minuti.

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, anche su questa proposta possono parlare un oratore a favore e un oratore contro.

Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis. Ne ha facoltà.

PITTALIS (P.d.L.). Ecco, mi chiedo che senso hanno trenta minuti. Facciamo le cose per bene. Trenta minuti significa poi andare a questo pomeriggio? Se c'è un'esigenza di trenta minuti, siano trenta minuti, perché stiamo sempre rinviando! Vorrei capire se questa legge elettorale interessa oppure non interessa! Diciamocelo chiaramente, perché se non interessa è fare una bella figura ritirare il provvedimento e lasciare le cose come stanno. Scusate, qui ormai stiamo andando di rinvio in rinvio, di riunione in riunione di Conferenza dei Capigruppo… Allora, vorremmo capire, a questo punto pubblicamente, se ci interessa andare avanti con la modifica della legge elettorale.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (SEL-Sardigna Libera). Intervengo per dire, rispetto alla richiesta, che andare avanti ci interessa e credo che interessi tutti. Però sono d'accordo che mezz'ora possa servire a poco, quindi propongo il rinvio direttamente alle ore 16 con l'impegno di tutte le forze a iniziare seriamente con la discussione della legge.

PRESIDENTE. Allora, se l'Aula è d'accordo, rinviamo i lavori alle ore 16 di questo pomeriggio, ma alle ore 16 si andrà avanti con l'esame del testo della legge prendendo una decisione: o si boccia questa legge o si va avanti!

Il Consiglio è riconvocato alle ore 16 di questo pomeriggio, martedì 18 giugno.

La seduta è tolta alle ore 11 e 50.



Allegati seduta

Testo delle interrogazioni e interpellanze annunziate in apertura di seduta

Interrogazione Sanna Gian Valerio - Diana Giampaolo - Sanna Giacomo - Solinas Antonio, con richiesta di risposta scritta, sul preoccupante stato di emergenza lavorativa e organizzativa in cui versa l'attività delle cooperative che hanno in concessione il compendio lagunare dello Stagno di Cabras.

I sottoscritti,

PREMESSO CHE da nove mesi le 11 cooperative che operano nello Stagno di Cabras vivono un progressivo stato di disagio derivante dall'incertezza gestionale con la quale la Regione consente attualmente la gestione della concessione di pesca, peraltro sempre prorogata e in attesa di un bando definitivo, chiaro e aperto per la gestione produttiva delle acque lagunari;

EVIDENZIATO che il consorzio di pesca che assomma le 11 cooperative attualmente consente l'operatività di circa 70 addetti, per lo più coincidenti con i vertici o simili delle 11 cooperative, contro altri 180-200 pescatori ai quali viene impedito di poter operare senza che il tutto sia riconducibile a palesi e concordati criteri che dovrebbero presiedere all'uso, seppur in concessione, di un bene pubblico;

DATO ATTO che in tali condizioni la rivalità fra chi opera e chi è escluso, a suo dire ingiustamente, spesso è accompagnata dalla presenza di rappresentanti delle forze dell'ordine, mancando del tutto, al contrario, una presenza costante, puntuale e competente del Corpo forestale al quale dovrebbe essere demandato il compito di sovrintendere al rispetto delle regole e delle clausole concessorie;

ATTESO CHE anche la fase di assegnazione della concessione tramite nuovo bando necessita sia di una fase preparatoria e propedeutica alla riforma del modello gestionale dello Stagno di Cabras che di un costante monitoraggio e vigilanza che impedisca soprusi, ostracismi e depredazioni ingiustificate del bene pubblico,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale:

1) perché chiariscano pubblicamente e urgentemente in che contesto attualmente si trova lo Stagno di Cabras con riguardo alla gestione, alle maestranze e al rispetto delle regole concessorie generali;

2) perché provvedano, nelle more e propedeuticamente alla pubblicazione del bando per la nuova concessione di pesca dello stesso stagno, all'urgente nomina di un commissario speciale che sia in grado di ripristinare i giusti diritti di pesca di tutti i componenti le cooperative e al contempo coordini le attività di controllo e di vigilanza ambientale della Regione;

