Seduta n.447 del 18/12/2013 

CDXLVII SEDUTA

Mercoledì 18 dicembre 2013

Presidenza della Presidente LOMBARDO

indi

del Vicepresidente BRUNO

indi

della Presidente LOMBARDO

La seduta è aperta alle ore 16 e 15.

DESSI', Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 29 ottobre 2013 (438), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Salvatore Amadu, Ignazio Artizzu, Gianfranco Bardanzellu, Michele Cossa, Vincenzo Floris, Attilio Dedoni, Michelina Lunesu, Francesco Mula, Onorio Petrini, Matteo Sanna e Giulio Steri hanno chiesto congedo per la seduta del 18 dicembre 2013.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Comunico che il consigliere Paolo Terzo Sanna, in data 10 dicembre 2013, ha comunicato di aver aderito al Gruppo consiliare "Fratelli d'Italia - Centro Destra Sardegna".

Annunzio di presentazione di disegno di legge

PRESIDENTE. Comunico che è stato presentato il seguente disegno di legge:

"Famiglia". (598)

(Pervenuto l'11 dicembre 2013 e assegnato alla settima Commissione.)

Annunzio di presentazione di proposte di legge

PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge:

Meloni Francesco - Dedoni - Cossa - Fois - Mula - Pisano: "Piano straordinario per la scuola sarda". (596)

(Pervenuta l'11 dicembre 2013 e assegnata alla quarta Commissione.)

Meloni Francesco - Cossa - Dedoni - Fois - Mula - Pisano: "Disposizioni per l'esercizio del diritto di voto in luogo diverso da quello di residenza". (597)

(Pervenuta l'11 dicembre 2013 e assegnata alla prima Commissione.)

Risposta scritta a interrogazioni

PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle seguenti interrogazioni:

"Interrogazione Bruno sul rischio di chiusura anticipata della stagione di attività dello stabilimento termale Aurora di Benetutti". (710)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

"Interrogazione Mulas sull'istituzione del presidio medico sull'Isola dell'Asinara". (871)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

"Interrogazione Agus - Cuccu sulle procedure ed i tempi per il completamento ed il rilancio del Centro di riabilitazione ad alta intensità S. Maria Assunta di Guspini". (882)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

"Interrogazione Bruno in merito al blocco dell'attività ambulatoriale di routine e probabile blocco dell'attività chirurgica e diagnostica in elezione nella Unità operativa di oculistica di Alghero". (900)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

"Interrogazione Cocco Daniele Secondo sull'attuale situazione della struttura da adibire a Centro di salute mentale del Comune di Ozieri". (977)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

"Interrogazione Zuncheddu sulla carenza di trasparenza e tempestività nell'informazione dei cittadini rispetto ai frequenti episodi di anomalie all'interno della raffineria Saras e sulle misure che si intendono intraprendere al fine di attivare tutti i dovuti piani di prevenzione, protezione ed eventualmente di evacuazione". (1041)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

"Interrogazione Meloni Valerio - Barracciu - Corda - Espa sulla situazione del Servizio di igiene e sanità pubblica nel Distretto sanitario di Ozieri". (1070)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

"Interrogazione Cuccureddu sulla chiusura dell'ambulatorio sulla celiachia del distretto di Alghero". (1108)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

"Interrogazione Agus - Cuccu - Diana Giampaolo con richiesta di risposta scritta, sul mancato rispetto della diffida alla ASL n. 6 di riapertura del Centro di riabilitazione Santa Maria Assunta di Guspini". (1109)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

"Interrogazione Cocco Daniele Secondo - Sechi sul bando di gara approvato dalla ASL n. 1 di Sassari per l'affidamento dei servizi integrati ospedalieri". (1143)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

"Interrogazione Solinas Antonio - Sabatini in merito all'esclusione dei porti di Oristano e Arbatax dalla rete dei 319 porti strategici inseriti nel quadro dell'iniziativa "Meccanismo per collegare l'Europa"". (1178)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

"Interrogazione Cocco Daniele Secondo - Sechi - Zuncheddu - Cugusi sul mancato avvio di parte dei corsi di formazione professionale previsti dal Piano annuale regionale di formazione professionale 2009-2010, affidati in gestione diretta ai centri di formazione professionale". (1209)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

"Interrogazione Locci - Sanna Matteo - Rodin sul bando della continuità territoriale aerea a tariffa unica e sulla situazione dell'Alitalia". (1228)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

"Interrogazione Cuccureddu, con richiesta di risposta scritta, sull'emergenza ambientale venutasi a creare nei territori di Arzachena ed Olbia a seguito del nubifragio del 18 novembre 2013". (1262)

"Interrogazione Sorgia, con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione del personale precario del Parco naturale regionale Molentargius-Saline, sulla mancata applicazione della legge regionale 13 giugno 2012, n. 12, e sull'attuale stato di degrado in cui versa l'area protetta". (1263)

"Interrogazione Tocco, con richiesta di risposta scritta, sull'applicazione di tariffe agevolate, per residenti in Sardegna, del servizio di trasporto pubblico regionale marittimo per le isole minori (Carloforte e La Maddalena)". (1264)

"Interrogazione Manca - Diana Giampaolo - Bruno - Cozzolino - Cuccu - Lotto - Meloni Valerio - Sanna Gian Valerio, con richiesta di risposta scritta, sui gravissimi ritardi nell'adozione delle procedure di stabilizzazione contrattuale degli autisti del Servizio 118 dell'ASL n. 1 di Sassari". (1265)

"Interrogazione Cocco Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sulle preoccupanti notizie rispetto alla chiusura del nosocomio ozierese". (1266)

"Interrogazione Bruno, con richiesta di risposta scritta, sull'attività finora svolta dall'Agenzia regionale della sanità e sulla selezione di personale indetta dalla direzione generale dell'Agenzia stessa". (1267)

"Interrogazione Sanna Gian Valerio, con richiesta di risposta scritta, sullo spostamento del reparto volo della Polizia di Stato da Abbasanta a Oristano-Fenosu". (1268)

Annunzio di mozione

PRESIDENTE. Si dia annunzio della mozione pervenuta alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

"Mozione Stocchino - Arbau - Ben Amara - Mariani - Salis - Cozzolino - Cuccu - Agus - Meloni Valerio - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Cocco Daniele Secondo - Oppi - Steri - Cuccureddu - Cappai - Sechi - Cugusi - Lotto - Zuncheddu - Murgioni - Gallus - Locci - Sanna Matteo - Rodin - Solinas Christian - Sanna Giacomo - Dessì - Planetta sulla improrogabile necessità di dare completa attuazione alle disposizioni del Piano sanitario regionale per la prevenzione e la cura della sclerosi multipla, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento". (291)

PRESIDENTE. Convoco la Conferenza dei Presidenti di Gruppo. La seduta è sospesa.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 21, viene ripresa alle ore 17 e 20.)

Discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, e approvazione della proposta di legge Steri - Pittalis - Diana Giampaolo - Cuccureddu - Dedoni - Mulas - Cocco Daniele Secondo - Solinas Christian: "Disposizioni urgenti in materia di protezione civile". (592)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, della proposta di legge numero 592.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Uffici territoriali di protezione civile

1. Nelle more della definizione del nuovo ordinamento degli enti locali, sono istituiti gli uffici territoriali quali strutture periferiche della Direzione generale della protezione civile che operano in ambito sovracomunale con funzioni di:

a) attività organizzative e di gestione del volontariato;

b) predisposizione in ambito sovracomunale del programma di previsione e prevenzione rischi;

c) supporto alla predisposizione dei piani comunali di protezione civile;

d) attività istruttorie e di verifica degli interventi di cui alla legge regionale 21 novembre 1985, n. 28 (Interventi urgenti per le spese di primo intervento sostenute dai comuni, province e comunità montane in occasione di calamità naturali ed eccezionali avversità atmosferiche);

e) pianificazione e coordinamento delle esercitazioni di protezione civile in ambito sovracomunale.

2. Per le esigenze operative derivanti dall'istituzione degli uffici territoriali di protezione civile di cui al comma 1 è autorizzato il comando del personale e l'utilizzo dei mezzi e delle strutture delle province connessi alle funzioni trasferite, sulla base di criteri e modalità attuative stabilite dalla Giunta regionale.

3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo si fa fronte mediante appositi accordi fra la Direzione generale della protezione civile e gli enti interessati, a valere sulle risorse già destinate alle province dal fondo regionale a favore del sistema della autonomie locali di cui alla legge regionale 29 maggio 2007, n. 2 (legge finanziaria 2007), UPB S01.06.001.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Centro funzionale decentrato

1. Per le esigenze operative derivanti dall'attivazione del Centro funzionale decentrato della Direzione generale della protezione civile di cui alla direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 27 febbraio 2004, è attivata, entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge e conclusa entro i successivi sessanta giorni, una procedura straordinaria di mobilità per l'immissione nel ruolo unico dell'Amministrazione regionale di un dirigente e 25 unità di personale mediante cessione del contratto e comunque rientranti nella previsione organica vigente.

2. La Giunta regionale individua le figure professionali necessarie, i bacini di provenienza e stabilisce i criteri per l'esame delle domande.

3. Gli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo sono valutati in complessivi euro 1.230.000 di cui euro 500.000 a valere sul fondo nuovi oneri legislativi (UPB S08.01.002) ed euro 730.000 a valere sulle UPB S01.02.001 e S01.02.002 attingendo dalle risorse destinate alla copertura del programma di reclutamento e mediante riduzione del contributo di funzionamento spettante alle agenzie ed enti di provenienza del personale mobilitato ed iscritti nel bilancio della Regione.

4. L'Assessore competente in materia di bilancio provvede ai sensi dell'articolo 9, comma 5, della legge regionale 2 agosto 2006, n. 11 (Norme in materia di programmazione, di bilancio e di contabilità della Regione autonoma della Sardegna. Abrogazione della legge regionale 7 luglio 1975, n. 27, della legge regionale 5 maggio 1983, n. 11 e della legge regionale 9 giugno 1999, n. 23), alle conseguenti variazioni di bilancio.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

Volontariato

1. Per le attività connesse all'operatività, addestramento e aggiornamento del volontariato della protezione civile è autorizzata, a decorrere dall'esercizio finanziario 2014, una spesa annua valutata in euro 1.000.000.

COPERTURA FINANZIARIA

In aumento

UPB S04.03.005

Protezione civile - Spese correnti

2014 euro 1.000.000

2015 euro 1.000.000

In diminuzione

UPB S08.01.002

Fondo per nuovi oneri legislativi di parte corrente

2014 euro 1.000.000

2015 euro 1.000.000.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:

Art. 4

Abrogazioni

1. Nella legge regionale 12 giugno 2006, n. 9 (Conferimento di funzioni e compiti agli enti locali), sono apportate le seguenti modifiche:

a) alla lettera b) del comma 1 dell'articolo 69, le parole "provinciali e" sono abrogate;

b) la lettera c) del comma 2 e i commi 3 e 4 dell'articolo 70 sono abrogati.

2. Il comma 8 dell'articolo 5 della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3 (legge finanziaria 2008), è abrogato.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 5.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5:

Art. 5

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo alla votazione finale della proposta di legge.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 592.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Contu Felice, Diana Giampaolo e Gallus hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Biancareddu - Bruno - Campus - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cossa - Cozzolino - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - De Francisci - Dessì - Diana Giampaolo - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Licandro - Locci - Lombardo - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Moriconi - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Pisano - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Christian - Sorgia - Stocchino - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda - Zuncheddu.

Si è astenuto il consigliere: Meloni Valerio.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 62

votanti 61

astenuti 1

maggioranza 31

favorevoli 61

(Il Consiglio approva).

Discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, e approvazione del disegno di legge: "Disposizioni urgenti in materia di accesso al credito". (582)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, del disegno di legge numero 582.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Fondi rischi presso i Confidi

1. In attesa dell'approvazione della legge regionale di riordino organico della normativa in materia di Consorzi di garanzia collettiva fidi (Confidi), fatta salva la normativa nazionale, le modalità per la ripartizione e il trasferimento delle risorse destinate all'integrazione dei fondi rischi presso i Confidi sono disciplinate dall'articolo 7, commi 47 e 48, della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3 (legge finanziaria 2008).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, le chiedo di procedere più lentamente e per cortesia, poiché mi sono distratto e il momento è delicato, di riepilogare in quale fase siamo della discussione.

PRESIDENTE. Onorevole Diana, da tempo sto richiamando l'attenzione dell'Aula. Inoltre, onorevole Diana, sto facendo quello che deve essere fatto e come sempre è stato fatto.

Stiamo esaminando il disegno di legge numero 582 "Disposizioni urgenti in materia di accesso al credito".

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Abrogazione parziale

1. Il primo e il secondo periodo del comma 43, dell'articolo 4, della legge regionale 15 marzo 2012, n. 6 (legge finanziaria 2012) sono soppressi.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

Deroga al parere della Commissione competente

1. In deroga all'articolo 25, comma 4, della legge regionale 27 maggio 2007, n. 2 (legge finanziaria 2007), per il solo adeguamento delle direttive di attuazione vigenti alle presenti disposizioni, si prescinde dal parere della Commissione competente. In ogni caso, le direttive di attuazione assicurano l'uniformità di trattamento dei Confidi beneficiari.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:

Art. 4

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore nel giorno della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo alla votazione finale del disegno di legge.

Ha domandato di parlare il consigliere Arbau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ARBAU (Gruppo Misto). Presidente, dichiaro il mio voto favorevole al provvedimento che, tra l'altro, risponde a una istanza che proviene soprattutto dalle forze sociali e imprenditoriali. Vorrei poi sottolineare, anche se non sarà materia di questa legislatura che ormai è agli sgoccioli, che noi tutti dobbiamo impegnarci a lavorare sempre di più per garantire alle nostre imprese di arrivare in banca, entrare e avere condizioni favorevoli di accesso al credito. Inoltre dobbiamo impegnarci per eliminare lo stanziamento a fondo perduto da qualsiasi iniziativa perché il "fondo perduto" sta drogando la nostra economia e non sta portando alcun beneficio.

PRESIDENTE. Comunico che il collega Cossa è rientrato dal congedo.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 582.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Cocco Daniele, Cossa, Gallus e Solinas Antonio hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Bruno - Campus - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cossa - Cozzolino - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - De Francisci - Dessì - Diana Giampaolo - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Licandro - Locci - Lombardo - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Moriconi - Mulas - Murgioni - Obinu - Peru - Pisano - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Sorgia - Stocchino - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda - Zuncheddu.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 60

votanti 60

maggioranza 31

favorevoli 60

(Il Consiglio approva).

Discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, e approvazione della proposta di legge Pittalis - Diana Giampaolo - Oppi - Cuccureddu - Meloni Francesco - Rodin - Campus - Cocco Daniele Secondo: "Norme in materia di servizi per il lavoro, disposizioni attuative della legge regionale 29 aprile 2013, n. 10 (Disposizioni urgenti in materia di lavoro e nel settore sociale) e interventi a favore degli operatori di tutela ambientale". (600)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, della proposta di legge numero 600.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha domandato di parlare il consigliere Arbau. Ne ha facoltà.

ARBAU (Gruppo Misto). Presidente, poiché non abbiamo il testo chiedo una breve sospensione.

PRESIDENTE. Onorevole Arbau, il testo è in distribuzione.

La seduta è sospesa.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 31, viene ripresa alle ore 17 e 47.)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Sorgia. Ne ha facoltà.

