Seduta n.106 del 30/03/2010 

CVI Seduta

(ANTIMERIDIANA)

Martedì 30 marzo 2010

Presidenza del Vicepresidente CUCCA

La seduta è aperta alle ore 10 e 07.

CHERCHI, Segretario f.f., dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 10 febbraio 2010 (99), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Gianfranco Bardanzellu, Francesca Barracciu, Paolo Luigi Dessì, Giorgio Oppi, Antonello Peru, Nicolò Rassu, Carlo Sechi e Renato Soru hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 30 marzo 2010.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Comunico che in data 10 marzo 2010 è stata presentata, primo firmatario Bruno, la "richiesta di istituzione di una Commissione d'inchiesta sulla ricostruzione dei fatti e delle condizioni giuridiche relative al Colle di Tuvixeddu" ai sensi dell'articolo 125 del Regolamento interno.

Ai sensi del comma 4 dell'articolo 125 del Regolamento entro trenta giorni dalla data di presentazione la richiesta è iscritta all'ordine del giorno del Consiglio che deve provvedere alla nomina o all'eventuale delega della stessa al Presidente del Consiglio.

Comunico che il Presidente della Regione, in applicazione dell'articolo 24 della legge regionale 7 gennaio 1977, numero 1, ha trasmesso l'elenco delle deliberazioni adottate dalla Giunta regionale nelle sedute del 4, 10, 16 e 29 dicembre 2009; 11, 19 e 26 gennaio 2010.

Annunzio di presentazione di proposte di legge

PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge:

CUCCUREDDU. Disciplina del turismo nautico e della portualità turistica in Sardegna. (130)

(Pervenuta l'8 marzo 2010 e assegnata alla quarta Commissione.)

BRUNO - ESPA - CARIA - MELONI Valerio - AGUS - BARRACCIU - COCCO Pietro - CUCCA - CUCCU - DIANA Giampaolo - LOTTO - MANCA - MELONI Marco - MORICONI - PORCU - SABATINI - SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio - SORU. Istituzione della Consulta regionale per le adozioni e gli affidi familiari e dell'Agenzia pubblica regionale per le adozioni internazionali e provvedimenti a favore dell'adozione e dell'affido. (131)

(Pervenuta il 5 marzo 2010 e assegnata alla seconda Commissione.)

DE FRANCISCI - DIANA Mario. Norme per la disciplina delle attività di ittiturismo e pescaturismo. (132)

(Pervenuta l'11 marzo 2010 e assegnata alla quinta Commissione.)

VARGIU - COSSA - DEDONI - FOIS - MELONI Francesco - MULA. Istituzione della Consulta regionale per gli affidamenti etero familiari e le adozioni e dell'Agenzia regionale per le adozioni internazionali. (133)

(Pervenuta l'11 marzo 2010 e assegnata alla seconda Commissione.)

CAMPUS - FLORIS Rosanna - RANDAZZO - SANJUST - SANNA Paolo Terzo - RASSU - LADU - PETRINI - BARDANZELLU - PITEA - LOCCI. Istituzione della figura professionale di autista soccorritore. (134)

(Pervenuta il 17 marzo 2010 e assegnata alla ottava Commissione.)

MELONI Francesco - FOIS - COSSA - VARGIU - DEDONI - MULA. Norme sul reclutamento e sulla formazione dei dirigenti della pubblica amministrazione. (135)

(Pervenuta il 17 marzo 2010 e assegnata alla prima Commissione.)

URAS - SECHI - ZEDDA Massimo. Procedure di acquisizione di impianti industriali in dismissione finalizzate alla difesa e allo sviluppo di sistemi economico-produttivi territoriali. (136)

(Pervenuta il 18 marzo 2010 e assegnata alla sesta Commissione.)

ZUNCHEDDU. Istituzione per la Regione Sardegna di un Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale. (137)

(Pervenuta il 19 marzo 2010 e assegnata alla seconda Commissione.)

CONTU Mariano Ignazio - PIRAS - STOCHINO - ZEDDA Alessandra. Norme relative alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel settore agricolo e agro-alimentare. (138)

(Pervenuta il 23 marzo 2010 e assegnata alla quinta Commissione.)

CUCCUREDDU. Norme per lo sviluppo della mobilità ciclistica e del cicloturismo. (139)

(Pervenuta il 25 marzo 2010 e assegnata alla quarta Commissione.)

CONTU Mariano Ignazio - PIRAS - ZEDDA Alessandra - STOCHINO. Istituzione dell'Avvocatura della Regione autonoma della Sardegna. (140)

(Pervenuta il 26 marzo 2010 e assegnata alla prima Commissione.)

Risposta scritta a interrogazioni

PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle seguenti interrogazioni:

"Interrogazione CAMPUS sulla necessità e urgenza di destinare alla Polisportiva Dinamo Sassari un adeguato contributo regionale". (44)

(Risposta scritta in data 12 marzo 2010.)

"Interrogazione CUCCA - CUCCU - SABATINI sul mancato rispetto dell'accordo di programma relativo al Progetto Supramonte". (177)

(Risposta scritta in data 12 marzo 2010.)

"Interrogazione SECHI - URAS - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU - BEN AMARA sul perdurante commissariamento del Parco nazionale dell'Asinara e sulla mancata nomina del presidente, del consiglio direttivo, della giunta esecutiva, del collegio dei revisori dei conti, della comunità del parco". (190)

(Risposta scritta in data 12 marzo 2010.)

"Interrogazione BRUNO - CUCCU - MELONI Valerio - SOLINAS Antonio sulla necessità di cambiare le norme discriminatorie introdotte nel nuovo bando per gli assegni di merito della Regione Sardegna". (205)

(Risposta scritta in data 12 marzo 2010.)

"Interrogazione LOCCI su possibili danni ambientali derivati dal gasdotto Galsi". (209)

(Risposta scritta in data 12 marzo 2010.)

"Interrogazione AMADU sull'opportunità di valutare la vendita, agli attuali concessionari, degli immobili nel Comune di Golfo Aranci, via dei Caduti, trasferiti, con elenco n. 102 del 2008, in proprietà alla Regione Sardegna". (240)

(Risposta scritta in data 12 marzo 2010.)

"Interrogazione GALLUS sulla messa in sicurezza della Strada statale n. 131 all'altezza dei km 112-113". (243)

(Risposta scritta in data 12 marzo 2010.)

"Interrogazione ZUNCHEDDU sullo scandalo degli appalti del G8 a La Maddalena denunciati dalla stampa e oggetto di atti della magistratura". (251)

(Risposta scritta in data 12 marzo 2010.)

"Interrogazione SOLINAS Antonio sulla deliberazione n. 41/9 dell'8 settembre 2009 della Giunta regionale avente per oggetto "Interventi a favore delle scuole pubbliche di ogni ordine e grado della Sardegna, per il sostegno dell'Autonomia organizzativa e didattica, per interventi contro la dispersione scolastica"". (172)

(Risposta scritta in data 22 marzo 2010.)

"Interrogazione PLANETTA sugli interventi immediati finalizzati a garantire le attività di educazione fisica, motoria e sportiva dei giovani, riferita anche alla partecipazione ai Giochi sportivi studenteschi nelle scuole di primo e secondo grado della Sardegna". (198)

(Risposta scritta in data 22 marzo 2010.)

"Interrogazione SOLINAS Antonio - BRUNO - CUCCU - MELONI Valerio - ESPA in merito al bando pubblico per l'attribuzione delle borse di studio per i diplomati nell'anno scolastico 2008/2009 e iscritti all'università nell'anno accademico 2009/2010". (223)

(Risposta scritta in data 22 marzo 2010.)

"Interrogazione BRUNO - ESPA - DIANA Giampaolo - COCCO Pietro - CUCCU - MELONI Marco - MELONI Valerio - SOLINAS Antonio sulle criticità del programma Master and back relativamente ai percorsi di rientro". (242)

(Risposta scritta in data 22 marzo 2010.)

"Interrogazione MORICONI - PORCU sull'iniziativa dell'Assessore regionale dei lavori pubblici di convocare un'assemblea pubblica a Capoterra per discutere sul progetto Hydrodata, trascurando negligentemente di coinvolgere l'Amministrazione comunale di Capoterra". (263)

(Risposta scritta in data 22 marzo 2010.)

"Interrogazione VARGIU sull'opportunità di integrare le risorse rese disponibili con il bando pubblico per "Impianti fotovoltaici 2009, persone fisiche e soggetti giuridici privati diversi dalle imprese"". (246)

(Risposta scritta in data 25 marzo 2010.)

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

CHERCHI, Segretario f.f.:

"Interrogazione SOLINAS Antonio, con richiesta di risposta scritta, sull'adozione di iniziative urgenti a tutela e difesa del ruolo delle imprese radiotelevisive, del pluralismo informativo e dell'occupazione nel comparto dell'informazione". (253)

"Interrogazione CUCCA - SABATINI - CUCCU - CARIA - MANCA - MORICONI - MELONI Valerio - PORCU - SOLINAS Antonio, con richiesta di risposta scritta, sull'erogazione dei contributi regionali in favore dei soggetti che utilizzano le tecniche di produzione biologica e sullo stato di attuazione dei relativi programmi". (254)

"Interrogazione CUCCU, con richiesta di risposta scritta, sui ritardi nella procedura di assegnazione dei progetti relativi all'avviso pubblico "Ad Altiora"". (255)

"Interrogazione VARGIU, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di accelerare le procedure amministrative relative ai bandi dell'Asse III del PO FESR 2007/2013". (256)

"Interrogazione PLANETTA - DESSÌ - MANINCHEDDA - SANNA Giacomo - SOLINAS Christian, con richiesta di risposta scritta, sulla regolamentazione della costruzione di impianti di coltivazioni serricole con coperture di pannelli con celle fotovoltaiche". (257)

"Interrogazione VARGIU, con richiesta di risposta scritta, sul ruolo della medicina fiscale in Sardegna". (258)

"Interrogazione AGUS, con richiesta di risposta scritta, sul mancato risarcimento dei danni a pastori, contadini e proprietari delle strutture ricettive di Scivu-Arbus". (259)

"Interrogazione BRUNO - MELONI Valerio - SECHI, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione del personale delle biblioteche in Sardegna". (260)

"Interrogazione ESPA, con richiesta di risposta scritta, sui criteri di applicazione della determinazione n. 3371 del 25 novembre 2009, determinazione n. 3004 del 5 novembre 2009, determinazione n. 12 del 13 gennaio 2010, in particolare con riferimento ai cittadini residenti nel Comune di Capoterra, aventi per oggetto la "Concessione e erogazione dei contributi ai privati per danni subiti per danneggiamento e perdita dei beni mobili indispensabili e delle autovetture". Approvazione graduatoria definitiva dei beneficiari oggetto della compensazione. Elenco ammessi, elenco esclusi, di cui alla legge regionale n. 15 del 2008". (261)

"Interrogazione DE FRANCISCI, con richiesta di risposta scritta, sull'attuazione, da parte della Regione sarda, delle direttive del Ministero della salute e dell'AIFA in merito al protocollo previsto e subordinato alla legge n. 194 del 1978 sull'utilizzo del farmaco Mifepristone o Mifegyne, meglio conosciuto come RU486". (262)

"Interrogazione MORICONI - PORCU, con richiesta di risposta scritta, sull'iniziativa dell'Assessore regionale dei lavori pubblici di convocare un'assemblea pubblica a Capoterra per discutere sul progetto Hydrodata, trascurando negligentemente di coinvolgere l'Amministrazione comunale di Capoterra". (263)

"Interrogazione COCCO Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione dell'AREA e dei suoi lavoratori". (264)

"Interrogazione COCCO Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di riorganizzazione del sistema di emergenza sanitaria nel territorio del Goceano". (265)

"Interrogazione CUCCU, con richiesta di risposta scritta, sul paventato ulteriore prolungamento della CIGS nello stabilimento Portovesme Srl di San Gavino Monreale". (266)

"Interrogazione DEDONI, con richiesta di risposta scritta, sull'Istituto Santa Maria Bambina di Oristano". (267)

"Interrogazione CUCCU - SABATINI - CARIA, con richiesta di risposta scritta, sul nuovo modello organizzativo dell'Agenzia delle entrate". (268)

"Interrogazione COCCO Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sul dimezzamento delle terapie di ossigenoterapia iperbarica presso il centro di Platamona". (269)

"Interrogazione DESSÌ - MANINCHEDDA - PLANETTA - SANNA Giacomo - SOLINAS Christian, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata attivazione del Liceo delle scienze applicate da parte dell'Istituto di istruzione superiore Liceo scientifico e classico "A. Gramci E. Amaldi" di Carbonia". (270)

"Interrogazione TOCCO, con richiesta di risposta scritta, sul mancato avvio dei lavori per la costruzione della variante funzionale Senorbì-Suelli lungo l'asse della Strada statale n. 128 - Centrale sarda". (271)

"Interrogazione TOCCO, con richiesta di risposta scritta sulle ricadute del nuovo assetto normativo derivante dalla recente sentenza del TAR n. 246/2010, la quale ha determinato l'inabilitazione delle attività di edilizia residenziale al ricorso alle procedure di Sportello unico, ex legge regionale n. 3 del 2008". (272)

"Interrogazione PLANETTA - SANNA Giacomo - DESSÌ - MANINCHEDDA - SOLINAS Christian, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione di pericolosità, degrado e abbandono della Strada statale n. 131 "Carlo Felice", soprattutto relativa al tratto Macomer-Sassari (dal km 146 al km 209)". (273)

"Interrogazione COSSA, con richiesta di risposta scritta, sul ritardo delle procedure per il risarcimento dei danni causati dall'alluvione del 22 ottobre 2008 a Pirri". (274)

"Interrogazione VARGIU, con richiesta di risposta scritta, sui ritardi nelle verifiche di compatibilità ex articolo 8 ter del decreto legislativo n. 229 del 1999". (275)

"Interrogazione CARIA - BRUNO - AGUS - BARRACCIU - COCCO - CUCCA - CUCCU - DIANA Giampaolo - ESPA - LOTTO - MANCA - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SABATINI - SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio - SORU, con richiesta di risposta scritta, sui beni dell'ex Arsenale di La Maddalena". (276)

Annunzio di interpellanze

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.

CHERCHI, Segretario f.f.:

"Interpellanza PORCU - DIANA Giampaolo - ESPA - MORICONI - MELONI Marco - MANCA - SABATINI - SOLINAS Antonio sulle iniziative da intraprendere per contrastare i procedimenti illegittimi autorizzativi di impianti offshore in Sardegna". (75)

"Interpellanza SABATINI - CUCCA sullo stato d'attuazione dei lavori della Strada statale n. 125 (Orientale sarda) riguardanti il tratto viario Tertenia-Tortolì". (76/C-4)

"Interpellanza PLANETTA - DESSÌ - MANINCHEDDA - SANNA Giacomo - SOLINAS Christian sulla cancellazione dei finanziamenti statali dovuti per migliorare la rete e il servizio ferroviario della Sardegna". (77)

"Interpellanza COCCO Pietro - BRUNO - CUCCU - MELONI Valerio - SOLINAS Antonio sull'attivazione dei nuovi indirizzi scolastici dell'Istituto d'istruzione superiore Liceo scientifico e classico "E. Amaldi - A. Gramsci" di Carbonia". (78)

"Interpellanza SECHI - URAS - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU - BEN AMARA sul problema dell'erosione delle coste in Sardegna e sulla situazione del manufatto demaniale, sito nel litorale di Alghero e adibito a bar ristorante, denominato "Il Ginepro"". (79)

"Interpellanza DIANA Giampaolo - BRUNO sulla chiusura da parte di Poste italiane del contact center di Cagliari". (80)

"Interpellanza COCCO Daniele Secondo sul mancato finanziamento regionale alla Facoltà di architettura di Alghero". (81/C-8)

"Interpellanza PLANETTA - DESSÌ - MANINCHEDDA - SANNA Giacomo - SOLINAS Christian sul pregiudizievole protrarsi della gestione commissariale del Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna". (82)

"Interpellanza DIANA Giampaolo - BRUNO - COCCO Pietro - MELONI Marco sulla trattativa di cessione dei comparti industriali di Assemini e Porto Torres alla società Ramco". (83)

"Interpellanza MANCA - BRUNO - MELONI Valerio - LOTTO - CARIA - ESPA sul concorso della ASL n. 1 di Sassari per l'assunzione di collaboratori professionali sanitari-infermieri categoria D". (84)

Annunzio di mozioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.

CHERCHI, Segretario f.f.:

"Mozione CONTU Felice - DEDONI - CUCCU, sulla formulazione di un ordine del giorno voto al Parlamento per la stipula di un nuovo patto costituzionale (così come previsto dall'articolo 51 dello Statuto sardo)". (46)

"Mozione VARGIU sull'insediamento del Sardinia radio telescope (SRT) di Pranu Sanguni, nel territorio del Comune di San Basilio". (47)

"Mozione ZUNCHEDDU - SECHI - BEN AMARA - URAS - ZEDDA Massimo sulla necessità di modifica del tracciato del gasdotto Galsi Spa per la salvaguardia dei valori ambientali, naturalistici e storico-culturali del territorio sardo". (48)

"Mozione CAPELLI - BIANCAREDDU - CAPPAI - OBINU - STERI sulla sponsorizzazione ad ACI/CSAI per l'organizzazione del Rally d'Italia Sardegna 2010". (49)

"Mozione ZUNCHEDDU - BEN AMARA - SALIS - MARIANI sulle operazioni di bonifica e ripristino ambientale dell'Arsenale di La Maddalena". (51)

"Mozione SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio - BRUNO - AGUS - BARRACCIU - CARIA - COCCO Pietro - CUCCA - CUCCU - DIANA Giampaolo - ESPA - LOTTO - MANCA - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SABATINI - SORU per l'attuazione del comma 11 dell'articolo 5 della legge regionale n. 5 del 2009, in materia di devoluzione dei canoni concessori dovuti alla Regione per il complesso termale, a favore del Comune di Fordongianus". (52)

"Mozione SECHI - URAS - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU per l'inclusione dell'area archeologica di Tuvixeddu nell'elenco dei beni del Patrimonio mondiale istituito dall'UNESCO". (53)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu. Ne ha facoltà.

CUCCU (P.D.). Data la scarsa presenza di colleghi in Aula forse sarebbero opportuni alcuni minuti di sospensione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Presidente, chiedo la verifica del numero legale.

(Appoggia la richiesta la consigliera Zuncheddu.)

Verifica del numero legale

PRESIDENTE. Dispongo la verifica del numero legale con procedimento elettronico.

(Segue la verifica)

Risultato della verifica

PRESIDENTE. Sono presenti 37 consiglieri.

Risultano presenti i consiglieri: AGUS - AMADU - BEN AMARA - CAMPUS - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Felice - CUCCA - CUCCU - DE FRANCISCI - DEDONI - FLORIS Mario - FOIS - GALLUS - GRECO - LAI - LOCCI - MANINCHEDDA - MARIANI - MELONI Francesco - MORICONI - MULA - MURGIONI - PIRAS - PITTALIS - SALIS - SANJUST - SANNA Giacomo - SANNA Gian Valerio - SANNA Matteo - SOLINAS Antonio - STERI - STOCHINO - TOCCO - VARGIU - ZUNCHEDDU.

Poiché il Consiglio è in numero legale, proseguiamo i lavori. Onorevole Cuccu reitera la richiesta di sospensione?

CUCCU (P.D.). Sì, Presidente.

PRESIDENTE. La seduta è sospesa.

(La seduta, sospesa alle ore 10 e 20, viene ripresa alle ore 10 e 38.)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Chiedo la verifica del numero legale.

(Appoggia la richiesta la consigliera Zuncheddu)

Seconda verifica del numero legale

PRESIDENTE. Dispongo la verifica del numero legale con procedimento elettronico.

(Segue la verifica)

Prendo atto che i consiglieri BRUNO e SANJUST sono presenti.

Risultato della verifica

PRESIDENTE. Sono presenti 37 consiglieri.

Risultano presenti i consiglieri: AMADU - BEN AMARA - BRUNO - CAMPUS - CHERCHI - COCCO Daniele - CONTU Felice - COSSA - CUCCA - DE FRANCISCI - DEDONI - FLORIS Mario - FOIS - GALLUS - GRECO - LADU - LAI - LOCCI - MANINCHEDDA - MARIANI - MELONI Francesco - MULA - PIRAS - PITEA - PITTALIS - PLANETTA - RANDAZZO - RODIN - SANJUST - SANNA Giacomo - SANNA Matteo - STERI - STOCHINO - TOCCO - VARGIU - ZEDDA Alessandra - ZUNCHEDDU.

Poiché il Consiglio è in numero legale, proseguiamo i lavori.

Discussione e approvazione della proposta di legge Dedoni - Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cocco Daniele Secondo - Cuccu - De Francisci - Meloni Valerio - Solinas Antonio - Solinas Christian - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Sanjust: "Partecipazione della Regione autonoma della Sardegna alla costituzione, quale socio fondatore, della 'Fondazione Giorgio Asproni'" (90/A)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge numero 90/A.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il consigliere Dedoni, relatore.

DEDONI (Riformatori Sardi), relatore. Presidente, onorevoli colleghi, Assessore, é con estremo piacere che oggi espongo questa proposta di legge, esitata all'unanimità dalla Commissione ottava, per un significato altamente politico che spesso non si coglie nell'identificazione degli aspetti culturali e identitari della nostra regione.

Giorgio Asproni fu uno degli eminenti politici che nel periodo del Risorgimento diedero lustro al Parlamento cisalpino e al Parlamento italiano. Per ventisette anni fu in Parlamento ma mai si dimenticò della sua isola, mai fu lontano da quelli che erano e sono i problemi della nostra Sardegna. E'una figura che è stata capace di strappare anche l'ammirazione agli stessi avversari; infatti, in occasione della sua morte, la Camera dei Deputati deliberò il lutto ufficiale, onore concesso unicamente a Cavour e a Rattazzi, ma loro furono Capi di Governo.

La grande eredità che ci ha lasciato Asproni è quella di saper leggere le cause dei problemi della nostra Sardegna; problemi che egli ha avuto la possibilità di rappresentare ai grandi di quel tempo: Mazzini, Cattaneo, Garibaldi. Fu certamente una delle personalità più forti del Risorgimento italiano; Risorgimento da cui nacque l'Unità d'Italia di cui fra un anno, e nessuno di noi può dimenticarlo, celebreremo il centocinquantesimo anniversario.

Asproni era uomo di ampia cultura (uno dei canonici sardi che sedevano nel Parlamento nazionale) e diede lustro alla nostra Sardegna; riuscì infatti a convincere in più di una circostanza sia il Cattaneo, sia il Mazzini a riconoscere i ritardi che il Governo piemontese, nella attuazione della politica statale, aveva fatto registrare nei confronti della Sardegna; ma è presente un'attualità forte, importante, nei suoi scritti e nella sua opera politica: il riconoscimento dell'importanza dello sviluppo delle zone interne, del collegamento del mare alla montagna, della non contrapposizione della pianura alle zone più interne della nostra isola, della necessità della creazione di una viabilità che unisse le genti di Sardegna e da cui conseguisse uno sviluppo diffuso nella nostra isola. E fece dire allo stesso Mazzini: "Spetta a noi di impedire quel delitto di lesa nazione, di ripetere ogni giorno alle popolazioni sarde: non badate al presente, è cosa d'ogni giorno, non tradite la patria per esso, aiutateci a conquistare Venezia e Roma, il dì dopo sparisce il Piemonte e comincia l'Italia. Il popolo sardo non abbisogna che di fiducia in sé, di amore dato e ricambiato per essere attivo e capace". Parole che allora "suonavano alte" e che forse dovrebbero risuonare ulteriormente nelle aule parlamentari anche oggi, perché di mancate occasioni per la nostra isola se ne registrano quotidianamente.

La riscoperta, quindi, di questo "alto" personaggio ci dà un'indicazione precisa del momento identitario in cui il popolo sardo deve riconoscersi;, molto dobbiamo per questo al rapporto con il Cattaneo, che era federalista, e il rapporto della Sardegna con l'Italia che egli definiva era di piena autonomia. Quindi già da allora vi era, possiamo dire, un autonomismo ante litteram rispetto a quello vissuto dal secondo dopoguerra a oggi. Ma ancor di più Asproni, apprezzando la fierezza di un popolo-Nazione, dava l'opportunità quindi di un riscatto vero e sincero della Sardegna.

Molto dobbiamo riconoscere a questa personalità e a chi ce l'ha fatta conoscere, Carlino Sole, Tito Orrù, Turtas, Murtas, lo stesso Giovanni Spadolini, tutti docenti che hanno dato ampia dimostrazione dell'azione politica che, nei suoi 27 anni di permanenza nel Parlamento cisalpino e italiano, egli svolse a favore della nostra Sardegna.

Credo sia importante l'azione che oggi il Consiglio regionale della Sardegna compie nel riscoprire una delle tante figure che hanno contribuito a dare alla Sardegna una propria identità; non dimentichiamo mai, da un punto di vista della ricerca storica, che chi non ha un passato, chi non si identifica in qualcosa che da lontano lo porta fino ai giorni nostri non ha neanche la possibilità di avere un futuro. Asproni, è stato un uomo quindi che, partendo da Bitti, ha lasciato un'impronta importante in tutta la sua Isola e soprattutto nel Parlamento nazionale.

Vorrei sottolineare che nel testo alla vostra attenzione è presente un errore materiale, in quanto manca l'indicazione di una sede. La proposta di legge infatti prevedeva due sedi ufficiali; una in Bitti, sede della fondazione in quanto città natale; una in Cagliari, sede dell'associazione Asproni che ha promosso in maniera efficace presso il Consiglio regionale la costituzione di una fondazione chiedendo ufficialmente, con lettera, che la sede della stessa fosse anche a Cagliari perché a Cagliari Giorgio Asproni ha dato, avendo studiato in città, e perché Cagliari, capoluogo della Sardegna, la rappresenta nel suo insieme.

E' stato presentato pertanto un emendamento correttivo in tal senso firmato da entrambi gli schieramenti, come appartiene a tutti e due gli schieramenti, di centrodestra e centrosinistra, la presentazione di questa proposta di legge. Bisogna su questo superare gli steccati, le divisioni e dare un'impronta unitaria perché questo serve al nostro popolo, soprattutto oggi più che mai, perchè viviamo una crisi pesante e siamo oppressi da forze che si pongono in maniera grave e pesante nei confronti della nostra Isola. Potremo pertanto costruire momenti di attenzione culturale che, nello studio della storia della cultura e delle tradizioni del nostro popolo, possano dare anche una speranza per l'avvenire della nostra Isola.

PRESIDENTE. Ricordo ai consiglieri che intendono prendere la parola che devono iscriversi al banco della Presidenza non oltre la conclusione del primo intervento.

E' iscritto a parlare il consigliere Ladu. Ne ha facoltà.

LADU (P.d.L.). Presidente, Assessore e colleghi, con piacere oggi discutiamo in Aula l'istituzione della Fondazione Giorgio Asproni per ricordare una illustre figura, nata a Gorofai quando era comune a sè, lo è stato fino al 1881 anno in cui è stato integrato nel Comune di Bitti.

E' stato uno degli uomini più importanti del Risorgimento italiano sia perchè ha fatto parte del Parlamento subalpino e poi della Camera dei deputati d'Italia, sia perchè ha svolto una importante attività giornalistica negli anni in cui si è occupato di politica in Sardegna e soprattutto a Torino.

Bisogna dire che la costituzione della fondazione è stata determinata da alcuni passaggi importanti. Un'opera incessante in questi ultimi decenni, intensificata negli ultimi anni, è stata portata avanti dalla associazione Giorgio Asproni, che si trova a Cagliari, che ha raccolto tutta la grande opera da lui lasciata, in particolare il diario politico che ne è la summa. Pertanto oggi abbiamo a disposizione effettivamente una importante mole di materiale.

Oggi, a mio avviso, bisogna ricordare soprattutto chi è stato questo grande parlamentare del Risorgimento italiano. Era stato avviato alla carriera ecclesiastica dallo zio, canonico Melchiorre Dore, però la sua vocazione era sicuramente la politica, anche se, quando si candidò per la prima volta, la sua candidatura non fu accettata perché era ancora un esponente della Chiesa. quando entrò in conflitto con la Chiesa, proprio perché vi furono delle gravi contraddizioni, ne uscì e si dedicò completamente alla politica.

Nel corso di questa esperienza svolse un ruolo importante a livello nazionale e il suo contributo politico fu rilevante soprattutto nella fase cruciale che precedette la formazione del Regno d'Italia. Egli, da federalista convinto quale era, partecipò alle battaglie, ai movimenti nati intorno al 1820, ed essendo anche un autentico mazziniano intraprese rapporti importanti con Mazzini, con Cattaneo, con Manin e con altri federalisti. Preparò azioni molto importanti a livello nazionale, partecipò allo sbarco dei Mille in Sicilia, contribuì con la sua azione politica, da autentico repubblicano e federalista, alla unificazione dell'Italia.