3) per conoscere entro quale data, si spera non più prorogabile, la Giunta regionale intenda pubblicare il bando per l'assegnazione della concessione di pesca, nonché il modello gestionale atteso e prescelto e, soprattutto, attraverso quali attività di concertazione pubblica e sociale si voglia ottemperare all'obbligo di trasparenza, informazione e partecipazione. (1146)

Interrogazione Porcu - Floris Vincenzo - Sabatini, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione di scempio ambientale, di degrado e di carente gestione e supervisione nei Supramontes di Orgosolo, Oliena, Dorgali e Urzulei riscontrato, una volta di più, in occasione dei cantieri di lavoro, coordinati dall'Ente foreste di Nuoro, per la realizzazione di un progetto di tutela e sviluppo nel "Supramonte di Oliena, Orgosolo, e Urzulei - Su Suercone" ITB022212.

I sottoscritti,

PREMESSO CHE:

- l'Assessorato regionale della difesa dell'ambiente ha conferito l'incarico all'Ente foreste della Sardegna (atto d'indirizzo del 24 dicembre 2009, prot. n. 2433) di predisporre un progetto organico volto alla valorizzazione del territorio del Supramonte ed in particolare dell'area SIC ITB022212 denominato "Supramonte di Oliena, Orgosolo e Urzulei - Su Suercone", il cui piano di gestione è stato approvato con decreto n. 6 del 28 febbraio 2008, e successivamente condiviso e sottoscritto con accordo di programma il 13 dicembre del 2010 ad Orgosolo, tra l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente, il presidente dell'Ente foreste e i sindaci dei Comuni di Dorgali, Oliena, Orgosolo e Urzulei, ai sensi della legge regionale n. 3 del 2009, articolo 5, comma 18;

- questo progetto prevede tra i suoi obiettivi: la realizzazione e il recupero della sentieristica esistente, la manutenzione della viabilità secondaria, la rimozione dei rifiuti, la realizzazione di aree di sosta e aree per il parcheggio, il ripristino degli antichi ovili, la creazione di recinti e ripari per il bestiame, di fontanili e abbeveratoi per gli animali, con la promozione degli interventi realizzati sul sito web dell'Ente foreste;

CONSIDERATO CHE:

- questo territorio è da sempre considerato di grande interesse ambientale e culturale per le sue bellezze archeologiche e naturalistiche, tanto che nel 1984 ne fu proposta l'istituzione in riserva naturale guidata (riserva del Supramonte), estesa ai Comuni di Orgosolo, Oliena, Dorgali e Urzulei; oggi è un sito di interesse comunitario, ed è tutelato dal vincolo paesaggistico; in particolare il sito "Su Suercone" è monumento naturale istituito con decreto dell'Assessore regionale della difesa dell'ambiente n. 20 del 18 gennaio 1994 per una superficie di 32 ettari, l'area è sottoposta a vincolo idrogeologico ai sensi del regio decreto n. 3267 del 1923 ed è classificata per pericolosità idrogeologica ai sensi della legge n. 267 del 1998;

- l'ambiente circostante, in cui rientrano i lavori di valorizzazione, è ricco di forme carsiche sotterranee e superficiali; la vegetazione arbustiva ed erbacea è degna di nota per le numerose specie endemiche (Brassica, Ribes, Camarezza sarda), indicate nelle schede di Natura 2000;

TENUTO CONTO CHE oggi, oltre ai progetti già in fase di realizzazione finanziati dalla Regione, si susseguono, su proposta di altri enti istituzionali e associazioni ambientaliste, le iniziative di valorizzazione culturale dell'integrità naturale di questi luoghi, per arrivare al riconoscimento da parte dell'Unesco dei Supramontes come patrimonio dell'umanità;

PRESO ATTO CHE:

- a seguito di segnalazioni fotografiche e da successivo sopralluogo, si è accertata una situazione di grande degrado e spregio alla natura dei luoghi; in particolare nelle pareti di roccia appaiono diverse scritte come BAR e W INTER, e altre più particolari con numeri, disegni e simboli vari, realizzate con l'uso di vernice indelebile di diversi colori, sembra realizzati come punti segnaletici per itinerari confezionati da tour operator (olandesi?) per i turisti provenienti dall'estero, che, in totale mancanza di standard e di regole, arrivano in loco con planimetrie già dotate di simboli uguali a quelli segnati sulle rocce all'insegna di una segnaletica "fai da te";

