Seduta n.28 del 28/07/2009
XXVIII SEDUTA
(ANTIMERIDIANA)
Martedì 28 luglio 2009
Presidenza della Presidente LOMBARDO
La seduta è aperta alle ore 10 e 12.
CONTU FELICE, Segretario f.f, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 13 maggio 2009 (21), che è approvato.
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Francesca Barracciu, Andrea Biancareddu, Antonio Cappai, Antonio Pitea e Matteo Sanna hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 28 luglio 2009.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
Annunzio di presentazione di disegno di legge
PRESIDENTE. Comunico che è stato presentato il seguente disegno di legge:
"Disposizioni straordinarie per il sostegno dell'economia mediante il rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per lo sviluppo." (53)
(Pervenuto il 23 luglio 2009 e assegnato alla quarta Commissione)
Annunzio di presentazione di proposte di legge
PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge:
PETRINI.-LOCCI - RASSU - PITTALIS - STOCHINO - DIANA Mario - ZEDDA Alessandra - SANJUST - DE FRANCISCI - PITEA - GRECO - TOCCO - LAI - MURGIONI - AMADU - PERU - RANDAZZO: "Istituzione del fondo regionale per le malattie rare". (45)
(Pervenuta il 22 luglio 2009 e assegnata alla settima Commissione)
PETRINI - BIANCAREDDU - RASSU - TOCCO - SANNA Paolo Terzo - RANDAZZO - PITTALIS - GRECO - PITEA - AMADU - MURGIONI - RODIN - LAI - PERU - ARTIZZU - DIANA Mario: "Norme per la promozione della pratica sportiva delle persone disabili". (46)
(Pervenuta il 22 luglio 2009 e assegnata all'ottava Commissione)
DEDONI - COSSA - FOIS - MELONI Francesco - MULA - VARGIU: "Istituto sardo per l'incremento ippico". (47)
(Pervenuta il 22 luglio 2009 e assegnata alla quinta Commissione)
MELONI Francesco - VARGIU - COSSA - DEDONI - FOIS - MULA: "Riforma del Servizio sanitario regionale". (48)
(Pervenuta il 22 luglio 2009 e assegnata alla settima Commissione)
BEN AMARA - ZUNCHEDDU - SECHI - ZEDDA Massimo - URAS: "Norme per l'accoglienza, l'integrazione e la tutela dei cittadini stranieri in Sardegna". (49)
(Pervenuta il 22 luglio 2009 e assegnata alla seconda Commissione)
CUCCUREDDU - LOCCI - RODIN - SANJUST - COCCO Daniele Secondo - MARIANI - CAMPUS - MULAS - CAPPAI - RASSU - RANDAZZO - FLORIS Rosanna - MURGIONI: "Durata del mandato del sindaco e del presidente della Provincia e limitazione dei mandati". (50)
(Pervenuta il 23 luglio 2009 e assegnata alla seconda Commissione)
PITEA - GRECO - RODIN: "Tracciabilità delle produzioni agro-alimentari e di origine animale". (51)
(Pervenuta il 23 luglio 2009 e assegnata alla quinta Commissione)
ARTIZZU - DIANA Mario - STOCHINO - SANNA Matteo - PERU - PIRAS - RANDAZZO - PITEA - BARDANZELLU - RODIN - GRECO - ZEDDA Alessandra - CAMPUS - LAI - LOCCI - DE FRANCISCI - TOCCO - PETRINI - MURGIONI - SANNA Paolo Terzo - SANJUST - CONTU Mariano - GALLUS - CHERCHI - AMADU - RASSU - FLORIS Rosanna: "Modifiche alla legge regionale 29 luglio 1998, n. 23. (Norme per la protezione della fauna selvatica e per l'esercizio della caccia in Sardegna)". (52)
(Pervenuta il 23 luglio 2009 e assegnata alla quinta Commissione)
Risposta scritta a interrogazioni
PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle seguenti interrogazioni:
"Interrogazione Rassu sulla riattivazione dell'autolinea Sassari-Cagliari con fermata nei centri di Macomer e Torralba". (14)
(Risposta scritta in data 23 luglio 2009.)
"Interrogazione Bardanzellu sulla realizzazione di un pontile all'interno del Golfo di Cugnana in Comune di Olbia". (19)
(Risposta scritta in data 23 luglio 2009.)
"Interrogazione Vargiu - Cossa - Dedoni - Fois - Meloni Francesco - Mula sulla congruità dell'attuale attività dell'Agenzia regionale per il lavoro". (34)
(Risposta scritta in data 23 luglio 2009.)
"Interrogazione Mulas sui disagi degli utenti sulle navi della Tirrenia". (48)
(Risposta scritta in data 23 luglio 2009.)
PRESIDENTE. Si dia annunzio dell'interrogazione pervenuta alla Presidenza.
ZUNCHEDDU, Segretario:
"Interrogazione Campus, con richiesta di risposta scritta, in merito alla totale assenza della Sardegna dal programma degli investimenti di Rete ferroviaria italiana (RFI)." (81)
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.
ZUNCHEDDU, Segretario:
"Interpellanza Ben Amara - Zuncheddu - Uras - Sechi - Zedda Massimo sullo stato di applicazione delle garanzie a tutela dei dipendenti regionali ex ESAF, ora in servizio presso Abbanoa Spa, previste dalle leggi regionali n. 10 del 2005, n. 19 del 2006 e n. 3 del 2008". (30)
PRESIDENTE. Data la scarsa presenza di consiglieri in Aula sospendo la seduta. I lavori riprenderanno alle ore 11.
(La seduta, sospesa alle ore 10 e 15, viene ripresa alle ore 11 e 13.)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione del disegno di legge numero 32/A concernente "Disposizioni urgenti nei settori economico e socio-sanitario, per il superamento del precariato e in materia di organizzazione regionale".
Poiché non vi sono altri iscritti a parlare ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Presidente, la discussione generale su questo disegno di legge ha fatto emergere punti di vista che, sicuramente, sono diversi tra loro proprio perché partono da considerazioni diverse formulate sia al testo presentato dalla Giunta, sia al testo esitato dalla Commissione. Un testo che, devo riconoscerlo preliminarmente, attraverso il confronto politico, su alcuni aspetti in particolare, è stato sicuramente migliorato rispetto a quello originario presentato dalla Giunta regionale, a dimostrazione del fatto che sei occhi vedono meglio di due, e magari 36 vedono meglio di 6.
Io credo che sia normale e giusto che un provvedimento proposto dalla Giunta, in un tempo risicato e sempre all'inseguimento delle numerose emergenze che ci stanno preoccupando e che si sommano l'una all'altra, possa essere oggetto di un confronto consiliare (preliminarmente a quello in Aula nella Commissione competente), che può portare ad un oggettivo miglioramento.
Io sottolineo tra i miglioramenti quelli riguardanti da un lato una razionalizzazione e anche una nuova stesura di talune norme per rendere alcune disposizioni, contenute nella proposta originaria, più organiche e più accettabili; dall'altro lato alcuni interventi che riguardano invece l'emergenza sociale ed economica: disposizioni sulla politica del lavoro, alcune norme volute da tutto il Consiglio, indirizzate a cominciare ad indicare in questo disegno di legge alcune prospettive di soluzione delle problematiche relative al cosiddetto precariato nella Pubblica amministrazione. Ma, in particolare, le norme sulle politiche del lavoro che, in questo momento, ci preoccupano davvero.
