Seduta n.33 del 30/07/2009
XXXIII Seduta
(POMERIDIANA)
Giovedi' 30 luglio 2009
Presidenza della Presidente LOMBARDO
La seduta è aperta alle ore 16 e 42.
CAPPAI, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 22 luglio 2009 (26), che è approvato.
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Mario Bruno, Matteo Sanna e Christian Solinas hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 30 luglio 2009. Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
Poiché la Commissione bilancio è ancora riunita per l'espressione del parere sugli emendamenti, sospendo la seduta sino alle ore 17.
(La seduta, sospesa alle ore 16 e 43, viene ripresa alle ore 17 e 13.)
superamento del precariato e in materia di organizzazione regionale". (32/A)
PRESIDENTE. L'ordine del piano reca la continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge numero 32.
Passiamo all'esame dell'articolo 3 e dei relativi emendamenti.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3 e dei relativi emendamenti:
Art. 3 Ambiente e governo del territorio1. Per la gestione, il completamento e la manutenzione migliorativa, adeguativa e correttiva del Sistema informativo territoriale è autorizzata la spesa di euro 1.500.000 per l'anno 2009 e di euro 3.500.000 per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012 (UPB S04.09.006).
2. Il programma di spesa previsto dalla legge regionale n. 2 del 2007, articolo 12, comma 8, finalizzato all'informatizzazione dei catasti, è attuato dall'Amministrazione regionale attraverso progetti a favore dei comuni.
3. Al fine di favorire l'attuazione delle previsioni contenute negli atti di pianificazione strategica regolarmente approvati, è autorizzata, in conto dell'UPB S01.06.001, la spesa di euro 2.350.000 per ciascuno degli anni 2009, 2010, 2011 e 2012, finalizzata alla concessione di contributi a favore dei comuni per gli studi di fattibilità e per la progettazione preliminare delle opere di maggiore impatto economico-sociale previste nei rispettivi piani strategici. La Giunta regionale, su proposta dell'Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica, entro sessanta giorni dalla data di approvazione della presente legge, approva i criteri e le modalità di assegnazione dei contributi e identifica i relativi meccanismi di monitoraggio. E' ammessa la presentazione di un massimo di tre istanze da parte di ogni ente locale. Costituiscono condizioni per l'ottenimento del contributo:
a) la dimostrazione dell'impatto socio-economico dell'opera;
b) il cofinanziamento comunale fino alla concorrenza di almeno il 30 per cento degli oneri per la progettazione e gli studi di fattibilità.
Il limite massimo di contribuzione riferito ad ogni singola progettazione preliminare è fissato in euro 180.000.
4. Al fine di sostenere la lotta all'abusivismo edilizio e la vigilanza sul territorio, la Regione promuove attività di supporto tecnico, logistico e operativo a favore dei comuni nell'espletamento delle competenze loro attribuite per legge; per tali finalità è autorizzata una spesa valutata in euro 250.000 annui (UPB S04.09.003).
5. Al fine dell'attuazione del Piano paesaggistico regionale è autorizzata la spesa di euro 3.500.000 per ciascuno degli anni 2009, 2010, 2011 e 2012 destinata alle attività di predisposizione, divulgazione e diffusione di linee guida, manuali ed altri strumenti operativi a supporto dell'attuazione del Piano paesaggistico (UPB S04.09.003).
6. Dopo il comma 4 dell'articolo 6 della legge regionale 14 maggio 1984, n. 22 (Norme per la classificazione delle aziende ricettive) è aggiunto il seguente:
"4 bis. Nei campeggi non è richiesto il titolo abilitativo edilizio per gli allestimenti mobili di pernottamento che conservano i meccanismi di rotazione in funzione, non sono collegati permanentemente al terreno e i cui allacciamenti alla rete idrica, elettrica e fognaria sono amovibili in qualsiasi momento.".
7. Per assicurare la gestione della Rete natura 2000 attribuita alle regioni dal decreto del Presidente della Repubblica 12 marzo 2003, n. 120 (Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, concernente attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche), articoli 3, 4, 7, 8 e 9, e per la concessione di contributi ai soggetti/enti gestori è autorizzata la spesa di euro 500.000 per il 2009 e di euro 1.000.000 per ciascuno degli anni 2010 e 2011 (UPB S04.08.001).
8. Per l'attuazione del progetto CAMP Italia per la Sardegna è autorizzata, a favore della Agenzia regionale Conservatoria delle coste della Sardegna, la spesa aggiuntiva di euro 300.000 per l'anno 2009 e di euro 700.000 per l'anno 2010, quale cofinanziamento degli interventi previsti nel memorandum sottoscritto da UNEP (Programma ambiente delle Nazioni unite), dal Ministero dell'ambiente e dalla Regione Sardegna (UPB S04.04.002).
9. Per garantire il pagamento dei maggiori oneri retributivi a seguito dell'approvazione del contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL) di comparto, nonché l'adeguamento del fondo per la contrattazione integrativa del personale dirigente e dipendente e l'assolvimento degli oneri derivanti dai cantieri avviati in attuazione alle previsioni normative di cui alla legge regionale 29 aprile 2003, n. 3 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione - legge finanziaria 2003), è autorizzata, per l'anno 2009, la spesa complessiva di euro 6.950.000 quale integrazione del contributo erogato per lo stesso anno a favore dell'Ente foreste della Sardegna (UPB S04.08.007).
10. Per le finalità previste dalla legge regionale n. 1 del 2009, articolo 4, comma 34, è autorizzata, nell'anno 2009, l'ulteriore spesa di euro 4.000.000 (UPB S04.03.004).
11. Per le finalità di cui alla legge regionale 6 dicembre 2006, n. 19 (Disposizioni in materia di risorse idriche e bacini idrografici), articolo 7, comma 1, e articolo 12, comma 2, è autorizzata una spesa valutata in euro 100.000 annui per le spese di funzionamento dell'Autorità di bacino (UPB S01.03.003).
12. Nel comma 33 dell'articolo 7 della legge regionale n. 3 del 2008, il riferimento all'UPB S04.01.003, è sostituito con l'UPB S04.01.001.
13. E' autorizzata la spesa di euro 250.000 per ciascuno degli anni 2009 e 2010 finalizzata ad attività di studio e monitoraggio dello stato di qualità delle acque, nonché per lo sviluppo della pianificazione di bacino con riferimento agli adempimenti previsti dalla direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio n. 2000/60/CE, del 23 ottobre 2000, e del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale) (UPB S04.02.001).
14. E' autorizzata la spesa di euro 250.000 per ciascuno degli anni 2009 e 2010 finalizzata ad attività di studio e monitoraggio in materia di difesa del suolo e delle coste, nonché per lo sviluppo della pianificazione di bacino con riferimento agli adempimenti previsti dalla direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio n. 2007/60/CE, del 23 ottobre 2007, e del decreto legislativo n. 152 del 2006 (UPB S04.03.003).
15. Per l'attuazione degli interventi conseguenti alle disposizioni previste dalla legge regionale n. 4 del 2006, articolo 22, comma 16, e dalla legge regionale n. 2 del 2007, articolo 15, comma 10, diretti alla realizzazione della scuola di formazione del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna, è autorizzata nell'anno 2009 la spesa di euro 5.000.000 (UPB S02.02.004).
16. Il comma 10 dell'articolo 5 della legge regionale n. 3 del 2008, è sostituito dal seguente:
"10. Per la realizzazione di interventi di politiche di sviluppo e per incentivare l'occupazione nel settore ambientale, l'Amministrazione regionale, previa sottoscrizione di appositi accordi di programma con gli enti locali interessati volti alla costituzione o alla gestione di aree protette, o al completamento degli interventi dei piani di gestione dei SIC, avviati con le risorse POR 2000-2006, è autorizzata a finanziare interventi di tutela, ove prioritariamente sono impiegati, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di collocamento, i lavoratori disoccupati residenti nei comuni sottoscrittori dell'intesa o dei SIC. Per le finalità del presente comma sono utilizzate le disponibilità sussistenti in conto dell'UPB S04.08.002 (cap. SC04.1753).
17. Per assicurare la salvaguardia della fauna selvatica ferita o in difficoltà e, in particolare, le attività di recupero, trasporto, riabilitazione e rilascio, in attuazione delle disposizioni previste nella legge regionale 29 luglio 1998, n. 23 (Norme per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio della caccia in Sardegna), e successive modifiche ed integrazioni, è autorizzata, per l'anno 2009, la spesa di euro 400.000, da trasferire alle province e agli enti facenti parte della Rete regionale per la conservazione della fauna marina (mammiferi e tartarughe marine) (UPB S04.08.016).
18. Al comma 25 dell'articolo 1 della legge regionale n. 3 del 2008, come modificato dalla lettera b) del comma 5 dell'articolo 4 della legge regionale n. 1 del 2009, dopo le parole "Autorizzazione integrata ambientale (AIA)" sono aggiunte le seguenti "autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti e autorizzazioni in ipotesi particolari ai sensi del decreto legislativo n. 152 del 2006, articoli 208 e 210, nonché autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell'articolo 269 del medesimo decreto legislativo".
19. E' autorizzata, nell'anno 2009, a favore del CRAL regionale la spesa di euro 100.000 per il restauro e la messa in norma degli edifici di proprietà regionale concessi in uso al CRAL (UPB S01.05.001).
20. In attesa dell'approvazione di una legge regionale organica in materia di valutazione ambientale strategica e di valutazione di impatto ambientale sono adottate integralmente le disposizioni del decreto legislativo n. 152 del 2006, come modificato dal decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4 (Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale), ed è abrogato l'articolo 31 della legge regionale n. 1 del 1999. Gli impianti industriali per la produzione di energia mediante lo sfruttamento del vento sono assoggettati alle procedure di valutazione di impatto ambientale ovunque localizzati. Gli impianti eolici con potenza complessiva inferiore o uguale a 1 MW sono sottoposti alla procedura di verifica di assoggettabilità alla procedura di valutazione di impatto ambientale prevista dal decreto legislativo n. 4 del 2008, articolo 12. Gli impianti eolici con potenza complessiva inferiore o uguale a 60 kW sono considerati minieolici e non sono assoggettati alle procedure di valutazione di impatto ambientale, anche ai sensi di quanto stabilito dalla legge 24 dicembre 2007, n. 244 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2008), articolo 2, comma 158, lettera g).
21. E' abrogato l'articolo 17 della legge regionale 5 settembre 2000, n. 17 (Modifiche ed integrazioni alla legge finanziaria, al bilancio per gli anni 2000-2002 e disposizioni varie).
22. In attesa dell'approvazione di una legge regionale che disciplini in modo organico la materia, l'autorizzazione unica per la realizzazione e l'esercizio degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 (Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità), articolo 12, è rilasciata dalle province con decorrenza dall'entrata in vigore della legge regionale n. 3 del 2008. Il termine massimo per la conclusione del relativo procedimento non può essere superiore a centottanta giorni.
23. Gli interventi che abbiano iniziato il procedimento autorizzativo prima della data indicata al comma 22, restano di competenza dei comuni, secondo le procedure e i termini previsti dalla normativa vigente al momento della presentazione della domanda.
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 1 è soppresso. (212)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 2 è soppresso. (211)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 3 è soppresso. (210)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 4 è soppresso. (209)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 5 è soppresso. (208)
Emendamento soppressivo parziale Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini
Articolo 3
Il comma 6 dell'articolo 3 è soppresso. (55)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 6 è soppresso. (207)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 7 è soppresso. (206)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 8 è soppresso. (205)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 9 è soppresso. (204)
Emendamento soppressivo parziale Giunta regionale
Articolo 3
Nel comma 9 le parole "nonché l'adeguamento del fondo per la contrattazione integrativa del personale dirigente e dipendente" sono soppresse. (124)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 10 è soppresso. (203)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 11 è soppresso. (202)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 12 è soppresso. (201)
Emendamento soppressivo parziale Uras - Bruno - Salis - Barracciu - Sabatini - Porcu
Articolo 3
Il comma 13 è soppresso. (77)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 13 è soppresso. (200)
Emendamento soppressivo parziale Uras - Bruno - Salis - Barracciu - Sabatini - Porcu
Articolo 3
Il comma 14 è soppresso. (75)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 14 è soppresso. (199)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 15 è soppresso. (198)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 16 è soppresso. (197)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 17 è soppresso. (196)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 19 è soppresso. (195)
Emendamento soppressivo parziale Uras - Bruno - Salis - Barracciu - Sabatini - Porcu
Articolo 3
Il comma 20 è soppresso. (76)
Emendamento soppressivo parziale Zedda Alessandra - Contu Mariano Ignazio - Piras - Sanna Matteo - Stochino - Tocco
Articolo 3
Il comma 20 è soppresso. (329)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 21 è soppresso. (193)
Emendamento soppressivo parziale Zedda Alessandra - Contu Mariano Ignazio - Piras - Sanna Matteo - Stochino - Tocco
Articolo 3
Il comma 21 è soppresso. (324)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 22 è soppresso. (192)
Emendamento soppressivo parziale Capelli - Steri
Articolo 3
Il comma 23 è soppresso. (119)
Emendamento soppressivo parziale Zedda Alessandra - Contu Mariano Ignazio - Piras - Sanna Matteo - Stochino - Tocco
Articolo 3
Il comma 23 è soppresso. (328)
Emendamento soppressivo parziale Diana Mario - Sanna Giacomo
Articolo 3
Nell'articolo 3 il comma 23 è soppresso. (338)
Emendamento sostitutivo parziale Campus
Articolo 3
All'articolo 3 comma 4:
all'ultima riga le parole: "spesa valutata in annui euro 250.000 (UPB S04.09.003)" sono sostituite dalle parole: "spesa valutata in euro 1.750.000 per ciascuno degli anni 2009, 2010, 2011, 2012 (UPB S04.09.003)".
Conseguentemente al successivo comma 5 le parole:"è autorizzata la spesa di euro 3.500.000" sono sostituite dalle seguenti: "è autorizzata la spesa di euro 2.000.000". (18)
Emendamento sostitutivo parziale Mula - Vargiu
Articolo 3
Al comma 10 dell'articolo 3 le parole "di euro 4.000.000" sono sostituite dalle parole "di euro 6.000.000, di cui euro 1.000.000 da destinare ai Comuni della Bassa Baronia per i danni derivanti dagli eventi alluvionali del 2008 e certificati dalle autorità competenti"
In diminuzione
UPB S08.01.003 - FNOL in conto capitale (mediante riduzione della riserva di cui alla voce 1 della tabella A allegata alla legge regionale 14 maggio 2009, n. 1 - legge finanziaria 2009)
Anno 2009 euro 2.000.000
In aumento
UPB S04.03.004 - Tutela e difesa del suolo - investimenti
Anno 2009 euro 2.000.000 (38)
Emendamento sostitutivo parziale Capelli - Biancareddu - Cappai - Contu Felice - Milia - Obinu - Steri
Articolo 3
Al terzo periodo del comma 20 dell'articolo 3 le parole "art. 12" sono sostituite con le parole "art. 20". (29)
Emendamento sostitutivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 20 è così sostituito:
Fino all'emanazione di una specifica disciplina legislativa regionale concernente le procedure di Valutazione ambientale strategica (VAS) e per quanto non previsto dalla presente legge, nei procedimenti di formazione dei piani urbanistici comunali, sovracomunali e dei piani di coordinamento provinciale trovano applicazione le disposizioni di cui al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale) e successive modifiche e integrazioni.
La VAS è redatta esclusivamente al fine di valutare l'incidenza delle nuove scelte di pianificazione rispetto al contesto territoriale e urbano preesistente.
Le consultazioni previste per la redazione della VAS sui piani urbanistici comunali e sovracomunali si attuano attraverso l'istituto dell'istruttoria pubblica, di cui all'articolo 18 della legge regionale 22 agosto 1990, n. 40 (Norme sul rapporto tra i cittadini e l'Amministrazione della Regione nello svolgimento dell'attività amministrativa). (194)
Emendamento sostitutivo parziale Capelli - Biancareddu - Cappai - Contu Felice - Milia - Obinu - Steri
Articolo 3
Il comma 21 è sostituito dal seguente:
"21: I progetti riportati all'allegato IV del D.Lgs n. 4/2008 ricadenti anche parzialmente all'interno dei siti Natura 2000 sono assoggettati alla procedura di valutazione di impatto ambientale". Nell'articolo 48 comma 3 della L.R. n. 9/2006 le parole "di cui all'articolo 31 della Legge regionale 18 gennaio 1999, n. l (legge finanziaria 1999) sono sostituite dalle seguenti "relative alla verifica di assoggettabilità e alla valutazione di impatto ambientale". (30)
Emendamento aggiuntivo Cuccureddu - Floris Mario - Mulas
Articolo 3
Dopo il comma 6 dell'articolo 3 è aggiunto il seguente comma 6 bis:
Alla lettera i) del secondo comma dell'articolo 10 bis della legge regionale 22 dicembre 1989 n. 45, dopo le parole "gli interventi" sono aggiunte "relativi alla realizzazione delle pertinenze di cui all'articolo 817 del codice civile, quelli". (1)
Emendamento aggiuntivo Capelli - Biancareddu - Cappai - Contu Felice - Milia - Obinu - Steri
Articolo 3
Dopo il comma 17 inserire il seguente comma:
17 bis. Nella legge regionale n. 6 del 2006 sono introdotte le seguenti modifiche:
a) la lettera c) del comma 1 dell'articolo 2 è sostituita dalla seguente
"c) a contribuire alla gestione, nell'ambito del tavolo di coordinamento diretto dalla Regione, del sistema informativo ambientale regionale (SIRA), per i moduli applicativi inerenti i processi operativi di interesse dell'Agenzia e, in tale ambito, alla raccolta sistematica, alla registrazione, alla validazione, all'elaborazione ed alla massima divulgazione dei dati ed informazioni rilevanti sotto il profilo della prevenzione e della protezione ambientale e territoriale;"
b) dopo la lettera c) del comma 1 dell'articolo 2 è aggiunta la seguente lettera:
"c bis) a fornire, con continuità, tutti i dati di rilevanza ambientale in proprio possesso e/o derivanti dai propri compiti istituzionali, necessari per il popolamento e l'aggiornamento del sistema informativo regionale ambientale (SIRA), secondo i formati, le regole di conformità e le modalità, che verranno indicati dalla Regione;"
c) la lettera d) del comma 1 dell'articolo 2 è sostituita dalla seguente
"d) alla realizzazione, in coordinamento con la Regione, ed alla gestione delle reti di monitoraggio e di altri sistemi di indagine, anche ai fini della valutazione del rapporto tra stato dell'ambiente e salute delle popolazioni;"
d) dopo la lettera d) del comma 1 dell'articolo 2 è aggiunta la seguente lettera:
"d bis) a utilizzare per la propria attività di monitoraggio, ispezione e controllo, il sistema informativo regionale ambientale (SIRA), al quale collabora per la gestione, unitamente alla Regione stessa"
e) il comma 1 dell'articolo 4, il cui titolo è modificato in "Sistema informativo", è sostituito dal seguente:
"1. Per lo svolgimento delle attività di cui alle lettere c) e d) del comma 1 dell'articolo 2, l'ARPAS utilizza e contribuisce alla gestione nell'ambito del tavolo di coordinamento diretto dalla Regione, dei moduli inerenti i processi operativi di interesse dell'Agenzia, come organizzati entro il sistema informativo regionale ambientale (SIRA), che comprende, tra le altre cose:
?) i sistemi informativi e le reti di monitoraggio ambientale esistenti, sia regionali che degli altri enti pubblici; a tale scopo l'ARPAS provvederà, se necessario, a proporre, nell'ambito del tavolo di coordinamento diretto dalla Regione, la loro integrazione, potenziamento e adeguamento;
b) i sistemi informativi e le reti di monitoraggio ambientale la cui realizzazione risulti programmata o in corso di realizzazione da parte della Regione e degli altri enti pubblici al momento dell'entrata in vigore della presente legge." (27)
Emendamento aggiuntivo Capelli - Biancareddu - Cappai - Contu Felice - Milia - Obinu - Steri
Articolo 3
Alla fine del comma 18, dopo le parole "del medesimo decreto legislativo" sono aggiunte le seguenti "e la valutazione di incidenza ambientale". (28)
Emendamento aggiuntivo Sanna Giacomo
Articolo 3
Dopo il comma 22 è aggiunto il seguente:
22 bis. L'articolo 18 della legge regionale n. 2 del 2007 è abrogato." (319)
Emendamento aggiuntivo Capelli - Biancareddu - Cappai - Contu Felice - Milia - Obinu - Steri
Articolo 3
Dopo il comma 23 sono inseriti i seguenti commi:
23 bis. All'articolo 15, comma 7 della L.R. 29 maggio 2007, n. 2 dopo le parole "Gli impianti devono essere inseriti nelle strutture edilizie" sono eliminate le parole "e prevedere per quelli fotovoltaici una potenza massima di 20 kW".
23 ter. Fermo restando che risultano realizzabili in qualsiasi area gli impianti fotovoltaici parzialmente integrati o con integrazione architettonica così come definiti dall'articolo 2, comma 1, lettere b2) e b3) del Decreto 19 febbraio 2007, sempreché non ubicati in aree protette, nonché gli impianti fotovoltaici di potenza inferiore ai 20 kW definiti "non industriali", in tutti gli altri casi sono da considerare ammissibili ad accogliere impianti fotovoltaici le seguenti aree:
a) aree di pertinenza di stabilimenti produttivi, imprese agricole, aree di pertinenza di potabilizzatori, depuratori, impianti di trattamento, recupero e smaltimento rifiuti, impianti di sollevamento delle acque o di attività di servizio in genere per i quali gli impianti integrano o sostituiscono l'approvvigionamento energetico in regime di autoproduzione, così come definito dall'articolo 2, comma 2, del decreto legislativo 16 marzo 1999, n.79;
b) aree industriali o artigianali così come individuate dagli strumenti pianificatori vigenti;
c) aree compromesse dal punto di vista ambientale, per una potenzialità non superiore ad 2 MWp, costituite esclusivamente da:
c.1) perimetrazioni di discariche controllate di rifiuti in norma con i dettami del D. Lgs n. 36/03; c.2) perimetrazioni di aree di attività estrattive dismesse, di proprietà pubblica o privata;
d) aree agricole così come individuate dagli strumenti pianificatori vigenti, prive di potenzialità pedologica ai fini agricoli e caratterizzate da oggettive condizioni di marginalità, purché non sussistano elementi di sensibilità geomorfologica, naturalistica, paesaggistica e ambientale; gli impianti proposti all'interno di tali aree dovranno essere installati ad una interdistanza minima di almeno 5 km in linea d'aria fra i punti di connessione esistenti sul territorio, ad esclusione degli impianti ricadenti nella precedente tipologia a), e dovranno avere una potenza nominale massima pari ad 1 MWp. La Giunta regionale, con successiva Delibera di Giunta, stabilisce i criteri ambientali di ammissibilità all'installazione degli impianti fotovoltaici, definendo, ad esempio, la percentuale della superficie lorda massima occupabile dall'impianto, la potenza massima installabile, le aree ambientalmente sensibili ove non realizzare i suddetti impianti.". (31)
Emendamento aggiuntivo Capelli - Biancareddu - Cappai - Contu Felice - Milia - Obinu - Steri
Articolo 3
Dopo il comma 23 è inserito il seguente comma 23 bis.
"I commi 2 e 3 dell'art. 6 della legge regionale 18 maggio 2006, n. 6, sono sostituiti dai seguenti:
"2. Il controllo preventivo viene esercitato dell'Assessorato regionale della difesa dell'ambiente, tramite il competente servizio ai sensi della legge regionale 15 maggio 1995, n. 14. Il controllo ha a oggetto gli atti indicati all'art. 3 della citata legge regionale; inoltre, il controllo si estende agli atti attinenti alle procedure concorsuali ed alla costituzione di rapporti di lavoro nonché all'attribuzione di incarichi di consulenza. 3. Il controllo di cui al comma 2 è di legittimità e di merito. Il controllo di legittimità consiste nel giudizio circa la conformità dell'atto rispetto a disposizioni legislative e regolamentari. Il controllo di merito ha natura di atto di alta amministrazione e consiste nella valutazione della coerenza dell'atto adottato dall'azienda rispetto agli indirizzi della programmazione regionale, alle regole di buona amministrazione e alle direttive della Giunta regionale."
Dopo il comma 3 sono inseriti i seguenti commi 3 bis e 3 ter:
"3 bis. Ferma restando la previsione dell'art. 10, comma 8, della legge regionale n. 6 del 2006, qualora l'Ente non provveda all'adozione degli atti obbligatori per legge o di quelli richiesti dal competente Assessorato, previa diffida a provvedere entro trenta giorni, la Giunta regionale su proposta del'Assessore nomina commissari ad acta.
3 ter. Alla tabella A allegata alla legge regionale n. 14 del 1995, dopo il "n. 16) Ente Foreste della Sardegna" sono aggiunti il n. 17 "Conservatoria delle Coste della Sardegna" ed il n. 18 "ARPAS"." (32)
Emendamento aggiuntivo Bruno - Uras - Salis - Meloni Marco - Diana Giampaolo - Moriconi
Articolo 3
All'Art. 6 dopo il comma 23 è aggiunto il seguente comma:
23 bis. La Regione subentra agli enti locali nei rapporti con lo Stato relativi alla gestione dei compendi saliniferi passati nella sua proprietà, ed assume gli oneri relativi alle somme da corrispondere in forza di sentenze che attengono a danni da inquinamento o mancata produzione.
COPERTURA FINANZIARIA
In aumento
UPB S04.08.006 Valorizzazione lagune e stagni
Anno 2009 euro 5.000.0000
In diminuzione
UPB.S08.01.002 FNOL
Anno 2009 euro 5.000.0000. (106)
Emendamento aggiuntivo Diana Mario
Articolo 3
Dopo il comma 23 è aggiunto il seguente:
"23 bis. Per la prosecuzione degli interventi di cui all'articolo 22, comma 17 della legge regionale 11 maggio 2006, n. 4, è autorizzata a favore della Provincia di Oristano la spesa di euro 200.000 per ciascuno degli anni dal 2009 al 2011 (UPB S04.02.001)
COPERTURA FINANZIARIA
In diminuzione
UPB S08.02.002
Anno 2009 euro 200.000
Anno 2010 euro 200.000
Anno 2011 euro 200.000
In aumento
UPB S04.02.001
Anno 2009 euro 200.000
Anno 2010 euro 200.000
Anno 2011 euro 200.000. (350)
Emendamento aggiuntivo Giunta regionale
Articolo 3
Dopo l'art. 3 è inserito il seguente:
Art. 3 bis
Disciplina dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili
1. La Regione promuove la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e ne garantisce l'utilizzo regolamentato nel rispetto della sostenibilità ambientale ed in conformità alle finalità e ai principi posti dal Decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 e successive modifiche ed integrazioni di attuazione della Direttiva 2001/77/CE.
2. Le disposizioni del presente articolo disciplinano la competenza e il procedimento per il rilascio dei titoli abilitativi relativi agli impianti di produzione di energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili, così come definite ed individuate dalla vigente normativa comunitaria e statale.
3. Alla lettera b) del comma 3 dell'articolo 21 della legge regionale 12 dicembre 2006, n. 9 è soppresso il termine "termici". Sino all'approvazione del Piano energetico regionale la competenza indicata nell'articolo 21, comma 3, lettera b della legge regionale n. 9 del 2006 è della Regione.
4. Il procedimento di rilascio del titolo abitativo relativo agli impianti di produzione di energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili è disciplinato dall'articolo 12 del Decreto legislativo n. 387 del 2003. L'amministrazione competente può stipulare accordi di cui all'articolo 11 della legge 8 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche ed integrazioni finalizzati al rilascio dell'autorizzazione unica prevista dal comma 3 del sopraccitato articolo 12 del Decreto legislativo n. 387 del 2003.
5. La Giunta Regionale, entro 12 mesi dall'entrata in vigore della presente normativa, adotta le linee guida per la localizzazione degli impianti.
6. Qualora le domande di rilascio siano eccedenti rispetto a quelle rilasciabili compatibilmente con le esigenze di natura tecnica nonché di tutela ambientale e territoriale, deve essere adottato un criterio selettivo, non discriminatorio, di valutazione comparativa degli interessi coinvolti. Il criterio di valutazione deve garantire un uso sostenibile del territorio il cui consumo consenta per le comunità locali di conseguire obiettivi di qualità socio-economici, ambientali e paesaggistici.
7. Nel rispetto della legislazione nazionale e comunitaria, in conformità con le linee guida di cui al precedente comma 4, la Regione adotta un Piano regionale di sviluppo delle tecnologie e degli impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile.
8. L'articolo 18 della legge regionale 29 maggio 2007, n. 2 è abrogato. (125)
Emendamento all'emendamento numero 125 sostitutivo parziale Capelli - Steri
Articolo 3
Al comma 4 l'ultima frase è soppressa. (375)
Emendamento all'emendamento numero 125 sostitutivo parziale Capelli - Steri
Articolo 3
Il comma 8 è sostituito dal seguente:
"L'ultimo periodo del comma 1 dell'articolo 18 della legge regionale n. 2 del 2007 è abrogato. Sono abrogati i commi 2, 3 e 4 del medesimo articolo 18" (376)
Emendamento all'emendamento numero 125 sostitutivo parziale Capelli - Steri
Articolo 3
Il comma 6 è soppresso. (377)
Emendamento all'emendamento numero 125 sostitutivo parziale Capelli - Steri
Articolo 3
Il comma 5 è sostituito dal seguente
"la Giunta regionale, entro 12 mesi dall'entrata in vigore della presente normativa, procede alla revisione delle linee guida per la localizzazione degli impianti di produzione di energia rinnovabile". (378)
Emendamento all'emendamento numero 125 sostitutivo parziale Capelli - Steri
Articolo 3
Al comma 3 le parole "....è della Regione" sono sostituite dalle seguenti "... rimane in capo alla Regione". (379)
Emendamento all'emendamento numero 125 sostitutivo parziale Capelli - Steri
Articolo 3
Al comma 3 dopo le parole "...Piano regionale è aggiunta la parola ambientale". (380)
Emendamento all'emendamento numero 125 sostitutivo parziale Capelli - Steri
Articolo 3
Il comma 3 è sostituito dal seguente: "Al comma 3 della legge regionale n. 9 del 12 giugno 2006, alla fine della lettera b), è inserito il seguente periodo: "e gli impianti di produzione di energia rinnovabili". (381)
Emendamento di sintesi degli emendamenti numero 379, 380, 381 Capelli - Steri
Articolo 3
Nell'emendamento n. 125 il comma 3 è sostituito dal seguente:
"3. Al comma 3 della legge regionale 12 giugno 2006, n. 9, alla fine della lettera b) è inserito il seguente periodo: "e gli impianti di produzione di energia rinnovabili". Sino all'approvazione del piano energetico regionale ambientale la competenza indicata nell'articolo 21, comma 3, lettera b) della legge regionale n. 9 del 2006, rimane in capo alla Regione". (390)
Emendamento all'emendamento numero 125 sostitutivo parziale Capelli - Steri
Articolo 3
Al comma 2 le parole "dei titoli abilitativi relativi" sono sostituiti con le parole "delle autorizzazioni relative". (382).)
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Signor Presidente, colleghi, siamo al giro di boa di questo disegno di legge che ci ha visto nei giorni scorsi e nelle scorse ore impegnati su una discussione credo importante su quello che dovrebbe essere il modo di procedere per dare risposte alla situazione di crisi e di emergenza. Prima dell'approvazione in particolare dell'articolo 2 bis e dell'articolo 2 ter questo provvedimento rischiava di essere soltanto un insieme di norme disomogenee, suscettibili solo di offrire risposte parziali, che tamponare emergenze e dando l'impressione che questa maggioranza, che è la vostra maggioranza, rinunciasse ad operare in maniera organica sulle leggi di settore limitandosi ad intervenire in maniera frettolosa, saltando a piè pari i pareri delle Commissioni ed evitando qualsiasi forma di concertazione e di consultazione con le parti sociali. Un provvedimento, quindi, che non affrontava gli unici argomenti che meritavano di essere affrontati in un procedimento di questo genere, cioè quelli legati all'emergenza, quelli legati a chi perde il posto di lavoro, quelli legati alla crisi economica. Noi fin dall'inizio, avevamo fortemente proposto una strada diversa; non l' avete voluta seguire, avete preferito rinviare ancora l'illustrazione di un programma organico di legislatura, spiegarci le vostre idee per lo sviluppo della Sardegna e avete preferito procedere con una norma che non è facile e non è possibile inquadrare all'interno di un progetto organico.
Con l'approvazione stamattina degli articoli 2 bis e 2 ter credo invece che abbiano dato se non altro un'anima a questo disegno di legge, abbiano dato una risposta a chi rischiava di essere colpito in maniera più pesante dagli effetti della crisi e, anche se questo non cambia la natura di questo provvedimento, che rimane un provvedimento disorganico, insufficiente, parziale, crediamo che almeno, almeno con l'approvazione di questi due articoli, si sia cercato di affrontare i nodi veri della crisi.
Quindi è chiaro che questo cambia anche il nostro atteggiamento in aula, che peraltro è sempre stato improntato alla discussione di merito. Questa minoranza, infatti, nonostante questi presupposti, non ha rinunciato mai alla discussione di merito, e si è resa disponibile anche a un'accelerazione dell'iter dietro accoglimento di alcuni punti qualificanti come gli articoli che ho richiamato. Ma passiamo ad esaminare l'articolo 3.
L'articolo 3 affronta un tema importante quale l'ambiente e il governo del territorio, e noi sappiamo che questo argomento è oggetto certamente di attenzione, è oggetto anche di un'iniziativa come quella del "piano casa" che noi abbiamo, nei nostri primi commenti, chiamato "piano cubature facili", "piano villetta", ma credo che questa discussione dovremo rinviarla a settembre, alla ripresa dei lavori, quando tutti noi dovremo avere la capacità di presentare progetti e proposte alternative che sappiano coniugare la salvaguardia del territorio con i processi di sviluppo, con i legami esistenti tra una popolazione e il suo territorio.
Anche in questo articolo sono presenti diversi provvedimenti tampone: dal progetto dell'agenzia regionale delle coste, a progetti che riguardano la lotta per l'abusivismo, a progetti che riguardano studi, sono tantissimi gli studi presenti in questo disegno di legge, naturalmente tutti disorganici. Per esempio viene autorizzata la spesa, al comma 14, per ciascuno degli anni 2009-2010, di 250 mila euro per attività di studio e monitoraggio in difesa del suolo e delle coste. Altre consulenze sono previste per lo studio e il monitoraggio delle acque. Insomma, mancano norme incisive: si distribuiscono consulenze, si risolvono piccoli problemi, ma si rinvia ad una data successiva la discussione più ampia su una politica che sappia coniugare il rispetto dell'ambiente con lo sviluppo economico.
In quest'articolo in particolare stona, a mio parere - l'abbiamo già detto in discussione generale - il comma 6. Il comma 6, a mio avviso, presenta anche profili di illegittimità, perché fa correre il rischio fortissimo che i nostri campeggi, i campeggi che dovrebbero coniugare il turismo con l'ambiente, con rispetto dell'ambiente, diventino delle specie di villaggi abusivi mobili, per di più in zone pregiate del nostro territorio come la fascia costiera entro i 300 metri dal mare. E' un comma di cui noi proponiamo l'abrogazione, è un comma che stride col testo unico nazionale sull'edilizia, è un comma che, se approvato in questi termini, certamente darebbe adito ad una serie di ricorsi, anche alla Corte costituzionale, perché verrebbe meno qualsiasi autorizzazione paesaggistica, verrebbe meno la richiesta di titoli abilitativi edilizi per tutta una serie di allestimenti mobili, che andrebbero ad occupare gli spazi pregiati oggi occupati dai campeggi, e trasformerebbero quei campeggi in villaggi mobili abusivi.
Mobili o non mobili, questo è il dilemma. Perché il comma cerca di aggirare le norme urbanistiche, parlando di conservazione di meccanismi di rotazione in funzione. Quindi non di strutture fisse o infisse sul terreno, ma che conservano meccanismi mobili di rotazione. Per quelli di noi che frequentano i campeggi, e sanno che cosa succede di questi meccanismi mobili, sanno bene che questi meccanismi mobili mobili non sono, perché i nostri campeggi già oggi sono disseminati di roulotte e camper, di strutture che dovrebbe essere amovibili e che non vengono mai rimosse, e rimangono lì in via permanente. Ma queste strutture per lo meno hanno avuto un lasciapassare che qui verrebbe totalmente meno.
Quindi io credo che questa sia una di quelle, come dire, "comiche" che certamente non facilitano un dialogo e una discussione anche costruttiva, che in quest'Aula abbiamo cercato di ovviare, nel rispetto delle prerogative di ognuno. Certamente la maggioranza ha la responsabilità e il dovere di dettare l'agenda dell'azione di governo, delle riforme, la minoranza ha la responsabilità di opporsi, dove è giusto opporsi, perché ha un altro progetto e un'altra visione del modello di sviluppo, ma anche del modello di conservazione ambientale.
Certamente una norma che dà un via libera e che non tiene conto delle normative esistenti, non tiene conto che andremo a discutere di un piano casa che permetterà il raddoppio delle cubature in tutta una serie di fattispecie costruttive (alberghi, abitazioni mono o bifamiliari), che non aiuta un dialogo a cui tutti vogliamo contribuire e che, come abbiamo dimostrato, vede la minoranza non opporsi pregiudizialmente, ma anche contribuire con le proprie idee e con le proprie proposte.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Questo è un articolo che non contiene niente di particolare, se non un intervento che mi sta particolarmente a cuore, che attiene alla materia dell'energia. Io credo che sia un obiettivo molto importante quello di stabilire i presupposti nel nostro sistema normativo, perché vi sia un insieme di disposizioni che detti al sistema produttivo, in questo settore, alcuni criteri base, alcune indicazioni certe, che da un lato non siano offensive dell'ambiente e del paesaggio e che siano poi peraltro compatibili con la capacità del sistema di trasmissione energetica (compatibilità nel senso di capacità di trasporto dell'energia che si produce), dall'altra che pur rispettando l'ambiente non impediscano lo sviluppo di questo importantissimo comparto del settore energetico.
Noi siamo obiettivamente una Regione che ancora è lontana dai livelli che sono stati indicati nelle diverse edizioni del piano energetico regionale e ambientale, e crediamo che l' eccesso di limiti, di vincoli, posti a livello legislativo nella precedente legislatura, abbia in qualche modo reso sostanzialmente impossibili tutti i tentativi di avviare iniziative imprenditoriali.
La soluzione che è stata individuata, attraverso l'emendamento della Giunta, (ci sono anche alcuni emendamenti correttivi su cui si può discutere; nella discussione in Commissione sono stati approvati alcuni commi inseriti nel testo A, su cui forse è opportuno un minimo di ragionamento) è orientata ad individuare, da un lato, un periodo certo per la predisposizione da parte dell'Esecutivo di linee-guida, che siano punto di riferimento per le scelte a livello autorizzativo, e dall'altro un intervento sull'articolo 18 della legge finanziaria del 2007, che costituisce oggi un ostacolo oggettivo all'iniziativa in questo campo di alcuni gruppi industriali altamente energivori, che chiedono (sostenuti in questo anche da un confronto a cui hanno partecipato tutte le forze sociali) di poter avere la possibilità di istituire parchi eolici finalizzati all'autoconsumo, e quindi all'abbattimento dell'alto costo energetico dei loro impianti industriali, che costituiscono l'ossatura fondamentale di alcuni comparti importantissimi.
In questo caso stiamo parlando del metallurgico, ma può essere una soluzione utile anche per altri comparti del settore industriale rappresentati da industrie energivore. E' un punto qualificante, è un punto, diciamo, intermedio, una soluzione intermedia, per arrivare al più presto ad un assetto normativo certo, che faccia in modo che questa importante opportunità (quella delle energie rinnovabili) possa essere utilizzabile ma associata ad altri benefici economici o sociali del sistema produttivo e sociale stesso della nostra Regione. Su questo io spero che il Consiglio possa addivenire, possibilmente col consenso unanime, ad una soluzione transitoria che offra risposte immediate all'emergenza, e che indichi un tempo certo per approvare un quadro normativo che dia criteri che possano effettivamente risolvere il problema.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.
MANICHEDDA (P.S.d'Az), relatore di maggioranza Il parere è favorevole sugli emendamenti numero 124, 119, 328, 338, 29, 27, 32, 125, 375, 376, 377, 378, 379, 380, 381, 382, 390; il parere è contrario sugli emendamenti numero 212, 211, 210, 209, 208, 206, 205, 204, 203, 202, 201, 77, 200, 75, 199, 198, 197, 196, 195, 194, 295, 106; invito al ritiro sugli emendamenti numero 18, 38, 30, 28, 319, 31, 350; chiedo infine di sospendere gli emendamenti numero 55, 207, 76, 329, 193, 324, 192, 1.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Signora Presidente, il parere della Giunta è conforme a quello del relatore, a parte un invito, diciamo, a riconsiderare il parere sull'emendamento numero 295 che era prima inserito all'articolo 6 e adesso è all'articolo 3. Terrei ancora il parere della Giunta sospeso per una valutazione più compiuta fino al momento della approvazione, essendo un emendamento aggiuntivo.
Invece relativamente all'emendamento numero 125, quello riguardante la disciplina della energia elettrica prodotta da fonti di energia rinnovabili, proporrei, se l'Aula fosse d'accordo, una riconsiderazione del termine, che noi stessi abbiamo individuato, di 12 mesi dall'entrata in vigore della presente legge per l'adozione delle linee guida per la localizzazione degli impianti. Perché, considerando bene il testo, se noi vogliamo individuare le linee guida per le fonti rinnovabili, prevedere altri 12 mesi per la predisposizione delle linee guida può essere inutile per lo scopo che vogliamo conseguire, cioè quello di raggiungere un assetto certo sui criteri.
E' una considerazione personale alla quale sono pervenuto rileggendo meglio il testo. Quindi mi rimetto alla volontà del Consiglio di accettare o meno e anche di discutere una modifica proposta solo verbalmente.
PRESIDENTE. Qual è la proposta di modifica, quindi?
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Sull'emendamento numero 125, nel quinto capoverso, sto proponendo di considerare la possibilità di valutare come termine congruo per la Giunta, per elaborare e proporre linee guida non 12 mesi ma un termine massimo di 6 mesi, altrimenti la valenza precettiva della norma verrebbe vanificata. E' chiaro l'intento?
PORCU (P.D.). Va bene!
PRESIDENTE. Assessore La Spisa, c'erano però dei pareri sospesi...
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Teniamoli sospesi.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 212.
Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Signora Presidente, intervengo per dire che, se necessario, la proposta di emendamento orale potrebbe pervenire dal Consiglio, approvando assolutamente e sostenendo le indicazioni e le motivazioni che ha fornito l'Assessore.
Assessore La Spisa, possibilmente, non è che vorremmo esagerare, ma vista l'importanza di questa materia, forse anche i sei mesi sono eccessivi. Ne abbiamo parlato in Commissione, vista anche l'urgenza che anche la Giunta ha sottolineato con questa presenza, probabilmente...
PRESIDENTE. Onorevole Salis, ne parleremo quando esamineremo l'emendamento numero 125. Adesso è in votazione l'emendamento numero 212.
SALIS (I.d.V.). Mi scuso, l'Assessore è intervenuto su questo.
PRESIDENTE. Ne ha parlato in sede di espressione dei pareri sugli emendamenti.
Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Signora presidente, mi è sfuggito un passaggio, lo chiedo all'Assessore. Il Presidente della Commissione ha detto: sospendo il parere sull'emendamento numero 1 in attesa di per conoscere quello della Giunta; la Giunta a sua volta si è rimessa ai pareri del Relatore. Non abbiamo capito se è favorevole o contrario.
PRESIDENTE. La Giunta ha detto che li tiene ancora sospesi perché mano mano che andiamo avanti si terranno le interlocuzioni necessarie per definire un parere compiuto in senso positivo o negativo. Ci sono alcuni pareri sospesi e la Giunta ha chiesto di attendere il prosieguo del lavori per poter esprimere un parere compiuto.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Pensavo fossimo in fase di votazione. Chiedo la votazione nominale sull'emendamento numero 212.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Signora Presidente, confermo il voto favorevole sull'emendamento numero 212. Volevo inoltre ricordare ai colleghi e all'Assessore che il sistema informativo regionale territoriale si è rivelato, nel tempo, un pozzo senza fondo, cioè una macchina che mangia soldi senza mai approdare a nulla.
Negli anni scorsi, anche per effetto dell'approvazione della norma della legge finanziaria e della legge urbanistica, poi non andate in porto, ha subito una razionalizzazione in funzione della implementazione del rapporto informatico con i comuni che concorrono al completamento del sistema informativo e all'aggiornamento continuo.
Ora qui vedo la richiesta di 1 milione e mezzo di euro per quest'anno e 3 milioni e mezzo di euro per gli anni successivi. Questo significa rifare il sistema informativo regionale.
L'entità delle somme è infatti così ampia che mi dà l'idea che si stia ricominciando ad inseguire le ditte di appalto sulla base degli ampliamenti. Sarebbe stato opportuno che quantomeno nella relazione della Giunta al disegno di legge, si informasse il Consiglio regionale sull'esatto contenuto di questa spesa. Perché il Consiglio regionale deve poter deliberare con coscienza e scienza. Ripeto questo sistema informativo negli anni passati si è rivelato un pozzo senza fondo. E qui ci stiamo avviando ad una china che non mi pare giustificata dagli investimenti e da tutto quello che è stato già speso su questo fronte negli anni passati. E' necessaria quanto meno una informativa oggettiva che illustri al Consiglio cosa si intende fare con quasi 10 miliardi delle vecchie lire, considerato che, a quanto mi risulta, il sistema informativo era ormai completo e pronto a partire.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S. d'Az.), relatore di maggioranza. Signor Presidente, intervengo solo per rettificare un parere. Io avevo sospeso l'espressione del parere sugli emendamenti numero 328, 338 e 119 perché ritenevo che la materia fosse compresa nell'emendamento numero 125. Invece la Commissione si era espressa favorevolmente su tutti e tre gli emendamenti.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 212.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Cossa, Pitea, Sanna Paolo e Stochino hanno votato contro.
Rispondono sì i consiglieri:Ben Amara - Caria - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri:Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Mula - Mulas - Obinu - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 64
votanti 63
astenuti 1
maggioranza 32
favorevoli 21
contrari 42
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 211.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Il comma 2, Assessore, riguarda il finanziamento (attualmente di 10 milioni di euro) per l'informatizzazione dei catasti finanziata nel 2007. Su questo argomento la legge istitutiva è molto chiara, e parla di concessioni di contributi a favore dei comuni. Su questa base la precedente amministrazione aveva avviato una procedura di attuazione di questo progetto esattamente seguendo uno schema identico al vostro: cioè farlo fare alla Regione e poi darlo ai comuni. Intervenne però una mozione, una presa di posizione unanime della Commissione del Consiglio che chiese alla Giunta regionale di bloccare quella procedura e di mantenersi, anche confortata dal parere dell'ANCI, sulla posizione originaria della norma, cioè quella di dare i soldi ai comuni. Voi fate un passo indietro. Attenzione, perché anche su questo sarebbe stato utile sentire l'opinione dei comuni e non decidere perché l'Assessore o il dirigente di turno ha deciso di tornare indietro un'altra volta. In questo modo, infatti, rischiamo che passi il tempo e che i comuni si sentano presi in giro.
Ecco quindi un'altra carenza e debolezza del sistema della consultazione. Se la consultazione fosse avvenuta, probabilmente saremmo arrivati a un chiarimento anche operativo e procedurale, perché se i comuni non collaborano, non si realizza il catasto informativo.
Noi fermammo quella procedura, che volevamo governare con l'Agenzia delle entrate regionali perché il Consiglio rilevò un profilo di illegittimità nel mancato trasferimento ai comuni. Noi rimaniamo di quest'opinione, e annunciamo il voto favorevole al nostro emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Signora Presidente, intervengo per sottolineare, come ho detto anche in sede di discussione dell'articolo 1 e successivi, che questo comma confligge con il principio di consultazione dei comuni, e, come ribadito ampiamente, con la lettera che il Consiglio delle autonomie locali ha fatto pervenire a tutti noi. Io vorrei, se mi è consentito, visto che parliamo di informatizzazione, e quindi è un tema collegato, tornare sul comma 1, perché effettivamente sono decine di milioni di euro che si stanno spendendo per l'informatizzazione. Noi chiediamo - non è presente l'Assessore degli affari generali, ma è presente l'assessore La Spisa - se fosse possibile, quantomeno una verifica in progress, perché da anni stiamo spendendo "milionate" di euro per questo sistema informativo territoriale, e la mia sensazione, anche da tecnico del settore, è che non si sappia cosa si stia comprando, che tipo di manutenzione si stia facendo. I soldi però sono effettivamente tanti, al di là della complessità del sistema di cui stiamo parlando.
Per cui una verifica non "a bocce ferme", ma sulla fase di attivazione e di attuazione del progetto, forse sarebbe necessaria, perché i soldi, ripeto, sono veramente tanti. Io voto a favore, comunque, dell'emendamento numero 211.
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
Passiamo all'emendamento numero 208.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Signor Presidente, il comma 5 è un fioretto, si potrebbe dire, come ai tempi in cui eravamo piccoli; un bel fioretto. Al fine dell'attuazione del Piano paesaggistico regionale viene autorizzata una spesa perché dobbiamo divulgare e diffondere linee guida, manuali e altri strumenti operativi a supporto dell'attuazione del Piano paesaggistico. Ma vi rendete conto che avete depositato quella specie di documento chiamato Piano casa, che poi di casa poco si interessa, si interessa di altre cose? Io vi suggerirei di stanziarli comunque i soldi; saremmo disponibili anche a chiudere un occhio. Ma sostituite la parola "attuazione" con "distruzione", sarebbe più coerente con quello che avete fatto.
(Non è approvato)
Passiamo agli emendamenti numero 55 e 207 che erano rimasti sospesi in attesa del parere della Giunta.
Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Su questi emendamenti il parere della Giunta, a seguito della discussione che si è tenuta in Commissione, e che si è svolta anche in Aula, può essere modificato, nel senso che si rimette alle valutazioni del Consiglio.
Noi vogliamo fugare ogni dubbio, non intendiamo aprire varchi a utilizzi impropri del territorio, soprattutto pregiato come quello costiero. Per cui, se su questo l'Aula vuole svolgere considerazioni tali da modificare l'intendimento espresso nel disegno di legge e portare, quindi, all'accantonamento di questa norma per una valutazione migliore nel tempo, la Giunta è disponibile a rimettersi pienamente alla valutazione dell'Aula. Stiamo parlando degli emendamenti numero 55 e 207.
PORCU (P.D.). Cioè si rimette all'Aula?
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Sì.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Signora Presidente, l'apertura dell'assessore La Spisa sulla possibilità di sospensione di questo comma è apprezzabile ed è apprezzata, nel senso che anche in Commissione abbiamo discusso ampiamente, anche in presenza dell'Assessore, alcuni dubbi…
(Interruzione)
Ci siamo impegnati in una discussione approfondita su questo comma 6 ed è inutile negare che in proposito sono state manifestate varie perplessità. Se c'è la disponibilità della Giunta ad accantonare provvisoriamente per un approfondimento il comma 6, noi salutiamo con favore questa disponibilità e auspichiamo che anche la maggioranza possa addivenire a questa soluzione che eviterebbe l'approvazione di un comma che, a mio modesto parere, è abbastanza pasticciato e foriero di interpretazioni pericolose.
Per cui ritengo questo approfondimento assolutamente opportuno e mi rimetto anche alla maggioranza perché accolga la possibilità di un approfondimento ulteriore del tema.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Signora Presidente, io apprezzo, anche a nome della minoranza, la disponibilità dell'assessore La Spisa. Credo che su questo tipo di materia non dobbiamo avere paura di confrontarci e anche di esprimere la nostra posizione. Abbiamo detto che abbiamo la possibilità a settembre, alla ripresa, quando parleremo anche del Piano casa, di approfondire questa materia, evitando di approvare norme che possano presentare anche profili di incostituzionalità.
Quindi, io credo che la disponibilità offerta dall'Assessore sia da accogliere, che non ci sia su questi argomenti la necessità di non palesare la propria posizione e credo che, anche nell'ottica della disponibilità che abbiamo manifestato ad approfondire concretamente materie che non riguardano una parte politica, ma riguardano tutta quest'Aula, credo che sarebbe importante anche per il buon andamento di questa legge, dei lavori che stiamo…
(Interruzioni)
Presidente, io non è che…
PRESIDENTE. Ha ragione onorevole Porcu. Onorevole Capelli…
PORCU (P.D.). Stiamo facendo una discussione pacata. Quindi noi abbiamo accolto, e crediamo di aver capito bene, la disponibilità dell'Assessore a cassare questo comma, ad accogliere l'emendamento e a rinviare.
SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Cosa cassa se si è rimesso all'Aula?
PORCU (P.D.). Abbiamo accolto questa disponibilità che è una disponibilità di rimettersi all'Aula e di non vincolare la maggioranza al parere della Giunta e, quindi, di lasciare l'Aula libera di esprimere una valutazione, approfondire e quindi anche di decidere di cassare il comune. Io credo che l'Aula debba accogliere questa disponibilità. Come la deve accogliere? La deve accogliere riappropriandosi di una competenza legislativa e normativa che può essere estrinsecata meglio in un approfondimento che può essere solo fatto nella sede competente che è la Commissione di merito.
Quindi io confermo il voto favorevole all'emendamento e credo che sia utile che materie di questo tipo siano riportate nella sede più idonea che è la Commissione, evitando di commettere errori o di dar vita ad una legislazione frettolosa che poi ci costringerebbe a ritornare sulla materia alla ripresa dei lavori. Io credo che su queste materie possiamo affidarci reciprocamente, perché mi sembra che ci sia una disponibilità senza pregiudiziali ad approfondirle, ma dobbiamo evitare di fare pasticci o normare in modo che poi ciò possa comportare ripercussioni che creino danni superiori alla risoluzione di quei pochi problemi specifici che riteniamo questo comma possa affrontare.
Mi rendo perfettamente conto che dietro questo comma c'erano situazioni specifiche che si sono verificate riguardo a quello che inevitabilmente avviene…
PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Porcu. C'è un brusio in aula che è veramente fastidioso. Onorevole Uras, onorevole Caria, onorevole Stochino, grazie.
PORCU (P.D.). Presidente, visto che c'è brusio, io concludo il mio intervento confermando il mio voto favorevole. Le chiederei, inoltre, visto che c'è un brusio che credo sia legato non a un atteggiamento verso l'oratore, ma anche alla necessità di confrontarsi, due minuti di sospensione dei lavori in modo da evitare il brusio, magari evitare anche molte altre dichiarazioni di voto e arrivare a una posizione condivisa su quest'emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Signora Presidente, conosco le esigenze dei proprietari dei campeggi, conosco anche proprietari dei campeggi molto seri che sicuramente terranno le mobile home, le case mobili in perfetta efficienza, non le faranno arrugginire, non trasformeranno i campeggi della Sardegna in accampamenti di zingari. Ho soltanto una perplessità circa il fatto che questa norma possa passare indenne all'attenzione del Governo nazionale per quanto riguarda il fatto che non si chiede autorizzazioni di tipo paesaggistico. Si potrebbero infatti riverificare situazioni analoghe a quelle del Poetto, con tante case che sorgono di colori differenti.
Ricordo che noi operiamo in delega sulla competenza statale, per cui se non ci fossero ragioni d'urgenza - i prossimi interventi magari le faranno apparire - concordo con la proposta dell'assessore La Spisa, di rinviare di un mesel'esame di questa norma e approfondire il discorso in sede di discussione della legge sul piano casa che contiene norme urbanistiche. Se, peraltro, ci dovessero essere esigenze di particolare urgenza come alcuni manifestano, posso rivedere la mia posizione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SECHI (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, così com'era successo in Commissione quando abbiamo esaminato questo articolo, mi sembra che anche in Aula riemerga la stessa perplessità e lo stesso disagio nell'affrontare un argomento di notevole importanza per le sorti del nostro territorio e delle nostre coste. Credo che soprattutto il concetto di casa mobile rimanga equivoco e non definito perché nei campeggi è già stabilito che cosa è consentito posizionare e in che termini debba essere posizionato. Dalla legge sulla ricettività, sono stabilite perfino le percentuali, quanto è consentito e come, pertanto credo che questa norma sia assolutamente una forzatura. E' vero che esiste a monte - l'abbiamo sentito anche attraverso l'audizione delle associazioni di categoria - una situazione che preoccupa, si affronti allora quella situazione, ma non si introduca col punto 6 una norma che metterebbe seriamente in pericolo una vasta zona del nostro territorio.
Io quindi accolgo con grande soddisfazione l'emendamento dei colleghi Capelli e Steri e chiedo che la discussione venga rinviata ad un altro momento, soprattutto per quanto riguarda il discorso relativo alla mancanza di titolo abitativo, che invece è richiesto per una serie di situazioni molto meno problematiche e di minor impatto ambientale, e nelle mancanza del parere dell'Ufficio tutela del paesaggio, che dovrebbe essere a monte di qualsiasi intervento definitivo sulle coste.
La precarietà - ho detto già un'altra volta - è dovuta semplicemente alle caratteristiche del collegamento dei sottoservizi relativi alla rete idrica e fognaria, e pertanto mi sembra che sia veramente una furbata. Quindi, io chiedo all'Aula di rinviare ad un altro momento questo argomento per poterne discutere con serenità.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, di questa vicenda si è parlato in Commissione e siccome è una questione che ho la vaga impressione viaggi in modo trasversale, nel senso che coglie sensibilità diverse nei diversi schieramenti, era stata posta come un'esigenza di superare anche un regime sanzionatorio che avrebbe colpito alcune imprese turistiche. Io suggerisco questo, poi si faccia ciò che si ritiene, chi ha i numeri voti: che venga sospesa la norma e se il problema è trovare una soluzione che in qualche misura eviti sanzioni nei confronti di quelle imprese che si sono attrezzate in un certo modo e che sono state colpite più che per negligenza per una severità eccessiva della disposizione di legge o dell'attività di controllo, si individui una modalità di sanatoria, un'oblazione che in qualche misura sani quel tipo di comportamento.
Diversamente che cosa succederà? Succederà una cosa molto semplice: che noi costruiremo case di legno a cui sotto metteremo un paio di rotelline di questa natura - come quelle che ci sono sotto il frigorifero o sotto il carrello dei televisori - destinate a non essere mai utilizzate. Sarà un modo per rendere più difficile la vita a quelle imprese, perché il fatto di non avere concessione edilizia diventerà oggetto di un contenzioso sul quale si lanceranno tutte le associazioni ambientaliste, e il risultato sarà un altro ulteriore conflitto e non un aiuto al sistema turistico; quindi anziché un aiuto un danno.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cherchi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CHERCHI OSCAR (P.d.L.). Signora Presidente, come è stato appena detto, a me risulta strano sentire che basti mettere delle ruote in una casa perché diventi una casa mobile; adesso non esageriamo nel cercare di trovare una giustificazione alla contrarietà nei confronti di una norma stiamo che chiaramente e in modo palese si riferisce solo ed esclusivamente a case mobili che presentano quindi specifiche caratteristiche.
La norma nasce da una richiesta che a noi è pervenuta da tutte le associazioni, tra l'altro di categoria, che ci hanno chiesto di chiarire questo aspetto, non fra quattro stagioni o fra dodici stagioni, in questa stagione turistica. Hanno necessità di un chiarimento. In Commissione questa norma è stata discussa, ed è stata discussa anche davanti all'Assessore competente e insieme a lui è stata concordata. Quindi, credo che debba essere necessariamente approvata, con urgenza e con l'impegno - come sa chi lavora in Commissione insieme a noi - di proporre a settembre un provvedimento di legge globale che prevederà l'inquadramento, all'interno del sistema urbanistico regionale, delle problematiche relative ai campeggi, ai campi da golf e a tutte quelle situazioni che sarà necessario disciplinare per fare chiarezza su un argomento così importante.
Quindi, credo, anzi sono convinto che l'emendamento numero 55 e l'emendamento numero 207 debbano essere respinti da quest'Aula e pertanto sulla richiesta dell'assessore La Spisa di rimettersi all'Aula, l'Aula deve votare e da parte nostra il voto sarà sicuramente contrario.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Milia per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MILIA (U.D.C.). Signora Presidente, in Commissione abbiamo discusso a lungo e approfonditamente di questo problema, che non è un problema da poco perché coinvolge molti operatori del settore e soprattutto coinvolge anche un'istituzione della Regione autonoma della Sardegna quale il Corpo forestale, che è uno degli organi preposti al controllo. Il problema non è l'emendamento, il comma scritto o non scritto dall'Assessore competente, il problema è la giurisprudenza costante del Consiglio di Stato che negli ultimi 10-15 anni ha stabilito che cosa sono e che cosa non sono le case mobili e quando si tratta di case mobili e quando non si tratta. Quindi, non è l'assessore Asunis, che oggi non è presente...
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Sta arrivando.
MILIA (U.D.C.). Ecco, sta arrivando... che può dirci che cos'è la casa mobile. La giurisprudenza del Consiglio di Stato dice che la caratteristica di "agevolmente rimovibile" dipende non dal sistema di ancoraggio della casa, ma dalla sua idoneità a determinare una stabile e continuativa trasformazione del territorio. Cosa vuol dire? Che anche se mettiamo i pneumatici, le ruote, il problema è l'ancoraggio funzionale al terreno.
Si era discusso informalmente, con gli amici della Commissione, per arrivare ad una soluzione che prevedesse la rimozione, a fine stagione turistica e non, di queste abitazioni, chiamiamole mobili. In questo comma non è previsto, gli emendamenti chiedono l'abolizione del comma. Il sottoscritto e il Gruppo dell'U.D.C., rimanendo ancorati al volere della maggioranza, sarebbero del parere di presentare un emendamento orale se si dovesse trovare la condivisione di questa Aula in relazione alla rimozione di queste case mobili a fine stagione turistica. Questo è il nostro pensiero ma chiaramente stiamo con la maggioranza che ha presentato il comma e con l'Assessore che l'ha scritto anche se, e concludo, questo comma non risolverebbe mai i problemi relativi ai controlli della forestale e ci ritroveremmo punto e a capo con le azioni penali e con le sanzioni amministrative.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Vargiu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
VARGIU (Riformatori Sardi). Signora Presidente, se il testo dell'emendamento restasse questo e non venisse raggiunto un accordo sulla linea di indirizzo che il collega Milia ha appena segnalato, il gruppo dei Riformatori in sede di votazione si asterrà.
La dichiarazione di voto è legata al fatto che siamo convinti che questo provvedimento rivesta una importanza e un peso notevole in una fascia di rispetto quale è quella dei 300 metri. In quella fascia sono ubicati infatti numerosi campeggi che al momento attuale, anche sulla base delle considerazioni sulle case mobili appena svolte dal collega Milia, e soprattutto della previsione, presente all'interno della norma, di allacci fognari a quelle case, ci incutono una fortissima preoccupazione di tipo ambientale.
Non vorremmo, infatti, che nella fascia di rispetto dei 300 metri, dove noi non facciamo modificare quasi niente dell'esistente, dove neghiamo ad alberghi di qualità la possibilità di effettuare qualsivoglia intervento, prima della stesura e dell'approvazione da parte del Consiglio del Piano si realizzassero interventi non coerenti con la volontà del Consiglio.
La volontà espressa dal Consiglio, e anche dagli stessi colleghi della nostra maggioranza, è infatti quella del rispetto e della tutela ambientale che una norma estemporanea inserita all'interno di una legge che non è di settore, non può garantire.
Quindi io non vorrei che i colleghi che andranno a votare l'emendamento soppressivo di questo comma, dovessero poi pentirsi a cose fatte di non aver valutato in maniera sufficiente l'impatto della norma; impatto i cui effetti noi abbiamo chiesto anche all'Assessore in Commissione, l'assessore La Spisa, di approfondire dal punto di vista normativo, come facemmo anche quando se ne discusse nella Commissione urbanistica per avere la certezza delle riprcussioni nella fascia di rispetto dei 300 metri dal mare.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Con la norma in oggetto si vuole inserire all'articolo 6 del testo definitivo della legge numero 22 dell'84, un quinto comma.
L'articolo 6 disciplina già i casi consentiti di promiscuità e prevede comunque già una percentuale non superiore al 25 per cento di quella complessiva dell'esercizio. Quindi questo dubbio può essere già fugato per il fatto che la norma non si esaurisce in questo comma. Se poi si volesse aggiungere e si vuole accettare un emendamento orale che prevedesse l'obbligo della rimozione a fine stagione, credo che anche i dubbi del gruppo dei Riformatori potrebbero essere superati e si potrebbe quindi dire che questa è una norma che garantisce rispetto ai possibili danni ambientali.
DIANA MARIO (P.d.L.). Rimozione annuale?
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Sì, dev'essere garantita la rimozione annuale; la formulazione esatta possiamo concordarla successivamente.
PRESIDENTE. Poiché l'emendamento orale proposto dall'assessore La Spisa non è accolto dall'Aula, metto in votazione gli emendamenti numero 55 e numero 207.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 55 e numero 207.
(Segue la votazione)
Rispondono sì i consiglieri:Agus - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Mariani - Porcu - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Uras - Zedda Massimo - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Capelli - Cappai - Caria - Cherchi - Contu Felice - De Francisci - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Lai - Locci - Manca - Maninchedda - Milia - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Stochino - Tocco - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Cossa - Cuccureddu - Fois - Meloni Francesco - Mula - Mulas - Vargiu.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 59
votanti 51
astenuti 8
maggioranza 26
favorevoli 14
contrari 37
(Il Consiglio non approva).
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 124. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non sono approvati)
Metto in votazione gli emendamenti numero 75 e 199, di identico contenuto.
Chi li approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non li approva alzi la mano.
(Non sono approvati)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
Passiamo all'emendamento numero 196.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Signor Presidente, l'emendamento numero 196, è soppressivo del comma 17 sul quale, oltre a tutte le considerazioni di merito sulla decenza dello stesso, suggerirei un preventivo controllo lessicale perché non esiste che questo Consiglio regionale possa votare una norma per assicurare la salvaguardia della fauna selvatica ferita o in difficoltà, perché noi non manteniamo la fauna in difficoltà e ferita. Si scrivono delle corbellerie, e non si effettua neanche un controllo di decenza.
Credo che sia più corretto scrivere, "per assicurare la salvaguardia della fauna selvatica, e in particolare le attività di recupero" eccetera, perché questa è una ulteriore dimostrazione che anche la forma spesso accompagna il merito.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Signor presidente, volevo chiedere alla Giunta se condivide un emendamento che cassi il sintagma "ferita o in difficoltà". Sintagma non è una parolaccia eh! Si è offeso! Il testo non credo che cambi molto, se cassiamo l'espressione "ferita o in difficoltà".
PRESIDENTE. "Ferita o in difficoltà", si io lo davo già per assodato. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Signor Presidente, io credo che sia invece molto importante lasciare il termine "fauna selvatica ferita o in difficoltà", perché abbiamo dei centri specializzati. L'8 di agosto, per esempio, si svolge in Sardegna, a Castelsardo, una grossa manifestazione per liberare 15 tartarughe marine ferite e curate nel centro dell'Asinara. Se si legge il comma sino alla fine si parla infatti di "fauna marina, mammiferi e tartarughe", per i quali la Sardegna si è candidata, anche a seguito della nidificazione in alcuni siti sia dell'Asinara sia di Villasimius, a svolgere una funzione di eccellenza nella cura. Nella nostra Isola si sono specializzati veterinari e biologi marini, e a nostro favore c'è anche un progetto sostenuto dall'ONU, l'agenzia per la protezione dell'ambiente. Credo quindi che sia assolutamente inopportuno pensare che queste risorse non possano andare a quei centri, in cui si cura la "fauna selvatica ferita"; bisogna operare, invece, affinché la Sardegna possa rimanere un riferimento di eccellenza in questo settore.
Quindi, grande apprezzamento alla Giunta per aver inserito un apposito comma, la Conservatoria delle coste sta svolgendo un grande lavoro su questo centro dell'Asinara, e credo che vada assolutamente mantenuto il comma così com'è stato predisposto dall'Assessorato dell'ambiente.
(Non è approvato)
(Non è approvato)
Gli emendamenti numero 76 e 329 sono stati ritirati dai presentatori.
Anche sugli emendamenti numero 193 e 324, che sono identici, c'è un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Io li ritiro volentieri, rimando però le considerazioni ad un emendamento che tratta le stesse materie, il numero 194, sul quale credo frettolosamente sia stato espresso un parere negativo. Quando ci arriviamo dirò il perché.
PRESIDENTE. Gli emendamenti numero 324 e 192 vengono ritirati dai presentatori.
(Sono approvati)
Passiamo all'emendamento numero 18. Anche su questo c'è un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Campus. Ne ha facoltà.
CAMPUS (P.d.L.). Signor Presidente, il problema di questo emendamento è legato al fatto che nei lavori in Commissione abbiamo visto modificare le poste in bilancio per quanto riguarda l'attività di predisposizione divulgazione e diffusione delle linee guida. La proposta iniziale che arrivava dalla Giunta prevedeva infatti 1.750.000 euro per ciascuno degli anni 2009-2010-2011 e 2012, contro i 3.500.000 del testo approvato in Commissione. In riferimento al comma 4, invece, le poste non sono state modificate. Il comma 4, è quello relativo alla lotta all'abusivismo edilizio e alla vigilanza del territorio.
Ora noi sappiamo le difficoltà che ogni comune incontra nell'intervenire sulle forme di abuso edilizio, perché non ha mai i soldi per poter abbattere, per poter procedere alle demolizioni e alle rimesse in pristino. Io credo allora che occorra trovare un equilibrio, riportando il finanziamento del comma 5 a una cifra inferiore, anche se superiore a quella inizialmente proposta dalla Giunta. Propongo pertanto di portarlo a 2 milioni di euro, aumentando contestualmente i 250 mila euro previsti per aiutare i comuni a intervenire sugli abusi edilizi reali, e portarli alla cifra di 1.750.000. Penso che una tale modifica non intaccherebbe né le idee e comunque i progetti da parte della Giunta, e ma sarebbe sicuramente un'opera meritoria nei confronti dei comuni e di tutta la popolazione, perché lasciare per anni degli obbrobri perché nessuno ha i soldi per poter intervenire, credo che sia qualcosa di dannoso per tutto il territorio.
Di fronte però all'invito che mi arriva da parte della Giunta, a malincuore devo dire, ritiro l'emendamento, ma invito la Giunta a una valutazione delle reali difficoltà, così come le ho esposte, degli enti locali nel contrastare l'abusivismo edilizio in maniera molto più efficace di quanto possa fare un'opera di predisposizione, divulgazione e diffusione delle linee-guida di attuazione di un Piano paesaggistico, che noi comunque ci accingiamo a modificare. Non so pertanto nel 2009 cosa andremo a divulgare. Comunque ritiro l'emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Signor Presidente, io sono assolutamente d'accordo con le motivazioni addotte dal collega Campus. Al di là di tutte le considerazioni, di tutte le motivazioni e delle dichiarazioni di intenti sulla necessità di limitare l'abusivismo edilizio, sembrerebbe dai dati accertati che invece l'abusivismo edilizio sulle nostre coste sia in continua crescita. Per cui, come Gruppo dell'Italia dei Valori, facciamo nostro l'emendamento del collega Campus e sottolineiamo, così come ha fatto il collega Campus, che è necessario sostenere maggiormente i comuni nella battaglia contro l'abusivismo edilizio e soprattutto riteniamo che anche la Regione debba, motu proprio, come sua politica essenziale di tutela del territorio, attivare una politica più energica per conseguire risultati migliori. Dobbiamo infatti considerare che noi ci muoviamo - l'abbiamo sempre detto - a tutela dei cittadini che rispettano le leggi. Quindi, in questo settore, anche e oltre alla tutela del territorio, c'è la necessità di tutelare le persone oneste e non i furbi che continuano a costruire e a dilapidare il nostro territorio. Chiedo peraltro la votazione nominale con procedimento elettronico di questo emendamento.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 18.
