Seduta n.282 del 29/11/2011
CCLXXXII SEDUTA
Martedì 29 novembre 2011
Presidenza della Presidente LOMBARDO
indi
del Vicepresidente COSSA
indi
della Presidente LOMBARDO
indi
del Vicepresidente BRUNO
indi
della Presidente LOMBARDO
La seduta è aperta alle ore 10 e 04.
PITEA, Segretario f.f., dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 28 ottobre 2011 (275), che è approvato.
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Radhoun Ben Amara, Silvestro Ladu, Marco Meloni e Matteo Sanna hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 29 novembre 2011.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
Comunicazioni del Presidente
PRESIDENTE. Comunico che il Presidente della Regione, con nota del 24 novembre 2011, ha fatto pervenire al Consiglio il ricorso proposto dal Presidente del Consiglio dei Ministri contro la Regione autonoma della Sardegna per dichiarata illegittimità costituzionale degli articoli 4 (commi 5, 10, e 11), 5 (commi 1 e 5), 6 (commi 1, 2, 3, 4, 5, 6 e 8), 8, 9 (commi 3 e 6) e 10 della legge regionale 4 agosto 2011, numero 16 concernente: "Norme in materia di organizzazione e personale".
Risposta scritta a interrogazioni
PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle seguenti interrogazioni:
"Interrogazione COSSA - VARGIU - DEDONI - FOIS - MELONI Francesco - MULA, con richiesta di risposta scritta, sulle procedure per la gestione degli esami di teoria per le patenti di guida". (30)
(Risposta scritta in data 17 novembre 2011.)
"Interrogazione CUCCU - SABATINI sull'utilizzo dei diserbanti nelle cunette e nelle fasce di rispetto delle strade statali". (285)
(Risposta scritta in data 17 novembre 2011.)
"Interrogazione LOCCI sullo stato dell'iter amministrativo dei lavori di bonifica ambientale dell'area ex Sardamag di Sant'Antioco". (468)
(Risposta scritta in data 17 novembre 2011.)
"Interrogazione ESPA - BRUNO - MARIANI - MELONI Valerio - CORDA sulla deliberazione della Giunta regionale 29 marzo 2011, n. 16/13 - Linee guida in materia di Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) e di Accertamento Sanitario Obbligatorio (ASO) per persone sofferenti mentali". (573)
(Risposta scritta in data 17 novembre 2011.)
"Interrogazione COCCO Daniele Secondo sulla necessità di migliorare l'efficienza del servizio di guardia medica nel territorio del Goceano". (583)
(Risposta scritta in data 17 novembre 2011.)
"Interrogazione DIANA Giampaolo - ESPA - CORDA - MELONI Valerio sui disagi degli utenti in merito alle procedure di esenzione dal ticket per redditi presso gli uffici della ASL competente per territorio". (591)
(Risposta scritta in data 17 novembre 2011.)
"Interrogazione DESSI' sui continui disservizi della Poste italiane Spa". (599)
(Risposta scritta in data 17 novembre 2011.)
"Interrogazione COSSA - VARGIU - DEDONI - MULA - MELONI Francesco - FOIS sulla mancata attuazione della legge regionale 8 febbraio 2010, n. 4 (Norme in materia di valorizzazione e riconoscimento della funzione sociale ed educativa degli oratori e delle attività similari)". (624)
(Risposta scritta in data 17 novembre 2011.)
"Interrogazione VARGIU sui ritardi negli interventi finalizzati alla riduzione delle liste d'attesa previsti dalla legge finanziaria regionale 2011". (625)
(Risposta scritta in data 17 novembre 2011.)
"Interrogazione DESSÌ sul rischio di chiusura dello stabilimento di Piscinas della Società Sarda di Bentonite Srl". (643)
(Risposta scritta in data 17 novembre 2011.)
"Interrogazione ESPA - SOLINAS Antonio - SANNA Gian Valerio - MELONI Valerio - CORDA - AGUS sui notevoli ritardi da parte della ASL di Oristano inerenti le procedure del concorso per l'assunzione di 10 operatori socio-sanitari". (659)
(Risposta scritta in data 17 novembre 2011.)
"Interrogazione AGUS - ESPA - DIANA Giampaolo in merito alla convenzione tra la Regione e l'INPS in attuazione dell'accordo quadro, di cui all'articolo 20 del decreto legge n. 18 del 2009, convertito in legge 3 agosto 2009, n. 102, tra il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e le Regioni per l'affidamento all'INPS delle funzioni concessorie nei procedimenti di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità". (686)
(Risposta scritta in data 17 novembre 2011.)
Annunzio di presentazione di proposte di legge
PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge:
COCCO Pietro - SANNA Gian Valerio - AGUS - BARRACCIU - CUCCU - CORDA - DIANA Giampaolo - LOTTO - MANCA - MELONI Valerio - MORICONI - SABATINI - SOLINAS Antonio: "Misure urgenti per la regolarizzazione di occupazioni abusive di alloggi di edilizia pubblica". (330)
(Pervenuta il 17 novembre 2011 e assegnata alla quarta Commissione.)
CONTU Mariano Ignazio - DIANA Mario - PIRAS - STOCHINO - CAMPUS - FLORIS Rosanna - TOCCO - LOCCI - GRECO - PITEA - RODIN - LAI - SANJUST - LADU - MURGIONI - PERU - PETRINI - AMADU - GALLUS - RANDAZZO - BARDANZELLU - SANNA Paolo Terzo - DEDONI: "Nuovo ordinamento del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione autonoma della Sardegna". (331)
(Pervenuta il 17 novembre 2011 e assegnata alla prima Commissione.)
CUCCU - AGUS - DIANA - BARRACCIU - BRUNO - COCCO Pietro - CORDA - CUCCA - ESPA - LOTTO - MANCA - MORICONI - PORCU - SABATINI - SANNA Gian Valerio: "Interventi urgenti conseguenti agli eventi alluvionali e di dissesto idrogeologico del mese di novembre 2011". (338)
(Pervenuta il 17 novembre 2011 e assegnata alla quarta Commissione.)
Annunzio di presentazione di disegni di legge
PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati i seguenti disegni di legge:
"Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2012)". (332)
(Pervenuto il 18 novembre 2011 e assegnato alla terza Commissione.)
"Bilancio di previsione per l'anno 2012 e bilancio pluriennale per gli anni 2012-2014". (333)
(Pervenuto il 18 novembre 2011 e assegnato alla terza Commissione.)
"Interventi per la produttività del sistema produttivo regionale". (334)
(Pervenuto il 18 novembre 2011 e assegnato alla sesta Commissione.)
"Disposizioni nel settore opere pubbliche". (335)
(Pervenuto il 18 novembre 2011 e assegnato alla quarta Commissione.)
"Sistema regionale di qualificazione degli operatori esecutori di opere e lavori pubblici (OPAR)". (336)
(Pervenuto il 22 novembre 2011 e assegnato alla quarta Commissione.)
"Norme per la copertura finanziaria della continuità territoriale aerea". (337)
(Pervenuto il 22 novembre 2011 e assegnato alla quarta Commissione.)
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.
COCCO DANIELE, Segretario:
"Interrogazione DESSI', con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione in cui versano i lavoratori delle ditte in appalto per la conduzione e manutenzione degli impianti di depurazione per conto di Abbanoa Spa e in merito al mancato pagamento degli stipendi pari a tre mensilità". (730)
"Interrogazione MELONI Valerio, con richiesta di risposta scritta, sui gravi ritardi dell'adeguamento della strada statale n. 131, tronco Oristano Tramatza - Porto Torres, ai programmi di interventi individuati dalla Regione Autonoma della Sardegna". (731)
"Interrogazione MELONI Valerio, con richiesta di risposta scritta, in merito alle procedure previste dal bando regionale "Promuovidea" per l'individuazione dei beneficiari dei finanziamenti di idee di impresa". (732)
"Interrogazione BRUNO, con richiesta di risposta scritta, sulla condizione in cui versa il trasporto su rotaia nell'Isola, e particolare quello del nord Sardegna". (733)
"Interrogazione MULAS, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata attivazione del liceo musicale nel capoluogo sardo". (734)
"Interrogazione SOLINAS Antonio, con richiesta di risposta scritta, in merito alle procedure sull'erogazione di contributi per l'innovazione tecnologica e organizzativa a favore delle piccole e medie imprese previsti dal bando dell'Assessorato regionale dell'industria". (735)
"Interrogazione BARRACCIU - ESPA - DIANA Giampaolo, con richiesta di risposta scritta, sul bando dell'Azienda ospedaliera Brotzu per il "servizio di fornitura in somministrazione di lavoro temporaneo" pubblicato in data 14 settembre 2011 e scaduto il 24 ottobre 2011". (736)
"Interrogazione GRECO, con richiesta di risposta scritta, sui lavori di ampliamento del porticciolo turistico e del porto pescatori di Torregrande in Comune di Oristano - 1° lotto funzionale". (737)
"Interrogazione TOCCO, con richiesta dl risposta scritta, sulla situazione di drammaticità relativa al problema Equitalia". (738)
"Interrogazione DIANA Mario, con richiesta di risposta scritta, sul centro intermodale di Oristano". (739)
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.
COCCO DANIELE, Segretario:
"Interpellanza DIANA Giampaolo sulle problematiche relative ai trapianti d'organo". (284)
"Interpellanza PLANETTA sulla politica economica ed estera dei vari governi italiani succedutisi nel tempo condotta attraverso l'ENI e le sue controllate e relativi intrecci affaristico-finanziari riguardanti il gasdotto Galsi". (285)
"Interpellanza DIANA Giampaolo sulle problematiche del trasporto ferroviario (in particolare Trenitalia) e della riduzione cospicua di risorse prevista per l'anno 2012". (286)
"Interpellanza DIANA Giampaolo sull'edificio di via XX Settembre a Cagliari (ex sede della Corte dei conti) in via di deterioramento". (287)
"Interpellanza BRUNO - BARRACCIU sulla drastica riduzione dei collegamenti aerei da parte delle compagnie aeree conseguenti ai gravi ritardi nella definizione dei decreti relativi all'imposizione dei nuovi oneri di servizio pubblico sui servizi aerei di linea da e per la Sardegna, al fine di assicurare la continuità territoriale tra la Sardegna e la Penisola". (288)
"Interpellanza PLANETTA sul riconoscimento giuridico del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione Autonoma della Sardegna, tale da sostituire nel territorio regionale il Corpo forestale dello Stato, analogamente a quanto previsto nelle rispettive norme regionali di Sicilia e Val d'Aosta". (289)
PRESIDENTE. Si dia annunzio della mozione pervenuta alla Presidenza.
COCCO DANIELE, Segretario:
"Mozione BARRACCIU - CUCCA - DIANA Giampaolo - URAS - SALIS - SABATINI - PORCU - SANNA Gian Valerio - AGUS - BEN AMARA - BRUNO - CAPELLI - COCCO Daniele Secondo - COCCO Pietro - CORDA - CUCCU - CUGUSI - ESPA - LOTTO - MANCA - MARIANI - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - SECHI - SOLINAS Antonio - SORU - ZUNCHEDDU sull'avanzata fase di definizione da parte della Commissione europea di questioni di importanza strategica per la Sardegna riguardanti la disciplina delle principali politiche europee di programmazione e sviluppo successive al 2013, e in particolare della politica di coesione, politica agricola, rete transeuropea, accordo "Piano azione e coesione" siglato dal Ministro Fitto e dal commissario europeo Hahn, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento". (156)
Programmazione bimestrale dei lavori
PRESIDENTE. Comunico il programma bimestrale dei lavori dell'Assemblea e delle Commissioni, predisposto, ai sensi dell'articolo 23 del Regolamento, a seguito della Conferenza dei Presidenti di Gruppo tenutasi il 23 novembre 2011, sentita la Conferenza dei Presidenti delle Commissioni permanenti.
E' stato deliberato di dedicare il mese di dicembre ai lavori delle Commissioni. I lavori dell'Assemblea riprenderanno il 3 gennaio 2012 per l'inizio dell'esame della manovra finanziaria 2012-2014, qualora perfezionata.
Sono stati individuati gli argomenti prioritari che le Commissioni esamineranno, il cui elenco è a disposizione dei colleghi.
(Lo schema della programmazione bimestrale è allegato alla seduta)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge numero 337.
Dichiaro aperta la discussione generale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, intervengo sull'ordine dei lavori, chiedendole, prima di iniziare il dibattito su questo importante disegno di legge, di mettere a disposizione del Consiglio, dei consiglieri tutti, a scanso di equivoci, così come avvenne nella passata legislatura su richiesta dell'opposizione, oggi maggioranza, la bozza di schema di convenzione dalla quale, oltre alla copertura finanziaria, si evinca tutto il resto, come il numero di voli, per esempio.
Prima di iniziare la discussione, chiedo che il Consiglio regionale venga messo nelle condizioni di esaminare la bozza di schema di convenzione, altrimenti non si può svolgere una discussione seria. Siccome, insieme agli altri settantanove consiglieri, sono tra coloro che credo vogliano svolgere una discussione seria, metteteci nelle condizioni di farlo.
PRESIDENTE. Sospendo la seduta.
(La seduta, sospesa alle ore 10 e 18, viene ripresa alle ore 11 e 14.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Prego i colleghi di prendere posto.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, la ringrazio per aver almeno parzialmente accolto la proposta. Le chiedo ancora soltanto alcuni minuti per avere il tempo di leggere. Abbia pazienza, ci dia la possibilità di leggere altrimenti sarebbe vana la sua sensibilità.
PRESIDENTE. Sospendo la seduta.
(La seduta, sospesa alle ore 11 e 15, viene ripresa alle ore 11 e 23.)
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE COSSA
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Prego i colleghi di prendere posto. Ricordo che è aperta la discussione generale
E' iscritto a parlare il consigliere Planetta. Ne ha facoltà.
PLANETTA (P.S.d'Az.). Quanto tempo ho, Presidente?
PRESIDENTE. Onorevole Planetta, l'intervento può durare venti minuti.
Ricordo ai consiglieri che intendono parlare che devono iscriversi non oltre la conclusione del primo intervento.
PLANETTA (P.S.d'Az.). Allora, intervengo brevemente, cari colleghi, colleghe, Assessori, ovviamente per dare il mio plauso all'assessore Solinas per la tempestività che ha avuto nel portare in Consiglio questo disegno di legge. Solo qualche giorno fa, infatti, leggevamo, su tutti i giornali, questi titoli: "Caos nei cieli sardi", "Incertezza sulla continuità territoriale".
Come noi tutti sappiamo, la continuità territoriale, intesa come capacità di garantire un servizio di trasporto che non penalizzi i cittadini residenti in territori meno favoriti, si inserisce nel quadro, promosso in sede europea, più generale di garanzia dell'uguaglianza sostanziale dei cittadini e di una forte coesione di natura economica e sociale. Il trasporto, infatti, se da un lato si configura come attività di tipo economico, dall'altro si configura come essenziale elemento del diritto alla mobilità previsto dall'articolo 16 della Costituzione e rappresenta un servizio di interesse economico generale, quindi tale da dover essere garantito a tutti i cittadini indipendentemente dalla loro dislocazione geografica.
Voglio ricordare che questo fondamentale e sacrosanto diritto dei sardi rischiava di essere incrinato, anzi proprio aggredito nel profondo, perché per dare gambe alla nuova continuità aerea ovviamente serve una copertura finanziaria. Aspettare la nuova Finanziaria, quindi, sarebbe stato troppo tardi per il varo della nuova continuità che, sappiamo, deve partire a marzo perché altrimenti l'Unione europea non riuscirebbe a bandire la gara nel prossimo mese di gennaio, rendendo di fatto impossibile varare la nuova continuità. Ebbene, io credo oggi che vadano a decadere tutti i presupposti per quella paventata incertezza sul nuovo regime di continuità territoriale tra la Sardegna e l'Italia.
Oggi, ripeto, grazie al senso di responsabilità dimostrato in sede di Conferenza dei Presidenti di Gruppo, è stata accolta all'unanimità la richiesta di stralcio presentata dal Presidente della Regione, dall'Assessore regionale dei trasporti e, con questo disegno di legge, sarà subito disponibile lo stanziamento di 57,5 milioni di euro. Da oggi dunque saranno anche privi di fondamento tutti quei timori dovuti al fatto che, scaduta la proroga, le compagnie aeree si sarebbero potute muovere liberamente cambiando gli orari a loro piacimento e cancellando i voli senza consultare nessuno. Con questo disegno di legge, insomma, non vi è più pericolo di compromettere l'avvio da marzo della nuova continuità.
Io sono anche convinto che tutte le forze politiche rappresentate in questo Consiglio abbiano a cuore il problema della mobilità dei sardi e vorranno, come si prevede, approvare questa semplice norma finanziaria. Immagino che molte lo faranno convintamente, anche riconoscendo i meriti della Giunta, dello stesso Assessore dei trasporti, altre lo faranno ugualmente pur non rinunciando a qualche comprensibile distinguo o a qualche prevedibile, forse, strascico polemico, ma sono sicuro che, a tale proposito, l'Assessore dei trasporti scioglierà, qui in Consiglio, qualsiasi dubbio ciascuno di noi abbia. Voglio ripetere, questa sorta di gioco delle parti credo che poco importi e importerebbe ai sardi che viaggiano, che hanno bisogno della continuità aerea e aggiungo che questo altrettanto poco dovrebbe importare a noi tutti.
In definitiva, l'importante che cos'è? E' che questa continuità territoriale aerea si faccia e che la copertura degli oneri derivanti dall'applicazione della continuità territoriale sia finalmente individuata e disponibile perché unicamente di questo oggi si discute, posto che l'iter istruttorio e burocratico è stato perfezionato in Conferenza dei servizi col Ministero e con l'ENAC proprio per raggiungere l'obiettivo della "Summer season 2012". Desidero aggiungere che esitare questa norma è prima di tutto un atto di condivisione e di responsabilità proprio per rispettare questa scadenza ed evitare la paventata deriva del sistema di trasporto aereo, sempre però nella prospettiva della costruzione di un autentico ponte aereo verso scali della penisola, attraverso un nuovo modello di continuità territoriale incentrato sulla tariffa unica.
Voglio concludere questo mio breve intervento con un'ultima riflessione: tutti noi sappiamo che la peculiarità del mercato dei trasporti impedisce di fatto di realizzare un mercato concorrenziale effettivo, questo vale specialmente per la nostra terra, per la nostra Isola, per la Sardegna. Perciò è stata necessaria un'azione di sostegno legittimata dalle istituzioni europee, che hanno così consentito interventi nazionali altrimenti inammissibili in quanto rientranti nella sfera degli aiuti di Stato. Ora, il 14 gennaio 2011, dopo oltre un anno dalla delega a indire e presiedere una Conferenza di servizi con il compito di individuare il contenuto delle imposizioni di oneri di servizio pubblico sulle rotte da e per la Regione Sardegna, in conformità al Regolamento CE numero 1008/2008, conferita dal Ministro al Presidente della Regione Sardegna ai sensi del comma 13, dell'articolo 36, della legge numero 144 del 17 maggio 1999, veniva pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto di imposizione dell'onere di servizio pubblico e le relative procedure e oneri per la realizzazione del servizio che solo dopo qualche settimana venivano revocati poiché non contenevano la tariffa unica che doveva uniformare il costo dei biglietti dei non residenti a quello dei residenti, come tutti voi sapete.
Allora, oggi, voglio ricordare, trascorsi quasi due anni dalla delega, che risulta ancora inattuata tale procedura per l'imposizione dell'onere del servizio pubblico. Questo è inaccettabile perché genera un indebito guadagno delle Compagnie aeree a scapito del servizio pubblico imposto dalle norme comunitarie provocando un danno diretto ai passeggeri non residenti che devono subire tariffe fuori controllo. E' inoltre un danno incalcolabile per l'intera economia della nostra Sardegna.
Ora, onorevoli colleghi, Assessore, credo che sia intendimento della Regione Sardegna definire urgentemente la proposta di imposizione dell'onere del servizio pubblico con la determinazione della tariffa unica nell'ambito della Conferenza dei servizi sulla base del principio di riequilibrio legato alle condizioni di insularità della Sardegna, una tariffa massima a cui si applichi il regime degli oneri di servizio pubblico utilizzando come parametro le condizioni più favorevoli del costo ferroviario.
Perciò, in questo breve mio intervento, mi auguro che presto, molto presto, si ponga rimedio anche a tale problema e credo che l'approvazione di questo disegno di legge rappresenti il primo indispensabile passo verso questo importantissimo traguardo - spero anche altri - che, tutti insieme in questo Consiglio, per il bene della nostra terra, dovremmo fare. Grazie Presidente, grazie Assessore, grazie colleghe e colleghi.
PRESIDENTE. Sono in visita in Consiglio regionale gli studenti e i docenti dell'Istituto tecnico commerciale per il turismo "Dionigi Panedda" di Olbia. Desidero ringraziarli e rivolgere loro il saluto da parte del Consiglio regionale.
E' iscritto a parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, vorrei iniziare dicendole che, a inizio di seduta, ho chiesto alla presidente Lombardo di metterci nelle condizioni di conoscere nel dettaglio lo schema di convenzione per la nuova continuità territoriale. Voglio dirle che quello che ci avete messo a disposizione non ci consente affatto di conoscere minimamente il contenuto dello schema di convenzione! Pertanto vorrei rimarcare alla Presidenza del Consiglio che stamane si svolge una discussione senza che i consiglieri siano stati messi nella condizione di conoscere esattamente che cosa la Regione ha proposto per la nuova continuità territoriale e soprattutto qual è l'ipotesi di accordo che si prefigura con il Governo sul nuovo regime di continuità territoriale. Non è un fatto marginale, Presidente, la prego anche di richiamare... Presidente, innanzitutto volevo rappresentarle la situazione e poi, mi dispiace, ripeto, che non abbiate messo i consiglieri nella condizione di poter svolgere una discussione con cognizione di merito.
Noi oggi stiamo discutendo non già della continuità territoriale, ma delle norme relative alla copertura finanziaria di una continuità... però, Presidente, io la prego... altrimenti… tra l'altro abbiamo anche un pubblico giovane, dovremmo dare un esempio soprattutto ai giovani, non mi pare sia il massimo offrire a questi ragazzi l'immagine di un'Aula distratta mentre si discute un tema di straordinaria importanza per la Sardegna.
PRESIDENTE. Onorevole Diana, devo dirle che l'Aula mi sembra particolarmente attenta in questo momento.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Non lo è affatto! Forse era distratto anche lei, Presidente! Comunque…
Le dicevo, Presidente, che oggi stiamo discutendo della norma relativa alla copertura finanziaria. Dico questo, a scanso di equivoci, per gli altri colleghi della maggioranza che interverranno successivamente, perchè il Partito democratico non è contrario, non è assolutamente contrario alla continuità territoriale attraverso la tariffa unica. Siamo favorevoli alla tariffa unica perché riteniamo che la tariffa unica possa e debba rappresentare un'occasione, spero straordinaria, per aumentare i flussi verso la Sardegna, attraverso i quali auspico che ci sia anche un aumento della crescita in questa Regione di cui abbiamo un fortissimo bisogno.
Però, Presidente e assessore Solinas, oggi noi non siamo in condizione di immaginare nemmeno sulla copertura finanziaria... Presidente, se a lei questa sembra un'Aula attenta vuol dire che siamo in due Aule diverse! C'è un brusio fortissimo!
PRESIDENTE. Il brusio è prevalentemente alle mie spalle, onorevole Diana, mi pare che proprio da parte dell'Aula non ci sia un grande brusio...
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Ma io non faccio una questione brusio d'opposizione né di maggioranza, si sente brusio, eccome! Evidentemente abbiamo una percezione dei decibel diversa.
Le dicevo che, mi rivolgo anche all'assessore Solinas, in questa discussione oggi, al di là di questa indicazione di massima, non siamo nelle condizioni di valutare nemmeno quanto costerà effettivamente il nuovo regime di continuità territoriale, così come non siamo nelle condizioni di conoscere, rispetto all'attuale continuità territoriale, seppure in regime di prorogatio, quanti voli prevede la nuova continuità territoriale. Dalle notizie che io ho, spero che lei possa smentirmi, Assessore, mi risulta che i voli saranno inferiori anche sulle tratte dagli aeroporti sardi a quelli di Roma e Milano e, in particolare, per uno o due di questi nostri tre scali sardi. Però, il non poter discutere, conoscendo almeno queste dinamiche, diventa davvero un esercizio difficile da svolgere.
Ancora. Non conosciamo quanti voli, ancor meno conosciamo le fasce orarie. Già nell'attuale continuità territoriale, noi abbiamo delle fasce orarie completamente non coperte, cioè noi abbiamo dei buchi anche di cinque o sei ore che credo debbano essere in qualche maniera colmati. La nuova continuità territoriale risponde a questa esigenza? Io non lo so, proprio perché non siamo stati messi nelle condizioni di conoscere a che punto è e soprattutto il numero di corse, la frequenza di corsa nelle fasce orarie, eccetera.
I costi. Voi indicate, Assessore, un onere di 115 milioni in due anni (57,5 milioni di euro per anno), organizzate la continuità territoriale in due gare, una per le tratte di Roma e di Milano, e questa la onerate mettendo a disposizione appunto 57,5 milioni di euro. Io voglio ricordarle, assessore Solinas, che l'attuale continuità territoriale per Roma e Milano dai tre scali sardi non ha un euro di onere di servizio perché, nella vecchia attuale continuità territoriale, la trattativa che si è svolta tra la Regione Sardegna, il Ministero dei trasporti e l'Unione europea ha portato a una definizione della continuità territoriale, almeno per gli aeroporti - scusate! - di Roma e Milano, con due condizioni: non era necessario l'onere di servizio e non è stato necessario nemmeno il regime di monopolio grazie anche al sostegno che ci diede in quell'occasione l'Unione europea rifiutando di attuare il regime di monopolio in quelle tratte. L'Unione europea, d'accordo e su proposta della Regione Sardegna (condivisa poi anche dal Governo), indicò la pluralità di vettori in quelle tratte e rimandò alle compagnie un accordo per la gestione di quelle tre tratte. In quell'occasione, è bene ricordarlo, avemmo anche un aiuto e un sostegno importante dell'Unione europea.
Quindi, innanzitutto, c'è una differenza sensibile, , assessore Solinas; da una continuità territoriale, con un certo numero di corse, non onerata, che non ci costò un euro, non ci è costata un euro fino a oggi, lo voglio sottolineare, passiamo a una continuità territoriale su Roma e Milano (lo voglio dire anche ai colleghi della maggioranza con grande rispetto) che prevede un numero di voli inferiori a quella attuale e per la quale mettete a disposizione 57,5 milioni di euro. Questo è il dato! A me non sembra una differenza di poco conto, mi sembra una differenza sostanziale che forse meriterebbe un'attenzione e un dibattito con una tensione diversa, visto che stiamo mettendo a disposizione risorse nostre, nostre, per una continuità territoriale che finora è costata "zero" alle casse della Regione. Ci avete presentato una manovra finanziaria che è quella nota a tutti e distraete 57,5 milioni, in ragione d'anno, per un biennio, per questa nuova continuità territoriale che - ripeto - almeno sulle tratte di Milano e Roma finora è costata "zero".
Io credo che questo meriti una riflessione e non un'approvazione frettolosa perché stiamo toccando la "carne viva" dei sardi. Assessore Solinas, con tutto il rispetto, io ho avuto modo di sentirla anche nell'intervista che lei ha rilasciato stamattina a Rai 3 dall'aeroporto di Cagliari, ho apprezzato quanto lei ha detto, mi pare, con grande onestà intellettuale non nascondendosi le difficoltà e (questa è una mia interpretazione) anche alcune situazioni anacronistiche tra la prossima continuità territoriale e quella attuale.
Stiamo parlando ovviamente di un onere di servizio che doveva rientrare, lo dico per evitare osservazioni di cattivo gusto, nel quadro delle nuove entrate. E' chiaro che se noi avessimo avuto quanto ci è dovuto dallo Stato relativamente alla riscrittura dell'articolo 8 che abbiamo fatto negli anni passati, questo intervento da parte mia e da parte nostra non ci sarebbe stato nella maniera più assoluta, ma noi siamo di fronte a una beffa. Vorrei dire con molta chiarezza che, nei confronti dello Stato, noi siamo creditori a oggi per circa 1 miliardo e 600 milioni di euro, dentro quelle quote c'è anche la parte per la continuità territoriale, non ci arriva un euro e, con risorse nostre, paghiamo la continuità territoriale stavolta a tariffa unica non soltanto per i sardi!
Mi sembra un qualcosa che non possiamo assolutamente permetterci! Ripeto, lo ribadisco, noi siamo per la tariffa unica, lo ripeto con ventisette punti esclamativi! Ma non siamo d'accordo che la tariffa unica venga pagata dai sardi. Noi non possiamo accettare una situazione in cui i sardi pagano i biglietti scontati per gli altri mentre, quando avranno bisogno probabilmente di recarsi in città che non sono Roma o Milano, pagheranno la tariffa piena e saranno costretti a pagare 500, 600, 700 euro per potersi garantire il diritto alla mobilità ma pagato a caro prezzo! Ecco, a noi pare che questa non sia una continuità territoriale rispondente alle esigenze dei sardi!
Volevo dirle queste cose, assessore Solinas, ma le chiedo anche: che fine farà la continuità territoriale 2, quella su Torino, Bologna, Verona, Firenze, Napoli e Palermo? Noi, per questa continuità, lo voglio ricordare ai colleghi, finora abbiamo pagato la bellezza di 9 milioni di euro l'anno. Allora noi oggi stiamo pagando, per la continuità territoriale su Roma e Milano, "zero" euro e, sulle altre rotte che ho appena ricordato, 9 milioni di euro. Voi ci proponete una continuità territoriale che costa 57,5 milioni sulle rotte su cui finora non si è pagato nulla e non ci garantite che ci saranno le altre rotte, perché è evidente che le Compagnie, avendo a disposizione 57 milioni di euro, non faranno offerte senza utilizzare quelle risorse messe a disposizione.
Quindi il rischio (e diventerebbe la seconda beffa) è che noi - ripeto - pagheremo 57 milioni per una continuità territoriale che avevamo a costo zero e che rischiamo di non avere nessun'altra continuità territoriale con l'onere di servizio sulle altre rotte. Badate, stiamo parlando di questo! Ecco perché, pur essendo pienamente d'accordo, ed essendo anche fautori della nuova continuità territoriale con la tariffa unica, non siamo assolutamente d'accordo che questa nuova continuità territoriale per tutti venga pagata solo dai sardi. Insomma per dirla con una battuta, prima i sardi avevano possibilità a costo "zero", almeno su Roma e Milano, di avere un certo numero di corse, oggi ne avranno meno, pagandole, su quelle rotte, e rischiano di non avere le altre rotte in regime di continuità territoriale con l'onere di servizio.
Ecco, in questo senso, Presidente e assessore Solinas, per noi sarà molto difficile dare il nostro "via libera" a questa norma finanziaria, ma prego i colleghi della maggioranza di evitare strumentalizzazioni; la nostra indisponibilità a impegnare risorse per questa continuità territoriale, che è cosa completamente diversa da quella in essere, non significa assolutamente un'opposizione alla necessità vitale che ha quest'isola di godere ancora della continuità territoriale, anche estesa attraverso la tariffa unica non soltanto ai sardi, però non possiamo pagarla noi per le ragioni che ho cercato di dire.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Presidente, signori Assessori, colleghi, io cercherò di dimostrare intanto che siamo dopo dieci anni fuori dalla continuità territoriale, cercherò di dimostrarlo nel mio intervento portando dei dati ufficiali. Voglio però, prima, tentare di fare un po' di cronistoria di questi due anni e mezzo, perché l'esigenza della tariffa unica è stata ripresa, rimbalzata, dalla maggioranza in questi anni ed è stata posta anche alla base della decisione che in realtà si voleva intraprendere già nelle conferenze dei servizi, che sono state realizzate all'inizio della legislatura e che hanno portato alla pubblicazione del decreto da parte del Ministero delle infrastrutture, il ministro Matteoli, il 27 gennaio 2011, cioè quest'anno. Decreto che voleva introdurre evidentemente nelle intenzioni della Regione la tariffa unica ma che in realtà abbiamo visto non la conteneva, tant'è che il presidente Cappellacci ha chiesto prima la sospensione e poi la revoca, il ritiro di quei decreti.
Tra l'altro la pubblicazione è avvenuta il 27 gennaio, cioè a due mesi dalla scadenza della continuità territoriale, cioè il 27 marzo, quei due mesi dovevano servire per le osservazioni da parte delle Compagnie. Insomma, ci siamo arrivati in "Zona Cesarini" e poi abbiamo anche deciso di revocare quei decreti, un pasticcio, come l'ho definito, perché non trovo altri termini. Tra l'altro il ministro Matteoli ha subito risposto di aver fatto quello che la Regione gli ha chiesto, quello che il presidente Cappellacci gli ha chiesto (perché le Conferenze dei servizi sono presiedute e indette, come bene ha detto il collega Planetta, dal Presidente della Regione o da un suo delegato, l'allora Assessore dei trasporti) e quello che gli è stato chiesto nelle Conferenze dei servizi, conseguentemente alla richiesta di ritiro ha ritirato.
Però non siamo andati incontro alla esigenza manifestata, si è ottenuta una proroga fino al 29 ottobre 2011, di fatto la revoca dei decreti ha bloccato la procedura dei bandi per l'assegnazione delle tratte per la continuità territoriale; il 26 ottobre 2011 si è conclusa una fase nella quale, a seguito delle nuove Conferenze dei servizi, si è arrivati a una convenzione che non è stata, nonostante la richiesta del mio Capogruppo, posta all'attenzione dei consiglieri regionali, per cui oggi noi votiamo, legiferiamo su una copertura di una continuità territoriale di cui non sappiamo i contenuti! Votiamo senza avere, da parte della Giunta, a meno che non lo faccia l'assessore Solinas in sede di replica, indicazioni nemmeno sulle linee guida! Non sappiamo di che cosa stiamo parlando! Noi sappiamo però che il Governo non ha firmato il decreto per l'imposizione degli oneri di servizio, non l'ha firmato in seguito alle decisioni emerse nelle Conferenze concluse il 26 ottobre scorso (non ha firmato certo il presidente Cappellacci), qualche giorno fa, perché il Ministro non si è fidato della Regione Sardegna, mancava la copertura finanziaria, direi che questo dovrebbe indignarci come sardi.
Paradossalmente, l'ha detto poco fa l'onorevole Giampaolo Diana, la Sardegna deve avere due miliardi all'anno, a partire dal 2010, sulla vertenza entrate e nell'accordo complessivo c'era anche la continuità territoriale. La Sardegna è creditore nei confronti dello Stato di due miliardi all'anno, e il Ministro non firma perché noi non garantiamo 53 milioni! Credo che sia assurdo, credo che sia al di là, come dire, della superficialità della Giunta regionale, credo che questo sia comunque assurdo, e credo che occorra anche da parte nostra probabilmente un sussulto di dignità. Però, di fatto, il Ministro non ha firmato il decreto e oggi siamo fuori dalla continuità territoriale perché non ha firmato neanche la proroga! Non basta una lettera dell'ENAC, non basta un incontro pur lodevole dell'Assessore con le Compagnie aeree! Noi siamo fuori dalla continuità e ve lo dimostro, sono dati ufficiali di oggi rispetto a quanto disciplinato dal Regolamento sulla continuità.
Prendiamo come primo esempio Cagliari, e il prossimo mese di dicembre. Il programma complessivo dei voli dei vettori Meridiana, Alitalia, Air One avrà le seguenti variazioni: la fascia oraria 7.30 - 8 non è garantita, eppure era prevista dalla continuità territoriale aerea, non siamo in continuità; la fascia oraria 9 - 9.30 sarà garantita solo a Natale e per le feste di Capodanno; risulta non coperta la fascia oraria 12 - 12.30, anche se ALITALIA ha programmato con frequenza giornaliera un volo alle ore 11 e 25; risulta non coperta la fascia oraria 16 - 16.30, parlo dei voli da Cagliari; risulta non coperta la fascia oraria 20.30 - 21; risulta non coperto il volo del venerdì nella fascia oraria 8.15 - 8.45. Sono dati ufficiali! Complessivamente i vettori non rispettano il numero di voli giornalieri previsti dalla continuità territoriale con una media di sette voli giornalieri su Cagliari anziché di dieci o undici previsti dagli oneri di servizio. Vi rendete conto che siamo fuori, che non siamo in proroga e che siamo, dopo dieci anni, senza continuità territoriale!
Cito altri esempi. Su Alghero: c'è la riduzione dei voli giornalieri per il collegamento da Milano Linate, dai quattro previsti in costanza di contratto di servizio pubblico a due effettivi, la data della cancellazione è dal 30 ottobre e tuttora questo volo non è stato ripristinato. Collegamento con Roma Fiumicino: da sei previsti in costanza di contratto di servizio a quattro effettivi, la data delle cancellazioni per ora è per il 25, 26 e 27 novembre. Collegamento con Torino Caselle: riduzione dei voli giornalieri da due previsti in costanza di contratto di servizio pubblico a zero effettivi! Le date delle cancellazioni per ora sono il 26, 27, 30 novembre. Solo il collegamento con Milano Linate porta a una perdita, stimata al 30 novembre, di 5800 passeggeri; Roma Fiumicino porta a una perdita stimata di 650 passeggeri; Torino Caselle porta a una perdita stimata di 540 passeggeri.
PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE LOMBARDO
(Segue BRUNO.) Non bastano le riunioni con le compagnie, soprattutto quando ci prendono in giro, e ci dicono che, su dieci voli al giorno su Roma, ne garantiscono otto e gli altri due li fanno le compagnie low cost. Senza considerare che il mercato low cost è un mercato complementare, aggiuntivo, non è sostitutivo della continuità territoriale aerea! Non è la stessa cosa atterrare a Fiumicino o a Ciampino, atterrare a Linate o a Bergamo! Gli scali di Ciampino e di Orio al Serio, lo sa bene l'assessore Solinas, sono sganciati dal Regolamento comunitario, non fanno parte del sistema aeroportuale di Roma e di Milano sotto il profilo della continuità, quindi non ci vengano a raccontare queste cose!