Io rimarco quanto ho già detto anche nei giorni precedenti; noi abbiamo registrato a metà luglio un incremento del numero delle persone che usufruiscono degli ammortizzatori sociali del 100 per cento, anzi, più del 100 per cento, a marzo erano 4200, 4300, al 13 luglio siamo arrivati alla cifra veramente enorme di 9200 persone che, potendo accedere agli ammortizzatori sociali, sono in condizioni di estrema difficoltà. Questa è la situazione in cui ci troviamo.
E' stato detto ironicamente (e io ho considerato la battuta simpatica) che questo disegno di legge è entrato in Commissione come il brutto anatroccolo, poi è arrivato in Aula come un pennuto con qualche piuma bianca in più; io mi auguro che, alla fine della discussione si possa dire che è diventato addirittura un cigno.
Non so se questo potrà accadere per un semplice fatto che io, però, non ho nascosto fin dal primo momento in cui abbiamo presentato questo progetto di legge in Commissione; cioè si tratta effettivamente - bisogna riconoscerlo, ma non è una cosa nascosta - di una legge omnibus. E' vero. Abbiamo avuto la necessità, nel mese di giugno-luglio di quest'anno, di presentare al Consiglio regionale una legge integrativa della legge finanziaria, che in qualche modo prevedesse nuovi stanziamenti o che intervenisse anche su norme contenute in leggi di settore non propriamente di natura finanziaria, ma è molto chiara l'origine, la motivazione di questa scelta.
La motivazione è semplicissima; il Consiglio regionale, a parte la legge finanziaria approvata molto rapidamente nel mese di maggio, non ha avuto, dal mese di ottobre dell'anno scorso, la possibilità di intervenire con leggi organiche, quindi con un procedimento legislativo organico, intelligente, razionale su una grande quantità di questioni che, però, nel corso dell'attività amministrativa si rivelano problematiche. E' stata citata a titolo di esempio (il caso emblematico è forse in materia di agricoltura) la norma che riguarda le superfici destinate a vigneti; non è certamente una norma di carattere finanziario, ma è stato necessario inserirla perché nel frattempo si è registrata questa necessità e non vi era la possibilità di elaborare un intervento legislativo organico di settore.
Io ricordo che l'onorevole Floris ha detto che è necessario modificare sia il contenuto sia il metodo dell'azione di governo e dell'azione legislativa, che occorre tenere conto che ci troviamo di fronte a una crisi formidabile e che, di fronte a questa crisi, occorre effettivamente trovare una forma di governance (è stata usata questa parola che è appropriata, anche se è in inglese), che sicuramente ci deve impegnare da ora in avanti, ma io dico che in questo momento è necessario fare così.
Io ritengo, tra l'altro, che si deve tenere conto che questa legislatura è iniziata nel momento in cui si percepivano in Sardegna i primi segnali della crisi economica nazionale e internazionale. Nello scorso inverno e nella scorsa primavera avevamo i primi segnali di questa crisi, ma oggi siamo veramente "in mezzo al fuoco", se così possiamo dire richiamando anche fatti che hanno rattristato la nostra isola.
La crisi economica e occupazionale sta esplodendo ora. Noi non abbiamo ancora dati statistici aggiornati (li avremo tra un po' di tempo), ma stiamo verificando in questi giorni, nel confronto sul territorio preliminare alla presentazione del Programma regionale di sviluppo, un andamento degli indicatori economici e sociali veramente preoccupante. L'andamento è stato negativo per alcuni settori a partire dal 2005 e fino al 2007, ma nell'ultimo anno e nei primi di quest'anno, le previsioni sul dato reale della situazione sociale ed economica della Sardegna parlano di ulteriori difficoltà.
Di fronte a questa situazione è davvero importante che il sistema politico istituzionale sardo assuma una posizione altamente responsabile. E' quello che è accaduto di fronte alla crisi del sistema industriale, della chimica in particolare. Quest'Aula è stata veramente il luogo di un confronto, di una manifestazione di forte unità politica che si è tramutata anche in una posizione, altrettanto forte, nei confronti del Governo e nei confronti dell'ENI che ha consentito di ottenere un primo risultato, ancora non definitivo, ancora da verificare, ma un primo risultato.
Credo sia opportuno e giusto che questo clima di confronto leale, il più possibile sereno, di fronte al dramma che viviamo prosegua anche nella discussione di questo progetto di legge. Noi rinunciamo, nonostante alcuni accenni polemici, in certi casi anche eccessivi, manifestatisi durante la discussione generale, a controbattere ad alcune critiche, certe anche ingenerose e fondate su dati non reali; rinunciamo volontariamente a replicare a polemica con altra polemica.
Non lo vogliamo fare sugli assetti finanziari, una situazione finanziaria che ci preoccupa e che vedremo quando discuteremo del Programma regionale di sviluppo e della manovra finanziaria del 2010, ma la situazione finanziaria del nostro bilancio regionale non è assolutamente semplice, non è confortante. Nonostante le previsioni positive riguardo agli incrementi dei trasferimenti dallo Stato alla Regione, noi abbiamo obiettivamente dei vincoli interni derivati da una lunga serie di condizionamenti della politica finanziaria in questa Regione che oggi ci appesantiscono e ritengo proprio che, anche di fronte a un impegno così importante come quello della discussione dell'atto fondamentale di programmazione e della prima manovra finanziaria che possa essere discussa con un tempo ragionevole, è importante che noi rinunciamo a una polemica inutile, a questo punto inutile.
Vorrei, davvero, che fosse presente a tutti che la campagna elettorale ormai è terminata, che abbiamo di fronte una legislatura in cui ciascuno ha il ruolo che gli è stato consegnato dall'elettorato sardo, e che questo ruolo è giusto che venga svolto considerando non tanto il rapporto tra di noi, tra le forze politiche, tra la legittima aspirazione di migliorare o di ribaltare i rapporti di forza, quanto il fatto che abbiamo di fronte i problemi della nostra terra e della nostra gente, problemi veramente gravi.
Stiamo verificando in questo periodo, anche in questo confronto sui territori, che gli amministratori locali, gli imprenditori, i rappresentanti sindacali, i lavoratori sono fortemente preoccupati. D'altra parte, però, dal confronto nei territori emerge in modo chiarissimo (e io lo segnalo come un fatto importante e positivo) come di fronte ai problemi nudi e crudi della propria terra di riferimento i consiglieri regionali, di maggioranza e di opposizione, combattono per fare in modo che arrivino all'attenzione del Consiglio regionale proposte condivise sia da chi sta all'opposizione che da chi sta in maggioranza, proprio perché (qualcuno l'ha fatto anche esplicitamente) noi abbiamo, come grande e unico, vero nemico, questa crisi tremenda che la nostra terra sta affrontando. Questo è l'unico nemico.
Tra di noi, forze politiche, credo si possa dire che si è semplicemente avversari; possiamo polemizzare, dialettizzare, ma avendo presente che in alcuni momenti e su alcuni temi, si può trovare un'ampia convergenza. Per questo non mi soffermo sulle questioni specifiche che sono state anche oggetto di critiche; le vedremo sicuramente nel corso dell'esame degli articoli e degli emendamenti.
Questi emendamenti sono stati oggetto di un confronto e su alcuni la Giunta ha dato la disponibilità a seguire l'orientamento che può nascere dal libero confronto tra le forze politiche, tenendo conto che abbiamo comunque dei limiti. Lo dico preliminarmente all'esame degli articoli e degli emendamenti, ormai il bilancio regionale del 2009 ha esaurito le sue disponibilità. Io non credo che vi siano possibilità di ulteriori manovre.