(Segue la votazione)
Rispondono sì i consiglieri:Agus - Campus - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Cucca - Espa - Mariani - Meloni Valerio - Salis - Sanna Gian Valerio.
Rispondono no i consiglieri:Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Cuccu.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 51
votanti 49
astenuti 2
maggioranza 25
favorevoli 10
contrari 39
(Il Consiglio non approva).
Sull'emendamento numero 38 c'è un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Mula. Ne ha facoltà.
MULA (Riformatori Sardi). Signor Presidente, la disponibilità a ritirare l'emendamento c'è però credo che sia importante spendere in proposito alcune parole.
Come specificato nel testo dell'emendamento si richiede un incremento delle risorse finanziarie da destinare ai paesi della bassa Baronia, nello specifico a favore dei soggetti privati. Vorrei ricordarvi che lo stanziamento di circa 20 milioni di euro per tutta la Sardegna non basta neanche a sopperire ai danni della bassa Baronia che ammontano a circa 150 milioni di euro; stiamo parlando dei danni dell'alluvione, perché probabilmente qualcuno se n'è dimenticato. La devastazione che c'è stata in Baronia probabilmente qualcuno l'ha dimenticata e le risorse che c'erano e che ci sono a disposizione sono veramente pochissime.
E' stata presentata anche un'interpellanza dai colleghi della minoranza che io condivido, avremo maniera di discuterne, però credo sia doveroso sollecitare la Giunta a che, nel prossimo futuro, nella prossima finanziaria, presti un'attenzione particolare a queste situazioni perché le leggi numero 15 e 16 del 2008 approvate sotto la precedente amministrazione credo che non abbiano soddisfatto neanche lontanamente le popolazioni per i danni subiti. Quindi ritiro l'emendamento pregandovi di mostrare una sensibilità maggiore, non il prossimo anno ma in tempi brevi.
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 194.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Signor Presidente, vorrei approfittare della presenza dell'Assessore per ricordare che il comma 20 ovviamente tratta la materia della valutazione ambientale strategica limitatamente agli impianti di produzione energetica, da questo punto di vista, il testo dell'emendamento potrebbe essere anche accettabile con il suo contenuto aggiuntivo, però l'emergenza che noi abbiamo attualmente è anche quella di disciplinare in maniera più razionale la procedura di valutazione ambientale collegata alla redazione dei nuovi piani urbanistici comunali.
Io ho riportato nell'emendamento il testo che è stato approvato dall'Aula nel contesto della legge urbanistica, la scorsa legislatura, sul quale si era registrata, anche in Commissione, una unanime convergenza. Invece di assoggettare la fase pubblicistica della redazione della valutazione ambientale strategica ad un percorso che, quantificato nel tempo, non dura meno di nove mesi, si è infatti optato per assoggettare la procedura all'istituto dell'istruttoria pubblica di cui alla legge numero 40 del 1990 che complessivamente può raccogliere, in un arco temporale più ristretto, dei soggetti preposti alla valutazione.
Alla fine questo emendamento precisa anche i termini entro i quali la valutazione ambientale strategica deve esser effettuata perché è del tutto inutile che i comuni operino una valutazione ambientale sull'esistente; essa, come recita l'emendamento in esame, deve essere effettuata "esclusivamente al fine di valutare l'incidenza delle nuove scelte rispetto al contesto territoriale ed urbano preesistente".
Questa era la sintesi che è stata portata in quella norma, frutto anche dell'interlocuzione con le amministrazioni comunali che hanno iniziato a cimentarsi in questa procedura e che hanno sollecitato la Regione a modificare le procedure, pur mantenendo nei contenuti il riferimento al decreto legislativo numero 152, potendo la Sardegna usufruire di questo istituto dell'istruttoria pubblica. Tutto qua.
(Non è approvato)
Passiamo all'emendamento numero 29, sul quale c'è un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Il parere diventa favorevole perché il dettato dell'emendamento numero 125, con gli emendamenti agli emendamenti che sono stati presentati, mantiene in piedi il comma 20 e l'emendamento numero 29 corregge un errore materiale perché il riferimento alle parole "articolo 12" è sbagliato. E' "articolo 20". Quindi il parere è favorevole.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 29.
Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 30, sul quale c'è un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.). L'invito al ritiro era collegato con l'emendamento soppressivo del comma 20 che è stato ritirato. L'esigenza di questa modifica nasce dalla circostanza che la abrogazione dell'articolo 17 non risulta più utile in quanto costituisce una mera integrazione dell'articolo 31 che è stato abrogato con il comma precedente. Invece è importante ribadire l'assoggettamento alle procedure di VIA dei progetti soggetti a verifica di assoggettabilità ricadenti nelle aree Natura 2000, SIC e ZPS (che era già previsto dall'articolo 31, di cui si prevede l'abrogazione) al fine di garantire, attraverso una valutazione approfondita, una maggior tutela di aree in cui gli habitat prioritari necessitano di opportune misure di conservazione.
In relazione quindi al fatto che venga abrogato l'articolo 31 occorre introdurre una modifica dell'articolo 48 della legge regionale numero 9 del 2006, al fine di sostituire i riferimenti alle normative regionali non più esistenti. Quindi chiedo di rivalutare l'emendamento e di acquisire il parere favorevole.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 30. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Signora Presidente, chiedo una breve sospensione prima della votazione del testo dell'articolo per consentire di presentare un emendamento di sintesi di tutti gli emendamenti riguardanti le fonti energetiche rinnovabili al fine di coordinare il testo di questi emendamenti con il testo già approvato in Commissione, che fatto in questo modo potrebbe essere poco comprensibile.
PRESIDENTE. Di quanto, assessore La Spisa.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Penso possano bastare 20 minuti.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Chiedo alla Presidenza e alla Giunta se, nella fattispecie, l'emendamento numero 295, proveniente per errore dall'articolo 3, e l'emendamento numero 27 rientrano nella sospensione richiesta dalla Giunta o se possiamo approvarli.
PRESIDENTE. No, non possiamo perché per presentare un emendamento di sintesi non deve essere ancora votato l'articolo cui gli emendamenti si riferiscono. Quindi non possiamo.
PRESIDENTE. Poiché non vi sono opposizioni sospendo la seduta sino alle ore 19 e 10.
(La seduta, sospesa alle ore 18 e 50, viene ripresa alle ore 19 e 24.)
PRESIDENTE. L'emendamento di sintesi per il quale è stata effettuata la sospensione è ancora in fase di stesura. Pertanto, in attesa che questo sia pronto, si procede con la votazione dell'articolo 3.
Metto in votazione l'articolo 3. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 1 precedentemente sospeso. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere è favorevole.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 1. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Poiché nessuno domanda di parlare, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 27. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 28, sul quale c'è un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.). Con questo emendamento si chiede di aggiungere al testo dell'articolo le parole: "la valutazione di incidenza ambientale in maniera tale da dare valenza legislativa a quanto previsto nella circolare applicativa della legge regionale numero 3 del 2008 ai commi 16 e 32 per lo sportello unico per l'attività produttive". Quindi si tratta di conferire una valenza legislativa a quanto già deliberato dalla Giunta regionale. Chiedo pertanto di rivalutare il parere della Giunta.
PRESIDENTE. Assessore La Spisa, rivede il parere oppure rimane l'invito al ritiro?
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere è favorevole.
Metto in votazione l'emendamento numero 28. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 319, per il quale c'è un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S. d'Az.), relatore di maggioranza. Signore Presidente, io non conosco la nuova formulazione dell'emendamento numero 125, però nella precedente versione, quella agli atti, il testo dell'emendamento dell'onorevole Sanna è inserito al comma 8. Quindi se nella nuova formulazione del testo della Giunta questo comma è sopravvissuto è ritirabile assolutamente l'emendamento. Non so se sono stato chiaro.
PRESIDENTE. Bisogna verificare nell'emendamento di sintesi.
Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. L'emendamento di sintesi supera la formulazione qui contenuta e richiamata nell'emendamento numero 319 (nel senso che l'abrogazione è parziale, non totale) ottenendo lo stesso risultato. Comunque, lo si può vedere dall'emendamento di sintesi.
PRESIDENTE. Onorevole Sanna intende ritirarlo?
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Un attimo, se possibile. Non essendo presente il presentatore non possiamo ritirarlo.
PRESIDENTE. E allora lo votiamo, onorevole Maninchedda, non possiamo fare diversamente.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). relatore di maggioranza. Però il parere della Giunta è contrario?
PRESIDENTE. Certo, il parere della Giunta è contrario.
Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere della Giunta è contrario a questo, come è contrario allo stesso testo della Giunta che è stato modificato, perché anche nel testo originario della Giunta si prevedeva l'abrogazione totale dell'articolo 18. Ma anziché l'abrogazione è stata prevista una nuova disciplina che si ritiene utile per superare diversi problemi, ma garantista comunque rispetto alla fascia costiera.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.). Signor Presidente, intervengo semplicemente per far presente che l'abrogazione dell'articolo 18, come richiesto in quest'emendamento, comporterebbe l'impossibilità di situare tali impianti all'interno della zona costiera, perché contrasterebbe col PPR. Da qui l'esigenza di un'abrogazione solo parziale, che è stata attuata dalla Giunta riscrivendo la norma e facendo salvo questo emendamento. L'esigenza rappresentata dall'emendamento è comunque accolta nell'emendamento della Giunta.
SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. L'emendamento è ritirato.
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 31, sul quale c'è un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.). Anche in questo caso c'è una richiesta di rivedere il parere. Vado a leggere le motivazioni per cui è stata proposta l'introduzione di questi due commi.
Per quanto riguarda il primo comma dell'emendamento, preciso che si rende necessario provvedere alla modifica delle norme dettate dall'articolo 15 comma 7 della legge regionale numero 2 del 2007, in quanto in relazione alla ricognizione effettuata a suo tempo dall'Assessorato è stato verificato che negli edifici pubblici possono essere realizzati impianti con una potenzialità maggiore di 20 chilowatt. Onde evitare di ricorrere a punti di connessione differenti, che in qualche caso non sono realizzabili, occorre pertanto consentire il cofinanziamento per l'installazione di impianti di taglia maggiore in relazione agli spazi effettivamente disponibili.
Per quanto invece riguarda il successivo comma, si precisa che, relativamente alle aree ammissibili per l'installazione di impianti fotovoltaici, stante le numerose richieste che sono pervenute agli uffici dell'Assessorato della difesa dell'ambiente, per l'effettuazione della procedura di screening ambientale finalizzata all'esigenza di delimitare l'impatto ambientale, determinato dall'impegno di notevoli porzioni del territorio regionale, è opportuno procedere a individuare i criteri tesi a razionalizzare la realizzazione e a contenere l'impatto con particolare riferimento alle aree agricole.
Si rammenta inoltre che l'indirizzo del piano energetico in via di approvazione è orientatato a localizzare come siti di installazione degli impianti fotovoltaici le zone compromesse dal punto di vista ambientale, o le aree industriali produttive esistenti. Inoltre, al fine di regolamentare l'utilizzo del territorio occupato dagli impianti fotovoltaici, è apparso necessario stabilire e prevedere che con successiva delibera di Giunta siano previste le indicazioni di dettaglio relative alla superficie massima impiegabile a specificazione delle aree sensibili.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento…
STERI (U.D.C.). Presidente, se il parere della Giunta è contrario, lo ritiro.
PRESIDENTE. L'assessore La Spisa ha confermato il parere contrario.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Sì, confermo.
CAPELLI (U.D.C.). Ritiro l'emendamento numero 31.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 32. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
(Non è approvato)
Passiamo all'emendamento numero 350 sul quale c'è un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Signora Presidente, credo che questo emendamento sia soprattutto a conoscenza di chi ha amministrato la Regione Sardegna negli anni passati. Certifico che nel programma d'azione per la zona vulnerabile da nitrati di origine agricola di Arborea ci sono due delibere della Giunta regionale che incaricano l'amministrazione provinciale di Oristano di svolgere una serie di attività sul piano nitrati. Ora, se non si vuole incorrere ancora nelle norme rigidissime dell'Unione Europea, io credo che questa attività debba proseguire.
Credo che sia stata una dimenticanza; nell'ultima finanziaria era stato finanziato l'anno 2009. Non ci sono finanziamenti per il 2010, per il 2011 e per il 2012, cioè per quegli anni per i quali questa attività doveva essere svolta. Ricordo che il carico dei nitrati nel territorio di Arborea è un qualcosa di spaventoso, c'è il rischio veramente che l'Unione Europea metta un retino e faccia macellare i 45 mila capi presenti in quel territorio. Dico anche che è la più grossa realtà agricola della Sardegna e forse una delle maggiori del Mediterraneo.
Credo che le spese vive che l'amministrazione provinciale sta affrontando per fare il controllo sui nitrati non possano certamente essere disattese. Per cui pongo il problema all'attenzione della Giunta e non faccio nessuna battaglia. Se mi si chiede di ritirare l'emendamento lo ritiro, però so che sto commettendo un errore e sta commettendo soprattutto un errore la Giunta.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Io non vorrei essere poi responsabile di un danno ambientale a nome di tutta la Giunta. Se questa è la prospettazione dei problemi, noi possiamo modificare il parere, considerando che su questa questione però davvero la Regione ha speso molto, molto, molto. Prima o poi qualcuno bisogna che metta la parola fine a questi interventi.
PRESIDENTE. Onorevole Diana, ritira l'emendamento?
DIANA MARIO (P.d.L.). Lo ritiro.
PRESIDENTE. Gli emendamenti numero 125, 375, 376, 377, 378, 379, 380, 381, 382, 390 sono stati ritirati perché è stato presentato l'emendamento di sintesi numero 391.
(Si riporta di seguito il testo del'emendamento di sintesi numero 391:
Emendamento di sintesi degli emendamenti numero 125, 375, 376, 377, 378, 379, 380, 381, 382, 390 Giunta regionale
Articolo 3
1. La Regione promuove la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e ne garantisce l'utilizzo regolamentato nel rispetto della sostenibilità ambientale ed in conformità alle finalità e ai principi posti dal decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, e successive modifiche ed integrazioni, di attuazione della direttiva 2001/77/CE.
2. Le disposizioni del presente articolo disciplinano la competenza e il procedimento per il rilascio delle autorizzazioni relative agli impianti di produzione di energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili, così come definite ed individuate dalla vigente normativa comunitaria e statale.
3. Al comma 3 dell'articolo 21 della legge regionale 12 giugno 2006, n. 9, alla fine della lettera b), è inserito il seguente periodo "e gli impianti di produzione di energie rinnovabili". Sino all'approvazione del Piano energetico ambientale regionale la competenza indicata nell'articolo 21, comma 3, lettera b) della legge regionale n. 9 del 2006 rimane in capo alla Regione.
4. Il procedimento di rilascio del titolo abilitativo relativo agli impianti di produzione di energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili è disciplinato dall'articolo 12 del decreto legislativo n. 387 del 2003. L'amministrazione competente può stipulare accordi di cui all'articolo 11 della legge 8 agosto 1990, n. 241, e successive modifiche ed integrazioni, finalizzati al rilascio dell'autorizzazione unica prevista dal comma 3 del sopra citato articolo 12 del decreto legislativo n. 387 del 2003.
5. La Giunta regionale, entro dodici mesi dall'entrata in vigore della presente legge, procede alla revisione delle linee guida per la localizzazione degli impianti di produzione di energia rinnovabile.
6. Qualora le domande di rilascio siano eccedenti rispetto a quelle rilasciabili compatibilmente con le esigenze di natura tecnica nonché di tutela ambientale e territoriale, deve essere adottato un criterio selettivo, non discriminatorio, di valutazione comparativa degli interessi coinvolti. Il criterio di valutazione deve garantire un uso sostenibile del territorio il cui consumo consenta per le comunità locali, di conseguire obiettivi di qualità socio-economici, ambientali e paesaggistici.
7. Nel rispetto della legislazione nazionale e comunitaria, in conformità con le linee guida di cui al precedente comma 5, la Regione adotta un Piano regionale di sviluppo delle tecnologie e degli impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile.
8. Nella legge regionale n. 2 del 2007 l'articolo 18 è sostituito dal seguente: "Art. 18 (Energia rinnovabile-eolica)
1. In base alle indicazioni del Piano paesaggistico regionale la realizzazione di nuovi impianti eolici è consentita nelle aree industriali, retroindustriali e limitrofe, anche se ricadenti negli ambiti di paesaggio costieri oltre la fascia dei 300 metri, o in aree già compromesse dal punto di vista ambientale, da individuarsi puntualmente nello studio specifico di cui all'articolo 112 delle norme tecniche di attuazione del Piano paesaggistico regionale.". (391)
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 391. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 4 e dei relativi emendamenti.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4 e dei relativi emendamenti:
Art. 4 Disposizioni in materiadi opere pubbliche e trasporti1. Nel comma 32 dell'articolo 8 della legge regionale n. 3 del 2008 sono soppresse le parole "nei comuni con popolazione inferiore a 30.000 abitanti".
2. L'autorizzazione di spesa, prevista dalla legge regionale n. 3 del 2008, articolo 8, comma 22, in materia di edilizia abitativa, è rideterminata in euro 30.000.000 per l'anno 2009, in euro 50.000.000 per l'anno 2010 e in euro 30.000.000 per ciascuno degli anni 2011 e 2012. Il programma di spesa è approvato con deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell'Assessore regionale dei lavori pubblici, anche in deroga alle percentuali di ripartizione della spesa indicate nella legge regionale n. 3 del 2008, articolo 8, comma 23 (UPB S05.03.010).
3. Una quota pari a euro 20.000.000 dell'autorizzazione di spesa prevista dalla legge regionale 24 febbraio 2006, n. 1 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione - legge finanziaria 2006), articolo 5, comma 1, è destinata al potenziamento del programma straordinario di edilizia abitativa già approvato con deliberazione della Giunta regionale; per la prosecuzione del programma straordinario di edilizia abitativa per la costruzione e il recupero di alloggi di edilizia abitativa da attribuire prioritariamente in locazione a canone moderato, approvato con deliberazione del 16 novembre 2006, n. 47/10, è autorizzata la spesa di euro 10.000.000 per ciascuno degli anni 2010 e 2011 (UPB S05.03.010).
4. E' autorizzata, nell'anno 2009, la spesa di euro 1.000.000 da destinare al finanziamento di progetti di ripristino, restauro e recupero di edifici di culto e delle strutture annesse di particolare pregio storico, artistico e culturale (UPB S03.01.004).
5. E' autorizzato nell'anno 2009, l'ulteriore stanziamento di euro 2.500.000 per le finalità previste dalla legge regionale n. 3 del 2008, articolo 9, comma 14, relative alla concessione di finanziamenti per opere e infrastrutture di interesse degli enti locali (UPB S07.10.005).
6. Al fine di consentire la piena partecipazione della Regione all'Istituto per l'innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale (ITACA), organo tecnico della Conferenza delle regioni e delle province autonome per la materia degli appalti pubblici, è autorizzata una spesa valutata in euro 40.000 annui (UPB S01.03.007).
7. Per la realizzazione del sistema di monitoraggio e certificazione regionale della spesa previsti dalla legge regionale n. 1 del 2009, articolo 1, comma 12, inerente gli interventi relativi ad opere pubbliche delegate agli enti o le opere pubbliche da realizzarsi sulla base di specifici atti convenzionali è autorizzata, per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011, la spesa di euro 300.000 (UPB S01.04.002).
8. Al comma 22 dell'articolo 6 della legge regionale 7 agosto 2007, n. 5 (Procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, forniture e servizi, in attuazione della direttiva 2004/18/CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la disciplina delle fasi del ciclo dell'appalto), dopo le parole "fisico e procedurale" sono inserite le seguenti: "anche mediante apposita certificazione informatica".
9. L'autorizzazione di spesa, prevista dalla legge regionale n. 3 del 2008, articolo 5, comma 22, finalizzata all'integrazione delle risorse assegnate dallo Stato per la realizzazione di opere e di interventi previsti dal Piano stralcio di bacino per l'assetto idrogeologico, è rideterminata in euro 6.000.000 per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012 (UPB S04.03.004).
10. Sono autorizzati gli interventi di messa in sicurezza aventi carattere di particolare urgenza relativi ad opere connesse alle concessioni di derivazione d'acqua rilasciate ai sensi del regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 (Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici); la relativa spesa, da effettuarsi mediante anticipazione di risorse regionali con successiva rivalsa a danno dei titolari inadempienti, è valutata in euro 1.000.000 annui (UPB S04.09.003).
11. E' autorizzato, nell'anno 2009, lo stanziamento di euro 500.000 per le spese di gestione relative all'esercizio delle funzioni sul demanio marittimo e per la progettazione e studi periziali finalizzati alla predisposizione dei piani regolatori dei porti turistici della Sardegna (UPB S07.04.001).
12. Il comma 18 dell'articolo 6 della legge regionale n. 5 del 2007 è sostituito dal seguente:
"18. I finanziamenti delle opere da attuarsi a cura degli enti interessati sono impegnati entro il 31 dicembre dell'anno successivo a quello di erogazione dei fondi, ovvero del secondo anno successivo quando la loro utilizzazione richieda l'approvazione di un progetto esecutivo. Il termine è prorogato di un anno per i progetti che necessitano di provvedimenti autorizzativi o approvativi in materia paesaggistica o ambientale e di un ulteriore anno per quelli soggetti a valutazioni di impatto ambientale. Per impegno entro i termini si intende la costituzione di un'obbligazione giuridicamente perfezionata o la pubblicazione del bando di gara, entro gli stessi termini, purché faccia seguito l'affidamento dei lavori entro l'esercizio immediatamente successivo.".
13. Nella legge regionale n. 1 del 2009 sono introdotte le seguenti modifiche:
a) nella lettera b) del comma 14 dell'articolo 4, le parole: "l'importo dello stanziamento di cui all'articolo 9, comma 1, della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3" sono sostituite dalle seguenti: "l'importo che residua dagli stanziamenti di cui all'articolo 9, comma 1, della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3";
b) il comma 16 dell'articolo 4 è sostituito dal seguente:
"16. Al fine di garantire la continuità del servizio di preminente interesse pubblico, gli eventuali prestiti assunti dal gestore del servizio idrico integrato regionale, Abbanoa Spa, società pubblica partecipata, usufruiscono della garanzia regionale per il rimborso del capitale, interessi e oneri accessori. I relativi oneri sono valutati in euro 2.000.000 per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011 a valere sul fondo di cui alla legge regionale n. 3 del 2008, articolo 1, comma 5 (UPB S08.01.001).".
14. Con l'entrata in vigore del decreto legislativo n. 46 del 2008, al fine della riorganizzazione dei servizi e dell'integrazione delle relative strutture organizzative, le società pubbliche di trasporto pubblico locale individuano il personale cui attribuire indennità supplementari come incentivo all'esodo; per tali finalità è autorizzata la spesa di euro 2.000.000 per ciascuno degli anni 2009, 2010, 2011 e 2012; con deliberazione della Giunta regionale, adottata su proposta dell'Assessore competente in materia di trasporti, sono stabiliti criteri e modalità di erogazione dei contributi (UPB S07.06.001).
15. E' autorizzata, per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, la spesa di euro 2.000.000 per il finanziamento di studi, elaborazioni e progettazioni finalizzati all'attuazione del Piano regionale dei trasporti (UPB S07.06.001).
16. Per le finalità previste dalla legge 30 dicembre 2004, n. 311 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2005), articolo 1, comma 148, è autorizzata la spesa di euro 2.500.000 per l'anno 2009 e di euro 3.000.000 per l'anno 2010 quale copertura degli oneri relativi ai trattamenti di malattia del personale dipendente delle aziende di trasporto pubblico locale (UPB S07.06.001).
17. E' autorizzato il rimborso a favore del CACIP (ex CASIC) delle somme anticipate dallo stesso per la copertura del saldo degli oneri derivanti dalla liquidazione della Porto terminal Mediterraneo Spa nonché delle spese derivanti dalla gestione dei centri intermodali di Porto Torres e Chilivani a valere sulle risorse stanziate in conto dell'UPB S07.04.004 (cap. SC07.0395).
18. E' autorizzata, nell'anno 2009, la spesa di euro 3.000.000 da destinare alla copertura dei maggiori oneri derivanti dall'attuazione degli interventi relativi ai centri intermodali isolani (UPB S07.02.001).
19. A valere sulle disponibilità recate sul fondo della programmazione negoziata di cui all'UPB S01.03.010, una quota fino ad euro 10.000.000 è destinata al potenziamento ed alla valorizzazione del sistema aeroportuale regionale minore.
20. Per la realizzazione dello scavo di alaggio e varo delle imbarcazioni con gru, all'interno del polo nautico del nord-ovest della Sardegna, è autorizzata nell'anno 2009, a favore del Comune di Porto Torres, la spesa di euro 3.000.000 mediante utilizzo delle risorse iscritte in conto dell'UPB S01.03.010.
Emendamento soppressivo parziale Vargiu
Articolo 4
All'art. 4 il comma 1 è soppresso. (42)
Emendamento soppressivo parziale Espa - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 4
Il comma 1 dell'art. 4 è soppresso. (116)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 1 è soppresso. (243)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 2 è soppresso. (244)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 3 è soppresso. (245)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 4 è soppresso. (246)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 5 è soppresso. (247)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 6 è soppresso. (248)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 7 è soppresso. (249)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 8 è soppresso. (250)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 9 è soppresso. (251)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 10 è soppresso. (252)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 11 è soppresso. (253)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 12 è soppresso. (254)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 13 è soppresso. (255)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
La lettera a) del comma 13 è soppresso. (256)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
La lettera b) del comma 13 è soppresso. (257)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 14 è soppresso. (258)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 15 è soppresso. (259)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 16 è soppresso. (260)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 17 è soppresso. (271)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 18 è soppresso. (270)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 19 è soppresso. (269)
Emendamento soppressivo parziale Campus
Articolo 4
All'articolo 4 comma 19:
all'ultima riga sopprimere la parola: "minore". (24)
Emendamento soppressivo parziale Pittalis - Diana Mario - Lai - Locci - Sanjust
Articolo 4
Il comma 14 dell'art. 4 è così sostituito:
Con l'entrata in vigore del Decreto Legislativo 21 febbraio 2008 n.46, al fine della riorganizzazione dei servizi e della integrazione delle relative strutture organizzative, le società del T.P.L. a capitale partecipato dalla RAS individuano il personale cui attribuire annualmente, attraverso le domande degli interessati e secondo le priorità dell'anzianità contributiva, indennità incentivanti per favorire l'esodo anticipato, mediante copertura degli oneri necessari al raggiungimento dei requisiti minimi di cui all'art. 1, comma 2 della legge 24.12.2007 n. 247 e della allegata tabella B.
Con deliberazione della Giunta Regionale, adottata su proposta dell'Assessore competente in materia di trasporti, saranno stabiliti conseguenti criteri e modalità di erogazione.
Per tali finalità è autorizzata la spesa di Euro 2.000.000 per l'anno 2009 e per ciascuno degli anni 2010-2011-2012. (354)
Emendamento aggiuntivo Sanna Gian Valerio - Sabatini - Lotto - Bruno
Articolo 4
Dopo il comma 9 è inserito il seguente comma:
9bis. Al fine di portare a compimento il processo di gara per la continuità territoriale con l'isola dell'Asinara sono stanziati euro 800.000 aggiuntivi all' UPB S07.06.001 sc07.0611. (137)
Emendamento aggiuntivo Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 4
Dopo il comma 20 dell'articolo 4 è aggiunto il seguente:
20 bis. Per la realizzazione degli interventi di ripristino delle infrastrutture pubbliche di servizio dei Comuni interessati dagli eventi alluvionali dell'anno 2008 è autorizzata la spesa complessiva di euro 300.000.000 in ragione di euro 100.000.000 per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011 (UPB S04.03.004).
COPERTURA FINANZIARIA
In aumento
UPB S04.03.004
Anno 2009 euro 100.000.000
Anno 2010 euro 100.000.000
Anno 2011 euro 100.000.000
FNOL (53)
Emendamento aggiuntivo Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 4
Dopo il comma 20 è inserito il seguente comma:
20 bis. Al fine di portare a compimento il processo di gara per la continuità territoriale con l'isola dell'Asinara sono stanziati euro 800.000 aggiuntivi all'UPB S07.06.001 SC07.0611. (54).)
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Chiedo scusa, Presidente, ma sull'emendamento numero 391 c'è stata una dimenticanza. Assessore La Spisa, se non sbaglio era stato accolto dall'Aula il suo suggerimento di dimezzare quanto meno il termine dei 12 mesi per quel che riguarda le linee guida per la localizzazione degli impianti di energia rinnovabile. Invece al comma 5 dell'emendamento di sintesi continuano ad apparire i 12 mesi.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. E' un errore: 6 mesi, non 12 mesi.
PRESIDENTE. In sede di coordinamento modificheremo da 12 mesi a 6 mesi.
Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Il parere è favorevole sugli emendamenti numero 42, 116 e 243, che sono uguali, e sull'emendamento numero 354. Sui restanti emendamenti il parere è contrario.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere è conforme a quello del relatore.
PRESIDENTE. Metto in votazione gli emendamenti numero 42, 116 e 243. Chi li approva alzi la mano.
(Sono approvati)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 24.
Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAMPUS (P.d.L.). Signore Presidente, solo per spiegare rapidissimamente il perché di questo emendamento, che non vuol costituire un'aggressione nei confronti di due strutture regionali, e perché rimanga agli atti che secondo me sarebbe più opportuno un processo di razionalizzazione del sistema aeroportuale in Sardegna, visto che abbiamo investito tantissimi soldi anche su quello che viene definito il sistema aeroportuale minore, che viene ulteriormente finanziato. E credo sia giusto ricordare anche quello che si cerca di fare per razionalizzare, per impedire la dispersione e la frammentazione. In una parola, in Sardegna noi continuiamo a portare la montagna a Maometto, anziché portare Maometto alla montagna: non costruiamo strade, non realizziamo collegamenti, non consentiamo idonei collegamenti stradali verso gli aeroporti, però cerchiamo di aumentare il numero degli aeroporti.
Il Piemonte ha solo tre aeroporti, di cui due internazionali e uno di terzo livello; la Puglia ha tre aeroporti, di cui due nazionali e internazionali e uno di terzo livello; noi in Sardegna abbiamo tre aeroporti nazionali e internazionali e due aeroporti minori di terzo livello. Ora, io credo che questi soldi debbano essere investiti perché questi due aeroporti diventino aeroporti realmente turistici, perché questo è quello che serve, e non che non debbano essere investiti per inseguire, da parte delle strutture di Oristano e di Tortolì, quello che già fanno Olbia, Alghero e Cagliari. Credo che questo invito debba rimanere agli atti e so perfettamente che l'emendamento sarà bocciato dall'Aula, però vorrei che rimanesse nella memoria del Consiglio regionale il fatto che forse, anziché spendere i soldi per inseguire sogni localistici o, peggio, avventure imprenditoriali, si facesse un discorso e un ragionamento completo sulla struttura aeroportuale di tutta la Sardegna, si investissero i soldi dei sardi nei collegamenti e si mettessero tutti i sardi nelle condizioni di prendere tutti i tipi di aereo e magari sfruttare quelle due strutture per fare quel turismo aeroportuale che realmente ci manca, senza inseguire, ripeto, sogni di gloria che non saranno mai raggiunti se non spendendo ulteriori soldi.
Ritiro l'emendamento, chiaramente.
PRESIDENTE. L'emendamento numero 24 è stato ritirato.
Metto in votazione l'emendamento numero 354. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione il testo dell'articolo 4. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 5 e dei relativi emendamenti.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5 e dei relativi emendamenti:
Art. 5 Disposizioni nel settore sanitario e sociale1. Per la riqualificazione della rete di emergenza urgenza sanitaria prevista nel decreto del Presidente della Repubblica 27 marzo 1992 (Atto di indirizzo e coordinamento alle regioni per la determinazione dei livelli di assistenza sanitaria di emergenza), l'autorizzazione di spesa di cui alla legge regionale n. 2 del 2007, articolo 32, comma 10, è rideterminata per l'anno 2009 in euro 6.500.000 (UPB S05.01.004 e S05.01.002).
2. Al fine di acquisire la conoscenza dei rischi per la salute e di consentire la programmazione regionale degli interventi sanitari volti alla tutela della collettività dai medesimi rischi, possono essere istituiti:
a) registri di patologia riferiti a malattie di rilevante interesse sanitario;
b) registri di pazienti sottoposti a procedure di particolare complessità.
3. Gli atti di istituzione dei registri previsti nel comma 2 vengono adottati in conformità al parere espresso dal Garante per la protezione dei dati personali, ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali), articolo 154, comma 1, lettera g).
4. I registri previsti nel comma 2 sono istituiti in relazione a programmi attivati nell'ambito della programmazione sanitaria e sociale e raccolgono, per lo studio e la ricerca scientifica in campo medico, biomedico ed epidemiologico, dati anagrafici e sanitari, con l'esclusione dei dati riferiti alle abitudini personali, relativi alle persone affette dalle malattie o soggette agli eventi sopra individuati, nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali.
5. Per gli accordi integrativi regionali per la medicina generale e la pediatria di libera scelta, finalizzati al perseguimento della continuità dei processi di cura, alla riduzione dei ricoveri inappropriati e degli accessi al pronto soccorso, alla realizzazione di azioni strategiche mirate alla riqualificazione della spesa farmaceutica e specialistica secondo principi di appropriatezza, è autorizzata la spesa di euro 2.500.000 annui a valere sugli stanziamenti iscritti in conto dell'UPB S05.01.001.
6. L'autorizzazione di spesa disposta per le finalità previste dalla legge 23 gennaio 1968, n. 34 (Provvedimenti per la profilassi della peste bovina, della pleuropolmonite contagiosa dei bovini, dell'afta epizootica, della morva, della peste equina, della peste suina classica e africana, della febbre catarrale degli ovini e di altre malattie esotiche), articolo 7, è destinata anche al finanziamento delle attività nel campo della formazione, aggiornamento e riqualificazione del personale del Servizio sanitario regionale e della formazione manageriale (UPB S05.01.001).
7. Per il programma di prevenzione del randagismo previsto dalla legge regionale n. 3 del 2008, articolo 8, comma 19, è autorizzata, per l'anno 2009, la spesa di euro 1.000.000 (UPB S05.02.005).
8. Le borse di studio di cui alla legge regionale 31 marzo 1992, n. 5 (Contributo alle Università della Sardegna per l'istituzione di borse di studio per la frequenza delle scuole di specializzazione delle facoltà di medicina e chirurgia), sono concesse, nei limiti dello stanziamento di bilancio, a favore dei laureati medici e non medici, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368 (Attuazione della direttiva 93/16/CE in materia di libera circolazione dei medici e di reciproco riconoscimento dei loro diplomi, certificati ed altri titoli e delle direttive 97/50/CE, 98/21/CE, 98/63/CE e 99/46/CE che modificano la direttiva 93/16/CE.), articolo 35, e dalla legge 29 dicembre 2000, n. 401 (Norme sull'organizzazione e sul personale del settore sanitario), articolo 8. Per tali finalità è autorizzata l'ulteriore spesa valutata in euro 1.500.000 annui (UPB S02.04.010).
9. E' autorizzata nell'anno 2009, a favore del Coordinamento regionale per le donazioni e i prelievi d'organo, la concessione di un finanziamento di euro 250.000 destinato alla realizzazione di un programma di pubblicità finalizzato a favorire l'incremento delle donazioni d'organo nel territorio regionale (UPB S02.04.010).
10. Il contributo previsto dalla legge regionale 24 aprile 2001, n. 6 (legge finanziaria 2001), articolo 5, comma 44, è elevato fino a un massimo di euro 4.500.
11. Al fine di garantire lo svolgimento delle attività dell'assistenza sanitaria penitenziaria, nelle more del trasferimento della stessa dal Ministero della giustizia al Servizio sanitario nazionale per il tramite della Regione, è autorizzata, nell'anno 2009, la spesa di euro 1.000.000 quale anticipazione sui futuri trasferimenti da parte dello Stato (UPB S05.01.001).
12. Nella legge regionale 12 giugno 2006, n. 9 (Conferimento di funzioni e compiti agli enti locali), sono apportate le seguenti modifiche:
a) dopo il comma 2 dell'articolo 71 è aggiunto il seguente:
"2 bis. Sono trasferite alle AA.SS.LL. le seguenti funzioni:
a) in materia di indennizzi a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati di cui alla legge 25 febbraio 1992, n. 210 (Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati), e successive modifiche e integrazioni, nonché a causa di vaccinazione antipoliomelitica non obbligatoria prevista nel comma 3 dell'articolo 3 della legge 14 ottobre 1999, n. 362 (Disposizioni urgenti in materia sanitaria);
b) relative all'erogazione di contributi a favore di titolari di patenti di guida A, B, C, speciali con incapacità motorie permanenti previste nell'articolo 27 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 (Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate).";
b) dopo il comma 3 bis dell'articolo 83 è aggiunto il seguente:
"3 ter. La Giunta regionale definisce i tempi e le modalità di trasferimento alle AA.SS.LL. delle funzioni previste nel comma 2 bis dell'articolo 71 e annualmente ne determina le relative risorse finanziarie.".
13. Nell'articolo 3 della legge regionale 5 luglio 1963, n. 14 (Istituzione del Comitato tecnico consultivo regionale per la pesca), dopo la lettera f) è inserita la seguente:
"f bis) due membri in rappresentanza delle aziende di acquacoltura intensiva.".
14. Per favorire la partecipazione dei lavoratori beneficiari di ammortizzatori sociali e di quelli espulsi dal sistema produttivo che non ne beneficiano, a percorsi di riqualificazione professionale, aggiornamento, potenziamento delle competenze e reinserimento lavorativo, prevalentemente attraverso forme di tirocinio presso le imprese o soggetti accreditati del sistema associativo, sindacale e datoriale, è autorizzata la spesa complessiva di euro 40.000.000 per ciascuno degli anni dal 2009 al 2012, cui si provvede a valere sulle risorse del POR-FSE 2007-2013; detto importo è ripartito in egual misura tra le due categorie di beneficiari. Al lavoratore che partecipa al percorso formativo è erogato, previa stipula di un apposito patto di inserimento, un contributo mensile pari a euro 500. L'ammontare può variare in relazione ai massimali previsti dalle leggi vigenti, alla tipologia e alla durata del percorso formativo. Entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale, su proposta dell'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, approva il programma degli interventi, da realizzarsi attraverso la predisposizione e l'attuazione di percorsi individuali integrati di formazione e lavoro realizzati dal sistema pubblico dei servizi per il lavoro in collaborazione con gli enti di formazione, i criteri di priorità, i parametri di adeguamento del contributo mensile, le modalità attuative degli interventi, avendo riguardo al raccordo con i complessivi interventi di politica attiva del lavoro e di completamento del sostegno al reddito già in essere. L'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio è autorizzato ad apportare, con i propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.".
15. Gli stanziamenti previsti dalla legge regionale n. 1 del 2009, articolo 3, comma 2, lettera d), disposti a favore di lavoratori che non beneficiano degli ammortizzatori sociali ai sensi della vigente normativa statale e per misure atte a sostenere i lavoratori e le imprese che decidono di fare ricorso a contratti di solidarietà, sono utilizzati prioritariamente per l'erogazione di sussidi a favore dei lavoratori non beneficiari degli ammortizzatori sociali espulsi dal sistema produttivo nel corso degli anni 2008 e 2009. Il sussidio è corrisposto per un periodo massimo di dodici mesi. Tali sussidi, la cui misura è stabilita dalla Giunta regionale con propria deliberazione, sentite le organizzazioni sindacali regionali, sono destinati con particolare riferimento ai lavoratori del settore industriale e del relativo sistema dei servizi in appalto.
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Il comma 1 è soppresso. (268)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Il comma 2 è soppresso. (267)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Il comma 3 è soppresso. (266)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Il comma 4 è soppresso. (265)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Il comma 5 è soppresso. (264)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Il comma 6 è soppresso. (262)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Il comma 7 è soppresso. (261)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Il comma 9 è soppresso. (312)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Il comma 10 è soppresso. (311)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Il comma 11 è soppresso. (310)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Il comma 12 è soppresso. (309)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Al comma 12 la lettera a) è soppressa. (308)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Al comma 12 la lettera b) è soppressa. (307)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Il comma 13 è soppresso. (306)
Emendamento sostitutivo parziale Bruno - Uras - Salis - Cuccu - Sabatini - Solinas Antonio - Manca - Cucca - Moriconi - Meloni Valerio - Caria - Diana Giampaolo - Meloni Marco - Porcu - Lotto - Espa - Sanna Gian Valerio - Agus
Articolo 5
All'Art. 5 il comma 8 è sostituito dal seguente:
8. Le borse di studio di cui alla legge regionale 31 marzo 1992, n. 5 (Contributo alle Università della Sardegna per l'istituzione di borse di studio per la frequenza delle scuole di specializzazione delle facoltà di medicina e chirurgia), sono concesse, nei limiti dello stanziamento di bilancio, a favore dei laureati medici e non medici, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368 (Attuazione della direttiva 93/16/CE in materia di libera circolazione dei medici e di reciproco riconoscimento dei loro diplomi, certificati ed altri titoli e delle direttive 97/50/CE, 98/21/CE, 98/63/CE e 99/46/CE che modificano la direttiva 93/16/CE.), articolo 35, e dalla legge 29 dicembre 2000, n. 401 (Norme sull'organizzazione e sul personale del settore sanitario), articolo 8. In sede di prima applicazione per gli odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, fisici, psicologi, è consentita la concessione di borse di studio ai laureati specializzandi iscritti al primo anno accademico di specializzazione 2008/2009 ed a quelli iscritti ad anni di corso successivi al primo. Per tali finalità è autorizzata l'ulteriore spesa valutata in euro 1.800.000 annui (UPB S02.04.010).
COPERTURA FINANZIARIA
In aumento
UPB S02.04.010
Progetti di ricerca e borse di studio finalizzate all'istruzione e alla cooperazione
Anno 2009 euro 1.800.000
Anno 2010 euro 1.800.000
Anno 2011 euro 1.800.000
Anno 2012 euro 1.800.000
In diminuzione
UPB S08.01.02
FNOL Parte corrente
Anno 2009 euro 1.800.000
Anno 2010 euro 1.800.000
Anno 2011 euro 1.800.000
Anno 2012 euro 1.800.000
Mediante riduzione della riserva di cui alla voce della tabella "A" allegata alla legge Finanziaria. (102)
Emendamento sostitutivo parziale Campus
Articolo 5
All'articolo 5 comma 8
all'ultimo capoverso le parole:"valutata in annui euro 1.500.00 (UPB S02.04.010) sono sostituite dalle parole: "valutata in euro 600.000 per l'anno 2009, 1.200.000 per l'anno 2010, 1.800.000 per l'anno 2011, 2.400.000 per l'anno 2012. (UPB S02.04.010). (22)
Emendamento sostitutivo parziale Giunta regionale
Articolo 5
Nel comma 14 le parole "erogato, previa stipula di un apposito patto di inserimento, un contributo mensile pari ad euro 500 " sono sostituite dalle seguenti:
"riconosciuta una dote da utilizzare per voucher formativi o di servizio, nell'ambito dell'intesa istituzionale siglata tra la Regione e lo Stato. Al lavoratore non titolare di provvedimento di ammortizzatore sociale è riconosciuta, altresì, una dote voucher a finalità formativa o di servizio."
Le parole "i parametri di adeguamento del contributo mensile" sono sostituite dalle seguenti:
"i parametri di adeguamento della dote". (351)
Emendamento all'emendamento numero 351 sostitutivo totale Giunta regionale
Articolo 5
Il testo dell'emendamento numero 351 è sostituito come segue:
- - nel comma 14 le parole "un contributo mensile pari a euro 500" sono così sostituite "un contributo mensile sino a euro 500, nell'ambito degli accordi stipulati tra la Regione e lo Stato".
- - Dopo le parole "al reddito già in essere" è aggiunto il seguente periodo:
"Gli interventi possono essere attuati anche attraverso la costituzione di doti finanziarie personali e di conseguenti voucher formativi o destinati all'acquisizione di servizi utili alle finalità del programma d'intervento". (385)
Emendamento aggiuntivo Cuccu - Agus - Cucca - Moriconi - Sabatini
Articolo 5
Dopo il comma 4 è aggiunto il seguente comma:
4 bis. E' autorizzata nell'anno 2009 la spesa di € 150.000 a favore dell'Istituto Zooprofilatico sperimentale della Sardegna "Giuseppe Pegreffi" per la predisposizione di un piano finalizzato alla eradicazione dell'artrite encefalite caprina (C.A.E.V.). Alle spese previste per l'attuazione degli interventi previsti dal piano di cui al comma 1 si provvedere ai sensi dell'art. 4 comma 1 lettera e) della L.R. 2 agosto 2006 n. 11.
COPERTURA FINANZIARIA
In diminuzione
UPB S08.01.002 FNOL parte corrente
Anno 2009 euro 150.000
In aumento
UPB S05.02.001
Anno 2009 euro 150.000 (96)
Emendamento aggiuntivo Contu Felice
Articolo 5
Dopo il comma 5 dell'articolo 5 è aggiunto il seguente:
"5 bis. Il termine previsto dal comma 1 dell'articolo 40 della legge regionale 6 aprile 1989, n. 13, prorogato dall'articolo 9 della legge regionale 1° giugno 1991, n. 17, dall'articolo 4, comma 9, della legge regionale 23 agosto 1995, n. 22, dall'articolo 2, comma 2, della legge regionale 29 dicembre 2003, n. 14, è ulteriormente prorogato al 15 agosto 2009.". (5)
Emendamento all'emendamento numero 5 sostitutivo totale Capelli - Steri
Articolo 5
Il comma 22 dell'art. 18 della legge regionale 11 maggio 2004, n. 6, è abrogato. (386)
Emendamento aggiuntivo Petrini - Locci - Sanna Paolo - De Francisci - Sanna Matteo - Campus - Meloni Francesco - Mulas - Peru - Murgioni - Lai - Rodin - Stochino - Zedda Alessandra - Piras - Pittalis - Steri - Biancareddu - Cuccureddu - Cossa - Rassu
Articolo 5
Nell'articolo 5 dopo il comma 7 è aggiunto il seguente comma 7 bis:
"All'interno dello stanziamento previsto per l'anno 2009 di cui all'UPB S05.03.007 - SC 05.0681 la somma di euro 300.000 è destinata per dotare di materasso antidecubito i malati domiciliari di SLA, tetraplegici e pazienti costretti in modo permanente a letto per malattia (allettati permanenti)". (48)
Emendamento aggiuntivo Lotto - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 5
All'Art. 5 dopo il comma 7 è aggiunto il seguente comma:
7 bis. Per la realizzazione di progetti di inclusione sociale attraverso gli Enti di Promozione Sportiva e le società iscritte all'albo regionale delle Associazioni di Promozione Sociale di cui all'articolo 12 della legge regionale 23 dicembre 2005 n° 23, è autorizzata la spesa di euro 100.000 per ciascuno degli anni 2009, 2010, 2011 e 2012.
COPERTURA FINANZIARIA
In aumento
UPB - S05.03.001
Anno 2009 euro 100.000
Anno 2010 euro 100.000
Anno 2011 euro 100.000
Anno 2012 euro 100.000
In diminuzione
UPB S08.01.002
Anno 2009 euro 100.000
Anno 2010 euro 100.000
Anno 2011 euro 100.000
Anno 2012 euro 100.000 (99)
Emendamento aggiuntivo Vargiu - Meloni Francesco - Cossa - Dedoni - Fois - Mula
Articolo 5
All'art. 5 dopo il comma 7 è aggiunto il seguente:
"7bis. Il comma 1 lett. f dell'art. 3 della legge 1/2009 è sostituito dal seguente:
f) risorse regionali per euro 4.000.000 destinate all'erogazione di assegni di cura o di altre provvidenze in favore di famiglie che si assumono compiti di assistenza e cura di disabili fisici, psichiatrici e sensoriali in situazione di gravità certificati ai sensi dell'art. 3 comma 3 della legge 104/1998. Tali risorse, anche ad integrazione, sulla base di criteri adottati con decreto assessoriale, sentita la Commissione consiliare competente, sono destinate in particolare alle famiglie di persone in situazioni più estreme, con il più alto carico assistenziale, anche 24 ore su 24, a più alto punteggio e/o con la presenza di più persone in situazione di gravità nello stesso nucleo familiare, di cui alla graduatoria dei piani personalizzati di sostegno ai sensi della legge 162/1998". (316)
Emendamento aggiuntivo Cucca - Sabatini - Cuccu - Manca - Moriconi
Articolo 5
Dopo il comma 11 è aggiunto il seguente:
11 bis. Il comma 4 dell'articolo 10 della legge regionale n. 2 del 2007 è sostituito dal seguente:
"4. Ai comuni territorialmente competenti sono delegate le funzioni amministrative previste dalla legge regionale 17 novembre 1978, n. 68, per garantire il funzionamento dei centri di servizi sociali gestiti dall'Ente italiano di servizio sociale (EISS) - Comitato regionale Sardegna. L'Amministrazione regionale determina annualmente con legge finanziaria, a decorrere dall'anno 2010, l'importo da trasferire ai comuni ove hanno sede i suddetti centri.". Per le finalità di cui al presente comma è autorizzata, per l'anno 2009, la concessione di un contributo straordinario di euro 84.000 a favore del centro di Ottana. (8)
Emendamento aggiuntivo Cucca - Sabatini - Cuccu - Manca - Moriconi
Articolo 5
Dopo il comma 11 è aggiunto il seguente:
"11 bis. Per la prosecuzione degli interventi previsti nell'articolo 33, comma 11, della legge regionale n. 2 del 2007 è autorizzata la spesa di euro 120.000 per ciascuno degli anni dal 2009 al 2012 (UPB S05.03.009)". (9)
Emendamento aggiuntivo Giunta regionale
Articolo 5
Dopo il comma 11, è inserito il seguente:
11 bis. "Nelle more della predisposizione di un piano di riqualificazione professionale, sono inclusi tra gli operatori che possono svolgere le mansioni di educatore, anche se non in possesso dei requisiti richiesti dal punto 7 dell'allegato alla Delibera della Giunta Regionale n. 62/24 del 14 novembre 2008, gli educatori di ruolo e non di ruolo e i titolari di servizi educativi per la prima infanzia, in possesso di diploma di scuola media superiore anche ad indirizzo non educativo che hanno maturato, alla data di entrata in vigore della presente legge, almeno cinque anni di esperienza lavorativa nei servizi territoriali socio-assistenziali e/o sanitari pubblici e privati nello svolgimento delle funzioni di educatore nei settori sociale e sanitario". (126)
Emendamento aggiuntivo Giunta regionale
Articolo 5
Dopo il comma 12, è inserito il seguente:
"12 bis. E' autorizzata nell'anno 2009 la spesa di euro 300.000 per la concessione di un contributo straordinario a favore dei familiari delle vittime degli incendi del 23 luglio 2009 (UPB S01.03.009)"
COPERTURA FINANZIARIA
In aumento
UPB S01.03.009
Altre spese istituzionali
Anno 2009 euro 300.000
In diminuzione
UPB S08.01.001
Fondi riserva spese obbligatorie, impreviste e revisione prezzi
Anno 2009 euro 300.000 (127)
Emendamento aggiuntivo Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 5
Dopo il comma 14 dell'art. 5 sono aggiunti i seguenti:
14 bis. E' autorizzata, nell'anno 2009, la spesa di euro 44.000.000 destinata alla realizzazione del Programma "Benvenuti bambini" finalizzato al sostegno, prioritariamente delle giovani coppie, per affrontare il carico di cura e le accresciute esigenze economiche derivanti dalla nascita di un figlio, per contrastare il calo delle nascite e per favorire la crescita e l'educazione dei figli nei primi mesi di vita, così ripartita:
a) risorse regionali per euro 15.000.000, destinate all'erogazione di un contributo per l'allattamento, la nutrizione e l'igiene del neonato, nella misura massima di 1.800 euro per bambino; il contributo è erogato, anche mediante una "carta bebé" che preveda ulteriori facilitazioni, fino al compimento dei 18 mesi di età a tutti i bambini che nascono e/o vivono in Sardegna; la Regione definisce i criteri e le modalità di accesso (UPB S05.03.009);
b) risorse statali e regionali per euro 15.000.000, già destinate al piano straordinario per lo sviluppo dei servizi socioeducativi per la prima infanzia (UPB S05.03.007);
c) risorse del POR Sardegna FSE 2007-2013 per euro 12.000.000, destinate all'erogazione di incentivi ai lavoratori e alle lavoratrici per favorire la conciliazione della cura dei figli minori con Fattività lavorativa (linea di attività b.1.3);
d) euro 2.000.000 per percorsi di promozione della salute del nuovo nato e della neo mamma (UPB S05.03.009).
14 ter. Al fine di promuovere il benessere e le condizioni di salute dei bambini, degli adolescenti e dei giovani che vivono nel territorio regionale, la Regione istituisce il Fondo Sociale Regionale per l'Infanzia e le Giovani Generazioni, alimentato da risorse regionali, statali e comunitarie. Per l'anno 2009 la dotazione del Fondo è pari a euro 19.000.000, ed è destinato alle seguenti finalità:
a) per euro 500.000 per promuovere, in tutte le occasioni in cui i minori entrano in contatto con i servizi sociosanitari, comportamenti improntati al rispetto dei diritti e dei bisogni dell'infanzia e dell'adolescenza, a partire dal diritto del bambino ad avere sempre vicino un genitore o un familiare, ad essere accolto in spazi adeguati alla sua età e in grado di favorire fra i bambini la percezione degli ambienti come accoglienti e positivi (UPB SOS.03.006);
b) per euro 1.000.000 per programmare interventi di educazione e promozione della salute, in particolare in materia di alimentazione, attività fisica, fumo, alcol, droghe e guida sicura, al fine di contrastare l'assunzione di comportamenti a rischio e promuovere la valorizzazione delle abilità e delle capacità di cui i giovani sono dotati, anche quale strumento per la realizzazione dei loro progetti di vita (UPB S05.03.006);
c) per sostenere le famiglie con figli minori, in particolare di quelle con più di tre figli, attraverso la quota parte di euro 6.200.000 delle risorse regionali destinate al contrasto della povertà per il quale è autorizzata nell'anno 2009, la spesa complessiva di euro 30.000.000 (UPB S05.03.007);
d) per euro 3.000.000 per assicurare ai minori e ai giovani che vivono condizioni di disabilità interventi appropriati e personalizzati, in grado di favorire l'effettiva fruizione dei servizi e delle opportunità sociali, a partire dalla frequenza scolastica, in condizioni di parità rispetto ai loro coetanei, anche con il coinvolgimento degli Enti Locali (UPB S05.03.009);
e) per euro 500.000 per promuovere la qualificazione delle attività delle comunità residenziali per minori, pubbliche o gestite dai soggetti di cui all'articolo 10 della legge regionale 23/2005, il coordinamento in rete delle strutture e dei servizi, le attività di aggregazione e socializzazione finalizzate alla prevenzione del disagio (UPB S05.03.005);
f) per euro 1.000.000 per favorire la ristrutturazione e il completamento di strutture di socializzazione destinate ai minori (UPB S05.03.006);
g) per euro 1.500.000 per assicurare azioni dirette a favorire percorsi di inclusione sociale di giovani dimessi da strutture residenziali (UPB S05.03.009);
h) per euro 5.000.000 per promuovere, attraverso risorse del POR Sardegna FSE 2007-2013, la realizzazione di azioni finalizzate all'inserimento lavorativo per la riduzione della devianza e delle dipendenze giovanili nonché per favorire l'inclusione lavorativa e sociale delle persone svantaggiate;
i) per euro 300.000 per promuovere attività finalizzate all'inserimento sociale e lavorativo di adolescenti e giovani adulti sottoposti a provvedimenti giudiziari, all'organizzazione di iniziative di sensibilizzazione e di prevenzione, al sostegno delle famiglie, al miglioramento della qualità della vita nell'istituto penitenziario minorile o in strutture di accoglienza alternative (UPB S05.03.009).
14 quater. L'amministrazione regionale è autorizzata a rimborsare alle aziende di trasporto pubblico locale (urbane ed extraurbane) il costo delle corse effettivamente sostenute da:
a. cittadini ultra-sessantacinquenni, residenti in Sardegna, sulla base di specifici titoli di abbonamenti annuali da cui si evinca il numero di corse effettuate;
b. studenti universitari "fuori sede" per distanze non inferiori a 40 chilometri, residenti in Sardegna e di età non superiore ai 26 anni, mediante rilascio di carnet da 52 corse "andata e ritorno" annuali da utilizzarsi dalla sede universitaria di appartenenza al proprio comune di residenza.
A tal fine è autorizzata, nell'anno 2009, la spesa di euro 5.000.000 (UPB S07.06.001).
COPERTURA FINANZIARIA
FNOL. (52)
Emendamento aggiuntivo Bruno - Uras - Salis - Agus - Barracciu - Ben Amara - Caria - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Zedda Massimo - Zuncheddu
Articolo 5
Al comma 15 è aggiunto il seguente periodo:
"Gli stanziamenti previsti al comma 2 dell'articolo 3 lett. d) della legge regionale n.l del 2009 sono incrementati di euro 20.000.000.
Copertura finanziaria
In diminuzione
UPB S06.04.013 euro 1.000.000
UPB S06.04.014 euro 1.000.000
UPB S06.04.015 euro 2.500.000
UPB S04.09.006 euro 1.500.000
UPB S01.06.001 euro 2.350.000
UPB S04.09.003 euro 3.500.000
UPB S07.10.005 euro 2.500.000
UPB S04.09.003 euro 1.000.000
UPB S07.04.001 euro 500.000
UPB S07.06.001 euro 2.000.000
UPB S02.01.013 euro 400.000
UPB S03.01.004 euro 300.000
UPB S03.02.001 euro 150.000
UPB S03.02.001 euro 300.000
UPB S01.01.002 euro 1.000.000
In aumento
UPB S06.06.004 euro 20.000.000. (108)
Emendamento aggiuntivo Espa - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 5
Dopo il comma 15 dell'art. 5 è aggiunto il seguente:
15 bis. L'art. 3 comma 1 lettera c) Legge Finanziaria 14 maggio 2009 n. l, è sostituito con il seguente: risorse regionali per euro 10.000.000 destinate al programma "Ritornare a casa" di cui all'articolo 17, comma 1, della legge regionale n. 4 del 2006 (UPB S05.03.007);
COPERTURA FINANZIARIA
In aumento
UPB S05.03.007 Cap. SC05.0677
+ 5.000.000 di euro
In diminuzione
Fondi FNOL
- 5.000.000 di euro. (114)
Emendamento aggiuntivo Espa - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 5
Dopo il comma 15 dell'art. 5 si aggiunga il seguente comma
15 bis. Il comma 1 lett. f dell'art. 3 della legge 1/2009 è sostituito dal seguente:
f) risorse regionali per euro 4.000.000 destinate all'erogazione di assegni di cura o di altre provvidenze in favore di famiglie che si assumono compiti di assistenza e cura di disabili fisici, psichiatrici e sensoriali in situazione di gravità certificati ai sensi dell'art. 3 comma 3 della legge 104/1992.
Tali risorse, anche ad integrazione, sulla base di criteri adottati con decreto assessoriale, sentita la Commissione consiliare competente, sono destinate in particolare alle famiglie di persone in situazioni più estreme, con il più alto carico assistenziale, anche 24 ore su 24, a più alto punteggio e/o con la presenza di più persone in situazione di gravità nello stesso nucleo familiare, di cui alla graduatoria dei piani personalizzati di sostegno ai sensi della legge 162/98.
Copertura finanziaria
Non comporta aumento di spesa. (115)
Emendamento aggiuntivo Agus - Porcu - Espa - Bruno
Articolo 5
Dopo il comma 15 è aggiunto il seguente comma:
15 bis. Per l'avvio sperimentale delle attività di riabilitazione globale a ciclo continuativo ad alta intensità è stanziato per l'anno 2009 e per l'anno 2010 l'importo di euro 6.500.000
COPERTURA FINANZIARIA
In diminuzione
FNOL
Anno 2009 euro 6.500.000
Anno 2010 euro 6.500.000
In aumento
UPB S05.01.001
Anno 2009 euro 6.500.000
Anno 2010 euro 6.500.000. (117)
Emendamento aggiuntivo Vargiu - Meloni Francesco - Cossa - Dedoni - Fois - Mula
Articolo 5
All'art. 5 dopo il comma 15 è aggiunto il seguente:
"15bis. I limiti di reddito e i rimborsi a favore dei nefropatici previsti rispettivamente dai commi 1 e 5 dell'art. 1 e dai commi 1 e 2 dell'art. 2 della L.R. 14 settembre 1993, n. 43, sono elevati nella misura del 30% a far data dal 1.6.2009."
COPERTURA FINANZIARIA
In aumento
UPB S05.03.007
Provvidenze a favore di soggetti affetti da handicap e loro associazioni
Anno 2009 euro 150.000
Anno 2010 euro 300.000
Anno 2011 euro 300.000
Anno 2012 euro 300.000
In diminuzione
UPB S08.01.003 - FNOL in conto capitale
(mediante riduzione della riserva di cui alla voce 1 della tabella A allegata alla legge regionale 14 maggio 2009, n. 1 - legge finanziaria 2009)
Anno 2009 euro 150.000
Anno 2010 euro 300.000
Anno 2011 euro 300.000
Anno 2012 euro 300.000 (317).)
PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Il parere è contrario sugli emendamenti numero 268, 267, 266, 265, 264, 262, 261, 312, 311, 310, 309, 308, 307 e 306. Sull'emendamento numero 102 si esprime un parere contrario sulla copertura finanziaria (ricordo all'Assessore che era l'emendamento che prevedeva un aumento di 300 mila euro per le borse di studio) e si invita al ritiro. Sull'emendamento numero 22 il parere è contrario. Sul numero 385 il parere è favorevole. Sull'emendamento numero 96 il parere è contrario. All'emendamento numero 5 è stato presentato l'emendamento numero 386 dei colleghi Capelli e Steri su cui non conosco l'orientamento della Giunta, per cui chiedo di sospenderlo.
Sugli emendamenti numero 5, 48 e 99 il parere è contrario. Sull'emendamento numero 316 ci si rimette all'Aula. Sull'emendamento numero 8, precedentemente sospeso per una verifica della copertura finanziaria, il parere è favorevole. Sull'emendamento numero 9 il parere è contrario. Sugli emendamenti numero 126 e 127 il parere è favorevole. Sugli emendamenti numero 52, 108 e 114 il parere è contrario. Sull'emendamento numero 115 - che è praticamente simile all'emendamento numero 316, si tratta di capire come viene votato - vale il parere espresso sull'emendamento numero 316. Sull'emendamento numero 117 il parere è contrario. Sull'emendamento numero 317 il parere è favorevole ma con diversa copertura finanziaria e con diversa formulazione.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Nella lettura molto molto veloce può essere sfuggito qualcosa che eventualmente la Giunta si riserva di precisare in sede di esame degli emendamenti. Vorrei precisare che il parere è conforme, in linea di massima, a quello del relatore tranne per gli emendamenti sospesi che esamineremo successivamente, mentre per quanto riguarda due emendamenti sicuramente, si può sciogliere la riserva del parere della Giunta. Mi riferisco all'emendamento numero 386, emendamento all'emendamento numero 5, sul quale il parere è favorevole perché in questo modo si corregge il testo normativo e si viene incontro alle esigenze prospettate nell'emendamento numero 5, e all'emendamento numero 317.
Per quanto riguarda quest'ultimo, poiché si tratta di modificare i limiti di reddito e i rimborsi a favore dei nefropatici, venendo incontro al passare del tempo che ha obiettivamente reso eccessivamente bassi questi limiti, può essere anch'esso accolto, però con una diversa formulazione e cioè: "I limiti di reddito e i rimborsi a favore dei nefropatici previsti rispettivamente dai commi 1 e 5", eccetera, "della legge numero 43, sono elevati nella misura non superiore al 30 per cento"...
PRESIDENTE. Assessore La Spisa, la modifica verrà precisata in sede di votazione di quell'emendamento.
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
Sull'emendamento numero 102 c'è un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Caria. Ne ha facoltà.
CARIA (P.D.). Presidente, vorremo conoscere il motivo per cui la Giunta ci chiede il ritiro e chiediamo eventualmente anche l'impegno dell'Esecutivo su questo emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. In Commissione si è sospeso il pronunciamento da parte della Giunta perché si voleva verificare se un incremento finanziario come quello previsto, cioè di 300 mila euro per quest'anno, potrebbe essere la soluzione del problema oppure se, in questo modo, non si attivasse un meccanismo che poi moltiplicherebbe negli anni successivi il fabbisogno finanziario.
Poiché per quel che abbiamo potuto appurare si verificherebbe esattamente la seconda ipotesi, e cioè che si innescherebbe un dinamismo che moltiplicherebbe i fabbisogni successivi, la Giunta chiede il ritiro impegnandosi (essa stessa o la Commissione competente) a presentare un apposito progetto di legge che inquadri la questione tentando finalmente di individuare un meccanismo che registri il reale fabbisogno delle Aziende sanitarie di specializzandi nel primo, secondo, terzo anno, e poi si quantifichi le risorse una volta per tutte. In caso contrario ci troveremmo ogni anno ad incrementare di qualche centinaio di migliaia di euro, senza sapere mai a che punto fermarci. Per questo invito al ritiro, ma per affrontare il problema che comunque è importante.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAMPUS (P.d.L.). Signora Presidente, anch'io sono favorevole che venga ritirato questo emendamento anche perché credo che quanto ha detto adesso l'Assessore sia fondamentale tant'è che l'emendamento successivo su cui è stato espresso il parere contrario e che posso anche ritirare, sottolinea proprio l'aspetto centrale del problema. Quando si parla di borse di studio per gli specializzandi l'incremento annuale deve essere visto, infatti, nell'ambito di tutto il corso di specializzazione per cui anziché partire con la stessa cifra uguale per tutti gli anni, è più corretto iniziare dai 600 mila euro per arrivare ai 2 milioni e 400 mila euro. Se poi la Giunta farà il conto si accorgerà che la somma stanziata rimane la stessa. Questo per sottolineare che è un problema che va affrontato in progress.
Chiudo dicendo che la cifra di 600 mila euro per anno è stata calcolata sulla base degli attuali posti in statuto delle due università, quindi è del tutto inutile aggiungere finanziamenti perché i posti in statuto a cui possono accedere gli specializzandi non medici sono stabiliti, ripeto, dagli statuti delle scuole di specializzazione e ratificati dal Ministero. Ecco perché la cifra prevista per il primo anno di 600 mila euro è una cifra sufficiente per coprire eventualmente quei posti. Comunque se rimane il parere contrario io ritirerò il mio emendamento invitando però i colleghi a ritirare anche questo perché peggiora quanto di non precisissimo fatto dalla Giunta, che ha previsto la stessa cifra per tutti i cinque anni.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cucca. Ne ha facoltà.
CUCCA (P.D.). Noi prendiamo atto dell'atteggiamento assolutamente positivo manifestato dalla Giunta, tra l'altro questo è un annoso problema, ne avevamo già parlato in finanziaria. Credo che sia comunque condivisibile la posizione che ha assunto l'assessore La Spisa. Ovviamente prendiamo atto anche dell'impegno a esaminare il problema eventualmente anche prima della finanziaria del 2010 e pertanto ritiriamo l'emendamento.
PRESIDENTE. E' ritirato anche l'emendamento numero 22.
Metto in votazione l'emendamento numero 385. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Quindi decade l'emendamento numero 351.
Metto in votazione l'articolo 5. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 386. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
L'emendamento numero 5 decade.
Passiamo all'emendamento numero 48.
Ha domandato di parlare il consigliere Rassu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
RASSU (P.d.L.). Signora Presidente, io sono uno dei firmatari di questo emendamento, e l'ho voluto firmare in considerazione sia dell'esiguità della somma sia dell'importanza che riveste, perché se è vero come è vero che tutta la struttura sanitaria sarda (almeno a Cagliari) è sprovvista di questi materassi capaci di alleviare le sofferenze giornaliere dei malati, se si trovano 400 mila euro per intervenire sulla fauna ferita (io mi son messo a ridere perché ero convinto che si trattasse di un refuso) possibile che non si trovino 300 mila euro per alleviare le sofferenze dei malati terminali? Ma di che cosa stiamo parlando oggi qui?
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Io ho già spiegato in Commissione che queste situazioni, sicuramente proprie di persone sfortunatissime, come nel caso di questa patologia, evidentemente richiedono da parte del servizio sanitario degli interventi. Ma credo che non sia opportuno e neanche giusto prevedere che nella legge finanziaria, in una legge di tipo finanziario, si intervenga per permettere l'acquisto di alcuni materiali per un certo tipo di patologia. Credo che esistano anche altre categorie di pazienti che abbiano questo problema, se pertanto noi intervenissimo senza operare una valutazione del fabbisogno complessivo, innescheremmo in quest'Aula, entro pochissimi minuti, una corsa al rialzo impressionante, che potrebbe portarci a effettuare scelte assolutamente irrazionali. E mi fermo qui.
Allora, io ho già detto, in Commissione e lo confermo qui, che nella legge finanziaria e nel bilancio l'Assessorato della sanità sarà dotato di adeguate risorse per interventi mirati a queste finalità e che sulla base di uno stanziamento di bilancio si predisporrà un programma per intervenire, ma non possiamo intervenire ora perché altrimenti qualcuno di voi mi potrebbe portare il caso dei malati non di SLA ma tumorali o affetti da qualunque tipo di patologia che presentino queste problematiche, e non credo che il Consiglio regionale possa legiferare in questo modo. Quindi confermo la richiesta di ritirare questo emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Petrini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PETRINI (P.d.L.). Io prendo atto di quello che ha lei detto, però le posso fornire alcuni dati, Assessore: gli ammalati di SLA sono pochini, ma in Sardegna ci sono 130 tetraplegici costretti a stare a letto! E' una patologia speciale; cioè sono ammalati costretti a stare a letto e solo a letto. Questi materassi nuovissimi sono in circolazione da tre anni, ma la ASL non li fornisce, non sono in convenzione e non ne vogliono sentire di inserirli. Ecco perché l'esigenza di questo emendamento.
Le dico anche un'altra cosa: lo sa che stando sempre a letto questi ammalati ogni sei mesi vanno in ospedale perché hanno delle piaghe di decubito, e sa quanto costa un ammalato in ospedale per queste piaghe? Minimo deve restarci tre mesi. C'è l'Assessore della sanità, se lo faccia dire da lui quanto costa tenere in ospedale un ammalato per tre mesi per curarsi queste piaghe. Con questi materassi speciali non avviene più Assessore. C'è un risparmio eccezionale per la Regione sarda e un risparmio di sofferenze per queste persone. Abbiamo messo 400 mila euro per il ricovero degli animali, Assessore!
Se lei si impegna a inserire lo stanziamento nella finanziaria, io ritiro l'emendamento, se no chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi). Sì, c'è poco da scherzare su queste cose. Presidente, io sono d'accordo con quello che ha detto il collega Petrini e capisco anche quello che ha detto l'assessore La Spisa. Effettivamente, se ci mettessimo a inseguire i bisogni delle singole categorie di ammalati, diventeremo matti, questo è indubbio. Però è anche vero, Assessore, che ci siamo trovati davanti ad una legge che (non per ripetere quello che hanno detto tutti) prevede 400 mila euro per la fauna selvatica ferita, che è importante, per carità, però è chiaro che di fronte a una norma di questo genere è istintivo avanzare altre proposte.