Di fatto abbiamo la cancellazione dei voli, di fatto i sardi sono trattati come sempre in un modo che veramente non è degno da parte delle Compagnie, ma credo anche di un rapporto di autorevolezza tra lo Stato e la Regione, che deve esserci quando parliamo di un principio di uguaglianza da garantire, come nel caso della continuità territoriale aerea e marittima. Oggi parliamo di quella aerea. Che cosa succede? Noi oggi ci troviamo a dover decidere sulla copertura di una continuità territoriale che prevede, sappiamo, soltanto la tariffa unica per Roma e Milano. Sappiamo anche che ci sarà, rispetto alla continuità che abbiamo avviato nella scorsa legislatura, un taglio nel numero dei voli; le Compagnie ci diranno che avranno dei coefficienti di riempimento da raggiungere e che non ci rientreranno. Insomma, stiamo parlando di un diritto per i sardi di potersi muovere liberamente o stiamo facendo gli interessi delle Compagnie? Lo chiedo alla Regione, lo chiedo al presidente Cappellacci, assente anche oggi!
Mi chiedo se, per andare in treno da Roma a Milano, si debba tener conto per esempio dei coefficienti di riempimento o se qualsiasi cittadino romano o italiano non abbia diritto di salire su un treno. Per noi il treno equivale all'aereo! E' possibile che dobbiamo andare incontro alle esigenze delle Compagnie e non alle esigenze dei sardi? Allora questo modello non va bene, se è vero che riduce i voli. Non viene osservato il principio di uguaglianza. Io credo che noi adesso andremo a un iter che è ancora lontano e complesso, riuscendo a trovare la copertura finanziaria, tra l'altro lo fate in una maniera devo dire anomala, per buona parte questi soldi li prendete dal FNOL, dal Fondo nuovi oneri legislativi, quindi probabilmente abbiamo già deciso di non fare altre leggi nel 2012 e un'altra parte la prendete dal trasporto pubblico locale. Insomma, è possibile una cosa del genere? E' una guerra tra poveri? Io credo che non sia opportuno e che non sia il meglio che possiamo fare per la nostra gente!
Ma, ammesso che noi troviamo una copertura oggi, poi il ministro Passera dovrà firmare questi decreti, Matteoli non l'ha fatto. Il ministro Passera dovrà esaminarli e dovrà firmarli, poi dovrà inoltrarli a Bruxelles per la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale europea, bisognerà tradurli in tantissime lingue. Bisognerà utilizzare sicuramente questo tempo, una volta pubblicati nella Gazzetta ufficiale europea, c'è poi la fase nella quale le Compagnie avranno 60 giorni di tempo per esprimersi, dovranno decidere se partecipare, dovranno manifestare il loro interesse, e, se non lo faranno, si andrà probabilmente ai ribassi d'asta; ma, essendoci compensazioni, io direi che è inevitabile, purtroppo è inevitabile, che ci saranno dei ricorsi.
Ho visto il verbale della prima riunione della Conferenza dei servizi, diceva il presidente Cappellacci che l'iter si sarebbe dovuto concludere con l'espletamento delle gare entro febbraio 2012, cioè domani. Ma, andando bene, io credo che non riusciremo a fare niente di meglio se non arrivarci a maggio. Ricordo che, nella versione della continuità territoriale con la compensazione all'inizio della scorsa legislatura, abbiamo perso forse anni andando incontro a ricorsi. Credo che veramente ci siamo mossi, vi siete mossi con notevole ritardo e con notevole superficialità, anche cambiando continuamente gli Assessori dei trasporti, senza avere una linea, senza avere un indirizzo. Andando semplicemente a confrontarvi al vostro interno senza avere una linea: la linea di Mauro Pili, la linea di Ugo Cappellacci, la linea di Solinas; o c'è una linea della Regione Sardegna? Non mi pare! Non mi sembra!
Allora io credo che siamo in forte ritardo soprattutto per la "CT 2", cioè per la continuità territoriale 2, non solo per i motivi che giustamente ha messo in evidenza il mio Capogruppo, ma anche perché credo che ci saranno ulteriori tagli su quelle tratte, perché si andrà incontro ai coefficienti di riempimento, perché inevitabilmente spostare 60 milioni su Roma e Milano e pagare anche ai non sardi la continuità, caso unico in Europa, porterà a un ridimensionamento di quelle tratte. mi chiedo se abbiamo come obiettivo i sardi o quali obiettivi abbiamo. Me lo chiedo, mi chiedo se guardiamo di più alla propaganda o effettivamente al vantaggio, al servizio che possiamo recare ai sardi. Ho dato semplicemente alcune indicazioni poco fa, secondo il mio punto di vista.
C'è un mondo parallelo che è il mondo low cost, io lo dico come provocazione, noi mettiamo tante risorse anche sul low cost, penso alla legge numero 10 inapplicata, può essere quello il modello complementare che può rappresentare, anche per i non residenti, il modo per raggiungere la Sardegna in maniera conveniente e garantire ai sardi, magari mettendoci un po' di risorse in più, la possibilità di viaggiare veramente a prezzi da continuità territoriale, veramente con una navetta dalla Sardegna a Roma e dalla Sardegna a Milano. Veramente raggiungendo tutti i punti d'Italia perché ci dobbiamo andare, perché i nostri figli studiano lì, perché ci sono esigenze di salute, perché ci sono esigenze di lavoro oppure a noi non interessa questo ragionamento e semplicemente mettiamo dei soldi tanto per metterli senza un'analisi, senza capire quali ricadute ci siano per la nostra Isola. Dobbiamo tener conto di un sistema dei trasporti che ha un segmento, il low cost, che ha prodotto dei risultati sui quali forse dobbiamo investire di più noi come Regione, ma forse anche il mondo dell'impresa, anche gli operatori devono fare la loro parte fino in fondo.
Poi c'è un sistema di continuità territoriale che è stato inventato per ridurre la nostra distanza, per fare in modo che la nostra insularità non diventi un impedimento per i sardi. Sono due esigenze diverse, noi potremmo trovare la soluzione per tutti, compreso il mercato turistico, però credo che ci voglia un'analisi veramente competente e attenta da parte di questo Consiglio regionale e mi dispiace, assessore Solinas, che noi arriviamo oggi a dover coprire con 57,5 milioni di euro, sapendo la situazione di crisi della Sardegna, senza una discussione, senza sapere su quali linee guida noi ci stiamo impegnando, senza sapere che cosa avete raggiunto nelle Conferenze di servizio. Lo saprà il Governo, lo saprà Passera tra qualche giorno, ma non lo sanno i rappresentanti del popolo sardo in Consiglio regionale; e mi sembra sbagliato. Credo che lei debba mettere quell'accordo, quella bozza di convenzione a disposizione del Consiglio regionale perché ci sia una valutazione attenta. Io non me la sento oggi di votare per trovare la copertura (57 milioni e mezzo) su qualcosa di cui non conosco quali saranno le finalità e i benefici per i sardi, quindi in ultima analisi per il bene comune che in qualche modo sento pro quota di rappresentare.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Lotto. Ne ha facoltà.
LOTTO (P.D.). Presidente, questo tema della continuità territoriale è un tema annoso, per lunghi anni ha impegnato il dibattito politico nella nostra Isola, e non solo, per arrivare ad avere una normativa, una legge, che desse al popolo sardo la possibilità di veder diminuita la distanza tra la propria isola e il resto del mondo. Tema controverso che ha attraversato periodi di alti e bassi, però diciamo che è stata una conquista per la Sardegna, una conquista importante per il popolo sardo, per i suoi residenti e anche una conquista importante per l'economia della nostra Isola perché, è bene sempre ricordarlo, il costo del collegamento tra questa regione e il resto dell'Italia pesa sulle tasche dei singoli cittadini sardi ma pesa anche sulle opportunità di sviluppo economico che alla stessa Sardegna vengono offerte.
Quello che è accaduto quest'estate, questa primavera, nel campo del trasporto navale, ci dimostra anche con eccessiva chiarezza quanto il costo dei trasporti incida sull'economia dell'Isola. Costi che, è bene dirlo e ribadirlo, devono essere a carico della fiscalità generale dello Stato. Poi ritornerò su questo tema come altri colleghi hanno già fatto. Una fiscalità generale che deve eliminare, che deve attenuare l'handicap rappresentato per il popolo sardo dalla distanza, dal mare, per ogni sardo che voglia entrare in relazione con la penisola, ma anche per ogni cittadino, per ogni operatore economico che voglia con la Sardegna costruire un percorso. Una conquista che data ormai da diversi anni, che ha visto - come dicevo - varie fasi, molte incertezze e non pochi errori, che ha dato l'opportunità comunque a noi tutti di sentirci meno isolati.
Una continuità finanziata inizialmente con la fiscalità generale, aspetto questo rimesso in discussione nell'ambito della vertenza entrate; una vertenza entrate che ha modificato il quadro di riferimento e durante la quale abbiamo rivendicato maggiore autonomia, ci siamo fatti carico di maggiori responsabilità nel quadro però di una disponibilità finanziaria concordata che dava ampi margini e certezze di poter intervenire e gestire la partita.
Quindi, ci siamo accollati, in questo quadro, un nuovo ruolo, nuove competenze e anche nuovi oneri, però, mentre firmavamo questi nuovi impegni da parte nostra, altri firmavano insieme a noi un impegno che non si limitava soltanto a questo ma a ben altro, all'interno del quale c'era anche questo, un impegno a rimettere su un binario di parità le entrate che alla nostra Isola spettano. In tutta questa partita, ciò che è mancato è il substrato finanziario su cui quell'accordo di quattro anni fa si poggiava. Noi pensavamo di fare una grande operazione, ne siamo stati convinti per anni e oggi siamo in una situazione tale per cui ci resta l'onere di dare continuità (scusate la ripetizione) alla continuità territoriale con fondi nostri, dei sardi. Perché? Perché quei fondi che dovevano arrivare dallo Stato e che abbiamo certificato quattro anni fa che comunque nostri erano, ancora non siamo riusciti a farli arrivare. In questa situazione di scarsissima disponibilità finanziaria, ci appresteremo tra poco a discutere il disegno di legge della Giunta che ci fa capire bene quale sia la situazione e siamo chiamati a farci carico, senza averne la forza, di dare continuità a un ragionamento che preveda la tariffa unica per tutti.
E' stato richiamato da chi mi ha preceduto con sufficiente chiarezza: non è accettabile che siamo bloccati a questo punto da diversi mesi perché quello stesso Governo, che ha impedito in tutti questi anni che si desse seguito agli accordi firmati alcuni anni fa, ha bloccato, mentre tratteneva i nostri fondi (ben più di quelli necessari per la continuità territoriale), le procedure di gara e tutta la partita della continuità territoriale fino all'assunzione dell'impegno per la spesa necessaria da parte della Sardegna. E oggi siamo chiamati a pronunciarci su questo.
Mi darete atto che la situazione è abbastanza assurda, credo che ne siate convinti anche voi, ed è anche vero che la Sardegna ha bisogno della continuità territoriale. Noi non possiamo permetterci che non ci sia, come sono anche convinto che non possiamo permetterci nemmeno che ci sia la continuità senza la tariffa unica, però la Sardegna ha anche bisogno dei 2 miliardi della vertenza entrate che non si è riusciti a far arrivare. La tariffa unica significa promozione economica, significa dare alle nostre imprese la possibilità di interloquire con il resto del mondo economico al di fuori dell'Isola in condizioni di parità.
Però, in queste condizioni di continui tagli da parte delle manovre finanziarie che si ripetono ogni tre mesi, noi ci possiamo permettere una spesa così imponente per questa tematica? I dubbi ci sono, io ne ho più di uno. Certo serviva maggiore attenzione e maggiore puntualità, cosa che non è stata messa in campo a sufficienza, non è che possiamo dimenticarci che, per…
PRESIDENTE. Onorevole Lotto, il tempo a sua disposizione è terminato.
E' iscritta a parlare la consigliera Zuncheddu. Ne ha facoltà.
ZUNCHEDDU (Gruppo Misto). Presidente, ho forti perplessità rispetto a questo disegno di legge che non solo non risolverà il problema della continuità territoriale per i sardi ma aggrava la situazione già drammatica del trasporto pubblico locale sottraendogli risorse in maniera cospicua, parliamo di 19 milioni e 383 mila euro per il 2012 e 35 milioni e 750 mila per il 2013. Risorse che non è chiaro come verranno reintegrate.
Certamente questo taglio, in un settore strategico per la mobilità interna nel territorio sardo, comporterà una restrizione drammatica e un aumento dei costi. Quindi colpirà pesantemente gli studenti, i pendolari e una gran fascia di cittadini contribuendo a privarli ancora di più del diritto sancito allo studio, al lavoro e alle relazioni culturali e interpersonali. Il resto della spesa per la continuità territoriale aerea dovrebbe essere garantito in varie quote dal Fondo per nuovi oneri legislativi, ma se tanto mi dà tanto, chiedo se esiste realmente una copertura finanziaria per questa legge oppure se, all'ultimo momento, tali fondi vengano dirottati su altre partite e con quali risultati per noi sardi. Dobbiamo porci sicuramente qualche problema.
C'è da chiedersi, con questo tipo di continuità territoriale aerea, chi si intende agevolare, chi paga questo servizio e chi viene penalizzato e svantaggiato. La risposta alla prima domanda l'ha già data un po' così come logica l'ex presidente Pili per il quale la continuità territoriale da e per la Sardegna deve essere per tutti e non solo per i sardi. E' cosa sicuramente ineccepibile teoricamente ma che si scontra con una pratica contraddittoria visto che, alla latitanza in questo settore quindi del Governo italiano, che non ha nessuna intenzione di sopperire a questo problema, deve metter mano al portafoglio stranamente la Regione Sardegna e quindi per l'ennesima volta saremo noi sardi a pagare.
Quindi, con questo disegno di legge, così concepito, significa che la Regione autonoma della Sardegna paga questa continuità territoriale aerea con fondi destinati alla mobilità interna, già profondamente inadeguata a fornire servizi e ancor più servizi di qualità. La logica che ci viene proposta da questo disegno di legge sicuramente allevia lo Stato italiano da una sua precisa responsabilità, cioè garantire primariamente ai sardi e poi anche agli altri cittadini una continuità territoriale aerea reale più volte conclamata e comunque mai attuata.
Non c'è traccia di fondi per questo settore accantonati dallo Stato italiano e ancor meno, negli scorsi mesi, sia l'assessore Solinas che il presidente Cappellacci, non mi è parso che abbiano incalzato con la forza dovuta il Governo Berlusconi su questi temi per avere risposte certe. Parliamo anche di risposte che a tutt'oggi mancano, visto il provvedimento di legge numero 337 pagato completamente con i nostri soldi, fra l'altro già impegnati in altre poste e dirottati all'ultimo momento.
Questo dirottamento di fondi sicuramente creerà disastri laddove sono stati sottratti, quindi parliamo di settori già fortemente indeboliti. Non possiamo accettare che la continuità aerea sia attuata solamente di fatto sulle tratte per Roma e Milano, per non parlare poi della discontinuità territoriale con gli altri aeroporti italiani. Oggi più che mai nel pieno di una crisi mondiale ed europea, la mobilità per noi sardi è diventata un lusso e una disgrazia storica, direi, un ulteriore peso per ogni nostra prospettiva di sviluppo economico e sociale. Questa non è una legge risolutiva, è una legge che, a mio avviso, appesantisce fortemente la situazione cioè i grossi problemi della Sardegna. Siamo convinti che il problema della continuità territoriale aerea sia fondamentale per il nostro sviluppo e per il nostro benessere ma non possiamo accettare queste logiche di scippo ai danni di chi già non ha, per non avere garantiti tra l'altro i servizi in termini di collegamenti geografici, di quantità, di qualità e ovviamente di costi.
Questa proposta è lontana anni luce dal poter risolvere il problema della continuità territoriale ai sardi, anzi se andiamo a vedere la delibera di Giunta, la numero 45/3 del 10 novembre, "Disposizioni in materia di continuità territoriale e di trasporto pubblico locale", è chiarissimo che questa Giunta, in modo direi anche abbastanza maldestro, da una parte finge di risolvere un problema per poi crearne altri, dimostrando con ciò una confusione cosmica e nessun tipo di strategia adeguata alla gravità dei problemi.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE BRUNO
(Segue ZUNCHEDDU.) Infatti con questa delibera di qualche settimana fa si intende dirottare i fondi destinati al miglioramento dei trasporti locali, già fortemente carenti e inadeguati per le esigenze di spostamento dei cittadini sardi nel proprio territorio, alla continuità territoriale aerea.
Con questa formula in definitiva si vogliono agevolare solo i turisti che verrebbero in Sardegna a prezzi vantaggiosi, a prezzi vantaggiosi perché chiaramente vengono pagati con le risorse economiche di noi sardi e non con quelli dovuti dall'Italia, e torniamo sempre al problema già citato negli interventi precedenti dagli altri colleghi, cioè il problema che continua a essere irrisolto delle entrate fiscali. Il turismo in Sardegna, a mio avviso, non può decollare se prima non si risolvono i bisogni e i problemi interni, quindi con adeguate risorse, e sapendo con estrema chiarezza chi deve pagare e da dove si attinge.
Il disegno di legge che è in corso di discussione è centrato sulle "norme per la copertura finanziaria della continuità territoriale" e cioè i 57 milioni e 500 mila previsti per il 2012 e per ciascuno degli anni poi 2013-2014, da quale fonte provengono? Ma il Governo italiano prende distanze dal problema, con questo provvedimento di legge, davvero poco credibile, la Giunta della Regione crede di avere in mano la formula magica, quindi è un vero peccato che, per poter dare risposte, dovrà provvedere paradossalmente a pagare di tasca propria e ribadisco, dirottando i fondi destinati a incrementare i trasporti locali già fortemente carenti e inadeguati per le nostre esigenze, a partire dai problemi dei lavoratori, agli studenti sempre più in difficoltà non solo per le scuole pubbliche in Sardegna, che ormai stanno chiudendo, ma anche perché è sempre più difficoltoso raggiungerle per la disorganizzazione e l'inesistenza dei trasporti pubblici interni. Direi pure che la gestione dell'ARST, nella sua "efficienza" dominata da crisi e sperperi, parla abbastanza chiaro, c'è un esempio tragico di come funzionano le cose qui da noi.
Insomma, questa legge più che una proposta è un gioco di prestigio per imporre in modo subdolo a noi sardi ennesimi insopportabili sacrifici e tagli ai trasporti interni già fortemente problematici sino a negare alle nostre popolazioni ogni possibilità di spostamento interno pubblico nel proprio territorio. Quindi con questo provvedimento di legge non si garantisce alle nostre popolazioni alcuna continuità territoriale ma assolve da ogni responsabilità sia morale che economica lo Stato italiano.
Questa legge purtroppo, mi dispiace doverlo dire in modo così diretto, è stata veramente ideata per remare contro gli interessi dei sardi.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Capelli. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto).Presidente, è indubbio che, in una situazione di emergenza nella quale ci troviamo, dobbiamo far fronte finanziariamente alla copertura della continuità territoriale con fondi propri della Regione Sardegna. Perciò, io non metto minimamente in dubbio la legge, è un'emergenza, dobbiamo coprire, dobbiamo garantire, scusate il bisticcio di parole, la continuità della continuità territoriale, per cui è più che opportuno intervenire.
Però è ovvio che, posti davanti al problema generale della continuità territoriale, come è stato sottolineato da interventi precedenti dei colleghi, dobbiamo in qualche modo fare il punto della situazione, cioè capire perché ci troviamo in questo stato di emergenza e che cosa fare per non ritrovarci in un ulteriore stato di emergenza nel prossimo futuro.
Esaminando questi argomenti… sicuramente i colleghi sono già edotti in maniera compiuta…
PRESIDENTE. Chiedo scusa, onorevole Capelli. Onorevoli colleghi, vi prego di prendere posto.
CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, a me interessa solo che mi segua il collega Uras, poi…
PRESIDENTE. A me interessa che l'Aula stia attenta, oppure che i colleghi che vogliono fare altro vadano fuori.
Prego, onorevole Capelli.
CAPELLI (Gruppo Misto). Grazie. Spiegavo il perché ci troviamo in questa situazione, ma non è un'analisi critica, e non vuol essere tale, le critiche le abbiamo fatte in altro momento e qualche anno fa, nel momento in cui è stato rivisitato l'articolo 8 dello Statuto.
Ci siamo caricati gli oneri sanità e gli oneri riguardanti il trasporto. Bene avremmo fatto se, così come è stato detto a quell'epoca, prima di procedere alla sottoscrizione dell'accordo, ci fossimo garantiti sul trasferimento delle entrate: prima e non dopo! Paghiamo quella manchevolezza, la paghiamo in sanità, la stiamo pagando sui trasporti e, nel caso specifico, sulla continuità territoriale.
Esaminare questi argomenti, mi aiuta a ragionare sul convincimento (che si fa sempre più forte) che la Sardegna si avvia gradatamente a sposare per intero il concetto di Sardegna Nazione o della Nazione Sardegna, per meglio esplicitare il termine; nel senso che, sempre di più, abbiamo un'autonomia, ci viene regalata un'autonomia finanziaria, ci viene consentita, cioè per intenderci "campatevi da soli"! Questo ci allontana sempre di più da un concetto di Stato, di Nazione, che deve dividere oneri e onori.
Mi disturba un po' pensare di dire: "Signori miei, forse è vero, forse è opportuno che iniziamo a pensare a un'isola come Regione-Nazione nel Mediterraneo, quindi autonoma sotto tutti i punti di vista". Allora, riscriviamo i patti col Governo centrale, forse la via della Costituente, la rivisitazione dello Statuto si rende ancora più che opportuna per non incappare nuovamente in situazioni di questo tipo. Il Regolamento comunitario 1008 del 2008 dice che la continuità territoriale va in deroga ai principi comunitari di divieto di aiuti di Stato e ha previsto, in capo ai singoli Stati e al fine di garantire il servizio di trasporto nei territori geograficamente svantaggiati, la possibilità di emanare interventi finanziari nei confronti delle Compagnie che accettino di entrare in un mercato ritenuto di alta rilevanza sociale, alle condizioni dagli Stati stessi individuate.
Questo dice la Comunità europea, e la Sicilia lo applica, perché non ha quell'articolo 8, che è un piccolo grande peccato originale che ci porta oggi a discutere di questi fatti in quest'Aula. Tant'è che, per la Sicilia, anche nel 2010, l'ENAC ha stanziato 10 milioni di euro che, uniti ai 5 milioni della Regione Sicilia, permetteranno di garantire i predetti collegamenti in regime di oneri di servizio pubblico, parliamo delle isole minori (Pantelleria, Lampedusa e quant'altro) in collegamento con la Sicilia; cioè l'ENAC, quindi lo Stato, interviene nel finanziare la continuità territoriale! Questo non lo dobbiamo dimenticare! Purtroppo non lo dobbiamo dimenticare e dobbiamo sopperire, valide, non da ripetere, tutte le argomentazioni, gran parte delle argomentazioni portate dai colleghi che mi hanno preceduto. Vediamo come affrontare questa situazione: dobbiamo pagare!
Ho qualcosa da dire sulla copertura finanziaria. Detto e già detto sullo svuotamento del capitolo inerente il trasporto pubblico locale e Dio solo sa quanto abbiamo necessità di intervenire in un'equa continuità territoriale interna e quindi nel ridimensionare e nell'intervenire nel trasporto pubblico locale: abbassiamo i costi dei trasporti da e per la Sardegna, aumentiamo, ahimè, i trasporti interni alla Sardegna! E' fatto di poco tempo, perché dobbiamo aumentare le tariffe che i nostri studenti, i nostri pendolari, i nostri utenti sono costretti a pagare per l'utilizzo della continuità territoriale, questa sembrerebbe una barzelletta, per il trasporto pubblico locale. Azzeriamo o, meglio, impegniamo molto di quel capitolo. Dopodiché, ci impegniamo sul Fondo nuovi oneri legislativi, con il sistema del rifinanziamento nel 2012, ma lo impegniamo per una quantità di risorse finanziarie che limiterà parecchio, molto, l'azione legislativa di questo Consiglio nell'anno 2012, nell'anno 2013, nell'anno 2014.
Ecco, qui avrei gradito, come dire, una finanza creativa, Assessore, nel senso che abbiamo diversi capitoli sui quali si può intervenire per dare copertura; limitiamo gli sprechi, lo stiamo facendo per tanti versi sulle nostre indennità, sui nostri privilegi e quant'altro, sempre che tali possano essere ritenuti, e non lo facciamo per fretta probabilmente o per poco impegno nel rivisitare quelle voci di bilancio che costituiscono un'enormità di residui che ci portiamo dietro in ogni annualità, e andiamo a pescare nel Fondo nuovi oneri legislativi. Non voglio continuare a provocare ilarità nei colleghi, ma, mi perdoni, Assessore, la copertura probabilmente è stata ricercata nella programmazione, in altre sedi e quant'altro. Ma è possibile che continuiamo a mantenere capitoli di bilancio, adesso magari fatevi una risatina, sulla pubblicità istituzionale per 42 milioni in due anni, e togliamo i fondi al trasporto pubblico locale o al Fondo nuovi oneri legislativi? Un po' di creatività vuol dire studiare anche il bilancio, non con tagli lineari, ma analiticamente, e analiticamente, i 100 mila euro da una parte, i 50, i 200, il milione, costituiscono milioni di euro che possono essere resi disponibili anche per situazioni che io giudico in questo momento emergenziali e come tali da approvare e portare avanti, per quanto detto in premessa, che possano però iniziare a dare risposte di reale conoscenza, movimentazione giusta, equilibrata, dei fondi di bilancio della Regione Sardegna.
Un'altra cosa, la lancio qui, non ho nessun timore di avere o confrontarmi con chi avrà opinioni diverse, ripensiamo all'opportunità di una tassa di soggiorno, ripensiamola, nel momento in cui Milano, per esempio, sta pensando di differenziare il costo del tram tra cittadini residenti e cittadini non residenti, nel momento in cui Venezia sta pensando di aumentare una già esistente tassa di soggiorno, un'imposta di soggiorno specifica con una finalità specifica, che viene pagata in tutto il mondo e non mette in ginocchio nessuna industria turistica, anche perché limitata, non eccessivamente onerosa, ma che, nella quantità, porta a casa diversi milioni di euro. Ecco, solo per questo, esprimo le mie riserve su questo disegno di legge. Forse è opportuno andare a…
PRESIDENTE. Onorevole Capelli, il tempo a sua disposizione è terminato.
Prego i colleghi di prendere posto e di fare silenzio, altrimenti mi vedo costretto a sospendere la seduta.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Vargiu. Ne ha facoltà.
VARGIU (Riformatori Sardi). Rinuncio.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Signor Presidente, non posso nascondere l'imbarazzo nell'intervenire su questo disegno di legge perché siamo combattuti tra la necessità di agire per supportare il settore dei trasporti da e per la Sardegna (che abbiamo sempre considerato e che continuiamo a considerare assolutamente determinante per mantenere, anche se in presenza di una crisi devastante, delle possibilità di sviluppo della nostra isola), e il dover dire che oggi parliamo di continuità territoriale aerea continuando però anche (mi perdoni l'Assessore, mi perdoni l'Aula questa espressione non eccessivamente signorile) a essere di fronte alla continuità della "presa per i fondelli". Non stiamo parlando di continuità territoriale aerea, ma di un imbroglio perpetrato ai danni dei sardi.
Perché dico questo, assessore Solinas, premettendo che non la consideriamo assolutamente responsabile o completamente responsabile di questa situazione? Perché questa situazione è dovuta a un'assoluta sottovalutazione dell'importanza dell'Assessorato dei trasporti e soprattutto dell'importanza dei trasporti per la Sardegna; sottovalutazione che, dal varo della prima Giunta Cappellacci, è sotto gli occhi di tutti, con una assoluta inconcludenza e incapacità di gestire un settore così difficile da parte di una Giunta, da parte degli Assessori e di un Presidente, soprattutto, che hanno curato esclusivamente l'aspetto propagandistico legato al problema dei trasporti da e per la Sardegna e che poi hanno fatto esclusivamente ordinaria amministrazione oppure hanno sbagliato completamente l'impostazione da dare al problema…
PRESIDENTE. Prego continui, onorevole Salis.
SALIS (I.d.V.). Volevo che l'assessore Solinas potesse seguire il mio discorso perché intervengo sulla relazione della Giunta al disegno di legge. La relazione della Giunta giustamente fa riferimento all'articolo 1, commi 837 e 840, della legge 27 dicembre 2006, numero 296, cioè la finanziaria 2007. Se il Presidente me lo consente, vorrei però parlare dei due commi che sono stati saltati, cioè vorrei parlare dei commi 838 e 839 dell'articolo 1 della finanziaria del dicembre 2006, perché questi due commi che sono stati omessi nell'elenco degli interventi previsti dalla legge finanziaria 2007 per la Sardegna sono fondamentali e fanno capire esattamente dove sta l'imbroglio per la Sardegna. Il comma 838 dell'articolo 1 della finanziaria 2007 recitava in conclusione: "la nuova compartecipazione della Regione Sardegna al gettito erariale entra a regime dall'anno 2010; "entra", non "potrà entrare", "entra" a regime dall'anno 2010. Il comma 839, anch'esso omesso nella relazione, dice, non diceva, dice ancora perché è vigente anche se inapplicato: "Per gli anni 2007, 2008 e 2009, i nove decimi dell'IVA vengono attribuiti alla Regione Sardegna fino alla concorrenza della spesa sanitaria a carico della Regione più un importo di 300 milioni per gli anni 2007, 2008 e 2009". Perché voglio dire questo, assessore Solinas?
Ho qualcosa da dire anche sulla copertura finanziaria perché non siamo assolutamente d'accordo che venga decisa a scapito del trasporto pubblico locale interno, così come non siamo d'accordo che venga sottratto al Fondo per i nuovi oneri legislativi per l'anno prossimo, per il 2012. Faccio una proposta (purtroppo l'assessore Crisponi non è più presente): perché non cominciamo a togliere un po' di soldi dalle spese per le sagre, per la festa di Comunione e liberazione a Milano, per le spese relative a spot televisivi e altro? Risparmiamo sulle spese inutili e improduttive, non sul trasporto pubblico locale!
PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE LOMBARDO
(Segue SALIS.) Questo per quanto riguarda la copertura finanziaria, mentre per quel che riguarda il vulnus eccezionale (di cui mi sono ripromesso parlerò in ogni intervento prossimo in Consiglio regionale, cioè l'imbroglio ai sardi derivante dal mancato accordo sull'Intesa sulle entrate della Sardegna), quanti 57 milioni di euro, assessore Solinas, potremmo trovare, non solo per la continuità aerea, ma per quella aerea, interna, per lo sviluppo della Sardegna, per l'artigianato se lo Stato ci restituisse i fondi che ci ha negato? Quanti 57 milioni di euro troveremmo?
Questa è l'espressione della nostra protesta, assessore Solinas, perché la Sardegna, per modificare l'articolo 8 dello Statuto e per garantirsi quelle entrate, si è fatta carico di un'assunzione di responsabilità; il comma 837, sempre della finanziaria 2007, dice: "Alla Regione Sardegna sono trasferite le funzioni di trasporto pubblico locale e le funzioni relative alla continuità territoriale". Noi abbiamo creduto allo Stato, abbiamo creduto alla parola di un Governo, allora amico, che avrebbe - secondo noi - rispettato gli impegni, i patti e la parola data; invece in cambio abbiamo avuto solo schiaffi e siamo ancora in attesa delle determinazioni di una Commissione paritetica a cui si è voluto legare il rispetto di quel patto sottoscritto tra il Presidente del Consiglio e il Presidente della Giunta, o meglio il Presidente della Sardegna, non della Giunta, di allora, patto che è stato disatteso.
Per queste ragioni, assessore Solinas, pur essendo convinti della necessità di un intervento, siamo assolutamente e altrettanto più convinti che sia necessario da oggi attivare una campagna, una battaglia istituzionale, per far sì che queste risorse siano restituite alla Sardegna; non possiamo accettare che l'autonomia della Sardegna e la dignità della Sardegna vengano ulteriormente offese dal mancato rispetto di questo patto che, ricordiamolo bene, probabilmente impedirà quest'anno, anzi sicuramente, di pervenire a una manovra finanziaria sufficiente per rispondere ai problemi della Sardegna e ci obbligherà a sottrarre ulteriori risorse a servizi fondamentali che dobbiamo erogare ai sardi. Questa è la battaglia principale!
Per queste ragioni, assessore Solinas, saremo costretti a negare il voto favorevole a questo suo provvedimento e voteremo contro, le ragioni di un voto contrario a questa sua proposta sono più nelle cose non dette che nelle cose dette.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Giacomo Sanna. Ne ha facoltà.
SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Presidente, mi riallaccio alla parte che tanto sta a cuore all'onorevole Salis, dando un'interpretazione diversa su quei trasferimenti che lei ha citato e ha richiamato con insistenza. E' possibile che il fatto di essere isola, la penalizzazione che viviamo, le difficoltà dell'insularità, comunque, anche avendo quei soldi, le avremmo dovuto pagare noi come è stato fatto? Credo che questo sia uno degli elementi sui quali intanto fare chiarezza. Mai e poi mai la Sardegna avrebbe dovuto pagare la continuità territoriale, a prescindere dall'accordo che fu fatto a suo tempo; qualcuno dirà: "Non rispettato", tutto quello che vogliamo, ma non doveva rientrare assolutamente la continuità territoriale. Questo l'abbiamo accettato, chi l'ha accettato, personalmente, non credo il Consiglio, chi l'ha accettato, ripeto, personalmente, motu proprio, ha preso le decisioni, ha sottoscritto gli accordi e oggi siamo qua a recriminare.
Io ho sentito gli interventi, molte cose sono state dette in modo strumentale, guardate, chi ha fatto la precedente continuità territoriale non è che fosse illuminato da chissà che cosa, la cosiddetta continuità territoriale, che è stata ed è "contributata", comportava collegamenti con aeroporti che sono al di fuori di quelli tradizionali - chiamati così - di Roma e di Milano, ma su tutto questo numero di collegamenti che comportano il non contributo per tratte che sono quella di Cagliari con Torino, con Bologna, con Verona, quelle non sono "contributate", non sono pagate da noi, né prima né oggi! Sono "contributate" le altre. Ma sapete a quanto ammontano i voli? Sono uno per giorno, escluso nel periodo estivo il Cagliari-Torino e il Cagliari-Bologna, per cui ce ne sono due, cioè sono dodici voli "contributati" per 10 milioni 515 mila euro. Quindi, non è che costassero poco in considerazione del numero dei voli. Si è fatta una scelta diversa allora, non "contributando" Roma e Milano lasciando però la possibilità della tariffa libera ai non residenti.
Oltre al danno, la beffa possiamo dire! Chi ha avuto modo di verificare in questi anni si è reso conto che, nel periodo non di grande domanda, cioè non il periodo estivo, ma quello invernale, la stagione estiva in poche parole è terminata da tempo, i non residenti pagano meno dei residenti. Questo l'ho vissuto direttamente diverse volte, per andare a Milano controllo la tariffa in quel momento dei non residenti ed è inferiore alla tariffa dei residenti. Questa è la cosa più divertente.
Siccome ho sentito il collega Bruno che citava i tagli, voglio ricordarvi che i tagli erano già previsti anche inizialmente, perché tutto questo è frutto di un accordo iniziale per il quale, ad esempio, su Cagliari si prevedevano dai dieci ai quattordici collegamenti al giorno, secondo la stagione, e su Milano dai cinque ai nove, la stessa cosa poteva e succedeva su Alghero che su Milano andava da due a tre e su Roma da tre a cinque. Certamente, nel periodo nel quale la domanda cresce, aumenta il numero dei voli, quando la domanda non è più quella invece diminuisce il numero dei voli...
(Interruzione del consigliere Bruno)
(Segue SANNA GIACOMO). Il numero dei voli del contratto è questo, non so lei che cosa abbia nel suo computer, sul cartaceo c'è scritto quello che era l'accordo iniziale, non c'è scritto altro. Lo verifichi! Sono fuori della contribuzione, ma fanno parte dell'accordo perché si è fatta un'imposizione di pubblico servizio, le Compagnie l'hanno accettata a quelle tariffe, ma le tariffe si stanno modificando, c'è un orientamento diverso perché il numero di persone che vola su Milano e su Roma, dei sardi soprattutto, è ben diverso da quello che vola con quei collegamenti di un volo per giorno negli altri aeroporti d'Italia. Non mi dirà che il flusso di traffico è lo stesso o che la domanda sia la stessa? Non è la stessa, assolutamente!
Allora, perché non dire da parte nostra che c'è qualcosa che comunque volevamo realizzare in modo diverso? Sapete, stare in maggioranza comporta anche questo, avere la libertà di pensiero, e noi l'abbiamo avuta presentando pubblicamente un lavoro fatto dal Gruppo consiliare sulla continuità territoriale che appunto vedeva su Roma e Milano spostare l'attenzione e quindi il regime tariffario nettamente più basso rispetto al passato, questo per facilitare certamente i sardi non residenti, cioè i residenti. Perché dico questo? Perché era una nostra idea, un nostro progetto, un qualcosa che abbiamo proposto, la Giunta vuole realizzare un qualcosa di diverso e cioè pagare tutto, anche per i non residenti, su una tariffa che molto si avvicina a quella che noi stessi avevamo proposto; ripeto, pur non essendo quello che abbiamo - secondo noi - elaborato e visto, riteniamo che alla fine sia più possibilista questo tipo di discorso dove i sardi voleranno su Roma a 45 euro, tasse comprese e su Milano a 55.
Guardate, non cambia granché su chi fa il progetto, di questo me ne sono accorto, perché la mano che ha fatto il progetto precedente è la stessa mano che ha fatto il progetto adesso. Quindi, quello che avete usato voi come, si dice, consulente esperto, l'ha usato questa Giunta. Il giorno che ci sarà un cambiamento reale forse vedremo anche qualcosa di diverso, anche di più avveniristico, ma sinché si gioca in quel terreno di gioco, in quello spazio, con quelle idee, credo che questo resti un limite per tutti noi. Comunque che la situazione che si andrà a definire certamente sarà migliore per chi viaggia e esce su Roma e Milano, questo è facile e comprensibile. Ma io voglio capire quanti di noi hanno usato le altre tratte oppure andiamo a vedere (forse l'Assessore ce li ha) i dati del 2010 relativamente a quanta utenza c'è stata sulle rotte di Milano e di Roma e di quanta ce n'è stata complessivamente sugli altri aeroporti; questo per capire quanti di noi si sono mossi con facilità su Roma e Milano e quanti (invece pochi, a parer mio) di noi si siano mossi sulle altre tratte, sulle altre rotte.