La nostra posizione è stata quella di rendere disponibili tutte le risorse effettivamente libere o effettivamente liberate sulla base di un'analisi fatta dagli Uffici in queste settimane e nei primi mesi di governo. Le risorse per il 2009 sono queste e, d'altra parte, devo anche segnalare che il livello della spesa è cresciuto e che il limite rappresentato dal patto di stabilità ci consegnerà purtroppo una situazione molto difficile da gestire negli ultimi mesi di questo esercizio finanziario. Il livello degli impegni e delle spese è talmente elevato che sicuramente il limite posto dal patto di stabilità - che è stato contrattato l'anno scorso con il Governo nazionale - ci metterà nella condizione di dover selezionare, forse, impegni e pagamenti negli ultimi mesi dell'anno. Anche questo sarà un bel problema!
E' stato attivato, lo avete chiesto e do la risposta su questo, un confronto con il Governo nazionale per poter rivisitare i termini del patto di stabilità sottoscritto con la Regione Sardegna. Sono stati presi alcuni contatti a livello tecnico con il Ministero dell'economia e la questione è adesso all'esame della sede istituzionale di confronto Stato-Regione a Palazzo Chigi, la fase che è stata avviata con l'incontro del 17 luglio scorso. L'argomento del patto di stabilità è all'ordine del giorno di questo tavolo e sarà affrontato. Alcune soluzioni noi speriamo possano essere accolte, alcune soluzioni speriamo possano essere anche condivise da tutto il sistema politico e istituzionale.
Su questo vorremmo intavolare un confronto molto serrato, e speriamo produttivo, con il sistema delle autonomie locali perché la direzione potrebbe essere proprio quella di cercare di ottenere una diversa formulazione del patto di stabilità, soprattutto relativamente ai trasferimenti dalla Regione agli enti locali che sono poi i più grandi soggetti pagatori, centri di responsabilità della spesa, nel nostro sistema. Se riuscissimo a conseguire questo obiettivo credo che potremmo raggiungere qualche risultato buono; in ogni caso cercheremo di attivare il confronto, tenendo conto sia del rapporto con le autonomie locali sia del rapporto con le forze politiche presenti in Consiglio, attraverso delle discussioni da svolgere preliminarmente, magari, nelle Commissioni consiliari competenti.
In questo disegno di legge sono contenute anche alcune disposizioni riguardanti il personale, ma la scelta di fondo fatta prima della presentazione da parte della Giunta è stata quella di stralciare, possibilmente, tutte le norme sul personale che non fossero strettamente necessarie ed urgenti per destinarle a un apposito disegno di legge. Il disegno di legge è stato già esitato, è all'attenzione del Consiglio ed, evidentemente, può essere oggetto di confronto. Nel progetto di legge in discussione, con alcuni emendamenti, sono state inserite delle norme sul personale ritenute urgenti per l'operatività degli Uffici. Il tutto è ovviamente rimesso alla valutazione e alla discussione del Consiglio.
Il problema reale, il problema difficile contro cui dobbiamo lottare, lo ribadisco, è quello di un quadro finanziario preoccupante. Noi abbiamo di fronte una emergenza rappresentata dal disavanzo delle Aziende sanitarie locali. Abbiamo ricevuto la quantificazione in questi ultimi giorni e dobbiamo registrare, con preoccupazione, che per il 2008 sono state rilevate dalle Aziende necessità che si concretizzano in un disavanzo pari a 170 milioni di euro, mentre per il 2009, quindi l'esercizio in corso, considerando alcuni possibili incrementi di spesa derivanti da modificazioni contrattuali, dovremmo arrivare a circa 190-192 milioni di euro di disavanzo. Un disavanzo della stessa portata, presumibilmente stando a regime in questo livello di spesa, dovremo proiettarlo anche sul 2010. Capite bene che noi ci potremmo trovare nella necessità di dover immobilizzare risorse del 2010, cioè nella prossima manovra finanziaria, quando avremo nuove entrate da parte dello Stato, per circa 450 milioni di euro da destinare soltanto al disavanzo del sistema sanitario. E' una cosa che noi vorremmo cercare di evitare. Ci lavoreremo in questi mesi, in queste settimane, prima della proposta della manovra finanziaria per fare un'attenta verifica sullo stato della spesa delle Aziende.
Credo che occorra assumere decisioni coraggiose per valutare se veramente la spesa sanitaria sia, per necessità, portata a sfondare i limiti posti alla spesa sanitaria sulla base delle valutazioni effettuate a livello nazionale che, come sappiamo, impongono un tetto, dopodiché il resto lo devono pagare le singole Regioni. Dal punto di vista politico io credo debba valere il criterio per cui nessuno di noi può avere problemi a incrementare la spesa regionale per sostenere una spesa sanitaria volta a rendere davvero un servizio migliore ai nostri cittadini o, addirittura, per rendere competitivo il nostro sistema di servizi sanitari anche verso l'esterno, magari per invertire la tendenza della mobilità dei servizi, delle prestazioni, ma nessuno di noi credo sia logicamente e razionalmente disponibile ad accettare che invece la Regione debba pagare a piè di lista per possibili, reali inefficienze del sistema.
E' una responsabilità che dobbiamo assumerci tutti e credo che anche in questa direzione debba andare il lavoro sia degli Uffici sia, prossimamente, l'attenzione del Consiglio regionale.
PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale.
PRESIDENTE. Comunico che il consigliere regionale Carlo Sechi ha chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 28 luglio 2009.
Poiché non vi sono opposizioni, il congedo si intende accordato.
PRESIDENTE. Ricordo che nella scorsa seduta l'onorevole Pittalis aveva chiesto di intervenire per fatto personale. Avevamo poi sospeso la seduta per cui, onorevole Pittalis, le do la parola ricordandole che ha tre minuti a disposizione.
Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis. Ne ha facoltà.
PITTALIS (P.d.L.). Signora Presidente, intervengo in relazione alle dichiarazioni rilasciate dall'onorevole Ben Amara che, per la loro strumentalità, rozzezza ed evidente intento diffamatorio neppure meriterebbero replica. Il consigliere si riferisce a vicende di 15 anni fa per le quali io non ho subito alcun procedimento penale, il mio certificato penale è pulito, non ho né condanne né procedimenti penali in corso; ha anche chiamato in causa personaggi dell'epoca che per sua conoscenza, quelli sì, hanno subito un procedimento penale, ma ne sono usciti addirittura con una assoluzione da parte degli stessi giudici perché il fatto non sussiste.
L'onorevole Ben Amara, evidentemente a corto di argomentazioni politiche e vuoto di idee, si richiama a quel filone giacobino, livoroso e giustizialista per farsi notare nel dibattito politico, altrimenti non sarebbe comprensibile il suo atteggiamento. Farebbe bene a guardare in casa propria. Io mi sono sempre guardato bene dal chiamare in causa i suoi sodali, compagni di partito o della sua parte politica, per condanne della Corte dei conti o procedimenti penali in corso, come è il caso di chi ha rappresentato questa Assemblea nella scorsa legislatura o del suo Presidente, il leader Presidente che è stato rinviato a giudizio. Io non li citerò mai e non utilizzerò mai questi argomenti per confutare le sue idee politiche.
Onorevole Ben Amara, siccome lei rappresenta per me, plasticamente, quello che dice quel brocardo latino "quod nullum est, nullum producit effectum", questa è la ragione per la quale lei neppure merita una querela da parte mia.
