Seduta n.106 del 19/05/2015 

CVI Seduta

Martedì 19 maggio 2015

Presidenza del Presidente Gianfranco GANAU

La seduta è aperta alle ore 10 e 27.

FORMA DANIELA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta del 5 maggio 2015 (102), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Giampietro Comandini, Salvatore Demontis, Gavino Sale e Emilio Usula hanno chiesto congedo per la seduta del 19 maggio 2015.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Annunzio di presentazione di proposta di legge

PRESIDENTE. Comunico che è stata presentata la seguente proposta di legge:

Arbau - Azara - Ledda - Perra: "Legge sulla montagna sarda. Interventi per le comunità insediate nei comuni montani". (217)

(Pervenuta il 12 maggio 2015 e assegnata alla prima Commissione.)

Risposta scritta a interrogazione

PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alla seguente interrogazione:

"Interrogazione Rubiu in merito ai provvedimenti adottati sul credito d'imposta per nuovo lavoro stabile nel Mezzogiorno e sulla proroga del bando per garanzia giovani". (234)

(Risposta scritta in data 13 maggio 2015.)

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

FORMA DANIELA, Segretaria:

"Interrogazione Tocco, con richiesta di risposta scritta, in merito alla vertenza dei lavoratori dei centri commerciali Auchan di Santa Gilla e Marconi di Cagliari e Sassari". (385)

"Interrogazione Tatti, con richiesta di risposta scritta, sulla riduzione di uomini e mezzi per la campagna antincendi 2015 a seguito della diminuzione degli stanziamenti per l'acquisto di carburanti e per la manutenzione straordinaria di automezzi dell'Ente foreste". (386)

"Interrogazione Crisponi - Cossa- Dedoni, con richiesta di risposta scritta, sulla possibile mancata apertura dei distaccamenti stagionali estivi dei Vigili del fuoco". (387)

"Interrogazione Azara - Arbau - Ledda - Perra, con richiesta di risposta scritta, sul permanere ed aggravarsi delle criticità della situazione in cui da anni versa la Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe ad un mese dalla delibera n. 16/15 del 14 aprile 2015". (388)

"Interrogazione Cherchi Oscar, con richiesta di risposta scritta, sullo stato di realizzazione delle opere finanziate con i Piani integrati d'area OR-Campidano e fondi ex articolo 5 della legge regionale 28 dicembre 2009, n. 5, nella Provincia di Oristano". (389)

"Interrogazione Moriconi, con richiesta di risposta scritta, sugli ulteriori disagi creati dall'ANAS a causa dei lavori di manutenzione ordinaria". (390)

"Interrogazione Forma, con richiesta di risposta scritta, sull'assunzione a tempo indeterminato di un dirigente medico, disciplina anatomia patologica, presso la ASL di Nuoro". (391)

"Interrogazione Cocco Daniele Secondo - Pizzuto - Agus - Lai, con richiesta di risposta scritta, sulla urgente e improcrastinabile soluzione alla situazione delle società in house delle province". (392)

"Interrogazione Truzzu, con richiesta di risposta scritta, sugli aumenti delle aliquote dell'imposta provinciale di trascrizione e dell'imposta sulle assicurazioni di responsabilità civile da parte del commissario della Provincia di Cagliari". (393)

"Interrogazione Azara - Arbau - Ledda - Perra, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di applicazione della legge 18 marzo 1968, n. 337 (Disposizioni sui circhi equestri e sullo spettacolo viaggiante)". (394)

"Interrogazione Comandini - Forma - Manca Gavino - Pinna Rossella - Sabatini - Tendas - Cozzolino - Solinas Antonio, con richiesta di risposta scritta, sui gravi ritardi della Regione autonoma della Sardegna nell'erogazione dei pagamenti dei progetti Lav...Ora". (395)

Annunzio di mozioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.

FORMA DANIELA, Segretaria:

"Mozione Tendas - Manca Pier Mario - Cocco Pietro - Forma - Lotto - Solinas Antonio - Comandini - Piscedda - Cherchi Augusto - Sabatini - Cozzolino - Meloni - Collu - Demontis - Pinna Rossella - Moriconi - Ruggeri - Deriu in merito alla profilassi ovi-caprina contro la Visna maedi, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento". (146)

"Mozione Pittalis - Zedda Alessandra - Cappellacci - Cherchi Oscar - Fasolino - Locci - Peru - Randazzo - Tedde - Tocco - Tunis sulla crisi del comparto agricolo e il grave ritardo nella spesa dei fondi del Piano di sviluppo rurale". (147)

"Mozione Solinas Christian - Dedoni - Oppi - Tatti - Cappellacci - Tocco - Zedda Alessandra - Fasolino - Crisponi - Truzzu - Locci - Rubiu - Tedde - Cherchi Oscar - Pinna Giuseppino - Floris - Tunis - Cossa - Zedda Paolo Flavio - Usula - Manca Pier Mario - Cherchi Augusto - Sale - Arbau - Ledda - Azara - Perra - Cocco Daniele Secondo - Pizzuto - Lai - Desini - Busia - Unali sull'ingiustificata discriminazione della minoranza linguistica sarda e su ulteriori profili di illegittimità costituzionale nelle nuove disposizioni in materia di elezione della Camera dei deputati di cui alla legge 6 maggio 2015, n. 52, volgarmente definita "Italicum", con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento". (148)

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Comunico la composizione della Commissione d'inchiesta sulla sanità. Ne fanno parte l'onorevole Pittalis, l'onorevole Rubiu, l'onorevole Dedoni, l'onorevole Carta, l'onorevole Pietro Cocco, l'onorevole Usula, l'onorevole Arbau, l'onorevole Daniele Cocco, l'onorevole Desini e l'onorevole Anedda. Sarà mia premura convocarla per l'insediamento.

Discussione e approvazione del disegno di legge: "Modifiche urgenti alla legge regionale 4 febbraio 2015, n. 4 (Istituzione dell'Ente di governo dell'ambito della Sardegna e modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 19 del 2006), e altre disposizioni in materia di acque meteoriche". (215/A)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge numero 215/A.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il consigliere Giuseppe Meloni, relatore di maggioranza.

MELONI GIUSEPPE (PD), relatore di maggioranza. Con riferimento al disegno di legge numero 215 oggetto di discussione, la Commissione dopo aver sentito l'Assessore ha ritenuto che le proposte contenute in questo disegno di legge fossero da condividere. In particolare per quanto attiene alla disposizione relativa alla modifica della legge regionale numero 4 del 2015 contenuta nell'articolo 1, la Commissione dopo un'attenta valutazione delle norme proposte ha pienamente concordato con gli obiettivi che questa norma si pone. Da un lato quello di consentire una nomina di carattere fiduciario all'incarico di direttore dell'ente di governo dell'ambito della Sardegna proceduralmente più corretta, nel rispetto dei rigorosi requisiti di professionalità già stabiliti dalla vigente normativa e dall'altro lato quello di prevedere un'opportuna disposizione di prima applicazione che nelle more dell'espletamento della procedura di selezione del direttore individui il centro di imputazione giuridica per l'assunzione di atti di amministrazione ordinaria indifferibili ed urgenti; ciò al fine di evitare la completa paralisi amministrativa dell'Ente di governo dell'ambito.

Con le modifiche infine all'articolo 13, negli intendimenti della Giunta accolti dalla Commissione si vuole dare soluzione, anche mediante una via transattiva, alla regolazione dei corrispettivi dovuti dai Comuni della Sardegna al gestore del servizio idrico integrato, per gli oneri di raccolta e smaltimento delle acque bianche per il periodo 2005-2011. Il tema, particolarmente sentito dai Comuni, è stato oggetto anche di un recente richiamo da parte dell'ANCI Sardegna. Si ritiene pertanto, e la Commissione lo auspica, che una discussione appunto ampia in quest'Aula, porti poi ad un'approvazione di questo disegno di legge perché ce n'è assoluto bisogno. Grazie.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il consigliere Ignazio Giovanni Battista Tatti, relatore di minoranza.

TATTI IGNAZIO GIOVANNI BATTISTA (Area Popolare Sarda), relatore di minoranza. Grazie Presidente.

La IV Commissione consiliare permanente ha approvato nella seduta del 12 maggio 2015 il disegno di legge numero 215/A recante "Modifiche urgenti alla legge regionale 4 febbraio 2015, numero 4 (Istituzione dell'Ente di governo nell'ambito della Sardegna e modifiche ed integrazioni alla legge regionale numero 19 del 2006), e altre disposizioni in materia di acque meteoriche" con il voto contrario dei gruppi di opposizione presenti.

Le motivazioni che stanno alla base di tale voto negativo sono le seguenti:

a) relativamente alla disposizione di cui all'articolo 1, si sottolinea l'evidente confusione normativa in cui versano sia la Giunta regionale che la maggioranza che la sostengono. Infatti la modifica proposta, relativa alle procedure di nomina del direttore dell'ente di governo dell'ambito della Sardegna, riprende, per l'ennesima volta, una disposizione approvata molto di recente, precisamente il 4 febbraio del 2015, e già oggetto di modifica con una disposizione assai inopportunamente contenuta nella legge finanziaria per l'anno 2015. Ora la nuova versione proposta pare comunque ambigua e poco chiara e, certamente, non in grado di conseguire i risultati che la Giunta regionale, secondo le valutazioni formulate dall'Assessore dei lavori pubblici in Commissione, intende conseguire. Appare, inoltre, criticabile anche la norma che attribuisce incarichi gestionali al presidente del Comitato istituzionale d'ambito, organo di indirizzo politico dell'ente cui sono assegnate, seppure temporaneamente in modo assai ristretto, competenze tipicamente gestorie che mal si attagliano alla sua natura e funzione;

b) gli articoli 2 e 3 dispongono in merito all'annosa e controversa questione di quale entità giuridica debba pagare i costi derivanti dallo smaltimento delle acque meteoriche. L'articolata e assai complicata disciplina proposta ha l'obiettivo di risolvere tale questione, ma proprio la sua complessità la rende di difficile applicazione e la sottopone, comunque, ad una successiva verifica transattiva tra il gestore unico ed i comuni coinvolti che rischia di vanificare la sua stessa approvazione;

c) il testo proposto, inoltre, non considera in alcun modo il delicato problema della realizzazione delle reti duali nei comuni della Sardegna, vera emergenza da affrontare in modo organico sia per conseguire l'abbattimento delle tariffe sia per migliorare l'efficienza del sistema depurativo.

Per tali ragioni, i componenti della Commissione espressione di gruppi di minoranza del Consiglio regionale hanno espresso una valutazione negativa nei confronti del disegno di legge numero 215/A, votando contro la sua approvazione.

PRESIDENTE. Ricordo che i consiglieri che intendono prendere la parola devono iscriversi non oltre la conclusione del primo intervento.

E' iscritta a parlare la consigliera Alessandra Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA ALESSANDRA (FI). Presidente, per correttezza nei confronti dei colleghi credo di non utilizzare tutto il tempo a disposizione, ma vogliamo sottolineare certamente alcune anomalie che riguardano questa legge. Intanto, Assessore, continuiamo a perpetrare veramente questo modo schizofrenico di intervenire sulle norme di legge. Voglio ricordarle, se i colleghi lo consentono, che è la terza volta che interveniamo nell'arco di un semestre, o poco meno, su questa materia. Le ricordo che una legge che modificava, proprio perché impossibilitati per la non approvazione dello Statuto, a febbraio la norma approvata qualche mese precedente. Non solo, siamo intervenuti anche su due articoli della finanziaria approvata a poca distanza. Io credo che su questo argomento ci sia veramente tanta confusione, se pensiamo ancora che la transazione di cui si parla si fermerà al 2011, e quindi occorrerà ancora intervenire. Non solo, dovremo anche rintervenire perché chissà mai se approveremo e come lo approveremo questo Statuto. Quindi certamente questo la Giunta impone a questo Consiglio un lavoro normativo che non ci fa onore, perché ogni volta dobbiamo rintervenire su provvedimenti legislativi assunti a poca distanza. Ancora, guardi glielo dico chiaro, se non ci fossero le elezioni nel merito, sul discorso di dare la rappresentanza legale dell'ente, e non solo, anche le attività di gestione e di amministrazione al presidente Bianchi non ci trova così in contrasto, ci trova però preoccupati perché crediamo che la posizione ovviamente istituzionale del Presidente va a cozzare con le responsabilità amministrative e gestionali, seppur per 45 giorni e seppur per atti inderogabili ed urgenti, e sottolineiamo la nostra disponibilità a portare in Aula questo pasticcio nasce esclusivamente dal rispetto e dalla tutela dei dipendenti, dei loro stipendi e del funzionamento dell'ente d'ambito tra l'altro appena nato nei confronti delle amministrazioni locali. Ma sul merito di questa norma abbiamo veramente forti perplessità. Tra l'altro crediamo anche che per la selezione del nuovo direttore, Assessore, ci auguriamo che possa avere una comunicazione e una trasparenza superiore. Le ricordo che sul sito Internet vengono pubblicate le notizie che riguardano i direttori e la partecipazione per le assegnazioni delle direzioni generali e dei dirigenti di servizio, e quindi che avvenga all'interno del sito Internet della Regione è accettabile, ma quando si tratta di una selezione per esterni ci auguriamo che la selezione sia fatta quantomeno con la massima pubblicità sui quotidiani, su altri siti, e ci sia appunto la possibilità di mettere la maggior parte delle persone, soprattutto ci auguriamo quelle con qualificata esperienza, a conoscenza del posto appunto in concorso, anche se ovviamente c'è un incarico che viene dato assolutamente per il carattere fiduciario. Quindi avremmo gradito, Assessore, inoltre che si potesse fare ancora uno sforzo per capire il fatto che sia nominato il presidente dell'atto come direttore può creare poi delle difficoltà di carattere appunto giuridico. Magari io la capisco, perché l'ente è un ibrido, perché abbiamo da un lato la normativa degli enti locali e dall'altro la normativa della Regione, però io credo che in questi casi forse un approfondimento ulteriore sarebbe potuto avvenire, così come per esempio magari pensando a un direttore generale o di un ente regionale in materia, oppure dalla Regione. Ripeto, è un'osservazione perché comunque non abbiamo modo di approfondire questo tema proprio perché c'è stato il tempo limitato, però certamente lei l'avrà fatto e quindi se siete arrivati a proporre questa alternativa probabilmente l'avete fatto con cognizione di causa. Ci auguriamo che non sia la stessa cognizione di causa che ci sta portando ad intervenire su questa materia continuamente. Tra l'altro, abbiamo anche a breve la posizione dei 28 comuni che chiedono di restare autonomi e altri che chiedono invece di entrare nell'ente d'ambito. Assessore, ripeto, in questo momento ha alla priorità certamente la posizione debitoria di Enas nei confronti dei consorzi di bonifica, ha la necessità certamente il funzionamento dell'ente e ha soprattutto la necessità primaria di non far mancare un euro alle famiglie dei dipendenti dell'ente d'abito, però, veramente, cercate di intervenire su questa materia una volta per tutte perché stiamo parlando di acqua.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Ignazio Giovanni Battista Tatti. Ne ha facoltà.