Assessore, io capisco che l'informazione sia limitata, perché ho sentito parlare anche di gommato e di trasporti in generale, ma capisco che c'è un disegno di legge che entra in Commissione da stasera; quello che è stato stralciato è la copertura finanziaria per la continuità territoriale, ma la partita vera, a parer mio, si gioca in quel disegno di legge perché gli appuntamenti sui quali l'Unione europea sta stringendo ci vedranno impegnati sul discorso della privatizzazione della SAREMAR, ci vedranno impegnati sul fare le gare per le linee in concessione del gommato e, per quanto mi riguarda e per quanto so, la maggior parte soprattutto dei privati che agisce in quelle linee non ha i requisiti per poter partecipare a quelle gare. Quindi o si fa qualcosa, o si cambia rotta o sennò diversamente tutte quelle aziende verranno spazzate via!
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Dedoni. Ne ha facoltà.
DEDONI (Riformatori Sardi). Presidente, innanzitutto mi preme dire che siamo d'accordo come Riformatori che passi al più presto la partita che abbiamo in discussione questa mattina. Tuttavia annettiamo grande importanza alla discussione sul disegno di legge che verrà portato in Aula anche perché questo è semplicemente l'accredito a Roma nella discussione generale di quello che si vorrebbe fare ma che dobbiamo decidere come indirizzo in questo Consiglio regionale. Quindi sarebbe auspicabile, essendo tutti partecipi come gruppi a un interesse più che legittimo per la Sardegna di quel che è la continuità territoriale, dare anche noi, come vorremmo, il nostro contributo su questi temi. Siccome spesso e volentieri l'ex Capogruppo ma lo stesso Michele Cossa in più di ogni circostanza hanno proposto osservazioni e hanno individuato gli indirizzi possibili per una continuità seria e vera, noi siamo in attesa di poter dibattere su quella che sarà la prospettiva per il futuro.
Pertanto oggi non mi soffermo sulle esperienze passate, il numero e le frequenze dei voli, quali aeroporti, vorrei soltanto ricordare una cosa: la Sardegna è un'isola, è come un'oasi (dicevo in un'altra circostanza) in mezzo al deserto, dove l'altra oasi più vicina è a 240 chilometri. Dobbiamo, comunque sia, attraversare quel mare, quel deserto, che sia con la nave che sia con l'aereo dobbiamo attraversarlo e serve per le nostre merci, serve per la continuità territoriale e personale, serve perché ci sia un raccordo, se è vero che ancora possa esistere una competitività com'era prevista nello sviluppo globale che l'economia aveva proposto in questi anni.
Ora, che avere la continuità territoriale sia una possibilità di sviluppo, nessuno lo nega, altri hanno reclamato il fatto che chiunque risiede a Roma prende un treno a qualunque ora ed è a Milano, questo è impossibile a noi, dobbiamo prendere atto che per noi è impossibile che questo avvenga. Però è anche vero che ci sono le tratte dal continente a Cagliari, ad Alghero, a Olbia (quanto vorrei che il Presidente e l'Assessore ricordassero che c'è anche l'aeroporto di Fenosu su cui si sono sprecati, devo dire, fino a oggi oltre 40 miliardi di vecchie lire; sarebbe auspicabile!); pensando che si arriva solo per mare o per aereo, bisogna attrezzarsi perché questo avvenga. Allora poiché andare a New York costa molto meno che andare a volte a Milano o a Venezia, per non parlare di Sharm el Sheik (allo stesso prezzo ti fai anche una settimana di vacanze), vorrei capire qual è la capacità di incidere da parte nostra.
Ho paura, Assessore, che quando si dice che si danno contributi, si stia facendo non l'interesse dei sardi ma l'interesse delle Compagnie; io devo mettere le Compagnie in competizione, voglio avere non il carro merci come in altre circostanze avveniva con la Tirrenia, ma servizi decenti, voglio far capire che io non sono un milanese ma voglio essere trattato come un milanese quando viaggio! Fate la tratta Roma-Milano con l'aereo dell'ALITALIA e capirete la differenza se vi è uno stoccaggio o no all'interno del carro bestiame! Allora, c'è la necessità che ci sia una concorrenzialità effettiva tra le compagnie aeree, e non legarsi a una sola compagnia aerea per non ritrovarci come oggi ci ritroviamo per il mare a ricercare una nostra improbabile compagnia marittima. Dobbiamo avere servizi tutti i giorni nelle ore più lecite e dovute, giuste per un sano traffico in entrata e in uscita, in rientro. Allora non deve essere solo un giorno, non può essere una sola stagione, ma questo servizio deve essere garantito tutto l'anno.
Ancora una volta dico che la concorrenzialità con le Compagnie non può che essere un sistema più giusto di quello del danaro erogato a pioggia con contribuzioni che non stimolano certamente l'offerta. In questa logica dobbiamo poi dibattere, comprendendo che siamo all'interno di un sistema chiuso (anche questo ho citato in un'altra circostanza), in Italia durante la seconda guerra mondiale per due volte è stato diviso il Nord dal Sud, con la Linea Gustav e con la Linea Gotica. Bene, la gente riusciva ad attraversare quelle linee, passava da Nord a Sud comunque, i sardi non possono passare da una parte all'altra del Mar Mediterraneo se non c'è una garanzia di trasporto efficace ed efficiente! Noi dobbiamo ricercare quello, Assessore, lo dica al presidente Cappellacci!
Su questi temi ci sarà certamente un dibattito forte all'interno del Consiglio regionale quando ci sarà il disegno di legge che è la base, che saranno gli indirizzi, che sarà l'effettiva attuazione della nostra continuità territoriale perché, ripeto, questo è solo l'accantonamento perché l'ultimo regalo del ministro Matteoli verso la Sardegna è stato quello di lasciarci questo dispositivo che lascia ancora una volta la Sardegna a sé stante; siccome non c'è un partito amico, sia di destra sia di sinistra che di centro, io penso che neanche questo Governo Monti abbia nel cuore la Sardegna perché certamente ha da pensare molto ai problemi dell'Italia inseriti in un'Europa che sicuramente tutti sappiamo in grave crisi. Ma noi? Noi siamo il Parlamento dei sardi e non dobbiamo riempirci solo la bocca con parole, ma dobbiamo lavorare per produrre atti concreti giustificando il nostro agire nell'interesse del popolo che rappresentiamo.
Dobbiamo far fronte certo nei confronti di un Governo che non deve essere occhiuto nei nostri confronti, anche sulla continuità territoriale; credo che sia ora e tempo, come d'altronde viene chiesto dai mass media, che ci sia veramente una presa di coscienza di tutte le forze politiche e che insieme rivendichiamo quello che alla Regione compete in via definitiva.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Gruppo Misto). Vorrei chiedere il numero legale per fare una verifica perché così rimaniamo un pochino in Aula. Abbiamo la netta sensazione che questo dibattito sia preso sotto gamba, riduzione dei tempi, un provvedimento di 60 milioni di euro che di questi tempi vale (no?), che arriva, chissà come, sulla base di una Conferenza di servizi. Io ho letto con attenzione il verbale della Conferenza di servizi, mi dispiace che, Assessore, lei non fosse invitato a quella Conferenza di servizi, perché erano invitati tutti ed erano invitati i funzionari, erano invitati i capi di gabinetto, erano invitati i consulenti, erano invitati tutti tranne l'Assessore dei trasporti! E il Presidente, che è l'artefice di quella conclusione, oggi è assente e chi manda? L'Assessore dei trasporti a riferire di una cosa dalla quale l'Assessore dei trasporti è stato escluso!
Questo è un dibattito che si prende sottogamba, perché intanto di che cosa stiamo parlando? Del diritto fondamentale di questo popolo ad avere la mobilità. Ha ragione chi dice che, oltre al danno c'è la beffa, perché è vero che noi abbiamo chiuso l'articolo 8… abbiamo chiuso… è stata approvata dal Parlamento una riforma dell'articolo 8 dello Statuto, dopodiché noi non sappiamo di quale articolo 8 possiamo usufruire. Anzi, Presidente, io le chiedo perché lei ha fatto (se lo ricorda?) l'ordine del giorno, la lettera al Capo dello Stato, tutte queste cose bellissime e inutili che portano questo Consiglio regionale a una condizione di "tappetino" istituzionale di tutte le altre istituzioni, a incominciare dalle direzioni di servizio dell'amministrazione regionale.
Ve lo dico così incominciate a capirlo, noi contiamo meno di un usciere in questo Consiglio regionale! Ecco perché si pone il problema dei costi della politica, ma perché dovrebbero essere in qualche misura indennizzati i rappresentanti di popolo che non rappresentano nessuno? Non rappresentano nessuno perché rinunciano a rappresentare! Rinunciano! La vicenda di oggi, onorevole Cuccureddu, lo dico, così anche con l'Assessore dei trasporti vi mettete d'accordo e ascoltate qualcosa, è una vicenda per la quale noi vogliamo regalare i soldi dei sardi a qualcun altro per consentirgli di fare vacanza e, al sardo che si deve muovere per farsi fare una visita in un ospedale, impediamo di muoversi e non combattiamo perché si possa muovere! Ma di che cosa stiamo parlando?
Tutto questo nel menefreghismo totale! Sembra il dibattito sulla coltivazione del fungo porcino, sulla raccolta - che so io - del trifoglio, della cosiddetta "succiosa", si chiamava così tra bambini, del cardo selvatico, non è che stiamo parlando mica di continuità territoriale, non è che stiamo parlando del diritto fondamentale di un popolo a spostarsi dalla propria regione per raggiungere altre città, altre regioni di questo paese di cui farebbe parte, dico farebbe parte, perché di fatto non ne fa parte, di fatto non ne fa parte! E noi ci preoccupiamo?
Io voterò contro convintamente (fra l'altro le annuncio che parlerò anche nella discussione sull'articolo) perché c'è un fallimento già consumato sulla precedente legge in materia di continuità territoriale, low cost, e quant'altro, perché non conosco qual è la situazione di salute finanziaria e gestionale delle società di gestione degli aeroporti, da quella di Alghero, a quella di Cagliari, a quella di Olbia, non parliamo di quella di Oristano! Non ho capito che tipo di politica si sta facendo sotto il profilo dei trasporti; riguarda gli aerei, dove abbiamo un servizio totalmente inefficiente, riguarda le navi, dove c'è un conflitto aperto e una situazione di cartello, di monopolio, creata visibilmente anche in violazione - si presume - di disposizioni di legge e di direttive comunitarie, e non parliamo dei trasporti interni!
Presidente, lei sa che se va alla stazione di Sassari a comprare un biglietto per il treno e casualmente costa 20 euro e lei ne ha 50, le fanno perdere il treno perché deve andare a cercarsi nei negozietti vicini il cambio? Perché altrimenti non le fanno il biglietto! E questo lo fa Trenitalia, e lo fa sistematicamente! Lo sa che sopprimono i trasporti ferroviari all'ultimo momento senza avvisare l'utenza, anche in circostanze dove non ci sono né proteste, né incidenti? Succede la domenica pomeriggio per esempio nella tratta Cagliari-Sassari. Cioè sappiamo a quali condizioni di devastazione siamo arrivati? Il presidente Cappellacci (che oggi è assente colpevolmente come al solito) non viene e neppure si pone il problema di come vive la condizione… non parliamo poi dei trasporti su ruota, di quali sono le difficoltà dei nostri studenti pendolari, dei lavoratori pendolari, di come sono trattati; come bestie!
Una situazione nella quale non è applicata la legge sul trasporto pubblico locale, neppure quella che è stata approvata quasi sei anni fa; non è applicata l'ultima legge in materia di trasporto aereo, noi facciamo una copertura di 60 milioni di euro, mettendone 57, dicendo che è autorizzata, nell'anno 2012, e per ciascuno degli anni 2013 e 2014, la spesa di euro 57 milioni. Non sono 57, sono oltre 170 in tre anni! Cioè un piano straordinario per il lavoro, così era stato definito nella precedente finanziaria, roba non attuata, aveva uno stanziamento di 60 milioni di euro per un solo anno! E' chiaro di che cosa stiamo parlando?
Io avrei voluto chiedere, anzi lo chiedo all'Assessore, magari gli ha riferito qualche cosa il Presidente, se ci sono in questi i 50 milioni per l'Aga Khan. Cioè noi facciamo salvezza di decotte compagnie aeree di proprietà personale di qualcuno, oppure dobbiamo garantire il trasporto, la possibilità di mobilità ai cittadini sardi? Perché, se questa operazione nasconde… beh, la vediamo a tutto campo questa roba, la vediamo a tutto campo, perché non la vediamo solo così. Poi riprendo la parola, ma solo per un fatto di personale mia correttezza, perché io non ho acceduto a nessuna riduzione dei tempi, lo dico, Presidente, non ho acceduto a nessuna riduzione dei tempi degli interventi, e non ho acceduto perché casomai lo si fa all'inizio, e non lo si fa a metà del dibattito, quando altri sono intervenuti prendendosi il tempo che hanno voluto!
PRESIDENTE. Chiedo scusa, onorevole Uras, la responsabilità è del Presidente che ha fatto la proposta quando ha visto il numero degli iscritti a parlare, siccome in Conferenza dei Capigruppo si era preso l'impegno di chiudere nella mattinata per consentire alla Commissione bilancio di proseguire l'esame della finanziaria, per rispettare quell'impegno ha chiesto la disponibilità a tutti i Capigruppo. Pensavo che anche lei fosse stato contattato.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Io sono stato contattato, ma non ho acceduto.
PRESIDENTE. Mi dispiace, non mi è stato comunicato, per cui ho pensato che foste tutti d'accordo. Le chiedo scusa.
E' iscritto a parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, io non credo che utilizzerò i dieci minuti che ci sono stati concessi, anche se in corso d'opera, onorevole Uras, ritengo che, su questa materia, non si possa esaurire qui il dibattito. La norma che noi stiamo esaminando è una norma indispensabile, necessaria, fondamentale, pur con tutti i dubbi che sono emersi anche da questa pur breve discussione. E' chiaro che non possiamo pensare di esaurire sia il discorso della continuità territoriale aerea, che di tutto quant'altro dovremmo parlare per quanto riguarda i trasporti da e per la Sardegna. E' ovvio che, nella discussione attuale, questo non è assolutamente possibile né pensabile, noi abbiamo acceduto, ci mancherebbe che non avessimo acceduto, a far sì che si discutesse questo provvedimento indispensabile, proprio perché riteniamo quanto sia necessario e importante, ma questo non vuol dire che non consideriamo importanti altri provvedimenti che certamente sono necessari, a partire dalla rivisitazione del piano regionale dei trasporti, e quando parliamo di piano regionale dei trasporti non parliamo solo di continuità territoriale aerea, parliamo di tutti i trasporti.
Esiste un'intesa sottoscritta che fa riferimento alla delibera della Giunta del mese di giugno, esiste un piano regionale dei trasporti datato ma che è fatto da voi e che non avete attuato neanche voi peraltro, ma che ha bisogno comunque di essere adeguato. Esiste tutta una serie di problematiche legate a questo argomento che non possono esaurirsi nella discussione odierna. Nella discussione odierna siamo stati chiamati a scrivere una norma finanziaria per la quale ovviamente siamo, mi pare di capire, tutti quanti d'accordo. Per il resto, Presidente, io presenterò un ordine del giorno al termine di questa seduta su un argomento legato ai trasporti ma fondamentalmente legato all'aeroporto di Fenosu, l'aeroporto di Oristano, che vive una stagione difficilissima, non tanto perché i trasporti sono fermi o i voli sono fermi ma quanto per l'immane risorsa finanziaria che è stata impegnata in questa infrastruttura sia dalla Regione Sardegna sia dal Ministero che dagli enti locali.
Nella seduta di ieri, nell'assestamento di bilancio, la provincia di Oristano ha impegnato altri 2 milioni e 150 mila euro per ripianare le perdite di una società che probabilmente non deve fare gestione, che probabilmente avrebbe fatto meglio; e gli enti locali avrebbero fatto meglio, Regione compresa, a chiedere ciò che è previsto nello statuto di quella società, cioè di far entrare i privati all'interno della società di gestione. Dico che probabilmente bisognerà cominciare a pensare che forse queste infrastrutture debbano essere privatizzate il più possibile. Io credo che gli enti locali e gli enti pubblici sia tempo che la smettano di gestire scali aeroportuali, porticcioli, aziende agricole e quant'altro. Credo che sia indispensabile che questo venga fatto come ragionamento e spero che questo Consiglio regionale voglia farlo nel caso specifico dell'aeroporto di Fenosu, non perché dobbiamo impegnare delle risorse ma perché prendiamo una volta per tutte una decisione. Non esistono solo gli scali maggiori, non esiste solo Olbia, non esiste solo Cagliari o solo Alghero, esistono anche Tortolì e Oristano sui quali la Regione ha investito e ha investito tanto!
Allora la continuità territoriale fa capo fondamentalmente a tre aeroporti più, una parte marginale, all'aeroporto di Tortolì. L'aeroporto di Oristano non è neanche menzionato né potrebbe essere menzionato in questo momento; ma vogliamo fare uno sforzo per cercare di non vanificare tutte le risorse che sono state investite in quel settore? Io credo che sia necessario, per cui non mi soffermo di più a discutere su questa norma che ho accolto fin dal primo momento come provvidenziale e per cui, per quanto riguarda il Gruppo P.d.L., annunciamo già da adesso il voto favorevole al testo e all'emendamento che la Giunta ha proposto.
PRESIDENTE. Comunico che il collega Matteo Sanna è rientrato dal congedo.
Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per la Giunta, ha facoltà di parlare l'Assessore dei trasporti.
SOLINAS, Assessore dei trasporti. Presidente, vorrei innanzitutto ringraziare la Conferenza dei Capigruppo per aver concesso la deroga che ci ha consentito di poter affrontare in questa sede con tempi in deroga la discussione su questo punto all'ordine del giorno che riguarda, come è stato detto, anche da più parti, una norma stralcio.
Una norma stralcio che non entra nel merito della continuità territoriale, ma semplicemente stanzia con una norma finanziaria una copertura ritenuta indispensabile per poter procedere nella definizione degli oneri di servizio pubblico già affrontati dalla Conferenza dei servizi e arrivare alla pubblicazione dei decreti sulla Gazzetta dell'Unione europea e quindi dare il tempo alle Compagnie o di eseguire l'accettazione oppure di accedere alla gara.
Io credo che, su temi come questo, ed è stato detto da più parti, sia emerso il fatto che la gente, più che mai, ci chiede una moratoria rispetto alla polemica, pur nella distinzione delle parti e delle posizioni, pur nella distinzione delle soluzioni al medesimo problema. In adesione a quella che è un'aspettativa credo diffusa, io non vorrò trattare sul perché in un determinato periodo la Regione ha optato per la assunzione dell'impegno finanziario a copertura della continuità territoriale aerea come del trasporto pubblico locale o della sanità. E' una scelta che è stata fatta dalla Regione Sardegna e, per continuità amministrativa, chi oggi governa deve onorare anche quegli impegni.
Sono d'accordo con chi sostiene che, se oggi l'orientamento di quest'Aula si concretizzerà in una posizione che tende a rivedere gli accordi con lo Stato, si inizi fin da domani una vertenza e una nuova contrattazione che rimetta anche in discussione il fatto che gli oneri della continuità territoriale debbano essere accollati per intero a questa Regione. Fino a che questo non sarà definito, oggi il quadro di riferimento ci dice che la continuità territoriale è a carico della nostra Regione. E' vero, la questione aperta e irrisolta è in effetti la partita delle entrate perché, se avessimo un quadro di entrate oggi consolidato, non staremmo qui a discutere dei 57 milioni sotto due profili: da un lato, perché avremmo una disponibilità maggiore di euro, un po' perché potremmo apprezzare questo tentativo di una continuità territoriale con tariffa unica anche sotto un altro profilo, se funzionasse oggi il sistema di compartecipazione dell'IVA.
Per esempio, noi abbiamo fatto una proiezione prudente che vede, con la tariffa unica, un incremento nel quadriennio di circa 500 mila passeggeri; è una previsione realistica, prevediamo semplicemente di tornare agli standards di traffico del 2007. Ora, ipotizziamo di recuperare 500 mila passeggeri nel quadriennio, Bankitalia, in uno studio che è certificato e depositato, ci dice che la spesa media di ogni turista che viene in Sardegna con il sistema di trasporto aereo è di 100 euro al giorno e che il tempo di permanenza media è di quattro giorni. L'IVA è al 21 per cento, il che significa che, per ogni giorno di permanenza, 21 euro sono di IVA, per quattro giorni ammonta a 84 euro, per 500 mila passeggeri nel quadriennio soltanto di compartecipazione al gettito IVA si hanno 42 milioni. La restante parte sono danari che restano al tessuto economico produttivo imprenditoriale della Sardegna, cioè gli altri 79 euro che vengono spesi, dei 100, vanno negli esercizi commerciali, negli alberghi, nelle seconde case, nel bed and breakfast e rappresentano nel complesso altri 158 milioni di euro; quindi se avessimo un sistema delle entrate che funziona secondo il regime che è stato disegnato, oggi staremmo a parlare non di una spesa di 57, 5 milioni di euro ma di un investimento che ne produce 200.
E' chiaro che questo tavolo va affrontato. Io ritengo che questi discorsi facciano parte di argomenti che oggi più che mai necessitano di condivisione, non di inciuci, ma di condivisione di tutta la classe politica e, in questo senso, credo che anche gli appelli che sono giunti su questo versante siano uno spunto di riflessione importante che, assieme al tema delle entrate, possano estendersi assolutamente al tema dei trasporti che rappresenta, a mio avviso, ma è stato detto da voi più volte, un presupposto per tutte le altre politiche di settore, soprattutto per un'isola che ha bisogno di connettersi di più e meglio con i mercati più grandi e più ricchi e soprattutto per un'isola che ha bisogno di incrementare la propria massa critica interna.
Sulle diverse cose che sono state dette, vorrei riferirvi una cornice fatta non di considerazioni ma di numeri; i numeri ci dicono che, dal 2007 a oggi, il numero dei passeggeri sulle destinazioni Roma e Milano dai tre punti di origine sardi sono passati da 2 milioni e 600 mila a 2 milioni e 149 mila, cioè abbiamo perso 500 mila passeggeri. Questi 500 mila passeggeri che abbiamo perso, non con le proroghe, non con la nuova continuità territoriale, ma con il regime vigente di continuità territoriale dal 2007 al 2011, hanno determinato chiaramente una modificazione abbastanza profonda del sistema; un sistema che - lo vorrei ricordare - è ancora parametrato sul quadro di riferimento del 2004, cioè quando i passeggeri che viaggiavano erano ancora di più, paradossalmente, sugli scali nazionali, tengo a precisare, e quando non c'erano sul mercato altri players, perché esisteva la compagnia di bandiera ed esisteva Meridiana.
Questo è un ragionamento che, per onestà intellettuale, dobbiamo fare: i parametri di riferimento si sono modificati, c'è meno traffico (e noi speriamo con questo provvedimento di recuperarne delle quote) e ci sono più attori. Questo chiaramente determina l'esigenza di contemperare, in un periodo di crisi nel quale il Governo, le istituzioni bancarie ed economiche, tutti, rilevano come la crisi imponga una maggiore sobrietà su tutto, questo, dicevo, ci impone ancora di più un ragionamento sull'articolazione del servizio che va contemperata con l'esigenza reale e concreta di garantire qualità e quantità per i sardi che debbono uscire.
Si diceva dei treni, purtroppo oggi in Sardegna ma anche in Italia si cancellano anche i treni, laddove non c'è traffico, non è un problema solo ed esclusivamente dei voli o della continuità territoriale. Noi siamo contro le cancellazioni perché è chiaro che si deve prevedere un quadro di riferimento dove, quand'anche dovesse prevedere una contrazione delle frequenze, questa sia chiara e certa, in maniera tale che ciascuno possa programmare la propria entrata e la propria uscita verso l'Isola.
Un altro aspetto sollevato è sul regime attuale: l'onorevole Diana diceva che non è stato imposto l'onere su Cagliari-Roma, Cagliari-Milano, Olbia-Roma, Olbia-Milano. Quell'esperienza fu concordata con ENAV e Ministero, anche questa esperienza è stata concordata nella sede della Conferenza di servizi con questi soggetti, anche allora ci fu l'imposizione dell'onere di servizio pubblico, semplicemente quell'onere di servizio pubblico venne accettato con la clausola che, per i cittadini sardi, vi fosse una tariffa fissa e la leva si spostasse invece sui cittadini non residenti ai quali potevano essere applicate le tariffe di mercato e quindi nei periodi di alta stagione si potesse recuperare il quantum necessario al break even della rotta.
Ho sentito moltissime perplessità e preoccupazioni sulla copertura finanziaria, (mi riallaccio a quello che hanno detto l'onorevole Salis, l'onorevole Bruno, l'onorevole Zuncheddu e anche l'onorevole Uras) del TPL, in verità si tratta di una copertura tecnica perché, la Conferenza dei servizi ha ultimato i suoi lavori, la procedura di accettazione e la procedura di gara si esaurirà con la summer season 2012, quindi dal 27 marzo 2012, questo significa che le compensazioni, qualora dovute, si cominceranno a pagare dal 27 marzo 2012; questo fa sì che il primo trimestre 2012 non ha fabbisogno finanziario da sottrarre concretamente. E' una previsione di copertura astratta, perché questo è stato richiesto dal Ministero, ma dal TPL non verrà sottratto un euro, soprattutto in un momento, come è stato ricordato, particolare, semmai abbiamo bisogno di razionalizzare da un lato ma investire dall'altro per garantire quella continuità territoriale interna che forse è meno visibile, meno mediatica, ma che quotidianamente grava sulle spalle degli anziani che hanno esigenze di trasporto, sugli studenti, sui pendolari e su quanti sono già stati citati meglio da voi in questa seduta.
E' stato chiesto per quale motivo non si è proceduto, piuttosto che accedere agli stanziamenti del FNOL, ad altri capitoli. La copertura è stata fatta dagli uffici finanziari, ha una proiezione pluriennale, fa parte di uno stralcio di un disegno di legge più ampio, questo non inficia la possibilità per la Commissione bilancio prima e per l'Aula poi, anche in sede di approvazione del bilancio, di rivedere e riparametrare anche la stessa copertura finanziaria. Nel frattempo l'esigenza principale è quella di poter dare una copertura che sblocchi la situazione con la pubblicazione del decreto e l'avanzamento della procedura che ci consenta di rispettare i tempi che ci siamo dati; tempi che, ripeto, vanno a sfociare con la prossima stagione aeronautica.
Sulle cancellazioni, sulle rivisitazioni delle frequenze, su tutto il complesso che l'onorevole Bruno ha citato, rispetto a diversi scali aeroportuali, tengo anche a precisare che giovedì prossimo ci sarà il nuovo incontro con le Compagnie, verrà sottoscritto un verbale che darà un quadro di riferimento certo, così com'è stato fatto con il protocollo d'intesa firmato con l'ENAC l'anno scorso e che ha portato alla proroga fino al 30 ottobre.
Quindi il sistema di continuità territoriale non lascerà un buco da qui alla definizione del nuovo sistema, andremo a ricontrattare frequenze, gli aeroporti di origine e di arrivo resteranno gli stessi, ma ricontratteremo con le compagnie un sistema che deve essere chiuso e certo; per esempio riguardo all'Alghero-Torino è stata citata la cancellazione del volo, in realtà c'è stata la soppressione di alcuni voli per motivi tecnici ma la rotta resta; sull'Alghero-Milano, che è quella con maggiori criticità, dobbiamo cercare (e stiamo affrontando il problema) di contemperare il fatto che i coefficienti di riempimento di novembre, dicembre e gennaio sono bassi, con il diritto alla mobilità dei cittadini che da quell'aeroporto vogliono partire e giovedì la Compagnia ALITALIA ci porterà il resoconto degli aeromobili disponibili, abbiamo chiesto che utilizzino degli Embraer che hanno un numero di posti inferiore, quindi 99, sui quali il coefficiente di riempimento può raggiungere uno standard accettabile per salvare anche il terzo volo.
Quindi tengo a dire che la Giunta è impegnata in questo momento a garantire il diritto alla mobilità dei sardi in una situazione di emergenza che è generalizzata, e lo vuole fare in maniera organica andando a disciplinare i settori del trasporto marittimo e aereo e, mi auguro, per salvare le aziende regionali, anche del trasporto pubblico locale, perché anche in quel settore stanno avvenendo stravolgimenti importanti: la conversione del decreto sullo sviluppo imporrà di andare a gara su quasi tutte le linee e il nostro tessuto imprenditoriale, in quel settore, non ha la forza né la dimensione per rispettare impegni di quel tipo.
Quindi dovremo andare a ragionare di qui a brevissimo per dare una ridefinizione certa a tutto il sistema dei trasporti, una definizione che ci consenta anche di esercitare competenze che, dal 2000, con la modifica al Titolo V, ci sono state affidate e sulle quali non abbiamo purtroppo ancora stabilito un quadro certo.
Mi avvio a concludere, io chiedo al Consiglio l'approvazione di questa copertura finanziaria, per dare l'abbrivio al procedimento di pubblicazione del bando e restituire alla Regione un nuovo sistema di continuità territoriale che rappresenti una scommessa di tutta la Sardegna, non di questo o di quell'Assessore, una scommessa verso l'arrivo di una massa critica maggiore sull'Isola, e che rappresenti il punto di partenza e non il punto di arrivo eventualmente per ricontrattare oneri a carico della Regione e dello Stato.
PRESIDENTE. Comunico che il collega Ladu è rientrato dal congedo.
Passiamo alla votazione sul passaggio all'esame degli articoli.
Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del passaggio all'esame degli articoli.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Artizzu, Campus, De Francisci, Milia, Oppi e Rassu hanno votato a favore e che i consiglieri Cocco Daniele, Corda, Cuccu e Espa hanno votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.
Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 73
votanti 72
astenuti 1
maggioranza 37
favorevoli 50
contrari 22
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'esame dell'articolo 1, al quale sono stati presentati degli emendamenti.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1 e dei relativi emendamenti:
Art. 1
Continuità territoriale da e per la Sardegna
1. In attuazione dell'articolo 1, commi 837 e 840, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007), è autorizzata nell'anno 2012 e per ciascuno degli anni 2013 e 2014 la spesa di euro 57.500.000 (UPB S07.06.001) finalizzata alla adozione di idonei programmi e/o interventi per favorire la continuità territoriale da e per la Sardegna.
2. Alla spesa di cui al comma 1 si fa fronte con:
a) le risorse già stanziate in conto della UPB S07.06.001 (Trasporto pubblico locale) in ragione di euro 19.383.000 per l'anno 2012 e di euro 35.750.000 per l'anno 2013;
b) idonea variazione in diminuzione della UPB S08.01.002 (Fondo per nuovi oneri legislativi) in ragione di euro 38.117.000 per l'anno 2012 ed euro 21.750.000 per l'anno 2013 nonché di euro 57.500.000 per l'anno 2014.
EMENDAMENTO sostitutivo parziale GIUNTA REGIONALE.
Articolo 1
Il comma 2 dell'articolo i è sostituito dai seguenti:
"2. Agli oneri derivanti dall'attuazione del comma i si fa fronte:
- quanto ad euro 19.383.000 per l'anno 2012 ed euro 35.750.000 per l'anno 2013, con le disponibilità recate in conto dell'UPB S07.06.001;
- quanto ad euro 38.117.000 per l'anno 2012 ed euro 21.750.000 per l'anno 2013, con le variazioni al bilancio di cui ai comma 3.
3. Nel bilancio di previsione della Regione per gli anni 2011, 2012 e 2013 sono apportate le seguenti variazioni:
in diminuzione
UPB S08.01.002 - Fondo nuovi oneri legislativi - correnti
2011 euro --
2012 euro 38.117.000
2013 euro 21.750.000
mediante utilizzo della riserva di cui alla voce 1) della tabella A allegata alla legge regionale 19 gennaio 2011, n.1 (legge finanziaria 2011); conseguentemente è ridotta di pari importo l'autorizzazione di spesa di cui al comma 3, articolo 6 della legge regionale n.1 del 2011;
in aumento
UPB S07.06.001 - Trasporto pubblico locale
2011 euro --
2012 euro 38.117.000
2013 euro 21.750.000
4. Ai maggiori oneri per l'anno 2014 pari ad euro 35.750.000 si provvede con legge di bilancio per lo stesso anno.
5. Gli oneri derivanti dall'attuazione fanno carico all'UPB S07.06.001 del bilancio della Regione per gli anni 2011-2013 e a quelle corrispondenti del bilancio per l'anno 2014.". (1)
EMENDAMENTO aggiuntivo GIUNTA REGIONALE.
Articolo 1
"Dopo l'articolo 1 è aggiunto il seguente:
Articolo 1 bis
1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).". (2).)
PRESIDENTE. Ricordo ai consiglieri che intendono parlare che devono iscriversi non oltre la conclusione del primo intervento. Ricordo che il tempo a disposizione è di dieci minuti.
E' iscritto a parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Gruppo Misto). Non ho l'intenzione di utilizzare i dieci minuti però intendo fare alcune considerazioni molto veloci che richiamino l'attenzione su questo tipo di questioni. Una di ordine generale, noi siamo nel 2011 e, per chi non l'avesse ancora capito, siamo nel pieno di una crisi economico-finanziaria dalla quale non sappiamo come usciremo, per cui pensare di recuperare 500 mila viaggiatori con una riduzione di qualche euro di un biglietto con una qualità dei trasporti scadente, come quella che noi registriamo oggi nei collegamenti aerei e navali dell'isola con il resto d'Italia e il resto d'Europa, è una pia illusione. Sollecito peraltro l'attenzione dell'Assessore sul fatto che, nella stessa Conferenza di servizi (convocata con la presenza del Presidente della Regione, del Ministero dei trasporti e dell'ENAC), il Ministero dei trasporti ha sollevato perplessità su due questioni non di poco conto, prima di tutto sulla tempistica della gara (in ragione della tempistica che riguarda direttamente il Ministero dei trasporti oltre che l'Unione europea), poi sulla capacità del Ministero dei trasporti di rispondere a quella tempistica. La seconda considerazione riguarda le perplessità legate alle possibili reazioni della Commissione europea in ordine a un'eventuale proroga dell'attuale regime di continuità. Tant'è che a rispondere interviene il consulente del Presidente della Regione.
Io voglio sottolineare queste cose, Presidente, perché noi viviamo in un sistema dove le istituzioni sono… Presidente, chiedo un attimo di attenzione!Dicevo che noi viviamo un momento nel quale non si capisce più da chi siano rappresentate le istituzioni. Le conclusioni di quella Conferenza di servizio sono di un consulente che stabilisce quali siano i termini più ragionevoli per poter procedere! Per chi ha accompagnato responsabili di governo alla tenuta di situazioni di quel genere era chiaro che a intervenire sarebbero stati solo i soggetti della Conferenza di servizi, cioè la Regione, il Ministero e l'ENAC, nelle loro figure di rappresentanza formale!
Noi siamo in presenza di situazioni sempre molto equivoche sotto il profilo procedurale e che ci portano alle conclusioni alle quali siamo già arrivati in altre circostanze, la legge che abbiamo approvato, mi pare quasi due anni fa, è rimasta lettera morta, così come rimangono lettere morte quasi tutti i provvedimenti che noi facciamo, perché li facciamo senza un'adeguata istruttoria soprattutto sotto il profilo delle relazioni con l'Unione europea e mettiamo a rischio i funzionari che devono svolgere le attività di attuazione e le risorse finanziarie di questa Regione oltre che compromettere servizi essenziali per i cittadini!
C'è un'improvvisazione nel comportamento di chi ha la responsabilità che non dice nulla di buono sul futuro. Ma voi pensate che con quello che sta arrivando noi recuperiamo i 500 mila viaggiatori per e da la Sardegna? In ragione di quale sviluppo, con le politiche recessive alle porte, con un "affamamento" generale di questo popolo?
Oggi stanno manifestando i pastori a Roma, sono chiusi dalle Forze dell'ordine da una parte. Io ho visto una cosa che mi ha lasciato allibito l'altro giorno a proposito di trasporti, per chi ricorda l'evento di Viareggio. I familiari delle vittime ricordavano il loro diritto ad avere giustizia perché Trenitalia ha un comportamento inqualificabile in ogni angolo di questo Paese! Un servizio privatizzato, venduto alla gestione corrotta in questo Paese! I familiari delle vittime, i bambini e le giovani donne di vent'anni messi da una parte, dalle Forze dell'ordine, perché hanno avuto l'ardire di ricordare i morti che si registrano sul fronte dei trasporti per la mancata sicurezza.
E noi prendiamo sottogamba questo provvedimento! Sarà solo, onorevole Diana, un garantire un approvvigionamento finanziario, ma noi dobbiamo arrivare alla fine dell'anno a parlare di queste cose, a termini già scaduti di un regime, dobbiamo arrivarci quando le società di gestione sono in fallimento, che dovrebbero consegnare i libri in tribunale, dobbiamo arrivarci con l'acqua alla gola per la vostra incompetenza e inqualificabile negligenza. E parlo della Giunta, e parlo del suo Presidente, è inqualificabile! Dobbiamo arrivarci con l'acqua alla gola, quando non possiamo fare più niente quando non possiamo concorddare nulla, quando non possiamo trattare niente, quando non possiamo avvalerci di consulenze specialistiche vere, noi siamo destinati, Presidente, a perire in questo modo come istituzione, perché non rispondiamo alle esigenze e ai bisogni della nostra cittadinanza.