PRESIDENTE. Sospendiamo i lavori che riprenderanno alle ore 14 per la votazione sul passaggio all'esame degli articoli. Dopo la votazione interromperemo e lavorerà quindi la Commissione per l'esame degli emendamenti; i lavori del Consiglio riprenderanno alle ore 18.
(La seduta, sospesa alle ore 11 e 40, viene ripresa alle ore 14 e 10.)
PRESIDENTE. Riprendiamo la seduta.
Prego i colleghi Segretari di sedere ai banchi della Presidenza.
Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli.
Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
La Commissione bilancio è convocata per le ore 15 e 30. I lavori del Consiglio riprenderanno alle ore 18.
La seduta è tolta alle ore 14 e 11.
Allegati seduta
Risposte scritte a interrogazioni
Risposta scritta dell'Assessore dei trasporti all'interrogazione Rassu sulla riattivazione dell'autolinea Sassari-Cagliari con fermata nei centri di Macomer e Torralba. (14)
I servizi di trasporto a livello regionale si sviluppano tenendo conto che il trasporto su ferro è il sistema portante regionale e le linee su gomma sono individuate quando non esiste il collegamento su ferro o come linee di adduzione a questo.
Il collegamento Cagliari-Sassari è un collegamento di valenza regionale che attualmente viene garantito dal treno con 4 treni giorno di cui il più veloce parte da Sassari alle 6.56, con tempo di percorrenza pari a 2h50', si ferma a Macomer Abbasanta e Oristano e arriva a Cagliari alle 9.46. Il collegamento Sassari-Cagliari è garantito sempre da 4 treni giorno di cui il più veloce parte da Cagliari alle 16.36.
Inoltre in aggiunta a questi collegamenti esistono delle linee su gomma (3 corse al giorno) che collegano Sassari e Cagliari e viceversa con tempi di percorrenza pari a 3h15'. Per quanto riguarda i collegamenti dei centri di Macomer e Torralba con i capoluoghi di provincia si può constatare che Torralba è ben collegato con Sassari (3 corse al giorno la mattina con la linea 701 e 8 corse con la linea 702), cosi come Sassari Torralba (2 corse con la linea 701 e 6 corse con la linea 702).
I collegamenti tra Macomer e Cagliari sono garantiti da 3 treni al giorno.
In linea con quanto contenuto nella legge regionale n. 21 del dicembre 2005 l'Assessorato dei Trasporti sta pianificando le linee dei servizi minimi regionali e ha affidato alle Province la pianificazione dei servizi minimi provinciali che saranno integrati a quelli regionali. La scelta di eliminare le fermate intermedie, presenti in passato in questi collegamenti, è legata al fatto di voler realizzare collegamenti tra i capoluoghi con tempi di percorrenza ragionevoli, infatti troppe fermate e soprattutto l'ingresso e l'uscita dai centri abitati non consente di realizzare i collegamenti tra i capoluoghi in modo veloce ed efficiente.
Si mette inoltre in evidenza come con nota prot. n. 5741 del 29 giugno 2009 sia stato consegnato all'Assessorato dei Trasporti il "Piano per l'individuazione dei servizi minimi nelle aree di continuità territoriale di Sassari", redatto dalla Provincia di Sassari; tale piano è attualmente all'esame degli uffici regionali per verificare la sua integrazione e coerenza con quanto previsto dagli indirizzi di pianificazione regionale.
Pertanto la richiesta formulata sarà considerata ed analizzata anche in relazione a quanto emergerà dall'istruttoria del Piano provinciale di Sassari e sarà verificata la presenza dei collegamenti tra i centri dì Torralba e Macomer con Cagliari, Sassari e Nuoro.
Risposta scritta dell'Assessore degli enti locali, finanze e urbanistica all'interrogazione Bardanzellu sulla realizzazione di un pontile all'interno del Golfo di Cugnana in Comune di Olbia. (19)
In esito all'interrogazione n. 19/A di cui all'oggetto, relativa alla realizzazione di un pontile all'interno del Golfo di Cugnana, in prossimità dell'approdo turistico di Portisco, Comune di Olbia, si rappresenta quanto segue.
Dalla preliminare necessaria verifica degli atti d'ufficio presenti presso la direzione del servizio territoriale Demanio e Patrimonio di Tempio - Olbia, è emerso che, con determinazione n° 0069/DTO del 19 gennaio 2009, è stata rilasciata una concessione demaniale marittima a favore della società Sardegna Navigando s.r.l, con sede legale in Viale Umberto, 40/A, Sassari, legale rappresentante sig. Simone Morelli, per l'occupazione, nella predetta località, di un'area demaniale marittima di mq 22.274,21 cosi suddivisi: mq 1.158 per il posizionamento di pontili galleggianti, mq 18.335 di specchio acque asservito nonché mq 2.781,21 di area asservita a terra.
Si precisa in proposito che la citata determinazione n. 0069/2009 ha modificato le precedenti determinazioni n. 0735/DTO del 3 aprile 2007 (con la quale veniva concessa l'occupazione di un'area demaniale marittima di mq 15.922, così suddivisi: mq. 672 per il posizionamento di due pontili galleggianti e mq 15.250 di specchio acqueo asservito) e n. 2209/DTO del 12 luglio 2007, concernente la riduzione della superficie concessa da mq 15.922 a mq 15.237, cosi suddivisi: mq 890 per il posizionamento di un solo pontile galleggiante e mq 14.347 di specchio acqueo asservito).
I funzionari del predetto servizio regionale hanno effettuato un accesso finalizzato a verificare in loco la reale situazione. E' d'obbligo precisare che l'area interessata nonché il pontile posizionato sullo specchio acqueo sono attualmente sottoposti a sequestro giudiziario, pertanto è stata richiesta l'assistenza del custode giudiziario del Tribunale di Tempio Pausania.
E' stato rilevato l'intervenuto posizionamento, all'interno dello specchio acqueo in concessione, di un pontile ancorato a corpi morti realizzati in cemento armato. Tale posizionamento parrebbe essere coerente con quanto rappresentato negli elaborati grafici progettuali allegati al titolo concessorio prima citato (0069/2009). Si è altresì rilevato che parte dell'area a terra è stata utilizzata come area di cantiere. Dalla sovrapposizione degli elaborati presentati dalla società Sardegna Navigando con il catastale S.I.D. è evidente una leggera discrepanza che, comunque, consente di confermare che parte dell'area a terra occupata dai corpi morti ricade sul demanio marittimo e che l'originario assetto della stessa risulta modificato al fine di consentire la realizzazione in loco dei predetti corpi morti
E' opportuno segnalare che il Comune di Olbia ha contestato alla società titolare della concessione demaniale marittima di aver realizzato le opere ricadenti sul demanio marittimo e quelle su aree private in assenza sia della concessione e/o autorizzazione edilizia, sia del nulla osta paesaggistico.
Tutto ciò premesso, in ordine all'interrogazione n. 19/A si evidenzia che le opere risultano realizzate in assenza di:
- titolo abitativo rilasciato dall'Ente Comune;
- nulla osta paesaggistico;
Si evidenzia che la Direzione del Servizio territoriale Demanio e Patrimonio di Tempio - Olbia ha emesso, in data successiva all'intervenuto accertamento da parte del Comune di Olbia dell'illecito edilizio, la determinazione n. 0069/DTO del 19 gennaio 2009 con la quale è stata rilasciata una concessione demaniale marittima a favore della società Sardegna Navigando s.r.l.
