Seduta n.399 del 07/05/2013
CCCXCIX SEDUTA
(POMERIDIANA)
Martedì 7 maggio 2013
Presidenza della Presidente LOMBARDO
La seduta è aperta alle ore 16 e 01.
DESSI', Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 26 marzo 2013 (389), che è approvato.
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Paolo Maninchedda ed Eugenio Murgioni hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 7 maggio 2013.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
Considerate le numerose assenze sospendo la seduta sino alle ore 16 e 10.
(La seduta, sospesa alle ore 16 e 02, viene ripresa alle ore 16 e 19.)
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis. Ne ha facoltà.
PITTALIS (P.d.L.). Presidente, chiedo di sospendere la seduta per trenta minuti, per cercare di definire una proposta da sottoporre all'Aula sulla questione IRAP.
PRESIDENTE. Poiché non vi sono opposizioni, sospendo la seduta per 30 minuti..
(La seduta, sospesa alle ore 16 e 20, viene ripresa alle ore 17 e 11.)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge numero 503.
Riprendiamo l'esame dell'articolo 1.
Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Fois, relatore di maggioranza.
FOIS (Riformatori Sardi), relatore di maggioranza. La Commissione esprime parere favorevole solo sull'emendamento numero 5 e sul primo comma dell'emendamento numero 144; esprime invece parere contrario sul secondo comma dell'emendamento numero 144 e sui restanti emendamenti.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
ZEDDA (P.d.L.), Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere della Giunta è conforme a quello del relatore.
PRESIDENTE. Il relatore non ha espresso il parere sull'emendamento all'emendamento numero 392, perché è stato presentato successivamente alla convocazione della Commissione per il parere sugli emendamenti, però la Giunta ovviamente può esprimerlo.
ZEDDA (P.d.L.), Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere della Giunta sull'emendamento numero 392 è favorevole.
PRESIDENTE. Ricordo che l'emendamento è ancora oggetto di definizione in sede politica e pertanto dovrà essere rivisto. Noi, comunque, dobbiamo chiedere il parere sugli emendamenti presentati.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Intervengo sull'ordine dei lavori perché vorrei che il Presidente della Commissione approfondisse il parere che ha espresso sull'emendamento numero 147 che riguarda la possibilità, com'è stato discusso, che a decorrere dal 2014 il fondo unico per gli enti locali venga scorporato dalle entrate regionali e devoluto direttamente dallo Stato agli enti locali, in maniera tale che non venga computato due volte. Era stato espresso il parere favorevole in Commissione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Fois. Ne ha facoltà.
FOIS (Riformatori Sardi), relatore di maggioranza. Io ho fatto sintesi di quanto è emerso dai lavori della Commissione e a me risulta così, però, se è necessario un approfondimento, possiamo sospendere la seduta per qualche minuto e io sono assolutamente a disposizione.
PRESIDENTE. Gli Uffici mi dicono che l'opinione prevalente in Commissione era contraria, però si era stabilito di rivederlo nel corso dell'esame dell'Aula.
Ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio per presentare un emendamento orale all'articolo 1
ZEDDA (P.d.L.), Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Presidente, l'esigenza di presentare questo emendamento orale nasce, sia a seguito del confronto avvenuto in aula sia, soprattutto, da una riflessione sulle procedure in ordine all'adeguamento del patto.
Ora, dovendo essere ancora approfondita la modifica dell'articolo 1 che, come abbiamo detto, va sia nella direzione della possibilità di riduzione dell'Irap, sia in quella di evitare la sospensiva a seguito dell'eventuale impugnativa dell'adeguamento del patto, propongo il seguente emendamento orale al primo comma dell'articolo 1: "In attuazione dei principi di veridicità e chiarezza del bilancio, e al fine di adeguare la capacità di spesa regionale al nuovo sistema finanziario previsto dall'articolo 1, comma 8.34 della legge 27 dicembre 2006, numero 296 (la finanziaria del 2007) assicurando il coordinamento tra i profili della spesa e quelli dell'entrata, nel rispetto del principio inderogabile dell'equilibrio in sede preventiva di bilancio, e garantendo nel contempo il concorso della Sardegna agli obiettivi di finanza pubblica, il livello complessivo delle spese finali della Regione, rilevanti ai fini del rispetto del patto di stabilità in termini di competenza finanziaria e di competenza euro compatibile, quantificate con le modalità indicate dall'articolo 1, comma 451 e 454 della legge 24 dicembre 2012, numero 228, può essere incrementato sino a euro 1 miliardo e 200 in relazione alle nuove maggiori entrate derivanti dall'applicazione dell'articolo 8 dello Statuto".
PRESIDENTE. Poiché non vi sono opposizioni la proposta di emendamento orale è accolta. Metto in votazione gli emendamenti numero 20, 119 e 241, di identico contenuto
Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 20, 119 e 241, di identico contenuto.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Cozzolino ha votato a favore e che i consiglieri Contu Felice e Cossa hanno votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Ben Amara - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Meloni Valerio - Moriconi - Planetta - Porcu - Sabatini - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Mula - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus - Diana Mario - Mulas.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 73
votanti 69
astenuti 4
maggioranza 35
favorevoli 28
contrari 41
(Il Consiglio non approva).
A seguito dell'approvazione dell'emendamento orale dell'Assessore decadono gli emendamenti numero 21, che è uguale al 120 e al 242, 121, 144 e 145. L'emendamento numero 144 rimane comunque in piedi perché è identico al numero 149 aggiuntivo.
Passiamo alla votazione degli emendamenti numero 22, 122 e 243.
Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (Sardegna è già Domani). Presidente, mi scusi, per evitare confusioni relativamente agli emendamenti che sono stati presentati dai diversi colleghi, io ritiro tutti gli emendamenti all'articolo 1 con la mia firma, però le chiedo la cortesia di specificare, sempre e comunque, per evitare confusioni, che gli emendamenti che portano il nome Diana si riferiscono al collega Giampaolo Diana .
PRESIDENTE. Onorevole Diana, quindi lei ritira tutti gli emendamenti all'articolo 1.
Metto in votazione gli emendamenti numero 122 e 243, di identico contenuto.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Il comma 2, colleghi, dice una cosa apparentemente banale… stiamo discutendo il comma 2?
PRESIDENTE. Stiamo votando gli emendamenti numero 122 e 243 al comma 2 dell'articolo 1.
CUCCU (P.D.). E quelli presentati al comma 1?
PRESIDENTE. Decadono perché il testo del comma 1 è stato sostituito con quello contenuto nell'emendamento orale presentato dall'Assessore. Siccome l'Assessore ha formulato una proposta di emendamento orale, che è stata approvata dall'Aula, per la sostituzione totale del comma 1, è chiaro che gli emendamenti a questo comma decadono perché riferiti a un testo diverso.
(Interruzioni)
Ma l'emendamento orale ha sostituito completamente il testo originario su cui erano stati presentati gli emendamenti soppressivi parziali e sostitutivi parziali.
(Interruzioni)
L'ho messo in votazione quando ho chiesto se l'Aula era d'accordo. Onorevole Cuccu, faccio verificare, ma la sostanza non cambia perché comunque se viene approvato l'emendamento orale, gli emendamenti sostitutivi parziali e gli emendamenti soppressivi parziali, riferendosi ad un testo differente, non vanno votati. L'Aula si è già espressa per approvare con l'emendamento orale la nuova formulazione del comma 1. Scusate, non possiamo procedere a votazioni che si contraddicono!
(Interruzioni)
Gli Uffici mi dicono che abbiamo votato l'emendamento orale. L'ho chiesto al dottor Collari, del Servizio Resoconti.
(Interruzioni)
Colleghi, lo rivotiamo così non ci sono problemi.
Allora, metto in votazione l'emendamento orale proposto dall'assessore Zedda che, se viene approvato, fa decadere gli emendamenti soppressivi parziali numero 21, 120, 242 e 121 e gli emendamenti sostitutivi parziali numero 144 e 145.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Noi abbiamo acconsentito alla presentazione dell'emendamento orale ma credo che ci asterremo nella votazione di merito, perché in parte è stato accolto il principio e il pericolo che noi abbiamo denunciato, cioè la possibilità che un automatismo unilaterale di definizione della spesa del miliardo e 200 milioni portasse a una debolezza e quindi a un'impugnativa. Scansato questo pericolo è ovvio che il riferimento al comma 454 conferma la ritualità del processo.