Ricordo che i consiglieri che intendono parlare devono iscriversi non oltre la conclusione del primo intervento.

SORGIA (Gruppo Misto). Presidente, la riforma dei servizi per il lavoro nella Regione autonoma della Sardegna costituisce un'emergenza che deve trovare soluzione alla luce della gravissima crisi occupazionale, economica e sociale in cui si dibatte la nostra Isola, e su questo credo siamo tutti d'accordo. Nell'ambito della riforma del sistema una posizione a sé stante è costituita dalla presenza, nei servizi per il lavoro pubblici, di operatori precari CSL e CESIL che, fin dall'anno 2003, hanno garantito prestazioni specialistiche all'utenza, indispensabili a rendere effettiva una riforma finalizzata alla modernizzazione del sistema e all'allineamento dei livelli più alti di erogazione di prestazione dei paesi dell'Unione europea.

Attualmente detti operatori sono in capo all'Agenzia regionale del lavoro, in virtù di un contratto a tempo determinato fondato esclusivamente su vari riferimenti normativi e amministrativi che non sto qui a citare. Un riferimento però va fatto. La legge regionale numero 17 del 2012, peraltro dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale con sentenza numero 277 del 2013, non è inserita nel percorso che ha portato all'assunzione degli operatori CSL e CESIL, pertanto il contratto a tempo determinato con il quale gli operatori sono stati assunti dall'Agenzia regionale per il lavoro è pienamente legittimo.

Detto questo, sulla base di tali premesse e considerato che tali tipologie contrattuali sono soggette a disciplina ordinaria del contratto a tempo determinato, in primis si veda il decreto legislativo numero 368 del 2001 e successive modifiche, oltre che il decreto legislativo numero 165 del 2001 e successive modifiche, ne consegue che per tali contratti è possibile la proroga per una sola volta, e per un periodo di durata complessiva non superiore all'arco temporale di 36 mesi, tra contratto originario e proroga. Pertanto in linea di massima fra i contratti a tempo determinato, stipulati dalle Agenzie regionali del lavoro per l'assunzione di detti operatori, non è necessario ricorrere a una proroga in deroga, qual è quella prevista dalla recente legge nazionale numero 125 del 2013, articolo 4, in quanto essa potrà essere attuata fino alla concorrenza dei 36 mesi, semplicemente sulla base della normativa nazionale sui contratti a termine su citata.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE BRUNO

(Segue SORGIA.) In definitiva, la proroga in deroga definita con la legge numero 125 infatti ha come oggetto contratti per i quali è già scaduto o va a scadere al 31 dicembre 2013 il limite di 36 mesi, quindi non riguarda i contratti attivati dall'Agenzia regionale del lavoro, che possono essere prorogati autonomamente in base alla normativa ordinaria sul tempo determinato.

Sulla base di quanto esposto, per arrivare a un futuro riordino dei servizi per il lavoro anche attraverso una corretta allocazione dei diretti operatori, addetti a tali servizi da numerosi anni e recentemente assunti dall'Agenzia, è necessario prevedere una proroga dell'attuale contratto a tempo determinato per una durata pari al raggiungimento per ciascun lavoratore di un periodo complessivo di lavoro di 36 mesi. A mio parere limitarsi a una proroga inferiore è, per le motivazioni che ho esposto in precedenza, e per un malinteso senso interpretativo restrittivo delle norme nazionali, un grave errore da non commettere.

Vorrei fare alcune considerazioni sulla proposta di legge. Nella relazione del proponente si dice testualmente: "Al fine di garantire la continuità dei servizi in attesa dello svolgimento dei concorsi e della conclusione dei conseguenti procedimenti di assunzione, la proposta di legge autorizza l'Agenzia per il lavoro a procedere alla contrattualizzazione a termine di personale esperto nella materia, nella misura massima delle posizioni vacanti nella dotazione organica". Poiché in questa proposta non si parla esplicitamente di proroga relativamente al personale attualmente in servizio, la contrattualizzazione a termine quale personale riguarda? Prima domanda. Teniamo poi in debita considerazione che la mancata proroga avrebbe la conseguenza di un forte disagio economico di ulteriori 350 nuclei familiari in tutta l'Isola, privi anche di ammortizzatori sociali; quindi chiederei spiegazioni in merito. Chiaramente, vorrei che la Giunta si esprimesse su questo anche se avrei preferito la presenza dell'Assessore del lavoro che non vedo in Aula .

Altro aspetto da evidenziare, ed è una denuncia che devo fare, non vedo nessuna attenzione verso i lavoratori CSL del progetto Lavor@bile Sardegna. Si tratta di circa 40 disabili assunti con la legge numero 68 del '99, nell'ambito del progetto Lavor@bile, nei CSL della Sardegna con mansioni di operatore di computer B1 a tempo determinato subordinato per l'aggiornamento del cosiddetto SIL, ossia Sistema informativo lavoro Sardegna, dall'anno 2008 al 2012.

La loro assunzione è stata effettuata dopo regolare selezione pubblica tramite i Centri per l'impiego in tutta la Sardegna. Superata la selezione sono stati dislocati presso tutti i centri CSL delle otto province, il progetto è stato finanziato con fondi POR 2000-2006, e successivamente fondi POR 2007-2012. Questo in risposta a chi asserisce, anche dall'interno della stessa Giunta, che non sapeva della loro presenza fino al giorno 30 ottobre 2013. Di loro tutti sapevano ma pochi hanno avuto il coraggio di parlare a loro favore; e lo faccio io in questa sede perché parliamo tanto di tutelare i più deboli e di fatto poi lo facciamo raramente.

Infatti è proprio perché i Lavor@bile non hanno avuto appoggi di alcun genere che oggi si trovano ignorati e discriminati, costretti ad azioni eclatanti per attirare l'attenzione anche di noi amministratori. Occorre ricordarsi di loro e mettere fine a questa vergogna, io la definisco una vergogna, che non fa onore sicuramente alla nostra Isola.

Ricordo gli obiettivi per i più distratti; da un lato si offrì la possibilità ai lavoratori e ai disabili di affrontare un'esperienza lavorativa e professionalizzante all'interno della pubblica amministrazione, provincia e centri servizi per il lavoro, dall'altro si intendeva supportare le province nell'aggiornamento tempestivo della banca dati del sistema informativo del lavoro in Sardegna al fine di poter contare su dati reali dei disoccupati, delle aziende sarde e delle loro interazioni nel mercato del lavoro regionale e nazionale.

Per quanto riguarda invece la suddivisione delle competenze, alla Regione era attribuito il coordinamento generale, il raccordo con le province e la verifica finale sul raggiungimento degli obiettivi del progetto; una verifica mai fatta, mai fatta, e questo è un fatto gravissimo da denunciare e che attribuisce la colpa di quanto successo appunto alla Regione sarda. Alle province, invece, titolari del servizio pubblico per l'impiego e delle azioni di collocamento mirato, era attribuita la gestione e il monitoraggio del progetto e, in particolare, il reclutamento di disoccupati con disabilità presso i CSL, la destinazione degli operatori presso le sedi individuate, il supporto tecnico, l'addestramento e la supervisione.

Nella stesura del contratto con la provincia si omette l'assunzione fatta dagli elenchi della legge numero 68 del '99, contrariamente a quanto espressamente richiesto dalla Regione. E' chiaramente riportato nella delibera della Regione sarda che l'ufficio provinciale preposto è quello che garantisce il servizio pubblico per l'impiego. Nel contratto non solo non viene menzionato l'avviamento alla legge numero 68, ma non viene attivata alcuna convenzione in base all'articolo 11 della legge numero 68, che noi sappiamo deve essere obbligatoriamente concordata con l'ufficio provinciale preposto quando si stipulano contratti di lavoro con disabili a tempo determinato. Tale mancanza, associata ad altre violazioni, determina la conversione del rapporto di lavoro in rapporto a tempo indeterminato.

La mancanza infatti specifica della motivazione di stipula di un contratto subordinato a tempo determinato crea nullità nell'applicazione dello stesso e riconduce il contratto a un tempo indeterminato. Ma di più, essendo stati tali disabili vincitori di selezione pubblica, così come prevede l'articolo 36 del decreto legge numero 365 del 2001, si può ritenere regolare la loro assunzione presso le amministrazioni provinciali con la conversione da tempo determinato a indeterminato senza violazione dell'articolo 36.

Allora, perché ora si sta predisponendo una proposta di legge e si omette completamente la presenza di tali lavoratori? Occorrono risposte chiare da parte dell'Assessore che, come detto prima, non vedo purtroppo in Aula, ma comunque visto che abbiamo sempre detto che bisogna tutelare i più deboli chiedo con urgenza che la Giunta prenda una posizione precisa e chiara sul detto problema perché queste famiglie hanno bisogno di risposte.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Arbau. Ne ha facoltà.

ARBAU (Gruppo Misto). Intervengo brevemente, per sottolineare che relativamente a questo provvedimento, in discussione stasera, ci sono due o tre questioni generali che devono essere affrontate. Innanzitutto la questione del precariato nella pubblica amministrazione che, purtroppo, stiamo trascinando da tanto tempo e non riusciamo ad affrontare in modo serio e definitivo.

Io credo che tutti noi dobbiamo prendere un impegno con l'approvazione di questa proposta di legge; proposta di legge che per l'ennesima volta portiamo in quest'Aula per risolvere problemi contingenti e per cercare di trovare un rinvio all'ultimo momento. L'impegno è che non si devono illudere le persone, non si devono illudere le persone attraverso contratti a tempo determinato e si deve scegliere sempre e comunque il concorso. La soluzione all'ultimo momento è necessaria non solo ed esclusivamente perché sono coinvolte tantissime persone, ma anche perché queste persone svolgono, e in particolare mi riferisco ai dipendenti CESIL e CSL (io conosco molto di più i dipendenti CESIL avendo vissuto l'esperienza da amministratore locale), un servizio importante nel nostro territorio.

A questi problemi di ordine generale se ne aggiungono alcuni di ordine molto più particolare ed esposti in modo molto puntuale e preciso dal collega Sorgia relativamente al progetto Lavor@bile. Mi associo a quanto detto dal collega, e cioè sulla necessità di intervenire e dare una risposta a delle persone che sono lasciate al loro destino, è una cosa inaccettabile anche perché nella bozza di finanziaria che arriverà presto all'esame in Aula sono previste le somme necessarie per il nuovo Servizio informativo per il lavoro, e sono somme cospicue. E poi c'è la questione relativa alla proroga al 31/12/2014 dei contratti dei dipendenti CESIL e CSL con l'impegno da parte dell'Agenzia del lavoro regionale a, diciamo così, predisporre l'attività concorsuale per i contratti a tempo determinato.

Io credo che occorra dire, e questo è la Giunta che deve farlo per evitare che si arrivi di nuovo all'ultimo momento lasciando delle persone che tutti noi conosciamo e vediamo nel nostro territorio in balia di soluzioni temporanee, a chi dirige l'Agenzia regionale per il lavoro che l'attivazione dei concorsi deve essere immediata, subito dopo l'entrata in vigore di questo provvedimento. E' una questione di dignità del lavoro e di rispetto anche dei servizi che ci sono nel territorio.

Altra questione: pianta organica. La pianta organica prevista dalla proposta di legge è di 480 unità. E' considerata capiente per i dipendenti attuali a tempo indeterminato dell'Agenzia regionale per il lavoro e anche per i dipendenti che dovranno essere assunti per svolgere i servizi oggi svolti dai dipendenti a tempo determinato CESIL e CSL. Però esiste anche una questione che non viene presa in considerazione in questo testo di legge e che, secondo me, è molto importante anche per evitare problemi da qui a qualche mese; è la questione dei dipendenti cosiddetti ministeriali o di quelli che all'interno delle province svolgono attività di servizi per il lavoro e che, da un giorno all'altro, con la cessazione delle province, potrebbero trovarsi senza il loro posto di lavoro.

Io credo che sarebbe molto più utile affrontare il problema in questo momento prevedendo anche la soluzione, perché affrontare per spizzichi e morsi le questioni porta sempre ad accavallamenti e a ulteriori complicazioni. Infine, e chiudo, sulla soluzione della questione "formazione professionale" bisogna dire due cose chiare; innanzitutto ci stanno lavorando i Capigruppo e alcuni consiglieri ai quali deve essere dato atto di un impegno, costante e assiduo, sulla questione perché stanno tentando di trovare delle soluzioni che siano utili a delle persone che altrimenti sarebbero in difficoltà.

La soluzione individuata in questo momento è una soluzione di passaggio che ci consente di guadare il fiume e di provare a fare quella riforma che quest'Aula non è riuscita a licenziare per le questioni che tutti sappiamo; è stato un mandato legislativo fallimentare che non ha affrontato i veri problemi della nostra Isola e il riordino che le serve; non ha affrontato nessuna riforma di sistema e ha pensato solo ed esclusivamente a smontare le cose buone che erano state fatte. Quindi, per quanto mi riguarda, ci sarà un voto favorevole su questo provvedimento; naturalmente io chiedo una ulteriore attivazione da parte dei Capigruppo e della Giunta per individuare una soluzione per i dipendenti del cosiddetto progetto Lavor@bile.

PRESIDENTE. E' iscritta a parlare la consigliera Zuncheddu. Ne ha facoltà.

ZUNCHEDDU (SEL-Sardigna Libera). Io vorrei intervenire innanzitutto sul metodo perché trovo assolutamente scorretto che una legge di questa portata sia presentata all'ultimo momento per essere discussa e votata, chiederei pertanto che la votazione della legge se è possibile sia rinviata. Per quanto riguarda i lavoratori disabili di Lavor@bile questa è una situazione che si trascina da troppo tempo e che va assolutamente risolta. Nonostante la professionalità acquisita per anni dai cittadini disabili, che hanno ricoperto ruoli importanti all'interno dei CSL, è incomprensibile l'operazione di disconoscimento dei loro diritti e dell'esperienza maturata, visto che è stata loro preclusa l'opportunità di partecipare a procedure di stabilizzazione che prevedono la possibilità di far confluire i dipendenti CSL e CESIL nell'Agenzia regionale per il lavoro.

Con la delibera numero 48/10 del 21 novembre 2006 è stato avviato il progetto Lavor@bile, elaborato in attuazione degli obiettivi di inserimento lavorativo delle persone con disabilità, ai sensi della legge numero 68 del 12 marzo del 1999, norme per il diritto al lavoro per i disabili, e della legge regionale numero 20 del 28 ottobre 2002, istituzione del fondo regionale per l'occupazione dei diversamente abili. Il progetto consisteva nell'avviamento al lavoro, presso le province e i relativi Centri servizi per il lavoro, di circa 100 disoccupati con disabilità e iscritti alle liste speciali di cui alla legge numero 68 del 1999, mediante l'utilizzo del fondo regionale per i disabili istituito con legge regionale numero 20 del 2002.

Gli obiettivi del progetto Lavor@bile erano quelli di offrire la possibilità ai lavoratori disabili di affrontare un'esperienza lavorativa e professionalizzante della durata di otto mesi all'interno della pubblica amministrazione, quindi province e Centri servizi per il lavoro; una possibilità capace di incidere sulle condizioni di occupabilità dei partecipanti, nonché di supportare le province nell'aggiornamento tempestivo della banca dati del Sistema informativo del lavoro in Sardegna, il cosiddetto SIL. Tutto questo al fine di poter contare sui dati reali dei disoccupati delle aziende sarde e delle loro interazioni con il mercato del lavoro regionale e nazionale, parliamo di un servizio importantissimo per i sardi. Quindi visto il successo….