TATTI IGNAZIO GIOVANNI BATTISTA (Area Popolare Sarda), relatore di minoranza. Io intervengo perché sinceramente con la relazione non sono entrato nel merito di diverse cose ma io chiederei all'Assessore, più che altro alla Giunta regionale che quando ci sono da risolvere alcuni problemi, per esempio in questo caso il problema del consorzio di bonifica che venga interessato l'Assessore competente, nel senso che oggi stiamo andando ad utilizzare quei fondi che abbiamo messo in finanziaria per diverse cose, all'articolo 5 della finanziaria abbiamo una posta in bilancio per risolvere alcune questioni dall'ente acque alla problematica delle acque meteoriche nei comuni, però alla fine il discorso che si sta facendo oggi non è solo questo. Con l'articolo 1 di questa legge che stiamo approvando si vuole dare in deroga un incarico al Presidente della nuova autorità d'ambito, poi però, se andiamo a vedere, il risultato di tutto è quello di dare 19 milioni ai consorzi di bonifica per mandare avanti le proprie attività. Io ritengo che si debba fare chiarezza una volta per tutte e affrontare le problematiche seriamente perché oggi siamo mettendo una pezza, per i comuni stiamo dicendo che con una transazione tra la Regione, ANCI e, se non erro, anche il CAL, si arriverà a non far pagare la depurazione delle acque meteoriche ai comuni però fino al 2011, dal 2012 in poi avremo ancora lo stesso problema e nel piano delle opere pubbliche che c'è stato consegnato l'altro giorno ho visto che non c'è neanche un centesimo per affrontare questo problema. Un altro problema molto importante è quello del fatto che una volta che arrivano le acque meteoriche nei depuratori dei nostri comuni non abbiamo solo un problema di depurazione in termini economici ma abbiamo un problema di depurazione in termini di inquinamento ambientale perché ogni qualvolta c'è un temporale i nostri depuratori non sono in grado di sopportare questi reflui che arrivano. Quindi, con le risorse della Regione, se si potesse intervenire in aiuto ai comuni, per far sì che tutti abbiano le reti duali, lo so che ci vuole una caterva di fondi però, signori cari, se non affrontiamo questo problema stiamo innanzitutto inquinando, ed è una cosa gravissima che non risolveremo con una leggina fatta in questo modo. Ci sono delle urgenze in questo momento però sinceramente il problema è da affrontare seriamente, non è che la Giunta possa dire che ha avuto solo un anno di tempo. C'è qualcuno qui dentro che forse c'è trent'anni, qualcuno c'è dodici anni o quant'altro, quindi ritengo che questo sia un problema che si deve affrontare seriamente.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Oscar Cherchi. Ne ha facoltà.

CHERCHI OSCAR (FI). Presidente, già chi mi ha preceduto ha sottolineato e sollevato alcuni aspetti e alcune anomalie su questo disegno di legge e su questa proposta che viene presentata oggi all'attenzione del Parlamento di sardi, in modo schizofrenico, così è stato definito, si sta continuando a legiferare da un anno e qualche mese, o per lo meno a proporre norme da un anno a qualche mese in modo schizofrenico. Siamo in totale caos e quello che si propone oggi, già visto e in qualche modo discusso non da molto tempo e quindi da qualche mese, si ripropone con alcune modifiche che evidenziano in modo chiaro la confusione normativa in cui versa in questo momento la Giunta e la sua maggioranza. Solo una considerazione, la mia vera preoccupazione è che nell'approvare questa norma ci si incastri in una determinazione futura che non porterà assolutamente a nessun tipo di soluzione. Ho paura, Assessore, che diventi anche questa una legge "trappola", che diventi anche questa una norma che non darà soluzioni, anzi, creerà solo ed esclusivamente difficoltà nella gestione, ma di tipo propria amministrativo, basta guardare e leggere l'articolo 1. Quando all'articolo 1 noi diciamo che l'organo che è la parte amministrativa è uguale alla parte politica, cioè la parte decisionale. Questo credo che in qualche modo debba essere chiarito e debba essere probabilmente scritto in modo un po' più chiaro per determinare ed evitare che questo possa accadere. Lo dico a lei Assessore perché qui in quest'aula lei è uno di quelli che c'è già da più di due legislature, in questa fa da Assessore, in quelle due legislature ha fatto entrambe in maggioranza, o meglio la prima parte del percorso è stato fatto in maggioranza e poi, per sua libera scelta, ha preso altre strade, però a prescindere da questo in quel percorso lei stesso, anche da Presidente di Commissione della passata legislatura ha lavorato per cercare di dare soluzioni ad un problema che oramai da troppo tempo crea difficoltà a tutto il sistema regionale. Perché ho parlato di legge trappola? Perché nella parte successiva, cioè nella parte dell'articolato successivo, non si fa menzione dei problemi e delle difficoltà economiche comunque chiare che in questo momento l'ente di governo dell'ambito della Sardegna ha nei confronti di altri enti, uno per tutti l'ha citato poco fa il collega Gianni Tatti è quello relativo ai consorzi di bonifica, nella relazione presentata dalla Giunta si parla in modo chiaro e si definisce in modo chiaro una necessità di avere almeno copertura e certezza per quanto riguarda gli stipendi dei lavoratori dell'ente, allora non pensiamo però ai lavoratori degli altri enti? Anche altri enti hanno difficoltà, sono messi in difficoltà dallo stesso ente che non ha risolto nel tempo le sue differenze di trasferimento di risorse che avrebbe dovuto fare tra il 2014 e il 2015, questo non è avvenuto, di questo non se ne parla, quindi noi vorremmo avere certezze e garanzia che approvando questa norma e avendo certezza poi nel percorso che si dovrà intraprendere si abbia la chiara, non voglio utilizzare dei termini eccessivamente forti ma che si abbia certezza di quello che si vuole fare perché sennò altrimenti, così com'è stato denunciato negli anni precedenti, si rischia di risolvere solo un problema per alcuni, e qui ci sono cascato in tanti. Credo che lei, Assessore, dall'alto della sua esperienza ci possa dare delle risposte chiare ma soprattutto delle certezze che possano portare a risolvere definitivamente questo problema.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Antonio Solinas. Ne ha facoltà.

SOLINAS ANTONIO (PD). Innanzitutto io vorrei ringraziare i colleghi della minoranza per aver consentito di portare un disegno di legge in tempi così brevi, proprio per far fronte a delle urgenze.

E' vero, onorevole Zedda, stiamo rivedendo per l'ennesima volta una norma che avevamo visto in finanziaria, quindi non è passato molto tempo, ma l'esigenza scaturisce proprio da un errore che c'è stato nel non prevedere tempi e modalità di selezione del direttore dell'ATO, dell'ente delle acque. Mentre facciamo questo, mentre definiamo il percorso per arrivare alla scelta definitiva del direttore, si vuole evitare che ci sia un buco dal punto di vista amministrativo che, come lei stesso ha detto, porterebbe anche al blocco del pagamento degli stipendi; solo per questo, consapevoli della separazione dell'amministrazione dalla guida politica di qualsiasi ente, solo per 45 giorni e per atti indifferibili e urgenti si sta dando la possibilità al presidente di svolgere le funzioni che normalmente vengono svolte dal direttore generale. Quindi, è una cosa molto ma molto provvisoria, riferita solo a motivazioni urgenti e indifferibili.

Sugli altri due articoli, guardate, noi avremmo potuto fare tranquillamente come si è fatto in passato, cioè far finta che il problema non esistesse, e avremmo continuato a far finta così come si è fatto nella passata legislatura. C'è da risolvere un problema, che è quello delle acque piovane, dove si sta dicendo chiaramente che l'Ammirazione regionale si fa carico con 4 milioni di euro l'anno del pagamento ad Abbanoa del canone delle acque piovane, che dal 2012 saranno inseriti in bolletta e quindi dal 2012 non avremo più questo problema. Ma lo stiamo facendo con un indirizzo politico, onorevole Cherchi, lei sa meglio di me che non possiamo mettere in legge quale deve essere la destinazione di questo tipo di risorse, è una scelta che resta in capo al commissario dell'ENAS sicuramente, che ha degli indirizzi politici da parte della Commissione ma anche da parte della Giunta che servono per trasferire le risorse da ENAS, una volta che ENAS incasserà, per pagare credo purtroppo solo una quota parte dei debiti che i consorzi di bonifica della Sardegna hanno maturato in tutti questi anni nei confronti dell'ente delle acque.

Quindi sono norme, sia quelle dell'articolo 1 ma anche quelle dell'articolo 2 e 3, che servono per porre mano a delle urgenze che non sono più assolutamente rinviabili.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per la Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore dei lavori pubblici.

MANINCHEDDA PAOLO, Assessore tecnico dei lavori pubblici. Vorrei tentare di rispondere alle domande poste essendo esentato dal dover stare ai termini che sono legati più che al merito di questa legge al gioco delle parti tra maggioranza e opposizione.

Prima richiesta da parte dell'onorevole Zedda: massima pubblicità al bando per il direttore generale di EGAS, del nuovo ente d'ambito. Assoluta disponibilità, se il Consiglio sarà disponibile possiamo ampliare i luoghi di pubblicazione della evidenza pubblica anche a due quotidiani nazionali, o regionali, come si riterrà opportuno. Viceversa mi pare più stringente dare una risposta rispetto all'iter normativo che stiamo affrontando su questa legge. Non si dica che si tratta di schizofrenia, perché c'è una logica in ciò che stiamo facendo, la schizofrenia è una drammatica malattia mentale che interviene quando si hanno obiettivi contrastanti in una stessa coscienza, noi invece abbiamo un obiettivo univoco. Non si dica anche che una Giunta è confusa quando interviene più volte sulla stessa normativa; ricordo al Consiglio che noi siamo intervenuti a interrompere un commissariamento durato sette anni, che ci ha visto arrivare per ultimi a rinnovare e riformare questo ente. Il Governo nazionale - nazionale italiano, intendo dire - interviene mediamente quattro volte sulle stesse leggi, perché molto spesso la norma viene superata dalla realtà, e quando la realtà ci mette di fronte a difficoltà che non sono state previste dalla norma è buona amministrazione tornare in Aula e correggere.

Noi avevamo previsto una procedura molto lineare rispetto al reclutamento del direttore generale ma abbiamo rilevato che il tempo del reclutamento non consentiva di svolgere quelle funzioni in forma transitoria, perché non ci sono dirigenti dentro l'ATO, c'era solo il direttore generale, e il direttore generale può essere sostituito ma per essere sostituito si deve attivare una procedura di evidenza pubblica, e allora piuttosto che fare una procedura di evidenza pubblica per un sostituto del direttore abbiamo pensato di dare i poteri per gli atti urgenti e indifferibili di ordinaria amministrazione al presidente durante lo svolgimento della procedura. Non lo abbiamo fatto in solitudine, lo abbiamo fatto consultando l'Avvocatura dello Stato, che assiste l'ente di governo d'ambito in questa fase.