Noi contiamo molto proprio sul comma 454, che prevede che ci sia con il Governo un'intesa sulle modalità. Contiamo molto perché che adesso c'è un Governo che ha anche una memoria storica sul risultato ottenuto con la legge finanziaria del 2007, che ha portato alla modifica dell'articolo 8 del nostro Statuto. Quindi ragionevolmente possiamo sperare di avere degli interlocutori che, senza farci perdere troppo tempo, possano in qualche modo recepire questa esigenza.
Ripeto, rimane ferma una richiesta: che la Regione, la Giunta regionale e soprattutto il Presidente, che ha questa passione per le smargiassate, si dedichino alle questioni possibili. A noi è sufficiente che la percentuale di spesa che la Regione aveva nel 2009 venga ripristinata al nuovo regime di entrate, e già ciò ci concederebbe un attimo di respiro. Se poi ottenessimo di più, tanto meglio, ma è meglio partire da un obiettivo realistico. La sentenza della Corte costituzionale, la numero 118 del 2012, sostanzialmente ci dice questo e apre la strada alla conclusione pattizia con lo Stato affermando che lo Stato deve dare copertura finanziaria all'articolo 8. Cosa vogliamo più di così ? Cerchiamo di non essere velleitari!
Ecco perché noi ci asteniamo: perché temiamo che il Presidente si faccia scappare qualche ulteriore esagerazione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCU (P.D.). Presidente, anche il mio voto sarà di astensione perché apprezziamo il riconoscimento che le nostre posizioni non sono strumentali rispetto agli argomenti che stiamo discutendo, ma improntate a spirito costruttivo e attente alle conseguenze che possono derivare dallo scrivere certe cose. Noi, infatti, rivendichiamo la necessità di rinegoziare l'utilizzo delle maggiori risorse che ci derivano dalla riscrittura dell'articolo 8 dello Statuto, ma rivendichiamo anche un percorso logico, che è quello del patto con lo Stato. Ed è chiaro che quando ci si siede con chiunque a negoziare, la prima cosa che chiede l'altro interlocutore è di togliere la pistola carica dal tavolo.
Allora è evidente che se noi scriviamo in questo articolo che la sanzione per il mancato accordo è lo sforamento del patto, la prima cosa che fa l'altro interlocutore è alzarsi dal tavolo e andarsene. Ecco perché chiedevamo e proponevamo un atteggiamento responsabile nei rapporti, perché siamo convinti della forza delle nostre ragioni, e al tavolo si va non con la forza dei muscoli ma con quella della ragione. Quindi il nostro voto è conseguente a posizioni che avevano questo carattere e non avevano nulla di strumentale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Soru per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SORU (P.D.). Presidente, intervengo anch'io per annunciare la nostra astensione e per congratularmi con i colleghi del centrodestra che hanno corretto una evidente esagerazione del testo che è arrivato in Consiglio regionale proposto dalla Giunta. Proporre infatti dopo il 2004, quindi a nove anni di distanza, di tornare ad indebitare la Regione credo che sia un atteggiamento sconsiderato che riavvierebbe un periodo di dissesto dei bilanci regionali e di creazione di problemi per il futuro, come è stato nel passato della legislatura fino a 2004, quando in pochi anni il debito pubblico passò da 300 milioni di euro a 3 miliardi.
Credo anche che sia il caso di andare a parlare con il presidente Letta al più presto e di andarci a parlare con tutte le carte in regola, cioè con un bilancio regionale approvato in maniera dignitosa, senza demagogia, senza trucchi strani, in maniera da essere credibili e da essere considerati degli interlocutori con i quali ci si possa accordare.
Finalmente i nodi stanno venendo al pettine: il patto di stabilità andava ridiscusso, un accordo andava siglato con lo Stato e la propaganda e i titoli del giornale valgono per quello che valgono, cioè niente. Mi congratulo ancora una volta con il centrodestra che ha compiuto un passo importante con la proposta di questo emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (SEL-Sardigna Libera). Presidente, intervengo per annunciare il voto di astensione del Gruppo SEL-Sardigna Libera. Crediamo che lo Stato, e quindi il Governo, che è omologo per il 90 per cento anche ai partiti che sono presenti in quest'Aula, possa essere in questo momento un interlocutore molto più attento che in passato.
PRESIDENTE. Metto in votazione gli emendamenti numero 122 e 243, di identico contenuto.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.
(Interruzione)
PRESIDENTE. Scusate, ha ragione, devo porre in votazione l'emendamento orale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento orale della Giunta.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Milia ha votato a favore e che i consiglieri Ben Amara e Stocchino si sono astenuti.
Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Mula - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda Alessandra.
Risponde no il consigliere: Solinas Antonio.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Agus - Arbau - Ben Amara - Bruno - Campus - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cugusi - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Mulas - Planetta - Sabatini - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Christian - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 73
votanti 41
astenuti 32
maggioranza 21
favorevoli 40
contrari 1
(Il Consiglio approva).
Metto in votazione gli emendamenti numero 122 e 243, di identico contenuto.
Ricordo che l'onorevole Mario Diana ha ritirato gli emendamenti numero 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37 e 38.
Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCU (P.D.). Presidente, io ho letto e riletto il comma 2 e sto cercando di capire quale possa essere il problema, quale sia la stortura alla quale state cercando di porre rimedio. Leggo dalla relazione di accompagnamento alla finanziaria che il senso del comma 2 è quello di subordinare l'utilizzo di risorse assegnate con vincoli di destinazione all'accertamento delle stesse attraverso il riscontro dell'effettiva esigibilità del credito, ovvero alla verifica che non vi siano ostacoli alla sua riscossione, eccetera eccetera.
Quindi, che cosa ne dobbiamo dedurre? Che si sta spendendo (quindi che si spende quello che non c'è, quello che non si ha) oppure che volete accentrare ulteriormente il controllo della spesa o che vi schierate con una struttura piuttosto che con un'altra? Perché anche questo può apparire: che ci siano degli scontri tra le strutture della Regione e che voi stiate decidendo di schierarvi con l'una piuttosto che con l'altra. Ecco, sinceramente ci sembra un modo per accentrare ulteriormente il controllo della spesa perché non vogliamo credere che ci sia la possibilità in questa Regione che si spenda quello che non è stato ancora incassato.
Credo che con questa norma non si possa modificare la "11" o intervenire sulla "11"; sopprimetela a meno che non ce la spieghiate meglio, perché è una modifica della legge di contabilità che non può essere operata con legge finanziaria.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Il comma 2, Assessore, colleghi, esprime un principio apparentemente banale: che gli stanziamenti di spesa collegati alle entrate a destinazione vincolata devono essere utilizzati previo accertamento dell'entrata medesima. Tanto è banale che la risposta potrebbe essere: perché questo comma? Evidentemente c'era un utilizzo delle somme a destinazione vincolata che prescindeva dall'accertamento, non c'è altra spiegazione. Quindi, secondo me, non esiste la possibilità che chicchessia (direttori generali, ragioneria) possano utilizzare dei fondi, ancorché a destinazione vincolata, senza che ci sia l'accertamento d'entrata.
Questo elemento è già contenuto, se ci pensiamo bene, nell'articolo 43 della legge numero 11 del 2006 che definisce le limitazioni all'assunzione di impegni e di pagamento e che definisce i cosiddetti budget dentro i quali devono pur stare le entrate a destinazione vincolata. Non ho capito perché debbano esulare. Probabilmente vi trovate a dover controllare una condizione di insubordinazione da parte dei direttori generali, a meno che (peggio ancora) questa norma non sia da collegare con l'idea che avevate di eliminare la direzione generale della ragioneria.
