Seduta n.224 del 28/03/2017
CCXXIV Seduta
Marted� 28 marzo 2017
(ANTIMERIDIANA)
Presidenza del Presidente GIANFRANCO GANAU
La seduta � aperta alle ore 10 e 31.
FORMA DANIELA, Segretaria, d� lettura del processo verbale della seduta dell'8 marzo 2017 (220), che � approvato.
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Giorgio Oppi e Antonio Solinas hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 28 marzo 2017.
Poich� non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
Annunzio di presentazione di disegni di legge
PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati i disegni di legge numero 408, 409.
Annunzio di presentazione di proposte di legge
PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le proposte di legge numero 405, 406, 407, 410, 411.
Risposta scritta a interrogazioni
PRESIDENTE. Comunico che � stata data risposta scritta alle interrogazioni numero 524, 607, 619, 686, 709, 735, 741, 769, 790, 804, 819, 823, 834, 836, 870, 882, 924, 933, 935, 982, 991, 993, 1023.
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.
FORMA DANIELA, Segretaria. Sono pervenute le interrogazioni numero 1038, 1040, 1042, 1043, 1044, 1045, 1046, 1047, 1049.
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.
FORMA DANIELA, Segretaria. Sono pervenute le interpellanze numero 288, 289, 290, 291.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Pittalis. Ne ha facolt�.
PITTALIS PIETRO (FI). Abbiamo ricevuto stamattina una nota del Presidente della prima Commissione sulle questioni inerenti il personale dell'agenzia FORESTAS. Una relazione che pone diverse questioni dal nostro punto di vista urgentissime, Presidente, che non possiamo sottovalutare e lasciare nella dinamica soltanto di una Commissione ristretta. Per cui le chiederei, a conclusione dei lavori antimeridiani, la convocazione di una Conferenza dei Capigruppo perch� ritengo che sia assolutamente urgente mettere in calendario, sia pure dopo i lavori della Finanziaria, una seduta apposita per la questione del personale dell'agenzia FORESTAS in Aula.
PRESIDENTE. Concordo con lei sulla necessit� di agire urgentemente e quindi convocheremo una Conferenza dei Capigruppo a fine seduta.
Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facolt�.
COCCO DANIELE (SEL). Per manifestare prima di tutto a nome del Gruppo la nostra solidariet� ai dipendenti dell'AIAS, che stanno manifestando anche con forme estreme di protesta, e al contempo chiedo che subito dopo la finanziaria venga l'assessore Arru a riferire in Aula su questa drammatica situazione.
Approvazione del "Documento di economia e finanza regionale 2017 (DEFR)" (18/XV/A)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la Risoluzione numero 2.
Metto in votazione, a norma dell'articolo 33 bis comma 2, la Risoluzione numero 2. Non ho iscritti per dichiarazione di voto. Metto in votazione la risoluzione numero 2.
Poich� nessuno domanda di parlare, la metto in votazione. Chi la approva alzi la mano.
(� approvato)
Discussione dell'articolato del disegno di legge: "Legge di stabilit� 2017" (393/S/A)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione dell'articolato del Disegno di Legge numero 393/S/A. "Legge di stabilit� 2017".
Passiamo all'esame dell'articolo 1. All'articolo 1 sono stati presentati 23 emendamenti.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo:
Art. 1
Disposizioni in materia finanziaria e contabile
1. Al fine del recepimento dei programmi finanziati con il concorso dell'Unione europea, sono stanziate in conto della missione 01 - programma 12, le somme da ripartire, con deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, tra le linee di intervento di cui alla programmazione comunitaria 2014/2020 secondo il cronoprogramma della spesa valutata dalla Regione.
2. Le risorse trasferite alla Regione a seguito del conferimento delle funzioni di cui all'articolo 1 della legge regionale 29 novembre 2002, n. 22 (Disposizioni in materia di agevolazioni alle imprese), sono acquisite al bilancio regionale quali rimborsi delle somme stanziate dalla Regione per il finanziamento delle medesime funzioni conferite. L'articolo 2 della legge regionale n. 22 del 2002 � abrogato.
3. Le autorizzazioni legislative di spesa per le quali si dispone un rifinanziamento, una riduzione o una rimodulazione ai sensi delle lettere b), c) e d) del paragrafo 7 del principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio (Allegato n. 4/1 al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42)), sono determinate, per gli anni 2017-2019, nella misura indicata nelle allegate e corrispondenti tabelle A, B e C.
4. Ogni richiamo alla legge finanziaria per le finalit� di cui all'articolo 4, comma 1, lettera e), della legge regionale 2 agosto 2006, n. 11 (Norme in materia di programmazione, di bilancio e di contabilit� della Regione autonoma della Sardegna. Abrogazione della legge regionale 7 luglio 1975, n. 27, della legge regionale 5 maggio 1983, n. 11 e della legge regionale 9 giugno 1999, n. 23), e successive modifiche ed integrazioni, contenuto in leggi regionali vigenti, deve intendersi riferito, ricorrendo i presupposti di cui all'articolo 38, comma 1, del decreto legislativo n. 118 del 2011, e successive modifiche ed integrazioni, alla legge di bilancio.
5. Le autorizzazioni di spesa per le quali le disposizioni vigenti rimandano alla legge di bilancio la loro valutazione sono determinate, per gli anni 2017-2019, nella misura indicata nel documento tecnico di accompagnamento e nel bilancio finanziario gestionale approvato dalla Giunta regionale ai sensi dell'articolo 39, comma 10, del decreto legislativo n. 118 del 2011, e successive modifiche ed integrazioni.
6. Il comma 9 dell'articolo 27 della legge regionale 11 maggio
2006, n. 4 (Disposizioni varie in materia di entrate,
riqualificazione della spesa, politiche sociali e di sviluppo), �
sostituito dal seguente:
"9. L'Amministrazione regionale, al fine di ottimizzare l'azione
amministrativa e di accelerare la riscossione dei crediti da essa
vantati, promuove le transazioni volte a porre fine a liti pendenti
o prevenire l'insorgere di nuove liti, anche rinunciando a parte
del capitale e agli interessi di mora dovuti a fronte del
versamento, anche in forma rateizzata, del capitale residuo scaduto
e applicando gli interessi legali vigenti alla data della
transazione, nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa
comunitaria in materia di aiuti di Stato. La Giunta regionale,
tenuto conto della convenienza economica e, nei casi previsti,
acquisito il parere dell'Avvocatura distrettuale dello Stato,
approva con propria deliberazione la proposta di transazione
presentata dall'Assessorato competente per materia. L'accordo
transattivo pu� essere eseguito anche in pi� rate mensili, secondo
condizioni, termini e modalit� fissati dalla Giunta
regionale.".
7. Per far fronte alle spese derivanti dalla cessazione della gestione liquidatoria dell'Ente sardo acquedotti e fognature (ESAF) � autorizzato lo stanziamento di euro 50.000 per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019 (missione 01 - programma 11 - titolo 1).)
PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facolt� di parlare il consigliere Francesco Sabatini, relatore.
SABATINI FRANCESCO (PD), relatore. Grazie Presidente, i pareri sono i seguenti: emendamento numero 214 uguale al numero 359 parere contrario, numero 215, uguale numero 360 parere contrario, numero 216 uguale numero 361 parere contrario numero 217 uguale numero 362 parere contrario, numero 218 uguale numero 363 parere contrario, numero 219 uguale al numero 364 parere contrario, numero 220 uguale al numero 365 parere contrario, numero 120 uguale al numero 221 parere contrario, il numero 366 parere contrario. Sugli aggiuntivi l'emendamento numero 22 parere contrario, numero 31 parere contrario, numero 32 parere contrario, numero 33 parere contrario, numero 34 parere contrario, numero 566 parere favorevole.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facolt� di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito assetto del territorio.
PACI RAFFAELE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Parere conforme alla Commissione.
PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Edoardo Tocco. Ne ha facolt�.
TOCCO EDOARDO (FI). Grazie Presidente, assessore Paci, presidente Pigliaru, ancora questa finanziaria, che � arrivata ancora una volta nel tempo massimo, al limite, una finanziaria che con lo Stato ancora una volta che non siete riusciti ad interpretare purtroppo tutte quelle esigenze e bisogni, quelle difficolt� che stanno in questo momento attanagliando la Sardegna. Dico questo perch�, Assessore, la situazione che stiamo vivendo, e che lei conosce sicuramente bene, ma probabilmente non la conosce a fondo, nel senso che il suo tempo non � sufficiente per visitare i territori come molti di noi fanno spesso e volentieri. La situazione � una situazione che sta ormai al massimo del tracollo, forse voi in questa finanziaria vedete ancora una volta pi� lontano di quanto si immagini, vedete ancora con una visione ottimistica un programma ma io, mi duole dirlo non vedo una grande pianificazione, non ho ancora avuto modo di vedere una strategia, una sinergia tra questo Esecutivo e l'esecutivo del Governo centrale questo mi lascia pensare chiaramente che ancora una volta ci siano dei grossi problemi e siate ancora l� a elemosinare quello che � nostro, quello che � dei sardi.
Le imprese, le categorie, i cittadini sono stremati, la dice lunga il fatidico Reis che � stato approvato sotto ferragosto urgentemente per poter far fronte a tutte le difficolt� di disagi di tanti cittadini che ancora oggi stanno l� ad accumularsi nelle stanze dei servizi sociali dove non si riesce a dare nessun tipo di informazione. Perch� non si riesce a dare nessun tipo di informazione, perch� non si � riusciti sicuramente ad avere la solita sinergia con gli Uffici degli enti locali.
Per quanto riguarda i trasporti, Presidente, Assessore, siamo sotto Pasqua e la situazione � drammatica, tutti i giornali ogni giorno, i media parlano della carenza di posti, i cittadini non possono andare da e per la Sardegna, hanno grosse difficolt�, i costi sono elevatissimi, i traghetti hanno dei costi che variano in media di 600-700 euro quindi molto difficile per molte persone che vivono di stipendio attraversare il mare e questa ancora una volta � un'ottica miope di questo Esecutivo.
La sanit� non ha assolutamente nessuna cosa positiva e non siamo ancora riusciti in Commissione a vedere questo famoso dottor Moirano, non si � ancora confrontato con noi, questo luminare che dovrebbe darci delle comunicazioni, dovrebbe dirci esattamente quali sono i suoi programmi, e i suoi piani, non siamo ancora riusciti da quando si � insediato a vederlo in Commissione. Quindi questo � quanto chiaramente mi viene da dire questo momento poi durante le altre discussioni avremo da citare ben altre cose. Assessore, io credo che giunti a questo punto questa sar� probabilmente, e lo dico anche con amarezza, la finanziaria del buon senso nel senso che, scusate il gioco di parole, dovremo e dovrete approvarla perch� i tempi sono scaduti, sono al limite quindi tanta gente pone tante aspettative e tante risposte da voi in questo momento e da tutti noi quindi sar� fatto questo, noi come opposizione cercheremo di fare il nostro dovere costruttivo, critico, ma capiamo bene quali sono le esigenze dei sardi in questo momento. � per il bene di queste persone che cercheremo di fare del nostro meglio.
PRESIDENTE. � iscritta a parlare la consigliera Alessandra Zedda. Ne ha facolt�.
ZEDDA ALESSANDRA (FI). Grazie Presidente, anche per avermi dato la parola pur sbagliando. L'articolo 1 sostanzialmente comprende ovviamente vari aspetti. Io mi voglio soffermare dapprima sul comma 1, Assessore, in particolare. Da anni abbiamo sentito dire che gi� col documento strategico in materia di risorse comunitarie e poi con il PSR avevate dato via ad una programmazione unitaria che avrebbe dovuto dare dei risultati importanti. Quando present� quel malloppo, noi dicemmo che era un libro dei sogni e che soprattutto per� avremmo avuto modo di valutare nel corso del tempo quali fossero stati poi i risultati raggiunti. Ad oggi, glielo abbiamo detto anche in corso di discussione generale, sulla materia delle risorse comunitarie siamo non dico all'anno zero, ma ci siamo mossi di quasi nulla, e questo lo possiamo evincere anche, come le ho gi� detto, anche dagli schemi di ripartizione che avete assegnato ai vari Assessorati con le relative risorse. Ma voglio dirle di pi�, facemmo in Commissione terza una risoluzione in tema comunitario che fu anche condivisa dalla Giunta, e anche in quell'occasione chiedemmo che si potesse avere un monitoraggio continuo della spesa delle risorse comunitarie, proprio perch� sappiamo qual � la difficolt� nella spesa, in particolare di alcuni fondi, e mi riferisco in particolare all'agricoltura piuttosto che a quelli dell'FSR. Devo dirle, Assessore, che in questi anni azioni incisive che sono andate ad incidere sul PIL regionale per quanto riguarda i fondi comunitari non ne abbiamo visto, e tanto meno di azione unitaria delle varie risorse nazionali e regionali. Devo anche dirle che invece l'unica cosa che abbiamo visto sono i convegni e le consulenze che, in ragione di dover spendere alcuni fondi in quella direzione, di fatto abbiamo potuto constatare che sono state fatte solo queste azioni, cos� pure come abbiamo potuto chiamare delle persone a collaborare con la Regione anche con vari artifizi. Questo � il dato che noi possiamo rilevare, ma abbiamo una drammaticit� nella spesa dei fondi comunitari che inizia a diventare veramente preoccupante. E voi, invece, avete aperto la legislatura dicendo che la programmazione 2014-2020 sarebbe stata diversa da tutte le altre, perch� di progetti ce n'erano gi� in cantiere, altri li avevate ben chiari, e conoscevate soprattutto le sacche di malessere e di difficolt� dove si doveva andare ad incidere, cos� pure come avevate chiara la programmazione unitaria per incidere sullo sviluppo. Ecco, Assessore, dopo tre anni di tutto questo non si � visto nulla, anzi, � inutile che facciamo proclami che fanno pensare in positivo, perch� non � cos�, e lei lo sa bene, anzi da noi viene un invito a voler al pi� presto - e questo lo dico anche al presidente Ganau - convocare una riunione straordinaria del Consiglio affinch� si possa esaminare davvero lo stato di attuazione dei programmi comunitari, compresa la spesa, perch� arriviamo al 2020 e abbiamo pi� difficolt� degli anni precedenti. Questo lo dico nonostante conosca benissimo la difficolt� di spesa dei fondi comunitari per normative complesse che spesso e volentieri non riusciamo a tradurre nei bandi, ma soprattutto in strumenti che possano poi soddisfare davvero le ragioni per cui i fondi comunitari ci vengono dati. Quindi, potremmo incorrere ogni anno sicuramente in osservazioni, perch� l'andamento della spesa � assolutamente al di sotto di quello che dobbiamo raggiungere per quanto riguarda, appunto, la programmazione, anche la programmazione secondo il cronoprogramma che riportate al comma 1, perch� ogni volta lo si cambia, ma la sostanza � che ancora nulla � stato realizzato. E io lo dico soprattutto perch� magari nei prossimi articoli parleremo delle variazioni sul sociale, sul reddito di cittadinanza, e tutte le variazioni che ancora oggi anche quelle stanno soffrendo, per�, soprattutto in materia di FSE, dobbiamo dare una svolta e non parlare solo di politiche passive del lavoro.
PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Emilio Usula. Ne ha facolt�.