(Brusio in Aula)

Presidente, l'argomento non interessa, ma dobbiamo andare avanti perché mi pare di capire che dobbiamo anche votare, quindi non possiamo votare a occhi chiusi come è successo anche con una precedente legge, una legge sbagliata passata pressoché all'unanimità perché la gente era distratta.

Comunque, visto il successo dell'iniziativa, in termini di produttività e di acquisizione di capacità operative, al termine degli otto mesi i contratti in essere sono stati prorogati mediante l'approvazione della delibera 44/32 del 6 agosto 2008, stanziando ulteriori 660 mila euro. A differenza della maggior parte dei colleghi assunti presso il CSL, senza l'attivazione di alcuna procedura concorsuale per poter lavorare all'interno delle strutture pubbliche, i lavoratori del progetto Lavor@bile hanno inoltre superato una selezione pubblica i cui requisiti erano quelli dell'iscrizione alle liste della legge numero 68 del 1999 e il possesso del titolo di operatori di computer.

Quindi, all'interno del CSL, i lavoratori del progetto Lavor@bile hanno svolto compiti essenziali inerenti l'aggiornamento del SIL Sardegna, cioè del Servizio informativo lavoro, che collega i Centri per l'impiego, raccoglie tutti i dati dei lavoratori e delle aziende iscritte includendo l'anagrafica e le liste speciali, la mobilità e così via, e fornisce servizi e informazioni on-line per favorire l'occupazione e l'incontro fra domanda e offerta nel mercato del lavoro. Il mancato reinserimento di tali lavoratori inoltre compromette un sistema di vitale importanza…

(Brusio in Aula)

PRESIDENTE. Colleghi, per favore se continua questo brusio devo sospendere i lavori; vi prego di prendere posto!

ZUNCHEDDU (SEL - Sardigna Libera). Grazie, Presidente. L'Aula è agitata, troppe tensioni!

Voglio sottolineare che nella procedura di stabilizzazione dei lavoratori CSL dovrebbe essere prevista anche l'assunzione dei lavoratori del progetto Lavor@bile, siccome questo non è avvenuto e non sta avvenendo è un caso gravissimo di discriminazione, oltre al fatto che si sottrae ai sardi un servizio importantissimo. Ma sarebbe interessante tenere conto che a partire dal 1 gennaio 2014 si avvierà a livello europeo il programma Youth Guarantee (Garanzia europea per i giovani), secondo il quale nel 2020 gli Stati membri e le Regioni dovranno realizzare degli interventi qualitativamente validi a sostegno dell'aumento dell'occupazione giovanile.

A tal fine assume particolare importanza il ruolo dei Centri servizi per l'impiego che dovranno adeguarsi agli standard europei e integrarsi telematicamente con tutti gli altri Centri europei per l'impiego e con la piattaforma europea EURES. L'iniziativa è stata finanziata a livello europeo con 6 miliardi di euro destinati a essere impiegati per rafforzare i CSL e i sistemi informativi telematici degli stessi. Per anni la Regione autonoma della Sardegna ha impiegato i lavoratori dei CSL sfruttando i fondi europei stanziati mediante le misure 3.1, 3.4, 3.10 del POR Sardegna 2006.

La nuova iniziativa Youth Guarantee e i finanziamenti europei a essa collegati potrebbero rappresentare l'occasione per valorizzare le professionalità acquisite in ambito informatico e gestionale dai lavoratori del progetto Lavor@bile, ciò garantirebbe la possibilità di continuare a lavorare all'interno dei CSL svolgendo un servizio di essenziale utilità nella lotta alla disoccupazione giovanile e mantenendo aggiornato il Sistema informativo del lavoro in Sardegna.

Non si possono liquidare questi lavoratori con l'alibi della mancanza di fondi per la loro stabilizzazione, visto che per anni la Regione autonoma sarda ha stanziato fondi POR per garantire il lavoro a questi cittadini. Oggi comunque si potrebbero utilizzare i fondi europei per garantire occupazione.

Inoltre voglio ribadire che, a prescindere dall'aspetto del diritto all'occupazione, riteniamo inopportuno sottrarre risorse umane così qualificate, e voglio ribadire ancora che è incomprensibile discriminare cittadini che hanno il diritto prioritario all'occupazione in quanto disabili e che inoltre hanno superato una selezione pubblica, un dato che passa del tutto inosservato. Per il loro reinserimento dobbiamo trovare una soluzione oggi, subito; la Giunta si deve pronunciare quindi in termini molto schietti su questa proposta di legge, arrivata all'ultimo momento, vista in modo molto superficiale, che all'articolo 2 non mi pare contenga l'intenzione di una stabilizzazione all'interno dei percorsi dell'Agenzia per il lavoro, ma parrebbe che si vogliano indirizzare queste persone verso corsi di formazione. In definitiva vorrei vederci chiaro.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Pisano. Ne ha facoltà.

PISANO (Riformatori Sardi). Intervengo per dire innanzitutto, è una constatazione, che questa proposta di legge affronta un'emergenza assoluta: l'emergenza lavorativa dei dipendenti, oggi del CESIL, che si trovano a operare all'interno dei CSL nei servizi prioritari fondamentali di orientamento, e che rischiano al 31 dicembre di non avere più un rapporto di lavoro.

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE LOMBARDO

(Segue PISANO.) Questa emergenza ovviamente ci fa dimenticare qual è l'obiettivo principale che questa'Aula invece dovrebbe avere: evitare che si creino discriminazioni, che si creino ingiustizie e, soprattutto, che si creino condizioni di cosiddetta inagibilità dei servizi stessi creati con la legge numero 20. Dei colleghi qui presenti alcuni sicuramente ricorderanno con quanta aspettativa noi avevamo licenziato la legge di riforma numero 20, e quale grande impegno avevamo posto nel pensare a dei servizi innovativi che davvero rispondessero a politiche attive del lavoro capaci di sostenere l'occupazione in quest'Isola.

Così purtroppo non è accaduto in questi ultimi anni e, soprattutto, nel riordino dei Servizi per l'impiego è rimasto un grande peccato originale, quello della contrattazione con il Governo, proprio perché arrivammo ultimi come Regione, essendo la nostra una Regione a Statuto speciale, a varare l'applicazione dei decreti delegati e quindi il trasferimento della competenza alle Regioni.

Oggi però con questo provvedimento molto frettoloso rischiamo di porre in essere una ulteriore grande ingiustizia, soprattutto rischiamo di creare una non funzionalità dei servizi determinata dal fatto che i lavoratori del CESIL, che naturalmente è giusto siano garantiti nel proprio posto di lavoro anche dopo il 31 dicembre, continueranno a lavorare all'interno dei CSL e a fornire i servizi prioritari di orientamento del lavoro lavorando gomito a gomito con colleghi che invece dipendono dalle Province e il cui rapporto di lavoro nasce, come voi tutti ricorderete, da un trasferimento di competenze ministeriali.

Allora, che cosa accade? Accade che potremmo assistere a questa schizofrenia vera e propria di attività di due colleghi che siedono alla stessa scrivania ma hanno due datori di lavoro diversi. Per questo i Riformatori Sardi due mesi fa presentarono una proposta di legge organica di riordino dei servizi per l'impiego che teneva in debito conto questo che sta per accadere. Io naturalmente dico che è opportuno salvaguardare il posto di lavoro di questi lavoratori, anzi, sono il primo sostenerlo, così come ritengo che sia giusta la considerazione, che faceva la collega Zuncheddu, sulla priorità di salvare il posto di lavoro dei lavoratori disabili il cui rapporto convenzionale era derivato da un progetto di lavoro attingendo dalle graduatorie della legge numero 68, proprio perché ritenuti i lavoratori più deboli; e in questa fase non è assolutamente pensabile che siano loro a pagare l'interruzione del rapporto di lavoro.

Vorrei anche però che ci fosse una sorta di impegno da parte di quest'Aula a risolvere definitivamente il problema, prendendo in mano quella proposta di legge organica ed evitando appunto queste schizofrenie che a inciderebbero sulla funzionalità di servizi così importanti quali quelli dei CSL in un momento così difficile per l'intera Sardegna, proprio per restituire a tutti i disoccupati il diritto di avere servizi funzionali.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, noi stiamo discutendo un provvedimento che siamo obbligati a esaminare a causa dell'inconcludenza manifestata dalla Giunta regionale negli ultimi due anni. In questi ultimi due mesi la Conferenza dei Capigruppo, con l'apporto di alcuni colleghi, sia dell'opposizione che della maggioranza, si è assunta la responsabilità di surrogare la Giunta regionale che ha lasciato incancrenire questa situazione. Io faccio questa considerazione con molta pacatezza ma, non per questo, con meno fermezza, e soprattutto non vorrei che si interpretasse, facendo confusione, con il tentativo di aggiustare acriticamente le cose.

Tra l'altro stiamo intervenendo attraverso l'articolo 102, e anche il ricorso al "102", lo sa bene il Presidente del Consiglio, sta avvenendo in maniera del tutto inusitata e irrituale rispetto all'esperienza di questo Consiglio regionale. In questa legislatura abbiamo utilizzato quasi di norma uno strumento di carattere eccezionale, e lo abbiamo fatto, ripeto, sempre per surrogare l'assenza totale della Giunta regionale.

Una Giunta regionale che è stata incapace non solo di risolvere ma anche di affrontare concretamente i problemi, non ultimo quelli contenuti in questo provvedimento, parlo dei CSL-CESIL, parlo della legge 47 e dei lavoratori che operano a tutela dell'ambiente in alcuni territori della nostra regione. Quindi vorrei essere chiaro: il contesto nel quale questo Consiglio regionale è chiamato a esprimersi su questa proposta di legge, che arriva in Aula lo ripeto con il "102", ha come genesi quanto ho appena denunciato.

Io sono tra coloro che hanno dato la propria disponibilità ad accedere al "102", tra l'altro quando manca un mese allo scadere di questa legislatura; e sia io che i colleghi abbiamo dato, almeno per quanto ci riguarda, tale disponibilità proprio per evitare che alcune centinaia di lavoratrici e lavoratori si trovassero all'indomani del 31 dicembre di quest'anno, quindi fra 12, 13 giorni, nella condizione di essere licenziati perdendo qualsiasi possibilità, per l'assenza dello strumento degli ammortizzatori sociali, di essere in qualche maniera recuperati e avviati nuovamente a una attività lavorativa.

Noi abbiamo acceduto al ricorso al "102" per queste ragioni, con un senso di responsabilità che va ben oltre la nostra collocazione all'opposizione in questo Consiglio regionale; ci stiamo assumendo una grande responsabilità perché come partito e come coalizione di centrosinistra, indipendentemente dalla collocazione attuale, ci assumiamo la responsabilità di provare a risolvere i problemi, cosa che non è riuscita a fare la Giunta regionale.

In questo contesto noi abbiamo lavorato in una condizione difficilissima perchè, e sfido chiunque a smentirmi, in molte occasioni il gruppo di consiglieri regionali che ha lavorato in modo continuo per almeno due mesi per definire un testo che risolvesse questi problemi, con l'ausilio anche della Conferenza dei Capigruppo, l'ha fatto avendo di fronte una Giunta regionale, una parte di essa, quella competente a risolvere questi problemi che ha remato contro e cercato di inserire ostacoli perché non si raggiungesse l'obiettivo atteso da quei lavoratori.

Ripeto, siamo di fronte a un atteggiamento inqualificabile e grave della Giunta regionale che anche nelle ultime settimane, negli ultimi giorni, non tutta la Giunta lo so bene, parlo di quel pezzo che ha la competenza su queste politiche, ha lavorato contro la possibilità di trovare una soluzione.

Detto questo, noi siamo pervenuti a un testo che anche in questo momento è ancora perfettibile e ci stiamo provando a renderlo tale; stiamo provando, poi lo vedremo nella discussione dei singoli articoli, a limare il testo per cercare di definire una norma che dia la possibilità a tutti quei lavoratori (nessuno escluso, possono avere anche opinioni differenti su quel testo, e quand'anche si rivolgesse a una sola persona sarebbe nostro dovere farlo perché siamo il legislatore), di muoversi all'interno di una facoltà propria. E questo nonostante da parte nostra ci sia la convinzione in particolare per quanto attiene ai lavoratori della formazione professionale disciplinati dalla legge numero 47 che siano stati trattati dalla Giunta regionale in maniera discriminatoria e, permettetemi, anche vessatoria rispetto ai colleghi disciplinati dalla legge numero 42.

Vorrei dirlo con molta chiarezza a chi è dentro e a chi è fuori da questa Aula, che da parte nostra non c'è alcun atteggiamento punitivo nei confronti di nessuno, anzi, lo ripeto, stiamo intervenendo perché altri hanno avuto un atteggiamento punitivo, perché è punitivo l'atteggiamento di chi ha la responsabilità, come una parte della Giunta, di risolvere i problemi da anni e non li ha risolti. Questo è un atteggiamento punitivo e vessatorio nei confronti di alcuni lavoratori.

Ricordo che oggi la Conferenza Stato-Regioni si è riunita in sede tecnica, in quanto hanno partecipato il Ministro del Lavoro e gli Assessori regionali del lavoro. Io spero che a quella riunione fosse presente anche l'Assessore regionale del lavoro della Regione autonoma della Sardegna perché altre volte abbiamo, anzi avete, brillato per l'assenza in queste occasioni. Comunque, oggi la Conferenza Stato-Regioni, riunita in sede tecnica, ha dato mandato alla Conferenza Stato-Regioni che si riunisce domani con i Presidenti delle Regioni (e spero che il Presidente della Regione sarda sarà presente) di decidere l'eventuale proroga degli ammortizzatori sociali in deroga. Se saranno prorogati si dovrà decidere per quanti mesi, e questo ovviamente dipenderà dalla copertura finanziaria. Quindi noi a oggi non sappiamo, e lo dico soprattutto all'esterno di questa Aula, se saranno prorogati gli ammortizzatori sociali.

Allora, la norma che abbiamo definito dice semplicemente che, se domani saranno prorogati gli ammortizzatori sociali, quanto noi abbiamo definito nell'articolo 2 del provvedimento in esame ovviamente non si attuerà; ma, quand'anche gli ammortizzatori non fossero prorogati nella Conferenza Stato-Regioni e quindi dal primo gennaio 2014 quei lavoratori fossero licenziati, noi nella norma non scriviamo un qualcosa che si arroga il diritto di essere imposta ai lavoratori, diciamo invece che i lavoratori richiederanno "a domanda", quindi è una loro facoltà.

In questo senso a me pare una legge importante, attenta, sensibile alle aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori. Si dice che tutto quello che consegue nel comma 2 dell'articolo 2 di quel provvedimento si attua solo e soltanto se i lavoratori aventi diritto lo richiedono. I lavoratori aventi diritto sono quelli richiamati nel comma 1, quelli che noi con questa legge iscriviamo nella lista; perché questo Consiglio regionale all'unanimità ha approvato altre due leggi che consentono a quei lavoratori di essere iscritti alla lista come i colleghi che rispondono alle disposizioni della legge numero 42. Su questo la Giunta regionale era in ritardo colpevolmente sostenuta anche dalla maggioranza; permettetemi di dirlo, lo capisco ma mi dispiace che anche la maggioranza di centrodestra abbia sostenuto questa inconcludenza grave della Giunta regionale.