Proviamo a viaggiare. Anche noi, che siamo dei privilegiati, abbiamo problemi. Se lei va in uno sportello di qualunque Paese europeo, dove c'è scritto ALITALIA, trova gente che parla il francese, che parla l'inglese, che parla il tedesco, che parla lo spagnolo, non trova uno che parli l'italiano! E lo sa perché? Perché dicono che ALITALIA non paga quello che deve parlare l'italiano, ma il cittadino italiano che usa ALITALIA paga il biglietto come quello francese o come quello tedesco! Ed è privato di un servizio, ed è in balia degli altri come un parente povero per l'inqualificabile gestione che si fa di questa materia! Anche oggi io mi sarei aspettato un'altra attenzione da quest'Aula, un'altra sensibilità, perché stiamo parlando di un servizio fondamentale per i sardi!
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Presidente, ho capito alcune cose anche dalla replica dell'assessore Solinas e dal dibattito che c'è stato. Ho capito che, nonostante i 57 milioni e 500, probabilmente per esigenze delle Compagnie, di coefficienti di riempimento rispetto alla continuità che avevamo in proroga fino al 29 ottobre, i voli saranno ridotti anche su Alghero-Roma, Alghero-Milano, sul Cagliari-Roma, sul Cagliari-Milano e forse sull'Olbia-Milano. Non abbiamo garanzie sulla CT2, sui voli aggiuntivi, a oggi non abbiamo garanzie, ci sono Conferenze di servizi che proseguono, non sappiamo quando termineranno, non abbiamo garanzie su quanti saranno i voli, sulla qualità, sulla tipologia, sulle fasce orarie, su niente.
Ho capito un'altra cosa, lo capisco anche dalle dichiarazioni rilasciate oggi dalle Compagnie: non c'è proroga, siamo nel libero mercato, lo dicono le Compagnie. Apprendo che giovedì ci sarà un'altra riunione, successiva a quella che c'è stata giovedì scorso, però mi sembra di capire, senza tema di smentita, che non c'è oggi e non ci sarà fino alla prossima gara, quindi fino alla prossima, se tutto va bene, stagione primaverile, estiva, non ci sarà la continuità territoriale e le compagnie aeree, a loro piacimento, potranno cancellare i voli senza che la Regione possa dire alcunché, se non invitarle, se non fare altre riunioni, ma di fatto non esiste oggi la continuità territoriale aerea in Sardegna.
Capisco che paghiamo 57 milioni e mezzo e ho sentito l'invito che ha fatto anche l'Assessore all'unità su questioni importanti che riguardano il rapporto tra lo Stato e la Regione; sono questioni serie, sono talmente serie che noi, in quasi tre anni, le abbiamo poste sistematicamente all'attenzione del presidente Cappellacci, della Giunta regionale e della maggioranza. Io ho contato decine di ordini del giorno, non solo quello che ho sottoposto ieri al collega Sabatini, decine di ordini del giorno che sono stati approvati all'unanimità da questo Consiglio regionale e hanno riguardato questioni sostanziali come il rapporto tra lo Stato e la Regione. Una risoluzione, diventata poi un ordine del giorno della Commissione terza, addirittura impegnava il presidente Cappellacci ogni mese, una volta al mese, a rendere conto in questo Consiglio regionale dell'attuazione del federalismo fiscale, dei passi avanti sulla vertenza entrate. Quindi questa unità, in realtà, noi l'abbiamo chiesta sistematicamente, ma non c'è stata risposta. Io conto dieci o dodici ordini del giorno unitari ai quali questa Giunta regionale… assessore Solinas, io ho molto stima del suo lavoro, della sua persona, fa parte di una maggioranza, fa parte di una Giunta, quella Giunta che non risponde a questo Consiglio e non ha risposto in questi anni a questi ordini del giorno!
Guardi, qui non ci sono né il presidente Monti né il presidente Napolitano, non ci sono, purtroppo non ci sono, c'è una maggioranza politica, finché ci sarà, c'è un Presidente della Giunta, finché ci sarà, ci sono degli Assessori, finché ci saranno, perché vengono cambiati in continuazione. Allora io tengo conto del dato di fatto che l'unità c'è sempre quando si fanno gli interessi dei sardi. Ora mi pare che, con questa legge, non stiamo facendo gli interessi dei sardi, bisogna osare di più, bisogna chiedere di più, bisogna dare modo al Consiglio regionale, e lei non lo ha fatto, forse non lo ha potuto fare, di avere gli elementi per poter decidere, per poter dare gli indirizzi, per poter spendere bene le risorse dei sardi, perché poi dovremo anche qualche volta valutarne il ritorno.
E' per questo che vedo molte lacune in questo sistema, capisco che ci saranno meno voli, per esempio, smentisca se così non è, che ci saranno meno voli, e che prima non pagavamo niente per Roma e Milano, oggi paghiamo 57 milioni e mezzo, non sappiamo quanti saranno i voli per le altre rotte e non sappiamo quanto costeranno. In queste condizioni, non ho tutto il quadro preciso per poter dare una valutazione.
Noi abbiamo fatto bene, i Capigruppo hanno fatto bene, a dare l'assenso per portare in Aula questo provvedimento, abbiamo fatto bene a fare una discussione che magari avrei gradito più animata anche da parte del centrodestra, perché questo non è un campo in cui c'è una disciplina di partito, non può essere. Qui stiamo parlando del futuro dei sardi, della loro libertà di muoversi, di poter essere uguali agli altri cittadini italiani. Credo che non siamo nelle condizioni oggi di poter dare una parola definitiva che impegni i 57 milioni e mezzo dei sardi, di fatto, senza avere un quadro generale preciso.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, io non ripeterò i concetti espressi dai miei colleghi, in particolare quelli appena enunciati dal mio collega Mario Bruno che bene ha fatto a sollevare ancora l'attenzione su alcune aree grigie della futura continuità territoriale. Noi speriamo che quelle aree grigie si chiariscano e che questo risulti essere un investimento per la Sardegna che abbia anche qualche ritorno.
Il mio intervento, breve, non prenderò certamente i dieci minuti, vuole solo segnalare a lei e alla Giunta il fatto che noi oggi, non nella forma ma nella sostanza, non ci stiamo limitando ad approvare la copertura della continuità territoriale aerea ma, di fatto, stiamo sostanzialmente approvando la finanziaria, in quanto in una finanziaria che non ha risorse manovrabili, in una finanziaria che (per detta della stessa Giunta in un documento di agosto) non copre, in termini di devoluzioni dello Stato e di riscossione diretta della Sardegna, neanche le spese obbligatorie pari a 5 miliardi e 900, con un vincolo strettissimo in ogni caso del patto di stabilità che porta la spesa complessiva a 3 e 2, 3 e 3 di sanità, più 2 e 7 di patto, stiamo andando a dire che i 40 milioni aggiuntivi rispetto al passato sono sostanzialmente il 100 per cento di quello che noi potevamo manovrare, perché questi soldi li spenderemo di sicuro, non sono stanziamenti. Le risorse che approviamo e stanziamo oggi sono risorse che, nel corso dell'anno, verranno impegnate e spese, inoltre incideranno sul nostro patto di stabilità.
Per le cifre che ho ricordato, vincoli di gettito, che comunque non ci consentono di spendere, vincoli di patto, vincoli di spese obbligatorie, legate al funzionamento della Regione e alla spesa sanitaria, noi oggi stiamo decidendo, in questa maniera un po' informale, limitata, senza una discussione in Commissione, che il 100 per cento delle politiche per lo sviluppo, delle politiche anticrisi, il 100 per cento, vorrei essere smentito, perché voglio capire quali altre spese non obbligatorie noi nel corso del 2012 riusciremo non solo a stanziare ma a impegnare e a spendere, le dedichiamo al nuovo modello di continuità territoriale aerea. Questo è il punto! Il punto non è se sia un modello giusto o non giusto, diciamo che è una di quelle cose che, in periodo di vacche grasse, avremmo tutti evitato anche di discutere, avremmo detto tutti di sì, perché stiamo andando a dire, con qualche variazione che ha ricordato il collega Mario Bruno, che spendiamo un po' di più per avere quello che avevamo, addirittura qualcosa in meno, ma stiamo consentendo ai cittadini italiani di venire in Sardegna allo stesso costo e quindi stiamo facendo un investimento perché arrivi in Sardegna qualcuno in più.
Non è tanto questo l'oggetto, ma è che questo avviene in un contesto di risorse scarse, in un contesto in cui noi non stiamo affrontando la discussione sulla possibilità di spendere questi 40 milioni aggiuntivi, invece che sulla continuità, per un lavoro pubblico, per l'infrastruttura, per la scuola, per il lavoro, per lo sviluppo, per l'energia. Noi stiamo tagliando corto una discussione che, a nostro avviso, a mio avviso, era essenziale e che non facciamo, cioè vi state assumendo la responsabilità molto grande, Assessore, non me ne voglia, non è certamente una volontà sua o unicamente sua, ma lei oggi rappresenta anche quella Giunta, in un contesto che conosciamo, in cui stringiamo la cinghia, in un contesto difficilissimo, noi stiamo decidendo, con le poche fiches che abbiamo da spenderci in funzione anticiclica, in funzione anticrisi, in funzione di superamento di mesi difficilissimi che avremo avanti, dopo quello che ci hanno detto il sindacato e le associazioni di categoria, di puntare fino all'ultimo euro sul nuovo modello di continuità sperando che questo da solo basti a invertire la rotta. Mi scusi, Assessore, il gioco di parole visto che parliamo di continuità territoriale aerea.
Con questa considerazione il voto non può che essere contrario, se non altro per la discussione che non abbiamo fatto e che probabilmente faremo in ritardo perché, quando poi affronteremo la finanziaria, ci accorgeremo, se abbiamo cura di non fermarci a parlare solo di stanziamenti ma a riflettere quali di quelle voci poi possono diventare da stanziamenti a spese del 2012, che la vera discussione l'abbiamo già fatta qui.
Allora noi, lo dico anche alla Presidente del Consiglio, abbiamo dato il via libera a questa interruzione perché vogliamo che voi vi assumiate tutte le responsabilità, anche questa, e che non si possa dire che la minoranza vi impedisce di governare. Certamente vi siete assunti una responsabilità molto grande ed è giusto che i sardi lo sappiano. Oggi, in questo contesto di crisi, il 100 per cento delle risorse manovrabili, voi avete deciso di metterlo sulla continuità territoriale aerea! E' giusto che lo sappiano i sardi, è giusto che lo sappiano i sindacati, è giusto che lo sappiano le forze datoriali. E' una responsabilità molto grande, è una responsabilità tutta vostra. Certamente noi avremmo favorito una discussione più ampia e più condivisa di un provvedimento così totalizzante, anche per questo (anticipo il mio voto e non farò dichiarazione di voto) c'è tutta la nostra contrarietà a questo provvedimento e tutta la nostra contrarietà a questo metodo, a questo modo di procedere che continua a essere un metodo molto distante dall'ascolto attento e dalla capacità di offrire alla Sardegna un modello di sviluppo e un progetto che sia veramente nella direzione della crescita e della speranza per il nostro popolo.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, non utilizzerò il tempo a disposizione. Voglio telegraficamente dire poche cose. La prima è che è evidente anche dalla replica dell'Assessore che non siamo in regime di continuità territoriale, siamo semmai, lo voglio dire agli Assessori presenti, sotto ricatto e, per effetto di questo ricatto, siamo costretti a mettere a disposizione 57 milioni e mezzo in ragione d'anno per garantire un obbrobrio di continuità territoriale; una continuità territoriale che non garantirà nemmeno la qualità di quella esistente, anzi, come ci è stato detto con grande onestà intellettuale dall'assessore Solinas, non saremo certamente in grado di mantenere, nemmeno sulle rotte di Roma e Milano, l'attuale livello di qualità della continuità territoriale. Inoltre, a fronte di una spesa attuale corrispondente a "zero" euro, spendiamo 57,5 milioni dei sardi per pagare gli sconti anche ai cosiddetti "continentali".
La novità è l'appello dell'assessore Solinas. Assessore, con questo vorrei sgombrare il campo anche da equivoci di questi giorni. Assessore, per quanto ci riguarda, per quanto riguarda il P.D. (lo dico anche alle altre forze politiche presenti in quest'Aula, se sono tali, se si degnano di ascoltare), per noi raccogliere quell'appello non è un problema, semmai, Assessore, mi pare che un problema sia per voi, perché quell'appello lei, Assessore, deve rivolgerlo alla sua maggioranza perché è la sua maggioranza che finora non è stata capace di raccoglierlo e di farsi interprete di bisogni, di attese, di aspettative e di una voglia di riscatto di questo popolo, così come abbiamo deciso in qualche risoluzione unitaria in questi due anni a mezzo, ma non c'è stata assolutamente la disponibilità della maggioranza se la maggioranza si riconosce nel Presidente della Regione, perché il Presidente della Regione finora è stato colui il quale non si è reso disponibile ad accettare l'appello reiterato oggi dall'assessore Solinas.
Oggi il presidente Cappellacci, di fronte al Governo Monti, riappare e sembra, almeno a parole, che si renda disponibile a recuperare due anni e mezzo, due anni e mezzo di reiterate richieste unitarie di questo Consiglio regionale non tenute nella debita considerazione da parte del Presidente della Regione che ha assunto finora, com'è già stato detto, un comportamento e un atteggiamento a dir poco inqualificabile.
Allora, da parte del P.D., assessore Solinas, anche nell'appello all'unità, noi certamente non romperemo il ruolo che abbiamo svolto finora, lo voglio dire con molta chiarezza anche al Presidente del Consiglio e ai rappresentanti politici in quest'Aula. Il presidente Cappellacci, per quanto ci riguarda, si faccia da parte perché il presidente Cappellacci non ha assolutamente, almeno per quanto mi riguarda e per quanto ci riguarda, la credibilità, l'autorevolezza e la serietà istituzionale, l'etica della responsabilità istituzionale di raccogliere questo appello perché non lo ha raccolto per due anni e mezzo e se oggi lo raccogliesse in maniera strumentale, come è abbastanza evidente, non ha la credibilità per rappresentare quest'isola nei confronti del Governo.
Allora da parte nostra non viene meno quest'impegno, ma si faccia da parte il Presidente della Regione e il Consiglio regionale trovi le forme per rappresentarsi autorevolmente. Questa è la posizione del Partito Democratico, credo che sia abbastanza chiara e con questo, presidente Lombardo, le aggiungo anche il voto contrario da parte del mio Gruppo.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento numero 1.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Artizzu e Milia hanno votato a favore e che il consigliere Cocco Daniele ha votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Ladu - Lai - Locci - Meloni Francesco - Milia - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda.
Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 72
votanti 71
astenuti 1
maggioranza 36
favorevoli 48
contrari 23
(Il Consiglio approva).
Metto in votazione l'articolo 1. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 2. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Annuncio che è stato presentato un ordine del giorno.
(Si riporta di seguito il testo dell'ordine del giorno numero 1:
ORDINE DEL GIORNO DIANA Mario - DEDONI - DIANA Giampaolo - SALIS - SANNA Giacomo - STERI - URAS - GALLUS - GRECO - OBINU - SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio sul rilancio dell'aeroporto di Fenosu-Oristano. (1)
PREMESSO che, nell'allegato all'Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Sardegna per l'integrazione del programma delle infrastrutture strategiche, siglata il 20 giugno u.s., si ritiene che il completamento delle infrastrutture nello scalo aeroportuale di Oristano-Fenosu possa comportare "un ulteriore miglioramento del sistema di offerta del trasporto isolano", che, stando al medesimo documento, "a beneficio dello scalo oristanese risultano stanziati (opere non inserite in I.G.Q.) ulteriori Euro 3.750.000 per interventi di potenziamento strutturale" e che "le relative direttive circa la programmazione saranno defmite di seguito alla approvazione del piano industriale";
CONSIDERATO che, con l'Intesa generale quadro di cui sopra, è stata finanziata la realizzazione di un raccordo ferroviario al servizio dell'aeroporto di Oristano-Fenosu;
SOTTOLINEATO che, nel Piano Regionale dei Trasporti approvato dalla Giunta regionale con Del. n. 66/23 del 27 novembre 2008, si afferma quanto segue: "Lo scalo di Oristano-Fenosu, da un lato, può svilupparsi come scalo merci che passeggeri in considerazione della sua collocazione geografica baricentrica; dall'altro non si può non tener presente la sua vicinanza con lo scalo di Elmas, dal quale dista solo 50 minuti";
RIPORTATO che, nel Piano Regionale dei Trasporti, si ritiene "indispensabile che si inizi ad operare per mettere a punto una struttura gestionale-organizzativa e promozionale, che si prepari, quando le infrastrutture saranno pronte, a:
- rendere le operazioni di assistenza veloci ed efficienti, in modo da proporsi particolarmente aggressivi ed appetibili sul mercato;
- vendere i servizi aeroportuali di aviario - handling, servizi centralizzati, assistenza bagagli, servizi di pista, ecc. - a condizioni competitive e favorevoli per i vettori interessati;
- organizzare e sviluppare i servizi commerciali in modo da rendere lo scalo un punto di attrazione e di riferimento per il territorio circostante;
- prendere in considerazione l'ipotesi di 'affittare' l'aeroporto ad un singolo vettore che voglia basarsi su Oristano per il proprio network;
- proporre tutta la Sardegna in quei Paesi quali, ad esempio, Olanda, Danimarca, Scandinavia, Repubbliche Baltiche ed Est Europa, tramite azioni dirette di marketing in loco, partecipando alle principali manifestazioni turistiche estere e puntando su particolari settori (bike, horse, golf, vela, enogastronomia, ecc.);
- contattare direttamente i vettori low-cost presso le loro sedi per elaborare insieme una strategia oppure affidarsi a broker esperti e capaci sia nel reperire aeromobili che nel promuovere il mercato turistico incoming lasciando alle imprese sarde quello outgoing";
RIPORTATO INOLTRE che, nel Piano Regionale dei Trasporti, si prosegue sostenendo che il rilancio dell'aeroporto di Oristano-Fenosu "deve avvenire in una logica di messa a sistema degli aeroscali, all'interno della quale ciascuna struttura possa valorizzare sia le proprie vocazioni che quelle dell'intera Sardegna secondo rapporti di integrazione e complementarietà" e che si prevede il completamento dei lavori di adeguamento previsti, finalizzati ad accogliere aerei con capacità fino a novanta passeggeri, ed in particolare dell'allungamento della pista già incluso nel Piano di Sviluppo Aeroportuale;
EVIDENZIATO che la particolare posizione geografica dell'aeroporto di Oristano-Fenosu lo mette nelle condizioni di potersi sviluppare, oltre che nel trasporto merci, come sede di servizio per la protezione civile, il servizio antincendio e per le forze di polizia;
RAMMENTATA la situazione di gravissima crisi finanziaria in cui versa la Società di Gestione Aeroporti Oristano S.p.A. (Sogeaor), che gestisce lo scalo di Oristano-Fenosu, nella quale sono state investite ingenti risorse pubbliche da parte della Regione e degli Enti Locali;
IL CONSIGLIO REGIONALE
impegna la Giunta regionale
affinché
- Ponga in essere quanto necessario al fine di dare concreta attuazione a quanto enunciato nell'Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Sardegna per l'integrazione del programma delle infrastrutture strategiche e nel Piano Regione dei Trasporti;
- In qualità di socio della Sogeaor S.p.A., adotti le necessarie misure finalizzate a superare l'attuale situazione di crisi economica e gestionale;
- Studi un percorso che preveda l'inclusione dello scalo di Oristano-Fenosu tra gli aeroporti sardi sede di partenza e arrivo dei collegamenti in continuità territoriale tra l'Isola e le principali città italiane.)
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore dei trasporti.
SOLINAS CHRISTIAN (P.S.d'Az.), Assessore dei trasporti. La Giunta si rimette all'Aula, non perché non condivida tutte le enunciazioni che sono contenute, però per onestà bisogna dire che, per esempio, sul punto terzo lo studio dell'inclusione della continuità territoriale comporterebbe, non foss'altro per il ragionamento che abbiamo appena fatto, ulteriori oneri finanziari che, in questo momento, vi rendete ben conto, non sono previsti. Pertanto, se come impegno nulla osta da parte nostra, ci rimettiamo al volere che mi pare unanime dell'Aula.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 1.
Ha domandato di parlare il consigliere Giacomo Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Presidente, leggendolo vedo la firma, ma la mia firma non c'è, quindi non c'è la firma del mio Gruppo, perché ritengo di non dover firmare quest'ordine del giorno se non aggiungendo fra gli impegni alla Giunta quello di arrivare finalmente alla privatizzazione degli aeroporti in Sardegna. Non abbiamo più risorse, non ci sono più impegni da prendere, ci sarà senz'altro l'intervento del Governo italiano che ci obbligherà a uscire dalle società; prima che questo accada credo che la Regione lo possa fare in propria autonomia, in propria libertà, con i criteri che si riterranno più giusti.
PRESIDENTE. Per cui il voto è?
SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Se si aggiunge questa voce, la firma c'è, e quindi il voto è positivo, diversamente...
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, questo problema era già stato sollevato dal collega Sanna. Io non avrei niente in contrario se tutti i firmatari di questo documento sono d'accordo per inserire questo invito alla Giunta, però non dipende solo da me. Io parlavo dell'aeroporto di Fenosu, nello statuto dell'aeroporto di Fenosu è prevista la privatizzazione dell'aeroporto. Non so se questo possa essere un elemento a sostegno delle ragioni dell'onorevole Giacomo Sanna anche per gli altri aeroporti. E' chiaro che in questo caso è necessario il parere della Giunta.
PRESIDENTE. Allora, se l'Aula è d'accordo, si inserisce nell'ordine del giorno... no, non si apre una discussione, si deve dire "sì" o "no", non si apre una discussione sulla proposta dell'onorevole Sanna perché siamo in fase di dichiarazione di voto. Ha fatto una proposta…
(Interruzione)
Sì, però, prima di dare la parola per dichiarazione di voto sull'ordine del giorno, l'Aula si deve esprimere con un "sì" o con un "no" alla proposta di emendamento orale dell'onorevole Sanna. Dopo darò nuovamente la parola per le dichiarazioni di voto. Bisogna procedere con ordine, non è che si interviene sulla proposta dell'onorevole Sanna!
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). No!
PRESIDENTE. Allora, non si è d'accordo, per cui proseguiamo con le dichiarazioni di voto.
Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Presidente, io ho apposto la mia firma su questo ordine del giorno perché si parla di una infrastruttura... Attilio, scusami, tu sei più addentro di me a quello che sto dicendo e vorrei avere il tuo conforto... se è vero. Si parla dell'aeroporto di Fenosu, Oristano, un'infrastruttura probabilmente importante per il territorio ma che finora (lo dico al collega Diana che conosce bene la situazione, meglio di me, e al collega Dedoni) versa in una situazione di disagio organizzativo e di gestione assolutamente insopportabile.
E' notizia recentissima il fatto che la Provincia di Oristano ha pulito tutti i capitoli di bilancio dei fondi disponibili per questa Provincia, che versa non certo in situazione ottimale, per recuperare due milioni di euro che sono stati destinati al pagamento di debiti pregressi di fornitori, per una gestione che viene considerata unanimemente, mi dicono, fallimentare. Per cui la raccomandazione che ci sentiamo di dare all'assessore Solinas, alla maggioranza, al Presidente e quant'altri, è che l'infrastruttura che serve il centro della Sardegna nella provincia di Oristano possa essere salvaguardata, ma che, essendo anche impegnati nella conduzione della società di gestione, si ponga un'attenzione particolare a una gestione che è risultata e risulta ancora essere assolutamente sbagliata e fallimentare.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dedoni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DEDONI (Riformatori Sardi). Io non avrei avuto niente in contrario sulla proposta dell'onorevole Sanna, fatto salvo che tutti gli aeroporti vanno messi, per la gestione, l'ha ricordato adesso chi mi ha preceduto, nelle stesse condizioni. L'aeroporto di Alghero ha avuto 19 milioni di euro per sanare le passività che aveva, approvati da quest'Aula con qualche intervento critico da parte mia. Allora, io capisco e sono d'accordo perché si evitino tutti gli errori possibili e immaginabili, ma che in Sardegna si arrivi per aereo o per nave non c'è dubbio. Allora, un'aviosuperficie, un aeroporto come Fenosu, che è costato oltre 40 miliardi di vecchie lire all'ente pubblico, credo che debba essere messo in condizione di funzionare; non si capisce quali siano i contorti ragionamenti che stanno dietro il blocco di questa iniziativa, veramente vorremmo capirli! Vorremmo anche capire se effettivamente il Presidente e l'Assessore hanno altre idee o se si vuole mettere in rete il sistema aeroportuale sardo. Se è questo che si vuole fare, lo si deve dire con chiarezza perché su questo dobbiamo discutere e dibattere! Sulla privatizzazione non c'è dubbio che siamo tutti d'accordo ma, quando siamo d'accordo, bisogna marciare seriamente in quella direzione e non acquisire altre aviosuperfici. Su questo bisogna essere estremamente chiari!
Quindi, onorevole Sanna, noi siamo perché si trovi la soluzione definitiva per tutti gli aeroporti e che vadano privatizzati, ma devono essere messi tutti alla pari e in maniera organica considerati tali per tutta la Sardegna, perché servono tutti!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Intervengo molto rapidamente per annunciare il voto favorevole all'ordine del giorno e per dire che mi è capitato di accompagnare il Presidente della società di gestione dal Presidente dell'ENAC, Vito Riggio, alla presenza anche del sottosegretario alle infrastrutture, che ha condizionato il finanziamento per la perimetrale, per la nuova recinzione, per il radar dell'ENAC, assolutamente al fatto che, entro 24 mesi, la quota maggioritaria del capitale di quella società fosse privatizzata; si è andati lì con degli impegni precisi di previsione di un bando pubblico, di una gara a evidenza pubblica per la privatizzazione, altrimenti neppure quelle risorse sarebbero state assegnate in quella fase che era una fase di programmazione, e comunque non verrà erogata l'ultima tranche. Quindi, sull'aeroporto di Fenosu, non c'è dubbio che la strada debba essere questa perché, se non fosse questa, sarebbe un pozzo senza fondo di risorse pubbliche.
Però, bisogna dire che ha ragione Dedoni, nella stessa situazione versano gli altri aeroporti. Se il Piano paesaggistico regionale, com'è stato in altri Piani paesaggistici, anziché vincolare i cento metri soltanto attorno al monumento, al campanile o alla chiesetta, avesse vincolato per tre chilometri le aree vicino agli aeroporti, probabilmente non sarebberosorti parcheggi che sono delle vere piattole, sono dei parassiti che tolgono risorse che potrebbero consentire una gestione economicamente corretta, e vantaggiosa la partecipazione ai privati.
Questo stanno facendo alcuni comuni da Olbia ad Alghero, a Cagliari, io non so se sia giusto fare uno stadio a fianco all'aeroporto, io avrei preservato quelle aree per permettere di realizzare strutture, anche alberghiere, che consentissero il pareggio, come avviene in tutti gli aeroporti italiani ed europei. Noi invece le aree le diamo a soggetti privati che diventano parassiti per il sistema regionale e per il sistema pubblico.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SOLINAS ANTONIO (P.D.). Io mi auguro, dopo l'intervento del collega Cuccureddu, di avere la garanzia che l'aeroporto non sia già privatizzato. Prendo atto che il Presidente dell'aeroporto di Oristano è stato accompagnato dal suo segretario regionale del partito negli incontri istituzionali e quindi… però, al di là delle polemiche, Assessore, io credo che l'infrastruttura dell'aeroporto per il territorio della provincia di Oristano, anzi non solo della provincia di Oristano, credo anche per buona parte del centro Sardegna, sia un'infrastruttura importantissima. Non siamo certamente soddisfatti (i risultati purtroppo ci hanno dato ragione) della gestione che, in questi ultimi 10 o 12 anni, si è fatta dell'aeroporto di Fenosu. Noi riteniamo che, chi va a gestire un'infrastruttura come quella, prima di tutto deve sapere che cosa sta andando a fare. Si è voluta accelerare, qualche settimana prima delle elezioni provinciali di Oristano, l'apertura dell'aeroporto di Fenosu destinandolo ad aeroporto passeggeri con un costo enorme sulla collettività, credo che da lì sia partito il fallimento di questa gestione. Noi riteniamo che l'aeroporto di Fenosu debba avere prima di tutto una gestione per quanto riguarda il servizio merci, forse qualche low cost, e poichè l'aeroporto sta al centro della Sardegna anche come servizio antincendio, come già si sta facendo per il centro scuola di polizia che è una cosa fondamentale.
Però mi vorrei concentrare soprattutto sul ruolo che l'amministrazione può e deve svolgere nell'aeroporto di Oristano, cosa che non ha mai fatto nonostante sia socio dal primo momento dell'aeroporto, se n'è lavata regolarmente le mani. Io credo che sia indispensabile che l'amministrazione regionale, in questo momento, non intervenga finanziariamente ma intervenga per decidere, come socio possibilmente di maggioranza, che cosa e quale ruolo debba svolgere e possa svolgere l'aeroporto di Fenosu nell'organizzazione regionale degli aeroporti.
Il Presidente della Giunta regionale non si può limitare a uscite pubbliche dichiarando che chi ha sbagliato deve pagare. Se ci sono errori, se lui è a conoscenza di responsabilità che si sono avute nella gestione di questa infrastruttura, lo comunichi e lo comunichi a chi di dovere ma non deve pagare, una gestione non molto trasparente, la collettività sarda e soprattutto la collettività provinciale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Intervengo sull'ordine dei lavori. Sulla proposta del collega Sanna ho sentito solo pareri favorevoli, siamo favorevole anche noi all'inserimento e a rendere completamente unitario con quell'indicazione l'ordine del giorno, non capisco perché non la si possa inserire, non ho sentito alcun parere contrario, per cui pregherei di poter approfondire e accogliere eventualmente l'indicazione data dal collega Sanna.
PRESIDENTE. Onorevole Salis, io ho riscontrato un parere contrario perché mi è stato chiesto maggiore approfondimento da parte di un collega consigliere per cui se le cose sono cambiate...
(Interruzione)
No, non sono cambiate, l'onorevole Oppi ha dato parere contrario.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
URAS (Gruppo Misto). Sull'ordine del giorno, anche in questa stesura, io dichiaro il mio voto favorevole perché, al secondo punto, e lo spiego, del deliberato si recita: "In qualità di socio della SOGEAOR S.p.a. adotti le necessarie misure finalizzate a superare l'attuale situazione di crisi economica e gestionale". In questo, "volendo", si ritrovano anche i percorsi di privatizzazione; "volendo" si ritrovano anche altre misure; ma soprattutto, io lo voglio rammentare, non è che il processo di privatizzazione delle società di gestione o, meglio, delle società di gestione degli aeroporti sardi non sia un processo obbligatorio anche per le altre realtà, come io ritengo. Invito l'Assessore, prima che arrivino sorprese, a chiarire, lo dica in Commissione, si faccia una riunione ad hoc, si sollevi una questione in Aula, si faccia una mozione, si facciano comunicazioni della Giunta, ma noi dobbiamo sapere come è la situazione economico-finanziaria di tutte le nostre società di gestione perché non vorremmo trovarci poi nella condizione di…! E siccome molte delle società di gestione sono partecipate della Regione, anche tramite SFIRS, non vorremmo trovarci nella condizione di…! Ricordo a tutti, a quelli che sono o sono stati in Commissione bilancio, in questi anni, che abbiamo già trattato questa partita e abbiamo anche inventato meccanismi come i prestiti onerosi a carico delle società di gestione, come una modalità di intervento finanziario a favore delle stesse da parte dell'amministrazione regionale; sono tutte cose un po' acrobatiche e noi non ci dobbiamo trovare in una condizione di emergenza anche questa volta.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Io mi ero iscritto a seguito della proposta dell'onorevole Giacomo Sanna per dire semplicemente che, comprendendo l'obiettivo importante che si poneva con quella proposta, ritenevo che fosse necessario un approfondimento prima di inserirlo nell'ordine del giorno che stiamo votando, per una ragione semplicissima. Mi rifiuto, Presidente, lo dico agli Assessori competenti presenti, poi in particolare mi riferisco anche all'assessore Zedda, perché credo che, sulle compagnie di gestione, debba essere fatta una discussione seria; come diceva adesso il collega Uras, penso e suggerisco, poi vedremo se assumere qualche iniziativa direttamente noi in Aula, credo innanzitutto che la Commissione debba essere messa nella condizione di conoscere lo stato di salute delle società e soprattutto i piani di attività, per capire se i piani di attività sono in rapporto alla programmazione della Regione in questo settore.
Colgo l'occasione, Presidente, e finisco, per sollecitare un'altra questione relativamente a tutte le partecipate regionali. Soprattutto in un momento come questo, noi non possiamo permetterci il lusso di non guardare con attenzione. Allora io suggerirei anche a lei, assessore Zedda, di mettere le Commissioni competenti nel più breve tempo possibile nella condizione di fare un'analisi seria sullo stato di salute di tutte le nostre partecipate, perché io sono tra quelli che si rifiuta di pensare che una gestione con una partecipazione pubblica non possa stare sul mercato semplicemente perché ha una partecipazione pubblica.
Mi rifiuto di iscrivermi al partito di coloro i quali ritengono che solo il privato riesce a gestire una determinata attività potendo stare sul mercato. Così non è, ma per evitare questo ovviamente chi ha responsabilità di amministrazione pubblica deve fare la sua parte che, a me pare, finora non ha fatto per intero.
Quindi sollecito gli Assessori che, tra le proprie competenze, hanno anche delle partecipate, di mettere il Consiglio quanto prima nelle condizioni di analizzare, ripeto, lo stato di salute di tutte le partecipate.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, io voglio fare un'azione di memoria per non prenderci in giro. Nel marzo 2010 prima, e nel marzo 2011 dopo, abbiamo votato in quest'Aula dei provvedimenti per la ricapitalizzazione delle aziende con forte esposizione debitoria, SOGEAL una per tutti, a una condizione, sono quei "penultimatum" a cui ci stiamo abituando. Si diceva, benissimo questa è l'ultima volta, ricapitalizziamo perché dobbiamo dare corso alla privatizzazione. L'abbiamo fatto nel 2009, 2010 e 2011 da poco, credo che lo rifaremo anche nel 2012. Abbiamo l'audizione dei presidenti e direttori generali delle società partecipate alle gestioni aeroportuali, già concordata e preventivata dalla terza Commissione, sentiremo presumo per l'ennesima volta la solita storia, andremo ad analizzare quei bilanci e continueremo a conferire risorse finanziarie in società che sono delle società… non vorrei definirle nel modo che mi viene opportuno, per non parlare poi dei mega stipendi, dell'utilizzo del clientelismo, per tutto quello che ci siamo detti. Perciò anche adesso, secondo me, ci stiamo prendendo un po' in giro tutti, con la presunzione poi di far credere queste cose all'esterno. Non ci crede più nessuno! Non ci crede proprio più nessuno! Stiamo per l'ennesima volta sbagliando!
Allora io credo che vada inserito quanto sostenuto dal collega Sanna, anche perché purtroppo vige la norma in questo Consiglio che un ordine del giorno non si nega a nessuno, con la valenza che va data a quell'ordine del giorno, o ci decidiamo davvero a fare un'azione politica che sia degna di un'azione etica e morale adeguata, oppure continueremo a parlarci addosso, e le partecipate regionali, non solo quelle del settore aeroportuale, continueranno a sopravvivere con l'emolumento tradizionale di diverse centinaia di milioni di euro del bilancio regionale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, intervengo non per dire che sono d'accordo sull'ordine del giorno, ma per tranquillizzare il collega Capelli, perché qui non sono state chieste ricapitalizzazioni di nessun genere. Sì, ho capito che lei fa riferimento… ma siccome ha citato anche la SOGEAOR, la SOGEAOR non è stata sottoposta a ricapitalizzazione, la Regione… La SOGEAL è un altro problema. Allora ho capito male.
In questo caso stiamo chiedendo una cosa diversa, è proprio per evitare che la Regione intervenga finanziariamente che noi abbiamo fatto quest'ordine del giorno. quindi volevo tranquillizzarla su questo.
CAPELLI (Gruppo Misto). L'avrei capito anche senza la tua spiegazione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Sarò brevissimo, intervengo solo per dire che il tema che è stato introdotto è un tema talmente vasto che non credo possa esaurirsi in una frettolosa discussione su un ordine del giorno. E' vasto. Devo dire che trovo pertinenti anche le sollecitazioni che ha fatto l'onorevole Giacomo Sanna, però nel dispositivo si parla di osservanza del piano regionale dei trasporti, c'è un piano regionale dei trasporti in vigore? E' quello che ha adottato la Giunta regionale nell'ottobre del 2008? Questo Consiglio regionale non l'ha mai visto, non l'ha visto nella scorsa legislatura, che poi è caduta, non l'ha visto in questa legislatura.
Credo che sia opportuno, assessore Solinas, avere un piano regionale dei trasporti, capire la missione di ciascuno scalo, parlo naturalmente dei porti, ma anche degli aeroporti, la missione, la specificità, perché penso che poi riusciremo anche a programmare meglio. Dico solo all'onorevole Capelli, e lo ricordo a tutti noi, che quest'anno scade, per quanto riguarda la SOGEAOR, il primo quadriennio di operatività della gestione totale; in quella legge che abbiamo approvato in questo Consiglio regionale, noi davamo un'indicazione, non la diamo noi, la dà l'ENAC, alla scadenza del primo quadriennio di operatività ci deve essere il pareggio di bilancio, altrimenti c'è la revoca della concessione quarantennale. Credo che dobbiamo prenderlo in considerazione seriamente, così come credo che dobbiamo prendere in considerazione seriamente la decisione che abbiamo assunto che è legge, cioè l'orientamento alla privatizzazione parziale, è un orientamento che credo dobbiamo rispettare, e dico che merita forse un dibattito, forse anche una sessione del Consiglio regionale in materia di trasporti.
PRESIDENTE. Metto ora in votazione l'ordine del giorno numero 1. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 337.
(Segue la votazione)
Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Meloni Francesco - Milia - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pittalis - Planetta - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda.
Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 68
votanti 67
astenuti 1
maggioranza 34
favorevoli 44
contrari 23
(Il Consiglio approva).
PRESIDENTE. Il Consiglio è convocato martedì 13 dicembre 2011, alle ore 10.
La seduta è tolta alle ore 14 e 37.