Devo fare un po' di acrobazie mentali per capire che cosa avete in testa quando scrivete queste cose. Praticamente state scrivendo una cosa banale, evidentemente per mettere una pezza a qualcosa che accadeva, cioè qualcosa di illegale, cioè qualcuno che utilizzava fondi senza averli accertati, perché sennò non avrebbe alcun senso prevedere questo comma. Ecco perché ritengo che sia da bocciare, perché indirettamente, Assessore, costituisce una denuncia di un reato, cioè di qualcosa di vietato.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Arbau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ARBAU (Sardegna è già domani). Agli argomenti posti dai colleghi vorrei aggiungere che questo comma 2 sembra uno di quegli artifici posti in essere da quei ragionieri che facevano i sindaci, perché sostanzialmente le alternative sono due: o i fondi sono destinati oppure non ci sono. Quindi, secondo me, la Giunta dovrebbe sopprimerlo assolutamente.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare per dichiarazione di voto l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
ZEDDA (P.d.L.), Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Presidente, ovviamente il mio voto è contrario, ma ne approfitto per fare una precisazione. Stiamo ovviamente rafforzando il principio della competenza finanziaria che è stata introdotta a seguito del decreto legislativo numero 118 del 2012. Ai fini della trasparenza di bilancio capisco che magari certe norme forse le avevamo già, però maggior chiarezza assolutamente non guasta.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 122 e 243, di identico contenuto.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Arbau, Sechi e Stocchino hanno votato a favore e che i consiglieri Lunesu, Milia e Tocco hanno votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Ben Amara - Bruno - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Floris Vincenzo - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Mulas - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Mula - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus - Dessì - Diana Mario - Planetta - Solinas Christian.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 71
votanti 65
astenuti 6
maggioranza 33
favorevoli 25
contrari 40
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione gli emendamenti numero 123 e 244, di identico contenuto.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Io ho qualche problema di intelligibilità. Il comma 3 dell'articolo 1 recita: "Per l'anno 2013, al fine di garantire il rispetto dei limiti imposti dal Patto di stabilità, anche con riguardo alla programmazione delle individuate priorità di spesa, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 43 della legge regionale 2 agosto 2006, numero 11." Cosa accade per l'anno 2013? Può essere che facciamo un festino?
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sabatini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SABATINI (P.D.). Se non ho capito male con questo emendamento tutte le prescrizioni che sono state approvate nel passato per stabilire una tempistica certa per i trasferimenti vengono cancellate. Quindi, tutto il lavoro che è stato fatto in Consiglio, tutte le leggi che hanno disciplinato e regolamentato la materia (perché magari c'erano delle esigenze effettive presso le associazioni, ad esempio presso gli enti locali) vengono cancellate e viene lasciata alla Giunta regionale la libertà di intervenire così come meglio crede. Io ritengo che questo sia un abuso e una mancanza di rispetto nei confronti del Consiglio regionale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Io sono d'accordo con quanto affermano i colleghi. Questo comma 3 mi sembra un comma paradossale perché fa riferimento all'articolo 43 della legge di contabilità che prevede che la Giunta, che è presente in Aula , esprima il parere favorevole alle leggi e agli emendamenti, e che con una sua attività programmatoria, effettuata per il tramite dell'Assessore regionale della programmazione, pianifichi l'utilizzo delle risorse. Quindi la materia è già disciplinata.
In virtù dell'articolo 43 si dà il via libera a una spesa sia per le leggi che vengono approvate sia per quelle che hanno effetto in termini finanziari per l'anno corrente, all'interno di un quadro di programmazione organico. Cosa stiamo dicendo? Che vi è scappato qualcosa? L'unico motivo plausibile che potrebbe giustificare questo comma 3 è che non avete fatto la programmazione, non sapete a quanto ammonta il totale già autorizzato e siccome avete autorizzato interventi che non dovevate autorizzare volete ricominciare punto a capo creando un caos per tutti.
Assessore, non si può continuare in questo modo, procedete ad una rivisitazione puntuale e attenta delle autorizzazioni alla spesa, vedete cosa non quadra e semmai intervenite con delibera di Giunta, oppure scrivete questa norma in maniera specifica, agganciandola alla fine di un articolo. Le facciamo presentare un emendamento all'emendamento aggiuntivo, perché così, probabilmente, per intervenire su un'autorizzazione singola, su una disposizione singola, stiamo cancellando tutto quello fatto dal primo gennaio.
Già stiamo approvando il bilancio con cinque mesi di ritardo, già fate fatica a dare risposte, a spendere sulla base delle normative esistenti, con questo comma praticamente ponete una pietra tombale su tutto quello che è stato fatto, crete il caos. Ecco, io le chiederei, Assessore, di prendersi un minuto di tempo, di leggersi anche la norma della legge di contabilità e poi di cancellare questo comma ed eventualmente reintervenire in maniera puntuale e specifica per verificare il rispetto del patto di stabilità.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCU (P.D.). Assessore, io di norma diffido sempre di chi propone la sospensione delle norme, mi ricordano quei capi di partiti che quando volevano controllare i congressi sospendevano temporaneamente gli statuti. Perché questo? Evidentemente nasconde il tentativo di cancellare le regole per lasciare campo libero alla discrezionalità, e discrezionalità vuol dire che la spesa può essere disposta a piacimento, a seconda degli interessi clientelari, considerato che abbiamo anche una scadenza elettorale alle porte.
Del resto quando una norma non funziona si può anche modificare, quando se ne chiede solo la sospensione vuol dire che si ritiene che funzioni e che però non sia adeguata a soddisfare le esigenze di quel determinato momento. Siccome noi pensiamo che le esigenze di questo determinato momento siano solo ed esclusivamente esigenze elettorali, dire va bene a Tizio e va male a Caio vuol dire assecondare quelle esigenze.
PRESIDENTE. Metto in votazione gli emendamenti numero 123 e 244, di identico contenuto.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 123 e 244, di identico contenuto.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Cozzolino e Zuncheddu hanno votato a favore
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Ben Amara - Bruno - Campus - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Mula - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pittalis - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Dessì - Diana Mario - Mulas - Pitea - Planetta - Sanna Giacomo - Solinas Christian.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 74
votanti 66
astenuti 8
maggioranza 34
favorevoli 27
contrari 39
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione gli emendamenti numero 124 e 245, di identico contenuto.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 124 e 245, di identico contenuto.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Cozzolino e Porcu hanno votato a favore.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Ben Amara - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Mula - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus - Dessì - Diana Mario - Mulas - Planetta - Sanna Giacomo - Solinas Christian.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 74
votanti 66
astenuti 8
maggioranza 34
favorevoli 26
contrari 40
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 125.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 125.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Arbau, Cozzolino e Manca hanno votato a favore, che i consiglieri Cossa, Lunesu e Pisano hanno votato contro e che il consigliere Planetta si è astenuto.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Ben Amara - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Mariani - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Mula - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus - Dessì - Diana Mario - Mulas - Planetta - Sanna Giacomo - Solinas Christian.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 74
votanti 66
astenuti 8
maggioranza 34
favorevoli 25
contrari 41
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 126.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 126.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Dedoni, Gallus, Piras e Tocco hanno votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Ben Amara - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Mariani - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Mula - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus - Dessì - Diana Mario - Mulas - Planetta - Sanna Giacomo - Solinas Christian.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 75
votanti 67
astenuti 8
maggioranza 34
favorevoli 25
contrari 42
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 127.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 127.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Gallus ha votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Ben Amara - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Mariani - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Milia - Mula - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus - Dessì - Diana Mario - Mulas - Planetta - Sanna Giacomo - Solinas Christian.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 73
votanti 65
astenuti 8
maggioranza 33
favorevoli 25
contrari 40
(Il Consiglio non approva).
Passiamo agli emendamenti numero 128 e 246, di identico contenuto.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Assessore, colleghi, il comma 5 concerne l'autorizzazione alla contrazione di mutui e prevede, di fatto, che la contrazione di mutui possa avvenire anche sulla base di effettive esigenze di cassa. E' risaputo che la Regione Sardegna non ha al momento nessun tipo di esigenza di cassa, quindi ritengo che sia opportuno che questo elemento, che è un elemento conoscitivo delle dinamiche del bilancio, venga espresso in termini corretti. Se io non ho esigenze di cassa per quale ragione devo contrarre mutui e autorizzare qualcuno a partire dal 2014? Lo farò l'anno prossimo.
Allora, o si dice che questa dicitura non va bene perché fa riferimento a UPB che devono avere un'altra destinazione, oppure esplicitiamo meglio la prima parte in funzione della seconda. Diversamente è meglio sopprimere il comma, perché se no stiamo dicendo una cosa che non corrisponde alla realtà. Ecco perché voterò a favore di questo emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Soru per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SORU (P.D.). Voto a favore, mi sorprende, non avevo notato questo comma.