Altro è ciò che si rileva rispetto alla finanziaria. La finanziaria, vorrei che fosse chiaro a tutti, aveva ampliato l'utilizzo di 42 milioni del fondo di garanzia (il presidente Cappellacci conosce bene questa materia perché ha notificato lui gli atti a Bruxelles sulla capitalizzazione di Abbanoa) messi a garanzia di circa 90 milioni di euro di debiti verso le banche da parte del gestore. Le banche oggi stanno uscendo dagli incagli con Abbanoa grazie agli sforzi di Abbanoa, non hanno più bisogno del fondo di garanzia, noi in finanziaria abbiamo detto "cominciamo a dire che quel fondo di garanzia può essere utilizzato per tre, quattro usi, all'interno di questi quattro usi ve n'era uno, onorevole Tatti, quello rubricato la lettera b), che diceva che il fondo di garanzia potrà essere utilizzato per risolvere l'annoso problema delle acque meteoriche. La Giunta regionale avrebbe potuto procedere con proprio atto e invece torna in Consiglio perché ci pare che decidere di spostare sul sistema pubblico 42 milioni di euro congelati in forma privilegiata sul debito delle banche, e spostarli a pagare debiti dei Comuni, non sia una cosa di cui questo Consiglio possa in qualche modo vergognarsi, anzi è cosa che deve decidere, se crede.

L'onorevole Cherchi dice "che certezza abbiamo di questo flusso finanziario?". Abbiamo la certezza delle risorse allocate, perché le risorse ci sono tutte; abbiamo indicato lo scopo e abbiamo indicato il metodo, lo scopo è chiudere una partita tra Comuni e gestore, nella partita tra gestore e Comuni la Regione di fatto si fa carico del debito dei Comuni dal 2005 al 2011, questo perché dal 2012 questo problema non esiste più perché è caricato a tariffa, è risolta questa questione, nei sette anni precedenti l'ATO aveva individuato una prima stima del valore annuale delle acque meteoriche, questa prima stima parla di 4 milioni l'anno. Quindi come minimo i comuni hanno maturato 28 milioni di debiti. Qual è l'intenzione della Giunta, che noi diciamo apertamente perché lo abbiamo sempre detto: favorire questa transazione e far transitare quelle somme a coprire il debito di Abbanoa verso ENAS e di ENAS verso i consorzi di bonifica. Siccome si tratta di un atto transativo può avere 90 giorni di svolgimento e i consorzi di bonifica non hanno il tempo, perché abbiamo i commissari dei consorzi di bonifica che continuamente minacciano atti ingiuntivi verso ENAS, abbiamo la norma che prevede che qualora l'ente d'ambito ne faccia richiesta, e noi se dovessimo rilevare che tra l'avvocato ANCI delegato dai comuni per la transazione e l'ATO la transazione non avviene in tempi rapidi chiederemo ad ATO di procedere in questo modo, possiamo chiedere i 28 milioni di anticipo perché vengano dati immediatamente come acconto, vadano su ENAS ed ENAS paghi il debito dei consorzi. Su questo noi siamo certi del risultato e siamo certi di onorare non una parte del debito ma tutto il debito. È chiaro che saldare il debito comporta anche porre all'attenzione di questo Consiglio un'altra questione, legge numero 19 del 2006 che paga a piè di lista i consumi energetici dei consorzi è una legge che va rivista, noi dobbiamo ripensare come dare autorizzazioni di derivazione idroelettrica ai consorzi di bonifica in maniera tale da renderli autonomi rispetto al fabbisogno energetico e non consumare le risorse della fiscalità regionale per ripianare il debito dei consorzi di bonifica. Questa è la ratio della legge, nessuna schizofrenia, aggiustiamo in itinere la direzione come fanno tutte le assemblee legislative, tutti i governi della terra, non chiedendo sconti rispetto agli errori che facciamo ma anche chiedendo la naturale considerazione della realtà delle cose quando non vi sono disegni nascosti dietro un percorso che è di tutta evidenza alla vostra attenzione.

PRESIDENTE. Comunico che è rientrato dal congedo l'onorevole Comandini. Dichiaro chiusa la discussione generale.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Non ho dichiarazioni di voto.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del passaggio all'esame degli articoli del disegno di legge numero 215.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Deriu, Lai e Lotto hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Anedda - Arbau - Azara - Busia - Cherchi Augusto - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Collu - Comandini - Cozzolino - Deriu - Desini - Forma - Lai - Ledda - Lotto - Manca Gavino - Manca Pier Mario - Meloni - Moriconi - Perra - Pinna Giuseppino - Pinna Rossella - Piscedda - Pizzuto - Rubiu - Ruggeri - Sabatini - Solinas Antonio - Tendas - Unali - Zedda Paolo.

Rispondono no i consiglieri: Cappellacci - Cherchi Oscar - Cossa - Crisponi - Dedoni - Floris - Locci - Peru - Pittalis - Randazzo - Tatti - Tocco - Truzzu - Zedda Alessandra.

Si sono astenuti: il Presidente Ganau - Carta - Oppi - Orru' - Solinas Christian.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 52

votanti 47

astenuti 5

maggioranza 24

favorevoli 33

contrari 14

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo:

Art. 1

Modifiche urgenti all'articolo 6 della legge regionale n. 4 del 2015 (Organi dell'Ente di governo dell'ambito della Sardegna)

1. All'articolo 6 della legge regionale 4 febbraio 2015, n. 4 (Istituzione dell'Ente di governo dell'ambito della Sardegna e modifiche ed integrazioni alla legge regionale n. 19 del 2006), sono apportate le seguenti modifiche:

a) al comma 6 dopo le parole "L'incarico è conferito dal comitato istituzionale d'ambito" sono inserite le seguenti: "sulla base di una scelta fiduciaria e discrezionale a soggetti che, in possesso dei requisiti di cui al primo periodo del presente comma, abbiano risposto al pubblico avviso di manifestazione di interesse per l'attribuzione dell'incarico di direttore, pubblicato sul sito internet dell'Ente di governo dell'ambito e sul sito istituzionale della Regione";

b) dopo il comma 6, è aggiunto il seguente:
"6 bis. In fase di prima applicazione, nelle more della nomina del direttore generale, il presidente del comitato istituzionale può adottare gli atti di ordinaria amministrazione urgenti ed indifferibili di competenza del direttore generale per un periodo non superiore a quarantacinque giorni decorrenti dall'entrata in vigore della presente legge.".)

PRESIDENTE. Apro la discussione sull'articolo 1.

Ha facoltà di parlare l'Assessore dei lavori pubblici.

MANINCHEDDA, Assessore tecnico dei Lavori Pubblici. Grazie Presidente, per chiedere all'Aula due emendamenti orali. Alla lettera A, accogliendo l'auspicio dell'onorevole Zedda, integrare dopo "e sul sito istituzionale della Regione" "su due quotidiani". Sulla lettera B anziché "dall'entrata in vigore della presente legge" "del presente comma.". Grazie Presidente.

PRESIDENTE. Grazie Assessore, quindi i due emendamenti orali, chiedo all'Aula se vi sono osservazioni sugli emendamenti orali… L'indicazione del comma in luogo del entrata in vigore della legge perché vi potrebbe essere un'errata interpretazione con la legge citata.

(Intervento dell'assessore Maninchedda)

PRESIDENTE. I 45 giorni decorrerebbero… Quindi chiedo se ci sono opposizioni. Non mi pare. Quindi sono acquisiti i due emendamenti

E' iscritto a parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facoltà.

OPPI GIORGIO (Area Popolare Sarda). Io credo di essere colui il quale più di tutti attraverso una serie di lettere che ho inviato al Presidente ha criticato la gestione e il fatto che mancasse il controllo analogo per quanto attiene l'ambito. E questo praticamente non si è verificato per un anno per una serie di discrepanze, quindi responsabilità variegate, ritardi eccetera e finalmente si è riusciti con il concorso di tutti a fare un provvedimento. Questo provvedimento va dato atto anche alla maggioranza che ha consentito di correggerlo per dare una rappresentanza corretta nell'ambito dei sindaci sia alla maggioranza che alla minoranza. Ora è chiaro che nel momento stesso in cui ho avuto anche qualche diatriba con lo stesso Assessore con l'Ufficio di Presidenza eccetera e poi si è arrivati ad una soluzione unitaria, credo che sia corretto perché sono informato anche del fatto che ci sono stati una serie di collegamenti e eccetera; è vero che c'è stata qualche anomalia, se è vero che una volta fatta la legge poi siccome ci si è accorti di un errore fatto al comma 6 e si è corretto attraverso la finanziaria, anche questo potrebbe essere discutibile ma non importa. Oggi si cerca di sanare una situazione che tende a dare un potere al presidente dell'ATO, che peraltro è lo stesso che per un anno ha gestito da solo l'autorità d'ambito, l'ha gestita da solo, cosa che praticamente ho costantemente contestato perché mancavano gli otto sindaci che costituivano il controllo analogo. Detto questo, questo articolo 1 io sono d'accordo perché si tratta di una sanatoria e siccome non c'era alternativa dopo una serie di consultazioni fatte è stato detto che l'unica cosa in attesa di poter fare una selezione o fare un concorso eccetera era quello di attribuire per 45 giorno al presidente dell'ATO questi poteri per fare l'ordinaria amministrazione, per fare dei provvedimenti di emergenza, pagare gli stipendi e fare altre cose che sono di particolare rilevanza. Quindi io sono d'accordo per quanto riguarda quest'articolo.

PRESIDENTE. Grazie onorevole Oppi, non ho altri iscritti. Rileggo il testo dell'emendamento orale, quindi alla fine del comma 1 punto A va aggiunto dopo "pubblicato sul sito Internet dell'ente di governo dell'ambito e del sito istituzionale della Regione" " e su due quotidiani a diffusione regionale." Mentre alla fine viene corrette sul punto B sempre dell'articolo 1 " 45 giorni decorrenti dall'entrata in vigore del presente comma" e non della presente legge. Quindi metto in votazione l'articolo 1.

Poiché nessuno domanda di parlare, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo:

Art. 2

Modifiche all'articolo 13 della legge regionale n. 4 del 2015 (Attività di gestione delle acque meteoriche e di drenaggio urbano)

1. All'articolo 13 della legge regionale n. 4 del 2015 sono apportate le seguenti modifiche:

a) il primo periodo del comma 2 è soppresso;

b) dopo il comma 2 è inserito il seguente:
"2 bis. L'Ente di governo dell'ambito della Sardegna provvede a determinare, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, anche in via transattiva, i corrispettivi dovuti, dai comuni della Sardegna al gestore del Servizio idrico integrato, per gli oneri di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche per il periodo 2005-2011.".)

PRESIDENTE. Non ho iscritti a parlare.

Poiché nessuno domanda di parlare, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

Disposizioni in materia di acque meteoriche

1. La Regione, al fine di dare attuazione prioritaria a quanto previsto dall'articolo 5, comma 23, lettera b), della legge regionale 9 marzo 2015, n. 5 (legge finanziaria 2015), è autorizzata a trasferire, a favore dell'Ente di governo dell'ambito della Sardegna, per il successivo pagamento al gestore unico del Servizio idrico integrato, la somma determinata dallo stesso Ente ai sensi dell'articolo 13, comma 2 bis, della legge regionale n. 4 del 2015, così come introdotto dall'articolo 2, comma 1, lettera b), della presente legge, nei limiti dell'autorizzazione di spesa di cui al suindicato comma 23 e previa dichiarazione del gestore di accettazione e di rinuncia nei confronti dei comuni di qualsiasi altra pretesa, comunque connessa, rispetto al suddetto finanziamento regionale.

2. Nelle more della determinazione di cui all'articolo 13, comma 2 bis, della legge regionale n. 4 del 2015, così come introdotto dall'articolo 2, comma 1, lettera b), della presente legge, su istanza dell'Ente di governo dell'ambito della Sardegna, la Regione è autorizzata ad erogare allo stesso Ente, per il successivo pagamento al gestore unico del Servizio idrico integrato, al fine di evitare i danni relativi al ritardato riconoscimento degli oneri sostenuti, un'anticipazione in misura non superiore alla stima di cui al piano economico finanziario approvato con la delibera del commissario dell'Autorità dell'ambito della Sardegna n. 23 del 14 aprile 2011.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è scritto a parlare sull'articolo 3, lo metto in votazione.

DEDONI ATTILIO (Riformatori Sardi). Chiedo la votazione nominale.

PRESIDENTE. E' stata chiesta la votazione elettronica.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 3.

(Segue la votazione)

Il PRESIDENTE prende atto che il consigliere DESINI ha votato a favore e che il consigliere TRUZZU ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Anedda - Arbau - Azara - Busia - Cherchi Augusto - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Collu - Comandini - Cozzolino - Deriu - Desini - Forma - Lai - Ledda - Lotto - Manca Gavino - Manca Pier Mario - Meloni - Moriconi - Oppi - Perra - Pinna Giuseppino - Pinna Rossella - Piscedda - Pizzuto - Rubiu - Ruggeri - Sabatini - Solinas Antonio - Tendas - Unali - Zedda Paolo.

Rispondono no i consiglieri: Cappellacci - Cherchi Oscar - Cossa - Crisponi - Dedoni - Floris - Locci - Peru - Pittalis - Randazzo - Tatti - Truzzu - Zedda Alessandra.

Si sono astenuti: il Presidente Ganau - Carta - Orru' - Solinas Christian.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 51

votanti 47

astenuti 4

maggioranza 24

favorevoli 34

contrari 13

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 3 bis.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3 bis:

Art. 3 bis

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 3 bis, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione il testo della legge.