Ripeto quindi che quella norma lascia la facoltà ai singoli di decidere, poi noi abbiamo il dovere di legiferare, ripeto, in una maniera tale in cui anche uno solo, uno solo dei destinatari di quel provvedimento abbia la possibilità di tutelarsi.

Queste sono le ragioni per cui abbiamo per quanto ci riguarda lavorato in quella direzione. E' inoltre una responsabilità grave della Giunta quella di non essere riuscita a costruire un rapporto fecondo e costruttivo con quei lavoratori e con le loro rappresentanze sindacali, perché se questo avesse fatto oggi non saremmo in questa situazione. Sta di fatto che oggi noi rischiamo, e finisco Presidente, di votare una buona legge ma che non è condivisa dalle persone a cui si rivolge.

Io personalmente per queste ragioni senza, ripeto, far venir meno il giudizio straordinariamente positivo su questo provvedimento non voterò a favore, come spiegherò meglio nella discussione sui singoli articoli.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Servizi per il lavoro

1. Al fine di dare piena attuazione alla legge regionale 5 dicembre 2005, n. 220 (Norme in materia di promozione dell'occupazione, sicurezza e qualità del lavoro. Disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro. Abrogazione della legge regionale 14 luglio 2003, n. 9, in materia di lavoro e servizi all'impiego), e di assicurare una maggiore efficienza dei servizi per il lavoro su tutto il territorio regionale, l'Agenzia regionale per il lavoro, in considerazione della rilevanza sociale dei servizi per il lavoro, è autorizzata, in conformità ai limiti di cui al decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), e successive modifiche, ad indire concorsi pubblici per l'assunzione di personale a tempo indeterminato che, in deroga all'articolo 54 della legge regionale 1998, n. 31 (Disciplina del personale regionale e dell'organizzazione degli uffici della Regione), sono gestiti direttamente dalla stessa Agenzia in considerazione della specificità delle figure professionali richieste.

2. Nel comma 5 dell'articolo 15 della legge regionale n. 20 del 2005 le parole "regolamento generale" sono sostituite dalla seguente: "statuto".

3. Ai soli fini della presente legge, in deroga all'articolo 15, comma 5, della legge regionale n. 20 del 2005, così come modificata dal comma 2, lo statuto dell'Agenzia regionale per il lavoro è approvato dalla Giunta regionale entro sette giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.

4. Al fine di dare attuazione al comma 1, la Giunta regionale, entro sette giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, definisce la dotazione organica dell'Agenzia regionale per il lavoro ai sensi dell'articolo 19, comma 2, della legge regionale n. 20 del 2005, tenendo conto delle disposizioni del comma 1 e dell'articolo 15, commi 2, 2 bis, 2 ter, 2 quater e 2 quinquies, della legge regionale n. 20 del 2005. La dotazione organica di prima attivazione, in virtù delle nuove competenze assegnate all'Agenzia, è di 480 unità.

5. Al comma 5 dell'articolo 1 della legge regionale 29 aprile 2013, n. 10 (Disposizioni urgenti in materia di lavoro e nel settore sociale il termine del "31 dicembre 2013" è sostituito dal termina "31 dicembre 2014".)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Presidente, avverto i colleghi che voglio solo integrare il testo con degli emendamenti orali necessari a una migliore comprensione del testo medesimo

PRESIDENTE. Scusi, onorevole Sanna, prego i colleghi di prendere posto e di prestare attenzione perché sugli emendamenti orali è necessario il parere unanime dell'Aula. Prego, onorevole Sanna.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Al comma 1, dopo la parola "all'impiego" che precede la chiusura della parentesi, bisogna introdurre l'articolo 1 della legge regionale 17/2013 perché integra la legge numero 20 citata prima e poi bisogna aggiungere: "nonché all'articolo 1, comma 3, della legge regionale 10/2013" perché richiama il compito di questa proposta di legge: garantire la continuità. Questo è il senso di questo emendamento orale.

PRESIDENTE. Poiché non vi sono opposizioni sulla proposta di emendamento orale del consigliere Gian Valerio Sanna, e non essendovi nessun altro iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione con la modifica proposta.

Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Disposizioni attuative della legge regionale n. 10 del 2013

1. Al fine di dare completa attuazione alle disposizioni contenute all'articolo 4 della legge regionale n. 10 del 2013, e successive modifiche ed integrazioni, a seguito della verifica già espletata dall'Assessorato regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale sulle domande pervenute e che ha individuato in n. 89 i lavoratori aventi diritto, si dispone con la presente norma l'iscrizione dei suddetti lavoratori alla lista speciale di cui all'articolo 6, comma 1, lettera f), della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3 (legge finanziaria 2008).

2. Per la piena attuazione di quanto previsto dal comma 1, qualora non intervenga, entro il 31 dicembre 2013, la proroga degli ammortizzatori sociali relativi ai lavoratori di cui al comma 1, e a domanda individuale degli stessi aventi diritto, l'Agenzia regionale del lavoro è autorizzata a stipulare appositi accordi procedimentali di collaborazione, ai sensi dell'articolo 24 della legge regionale 22 agosto 1990, n. 40 (Norme sul rapporto tra i cittadini e l'Amministrazione della Regione Sardegna nello svolgimento dell'attività amministrativa), con gli enti di formazione di provenienza del personale di cui al comma 1 e le amministrazioni di destinazione. L'accordo prevede un apposito bonus occupazionale per ciascun lavoratore erogato dall'Agenzia a favore degli enti di formazione per lo svolgimento di una specifica attività di tutoraggio e formazione per la qualificazione del personale inserito nella lista di cui al comma 1. Agli oneri relativi al presente articolo, valutati in euro 3.000.000 per gli anni 2014 e 2015, si fa fronte con le risorse già stanziate per la medesima finalità dall'articolo 1 della legge regionale 2 agosto 2013, n. 22 (Norme urgenti per l'attuazione dell'articolo 4 della legge regionale 29 aprile 2013, n. 10 (Disposizioni urgenti in materia di lavoro e nel settore sociale)) a valere, quanto a euro 2.250.000 sulla UPB S01.02.008, quanto a euro 750.000 sulla UPB S01.02.002.)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, mi rendo conto, che talvolta si può anche abusare della pazienza dei colleghi, me ne rendo perfettamente conto, per questo chiedo anticipatamente scusa. Non utilizzerò i dieci minuti, parlerò per molto meno, però questo è il passaggio più delicato di questa proposta di legge, come dicevo nell'intervento svolto in fase di discussione generale.

Noi, anzi, non noi ma la Giunta ha perso un'altra occasione oltre le tante già perse in questa legislatura. Ci sono due trattamenti differenti, di cui portate la responsabilità grave, tra i lavoratori della "42" e i lavoratori della "47". Questi trattamenti differenti la Giunta non solo non li ha voluti affrontare e superare, ma anzi li ha, come dire, consolidati, li ha radicalizzati, li ha esasperati perché è successo in questi anni, e in particolare in quest'ultimo anno e in questi ultimi 6 mesi, che siamo arrivati all'assurdo che di fronte a lavoratori, cioè quelli della "47", che rivendicavano il diritto sacrosanto di mantenere una continuità lavorativa, abbiamo avuto, in maniera più o meno chiara, azioni che in qualche maniera hanno cercato di impedire che si trovasse una soluzione.

L'Assessore del lavoro ha assistito colpevolmente a quanto ho appena detto, senza intervenire, anzi, quando è intervenuto ha tracciato un solco ancora più profondo differenziando diritti. Badate, i diritti non sono nella disponibilità di nessuno. I diritti sono diritti e qui siamo in presenza di un Assessorato, di un Assessore, che con il più becero atteggiamento, con la più becera condotta, ha negato un diritto per questi lavoratori rendendosi indisponibile ad accettare una soluzione che pure gli è stata servita su un piatto d'argento. Lo ripeto, grazie soprattutto ad alcuni colleghi sia dell'opposizione che della maggioranza, a pochissimi colleghi, si è pervenuti a un testo e secondo me di più non si poteva ottenere.

(Interruzione)

E' giusto questo suggerimento, è un testo garantista, con il punto esclamativo, cosa che era mancata fino a quel momento. Spiace che non si sia riusciti a costruire - e non potevamo essere noi a farlo - un rapporto corretto tra il contenuto di questa norma e i destinatari della stessa. Oggi noi, nonostante questo lavoro importante, consumiamo gli effetti di un'incomprensione di cui non portiamo alcuna responsabilità, perché i destinatari di questa norma, ahinoi, non sono d'accordo su quella norma stessa. Attenzione, non è una cosa di poco conto.

Io per queste ragioni non voterò a favore di questo articolo; ma vorrei essere chiaro soprattutto sul rispetto del lavoro importante, insostituibile svolto dai colleghi, ma non perché hanno lavorato in maniera indefessa mattina, pomeriggio, sera e anche sino a notte inoltrata, ma perché hanno fatto un lavoro importantissimo, un lavoro, ripeto, che garantisce tutti, nessuno escluso, e non obbliga nessuno. Non è una norma che impone qualcosa, nella maniera più assoluta.

La Giunta non facendo nulla ha invece imposto a questi lavoratori di diventare dal 1° gennaio 2014 lavoratori licenziati. Questa sì è stata un'imposizione, un'imposizione fatta dalla Giunta non facendo nulla, cari colleghi, perché questa è la realtà. La Giunta non ha fatto nulla. Non è vero che quando non si fa nulla non si creano danni. In questo caso la Giunta regionale non facendo nulla ha licenziato 89 lavoratori, tanto per essere chiari, e se verranno salvati per 6 mesi verranno salvati per 6 mesi solo e soltanto perché ci sarà, se ci sarà, una proroga degli ammortizzatori sociali che dovrebbe arrivare domani.

Quindi noi, di fronte a questo non far nulla che ha portato al licenziamento di 89 lavoratori, siamo intervenuti innanzitutto per evitare questo e per provare, anche in maniera virtuosa, differente rispetto al passato, a inventarci la trasformazione di un ammortizzatore sociale da strumento che dà assistenza in uno strumento di politica attiva del lavoro diverso rispetto a tutto ciò che abbiamo visto sinora. Tuttavia, ripeto, oggi rispetto a questo c'è un parere contrario di questi lavoratori. A me dispiace questa situazione, non è nella nostra responsabilità. Per queste ragioni mi rendo conto di fare una dichiarazione di voto, se volete, anche in contraddizione con quanto ho detto, ma credo che quanto meno si debba a questi lavoratori, almeno sul piano personale, un voto non favorevole sull'articolo 2.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Christian Solinas. Ne ha facoltà.

SOLINAS CHRISTIAN (P.S.d'Az.). Presidente, per ribadire alcuni concetti espressi dal collega Diana, in particolare per stigmatizzare un fatto. La Conferenza dei Capigruppo ha lavorato alacremente su questo tema per sostituirsi a una burocrazia regionale che non ha dato attuazione ancora una volta a due leggi votate da questo Consiglio. Questo fatto non è più tollerabile perché noi facciamo le Commissioni per fare la verifica della mancata applicazione delle leggi, continuiamo a stigmatizzare questi fatti, ma tutto rimane sospeso e immobile nel tempo come se vi siano amministrazioni o, meglio, organi di questa amministrazione, che non siano tenuti ad applicare quanto viene deliberato.

In particolare il percorso che era stato previsto per questi lavoratori era un percorso che cercava di prendere atto delle professionalità acquisite, nell'arco di più anni, negli enti utilizzatori; nuove professionalità che ora invece vengono nuovamente rimesse in discussione. Il testo al quale si è pervenuti cerca di contemperare più esigenze.

Io vorrei, perché resti agli atti di questo Consiglio, avere conferma che l'interpretazione di quel che sta scritto nel comma 2 dell'articolo 2 è nel senso che, qualora vengano approvate entro il 31 dicembre 2013 le proroghe degli ammortizzatori sociali, il comma 2 non trovi applicazione. Se questa è l'interpretazione corretta di questo articolo direi che lo sforzo fatto da tutti ha raggiunto un equilibrio rispetto al contemperamento dei diversi interessi in campo, anche perché non devo stare a ribadire che chiaramente vi sono su questo tema posizioni le più diversificate.

Se la lettura quindi del comma 2 dell'articolo 2 è da intendersi che all'approvazione delle proroghe degli ammortizzatori sociali tale comma non trova applicazione, quindi si sarà chiamati nuovamente a disciplinare questo argomento l'anno prossimo, nella prossima legislatura meglio, diciamo che il Consiglio sarà riuscito a trovare un equilibrio; per quanto in termini generali, io credo che fare delle leggi "contro" qualcuno non sia l'intendimento di nessuno, si voglia semplicemente cercare di governare la complessità di questo argomento con una norma che ricomprenda la più ampia gamma possibile di soluzioni.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

Interventi a favore degli operatori
di tutela ambientale

1. Fino all'attuazione della riforma organica dell'ordinamento delle autonomie locali di cui all'articolo 1 della legge regionale 28 aprile 2013, n. 15 (Disposizioni transitorie in materia di riordino delle province), le amministrazioni provinciali sono autorizzate a garantire la prosecuzione in regime di convenzione di utilizzo, dei servizi resi dal personale di cui all'articolo 2, comma 5, della legge regionale 13 settembre 2012, n. 17 (Finanziamento agli enti locali per il funzionamento dei Centri servizi per il lavoro (CSL), dei Centri servizi inserimento lavorativo (CESIL) e delle Agenzie di sviluppo locale e disposizioni varie). Per tali finalità si opera a valere sulle risorse iscritte per l'anno 2014 nel bilancio della Regione per gli anni 2013-2015, in conto dell'UPB S06.06.004 - cap. SC06.1623.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:

Art. 4

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore nel giorno della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Presidente, poiché il comma 5 dell'articolo 1, così come è formulato, si potrebbe prestare a dubbie interpretazioni, sarebbe consigliabile che venisse interpretato scrivendo, poi vedano gli uffici come renderlo, che conseguentemente a quello che c'è scritto in precedenza "la procedura selettiva individuata al comma 1 della presente legge si conclude il 31 dicembre del 2014", perché così esplicita il riferimento alla prova selettiva di questa proposta di legge. Chiedo cortesemente agli uffici di provvedere in tal senso in sede di coordinamento.

PRESIDENTE. In sede di coordinamento, onorevole Sanna, provvederemo a questa rettifica. Passiamo alla votazione finale della proposta di legge.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico della proposta di legge numero 600.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Cherchi, Gallus e Milia hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Biancareddu - Bruno - Campus - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Corda - Cossa - Cozzolino - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - De Francisci - Dessi' - Diana Giampaolo - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Licandro - Locci - Lombardo - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Milia - Moriconi - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Pisano - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Sorgia - Tupponi - Zedda - Zuncheddu.

Risponde no il consigliere: Stocchino.

Si è astenuto il consigliere: Salis.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 58

votanti 57

astenuti 1

maggioranza 29

favorevoli 56

contrari 1

(Il Consiglio approva).

Il Consiglio è riconvocato venerdì 20 dicembre, alle ore 10, per la seduta congiunta del Consiglio regionale con il Consiglio delle autonomie locali. Ricordo inoltre che la Conferenza dei Presidenti di Gruppo è convocata domani alle ore 17 e 30.

La seduta è tolta alle ore 18 e 49.



