Seduta n.12 del 15/05/2014 

XII SEDUTA

Giovedì 15 maggio 2014

Presidenza del Presidente Gianfranco GANAU

La seduta è aperta alle ore 16 e 09.

FORMA DANIELA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta del 23 aprile 2014 (9), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Anna Maria Busia, Giuseppe Fasolino, Marcello Orrù, Giuseppe Meloni e Rossella Pinna hanno chiesto congedo per la seduta del 15 maggio 2014.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Annunzio di presentazione di disegno di legge

PRESIDENTE. Comunico che è stato presentato il seguente disegno di legge:

"Copertura oneri continuità territoriale isole minori". (25)

(Pervenuto il 6 maggio 2014 e assegnato alla terza Commissione.)

Annunzio di presentazione di proposte di legge

PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge:

Christian Solinas - Carta - Orrù:

"Istituzione dell'Assemblea costituente per la redazione di un nuovo Statuto speciale della Sardegna in armonia con gli esiti del referendum consultivo regionale del 6 maggio 2012". (21)

(Pervenuta il 28 aprile 2014 e assegnata alla prima Commissione.)

Fenu - Rubiu - Pittalis - Dedoni - Cossa - Floris - Crisponi - Truzzu - Oppi - Giuseppino Pinna - Tatti - Christian Solinas - Cappellacci - Carta - Peru - Alessandra Zedda - Locci - Tedde - Fasolino:

"Conservazione e valorizzazione dei prodotti sardi e dei derivati dalla lavorazione di semole e sfarinati di grano duro". (22)

(Pervenuta il 28 aprile 2014 e assegnata alla quinta Commissione.)

Arbau:

"Codice delle autonomie locali della Sardegna". (23)

(Pervenuta il 29 aprile 2014 e assegnata alla prima Commissione.)

Sabatini - Cozzolino - Comandini - Deriu - Meloni - Moriconi:

"Disposizioni in materia di motorizzazione civile, di sicurezza e di mobilità". (24)

(Pervenuta il 30 aprile 2014 e assegnata alla quarta Commissione.)

Christian Solinas - Carta - Orrù:

"Modifiche urgenti alla L.R. 7.1.1977, n. 1, per la razionalizzazione dell'organizzazione amministrativa della Regione e la riduzione dei costi della politica". (26)

(Pervenuta il 7 maggio 2014 e assegnata alla prima Commissione.)

Tedde - Pittalis - Alessandra Zedda:

"Interventi di messa in sicurezza del tratto di lungomare Dante e dei bastioni Cristoforo Colombo di Alghero". (27)

(Pervenuta il 12 maggio 2014 e assegnata alla quarta Commissione.)

Cozzolino - Comandini - Deriu - Forma - Moriconi - Rossella Pinna - Piscedda:

"Interventi regionali per la prevenzione della fetopatia alcolica". (28)

(Pervenuta il 13 maggio 2014 e assegnata alla sesta Commissione.)

Christian Solinas - Carta - Orrù:

"Modifiche urgenti alla L.R. 7.1.1977, n. 1, per la razionalizzazione dell'organizzazione amministrativa della Regione e la riduzione dei costi della politica". (29)

(Pervenuta il 13 maggio 2014 e assegnata alla prima Commissione.)

Cossa - Dedoni - Crisponi:

"Norme sulle elezioni primarie del Presidente della Regione". (30)

(Pervenuta l'8 maggio 2014 e assegnata alla prima Commissione.)

Rubiu - Oppi - Giuseppino Pinna - Tatti:

"Misure urgenti per la stabilizzazione e la crescita dell'occupazione nel settore agricolo e per l'emersione dal lavoro nero in rapporto con disposizioni per la ristrutturazione finanziaria delle imprese agricole finalizzate al rilancio del comparto". (31)

(Pervenuta il 14 maggio 2014 e assegnata alla quinta Commissione.)