Allegati seduta
CCLXXXII SEDUTA
Martedì 29 novembre 2011
Presidenza della Presidente LOMBARDO
indi
del Vicepresidente COSSA
indi
della Presidente LOMBARDO
indi
del Vicepresidente BRUNO
indi
della Presidente LOMBARDO
La seduta è aperta alle ore 10 e 04.
PITEA, Segretario f.f., dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 28 ottobre 2011 (275), che è approvato.
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Radhoun Ben Amara, Silvestro Ladu, Marco Meloni e Matteo Sanna hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 29 novembre 2011.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
Comunicazioni del Presidente
PRESIDENTE. Comunico che il Presidente della Regione, con nota del 24 novembre 2011, ha fatto pervenire al Consiglio il ricorso proposto dal Presidente del Consiglio dei Ministri contro la Regione autonoma della Sardegna per dichiarata illegittimità costituzionale degli articoli 4 (commi 5, 10, e 11), 5 (commi 1 e 5), 6 (commi 1, 2, 3, 4, 5, 6 e 8), 8, 9 (commi 3 e 6) e 10 della legge regionale 4 agosto 2011, numero 16 concernente: "Norme in materia di organizzazione e personale".
Risposta scritta a interrogazioni
PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle seguenti interrogazioni:
"Interrogazione COSSA - VARGIU - DEDONI - FOIS - MELONI Francesco - MULA, con richiesta di risposta scritta, sulle procedure per la gestione degli esami di teoria per le patenti di guida". (30)
(Risposta scritta in data 17 novembre 2011.)
"Interrogazione CUCCU - SABATINI sull'utilizzo dei diserbanti nelle cunette e nelle fasce di rispetto delle strade statali". (285)
(Risposta scritta in data 17 novembre 2011.)
"Interrogazione LOCCI sullo stato dell'iter amministrativo dei lavori di bonifica ambientale dell'area ex Sardamag di Sant'Antioco". (468)
(Risposta scritta in data 17 novembre 2011.)
"Interrogazione ESPA - BRUNO - MARIANI - MELONI Valerio - CORDA sulla deliberazione della Giunta regionale 29 marzo 2011, n. 16/13 - Linee guida in materia di Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) e di Accertamento Sanitario Obbligatorio (ASO) per persone sofferenti mentali". (573)
(Risposta scritta in data 17 novembre 2011.)
"Interrogazione COCCO Daniele Secondo sulla necessità di migliorare l'efficienza del servizio di guardia medica nel territorio del Goceano". (583)
(Risposta scritta in data 17 novembre 2011.)
"Interrogazione DIANA Giampaolo - ESPA - CORDA - MELONI Valerio sui disagi degli utenti in merito alle procedure di esenzione dal ticket per redditi presso gli uffici della ASL competente per territorio". (591)
(Risposta scritta in data 17 novembre 2011.)
"Interrogazione DESSI' sui continui disservizi della Poste italiane Spa". (599)
(Risposta scritta in data 17 novembre 2011.)
"Interrogazione COSSA - VARGIU - DEDONI - MULA - MELONI Francesco - FOIS sulla mancata attuazione della legge regionale 8 febbraio 2010, n. 4 (Norme in materia di valorizzazione e riconoscimento della funzione sociale ed educativa degli oratori e delle attività similari)". (624)
(Risposta scritta in data 17 novembre 2011.)
"Interrogazione VARGIU sui ritardi negli interventi finalizzati alla riduzione delle liste d'attesa previsti dalla legge finanziaria regionale 2011". (625)
(Risposta scritta in data 17 novembre 2011.)
"Interrogazione DESSÌ sul rischio di chiusura dello stabilimento di Piscinas della Società Sarda di Bentonite Srl". (643)
(Risposta scritta in data 17 novembre 2011.)
"Interrogazione ESPA - SOLINAS Antonio - SANNA Gian Valerio - MELONI Valerio - CORDA - AGUS sui notevoli ritardi da parte della ASL di Oristano inerenti le procedure del concorso per l'assunzione di 10 operatori socio-sanitari". (659)
(Risposta scritta in data 17 novembre 2011.)
"Interrogazione AGUS - ESPA - DIANA Giampaolo in merito alla convenzione tra la Regione e l'INPS in attuazione dell'accordo quadro, di cui all'articolo 20 del decreto legge n. 18 del 2009, convertito in legge 3 agosto 2009, n. 102, tra il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e le Regioni per l'affidamento all'INPS delle funzioni concessorie nei procedimenti di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità". (686)
(Risposta scritta in data 17 novembre 2011.)
Annunzio di presentazione di proposte di legge
PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge:
COCCO Pietro - SANNA Gian Valerio - AGUS - BARRACCIU - CUCCU - CORDA - DIANA Giampaolo - LOTTO - MANCA - MELONI Valerio - MORICONI - SABATINI - SOLINAS Antonio: "Misure urgenti per la regolarizzazione di occupazioni abusive di alloggi di edilizia pubblica". (330)
(Pervenuta il 17 novembre 2011 e assegnata alla quarta Commissione.)
CONTU Mariano Ignazio - DIANA Mario - PIRAS - STOCHINO - CAMPUS - FLORIS Rosanna - TOCCO - LOCCI - GRECO - PITEA - RODIN - LAI - SANJUST - LADU - MURGIONI - PERU - PETRINI - AMADU - GALLUS - RANDAZZO - BARDANZELLU - SANNA Paolo Terzo - DEDONI: "Nuovo ordinamento del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione autonoma della Sardegna". (331)
(Pervenuta il 17 novembre 2011 e assegnata alla prima Commissione.)
CUCCU - AGUS - DIANA - BARRACCIU - BRUNO - COCCO Pietro - CORDA - CUCCA - ESPA - LOTTO - MANCA - MORICONI - PORCU - SABATINI - SANNA Gian Valerio: "Interventi urgenti conseguenti agli eventi alluvionali e di dissesto idrogeologico del mese di novembre 2011". (338)
(Pervenuta il 17 novembre 2011 e assegnata alla quarta Commissione.)
Annunzio di presentazione di disegni di legge
PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati i seguenti disegni di legge:
"Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2012)". (332)
(Pervenuto il 18 novembre 2011 e assegnato alla terza Commissione.)
"Bilancio di previsione per l'anno 2012 e bilancio pluriennale per gli anni 2012-2014". (333)
(Pervenuto il 18 novembre 2011 e assegnato alla terza Commissione.)
"Interventi per la produttività del sistema produttivo regionale". (334)
(Pervenuto il 18 novembre 2011 e assegnato alla sesta Commissione.)
"Disposizioni nel settore opere pubbliche". (335)
(Pervenuto il 18 novembre 2011 e assegnato alla quarta Commissione.)
"Sistema regionale di qualificazione degli operatori esecutori di opere e lavori pubblici (OPAR)". (336)
(Pervenuto il 22 novembre 2011 e assegnato alla quarta Commissione.)
"Norme per la copertura finanziaria della continuità territoriale aerea". (337)
(Pervenuto il 22 novembre 2011 e assegnato alla quarta Commissione.)
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.
COCCO DANIELE, Segretario:
"Interrogazione DESSI', con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione in cui versano i lavoratori delle ditte in appalto per la conduzione e manutenzione degli impianti di depurazione per conto di Abbanoa Spa e in merito al mancato pagamento degli stipendi pari a tre mensilità". (730)
"Interrogazione MELONI Valerio, con richiesta di risposta scritta, sui gravi ritardi dell'adeguamento della strada statale n. 131, tronco Oristano Tramatza - Porto Torres, ai programmi di interventi individuati dalla Regione Autonoma della Sardegna". (731)
"Interrogazione MELONI Valerio, con richiesta di risposta scritta, in merito alle procedure previste dal bando regionale "Promuovidea" per l'individuazione dei beneficiari dei finanziamenti di idee di impresa". (732)
"Interrogazione BRUNO, con richiesta di risposta scritta, sulla condizione in cui versa il trasporto su rotaia nell'Isola, e particolare quello del nord Sardegna". (733)
"Interrogazione MULAS, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata attivazione del liceo musicale nel capoluogo sardo". (734)
"Interrogazione SOLINAS Antonio, con richiesta di risposta scritta, in merito alle procedure sull'erogazione di contributi per l'innovazione tecnologica e organizzativa a favore delle piccole e medie imprese previsti dal bando dell'Assessorato regionale dell'industria". (735)
"Interrogazione BARRACCIU - ESPA - DIANA Giampaolo, con richiesta di risposta scritta, sul bando dell'Azienda ospedaliera Brotzu per il "servizio di fornitura in somministrazione di lavoro temporaneo" pubblicato in data 14 settembre 2011 e scaduto il 24 ottobre 2011". (736)
"Interrogazione GRECO, con richiesta di risposta scritta, sui lavori di ampliamento del porticciolo turistico e del porto pescatori di Torregrande in Comune di Oristano - 1° lotto funzionale". (737)
"Interrogazione TOCCO, con richiesta dl risposta scritta, sulla situazione di drammaticità relativa al problema Equitalia". (738)
"Interrogazione DIANA Mario, con richiesta di risposta scritta, sul centro intermodale di Oristano". (739)
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.
COCCO DANIELE, Segretario:
"Interpellanza DIANA Giampaolo sulle problematiche relative ai trapianti d'organo". (284)
"Interpellanza PLANETTA sulla politica economica ed estera dei vari governi italiani succedutisi nel tempo condotta attraverso l'ENI e le sue controllate e relativi intrecci affaristico-finanziari riguardanti il gasdotto Galsi". (285)
"Interpellanza DIANA Giampaolo sulle problematiche del trasporto ferroviario (in particolare Trenitalia) e della riduzione cospicua di risorse prevista per l'anno 2012". (286)
"Interpellanza DIANA Giampaolo sull'edificio di via XX Settembre a Cagliari (ex sede della Corte dei conti) in via di deterioramento". (287)
"Interpellanza BRUNO - BARRACCIU sulla drastica riduzione dei collegamenti aerei da parte delle compagnie aeree conseguenti ai gravi ritardi nella definizione dei decreti relativi all'imposizione dei nuovi oneri di servizio pubblico sui servizi aerei di linea da e per la Sardegna, al fine di assicurare la continuità territoriale tra la Sardegna e la Penisola". (288)
"Interpellanza PLANETTA sul riconoscimento giuridico del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione Autonoma della Sardegna, tale da sostituire nel territorio regionale il Corpo forestale dello Stato, analogamente a quanto previsto nelle rispettive norme regionali di Sicilia e Val d'Aosta". (289)
PRESIDENTE. Si dia annunzio della mozione pervenuta alla Presidenza.
COCCO DANIELE, Segretario:
"Mozione BARRACCIU - CUCCA - DIANA Giampaolo - URAS - SALIS - SABATINI - PORCU - SANNA Gian Valerio - AGUS - BEN AMARA - BRUNO - CAPELLI - COCCO Daniele Secondo - COCCO Pietro - CORDA - CUCCU - CUGUSI - ESPA - LOTTO - MANCA - MARIANI - MELONI Marco - MELONI Valerio - MORICONI - SECHI - SOLINAS Antonio - SORU - ZUNCHEDDU sull'avanzata fase di definizione da parte della Commissione europea di questioni di importanza strategica per la Sardegna riguardanti la disciplina delle principali politiche europee di programmazione e sviluppo successive al 2013, e in particolare della politica di coesione, politica agricola, rete transeuropea, accordo "Piano azione e coesione" siglato dal Ministro Fitto e dal commissario europeo Hahn, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento". (156)
Programmazione bimestrale dei lavori
PRESIDENTE. Comunico il programma bimestrale dei lavori dell'Assemblea e delle Commissioni, predisposto, ai sensi dell'articolo 23 del Regolamento, a seguito della Conferenza dei Presidenti di Gruppo tenutasi il 23 novembre 2011, sentita la Conferenza dei Presidenti delle Commissioni permanenti.
E' stato deliberato di dedicare il mese di dicembre ai lavori delle Commissioni. I lavori dell'Assemblea riprenderanno il 3 gennaio 2012 per l'inizio dell'esame della manovra finanziaria 2012-2014, qualora perfezionata.
Sono stati individuati gli argomenti prioritari che le Commissioni esamineranno, il cui elenco è a disposizione dei colleghi.
(Lo schema della programmazione bimestrale è allegato alla seduta)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge numero 337.
Dichiaro aperta la discussione generale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, intervengo sull'ordine dei lavori, chiedendole, prima di iniziare il dibattito su questo importante disegno di legge, di mettere a disposizione del Consiglio, dei consiglieri tutti, a scanso di equivoci, così come avvenne nella passata legislatura su richiesta dell'opposizione, oggi maggioranza, la bozza di schema di convenzione dalla quale, oltre alla copertura finanziaria, si evinca tutto il resto, come il numero di voli, per esempio.
Prima di iniziare la discussione, chiedo che il Consiglio regionale venga messo nelle condizioni di esaminare la bozza di schema di convenzione, altrimenti non si può svolgere una discussione seria. Siccome, insieme agli altri settantanove consiglieri, sono tra coloro che credo vogliano svolgere una discussione seria, metteteci nelle condizioni di farlo.
PRESIDENTE. Sospendo la seduta.
(La seduta, sospesa alle ore 10 e 18, viene ripresa alle ore 11 e 14.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Prego i colleghi di prendere posto.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, la ringrazio per aver almeno parzialmente accolto la proposta. Le chiedo ancora soltanto alcuni minuti per avere il tempo di leggere. Abbia pazienza, ci dia la possibilità di leggere altrimenti sarebbe vana la sua sensibilità.
PRESIDENTE. Sospendo la seduta.
(La seduta, sospesa alle ore 11 e 15, viene ripresa alle ore 11 e 23.)
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE COSSA
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Prego i colleghi di prendere posto. Ricordo che è aperta la discussione generale
E' iscritto a parlare il consigliere Planetta. Ne ha facoltà.
PLANETTA (P.S.d'Az.). Quanto tempo ho, Presidente?
PRESIDENTE. Onorevole Planetta, l'intervento può durare venti minuti.
Ricordo ai consiglieri che intendono parlare che devono iscriversi non oltre la conclusione del primo intervento.
PLANETTA (P.S.d'Az.). Allora, intervengo brevemente, cari colleghi, colleghe, Assessori, ovviamente per dare il mio plauso all'assessore Solinas per la tempestività che ha avuto nel portare in Consiglio questo disegno di legge. Solo qualche giorno fa, infatti, leggevamo, su tutti i giornali, questi titoli: "Caos nei cieli sardi", "Incertezza sulla continuità territoriale".
Come noi tutti sappiamo, la continuità territoriale, intesa come capacità di garantire un servizio di trasporto che non penalizzi i cittadini residenti in territori meno favoriti, si inserisce nel quadro, promosso in sede europea, più generale di garanzia dell'uguaglianza sostanziale dei cittadini e di una forte coesione di natura economica e sociale. Il trasporto, infatti, se da un lato si configura come attività di tipo economico, dall'altro si configura come essenziale elemento del diritto alla mobilità previsto dall'articolo 16 della Costituzione e rappresenta un servizio di interesse economico generale, quindi tale da dover essere garantito a tutti i cittadini indipendentemente dalla loro dislocazione geografica.
Voglio ricordare che questo fondamentale e sacrosanto diritto dei sardi rischiava di essere incrinato, anzi proprio aggredito nel profondo, perché per dare gambe alla nuova continuità aerea ovviamente serve una copertura finanziaria. Aspettare la nuova Finanziaria, quindi, sarebbe stato troppo tardi per il varo della nuova continuità che, sappiamo, deve partire a marzo perché altrimenti l'Unione europea non riuscirebbe a bandire la gara nel prossimo mese di gennaio, rendendo di fatto impossibile varare la nuova continuità. Ebbene, io credo oggi che vadano a decadere tutti i presupposti per quella paventata incertezza sul nuovo regime di continuità territoriale tra la Sardegna e l'Italia.
Oggi, ripeto, grazie al senso di responsabilità dimostrato in sede di Conferenza dei Presidenti di Gruppo, è stata accolta all'unanimità la richiesta di stralcio presentata dal Presidente della Regione, dall'Assessore regionale dei trasporti e, con questo disegno di legge, sarà subito disponibile lo stanziamento di 57,5 milioni di euro. Da oggi dunque saranno anche privi di fondamento tutti quei timori dovuti al fatto che, scaduta la proroga, le compagnie aeree si sarebbero potute muovere liberamente cambiando gli orari a loro piacimento e cancellando i voli senza consultare nessuno. Con questo disegno di legge, insomma, non vi è più pericolo di compromettere l'avvio da marzo della nuova continuità.
Io sono anche convinto che tutte le forze politiche rappresentate in questo Consiglio abbiano a cuore il problema della mobilità dei sardi e vorranno, come si prevede, approvare questa semplice norma finanziaria. Immagino che molte lo faranno convintamente, anche riconoscendo i meriti della Giunta, dello stesso Assessore dei trasporti, altre lo faranno ugualmente pur non rinunciando a qualche comprensibile distinguo o a qualche prevedibile, forse, strascico polemico, ma sono sicuro che, a tale proposito, l'Assessore dei trasporti scioglierà, qui in Consiglio, qualsiasi dubbio ciascuno di noi abbia. Voglio ripetere, questa sorta di gioco delle parti credo che poco importi e importerebbe ai sardi che viaggiano, che hanno bisogno della continuità aerea e aggiungo che questo altrettanto poco dovrebbe importare a noi tutti.
In definitiva, l'importante che cos'è? E' che questa continuità territoriale aerea si faccia e che la copertura degli oneri derivanti dall'applicazione della continuità territoriale sia finalmente individuata e disponibile perché unicamente di questo oggi si discute, posto che l'iter istruttorio e burocratico è stato perfezionato in Conferenza dei servizi col Ministero e con l'ENAC proprio per raggiungere l'obiettivo della "Summer season 2012". Desidero aggiungere che esitare questa norma è prima di tutto un atto di condivisione e di responsabilità proprio per rispettare questa scadenza ed evitare la paventata deriva del sistema di trasporto aereo, sempre però nella prospettiva della costruzione di un autentico ponte aereo verso scali della penisola, attraverso un nuovo modello di continuità territoriale incentrato sulla tariffa unica.
Voglio concludere questo mio breve intervento con un'ultima riflessione: tutti noi sappiamo che la peculiarità del mercato dei trasporti impedisce di fatto di realizzare un mercato concorrenziale effettivo, questo vale specialmente per la nostra terra, per la nostra Isola, per la Sardegna. Perciò è stata necessaria un'azione di sostegno legittimata dalle istituzioni europee, che hanno così consentito interventi nazionali altrimenti inammissibili in quanto rientranti nella sfera degli aiuti di Stato. Ora, il 14 gennaio 2011, dopo oltre un anno dalla delega a indire e presiedere una Conferenza di servizi con il compito di individuare il contenuto delle imposizioni di oneri di servizio pubblico sulle rotte da e per la Regione Sardegna, in conformità al Regolamento CE numero 1008/2008, conferita dal Ministro al Presidente della Regione Sardegna ai sensi del comma 13, dell'articolo 36, della legge numero 144 del 17 maggio 1999, veniva pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto di imposizione dell'onere di servizio pubblico e le relative procedure e oneri per la realizzazione del servizio che solo dopo qualche settimana venivano revocati poiché non contenevano la tariffa unica che doveva uniformare il costo dei biglietti dei non residenti a quello dei residenti, come tutti voi sapete.
Allora, oggi, voglio ricordare, trascorsi quasi due anni dalla delega, che risulta ancora inattuata tale procedura per l'imposizione dell'onere del servizio pubblico. Questo è inaccettabile perché genera un indebito guadagno delle Compagnie aeree a scapito del servizio pubblico imposto dalle norme comunitarie provocando un danno diretto ai passeggeri non residenti che devono subire tariffe fuori controllo. E' inoltre un danno incalcolabile per l'intera economia della nostra Sardegna.
Ora, onorevoli colleghi, Assessore, credo che sia intendimento della Regione Sardegna definire urgentemente la proposta di imposizione dell'onere del servizio pubblico con la determinazione della tariffa unica nell'ambito della Conferenza dei servizi sulla base del principio di riequilibrio legato alle condizioni di insularità della Sardegna, una tariffa massima a cui si applichi il regime degli oneri di servizio pubblico utilizzando come parametro le condizioni più favorevoli del costo ferroviario.
Perciò, in questo breve mio intervento, mi auguro che presto, molto presto, si ponga rimedio anche a tale problema e credo che l'approvazione di questo disegno di legge rappresenti il primo indispensabile passo verso questo importantissimo traguardo - spero anche altri - che, tutti insieme in questo Consiglio, per il bene della nostra terra, dovremmo fare. Grazie Presidente, grazie Assessore, grazie colleghe e colleghi.
PRESIDENTE. Sono in visita in Consiglio regionale gli studenti e i docenti dell'Istituto tecnico commerciale per il turismo "Dionigi Panedda" di Olbia. Desidero ringraziarli e rivolgere loro il saluto da parte del Consiglio regionale.
E' iscritto a parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, vorrei iniziare dicendole che, a inizio di seduta, ho chiesto alla presidente Lombardo di metterci nelle condizioni di conoscere nel dettaglio lo schema di convenzione per la nuova continuità territoriale. Voglio dirle che quello che ci avete messo a disposizione non ci consente affatto di conoscere minimamente il contenuto dello schema di convenzione! Pertanto vorrei rimarcare alla Presidenza del Consiglio che stamane si svolge una discussione senza che i consiglieri siano stati messi nella condizione di conoscere esattamente che cosa la Regione ha proposto per la nuova continuità territoriale e soprattutto qual è l'ipotesi di accordo che si prefigura con il Governo sul nuovo regime di continuità territoriale. Non è un fatto marginale, Presidente, la prego anche di richiamare... Presidente, innanzitutto volevo rappresentarle la situazione e poi, mi dispiace, ripeto, che non abbiate messo i consiglieri nella condizione di poter svolgere una discussione con cognizione di merito.
Noi oggi stiamo discutendo non già della continuità territoriale, ma delle norme relative alla copertura finanziaria di una continuità... però, Presidente, io la prego... altrimenti… tra l'altro abbiamo anche un pubblico giovane, dovremmo dare un esempio soprattutto ai giovani, non mi pare sia il massimo offrire a questi ragazzi l'immagine di un'Aula distratta mentre si discute un tema di straordinaria importanza per la Sardegna.
PRESIDENTE. Onorevole Diana, devo dirle che l'Aula mi sembra particolarmente attenta in questo momento.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Non lo è affatto! Forse era distratto anche lei, Presidente! Comunque…
Le dicevo, Presidente, che oggi stiamo discutendo della norma relativa alla copertura finanziaria. Dico questo, a scanso di equivoci, per gli altri colleghi della maggioranza che interverranno successivamente, perchè il Partito democratico non è contrario, non è assolutamente contrario alla continuità territoriale attraverso la tariffa unica. Siamo favorevoli alla tariffa unica perché riteniamo che la tariffa unica possa e debba rappresentare un'occasione, spero straordinaria, per aumentare i flussi verso la Sardegna, attraverso i quali auspico che ci sia anche un aumento della crescita in questa Regione di cui abbiamo un fortissimo bisogno.
Però, Presidente e assessore Solinas, oggi noi non siamo in condizione di immaginare nemmeno sulla copertura finanziaria... Presidente, se a lei questa sembra un'Aula attenta vuol dire che siamo in due Aule diverse! C'è un brusio fortissimo!
PRESIDENTE. Il brusio è prevalentemente alle mie spalle, onorevole Diana, mi pare che proprio da parte dell'Aula non ci sia un grande brusio...
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Ma io non faccio una questione brusio d'opposizione né di maggioranza, si sente brusio, eccome! Evidentemente abbiamo una percezione dei decibel diversa.
Le dicevo che, mi rivolgo anche all'assessore Solinas, in questa discussione oggi, al di là di questa indicazione di massima, non siamo nelle condizioni di valutare nemmeno quanto costerà effettivamente il nuovo regime di continuità territoriale, così come non siamo nelle condizioni di conoscere, rispetto all'attuale continuità territoriale, seppure in regime di prorogatio, quanti voli prevede la nuova continuità territoriale. Dalle notizie che io ho, spero che lei possa smentirmi, Assessore, mi risulta che i voli saranno inferiori anche sulle tratte dagli aeroporti sardi a quelli di Roma e Milano e, in particolare, per uno o due di questi nostri tre scali sardi. Però, il non poter discutere, conoscendo almeno queste dinamiche, diventa davvero un esercizio difficile da svolgere.
Ancora. Non conosciamo quanti voli, ancor meno conosciamo le fasce orarie. Già nell'attuale continuità territoriale, noi abbiamo delle fasce orarie completamente non coperte, cioè noi abbiamo dei buchi anche di cinque o sei ore che credo debbano essere in qualche maniera colmati. La nuova continuità territoriale risponde a questa esigenza? Io non lo so, proprio perché non siamo stati messi nelle condizioni di conoscere a che punto è e soprattutto il numero di corse, la frequenza di corsa nelle fasce orarie, eccetera.
I costi. Voi indicate, Assessore, un onere di 115 milioni in due anni (57,5 milioni di euro per anno), organizzate la continuità territoriale in due gare, una per le tratte di Roma e di Milano, e questa la onerate mettendo a disposizione appunto 57,5 milioni di euro. Io voglio ricordarle, assessore Solinas, che l'attuale continuità territoriale per Roma e Milano dai tre scali sardi non ha un euro di onere di servizio perché, nella vecchia attuale continuità territoriale, la trattativa che si è svolta tra la Regione Sardegna, il Ministero dei trasporti e l'Unione europea ha portato a una definizione della continuità territoriale, almeno per gli aeroporti - scusate! - di Roma e Milano, con due condizioni: non era necessario l'onere di servizio e non è stato necessario nemmeno il regime di monopolio grazie anche al sostegno che ci diede in quell'occasione l'Unione europea rifiutando di attuare il regime di monopolio in quelle tratte. L'Unione europea, d'accordo e su proposta della Regione Sardegna (condivisa poi anche dal Governo), indicò la pluralità di vettori in quelle tratte e rimandò alle compagnie un accordo per la gestione di quelle tre tratte. In quell'occasione, è bene ricordarlo, avemmo anche un aiuto e un sostegno importante dell'Unione europea.
Quindi, innanzitutto, c'è una differenza sensibile, , assessore Solinas; da una continuità territoriale, con un certo numero di corse, non onerata, che non ci costò un euro, non ci è costata un euro fino a oggi, lo voglio sottolineare, passiamo a una continuità territoriale su Roma e Milano (lo voglio dire anche ai colleghi della maggioranza con grande rispetto) che prevede un numero di voli inferiori a quella attuale e per la quale mettete a disposizione 57,5 milioni di euro. Questo è il dato! A me non sembra una differenza di poco conto, mi sembra una differenza sostanziale che forse meriterebbe un'attenzione e un dibattito con una tensione diversa, visto che stiamo mettendo a disposizione risorse nostre, nostre, per una continuità territoriale che finora è costata "zero" alle casse della Regione. Ci avete presentato una manovra finanziaria che è quella nota a tutti e distraete 57,5 milioni, in ragione d'anno, per un biennio, per questa nuova continuità territoriale che - ripeto - almeno sulle tratte di Milano e Roma finora è costata "zero".
Io credo che questo meriti una riflessione e non un'approvazione frettolosa perché stiamo toccando la "carne viva" dei sardi. Assessore Solinas, con tutto il rispetto, io ho avuto modo di sentirla anche nell'intervista che lei ha rilasciato stamattina a Rai 3 dall'aeroporto di Cagliari, ho apprezzato quanto lei ha detto, mi pare, con grande onestà intellettuale non nascondendosi le difficoltà e (questa è una mia interpretazione) anche alcune situazioni anacronistiche tra la prossima continuità territoriale e quella attuale.
Stiamo parlando ovviamente di un onere di servizio che doveva rientrare, lo dico per evitare osservazioni di cattivo gusto, nel quadro delle nuove entrate. E' chiaro che se noi avessimo avuto quanto ci è dovuto dallo Stato relativamente alla riscrittura dell'articolo 8 che abbiamo fatto negli anni passati, questo intervento da parte mia e da parte nostra non ci sarebbe stato nella maniera più assoluta, ma noi siamo di fronte a una beffa. Vorrei dire con molta chiarezza che, nei confronti dello Stato, noi siamo creditori a oggi per circa 1 miliardo e 600 milioni di euro, dentro quelle quote c'è anche la parte per la continuità territoriale, non ci arriva un euro e, con risorse nostre, paghiamo la continuità territoriale stavolta a tariffa unica non soltanto per i sardi!
Mi sembra un qualcosa che non possiamo assolutamente permetterci! Ripeto, lo ribadisco, noi siamo per la tariffa unica, lo ripeto con ventisette punti esclamativi! Ma non siamo d'accordo che la tariffa unica venga pagata dai sardi. Noi non possiamo accettare una situazione in cui i sardi pagano i biglietti scontati per gli altri mentre, quando avranno bisogno probabilmente di recarsi in città che non sono Roma o Milano, pagheranno la tariffa piena e saranno costretti a pagare 500, 600, 700 euro per potersi garantire il diritto alla mobilità ma pagato a caro prezzo! Ecco, a noi pare che questa non sia una continuità territoriale rispondente alle esigenze dei sardi!
Volevo dirle queste cose, assessore Solinas, ma le chiedo anche: che fine farà la continuità territoriale 2, quella su Torino, Bologna, Verona, Firenze, Napoli e Palermo? Noi, per questa continuità, lo voglio ricordare ai colleghi, finora abbiamo pagato la bellezza di 9 milioni di euro l'anno. Allora noi oggi stiamo pagando, per la continuità territoriale su Roma e Milano, "zero" euro e, sulle altre rotte che ho appena ricordato, 9 milioni di euro. Voi ci proponete una continuità territoriale che costa 57,5 milioni sulle rotte su cui finora non si è pagato nulla e non ci garantite che ci saranno le altre rotte, perché è evidente che le Compagnie, avendo a disposizione 57 milioni di euro, non faranno offerte senza utilizzare quelle risorse messe a disposizione.
Quindi il rischio (e diventerebbe la seconda beffa) è che noi - ripeto - pagheremo 57 milioni per una continuità territoriale che avevamo a costo zero e che rischiamo di non avere nessun'altra continuità territoriale con l'onere di servizio sulle altre rotte. Badate, stiamo parlando di questo! Ecco perché, pur essendo pienamente d'accordo, ed essendo anche fautori della nuova continuità territoriale con la tariffa unica, non siamo assolutamente d'accordo che questa nuova continuità territoriale per tutti venga pagata solo dai sardi. Insomma per dirla con una battuta, prima i sardi avevano possibilità a costo "zero", almeno su Roma e Milano, di avere un certo numero di corse, oggi ne avranno meno, pagandole, su quelle rotte, e rischiano di non avere le altre rotte in regime di continuità territoriale con l'onere di servizio.
Ecco, in questo senso, Presidente e assessore Solinas, per noi sarà molto difficile dare il nostro "via libera" a questa norma finanziaria, ma prego i colleghi della maggioranza di evitare strumentalizzazioni; la nostra indisponibilità a impegnare risorse per questa continuità territoriale, che è cosa completamente diversa da quella in essere, non significa assolutamente un'opposizione alla necessità vitale che ha quest'isola di godere ancora della continuità territoriale, anche estesa attraverso la tariffa unica non soltanto ai sardi, però non possiamo pagarla noi per le ragioni che ho cercato di dire.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Presidente, signori Assessori, colleghi, io cercherò di dimostrare intanto che siamo dopo dieci anni fuori dalla continuità territoriale, cercherò di dimostrarlo nel mio intervento portando dei dati ufficiali. Voglio però, prima, tentare di fare un po' di cronistoria di questi due anni e mezzo, perché l'esigenza della tariffa unica è stata ripresa, rimbalzata, dalla maggioranza in questi anni ed è stata posta anche alla base della decisione che in realtà si voleva intraprendere già nelle conferenze dei servizi, che sono state realizzate all'inizio della legislatura e che hanno portato alla pubblicazione del decreto da parte del Ministero delle infrastrutture, il ministro Matteoli, il 27 gennaio 2011, cioè quest'anno. Decreto che voleva introdurre evidentemente nelle intenzioni della Regione la tariffa unica ma che in realtà abbiamo visto non la conteneva, tant'è che il presidente Cappellacci ha chiesto prima la sospensione e poi la revoca, il ritiro di quei decreti.
Tra l'altro la pubblicazione è avvenuta il 27 gennaio, cioè a due mesi dalla scadenza della continuità territoriale, cioè il 27 marzo, quei due mesi dovevano servire per le osservazioni da parte delle Compagnie. Insomma, ci siamo arrivati in "Zona Cesarini" e poi abbiamo anche deciso di revocare quei decreti, un pasticcio, come l'ho definito, perché non trovo altri termini. Tra l'altro il ministro Matteoli ha subito risposto di aver fatto quello che la Regione gli ha chiesto, quello che il presidente Cappellacci gli ha chiesto (perché le Conferenze dei servizi sono presiedute e indette, come bene ha detto il collega Planetta, dal Presidente della Regione o da un suo delegato, l'allora Assessore dei trasporti) e quello che gli è stato chiesto nelle Conferenze dei servizi, conseguentemente alla richiesta di ritiro ha ritirato.
Però non siamo andati incontro alla esigenza manifestata, si è ottenuta una proroga fino al 29 ottobre 2011, di fatto la revoca dei decreti ha bloccato la procedura dei bandi per l'assegnazione delle tratte per la continuità territoriale; il 26 ottobre 2011 si è conclusa una fase nella quale, a seguito delle nuove Conferenze dei servizi, si è arrivati a una convenzione che non è stata, nonostante la richiesta del mio Capogruppo, posta all'attenzione dei consiglieri regionali, per cui oggi noi votiamo, legiferiamo su una copertura di una continuità territoriale di cui non sappiamo i contenuti! Votiamo senza avere, da parte della Giunta, a meno che non lo faccia l'assessore Solinas in sede di replica, indicazioni nemmeno sulle linee guida! Non sappiamo di che cosa stiamo parlando! Noi sappiamo però che il Governo non ha firmato il decreto per l'imposizione degli oneri di servizio, non l'ha firmato in seguito alle decisioni emerse nelle Conferenze concluse il 26 ottobre scorso (non ha firmato certo il presidente Cappellacci), qualche giorno fa, perché il Ministro non si è fidato della Regione Sardegna, mancava la copertura finanziaria, direi che questo dovrebbe indignarci come sardi.
Paradossalmente, l'ha detto poco fa l'onorevole Giampaolo Diana, la Sardegna deve avere due miliardi all'anno, a partire dal 2010, sulla vertenza entrate e nell'accordo complessivo c'era anche la continuità territoriale. La Sardegna è creditore nei confronti dello Stato di due miliardi all'anno, e il Ministro non firma perché noi non garantiamo 53 milioni! Credo che sia assurdo, credo che sia al di là, come dire, della superficialità della Giunta regionale, credo che questo sia comunque assurdo, e credo che occorra anche da parte nostra probabilmente un sussulto di dignità. Però, di fatto, il Ministro non ha firmato il decreto e oggi siamo fuori dalla continuità territoriale perché non ha firmato neanche la proroga! Non basta una lettera dell'ENAC, non basta un incontro pur lodevole dell'Assessore con le Compagnie aeree! Noi siamo fuori dalla continuità e ve lo dimostro, sono dati ufficiali di oggi rispetto a quanto disciplinato dal Regolamento sulla continuità.
Prendiamo come primo esempio Cagliari, e il prossimo mese di dicembre. Il programma complessivo dei voli dei vettori Meridiana, Alitalia, Air One avrà le seguenti variazioni: la fascia oraria 7.30 - 8 non è garantita, eppure era prevista dalla continuità territoriale aerea, non siamo in continuità; la fascia oraria 9 - 9.30 sarà garantita solo a Natale e per le feste di Capodanno; risulta non coperta la fascia oraria 12 - 12.30, anche se ALITALIA ha programmato con frequenza giornaliera un volo alle ore 11 e 25; risulta non coperta la fascia oraria 16 - 16.30, parlo dei voli da Cagliari; risulta non coperta la fascia oraria 20.30 - 21; risulta non coperto il volo del venerdì nella fascia oraria 8.15 - 8.45. Sono dati ufficiali! Complessivamente i vettori non rispettano il numero di voli giornalieri previsti dalla continuità territoriale con una media di sette voli giornalieri su Cagliari anziché di dieci o undici previsti dagli oneri di servizio. Vi rendete conto che siamo fuori, che non siamo in proroga e che siamo, dopo dieci anni, senza continuità territoriale!
Cito altri esempi. Su Alghero: c'è la riduzione dei voli giornalieri per il collegamento da Milano Linate, dai quattro previsti in costanza di contratto di servizio pubblico a due effettivi, la data della cancellazione è dal 30 ottobre e tuttora questo volo non è stato ripristinato. Collegamento con Roma Fiumicino: da sei previsti in costanza di contratto di servizio a quattro effettivi, la data delle cancellazioni per ora è per il 25, 26 e 27 novembre. Collegamento con Torino Caselle: riduzione dei voli giornalieri da due previsti in costanza di contratto di servizio pubblico a zero effettivi! Le date delle cancellazioni per ora sono il 26, 27, 30 novembre. Solo il collegamento con Milano Linate porta a una perdita, stimata al 30 novembre, di 5800 passeggeri; Roma Fiumicino porta a una perdita stimata di 650 passeggeri; Torino Caselle porta a una perdita stimata di 540 passeggeri.
PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE LOMBARDO
(Segue BRUNO.) Non bastano le riunioni con le compagnie, soprattutto quando ci prendono in giro, e ci dicono che, su dieci voli al giorno su Roma, ne garantiscono otto e gli altri due li fanno le compagnie low cost. Senza considerare che il mercato low cost è un mercato complementare, aggiuntivo, non è sostitutivo della continuità territoriale aerea! Non è la stessa cosa atterrare a Fiumicino o a Ciampino, atterrare a Linate o a Bergamo! Gli scali di Ciampino e di Orio al Serio, lo sa bene l'assessore Solinas, sono sganciati dal Regolamento comunitario, non fanno parte del sistema aeroportuale di Roma e di Milano sotto il profilo della continuità, quindi non ci vengano a raccontare queste cose!