Comunque prendo le parole dell'Assessore come un impegno per risolvere il problema con la prossima finanziaria. Rivolgo lo stesso appello all'assessore Liori e, per quanto mi riguarda, ritiro la mia firma dall'emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Caria per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CARIA (P.D.). Signor Presidente, anch'io sono d'accordo con quanto è stato detto da chi ha anche proposto l'emendamento, e condivido comunque il discorso pronunciato dall'Assessore. Forse sarebbe anche sufficiente, visto che c'è l'Assessore Liori presente in Aula, rassicurare tutti i consiglieri, perché il tema della SLA è un tema che tocca diverse famiglie di sardi, così come pure il problema dei malati tetraplegici. Il problema potrebbe essere anche risolto con una circolare, con un invito ad intervenire, come direttori generali, immediatamente, a prescindere dalla necessità di un finanziamento, utilizzando le attuali risorse che hanno all'interno dei bilanci, e penso che così comunque possa trovare una soluzione immediata.
Poi aggiungo questo, lo dico in maniera sommessa, e anche come ultima ruota del carro di questo Consiglio regionale: ci sono tre emendamenti - questo e i prossimi due emendamenti - che vengono proposti al comma 7. Almeno, per una questione di tecnica legislativa, io non li avrei presentati al comma 7, perché, così come ha detto qualche collega, il comma 7 riguarda il randagismo, e penso che mischiare argomenti di questo tipo, in una norma di questa portata, non sia il massimo dal punto di vista di stile della norma. Poi nei contenuti mi ci ritrovo appieno, anzi, invito l'Assessore della sanità a intervenire nei confronti dei direttori generali, perché si avvii un censimento dei malati di SLA (perché anche questo è un problema) e perché si intervenga in maniera veloce, per dare risposte alle richieste che sono evidentemente differenziate rispetto ad altri malati, ed in maniera e in misura contingente.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Vargiu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
VARGIU (Riformatori Sardi). Signor Presidente, io condivido con il collega Meloni la considerazione che su questi argomenti non sia opportuno scherzare. E quindi non scherzo. Però dovrei dire che mentre il collega Meloni, accedendo alle richieste dell'assessore La Spisa, ritira la sua firma, io che non ho firmato, sulla base delle motivazioni che ha riferito l'assessore La Spisa, aggiungerei la mia firma a questo emendamento.
Aggiungerei la mia firma perché quando il legislatore - il Consiglio regionale in questo momento è il legislatore - approva emendamenti di questo genere significa che il sistema non funziona. E il non funzionamento del sistema sanità in Sardegna non dipende né da chi ha governato cinque anni fa, né da chi come noi ha governato nei cinque anni ancora precedenti, dipende dal fatto che purtroppo il sistema non funziona, non è tarato, non è adeguato, non ha risorse economiche, non ha organizzazione strutturale, non ha risorse umane che siano calibrate rispetto alle necessità dei sardi. Non è colpa di questo Consiglio, o non solo di questo Consiglio, non è certo colpa dell'Assessore della sanità, ma purtroppo non è colpa neanche dei pazienti che sono, come direbbe l'avvocato Ghedini, gli utilizzatori ultimi di questo sistema.
Ecco, allora quest'Aula abbia bene in testa questo argomento, mentre noi ritiriamo l'emendamento, e cioè che è necessario un colpo di reni dell'intera Aula sul tema della sanità, perché il sistema che abbiamo, a oggi, non è adeguato a garantire, con i finanziamenti che sono in campo, la sanità in Sardegna, se il legislatore, l'onorevole Petrini nella fattispecie, è costretto a segnalare durante una legge una necessità che, ha perfettamente ragione il collega Caria, una circolare, una delibera di Giunta, una direttiva dell'Assessorato probabilmente sarebbe in grado di soddisfare. Ma non è questa l'unica necessità, quindi non basta una direttiva, ci vorrebbero dieci, cento direttive, mille determinazione del dirigente.
Allora, se di questo abbiamo la consapevolezza, questa è la consapevolezza è la prima pietra per la costruzione di un edificio che a mio avviso andrebbe costruito insieme in questo Consiglio, che garantisca sia agli ammalati che sta tutelando giustamente il consigliere Petrini in quest'emendamento, sia a tutti gli altri ammalati, una sanità degna di un paese normale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale. Ne ha facoltà.
LIORI, Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale. Volevo chiarire all'Aula che probabilmente l'onorevole Petrini nella richiesta relativa ai lettini si riferiva a quelli a "letto fluido", per la cura delle piaghe da decubito, perché i letti anti decubito generici già vengono erogati dai servizi sanitari; basta fare una richiesta al Servizio protesi e ausili perché vengano erogati.
Comunque credo, in ogni caso, che disporrò, nel più breve tempo possibile, l'effettuazione di uno studio in modo da proporre tutta una serie di iniziative generali e avanzare una proposta complessiva a tutte le AA.SS.LL. Per risolvere il problema alla radice, senza queste rincorse tra consiglieri per poter ottenere sovvenzioni per questa o per quella patologia. Quindi invito al ritiro dell'emendamento con l'impegno dell'Assessorato a risolvere il problema in maniera generale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAMPUS (P.d.L.). Signor Presidente, colleghi, lo scopo dell'emendamento credo sia stato raggiunto. Come ha giustamente sottolineato testé l'Assessore, per risolvere il problema specifico basta solo una revisione del prontuario protesico, in modo che si adegui ai nuovi presidi disponibili sul mercato in tempi utili. E' giusto quello che è stato sottolineato: esiste una rigidità di apparato a livello ministeriale, una rigidità di apparato a livello regionale, e una rigidità di apparato a livello aziendale, che forse la politica dovrebbe scuotere, e questo credo che sia un compito che sappiamo l'Assessore, questa Giunta e questo Consiglio, hanno comunque posto come obiettivo primario di questa legislatura.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Petrini. Ne ha facoltà.
PETRINI (P.d.L.). Signora Presidente, intervengo per dichiarare che ritiro l'emendamento. Volevo però anche aggiungere Assessore, c'è un signor Porcu che da quattro anni sta aspettando questo letto, da quattro anni, ho il nome, il cognome e l'indirizzo, adesso veda lei! Lei si è impegnato davanti a tutti noi… (Interruzioni)
Io le sto dicendo semplicemente, che esistono patologie, che costringono i malati a stare esclusivamente al letto, vivono sdraiati per una vita intera. Pensi ai tetraplegici che sono divenuti tali a 10 anni: possono vivere anche più di cinquant'anni sempre a letto! Veda lei Assessore! Ci sono tetraplegici a Cagliari, a Sassari, a Nuoro e a Oristano, in tutta la Sardegna. Io ho fiducia in lei, non me la faccia passare!
(Non è approvato)
Passiamo agli emendamenti numero 316 e 115, che hanno lo stesso contenuto, la Giunta e l'Assessore si sono rimessi all'Aula.
Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ESPA (P.D.). Signora Presidente, cercherò di essere breve. E' un argomento che abbiamo già discusso in finanziaria, tra l'altro mi sembra che si leghi molto bene alla richiesta dell'onorevole Petrini, anche se quella riguardava la fornitura di materiali, ma stiamo parlando delle stesse persone fondamentalmente, parliamo sempre di persone con disabilità grave. Io raccolgo anche quello che dice l'onorevole Vargiu, rispetto al fatto che queste problematiche non hanno colore politico e che è bene impegnarsi tutti insieme per approvare norme che migliorino la qualità della vita di questi nostri concittadini.
L'emendamento numero 316, che reca come primo firmatario l'onorevole Vargiu e che è praticamente uguale al numero 115, da me presentato, prevede di regolamentare un passaggio della legge finanziaria, di cui avevamo discusso qui in Consiglio e che a mio parere non era stato ben disciplinato, cioè quello che permette di sapere, chi sono i beneficiari dei 4 milioni di euro destinati agli assegni di cura o ad altre provvidenze. Io credo che i presentatori dell'emendamento volessero precisare che la disabilità per godere di queste somme dovesse essere grave, precisazione che mancava nella precedente legge, e che preferibilmente queste somme dovessero essere destinate a persone che avevano scelto di avere di non avvalersi di assistenti alla persona esterni per vari motivi, come chiedeva l'onorevole Cuccureddu.
Quindi i criteri di erogazione saranno disciplinati dall'Assessore con suo decreto, sentita la Commissione, però si precisa fin da ora che dovranno essere persone disabili in situazione di estrema gravità, e che verranno preferite le famiglie con il più alto carico assistenziale. Io quindi voterò assolutamente a favore e ricordo che questo emendamento non comporta aumento di spesa. Spero, da questo punto di vista, che si arrivi ad un voto favorevole di tutta l'Aula.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.). Dichiaro il voto favorevole del gruppo U.D.C.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi). Signora Presidente, sarò brevissimo perché il collega Espa ha già illustrato più che bene l'emendamento. Si tratta di una specificazione della destinazione di somme, che sono comunque già stanziate nella finanziaria, quindi senza alcun aumento di spesa. Viene ben specificato adesso che l'aiuto finanziario si rivolge a pazienti gravissimi, quindi in condizioni di estrema necessità di assistenza, e si tratta solo di una migliore precisazione di destinazione di una norma della finanziaria, come ho detto. Ne abbiamo discusso in Commissione, anche in Commissione mista con la Terza Commissione, e c'era un accordo abbastanza generale.
L'assessore poi detterà, con apposita delibera di Giunta, la regolamentazione più precisa dei criteri a cui ci si dovrà ottenere per l'utilizzo di queste somme, sentita la Commissione competente. Annuncio pertanto il voto favorevole del Gruppo dei Riformatori e mi auguro che questo emendamento possa essere accolto.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Signora presidente, colleghi, dobbiamo essere molto chiari su un aspetto: io sono assolutamente d'accordo sulla esigenza però voglio far capire e chiarire qual è il punto di partenza. Qui c'è un accordo stretto dalla Giunta con i sindacati, in maniera particolare una richiesta specifica della CISL che chiedeva di destinare i fondi per la prima volta non tutti sulla "162" ma sulle famiglie, soldi alle famiglie che assistono persone in grave, gravissima difficoltà.
Abbiamo richiesto, per far fronte a queste esigenze, di applicare per la prima volta in Sardegna la legge quadro sull'assistenza sociale e istituire agli assegni di cura prevedendo una quota aggiuntiva. Stante la situazione di bilancio questo non è stato possibile, quindi sono stati sfornati 4 milioni di fondi dei piani personalizzati ex legge "162". Oggi con l'accoglimento di questa emendamento, per il quale ribadisco la non ostilità, deve essere chiarissimo che stiamo compiendo un passo indietro e che qui la Regione Sardegna sarà l'unica Regione italiana a non dare sostegno alle famiglie, quindi a non erogare gli assegni di cura, a non coprire quella particolare categoria sulla quale si era ritenuto di intervenire su specifica richiesta, in maniera particolare del segretario regionale della CISL, cioè su coloro che hanno pazienti gravissimi in famiglia e che per ragioni culturali, per ragioni di altro genere, non accettano estranei a casa.
Noi in questo modo stiamo ripristinando i fondi a valere sulla "162", stiamo eliminando gli assegni di cura per le famiglie, stiamo eliminando quel grosso passo avanti che con l'impegno della Giunta tra Giunta e sindacati nella fase concertativa precedente alla finanziaria era stato compiuto. Quindi d'accordissimo sulla finalità ma dobbiamo essere chiari che si sta di fatto vanificando tutta la fase di contrattazione tra Giunta e sindacati.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Caria per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CARIA (P.D.). Signora Presidente io intervengo perché condivido l'emendamento e chiedo di aggiungere il mio nome allo stesso, anche se propongo di spostarlo dal comma 7 sul randagismo al comma 15, o in un altro comma dell'articolo 5, trasformandolo in comma 7 bis. Chiedo comunque la votazione nominale.
(Appoggia la richiesta il consigliere Salis.)
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 31.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Ben Amara, Pitea e Uras hanno votato a favore.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Bardanzellu - Barracciu - Ben Amara - Biancareddu - Campus - Capelli - Cappai - Caria - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Cossa - Cucca - De Francisci - Dessì - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Murgioni - Obinu - Petrini - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Massimo.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Cuccureddu - Mulas - Zedda Alessandra.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 55
votanti 51
astenuti 4
maggioranza 26
favorevoli 51
contrari 0
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'emendamento numero 8, precedentemente sospeso.
Per esprimere il parere sull'emendamento ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggiornza.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). relatore di maggioranza. Il parere è favorevole.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 8.
Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 126. Chi approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto votazione l'emendamento numero 127. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
(Non è approvato)
Passiamo all'emendamento numero 108.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Signor Presidente, come abbiamo detto all'inizio del dibattito su questo disegno di legge, sarebbe stato auspicabile che in questo momento di crisi, in questa difficoltà (e non è vero, come annuncia un giorno sì e l'altro pure il Governo nazionale, o chi per loro, che siamo uscendo dalla crisi; in Sardegna la situazione è diversa), sarebbe stato auspicabile - dicevo - come l'emendamento numero 108 suggerisce, che imputazioni di spese assolutamente inutili contenute in questo disegno di legge venissero utilizzate, per esempio, per venire incontro a quei lavoratori che non beneficiano di nessuna copertura sociale. Ma potevano anche essere destinati, come ci suggerisce l'attualità, a tutti quei territori devastati dagli incendi perché l'ente foreste o chi per lui iniziasse un'attività di riforestazione delle aree, perché quel patrimonio non può essere solo indennizzato e lasciato così, perché sono beni che hanno un carattere particolare, maturano valore negli anni.
In questa congiuntura economica sarebbe stato opportuno orientare il provvedimento verso 4-5 obbiettivi significativi. E questo solo per dire cosa con un po' più di sforzo, di visione generale, di visione strategica (e non di visione localistica, corporativa e un po' di parte) si sarebbe potuto fare utilmente per approvare uno strumento snello, essenziale ma chiaro nei suoi fini.
(Non è approvato)
Passiamo all'emendamento numero 114.
Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ESPA (P.D.). Signora Presidente, su questo emendamento è stato espresso dalla Giunta parere contrario, ma spero sia dovuto solamente a motivi di copertura finanziaria, perché è un argomento che credo, in questo momento, sia molto caro allo stesso Assessore. Stiamo parlando del programma "ritornare a casa", finalizzato a far uscire i pazienti con disabilità di estrema gravità dagli istituti, quindi a deistituzionalizzare il paziente, a sostenere la famiglia e inoltre a creare la possibilità per chi è a rischio di entrare in istituto di essere sottoposto a un programma particolare, finanziabile dall'Assessorato fino a 20.000 euro (anzi fino a 25.000 euro) per poter rimanere a casa. Quindi c'è il ritorno e c'è la permanenza a casa.
A questo punto la situazione attuale qual è? I fondi sono sufficienti per garantire i finanziamenti alle persone che già beneficiano di questo finanziamento, ma l'Assessorato, e quindi la Regione, è ingessata perché le nuove domande non possono essere accolte. Quindi nonostante stesse funzionando bene ora versa in una situazione di stallo. Pertanto rimetto la questione alla valutazione dell'Assessore, vorrei sapere se intende dire qualcosa, perché il problema è un problema concreto ed estremamente grave.
Allora noi abbiamo detto: riportiamo il finanziamento a 10 milioni di euro, quindi chiedevamo 5 milioni in più però se ci fosse da parte dell'Assessorato l'intenzione di perseguire questa strada, se ci fosse un impegno formale dell'Assessore, potremmo anche ritirare l'emendamento, invece di portarlo al voto. Vorrei sapere se la Giunta o l'Assessore intendano esprimersi su questo argomento.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale.
LIORI, Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale. C'è una disponibilità a portare in Giunta, con una dotazione finanziaria minore, ma che gli uffici mi dicono comunque sufficiente, un piano che abbiamo già predisposto per finanziare il progetto "ritornare a casa" che riteniamo molto utile. Verrà presentato in questi giorni.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Espa. Ne ha facoltà.
ESPA (P.D.). Grazie Assessore, ritiriamo l'emendamento.
(Non è approvato)
Passiamo all'emendamento numero 317. L'assessore La Spisa stava proponendo una diversa formulazione.
Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Come dicevo prima su questo tema si è discusso anche in Commissione. La richiesta di adeguare i limiti di reddito per i rimborsi a favore dei nefropatici, che sono previsti in una vecchia legge, può essere accolta, ovviamente tenendo d'occhio il livello della spesa. Perciò l'emendamento viene accolto con le seguenti modifiche: dopo "sono elevati", si cassa "nella misura del 30% a far data dal 01. 06. 2009" e si aggunge "nella misura non superiore al 30 per cento e nei limiti degli stanziamenti iscritti in bilancio a far data dal 1º giugno 2009". Per tali finalità è autorizzata l'ulteriore spesa di 150.000 euro anni.
Per cui anche nella parte finanziaria viene indicato 150.000 per ciascuno degli anni 2009-2010-2011-2012.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Espa. Ne ha facoltà.
ESPA (P.D.). Signora Presidente, chiedo la votazione nominale perché intendo votare a favore e vorrei che ne rimanesse traccia. Volevo inoltre sollevare una questione non sul merito, che condivido, ma sulla terminologia della UPBS 05.03.007, che recita testualmente: provvidenze a favore di soggetti affetti da handicap. Adesso lo so che magari questi sono aspetti marginali, però le parole sono pietre, e dire "affetti da handicap" non va bene, perché noi dobbiamo parlare di persone con disabilità, come si usa internazionalmente.
Volevo segnalare questo aspetto poiché le parole, ripeto, sono pietre e fanno cultura, e affetto da handicap non mi sembra un termine corretto.
(Appoggiano la richiesta di votazione nominale i consiglieri Cucca, Moriconi, Caria, Agus, Ben Amara, Secchi, Massimo Zedda e Valerio Meloni.)
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. L'obiezione è accolta, naturalmente. Dobbiamo verificare se possiamo modificare le norme già da adesso o a partire dal prossimo bilancio.
PRESIDENTE. Comunico che il consigliere Christian Solinas è rientrato dal congedo.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 317, con le modifiche proposte dall'Assessore La Spisa.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Cappai, Peru e Solinas Christian hanno votato a favore.
Rispondono sì i consiglieri:Agus - Bardanzellu - Ben Amara - Biancareddu - Campus - Cappai - Caria - Cocco Daniele - Contu Felice - Cossa - Cucca - Cuccureddu - De Francisci - Dessì - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Lai - Locci - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Christian - Steri - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 49
votanti 48
astenuti 1
maggioranza 25
favorevoli 48
contrari 0
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'esame dell'articolo 6 e dei relativi emendamenti.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 6 e dei relativi emendamenti:
Art. 6 Disposizioni a favore dell'istruzione,
della cultura, dello spettacolo e dello sport
1. A favore dell'istruzione sono autorizzati i seguenti interventi:
a) lo stanziamento, per l'anno 2009, di euro 1.200.000 e euro 5.000.000 per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012 ad integrazione delle risorse finanziarie per interventi urgenti di edilizia scolastica previste dalla legge regionale n. 3 del 2008, articolo 4, comma 1, lettera m), e per la messa a norma di edifici scolastici (UPB S02.01.005);
b) la concessione, nell'anno 2009, di un contributo straordinario una tantum di euro 50.000 alle sedi SSIS di Cagliari e Sassari (UPB S02.01.013);
c) la concessione, nell'anno 2009, agli enti locali, di un contributo di euro 150.000 per interventi a favore della gioventù previsti dalla legge regionale 22 dicembre 2003, n. 13 (Modifiche alla legge regionale 29 aprile 2003, n. 3 - legge finanziaria 2003, variazioni di bilancio e disposizioni varie), articolo 7 (UPB S02.01.013);
d) la concessione di un contributo annuo di euro 220.000 a favore del Consorzio Forgea international per la realizzazione di corsi di formazione nel settore geominerario e ambientale, nella sede di Iglesias, rivolti a dirigenti e tecnici provenienti da paesi in via di sviluppo; conseguentemente è ridotta di pari importo l'autorizzazione di spesa prevista dalla legge regionale n. 1 del 2009, articolo 1, comma 6, in capo all'UPB S02.01.009 (cap. SC02.0170);
e) una quota annua, pari a euro 980.000, del fondo unico previsto dalla legge regionale n. 7 del 2005, articolo 12, comma 1, lettera a), è destinata a favore dell'Associazione per la libera università nuorese (AILUN) per le finalità previste dalla legge regionale 24 dicembre 1991, n. 39 (Finanziamenti in favore di diversi settori e disposizioni varie), articolo 25, e successive modificazioni e integrazioni.
2. La lettera h) del comma 2 dell'articolo 27 della legge regionale n. 2 del 2007 è sostituita dalla seguente:
"h) a favore delle Università di Cagliari e Sassari, una spesa valutata in euro 2.500.000 annui per il finanziamento dei programmi di mobilità studentesca internazionale, attivati sulla base dei programmi comunitari LLP/Erasmus e Leonardo o di accordi bilaterali per la mobilità degli studenti, e per il miglioramento dei servizi agli studenti dei due atenei (UPB S02.01.009);".
3. La Giunta regionale, al fine di favorire l'utilizzo del personale precario della scuola secondo l'ordine delle relative graduatorie, predispone, per l'anno 2009-2010, un programma di interventi volto a sostenere l'estensione del tempo scuola nelle scuole dell'infanzia fino a cinquanta ore settimanali e l'attivazione, nelle scuole pubbliche di ogni ordine e grado, di moduli didattico-integrativi. Il programma è approvato in via preliminare dalla Giunta regionale entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge e inviato alla Commissione consiliare competente che esprime il proprio parere entro quindici giorni, decorsi i quali se ne prescinde. Entro ulteriori dieci giorni la Giunta regionale lo approva in via definitiva. Alla relativa spesa si fa fronte con le disponibilità sussistenti nelle UPB S02.01.001 e S02.01.006. La Giunta regionale provvede alle variazioni compensative nell'ambito delle medesime UPB a' termini della legge regionale n. 11 del 2006.
4. Nell'attesa dell'approvazione di una riforma organica della normativa regionale in materia di istruzione e avuto riguardo all'assetto di competenze prefigurato dall'articolo 117, terzo comma, della Costituzione e dall'articolo 10 della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 (Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione), la Giunta regionale, nell'ambito delle dotazioni organiche complessive definite in base alle vigenti disposizioni e tenuto conto delle peculiarità territoriali che possono condizionare negativamente l'attività didattica, provvede a distribuire il personale docente tra le istituzioni scolastiche. All'attuazione di tale disposto si provvede con le risorse finanziarie, umane e strumentali in capo alla direzione generale della pubblica istruzione dell'Assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.
5. Per favorire l'alta specializzazione, anche al fine di consentire la contrazione dei tempi di definizione dei procedimenti giurisdizionali ordinari, è autorizzata la spesa di euro 400.000, per ciascuno degli anni dal 2009 al 2012, per il conferimento di borse di studio, da attribuire anche con la collaborazione degli uffici giudiziari giudicanti di primo grado del distretto di Corte d'appello della Sardegna, a favore dei giovani frequentanti il secondo anno di scuole di specializzazione per le professioni forensi presso le università della Sardegna, di praticanti avvocati nel secondo anno di pratica iscritti al registro speciale di uno degli ordini forensi della Regione, ovvero di laureati ammessi a dottorati di ricerca in materie giuridiche delle università sarde (UPB S02.01.013).
6. Nella lettera b) del comma 1 dell'articolo 4 della legge regionale n. 3 del 2008 le parole "e prioritariamente per superare le carenze delle competenze in materie tecnico-scientifiche" sono soppresse.
7. Per soddisfare l'attuale fabbisogno del Sistema sanitario regionale, una quota del Fondo unico previsto dalla legge regionale 8 luglio 1996, n. 26 (Norme sui rapporti tra la Regione e le Università della Sardegna), pari a euro 1.000.000 per l'anno 2009 e a euro 2.000.000 per ciascuno degli anni dal 2010 al 2012, è destinata al finanziamento dei corsi di laurea in scienze infermieristiche (UPB S02.01.009).
8. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, gli interventi previsti dalla legge regionale 15 ottobre 1997, n. 28 (Interventi a favore della istituzione di scuole civiche di musica), sono attribuiti ai comuni; per tali finalità è autorizzata una spesa valutata in euro 1.500.000 annui (UPB S05.04.003). Dalla stessa data sono abrogati:
a) la lettera e) del comma 1 dell'articolo 79 della legge regionale n. 9 del 2006;
b) la lettera c) del comma 3 dell'articolo 4 della legge regionale 6 dicembre 2006, n. 18 (Disciplina delle attività di spettacolo in Sardegna);
c) il comma 17 dell'articolo 4 della legge regionale n. 3 del 2008.
9. La lettera e) del comma 11 dell'articolo 12 della legge regionale n. 7 del 2005 è sostituita dalla seguente:
"e) la spesa complessiva di euro 100.000 annui da suddividere tra le associazioni aventi comprovata esperienza nel campo degli scambi internazionali nonché accreditate presso le istituzioni europee ed internazionali che hanno le seguenti finalità (UPB S02.01.013):
1) realizzare progetti di mobilità giovanile internazionale, di promozione dell'interculturalità e della cittadinanza europea;
2) promuovere gli scambi giovanili e il volontariato socio-culturale internazionali;
3) svolgere attività che siano di supporto al programma Erasmus, come accoglienza ed inserimento nel tessuto cittadino dello studente straniero; scambi linguistici in base al progetto denominato "Tandem";
4) potenziare gli scambi di esperienze, attraverso seminari, conferenze e visite di studio in materia di servizi sociali e giuridici, di formazione professionale e di avvio al lavoro di giovani.".
10. A favore della cultura, dello spettacolo e dello sport, sono autorizzati i seguenti interventi:
a) per l'anno 2009 e successivi, la spesa di euro 60.000 per il funzionamento dello Sportello linguistico regionale (UPB S03.02.001);
b) per gli anni 2009 e 2010, la spesa di euro 50.000 per la sperimentazione, nelle scuole di ogni ordine e grado, dell'insegnamento e dell'utilizzo veicolare della lingua sarda in orario curriculare (UPB S03.02.001);
c) per la produzione e la diffusione di programmi radiofonici e televisivi da realizzare con la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, in attuazione della legge 15 dicembre 1999, n. 482 (Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche), e secondo le modalità previste dalla legge regionale 3 luglio 1998, n. 22 (Interventi della Regione a sostegno dell'editoria locale, dell'informazione e disciplina della pubblicità istituzionale e abrogazione della legge regionale n. 35 del 1952 e della legge regionale n. 11 del 1953), articolo 22, comma 1, lettera b), per ciascuno degli anni dal 2009 al 2012, la spesa di euro 200.000 (UPB S03.02.003);
d) per l'anno 2009 a valere sulle disponibilità recate dal capitolo SC03.0053 una quota fino ad euro 300.000 destinata a fronteggiare le spese relative ad indagini archeologiche di emergenza (UPB S03.01.004);
e) per gli anni 2009 e 2010, la spesa di euro 150.000 per iniziative di ricerca e monitoraggio sulla promozione della cultura e della lingua sarda in settori economici di rilevanza strategica (UPB S03.02.001);
f) a valere sul fondo previsto dalla legge regionale 20 settembre 2006, n. 14 (Norme in materia di beni culturali, istituti e luoghi della cultura), articolo 20, una quota annuale pari a euro 130.000 destinata alle finalità di cui alla legge regionale 27 novembre 1979, n. 61 (Concessione di un contributo annuale all'Istituto di studi e programmi per il Mediterraneo - ISPROM);
g) a valere sulle disponibilità recate dall'UPB S03.01.003, un contributo annuo di euro 100.000 a favore del centro studi filologici per la gestione e le attività istituzionali;
h) per l'anno 2009, a valere sulle disponibilità recate dal capitolo SC05.0860, la concessione di un contributo di euro 50.000 a favore della sezione sarda del Comitato italiano paralimpico per l'organizzazione delle paralimpiadi regionali sarde (UPB S05.04.001);
i) per l'anno 2009 a valere sulle disponibilità recate dal capitolo SC05.0971, la spesa di euro 350.000 per la realizzazione e/o partecipazione a festival cinematografici di rilievo nazionale e internazionale organizzati in rete e promossi da organismi costituiti in forma associata (UPB S05.04.006);
j) per l'anno 2009 a valere sulle disponibilità recate dal capitolo SC05.0858, la concessione di un contributo di euro 100.000 a favore del Comitato regionale del CONI per la partecipazione della rappresentativa della Sardegna alla manifestazione sportiva internazionale denominata Jeux des Iles (UPB S05.04.001);
k) per gli anni 2010, 2011 e 2012 la spesa di euro 300.000 per la pubblicazione di opere di particolare pregio finalizzate alla promozione della Sardegna (UPB S03.02.001);
l) una quota annua, pari ad euro 100.000 dello stanziamento iscritto in conto dell'UPB S03.01.001 (cap. SC03.0001), destinata alle spese di gestione e funzionamento del Padiglione etnografico presso la Cittadella dei musei di Cagliari dedicato all'esposizione regionale permanente della Collezione Cocco;
m) a decorrere dall'anno 2009, a valere sul fondo previsto dalla legge regionale n. 14 del 2006, articolo 20, una quota pari ad euro 190.000 destinata alla fondazione "Giuseppe Dessì" per spese di gestione e per l'organizzazione del relativo premio (UPB S03.02.005);
n) per favorire gli studi, la ricerca e le attività culturali, nell'anno 2009, la spesa complessiva di euro 60.000, di cui:
1) euro 15.000 a favore dell'Istituto di studi e ricerche "Antonio Gramsci" di Cagliari;
2) euro 30.000 a favore della "Casa Gramsci" di Ghilarza;
3) euro 15.000 a favore dell'Associazione "Casa natale Antonio Gramsci" di Ales.
Il contributo è corrisposto nella misura dell'80 per cento a titolo di anticipazione e previa presentazione di un'apposita garanzia fideiussoria. Il saldo è erogato previa presentazione dei rendiconti delle spese effettivamente sostenute.
11. Nella legge regionale n. 14 del 2006, articolo 21, comma 1, dopo la lettera t) è inserita la seguente:
"t bis) il sostegno alle organizzazioni di volontariato iscritte nel registro regionale previsto nell'articolo 5 della legge regionale 13 settembre 1993, n. 39 (Disciplina dell'attività di volontariato e modifiche alla L.R. 25 gennaio 1988, n. 4, e alla L.R. 17 gennaio 1989, n. 3) - settore culturale".
12. Per il funzionamento dell'Istituto storico arborense per la ricerca e la documentazione sul Giudicato di Arborea e il Marchesato di Oristano (ISTAR), è autorizzata a favore del Comune di Oristano la concessione di un contributo valutato in euro 50.000 annui (UPB S03.02.001).
13. L'Amministrazione regionale, nell'ambito delle competenze previste dalla legge regionale n. 14 del 2006, e nell'attesa dell'approvazione del Piano regionale per i beni culturali, gli istituti e i luoghi della cultura, è autorizzata a erogare finanziamenti per il completamento di musei di ente locale in fase di ultimazione.
14. Nel comma 30 dell'articolo 4 della legge regionale n. 1 del 2009, il secondo periodo è sostituito dal seguente: "Tali risorse sono utilizzate dagli enti locali per garantire la continuità, salvaguardando le professionalità e le esperienze acquisite dai soggetti esecutori, dei progetti in essere ai sensi della legge regionale 14 giugno 1988, n. 11, articoli 92 e 93, e legge regionale 20 aprile 2000, n. 4, articolo 38, e successive modifiche e integrazioni, e di quelli di cui al medesimo articolo 23 della legge regionale n. 4 del 2006, in misura non superiore al 90 per cento, e sono così determinate:
a) UPB S03.01.003 euro 15.500.000 per l'anno 2009, euro 16.000.000 per l'anno 2010 e euro 18.000.000 per ciascuno degli anni 2011 e 2012;
b) UPB S03.01.006 euro 7.000.000 per l'anno 2009, euro 7.500.000 per l'anno 2010 e euro 8.500.000 per ciascuno degli anni 2011 e 2012.".
15. L'utilizzazione dei contributi impegnati negli anni 2003, 2004, 2005 e 2006 a favore degli enti locali per le finalità di cui alla legge regionale 15 ottobre 1997, n. 26 (Promozione e valorizzazione della cultura e della lingua della Sardegna), è prorogata ai due esercizi successivi a quello di assegnazione purché l'ente documenti la realizzazione delle iniziative finanziate.
16. I contributi concessi ai privati, ai sensi della legge regionale 29 ottobre 2008, n. 15 (Interventi urgenti conseguenti agli eventi alluvionali e di dissesto idrogeologico del mese di ottobre 2008), articolo 1, comma 5, lettera a), per il ripristino delle unità immobiliari danneggiate sono da rendicontare limitatamente al raggiungimento della quota del contributo concesso, esclusivamente in relazione alle unità immobiliari a uso di abitazione principale (prima casa) di cui alla deliberazione della Giunta regionale 28 novembre 2008, n. 67/2.
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 1 è soppresso. (305)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
La lettera a) del comma 1 è soppressa. (304)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
La lettera b) del comma 1 è soppressa. (303)
Emendamento soppressivo parziale Campus
Articolo 6
All'art.6, il comma1, la lettera c) è soppressa. (23)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
La lettera c) del comma 1 è soppressa. (302)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
La lettera d) del comma 1 è soppressa. (301)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 2 è soppresso. (300)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 3 è soppresso. (298)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 4 è soppresso. (299)
Emendamento soppressivo parziale Giunta regionale
Articolo 6
Nel comma 4 l'ultimo periodo è soppresso. (342)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 5 è soppresso. (297)
Emendamento soppressivo parziale Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini
Articolo 6
Il comma 6 dell'articolo 6 è soppresso. (109)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 6 è soppresso. (296)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 7 è soppresso. (294)
Emendamento soppressivo parziale SANNA Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 8 è soppresso. (293)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
La lettera a) del comma 8 è soppressa. (292)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
La lettera b) del comma 8 è soppressa. (291)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
La lettera c) del comma 8 è soppressa. (290)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 9 è soppresso. (289)
Emendamento soppressivo parziale Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini
Articolo 6
Nel comma 9 dell'articolo 6 i punti 3) e 4) sono soppressi. (65)
Emendamento all'emendamento numero 65 sostitutivo parziale Sanjust - Porcu
Articolo 6
Nel comma 9 dell'articolo 6 sono soppressi i punti 3) e 4);
Nel punto 2) sono soppresse le parole "e il volontariato socio-culturale internazionale". (389)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 10 è soppresso. (288)
Emendamento soppressivo parziale Uras - Bruno - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 6
La lettera b) del comma 10 è soppressa. (74)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
La lettera c) del comma 10 è soppressa. (287)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
La lettera e) del comma 10 è soppressa. (286)
Emendamento soppressivo parziale Uras - Bruno - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 6
La lettera i) del comma 10 è soppressa. (73)
Emendamento soppressivo parziale Uras - Bruno - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 6
La lettera k) del comma 10 è soppressa. (72)
Emendamento soppressivo parziale Uras - Bruno - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 6
La lettera l) del comma 10 è soppressa. (71)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 11 è soppresso. (284)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 12 è soppresso. (283)
Emendamento soppressivo parziale Campus
Articolo 6
All'articolo 6 il comma 13 è soppresso. (21)
Emendamento soppressivo parziale Uras - Bruno - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 6
Il comma 13 è soppresso. (70)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 13 è soppresso. (282)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 15 è soppresso. (281)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 16 è soppresso. (280)
Emendamento sostitutivo parziale Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 6
La lettera a) del comma 1 dell'articolo 6 è così sostituito:
1. L'amministrazione regionale, al fine di promuovere la riqualificazione del patrimonio scolastico esistente, vara un piano straordinario volto ad adeguare alle norme vigenti in materia di agibilità, sicurezza e igiene gli edifici scolastici della Sardegna e di misure volte a favorire il risparmio e l'abbattimento dei costi energetici e per interventi urgenti di edilizia scolastica previsti dalla legge regionale n. 3 del 2008, articolo 4, comma 1, lettera m). Al tal fine è istituito un fondo di euro 20 milioni per l'anno 2009 e di euro 65 milioni per gli anni 2010 e 2011.
I criteri dì riparto per l'attribuzione delle somme e l'approvazione del programma di interventi è approvato dalla Giunta regionale su proposta dell'Assessore della Pubblica Istruzione di concerto con l'Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del territorio.
COPERTURA FINANZIARIA
FNOL. (63)
Emendamento sostitutivo parziale Giunta regionale
Articolo 6
Il comma 3 è sostituito dal seguente:
3. Per favorire l'alta specializzazione giuridica, per ciascuno degli anni 2009, 2010, 2011 e 2012, è autorizzata la spesa di euro 400.000 per il conferimento di borse di studio, da attribuire anche con la collaborazione degli Uffici Giudiziari giudicanti di 1° grado del distretto di Corte d'Appello della Sardegna, a favore dei giovani laureati in giurisprudenza frequentanti il 2° anno di scuole di specializzazione per le professioni forensi presso le Università della Sardegna, o iscritti al Registro dei praticanti avvocati di uno degli Ordini Forensi della Regione per il 2° anno di pratica, ovvero ammessi a dottorati di ricerca in materie giuridiche delle Università sarde. (UPB 502.01.013). (128)
Emendamento sostitutivo parziale Espa - Bruno - Uras - Salis - Solinas Antonio - Barracciu - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Cuccu - Diana Giampaolo - Meloni Valerio - Moriconi - Lotto - Ben Amara - Agus - Zedda Massimo - Zuncheddu - Cucca - Mariani - Meloni Marco - Cocco Pietro - Cocco Daniele - Manca
Articolo 6
Fondo per la salvaguardia del diritto allo studio degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado della Sardegna
La Regione nell'ambito delle proprie competenze riconosciute dalla Legge Costituzionale n.3/2001 in materia di istruzione e autonomia scolastica e nelle more della riforma organica della normativa regionale, per garantire il diritto allo studio e l'impiego e il mantenimento dei posti di lavoro del personale precario delle scuole di ogni ordine e grado della Sardegna, in deroga alle disposizioni del Ministero dell'Istruzione per l'anno scolastico 2009/2010, favorisce in misura straordinaria l'allungamento del tempo scuola per le attività didattiche ed educative e salvaguarda la dotazione organica esistente nelle scuole della Sardegna, provvedendo alla utilizzazione del personale docente e non docente, nel rispetto delle graduatorie e dello status giuridico previsti dalla norma vigente, per sostenere la piena attuazione del diritto allo studio mediante una attenta valutazione del reale fabbisogno del territorio.
In merito la Giunta Regionale, sentita la Commissione Consiliare competente, delibera un programma di interventi che tenga conto in particolare:
- dell'allungamento del tempo scuola, anche attraverso il sostegno ad attività integrative condivise dall'intera Istituzione scolastica;
- del mantenimento di sezioni e/o plessi presso istituti scolastici in particolari condizioni di sofferenza, con particolare riguardo alla presenza di più alunni con disabilità e con priorità dei territori interni e montani dell'Isola, e delle scuole di quartiere a rischio nei centri urbani;
- dello sviluppo della qualità dell'offerta formativa degli istituti scolastici con insufficiente dotazione di personale docente e non docente e a rischio di chiusura, con particolare riguardo alla scuola dell'obbligo;
- degli istituti scolastici presso i quali sussistano situazioni di plessi per i quali, in base alle esigenze territoriali segnalate dagli EE.LL., non vi è uniformità dell'offerta formativa con il resto dell'istituzione scolastica con il rischio di chiusura degli stessi a causa di diverso orientamento della popolazione scolastica;
- dell'adeguamento del personale docente per le attività di sostegno per gli alunni con disabilità in base alle reali esigenze documentate dalle singole istituzioni scolastiche;
- delle situazioni di pluriclasse ove vi siano realtà di particolare disagio, dovute alla composizione delle stesse in rapporto alla dotazione di personale docente ed al tempo scuola proposto.
Al tal fine sono finanziati per l'annualità 2010 euro 50.000.000; alla relativa spesa si fa fronte con quota parte dell'entrate della Regione di cui all'articolo 8 della Legge Costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 (Statuto Speciale della Sardegna) come modificato dall'art. 1 comma 834 della Legge 27 dicembre 2006 n.296. (335)
Emendamento sostitutivo parziale Dedoni
Articolo 6
All'art. 6 il comma 4 è sostituito dal seguente:
"4. Nelle more di una riforma organica della normativa regionale in materia di istruzione, la Giunta regionale, nell'ambito delle dotazioni organiche complessive definite in base alle vigenti disposizioni e tenuto conto delle condizioni di disagio legate a specifiche situazioni locali, definisce le modalità e i criteri per la distribuzione delle risorse di personale tra le istituzioni scolastiche. Nel rispetto dei criteri e delle modalità definiti dalla Giunta regionale, la Direzione generale della Pubblica Istruzione dell'Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, provvede alla distribuzione delle risorse di personale tra le istituzioni scolastiche." (43)
Emendamento sostitutivo parziale Cucca - Sabatini - Cuccu - Manca - Moriconi
Articolo 6
Il comma 5 dell'articolo 6 è sostituito dal seguente:
"5. Per favorire l'alta specializzazione, in campo giuridico, per ciascuno degli anni 2009, 2010, 2011, 2012 è autorizzata la spesa complessiva di euro 400.000 annui (UPB S02.01.013), di cui:
a) euro 250.000 per il conferimento di borse di studio a favore dei giovani frequentanti il secondo anno di scuole di specializzazione per le professioni forensi presso le Università della Sardegna, da attribuire secondo parametri oggettivi a seguito della valutazione annuale della scuola di specializzazione per le professioni forensi della Facoltà di giurisprudenza delle Università di Cagliari e di Sassari e di praticanti avvocati nel secondo anno di pratica iscritti al registro speciale di uno degli ordini forensi della Regione, valutati da una Commissione nominata dal consiglio direttivo delle predette scuole di specializzazione;
b) euro 150.000 per il conferimento di borse di dottorato ai laureati ammessi a dottorati di ricerca in materie giuridiche delle Università sarde, secondo le graduatorie di ammissione.". (10)
Emendamento sostitutivo parziale Zedda Massimo - Uras - Bruno - Salis - Diana Giampaolo - Barracciu - Sabatini - Porcu
Articolo 6
Al comma 5 dell'articolo 6 la parola "ordinari" è sostituita dalle seguenti parole: ed accelerare i procedimenti amministrativi" (89)
Emendamento sostitutivo parziale Zedda Massimo - Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini
Articolo 6
Il comma 6 dell'articolo 6 è così sostituito:
Nella lettera b) del comma 1 dell'articolo 4 della legge regionale n. 3 del 2008 le parole "e prioritariamente per superare le carenze delle competenze in materie tecnico-scientifiche" sono così sostituite:
"di cui il 60% è riservato al superamento delle carenze delle competenze in materie tecnico-scientifiche". (64)
Emendamento sostitutivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
L'ultimo capoverso della lettera n) del comma 10 è così sostituita:
Il contributo è corrisposto nella misura dell'80 per cento a titolo di anticipazione. Il saldo è erogato previa presentazione di autocertificazione del responsabile legale attestante l'utilizzo dei finanziamenti per le finalità assegnate. (285)
Emendamento sostitutivo parziale Dedoni
Articolo 6
Al comma 14 sono apportate le seguenti modifiche:
1) alla lettera a), la cifra di euro 15.500.000 è modificata in euro 17.500.000;
2) alla lettera b), la cifra di euro 7.000.000 è modificata in euro 8.000.000.
Alla relativa spesa si fa fronte con corrispondente riduzione del FNOL. (50)
Emendamento sostitutivo parziale Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 6
All'Art. 6 la lettera a) del comma 14 è sostituito dal seguente:
a) UPB S03.01.003 euro 16.500.000 per l'anno 2009, euro 17.000.000 per l'anno 2010 ed euro 18.000.000 per ciascuno degli anni 2011 e 2012.
COPERTURA FINANZIARIA
In aumento
UPB S03.01.003
Anno 2009 euro 16.500.000
Anno 2010 euro 17.000.000
Anno 2011 euro 18.000.000
Anno 2012 euro 18.000.000
In diminuzione
FNOL
Anno 2009 euro 16.500.000
Anno 2010 euro 17.000.000
Anno 2011 euro 18.000.000
Anno 2012 euro 18.000.000 (84)
Emendamento sostitutivo parziale Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 6
All'Art. 6 la lettera b) del comma 14 è sostituito dal seguente:
b) UPB S03.01.006 euro 7.000.000 per l'anno 2009, euro 8.000.000 per l'anno 2010 ed euro 8.500.000 per ciascuno degli anni 2011 e 2012.
COPERTURA FINANZIARIA
In aumento
UPB S03.01.006
Anno 2009 euro 7.000.000
Anno 2010 euro 8.000.000
Anno 2011 euro 8.500.000
Anno 2012 euro 8.500.000
In diminuzione
FNOL
Anno 2009 euro 7.000.000
Anno 2010 euro 8.000.000
Anno 2011 euro 8.500.000
Anno 2012 euro 8.500.000 (85)
Emendamento aggiuntivo Giunta regionale
Articolo 6
Prima del comma 1 sono introdotti i seguenti commi:
1. Al fine di soddisfare il fabbisogno abitativo studentesco, accelerando e razionalizzando la spesa degli stanziamenti statali e regionali specificatamente finalizzati in un quadro di programmazione unitaria, entro 60 giorni dall'approvazione della presente legge, l'Ersu di Cagliari è autorizzato a predisporre un Piano Straordinario per la residenzialità universitaria nella città di Cagliari.
2. Il Piano di cui al comma 1, fatto salvo il mantenimento delle strutture esistenti coerenti con i requisiti di cui al presente articolo, ai fini del rinnovo del patrimonio immobiliare dell'Ente, del contenimento delle spese di gestione dei servizi e del miglioramento qualitativo delle condizioni di vita degli studenti, deve prevedere la polarizzazione delle residenze e delle strutture di servizio culturale, sportivo e di ristorazione in prossimità dei principali poli universitari cittadini.
3. Il Piano predisposto ai sensi dei commi 1 e 2, corredato dai progetti preliminari delle opere, è trasmesso a cura del Presidente della Regione al Comune di Cagliari ed agli altri soggetti interessati ai fini e per gli effetti di cui all'articolo 34 del D.lgs. n. 267 del 2000.
4. Al fine di dare copertura finanziaria agli interventi del presente articolo sono rimodulate in conformità tutte le risorse non liquidate alla data di entrata in vigore della presente legge - fatti salvi gli impegni pluriennali derivanti da mutui o rateizzazioni - stanziate dall'articolo 37, comma 7, della legge regionale n. 37 del 1998, dall'articolo 28 della legge regionale n. 1 del 1999 e dall'articolo 3 della legge regionale n. 3 del 2008 nonché gli stanziamenti di cui alle deliberazioni Cipe n. 35/2005 e n. 3/2006, assegnati ai sensi della Legge n. 208/98 e ricompresi nell'Accordo di Programma Quadro "Istruzione". L'Ersu di Cagliari è autorizzato alla dismissione - in permuta o vendita - degli immobili del proprio patrimonio che non rappresentino più risorse strumentali strategiche rispetto alle proprie finalità istituzionali ovvero non siano coerenti con il Piano di cui al comma 1.
5. Sono fatte salve le disposizioni di cui all'articolo 25 della legge regionale n. 4 del 2006 con le seguenti modificazioni:
a) al comma 1 le parole "almeno 1.000" sono sostituite dalle parole "almeno 500";
b) al comma 2, lettera a), le parole da "e la realizzazione" fino a "anche" sono sostituite dalle parole "per un importo pari a euro 35.000.000";
c) il comma 2, lettera c), è soppresso. (368)
Emendamento aggiuntivo Vargiu
Articolo 6
Al comma 1, dopo la lettera a), è aggiunta la seguente:
"a bis. La Regione, al fine di garantire il diritto alla libertà di scelta in campo educativo e scolastico, eroga contributi alle famiglie degli studenti minori residenti nel territorio regionale che, nell'adempimento dell'obbligo di istruzione e nella successiva frequenza alla scuola secondaria di secondo grado, frequentano le scuole paritarie.
La Giunta regionale determina i criteri e le modalità per l'erogazione dei contributi, previo parere della competente Commissione consiliare, da rendersi entro venti giorni, decorsi i quali se ne prescinde.
Alla relativa spesa, quantificabile in euro 3.000.000, si fa fronte con corrispondente riduzione del FNOL." (47)
Emendamento aggiuntivo Salis - Cocco Daniele - Mariani - Bruno - Uras
Articolo 6
Al comma 10, lettera d) dopo le parole "indagini archeologiche di emergenza" è aggiunto il seguente periodo:
"con priorità per la valorizzazione e fruizione pubblica delle necropoli fenicie scoperte sulla costa gallurese e, in particolare, in costa smeralda" (367)
Emendamento aggiuntivo Cuccureddu
Articolo 6
All'art. 6, comma 10, dopo la lettera n) è aggiunta le seguente lettera:
n bis. Per l'attuazione del progetto pilota "turismo nei borghi", in attuazione dell'Accordo quadro, sottoscritto dalla Regione Sardegna, dalla Camera di commercio di Sassari, dalla facoltà di economia dell'Università di Sassari e dal Comune di Castelsardo, finalizzato a sperimentare nuove forme di destagionalizzazione dei flussi turistici a vocazione culturale, è autorizzata, in favore del Comune di Castelsardo, la spesa di € 260.000 per l'anno 2009. (339)
Emendamento aggiuntivo Zedda Massimo - Uras - Bruno - Salis - Diana Giampaolo - Barracciu - Sabatini - Porcu
Articolo 6
Al comma 5 dell'articolo 6 dopo le parole "quota di finanziamento" sono aggiunte le seguenti parole: "pari al 30 per cento". (90)
Emendamento aggiuntivo Porcu - Cuccu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini
Articolo 6
Dopo il comma 6 dell'articolo 6 è aggiunto il seguente:
6 bis. Nella lettera b) del comma 1 dell'articolo 4 della legge regionale n. 3 del 2008 la cifra di euro 15.000.000 è sostituita dalla cifra di euro 20.000.000. (242)
Emendamento aggiuntivo Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Dopo il comma 6 è inserito il seguente:
6 bis. Dopo il comma 3 dell'articolo 8 della legge regionale 25 novembre 2004 n. 8 è aggiunto il seguente comma: 3 bis. "Fino all'approvazione dei PUC in conformità al Piano Paesaggistico regionale le imprecisioni e le rettifiche cartografiche riscontrate e documentate dai Comuni sulla base di riscontri cartografici o fotografici, sono approvate, previa istruttoria degli uffici competenti, con Decreto dell'Assessore regionale all'Urbanistica e pubblicate sul BURAS. (295)
Emendamento aggiuntivo Cocco Daniele - Porcu - Uras
Articolo 6
Dopo le parole "scienze infermieristiche" sono aggiunte le parole "Corsi di laurea per tecnici di radiologia". (313)
Emendamento aggiuntivo Biancareddu - Meloni Francesco - Pittalis - Sanjust - Locci - Campus - De Francisci - Lai - Rodin - Sanna Paolo - Cossa - Rassu
Articolo 6
Nell'articolo 6, comma 10 dopo la lettera e) è aggiunta la seguente lettera:
"per l'anno 2009 a valere sulle disponibilità recate dall'UPB S05.04.001- SC 05.0856 la somma di euro 150.000 è destinata a sostegno delle attività sportive per i diversamente abili". (49)
Emendamento aggiuntivo Cucca - Sabatini - Cuccu - Manca - Moriconi
Articolo 6
Dopo la lettera f) del comma 10 è aggiunta la seguente:
"f bis) per l'anno 2009 la spesa di euro 100.000 quale contributo straordinario all'Istituto di studi e programmi per il Mediterraneo (ISPROM) finalizzato ad azioni di intervento per la pace in Betlemme da attuarsi anche attraversi associazioni del "Centro della pace di Betlemme". (11)
Emendamento aggiuntivo Cossa
Articolo 6
All'articolo 6, nel comma 10, dopo la lettera f) è aggiunta la seguente:
"f bis) per i compiti istituzionali la spesa di euro 20.000 per l'anno 2009 a favore dell'Associazione Centro Studi Emilio Lussu di Cagliari;".
Copertura finanziaria
FNOL (44)
Emendamento aggiuntivo Giunta regionale
Articolo 6
All'articolo 6, nel comma 10, dopo la lettera f) sono aggiunte le seguenti:
"f bis) Per favorire la diffusione della didattica universitaria mediante l'utilizzo delle nuove tecnologia è autorizzata per ciascuno degli anni dal 2009 al 2011 la spesa di euro 150.000 a favore della Facoltà di giurisprudenza dell'Università di Sassari per il finanziamento di un progetto pilota di formazione a distanza, da realizzare anche con il coinvolgimento della autonomie locali (UPB S01.02.009);
f ter) lo stanziamento integrativo di euro 150.000 annui a favore dell'Istituto Euromediterraneo (ISR) di Tempio-Ampurias per le finalità di cui alla legge regionale n. 2 del 2007, articolo 28, comma 1, lettera g) (UPB S03.02.005);
f quater) per le finalità di cui alla legge regionale n. 2 del 2007, articolo 27, comma 2, lettera n), a favore della Facoltà teologica della Sardegna, la spesa di euro 10.000, quale integrazione del contributo disposto per l'anno 2009 e la spesa valutata in euro 100.000 annui a decorrere dall'anno 2010 (UPB S 02.01.009 - cap. SC02.0166);
f quinquies) per la gestione e l'attività istituzionale, per l'anno 2009, la spesa di euro 100.000 a favore dell'Istituto Camillo Bellini di Sassari;
f sexies) per la tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio documentario della Sardegna, per la piena fruibilità da parte della comunità scientifica e dei cittadini interessati, la concessione di un contributo di euro 100.000 per ciascuno degli anni dal 2009 al 2011, a favore dell'Archivio storico diocesano di Cagliari, per la realizzazione di un progetto di ordinamento e inventariazione dei fondi della Contadoria generale del tribunale di appellazioni e gravami, della Curia arcivescovile e del Tribunale ecclesiastico di Cagliari;
f septies) a integrazione degli stanziamenti previsti dalla legge regionale n. 4 del 2000, articolo 38, l'ulteriore spesa annua di euro 400.000 a favore degli enti locali che gestiscono siti riconosciuti dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità; il relativo programma è disposto dalla Giunta regionale a termini della legge regionale n. 1 del 1977, articolo 1, comma 4, lettera i);
f octies) per le finalità di cui alla legge regionale 21 aprile 1955, n. 7, articolo 1, comma 1, lettera c), l'ulteriore spesa di euro 100.000 per ciascuno degli anni dal 2009 al 2012 (UPB S06.02.002):
f nonies) per l'attuazione del protocollo d'intesa tra la Regione, la Provincia di Sassari, il Comune di Sassari, la Fondazione Banco di Sardegna e la Camera di Commercio, industria e artigianato di Sassari del 14 gennaio 2008, relativo alla costituzione della Fondazione per la realizzazione e la gestione del Museo Biasi, la spesa di euro 300.000 per ciascuno degli anni dal 2010 al 2012;
f decies) per il 2009 la spesa di euro 260.000 in favore del Comune di Castelsardo per l'attuazione dell'accordo quadro fra Regione, Camera di Commercio di Sassari, Università di Sassari e Comune di Castelsardo, per la sperimentazione del progetto pilota sul turismo nei borghi.".
COPERTURA FINANZIARIA
In diminuzione
UPB S08.02.002
Anno 2009 euro 1270.000
Anno 2010 euro 1300.000
Anno 2011 euro 1300.000
Anno 2012 euro 1050.000 (343)
Emendamento all'emendamento numero 343 aggiuntivo Sabatini - Porcu - Cucca - Cuccu - Meloni Valerio - Stochino - Petrini
Articolo 6
Dopo la lettera f) decies è aggiunto:
f) undicies - per il 2009 la spesa di euro 25.000 in favore del Comune di Urzulei per l'organizzazione della manifestazione "Forum europeo di speleologia". (387)
Emendamento aggiuntivo Campus - Mulas
Articolo 6
All'art. 6, comma 10, è inserita la seguente lettera n bis): "a favore del Tennis Club Porto Torres è concesso un contributo in conto capitale di euro 142.559,27 ai sensi degli articoli 2 e 4 della legge regionale 17 maggio 1999, n. 17, per la copertura dei campi da tennis.
(UPB S05.05.002). (19)
Emendamento aggiuntivo Campus - Rassu - Mulas
Articolo 6
All'art. 6, dopo il comma 10, è inserito il seguente
10 bis. all'art. 27 della L.R. n. 17 del 17 maggio 1999 è aggiunto il seguente comma 8:
per le squadre che vincono i rispettivi Campionati Nazionali della massima serie, con conseguente diritto di partecipazione alle Coppe europee per le squadre vincitrici di scudetto, Champion League, è prevista una premialità del contributo regionale, pari al 50% del finanziamento programmato su base annuale per la stessa squadra. (20)
Emendamento aggiuntivo Amadu - Diana Mario - De Francisci - Zedda Alessandra
Articolo 6
Dopo il comma 10 è aggiunto il seguente comma:
"10 bis. Con effetto dall'entrata in vigore della presente legge ed in attuazione di quanto previsto dalla lettera b) del comma 5 della L.R. 6 dicembre 2006, n. 18, la Regione è autorizzata a stipulare convenzioni rinnovabili di durata triennale con l'Ente Concerti Marialisa De Carolis di Sassari - Teatro di tradizione ai sensi dell'art. 28 della L. 14 agosto 1967, n. 800, e riconosciuto di interesse regionale dalla lettera a) del comma 1 dell'art. 7 della citata L.R. n. 18/2006 - per concorrere all'attività istituzionale, all'organizzazione delle stagioni liriche e concertistiche annuali, all'incremento del patrimonio artistico-strumentale, allo sviluppo della cultura musicale sul territorio e alla gestione di strutture teatrali. Le convenzioni dovranno altresì disciplinare il sostegno finanziario ai predetti interventi, il cui valore dovrà essere commisurato anche in relazione alla partecipazione regionale al bilancio della Fondazione del Teatro Lirico di Cagliari, e a garantire che la liquidazione di un'anticipazione pari al 75% del contributo annuo dovrà avvenire entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della relativa legge di bilancio". (347)
Emendamento aggiuntivo Cuccureddu - Mulas
Articolo 6
Dopo il comma 11 dell'art. 6 è aggiunto il seguente comma 11 bis:
Nelle more dell'approvazione del piano regionale per i beni culturali, gli istituti ed i luoghi della cultura, di cui all'art. 7 della legge regionale 20 settembre 2006 n. 14, sono trasferite alle province le competenze, ivi compresa la proprietà degli immobili e dei beni materiali ed immateriali regionali, relative ai centri per i servizi culturali UNLA e società umanitaria, di cui all'art. 21, comma 2, lett. h, della legge regionale 20 settembre 2006 n. 14. (3)
Emendamento aggiuntivo Sanna Gian Valerio - Sabatini - Lotto - Bruno
Articolo 6
Dopo il comma 14 è aggiunto il seguente:
14 bis. Per la organizzazione della conferenza Regionale sull'Informazione in Sardegna è autorizzata la spesa di 385.000 euro.
In diminuzione
UPB S01.01.002
euro 385.000
In aumento
UPB S01.01.003 cap. Sc0l.0030
385.000 euro (138)
Emendamento aggiuntivo Cuccu - Porcu - Salis - Uras - Bruno
Articolo 6
Dopo il comma 16 dell'articolo 6 è aggiunto il seguente:
16 bis. Nella legge regionale 17 maggio 1999, n. 17 (Provvedimenti per lo sviluppo dello sport in Sardegna), sono apportate le seguenti modifiche:
a) nel comma 1 dell'articolo 6 sono apportate le seguenti modifiche:
- la lettera d) è soppressa;
- la lettera e) è così sostituita:
"quattro rappresentanti di federazioni sportive nazionali, di cui due per sport individuali, designati dal Comitato regionale sardo del CONI";
- la lettera f) è così sostituita:
"due esponenti degli enti di promozione sportiva, designati dal Comitato Regionale Sardo del CONI;
- la lettera l) è soppressa;
- la lettera m) è soppressa;
- la lettera o) è soppressa.
b) nel comma 1 dell'articolo 22 le parole "a carattere dilettantistico" sono soppresse;
c) nel comma 1 dell'articolo 27 le parole "non iscritti a leghe professionistiche" sono così
sostituite "per la partecipazione a campionati non professionistici". (93)
Emendamento aggiuntivo Espa - Cuccu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 6
Dopo il comma 16 dell'art.6 è aggiunto il seguente:
16 bis. Sono stanziate risorse regionali integrative per euro 7.000.000 da trasferire agli Enti Locali per il servizio di trasporto, di cui al art.28 comma 1 L. 118/71, e di assistenza specialistica di cui all'art. 13 Legge 104/92, per alunni con disabilità frequentanti le scuole pubbliche di ogni ordine e grado.
COPERTURA FINANZIARIA
Capitolo di nuova istituzione. (113)
Emendamento aggiuntivo Porcu - Salis - Uras - Bruno - Barracciu - Sabatini
Articolo 6
Dopo il comma 16 dell'articolo 6 è aggiunto il seguente:
16 bis. Dopo il comma 7 dell'articolo 27 della legge regionale 17 maggio 1999, n. 17 (Provvedimenti per lo sviluppo dello sport in Sardegna) è aggiunto il seguente:
7 bis. La Regione è autorizzata a concedere contributi forfetari, nella misura massima prevista dal comma 2 del presente articolo, a favore delle federazioni sportive riconosciute dal C.O.N.I. per la partecipazione delle loro rappresentative ai campionati italiani. (356)
Emendamento aggiuntivo Diana Mario
Articolo 6
E' aggiunto il seguente articolo:
"Art. 6 bis
Deroghe al limite di mandati consecutivi dei sindaci
1. In attesa di una disciplina organica regionale dell'ordinamento degli enti locali, in deroga a quanto previsto dall'art. 51, comma 1, del Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali di cui al D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, nei Comuni sardi aventi popolazione inferiore ai 3.000 abitanti sono consentiti al sindaco tre mandati consecutivi". (344).)
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Planetta. Ne ha facoltà.
PLANETTA (P.S.d'Az.). Caro Presidente, Assessori, colleghi, ho ascoltato gli interventi di chi mi ha preceduto in questi giorni. Con molto rammarico ho sentito pronunciare, e addirittura spesso sprecare, in questa Assise parole degne di contesti, diciamo così, meno autorevoli e qualificanti. Chiaramente, come ha detto il relatore di maggioranza, il disegno di legge che oggi stiamo esaminando ha un significato parziale e solo preparatorio di scelte più grandi e impegnative. Naturalmente, mi trovo d'accordo con il Presidente, l'onorevole Maninchedda, e aggiungo inoltre che sarebbe opportuno ricordare ai più distratti che questo provvedimento è figlio di una legge finanziaria esitata solo nel mese di maggio, con l'unica finalità di poter spendere le risorse di cui la Regione in quel momento disponeva. E tutto ciò sappiamo non è capitato per caso.
Ora, credo che questo articolo rappresenti una parte qualificante di questo collegato, qualificante perché in sostanza incide con un approccio corretto, e aggiungo anche responsabilizzante, in un ambito così delicato e importante quale è quello della tutela e valorizzazione della nostra identità culturale. Mi riferisco in particolare all'evidenza che è contenuta in quest'articolo, e che è programma di questa maggioranza, che è il valore di centralità che si dà alla persona, alla sua dignità, e consentitemi, anche alla sua santificazione nel lavoro, alla rivalutazione della sua capacità e alla sua attitudine a un impegno, la volontà chiara di premiare il merito della persona, la qualità della persona. Naturalmente, non trascuriamo tutta quella serie di autorizzazioni di spesa a favore della cultura, della valorizzazione della lingua sarda, dello spettacolo, dello sport, sempre secondo il parametro della qualità, dell'utilità, dell'efficacia e dell'efficienza. A mio giudizio, questo articolo rappresenta un elemento significativo su cui tentare di riprendere il filo più volte interrotto in questa discussione di quel confronto leale, costruttivo e serio fra maggioranza e opposizione.
Mi sento di fare un po' questo auspicio, perché davvero ho avuto un'impressione - scusate colleghi - negativa e triste di questo dibattito, quasi ci si fosse incontrati in quest'Aula non per confrontarci e capirci, ma solo per farci reciprocamente del male. E credo che tutto questo non sia frutto dell'evoluzione o involuzione dei costumi del tempo, ma non ricordo nella mia precedente esperienza di consigliere fraseologie e toni così poco onorevoli e qualificanti.
Questa è la ragione, soprattutto, che mi ha imposto oggi di intervenire quasi forzando il Regolamento in quest'Aula, dopo che ho assistito a uno spettacolo a cui avrei fatto volentieri a meno di assistere, anche nel rispetto del gran lavoro delle Commissioni, della Commissione programmazione e degli accordi raggiunti in Commissione, accordi che, abbiamo potuto constatare si ribaltano, si cancellano, unilateralmente con spavalda e irresponsabile facilità. Perciò io vorrei richiamare - e lo dico con molta umiltà - il senso di responsabilità di noi tutti a salvaguardia del decoro, della solennità di questo Parlamento sardo, perché oggi questa discussione determina e alimenta, per la proprietà transitiva, ulteriori divisioni e conflitti fra la nostra gente. Accendere gli animi e contribuire all'avvelenamento sociale non credo possa giovare o recare un premio a chicchessia.
Per questo, cari colleghi, esorto, se è possibile, - Presidente lei ne è la garante - ad un ritorno alla consapevolezza del nostro ruolo, alla consapevolezza che governare è difficile, e lo è ancora più in questi tempi drammatici di crisi e di autentica angoscia di una larga parte della nostra popolazione. Lo è quando le risorse sono palesemente insufficienti, ma non possono scaturire dal nulla solo per evocazione o per magia. Lo è soprattutto quando la classe politica non appare più credibile e le gazzarre non conferiscono certo autorevolezza. Come pure non conferisce autorevolezza e credibilità l'incapacità e la palese scorrettezza di non sapere onorare la parola data, disattendendo, come è capitato, gli accordi già presi.
E qui, senza nessuna reticenza, mi voglio riferire ad alcune componenti della maggioranza di governo, quella stessa maggioranza di governo che prometteva la discontinuità per far tornare la Sardegna a sorridere. Che tristezza, invece, assistere ad atteggiamenti traversali e consociativi, autoreferenziali e preconcetti, lontani dai linguaggi e dai bisogni di chi si vorrebbe rappresentare e tutelare. Ma queste divisioni, questi conflitti mietono anche altre vittime, che oggi, nell'immediato, sono i lavoratori e le famiglie, che a parole si vorrebbero difendere, e sono i nostri diritti di popolo calpestati.
Per finire, desidero aggiungere all'elenco delle vittime di queste divisioni e di questi conflitti anche, signor Presidente, l'onore e l'onestà intellettuale di alcuni o forse troppo pochi di noi.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Sechi. Ne ha facoltà.
SECHI (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, voglio evidenziare due aspetti contenuti in questo articolo, che in qualche modo condivido, anche perché, relativamente al comma 1, non si può non essere a favore di interventi destinati al miglioramento dell'edilizia scolastica. Però - mi dispiace che non ci sia l'Assessore o gli Assessori competenti - arrivati a questo punto, considerato lo stato in cui si trovano numerosi edifici scolastici di ogni ordine e grado, occorre, oltre che un intervento finanziario più consistente, un piano di razionalizzazione, un piano scuole serio che individui le esigenze dei nostri territori, delle nostre città, dei nostri paesi che necessitano di un'edilizia scolastica adeguata al momento in cui viviamo.
L'ho già detto altre volte e lo ripeto: l'istituzione scolastica è un'istituzione troppo importante per la nostra società. Troppe volte è tollerato lo stato di degrado degli edifici scolastici, la mancanza di strutture previste dalle leggi dello Stato italiano (come le strutture annesse alle scuole, palestre per l'attività motoria, auditorium e quanto contemplato da un'edilizia scolastica moderna) delle quali ci si dimentica anche nella realizzazione dei nuovi edifici. E poi sorprende - però questo lo sappiamo - che oggi ci siano ancora edifici scolastici non a norma e che occorre ancora intervenire per metterli a norma. Sono accadute tragedie all'interno di edifici scolastici, dalla scuola materna agli istituti superiori. E' intollerabile che esistano ancora oggi edifici scolastici non a norma, neanche per quanto riguarda le norme antincendio.
Il secondo aspetto è relativo alla proposta di finanziamento e sostegno per i progetti sperimentali per l'insegnamento della lingua. Io credo che sia arrivato il momento, e siamo in grande ritardo, di contrattare con lo Stato l'autonomia scolastica. Non possiamo continuare oggi, nel 2009, a procedere per tentativi e con forme sperimentali riguardo all'insegnamento della lingua dei sardi nelle scuole dei sardi. Io credo che questo sia un aspetto sul quale sia opportuno ritornare e affrontare un discorso serio, perché solo attraverso quella che definisco l'autonomia scolastica della Sardegna può essere programmato nelle nostre scuole l'insegnamento della nostra lingua e l'insegnamento in lingua delle diverse materie.
La stanchezza si nota e, quindi, termino l'intervento.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Il parere è contrario sugli emendamenti numero 305, 304, 303, 23, 302, 301, 300, 298 e 299. L'emendamento numero 342 è sospeso, spiegherò dopo perché. Il parere è contrario sull'emendamento numero 297, mentre sull'emendamento numero 109, che è uguale all'emendamento numero 296, c'è l'invito al ritiro. Il parere è contrario sugli emendamenti numero 294, 293, 292, 291, 290 e 289, mentre sull'emendamento numero 65 il parere è favorevole con l'aggiunta delle firme di tutti i membri della Commissione, quindi immagino di tutti i Gruppi. Parere negativo sull'emendamento numero 288…
PRESIDENTE. Scusi, onorevole Maninchedda, all'emendamento numero 65 è stato presentato l'emendamento numero 389.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Il parere è sospeso in attesa di sentire quello della Giunta. Il parere è contrario sugli emendamenti numero 288, 74, 287, 286, 73, 72, 71, 284 e 283; sugli emendamenti numero 21, 70 e 282, che sono uguali, il parere è contrario on invito al ritiro; ancora il parere è contrario sugli emendamenti numero 281, 280 e 63, mentre il parere è favorevole sull'emendamento numero 128, che però presenta un refuso: il riferimento non è al comma 3, ma al comma 5.
Il parere è contrario sull'emendamento numero 335. L'emendamento numero 43 è quello per cui si era sospeso l'emendamento della Giunta numero 342; la Giunta può verificare nella lettura dell'emendamento numero 43, che la formulazione fatta dal Presidente della Commissione Dedoni accoglie le preoccupazioni dell'Esecutivo e, quindi, credo che l'emendamento numero 342 possa essere ritirato. Parere contrario anche sugli emendamenti numero 10 e 89. Per quanto riguarda l'emendamento numero 64, Presidente, si è raggiunto in Commissione l'accordo di emendare il testo del comma sopprimendo soltanto la parola "prioritariamente", non il resto.
Comunico ai colleghi, se mi è consentito, che il problema del parere richiesto alla Commissione è già previsto dalla disciplina dell'articolo in cui si ritrova quest'espressione, quindi la preoccupazione che c'era in Commissione di esplicitare sarebbe assolutamente ridondante. Per cui l'emendamento numero 64, dinanzi all'eliminazione soltanto della parola "prioritariamente", viene ritirato.
PRESIDENTE. Cosa significa? Se dal testo si elimina solo la parola "prioritariamente" si ritira l'emendamento?