Per il 2013 sono state riconosciute le entrate, ma non è stata ancora riconosciuta la modifica del patto di stabilità è quindi la possibilità, Assessore, di utilizzare appieno quelle entrate. All'interno del patto di stabilità, però, quelle entrate sono pienamente utilizzabili, basta che gli uffici svolgano correttamente il loro compito attraverso la Tesoreria unica e le esigenze di cassa verranno rispettate dal Governo.
Quindi mi chiedo a cosa serva questa norma, per quale motivo dovete autorizzare un nuovo mutuo che impegnerà la Regione per trent'anni per circa 33 milioni di euro: stiamo parlando di un mutuo di quasi 1 miliardo di euro. Ricordo che nella legge finanziaria del 2004, Assessore del bilancio il Presidente Cappellacci, questa Regione registrò il più grande disavanzo della sua storia: circa un miliardo e 300 milioni di euro per un solo anno. Credo abbiate il dovere di agire responsabilmente e non lasciare a chi verrà dopo, chiunque esso sia, il peso dei vostri errori.
Non c'è alcun bisogno di autorizzare un mutuo, ne avete già autorizzato molti nel passato, non continuate con lo stesso atteggiamento. Onorevole Pittalis, perché dobbiamo autorizzare un mutuo, basta che gli uffici funzionino e attingano dalla Tesoreria unica!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA (P.d.L.), Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Presidente, il mio voto è ovviamente contrario ma ricordo che l'articolo recita:"anche per eventuali esigenze di cassa". Quindi non si parla "solo" di esigenze di cassa, ma "anche" di esigenze di cassa. Però spesso e volentieri, nel corso degli ultimi anni, i trasferimenti in termini di cassa potevano essere rendicontabili solo alla fine dell'anno. Quindi in assenza di chiarezza anche da parte dello Stato è un comma che noi inseriamo per sicurezza.
PRESIDENTE. Metto in votazione gli emendamenti numero 128 e 246, di identico contenuto.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 128 e 246, di identico contenuto
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Cappai ha votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Ben Amara - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Mariani - Moriconi - Mulas - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Milia - Mula - Obinu - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus - Dessì - Diana Mario - Planetta - Sanna Giacomo - Solinas Christian.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 71
votanti 64
astenuti 7
maggioranza 33
favorevoli 25
contrari 39
(Il Consiglio non approva).
Gli emendamenti numero 129 e 247 sono stati ritirati.
Passiamo agli emendamenti numero 130 e 248, di identico contenuto.
Ha domandato di parlare il consigliere Soru per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SORU (P.D.). Dichiaro il voto favorevole a questo emendamento e aggiungo che non mi ha convinto l'affermazione dell'Assessore. E' chiaro che capisco l'italiano e quindi comprendo cosa vuol dire "anche" per esigenze di cassa, ma mi chiedo: per che cos'altro oltre le esigenze di cassa? Perché altrimenti si sarebbe potuto utilizzare il mutuo. Per le esigenze di cassa ricordo che c'è la convenzione con la banca che fa da tesoriera della Regione che proprio per esigenze di cassa può essere utilizzata entro un certo limite. Qui state parlando di cifre impossibili, enormi: 33 milioni per trent'anni, Assessore, equivalgono a circa 900 milioni.
Si ha l'impressione che la finanziaria la scrivano gli uffici invece che la politica. Non so se abbiamo compreso quello che stiamo facendo, qualche volta le indicazioni degli uffici vanno prese criticamente, Assessore.
PRESIDENTE. Metto in votazione gli emendamenti numero 130 e 248, di identico contenuto.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 130 e 248, di identico contenuto.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Cuccureddu, Meloni Francesco, Oppi e Piras hanno votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Ben Amara - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Mariani - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Stocchino - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Mula - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus - Dessì - Diana Mario - Mulas - Planetta - Sanna Giacomo - Solinas Christian.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 71
votanti 63
astenuti 8
maggioranza 32
favorevoli 23
contrari 40
(Il Consiglio non approva).
Passiamo all'emendamento numero 131.
Ha domandato di parlare il consigliere Sanna Gian Valerio per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Il problema è che sappiamo tutti che queste sono cifre virtuali, nel senso che poi quando ci sarà la quadratura risulterà che stiamo approvando una norma che non ha nessun senso, probabilmente molte di queste somme sono già impegnate in altre destinazioni
Quello che vorrei dire io è che, rispetto all'autorizzazione dei mutui lei deve partire dalla consapevolezza di essere sempre e comunque il "padrone del vapore", gli altri sono i vagoni, e non è concepibile che i vagoni determinino l'andamento della locomotiva. Quei 33 milioni palesemente non servono, sono una riserva finanziaria sottratta all'utilizzo collettivo, che non si capisce dove andrà a finire. Noi vogliamo moralità, e lei sa bene quanto me che di questi giochi ha campato per decenni questa Regione. Anche noi, l'abbiamo fatto anche noi, abbiamo subito anche noi certe pratiche, ma in tempi di ristrettezza finanziaria abbiamo o no il dovere di fare la riga ai pantaloni dei nostri dirigenti ? Questo è il punto!
Basta, è finito il tempo del lusso e dello sbrago, dobbiamo essere severi. Ecco perché vi dico che siamo disposti a darvi una mano anche su questo. Cosa volete di più?
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 131.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 131.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Porcu ha votato a favore, che il consigliere Contu Felice ha votato contro e che il consigliere Diana Mario si è astenuto.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Artizzu - Ben Amara - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Mariani - Moriconi - Mulas - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Mula - Obinu - Peru - Petrini - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus - Cappai - Dessì - Diana Mario - Planetta - Salis - Sanna Giacomo - Solinas Christian.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 70
votanti 61
astenuti 9
maggioranza 31
favorevoli 25
contrari 36
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 132.
Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 132.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Diana Mario si è astenuto.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Ben Amara - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Mariani - Moriconi - Mulas - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Milia - Mula - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus - Dessì - Diana Mario - Planetta - Sanna Giacomo - Solinas Christian.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 70
votanti 63
astenuti 7
maggioranza 32
favorevoli 25
contrari 38
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione gli emendamenti numero 133 e 249, di identico contenuto.
Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 133 e 249, di identico contenuto.
(Segue la votazione)
Prende atto che il consigliere Meloni Valerio ha votato a favore, il consigliere Piras ha votato contro e che il consigliere Diana Mario si è astenuto.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Ben Amara - Campus - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Mulas - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Milia - Mula - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Dessì - Diana Mario - Planetta - Sanna Giacomo - Solinas Christian.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 71
votanti 65
astenuti 6
maggioranza 33
favorevoli 27
contrari 38
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione gli emendamenti numero 134 e 250, di identico contenuto.
Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 134 e 250, di identico contenuto.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Meloni Valerio ha votato a favore.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Ben Amara - Campus - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Flloris Vincenzo - Lotto - Mariani - Meloni Valerio - Mulas - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Milia - Moriconi - Mula - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Dessì - Planetta - Solinas Christian.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 70
votanti 66
astenuti 4
maggioranza 34
favorevoli 27
contrari 39
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione gli emendamenti numero 135 e 251, di identico contenuto.
Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 135 e 251, di identico contenuto.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Manca e Soru hanno votato a favore e che i consiglieri Gallus e Sanna Paolo hanno votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Ben Amara - Campus - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Mulas - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Milia - Mula - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Dessì - Planetta - Solinas Christian.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 71
votanti 67
astenuti 4
maggioranza 34
favorevoli 28
contrari 39
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione gli emendamenti numero 136 e 252, di identico contenuto.
Ha domandato di parlare il consigliere Sabatini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SABATINI (P.D.). Presidente, il comma 11 che stiamo esaminando prevede che gli importi da iscrivere in bilancio relativamente ai programmi di spesa di cui ai commi 13, 14 e 15 della legge regionale 15 marzo 2012, n. 6 (legge finanziaria 2012) siano determinati, per gli anni 2013-2015 e seguenti, nella misura indicata nell'allegata tabella E.