Ricordo che non sempre fu d'accordo con i suoi compagni di viaggio; mi riferisco soprattutto al rapporto con Giuseppe Garibaldi con il quale condivise le battaglie per l'unificazione dell'Italia ma chiaramente non il disegno politico. Garibaldi favorì soprattutto la nascita dell'unità d'Italia sotto il segno della monarchia, Asproni invece aveva in mente un'altra Italia, una Italia federalista, democratica e repubblicana e in questo intento sicuramente non riuscì. Soffrì molto per questa posizione di Giuseppe Garibaldi che, in quella occasione, non accolse i suggerimenti che invece provenivano dalla parte più autenticamente repubblicana, quella che contribuì alla formazione dell'unità d'Italia.

Asproni, di conseguenza, portò avanti delle grandi battaglie nel Parlamento subalpino e, successivamente, in quello del Regno d'Italia; ebbe un atteggiamento di critica costante nei confronti della politica caratterizzata, in quel periodo, dalla azione del Cavour, mentre egli si distinse per aver denunciato alcune emergenze proprie del Meridione, ma soprattutto della Sardegna.

Si occupò moltissimo di agricoltura e svolse un ruolo fondamentale, provenendo da una cultura molto vicina a quella delle classi popolari, per aiutare il mondo delle campagne che in quel momento viveva gravi crisi sociali. Si occupò della colonizzazione, delle infrastrutture ferroviarie e marittime, delle miniere, dell'ordine pubblico; effettivamente, in quel momento, fu portatore di una progettualità particolare, e devo dire che alcune idee di Giorgio Asproni sono attuali anche oggi. Emerge, lo ribadisco, l'idea di creare una Sardegna infrastrutturata e in grado, pertanto, di competere con le altre Regioni d'Italia.

Nel corso della sua lunga carriera politica collaborò inoltre con moltissimi giornali, anche a tiratura nazionale, l'ultimo fu il Mattino di Napoli del quale fu anche direttore. Il suo pensiero è pervenuto a noi soprattutto tramite gli articoli che, quasi quotidianamente, scriveva su questi importanti giornali nazionali.

La nascita di questa fondazione credo pertanto che sia importante per far conoscere appieno il pensiero di Asproni in Sardegna, soprattutto alle nuove generazioni, perché è un pensiero attuale soprattutto oggi, in questo particolare momento. Poichè anche io avevo presentato una proposta di legge per l'istituzione di una fondazione, che però è arrivata successivamente a quella in discussione, ho presentato alcuni emendamenti che riportano alcune disposizioni previste nella proposta presentata da me e da tantissimi altri colleghi del P.d.L..

Noi proponiamo che il testo in discussione preveda che la Fondazione Giorgio Asproni abbia sede nel Comune di Bitti, propriamente nella casa natale di Giorgio Asproni oggi adibita a museo; con un altro emendamento, sempre all'articolo 1, chiediamo che del consiglio di amministrazione della fondazione, oltre alla Regione sarda e all'Associazione culturale Giorgio Asproni che, come dicevo prima, ha avuto un ruolo importantissimo in tutti questi anni nella valorizzazione dell'opera di questo politico, faccia parte anche il Comune di Bitti.

Concludo sottolineando che questo Consiglio regionale bene farà ad approvare all'unanimità l'istituzione di questa fondazione, perché si tratta di un riconoscimento dell'opera e della memoria di un uomo politico di altissimo livello che ha dato lustro non solo alla Sardegna, ma all'Italia, alla cui nascita di Nazione democratica e repubblicana ha contribuito in modo determinante.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS LUCIANO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Chiedo la verifica del numero legale.

(Appoggia la richiesta il consigliere Bruno)

Terza verifica del numero legale

PRESIDENTE. Dispongo la verifica del numero legale con procedimento elettronico.

(Segue la verifica)

Risultato della verifica

PRESIDENTE. Sono presenti 51 consiglieri.

Risultano presenti i consiglieri: AGUS - AMADU - BEN AMARA - BRUNO - CAMPUS - CAPPAI - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Felice - CONTU Mariano - COSSA - CUCCA - CUCCU - DE FRANCISCI - DEDONI - DIANA Giampaolo - ESPA - FLORIS Mario - FOIS - GRECO - LADU - LAI - LOCCI - LOTTO - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - MULA - MULAS - OBINU - PETRINI - PITEA - PITTALIS - PLANETTA - RODIN - SABATINI - SANJUST - SANNA Giacomo - SANNA Gian Valerio - SANNA Matteo - SOLINAS Antonio - SOLINAS Christian - STERI - URAS - VARGIU - ZEDDA Alessandra - ZEDDA Massimo.

Poichè il Consiglio è in numero legale, proseguiamo i lavori.

E' iscritto a parlare il consigliere Ben Amara. Ne ha facoltà.

BEN AMARA (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, cari colleghi, caro Assessore, relativamente alle proposte di legge che designano la Regione Autonoma della Sardegna quale socio fondatore delle fondazioni cui le varie proposte fanno riferimento, devo esprimere delle perplessità. In primo luogo le perplessità concernono l'entità dei finanziamenti coinvolti, la loro previsione in termini pluriennali, e la proporzione di questi rispetto all'effettiva utilità del finanziamento.

Sarebbe stato opportuno che almeno una parte della somma che si prevede di stanziare per l'operatività di queste proposte di legge fosse stata destinata al finanziamento di altre forme di espressione culturale, come ad esempio mostre d'arte, editoria, musica, teatro e cinema; in particolare si sarebbe potuto prevedere il finanziamento delle compagnie teatrali dei giovani che, in assenza di altre prospettive di lavoro, auspicano di trovare una via alternativa per crearsi un'occasione di occupazione, considerando che il teatro e la musica fanno parte di un patrimonio culturale e artistico che ha reso celebre l'Italia in tutto il mondo.

Patrimonio sottovalutato e sottostimato al giorno d'oggi proprio dagli enti pubblici, i quali dovrebbero invece investire nella tutela e promozione della cultura. Peraltro, il fenomeno delle fondazioni… Presidente, il Capogruppo mi disturba…

PRESIDENTE. Chiedo scusa. Un po' di silenzio, per favore

BEN AMARA (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). … Peraltro, dar vita a una fondazione in termini formali significa seguire la logica del diritto privato, in termini sostanziali significa rimettersi alle regole della deontologia di organismi indipendenti, e non di enti pubblici. Secondo questa logica, la fondazione deve trovare da sé i propri mezzi di sostentamento, attraverso il patrimonio vincolato al perseguimento dello scopo che la fondazione decide di perseguire.

Il finanziamento pubblico, perciò, stride con la natura stessa della fondazione in termini di ente pubblico quale socio fondatore. Certamente le fondazioni potrebbero ottenere dei finanziamenti pubblici per iniziare ad operare, se e in quanto perseguenti obiettivi di natura culturale, come nel caso specifico, ma poi dovrebbero sopravvivere con i propri mezzi.

I finanziamenti pubblici, infatti, comportano in questo contesto un pericolo di indebite e inopportune interferenze che possono portare la fondazione, dietro minaccia del taglio dei finanziamenti, a deviare dai propri scopi originari ed essere manipolata dall'ente pubblico fondatore a seconda dell'opportunità politica del momento. Non dimentichiamo che le fondazioni vennero messe a punto negli Stati Uniti all'inizio del ventesimo secolo da ricchi personaggi; si pensi alla Fondazione Ford, alla Fondazione Rockefeller, alla Fondazione Carnegie e da ultima alla Fondazione Bill Gates.

Le motivazioni che spinsero alla creazione delle fondazioni erano quelle di mostrare, di fronte alla sfida del socialismo, che il capitalismo era in grado di promuovere un maggiore benessere generale. Peraltro i capitalisti allora non godevano di una buona fama. Nel 1892 Carnegie lanciò un assalto armato contro i suoi lavoratori del ferro e dell'acciaio in rivolta per le dure condizioni di vita e di lavoro, e ci furono 16 morti. Nel 1913 la famiglia Rockefeller ottenne il biasimo di tutto il Paese per il massacro dei lavoratori e delle loro famiglie in sciopero. Stranamente per riacquistare la popolarità o una parvenza della perduta onorabilità pubblica Carnegie varò la sua Fondazione nel 1911 e la Fondazione Rockefeller venne creata nel 1913.

La Ford Foundation fu inaugurata a livello statale nel 1936, stranamente proprio nel momento in cui avanzava con grande forza l'ondata delle organizzazioni operaie. In seguito alla seconda guerra mondiale, con l'avanzata del comunismo anche in Cina, la Fondazione Ford raggiunse una dimensione internazionale per sostenere la democrazia di fronte alla sfida del comunismo. Mi pare chiara la manovra di manipolazione politica attraverso le fondazioni (riservare una fondazione ad Andrea Parodi, che era anche candidato con i Riformatori, mostra che c'è un'insinuazione politica).

A questo punto mi pare interessante citare gli studi di una politologa americana, JoanRoelofs, la quale sostiene che "le fondazioni hanno un ruolo importante nel mantenere l'egemonia socio-politica delle classi dominanti. Le classi dominanti non governano solo con le armi e con le leggi, ma costruiscono il consenso attraverso le attività di un'ampia gamma di istituzioni e di persone (non necessariamente membri della classe dominante) che divulgano l'ideologia della classe dominante come se fosse soltanto senso comune. L'egemonia della classe dominante ottiene maggiore solidità se non si mostra rigida e restrittiva ma capace di incorporare dinamicamente gli impulsi emergenti; così, mentre generalmente il dissenso dalle idee delle classi dominanti viene identificato come 'estremismo' e viene isolato, singoli dissenzienti possono essere ben accolti per essere trasformati".

Ecco che le fondazioni, come l'esperienza americana insegna, creano uno scenario congeniale all'esercizio indiretto e apparentemente consensuale dell'egemonia di ogni classe politica, progettare per generare consenso e nascondere le asimmetrie nel potere e nell'influenza. Mi fermo qui.

PRESIDENTE. E' iscritta a parlare la consigliera Zuncheddu. Ne ha facoltà.

ZUNCHEDDU (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Rinuncio.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per la Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

BAIRE, Assessore tecnico della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Signor Presidente, signori consiglieri, l'istituto giuridico della fondazione appare strumento idoneo per il perseguimento degli obiettivi di natura culturale in capo alla Regione secondo le sue competenze. E' importante anche sottolineare la valenza delle iniziative finalizzate al riconoscimento di personaggi che hanno dato lustro alla Sardegna nei vari ambiti: storico, culturale, artistico.

In questo senso in particolare l'Assessorato dei beni culturali interviene in applicazione della legge regionale numero 14 del 2006, che regola le norme in materia di beni culturali, istituti e luoghi della cultura, appunto per organizzare manifestazioni celebrative di figure e di protagonisti della storia e della cultura della Sardegna, dando così risalto a ricorrenze o eventi speciali che sono anche riconducibili all'attività dei personaggi illustri.

E' quanto è successo anche per Giorgio Asproni. Per l'anniversario dei 200 anni dalla nascita, nel 2008, l'Assessorato della pubblica istruzione ne ha sostenuto la celebrazione promossa dal suo paese natale, Bitti. In seguito a queste considerazioni non si può non essere favorevoli a questa iniziativa che tende a celebrare in maniera duratura una delle massime figure della storia moderna sarda, diffondere il suo messaggio politico e civile, come pure il suo forte impegno e la determinazione nel risolvere i problemi e i disagi sociali della nostra isola. La Giunta concorda sul testo in discussione.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale. Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS LUCIANO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del passaggio all'esame degli articoli.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: AGUS - AMADU - BRUNO - CAMPUS - CAPELLI - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Felice - CONTU Mariano - COSSA - CUCCA - CUCCU - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DIANA Giampaolo - DIANA Mario - ESPA - FLORIS Mario - FOIS - GALLUS - GRECO - LADU - LAI - LOCCI - LOTTO - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - MULA - MULAS - OBINU - PETRINI - PIRAS - PITEA - PITTALIS - RANDAZZO - SABATINI - SANJUST - SANNA Giacomo - SANNA Gian Valerio - SANNA Matteo - SOLINAS Christian - STERI - VARGIU - ZEDDA Alessandra.

Rispondono no i consiglieri: BEN AMARA - RODIN.

Si sono astenuti i consiglieri: URAS - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 55

votanti 52

astenuti 3

maggioranza 27

favorevoli 50

contrari 2

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 1. All'articolo 1 sono stati presentati alcuni emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1 e dei relativi emendamenti:

Art. 1

Partecipazione alla Fondazione

1. La Regione autonoma della Sardegna è autorizzata a partecipare, quale socio fondatore, insieme all'Associazione culturale Giorgio Asproni, all'istituzione della fondazione denominata "Fondazione Giorgio Asproni" con sede in Cagliari, che è costituita con apposito atto pubblico secondo le procedure fissate dal Codice civile.

2. Alla Fondazione possono partecipare, in qualità di soci, altri soggetti pubblici o privati che ne facciano richiesta.

3. La partecipazione della Regione è subordinata alla condizione che la Fondazione, senza fini di lucro, persegua i seguenti scopi principali:

a) lo studio e l'approfondimento del pensiero politico di Giorgio Asproni e la valorizzazione e diffusione del suo lascito ideale e morale;

b) l'analisi dei problemi legati al rapporto dell'uomo con la società, nonché lo studio delle trasformazioni sociali e culturali della Sardegna nella realtà contemporanea;

c) la promozione di incontri e attività culturali collegate alla realtà sarda e alla conoscenza dei suoi uomini illustri;

d) l'organizzazione di manifestazioni collegate alle attività di studio e di concorsi in materia di ricerca storica ed artistica nell'ambito delle scuole e delle università;

e) l'istituzione di una biblioteca, dotata di personale qualificato e aperta quotidianamente al pubblico, nonché di un centro di documentazione e di altre attività informative.

EMENDAMENTO sostitutivo parziale CUCCU - SANNA Gian Valerio - CUCCA - MORICONI - BRUNO - PITTALIS.

Articolo 1

All'articolo 1, comma 1, le parole "con sede in Cagliari" sono sostituite con: "con sede in Bitti". (2)

EMENDAMENTO sostitutivo parziale LADU - RODIN - PITEA - RANDAZZO - CHERCHI - SANNA Matteo - PITTALIS.

Articolo 1

Al comma 1 le parole "con sede a Cagliari" sono sostituite con quelle: "con sede a Bitti presso la casa natale di Asproni". (3)

EMENDAMENTO aggiuntivo LADU - CUCCA - PITEA - RANDAZZO - CHERCHI - PITTALIS.

Articolo 1

Al comma 1 dopo le parole: "all'associazione culturale Giorgio Asproni" sono aggiunte le seguenti: "e al Comune di Bitti". (4)

EMENDAMENTO aggiuntivo DEDONI - DE FRANCISCI - LOTTO - CUCCA - STERI.

Articolo 1

All'art. 1, comma 1, dopo le parole "con sede" sono aggiunte le seguenti "in Bitti e". (1).)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS LUCIANO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Molto brevemente esprimo ora il mio pensiero non essendo intervenuto nella discussione generale. Questo progetto di legge ne anticipa altri tutti istitutivi di fondazioni; il 56/A che istituisce la Fondazione Cambosu, il 94/A che istituisce la Fondazione Andrea Parodi.

Se noi, Presidente, facessimo un elenco di persone benemerite, illustri per ragioni politiche oppure scientifiche, oppure sociali, oppure artistiche, siamo convinti che riusciremmo a varare un significativo, ingente numero di leggi istitutive di fondazioni, le quali andrebbero, correttamente e in modo significativo, non solo per testimonianza, finanziate annualmente. Per la Fondazione Asproni il finanziamento annuo previsto è di 100 mila euro, per la Fondazione Parodi il finanziamento annuo previsto è di 100 mila euro, il finanziamento previsto per la Fondazione Cambosu immagino che sia più o meno della stessa entità, anzi in questo caso sono previsti 750 mila euro in partenza e 100 mila successivamente. Quindi, una partita che pesa sul bilancio.

Pertanto vorrei ricordare, lo dico al collega Dedoni che è di Oristano, che in quella provincia sarebbe nato uno sconosciuto personaggio politico del novecento, casualmente tradotto in tutte le lingue del pianeta, occasionalmente riconosciuto come il più grande intellettuale o uno dei più grandi intellettuali del mondo, studiato in tutte le più grandi università del mondo, che occasionalmente è stato vittima di persecuzione politica, occasionalmente ha patito ogni pena dentro le carceri fasciste e che, conseguentemente, è stato vittima di patologie derivanti dalla sua condizione carceraria che l'hanno portato alla morte ad appena 47 anni.

Un signore che la Sardegna dimentica, che vale (ma solo da alcuni anni) 60 mila euro circa dati "a spizzichi e a mozzichi", con grandi problemi da parte della burocrazia regionale, per mantenere la casa natale, la casa di vita che è anche museo, cioè quella di Ghilarza, e l'Istituto Gramsci per la sezione sarda. Un istituto che ha la sede principale a New York, non a Mosca, a New York! Questo signore che si chiama Antonio Gramsci merita meno dello straordinario uomo politico e di cultura Asproni o Cambosu o chi per loro.

Allora, vogliamo ripetere un pochino, così magari se abbiamo bisogno anche di approfondire lo facciamo, i passaggi della nostra storia di sardi, ma anche di italiani, ma anche di europei, ma anche di cittadini del mondo per avere un pizzico di equilibrio? Un pizzico di equilibrio! Lo chiedo all'onorevole Dedoni che mi deve spiegare come è possibile considerare Gramsci come viene considerato, cioè alla stregua della metà di Asproni, di un terzo di Cambosu o di altri e mi deve spiegare che razza di figura ci può fare la Sardegna rispetto al mondo in ragione di questo.

Il mio carissimo amico Giorgio Baratta, un grande intellettuale, uno studioso affezionato alla Sardegna, è affezionato alla Sardegna perché ha conosciuto Gramsci ed è venuto a conoscere la Sardegna perché ha conosciuto Gramsci. In altre parti del mondo, lo dico, Presidente, magari il Presidente della Commissione è lì, glielo dica di stare attento perché stavo parlando anche con lui, non stavo parlando solo con lei; onorevole amico carissimo Attilio Dedoni io questa questione la devo sollevare perché l'ho già sollevata, l'ho sollevata anche insieme a te, anche pubblicamente.

Antonio Gramsci sarebbe per questa Regione, se solo questa Regione non ne avesse una così scarsissima cura, con un atteggiamento discriminatorio e offensivo, un grande patrimonio perché non c'è posto al mondo che, avendo avuto un intellettuale di questa portata, attorno all'opera che ha svolto, ai suoi scritti, al suo pensiero filosofico, alla sua critica letteraria non avrebbe messo in piedi, per trarne anche lucro, percorsi di indagine, di studio, di approfondimento, di visita dei luoghi di vita, di conservazione delle opere originali, di valorizzazione del suo impegno; non c'è posto al mondo che questo patrimonio non sarebbe stato in grado di utilizzare proficuamente anche dal punto di vista economico.

Io mi sono astenuto nella votazione sul passaggio all'esame degli articoli, mi asterrò anche sul voto finale, però lo dico, noi non possiamo mantenere questo squilibrio; il Consiglio regionale non può avere questo atteggiamento che è offensivo per la nostra cultura e per il nostro patrimonio culturale e per il livello, la qualità, la personalità degli intellettuali veri che noi dimentichiamo, o ricordiamo a fatica o, peggio, discriminiamo.

Presidente, se noi pensiamo che la Fondazione Asproni, costituita dalla sua associazione e dalla Regione, abbia titolo a fare attività per 100 mila euro, io penso che noi non potremo pensare di valorizzare la figura di Gramsci per meno volte di dieci volte di più di quello che facciamo per Asproni.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dedoni, relatore.

DEDONI (Riformatori Sardi), relatore. Chiederei, se è possibile, una breve sospensione per poter armonizzare gli emendamenti.

PRESIDENTE. La seduta è sospesa.

(La seduta, sospesa alle ore 11 e 26, viene ripresa alle ore 11 e 44.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori.

Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Dedoni, relatore.

DEDONI (Riformatori Sardi), relatore. Viene ritirato l'emendamento numero 1. Si esprime parere favorevole sui restanti emendamenti, ma si chiede di eliminare dall'emendamento numero 3 le parole"presso la casa natale di Asproni".

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Ladu. Ne ha facoltà.

LADU (P.d.L.). Accediamo alla richiesta del relatore di cassare dall'emendamento numero 3 le parole "presso la casa natale di Giorgio Asproni". Poichè la casa in questione è in fase di ristrutturazione, lasciamo "con sede a Bitti".

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta sugli emendamenti ha facoltà di parlare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

BAIRE, Assessore tecnico della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. La Giunta esprime parere conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Metto in votazione gli emendamenti numero 2 e 3, uguali.

Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA Mario (P.d.L.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 2 e 3, uguali.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri CHERCHI e COCCO Daniele hanno votato a favore e che il consigliere BRUNO si è astenuto.

Rispondono sì i consiglieri:AMADU - ARTIZZU - CAMPUS - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Mariano - COSSA - CUCCA - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DIANA Mario - ESPA - FLORIS Mario - FOIS - GALLUS - LADU - LAI - MANINCHEDDA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Marco - MILIA - MULA - MULAS - MURGIONI - PIRAS - PITTALIS - SANJUST - SANNA Giacomo - SANNA Matteo - SOLINAS Christian - STERI - STOCHINO - TOCCO - ZEDDA Alessandra.

Rispondono no i consiglieri: CONTU Felice - DIANA Giampaolo.

Si sono astenuti i consiglieri: AGUS - BRUNO - SANNA Gian Valerio - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 44

votanti 39

astenuti 5

maggioranza 20

favorevoli 37

contrari 2

(Il Consiglio approva).

Metto in votazione l'articolo 1. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'emendamento numero 1 è ritirato.

Metto in votazione l'emendamento numero 4. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Adempimenti

1. La Giunta regionale, preso atto della compatibilità dello statuto della Fondazione con quanto previsto dall'articolo 1, autorizza il Presidente della Regione a sottoscriverne l'atto costitutivo e a compiere tutti gli atti necessari al fine di perfezionare la partecipazione della Regione alla Fondazione.

2. I diritti della Regione inerenti alla qualità di socio fondatore sono esercitati dal Presidente della Regione o da un suo delegato.).

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Dedoni. Ne ha facoltà.

DEDONI (Riformatori Sardi). Intervengo solo per precisare alcuni aspetti. Intanto, nell'articolo, vi è la previsione che chiunque può far parte della fondazione, qualora ne faccia richiesta e sia conseguente all' aspirazione della medesima.

Mi spiace che l'onorevole Uras non sia presente in Aula, altrimenti gli avrei ricordato che è depositata una proposta, è all'esame della Commissione, per una Fondazione Gramsci, e lui sa bene che serve per coprire anche qualche carenza propria di quella parte politica.

Ma ancor di più mi meraviglia la questione posta dall'onorevole Ben Amara, il quale pensa di poter discettare in materia di diritto, senza probabilmente capire che il diritto in questioni sociali è tutt'altra cosa. Non può prendere in prestito dall'America alcune disposizioni per trasferirle qui in Italia, perchè il diritto italiano disciplina l'istituto della fondazione diversamente rispetto agli Stati Uniti d'America.

Se invece quel discorso voleva nascondere altre argomentazioni, lascio all'Aula la riflessione; in altra circostanza credo che sarà opportuno approfondire i risultati che potrebbero derivare da un simile ragionamento.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 2. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

Rappresentanti della Regione nella Fondazione

1. La Giunta regionale provvede alla designazione dei rappresentanti della Regione negli organi della Fondazione, secondo quanto è previsto nello statuto della Fondazione e nel rispetto della normativa vigente.).

PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 3. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:

Art. 4

Relazione annuale

1. La Fondazione presenta ogni anno al Consiglio regionale una relazione sull'attività svolta.).

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Lai. Ne ha facoltà.

LAI (P.d.L.). Intervengo brevemente per rispondere a quella che mi è parsa una nota critica, espressa da parte dell'onorevole Ben Amara, circa l'opportunità di finanziare una fondazione privata, assimilata addirittura alla Fondazione Rockefeller, che come tutti sappiamo ha ben altre finalità e altre connotazioni.

Io ritengo che l'articolo 4, con la sua importante enunciazione: "la Fondazione presenta ogni anno al Consiglio regionale una relazione sull'attività svolta", possa rispondere in modo equilibrato al problema posto stabilendo, appunto, che si relazioni sull'utilizzo dei finanziamenti concessi.

Credo quindi che la figura di Giorgio Asproni debba essere sottratta alle polemiche, per restituirle il connotato storico e identitario che merita. Certamente anche le altre figure storiche, al di là di ogni graduatoria di valore, che lasciamo agli studiosi e agli storici, meritano azione di valorizzazione, di riscoperta e tutela del loro patrimonio culturale, da trasmettere come valore identitario. E questo Consiglio, così come non è stato insensibile in passato, penso che non lo sarà in futuro.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 4. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 5.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5:

Art. 5

Contributi annuali

1. La Regione partecipa alla Fondazione con un contributo per lo svolgimento delle attività istituzionali determinato in euro 100.000 per l'anno 2010 e, a decorrere dall'anno 2011, in euro 80.000 annui.).

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Dedoni. Ne ha facoltà.

DEDONI (Riformatori Sardi). Presidente e signori consiglieri, nel corso della discussione sono emerse notevoli critiche sull'ampiezza dei finanziamenti; critiche che credo possano essere accolte; di conseguenza si potrebbe verificare se sia il caso di ridurre la disponibilità finanziaria per ciascuna fondazione. Infatti, essendo in itinere proposte per l'istituzione di altre fondazioni, effettivamente si potrebbe arrivare a cifre di una certa importanza. Lascerei libera l'Aula sulla decisione, ma credo che l'importo finanziario previsto sia da ridurre sicuramente almeno del 50 per cento.

PRESIDENTE. Onorevole Dedoni, se sta presentando un emendamento orale su un eventuale taglio del finanziamento da 100 mila a 50 mila euro per il primo anno, e a 40 mila per gli anni successivi'è necessario un pronunciamento dell'Aula. Per illustrare l'emendamento orale ha facoltà di parlare il consigliere Dedoni.

DEDONI (Riformatori Sardi). Si ritiene che, dato l'elevato numero di fondazioni, sarebbe opportuno eventualmente ridurre i finanziamenti e recuperare effettivamente una certa cifra. È una proposta che, tenendo conto delle esigenze che sono state manifestate da più parti, porto all'attenzione dell'Aula.

PRESIDENTE. In sostanza sta chiedendo che l'articolo venga votato con la modifica dell'importo, da 100 mila a 50 mila euro per l'anno 2010, e a decorrere dall'anno 2011, da 80 mila a 40 mila euro.

E' iscritto a parlare il consigliere Ladu. Ne ha facoltà.

LADU (P.d.L.). Non sono assolutamente d'accordo con la proposta di emendamento orale. Chiedo che venga lasciato lo stanziamento iniziale di 100 mila euro perché, essendo prevista l'istituzione di altre fondazioni, dovremmo conseguentemente ridurre anche i finanziamenti previsti per le altre.

Io non credo che sarebbe una decisione giusta, perché già mi pare che fosse una cifra abbastanza bassa, se poi la riduciamo a 50 mila euro praticamente rendiamo impossibile la funzionalità di questa fondazione.

PRESIDENTE. L'emendamento orale non può essere accolto, mancando l'accordo dell'Aula.

E' iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, le osservazioni del collega Dedoni mi paiono pertinenti. In finanziaria noi abbiamo previsto come quota totale, per la partecipazione della Regione a fondazioni, 200 mila euro. Se noi diamo l'intero importo ad una fondazione è chiaro che abbiamo escluso tutte le altre, tenendo conto che le fondazioni di cui stiamo parlando dovrebbero fare attività di cura del patrimonio letterario, della documentazione presente, così come è avvenuto in questo caso nel paese di Bitti. Non si tratta di fondazioni che debbono gestire beni immobili sparsi nel territorio regionale, non ci sono costi aggiuntivi rispetto al mantenimento, alla cura e alla divulgazione di testi e dei documenti, che possano giustificare l'importo del finanziamento previsto.

Diverso è il caso, ad esempio, della Fondazione Nivola che, allestendo mostre in tutto il mondo, spende decine di migliaia di euro per l'assicurazione e il trasporto di una sola opera.

Per questo mi pare opportuna la riduzione degli importi così come richiesto dal collega Dedoni.

PRESIDENTE. Onorevole Zedda, le ho dato la parola ma ribadisco che l'emendamento orale non può essere accolto non essendoci l'unanimità dell'Aula.

Metto in votazione l'articolo 5. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 6.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 6:

Art. 6

Sospensione dei contributi

1. L'Amministrazione regionale può sospendere l'erogazione dei contributi previsti dall'articolo 5 per gravi e reiterate violazioni dello statuto della Fondazione.).

PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 6. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 7.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 7:

Art. 7

Norma finanziaria

1. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge, pari a euro 100.000 per l'anno 2010 e a euro 80.000 annui a decorrere dall'anno 2011, si fa fronte con quota parte delle entrate proprie della Regione ai sensi dell'articolo 8 della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 (Statuto speciale per la Sardegna), come modificato dall'articolo 1, comma 834, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007).).

PRESIDENTE. Colleghi, all'articolo 7, norma finanziaria, è stata indicata una UPB errata che gli Uffici provvederanno a indicare correttamente in fase di coordinamento.

Metto in votazione l'articolo 7. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

E' in votazione la proposta di legge numero 90/A.