- sulle conformazioni carsiche di superficie sono state riscontrate in diversi tratti rocce frantumate a colpi di mazza e piccone in netto contrasto con i lavori preventivati in progetto che prevedevano lievi spietramenti, per la sistemazione manuale dei tracciati dei sentieri esistenti, utilizzando il materiale pietroso già esistente; in pratica alcuni sentieri sono stati realizzati, spianando e spaccando rocce sporgenti esistenti e ripianate poi con il recupero degli stessi frantumi di roccia prodotte maldestramente in precedenza;

- gli interventi previsti in progetto sulla vegetazione esistente dovevano essere limitati a qualche potatura dei rami, all'estirpazione e alla ripulitura di rovi e cespugli lungo il tracciato dei sentieri, mentre sono state riscontrate veritiere, in sede di sopralluogo, le numerose segnalazioni di taglio completo di diversi alberi;

- dalla documentazione amministrativa e progettuale, elaborata dai funzionari dell'Ente foreste, nei processi di programmazione e di decisione non emergono quali siano stati gli studi di azioni preventive atte a scongiurare alla fonte eventuali danni all'ambiente;

- non risulta in progetto nessuna opera di sensibilizzazione, formazione e indirizzo delle maestranze assunte per operare in un territorio di così alto pregio,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente, per sapere:

1) quali provvedimenti intendano intraprendere per recuperare la piena naturalità dei territori dei Supramontes di Orgosolo, Oliena, Dorgali ed Urzulei evitando interventi non coordinati e non finalizzati a progetti di sviluppo e di gestione di carattere permanente e non legati ad occasionali disponibilità di risorse finanziarie regionali od europee;

2) quali siano i provvedimenti che intendono adottare per creare una piena sinergia operativa tra le strutture della Regione, Ente foreste e Corpo forestale e di vigilanza ambientale (CFVA), finalizzata alla migliore gestione tecnica e di vigilanza per scongiurare in futuro il perpetuarsi di analoghe situazioni di criticità;

3) se si ritenga di dare indirizzo alla scuola regionale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale in fase di costruzione a Nuoro, per realizzare un'apposita sezione specialistica per la formazione e l'aggiornamento professionale di tutto il personale (Ente foreste, CFVA, guide escursionistiche, personale della Protezione civile - soccorso in zone impervie, operatori turistici) chiamato ad operare, ognuno per le proprie competenze, in aree di pregio e di grande valore naturalistico;

4) se non ritengano di potenziare le strutture del CFVA di Nuoro e Lanusei, con la formazione di un nucleo altamente specializzato per il monitoraggio dei flussi d'accesso nelle aree di particolare pregio ambientale, creando appositi punti di controllo. (1147)

Interrogazione Mulas - Diana Mario - Campus, con richiesta di risposta scritta, sulle interferenze politiche e istituzionali della Regione nelle attività di trasporto e collegamento marittimo con la Penisola.

I sottoscritti,

PREMESSO CHE:

- la convenzione siglata dallo Stato italiano con la Compagnia italiana di navigazione, con la quale sono state determinate le condizioni per la cessione del ramo d'azienda Tirrenia, è attiva ormai da nove mesi e mediante tale convenzione è in atto un ampio processo di razionalizzazione delle risorse, con l'impegno di rendere Tirrenia un valido ed efficiente strumento di collegamento tra l'Isola e il continente;

- sempre col fine ultimo di perseguire una sinergia tra efficienza ed efficacia del servizio di trasporto passeggeri e merci, la convenzione sopra citata può essere modificata in corso d'opera per offrire tempestivamente le soluzioni più adeguate ad abbattere spese inutili e per restituire quanto prima ai sardi una valida alternativa di trasporto;

- la Compagnia italiana di navigazione, perseguendo tali premesse, ha suggerito precise indicazioni su determinate linee di intervento da apportare alla convenzione sopra citata, quali:

- l'obbligo di avere una nave di riserva (la vecchia Aurelia) armata e pronta a partire, in caso di avaria delle navi in convenzione, comporta enormi spese per l'azienda; in caso di necessità, potrebbe essere una soluzione più ragionevole quella di ricorrere al noleggio di una nave dotata di standard qualitativi superiori al mezzo di riserva attuale;