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Esatto, ma c'è un accordo generale perché la disciplina…
PRESIDENTE. Però questi problemi specifici li vediamo in seguito. Per il momento si limiti all'espressione dei pareri.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Presidente, era solo per aiutare la Giunta perché quando si era raggiunto l'accordo l'Assessore non era presente…
(Interruzione)
C'eri? Non me lo ricordo. Perfetto.
Sull'emendamento numero 285 richiamo l'attenzione della Giunta perché secondo me con un pizzico di frettolosità, si è espressa negativamente, ma è un emendamento che comporta una grandissima semplificazione delle procedure amministrative e che va incontro a ciò che queste associazioni hanno più volte richiesto, perché in sostanza non carica sulla gestione di queste associazioni le fideiussioni, pertanto il parere è favorevole.
Sull'emendamento numero 50 c'è un invito al ritiro. Sugli emendamenti numero 84 e 85 il parere è contrario. Sull'emendamento numero 368 il parere è favorevole con la richiesta di alcune integrazioni di cui darò conto quando ci arriveremo. Sull'emendamento numero 47 c'è un invito al ritiro. Sull'emendamento numero 367 il parere è contrario. Invito al ritiro dell'emendamento numero 339.
PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Maninchedda, ho perso il filo. Dopo l'emendamento numero 47 io ho l'emendamento numero 90, non il numero 367.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Sugli emendamenti numero 90, 242, 313 e 367 il parere è contrario. Sull'emendamento numero 49 il parere è contrario. Sull'emendamento numero 11 il parere è contrario con invito al ritiro. Sull'emendamento numero 44 il parere è favorevole, con la richiesta, però, di individuare una copertura finanziaria differente. Sull'emendamento numero 343 il parere è favorevole...
PRESIDENTE. All'emendamento numero 343 è stato presentato l'emendamento numero 387.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. A firma dell'onorevole Cuccureddu?
PRESIDENTE. A firma Sabatini.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Non lo conosco, qual è? Probabilmente è qualcosa di relativo a Lotzorai o Urzulei! "Per grazia ricevuta" il parere è favorevole. Sugli emendamenti numero 339, 19, 20 il parere è contrario con invito al ritiro. Sull'emendamento numero 347 il parere è favorevole. Il parere è contrario sugli emendamenti numero 3 e 138. L'emendamento numero 93 necessita di una valutazione da parte della Giunta e anche questo è un articolo di semplificazione procedurale.
L'emendamento numero 93 attendeva una valutazione perché introduce una procedura sostanzialmente semplificata e come questo anche l'emendamento numero 356. Il parere è favorevole sull'emendamento numero 93 e contrario sull'emendamento numero 113. Il parere è favorevole sull'emendamento numero 356. Invito a ritirare l'emendamento numero 344 ma ragionevolmente, non dovrebbe nemmeno essere posto in votazione, in quanto riguarda materie nelle quali ci siamo già pronunciati.
PRESIDENTE. E' decaduto. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere è conforme a quello del relatore. Con alcune precisazioni su alcuni emendamenti che erano stati sospesi per una migliore definizione. Di particolare peso sul piano politico sono l'emendamento numero 342 e l'emendamento numero 43. La Giunta può ritirare l'emendamento numero 342 se si riformula il testo in modo tale che sia chiaro - lo dico perché lo capiamo tutti - che l'esercizio delle funzioni in questa materia da parte della Regione non comporti l'obbligo di un finanziamento degli oneri derivanti dal potenziamento delle strutture, di cui possiamo farci carico soltanto a seguito di una riforma della legge sull'istruzione e la formazione.
Quindi, va bene che ci sia una norma che permetta alla Regione di avvalersi della competenza attribuita dalla riforma del titolo V della Costituzione e dalle conseguenti modifiche dello Statuto sardo, però evidentemente, fino all'approvazione di una legge di riforma del sistema dell'istruzione, non possiamo certamente farci carico di un adeguamento del personale che sarebbe necessario per svolgere questa funzione. Pertanto, in sintesi, si ritira l'emendamento soppressivo numero 342, e si esprime un parere sostanzialmente positivo sull'emendamento numero 43. Si accoglie l'emendamento numero 389, emendamento all'emendamento numero 65. Poi, rispetto a un emendamento per il quale si è proposto il ritiro, il numero 64, si accoglie la proposta avanzata dal relatore. Vorrei poi modificare il parere su un altro emendamento, il numero 49. Considerato che per analoghe finalità, che sono sicuramente di alto valore sociale, cioè quelle di permettere la valorizzazione e il sostegno dell'attività sportiva per i diversamente abili, vi è comunque già uno stanziamento di 100 mila euro su un altro capitolo, si può accogliere questo emendamento limitatamente alla cifra di 100 mila euro.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Non mi è chiaro il parere della Giunta sull'emendamento numero 285.
PRESIDENTE. E' stato espresso parere favorevole.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Appunto. Siccome l'Assessore dice una cosa e il Presidente della Commissione ne dice un'altra vorrei capire...
PRESIDENTE. Non mi sembra che l'Assessore abbia detto una cosa diversa...
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Lo sto chiedendo all'Assessore. Il parere è favorevole o contrario?
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Mi sembra di averlo detto. E' accoglibile.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). E sull'emendamento numero 3?
PRESIDENTE. Sull'emendamento numero 3 il parere è contrario.
Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Su questo non riuscendo a valutare l'impatto...
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Non ha impatti economici di nessun genere.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Certo, ma noi non valutiamo soltanto l'impatto finanziario. Io mi rimetto all'Aula con un'avvertenza: che stiamo parlando di trasferimenti alle Province di competenze ma anche di proprietà immobiliari e ritengo che su questo posso semplicemente dire che la Giunta non ha in questo momento una valutazione piena degli effetti.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 305.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Ritiriamo gli emendamenti numero 305, 304, 303, 302, 301, 300, 298, 299, 297, 296, 294, 293, 292, 291, 290, 289, 288, 287, 286, 284, 283, 282, 281 e 280.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, faccio mio l'emendamento numero 284.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Faccio mio l'emendamento numero 293.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus. Ne ha facoltà.
CAMPUS (P.d.L.). Ritiro l'emendamento numero 23.
PRESIDENTE. L'emendamento numero 109 è uguale al numero 296 quindi si intende ritirato. Passiamo all'emendamento numero 293.
Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Signora Presidente, il comma 8 dell'articolo in esame è relativo ad una modifica alla legge che disciplina le scuole civiche di musica. Questo sarebbe già di per sé un elemento non corretto rispetto alle decisioni assunte, di concerto con le autonomie locali, in sede di approvazione della legge numero 9 del 2006. Ricordo che le scuole civiche di musica sono regolate dalla legge regionale, la numero 28 del '97 e che fino all'anno scorso la competenza della gestione era direttamente della Regione. Con la legge numero 9 abbiamo trasferito le competenze delle scuole civiche di musica alle province che hanno svolto un compito di controllo molto importante che fino a un anno fa era mancato.
Ci risulta che le province in questa nuova organizzazione dei controlli e della verifica della funzionalità delle scuole civiche di musica abbiano apportato numerosi interventi correttivi che hanno migliorato notevolmente l'erogazione dei fondi soprattutto per il fatto che questa legge non prevede nessuna verifica dei risultati, non prevede nessun programma didattico e la presentazione di nessun progetto. Questa legge eroga i finanziamenti sulla base solo del numero degli iscritti, del numero delle classi e del numero delle cosiddette licenze conseguite. Le licenze dovrebbero essere i diplomi, gli attestati che non hanno nessun valore legale, nel senso che chi acquisisce una licenza in una scuola civica di musica non la può poi esibire ufficialmente in nessun contesto. Noi siamo convinti che il comma 8 che, badate bene, forse è...
PRESIDENTE. Il tempo a sua disposizione è terminato.
Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, mi pare che il collega Salis chiedesse una sorta di approfondimento su questo comma, e anche io tento di riuscire a capire meglio che cosa preveda, perché i finanziamenti previsti dalla legge del 97 sono finanziamenti che hanno la finalità di sostenere questo tipo di istituzioni che si trovano presso i comuni singoli o associati. Quindi mi parrebbe che la contestazione del collega Salis, riguarderebbe il fatto che, direttamente, la Regione provvede al trasferimento dei fondi ai comuni singoli o associati, che comunque sono i destinatari degli interventi.
Non sono le province i destinatari degli interventi, sono i comuni singoli o associati, che hanno istituito le scuole di musica. E le province svolgevano una funzione, (avevano la competenza di detenere il fondo, quindi il fondo è articolato provincialmente) che invece tornerebbe alla competenza della Regione. Questo è il tema. Allora, se è necessario un approfondimento, si possono chiedere due minuti per meglio comprendere la dinamica di questo comma?
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Sì, ci sono due punti che mi preme chiarire. Primo, questa è una proposta che numerose volte, nel passato, è stata avanzata anche in quest'Aula e che deriva da una constatazione, e cioè che il trasferimento alle Province di queste funzioni, e non solo di queste, non è stato accompagnato da una reale attenzione a ciò che si trasferiva. Vi è stata quindi la presentazione di diverse richieste per riportare dette funzioni in capo alla Regione, perché si tratta di scuole civiche di competenza specificamente comunale.
Alcuni problemi nascevano dal fatto che erano state istituite scuole civiche intercomunali che appartenevano a diverse Province e ciò creava notevoli difficoltà amministrative; per questo si è ritenuto opportuno riportarle in capo alla Regione, distribuendole sul territorio sulla base delle richieste. Il secondo punto che intendo chiarire è che questa norma era contenuta anche nella bozza presentata anche nella fase concertativa, oltre che al sindacato, anche alle organizzazioni imprenditoriali e alle istituzioni, alle organizzazioni di rappresentanza degli enti locali, che su questo punto non hanno messo nessuna obiezione, anzi ci è sembrato di capire che da parte proprio delle organizzazioni dei comuni ci fosse stato un sospiro di sollievo, perché la competenza implica direttamente il rapporto con i comuni. Poi, se ci sono dei motivi di approfondimento, come dice il collega Salis, di verifica di tipo ispettivo ben venga un'azione di questo genere se è necessaria. Io mi limito a dire qual è la ratio della richiesta dal punto di vista proprio politico e amministrativo.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 293. Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 293.
(Segue la votazione)
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Caria - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Cucca - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Uras - Zedda Massimo.
Rispondono no i consiglieri: Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Capelli - Cherchi - Contu Felice - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Fois - Greco - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Mula - Murgioni - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanna Paolo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 55
votanti 54
astenuti 1
maggioranza 28
favorevoli 17
contrari 37
(Il Consiglio non approva).
Metto ora in votazione l'emendamento numero 389. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
Passiamo all'emendamento numero 284.
Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, chiedo un minuto di attenzione ai colleghi sul comma 11 dell'articolo 6, che recita testualmente: "Nella legge regionale numero 14 del 2006, articolo 21 comma 1, dopo la lettera t) è inserita la seguente: "t bis) il sostegno alle organizzazioni di volontariato iscritte nel registro regionale previsto nell'articolo 5 della legge regionale 13 Settembre 1993 n. 39". La legge numero 14 del 2006 non si occupa di associazionismo o di volontariato, ma riguarda norme in materia di beni culturali, istituti e luoghi della cultura. Inserire questa norma, sapendo che c'è un problema serio circa le cooperative culturali, i privati che operano nei musei, negli archivi, nelle biblioteche, nei siti archeologici, è estremamente pericoloso.
Con questi soggetti ci sono state audizioni in Commissione, e c'è un impegno per risolvere la questione, tanto che abbiamo posto in finanziaria una norma che concede una proroga, fino al dicembre 2009, proprio per permettere di affrontare la questione. Affiancare a questi soggetti, che operano alcuni addirittura da 25 anni, le associazioni di volontariato, che opererebbero da oggi per il domani, vorrebbe dire compromettere la risoluzione del problema delle cooperative e di quanti operano in quel settore, e vorrebbe dire anche poter pregiudicare un settore, perché i comuni, ovviamente, potrebbero affidare, essendo delegata loro la gestione di questi siti, potrebbero affidare ad altri, musei, biblioteche e archivi, e magari anche ad associazioni di volontariato, che sarebbero a costo zero. E' il caso per esempio del comune di Cagliari che sta emanando un bando (anche se non riguarda le associazioni di volontariato). Inserendo questa norma si richiederebbe di non avere personale competente nella gestione di sistemi museali eccetera. E' quindi un problema serio, forse c'è stato un errore, una svista, la norma andava introdotta in un altro articolo, o la modifica riguardava un'altra legge e non la legge numero 14 del 2006. Prego pertanto l'Assessore - non essendo presente l'assessore Baire, e mi dispiace - di tenere ben presente questo problema, di darmi un parere e, anche per i colleghi, di affrontare la questione con serietà, altrimenti rischiamo di ipotecare il futuro di diverse centinaia di persone che operano nel settore.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ESPA (P.D.). Signora Presidente, le considerazioni dell'onorevole Zedda sono molto importanti. Io parlo proprio dell'aspetto legato alla legge sul volontariato richiamata nella norma: in tutti i settori, sia nel sociale ma anche nell'ambito culturale - e la legge stessa lo prevede - dobbiamo assolutamente evitare che il volontariato si sostituisca ai servizi. Chi proviene dal volontariato sa benissimo che non deve fare un sottolavoro e che le imprese devono essere totalmente distinte dal volontariato, e far sostituire il volontariato nei servizi a chi lavora nel settore è veramente un problema di sviluppo dell'economia, perché stiamo parlando comunque di economia, stiamo parlando di lavoro, non stiamo parlando di altro.
Quindi mi sembra che le osservazioni del collega Zedda vadano accolte in maniera, penso, bipartisan, perché s'intacca un settore che produce lavoro.
Non dobbiamo sostituire i lavoratori con il volontariato!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Signora Presidente, credo che ci sia un po' di confusione su questa materia. Per carità, le eccezioni che solleva l'onorevole Zedda sarebbero fondate, se non fosse che qui non si sta assolutamente intaccando o togliendo copertura alla gestione dei musei, quella è coperta dal comma 14 dello stesso articolo nel quale le risorse sono state ulteriormente incrementate rispetto alla finanziaria. Si dà copertura sino al 90 per cento dei costi del personale (la restante parte è coperta dai biglietti o dagli altri introiti) ed è previsto un incremento, sino a 16 milioni per i musei, a 7 milioni, che passano progressivamente sino a 8 milioni e mezzo, per le biblioteche e gli archivi. Quindi non c'è un problema finanziario; si discute soltanto la possibilità, su richiesta specifica dell'assessore Baire che conosce evidentemente il problema perché dirige un museo diocesano, di utilizzare i volontari per tutte quelle realtà museali di carattere diocesano, religioso. C'è per esempio un prete, che credo sia morto da poco, in un paesino dell'oristanese, Todasuni, che aveva collezionato strumenti musicali, e il suo museo restava aperto solo grazie all'attività volontaristica. E' impensabile che la Regione si possa far carico dell'apertura di tutti i musei diocesani, di tutte le chiese, se non ricorrendo al volontariato.
Pertanto il problema è squisitamente normativo, come ha precisato bene l'Assessore in Commissione nella prima audizione quando ha chiesto che venisse reinserita alla lettera t1) nell'articolo 1, in considerazione del fatto che l'80 per cento dei beni culturali sono di proprietà ecclesiale e si reggano sul volontariato. Quindi la norma riguarda ulteriori musei, non quelli per i quali stiamo garantendo le risorse. Addirittura stiamo in qualche maniera vincolando anche i bandi dei comuni perché stiamo dicendo che i posti devono essere ricoperti dalle stesse persone che hanno maturato professionalità. Non c'è peraltro un problema di copertura finanziaria; per quanto riguarda tutti i musei civici finanziati dalla Regione, le biblioteche, gli archivi storici, gli archivi, c'è un programma d'incremento da qui al 2012.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dedoni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DEDONI (Riformatori Sardi). Signora Presidente, colleghi, in qualche articolo precedente abbiamo discusso di precariato, e siccome si tende a superare un sistema che ha comunque arrecato danni alla Regione, io credo che sia opportuno intervenire sul fenomeno e l'intervento si fa partendo dalla presa di coscienza delle condizioni in cui vivono gli operatori dei beni culturali, quelli che gestiscono i musei, le biblioteche e le emergenze archeologiche e delle loro esigenze. Queste esigenze non vengono peraltro - bisogna dircelo con estrema franchezza - soddisfatte neanche dagli aumenti testé richiamati dall'onorevole Cuccureddu. Io mi sono permesso, infatti, di presentare un emendamento, il numero 50, che mi è stato chiesto di ritirare e che io ritiro di buon grado, ma che in effetti, come emendamento era quanto necessario per poter garantire la semplice copertura stipendiale degli attuali operatori dei beni culturali, senza toccare le altre problematiche relative al loro rapporto con i comuni.
Questi problemi, comunque, vanno visti all'interno di un sistema organico, all'interno di un dibattito che deve essere approfondito, perché ormai da tempo non viene affrontato seriamente, per arrivare alla soluzione di un problema di precariato che vede comuni e Regione nella stessa situazione. In effetti se n'è parlato nella Commissione terza quando ci siamo riuniti insieme alla Commissione ottava, probabilmente c'è un refuso perché in quella circostanza ci si mise d'accordo che era un problema da approfondire e da risanare all'interno del più ampio contesto delle attività dei beni culturali.
Quindi, io ritengo che il comma 11 debba essere cancellato perché non tiene conto delle risultanze del dibattito e della necessità di un approfondimento che da tutte le parti in quella circostanza venne condiviso. Pertanto richiedo l'attenzione del Consiglio su questo tema perché beni culturali significano anche economia e sviluppo per alcune zone.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, concordo con quanto diceva in questo momento il Presidente della Commissione: questo comma crea confusione in una partita che è già molto confusa e che negli ultimi anni credo sia stata gestita dalla "confusione più confusa" possibile. Quand'è che si è intervenuti in questa materia? Si è intervenuti la bellezza di circa 20-21 anni fa, anzi un po' prima, diciamo che con la legge numero 28 del 1984, i primi progetti, sono stati trasformati in progetti speciali ma erano le prime iniziative della legge 28, volta a dare lavoro e al contempo valorizzare le tradizioni, recuperare i nostri beni culturali, renderli fruibili, e in questo modo occupare i giovani, possibilmente anche qualificati. Così nascono le cooperative, i comuni fanno la loro parte, era una fase nella quale gli enti locali svolgevano la loro funzione di animatori economici.
La prospettiva era quelle di un turismo diverso, non solo un turismo balneare ma anche un turismo dei beni culturali, della relazione con la Sardegna, delle antichità. Questa operazione viene mantenuta però in un perenne precariato, i comuni vengono ristorati dal bilancio regionale che eroga i soldi necessari a mantenere vive quelle piccole iniziative, certo in modo scollegato, certo in modo non organico, certo non in modo funzionale rispetto a quello che si era progettato, ma cosa c'entrano le associazioni di volontariato! Noi dovremmo porre mano a questa vicenda e riordinarla tutta, salvando i posti di lavoro che ci sono già, riqualificando il servizio, rendendolo organico, coordinandolo. Cosa c'entrano allora le associazioni di volontariato? Si aggiunge confusione a confusione e si rischia veramente una pericolosa deriva per questo tipo di iniziative, che non sono solo economiche, sono anche culturali.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 284.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Planetta ha votato contro e che il consigliere Dessì si è astenuto.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Caria - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Cucca - Diana Giampaolo - Espa - Greco - Lotto - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Uras - Zedda Massimo - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Artizzu - Bardanzellu - Campus - Cherchi - Contu Felice - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Diana Mario - Lai - Locci - Meloni Francesco - Mula - Murgioni - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Planetta - Randazzo - Rodin - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Biancareddu - Capelli - Dessì - Fois - Milia - Rassu - Solinas Christian.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 51
votanti 43
astenuti 8
maggioranza 24
favorevoli 19
contrari 24
(Il Consiglio non approva).
PRESIDENTE. Gli emendamenti numero 21 e 70 sono stati ritirati dai presentatori
(Non è approvato)
Sull'emendamento numero 128, c'era stata la richiesta da parte del Presidente della Commissione di eliminare un refuso: non comma 3, ma comma 5.
Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, avremmo voluto porre qualche domanda all'Assessore competente, sarebbe stato bene fosse in Aula...
PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Zedda, siamo in fase di dichiarazione di voto; non è questo il momento di porre questioni all'Assessore.
ZEDDA MASSIMO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Sto dichiarando il voto, ho pronunciato un commento di tre secondi netti, che non ruba molto tempo alla discussione in Aula. Prego l'Assessore, nel dichiarare il voto su questo emendamento, di spiegare anche se e quali sono i criteri per la ripartizione di queste borse di studio tra le varie figure e cioè: dottori di ricerca in materie giuridiche, quindi giovani laureati in giurisprudenza e specializzandi nelle professioni forensi. Questo poiché la presenza di un "o" e di un "ovvero" sembrerebbe escludere nel caso, per esempio di una assegnazione a favore degli specializzandi i dottori di ricerca o i dottorandi, o nel caso di una assegnazione a favore degli avvocati praticanti specializzandi.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cucca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCA (P.D.). Signora Presidente, annuncio comunque il voto favorevole a questo emendamento, devo dire però che si è compiuto solo un passo avanti ma non si è raggiunto l'obiettivo finale. Non pretendo di sostenere che il mio emendamento fosse migliore di questo, però sicuramente è più chiaro rispetto nella dicitura.
La prima scrittura del testo dell'articolo personalmente mi sembrava che presentasse addirittura profili di incostituzionalità. Adesso si è posto rimedio però probabilmente ancora il testo non è sufficientemente lineare anche perché poi ho qualche difficoltà a capire in che cosa consista la collaborazione degli uffici giudiziari giudicanti in primo grado; non capisco perché poi quelli giudicanti e non quelli requirenti. Insomma, ci sono numerosi profili che andrebbero rivisti.
Però è importante che si sia comunque prestata attenzione a questa problematica e l'invito è comunque che la Giunta in un secondo momento metta mano in maniera adeguata alle normative e stabilisca alcuni criteri che possano essere adeguatamente chiariti anche per consentire di superare le problematiche esposte testé dal collega Zedda.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 128. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 335.
Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ESPA (P.D.). Signora Presidente qui stiamo parlando di un emendamento ai commi numero 3 e numero 4 che in pratica sono stati introdotti (anche cercando di allungare, di spostare la linea delle competenze regionali secondo il nostro Statuto, secondo la legge statutaria) dall'onorevole Maninchedda. Noi abbiamo molto apprezzato l'iniziativa in Commissione, poi abbiamo studiato in maniera approfondita la questione e abbiamo pensato di presentare un emendamento apposito. Perché? Perché ci siamo accorti che i poteri che anche una sentenza della Corte costituzionale riconosce alla Regione, cioè quelli di poter disporre, di poter stabilire la destinazione dei docenti della scuola in Sardegna, non hanno molto senso se il numero dei docenti è comunque da Roma.
In altre parole, il nostro potere di localizzare i docenti della scuola in Sardegna comunque è subordinato al fatto che Roma ci dice quanti devono essere i docenti. Per questo noi abbiamo proposto un fondo; noi in pratica non vorremmo, come dire, distribuire la miseria, questa è la verità, noi vorremmo che si affrontasse la questione in maniera forte, finalizzando l'intervento alla occupazione in modo particolare dei precari, aumentando il tempo scuola e effettuando tutte le operazioni di cui parliamo nell'emendamento. Vorremmo in pratica creare una situazione che ci permetta di avere una reale autonomia.
Lo dico perché non siamo ancora arrivati all'indipendenza e quindi non essendo ancora arrivati all'indipendenza dobbiamo operare in maniera concreta, dobbiamo disporre di risorse, senza piatire a Roma niente, ma aprendo questa benedetta vertenza con i governo nazionale relativa alla scuola in Sardegna, che è un problema grave, grosso e che in autunno si riproporrà in maniera bollente in tutta l'Isola, perché interesserà i piccoli paesi di montagna, come grandi quartieri delle città più a rischio di devianza, come tutte le nostre comunità. Per questo avanziamo questo tipo di proposte.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, annuncio il voto favorevole all'emendamento che reca come primo firmatario il collega Espa perché la situazione della scuola, e in particolar modo della scuola sarda, è un problema serio, anche se non è l'unico problema realtivo al più generale settore dell'istruzione, della cultura, dell'università e della ricerca. Sul settore dello spettacolo, ad esempio, sono stati effettuati a livello nazionale dei tagli che hanno una ricaduta anche a livello locale. Per quanto riguarda l'università i nuovi parametri colpiscono quella sarda perché non è in grado di competere con le università del Nord Invece che darle più risorse e chiederle che vengano spese meglio si preferisce penalizzarle. Per quanto riguarda le scuole vengono chiamati riforma quelli che né più né meno potevano essere chiamati tagli. In questo modo si vorrebbe tagliare la testa al toro poiché per rispondere a una riforma con una controriforma, sarebbe sufficiente non tagliare gli stanziamenti e dare più fondi alla scuola, il che vorrebbe dire istruzione, presenza dello Stato nei nostri territori.
Io condivido le parole pronunciate dal presidente Cappellacci in occasione degli incendi, perché scuola, formazione, cultura, università e incendi non sono slegati tra loro. Io condivido le parole del presidente Cappellacci quando afferma che bisogna intervenire per promuovere la formazione di una coscienza popolare e di rispetto dell'ambiente. Attraverso che cosa? Attraverso la scuola, attraverso la formazione, attraverso la presenza dello Stato, che deve essere uno Stato che riesce ad aiutare nella formazione, nell'emancipazione culturale, nella migliore crescita di ognuno. Ebbene, però questi obbiettivi il presidente Cappellacci, con questi tagli, non li potrà conseguire, così come non potranno essere realizzate nelle scuole le attività extra scolastiche per cui molti istituti si sono addirittura dotati di cinema, teatri, sale per le proiezioni, biblioteche e quant'altro. Pertanto, visto che perfino i deputati del P.d.L. a livello nazionale criticano il Governo, credo che una critica alla Gelmini si possa fare.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Caria per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CARIA (P.D.). Signora Presidente, anche io esprimo parere favorevole su questo emendamento. Chiedo di aggiungere anche il mio nominativo, e condivido quanto detto dal vicepresidente Zedda e dal collega Espa. Chiedo comunque la votazione nominale.
(Appoggia la richiesta il consigliere Gianpaolo Diana.)
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 335.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Planetta ha votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Caria - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Cucca - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Sabatini - Salis - Sechi - Uras - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Artizzu - Bardanzellu - Campus - Contu Felice - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Murgioni - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Rassu - Rodin - Sanna Paolo - Solinas Christian - Steri - Tocco - Vargiu.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 51
votanti 50
astenuti 1
maggioranza 26
favorevoli 18
contrari 32
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 43. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 89.
Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ESPA (P.D.). Signora Presidente, io annuncio il voto favorevole a questo emendamento, e auspico, relativamente a ciò che stavamo dicendo anche in precedenza, - e mi dispiace che non ci sia l'Assessore competente in materia, poiché stiamo parlando di argomenti molto importanti - che quando ci sarà la distribuzione dei docenti, questa non avvenga in base a pressioni politiche provenienti dalle comunità locali. Chiedo quindi che ciò possa avvenire tenendo conto anche delle indicazioni che la Commissione darà.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, come ha fatto prima l'onorevole Cucca, prego l'Assessore di controllare bene il comma 5 dell'articolo 6, perché ad esempio io nell'emendamento numero 89 ho chiesto di aggiungere la finalità di consentire la contrazione dei tempi di definizione dei procedimenti amministrativi, oltre che di quelli giurisdizionali ordinari. Ci sono alcuni problemi che andrebbero approfonditi, per non escludere studenti meritevoli che hanno intrapreso un percorso di studi. Comunque, abbiamo approvato all'unanimità l'altro emendamento, quindi… Grazie.
(Non è approvato)
Sull'emendamento numero 64 c'era un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Si tratta del comma 6 dell'articolo 6. Nel testo si devono cassare le parole "per superare le carenze delle competenze in materie tecnico-scientifiche". Per cui il testo diventerebbe: "Nella lettera b), del comma 1, dell'articolo 4, della legge regionale numero 3 del 2008 le parole 'e prioritariamente' sono soppresse".
PRESIDENTE. Mi era sembrato di capire che ci fosse la disponibilità a modificare il testo, eliminando dal testo della Commissione la parola "prioritariamente", a condizione che venisse ritirato l'emendamento. Non è così? Prima è stato detto così.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Sì, certo, sto esattamente dicendo questo: sopprimere soltanto "eprioritariamente"; questo è il senso.
PRESIDENTE. Va bene.
Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Nell'annunciare il ritiro dell'emendamento, così come concordato, voglio però dire che questa norma aveva il senso di colmare le lacune formative in materie tecnico-scientifiche, considerato che gli iscritti nella facoltà di Fisica erano, ad esempio, sette, a fronte di 2 mila iscritti alla facoltà di Giurisprudenza. Quindi, ritiro l'emendamento, ma sottolineo il fatto che l'assessore Baire a maggio ha annunciato che a fine giugno sarebbero arrivate le risorse per gli assegni di merito. Siamo quasi agli inizi di agosto, ancora gli assegni di merito per il 2008 non sono stati erogati, e non esiste bando per il 2009. Quindi, ritiro l'emendamento perché comunque l'argomento sarà oggetto sicuramente di un'interrogazione.
PRESIDENTE. Onorevole Maninchedda, l'emendamento va ritirato. Quindi cosa dobbiamo modificare nel testo della Commissione?
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Adesso cerco di spiegarmi meglio. Dal testo della Commissione vanno cassate le parole "per superare" a " scientifiche". Sono stato chiaro?
PRESIDENTE. Si, è stato chiaro.
Metto in votazione l'emendamento numero 285. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 50, sul quale c'è un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Dedoni. Ne ha facoltà.
DEDONI (Riformatori Sardi). Intervengo per ritirare l'emendamento numero 50, facendo carico, comunque, alla Giunta di considerare i costi effettivi che vengono evidenziati dai comuni nella gestione dei beni culturali. Comunque prendo anche in considerazione il fatto che c'è la disponibilità dell'assessore Baire e presto in Commissione andremo a verificare le ipotesi di soluzione, in via speriamo definitiva, del problema.
(Non è approvato)
(Non è approvato)
Metto in votazione il testo dell'articolo 6.
Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Signora Presidente, intervengo sulle modalità di voto, ma prima ho bisogno di un chiarimento dalla Giunta sulla questione sollevata sul comma 11, se è possibile. Questo comma inserisce nell'articolo 21 della legge numero 14 il finanziamento delle associazioni di volontariato che però ricevono i soldi anche dalla legge che finanzia le associazioni di volontariato. Quindi stiamo sostanzialmente aggiungendo a una posta di bilancio un'altra posta di bilancio.
La mia domanda pertanto è la seguente: le associazioni di volontariato iscritte nel registro regionale di cui all'articolo 5 ricevono provvidenze, no? Con questa iniziativa stiamo creando su queste associazioni due cespiti di finanziamento? Io vorrei capire questo, perché se si tratta di finanziare soggetti che non hanno altre fonti di finanziamento nulla quaestio, ma se stiamo creando due canali di finanziamento per identici soggetti forse c'è da riflettere. Io vorrei sentire il parere della Giunta su questo e, nel caso, chiedere la votazione per parti.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. In sede di discussione dell'emendamento soppressivo, ho evitato di intervenire perché mi sembrava che le precisazioni fornite dall'onorevole Cuccureddu fossero già esplicative di quanto avrebbe detto la Giunta. Qui si tratta non di erogare finanziamenti a soggetti in quanto esistano, ma di finanziare alcune attività, in particolare, in questo caso, l'attività che alcune associazioni di volontariato possono svolgere nella gestione di alcuni beni culturali, musei in particolare, come è stato detto. Quindi, si sta dando solo un piccolo contributo per sostenere la gestione di alcuni musei che se non ci fosse il volontariato non potrebbero mai restare aperti. Per questo mi meraviglia lo scalpore che ha creato questo comma 11, che non c'entra assolutamente niente con le risorse che noi eroghiamo ordinariamente a chi gestisce beni culturali, musei o altro tipo di beni professionalmente nella forma della società cooperativa. Qui stiamo integrando, sostanzialmente, quanto le associazioni di volontariato possono ricevere per la loro esistenza per sostenere alcune attività meritorie. Spero di aver chiarito perché, mi dispiacerebbe che rimanessero ombre su un intervento che mi sembra del tutto tranquillo.
PRESIDENTE. In ogni caso non si può rivotare per parti e mettere in votazione il comma 11 perché il Consiglio si è già espresso, quindi il problema non si pone.
Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, il problema si pone, purtroppo, voglio dire, a prescindere dalla decisione che vorrà adottare il Presidente del Consiglio, perché l'articolo 21 della legge numero 14 del 2006 recita: "la Regione persegue le finalità della presente legge attraverso interventi finanziari annuali per" e fa una lista di obbiettivi: gestione e incremento del catalogo, funzionamento dei musei regionali, restauro di beni culturali, promozione della ricerca archeologica, cioè individua attività specifiche di questo settore. Cosa fa il comma 11? Il comma 11 recita: "t bis) il sostegno alle organizzazioni di volontariato iscritte nel registro regionale".
Abbiate pazienza! Non c'entra nulla! Ma quale attività culturale stiamo facendo con il sostegno di associazioni di volontariato? Il sostegno delle associazioni di volontariato lo si fa con le norme che sostengono le associazioni di volontariato. Questa serve per gestire la cultura, per gestire il nostro patrimonio dei beni culturali, per intervenire attraverso i comuni in questo ambito.
Noi passiamo dal restauro, dalla catalogazione dei beni, dalla gestione dei musei a sostenere finanziariamente, ancora una volta le associazioni di volontariato con i cespiti che sono dati alla cultura, alla gestione dei beni culturali, non alla cultura in generale. E' una cosa che non ha senso! Poi si può approvare, alle 22 e 07 di una giornata di estate, tra tante cose anche un'idiozia. Approviamo l'idiozia, io voterò contro.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dedoni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DEDONI (Riformatori Sardi). Pensavo di essere stato chiaro. Sarebbe stato auspicabile che, come si e rimasti d'accordo in sede di Commissione, ciò che è stato introdotto come refuso non venisse posto in votazione. Comunque il suggerimento della votazione per parti è venuto dalla stessa Giunta e io in quella direzione mi sono mosso nel mio primo intervento, perché ritengo importante che non si creino confusioni. Una volta che si aprono le cateratte spesso e volentieri si rischia di causare danni a valle.
Sarà, credo, importante prima chiudere complessivamente l'annoso problema della gestione dei beni culturali sanando tutto il precariato che è presente, poi probabilmente potremmo anche valutare con più attenzione l'apporto del volontariato in questa direzione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Signora Presidente, io l'articolo lo voto, prendo atto che non potrò votarlo per parti, però siccome so che ho di fronte un Assessore che ama la verità quanto l'amo io, ammetto di non aver compreso l'esatto significato di questo comma, adesso che l'ho compreso dico che secondo me stiamo sbagliando e voglio che rimanga agli atti. Poi si voti come si vuole, io l'articolo lo voto, però siccome siamo persone che amano la chiarezza, quando la legge numero14 dice che finanzia la formazione e l'aggiornamento degli operatori delle biblioteche, degli archivi storici, abbiamo già una fonte di finanziamento per cose di questo genere.
Del resto c'è anche la lettera r) che prevede "Il sostegno alle attività di enti e istituzioni culturali e scientifiche di particolare importanza". Pertanto non abbiamo grandi limitazioni; se c'è un museo importante, diocesano, comunale, lo possiamo finanziare. Poi è previsto il finanziamento dell'organizzazione di manifestazioni celebrative di figure di protagonisti di storia della cultura sarda, ogni altro intervento di livello regionale rivolto al perseguimento delle finalità della legge. Ora, francamente mi sembra una legge che può già finanziare tutto e un articolo che consente, a chi è finanziato solo perché esiste, di vedere finanziata anche un'attività particolare. Questo non è riconosciuto a tutti i soggetti che operano in Sardegna. Secondo me è stato pensato male, io inizialmente non l'avevo capito, chiedo venia, se potessi votare per parti non voterei il comma 11. Voto chiaramente a favore dell'articolo in discussione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Signora Presidente, anch'io nutro alcune perplessità ma, per dirla in breve, mi sembra che ci sia nel comma 11 una filosofia da "Monumenti aperti", assessore La Spisa. Insomma, associazioni di volontariato che gestiscono una giornata, due giornate di visite ai beni culturali e che si pensa di dover finanziarie con i fondi dei beni culturali. Mi sembra un pasticcio, mi sembra un pasticcio perché stiamo parlando di attività ordinarie, non straordinarie come può essere una manifestazione pure importante qual è "Monumenti aperti" a Cagliari, che però dura una giornata, anche se la partecipazione estremamente numerosa dei cittadini giustifica l'intervento delle associazioni di volontariato. Io pertanto voterò sicuramente contro il comma 11 e penso che sbagliato finanziare il settore delle attività culturali sottraendo fondi all'attività ordinaria e dando qualche euro a un'attività straordinaria delle organizzazioni di volontariato.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Io, a differenza del collega Salis, non ho perplessità. E' del tutto evidente che quando ci si azzarda, Assessore, a correre sui tornanti prima o poi non si calcola bene e si esce fuori di strada. La cosa grave in questo caso è che c'è la manifestazione, nel vortice degli interessi particolari, del più totale conflitto di interessi dell'Assessore competente che non si presenta in aula; non date la dimostrazione di avere una conoscenza di questo settore che state chiamando in causa, non presentate una ricognizione dei soggetti potenziali e delle attività. Ma questo è ovvio, perché voi sapete a chi dovete rispondere, poi poco importa - e questo è grave, perché la Regione questo lusso non se lo può permettere - poco importa se imbarchiamo una valanga di interventi che confondono il volontariato con la prestazione di servizi e che potrebbero mettere anche il gruppo boy scout del mio paese nella condizione di gestirsi il piccolo museo delle reliquie di San Nicola; e noi dovremo finanziare anche quello, perché anche quello è volontariato!
Tutto ciò appalesa il non senso vero di tutto quello che avete costruito con questo provvedimento e che vi mette in contraddizione con voi stessi: i Presidenti di Commissione che vi dicono che fate male e voi che andate avanti; la gente che vi dice che neanche la sintassi viene rispettata e voi votate anche le norme sgrammaticate. Ma che cosa volete che vi diciamo? Auguri!
PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 6. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 368.
Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Signora Presidente, all'emendamento numero 368 della Giunta regionale che consente di recuperare i fondi per l'edilizia universitaria, se il consiglio acconsente chiedo che vengano apportate le seguenti integrazioni: all'ultimo periodo del comma quarto, dopo le parole iniziali "L'Ersu di Cagliari è autorizzato" inserire la frase "nel rispetto delle procedure di cui alla legge regionale numero 14 del '95". Invece, per quel che riguarda il comma 5, dopo le parole "sono fatte salve" inserire "con l'eccezione di far ricorso ad ulteriori transazioni".
PRESIDENTE. Poiché non ci sono opposizioni il testo dell'emendamento si intende così integrato.
Ha domandato di parlare il consigliere Espa. Ne ha facoltà.
ESPA (P.D.). Signora Presidente, non volevo esprimermi sulle modifiche che probabilmente sono da accettare, ma mi sembra di comprendere, dalla formulazione dell'emendamento proposto dalla Giunta, che il percorso riguarda la città di Cagliari in modo particolare; io volevo capire se riguarda anche la richiesta dalla città di Cagliari di realizzare un centro diffuso d'accoglienza vicino proprio alle sedi principali dell'università, come mi sembra preveda l'articolo.
Allo stesso tempo con questo emendamento, si prevede che la realizzazione del campus presso la sede della ex semoleria abbia una capacità ricettiva di almeno 500 posti letto, contro i 1000 previsti dalla legge numero 4 del 2006. Volevo capire, pertanto se c'è un accordo con il Comune di Cagliari o se è un'iniziativa presa dalla Giunta senza avere consultato il Comune. Non so se qualcuno mi potrà rispondere, considerato che manca l'Assessore.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 47, sul quale c'è un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Vargiu. Ne ha facoltà.
VARGIU (Riformatori Sardi). Signora Presidente, ritiro l'emendamento, però prima di ritirarlo avrei piacere di ragionare un attimo sul contenuto dello stesso. L'emendamento si propone di introdurre in Aula un argomento che nella scorsa legislatura è stato trattato più e più volte e cioè quello della parità giuridica tra la scuola statale e la scuola non statale, cioè tra le due forme di scuola pubblica che esistono in Italia.
Noi più volte abbiamo sostenuto che fosse punitivo nei confronti delle famiglie a più basso reddito l'atteggiamento che la Giunta e la maggioranza tenevano nella scorsa legislatura, tendevate a favorire sempre e costantemente la scuola statale, dimenticandosi che la scuola non statale garantisce una pluralità di offerta che difficilmente le famiglie a basso reddito possono cogliere, perché le famiglie a basso reddito sono quelle che patiscono un maggior handicap nell'accedere ai servizi scolastici offerti dalla scuola pubblica non statale quando le rette delle scuole pubbliche non statali crescono perché cessa qualsiasi tipo di aiuto da parte delle istituzioni.
Quindi, nell'accettare la richiesta del ritiro che viene avanzata dalla Giunta io chiederei all'Assessore della programmazione di sapere se la Giunta regionale ha in mente, nei prossimi interventi finanziari e quindi anche nella prossima manovra finanziaria del mese di settembre, provvedimenti che consentano di mettere la scuola pubblica non statale in condizioni di pari appeal nei confronti delle famiglie e di difendere la possibilità di libera scelta di istruzione da parte delle famiglie a basso reddito.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Chiedo di intervenire perché, nell'associarmi ai pareri espressi dal relatore, ho trascurato di spiegare perché chiediamo il ritiro di quest'emendamento che nella sostanza questa Giunta condivide totalmente.
E' un principio generale che vale anche per altri interventi: la finalità buona deve essere perseguita attraverso interventi organici, nella sedes materiae più appropriata cioè in un progetto di legge che la Giunta o la maggioranza si impegneranno a presentare sul nuovo assetto della legislazione in materia di istruzione e formazione. Questo progetto di legge avrà come punto fermo che il principio della parità, sancito anche dalla legge dello Stato, varrà anche in questa Regione. Occorre infatti garantire assolutamente il rispetto della effettiva parità fra scuola pubblica e scuola privata paritaria, e questo sia nella organizzazione scolastica sia nelle norme sul diritto allo studio. In quella sede occorrerà disciplinare dal punto di vista sostanziale e anche dal punto di vista finanziario, interventi appropriati.
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
Passiamo all'emendamento numero 367.
Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Signora Presidente, intervengo per confessare che in questo emendamento sono in totale conflitto di interessi perché ho un amico che possiede una villona nella costa Smeralda e che mi ha chiesto di chiedere, visto che ci sono 300 mila euro disponibili per non ben precisati scavi archeologici di emergenza, se possono essere destinati a portare alla luce alcune tombe fenicie situate sotto i suo giardino. E' un modo chiaramente per tentare di mettere scherzosamente in rilievo un argomento che è molto serio, nel senso che già in Commissione abbiamo rilevato che tutto questo comma 6 è un insieme di provvedimenti ad personam "ad gruppum" ad associationem eccetera eccetera. Ho chiesto dove dovessero essere effettuate queste indagini archeologiche di emergenza, così come vorremmo sapere a chi sono destinate tutte quelle spese comprese nell'articolo 6. Soprattutto con questo emendamento volevo porre il problema enorme di un Presidente del Consiglio dei ministri che continua ad avere nei suoi possedimenti delle "emergenze archeologiche" che probabilmente dovrebbero essere messe a disposizione della collettività sarda, se è vero che sono così belle come si racconta nelle sue telefonate.
Però il problema è chiaramente un problema più ampio, nel senso che il problema del finanziamento degli scavi archeologici, assessore La Spisa, se deve essere afffrontato insieme al Ministero, insieme alla sovrintendenza, insieme all'università, non può essere trattato così come viene trattato in questo comma, destinando i finanziamenti al solito gruppo di amici, di persone. C'era tempo fa, tanti anni fa la legge numero 10; io non voglio tornare a quella legge perché adesso sarebbe assurdo tornare a quegli interventi sui cantieri archeologici…
(Interruzioni)
Come? Tu sei d'accordo a tornare alla "10"?
DEDONI (Riformatori Sardi). Potrebbe anche essere...
SALIS (I.d.V.). No, no, io sono contrario, però penso che una Regione come la nostra, così ricca di emergenze archeologiche non possa non finanziare, non sostenere le sovrintendenze, le università e il ministero anche con propri fondi anche per valorizzare e completare tutta una serie di scavi in siti interessantissimi iniziati e mai completati. Era un modo di porre il problema della maggiore valorizzazione dei nostri beni culturali per la rilevanza fondamentale che possono avere nella trasformazione della nostra Regione in un'isola di turismo non solo balneare ma anche culturale, ambientale. Questo comunque è un altro argomento che vedremo di affrontare quando approfondiremo il tema del piano di sviluppo regionale. Voto a favore dell'emendamento numero 367.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Solo per dire che Porto Rotondo e Punta Lada non sono in Costa Smeralda.
(Non è approvato)
(E' approvato)
Emendamento numero 11. C'è una proposta di emendamento orale.
Ha domandato di parlare il consigliere Cucca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCA (P.D.). Sull'emendamento numero 11 era stato espresso il parere contrario. Mi pare che grazie anche all'intervento dell'onorevole Felicetto Contu e dell'onorevole Cuccureddu si sia trovata una soluzione differente per cui in questo senso si propone il seguente emendamento orale: "per l'anno 2009 è autorizzata la spesa di 50 mila euro quale contributo straordinario all'istituto studi e programmi per il Mediterraneo-ISPROM finalizzato a realizzare interventi per favorire la pace ed il confronto tra i popoli dell'area mediterranea, da attuarsi anche attraverso l'organizzazione di iniziative ed eventi culturali per la città di Betlemme".
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 44. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 343. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 19, sul quale c'è invito al ritiro.
CAMPUS (P.d.L.). Ritiro l'emendamento numero 19.
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 339, sul quale c'è un invito al ritiro.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Ritiro l'emendamento numero 339.
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 20, sul quale c'è una richiesta di ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAMPUS (P.d.L.). Signora Presidente, mi scusi ma ho ritirato il ritirabile nella giornata di oggi, e quindi preferirei poter dire all'Aula, e porre alla valutazione dei colleghi, che una delle promozioni migliori che possiamo fare dell'immagine della Sardegna è quella che si ha attraverso le nostre società sportive. E allora credo che sia un atto di giustizia prevedere un contributo per quelle squadre che vincono i campionati nazionali, la cui gioia finisce per essere annacquata dal fatto che il dover partecipare alla Champions League, cioè alla coppa dei campioni, alla coppa europea di tutte le squadre che vincono i rispettivi campionati, diventa una spesa che le mette in crisi, perché sappiamo che per noi le spese di trasferta sono molto più costose che per altre squadre del Continente.
A volte per poter partecipare a questi tornei le squadre sarde mettono veramente in crisi i loro bilanci, tanto da non avere la certezza di poter partecipare, loro che hanno vinto lo scudetto, al campionato successivo. Quindi credo che sia un atto di giustizia - oltre che un riconoscimento di merito per chi, sul campo, conquista la visibilità in nome e per conto dello sport, ma in nome e per conto dello sport della Sardegna - che la Regione riconosca a queste squadre un contributo aggiuntivo per poter partecipare alle coppe europee. Non mi sento di ritirare questo emendamento, Presidente. Chiedo che venga messo ai voti.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Rassu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
RASSU (P.d.L.). Signora Presidente, credo che il collega Campus sia stato abbastanza esaustivo. Ritengo che quando una delle nostre squadre vinca il campionato, e magari rischi di non partecipare alle competizioni superiori, proprio per mancanza di disponibilità finanziaria, sia doveroso e indispensabile da parte dell'amministrazione pubblica, in questo caso l'amministrazione regionale, intervenire. Non fosse altro perché queste squadre sono lo specchio della nostra Regione al di fuori del territorio regionale.
Io ritengo che su questo occorra un po' riflettere, e mettere giustamente in condizioni queste squadre che hanno, ripeto, vinto la massima competizione nazionale, di partecipare, così come è necessario e giusto che partecipino, alle coppe europee. Abbiamo visto, da poco, qual è stata la vicenda della Dinamo di Sassari, che ha rischiato di non poter partecipare alle competizioni superiori e di essere svenduta a terzi, proprio perché la mancanza di fondi le impediva di poter continuare la propria attività sportiva. Ritengo quindi che la Giunta possa dimostrare sinceramente un segno di buona volontà, non tanto verso i firmatari dell'emendamento, quanto verso quelle squadre che, se non altro, al di fuori di quest'Aula, portano onore e visibilità alla Sardegna. Chiedo la votazione nominale sull'emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Caria per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CARIA (P.D.). Signora Presidente, anch'io intervengo su questo emendamento per dichiarare il mio voto favorevole, e anche per aggiungere qualche considerazione. Condivido il ragionamento in termini generali sulle società sportive, espresso da chi mi ha preceduto; sia quelle che vincono campionati, quelle che partecipano a coppe europee, ma soprattutto le società sportive minori, anche quelle che rimangono nell'ambito regionale, non devono essere lasciate sole. Pronuncio questo intervento come dirigente di una società che ha lasciato l'incarico proprio 20 giorni fa. Io ero Presidente di una squadra che partecipa al campionato di serie B femminile di pallavolo, e che dopo tanti anni ha conquistato la possibilità di varcare il mare, di disputare un campionato nazionale, con molte difficoltà. Le associazioni, coloro che si impegnano nello sport, cercano di portare avanti iniziative che partono dal settore giovanile, dagli atleti più piccoli fino ad arrivare alle prime squadre. Ecco, credo che questa attività svolga una funzione non solo di carattere sportivo, anche una funzione di carattere sociale nell'ambito delle nostre città, della nostra Regione. E quindi penso e spero che su questo emendamento ci sia un'attenzione particolare da parte della Giunta regionale, soprattutto in questo momento di difficoltà, in cui le risorse che alle associazioni sportive arrivavano sotto forma di sponsorizzazioni e di contributo da parte dei privati si stanno dimezzando, riducendo ad un terzo. Quindi serve un intervento maggiore di sostegno, perché molte di queste associazioni, che hanno anche trent'anni di storia, non muoiano, o non vengano consegnate le chiavi delle società ai sindaci di turno di tutti i centri della Sardegna.
Spero pertanto che ci sia un impegno della Regione a incrementare le risorse per sostenere tutte le iniziative di carattere sportivo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Alessandra Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA ALESSANDRA (P.d.L.). Signora Presidente, voglio aggiungere la mia firma a questo emendamento e anche sottolineare che sarebbe bello poter premiare anche tutti coloro che vincono i campionati giovanili. In quest'Aula e da quest'Aula lo sport esce veramente martoriato, perché non siamo stati in grado di fare niente, nonostante ci siano state le condizioni, perché si è intervenuti su tutto tranne che sullo sport, e anche quest'anno sarà lo stesso.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mulas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MULAS (Gruppo Misto). Signora Presidente, probabilmente, in maniera troppo frettolosa è stato chiesto il ritiro dell'emendamento. Io invece invito a votare a favore perché non c'è un aumento di spesa rispetto allo stanziamento previsto. E' solo un modo per invogliare maggiormente le altre società della Sardegna a fare sempre meglio con la consapevolezza che nel momento in cui andassero a conseguire risultati importanti, portando anche il nome della Sardegna a livello internazionale, avranno la possibilità di avere un incremento del 50 per cento, rispetto a quello che è l'aiuto economico che noi già eroghiamo. Ecco, per questo io chiedo che venga votato a favore.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ESPA (P.D.). Signora Presidente, io penso di dare il mio voto favorevole a questo emendamento, penso ad alcune realtà estremamente importanti, come la squadra di calcio femminile della Torres, che sta facendo sta disputando la Champions League, penso all'Amsicora, che spesso si è ritrovata nella stessa situazione. In realtà io spero che poi questo contributo possa servire anche al Cagliari, ma in questo momento è solo una speranza! E' necessario comunque trovare qualche risorsa in più perché chiaramente un aumento del 50 per cento che mi sembra molto giustificato, riguarderebbe in questo momento due squadre, ma in seguito speriamo che siano di più.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SECHI (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, io penso a tutte quelle società che non possono praticare l'attività sportiva perché non hanno un'impiantistica adeguata. Mi auguro la Regione si impegni invece a realizzare un piano serio di impiantistica sportiva in tutti i territori, permettendo così la promozione dell'attività sportiva di base.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sanjust per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANJUST (P.d.L.). Signora Presidente, avrei votato molto volentieri questo emendamento se fosse stato precisato l'intervento sui campionati nazionali minori, ma il fatto che questa possa diventare norma e che un domani questi contributi possano andare ad una società professionistica come quella del Cagliari calcio che prende milioni di euro solo esclusivamente da sponsorizzazioni mi fa rabbrividire…
(Interruzioni)
Allora, non mi ero reso conto dell'emendamento, sono stato distratto. Darò il mio voto favorevole.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAPELLI (U.D.C.). Signora Presidente, io sono fondamentalmente d'accordo con l'emendamento, vorrei però proporre una rivisitazione in quanto il 50 per cento del finanziamento programmato su base annua per la stessa squadra e che incide sulla stessa UPB vuol dire che, se aumento quella dotazione, la sottraggo alle altre squadre. Chiedo pertanto alla Giunta di intervenire con una copertura di ulteriori 100 mila euro su quella UPB prelevandola dal FNOL, in modo tale che non ci sia un'incidenza sulle altre squadre.
E' vero che queste squadre sono dilettantistiche, anche se il dilettantismo bisognerebbe comprendere che cos'è, perché i dilettanti non esistono, in nessuno sport, e poi, per gli impianti sportivi ovviamente, avremo altre UPB, altri settori, sui quali tra l'altro si è già intervenuti anche in finanziaria, e forse qualcuno lo dimentica; sarei comunque favorevole a rivisitare gli interventi sugli impianti. In ogni caso però sono squadre dilettantistiche che vanno aiutate senza generare ovviamente una guerra tra poveri. Quindi chiediamo alla Giunta la disponibilità ad incrementare quell'UPB; stiamo parlando di 10 mila euro in più per squadra, non dei milioni di euro che richiedono le squadre professionistiche.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi). Signora Presidente annuncio il voto favorevole mio personale e del Gruppo dei Riformatori Condividiamo l'emendamento, lo votiamo convinti e cogliamo anche la raccomandazione della collega Zedda di lavorare anche per lo sport. Io sono dirigente di una scuola calcio e quindi capisco bene qual è il problema.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Circa 20-25 giorni fa la Giunta regionale ha deliberato uno stanziamento di 3 milioni e rotti di euro per finanziare le squadre professionistiche compreso il Cagliari, forse ti è sfuggito Roberto.
CAPELLI (U.D.C.). Un milione e mezzo!
SALIS (I.d.V.). Vediamo la delibera. Quando si parla di squadre c'è sempre la ritrosia a dire che è sbagliato. Allora io premerei, se possibile, per una squadra di Cagliari, una squadra di baseball, uno sport povero, che gioca le partite "in casa" a Milano. A Milano giocano sia le partite d'andata sia quelle di ritorno perché non hanno un campo e per le trasferte, quando giocano "a Milano in casa" la Regione non gli assegna neanche un euro di rimborso, si pagano tutto! Quelli sono dilettanti davvero! Champions League… ma stiamo scherzando?
L'articolo 1 della "17 - Collega Campus, lei lo conosce quanto me - parla di promozione dello sport di base non di premiare chi ha già vinto e chi ha la possibilità di vincere. Noi registriamo situazioni in cui lo sport di base è assolutamente carente; chi riesce a vincere e ad andare in Champions League vuol dire che ha una organizzazione, una struttura e anche una possibilità finanziaria che è assolutamente fuori dalla portata della stragrande maggioranza delle associazioni sportive di base. Parliamoci chiaro: la "17" deve valorizzare lo sport di base, le scuole, perché quindi non interveniamo sulle palestre scolastiche? Moltissime scuole non hanno palestre; perché non ci poniamo questo problema invece di premiare le squadre? Perché probabilmente dietro queste squadre ci sono consistenti pacchetti di voti e bisogna un po' "lisciare il pelo" all'attività sportiva. Questo è un problema serio, voto pertanto assolutamente contro l'emendamento in esame.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Due precisazioni, la prima è che si tratta di sport minori, quindi il proponente non ha l'intenzione di premiare società di alto livello aggiungendo ricchezza. Stiamo parlando di sport minori quindi praticati normalmente da dilettanti, pertanto la finalità è comprensibile ed accettabile. Tenete conto che nel capitolo abbiamo circa 6 milioni e 800 mila euro complessivamente, quindi si tratta solo di una quota.
Però oggi, riguardo cioè alla richiesta di quantificare e di incrementare la dotazione, aggiungere 50, 100, 150 sarebbe del tutto arbitrario, e non credo che raggiungeremo dei risultati, anche perché, per essere realisti, a spanne, rispondendo cioè su due piedi alla richiesta credo che nono possano bastare 100 mila euro per dare una risposta effettiva. E poiché siamo già sostanzialmente a fine esercizio finanziario, e soprattutto a fine delle attività agonistiche, io direi che può essere approvato il testo e che la valutazione sulla quantificazione finanziaria possa essere effettuata in sede di bilancio del 2010, non di finanziaria, di legge di bilancio.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Tocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
TOCCO (P.d.L.). Signora Presidente, ci tenevo a formulare una domanda: come mai si è chiesto all'onorevole Campus il ritiro di un emendamento di questo tipo? Anche perché solitamente quando si parla di sport, soprattutto di sport in generale, al di la di tutto opposizione e maggioranza sono abbastanza concordi. Quindi io credo e chiedo alla Giunta e all'assessore La Spisa da qui in avanti di prestare maggiore attenzione, possibilmente, allo sport, anche perché lo sport porta aiuto sociale e porta soprattutto risultati che molte altre attività non hanno mai portato in molto tempo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Rispondo alla domanda formulata dal collega. L'invito al ritiro è responsabilità della Commissione. La Commissione in questa fase aveva deciso di non accogliere emendamenti che modificano altre leggi. In parte ci è riuscita, in parte non ci è riuscita, tutto qua. Non è quindi una incapacità di cogliere l'importanza dei suggerimenti.
Posso dar conto al Consiglio che sono stati presentati emendamenti su situazioni disagiate gravissime, di grande rilevanza per i quali abbiamo chiesto la ripresentazione in sede di discussione della legge finanziaria. Volevo però chiederle, Presidente, di trovare il modo di organizzare i lavori in maniera tale che tutti gli emendamenti sullo sport possano essere esaminati all'inizio delle sedute, perché sollecitano tanti di quegli interventi che finiamo sempre per discutere di squadre di calcio a mezzanotte. Non ho una squadra di calcio; secondo me il modo migliore per avere finanziamenti, nel caso del calcio minore, è nominare un arcivescovo presidente così i finanziamenti arrivano di sicuro. Quindi la prossima volta magari esaminiamoli in seduta diurna.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 20. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 347. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 3.
Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Chiedo di modificare, cassandolo, l'inciso tra virgole: "ivi compresa la proprietaria degli immobili e dei beni materiali e immateriali e regionali". Quindi lasciando soltanto che assieme alle risorse finanziarie vengano trasferite anche le competenze. Questo significa offrire la possibilità alle Province di effettuare le manutenzioni ordinarie perché oggi stiamo perdendo il nostro patrimonio librario e cinematografico. I locali non sono agibili, ci piove dentro ma le province non hanno la competenza benché abbiano le risorse finanziarie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dedoni. Ne ha facoltà.
DEDONI (Riformatori Sardi). Signora Presidente volevo far presente all'Assemblea che abbiamo trattato l'argomento più volte in Commissione. Probabilmente l'onorevole Cuccureddu non ne è a conoscenza, ma abbiamo già dato mandato all'Assessore, con un indirizzo specifico, di disciplinare meglio i rapporti con la Società Umanitaria. Per cui ritengo che l'emendamento debba considerarsi superato e la pregherei anch'io di ritirarlo, perché credo che l'argomento sia già oggetto di una trattativa in corso in Giunta.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, io mi associo a quello che ha detto il Presidente, perché a questo punto mi domando se sia opportuno e necessario il funzionamento delle Commissioni oppure se sia meglio considerato che questi problemi, che riguardano la cineteca regionale sarda, che riguardano anche i centri culturali dislocati sul territorio, che riguardano la Società Umanitaria, sono stati organicamente affrontati in Commissione. Con questo emendamento, invece, si mettono insieme cose che insieme non devono stare. Un conto sono gli UNLA e un conto è la cineteca sarda di Cagliari, la Società umanitaria.
Ricordo che parte del patrimonio in questione è patrimonio privato della Società umanitaria e anche nella precedente legislatura si è discusso sul fatto che la Regione potesse disporre di questo patrimonio. Vi ricordo, inoltre, che la Società umanitaria ha inviato una lettera all'Assessore per la risoluzione del problema e c'è un ricorso al Tar che la Società umanitaria annuncia di sospendere, solo ed esclusivamente perché l'Assessore si è impegnato circa la risoluzione del problema attraverso una modifica della legge istitutiva della cineteca regionale. Io non so se l'onorevole Cuccureddu sia conoscenza di questi aspetti, sicuramente ne sono a conoscenza i colleghi che fanno parte della Commissione cultura, i colleghi che facevano parte della Commissione cultura e oggi sono presenti in questa Aula. Lo sa benissimo anche il presidente Dedoni che ha sollevato il problema circa l'opportunità di affrontare questo così delicato, con un emendamento, alle 22 e 54.
Quindi invito l'onorevole Cuccureddu a ritirare l'emendamento perché stiamo affrontando la questione in Commissione. L'onorevole Cuccureddu potrà benissimo venire in Commissione perché i chiarimenti e la risoluzione del problema potranno avvenire in quella sede e non attraverso l'emendamento. Dichiaro il voto contrario.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ESPA (P.D.). Signora Presidente, intervengo solo per dire che mi associo alle dichiarazioni dell'onorevole Zedda e del Presidente della Commissione, forse è un argomento delicato che andrebbe portato in Commissione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, lo abbiamo detto: questo è un disegno di legge omnibus. Grazie anche all'onorevole Cuccureddu, che spazia da una Commissione all'altra. Il mio amico onorevole Attilio Dedoni, è un Presidente di Commissione serio, capace, che sa mantenere i rapporti, che programma il lavoro, l'onorevole Cuccureddu, invece, vuole disfare tutto il lavoro.
Stamattina giustamente l'onorevole Floris si lamentava di questo sistema di legiferare, che peraltro non piace neppure all'assessore La Spisa. Noi non possiamo trattare queste vicende in questo modo, le dobbiamo trattare in maniera più organica; non si può entrare a gamba tesa (a proposito del finanziamento di squadre) poiché così nascono problemi che poi ci troveremo a dover risolvere l'indomani. La prossima legge sarà una legge di correzioni di questa legge, e noi passeremo da una correzione all'altra. Domani dovremo fronteggiare la protesta degli operatori, un movimento che nascerà spontaneo, che diventerà una spina nel fianco e dovremo dire che lei, onorevole Cuccureddu, ha proposto una norma che distrugge un'esperienza culturale utilissima, dovremo quindi attivarci per fare una battaglia, presentare interpellanze e altro. Noi ragioniamo così perché non c'è organicità nell'intervento, onorevole Dedoni, chieda la cortesia al suo collega di maggioranza di ritirare questo emendamento. Io voterò contro.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Signora Presidente, chiedo anch'io all'onorevole Cuccureddu di ritirare quest'emendamento, in caso contrario annuncio il voto contrario del Gruppo del P.d.L.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.). Dichiaro il voto contrario sull'emendamento.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 3.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Francesco Meloni ha votato contro.
Rispondono sì i consiglieri:Cuccureddu - Dessì - Mulas.
Rispondono no i consiglieri:Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Capelli - Caria - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Cossa - Cucca - De Francisci - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Lai - Locci - Lotto - Maninchedda - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Murgioni - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Rodin - Sabatini - Salis - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Zedda Alessandra - Zedda Massimo.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Mariani - Vargiu.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 46
votanti 43
astenuti 3
maggioranza 22
favorevoli 3
contrari 40
(Il Consiglio non approva).
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 93. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 113.
Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ESPA (P.D.). Signora Presidente, questo emendamento solleva un problema che c'è stato segnalato, e di cui abbiamo già discusso anche in Commissione. Lei, Assessore, aveva detto che le richieste che arrivavano dalle province, per quanto riguarda tutto il programma di assistenza all'educazione per gli alunni con disabilità e il trasporto, sono di circa di 7 milioni di euro. Noi abbiamo riproposto l'emendamento in questa versione. Chiaramente, il problema è importante, l'abbiamo già sottolineato, perché abbiamo centinaia di alunni che rischiano di non avere quello che gli spetta per diritto all'inizio dell'anno scolastico. Ricordo che, una volta non era neanche immaginabile che un ragazzo con disabilità andasse a scuola nelle superiori; adesso ci sono centinaia di studenti, per fortuna, che vanno a scuola e che esercitano questo diritto. Io so che la Giunta ha espresso parere contrario. Ritiro l'emendamento perché ho capito che in questo momento non c'è la disponibilità, ma volevo capire se questo problema verrà in futuro preso in considerazione, perché le province non hanno più risorse per questi interventi.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 356. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 7 e dei relativi emendamenti.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 7 e dei relativi emendamenti:
Art. 7 Variazioni di bilancio1. Nel bilancio della Regione per l'anno 2009 e per gli anni 2010-2012 sono introdotte le seguenti variazioni:
ENTRATA
UPB E330.001
Somme derivanti dalla liquidazione dell'ISOLA
Anno 2009 euro 7.128.000
TOTALE IN AUMENTO
Anno 2009 euro 7.128.000
SPESA
In diminuzione
STRATEGIA 05
UPB S05.01.001
Spese per il Servizio sanitario regionale - parte corrente
Anno 2009 euro 5.200.000
STRATEGIA 08
UPB S08.01.002
Fondo per nuovi oneri legislativi di parte corrente (mediante pari riduzione della riserva di cui alla voce 1) della tabella A allegata alla legge finanziaria 2009)
Anno 2009 euro 13.366.000
Anno 2010 euro 5.000.000
Anno 2011 euro 4.500.000
Anno 2012 euro 4.500.000
TOTALE IN DIMINUZIONE
Anno 2009 euro 18.566.000
Anno 2010 euro 5.000.000
Anno 2011 euro 4.500.000
Anno 2012 euro 4.500.000
in aumento
STRATEGIA 01
UPB S01.02.001
Oneri per il trattamento economico dei dipendenti, ivi compreso il salario accessorio
Anno 2009 euro 1.521.000
UPB S01.03.002
Promozione e pubblicità istituzionale
Anno 2009 euro 2.000.000
UPB S01.03.007
Quote associative e contributi una tantum
Anno 2009 euro 71.000
UPB S01.04.001
Studi, ricerche, collaborazioni e simili
Anno 2009 euro 300.000
UPB S01.05.002
Incremento, valorizzazione e manutenzione del patrimonio e demanio regionale
Anno 2009 euro 700.000
STRATEGIA 02
UPB S02.02.005
Altri interventi per la formazione
Anno 2009 euro 5.200.000
STRATEGIA 03
UPB S03.01.003
Tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale - spese correnti
Anno 2009 euro 1.000.000
UPB S03.01.004
Investimenti per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale
Anno 2009 euro 500.000
UPB S03.01.005
Archivio storico e biblioteca regionale
Anno 2009 euro 100.000
UPB S03.01.006
Interventi a favore delle biblioteche - spese correnti
Anno 2009 euro 3.500.000
Anno 2010 euro 3.500.000
Anno 2011 euro 3.500.000
Anno 2012 euro 3.500.000
UPB S03.02.003
Interventi per promuovere e sostenere l'editoria e l'informazione
Anno 2009 euro 40.000
UPB S03.02.005
Interventi per manifestazioni e attività culturali
Anno 2009 euro 270.000
STRATEGIA 04
UPB S04.08.012
Investimenti finalizzati alle attività istituzionali del Corpo forestale e di vigilanza ambientale
Anno 2009 euro 1.000.000
Anno 2010 euro 1.000.000
Anno 2011 euro 500.000
Anno 2012 euro 500.000
UPB S04.08.013
Prevenzione e difesa dagli incendi - spese correnti
Anno 2009 euro 500.000
Anno 2010 euro 500.000
Anno 2011 euro 500.000
Anno 2012 euro 500.000
UPB S04.09.006
Spese per la gestione del sistema informativo e cartografico
Anno 2009 euro 31.000
STRATEGIA 05
UPB S05.02.003
Profilassi e lotta contro le malattie infettive nel settore zootecnico
Anno 2009 euro 424.000
UPB S05.03.001
Interventi a favore del volontariato - parte corrente
Anno 2009 euro 100.000
UPB S05.03.002
Interventi a favore del volontariato - investimenti
Anno 2009 euro 200.000
UPB S05.04.001
Interventi a favore dello sport - spese correnti
Anno 2009 euro 2.000
UPB S05.04.002
Interventi a favore dello sport - investimenti
Anno 2009 euro 7.000
UPB S05.05.002
Interventi a favore degli immigrati ed emigrati
Anno 2009 euro 200.000
STRATEGIA 06
UPB S06.03.002
Incentivazioni di parte corrente per le attività artigiane
Anno 2009 euro 7.128.000
STRATEGIA 07
UPB S07.06.001
Trasporto pubblico locale
Anno 2009 euro 900.000
TOTALE IN AUMENTO
Anno 2009 euro 25.694.000
Anno 2010 euro 5.000.000
Anno 2011 euro 4.500.000
Anno 2012 euro 4.500.000
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 7
Il comma 1 è soppresso.
(279)
Emendamento modificativo Giunta regionale
Articolo 7
Variazioni di bilancio
Sono introdotte le seguenti variazioni:
In diminuzione
UPB S08.02.002
Altre partite generali che si compensano nell'entrata
Anno 2009 euro 600.000
In aumento
UPB S01.06.002
Trasferimenti agli Enti Locali - Investimenti
(Cap. SC01.1100)
Anno 2009 euro 600.000 (131)
Emendamento aggiuntivo Giunta regionale
Articolo 7
Variazioni di bilancio
Sono introdotte le seguenti variazioni:
In diminuzione
UPB S01.02.004
Spese per il personale effettuate nell'interesse dell'Amministrazione Regionale
Anno 2009 euro 195.000
UPB S01.05.002
Incremento, valorizzazione e manutenzione del patrimonio e del demanio regionale
Anno 2009 euro 100.000
In aumento
UPB S04.09.003
Vigilanza e controllo sull'attività urbanistica
Anno 2009 euro 295.000 (129)
Emendamento aggiuntivo Giunta regionale
Articolo 7
Variazioni di bilancio
Sono introdotte le seguenti variazioni:
In diminuzione
UPB S01.03.008
Spese per la pubblicazione e per l'acquisto di atti e per l'acquisto di beni d'interresse regionale
Anno 2009 euro 50.000
In aumento
UPB S08.02.002
Altre partite generali che si compensano nell'entrata
Anno 2009 euro 50.000 (130).)
PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Sull'emendamento numero 279 il parere è contrario, sui restanti il parere è favorevole.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere della Giunta è conforme a quello del relatore.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 131. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione il testo dell'articolo. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 129. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 130.
Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
Metto in votazione l'emendamento numero 130. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
I lavori del Consiglio riprenderanno martedì 4 Agosto alle ore 10.
La seduta è tolta alle ore 23 e 05.
Allegati seduta
XXXIII Seduta
(POMERIDIANA)
Giovedi' 30 luglio 2009
Presidenza della Presidente LOMBARDO
La seduta è aperta alle ore 16 e 42.