Ha domandato di parlare il consigliere Bruno per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Esprimo il voto di astensione sulla proposta di legge. Abbiamo assistito ad una discussione, su graduatorie di valore inerenti la partecipazione della Regione alle fondazioni, per alcuni tratti surreale. Mi rendo conto che è uno dei primi atti dell'ottava Commissione consiliare che viene portato all'attenzione dell'Aula ma mi rendo conto anche, lo dico alla Presidenza di questo Consiglio e alla Conferenza dei Capigruppo di cui faccio parte, che le problematiche che interessano i sardi sono altre.

Per esempio mi chiedo, lo chiedo alla Giunta, se ha intenzione di portare il collegato, se quest'Aula in tempi rapidi vedrà provvedimenti più importanti; decidiamo di dedicare una mattinata a parlare di fondazioni, a fare graduatorie su chi ha più meriti e chi ne ha meno ma io mi chiedo, lo chiedo alla Presidenza di questo Consiglio, se di fronte ad una decisione della Giunta regionale che oggi è all'Asinara (probabilmente anche con qualche componente di questo Consiglio regionale), non sia opportuna un'assemblea del Consiglio regionale (sappiamo che il Consiglio regionale da Statuto si può riunire solo in questa sede), all'Asinara, per esempio; se non sia opportuno stare attenti e magari stare più vicini alle persone che veramente hanno problemi nella nostra Isola, o se invece dobbiamo continuare ad utilizzare il tempo in questo modo. Io lo dico perché credo che ne vada anche della dignità di questo Consiglio.

Noi oggi siamo riuniti per discutere di questi provvedimenti che riguardano l'ottava Commissione, questo pomeriggio probabilmente esamineremo un disegno di legge che è stato definito urgente - poi vedremo nel pomeriggio se è urgente o se non lo è - però io credo che questo Consiglio regionale debba utilizzare meglio, al servizio dei sardi, il proprio tempo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.). Presidente, annuncio il voto di astensione dell'U.D.C., motivato dalla circostanza che già oggi abbiamo in votazione una serie di norme su più fondazioni. Il Presidente dell'ottava Commissione ci ha anticipato che sono in cantiere altri provvedimenti, allora noi riteniamo che in questa situazione si sarebbe dovuto provvedere a predisporre una norma di legge generale sulle fondazioni, individuando la somma globale, disponibile anno per anno da parte della Regione.

In questa situazione, ancor più aggravata dal fatto che c'è stata l'obiezione all'emendamento orale presentato dall'onorevole Dedoni, noi ci asteniamo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dedoni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DEDONI (Riformatori Sardi), relatore. Io dichiaro il voto favorevole. Capisco che le astensioni possano essere determinate in Aula da considerazioni le più diverse, né voglio pormi in una posizione di criticità verso chi ritiene o pensa che la Commissione ottava si occupi solo di quisquilie di poca entità e considerazione, non degne di essere presentate in Consiglio. Mi pare che questa considerazione non debba essere propria di nessun consigliere regionale.

Io ritengo, infatti, che la cultura sia il fondamento e la base di ogni iniziativa; e, forse, se qualche iniziativa di lavoro, di intrapresa fosse ponderata probabilmente raggiungerebbe qualche risultato, diversamente da come succede con l'approccio solo discorsivo ai problemi critici che vive la Sardegna. Credo che sarebbe opportuno vivere con più intensità tutti gli aspetti della crisi che investe la Sardegna, cercando soluzioni ai problemi (in primo luogo la disoccupazione) della nostra Isola.

Troppe risorse giacciono, ormai da vecchia data, non ancora utilizzate nel bilancio regionale per dare le risposte effettive che, invece, auspica il popolo sardo. Io propongo pertanto che la proposta di legge in votazione venga esitata e trovino riscontro anche le altre proposte che l'ottava Commissione ha varato con disponibilità d'animo, e seguendo le alte considerazioni che si hanno della cultura e delle attività che nella cultura trovano riscontro.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 90/A.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere COCCO Daniele Secondo si è astenuto.

Rispondono sì i consiglieri:AMADU - ARTIZZU - CAMPUS - CHERCHI - CONTU Mariano - COSSA - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DIANA Mario - FLORIS Mario - FOIS - GALLUS - GRECO - LADU - LAI - LOCCI - MANINCHEDDA - MARIANI - MELONI Francesco - MULA - MULAS - MURGIONI - PETRINI - PITTALIS - PLANETTA - RODIN - SANJUST - SANNA Giacomo - SANNA Matteo - SOLINAS Christian - STOCHINO - TOCCO - VARGIU - ZEDDA Alessandra.

Si sono astenuti i consiglieri: AGUS - BEN AMARA - BRUNO - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Felice - CUCCA - DIANA Giampaolo - ESPA - LOTTO - MANCA - MELONI Marco - MELONI Valerio - OBINU - SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio - STERI - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 54

Votanti 35

Astenuti 19

Maggioranza 18

Favorevoli 35

(Il Consiglio approva).

Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.). Chiedo una breve sospensione.

PRESIDENTE. Se non ci sono obiezioni, sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 12 e 08, viene ripresa alle ore 12 e 29.)

Discussione e approvazione della proposta di legge De Francisci - Diana Mario - Pittalis - Ladu - Maninchedda - Capelli - Mula - Cucca - Barracciu - Mariani: "Partecipazione della Regione autonoma della Sardegna alla

Fondazione Salvatore Cambosu". (56/A)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge numero 56/A.

Dichiaro aperta la discussione generale

Ha facoltà di parlare la consigliera De Francisci, relatore.

DE FRANCISCI (P.d.L.), relatore.Presidente, colleghi, Assessore, consentitemi, nel presentare questa proposta di legge che, se approvata, autorizza la Regione a partecipare alla Fondazione Salvatore Cambosu come abbiamo fatto poco fa con quella di Giorgio Asproni, di esprimere un caloroso ringraziamento ai colleghi che hanno condiviso il progetto, il presidente Dedoni i componenti della Commissione cultura che su di esso hanno garantito una convinta e fattiva convergenza, oltre ai Presidenti dei Gruppi che hanno accolto la richiesta per la discussione odierna.

Stiamo fissando un'altra tappa importante nel percorso della qualità culturale della Regione; dopo Dessì e Nivola, dopo Asproni oggi, Salvatore Cambosu si iscrive nel Pantheon degli uomini che hanno interpretato l'anima più profonda della nostra Isola dando voce a contenuti remoti e nascosti, incastonando un'espressione linguistica che non può non accostarlo ai grandi della letteratura del novecento. E' stato il suo paese natale, la sua comunità, Orotelli a volere la Fondazione Cambosu e la Regione con questo provvedimento di legge propone la sua presenza non da semplice spettatrice ma da protagonista dando forza e valore universale alla originalità del pensiero e della ricerca dello scrittore orotellese.

A Orotelli, da nuorese, Cambosu ancorò la quasi ossessiva ricerca delle radici anche quando frequentò le Università di Padova e di Roma, e quando sviluppò la sua vasta e intensa attività di pubblicista a Cagliari sui temi a lui cari dell'identità. Qui si collocano i suoi capolavori: "Miele amaro", "Supramonte di Orgosolo", "Una stagione a Orolai", e tutta quella produzione letteraria che per certi versi è ancora da analizzare: antologie di racconti, reportage giornalistici, collaborazioni con testate nazionali, inediti custoditi dalla famiglia. Ha scritto di lui, per esempio, Giovanna Cerina che in questa Aula non ha bisogno di presentazioni.

La sua figura ha una centralità simbolica, essa è l'incarnazione di una mentalità magica in quanto custode della tradizione che vive nelle favole, nelle credenze, nelle forme rituali di elaborazione del lutto. Gli articoli, i reportage, i racconti, le recensioni pur differenziandosi formalmente in virtù delle diverse finalità e dei diversi destinatari a cui, di volta in volta, obbediscono e si rivolgono, portano inequivocabilmente impresso il segno di uno stile inconfondibile, quello di Cambosu, che poi è l'impronta di un'intelligenza, di una cultura, di una sensibilità tanto raffinata e profonda da rendersi riconoscibile comunque e in qualsiasi contesto. Lo ha scritto l'onorevole Maninchedda che non è presente in questo momento in Aula.

La Sardegna di Cambosu vive di una magia intrinseca, è intrecciata come le opere della sua amica Maria Lai di favole, credenze, forme rituali ma è anche percorsa da fremiti tragici legati al rapporto tra la terra e il lavoro e l'uomo di Sardegna, il tutto raccontato con sensibilità e stile inconfondibile, con un'impronta linguistica ancora oggi unica e originale.

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, per la Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

BAIRE, Assessore tecnico della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Come per la Fondazione Asproni, anche per Salvatore Cambosu la Regione è già intervenuta, sempre relativamente al capitolo delle figure di protagonisti della storia e della cultura sarda, anche nell'annualità 2009 per favorire diverse manifestazioni.

Vorrei aggiungere che la Regione con la legge regionale numero 14, articolo 20, interviene con contributi annuali a sostegno delle attività e del funzionamento di enti ed istituzioni culturali e scientifiche di particolare importanza, tra cui le fondazioni, riconoscendo il valore delle azioni nei diversi segmenti di competenza. A tale scopo è stato istituito anche dal comma 3 della medesima disposizione legislativa un fondo unico la cui articolazione è definita sulla base del parere di un'apposita commissione scientifica; questo è quanto è successo per Maria Carta, Meilogu, la Fondazione Siotto, eccetera.

Questa Commissione, appunto, è incaricata dell'accertamento del possesso dei requisiti di ammissibilità e della valutazione dei progetti presentati. Anche la partecipazione della Regione alla Fondazione Salvatore Cambosu non può che essere valutata positivamente, come pure gli scopi e gli obiettivi che caratterizzeranno l'attività della fondazione medesima.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale. Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Partecipazione della Regione Sardegna alla Fondazione Salvatore Cambosu

1. La Regione partecipa, nei modi e nelle forme previsti dalla presente legge, alla Fondazione Salvatore Cambosu, con sede in Orotelli.

2. Al fine dei raggiungimento degli obiettivi della Fondazione di cui al comma 1, la Regione assegna al Comune di Orotelli la somma necessaria per l'acquisto e per l'adeguamento della specifica destinazione d'uso dei seguenti beni:

a) la casa d'abitazione dello scrittore, sita nella via Cambosu in Orotelli;

b) altri eventuali stabili o terreni limitrofi comunque interni al territorio comunale, necessari per dotare la fondazione degli strumenti adeguati alla gestione delle attività culturali, scientifiche e di divulgazione;

c) eventuali arredi e oggetti già di proprietà dello scrittore.

3. L'acquisto della casa d'abitazione e dei beni indicati al comma 2 è definito dall'amministrazione comunale di Orotelli entro sei mesi dall'entrata in vigore della presente legge e concorre alla dotazione patrimoniale della Fondazione. La ristrutturazione della casa Cambosu è effettuata dalla Fondazione; essa, a tal fine, attraverso i suoi organi di gestione, predispone un dettagliato preventivo di spesa, per l'approvazione del relativo finanziamento a valere sulle disponibilità che sono garantite dall'Amministrazione regionale ai sensi dell'articolo 6, comma 1.

4. I beni di cui al comma 2 sono acquisiti e restaurati a cura del Comune di Orotelli, d'intesa con gli organi della Fondazione ed alla stessa sono trasferiti una volta pronti per la specifica destinazione d'uso.).

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 1.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere PORCU si è astenuto.

Rispondono sì i consiglieri:AMADU - CHERCHI - CONTU Mariano - COSSA - CUCCA - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DIANA Mario - FLORIS Mario - FOIS - GALLUS - GRECO - LAI - LOCCI - MANINCHEDDA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Valerio - MULA - MURGIONI - PETRINI - PIRAS - PITTALIS - RODIN - SANJUST - SANNA Giacomo - SOLINAS Christian - VARGIU - ZEDDA Alessandra.

Si sono astenuti i consiglieri: BEN AMARA - BIANCAREDDU - BRUNO - CARIA - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Felice - DIANA Giampaolo - ESPA - MANCA - MELONI Marco - PORCU - SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio - STERI - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 47

Votanti 30

Astenuti 17

Maggioranza 16

Favorevoli 30

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Finalità della Fondazione

1. L'erogazione delle somme di cui all'articolo 1 e dei contributi per la gestione della Fondazione è condizionata al rispetto, da parte della Fondazione Cambosu, delle seguenti finalità:

a) analisi sistematica e valorizzazione dell'opera letteraria e del messaggio storico e umano di Salvatore Cambosu;

b) studio delle culture contemporanee e delle relative forme di comunicazione, nonché delle espressioni letterarie ed artistiche in forma scritta, visiva e orale;

c) analisi dei problemi legati al rapporto storico dell'uomo con il suo ambiente e con la natura;

d) studio delle trasformazioni produttive, sociali e culturali della Sardegna nella realtà contemporanea.

2. Lo statuto della Fondazione può prevedere, anche con formulazioni differenti, le finalità di cui al comma 1, ma non escluderle nella sostanza e può aggiungerne altre, purché con esse compatibili.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

Statuto della Fondazione e partecipazione
della Regione

1. L'Amministrazione regionale, a seguito dell'entrata in vigore della presente legge e secondo le procedure previste dal Codice civile, partecipa alla Fondazione Salvatore Cambosu, promossa dal Comune di Orotelli, così come specificato all'articolo 1.

2. La Regione concorre alla composizione, alla formazione e al funzionamento degli organi sociali, alle finalità istituzionali della Fondazione, nonché alle altre indicazioni prescritte dal Codice civile.

3. L'erogazione dei contributi regionali previsti dalla presente legge è condizionata dal fatto che lo statuto della Fondazione, oltre alle finalità descritte all'articolo 2, preveda:

a) l'attivazione di una gestione stabile, quotidianamente aperta al pubblico, del museo Cambosu, delle attività informative e del sito internet per le informazioni on-line;

b) la presentazione entro l'anno solare al Comune di Orotelli e all'Amministrazione regionale di una relazione annuale, di merito e finanziaria, di consuntivo per l'anno in corso e di previsione per il successivo, sulle attività dell'istituzione.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:

Art. 4

Sospensione dei contributi

1. L'Amministrazione regionale sospende l'erogazione dei contributi previsti dalla presente legge per gravi e reiterate violazioni dello statuto della Fondazione.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 5.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5:

Art. 5

Premio letterario Salvatore Cambosu

1. La Regione assegna al Comune di Orotelli un contributo biennale per l'organizzazione di un premio letterario, che può essere esteso anche ad altre forme di espressione artistica, intitolato a Salvatore Cambosu. Il regolamento del premio prevede una specifica attività di divulgazione, attraverso gli strumenti più idonei alla divulgazione globale.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 6. All'articolo 6 è stato presentato un emendamento.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 6 e del relativo emendamento:

Art. 6 Norma finanziaria

1. Le spese previste per l'attuazione della presente legge sono valutate come segue:

a) euro 750.000 per l'anno 2010 quale finanziamento al Comune di Orotelli per l'acquisizione e la ristrutturazione dei beni di cui all'articolo 1, comma 2, lettere a), b) e c), a gravare sull'UPB S08.01.003, cap. SC08.0034, FNOL investimenti, voce 1), Interventi vari, tabella B, allegata alla legge regionale 28 dicembre 2009, n. 5 (finanziaria 2010);

b) euro 100.000 annui, a decorrere dal 2010, quale contributo alla Fondazione per le spese di gestione; alla relativa spesa si fa fronte attingendo alle risorse iscritte nell'UPB S08.01.002, cap. SC08.0034, FNOL di parte corrente, voce 4), Interventi vari, tabella A, allegata alla legge finanziaria 2010.

2. Alle spese per l'organizzazione del premio letterario previsto nell'articolo 5 si provvede ai termini dell'articolo 4, comma 1, lettera e), della legge regionale 2 agosto 2006, n. 11 (Norme in materia di programmazione, di bilancio e di contabilità della Regione).

EMENDAMENTO sostitutivo totale DEDONI - SOLINAS Christian - FOIS - PETRINI - DE FRANCISCI.

Articolo 6

L'art. 6 è sostituito dal seguente:

Art. 6 Norma finanziaria

1. Gli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge sono valutate come segue:

a) euro 750.000 per l'anno 2010 per le finalità di cui all'art. 1, comma 2, lettere a), b) e c);

b) euro 100.000 annui, a decorrere dall'anno 2010, per le finalità di cui all'art. 1, comma 1.

2. Nel bilancio di previsione per gli anni 2010-2013 sono apportate le seguenti variazioni:

in diminuzione

UPB S08.01.002 FNOL - Parte corrente

anno 2010 euro 100.000

anno 2011 euro 100.000

anno 2012 euro 100.000

anno 2013 euro 100.000

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 4 della tabella A allegata alla legge regionale 28 dicembre 2009, n. 5 (legge finanziaria 2010)

in diminuzione

UPB S 08.01.003 FNOL - investimenti

anno 2010 euro 750.000

anno 2011 euro

anno 2012 euro

anno 2013 euro

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 1 della tabella B allegata alla legge regionale 28 dicembre 2009, n. 5 (legge finanziaria 2010)

in aumento

UPB S03.01.003 - Tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale - spese correnti

anno 2010 euro 100.000

anno 2011 euro 100.000

anno 2012 euro 100.000

anno 2013 euro 100.000

in aumento

UPB SO3.01.004 - Investimenti per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale

anno 2010 euro 750.000

anno 2011 euro

anno 2012 euro

anno 2013 euro

3. Alle spese previste per l'attuazione della presente legge si fa fronte con la suddetta UPB del bilancio della Regione per gli anni 2010-2013 e con le rispettive UPB dei bilanci per gli anni successivi.

4. Alle spese previste per l'attuazione dell'art. 5 si provvede con legge finanziaria ai sensi dell'art. 4, comma 1, lett. e) delle LR. n. 11/2006. (1).).

PRESIDENTE. L'emendamento riscrive in modo tecnicamente corretto la norma finanziaria.

Per esprimere il parere sull'emendamento ha facoltà di parlare la consigliera De Francisci, relatore.

DE FRANCISCI (P.d.L.), relatore. Si esprime parere favorevole.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta sull'emendamento ha facoltà di parlare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

BAIRE, Assessore tecnico della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. La Giunta esprime parere conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento sostitutivo totale numero 1. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

E' in votazione la proposta di legge numero 56/A.

Ha domandato di parlare il consigliere Felice Contu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CONTU FELICE (U.D.C.). Il Gruppo dell'U.D.C. si asterrà sulla votazione di questa proposta di legge, così come si è astenuto nella votazione precedente. Non si tratta di mancato rispetto nei confronti di Cambosu e del famoso onorevole Asproni, ma ci troviamo veramente in difficoltà perché di uomini illustri la Sardegna ne conta parecchi.

Francamente non ci sembrerebbe giusto intervenire a favore di alcuni e non di altri. Potrei citare Michelangelo Pira, amico di Cambosu, che è stato anche un funzionario di questo Consiglio regionale, in nome del quale io mi sentirei di creare un premio biennale; potrei citare Giovanni Battista Tuveri, Domenico Azuni e così via.

Noi pertanto ci asteniamo, perché riteniamo che sarebbe stato forse più utile fare una riflessione più vasta e più generale, in modo tale da evitare queste difficoltà e anche questi imbarazzi.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 56/A.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri CONTU Mariano e ZEDDA Alessandra hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri:AMADU - ARTIZZU - CHERCHI - CONTU Mariano - COSSA - CUCCA - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DIANA Mario - FLORIS Mario - FOIS - GALLUS - GRECO - LADU - LAI - LOCCI - MANINCHEDDA - MARIANI - MELONI Francesco - MULA - MULAS - MURGIONI - PETRINI - PIRAS - PITTALIS - PLANETTA - RODIN - SANJUST - SOLINAS Christian - STOCHINO - TOCCO - VARGIU - ZEDDA Alessandra.

Si sono astenuti i consiglieri: BEN AMARA - BIANCAREDDU - BRUNO - CARIA - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Felice - DIANA Giampaolo - ESPA - LOTTO - MANCA - MELONI Marco - MELONI Valerio - PORCU - SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio - STERI - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 53

votanti 34

astenuti 19

maggioranza 18

favorevoli 34

(Il Consiglio approva).

Discussione e non approvazione della proposta di legge Dedoni - Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cocco Daniele Secondo - Cuccu - De Francisci - Meloni Valerio - Solinas Antonio - Solinas Christian - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Sanjust: "Norme per la tutela e la valorizzazione delle

tradizioni popolari materiali ed immateriali della Sardegna". (89/A)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge numero 89/A: "Norme per la tutela e la valorizzazione delle tradizioni popolari, materiali e immateriali della Sardegna". Dichiaro aperta la discussione generale. Poiché il relatore, il consigliere Bardanzellu, oggi ha chiesto congedo, ha facoltà di parlare il consigliere Dedoni, Presidente della Commissione.

DEDONI (Riformatori Sardi). Sentivo qualche suggerimento di rimettermi alla relazione scritta. Sarei quasi convinto di farlo, ma credo sia necessario dire che questa normativa ormai è allo studio di quasi tutte le Regioni italiane, ivi compreso il Ministero dei Beni Culturali, che ha interesse a far sì che una norma consimile esista a livello nazionale.

Questa proposta è stata presentata come legge in vigore, forse non essendo a conoscenza del fatto che è soltanto una proposta che ha un significato estremamente importante: quello di dare la giusta valutazione ai beni materiali e immateriali della storia di Sardegna, della cultura sarda, della tradizione sarda, ma ricordo che diversi economisti e sociologi, in più di una circostanza, hanno identificato l'identità di un popolo nella possibilità di espansione economica, nella possibilità di risolvere problemi legati allo sviluppo e all'occupazione.

Questa proposta di legge, infatti, pensa di poter raggiungere l'obiettivo di valorizzare le tradizioni, la cultura, la storia del popolo sardo, considerando la Sardegna nel suo insieme, ma anche nelle sua particolarità, mettendo in evidenza comune per comune, zona per zona, area per area tutto quello che di importante, di bello, di interessante, di profondo, di radicato vi è nella nostra Isola, e quale ampia possibilità venga alla nostra presenza nel mar Mediterraneo anche per il collegamento con le Regioni rivierasche.

L'esaltazione della cultura nel suo insieme, nel suo fare, nel suo sapere, nel suo essere presente, va dalla semplice tradizione folklorica, all'enogastronomia, alla danza, all'arazzo, al manifestarsi di tutte le opportunità che un bene materiale e immateriale può offrire alla storia e all'insieme dei rapporti fra i popoli.

Non voglio dilungarmi perché non credo sia il caso di rubare tempo all'Aula, anche perché credo che siano ben prefigurati nella relazione introduttiva gli aspetti fondanti di questa proposta di legge. E ancora una volta mi preme ricordare che l'identità è possibilità di sviluppo e di occupazione, è possibilità virtualmente di economia, se la si sa usare, se si è capaci di essere interpreti del proprio destino.

PRESIDENTE. Ricordo ai consiglieri che intendono prendere la parola che devono iscriversi al banco della Presidenza non oltre la conclusione del primo intervento.

E' iscritto a parlare il consigliere Ben Amara. Ne ha facoltà.

BEN AMARA (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Rinuncio.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per la Giunta ha facoltà di parlare e l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

BAIRE, Assessore tecnico della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Questa proposta, che concerne appunto le tradizioni popolari, materiali e immateriali, consente di dare organicità e coerenza agli interventi regionali per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e popolare sardo.

In genere questi interventi finora sono stati disseminati, parcellizzati in altre leggi, come quella relativa alle attività di spettacolo, beni culturali, della lingua e cultura sarda. Quindi, si pensa che questa norma possa dare anche coerenza alla molteplicità delle tradizioni popolari della Sardegna, che hanno una forte connotazione identitaria tale da renderle uniche, anzi, sono uniche rispetto alle altre Regioni italiane.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale. Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Ha domandato di parlare la consigliera Zuncheddu. Ne ha facoltà.

ZUNCHEDDU (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Chiedo la votazione a scrutinio segreto sul passaggio all'esame degli articoli.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, del passaggio all'esame degli articoli.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 48

votanti 47

astenuti 1

maggioranza 24

favorevoli 25

contrari 22

(Il Consiglio approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: AMADU - ARTIZZU - BEN AMARA - BRUNO - CARIA - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Felice - CONTU Mariano - COSSA - CUCCA - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DIANA Giampaolo - DIANA Mario - ESPA - FLORIS Mario - FOIS - GALLUS - GRECO - LADU - LAI - LOCCI - LOTTO - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Marco - MELONI Valerio - MULA - MURGIONI - OBINU - PIRAS - PITTALIS - PLANETTA - PORCU - RODIN - SANJUST - SOLINAS Christian - STERI - STOCHINO - TOCCO - VARGIU - ZEDDA Alessandra - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU.

Si è astenuto il consigliere SOLINAS Christian.)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Finalità

1. La Regione riconosce e tutela le tradizioni popolari materiali ed immateriali della Sardegna, di seguito denominate tradizioni popolari, nelle loro diverse espressioni, come parte fondamentale del proprio patrimonio storico-culturale e ne valorizza il ruolo di promozione culturale, conoscenza storica del territorio e di sviluppo di forme di turismo compatibile.

2. La Regione promuove, anche attraverso appositi finanziamenti in favore dei soggetti pubblici e privati operanti nel settore, i processi di rifunzionalizzazione delle tradizioni popolari, affinché si preservino vitali e funzionali al rafforzamento dell'identità culturale regionale.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Documento di programmazione regionale
per la tutela e la valorizzazione delle
tradizioni popolari

1. Per il perseguimento delle finalità della presente legge la Regione elabora il Documento di programmazione regionale per la tutela e la valorizzazione delle tradizioni popolari, di seguito definito Documento di programmazione.

2. Il Documento di programmazione è approvato dalla Giunta regionale su proposta dell'Assessore regionale competente, acquisiti i pareri del Comitato regionale per la tutela e la valorizzazione delle tradizioni popolari di cui all'articolo 3 e della competente Commissione consiliare, che si esprime entro venti giorni dall'assegnazione del Documento, trascorsi i quali se ne prescinde.

3. Il Documento di programmazione è redatto sulla base dei rapporti annuali sulle tradizioni popolari elaborati dall'Osservatorio regionale delle tradizioni popolari di cui all'articolo 4.

4. Il Documento di programmazione contiene:

a) gli obiettivi da perseguire nel triennio, in coerenza con le finalità generali della presente legge;

b) il riparto annuale delle risorse finanziarie da destinare agli interventi, distinto per i singoli comparti delle tradizioni popolari;

c) le direttive e i termini annuali per la presentazione dei progetti da parte dei soggetti interessati e per la concessione, l'erogazione e la revoca dei contributi;

d) i principi generali di valutazione dei progetti presentati;

e) le direttive d'attuazione della presente legge.

5. Per l'esame della corrispondenza dei progetti presentati ai criteri fissati dal Documento di programmazione e per la valutazione degli stessi, l'Assessorato regionale competente si serve di revisori esterni che operano secondo criteri e metodologie fissati dal medesimo Assessorato. I revisori sono scelti da un albo regionale dei revisori per le tradizioni popolari, da istituirsi con decreto del Presidente della Regione, composto da professori universitari ordinari italiani e stranieri del settore scientifico disciplinare demoetnoantropologico (M-DEA/01) e nominati annualmente dall'Assessore regionale competente.

6. Il Documento di programmazione ha durata triennale ed è predisposto entro sei mesi dall'entrata in vigore della presente legge; esso è articolato in piani di intervento annuali.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

Comitato regionale per la tutela e la valorizzazione delle tradizioni popolari

1. É istituito, presso l'Assessorato regionale competente, il Comitato regionale per la tutela e la valorizzazione delle tradizioni popolari, strumento tecnico della Giunta regionale con funzioni consultive, di seguito definito Comitato.

2. Il Comitato di cui al comma 1 svolge le seguenti funzioni:

a) fornisce pareri e formula proposte sul Documento di programmazione di cui all'articolo 2;

b) si esprime in merito alla formulazione dei criteri di ammissione ai finanziamenti regionali.

3. Il Comitato, istituito entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, rimane in carica per tre anni dal suo insediamento. La nomina dei componenti e le modalità di funzionamento sono stabilite con deliberazione della Giunta regionale.

4. Il Comitato è presieduto dall'Assessore regionale competente o da un suo delegato, con profilo non inferiore a dirigente, ed è composto dai seguenti soggetti:

a) due professori ordinari titolari di cattedra nelle università della Sardegna nel settore scientifico disciplinare demoetnoantropologico (M-DEA/01);

b) due rappresentanti dei comparti dell'artigianato tradizionale riconosciuti come maestri artigiani;

c) tre rappresentanti dei docenti scolastici, di cui uno in rappresentanza della scuola primaria, uno della scuola secondaria di primo grado e uno della scuola secondaria di secondo grado;

d) tre rappresentanti delle associazioni folkloristiche.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:

Art. 4

Osservatorio regionale delle tradizioni popolari

1. Entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge è istituito l'Osservatorio regionale delle tradizioni popolari, di seguito definito Osservatorio.