- il prolungamento verso Arbatax nella tratta Genova-Olbia, che mediamente nei mesi invernali viene effettuato per trasportare solo venti persone, potrebbe essere sostituito, appunto nel periodo invernale, da un bus gran turismo;

- si potrebbero favorire le esigenze degli autotrasportatori con l'ottimizzazione degli orari della Genova-Porto Torres e l'adeguamento, nei mesi invernali, del mezzo per compensare la minor richiesta di traffico passeggeri con un rilevante bisogno di metri lineari per le merci;

CONSTATATO CHE:

- la Regione, con grande premura del Presidente della Regione, ha intrapreso un'azione politica che, di fatto, coincide in toto con un'iniziativa armatoriale pubblica, contraddistinta da una dotazione finanziaria regionale rilevante, che però non ha sortito in questi anni i risultati auspicati, ma che, al contrario, rischia di diventare l'ennesimo carrozzone pubblico, insufficiente a rimanere nei parametri di economicità ed inadeguato alle necessità dei sardi;

- in un contesto generale di grande instabilità, in cui sia l'utenza diretta, sia intere categorie produttive come, ad esempio, il comparto turistico isolano hanno subito gravi ingiustizie, la dovuta attenzione e il pieno sostegno andrebbero rivolti agli autotrasportatori sardi, che tutt'oggi denunciano una situazione impossibile da sostenere e per i quali, è evidente, le condizioni economiche e operative del trasporto marittimo sono determinanti per la sopravvivenza;

RITENUTO CHE sarebbe opportuno un cambio di rotta dell'Amministrazione regionale, affinché riprenda a svolgere la funzione di pubblica utilità e assuma un atteggiamento di collaborazione con chi, professionalmente, già svolge attività di trasporto e si manifesti, per l'appunto, disponibile ad attuare le modifiche alla convenzione sopra citate per favorire il miglioramento dei servizi,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione per sapere quale sia la ragione che preclude la possibilità che la politica svolga il suo moto di mediatore istituzionale e sottragga la Sardegna da un contesto generale che limita la mobilità dei sardi e impedisca un utilizzo poco parsimonioso delle risorse pubbliche. (1148)

Interrogazione Floris Vincenzo - Diana Giampaolo - Agus - Cocco Pietro - Corda - Espa - Sabatini, con richiesta di risposta scritta, sulle procedure di selezione a sportello dei Progetti operativi per l'imprenditorialità comunale (POIC), e sulla esclusione da tale procedura dei centri urbani più rilevanti della Regione.

I sottoscritti,

PREMESSO CHE:

- le aspettative create nelle comunità e negli enti locali attorno all'attivazione dei Progetti operativi per l'imprenditorialità comunale (POIC) previsti nel piano straordinario per l'occupazione e per il lavoro, non hanno trovato riscontro effettivo nella selezione delle domande presentate a sportello;

- i POIC dovrebbero, secondo quanto pubblicizzato dalla Regione, animare ed incentivare "la promozione e lo sviluppo delle capacità imprenditoriali per la creazione di nuova occupazione, tramite l'allentamento della pressione fiscale sulle attività economiche e la concessione di un set di incentivi su misura per le imprese; l'aumento della capacità del sistema economico locale di attrarre investimenti; il miglioramento della competitività del tessuto imprenditoriale sardo";

- da quanto emerge dalla determinazione n. 24385/2776/DG del 29 maggio 2013 con oggetto: "Programma operativo FSE 2007/2013 della Regione Sardegna - Azione "Fondo PISL-POIC FSE" -Asse 1 Adattabilità, Ob. Spec. c) Linea di attività c.1.3; Asse II Occupabilltà, Ob. Spec. e) Linea di attività e.1.1. Approvazione elenchi PISL e POIC", ed in particolare dall'allegato 2-B alla determinazione n. 2776 del 29 maggio 2013, la selezione a sportello dei progetti POIC, ha provocato l'esclusione dei centri urbani demograficamente e socialmente più rilevanti della Sardegna, tra cui i capoluoghi di provincia come Nuoro, Sassari e Cagliari; la procedura di selezione a sportello non ha evidentemente tenuto conto della qualità progettuale e della portata politica delle proposte presentate dai comuni, trascurando le potenzialità occupazionali e le ricadute economiche;