CAPPAI, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 22 luglio 2009 (26), che è approvato.
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Mario Bruno, Matteo Sanna e Christian Solinas hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 30 luglio 2009. Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
Poiché la Commissione bilancio è ancora riunita per l'espressione del parere sugli emendamenti, sospendo la seduta sino alle ore 17.
(La seduta, sospesa alle ore 16 e 43, viene ripresa alle ore 17 e 13.)
superamento del precariato e in materia di organizzazione regionale". (32/A)
PRESIDENTE. L'ordine del piano reca la continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge numero 32.
Passiamo all'esame dell'articolo 3 e dei relativi emendamenti.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3 e dei relativi emendamenti:
Art. 3 Ambiente e governo del territorio1. Per la gestione, il completamento e la manutenzione migliorativa, adeguativa e correttiva del Sistema informativo territoriale è autorizzata la spesa di euro 1.500.000 per l'anno 2009 e di euro 3.500.000 per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012 (UPB S04.09.006).
2. Il programma di spesa previsto dalla legge regionale n. 2 del 2007, articolo 12, comma 8, finalizzato all'informatizzazione dei catasti, è attuato dall'Amministrazione regionale attraverso progetti a favore dei comuni.
3. Al fine di favorire l'attuazione delle previsioni contenute negli atti di pianificazione strategica regolarmente approvati, è autorizzata, in conto dell'UPB S01.06.001, la spesa di euro 2.350.000 per ciascuno degli anni 2009, 2010, 2011 e 2012, finalizzata alla concessione di contributi a favore dei comuni per gli studi di fattibilità e per la progettazione preliminare delle opere di maggiore impatto economico-sociale previste nei rispettivi piani strategici. La Giunta regionale, su proposta dell'Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica, entro sessanta giorni dalla data di approvazione della presente legge, approva i criteri e le modalità di assegnazione dei contributi e identifica i relativi meccanismi di monitoraggio. E' ammessa la presentazione di un massimo di tre istanze da parte di ogni ente locale. Costituiscono condizioni per l'ottenimento del contributo:
a) la dimostrazione dell'impatto socio-economico dell'opera;
b) il cofinanziamento comunale fino alla concorrenza di almeno il 30 per cento degli oneri per la progettazione e gli studi di fattibilità.
Il limite massimo di contribuzione riferito ad ogni singola progettazione preliminare è fissato in euro 180.000.
4. Al fine di sostenere la lotta all'abusivismo edilizio e la vigilanza sul territorio, la Regione promuove attività di supporto tecnico, logistico e operativo a favore dei comuni nell'espletamento delle competenze loro attribuite per legge; per tali finalità è autorizzata una spesa valutata in euro 250.000 annui (UPB S04.09.003).
5. Al fine dell'attuazione del Piano paesaggistico regionale è autorizzata la spesa di euro 3.500.000 per ciascuno degli anni 2009, 2010, 2011 e 2012 destinata alle attività di predisposizione, divulgazione e diffusione di linee guida, manuali ed altri strumenti operativi a supporto dell'attuazione del Piano paesaggistico (UPB S04.09.003).
6. Dopo il comma 4 dell'articolo 6 della legge regionale 14 maggio 1984, n. 22 (Norme per la classificazione delle aziende ricettive) è aggiunto il seguente:
"4 bis. Nei campeggi non è richiesto il titolo abilitativo edilizio per gli allestimenti mobili di pernottamento che conservano i meccanismi di rotazione in funzione, non sono collegati permanentemente al terreno e i cui allacciamenti alla rete idrica, elettrica e fognaria sono amovibili in qualsiasi momento.".
7. Per assicurare la gestione della Rete natura 2000 attribuita alle regioni dal decreto del Presidente della Repubblica 12 marzo 2003, n. 120 (Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, concernente attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche), articoli 3, 4, 7, 8 e 9, e per la concessione di contributi ai soggetti/enti gestori è autorizzata la spesa di euro 500.000 per il 2009 e di euro 1.000.000 per ciascuno degli anni 2010 e 2011 (UPB S04.08.001).
8. Per l'attuazione del progetto CAMP Italia per la Sardegna è autorizzata, a favore della Agenzia regionale Conservatoria delle coste della Sardegna, la spesa aggiuntiva di euro 300.000 per l'anno 2009 e di euro 700.000 per l'anno 2010, quale cofinanziamento degli interventi previsti nel memorandum sottoscritto da UNEP (Programma ambiente delle Nazioni unite), dal Ministero dell'ambiente e dalla Regione Sardegna (UPB S04.04.002).
9. Per garantire il pagamento dei maggiori oneri retributivi a seguito dell'approvazione del contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL) di comparto, nonché l'adeguamento del fondo per la contrattazione integrativa del personale dirigente e dipendente e l'assolvimento degli oneri derivanti dai cantieri avviati in attuazione alle previsioni normative di cui alla legge regionale 29 aprile 2003, n. 3 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione - legge finanziaria 2003), è autorizzata, per l'anno 2009, la spesa complessiva di euro 6.950.000 quale integrazione del contributo erogato per lo stesso anno a favore dell'Ente foreste della Sardegna (UPB S04.08.007).
10. Per le finalità previste dalla legge regionale n. 1 del 2009, articolo 4, comma 34, è autorizzata, nell'anno 2009, l'ulteriore spesa di euro 4.000.000 (UPB S04.03.004).
11. Per le finalità di cui alla legge regionale 6 dicembre 2006, n. 19 (Disposizioni in materia di risorse idriche e bacini idrografici), articolo 7, comma 1, e articolo 12, comma 2, è autorizzata una spesa valutata in euro 100.000 annui per le spese di funzionamento dell'Autorità di bacino (UPB S01.03.003).
12. Nel comma 33 dell'articolo 7 della legge regionale n. 3 del 2008, il riferimento all'UPB S04.01.003, è sostituito con l'UPB S04.01.001.
13. E' autorizzata la spesa di euro 250.000 per ciascuno degli anni 2009 e 2010 finalizzata ad attività di studio e monitoraggio dello stato di qualità delle acque, nonché per lo sviluppo della pianificazione di bacino con riferimento agli adempimenti previsti dalla direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio n. 2000/60/CE, del 23 ottobre 2000, e del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale) (UPB S04.02.001).
14. E' autorizzata la spesa di euro 250.000 per ciascuno degli anni 2009 e 2010 finalizzata ad attività di studio e monitoraggio in materia di difesa del suolo e delle coste, nonché per lo sviluppo della pianificazione di bacino con riferimento agli adempimenti previsti dalla direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio n. 2007/60/CE, del 23 ottobre 2007, e del decreto legislativo n. 152 del 2006 (UPB S04.03.003).
15. Per l'attuazione degli interventi conseguenti alle disposizioni previste dalla legge regionale n. 4 del 2006, articolo 22, comma 16, e dalla legge regionale n. 2 del 2007, articolo 15, comma 10, diretti alla realizzazione della scuola di formazione del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna, è autorizzata nell'anno 2009 la spesa di euro 5.000.000 (UPB S02.02.004).
16. Il comma 10 dell'articolo 5 della legge regionale n. 3 del 2008, è sostituito dal seguente:
"10. Per la realizzazione di interventi di politiche di sviluppo e per incentivare l'occupazione nel settore ambientale, l'Amministrazione regionale, previa sottoscrizione di appositi accordi di programma con gli enti locali interessati volti alla costituzione o alla gestione di aree protette, o al completamento degli interventi dei piani di gestione dei SIC, avviati con le risorse POR 2000-2006, è autorizzata a finanziare interventi di tutela, ove prioritariamente sono impiegati, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di collocamento, i lavoratori disoccupati residenti nei comuni sottoscrittori dell'intesa o dei SIC. Per le finalità del presente comma sono utilizzate le disponibilità sussistenti in conto dell'UPB S04.08.002 (cap. SC04.1753).
17. Per assicurare la salvaguardia della fauna selvatica ferita o in difficoltà e, in particolare, le attività di recupero, trasporto, riabilitazione e rilascio, in attuazione delle disposizioni previste nella legge regionale 29 luglio 1998, n. 23 (Norme per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio della caccia in Sardegna), e successive modifiche ed integrazioni, è autorizzata, per l'anno 2009, la spesa di euro 400.000, da trasferire alle province e agli enti facenti parte della Rete regionale per la conservazione della fauna marina (mammiferi e tartarughe marine) (UPB S04.08.016).
18. Al comma 25 dell'articolo 1 della legge regionale n. 3 del 2008, come modificato dalla lettera b) del comma 5 dell'articolo 4 della legge regionale n. 1 del 2009, dopo le parole "Autorizzazione integrata ambientale (AIA)" sono aggiunte le seguenti "autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti e autorizzazioni in ipotesi particolari ai sensi del decreto legislativo n. 152 del 2006, articoli 208 e 210, nonché autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell'articolo 269 del medesimo decreto legislativo".
19. E' autorizzata, nell'anno 2009, a favore del CRAL regionale la spesa di euro 100.000 per il restauro e la messa in norma degli edifici di proprietà regionale concessi in uso al CRAL (UPB S01.05.001).
20. In attesa dell'approvazione di una legge regionale organica in materia di valutazione ambientale strategica e di valutazione di impatto ambientale sono adottate integralmente le disposizioni del decreto legislativo n. 152 del 2006, come modificato dal decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4 (Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale), ed è abrogato l'articolo 31 della legge regionale n. 1 del 1999. Gli impianti industriali per la produzione di energia mediante lo sfruttamento del vento sono assoggettati alle procedure di valutazione di impatto ambientale ovunque localizzati. Gli impianti eolici con potenza complessiva inferiore o uguale a 1 MW sono sottoposti alla procedura di verifica di assoggettabilità alla procedura di valutazione di impatto ambientale prevista dal decreto legislativo n. 4 del 2008, articolo 12. Gli impianti eolici con potenza complessiva inferiore o uguale a 60 kW sono considerati minieolici e non sono assoggettati alle procedure di valutazione di impatto ambientale, anche ai sensi di quanto stabilito dalla legge 24 dicembre 2007, n. 244 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2008), articolo 2, comma 158, lettera g).
21. E' abrogato l'articolo 17 della legge regionale 5 settembre 2000, n. 17 (Modifiche ed integrazioni alla legge finanziaria, al bilancio per gli anni 2000-2002 e disposizioni varie).
22. In attesa dell'approvazione di una legge regionale che disciplini in modo organico la materia, l'autorizzazione unica per la realizzazione e l'esercizio degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 (Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità), articolo 12, è rilasciata dalle province con decorrenza dall'entrata in vigore della legge regionale n. 3 del 2008. Il termine massimo per la conclusione del relativo procedimento non può essere superiore a centottanta giorni.
23. Gli interventi che abbiano iniziato il procedimento autorizzativo prima della data indicata al comma 22, restano di competenza dei comuni, secondo le procedure e i termini previsti dalla normativa vigente al momento della presentazione della domanda.
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 1 è soppresso. (212)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 2 è soppresso. (211)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 3 è soppresso. (210)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 4 è soppresso. (209)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 5 è soppresso. (208)
Emendamento soppressivo parziale Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini
Articolo 3
Il comma 6 dell'articolo 3 è soppresso. (55)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 6 è soppresso. (207)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 7 è soppresso. (206)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 8 è soppresso. (205)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 9 è soppresso. (204)
Emendamento soppressivo parziale Giunta regionale
Articolo 3
Nel comma 9 le parole "nonché l'adeguamento del fondo per la contrattazione integrativa del personale dirigente e dipendente" sono soppresse. (124)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 10 è soppresso. (203)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 11 è soppresso. (202)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 12 è soppresso. (201)
Emendamento soppressivo parziale Uras - Bruno - Salis - Barracciu - Sabatini - Porcu
Articolo 3
Il comma 13 è soppresso. (77)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 13 è soppresso. (200)
Emendamento soppressivo parziale Uras - Bruno - Salis - Barracciu - Sabatini - Porcu
Articolo 3
Il comma 14 è soppresso. (75)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 14 è soppresso. (199)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 15 è soppresso. (198)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 16 è soppresso. (197)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 17 è soppresso. (196)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 19 è soppresso. (195)
Emendamento soppressivo parziale Uras - Bruno - Salis - Barracciu - Sabatini - Porcu
Articolo 3
Il comma 20 è soppresso. (76)
Emendamento soppressivo parziale Zedda Alessandra - Contu Mariano Ignazio - Piras - Sanna Matteo - Stochino - Tocco
Articolo 3
Il comma 20 è soppresso. (329)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 21 è soppresso. (193)
Emendamento soppressivo parziale Zedda Alessandra - Contu Mariano Ignazio - Piras - Sanna Matteo - Stochino - Tocco
Articolo 3
Il comma 21 è soppresso. (324)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 22 è soppresso. (192)
Emendamento soppressivo parziale Capelli - Steri
Articolo 3
Il comma 23 è soppresso. (119)
Emendamento soppressivo parziale Zedda Alessandra - Contu Mariano Ignazio - Piras - Sanna Matteo - Stochino - Tocco
Articolo 3
Il comma 23 è soppresso. (328)
Emendamento soppressivo parziale Diana Mario - Sanna Giacomo
Articolo 3
Nell'articolo 3 il comma 23 è soppresso. (338)
Emendamento sostitutivo parziale Campus
Articolo 3
All'articolo 3 comma 4:
all'ultima riga le parole: "spesa valutata in annui euro 250.000 (UPB S04.09.003)" sono sostituite dalle parole: "spesa valutata in euro 1.750.000 per ciascuno degli anni 2009, 2010, 2011, 2012 (UPB S04.09.003)".
Conseguentemente al successivo comma 5 le parole:"è autorizzata la spesa di euro 3.500.000" sono sostituite dalle seguenti: "è autorizzata la spesa di euro 2.000.000". (18)
Emendamento sostitutivo parziale Mula - Vargiu
Articolo 3
Al comma 10 dell'articolo 3 le parole "di euro 4.000.000" sono sostituite dalle parole "di euro 6.000.000, di cui euro 1.000.000 da destinare ai Comuni della Bassa Baronia per i danni derivanti dagli eventi alluvionali del 2008 e certificati dalle autorità competenti"
In diminuzione
UPB S08.01.003 - FNOL in conto capitale (mediante riduzione della riserva di cui alla voce 1 della tabella A allegata alla legge regionale 14 maggio 2009, n. 1 - legge finanziaria 2009)
Anno 2009 euro 2.000.000
In aumento
UPB S04.03.004 - Tutela e difesa del suolo - investimenti
Anno 2009 euro 2.000.000 (38)
Emendamento sostitutivo parziale Capelli - Biancareddu - Cappai - Contu Felice - Milia - Obinu - Steri
Articolo 3
Al terzo periodo del comma 20 dell'articolo 3 le parole "art. 12" sono sostituite con le parole "art. 20". (29)
Emendamento sostitutivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 3
Il comma 20 è così sostituito:
Fino all'emanazione di una specifica disciplina legislativa regionale concernente le procedure di Valutazione ambientale strategica (VAS) e per quanto non previsto dalla presente legge, nei procedimenti di formazione dei piani urbanistici comunali, sovracomunali e dei piani di coordinamento provinciale trovano applicazione le disposizioni di cui al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale) e successive modifiche e integrazioni.
La VAS è redatta esclusivamente al fine di valutare l'incidenza delle nuove scelte di pianificazione rispetto al contesto territoriale e urbano preesistente.
Le consultazioni previste per la redazione della VAS sui piani urbanistici comunali e sovracomunali si attuano attraverso l'istituto dell'istruttoria pubblica, di cui all'articolo 18 della legge regionale 22 agosto 1990, n. 40 (Norme sul rapporto tra i cittadini e l'Amministrazione della Regione nello svolgimento dell'attività amministrativa). (194)
Emendamento sostitutivo parziale Capelli - Biancareddu - Cappai - Contu Felice - Milia - Obinu - Steri
Articolo 3
Il comma 21 è sostituito dal seguente:
"21: I progetti riportati all'allegato IV del D.Lgs n. 4/2008 ricadenti anche parzialmente all'interno dei siti Natura 2000 sono assoggettati alla procedura di valutazione di impatto ambientale". Nell'articolo 48 comma 3 della L.R. n. 9/2006 le parole "di cui all'articolo 31 della Legge regionale 18 gennaio 1999, n. l (legge finanziaria 1999) sono sostituite dalle seguenti "relative alla verifica di assoggettabilità e alla valutazione di impatto ambientale". (30)
Emendamento aggiuntivo Cuccureddu - Floris Mario - Mulas
Articolo 3
Dopo il comma 6 dell'articolo 3 è aggiunto il seguente comma 6 bis:
Alla lettera i) del secondo comma dell'articolo 10 bis della legge regionale 22 dicembre 1989 n. 45, dopo le parole "gli interventi" sono aggiunte "relativi alla realizzazione delle pertinenze di cui all'articolo 817 del codice civile, quelli". (1)
Emendamento aggiuntivo Capelli - Biancareddu - Cappai - Contu Felice - Milia - Obinu - Steri
Articolo 3
Dopo il comma 17 inserire il seguente comma:
17 bis. Nella legge regionale n. 6 del 2006 sono introdotte le seguenti modifiche:
a) la lettera c) del comma 1 dell'articolo 2 è sostituita dalla seguente
"c) a contribuire alla gestione, nell'ambito del tavolo di coordinamento diretto dalla Regione, del sistema informativo ambientale regionale (SIRA), per i moduli applicativi inerenti i processi operativi di interesse dell'Agenzia e, in tale ambito, alla raccolta sistematica, alla registrazione, alla validazione, all'elaborazione ed alla massima divulgazione dei dati ed informazioni rilevanti sotto il profilo della prevenzione e della protezione ambientale e territoriale;"
b) dopo la lettera c) del comma 1 dell'articolo 2 è aggiunta la seguente lettera:
"c bis) a fornire, con continuità, tutti i dati di rilevanza ambientale in proprio possesso e/o derivanti dai propri compiti istituzionali, necessari per il popolamento e l'aggiornamento del sistema informativo regionale ambientale (SIRA), secondo i formati, le regole di conformità e le modalità, che verranno indicati dalla Regione;"
c) la lettera d) del comma 1 dell'articolo 2 è sostituita dalla seguente
"d) alla realizzazione, in coordinamento con la Regione, ed alla gestione delle reti di monitoraggio e di altri sistemi di indagine, anche ai fini della valutazione del rapporto tra stato dell'ambiente e salute delle popolazioni;"
d) dopo la lettera d) del comma 1 dell'articolo 2 è aggiunta la seguente lettera:
"d bis) a utilizzare per la propria attività di monitoraggio, ispezione e controllo, il sistema informativo regionale ambientale (SIRA), al quale collabora per la gestione, unitamente alla Regione stessa"
e) il comma 1 dell'articolo 4, il cui titolo è modificato in "Sistema informativo", è sostituito dal seguente:
"1. Per lo svolgimento delle attività di cui alle lettere c) e d) del comma 1 dell'articolo 2, l'ARPAS utilizza e contribuisce alla gestione nell'ambito del tavolo di coordinamento diretto dalla Regione, dei moduli inerenti i processi operativi di interesse dell'Agenzia, come organizzati entro il sistema informativo regionale ambientale (SIRA), che comprende, tra le altre cose:
?) i sistemi informativi e le reti di monitoraggio ambientale esistenti, sia regionali che degli altri enti pubblici; a tale scopo l'ARPAS provvederà, se necessario, a proporre, nell'ambito del tavolo di coordinamento diretto dalla Regione, la loro integrazione, potenziamento e adeguamento;
b) i sistemi informativi e le reti di monitoraggio ambientale la cui realizzazione risulti programmata o in corso di realizzazione da parte della Regione e degli altri enti pubblici al momento dell'entrata in vigore della presente legge." (27)
Emendamento aggiuntivo Capelli - Biancareddu - Cappai - Contu Felice - Milia - Obinu - Steri
Articolo 3
Alla fine del comma 18, dopo le parole "del medesimo decreto legislativo" sono aggiunte le seguenti "e la valutazione di incidenza ambientale". (28)
Emendamento aggiuntivo Sanna Giacomo
Articolo 3
Dopo il comma 22 è aggiunto il seguente:
22 bis. L'articolo 18 della legge regionale n. 2 del 2007 è abrogato." (319)
Emendamento aggiuntivo Capelli - Biancareddu - Cappai - Contu Felice - Milia - Obinu - Steri
Articolo 3
Dopo il comma 23 sono inseriti i seguenti commi:
23 bis. All'articolo 15, comma 7 della L.R. 29 maggio 2007, n. 2 dopo le parole "Gli impianti devono essere inseriti nelle strutture edilizie" sono eliminate le parole "e prevedere per quelli fotovoltaici una potenza massima di 20 kW".
23 ter. Fermo restando che risultano realizzabili in qualsiasi area gli impianti fotovoltaici parzialmente integrati o con integrazione architettonica così come definiti dall'articolo 2, comma 1, lettere b2) e b3) del Decreto 19 febbraio 2007, sempreché non ubicati in aree protette, nonché gli impianti fotovoltaici di potenza inferiore ai 20 kW definiti "non industriali", in tutti gli altri casi sono da considerare ammissibili ad accogliere impianti fotovoltaici le seguenti aree:
a) aree di pertinenza di stabilimenti produttivi, imprese agricole, aree di pertinenza di potabilizzatori, depuratori, impianti di trattamento, recupero e smaltimento rifiuti, impianti di sollevamento delle acque o di attività di servizio in genere per i quali gli impianti integrano o sostituiscono l'approvvigionamento energetico in regime di autoproduzione, così come definito dall'articolo 2, comma 2, del decreto legislativo 16 marzo 1999, n.79;
b) aree industriali o artigianali così come individuate dagli strumenti pianificatori vigenti;
c) aree compromesse dal punto di vista ambientale, per una potenzialità non superiore ad 2 MWp, costituite esclusivamente da:
c.1) perimetrazioni di discariche controllate di rifiuti in norma con i dettami del D. Lgs n. 36/03; c.2) perimetrazioni di aree di attività estrattive dismesse, di proprietà pubblica o privata;
d) aree agricole così come individuate dagli strumenti pianificatori vigenti, prive di potenzialità pedologica ai fini agricoli e caratterizzate da oggettive condizioni di marginalità, purché non sussistano elementi di sensibilità geomorfologica, naturalistica, paesaggistica e ambientale; gli impianti proposti all'interno di tali aree dovranno essere installati ad una interdistanza minima di almeno 5 km in linea d'aria fra i punti di connessione esistenti sul territorio, ad esclusione degli impianti ricadenti nella precedente tipologia a), e dovranno avere una potenza nominale massima pari ad 1 MWp. La Giunta regionale, con successiva Delibera di Giunta, stabilisce i criteri ambientali di ammissibilità all'installazione degli impianti fotovoltaici, definendo, ad esempio, la percentuale della superficie lorda massima occupabile dall'impianto, la potenza massima installabile, le aree ambientalmente sensibili ove non realizzare i suddetti impianti.". (31)
Emendamento aggiuntivo Capelli - Biancareddu - Cappai - Contu Felice - Milia - Obinu - Steri
Articolo 3
Dopo il comma 23 è inserito il seguente comma 23 bis.
"I commi 2 e 3 dell'art. 6 della legge regionale 18 maggio 2006, n. 6, sono sostituiti dai seguenti:
"2. Il controllo preventivo viene esercitato dell'Assessorato regionale della difesa dell'ambiente, tramite il competente servizio ai sensi della legge regionale 15 maggio 1995, n. 14. Il controllo ha a oggetto gli atti indicati all'art. 3 della citata legge regionale; inoltre, il controllo si estende agli atti attinenti alle procedure concorsuali ed alla costituzione di rapporti di lavoro nonché all'attribuzione di incarichi di consulenza. 3. Il controllo di cui al comma 2 è di legittimità e di merito. Il controllo di legittimità consiste nel giudizio circa la conformità dell'atto rispetto a disposizioni legislative e regolamentari. Il controllo di merito ha natura di atto di alta amministrazione e consiste nella valutazione della coerenza dell'atto adottato dall'azienda rispetto agli indirizzi della programmazione regionale, alle regole di buona amministrazione e alle direttive della Giunta regionale."
Dopo il comma 3 sono inseriti i seguenti commi 3 bis e 3 ter:
"3 bis. Ferma restando la previsione dell'art. 10, comma 8, della legge regionale n. 6 del 2006, qualora l'Ente non provveda all'adozione degli atti obbligatori per legge o di quelli richiesti dal competente Assessorato, previa diffida a provvedere entro trenta giorni, la Giunta regionale su proposta del'Assessore nomina commissari ad acta.
3 ter. Alla tabella A allegata alla legge regionale n. 14 del 1995, dopo il "n. 16) Ente Foreste della Sardegna" sono aggiunti il n. 17 "Conservatoria delle Coste della Sardegna" ed il n. 18 "ARPAS"." (32)
Emendamento aggiuntivo Bruno - Uras - Salis - Meloni Marco - Diana Giampaolo - Moriconi
Articolo 3
All'Art. 6 dopo il comma 23 è aggiunto il seguente comma:
23 bis. La Regione subentra agli enti locali nei rapporti con lo Stato relativi alla gestione dei compendi saliniferi passati nella sua proprietà, ed assume gli oneri relativi alle somme da corrispondere in forza di sentenze che attengono a danni da inquinamento o mancata produzione.
COPERTURA FINANZIARIA
In aumento
UPB S04.08.006 Valorizzazione lagune e stagni
Anno 2009 euro 5.000.0000
In diminuzione
UPB.S08.01.002 FNOL
Anno 2009 euro 5.000.0000. (106)
Emendamento aggiuntivo Diana Mario
Articolo 3
Dopo il comma 23 è aggiunto il seguente:
"23 bis. Per la prosecuzione degli interventi di cui all'articolo 22, comma 17 della legge regionale 11 maggio 2006, n. 4, è autorizzata a favore della Provincia di Oristano la spesa di euro 200.000 per ciascuno degli anni dal 2009 al 2011 (UPB S04.02.001)
COPERTURA FINANZIARIA
In diminuzione
UPB S08.02.002
Anno 2009 euro 200.000
Anno 2010 euro 200.000
Anno 2011 euro 200.000
In aumento
UPB S04.02.001
Anno 2009 euro 200.000
Anno 2010 euro 200.000
Anno 2011 euro 200.000. (350)
Emendamento aggiuntivo Giunta regionale
Articolo 3
Dopo l'art. 3 è inserito il seguente:
Art. 3 bis
Disciplina dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili
1. La Regione promuove la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e ne garantisce l'utilizzo regolamentato nel rispetto della sostenibilità ambientale ed in conformità alle finalità e ai principi posti dal Decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387 e successive modifiche ed integrazioni di attuazione della Direttiva 2001/77/CE.
2. Le disposizioni del presente articolo disciplinano la competenza e il procedimento per il rilascio dei titoli abilitativi relativi agli impianti di produzione di energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili, così come definite ed individuate dalla vigente normativa comunitaria e statale.
3. Alla lettera b) del comma 3 dell'articolo 21 della legge regionale 12 dicembre 2006, n. 9 è soppresso il termine "termici". Sino all'approvazione del Piano energetico regionale la competenza indicata nell'articolo 21, comma 3, lettera b della legge regionale n. 9 del 2006 è della Regione.
4. Il procedimento di rilascio del titolo abitativo relativo agli impianti di produzione di energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili è disciplinato dall'articolo 12 del Decreto legislativo n. 387 del 2003. L'amministrazione competente può stipulare accordi di cui all'articolo 11 della legge 8 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche ed integrazioni finalizzati al rilascio dell'autorizzazione unica prevista dal comma 3 del sopraccitato articolo 12 del Decreto legislativo n. 387 del 2003.
5. La Giunta Regionale, entro 12 mesi dall'entrata in vigore della presente normativa, adotta le linee guida per la localizzazione degli impianti.
6. Qualora le domande di rilascio siano eccedenti rispetto a quelle rilasciabili compatibilmente con le esigenze di natura tecnica nonché di tutela ambientale e territoriale, deve essere adottato un criterio selettivo, non discriminatorio, di valutazione comparativa degli interessi coinvolti. Il criterio di valutazione deve garantire un uso sostenibile del territorio il cui consumo consenta per le comunità locali di conseguire obiettivi di qualità socio-economici, ambientali e paesaggistici.
7. Nel rispetto della legislazione nazionale e comunitaria, in conformità con le linee guida di cui al precedente comma 4, la Regione adotta un Piano regionale di sviluppo delle tecnologie e degli impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile.
8. L'articolo 18 della legge regionale 29 maggio 2007, n. 2 è abrogato. (125)
Emendamento all'emendamento numero 125 sostitutivo parziale Capelli - Steri
Articolo 3
Al comma 4 l'ultima frase è soppressa. (375)
Emendamento all'emendamento numero 125 sostitutivo parziale Capelli - Steri
Articolo 3
Il comma 8 è sostituito dal seguente:
"L'ultimo periodo del comma 1 dell'articolo 18 della legge regionale n. 2 del 2007 è abrogato. Sono abrogati i commi 2, 3 e 4 del medesimo articolo 18" (376)
Emendamento all'emendamento numero 125 sostitutivo parziale Capelli - Steri
Articolo 3
Il comma 6 è soppresso. (377)
Emendamento all'emendamento numero 125 sostitutivo parziale Capelli - Steri
Articolo 3
Il comma 5 è sostituito dal seguente
"la Giunta regionale, entro 12 mesi dall'entrata in vigore della presente normativa, procede alla revisione delle linee guida per la localizzazione degli impianti di produzione di energia rinnovabile". (378)
Emendamento all'emendamento numero 125 sostitutivo parziale Capelli - Steri
Articolo 3
Al comma 3 le parole "....è della Regione" sono sostituite dalle seguenti "... rimane in capo alla Regione". (379)
Emendamento all'emendamento numero 125 sostitutivo parziale Capelli - Steri
Articolo 3
Al comma 3 dopo le parole "...Piano regionale è aggiunta la parola ambientale". (380)
Emendamento all'emendamento numero 125 sostitutivo parziale Capelli - Steri
Articolo 3
Il comma 3 è sostituito dal seguente: "Al comma 3 della legge regionale n. 9 del 12 giugno 2006, alla fine della lettera b), è inserito il seguente periodo: "e gli impianti di produzione di energia rinnovabili". (381)
Emendamento di sintesi degli emendamenti numero 379, 380, 381 Capelli - Steri
Articolo 3
Nell'emendamento n. 125 il comma 3 è sostituito dal seguente:
"3. Al comma 3 della legge regionale 12 giugno 2006, n. 9, alla fine della lettera b) è inserito il seguente periodo: "e gli impianti di produzione di energia rinnovabili". Sino all'approvazione del piano energetico regionale ambientale la competenza indicata nell'articolo 21, comma 3, lettera b) della legge regionale n. 9 del 2006, rimane in capo alla Regione". (390)
Emendamento all'emendamento numero 125 sostitutivo parziale Capelli - Steri
Articolo 3
Al comma 2 le parole "dei titoli abilitativi relativi" sono sostituiti con le parole "delle autorizzazioni relative". (382).)
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Signor Presidente, colleghi, siamo al giro di boa di questo disegno di legge che ci ha visto nei giorni scorsi e nelle scorse ore impegnati su una discussione credo importante su quello che dovrebbe essere il modo di procedere per dare risposte alla situazione di crisi e di emergenza. Prima dell'approvazione in particolare dell'articolo 2 bis e dell'articolo 2 ter questo provvedimento rischiava di essere soltanto un insieme di norme disomogenee, suscettibili solo di offrire risposte parziali, che tamponare emergenze e dando l'impressione che questa maggioranza, che è la vostra maggioranza, rinunciasse ad operare in maniera organica sulle leggi di settore limitandosi ad intervenire in maniera frettolosa, saltando a piè pari i pareri delle Commissioni ed evitando qualsiasi forma di concertazione e di consultazione con le parti sociali. Un provvedimento, quindi, che non affrontava gli unici argomenti che meritavano di essere affrontati in un procedimento di questo genere, cioè quelli legati all'emergenza, quelli legati a chi perde il posto di lavoro, quelli legati alla crisi economica. Noi fin dall'inizio, avevamo fortemente proposto una strada diversa; non l' avete voluta seguire, avete preferito rinviare ancora l'illustrazione di un programma organico di legislatura, spiegarci le vostre idee per lo sviluppo della Sardegna e avete preferito procedere con una norma che non è facile e non è possibile inquadrare all'interno di un progetto organico.
Con l'approvazione stamattina degli articoli 2 bis e 2 ter credo invece che abbiano dato se non altro un'anima a questo disegno di legge, abbiano dato una risposta a chi rischiava di essere colpito in maniera più pesante dagli effetti della crisi e, anche se questo non cambia la natura di questo provvedimento, che rimane un provvedimento disorganico, insufficiente, parziale, crediamo che almeno, almeno con l'approvazione di questi due articoli, si sia cercato di affrontare i nodi veri della crisi.
Quindi è chiaro che questo cambia anche il nostro atteggiamento in aula, che peraltro è sempre stato improntato alla discussione di merito. Questa minoranza, infatti, nonostante questi presupposti, non ha rinunciato mai alla discussione di merito, e si è resa disponibile anche a un'accelerazione dell'iter dietro accoglimento di alcuni punti qualificanti come gli articoli che ho richiamato. Ma passiamo ad esaminare l'articolo 3.
L'articolo 3 affronta un tema importante quale l'ambiente e il governo del territorio, e noi sappiamo che questo argomento è oggetto certamente di attenzione, è oggetto anche di un'iniziativa come quella del "piano casa" che noi abbiamo, nei nostri primi commenti, chiamato "piano cubature facili", "piano villetta", ma credo che questa discussione dovremo rinviarla a settembre, alla ripresa dei lavori, quando tutti noi dovremo avere la capacità di presentare progetti e proposte alternative che sappiano coniugare la salvaguardia del territorio con i processi di sviluppo, con i legami esistenti tra una popolazione e il suo territorio.
Anche in questo articolo sono presenti diversi provvedimenti tampone: dal progetto dell'agenzia regionale delle coste, a progetti che riguardano la lotta per l'abusivismo, a progetti che riguardano studi, sono tantissimi gli studi presenti in questo disegno di legge, naturalmente tutti disorganici. Per esempio viene autorizzata la spesa, al comma 14, per ciascuno degli anni 2009-2010, di 250 mila euro per attività di studio e monitoraggio in difesa del suolo e delle coste. Altre consulenze sono previste per lo studio e il monitoraggio delle acque. Insomma, mancano norme incisive: si distribuiscono consulenze, si risolvono piccoli problemi, ma si rinvia ad una data successiva la discussione più ampia su una politica che sappia coniugare il rispetto dell'ambiente con lo sviluppo economico.
In quest'articolo in particolare stona, a mio parere - l'abbiamo già detto in discussione generale - il comma 6. Il comma 6, a mio avviso, presenta anche profili di illegittimità, perché fa correre il rischio fortissimo che i nostri campeggi, i campeggi che dovrebbero coniugare il turismo con l'ambiente, con rispetto dell'ambiente, diventino delle specie di villaggi abusivi mobili, per di più in zone pregiate del nostro territorio come la fascia costiera entro i 300 metri dal mare. E' un comma di cui noi proponiamo l'abrogazione, è un comma che stride col testo unico nazionale sull'edilizia, è un comma che, se approvato in questi termini, certamente darebbe adito ad una serie di ricorsi, anche alla Corte costituzionale, perché verrebbe meno qualsiasi autorizzazione paesaggistica, verrebbe meno la richiesta di titoli abilitativi edilizi per tutta una serie di allestimenti mobili, che andrebbero ad occupare gli spazi pregiati oggi occupati dai campeggi, e trasformerebbero quei campeggi in villaggi mobili abusivi.
Mobili o non mobili, questo è il dilemma. Perché il comma cerca di aggirare le norme urbanistiche, parlando di conservazione di meccanismi di rotazione in funzione. Quindi non di strutture fisse o infisse sul terreno, ma che conservano meccanismi mobili di rotazione. Per quelli di noi che frequentano i campeggi, e sanno che cosa succede di questi meccanismi mobili, sanno bene che questi meccanismi mobili mobili non sono, perché i nostri campeggi già oggi sono disseminati di roulotte e camper, di strutture che dovrebbe essere amovibili e che non vengono mai rimosse, e rimangono lì in via permanente. Ma queste strutture per lo meno hanno avuto un lasciapassare che qui verrebbe totalmente meno.
Quindi io credo che questa sia una di quelle, come dire, "comiche" che certamente non facilitano un dialogo e una discussione anche costruttiva, che in quest'Aula abbiamo cercato di ovviare, nel rispetto delle prerogative di ognuno. Certamente la maggioranza ha la responsabilità e il dovere di dettare l'agenda dell'azione di governo, delle riforme, la minoranza ha la responsabilità di opporsi, dove è giusto opporsi, perché ha un altro progetto e un'altra visione del modello di sviluppo, ma anche del modello di conservazione ambientale.
Certamente una norma che dà un via libera e che non tiene conto delle normative esistenti, non tiene conto che andremo a discutere di un piano casa che permetterà il raddoppio delle cubature in tutta una serie di fattispecie costruttive (alberghi, abitazioni mono o bifamiliari), che non aiuta un dialogo a cui tutti vogliamo contribuire e che, come abbiamo dimostrato, vede la minoranza non opporsi pregiudizialmente, ma anche contribuire con le proprie idee e con le proprie proposte.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Questo è un articolo che non contiene niente di particolare, se non un intervento che mi sta particolarmente a cuore, che attiene alla materia dell'energia. Io credo che sia un obiettivo molto importante quello di stabilire i presupposti nel nostro sistema normativo, perché vi sia un insieme di disposizioni che detti al sistema produttivo, in questo settore, alcuni criteri base, alcune indicazioni certe, che da un lato non siano offensive dell'ambiente e del paesaggio e che siano poi peraltro compatibili con la capacità del sistema di trasmissione energetica (compatibilità nel senso di capacità di trasporto dell'energia che si produce), dall'altra che pur rispettando l'ambiente non impediscano lo sviluppo di questo importantissimo comparto del settore energetico.
Noi siamo obiettivamente una Regione che ancora è lontana dai livelli che sono stati indicati nelle diverse edizioni del piano energetico regionale e ambientale, e crediamo che l' eccesso di limiti, di vincoli, posti a livello legislativo nella precedente legislatura, abbia in qualche modo reso sostanzialmente impossibili tutti i tentativi di avviare iniziative imprenditoriali.
La soluzione che è stata individuata, attraverso l'emendamento della Giunta, (ci sono anche alcuni emendamenti correttivi su cui si può discutere; nella discussione in Commissione sono stati approvati alcuni commi inseriti nel testo A, su cui forse è opportuno un minimo di ragionamento) è orientata ad individuare, da un lato, un periodo certo per la predisposizione da parte dell'Esecutivo di linee-guida, che siano punto di riferimento per le scelte a livello autorizzativo, e dall'altro un intervento sull'articolo 18 della legge finanziaria del 2007, che costituisce oggi un ostacolo oggettivo all'iniziativa in questo campo di alcuni gruppi industriali altamente energivori, che chiedono (sostenuti in questo anche da un confronto a cui hanno partecipato tutte le forze sociali) di poter avere la possibilità di istituire parchi eolici finalizzati all'autoconsumo, e quindi all'abbattimento dell'alto costo energetico dei loro impianti industriali, che costituiscono l'ossatura fondamentale di alcuni comparti importantissimi.
In questo caso stiamo parlando del metallurgico, ma può essere una soluzione utile anche per altri comparti del settore industriale rappresentati da industrie energivore. E' un punto qualificante, è un punto, diciamo, intermedio, una soluzione intermedia, per arrivare al più presto ad un assetto normativo certo, che faccia in modo che questa importante opportunità (quella delle energie rinnovabili) possa essere utilizzabile ma associata ad altri benefici economici o sociali del sistema produttivo e sociale stesso della nostra Regione. Su questo io spero che il Consiglio possa addivenire, possibilmente col consenso unanime, ad una soluzione transitoria che offra risposte immediate all'emergenza, e che indichi un tempo certo per approvare un quadro normativo che dia criteri che possano effettivamente risolvere il problema.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.
MANICHEDDA (P.S.d'Az), relatore di maggioranza Il parere è favorevole sugli emendamenti numero 124, 119, 328, 338, 29, 27, 32, 125, 375, 376, 377, 378, 379, 380, 381, 382, 390; il parere è contrario sugli emendamenti numero 212, 211, 210, 209, 208, 206, 205, 204, 203, 202, 201, 77, 200, 75, 199, 198, 197, 196, 195, 194, 295, 106; invito al ritiro sugli emendamenti numero 18, 38, 30, 28, 319, 31, 350; chiedo infine di sospendere gli emendamenti numero 55, 207, 76, 329, 193, 324, 192, 1.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Signora Presidente, il parere della Giunta è conforme a quello del relatore, a parte un invito, diciamo, a riconsiderare il parere sull'emendamento numero 295 che era prima inserito all'articolo 6 e adesso è all'articolo 3. Terrei ancora il parere della Giunta sospeso per una valutazione più compiuta fino al momento della approvazione, essendo un emendamento aggiuntivo.
Invece relativamente all'emendamento numero 125, quello riguardante la disciplina della energia elettrica prodotta da fonti di energia rinnovabili, proporrei, se l'Aula fosse d'accordo, una riconsiderazione del termine, che noi stessi abbiamo individuato, di 12 mesi dall'entrata in vigore della presente legge per l'adozione delle linee guida per la localizzazione degli impianti. Perché, considerando bene il testo, se noi vogliamo individuare le linee guida per le fonti rinnovabili, prevedere altri 12 mesi per la predisposizione delle linee guida può essere inutile per lo scopo che vogliamo conseguire, cioè quello di raggiungere un assetto certo sui criteri.
E' una considerazione personale alla quale sono pervenuto rileggendo meglio il testo. Quindi mi rimetto alla volontà del Consiglio di accettare o meno e anche di discutere una modifica proposta solo verbalmente.
PRESIDENTE. Qual è la proposta di modifica, quindi?
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Sull'emendamento numero 125, nel quinto capoverso, sto proponendo di considerare la possibilità di valutare come termine congruo per la Giunta, per elaborare e proporre linee guida non 12 mesi ma un termine massimo di 6 mesi, altrimenti la valenza precettiva della norma verrebbe vanificata. E' chiaro l'intento?
PORCU (P.D.). Va bene!
PRESIDENTE. Assessore La Spisa, c'erano però dei pareri sospesi...
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Teniamoli sospesi.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 212.
Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Signora Presidente, intervengo per dire che, se necessario, la proposta di emendamento orale potrebbe pervenire dal Consiglio, approvando assolutamente e sostenendo le indicazioni e le motivazioni che ha fornito l'Assessore.
Assessore La Spisa, possibilmente, non è che vorremmo esagerare, ma vista l'importanza di questa materia, forse anche i sei mesi sono eccessivi. Ne abbiamo parlato in Commissione, vista anche l'urgenza che anche la Giunta ha sottolineato con questa presenza, probabilmente...
PRESIDENTE. Onorevole Salis, ne parleremo quando esamineremo l'emendamento numero 125. Adesso è in votazione l'emendamento numero 212.
SALIS (I.d.V.). Mi scuso, l'Assessore è intervenuto su questo.
PRESIDENTE. Ne ha parlato in sede di espressione dei pareri sugli emendamenti.
Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Signora presidente, mi è sfuggito un passaggio, lo chiedo all'Assessore. Il Presidente della Commissione ha detto: sospendo il parere sull'emendamento numero 1 in attesa di per conoscere quello della Giunta; la Giunta a sua volta si è rimessa ai pareri del Relatore. Non abbiamo capito se è favorevole o contrario.
PRESIDENTE. La Giunta ha detto che li tiene ancora sospesi perché mano mano che andiamo avanti si terranno le interlocuzioni necessarie per definire un parere compiuto in senso positivo o negativo. Ci sono alcuni pareri sospesi e la Giunta ha chiesto di attendere il prosieguo del lavori per poter esprimere un parere compiuto.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Pensavo fossimo in fase di votazione. Chiedo la votazione nominale sull'emendamento numero 212.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Signora Presidente, confermo il voto favorevole sull'emendamento numero 212. Volevo inoltre ricordare ai colleghi e all'Assessore che il sistema informativo regionale territoriale si è rivelato, nel tempo, un pozzo senza fondo, cioè una macchina che mangia soldi senza mai approdare a nulla.
Negli anni scorsi, anche per effetto dell'approvazione della norma della legge finanziaria e della legge urbanistica, poi non andate in porto, ha subito una razionalizzazione in funzione della implementazione del rapporto informatico con i comuni che concorrono al completamento del sistema informativo e all'aggiornamento continuo.
Ora qui vedo la richiesta di 1 milione e mezzo di euro per quest'anno e 3 milioni e mezzo di euro per gli anni successivi. Questo significa rifare il sistema informativo regionale.
L'entità delle somme è infatti così ampia che mi dà l'idea che si stia ricominciando ad inseguire le ditte di appalto sulla base degli ampliamenti. Sarebbe stato opportuno che quantomeno nella relazione della Giunta al disegno di legge, si informasse il Consiglio regionale sull'esatto contenuto di questa spesa. Perché il Consiglio regionale deve poter deliberare con coscienza e scienza. Ripeto questo sistema informativo negli anni passati si è rivelato un pozzo senza fondo. E qui ci stiamo avviando ad una china che non mi pare giustificata dagli investimenti e da tutto quello che è stato già speso su questo fronte negli anni passati. E' necessaria quanto meno una informativa oggettiva che illustri al Consiglio cosa si intende fare con quasi 10 miliardi delle vecchie lire, considerato che, a quanto mi risulta, il sistema informativo era ormai completo e pronto a partire.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S. d'Az.), relatore di maggioranza. Signor Presidente, intervengo solo per rettificare un parere. Io avevo sospeso l'espressione del parere sugli emendamenti numero 328, 338 e 119 perché ritenevo che la materia fosse compresa nell'emendamento numero 125. Invece la Commissione si era espressa favorevolmente su tutti e tre gli emendamenti.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 212.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Cossa, Pitea, Sanna Paolo e Stochino hanno votato contro.
Rispondono sì i consiglieri:Ben Amara - Caria - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri:Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Mula - Mulas - Obinu - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 64
votanti 63
astenuti 1
maggioranza 32
favorevoli 21
contrari 42
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 211.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Il comma 2, Assessore, riguarda il finanziamento (attualmente di 10 milioni di euro) per l'informatizzazione dei catasti finanziata nel 2007. Su questo argomento la legge istitutiva è molto chiara, e parla di concessioni di contributi a favore dei comuni. Su questa base la precedente amministrazione aveva avviato una procedura di attuazione di questo progetto esattamente seguendo uno schema identico al vostro: cioè farlo fare alla Regione e poi darlo ai comuni. Intervenne però una mozione, una presa di posizione unanime della Commissione del Consiglio che chiese alla Giunta regionale di bloccare quella procedura e di mantenersi, anche confortata dal parere dell'ANCI, sulla posizione originaria della norma, cioè quella di dare i soldi ai comuni. Voi fate un passo indietro. Attenzione, perché anche su questo sarebbe stato utile sentire l'opinione dei comuni e non decidere perché l'Assessore o il dirigente di turno ha deciso di tornare indietro un'altra volta. In questo modo, infatti, rischiamo che passi il tempo e che i comuni si sentano presi in giro.
Ecco quindi un'altra carenza e debolezza del sistema della consultazione. Se la consultazione fosse avvenuta, probabilmente saremmo arrivati a un chiarimento anche operativo e procedurale, perché se i comuni non collaborano, non si realizza il catasto informativo.
Noi fermammo quella procedura, che volevamo governare con l'Agenzia delle entrate regionali perché il Consiglio rilevò un profilo di illegittimità nel mancato trasferimento ai comuni. Noi rimaniamo di quest'opinione, e annunciamo il voto favorevole al nostro emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Signora Presidente, intervengo per sottolineare, come ho detto anche in sede di discussione dell'articolo 1 e successivi, che questo comma confligge con il principio di consultazione dei comuni, e, come ribadito ampiamente, con la lettera che il Consiglio delle autonomie locali ha fatto pervenire a tutti noi. Io vorrei, se mi è consentito, visto che parliamo di informatizzazione, e quindi è un tema collegato, tornare sul comma 1, perché effettivamente sono decine di milioni di euro che si stanno spendendo per l'informatizzazione. Noi chiediamo - non è presente l'Assessore degli affari generali, ma è presente l'assessore La Spisa - se fosse possibile, quantomeno una verifica in progress, perché da anni stiamo spendendo "milionate" di euro per questo sistema informativo territoriale, e la mia sensazione, anche da tecnico del settore, è che non si sappia cosa si stia comprando, che tipo di manutenzione si stia facendo. I soldi però sono effettivamente tanti, al di là della complessità del sistema di cui stiamo parlando.
Per cui una verifica non "a bocce ferme", ma sulla fase di attivazione e di attuazione del progetto, forse sarebbe necessaria, perché i soldi, ripeto, sono veramente tanti. Io voto a favore, comunque, dell'emendamento numero 211.
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
Passiamo all'emendamento numero 208.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Signor Presidente, il comma 5 è un fioretto, si potrebbe dire, come ai tempi in cui eravamo piccoli; un bel fioretto. Al fine dell'attuazione del Piano paesaggistico regionale viene autorizzata una spesa perché dobbiamo divulgare e diffondere linee guida, manuali e altri strumenti operativi a supporto dell'attuazione del Piano paesaggistico. Ma vi rendete conto che avete depositato quella specie di documento chiamato Piano casa, che poi di casa poco si interessa, si interessa di altre cose? Io vi suggerirei di stanziarli comunque i soldi; saremmo disponibili anche a chiudere un occhio. Ma sostituite la parola "attuazione" con "distruzione", sarebbe più coerente con quello che avete fatto.
(Non è approvato)
Passiamo agli emendamenti numero 55 e 207 che erano rimasti sospesi in attesa del parere della Giunta.
Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Su questi emendamenti il parere della Giunta, a seguito della discussione che si è tenuta in Commissione, e che si è svolta anche in Aula, può essere modificato, nel senso che si rimette alle valutazioni del Consiglio.
Noi vogliamo fugare ogni dubbio, non intendiamo aprire varchi a utilizzi impropri del territorio, soprattutto pregiato come quello costiero. Per cui, se su questo l'Aula vuole svolgere considerazioni tali da modificare l'intendimento espresso nel disegno di legge e portare, quindi, all'accantonamento di questa norma per una valutazione migliore nel tempo, la Giunta è disponibile a rimettersi pienamente alla valutazione dell'Aula. Stiamo parlando degli emendamenti numero 55 e 207.
PORCU (P.D.). Cioè si rimette all'Aula?
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Sì.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Signora Presidente, l'apertura dell'assessore La Spisa sulla possibilità di sospensione di questo comma è apprezzabile ed è apprezzata, nel senso che anche in Commissione abbiamo discusso ampiamente, anche in presenza dell'Assessore, alcuni dubbi…
(Interruzione)
Ci siamo impegnati in una discussione approfondita su questo comma 6 ed è inutile negare che in proposito sono state manifestate varie perplessità. Se c'è la disponibilità della Giunta ad accantonare provvisoriamente per un approfondimento il comma 6, noi salutiamo con favore questa disponibilità e auspichiamo che anche la maggioranza possa addivenire a questa soluzione che eviterebbe l'approvazione di un comma che, a mio modesto parere, è abbastanza pasticciato e foriero di interpretazioni pericolose.
Per cui ritengo questo approfondimento assolutamente opportuno e mi rimetto anche alla maggioranza perché accolga la possibilità di un approfondimento ulteriore del tema.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Signora Presidente, io apprezzo, anche a nome della minoranza, la disponibilità dell'assessore La Spisa. Credo che su questo tipo di materia non dobbiamo avere paura di confrontarci e anche di esprimere la nostra posizione. Abbiamo detto che abbiamo la possibilità a settembre, alla ripresa, quando parleremo anche del Piano casa, di approfondire questa materia, evitando di approvare norme che possano presentare anche profili di incostituzionalità.
Quindi, io credo che la disponibilità offerta dall'Assessore sia da accogliere, che non ci sia su questi argomenti la necessità di non palesare la propria posizione e credo che, anche nell'ottica della disponibilità che abbiamo manifestato ad approfondire concretamente materie che non riguardano una parte politica, ma riguardano tutta quest'Aula, credo che sarebbe importante anche per il buon andamento di questa legge, dei lavori che stiamo…
(Interruzioni)
Presidente, io non è che…
PRESIDENTE. Ha ragione onorevole Porcu. Onorevole Capelli…
PORCU (P.D.). Stiamo facendo una discussione pacata. Quindi noi abbiamo accolto, e crediamo di aver capito bene, la disponibilità dell'Assessore a cassare questo comma, ad accogliere l'emendamento e a rinviare.
SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Cosa cassa se si è rimesso all'Aula?
PORCU (P.D.). Abbiamo accolto questa disponibilità che è una disponibilità di rimettersi all'Aula e di non vincolare la maggioranza al parere della Giunta e, quindi, di lasciare l'Aula libera di esprimere una valutazione, approfondire e quindi anche di decidere di cassare il comune. Io credo che l'Aula debba accogliere questa disponibilità. Come la deve accogliere? La deve accogliere riappropriandosi di una competenza legislativa e normativa che può essere estrinsecata meglio in un approfondimento che può essere solo fatto nella sede competente che è la Commissione di merito.
Quindi io confermo il voto favorevole all'emendamento e credo che sia utile che materie di questo tipo siano riportate nella sede più idonea che è la Commissione, evitando di commettere errori o di dar vita ad una legislazione frettolosa che poi ci costringerebbe a ritornare sulla materia alla ripresa dei lavori. Io credo che su queste materie possiamo affidarci reciprocamente, perché mi sembra che ci sia una disponibilità senza pregiudiziali ad approfondirle, ma dobbiamo evitare di fare pasticci o normare in modo che poi ciò possa comportare ripercussioni che creino danni superiori alla risoluzione di quei pochi problemi specifici che riteniamo questo comma possa affrontare.
Mi rendo perfettamente conto che dietro questo comma c'erano situazioni specifiche che si sono verificate riguardo a quello che inevitabilmente avviene…
PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Porcu. C'è un brusio in aula che è veramente fastidioso. Onorevole Uras, onorevole Caria, onorevole Stochino, grazie.
PORCU (P.D.). Presidente, visto che c'è brusio, io concludo il mio intervento confermando il mio voto favorevole. Le chiederei, inoltre, visto che c'è un brusio che credo sia legato non a un atteggiamento verso l'oratore, ma anche alla necessità di confrontarsi, due minuti di sospensione dei lavori in modo da evitare il brusio, magari evitare anche molte altre dichiarazioni di voto e arrivare a una posizione condivisa su quest'emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Signora Presidente, conosco le esigenze dei proprietari dei campeggi, conosco anche proprietari dei campeggi molto seri che sicuramente terranno le mobile home, le case mobili in perfetta efficienza, non le faranno arrugginire, non trasformeranno i campeggi della Sardegna in accampamenti di zingari. Ho soltanto una perplessità circa il fatto che questa norma possa passare indenne all'attenzione del Governo nazionale per quanto riguarda il fatto che non si chiede autorizzazioni di tipo paesaggistico. Si potrebbero infatti riverificare situazioni analoghe a quelle del Poetto, con tante case che sorgono di colori differenti.
Ricordo che noi operiamo in delega sulla competenza statale, per cui se non ci fossero ragioni d'urgenza - i prossimi interventi magari le faranno apparire - concordo con la proposta dell'assessore La Spisa, di rinviare di un mesel'esame di questa norma e approfondire il discorso in sede di discussione della legge sul piano casa che contiene norme urbanistiche. Se, peraltro, ci dovessero essere esigenze di particolare urgenza come alcuni manifestano, posso rivedere la mia posizione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SECHI (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, così com'era successo in Commissione quando abbiamo esaminato questo articolo, mi sembra che anche in Aula riemerga la stessa perplessità e lo stesso disagio nell'affrontare un argomento di notevole importanza per le sorti del nostro territorio e delle nostre coste. Credo che soprattutto il concetto di casa mobile rimanga equivoco e non definito perché nei campeggi è già stabilito che cosa è consentito posizionare e in che termini debba essere posizionato. Dalla legge sulla ricettività, sono stabilite perfino le percentuali, quanto è consentito e come, pertanto credo che questa norma sia assolutamente una forzatura. E' vero che esiste a monte - l'abbiamo sentito anche attraverso l'audizione delle associazioni di categoria - una situazione che preoccupa, si affronti allora quella situazione, ma non si introduca col punto 6 una norma che metterebbe seriamente in pericolo una vasta zona del nostro territorio.
Io quindi accolgo con grande soddisfazione l'emendamento dei colleghi Capelli e Steri e chiedo che la discussione venga rinviata ad un altro momento, soprattutto per quanto riguarda il discorso relativo alla mancanza di titolo abitativo, che invece è richiesto per una serie di situazioni molto meno problematiche e di minor impatto ambientale, e nelle mancanza del parere dell'Ufficio tutela del paesaggio, che dovrebbe essere a monte di qualsiasi intervento definitivo sulle coste.
La precarietà - ho detto già un'altra volta - è dovuta semplicemente alle caratteristiche del collegamento dei sottoservizi relativi alla rete idrica e fognaria, e pertanto mi sembra che sia veramente una furbata. Quindi, io chiedo all'Aula di rinviare ad un altro momento questo argomento per poterne discutere con serenità.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, di questa vicenda si è parlato in Commissione e siccome è una questione che ho la vaga impressione viaggi in modo trasversale, nel senso che coglie sensibilità diverse nei diversi schieramenti, era stata posta come un'esigenza di superare anche un regime sanzionatorio che avrebbe colpito alcune imprese turistiche. Io suggerisco questo, poi si faccia ciò che si ritiene, chi ha i numeri voti: che venga sospesa la norma e se il problema è trovare una soluzione che in qualche misura eviti sanzioni nei confronti di quelle imprese che si sono attrezzate in un certo modo e che sono state colpite più che per negligenza per una severità eccessiva della disposizione di legge o dell'attività di controllo, si individui una modalità di sanatoria, un'oblazione che in qualche misura sani quel tipo di comportamento.
Diversamente che cosa succederà? Succederà una cosa molto semplice: che noi costruiremo case di legno a cui sotto metteremo un paio di rotelline di questa natura - come quelle che ci sono sotto il frigorifero o sotto il carrello dei televisori - destinate a non essere mai utilizzate. Sarà un modo per rendere più difficile la vita a quelle imprese, perché il fatto di non avere concessione edilizia diventerà oggetto di un contenzioso sul quale si lanceranno tutte le associazioni ambientaliste, e il risultato sarà un altro ulteriore conflitto e non un aiuto al sistema turistico; quindi anziché un aiuto un danno.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cherchi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CHERCHI OSCAR (P.d.L.). Signora Presidente, come è stato appena detto, a me risulta strano sentire che basti mettere delle ruote in una casa perché diventi una casa mobile; adesso non esageriamo nel cercare di trovare una giustificazione alla contrarietà nei confronti di una norma stiamo che chiaramente e in modo palese si riferisce solo ed esclusivamente a case mobili che presentano quindi specifiche caratteristiche.
La norma nasce da una richiesta che a noi è pervenuta da tutte le associazioni, tra l'altro di categoria, che ci hanno chiesto di chiarire questo aspetto, non fra quattro stagioni o fra dodici stagioni, in questa stagione turistica. Hanno necessità di un chiarimento. In Commissione questa norma è stata discussa, ed è stata discussa anche davanti all'Assessore competente e insieme a lui è stata concordata. Quindi, credo che debba essere necessariamente approvata, con urgenza e con l'impegno - come sa chi lavora in Commissione insieme a noi - di proporre a settembre un provvedimento di legge globale che prevederà l'inquadramento, all'interno del sistema urbanistico regionale, delle problematiche relative ai campeggi, ai campi da golf e a tutte quelle situazioni che sarà necessario disciplinare per fare chiarezza su un argomento così importante.
Quindi, credo, anzi sono convinto che l'emendamento numero 55 e l'emendamento numero 207 debbano essere respinti da quest'Aula e pertanto sulla richiesta dell'assessore La Spisa di rimettersi all'Aula, l'Aula deve votare e da parte nostra il voto sarà sicuramente contrario.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Milia per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MILIA (U.D.C.). Signora Presidente, in Commissione abbiamo discusso a lungo e approfonditamente di questo problema, che non è un problema da poco perché coinvolge molti operatori del settore e soprattutto coinvolge anche un'istituzione della Regione autonoma della Sardegna quale il Corpo forestale, che è uno degli organi preposti al controllo. Il problema non è l'emendamento, il comma scritto o non scritto dall'Assessore competente, il problema è la giurisprudenza costante del Consiglio di Stato che negli ultimi 10-15 anni ha stabilito che cosa sono e che cosa non sono le case mobili e quando si tratta di case mobili e quando non si tratta. Quindi, non è l'assessore Asunis, che oggi non è presente...
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Sta arrivando.
MILIA (U.D.C.). Ecco, sta arrivando... che può dirci che cos'è la casa mobile. La giurisprudenza del Consiglio di Stato dice che la caratteristica di "agevolmente rimovibile" dipende non dal sistema di ancoraggio della casa, ma dalla sua idoneità a determinare una stabile e continuativa trasformazione del territorio. Cosa vuol dire? Che anche se mettiamo i pneumatici, le ruote, il problema è l'ancoraggio funzionale al terreno.
Si era discusso informalmente, con gli amici della Commissione, per arrivare ad una soluzione che prevedesse la rimozione, a fine stagione turistica e non, di queste abitazioni, chiamiamole mobili. In questo comma non è previsto, gli emendamenti chiedono l'abolizione del comma. Il sottoscritto e il Gruppo dell'U.D.C., rimanendo ancorati al volere della maggioranza, sarebbero del parere di presentare un emendamento orale se si dovesse trovare la condivisione di questa Aula in relazione alla rimozione di queste case mobili a fine stagione turistica. Questo è il nostro pensiero ma chiaramente stiamo con la maggioranza che ha presentato il comma e con l'Assessore che l'ha scritto anche se, e concludo, questo comma non risolverebbe mai i problemi relativi ai controlli della forestale e ci ritroveremmo punto e a capo con le azioni penali e con le sanzioni amministrative.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Vargiu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
VARGIU (Riformatori Sardi). Signora Presidente, se il testo dell'emendamento restasse questo e non venisse raggiunto un accordo sulla linea di indirizzo che il collega Milia ha appena segnalato, il gruppo dei Riformatori in sede di votazione si asterrà.
La dichiarazione di voto è legata al fatto che siamo convinti che questo provvedimento rivesta una importanza e un peso notevole in una fascia di rispetto quale è quella dei 300 metri. In quella fascia sono ubicati infatti numerosi campeggi che al momento attuale, anche sulla base delle considerazioni sulle case mobili appena svolte dal collega Milia, e soprattutto della previsione, presente all'interno della norma, di allacci fognari a quelle case, ci incutono una fortissima preoccupazione di tipo ambientale.
Non vorremmo, infatti, che nella fascia di rispetto dei 300 metri, dove noi non facciamo modificare quasi niente dell'esistente, dove neghiamo ad alberghi di qualità la possibilità di effettuare qualsivoglia intervento, prima della stesura e dell'approvazione da parte del Consiglio del Piano si realizzassero interventi non coerenti con la volontà del Consiglio.
La volontà espressa dal Consiglio, e anche dagli stessi colleghi della nostra maggioranza, è infatti quella del rispetto e della tutela ambientale che una norma estemporanea inserita all'interno di una legge che non è di settore, non può garantire.
Quindi io non vorrei che i colleghi che andranno a votare l'emendamento soppressivo di questo comma, dovessero poi pentirsi a cose fatte di non aver valutato in maniera sufficiente l'impatto della norma; impatto i cui effetti noi abbiamo chiesto anche all'Assessore in Commissione, l'assessore La Spisa, di approfondire dal punto di vista normativo, come facemmo anche quando se ne discusse nella Commissione urbanistica per avere la certezza delle riprcussioni nella fascia di rispetto dei 300 metri dal mare.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Con la norma in oggetto si vuole inserire all'articolo 6 del testo definitivo della legge numero 22 dell'84, un quinto comma.
L'articolo 6 disciplina già i casi consentiti di promiscuità e prevede comunque già una percentuale non superiore al 25 per cento di quella complessiva dell'esercizio. Quindi questo dubbio può essere già fugato per il fatto che la norma non si esaurisce in questo comma. Se poi si volesse aggiungere e si vuole accettare un emendamento orale che prevedesse l'obbligo della rimozione a fine stagione, credo che anche i dubbi del gruppo dei Riformatori potrebbero essere superati e si potrebbe quindi dire che questa è una norma che garantisce rispetto ai possibili danni ambientali.
DIANA MARIO (P.d.L.). Rimozione annuale?
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Sì, dev'essere garantita la rimozione annuale; la formulazione esatta possiamo concordarla successivamente.
PRESIDENTE. Poiché l'emendamento orale proposto dall'assessore La Spisa non è accolto dall'Aula, metto in votazione gli emendamenti numero 55 e numero 207.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 55 e numero 207.
(Segue la votazione)
Rispondono sì i consiglieri:Agus - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Mariani - Porcu - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Uras - Zedda Massimo - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Capelli - Cappai - Caria - Cherchi - Contu Felice - De Francisci - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Lai - Locci - Manca - Maninchedda - Milia - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Stochino - Tocco - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Cossa - Cuccureddu - Fois - Meloni Francesco - Mula - Mulas - Vargiu.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 59
votanti 51
astenuti 8
maggioranza 26
favorevoli 14
contrari 37
(Il Consiglio non approva).
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 124. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non sono approvati)
Metto in votazione gli emendamenti numero 75 e 199, di identico contenuto.
Chi li approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non li approva alzi la mano.
(Non sono approvati)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
Passiamo all'emendamento numero 196.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Signor Presidente, l'emendamento numero 196, è soppressivo del comma 17 sul quale, oltre a tutte le considerazioni di merito sulla decenza dello stesso, suggerirei un preventivo controllo lessicale perché non esiste che questo Consiglio regionale possa votare una norma per assicurare la salvaguardia della fauna selvatica ferita o in difficoltà, perché noi non manteniamo la fauna in difficoltà e ferita. Si scrivono delle corbellerie, e non si effettua neanche un controllo di decenza.
Credo che sia più corretto scrivere, "per assicurare la salvaguardia della fauna selvatica, e in particolare le attività di recupero" eccetera, perché questa è una ulteriore dimostrazione che anche la forma spesso accompagna il merito.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Signor presidente, volevo chiedere alla Giunta se condivide un emendamento che cassi il sintagma "ferita o in difficoltà". Sintagma non è una parolaccia eh! Si è offeso! Il testo non credo che cambi molto, se cassiamo l'espressione "ferita o in difficoltà".
PRESIDENTE. "Ferita o in difficoltà", si io lo davo già per assodato. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Signor Presidente, io credo che sia invece molto importante lasciare il termine "fauna selvatica ferita o in difficoltà", perché abbiamo dei centri specializzati. L'8 di agosto, per esempio, si svolge in Sardegna, a Castelsardo, una grossa manifestazione per liberare 15 tartarughe marine ferite e curate nel centro dell'Asinara. Se si legge il comma sino alla fine si parla infatti di "fauna marina, mammiferi e tartarughe", per i quali la Sardegna si è candidata, anche a seguito della nidificazione in alcuni siti sia dell'Asinara sia di Villasimius, a svolgere una funzione di eccellenza nella cura. Nella nostra Isola si sono specializzati veterinari e biologi marini, e a nostro favore c'è anche un progetto sostenuto dall'ONU, l'agenzia per la protezione dell'ambiente. Credo quindi che sia assolutamente inopportuno pensare che queste risorse non possano andare a quei centri, in cui si cura la "fauna selvatica ferita"; bisogna operare, invece, affinché la Sardegna possa rimanere un riferimento di eccellenza in questo settore.
Quindi, grande apprezzamento alla Giunta per aver inserito un apposito comma, la Conservatoria delle coste sta svolgendo un grande lavoro su questo centro dell'Asinara, e credo che vada assolutamente mantenuto il comma così com'è stato predisposto dall'Assessorato dell'ambiente.
(Non è approvato)
(Non è approvato)
Gli emendamenti numero 76 e 329 sono stati ritirati dai presentatori.
Anche sugli emendamenti numero 193 e 324, che sono identici, c'è un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Io li ritiro volentieri, rimando però le considerazioni ad un emendamento che tratta le stesse materie, il numero 194, sul quale credo frettolosamente sia stato espresso un parere negativo. Quando ci arriviamo dirò il perché.
PRESIDENTE. Gli emendamenti numero 324 e 192 vengono ritirati dai presentatori.
(Sono approvati)
Passiamo all'emendamento numero 18. Anche su questo c'è un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Campus. Ne ha facoltà.
CAMPUS (P.d.L.). Signor Presidente, il problema di questo emendamento è legato al fatto che nei lavori in Commissione abbiamo visto modificare le poste in bilancio per quanto riguarda l'attività di predisposizione divulgazione e diffusione delle linee guida. La proposta iniziale che arrivava dalla Giunta prevedeva infatti 1.750.000 euro per ciascuno degli anni 2009-2010-2011 e 2012, contro i 3.500.000 del testo approvato in Commissione. In riferimento al comma 4, invece, le poste non sono state modificate. Il comma 4, è quello relativo alla lotta all'abusivismo edilizio e alla vigilanza del territorio.
Ora noi sappiamo le difficoltà che ogni comune incontra nell'intervenire sulle forme di abuso edilizio, perché non ha mai i soldi per poter abbattere, per poter procedere alle demolizioni e alle rimesse in pristino. Io credo allora che occorra trovare un equilibrio, riportando il finanziamento del comma 5 a una cifra inferiore, anche se superiore a quella inizialmente proposta dalla Giunta. Propongo pertanto di portarlo a 2 milioni di euro, aumentando contestualmente i 250 mila euro previsti per aiutare i comuni a intervenire sugli abusi edilizi reali, e portarli alla cifra di 1.750.000. Penso che una tale modifica non intaccherebbe né le idee e comunque i progetti da parte della Giunta, e ma sarebbe sicuramente un'opera meritoria nei confronti dei comuni e di tutta la popolazione, perché lasciare per anni degli obbrobri perché nessuno ha i soldi per poter intervenire, credo che sia qualcosa di dannoso per tutto il territorio.
Di fronte però all'invito che mi arriva da parte della Giunta, a malincuore devo dire, ritiro l'emendamento, ma invito la Giunta a una valutazione delle reali difficoltà, così come le ho esposte, degli enti locali nel contrastare l'abusivismo edilizio in maniera molto più efficace di quanto possa fare un'opera di predisposizione, divulgazione e diffusione delle linee-guida di attuazione di un Piano paesaggistico, che noi comunque ci accingiamo a modificare. Non so pertanto nel 2009 cosa andremo a divulgare. Comunque ritiro l'emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Signor Presidente, io sono assolutamente d'accordo con le motivazioni addotte dal collega Campus. Al di là di tutte le considerazioni, di tutte le motivazioni e delle dichiarazioni di intenti sulla necessità di limitare l'abusivismo edilizio, sembrerebbe dai dati accertati che invece l'abusivismo edilizio sulle nostre coste sia in continua crescita. Per cui, come Gruppo dell'Italia dei Valori, facciamo nostro l'emendamento del collega Campus e sottolineiamo, così come ha fatto il collega Campus, che è necessario sostenere maggiormente i comuni nella battaglia contro l'abusivismo edilizio e soprattutto riteniamo che anche la Regione debba, motu proprio, come sua politica essenziale di tutela del territorio, attivare una politica più energica per conseguire risultati migliori. Dobbiamo infatti considerare che noi ci muoviamo - l'abbiamo sempre detto - a tutela dei cittadini che rispettano le leggi. Quindi, in questo settore, anche e oltre alla tutela del territorio, c'è la necessità di tutelare le persone oneste e non i furbi che continuano a costruire e a dilapidare il nostro territorio. Chiedo peraltro la votazione nominale con procedimento elettronico di questo emendamento.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 18.