2. L'Osservatorio svolge le seguenti funzioni:

a) esegue il censimento degli organismi operanti nel settore;

b) esegue il censimento delle strutture utilizzabili;

c) elabora un rapporto annuale sulle tradizioni popolari, finalizzato alla valutazione dell'andamento del settore e dell'efficacia dell'intervento regionale; i rapporti annuali relativi ad un triennio costituiscono parte integrante del Documento di programmazione di cui all'articolo 2, al fine di garantire la continuità tra risultati conseguiti e obiettivi programmati;

d) provvede ad istituire un archivio, che raccoglie i dati e le informazioni inerenti le tradizioni popolari; tale archivio è costantemente aggiornato e posto al servizio degli operatori del settore e del mercato turistico;

e) provvede a creare sul portale della Regione uno specifico sito dedicato alle tradizioni popolari, nell'ambito del quale sono:

1) pubblicizzate le attività e le iniziative, ivi comprese quelle formative, concernenti le tradizioni popolari;

2) resi pubblici i progetti e gli interventi finanziati dalla Regione;

f) predispone l'Albo dei soggetti pubblici e privati che operano negli ambiti delle tradizioni popolari.

3. Le modalità di funzionamento e di costituzione dell'Osservatorio sono stabilite con deliberazione della Giunta regionale.

4. I destinatari dei finanziamenti regionali collaborano alle attività dell'Osservatorio mediante la fornitura di dati e informazioni.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 5.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5:

Art. 5

Albo regionale

1. La Regione istituisce l'Albo regionale dei soggetti, pubblici e privati, che operano negli ambiti delle tradizioni popolari. Tale Albo, distinto per settori, è finalizzato alla tutela e alla valorizzazione delle competenze che caratterizzano tutti i comparti delle tradizioni popolari. L'iscrizione all'Albo costituisce un requisito di accesso privilegiato ai finanziamenti e contributi regionali.

2. Le modalità ed i requisiti per l'iscrizione all'Albo sono fissati con deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell'Assessore regionale competente, sentito il parere del Comitato di cui all'articolo 3 e della Commissione consiliare competente.)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Cuccureddu. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Ho qualche perplessità sulla costituzione di un albo. Credo che le attività che possono essere svolte nell'ambito delle tradizioni popolari, mi riferisco anche a quelle che stanno al confine tra l'artigianato artistico, le tradizioni, contenute nel testo di legge, potrebbero contrastare con la disciplina europea che va, invece, nel senso di una liberalizzazione delle attività, delle professioni e quant'altro può avere riflessi di natura economica.

Quindi proporrei con un emendamento orale, se fosse possibile, di sopprimere questo articolo il cui contenuto, eventualmente, potrà trovare attuazione con atto amministrativo; pensare infatti all'istituzione di un albo con legge, e quindi con la notifica all'Unione Europea, posto che le norme europee sono esattamente di segno opposto, potrebbe creare qualche problema mentre non mi pare che infici per niente il contenuto della norma l'abrogazione di questo articolo.

PRESIDENTE. Onorevole Cuccureddu, di fatto la sua è una dichiarazione di voto contrario, con relativa richiesta di non approvazione dell'articolo; se si trattasse di emendamento orale dovrebbe avere il consenso dell'Aula.

Metto in votazione l'articolo 5. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 6.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 6:

Art. 6

Tipologie dell'intervento regionale

1. Gli obiettivi specificati nel Documento di programmazione di cui all'articolo 2, sono perseguiti mediante il concorso della Regione alle spese correnti di soggetti pubblici e privati operanti nel settore, derivanti dalle seguenti attività:

a) produzione e distribuzione di ricerche, iniziative, manifestazioni, attività culturali e studi realizzati da soggetti che operano in forma stabile sul territorio regionale, nel rispetto dei contratti collettivi nazionali di lavoro degli specifici settori in cui essi agiscono;

b) iniziative di formazione realizzate nell'apprendistato, nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle università della Sardegna;

c) organizzazione nel territorio regionale, nel continente e all'estero di manifestazioni, convegni scientifici, seminari di studio e rassegne;

d) iniziative di formazione di specialisti, operatori e ricercatori universitari del settore scientifico disciplinare demoetnoantropologico (M-DEA/01);

e) iniziative finalizzate alla promozione della ricerca;

f) iniziative per la formazione di giovani operatori nei diversi comparti dell'artigianato domestico e dei mestieri;

g) iniziative finalizzate a favorire i confronti con altre esperienze nazionali ed internazionali;

h) iniziative in favore delle pari opportunità e dell'imprenditoria giovanile nei comparti dell'artigianato domestico e dei mestieri e nelle attività e manifestazioni culturali in cui le tradizioni popolari costituiscono immagine emblematica dell'identità culturale della Sardegna e forte attrazione di flussi turistici;

i) iniziative di partenariato, gemellaggio e consorzi;

j) iniziative di promozione volte a favorire il processo di rifuzionalizzazione delle tradizioni popolari;

k) ogni altra iniziativa volta a promuovere lo sviluppo dei diversi settori che rientrano nell'ambito della presente legge.

2. La Regione concede contributi a soggetti pubblici e privati per spese d'investimento derivanti dalle seguenti attività:

a) acquisto, allestimento, restauro, adeguamento, qualificazione di sedi e attrezzature destinate alle attività di tutela e valorizzazione delle tradizioni popolari;

b) interventi di innovazione tecnologica utili alla tutela e alla valorizzazione delle tradizioni popolari.

3. Al fine di favorire l'imprenditoria giovanile e le pari opportunità, la Regione contribuisce, tramite forme di credito agevolato o con la costituzione di fondi di garanzia finalizzati, ad agevolare l'accesso al credito bancario dei soggetti pubblici e privati operanti nel settore.

4. L'intervento regionale si attua esclusivamente a seguito di:

a) presentazione di progetti articolati;

b) sottoscrizione di convenzioni con soggetti pubblici e privati.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 7.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 7:

Art. 7

Modalità di erogazione dei contributi

1. Con il Documento di programmazione di cui all'articolo 2, la Giunta regionale stabilisce le modalità di richiesta dell'intervento regionale, i criteri e le priorità per la concessione, l'erogazione e la revoca dei contributi. L'entità dei contributi è determinata nel piano di intervento annuale in funzione della disponibilità di bilancio; contestualmente sono fissati i termini di presentazione delle richieste. La comunicazione dell'accettazione della richiesta avviene entro sessanta giorni dalla data della presentazione.

2. I contributi di cui al comma 1 dell'articolo 6 sono erogati nella misura del 50 per cento entro trenta giorni dall'approvazione della richiesta; la somma residua è liquidata ad avvenuta esecuzione delle attività per le quali il contributo è stato concesso, secondo le modalità indicate dal Documento di programmazione di cui all'articolo 2, entro sessanta giorni dall'avvenuta rendicontazione.

3. I contributi di cui al comma 2 dell'articolo 6 sono concessi in conto capitale fino ad un massimo del 50 per cento della spesa ammissibile per i soggetti privati e del 70 per cento della spesa ammissibile per i soggetti pubblici, con le modalità ed i tempi di cui al comma 2. Il limite massimo di spesa è stabilito nel Documento di programmazione di cui all'articolo 2.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 8.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 8:

Art. 8

Norma transitoria

1. Ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della presente legge e sino alla loro conclusione, continuano ad applicarsi le leggi regionali previgenti.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 9.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 9:

Art. 9

Norma finanziaria

1. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge pari a euro 2.000.000 annui a decorrere dall'anno 2010, si fa fronte con quuota parte delle entrate proprie della Regione ai sensi dell'articolo 8 della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 (Statuto speciale per la Sardegna), come modificato dall'articolo 1, comma 834, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007).

PRESIDENTE. Colleghi, poiché sull'articolo 9 è in fase di predisposizione un emendamento tecnico, sospendo brevemente la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 12 e 53, viene ripresa alle ore 12 e 56.)

PRESIDENTE. All'articolo 9 è stato presentato un emendamento.

(Si riporta di seguito il testo dell'emendamento numero 1:

EMENDAMENTO sostitutivo totale DEDONI - VARGIU.

Articolo 9

L'art. 9 è sostituito dal seguente:

Art. 9 Norma finanziaria

1. Gli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge sono valutate come segue:

a) euro 100.000 annui per le finalità di cui all'art. 6, comma 1;

b) euro 100.000 annui per le finalità di cui all'art. 6, comma 2.

2. Nel bilancio di previsione per gli anni 2010-2013 sono apportate le seguenti variazioni:

in diminuzione

UPB S08.01.002 FNOL - Parte corrente

anno 2010 euro 1.000.000

anno 2011 euro 1.000.000

anno 2012 euro 1.000.000

anno 2013 euro 1.000.000

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 4 della tabella A allegata alla legge regionale 28 dicembre 2009, n. 5 (legge finanziaria 2010)

in diminuzione

UPB S 08.01.003 FNOL - investimenti

anno 2010 euro 1.000.000

anno 2011 euro 1.000.000

anno 2012 euro 1.000.000

anno 2013 euro 1.000.000

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 1 della tabella B allegata alla legge regionale 28 dicembre 2009, n. 5 (legge finanziaria 2010)

in aumento

UPB S03.01.003 - Tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale - spese correnti

anno 2010 euro 1.000.000

anno 2011 euro 1.000.000

anno 2012 euro 1.000.000

anno 2013 euro 1.000.000

in aumento

UPB SO3.01.004 - Investimenti per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale

anno 2010 euro 1.000.000

anno 2011 euro 1.000.000

anno 2012 euro 1.000.000

anno 2013 euro 1.000.000

3. Alle spese previste per l'attuazione della presente legge si fa fronte con la suddetta UPB del bilancio della Regione per gli anni 2010-2013 e con le rispettive UPB dei bilanci per gli anni successivi. (1).).

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Luciano Uras. Ne ha facoltà.

URAS LUCIANO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). L'articolo 8 mi lascia leggermente perplesso nella sua stesura.

PRESIDENTE. Chiedo scusa, onorevole Uras, l'articolo 8 è stato già approvato. E' in discussione l'articolo 9, norma finanziaria, con il relativo emendamento.

URAS LUCIANO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). L'articolo 8 - mi prendo la licenza di parlarne, mi scuseranno i colleghi -dice che "ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della presente legge sino alla loro conclusione continuano ad applicarsi le leggi regionali previgenti". A quali procedimenti in corso facciamo riferimento? Immagino siano i procedimenti in corso per la concessione di contributi e finanziamenti regionali a favore delle tradizioni popolari.

Queste tradizioni popolari, materiali e immateriali, non sono state ancora né individuate né configurate, quindi mancano, ma invece è stato opportunamente inserito in questo grande provvedimento legislativo di cui la Sardegna aveva una assoluta necessità, un bisogno ineludibile, l'albo dei revisori. I revisori sono scelti da un albo regionale di revisori per le tradizioni popolari; revisori delle tradizioni popolari, chi sono? Sono quelli che "prendono e revisionano"; un tempo si sarebbe detto che il revisionismo è proprio in contrasto con la tradizione, osteggia la tradizione, rivede la tradizione e noi, invece, istituiamo l'albo dei revisionisti delle tradizioni popolari che devono revisionare le tradizioni popolari, "infilarle" dentro un documento di programmazione generale degli interventi...

Presidente, io so che questa discussione è noiosa, ma non stiamo parlando di roba da poco. Noi abbiamo fatto leggi sulla lingua, abbiamo fatto leggi di grande portata che riscoprono la cultura della nostra regione, delle nostre etnie, dei nostri luoghi. Ci sono ambiti territoriali che si caratterizzano in modo specifico, c'è la parte di Carloforte e Calasetta che ha una sua struttura, c'è la parte di Alghero che è di origine catalana, ci sono tradizioni vere che riguardano la nostra cultura, la cultura di questa regione, che hanno bisogno - in parte ce l'hanno con la normativa che è già stata prodotta - di un'integrazione di qualità, non hanno bisogno di leggi e leggine che si fanno tanto perché non riusciamo a fare altro, perché non riusciamo a risolvere i problemi dell'occupazione!

Noi facciamo leggine; per ogni persona che c'è stata cara istituiamo una fondazione, per ogni idea che ci viene mettiamo in piedi un museo, per ogni intuizione che abbiamo costruiamo un percorso di definizione, di rivisitazione e di classificazione delle nostre tradizioni, ma la maggioranza ha seriamente idea di quello che sta facendo? E' una cosa utile? Dà una risposta a un bisogno che c'è, che è stato manifestato? Esiste una struttura in grado di organizzare questa cosa attività? Che cosa vuol dire "l'albo dei revisori delle tradizioni popolari"? La cultura non è un qualcosa messo lì per essere calpestato dalla politica.

Io, Presidente, chiederei alla maggioranza una ulteriore riflessione, come occorre in questi casi. Ci sono provvedimenti come questo che non hanno la sufficienza, che hanno bisogno di una rivisitazione nella Commissione, e si può fare. Se vogliamo intervenire la stessa Commissione può amplificare, migliorare, riorganizzare l'istruttoria che ha già fatto ricavandone un utile: sarà ricordata come l'artefice di un prodotto normativo che ha una validità specifica, che risponde ad un bisogno e a un'esigenza effettivi.

Si possono fare cose di questo genere... noi non dobbiamo scaldare il banco, Presidente, lo dico perché questo è il Consiglio regionale e non abbiamo l'obbligo di presenza. Ma quale assenteismo? Magari fossimo assenti in qualche momento! Perchè saremmo più utili nei territori ad ascoltare i bisogni dei nostri operai, dei nostri lavoratori, dei nostri insegnanti, dei nostri giovani! Chiedo il voto segreto sull'emendamento numero 1.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 48

Votanti 47

Astenuti 1

Maggioranza 24

Favorevoli 17

Contrari 30

(Il Consiglio non approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: AGUS - AMADU - ARTIZZU - BEN AMARA - BRUNO - CAMPUS - CARIA - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Felice - CONTU Mariano - COSSA - CUCCA - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DIANA Giampaolo - DIANA Mario - ESPA - FLORIS Mario - GALLUS - GRECO - LOCCI - LOTTO - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Marco - MELONI Valerio - MILIA - MURGIONI - OBINU - PIRAS - PITTALIS - PORCU - RODIN - SABATINI - SANJUST - SECHI - SOLINAS Antonio - SOLINAS Christian - STERI - STOCHINO - URAS - VARGIU - ZEDDA Alessandra - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU.

Si è astenuto il consigliere SOLINAS Christian.)

Colleghi, sospendo la seduta perché, non essendo stato approvato l'emendamento numero 1, permane il testo dell'articolo 9 che, in questa formulazione, fa sorgere problemi di carattere tecnico che richiedono una valutazione da parte degli Uffici.

(La seduta, sospesa alle ore 13 e 06, viene ripresa alle ore 13 e 10.)

PRESIDENTE. Riprendiamo la seduta. E' in votazione l'articolo 9.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS LUCIANO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, chiedo la votazione a scrutinio segreto.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'articolo 9.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 46

Votanti 45

Astenuti 1

Maggioranza 23

Favorevoli 16

Contrari 29

(Il Consiglio non approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: AGUS - AMADU - BRUNO - CAMPUS - CAPELLI - CARIA - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Felice - CONTU Mariano - CUCCA - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DIANA Giampaolo - DIANA Mario - ESPA - FLORIS Mario - GRECO - LADU - LOTTO - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Marco - MELONI Valerio - MULA - MURGIONI - OBINU - PETRINI - PIRAS - PITTALIS - PORCU - RODIN - SABATINI - SANJUST - SECHI - SOLINAS Antonio - SOLINAS Christian - STERI - STOCHINO - URAS - VARGIU - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU.

Si è astenuto il consigliere SOLINAS Christian.)

Colleghi, poiché è necessaria una valutazione sull'esito della votazione, sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 13 e 13, viene ripresa alle ore 13 e 30.)

PRESIDENTE. Colleghi, comunico che, pur senza la norma finanziaria, il testo di legge può sussistere per gli aspetti già votati dal Consiglio che, non essendo legati alla norma finanziaria, possono dispiegare comunque effetti.

Passiamo all'articolo 10.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 10:

Art. 10

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS LUCIANO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, io non sono molto d'accordo con quanto da lei comunicato. Ho letto il testo e, a mio avviso, c'è una concatenazione molto stretta tra la norma finanziaria e ciascuna delle norme che costituiscono questo provvedimento. Ma ciò detto, lascio alla Presidenza, ovviamente, l'onere e l'onore di dirimere queste questioni.

Presidente, questa è un'Aula parlamentare dove si esprimono le opinioni che, soprattutto quando non sono strumentalmente proposte in termini di contrasto politico, noi dobbiamo avere la serenità di accettare. Lo dico con tutto l'affetto che mi lega al collega Dedoni, il quale non può pensare che un atteggiamento ostativo verso questo provvedimento sia un atteggiamento ostativo nel suo complesso verso l'argomento, o verso la sua Commissione.

Personalmente penso che sia necessario, su un argomento come questo, procedere ad una più ampia e approfondita istruttoria, che la stessa Commissione avrebbe dovuto, o comunque dovrebbe assumere l'onere di svolgere.

Io, Presidente, voterò contro l'articolo 10, e chiedo la votazione a scrutinio segreto sulla proposta di legge.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Dedoni. Ne ha facoltà.

DEDONI (Riformatori Sardi). Vorrei far presente all'Aula e a tutti i colleghi che generalmente l'espressione di voto segreto non è una dichiarazione delle proprie intenzioni, una dichiarazione aperta di quello che si pensa per rendere una norma la migliore possibile. Il voto segreto nasconde tensioni, può nascondere interessi, può nascondere mille e una cosa, ma non certamente la bontà della politica, non certamente il fatto che si possa disquisire in libertà all'interno di una Aula democratica; significa soltanto agguati, e cercare di fare non l'interesse della Sardegna, ma l'interesse di gruppi e gruppetti.

Detto questo, poiché è stata una proposta di legge presentata ed esitata all'unanimità da parte di tutte le forze politiche, che sono state disconosciute in questa Aula, io credo che sia importante riportarla in Commissione, non perché ce lo chiede l'onorevole Uras, ma per fare una riflessione con tutti i componenti della Commissione al fine di capire quali sono gli interessi veri del popolo sardo.

E la tutela degli interessi del popolo sardo deve essere rivolta anche ai beni materiali ed immateriali della nostra isola, che possono costituire una risorsa economica e finanziaria, al di là della dichiarazione spesso verbale, esclusivamente verbale, di voler tutelare i più poveri e i più deboli, quelli che hanno bisogno. Certi personaggi, messi all'opera, fanno più danni che altro, e ne abbiamo avuto la prova sino adesso. Io chiedo, pertanto, che la proposta di legge venga rimandata in Commissione.

PRESIDENTE. Onorevole Dedoni, a termini di Regolamento non è più possibile il rinvio in Commissione. Questa richiesta andava posta, eventualmente, prima del passaggio all'esame degli articoli.

Comunico all'Aula che il consigliere Carlo Sechi, che aveva chiesto congedo, è presente in Aula. Pertanto il congedo si intende revocato.

E' iscritto a parlare il consigliere Sechi. Ne ha facoltà.

SECHI (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Io sarei più sereno, pur comprendendo la passione del collega Dedoni che è primo firmatario come proponente della proposta di legge. L'argomento, però, può sicuramente appassionare noi tutti, e non solo noi tutti; come Gruppo, permane una posizione critica nei confronti di una proposta di legge che troviamo non adeguata nell'affrontare il problema, che condividiamo come concetto, ma non nei contenuti e nello spirito.

Ma si può anche cambiare opinione in corso d'opera; molte volte siamo venuti in Aula con posizioni contrarie a una proposta e, in seguito al dibattito, abbiamo maturato una posizione a favore motivata da mille e una ragione. Io credo che con altrettanta serenità, come in quel caso accade, si accolga anche una posizione diversa.

Io non ho potuto partecipare per esempio all'approvazione delle due precedenti proposte di legge, ma colgo l'occasione per dire che ero totalmente contrario; alla fine dobbiamo prendere atto che questo aspetto, che sta in qualche modo, così ogni tanto si dice, a cuore a noi tutti, e non solo a noi tutti, però ritorna con una episodicità troppo episodica, se mi consentite il bisticcio di parole. In definitiva non c'è quella dovuta attenzione nei confronti di valori fondanti della nostra identità, dei valori veri del popolo sardo.

Questo argomento diventa un alibi, probabilmente, per introdurre meccanismi di distribuzione di contributi, su cui siamo e continueremo ad essere decisamente contrari. Se vogliamo prestare effettivamente attenzione nei confronti di tutti coloro che operano, e guardate che oggi chi realmente opera nei confronti della valorizzazione della nostra lingua, del nostro patrimonio artistico e culturale, sono soprattutto quelle migliaia di associazioni culturali quasi sempre escluse dalle attenzioni economiche, e non solo, delle istituzioni, una norma come questa deve essere più puntuale, più precisa, condivisa, dibattuta nel modo dovuto, integrata e sostenuta nei modi che poi riterremo doveroso adottare.

La posizione del Gruppo quindi è chiara. Per quanto riguarda il voto segreto, io credo che sia uno strumento democratico che consente a ognuno di noi di esprimere serenamente, e probabilmente con maggiore libertà, la propria opinione, a favore o contro l'argomento proposto nell'Aula. E quindi, così come altre volte è accaduto, io credo che questa del voto segreto sia una strada percorribile .

PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 10. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 89/A.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 54

Votanti 52

Astenuti 2

Maggioranza 27

Favorevoli 21

Contrari 29

(Il Consiglio non approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: AGUS - AMADU - ARTIZZU - BEN AMARA - BIANCAREDDU - BRUNO - CAMPUS - CARIA - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Mariano - COSSA - CUCCA - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DIANA Giampaolo - DIANA Mario - ESPA - FOIS - GALLUS - GRECO - LADU - LAI - LOCCI - LOTTO - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Marco - MELONI Valerio - MILIA - MULA - MURGIONI - OBINU - PIRAS - PITTALIS - PORCU - RANDAZZO - RODIN - SANJUST - SANNA Matteo - SANNA Paolo - SECHI - SOLINAS Antonio - SOLINAS Christian - STERI - STOCHINO - URAS - VARGIU - ZEDDA Alessandra - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU.

Si sono astenuti i consiglieri: CUCCA - SOLINAS Christian.)

Discussione e approvazione della proposta di legge Dedoni - Amadu - Biancareddu - Solinas Antonio - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Bardanzellu - De Francisci - Meloni Valerio - Sanjust - Solinas Christian: "Partecipazione della Regione autonoma della Sardegna alla costituzione,

quale socio fondatore, della "Fondazione Andrea Parodi". (94/A)

PRESIDENTE. Il quarto punto dell'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge numero 94/A.

Dichiaro aperta la discussione generale. Ha facoltà di parlare il consigliere Dedoni, relatore.

DEDONI (Riformatori Sardi), relatore. Presidente, mi rimetto alla relazione scritta, con una breve specificazione. Mi dispiace che si sia detto che la buon'anima di Parodi fosse candidato con i Riformatori e che per questo sia stata presentata una proposta di legge. Debbo ricordare che è stata una proposta unanime formulata da tutti i componenti della Commissione, come le altre, ma devo anche ricordare che Parodi è stato, prima di essere candidato con i Riformatori, candidato con il P.D., o P.D.S.: tanto per chiarezza è dovuto, ed è meglio che qualcuno si informi.

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, per la Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

BAIRE, Assessore tecnico della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Presidente, la Giunta ha già partecipato alla realizzazione di progetti culturali promossi dalla Fondazione Andrea Parodi, sempre in forza della legge 14, articolo 3, comma 5, ed esprime un parere positivo sulla norma che le consente la condivisione e la partecipazione a pieno titolo, e in maniera duratura, ai programmi e alle iniziative culturali e artistiche della fondazione medesima.

L'opera artistica e musicale di Andrea Parodi ha interpretato, si ritiene, in maniera originale espressioni tradizionali della Sardegna e dei popoli del Mediterraneo, sapendole coniugare con espressioni tipiche della modernità, essendo in tal modo anche un punto di riferimento per i giovani artisti nel sistema musicale contemporaneo..

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale. Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Articolo 1
Partecipazione della Regione alla Fondazione Andrea Parodi

1. La Regione autonoma della Sardegna riconosce l'interesse generale e il valore culturale, artistico e sociale degli scopi perseguiti dalla Fondazione denominata Andrea Parodi, in memoria dell'artista sardo e delle sue opere.

2. La Regione è autorizzata a partecipare in qualità di socio fondatore, nei modi e nelle forme previsti dalla presente legge e in conformità al relativo statuto, alla Fondazione Andrea Parodi, regolarmente costituita ai sensi del Codice civile come fondazione di partecipazione, senza fine di lucro.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Articolo 2
Condizioni

1. La partecipazione della Regione è subordinata alla condizione che la Fondazione persegua, senza fine di lucro, gli scopi indicati nello statuto ritenuti meritevoli di tutela istituzionale e precisamente:

a) custodire e tramandare la memoria storica dell'artista, diffondere la conoscenza del suo pensiero e della sua opera;

b) consentire, agevolare e promuovere la consultazione e lo studio delle opere, dei documenti e dei manoscritti dell'artista;

c) tutelare le opere e l'immagine di Andrea Parodi e del suo pensiero e operato nell'ambito della musica e della cultura, attraverso un continuo monitoraggio di tutte le iniziative che soggetti terzi realizzano per omaggiare l'artista;

d) valorizzare e promuovere la musica e la cultura tradizionale della Sardegna;

e) valorizzare e sostenere la lingua sarda e le minoranze linguistiche con particolare attenzione a quelle dell'area del Mediterra-neo;

f) promuovere ed attuare studi e ricerche, convegni, seminari, mostre ed ogni altra iniziativa tendente alla valorizzazione dell'opera e alla divulgazione e approfondimento del messaggio artistico ed umano di Andrea Parodi, nonché della musica e della cultura di cui esso è diretta espressione. ).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3
Adempimenti

1. La Giunta regionale, verificata la conformità dello statuto agli scopi indicati nell'articolo 2, con deliberazione, autorizza il Presidente della Regione a sottoscrivere l'atto costitutivo e a compiere tutti gli atti necessari al fine di perfezionare la partecipazione della Regione alla Fondazione.

2. I diritti della Regione inerenti alla qualità di socio fondatore sono esercitati dal Presidente della Regione o da un suo delegato. ).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:

Articolo 4
Rappresentanti della Regione nella Fondazione

1. La Giunta regionale designa i rappresentanti della Regione negli organi della Fondazione e in particolare nell'organo deliberante e nell'organo di controllo della Fondazione, secondo quanto previsto nello statuto e nel rispetto della normativa vigente.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 5.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5:

Articolo 5
Obbligo di relazione annuale

1. Ogni anno, la Fondazione presenta al Consiglio regionale una relazione sull'attività svolta nell'anno precedente.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 6.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 6:

Articolo 6
Contributi annuali

1. La Regione partecipa alla Fondazione con un contributo annuo per lo svolgimento delle attività istituzionali determinato in euro 50.000.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 7.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 7:

Articolo 7
Sospensione

1. L'Amministrazione regionale sospende l'erogazione dei contributi previsti dall'articolo 6 per gravi e reiterate violazioni dello statuto della Fondazione.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 8, al quale è stato presentato un emendamento.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 8 e del relativo emendamento:

Articolo 8
Norma finanziaria

1. Gli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge, pari a euro 50.000 per l'anno 2010 gravano sul capitolo di spesa SC03.0023 del bilancio di previsione della Regione autonoma della Sardegna.

2. Per gli anni successivi si provvede mediante la legge finanziaria della Regione.

EMENDAMENTO sostitutivo totale DEDONI - FOIS - VARGIU.

Articolo 8

L'art. 8 è sostituito dal seguente:

Art. 8 Norma finanziaria

3. Gli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge, pari a euro 100.000 per l'anno 2010, fanno carico alle disponibilità recate dall'UPB s03.01.003 - Cap. sc03.0023.

4. Alle spese previste per gli anni successivi si provvede con legge finanziaria ai sensi dell'art. 4, comma 1, lett. e) della LR. n. 11/2006. (1).).

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 1. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 94/A.

(Segue la votazione)

Prende atto che i consiglieri CONTU Mariano, DE FRANCISCI e SANNA Matteo hanno votato a favore e che i consiglieri BIANCAREDDU, CUCCU e MILIA si sono astenuti.

Rispondono sì i consiglieri:AMADU - ARTIZZU - CAMPUS - CHERCHI - CONTU Mariano - COSSA - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DIANA Mario - FOIS - GALLUS - GRECO - LAI - LOCCI - MARIANI - MELONI Francesco - MULA - MURGIONI - PIRAS - PITTALIS - RANDAZZO - RODIN - SANJUST - SANNA Matteo - SANNA Paolo - SOLINAS Christian - STOCHINO - VARGIU - ZEDDA Alessandra.

Si sono astenuti: : AGUS - BEN AMARA - BIANCAREDDU - BRUNO - CARIA - COCCO Pietro - CONTU Felice - CUCCA - CUCCU - DIANA Giampaolo - MANCA - MELONI Marco - MELONI Valerio - MILIA - OBINU - PORCU - SOLINAS Antonio - STERI - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 50

votanti 30

astenuti 20

maggioranza 16

favorevoli 30

(Il Consiglio approva).

Il Consiglio è riconvocato per questo pomeriggio alle ore 16 e 30.

La seduta è tolta alle ore 13 e 49.