Allegati seduta

CDXLVII SEDUTA

Mercoledì 18 dicembre 2013

Presidenza della Presidente LOMBARDO

indi

del Vicepresidente BRUNO

indi

della Presidente LOMBARDO

La seduta è aperta alle ore 16 e 15.

DESSI', Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 29 ottobre 2013 (438), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Salvatore Amadu, Ignazio Artizzu, Gianfranco Bardanzellu, Michele Cossa, Vincenzo Floris, Attilio Dedoni, Michelina Lunesu, Francesco Mula, Onorio Petrini, Matteo Sanna e Giulio Steri hanno chiesto congedo per la seduta del 18 dicembre 2013.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Comunico che il consigliere Paolo Terzo Sanna, in data 10 dicembre 2013, ha comunicato di aver aderito al Gruppo consiliare "Fratelli d'Italia - Centro Destra Sardegna".

Annunzio di presentazione di disegno di legge

PRESIDENTE. Comunico che è stato presentato il seguente disegno di legge:

"Famiglia". (598)

(Pervenuto l'11 dicembre 2013 e assegnato alla settima Commissione.)

Annunzio di presentazione di proposte di legge

PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge:

Meloni Francesco - Dedoni - Cossa - Fois - Mula - Pisano: "Piano straordinario per la scuola sarda". (596)

(Pervenuta l'11 dicembre 2013 e assegnata alla quarta Commissione.)

Meloni Francesco - Cossa - Dedoni - Fois - Mula - Pisano: "Disposizioni per l'esercizio del diritto di voto in luogo diverso da quello di residenza". (597)

(Pervenuta l'11 dicembre 2013 e assegnata alla prima Commissione.)

Risposta scritta a interrogazioni

PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle seguenti interrogazioni:

"Interrogazione Bruno sul rischio di chiusura anticipata della stagione di attività dello stabilimento termale Aurora di Benetutti". (710)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

"Interrogazione Mulas sull'istituzione del presidio medico sull'Isola dell'Asinara". (871)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

"Interrogazione Agus - Cuccu sulle procedure ed i tempi per il completamento ed il rilancio del Centro di riabilitazione ad alta intensità S. Maria Assunta di Guspini". (882)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

"Interrogazione Bruno in merito al blocco dell'attività ambulatoriale di routine e probabile blocco dell'attività chirurgica e diagnostica in elezione nella Unità operativa di oculistica di Alghero". (900)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

"Interrogazione Cocco Daniele Secondo sull'attuale situazione della struttura da adibire a Centro di salute mentale del Comune di Ozieri". (977)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

"Interrogazione Zuncheddu sulla carenza di trasparenza e tempestività nell'informazione dei cittadini rispetto ai frequenti episodi di anomalie all'interno della raffineria Saras e sulle misure che si intendono intraprendere al fine di attivare tutti i dovuti piani di prevenzione, protezione ed eventualmente di evacuazione". (1041)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

"Interrogazione Meloni Valerio - Barracciu - Corda - Espa sulla situazione del Servizio di igiene e sanità pubblica nel Distretto sanitario di Ozieri". (1070)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

"Interrogazione Cuccureddu sulla chiusura dell'ambulatorio sulla celiachia del distretto di Alghero". (1108)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

"Interrogazione Agus - Cuccu - Diana Giampaolo con richiesta di risposta scritta, sul mancato rispetto della diffida alla ASL n. 6 di riapertura del Centro di riabilitazione Santa Maria Assunta di Guspini". (1109)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

"Interrogazione Cocco Daniele Secondo - Sechi sul bando di gara approvato dalla ASL n. 1 di Sassari per l'affidamento dei servizi integrati ospedalieri". (1143)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

"Interrogazione Solinas Antonio - Sabatini in merito all'esclusione dei porti di Oristano e Arbatax dalla rete dei 319 porti strategici inseriti nel quadro dell'iniziativa "Meccanismo per collegare l'Europa"". (1178)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

"Interrogazione Cocco Daniele Secondo - Sechi - Zuncheddu - Cugusi sul mancato avvio di parte dei corsi di formazione professionale previsti dal Piano annuale regionale di formazione professionale 2009-2010, affidati in gestione diretta ai centri di formazione professionale". (1209)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

"Interrogazione Locci - Sanna Matteo - Rodin sul bando della continuità territoriale aerea a tariffa unica e sulla situazione dell'Alitalia". (1228)

(Risposta scritta in data 11 dicembre 2013.)

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

"Interrogazione Cuccureddu, con richiesta di risposta scritta, sull'emergenza ambientale venutasi a creare nei territori di Arzachena ed Olbia a seguito del nubifragio del 18 novembre 2013". (1262)

"Interrogazione Sorgia, con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione del personale precario del Parco naturale regionale Molentargius-Saline, sulla mancata applicazione della legge regionale 13 giugno 2012, n. 12, e sull'attuale stato di degrado in cui versa l'area protetta". (1263)

"Interrogazione Tocco, con richiesta di risposta scritta, sull'applicazione di tariffe agevolate, per residenti in Sardegna, del servizio di trasporto pubblico regionale marittimo per le isole minori (Carloforte e La Maddalena)". (1264)

"Interrogazione Manca - Diana Giampaolo - Bruno - Cozzolino - Cuccu - Lotto - Meloni Valerio - Sanna Gian Valerio, con richiesta di risposta scritta, sui gravissimi ritardi nell'adozione delle procedure di stabilizzazione contrattuale degli autisti del Servizio 118 dell'ASL n. 1 di Sassari". (1265)

"Interrogazione Cocco Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sulle preoccupanti notizie rispetto alla chiusura del nosocomio ozierese". (1266)

"Interrogazione Bruno, con richiesta di risposta scritta, sull'attività finora svolta dall'Agenzia regionale della sanità e sulla selezione di personale indetta dalla direzione generale dell'Agenzia stessa". (1267)

"Interrogazione Sanna Gian Valerio, con richiesta di risposta scritta, sullo spostamento del reparto volo della Polizia di Stato da Abbasanta a Oristano-Fenosu". (1268)

Annunzio di mozione

PRESIDENTE. Si dia annunzio della mozione pervenuta alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

"Mozione Stocchino - Arbau - Ben Amara - Mariani - Salis - Cozzolino - Cuccu - Agus - Meloni Valerio - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Cocco Daniele Secondo - Oppi - Steri - Cuccureddu - Cappai - Sechi - Cugusi - Lotto - Zuncheddu - Murgioni - Gallus - Locci - Sanna Matteo - Rodin - Solinas Christian - Sanna Giacomo - Dessì - Planetta sulla improrogabile necessità di dare completa attuazione alle disposizioni del Piano sanitario regionale per la prevenzione e la cura della sclerosi multipla, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento". (291)

PRESIDENTE. Convoco la Conferenza dei Presidenti di Gruppo. La seduta è sospesa.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 21, viene ripresa alle ore 17 e 20.)

Discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, e approvazione della proposta di legge Steri - Pittalis - Diana Giampaolo - Cuccureddu - Dedoni - Mulas - Cocco Daniele Secondo - Solinas Christian: "Disposizioni urgenti in materia di protezione civile". (592)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, della proposta di legge numero 592.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Uffici territoriali di protezione civile

1. Nelle more della definizione del nuovo ordinamento degli enti locali, sono istituiti gli uffici territoriali quali strutture periferiche della Direzione generale della protezione civile che operano in ambito sovracomunale con funzioni di:

a) attività organizzative e di gestione del volontariato;

b) predisposizione in ambito sovracomunale del programma di previsione e prevenzione rischi;

c) supporto alla predisposizione dei piani comunali di protezione civile;

d) attività istruttorie e di verifica degli interventi di cui alla legge regionale 21 novembre 1985, n. 28 (Interventi urgenti per le spese di primo intervento sostenute dai comuni, province e comunità montane in occasione di calamità naturali ed eccezionali avversità atmosferiche);

e) pianificazione e coordinamento delle esercitazioni di protezione civile in ambito sovracomunale.

2. Per le esigenze operative derivanti dall'istituzione degli uffici territoriali di protezione civile di cui al comma 1 è autorizzato il comando del personale e l'utilizzo dei mezzi e delle strutture delle province connessi alle funzioni trasferite, sulla base di criteri e modalità attuative stabilite dalla Giunta regionale.

3. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo si fa fronte mediante appositi accordi fra la Direzione generale della protezione civile e gli enti interessati, a valere sulle risorse già destinate alle province dal fondo regionale a favore del sistema della autonomie locali di cui alla legge regionale 29 maggio 2007, n. 2 (legge finanziaria 2007), UPB S01.06.001.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Centro funzionale decentrato

1. Per le esigenze operative derivanti dall'attivazione del Centro funzionale decentrato della Direzione generale della protezione civile di cui alla direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 27 febbraio 2004, è attivata, entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge e conclusa entro i successivi sessanta giorni, una procedura straordinaria di mobilità per l'immissione nel ruolo unico dell'Amministrazione regionale di un dirigente e 25 unità di personale mediante cessione del contratto e comunque rientranti nella previsione organica vigente.

2. La Giunta regionale individua le figure professionali necessarie, i bacini di provenienza e stabilisce i criteri per l'esame delle domande.

3. Gli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo sono valutati in complessivi euro 1.230.000 di cui euro 500.000 a valere sul fondo nuovi oneri legislativi (UPB S08.01.002) ed euro 730.000 a valere sulle UPB S01.02.001 e S01.02.002 attingendo dalle risorse destinate alla copertura del programma di reclutamento e mediante riduzione del contributo di funzionamento spettante alle agenzie ed enti di provenienza del personale mobilitato ed iscritti nel bilancio della Regione.

4. L'Assessore competente in materia di bilancio provvede ai sensi dell'articolo 9, comma 5, della legge regionale 2 agosto 2006, n. 11 (Norme in materia di programmazione, di bilancio e di contabilità della Regione autonoma della Sardegna. Abrogazione della legge regionale 7 luglio 1975, n. 27, della legge regionale 5 maggio 1983, n. 11 e della legge regionale 9 giugno 1999, n. 23), alle conseguenti variazioni di bilancio.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

Volontariato

1. Per le attività connesse all'operatività, addestramento e aggiornamento del volontariato della protezione civile è autorizzata, a decorrere dall'esercizio finanziario 2014, una spesa annua valutata in euro 1.000.000.

COPERTURA FINANZIARIA

In aumento

UPB S04.03.005

Protezione civile - Spese correnti

2014 euro 1.000.000

2015 euro 1.000.000

In diminuzione

UPB S08.01.002

Fondo per nuovi oneri legislativi di parte corrente

2014 euro 1.000.000

2015 euro 1.000.000.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:

Art. 4

Abrogazioni

1. Nella legge regionale 12 giugno 2006, n. 9 (Conferimento di funzioni e compiti agli enti locali), sono apportate le seguenti modifiche:

a) alla lettera b) del comma 1 dell'articolo 69, le parole "provinciali e" sono abrogate;

b) la lettera c) del comma 2 e i commi 3 e 4 dell'articolo 70 sono abrogati.

2. Il comma 8 dell'articolo 5 della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3 (legge finanziaria 2008), è abrogato.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 5.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5:

Art. 5

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo alla votazione finale della proposta di legge.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 592.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Contu Felice, Diana Giampaolo e Gallus hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Biancareddu - Bruno - Campus - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cossa - Cozzolino - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - De Francisci - Dessì - Diana Giampaolo - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Licandro - Locci - Lombardo - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Moriconi - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Pisano - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Christian - Sorgia - Stocchino - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda - Zuncheddu.

Si è astenuto il consigliere: Meloni Valerio.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 62

votanti 61

astenuti 1

maggioranza 31

favorevoli 61

(Il Consiglio approva).

Discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, e approvazione del disegno di legge: "Disposizioni urgenti in materia di accesso al credito". (582)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, del disegno di legge numero 582.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Fondi rischi presso i Confidi

1. In attesa dell'approvazione della legge regionale di riordino organico della normativa in materia di Consorzi di garanzia collettiva fidi (Confidi), fatta salva la normativa nazionale, le modalità per la ripartizione e il trasferimento delle risorse destinate all'integrazione dei fondi rischi presso i Confidi sono disciplinate dall'articolo 7, commi 47 e 48, della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3 (legge finanziaria 2008).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, le chiedo di procedere più lentamente e per cortesia, poiché mi sono distratto e il momento è delicato, di riepilogare in quale fase siamo della discussione.

PRESIDENTE. Onorevole Diana, da tempo sto richiamando l'attenzione dell'Aula. Inoltre, onorevole Diana, sto facendo quello che deve essere fatto e come sempre è stato fatto.

Stiamo esaminando il disegno di legge numero 582 "Disposizioni urgenti in materia di accesso al credito".

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Abrogazione parziale

1. Il primo e il secondo periodo del comma 43, dell'articolo 4, della legge regionale 15 marzo 2012, n. 6 (legge finanziaria 2012) sono soppressi.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

Deroga al parere della Commissione competente

1. In deroga all'articolo 25, comma 4, della legge regionale 27 maggio 2007, n. 2 (legge finanziaria 2007), per il solo adeguamento delle direttive di attuazione vigenti alle presenti disposizioni, si prescinde dal parere della Commissione competente. In ogni caso, le direttive di attuazione assicurano l'uniformità di trattamento dei Confidi beneficiari.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:

Art. 4

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore nel giorno della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo alla votazione finale del disegno di legge.

Ha domandato di parlare il consigliere Arbau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ARBAU (Gruppo Misto). Presidente, dichiaro il mio voto favorevole al provvedimento che, tra l'altro, risponde a una istanza che proviene soprattutto dalle forze sociali e imprenditoriali. Vorrei poi sottolineare, anche se non sarà materia di questa legislatura che ormai è agli sgoccioli, che noi tutti dobbiamo impegnarci a lavorare sempre di più per garantire alle nostre imprese di arrivare in banca, entrare e avere condizioni favorevoli di accesso al credito. Inoltre dobbiamo impegnarci per eliminare lo stanziamento a fondo perduto da qualsiasi iniziativa perché il "fondo perduto" sta drogando la nostra economia e non sta portando alcun beneficio.

PRESIDENTE. Comunico che il collega Cossa è rientrato dal congedo.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 582.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Cocco Daniele, Cossa, Gallus e Solinas Antonio hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Bruno - Campus - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cossa - Cozzolino - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - De Francisci - Dessì - Diana Giampaolo - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Licandro - Locci - Lombardo - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Moriconi - Mulas - Murgioni - Obinu - Peru - Pisano - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Sorgia - Stocchino - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda - Zuncheddu.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 60

votanti 60

maggioranza 31

favorevoli 60

(Il Consiglio approva).

Discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, e approvazione della proposta di legge Pittalis - Diana Giampaolo - Oppi - Cuccureddu - Meloni Francesco - Rodin - Campus - Cocco Daniele Secondo: "Norme in materia di servizi per il lavoro, disposizioni attuative della legge regionale 29 aprile 2013, n. 10 (Disposizioni urgenti in materia di lavoro e nel settore sociale) e interventi a favore degli operatori di tutela ambientale". (600)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, della proposta di legge numero 600.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha domandato di parlare il consigliere Arbau. Ne ha facoltà.

ARBAU (Gruppo Misto). Presidente, poiché non abbiamo il testo chiedo una breve sospensione.

PRESIDENTE. Onorevole Arbau, il testo è in distribuzione.