(Segue la votazione)
Rispondono sì i consiglieri:Agus - Campus - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Cucca - Espa - Mariani - Meloni Valerio - Salis - Sanna Gian Valerio.
Rispondono no i consiglieri:Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Cuccu.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 51
votanti 49
astenuti 2
maggioranza 25
favorevoli 10
contrari 39
(Il Consiglio non approva).
Sull'emendamento numero 38 c'è un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Mula. Ne ha facoltà.
MULA (Riformatori Sardi). Signor Presidente, la disponibilità a ritirare l'emendamento c'è però credo che sia importante spendere in proposito alcune parole.
Come specificato nel testo dell'emendamento si richiede un incremento delle risorse finanziarie da destinare ai paesi della bassa Baronia, nello specifico a favore dei soggetti privati. Vorrei ricordarvi che lo stanziamento di circa 20 milioni di euro per tutta la Sardegna non basta neanche a sopperire ai danni della bassa Baronia che ammontano a circa 150 milioni di euro; stiamo parlando dei danni dell'alluvione, perché probabilmente qualcuno se n'è dimenticato. La devastazione che c'è stata in Baronia probabilmente qualcuno l'ha dimenticata e le risorse che c'erano e che ci sono a disposizione sono veramente pochissime.
E' stata presentata anche un'interpellanza dai colleghi della minoranza che io condivido, avremo maniera di discuterne, però credo sia doveroso sollecitare la Giunta a che, nel prossimo futuro, nella prossima finanziaria, presti un'attenzione particolare a queste situazioni perché le leggi numero 15 e 16 del 2008 approvate sotto la precedente amministrazione credo che non abbiano soddisfatto neanche lontanamente le popolazioni per i danni subiti. Quindi ritiro l'emendamento pregandovi di mostrare una sensibilità maggiore, non il prossimo anno ma in tempi brevi.
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 194.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Signor Presidente, vorrei approfittare della presenza dell'Assessore per ricordare che il comma 20 ovviamente tratta la materia della valutazione ambientale strategica limitatamente agli impianti di produzione energetica, da questo punto di vista, il testo dell'emendamento potrebbe essere anche accettabile con il suo contenuto aggiuntivo, però l'emergenza che noi abbiamo attualmente è anche quella di disciplinare in maniera più razionale la procedura di valutazione ambientale collegata alla redazione dei nuovi piani urbanistici comunali.
Io ho riportato nell'emendamento il testo che è stato approvato dall'Aula nel contesto della legge urbanistica, la scorsa legislatura, sul quale si era registrata, anche in Commissione, una unanime convergenza. Invece di assoggettare la fase pubblicistica della redazione della valutazione ambientale strategica ad un percorso che, quantificato nel tempo, non dura meno di nove mesi, si è infatti optato per assoggettare la procedura all'istituto dell'istruttoria pubblica di cui alla legge numero 40 del 1990 che complessivamente può raccogliere, in un arco temporale più ristretto, dei soggetti preposti alla valutazione.
Alla fine questo emendamento precisa anche i termini entro i quali la valutazione ambientale strategica deve esser effettuata perché è del tutto inutile che i comuni operino una valutazione ambientale sull'esistente; essa, come recita l'emendamento in esame, deve essere effettuata "esclusivamente al fine di valutare l'incidenza delle nuove scelte rispetto al contesto territoriale ed urbano preesistente".
Questa era la sintesi che è stata portata in quella norma, frutto anche dell'interlocuzione con le amministrazioni comunali che hanno iniziato a cimentarsi in questa procedura e che hanno sollecitato la Regione a modificare le procedure, pur mantenendo nei contenuti il riferimento al decreto legislativo numero 152, potendo la Sardegna usufruire di questo istituto dell'istruttoria pubblica. Tutto qua.
(Non è approvato)
Passiamo all'emendamento numero 29, sul quale c'è un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Il parere diventa favorevole perché il dettato dell'emendamento numero 125, con gli emendamenti agli emendamenti che sono stati presentati, mantiene in piedi il comma 20 e l'emendamento numero 29 corregge un errore materiale perché il riferimento alle parole "articolo 12" è sbagliato. E' "articolo 20". Quindi il parere è favorevole.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 29.
Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 30, sul quale c'è un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.). L'invito al ritiro era collegato con l'emendamento soppressivo del comma 20 che è stato ritirato. L'esigenza di questa modifica nasce dalla circostanza che la abrogazione dell'articolo 17 non risulta più utile in quanto costituisce una mera integrazione dell'articolo 31 che è stato abrogato con il comma precedente. Invece è importante ribadire l'assoggettamento alle procedure di VIA dei progetti soggetti a verifica di assoggettabilità ricadenti nelle aree Natura 2000, SIC e ZPS (che era già previsto dall'articolo 31, di cui si prevede l'abrogazione) al fine di garantire, attraverso una valutazione approfondita, una maggior tutela di aree in cui gli habitat prioritari necessitano di opportune misure di conservazione.
In relazione quindi al fatto che venga abrogato l'articolo 31 occorre introdurre una modifica dell'articolo 48 della legge regionale numero 9 del 2006, al fine di sostituire i riferimenti alle normative regionali non più esistenti. Quindi chiedo di rivalutare l'emendamento e di acquisire il parere favorevole.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 30. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Signora Presidente, chiedo una breve sospensione prima della votazione del testo dell'articolo per consentire di presentare un emendamento di sintesi di tutti gli emendamenti riguardanti le fonti energetiche rinnovabili al fine di coordinare il testo di questi emendamenti con il testo già approvato in Commissione, che fatto in questo modo potrebbe essere poco comprensibile.
PRESIDENTE. Di quanto, assessore La Spisa.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Penso possano bastare 20 minuti.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Chiedo alla Presidenza e alla Giunta se, nella fattispecie, l'emendamento numero 295, proveniente per errore dall'articolo 3, e l'emendamento numero 27 rientrano nella sospensione richiesta dalla Giunta o se possiamo approvarli.
PRESIDENTE. No, non possiamo perché per presentare un emendamento di sintesi non deve essere ancora votato l'articolo cui gli emendamenti si riferiscono. Quindi non possiamo.
PRESIDENTE. Poiché non vi sono opposizioni sospendo la seduta sino alle ore 19 e 10.
(La seduta, sospesa alle ore 18 e 50, viene ripresa alle ore 19 e 24.)
PRESIDENTE. L'emendamento di sintesi per il quale è stata effettuata la sospensione è ancora in fase di stesura. Pertanto, in attesa che questo sia pronto, si procede con la votazione dell'articolo 3.
Metto in votazione l'articolo 3. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 1 precedentemente sospeso. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere è favorevole.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 1. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Poiché nessuno domanda di parlare, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 27. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 28, sul quale c'è un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.). Con questo emendamento si chiede di aggiungere al testo dell'articolo le parole: "la valutazione di incidenza ambientale in maniera tale da dare valenza legislativa a quanto previsto nella circolare applicativa della legge regionale numero 3 del 2008 ai commi 16 e 32 per lo sportello unico per l'attività produttive". Quindi si tratta di conferire una valenza legislativa a quanto già deliberato dalla Giunta regionale. Chiedo pertanto di rivalutare il parere della Giunta.
PRESIDENTE. Assessore La Spisa, rivede il parere oppure rimane l'invito al ritiro?
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere è favorevole.
Metto in votazione l'emendamento numero 28. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 319, per il quale c'è un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S. d'Az.), relatore di maggioranza. Signore Presidente, io non conosco la nuova formulazione dell'emendamento numero 125, però nella precedente versione, quella agli atti, il testo dell'emendamento dell'onorevole Sanna è inserito al comma 8. Quindi se nella nuova formulazione del testo della Giunta questo comma è sopravvissuto è ritirabile assolutamente l'emendamento. Non so se sono stato chiaro.
PRESIDENTE. Bisogna verificare nell'emendamento di sintesi.
Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. L'emendamento di sintesi supera la formulazione qui contenuta e richiamata nell'emendamento numero 319 (nel senso che l'abrogazione è parziale, non totale) ottenendo lo stesso risultato. Comunque, lo si può vedere dall'emendamento di sintesi.
PRESIDENTE. Onorevole Sanna intende ritirarlo?
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Un attimo, se possibile. Non essendo presente il presentatore non possiamo ritirarlo.
PRESIDENTE. E allora lo votiamo, onorevole Maninchedda, non possiamo fare diversamente.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). relatore di maggioranza. Però il parere della Giunta è contrario?
PRESIDENTE. Certo, il parere della Giunta è contrario.
Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere della Giunta è contrario a questo, come è contrario allo stesso testo della Giunta che è stato modificato, perché anche nel testo originario della Giunta si prevedeva l'abrogazione totale dell'articolo 18. Ma anziché l'abrogazione è stata prevista una nuova disciplina che si ritiene utile per superare diversi problemi, ma garantista comunque rispetto alla fascia costiera.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.). Signor Presidente, intervengo semplicemente per far presente che l'abrogazione dell'articolo 18, come richiesto in quest'emendamento, comporterebbe l'impossibilità di situare tali impianti all'interno della zona costiera, perché contrasterebbe col PPR. Da qui l'esigenza di un'abrogazione solo parziale, che è stata attuata dalla Giunta riscrivendo la norma e facendo salvo questo emendamento. L'esigenza rappresentata dall'emendamento è comunque accolta nell'emendamento della Giunta.
SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. L'emendamento è ritirato.
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 31, sul quale c'è un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.). Anche in questo caso c'è una richiesta di rivedere il parere. Vado a leggere le motivazioni per cui è stata proposta l'introduzione di questi due commi.
Per quanto riguarda il primo comma dell'emendamento, preciso che si rende necessario provvedere alla modifica delle norme dettate dall'articolo 15 comma 7 della legge regionale numero 2 del 2007, in quanto in relazione alla ricognizione effettuata a suo tempo dall'Assessorato è stato verificato che negli edifici pubblici possono essere realizzati impianti con una potenzialità maggiore di 20 chilowatt. Onde evitare di ricorrere a punti di connessione differenti, che in qualche caso non sono realizzabili, occorre pertanto consentire il cofinanziamento per l'installazione di impianti di taglia maggiore in relazione agli spazi effettivamente disponibili.
Per quanto invece riguarda il successivo comma, si precisa che, relativamente alle aree ammissibili per l'installazione di impianti fotovoltaici, stante le numerose richieste che sono pervenute agli uffici dell'Assessorato della difesa dell'ambiente, per l'effettuazione della procedura di screening ambientale finalizzata all'esigenza di delimitare l'impatto ambientale, determinato dall'impegno di notevoli porzioni del territorio regionale, è opportuno procedere a individuare i criteri tesi a razionalizzare la realizzazione e a contenere l'impatto con particolare riferimento alle aree agricole.
Si rammenta inoltre che l'indirizzo del piano energetico in via di approvazione è orientatato a localizzare come siti di installazione degli impianti fotovoltaici le zone compromesse dal punto di vista ambientale, o le aree industriali produttive esistenti. Inoltre, al fine di regolamentare l'utilizzo del territorio occupato dagli impianti fotovoltaici, è apparso necessario stabilire e prevedere che con successiva delibera di Giunta siano previste le indicazioni di dettaglio relative alla superficie massima impiegabile a specificazione delle aree sensibili.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento…
STERI (U.D.C.). Presidente, se il parere della Giunta è contrario, lo ritiro.
PRESIDENTE. L'assessore La Spisa ha confermato il parere contrario.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Sì, confermo.
CAPELLI (U.D.C.). Ritiro l'emendamento numero 31.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 32. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
(Non è approvato)
Passiamo all'emendamento numero 350 sul quale c'è un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Signora Presidente, credo che questo emendamento sia soprattutto a conoscenza di chi ha amministrato la Regione Sardegna negli anni passati. Certifico che nel programma d'azione per la zona vulnerabile da nitrati di origine agricola di Arborea ci sono due delibere della Giunta regionale che incaricano l'amministrazione provinciale di Oristano di svolgere una serie di attività sul piano nitrati. Ora, se non si vuole incorrere ancora nelle norme rigidissime dell'Unione Europea, io credo che questa attività debba proseguire.
Credo che sia stata una dimenticanza; nell'ultima finanziaria era stato finanziato l'anno 2009. Non ci sono finanziamenti per il 2010, per il 2011 e per il 2012, cioè per quegli anni per i quali questa attività doveva essere svolta. Ricordo che il carico dei nitrati nel territorio di Arborea è un qualcosa di spaventoso, c'è il rischio veramente che l'Unione Europea metta un retino e faccia macellare i 45 mila capi presenti in quel territorio. Dico anche che è la più grossa realtà agricola della Sardegna e forse una delle maggiori del Mediterraneo.
Credo che le spese vive che l'amministrazione provinciale sta affrontando per fare il controllo sui nitrati non possano certamente essere disattese. Per cui pongo il problema all'attenzione della Giunta e non faccio nessuna battaglia. Se mi si chiede di ritirare l'emendamento lo ritiro, però so che sto commettendo un errore e sta commettendo soprattutto un errore la Giunta.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Io non vorrei essere poi responsabile di un danno ambientale a nome di tutta la Giunta. Se questa è la prospettazione dei problemi, noi possiamo modificare il parere, considerando che su questa questione però davvero la Regione ha speso molto, molto, molto. Prima o poi qualcuno bisogna che metta la parola fine a questi interventi.
PRESIDENTE. Onorevole Diana, ritira l'emendamento?
DIANA MARIO (P.d.L.). Lo ritiro.
PRESIDENTE. Gli emendamenti numero 125, 375, 376, 377, 378, 379, 380, 381, 382, 390 sono stati ritirati perché è stato presentato l'emendamento di sintesi numero 391.
(Si riporta di seguito il testo del'emendamento di sintesi numero 391:
Emendamento di sintesi degli emendamenti numero 125, 375, 376, 377, 378, 379, 380, 381, 382, 390 Giunta regionale
Articolo 3
1. La Regione promuove la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e ne garantisce l'utilizzo regolamentato nel rispetto della sostenibilità ambientale ed in conformità alle finalità e ai principi posti dal decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, e successive modifiche ed integrazioni, di attuazione della direttiva 2001/77/CE.
2. Le disposizioni del presente articolo disciplinano la competenza e il procedimento per il rilascio delle autorizzazioni relative agli impianti di produzione di energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili, così come definite ed individuate dalla vigente normativa comunitaria e statale.
3. Al comma 3 dell'articolo 21 della legge regionale 12 giugno 2006, n. 9, alla fine della lettera b), è inserito il seguente periodo "e gli impianti di produzione di energie rinnovabili". Sino all'approvazione del Piano energetico ambientale regionale la competenza indicata nell'articolo 21, comma 3, lettera b) della legge regionale n. 9 del 2006 rimane in capo alla Regione.
4. Il procedimento di rilascio del titolo abilitativo relativo agli impianti di produzione di energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili è disciplinato dall'articolo 12 del decreto legislativo n. 387 del 2003. L'amministrazione competente può stipulare accordi di cui all'articolo 11 della legge 8 agosto 1990, n. 241, e successive modifiche ed integrazioni, finalizzati al rilascio dell'autorizzazione unica prevista dal comma 3 del sopra citato articolo 12 del decreto legislativo n. 387 del 2003.
5. La Giunta regionale, entro dodici mesi dall'entrata in vigore della presente legge, procede alla revisione delle linee guida per la localizzazione degli impianti di produzione di energia rinnovabile.
6. Qualora le domande di rilascio siano eccedenti rispetto a quelle rilasciabili compatibilmente con le esigenze di natura tecnica nonché di tutela ambientale e territoriale, deve essere adottato un criterio selettivo, non discriminatorio, di valutazione comparativa degli interessi coinvolti. Il criterio di valutazione deve garantire un uso sostenibile del territorio il cui consumo consenta per le comunità locali, di conseguire obiettivi di qualità socio-economici, ambientali e paesaggistici.
7. Nel rispetto della legislazione nazionale e comunitaria, in conformità con le linee guida di cui al precedente comma 5, la Regione adotta un Piano regionale di sviluppo delle tecnologie e degli impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile.
8. Nella legge regionale n. 2 del 2007 l'articolo 18 è sostituito dal seguente: "Art. 18 (Energia rinnovabile-eolica)
1. In base alle indicazioni del Piano paesaggistico regionale la realizzazione di nuovi impianti eolici è consentita nelle aree industriali, retroindustriali e limitrofe, anche se ricadenti negli ambiti di paesaggio costieri oltre la fascia dei 300 metri, o in aree già compromesse dal punto di vista ambientale, da individuarsi puntualmente nello studio specifico di cui all'articolo 112 delle norme tecniche di attuazione del Piano paesaggistico regionale.". (391)
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 391. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 4 e dei relativi emendamenti.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4 e dei relativi emendamenti:
Art. 4 Disposizioni in materiadi opere pubbliche e trasporti1. Nel comma 32 dell'articolo 8 della legge regionale n. 3 del 2008 sono soppresse le parole "nei comuni con popolazione inferiore a 30.000 abitanti".
2. L'autorizzazione di spesa, prevista dalla legge regionale n. 3 del 2008, articolo 8, comma 22, in materia di edilizia abitativa, è rideterminata in euro 30.000.000 per l'anno 2009, in euro 50.000.000 per l'anno 2010 e in euro 30.000.000 per ciascuno degli anni 2011 e 2012. Il programma di spesa è approvato con deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell'Assessore regionale dei lavori pubblici, anche in deroga alle percentuali di ripartizione della spesa indicate nella legge regionale n. 3 del 2008, articolo 8, comma 23 (UPB S05.03.010).
3. Una quota pari a euro 20.000.000 dell'autorizzazione di spesa prevista dalla legge regionale 24 febbraio 2006, n. 1 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione - legge finanziaria 2006), articolo 5, comma 1, è destinata al potenziamento del programma straordinario di edilizia abitativa già approvato con deliberazione della Giunta regionale; per la prosecuzione del programma straordinario di edilizia abitativa per la costruzione e il recupero di alloggi di edilizia abitativa da attribuire prioritariamente in locazione a canone moderato, approvato con deliberazione del 16 novembre 2006, n. 47/10, è autorizzata la spesa di euro 10.000.000 per ciascuno degli anni 2010 e 2011 (UPB S05.03.010).
4. E' autorizzata, nell'anno 2009, la spesa di euro 1.000.000 da destinare al finanziamento di progetti di ripristino, restauro e recupero di edifici di culto e delle strutture annesse di particolare pregio storico, artistico e culturale (UPB S03.01.004).
5. E' autorizzato nell'anno 2009, l'ulteriore stanziamento di euro 2.500.000 per le finalità previste dalla legge regionale n. 3 del 2008, articolo 9, comma 14, relative alla concessione di finanziamenti per opere e infrastrutture di interesse degli enti locali (UPB S07.10.005).
6. Al fine di consentire la piena partecipazione della Regione all'Istituto per l'innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale (ITACA), organo tecnico della Conferenza delle regioni e delle province autonome per la materia degli appalti pubblici, è autorizzata una spesa valutata in euro 40.000 annui (UPB S01.03.007).
7. Per la realizzazione del sistema di monitoraggio e certificazione regionale della spesa previsti dalla legge regionale n. 1 del 2009, articolo 1, comma 12, inerente gli interventi relativi ad opere pubbliche delegate agli enti o le opere pubbliche da realizzarsi sulla base di specifici atti convenzionali è autorizzata, per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011, la spesa di euro 300.000 (UPB S01.04.002).
8. Al comma 22 dell'articolo 6 della legge regionale 7 agosto 2007, n. 5 (Procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, forniture e servizi, in attuazione della direttiva 2004/18/CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la disciplina delle fasi del ciclo dell'appalto), dopo le parole "fisico e procedurale" sono inserite le seguenti: "anche mediante apposita certificazione informatica".
9. L'autorizzazione di spesa, prevista dalla legge regionale n. 3 del 2008, articolo 5, comma 22, finalizzata all'integrazione delle risorse assegnate dallo Stato per la realizzazione di opere e di interventi previsti dal Piano stralcio di bacino per l'assetto idrogeologico, è rideterminata in euro 6.000.000 per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012 (UPB S04.03.004).
10. Sono autorizzati gli interventi di messa in sicurezza aventi carattere di particolare urgenza relativi ad opere connesse alle concessioni di derivazione d'acqua rilasciate ai sensi del regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 (Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici); la relativa spesa, da effettuarsi mediante anticipazione di risorse regionali con successiva rivalsa a danno dei titolari inadempienti, è valutata in euro 1.000.000 annui (UPB S04.09.003).
11. E' autorizzato, nell'anno 2009, lo stanziamento di euro 500.000 per le spese di gestione relative all'esercizio delle funzioni sul demanio marittimo e per la progettazione e studi periziali finalizzati alla predisposizione dei piani regolatori dei porti turistici della Sardegna (UPB S07.04.001).
12. Il comma 18 dell'articolo 6 della legge regionale n. 5 del 2007 è sostituito dal seguente:
"18. I finanziamenti delle opere da attuarsi a cura degli enti interessati sono impegnati entro il 31 dicembre dell'anno successivo a quello di erogazione dei fondi, ovvero del secondo anno successivo quando la loro utilizzazione richieda l'approvazione di un progetto esecutivo. Il termine è prorogato di un anno per i progetti che necessitano di provvedimenti autorizzativi o approvativi in materia paesaggistica o ambientale e di un ulteriore anno per quelli soggetti a valutazioni di impatto ambientale. Per impegno entro i termini si intende la costituzione di un'obbligazione giuridicamente perfezionata o la pubblicazione del bando di gara, entro gli stessi termini, purché faccia seguito l'affidamento dei lavori entro l'esercizio immediatamente successivo.".
13. Nella legge regionale n. 1 del 2009 sono introdotte le seguenti modifiche:
a) nella lettera b) del comma 14 dell'articolo 4, le parole: "l'importo dello stanziamento di cui all'articolo 9, comma 1, della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3" sono sostituite dalle seguenti: "l'importo che residua dagli stanziamenti di cui all'articolo 9, comma 1, della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3";
b) il comma 16 dell'articolo 4 è sostituito dal seguente:
"16. Al fine di garantire la continuità del servizio di preminente interesse pubblico, gli eventuali prestiti assunti dal gestore del servizio idrico integrato regionale, Abbanoa Spa, società pubblica partecipata, usufruiscono della garanzia regionale per il rimborso del capitale, interessi e oneri accessori. I relativi oneri sono valutati in euro 2.000.000 per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011 a valere sul fondo di cui alla legge regionale n. 3 del 2008, articolo 1, comma 5 (UPB S08.01.001).".
14. Con l'entrata in vigore del decreto legislativo n. 46 del 2008, al fine della riorganizzazione dei servizi e dell'integrazione delle relative strutture organizzative, le società pubbliche di trasporto pubblico locale individuano il personale cui attribuire indennità supplementari come incentivo all'esodo; per tali finalità è autorizzata la spesa di euro 2.000.000 per ciascuno degli anni 2009, 2010, 2011 e 2012; con deliberazione della Giunta regionale, adottata su proposta dell'Assessore competente in materia di trasporti, sono stabiliti criteri e modalità di erogazione dei contributi (UPB S07.06.001).
15. E' autorizzata, per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012, la spesa di euro 2.000.000 per il finanziamento di studi, elaborazioni e progettazioni finalizzati all'attuazione del Piano regionale dei trasporti (UPB S07.06.001).
16. Per le finalità previste dalla legge 30 dicembre 2004, n. 311 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2005), articolo 1, comma 148, è autorizzata la spesa di euro 2.500.000 per l'anno 2009 e di euro 3.000.000 per l'anno 2010 quale copertura degli oneri relativi ai trattamenti di malattia del personale dipendente delle aziende di trasporto pubblico locale (UPB S07.06.001).
17. E' autorizzato il rimborso a favore del CACIP (ex CASIC) delle somme anticipate dallo stesso per la copertura del saldo degli oneri derivanti dalla liquidazione della Porto terminal Mediterraneo Spa nonché delle spese derivanti dalla gestione dei centri intermodali di Porto Torres e Chilivani a valere sulle risorse stanziate in conto dell'UPB S07.04.004 (cap. SC07.0395).
18. E' autorizzata, nell'anno 2009, la spesa di euro 3.000.000 da destinare alla copertura dei maggiori oneri derivanti dall'attuazione degli interventi relativi ai centri intermodali isolani (UPB S07.02.001).
19. A valere sulle disponibilità recate sul fondo della programmazione negoziata di cui all'UPB S01.03.010, una quota fino ad euro 10.000.000 è destinata al potenziamento ed alla valorizzazione del sistema aeroportuale regionale minore.
20. Per la realizzazione dello scavo di alaggio e varo delle imbarcazioni con gru, all'interno del polo nautico del nord-ovest della Sardegna, è autorizzata nell'anno 2009, a favore del Comune di Porto Torres, la spesa di euro 3.000.000 mediante utilizzo delle risorse iscritte in conto dell'UPB S01.03.010.
Emendamento soppressivo parziale Vargiu
Articolo 4
All'art. 4 il comma 1 è soppresso. (42)
Emendamento soppressivo parziale Espa - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 4
Il comma 1 dell'art. 4 è soppresso. (116)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 1 è soppresso. (243)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 2 è soppresso. (244)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 3 è soppresso. (245)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 4 è soppresso. (246)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 5 è soppresso. (247)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 6 è soppresso. (248)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 7 è soppresso. (249)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 8 è soppresso. (250)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 9 è soppresso. (251)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 10 è soppresso. (252)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 11 è soppresso. (253)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 12 è soppresso. (254)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 13 è soppresso. (255)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
La lettera a) del comma 13 è soppresso. (256)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
La lettera b) del comma 13 è soppresso. (257)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 14 è soppresso. (258)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 15 è soppresso. (259)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 16 è soppresso. (260)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 17 è soppresso. (271)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 18 è soppresso. (270)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 4
Il comma 19 è soppresso. (269)
Emendamento soppressivo parziale Campus
Articolo 4
All'articolo 4 comma 19:
all'ultima riga sopprimere la parola: "minore". (24)
Emendamento soppressivo parziale Pittalis - Diana Mario - Lai - Locci - Sanjust
Articolo 4
Il comma 14 dell'art. 4 è così sostituito:
Con l'entrata in vigore del Decreto Legislativo 21 febbraio 2008 n.46, al fine della riorganizzazione dei servizi e della integrazione delle relative strutture organizzative, le società del T.P.L. a capitale partecipato dalla RAS individuano il personale cui attribuire annualmente, attraverso le domande degli interessati e secondo le priorità dell'anzianità contributiva, indennità incentivanti per favorire l'esodo anticipato, mediante copertura degli oneri necessari al raggiungimento dei requisiti minimi di cui all'art. 1, comma 2 della legge 24.12.2007 n. 247 e della allegata tabella B.
Con deliberazione della Giunta Regionale, adottata su proposta dell'Assessore competente in materia di trasporti, saranno stabiliti conseguenti criteri e modalità di erogazione.
Per tali finalità è autorizzata la spesa di Euro 2.000.000 per l'anno 2009 e per ciascuno degli anni 2010-2011-2012. (354)
Emendamento aggiuntivo Sanna Gian Valerio - Sabatini - Lotto - Bruno
Articolo 4
Dopo il comma 9 è inserito il seguente comma:
9bis. Al fine di portare a compimento il processo di gara per la continuità territoriale con l'isola dell'Asinara sono stanziati euro 800.000 aggiuntivi all' UPB S07.06.001 sc07.0611. (137)
Emendamento aggiuntivo Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 4
Dopo il comma 20 dell'articolo 4 è aggiunto il seguente:
20 bis. Per la realizzazione degli interventi di ripristino delle infrastrutture pubbliche di servizio dei Comuni interessati dagli eventi alluvionali dell'anno 2008 è autorizzata la spesa complessiva di euro 300.000.000 in ragione di euro 100.000.000 per ciascuno degli anni 2009, 2010 e 2011 (UPB S04.03.004).
COPERTURA FINANZIARIA
In aumento
UPB S04.03.004
Anno 2009 euro 100.000.000
Anno 2010 euro 100.000.000
Anno 2011 euro 100.000.000
FNOL (53)
Emendamento aggiuntivo Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 4
Dopo il comma 20 è inserito il seguente comma:
20 bis. Al fine di portare a compimento il processo di gara per la continuità territoriale con l'isola dell'Asinara sono stanziati euro 800.000 aggiuntivi all'UPB S07.06.001 SC07.0611. (54).)
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Chiedo scusa, Presidente, ma sull'emendamento numero 391 c'è stata una dimenticanza. Assessore La Spisa, se non sbaglio era stato accolto dall'Aula il suo suggerimento di dimezzare quanto meno il termine dei 12 mesi per quel che riguarda le linee guida per la localizzazione degli impianti di energia rinnovabile. Invece al comma 5 dell'emendamento di sintesi continuano ad apparire i 12 mesi.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. E' un errore: 6 mesi, non 12 mesi.
PRESIDENTE. In sede di coordinamento modificheremo da 12 mesi a 6 mesi.
Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Il parere è favorevole sugli emendamenti numero 42, 116 e 243, che sono uguali, e sull'emendamento numero 354. Sui restanti emendamenti il parere è contrario.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere è conforme a quello del relatore.
PRESIDENTE. Metto in votazione gli emendamenti numero 42, 116 e 243. Chi li approva alzi la mano.
(Sono approvati)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 24.
Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAMPUS (P.d.L.). Signore Presidente, solo per spiegare rapidissimamente il perché di questo emendamento, che non vuol costituire un'aggressione nei confronti di due strutture regionali, e perché rimanga agli atti che secondo me sarebbe più opportuno un processo di razionalizzazione del sistema aeroportuale in Sardegna, visto che abbiamo investito tantissimi soldi anche su quello che viene definito il sistema aeroportuale minore, che viene ulteriormente finanziato. E credo sia giusto ricordare anche quello che si cerca di fare per razionalizzare, per impedire la dispersione e la frammentazione. In una parola, in Sardegna noi continuiamo a portare la montagna a Maometto, anziché portare Maometto alla montagna: non costruiamo strade, non realizziamo collegamenti, non consentiamo idonei collegamenti stradali verso gli aeroporti, però cerchiamo di aumentare il numero degli aeroporti.
Il Piemonte ha solo tre aeroporti, di cui due internazionali e uno di terzo livello; la Puglia ha tre aeroporti, di cui due nazionali e internazionali e uno di terzo livello; noi in Sardegna abbiamo tre aeroporti nazionali e internazionali e due aeroporti minori di terzo livello. Ora, io credo che questi soldi debbano essere investiti perché questi due aeroporti diventino aeroporti realmente turistici, perché questo è quello che serve, e non che non debbano essere investiti per inseguire, da parte delle strutture di Oristano e di Tortolì, quello che già fanno Olbia, Alghero e Cagliari. Credo che questo invito debba rimanere agli atti e so perfettamente che l'emendamento sarà bocciato dall'Aula, però vorrei che rimanesse nella memoria del Consiglio regionale il fatto che forse, anziché spendere i soldi per inseguire sogni localistici o, peggio, avventure imprenditoriali, si facesse un discorso e un ragionamento completo sulla struttura aeroportuale di tutta la Sardegna, si investissero i soldi dei sardi nei collegamenti e si mettessero tutti i sardi nelle condizioni di prendere tutti i tipi di aereo e magari sfruttare quelle due strutture per fare quel turismo aeroportuale che realmente ci manca, senza inseguire, ripeto, sogni di gloria che non saranno mai raggiunti se non spendendo ulteriori soldi.
Ritiro l'emendamento, chiaramente.
PRESIDENTE. L'emendamento numero 24 è stato ritirato.
Metto in votazione l'emendamento numero 354. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione il testo dell'articolo 4. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 5 e dei relativi emendamenti.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5 e dei relativi emendamenti:
Art. 5 Disposizioni nel settore sanitario e sociale1. Per la riqualificazione della rete di emergenza urgenza sanitaria prevista nel decreto del Presidente della Repubblica 27 marzo 1992 (Atto di indirizzo e coordinamento alle regioni per la determinazione dei livelli di assistenza sanitaria di emergenza), l'autorizzazione di spesa di cui alla legge regionale n. 2 del 2007, articolo 32, comma 10, è rideterminata per l'anno 2009 in euro 6.500.000 (UPB S05.01.004 e S05.01.002).
2. Al fine di acquisire la conoscenza dei rischi per la salute e di consentire la programmazione regionale degli interventi sanitari volti alla tutela della collettività dai medesimi rischi, possono essere istituiti:
a) registri di patologia riferiti a malattie di rilevante interesse sanitario;
b) registri di pazienti sottoposti a procedure di particolare complessità.
3. Gli atti di istituzione dei registri previsti nel comma 2 vengono adottati in conformità al parere espresso dal Garante per la protezione dei dati personali, ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali), articolo 154, comma 1, lettera g).
4. I registri previsti nel comma 2 sono istituiti in relazione a programmi attivati nell'ambito della programmazione sanitaria e sociale e raccolgono, per lo studio e la ricerca scientifica in campo medico, biomedico ed epidemiologico, dati anagrafici e sanitari, con l'esclusione dei dati riferiti alle abitudini personali, relativi alle persone affette dalle malattie o soggette agli eventi sopra individuati, nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali.
5. Per gli accordi integrativi regionali per la medicina generale e la pediatria di libera scelta, finalizzati al perseguimento della continuità dei processi di cura, alla riduzione dei ricoveri inappropriati e degli accessi al pronto soccorso, alla realizzazione di azioni strategiche mirate alla riqualificazione della spesa farmaceutica e specialistica secondo principi di appropriatezza, è autorizzata la spesa di euro 2.500.000 annui a valere sugli stanziamenti iscritti in conto dell'UPB S05.01.001.
6. L'autorizzazione di spesa disposta per le finalità previste dalla legge 23 gennaio 1968, n. 34 (Provvedimenti per la profilassi della peste bovina, della pleuropolmonite contagiosa dei bovini, dell'afta epizootica, della morva, della peste equina, della peste suina classica e africana, della febbre catarrale degli ovini e di altre malattie esotiche), articolo 7, è destinata anche al finanziamento delle attività nel campo della formazione, aggiornamento e riqualificazione del personale del Servizio sanitario regionale e della formazione manageriale (UPB S05.01.001).
7. Per il programma di prevenzione del randagismo previsto dalla legge regionale n. 3 del 2008, articolo 8, comma 19, è autorizzata, per l'anno 2009, la spesa di euro 1.000.000 (UPB S05.02.005).
8. Le borse di studio di cui alla legge regionale 31 marzo 1992, n. 5 (Contributo alle Università della Sardegna per l'istituzione di borse di studio per la frequenza delle scuole di specializzazione delle facoltà di medicina e chirurgia), sono concesse, nei limiti dello stanziamento di bilancio, a favore dei laureati medici e non medici, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368 (Attuazione della direttiva 93/16/CE in materia di libera circolazione dei medici e di reciproco riconoscimento dei loro diplomi, certificati ed altri titoli e delle direttive 97/50/CE, 98/21/CE, 98/63/CE e 99/46/CE che modificano la direttiva 93/16/CE.), articolo 35, e dalla legge 29 dicembre 2000, n. 401 (Norme sull'organizzazione e sul personale del settore sanitario), articolo 8. Per tali finalità è autorizzata l'ulteriore spesa valutata in euro 1.500.000 annui (UPB S02.04.010).
9. E' autorizzata nell'anno 2009, a favore del Coordinamento regionale per le donazioni e i prelievi d'organo, la concessione di un finanziamento di euro 250.000 destinato alla realizzazione di un programma di pubblicità finalizzato a favorire l'incremento delle donazioni d'organo nel territorio regionale (UPB S02.04.010).
10. Il contributo previsto dalla legge regionale 24 aprile 2001, n. 6 (legge finanziaria 2001), articolo 5, comma 44, è elevato fino a un massimo di euro 4.500.
11. Al fine di garantire lo svolgimento delle attività dell'assistenza sanitaria penitenziaria, nelle more del trasferimento della stessa dal Ministero della giustizia al Servizio sanitario nazionale per il tramite della Regione, è autorizzata, nell'anno 2009, la spesa di euro 1.000.000 quale anticipazione sui futuri trasferimenti da parte dello Stato (UPB S05.01.001).
12. Nella legge regionale 12 giugno 2006, n. 9 (Conferimento di funzioni e compiti agli enti locali), sono apportate le seguenti modifiche:
a) dopo il comma 2 dell'articolo 71 è aggiunto il seguente:
"2 bis. Sono trasferite alle AA.SS.LL. le seguenti funzioni:
a) in materia di indennizzi a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati di cui alla legge 25 febbraio 1992, n. 210 (Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati), e successive modifiche e integrazioni, nonché a causa di vaccinazione antipoliomelitica non obbligatoria prevista nel comma 3 dell'articolo 3 della legge 14 ottobre 1999, n. 362 (Disposizioni urgenti in materia sanitaria);
b) relative all'erogazione di contributi a favore di titolari di patenti di guida A, B, C, speciali con incapacità motorie permanenti previste nell'articolo 27 della legge 5 febbraio 1992, n. 104 (Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate).";
b) dopo il comma 3 bis dell'articolo 83 è aggiunto il seguente:
"3 ter. La Giunta regionale definisce i tempi e le modalità di trasferimento alle AA.SS.LL. delle funzioni previste nel comma 2 bis dell'articolo 71 e annualmente ne determina le relative risorse finanziarie.".
13. Nell'articolo 3 della legge regionale 5 luglio 1963, n. 14 (Istituzione del Comitato tecnico consultivo regionale per la pesca), dopo la lettera f) è inserita la seguente:
"f bis) due membri in rappresentanza delle aziende di acquacoltura intensiva.".
14. Per favorire la partecipazione dei lavoratori beneficiari di ammortizzatori sociali e di quelli espulsi dal sistema produttivo che non ne beneficiano, a percorsi di riqualificazione professionale, aggiornamento, potenziamento delle competenze e reinserimento lavorativo, prevalentemente attraverso forme di tirocinio presso le imprese o soggetti accreditati del sistema associativo, sindacale e datoriale, è autorizzata la spesa complessiva di euro 40.000.000 per ciascuno degli anni dal 2009 al 2012, cui si provvede a valere sulle risorse del POR-FSE 2007-2013; detto importo è ripartito in egual misura tra le due categorie di beneficiari. Al lavoratore che partecipa al percorso formativo è erogato, previa stipula di un apposito patto di inserimento, un contributo mensile pari a euro 500. L'ammontare può variare in relazione ai massimali previsti dalle leggi vigenti, alla tipologia e alla durata del percorso formativo. Entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale, su proposta dell'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, approva il programma degli interventi, da realizzarsi attraverso la predisposizione e l'attuazione di percorsi individuali integrati di formazione e lavoro realizzati dal sistema pubblico dei servizi per il lavoro in collaborazione con gli enti di formazione, i criteri di priorità, i parametri di adeguamento del contributo mensile, le modalità attuative degli interventi, avendo riguardo al raccordo con i complessivi interventi di politica attiva del lavoro e di completamento del sostegno al reddito già in essere. L'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio è autorizzato ad apportare, con i propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.".
15. Gli stanziamenti previsti dalla legge regionale n. 1 del 2009, articolo 3, comma 2, lettera d), disposti a favore di lavoratori che non beneficiano degli ammortizzatori sociali ai sensi della vigente normativa statale e per misure atte a sostenere i lavoratori e le imprese che decidono di fare ricorso a contratti di solidarietà, sono utilizzati prioritariamente per l'erogazione di sussidi a favore dei lavoratori non beneficiari degli ammortizzatori sociali espulsi dal sistema produttivo nel corso degli anni 2008 e 2009. Il sussidio è corrisposto per un periodo massimo di dodici mesi. Tali sussidi, la cui misura è stabilita dalla Giunta regionale con propria deliberazione, sentite le organizzazioni sindacali regionali, sono destinati con particolare riferimento ai lavoratori del settore industriale e del relativo sistema dei servizi in appalto.
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Il comma 1 è soppresso. (268)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Il comma 2 è soppresso. (267)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Il comma 3 è soppresso. (266)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Il comma 4 è soppresso. (265)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Il comma 5 è soppresso. (264)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Il comma 6 è soppresso. (262)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Il comma 7 è soppresso. (261)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Il comma 9 è soppresso. (312)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Il comma 10 è soppresso. (311)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Il comma 11 è soppresso. (310)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Il comma 12 è soppresso. (309)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Al comma 12 la lettera a) è soppressa. (308)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Al comma 12 la lettera b) è soppressa. (307)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 5
Il comma 13 è soppresso. (306)
Emendamento sostitutivo parziale Bruno - Uras - Salis - Cuccu - Sabatini - Solinas Antonio - Manca - Cucca - Moriconi - Meloni Valerio - Caria - Diana Giampaolo - Meloni Marco - Porcu - Lotto - Espa - Sanna Gian Valerio - Agus
Articolo 5
All'Art. 5 il comma 8 è sostituito dal seguente:
8. Le borse di studio di cui alla legge regionale 31 marzo 1992, n. 5 (Contributo alle Università della Sardegna per l'istituzione di borse di studio per la frequenza delle scuole di specializzazione delle facoltà di medicina e chirurgia), sono concesse, nei limiti dello stanziamento di bilancio, a favore dei laureati medici e non medici, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368 (Attuazione della direttiva 93/16/CE in materia di libera circolazione dei medici e di reciproco riconoscimento dei loro diplomi, certificati ed altri titoli e delle direttive 97/50/CE, 98/21/CE, 98/63/CE e 99/46/CE che modificano la direttiva 93/16/CE.), articolo 35, e dalla legge 29 dicembre 2000, n. 401 (Norme sull'organizzazione e sul personale del settore sanitario), articolo 8. In sede di prima applicazione per gli odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, fisici, psicologi, è consentita la concessione di borse di studio ai laureati specializzandi iscritti al primo anno accademico di specializzazione 2008/2009 ed a quelli iscritti ad anni di corso successivi al primo. Per tali finalità è autorizzata l'ulteriore spesa valutata in euro 1.800.000 annui (UPB S02.04.010).
COPERTURA FINANZIARIA
In aumento
UPB S02.04.010
Progetti di ricerca e borse di studio finalizzate all'istruzione e alla cooperazione
Anno 2009 euro 1.800.000
Anno 2010 euro 1.800.000
Anno 2011 euro 1.800.000
Anno 2012 euro 1.800.000
In diminuzione
UPB S08.01.02
FNOL Parte corrente
Anno 2009 euro 1.800.000
Anno 2010 euro 1.800.000
Anno 2011 euro 1.800.000
Anno 2012 euro 1.800.000
Mediante riduzione della riserva di cui alla voce della tabella "A" allegata alla legge Finanziaria. (102)
Emendamento sostitutivo parziale Campus
Articolo 5
All'articolo 5 comma 8
all'ultimo capoverso le parole:"valutata in annui euro 1.500.00 (UPB S02.04.010) sono sostituite dalle parole: "valutata in euro 600.000 per l'anno 2009, 1.200.000 per l'anno 2010, 1.800.000 per l'anno 2011, 2.400.000 per l'anno 2012. (UPB S02.04.010). (22)
Emendamento sostitutivo parziale Giunta regionale
Articolo 5
Nel comma 14 le parole "erogato, previa stipula di un apposito patto di inserimento, un contributo mensile pari ad euro 500 " sono sostituite dalle seguenti:
"riconosciuta una dote da utilizzare per voucher formativi o di servizio, nell'ambito dell'intesa istituzionale siglata tra la Regione e lo Stato. Al lavoratore non titolare di provvedimento di ammortizzatore sociale è riconosciuta, altresì, una dote voucher a finalità formativa o di servizio."
Le parole "i parametri di adeguamento del contributo mensile" sono sostituite dalle seguenti:
"i parametri di adeguamento della dote". (351)
Emendamento all'emendamento numero 351 sostitutivo totale Giunta regionale
Articolo 5
Il testo dell'emendamento numero 351 è sostituito come segue:
- - nel comma 14 le parole "un contributo mensile pari a euro 500" sono così sostituite "un contributo mensile sino a euro 500, nell'ambito degli accordi stipulati tra la Regione e lo Stato".
- - Dopo le parole "al reddito già in essere" è aggiunto il seguente periodo:
"Gli interventi possono essere attuati anche attraverso la costituzione di doti finanziarie personali e di conseguenti voucher formativi o destinati all'acquisizione di servizi utili alle finalità del programma d'intervento". (385)
Emendamento aggiuntivo Cuccu - Agus - Cucca - Moriconi - Sabatini
Articolo 5
Dopo il comma 4 è aggiunto il seguente comma:
4 bis. E' autorizzata nell'anno 2009 la spesa di € 150.000 a favore dell'Istituto Zooprofilatico sperimentale della Sardegna "Giuseppe Pegreffi" per la predisposizione di un piano finalizzato alla eradicazione dell'artrite encefalite caprina (C.A.E.V.). Alle spese previste per l'attuazione degli interventi previsti dal piano di cui al comma 1 si provvedere ai sensi dell'art. 4 comma 1 lettera e) della L.R. 2 agosto 2006 n. 11.
COPERTURA FINANZIARIA
In diminuzione
UPB S08.01.002 FNOL parte corrente
Anno 2009 euro 150.000
In aumento
UPB S05.02.001
Anno 2009 euro 150.000 (96)
Emendamento aggiuntivo Contu Felice
Articolo 5
Dopo il comma 5 dell'articolo 5 è aggiunto il seguente:
"5 bis. Il termine previsto dal comma 1 dell'articolo 40 della legge regionale 6 aprile 1989, n. 13, prorogato dall'articolo 9 della legge regionale 1° giugno 1991, n. 17, dall'articolo 4, comma 9, della legge regionale 23 agosto 1995, n. 22, dall'articolo 2, comma 2, della legge regionale 29 dicembre 2003, n. 14, è ulteriormente prorogato al 15 agosto 2009.". (5)
Emendamento all'emendamento numero 5 sostitutivo totale Capelli - Steri
Articolo 5
Il comma 22 dell'art. 18 della legge regionale 11 maggio 2004, n. 6, è abrogato. (386)
Emendamento aggiuntivo Petrini - Locci - Sanna Paolo - De Francisci - Sanna Matteo - Campus - Meloni Francesco - Mulas - Peru - Murgioni - Lai - Rodin - Stochino - Zedda Alessandra - Piras - Pittalis - Steri - Biancareddu - Cuccureddu - Cossa - Rassu
Articolo 5
Nell'articolo 5 dopo il comma 7 è aggiunto il seguente comma 7 bis:
"All'interno dello stanziamento previsto per l'anno 2009 di cui all'UPB S05.03.007 - SC 05.0681 la somma di euro 300.000 è destinata per dotare di materasso antidecubito i malati domiciliari di SLA, tetraplegici e pazienti costretti in modo permanente a letto per malattia (allettati permanenti)". (48)
Emendamento aggiuntivo Lotto - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 5
All'Art. 5 dopo il comma 7 è aggiunto il seguente comma:
7 bis. Per la realizzazione di progetti di inclusione sociale attraverso gli Enti di Promozione Sportiva e le società iscritte all'albo regionale delle Associazioni di Promozione Sociale di cui all'articolo 12 della legge regionale 23 dicembre 2005 n° 23, è autorizzata la spesa di euro 100.000 per ciascuno degli anni 2009, 2010, 2011 e 2012.
COPERTURA FINANZIARIA
In aumento
UPB - S05.03.001
Anno 2009 euro 100.000
Anno 2010 euro 100.000
Anno 2011 euro 100.000
Anno 2012 euro 100.000
In diminuzione
UPB S08.01.002
Anno 2009 euro 100.000
Anno 2010 euro 100.000
Anno 2011 euro 100.000
Anno 2012 euro 100.000 (99)
Emendamento aggiuntivo Vargiu - Meloni Francesco - Cossa - Dedoni - Fois - Mula
Articolo 5
All'art. 5 dopo il comma 7 è aggiunto il seguente:
"7bis. Il comma 1 lett. f dell'art. 3 della legge 1/2009 è sostituito dal seguente:
f) risorse regionali per euro 4.000.000 destinate all'erogazione di assegni di cura o di altre provvidenze in favore di famiglie che si assumono compiti di assistenza e cura di disabili fisici, psichiatrici e sensoriali in situazione di gravità certificati ai sensi dell'art. 3 comma 3 della legge 104/1998. Tali risorse, anche ad integrazione, sulla base di criteri adottati con decreto assessoriale, sentita la Commissione consiliare competente, sono destinate in particolare alle famiglie di persone in situazioni più estreme, con il più alto carico assistenziale, anche 24 ore su 24, a più alto punteggio e/o con la presenza di più persone in situazione di gravità nello stesso nucleo familiare, di cui alla graduatoria dei piani personalizzati di sostegno ai sensi della legge 162/1998". (316)
Emendamento aggiuntivo Cucca - Sabatini - Cuccu - Manca - Moriconi
Articolo 5
Dopo il comma 11 è aggiunto il seguente:
11 bis. Il comma 4 dell'articolo 10 della legge regionale n. 2 del 2007 è sostituito dal seguente:
"4. Ai comuni territorialmente competenti sono delegate le funzioni amministrative previste dalla legge regionale 17 novembre 1978, n. 68, per garantire il funzionamento dei centri di servizi sociali gestiti dall'Ente italiano di servizio sociale (EISS) - Comitato regionale Sardegna. L'Amministrazione regionale determina annualmente con legge finanziaria, a decorrere dall'anno 2010, l'importo da trasferire ai comuni ove hanno sede i suddetti centri.". Per le finalità di cui al presente comma è autorizzata, per l'anno 2009, la concessione di un contributo straordinario di euro 84.000 a favore del centro di Ottana. (8)
Emendamento aggiuntivo Cucca - Sabatini - Cuccu - Manca - Moriconi
Articolo 5
Dopo il comma 11 è aggiunto il seguente:
"11 bis. Per la prosecuzione degli interventi previsti nell'articolo 33, comma 11, della legge regionale n. 2 del 2007 è autorizzata la spesa di euro 120.000 per ciascuno degli anni dal 2009 al 2012 (UPB S05.03.009)". (9)
Emendamento aggiuntivo Giunta regionale
Articolo 5
Dopo il comma 11, è inserito il seguente:
11 bis. "Nelle more della predisposizione di un piano di riqualificazione professionale, sono inclusi tra gli operatori che possono svolgere le mansioni di educatore, anche se non in possesso dei requisiti richiesti dal punto 7 dell'allegato alla Delibera della Giunta Regionale n. 62/24 del 14 novembre 2008, gli educatori di ruolo e non di ruolo e i titolari di servizi educativi per la prima infanzia, in possesso di diploma di scuola media superiore anche ad indirizzo non educativo che hanno maturato, alla data di entrata in vigore della presente legge, almeno cinque anni di esperienza lavorativa nei servizi territoriali socio-assistenziali e/o sanitari pubblici e privati nello svolgimento delle funzioni di educatore nei settori sociale e sanitario". (126)
Emendamento aggiuntivo Giunta regionale
Articolo 5
Dopo il comma 12, è inserito il seguente:
"12 bis. E' autorizzata nell'anno 2009 la spesa di euro 300.000 per la concessione di un contributo straordinario a favore dei familiari delle vittime degli incendi del 23 luglio 2009 (UPB S01.03.009)"
COPERTURA FINANZIARIA
In aumento
UPB S01.03.009
Altre spese istituzionali
Anno 2009 euro 300.000
In diminuzione
UPB S08.01.001
Fondi riserva spese obbligatorie, impreviste e revisione prezzi
Anno 2009 euro 300.000 (127)
Emendamento aggiuntivo Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 5
Dopo il comma 14 dell'art. 5 sono aggiunti i seguenti:
14 bis. E' autorizzata, nell'anno 2009, la spesa di euro 44.000.000 destinata alla realizzazione del Programma "Benvenuti bambini" finalizzato al sostegno, prioritariamente delle giovani coppie, per affrontare il carico di cura e le accresciute esigenze economiche derivanti dalla nascita di un figlio, per contrastare il calo delle nascite e per favorire la crescita e l'educazione dei figli nei primi mesi di vita, così ripartita:
a) risorse regionali per euro 15.000.000, destinate all'erogazione di un contributo per l'allattamento, la nutrizione e l'igiene del neonato, nella misura massima di 1.800 euro per bambino; il contributo è erogato, anche mediante una "carta bebé" che preveda ulteriori facilitazioni, fino al compimento dei 18 mesi di età a tutti i bambini che nascono e/o vivono in Sardegna; la Regione definisce i criteri e le modalità di accesso (UPB S05.03.009);
b) risorse statali e regionali per euro 15.000.000, già destinate al piano straordinario per lo sviluppo dei servizi socioeducativi per la prima infanzia (UPB S05.03.007);
c) risorse del POR Sardegna FSE 2007-2013 per euro 12.000.000, destinate all'erogazione di incentivi ai lavoratori e alle lavoratrici per favorire la conciliazione della cura dei figli minori con Fattività lavorativa (linea di attività b.1.3);
d) euro 2.000.000 per percorsi di promozione della salute del nuovo nato e della neo mamma (UPB S05.03.009).
14 ter. Al fine di promuovere il benessere e le condizioni di salute dei bambini, degli adolescenti e dei giovani che vivono nel territorio regionale, la Regione istituisce il Fondo Sociale Regionale per l'Infanzia e le Giovani Generazioni, alimentato da risorse regionali, statali e comunitarie. Per l'anno 2009 la dotazione del Fondo è pari a euro 19.000.000, ed è destinato alle seguenti finalità:
a) per euro 500.000 per promuovere, in tutte le occasioni in cui i minori entrano in contatto con i servizi sociosanitari, comportamenti improntati al rispetto dei diritti e dei bisogni dell'infanzia e dell'adolescenza, a partire dal diritto del bambino ad avere sempre vicino un genitore o un familiare, ad essere accolto in spazi adeguati alla sua età e in grado di favorire fra i bambini la percezione degli ambienti come accoglienti e positivi (UPB SOS.03.006);
b) per euro 1.000.000 per programmare interventi di educazione e promozione della salute, in particolare in materia di alimentazione, attività fisica, fumo, alcol, droghe e guida sicura, al fine di contrastare l'assunzione di comportamenti a rischio e promuovere la valorizzazione delle abilità e delle capacità di cui i giovani sono dotati, anche quale strumento per la realizzazione dei loro progetti di vita (UPB S05.03.006);
c) per sostenere le famiglie con figli minori, in particolare di quelle con più di tre figli, attraverso la quota parte di euro 6.200.000 delle risorse regionali destinate al contrasto della povertà per il quale è autorizzata nell'anno 2009, la spesa complessiva di euro 30.000.000 (UPB S05.03.007);
d) per euro 3.000.000 per assicurare ai minori e ai giovani che vivono condizioni di disabilità interventi appropriati e personalizzati, in grado di favorire l'effettiva fruizione dei servizi e delle opportunità sociali, a partire dalla frequenza scolastica, in condizioni di parità rispetto ai loro coetanei, anche con il coinvolgimento degli Enti Locali (UPB S05.03.009);
e) per euro 500.000 per promuovere la qualificazione delle attività delle comunità residenziali per minori, pubbliche o gestite dai soggetti di cui all'articolo 10 della legge regionale 23/2005, il coordinamento in rete delle strutture e dei servizi, le attività di aggregazione e socializzazione finalizzate alla prevenzione del disagio (UPB S05.03.005);
f) per euro 1.000.000 per favorire la ristrutturazione e il completamento di strutture di socializzazione destinate ai minori (UPB S05.03.006);
g) per euro 1.500.000 per assicurare azioni dirette a favorire percorsi di inclusione sociale di giovani dimessi da strutture residenziali (UPB S05.03.009);
h) per euro 5.000.000 per promuovere, attraverso risorse del POR Sardegna FSE 2007-2013, la realizzazione di azioni finalizzate all'inserimento lavorativo per la riduzione della devianza e delle dipendenze giovanili nonché per favorire l'inclusione lavorativa e sociale delle persone svantaggiate;
i) per euro 300.000 per promuovere attività finalizzate all'inserimento sociale e lavorativo di adolescenti e giovani adulti sottoposti a provvedimenti giudiziari, all'organizzazione di iniziative di sensibilizzazione e di prevenzione, al sostegno delle famiglie, al miglioramento della qualità della vita nell'istituto penitenziario minorile o in strutture di accoglienza alternative (UPB S05.03.009).
14 quater. L'amministrazione regionale è autorizzata a rimborsare alle aziende di trasporto pubblico locale (urbane ed extraurbane) il costo delle corse effettivamente sostenute da:
a. cittadini ultra-sessantacinquenni, residenti in Sardegna, sulla base di specifici titoli di abbonamenti annuali da cui si evinca il numero di corse effettuate;
b. studenti universitari "fuori sede" per distanze non inferiori a 40 chilometri, residenti in Sardegna e di età non superiore ai 26 anni, mediante rilascio di carnet da 52 corse "andata e ritorno" annuali da utilizzarsi dalla sede universitaria di appartenenza al proprio comune di residenza.
A tal fine è autorizzata, nell'anno 2009, la spesa di euro 5.000.000 (UPB S07.06.001).
COPERTURA FINANZIARIA
FNOL. (52)
Emendamento aggiuntivo Bruno - Uras - Salis - Agus - Barracciu - Ben Amara - Caria - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Zedda Massimo - Zuncheddu
Articolo 5
Al comma 15 è aggiunto il seguente periodo:
"Gli stanziamenti previsti al comma 2 dell'articolo 3 lett. d) della legge regionale n.l del 2009 sono incrementati di euro 20.000.000.
Copertura finanziaria
In diminuzione
UPB S06.04.013 euro 1.000.000
UPB S06.04.014 euro 1.000.000
UPB S06.04.015 euro 2.500.000
UPB S04.09.006 euro 1.500.000
UPB S01.06.001 euro 2.350.000
UPB S04.09.003 euro 3.500.000
UPB S07.10.005 euro 2.500.000
UPB S04.09.003 euro 1.000.000
UPB S07.04.001 euro 500.000
UPB S07.06.001 euro 2.000.000
UPB S02.01.013 euro 400.000
UPB S03.01.004 euro 300.000
UPB S03.02.001 euro 150.000
UPB S03.02.001 euro 300.000
UPB S01.01.002 euro 1.000.000
In aumento
UPB S06.06.004 euro 20.000.000. (108)
Emendamento aggiuntivo Espa - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 5
Dopo il comma 15 dell'art. 5 è aggiunto il seguente:
15 bis. L'art. 3 comma 1 lettera c) Legge Finanziaria 14 maggio 2009 n. l, è sostituito con il seguente: risorse regionali per euro 10.000.000 destinate al programma "Ritornare a casa" di cui all'articolo 17, comma 1, della legge regionale n. 4 del 2006 (UPB S05.03.007);
COPERTURA FINANZIARIA
In aumento
UPB S05.03.007 Cap. SC05.0677
+ 5.000.000 di euro
In diminuzione
Fondi FNOL
- 5.000.000 di euro. (114)
Emendamento aggiuntivo Espa - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 5
Dopo il comma 15 dell'art. 5 si aggiunga il seguente comma
15 bis. Il comma 1 lett. f dell'art. 3 della legge 1/2009 è sostituito dal seguente:
f) risorse regionali per euro 4.000.000 destinate all'erogazione di assegni di cura o di altre provvidenze in favore di famiglie che si assumono compiti di assistenza e cura di disabili fisici, psichiatrici e sensoriali in situazione di gravità certificati ai sensi dell'art. 3 comma 3 della legge 104/1992.
Tali risorse, anche ad integrazione, sulla base di criteri adottati con decreto assessoriale, sentita la Commissione consiliare competente, sono destinate in particolare alle famiglie di persone in situazioni più estreme, con il più alto carico assistenziale, anche 24 ore su 24, a più alto punteggio e/o con la presenza di più persone in situazione di gravità nello stesso nucleo familiare, di cui alla graduatoria dei piani personalizzati di sostegno ai sensi della legge 162/98.
Copertura finanziaria
Non comporta aumento di spesa. (115)
Emendamento aggiuntivo Agus - Porcu - Espa - Bruno
Articolo 5
Dopo il comma 15 è aggiunto il seguente comma:
15 bis. Per l'avvio sperimentale delle attività di riabilitazione globale a ciclo continuativo ad alta intensità è stanziato per l'anno 2009 e per l'anno 2010 l'importo di euro 6.500.000
COPERTURA FINANZIARIA
In diminuzione
FNOL
Anno 2009 euro 6.500.000
Anno 2010 euro 6.500.000
In aumento
UPB S05.01.001
Anno 2009 euro 6.500.000
Anno 2010 euro 6.500.000. (117)
Emendamento aggiuntivo Vargiu - Meloni Francesco - Cossa - Dedoni - Fois - Mula
Articolo 5
All'art. 5 dopo il comma 15 è aggiunto il seguente:
"15bis. I limiti di reddito e i rimborsi a favore dei nefropatici previsti rispettivamente dai commi 1 e 5 dell'art. 1 e dai commi 1 e 2 dell'art. 2 della L.R. 14 settembre 1993, n. 43, sono elevati nella misura del 30% a far data dal 1.6.2009."
COPERTURA FINANZIARIA
In aumento
UPB S05.03.007
Provvidenze a favore di soggetti affetti da handicap e loro associazioni
Anno 2009 euro 150.000
Anno 2010 euro 300.000
Anno 2011 euro 300.000
Anno 2012 euro 300.000
In diminuzione
UPB S08.01.003 - FNOL in conto capitale
(mediante riduzione della riserva di cui alla voce 1 della tabella A allegata alla legge regionale 14 maggio 2009, n. 1 - legge finanziaria 2009)
Anno 2009 euro 150.000
Anno 2010 euro 300.000
Anno 2011 euro 300.000
Anno 2012 euro 300.000 (317).)
PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Il parere è contrario sugli emendamenti numero 268, 267, 266, 265, 264, 262, 261, 312, 311, 310, 309, 308, 307 e 306. Sull'emendamento numero 102 si esprime un parere contrario sulla copertura finanziaria (ricordo all'Assessore che era l'emendamento che prevedeva un aumento di 300 mila euro per le borse di studio) e si invita al ritiro. Sull'emendamento numero 22 il parere è contrario. Sul numero 385 il parere è favorevole. Sull'emendamento numero 96 il parere è contrario. All'emendamento numero 5 è stato presentato l'emendamento numero 386 dei colleghi Capelli e Steri su cui non conosco l'orientamento della Giunta, per cui chiedo di sospenderlo.
Sugli emendamenti numero 5, 48 e 99 il parere è contrario. Sull'emendamento numero 316 ci si rimette all'Aula. Sull'emendamento numero 8, precedentemente sospeso per una verifica della copertura finanziaria, il parere è favorevole. Sull'emendamento numero 9 il parere è contrario. Sugli emendamenti numero 126 e 127 il parere è favorevole. Sugli emendamenti numero 52, 108 e 114 il parere è contrario. Sull'emendamento numero 115 - che è praticamente simile all'emendamento numero 316, si tratta di capire come viene votato - vale il parere espresso sull'emendamento numero 316. Sull'emendamento numero 117 il parere è contrario. Sull'emendamento numero 317 il parere è favorevole ma con diversa copertura finanziaria e con diversa formulazione.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Nella lettura molto molto veloce può essere sfuggito qualcosa che eventualmente la Giunta si riserva di precisare in sede di esame degli emendamenti. Vorrei precisare che il parere è conforme, in linea di massima, a quello del relatore tranne per gli emendamenti sospesi che esamineremo successivamente, mentre per quanto riguarda due emendamenti sicuramente, si può sciogliere la riserva del parere della Giunta. Mi riferisco all'emendamento numero 386, emendamento all'emendamento numero 5, sul quale il parere è favorevole perché in questo modo si corregge il testo normativo e si viene incontro alle esigenze prospettate nell'emendamento numero 5, e all'emendamento numero 317.
Per quanto riguarda quest'ultimo, poiché si tratta di modificare i limiti di reddito e i rimborsi a favore dei nefropatici, venendo incontro al passare del tempo che ha obiettivamente reso eccessivamente bassi questi limiti, può essere anch'esso accolto, però con una diversa formulazione e cioè: "I limiti di reddito e i rimborsi a favore dei nefropatici previsti rispettivamente dai commi 1 e 5", eccetera, "della legge numero 43, sono elevati nella misura non superiore al 30 per cento"...
PRESIDENTE. Assessore La Spisa, la modifica verrà precisata in sede di votazione di quell'emendamento.
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
Sull'emendamento numero 102 c'è un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Caria. Ne ha facoltà.
CARIA (P.D.). Presidente, vorremo conoscere il motivo per cui la Giunta ci chiede il ritiro e chiediamo eventualmente anche l'impegno dell'Esecutivo su questo emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. In Commissione si è sospeso il pronunciamento da parte della Giunta perché si voleva verificare se un incremento finanziario come quello previsto, cioè di 300 mila euro per quest'anno, potrebbe essere la soluzione del problema oppure se, in questo modo, non si attivasse un meccanismo che poi moltiplicherebbe negli anni successivi il fabbisogno finanziario.
Poiché per quel che abbiamo potuto appurare si verificherebbe esattamente la seconda ipotesi, e cioè che si innescherebbe un dinamismo che moltiplicherebbe i fabbisogni successivi, la Giunta chiede il ritiro impegnandosi (essa stessa o la Commissione competente) a presentare un apposito progetto di legge che inquadri la questione tentando finalmente di individuare un meccanismo che registri il reale fabbisogno delle Aziende sanitarie di specializzandi nel primo, secondo, terzo anno, e poi si quantifichi le risorse una volta per tutte. In caso contrario ci troveremmo ogni anno ad incrementare di qualche centinaio di migliaia di euro, senza sapere mai a che punto fermarci. Per questo invito al ritiro, ma per affrontare il problema che comunque è importante.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAMPUS (P.d.L.). Signora Presidente, anch'io sono favorevole che venga ritirato questo emendamento anche perché credo che quanto ha detto adesso l'Assessore sia fondamentale tant'è che l'emendamento successivo su cui è stato espresso il parere contrario e che posso anche ritirare, sottolinea proprio l'aspetto centrale del problema. Quando si parla di borse di studio per gli specializzandi l'incremento annuale deve essere visto, infatti, nell'ambito di tutto il corso di specializzazione per cui anziché partire con la stessa cifra uguale per tutti gli anni, è più corretto iniziare dai 600 mila euro per arrivare ai 2 milioni e 400 mila euro. Se poi la Giunta farà il conto si accorgerà che la somma stanziata rimane la stessa. Questo per sottolineare che è un problema che va affrontato in progress.
Chiudo dicendo che la cifra di 600 mila euro per anno è stata calcolata sulla base degli attuali posti in statuto delle due università, quindi è del tutto inutile aggiungere finanziamenti perché i posti in statuto a cui possono accedere gli specializzandi non medici sono stabiliti, ripeto, dagli statuti delle scuole di specializzazione e ratificati dal Ministero. Ecco perché la cifra prevista per il primo anno di 600 mila euro è una cifra sufficiente per coprire eventualmente quei posti. Comunque se rimane il parere contrario io ritirerò il mio emendamento invitando però i colleghi a ritirare anche questo perché peggiora quanto di non precisissimo fatto dalla Giunta, che ha previsto la stessa cifra per tutti i cinque anni.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cucca. Ne ha facoltà.
CUCCA (P.D.). Noi prendiamo atto dell'atteggiamento assolutamente positivo manifestato dalla Giunta, tra l'altro questo è un annoso problema, ne avevamo già parlato in finanziaria. Credo che sia comunque condivisibile la posizione che ha assunto l'assessore La Spisa. Ovviamente prendiamo atto anche dell'impegno a esaminare il problema eventualmente anche prima della finanziaria del 2010 e pertanto ritiriamo l'emendamento.
PRESIDENTE. E' ritirato anche l'emendamento numero 22.
Metto in votazione l'emendamento numero 385. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Quindi decade l'emendamento numero 351.
Metto in votazione l'articolo 5. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 386. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
L'emendamento numero 5 decade.
Passiamo all'emendamento numero 48.
Ha domandato di parlare il consigliere Rassu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
RASSU (P.d.L.). Signora Presidente, io sono uno dei firmatari di questo emendamento, e l'ho voluto firmare in considerazione sia dell'esiguità della somma sia dell'importanza che riveste, perché se è vero come è vero che tutta la struttura sanitaria sarda (almeno a Cagliari) è sprovvista di questi materassi capaci di alleviare le sofferenze giornaliere dei malati, se si trovano 400 mila euro per intervenire sulla fauna ferita (io mi son messo a ridere perché ero convinto che si trattasse di un refuso) possibile che non si trovino 300 mila euro per alleviare le sofferenze dei malati terminali? Ma di che cosa stiamo parlando oggi qui?
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Io ho già spiegato in Commissione che queste situazioni, sicuramente proprie di persone sfortunatissime, come nel caso di questa patologia, evidentemente richiedono da parte del servizio sanitario degli interventi. Ma credo che non sia opportuno e neanche giusto prevedere che nella legge finanziaria, in una legge di tipo finanziario, si intervenga per permettere l'acquisto di alcuni materiali per un certo tipo di patologia. Credo che esistano anche altre categorie di pazienti che abbiano questo problema, se pertanto noi intervenissimo senza operare una valutazione del fabbisogno complessivo, innescheremmo in quest'Aula, entro pochissimi minuti, una corsa al rialzo impressionante, che potrebbe portarci a effettuare scelte assolutamente irrazionali. E mi fermo qui.
Allora, io ho già detto, in Commissione e lo confermo qui, che nella legge finanziaria e nel bilancio l'Assessorato della sanità sarà dotato di adeguate risorse per interventi mirati a queste finalità e che sulla base di uno stanziamento di bilancio si predisporrà un programma per intervenire, ma non possiamo intervenire ora perché altrimenti qualcuno di voi mi potrebbe portare il caso dei malati non di SLA ma tumorali o affetti da qualunque tipo di patologia che presentino queste problematiche, e non credo che il Consiglio regionale possa legiferare in questo modo. Quindi confermo la richiesta di ritirare questo emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Petrini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PETRINI (P.d.L.). Io prendo atto di quello che ha lei detto, però le posso fornire alcuni dati, Assessore: gli ammalati di SLA sono pochini, ma in Sardegna ci sono 130 tetraplegici costretti a stare a letto! E' una patologia speciale; cioè sono ammalati costretti a stare a letto e solo a letto. Questi materassi nuovissimi sono in circolazione da tre anni, ma la ASL non li fornisce, non sono in convenzione e non ne vogliono sentire di inserirli. Ecco perché l'esigenza di questo emendamento.
Le dico anche un'altra cosa: lo sa che stando sempre a letto questi ammalati ogni sei mesi vanno in ospedale perché hanno delle piaghe di decubito, e sa quanto costa un ammalato in ospedale per queste piaghe? Minimo deve restarci tre mesi. C'è l'Assessore della sanità, se lo faccia dire da lui quanto costa tenere in ospedale un ammalato per tre mesi per curarsi queste piaghe. Con questi materassi speciali non avviene più Assessore. C'è un risparmio eccezionale per la Regione sarda e un risparmio di sofferenze per queste persone. Abbiamo messo 400 mila euro per il ricovero degli animali, Assessore!
Se lei si impegna a inserire lo stanziamento nella finanziaria, io ritiro l'emendamento, se no chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi). Sì, c'è poco da scherzare su queste cose. Presidente, io sono d'accordo con quello che ha detto il collega Petrini e capisco anche quello che ha detto l'assessore La Spisa. Effettivamente, se ci mettessimo a inseguire i bisogni delle singole categorie di ammalati, diventeremo matti, questo è indubbio. Però è anche vero, Assessore, che ci siamo trovati davanti ad una legge che (non per ripetere quello che hanno detto tutti) prevede 400 mila euro per la fauna selvatica ferita, che è importante, per carità, però è chiaro che di fronte a una norma di questo genere è istintivo avanzare altre proposte.