- la procedura di selezione delle domande per i POIC, presentate dai comuni ha richiesto un tempo piuttosto congruo e dilatato per l'approvazione limitata a soli 30 progetti, i quali hanno assorbito la totalità delle risorse destinate ai POIC; inoltre dall'allegato 2-B alla determinazione n. 2776 del 29 maggio 2013, in cui si può prendere visione dell'elenco dei comuni selezionati e delle risorse a loro destinate, si può notare come alcuni dei comuni selezionati abbiano inviato telematicamente le domande di finanziamento alle ore 0.00.01, alle 0.00.06, alle 00.00.36 (solo per fare alcuni esempi) del 18 settembre 2012, orari che generalmente e abitualmente non sono frequentati dai dipendenti degli enti locali, mentre i primi comuni esclusi, Sassari e Nuoro, hanno inviato la loro documentazione alle ore 7.48.00 e 7.55.54 del 18 settembre 2012, orari potenzialmente agibili per i dipendenti comunali;

CONSIDERATO CHE:

- i programmi di finanziamento dei progetti di imprenditorialità comunale e sviluppo locale attualmente in fase di implementazione trovano riferimento normativo nella programmazione 2007/2013, come disposto dalla deliberazione n. 4124 del 22 gennaio 2008, recante l'oggetto: "Presa d'atto del Programma Operativo Regionale Sardegna - Competitività Regionale e Occupazione FSE 2007-2013";

- il Piano regionale per i servizi, le politiche del lavoro e l'occupazione all'articolo 6, comma 13, della finanziaria regionale 2011, prevede al suo interno come parte integrante e sostanziale il Piano straordinario per l'occupazione e per il lavoro predisposto dalla Regione attraverso il gruppo di lavoro allestito ai sensi dell'articolo 6, comma 12, della legge regionale 19 gennaio 2011, n. 1, e costituito formalmente con la deliberazione della Giunta regionale n. 19/25 del 14 aprile 2011 recante l'oggetto: "L.R. 19 gennaio 2011, n. 1, art. 6, comma 12. Piano regionale per i servizi, le politiche del lavoro e l'occupazione. Costituzione gruppo di lavoro"; il gruppo di lavoro, formato da personale regionale e presieduto dalla Giunta regionale, ha ricevuto l'incarico di predisporre il Piano regionale per i servizi, le politiche del lavoro e l'occupazione, con l'auspicato obiettivo di incidere positivamente sulla crescita dei livelli di occupazione, sulla competitività, sull'innovazione, sui processi di stabilizzazione del precariato, sulle politiche di impiego/reimpiego dei lavoratori; gli strati sociali a cui si guarda con maggiore attenzione nel piano sono in primo luogo i giovani, le donne e i lavoratori;

- oltre alle politiche del lavoro, il suddetto piano prevede anche strumenti di welfare e tutela rivolti in particolare agli enti locali e ai lavoratori in regime di ammortizzatori sociali, con specifico riferimento ai piccoli comuni affetti dalle dinamiche di spopolamento;

- la dotazione finanziaria prevista per il Piano straordinario per l'occupazione e per il lavoro in cui sono previsti i POIC e i PISL (Progetti integrati di sviluppo locale), ammonta a 200 milioni di euro, così ripartiti: 45 milioni di euro per gli anni dal 2012 al 2014 e 65 milioni di euro per il 2011, così come previsto dall'articolo 6, comma 2, della legge regionale n. 1 del 2011;

- la dotazione economico-finanziaria inizialmente prevista per i POIC ammontava a euro 5.000.000, programmati attraverso fondi PO FSE 2007-2013 - Asse II Occupabilità, come previsto nella deliberazione n. 27/17 del 1° giugno 2011 avente l'oggetto: "Legge regionale 19 gennaio 2011, art. 6, comma 2. Piano straordinario per l'occupazione e per il lavoro. Anno 2011. Legge regionale 19 gennaio 2011, art. 6, comma 12. Indirizzi operativi per la predisposizione del Piano regionale per i servizi, le politiche del lavoro e l'occupazione";