Ha domandato di parlare il consigliere Ignazio Giovanni Battista Tatti per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

TATTI IGNAZIO GIOVANNI BATTISTA (Area Popolare Sarda), relatore di minoranza. Io voto sicuramente contrario a questa legge, evidenziando anche le cose che ha detto l'Assessore, che purtroppo dal 2012 questo costo va a carico della tariffa, ma è scritto in tariffa, quindi verrà pagato dai nostri concittadini, dagli utenti, anche perché, ripeto quello che ho detto prima, per alleviare i costi di questo servizio sicuramente avrei preferito vedere interventi per avere più reti duali nei comuni e non intervenendo con una leggina che sana le cose sino al 2011 e basta. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Alessandra Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA ALESSANDRA (FI). Per chiarire che il nostro voto contrario è dato per il metodo e l'impostazione che ha avuto questa proposta di legge, e soprattutto abbiamo delle grossissime perplessità, anche per quello che faceva osservare l'onorevole Tatti, ma soprattutto noi ci auguriamo che l'articolo 1 veramente nasca come soluzione, invece poi alla fine possa creare delle difficoltà proprio sugli atti messi in atto in questi quarantacinque giorni. E soprattutto ci auguriamo anche un'altra cosa, Assessore, siamo convinti che lei sarà vigile in questo, che non siano quarantacinque, più quarantacinque, più altri quarantacinque, lei ha appena dichiarato in aula che avete interrotto il lungo commissariamento, ci auguriamo che questo non sia un nuovo corso. Il voto ovviamente di Forza Italia è negativo.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare, metto in votazione la legge.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 215/A.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Anedda - Arbau - Azara - Busia - Cherchi Augusto - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Collu - Comandini - Cozzolino - Deriu - Desini - Forma - Lai - Ledda - Lotto - Manca Gavino - Manca Pier Mario - Meloni - Moriconi - Oppi - Perra - Pinna Giuseppino - Pinna Rossella - Piscedda - Pizzuto - Rubiu - Ruggeri - Sabatini - Solinas Antonio - Tendas - Unali - Zedda Paolo.

Rispondono no i consiglieri: Cappellacci - Cherchi Oscar - Cossa - Crisponi - Dedoni - Floris - Locci - Peru - Pittalis - Randazzo - Tatti - Tocco - Truzzu - Zedda Alessandra.

Si sono astenuti: il Presidente Ganau - Carta - Orru' - Solinas Christian.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 52

votanti 48

astenuti 4

maggioranza 25

favorevoli 34

contrari 14

(Il Consiglio approva).

Passiamo al secondo punto dell'ordine del giorno: Elezione di otto componenti della Commissione regionale…

Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Pittalis. Ne ha facoltà.

PITTALIS PIETRO (FI). Sull'ordine dei lavori, Presidente. Le chiedo, per il prosieguo, la convocazione di una breve Conferenza dei Capigruppo, se possibile.

PRESIDENTE. Sì. È convocata una Conferenza dei Capigruppo.

(La seduta, sospesa alle ore 11 e 19, viene ripresa alle ore 12 e 05.)

Elezione di otto componenti della Commissione regionale per la realizzazione della parità tra uomini e donne

PRESIDENTE. Possiamo procedere al secondo punto all'ordine del giorno. Il Consiglio deve procedere all'elezione suppletiva di otto donne componenti la Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità tra uomini e donne in sostituzione di Bigi, Careddu, Floris, Porcu, decadute dalla carica, Arcadu, Dessì e Sitzia dimissionarie, e della componente Murtas. Ricordo che la legge regionale del 13 giugno 1998 numero 39 all'articolo 3 prevede che le elette abbiano maturato riconosciute esperienze di carattere scientifico, culturale, professionale, economico e politico sulla condizione femminile nei suoi vari aspetti. Verrà consegnata una scheda nella quale ogni consigliere dovrà scrivere un solo nome. Risulteranno elette le otto donne che avranno ottenuto il maggior numero di voti. A parità di voti risulterà eletta la più anziana d'età. Prego i consiglieri segretari di procedere alla chiama.

Votazione a scrutino segreto per schede

PRESIDENTE. Indico la votazione segreta per l'elezione di otto componenti della Commissione regionale per la realizzazione della parità tra uomini e donne.

(Seguono la votazione e lo spoglio delle schede)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 52

votanti 52

schede bianche 3

schede nulle 1

Hanno ottenuto voti: Chiara Furlanetto, 8; Rosanna Mura, 8; Maria Laura Vacca, 6; Barbara Congiu, 5; Rosetta Murgia, 5; Anna Doro, 5; Elena Secci, 5; Emanuela Piredda, 4; Oppi, 1; Roberta Usai, 1.

Vengono proclamate elette: Chiara Furlanetto, Rosanna Mura, Maria Laura Vacca, Barbara Congiu, Rosetta Murgia, Anna Doro, Elena Secci, Emanuela Piredda.

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Agus - Anedda - Arbau - Azara - Busia - Cappellacci - Carta - Cherchi Augusto - Cherchi Oscar - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Collu - Comandini - Cossa - Cozzolino - Crisponi - Dedoni - Deriu - Desini - Floris - Forma - Ganau - Lai - Ledda - Locci - Lotto - Manca Gavino - Manca Pier Mario - Meloni - Moriconi - Oppi - Orru' - Perra - Peru - Pinna Giuseppino - Pinna Rossella - Piscedda - Pittalis - Pizzuto - Randazzo - Rubiu - Ruggeri - Solinas Antonio - Solinas Christian - Tatti - Tendas - Tocco - Truzzu - Tunis - Unali - Zedda Alessandra - Zedda Paolo.)

E' convocato l'Ufficio di Presidenza immediatamente al sesto piano.

La seduta è tolta alle ore 12 e 26.



Allegati seduta

Testo delle interrogazioni e mozioni annunziate in apertura di seduta

Interrogazione Tocco, con richiesta di risposta scritta, in merito alla vertenza dei lavoratori dei centri commerciali Auchan di Santa Gilla e Marconi di Cagliari e Sassari.

Il sottoscritto,

PREMESSO che i centri commerciali Auchan hanno avviato una procedura di licenziamento collettivo per 1.426 lavoratori in tutta Italia, 53 in Sardegna (tra le strutture di Cagliari e Sassari); a tal proposito le forze sociali hanno promosso gli scorsi giorni sciopero e sit in nei due centri commerciali Auchan di Cagliari e Pirri, Santa Gilla e Marconi, in concomitanza con la mobilitazione indetta a livello nazionale contro l'avvio della suddetta procedura di licenziamento collettivo e la disdetta della contrattazione integrativa aziendale. I sindacati hanno sollecitato la tutela della dignità e dei diritti dei lavoratori;

ACCERTATO che l'annuncio dei licenziamenti appare come un atto gravissimo e senza precedenti per le associazioni di categoria; si è tentato infatti di porre un blocco a tale scelta con una costante disponibilità al dialogo da parte delle forze sociali, impegnate in tutti questi anni a ricercare soluzioni utili ad arginare le difficoltà aziendali, a patto però che tutto avvenisse nel rispetto dei lavoratori e dei loro diritti. Ora invece la multinazionale francese Auchan - 49 punti vendita su tutto il territorio nazionale e circa 11.400 dipendenti - ha deciso di scaricare il costo della crisi sulle spalle dei lavoratori. Tra l'altro la multinazionale ha ottenuto in Sardegna risultati economici estremamente positivi, ma non ha mai pensato di reinvestire i propri utili al fine di modernizzarsi o essere maggiormente competitiva, non ha mai pensato di redistribuire i propri utili a favore del personale. La realtà è che le difficoltà economiche sono legate a scelte gestionali sbagliate e in nessun caso possono giustificare scelte unilaterali che ledono così gravemente i diritti dei lavoratori. Si tratta infatti di una decisione che colpisce i dipendenti, con il rischio di una mortificazione ulteriore ad uno dei settori strategici della nostra Isola, come l'agro-alimentare, finito ormai nelle mani di società straniere;

RILEVATO peraltro che le liberalizzazioni degli orari commerciali hanno compromesso il futuro di molte attività commerciali che, per non perdere fette di mercato, aprono tutti i giorni della settimana, comprese domeniche e festività con costi fissi altissimi e, soprattutto non confortati da incassi ormai in flessione a causa del calo dei consumi. Un processo che si basa in gran parte sulle offerte commerciali che di volta in volta vengono promosse per attirare clientela e spostarla da un ipermercato all'altro, sapendo che questo meccanismo riduce i margini e, complessivamente, sul territorio non genera un incremento di fatturato, poiché la disponibilità economica delle famiglie si è ridotta e gli acquisti sono principalmente per beni di prima necessità. A fronte di questa liberalizzazione, che porta alla flessibilità estrema degli orari e delle giornate di lavoro - per giunta senza congrui compensi - non c'è stato un incremento dell'occupazione; anzi, le condizioni di lavoro sono peggiorate e precarizzate, è diventato difficilissimo conciliare i tempi con la vita personale. La situazione delle scelte unilaterali dell'azienda - che intende licenziare a Cagliari e Sassari - appare dunque ancor più incomprensibile;

VALUTATO che il piano industriale dell'azienda sembra inopportuno soprattutto nell'Isola, visti i risultati positivi dal punto di vista economico e finanziario;

annotato che l'obiettivo dell'azienda è di diffondere un nuovo progetto commerciale più semplice e moderno; questa strategia non deve però far venire meno le garanzie per i lavoratori impegnati nello sviluppo dell'azienda nell'Isola;

DATO ATTO che, secondo le forze sindacali, sinora non è arrivata dall'azienda nessuna apertura né spira­glio di confronto con le rappresentanze di categoria; di fatto, la multinazionale sta alzando un muro contro le giuste prerogative dei dipendenti;

CONSTATATO che occorre porre in essere tutti i tentativi in grado di evitare i licenziamenti dei lavoratori isolani, che hanno garantito all'azienda un salto di qualità; è opportuno inoltre scongiurare la disdetta della contrattazione integrativa aziendale,

chiede di interrogare il Presidente della Regione per:

1) valutare la possibilità di aprire un tavolo di trattative con la multinazionale Auchan, teso ad evitare la procedura di licenziamento per i lavoratori degli ipermercati isolani ed ogni possibile effetto negativo sulla contrattazione integrativa aziendale;

2) esaminare la possibilità di salvaguardare i posti di lavoro nei centri commerciali di Cagliari e Sassari. (385)

Interrogazione Tatti, con richiesta di risposta scritta, sulla riduzione di uomini e mezzi per la campagna antincendi 2015 a seguito della diminuzione degli stanziamenti per l'acquisto di carburanti e per la manutenzione straordinaria di automezzi dell'Ente foreste.

Il sottoscritto,

PREMESSO che con la deliberazione n. 21/8 del 6 maggio 2015 la Giunta regionale ha concesso il nulla osta alla immediata esecutività della deliberazione del commissario straordinario dell'Ente foreste della Sardegna n. 56 dell'8 aprile 2015 concernente "Bilancio di previsione 2015-2017";

PRESO ATTO che il bilancio di competenza 2015 prevede una riduzione pari a circa il 55 per cento, rispetto all'assestamento 2014, degli importi stanziati per l'acquisto di carburanti, pneumatici e per la manutenzione straordinaria di automezzi e mezzi meccanici dell'Ente;

CONSIDERATO che tali tagli avranno pesanti ricadute sulla conduzione dei lavori forestali meccanizzati e in particolare sulla campagna antincendio boschivo per l'anno 2015 che non potrà, di conseguenza, svolgersi con il medesimo schieramento di uomini e mezzi del 2014, come altresì comunicato dall'Ente stesso alle sedi territoriali;

RITENUTO che un ridotto schieramento di uomini e mezzi non potrà garantire un'adeguata tutela del territorio in vista della campagna antincendi 2015,

chiede di interrogare il Presidente della regione e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per conoscere se siano a conoscenza di quanto esposto in premessa e quali azioni intendano intraprendere al fine di consentire all'Ente foreste un adeguato schieramento di uomini e mezzi per il controllo degli incendi durante la prossima stagione estiva. (386)

Interrogazione Crisponi - Cossa- Dedoni, con richiesta di risposta scritta, sulla possibile mancata apertura dei distaccamenti stagionali estivi dei Vigili del fuoco.