Comunque prendo le parole dell'Assessore come un impegno per risolvere il problema con la prossima finanziaria. Rivolgo lo stesso appello all'assessore Liori e, per quanto mi riguarda, ritiro la mia firma dall'emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Caria per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CARIA (P.D.). Signor Presidente, anch'io sono d'accordo con quanto è stato detto da chi ha anche proposto l'emendamento, e condivido comunque il discorso pronunciato dall'Assessore. Forse sarebbe anche sufficiente, visto che c'è l'Assessore Liori presente in Aula, rassicurare tutti i consiglieri, perché il tema della SLA è un tema che tocca diverse famiglie di sardi, così come pure il problema dei malati tetraplegici. Il problema potrebbe essere anche risolto con una circolare, con un invito ad intervenire, come direttori generali, immediatamente, a prescindere dalla necessità di un finanziamento, utilizzando le attuali risorse che hanno all'interno dei bilanci, e penso che così comunque possa trovare una soluzione immediata.
Poi aggiungo questo, lo dico in maniera sommessa, e anche come ultima ruota del carro di questo Consiglio regionale: ci sono tre emendamenti - questo e i prossimi due emendamenti - che vengono proposti al comma 7. Almeno, per una questione di tecnica legislativa, io non li avrei presentati al comma 7, perché, così come ha detto qualche collega, il comma 7 riguarda il randagismo, e penso che mischiare argomenti di questo tipo, in una norma di questa portata, non sia il massimo dal punto di vista di stile della norma. Poi nei contenuti mi ci ritrovo appieno, anzi, invito l'Assessore della sanità a intervenire nei confronti dei direttori generali, perché si avvii un censimento dei malati di SLA (perché anche questo è un problema) e perché si intervenga in maniera veloce, per dare risposte alle richieste che sono evidentemente differenziate rispetto ad altri malati, ed in maniera e in misura contingente.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Vargiu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
VARGIU (Riformatori Sardi). Signor Presidente, io condivido con il collega Meloni la considerazione che su questi argomenti non sia opportuno scherzare. E quindi non scherzo. Però dovrei dire che mentre il collega Meloni, accedendo alle richieste dell'assessore La Spisa, ritira la sua firma, io che non ho firmato, sulla base delle motivazioni che ha riferito l'assessore La Spisa, aggiungerei la mia firma a questo emendamento.
Aggiungerei la mia firma perché quando il legislatore - il Consiglio regionale in questo momento è il legislatore - approva emendamenti di questo genere significa che il sistema non funziona. E il non funzionamento del sistema sanità in Sardegna non dipende né da chi ha governato cinque anni fa, né da chi come noi ha governato nei cinque anni ancora precedenti, dipende dal fatto che purtroppo il sistema non funziona, non è tarato, non è adeguato, non ha risorse economiche, non ha organizzazione strutturale, non ha risorse umane che siano calibrate rispetto alle necessità dei sardi. Non è colpa di questo Consiglio, o non solo di questo Consiglio, non è certo colpa dell'Assessore della sanità, ma purtroppo non è colpa neanche dei pazienti che sono, come direbbe l'avvocato Ghedini, gli utilizzatori ultimi di questo sistema.
Ecco, allora quest'Aula abbia bene in testa questo argomento, mentre noi ritiriamo l'emendamento, e cioè che è necessario un colpo di reni dell'intera Aula sul tema della sanità, perché il sistema che abbiamo, a oggi, non è adeguato a garantire, con i finanziamenti che sono in campo, la sanità in Sardegna, se il legislatore, l'onorevole Petrini nella fattispecie, è costretto a segnalare durante una legge una necessità che, ha perfettamente ragione il collega Caria, una circolare, una delibera di Giunta, una direttiva dell'Assessorato probabilmente sarebbe in grado di soddisfare. Ma non è questa l'unica necessità, quindi non basta una direttiva, ci vorrebbero dieci, cento direttive, mille determinazione del dirigente.
Allora, se di questo abbiamo la consapevolezza, questa è la consapevolezza è la prima pietra per la costruzione di un edificio che a mio avviso andrebbe costruito insieme in questo Consiglio, che garantisca sia agli ammalati che sta tutelando giustamente il consigliere Petrini in quest'emendamento, sia a tutti gli altri ammalati, una sanità degna di un paese normale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale. Ne ha facoltà.
LIORI, Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale. Volevo chiarire all'Aula che probabilmente l'onorevole Petrini nella richiesta relativa ai lettini si riferiva a quelli a "letto fluido", per la cura delle piaghe da decubito, perché i letti anti decubito generici già vengono erogati dai servizi sanitari; basta fare una richiesta al Servizio protesi e ausili perché vengano erogati.
Comunque credo, in ogni caso, che disporrò, nel più breve tempo possibile, l'effettuazione di uno studio in modo da proporre tutta una serie di iniziative generali e avanzare una proposta complessiva a tutte le AA.SS.LL. Per risolvere il problema alla radice, senza queste rincorse tra consiglieri per poter ottenere sovvenzioni per questa o per quella patologia. Quindi invito al ritiro dell'emendamento con l'impegno dell'Assessorato a risolvere il problema in maniera generale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAMPUS (P.d.L.). Signor Presidente, colleghi, lo scopo dell'emendamento credo sia stato raggiunto. Come ha giustamente sottolineato testé l'Assessore, per risolvere il problema specifico basta solo una revisione del prontuario protesico, in modo che si adegui ai nuovi presidi disponibili sul mercato in tempi utili. E' giusto quello che è stato sottolineato: esiste una rigidità di apparato a livello ministeriale, una rigidità di apparato a livello regionale, e una rigidità di apparato a livello aziendale, che forse la politica dovrebbe scuotere, e questo credo che sia un compito che sappiamo l'Assessore, questa Giunta e questo Consiglio, hanno comunque posto come obiettivo primario di questa legislatura.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Petrini. Ne ha facoltà.
PETRINI (P.d.L.). Signora Presidente, intervengo per dichiarare che ritiro l'emendamento. Volevo però anche aggiungere Assessore, c'è un signor Porcu che da quattro anni sta aspettando questo letto, da quattro anni, ho il nome, il cognome e l'indirizzo, adesso veda lei! Lei si è impegnato davanti a tutti noi… (Interruzioni)
Io le sto dicendo semplicemente, che esistono patologie, che costringono i malati a stare esclusivamente al letto, vivono sdraiati per una vita intera. Pensi ai tetraplegici che sono divenuti tali a 10 anni: possono vivere anche più di cinquant'anni sempre a letto! Veda lei Assessore! Ci sono tetraplegici a Cagliari, a Sassari, a Nuoro e a Oristano, in tutta la Sardegna. Io ho fiducia in lei, non me la faccia passare!
(Non è approvato)
Passiamo agli emendamenti numero 316 e 115, che hanno lo stesso contenuto, la Giunta e l'Assessore si sono rimessi all'Aula.
Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ESPA (P.D.). Signora Presidente, cercherò di essere breve. E' un argomento che abbiamo già discusso in finanziaria, tra l'altro mi sembra che si leghi molto bene alla richiesta dell'onorevole Petrini, anche se quella riguardava la fornitura di materiali, ma stiamo parlando delle stesse persone fondamentalmente, parliamo sempre di persone con disabilità grave. Io raccolgo anche quello che dice l'onorevole Vargiu, rispetto al fatto che queste problematiche non hanno colore politico e che è bene impegnarsi tutti insieme per approvare norme che migliorino la qualità della vita di questi nostri concittadini.
L'emendamento numero 316, che reca come primo firmatario l'onorevole Vargiu e che è praticamente uguale al numero 115, da me presentato, prevede di regolamentare un passaggio della legge finanziaria, di cui avevamo discusso qui in Consiglio e che a mio parere non era stato ben disciplinato, cioè quello che permette di sapere, chi sono i beneficiari dei 4 milioni di euro destinati agli assegni di cura o ad altre provvidenze. Io credo che i presentatori dell'emendamento volessero precisare che la disabilità per godere di queste somme dovesse essere grave, precisazione che mancava nella precedente legge, e che preferibilmente queste somme dovessero essere destinate a persone che avevano scelto di avere di non avvalersi di assistenti alla persona esterni per vari motivi, come chiedeva l'onorevole Cuccureddu.
Quindi i criteri di erogazione saranno disciplinati dall'Assessore con suo decreto, sentita la Commissione, però si precisa fin da ora che dovranno essere persone disabili in situazione di estrema gravità, e che verranno preferite le famiglie con il più alto carico assistenziale. Io quindi voterò assolutamente a favore e ricordo che questo emendamento non comporta aumento di spesa. Spero, da questo punto di vista, che si arrivi ad un voto favorevole di tutta l'Aula.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.). Dichiaro il voto favorevole del gruppo U.D.C.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi). Signora Presidente, sarò brevissimo perché il collega Espa ha già illustrato più che bene l'emendamento. Si tratta di una specificazione della destinazione di somme, che sono comunque già stanziate nella finanziaria, quindi senza alcun aumento di spesa. Viene ben specificato adesso che l'aiuto finanziario si rivolge a pazienti gravissimi, quindi in condizioni di estrema necessità di assistenza, e si tratta solo di una migliore precisazione di destinazione di una norma della finanziaria, come ho detto. Ne abbiamo discusso in Commissione, anche in Commissione mista con la Terza Commissione, e c'era un accordo abbastanza generale.
L'assessore poi detterà, con apposita delibera di Giunta, la regolamentazione più precisa dei criteri a cui ci si dovrà ottenere per l'utilizzo di queste somme, sentita la Commissione competente. Annuncio pertanto il voto favorevole del Gruppo dei Riformatori e mi auguro che questo emendamento possa essere accolto.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Signora presidente, colleghi, dobbiamo essere molto chiari su un aspetto: io sono assolutamente d'accordo sulla esigenza però voglio far capire e chiarire qual è il punto di partenza. Qui c'è un accordo stretto dalla Giunta con i sindacati, in maniera particolare una richiesta specifica della CISL che chiedeva di destinare i fondi per la prima volta non tutti sulla "162" ma sulle famiglie, soldi alle famiglie che assistono persone in grave, gravissima difficoltà.
Abbiamo richiesto, per far fronte a queste esigenze, di applicare per la prima volta in Sardegna la legge quadro sull'assistenza sociale e istituire agli assegni di cura prevedendo una quota aggiuntiva. Stante la situazione di bilancio questo non è stato possibile, quindi sono stati sfornati 4 milioni di fondi dei piani personalizzati ex legge "162". Oggi con l'accoglimento di questa emendamento, per il quale ribadisco la non ostilità, deve essere chiarissimo che stiamo compiendo un passo indietro e che qui la Regione Sardegna sarà l'unica Regione italiana a non dare sostegno alle famiglie, quindi a non erogare gli assegni di cura, a non coprire quella particolare categoria sulla quale si era ritenuto di intervenire su specifica richiesta, in maniera particolare del segretario regionale della CISL, cioè su coloro che hanno pazienti gravissimi in famiglia e che per ragioni culturali, per ragioni di altro genere, non accettano estranei a casa.
Noi in questo modo stiamo ripristinando i fondi a valere sulla "162", stiamo eliminando gli assegni di cura per le famiglie, stiamo eliminando quel grosso passo avanti che con l'impegno della Giunta tra Giunta e sindacati nella fase concertativa precedente alla finanziaria era stato compiuto. Quindi d'accordissimo sulla finalità ma dobbiamo essere chiari che si sta di fatto vanificando tutta la fase di contrattazione tra Giunta e sindacati.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Caria per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CARIA (P.D.). Signora Presidente io intervengo perché condivido l'emendamento e chiedo di aggiungere il mio nome allo stesso, anche se propongo di spostarlo dal comma 7 sul randagismo al comma 15, o in un altro comma dell'articolo 5, trasformandolo in comma 7 bis. Chiedo comunque la votazione nominale.
(Appoggia la richiesta il consigliere Salis.)
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 31.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Ben Amara, Pitea e Uras hanno votato a favore.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Bardanzellu - Barracciu - Ben Amara - Biancareddu - Campus - Capelli - Cappai - Caria - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Cossa - Cucca - De Francisci - Dessì - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Murgioni - Obinu - Petrini - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Massimo.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Cuccureddu - Mulas - Zedda Alessandra.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 55
votanti 51
astenuti 4
maggioranza 26
favorevoli 51
contrari 0
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'emendamento numero 8, precedentemente sospeso.
Per esprimere il parere sull'emendamento ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggiornza.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). relatore di maggioranza. Il parere è favorevole.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 8.
Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 126. Chi approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto votazione l'emendamento numero 127. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
(Non è approvato)
Passiamo all'emendamento numero 108.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Signor Presidente, come abbiamo detto all'inizio del dibattito su questo disegno di legge, sarebbe stato auspicabile che in questo momento di crisi, in questa difficoltà (e non è vero, come annuncia un giorno sì e l'altro pure il Governo nazionale, o chi per loro, che siamo uscendo dalla crisi; in Sardegna la situazione è diversa), sarebbe stato auspicabile - dicevo - come l'emendamento numero 108 suggerisce, che imputazioni di spese assolutamente inutili contenute in questo disegno di legge venissero utilizzate, per esempio, per venire incontro a quei lavoratori che non beneficiano di nessuna copertura sociale. Ma potevano anche essere destinati, come ci suggerisce l'attualità, a tutti quei territori devastati dagli incendi perché l'ente foreste o chi per lui iniziasse un'attività di riforestazione delle aree, perché quel patrimonio non può essere solo indennizzato e lasciato così, perché sono beni che hanno un carattere particolare, maturano valore negli anni.
In questa congiuntura economica sarebbe stato opportuno orientare il provvedimento verso 4-5 obbiettivi significativi. E questo solo per dire cosa con un po' più di sforzo, di visione generale, di visione strategica (e non di visione localistica, corporativa e un po' di parte) si sarebbe potuto fare utilmente per approvare uno strumento snello, essenziale ma chiaro nei suoi fini.
(Non è approvato)
Passiamo all'emendamento numero 114.
Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ESPA (P.D.). Signora Presidente, su questo emendamento è stato espresso dalla Giunta parere contrario, ma spero sia dovuto solamente a motivi di copertura finanziaria, perché è un argomento che credo, in questo momento, sia molto caro allo stesso Assessore. Stiamo parlando del programma "ritornare a casa", finalizzato a far uscire i pazienti con disabilità di estrema gravità dagli istituti, quindi a deistituzionalizzare il paziente, a sostenere la famiglia e inoltre a creare la possibilità per chi è a rischio di entrare in istituto di essere sottoposto a un programma particolare, finanziabile dall'Assessorato fino a 20.000 euro (anzi fino a 25.000 euro) per poter rimanere a casa. Quindi c'è il ritorno e c'è la permanenza a casa.
A questo punto la situazione attuale qual è? I fondi sono sufficienti per garantire i finanziamenti alle persone che già beneficiano di questo finanziamento, ma l'Assessorato, e quindi la Regione, è ingessata perché le nuove domande non possono essere accolte. Quindi nonostante stesse funzionando bene ora versa in una situazione di stallo. Pertanto rimetto la questione alla valutazione dell'Assessore, vorrei sapere se intende dire qualcosa, perché il problema è un problema concreto ed estremamente grave.
Allora noi abbiamo detto: riportiamo il finanziamento a 10 milioni di euro, quindi chiedevamo 5 milioni in più però se ci fosse da parte dell'Assessorato l'intenzione di perseguire questa strada, se ci fosse un impegno formale dell'Assessore, potremmo anche ritirare l'emendamento, invece di portarlo al voto. Vorrei sapere se la Giunta o l'Assessore intendano esprimersi su questo argomento.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale.
LIORI, Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale. C'è una disponibilità a portare in Giunta, con una dotazione finanziaria minore, ma che gli uffici mi dicono comunque sufficiente, un piano che abbiamo già predisposto per finanziare il progetto "ritornare a casa" che riteniamo molto utile. Verrà presentato in questi giorni.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Espa. Ne ha facoltà.
ESPA (P.D.). Grazie Assessore, ritiriamo l'emendamento.
(Non è approvato)
Passiamo all'emendamento numero 317. L'assessore La Spisa stava proponendo una diversa formulazione.
Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Come dicevo prima su questo tema si è discusso anche in Commissione. La richiesta di adeguare i limiti di reddito per i rimborsi a favore dei nefropatici, che sono previsti in una vecchia legge, può essere accolta, ovviamente tenendo d'occhio il livello della spesa. Perciò l'emendamento viene accolto con le seguenti modifiche: dopo "sono elevati", si cassa "nella misura del 30% a far data dal 01. 06. 2009" e si aggunge "nella misura non superiore al 30 per cento e nei limiti degli stanziamenti iscritti in bilancio a far data dal 1º giugno 2009". Per tali finalità è autorizzata l'ulteriore spesa di 150.000 euro anni.
Per cui anche nella parte finanziaria viene indicato 150.000 per ciascuno degli anni 2009-2010-2011-2012.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Espa. Ne ha facoltà.
ESPA (P.D.). Signora Presidente, chiedo la votazione nominale perché intendo votare a favore e vorrei che ne rimanesse traccia. Volevo inoltre sollevare una questione non sul merito, che condivido, ma sulla terminologia della UPBS 05.03.007, che recita testualmente: provvidenze a favore di soggetti affetti da handicap. Adesso lo so che magari questi sono aspetti marginali, però le parole sono pietre, e dire "affetti da handicap" non va bene, perché noi dobbiamo parlare di persone con disabilità, come si usa internazionalmente.
Volevo segnalare questo aspetto poiché le parole, ripeto, sono pietre e fanno cultura, e affetto da handicap non mi sembra un termine corretto.
(Appoggiano la richiesta di votazione nominale i consiglieri Cucca, Moriconi, Caria, Agus, Ben Amara, Secchi, Massimo Zedda e Valerio Meloni.)
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. L'obiezione è accolta, naturalmente. Dobbiamo verificare se possiamo modificare le norme già da adesso o a partire dal prossimo bilancio.
PRESIDENTE. Comunico che il consigliere Christian Solinas è rientrato dal congedo.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 317, con le modifiche proposte dall'Assessore La Spisa.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Cappai, Peru e Solinas Christian hanno votato a favore.
Rispondono sì i consiglieri:Agus - Bardanzellu - Ben Amara - Biancareddu - Campus - Cappai - Caria - Cocco Daniele - Contu Felice - Cossa - Cucca - Cuccureddu - De Francisci - Dessì - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Lai - Locci - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Christian - Steri - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 49
votanti 48
astenuti 1
maggioranza 25
favorevoli 48
contrari 0
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'esame dell'articolo 6 e dei relativi emendamenti.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 6 e dei relativi emendamenti:
Art. 6 Disposizioni a favore dell'istruzione,
della cultura, dello spettacolo e dello sport
1. A favore dell'istruzione sono autorizzati i seguenti interventi:
a) lo stanziamento, per l'anno 2009, di euro 1.200.000 e euro 5.000.000 per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012 ad integrazione delle risorse finanziarie per interventi urgenti di edilizia scolastica previste dalla legge regionale n. 3 del 2008, articolo 4, comma 1, lettera m), e per la messa a norma di edifici scolastici (UPB S02.01.005);
b) la concessione, nell'anno 2009, di un contributo straordinario una tantum di euro 50.000 alle sedi SSIS di Cagliari e Sassari (UPB S02.01.013);
c) la concessione, nell'anno 2009, agli enti locali, di un contributo di euro 150.000 per interventi a favore della gioventù previsti dalla legge regionale 22 dicembre 2003, n. 13 (Modifiche alla legge regionale 29 aprile 2003, n. 3 - legge finanziaria 2003, variazioni di bilancio e disposizioni varie), articolo 7 (UPB S02.01.013);
d) la concessione di un contributo annuo di euro 220.000 a favore del Consorzio Forgea international per la realizzazione di corsi di formazione nel settore geominerario e ambientale, nella sede di Iglesias, rivolti a dirigenti e tecnici provenienti da paesi in via di sviluppo; conseguentemente è ridotta di pari importo l'autorizzazione di spesa prevista dalla legge regionale n. 1 del 2009, articolo 1, comma 6, in capo all'UPB S02.01.009 (cap. SC02.0170);
e) una quota annua, pari a euro 980.000, del fondo unico previsto dalla legge regionale n. 7 del 2005, articolo 12, comma 1, lettera a), è destinata a favore dell'Associazione per la libera università nuorese (AILUN) per le finalità previste dalla legge regionale 24 dicembre 1991, n. 39 (Finanziamenti in favore di diversi settori e disposizioni varie), articolo 25, e successive modificazioni e integrazioni.
2. La lettera h) del comma 2 dell'articolo 27 della legge regionale n. 2 del 2007 è sostituita dalla seguente:
"h) a favore delle Università di Cagliari e Sassari, una spesa valutata in euro 2.500.000 annui per il finanziamento dei programmi di mobilità studentesca internazionale, attivati sulla base dei programmi comunitari LLP/Erasmus e Leonardo o di accordi bilaterali per la mobilità degli studenti, e per il miglioramento dei servizi agli studenti dei due atenei (UPB S02.01.009);".
3. La Giunta regionale, al fine di favorire l'utilizzo del personale precario della scuola secondo l'ordine delle relative graduatorie, predispone, per l'anno 2009-2010, un programma di interventi volto a sostenere l'estensione del tempo scuola nelle scuole dell'infanzia fino a cinquanta ore settimanali e l'attivazione, nelle scuole pubbliche di ogni ordine e grado, di moduli didattico-integrativi. Il programma è approvato in via preliminare dalla Giunta regionale entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge e inviato alla Commissione consiliare competente che esprime il proprio parere entro quindici giorni, decorsi i quali se ne prescinde. Entro ulteriori dieci giorni la Giunta regionale lo approva in via definitiva. Alla relativa spesa si fa fronte con le disponibilità sussistenti nelle UPB S02.01.001 e S02.01.006. La Giunta regionale provvede alle variazioni compensative nell'ambito delle medesime UPB a' termini della legge regionale n. 11 del 2006.
4. Nell'attesa dell'approvazione di una riforma organica della normativa regionale in materia di istruzione e avuto riguardo all'assetto di competenze prefigurato dall'articolo 117, terzo comma, della Costituzione e dall'articolo 10 della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3 (Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione), la Giunta regionale, nell'ambito delle dotazioni organiche complessive definite in base alle vigenti disposizioni e tenuto conto delle peculiarità territoriali che possono condizionare negativamente l'attività didattica, provvede a distribuire il personale docente tra le istituzioni scolastiche. All'attuazione di tale disposto si provvede con le risorse finanziarie, umane e strumentali in capo alla direzione generale della pubblica istruzione dell'Assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.
5. Per favorire l'alta specializzazione, anche al fine di consentire la contrazione dei tempi di definizione dei procedimenti giurisdizionali ordinari, è autorizzata la spesa di euro 400.000, per ciascuno degli anni dal 2009 al 2012, per il conferimento di borse di studio, da attribuire anche con la collaborazione degli uffici giudiziari giudicanti di primo grado del distretto di Corte d'appello della Sardegna, a favore dei giovani frequentanti il secondo anno di scuole di specializzazione per le professioni forensi presso le università della Sardegna, di praticanti avvocati nel secondo anno di pratica iscritti al registro speciale di uno degli ordini forensi della Regione, ovvero di laureati ammessi a dottorati di ricerca in materie giuridiche delle università sarde (UPB S02.01.013).
6. Nella lettera b) del comma 1 dell'articolo 4 della legge regionale n. 3 del 2008 le parole "e prioritariamente per superare le carenze delle competenze in materie tecnico-scientifiche" sono soppresse.
7. Per soddisfare l'attuale fabbisogno del Sistema sanitario regionale, una quota del Fondo unico previsto dalla legge regionale 8 luglio 1996, n. 26 (Norme sui rapporti tra la Regione e le Università della Sardegna), pari a euro 1.000.000 per l'anno 2009 e a euro 2.000.000 per ciascuno degli anni dal 2010 al 2012, è destinata al finanziamento dei corsi di laurea in scienze infermieristiche (UPB S02.01.009).
8. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, gli interventi previsti dalla legge regionale 15 ottobre 1997, n. 28 (Interventi a favore della istituzione di scuole civiche di musica), sono attribuiti ai comuni; per tali finalità è autorizzata una spesa valutata in euro 1.500.000 annui (UPB S05.04.003). Dalla stessa data sono abrogati:
a) la lettera e) del comma 1 dell'articolo 79 della legge regionale n. 9 del 2006;
b) la lettera c) del comma 3 dell'articolo 4 della legge regionale 6 dicembre 2006, n. 18 (Disciplina delle attività di spettacolo in Sardegna);
c) il comma 17 dell'articolo 4 della legge regionale n. 3 del 2008.
9. La lettera e) del comma 11 dell'articolo 12 della legge regionale n. 7 del 2005 è sostituita dalla seguente:
"e) la spesa complessiva di euro 100.000 annui da suddividere tra le associazioni aventi comprovata esperienza nel campo degli scambi internazionali nonché accreditate presso le istituzioni europee ed internazionali che hanno le seguenti finalità (UPB S02.01.013):
1) realizzare progetti di mobilità giovanile internazionale, di promozione dell'interculturalità e della cittadinanza europea;
2) promuovere gli scambi giovanili e il volontariato socio-culturale internazionali;
3) svolgere attività che siano di supporto al programma Erasmus, come accoglienza ed inserimento nel tessuto cittadino dello studente straniero; scambi linguistici in base al progetto denominato "Tandem";
4) potenziare gli scambi di esperienze, attraverso seminari, conferenze e visite di studio in materia di servizi sociali e giuridici, di formazione professionale e di avvio al lavoro di giovani.".
10. A favore della cultura, dello spettacolo e dello sport, sono autorizzati i seguenti interventi:
a) per l'anno 2009 e successivi, la spesa di euro 60.000 per il funzionamento dello Sportello linguistico regionale (UPB S03.02.001);
b) per gli anni 2009 e 2010, la spesa di euro 50.000 per la sperimentazione, nelle scuole di ogni ordine e grado, dell'insegnamento e dell'utilizzo veicolare della lingua sarda in orario curriculare (UPB S03.02.001);
c) per la produzione e la diffusione di programmi radiofonici e televisivi da realizzare con la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, in attuazione della legge 15 dicembre 1999, n. 482 (Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche), e secondo le modalità previste dalla legge regionale 3 luglio 1998, n. 22 (Interventi della Regione a sostegno dell'editoria locale, dell'informazione e disciplina della pubblicità istituzionale e abrogazione della legge regionale n. 35 del 1952 e della legge regionale n. 11 del 1953), articolo 22, comma 1, lettera b), per ciascuno degli anni dal 2009 al 2012, la spesa di euro 200.000 (UPB S03.02.003);
d) per l'anno 2009 a valere sulle disponibilità recate dal capitolo SC03.0053 una quota fino ad euro 300.000 destinata a fronteggiare le spese relative ad indagini archeologiche di emergenza (UPB S03.01.004);
e) per gli anni 2009 e 2010, la spesa di euro 150.000 per iniziative di ricerca e monitoraggio sulla promozione della cultura e della lingua sarda in settori economici di rilevanza strategica (UPB S03.02.001);
f) a valere sul fondo previsto dalla legge regionale 20 settembre 2006, n. 14 (Norme in materia di beni culturali, istituti e luoghi della cultura), articolo 20, una quota annuale pari a euro 130.000 destinata alle finalità di cui alla legge regionale 27 novembre 1979, n. 61 (Concessione di un contributo annuale all'Istituto di studi e programmi per il Mediterraneo - ISPROM);
g) a valere sulle disponibilità recate dall'UPB S03.01.003, un contributo annuo di euro 100.000 a favore del centro studi filologici per la gestione e le attività istituzionali;
h) per l'anno 2009, a valere sulle disponibilità recate dal capitolo SC05.0860, la concessione di un contributo di euro 50.000 a favore della sezione sarda del Comitato italiano paralimpico per l'organizzazione delle paralimpiadi regionali sarde (UPB S05.04.001);
i) per l'anno 2009 a valere sulle disponibilità recate dal capitolo SC05.0971, la spesa di euro 350.000 per la realizzazione e/o partecipazione a festival cinematografici di rilievo nazionale e internazionale organizzati in rete e promossi da organismi costituiti in forma associata (UPB S05.04.006);
j) per l'anno 2009 a valere sulle disponibilità recate dal capitolo SC05.0858, la concessione di un contributo di euro 100.000 a favore del Comitato regionale del CONI per la partecipazione della rappresentativa della Sardegna alla manifestazione sportiva internazionale denominata Jeux des Iles (UPB S05.04.001);
k) per gli anni 2010, 2011 e 2012 la spesa di euro 300.000 per la pubblicazione di opere di particolare pregio finalizzate alla promozione della Sardegna (UPB S03.02.001);
l) una quota annua, pari ad euro 100.000 dello stanziamento iscritto in conto dell'UPB S03.01.001 (cap. SC03.0001), destinata alle spese di gestione e funzionamento del Padiglione etnografico presso la Cittadella dei musei di Cagliari dedicato all'esposizione regionale permanente della Collezione Cocco;
m) a decorrere dall'anno 2009, a valere sul fondo previsto dalla legge regionale n. 14 del 2006, articolo 20, una quota pari ad euro 190.000 destinata alla fondazione "Giuseppe Dessì" per spese di gestione e per l'organizzazione del relativo premio (UPB S03.02.005);
n) per favorire gli studi, la ricerca e le attività culturali, nell'anno 2009, la spesa complessiva di euro 60.000, di cui:
1) euro 15.000 a favore dell'Istituto di studi e ricerche "Antonio Gramsci" di Cagliari;
2) euro 30.000 a favore della "Casa Gramsci" di Ghilarza;
3) euro 15.000 a favore dell'Associazione "Casa natale Antonio Gramsci" di Ales.
Il contributo è corrisposto nella misura dell'80 per cento a titolo di anticipazione e previa presentazione di un'apposita garanzia fideiussoria. Il saldo è erogato previa presentazione dei rendiconti delle spese effettivamente sostenute.
11. Nella legge regionale n. 14 del 2006, articolo 21, comma 1, dopo la lettera t) è inserita la seguente:
"t bis) il sostegno alle organizzazioni di volontariato iscritte nel registro regionale previsto nell'articolo 5 della legge regionale 13 settembre 1993, n. 39 (Disciplina dell'attività di volontariato e modifiche alla L.R. 25 gennaio 1988, n. 4, e alla L.R. 17 gennaio 1989, n. 3) - settore culturale".
12. Per il funzionamento dell'Istituto storico arborense per la ricerca e la documentazione sul Giudicato di Arborea e il Marchesato di Oristano (ISTAR), è autorizzata a favore del Comune di Oristano la concessione di un contributo valutato in euro 50.000 annui (UPB S03.02.001).
13. L'Amministrazione regionale, nell'ambito delle competenze previste dalla legge regionale n. 14 del 2006, e nell'attesa dell'approvazione del Piano regionale per i beni culturali, gli istituti e i luoghi della cultura, è autorizzata a erogare finanziamenti per il completamento di musei di ente locale in fase di ultimazione.
14. Nel comma 30 dell'articolo 4 della legge regionale n. 1 del 2009, il secondo periodo è sostituito dal seguente: "Tali risorse sono utilizzate dagli enti locali per garantire la continuità, salvaguardando le professionalità e le esperienze acquisite dai soggetti esecutori, dei progetti in essere ai sensi della legge regionale 14 giugno 1988, n. 11, articoli 92 e 93, e legge regionale 20 aprile 2000, n. 4, articolo 38, e successive modifiche e integrazioni, e di quelli di cui al medesimo articolo 23 della legge regionale n. 4 del 2006, in misura non superiore al 90 per cento, e sono così determinate:
a) UPB S03.01.003 euro 15.500.000 per l'anno 2009, euro 16.000.000 per l'anno 2010 e euro 18.000.000 per ciascuno degli anni 2011 e 2012;
b) UPB S03.01.006 euro 7.000.000 per l'anno 2009, euro 7.500.000 per l'anno 2010 e euro 8.500.000 per ciascuno degli anni 2011 e 2012.".
15. L'utilizzazione dei contributi impegnati negli anni 2003, 2004, 2005 e 2006 a favore degli enti locali per le finalità di cui alla legge regionale 15 ottobre 1997, n. 26 (Promozione e valorizzazione della cultura e della lingua della Sardegna), è prorogata ai due esercizi successivi a quello di assegnazione purché l'ente documenti la realizzazione delle iniziative finanziate.
16. I contributi concessi ai privati, ai sensi della legge regionale 29 ottobre 2008, n. 15 (Interventi urgenti conseguenti agli eventi alluvionali e di dissesto idrogeologico del mese di ottobre 2008), articolo 1, comma 5, lettera a), per il ripristino delle unità immobiliari danneggiate sono da rendicontare limitatamente al raggiungimento della quota del contributo concesso, esclusivamente in relazione alle unità immobiliari a uso di abitazione principale (prima casa) di cui alla deliberazione della Giunta regionale 28 novembre 2008, n. 67/2.
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 1 è soppresso. (305)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
La lettera a) del comma 1 è soppressa. (304)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
La lettera b) del comma 1 è soppressa. (303)
Emendamento soppressivo parziale Campus
Articolo 6
All'art.6, il comma1, la lettera c) è soppressa. (23)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
La lettera c) del comma 1 è soppressa. (302)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
La lettera d) del comma 1 è soppressa. (301)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 2 è soppresso. (300)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 3 è soppresso. (298)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 4 è soppresso. (299)
Emendamento soppressivo parziale Giunta regionale
Articolo 6
Nel comma 4 l'ultimo periodo è soppresso. (342)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 5 è soppresso. (297)
Emendamento soppressivo parziale Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini
Articolo 6
Il comma 6 dell'articolo 6 è soppresso. (109)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 6 è soppresso. (296)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 7 è soppresso. (294)
Emendamento soppressivo parziale SANNA Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 8 è soppresso. (293)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
La lettera a) del comma 8 è soppressa. (292)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
La lettera b) del comma 8 è soppressa. (291)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
La lettera c) del comma 8 è soppressa. (290)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 9 è soppresso. (289)
Emendamento soppressivo parziale Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini
Articolo 6
Nel comma 9 dell'articolo 6 i punti 3) e 4) sono soppressi. (65)
Emendamento all'emendamento numero 65 sostitutivo parziale Sanjust - Porcu
Articolo 6
Nel comma 9 dell'articolo 6 sono soppressi i punti 3) e 4);
Nel punto 2) sono soppresse le parole "e il volontariato socio-culturale internazionale". (389)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 10 è soppresso. (288)
Emendamento soppressivo parziale Uras - Bruno - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 6
La lettera b) del comma 10 è soppressa. (74)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
La lettera c) del comma 10 è soppressa. (287)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
La lettera e) del comma 10 è soppressa. (286)
Emendamento soppressivo parziale Uras - Bruno - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 6
La lettera i) del comma 10 è soppressa. (73)
Emendamento soppressivo parziale Uras - Bruno - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 6
La lettera k) del comma 10 è soppressa. (72)
Emendamento soppressivo parziale Uras - Bruno - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 6
La lettera l) del comma 10 è soppressa. (71)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 11 è soppresso. (284)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 12 è soppresso. (283)
Emendamento soppressivo parziale Campus
Articolo 6
All'articolo 6 il comma 13 è soppresso. (21)
Emendamento soppressivo parziale Uras - Bruno - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 6
Il comma 13 è soppresso. (70)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 13 è soppresso. (282)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 15 è soppresso. (281)
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Il comma 16 è soppresso. (280)
Emendamento sostitutivo parziale Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 6
La lettera a) del comma 1 dell'articolo 6 è così sostituito:
1. L'amministrazione regionale, al fine di promuovere la riqualificazione del patrimonio scolastico esistente, vara un piano straordinario volto ad adeguare alle norme vigenti in materia di agibilità, sicurezza e igiene gli edifici scolastici della Sardegna e di misure volte a favorire il risparmio e l'abbattimento dei costi energetici e per interventi urgenti di edilizia scolastica previsti dalla legge regionale n. 3 del 2008, articolo 4, comma 1, lettera m). Al tal fine è istituito un fondo di euro 20 milioni per l'anno 2009 e di euro 65 milioni per gli anni 2010 e 2011.
I criteri dì riparto per l'attribuzione delle somme e l'approvazione del programma di interventi è approvato dalla Giunta regionale su proposta dell'Assessore della Pubblica Istruzione di concerto con l'Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del territorio.
COPERTURA FINANZIARIA
FNOL. (63)
Emendamento sostitutivo parziale Giunta regionale
Articolo 6
Il comma 3 è sostituito dal seguente:
3. Per favorire l'alta specializzazione giuridica, per ciascuno degli anni 2009, 2010, 2011 e 2012, è autorizzata la spesa di euro 400.000 per il conferimento di borse di studio, da attribuire anche con la collaborazione degli Uffici Giudiziari giudicanti di 1° grado del distretto di Corte d'Appello della Sardegna, a favore dei giovani laureati in giurisprudenza frequentanti il 2° anno di scuole di specializzazione per le professioni forensi presso le Università della Sardegna, o iscritti al Registro dei praticanti avvocati di uno degli Ordini Forensi della Regione per il 2° anno di pratica, ovvero ammessi a dottorati di ricerca in materie giuridiche delle Università sarde. (UPB 502.01.013). (128)
Emendamento sostitutivo parziale Espa - Bruno - Uras - Salis - Solinas Antonio - Barracciu - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Cuccu - Diana Giampaolo - Meloni Valerio - Moriconi - Lotto - Ben Amara - Agus - Zedda Massimo - Zuncheddu - Cucca - Mariani - Meloni Marco - Cocco Pietro - Cocco Daniele - Manca
Articolo 6
Fondo per la salvaguardia del diritto allo studio degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado della Sardegna
La Regione nell'ambito delle proprie competenze riconosciute dalla Legge Costituzionale n.3/2001 in materia di istruzione e autonomia scolastica e nelle more della riforma organica della normativa regionale, per garantire il diritto allo studio e l'impiego e il mantenimento dei posti di lavoro del personale precario delle scuole di ogni ordine e grado della Sardegna, in deroga alle disposizioni del Ministero dell'Istruzione per l'anno scolastico 2009/2010, favorisce in misura straordinaria l'allungamento del tempo scuola per le attività didattiche ed educative e salvaguarda la dotazione organica esistente nelle scuole della Sardegna, provvedendo alla utilizzazione del personale docente e non docente, nel rispetto delle graduatorie e dello status giuridico previsti dalla norma vigente, per sostenere la piena attuazione del diritto allo studio mediante una attenta valutazione del reale fabbisogno del territorio.
In merito la Giunta Regionale, sentita la Commissione Consiliare competente, delibera un programma di interventi che tenga conto in particolare:
- dell'allungamento del tempo scuola, anche attraverso il sostegno ad attività integrative condivise dall'intera Istituzione scolastica;
- del mantenimento di sezioni e/o plessi presso istituti scolastici in particolari condizioni di sofferenza, con particolare riguardo alla presenza di più alunni con disabilità e con priorità dei territori interni e montani dell'Isola, e delle scuole di quartiere a rischio nei centri urbani;
- dello sviluppo della qualità dell'offerta formativa degli istituti scolastici con insufficiente dotazione di personale docente e non docente e a rischio di chiusura, con particolare riguardo alla scuola dell'obbligo;
- degli istituti scolastici presso i quali sussistano situazioni di plessi per i quali, in base alle esigenze territoriali segnalate dagli EE.LL., non vi è uniformità dell'offerta formativa con il resto dell'istituzione scolastica con il rischio di chiusura degli stessi a causa di diverso orientamento della popolazione scolastica;
- dell'adeguamento del personale docente per le attività di sostegno per gli alunni con disabilità in base alle reali esigenze documentate dalle singole istituzioni scolastiche;
- delle situazioni di pluriclasse ove vi siano realtà di particolare disagio, dovute alla composizione delle stesse in rapporto alla dotazione di personale docente ed al tempo scuola proposto.
Al tal fine sono finanziati per l'annualità 2010 euro 50.000.000; alla relativa spesa si fa fronte con quota parte dell'entrate della Regione di cui all'articolo 8 della Legge Costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 (Statuto Speciale della Sardegna) come modificato dall'art. 1 comma 834 della Legge 27 dicembre 2006 n.296. (335)
Emendamento sostitutivo parziale Dedoni
Articolo 6
All'art. 6 il comma 4 è sostituito dal seguente:
"4. Nelle more di una riforma organica della normativa regionale in materia di istruzione, la Giunta regionale, nell'ambito delle dotazioni organiche complessive definite in base alle vigenti disposizioni e tenuto conto delle condizioni di disagio legate a specifiche situazioni locali, definisce le modalità e i criteri per la distribuzione delle risorse di personale tra le istituzioni scolastiche. Nel rispetto dei criteri e delle modalità definiti dalla Giunta regionale, la Direzione generale della Pubblica Istruzione dell'Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, provvede alla distribuzione delle risorse di personale tra le istituzioni scolastiche." (43)
Emendamento sostitutivo parziale Cucca - Sabatini - Cuccu - Manca - Moriconi
Articolo 6
Il comma 5 dell'articolo 6 è sostituito dal seguente:
"5. Per favorire l'alta specializzazione, in campo giuridico, per ciascuno degli anni 2009, 2010, 2011, 2012 è autorizzata la spesa complessiva di euro 400.000 annui (UPB S02.01.013), di cui:
a) euro 250.000 per il conferimento di borse di studio a favore dei giovani frequentanti il secondo anno di scuole di specializzazione per le professioni forensi presso le Università della Sardegna, da attribuire secondo parametri oggettivi a seguito della valutazione annuale della scuola di specializzazione per le professioni forensi della Facoltà di giurisprudenza delle Università di Cagliari e di Sassari e di praticanti avvocati nel secondo anno di pratica iscritti al registro speciale di uno degli ordini forensi della Regione, valutati da una Commissione nominata dal consiglio direttivo delle predette scuole di specializzazione;
b) euro 150.000 per il conferimento di borse di dottorato ai laureati ammessi a dottorati di ricerca in materie giuridiche delle Università sarde, secondo le graduatorie di ammissione.". (10)
Emendamento sostitutivo parziale Zedda Massimo - Uras - Bruno - Salis - Diana Giampaolo - Barracciu - Sabatini - Porcu
Articolo 6
Al comma 5 dell'articolo 6 la parola "ordinari" è sostituita dalle seguenti parole: ed accelerare i procedimenti amministrativi" (89)
Emendamento sostitutivo parziale Zedda Massimo - Porcu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini
Articolo 6
Il comma 6 dell'articolo 6 è così sostituito:
Nella lettera b) del comma 1 dell'articolo 4 della legge regionale n. 3 del 2008 le parole "e prioritariamente per superare le carenze delle competenze in materie tecnico-scientifiche" sono così sostituite:
"di cui il 60% è riservato al superamento delle carenze delle competenze in materie tecnico-scientifiche". (64)
Emendamento sostitutivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
L'ultimo capoverso della lettera n) del comma 10 è così sostituita:
Il contributo è corrisposto nella misura dell'80 per cento a titolo di anticipazione. Il saldo è erogato previa presentazione di autocertificazione del responsabile legale attestante l'utilizzo dei finanziamenti per le finalità assegnate. (285)
Emendamento sostitutivo parziale Dedoni
Articolo 6
Al comma 14 sono apportate le seguenti modifiche:
1) alla lettera a), la cifra di euro 15.500.000 è modificata in euro 17.500.000;
2) alla lettera b), la cifra di euro 7.000.000 è modificata in euro 8.000.000.
Alla relativa spesa si fa fronte con corrispondente riduzione del FNOL. (50)
Emendamento sostitutivo parziale Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 6
All'Art. 6 la lettera a) del comma 14 è sostituito dal seguente:
a) UPB S03.01.003 euro 16.500.000 per l'anno 2009, euro 17.000.000 per l'anno 2010 ed euro 18.000.000 per ciascuno degli anni 2011 e 2012.
COPERTURA FINANZIARIA
In aumento
UPB S03.01.003
Anno 2009 euro 16.500.000
Anno 2010 euro 17.000.000
Anno 2011 euro 18.000.000
Anno 2012 euro 18.000.000
In diminuzione
FNOL
Anno 2009 euro 16.500.000
Anno 2010 euro 17.000.000
Anno 2011 euro 18.000.000
Anno 2012 euro 18.000.000 (84)
Emendamento sostitutivo parziale Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 6
All'Art. 6 la lettera b) del comma 14 è sostituito dal seguente:
b) UPB S03.01.006 euro 7.000.000 per l'anno 2009, euro 8.000.000 per l'anno 2010 ed euro 8.500.000 per ciascuno degli anni 2011 e 2012.
COPERTURA FINANZIARIA
In aumento
UPB S03.01.006
Anno 2009 euro 7.000.000
Anno 2010 euro 8.000.000
Anno 2011 euro 8.500.000
Anno 2012 euro 8.500.000
In diminuzione
FNOL
Anno 2009 euro 7.000.000
Anno 2010 euro 8.000.000
Anno 2011 euro 8.500.000
Anno 2012 euro 8.500.000 (85)
Emendamento aggiuntivo Giunta regionale
Articolo 6
Prima del comma 1 sono introdotti i seguenti commi:
1. Al fine di soddisfare il fabbisogno abitativo studentesco, accelerando e razionalizzando la spesa degli stanziamenti statali e regionali specificatamente finalizzati in un quadro di programmazione unitaria, entro 60 giorni dall'approvazione della presente legge, l'Ersu di Cagliari è autorizzato a predisporre un Piano Straordinario per la residenzialità universitaria nella città di Cagliari.
2. Il Piano di cui al comma 1, fatto salvo il mantenimento delle strutture esistenti coerenti con i requisiti di cui al presente articolo, ai fini del rinnovo del patrimonio immobiliare dell'Ente, del contenimento delle spese di gestione dei servizi e del miglioramento qualitativo delle condizioni di vita degli studenti, deve prevedere la polarizzazione delle residenze e delle strutture di servizio culturale, sportivo e di ristorazione in prossimità dei principali poli universitari cittadini.
3. Il Piano predisposto ai sensi dei commi 1 e 2, corredato dai progetti preliminari delle opere, è trasmesso a cura del Presidente della Regione al Comune di Cagliari ed agli altri soggetti interessati ai fini e per gli effetti di cui all'articolo 34 del D.lgs. n. 267 del 2000.
4. Al fine di dare copertura finanziaria agli interventi del presente articolo sono rimodulate in conformità tutte le risorse non liquidate alla data di entrata in vigore della presente legge - fatti salvi gli impegni pluriennali derivanti da mutui o rateizzazioni - stanziate dall'articolo 37, comma 7, della legge regionale n. 37 del 1998, dall'articolo 28 della legge regionale n. 1 del 1999 e dall'articolo 3 della legge regionale n. 3 del 2008 nonché gli stanziamenti di cui alle deliberazioni Cipe n. 35/2005 e n. 3/2006, assegnati ai sensi della Legge n. 208/98 e ricompresi nell'Accordo di Programma Quadro "Istruzione". L'Ersu di Cagliari è autorizzato alla dismissione - in permuta o vendita - degli immobili del proprio patrimonio che non rappresentino più risorse strumentali strategiche rispetto alle proprie finalità istituzionali ovvero non siano coerenti con il Piano di cui al comma 1.
5. Sono fatte salve le disposizioni di cui all'articolo 25 della legge regionale n. 4 del 2006 con le seguenti modificazioni:
a) al comma 1 le parole "almeno 1.000" sono sostituite dalle parole "almeno 500";
b) al comma 2, lettera a), le parole da "e la realizzazione" fino a "anche" sono sostituite dalle parole "per un importo pari a euro 35.000.000";
c) il comma 2, lettera c), è soppresso. (368)
Emendamento aggiuntivo Vargiu
Articolo 6
Al comma 1, dopo la lettera a), è aggiunta la seguente:
"a bis. La Regione, al fine di garantire il diritto alla libertà di scelta in campo educativo e scolastico, eroga contributi alle famiglie degli studenti minori residenti nel territorio regionale che, nell'adempimento dell'obbligo di istruzione e nella successiva frequenza alla scuola secondaria di secondo grado, frequentano le scuole paritarie.
La Giunta regionale determina i criteri e le modalità per l'erogazione dei contributi, previo parere della competente Commissione consiliare, da rendersi entro venti giorni, decorsi i quali se ne prescinde.
Alla relativa spesa, quantificabile in euro 3.000.000, si fa fronte con corrispondente riduzione del FNOL." (47)
Emendamento aggiuntivo Salis - Cocco Daniele - Mariani - Bruno - Uras
Articolo 6
Al comma 10, lettera d) dopo le parole "indagini archeologiche di emergenza" è aggiunto il seguente periodo:
"con priorità per la valorizzazione e fruizione pubblica delle necropoli fenicie scoperte sulla costa gallurese e, in particolare, in costa smeralda" (367)
Emendamento aggiuntivo Cuccureddu
Articolo 6
All'art. 6, comma 10, dopo la lettera n) è aggiunta le seguente lettera:
n bis. Per l'attuazione del progetto pilota "turismo nei borghi", in attuazione dell'Accordo quadro, sottoscritto dalla Regione Sardegna, dalla Camera di commercio di Sassari, dalla facoltà di economia dell'Università di Sassari e dal Comune di Castelsardo, finalizzato a sperimentare nuove forme di destagionalizzazione dei flussi turistici a vocazione culturale, è autorizzata, in favore del Comune di Castelsardo, la spesa di € 260.000 per l'anno 2009. (339)
Emendamento aggiuntivo Zedda Massimo - Uras - Bruno - Salis - Diana Giampaolo - Barracciu - Sabatini - Porcu
Articolo 6
Al comma 5 dell'articolo 6 dopo le parole "quota di finanziamento" sono aggiunte le seguenti parole: "pari al 30 per cento". (90)
Emendamento aggiuntivo Porcu - Cuccu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Sabatini
Articolo 6
Dopo il comma 6 dell'articolo 6 è aggiunto il seguente:
6 bis. Nella lettera b) del comma 1 dell'articolo 4 della legge regionale n. 3 del 2008 la cifra di euro 15.000.000 è sostituita dalla cifra di euro 20.000.000. (242)
Emendamento aggiuntivo Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 6
Dopo il comma 6 è inserito il seguente:
6 bis. Dopo il comma 3 dell'articolo 8 della legge regionale 25 novembre 2004 n. 8 è aggiunto il seguente comma: 3 bis. "Fino all'approvazione dei PUC in conformità al Piano Paesaggistico regionale le imprecisioni e le rettifiche cartografiche riscontrate e documentate dai Comuni sulla base di riscontri cartografici o fotografici, sono approvate, previa istruttoria degli uffici competenti, con Decreto dell'Assessore regionale all'Urbanistica e pubblicate sul BURAS. (295)
Emendamento aggiuntivo Cocco Daniele - Porcu - Uras
Articolo 6
Dopo le parole "scienze infermieristiche" sono aggiunte le parole "Corsi di laurea per tecnici di radiologia". (313)
Emendamento aggiuntivo Biancareddu - Meloni Francesco - Pittalis - Sanjust - Locci - Campus - De Francisci - Lai - Rodin - Sanna Paolo - Cossa - Rassu
Articolo 6
Nell'articolo 6, comma 10 dopo la lettera e) è aggiunta la seguente lettera:
"per l'anno 2009 a valere sulle disponibilità recate dall'UPB S05.04.001- SC 05.0856 la somma di euro 150.000 è destinata a sostegno delle attività sportive per i diversamente abili". (49)
Emendamento aggiuntivo Cucca - Sabatini - Cuccu - Manca - Moriconi
Articolo 6
Dopo la lettera f) del comma 10 è aggiunta la seguente:
"f bis) per l'anno 2009 la spesa di euro 100.000 quale contributo straordinario all'Istituto di studi e programmi per il Mediterraneo (ISPROM) finalizzato ad azioni di intervento per la pace in Betlemme da attuarsi anche attraversi associazioni del "Centro della pace di Betlemme". (11)
Emendamento aggiuntivo Cossa
Articolo 6
All'articolo 6, nel comma 10, dopo la lettera f) è aggiunta la seguente:
"f bis) per i compiti istituzionali la spesa di euro 20.000 per l'anno 2009 a favore dell'Associazione Centro Studi Emilio Lussu di Cagliari;".
Copertura finanziaria
FNOL (44)
Emendamento aggiuntivo Giunta regionale
Articolo 6
All'articolo 6, nel comma 10, dopo la lettera f) sono aggiunte le seguenti:
"f bis) Per favorire la diffusione della didattica universitaria mediante l'utilizzo delle nuove tecnologia è autorizzata per ciascuno degli anni dal 2009 al 2011 la spesa di euro 150.000 a favore della Facoltà di giurisprudenza dell'Università di Sassari per il finanziamento di un progetto pilota di formazione a distanza, da realizzare anche con il coinvolgimento della autonomie locali (UPB S01.02.009);
f ter) lo stanziamento integrativo di euro 150.000 annui a favore dell'Istituto Euromediterraneo (ISR) di Tempio-Ampurias per le finalità di cui alla legge regionale n. 2 del 2007, articolo 28, comma 1, lettera g) (UPB S03.02.005);
f quater) per le finalità di cui alla legge regionale n. 2 del 2007, articolo 27, comma 2, lettera n), a favore della Facoltà teologica della Sardegna, la spesa di euro 10.000, quale integrazione del contributo disposto per l'anno 2009 e la spesa valutata in euro 100.000 annui a decorrere dall'anno 2010 (UPB S 02.01.009 - cap. SC02.0166);
f quinquies) per la gestione e l'attività istituzionale, per l'anno 2009, la spesa di euro 100.000 a favore dell'Istituto Camillo Bellini di Sassari;
f sexies) per la tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio documentario della Sardegna, per la piena fruibilità da parte della comunità scientifica e dei cittadini interessati, la concessione di un contributo di euro 100.000 per ciascuno degli anni dal 2009 al 2011, a favore dell'Archivio storico diocesano di Cagliari, per la realizzazione di un progetto di ordinamento e inventariazione dei fondi della Contadoria generale del tribunale di appellazioni e gravami, della Curia arcivescovile e del Tribunale ecclesiastico di Cagliari;
f septies) a integrazione degli stanziamenti previsti dalla legge regionale n. 4 del 2000, articolo 38, l'ulteriore spesa annua di euro 400.000 a favore degli enti locali che gestiscono siti riconosciuti dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità; il relativo programma è disposto dalla Giunta regionale a termini della legge regionale n. 1 del 1977, articolo 1, comma 4, lettera i);
f octies) per le finalità di cui alla legge regionale 21 aprile 1955, n. 7, articolo 1, comma 1, lettera c), l'ulteriore spesa di euro 100.000 per ciascuno degli anni dal 2009 al 2012 (UPB S06.02.002):
f nonies) per l'attuazione del protocollo d'intesa tra la Regione, la Provincia di Sassari, il Comune di Sassari, la Fondazione Banco di Sardegna e la Camera di Commercio, industria e artigianato di Sassari del 14 gennaio 2008, relativo alla costituzione della Fondazione per la realizzazione e la gestione del Museo Biasi, la spesa di euro 300.000 per ciascuno degli anni dal 2010 al 2012;
f decies) per il 2009 la spesa di euro 260.000 in favore del Comune di Castelsardo per l'attuazione dell'accordo quadro fra Regione, Camera di Commercio di Sassari, Università di Sassari e Comune di Castelsardo, per la sperimentazione del progetto pilota sul turismo nei borghi.".
COPERTURA FINANZIARIA
In diminuzione
UPB S08.02.002
Anno 2009 euro 1270.000
Anno 2010 euro 1300.000
Anno 2011 euro 1300.000
Anno 2012 euro 1050.000 (343)
Emendamento all'emendamento numero 343 aggiuntivo Sabatini - Porcu - Cucca - Cuccu - Meloni Valerio - Stochino - Petrini
Articolo 6
Dopo la lettera f) decies è aggiunto:
f) undicies - per il 2009 la spesa di euro 25.000 in favore del Comune di Urzulei per l'organizzazione della manifestazione "Forum europeo di speleologia". (387)
Emendamento aggiuntivo Campus - Mulas
Articolo 6
All'art. 6, comma 10, è inserita la seguente lettera n bis): "a favore del Tennis Club Porto Torres è concesso un contributo in conto capitale di euro 142.559,27 ai sensi degli articoli 2 e 4 della legge regionale 17 maggio 1999, n. 17, per la copertura dei campi da tennis.
(UPB S05.05.002). (19)
Emendamento aggiuntivo Campus - Rassu - Mulas
Articolo 6
All'art. 6, dopo il comma 10, è inserito il seguente
10 bis. all'art. 27 della L.R. n. 17 del 17 maggio 1999 è aggiunto il seguente comma 8:
per le squadre che vincono i rispettivi Campionati Nazionali della massima serie, con conseguente diritto di partecipazione alle Coppe europee per le squadre vincitrici di scudetto, Champion League, è prevista una premialità del contributo regionale, pari al 50% del finanziamento programmato su base annuale per la stessa squadra. (20)
Emendamento aggiuntivo Amadu - Diana Mario - De Francisci - Zedda Alessandra
Articolo 6
Dopo il comma 10 è aggiunto il seguente comma:
"10 bis. Con effetto dall'entrata in vigore della presente legge ed in attuazione di quanto previsto dalla lettera b) del comma 5 della L.R. 6 dicembre 2006, n. 18, la Regione è autorizzata a stipulare convenzioni rinnovabili di durata triennale con l'Ente Concerti Marialisa De Carolis di Sassari - Teatro di tradizione ai sensi dell'art. 28 della L. 14 agosto 1967, n. 800, e riconosciuto di interesse regionale dalla lettera a) del comma 1 dell'art. 7 della citata L.R. n. 18/2006 - per concorrere all'attività istituzionale, all'organizzazione delle stagioni liriche e concertistiche annuali, all'incremento del patrimonio artistico-strumentale, allo sviluppo della cultura musicale sul territorio e alla gestione di strutture teatrali. Le convenzioni dovranno altresì disciplinare il sostegno finanziario ai predetti interventi, il cui valore dovrà essere commisurato anche in relazione alla partecipazione regionale al bilancio della Fondazione del Teatro Lirico di Cagliari, e a garantire che la liquidazione di un'anticipazione pari al 75% del contributo annuo dovrà avvenire entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della relativa legge di bilancio". (347)
Emendamento aggiuntivo Cuccureddu - Mulas
Articolo 6
Dopo il comma 11 dell'art. 6 è aggiunto il seguente comma 11 bis:
Nelle more dell'approvazione del piano regionale per i beni culturali, gli istituti ed i luoghi della cultura, di cui all'art. 7 della legge regionale 20 settembre 2006 n. 14, sono trasferite alle province le competenze, ivi compresa la proprietà degli immobili e dei beni materiali ed immateriali regionali, relative ai centri per i servizi culturali UNLA e società umanitaria, di cui all'art. 21, comma 2, lett. h, della legge regionale 20 settembre 2006 n. 14. (3)
Emendamento aggiuntivo Sanna Gian Valerio - Sabatini - Lotto - Bruno
Articolo 6
Dopo il comma 14 è aggiunto il seguente:
14 bis. Per la organizzazione della conferenza Regionale sull'Informazione in Sardegna è autorizzata la spesa di 385.000 euro.
In diminuzione
UPB S01.01.002
euro 385.000
In aumento
UPB S01.01.003 cap. Sc0l.0030
385.000 euro (138)
Emendamento aggiuntivo Cuccu - Porcu - Salis - Uras - Bruno
Articolo 6
Dopo il comma 16 dell'articolo 6 è aggiunto il seguente:
16 bis. Nella legge regionale 17 maggio 1999, n. 17 (Provvedimenti per lo sviluppo dello sport in Sardegna), sono apportate le seguenti modifiche:
a) nel comma 1 dell'articolo 6 sono apportate le seguenti modifiche:
- la lettera d) è soppressa;
- la lettera e) è così sostituita:
"quattro rappresentanti di federazioni sportive nazionali, di cui due per sport individuali, designati dal Comitato regionale sardo del CONI";
- la lettera f) è così sostituita:
"due esponenti degli enti di promozione sportiva, designati dal Comitato Regionale Sardo del CONI;
- la lettera l) è soppressa;
- la lettera m) è soppressa;
- la lettera o) è soppressa.
b) nel comma 1 dell'articolo 22 le parole "a carattere dilettantistico" sono soppresse;
c) nel comma 1 dell'articolo 27 le parole "non iscritti a leghe professionistiche" sono così
sostituite "per la partecipazione a campionati non professionistici". (93)
Emendamento aggiuntivo Espa - Cuccu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Porcu - Sabatini
Articolo 6
Dopo il comma 16 dell'art.6 è aggiunto il seguente:
16 bis. Sono stanziate risorse regionali integrative per euro 7.000.000 da trasferire agli Enti Locali per il servizio di trasporto, di cui al art.28 comma 1 L. 118/71, e di assistenza specialistica di cui all'art. 13 Legge 104/92, per alunni con disabilità frequentanti le scuole pubbliche di ogni ordine e grado.
COPERTURA FINANZIARIA
Capitolo di nuova istituzione. (113)
Emendamento aggiuntivo Porcu - Salis - Uras - Bruno - Barracciu - Sabatini
Articolo 6
Dopo il comma 16 dell'articolo 6 è aggiunto il seguente:
16 bis. Dopo il comma 7 dell'articolo 27 della legge regionale 17 maggio 1999, n. 17 (Provvedimenti per lo sviluppo dello sport in Sardegna) è aggiunto il seguente:
7 bis. La Regione è autorizzata a concedere contributi forfetari, nella misura massima prevista dal comma 2 del presente articolo, a favore delle federazioni sportive riconosciute dal C.O.N.I. per la partecipazione delle loro rappresentative ai campionati italiani. (356)
Emendamento aggiuntivo Diana Mario
Articolo 6
E' aggiunto il seguente articolo:
"Art. 6 bis
Deroghe al limite di mandati consecutivi dei sindaci
1. In attesa di una disciplina organica regionale dell'ordinamento degli enti locali, in deroga a quanto previsto dall'art. 51, comma 1, del Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali di cui al D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, nei Comuni sardi aventi popolazione inferiore ai 3.000 abitanti sono consentiti al sindaco tre mandati consecutivi". (344).)
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Planetta. Ne ha facoltà.
PLANETTA (P.S.d'Az.). Caro Presidente, Assessori, colleghi, ho ascoltato gli interventi di chi mi ha preceduto in questi giorni. Con molto rammarico ho sentito pronunciare, e addirittura spesso sprecare, in questa Assise parole degne di contesti, diciamo così, meno autorevoli e qualificanti. Chiaramente, come ha detto il relatore di maggioranza, il disegno di legge che oggi stiamo esaminando ha un significato parziale e solo preparatorio di scelte più grandi e impegnative. Naturalmente, mi trovo d'accordo con il Presidente, l'onorevole Maninchedda, e aggiungo inoltre che sarebbe opportuno ricordare ai più distratti che questo provvedimento è figlio di una legge finanziaria esitata solo nel mese di maggio, con l'unica finalità di poter spendere le risorse di cui la Regione in quel momento disponeva. E tutto ciò sappiamo non è capitato per caso.
Ora, credo che questo articolo rappresenti una parte qualificante di questo collegato, qualificante perché in sostanza incide con un approccio corretto, e aggiungo anche responsabilizzante, in un ambito così delicato e importante quale è quello della tutela e valorizzazione della nostra identità culturale. Mi riferisco in particolare all'evidenza che è contenuta in quest'articolo, e che è programma di questa maggioranza, che è il valore di centralità che si dà alla persona, alla sua dignità, e consentitemi, anche alla sua santificazione nel lavoro, alla rivalutazione della sua capacità e alla sua attitudine a un impegno, la volontà chiara di premiare il merito della persona, la qualità della persona. Naturalmente, non trascuriamo tutta quella serie di autorizzazioni di spesa a favore della cultura, della valorizzazione della lingua sarda, dello spettacolo, dello sport, sempre secondo il parametro della qualità, dell'utilità, dell'efficacia e dell'efficienza. A mio giudizio, questo articolo rappresenta un elemento significativo su cui tentare di riprendere il filo più volte interrotto in questa discussione di quel confronto leale, costruttivo e serio fra maggioranza e opposizione.
Mi sento di fare un po' questo auspicio, perché davvero ho avuto un'impressione - scusate colleghi - negativa e triste di questo dibattito, quasi ci si fosse incontrati in quest'Aula non per confrontarci e capirci, ma solo per farci reciprocamente del male. E credo che tutto questo non sia frutto dell'evoluzione o involuzione dei costumi del tempo, ma non ricordo nella mia precedente esperienza di consigliere fraseologie e toni così poco onorevoli e qualificanti.
Questa è la ragione, soprattutto, che mi ha imposto oggi di intervenire quasi forzando il Regolamento in quest'Aula, dopo che ho assistito a uno spettacolo a cui avrei fatto volentieri a meno di assistere, anche nel rispetto del gran lavoro delle Commissioni, della Commissione programmazione e degli accordi raggiunti in Commissione, accordi che, abbiamo potuto constatare si ribaltano, si cancellano, unilateralmente con spavalda e irresponsabile facilità. Perciò io vorrei richiamare - e lo dico con molta umiltà - il senso di responsabilità di noi tutti a salvaguardia del decoro, della solennità di questo Parlamento sardo, perché oggi questa discussione determina e alimenta, per la proprietà transitiva, ulteriori divisioni e conflitti fra la nostra gente. Accendere gli animi e contribuire all'avvelenamento sociale non credo possa giovare o recare un premio a chicchessia.
Per questo, cari colleghi, esorto, se è possibile, - Presidente lei ne è la garante - ad un ritorno alla consapevolezza del nostro ruolo, alla consapevolezza che governare è difficile, e lo è ancora più in questi tempi drammatici di crisi e di autentica angoscia di una larga parte della nostra popolazione. Lo è quando le risorse sono palesemente insufficienti, ma non possono scaturire dal nulla solo per evocazione o per magia. Lo è soprattutto quando la classe politica non appare più credibile e le gazzarre non conferiscono certo autorevolezza. Come pure non conferisce autorevolezza e credibilità l'incapacità e la palese scorrettezza di non sapere onorare la parola data, disattendendo, come è capitato, gli accordi già presi.
E qui, senza nessuna reticenza, mi voglio riferire ad alcune componenti della maggioranza di governo, quella stessa maggioranza di governo che prometteva la discontinuità per far tornare la Sardegna a sorridere. Che tristezza, invece, assistere ad atteggiamenti traversali e consociativi, autoreferenziali e preconcetti, lontani dai linguaggi e dai bisogni di chi si vorrebbe rappresentare e tutelare. Ma queste divisioni, questi conflitti mietono anche altre vittime, che oggi, nell'immediato, sono i lavoratori e le famiglie, che a parole si vorrebbero difendere, e sono i nostri diritti di popolo calpestati.
Per finire, desidero aggiungere all'elenco delle vittime di queste divisioni e di questi conflitti anche, signor Presidente, l'onore e l'onestà intellettuale di alcuni o forse troppo pochi di noi.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Sechi. Ne ha facoltà.
SECHI (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, voglio evidenziare due aspetti contenuti in questo articolo, che in qualche modo condivido, anche perché, relativamente al comma 1, non si può non essere a favore di interventi destinati al miglioramento dell'edilizia scolastica. Però - mi dispiace che non ci sia l'Assessore o gli Assessori competenti - arrivati a questo punto, considerato lo stato in cui si trovano numerosi edifici scolastici di ogni ordine e grado, occorre, oltre che un intervento finanziario più consistente, un piano di razionalizzazione, un piano scuole serio che individui le esigenze dei nostri territori, delle nostre città, dei nostri paesi che necessitano di un'edilizia scolastica adeguata al momento in cui viviamo.
L'ho già detto altre volte e lo ripeto: l'istituzione scolastica è un'istituzione troppo importante per la nostra società. Troppe volte è tollerato lo stato di degrado degli edifici scolastici, la mancanza di strutture previste dalle leggi dello Stato italiano (come le strutture annesse alle scuole, palestre per l'attività motoria, auditorium e quanto contemplato da un'edilizia scolastica moderna) delle quali ci si dimentica anche nella realizzazione dei nuovi edifici. E poi sorprende - però questo lo sappiamo - che oggi ci siano ancora edifici scolastici non a norma e che occorre ancora intervenire per metterli a norma. Sono accadute tragedie all'interno di edifici scolastici, dalla scuola materna agli istituti superiori. E' intollerabile che esistano ancora oggi edifici scolastici non a norma, neanche per quanto riguarda le norme antincendio.
Il secondo aspetto è relativo alla proposta di finanziamento e sostegno per i progetti sperimentali per l'insegnamento della lingua. Io credo che sia arrivato il momento, e siamo in grande ritardo, di contrattare con lo Stato l'autonomia scolastica. Non possiamo continuare oggi, nel 2009, a procedere per tentativi e con forme sperimentali riguardo all'insegnamento della lingua dei sardi nelle scuole dei sardi. Io credo che questo sia un aspetto sul quale sia opportuno ritornare e affrontare un discorso serio, perché solo attraverso quella che definisco l'autonomia scolastica della Sardegna può essere programmato nelle nostre scuole l'insegnamento della nostra lingua e l'insegnamento in lingua delle diverse materie.
La stanchezza si nota e, quindi, termino l'intervento.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Il parere è contrario sugli emendamenti numero 305, 304, 303, 23, 302, 301, 300, 298 e 299. L'emendamento numero 342 è sospeso, spiegherò dopo perché. Il parere è contrario sull'emendamento numero 297, mentre sull'emendamento numero 109, che è uguale all'emendamento numero 296, c'è l'invito al ritiro. Il parere è contrario sugli emendamenti numero 294, 293, 292, 291, 290 e 289, mentre sull'emendamento numero 65 il parere è favorevole con l'aggiunta delle firme di tutti i membri della Commissione, quindi immagino di tutti i Gruppi. Parere negativo sull'emendamento numero 288…
PRESIDENTE. Scusi, onorevole Maninchedda, all'emendamento numero 65 è stato presentato l'emendamento numero 389.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Il parere è sospeso in attesa di sentire quello della Giunta. Il parere è contrario sugli emendamenti numero 288, 74, 287, 286, 73, 72, 71, 284 e 283; sugli emendamenti numero 21, 70 e 282, che sono uguali, il parere è contrario on invito al ritiro; ancora il parere è contrario sugli emendamenti numero 281, 280 e 63, mentre il parere è favorevole sull'emendamento numero 128, che però presenta un refuso: il riferimento non è al comma 3, ma al comma 5.
Il parere è contrario sull'emendamento numero 335. L'emendamento numero 43 è quello per cui si era sospeso l'emendamento della Giunta numero 342; la Giunta può verificare nella lettura dell'emendamento numero 43, che la formulazione fatta dal Presidente della Commissione Dedoni accoglie le preoccupazioni dell'Esecutivo e, quindi, credo che l'emendamento numero 342 possa essere ritirato. Parere contrario anche sugli emendamenti numero 10 e 89. Per quanto riguarda l'emendamento numero 64, Presidente, si è raggiunto in Commissione l'accordo di emendare il testo del comma sopprimendo soltanto la parola "prioritariamente", non il resto.
Comunico ai colleghi, se mi è consentito, che il problema del parere richiesto alla Commissione è già previsto dalla disciplina dell'articolo in cui si ritrova quest'espressione, quindi la preoccupazione che c'era in Commissione di esplicitare sarebbe assolutamente ridondante. Per cui l'emendamento numero 64, dinanzi all'eliminazione soltanto della parola "prioritariamente", viene ritirato.
PRESIDENTE. Cosa significa? Se dal testo si elimina solo la parola "prioritariamente" si ritira l'emendamento?