Risposta scritta dell'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio all'interrogazione Vargiu - Cossa - Dedoni - Fois - Meloni Francesco - Mula sulla congruità dell'attuale attività dell'Agenzia regionale per il lavoro. (34)
In merito all'interrogazione n. 34/A del 20 maggio 2009, si fa presente che questo Assessorato, ai sensi della L.R. n. 14/1995, art. 4, comma 1, esprime il proprio parere esclusivamente sui seguenti atti:
- bilanci di previsione;
- relative variazioni;
- bilanci consuntivi.
I controlli in merito ai programmi di attività vengono effettuati dall'Assessore del lavoro, competente per materia.
Ad ogni buon conto, si rammenta che le risultanze relative alle verifiche sugli atti di competenza di questo Assessorato, vengono regolarmente effettuate, come risulta - tra l'altro - dalle note n. 2781 del 14.05.2009, n. 3367 dell'8.06.2009, n. 4148 del 9.07.2009, che si allegano per opportuna conoscenza.
Oggetto: Determinazione n. 206/ARL del 28.04.2009 - Approvazione rendiconto generale dell'Agenzia esercizio finanziario 2008 - articolo 22 L.R. 20/2005 e articoli 62 e successivi L.R. 11/2006. Proposta di riesame.
In merito alla determinazione in oggetto, si fa presente che la stessa è stata assunta in data 28.04.2009. Al riguardo si rammenta che:
- l'articolo 17 della L.R. n. 20 del 2005 prevede che l'incarico di direttore… ha una durata pari a quella della legislatura regionale;
- lo Statuto Sardo dispone che il Consiglio regionale è eletto per cinque anni. Il quinquennio decorre dalla data delle elezioni;
- l'art. 2 della L.R. n. 11 del 1995 stabilisce che gli organi di amministrazione attiva, consultiva e di controllo della Regione e degli enti amministrativi regionali le cui norme istitutive prevedono una durata inferiore a quella della legislatura del Consiglio regionale sono prorogati per non più di quarantacinque giorni, decorrenti dalla scadenza.
Tutto ciò considerato, in applicazione delle norme sopra richiamate, il Direttore dell'Agenzia in indirizzo dovrebbe considerarsi scaduto a partire dal 1° aprile 2009. È quindi necessario che il Commissario Straordinario, nominato con deliberazione della Giunta regionale n. 22/19 del 12/05/2009, riassuma la determinazione in oggetto.
Tutto ciò considerato, si propone il riesame della deliberazione in oggetto ai sensi dell'art. 4, comma 5 della L.R. 15 maggio 1995, n. 14 e successive modifiche e integrazioni.
Nell'occasione si rappresenta quanto segue:
- al conto consuntivo per l'esercizio 2008 non è stata allegata la relazione del collegio dei revisori, è quindi necessario che la.stessa venga trasmessa unitamente alla nuova determinazione;
- dal raffronto tra le previsioni definitive sulla competenza 2008 riportate nel conto consuntivo e quelle determinate da questo Assessorato sommando la previsione iniziale 2008 e le variazioni di bilancio approvate, emergono considerevoli differenze. Pertanto, al fine di consentire le verifiche di competenza, è necessario che - unitamente alla nuova determinazione - venga trasmesso un prospetto recante l'indicazione di: stanziamento iniziale 2008 e le variazioni effettuate in corso d'anno con i relativi importi riferiti a ciascun capitolo.
Oggetto: Riscontro nota n. 7398 del 29.06.2009 concernente: Riscontro Vs. nota prot. n. 3367 dell'08.06.2009. Approvazione rendiconto generale dell'Agenzia regionale per il lavoro di cui alla determinazione n. 206/ARL del 28.04.2009.
Con riferimento alla nota in oggetto, questo Assessorato prende atto che l'erronea procedura adottata dall'Agenzia per il controllo dei propri atti possa derivare da una non corretta interpretazione generata dalla propria nota n. 8561 del 06.11.2008 ma non si comprende come, nel chiarire che le variazioni compensative devono essere trasmesse a questo Assessorato per conoscenza, possa generarsi un'ambiguità interpretativa rispetto al fatto che le stesse, qualora non inviate ai competenti organi, decadano.
Appare appena il caso di evidenziare che si tratta dell'unico caso in cui vi è stato un fraintendimento nel corso delle ordinarie, normali e naturali forme di collaborazione fra i funzionari dell'amministrazione e degli enti.
L'Agenzia richiama il fatto di aver segnalato l'irregolarità di un procedimento di gestione della spesa adottato dall'ex Agenzia del Lavoro, quale atto di volontà da parte della stessa di assumere le regole di legittimità contabile e gestionale. La segnalazione dell'Agenzia rientra nell'abito dei doveri della normale amministrazione, a maggior ragione nell'obbligo che ricade sul funzionario di un ente di diritto pubblico. Posto che l'ex Agenzia del lavoro non era soggetta al sistema di controllo della Legge 14/95, il fatto non ha, comunque, alcuna pertinenza con i rilievi sollevati da questo Assessorato.
Per quanto concerne la presunta ambiguità della nota di questo Assessorato n. 8561 del 06.11.2008 si riassume la sequenza dei fatti.
In data del 22 ottobre 2008, con nota 18489, l'Agenzia ha trasmesso al controllo dell'Assessorato quattro determinazioni nn. 1464, 1514,1518 ed 1522. Esse concernono:
- una variazione compensativa fra capitoli della stessa UPB;
- l'approvazione di un progetto di adeguamento dello stabile della sede;
- variazioni al bilancio;
- un impegno di spesa.
La legge 14/95 sottopone al controllo di questo Assessorato i bilanci di previsione, i rendiconti e le variazioni, escluse quelle compensative (cioè comportanti incrementi e diminuzioni degli stanziamenti di capitoli all'interno della stessa UPB).
Pertanto, ai sensi di legge, il parere sul controllo n. 8561 ha preso in considerazione solo le determinazioni n. 1464 e n. 1518, specificando che la prima determinazione di variazione compensativa era acquisita per conoscenza ed esprimendo parere favorevole per l'approvazione della seconda.
Con la nota immediatamente successiva, n. 8562, veniva specificato che le determinazioni 1514 e 1522 non rientravano fra gli atti soggetti al controllo da parte di questo Assessorato.
Successivamente alla data del 22 ottobre, l'Agenzia ha anche trasmesso una determinazione di variazione, delle nove adottate (n. 1797 del 29.12.2008) per la quale questo Assessorato non ha dovuto che prendere atto della decadenza, in quanto trasmessa oltre i termini. Nella declaratoria di decadenza n. 722 del 5 febbraio 2009 veniva ribadita la procedura di approvazione degli atti, come sopra riassunta. La nota n. 8561 è, quindi, tutt'altro che ambigua.
Dalla nota di codesta Agenzia n. 7398 sembrerebbe che questo Assessorato abbia mosso rilievo alla mancata trasmissione di variazioni compensative nell'ambito della stessa UPB. Il rilievo è. invece, chiaramente rivolto anche e soprattutto alla omissione della trasmissione delle variazioni adottate dall'Agenzia soggette al controllo contabile. Tali atti non devono essere richiesti dall'Assessorato.