USULA EMILIO (Gruppo Misto). Io volevo intervenire semplicemente per illustrare il mio emendamento, ho gi� espresso la posizione dei Rossomori sulla finanziaria, interverr� per illustrare l'emendamento.
PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Marco Tedde. Ne ha facolt�.
TEDDE MARCO (FI). Conosciamo effettivamente molto bene la posizione dei Rossomori, cos� come conosciamo la posizione di altri consiglieri di maggioranza, che su questa finanziaria hanno una valutazione e un giudizio critico, se fosse possibile ancora pi� critico di quello che abbiamo rappresentato noi e stiamo per rappresentare, e questo � indice di una crisi profonda all'interno della maggioranza, di una frattura probabilmente insanabile, che sta portando comunque la Giunta soprattutto a non riuscire a funzionare in modo dignitoso. Io credo che questo articolo 1 sia di fatto il paradigma del fallimento di questa Giunta, fallimento che � determinato soprattutto dall'incapacit� di fare scelte, se non scelte di comunicazione aggressiva, dall'incapacit� di spendere le risorse a disposizione del Governo regionale, che non sono poche, al di l� di quello che ogni tanto si cerca di contrabbandare, le risorse non sono poche. E credo che l'icona - ecco, definiamola icona - l'icona politica dell'incapacit� di questa Giunta di spendere, nonostante la comunicazione aggressiva per utilizzare un eufemismo, � il REIS, il reddito di inclusione sociale. Avete, abbiamo 33 milioni se non erro, se non ricordo male, bloccati dallo scorso anno che potrebbero alleviare le sofferenze di tantissime famiglie sarde che versano in stato di disagio. Avete fatto sul REIS una campagna promozionale che non � stata fatta in vent'anni neppure per il Dixan, neppure per il Dixan. Ebbene, 33 milioni bloccati nelle casse del Governo regionale, � uno scandalo, � uno scandalo, ma � indicativo dell'incapacit� di spendere, ma � al tempo stesso indicativo della capacit� di comunicare in modo aggressivo, di comunicare ovviamente frottole politiche, perch� non siete riusciti a spendere, e siete ancora lontani dal poter spendere queste importanti risorse. Cos� come altra icona della vostra incapacit� di spendere le ingenti risorse � il PSR. I bandi stentano a decollare, quelli che decollano vengono bloccati, quelli che non decollano hanno problemi perch� non siete in grado di far funzionare un sistema informatico, coloro che hanno una certa et� purtroppo vedono la loro et� svanire e non possono pi� partecipare a questi bandi, alcuni bandi di fatto sono rallentati o bloccati o impediscono la partecipazione a taluni imprenditori perch� c'� sempre il PPR che non � stato toccato, non � stato modificato ed ostacola tantissime zone dell'agro, nelle quali non si pu� realizzare alcunch�. Quindi, a questi bandi, coloro che stanno, che risiedono, che operano in certe zone dell'agro regionale non possono partecipare.
E ancora: turismo. � vero che le risorse non erano tantissime, ma siete stati incapaci di spenderle. L'unica spesa significativa in tema di promozione �, udite udite, la promozione fatta della Regione Sardegna non all'estero, non nel continente, ma negli aeroporti, come se la Fiat decidesse di promuovere, di pubblicizzare le 500 all'interno dei propri stabilimenti; avete pubblicizzato la Sardegna nei nostri aeroporti! E non vi potete vantare dei risultati, cos� come fate sempre, della crescita dei flussi turistici, questi risultati derivano da fattori esogeni, derivano dalla crisi del Nord Africa, dei problemi del terrorismo in Francia, derivano dai problemi in Turchia, ma non derivano dalla vostra capacit� di promuovere il territorio, di creare un prodotto turistico, no, assolutamente! In tema di turismo nulla avete fatto. Cos� come nulla avete fatto in tema di agricoltura, se non sostituire l'Assessore dell'agricoltura. E ancora: industria. Se dovessimo attenerci alla relazione di met� mandato del Presidente, dovremmo dire che su questa tematica � stato fatto tantissimo, ma purtroppo i risultati sono molto differenti, la realt� purtroppo, la triste realt� � differente; non siete riusciti ad uscire dalle frasi rassicuranti di prammatica: "Ci stiamo impegnando, siamo sul pezzo, grande attenzione su questa vertenza, grande attenzione su quest'altra vertenza, abbiamo risolto questa vertenza"; non avete risolto una vertenza dall'inizio della legislatura! Mentre invece su questa relazione ci sono delle cose non vere, mi dispiace dirlo al Presidente, avete scritto delle cose non vere. Probabilmente lei, siccome riconosciamo che il presidente Pigliaru � una persona seria, probabilmente lei non ha letto attentamente questa relazione, probabilmente gli � stata propinata dai suoi collaboratori, senza che lei abbia potuto valutare attentamente tutte le cose molto lontane�
PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Attilio Dedoni. Ne ha facolt�.
DEDONI ATTILIO (Riformatori Sardi). Io credo che l'averci trovato in piena sintonia come minoranza nel far capire che non volevamo pi� trascinare oltre un dibattito che diventa surreale, in un momento cos� disgraziato per la nostra Sardegna, cos� atrocemente e palpabilmente inserito, come ho usato dire altre volte, all'interno della carne e del sangue di questo popolo, credo che sia indubbio e importante che la maggioranza accolga questa disponibilit� e questa attenzione. Alcuni spunti, perch� li abbiamo gi� criticati e potremmo criticarli ancora pi� pesantemente, riguardano certamente quelli che sono comportamenti non virtuosi, e che non cercano soluzioni vere, direi, usando biblicamente, delle soluzioni profetiche per dare un sostegno a quella che � l'iniziativa popolare fuori da ogni contesto istituzionale. E ora che ci si guardi e ci si rifletta. Abbiamo pi� volte sostenuto che le entrate per la Sardegna sono basilari, fondamentali, essenziali, necessarie, sappiamo che la Sardegna autonomamente non pu� vivere in termini finanziari, sappiamo benissimo che c'� la necessit� di avere la parte di contribuzione necessaria, doverosa e stabilita per legge da parte dello Stato. Se per caso l'articolo 8 dello Statuto autonomo della Regione sarda non fosse stato letto con quella dovuta attenzione che necessita, io credo che invece debba essere ripercorso, rivisitato, rivalutato, e direi con somma attenzione, posto ogni momento di riguardo richiamando anche altri articoli dello Statuto e della Costituzione italiana che prevedono la compartecipazione da parte della Regione quando si discutono problemi della Sardegna all'interno del Consiglio dei ministri. Mi riferisco in particolare a tutta quella serie di opportunit� che purtroppo ci siamo lasciati sfuggire, ma resta ancora in piedi, se si vuole per volont�, un tavolo da riaprire con dibattito forte davanti al Consiglio dei ministri, davanti, se si vuole, al Parlamento italiano, che � quello di reclamare le Accise che vengono espresse qui in Sardegna totalmente a favore della nostra Isola. Voglio solo ricordare una cosa; la Corte costituzionale neg� alla Sicilia la possibilit� di avere le accise perch� non previste da quello Statuto, mentre invece l'esatto contrario affermando quello che ha affermato per la Regione Sicilia veniva ad essere possibilmente integrato per la Regione Sardegna ove � prevista la riscossione delle Accise. Ma dir� di pi�, in quella circostanza, non essendo prevista, come dicevo, dallo Statuto siciliano, ma c'era l'opportunit� che a seguito di quella decisione della Corte funzionale venisse data alla Sardegna una opportunit� unica e rara. Molti non sanno che le Accise che vengono ad essere realizzate in Sardegna sono circa 4 miliardi, non sono battute per gioco, ne sono demagogiche proposizioni poste in un'Aula, che peraltro � disattenta e che forse non interessa neanche ai giornalisti e a tutti gli opinionisti che stanno qui ad ascoltare e fuori, magari a meditare, ma � realt�, 4 miliardi e noi chiedevamo che almeno uno di quei 4 miliardi fosse dato alla Sardegna. Ci siamo forse intestarditi in una posizione che oggi va rivisitata, se non in senso momentaneo, almeno in quello dinamico in cui si assiste chi ha volont� di trovare soluzioni per la Sardegna, e io questo ve lo chiedo, perch� interessa veramente di chi amministriamo, se veramente abbiamo coscienza, se veramente abbiamo la necessit� di proporre cose positive al popolo sardo, bene, scegliamo le cose che possono essere utili e che sono utili certamente al di l� delle parti politiche, al di l� dei colori, al di l� delle ideologie�
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento soppressivo totale numero 214, che � uguale al numero 359. Parere contrario della Commissione.
Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non � approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 215, che � uguale al numero 360. Parere contrario della Commissione
Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Pittalis. Ne ha facolt�.
PITTALIS PIETRO (FI). Per chiedere il voto elettronico sull'emendamento.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 215, uguale al 360.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 216, che � uguale al numero 361. Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 216, uguale al 361.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 217 e 362, uguali.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 218 e 363, uguali.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 219 e 364, uguali.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione gli emendamenti numero 220 e 365, uguali.
Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Pittalis per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
PITTALIS PIETRO (FI). Ho chiesto di intervenire sul comma 6 perch� mi pare una disposizione che debba essere tenuta nella dovuta considerazione. Nella negativit� totale di questa finanziaria finalmente la Regione si rende conto che le procedure cos� bizantine, farraginose e che hanno reso impossibile il recupero di ingenti crediti, finalmente vengono poste all'attenzione con una norma che speriamo semplifichi. Assessore Paci, io le ho gi� rappresentato la difficolt�: il recupero dei crediti della Regione � ancora gestita settorialmente dai singoli Assessorati senza una regia unitaria che consenta una uniformit� anche di valutazioni e di decisioni per cui all'industria si procede in un modo e con tempi dire biblici � poco, al turismo si procede in un altro modo, alla programmazione si procede in un altro modo. Io direi che forse � l'occasione, Assessore, di introdurre nel contesto di questa disposizione una norma che accentri presso il suo Assessorato la competenza e anche l'aspetto valutativo e decisionale perch� questo consentirebbe a decine e centinaia di imprenditori sardi che hanno i conti bloccati, che hanno gli immobili pignorati, che vivono in una situazione di disagio, di poter vedere sbloccata la situazione se solo la Regione accelerasse le procedure per chiudere le transazioni.
Ecco la ragione per la quale noi ritiriamo l'emendamento soppressivo che era stato proposto proprio perch� volevamo che su questo aspetto si potesse attirare l'attenzione e della Giunta e dell'Aula e dunque mi pare che si vada nella direzione auspicata anche se, ripeto, forse un correttivo che consenta la concentrazione del processo decisionale presso l'Assessorato della programmazione renderebbe il sistema ancora pi� agevole.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Marco Tedde per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
TEDDE MARCO (FI). Presidente, questo comma 6 di cui stiamo parlando e di cui all'emendamento numero 220 ci richiama alla memoria, in tema di rispetto di normativa comunitaria sugli aiuti di Stato, la triste vicenda del piano di incentivi al low cost. Ci pare proprio che questa normativa comunitaria � sconosciuta ai pi� in Giunta. Magari qualcuno la conosce per� non la racconta ai colleghi o, se la racconta, la racconta in modo da raggiungere degli obiettivi non proprio della Sardegna per utilizzare un eufemismo. Ricordo molto bene la questione della ricapitalizzazione della Sogeaal e del piano di incentivi al low cost che ha avuto un percorso tipo "Gioco dell'oca" con Assessore e Presidente che facevano un passo avanti e poi un passo indietro, poi uno di lato e poi uno di lato ancora, raccontando che le direttive comunitarie non consentivano il sostegno low cost. Tutte cose che non stanno scritte nelle direttive comunitarie, ma stanno scritte evidentemente nei progetti non del tutto coerenti con le esigenze di quest'Isola di qualcuno. Ricordo molto bene che c'era la possibilit�, prima che si privatizzasse la societ� di gestione dell'aeroporto di Alghero, di fare un piano di sostegno low cost secondo i principi dell'investitore dell'economia di mercato, secondo i principi del PIEM, una cosa che avreste potuto fare con uno schioccar di dita, senza problemi. Bene, non l'avete fatto raccontando che non era possibile farlo e oggi vi trovate in una situazione molto delicata, molto difficile perch� oggi il PIEM non � pi� possibile considerato che il 72 per cento circa della propriet� della societ� di gestione � di privati, quindi il PIEM ce lo scordiamo. Oggi andiamo sul SIEG (servizi di interesse generale) e che cosa accade? Accade che ci vorr� un anno e mezzo per fare un piano di sostegno low cost. Nel frattempo gli aeroporti hanno perso, soprattutto quello di Alghero, un numero rilevantissimo di passeggeri (360.000 passeggeri soltanto Alghero), 360.000 passeggeri che devono essere moltiplicati per 600 euro di spesa pro capite, ed ecco che il territorio ovviamente soffre di una malattia che � indotta dalle incapacit� della Giunta, del Governo regionale di fare le cose pi� semplici perch� non c'era niente di pi� semplice che fare il piano di incentivo low cost in quel momento. Oggi � tutto difficile quindi � evidente che le direttive comunitarie non sono nelle vostre corde o se sono nelle corde di qualcuno questo qualcuno non ve le racconta bene ed � altrettanto evidente che probabilmente�
PRESIDENTE. Onorevole Tedde, il tempo a sua disposizione � terminato.
L'emendamento numero 220 � ritirato. Sopravvive l'emendamento numero 365 dell'onorevole Truzzu?
Ha domandato di parlare il consigliere Paolo Truzzu. Ne ha facolt�.
TRUZZU PAOLO (Gruppo Misto). Presidente, � ritirato.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 120, 121 e 366, uguali.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 1.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'emendamento numero 22.
Ha domandato di parlare il consigliere Emilio Usula per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
USULA EMILIO (Gruppo Misto). Questo emendamento nasce e insiste su una certezza gi� espressa in occasione delle altre finanziarie da Rossomori. Parlo del fatto che sono giacenti, ferme nelle casse della SFIRS e che ricordo � uno strumento di gestione finanziaria della Regione autonoma della Sardegna, delle somme, delle risorse utilizzabili per finalit� di interesse collettivo.