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

FORMA DANIELA, Segretaria:

"Interrogazione Cocco Pietro - Piscedda, con richiesta di risposta scritta, sul servizio emodialisi notturna intermittente presso la ASL n. 7". (15)

"Interrogazione Lotto - Manca Gavino, con richiesta di risposta scritta, riguardo l'entità del compenso del Direttore generale dell'Ente regionale per il diritto allo studio di Sassari". (16)

"Interrogazione Piscedda - Comandini - Cozzolino - Deriu - Forma - Moriconi - Pinna Rossella, con richiesta di risposta scritta, in merito al funzionamento e all'efficienza dei Sardegna store". (17)

"Interrogazione Forma, con richiesta di risposta scritta, su un focolaio di P.S.A. nel Comune di Macomer". (18)

"Interrogazione Cocco Pietro, con richiesta di risposta scritta sulla esclusione del Comune di Siliqua dalle sedi di seggio per le elezioni al Consorzio di bonifica del Cixerri". (19)

"Interrogazione Crisponi - Dedoni - Cossa, con richiesta di risposta scritta, sulle risorse rivenienti dalle donazioni a seguito dell'alluvione del 18 novembre 2013". (20)

"Interrogazione Cocco Daniele Secondo - Agus - Lai - Pizzuto, con richiesta di risposta scritta sull'utilizzo indiscriminato, da parte dell'ANAS, di diserbanti chimici nelle operazioni di pulizia delle cunette delle strade sarde". (21)

"Interrogazione Forma, con richiesta di risposta scritta, sulla misura 126 del Programma di sviluppo rurale (PSR) "Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali". (22)

"Interrogazione Truzzu, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione dei dodici precari ARPAS i cui contratti a tempo determinato sono cessati il 12 dicembre 2013". (23)

"Interrogazione Truzzu, con richiesta di risposta scritta, sul mancato rinnovo del collegio sindacale di Sardegna ricerche e il conseguente rischio di paralisi della società". (24)

"Interrogazione Truzzu - Fenu, con richiesta di risposta scritta, sul trasferimento del Cpsa/Cara presso la Scuola di Polizia penitenziaria di Monastir". (25)

"Interrogazione Crisponi, con richiesta di risposta scritta, sul riconoscimento del marchio IGP ai prodotti tipici della tradizione culinaria sarda". (26)

"Interrogazione Truzzu, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione di disagio che interessa gli operatori della Centrale operativa 118 di Sassari". (27)

"Interrogazione Cocco Pietro, con richiesta di risposta scritta, sulla carenza del servizio di assistenza riabilitativa domiciliare della ASL n. 7". (28)

"Interrogazione Pinna Rossella - Cocco - Collu - Comandini - Cozzolino - Demontis - Deriu - Forma - Lotto - Meloni - Moriconi - Piscedda - Ruggeri - Sabatini - Solinas Antonio - Tendas, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di assicurare un adeguato sistema di sicurezza e protezione civile nel territorio del Medio Campidano per la prossima stagione estiva". (29)

"Interrogazione Cossa, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione dell'immobile in via Lussu a Sestu di proprietà dell'Agenzia AREA". (30)

"Interrogazione Manca Piermario - Cherchi Augusto - Usula - Zedda Paolo - Unali, con richiesta di risposta scritta, sul mancato acquisto, da parte dell'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale di Tubercolina PPD (Derivato proteico purificato) bovina". (31)

"Interrogazione Tocco, con richiesta di risposta scritta, sulla proroga per l'iscrizione all'albo regionale delle associazioni". (32)

"Interrogazione Cossa, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione dell'immobile in via Lussu a Sestu di proprietà dell'Agenzia AREA". (33)

Annunzio di interpellanze

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.

FORMA DANIELA, Segretaria:

"Interpellanza Arbau sulle azioni da intraprendere a seguito dell'entrata in vigore della decisione n. 2014/178/UE del 27 marzo 2014 della Commissione europea recante misure di protezione contro la peste suina africana". (5)

"Interpellanza Pinna Rossella - Cocco Pietro - Collu - Comandini - Cozzolino - Deriu - Manca Gavino - Piscedda - Sabatini - Tendas sulla necessità di realizzare con urgenza gli interventi di messa in sicurezza nella strada statale 197 tratto Sanluri - Guspini e realizzazione dell'intersezione a rotatoria al Km 13,500 incrocio strada provinciale 61 con viabilità urbana del Comune di San Gavino Monreale". (6)

"Interpellanza Tendas - Solinas Antonio - Collu - Comandini - Cozzolino - Deriu - Lotto - Moriconi - Piscedda sulla necessità di interventi di somma urgenza per la messa in sicurezza e la funzionalità del porto industriale di Oristano". (7)