I commi testé citati erano finalizzati a fare buon uso del bilancio pluriennale - che ormai nella nostra Regione era diventato una barzelletta - evitando che nei vari anni si stanziassero le risorse a caso senza nessun tipo di studio, di approfondimento e di programmazione. Per questo motivo l'anno scorso si era deciso di stabilire che entro il 30 giugno tutti gli Assessorati fornissero all'Assessorato della programmazione tutte le spese che potevano essere programmate, in modo da non incidere nell'anno di competenza e quindi non creare dei residui inutili.
Vediamo adesso i risultati. Nella tabella E, allegata alla finanziaria, sono presenti tre unici capitoli. Questo è l'impegno che avete posto nel fare una programmazione pluriennale! E che cosa ci avete messo? Li avete utilizzati per realizzare la Scuola di formazione del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale, ponendo nel 2013 200 mila euro, nel 2014 300 mila euro, e 8 milioni e 800 mila euro negli anni successivi, per poi azzerare, annullare, mandare in frantumi gli interventi di valorizzazione e di reindustrializzazione dell'area della cartiera di Arbatax, per la quale nel 2013 prevedete uno stanziamento di appena 1 milione e 519 mila euro, 2 milioni e 881 mila nel 2014 e nel 2015 e negli anni successivi ancora lo stanziamento finale è di 1 milione e 441 mila euro.
Quindi questo provvedimento viene utilizzato per marginalizzare ancora le aree più marginali della nostra Regione. Complimenti!
Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 136 e 252, di identico contenuto.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Piras ha votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Ben Amara - Campus - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Mulas - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Milia - Mula - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Dessì - Planetta - Solinas Christian.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 71
votanti 67
astenuti 4
maggioranza 34
favorevoli 28
contrari 39
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione gli emendamenti numero 137 e 253, di identico contenuto.
Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 137 e 253, di identico contenuto.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Meloni Francesco ha votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Ben Amara - Campus - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Mulas - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Mula - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Tocco - Tupponi - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Dessì - Planetta - Solinas Christian.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 71
votanti 67
astenuti 4
maggioranza 34
favorevoli 28
contrari 39
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione gli emendamenti numero 138 e 254, di identico contenuto.
Ha domandato di parlare il consigliere Sabatini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SABATINI (P.D.). Presidente, questo comma blocca per un ulteriore anno la somma di 50 milioni del fondo di garanzia; un fondo che non è stato mai utilizzato. Noi continuiamo a tenere bloccate queste risorse sapendo di non poterle utilizzare, perché Abbanoa si rivolge alle banche, e le banche gli dicono che di questo fondo di garanzia non se ne fanno assolutamente niente, perché se non si provvede a ricapitalizzarla non le verrà dato un centesimo da parte delle banche. E la ricapitalizzazione, lo voglio ricordare, era stata fatta nella scorsa legislatura per due annualità, trasferendo le risorse ai comuni che hanno provveduto poi a iniziare a ricapitalizzarla.
Voi avete stanziato delle risorse, è vero, avete stanziato 14 milioni nel 2011, 45 milioni nel 2012, 50 milioni nel 2013, che poi avete cancellato, ma queste risorse poi non le avete trasferite. So che siete in attesa del parere che la Giunta avrebbe chiesto all'Unione europea circa la possibilità, da parte della Regione, di sostenere la ricapitalizzazione di Abbanoa; nel frattempo, però, questi soldi che voi avete stanziato sono bloccati nel bilancio della Regione.
Quindi abbiamo 50 milioni per un fondo di garanzia che non serve a nulla, abbiamo dei fondi stanziati per la ricapitalizzazione che voi non trasferite ad Abbanoa. Allora io dico: questi 50 milioni anziché lasciarli in un fondo di garanzia che non serve, trasferiteli ad Abbanoa per ricapitalizzarla: sarebbero risorse che verrebbero immesse immediatamente nell'economia della Sardegna, che arriverebbero immediatamente ai numerosi creditori che Abbanoa, essendo un ente ormai sull'orlo del fallimento, non riesce a pagare.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Una somma rilevante immobilizzata nella sua inutilità e un ente lasciato al suo destino in condizioni drammatiche: questo sarebbe il quadro di sintesi. Ecco perché dico: Assessore, l'impegno che dobbiamo profondere nel bilancio è quello di tagliare i rami secchi, cioè quelli che replicano questa cultura dello stanziamento. Non è tanto il sistema pubblico in generale che lo chiede quanto il sistema burocratico della Regione che si è assuefatto a questo sistema. Se questi soldi quest'anno non servono, perché non sono serviti in precedenza, immettiamoli nel circuito comunque, perché ne abbiamo bisogno.
Poi qui comincia una serie di elencazioni di residui rimessi in circolo; io ho chiesto in Commissione di conoscere quali sono i criteri generali per cui alcuni vengono recuperati e altri no. Per esempio ci sono spese di carattere non annuale, le faccio un esempio (poi ci sarà l'emendamento specifico): quando si prevede un contributo per i piani urbanistici comunali e per i piani particolareggiati è evidente che la somma viene stanziata per l'anno in corso, ma quella somma, se non inizio la progettazione, non la posso riversare ai Comuni nell'anno, però questi residui non li recuperate, e magari ci sono anche delle e obbligazioni già maturate, perché magari e già partita la letterina dell'Assessore al Comune che su quella cifra ha fatto affidamento.
Abbiamo cioè bisogno di rendere il bilancio utile, e allora perché non ci fate sapere la vostra proposta sul permanere in conto residui delle somme che intendete utilizzare? Sarà più chiaro per tutti fare un ragionamento. Perché, badate, è già un contributo quello sui PUC (e io dico da un po' di tempo che dovrebbe essere un finanziamento) ma perlomeno mantenetelo vitale se volete che i Comuni procedano agli adempimenti che gli prescriviamo. Questo è uno dei tanti casi. Ecco qua un sistema inutile di ripristino di finanziamenti a discapito di altri che invece vengono censurati.
Ecco perché voterò a favore della soppressione di questo comma.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Voterò anch'io a favore dell'emendamento soppressivo del comma 13, e anche del successivo, esprimendo un concetto analogo, per cui non mi ripeto adesso per quanto riguarda il comma 14.
L'ultima osservazione del collega Sanna è assolutamente pertinente: state effettuando una operazione del tutto anomala dal punto di vista contabile. Per la nostra legge di contabilità, articolo 60, formano residui passivi le somme impegnate e non pagate entro la data di chiusura dell'esercizio; la nostra legge di contabilità è molto chiara nel definire i criteri per cui le somme stanziate possono rimanere efficaci, e stabilisce anche dei tempi distinti per le spese correnti e per le spese in conto capitale.
Far rivivere un residuo come questo che non ha alcuna possibilità di essere impegnato per i motivi che ricordava l'onorevole Sabatini, è un'operazione del tutto illegittima o perlomeno scorretta dal punto di vista contabile. Quindi fareste meglio a sopprimere il comma 13, verificare i modi in cui è possibile ricapitalizzare Abbanoa ed eventualmente prevedere le somme in bilancio nel momento in cui l'esigenza si manifesta.
In caso contrario non farete altro che ingessare il bilancio sui residui passivi, e così non si saprà più cosa si può spendere e che cosa non si può spendere, quali sono le spese a cui dare priorità e quali quelle a cui non dare priorità, si creerà un contenitore indistinto da 5 miliardi all'interno del quale non si saprà assolutamente quale somma diventerà spesa e quale parcheggio formale per una qualche promessa che noi facciamo..
Relativamente al comma 14, su cui non interverrò, che riguarda gli interventi di messa in sicurezza e mitigazione del rischio idrogeologico dei bacini idrografici, il discorso è del tutto analogo: lì bisogna fare i bandi, gli appalti, assegnare le somme, pertanto si mantengono bloccati interi capitoli di bilancio senza procedere a spese. Non è un modo per risolvere i problemi ma è soltanto un modo per ingannare i sardi e creare ulteriori aspettative.
Sopprimiamo il comma 13 e il comma 14 e facciamo un'operazione di pulizia e di verità che credo vi farà onore.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Intervengo per chiarire un aspetto. Destinare queste risorse alla ricapitalizzazione di Abbanoa è un tentativo già esperito è già fallito, perché i Comuni, i consigli comunali hanno il dovere, quando ricapitalizzano una società, di perseguire gli interessi dei loro cittadini, e anche se i soldi vengono regalati per acquistare azioni, possono acquistare azioni di aziende che producono utili e non di aziende che producono debiti. Quindi nessun Comune della Sardegna acquisterà più quote di debiti per indebitare i propri cittadini.