Queste risorse spesso sono gestite con scarsa trasparenza e talvolta in modo smaccatamente clientelare. Ho qui una molto tardiva e omissiva risposta alla mia richiesta dello scorso anno, e ricordo anche che l'assessore Paci aveva pubblicamente assicurato che da quest'anno ci sarebbe stata una buona disponibilit� di fondi con questa provenienza, non si � visto nulla, ancora una volta impegni presi a vuoto. Io invece ribadisco e lo faccio ripresentando questo emendamento, che questa � una strada percorribile ma evidentemente manca la volont� politica per dare un po' pi� di disponibilit� e vigore ai nostri disastrati comuni e a quel che rimane delle nostre disastratissime province. Ma la Giunta continua ad essere refrattaria e sorda a queste esigenze e in questo senso anche la maggioranza ha perso un'occasione per difendere ed esercitare le sue prerogative di proposta e di programmazione. Questo emendamento rappresenta una base e il sostegno per assicurare una disponibilit� finanziaria per interventi che vengono proposti anche in altri emendamenti, in particolare il mio e il numero 23 e se si vuole pu� essere visto davvero nel suo valore di proposta seria e concreta verso un decentramento di gestione di risorse a favore dei nostri esausti e sofferenti enti locali. Forse seguendo questa strada si sarebbero anche potuti evitare tanti micro emendamenti per interventi diffusi che hanno il sapore di piccole concessioni personalistiche, non uso un altro termine per rispetto.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Ignazio Locci per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
LOCCI IGNAZIO (FI). L'onorevole Usula ripropone giustamente questo emendamento che gi� anche nella scorsa finanziaria aveva dato modo di discutere alla Commissione e al Consiglio regionale sull'utilizzo o meglio sul fondo, sull'importante fondo che � gestito dalla SFIRS e che garantisce in buona sostanza tutta la parte relativa ai fondi di garanzia. Si tratta di una grande mole di danaro che deve sicuramente finire il suo ciclo, su questo siamo perfettamente d'accordo, ce lo vogliamo ripetere quest'anno, per� Assessore su questo credo che l'onorevole Usula con il suo emendamento ponga un problema serio rispetto intanto se ancora possa essere accettabile una misura di circa 300 milioni perch� di questo si parla nella pancia della SFIRS e se oggi le attivit� della societ� finanziaria regionale sono effettivamente tali da giustificare questo impegno da parte della Regione. Quindi questo emendamento, almeno per quanto mi riguarda ha il voto favorevole, ma soprattutto rispetta una visione che il Consiglio regionale e la Giunta dovrebbe avere alla fine del ciclo di rotazione di questi fondi per valutare se non sia davvero il caso di diminuirne la portata per provare a programmarli in altro modo, Assessore. Lei l'anno scorso ce l'ha spiegato bene, ci ha convinto e non ci convince per� se ci consente la portata di questo fondo a disposizione della SFIRS anche visto e considerato come qualche importante e grosso direttore utilizza le risorse.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Alessandra Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
ZEDDA ALESSANDRA (FI). Intanto condivido quanto detto dal collega Locci sui contenuti e soprattutto sulle finalit� del nostro voto a sostegno di questo emendamento anche in modo provocatorio perch� assessore Paci, noi i meccanismi del fondo ovviamente li conosciamo e ne abbiamo condiviso anche l'impostazione data da lei l'anno scorso, per� i tempi cambiano continuamente� Presidente, evidentemente in quest'aula la finanziaria non � di interesse perch� c'� un brusio continuo! Dicevo, i tempi cambiano continuamente soprattutto sul tema dello sviluppo, questa misura era stata introdotta per andare proprio a sostegno dello sviluppo e in particolare delle imprese e quindi attraverso questo strumento hanno avuto modo di rimanere sul mercato e di migliorare i propri investimenti. Per� Assessore lei sa quanto me quanto sia difficile potervi avere accesso perch� l'impresa deve esser ovviamente sana, perch� ci devono essere delle condizioni da rispettare e allora c'� tutta una parte di mondo che rimane fuori e io dico con la finalit� proposta anche dal collega Locci, alla fine del reintegro dei fondi di rotazione facciamo una valutazione, cerchiamo di accelerare i processi e vediamo se al passo con i tempi e con gli strumenti anche che ci concede l'Unione europea non ci possano essere delle misure alternative per poter intervenire in quelle sacche proprio per migliorare lo sviluppo e poter dare strumenti efficienti e io aggiungo pi� accessibili a tutti.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Pittalis per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
PITTALIS PIETRO (FI). Anche perch� questo emendamento ci d� l'occasione per capire quanto la politica incida sulle dinamiche di una finanziaria importante come la SFIRS e vorrei capire presidente Pigliaru se lei � al corrente della gestione di questa importante finanziaria, se lei � al corrente di quante risorse e di come queste risorse vengono gestite e finalizzate. Vorremmo capire e sapere perch� nessuno meglio di lei pu� mettere al corrente l'aula, se la gestione raggiunge poi quegli obiettivi che sono in qualche modo collegati alle tematiche della finanza pubblica, dello sviluppo del sistema imprenditoriale e soprattutto quali effetti e quali ricadute hanno sul tessuto economico della nostra Isola. E questo lo vorremmo sapere perch� preannuncio un'iniziativa da parte del gruppo di Forza Italia ma che estenderemo a tutta l'opposizione, ma per farne iniziativa che ritengo debba essere comune da parte di tutta l'assemblea, di una richiesta di acquisizione di tutti gli atti della finanziaria regionale posti in essere in questi ultimi 5 anni, per capire esattamente in che direzione la finanziaria si sta muovendo e soprattutto qual � il rapporto che la lega all'istituzione Regione, alla Giunta e agli Assessorati di riferimento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Angelo Carta per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
CARTA ANGELO (PSd'Az). Presidente, io annuncio il voto favorevole all'emendamento numero 22 presentato dall'onorevole Usula, perch� � difficile spiegare agli artigiani e ai commercianti, a tutti coloro che aspettano risposte dalla finanziaria, che non arrivano dalla finanziaria, perch� abbiamo invece al contrario una massa finanziaria ferma e comunque sottoposta a regole rigide, come quelle che sono di una banca, e perch� queste risorse non possono invece essere destinate o al sistema degli enti locali, o al sistema delle imprese in maniera migliore e pi� efficiente, pi� efficace rispetto a quanto � avvenuto fino ad oggi. L'impossibilit� di spiegare questo c'� anche nel comma 7, perch� quando la Giunta propone di far fronte alle spese derivanti dalla cessazione, cio� noi stiamo votando, voi avete votato il comma 7 dove si dice che per far fronte alla cessazione della gestione liquidatoria dell'Esaf si finanziano, si stanziano 50.000 euro per gli anni 2017, 2018 e 2019. Ma se sta cessando, ci prendiamone nel triennale i soldi per farla cessare, non cesser� mai! Quindi � difficile spiegare alle persone, agli imprenditori soprattutto, questo sistema delle partecipate, dalle quali mi sembra che voi vogliate uscire, che in qualche maniera vogliate dare una regola diversa, e quindi credo che l'emendamento dell'onorevole Usula ponga una questione importante, ponga la questione generale della gestione delle risorse regionali, per le quali credo che gi� dall'anno scorso, com'� stato gi� proposto e non � stato dato nessun seguito, credo che l'emendamento riproponga un argomento importante che rientra nella responsabilit� e nella competenza della Giunta regionale per migliorare la gestione di tutte le risorse regionali, comprese quelle delle quali parla l'emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Luigi Crisponi per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
CRISPONI LUIGI (Riformatori Sardi). Presidente, per annunciare il voto favorevole all'emendamento proposto dal collega Usula. Solleva un problema non da poco, ovvero il collega Usula in definitiva vuol dire, ma se la SFIRS, la finanziaria regionale, si comporta esattamente come il sistema del credito regionale e nazionale, che conserva e custodisce le sue risorse e non le immette nel tessuto produttivo regionale, quelle risorse devono inevitabilmente venir prese e destinate a progetti certi e ben definiti, che diano ristoro e sostegno alle filiere produttive e ad un sistema che manca non di grinta, non di capacit�, non di qualit� imprenditoriale, ma � una filiera produttiva che � depotenziata proprio per l'assenza e la mancanza delle risorse, che, guarda caso, nella fattispecie, nella situazione della Regione Sardegna, quindi di casa nostra, riguardano risorse che sono letteralmente immobilizzate. Quindi quella che viene definita spesso strumento, braccio armato, in ultimo cassaforte, ha praticamente incamerato le risorse e le ha chiuse a tre mandate, le ha chiuse all'interno e quindi queste risorse mancano, cos� come mancano molto aspetti che poi sapremo riprendere nel corso del dibattito generale per interventi che sul territorio davvero siano significativi di valore e di qualit�, e che diano quantomeno quel minimo di serenit� al mondo delle imprese, sempre pi� sfiancato da una crisi che sembra che si sia fermata solo sul territorio regionale. E allora la grande preoccupazione che tutti quanti reclamiamo quotidianamente, ma anche perch� siamo un luogo d'ascolto e, soprattutto, antenne dirette verso un territorio che � formato da valentissimi imprenditori, lamentano appunto la mancanza di risorse. Non esistono bandi propedeutici all'utilizzo di queste risorse, non esistono fondi indirizzati verso quelle categorie di chi fino ad oggi dal 2007, e quindi gi� da 10 anni, risente dei contraccolpi di una crisi che appunto non ha ragione di andar via, ebbene quelle risorse sarebbero tranquillamente immagazzinate, messe in quella cassaforte regionale che � appunto rappresentata dalla SFIRS. Allora a questo punto � inevitabile assicurare un voto favorevole, un voto che sappia riprendere quel denaro e lo sappia immettere con delle iniezioni che devono essere accompagnate anche da scelte intelligenti, di vicinanza, da scelte che sappiano rappresentare l'autorevolezza della SFIRS regionale, cos� come di tutto il pacchetto istituzionale sardo, affianco a uomini coraggiosi che ancora oggi sostengono l'impalcatura regionale di ci� che pu� rappresentare luogo di lavoro, luogo di riflessione, ma anche luogo d'impresa che sappia una volta per tutte abbattere�
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facolt�.
PACI RAFFAELE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ma, solo pochi minuti per fare chiarezza su un punto che � assolutamente importante. I fondi di ingegneria finanziaria stanziati dalla Giunta precedente secondo me in modo opportuno presso la SFIRS, l'utilizzo di quei fondi scade il trentun marzo 2017, non � ancora scaduto, quindi il primo punto che � stato spiegato in tutti i modi lo scorso anno. Perch� per gli strumenti di ingegneria finanziaria la scadenza � il 31 marzo. Dopodich� bisogna fare le chiusure con la Commissione europea, vedere quanti fondi servono, perch� devono essere mantenuti, perch� se sono fondi di garanzia bisogna mantenerli. Dopodich� i fondi che si liberano devono essere destinati alle stesse finalit�. Cos� dicono le procedure della Commissione europea. Se sono stati inseriti in quel modo, prendendoli dal FES, devono essere utilizzati. Proprio oggi in Giunta alle ore 14, proprio per dare continuit� a questi strumenti che stanno funzionando, � prevista una delibera in cui si d� continuit� ai fondi e si dice che entro 60 giorni l'Assessore al bilancio deve presentare un piano di utilizzo di questi fondi a favore delle imprese. Quindi mi pare che il senso degli interventi che sono stati fatti qui va esattamente in questa direzione. Bisogna fare i conti, calcolare, fare le chiusure, vedere quanto serve, e il resto � obbligatoriamente mantenuto per fondi in favore delle imprese. Su questo le regole sono precise ed � quello che stiamo facendo. L'approvazione di questo emendamento sarebbe veramente preoccupante, a parte che secondo me � impossibile da applicare perch� noi non possiamo andare a prendere 200 milioni nel bilancio di una S.p.A., per� a parte questo creerebbe veramente problemi. Quindi invito con forza chi ha interesse allo sviluppo delle imprese a non votare questo emendamento. Grazie.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 22.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Passiamo all'emendamento numero 31, parere contrario della Commissione.
Ha domandato di parlare il consigliere Attilio Dedoni per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
DEDONI ATTILIO (Riformatori Sardi). Presidente, molto brevemente, prima di dire "rosso" solo per parte presa, io vorrei far riflettere qualcuno. Lo leggo perch� non credo che ci siano questioni di parte, n� mi interessa in termini personali. Credo che sia una cosa che vada accolta nell'interesse complessivo. Infatti: "Per l'anno 2017 il canone annuale dovuto all'amministrazione regionale, o ad enti e agenzie regionali, da parte dei concessionari di immobili per i danni causati ai beni oggetto della concessione dalle eccezionali avversit� atmosferiche: mi sto riferendo in particolare ai luoghi in cui sono passati i "tornado"- chiamiamoli cos� - che hanno interessato la Sardegna e ridotto dall'importo corrispondente all'ammontare delle spese sostenute. Non c'� un atto politico, c'� semplicemente un atto Politico con la "P" maiuscola, cio� far capire che un povero Cristo che ha in dotazione un immobile, qualunque esso sia, che paga il canone annuo, se ripristina dietro danno da motivi atmosferici quell'immobile che gli venga detratto o ridotto, comunque sia, il costo che mi pare sia di buon senso, poi la maggioranza faccia quello che meglio ritiene opportuno ma prima di dire rosso mi pare una sciocchezza.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Angelo Carta per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
CARTA ANGELO (PSd'Az). Per sostenere il ragionamento appena fatto dall'onorevole Dedoni iscritto nell'emendamento perch� credo sia di assoluto buonsenso, una proposta di questo genere che non incide pesantemente nelle casse della Regione mentre potrebbe incidere negativamente nelle casse dei soggetti che sono costretti a spendere per riparare dei danni causati da eventi di forza maggiore, qui � un aiuto indiretto come quello che non � stato mai dato in maniera sufficiente a tutti quelli che sono stati colpiti dagli eventi alluvionali e credo che la maggioranza abbia una occasione per dimostrare che � attenta a questo tipo di problematiche e credo che l'emendamento dia l'opportunit� di essere vicini a chi � stato colpito da questi eventi, quindi sicuramente � un voto favorevole all'emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Paolo Truzzu per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
TRUZZU PAOLO (Gruppo Misto). Grazie Presidente, per esprimere il mio parere favorevole all'emendamento presentato dei colleghi dei Riformatori e per dire che mi sembra una proposta di assoluto buonsenso e, fra l'altro, come diceva anche il collega Carta, sicuramente � una proposta che non avrebbe un impatto negativo sulle casse della Regione. Perch� stiamo parlando delle concessioni che non sono sicuramente cifre stratosferiche e, soprattutto, fornendo questo aiuto diretto a chi ha subito i danni di un evento atmosferico, penso che l'onorevole Dedoni si riferisca in particolare agli ultimi eventi atmosferici, a quelli di gennaio, alle mareggiate e ai tornado, avremmo un doppio effetto, cio� un effetto indiretto e un effetto diretto: l'effetto diretto � quello di garantire che dei beni di propriet� della Regione, comunque che appartengono al patrimonio pubblico, abbiano la capacit� di essere rimessi e ripristinati nelle condizioni di dignit� e di conseguenza avremmo anche l'effetto di tutelare il paesaggio del nostro territorio, perch� una delle mancanza di questa Regione � la capacit� di tutelare il paesaggio, invece non intervenendo avremmo una situazione che i concessionari non solo non hanno un ristoro ma non avranno neanche la possibilit� di rimettere e adeguare e ripristinare questi beni e quindi garantire una qualit� del paesaggio e una qualit� dei beni della Regione a tutta la comunit�. O noi cerchiamo di intervenire su queste questioni e cerchiamo di dare un'anima a questa manovra finanziaria, oppure avremo, come sempre, una serie di articoli che saranno assolutamente chiari per noi operatori della politica, ma assolutamente lontani dalle esigenze dei cittadini.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianluigi Rubiu per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
RUBIU GIANLUIGI (UDC Sardegna). Per dichiarare il voto favorevole all'emendamento presentato dai colleghi Dedoni e pi� e soprattutto per ribadire un concetto: noi abbiamo la possibilit� per la prima volta di adottare un immobile, cio� il concessionario con questo emendamento pu� farsi carico di quei costi per le riparazioni dovute ad un evento calamitoso, non deve passare sotto gamba questo emendamento perch� potrebbe essere un apripista per una serie di altri argomenti simili a questo, sull'Unione sarda di domenica il direttore Emanuele Dess� riportava una frase del tipo traballu torrau, ovviamente parlava di un argomento diverso, ma in realt� potremo anche qui richiamare questo termine in lingua sarda per spiegare che spesso la Regione Sardegna potrebbe dare la possibilit� ai concessionari di effettuare quei lavori di ripristino a costo zero e verrebbe comunque, non ci sarebbe un ulteriore aggravio di spesa per la Regione Sardegna, ma sarebbe un modo per far avvicinare e per sensibilizzare i concessionari ad un immobile che � di propriet� della Regione. Quindi un nuovo modo anche di approcciarci con gli utenti, un nuovo modo di fare politica dando la possibilit� a chi subisce un danno di gestire anche il ripristino. Questo � per noi una grande occasione, anche la finanziaria � un momento dove il confronto delle parti politiche serve per capire dove vogliamo andare, con questo emendamento noi abbiamo la possibilit� di dare finalmente il giusto riconoscimento a chi gestisce un bene ragionale che a sue spese intende ristrutturarlo, quindi l'adozione vera e propria dell'immobile regionale, voto a favore dell'emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Fasolino per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
FASOLINO GIUSEPPE (FI). Presidente, io penso che votare a favore di questo emendamento possa essere un'opportunit�, un'opportunit� che andrebbe a dimostrare un nuovo modo, come diceva giustamente il collega Rubiu, un nuovo modo di fare politica, perch� stiamo parlando di concessionari che gestiscono un bene di propriet� della Regione, quindi sarebbe un investimento, sarebbe un incentivo da parte della Regione a migliorare un bene di propriet� ma senza spendere del danaro e quindi sarebbe un incremento del patrimonio regionale a spese di chi lo gestisce. Quindi questa pu� essere una vera opportunit� per la Regione. La Regione, per le difficolt� burocratiche, per la variet� di alloggi e di beni nella propria disponibilit�, andrebbe a migliorare il patrimonio regionale senza spendere dei quattrini. Secondo me, per la grande difficolt� della Regione nella gestione di tutto ci� che � il proprio patrimonio bisognerebbe cercare di ridurre, bisognerebbe cercare di essere pi� pratici e in questo caso questo emendamento andrebbe proprio in questa direzione e darebbe l'opportunit� di riqualificare un bene di propriet� della Regione senza spendere dei soldi, a questo punto la Regione avrebbe un doppio risultato: accontenterebbe chi gestisce il bene e se stessa perch� andrebbe a migliorare il patrimonio di propriet� della Regione.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dall'emandamento numero 31.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Passiamo all'emendamento numero 32.