La seduta è sospesa.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 31, viene ripresa alle ore 17 e 47.)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Sorgia. Ne ha facoltà.

Ricordo che i consiglieri che intendono parlare devono iscriversi non oltre la conclusione del primo intervento.

SORGIA (Gruppo Misto). Presidente, la riforma dei servizi per il lavoro nella Regione autonoma della Sardegna costituisce un'emergenza che deve trovare soluzione alla luce della gravissima crisi occupazionale, economica e sociale in cui si dibatte la nostra Isola, e su questo credo siamo tutti d'accordo. Nell'ambito della riforma del sistema una posizione a sé stante è costituita dalla presenza, nei servizi per il lavoro pubblici, di operatori precari CSL e CESIL che, fin dall'anno 2003, hanno garantito prestazioni specialistiche all'utenza, indispensabili a rendere effettiva una riforma finalizzata alla modernizzazione del sistema e all'allineamento dei livelli più alti di erogazione di prestazione dei paesi dell'Unione europea.

Attualmente detti operatori sono in capo all'Agenzia regionale del lavoro, in virtù di un contratto a tempo determinato fondato esclusivamente su vari riferimenti normativi e amministrativi che non sto qui a citare. Un riferimento però va fatto. La legge regionale numero 17 del 2012, peraltro dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale con sentenza numero 277 del 2013, non è inserita nel percorso che ha portato all'assunzione degli operatori CSL e CESIL, pertanto il contratto a tempo determinato con il quale gli operatori sono stati assunti dall'Agenzia regionale per il lavoro è pienamente legittimo.

Detto questo, sulla base di tali premesse e considerato che tali tipologie contrattuali sono soggette a disciplina ordinaria del contratto a tempo determinato, in primis si veda il decreto legislativo numero 368 del 2001 e successive modifiche, oltre che il decreto legislativo numero 165 del 2001 e successive modifiche, ne consegue che per tali contratti è possibile la proroga per una sola volta, e per un periodo di durata complessiva non superiore all'arco temporale di 36 mesi, tra contratto originario e proroga. Pertanto in linea di massima fra i contratti a tempo determinato, stipulati dalle Agenzie regionali del lavoro per l'assunzione di detti operatori, non è necessario ricorrere a una proroga in deroga, qual è quella prevista dalla recente legge nazionale numero 125 del 2013, articolo 4, in quanto essa potrà essere attuata fino alla concorrenza dei 36 mesi, semplicemente sulla base della normativa nazionale sui contratti a termine su citata.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE BRUNO

(Segue SORGIA.) In definitiva, la proroga in deroga definita con la legge numero 125 infatti ha come oggetto contratti per i quali è già scaduto o va a scadere al 31 dicembre 2013 il limite di 36 mesi, quindi non riguarda i contratti attivati dall'Agenzia regionale del lavoro, che possono essere prorogati autonomamente in base alla normativa ordinaria sul tempo determinato.

Sulla base di quanto esposto, per arrivare a un futuro riordino dei servizi per il lavoro anche attraverso una corretta allocazione dei diretti operatori, addetti a tali servizi da numerosi anni e recentemente assunti dall'Agenzia, è necessario prevedere una proroga dell'attuale contratto a tempo determinato per una durata pari al raggiungimento per ciascun lavoratore di un periodo complessivo di lavoro di 36 mesi. A mio parere limitarsi a una proroga inferiore è, per le motivazioni che ho esposto in precedenza, e per un malinteso senso interpretativo restrittivo delle norme nazionali, un grave errore da non commettere.

Vorrei fare alcune considerazioni sulla proposta di legge. Nella relazione del proponente si dice testualmente: "Al fine di garantire la continuità dei servizi in attesa dello svolgimento dei concorsi e della conclusione dei conseguenti procedimenti di assunzione, la proposta di legge autorizza l'Agenzia per il lavoro a procedere alla contrattualizzazione a termine di personale esperto nella materia, nella misura massima delle posizioni vacanti nella dotazione organica". Poiché in questa proposta non si parla esplicitamente di proroga relativamente al personale attualmente in servizio, la contrattualizzazione a termine quale personale riguarda? Prima domanda. Teniamo poi in debita considerazione che la mancata proroga avrebbe la conseguenza di un forte disagio economico di ulteriori 350 nuclei familiari in tutta l'Isola, privi anche di ammortizzatori sociali; quindi chiederei spiegazioni in merito. Chiaramente, vorrei che la Giunta si esprimesse su questo anche se avrei preferito la presenza dell'Assessore del lavoro che non vedo in Aula .

Altro aspetto da evidenziare, ed è una denuncia che devo fare, non vedo nessuna attenzione verso i lavoratori CSL del progetto Lavor@bile Sardegna. Si tratta di circa 40 disabili assunti con la legge numero 68 del '99, nell'ambito del progetto Lavor@bile, nei CSL della Sardegna con mansioni di operatore di computer B1 a tempo determinato subordinato per l'aggiornamento del cosiddetto SIL, ossia Sistema informativo lavoro Sardegna, dall'anno 2008 al 2012.

La loro assunzione è stata effettuata dopo regolare selezione pubblica tramite i Centri per l'impiego in tutta la Sardegna. Superata la selezione sono stati dislocati presso tutti i centri CSL delle otto province, il progetto è stato finanziato con fondi POR 2000-2006, e successivamente fondi POR 2007-2012. Questo in risposta a chi asserisce, anche dall'interno della stessa Giunta, che non sapeva della loro presenza fino al giorno 30 ottobre 2013. Di loro tutti sapevano ma pochi hanno avuto il coraggio di parlare a loro favore; e lo faccio io in questa sede perché parliamo tanto di tutelare i più deboli e di fatto poi lo facciamo raramente.

Infatti è proprio perché i Lavor@bile non hanno avuto appoggi di alcun genere che oggi si trovano ignorati e discriminati, costretti ad azioni eclatanti per attirare l'attenzione anche di noi amministratori. Occorre ricordarsi di loro e mettere fine a questa vergogna, io la definisco una vergogna, che non fa onore sicuramente alla nostra Isola.

Ricordo gli obiettivi per i più distratti; da un lato si offrì la possibilità ai lavoratori e ai disabili di affrontare un'esperienza lavorativa e professionalizzante all'interno della pubblica amministrazione, provincia e centri servizi per il lavoro, dall'altro si intendeva supportare le province nell'aggiornamento tempestivo della banca dati del sistema informativo del lavoro in Sardegna al fine di poter contare su dati reali dei disoccupati, delle aziende sarde e delle loro interazioni nel mercato del lavoro regionale e nazionale.

Per quanto riguarda invece la suddivisione delle competenze, alla Regione era attribuito il coordinamento generale, il raccordo con le province e la verifica finale sul raggiungimento degli obiettivi del progetto; una verifica mai fatta, mai fatta, e questo è un fatto gravissimo da denunciare e che attribuisce la colpa di quanto successo appunto alla Regione sarda. Alle province, invece, titolari del servizio pubblico per l'impiego e delle azioni di collocamento mirato, era attribuita la gestione e il monitoraggio del progetto e, in particolare, il reclutamento di disoccupati con disabilità presso i CSL, la destinazione degli operatori presso le sedi individuate, il supporto tecnico, l'addestramento e la supervisione.

Nella stesura del contratto con la provincia si omette l'assunzione fatta dagli elenchi della legge numero 68 del '99, contrariamente a quanto espressamente richiesto dalla Regione. E' chiaramente riportato nella delibera della Regione sarda che l'ufficio provinciale preposto è quello che garantisce il servizio pubblico per l'impiego. Nel contratto non solo non viene menzionato l'avviamento alla legge numero 68, ma non viene attivata alcuna convenzione in base all'articolo 11 della legge numero 68, che noi sappiamo deve essere obbligatoriamente concordata con l'ufficio provinciale preposto quando si stipulano contratti di lavoro con disabili a tempo determinato. Tale mancanza, associata ad altre violazioni, determina la conversione del rapporto di lavoro in rapporto a tempo indeterminato.

La mancanza infatti specifica della motivazione di stipula di un contratto subordinato a tempo determinato crea nullità nell'applicazione dello stesso e riconduce il contratto a un tempo indeterminato. Ma di più, essendo stati tali disabili vincitori di selezione pubblica, così come prevede l'articolo 36 del decreto legge numero 365 del 2001, si può ritenere regolare la loro assunzione presso le amministrazioni provinciali con la conversione da tempo determinato a indeterminato senza violazione dell'articolo 36.

Allora, perché ora si sta predisponendo una proposta di legge e si omette completamente la presenza di tali lavoratori? Occorrono risposte chiare da parte dell'Assessore che, come detto prima, non vedo purtroppo in Aula, ma comunque visto che abbiamo sempre detto che bisogna tutelare i più deboli chiedo con urgenza che la Giunta prenda una posizione precisa e chiara sul detto problema perché queste famiglie hanno bisogno di risposte.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Arbau. Ne ha facoltà.

ARBAU (Gruppo Misto). Intervengo brevemente, per sottolineare che relativamente a questo provvedimento, in discussione stasera, ci sono due o tre questioni generali che devono essere affrontate. Innanzitutto la questione del precariato nella pubblica amministrazione che, purtroppo, stiamo trascinando da tanto tempo e non riusciamo ad affrontare in modo serio e definitivo.

Io credo che tutti noi dobbiamo prendere un impegno con l'approvazione di questa proposta di legge; proposta di legge che per l'ennesima volta portiamo in quest'Aula per risolvere problemi contingenti e per cercare di trovare un rinvio all'ultimo momento. L'impegno è che non si devono illudere le persone, non si devono illudere le persone attraverso contratti a tempo determinato e si deve scegliere sempre e comunque il concorso. La soluzione all'ultimo momento è necessaria non solo ed esclusivamente perché sono coinvolte tantissime persone, ma anche perché queste persone svolgono, e in particolare mi riferisco ai dipendenti CESIL e CSL (io conosco molto di più i dipendenti CESIL avendo vissuto l'esperienza da amministratore locale), un servizio importante nel nostro territorio.

A questi problemi di ordine generale se ne aggiungono alcuni di ordine molto più particolare ed esposti in modo molto puntuale e preciso dal collega Sorgia relativamente al progetto Lavor@bile. Mi associo a quanto detto dal collega, e cioè sulla necessità di intervenire e dare una risposta a delle persone che sono lasciate al loro destino, è una cosa inaccettabile anche perché nella bozza di finanziaria che arriverà presto all'esame in Aula sono previste le somme necessarie per il nuovo Servizio informativo per il lavoro, e sono somme cospicue. E poi c'è la questione relativa alla proroga al 31/12/2014 dei contratti dei dipendenti CESIL e CSL con l'impegno da parte dell'Agenzia del lavoro regionale a, diciamo così, predisporre l'attività concorsuale per i contratti a tempo determinato.

Io credo che occorra dire, e questo è la Giunta che deve farlo per evitare che si arrivi di nuovo all'ultimo momento lasciando delle persone che tutti noi conosciamo e vediamo nel nostro territorio in balia di soluzioni temporanee, a chi dirige l'Agenzia regionale per il lavoro che l'attivazione dei concorsi deve essere immediata, subito dopo l'entrata in vigore di questo provvedimento. E' una questione di dignità del lavoro e di rispetto anche dei servizi che ci sono nel territorio.

Altra questione: pianta organica. La pianta organica prevista dalla proposta di legge è di 480 unità. E' considerata capiente per i dipendenti attuali a tempo indeterminato dell'Agenzia regionale per il lavoro e anche per i dipendenti che dovranno essere assunti per svolgere i servizi oggi svolti dai dipendenti a tempo determinato CESIL e CSL. Però esiste anche una questione che non viene presa in considerazione in questo testo di legge e che, secondo me, è molto importante anche per evitare problemi da qui a qualche mese; è la questione dei dipendenti cosiddetti ministeriali o di quelli che all'interno delle province svolgono attività di servizi per il lavoro e che, da un giorno all'altro, con la cessazione delle province, potrebbero trovarsi senza il loro posto di lavoro.

Io credo che sarebbe molto più utile affrontare il problema in questo momento prevedendo anche la soluzione, perché affrontare per spizzichi e morsi le questioni porta sempre ad accavallamenti e a ulteriori complicazioni. Infine, e chiudo, sulla soluzione della questione "formazione professionale" bisogna dire due cose chiare; innanzitutto ci stanno lavorando i Capigruppo e alcuni consiglieri ai quali deve essere dato atto di un impegno, costante e assiduo, sulla questione perché stanno tentando di trovare delle soluzioni che siano utili a delle persone che altrimenti sarebbero in difficoltà.

La soluzione individuata in questo momento è una soluzione di passaggio che ci consente di guadare il fiume e di provare a fare quella riforma che quest'Aula non è riuscita a licenziare per le questioni che tutti sappiamo; è stato un mandato legislativo fallimentare che non ha affrontato i veri problemi della nostra Isola e il riordino che le serve; non ha affrontato nessuna riforma di sistema e ha pensato solo ed esclusivamente a smontare le cose buone che erano state fatte. Quindi, per quanto mi riguarda, ci sarà un voto favorevole su questo provvedimento; naturalmente io chiedo una ulteriore attivazione da parte dei Capigruppo e della Giunta per individuare una soluzione per i dipendenti del cosiddetto progetto Lavor@bile.

PRESIDENTE. E' iscritta a parlare la consigliera Zuncheddu. Ne ha facoltà.

ZUNCHEDDU (SEL-Sardigna Libera). Io vorrei intervenire innanzitutto sul metodo perché trovo assolutamente scorretto che una legge di questa portata sia presentata all'ultimo momento per essere discussa e votata, chiederei pertanto che la votazione della legge se è possibile sia rinviata. Per quanto riguarda i lavoratori disabili di Lavor@bile questa è una situazione che si trascina da troppo tempo e che va assolutamente risolta. Nonostante la professionalità acquisita per anni dai cittadini disabili, che hanno ricoperto ruoli importanti all'interno dei CSL, è incomprensibile l'operazione di disconoscimento dei loro diritti e dell'esperienza maturata, visto che è stata loro preclusa l'opportunità di partecipare a procedure di stabilizzazione che prevedono la possibilità di far confluire i dipendenti CSL e CESIL nell'Agenzia regionale per il lavoro.

Con la delibera numero 48/10 del 21 novembre 2006 è stato avviato il progetto Lavor@bile, elaborato in attuazione degli obiettivi di inserimento lavorativo delle persone con disabilità, ai sensi della legge numero 68 del 12 marzo del 1999, norme per il diritto al lavoro per i disabili, e della legge regionale numero 20 del 28 ottobre 2002, istituzione del fondo regionale per l'occupazione dei diversamente abili. Il progetto consisteva nell'avviamento al lavoro, presso le province e i relativi Centri servizi per il lavoro, di circa 100 disoccupati con disabilità e iscritti alle liste speciali di cui alla legge numero 68 del 1999, mediante l'utilizzo del fondo regionale per i disabili istituito con legge regionale numero 20 del 2002.

Gli obiettivi del progetto Lavor@bile erano quelli di offrire la possibilità ai lavoratori disabili di affrontare un'esperienza lavorativa e professionalizzante della durata di otto mesi all'interno della pubblica amministrazione, quindi province e Centri servizi per il lavoro; una possibilità capace di incidere sulle condizioni di occupabilità dei partecipanti, nonché di supportare le province nell'aggiornamento tempestivo della banca dati del Sistema informativo del lavoro in Sardegna, il cosiddetto SIL. Tutto questo al fine di poter contare sui dati reali dei disoccupati delle aziende sarde e delle loro interazioni con il mercato del lavoro regionale e nazionale, parliamo di un servizio importantissimo per i sardi. Quindi visto il successo….