- con la deliberazione n. 41/28 del 13 ottobre 2011, avente ad oggetto: "L.R. n. 1/2011, art. 6, comma 2. Piano straordinario per l'occupazione e per il lavoro. Anno 2011. Modifica e integrazione alla Delib.G.R. n. 27/17 dell'1.6.2011", si è proceduto a modificare la dotazione del fondo rivolto ai programmi PISL e POIC, aumentando la capacità di finanziamento a euro 20.000.000, ripartiti in 10.000.000 per ciascuna operazione;

- la dotazione finanziaria prevista dalla deliberazione n. 41/28 del 13 ottobre 2011, viene ratificata attraverso un accordo di finanziamento tra la Regione e la SFIRS sottoscritto in data 26 ottobre 2011, nel quale si costituisce il fondo PISL-POIC e individuata nella somma di 20.000.00 di euro a valere sull'Asse II Occupabilità. Ob. Spec.e), Linea di attività e1.1; l'impegno per la costituzione del fondo e per l'implementazione dei 20.000.000 di euro viene autorizzato attraverso la determinazione 48618/5667/LAV del 23 dicembre 2009;

- la dotazione del fondo PISL-POIC ha subito un ulteriore incremento di euro 11.000.000, a valere sull'Asse I Adattabilità. Ob. Spec. c), Linea di attività c.1.3, come riportato nella deliberazione n°23/2 del 29 maggio 2012 recante l'oggetto: "Presa d'atto della decisione della Commissione Europea C(2012)2362 del 3.4.2012 che modifica la decisione C(2007)6081 che adotta il Programma Operativo Regionale Sardegna - Competitività Regionale ed Occupazione" FSE 2007-2013 - CCI 20071T052P0016 - Modifica Delib.G.R. n. 4/24 del 22 gennaio 2008. Aggiornamento del quadro riepilogativo delle competenze e rimodulazione finanziaria interna agli assi per il POR FSE 2007-2013 - Modifica Delib.G.R. 6811 del 3 dicembre 2008, e relativi allegati; l'impegno finanziario viene autorizzato con la determinazione n. 43231/5682/LAV del 12 settembre 2012; si è inoltre proceduto al pagamento e alla liquidazione di detto impegno con la determinazione n. 44774/5962/LAV, portando la dotazione finanziaria complessiva prevista per i programmi PISL-POIC a euro 31.000.000;

- con il decreto n. 905/6 del 24 maggio 2013, l'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale delinea definitivamente la ripartizione complessiva dei fondi previsti per i PISL e per i POIC, destinando ai progetti operativi per l'imprenditorialità comunale risorse complessive per euro 15.109.000;

- il primo avviso pubblico riguardante i progetti operativi per l'imprenditorialità comunale viene pubblicato contestualmente ai PISL, in data 3 luglio 2012, con il quale viene dato il via all'attuazione della Fase I del fondo, procedendo alla selezione dei progetti presentati dai comuni; riscontrate probabilmente delle difficoltà nell'implementazione dei programmi PISL-POIC, la Direzione generale dell'Assessorato regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, ritenne giustamente opportuno, in data 29 agosto 2012, disporre con la determinazione n. 41808/5385/D.G. avente come oggetto: "Fondo PISL-POIC FSE - Avvisi per la selezione di Progetti Integrati di Sviluppo Locale (PISL) e di Progetti Operativi per l'Imprenditorialità Comunale (POIC)" la proroga dei termini di presentazione delle domande, posticipando così i termini di presentazione delle domande di selezione dei progetti presentati dai comuni dal 18 settembre 2012 al 19 ottobre 2012, inizialmente previsti dal 3 settembre 2012 al 5 ottobre 2012;