Ha domandato di parlare il consigliere Attilio Dedoni per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
DEDONI ATTILIO (Riformatori Sardi). Forse ho fatto male a non chiedere che lo facesse proprio la maggioranza, o chi lo voleva fare, ma io m'immagino, sto parlando dell'emendamento precedente, io m'immagino ancora una volta il territorio della Sardegna disseminato di tanti ruderi abbandonati perch� alla gente che ce l'aveva in concessione � stata negata l'opportunit�, quella che spesso e volentieri qualcuno reclama di pagare rateizzando le bollette. � un atto criminale! Quindi segnatevelo bene!
Non era una cosa di parte, era una cosa di buon senso. Adesso vi metto alla prova, per� ve lo dico prima, l'emendamento numero 32 e il prossimo 33, non hanno spesa e riguardano attivit� per poter dare ai paesi dell'interno, alle zone interne, ai piccoli paesi, la possibilit� di essere nuovamente attivi e di avere opportunit� che si inseriscano attivit� produttive e che vengano sgravati da alcune tassazioni, o imposizioni di qualunque genere. Per poter far respirare da quelle parti. Dir� vigliacco se sentir� qualcuno parlare di zone interne, di dire che bisogna portare aiuto alle zone interne, che parli in televisione o da qualunque parte, dicendo che vuole aiutare quelle popolazioni e che vuole far crescere quelle popolazioni e non desertificare la Sardegna! A ognuno la propria coscienza! Non ho da dire altro, se volete fatevelo proprio, non mi interessa, quello che m'interessa � che ci sia giustizia per le zone interne e si operi, ho gi� detto, senza costi al bilancio.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 32.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
(Il Consiglio non approva).
Metto ora in votazione l'emendamento numero 33.
Ha domandato di parlare il consigliere Attilio Dedoni per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
DEDONI ATTILIO (Riformatori Sardi). Bene, l'onorevole Pigliaru non ha pi� scusanti se vuole andare a parlare nelle zone interne della Sardegna e promettere danaro, come fa l'onorevole Paci, in tutte le zone della Sardegna dicendo che si vuole lo sviluppo e il ripopolamento delle zone interne. Io sfider� oggi la maggioranza con questo emendamento e gli altri per dimostrare e far vedere alla gente se i giornalisti stanno a sentire veramente, se chi parla nei giornali a turno, a zone interessate, per qualunque tipo di politica, se � vero o non � vero che voi parlate quando vi pare e fa comodo per demagogia, arrivata stavolta, di zone interne e di ripopolamento delle zone interne. Io non sono mai stato d'accordo nel criminalizzare la presenza di altre persone che vengono da altri continenti, e qualcuno si � espresso anche troppo nel voler ripopolare cos� le zone interne, non mi interessa dibattere di questo aspetto, ce ne sar� occasione se nel caso. Ma qui si tratta di dire alla gente di Sardegna, a gente che risiede e vive in Sardegna, a gente che ha presidiato il territorio dell'interno sardo, di poter restare l�, di rendere operosi quei centri, magari caro Presidente, quando lei sentir� parlare di telelavoro, di opportunit� di migliorare quei centri affinch� richiamino gente, bene, dia l'opportunit�, lei ce l'ha, non tocca questo bilancio! A meno che non ci sia qualche idea nascosta e si voglia agire in termini non giusti, innanzitutto, non corretti e neanche, se mi permette, legittimi nei confronti di quelle popolazioni che chiedono l'aiuto dalla Sardegna.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Angelo Carta per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
CARTA ANGELO (PSd'Az). Io credo che l'emendamento proposto dall'onorevole Dedoni e dai Riformatori rappresenti un embrione rispetto a quello che noi abbiamo sempre inteso come zona franca e cio�: l'attivazione della leva fiscale per le politiche regionali. Con questo emendamento si cerca appunto di portare all'interno della finanziaria l'utilizzazione della leva fiscale in favore di zone interne. Visto che l'emendamento non ha subito n� il taglio per illegittimit� o inammissibilit�, credo che sia proprio nella possibilit� di questa maggioranza e di questo Consiglio dare un segnale concreto rispetto a zone per le quali si � parlato di masterplan, si sono fatti tanti annunci, ma non si � mai data nessuna risposta concreta. Qui � una risposta parziale, piccola, ma importante, � un segnale che la Giunta, che il Consiglio regionale, che questa maggioranza, che al momento amministra la Sardegna, pu� dare a quelle zone e cio� dire che la leva fiscale � nelle mani del Governo regionale, per quanto compete il Governo regionale, questa leva fiscale viene usata a favore di questi territori e di queste popolazioni. Credo che sia una cosa importante sia per quei territori, ma anche per la maggioranza per poter fare un'opera assolutamente importante e iniziare ad utilizzare la leva fiscale in modo corretto.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianluigi Rubiu per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
RUBIU GIANLUIGI (UDC Sardegna). Anche questo emendamento in realt� � simile a quanto presentato dagli stessi Riformatori due emendamenti fa, cio� la Regione Sardegna potrebbe in questo momento dare un segnale forte che intende agevolare e intende creare, per le zone interne, quella fiscalit� di vantaggio. Spesso anche in quest'Aula ne parliamo come un nostro obiettivo, quello di cercare di creare un vantaggio per quei territori che vivono in una situazione di svantaggio, per evitare che la Sardegna diventi sempre di pi� una ciambella, dove l'interno si spopola e si va a vivere nelle zone costiere, occorre inventare uno strumento che sia anche agevole, uno strumento snello e che non costi per le casse della Regione. Perch� nel momento in cui noi proponiamo un vantaggio fiscale del 50 per cento, mi permetto di dire ai colleghi Riformatori, che ovviamente ringrazio per aver presentato questo emendamento, ma � anche poco, potremmo aumentarlo addirittura al 90 percento questa riduzione, proprio perch� ci deve essere un motivo attrattivo. Noi abbiamo visto che nel mondo, paesi anche pi� importanti della Sardegna e dell'Italia, stanno utilizzando questo sistema, cio� ridurre le tasse per attrarre dei potenziali residenti, magari ricchi, perch� � chiaro che l'attuazione di nuovi residenti all'interno di un paese porta una ricchezza diffusa, porta un indotto, quindi questo diventerebbe uno strumento nuovo, eccezionale per cercare di portare all'interno della nostra Sardegna dei nuovi residenti. � chiaro che non pu� essere il modello che abbiamo sentito anche da parte di qualche Assessore, che oggi � assente, quello di portare i migranti ai paesi dell'interno, preferisco portare sardi, preferisco dare la possibilit� ai sardi di avere una riduzione della tassazione, peraltro sull'Irpef e quindi anche abbastanza bassa. Dare quello stimolo perch� altrimenti nel momento in cui noi parliamo e continuiamo a parlare di zona franca, di vantaggio fiscale, di crescita e sviluppo della Sardegna, stiamo prendendo in giro i sardi perch� proponiamo una cosa che poi nella realt�, quando arrivano i momenti dove possiamo votarla, noi siamo contrari. Questo potrebbe essere anche qui un momento di maturit� dell'intero Consiglio regionale, perch� su un tema cos� importante non c'� destra, non c'� sinistra, non c'� maggioranza, non c'� opposizione, dobbiamo tutti quanti remare verso la crescita e lo sviluppo della Sardegna. Questo � un esempio che noi potremmo adottare, ma questo esempio della fiscalit��
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Marco Tedde per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
TEDDE MARCO (FI). Io credo che questo sia un modo intelligente per creare condizioni di sviluppo nelle zone interne del centro Sardegna e faccio i miei complimenti ai colleghi che hanno presentato questo emendamento, che peraltro � in linea con la nostra proposta di legge, primo firmatario il nostro Capogruppo, della quale purtroppo abbiamo perso le tracce, e non mi pare sia all'orizzonte una sua calendarizzazione, e questo � un errore. Noi non vogliamo assolutamente mantenere le firme su quella proposta, anche se abbiamo avuto l'iniziativa, per� vogliamo che questa proposta venga istruita e venga discussa in Commissione e arrivi in Consiglio regionale, potr� essere anche emendata, potr� essere integrata, modificata, per� il concetto cardine sul quale si basa questa proposta deve essere in qualche modo valorizzato da tutto il Consiglio regionale. Ci deve essere la consapevolezza che dobbiamo andare in quella direzione, la consapevolezza che � narrata in questo emendamento, che utilizza la leva fiscale per ridurre lo spopolamento e per ripopolare le zone interne; leva fiscale utilizzata in modo raziocinante, intelligente e molto produttivo per queste zone. Io devo ricordare con rammarico la leva che invece qualcuno della Giunta avrebbe voluto utilizzare per ripopolare le zone interne, che era, ed �, probabilmente, perch� quell'idea non mi pare tramontata, la leva dei flussi migratori, che � una sorta di deportazione forzata di immigrati che arrivano in Sardegna, alcuni con diritti di un certo tipo e altri senza diritti, e deportare questi migranti nei centri pi� piccoli della Sardegna al fine di ripopolare artatamente, forzosamente, violentando quelle comunit�, violentando quei territori, una cosa che non deve esistere. Non che i migranti non debbano stare in questi centri, ma non li si pu� deportare in questi centri, � sbagliato, � sbagliato il modo, lo strumento, i contenuti dello stratagemma che qualcuno vuole utilizzare. Cos�, invece, con la leva fiscale si interrompono i flussi migratori da questi comuni verso l'esterno, si convince il residente a rimanere ad operare, investire e a rischiare nel proprio comune di origine e si stimolano invece altri soggetti a fissare la propria residenza in questi piccoli comuni. Ecco, quindi, che cresce l'economia, ecco che la societ� migliora, ecco che la visibilit��
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Tedde, il tempo a sua disposizione � terminato.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Alessandra Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
ZEDDA ALESSANDRA (FI). Io credo che lo spirito di questo emendamento sia assolutamente da apprezzare e lo si debba vedere soprattutto come strumento per poter intervenire in quelle zone, in quei comuni che gi�� vabb�, sono tutti in difficolt� i comuni della Sardegna ma in particolare quelli delle zone interne, soprattutto i piccoli comuni. Noi abbiamo avuto modo di vedere e di valutare che lasciare nelle casse delle aziende, piuttosto che in questo caso nella disponibilit� delle famiglie, le quote delle imposte o delle tasse � uno strumento che funziona, che d� dei segnali concreti e li d� immediati, quindi, aldil� di qualsiasi altro strumento che potremmo ricercare, quale pu� essere per esempio il (Reis) o qualsiasi altro contributo a sostegno delle popolazioni, credo che questo possa essere uno strumento efficace. Ecco perch� la nostra posizione su questo emendamento � assolutamente favorevole.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Paolo Truzzu per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
TRUZZU PAOLO (Gruppo Misto). Noi oggi stiamo discutendo una finanziaria che sembra abbia il destino quasi segnato, in maniera un po' stanca, un po' svogliata, quasi come se non ci fosse alcun interesse su un argomento che invece ha un grande interesse per chi si trova all'esterno di quest'aula. In questa finanziaria alcuni dei temi dominanti del dibattito politico e sociale sardo, se non quasi tutti, non ci sono, non sono presenti, l'emendamento dei colleghi Riformatori ha invece proprio il valore di riportare uno dei temi centrali del dibattito politico e sociale all'attenzione di quest'Aula, ed � la questione dello spopolamento. Tutti ne parliamo, tutti cerchiamo di inventare ricette e non riusciamo a trovare in qualche modo il bandolo della matassa perch� molto spesso la convinzione � che, per poter intervenire in maniera concreta, servano grandi risorse, invece, in maniera intelligente, con questo emendamento, con risorse sicuramente non eccezionali, si pu� iniziare a dare un segnale, utilizzando in particolare il sistema della leva finanziaria che ha sempre avuto due vantaggi, quello della facilit� di applicazione e quello della garanzia del risultato. Quest'Aula oggi sicuramente, stancamente, in maniera quasi assente, come se ognuno di noi avesse preso il proprio cervello e l'avesse in qualche modo staccato e depositato da un'altra parte mentre siamo qua a discutere, boccer� questo emendamento, e poi ricominceremo a discutere nuovamente come affrontare il tema dello spopolamento, come risolvere le difficolt� delle piccole comunit�, come venire incontro alle esigenze di tanti sindaci che ogni giorno hanno alle proprie porte qualcuno che bussa per chiedere di risolvere problemi non marginali ma molto spesso fanno la differenza tra la vita e la morte, tra il restare in Sardegna e il partire e andarsene fuori dalla Sardegna.