Allora questo sistema di mantenere residui è l'unico sistema per prendere tempo, perché su Abbanoa bisogna fare la scelta strategica: o la si fa fallire e si fa un concordato preventivo per capire con chi è indebitata (in modo, magari, di cercare di accordare una qualche preferenza ai creditori sardi rispetto alle banche) oppure si fa un piano d'ambito per rendere remunerativo il costo che ha oggi l'acqua, fermo restando che le compensazioni per le famiglie bisognose le dovranno erogare i Comuni sotto forma di assistenza sociale. In ogni caso non si può più pensare di gestire una società che ormai si avvicina ai 650 milioni di passivo. E non sarà la legge sull'ATO a modificare questa situazione; va fatta una profonda riflessione, ben sapendo che questi sono tutti escamotage.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, colleghi, abbiamo avuto modo in quest'Aula, ma anche nell' aula della Presidenza, di sentire il grido d'allarme del CAL, dell'ANCI, di tutto il sistema delle autonomie locali, relativamente allo stato in cui versa Abbanoa: Abbanoa oggi è a un passo dal dover consegnare i libri contabili in tribunale.
Sarà poi anche vero quello che dice l'onorevole Cuccureddu, sappiamo bene qual è l'esposizione debitoria di Abbanoa, sappiamo bene quali siano le difficoltà che Abbanoa incontra nel provare a reagire alla situazione in cui versa, però non è nemmeno tollerabile, Assessore, che ci siano 50 milioni che non possono essere utilizzati. Ha perciò ragione chi mi ha preceduto: se davvero la Regione vuole impegnare risorse (e in questo caso non sono poche perché sono 50 milioni di euro) è preferibile non tenerle ferme in questa forma ma concorrere con esse a ricapitalizzare Abbanoa. Se non faremo questo in fretta io ho paura che gli impegni saranno di gran lunga maggiori di quelli che possiamo vedere oggi.
Questo non è solo un emendamento dell'opposizione, è un qualcosa che ci hanno chiesto tutti i sindaci, quindi vi pregherei di valutarlo non soltanto per il valore che gli attribuiscono gli estensori ma, ripeto, per la sostanza che esprime e per il grido di allarme che contiene e che in questa aula ci ha manifestato anche il Presidente del CAL in maniera molto ferma qualche giorno fa. Dichiaro ovviamente il voto favorevole.
PRESIDENTE. Comunico che il collega Murgioni è rientrato dal congedo.
Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SALIS (Gruppo Misto). Presidente, intervengo solamente per ribadire quanto a noi è stato chiesto in sede di discussione con i rappresentanti delle autonomie locali dal Presidente del CAL, e per segnalare alla Giunta, alla vice presidente De Francisci in assenza del Presidente, che questa di Abbanoa è una bomba ad orologeria innescata che non si sa quando scoppierà. Potrebbe scoppiare tra mesi ma potrebbe scoppiare anche a brevissima scadenza, perché effettivamente è un problema che giorno per giorno si sta aggravando, che è nelle preoccupazioni di tutti i sindaci della Sardegna e che dovrebbe anche essere nelle preoccupazioni della Giunta regionale, del Presidente e dell'Assessorato dei lavori pubblici, perché effettivamente è un problema che si sta sottovalutando e che rischia veramente di scoppiarci nelle mani con risultati che sono assolutamente ad oggi ancora prevedibili. Per cui preghiamo la Giunta di voler affrontare la drammaticità del problema con l'urgenza che essa comporta.
L'emendamento numero 33 è un modo oggi, in sede di discussione di finanziaria e di bilancio, di porre il problema dei residui; si tratta di 50 milioni di euro che vengono accantonati ma che non risolvono il problema. Ha detto il collega Cuccureddu - e può essere un'interpretazione legittima ma con cui non posso concordare - che è un modo di prendere ancora tempo. Bene, sul problema Abbanoa non c'è più tempo, vice presidente de Francisci; chiediamo che la Giunta lo affronti alla luce dell'importanza che esso effettivamente ha.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA (P.d.L.), Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Presidente, dichiaro ovviamente il voto contrario, però credo che quando si senta parlare di illegittimità e di falsità sia giusto dare un chiarimento.
Fermo restando che la decisione di tenere la somma a residuo non è nata per caso ma è stata chiesta dalla direzione concorrenza - perché alla fine di quest'anno, ovviamente, essendo stata iscritta al 2011 sarebbe andata in perenzione - siamo d'accordo sulla sostanza e quindi nel merito, sul fatto di intervenire per quanto riguarda Abbanoa. Credo però che non si debba assolutamente parlare né di scorrettezze né di altro; è un'operazione assolutamente necessaria anche perché non si tratta di intervenire in tempi lunghi ma si dovrà prendere una decisione entro l'anno e abbiamo già annunciato (così fughiamo anche le paure già espresse da qualche collega) che è nostra intenzione fare la manovra finanziaria per il prossimo anno così come è nostra intenzione monitorare la spesa con un'eventuale assestamento nel corso del 2013.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 138 e 254, di identico contenuto.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Porcu ha votato a favore, che il consigliere Cherchi ha votato contro e che i consiglieri Diana Mario e Planetta si sono astenuti.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Ben Amara - Campus - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Mulas - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pittalis - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Dessì - Diana Mario - Pitea - Planetta - Sanna Giacomo - Solinas Christian.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 74
votanti 67
astenuti 7
maggioranza 34
favorevoli 28
contrari 39
(Il Consiglio non approva).
Passiamo all'esame degli emendamenti numero 139 e 255, di identico contenuto.
Ha domandato di parlare il consigliere Sabatini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SABATINI (P.D.). Io voterò a favore di questo emendamento, Presidente, ma sono d'accordo, onorevole Cuccureddu, che ci sia bisogno di una riflessione su Abbanoa; credo che su questo siamo tutti d'accordo. Il problema è quando intendete farla questa riflessione. Sono passati cinque anni: proviamo a ragionarci su. Vogliamo farla fallire? Più avanti ci sarà un emendamento che tratterà il tema dell'ATO e che ci darà occasione di esprimere altre considerazioni
Il comma 14 di cui ci stiamo occupando invece è una contraddizione in termini: somme destinate alla realizzazione e gestione diretta degli interventi urgenti di messa in sicurezza che state conservando in conto residui. Sono trascorsi sei anni e ancora non siamo riusciti a spendere queste somme: 21 milioni e mezzo!
Per carità, sicuramente saranno opere urgenti, ma dovete davvero chiamarle urgenti? Togliete almeno questo termine perché non ha più significato.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 139 e 255, di identico contenuto.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Amadu e Cherchi hanno votato contro e che il consigliere Diana Mario si è astenuto.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Ben Amara - Campus - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Mulas - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Stocchino - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tupponi - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Dessì - Diana Mario - Planetta - Sanna Giacomo - Solinas Christian.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 74
votanti 68
astenuti 6
maggioranza 35
favorevoli 27
contrari 41
(Il Consiglio non approva).
Passiamo all'esame degli emendamenti numero 140 e 256, di identico contenuto. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). L'emendamento tende a cancellare il comma 15. Con il comma 15 realizziamo un capolavoro giuridico di rara finezza nel compendio delle possibilità che la Regione si dà. Cioè noi abbiamo recepito con legge regionale il decreto legislativo numero 78 sulla spending rewiew che proibiva di ricapitalizzare società in perdita e già in precedenza avevamo previsto che per l'attuazione dell'accordo di programma si derogasse a questa norma. Adesso, non paghi di questa forzatura, diciamo che si deroga anche per quanto riguarda le successive modifiche e integrazioni dell'accordo di programma. Un sovvertimento delle fonti giuridiche davvero incredibile!
Ma stiamo scherzando? Ma davvero credete che le successive modifiche e integrazioni di un accordo di programma possano capovolgere il rigore di una legge che recepisce un diniego statale? Trovate delle forme diverse perché questa norma ve la impugnano, è chiaro che ve la impugnano! Oltretutto, come vedremo in sede di esame del prossimo comma, state anche apportando una correzione ad una legge impugnata non correggendola sulla parte che la renderebbe più fruibile.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SALIS (Gruppo Misto). Presidente, intervengo anche quest'anno sull'accordo di programma per quel che riguarda la fluorite di Silius SpA perché voglio che rimanga agli atti che io manifesto tutto il mio dissenso nei confronti del modo di affrontare questa problematica, la cui gestione si trasforma ancora una volta, a mio avviso, in uno spreco incredibile di risorse pubbliche.