I sottoscritti,

PREMESSO che la Regione assicura ogni anno lo svolgimento delle attività finalizzate alla campagna antincendi secondo modalità tecnico operative che coinvolgono diversi corpi nazionali e regionali e che con queste strutture si punta al raggiungimento di vari obiettivi che vanno dalle sinergie nella prevenzione e nella lotta attiva agli incendi, fino al sostegno reciproco e allo scambio di dati e informazioni;

VALUTATO che l'Amministrazione regionale stipula da anni anche specifici accordi di collaborazione con il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco che partecipa alla lotta attiva agli incendi, che spesso sconfinano in aree in cui viene minacciata l'incolumità delle persone sia in ambiente civile che in aree industriali;

CONSIDERATO che fino allo scorso anno 2014 è stata predisposta specifica convenzione con la Direzione regionale del Corpo dei Vigili del fuoco che ha consentito l'apertura di presidi stagionali estivi, generando positive attività di prevenzione, contrasto e pronto intervento nella lotta agli incendi e dei rischi conseguenti, anche in considerazione del consistente aumento della popolazione turistica;

RILEVATO che la Sardegna risulta essere territorio particolarmente esposto agli incendi e che nonostante l'approssimarsi della stagione più calda, ancora non si è provveduto alla sottoscrizione del protocollo di intesa fra la Direzione generale della Protezione civile della Regione e la Direzione del Corpo forestale, con la Direzione regionale per la Sardegna del Corpo dei Vigili del fuoco;

RITENUTO che la mancata sottoscrizione della convenzione impedirebbe l'apertura di almeno 20 presidi stagionali estivi, per un periodo di almeno 30 giorni, negando la presenza capillare sul territorio dei Vigili del fuoco che oltre agli incendi boschivi e di interfaccia, garantiscono il soccorso tecnico urgente in tutte le località turistiche maggiormente affollate nel periodo cruciale di massimo affollamento, impedendo fra l'altro il richiamo in servizio di centinaia di Vigili del fuoco volontari, con automatici risvolti non solo sotto il profilo dell'ottimizzazione delle professionalità distribuite nei predetti distaccamenti;

CONSTATATO che l'atteggiamento tenuto dalla Regione si pone in antitesi con le aspettative delle amministrazioni locali coinvolte nella logica di salvaguardia del territorio e dei cittadini, ai quali deve essere sempre garantita sicurezza e pronto intervento in tempi brevi e in modo professionale e organizzato;

TENUTO CONTO che la mancata apertura di tali presidi di sicurezza, si pone in contrasto con l'esigenza di garantire lo sviluppo sociale ed economico dell'intero territorio regionale attraverso il rispetto delle regole e delle tempistiche necessarie agli interventi;

PRESO ATTO che il ritardo della sottoscrizione della convenzione rischia di far saltare la partecipazione dei Vigili del fuoco alla Campagna di educazione ambientale 2015 con gravi ripercussioni sull'intera gestione dell' apparato della protezione civile sul territorio,

chiedono di interrogare l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere:

1) quale sia l'intendimento in merito alla paventata mancata apertura dei distaccamenti stagionali dei Vigili del fuoco, rinunciando al professionale apporto da questi assicurato nel tempo;

2) quali reali motivi impediscano la sottoscrizione e l'urgente applicazione della convenzione fra la Regione e la Direzione regionale del Corpo dei Vigili del fuoco. (387)

Interrogazione Azara - Arbau - Ledda - Perra, con richiesta di risposta scritta, sul permanere ed aggravarsi delle criticità della situazione in cui da anni versa la Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe ad un mese dalla delibera n. 16/15 del 14 aprile 2015.

I sottoscritti,

PREMESSO che:

- ad un mese dalla delibera dell'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale n. 16/15 del 14 aprile 2015 avente ad oggetto: "L.R. n. 23/2005. "Decreto del Presidente della Regione del Presidente della Regione n. 3/2008. Trasformazione dell'IPAB "Fondazione San Giovanni Battista" di Ploaghe. Nomina commissario straordinario", il commissario incaricato, dott. Giuseppe Frau, non si è ancora potuto insediare presso la Fondazione;

- il mancato insediamento del nuovo commissario ha determinato la totale paralisi amministrativa per la struttura socio-sanitaria ed assistenziale che nello svolgimento delle proprie funzioni conta 165 dipendenti, di cui 134 a tempo indeterminato e 31 a tempo determinato oltre a circa 30 professionisti in regime di convenzione;

- la situazione economico-finanziaria dell'ente è pertanto ulteriormente precipitata, con gravissime immediate ripercussioni principalmente ricadute sul personale e sulle famiglie dei lavoratori che non percepiscono gli stipendi, con un arretrato ormai di tre mesi;

- non meno grave, anche per le drammatiche conseguenze economiche e sociali implementate dalla perdurante crisi, è l'accumularsi dell'arretrato di diversi mesi dei pagamenti ai fornitori e prestatori di servizi all'interno della struttura;

RILEVATO che:

- il mancato insediamento del commissario incaricato risulta essere causato da aspetti di carattere meramente burocratico che coinvolgono l'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e la ASL n. 8 di cui il dott. Frau è dipendente;

- questa situazione paradossale, dato che giunge dopo otto anni di commissariamento dell'ex IPAB da parte della Regione, sta determinando gravi problemi nella gestione delle attività ordinarie e grande preoccupazione nel personale che, sino ad oggi ha garantito i servizi della struttura, ma che in assenza di segnali concreti, in primis l'insediamento del commissario ed il conseguente pagamento degli stipendi, minaccia di ricorrere a forti azioni di protesta;

- già in data odierna l'accesso agli uffici amministrativi ha subito un presidio di protesta da parte di un nutrito gruppo di lavoratori;

EVIDENZIATO che:

- il reiterarsi ed aggravarsi delle criticità a seguito della citata delibera, peraltro dopo quasi un decennio in cui si sono susseguiti numerosi provvedimenti, tutti con l'obiettivo di realizzare la trasformazione dell'IPAB Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe in un'Azienda pubblica di servizi alla persona (ASP), ingenera legittime preoccupazioni e fondati dubbi sulla validità del percorso delineato;

- a fronte del programma rappresentato in delibera, che prevede la Fondazione San Giovanni Battista "inserita a pieno titolo all'interno del sistema integrato dei servizi sanitari e sociali" perché "possa nell'immediato futuro costituire il riferimento regionale per la programmazione e l'offerta di servizi integrati socio-sanitari", non risulta possibile garantire neppure la gestione ordinaria e il diritto dei lavoratori alla regolare retribuzione,

chiedono di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:

1) se non ritenga ingiustificabile che una propria delibera produca problemi ulteriori laddove si propone l'obiettivo di apportare doverose soluzioni alla grave situazione della Fondazione San Giovanni Battista;

2) quali urgenti e non più rinviabili provvedimenti intenda adottare per garantire l'immediato sblocco della situazione di paralisi amministrativa della Fondazione a seguito del mancato insediamento del commissario incaricato;

3) quali azioni intenda avviare per consentire la regolare erogazione degli stipendi al personale con l'immediata corresponsione degli arretrati ai lavoratori ed ai fornitori e prestatori di servizi all'interno della struttura. (388)

Interrogazione Cherchi Oscar, con richiesta di risposta scritta, sullo stato di realizzazione delle opere finanziate con i Piani integrati d'area OR-Campidano e fondi ex articolo 5 della legge regionale 28 dicembre 2009, n. 5, nella Provincia di Oristano.

Il sottoscritto,

PREMESSO che la Provincia di Oristano ha forti potenzialità di sviluppo turistico del territorio, stante la strategica posizione baricentrica rispetto al contesto regionale, insieme alla presenza di importanti strutture sportive e di accoglienza; necessita pertanto di interventi sul contesto, per rafforzare la salvaguardia del territorio, per attrezzarlo ed evidenziarne l'attrattività rispetto a discipline specifiche, con interventi specializzati; la Giunta Cappellacci, conoscendo tali esigenze, è intervenuta finanziando la realizzazione delle opere necessarie attraverso i Piani integrati d'area e i fondi ex articolo 5 della legge regionale n. 5 del 2009;

RICORDATO che:

- la legge regionale n. 5 del 2009, all'articolo 5, autorizza una spesa complessiva di euro 400.000.000 per le annualità 2010, 2011, 2012 e 2013 per la realizzazione di un programma pluriennale di infrastrutture e di servizi correlati allo sviluppo delle attività produttive;

- con la delibera n. 32/52 del 15 settembre 2010 la Giunta regionale, su proposta dell'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, destinava euro 15.000.000 per finanziare progetti per la realizzazione di infrastrutture e servizi per lo sviluppo del turismo attivo nell'area costiera oristanese presso i Comuni di Oristano, Santa Giusta e Palmas Arborea;

CONSIDERATO che:

- il Programma integrato d'area OR-Campidano del 5 agosto 2010, firmato dall'allora Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, dal Presidente della Provincia di Oristano e dai sindaci dei comuni interessati stanziava risorse pari a euro 20.225.000 così distribuite:

- I Atto Aggiuntivo, riguardante il PIA OR 01 "Marmilla", comprensivo di n. 2 nuovi interventi localizzati nei Comuni di Genoni e Pompu, per un totale finanziamento regionale pari a euro 1.030.000;

- II Atto Aggiuntivo, riguardante il PIA OR 02 "Alto Oristanese Barigadu", comprensivo di n. 7 nuovi interventi localizzati nei Comuni di Norbello, Paulilatino e Santu Lussurgiu, per un totale finanziamento regionale pari a euro 2.895.000;

- III Atto Aggiuntivo, riguardante il PIA OR 03 "Campidano", comprensivo di n. 14 nuovi interventi localizzati nei Comuni di Marrubiu, Terralba e Uras, Baratili San Pietro, Nurachi, Oristano, Palmas Arborea, Siamaggiore, Simaxis, Siris, Villaurbana e Zeddiani, per un totale finanziamento regionale pari a euro 16.300.000,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio per sapere:

1) se i finanziamenti disposti con le delibere richiamate in precedenza siano stati tutti erogati;

2) qualora non siano stati erogati tutti i finanziamenti, per quale motivo questo non sia avvenuto e a chi devono essere attribuite le relative responsabilità;

3) quale sia lo stato di avanzamento dei lavori delle opere per le quali è stato erogato il finanziamento;

4) se ci sia il rischio che la Regione revochi o destini alla realizzazione di altri progetti le somme che ad oggi non sono state ancora trasferite ai comuni o impiegate dagli stessi;

5) se i 5.200.000 euro per i lavori di ampliamento del porto turistico e dei pescatori di Torre Grande e i 1.250.000 euro per la riqualificazione degli impianti sportivi stanziati con l'atto aggiuntivo al Programma integrato d'area OR-Campidano dell'agosto 2010 (con il quale si è assegnata complessivamente al Comune di Oristano la cifra di euro 8.700.000) siano stati revocati dalla Regione. (389)

Interrogazione Moriconi, con richiesta di risposta scritta, sugli ulteriori disagi creati dall'ANAS a causa dei lavori di manutenzione ordinaria.

Il sottoscritto,

PREMESSO che con ripetute iniziative e atti del sindacato ispettivo, tra i quali l'interpellanza n. 121/A del 10 aprile 2015 e la successiva interrogazione n. 372/A del 4 maggio 2015, si è provveduto a denunciare lo stato disastroso in cui versa la rete stradale sarda affidata all'ANAS, evidenziando, nel contempo, le conseguenti ricadute deleterie di carattere economico e sociale sulle comunità e sui centri interessati derivanti da una gestione caratterizzata da superficialità, inadempienze, assenza di vigilanza e mancanza di organica programmazione degli interventi di manutenzione ordinaria;

SOTTOLINEATO che, con particolare riferimento alla strada statale n. 554 bis, oltre ai disagi dovuti alla chiusura dell'arteria per la comparsa di gradoni nel tratto del chilometro 3, al mancato completamento della stessa nel tratto da Maracalagonis, Sinnai e Settimo San Pietro sino al raccordo con la strada statale n. 125, la totale assenza di controllo e supporto al traffico nel tratto interessato alla chiusura e negli snodi stradali del traffico costiero nei fine settimana interessati ad un maggior flusso di veicoli, in questi giorni si vanno ad aggiungere i lavori di manutenzione nelle gallerie della statale;

EVIDENZIATO che proprio sulle manutenzioni programmate si è toccato il parossismo, laddove ancora sulla strada statale n. 554 bis, ma il problema riguarda più in generale tutta la rete stradale dell'ANAS, gli automobilisti inferociti dalla lunghissime code e i tempi infinti di attesa a stagione estiva ormai avviata, hanno toccato con mano la totale disorganizzazione che regna nell'ANAS; infatti, mentre una decina di operai si impegnava a segnalare il rallentamento al traffico alle porte delle gallerie, all'interno era impegnato un solo operatore a pulire e manutenzionare i segnali luminosi in un tratto di ben 2 chilometri di galleria;

CONSIDERATO che detti lavori di manutenzione appaiono viziati da una cadenza a orologeria che li fa ricadere proprio nei periodi interessati al maggior traffico, sia per la stagione estiva che per le festività, finendo per creare innumerevoli disagi al traffico privato, a quello commerciale e turistico; sembrerebbe, infatti, che nel programmare detti lavori nei periodi interessati al maggior flusso di traffico si voglia dimostrare, a danno dei cittadini e dell'economia locale, una solerzia e un attivismo dell'ANAS che, per la maggior parte dell'anno, in Sardegna latita;

ATTESO che i problemi che derivano dalla gestione della rete stradale che ricade sotto la gestione dell'ANAS comporta una seria di complicazioni aggiuntive alla carenza infrastrutturale, alla vetustà e insufficienza della rete di collegamenti viari interni, che moltiplicano le difficoltà in cui si dibatte la nostra Isola in un momento di crisi; questa gestione mortifica di fatto i tentativi di rilancio economico basati sull'accoglienza e sullo sviluppo turistico, rilanciando un'immagine negativa contrassegnata da disorganizzazione e difficoltà nei collegamenti e nella mobilità interna in generale,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei lavori pubblici per sapere se:

1) la Giunta regionale intenda elevare una vibrata protesta nei confronti dei vertici dell'ANAS, richiamandoli ad un maggior rispetto dei diritti dei sardi in tema di mobilità e collegamenti e invitandoli a rimuovere con tempestività le ragioni che sono alla causa dell'attuale stato di palese inadeguatezza della gestione dell'azienda nell'Isola;

2) nel breve, in attesa di specifiche iniziative nazionali e regionali in materia, al fine di salvaguardare la stagione estiva appena avviata, data la conclamata inadeguatezza dell'attuale conduzione, non sia il caso di sollecitare la richiesta di una gestione commissariale dell'ANAS in Sardegna attraverso la persona del Presidente della Regione. (390)

Interrogazione Forma, con richiesta di risposta scritta, sull'assunzione a tempo indeterminato di un dirigente medico, disciplina anatomia patologica, presso la ASL di Nuoro.