La censura mossa dall'Agenzia agli enti che, abusando dell'esercizio provvisorio, mostrerebbero superficialità e ignoranza, appare addirittura risibile dal momento che l'esercizio provvisorio è un istituto previsto ai sensi dell'articolo 29 della L.R. n. 11 del 2006 e che lo stesso viene concesso, di norma, per valutate e motivate esigenze. Si cita, a mero titolo esemplificativo, l'adesione al SIBEAR da parte di un gruppo di Agenzie che hanno subito rallentamenti nell'attività di programmazione a causa dell'allineamento tra codici SIOPE, voci di costo e relativi capitoli. Si riscontra, inoltre, il terzultimo paragrafo della nota in oggetto in tutti i suoi punti:
- la nota n. 2781 del 14.05.2009 era indirizzata - in conformità all'articolo 4 della L.R. n. 14 del 1995 - all'Assessorato del Lavoro, e non a codesta Agenzia, ed aveva ad oggetto: "Determinazione n. 206/ARL del 28.04.2009. Approvazione rendiconto generale dell'Agenzia esercizio finanziario 2008 - articolo 22 LR. 20/2005 e articoli 62 e successivi LR. 11/2006. Proposta di riesame";
- la successiva nota n. 3367 dell'8.06.2009 di questo Assessorato, nel prendere implicitamente atto del mancato recepimento da parte dell'Assessorato competente della proposta di riesame, procedeva ad un'analisi tecnico - contabile del rendiconto dell''Agenzia, e - considerando le determinazioni citate in premessa decadute e per tali ragioni non valide ai fini della determinazione dell'assestato definitivo del conto consuntivo relativo all'anno 2008 - dichiarava che allo stato attuale un'approvazione del consuntivo a sanatoria della situazione pregressa poteva avvenire solo ad opera della Giunta Regionale;
- se questo Assessorato avesse persistito nel ritenere valida la tesi di cui alla nota n. 2781 del 14.05.2009 non avrebbe, evidentemente, proceduto all'analisi del conto consuntivo 2008 in quanto lo stesso sarebbe stato considerato nullo, appare quindi del tutto immotivato definire la nota in argomento "forzatamente cavillosa".
Circa la richiesta di un provvedimento espresso, come sancito dall'art. 2 della L. 241/1990, per la conclusione del procedimento da noi iniziato, con efficacia ex tunc per decorrenza dei termini, si rileva quanto segue:
- questo Assessorato ha iniziato un procedimento interlocutorio con l'Assessorato del Lavoro, ai sensi dell'articolo 4 della legge regionale n. 14/1995;
- infatti, come é noto, ai sensi della L.R. n. 14 del 1995, questo Assessorato può proporre all'Assessorato competente per materia l'approvazione, la sospensione o il riesame di bilanci, variazioni di bilancio e conti consuntivi, ma è l'Assessorato competente per materia che, a sua volta, dovrà:
a) sottoporre alla Giunta regionale eventuale proposta di annullamento in mancanza della quale le deliberazioni sottoposte al controllo diventano esecutive;
b) per un massimo di due volte, chiedere motivatamente all'ente elementi giustificativi, ovvero il riesame della deliberazione;
c) comunicare all'ente che nulla osta all'immediata esecuzione delle deliberazioni ai sensi dell'art. 4, comma 4.
- Nel caso in specie, poiché l'Assessorato del lavoro non ha - a notizia dello scrivente -attivato alcuna delle procedure sopra illustrate, la deliberazione in oggetto risulta efficace per decorrenza dei termini. Tuttavia, e evidente che, qualora l'Assessorato del Personale dovesse riscontrare qualsiasi irregolarità nelle determinazioni (concernenti variazioni compensative e non) trasmesse da questo Assessorato con nota n. 3367 dell'8.06.2009, le stesse dovranno essere tempestivamente rimosse e dovranno essere valutate dagli organi competenti eventuali responsabilità.
NOTA PER L'ASSESSORE
Oggetto: Riscontro nota n. 7398 del 29.06.2009 concernente "Riscontro Vs. nota prot. n. 3367 dell'08.06.2009. Approvazione rendiconto generale dell'Agenzia regionale per il lavoro di cui alla determinazione n. 206/ARL del 28.047.2009.
La presente nota si limita a dare riscontro, punto per punto, ad una precedente trasmessa dall'Agenzia Regionale per il lavoro in cui:
• si tenta di giustificare il mancato invio a questo Assessorato di una serie di atti la cui trasmissione risulta obbligatoria ai sensi della L.R. 14/1995, imputando a questo Assessorato la responsabilità della poca chiarezza di una nota in cui si precisava la tipologia di atti soggetti a controllo;
• si censura l'operato di altri Enti e Agenzie che adottano l'esercizio provvisorio, "istituto notoriamente oggetto di abuso, che nasconde superficialità e spesso ignoranza";
• si chiede la chiusura di un procedimento che in realtà non è stato mai attivato nei confronti dell'Agenzia, in quanto questo Assessorato si è limitato ad intervenire nei limiti e con le modalità imposti dalla L.R. n. 14/1995.
Direzione Generale Servizio Bilancio
Oggetto: Determinazione n. 206/ARL del 28.04.2009.
Approvazione rendiconto generale dell'Agenzia esercizio finanziario 2008 - articolo 22 L.R. 20/2005 e articoli 62 e successivi L.R. 11/2006.
Con riferimento alla determinazione in oggetto, esaminata la documentazione allegata, si rappresenta quanto segue.
• Alcune determinazioni del Direttore dell'Agenzia in indirizzo concernenti variazioni di bilancio e variazioni compensative nell'ambito della stessa UPB non sono mai state trasmesse a questo Assessorato. Si tratta, in particolare, delle seguenti:
1. N. 1439 del 9.11.2008;
2. N. 1581 del 13.11.2008;
3. N. 1606 del 26 11.2008;
4. N. 1630del 1.12.2008;
5. N: 1631 del 112.2008;
6. N. 1643 del 2.12.2008;
7. N. 1713 del 12.12.2008;
8. N. 1769 del 29.12.2008;
• la determinazione n. 1797 del 29.12.2008 è stata trasmessa a questo Assessorato in data 21 gennaio 2009, quindi fuori tempo massimo ai fini dei controlli di cui alla L.R. n. 14/1995.
Al riguardo si rammenta che, ai sensi dell'articolo 3, comma 1 bis della L.R. n. 14/1995 le variazioni compensative tra capitoli della medesima unità previsionale di base e i prelevamenti dai fondi di riserva sono inviate, per conoscenza, entro 15 giorni dalla loro adozione, a pena di decadenza, agli Assessori regionali competenti per materia e all'Assessore regionale competente in materia di bilancio.
Si ricorda inoltre che, ai sensi dell'articolo 4, comma 1, della medesima L.R. n. 14/1995 gli atti soggetti a controllo sono inviati, sempre a pena di decadenza, entro dieci giorni dalla loro adozione, all'Assessore regionale competente nella materia oggetto dell'attività dell'ente, ovvero, per gli atti di cui alla lettera e) del comma 1 dell'articolo 3, all'Assessore regionale competente in materia di personale. Gli atti di cui alla lettera b) del comma 1 dell'articolo 3 sono inviati anche all'Assessore competente in materia di bilancio e, per conoscenza, al Consiglio regionale.
Tutto ciò considerato, le determinazioni di cui ai punti precedenti sono decadute e per tali ragioni le stesse non possono essere considerate da questo Assessorato ai fini della determinazione dell'assestato definitivo del conto consuntivo relativo all'anno 2008. Pertanto, allo stato attuale un'approvazione del consuntivo in oggetto a sanatoria della situazione pregressa può avvenire solo ad opera della Giunta Regionale.