Di fatto abbiamo la cancellazione dei voli, di fatto i sardi sono trattati come sempre in un modo che veramente non è degno da parte delle Compagnie, ma credo anche di un rapporto di autorevolezza tra lo Stato e la Regione, che deve esserci quando parliamo di un principio di uguaglianza da garantire, come nel caso della continuità territoriale aerea e marittima. Oggi parliamo di quella aerea. Che cosa succede? Noi oggi ci troviamo a dover decidere sulla copertura di una continuità territoriale che prevede, sappiamo, soltanto la tariffa unica per Roma e Milano. Sappiamo anche che ci sarà, rispetto alla continuità che abbiamo avviato nella scorsa legislatura, un taglio nel numero dei voli; le Compagnie ci diranno che avranno dei coefficienti di riempimento da raggiungere e che non ci rientreranno. Insomma, stiamo parlando di un diritto per i sardi di potersi muovere liberamente o stiamo facendo gli interessi delle Compagnie? Lo chiedo alla Regione, lo chiedo al presidente Cappellacci, assente anche oggi!
Mi chiedo se, per andare in treno da Roma a Milano, si debba tener conto per esempio dei coefficienti di riempimento o se qualsiasi cittadino romano o italiano non abbia diritto di salire su un treno. Per noi il treno equivale all'aereo! E' possibile che dobbiamo andare incontro alle esigenze delle Compagnie e non alle esigenze dei sardi? Allora questo modello non va bene, se è vero che riduce i voli. Non viene osservato il principio di uguaglianza. Io credo che noi adesso andremo a un iter che è ancora lontano e complesso, riuscendo a trovare la copertura finanziaria, tra l'altro lo fate in una maniera devo dire anomala, per buona parte questi soldi li prendete dal FNOL, dal Fondo nuovi oneri legislativi, quindi probabilmente abbiamo già deciso di non fare altre leggi nel 2012 e un'altra parte la prendete dal trasporto pubblico locale. Insomma, è possibile una cosa del genere? E' una guerra tra poveri? Io credo che non sia opportuno e che non sia il meglio che possiamo fare per la nostra gente!
Ma, ammesso che noi troviamo una copertura oggi, poi il ministro Passera dovrà firmare questi decreti, Matteoli non l'ha fatto. Il ministro Passera dovrà esaminarli e dovrà firmarli, poi dovrà inoltrarli a Bruxelles per la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale europea, bisognerà tradurli in tantissime lingue. Bisognerà utilizzare sicuramente questo tempo, una volta pubblicati nella Gazzetta ufficiale europea, c'è poi la fase nella quale le Compagnie avranno 60 giorni di tempo per esprimersi, dovranno decidere se partecipare, dovranno manifestare il loro interesse, e, se non lo faranno, si andrà probabilmente ai ribassi d'asta; ma, essendoci compensazioni, io direi che è inevitabile, purtroppo è inevitabile, che ci saranno dei ricorsi.
Ho visto il verbale della prima riunione della Conferenza dei servizi, diceva il presidente Cappellacci che l'iter si sarebbe dovuto concludere con l'espletamento delle gare entro febbraio 2012, cioè domani. Ma, andando bene, io credo che non riusciremo a fare niente di meglio se non arrivarci a maggio. Ricordo che, nella versione della continuità territoriale con la compensazione all'inizio della scorsa legislatura, abbiamo perso forse anni andando incontro a ricorsi. Credo che veramente ci siamo mossi, vi siete mossi con notevole ritardo e con notevole superficialità, anche cambiando continuamente gli Assessori dei trasporti, senza avere una linea, senza avere un indirizzo. Andando semplicemente a confrontarvi al vostro interno senza avere una linea: la linea di Mauro Pili, la linea di Ugo Cappellacci, la linea di Solinas; o c'è una linea della Regione Sardegna? Non mi pare! Non mi sembra!
Allora io credo che siamo in forte ritardo soprattutto per la "CT 2", cioè per la continuità territoriale 2, non solo per i motivi che giustamente ha messo in evidenza il mio Capogruppo, ma anche perché credo che ci saranno ulteriori tagli su quelle tratte, perché si andrà incontro ai coefficienti di riempimento, perché inevitabilmente spostare 60 milioni su Roma e Milano e pagare anche ai non sardi la continuità, caso unico in Europa, porterà a un ridimensionamento di quelle tratte. mi chiedo se abbiamo come obiettivo i sardi o quali obiettivi abbiamo. Me lo chiedo, mi chiedo se guardiamo di più alla propaganda o effettivamente al vantaggio, al servizio che possiamo recare ai sardi. Ho dato semplicemente alcune indicazioni poco fa, secondo il mio punto di vista.
C'è un mondo parallelo che è il mondo low cost, io lo dico come provocazione, noi mettiamo tante risorse anche sul low cost, penso alla legge numero 10 inapplicata, può essere quello il modello complementare che può rappresentare, anche per i non residenti, il modo per raggiungere la Sardegna in maniera conveniente e garantire ai sardi, magari mettendoci un po' di risorse in più, la possibilità di viaggiare veramente a prezzi da continuità territoriale, veramente con una navetta dalla Sardegna a Roma e dalla Sardegna a Milano. Veramente raggiungendo tutti i punti d'Italia perché ci dobbiamo andare, perché i nostri figli studiano lì, perché ci sono esigenze di salute, perché ci sono esigenze di lavoro oppure a noi non interessa questo ragionamento e semplicemente mettiamo dei soldi tanto per metterli senza un'analisi, senza capire quali ricadute ci siano per la nostra Isola. Dobbiamo tener conto di un sistema dei trasporti che ha un segmento, il low cost, che ha prodotto dei risultati sui quali forse dobbiamo investire di più noi come Regione, ma forse anche il mondo dell'impresa, anche gli operatori devono fare la loro parte fino in fondo.
Poi c'è un sistema di continuità territoriale che è stato inventato per ridurre la nostra distanza, per fare in modo che la nostra insularità non diventi un impedimento per i sardi. Sono due esigenze diverse, noi potremmo trovare la soluzione per tutti, compreso il mercato turistico, però credo che ci voglia un'analisi veramente competente e attenta da parte di questo Consiglio regionale e mi dispiace, assessore Solinas, che noi arriviamo oggi a dover coprire con 57,5 milioni di euro, sapendo la situazione di crisi della Sardegna, senza una discussione, senza sapere su quali linee guida noi ci stiamo impegnando, senza sapere che cosa avete raggiunto nelle Conferenze di servizio. Lo saprà il Governo, lo saprà Passera tra qualche giorno, ma non lo sanno i rappresentanti del popolo sardo in Consiglio regionale; e mi sembra sbagliato. Credo che lei debba mettere quell'accordo, quella bozza di convenzione a disposizione del Consiglio regionale perché ci sia una valutazione attenta. Io non me la sento oggi di votare per trovare la copertura (57 milioni e mezzo) su qualcosa di cui non conosco quali saranno le finalità e i benefici per i sardi, quindi in ultima analisi per il bene comune che in qualche modo sento pro quota di rappresentare.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Lotto. Ne ha facoltà.
LOTTO (P.D.). Presidente, questo tema della continuità territoriale è un tema annoso, per lunghi anni ha impegnato il dibattito politico nella nostra Isola, e non solo, per arrivare ad avere una normativa, una legge, che desse al popolo sardo la possibilità di veder diminuita la distanza tra la propria isola e il resto del mondo. Tema controverso che ha attraversato periodi di alti e bassi, però diciamo che è stata una conquista per la Sardegna, una conquista importante per il popolo sardo, per i suoi residenti e anche una conquista importante per l'economia della nostra Isola perché, è bene sempre ricordarlo, il costo del collegamento tra questa regione e il resto dell'Italia pesa sulle tasche dei singoli cittadini sardi ma pesa anche sulle opportunità di sviluppo economico che alla stessa Sardegna vengono offerte.
Quello che è accaduto quest'estate, questa primavera, nel campo del trasporto navale, ci dimostra anche con eccessiva chiarezza quanto il costo dei trasporti incida sull'economia dell'Isola. Costi che, è bene dirlo e ribadirlo, devono essere a carico della fiscalità generale dello Stato. Poi ritornerò su questo tema come altri colleghi hanno già fatto. Una fiscalità generale che deve eliminare, che deve attenuare l'handicap rappresentato per il popolo sardo dalla distanza, dal mare, per ogni sardo che voglia entrare in relazione con la penisola, ma anche per ogni cittadino, per ogni operatore economico che voglia con la Sardegna costruire un percorso. Una conquista che data ormai da diversi anni, che ha visto - come dicevo - varie fasi, molte incertezze e non pochi errori, che ha dato l'opportunità comunque a noi tutti di sentirci meno isolati.
Una continuità finanziata inizialmente con la fiscalità generale, aspetto questo rimesso in discussione nell'ambito della vertenza entrate; una vertenza entrate che ha modificato il quadro di riferimento e durante la quale abbiamo rivendicato maggiore autonomia, ci siamo fatti carico di maggiori responsabilità nel quadro però di una disponibilità finanziaria concordata che dava ampi margini e certezze di poter intervenire e gestire la partita.
Quindi, ci siamo accollati, in questo quadro, un nuovo ruolo, nuove competenze e anche nuovi oneri, però, mentre firmavamo questi nuovi impegni da parte nostra, altri firmavano insieme a noi un impegno che non si limitava soltanto a questo ma a ben altro, all'interno del quale c'era anche questo, un impegno a rimettere su un binario di parità le entrate che alla nostra Isola spettano. In tutta questa partita, ciò che è mancato è il substrato finanziario su cui quell'accordo di quattro anni fa si poggiava. Noi pensavamo di fare una grande operazione, ne siamo stati convinti per anni e oggi siamo in una situazione tale per cui ci resta l'onere di dare continuità (scusate la ripetizione) alla continuità territoriale con fondi nostri, dei sardi. Perché? Perché quei fondi che dovevano arrivare dallo Stato e che abbiamo certificato quattro anni fa che comunque nostri erano, ancora non siamo riusciti a farli arrivare. In questa situazione di scarsissima disponibilità finanziaria, ci appresteremo tra poco a discutere il disegno di legge della Giunta che ci fa capire bene quale sia la situazione e siamo chiamati a farci carico, senza averne la forza, di dare continuità a un ragionamento che preveda la tariffa unica per tutti.
E' stato richiamato da chi mi ha preceduto con sufficiente chiarezza: non è accettabile che siamo bloccati a questo punto da diversi mesi perché quello stesso Governo, che ha impedito in tutti questi anni che si desse seguito agli accordi firmati alcuni anni fa, ha bloccato, mentre tratteneva i nostri fondi (ben più di quelli necessari per la continuità territoriale), le procedure di gara e tutta la partita della continuità territoriale fino all'assunzione dell'impegno per la spesa necessaria da parte della Sardegna. E oggi siamo chiamati a pronunciarci su questo.
Mi darete atto che la situazione è abbastanza assurda, credo che ne siate convinti anche voi, ed è anche vero che la Sardegna ha bisogno della continuità territoriale. Noi non possiamo permetterci che non ci sia, come sono anche convinto che non possiamo permetterci nemmeno che ci sia la continuità senza la tariffa unica, però la Sardegna ha anche bisogno dei 2 miliardi della vertenza entrate che non si è riusciti a far arrivare. La tariffa unica significa promozione economica, significa dare alle nostre imprese la possibilità di interloquire con il resto del mondo economico al di fuori dell'Isola in condizioni di parità.
Però, in queste condizioni di continui tagli da parte delle manovre finanziarie che si ripetono ogni tre mesi, noi ci possiamo permettere una spesa così imponente per questa tematica? I dubbi ci sono, io ne ho più di uno. Certo serviva maggiore attenzione e maggiore puntualità, cosa che non è stata messa in campo a sufficienza, non è che possiamo dimenticarci che, per…
PRESIDENTE. Onorevole Lotto, il tempo a sua disposizione è terminato.
E' iscritta a parlare la consigliera Zuncheddu. Ne ha facoltà.
ZUNCHEDDU (Gruppo Misto). Presidente, ho forti perplessità rispetto a questo disegno di legge che non solo non risolverà il problema della continuità territoriale per i sardi ma aggrava la situazione già drammatica del trasporto pubblico locale sottraendogli risorse in maniera cospicua, parliamo di 19 milioni e 383 mila euro per il 2012 e 35 milioni e 750 mila per il 2013. Risorse che non è chiaro come verranno reintegrate.
Certamente questo taglio, in un settore strategico per la mobilità interna nel territorio sardo, comporterà una restrizione drammatica e un aumento dei costi. Quindi colpirà pesantemente gli studenti, i pendolari e una gran fascia di cittadini contribuendo a privarli ancora di più del diritto sancito allo studio, al lavoro e alle relazioni culturali e interpersonali. Il resto della spesa per la continuità territoriale aerea dovrebbe essere garantito in varie quote dal Fondo per nuovi oneri legislativi, ma se tanto mi dà tanto, chiedo se esiste realmente una copertura finanziaria per questa legge oppure se, all'ultimo momento, tali fondi vengano dirottati su altre partite e con quali risultati per noi sardi. Dobbiamo porci sicuramente qualche problema.
C'è da chiedersi, con questo tipo di continuità territoriale aerea, chi si intende agevolare, chi paga questo servizio e chi viene penalizzato e svantaggiato. La risposta alla prima domanda l'ha già data un po' così come logica l'ex presidente Pili per il quale la continuità territoriale da e per la Sardegna deve essere per tutti e non solo per i sardi. E' cosa sicuramente ineccepibile teoricamente ma che si scontra con una pratica contraddittoria visto che, alla latitanza in questo settore quindi del Governo italiano, che non ha nessuna intenzione di sopperire a questo problema, deve metter mano al portafoglio stranamente la Regione Sardegna e quindi per l'ennesima volta saremo noi sardi a pagare.
Quindi, con questo disegno di legge, così concepito, significa che la Regione autonoma della Sardegna paga questa continuità territoriale aerea con fondi destinati alla mobilità interna, già profondamente inadeguata a fornire servizi e ancor più servizi di qualità. La logica che ci viene proposta da questo disegno di legge sicuramente allevia lo Stato italiano da una sua precisa responsabilità, cioè garantire primariamente ai sardi e poi anche agli altri cittadini una continuità territoriale aerea reale più volte conclamata e comunque mai attuata.
Non c'è traccia di fondi per questo settore accantonati dallo Stato italiano e ancor meno, negli scorsi mesi, sia l'assessore Solinas che il presidente Cappellacci, non mi è parso che abbiano incalzato con la forza dovuta il Governo Berlusconi su questi temi per avere risposte certe. Parliamo anche di risposte che a tutt'oggi mancano, visto il provvedimento di legge numero 337 pagato completamente con i nostri soldi, fra l'altro già impegnati in altre poste e dirottati all'ultimo momento.
Questo dirottamento di fondi sicuramente creerà disastri laddove sono stati sottratti, quindi parliamo di settori già fortemente indeboliti. Non possiamo accettare che la continuità aerea sia attuata solamente di fatto sulle tratte per Roma e Milano, per non parlare poi della discontinuità territoriale con gli altri aeroporti italiani. Oggi più che mai nel pieno di una crisi mondiale ed europea, la mobilità per noi sardi è diventata un lusso e una disgrazia storica, direi, un ulteriore peso per ogni nostra prospettiva di sviluppo economico e sociale. Questa non è una legge risolutiva, è una legge che, a mio avviso, appesantisce fortemente la situazione cioè i grossi problemi della Sardegna. Siamo convinti che il problema della continuità territoriale aerea sia fondamentale per il nostro sviluppo e per il nostro benessere ma non possiamo accettare queste logiche di scippo ai danni di chi già non ha, per non avere garantiti tra l'altro i servizi in termini di collegamenti geografici, di quantità, di qualità e ovviamente di costi.
Questa proposta è lontana anni luce dal poter risolvere il problema della continuità territoriale ai sardi, anzi se andiamo a vedere la delibera di Giunta, la numero 45/3 del 10 novembre, "Disposizioni in materia di continuità territoriale e di trasporto pubblico locale", è chiarissimo che questa Giunta, in modo direi anche abbastanza maldestro, da una parte finge di risolvere un problema per poi crearne altri, dimostrando con ciò una confusione cosmica e nessun tipo di strategia adeguata alla gravità dei problemi.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE BRUNO
(Segue ZUNCHEDDU.) Infatti con questa delibera di qualche settimana fa si intende dirottare i fondi destinati al miglioramento dei trasporti locali, già fortemente carenti e inadeguati per le esigenze di spostamento dei cittadini sardi nel proprio territorio, alla continuità territoriale aerea.
Con questa formula in definitiva si vogliono agevolare solo i turisti che verrebbero in Sardegna a prezzi vantaggiosi, a prezzi vantaggiosi perché chiaramente vengono pagati con le risorse economiche di noi sardi e non con quelli dovuti dall'Italia, e torniamo sempre al problema già citato negli interventi precedenti dagli altri colleghi, cioè il problema che continua a essere irrisolto delle entrate fiscali. Il turismo in Sardegna, a mio avviso, non può decollare se prima non si risolvono i bisogni e i problemi interni, quindi con adeguate risorse, e sapendo con estrema chiarezza chi deve pagare e da dove si attinge.
Il disegno di legge che è in corso di discussione è centrato sulle "norme per la copertura finanziaria della continuità territoriale" e cioè i 57 milioni e 500 mila previsti per il 2012 e per ciascuno degli anni poi 2013-2014, da quale fonte provengono? Ma il Governo italiano prende distanze dal problema, con questo provvedimento di legge, davvero poco credibile, la Giunta della Regione crede di avere in mano la formula magica, quindi è un vero peccato che, per poter dare risposte, dovrà provvedere paradossalmente a pagare di tasca propria e ribadisco, dirottando i fondi destinati a incrementare i trasporti locali già fortemente carenti e inadeguati per le nostre esigenze, a partire dai problemi dei lavoratori, agli studenti sempre più in difficoltà non solo per le scuole pubbliche in Sardegna, che ormai stanno chiudendo, ma anche perché è sempre più difficoltoso raggiungerle per la disorganizzazione e l'inesistenza dei trasporti pubblici interni. Direi pure che la gestione dell'ARST, nella sua "efficienza" dominata da crisi e sperperi, parla abbastanza chiaro, c'è un esempio tragico di come funzionano le cose qui da noi.
Insomma, questa legge più che una proposta è un gioco di prestigio per imporre in modo subdolo a noi sardi ennesimi insopportabili sacrifici e tagli ai trasporti interni già fortemente problematici sino a negare alle nostre popolazioni ogni possibilità di spostamento interno pubblico nel proprio territorio. Quindi con questo provvedimento di legge non si garantisce alle nostre popolazioni alcuna continuità territoriale ma assolve da ogni responsabilità sia morale che economica lo Stato italiano.
Questa legge purtroppo, mi dispiace doverlo dire in modo così diretto, è stata veramente ideata per remare contro gli interessi dei sardi.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Capelli. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto).Presidente, è indubbio che, in una situazione di emergenza nella quale ci troviamo, dobbiamo far fronte finanziariamente alla copertura della continuità territoriale con fondi propri della Regione Sardegna. Perciò, io non metto minimamente in dubbio la legge, è un'emergenza, dobbiamo coprire, dobbiamo garantire, scusate il bisticcio di parole, la continuità della continuità territoriale, per cui è più che opportuno intervenire.
Però è ovvio che, posti davanti al problema generale della continuità territoriale, come è stato sottolineato da interventi precedenti dei colleghi, dobbiamo in qualche modo fare il punto della situazione, cioè capire perché ci troviamo in questo stato di emergenza e che cosa fare per non ritrovarci in un ulteriore stato di emergenza nel prossimo futuro.
Esaminando questi argomenti… sicuramente i colleghi sono già edotti in maniera compiuta…
PRESIDENTE. Chiedo scusa, onorevole Capelli. Onorevoli colleghi, vi prego di prendere posto.
CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, a me interessa solo che mi segua il collega Uras, poi…
PRESIDENTE. A me interessa che l'Aula stia attenta, oppure che i colleghi che vogliono fare altro vadano fuori.
Prego, onorevole Capelli.
CAPELLI (Gruppo Misto). Grazie. Spiegavo il perché ci troviamo in questa situazione, ma non è un'analisi critica, e non vuol essere tale, le critiche le abbiamo fatte in altro momento e qualche anno fa, nel momento in cui è stato rivisitato l'articolo 8 dello Statuto.
Ci siamo caricati gli oneri sanità e gli oneri riguardanti il trasporto. Bene avremmo fatto se, così come è stato detto a quell'epoca, prima di procedere alla sottoscrizione dell'accordo, ci fossimo garantiti sul trasferimento delle entrate: prima e non dopo! Paghiamo quella manchevolezza, la paghiamo in sanità, la stiamo pagando sui trasporti e, nel caso specifico, sulla continuità territoriale.
Esaminare questi argomenti, mi aiuta a ragionare sul convincimento (che si fa sempre più forte) che la Sardegna si avvia gradatamente a sposare per intero il concetto di Sardegna Nazione o della Nazione Sardegna, per meglio esplicitare il termine; nel senso che, sempre di più, abbiamo un'autonomia, ci viene regalata un'autonomia finanziaria, ci viene consentita, cioè per intenderci "campatevi da soli"! Questo ci allontana sempre di più da un concetto di Stato, di Nazione, che deve dividere oneri e onori.
Mi disturba un po' pensare di dire: "Signori miei, forse è vero, forse è opportuno che iniziamo a pensare a un'isola come Regione-Nazione nel Mediterraneo, quindi autonoma sotto tutti i punti di vista". Allora, riscriviamo i patti col Governo centrale, forse la via della Costituente, la rivisitazione dello Statuto si rende ancora più che opportuna per non incappare nuovamente in situazioni di questo tipo. Il Regolamento comunitario 1008 del 2008 dice che la continuità territoriale va in deroga ai principi comunitari di divieto di aiuti di Stato e ha previsto, in capo ai singoli Stati e al fine di garantire il servizio di trasporto nei territori geograficamente svantaggiati, la possibilità di emanare interventi finanziari nei confronti delle Compagnie che accettino di entrare in un mercato ritenuto di alta rilevanza sociale, alle condizioni dagli Stati stessi individuate.
Questo dice la Comunità europea, e la Sicilia lo applica, perché non ha quell'articolo 8, che è un piccolo grande peccato originale che ci porta oggi a discutere di questi fatti in quest'Aula. Tant'è che, per la Sicilia, anche nel 2010, l'ENAC ha stanziato 10 milioni di euro che, uniti ai 5 milioni della Regione Sicilia, permetteranno di garantire i predetti collegamenti in regime di oneri di servizio pubblico, parliamo delle isole minori (Pantelleria, Lampedusa e quant'altro) in collegamento con la Sicilia; cioè l'ENAC, quindi lo Stato, interviene nel finanziare la continuità territoriale! Questo non lo dobbiamo dimenticare! Purtroppo non lo dobbiamo dimenticare e dobbiamo sopperire, valide, non da ripetere, tutte le argomentazioni, gran parte delle argomentazioni portate dai colleghi che mi hanno preceduto. Vediamo come affrontare questa situazione: dobbiamo pagare!
Ho qualcosa da dire sulla copertura finanziaria. Detto e già detto sullo svuotamento del capitolo inerente il trasporto pubblico locale e Dio solo sa quanto abbiamo necessità di intervenire in un'equa continuità territoriale interna e quindi nel ridimensionare e nell'intervenire nel trasporto pubblico locale: abbassiamo i costi dei trasporti da e per la Sardegna, aumentiamo, ahimè, i trasporti interni alla Sardegna! E' fatto di poco tempo, perché dobbiamo aumentare le tariffe che i nostri studenti, i nostri pendolari, i nostri utenti sono costretti a pagare per l'utilizzo della continuità territoriale, questa sembrerebbe una barzelletta, per il trasporto pubblico locale. Azzeriamo o, meglio, impegniamo molto di quel capitolo. Dopodiché, ci impegniamo sul Fondo nuovi oneri legislativi, con il sistema del rifinanziamento nel 2012, ma lo impegniamo per una quantità di risorse finanziarie che limiterà parecchio, molto, l'azione legislativa di questo Consiglio nell'anno 2012, nell'anno 2013, nell'anno 2014.
Ecco, qui avrei gradito, come dire, una finanza creativa, Assessore, nel senso che abbiamo diversi capitoli sui quali si può intervenire per dare copertura; limitiamo gli sprechi, lo stiamo facendo per tanti versi sulle nostre indennità, sui nostri privilegi e quant'altro, sempre che tali possano essere ritenuti, e non lo facciamo per fretta probabilmente o per poco impegno nel rivisitare quelle voci di bilancio che costituiscono un'enormità di residui che ci portiamo dietro in ogni annualità, e andiamo a pescare nel Fondo nuovi oneri legislativi. Non voglio continuare a provocare ilarità nei colleghi, ma, mi perdoni, Assessore, la copertura probabilmente è stata ricercata nella programmazione, in altre sedi e quant'altro. Ma è possibile che continuiamo a mantenere capitoli di bilancio, adesso magari fatevi una risatina, sulla pubblicità istituzionale per 42 milioni in due anni, e togliamo i fondi al trasporto pubblico locale o al Fondo nuovi oneri legislativi? Un po' di creatività vuol dire studiare anche il bilancio, non con tagli lineari, ma analiticamente, e analiticamente, i 100 mila euro da una parte, i 50, i 200, il milione, costituiscono milioni di euro che possono essere resi disponibili anche per situazioni che io giudico in questo momento emergenziali e come tali da approvare e portare avanti, per quanto detto in premessa, che possano però iniziare a dare risposte di reale conoscenza, movimentazione giusta, equilibrata, dei fondi di bilancio della Regione Sardegna.
Un'altra cosa, la lancio qui, non ho nessun timore di avere o confrontarmi con chi avrà opinioni diverse, ripensiamo all'opportunità di una tassa di soggiorno, ripensiamola, nel momento in cui Milano, per esempio, sta pensando di differenziare il costo del tram tra cittadini residenti e cittadini non residenti, nel momento in cui Venezia sta pensando di aumentare una già esistente tassa di soggiorno, un'imposta di soggiorno specifica con una finalità specifica, che viene pagata in tutto il mondo e non mette in ginocchio nessuna industria turistica, anche perché limitata, non eccessivamente onerosa, ma che, nella quantità, porta a casa diversi milioni di euro. Ecco, solo per questo, esprimo le mie riserve su questo disegno di legge. Forse è opportuno andare a…
PRESIDENTE. Onorevole Capelli, il tempo a sua disposizione è terminato.
Prego i colleghi di prendere posto e di fare silenzio, altrimenti mi vedo costretto a sospendere la seduta.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Vargiu. Ne ha facoltà.
VARGIU (Riformatori Sardi). Rinuncio.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Signor Presidente, non posso nascondere l'imbarazzo nell'intervenire su questo disegno di legge perché siamo combattuti tra la necessità di agire per supportare il settore dei trasporti da e per la Sardegna (che abbiamo sempre considerato e che continuiamo a considerare assolutamente determinante per mantenere, anche se in presenza di una crisi devastante, delle possibilità di sviluppo della nostra isola), e il dover dire che oggi parliamo di continuità territoriale aerea continuando però anche (mi perdoni l'Assessore, mi perdoni l'Aula questa espressione non eccessivamente signorile) a essere di fronte alla continuità della "presa per i fondelli". Non stiamo parlando di continuità territoriale aerea, ma di un imbroglio perpetrato ai danni dei sardi.
Perché dico questo, assessore Solinas, premettendo che non la consideriamo assolutamente responsabile o completamente responsabile di questa situazione? Perché questa situazione è dovuta a un'assoluta sottovalutazione dell'importanza dell'Assessorato dei trasporti e soprattutto dell'importanza dei trasporti per la Sardegna; sottovalutazione che, dal varo della prima Giunta Cappellacci, è sotto gli occhi di tutti, con una assoluta inconcludenza e incapacità di gestire un settore così difficile da parte di una Giunta, da parte degli Assessori e di un Presidente, soprattutto, che hanno curato esclusivamente l'aspetto propagandistico legato al problema dei trasporti da e per la Sardegna e che poi hanno fatto esclusivamente ordinaria amministrazione oppure hanno sbagliato completamente l'impostazione da dare al problema…
PRESIDENTE. Prego continui, onorevole Salis.
SALIS (I.d.V.). Volevo che l'assessore Solinas potesse seguire il mio discorso perché intervengo sulla relazione della Giunta al disegno di legge. La relazione della Giunta giustamente fa riferimento all'articolo 1, commi 837 e 840, della legge 27 dicembre 2006, numero 296, cioè la finanziaria 2007. Se il Presidente me lo consente, vorrei però parlare dei due commi che sono stati saltati, cioè vorrei parlare dei commi 838 e 839 dell'articolo 1 della finanziaria del dicembre 2006, perché questi due commi che sono stati omessi nell'elenco degli interventi previsti dalla legge finanziaria 2007 per la Sardegna sono fondamentali e fanno capire esattamente dove sta l'imbroglio per la Sardegna. Il comma 838 dell'articolo 1 della finanziaria 2007 recitava in conclusione: "la nuova compartecipazione della Regione Sardegna al gettito erariale entra a regime dall'anno 2010; "entra", non "potrà entrare", "entra" a regime dall'anno 2010. Il comma 839, anch'esso omesso nella relazione, dice, non diceva, dice ancora perché è vigente anche se inapplicato: "Per gli anni 2007, 2008 e 2009, i nove decimi dell'IVA vengono attribuiti alla Regione Sardegna fino alla concorrenza della spesa sanitaria a carico della Regione più un importo di 300 milioni per gli anni 2007, 2008 e 2009". Perché voglio dire questo, assessore Solinas?
Ho qualcosa da dire anche sulla copertura finanziaria perché non siamo assolutamente d'accordo che venga decisa a scapito del trasporto pubblico locale interno, così come non siamo d'accordo che venga sottratto al Fondo per i nuovi oneri legislativi per l'anno prossimo, per il 2012. Faccio una proposta (purtroppo l'assessore Crisponi non è più presente): perché non cominciamo a togliere un po' di soldi dalle spese per le sagre, per la festa di Comunione e liberazione a Milano, per le spese relative a spot televisivi e altro? Risparmiamo sulle spese inutili e improduttive, non sul trasporto pubblico locale!
PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE LOMBARDO
(Segue SALIS.) Questo per quanto riguarda la copertura finanziaria, mentre per quel che riguarda il vulnus eccezionale (di cui mi sono ripromesso parlerò in ogni intervento prossimo in Consiglio regionale, cioè l'imbroglio ai sardi derivante dal mancato accordo sull'Intesa sulle entrate della Sardegna), quanti 57 milioni di euro, assessore Solinas, potremmo trovare, non solo per la continuità aerea, ma per quella aerea, interna, per lo sviluppo della Sardegna, per l'artigianato se lo Stato ci restituisse i fondi che ci ha negato? Quanti 57 milioni di euro troveremmo?
Questa è l'espressione della nostra protesta, assessore Solinas, perché la Sardegna, per modificare l'articolo 8 dello Statuto e per garantirsi quelle entrate, si è fatta carico di un'assunzione di responsabilità; il comma 837, sempre della finanziaria 2007, dice: "Alla Regione Sardegna sono trasferite le funzioni di trasporto pubblico locale e le funzioni relative alla continuità territoriale". Noi abbiamo creduto allo Stato, abbiamo creduto alla parola di un Governo, allora amico, che avrebbe - secondo noi - rispettato gli impegni, i patti e la parola data; invece in cambio abbiamo avuto solo schiaffi e siamo ancora in attesa delle determinazioni di una Commissione paritetica a cui si è voluto legare il rispetto di quel patto sottoscritto tra il Presidente del Consiglio e il Presidente della Giunta, o meglio il Presidente della Sardegna, non della Giunta, di allora, patto che è stato disatteso.
Per queste ragioni, assessore Solinas, pur essendo convinti della necessità di un intervento, siamo assolutamente e altrettanto più convinti che sia necessario da oggi attivare una campagna, una battaglia istituzionale, per far sì che queste risorse siano restituite alla Sardegna; non possiamo accettare che l'autonomia della Sardegna e la dignità della Sardegna vengano ulteriormente offese dal mancato rispetto di questo patto che, ricordiamolo bene, probabilmente impedirà quest'anno, anzi sicuramente, di pervenire a una manovra finanziaria sufficiente per rispondere ai problemi della Sardegna e ci obbligherà a sottrarre ulteriori risorse a servizi fondamentali che dobbiamo erogare ai sardi. Questa è la battaglia principale!
Per queste ragioni, assessore Solinas, saremo costretti a negare il voto favorevole a questo suo provvedimento e voteremo contro, le ragioni di un voto contrario a questa sua proposta sono più nelle cose non dette che nelle cose dette.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Giacomo Sanna. Ne ha facoltà.
SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Presidente, mi riallaccio alla parte che tanto sta a cuore all'onorevole Salis, dando un'interpretazione diversa su quei trasferimenti che lei ha citato e ha richiamato con insistenza. E' possibile che il fatto di essere isola, la penalizzazione che viviamo, le difficoltà dell'insularità, comunque, anche avendo quei soldi, le avremmo dovuto pagare noi come è stato fatto? Credo che questo sia uno degli elementi sui quali intanto fare chiarezza. Mai e poi mai la Sardegna avrebbe dovuto pagare la continuità territoriale, a prescindere dall'accordo che fu fatto a suo tempo; qualcuno dirà: "Non rispettato", tutto quello che vogliamo, ma non doveva rientrare assolutamente la continuità territoriale. Questo l'abbiamo accettato, chi l'ha accettato, personalmente, non credo il Consiglio, chi l'ha accettato, ripeto, personalmente, motu proprio, ha preso le decisioni, ha sottoscritto gli accordi e oggi siamo qua a recriminare.
Io ho sentito gli interventi, molte cose sono state dette in modo strumentale, guardate, chi ha fatto la precedente continuità territoriale non è che fosse illuminato da chissà che cosa, la cosiddetta continuità territoriale, che è stata ed è "contributata", comportava collegamenti con aeroporti che sono al di fuori di quelli tradizionali - chiamati così - di Roma e di Milano, ma su tutto questo numero di collegamenti che comportano il non contributo per tratte che sono quella di Cagliari con Torino, con Bologna, con Verona, quelle non sono "contributate", non sono pagate da noi, né prima né oggi! Sono "contributate" le altre. Ma sapete a quanto ammontano i voli? Sono uno per giorno, escluso nel periodo estivo il Cagliari-Torino e il Cagliari-Bologna, per cui ce ne sono due, cioè sono dodici voli "contributati" per 10 milioni 515 mila euro. Quindi, non è che costassero poco in considerazione del numero dei voli. Si è fatta una scelta diversa allora, non "contributando" Roma e Milano lasciando però la possibilità della tariffa libera ai non residenti.
Oltre al danno, la beffa possiamo dire! Chi ha avuto modo di verificare in questi anni si è reso conto che, nel periodo non di grande domanda, cioè non il periodo estivo, ma quello invernale, la stagione estiva in poche parole è terminata da tempo, i non residenti pagano meno dei residenti. Questo l'ho vissuto direttamente diverse volte, per andare a Milano controllo la tariffa in quel momento dei non residenti ed è inferiore alla tariffa dei residenti. Questa è la cosa più divertente.
Siccome ho sentito il collega Bruno che citava i tagli, voglio ricordarvi che i tagli erano già previsti anche inizialmente, perché tutto questo è frutto di un accordo iniziale per il quale, ad esempio, su Cagliari si prevedevano dai dieci ai quattordici collegamenti al giorno, secondo la stagione, e su Milano dai cinque ai nove, la stessa cosa poteva e succedeva su Alghero che su Milano andava da due a tre e su Roma da tre a cinque. Certamente, nel periodo nel quale la domanda cresce, aumenta il numero dei voli, quando la domanda non è più quella invece diminuisce il numero dei voli...
(Interruzione del consigliere Bruno)
(Segue SANNA GIACOMO). Il numero dei voli del contratto è questo, non so lei che cosa abbia nel suo computer, sul cartaceo c'è scritto quello che era l'accordo iniziale, non c'è scritto altro. Lo verifichi! Sono fuori della contribuzione, ma fanno parte dell'accordo perché si è fatta un'imposizione di pubblico servizio, le Compagnie l'hanno accettata a quelle tariffe, ma le tariffe si stanno modificando, c'è un orientamento diverso perché il numero di persone che vola su Milano e su Roma, dei sardi soprattutto, è ben diverso da quello che vola con quei collegamenti di un volo per giorno negli altri aeroporti d'Italia. Non mi dirà che il flusso di traffico è lo stesso o che la domanda sia la stessa? Non è la stessa, assolutamente!
Allora, perché non dire da parte nostra che c'è qualcosa che comunque volevamo realizzare in modo diverso? Sapete, stare in maggioranza comporta anche questo, avere la libertà di pensiero, e noi l'abbiamo avuta presentando pubblicamente un lavoro fatto dal Gruppo consiliare sulla continuità territoriale che appunto vedeva su Roma e Milano spostare l'attenzione e quindi il regime tariffario nettamente più basso rispetto al passato, questo per facilitare certamente i sardi non residenti, cioè i residenti. Perché dico questo? Perché era una nostra idea, un nostro progetto, un qualcosa che abbiamo proposto, la Giunta vuole realizzare un qualcosa di diverso e cioè pagare tutto, anche per i non residenti, su una tariffa che molto si avvicina a quella che noi stessi avevamo proposto; ripeto, pur non essendo quello che abbiamo - secondo noi - elaborato e visto, riteniamo che alla fine sia più possibilista questo tipo di discorso dove i sardi voleranno su Roma a 45 euro, tasse comprese e su Milano a 55.
Guardate, non cambia granché su chi fa il progetto, di questo me ne sono accorto, perché la mano che ha fatto il progetto precedente è la stessa mano che ha fatto il progetto adesso. Quindi, quello che avete usato voi come, si dice, consulente esperto, l'ha usato questa Giunta. Il giorno che ci sarà un cambiamento reale forse vedremo anche qualcosa di diverso, anche di più avveniristico, ma sinché si gioca in quel terreno di gioco, in quello spazio, con quelle idee, credo che questo resti un limite per tutti noi. Comunque che la situazione che si andrà a definire certamente sarà migliore per chi viaggia e esce su Roma e Milano, questo è facile e comprensibile. Ma io voglio capire quanti di noi hanno usato le altre tratte oppure andiamo a vedere (forse l'Assessore ce li ha) i dati del 2010 relativamente a quanta utenza c'è stata sulle rotte di Milano e di Roma e di quanta ce n'è stata complessivamente sugli altri aeroporti; questo per capire quanti di noi si sono mossi con facilità su Roma e Milano e quanti (invece pochi, a parer mio) di noi si siano mossi sulle altre tratte, sulle altre rotte.