La sottoscritta,

PREMESSO che:

- il Commissario straordinario della ASL di Nuoro, con propria deliberazione n. 542 del 6 maggio 2015, ha disposto l'assunzione a tempo indeterminato di un dirigente medico, disciplina anatomia patologica, da destinare alla struttura complessa di anatomia patologica del Presidio ospedaliero San Francesco;

- l'assunzione si è resa necessaria al fine di sostituire un altro dirigente medico cessato dal servizio nella stessa struttura per mobilità presso altra ASL;

- dalle premesse della deliberazione commissariale citata si evince che il nuovo assunto sarà destinato, oltre alla normale attività di reparto, anche all'esecuzione e/o lettura degli esami citologici inerenti il progetto finalizzato "Prevenzione screening del carcinoma della cervice uterina";

- dalla deliberazione si apprende inoltre che la spesa per l'assunzione del dirigente medico in questione, stimata in euro 73.000 annuali, graverà sui finanziamenti a destinazione vincolata relativi al progetto finalizzato "Prevenzione screening del carcinoma della cervice uterina";

CONSIDERATO che:

- l'attività di laboratorio inerente il progetto finalizzato "Prevenzione screening del carcinoma della cervice uterina" necessiterebbe di personale esclusivamente dedicato e potrebbe essere svolta anche da una figura professionale diversa dall'anatomopatologo, nello specifico da un dirigente biologo cito-lettore, con costi inferiori rispetto al dirigente medico;

- il progetto finalizzato "Prevenzione screening del carcinoma della cervice uterina" è finanziato con risorse a destinazione vincolata i cui residui disponibili non sono sufficienti a coprire la spesa per l'assunzione del dirigente medico,

chiede di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:

1) se sia corretto utilizzare fondi a destinazione vincolata per l'assunzione a tempo indeterminato di una figura professionale che non presterà il suo servizio esclusivamente per le finalità cui tali fondi sono destinati;

2) se ritenga di dover intervenire presso la direzione della ASL di Nuoro affinché si impegni per dotare di personale esclusivamente dedicato e, soprattutto, nel limite delle risorse disponibili il progetto "Prevenzione screening del carcinoma della cervice uterina" che riveste un'importanza fondamentale nelle politiche di prevenzione sanitaria. (391)

Interrogazione Cocco Daniele Secondo - Pizzuto - Agus - Lai, con richiesta di risposta scritta, sulla urgente e improcrastinabile soluzione alla situazione delle società in house delle province.

I sottoscritti,

PREMESSO che è interesse comune quello di salvaguardare i livelli occupazionali delle aziende che da anni operano nel fornire servizi essenziali agli enti pubblici e alle comunità e nel contempo è interesse prioritario quello di garantire un adeguato livello dei servizi relativi al funzionamento degli edifici scolastici, della manutenzione stradale, degli interventi di sicurezza ambientale, di prevenzione e lotta agli insetti, derattizzazione e prevenzione danni e malattie, oltre al servizio di assistenza e trasporto studenti con disabilità;

ACCERTATO che nella realtà isolana sussistono circa 29 società in house delle province che espletano i servizi sopra elencati, che tali società impiegano circa 400 lavoratori e che nel corso di questi anni, stante la situazione di grave crisi finanziaria, è stato necessario intervenire per mantenere invariato il livello dei servizi;

DATO ATTO che nella legge finanziaria approvata in data 27 febbraio 2015 sono presenti le risorse da destinare alle province, il cui importo è stato incrementato di circa un milione di euro in seguito all'evidenziamento della criticità in cui operano le società in house, nelle more della modifica della normativa sul riordino degli enti locali che revisionerà l'intero "sistema province", anche alla luce della nuova legislazione statale;

ACCERTATO, tuttavia, che:

- le condizioni di grave difficoltà delle società in house delle province (sulla cui situazione gli scriventi avevano sollecitato una pronta risoluzione già a marzo 2015), allo stato attuale non sono più sostenibili soprattutto rispetto al mantenimento dei livelli occupazionali e alla prosecuzione di importanti servizi come il trasporto degli studenti con disabilità che, in caso di cessazione dell'attività delle società in house, resterebbe scoperto;

- alcune delle società in house hanno collocato già da tempo i loro dipendenti in cassa integrazione e potrebbero subire ulteriori gravi provvedimenti;

- in particolare, si apprende che nella giornata del 13 maggio 2015, la direzione della società Multiss Spa ha convocato i dipendenti per comunicare l'avvio di 71 licenziamenti tra il 1° luglio e il 1° settembre 2015, qualora entro 45 giorni non intervengano soluzioni economiche in grado di mantenere gli attuali livelli occupazionali della società e, quindi, il mantenimento dell'essenziale servizio del trasporto disabili curato dalla stessa Multiss Spa nelle Province di Sassari e Gallura,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica:

1) per sapere se siano a conoscenza della gravità della questione, che porterebbe ad un pressoché immediato taglio dei posti di lavoro e dei servizi offerti nelle attività di assistenza e trasporto studenti con disabilità, nel funzionamento degli edifici scolastici, nella manutenzione stradale, negli interventi di sicurezza ambientale, prevenzione e lotta agli insetti, derattizzazione e prevenzione danni e malattie;

2) per valutare un intervento di stanziamento urgente delle somme necessarie al mantenimento dei servizi e dei posti di lavoro. (392)

Interrogazione Truzzu, con richiesta di risposta scritta, sugli aumenti delle aliquote dell'imposta provinciale di trascrizione e dell'imposta sulle assicurazioni di responsabilità civile da parte del commissario della Provincia di Cagliari.

Il sottoscritto,

PREMESSO che:

- nelle more dell'approvazione di una legge di riforma organica dell'ordinamento degli enti locali, con decreto n. 1 del 31 dicembre 2014 a firma del Vicepresidente Raffaele Paci, sono stati nominati i commissari straordinari per le gestioni provvisorie delle Province di Carbonia-Iglesias, del Medio Campidano, dell'Ogliastra, di Olbia-Tempio e di Cagliari, così come previsto dall'articolo 19 della legge regionale 25 novembre 2014, n. 24;

- con il decreto sopraccitato il Vicepresidente ha disposto la sostituzione dell'allora commissario straordinario della Provincia di Cagliari dott. Pietro Cadau con il dott. Franco Sardi;

CONSIDERATO che:

- con deliberazione n. 239 del 18 dicembre 2014, avente ad oggetto: "Determinazione delle aliquote e tariffe dei tributi provinciali per l'esercizio 2015", l'allora commissario della Provincia di Cagliari, dott. Pietro Cadau, aveva stabilito di confermare per l'anno 2015 le tariffe dei tributi provinciali già vigenti per l'anno 2014;

- con deliberazione n. 40 del 3 marzo 2015 il commissario straordinario della Provincia di Cagliari, nominato dall'attuale Esecutivo, dott. Franco Sardi, ha rettificato la deliberazione n. 239 del 2014, aumentando le tariffe dell'imposta provinciale di trascrizione dal 20 per cento al 30 per cento e dell'imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile dei veicoli a motore dal 12,5 al 16 per cento;

PRESO ATTO che nella delibera del commissario straordinario si legge che gli aumenti sono motivati dalla necessità di garantire il corretto equilibrio finanziario dell'ente a seguito del fortissimo aumento del contributo alla finanza pubblica che la Provincia deve allo Stato, nonostante sia rimasto invariato l'obbligo di assicurare lo svolgimento dei servizi fondamentali di competenza dell'ente;

VALUTATO che:

- è oggi all'esame del Consiglio regionale una proposta di legge che prevede il riordino del sistema delle province, anche alla luce dei recenti interventi normativi nazionali e dell'esito dei referendum regionali del 2012;

- con delibera della Giunta regionale n. 23/20 del 25 giugno 2014 è stato emanato un atto di indirizzo per i commissari straordinari delle 4 province di istituzione regionale, in cui si invita ad una puntuale razionalizzazione e riduzione delle spese, limitando l'attività alla essenziale continuità delle funzioni già svolte dalle province e alla predisposizione degli atti contabili, finanziari e patrimoniali, ricognitivi e liquidatori necessari per le procedure conseguenti alla riforma organica degli enti locali, che deve analogicamente intendersi oggi valido anche per le altre province commissariate;

- gli aumenti disposti vanno ad aggravare ulteriormente la condizione di difficoltà economica dei residenti nel territorio della Provincia di Cagliari, per di più senza alcuna distinzione tra ricchi e poveri in quanto gravanti sulla proprietà di un bene largamente diffuso in tutte le classi sociali,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica per sapere se:

1) l'attività della Provincia di Cagliari corrisponda agli atti di indirizzo impartiti dalla Giunta regionale, ovvero se vi siano state spese non strettamente necessarie;

2) quali iniziative intendano porre in essere nei confronti del commissario straordinario, al fine di garantire ai cittadini di Cagliari una gestione oculata delle risorse pubbliche evitando ingiustificati e vessanti aumenti di imposte. (393)

Interrogazione Azara - Arbau - Ledda - Perra, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di applicazione della legge 18 marzo 1968, n. 337 (Disposizioni sui circhi equestri e sullo spettacolo viaggiante).

I sottoscritti,

PRESO ATTO che:

- a seguito della pubblicazione della determinazione prot. n. 14676 rep. N. 749 del 22 aprile 2015 della Direzione generale enti locali e finanze Servizio territoriale demanio e patrimonio di Sassari avente ad oggetto: "Bando di Alghero - Concessione Area Demaniale - Parco divertimento "Spettacoli Viaggianti" Anno 2015" si registra l'emergere di forte malcontento e di legittime preoccupazioni in merito alle possibili ripercussioni che dall'atto potrebbero ricadere sulla categoria di riferimento;

- il relativo bando di gara - procedura aperta con assegnazione di una concessione demaniale marittima avente ad oggetto un'area del porto di Alghero di complessivi mq 4.021 circa, da destinare all'allestimento di un parco divertimenti nel periodo dal 20 giugno al 15 settembre 2015 - all'articolo 2 stabilisce "il criterio di aggiudicazione delle concessione e canone a base di gara. L'asta si tiene, ai sensi del R.D. n. 827 del 23 maggio 1924, art. 73, lett. c), con il metodo delle offerte segrete in aumento libero";

CONSIDERATO che:

- la legge 18 marzo 1968, n. 337 (Disposizioni sui circhi equestri e sullo spettacolo viaggiante) basata sul riconoscimento statale della funzione sociale dei circhi equestri e dello spettacolo viaggiante, detta norme a sostegno del consolidamento e sviluppo del settore;

- l'articolo 9 della medesima legge stabilisce al terzo comma che "la concessione delle aree comunali deve essere fatta direttamente agli esercenti muniti dell'autorizzazione del Ministero del turismo e dello spettacolo, senza ricorso ad esperimento di asta" ed il successivo comma 6 dispone che "Per la concessione delle aree demaniali si applica il disposto di cui al terzo comma del presente articolo";

RILEVATO che:

- in osservanza di tale normativa, le assegnazioni delle aree per spettacoli viaggianti vengono concesse su tutto il territorio nazionale senza far ricorso ad asta, con attribuzione di punteggio e per anzianità di frequenza, o con criteri di selezione a progetto a punteggio; l'anomalia rappresentata dalla procedura di aggiudicazione della concessione e canone a base di gara, avviata dalla Direzione generale enti locali e finanze - Servizio territoriale demanio e patrimonio di Sassari per area destinata all'allestimento di un parco divertimenti, non tenendo conto della legge n. 337 del 1968, rischia di ingenerare gravissimi danni per la categoria;

- nel caso specifico, da oltre un cinquantennio (mezzo secolo) la suddetta area demaniale di Alghero veniva concessa per la stagione estiva alla cooperativa Matherland, sulla base della legge n. 337 del 1968 per l'installazione del relativo parco dei divertimenti;

- ove lo svolgimento della gara indetta risultasse sfavorevole alla Matherland, sempre presente nella stagione estiva nella città di Alghero, si determinerebbe il blocco totale dell'attività della cooperativa per tre mesi;

- la sistematica applicazione della legge n. 337 del 1968 su tutto il territorio nazionale e nella fattispecie, su quello regionale, non consente infatti assegnazioni alternative delle aree destinate allo spettacolo viaggiante;

- la ratio perseguita dal legislatore implica la preminenza delle disposizioni individuate a sostegno del consolidamento e sviluppo del settore "circo equestre e spettacolo viaggiante", al quale si riconosce una funzione sociale e culturale che sottrae tale settore alla disciplina di aggiudicazione prevista per le attività commerciali;

EVIDENZIATO che:

- l'Assessorato degli enti locali, finanze e urbanistica - Servizio territoriale demanio e patrimonio di Sassari, ha utilizzato diversi criteri per l'assegnazione di spazi di occupazione provvisoria di alcune porzioni di area portuale (porto di Alghero) per la stagione estiva 2015 semplicemente attraverso un avviso relativo alle istanze (n. 16) pervenute per l'autorizzazione all'occupazione;

- dal confronto della citata determina anno 2015 con quella relativa al 2014, si evince che non ci sono altre istanze valide per l'assegnazione della concessione demaniale marittima avente ad oggetto un'area del porto di Alghero, ubicata tra la banchina Millelire e la radice del molo di sottoflutto, di complessivi mq 4.021" in quanto nella determina del 2015, non si fa rifermento ad altre domande pervenute per la stagione estiva 2015 per parco di divertimenti;