Allegati seduta

CVI Seduta

(ANTIMERIDIANA)

Martedì 30 marzo 2010

Presidenza del Vicepresidente CUCCA

La seduta è aperta alle ore 10 e 07.

CHERCHI, Segretario f.f., dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 10 febbraio 2010 (99), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Gianfranco Bardanzellu, Francesca Barracciu, Paolo Luigi Dessì, Giorgio Oppi, Antonello Peru, Nicolò Rassu, Carlo Sechi e Renato Soru hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 30 marzo 2010.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Comunico che in data 10 marzo 2010 è stata presentata, primo firmatario Bruno, la "richiesta di istituzione di una Commissione d'inchiesta sulla ricostruzione dei fatti e delle condizioni giuridiche relative al Colle di Tuvixeddu" ai sensi dell'articolo 125 del Regolamento interno.

Ai sensi del comma 4 dell'articolo 125 del Regolamento entro trenta giorni dalla data di presentazione la richiesta è iscritta all'ordine del giorno del Consiglio che deve provvedere alla nomina o all'eventuale delega della stessa al Presidente del Consiglio.

Comunico che il Presidente della Regione, in applicazione dell'articolo 24 della legge regionale 7 gennaio 1977, numero 1, ha trasmesso l'elenco delle deliberazioni adottate dalla Giunta regionale nelle sedute del 4, 10, 16 e 29 dicembre 2009; 11, 19 e 26 gennaio 2010.

Annunzio di presentazione di proposte di legge

PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge:

CUCCUREDDU. Disciplina del turismo nautico e della portualità turistica in Sardegna. (130)

(Pervenuta l'8 marzo 2010 e assegnata alla quarta Commissione.)

BRUNO - ESPA - CARIA - MELONI Valerio - AGUS - BARRACCIU - COCCO Pietro - CUCCA - CUCCU - DIANA Giampaolo - LOTTO - MANCA - MELONI Marco - MORICONI - PORCU - SABATINI - SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio - SORU. Istituzione della Consulta regionale per le adozioni e gli affidi familiari e dell'Agenzia pubblica regionale per le adozioni internazionali e provvedimenti a favore dell'adozione e dell'affido. (131)

(Pervenuta il 5 marzo 2010 e assegnata alla seconda Commissione.)

DE FRANCISCI - DIANA Mario. Norme per la disciplina delle attività di ittiturismo e pescaturismo. (132)

(Pervenuta l'11 marzo 2010 e assegnata alla quinta Commissione.)

VARGIU - COSSA - DEDONI - FOIS - MELONI Francesco - MULA. Istituzione della Consulta regionale per gli affidamenti etero familiari e le adozioni e dell'Agenzia regionale per le adozioni internazionali. (133)

(Pervenuta l'11 marzo 2010 e assegnata alla seconda Commissione.)

CAMPUS - FLORIS Rosanna - RANDAZZO - SANJUST - SANNA Paolo Terzo - RASSU - LADU - PETRINI - BARDANZELLU - PITEA - LOCCI. Istituzione della figura professionale di autista soccorritore. (134)

(Pervenuta il 17 marzo 2010 e assegnata alla ottava Commissione.)

MELONI Francesco - FOIS - COSSA - VARGIU - DEDONI - MULA. Norme sul reclutamento e sulla formazione dei dirigenti della pubblica amministrazione. (135)

(Pervenuta il 17 marzo 2010 e assegnata alla prima Commissione.)

URAS - SECHI - ZEDDA Massimo. Procedure di acquisizione di impianti industriali in dismissione finalizzate alla difesa e allo sviluppo di sistemi economico-produttivi territoriali. (136)

(Pervenuta il 18 marzo 2010 e assegnata alla sesta Commissione.)

ZUNCHEDDU. Istituzione per la Regione Sardegna di un Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale. (137)

(Pervenuta il 19 marzo 2010 e assegnata alla seconda Commissione.)

CONTU Mariano Ignazio - PIRAS - STOCHINO - ZEDDA Alessandra. Norme relative alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel settore agricolo e agro-alimentare. (138)

(Pervenuta il 23 marzo 2010 e assegnata alla quinta Commissione.)

CUCCUREDDU. Norme per lo sviluppo della mobilità ciclistica e del cicloturismo. (139)

(Pervenuta il 25 marzo 2010 e assegnata alla quarta Commissione.)

CONTU Mariano Ignazio - PIRAS - ZEDDA Alessandra - STOCHINO. Istituzione dell'Avvocatura della Regione autonoma della Sardegna. (140)

(Pervenuta il 26 marzo 2010 e assegnata alla prima Commissione.)

Risposta scritta a interrogazioni

PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle seguenti interrogazioni:

"Interrogazione CAMPUS sulla necessità e urgenza di destinare alla Polisportiva Dinamo Sassari un adeguato contributo regionale". (44)

(Risposta scritta in data 12 marzo 2010.)

"Interrogazione CUCCA - CUCCU - SABATINI sul mancato rispetto dell'accordo di programma relativo al Progetto Supramonte". (177)

(Risposta scritta in data 12 marzo 2010.)

"Interrogazione SECHI - URAS - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU - BEN AMARA sul perdurante commissariamento del Parco nazionale dell'Asinara e sulla mancata nomina del presidente, del consiglio direttivo, della giunta esecutiva, del collegio dei revisori dei conti, della comunità del parco". (190)

(Risposta scritta in data 12 marzo 2010.)

"Interrogazione BRUNO - CUCCU - MELONI Valerio - SOLINAS Antonio sulla necessità di cambiare le norme discriminatorie introdotte nel nuovo bando per gli assegni di merito della Regione Sardegna". (205)

(Risposta scritta in data 12 marzo 2010.)

"Interrogazione LOCCI su possibili danni ambientali derivati dal gasdotto Galsi". (209)

(Risposta scritta in data 12 marzo 2010.)

"Interrogazione AMADU sull'opportunità di valutare la vendita, agli attuali concessionari, degli immobili nel Comune di Golfo Aranci, via dei Caduti, trasferiti, con elenco n. 102 del 2008, in proprietà alla Regione Sardegna". (240)

(Risposta scritta in data 12 marzo 2010.)

"Interrogazione GALLUS sulla messa in sicurezza della Strada statale n. 131 all'altezza dei km 112-113". (243)

(Risposta scritta in data 12 marzo 2010.)

"Interrogazione ZUNCHEDDU sullo scandalo degli appalti del G8 a La Maddalena denunciati dalla stampa e oggetto di atti della magistratura". (251)

(Risposta scritta in data 12 marzo 2010.)

"Interrogazione SOLINAS Antonio sulla deliberazione n. 41/9 dell'8 settembre 2009 della Giunta regionale avente per oggetto "Interventi a favore delle scuole pubbliche di ogni ordine e grado della Sardegna, per il sostegno dell'Autonomia organizzativa e didattica, per interventi contro la dispersione scolastica"". (172)

(Risposta scritta in data 22 marzo 2010.)

"Interrogazione PLANETTA sugli interventi immediati finalizzati a garantire le attività di educazione fisica, motoria e sportiva dei giovani, riferita anche alla partecipazione ai Giochi sportivi studenteschi nelle scuole di primo e secondo grado della Sardegna". (198)

(Risposta scritta in data 22 marzo 2010.)

"Interrogazione SOLINAS Antonio - BRUNO - CUCCU - MELONI Valerio - ESPA in merito al bando pubblico per l'attribuzione delle borse di studio per i diplomati nell'anno scolastico 2008/2009 e iscritti all'università nell'anno accademico 2009/2010". (223)

(Risposta scritta in data 22 marzo 2010.)

"Interrogazione BRUNO - ESPA - DIANA Giampaolo - COCCO Pietro - CUCCU - MELONI Marco - MELONI Valerio - SOLINAS Antonio sulle criticità del programma Master and back relativamente ai percorsi di rientro". (242)

(Risposta scritta in data 22 marzo 2010.)

"Interrogazione MORICONI - PORCU sull'iniziativa dell'Assessore regionale dei lavori pubblici di convocare un'assemblea pubblica a Capoterra per discutere sul progetto Hydrodata, trascurando negligentemente di coinvolgere l'Amministrazione comunale di Capoterra". (263)

(Risposta scritta in data 22 marzo 2010.)

"Interrogazione VARGIU sull'opportunità di integrare le risorse rese disponibili con il bando pubblico per "Impianti fotovoltaici 2009, persone fisiche e soggetti giuridici privati diversi dalle imprese"". (246)

(Risposta scritta in data 25 marzo 2010.)

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

CHERCHI, Segretario f.f.:

"Interrogazione SOLINAS Antonio, con richiesta di risposta scritta, sull'adozione di iniziative urgenti a tutela e difesa del ruolo delle imprese radiotelevisive, del pluralismo informativo e dell'occupazione nel comparto dell'informazione". (253)

"Interrogazione CUCCA - SABATINI - CUCCU - CARIA - MANCA - MORICONI - MELONI Valerio - PORCU - SOLINAS Antonio, con richiesta di risposta scritta, sull'erogazione dei contributi regionali in favore dei soggetti che utilizzano le tecniche di produzione biologica e sullo stato di attuazione dei relativi programmi". (254)

"Interrogazione CUCCU, con richiesta di risposta scritta, sui ritardi nella procedura di assegnazione dei progetti relativi all'avviso pubblico "Ad Altiora"". (255)

"Interrogazione VARGIU, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di accelerare le procedure amministrative relative ai bandi dell'Asse III del PO FESR 2007/2013". (256)

"Interrogazione PLANETTA - DESSÌ - MANINCHEDDA - SANNA Giacomo - SOLINAS Christian, con richiesta di risposta scritta, sulla regolamentazione della costruzione di impianti di coltivazioni serricole con coperture di pannelli con celle fotovoltaiche". (257)

"Interrogazione VARGIU, con richiesta di risposta scritta, sul ruolo della medicina fiscale in Sardegna". (258)

"Interrogazione AGUS, con richiesta di risposta scritta, sul mancato risarcimento dei danni a pastori, contadini e proprietari delle strutture ricettive di Scivu-Arbus". (259)

"Interrogazione BRUNO - MELONI Valerio - SECHI, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione del personale delle biblioteche in Sardegna". (260)

"Interrogazione ESPA, con richiesta di risposta scritta, sui criteri di applicazione della determinazione n. 3371 del 25 novembre 2009, determinazione n. 3004 del 5 novembre 2009, determinazione n. 12 del 13 gennaio 2010, in particolare con riferimento ai cittadini residenti nel Comune di Capoterra, aventi per oggetto la "Concessione e erogazione dei contributi ai privati per danni subiti per danneggiamento e perdita dei beni mobili indispensabili e delle autovetture". Approvazione graduatoria definitiva dei beneficiari oggetto della compensazione. Elenco ammessi, elenco esclusi, di cui alla legge regionale n. 15 del 2008". (261)

"Interrogazione DE FRANCISCI, con richiesta di risposta scritta, sull'attuazione, da parte della Regione sarda, delle direttive del Ministero della salute e dell'AIFA in merito al protocollo previsto e subordinato alla legge n. 194 del 1978 sull'utilizzo del farmaco Mifepristone o Mifegyne, meglio conosciuto come RU486". (262)

"Interrogazione MORICONI - PORCU, con richiesta di risposta scritta, sull'iniziativa dell'Assessore regionale dei lavori pubblici di convocare un'assemblea pubblica a Capoterra per discutere sul progetto Hydrodata, trascurando negligentemente di coinvolgere l'Amministrazione comunale di Capoterra". (263)

"Interrogazione COCCO Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione dell'AREA e dei suoi lavoratori". (264)

"Interrogazione COCCO Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di riorganizzazione del sistema di emergenza sanitaria nel territorio del Goceano". (265)

"Interrogazione CUCCU, con richiesta di risposta scritta, sul paventato ulteriore prolungamento della CIGS nello stabilimento Portovesme Srl di San Gavino Monreale". (266)

"Interrogazione DEDONI, con richiesta di risposta scritta, sull'Istituto Santa Maria Bambina di Oristano". (267)

"Interrogazione CUCCU - SABATINI - CARIA, con richiesta di risposta scritta, sul nuovo modello organizzativo dell'Agenzia delle entrate". (268)

"Interrogazione COCCO Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sul dimezzamento delle terapie di ossigenoterapia iperbarica presso il centro di Platamona". (269)

"Interrogazione DESSÌ - MANINCHEDDA - PLANETTA - SANNA Giacomo - SOLINAS Christian, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata attivazione del Liceo delle scienze applicate da parte dell'Istituto di istruzione superiore Liceo scientifico e classico "A. Gramci E. Amaldi" di Carbonia". (270)

"Interrogazione TOCCO, con richiesta di risposta scritta, sul mancato avvio dei lavori per la costruzione della variante funzionale Senorbì-Suelli lungo l'asse della Strada statale n. 128 - Centrale sarda". (271)

"Interrogazione TOCCO, con richiesta di risposta scritta sulle ricadute del nuovo assetto normativo derivante dalla recente sentenza del TAR n. 246/2010, la quale ha determinato l'inabilitazione delle attività di edilizia residenziale al ricorso alle procedure di Sportello unico, ex legge regionale n. 3 del 2008". (272)

"Interrogazione PLANETTA - SANNA Giacomo - DESSÌ - MANINCHEDDA - SOLINAS Christian, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione di pericolosità, degrado e abbandono della Strada statale n. 131 "Carlo Felice", soprattutto relativa al tratto Macomer-Sassari (dal km 146 al km 209)". (273)

"Interrogazione COSSA, con richiesta di risposta scritta, sul ritardo delle procedure per il risarcimento dei danni causati dall'alluvione del 22 ottobre 2008 a Pirri". (274)

"Interrogazione VARGIU, con richiesta di risposta scritta, sui ritardi nelle verifiche di compatibilità ex articolo 8 ter del decreto legislativo n. 229 del 1999". (275)

"Interrogazione CARIA - BRUNO - AGUS - BARRACCIU - COCCO - CUCCA - CUCCU - DIANA Giampaolo - ESPA - LOTTO - MANCA - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SABATINI - SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio - SORU, con richiesta di risposta scritta, sui beni dell'ex Arsenale di La Maddalena". (276)

Annunzio di interpellanze

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.

CHERCHI, Segretario f.f.:

"Interpellanza PORCU - DIANA Giampaolo - ESPA - MORICONI - MELONI Marco - MANCA - SABATINI - SOLINAS Antonio sulle iniziative da intraprendere per contrastare i procedimenti illegittimi autorizzativi di impianti offshore in Sardegna". (75)

"Interpellanza SABATINI - CUCCA sullo stato d'attuazione dei lavori della Strada statale n. 125 (Orientale sarda) riguardanti il tratto viario Tertenia-Tortolì". (76/C-4)

"Interpellanza PLANETTA - DESSÌ - MANINCHEDDA - SANNA Giacomo - SOLINAS Christian sulla cancellazione dei finanziamenti statali dovuti per migliorare la rete e il servizio ferroviario della Sardegna". (77)

"Interpellanza COCCO Pietro - BRUNO - CUCCU - MELONI Valerio - SOLINAS Antonio sull'attivazione dei nuovi indirizzi scolastici dell'Istituto d'istruzione superiore Liceo scientifico e classico "E. Amaldi - A. Gramsci" di Carbonia". (78)

"Interpellanza SECHI - URAS - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU - BEN AMARA sul problema dell'erosione delle coste in Sardegna e sulla situazione del manufatto demaniale, sito nel litorale di Alghero e adibito a bar ristorante, denominato "Il Ginepro"". (79)

"Interpellanza DIANA Giampaolo - BRUNO sulla chiusura da parte di Poste italiane del contact center di Cagliari". (80)

"Interpellanza COCCO Daniele Secondo sul mancato finanziamento regionale alla Facoltà di architettura di Alghero". (81/C-8)

"Interpellanza PLANETTA - DESSÌ - MANINCHEDDA - SANNA Giacomo - SOLINAS Christian sul pregiudizievole protrarsi della gestione commissariale del Parco geominerario storico e ambientale della Sardegna". (82)

"Interpellanza DIANA Giampaolo - BRUNO - COCCO Pietro - MELONI Marco sulla trattativa di cessione dei comparti industriali di Assemini e Porto Torres alla società Ramco". (83)

"Interpellanza MANCA - BRUNO - MELONI Valerio - LOTTO - CARIA - ESPA sul concorso della ASL n. 1 di Sassari per l'assunzione di collaboratori professionali sanitari-infermieri categoria D". (84)

Annunzio di mozioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.

CHERCHI, Segretario f.f.:

"Mozione CONTU Felice - DEDONI - CUCCU, sulla formulazione di un ordine del giorno voto al Parlamento per la stipula di un nuovo patto costituzionale (così come previsto dall'articolo 51 dello Statuto sardo)". (46)

"Mozione VARGIU sull'insediamento del Sardinia radio telescope (SRT) di Pranu Sanguni, nel territorio del Comune di San Basilio". (47)

"Mozione ZUNCHEDDU - SECHI - BEN AMARA - URAS - ZEDDA Massimo sulla necessità di modifica del tracciato del gasdotto Galsi Spa per la salvaguardia dei valori ambientali, naturalistici e storico-culturali del territorio sardo". (48)

"Mozione CAPELLI - BIANCAREDDU - CAPPAI - OBINU - STERI sulla sponsorizzazione ad ACI/CSAI per l'organizzazione del Rally d'Italia Sardegna 2010". (49)

"Mozione ZUNCHEDDU - BEN AMARA - SALIS - MARIANI sulle operazioni di bonifica e ripristino ambientale dell'Arsenale di La Maddalena". (51)

"Mozione SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio - BRUNO - AGUS - BARRACCIU - CARIA - COCCO Pietro - CUCCA - CUCCU - DIANA Giampaolo - ESPA - LOTTO - MANCA - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SABATINI - SORU per l'attuazione del comma 11 dell'articolo 5 della legge regionale n. 5 del 2009, in materia di devoluzione dei canoni concessori dovuti alla Regione per il complesso termale, a favore del Comune di Fordongianus". (52)

"Mozione SECHI - URAS - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU per l'inclusione dell'area archeologica di Tuvixeddu nell'elenco dei beni del Patrimonio mondiale istituito dall'UNESCO". (53)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu. Ne ha facoltà.

CUCCU (P.D.). Data la scarsa presenza di colleghi in Aula forse sarebbero opportuni alcuni minuti di sospensione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Presidente, chiedo la verifica del numero legale.

(Appoggia la richiesta la consigliera Zuncheddu.)

Verifica del numero legale

PRESIDENTE. Dispongo la verifica del numero legale con procedimento elettronico.

(Segue la verifica)

Risultato della verifica

PRESIDENTE. Sono presenti 37 consiglieri.

Risultano presenti i consiglieri: AGUS - AMADU - BEN AMARA - CAMPUS - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Felice - CUCCA - CUCCU - DE FRANCISCI - DEDONI - FLORIS Mario - FOIS - GALLUS - GRECO - LAI - LOCCI - MANINCHEDDA - MARIANI - MELONI Francesco - MORICONI - MULA - MURGIONI - PIRAS - PITTALIS - SALIS - SANJUST - SANNA Giacomo - SANNA Gian Valerio - SANNA Matteo - SOLINAS Antonio - STERI - STOCHINO - TOCCO - VARGIU - ZUNCHEDDU.

Poiché il Consiglio è in numero legale, proseguiamo i lavori. Onorevole Cuccu reitera la richiesta di sospensione?

CUCCU (P.D.). Sì, Presidente.

PRESIDENTE. La seduta è sospesa.

(La seduta, sospesa alle ore 10 e 20, viene ripresa alle ore 10 e 38.)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Chiedo la verifica del numero legale.

(Appoggia la richiesta la consigliera Zuncheddu)

Seconda verifica del numero legale

PRESIDENTE. Dispongo la verifica del numero legale con procedimento elettronico.

(Segue la verifica)

Prendo atto che i consiglieri BRUNO e SANJUST sono presenti.

Risultato della verifica

PRESIDENTE. Sono presenti 37 consiglieri.

Risultano presenti i consiglieri: AMADU - BEN AMARA - BRUNO - CAMPUS - CHERCHI - COCCO Daniele - CONTU Felice - COSSA - CUCCA - DE FRANCISCI - DEDONI - FLORIS Mario - FOIS - GALLUS - GRECO - LADU - LAI - LOCCI - MANINCHEDDA - MARIANI - MELONI Francesco - MULA - PIRAS - PITEA - PITTALIS - PLANETTA - RANDAZZO - RODIN - SANJUST - SANNA Giacomo - SANNA Matteo - STERI - STOCHINO - TOCCO - VARGIU - ZEDDA Alessandra - ZUNCHEDDU.

Poiché il Consiglio è in numero legale, proseguiamo i lavori.

Discussione e approvazione della proposta di legge Dedoni - Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cocco Daniele Secondo - Cuccu - De Francisci - Meloni Valerio - Solinas Antonio - Solinas Christian - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Sanjust: "Partecipazione della Regione autonoma della Sardegna alla costituzione, quale socio fondatore, della 'Fondazione Giorgio Asproni'" (90/A)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge numero 90/A.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il consigliere Dedoni, relatore.

DEDONI (Riformatori Sardi), relatore. Presidente, onorevoli colleghi, Assessore, é con estremo piacere che oggi espongo questa proposta di legge, esitata all'unanimità dalla Commissione ottava, per un significato altamente politico che spesso non si coglie nell'identificazione degli aspetti culturali e identitari della nostra regione.

Giorgio Asproni fu uno degli eminenti politici che nel periodo del Risorgimento diedero lustro al Parlamento cisalpino e al Parlamento italiano. Per ventisette anni fu in Parlamento ma mai si dimenticò della sua isola, mai fu lontano da quelli che erano e sono i problemi della nostra Sardegna. E'una figura che è stata capace di strappare anche l'ammirazione agli stessi avversari; infatti, in occasione della sua morte, la Camera dei Deputati deliberò il lutto ufficiale, onore concesso unicamente a Cavour e a Rattazzi, ma loro furono Capi di Governo.

La grande eredità che ci ha lasciato Asproni è quella di saper leggere le cause dei problemi della nostra Sardegna; problemi che egli ha avuto la possibilità di rappresentare ai grandi di quel tempo: Mazzini, Cattaneo, Garibaldi. Fu certamente una delle personalità più forti del Risorgimento italiano; Risorgimento da cui nacque l'Unità d'Italia di cui fra un anno, e nessuno di noi può dimenticarlo, celebreremo il centocinquantesimo anniversario.

Asproni era uomo di ampia cultura (uno dei canonici sardi che sedevano nel Parlamento nazionale) e diede lustro alla nostra Sardegna; riuscì infatti a convincere in più di una circostanza sia il Cattaneo, sia il Mazzini a riconoscere i ritardi che il Governo piemontese, nella attuazione della politica statale, aveva fatto registrare nei confronti della Sardegna; ma è presente un'attualità forte, importante, nei suoi scritti e nella sua opera politica: il riconoscimento dell'importanza dello sviluppo delle zone interne, del collegamento del mare alla montagna, della non contrapposizione della pianura alle zone più interne della nostra isola, della necessità della creazione di una viabilità che unisse le genti di Sardegna e da cui conseguisse uno sviluppo diffuso nella nostra isola. E fece dire allo stesso Mazzini: "Spetta a noi di impedire quel delitto di lesa nazione, di ripetere ogni giorno alle popolazioni sarde: non badate al presente, è cosa d'ogni giorno, non tradite la patria per esso, aiutateci a conquistare Venezia e Roma, il dì dopo sparisce il Piemonte e comincia l'Italia. Il popolo sardo non abbisogna che di fiducia in sé, di amore dato e ricambiato per essere attivo e capace". Parole che allora "suonavano alte" e che forse dovrebbero risuonare ulteriormente nelle aule parlamentari anche oggi, perché di mancate occasioni per la nostra isola se ne registrano quotidianamente.

La riscoperta, quindi, di questo "alto" personaggio ci dà un'indicazione precisa del momento identitario in cui il popolo sardo deve riconoscersi;, molto dobbiamo per questo al rapporto con il Cattaneo, che era federalista, e il rapporto della Sardegna con l'Italia che egli definiva era di piena autonomia. Quindi già da allora vi era, possiamo dire, un autonomismo ante litteram rispetto a quello vissuto dal secondo dopoguerra a oggi. Ma ancor di più Asproni, apprezzando la fierezza di un popolo-Nazione, dava l'opportunità quindi di un riscatto vero e sincero della Sardegna.

Molto dobbiamo riconoscere a questa personalità e a chi ce l'ha fatta conoscere, Carlino Sole, Tito Orrù, Turtas, Murtas, lo stesso Giovanni Spadolini, tutti docenti che hanno dato ampia dimostrazione dell'azione politica che, nei suoi 27 anni di permanenza nel Parlamento cisalpino e italiano, egli svolse a favore della nostra Sardegna.

Credo sia importante l'azione che oggi il Consiglio regionale della Sardegna compie nel riscoprire una delle tante figure che hanno contribuito a dare alla Sardegna una propria identità; non dimentichiamo mai, da un punto di vista della ricerca storica, che chi non ha un passato, chi non si identifica in qualcosa che da lontano lo porta fino ai giorni nostri non ha neanche la possibilità di avere un futuro. Asproni, è stato un uomo quindi che, partendo da Bitti, ha lasciato un'impronta importante in tutta la sua Isola e soprattutto nel Parlamento nazionale.

Vorrei sottolineare che nel testo alla vostra attenzione è presente un errore materiale, in quanto manca l'indicazione di una sede. La proposta di legge infatti prevedeva due sedi ufficiali; una in Bitti, sede della fondazione in quanto città natale; una in Cagliari, sede dell'associazione Asproni che ha promosso in maniera efficace presso il Consiglio regionale la costituzione di una fondazione chiedendo ufficialmente, con lettera, che la sede della stessa fosse anche a Cagliari perché a Cagliari Giorgio Asproni ha dato, avendo studiato in città, e perché Cagliari, capoluogo della Sardegna, la rappresenta nel suo insieme.

E' stato presentato pertanto un emendamento correttivo in tal senso firmato da entrambi gli schieramenti, come appartiene a tutti e due gli schieramenti, di centrodestra e centrosinistra, la presentazione di questa proposta di legge. Bisogna su questo superare gli steccati, le divisioni e dare un'impronta unitaria perché questo serve al nostro popolo, soprattutto oggi più che mai, perchè viviamo una crisi pesante e siamo oppressi da forze che si pongono in maniera grave e pesante nei confronti della nostra Isola. Potremo pertanto costruire momenti di attenzione culturale che, nello studio della storia della cultura e delle tradizioni del nostro popolo, possano dare anche una speranza per l'avvenire della nostra Isola.

PRESIDENTE. Ricordo ai consiglieri che intendono prendere la parola che devono iscriversi al banco della Presidenza non oltre la conclusione del primo intervento.

E' iscritto a parlare il consigliere Ladu. Ne ha facoltà.

LADU (P.d.L.). Presidente, Assessore e colleghi, con piacere oggi discutiamo in Aula l'istituzione della Fondazione Giorgio Asproni per ricordare una illustre figura, nata a Gorofai quando era comune a sè, lo è stato fino al 1881 anno in cui è stato integrato nel Comune di Bitti.

E' stato uno degli uomini più importanti del Risorgimento italiano sia perchè ha fatto parte del Parlamento subalpino e poi della Camera dei deputati d'Italia, sia perchè ha svolto una importante attività giornalistica negli anni in cui si è occupato di politica in Sardegna e soprattutto a Torino.

Bisogna dire che la costituzione della fondazione è stata determinata da alcuni passaggi importanti. Un'opera incessante in questi ultimi decenni, intensificata negli ultimi anni, è stata portata avanti dalla associazione Giorgio Asproni, che si trova a Cagliari, che ha raccolto tutta la grande opera da lui lasciata, in particolare il diario politico che ne è la summa. Pertanto oggi abbiamo a disposizione effettivamente una importante mole di materiale.

Oggi, a mio avviso, bisogna ricordare soprattutto chi è stato questo grande parlamentare del Risorgimento italiano. Era stato avviato alla carriera ecclesiastica dallo zio, canonico Melchiorre Dore, però la sua vocazione era sicuramente la politica, anche se, quando si candidò per la prima volta, la sua candidatura non fu accettata perché era ancora un esponente della Chiesa. quando entrò in conflitto con la Chiesa, proprio perché vi furono delle gravi contraddizioni, ne uscì e si dedicò completamente alla politica.

Nel corso di questa esperienza svolse un ruolo importante a livello nazionale e il suo contributo politico fu rilevante soprattutto nella fase cruciale che precedette la formazione del Regno d'Italia. Egli, da federalista convinto quale era, partecipò alle battaglie, ai movimenti nati intorno al 1820, ed essendo anche un autentico mazziniano intraprese rapporti importanti con Mazzini, con Cattaneo, con Manin e con altri federalisti. Preparò azioni molto importanti a livello nazionale, partecipò allo sbarco dei Mille in Sicilia, contribuì con la sua azione politica, da autentico repubblicano e federalista, alla unificazione dell'Italia.