"Interpellanza Cossa sulla paventata ipotesi di conversione della Scuola di formazione degli agenti di Polizia penitenziaria sita nel Comune di Monastir in struttura di accoglienza per immigrati e richiedenti asilo politico". (8/C-2/C-6)

"Interpellanza Arbau sull'utilizzo, da parte dell'Azienda sanitaria locale di Nuoro, di personale di 'esclusiva competenza della società PSSC', che la medesima Azienda non è in grado di indicare nel numero, nella mansione e nei nominativi e sui provvedimenti che si intendono assumere alla luce del necessario, inderogabile e immediato commissariamento dell'Azienda sanitaria locale di Nuoro". (9)

"Interpellanza Forma - Cocco Daniele Secondo - Arbau - Azara - Deriu - Lai - Ledda - Perra - Pinna Rossella - Piscedda - Sabatini - Carta, sulla Misura 126 del PSR 'Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali'". (10)

"Interpellanza Arbau - Azara - Ledda - Perra - Forma sulla necessaria modificazione del regolamento di attuazione (decreto Presidente della Regione n. 4 del 22 luglio 2008. Organizzazione e funzionamento delle strutture sociali, istituti di partecipazione e concertazione) dell'articolo 43 della legge regionale n. 23 del 2005". (11)

"Interpellanza Comandini - Cozzolino - Deriu - Forma - Pinna Rossella - Piscedda - Sabatini sull'applicazione del CCNL Federcultura nelle gare d'appalto per l'affidamento della gestione dei Servizi Archivio Storico e Sistema Bibliotecario del Comune di Cagliari e dei Comuni del Sarcidano - Barbagia di Seulo finanziati ai sensi della legge regionale n. 14 del 2006, articolo 21, comma 2, lett. f)". (12)

"Interpellanza Demontis - Comandini - Deriu - Forma - Lotto - Piscedda - Tendas sul pericolo di inquinamento ambientale derivante dal fallimento della Società Vinyls ubicata nella zona industriale di Porto Torres". (13)

Annunzio di mozioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.

FORMA DANIELA, Segretaria:

"Mozione Floris - Orrú - Dedoni - Truzzu - Fenu - Solinas Christian - Pinna Giuseppino - Tocco - Carta - Pittalis - Peru - Tunis - Cherchi Oscar - Tedde - Randazzo - Fasolino - Zedda Alessandra - Locci - Cappellacci - Rubiu - Tatti - Cossa - Crisponi sullo Statuto sardo di autonomia e riforma del Titolo V della Costituzione, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento". (22)

"Mozione Dedoni - Pittalis - Rubiu - Solinas Christian - Fenu - Cossa - Crisponi - Locci - Zedda Alessandra - Tedde - Fasolino - Randazzo - Truzzu - Peru - Cherchi Oscar - Cappellacci - Pinna Giuseppino - Carta - Tatti sulla costituzione e nomina, ai sensi dell'articolo 53 del Regolamento, di una Commissione speciale sulla situazione degli istituti di credito in Sardegna, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento". (23)

"Mozione Cocco Pietro - Pittalis - Anedda - Arbau - Cocco Daniele Secondo - Dedoni - Fenu - Rubiu - Solinas Christian - Usula sulla paventata acquisizione del pacchetto di maggioranza della CIN da parte del gruppo Moby-Onorato". (24)

"Mozione Solinas Christian - Carta - Orrù - Pittalis - Cappellacci - Oppi - Rubiu - Tatti - Pinna Giuseppino - Peru - Cherchi Oscar - Randazzo - Zedda Alessandra - Fasolino - Locci - Tunis - Fenu - Tocco - Tedde sull'indipendenza del popolo sardo, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento". (25)

"Mozione Cappellacci - Pittalis - Cherchi Oscar - Fasolino - Locci - Peru - Randazzo - Tedde - Tocco - Zedda Alessandra - Dedoni - Cossa - Crisponi - Truzzu - Fenu - Solinas Christian - Rubiu - Tatti - Pinna Giuseppino - Orrù - Carta - Oppi sulla continuità territoriale marittima della Sardegna, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento". (26)