RIMARCATO che:

- la cooperativa Matherland, che opera in Sardegna da oltre cinquant'anni, rappresenta l'unica fonte occupazionale e di sostentamento per circa cento persone;

- l'eventuale blocco dell'attività per i tre mesi estivi, che peraltro coincidono con un periodo di maggior produttività del settore, rischierebbe di decretare il tracollo del più grande parco divertimenti itinerante della Regione;

- oltre al mancato guadagno occorre considerare il danneggiamento conseguente al fermo forzato del complesso sistema di attrezzature, macchinari e attrazioni che, insieme al capitale umano e professionale, concorre a dar vita al tradizionale mondo del Luna park; la presenza estiva del parco di divertimenti, è divenuta nel tempo parte integrante ed identitaria della città di Alghero, tanto da avvalorare il detto ricorrente nel centro catalano, per cui l'estate comincia e finisce in coincidenza con l'arrivo e la partenza del Luna park,

chiedono di interrogare l'Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica, per sapere;

1) se, alla luce della situazione rappresentata, non ritenga opportuno procedere alla revoca del bando pubblico per l'assegnazione dell'area demaniale di Alghero;

2) se in alternativa non ritenga opportuno provvedere quantomeno alla sospensione del bando suddetto, al fine di procedere alla verifica della procedura espletata dal servizio territoriale, in riferimento alle suesposte considerazioni;

3) se non ritenga infine necessario definire una disciplina unitaria della materia in oggetto, in ossequio alla legge n. 337 del 1968, al fine di garantire uniformità nelle procedure di assegnazione delle aree per un settore dalle forti peculiarità e che il legislatore nazionale ha ritenuto meritevole di sostegno e di tutela. (394)

Interrogazione Comandini - Forma - Manca Gavino - Pinna Rossella - Sabatini - Tendas - Cozzolino - Solinas Antonio, con richiesta di risposta scritta, sui gravi ritardi della Regione autonoma della Sardegna nell'erogazione dei pagamenti dei progetti Lav...Ora.

I sottoscritti,

PREMESSO che 255 progetti di inserimento lavorativo a valere sull'avviso pubblico "Lav...Ora - Progetti per l'inclusione sociale - POR FSE 2007-2013" sono a rischio prosecuzione a causa della mancata puntualità nell'erogazione dei pagamenti spettanti da parte dell'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale;

EVIDENZIATO che l'avviso Lav...Ora finanzia progetti di inserimento lavorativo rivolti a destinatari che rientrano in particolari categorie di svantaggio/disagio socio-economico e che non riescono ad inserirsi nel mercato del lavoro;

SOTTOLINEATO che una importante società sarda è beneficiaria di 255 progetti Lav...Ora e la mancata puntualità nell'erogazione dei pagamenti spettanti rende impossibile per il beneficiario sostenere le successive spese relative ai progetti; la stessa società si è trovata costretta ad interrompere i pagamenti relativi ai progetti Lav...Ora, in particolare delle borse lavoro a favore dei destinatari;

RILEVATO che i progetti in questione hanno avuto un andamento positivo in quanto gli utenti hanno avuto modo di essere inseriti in un contesto lavorativo e maturare un'indipendenza economica; gli obiettivi sino ad oggi raggiunti purtroppo rischiano di essere compromessi da tale situazione;

DETTO che i destinatari appartengono a particolari categorie di svantaggio/disagio e, per loro, tale progetto rappresenta l'unica fonte di reddito, di conseguenza non ricevere puntualmente il compenso delle loro lavoro rappresenta un ostacolo alla motivazione a proseguire l'inserimento e comporta importanti ripercussioni sulla loro vita socio-economica;

EVIDENZIATO che il timore è che in questa situazione gli utenti possano rinunciare alle attività e terminare in anticipo il progetto con conseguenti ripercussioni sulle loro situazioni sociali ed economiche già delicate e precarie; un'interruzione anticipata dei progetti, oltre a danneggiare i destinatari del progetto comporta gravi danni e ripercussioni sul beneficiario e anche alla Regione in quanto determinerebbe una mancata spedita dei fondi del POR FSE 2007-2013;

POSTO che l'avviso Lav...Ora, gestito dall'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale - Direzione generale delle politiche sociali, prevede la seguente modalità di erogazione del finanziamento a favore dei beneficiari: 60 per cento all'avvio delle attività, 30 per cento in seguito alla rendicontazione del 90 per cento delle spese effettuate e il 10 per cento a conclusione delle attività;

RILEVATO che detta società ha avviato tutti i progetti e messo in atto i relativi adempimenti amministrativi e contabili previsti dalla normativa. In particolare, ha provveduto con estrema regolarità all'erogazione delle borse lavoro in favore dei destinatari, ed in generale alla regolare liquidazione di tutte le spese annesse alla gestione dei progetti. Inoltre ha provveduto con regolarità al caricamento delle spese sostenute sul Sistema informativo del lavoro della Sardegna (SIL Sardegna) al fine di rendicontare con regolarità le spese e richiedere il successivo finanziamento, pari al 30 per cento dell'importo dei progetti;

SOTTOLINEATO che attualmente la società, a causa dei ritardi nei pagamenti delle spettanti quote di finanziamento da parte dell'Assessorato competente, non si trova più nelle condizioni di gestire con puntualità le spese relative ai progetti, in particolare i compensi delle borse lavoro dei destinatari e che è di tutta evidenza che tale situazione sia dovuta a una inadeguata e cattiva gestione delle procedure di rendicontazione e pagamento da parte degli uffici competenti;

EVIDENZIATO che, nonostante la società abbia avviato tutti i progetti, sino ad oggi non è ancora pervenuto l'anticipo relativo a 19 progetti, inoltre di 100 rendicontati non è stata avviata l'erogazione della seconda tranche di finanziamento;

DETTO che, nonostante le numerose sollecitazioni, non è stata riscontrata alcuna collaborazione e chiarezza nelle comunicazioni da parte degli uffici competenti, ma al contrario la società si è trovata a dover affrontare molti ostacoli e problemi relativi alla gestione del progetto senza ricevere un adeguato supporto,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:

1) se siano a conoscenza di questa situazione e quali iniziative intendano assumere affinché l'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale eroghi con urgenza i pagamenti relativi ai 255 progetti di inserimento lavorativo, di cui alla presente interrogazione, a valere sull'avviso pubblico Lav...Ora - Progetti per l'inclusione sociale - POR FSE 2007-2013;

2) quali provvedimenti intendano assumere affinché tale situazione non abbia più a ripetersi, visto che Lav...Ora finanzia progetti di inserimento lavorativo rivolti a destinatari che rientrano in particolari categorie di svantaggio/disagio socio-economico e che non riescono ad inserirsi nel mercato del lavoro;

3) quali misure vogliano adottare affinché in futuro gli uffici competenti forniscano con tempestività collaborazione e chiarezza nelle comunicazioni, allo scopo di affrontare eventuali ostacoli e problemi che rischiano di impedire la normale prosecuzione dei 255 progetti di inserimento lavorativo. (395)

Mozione Tendas - Manca Pier Mario - Cocco Pietro - Forma - Lotto - Solinas Antonio - Comandini - Piscedda - Cherchi Augusto - Sabatini - Cozzolino - Meloni - Collu - Demontis - Pinna Rossella - Moriconi - Ruggeri - Deriu in merito alla profilassi ovi-caprina contro la Visna maedi, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che la Visna maedi è una malattia infettiva proveniente dall'Islanda, giunta in Italia con l'importazione di ovini di razza Karakul (infetti asintomatici) provenienti dalla Germania e che, purtroppo, si è diffusa anche nelle greggi isolane;

TENUTO CONTO che la diffusione della Visna maedi, malattia che colpisce prevalentemente gli ovini, pur non costituendo un pericolo per l'uomo, sta creando nelle aziende ovicaprine della Sardegna una forte preoccupazione;

DATO ATTO che:

- a seconda della forma in cui si manifesta, tale malattia colpisce polmoni, mammelle, sistema nervoso o articolazioni e si distingue principalmente nelle seguenti forme:

- forma polmonare con polmonite: gli ovini manifestano affaticamento nella respirazione, tosse secca, secrezioni nasali, forte diminuzione della produttività e dimagrimento; gli animali infettatisi non progrediscono nello sviluppo sino alla morte per progressivo indebolimento;

- forma a carico delle mammelle con mastite: nelle pecore si osserva un indurimento della mammella, un calo della produzione di latte con conseguente riduzione dell'aumento di peso negli agnelli; la qualità del latte non viene compromessa;

- forma a carico del sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale): vengono colpiti per lo più gli animali di età superiore a due anni, nei quali si osservano disturbi locomotori, immobilità e decesso;

- la principale via di trasmissione consiste nel contagio degli agnelli neonati tramite il colostro o il latte contenenti l'agente patogeno, ma è anche possibile la trasmissione per contatto diretto tra animali, in particolare nelle stalle in cui lo spazio disponibile è ristretto;

CONSIDERATO che, allo stato attuale, non esiste un vaccino e non è fatto obbligo di soppressione dei capi per evitare l'ulteriore contagio, che la decisione della pratica di soppressione degli animali infetti rimane in capo all'allevatore il quale, in considerazione del mancato riconoscimento della malattia e del conseguente indennizzo dei danni, ritarda il più possibile tale decisione favorendo in questo modo la diffusione della malattia;

CONSTATATO, inoltre, che la mancata certificazione di morte dei capi determina una ingiustificata riduzione del gregge con relativa perdita dei premi PAC da parte dell'azienda interessata;

PRESO ATTO:

- dell'allarme che la Visna maedi sta provocando nelle aziende ovicaprine della Sardegna;

- del rilevante danno economico derivante dalla diffusione di questa epizoozia a un comparto produttivo già fortemente provato;

VISTA la risoluzione n. 1 del 14 maggio 2014 della Quinta Commissione del Consiglio regionale della Sardegna,

impegna il Presidente della Regione, l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale

1) a rendere operativo con urgenza il tavolo tecnico, così come già previsto nella risoluzione n. 1 del 14 maggio 2014 della Quinta Commissione per pervenire alla definizione e al riconoscimento della malattia e della sua incidenza in Sardegna;

2) a elaborare un piano di monitoraggio su tutto il territorio regionale;

3) ad adottare idonee soluzioni atte a contenere la malattia annullandone la diffusione anche attraverso la soppressione obbligatoria dei capi e la corresponsione del relativo indennizzo. (146)

Mozione Pittalis - Zedda Alessandra - Cappellacci - Cherchi Oscar - Fasolino - Locci - Peru - Randazzo - Tedde - Tocco - Tunis sulla crisi del comparto agricolo e il grave ritardo nella spesa dei fondi del Piano di sviluppo rurale.

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:

- il sistema agricolo regionale ha un importante ruolo nel sistema economico della Sardegna, contribuendo per quasi un miliardo di euro al PIL regionale;

- il sistema agricolo sardo non va osservato esclusivamente dal punto di vista economico, ma assume un ruolo strategico nella società isolana in termini di mantenimento e salvaguardia dei saperi e delle identità, di tutela della biodiversità, dell'ambiente e delle risorse naturali e di presidio di un territorio regionale;

- il Programma regionale di sviluppo (PRS) 2014-2019, approvato dalla Giunta regionale con deliberazione del 21 ottobre 2014, ha individuato le linee di intervento che devono rispondere all'esigenza di rafforzare la capacità delle imprese di competere sui mercati regionale, nazionale ed esteri, ma inserendo gli interventi più specificamente orientati al rispetto dei valori economici alla base della capacità competitiva delle imprese e delle filiere, in una prospettiva di riconoscimento dell'importanza dell'impresa agricola anche come fondamento di beni collettivi;

CONSIDERATO che:

- i comparti produttivi del settore agricolo della Sardegna vivono sulla buona volontà dei singoli soggetti, che lamentano l'assenza di una visione globale capace di mettere a sistema e in comunicazione le diverse realtà;

- tutto il settore agricolo della Sardegna, riscontra una preoccupante assenza di program­mazione da parte dell'Assessorato regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale e una totale mancanza di confronto e coinvolgimento dei rappresentanti del comparto agro-pastorale;

EVIDENZIATO che:

- si riscontra la mancanza di un piano strategico per il settore agricolo sardo e l'assenza di una visione integrata delle problematiche e degli interventi da cantierare;

- c'è la possibilità che a fine anno non si riescano a spendere 250 milioni di euro residui del Piano di sviluppo rurale in scadenza;

- le associazioni regionali di categoria denunciano gravi e ingiustificabili ritardi nei pagamenti dei premi della Politica agricola comune (PAC), lamentando una burocrazia degli uffici del comparto Regione che rappresenta il principale ostacolo allo sviluppo, malgrado gli impegni assunti in campagna elettorale dall'attuale Giunta regionale;

- le uniche iniziative concrete per il comparto agricolo regionale sono state attuate dal Consiglio regionale,

impegna il Presidente della Regione, la Giunta regionale e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale

1) a portare, con la massima urgenza, all'attenzione e alla discussione in Consiglio regionale la situazione del sistema agricolo sardo;