(Brusio in Aula)

Presidente, l'argomento non interessa, ma dobbiamo andare avanti perché mi pare di capire che dobbiamo anche votare, quindi non possiamo votare a occhi chiusi come è successo anche con una precedente legge, una legge sbagliata passata pressoché all'unanimità perché la gente era distratta.

Comunque, visto il successo dell'iniziativa, in termini di produttività e di acquisizione di capacità operative, al termine degli otto mesi i contratti in essere sono stati prorogati mediante l'approvazione della delibera 44/32 del 6 agosto 2008, stanziando ulteriori 660 mila euro. A differenza della maggior parte dei colleghi assunti presso il CSL, senza l'attivazione di alcuna procedura concorsuale per poter lavorare all'interno delle strutture pubbliche, i lavoratori del progetto Lavor@bile hanno inoltre superato una selezione pubblica i cui requisiti erano quelli dell'iscrizione alle liste della legge numero 68 del 1999 e il possesso del titolo di operatori di computer.

Quindi, all'interno del CSL, i lavoratori del progetto Lavor@bile hanno svolto compiti essenziali inerenti l'aggiornamento del SIL Sardegna, cioè del Servizio informativo lavoro, che collega i Centri per l'impiego, raccoglie tutti i dati dei lavoratori e delle aziende iscritte includendo l'anagrafica e le liste speciali, la mobilità e così via, e fornisce servizi e informazioni on-line per favorire l'occupazione e l'incontro fra domanda e offerta nel mercato del lavoro. Il mancato reinserimento di tali lavoratori inoltre compromette un sistema di vitale importanza…

(Brusio in Aula)

PRESIDENTE. Colleghi, per favore se continua questo brusio devo sospendere i lavori; vi prego di prendere posto!

ZUNCHEDDU (SEL - Sardigna Libera). Grazie, Presidente. L'Aula è agitata, troppe tensioni!

Voglio sottolineare che nella procedura di stabilizzazione dei lavoratori CSL dovrebbe essere prevista anche l'assunzione dei lavoratori del progetto Lavor@bile, siccome questo non è avvenuto e non sta avvenendo è un caso gravissimo di discriminazione, oltre al fatto che si sottrae ai sardi un servizio importantissimo. Ma sarebbe interessante tenere conto che a partire dal 1 gennaio 2014 si avvierà a livello europeo il programma Youth Guarantee (Garanzia europea per i giovani), secondo il quale nel 2020 gli Stati membri e le Regioni dovranno realizzare degli interventi qualitativamente validi a sostegno dell'aumento dell'occupazione giovanile.

A tal fine assume particolare importanza il ruolo dei Centri servizi per l'impiego che dovranno adeguarsi agli standard europei e integrarsi telematicamente con tutti gli altri Centri europei per l'impiego e con la piattaforma europea EURES. L'iniziativa è stata finanziata a livello europeo con 6 miliardi di euro destinati a essere impiegati per rafforzare i CSL e i sistemi informativi telematici degli stessi. Per anni la Regione autonoma della Sardegna ha impiegato i lavoratori dei CSL sfruttando i fondi europei stanziati mediante le misure 3.1, 3.4, 3.10 del POR Sardegna 2006.

La nuova iniziativa Youth Guarantee e i finanziamenti europei a essa collegati potrebbero rappresentare l'occasione per valorizzare le professionalità acquisite in ambito informatico e gestionale dai lavoratori del progetto Lavor@bile, ciò garantirebbe la possibilità di continuare a lavorare all'interno dei CSL svolgendo un servizio di essenziale utilità nella lotta alla disoccupazione giovanile e mantenendo aggiornato il Sistema informativo del lavoro in Sardegna.

Non si possono liquidare questi lavoratori con l'alibi della mancanza di fondi per la loro stabilizzazione, visto che per anni la Regione autonoma sarda ha stanziato fondi POR per garantire il lavoro a questi cittadini. Oggi comunque si potrebbero utilizzare i fondi europei per garantire occupazione.

Inoltre voglio ribadire che, a prescindere dall'aspetto del diritto all'occupazione, riteniamo inopportuno sottrarre risorse umane così qualificate, e voglio ribadire ancora che è incomprensibile discriminare cittadini che hanno il diritto prioritario all'occupazione in quanto disabili e che inoltre hanno superato una selezione pubblica, un dato che passa del tutto inosservato. Per il loro reinserimento dobbiamo trovare una soluzione oggi, subito; la Giunta si deve pronunciare quindi in termini molto schietti su questa proposta di legge, arrivata all'ultimo momento, vista in modo molto superficiale, che all'articolo 2 non mi pare contenga l'intenzione di una stabilizzazione all'interno dei percorsi dell'Agenzia per il lavoro, ma parrebbe che si vogliano indirizzare queste persone verso corsi di formazione. In definitiva vorrei vederci chiaro.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Pisano. Ne ha facoltà.

PISANO (Riformatori Sardi). Intervengo per dire innanzitutto, è una constatazione, che questa proposta di legge affronta un'emergenza assoluta: l'emergenza lavorativa dei dipendenti, oggi del CESIL, che si trovano a operare all'interno dei CSL nei servizi prioritari fondamentali di orientamento, e che rischiano al 31 dicembre di non avere più un rapporto di lavoro.

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE LOMBARDO

(Segue PISANO.) Questa emergenza ovviamente ci fa dimenticare qual è l'obiettivo principale che questa'Aula invece dovrebbe avere: evitare che si creino discriminazioni, che si creino ingiustizie e, soprattutto, che si creino condizioni di cosiddetta inagibilità dei servizi stessi creati con la legge numero 20. Dei colleghi qui presenti alcuni sicuramente ricorderanno con quanta aspettativa noi avevamo licenziato la legge di riforma numero 20, e quale grande impegno avevamo posto nel pensare a dei servizi innovativi che davvero rispondessero a politiche attive del lavoro capaci di sostenere l'occupazione in quest'Isola.

Così purtroppo non è accaduto in questi ultimi anni e, soprattutto, nel riordino dei Servizi per l'impiego è rimasto un grande peccato originale, quello della contrattazione con il Governo, proprio perché arrivammo ultimi come Regione, essendo la nostra una Regione a Statuto speciale, a varare l'applicazione dei decreti delegati e quindi il trasferimento della competenza alle Regioni.

Oggi però con questo provvedimento molto frettoloso rischiamo di porre in essere una ulteriore grande ingiustizia, soprattutto rischiamo di creare una non funzionalità dei servizi determinata dal fatto che i lavoratori del CESIL, che naturalmente è giusto siano garantiti nel proprio posto di lavoro anche dopo il 31 dicembre, continueranno a lavorare all'interno dei CSL e a fornire i servizi prioritari di orientamento del lavoro lavorando gomito a gomito con colleghi che invece dipendono dalle Province e il cui rapporto di lavoro nasce, come voi tutti ricorderete, da un trasferimento di competenze ministeriali.

Allora, che cosa accade? Accade che potremmo assistere a questa schizofrenia vera e propria di attività di due colleghi che siedono alla stessa scrivania ma hanno due datori di lavoro diversi. Per questo i Riformatori Sardi due mesi fa presentarono una proposta di legge organica di riordino dei servizi per l'impiego che teneva in debito conto questo che sta per accadere. Io naturalmente dico che è opportuno salvaguardare il posto di lavoro di questi lavoratori, anzi, sono il primo sostenerlo, così come ritengo che sia giusta la considerazione, che faceva la collega Zuncheddu, sulla priorità di salvare il posto di lavoro dei lavoratori disabili il cui rapporto convenzionale era derivato da un progetto di lavoro attingendo dalle graduatorie della legge numero 68, proprio perché ritenuti i lavoratori più deboli; e in questa fase non è assolutamente pensabile che siano loro a pagare l'interruzione del rapporto di lavoro.

Vorrei anche però che ci fosse una sorta di impegno da parte di quest'Aula a risolvere definitivamente il problema, prendendo in mano quella proposta di legge organica ed evitando appunto queste schizofrenie che a inciderebbero sulla funzionalità di servizi così importanti quali quelli dei CSL in un momento così difficile per l'intera Sardegna, proprio per restituire a tutti i disoccupati il diritto di avere servizi funzionali.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, noi stiamo discutendo un provvedimento che siamo obbligati a esaminare a causa dell'inconcludenza manifestata dalla Giunta regionale negli ultimi due anni. In questi ultimi due mesi la Conferenza dei Capigruppo, con l'apporto di alcuni colleghi, sia dell'opposizione che della maggioranza, si è assunta la responsabilità di surrogare la Giunta regionale che ha lasciato incancrenire questa situazione. Io faccio questa considerazione con molta pacatezza ma, non per questo, con meno fermezza, e soprattutto non vorrei che si interpretasse, facendo confusione, con il tentativo di aggiustare acriticamente le cose.

Tra l'altro stiamo intervenendo attraverso l'articolo 102, e anche il ricorso al "102", lo sa bene il Presidente del Consiglio, sta avvenendo in maniera del tutto inusitata e irrituale rispetto all'esperienza di questo Consiglio regionale. In questa legislatura abbiamo utilizzato quasi di norma uno strumento di carattere eccezionale, e lo abbiamo fatto, ripeto, sempre per surrogare l'assenza totale della Giunta regionale.

Una Giunta regionale che è stata incapace non solo di risolvere ma anche di affrontare concretamente i problemi, non ultimo quelli contenuti in questo provvedimento, parlo dei CSL-CESIL, parlo della legge 47 e dei lavoratori che operano a tutela dell'ambiente in alcuni territori della nostra regione. Quindi vorrei essere chiaro: il contesto nel quale questo Consiglio regionale è chiamato a esprimersi su questa proposta di legge, che arriva in Aula lo ripeto con il "102", ha come genesi quanto ho appena denunciato.

Io sono tra coloro che hanno dato la propria disponibilità ad accedere al "102", tra l'altro quando manca un mese allo scadere di questa legislatura; e sia io che i colleghi abbiamo dato, almeno per quanto ci riguarda, tale disponibilità proprio per evitare che alcune centinaia di lavoratrici e lavoratori si trovassero all'indomani del 31 dicembre di quest'anno, quindi fra 12, 13 giorni, nella condizione di essere licenziati perdendo qualsiasi possibilità, per l'assenza dello strumento degli ammortizzatori sociali, di essere in qualche maniera recuperati e avviati nuovamente a una attività lavorativa.

Noi abbiamo acceduto al ricorso al "102" per queste ragioni, con un senso di responsabilità che va ben oltre la nostra collocazione all'opposizione in questo Consiglio regionale; ci stiamo assumendo una grande responsabilità perché come partito e come coalizione di centrosinistra, indipendentemente dalla collocazione attuale, ci assumiamo la responsabilità di provare a risolvere i problemi, cosa che non è riuscita a fare la Giunta regionale.

In questo contesto noi abbiamo lavorato in una condizione difficilissima perchè, e sfido chiunque a smentirmi, in molte occasioni il gruppo di consiglieri regionali che ha lavorato in modo continuo per almeno due mesi per definire un testo che risolvesse questi problemi, con l'ausilio anche della Conferenza dei Capigruppo, l'ha fatto avendo di fronte una Giunta regionale, una parte di essa, quella competente a risolvere questi problemi che ha remato contro e cercato di inserire ostacoli perché non si raggiungesse l'obiettivo atteso da quei lavoratori.

Ripeto, siamo di fronte a un atteggiamento inqualificabile e grave della Giunta regionale che anche nelle ultime settimane, negli ultimi giorni, non tutta la Giunta lo so bene, parlo di quel pezzo che ha la competenza su queste politiche, ha lavorato contro la possibilità di trovare una soluzione.

Detto questo, noi siamo pervenuti a un testo che anche in questo momento è ancora perfettibile e ci stiamo provando a renderlo tale; stiamo provando, poi lo vedremo nella discussione dei singoli articoli, a limare il testo per cercare di definire una norma che dia la possibilità a tutti quei lavoratori (nessuno escluso, possono avere anche opinioni differenti su quel testo, e quand'anche si rivolgesse a una sola persona sarebbe nostro dovere farlo perché siamo il legislatore), di muoversi all'interno di una facoltà propria. E questo nonostante da parte nostra ci sia la convinzione in particolare per quanto attiene ai lavoratori della formazione professionale disciplinati dalla legge numero 47 che siano stati trattati dalla Giunta regionale in maniera discriminatoria e, permettetemi, anche vessatoria rispetto ai colleghi disciplinati dalla legge numero 42.

Vorrei dirlo con molta chiarezza a chi è dentro e a chi è fuori da questa Aula, che da parte nostra non c'è alcun atteggiamento punitivo nei confronti di nessuno, anzi, lo ripeto, stiamo intervenendo perché altri hanno avuto un atteggiamento punitivo, perché è punitivo l'atteggiamento di chi ha la responsabilità, come una parte della Giunta, di risolvere i problemi da anni e non li ha risolti. Questo è un atteggiamento punitivo e vessatorio nei confronti di alcuni lavoratori.

Ricordo che oggi la Conferenza Stato-Regioni si è riunita in sede tecnica, in quanto hanno partecipato il Ministro del Lavoro e gli Assessori regionali del lavoro. Io spero che a quella riunione fosse presente anche l'Assessore regionale del lavoro della Regione autonoma della Sardegna perché altre volte abbiamo, anzi avete, brillato per l'assenza in queste occasioni. Comunque, oggi la Conferenza Stato-Regioni, riunita in sede tecnica, ha dato mandato alla Conferenza Stato-Regioni che si riunisce domani con i Presidenti delle Regioni (e spero che il Presidente della Regione sarda sarà presente) di decidere l'eventuale proroga degli ammortizzatori sociali in deroga. Se saranno prorogati si dovrà decidere per quanti mesi, e questo ovviamente dipenderà dalla copertura finanziaria. Quindi noi a oggi non sappiamo, e lo dico soprattutto all'esterno di questa Aula, se saranno prorogati gli ammortizzatori sociali.

Allora, la norma che abbiamo definito dice semplicemente che, se domani saranno prorogati gli ammortizzatori sociali, quanto noi abbiamo definito nell'articolo 2 del provvedimento in esame ovviamente non si attuerà; ma, quand'anche gli ammortizzatori non fossero prorogati nella Conferenza Stato-Regioni e quindi dal primo gennaio 2014 quei lavoratori fossero licenziati, noi nella norma non scriviamo un qualcosa che si arroga il diritto di essere imposta ai lavoratori, diciamo invece che i lavoratori richiederanno "a domanda", quindi è una loro facoltà.

In questo senso a me pare una legge importante, attenta, sensibile alle aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori. Si dice che tutto quello che consegue nel comma 2 dell'articolo 2 di quel provvedimento si attua solo e soltanto se i lavoratori aventi diritto lo richiedono. I lavoratori aventi diritto sono quelli richiamati nel comma 1, quelli che noi con questa legge iscriviamo nella lista; perché questo Consiglio regionale all'unanimità ha approvato altre due leggi che consentono a quei lavoratori di essere iscritti alla lista come i colleghi che rispondono alle disposizioni della legge numero 42. Su questo la Giunta regionale era in ritardo colpevolmente sostenuta anche dalla maggioranza; permettetemi di dirlo, lo capisco ma mi dispiace che anche la maggioranza di centrodestra abbia sostenuto questa inconcludenza grave della Giunta regionale.