"Mozione Usula - Cocco Daniele Secondo - Anedda - Unali - Zedda Paolo - Cherchi Augusto - Manca Piermario - Sale - Agus - Pizzuto - Lai - Cocco Pietro sulla criticità da inquinamento ambientale e in alcuni allevamenti nell'agro di Portoscuso". (27)

"Mozione Lai - Agus - Cocco Daniele Secondo - Pizzuto al fine di favorire tutte le iniziative per incrementare lo stanziamento ai comuni nell'anno 2014 ai sensi dell'articolo 10 della legge regionale 2 del 2007 e della legge regionale n. 7 del 2014". (28)

Discussione e approvazione del disegno di legge: "Norme urgenti in materia di opere pubbliche, dighe di competenza regionale e disposizioni varie". (11/A)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge numero 11/A.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il consigliere Antonio Solinas, relatore.

SOLINAS ANTONIO (PD), relatore. Il disegno di legge numero 11/A, trasmesso dalla Giunta alla Commissione il 14 maggio, è stato approvato (dopo l'illustrazione esposta dall'Assessore dei lavori pubblici, onorevole Maninchedda, in Commissione), condividendone l'impostazione e le finalità, soprattutto considerata l'urgenza delle disposizioni, dettate in modo particolare dal rischio idrogeologico agli interventi di ampliamento e costruzione dei cimiteri. A proposito di questi ultimi, la Commissione ha invitato l'Assessore dei lavori pubblici affinché nella graduatoria, in fase di predisposizione, si tenga conto delle difficoltà che i piccoli comuni in Sardegna affrontano, relativi a loculi zero; poiché i criteri per la graduatoria sono rapportati ai cofinanziamenti e al numero dei morti, certamente un piccolo comune non può competere con un capoluogo di regione e con i capoluoghi di provincia. Pertanto, si invita, laddove possibile, a una riserva seppur minima dei piccoli comuni che si trovano nelle condizioni che ho appena detto.

Oltre ai cimiteri, la proroga dei termini riguarda la messa in sicurezza degli invasi di competenza regionale. Considerato che siamo ormai quasi in piena campagna antincendio e vi può essere la necessità di utilizzare i laghetti, questi, senza la proroga, rischiano di non essere considerati a norma. Inoltre, nella discussione, sono stati inseriti alcuni articoli aggiuntivi, come la norma finalizzata a consentire finalmente la realizzazione dell'importante opera del Centro intermodale di Sassari, di cui, benché progettata e finanziata, non sono mai iniziati i lavori. È stato previsto anche un finanziamento di piccola entità a favore del Parco naturale di Porto Conte, nel comune di Alghero, per poter procedere alla gestione.

È stata introdotta infine una disposizione finalizzata a consentire la prosecuzione dell'attività e dei servizi degli operatori ambientali per quanto riguarda le amministrazioni provinciali, sperando che sia la volta buona, sapendo che comunque le amministrazioni provinciali sono legate al limite del 50 per cento delle spese di personale, nella speranza che, non superando tale limite, possano finalmente svolgere un'attività la cui competenza è dovuta loro per legge regionale.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Modesto Fenu. Ne ha facoltà.

Ricordo che i consiglieri che intendono parlare devono iscriversi non oltre la conclusione del primo intervento.

FENU MODESTO (Gruppo Misto). Nonostante confermi, anche nel mio intervento, l'approvazione di fatto di questo disegno di legge, oggi ho preso piena coscienza della gravità della situazione relativa agli invasi di proprietà dell'Ente foreste. Il rischio, ovviamente, se la tempistica prevista non viene rispettata, è quello di svuotamento di questi invasi, obbligatorio di fatto, con danni all'ambiente, danni per la campagna antincendio, e tutta una serie di problematiche. Di fatto, allo stato attuale, l'Ente foreste, pur essendo proprietario di questi invasi, non ha né le competenze né le professionalità per poter gestire le manutenzioni, le autorizzazioni e le varie messe in sicurezza.

Per queste ragioni, sarebbe opportuno quanto prima arrivare a una discussione sul riordino delle competenze degli enti regionali favorendo in questo modo il passaggio delle competenze di questi laghetti che, in alcuni casi, a seguito dall'approvazione della legge regionale numero 12 del 2007, sono di fatto delle vere e proprie dighe, trasferendole direttamente all'Ente acque.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Roberto Deriu. Ne ha facoltà.