- le criticità nell'implementazione delle politiche in oggetto, non valutate con la giusta attenzione dalle Giunta regionale, erano state riconosciute e ragionevolmente raccomandate di particolare attenzione dagli uffici competenti che nell'allegato n. 1 alla deliberazione della Giunta regionale n. 27/17 del 1° giugno 2011, evidenziavano che la struttura pubblica in tutte le sue articolazioni è poco attrezzata per poter garantire il rispetto della tempistica prevista e necessaria; se si vuole che il piano possa dispiegare i propri effetti in tempi ragionevoli è assolutamente necessario intervenire sulla fase operativa integrando le strutture pubbliche - siano esse Regione, province, comuni, Csl, Cesil, Agenzia del lavoro o quant'altro, con altri strumenti che possano garantire celerità soprattutto, ma non solo, nella fase di istruttoria delle domande; occorrerà dunque avere un approccio operativo - gestionale e non politico - ideologico se si vuole superare quello che certamente rappresenta il principale punto di debolezza, se si vuole rendere efficienti ed efficaci le politiche del lavoro;

vista la legge regionale 19 gennaio 2011, n. 1, articolo 6, comma 2;

CONSIDERATO "L'avviso pubblico di concessione di incentivi rimborsabili finalizzati a promuovere e sostenere la creazione d'impresa e lo sviluppo dell'imprenditorialità e promuovere opportunità lavorative per disoccupati e inoccupati. Progetti operativi per l'imprenditorialità comunale - (POIC) - Fondo PISL-POIC FSE",

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, per sapere:

1) quali siano le cause che hanno richiesto tempi notevoli per la selezione dei POIC, considerando che la scadenza della presentazione delle domande di finanziamento da parte dei comuni era prevista al 19 ottobre 2012;

2) se non ritengano opportuno doversi attivare celermente, vista la rilevante quantità di comuni esclusi, per determinare l'aumento della dotazione del fondo finanziario previsto per i POIC, così da poter stabilire l'inclusione nel finanziamento dei progetti, di realtà urbane particolarmente rilevanti, come i capoluoghi di provincia, i quali vista la situazione congiunturale particolarmente sfavorevole hanno necessità di risposte certe e puntuali;

3) quali determinazioni intendano intraprendere per ampliare ad altri comuni della Sardegna l'iter di attuazione dei POIC, affinché il tutto venga positivamente predisposto in tempi brevi e certi;

4) se in riferimento al "Piano straordinario per l'occupazione e per il lavoro" siano stati operati i monitoraggio degli obbiettivi predisposti nell'allegato n. 1 alla deliberazione della Giunta regionale n. 27/17 del 1° giugno 2011; in tal caso se dalle prime verifiche operate dagli organi preordinati per le rilevazioni dei monitoraggi si riscontri una sostanziale e tangibile crescita dell'occupazione in generale e di quella giovanile in particolare, e un incremento o consolidamento delle imprese regionali;

5) se non ritengano opportuno attivarsi per predisporre termini e orari di ricevimento delle domande di partecipazione ai bandi regionali più agibili per gli enti locali. (1149)

Interpellanza Sanna Gian Valerio sulla grave incertezza in cui versa il Dipartimento ARPAS di Oristano per la mancanza di locali dove svolgere le proprie attività d'istituto.

Il sottoscritto,

PREMESSO CHE l'ARPAS è un'agenzia regionale che opera per la promozione dello sviluppo sostenibile e per la tutela e miglioramento della qualità degli ecosistemi naturali e antropizzati; l'Agenzia è stata istituita con legge regionale 18 maggio 2006, n. 6 (Istituzione dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Sardegna - ARPAS), e garantisce lo svolgimento dei propri compiti su tutto il territorio regionale attraverso strutture decentrate (i dipartimenti), coordinati da una struttura centrale; il Dipartimento provinciale di Oristano ha sede ad Oristano, in via Armando Diaz, 63;

CONSTATATO CHE:

- il Dipartimento di Oristano opera da anni in emergenza a causa della situazione di estrema precarietà in cui versano gli edifici che lo ospitano; uno stato di disagio segnalato in diverse occasioni a cui l'Assessorato regionale della difesa del'ambiente non ha individuato soluzioni idonee a garantire l'espletamento delle attività e l'efficienza operativa del dipartimento, che conta nell'organico 40 dipendenti;

- i proprietari dell'immobile avrebbero deciso di demolire l'edificio per far nascere un nuovo palazzo e alla fine del 2012 hanno intimato lo sfratto all'ARPAS, e l'esecuzione è stata prorogata sino a febbraio 2014;

considerato che la Regione, che fino a qualche anno fa aveva stanziato oltre 2 milioni di euro per costruire una nuova sede, attualmente avrebbe manifestato l'intenzione di trasferire la struttura nei locali dell'Istituto professionale Giulio Pastore, nella zona industriale di Oristano;