Al riguardo si fa presente che da un esame della regolarità delle sopra riportate variazioni inviate informalmente a questo Assessorato dall'Agenzia in indirizzo al fine di consentire a questo Ufficio un'istruttoria completa sul conto consuntivo relativo all'anno 2008 è emerso che le stesse risultano corrette da un punto di vista contabile ma quelle di cui ai punti 1, 2, e 7, che si allegano in copia, si riferiscono a retribuzioni di rendimento (la prima) e salario accessorio dei dipendenti in comando ex AAMS (la seconda e la terza).
Poiché le stesse hanno influito sulla determinazione degli stanziamenti finali dei capitoli relativi alle retribuzioni accessorie del personale, si ritiene necessario e indispensabile trasmettere le pagine del conto consuntivo recanti capitoli relativi al trattamento economico del personale dipendente al competente Assessorato affinché possano essere effettuati i necessari controlli sugli stanziamenti definitivi e possano essere posti in essere, nell'esercizio in corso, eventuali adeguamenti. Tutto ciò rappresentato si ribadisce la necessità, al fine di una corretta applicazione della legge regionale 15 maggio 1995, n. 14, concernente indirizzo, controllo, vigilanza e tutela sugli enti, istituti ed aziende regionali, che la stessa venga applicata in tutte le sue parti dall'Agenzia regionale per il lavoro; è appena il caso di rammentare che la continua mancata applicazione delle disposizioni di legge da parte dell'Agenzia in indirizzo ha completamente vanificato lo spirito della citata norma e reso inefficace la procedura di controllo dell'atto in esame.
Si fa inoltre presente che nell'oggetto dei provvedimenti trasmessi ai fini dell'approvazione e di quelli pervenuti tardivamente informalmente, è spesso citata impropriamente la dicitura "variazioni compensative incrementative", al riguardo si ricorda che, ai sensi della legge regionale n. 11 del 2006, le uniche variazioni consentite sono definite:
- variazioni al bilancio annuale e pluriennale (articolo 18);
- variazioni, compensative tra capitoli della medesima unità previsionale di base (articolo 9, comma 6).
L'Agenzia in indirizzo è quindi invitata, per il futuro, al fine di non ingenerare fraintendimenti circa l'oggetto degli atti da sottoporre a controllo, di utilizzare le diciture contenute nella normativa vigente.
Si fa inoltre presente che con deliberazione della giunta regionale n. 50/36 dell' 11 dicembre 2007 è stato approvato il regolamento generale di cui all'articolo 15, comma 4 della legge regionale n. 20 del 2005. Tale norma prevede che detto regolamento debba essere approvato dal Consiglio regionale su proposta della Giunta formulata nel quadro della concertazione con la Commissione provinciale di cui all'articolo 8.6. Questo Assessorato non ha notizie riguardo all'approvazione da parte del Consiglio regionale, che legge per conoscenza, di tale regolamento. Si chiede pertanto di conoscere l'esito della procedura di approvazione dello stesso, puntualmente citato nelle premesse di numerose determinazioni dell'Agenzia.
Infine, si rammenta che il Collegio dei revisori, nella relazione al bilancio di previsione relativo all'anno 2008, aveva ravvisato l'opportunità di riesaminare tutti i rapporti contrattuali in essere in relazione al perseguimento degli obiettivi anche economici che l'ente si prefigge di conseguire, al fine di constatarne l'inerenza e la congruità. Al riguardo si chiede che il Collegio dei Revisori integri la relazione al conto consuntivo relativo al medesimo anno 2008 dando conto dello stato di attuazione dell'esame richiesto.
Tutto ciò rappresentato, si rimette a codesta Giunta regionale la valutazione della determinazione in oggetto.
Risposta scritta dell'Assessore dei trasporti all'interrogazione Mulas sui disagi degli utenti sulle navi della Tirrenia. (48)
Si comunica alla S.V. On.le che in seguito alla scadenza della convenzione ventennale stipulata tra lo Stato e le compagnie di navigazione del gruppo Tirrenia, è stato avviato il processo di privatizzazione della compagnia Tirrenia e delle sue controllate. Il provvedimento che ha dato inizio alla privatizzazione è il DPCM del 13 marzo 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 99 del 30-04-2009, che dispone la dismissione della partecipazione detenuta indirettamente dal Ministero dell'economia e delle finanze nel capitale della società per azioni Tirrenia di Navigazione S.p.a., mediante ricorso a procedura competitiva, trasparente e non discriminatoria e con oggetto la totalità del capitale di Tirrenia di navigazione Spa.
L'anno corrente è quindi un anno di transizione, durante il quale la Regione Sardegna e l'Assessorato dei Trasporti sono impegnati nel tentativo, ormai riuscito, di garantire ai sardi almeno lo stesso assetto dei servizi garantiti nel 2008, messo in pericolo dal consistente taglio di circa 45 milioni di euro al finanziamento annuale destinato alla copertura dei costi di esercizio delle linee in continuità territoriale.
Per quanto riguarda la politica tariffaria applicata dalla compagnia Tirrenia, occorre premettere che questa è vincolata, per convenzione, all'approvazione del Ministero dei trasporti e ciò non consente alla compagnia di effettuare politiche tariffarie aggressive di tipo low-cost alla pari delle compagnie private, che offrono pacchetti tariffari più vantaggiosi specialmente quando si prenota con largo anticipo. A tal proposito, già dal 2007 la compagnia Tirrenia ha chiesto ed ottenuto l'autorizzazione per poter operare fuori dalla convenzione, e per il solo periodo estivo, sulle due linee di maggior business, la Porto Torres - Genova e la Olbia - Civitavecchia, dove la compagnia ha potuto effettuare una politica tariffaria allineata a quella delle compagnie concorrenti.
Per quanto riguarda il processo di privatizzazione della compagnia Tirrenia e le condizioni che dovranno essere poste a garanzia della continuità territoriale dei passeggeri e delle merci, l'Assessorato dei trasporti ha chiesto ed ottenuto che la Regione Sardegna partecipi attivamente ai tavoli tecnici in cui vengono discusse e concordate le rotte da garantire, le frequenze, le tariffe da applicare e i livelli qualitativi che dovranno essere garantiti ai passeggeri.
Quindi, di fatto, l'Assessorato dei trasporti è già impegnato affinché la Regione assuma finalmente un ruolo prepositivo, da un lato, e di controllo, dall'altro, sui servizi marittimi che garantiranno a breve la futura continuità territoriale della Sardegna.
Testo delle interpellanze e delle interrogazioni annunziate in apertura di seduta
Interpellanza Sanna Giacomo - Planetta - Dessì - Maninchedda - Solinas Christian sul definitivo passaggio alla Regione dell'area e dei beni dell'isola dell'Asinara.