Noi oggi, cari colleghi lo dico con certezza, ancora una volta daremo uno schiaffo forte a tutti coloro che invece da noi aspettano risposte.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Luigi Crisponi per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
CRISPONI LUIGI (Riformatori Sardi). Chiss� perch� ogni qualvolta il Consiglio regionale ha l'occasione di discutere di buona politica si innalzano i muri e le divisioni di appartenenza politica e partitica, chiss� perch� quando si parla di zone interne si vuole sempre nascondere la testa sotto la sabbia, eppure ritengo quella delle zone interne una questione regionale, seria, autentica, preoccupante, una questione che semmai, Presidente, meriterebbe sessioni e sessioni del Consiglio regionale, insieme alla Giunta regionale, per discutere e dibattere su quale strada poter percorrere unitariamente, perch� sia l'occasione buona per evitare quella marginalizzazione sempre pi� evidente delle aree interne della Sardegna, che pure custodiscono valori straordinari, soprattutto quelli di carattere culturale.
C'� un popolo che merita attenzione e rispetto, e ogni qualvolta le zone forti dell'Isola vogliono far vedere i loro muscoli lo fanno brandendo una clava ideale nei confronti dei territori appunto marginalizzati, pi� deboli. Questa � l'occasione buona, questa � l'occasione per fare buona politica, questo � un emendamento di buon senso, questo � all'interno di un processo che vedrebbe unitariamente il Consiglio regionale occuparsi bene, seriamente di buona politica, a favore e a vantaggio di territori altrimenti dimenticati. Eppure io credo che ci siano due elementi su tutti che distinguono le zone interne, e sono purtroppo elementi negativi, sono elementi che valgono e parlano di spopolamento, di marginalizzazione rispetto ai servizi essenziali offerti dalle istituzioni, ma soprattutto parlano di un invecchiamento progressivo che sta sconfiggendo sempre pi� la voglia di resistere e di rimanere in quei territori che hanno conosciuto la storia dei nostri avi.
Colleghi, questo � un emendamento che andrebbe votato senza "se" e senza "ma", senza campanili e senza appartenenze politiche, eppure mi pare che tutti voi apparteniate o veniate in qualche modo quale espressione delle zone interne, delle zone marginalizzati, delle zone dimenticate.
Quindi, se c'� un minimo di attenzione, se si vuole sollevare la schiena, se si vuole affrontare seriamente una volta per tutte il tema di quei popoli e di quelle terre, affrontiamolo iniziando con molto silenzio e modestia con una proposta che il collega Dedoni vi ha detto "ve la metto disposizione, firmatela voi, assumetevene la responsabilit� e anche la paternit�"�
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Ignazio Locci per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
LOCCI IGNAZIO (FI). Grazie Presidente, annuncio il mio voto favorevole all'emendamento dei colleghi Dedoni, Cossa, Crisponi effettivamente questi sono poi i momenti in cui dobbiamo intenderci sulle politiche di sostegno alla famiglia, i piccoli comuni eccetera. Perch� io, al di la delle uscite di stampa, e forse anche che strumentalizzano le dichiarazioni qualche volta dell'assessore Paci quando va in giro a presentare i famosi patti territoriali, perch� anche questo Governo regionale come il vecchio Governo nazionale va in giro a firmare patti per i territori e soprattutto nelle zone interne a promettere investimenti di risorse che risolveranno il problema dello spopolamento, che risolveranno il problema dei piccoli comuni; queste comunque sono le basi che intendete voi mettere per risolvere questo problema. Poi tra qualche anno vedremo se avrete invertito le curve anche dell'egoismo che c'� tra i giovani che non riescono a mettere su famiglia, egoismo poi forse determinato anche da altri fattori su questo potrebbero soccorrerci tantissimi colleghi della maggioranza, ex maggioranza che sul tema dell'occupazione giovanile avevano fatto una battaglia della loro storia politica, forse oggi in qualche modo assopita.
Allora vogliamo prendere seriamente il tema dello spopolamento, questa � una delle proposte, quello che � chiaro davanti a tutti, davanti alla classe politica ma soprattutto ai sindaci, ai cittadini che la politica non � pi� capace di occuparsi dei piccoli centri, non solo delle zone interne ma proprio dei piccoli comuni in generale e non parlo delle lamentele e dei piagnistei dei sindaci ma parlo delle oggettive ragioni della vivibilit� di quei piccoli centri. Allora se la politica regionale ritiene di dover stare a battibeccare, a fare delle battaglie da cortile con i sindaci sbaglia, deve superare anche questo tema e occuparsi direttamente di quello che vogliono i cittadini. Non avere paura anche di ammettere quando si sbaglia e cio� che non � vero che i cittadini vanno dove ci sono i servizi, qualche volta creare le condizioni di vivibilit� l� dove i servizi non ce ne sono e dove si pagano le stesse aliquote tributarie dei luoghi e delle citt� dove�
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Edoardo Tocco per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
TOCCO EDOARDO (FI). Grazie Presidente, io credo che sarebbe un bellissimo segnale se tutta l'Aula votasse questo emendamento dei Riformatori, come ha sostenuto il collega Crisponi prima, io credo che questi paesi debbano avere veramente pi� rispetto e pi� dignit�, visto anche il calo demografico che ha dato un segnale anche sui quotidiani e sui media da poco, fra alcuni anni diversi paesi della Sardegna potrebbero sparire, potrebbero non avere pi� neanche quel poco di identit� che li contraddistingue, quel poco di autonomia che hanno ancora. Queste popolazioni che hanno l'unica risorsa nei loro comuni nei loro piccoli comuni che possono ancora con le loro risorse esigue dare quel minimo di assistenza tante persone, a tanti anziani che rimangono, perch� ormai si parla solo di anziani. Penso solo a quei paesi che ormai stanno nel centro della Sardegna che si vedranno anche depauperati di quei piccoli servizi sanitari che conosciamo tutti quanti e che avranno difficolt� a transitare per queste strade del centro Sardegna che hanno ancora tante difficolt� nella mobilit� e nella viabilit�. E credo, come ha sostenuto ancora il collega e amico Tedde, che la leva fiscale probabilmente potrebbe essere l'unica risorsa che rimane in questi paesi qui. Quindi io voto favorevolmente a questo emendamento, un plauso a chi lo ha redatto come gli amici Riformatori, spero sempre che l'Aula si ravveda.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Anna Maria Busia per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
BUSIA ANNA MARIA (Gruppo Misto). Presidente, colleghe e colleghi trovo che l'emendamento proposto dai Riformatori vada sicuramente nella direzione giusta, perch� mi pare che il sistema di defiscalizzazione o comunque di modulazione delle imposte come incentivo anche allo spopolamento, tema sul quale io ho prestato attenzione e sul quale ho presentato emendamenti, che discuter� pi� avanti, quindi dicevo va nella direzione giusta. E sicuramente condivido questo stimolo anche alla discussione che pu� portare sicuramente ad ottimi risultati. Certo �, cos� come � predisposto l'emendamento, e mi riferisco all'emendamento numero 33, si presta a strumentalizzazioni che sono di difficile gestione. Quindi � vera la considerazione, sono vere e condivisibili le considerazioni di principio di impostazione ma sicuramente vi sono delle questioni che difficilmente possono essere superate almeno nella impostazione che � stata data all'emendamento. Quindi io dichiar� il mio voto contrario ma certamente condivido il tipo d'impostazione e il suggerimento per una futura riflessione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Pittalis per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
PITTALIS PIETRO (FI). Questa Giunta regionale, questa maggioranza hanno esordito con la prima finanziaria cancellando i benefici di una riduzione dell'addizionale sull'Irpef e sull'Irap ed � questo il primo atto che vi ha contraddistinto. Avevate necessit� di fare cassa, ci siete riusciti, queste addizionali che gravano sui ceti produttivi di tutta l'Isola, continuate a mantenerle nei livelli che avete stabilito senza tenere conto degli appelli che sono venuti dal mondo produttivo ai quali date la pacca classica sulle spalle, date tutte le rassicurazioni possibili poi di fatto le cose rimangono assolutamente cos� come le avete concepite nel meccanismo perverso, in un momento di crisi, di grave difficolt� perseverare in un atteggiamento che � di distacco, disattenzione verso quel mondo. E non avete fatto alcuna correzione, come vi � stato richiesto, per quanto riguarda i comuni delle zone interne, il problema ve lo hanno rappresentato non va bene questo emendamento, signori della maggioranza trovatene un altro di sistema, correggetelo ma non dite che siccome l'emendamento � formulato non in modo adeguato noi non lo votiamo, � un modo davvero troppo furbesco questo di cercare di cavalcare un'opposizione interna alla vostra maggioranza ma di fatto siete legati da uno stesso destino che mi auguro vi accomuni che i sardi non aspettano l'ora di vedervi a casa, di mandarvi a casa perch� non se ne pu� pi�, � una disattenzione la vostra verso il sistema delle zone interne che grida vendetta.
Presidente, io ai sensi dell'articolo 100 formulo gi� da questo momento, siccome la mia proposta di legge � datata 14 ottobre proprio sulle zone interne del 2016, chiedo ai sensi dell'articolo 100 che venga portata all'attenzione dell'Aula per l'inserimento nella programmazione bimestrale. Poi si assuma la responsabilit� chi dice no, chi dice no alle zone interne, chi dice no ad un'attenzione specifica e speciale per le zone interne anzich� venire qua�
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Emilio Usula per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
USULA EMILIO (Gruppo Misto). Grazie Presidente, solo per dare il mio assenso a questo emendamento e dire anche convintamente che appena alcuni mesi fa forse avrei votato o mi sarei sentito a votare contro e invece in quest'occasione posso serenamente dire che questo � un emendamento che va nella direzione giusta e quindi do il mio voto convintamente favorevole.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 33, parere contrario della Commissione.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 33.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 34.
Ha domandato di parlare il consigliere Attilio Dedoni per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
DEDONI ATTILIO (Riformatori Sardi). Prima si parlava di IRPEF, adesso si parla di IRAP. � un'idea quella di poter sostenere le zone interne, in particolare i piccoli centri, quelli inferiori ai 5 mila abitanti. � l'ipotesi per cui abbiamo zone della Sardegna che hanno una media del 27 per cento di presenza umana per chilometro quadrato, e accetto sfide. I 67 sono tenendo conto anche della realt� cagliaritana. Se vogliamo scendere nei dettagli, potremmo scendere quando meglio si ritiene opportuno, cio� vuol dire quasi desertificazione. A qualcuno dovrei insegnare cosa vuol dire presenza umana nei territori, e quindi governo del territorio, quindi governo dell'ambiente e quindi vuol dire sviluppo di quel territorio e di tutta la nostra Isola. Ma a me premeva anche porre davanti all'attenzione di chi � veramente attento una proposta che fosse anima di una proposta di legge senz'anima, ho detto nella discussione generale. Se non c'� il pneuma che muove quello che � cartone o carne o quello che vuoi, cio� se non c'� o spirito, o vento, o comunque aria, non puoi far lievitare niente, e voi state dimostrando che non avete spirito per poter far lievitare niente e ancora meno lo sviluppo della Sardegna. Ora, io mi chiedo, se � vero che volete fare delle proposizioni serie, fatevele voi queste, non abbiate paura, io non ne ho bisogno di farmi un nome perch� ho presentato questo emendamento. Voi avete una maggioranza da conservare, e dite bugie perch� parlate di zone interne e praticate il contrario. Fate quello che volete, la Sardegna sa leggere.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Angelo Carta per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
CARTA ANGELO (PSd'Az). Io credo che questi due emendamenti proposti dai Riformatori abbiano aperto giustamente un dibattito importante, anzi riaperto un dibattito importante, e credo che almeno su questo "34", onorevole Paci, lei debba dare il parere positivo. Onorevole Paci, assessore Paci, professor Paci�
PACI RAFFAELE, Assessore tecnicodella programmazione, bilancio, credito e asseto del territorio. 7 milioni dal turismo.
CARTA ANGELO (PSd'Az). Le dico perch� lei deve dare il parere positivo, lei deve dare il parere positivo, � obbligato a dare il parere positivo. Io le ricordo una risoluzione, la numero 15, approvata all'unanimit� dalla quinta Commissione, che riguardava l'istituzione delle zone franche nei comuni della Regione Sardegna colpiti dall'alluvione del 18 novembre 2013. Una legge dello Stato, una legge dello Stato, l'articolo 13 bis del decreto legge numero 78 del 2015, convertito in legge numero 125 del 2015, prevedeva la legge dello Stato l'istituzione della zona franca nei comuni colpiti dall'alluvione del 13-18 novembre 2013, il ciclone Cleopatra. Stanziava lo Stato 5 milioni di euro, il tutto doveva essere attuato attraverso la concertazione con la Regione, la perimetrazione, con un decreto del Ministero dell'economia e delle finanze. La risoluzione impegnava il Presidente della Giunta regionale e l'assessore Paci a intraprendere ogni iniziativa utile verso il Governo centrale per il conseguimento del seguente prioritario obiettivo: stabilire la perimetrazione della zona franca e delle agevolazioni alle imprese localizzate all'interno della medesima zona franca. Voi non avete fatto nulla, voi non avete fatto niente, avete ignorato una legge dello Stato che istituiva la zona franca nei comuni colpiti dall'alluvione del 2013. Vi rendete conto? Una legge dello Stato con la copertura finanziaria di 5 milioni di euro, che sono andati chiss� dove, chiss� a chi, per vostra esclusiva responsabilit�. Oggi avete la possibilit� di rimediare, avete la possibilit� di dire a quei territori, anche prendendo questo come punto di riferimento, il ciclone Cleopatra, che si pu� procedere con delle agevolazioni con la leva fiscale, che dipende da voi, non dipende da nessun altro, e avete l'obbligo morale di farlo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Luigi Crisponi per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
CRISPONI LUIGI (Riformatori Sardi). Ad un imprenditore viene la febbre solamente a nominare questo acronimo orribile di una legge che sappiamo essere odiata, fastidiosa, antipatica e indigeribile. A questa legge, nella legislatura precedente, si arriv� con un abbattimento del 70 per cento della tassa pi� odiata, che tassa non solo gli utili, ma tassa anche le perdite. Una beffa a chi resiste e sopporta le quotidiane difficolt�. A quella legge avete messo mano, l'avete modificata, e ricordo con chiarezza gli interventi trasversali del popolo delle imprese, che aveva fatto anche i calcoletti immediati, a fronte di un esborso, e qua lo vediamo, di 7 milioni. Poi sul capitolo da cui prelevarli possiamo ritornare a breve. Si calcolava che annualmente andasse a prelevare ben 80 milioni di euro che colpivano imprese che in quel momento erano impedite nella loro possibilit� di fare realmente le imprese con la "i" maiuscola, che potevano fare produzione, assicurare i servizi, e soprattutto la cosa che state cercando da che vi siete insediati: posti di lavoro. Bloccate le assunzioni con quell'arretramento e quella legge. Assessore Paci, se mi ascolta un attimo, lei aveva detto in quest'aula che si azzerava l'imposta a favore di quelle imprese neo insediate per i prossimi cinque anni. Io non l'ho ancora sentita recitare non il rosario delle difficolt�, ma quanto meno i numeri che ci confortino sul fatto di quali e quante imprese sono state aiutate a zero IRAP. Assessore Paci, quali sono e in quali annualit� sono cresciute e hanno dato la possibilit� di fare l'imprenditore, poter assumere, poter produrre, poter assicurare servizi e poter portare a casa il pane quotidiano. Io di tutto questo non ho sentore, non ho letto, non ho visto, non ho ascoltato nemmeno lei nei tanti convegni ai quali lei ha partecipato, a iniziare anche da quelli sulle zone interne. Eppure si confidava, era una sorta di fiducia istituzionale che significava che il popolo delle imprese era convinto che per continuit� amministrativa quella legge potesse essere mantenuta e sostenuta adeguatamente. Quindi oggi con una proposta di questo genere non � il capitolo al quale si attinge, perch� il De profundis, la lapide all'Assessorato del turismo, visto che lei cita il "177", che � titolarit� dell'Assessorato del turismo, l'avete gi� apposta, � stata appesa davanti all'ingresso di quegli uffici, perch� � stato depredato pi� di una volta. Non gli avete dato pi� risorse, non ci sono denari, non ci sono�
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Il collega Dedoni ha avuto l'accortezza di presentare in questa legge finanziaria alcuni emendamenti che riprendono un concetto fondamentale contenuto nella proposta di legge che noi abbiamo presentato il 26 febbraio dell'anno scorso, e mi associo alla richiesta fatta dal collega Pittalis per affrontare rapidamente il tema delle zone interne, un tema che tradizionalmente la Regione sarda ha affrontato nel modo pi� sbagliato; ci si accorge periodicamente, vengono lanciati allarmi sullo spopolamento, ci si accorge che � necessario intervenire, e come si interviene? Si interviene con risorse. Il risultato di questa politica � che noi abbiamo disseminate per la Sardegna strutture enormi, ci sono comuni che hanno palestre bellissime, piscine, opere pubbliche, piazze curatissime, dove per� non ci sono persone che possono fruirne, il risultato ulteriore � che queste strutture vengono sostanzialmente abbandonate, anche perch� non ci sono le risorse per fare le manutenzioni, e i giovani continuano a scappare dove trovano opportunit� di lavoro. Pensate che da qualche tempo, prima andavano in Inghilterra, in Germania, in Francia, nei Paesi ricchi, adesso stanno andando in Polonia, stanno andando in territori che fino a pochi anni fa erano considerati territori sull'orlo del sottosviluppo. Bene, la proposta che noi facciamo � quella di utilizzare sostanzialmente due leve, la leva infrastrutturale, ma in termini di efficienza di servizi e di efficienza soprattutto dei trasporti, e la leva fiscale, cio� incoraggiamo attraverso la leva fiscale, che ha il pregio di essere equanime, di essere quindi equa e di non essere soggetta a interventi di tipo clientelare, anche quando il clientelismo si esercita a favore dei comuni amministrati da Tizio o da Caio, e attraverso, nel caso specifico di questo emendamento, quella che �, come giustamente ha sottolineato poc'anzi il collega Crisponi, la tassa pi� odiata dagli imprenditori, cio� l'Irap. A noi pare che questo possa essere fatto senza una grande sofferenza per le casse regionali, ma con estrema efficacia; un incoraggiamento importante ad investire in questi territori e a creare posti di lavoro in questi territori, e quindi a favorire lo stanziamento in quei territori, non la fuga dai medesimi. Grazie.
PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Fabrizio Anedda. Ne ha facolt�.
ANEDDA FABRIZIO (Gruppo Misto). Io penso che gli sgravi fiscali siano sempre cosa gradita alle imprese, solamente che con gli sgravi fiscali che si propongono con l'Irap, di riduzione dell'Irap, a me sembra che non risolva il problema dello spopolamento. Alcune centinaia di lire date alle imprese, non risolve sicuramente il problema che hanno le imprese, soprattutto quelle dell'interno, oggi, che � quello di produrre e commercializzare, non sanno cosa produrre e non sanno come commercializzare il prodotto. Io, a proposito, visto che stiamo vedendo gli emendamenti e che sono a disposizione dei consiglieri regionali queste risorse per la manovra, io avrei utilizzato forse� sarebbe bastato forse un terzo delle risorse di 40 milioni messi a disposizione per gli emendamenti, per costituire due centri, due logistiche, una al nord e una al sud Sardegna, da ricevere tutti prodotti dell'agroalimentare sardi. Questa � la disponibilit� delle societ� che oggi hanno il monopolio della distribuzione alimentare negli alberghi e nei ristoranti della Sardegna, controllano tutto quello che va in queste strutture qui. Cio�, gli alberghi non comprano dal mercato sotto casa, comprano da queste grandi societ�, quindi innanzitutto dare a queste societ� la gestione della logistica, purch� si impegnino a distribuire i prodotti sardi, e cos� sarebbe un punto di riferimento per le imprese dell'agroalimentare e soprattutto delle zone interne della Sardegna, e non solo, come momento di commercializzazione, sanno che l� possono commercializzare i loro prodotti, e c'� chi glieli commercializza nei centri dove si consuma il prodotto sardo. Quello potrebbe essere un modo, secondo me, molto intelligente di utilizzare queste risorse della massa manovrabile che abbiamo a disposizione, metterlo veramente per dare la possibilit� di commercializzare e produrre, e su questo avranno l'opportunit� le imprese delle zone interne per far ripartire le loro imprese.
PRESIDENTE. � iscritta a parlare la consigliera Anna Maria Busia. Ne ha facolt�.
BUSIA ANNA MARIA (Gruppo Misto). Per ribadire il concetto che evidentemente da qualcuno non � stato compreso. Piena condivisione sulla linea indicata da questi emendamenti, preciso per� che ci sono dei problemi tecnici, esattamente come avevo rappresentato anche in occasione della discussione sull'aumento dell'addizionale Irpef e Irap. In questo caso c'� innanzitutto un problema, lo dico agli amici Riformatori, che riguarda la copertura finanziaria, 7 milioni di euro per ciascuno tolti alla promozione turistica effettivamente mi crea qualche problema, ma soprattutto un problema anche di compatibilit� costituzionale su cui ora non sono in grado e non ho certamente approfondito, ma che andrebbe invece approfondito. Convergo e sono assolutamente d'accordo sul fatto che la linea � quella giusta, e cio� un incidere sulla questione della fiscalit� � sicuramente un passaggio importante.
PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Pietro Pittalis. Ne ha facolt�.
PITTALIS PIETRO (FI). L'intervento dell'onorevole Anedda un po' sollecita una riflessione, e lo dico davvero senza ironia e senza nessuno spirito polemico, per� mi pare una visione davvero limitatissima del problema delle zone interne. Onorevole Anedda, se tutto fosse limitato alla creazione di un polo del nord e di un polo del sud, e quindi di una gestione logistica affidata a due gruppi per la distribuzione dei prodotti sardi, beh, � un modo un pochino troppo veloce di semplificare la questione delle zone interne, perch� non c'� neanche in lei l'idea delle zone interne; nel momento in cui lei parla di una zona del nord � di una zona del sud, sta completamente omettendo di considerare che c'� una zona centrale, che � proprio quella zona interna che anche nel suo ragionamento, vede, scivola, sembra che non esista nella cartina geografica della Sardegna. Perch�? Perch� siete intrisi di una cultura sbagliata, bisogna viverci nelle zone interne, onorevole Anedda! Bisogna starci, bisogna capire quali sono gli umori della gente, dei giovani, dei meno giovani, delle famiglie, dei produttori, dei pastori soprattutto, del mondo agropastorale, che le popola quelle zone. E allora non venite a proporci ricette che vanno bene a Quartu, che vanno bene a Cagliari, che vanno bene nei grossi centri. E allora quando si chiede un intervento che � quello della defiscalizzazione, non � un qualcosa che si inventa l'opposizione, � un qualcosa che viene richiesto a gran voce da tutte le categorie produttive, dalle organizzazioni rappresentative dei lavoratori, perch� si sa che quella � una manovra che consente di richiamare verso quelle zone sistemi che investano, richiamare all'interno chi pu� avviare iniziative produttive, o consolidare quelle che ci sono, e quindi offrire opportunit� a chi ci vive, a chi ci abita, e a chi potenzialmente�
PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Gianluigi Rubiu. Ne ha facolt�.
RUBIU GIANLUIGI (UDC Sardegna). Bellissima discussione, questa finanziaria in realt� ci sta portando in un terreno molto interessante, perch� stiamo sviscerando argomenti che probabilmente non avremmo toccato se non con mozioni tematiche. Ridurre il problema delle zone interne o ridurre il problema degli abitanti dei paesi sotto i 5000 abitanti non pu� essere sicuramente ridotta ad una mera discussione sull'Irap, per� questo � uno strumento e noi dobbiamo partire, dobbiamo dare un segnale ma per dare un segnale noi dobbiamo in qualche modo essere anche operativi, essere concreti. L'emendamento in realt� ambisce a questo tipo di risultato, cio� dare un segnale che quei paesi sotto i 5000 abitanti e quando parliamo di zone interne almeno per una volta sono in contrasto con l'amico Pittalis, le zone interne sono anche quelle del Sulcis Iglesiente, le zone interne sono anche quelle del Medio Campidano, le zone interne sono anche quelle di Tempio e di Olbia, cio� di quelle zone della Sardegna che sono interne dai circuiti della viabilit�, dai circuiti delle grandi citt�, dalle citt� metropolitane, dalle province che sono state create. Quindi questo � un momento dove possiamo veramente dare un segnale forte. Tra l'altro � una proposta che chiamerei di sinistra, invece ancora una volta voi state cercando di bocciare, per questioni puramente ideologiche, una proposta che creerebbe veramente sviluppo, soprattutto in quei territori dove ci sono poche imprese e dove quelle poche imprese sono in sofferenza, stanno chiudendo e stanno andando via. Questa � una proposta che creerebbe sviluppo, che creerebbe lavoro, che creerebbe quelle condizioni minime per operare in un territorio difficile come sono i territori dell'interno e quando dico interno, come dicevo poc'anzi, in quelle zone marginalizzate della Sardegna. Come possiamo aiutare queste imprese? Solo con un sistema, un sistema che non ci costa grande fatica: la defiscalizzazione. � questa l'unica strada, non possiamo riempirci la bocca nei convegno o nei salotti cagliaritani per poi venire in Aula e bocciare una legge, un emendamento che creerebbe veramente sviluppo. Io propongo di ritirare questo emendamento, ma di fermarci e ripresentarlo tutti insieme, prenderci cinque minuti, bloccare i lavori in Aula perch� questo merita veramente un'attenzione, non pu� essere liquidato come presentato dal centrodestra e quindi da bocciare. Questo deve essere oggetto di discussione, questo � il perno, il fulcro di tutto il bilancio altrimenti se andiamo avanti stancamente e in modo anche annoiato da parte dei colleghi della maggioranza non otterremo nessun risultato, soprattutto�
PRESIDENTE. Onorevole Rubiu, il tempo a sua disposizione � terminato.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 34.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 566.
Ha domandato di parlare il consigliere Ignazio Locci per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
LOCCI IGNAZIO (FI). Presidente, Assessore mi voglio rivolgere a lei perch� questo � un emendamento che andrebbe ritirato e lo trovo anche abbastanza grave perch� questo emendamento va a modificare la norma che regola l'affidamento del servizio di Tesoreria della Regione Sardegna. Il nostro servizio di Tesoreria in buona sostanza rimarr� al tesoriere a tutto il 2017, poi dovr� essere riaffidato con una regolare gara pubblica e la legge prevede fino a oggi che la gestione debba essere gratuita, salvo il rimborso spese. Voi sapete che le banche nel rimborso spese hanno tutto ci� che ci pu� essere di pi� oscuro nella gestione della tenuta dei conti, in particolare anche dei rapporti di tesoreria, Assessore. Con questo emendamento proposto dalla Giunta si vuole inserire dopo "salvo il rimborso spese", "il compenso forfettario per i servizi complementari" che sarebbe anche curioso capire quali sono questi servizi complementari perch� qua, Assessore, con le coperture finanziarie 2018-2019 � evidente che stiamo parlando del prossimo contratto, non vorremmo che gi� sul tavolo ci siano delle interlocuzioni con gli istituti di credito per far tornare i conti di una convenzione. Non si capisce per quale motivo fino a oggi sia stato sufficiente per il Tesoriere gestire gratuitamente, salvo il rimborso spese, il servizio di Tesoreria e per quale motivo dal 2018 stiamo preordinando la norma che regola il servizio di Tesoreria a un regalo forfettario di 250.000 euro all'anno. Ecco, questo � quello che voi state proponendo. Secondo noi questa � una proposta irricevibile su cui il Consiglio dovrebbe aprire un bel dibattito perch� questo � un regalo alle banca, questa Regione non ha risorse per nulla, tira i contratti dei facchini, della guardiania, della vigilanza, grazie ai nostri servizi di appalto del CAT, per� poi trova il modo, non � una grande cifra, di regalare 250.000 euro al futuro tesoriere, salvo che appunto non ci siano proroghe del contratto in essere. Quindi, Assessore, su queste cose forse, al di l� del merito delle cifre ci sarebbe da aprire ben pi� di una riflessione, ben pi� di una discussione. Non si regalano i soldi dei sardi alle banche.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 566.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'esame dell'articolo 2.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Sabatini. Ne ha facolt�.
SABATINI FRANCESCO (PD), relatore. Per chiederle di spostare alla fine dell'articolo 4 l'emendamento numero 28 con gli emendamenti agli emendamenti che sono collegati.
PRESIDENTE. L'emendamento numero 28 � spostato alla fine dell'articolo 4.
All'articolo 2 sono stati presentati degli emendamenti.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:
Art. 2
Disposizioni in materia di enti locali, urbanistica e opere
pubbliche
1. L'articolo 9 della
legge regionale 29 maggio 2007, n. 2 (legge finanziaria 2007),
� cos� sostituito:
"Art. 9 (Razionalizzazione degli acquisti per beni e servizi e
contenimento della spesa)
1. La Regione promuove e sviluppa la razionalizzazione degli
acquisti per beni e servizi delle amministrazioni e degli enti
aventi sede nel territorio regionale, basata sull'utilizzo di
strumenti telematici, attraverso la propria Centrale regionale di
committenza, costituita ai sensi dell'articolo 1, comma 455, della
legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007).
2. Le attivit� della centrale sono svolte a favore dei seguenti
soggetti:
a) Regione, enti e agenzie regionali e aziende del servizio
sanitario regionale;
b) enti locali, in forma singola o associata, nonch� istituti di
istruzione scolastica e universitaria presenti ed operanti nel
territorio regionale.
3. La Centrale regionale di committenza stipula convenzioni-quadro
per l'approvvigionamento di beni e servizi ad elevata
standardizzabilit�, con le quali l'operatore economico prescelto si
impegna ad eseguire, ai prezzi e alle condizioni previste nelle
convenzioni stesse, contratti attuativi conclusi a seguito della
ricezione di ordinativi di fornitura emessi dalle singole
amministrazioni o enti di cui al comma 2.
4. Nella convenzione-quadro sono determinati:
a) il limite massimo della durata contrattuale;
b) la quantit� massima, ovvero l'importo massimo, di beni o
servizi oggetto della stessa.
5. I soggetti di cui al comma 2, lettera a), aderiscono alle
convenzioni quadro di cui al comma 3 e utilizzano la piattaforma
telematica Sardegna CAT per l'acquisizione di beni e servizi, ivi
compresi i servizi di ingegneria e architettura.
6. Gli enti locali, in forma singola o associata, possono
utilizzare la piattaforma telematica Sardegna CAT per
l'acquisizione di lavori, beni e servizi, ivi compresi i servizi di
ingegneria e architettura.