EVIDENZIATO CHE l'ARPAS oltre ad effettuare i prelievi e i controlli delle acque potabili, dei depuratori, del mare e delle zone umide, è attualmente referente regionale per le analisi sulla legionella e sull'amianto;

DATO ATTO CHE il possibile trasferimento della sede a Cagliari, in mancanza di adeguate soluzioni locali, potrebbe avere ripercussioni anche nelle attività degli ospedali, dei laboratori, degli alberghi e delle strutture ricettive della provincia,

chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per chiedere se non ritenga intervenire con estrema urgenza per risolvere lo stato di disagio in cui versa l'ARPAS di Oristano anche in vista dell'imminente sfratto e garantire l'efficienza operativa del dipartimento oristanese evitando un eventuale depotenziamento; ciò rappresenterebbe un grave danno per l'intero territorio, anche in relazione alle situazioni di vulnerabilità ambientali e di grave inquinamento dei suoli che caratterizzano vaste aree della provincia oristanese. (429)

Interpellanza Sanna Gian Valerio - Diana Giampaolo - Cuccu - Sabatini sul mancato bando per i tirocini formativi proposto dal Presidente della Regione.

I sottoscritti,

PREMESSO CHE:

- il 15 gennaio 2013 la procedura telematica per "l'attivazione e il finanziamento di tirocini formativi e di orientamento" si è conclusa con i voucher 2013 esauriti in due ore, durante le quali la stragrande maggioranza degli utenti non è riuscita neanche a collegarsi al sito, non garantendo in concreto a tutti gli aspiranti la possibilità di accedere e partecipare al bando; questo ha determinato caos nella gestione delle pratiche, sospetti di brogli e proteste sull'assegnazione dei 5 milioni destinati al progetto;

- in relazione alla scarsa trasparenza nel procedimento di attribuzione del voucher, è già stata presentata in data 16 gennaio 2013 l'interpellanza n. 385/A per chiedere di provvedere all'immediato annullamento delle procedure di assegnazione dei voucher formativi e di aprire un'indagine conoscitiva volta a chiarire la causa del blocco degli accessi al portale;

- il Presidente della Regione e il direttore dell'Agenzia del lavoro, Stefano Tunis, hanno presentato il 17 gennaio 2013 un esposto alla Procura della Repubblica di Cagliari dove si parla di "accesso abusivo ad un sistema informativo" o di "frode informatica";

CONSIDERATO CHE il Presidente e l'ex Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, Antonello Liori, viste le numerose criticità della selezione, avevano annunciato il possibile annullamento del procedimento, con l'intenzione di ripresentare "in tempi brevissimi" un altro bando, prevedendo anche un importante incremento finanziario;

EVIDENZIATO CHE i tirocini sono partiti regolarmente dal 1° febbraio 2013 senza che sia stata comunicata alcuna notizia riguardo gli esiti dell'esposto sopracitato e pubblicando l'elenco dei beneficiari solo poche settimane fa in un documento pdf sul sito www.sardegnatirocini.it;

constatato che non è stato finora avviato dall'attuale Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale nonostante le promesse fatte dal Presidente della Regione, nessun nuovo bando e che le migliaia di esclusi dal bando precedente, quelli che non hanno potuto presentare la loro candidatura per "voucher esauriti", non hanno ancora ricevuto risposta,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per chiedere di fare finalmente chiarezza sui risultati delle indagini avviate volte ad accertare le anomalie verificatesi nella procedura telematica del bando e di dare una risposta seria e concreta ai numerosi soggetti disoccupati e inoccupati che avevano riposto nel bando in oggetto molte aspettative e che tuttora protestano, giustamente, per non aver ricevuto risposta alcuna alla luce di un diritto a loro negato; si chiede altresì se si consideri una priorità rispettare le promesse di un nuovo finanziamento per nuovi contratti di tirocinio e se non sia il caso che la Regione assegni i suoi contributi per l'effettivo valore della formazione piuttosto che per casualità.

In caso di mancata risposta alla presente si provvederà alla trasformazione dell'interpellanza in mozione. (430)