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Esatto, ma c'è un accordo generale perché la disciplina…
PRESIDENTE. Però questi problemi specifici li vediamo in seguito. Per il momento si limiti all'espressione dei pareri.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Presidente, era solo per aiutare la Giunta perché quando si era raggiunto l'accordo l'Assessore non era presente…
(Interruzione)
C'eri? Non me lo ricordo. Perfetto.
Sull'emendamento numero 285 richiamo l'attenzione della Giunta perché secondo me con un pizzico di frettolosità, si è espressa negativamente, ma è un emendamento che comporta una grandissima semplificazione delle procedure amministrative e che va incontro a ciò che queste associazioni hanno più volte richiesto, perché in sostanza non carica sulla gestione di queste associazioni le fideiussioni, pertanto il parere è favorevole.
Sull'emendamento numero 50 c'è un invito al ritiro. Sugli emendamenti numero 84 e 85 il parere è contrario. Sull'emendamento numero 368 il parere è favorevole con la richiesta di alcune integrazioni di cui darò conto quando ci arriveremo. Sull'emendamento numero 47 c'è un invito al ritiro. Sull'emendamento numero 367 il parere è contrario. Invito al ritiro dell'emendamento numero 339.
PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Maninchedda, ho perso il filo. Dopo l'emendamento numero 47 io ho l'emendamento numero 90, non il numero 367.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Sugli emendamenti numero 90, 242, 313 e 367 il parere è contrario. Sull'emendamento numero 49 il parere è contrario. Sull'emendamento numero 11 il parere è contrario con invito al ritiro. Sull'emendamento numero 44 il parere è favorevole, con la richiesta, però, di individuare una copertura finanziaria differente. Sull'emendamento numero 343 il parere è favorevole...
PRESIDENTE. All'emendamento numero 343 è stato presentato l'emendamento numero 387.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. A firma dell'onorevole Cuccureddu?
PRESIDENTE. A firma Sabatini.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Non lo conosco, qual è? Probabilmente è qualcosa di relativo a Lotzorai o Urzulei! "Per grazia ricevuta" il parere è favorevole. Sugli emendamenti numero 339, 19, 20 il parere è contrario con invito al ritiro. Sull'emendamento numero 347 il parere è favorevole. Il parere è contrario sugli emendamenti numero 3 e 138. L'emendamento numero 93 necessita di una valutazione da parte della Giunta e anche questo è un articolo di semplificazione procedurale.
L'emendamento numero 93 attendeva una valutazione perché introduce una procedura sostanzialmente semplificata e come questo anche l'emendamento numero 356. Il parere è favorevole sull'emendamento numero 93 e contrario sull'emendamento numero 113. Il parere è favorevole sull'emendamento numero 356. Invito a ritirare l'emendamento numero 344 ma ragionevolmente, non dovrebbe nemmeno essere posto in votazione, in quanto riguarda materie nelle quali ci siamo già pronunciati.
PRESIDENTE. E' decaduto. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere è conforme a quello del relatore. Con alcune precisazioni su alcuni emendamenti che erano stati sospesi per una migliore definizione. Di particolare peso sul piano politico sono l'emendamento numero 342 e l'emendamento numero 43. La Giunta può ritirare l'emendamento numero 342 se si riformula il testo in modo tale che sia chiaro - lo dico perché lo capiamo tutti - che l'esercizio delle funzioni in questa materia da parte della Regione non comporti l'obbligo di un finanziamento degli oneri derivanti dal potenziamento delle strutture, di cui possiamo farci carico soltanto a seguito di una riforma della legge sull'istruzione e la formazione.
Quindi, va bene che ci sia una norma che permetta alla Regione di avvalersi della competenza attribuita dalla riforma del titolo V della Costituzione e dalle conseguenti modifiche dello Statuto sardo, però evidentemente, fino all'approvazione di una legge di riforma del sistema dell'istruzione, non possiamo certamente farci carico di un adeguamento del personale che sarebbe necessario per svolgere questa funzione. Pertanto, in sintesi, si ritira l'emendamento soppressivo numero 342, e si esprime un parere sostanzialmente positivo sull'emendamento numero 43. Si accoglie l'emendamento numero 389, emendamento all'emendamento numero 65. Poi, rispetto a un emendamento per il quale si è proposto il ritiro, il numero 64, si accoglie la proposta avanzata dal relatore. Vorrei poi modificare il parere su un altro emendamento, il numero 49. Considerato che per analoghe finalità, che sono sicuramente di alto valore sociale, cioè quelle di permettere la valorizzazione e il sostegno dell'attività sportiva per i diversamente abili, vi è comunque già uno stanziamento di 100 mila euro su un altro capitolo, si può accogliere questo emendamento limitatamente alla cifra di 100 mila euro.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Non mi è chiaro il parere della Giunta sull'emendamento numero 285.
PRESIDENTE. E' stato espresso parere favorevole.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Appunto. Siccome l'Assessore dice una cosa e il Presidente della Commissione ne dice un'altra vorrei capire...
PRESIDENTE. Non mi sembra che l'Assessore abbia detto una cosa diversa...
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Lo sto chiedendo all'Assessore. Il parere è favorevole o contrario?
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Mi sembra di averlo detto. E' accoglibile.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). E sull'emendamento numero 3?
PRESIDENTE. Sull'emendamento numero 3 il parere è contrario.
Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Su questo non riuscendo a valutare l'impatto...
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Non ha impatti economici di nessun genere.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Certo, ma noi non valutiamo soltanto l'impatto finanziario. Io mi rimetto all'Aula con un'avvertenza: che stiamo parlando di trasferimenti alle Province di competenze ma anche di proprietà immobiliari e ritengo che su questo posso semplicemente dire che la Giunta non ha in questo momento una valutazione piena degli effetti.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 305.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Ritiriamo gli emendamenti numero 305, 304, 303, 302, 301, 300, 298, 299, 297, 296, 294, 293, 292, 291, 290, 289, 288, 287, 286, 284, 283, 282, 281 e 280.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, faccio mio l'emendamento numero 284.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Faccio mio l'emendamento numero 293.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus. Ne ha facoltà.
CAMPUS (P.d.L.). Ritiro l'emendamento numero 23.
PRESIDENTE. L'emendamento numero 109 è uguale al numero 296 quindi si intende ritirato. Passiamo all'emendamento numero 293.
Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Signora Presidente, il comma 8 dell'articolo in esame è relativo ad una modifica alla legge che disciplina le scuole civiche di musica. Questo sarebbe già di per sé un elemento non corretto rispetto alle decisioni assunte, di concerto con le autonomie locali, in sede di approvazione della legge numero 9 del 2006. Ricordo che le scuole civiche di musica sono regolate dalla legge regionale, la numero 28 del '97 e che fino all'anno scorso la competenza della gestione era direttamente della Regione. Con la legge numero 9 abbiamo trasferito le competenze delle scuole civiche di musica alle province che hanno svolto un compito di controllo molto importante che fino a un anno fa era mancato.
Ci risulta che le province in questa nuova organizzazione dei controlli e della verifica della funzionalità delle scuole civiche di musica abbiano apportato numerosi interventi correttivi che hanno migliorato notevolmente l'erogazione dei fondi soprattutto per il fatto che questa legge non prevede nessuna verifica dei risultati, non prevede nessun programma didattico e la presentazione di nessun progetto. Questa legge eroga i finanziamenti sulla base solo del numero degli iscritti, del numero delle classi e del numero delle cosiddette licenze conseguite. Le licenze dovrebbero essere i diplomi, gli attestati che non hanno nessun valore legale, nel senso che chi acquisisce una licenza in una scuola civica di musica non la può poi esibire ufficialmente in nessun contesto. Noi siamo convinti che il comma 8 che, badate bene, forse è...
PRESIDENTE. Il tempo a sua disposizione è terminato.
Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, mi pare che il collega Salis chiedesse una sorta di approfondimento su questo comma, e anche io tento di riuscire a capire meglio che cosa preveda, perché i finanziamenti previsti dalla legge del 97 sono finanziamenti che hanno la finalità di sostenere questo tipo di istituzioni che si trovano presso i comuni singoli o associati. Quindi mi parrebbe che la contestazione del collega Salis, riguarderebbe il fatto che, direttamente, la Regione provvede al trasferimento dei fondi ai comuni singoli o associati, che comunque sono i destinatari degli interventi.
Non sono le province i destinatari degli interventi, sono i comuni singoli o associati, che hanno istituito le scuole di musica. E le province svolgevano una funzione, (avevano la competenza di detenere il fondo, quindi il fondo è articolato provincialmente) che invece tornerebbe alla competenza della Regione. Questo è il tema. Allora, se è necessario un approfondimento, si possono chiedere due minuti per meglio comprendere la dinamica di questo comma?
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Sì, ci sono due punti che mi preme chiarire. Primo, questa è una proposta che numerose volte, nel passato, è stata avanzata anche in quest'Aula e che deriva da una constatazione, e cioè che il trasferimento alle Province di queste funzioni, e non solo di queste, non è stato accompagnato da una reale attenzione a ciò che si trasferiva. Vi è stata quindi la presentazione di diverse richieste per riportare dette funzioni in capo alla Regione, perché si tratta di scuole civiche di competenza specificamente comunale.
Alcuni problemi nascevano dal fatto che erano state istituite scuole civiche intercomunali che appartenevano a diverse Province e ciò creava notevoli difficoltà amministrative; per questo si è ritenuto opportuno riportarle in capo alla Regione, distribuendole sul territorio sulla base delle richieste. Il secondo punto che intendo chiarire è che questa norma era contenuta anche nella bozza presentata anche nella fase concertativa, oltre che al sindacato, anche alle organizzazioni imprenditoriali e alle istituzioni, alle organizzazioni di rappresentanza degli enti locali, che su questo punto non hanno messo nessuna obiezione, anzi ci è sembrato di capire che da parte proprio delle organizzazioni dei comuni ci fosse stato un sospiro di sollievo, perché la competenza implica direttamente il rapporto con i comuni. Poi, se ci sono dei motivi di approfondimento, come dice il collega Salis, di verifica di tipo ispettivo ben venga un'azione di questo genere se è necessaria. Io mi limito a dire qual è la ratio della richiesta dal punto di vista proprio politico e amministrativo.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 293. Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 293.
(Segue la votazione)
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Caria - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Cucca - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Uras - Zedda Massimo.
Rispondono no i consiglieri: Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Capelli - Cherchi - Contu Felice - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Fois - Greco - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Mula - Murgioni - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanna Paolo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 55
votanti 54
astenuti 1
maggioranza 28
favorevoli 17
contrari 37
(Il Consiglio non approva).
Metto ora in votazione l'emendamento numero 389. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
Passiamo all'emendamento numero 284.
Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, chiedo un minuto di attenzione ai colleghi sul comma 11 dell'articolo 6, che recita testualmente: "Nella legge regionale numero 14 del 2006, articolo 21 comma 1, dopo la lettera t) è inserita la seguente: "t bis) il sostegno alle organizzazioni di volontariato iscritte nel registro regionale previsto nell'articolo 5 della legge regionale 13 Settembre 1993 n. 39". La legge numero 14 del 2006 non si occupa di associazionismo o di volontariato, ma riguarda norme in materia di beni culturali, istituti e luoghi della cultura. Inserire questa norma, sapendo che c'è un problema serio circa le cooperative culturali, i privati che operano nei musei, negli archivi, nelle biblioteche, nei siti archeologici, è estremamente pericoloso.
Con questi soggetti ci sono state audizioni in Commissione, e c'è un impegno per risolvere la questione, tanto che abbiamo posto in finanziaria una norma che concede una proroga, fino al dicembre 2009, proprio per permettere di affrontare la questione. Affiancare a questi soggetti, che operano alcuni addirittura da 25 anni, le associazioni di volontariato, che opererebbero da oggi per il domani, vorrebbe dire compromettere la risoluzione del problema delle cooperative e di quanti operano in quel settore, e vorrebbe dire anche poter pregiudicare un settore, perché i comuni, ovviamente, potrebbero affidare, essendo delegata loro la gestione di questi siti, potrebbero affidare ad altri, musei, biblioteche e archivi, e magari anche ad associazioni di volontariato, che sarebbero a costo zero. E' il caso per esempio del comune di Cagliari che sta emanando un bando (anche se non riguarda le associazioni di volontariato). Inserendo questa norma si richiederebbe di non avere personale competente nella gestione di sistemi museali eccetera. E' quindi un problema serio, forse c'è stato un errore, una svista, la norma andava introdotta in un altro articolo, o la modifica riguardava un'altra legge e non la legge numero 14 del 2006. Prego pertanto l'Assessore - non essendo presente l'assessore Baire, e mi dispiace - di tenere ben presente questo problema, di darmi un parere e, anche per i colleghi, di affrontare la questione con serietà, altrimenti rischiamo di ipotecare il futuro di diverse centinaia di persone che operano nel settore.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ESPA (P.D.). Signora Presidente, le considerazioni dell'onorevole Zedda sono molto importanti. Io parlo proprio dell'aspetto legato alla legge sul volontariato richiamata nella norma: in tutti i settori, sia nel sociale ma anche nell'ambito culturale - e la legge stessa lo prevede - dobbiamo assolutamente evitare che il volontariato si sostituisca ai servizi. Chi proviene dal volontariato sa benissimo che non deve fare un sottolavoro e che le imprese devono essere totalmente distinte dal volontariato, e far sostituire il volontariato nei servizi a chi lavora nel settore è veramente un problema di sviluppo dell'economia, perché stiamo parlando comunque di economia, stiamo parlando di lavoro, non stiamo parlando di altro.
Quindi mi sembra che le osservazioni del collega Zedda vadano accolte in maniera, penso, bipartisan, perché s'intacca un settore che produce lavoro.
Non dobbiamo sostituire i lavoratori con il volontariato!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Signora Presidente, credo che ci sia un po' di confusione su questa materia. Per carità, le eccezioni che solleva l'onorevole Zedda sarebbero fondate, se non fosse che qui non si sta assolutamente intaccando o togliendo copertura alla gestione dei musei, quella è coperta dal comma 14 dello stesso articolo nel quale le risorse sono state ulteriormente incrementate rispetto alla finanziaria. Si dà copertura sino al 90 per cento dei costi del personale (la restante parte è coperta dai biglietti o dagli altri introiti) ed è previsto un incremento, sino a 16 milioni per i musei, a 7 milioni, che passano progressivamente sino a 8 milioni e mezzo, per le biblioteche e gli archivi. Quindi non c'è un problema finanziario; si discute soltanto la possibilità, su richiesta specifica dell'assessore Baire che conosce evidentemente il problema perché dirige un museo diocesano, di utilizzare i volontari per tutte quelle realtà museali di carattere diocesano, religioso. C'è per esempio un prete, che credo sia morto da poco, in un paesino dell'oristanese, Todasuni, che aveva collezionato strumenti musicali, e il suo museo restava aperto solo grazie all'attività volontaristica. E' impensabile che la Regione si possa far carico dell'apertura di tutti i musei diocesani, di tutte le chiese, se non ricorrendo al volontariato.
Pertanto il problema è squisitamente normativo, come ha precisato bene l'Assessore in Commissione nella prima audizione quando ha chiesto che venisse reinserita alla lettera t1) nell'articolo 1, in considerazione del fatto che l'80 per cento dei beni culturali sono di proprietà ecclesiale e si reggano sul volontariato. Quindi la norma riguarda ulteriori musei, non quelli per i quali stiamo garantendo le risorse. Addirittura stiamo in qualche maniera vincolando anche i bandi dei comuni perché stiamo dicendo che i posti devono essere ricoperti dalle stesse persone che hanno maturato professionalità. Non c'è peraltro un problema di copertura finanziaria; per quanto riguarda tutti i musei civici finanziati dalla Regione, le biblioteche, gli archivi storici, gli archivi, c'è un programma d'incremento da qui al 2012.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dedoni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DEDONI (Riformatori Sardi). Signora Presidente, colleghi, in qualche articolo precedente abbiamo discusso di precariato, e siccome si tende a superare un sistema che ha comunque arrecato danni alla Regione, io credo che sia opportuno intervenire sul fenomeno e l'intervento si fa partendo dalla presa di coscienza delle condizioni in cui vivono gli operatori dei beni culturali, quelli che gestiscono i musei, le biblioteche e le emergenze archeologiche e delle loro esigenze. Queste esigenze non vengono peraltro - bisogna dircelo con estrema franchezza - soddisfatte neanche dagli aumenti testé richiamati dall'onorevole Cuccureddu. Io mi sono permesso, infatti, di presentare un emendamento, il numero 50, che mi è stato chiesto di ritirare e che io ritiro di buon grado, ma che in effetti, come emendamento era quanto necessario per poter garantire la semplice copertura stipendiale degli attuali operatori dei beni culturali, senza toccare le altre problematiche relative al loro rapporto con i comuni.
Questi problemi, comunque, vanno visti all'interno di un sistema organico, all'interno di un dibattito che deve essere approfondito, perché ormai da tempo non viene affrontato seriamente, per arrivare alla soluzione di un problema di precariato che vede comuni e Regione nella stessa situazione. In effetti se n'è parlato nella Commissione terza quando ci siamo riuniti insieme alla Commissione ottava, probabilmente c'è un refuso perché in quella circostanza ci si mise d'accordo che era un problema da approfondire e da risanare all'interno del più ampio contesto delle attività dei beni culturali.
Quindi, io ritengo che il comma 11 debba essere cancellato perché non tiene conto delle risultanze del dibattito e della necessità di un approfondimento che da tutte le parti in quella circostanza venne condiviso. Pertanto richiedo l'attenzione del Consiglio su questo tema perché beni culturali significano anche economia e sviluppo per alcune zone.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, concordo con quanto diceva in questo momento il Presidente della Commissione: questo comma crea confusione in una partita che è già molto confusa e che negli ultimi anni credo sia stata gestita dalla "confusione più confusa" possibile. Quand'è che si è intervenuti in questa materia? Si è intervenuti la bellezza di circa 20-21 anni fa, anzi un po' prima, diciamo che con la legge numero 28 del 1984, i primi progetti, sono stati trasformati in progetti speciali ma erano le prime iniziative della legge 28, volta a dare lavoro e al contempo valorizzare le tradizioni, recuperare i nostri beni culturali, renderli fruibili, e in questo modo occupare i giovani, possibilmente anche qualificati. Così nascono le cooperative, i comuni fanno la loro parte, era una fase nella quale gli enti locali svolgevano la loro funzione di animatori economici.
La prospettiva era quelle di un turismo diverso, non solo un turismo balneare ma anche un turismo dei beni culturali, della relazione con la Sardegna, delle antichità. Questa operazione viene mantenuta però in un perenne precariato, i comuni vengono ristorati dal bilancio regionale che eroga i soldi necessari a mantenere vive quelle piccole iniziative, certo in modo scollegato, certo in modo non organico, certo non in modo funzionale rispetto a quello che si era progettato, ma cosa c'entrano le associazioni di volontariato! Noi dovremmo porre mano a questa vicenda e riordinarla tutta, salvando i posti di lavoro che ci sono già, riqualificando il servizio, rendendolo organico, coordinandolo. Cosa c'entrano allora le associazioni di volontariato? Si aggiunge confusione a confusione e si rischia veramente una pericolosa deriva per questo tipo di iniziative, che non sono solo economiche, sono anche culturali.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 284.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Planetta ha votato contro e che il consigliere Dessì si è astenuto.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Caria - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Cucca - Diana Giampaolo - Espa - Greco - Lotto - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Uras - Zedda Massimo - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Artizzu - Bardanzellu - Campus - Cherchi - Contu Felice - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Diana Mario - Lai - Locci - Meloni Francesco - Mula - Murgioni - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Planetta - Randazzo - Rodin - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Biancareddu - Capelli - Dessì - Fois - Milia - Rassu - Solinas Christian.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 51
votanti 43
astenuti 8
maggioranza 24
favorevoli 19
contrari 24
(Il Consiglio non approva).
PRESIDENTE. Gli emendamenti numero 21 e 70 sono stati ritirati dai presentatori
(Non è approvato)
Sull'emendamento numero 128, c'era stata la richiesta da parte del Presidente della Commissione di eliminare un refuso: non comma 3, ma comma 5.
Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, avremmo voluto porre qualche domanda all'Assessore competente, sarebbe stato bene fosse in Aula...
PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Zedda, siamo in fase di dichiarazione di voto; non è questo il momento di porre questioni all'Assessore.
ZEDDA MASSIMO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Sto dichiarando il voto, ho pronunciato un commento di tre secondi netti, che non ruba molto tempo alla discussione in Aula. Prego l'Assessore, nel dichiarare il voto su questo emendamento, di spiegare anche se e quali sono i criteri per la ripartizione di queste borse di studio tra le varie figure e cioè: dottori di ricerca in materie giuridiche, quindi giovani laureati in giurisprudenza e specializzandi nelle professioni forensi. Questo poiché la presenza di un "o" e di un "ovvero" sembrerebbe escludere nel caso, per esempio di una assegnazione a favore degli specializzandi i dottori di ricerca o i dottorandi, o nel caso di una assegnazione a favore degli avvocati praticanti specializzandi.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cucca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCA (P.D.). Signora Presidente, annuncio comunque il voto favorevole a questo emendamento, devo dire però che si è compiuto solo un passo avanti ma non si è raggiunto l'obiettivo finale. Non pretendo di sostenere che il mio emendamento fosse migliore di questo, però sicuramente è più chiaro rispetto nella dicitura.
La prima scrittura del testo dell'articolo personalmente mi sembrava che presentasse addirittura profili di incostituzionalità. Adesso si è posto rimedio però probabilmente ancora il testo non è sufficientemente lineare anche perché poi ho qualche difficoltà a capire in che cosa consista la collaborazione degli uffici giudiziari giudicanti in primo grado; non capisco perché poi quelli giudicanti e non quelli requirenti. Insomma, ci sono numerosi profili che andrebbero rivisti.
Però è importante che si sia comunque prestata attenzione a questa problematica e l'invito è comunque che la Giunta in un secondo momento metta mano in maniera adeguata alle normative e stabilisca alcuni criteri che possano essere adeguatamente chiariti anche per consentire di superare le problematiche esposte testé dal collega Zedda.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 128. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 335.
Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ESPA (P.D.). Signora Presidente qui stiamo parlando di un emendamento ai commi numero 3 e numero 4 che in pratica sono stati introdotti (anche cercando di allungare, di spostare la linea delle competenze regionali secondo il nostro Statuto, secondo la legge statutaria) dall'onorevole Maninchedda. Noi abbiamo molto apprezzato l'iniziativa in Commissione, poi abbiamo studiato in maniera approfondita la questione e abbiamo pensato di presentare un emendamento apposito. Perché? Perché ci siamo accorti che i poteri che anche una sentenza della Corte costituzionale riconosce alla Regione, cioè quelli di poter disporre, di poter stabilire la destinazione dei docenti della scuola in Sardegna, non hanno molto senso se il numero dei docenti è comunque da Roma.
In altre parole, il nostro potere di localizzare i docenti della scuola in Sardegna comunque è subordinato al fatto che Roma ci dice quanti devono essere i docenti. Per questo noi abbiamo proposto un fondo; noi in pratica non vorremmo, come dire, distribuire la miseria, questa è la verità, noi vorremmo che si affrontasse la questione in maniera forte, finalizzando l'intervento alla occupazione in modo particolare dei precari, aumentando il tempo scuola e effettuando tutte le operazioni di cui parliamo nell'emendamento. Vorremmo in pratica creare una situazione che ci permetta di avere una reale autonomia.
Lo dico perché non siamo ancora arrivati all'indipendenza e quindi non essendo ancora arrivati all'indipendenza dobbiamo operare in maniera concreta, dobbiamo disporre di risorse, senza piatire a Roma niente, ma aprendo questa benedetta vertenza con i governo nazionale relativa alla scuola in Sardegna, che è un problema grave, grosso e che in autunno si riproporrà in maniera bollente in tutta l'Isola, perché interesserà i piccoli paesi di montagna, come grandi quartieri delle città più a rischio di devianza, come tutte le nostre comunità. Per questo avanziamo questo tipo di proposte.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, annuncio il voto favorevole all'emendamento che reca come primo firmatario il collega Espa perché la situazione della scuola, e in particolar modo della scuola sarda, è un problema serio, anche se non è l'unico problema realtivo al più generale settore dell'istruzione, della cultura, dell'università e della ricerca. Sul settore dello spettacolo, ad esempio, sono stati effettuati a livello nazionale dei tagli che hanno una ricaduta anche a livello locale. Per quanto riguarda l'università i nuovi parametri colpiscono quella sarda perché non è in grado di competere con le università del Nord Invece che darle più risorse e chiederle che vengano spese meglio si preferisce penalizzarle. Per quanto riguarda le scuole vengono chiamati riforma quelli che né più né meno potevano essere chiamati tagli. In questo modo si vorrebbe tagliare la testa al toro poiché per rispondere a una riforma con una controriforma, sarebbe sufficiente non tagliare gli stanziamenti e dare più fondi alla scuola, il che vorrebbe dire istruzione, presenza dello Stato nei nostri territori.
Io condivido le parole pronunciate dal presidente Cappellacci in occasione degli incendi, perché scuola, formazione, cultura, università e incendi non sono slegati tra loro. Io condivido le parole del presidente Cappellacci quando afferma che bisogna intervenire per promuovere la formazione di una coscienza popolare e di rispetto dell'ambiente. Attraverso che cosa? Attraverso la scuola, attraverso la formazione, attraverso la presenza dello Stato, che deve essere uno Stato che riesce ad aiutare nella formazione, nell'emancipazione culturale, nella migliore crescita di ognuno. Ebbene, però questi obbiettivi il presidente Cappellacci, con questi tagli, non li potrà conseguire, così come non potranno essere realizzate nelle scuole le attività extra scolastiche per cui molti istituti si sono addirittura dotati di cinema, teatri, sale per le proiezioni, biblioteche e quant'altro. Pertanto, visto che perfino i deputati del P.d.L. a livello nazionale criticano il Governo, credo che una critica alla Gelmini si possa fare.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Caria per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CARIA (P.D.). Signora Presidente, anche io esprimo parere favorevole su questo emendamento. Chiedo di aggiungere anche il mio nominativo, e condivido quanto detto dal vicepresidente Zedda e dal collega Espa. Chiedo comunque la votazione nominale.
(Appoggia la richiesta il consigliere Gianpaolo Diana.)
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 335.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Planetta ha votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Caria - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Cucca - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Sabatini - Salis - Sechi - Uras - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Artizzu - Bardanzellu - Campus - Contu Felice - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Murgioni - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Rassu - Rodin - Sanna Paolo - Solinas Christian - Steri - Tocco - Vargiu.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 51
votanti 50
astenuti 1
maggioranza 26
favorevoli 18
contrari 32
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 43. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 89.
Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ESPA (P.D.). Signora Presidente, io annuncio il voto favorevole a questo emendamento, e auspico, relativamente a ciò che stavamo dicendo anche in precedenza, - e mi dispiace che non ci sia l'Assessore competente in materia, poiché stiamo parlando di argomenti molto importanti - che quando ci sarà la distribuzione dei docenti, questa non avvenga in base a pressioni politiche provenienti dalle comunità locali. Chiedo quindi che ciò possa avvenire tenendo conto anche delle indicazioni che la Commissione darà.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, come ha fatto prima l'onorevole Cucca, prego l'Assessore di controllare bene il comma 5 dell'articolo 6, perché ad esempio io nell'emendamento numero 89 ho chiesto di aggiungere la finalità di consentire la contrazione dei tempi di definizione dei procedimenti amministrativi, oltre che di quelli giurisdizionali ordinari. Ci sono alcuni problemi che andrebbero approfonditi, per non escludere studenti meritevoli che hanno intrapreso un percorso di studi. Comunque, abbiamo approvato all'unanimità l'altro emendamento, quindi… Grazie.
(Non è approvato)
Sull'emendamento numero 64 c'era un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Si tratta del comma 6 dell'articolo 6. Nel testo si devono cassare le parole "per superare le carenze delle competenze in materie tecnico-scientifiche". Per cui il testo diventerebbe: "Nella lettera b), del comma 1, dell'articolo 4, della legge regionale numero 3 del 2008 le parole 'e prioritariamente' sono soppresse".
PRESIDENTE. Mi era sembrato di capire che ci fosse la disponibilità a modificare il testo, eliminando dal testo della Commissione la parola "prioritariamente", a condizione che venisse ritirato l'emendamento. Non è così? Prima è stato detto così.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Sì, certo, sto esattamente dicendo questo: sopprimere soltanto "eprioritariamente"; questo è il senso.
PRESIDENTE. Va bene.
Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Nell'annunciare il ritiro dell'emendamento, così come concordato, voglio però dire che questa norma aveva il senso di colmare le lacune formative in materie tecnico-scientifiche, considerato che gli iscritti nella facoltà di Fisica erano, ad esempio, sette, a fronte di 2 mila iscritti alla facoltà di Giurisprudenza. Quindi, ritiro l'emendamento, ma sottolineo il fatto che l'assessore Baire a maggio ha annunciato che a fine giugno sarebbero arrivate le risorse per gli assegni di merito. Siamo quasi agli inizi di agosto, ancora gli assegni di merito per il 2008 non sono stati erogati, e non esiste bando per il 2009. Quindi, ritiro l'emendamento perché comunque l'argomento sarà oggetto sicuramente di un'interrogazione.
PRESIDENTE. Onorevole Maninchedda, l'emendamento va ritirato. Quindi cosa dobbiamo modificare nel testo della Commissione?
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Adesso cerco di spiegarmi meglio. Dal testo della Commissione vanno cassate le parole "per superare" a " scientifiche". Sono stato chiaro?
PRESIDENTE. Si, è stato chiaro.
Metto in votazione l'emendamento numero 285. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 50, sul quale c'è un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Dedoni. Ne ha facoltà.
DEDONI (Riformatori Sardi). Intervengo per ritirare l'emendamento numero 50, facendo carico, comunque, alla Giunta di considerare i costi effettivi che vengono evidenziati dai comuni nella gestione dei beni culturali. Comunque prendo anche in considerazione il fatto che c'è la disponibilità dell'assessore Baire e presto in Commissione andremo a verificare le ipotesi di soluzione, in via speriamo definitiva, del problema.
(Non è approvato)
(Non è approvato)
Metto in votazione il testo dell'articolo 6.
Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Signora Presidente, intervengo sulle modalità di voto, ma prima ho bisogno di un chiarimento dalla Giunta sulla questione sollevata sul comma 11, se è possibile. Questo comma inserisce nell'articolo 21 della legge numero 14 il finanziamento delle associazioni di volontariato che però ricevono i soldi anche dalla legge che finanzia le associazioni di volontariato. Quindi stiamo sostanzialmente aggiungendo a una posta di bilancio un'altra posta di bilancio.
La mia domanda pertanto è la seguente: le associazioni di volontariato iscritte nel registro regionale di cui all'articolo 5 ricevono provvidenze, no? Con questa iniziativa stiamo creando su queste associazioni due cespiti di finanziamento? Io vorrei capire questo, perché se si tratta di finanziare soggetti che non hanno altre fonti di finanziamento nulla quaestio, ma se stiamo creando due canali di finanziamento per identici soggetti forse c'è da riflettere. Io vorrei sentire il parere della Giunta su questo e, nel caso, chiedere la votazione per parti.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. In sede di discussione dell'emendamento soppressivo, ho evitato di intervenire perché mi sembrava che le precisazioni fornite dall'onorevole Cuccureddu fossero già esplicative di quanto avrebbe detto la Giunta. Qui si tratta non di erogare finanziamenti a soggetti in quanto esistano, ma di finanziare alcune attività, in particolare, in questo caso, l'attività che alcune associazioni di volontariato possono svolgere nella gestione di alcuni beni culturali, musei in particolare, come è stato detto. Quindi, si sta dando solo un piccolo contributo per sostenere la gestione di alcuni musei che se non ci fosse il volontariato non potrebbero mai restare aperti. Per questo mi meraviglia lo scalpore che ha creato questo comma 11, che non c'entra assolutamente niente con le risorse che noi eroghiamo ordinariamente a chi gestisce beni culturali, musei o altro tipo di beni professionalmente nella forma della società cooperativa. Qui stiamo integrando, sostanzialmente, quanto le associazioni di volontariato possono ricevere per la loro esistenza per sostenere alcune attività meritorie. Spero di aver chiarito perché, mi dispiacerebbe che rimanessero ombre su un intervento che mi sembra del tutto tranquillo.
PRESIDENTE. In ogni caso non si può rivotare per parti e mettere in votazione il comma 11 perché il Consiglio si è già espresso, quindi il problema non si pone.
Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, il problema si pone, purtroppo, voglio dire, a prescindere dalla decisione che vorrà adottare il Presidente del Consiglio, perché l'articolo 21 della legge numero 14 del 2006 recita: "la Regione persegue le finalità della presente legge attraverso interventi finanziari annuali per" e fa una lista di obbiettivi: gestione e incremento del catalogo, funzionamento dei musei regionali, restauro di beni culturali, promozione della ricerca archeologica, cioè individua attività specifiche di questo settore. Cosa fa il comma 11? Il comma 11 recita: "t bis) il sostegno alle organizzazioni di volontariato iscritte nel registro regionale".
Abbiate pazienza! Non c'entra nulla! Ma quale attività culturale stiamo facendo con il sostegno di associazioni di volontariato? Il sostegno delle associazioni di volontariato lo si fa con le norme che sostengono le associazioni di volontariato. Questa serve per gestire la cultura, per gestire il nostro patrimonio dei beni culturali, per intervenire attraverso i comuni in questo ambito.
Noi passiamo dal restauro, dalla catalogazione dei beni, dalla gestione dei musei a sostenere finanziariamente, ancora una volta le associazioni di volontariato con i cespiti che sono dati alla cultura, alla gestione dei beni culturali, non alla cultura in generale. E' una cosa che non ha senso! Poi si può approvare, alle 22 e 07 di una giornata di estate, tra tante cose anche un'idiozia. Approviamo l'idiozia, io voterò contro.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dedoni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DEDONI (Riformatori Sardi). Pensavo di essere stato chiaro. Sarebbe stato auspicabile che, come si e rimasti d'accordo in sede di Commissione, ciò che è stato introdotto come refuso non venisse posto in votazione. Comunque il suggerimento della votazione per parti è venuto dalla stessa Giunta e io in quella direzione mi sono mosso nel mio primo intervento, perché ritengo importante che non si creino confusioni. Una volta che si aprono le cateratte spesso e volentieri si rischia di causare danni a valle.
Sarà, credo, importante prima chiudere complessivamente l'annoso problema della gestione dei beni culturali sanando tutto il precariato che è presente, poi probabilmente potremmo anche valutare con più attenzione l'apporto del volontariato in questa direzione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Signora Presidente, io l'articolo lo voto, prendo atto che non potrò votarlo per parti, però siccome so che ho di fronte un Assessore che ama la verità quanto l'amo io, ammetto di non aver compreso l'esatto significato di questo comma, adesso che l'ho compreso dico che secondo me stiamo sbagliando e voglio che rimanga agli atti. Poi si voti come si vuole, io l'articolo lo voto, però siccome siamo persone che amano la chiarezza, quando la legge numero14 dice che finanzia la formazione e l'aggiornamento degli operatori delle biblioteche, degli archivi storici, abbiamo già una fonte di finanziamento per cose di questo genere.
Del resto c'è anche la lettera r) che prevede "Il sostegno alle attività di enti e istituzioni culturali e scientifiche di particolare importanza". Pertanto non abbiamo grandi limitazioni; se c'è un museo importante, diocesano, comunale, lo possiamo finanziare. Poi è previsto il finanziamento dell'organizzazione di manifestazioni celebrative di figure di protagonisti di storia della cultura sarda, ogni altro intervento di livello regionale rivolto al perseguimento delle finalità della legge. Ora, francamente mi sembra una legge che può già finanziare tutto e un articolo che consente, a chi è finanziato solo perché esiste, di vedere finanziata anche un'attività particolare. Questo non è riconosciuto a tutti i soggetti che operano in Sardegna. Secondo me è stato pensato male, io inizialmente non l'avevo capito, chiedo venia, se potessi votare per parti non voterei il comma 11. Voto chiaramente a favore dell'articolo in discussione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Signora Presidente, anch'io nutro alcune perplessità ma, per dirla in breve, mi sembra che ci sia nel comma 11 una filosofia da "Monumenti aperti", assessore La Spisa. Insomma, associazioni di volontariato che gestiscono una giornata, due giornate di visite ai beni culturali e che si pensa di dover finanziarie con i fondi dei beni culturali. Mi sembra un pasticcio, mi sembra un pasticcio perché stiamo parlando di attività ordinarie, non straordinarie come può essere una manifestazione pure importante qual è "Monumenti aperti" a Cagliari, che però dura una giornata, anche se la partecipazione estremamente numerosa dei cittadini giustifica l'intervento delle associazioni di volontariato. Io pertanto voterò sicuramente contro il comma 11 e penso che sbagliato finanziare il settore delle attività culturali sottraendo fondi all'attività ordinaria e dando qualche euro a un'attività straordinaria delle organizzazioni di volontariato.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Io, a differenza del collega Salis, non ho perplessità. E' del tutto evidente che quando ci si azzarda, Assessore, a correre sui tornanti prima o poi non si calcola bene e si esce fuori di strada. La cosa grave in questo caso è che c'è la manifestazione, nel vortice degli interessi particolari, del più totale conflitto di interessi dell'Assessore competente che non si presenta in aula; non date la dimostrazione di avere una conoscenza di questo settore che state chiamando in causa, non presentate una ricognizione dei soggetti potenziali e delle attività. Ma questo è ovvio, perché voi sapete a chi dovete rispondere, poi poco importa - e questo è grave, perché la Regione questo lusso non se lo può permettere - poco importa se imbarchiamo una valanga di interventi che confondono il volontariato con la prestazione di servizi e che potrebbero mettere anche il gruppo boy scout del mio paese nella condizione di gestirsi il piccolo museo delle reliquie di San Nicola; e noi dovremo finanziare anche quello, perché anche quello è volontariato!
Tutto ciò appalesa il non senso vero di tutto quello che avete costruito con questo provvedimento e che vi mette in contraddizione con voi stessi: i Presidenti di Commissione che vi dicono che fate male e voi che andate avanti; la gente che vi dice che neanche la sintassi viene rispettata e voi votate anche le norme sgrammaticate. Ma che cosa volete che vi diciamo? Auguri!
PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 6. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 368.
Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Signora Presidente, all'emendamento numero 368 della Giunta regionale che consente di recuperare i fondi per l'edilizia universitaria, se il consiglio acconsente chiedo che vengano apportate le seguenti integrazioni: all'ultimo periodo del comma quarto, dopo le parole iniziali "L'Ersu di Cagliari è autorizzato" inserire la frase "nel rispetto delle procedure di cui alla legge regionale numero 14 del '95". Invece, per quel che riguarda il comma 5, dopo le parole "sono fatte salve" inserire "con l'eccezione di far ricorso ad ulteriori transazioni".
PRESIDENTE. Poiché non ci sono opposizioni il testo dell'emendamento si intende così integrato.
Ha domandato di parlare il consigliere Espa. Ne ha facoltà.
ESPA (P.D.). Signora Presidente, non volevo esprimermi sulle modifiche che probabilmente sono da accettare, ma mi sembra di comprendere, dalla formulazione dell'emendamento proposto dalla Giunta, che il percorso riguarda la città di Cagliari in modo particolare; io volevo capire se riguarda anche la richiesta dalla città di Cagliari di realizzare un centro diffuso d'accoglienza vicino proprio alle sedi principali dell'università, come mi sembra preveda l'articolo.
Allo stesso tempo con questo emendamento, si prevede che la realizzazione del campus presso la sede della ex semoleria abbia una capacità ricettiva di almeno 500 posti letto, contro i 1000 previsti dalla legge numero 4 del 2006. Volevo capire, pertanto se c'è un accordo con il Comune di Cagliari o se è un'iniziativa presa dalla Giunta senza avere consultato il Comune. Non so se qualcuno mi potrà rispondere, considerato che manca l'Assessore.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 47, sul quale c'è un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Vargiu. Ne ha facoltà.
VARGIU (Riformatori Sardi). Signora Presidente, ritiro l'emendamento, però prima di ritirarlo avrei piacere di ragionare un attimo sul contenuto dello stesso. L'emendamento si propone di introdurre in Aula un argomento che nella scorsa legislatura è stato trattato più e più volte e cioè quello della parità giuridica tra la scuola statale e la scuola non statale, cioè tra le due forme di scuola pubblica che esistono in Italia.
Noi più volte abbiamo sostenuto che fosse punitivo nei confronti delle famiglie a più basso reddito l'atteggiamento che la Giunta e la maggioranza tenevano nella scorsa legislatura, tendevate a favorire sempre e costantemente la scuola statale, dimenticandosi che la scuola non statale garantisce una pluralità di offerta che difficilmente le famiglie a basso reddito possono cogliere, perché le famiglie a basso reddito sono quelle che patiscono un maggior handicap nell'accedere ai servizi scolastici offerti dalla scuola pubblica non statale quando le rette delle scuole pubbliche non statali crescono perché cessa qualsiasi tipo di aiuto da parte delle istituzioni.
Quindi, nell'accettare la richiesta del ritiro che viene avanzata dalla Giunta io chiederei all'Assessore della programmazione di sapere se la Giunta regionale ha in mente, nei prossimi interventi finanziari e quindi anche nella prossima manovra finanziaria del mese di settembre, provvedimenti che consentano di mettere la scuola pubblica non statale in condizioni di pari appeal nei confronti delle famiglie e di difendere la possibilità di libera scelta di istruzione da parte delle famiglie a basso reddito.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Chiedo di intervenire perché, nell'associarmi ai pareri espressi dal relatore, ho trascurato di spiegare perché chiediamo il ritiro di quest'emendamento che nella sostanza questa Giunta condivide totalmente.
E' un principio generale che vale anche per altri interventi: la finalità buona deve essere perseguita attraverso interventi organici, nella sedes materiae più appropriata cioè in un progetto di legge che la Giunta o la maggioranza si impegneranno a presentare sul nuovo assetto della legislazione in materia di istruzione e formazione. Questo progetto di legge avrà come punto fermo che il principio della parità, sancito anche dalla legge dello Stato, varrà anche in questa Regione. Occorre infatti garantire assolutamente il rispetto della effettiva parità fra scuola pubblica e scuola privata paritaria, e questo sia nella organizzazione scolastica sia nelle norme sul diritto allo studio. In quella sede occorrerà disciplinare dal punto di vista sostanziale e anche dal punto di vista finanziario, interventi appropriati.
(Non è approvato)
(Non è approvato)
(Non è approvato)
Passiamo all'emendamento numero 367.
Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Signora Presidente, intervengo per confessare che in questo emendamento sono in totale conflitto di interessi perché ho un amico che possiede una villona nella costa Smeralda e che mi ha chiesto di chiedere, visto che ci sono 300 mila euro disponibili per non ben precisati scavi archeologici di emergenza, se possono essere destinati a portare alla luce alcune tombe fenicie situate sotto i suo giardino. E' un modo chiaramente per tentare di mettere scherzosamente in rilievo un argomento che è molto serio, nel senso che già in Commissione abbiamo rilevato che tutto questo comma 6 è un insieme di provvedimenti ad personam "ad gruppum" ad associationem eccetera eccetera. Ho chiesto dove dovessero essere effettuate queste indagini archeologiche di emergenza, così come vorremmo sapere a chi sono destinate tutte quelle spese comprese nell'articolo 6. Soprattutto con questo emendamento volevo porre il problema enorme di un Presidente del Consiglio dei ministri che continua ad avere nei suoi possedimenti delle "emergenze archeologiche" che probabilmente dovrebbero essere messe a disposizione della collettività sarda, se è vero che sono così belle come si racconta nelle sue telefonate.
Però il problema è chiaramente un problema più ampio, nel senso che il problema del finanziamento degli scavi archeologici, assessore La Spisa, se deve essere afffrontato insieme al Ministero, insieme alla sovrintendenza, insieme all'università, non può essere trattato così come viene trattato in questo comma, destinando i finanziamenti al solito gruppo di amici, di persone. C'era tempo fa, tanti anni fa la legge numero 10; io non voglio tornare a quella legge perché adesso sarebbe assurdo tornare a quegli interventi sui cantieri archeologici…
(Interruzioni)
Come? Tu sei d'accordo a tornare alla "10"?
DEDONI (Riformatori Sardi). Potrebbe anche essere...
SALIS (I.d.V.). No, no, io sono contrario, però penso che una Regione come la nostra, così ricca di emergenze archeologiche non possa non finanziare, non sostenere le sovrintendenze, le università e il ministero anche con propri fondi anche per valorizzare e completare tutta una serie di scavi in siti interessantissimi iniziati e mai completati. Era un modo di porre il problema della maggiore valorizzazione dei nostri beni culturali per la rilevanza fondamentale che possono avere nella trasformazione della nostra Regione in un'isola di turismo non solo balneare ma anche culturale, ambientale. Questo comunque è un altro argomento che vedremo di affrontare quando approfondiremo il tema del piano di sviluppo regionale. Voto a favore dell'emendamento numero 367.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Solo per dire che Porto Rotondo e Punta Lada non sono in Costa Smeralda.
(Non è approvato)
(E' approvato)
Emendamento numero 11. C'è una proposta di emendamento orale.
Ha domandato di parlare il consigliere Cucca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCA (P.D.). Sull'emendamento numero 11 era stato espresso il parere contrario. Mi pare che grazie anche all'intervento dell'onorevole Felicetto Contu e dell'onorevole Cuccureddu si sia trovata una soluzione differente per cui in questo senso si propone il seguente emendamento orale: "per l'anno 2009 è autorizzata la spesa di 50 mila euro quale contributo straordinario all'istituto studi e programmi per il Mediterraneo-ISPROM finalizzato a realizzare interventi per favorire la pace ed il confronto tra i popoli dell'area mediterranea, da attuarsi anche attraverso l'organizzazione di iniziative ed eventi culturali per la città di Betlemme".
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 44. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 343. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 19, sul quale c'è invito al ritiro.
CAMPUS (P.d.L.). Ritiro l'emendamento numero 19.
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 339, sul quale c'è un invito al ritiro.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Ritiro l'emendamento numero 339.
PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 20, sul quale c'è una richiesta di ritiro.
Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAMPUS (P.d.L.). Signora Presidente, mi scusi ma ho ritirato il ritirabile nella giornata di oggi, e quindi preferirei poter dire all'Aula, e porre alla valutazione dei colleghi, che una delle promozioni migliori che possiamo fare dell'immagine della Sardegna è quella che si ha attraverso le nostre società sportive. E allora credo che sia un atto di giustizia prevedere un contributo per quelle squadre che vincono i campionati nazionali, la cui gioia finisce per essere annacquata dal fatto che il dover partecipare alla Champions League, cioè alla coppa dei campioni, alla coppa europea di tutte le squadre che vincono i rispettivi campionati, diventa una spesa che le mette in crisi, perché sappiamo che per noi le spese di trasferta sono molto più costose che per altre squadre del Continente.
A volte per poter partecipare a questi tornei le squadre sarde mettono veramente in crisi i loro bilanci, tanto da non avere la certezza di poter partecipare, loro che hanno vinto lo scudetto, al campionato successivo. Quindi credo che sia un atto di giustizia - oltre che un riconoscimento di merito per chi, sul campo, conquista la visibilità in nome e per conto dello sport, ma in nome e per conto dello sport della Sardegna - che la Regione riconosca a queste squadre un contributo aggiuntivo per poter partecipare alle coppe europee. Non mi sento di ritirare questo emendamento, Presidente. Chiedo che venga messo ai voti.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Rassu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
RASSU (P.d.L.). Signora Presidente, credo che il collega Campus sia stato abbastanza esaustivo. Ritengo che quando una delle nostre squadre vinca il campionato, e magari rischi di non partecipare alle competizioni superiori, proprio per mancanza di disponibilità finanziaria, sia doveroso e indispensabile da parte dell'amministrazione pubblica, in questo caso l'amministrazione regionale, intervenire. Non fosse altro perché queste squadre sono lo specchio della nostra Regione al di fuori del territorio regionale.
Io ritengo che su questo occorra un po' riflettere, e mettere giustamente in condizioni queste squadre che hanno, ripeto, vinto la massima competizione nazionale, di partecipare, così come è necessario e giusto che partecipino, alle coppe europee. Abbiamo visto, da poco, qual è stata la vicenda della Dinamo di Sassari, che ha rischiato di non poter partecipare alle competizioni superiori e di essere svenduta a terzi, proprio perché la mancanza di fondi le impediva di poter continuare la propria attività sportiva. Ritengo quindi che la Giunta possa dimostrare sinceramente un segno di buona volontà, non tanto verso i firmatari dell'emendamento, quanto verso quelle squadre che, se non altro, al di fuori di quest'Aula, portano onore e visibilità alla Sardegna. Chiedo la votazione nominale sull'emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Caria per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CARIA (P.D.). Signora Presidente, anch'io intervengo su questo emendamento per dichiarare il mio voto favorevole, e anche per aggiungere qualche considerazione. Condivido il ragionamento in termini generali sulle società sportive, espresso da chi mi ha preceduto; sia quelle che vincono campionati, quelle che partecipano a coppe europee, ma soprattutto le società sportive minori, anche quelle che rimangono nell'ambito regionale, non devono essere lasciate sole. Pronuncio questo intervento come dirigente di una società che ha lasciato l'incarico proprio 20 giorni fa. Io ero Presidente di una squadra che partecipa al campionato di serie B femminile di pallavolo, e che dopo tanti anni ha conquistato la possibilità di varcare il mare, di disputare un campionato nazionale, con molte difficoltà. Le associazioni, coloro che si impegnano nello sport, cercano di portare avanti iniziative che partono dal settore giovanile, dagli atleti più piccoli fino ad arrivare alle prime squadre. Ecco, credo che questa attività svolga una funzione non solo di carattere sportivo, anche una funzione di carattere sociale nell'ambito delle nostre città, della nostra Regione. E quindi penso e spero che su questo emendamento ci sia un'attenzione particolare da parte della Giunta regionale, soprattutto in questo momento di difficoltà, in cui le risorse che alle associazioni sportive arrivavano sotto forma di sponsorizzazioni e di contributo da parte dei privati si stanno dimezzando, riducendo ad un terzo. Quindi serve un intervento maggiore di sostegno, perché molte di queste associazioni, che hanno anche trent'anni di storia, non muoiano, o non vengano consegnate le chiavi delle società ai sindaci di turno di tutti i centri della Sardegna.
Spero pertanto che ci sia un impegno della Regione a incrementare le risorse per sostenere tutte le iniziative di carattere sportivo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Alessandra Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA ALESSANDRA (P.d.L.). Signora Presidente, voglio aggiungere la mia firma a questo emendamento e anche sottolineare che sarebbe bello poter premiare anche tutti coloro che vincono i campionati giovanili. In quest'Aula e da quest'Aula lo sport esce veramente martoriato, perché non siamo stati in grado di fare niente, nonostante ci siano state le condizioni, perché si è intervenuti su tutto tranne che sullo sport, e anche quest'anno sarà lo stesso.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mulas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MULAS (Gruppo Misto). Signora Presidente, probabilmente, in maniera troppo frettolosa è stato chiesto il ritiro dell'emendamento. Io invece invito a votare a favore perché non c'è un aumento di spesa rispetto allo stanziamento previsto. E' solo un modo per invogliare maggiormente le altre società della Sardegna a fare sempre meglio con la consapevolezza che nel momento in cui andassero a conseguire risultati importanti, portando anche il nome della Sardegna a livello internazionale, avranno la possibilità di avere un incremento del 50 per cento, rispetto a quello che è l'aiuto economico che noi già eroghiamo. Ecco, per questo io chiedo che venga votato a favore.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ESPA (P.D.). Signora Presidente, io penso di dare il mio voto favorevole a questo emendamento, penso ad alcune realtà estremamente importanti, come la squadra di calcio femminile della Torres, che sta facendo sta disputando la Champions League, penso all'Amsicora, che spesso si è ritrovata nella stessa situazione. In realtà io spero che poi questo contributo possa servire anche al Cagliari, ma in questo momento è solo una speranza! E' necessario comunque trovare qualche risorsa in più perché chiaramente un aumento del 50 per cento che mi sembra molto giustificato, riguarderebbe in questo momento due squadre, ma in seguito speriamo che siano di più.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SECHI (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, io penso a tutte quelle società che non possono praticare l'attività sportiva perché non hanno un'impiantistica adeguata. Mi auguro la Regione si impegni invece a realizzare un piano serio di impiantistica sportiva in tutti i territori, permettendo così la promozione dell'attività sportiva di base.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sanjust per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANJUST (P.d.L.). Signora Presidente, avrei votato molto volentieri questo emendamento se fosse stato precisato l'intervento sui campionati nazionali minori, ma il fatto che questa possa diventare norma e che un domani questi contributi possano andare ad una società professionistica come quella del Cagliari calcio che prende milioni di euro solo esclusivamente da sponsorizzazioni mi fa rabbrividire…
(Interruzioni)
Allora, non mi ero reso conto dell'emendamento, sono stato distratto. Darò il mio voto favorevole.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAPELLI (U.D.C.). Signora Presidente, io sono fondamentalmente d'accordo con l'emendamento, vorrei però proporre una rivisitazione in quanto il 50 per cento del finanziamento programmato su base annua per la stessa squadra e che incide sulla stessa UPB vuol dire che, se aumento quella dotazione, la sottraggo alle altre squadre. Chiedo pertanto alla Giunta di intervenire con una copertura di ulteriori 100 mila euro su quella UPB prelevandola dal FNOL, in modo tale che non ci sia un'incidenza sulle altre squadre.
E' vero che queste squadre sono dilettantistiche, anche se il dilettantismo bisognerebbe comprendere che cos'è, perché i dilettanti non esistono, in nessuno sport, e poi, per gli impianti sportivi ovviamente, avremo altre UPB, altri settori, sui quali tra l'altro si è già intervenuti anche in finanziaria, e forse qualcuno lo dimentica; sarei comunque favorevole a rivisitare gli interventi sugli impianti. In ogni caso però sono squadre dilettantistiche che vanno aiutate senza generare ovviamente una guerra tra poveri. Quindi chiediamo alla Giunta la disponibilità ad incrementare quell'UPB; stiamo parlando di 10 mila euro in più per squadra, non dei milioni di euro che richiedono le squadre professionistiche.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi). Signora Presidente annuncio il voto favorevole mio personale e del Gruppo dei Riformatori Condividiamo l'emendamento, lo votiamo convinti e cogliamo anche la raccomandazione della collega Zedda di lavorare anche per lo sport. Io sono dirigente di una scuola calcio e quindi capisco bene qual è il problema.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Circa 20-25 giorni fa la Giunta regionale ha deliberato uno stanziamento di 3 milioni e rotti di euro per finanziare le squadre professionistiche compreso il Cagliari, forse ti è sfuggito Roberto.
CAPELLI (U.D.C.). Un milione e mezzo!
SALIS (I.d.V.). Vediamo la delibera. Quando si parla di squadre c'è sempre la ritrosia a dire che è sbagliato. Allora io premerei, se possibile, per una squadra di Cagliari, una squadra di baseball, uno sport povero, che gioca le partite "in casa" a Milano. A Milano giocano sia le partite d'andata sia quelle di ritorno perché non hanno un campo e per le trasferte, quando giocano "a Milano in casa" la Regione non gli assegna neanche un euro di rimborso, si pagano tutto! Quelli sono dilettanti davvero! Champions League… ma stiamo scherzando?
L'articolo 1 della "17 - Collega Campus, lei lo conosce quanto me - parla di promozione dello sport di base non di premiare chi ha già vinto e chi ha la possibilità di vincere. Noi registriamo situazioni in cui lo sport di base è assolutamente carente; chi riesce a vincere e ad andare in Champions League vuol dire che ha una organizzazione, una struttura e anche una possibilità finanziaria che è assolutamente fuori dalla portata della stragrande maggioranza delle associazioni sportive di base. Parliamoci chiaro: la "17" deve valorizzare lo sport di base, le scuole, perché quindi non interveniamo sulle palestre scolastiche? Moltissime scuole non hanno palestre; perché non ci poniamo questo problema invece di premiare le squadre? Perché probabilmente dietro queste squadre ci sono consistenti pacchetti di voti e bisogna un po' "lisciare il pelo" all'attività sportiva. Questo è un problema serio, voto pertanto assolutamente contro l'emendamento in esame.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Due precisazioni, la prima è che si tratta di sport minori, quindi il proponente non ha l'intenzione di premiare società di alto livello aggiungendo ricchezza. Stiamo parlando di sport minori quindi praticati normalmente da dilettanti, pertanto la finalità è comprensibile ed accettabile. Tenete conto che nel capitolo abbiamo circa 6 milioni e 800 mila euro complessivamente, quindi si tratta solo di una quota.
Però oggi, riguardo cioè alla richiesta di quantificare e di incrementare la dotazione, aggiungere 50, 100, 150 sarebbe del tutto arbitrario, e non credo che raggiungeremo dei risultati, anche perché, per essere realisti, a spanne, rispondendo cioè su due piedi alla richiesta credo che nono possano bastare 100 mila euro per dare una risposta effettiva. E poiché siamo già sostanzialmente a fine esercizio finanziario, e soprattutto a fine delle attività agonistiche, io direi che può essere approvato il testo e che la valutazione sulla quantificazione finanziaria possa essere effettuata in sede di bilancio del 2010, non di finanziaria, di legge di bilancio.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Tocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
TOCCO (P.d.L.). Signora Presidente, ci tenevo a formulare una domanda: come mai si è chiesto all'onorevole Campus il ritiro di un emendamento di questo tipo? Anche perché solitamente quando si parla di sport, soprattutto di sport in generale, al di la di tutto opposizione e maggioranza sono abbastanza concordi. Quindi io credo e chiedo alla Giunta e all'assessore La Spisa da qui in avanti di prestare maggiore attenzione, possibilmente, allo sport, anche perché lo sport porta aiuto sociale e porta soprattutto risultati che molte altre attività non hanno mai portato in molto tempo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Rispondo alla domanda formulata dal collega. L'invito al ritiro è responsabilità della Commissione. La Commissione in questa fase aveva deciso di non accogliere emendamenti che modificano altre leggi. In parte ci è riuscita, in parte non ci è riuscita, tutto qua. Non è quindi una incapacità di cogliere l'importanza dei suggerimenti.
Posso dar conto al Consiglio che sono stati presentati emendamenti su situazioni disagiate gravissime, di grande rilevanza per i quali abbiamo chiesto la ripresentazione in sede di discussione della legge finanziaria. Volevo però chiederle, Presidente, di trovare il modo di organizzare i lavori in maniera tale che tutti gli emendamenti sullo sport possano essere esaminati all'inizio delle sedute, perché sollecitano tanti di quegli interventi che finiamo sempre per discutere di squadre di calcio a mezzanotte. Non ho una squadra di calcio; secondo me il modo migliore per avere finanziamenti, nel caso del calcio minore, è nominare un arcivescovo presidente così i finanziamenti arrivano di sicuro. Quindi la prossima volta magari esaminiamoli in seduta diurna.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 20. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 347. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 3.
Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Chiedo di modificare, cassandolo, l'inciso tra virgole: "ivi compresa la proprietaria degli immobili e dei beni materiali e immateriali e regionali". Quindi lasciando soltanto che assieme alle risorse finanziarie vengano trasferite anche le competenze. Questo significa offrire la possibilità alle Province di effettuare le manutenzioni ordinarie perché oggi stiamo perdendo il nostro patrimonio librario e cinematografico. I locali non sono agibili, ci piove dentro ma le province non hanno la competenza benché abbiano le risorse finanziarie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dedoni. Ne ha facoltà.
DEDONI (Riformatori Sardi). Signora Presidente volevo far presente all'Assemblea che abbiamo trattato l'argomento più volte in Commissione. Probabilmente l'onorevole Cuccureddu non ne è a conoscenza, ma abbiamo già dato mandato all'Assessore, con un indirizzo specifico, di disciplinare meglio i rapporti con la Società Umanitaria. Per cui ritengo che l'emendamento debba considerarsi superato e la pregherei anch'io di ritirarlo, perché credo che l'argomento sia già oggetto di una trattativa in corso in Giunta.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Massimo Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA MASSIMO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, io mi associo a quello che ha detto il Presidente, perché a questo punto mi domando se sia opportuno e necessario il funzionamento delle Commissioni oppure se sia meglio considerato che questi problemi, che riguardano la cineteca regionale sarda, che riguardano anche i centri culturali dislocati sul territorio, che riguardano la Società Umanitaria, sono stati organicamente affrontati in Commissione. Con questo emendamento, invece, si mettono insieme cose che insieme non devono stare. Un conto sono gli UNLA e un conto è la cineteca sarda di Cagliari, la Società umanitaria.
Ricordo che parte del patrimonio in questione è patrimonio privato della Società umanitaria e anche nella precedente legislatura si è discusso sul fatto che la Regione potesse disporre di questo patrimonio. Vi ricordo, inoltre, che la Società umanitaria ha inviato una lettera all'Assessore per la risoluzione del problema e c'è un ricorso al Tar che la Società umanitaria annuncia di sospendere, solo ed esclusivamente perché l'Assessore si è impegnato circa la risoluzione del problema attraverso una modifica della legge istitutiva della cineteca regionale. Io non so se l'onorevole Cuccureddu sia conoscenza di questi aspetti, sicuramente ne sono a conoscenza i colleghi che fanno parte della Commissione cultura, i colleghi che facevano parte della Commissione cultura e oggi sono presenti in questa Aula. Lo sa benissimo anche il presidente Dedoni che ha sollevato il problema circa l'opportunità di affrontare questo così delicato, con un emendamento, alle 22 e 54.
Quindi invito l'onorevole Cuccureddu a ritirare l'emendamento perché stiamo affrontando la questione in Commissione. L'onorevole Cuccureddu potrà benissimo venire in Commissione perché i chiarimenti e la risoluzione del problema potranno avvenire in quella sede e non attraverso l'emendamento. Dichiaro il voto contrario.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ESPA (P.D.). Signora Presidente, intervengo solo per dire che mi associo alle dichiarazioni dell'onorevole Zedda e del Presidente della Commissione, forse è un argomento delicato che andrebbe portato in Commissione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, lo abbiamo detto: questo è un disegno di legge omnibus. Grazie anche all'onorevole Cuccureddu, che spazia da una Commissione all'altra. Il mio amico onorevole Attilio Dedoni, è un Presidente di Commissione serio, capace, che sa mantenere i rapporti, che programma il lavoro, l'onorevole Cuccureddu, invece, vuole disfare tutto il lavoro.
Stamattina giustamente l'onorevole Floris si lamentava di questo sistema di legiferare, che peraltro non piace neppure all'assessore La Spisa. Noi non possiamo trattare queste vicende in questo modo, le dobbiamo trattare in maniera più organica; non si può entrare a gamba tesa (a proposito del finanziamento di squadre) poiché così nascono problemi che poi ci troveremo a dover risolvere l'indomani. La prossima legge sarà una legge di correzioni di questa legge, e noi passeremo da una correzione all'altra. Domani dovremo fronteggiare la protesta degli operatori, un movimento che nascerà spontaneo, che diventerà una spina nel fianco e dovremo dire che lei, onorevole Cuccureddu, ha proposto una norma che distrugge un'esperienza culturale utilissima, dovremo quindi attivarci per fare una battaglia, presentare interpellanze e altro. Noi ragioniamo così perché non c'è organicità nell'intervento, onorevole Dedoni, chieda la cortesia al suo collega di maggioranza di ritirare questo emendamento. Io voterò contro.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Signora Presidente, chiedo anch'io all'onorevole Cuccureddu di ritirare quest'emendamento, in caso contrario annuncio il voto contrario del Gruppo del P.d.L.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.). Dichiaro il voto contrario sull'emendamento.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 3.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Francesco Meloni ha votato contro.
Rispondono sì i consiglieri:Cuccureddu - Dessì - Mulas.
Rispondono no i consiglieri:Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Capelli - Caria - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Cossa - Cucca - De Francisci - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Lai - Locci - Lotto - Maninchedda - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Murgioni - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Rodin - Sabatini - Salis - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Zedda Alessandra - Zedda Massimo.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Mariani - Vargiu.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 46
votanti 43
astenuti 3
maggioranza 22
favorevoli 3
contrari 40
(Il Consiglio non approva).
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 93. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 113.
Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ESPA (P.D.). Signora Presidente, questo emendamento solleva un problema che c'è stato segnalato, e di cui abbiamo già discusso anche in Commissione. Lei, Assessore, aveva detto che le richieste che arrivavano dalle province, per quanto riguarda tutto il programma di assistenza all'educazione per gli alunni con disabilità e il trasporto, sono di circa di 7 milioni di euro. Noi abbiamo riproposto l'emendamento in questa versione. Chiaramente, il problema è importante, l'abbiamo già sottolineato, perché abbiamo centinaia di alunni che rischiano di non avere quello che gli spetta per diritto all'inizio dell'anno scolastico. Ricordo che, una volta non era neanche immaginabile che un ragazzo con disabilità andasse a scuola nelle superiori; adesso ci sono centinaia di studenti, per fortuna, che vanno a scuola e che esercitano questo diritto. Io so che la Giunta ha espresso parere contrario. Ritiro l'emendamento perché ho capito che in questo momento non c'è la disponibilità, ma volevo capire se questo problema verrà in futuro preso in considerazione, perché le province non hanno più risorse per questi interventi.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 356. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 7 e dei relativi emendamenti.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 7 e dei relativi emendamenti:
Art. 7 Variazioni di bilancio1. Nel bilancio della Regione per l'anno 2009 e per gli anni 2010-2012 sono introdotte le seguenti variazioni:
ENTRATA
UPB E330.001
Somme derivanti dalla liquidazione dell'ISOLA
Anno 2009 euro 7.128.000
TOTALE IN AUMENTO
Anno 2009 euro 7.128.000
SPESA
In diminuzione
STRATEGIA 05
UPB S05.01.001
Spese per il Servizio sanitario regionale - parte corrente
Anno 2009 euro 5.200.000
STRATEGIA 08
UPB S08.01.002
Fondo per nuovi oneri legislativi di parte corrente (mediante pari riduzione della riserva di cui alla voce 1) della tabella A allegata alla legge finanziaria 2009)
Anno 2009 euro 13.366.000
Anno 2010 euro 5.000.000
Anno 2011 euro 4.500.000
Anno 2012 euro 4.500.000
TOTALE IN DIMINUZIONE
Anno 2009 euro 18.566.000
Anno 2010 euro 5.000.000
Anno 2011 euro 4.500.000
Anno 2012 euro 4.500.000
in aumento
STRATEGIA 01
UPB S01.02.001
Oneri per il trattamento economico dei dipendenti, ivi compreso il salario accessorio
Anno 2009 euro 1.521.000
UPB S01.03.002
Promozione e pubblicità istituzionale
Anno 2009 euro 2.000.000
UPB S01.03.007
Quote associative e contributi una tantum
Anno 2009 euro 71.000
UPB S01.04.001
Studi, ricerche, collaborazioni e simili
Anno 2009 euro 300.000
UPB S01.05.002
Incremento, valorizzazione e manutenzione del patrimonio e demanio regionale
Anno 2009 euro 700.000
STRATEGIA 02
UPB S02.02.005
Altri interventi per la formazione
Anno 2009 euro 5.200.000
STRATEGIA 03
UPB S03.01.003
Tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale - spese correnti
Anno 2009 euro 1.000.000
UPB S03.01.004
Investimenti per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale
Anno 2009 euro 500.000
UPB S03.01.005
Archivio storico e biblioteca regionale
Anno 2009 euro 100.000
UPB S03.01.006
Interventi a favore delle biblioteche - spese correnti
Anno 2009 euro 3.500.000
Anno 2010 euro 3.500.000
Anno 2011 euro 3.500.000
Anno 2012 euro 3.500.000
UPB S03.02.003
Interventi per promuovere e sostenere l'editoria e l'informazione
Anno 2009 euro 40.000
UPB S03.02.005
Interventi per manifestazioni e attività culturali
Anno 2009 euro 270.000
STRATEGIA 04
UPB S04.08.012
Investimenti finalizzati alle attività istituzionali del Corpo forestale e di vigilanza ambientale
Anno 2009 euro 1.000.000
Anno 2010 euro 1.000.000
Anno 2011 euro 500.000
Anno 2012 euro 500.000
UPB S04.08.013
Prevenzione e difesa dagli incendi - spese correnti
Anno 2009 euro 500.000
Anno 2010 euro 500.000
Anno 2011 euro 500.000
Anno 2012 euro 500.000
UPB S04.09.006
Spese per la gestione del sistema informativo e cartografico
Anno 2009 euro 31.000
STRATEGIA 05
UPB S05.02.003
Profilassi e lotta contro le malattie infettive nel settore zootecnico
Anno 2009 euro 424.000
UPB S05.03.001
Interventi a favore del volontariato - parte corrente
Anno 2009 euro 100.000
UPB S05.03.002
Interventi a favore del volontariato - investimenti
Anno 2009 euro 200.000
UPB S05.04.001
Interventi a favore dello sport - spese correnti
Anno 2009 euro 2.000
UPB S05.04.002
Interventi a favore dello sport - investimenti
Anno 2009 euro 7.000
UPB S05.05.002
Interventi a favore degli immigrati ed emigrati
Anno 2009 euro 200.000
STRATEGIA 06
UPB S06.03.002
Incentivazioni di parte corrente per le attività artigiane
Anno 2009 euro 7.128.000
STRATEGIA 07
UPB S07.06.001
Trasporto pubblico locale
Anno 2009 euro 900.000
TOTALE IN AUMENTO
Anno 2009 euro 25.694.000
Anno 2010 euro 5.000.000
Anno 2011 euro 4.500.000
Anno 2012 euro 4.500.000
Emendamento soppressivo parziale Sanna Gian Valerio - Bruno
Articolo 7
Il comma 1 è soppresso.
(279)
Emendamento modificativo Giunta regionale
Articolo 7
Variazioni di bilancio
Sono introdotte le seguenti variazioni:
In diminuzione
UPB S08.02.002
Altre partite generali che si compensano nell'entrata
Anno 2009 euro 600.000
In aumento
UPB S01.06.002
Trasferimenti agli Enti Locali - Investimenti
(Cap. SC01.1100)
Anno 2009 euro 600.000 (131)
Emendamento aggiuntivo Giunta regionale
Articolo 7
Variazioni di bilancio
Sono introdotte le seguenti variazioni:
In diminuzione
UPB S01.02.004
Spese per il personale effettuate nell'interesse dell'Amministrazione Regionale
Anno 2009 euro 195.000
UPB S01.05.002
Incremento, valorizzazione e manutenzione del patrimonio e del demanio regionale
Anno 2009 euro 100.000
In aumento
UPB S04.09.003
Vigilanza e controllo sull'attività urbanistica
Anno 2009 euro 295.000 (129)
Emendamento aggiuntivo Giunta regionale
Articolo 7
Variazioni di bilancio
Sono introdotte le seguenti variazioni:
In diminuzione
UPB S01.03.008
Spese per la pubblicazione e per l'acquisto di atti e per l'acquisto di beni d'interresse regionale
Anno 2009 euro 50.000
In aumento
UPB S08.02.002
Altre partite generali che si compensano nell'entrata
Anno 2009 euro 50.000 (130).)
PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Sull'emendamento numero 279 il parere è contrario, sui restanti il parere è favorevole.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
LA SPISA, Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere della Giunta è conforme a quello del relatore.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 131. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione il testo dell'articolo. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 129. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 130.
Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
Metto in votazione l'emendamento numero 130. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
I lavori del Consiglio riprenderanno martedì 4 Agosto alle ore 10.
La seduta è tolta alle ore 23 e 05.