7. I soggetti di cui al comma 2, lettera b) possono aderire alle
convenzioni quadro di cui al comma 3 e utilizzare la piattaforma
telematica Sardegna CAT per l'acquisizione di lavori, beni e
servizi, ivi compresi i servizi di ingegneria e architettura. In
ogni caso gli enti locali, singoli e associati, sono tenuti ad
utilizzarne i parametri di prezzo come limite massimo per acquisti
in autonomia.".
2. Le risorse di cui al fondo previsto dall'articolo 9, comma 9, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66 (Misure urgenti per la competitivit� e la giustizia sociale), possono essere utilizzate quale forma di incentivazione a favore del personale operante presso la Centrale regionale di committenza. Con deliberazione della Giunta regionale sono stabiliti criteri e modalit� di utilizzo del predetto fondo.
3. Per i titolari di cariche elettive di comuni con popolazione superiore a quindicimila abitanti, lo svolgimento in connessione con il mandato di qualsiasi incarico conferito dagli enti locali e dal sistema Regione, cos� come definito ai sensi dell'articolo 1, comma 2 della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (Disciplina del personale regionale e dell'organizzazione degli uffici della Regione), e successive modifiche ed integrazioni, inclusa la partecipazione a organi collegiali, pu� dare luogo esclusivamente al rimborso delle spese e al riconoscimento di un gettone di presenza non superiore a trenta euro per l'effettiva partecipazione. Per i fini di cui al precedente periodo, per incarichi svolti in connessione con il mandato si intendono i soli incarichi per i quali l'ente locale o l'amministrazione del sistema Regione ha effettuato la designazione o l'elezione. Sono fatti salvi i casi previsti dalla legge di inconferibilit� e incompatibilit�.
4. I comuni che alla data di entrata in vigore della presente legge devono incamerare somme residue a valere sui contributi di cui all'articolo 19 della legge regionale 24 dicembre 1998, n. 37 (Norme concernenti interventi finalizzati all'occupazione e allo sviluppo del sistema produttivo regionale e di assestamento e rimodulazione del bilancio), per le annualit� dal 2000 al 2006, possono presentare, entro il termine improrogabile del 31 luglio 2017, singole richieste di saldo a condizione che sia stata raggiunta, per ciascuna annualit�, la percentuale di spesa del 70 per cento sulle somme assegnate. Qualora entro la data del 31 luglio 2017 non si raggiunga la percentuale del 70 per cento, si dispone il pagamento in base alla spesa sostenuta e la somma residua � definanziata. Nel caso in cui entro la stessa data non pervenga nessuna richiesta di pagamento, le relative quote sono definanziate.
5. Il fondo di cui all'articolo 10 della legge regionale n. 2 del 2007, e successive modifiche ed integrazioni, � determinato per l'anno 2017 in euro 552.971.000 di cui: euro 484.705.120 a favore dei comuni, euro 65.665.880 a favore degli enti individuati dall'articolo 16 della legge regionale 4 febbraio 2016, n. 2 (Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna), euro 500.000 a favore dell'Amministrazione provinciale di Nuoro per il funzionamento del museo MAN, euro 600.000 per gli studi di compatibilit� idraulica, geologica e geotecnica di cui alla legge regionale 15 dicembre 2014, n. 33 (Norma di semplificazione amministrativa in materia di difesa del suolo), ed euro 1.500.000 a favore della Citt� metropolitana di Cagliari per le finalit� di cui all'articolo 1, comma 23, della legge regionale 5 dicembre 2016, n. 32 (Variazioni del bilancio per l'esercizio finanziario 2016 e del bilancio pluriennale 2016-2018 ai sensi dell'articolo 51 del decreto legislativo n. 118 del 2011, e successive modifiche ed integrazioni, e disposizioni varie), (missione 18 - programma 01 - capitolo SC01.1059; missione 09 - programma 01 - capitolo SC01.1092). Una quota pari a euro 400.000 delle risorse del fondo di cui al periodo precedente � destinata per gli anni 2017, 2018 e 2019 a favore delle unioni dei comuni capofila dei progetti di programmazione territoriale rientranti nella strategia 5.8 del PRS 2014/2020, attuati in associazione di pi� unioni di comuni, al fine di sostenere i costi inerenti al coordinamento e all'attuazione generale del progetto, e quelli relativi ai costi del personale della Centrale unica di committenza (missione 18 - programma 01 - titolo 1 - capitolo SC01.1059).
6. Al fine di assicurare la salvaguardia degli equilibri di bilancio della Provincia di Nuoro, � autorizzata per l'anno 2017 la spesa di euro 1.000.000 (missione 18 - programma 01 - titolo 1 - capitolo SC01.1059).
7. � autorizzato lo stanziamento di euro 100.000 per l'annualit� 2017 e di euro 200.000 per l'annualit� 2019, per sostenere e realizzare azioni di semplificazione in favore di comuni ed imprese conseguenti all'approvazione della legge regionale 20 ottobre 2016, n. 24 (Norme sulla qualit� della regolazione e di semplificazione dei procedimenti amministrativi), (missione 01 - programma 11 - titolo 1 - capitolo SC08.6882).
8. Per le finalit� di cui all'autorizzazione di spesa contenuta nell'articolo 30, comma 13, lettera d), della legge regionale 9 marzo 2015, n. 5 (legge finanziaria 2015), relative al finanziamento delle politiche delle aree urbane, di cui al "Bando 2015. Finanziamento di programmi integrati e piani di riqualificazione urbana", gli stanziamenti nel bilancio pluriennale 2017-2019 sono riprogrammati in euro 3.000.000 per l'anno 2017, in euro 5.000.000 per l'anno 2018 e in euro 12.000.000 per l'anno 2019. Per l'anno 2019 una quota di euro 780.000 � destinata allo scorrimento della graduatoria del bando 2015 relativo al finanziamento dei piani di riqualificazione urbana (missione 08 - programma 01 - titolo 2 - capitolo SC04.2614).
9. Al fine di assicurare la soluzione delle problematiche di cui all'articolo 22, comma 2, della legge regionale n. 2 del 2016, � autorizzata, per l'anno 2017, la spesa di euro 200.000 quale contributo a favore dei comuni interessati per la regolarizzazione ipocatastale degli immobili oggetto dei rapporti patrimoniali ancora da definire e per il conseguimento delle finalit� strettamente funzionali allo stesso obiettivo (missione 18 - programma 01 - titolo 1 - capitolo SC01.1059).
10. Il comma 10 dell'articolo 1 della legge
regionale 5 dicembre 1995, n. 35 (Alienazione dei beni
patrimoniali), � sostituito dal seguente:
"10. Una quota non superiore al 10 per cento dei proventi
derivanti dalla vendita del patrimonio immobiliare regionale,
regolarmente accertati, � destinata all'acquisto di beni immobili
di interesse regionale di comprovato valore ambientale,
paesaggistico e culturale sulla base di un piano annuale di
acquisizione approvato annualmente con deliberazione della Giunta
regionale adottata su proposta dell'Assessore competente in
materia.".
11. � autorizzata per l'anno 2017 la spesa di euro 1.000.000 per gli interventi urgenti di manutenzione del palazzo del Consiglio regionale (missione 01 - programma 05 - titolo 2).
12. � autorizzata, per l'anno 2017, la spesa di euro 900.000 a favore degli enti locali per far fronte agli interventi di emergenza sui siti archeologici (missione 05 - programma 01 - titolo 2 - capitolo SC03.5034).
13. � autorizzata, per l'anno 2017, la spesa di euro 200.000 a favore del Comune di Oschiri per gli interventi di adeguamento strutturale e messa in sicurezza del Teatro civico (missione 05 - programma 02 - titolo 2).
14. � autorizzata, per l'anno 2017, la spesa di euro 1.000.000 a favore dei comuni, per il restauro e il consolidamento di edifici di culto e di chiese di particolare interesse storico e artistico. Con deliberazione della Giunta regionale, adottata su proposta dell'Assessore competente in materia di lavori pubblici, � approvato il relativo programma di interventi (missione 05 - programma 01 - titolo 2 - capitolo SC03.0059).
15. � autorizzata, per l'anno 2017, la spesa di euro 50.000 a favore del Comune di Sassari quale contributo per la gestione della Pinacoteca del Carmelo per l'esposizione permanente Biasi (missione 05 - programma 02 - titolo 1).)
PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facolt� di parlare il consigliere Francesco Sabatini, relatore.
SABATINI FRANCESCO (PD), relatore. Emendamenti soppressivi totali numero 222 e 367 parere contrario, soppressivi parziali numero 223 uguale al 368 parere contrario, 225 parere contrario, 226 parere contrario, 121, 124 e 369 parere contrario, 227 e 370 parere contrario, 431 parere favorevole, 122, 228, 371 parere contrario, 229 uguale al 372 parere contrario, 230 e 373 parere contrario, 231 e 374 parere contrario, 232 e 375 parere contrario, 283, 376 parere contrario, 123, 234, 377 parere contrario, 235, 378 parere contrario, 236, 379 parere contrario, 237, 380 parere contrario, 238, 381 parere contrario, 124, 239, 382 parere contrario, 169 ritirato, 155 parere favorevole, 36 parere contrario, sul 69 c'� un invito al ritiro e parere contrario al sostitutivo totale 598, sul 116 ci rimettiamo all'aula, 567 parere favorevole, 93 parere contrario, 213 parere contrario, 35 parere contrario, 67 c'� un invito al ritiro e c'� un parere contrario sul sostitutivo totale 599, 72 invito al ritiro, 68 invito al ritiro, 171 parere contrario e anche l'emendamento all'emendamento 600 parere contrario, 172 parere contrario e al 601 che � l'emendamento all'emendamento 172, parere contrario all'emendamento numero 173 e l'emendamento all'emendamento 602, 37 parere contrario, 38 parere contrario, 39 parere contrario, 568 parere favorevole e 622 sostitutivo parziale parere favorevole, 156 parere favorevole, 79 parere favorevole, 40 parere contrario, 481 parere contrario, 482 parere contrario, 593 invito al ritiro, 23 parere contrario, il 28 � spostato, 41 parere contrario, 42, 80, 81 e 82 pareri contrari, 174 parere contrario, 603 che � un emendamento all'emendamento parere contrario, 445 c'� un invito al ritiro, il 475 � rimesso all'aula, 494 c'� un invito al ritiro e ci sono due pareri contrari agli emendamenti agli emendamenti numero 620, 621, 516 parere contrario o invito al ritiro, 517 parere contrario o invito al ritiro, 520 invito al ritiro o parere contrario, 538 parere contrario o invito al ritiro, 583 invito al ritiro o parere contrario, 43 parere contrario, 483 parere favorevole e parere favorevole anche al 623 sostitutivo parziale del 483, 485 parere contrario o invito al ritiro.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facolt� di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
PACI RAFFAELE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere � conforme a quello della Commissione con il parere contrario per quelli indicati con invito al ritiro.
PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Ignazio Locci. Ne ha facolt�.
LOCCI IGNAZIO (FI). Su questo articolo ci sarebbero due grandi ragionamenti da aprire, uno sulla questione della gestione degli appalti e quindi sulla diffusione ormai del sistema del CAT della Regione Sardegna e quindi della centrale unica. Ovviamente questo articolo tende a tentare di sviluppare e ampliare l'utilizzo dello strumento cercando di favorire anche l'utilizzo in capo all'intero sistema regione, anche agli enti locali della Sardegna. Noi non abbiamo ancora un chiaro monitoraggio di ci� che � avvenuto e che sta avvenendo fino adesso nell'utilizzo del sistema della centrale unica della Regione Sardegna, quello che per� abbiamo potuto valutare da fuori � un po' gli effetti che si stanno creando rispetto alla creazione di questi grandi lotti sulle prestazioni dei servizi, questo Consiglio � stato pi� volte chiamato e sensibilizzato a temi collegati alla gestione di queste gare che poi hanno delle ripercussioni su temi del lavoro, sull'occupazione, sul mantenimento dei livelli occupazionali, retributivi, eccetera. Poi vedremo pi� avanti, anche il collega Agus ha presentato degli emendamenti rispetto a questo fenomeno sulla gestione degli appalti. Certo � che quello del CAT rischia, Assessore, di non sembrare un sistema perfetto rispetto comunque assolutamente pu� essere migliorato perch� il sistema di gestione qualche volta � percepito in maniera molto complessa, ma perch� non se ne capisce cosa c'� dietro che muove il sistema. Questo portato sulla scala di tutti i comuni, quindi con l'incentivo o meglio l'invito a mettersi assieme, a cercare di razionalizzare, rischia in qualche modo di far sparire tutti quei piccoli fornitori, � un tema legato anche questo evidentemente alla sopravvivenza dei piccoli comuni e ai servizi gestiti e messi a bando da questi ultimi gi� con le limitazioni date dalla legge sugli enti locali anche se poi in realt� questo Consiglio regionale ha sempre provveduto a fare delle proroghe rispetto all'utilizzo delle centrali di committenza. Quindi aldil� di questa norma che poi � una norma che intende sensibilizzare all'utilizzo di questo sistema che ha come obiettivo quello di razionalizzazione, dobbiamo stare molto attenti alle modalit� con cui vengono gestite le gare, molto spesso abbiamo notizie di gare che vengono lanciate su questo sistema, poi immediatamente annullate quindi poi con altre procedure che si innestano con ovviamente poca chiarezza e talvolta anche con lamentele di trasparenza da parte di chi si avvicina a questo sistema. L'altra grande questione � legata invece al fondo degli enti locali. Noi alla vigilia della finanziaria, della discussione delle manovre finanziarie assistiamo continuamente alle lamentele da parte delle associazioni di rappresentanza dei comuni, da parte del Consiglio delle autonomie sulla ormai sempre pi� ristrettezza di queste risorse, � forse arrivato il momento di stabilire se non sia davvero il caso di arrivare alla modifica del nostro sistema di finanza degli enti locali, facendolo diventare davvero un unico sistema a derivazione regionale. Dopodich� all'interno di questo articolo non si capisce per quale motivo ci siano Comuni o Province, che vengono trattati in maniera diversa l'una dall'altra perch� probabilmente non si riescono a chiudere i bilanci. Bisogna avere il coraggio di fare una definitiva chiarezza rispetto alla gestione del rapporto con gli enti locali, perch� non pu� rimanere esclusivamente una battaglia, o una contrapposizione continua tra i vari livelli di gestione delle istituzioni della Regione e dello Stato, ma per renderlo anche un modello diciamo pi� giusto e pi� accettabile da parte dei primi cittadini.
PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Antonio Gaia. Ne ha facolt�.
GAIA ANTONIO (Cristiano popolari Socialisti). Presidente, solo per precisare per quanto riguarda l'emendamento numero 465 che accolgo l'invito al ritiro precisando quanto segue. L'assessore Spano mi ha contattato promettendo che l'emendamento, condividendone appieno il contenuto, sar� trattato entro 60 giorni con un provvedimento ex 102. Voglio ringraziare chiaramente i colleghi che hanno condiviso con me, e quindi ringraziare la loro sensibilit� per un problema che riguarda gli amministratori locali che sono soggetti spesso e volentieri, come anche ultimamente ad attentati, e questo emendamento voleva proprio coprire una lacuna del legislatore, che spero che abbiano tutti i colleghi capito, e riguarda soprattutto il caso emblematico in cui il soggetto sia esso Assessore, sia esso Sindaco, sia esso funzionario addetto alla repressione dell'abusivismo edilizio, si � visto rimborsare addirittura, cito il caso emblematico, gli arredi della propria abitazione dove lui abitava in affitto e non ha visto rimborsare i danni all'abitazione stessa, proprio perch� l'articolo prevede solo l'indennizzo ai proprietari e ai comproprietari. Quindi questa � la ratio dell'emendamento, che ripeto e ribadisco sar� trattato, e non ho motivo di dubitare della promessa dell'assessore Spano, entro 60 giorni con un provvedimento ex 102. Grazie.
PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Marco Tedde. Ne ha facolt�.
TEDDE MARCO (FI). Presidente, � un articolo importante questo, � un complesso di norme importanti, vuoi perch� vanno a trattare della centrale unica di committenza che ha comunque dei riflessi di straordinaria importanza, vuoi per i risparmi, e vuoi anche per l'efficacia ed efficienza delle procedure, ma l'importanza fondamentale di questo articolo secondo me risiede nelle norme, nei commi che prevedono e disciplinano, o comunque trattano del fondo degli enti locali, il cosiddetto fondo dell'articolo 10 della legge numero 2 del 2007. E quando io leggo queste norme, questi articoli, e quando leggo di risorse a favore della citt� metropolitana di Cagliari non posso fare a meno che ricordare che esiste una povera rete metropolitana che non � sufficiente neppure per pescare qualche sarrano, o quantomeno non lo � stata. Una rete di metropolitana che a detta anche del Presidente e dell'assessore Erriu avrebbe dovuto avere risorse in finanziaria, ma quelle dell'anno scorso per�, non quella di quest'anno. La rete metropolitana non ha preso alcunch�, e allora di chi sono le responsabilit�? Sono dei sindaci della rete metropolitana che non sono stati capaci di proporre progetti? O � della Regione che si disinteressa totalmente degli impegni assunti? Perch� erano impegni puntuali, categorici: "La rete metropolitana di Sassari avr� risorse in finanziaria", del 2016 per�. Io vedo il vicepresidente Paci che � molto impegnato in telefonate importantissime, evidentemente sono pi� importanti della rete metropolitana di Sassari, ma su questo non avevamo dubbi, perch� abbiamo visto il trattamento che ha avuto la rete metropolitana di Sassari. E questo � il motivo perch�, anche provocatoriamente, proponiamo un emendamento al fine di rammentare a coloro che hanno la memoria molto corta che esiste anche questa parte di territorio isolano. E, nonostante l'emendamento sia parzialmente provocatorio, siamo curiosi di capire che cosa faranno i consiglieri di quei territori, che dovrebbero lamentare assieme a noi in modo forte questa mancanza di attenzione verso la rete metropolitana cosiddetta, che non � prevista n� nelle norme europee, n� nelle norme nazionali, non si sa chi l'abbia inventata, sappiamo che esiste ma che � stramata, che � piena di buchi, che non riesce a catturare niente, mentre invece nel frattempo la citt� metropolitana, oltre a catturare le risorse europee e nazionali in dimensioni, in proporzioni, in quantit� straordinarie, riesce anche a catturare altre risorse in questa legge per definire qualche confine, o per qualche altra facezia. Ecco io credo che sia arrivata l'ora per questo Governo regionale di prendere in considerazione anche il nord-ovest della Sardegna. Credo che sia arrivata l'ora di ridisegnare questa Sardegna sbilanciata verso il sud, maltrattata nel Nord-Ovest e nelle zone interne. Credo che occorra prendere coscienza del fatto che quando una parte di quest'isola viene bistrattata, viene maltrattata, viene dimenticata, la parte dell'isola che invece � in qualche modo favorita prima o poi dovr� intervenire per salvaguardare queste zone sfavorite, nel senso che i problemi dei territori abbandonati, o dei territori comunque che ricevono scarse attenzioni dovranno essere risolti da qualcuno, e questo qualcuno non pu� che essere colui o il territorio che ha vantaggi da questo nuovo disegno di quest'Isola, che ci pare come una sorta di toboga, con un piano inclinato in cui scivola tutto gi�, magari con qualche curva, ma scivola, arriva al sud, mentre il nord-ovest e le zone interne sono completamente dimenticate. Ecco, questa credo che sia un'occasione anche per discutere di questi temi, � un'occasione per intervenire se non in modo straordinario, quantomeno in modo significativo, in un modo che deve essere un segnale di attenzione che oggi manca completamente. Grazie.
PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Pietro Pittalis. Ne ha facolt�.
PITTALIS PIETRO (FI). Presidente, ma questo articolo che rischia di passare nell'assoluta indifferenza di un'Aula che non tiene conto di uno degli aspetti che anche questa aula ha avuto modo di trattare nel confronto con il sistema delle autonomie locali, e cio� la capacit� della Regione di rispondere al fabbisogno che il sistema delle autonomie locali ha rappresentato; e lo ha rappresentato con dovizia di argomentazioni, soprattutto mettendo l'accento su un aspetto: la grave problematica dei vincoli che derivano dal patto di stabilit� da un lato e dall'altra, invece, un modo schizofrenico di attuare la spesa, quella regionale dei trasferimenti dei fondi, dal Sistema regionale a quello delle Autonomie locali. Soprattutto alcuni comuni hanno anche posto in evidenza la gravissima crisi sul piano delle risorse finanziarie e per indebitamenti pregressi che non consentono neppure la gestione ordinaria. Cio� abbiamo il paradosso nell'indifferenza dei colleghi del centrosinistra che fanno finta che il problema sia lontano da loro, nella indifferenza totale di una Giunta regionale, del sistema dei comuni e degli enti locali che sembra non gliene freghi niente, e che per� pone all'attenzione un aspetto che � in altri termini un paradosso, comuni con quantit� di risorse disponibili che non possono spendere, comuni come quello di Nuoro, tanto per portare all'attenzione dell'Aula un esempio, che hanno invece un problema serio di dissesto finanziario al quale sono destinati se non si pongono in essere misure atte a contrastare o comunque limitare gli effetti di una situazione che purtroppo molte amministrazioni hanno ereditato dalle gestioni pregresse. Allora, assessore Erriu, avete fatto una riforma che doveva essere la soluzione dei problemi del sistema degli Enti locali, a circa un anno da quella riforma per la verit� non se ne sono stati colti effetti positivi, a sentire i sindaci e gli amministratori locali, quindi vuol dire che qualcosa non ha funzionato e non funziona in quella riforma, una riforma poi che non si capisce bene come in qualche modo si inneschi con anche l'esito referendario che ha fatto sopravvivere le province, quindi oggi le province sono una realt�, allora probabilmente va rivisitata e va rivista quell'impalcatura e va riconsiderato anche il ruolo da questo punto di vista, o almeno ponetevi voi il problema: che ruolo devono avere gli enti intermedi e non ponetevelo soltanto nell'ottica di creare un carrozzone nuovo come l'avete creato accanto alla citt� metropolitana di Cagliari creando la provincia di Cagliari che � davvero qualcosa che stride fortemente anche con il buon senso perch� c'� una zona che si chiama il Sulcis, c'� il Medio Campidano, ci sono altri territori che avrebbero sicuramente potuto avere maggiore considerazione che non sempre tutto ruotare intorno alla citt� capoluogo, ma queste sono scelte vostre di cui vi assumete appieno la responsabilit�, a noi interessa capire qual � il destino delle altre realt� territoriali, la Gallura per esempio che viene sottovalutata anche nelle prese di posizioni che noi cogliamo da parte di autorevoli esponenti e della maggioranza e della Giunta. Lo diciamo perch� si capisce che state navigando a vista, che non c'� una politica coerente sul sistema degli locali, che una delle richieste che vi hanno formulato e che ci hanno formulato proprio anche in occasione dell'incontro.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 222 che � uguale all'emendamento numero 367.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 223, uguale al 368.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 225.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 226.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 121 uguale al 224 e al 369.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 227 uguale al 370.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 431, parere favorevole.
Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Cocco. Ne ha facolt�.
COCCO PIETRO (PD). Chiedo una correzione sull'emendamento, chiedo di togliere le parole "di comuni", al comma:"di comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti sono soppresse", chiedo di togliere la parola "di comuni".
PRESIDENTE. Praticamente se si toglie anche "di comuni" non ha pi� senso�
COCCO PIETRO (PD). Lasciamo stare cos�, non cambia nulla.
PRESIDENTE. Al comma 3, dell'articolo 2: "Per i titolari di cariche elettive di comuni - rimane - con popolazione superiore a quindicimila abitanti" viene soppresso. Chiedo se si � d'accordo nell'accogliere questa modifica. Non ci sono osservazioni.
Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Pittalis. Ne ha facolt�.
PITTALIS PIETRO (FI). Chiedo scusa, forse un po' la stanchezza, ma allora "per i titolari di cariche elettive di comuni con popolazione superiore a quindicimila abitanti", cos� recita il comma 3. L'emendamento prevede la soppressione di questo?
PRESIDENTE. Eliminerebbe soltanto la dicitura "con popolazione superiore a quindicimila abitanti" lasciando "Per i titolari di cariche elettive di comuni".
PITTALIS PIETRO (FI). Va bene ora mi � chiaro. Chiedo scusa.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 431 modificato.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
(Il Consiglio approva).
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 122, 228, 371 che sono uguali.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
(Il Consiglio non approva).
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 229, uguale al 372.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
(Il Consiglio non approva).
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 230, uguale al 373.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
(Il Consiglio non approva).
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 231, uguale al 374.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
(Il Consiglio non approva).
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 232, uguale al 375.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
(Il Consiglio non approva).
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 233, uguale al 376.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
(Il Consiglio non approva).
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 123, 234 e 377 che sono uguali.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
(Il Consiglio non approva).
Metto ora in votazione l'emendamento numero 235, che � uguale al numero 378.
Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Pittalis per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
PITTALIS PIETRO (FI). Ritiriamo l'emendamento che abbiamo presentato volutamente in funzione soppressiva, perch� volevamo che dell'argomento l'Aula potesse anche in qualche modo di occuparsene. Cio� qui si prevede l'autorizzazione di spesa di 1.000.000 di euro per interventi urgenti di manutenzione del palazzo del Consiglio regionale. Che mi pare non si discute il merito della spesa, anche perch� tutti viviamo in questo Consiglio regionale, operiamo, sappiamo quali sono le carenze che vi sono, le necessit� di interventi che lo restituiscano ad una degna casa di rappresentanza del popolo sardo. Il problema, Presidente, � che vorremo e ci riserviamo, lo dico gi� ai signori Questori, che su questo aspetto torneremo nella fase in cui loro presenteranno il bilancio di previsione, perch� su alcuni degli aspetti che riguardano sia la problematica in esame, sia altre questioni collegate alla logistica, ma anche ad altri aspetti, vorremmo ritornare. Non � un invito a prepararvi il compitino, signori Questori, per� questa volta riteniamo di dover scendere nel merito di alcune problematiche che riteniamo siano degne di nota per quello che qui rileva.
Quindi, Presidente, ritiro l'emendamento perch� aveva solo lo scopo di introdurre un tema che riprenderemo al momento della discussione del bilancio del Consiglio.
PRESIDENTE. Grazie, chiedo all'onorevole Truzzu se invece mantiene l'emendamento numero 378.
� stato ritirato anche l'emendamento numero 378.
Passiamo ora all'emendamento numero 236, uguale al numero 379.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 236 e numero 379.
(Il Consiglio non approva).
Passiamo ora all'emendamento numero 237, uguale al numero 380.
Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Pittalis. Ne ha facolt�.
PITTALIS PIETRO (FI). Per annunciare il ritiro di questo emendamento soppressivo, perch� siamo contenti quando c'� un'attenzione specifica dell'Amministrazione per problematiche specifiche di comuni specifici, come in questo caso il comune di Oschiri: chi meglio di noi pu� sostenere un intervento per l'adeguamento e messa in sicurezza del teatro civico. Il problema per� � che mi d� l'idea che stiate andando cos�, a caso, per fare un esempio il Comune di Nuoro vi ha segnalato da anni che sta cedendo l'anfiteatro, che � l'unica struttura in grado di ospitare manifestazioni di una certa rilevanza, vi ha indicato anche qual � l'importo ma da quanto a me risulta non � stato considerato neanche degno di una qualche risposta, nota o assicurazione di qualche intervento. Vedo che, con questo vostro fare - comuni di serie A e comuni di serie B, comuni che probabilmente hanno la vostra casacca di partito - tutto quanto � possibile e ammissibile, ma se ci sono comuni che in qualche modo non si uniformano, allora le risposte, o non ci sono, oppure, nella migliore delle ipotesi, tardano ad arrivare. Ed � questa la ragione per la quale noi riteniamo che debba essere riconsiderata una politica verso il sistema dei comuni, che non faccia figli e figliastri; che non faccia, Assessore, figli e figliastri! Comuni che sono sovradimensionati per quantit� di risorse e Comuni che non sono in grado neppure di riparare la strada del corso centrale perch� non c'� attenzione da parte dell'Amministrazione regionale!
E allora, ecco perch� noi ritiriamo l'emendamento, siamo a favore dell'intervento sul teatro del comune di Oschiri ma ci auguriamo che la stessa attenzione venga riservata in favore anche di tutte le Amministrazioni comunali che hanno fatto simili richieste, ad iniziare dal Comune di Paulilatino per finire all'ultimo Comune, ultimo anche in termini dimensionali, che ha la stessa dignit�, valenza e importanza degli altri centri. Questa � la ragione di questo emendamento soppressivo che logicamente, come annunciato, ritiriamo.
PRESIDENTE. L'onorevole Truzzu mantiene l'emendamento numero 380, quindi lo metto in votazione.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, l'emendamento numero 380.
(Il Consiglio non approva).
Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Pittalis. Ne ha facolt�.
PITTALIS PIETRO (FI). Presidente, io ho informato i colleghi che ad una certa ora si sarebbero sospesi i lavori, volevo capire se rimaniamo nella tabella di marcia degli orari concordati, cio� 13 e 30.
PRESIDENTE. S�, chiuderemo la seduta dopo la prossima votazione.
Metto in votazione l'emendamento numero 238, uguale al numero 381.
Ha domandato di parlare il consigliere Angelo Carta per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.
CARTA ANGELO (PSd'Az). Io annuncio il voto favorevole all'emendamento, perch� ci sono marchette in chiaro e marchette in grigio scuro. Prevedere 1 milione di euro per interventi a favore dei Comuni per (�) gli edifici di culto� diteci direttamente quali sono i Comuni. Cio�, che bisogno c'� di fare una marchetta occultata? Diciamo quali sono i Comuni, cos� siamo tutti tranquilli.
Io ho votato a favore della soppressione per Oschiri, voter� a favore della soppressione anche in questo caso per� non so chi vado a colpire, e me ne scuso con gli ex colleghi sindaci perch� sicuramente staranno gi� facendo affidamento su questi soldi.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 238 e 381.
(Il Consiglio non approva).
Prima di sospendere la seduta, rimane in sospeso la richiesta formulata in base all'articolo 100 del Regolamento sulla messa in calendario per la programmazione bimestrale della legge citata dall'onorevole Pittalis�
(Interruzione)
A norma del Regolamento la richiesta deve essere votato dall'Aula. Se siete d'accordo possiamo procedere questo pomeriggio alla ripresa dei lavori alle 16.
La seduta � tolta e il Consiglio � riconvocato questa sera alle ore 16.
La seduta � tolta alle ore 13 e 39.