Assessore, io capisco che l'informazione sia limitata, perché ho sentito parlare anche di gommato e di trasporti in generale, ma capisco che c'è un disegno di legge che entra in Commissione da stasera; quello che è stato stralciato è la copertura finanziaria per la continuità territoriale, ma la partita vera, a parer mio, si gioca in quel disegno di legge perché gli appuntamenti sui quali l'Unione europea sta stringendo ci vedranno impegnati sul discorso della privatizzazione della SAREMAR, ci vedranno impegnati sul fare le gare per le linee in concessione del gommato e, per quanto mi riguarda e per quanto so, la maggior parte soprattutto dei privati che agisce in quelle linee non ha i requisiti per poter partecipare a quelle gare. Quindi o si fa qualcosa, o si cambia rotta o sennò diversamente tutte quelle aziende verranno spazzate via!
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Dedoni. Ne ha facoltà.
DEDONI (Riformatori Sardi). Presidente, innanzitutto mi preme dire che siamo d'accordo come Riformatori che passi al più presto la partita che abbiamo in discussione questa mattina. Tuttavia annettiamo grande importanza alla discussione sul disegno di legge che verrà portato in Aula anche perché questo è semplicemente l'accredito a Roma nella discussione generale di quello che si vorrebbe fare ma che dobbiamo decidere come indirizzo in questo Consiglio regionale. Quindi sarebbe auspicabile, essendo tutti partecipi come gruppi a un interesse più che legittimo per la Sardegna di quel che è la continuità territoriale, dare anche noi, come vorremmo, il nostro contributo su questi temi. Siccome spesso e volentieri l'ex Capogruppo ma lo stesso Michele Cossa in più di ogni circostanza hanno proposto osservazioni e hanno individuato gli indirizzi possibili per una continuità seria e vera, noi siamo in attesa di poter dibattere su quella che sarà la prospettiva per il futuro.
Pertanto oggi non mi soffermo sulle esperienze passate, il numero e le frequenze dei voli, quali aeroporti, vorrei soltanto ricordare una cosa: la Sardegna è un'isola, è come un'oasi (dicevo in un'altra circostanza) in mezzo al deserto, dove l'altra oasi più vicina è a 240 chilometri. Dobbiamo, comunque sia, attraversare quel mare, quel deserto, che sia con la nave che sia con l'aereo dobbiamo attraversarlo e serve per le nostre merci, serve per la continuità territoriale e personale, serve perché ci sia un raccordo, se è vero che ancora possa esistere una competitività com'era prevista nello sviluppo globale che l'economia aveva proposto in questi anni.
Ora, che avere la continuità territoriale sia una possibilità di sviluppo, nessuno lo nega, altri hanno reclamato il fatto che chiunque risiede a Roma prende un treno a qualunque ora ed è a Milano, questo è impossibile a noi, dobbiamo prendere atto che per noi è impossibile che questo avvenga. Però è anche vero che ci sono le tratte dal continente a Cagliari, ad Alghero, a Olbia (quanto vorrei che il Presidente e l'Assessore ricordassero che c'è anche l'aeroporto di Fenosu su cui si sono sprecati, devo dire, fino a oggi oltre 40 miliardi di vecchie lire; sarebbe auspicabile!); pensando che si arriva solo per mare o per aereo, bisogna attrezzarsi perché questo avvenga. Allora poiché andare a New York costa molto meno che andare a volte a Milano o a Venezia, per non parlare di Sharm el Sheik (allo stesso prezzo ti fai anche una settimana di vacanze), vorrei capire qual è la capacità di incidere da parte nostra.
Ho paura, Assessore, che quando si dice che si danno contributi, si stia facendo non l'interesse dei sardi ma l'interesse delle Compagnie; io devo mettere le Compagnie in competizione, voglio avere non il carro merci come in altre circostanze avveniva con la Tirrenia, ma servizi decenti, voglio far capire che io non sono un milanese ma voglio essere trattato come un milanese quando viaggio! Fate la tratta Roma-Milano con l'aereo dell'ALITALIA e capirete la differenza se vi è uno stoccaggio o no all'interno del carro bestiame! Allora, c'è la necessità che ci sia una concorrenzialità effettiva tra le compagnie aeree, e non legarsi a una sola compagnia aerea per non ritrovarci come oggi ci ritroviamo per il mare a ricercare una nostra improbabile compagnia marittima. Dobbiamo avere servizi tutti i giorni nelle ore più lecite e dovute, giuste per un sano traffico in entrata e in uscita, in rientro. Allora non deve essere solo un giorno, non può essere una sola stagione, ma questo servizio deve essere garantito tutto l'anno.
Ancora una volta dico che la concorrenzialità con le Compagnie non può che essere un sistema più giusto di quello del danaro erogato a pioggia con contribuzioni che non stimolano certamente l'offerta. In questa logica dobbiamo poi dibattere, comprendendo che siamo all'interno di un sistema chiuso (anche questo ho citato in un'altra circostanza), in Italia durante la seconda guerra mondiale per due volte è stato diviso il Nord dal Sud, con la Linea Gustav e con la Linea Gotica. Bene, la gente riusciva ad attraversare quelle linee, passava da Nord a Sud comunque, i sardi non possono passare da una parte all'altra del Mar Mediterraneo se non c'è una garanzia di trasporto efficace ed efficiente! Noi dobbiamo ricercare quello, Assessore, lo dica al presidente Cappellacci!
Su questi temi ci sarà certamente un dibattito forte all'interno del Consiglio regionale quando ci sarà il disegno di legge che è la base, che saranno gli indirizzi, che sarà l'effettiva attuazione della nostra continuità territoriale perché, ripeto, questo è solo l'accantonamento perché l'ultimo regalo del ministro Matteoli verso la Sardegna è stato quello di lasciarci questo dispositivo che lascia ancora una volta la Sardegna a sé stante; siccome non c'è un partito amico, sia di destra sia di sinistra che di centro, io penso che neanche questo Governo Monti abbia nel cuore la Sardegna perché certamente ha da pensare molto ai problemi dell'Italia inseriti in un'Europa che sicuramente tutti sappiamo in grave crisi. Ma noi? Noi siamo il Parlamento dei sardi e non dobbiamo riempirci solo la bocca con parole, ma dobbiamo lavorare per produrre atti concreti giustificando il nostro agire nell'interesse del popolo che rappresentiamo.
Dobbiamo far fronte certo nei confronti di un Governo che non deve essere occhiuto nei nostri confronti, anche sulla continuità territoriale; credo che sia ora e tempo, come d'altronde viene chiesto dai mass media, che ci sia veramente una presa di coscienza di tutte le forze politiche e che insieme rivendichiamo quello che alla Regione compete in via definitiva.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Gruppo Misto). Vorrei chiedere il numero legale per fare una verifica perché così rimaniamo un pochino in Aula. Abbiamo la netta sensazione che questo dibattito sia preso sotto gamba, riduzione dei tempi, un provvedimento di 60 milioni di euro che di questi tempi vale (no?), che arriva, chissà come, sulla base di una Conferenza di servizi. Io ho letto con attenzione il verbale della Conferenza di servizi, mi dispiace che, Assessore, lei non fosse invitato a quella Conferenza di servizi, perché erano invitati tutti ed erano invitati i funzionari, erano invitati i capi di gabinetto, erano invitati i consulenti, erano invitati tutti tranne l'Assessore dei trasporti! E il Presidente, che è l'artefice di quella conclusione, oggi è assente e chi manda? L'Assessore dei trasporti a riferire di una cosa dalla quale l'Assessore dei trasporti è stato escluso!
Questo è un dibattito che si prende sottogamba, perché intanto di che cosa stiamo parlando? Del diritto fondamentale di questo popolo ad avere la mobilità. Ha ragione chi dice che, oltre al danno c'è la beffa, perché è vero che noi abbiamo chiuso l'articolo 8… abbiamo chiuso… è stata approvata dal Parlamento una riforma dell'articolo 8 dello Statuto, dopodiché noi non sappiamo di quale articolo 8 possiamo usufruire. Anzi, Presidente, io le chiedo perché lei ha fatto (se lo ricorda?) l'ordine del giorno, la lettera al Capo dello Stato, tutte queste cose bellissime e inutili che portano questo Consiglio regionale a una condizione di "tappetino" istituzionale di tutte le altre istituzioni, a incominciare dalle direzioni di servizio dell'amministrazione regionale.
Ve lo dico così incominciate a capirlo, noi contiamo meno di un usciere in questo Consiglio regionale! Ecco perché si pone il problema dei costi della politica, ma perché dovrebbero essere in qualche misura indennizzati i rappresentanti di popolo che non rappresentano nessuno? Non rappresentano nessuno perché rinunciano a rappresentare! Rinunciano! La vicenda di oggi, onorevole Cuccureddu, lo dico, così anche con l'Assessore dei trasporti vi mettete d'accordo e ascoltate qualcosa, è una vicenda per la quale noi vogliamo regalare i soldi dei sardi a qualcun altro per consentirgli di fare vacanza e, al sardo che si deve muovere per farsi fare una visita in un ospedale, impediamo di muoversi e non combattiamo perché si possa muovere! Ma di che cosa stiamo parlando?
Tutto questo nel menefreghismo totale! Sembra il dibattito sulla coltivazione del fungo porcino, sulla raccolta - che so io - del trifoglio, della cosiddetta "succiosa", si chiamava così tra bambini, del cardo selvatico, non è che stiamo parlando mica di continuità territoriale, non è che stiamo parlando del diritto fondamentale di un popolo a spostarsi dalla propria regione per raggiungere altre città, altre regioni di questo paese di cui farebbe parte, dico farebbe parte, perché di fatto non ne fa parte, di fatto non ne fa parte! E noi ci preoccupiamo?
Io voterò contro convintamente (fra l'altro le annuncio che parlerò anche nella discussione sull'articolo) perché c'è un fallimento già consumato sulla precedente legge in materia di continuità territoriale, low cost, e quant'altro, perché non conosco qual è la situazione di salute finanziaria e gestionale delle società di gestione degli aeroporti, da quella di Alghero, a quella di Cagliari, a quella di Olbia, non parliamo di quella di Oristano! Non ho capito che tipo di politica si sta facendo sotto il profilo dei trasporti; riguarda gli aerei, dove abbiamo un servizio totalmente inefficiente, riguarda le navi, dove c'è un conflitto aperto e una situazione di cartello, di monopolio, creata visibilmente anche in violazione - si presume - di disposizioni di legge e di direttive comunitarie, e non parliamo dei trasporti interni!
Presidente, lei sa che se va alla stazione di Sassari a comprare un biglietto per il treno e casualmente costa 20 euro e lei ne ha 50, le fanno perdere il treno perché deve andare a cercarsi nei negozietti vicini il cambio? Perché altrimenti non le fanno il biglietto! E questo lo fa Trenitalia, e lo fa sistematicamente! Lo sa che sopprimono i trasporti ferroviari all'ultimo momento senza avvisare l'utenza, anche in circostanze dove non ci sono né proteste, né incidenti? Succede la domenica pomeriggio per esempio nella tratta Cagliari-Sassari. Cioè sappiamo a quali condizioni di devastazione siamo arrivati? Il presidente Cappellacci (che oggi è assente colpevolmente come al solito) non viene e neppure si pone il problema di come vive la condizione… non parliamo poi dei trasporti su ruota, di quali sono le difficoltà dei nostri studenti pendolari, dei lavoratori pendolari, di come sono trattati; come bestie!
Una situazione nella quale non è applicata la legge sul trasporto pubblico locale, neppure quella che è stata approvata quasi sei anni fa; non è applicata l'ultima legge in materia di trasporto aereo, noi facciamo una copertura di 60 milioni di euro, mettendone 57, dicendo che è autorizzata, nell'anno 2012, e per ciascuno degli anni 2013 e 2014, la spesa di euro 57 milioni. Non sono 57, sono oltre 170 in tre anni! Cioè un piano straordinario per il lavoro, così era stato definito nella precedente finanziaria, roba non attuata, aveva uno stanziamento di 60 milioni di euro per un solo anno! E' chiaro di che cosa stiamo parlando?
Io avrei voluto chiedere, anzi lo chiedo all'Assessore, magari gli ha riferito qualche cosa il Presidente, se ci sono in questi i 50 milioni per l'Aga Khan. Cioè noi facciamo salvezza di decotte compagnie aeree di proprietà personale di qualcuno, oppure dobbiamo garantire il trasporto, la possibilità di mobilità ai cittadini sardi? Perché, se questa operazione nasconde… beh, la vediamo a tutto campo questa roba, la vediamo a tutto campo, perché non la vediamo solo così. Poi riprendo la parola, ma solo per un fatto di personale mia correttezza, perché io non ho acceduto a nessuna riduzione dei tempi, lo dico, Presidente, non ho acceduto a nessuna riduzione dei tempi degli interventi, e non ho acceduto perché casomai lo si fa all'inizio, e non lo si fa a metà del dibattito, quando altri sono intervenuti prendendosi il tempo che hanno voluto!
PRESIDENTE. Chiedo scusa, onorevole Uras, la responsabilità è del Presidente che ha fatto la proposta quando ha visto il numero degli iscritti a parlare, siccome in Conferenza dei Capigruppo si era preso l'impegno di chiudere nella mattinata per consentire alla Commissione bilancio di proseguire l'esame della finanziaria, per rispettare quell'impegno ha chiesto la disponibilità a tutti i Capigruppo. Pensavo che anche lei fosse stato contattato.
URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Io sono stato contattato, ma non ho acceduto.
PRESIDENTE. Mi dispiace, non mi è stato comunicato, per cui ho pensato che foste tutti d'accordo. Le chiedo scusa.
E' iscritto a parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, io non credo che utilizzerò i dieci minuti che ci sono stati concessi, anche se in corso d'opera, onorevole Uras, ritengo che, su questa materia, non si possa esaurire qui il dibattito. La norma che noi stiamo esaminando è una norma indispensabile, necessaria, fondamentale, pur con tutti i dubbi che sono emersi anche da questa pur breve discussione. E' chiaro che non possiamo pensare di esaurire sia il discorso della continuità territoriale aerea, che di tutto quant'altro dovremmo parlare per quanto riguarda i trasporti da e per la Sardegna. E' ovvio che, nella discussione attuale, questo non è assolutamente possibile né pensabile, noi abbiamo acceduto, ci mancherebbe che non avessimo acceduto, a far sì che si discutesse questo provvedimento indispensabile, proprio perché riteniamo quanto sia necessario e importante, ma questo non vuol dire che non consideriamo importanti altri provvedimenti che certamente sono necessari, a partire dalla rivisitazione del piano regionale dei trasporti, e quando parliamo di piano regionale dei trasporti non parliamo solo di continuità territoriale aerea, parliamo di tutti i trasporti.
Esiste un'intesa sottoscritta che fa riferimento alla delibera della Giunta del mese di giugno, esiste un piano regionale dei trasporti datato ma che è fatto da voi e che non avete attuato neanche voi peraltro, ma che ha bisogno comunque di essere adeguato. Esiste tutta una serie di problematiche legate a questo argomento che non possono esaurirsi nella discussione odierna. Nella discussione odierna siamo stati chiamati a scrivere una norma finanziaria per la quale ovviamente siamo, mi pare di capire, tutti quanti d'accordo. Per il resto, Presidente, io presenterò un ordine del giorno al termine di questa seduta su un argomento legato ai trasporti ma fondamentalmente legato all'aeroporto di Fenosu, l'aeroporto di Oristano, che vive una stagione difficilissima, non tanto perché i trasporti sono fermi o i voli sono fermi ma quanto per l'immane risorsa finanziaria che è stata impegnata in questa infrastruttura sia dalla Regione Sardegna sia dal Ministero che dagli enti locali.
Nella seduta di ieri, nell'assestamento di bilancio, la provincia di Oristano ha impegnato altri 2 milioni e 150 mila euro per ripianare le perdite di una società che probabilmente non deve fare gestione, che probabilmente avrebbe fatto meglio; e gli enti locali avrebbero fatto meglio, Regione compresa, a chiedere ciò che è previsto nello statuto di quella società, cioè di far entrare i privati all'interno della società di gestione. Dico che probabilmente bisognerà cominciare a pensare che forse queste infrastrutture debbano essere privatizzate il più possibile. Io credo che gli enti locali e gli enti pubblici sia tempo che la smettano di gestire scali aeroportuali, porticcioli, aziende agricole e quant'altro. Credo che sia indispensabile che questo venga fatto come ragionamento e spero che questo Consiglio regionale voglia farlo nel caso specifico dell'aeroporto di Fenosu, non perché dobbiamo impegnare delle risorse ma perché prendiamo una volta per tutte una decisione. Non esistono solo gli scali maggiori, non esiste solo Olbia, non esiste solo Cagliari o solo Alghero, esistono anche Tortolì e Oristano sui quali la Regione ha investito e ha investito tanto!
Allora la continuità territoriale fa capo fondamentalmente a tre aeroporti più, una parte marginale, all'aeroporto di Tortolì. L'aeroporto di Oristano non è neanche menzionato né potrebbe essere menzionato in questo momento; ma vogliamo fare uno sforzo per cercare di non vanificare tutte le risorse che sono state investite in quel settore? Io credo che sia necessario, per cui non mi soffermo di più a discutere su questa norma che ho accolto fin dal primo momento come provvidenziale e per cui, per quanto riguarda il Gruppo P.d.L., annunciamo già da adesso il voto favorevole al testo e all'emendamento che la Giunta ha proposto.
PRESIDENTE. Comunico che il collega Matteo Sanna è rientrato dal congedo.
Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per la Giunta, ha facoltà di parlare l'Assessore dei trasporti.
SOLINAS, Assessore dei trasporti. Presidente, vorrei innanzitutto ringraziare la Conferenza dei Capigruppo per aver concesso la deroga che ci ha consentito di poter affrontare in questa sede con tempi in deroga la discussione su questo punto all'ordine del giorno che riguarda, come è stato detto, anche da più parti, una norma stralcio.
Una norma stralcio che non entra nel merito della continuità territoriale, ma semplicemente stanzia con una norma finanziaria una copertura ritenuta indispensabile per poter procedere nella definizione degli oneri di servizio pubblico già affrontati dalla Conferenza dei servizi e arrivare alla pubblicazione dei decreti sulla Gazzetta dell'Unione europea e quindi dare il tempo alle Compagnie o di eseguire l'accettazione oppure di accedere alla gara.
Io credo che, su temi come questo, ed è stato detto da più parti, sia emerso il fatto che la gente, più che mai, ci chiede una moratoria rispetto alla polemica, pur nella distinzione delle parti e delle posizioni, pur nella distinzione delle soluzioni al medesimo problema. In adesione a quella che è un'aspettativa credo diffusa, io non vorrò trattare sul perché in un determinato periodo la Regione ha optato per la assunzione dell'impegno finanziario a copertura della continuità territoriale aerea come del trasporto pubblico locale o della sanità. E' una scelta che è stata fatta dalla Regione Sardegna e, per continuità amministrativa, chi oggi governa deve onorare anche quegli impegni.
Sono d'accordo con chi sostiene che, se oggi l'orientamento di quest'Aula si concretizzerà in una posizione che tende a rivedere gli accordi con lo Stato, si inizi fin da domani una vertenza e una nuova contrattazione che rimetta anche in discussione il fatto che gli oneri della continuità territoriale debbano essere accollati per intero a questa Regione. Fino a che questo non sarà definito, oggi il quadro di riferimento ci dice che la continuità territoriale è a carico della nostra Regione. E' vero, la questione aperta e irrisolta è in effetti la partita delle entrate perché, se avessimo un quadro di entrate oggi consolidato, non staremmo qui a discutere dei 57 milioni sotto due profili: da un lato, perché avremmo una disponibilità maggiore di euro, un po' perché potremmo apprezzare questo tentativo di una continuità territoriale con tariffa unica anche sotto un altro profilo, se funzionasse oggi il sistema di compartecipazione dell'IVA.
Per esempio, noi abbiamo fatto una proiezione prudente che vede, con la tariffa unica, un incremento nel quadriennio di circa 500 mila passeggeri; è una previsione realistica, prevediamo semplicemente di tornare agli standards di traffico del 2007. Ora, ipotizziamo di recuperare 500 mila passeggeri nel quadriennio, Bankitalia, in uno studio che è certificato e depositato, ci dice che la spesa media di ogni turista che viene in Sardegna con il sistema di trasporto aereo è di 100 euro al giorno e che il tempo di permanenza media è di quattro giorni. L'IVA è al 21 per cento, il che significa che, per ogni giorno di permanenza, 21 euro sono di IVA, per quattro giorni ammonta a 84 euro, per 500 mila passeggeri nel quadriennio soltanto di compartecipazione al gettito IVA si hanno 42 milioni. La restante parte sono danari che restano al tessuto economico produttivo imprenditoriale della Sardegna, cioè gli altri 79 euro che vengono spesi, dei 100, vanno negli esercizi commerciali, negli alberghi, nelle seconde case, nel bed and breakfast e rappresentano nel complesso altri 158 milioni di euro; quindi se avessimo un sistema delle entrate che funziona secondo il regime che è stato disegnato, oggi staremmo a parlare non di una spesa di 57, 5 milioni di euro ma di un investimento che ne produce 200.
E' chiaro che questo tavolo va affrontato. Io ritengo che questi discorsi facciano parte di argomenti che oggi più che mai necessitano di condivisione, non di inciuci, ma di condivisione di tutta la classe politica e, in questo senso, credo che anche gli appelli che sono giunti su questo versante siano uno spunto di riflessione importante che, assieme al tema delle entrate, possano estendersi assolutamente al tema dei trasporti che rappresenta, a mio avviso, ma è stato detto da voi più volte, un presupposto per tutte le altre politiche di settore, soprattutto per un'isola che ha bisogno di connettersi di più e meglio con i mercati più grandi e più ricchi e soprattutto per un'isola che ha bisogno di incrementare la propria massa critica interna.
Sulle diverse cose che sono state dette, vorrei riferirvi una cornice fatta non di considerazioni ma di numeri; i numeri ci dicono che, dal 2007 a oggi, il numero dei passeggeri sulle destinazioni Roma e Milano dai tre punti di origine sardi sono passati da 2 milioni e 600 mila a 2 milioni e 149 mila, cioè abbiamo perso 500 mila passeggeri. Questi 500 mila passeggeri che abbiamo perso, non con le proroghe, non con la nuova continuità territoriale, ma con il regime vigente di continuità territoriale dal 2007 al 2011, hanno determinato chiaramente una modificazione abbastanza profonda del sistema; un sistema che - lo vorrei ricordare - è ancora parametrato sul quadro di riferimento del 2004, cioè quando i passeggeri che viaggiavano erano ancora di più, paradossalmente, sugli scali nazionali, tengo a precisare, e quando non c'erano sul mercato altri players, perché esisteva la compagnia di bandiera ed esisteva Meridiana.
Questo è un ragionamento che, per onestà intellettuale, dobbiamo fare: i parametri di riferimento si sono modificati, c'è meno traffico (e noi speriamo con questo provvedimento di recuperarne delle quote) e ci sono più attori. Questo chiaramente determina l'esigenza di contemperare, in un periodo di crisi nel quale il Governo, le istituzioni bancarie ed economiche, tutti, rilevano come la crisi imponga una maggiore sobrietà su tutto, questo, dicevo, ci impone ancora di più un ragionamento sull'articolazione del servizio che va contemperata con l'esigenza reale e concreta di garantire qualità e quantità per i sardi che debbono uscire.
Si diceva dei treni, purtroppo oggi in Sardegna ma anche in Italia si cancellano anche i treni, laddove non c'è traffico, non è un problema solo ed esclusivamente dei voli o della continuità territoriale. Noi siamo contro le cancellazioni perché è chiaro che si deve prevedere un quadro di riferimento dove, quand'anche dovesse prevedere una contrazione delle frequenze, questa sia chiara e certa, in maniera tale che ciascuno possa programmare la propria entrata e la propria uscita verso l'Isola.
Un altro aspetto sollevato è sul regime attuale: l'onorevole Diana diceva che non è stato imposto l'onere su Cagliari-Roma, Cagliari-Milano, Olbia-Roma, Olbia-Milano. Quell'esperienza fu concordata con ENAV e Ministero, anche questa esperienza è stata concordata nella sede della Conferenza di servizi con questi soggetti, anche allora ci fu l'imposizione dell'onere di servizio pubblico, semplicemente quell'onere di servizio pubblico venne accettato con la clausola che, per i cittadini sardi, vi fosse una tariffa fissa e la leva si spostasse invece sui cittadini non residenti ai quali potevano essere applicate le tariffe di mercato e quindi nei periodi di alta stagione si potesse recuperare il quantum necessario al break even della rotta.
Ho sentito moltissime perplessità e preoccupazioni sulla copertura finanziaria, (mi riallaccio a quello che hanno detto l'onorevole Salis, l'onorevole Bruno, l'onorevole Zuncheddu e anche l'onorevole Uras) del TPL, in verità si tratta di una copertura tecnica perché, la Conferenza dei servizi ha ultimato i suoi lavori, la procedura di accettazione e la procedura di gara si esaurirà con la summer season 2012, quindi dal 27 marzo 2012, questo significa che le compensazioni, qualora dovute, si cominceranno a pagare dal 27 marzo 2012; questo fa sì che il primo trimestre 2012 non ha fabbisogno finanziario da sottrarre concretamente. E' una previsione di copertura astratta, perché questo è stato richiesto dal Ministero, ma dal TPL non verrà sottratto un euro, soprattutto in un momento, come è stato ricordato, particolare, semmai abbiamo bisogno di razionalizzare da un lato ma investire dall'altro per garantire quella continuità territoriale interna che forse è meno visibile, meno mediatica, ma che quotidianamente grava sulle spalle degli anziani che hanno esigenze di trasporto, sugli studenti, sui pendolari e su quanti sono già stati citati meglio da voi in questa seduta.
E' stato chiesto per quale motivo non si è proceduto, piuttosto che accedere agli stanziamenti del FNOL, ad altri capitoli. La copertura è stata fatta dagli uffici finanziari, ha una proiezione pluriennale, fa parte di uno stralcio di un disegno di legge più ampio, questo non inficia la possibilità per la Commissione bilancio prima e per l'Aula poi, anche in sede di approvazione del bilancio, di rivedere e riparametrare anche la stessa copertura finanziaria. Nel frattempo l'esigenza principale è quella di poter dare una copertura che sblocchi la situazione con la pubblicazione del decreto e l'avanzamento della procedura che ci consenta di rispettare i tempi che ci siamo dati; tempi che, ripeto, vanno a sfociare con la prossima stagione aeronautica.
Sulle cancellazioni, sulle rivisitazioni delle frequenze, su tutto il complesso che l'onorevole Bruno ha citato, rispetto a diversi scali aeroportuali, tengo anche a precisare che giovedì prossimo ci sarà il nuovo incontro con le Compagnie, verrà sottoscritto un verbale che darà un quadro di riferimento certo, così com'è stato fatto con il protocollo d'intesa firmato con l'ENAC l'anno scorso e che ha portato alla proroga fino al 30 ottobre.
Quindi il sistema di continuità territoriale non lascerà un buco da qui alla definizione del nuovo sistema, andremo a ricontrattare frequenze, gli aeroporti di origine e di arrivo resteranno gli stessi, ma ricontratteremo con le compagnie un sistema che deve essere chiuso e certo; per esempio riguardo all'Alghero-Torino è stata citata la cancellazione del volo, in realtà c'è stata la soppressione di alcuni voli per motivi tecnici ma la rotta resta; sull'Alghero-Milano, che è quella con maggiori criticità, dobbiamo cercare (e stiamo affrontando il problema) di contemperare il fatto che i coefficienti di riempimento di novembre, dicembre e gennaio sono bassi, con il diritto alla mobilità dei cittadini che da quell'aeroporto vogliono partire e giovedì la Compagnia ALITALIA ci porterà il resoconto degli aeromobili disponibili, abbiamo chiesto che utilizzino degli Embraer che hanno un numero di posti inferiore, quindi 99, sui quali il coefficiente di riempimento può raggiungere uno standard accettabile per salvare anche il terzo volo.
Quindi tengo a dire che la Giunta è impegnata in questo momento a garantire il diritto alla mobilità dei sardi in una situazione di emergenza che è generalizzata, e lo vuole fare in maniera organica andando a disciplinare i settori del trasporto marittimo e aereo e, mi auguro, per salvare le aziende regionali, anche del trasporto pubblico locale, perché anche in quel settore stanno avvenendo stravolgimenti importanti: la conversione del decreto sullo sviluppo imporrà di andare a gara su quasi tutte le linee e il nostro tessuto imprenditoriale, in quel settore, non ha la forza né la dimensione per rispettare impegni di quel tipo.
Quindi dovremo andare a ragionare di qui a brevissimo per dare una ridefinizione certa a tutto il sistema dei trasporti, una definizione che ci consenta anche di esercitare competenze che, dal 2000, con la modifica al Titolo V, ci sono state affidate e sulle quali non abbiamo purtroppo ancora stabilito un quadro certo.
Mi avvio a concludere, io chiedo al Consiglio l'approvazione di questa copertura finanziaria, per dare l'abbrivio al procedimento di pubblicazione del bando e restituire alla Regione un nuovo sistema di continuità territoriale che rappresenti una scommessa di tutta la Sardegna, non di questo o di quell'Assessore, una scommessa verso l'arrivo di una massa critica maggiore sull'Isola, e che rappresenti il punto di partenza e non il punto di arrivo eventualmente per ricontrattare oneri a carico della Regione e dello Stato.
PRESIDENTE. Comunico che il collega Ladu è rientrato dal congedo.
Passiamo alla votazione sul passaggio all'esame degli articoli.
Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del passaggio all'esame degli articoli.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Artizzu, Campus, De Francisci, Milia, Oppi e Rassu hanno votato a favore e che i consiglieri Cocco Daniele, Corda, Cuccu e Espa hanno votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.
Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 73
votanti 72
astenuti 1
maggioranza 37
favorevoli 50
contrari 22
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'esame dell'articolo 1, al quale sono stati presentati degli emendamenti.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1 e dei relativi emendamenti:
Art. 1
Continuità territoriale da e per la Sardegna
1. In attuazione dell'articolo 1, commi 837 e 840, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007), è autorizzata nell'anno 2012 e per ciascuno degli anni 2013 e 2014 la spesa di euro 57.500.000 (UPB S07.06.001) finalizzata alla adozione di idonei programmi e/o interventi per favorire la continuità territoriale da e per la Sardegna.
2. Alla spesa di cui al comma 1 si fa fronte con:
a) le risorse già stanziate in conto della UPB S07.06.001 (Trasporto pubblico locale) in ragione di euro 19.383.000 per l'anno 2012 e di euro 35.750.000 per l'anno 2013;
b) idonea variazione in diminuzione della UPB S08.01.002 (Fondo per nuovi oneri legislativi) in ragione di euro 38.117.000 per l'anno 2012 ed euro 21.750.000 per l'anno 2013 nonché di euro 57.500.000 per l'anno 2014.
EMENDAMENTO sostitutivo parziale GIUNTA REGIONALE.
Articolo 1
Il comma 2 dell'articolo i è sostituito dai seguenti:
"2. Agli oneri derivanti dall'attuazione del comma i si fa fronte:
- quanto ad euro 19.383.000 per l'anno 2012 ed euro 35.750.000 per l'anno 2013, con le disponibilità recate in conto dell'UPB S07.06.001;
- quanto ad euro 38.117.000 per l'anno 2012 ed euro 21.750.000 per l'anno 2013, con le variazioni al bilancio di cui ai comma 3.
3. Nel bilancio di previsione della Regione per gli anni 2011, 2012 e 2013 sono apportate le seguenti variazioni:
in diminuzione
UPB S08.01.002 - Fondo nuovi oneri legislativi - correnti
2011 euro --
2012 euro 38.117.000
2013 euro 21.750.000
mediante utilizzo della riserva di cui alla voce 1) della tabella A allegata alla legge regionale 19 gennaio 2011, n.1 (legge finanziaria 2011); conseguentemente è ridotta di pari importo l'autorizzazione di spesa di cui al comma 3, articolo 6 della legge regionale n.1 del 2011;
in aumento
UPB S07.06.001 - Trasporto pubblico locale
2011 euro --
2012 euro 38.117.000
2013 euro 21.750.000
4. Ai maggiori oneri per l'anno 2014 pari ad euro 35.750.000 si provvede con legge di bilancio per lo stesso anno.
5. Gli oneri derivanti dall'attuazione fanno carico all'UPB S07.06.001 del bilancio della Regione per gli anni 2011-2013 e a quelle corrispondenti del bilancio per l'anno 2014.". (1)
EMENDAMENTO aggiuntivo GIUNTA REGIONALE.
Articolo 1
"Dopo l'articolo 1 è aggiunto il seguente:
Articolo 1 bis
1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).". (2).)
PRESIDENTE. Ricordo ai consiglieri che intendono parlare che devono iscriversi non oltre la conclusione del primo intervento. Ricordo che il tempo a disposizione è di dieci minuti.
E' iscritto a parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Gruppo Misto). Non ho l'intenzione di utilizzare i dieci minuti però intendo fare alcune considerazioni molto veloci che richiamino l'attenzione su questo tipo di questioni. Una di ordine generale, noi siamo nel 2011 e, per chi non l'avesse ancora capito, siamo nel pieno di una crisi economico-finanziaria dalla quale non sappiamo come usciremo, per cui pensare di recuperare 500 mila viaggiatori con una riduzione di qualche euro di un biglietto con una qualità dei trasporti scadente, come quella che noi registriamo oggi nei collegamenti aerei e navali dell'isola con il resto d'Italia e il resto d'Europa, è una pia illusione. Sollecito peraltro l'attenzione dell'Assessore sul fatto che, nella stessa Conferenza di servizi (convocata con la presenza del Presidente della Regione, del Ministero dei trasporti e dell'ENAC), il Ministero dei trasporti ha sollevato perplessità su due questioni non di poco conto, prima di tutto sulla tempistica della gara (in ragione della tempistica che riguarda direttamente il Ministero dei trasporti oltre che l'Unione europea), poi sulla capacità del Ministero dei trasporti di rispondere a quella tempistica. La seconda considerazione riguarda le perplessità legate alle possibili reazioni della Commissione europea in ordine a un'eventuale proroga dell'attuale regime di continuità. Tant'è che a rispondere interviene il consulente del Presidente della Regione.
Io voglio sottolineare queste cose, Presidente, perché noi viviamo in un sistema dove le istituzioni sono… Presidente, chiedo un attimo di attenzione!Dicevo che noi viviamo un momento nel quale non si capisce più da chi siano rappresentate le istituzioni. Le conclusioni di quella Conferenza di servizio sono di un consulente che stabilisce quali siano i termini più ragionevoli per poter procedere! Per chi ha accompagnato responsabili di governo alla tenuta di situazioni di quel genere era chiaro che a intervenire sarebbero stati solo i soggetti della Conferenza di servizi, cioè la Regione, il Ministero e l'ENAC, nelle loro figure di rappresentanza formale!
Noi siamo in presenza di situazioni sempre molto equivoche sotto il profilo procedurale e che ci portano alle conclusioni alle quali siamo già arrivati in altre circostanze, la legge che abbiamo approvato, mi pare quasi due anni fa, è rimasta lettera morta, così come rimangono lettere morte quasi tutti i provvedimenti che noi facciamo, perché li facciamo senza un'adeguata istruttoria soprattutto sotto il profilo delle relazioni con l'Unione europea e mettiamo a rischio i funzionari che devono svolgere le attività di attuazione e le risorse finanziarie di questa Regione oltre che compromettere servizi essenziali per i cittadini!
C'è un'improvvisazione nel comportamento di chi ha la responsabilità che non dice nulla di buono sul futuro. Ma voi pensate che con quello che sta arrivando noi recuperiamo i 500 mila viaggiatori per e da la Sardegna? In ragione di quale sviluppo, con le politiche recessive alle porte, con un "affamamento" generale di questo popolo?
Oggi stanno manifestando i pastori a Roma, sono chiusi dalle Forze dell'ordine da una parte. Io ho visto una cosa che mi ha lasciato allibito l'altro giorno a proposito di trasporti, per chi ricorda l'evento di Viareggio. I familiari delle vittime ricordavano il loro diritto ad avere giustizia perché Trenitalia ha un comportamento inqualificabile in ogni angolo di questo Paese! Un servizio privatizzato, venduto alla gestione corrotta in questo Paese! I familiari delle vittime, i bambini e le giovani donne di vent'anni messi da una parte, dalle Forze dell'ordine, perché hanno avuto l'ardire di ricordare i morti che si registrano sul fronte dei trasporti per la mancata sicurezza.
E noi prendiamo sottogamba questo provvedimento! Sarà solo, onorevole Diana, un garantire un approvvigionamento finanziario, ma noi dobbiamo arrivare alla fine dell'anno a parlare di queste cose, a termini già scaduti di un regime, dobbiamo arrivarci quando le società di gestione sono in fallimento, che dovrebbero consegnare i libri in tribunale, dobbiamo arrivarci con l'acqua alla gola per la vostra incompetenza e inqualificabile negligenza. E parlo della Giunta, e parlo del suo Presidente, è inqualificabile! Dobbiamo arrivarci con l'acqua alla gola, quando non possiamo fare più niente quando non possiamo concorddare nulla, quando non possiamo trattare niente, quando non possiamo avvalerci di consulenze specialistiche vere, noi siamo destinati, Presidente, a perire in questo modo come istituzione, perché non rispondiamo alle esigenze e ai bisogni della nostra cittadinanza.