Ormai è nove anni che io discuto di finanziaria regionale e si ripresenta costantemente, si ripresentano costantemente 4-5-6-10 casi di società a partecipazione regionale che vengono ricapitalizzate, di cui vengono nominati i liquidatori, con liquidazioni che durano decenni. Voglio pertanto che rimanga agli atti la mia contrarietà a questo modo di utilizzare le risorse della Regione, e quindi esprimo il mio voto convintamente a favore dell'emendamento e contro il comma 15 dell'articolo 1, che è assolutamente un pasticcio sia dal punto di vista della conformazione del comma stesso, sia dal punto di vista dell'utilizzo (è un ulteriore spreco, a mio avviso) di denaro pubblico.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.-FLI). Presidente, colleghi, questo comma introduce una deroga all'articolo 18 comma 42. Si tratta della stessa deroga inserita nella legge sulla Carbosulcis e successivamente espunta a seguito di una nostra richiesta, in quanto riedizione di una norma di legge nazionale in materia di competenza esclusiva dello Stato, che non fa altro che recepire i principi comunitari.
Per vincolo di maggioranza dovremmo votare questa norma, però voglio precisare che quanto essa prevede, ammesso che sia legittimo, è comunque un aiuto di Stato, per cui la Regione non può applicare questa norma fintanto che non verrà notificata alla Unione europea e la Unione europea ci darà l'assenso. Quindi, sia chiaro, non voglio sentire, ancora una volta, che la mancata notifica è colpa del Consiglio regionale. Anche per la Carbosulcis in Commissione io, l'onorevole Maninchedda e altri abbiamo detto: "Deve essere notificata". Quindi che nessun funzionario si azzardi a dire il contrario; questa deve essere notificata. La voteremo per vincolo di maggioranza anche se non la condividiamo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Soru per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SORU (P.D.). Intervengo perché voglio anch'io che rimanga traccia della mia contrarietà, della mia ferma contrarietà a questo articolo.
Assessore, volevo segnalarle che su questo articolo io sono dovuto andare, insieme all'ex assessore Rau, a riferire alla Procura della Repubblica di Cagliari, che ha avuto interesse ad approfondire le gestioni passate della Mineraria Silius e tutto il processo con il quale si è messa in sicurezza la miniera e si è dato avvio al bando pubblico per tornare finalmente a privatizzarla. Quell'accordo di programma può essere attuato; pensare che possa essere ulteriormente modificato, eventualmente per rendere la cosa più appetibile alla Fluorsid, significa mettersi pesantemente nei guai.
Le segnalo anche che quella miniera è entrata nella disponibilità della Regione perché i Conti Giulini , proprietari dell'epoca, i tennero la parte buona, la Fluorsid, mentre la parte cattiva, la miniera, la lasciarono alla Regione. Credo che quegli errori non debbano essere ripetuti, credo che l'accordo di programma vada definitivamente onorato. Continuare a procedere in deroga alle norme dello Stato, per favorire ulteriormente modifiche che contengono dei patti leonini, sarebbe profondamente sbagliato e potrebbe far correre dei rischi gravi. Ci tenevo a evidenziare la mia contrarietà in questo modo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAMPUS (Sardegna è già Domani). Io mi rivolgo davvero ai consiglieri di maggioranza, perché noi abbiamo votato nel 2011 un comma che recita: "In attuazione delle finalità di cui all'articolo 6, commi 19 e 20, del decreto legge 31 maggio 2010, convertito nella legge 30 giugno 2010, misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica". Ciò, come sapete, costituisce un vincolo costituzionale: nel momento in cui lo Stato decreta e legifera così, ci vincola.
Noi, nel 2011, abbiamo stabilito in legge che "La Regione e gli enti regionali non possono effettuare aumenti di capitale, trasferimenti straordinari, aperture di credito, rilasciare garanzie per società che abbiano registrato per tre esercizi consecutivi perdite". Ora, ci presentate nel 2013 un comma col quale derogate a ciò che avete, voi, voi Giunta proposto e voi Consiglio approvato, nel 2011 in ossequio a quello che ci impone lo Stato centrale.
Sarà uno Stato oppressivo, sarà uno Stato centralista, però, noi abbiamo già legiferato in ossequio a ciò che ci chiedeva lo Stato, e ora, per una mancanza di capacità di intervento alternativo diciamo: "Vabbè, ci tentiamo la sorte e proviamo a vedere se riusciamo a sfidare, ancora una volta, la logica e la coerenza". Perché stiamo dicendo che vogliamo andare anche contro quello che comunque abbiamo già votato e legittimato all'interno di quest'Aula. Davvero mi sembra incredibile!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Spero di riuscire ad esprimere un concetto; dipende solo da me, ovviamente. Assessore Zedda, la prego, mi segua.
Stiamo parlando, in questo caso, del contratto di programma che riguarda Silius; io credo che abbiano ragione i colleghi di chiedere - in ultimo l'ha fatto il presidente Soru, adesso lo faceva anche Campus, prima Gian Valerio Sanna - il rispetto dell'accordo di programma. Allora, cosa c'è dietro, Assessore? Lei lo sa bene, perché prima aveva l'Assessorato dell'industria e se n'è occupata credo con grande impegno, gliene do atto, spero faccia altrettanto l'assessore Liori, e non ne dubito.
Allora, noi abbiamo un obiettivo, che è quello di far riprendere la coltivazione della miniera. Io non vorrei che gli interventi del collega Sanna e di altri colleghi apparissero, per una lettura strumentale da parte della maggioranza, e potrebbe essere anche della Giunta, interventi che remano contro la ripresa dell'attività estrattiva. Allora, per fugare questo dubbio, Assessore, facciamo attenzione, perché la modifica all'accordo di programma potrebbe, per i motivi che spiegava il collega Campus, mandare a catafascio tutto. Le responsabilità non sono di chi chiede il rispetto di quell'accordo di programma affinché si possa riprendere, una volta per tutte, la coltivazione, ma di chi mette in essere un'azione che può essere assoggettata, da parte della Unione europea, a procedura di infrazione come aiuto di Stato.
Allora, mi farebbe piacere, Assessore, che lei ci pronunciasse una parola che facesse chiarezza e, soprattutto, che affrettasse i tempi per la ripresa dell'attività di coltivazione della fluorite, perché ce n'è bisogno. E' un minerale che scarseggia nel mondo, noi in Sardegna ce l'abbiamo e può costituire una grande occasione di sviluppo, pertanto non possiamo perderla. Però, attenzione a non essere voi a compromettere questa possibilità di sviluppo.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
ZEDDA (P.d.L.), Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Presidente, intervengo anche al fine di fare un po' di chiarezza, perché credo ci sia stata un po' di confusione.
Allora, intanto questo comma va a chiarire un aspetto: l'accordo di programma di cui parliamo non è un accordo che riguarda assolutamente la coltivazione della miniera, ma è un accordo che tiene conto delle modificazioni che sono intervenute, in un accordo tra l'altro anche sindacale, per quanto riguarda la posizione dei lavoratori della miniera di Silius. Dopo che sono andati via i polacchi è stata ripristinata - noi crediamo anche in maniera giusta ed equa - la posizione dei lavoratori che sono rientrati a lavorare in miniera. Sono rientrati, però, non certo a estrarre fluorite, sono rientrati a garantire il buon governo della miniera, ossia il rispetto della sicurezza e della custodia della miniera di Silius, conformemente a quanto richiesto e consentito dall'Unione europea. Quindi, nessun aiuto di Stato, nessuna copertura di perdita, semplicemente un'integrazione di quell'accordo che è stato modificato proprio perché è cambiata la posizione dei lavoratori, che da cassaintegrati sono rientrati a lavorare. Semplicemente questo.