Ricordo che non sempre fu d'accordo con i suoi compagni di viaggio; mi riferisco soprattutto al rapporto con Giuseppe Garibaldi con il quale condivise le battaglie per l'unificazione dell'Italia ma chiaramente non il disegno politico. Garibaldi favorì soprattutto la nascita dell'unità d'Italia sotto il segno della monarchia, Asproni invece aveva in mente un'altra Italia, una Italia federalista, democratica e repubblicana e in questo intento sicuramente non riuscì. Soffrì molto per questa posizione di Giuseppe Garibaldi che, in quella occasione, non accolse i suggerimenti che invece provenivano dalla parte più autenticamente repubblicana, quella che contribuì alla formazione dell'unità d'Italia.

Asproni, di conseguenza, portò avanti delle grandi battaglie nel Parlamento subalpino e, successivamente, in quello del Regno d'Italia; ebbe un atteggiamento di critica costante nei confronti della politica caratterizzata, in quel periodo, dalla azione del Cavour, mentre egli si distinse per aver denunciato alcune emergenze proprie del Meridione, ma soprattutto della Sardegna.

Si occupò moltissimo di agricoltura e svolse un ruolo fondamentale, provenendo da una cultura molto vicina a quella delle classi popolari, per aiutare il mondo delle campagne che in quel momento viveva gravi crisi sociali. Si occupò della colonizzazione, delle infrastrutture ferroviarie e marittime, delle miniere, dell'ordine pubblico; effettivamente, in quel momento, fu portatore di una progettualità particolare, e devo dire che alcune idee di Giorgio Asproni sono attuali anche oggi. Emerge, lo ribadisco, l'idea di creare una Sardegna infrastrutturata e in grado, pertanto, di competere con le altre Regioni d'Italia.

Nel corso della sua lunga carriera politica collaborò inoltre con moltissimi giornali, anche a tiratura nazionale, l'ultimo fu il Mattino di Napoli del quale fu anche direttore. Il suo pensiero è pervenuto a noi soprattutto tramite gli articoli che, quasi quotidianamente, scriveva su questi importanti giornali nazionali.

La nascita di questa fondazione credo pertanto che sia importante per far conoscere appieno il pensiero di Asproni in Sardegna, soprattutto alle nuove generazioni, perché è un pensiero attuale soprattutto oggi, in questo particolare momento. Poichè anche io avevo presentato una proposta di legge per l'istituzione di una fondazione, che però è arrivata successivamente a quella in discussione, ho presentato alcuni emendamenti che riportano alcune disposizioni previste nella proposta presentata da me e da tantissimi altri colleghi del P.d.L..

Noi proponiamo che il testo in discussione preveda che la Fondazione Giorgio Asproni abbia sede nel Comune di Bitti, propriamente nella casa natale di Giorgio Asproni oggi adibita a museo; con un altro emendamento, sempre all'articolo 1, chiediamo che del consiglio di amministrazione della fondazione, oltre alla Regione sarda e all'Associazione culturale Giorgio Asproni che, come dicevo prima, ha avuto un ruolo importantissimo in tutti questi anni nella valorizzazione dell'opera di questo politico, faccia parte anche il Comune di Bitti.

Concludo sottolineando che questo Consiglio regionale bene farà ad approvare all'unanimità l'istituzione di questa fondazione, perché si tratta di un riconoscimento dell'opera e della memoria di un uomo politico di altissimo livello che ha dato lustro non solo alla Sardegna, ma all'Italia, alla cui nascita di Nazione democratica e repubblicana ha contribuito in modo determinante.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS LUCIANO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Chiedo la verifica del numero legale.

(Appoggia la richiesta il consigliere Bruno)

Terza verifica del numero legale

PRESIDENTE. Dispongo la verifica del numero legale con procedimento elettronico.

(Segue la verifica)

Risultato della verifica

PRESIDENTE. Sono presenti 51 consiglieri.

Risultano presenti i consiglieri: AGUS - AMADU - BEN AMARA - BRUNO - CAMPUS - CAPPAI - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Felice - CONTU Mariano - COSSA - CUCCA - CUCCU - DE FRANCISCI - DEDONI - DIANA Giampaolo - ESPA - FLORIS Mario - FOIS - GRECO - LADU - LAI - LOCCI - LOTTO - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - MULA - MULAS - OBINU - PETRINI - PITEA - PITTALIS - PLANETTA - RODIN - SABATINI - SANJUST - SANNA Giacomo - SANNA Gian Valerio - SANNA Matteo - SOLINAS Antonio - SOLINAS Christian - STERI - URAS - VARGIU - ZEDDA Alessandra - ZEDDA Massimo.

Poichè il Consiglio è in numero legale, proseguiamo i lavori.

E' iscritto a parlare il consigliere Ben Amara. Ne ha facoltà.

BEN AMARA (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, cari colleghi, caro Assessore, relativamente alle proposte di legge che designano la Regione Autonoma della Sardegna quale socio fondatore delle fondazioni cui le varie proposte fanno riferimento, devo esprimere delle perplessità. In primo luogo le perplessità concernono l'entità dei finanziamenti coinvolti, la loro previsione in termini pluriennali, e la proporzione di questi rispetto all'effettiva utilità del finanziamento.

Sarebbe stato opportuno che almeno una parte della somma che si prevede di stanziare per l'operatività di queste proposte di legge fosse stata destinata al finanziamento di altre forme di espressione culturale, come ad esempio mostre d'arte, editoria, musica, teatro e cinema; in particolare si sarebbe potuto prevedere il finanziamento delle compagnie teatrali dei giovani che, in assenza di altre prospettive di lavoro, auspicano di trovare una via alternativa per crearsi un'occasione di occupazione, considerando che il teatro e la musica fanno parte di un patrimonio culturale e artistico che ha reso celebre l'Italia in tutto il mondo.

Patrimonio sottovalutato e sottostimato al giorno d'oggi proprio dagli enti pubblici, i quali dovrebbero invece investire nella tutela e promozione della cultura. Peraltro, il fenomeno delle fondazioni… Presidente, il Capogruppo mi disturba…

PRESIDENTE. Chiedo scusa. Un po' di silenzio, per favore

BEN AMARA (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). … Peraltro, dar vita a una fondazione in termini formali significa seguire la logica del diritto privato, in termini sostanziali significa rimettersi alle regole della deontologia di organismi indipendenti, e non di enti pubblici. Secondo questa logica, la fondazione deve trovare da sé i propri mezzi di sostentamento, attraverso il patrimonio vincolato al perseguimento dello scopo che la fondazione decide di perseguire.

Il finanziamento pubblico, perciò, stride con la natura stessa della fondazione in termini di ente pubblico quale socio fondatore. Certamente le fondazioni potrebbero ottenere dei finanziamenti pubblici per iniziare ad operare, se e in quanto perseguenti obiettivi di natura culturale, come nel caso specifico, ma poi dovrebbero sopravvivere con i propri mezzi.

I finanziamenti pubblici, infatti, comportano in questo contesto un pericolo di indebite e inopportune interferenze che possono portare la fondazione, dietro minaccia del taglio dei finanziamenti, a deviare dai propri scopi originari ed essere manipolata dall'ente pubblico fondatore a seconda dell'opportunità politica del momento. Non dimentichiamo che le fondazioni vennero messe a punto negli Stati Uniti all'inizio del ventesimo secolo da ricchi personaggi; si pensi alla Fondazione Ford, alla Fondazione Rockefeller, alla Fondazione Carnegie e da ultima alla Fondazione Bill Gates.

Le motivazioni che spinsero alla creazione delle fondazioni erano quelle di mostrare, di fronte alla sfida del socialismo, che il capitalismo era in grado di promuovere un maggiore benessere generale. Peraltro i capitalisti allora non godevano di una buona fama. Nel 1892 Carnegie lanciò un assalto armato contro i suoi lavoratori del ferro e dell'acciaio in rivolta per le dure condizioni di vita e di lavoro, e ci furono 16 morti. Nel 1913 la famiglia Rockefeller ottenne il biasimo di tutto il Paese per il massacro dei lavoratori e delle loro famiglie in sciopero. Stranamente per riacquistare la popolarità o una parvenza della perduta onorabilità pubblica Carnegie varò la sua Fondazione nel 1911 e la Fondazione Rockefeller venne creata nel 1913.

La Ford Foundation fu inaugurata a livello statale nel 1936, stranamente proprio nel momento in cui avanzava con grande forza l'ondata delle organizzazioni operaie. In seguito alla seconda guerra mondiale, con l'avanzata del comunismo anche in Cina, la Fondazione Ford raggiunse una dimensione internazionale per sostenere la democrazia di fronte alla sfida del comunismo. Mi pare chiara la manovra di manipolazione politica attraverso le fondazioni (riservare una fondazione ad Andrea Parodi, che era anche candidato con i Riformatori, mostra che c'è un'insinuazione politica).

A questo punto mi pare interessante citare gli studi di una politologa americana, JoanRoelofs, la quale sostiene che "le fondazioni hanno un ruolo importante nel mantenere l'egemonia socio-politica delle classi dominanti. Le classi dominanti non governano solo con le armi e con le leggi, ma costruiscono il consenso attraverso le attività di un'ampia gamma di istituzioni e di persone (non necessariamente membri della classe dominante) che divulgano l'ideologia della classe dominante come se fosse soltanto senso comune. L'egemonia della classe dominante ottiene maggiore solidità se non si mostra rigida e restrittiva ma capace di incorporare dinamicamente gli impulsi emergenti; così, mentre generalmente il dissenso dalle idee delle classi dominanti viene identificato come 'estremismo' e viene isolato, singoli dissenzienti possono essere ben accolti per essere trasformati".

Ecco che le fondazioni, come l'esperienza americana insegna, creano uno scenario congeniale all'esercizio indiretto e apparentemente consensuale dell'egemonia di ogni classe politica, progettare per generare consenso e nascondere le asimmetrie nel potere e nell'influenza. Mi fermo qui.

PRESIDENTE. E' iscritta a parlare la consigliera Zuncheddu. Ne ha facoltà.

ZUNCHEDDU (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Rinuncio.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per la Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

BAIRE, Assessore tecnico della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Signor Presidente, signori consiglieri, l'istituto giuridico della fondazione appare strumento idoneo per il perseguimento degli obiettivi di natura culturale in capo alla Regione secondo le sue competenze. E' importante anche sottolineare la valenza delle iniziative finalizzate al riconoscimento di personaggi che hanno dato lustro alla Sardegna nei vari ambiti: storico, culturale, artistico.

In questo senso in particolare l'Assessorato dei beni culturali interviene in applicazione della legge regionale numero 14 del 2006, che regola le norme in materia di beni culturali, istituti e luoghi della cultura, appunto per organizzare manifestazioni celebrative di figure e di protagonisti della storia e della cultura della Sardegna, dando così risalto a ricorrenze o eventi speciali che sono anche riconducibili all'attività dei personaggi illustri.

E' quanto è successo anche per Giorgio Asproni. Per l'anniversario dei 200 anni dalla nascita, nel 2008, l'Assessorato della pubblica istruzione ne ha sostenuto la celebrazione promossa dal suo paese natale, Bitti. In seguito a queste considerazioni non si può non essere favorevoli a questa iniziativa che tende a celebrare in maniera duratura una delle massime figure della storia moderna sarda, diffondere il suo messaggio politico e civile, come pure il suo forte impegno e la determinazione nel risolvere i problemi e i disagi sociali della nostra isola. La Giunta concorda sul testo in discussione.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale. Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS LUCIANO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del passaggio all'esame degli articoli.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: AGUS - AMADU - BRUNO - CAMPUS - CAPELLI - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Felice - CONTU Mariano - COSSA - CUCCA - CUCCU - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DIANA Giampaolo - DIANA Mario - ESPA - FLORIS Mario - FOIS - GALLUS - GRECO - LADU - LAI - LOCCI - LOTTO - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - MULA - MULAS - OBINU - PETRINI - PIRAS - PITEA - PITTALIS - RANDAZZO - SABATINI - SANJUST - SANNA Giacomo - SANNA Gian Valerio - SANNA Matteo - SOLINAS Christian - STERI - VARGIU - ZEDDA Alessandra.

Rispondono no i consiglieri: BEN AMARA - RODIN.

Si sono astenuti i consiglieri: URAS - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 55

votanti 52

astenuti 3

maggioranza 27

favorevoli 50

contrari 2

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 1. All'articolo 1 sono stati presentati alcuni emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1 e dei relativi emendamenti:

Art. 1

Partecipazione alla Fondazione

1. La Regione autonoma della Sardegna è autorizzata a partecipare, quale socio fondatore, insieme all'Associazione culturale Giorgio Asproni, all'istituzione della fondazione denominata "Fondazione Giorgio Asproni" con sede in Cagliari, che è costituita con apposito atto pubblico secondo le procedure fissate dal Codice civile.

2. Alla Fondazione possono partecipare, in qualità di soci, altri soggetti pubblici o privati che ne facciano richiesta.

3. La partecipazione della Regione è subordinata alla condizione che la Fondazione, senza fini di lucro, persegua i seguenti scopi principali:

a) lo studio e l'approfondimento del pensiero politico di Giorgio Asproni e la valorizzazione e diffusione del suo lascito ideale e morale;

b) l'analisi dei problemi legati al rapporto dell'uomo con la società, nonché lo studio delle trasformazioni sociali e culturali della Sardegna nella realtà contemporanea;

c) la promozione di incontri e attività culturali collegate alla realtà sarda e alla conoscenza dei suoi uomini illustri;

d) l'organizzazione di manifestazioni collegate alle attività di studio e di concorsi in materia di ricerca storica ed artistica nell'ambito delle scuole e delle università;

e) l'istituzione di una biblioteca, dotata di personale qualificato e aperta quotidianamente al pubblico, nonché di un centro di documentazione e di altre attività informative.

EMENDAMENTO sostitutivo parziale CUCCU - SANNA Gian Valerio - CUCCA - MORICONI - BRUNO - PITTALIS.

Articolo 1

All'articolo 1, comma 1, le parole "con sede in Cagliari" sono sostituite con: "con sede in Bitti". (2)

EMENDAMENTO sostitutivo parziale LADU - RODIN - PITEA - RANDAZZO - CHERCHI - SANNA Matteo - PITTALIS.

Articolo 1

Al comma 1 le parole "con sede a Cagliari" sono sostituite con quelle: "con sede a Bitti presso la casa natale di Asproni". (3)

EMENDAMENTO aggiuntivo LADU - CUCCA - PITEA - RANDAZZO - CHERCHI - PITTALIS.

Articolo 1

Al comma 1 dopo le parole: "all'associazione culturale Giorgio Asproni" sono aggiunte le seguenti: "e al Comune di Bitti". (4)

EMENDAMENTO aggiuntivo DEDONI - DE FRANCISCI - LOTTO - CUCCA - STERI.

Articolo 1

All'art. 1, comma 1, dopo le parole "con sede" sono aggiunte le seguenti "in Bitti e". (1).)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS LUCIANO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Molto brevemente esprimo ora il mio pensiero non essendo intervenuto nella discussione generale. Questo progetto di legge ne anticipa altri tutti istitutivi di fondazioni; il 56/A che istituisce la Fondazione Cambosu, il 94/A che istituisce la Fondazione Andrea Parodi.

Se noi, Presidente, facessimo un elenco di persone benemerite, illustri per ragioni politiche oppure scientifiche, oppure sociali, oppure artistiche, siamo convinti che riusciremmo a varare un significativo, ingente numero di leggi istitutive di fondazioni, le quali andrebbero, correttamente e in modo significativo, non solo per testimonianza, finanziate annualmente. Per la Fondazione Asproni il finanziamento annuo previsto è di 100 mila euro, per la Fondazione Parodi il finanziamento annuo previsto è di 100 mila euro, il finanziamento previsto per la Fondazione Cambosu immagino che sia più o meno della stessa entità, anzi in questo caso sono previsti 750 mila euro in partenza e 100 mila successivamente. Quindi, una partita che pesa sul bilancio.

Pertanto vorrei ricordare, lo dico al collega Dedoni che è di Oristano, che in quella provincia sarebbe nato uno sconosciuto personaggio politico del novecento, casualmente tradotto in tutte le lingue del pianeta, occasionalmente riconosciuto come il più grande intellettuale o uno dei più grandi intellettuali del mondo, studiato in tutte le più grandi università del mondo, che occasionalmente è stato vittima di persecuzione politica, occasionalmente ha patito ogni pena dentro le carceri fasciste e che, conseguentemente, è stato vittima di patologie derivanti dalla sua condizione carceraria che l'hanno portato alla morte ad appena 47 anni.

Un signore che la Sardegna dimentica, che vale (ma solo da alcuni anni) 60 mila euro circa dati "a spizzichi e a mozzichi", con grandi problemi da parte della burocrazia regionale, per mantenere la casa natale, la casa di vita che è anche museo, cioè quella di Ghilarza, e l'Istituto Gramsci per la sezione sarda. Un istituto che ha la sede principale a New York, non a Mosca, a New York! Questo signore che si chiama Antonio Gramsci merita meno dello straordinario uomo politico e di cultura Asproni o Cambosu o chi per loro.

Allora, vogliamo ripetere un pochino, così magari se abbiamo bisogno anche di approfondire lo facciamo, i passaggi della nostra storia di sardi, ma anche di italiani, ma anche di europei, ma anche di cittadini del mondo per avere un pizzico di equilibrio? Un pizzico di equilibrio! Lo chiedo all'onorevole Dedoni che mi deve spiegare come è possibile considerare Gramsci come viene considerato, cioè alla stregua della metà di Asproni, di un terzo di Cambosu o di altri e mi deve spiegare che razza di figura ci può fare la Sardegna rispetto al mondo in ragione di questo.

Il mio carissimo amico Giorgio Baratta, un grande intellettuale, uno studioso affezionato alla Sardegna, è affezionato alla Sardegna perché ha conosciuto Gramsci ed è venuto a conoscere la Sardegna perché ha conosciuto Gramsci. In altre parti del mondo, lo dico, Presidente, magari il Presidente della Commissione è lì, glielo dica di stare attento perché stavo parlando anche con lui, non stavo parlando solo con lei; onorevole amico carissimo Attilio Dedoni io questa questione la devo sollevare perché l'ho già sollevata, l'ho sollevata anche insieme a te, anche pubblicamente.

Antonio Gramsci sarebbe per questa Regione, se solo questa Regione non ne avesse una così scarsissima cura, con un atteggiamento discriminatorio e offensivo, un grande patrimonio perché non c'è posto al mondo che, avendo avuto un intellettuale di questa portata, attorno all'opera che ha svolto, ai suoi scritti, al suo pensiero filosofico, alla sua critica letteraria non avrebbe messo in piedi, per trarne anche lucro, percorsi di indagine, di studio, di approfondimento, di visita dei luoghi di vita, di conservazione delle opere originali, di valorizzazione del suo impegno; non c'è posto al mondo che questo patrimonio non sarebbe stato in grado di utilizzare proficuamente anche dal punto di vista economico.

Io mi sono astenuto nella votazione sul passaggio all'esame degli articoli, mi asterrò anche sul voto finale, però lo dico, noi non possiamo mantenere questo squilibrio; il Consiglio regionale non può avere questo atteggiamento che è offensivo per la nostra cultura e per il nostro patrimonio culturale e per il livello, la qualità, la personalità degli intellettuali veri che noi dimentichiamo, o ricordiamo a fatica o, peggio, discriminiamo.

Presidente, se noi pensiamo che la Fondazione Asproni, costituita dalla sua associazione e dalla Regione, abbia titolo a fare attività per 100 mila euro, io penso che noi non potremo pensare di valorizzare la figura di Gramsci per meno volte di dieci volte di più di quello che facciamo per Asproni.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dedoni, relatore.

DEDONI (Riformatori Sardi), relatore. Chiederei, se è possibile, una breve sospensione per poter armonizzare gli emendamenti.

PRESIDENTE. La seduta è sospesa.

(La seduta, sospesa alle ore 11 e 26, viene ripresa alle ore 11 e 44.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori.

Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Dedoni, relatore.

DEDONI (Riformatori Sardi), relatore. Viene ritirato l'emendamento numero 1. Si esprime parere favorevole sui restanti emendamenti, ma si chiede di eliminare dall'emendamento numero 3 le parole"presso la casa natale di Asproni".

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Ladu. Ne ha facoltà.

LADU (P.d.L.). Accediamo alla richiesta del relatore di cassare dall'emendamento numero 3 le parole "presso la casa natale di Giorgio Asproni". Poichè la casa in questione è in fase di ristrutturazione, lasciamo "con sede a Bitti".

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta sugli emendamenti ha facoltà di parlare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

BAIRE, Assessore tecnico della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. La Giunta esprime parere conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Metto in votazione gli emendamenti numero 2 e 3, uguali.

Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA Mario (P.d.L.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 2 e 3, uguali.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri CHERCHI e COCCO Daniele hanno votato a favore e che il consigliere BRUNO si è astenuto.

Rispondono sì i consiglieri:AMADU - ARTIZZU - CAMPUS - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Mariano - COSSA - CUCCA - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DIANA Mario - ESPA - FLORIS Mario - FOIS - GALLUS - LADU - LAI - MANINCHEDDA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Marco - MILIA - MULA - MULAS - MURGIONI - PIRAS - PITTALIS - SANJUST - SANNA Giacomo - SANNA Matteo - SOLINAS Christian - STERI - STOCHINO - TOCCO - ZEDDA Alessandra.

Rispondono no i consiglieri: CONTU Felice - DIANA Giampaolo.

Si sono astenuti i consiglieri: AGUS - BRUNO - SANNA Gian Valerio - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 44

votanti 39

astenuti 5

maggioranza 20

favorevoli 37

contrari 2

(Il Consiglio approva).

Metto in votazione l'articolo 1. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'emendamento numero 1 è ritirato.

Metto in votazione l'emendamento numero 4. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Adempimenti

1. La Giunta regionale, preso atto della compatibilità dello statuto della Fondazione con quanto previsto dall'articolo 1, autorizza il Presidente della Regione a sottoscriverne l'atto costitutivo e a compiere tutti gli atti necessari al fine di perfezionare la partecipazione della Regione alla Fondazione.

2. I diritti della Regione inerenti alla qualità di socio fondatore sono esercitati dal Presidente della Regione o da un suo delegato.).

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Dedoni. Ne ha facoltà.

DEDONI (Riformatori Sardi). Intervengo solo per precisare alcuni aspetti. Intanto, nell'articolo, vi è la previsione che chiunque può far parte della fondazione, qualora ne faccia richiesta e sia conseguente all' aspirazione della medesima.

Mi spiace che l'onorevole Uras non sia presente in Aula, altrimenti gli avrei ricordato che è depositata una proposta, è all'esame della Commissione, per una Fondazione Gramsci, e lui sa bene che serve per coprire anche qualche carenza propria di quella parte politica.

Ma ancor di più mi meraviglia la questione posta dall'onorevole Ben Amara, il quale pensa di poter discettare in materia di diritto, senza probabilmente capire che il diritto in questioni sociali è tutt'altra cosa. Non può prendere in prestito dall'America alcune disposizioni per trasferirle qui in Italia, perchè il diritto italiano disciplina l'istituto della fondazione diversamente rispetto agli Stati Uniti d'America.

Se invece quel discorso voleva nascondere altre argomentazioni, lascio all'Aula la riflessione; in altra circostanza credo che sarà opportuno approfondire i risultati che potrebbero derivare da un simile ragionamento.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 2. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

Rappresentanti della Regione nella Fondazione

1. La Giunta regionale provvede alla designazione dei rappresentanti della Regione negli organi della Fondazione, secondo quanto è previsto nello statuto della Fondazione e nel rispetto della normativa vigente.).

PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 3. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:

Art. 4

Relazione annuale

1. La Fondazione presenta ogni anno al Consiglio regionale una relazione sull'attività svolta.).

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Lai. Ne ha facoltà.

LAI (P.d.L.). Intervengo brevemente per rispondere a quella che mi è parsa una nota critica, espressa da parte dell'onorevole Ben Amara, circa l'opportunità di finanziare una fondazione privata, assimilata addirittura alla Fondazione Rockefeller, che come tutti sappiamo ha ben altre finalità e altre connotazioni.

Io ritengo che l'articolo 4, con la sua importante enunciazione: "la Fondazione presenta ogni anno al Consiglio regionale una relazione sull'attività svolta", possa rispondere in modo equilibrato al problema posto stabilendo, appunto, che si relazioni sull'utilizzo dei finanziamenti concessi.

Credo quindi che la figura di Giorgio Asproni debba essere sottratta alle polemiche, per restituirle il connotato storico e identitario che merita. Certamente anche le altre figure storiche, al di là di ogni graduatoria di valore, che lasciamo agli studiosi e agli storici, meritano azione di valorizzazione, di riscoperta e tutela del loro patrimonio culturale, da trasmettere come valore identitario. E questo Consiglio, così come non è stato insensibile in passato, penso che non lo sarà in futuro.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 4. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 5.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5:

Art. 5

Contributi annuali

1. La Regione partecipa alla Fondazione con un contributo per lo svolgimento delle attività istituzionali determinato in euro 100.000 per l'anno 2010 e, a decorrere dall'anno 2011, in euro 80.000 annui.).

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Dedoni. Ne ha facoltà.

DEDONI (Riformatori Sardi). Presidente e signori consiglieri, nel corso della discussione sono emerse notevoli critiche sull'ampiezza dei finanziamenti; critiche che credo possano essere accolte; di conseguenza si potrebbe verificare se sia il caso di ridurre la disponibilità finanziaria per ciascuna fondazione. Infatti, essendo in itinere proposte per l'istituzione di altre fondazioni, effettivamente si potrebbe arrivare a cifre di una certa importanza. Lascerei libera l'Aula sulla decisione, ma credo che l'importo finanziario previsto sia da ridurre sicuramente almeno del 50 per cento.

PRESIDENTE. Onorevole Dedoni, se sta presentando un emendamento orale su un eventuale taglio del finanziamento da 100 mila a 50 mila euro per il primo anno, e a 40 mila per gli anni successivi'è necessario un pronunciamento dell'Aula. Per illustrare l'emendamento orale ha facoltà di parlare il consigliere Dedoni.

DEDONI (Riformatori Sardi). Si ritiene che, dato l'elevato numero di fondazioni, sarebbe opportuno eventualmente ridurre i finanziamenti e recuperare effettivamente una certa cifra. È una proposta che, tenendo conto delle esigenze che sono state manifestate da più parti, porto all'attenzione dell'Aula.

PRESIDENTE. In sostanza sta chiedendo che l'articolo venga votato con la modifica dell'importo, da 100 mila a 50 mila euro per l'anno 2010, e a decorrere dall'anno 2011, da 80 mila a 40 mila euro.

E' iscritto a parlare il consigliere Ladu. Ne ha facoltà.

LADU (P.d.L.). Non sono assolutamente d'accordo con la proposta di emendamento orale. Chiedo che venga lasciato lo stanziamento iniziale di 100 mila euro perché, essendo prevista l'istituzione di altre fondazioni, dovremmo conseguentemente ridurre anche i finanziamenti previsti per le altre.

Io non credo che sarebbe una decisione giusta, perché già mi pare che fosse una cifra abbastanza bassa, se poi la riduciamo a 50 mila euro praticamente rendiamo impossibile la funzionalità di questa fondazione.

PRESIDENTE. L'emendamento orale non può essere accolto, mancando l'accordo dell'Aula.

E' iscritto a parlare il consigliere Massimo Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA MASSIMO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, le osservazioni del collega Dedoni mi paiono pertinenti. In finanziaria noi abbiamo previsto come quota totale, per la partecipazione della Regione a fondazioni, 200 mila euro. Se noi diamo l'intero importo ad una fondazione è chiaro che abbiamo escluso tutte le altre, tenendo conto che le fondazioni di cui stiamo parlando dovrebbero fare attività di cura del patrimonio letterario, della documentazione presente, così come è avvenuto in questo caso nel paese di Bitti. Non si tratta di fondazioni che debbono gestire beni immobili sparsi nel territorio regionale, non ci sono costi aggiuntivi rispetto al mantenimento, alla cura e alla divulgazione di testi e dei documenti, che possano giustificare l'importo del finanziamento previsto.

Diverso è il caso, ad esempio, della Fondazione Nivola che, allestendo mostre in tutto il mondo, spende decine di migliaia di euro per l'assicurazione e il trasporto di una sola opera.

Per questo mi pare opportuna la riduzione degli importi così come richiesto dal collega Dedoni.

PRESIDENTE. Onorevole Zedda, le ho dato la parola ma ribadisco che l'emendamento orale non può essere accolto non essendoci l'unanimità dell'Aula.

Metto in votazione l'articolo 5. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 6.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 6:

Art. 6

Sospensione dei contributi

1. L'Amministrazione regionale può sospendere l'erogazione dei contributi previsti dall'articolo 5 per gravi e reiterate violazioni dello statuto della Fondazione.).

PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 6. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 7.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 7:

Art. 7

Norma finanziaria

1. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge, pari a euro 100.000 per l'anno 2010 e a euro 80.000 annui a decorrere dall'anno 2011, si fa fronte con quota parte delle entrate proprie della Regione ai sensi dell'articolo 8 della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 (Statuto speciale per la Sardegna), come modificato dall'articolo 1, comma 834, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007).).

PRESIDENTE. Colleghi, all'articolo 7, norma finanziaria, è stata indicata una UPB errata che gli Uffici provvederanno a indicare correttamente in fase di coordinamento.

Metto in votazione l'articolo 7. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

E' in votazione la proposta di legge numero 90/A.