Proviamo a viaggiare. Anche noi, che siamo dei privilegiati, abbiamo problemi. Se lei va in uno sportello di qualunque Paese europeo, dove c'è scritto ALITALIA, trova gente che parla il francese, che parla l'inglese, che parla il tedesco, che parla lo spagnolo, non trova uno che parli l'italiano! E lo sa perché? Perché dicono che ALITALIA non paga quello che deve parlare l'italiano, ma il cittadino italiano che usa ALITALIA paga il biglietto come quello francese o come quello tedesco! Ed è privato di un servizio, ed è in balia degli altri come un parente povero per l'inqualificabile gestione che si fa di questa materia! Anche oggi io mi sarei aspettato un'altra attenzione da quest'Aula, un'altra sensibilità, perché stiamo parlando di un servizio fondamentale per i sardi!
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Presidente, ho capito alcune cose anche dalla replica dell'assessore Solinas e dal dibattito che c'è stato. Ho capito che, nonostante i 57 milioni e 500, probabilmente per esigenze delle Compagnie, di coefficienti di riempimento rispetto alla continuità che avevamo in proroga fino al 29 ottobre, i voli saranno ridotti anche su Alghero-Roma, Alghero-Milano, sul Cagliari-Roma, sul Cagliari-Milano e forse sull'Olbia-Milano. Non abbiamo garanzie sulla CT2, sui voli aggiuntivi, a oggi non abbiamo garanzie, ci sono Conferenze di servizi che proseguono, non sappiamo quando termineranno, non abbiamo garanzie su quanti saranno i voli, sulla qualità, sulla tipologia, sulle fasce orarie, su niente.
Ho capito un'altra cosa, lo capisco anche dalle dichiarazioni rilasciate oggi dalle Compagnie: non c'è proroga, siamo nel libero mercato, lo dicono le Compagnie. Apprendo che giovedì ci sarà un'altra riunione, successiva a quella che c'è stata giovedì scorso, però mi sembra di capire, senza tema di smentita, che non c'è oggi e non ci sarà fino alla prossima gara, quindi fino alla prossima, se tutto va bene, stagione primaverile, estiva, non ci sarà la continuità territoriale e le compagnie aeree, a loro piacimento, potranno cancellare i voli senza che la Regione possa dire alcunché, se non invitarle, se non fare altre riunioni, ma di fatto non esiste oggi la continuità territoriale aerea in Sardegna.
Capisco che paghiamo 57 milioni e mezzo e ho sentito l'invito che ha fatto anche l'Assessore all'unità su questioni importanti che riguardano il rapporto tra lo Stato e la Regione; sono questioni serie, sono talmente serie che noi, in quasi tre anni, le abbiamo poste sistematicamente all'attenzione del presidente Cappellacci, della Giunta regionale e della maggioranza. Io ho contato decine di ordini del giorno, non solo quello che ho sottoposto ieri al collega Sabatini, decine di ordini del giorno che sono stati approvati all'unanimità da questo Consiglio regionale e hanno riguardato questioni sostanziali come il rapporto tra lo Stato e la Regione. Una risoluzione, diventata poi un ordine del giorno della Commissione terza, addirittura impegnava il presidente Cappellacci ogni mese, una volta al mese, a rendere conto in questo Consiglio regionale dell'attuazione del federalismo fiscale, dei passi avanti sulla vertenza entrate. Quindi questa unità, in realtà, noi l'abbiamo chiesta sistematicamente, ma non c'è stata risposta. Io conto dieci o dodici ordini del giorno unitari ai quali questa Giunta regionale… assessore Solinas, io ho molto stima del suo lavoro, della sua persona, fa parte di una maggioranza, fa parte di una Giunta, quella Giunta che non risponde a questo Consiglio e non ha risposto in questi anni a questi ordini del giorno!
Guardi, qui non ci sono né il presidente Monti né il presidente Napolitano, non ci sono, purtroppo non ci sono, c'è una maggioranza politica, finché ci sarà, c'è un Presidente della Giunta, finché ci sarà, ci sono degli Assessori, finché ci saranno, perché vengono cambiati in continuazione. Allora io tengo conto del dato di fatto che l'unità c'è sempre quando si fanno gli interessi dei sardi. Ora mi pare che, con questa legge, non stiamo facendo gli interessi dei sardi, bisogna osare di più, bisogna chiedere di più, bisogna dare modo al Consiglio regionale, e lei non lo ha fatto, forse non lo ha potuto fare, di avere gli elementi per poter decidere, per poter dare gli indirizzi, per poter spendere bene le risorse dei sardi, perché poi dovremo anche qualche volta valutarne il ritorno.
E' per questo che vedo molte lacune in questo sistema, capisco che ci saranno meno voli, per esempio, smentisca se così non è, che ci saranno meno voli, e che prima non pagavamo niente per Roma e Milano, oggi paghiamo 57 milioni e mezzo, non sappiamo quanti saranno i voli per le altre rotte e non sappiamo quanto costeranno. In queste condizioni, non ho tutto il quadro preciso per poter dare una valutazione.
Noi abbiamo fatto bene, i Capigruppo hanno fatto bene, a dare l'assenso per portare in Aula questo provvedimento, abbiamo fatto bene a fare una discussione che magari avrei gradito più animata anche da parte del centrodestra, perché questo non è un campo in cui c'è una disciplina di partito, non può essere. Qui stiamo parlando del futuro dei sardi, della loro libertà di muoversi, di poter essere uguali agli altri cittadini italiani. Credo che non siamo nelle condizioni oggi di poter dare una parola definitiva che impegni i 57 milioni e mezzo dei sardi, di fatto, senza avere un quadro generale preciso.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, io non ripeterò i concetti espressi dai miei colleghi, in particolare quelli appena enunciati dal mio collega Mario Bruno che bene ha fatto a sollevare ancora l'attenzione su alcune aree grigie della futura continuità territoriale. Noi speriamo che quelle aree grigie si chiariscano e che questo risulti essere un investimento per la Sardegna che abbia anche qualche ritorno.
Il mio intervento, breve, non prenderò certamente i dieci minuti, vuole solo segnalare a lei e alla Giunta il fatto che noi oggi, non nella forma ma nella sostanza, non ci stiamo limitando ad approvare la copertura della continuità territoriale aerea ma, di fatto, stiamo sostanzialmente approvando la finanziaria, in quanto in una finanziaria che non ha risorse manovrabili, in una finanziaria che (per detta della stessa Giunta in un documento di agosto) non copre, in termini di devoluzioni dello Stato e di riscossione diretta della Sardegna, neanche le spese obbligatorie pari a 5 miliardi e 900, con un vincolo strettissimo in ogni caso del patto di stabilità che porta la spesa complessiva a 3 e 2, 3 e 3 di sanità, più 2 e 7 di patto, stiamo andando a dire che i 40 milioni aggiuntivi rispetto al passato sono sostanzialmente il 100 per cento di quello che noi potevamo manovrare, perché questi soldi li spenderemo di sicuro, non sono stanziamenti. Le risorse che approviamo e stanziamo oggi sono risorse che, nel corso dell'anno, verranno impegnate e spese, inoltre incideranno sul nostro patto di stabilità.
Per le cifre che ho ricordato, vincoli di gettito, che comunque non ci consentono di spendere, vincoli di patto, vincoli di spese obbligatorie, legate al funzionamento della Regione e alla spesa sanitaria, noi oggi stiamo decidendo, in questa maniera un po' informale, limitata, senza una discussione in Commissione, che il 100 per cento delle politiche per lo sviluppo, delle politiche anticrisi, il 100 per cento, vorrei essere smentito, perché voglio capire quali altre spese non obbligatorie noi nel corso del 2012 riusciremo non solo a stanziare ma a impegnare e a spendere, le dedichiamo al nuovo modello di continuità territoriale aerea. Questo è il punto! Il punto non è se sia un modello giusto o non giusto, diciamo che è una di quelle cose che, in periodo di vacche grasse, avremmo tutti evitato anche di discutere, avremmo detto tutti di sì, perché stiamo andando a dire, con qualche variazione che ha ricordato il collega Mario Bruno, che spendiamo un po' di più per avere quello che avevamo, addirittura qualcosa in meno, ma stiamo consentendo ai cittadini italiani di venire in Sardegna allo stesso costo e quindi stiamo facendo un investimento perché arrivi in Sardegna qualcuno in più.
Non è tanto questo l'oggetto, ma è che questo avviene in un contesto di risorse scarse, in un contesto in cui noi non stiamo affrontando la discussione sulla possibilità di spendere questi 40 milioni aggiuntivi, invece che sulla continuità, per un lavoro pubblico, per l'infrastruttura, per la scuola, per il lavoro, per lo sviluppo, per l'energia. Noi stiamo tagliando corto una discussione che, a nostro avviso, a mio avviso, era essenziale e che non facciamo, cioè vi state assumendo la responsabilità molto grande, Assessore, non me ne voglia, non è certamente una volontà sua o unicamente sua, ma lei oggi rappresenta anche quella Giunta, in un contesto che conosciamo, in cui stringiamo la cinghia, in un contesto difficilissimo, noi stiamo decidendo, con le poche fiches che abbiamo da spenderci in funzione anticiclica, in funzione anticrisi, in funzione di superamento di mesi difficilissimi che avremo avanti, dopo quello che ci hanno detto il sindacato e le associazioni di categoria, di puntare fino all'ultimo euro sul nuovo modello di continuità sperando che questo da solo basti a invertire la rotta. Mi scusi, Assessore, il gioco di parole visto che parliamo di continuità territoriale aerea.
Con questa considerazione il voto non può che essere contrario, se non altro per la discussione che non abbiamo fatto e che probabilmente faremo in ritardo perché, quando poi affronteremo la finanziaria, ci accorgeremo, se abbiamo cura di non fermarci a parlare solo di stanziamenti ma a riflettere quali di quelle voci poi possono diventare da stanziamenti a spese del 2012, che la vera discussione l'abbiamo già fatta qui.
Allora noi, lo dico anche alla Presidente del Consiglio, abbiamo dato il via libera a questa interruzione perché vogliamo che voi vi assumiate tutte le responsabilità, anche questa, e che non si possa dire che la minoranza vi impedisce di governare. Certamente vi siete assunti una responsabilità molto grande ed è giusto che i sardi lo sappiano. Oggi, in questo contesto di crisi, il 100 per cento delle risorse manovrabili, voi avete deciso di metterlo sulla continuità territoriale aerea! E' giusto che lo sappiano i sardi, è giusto che lo sappiano i sindacati, è giusto che lo sappiano le forze datoriali. E' una responsabilità molto grande, è una responsabilità tutta vostra. Certamente noi avremmo favorito una discussione più ampia e più condivisa di un provvedimento così totalizzante, anche per questo (anticipo il mio voto e non farò dichiarazione di voto) c'è tutta la nostra contrarietà a questo provvedimento e tutta la nostra contrarietà a questo metodo, a questo modo di procedere che continua a essere un metodo molto distante dall'ascolto attento e dalla capacità di offrire alla Sardegna un modello di sviluppo e un progetto che sia veramente nella direzione della crescita e della speranza per il nostro popolo.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, non utilizzerò il tempo a disposizione. Voglio telegraficamente dire poche cose. La prima è che è evidente anche dalla replica dell'Assessore che non siamo in regime di continuità territoriale, siamo semmai, lo voglio dire agli Assessori presenti, sotto ricatto e, per effetto di questo ricatto, siamo costretti a mettere a disposizione 57 milioni e mezzo in ragione d'anno per garantire un obbrobrio di continuità territoriale; una continuità territoriale che non garantirà nemmeno la qualità di quella esistente, anzi, come ci è stato detto con grande onestà intellettuale dall'assessore Solinas, non saremo certamente in grado di mantenere, nemmeno sulle rotte di Roma e Milano, l'attuale livello di qualità della continuità territoriale. Inoltre, a fronte di una spesa attuale corrispondente a "zero" euro, spendiamo 57,5 milioni dei sardi per pagare gli sconti anche ai cosiddetti "continentali".
La novità è l'appello dell'assessore Solinas. Assessore, con questo vorrei sgombrare il campo anche da equivoci di questi giorni. Assessore, per quanto ci riguarda, per quanto riguarda il P.D. (lo dico anche alle altre forze politiche presenti in quest'Aula, se sono tali, se si degnano di ascoltare), per noi raccogliere quell'appello non è un problema, semmai, Assessore, mi pare che un problema sia per voi, perché quell'appello lei, Assessore, deve rivolgerlo alla sua maggioranza perché è la sua maggioranza che finora non è stata capace di raccoglierlo e di farsi interprete di bisogni, di attese, di aspettative e di una voglia di riscatto di questo popolo, così come abbiamo deciso in qualche risoluzione unitaria in questi due anni a mezzo, ma non c'è stata assolutamente la disponibilità della maggioranza se la maggioranza si riconosce nel Presidente della Regione, perché il Presidente della Regione finora è stato colui il quale non si è reso disponibile ad accettare l'appello reiterato oggi dall'assessore Solinas.
Oggi il presidente Cappellacci, di fronte al Governo Monti, riappare e sembra, almeno a parole, che si renda disponibile a recuperare due anni e mezzo, due anni e mezzo di reiterate richieste unitarie di questo Consiglio regionale non tenute nella debita considerazione da parte del Presidente della Regione che ha assunto finora, com'è già stato detto, un comportamento e un atteggiamento a dir poco inqualificabile.
Allora, da parte del P.D., assessore Solinas, anche nell'appello all'unità, noi certamente non romperemo il ruolo che abbiamo svolto finora, lo voglio dire con molta chiarezza anche al Presidente del Consiglio e ai rappresentanti politici in quest'Aula. Il presidente Cappellacci, per quanto ci riguarda, si faccia da parte perché il presidente Cappellacci non ha assolutamente, almeno per quanto mi riguarda e per quanto ci riguarda, la credibilità, l'autorevolezza e la serietà istituzionale, l'etica della responsabilità istituzionale di raccogliere questo appello perché non lo ha raccolto per due anni e mezzo e se oggi lo raccogliesse in maniera strumentale, come è abbastanza evidente, non ha la credibilità per rappresentare quest'isola nei confronti del Governo.
Allora da parte nostra non viene meno quest'impegno, ma si faccia da parte il Presidente della Regione e il Consiglio regionale trovi le forme per rappresentarsi autorevolmente. Questa è la posizione del Partito Democratico, credo che sia abbastanza chiara e con questo, presidente Lombardo, le aggiungo anche il voto contrario da parte del mio Gruppo.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento numero 1.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Artizzu e Milia hanno votato a favore e che il consigliere Cocco Daniele ha votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Ladu - Lai - Locci - Meloni Francesco - Milia - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda.
Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 72
votanti 71
astenuti 1
maggioranza 36
favorevoli 48
contrari 23
(Il Consiglio approva).
Metto in votazione l'articolo 1. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 2. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Annuncio che è stato presentato un ordine del giorno.
(Si riporta di seguito il testo dell'ordine del giorno numero 1:
ORDINE DEL GIORNO DIANA Mario - DEDONI - DIANA Giampaolo - SALIS - SANNA Giacomo - STERI - URAS - GALLUS - GRECO - OBINU - SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio sul rilancio dell'aeroporto di Fenosu-Oristano. (1)
PREMESSO che, nell'allegato all'Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Sardegna per l'integrazione del programma delle infrastrutture strategiche, siglata il 20 giugno u.s., si ritiene che il completamento delle infrastrutture nello scalo aeroportuale di Oristano-Fenosu possa comportare "un ulteriore miglioramento del sistema di offerta del trasporto isolano", che, stando al medesimo documento, "a beneficio dello scalo oristanese risultano stanziati (opere non inserite in I.G.Q.) ulteriori Euro 3.750.000 per interventi di potenziamento strutturale" e che "le relative direttive circa la programmazione saranno defmite di seguito alla approvazione del piano industriale";
CONSIDERATO che, con l'Intesa generale quadro di cui sopra, è stata finanziata la realizzazione di un raccordo ferroviario al servizio dell'aeroporto di Oristano-Fenosu;
SOTTOLINEATO che, nel Piano Regionale dei Trasporti approvato dalla Giunta regionale con Del. n. 66/23 del 27 novembre 2008, si afferma quanto segue: "Lo scalo di Oristano-Fenosu, da un lato, può svilupparsi come scalo merci che passeggeri in considerazione della sua collocazione geografica baricentrica; dall'altro non si può non tener presente la sua vicinanza con lo scalo di Elmas, dal quale dista solo 50 minuti";
RIPORTATO che, nel Piano Regionale dei Trasporti, si ritiene "indispensabile che si inizi ad operare per mettere a punto una struttura gestionale-organizzativa e promozionale, che si prepari, quando le infrastrutture saranno pronte, a:
- rendere le operazioni di assistenza veloci ed efficienti, in modo da proporsi particolarmente aggressivi ed appetibili sul mercato;
- vendere i servizi aeroportuali di aviario - handling, servizi centralizzati, assistenza bagagli, servizi di pista, ecc. - a condizioni competitive e favorevoli per i vettori interessati;
- organizzare e sviluppare i servizi commerciali in modo da rendere lo scalo un punto di attrazione e di riferimento per il territorio circostante;
- prendere in considerazione l'ipotesi di 'affittare' l'aeroporto ad un singolo vettore che voglia basarsi su Oristano per il proprio network;
- proporre tutta la Sardegna in quei Paesi quali, ad esempio, Olanda, Danimarca, Scandinavia, Repubbliche Baltiche ed Est Europa, tramite azioni dirette di marketing in loco, partecipando alle principali manifestazioni turistiche estere e puntando su particolari settori (bike, horse, golf, vela, enogastronomia, ecc.);
- contattare direttamente i vettori low-cost presso le loro sedi per elaborare insieme una strategia oppure affidarsi a broker esperti e capaci sia nel reperire aeromobili che nel promuovere il mercato turistico incoming lasciando alle imprese sarde quello outgoing";
RIPORTATO INOLTRE che, nel Piano Regionale dei Trasporti, si prosegue sostenendo che il rilancio dell'aeroporto di Oristano-Fenosu "deve avvenire in una logica di messa a sistema degli aeroscali, all'interno della quale ciascuna struttura possa valorizzare sia le proprie vocazioni che quelle dell'intera Sardegna secondo rapporti di integrazione e complementarietà" e che si prevede il completamento dei lavori di adeguamento previsti, finalizzati ad accogliere aerei con capacità fino a novanta passeggeri, ed in particolare dell'allungamento della pista già incluso nel Piano di Sviluppo Aeroportuale;
EVIDENZIATO che la particolare posizione geografica dell'aeroporto di Oristano-Fenosu lo mette nelle condizioni di potersi sviluppare, oltre che nel trasporto merci, come sede di servizio per la protezione civile, il servizio antincendio e per le forze di polizia;
RAMMENTATA la situazione di gravissima crisi finanziaria in cui versa la Società di Gestione Aeroporti Oristano S.p.A. (Sogeaor), che gestisce lo scalo di Oristano-Fenosu, nella quale sono state investite ingenti risorse pubbliche da parte della Regione e degli Enti Locali;
IL CONSIGLIO REGIONALE
impegna la Giunta regionale
affinché
- Ponga in essere quanto necessario al fine di dare concreta attuazione a quanto enunciato nell'Intesa Generale Quadro tra Governo e Regione Sardegna per l'integrazione del programma delle infrastrutture strategiche e nel Piano Regione dei Trasporti;
- In qualità di socio della Sogeaor S.p.A., adotti le necessarie misure finalizzate a superare l'attuale situazione di crisi economica e gestionale;
- Studi un percorso che preveda l'inclusione dello scalo di Oristano-Fenosu tra gli aeroporti sardi sede di partenza e arrivo dei collegamenti in continuità territoriale tra l'Isola e le principali città italiane.)
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore dei trasporti.
SOLINAS CHRISTIAN (P.S.d'Az.), Assessore dei trasporti. La Giunta si rimette all'Aula, non perché non condivida tutte le enunciazioni che sono contenute, però per onestà bisogna dire che, per esempio, sul punto terzo lo studio dell'inclusione della continuità territoriale comporterebbe, non foss'altro per il ragionamento che abbiamo appena fatto, ulteriori oneri finanziari che, in questo momento, vi rendete ben conto, non sono previsti. Pertanto, se come impegno nulla osta da parte nostra, ci rimettiamo al volere che mi pare unanime dell'Aula.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 1.
Ha domandato di parlare il consigliere Giacomo Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Presidente, leggendolo vedo la firma, ma la mia firma non c'è, quindi non c'è la firma del mio Gruppo, perché ritengo di non dover firmare quest'ordine del giorno se non aggiungendo fra gli impegni alla Giunta quello di arrivare finalmente alla privatizzazione degli aeroporti in Sardegna. Non abbiamo più risorse, non ci sono più impegni da prendere, ci sarà senz'altro l'intervento del Governo italiano che ci obbligherà a uscire dalle società; prima che questo accada credo che la Regione lo possa fare in propria autonomia, in propria libertà, con i criteri che si riterranno più giusti.
PRESIDENTE. Per cui il voto è?
SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Se si aggiunge questa voce, la firma c'è, e quindi il voto è positivo, diversamente...
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, questo problema era già stato sollevato dal collega Sanna. Io non avrei niente in contrario se tutti i firmatari di questo documento sono d'accordo per inserire questo invito alla Giunta, però non dipende solo da me. Io parlavo dell'aeroporto di Fenosu, nello statuto dell'aeroporto di Fenosu è prevista la privatizzazione dell'aeroporto. Non so se questo possa essere un elemento a sostegno delle ragioni dell'onorevole Giacomo Sanna anche per gli altri aeroporti. E' chiaro che in questo caso è necessario il parere della Giunta.
PRESIDENTE. Allora, se l'Aula è d'accordo, si inserisce nell'ordine del giorno... no, non si apre una discussione, si deve dire "sì" o "no", non si apre una discussione sulla proposta dell'onorevole Sanna perché siamo in fase di dichiarazione di voto. Ha fatto una proposta…
(Interruzione)
Sì, però, prima di dare la parola per dichiarazione di voto sull'ordine del giorno, l'Aula si deve esprimere con un "sì" o con un "no" alla proposta di emendamento orale dell'onorevole Sanna. Dopo darò nuovamente la parola per le dichiarazioni di voto. Bisogna procedere con ordine, non è che si interviene sulla proposta dell'onorevole Sanna!
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). No!
PRESIDENTE. Allora, non si è d'accordo, per cui proseguiamo con le dichiarazioni di voto.
Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Presidente, io ho apposto la mia firma su questo ordine del giorno perché si parla di una infrastruttura... Attilio, scusami, tu sei più addentro di me a quello che sto dicendo e vorrei avere il tuo conforto... se è vero. Si parla dell'aeroporto di Fenosu, Oristano, un'infrastruttura probabilmente importante per il territorio ma che finora (lo dico al collega Diana che conosce bene la situazione, meglio di me, e al collega Dedoni) versa in una situazione di disagio organizzativo e di gestione assolutamente insopportabile.
E' notizia recentissima il fatto che la Provincia di Oristano ha pulito tutti i capitoli di bilancio dei fondi disponibili per questa Provincia, che versa non certo in situazione ottimale, per recuperare due milioni di euro che sono stati destinati al pagamento di debiti pregressi di fornitori, per una gestione che viene considerata unanimemente, mi dicono, fallimentare. Per cui la raccomandazione che ci sentiamo di dare all'assessore Solinas, alla maggioranza, al Presidente e quant'altri, è che l'infrastruttura che serve il centro della Sardegna nella provincia di Oristano possa essere salvaguardata, ma che, essendo anche impegnati nella conduzione della società di gestione, si ponga un'attenzione particolare a una gestione che è risultata e risulta ancora essere assolutamente sbagliata e fallimentare.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dedoni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DEDONI (Riformatori Sardi). Io non avrei avuto niente in contrario sulla proposta dell'onorevole Sanna, fatto salvo che tutti gli aeroporti vanno messi, per la gestione, l'ha ricordato adesso chi mi ha preceduto, nelle stesse condizioni. L'aeroporto di Alghero ha avuto 19 milioni di euro per sanare le passività che aveva, approvati da quest'Aula con qualche intervento critico da parte mia. Allora, io capisco e sono d'accordo perché si evitino tutti gli errori possibili e immaginabili, ma che in Sardegna si arrivi per aereo o per nave non c'è dubbio. Allora, un'aviosuperficie, un aeroporto come Fenosu, che è costato oltre 40 miliardi di vecchie lire all'ente pubblico, credo che debba essere messo in condizione di funzionare; non si capisce quali siano i contorti ragionamenti che stanno dietro il blocco di questa iniziativa, veramente vorremmo capirli! Vorremmo anche capire se effettivamente il Presidente e l'Assessore hanno altre idee o se si vuole mettere in rete il sistema aeroportuale sardo. Se è questo che si vuole fare, lo si deve dire con chiarezza perché su questo dobbiamo discutere e dibattere! Sulla privatizzazione non c'è dubbio che siamo tutti d'accordo ma, quando siamo d'accordo, bisogna marciare seriamente in quella direzione e non acquisire altre aviosuperfici. Su questo bisogna essere estremamente chiari!
Quindi, onorevole Sanna, noi siamo perché si trovi la soluzione definitiva per tutti gli aeroporti e che vadano privatizzati, ma devono essere messi tutti alla pari e in maniera organica considerati tali per tutta la Sardegna, perché servono tutti!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Intervengo molto rapidamente per annunciare il voto favorevole all'ordine del giorno e per dire che mi è capitato di accompagnare il Presidente della società di gestione dal Presidente dell'ENAC, Vito Riggio, alla presenza anche del sottosegretario alle infrastrutture, che ha condizionato il finanziamento per la perimetrale, per la nuova recinzione, per il radar dell'ENAC, assolutamente al fatto che, entro 24 mesi, la quota maggioritaria del capitale di quella società fosse privatizzata; si è andati lì con degli impegni precisi di previsione di un bando pubblico, di una gara a evidenza pubblica per la privatizzazione, altrimenti neppure quelle risorse sarebbero state assegnate in quella fase che era una fase di programmazione, e comunque non verrà erogata l'ultima tranche. Quindi, sull'aeroporto di Fenosu, non c'è dubbio che la strada debba essere questa perché, se non fosse questa, sarebbe un pozzo senza fondo di risorse pubbliche.
Però, bisogna dire che ha ragione Dedoni, nella stessa situazione versano gli altri aeroporti. Se il Piano paesaggistico regionale, com'è stato in altri Piani paesaggistici, anziché vincolare i cento metri soltanto attorno al monumento, al campanile o alla chiesetta, avesse vincolato per tre chilometri le aree vicino agli aeroporti, probabilmente non sarebberosorti parcheggi che sono delle vere piattole, sono dei parassiti che tolgono risorse che potrebbero consentire una gestione economicamente corretta, e vantaggiosa la partecipazione ai privati.
Questo stanno facendo alcuni comuni da Olbia ad Alghero, a Cagliari, io non so se sia giusto fare uno stadio a fianco all'aeroporto, io avrei preservato quelle aree per permettere di realizzare strutture, anche alberghiere, che consentissero il pareggio, come avviene in tutti gli aeroporti italiani ed europei. Noi invece le aree le diamo a soggetti privati che diventano parassiti per il sistema regionale e per il sistema pubblico.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SOLINAS ANTONIO (P.D.). Io mi auguro, dopo l'intervento del collega Cuccureddu, di avere la garanzia che l'aeroporto non sia già privatizzato. Prendo atto che il Presidente dell'aeroporto di Oristano è stato accompagnato dal suo segretario regionale del partito negli incontri istituzionali e quindi… però, al di là delle polemiche, Assessore, io credo che l'infrastruttura dell'aeroporto per il territorio della provincia di Oristano, anzi non solo della provincia di Oristano, credo anche per buona parte del centro Sardegna, sia un'infrastruttura importantissima. Non siamo certamente soddisfatti (i risultati purtroppo ci hanno dato ragione) della gestione che, in questi ultimi 10 o 12 anni, si è fatta dell'aeroporto di Fenosu. Noi riteniamo che, chi va a gestire un'infrastruttura come quella, prima di tutto deve sapere che cosa sta andando a fare. Si è voluta accelerare, qualche settimana prima delle elezioni provinciali di Oristano, l'apertura dell'aeroporto di Fenosu destinandolo ad aeroporto passeggeri con un costo enorme sulla collettività, credo che da lì sia partito il fallimento di questa gestione. Noi riteniamo che l'aeroporto di Fenosu debba avere prima di tutto una gestione per quanto riguarda il servizio merci, forse qualche low cost, e poichè l'aeroporto sta al centro della Sardegna anche come servizio antincendio, come già si sta facendo per il centro scuola di polizia che è una cosa fondamentale.
Però mi vorrei concentrare soprattutto sul ruolo che l'amministrazione può e deve svolgere nell'aeroporto di Oristano, cosa che non ha mai fatto nonostante sia socio dal primo momento dell'aeroporto, se n'è lavata regolarmente le mani. Io credo che sia indispensabile che l'amministrazione regionale, in questo momento, non intervenga finanziariamente ma intervenga per decidere, come socio possibilmente di maggioranza, che cosa e quale ruolo debba svolgere e possa svolgere l'aeroporto di Fenosu nell'organizzazione regionale degli aeroporti.
Il Presidente della Giunta regionale non si può limitare a uscite pubbliche dichiarando che chi ha sbagliato deve pagare. Se ci sono errori, se lui è a conoscenza di responsabilità che si sono avute nella gestione di questa infrastruttura, lo comunichi e lo comunichi a chi di dovere ma non deve pagare, una gestione non molto trasparente, la collettività sarda e soprattutto la collettività provinciale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Intervengo sull'ordine dei lavori. Sulla proposta del collega Sanna ho sentito solo pareri favorevoli, siamo favorevole anche noi all'inserimento e a rendere completamente unitario con quell'indicazione l'ordine del giorno, non capisco perché non la si possa inserire, non ho sentito alcun parere contrario, per cui pregherei di poter approfondire e accogliere eventualmente l'indicazione data dal collega Sanna.
PRESIDENTE. Onorevole Salis, io ho riscontrato un parere contrario perché mi è stato chiesto maggiore approfondimento da parte di un collega consigliere per cui se le cose sono cambiate...
(Interruzione)
No, non sono cambiate, l'onorevole Oppi ha dato parere contrario.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
URAS (Gruppo Misto). Sull'ordine del giorno, anche in questa stesura, io dichiaro il mio voto favorevole perché, al secondo punto, e lo spiego, del deliberato si recita: "In qualità di socio della SOGEAOR S.p.a. adotti le necessarie misure finalizzate a superare l'attuale situazione di crisi economica e gestionale". In questo, "volendo", si ritrovano anche i percorsi di privatizzazione; "volendo" si ritrovano anche altre misure; ma soprattutto, io lo voglio rammentare, non è che il processo di privatizzazione delle società di gestione o, meglio, delle società di gestione degli aeroporti sardi non sia un processo obbligatorio anche per le altre realtà, come io ritengo. Invito l'Assessore, prima che arrivino sorprese, a chiarire, lo dica in Commissione, si faccia una riunione ad hoc, si sollevi una questione in Aula, si faccia una mozione, si facciano comunicazioni della Giunta, ma noi dobbiamo sapere come è la situazione economico-finanziaria di tutte le nostre società di gestione perché non vorremmo trovarci poi nella condizione di…! E siccome molte delle società di gestione sono partecipate della Regione, anche tramite SFIRS, non vorremmo trovarci nella condizione di…! Ricordo a tutti, a quelli che sono o sono stati in Commissione bilancio, in questi anni, che abbiamo già trattato questa partita e abbiamo anche inventato meccanismi come i prestiti onerosi a carico delle società di gestione, come una modalità di intervento finanziario a favore delle stesse da parte dell'amministrazione regionale; sono tutte cose un po' acrobatiche e noi non ci dobbiamo trovare in una condizione di emergenza anche questa volta.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Io mi ero iscritto a seguito della proposta dell'onorevole Giacomo Sanna per dire semplicemente che, comprendendo l'obiettivo importante che si poneva con quella proposta, ritenevo che fosse necessario un approfondimento prima di inserirlo nell'ordine del giorno che stiamo votando, per una ragione semplicissima. Mi rifiuto, Presidente, lo dico agli Assessori competenti presenti, poi in particolare mi riferisco anche all'assessore Zedda, perché credo che, sulle compagnie di gestione, debba essere fatta una discussione seria; come diceva adesso il collega Uras, penso e suggerisco, poi vedremo se assumere qualche iniziativa direttamente noi in Aula, credo innanzitutto che la Commissione debba essere messa nella condizione di conoscere lo stato di salute delle società e soprattutto i piani di attività, per capire se i piani di attività sono in rapporto alla programmazione della Regione in questo settore.
Colgo l'occasione, Presidente, e finisco, per sollecitare un'altra questione relativamente a tutte le partecipate regionali. Soprattutto in un momento come questo, noi non possiamo permetterci il lusso di non guardare con attenzione. Allora io suggerirei anche a lei, assessore Zedda, di mettere le Commissioni competenti nel più breve tempo possibile nella condizione di fare un'analisi seria sullo stato di salute di tutte le nostre partecipate, perché io sono tra quelli che si rifiuta di pensare che una gestione con una partecipazione pubblica non possa stare sul mercato semplicemente perché ha una partecipazione pubblica.
Mi rifiuto di iscrivermi al partito di coloro i quali ritengono che solo il privato riesce a gestire una determinata attività potendo stare sul mercato. Così non è, ma per evitare questo ovviamente chi ha responsabilità di amministrazione pubblica deve fare la sua parte che, a me pare, finora non ha fatto per intero.
Quindi sollecito gli Assessori che, tra le proprie competenze, hanno anche delle partecipate, di mettere il Consiglio quanto prima nelle condizioni di analizzare, ripeto, lo stato di salute di tutte le partecipate.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, io voglio fare un'azione di memoria per non prenderci in giro. Nel marzo 2010 prima, e nel marzo 2011 dopo, abbiamo votato in quest'Aula dei provvedimenti per la ricapitalizzazione delle aziende con forte esposizione debitoria, SOGEAL una per tutti, a una condizione, sono quei "penultimatum" a cui ci stiamo abituando. Si diceva, benissimo questa è l'ultima volta, ricapitalizziamo perché dobbiamo dare corso alla privatizzazione. L'abbiamo fatto nel 2009, 2010 e 2011 da poco, credo che lo rifaremo anche nel 2012. Abbiamo l'audizione dei presidenti e direttori generali delle società partecipate alle gestioni aeroportuali, già concordata e preventivata dalla terza Commissione, sentiremo presumo per l'ennesima volta la solita storia, andremo ad analizzare quei bilanci e continueremo a conferire risorse finanziarie in società che sono delle società… non vorrei definirle nel modo che mi viene opportuno, per non parlare poi dei mega stipendi, dell'utilizzo del clientelismo, per tutto quello che ci siamo detti. Perciò anche adesso, secondo me, ci stiamo prendendo un po' in giro tutti, con la presunzione poi di far credere queste cose all'esterno. Non ci crede più nessuno! Non ci crede proprio più nessuno! Stiamo per l'ennesima volta sbagliando!
Allora io credo che vada inserito quanto sostenuto dal collega Sanna, anche perché purtroppo vige la norma in questo Consiglio che un ordine del giorno non si nega a nessuno, con la valenza che va data a quell'ordine del giorno, o ci decidiamo davvero a fare un'azione politica che sia degna di un'azione etica e morale adeguata, oppure continueremo a parlarci addosso, e le partecipate regionali, non solo quelle del settore aeroportuale, continueranno a sopravvivere con l'emolumento tradizionale di diverse centinaia di milioni di euro del bilancio regionale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, intervengo non per dire che sono d'accordo sull'ordine del giorno, ma per tranquillizzare il collega Capelli, perché qui non sono state chieste ricapitalizzazioni di nessun genere. Sì, ho capito che lei fa riferimento… ma siccome ha citato anche la SOGEAOR, la SOGEAOR non è stata sottoposta a ricapitalizzazione, la Regione… La SOGEAL è un altro problema. Allora ho capito male.
In questo caso stiamo chiedendo una cosa diversa, è proprio per evitare che la Regione intervenga finanziariamente che noi abbiamo fatto quest'ordine del giorno. quindi volevo tranquillizzarla su questo.
CAPELLI (Gruppo Misto). L'avrei capito anche senza la tua spiegazione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Sarò brevissimo, intervengo solo per dire che il tema che è stato introdotto è un tema talmente vasto che non credo possa esaurirsi in una frettolosa discussione su un ordine del giorno. E' vasto. Devo dire che trovo pertinenti anche le sollecitazioni che ha fatto l'onorevole Giacomo Sanna, però nel dispositivo si parla di osservanza del piano regionale dei trasporti, c'è un piano regionale dei trasporti in vigore? E' quello che ha adottato la Giunta regionale nell'ottobre del 2008? Questo Consiglio regionale non l'ha mai visto, non l'ha visto nella scorsa legislatura, che poi è caduta, non l'ha visto in questa legislatura.
Credo che sia opportuno, assessore Solinas, avere un piano regionale dei trasporti, capire la missione di ciascuno scalo, parlo naturalmente dei porti, ma anche degli aeroporti, la missione, la specificità, perché penso che poi riusciremo anche a programmare meglio. Dico solo all'onorevole Capelli, e lo ricordo a tutti noi, che quest'anno scade, per quanto riguarda la SOGEAOR, il primo quadriennio di operatività della gestione totale; in quella legge che abbiamo approvato in questo Consiglio regionale, noi davamo un'indicazione, non la diamo noi, la dà l'ENAC, alla scadenza del primo quadriennio di operatività ci deve essere il pareggio di bilancio, altrimenti c'è la revoca della concessione quarantennale. Credo che dobbiamo prenderlo in considerazione seriamente, così come credo che dobbiamo prendere in considerazione seriamente la decisione che abbiamo assunto che è legge, cioè l'orientamento alla privatizzazione parziale, è un orientamento che credo dobbiamo rispettare, e dico che merita forse un dibattito, forse anche una sessione del Consiglio regionale in materia di trasporti.
PRESIDENTE. Metto ora in votazione l'ordine del giorno numero 1. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 337.
(Segue la votazione)
Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Meloni Francesco - Milia - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pittalis - Planetta - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda.
Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 68
votanti 67
astenuti 1
maggioranza 34
favorevoli 44
contrari 23
(Il Consiglio approva).
PRESIDENTE. Il Consiglio è convocato martedì 13 dicembre 2011, alle ore 10.
La seduta è tolta alle ore 14 e 37.