2) a porre in essere tutte le azioni in ordine alle competenze della Regione in materia di agricoltura, mirate alla concretizzazione di reali azioni di intervento finalizzate alla risoluzione delle criticità del comparto agricolo della Sardegna, garantendo la spesa di tutti i fondi in bilancio, in un'ottica di abbattimento degli ostacoli burocratici e di rilancio produttivo ed economico del settore;

3) ad impegnarsi a fornire una data precisa e improrogabile relativamente all'approvazione del PSR 2014-2020, inizialmente prevista per il mese di gennaio 2015 e successivamente posticipata al periodo maggio-giugno 2015. (147)

Mozione Solinas Christian - Dedoni - Oppi - Tatti - Cappellacci - Tocco - Zedda Alessandra - Fasolino - Crisponi - Truzzu - Locci - Rubiu - Tedde - Cherchi Oscar - Pinna Giuseppino - Floris - Tunis - Cossa - Zedda Paolo Flavio - Usula - Manca Pier Mario - Cherchi Augusto - Sale - Arbau - Ledda - Azara - Perra - Cocco Daniele Secondo - Pizzuto - Lai - Desini - Busia - Unali sull'ingiustificata discriminazione della minoranza linguistica sarda e su ulteriori profili di illegittimità costituzionale nelle nuove disposizioni in materia di elezione della Camera dei deputati di cui alla legge 6 maggio 2015, n. 52, volgarmente definita "Italicum", con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:

- l'articolo 6 della Costituzione prescrive che la Repubblica tuteli con apposite norme le minoranze linguistiche;

- giusta l'articolo 48, comma 2, della Costituzione "Il voto è personale ed eguale, libero e segreto";

- la legge 15 dicembre 1999, n. 482, recante "Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche" riconosce e tutela in attuazione dell'articolo 6 della Costituzione e in armonia con i principi generali stabiliti dagli organismi europei e internazionali, la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo;

- il TUE (2012/C 326/01) ha sancito che "L'Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze" (articolo 2); che "esso rispetta la ricchezza della sua diversità culturale e linguistica e vigila sulla salvaguardia e sullo sviluppo del patrimonio culturale europeo" (articolo 3) e che "riconosce i diritti, le libertà e i principi sanciti nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea del 7 dicembre 2000, adattata il 12 dicembre 2007 a Strasburgo, che ha lo stesso valore giuridico dei trattati" (articolo 6);

- la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea riconosce la libertà di riunione e di associazione "a tutti i livelli, segnatamente in campo politico" (articolo 12); fa esplicito divieto di discriminazione fondata, in particolare, sull'appartenenza "ad una minoranza nazionale" (articolo 21), sancendo altresì il rispetto della "diversità culturale, religiosa e linguistica" (articolo 22) e definendo la portata dei diritti garantiti nel senso che "possono essere apportate limitazioni solo laddove siano necessarie e rispondano effettivamente a finalità di interesse generale riconosciute dall'Unione o all'esigenza di proteggere i diritti e le libertà altrui" (articolo 52);

- con legge 28 agosto 1997, n. 302, è stata autorizzata la ratifica e l'esecuzione della convenzione-quadro per la protezione delle minoranze nazionali, fatta a Strasburgo il 1° febbraio 1995, a tenore della quale "la protezione delle minoranze nazionali, nonché dei diritti e delle libertà degli individui appartenenti a tali minoranze, forma parte integrante della protezione internazionale dei diritti umani" (articolo 1); "verrà proibita ogni forma di discriminazione basata sull'appartenenza a una minoranza nazionale " (articolo 4); "le Parti si impegnano adottare misure adeguate al fine di promuovere in tutti i settori della vita economica, sociale, politica e culturale, una piena ed effettiva uguaglianza tra i membri di una minoranza nazionale e quelli della maggioranza" (articolo 4);

CONSIDERATO che:

- la legge 6 maggio 2015, n. 52, recante "Disposizioni per l'elezione della Camera dei deputati" ha modificato il sistema di elezione di tale ramo del Parlamento optando per un modello proporzionale con premio di maggioranza che si pone in sintonia con due soli precedenti normativi, privi di riscontro nelle moderne liberaldemocrazie occidentali: la legge 18 novembre 1923, n. 2444, nota come "legge Acerbo", in epoca fascista e la legge truffa del 1957;

- il sistema proporzionale "zoppo" apparecchiato dal legislatore presenta un grado tale di distorsività e artificiosità nella costruzione della rappresentanza da essere suscettibile di un gran numero di critiche sul terreno della costituzionalità delle disposizioni che lo realizzano;

- l'articolo 1, primo comma, lettera a) di detta legge n. 52 del 2015, riserva disposizioni particolari per le circoscrizioni Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste e Trentino Alto Adige/Sudtirol, nelle quali sono previsti - ai sensi del successivo articolo 2 - un collegio uninominale a turno unico per la Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste e otto collegi uninominali più alcuni seggi cosiddetti di recupero proporzionale per il Trentino Alto Adige/Sudtirol;

- ai sensi dell'articolo 4, primo comma, lettera g) della novella di riforma de qua "nella circoscrizione Friuli Venezia Giulia, uno dei collegi plurinominali è costituito in modo da favorire l'accesso alla rappresentanza dei candidati espressione della minoranza linguistica slovena, ai sensi dell'articolo 26 della legge 23 febbraio 2001, n. 38";

- la disciplina differenziata per tali regioni è stata evidentemente disegnata dal legislatore facendo leva sul principio di tutela delle minoranze linguistiche di cui all'articolo 6 della Costituzione, che dovrebbe essere bilanciato - secondo il noto criterio del "least restrittive means" - con il più generale principio di uguaglianza di cui all'articolo 3 della Costituzione, di guisa che si raggiunga "l'obiettivo prefissato con il minor sacrificio possibile di altri diritti o interessi costituzionalmente protetti";

- il sistema di tutela riconosciuto per le sole minoranze linguistiche tedesca, francese e slovena introduce una ingiustificata discriminazione delle popolazioni albanese, catalana, greca, croata e di quelle parlanti il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo, tutte egualmente qualificate dalla legge 15 dicembre 1999, n. 482;

- in particolare tale discriminazione assume proporzioni macroscopiche con riferimento alla Sardegna ed al popolo sardo, che rappresenta la più numerosa minoranza linguistica della Repubblica italiana;

VALUTATO che:

- la legge elettorale n. 52 del 2015 preclude irrimediabilmente l'accesso alla rappresentanza dei candidati espressione della minoranza linguistica sarda ed in particolare dei candidati nelle liste formate dai partiti presenti esclusivamente in Sardegna in quanto espressione della sua diversità culturale e linguistica rispetto alla penisola italiana;

- tale discriminazione lede una pluralità di principi costituzionali e di diritti fondamentali riconosciuti dal TUE (2012/C326/01) e dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, distorcendo il sistema della rappresentanza e l'uguaglianza dei voti espressi dai cittadini della Repubblica;

- in disparte l'effetto distorsivo del premio di maggioranza, la norma che maggiormente pregiudica la tutela della rappresentanza delle minoranze linguistiche è lo sbarramento del 3 per cento su base nazionale per essere ammessi alla distribuzione dei seggi quando le minoranze sono, di norma, territorialmente concentrate;

- il migliore contemperamento tra il principio di uguaglianza e di tutela delle minoranze linguistiche si realizzerebbe mediante una deroga per le liste espressione di queste ultime rispetto alla soglia del 3 per cento, talché esse possano ottenere tanti seggi quante volte il quoziente elettorale della circoscrizione di riferimento sia contenuto nella loro cifra elettorale circoscrizionale;

- la disciplina differenziata per la Regione Valle d'Aosta/Vallèe d'Aoste introduce inoltre una manifesta violazione della forma di governo parlamentare costituzionalmente prevista e dell'uguaglianza del diritto di voto dei cittadini con particolare riguardo al turno di ballottaggio. Infatti, nonostante la previsione di un unico collegio uninominale per la Valle d'Aosta/Vallèe d'Aoste consenta agli elettori valdostani di eleggere tutta la rappresentanza assegnata nel primo turno, questi sono chiamati alle urne anche per l'eventuale turno di ballottaggio con il paradosso che finiscono per incidere nella determinazione della rappresentanza delle altre circoscrizioni, inclusa la Sardegna, con l'attribuzione del premio di maggioranza e, dunque, con una preferenza che determina non più, o non solo, la rappresentanza parlamentare ma la maggioranza di governo, o meglio, l'Esecutivo;

- il sistema elettorale delineato dal legislatore con la richiamata legge n. 52 del 2015 presenta una pluralità di profili di possibile illegittimità costituzionale con riferimento al principio dell'effettiva conoscibilità dei candidati e con essa dell'effettività della scelta e della libertà di voto come affermato da ultimo nella nota sentenza della Corte costituzionale n. 1 del 2014, nonché al cosiddetto "slittamento dei seggi" ovvero al meccanismo distributivo della rappresentanza giusta il quale l'attribuzione su base nazionale potrebbe determinare che alcuni collegi - in violazione degli articoli 56, comma 4, 48, comma 2, e 3 comma 1 Costituzione e della proporzione demografica della stessa rappresentanza - siano sovrarappresentati a discapito di altri;

- alla luce delle superiori considerazioni, la Sardegna non solo non avrebbe tutelata la propria specificità culturale e linguistica nel sistema di elezione della rappresentanza democratica, ma potrebbe subire un riduzione dei seggi attribuitile su base demografica in ragione del riparto nazionale o ancora del premio di maggioranza ovvero ancora dell'illogica attribuzione del voto nel turno di ballottaggio agli elettori della Valle d'Aosta/Vallèe d'Aoste,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

1) a tutelare, conformemente alle considerazioni in premessa, in tutte le sedi politiche, istituzionali giudiziarie nazionali ed europee e con ogni strumento utile i diritti e le ragioni del popolo sardo in ordine alla tutela della rappresentanza della propria specificità culturale e linguistica con particolare riferimento alle nuove disposizioni in materia di elezione della Camera dei deputati di cui alla legge 6 maggio 2015, n. 2, volgarmente definita "Italicum", anche al fine di rimuovere l'ingiustificata discriminazione operata dal legislatore rispetto alle minoranze linguistiche francese, tedesca e slovena;

2) a riferire con la massima urgenza sull'argomento al Consiglio regionale.

Risposta scritta a interrogazione

Risposta scritta dell'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale all'interrogazione RUBIU in merito ai provvedimenti adottati sul credito d'imposta per nuovo lavoro stabile nel Mezzogiorno e sulla proroga del bando per garanzia giovani. (234)

In relazione all'interrogazione in oggetto, con la quale si chiede d; interrogare l'Assessore regionale del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per avere notizie in merito ai provvedimenti adottati sul credito d'imposta per la creazione di nuovo lavoro stabile, per significare quanto segue.

La misura di bonus assunzionale è stata stanziata dalla Giunta Regionale con la Del. 13/13 del 08/04/2014, nella misura di € 12.209.063 che potrebbero finanziare circa 3.000 assunzioni di giovani inseriti nel Programma, tenuto conto di una media di € 4.500 per assunzione.

Per quanto riguarda le domande effettuate per il progetto garanzia giovani:

Bonus Assunzionale Scheda 9 PAR GG - Se le domande cui si fa riferimento sono quelle presentate dalle aziende a valere sul bonus occupazionale Garanzia Giovani in Sardegna dai dati SIL, ricavabili dall'interrogazione effettuata dall'Osservatorio del mercato del lavoro dell'Agenzia, non è possibile risalire ai numero di domande presentate dalle aziende all'INPS (Organismo Intermedio della misura a livello nazionale). La richiesta in tal senso è stata inoltrata da questo Assessorato all'Istituto in questione, al momento, non è stato in grado di quantificare le richieste pervenute.

Tirocini Scheda 5° PAR GG - Le risorse previste dalla DGR n. 13/13 del 08/04/2014 per la misura dei tirocini erano pari a 6.501.750 €. Con tali risorse era possibile finanziare 2.000 voucher di 6 mesi (470 € al mese). Le prenotazioni di voucher pervenute a valere sull'avviso pubblico Tirocini con voucher del Programma Garanzia Giovani in Sardegna sono state in tutto 2288, di cui ammesse n. 2164 integralmente finanziate con ulteriori fondi.

Come noto, l'articolazione delle misure del Programma Garanzia Giovani è entrata a far parte della programmazione del Fondo Sociale Europeo POR 2014-2020, già approvato dalla Commissione Europea. Pertanto l'impostazione del Programma e le misure in esso incardinate godranno di uno sviluppo strutturale negli investimenti sul capitale umano previsto nel Piano operativo regionale. Per quanto concerne il credito d'imposta, al momento non è possibile sapere se in futuro permarrà.

Infine, sulla criticità sollevata nell'interrogazione come nella precedente (cioè la necessità per l'imprenditore di recarsi fisicamente presso il CSL per la prenotazione del voucher) e la possibilità di affidare la delega al tirocinante per il completamento dell'iter si rinvia alla procedura chiaramente riportata nelle linee guida dei tirocini presenti nel portale Sardegna Tirocini e nelle linee guida per gli operatori, nelle quali si chiarisce che i rappresentanti aziendali devono entrare in contatto con il CSL secondo le modalità che il CSL stesso predispone: presenza fisica, mail, etc. Pertanto la procedura relativa è stata determinata, a livello locale, dal CSL territorialmente competente. Inoltre la procedura successiva alla prenotazione del voucher si svolge completamente online per tutti i soggetti coinvolti.