Tra l'altro, onorevole Soru, le chiarisco che dispiace ovviamente che sia intervenuta la Procura nella vostra gestione ma, proprio per evitare interventi di questo tipo, in qualità di Assessore dell'industria avevo fatto in modo che potesse essere emanato il relativo bando per la concessione della miniera. Questo è avvenuto, è stata aggiudicata, quindi da questo punto di vista le due gestioni sono assolutamente indipendenti. E' ovvio che quando la concessione sarà aggiudicata definitivamente, con tutte le autorizzazioni, dovrà avere fine la presenza dei lavoratori della Fluorite di Silius in miniera.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 140 e 256, di identico contenuto.
(Segue la votazione)
Prendo atto che la consigliera Zuncheddu ha votato a favore e che il consigliere Meloni Francesco ha votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Ben Amara - Campus - Cocco Daniele - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cugusi - Dessì - Diana Giampaolo - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Mulas - Planetta - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda Alessandra.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 74
votanti 73
astenuti 1
maggioranza 37
favorevoli 32
contrari 41
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione gli emendamenti numero 141 e 257, di identico contenuto.
Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Con la legge numero 25 del 2012 abbiamo inteso trovare un correttivo alla norma dello Stato che proibisce il mantenimento delle società in house e che le manda a dismissione. La norma statale prevedeva che le Regioni, che per la loro particolare conformazione socio-geografica avessero avuto la necessità di ottenere una deroga, dovessero presentare un piano e seguire una determinata procedura. Un suggerimento "illuminato" che ci è arrivato nel dicembre 2012 ci ha, invece, suggerito una via diretta che ha portato all'impugnativa dello Stato. Ora, siccome l'impugnativa verteva sul fatto che noi non abbiamo seguito quello che dice la norma, che ci offriva l'opportunità di salvare alcune società in house, se noi ci limitiamo a escludere le società a partecipazione mista, pubblica-privata, lasciando quelle a totale capitale pubblico, non miglioriamo certo la situazione, anzi la peggioriamo! La peggioriamo perché se la presenza della società mista poteva indurre la presenza di una parte imprenditoriale, quella pubblica è proprio l'oggetto dell'intervento statale.
Ovviamente questo significa che la norma verrà impugnata nuovamente perché la si sta modificando su una parte che è marginale rispetto alla ragione dell'impugnativa. Il commento che abbiamo fatto il giorno che si è avuta notizia dell'impugnativa di questa legge è esattamente questo: "Ve l'avevamo detto". Ve l'avevamo detto e voi oggi insistete. E' chiaro che noi dobbiamo presentare l'emendamento soppressivo! Vi diamo una mano a cercare una soluzione e voi rifiutate pure questa, cercando di sbattere la testa sullo spigolo! Aiutateci, sopprimiamo questa norma! Quella legge va riscritta conformemente a ciò che prevede la legge dello Stato.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.-FLI). Presidente, il ricorso del Governo contro questa norma di legge che era stata proposta dall'opposizione in quella formulazione concerne il fatto che noi abbiamo previsto l'affidamento diretto, non solo in favore delle società in house, come è previsto dalla normativa comunitaria, ma anche in favore delle società miste, per le quali non si può procedere ad affidamento diretto ma solo tramite gara. Quindi eliminando il riferimento alle società miste stiamo riportando a legittimità quella norma.
Tra l'altro questa parte in base al diritto comunitario dovrebbe essere addirittura disapplicata. Rimane fermo che quella norma va riconsiderata; nell'emergenza avevamo accolto la proposta provenuta da una parte dell'opposizione. Siamo pronti a sederci a un tavolo e a riesaminare e riscrivere una norma integrale più rispettosa dei principi.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 141 e 257, di identico contenuto.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Manca e Mariani hanno votato a favore e che il consigliere Meloni Francesco ha votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Ben Amara - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Dessì - Planetta - Sanna Giacomo - Solinas Christian.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 76
votanti 71
astenuti 5
maggioranza 36
favorevoli 26
contrari 45
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione gli emendamenti numero 142 e 258, di identico contenuto.
Ha domandato di parlare il consigliere Soru per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SORU (P.D.). Intervengo per dichiarare il voto favorevole e per interloquire su un punto dell'intervento dell'assessore Zedda che non mi ha convinto, quello relativo al suo recente passato di Assessore dell'industria.
Volevo intanto chiarirle che naturalmente - come le ho già detto prima - la Procura si è occupata di questo tema senza nessuna conseguenza perché le azioni sono state tutte portate avanti in piena legittimità, e per questo mi sono permesso di suggerirvi di fare in modo che per il futuro si possa dire che tutte le azioni sono state portate avanti con la stessa legittimità. E mentre l'Assessore ha confermato che finalmente è stato emanato un bando di gara e il bando è stato aggiudicato e quindi ci sarà un'impresa che dovrà proseguire la coltivazione, non capisco per quale motivo occorra modificare un accordo di programma che prevede la messa in sicurezza della stessa miniera che invece qualcuno dovrà coltivare.
Può essere visto come un modo (magari lei mi confermerà che non è così) per scaricare dei costi ai nuovi utilizzatori della miniera. Poiché spero e sono certo che non sia nelle sue intenzioni, se crede mi convinca e mi chiarisca che non è così, in modo che tutto l'iter possa andare avanti nel migliore dei modi e che non sia pregiudicato l'assetto definitivo e la continuazione dell'attività mineraria.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis. Ne ha facoltà.
PITTALIS (P.d.L.). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 142 e 258, di identico contenuto.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Contu Mariano, Lai e Meloni Francesco hanno votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Arbau - Ben Amara - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Mulas - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus - Dessì - Planetta - Sanna Giacomo - Solinas Christian.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 77
votanti 71
astenuti 6
maggioranza 36
favorevoli 27
contrari 44
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione gli emendamenti numero 143 e 259, di identico contenuto.
Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.-FLI). Presidente, stiamo parlando dell'emendamento soppressivo del comma 18?
PRESIDENTE. Sì.
STERI (U.D.C.-FLI). Allora su questo emendamento esprimiamo parere favorevole perché la norma era stata inserita come norma "civetta" per consentire poi alle parti di presentare un testo concordato in base agli accordi raggiunti anche con il CAL.
Siccome in sede di Conferenza di Capigruppo si è parlato di presentare una norma completamente autonoma da portare in aula con l'articolo 102, questo comma deve essere soppresso.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 143 e 259, di identico contenuto.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Contu Mariano e Cuccureddu hanno votato a favore.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Arbau - Artizzu - Bardanzellu - Ben Amara - Biancareddu - Campus - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cossa - Cozzolino - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Floris Vincenzo - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lotto - Lunesu - Manca - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Soru - Steri - Stocchino - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda Alessandra - Zuncheddu.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Planetta - Sanna Giacomo.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 77
votanti 74
astenuti 3
maggioranza 38
favorevoli 74
(Il Consiglio approva).
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare, sull'ordine dei lavori, il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, intervengo sull'ordine lavori. Almeno per quanto ci riguarda, coerentemente con quanto abbiamo sostenuto da giorni in Commissione, e anche durante i lavori nella stanza a latere di quest'aula, noi riteniamo indispensabile, per poter proseguire i lavori, che la maggioranza e la Giunta ci faccia sapere le sue determinazioni in merito alla parte relativa all'Irap.
Noi riteniamo che sia più utile, prima di continuare l'esame dei prossimi emendamenti, sospendere e ottenere questa risposta, perché è evidente che la qualità del prosieguo dei lavori dipenderà molto da essa.
PRESIDENTE. Onorevole Diana, si era già deciso di sospendere i lavori dopo l'esame degli emendamenti all'articolo 1. Esame che si è già concluso perché gli emendamenti sostitutivi parziali numero 144 e 145 sono decaduti, l'emendamento numero 232 non ha copertura finanziaria e l'emendamento numero 158 è inammissibile, di conseguenza il numero 387 è decaduto.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'articolo 1.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 1.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Sanna Paolo ha votato a favore.
Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda Alessandra.
Rispondono no i consiglieri: Agus - Arbau - Ben Amara - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus - Dessì - Diana Mario - Mulas - Planetta - Sanna Giacomo - Solinas Christian.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 77
votanti 69
astenuti 8
maggioranza 35
favorevoli 43
contrari 26
(Il Consiglio approva).
I lavori del Consiglio riprenderanno domani mattina alle ore 10.
La seduta è tolta alle ore 19 e 05.