Ripeto quindi che quella norma lascia la facoltà ai singoli di decidere, poi noi abbiamo il dovere di legiferare, ripeto, in una maniera tale in cui anche uno solo, uno solo dei destinatari di quel provvedimento abbia la possibilità di tutelarsi.

Queste sono le ragioni per cui abbiamo per quanto ci riguarda lavorato in quella direzione. E' inoltre una responsabilità grave della Giunta quella di non essere riuscita a costruire un rapporto fecondo e costruttivo con quei lavoratori e con le loro rappresentanze sindacali, perché se questo avesse fatto oggi non saremmo in questa situazione. Sta di fatto che oggi noi rischiamo, e finisco Presidente, di votare una buona legge ma che non è condivisa dalle persone a cui si rivolge.

Io personalmente per queste ragioni senza, ripeto, far venir meno il giudizio straordinariamente positivo su questo provvedimento non voterò a favore, come spiegherò meglio nella discussione sui singoli articoli.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Servizi per il lavoro

1. Al fine di dare piena attuazione alla legge regionale 5 dicembre 2005, n. 220 (Norme in materia di promozione dell'occupazione, sicurezza e qualità del lavoro. Disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro. Abrogazione della legge regionale 14 luglio 2003, n. 9, in materia di lavoro e servizi all'impiego), e di assicurare una maggiore efficienza dei servizi per il lavoro su tutto il territorio regionale, l'Agenzia regionale per il lavoro, in considerazione della rilevanza sociale dei servizi per il lavoro, è autorizzata, in conformità ai limiti di cui al decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), e successive modifiche, ad indire concorsi pubblici per l'assunzione di personale a tempo indeterminato che, in deroga all'articolo 54 della legge regionale 1998, n. 31 (Disciplina del personale regionale e dell'organizzazione degli uffici della Regione), sono gestiti direttamente dalla stessa Agenzia in considerazione della specificità delle figure professionali richieste.

2. Nel comma 5 dell'articolo 15 della legge regionale n. 20 del 2005 le parole "regolamento generale" sono sostituite dalla seguente: "statuto".

3. Ai soli fini della presente legge, in deroga all'articolo 15, comma 5, della legge regionale n. 20 del 2005, così come modificata dal comma 2, lo statuto dell'Agenzia regionale per il lavoro è approvato dalla Giunta regionale entro sette giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.

4. Al fine di dare attuazione al comma 1, la Giunta regionale, entro sette giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, definisce la dotazione organica dell'Agenzia regionale per il lavoro ai sensi dell'articolo 19, comma 2, della legge regionale n. 20 del 2005, tenendo conto delle disposizioni del comma 1 e dell'articolo 15, commi 2, 2 bis, 2 ter, 2 quater e 2 quinquies, della legge regionale n. 20 del 2005. La dotazione organica di prima attivazione, in virtù delle nuove competenze assegnate all'Agenzia, è di 480 unità.

5. Al comma 5 dell'articolo 1 della legge regionale 29 aprile 2013, n. 10 (Disposizioni urgenti in materia di lavoro e nel settore sociale il termine del "31 dicembre 2013" è sostituito dal termina "31 dicembre 2014".)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Presidente, avverto i colleghi che voglio solo integrare il testo con degli emendamenti orali necessari a una migliore comprensione del testo medesimo

PRESIDENTE. Scusi, onorevole Sanna, prego i colleghi di prendere posto e di prestare attenzione perché sugli emendamenti orali è necessario il parere unanime dell'Aula. Prego, onorevole Sanna.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Al comma 1, dopo la parola "all'impiego" che precede la chiusura della parentesi, bisogna introdurre l'articolo 1 della legge regionale 17/2013 perché integra la legge numero 20 citata prima e poi bisogna aggiungere: "nonché all'articolo 1, comma 3, della legge regionale 10/2013" perché richiama il compito di questa proposta di legge: garantire la continuità. Questo è il senso di questo emendamento orale.

PRESIDENTE. Poiché non vi sono opposizioni sulla proposta di emendamento orale del consigliere Gian Valerio Sanna, e non essendovi nessun altro iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione con la modifica proposta.

Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Disposizioni attuative della legge regionale n. 10 del 2013

1. Al fine di dare completa attuazione alle disposizioni contenute all'articolo 4 della legge regionale n. 10 del 2013, e successive modifiche ed integrazioni, a seguito della verifica già espletata dall'Assessorato regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale sulle domande pervenute e che ha individuato in n. 89 i lavoratori aventi diritto, si dispone con la presente norma l'iscrizione dei suddetti lavoratori alla lista speciale di cui all'articolo 6, comma 1, lettera f), della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3 (legge finanziaria 2008).

2. Per la piena attuazione di quanto previsto dal comma 1, qualora non intervenga, entro il 31 dicembre 2013, la proroga degli ammortizzatori sociali relativi ai lavoratori di cui al comma 1, e a domanda individuale degli stessi aventi diritto, l'Agenzia regionale del lavoro è autorizzata a stipulare appositi accordi procedimentali di collaborazione, ai sensi dell'articolo 24 della legge regionale 22 agosto 1990, n. 40 (Norme sul rapporto tra i cittadini e l'Amministrazione della Regione Sardegna nello svolgimento dell'attività amministrativa), con gli enti di formazione di provenienza del personale di cui al comma 1 e le amministrazioni di destinazione. L'accordo prevede un apposito bonus occupazionale per ciascun lavoratore erogato dall'Agenzia a favore degli enti di formazione per lo svolgimento di una specifica attività di tutoraggio e formazione per la qualificazione del personale inserito nella lista di cui al comma 1. Agli oneri relativi al presente articolo, valutati in euro 3.000.000 per gli anni 2014 e 2015, si fa fronte con le risorse già stanziate per la medesima finalità dall'articolo 1 della legge regionale 2 agosto 2013, n. 22 (Norme urgenti per l'attuazione dell'articolo 4 della legge regionale 29 aprile 2013, n. 10 (Disposizioni urgenti in materia di lavoro e nel settore sociale)) a valere, quanto a euro 2.250.000 sulla UPB S01.02.008, quanto a euro 750.000 sulla UPB S01.02.002.)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, mi rendo conto, che talvolta si può anche abusare della pazienza dei colleghi, me ne rendo perfettamente conto, per questo chiedo anticipatamente scusa. Non utilizzerò i dieci minuti, parlerò per molto meno, però questo è il passaggio più delicato di questa proposta di legge, come dicevo nell'intervento svolto in fase di discussione generale.

Noi, anzi, non noi ma la Giunta ha perso un'altra occasione oltre le tante già perse in questa legislatura. Ci sono due trattamenti differenti, di cui portate la responsabilità grave, tra i lavoratori della "42" e i lavoratori della "47". Questi trattamenti differenti la Giunta non solo non li ha voluti affrontare e superare, ma anzi li ha, come dire, consolidati, li ha radicalizzati, li ha esasperati perché è successo in questi anni, e in particolare in quest'ultimo anno e in questi ultimi 6 mesi, che siamo arrivati all'assurdo che di fronte a lavoratori, cioè quelli della "47", che rivendicavano il diritto sacrosanto di mantenere una continuità lavorativa, abbiamo avuto, in maniera più o meno chiara, azioni che in qualche maniera hanno cercato di impedire che si trovasse una soluzione.

L'Assessore del lavoro ha assistito colpevolmente a quanto ho appena detto, senza intervenire, anzi, quando è intervenuto ha tracciato un solco ancora più profondo differenziando diritti. Badate, i diritti non sono nella disponibilità di nessuno. I diritti sono diritti e qui siamo in presenza di un Assessorato, di un Assessore, che con il più becero atteggiamento, con la più becera condotta, ha negato un diritto per questi lavoratori rendendosi indisponibile ad accettare una soluzione che pure gli è stata servita su un piatto d'argento. Lo ripeto, grazie soprattutto ad alcuni colleghi sia dell'opposizione che della maggioranza, a pochissimi colleghi, si è pervenuti a un testo e secondo me di più non si poteva ottenere.

(Interruzione)

E' giusto questo suggerimento, è un testo garantista, con il punto esclamativo, cosa che era mancata fino a quel momento. Spiace che non si sia riusciti a costruire - e non potevamo essere noi a farlo - un rapporto corretto tra il contenuto di questa norma e i destinatari della stessa. Oggi noi, nonostante questo lavoro importante, consumiamo gli effetti di un'incomprensione di cui non portiamo alcuna responsabilità, perché i destinatari di questa norma, ahinoi, non sono d'accordo su quella norma stessa. Attenzione, non è una cosa di poco conto.

Io per queste ragioni non voterò a favore di questo articolo; ma vorrei essere chiaro soprattutto sul rispetto del lavoro importante, insostituibile svolto dai colleghi, ma non perché hanno lavorato in maniera indefessa mattina, pomeriggio, sera e anche sino a notte inoltrata, ma perché hanno fatto un lavoro importantissimo, un lavoro, ripeto, che garantisce tutti, nessuno escluso, e non obbliga nessuno. Non è una norma che impone qualcosa, nella maniera più assoluta.

La Giunta non facendo nulla ha invece imposto a questi lavoratori di diventare dal 1° gennaio 2014 lavoratori licenziati. Questa sì è stata un'imposizione, un'imposizione fatta dalla Giunta non facendo nulla, cari colleghi, perché questa è la realtà. La Giunta non ha fatto nulla. Non è vero che quando non si fa nulla non si creano danni. In questo caso la Giunta regionale non facendo nulla ha licenziato 89 lavoratori, tanto per essere chiari, e se verranno salvati per 6 mesi verranno salvati per 6 mesi solo e soltanto perché ci sarà, se ci sarà, una proroga degli ammortizzatori sociali che dovrebbe arrivare domani.

Quindi noi, di fronte a questo non far nulla che ha portato al licenziamento di 89 lavoratori, siamo intervenuti innanzitutto per evitare questo e per provare, anche in maniera virtuosa, differente rispetto al passato, a inventarci la trasformazione di un ammortizzatore sociale da strumento che dà assistenza in uno strumento di politica attiva del lavoro diverso rispetto a tutto ciò che abbiamo visto sinora. Tuttavia, ripeto, oggi rispetto a questo c'è un parere contrario di questi lavoratori. A me dispiace questa situazione, non è nella nostra responsabilità. Per queste ragioni mi rendo conto di fare una dichiarazione di voto, se volete, anche in contraddizione con quanto ho detto, ma credo che quanto meno si debba a questi lavoratori, almeno sul piano personale, un voto non favorevole sull'articolo 2.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Christian Solinas. Ne ha facoltà.

SOLINAS CHRISTIAN (P.S.d'Az.). Presidente, per ribadire alcuni concetti espressi dal collega Diana, in particolare per stigmatizzare un fatto. La Conferenza dei Capigruppo ha lavorato alacremente su questo tema per sostituirsi a una burocrazia regionale che non ha dato attuazione ancora una volta a due leggi votate da questo Consiglio. Questo fatto non è più tollerabile perché noi facciamo le Commissioni per fare la verifica della mancata applicazione delle leggi, continuiamo a stigmatizzare questi fatti, ma tutto rimane sospeso e immobile nel tempo come se vi siano amministrazioni o, meglio, organi di questa amministrazione, che non siano tenuti ad applicare quanto viene deliberato.

In particolare il percorso che era stato previsto per questi lavoratori era un percorso che cercava di prendere atto delle professionalità acquisite, nell'arco di più anni, negli enti utilizzatori; nuove professionalità che ora invece vengono nuovamente rimesse in discussione. Il testo al quale si è pervenuti cerca di contemperare più esigenze.

Io vorrei, perché resti agli atti di questo Consiglio, avere conferma che l'interpretazione di quel che sta scritto nel comma 2 dell'articolo 2 è nel senso che, qualora vengano approvate entro il 31 dicembre 2013 le proroghe degli ammortizzatori sociali, il comma 2 non trovi applicazione. Se questa è l'interpretazione corretta di questo articolo direi che lo sforzo fatto da tutti ha raggiunto un equilibrio rispetto al contemperamento dei diversi interessi in campo, anche perché non devo stare a ribadire che chiaramente vi sono su questo tema posizioni le più diversificate.

Se la lettura quindi del comma 2 dell'articolo 2 è da intendersi che all'approvazione delle proroghe degli ammortizzatori sociali tale comma non trova applicazione, quindi si sarà chiamati nuovamente a disciplinare questo argomento l'anno prossimo, nella prossima legislatura meglio, diciamo che il Consiglio sarà riuscito a trovare un equilibrio; per quanto in termini generali, io credo che fare delle leggi "contro" qualcuno non sia l'intendimento di nessuno, si voglia semplicemente cercare di governare la complessità di questo argomento con una norma che ricomprenda la più ampia gamma possibile di soluzioni.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

Interventi a favore degli operatori
di tutela ambientale

1. Fino all'attuazione della riforma organica dell'ordinamento delle autonomie locali di cui all'articolo 1 della legge regionale 28 aprile 2013, n. 15 (Disposizioni transitorie in materia di riordino delle province), le amministrazioni provinciali sono autorizzate a garantire la prosecuzione in regime di convenzione di utilizzo, dei servizi resi dal personale di cui all'articolo 2, comma 5, della legge regionale 13 settembre 2012, n. 17 (Finanziamento agli enti locali per il funzionamento dei Centri servizi per il lavoro (CSL), dei Centri servizi inserimento lavorativo (CESIL) e delle Agenzie di sviluppo locale e disposizioni varie). Per tali finalità si opera a valere sulle risorse iscritte per l'anno 2014 nel bilancio della Regione per gli anni 2013-2015, in conto dell'UPB S06.06.004 - cap. SC06.1623.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:

Art. 4

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore nel giorno della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Presidente, poiché il comma 5 dell'articolo 1, così come è formulato, si potrebbe prestare a dubbie interpretazioni, sarebbe consigliabile che venisse interpretato scrivendo, poi vedano gli uffici come renderlo, che conseguentemente a quello che c'è scritto in precedenza "la procedura selettiva individuata al comma 1 della presente legge si conclude il 31 dicembre del 2014", perché così esplicita il riferimento alla prova selettiva di questa proposta di legge. Chiedo cortesemente agli uffici di provvedere in tal senso in sede di coordinamento.

PRESIDENTE. In sede di coordinamento, onorevole Sanna, provvederemo a questa rettifica. Passiamo alla votazione finale della proposta di legge.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico della proposta di legge numero 600.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Cherchi, Gallus e Milia hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Biancareddu - Bruno - Campus - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Corda - Cossa - Cozzolino - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - De Francisci - Dessi' - Diana Giampaolo - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Licandro - Locci - Lombardo - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Milia - Moriconi - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Pisano - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Sorgia - Tupponi - Zedda - Zuncheddu.

Risponde no il consigliere: Stocchino.

Si è astenuto il consigliere: Salis.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 58

votanti 57

astenuti 1

maggioranza 29

favorevoli 56

contrari 1

(Il Consiglio approva).

Il Consiglio è riconvocato venerdì 20 dicembre, alle ore 10, per la seduta congiunta del Consiglio regionale con il Consiglio delle autonomie locali. Ricordo inoltre che la Conferenza dei Presidenti di Gruppo è convocata domani alle ore 17 e 30.

La seduta è tolta alle ore 18 e 49.