Ha domandato di parlare il consigliere Bruno per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Esprimo il voto di astensione sulla proposta di legge. Abbiamo assistito ad una discussione, su graduatorie di valore inerenti la partecipazione della Regione alle fondazioni, per alcuni tratti surreale. Mi rendo conto che è uno dei primi atti dell'ottava Commissione consiliare che viene portato all'attenzione dell'Aula ma mi rendo conto anche, lo dico alla Presidenza di questo Consiglio e alla Conferenza dei Capigruppo di cui faccio parte, che le problematiche che interessano i sardi sono altre.

Per esempio mi chiedo, lo chiedo alla Giunta, se ha intenzione di portare il collegato, se quest'Aula in tempi rapidi vedrà provvedimenti più importanti; decidiamo di dedicare una mattinata a parlare di fondazioni, a fare graduatorie su chi ha più meriti e chi ne ha meno ma io mi chiedo, lo chiedo alla Presidenza di questo Consiglio, se di fronte ad una decisione della Giunta regionale che oggi è all'Asinara (probabilmente anche con qualche componente di questo Consiglio regionale), non sia opportuna un'assemblea del Consiglio regionale (sappiamo che il Consiglio regionale da Statuto si può riunire solo in questa sede), all'Asinara, per esempio; se non sia opportuno stare attenti e magari stare più vicini alle persone che veramente hanno problemi nella nostra Isola, o se invece dobbiamo continuare ad utilizzare il tempo in questo modo. Io lo dico perché credo che ne vada anche della dignità di questo Consiglio.

Noi oggi siamo riuniti per discutere di questi provvedimenti che riguardano l'ottava Commissione, questo pomeriggio probabilmente esamineremo un disegno di legge che è stato definito urgente - poi vedremo nel pomeriggio se è urgente o se non lo è - però io credo che questo Consiglio regionale debba utilizzare meglio, al servizio dei sardi, il proprio tempo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.). Presidente, annuncio il voto di astensione dell'U.D.C., motivato dalla circostanza che già oggi abbiamo in votazione una serie di norme su più fondazioni. Il Presidente dell'ottava Commissione ci ha anticipato che sono in cantiere altri provvedimenti, allora noi riteniamo che in questa situazione si sarebbe dovuto provvedere a predisporre una norma di legge generale sulle fondazioni, individuando la somma globale, disponibile anno per anno da parte della Regione.

In questa situazione, ancor più aggravata dal fatto che c'è stata l'obiezione all'emendamento orale presentato dall'onorevole Dedoni, noi ci asteniamo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dedoni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DEDONI (Riformatori Sardi), relatore. Io dichiaro il voto favorevole. Capisco che le astensioni possano essere determinate in Aula da considerazioni le più diverse, né voglio pormi in una posizione di criticità verso chi ritiene o pensa che la Commissione ottava si occupi solo di quisquilie di poca entità e considerazione, non degne di essere presentate in Consiglio. Mi pare che questa considerazione non debba essere propria di nessun consigliere regionale.

Io ritengo, infatti, che la cultura sia il fondamento e la base di ogni iniziativa; e, forse, se qualche iniziativa di lavoro, di intrapresa fosse ponderata probabilmente raggiungerebbe qualche risultato, diversamente da come succede con l'approccio solo discorsivo ai problemi critici che vive la Sardegna. Credo che sarebbe opportuno vivere con più intensità tutti gli aspetti della crisi che investe la Sardegna, cercando soluzioni ai problemi (in primo luogo la disoccupazione) della nostra Isola.

Troppe risorse giacciono, ormai da vecchia data, non ancora utilizzate nel bilancio regionale per dare le risposte effettive che, invece, auspica il popolo sardo. Io propongo pertanto che la proposta di legge in votazione venga esitata e trovino riscontro anche le altre proposte che l'ottava Commissione ha varato con disponibilità d'animo, e seguendo le alte considerazioni che si hanno della cultura e delle attività che nella cultura trovano riscontro.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 90/A.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere COCCO Daniele Secondo si è astenuto.

Rispondono sì i consiglieri:AMADU - ARTIZZU - CAMPUS - CHERCHI - CONTU Mariano - COSSA - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DIANA Mario - FLORIS Mario - FOIS - GALLUS - GRECO - LADU - LAI - LOCCI - MANINCHEDDA - MARIANI - MELONI Francesco - MULA - MULAS - MURGIONI - PETRINI - PITTALIS - PLANETTA - RODIN - SANJUST - SANNA Giacomo - SANNA Matteo - SOLINAS Christian - STOCHINO - TOCCO - VARGIU - ZEDDA Alessandra.

Si sono astenuti i consiglieri: AGUS - BEN AMARA - BRUNO - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Felice - CUCCA - DIANA Giampaolo - ESPA - LOTTO - MANCA - MELONI Marco - MELONI Valerio - OBINU - SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio - STERI - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 54

Votanti 35

Astenuti 19

Maggioranza 18

Favorevoli 35

(Il Consiglio approva).

Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.). Chiedo una breve sospensione.

PRESIDENTE. Se non ci sono obiezioni, sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 12 e 08, viene ripresa alle ore 12 e 29.)

Discussione e approvazione della proposta di legge De Francisci - Diana Mario - Pittalis - Ladu - Maninchedda - Capelli - Mula - Cucca - Barracciu - Mariani: "Partecipazione della Regione autonoma della Sardegna alla

Fondazione Salvatore Cambosu". (56/A)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge numero 56/A.

Dichiaro aperta la discussione generale

Ha facoltà di parlare la consigliera De Francisci, relatore.

DE FRANCISCI (P.d.L.), relatore.Presidente, colleghi, Assessore, consentitemi, nel presentare questa proposta di legge che, se approvata, autorizza la Regione a partecipare alla Fondazione Salvatore Cambosu come abbiamo fatto poco fa con quella di Giorgio Asproni, di esprimere un caloroso ringraziamento ai colleghi che hanno condiviso il progetto, il presidente Dedoni i componenti della Commissione cultura che su di esso hanno garantito una convinta e fattiva convergenza, oltre ai Presidenti dei Gruppi che hanno accolto la richiesta per la discussione odierna.

Stiamo fissando un'altra tappa importante nel percorso della qualità culturale della Regione; dopo Dessì e Nivola, dopo Asproni oggi, Salvatore Cambosu si iscrive nel Pantheon degli uomini che hanno interpretato l'anima più profonda della nostra Isola dando voce a contenuti remoti e nascosti, incastonando un'espressione linguistica che non può non accostarlo ai grandi della letteratura del novecento. E' stato il suo paese natale, la sua comunità, Orotelli a volere la Fondazione Cambosu e la Regione con questo provvedimento di legge propone la sua presenza non da semplice spettatrice ma da protagonista dando forza e valore universale alla originalità del pensiero e della ricerca dello scrittore orotellese.

A Orotelli, da nuorese, Cambosu ancorò la quasi ossessiva ricerca delle radici anche quando frequentò le Università di Padova e di Roma, e quando sviluppò la sua vasta e intensa attività di pubblicista a Cagliari sui temi a lui cari dell'identità. Qui si collocano i suoi capolavori: "Miele amaro", "Supramonte di Orgosolo", "Una stagione a Orolai", e tutta quella produzione letteraria che per certi versi è ancora da analizzare: antologie di racconti, reportage giornalistici, collaborazioni con testate nazionali, inediti custoditi dalla famiglia. Ha scritto di lui, per esempio, Giovanna Cerina che in questa Aula non ha bisogno di presentazioni.

La sua figura ha una centralità simbolica, essa è l'incarnazione di una mentalità magica in quanto custode della tradizione che vive nelle favole, nelle credenze, nelle forme rituali di elaborazione del lutto. Gli articoli, i reportage, i racconti, le recensioni pur differenziandosi formalmente in virtù delle diverse finalità e dei diversi destinatari a cui, di volta in volta, obbediscono e si rivolgono, portano inequivocabilmente impresso il segno di uno stile inconfondibile, quello di Cambosu, che poi è l'impronta di un'intelligenza, di una cultura, di una sensibilità tanto raffinata e profonda da rendersi riconoscibile comunque e in qualsiasi contesto. Lo ha scritto l'onorevole Maninchedda che non è presente in questo momento in Aula.

La Sardegna di Cambosu vive di una magia intrinseca, è intrecciata come le opere della sua amica Maria Lai di favole, credenze, forme rituali ma è anche percorsa da fremiti tragici legati al rapporto tra la terra e il lavoro e l'uomo di Sardegna, il tutto raccontato con sensibilità e stile inconfondibile, con un'impronta linguistica ancora oggi unica e originale.

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, per la Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

BAIRE, Assessore tecnico della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Come per la Fondazione Asproni, anche per Salvatore Cambosu la Regione è già intervenuta, sempre relativamente al capitolo delle figure di protagonisti della storia e della cultura sarda, anche nell'annualità 2009 per favorire diverse manifestazioni.

Vorrei aggiungere che la Regione con la legge regionale numero 14, articolo 20, interviene con contributi annuali a sostegno delle attività e del funzionamento di enti ed istituzioni culturali e scientifiche di particolare importanza, tra cui le fondazioni, riconoscendo il valore delle azioni nei diversi segmenti di competenza. A tale scopo è stato istituito anche dal comma 3 della medesima disposizione legislativa un fondo unico la cui articolazione è definita sulla base del parere di un'apposita commissione scientifica; questo è quanto è successo per Maria Carta, Meilogu, la Fondazione Siotto, eccetera.

Questa Commissione, appunto, è incaricata dell'accertamento del possesso dei requisiti di ammissibilità e della valutazione dei progetti presentati. Anche la partecipazione della Regione alla Fondazione Salvatore Cambosu non può che essere valutata positivamente, come pure gli scopi e gli obiettivi che caratterizzeranno l'attività della fondazione medesima.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale. Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Partecipazione della Regione Sardegna alla Fondazione Salvatore Cambosu

1. La Regione partecipa, nei modi e nelle forme previsti dalla presente legge, alla Fondazione Salvatore Cambosu, con sede in Orotelli.

2. Al fine dei raggiungimento degli obiettivi della Fondazione di cui al comma 1, la Regione assegna al Comune di Orotelli la somma necessaria per l'acquisto e per l'adeguamento della specifica destinazione d'uso dei seguenti beni:

a) la casa d'abitazione dello scrittore, sita nella via Cambosu in Orotelli;

b) altri eventuali stabili o terreni limitrofi comunque interni al territorio comunale, necessari per dotare la fondazione degli strumenti adeguati alla gestione delle attività culturali, scientifiche e di divulgazione;

c) eventuali arredi e oggetti già di proprietà dello scrittore.

3. L'acquisto della casa d'abitazione e dei beni indicati al comma 2 è definito dall'amministrazione comunale di Orotelli entro sei mesi dall'entrata in vigore della presente legge e concorre alla dotazione patrimoniale della Fondazione. La ristrutturazione della casa Cambosu è effettuata dalla Fondazione; essa, a tal fine, attraverso i suoi organi di gestione, predispone un dettagliato preventivo di spesa, per l'approvazione del relativo finanziamento a valere sulle disponibilità che sono garantite dall'Amministrazione regionale ai sensi dell'articolo 6, comma 1.

4. I beni di cui al comma 2 sono acquisiti e restaurati a cura del Comune di Orotelli, d'intesa con gli organi della Fondazione ed alla stessa sono trasferiti una volta pronti per la specifica destinazione d'uso.).

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 1.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere PORCU si è astenuto.

Rispondono sì i consiglieri:AMADU - CHERCHI - CONTU Mariano - COSSA - CUCCA - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DIANA Mario - FLORIS Mario - FOIS - GALLUS - GRECO - LAI - LOCCI - MANINCHEDDA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Valerio - MULA - MURGIONI - PETRINI - PIRAS - PITTALIS - RODIN - SANJUST - SANNA Giacomo - SOLINAS Christian - VARGIU - ZEDDA Alessandra.

Si sono astenuti i consiglieri: BEN AMARA - BIANCAREDDU - BRUNO - CARIA - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Felice - DIANA Giampaolo - ESPA - MANCA - MELONI Marco - PORCU - SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio - STERI - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 47

Votanti 30

Astenuti 17

Maggioranza 16

Favorevoli 30

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Finalità della Fondazione

1. L'erogazione delle somme di cui all'articolo 1 e dei contributi per la gestione della Fondazione è condizionata al rispetto, da parte della Fondazione Cambosu, delle seguenti finalità:

a) analisi sistematica e valorizzazione dell'opera letteraria e del messaggio storico e umano di Salvatore Cambosu;

b) studio delle culture contemporanee e delle relative forme di comunicazione, nonché delle espressioni letterarie ed artistiche in forma scritta, visiva e orale;

c) analisi dei problemi legati al rapporto storico dell'uomo con il suo ambiente e con la natura;

d) studio delle trasformazioni produttive, sociali e culturali della Sardegna nella realtà contemporanea.

2. Lo statuto della Fondazione può prevedere, anche con formulazioni differenti, le finalità di cui al comma 1, ma non escluderle nella sostanza e può aggiungerne altre, purché con esse compatibili.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

Statuto della Fondazione e partecipazione
della Regione

1. L'Amministrazione regionale, a seguito dell'entrata in vigore della presente legge e secondo le procedure previste dal Codice civile, partecipa alla Fondazione Salvatore Cambosu, promossa dal Comune di Orotelli, così come specificato all'articolo 1.

2. La Regione concorre alla composizione, alla formazione e al funzionamento degli organi sociali, alle finalità istituzionali della Fondazione, nonché alle altre indicazioni prescritte dal Codice civile.

3. L'erogazione dei contributi regionali previsti dalla presente legge è condizionata dal fatto che lo statuto della Fondazione, oltre alle finalità descritte all'articolo 2, preveda:

a) l'attivazione di una gestione stabile, quotidianamente aperta al pubblico, del museo Cambosu, delle attività informative e del sito internet per le informazioni on-line;

b) la presentazione entro l'anno solare al Comune di Orotelli e all'Amministrazione regionale di una relazione annuale, di merito e finanziaria, di consuntivo per l'anno in corso e di previsione per il successivo, sulle attività dell'istituzione.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:

Art. 4

Sospensione dei contributi

1. L'Amministrazione regionale sospende l'erogazione dei contributi previsti dalla presente legge per gravi e reiterate violazioni dello statuto della Fondazione.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 5.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5:

Art. 5

Premio letterario Salvatore Cambosu

1. La Regione assegna al Comune di Orotelli un contributo biennale per l'organizzazione di un premio letterario, che può essere esteso anche ad altre forme di espressione artistica, intitolato a Salvatore Cambosu. Il regolamento del premio prevede una specifica attività di divulgazione, attraverso gli strumenti più idonei alla divulgazione globale.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 6. All'articolo 6 è stato presentato un emendamento.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 6 e del relativo emendamento:

Art. 6 Norma finanziaria

1. Le spese previste per l'attuazione della presente legge sono valutate come segue:

a) euro 750.000 per l'anno 2010 quale finanziamento al Comune di Orotelli per l'acquisizione e la ristrutturazione dei beni di cui all'articolo 1, comma 2, lettere a), b) e c), a gravare sull'UPB S08.01.003, cap. SC08.0034, FNOL investimenti, voce 1), Interventi vari, tabella B, allegata alla legge regionale 28 dicembre 2009, n. 5 (finanziaria 2010);

b) euro 100.000 annui, a decorrere dal 2010, quale contributo alla Fondazione per le spese di gestione; alla relativa spesa si fa fronte attingendo alle risorse iscritte nell'UPB S08.01.002, cap. SC08.0034, FNOL di parte corrente, voce 4), Interventi vari, tabella A, allegata alla legge finanziaria 2010.

2. Alle spese per l'organizzazione del premio letterario previsto nell'articolo 5 si provvede ai termini dell'articolo 4, comma 1, lettera e), della legge regionale 2 agosto 2006, n. 11 (Norme in materia di programmazione, di bilancio e di contabilità della Regione).

EMENDAMENTO sostitutivo totale DEDONI - SOLINAS Christian - FOIS - PETRINI - DE FRANCISCI.

Articolo 6

L'art. 6 è sostituito dal seguente:

Art. 6 Norma finanziaria

1. Gli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge sono valutate come segue:

a) euro 750.000 per l'anno 2010 per le finalità di cui all'art. 1, comma 2, lettere a), b) e c);

b) euro 100.000 annui, a decorrere dall'anno 2010, per le finalità di cui all'art. 1, comma 1.

2. Nel bilancio di previsione per gli anni 2010-2013 sono apportate le seguenti variazioni:

in diminuzione

UPB S08.01.002 FNOL - Parte corrente

anno 2010 euro 100.000

anno 2011 euro 100.000

anno 2012 euro 100.000

anno 2013 euro 100.000

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 4 della tabella A allegata alla legge regionale 28 dicembre 2009, n. 5 (legge finanziaria 2010)

in diminuzione

UPB S 08.01.003 FNOL - investimenti

anno 2010 euro 750.000

anno 2011 euro

anno 2012 euro

anno 2013 euro

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 1 della tabella B allegata alla legge regionale 28 dicembre 2009, n. 5 (legge finanziaria 2010)

in aumento

UPB S03.01.003 - Tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale - spese correnti

anno 2010 euro 100.000

anno 2011 euro 100.000

anno 2012 euro 100.000

anno 2013 euro 100.000

in aumento

UPB SO3.01.004 - Investimenti per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale

anno 2010 euro 750.000

anno 2011 euro

anno 2012 euro

anno 2013 euro

3. Alle spese previste per l'attuazione della presente legge si fa fronte con la suddetta UPB del bilancio della Regione per gli anni 2010-2013 e con le rispettive UPB dei bilanci per gli anni successivi.

4. Alle spese previste per l'attuazione dell'art. 5 si provvede con legge finanziaria ai sensi dell'art. 4, comma 1, lett. e) delle LR. n. 11/2006. (1).).

PRESIDENTE. L'emendamento riscrive in modo tecnicamente corretto la norma finanziaria.

Per esprimere il parere sull'emendamento ha facoltà di parlare la consigliera De Francisci, relatore.

DE FRANCISCI (P.d.L.), relatore. Si esprime parere favorevole.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta sull'emendamento ha facoltà di parlare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

BAIRE, Assessore tecnico della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. La Giunta esprime parere conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento sostitutivo totale numero 1. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

E' in votazione la proposta di legge numero 56/A.

Ha domandato di parlare il consigliere Felice Contu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CONTU FELICE (U.D.C.). Il Gruppo dell'U.D.C. si asterrà sulla votazione di questa proposta di legge, così come si è astenuto nella votazione precedente. Non si tratta di mancato rispetto nei confronti di Cambosu e del famoso onorevole Asproni, ma ci troviamo veramente in difficoltà perché di uomini illustri la Sardegna ne conta parecchi.

Francamente non ci sembrerebbe giusto intervenire a favore di alcuni e non di altri. Potrei citare Michelangelo Pira, amico di Cambosu, che è stato anche un funzionario di questo Consiglio regionale, in nome del quale io mi sentirei di creare un premio biennale; potrei citare Giovanni Battista Tuveri, Domenico Azuni e così via.

Noi pertanto ci asteniamo, perché riteniamo che sarebbe stato forse più utile fare una riflessione più vasta e più generale, in modo tale da evitare queste difficoltà e anche questi imbarazzi.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 56/A.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri CONTU Mariano e ZEDDA Alessandra hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri:AMADU - ARTIZZU - CHERCHI - CONTU Mariano - COSSA - CUCCA - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DIANA Mario - FLORIS Mario - FOIS - GALLUS - GRECO - LADU - LAI - LOCCI - MANINCHEDDA - MARIANI - MELONI Francesco - MULA - MULAS - MURGIONI - PETRINI - PIRAS - PITTALIS - PLANETTA - RODIN - SANJUST - SOLINAS Christian - STOCHINO - TOCCO - VARGIU - ZEDDA Alessandra.

Si sono astenuti i consiglieri: BEN AMARA - BIANCAREDDU - BRUNO - CARIA - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Felice - DIANA Giampaolo - ESPA - LOTTO - MANCA - MELONI Marco - MELONI Valerio - PORCU - SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio - STERI - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 53

votanti 34

astenuti 19

maggioranza 18

favorevoli 34

(Il Consiglio approva).

Discussione e non approvazione della proposta di legge Dedoni - Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cocco Daniele Secondo - Cuccu - De Francisci - Meloni Valerio - Solinas Antonio - Solinas Christian - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Sanjust: "Norme per la tutela e la valorizzazione delle

tradizioni popolari materiali ed immateriali della Sardegna". (89/A)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge numero 89/A: "Norme per la tutela e la valorizzazione delle tradizioni popolari, materiali e immateriali della Sardegna". Dichiaro aperta la discussione generale. Poiché il relatore, il consigliere Bardanzellu, oggi ha chiesto congedo, ha facoltà di parlare il consigliere Dedoni, Presidente della Commissione.

DEDONI (Riformatori Sardi). Sentivo qualche suggerimento di rimettermi alla relazione scritta. Sarei quasi convinto di farlo, ma credo sia necessario dire che questa normativa ormai è allo studio di quasi tutte le Regioni italiane, ivi compreso il Ministero dei Beni Culturali, che ha interesse a far sì che una norma consimile esista a livello nazionale.

Questa proposta è stata presentata come legge in vigore, forse non essendo a conoscenza del fatto che è soltanto una proposta che ha un significato estremamente importante: quello di dare la giusta valutazione ai beni materiali e immateriali della storia di Sardegna, della cultura sarda, della tradizione sarda, ma ricordo che diversi economisti e sociologi, in più di una circostanza, hanno identificato l'identità di un popolo nella possibilità di espansione economica, nella possibilità di risolvere problemi legati allo sviluppo e all'occupazione.

Questa proposta di legge, infatti, pensa di poter raggiungere l'obiettivo di valorizzare le tradizioni, la cultura, la storia del popolo sardo, considerando la Sardegna nel suo insieme, ma anche nelle sua particolarità, mettendo in evidenza comune per comune, zona per zona, area per area tutto quello che di importante, di bello, di interessante, di profondo, di radicato vi è nella nostra Isola, e quale ampia possibilità venga alla nostra presenza nel mar Mediterraneo anche per il collegamento con le Regioni rivierasche.

L'esaltazione della cultura nel suo insieme, nel suo fare, nel suo sapere, nel suo essere presente, va dalla semplice tradizione folklorica, all'enogastronomia, alla danza, all'arazzo, al manifestarsi di tutte le opportunità che un bene materiale e immateriale può offrire alla storia e all'insieme dei rapporti fra i popoli.

Non voglio dilungarmi perché non credo sia il caso di rubare tempo all'Aula, anche perché credo che siano ben prefigurati nella relazione introduttiva gli aspetti fondanti di questa proposta di legge. E ancora una volta mi preme ricordare che l'identità è possibilità di sviluppo e di occupazione, è possibilità virtualmente di economia, se la si sa usare, se si è capaci di essere interpreti del proprio destino.

PRESIDENTE. Ricordo ai consiglieri che intendono prendere la parola che devono iscriversi al banco della Presidenza non oltre la conclusione del primo intervento.

E' iscritto a parlare il consigliere Ben Amara. Ne ha facoltà.

BEN AMARA (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Rinuncio.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per la Giunta ha facoltà di parlare e l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

BAIRE, Assessore tecnico della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Questa proposta, che concerne appunto le tradizioni popolari, materiali e immateriali, consente di dare organicità e coerenza agli interventi regionali per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e popolare sardo.

In genere questi interventi finora sono stati disseminati, parcellizzati in altre leggi, come quella relativa alle attività di spettacolo, beni culturali, della lingua e cultura sarda. Quindi, si pensa che questa norma possa dare anche coerenza alla molteplicità delle tradizioni popolari della Sardegna, che hanno una forte connotazione identitaria tale da renderle uniche, anzi, sono uniche rispetto alle altre Regioni italiane.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale. Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Ha domandato di parlare la consigliera Zuncheddu. Ne ha facoltà.

ZUNCHEDDU (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Chiedo la votazione a scrutinio segreto sul passaggio all'esame degli articoli.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, del passaggio all'esame degli articoli.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 48

votanti 47

astenuti 1

maggioranza 24

favorevoli 25

contrari 22

(Il Consiglio approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: AMADU - ARTIZZU - BEN AMARA - BRUNO - CARIA - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Felice - CONTU Mariano - COSSA - CUCCA - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DIANA Giampaolo - DIANA Mario - ESPA - FLORIS Mario - FOIS - GALLUS - GRECO - LADU - LAI - LOCCI - LOTTO - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Marco - MELONI Valerio - MULA - MURGIONI - OBINU - PIRAS - PITTALIS - PLANETTA - PORCU - RODIN - SANJUST - SOLINAS Christian - STERI - STOCHINO - TOCCO - VARGIU - ZEDDA Alessandra - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU.

Si è astenuto il consigliere SOLINAS Christian.)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Finalità

1. La Regione riconosce e tutela le tradizioni popolari materiali ed immateriali della Sardegna, di seguito denominate tradizioni popolari, nelle loro diverse espressioni, come parte fondamentale del proprio patrimonio storico-culturale e ne valorizza il ruolo di promozione culturale, conoscenza storica del territorio e di sviluppo di forme di turismo compatibile.

2. La Regione promuove, anche attraverso appositi finanziamenti in favore dei soggetti pubblici e privati operanti nel settore, i processi di rifunzionalizzazione delle tradizioni popolari, affinché si preservino vitali e funzionali al rafforzamento dell'identità culturale regionale.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Documento di programmazione regionale
per la tutela e la valorizzazione delle
tradizioni popolari

1. Per il perseguimento delle finalità della presente legge la Regione elabora il Documento di programmazione regionale per la tutela e la valorizzazione delle tradizioni popolari, di seguito definito Documento di programmazione.

2. Il Documento di programmazione è approvato dalla Giunta regionale su proposta dell'Assessore regionale competente, acquisiti i pareri del Comitato regionale per la tutela e la valorizzazione delle tradizioni popolari di cui all'articolo 3 e della competente Commissione consiliare, che si esprime entro venti giorni dall'assegnazione del Documento, trascorsi i quali se ne prescinde.

3. Il Documento di programmazione è redatto sulla base dei rapporti annuali sulle tradizioni popolari elaborati dall'Osservatorio regionale delle tradizioni popolari di cui all'articolo 4.

4. Il Documento di programmazione contiene:

a) gli obiettivi da perseguire nel triennio, in coerenza con le finalità generali della presente legge;

b) il riparto annuale delle risorse finanziarie da destinare agli interventi, distinto per i singoli comparti delle tradizioni popolari;

c) le direttive e i termini annuali per la presentazione dei progetti da parte dei soggetti interessati e per la concessione, l'erogazione e la revoca dei contributi;

d) i principi generali di valutazione dei progetti presentati;

e) le direttive d'attuazione della presente legge.

5. Per l'esame della corrispondenza dei progetti presentati ai criteri fissati dal Documento di programmazione e per la valutazione degli stessi, l'Assessorato regionale competente si serve di revisori esterni che operano secondo criteri e metodologie fissati dal medesimo Assessorato. I revisori sono scelti da un albo regionale dei revisori per le tradizioni popolari, da istituirsi con decreto del Presidente della Regione, composto da professori universitari ordinari italiani e stranieri del settore scientifico disciplinare demoetnoantropologico (M-DEA/01) e nominati annualmente dall'Assessore regionale competente.

6. Il Documento di programmazione ha durata triennale ed è predisposto entro sei mesi dall'entrata in vigore della presente legge; esso è articolato in piani di intervento annuali.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

Comitato regionale per la tutela e la valorizzazione delle tradizioni popolari

1. É istituito, presso l'Assessorato regionale competente, il Comitato regionale per la tutela e la valorizzazione delle tradizioni popolari, strumento tecnico della Giunta regionale con funzioni consultive, di seguito definito Comitato.

2. Il Comitato di cui al comma 1 svolge le seguenti funzioni:

a) fornisce pareri e formula proposte sul Documento di programmazione di cui all'articolo 2;

b) si esprime in merito alla formulazione dei criteri di ammissione ai finanziamenti regionali.

3. Il Comitato, istituito entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, rimane in carica per tre anni dal suo insediamento. La nomina dei componenti e le modalità di funzionamento sono stabilite con deliberazione della Giunta regionale.

4. Il Comitato è presieduto dall'Assessore regionale competente o da un suo delegato, con profilo non inferiore a dirigente, ed è composto dai seguenti soggetti:

a) due professori ordinari titolari di cattedra nelle università della Sardegna nel settore scientifico disciplinare demoetnoantropologico (M-DEA/01);

b) due rappresentanti dei comparti dell'artigianato tradizionale riconosciuti come maestri artigiani;

c) tre rappresentanti dei docenti scolastici, di cui uno in rappresentanza della scuola primaria, uno della scuola secondaria di primo grado e uno della scuola secondaria di secondo grado;

d) tre rappresentanti delle associazioni folkloristiche.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:

Art. 4

Osservatorio regionale delle tradizioni popolari

1. Entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge è istituito l'Osservatorio regionale delle tradizioni popolari, di seguito definito Osservatorio.