I sottoscritti,
PREMESSO CHE l'articolo 14 dello Statuto speciale per la Sardegna prevede che "la Regione, nell'ambito del suo territorio, succede nei beni e nei diritti patrimoniali dello Stato di natura immobiliare e in quelli demaniali";
PRESO ATTO CHE, con delibera n. 48/1 del 9 settembre 2008, la Regione ha previsto che l'Isola dell'Asinara fosse inserita nell'elenco delle aree di conservazione costiera di particolare rilevanza paesaggistica ed ambientale, da affidare alla gestione integrata dell'agenzia regionale Conservatoria delle coste, per le finalità ed alle condizioni previste dalla Convenzione di Barcellona, dalla normativa regionale, nonché dalle norme istitutive e dallo statuto dell'agenzia;
CONSIDERATO CHE:
- il Ministero della giustizia, nel piano dell'edilizia carceraria, ha ingiustificatamente previsto di istituire nuovamente un carcere di massima sicurezza sull'isola;
- illegittimamente il Governo ha nominato un commissario straordinario per la gestione del parco dell'Asinara, senza il confronto con la Regione;
- il commissario nominato in maniera illegittima sta per ridefinire i confini del parco;
RISCONTRATO CHE la Regione appare di fatto totalmente esclusa dalla gestione di tale territorio e dei beni che su di esso insistono,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica per:
1) chiarire definitivamente la titolarità giuridica dell'area;
2) conoscere quali attività per conto della Regione ha svolto la Conservatoria delle coste ai fini di dare attuazione alla deliberazione della Giunta regionale n. 48/1 del 9 settembre 2008;
3) sapere quali azioni intendano intraprendere affinché il Parco nazionale dell'Asinara - area marina protetta divenga parco regionale con la relativa attribuzione alla Regione Sardegna dell'intero patrimonio immobiliare e delle relative competenze di tutela e salvaguardia ambientale. (29)
Interpellanza Ben Amara - Zuncheddu - Uras - Sechi - Zedda Massimo sullo stato di applicazione delle garanzie a tutela dei dipendenti regionali ex ESAF, ora in servizio presso Abbanoa Spa, previste dalle leggi regionali n. 10 del 2005, n. 19 del 2006 e n. 3 del 2008.
I sottoscritti,
VISTE la legge regionale 12 luglio 2005, n.10, la legge regionale 6 dicembre 2006, n.19 e l'articolo 3 della legge regionale 5 marzo 2008, n.3 (legge finanziaria 2008) e premesso che la summenzionata legge regionale n.10 del 2005, all'articolo 2 prevedeva:
- al comma 1 che il personale di ruolo dell'ESAF fosse trasferito alle dipendenze dell'ESAF Spa e quindi al nuovo soggetto gestore del sevizio idrico integrato;
- al comma 3 dello stesso articolo che il personale trasferito ai sensi del comma 2 potesse presentare istanza, entro il periodo di sei mesi decorrenti dalla data di cessazione dell'ESAF, di inquadramento nei ruoli ordinari dell'Amministrazione regionale o degli enti di cui alla legge regionale n. 31 del 1998, nonché nell'ARPAS e nell'Ente foreste della Sardegna;
CONSIDERANDO CHE:
- il testo legislativo citato prevedeva inoltre che alla valutazione delle domande dovesse provvedersi con deliberazione della Giunta regionale nei limiti delle dotazioni organiche delle categorie esistenti, tenendo conto della possibilità di acquisire figure professionali in relazione a specifici fabbisogni e della essenzialità dei servizi da garantire e che i criteri di valutazione dovessero essere definiti dalla Giunta medesima, previa consultazione delle organizzazioni sindacali;
- la legge regionale 6 dicembre 2006, n. 19, all'articolo 28 (Personale dell'Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna), disponeva: "L'Agenzia si avvale per le proprie funzioni prioritariamente del personale di cui al comma 3 dell'articolo 2 della legge regionale 12 luglio 2005, n. 10 (Norme sul trasferimento del personale dei soggetti gestori dei servizi idrici regionali al servizio idrico integrato)";
- la stessa legge, all'articolo 29 (Personale dell'Ente delle risorse idriche della Sardegna) prevedeva per il personale di ruolo dell'Ente autonomo del Flumendosa, l'assegnazione all'Ente delle risorse idriche della Sardegna e l'inclusione nei suoi ruoli organici mantenendo l'inquadramento, lo status giuridico, economico, previdenziale in godimento e l'anzianità di servizio maturata e alle eventuali carenze di organico, in sede di prima applicazione, si dovesse far fronte con il personale e secondo le modalità di cui al comma 1 dell'articolo 28 (ossia con il personale di cui al comma 3 dell'articolo 2 della legge regionale n. 10 del 2005);
TENUTO CONTO CHE:
- l'articolo 3 della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3 (legge finanziaria 2008), al comma 27 statuisce: "Ai fini della migliore e più celere attuazione della normativa di riforma del sistema idrico integrato e per la pianificazione e gestione delle risorse idriche, l'Assessorato regionale degli affari generali, personale e riforma della Regione esamina, entro sessanta giorni dall'approvazione della presente legge, le istanze presentate ai sensi dell'articolo 2, comma 3, della legge regionale 12 luglio 2005, n. 10 (Norme sul trasferimento del personale dei soggetti gestori dei servizi idrici regionali al servizio idrico integrato, in attuazione del comma 3 dell'articolo 12 della legge 5 gennaio 1994, n. 36, e dell'articolo 16 della legge regionale 17 ottobre 1997, n. 29, modificata con legge regionale 7 maggio 1999, n. 15). Sono accolte le istanze nella misura stabilita dalla Giunta regionale, avuto riguardo alle esigenze dell'Amministrazione e degli enti e agenzie regionali e alla competenza, esperienza ed anzianità posseduta dai richiedenti. L'accordo quadro di cui all'articolo 2, comma 2, della legge regionale n. 10 del 2005, è definito con tutte le organizzazioni sindacali delle categorie interessate entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge.";
SOTTOLINEATO come le garanzie a tutela dei dipendenti regionali ex ESAF, ora in servizio presso Abbanoa, figurassero chiaramente tra gli obiettivi programmatici dell'allora candidato alla presidenza, On.le Ugo Cappellacci, generando quindi nella categoria di lavoratori interessata delle legittime aspettative, basate sulla promessa fatta in campagna elettorale e un conseguente senso di delusione al permanere della situazione di incertezza per molti di essi,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione, per conoscere:
1) se la Giunta regionale intenda dare corso alle promesse formulate verso questa categoria di lavoratori e dare delle risposte concrete alle richieste avanzate;
2) se, qualora venisse accertata l'effettiva necessità di procedere per gradi nell'accoglimento delle istanze presentate ai sensi dell'articolo 2, comma 3 della legge regionale n. 10 del 2005, si intenda almeno verificare l'assoluta trasparenza dei procedimenti di esame delle istanze stesse, a tutela del legittimo affidamento dei lavoratori;
3) quali eventuali ulteriori passi si intendano porre in esser per tentare di portare a soluzione questo annoso problema. (30)
Interrogazione Campus, con richiesta di risposta scritta, in merito alla totale assenza della Sardegna dal programma degli investimenti di rete ferroviaria italiana (RFI).
Il sottoscritto,
PREMESSO CHE RFI, del Gruppo ferrovie dello Stato, dopo aver sancito la soppressione del collegamento marittimo, di sua competenza, tra la Sardegna ed il continente, nell'ambito della presentazione il 21 luglio 2009 della sua nuova organizzazione territoriale e del Focus direzione investimenti, non cita la Sardegna in nessuna delle sue parti, né tantomeno in nessuno degli oltre 140 progetti di interventi programmati, di cui 39 della direttrice sud;
CONSIDERATO CHE la Sardegna subisce purtroppo la grave limitazione di essere ancora dotata del sistema ferroviario più limitato e vecchio di tutta la rete nazionale,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei trasporti per sapere se non intendano intervenire nelle sedi che riterranno più opportune per ricordare alle Ferrovie dello Stato che la Sardegna fa ancora, e forse dovremmo aggiungere purtroppo, parte dell'Italia e che ai sardi competono gli stessi doveri, ma anche gli stessi diritti di tutti i cittadini italiani. (81)