2. L'Osservatorio svolge le seguenti funzioni:

a) esegue il censimento degli organismi operanti nel settore;

b) esegue il censimento delle strutture utilizzabili;

c) elabora un rapporto annuale sulle tradizioni popolari, finalizzato alla valutazione dell'andamento del settore e dell'efficacia dell'intervento regionale; i rapporti annuali relativi ad un triennio costituiscono parte integrante del Documento di programmazione di cui all'articolo 2, al fine di garantire la continuità tra risultati conseguiti e obiettivi programmati;

d) provvede ad istituire un archivio, che raccoglie i dati e le informazioni inerenti le tradizioni popolari; tale archivio è costantemente aggiornato e posto al servizio degli operatori del settore e del mercato turistico;

e) provvede a creare sul portale della Regione uno specifico sito dedicato alle tradizioni popolari, nell'ambito del quale sono:

1) pubblicizzate le attività e le iniziative, ivi comprese quelle formative, concernenti le tradizioni popolari;

2) resi pubblici i progetti e gli interventi finanziati dalla Regione;

f) predispone l'Albo dei soggetti pubblici e privati che operano negli ambiti delle tradizioni popolari.

3. Le modalità di funzionamento e di costituzione dell'Osservatorio sono stabilite con deliberazione della Giunta regionale.

4. I destinatari dei finanziamenti regionali collaborano alle attività dell'Osservatorio mediante la fornitura di dati e informazioni.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 5.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5:

Art. 5

Albo regionale

1. La Regione istituisce l'Albo regionale dei soggetti, pubblici e privati, che operano negli ambiti delle tradizioni popolari. Tale Albo, distinto per settori, è finalizzato alla tutela e alla valorizzazione delle competenze che caratterizzano tutti i comparti delle tradizioni popolari. L'iscrizione all'Albo costituisce un requisito di accesso privilegiato ai finanziamenti e contributi regionali.

2. Le modalità ed i requisiti per l'iscrizione all'Albo sono fissati con deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell'Assessore regionale competente, sentito il parere del Comitato di cui all'articolo 3 e della Commissione consiliare competente.)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Cuccureddu. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Ho qualche perplessità sulla costituzione di un albo. Credo che le attività che possono essere svolte nell'ambito delle tradizioni popolari, mi riferisco anche a quelle che stanno al confine tra l'artigianato artistico, le tradizioni, contenute nel testo di legge, potrebbero contrastare con la disciplina europea che va, invece, nel senso di una liberalizzazione delle attività, delle professioni e quant'altro può avere riflessi di natura economica.

Quindi proporrei con un emendamento orale, se fosse possibile, di sopprimere questo articolo il cui contenuto, eventualmente, potrà trovare attuazione con atto amministrativo; pensare infatti all'istituzione di un albo con legge, e quindi con la notifica all'Unione Europea, posto che le norme europee sono esattamente di segno opposto, potrebbe creare qualche problema mentre non mi pare che infici per niente il contenuto della norma l'abrogazione di questo articolo.

PRESIDENTE. Onorevole Cuccureddu, di fatto la sua è una dichiarazione di voto contrario, con relativa richiesta di non approvazione dell'articolo; se si trattasse di emendamento orale dovrebbe avere il consenso dell'Aula.

Metto in votazione l'articolo 5. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 6.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 6:

Art. 6

Tipologie dell'intervento regionale

1. Gli obiettivi specificati nel Documento di programmazione di cui all'articolo 2, sono perseguiti mediante il concorso della Regione alle spese correnti di soggetti pubblici e privati operanti nel settore, derivanti dalle seguenti attività:

a) produzione e distribuzione di ricerche, iniziative, manifestazioni, attività culturali e studi realizzati da soggetti che operano in forma stabile sul territorio regionale, nel rispetto dei contratti collettivi nazionali di lavoro degli specifici settori in cui essi agiscono;

b) iniziative di formazione realizzate nell'apprendistato, nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle università della Sardegna;

c) organizzazione nel territorio regionale, nel continente e all'estero di manifestazioni, convegni scientifici, seminari di studio e rassegne;

d) iniziative di formazione di specialisti, operatori e ricercatori universitari del settore scientifico disciplinare demoetnoantropologico (M-DEA/01);

e) iniziative finalizzate alla promozione della ricerca;

f) iniziative per la formazione di giovani operatori nei diversi comparti dell'artigianato domestico e dei mestieri;

g) iniziative finalizzate a favorire i confronti con altre esperienze nazionali ed internazionali;

h) iniziative in favore delle pari opportunità e dell'imprenditoria giovanile nei comparti dell'artigianato domestico e dei mestieri e nelle attività e manifestazioni culturali in cui le tradizioni popolari costituiscono immagine emblematica dell'identità culturale della Sardegna e forte attrazione di flussi turistici;

i) iniziative di partenariato, gemellaggio e consorzi;

j) iniziative di promozione volte a favorire il processo di rifuzionalizzazione delle tradizioni popolari;

k) ogni altra iniziativa volta a promuovere lo sviluppo dei diversi settori che rientrano nell'ambito della presente legge.

2. La Regione concede contributi a soggetti pubblici e privati per spese d'investimento derivanti dalle seguenti attività:

a) acquisto, allestimento, restauro, adeguamento, qualificazione di sedi e attrezzature destinate alle attività di tutela e valorizzazione delle tradizioni popolari;

b) interventi di innovazione tecnologica utili alla tutela e alla valorizzazione delle tradizioni popolari.

3. Al fine di favorire l'imprenditoria giovanile e le pari opportunità, la Regione contribuisce, tramite forme di credito agevolato o con la costituzione di fondi di garanzia finalizzati, ad agevolare l'accesso al credito bancario dei soggetti pubblici e privati operanti nel settore.

4. L'intervento regionale si attua esclusivamente a seguito di:

a) presentazione di progetti articolati;

b) sottoscrizione di convenzioni con soggetti pubblici e privati.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 7.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 7:

Art. 7

Modalità di erogazione dei contributi

1. Con il Documento di programmazione di cui all'articolo 2, la Giunta regionale stabilisce le modalità di richiesta dell'intervento regionale, i criteri e le priorità per la concessione, l'erogazione e la revoca dei contributi. L'entità dei contributi è determinata nel piano di intervento annuale in funzione della disponibilità di bilancio; contestualmente sono fissati i termini di presentazione delle richieste. La comunicazione dell'accettazione della richiesta avviene entro sessanta giorni dalla data della presentazione.

2. I contributi di cui al comma 1 dell'articolo 6 sono erogati nella misura del 50 per cento entro trenta giorni dall'approvazione della richiesta; la somma residua è liquidata ad avvenuta esecuzione delle attività per le quali il contributo è stato concesso, secondo le modalità indicate dal Documento di programmazione di cui all'articolo 2, entro sessanta giorni dall'avvenuta rendicontazione.

3. I contributi di cui al comma 2 dell'articolo 6 sono concessi in conto capitale fino ad un massimo del 50 per cento della spesa ammissibile per i soggetti privati e del 70 per cento della spesa ammissibile per i soggetti pubblici, con le modalità ed i tempi di cui al comma 2. Il limite massimo di spesa è stabilito nel Documento di programmazione di cui all'articolo 2.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 8.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 8:

Art. 8

Norma transitoria

1. Ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della presente legge e sino alla loro conclusione, continuano ad applicarsi le leggi regionali previgenti.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 9.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 9:

Art. 9

Norma finanziaria

1. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge pari a euro 2.000.000 annui a decorrere dall'anno 2010, si fa fronte con quuota parte delle entrate proprie della Regione ai sensi dell'articolo 8 della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 (Statuto speciale per la Sardegna), come modificato dall'articolo 1, comma 834, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007).

PRESIDENTE. Colleghi, poiché sull'articolo 9 è in fase di predisposizione un emendamento tecnico, sospendo brevemente la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 12 e 53, viene ripresa alle ore 12 e 56.)

PRESIDENTE. All'articolo 9 è stato presentato un emendamento.

(Si riporta di seguito il testo dell'emendamento numero 1:

EMENDAMENTO sostitutivo totale DEDONI - VARGIU.

Articolo 9

L'art. 9 è sostituito dal seguente:

Art. 9 Norma finanziaria

1. Gli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge sono valutate come segue:

a) euro 100.000 annui per le finalità di cui all'art. 6, comma 1;

b) euro 100.000 annui per le finalità di cui all'art. 6, comma 2.

2. Nel bilancio di previsione per gli anni 2010-2013 sono apportate le seguenti variazioni:

in diminuzione

UPB S08.01.002 FNOL - Parte corrente

anno 2010 euro 1.000.000

anno 2011 euro 1.000.000

anno 2012 euro 1.000.000

anno 2013 euro 1.000.000

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 4 della tabella A allegata alla legge regionale 28 dicembre 2009, n. 5 (legge finanziaria 2010)

in diminuzione

UPB S 08.01.003 FNOL - investimenti

anno 2010 euro 1.000.000

anno 2011 euro 1.000.000

anno 2012 euro 1.000.000

anno 2013 euro 1.000.000

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 1 della tabella B allegata alla legge regionale 28 dicembre 2009, n. 5 (legge finanziaria 2010)

in aumento

UPB S03.01.003 - Tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale - spese correnti

anno 2010 euro 1.000.000

anno 2011 euro 1.000.000

anno 2012 euro 1.000.000

anno 2013 euro 1.000.000

in aumento

UPB SO3.01.004 - Investimenti per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale

anno 2010 euro 1.000.000

anno 2011 euro 1.000.000

anno 2012 euro 1.000.000

anno 2013 euro 1.000.000

3. Alle spese previste per l'attuazione della presente legge si fa fronte con la suddetta UPB del bilancio della Regione per gli anni 2010-2013 e con le rispettive UPB dei bilanci per gli anni successivi. (1).).

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Luciano Uras. Ne ha facoltà.

URAS LUCIANO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). L'articolo 8 mi lascia leggermente perplesso nella sua stesura.

PRESIDENTE. Chiedo scusa, onorevole Uras, l'articolo 8 è stato già approvato. E' in discussione l'articolo 9, norma finanziaria, con il relativo emendamento.

URAS LUCIANO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). L'articolo 8 - mi prendo la licenza di parlarne, mi scuseranno i colleghi -dice che "ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della presente legge sino alla loro conclusione continuano ad applicarsi le leggi regionali previgenti". A quali procedimenti in corso facciamo riferimento? Immagino siano i procedimenti in corso per la concessione di contributi e finanziamenti regionali a favore delle tradizioni popolari.

Queste tradizioni popolari, materiali e immateriali, non sono state ancora né individuate né configurate, quindi mancano, ma invece è stato opportunamente inserito in questo grande provvedimento legislativo di cui la Sardegna aveva una assoluta necessità, un bisogno ineludibile, l'albo dei revisori. I revisori sono scelti da un albo regionale di revisori per le tradizioni popolari; revisori delle tradizioni popolari, chi sono? Sono quelli che "prendono e revisionano"; un tempo si sarebbe detto che il revisionismo è proprio in contrasto con la tradizione, osteggia la tradizione, rivede la tradizione e noi, invece, istituiamo l'albo dei revisionisti delle tradizioni popolari che devono revisionare le tradizioni popolari, "infilarle" dentro un documento di programmazione generale degli interventi...

Presidente, io so che questa discussione è noiosa, ma non stiamo parlando di roba da poco. Noi abbiamo fatto leggi sulla lingua, abbiamo fatto leggi di grande portata che riscoprono la cultura della nostra regione, delle nostre etnie, dei nostri luoghi. Ci sono ambiti territoriali che si caratterizzano in modo specifico, c'è la parte di Carloforte e Calasetta che ha una sua struttura, c'è la parte di Alghero che è di origine catalana, ci sono tradizioni vere che riguardano la nostra cultura, la cultura di questa regione, che hanno bisogno - in parte ce l'hanno con la normativa che è già stata prodotta - di un'integrazione di qualità, non hanno bisogno di leggi e leggine che si fanno tanto perché non riusciamo a fare altro, perché non riusciamo a risolvere i problemi dell'occupazione!

Noi facciamo leggine; per ogni persona che c'è stata cara istituiamo una fondazione, per ogni idea che ci viene mettiamo in piedi un museo, per ogni intuizione che abbiamo costruiamo un percorso di definizione, di rivisitazione e di classificazione delle nostre tradizioni, ma la maggioranza ha seriamente idea di quello che sta facendo? E' una cosa utile? Dà una risposta a un bisogno che c'è, che è stato manifestato? Esiste una struttura in grado di organizzare questa cosa attività? Che cosa vuol dire "l'albo dei revisori delle tradizioni popolari"? La cultura non è un qualcosa messo lì per essere calpestato dalla politica.

Io, Presidente, chiederei alla maggioranza una ulteriore riflessione, come occorre in questi casi. Ci sono provvedimenti come questo che non hanno la sufficienza, che hanno bisogno di una rivisitazione nella Commissione, e si può fare. Se vogliamo intervenire la stessa Commissione può amplificare, migliorare, riorganizzare l'istruttoria che ha già fatto ricavandone un utile: sarà ricordata come l'artefice di un prodotto normativo che ha una validità specifica, che risponde ad un bisogno e a un'esigenza effettivi.

Si possono fare cose di questo genere... noi non dobbiamo scaldare il banco, Presidente, lo dico perché questo è il Consiglio regionale e non abbiamo l'obbligo di presenza. Ma quale assenteismo? Magari fossimo assenti in qualche momento! Perchè saremmo più utili nei territori ad ascoltare i bisogni dei nostri operai, dei nostri lavoratori, dei nostri insegnanti, dei nostri giovani! Chiedo il voto segreto sull'emendamento numero 1.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 48

Votanti 47

Astenuti 1

Maggioranza 24

Favorevoli 17

Contrari 30

(Il Consiglio non approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: AGUS - AMADU - ARTIZZU - BEN AMARA - BRUNO - CAMPUS - CARIA - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Felice - CONTU Mariano - COSSA - CUCCA - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DIANA Giampaolo - DIANA Mario - ESPA - FLORIS Mario - GALLUS - GRECO - LOCCI - LOTTO - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Marco - MELONI Valerio - MILIA - MURGIONI - OBINU - PIRAS - PITTALIS - PORCU - RODIN - SABATINI - SANJUST - SECHI - SOLINAS Antonio - SOLINAS Christian - STERI - STOCHINO - URAS - VARGIU - ZEDDA Alessandra - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU.

Si è astenuto il consigliere SOLINAS Christian.)

Colleghi, sospendo la seduta perché, non essendo stato approvato l'emendamento numero 1, permane il testo dell'articolo 9 che, in questa formulazione, fa sorgere problemi di carattere tecnico che richiedono una valutazione da parte degli Uffici.

(La seduta, sospesa alle ore 13 e 06, viene ripresa alle ore 13 e 10.)

PRESIDENTE. Riprendiamo la seduta. E' in votazione l'articolo 9.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS LUCIANO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, chiedo la votazione a scrutinio segreto.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'articolo 9.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 46

Votanti 45

Astenuti 1

Maggioranza 23

Favorevoli 16

Contrari 29

(Il Consiglio non approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: AGUS - AMADU - BRUNO - CAMPUS - CAPELLI - CARIA - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Felice - CONTU Mariano - CUCCA - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DIANA Giampaolo - DIANA Mario - ESPA - FLORIS Mario - GRECO - LADU - LOTTO - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Marco - MELONI Valerio - MULA - MURGIONI - OBINU - PETRINI - PIRAS - PITTALIS - PORCU - RODIN - SABATINI - SANJUST - SECHI - SOLINAS Antonio - SOLINAS Christian - STERI - STOCHINO - URAS - VARGIU - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU.

Si è astenuto il consigliere SOLINAS Christian.)

Colleghi, poiché è necessaria una valutazione sull'esito della votazione, sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 13 e 13, viene ripresa alle ore 13 e 30.)

PRESIDENTE. Colleghi, comunico che, pur senza la norma finanziaria, il testo di legge può sussistere per gli aspetti già votati dal Consiglio che, non essendo legati alla norma finanziaria, possono dispiegare comunque effetti.

Passiamo all'articolo 10.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 10:

Art. 10

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS LUCIANO (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, io non sono molto d'accordo con quanto da lei comunicato. Ho letto il testo e, a mio avviso, c'è una concatenazione molto stretta tra la norma finanziaria e ciascuna delle norme che costituiscono questo provvedimento. Ma ciò detto, lascio alla Presidenza, ovviamente, l'onere e l'onore di dirimere queste questioni.

Presidente, questa è un'Aula parlamentare dove si esprimono le opinioni che, soprattutto quando non sono strumentalmente proposte in termini di contrasto politico, noi dobbiamo avere la serenità di accettare. Lo dico con tutto l'affetto che mi lega al collega Dedoni, il quale non può pensare che un atteggiamento ostativo verso questo provvedimento sia un atteggiamento ostativo nel suo complesso verso l'argomento, o verso la sua Commissione.

Personalmente penso che sia necessario, su un argomento come questo, procedere ad una più ampia e approfondita istruttoria, che la stessa Commissione avrebbe dovuto, o comunque dovrebbe assumere l'onere di svolgere.

Io, Presidente, voterò contro l'articolo 10, e chiedo la votazione a scrutinio segreto sulla proposta di legge.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Dedoni. Ne ha facoltà.

DEDONI (Riformatori Sardi). Vorrei far presente all'Aula e a tutti i colleghi che generalmente l'espressione di voto segreto non è una dichiarazione delle proprie intenzioni, una dichiarazione aperta di quello che si pensa per rendere una norma la migliore possibile. Il voto segreto nasconde tensioni, può nascondere interessi, può nascondere mille e una cosa, ma non certamente la bontà della politica, non certamente il fatto che si possa disquisire in libertà all'interno di una Aula democratica; significa soltanto agguati, e cercare di fare non l'interesse della Sardegna, ma l'interesse di gruppi e gruppetti.

Detto questo, poiché è stata una proposta di legge presentata ed esitata all'unanimità da parte di tutte le forze politiche, che sono state disconosciute in questa Aula, io credo che sia importante riportarla in Commissione, non perché ce lo chiede l'onorevole Uras, ma per fare una riflessione con tutti i componenti della Commissione al fine di capire quali sono gli interessi veri del popolo sardo.

E la tutela degli interessi del popolo sardo deve essere rivolta anche ai beni materiali ed immateriali della nostra isola, che possono costituire una risorsa economica e finanziaria, al di là della dichiarazione spesso verbale, esclusivamente verbale, di voler tutelare i più poveri e i più deboli, quelli che hanno bisogno. Certi personaggi, messi all'opera, fanno più danni che altro, e ne abbiamo avuto la prova sino adesso. Io chiedo, pertanto, che la proposta di legge venga rimandata in Commissione.

PRESIDENTE. Onorevole Dedoni, a termini di Regolamento non è più possibile il rinvio in Commissione. Questa richiesta andava posta, eventualmente, prima del passaggio all'esame degli articoli.

Comunico all'Aula che il consigliere Carlo Sechi, che aveva chiesto congedo, è presente in Aula. Pertanto il congedo si intende revocato.

E' iscritto a parlare il consigliere Sechi. Ne ha facoltà.

SECHI (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Io sarei più sereno, pur comprendendo la passione del collega Dedoni che è primo firmatario come proponente della proposta di legge. L'argomento, però, può sicuramente appassionare noi tutti, e non solo noi tutti; come Gruppo, permane una posizione critica nei confronti di una proposta di legge che troviamo non adeguata nell'affrontare il problema, che condividiamo come concetto, ma non nei contenuti e nello spirito.

Ma si può anche cambiare opinione in corso d'opera; molte volte siamo venuti in Aula con posizioni contrarie a una proposta e, in seguito al dibattito, abbiamo maturato una posizione a favore motivata da mille e una ragione. Io credo che con altrettanta serenità, come in quel caso accade, si accolga anche una posizione diversa.

Io non ho potuto partecipare per esempio all'approvazione delle due precedenti proposte di legge, ma colgo l'occasione per dire che ero totalmente contrario; alla fine dobbiamo prendere atto che questo aspetto, che sta in qualche modo, così ogni tanto si dice, a cuore a noi tutti, e non solo a noi tutti, però ritorna con una episodicità troppo episodica, se mi consentite il bisticcio di parole. In definitiva non c'è quella dovuta attenzione nei confronti di valori fondanti della nostra identità, dei valori veri del popolo sardo.

Questo argomento diventa un alibi, probabilmente, per introdurre meccanismi di distribuzione di contributi, su cui siamo e continueremo ad essere decisamente contrari. Se vogliamo prestare effettivamente attenzione nei confronti di tutti coloro che operano, e guardate che oggi chi realmente opera nei confronti della valorizzazione della nostra lingua, del nostro patrimonio artistico e culturale, sono soprattutto quelle migliaia di associazioni culturali quasi sempre escluse dalle attenzioni economiche, e non solo, delle istituzioni, una norma come questa deve essere più puntuale, più precisa, condivisa, dibattuta nel modo dovuto, integrata e sostenuta nei modi che poi riterremo doveroso adottare.

La posizione del Gruppo quindi è chiara. Per quanto riguarda il voto segreto, io credo che sia uno strumento democratico che consente a ognuno di noi di esprimere serenamente, e probabilmente con maggiore libertà, la propria opinione, a favore o contro l'argomento proposto nell'Aula. E quindi, così come altre volte è accaduto, io credo che questa del voto segreto sia una strada percorribile .

PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 10. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 89/A.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 54

Votanti 52

Astenuti 2

Maggioranza 27

Favorevoli 21

Contrari 29

(Il Consiglio non approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: AGUS - AMADU - ARTIZZU - BEN AMARA - BIANCAREDDU - BRUNO - CAMPUS - CARIA - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Mariano - COSSA - CUCCA - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DIANA Giampaolo - DIANA Mario - ESPA - FOIS - GALLUS - GRECO - LADU - LAI - LOCCI - LOTTO - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Marco - MELONI Valerio - MILIA - MULA - MURGIONI - OBINU - PIRAS - PITTALIS - PORCU - RANDAZZO - RODIN - SANJUST - SANNA Matteo - SANNA Paolo - SECHI - SOLINAS Antonio - SOLINAS Christian - STERI - STOCHINO - URAS - VARGIU - ZEDDA Alessandra - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU.

Si sono astenuti i consiglieri: CUCCA - SOLINAS Christian.)

Discussione e approvazione della proposta di legge Dedoni - Amadu - Biancareddu - Solinas Antonio - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Bardanzellu - De Francisci - Meloni Valerio - Sanjust - Solinas Christian: "Partecipazione della Regione autonoma della Sardegna alla costituzione,

quale socio fondatore, della "Fondazione Andrea Parodi". (94/A)

PRESIDENTE. Il quarto punto dell'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge numero 94/A.

Dichiaro aperta la discussione generale. Ha facoltà di parlare il consigliere Dedoni, relatore.

DEDONI (Riformatori Sardi), relatore. Presidente, mi rimetto alla relazione scritta, con una breve specificazione. Mi dispiace che si sia detto che la buon'anima di Parodi fosse candidato con i Riformatori e che per questo sia stata presentata una proposta di legge. Debbo ricordare che è stata una proposta unanime formulata da tutti i componenti della Commissione, come le altre, ma devo anche ricordare che Parodi è stato, prima di essere candidato con i Riformatori, candidato con il P.D., o P.D.S.: tanto per chiarezza è dovuto, ed è meglio che qualcuno si informi.

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, per la Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

BAIRE, Assessore tecnico della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Presidente, la Giunta ha già partecipato alla realizzazione di progetti culturali promossi dalla Fondazione Andrea Parodi, sempre in forza della legge 14, articolo 3, comma 5, ed esprime un parere positivo sulla norma che le consente la condivisione e la partecipazione a pieno titolo, e in maniera duratura, ai programmi e alle iniziative culturali e artistiche della fondazione medesima.

L'opera artistica e musicale di Andrea Parodi ha interpretato, si ritiene, in maniera originale espressioni tradizionali della Sardegna e dei popoli del Mediterraneo, sapendole coniugare con espressioni tipiche della modernità, essendo in tal modo anche un punto di riferimento per i giovani artisti nel sistema musicale contemporaneo..

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale. Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Articolo 1
Partecipazione della Regione alla Fondazione Andrea Parodi

1. La Regione autonoma della Sardegna riconosce l'interesse generale e il valore culturale, artistico e sociale degli scopi perseguiti dalla Fondazione denominata Andrea Parodi, in memoria dell'artista sardo e delle sue opere.

2. La Regione è autorizzata a partecipare in qualità di socio fondatore, nei modi e nelle forme previsti dalla presente legge e in conformità al relativo statuto, alla Fondazione Andrea Parodi, regolarmente costituita ai sensi del Codice civile come fondazione di partecipazione, senza fine di lucro.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Articolo 2
Condizioni

1. La partecipazione della Regione è subordinata alla condizione che la Fondazione persegua, senza fine di lucro, gli scopi indicati nello statuto ritenuti meritevoli di tutela istituzionale e precisamente:

a) custodire e tramandare la memoria storica dell'artista, diffondere la conoscenza del suo pensiero e della sua opera;

b) consentire, agevolare e promuovere la consultazione e lo studio delle opere, dei documenti e dei manoscritti dell'artista;

c) tutelare le opere e l'immagine di Andrea Parodi e del suo pensiero e operato nell'ambito della musica e della cultura, attraverso un continuo monitoraggio di tutte le iniziative che soggetti terzi realizzano per omaggiare l'artista;

d) valorizzare e promuovere la musica e la cultura tradizionale della Sardegna;

e) valorizzare e sostenere la lingua sarda e le minoranze linguistiche con particolare attenzione a quelle dell'area del Mediterra-neo;

f) promuovere ed attuare studi e ricerche, convegni, seminari, mostre ed ogni altra iniziativa tendente alla valorizzazione dell'opera e alla divulgazione e approfondimento del messaggio artistico ed umano di Andrea Parodi, nonché della musica e della cultura di cui esso è diretta espressione. ).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3
Adempimenti

1. La Giunta regionale, verificata la conformità dello statuto agli scopi indicati nell'articolo 2, con deliberazione, autorizza il Presidente della Regione a sottoscrivere l'atto costitutivo e a compiere tutti gli atti necessari al fine di perfezionare la partecipazione della Regione alla Fondazione.

2. I diritti della Regione inerenti alla qualità di socio fondatore sono esercitati dal Presidente della Regione o da un suo delegato. ).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:

Articolo 4
Rappresentanti della Regione nella Fondazione

1. La Giunta regionale designa i rappresentanti della Regione negli organi della Fondazione e in particolare nell'organo deliberante e nell'organo di controllo della Fondazione, secondo quanto previsto nello statuto e nel rispetto della normativa vigente.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 5.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5:

Articolo 5
Obbligo di relazione annuale

1. Ogni anno, la Fondazione presenta al Consiglio regionale una relazione sull'attività svolta nell'anno precedente.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 6.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 6:

Articolo 6
Contributi annuali

1. La Regione partecipa alla Fondazione con un contributo annuo per lo svolgimento delle attività istituzionali determinato in euro 50.000.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 7.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 7:

Articolo 7
Sospensione

1. L'Amministrazione regionale sospende l'erogazione dei contributi previsti dall'articolo 6 per gravi e reiterate violazioni dello statuto della Fondazione.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 8, al quale è stato presentato un emendamento.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 8 e del relativo emendamento:

Articolo 8
Norma finanziaria

1. Gli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge, pari a euro 50.000 per l'anno 2010 gravano sul capitolo di spesa SC03.0023 del bilancio di previsione della Regione autonoma della Sardegna.

2. Per gli anni successivi si provvede mediante la legge finanziaria della Regione.

EMENDAMENTO sostitutivo totale DEDONI - FOIS - VARGIU.

Articolo 8

L'art. 8 è sostituito dal seguente:

Art. 8 Norma finanziaria

3. Gli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge, pari a euro 100.000 per l'anno 2010, fanno carico alle disponibilità recate dall'UPB s03.01.003 - Cap. sc03.0023.

4. Alle spese previste per gli anni successivi si provvede con legge finanziaria ai sensi dell'art. 4, comma 1, lett. e) della LR. n. 11/2006. (1).).

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 1. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 94/A.

(Segue la votazione)

Prende atto che i consiglieri CONTU Mariano, DE FRANCISCI e SANNA Matteo hanno votato a favore e che i consiglieri BIANCAREDDU, CUCCU e MILIA si sono astenuti.

Rispondono sì i consiglieri:AMADU - ARTIZZU - CAMPUS - CHERCHI - CONTU Mariano - COSSA - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DIANA Mario - FOIS - GALLUS - GRECO - LAI - LOCCI - MARIANI - MELONI Francesco - MULA - MURGIONI - PIRAS - PITTALIS - RANDAZZO - RODIN - SANJUST - SANNA Matteo - SANNA Paolo - SOLINAS Christian - STOCHINO - VARGIU - ZEDDA Alessandra.

Si sono astenuti: : AGUS - BEN AMARA - BIANCAREDDU - BRUNO - CARIA - COCCO Pietro - CONTU Felice - CUCCA - CUCCU - DIANA Giampaolo - MANCA - MELONI Marco - MELONI Valerio - MILIA - OBINU - PORCU - SOLINAS Antonio - STERI - ZEDDA Massimo - ZUNCHEDDU.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 50

votanti 30

astenuti 20

maggioranza 16

favorevoli 30

(Il Consiglio approva).

Il Consiglio è riconvocato per questo pomeriggio alle ore 16 e 30.

La seduta è tolta alle ore 13 e 49.