DERIU ROBERTO (PD). Presidente, intervengo soltanto per richiamare un aspetto, che è stato già evidenziato durante i lavori della Commissione autonomia, riguardante alcune sottolineature (fatte dagli Uffici e poi riprese dall'intera Commissione) relative alla prospettiva giuridica, diciamo così, del provvedimento in esame. Abbiamo pensato di mantenere queste sottolineature, pur esprimendo alla fine un parere favorevole per questo provvedimento, proprio sotto la luce della sua opportunità; opportunità rimarcata dall'assessore Maninchedda che presenta oggi questo provvedimento. Sono misure di assoluta urgenza e inderogabili; per questo motivo, pur nella consapevolezza che vi sono alcune difficoltà di carattere sistemico, se ne raccomanda l'approvazione.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Christian Solinas. Ne ha facoltà.

SOLINAS CHRISTIAN (PSd'Az). Presidente, anche noi, al netto della struttura della norma che rappresenta una miscellanea di interventi, riteniamo che l'urgenza sia giustificata sui diversi settori di intervento che fanno parte dell'articolato. Semmai volevamo proporre all'attenzione della Giunta e del Consiglio una rassicurazione in ordine alla copertura finanziaria delle norme che sono state introdotte ultronee rispetto al testo originario, nonché ad alcuni dubbi sulla riproposizione di norme già cassate dalla Corte costituzionale, in particolare l'articolo 5 quinquies. Questo per evitare, in un periodo di particolare tensione, anche sociale, di approvare norme che, nel contenuto diano speranze e prospettive, ma che poi nell'attuazione pratica possano rivelarsi assolutamente infruttifere.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facoltà.

LAI EUGENIO (Centro Democratico). Presidente, sarò brevissimo. Intervengo solo per annunciare il voto favorevole del Gruppo SEL. Penso che l'unanimità che si è raggiunta in Commissione sia un buon auspicio per questo Consiglio e una buona risposta anche nei confronti di chi scrive che in quest'Aula non svolgiamo il nostro lavoro. Penso che le somme messe a disposizione per il ripristino delle infrastrutture danneggiate a seguito di eventi calamitosi sia una risposta nei confronti delle troppe strade danneggiate nei nostri territori. Ritengo che rifinanziare la graduatoria che era stata fatta in precedenza sull'adeguamento dei cimiteri, (ricordo che alcuni comuni hanno posto "salma zero" e quindi è indispensabile il finanziamento di queste opere) sia un intervento da fare con estrema urgenza.

Inoltre penso che il finanziamento per gli invasi e i laghetti montani, che sono indispensabili per la campagna antincendi, sia una cosa fondamentale per la nostra terra; devo apprezzare a questo proposito le rassicurazioni che l'Assessore dell'ambiente ha fatto sui canadair nella stagione estiva. Lo ritengo un passo avanti e una dimostrazione di come questo Consiglio e questa Giunta stiano lavorando. Devo dire che consideriamo un grosso passo in avanti anche il Centro intermodale di Sassari, che è rimasto per troppo tempo fermo, per troppo tempo senza una risposta; a nome del Gruppo SEL, dichiaro che siamo favorevoli a quest'opera e a che si realizzi nel più breve tempo possibile.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per la Giunta, ha facoltà di parlare l'Assessore dei lavori pubblici.

MANINCHEDDA PAOLO, Assessore tecnico dei lavori pubblici. Presidente, ringrazio il Consiglio per il sapiente pragmatismo con cui ha accolto questa norma. Rispetto alle questioni sollevate, inizierei da quella posta dagli onorevoli Deriu e Solinas: la Giunta guarda con preoccupazione i rischi di incostituzionalità rilevati dalla prima Commissione sull'articolo 5 quinquies e si rimette al buon senso del Consiglio per la valutazione (trattandosi di un emendamento inserito nell'iter consiliare) sul mantenimento del testo oppure no, da ora al momento in cui lo si voterà.

Per ciò che riguarda le osservazioni dell'onorevole Fenu, noi siamo consapevoli che i piccoli invasi devono trovare una sistemazione nella legge generale sull'acqua che contiamo di presentare all'attenzione di questo Consiglio entro giugno, simultaneamente ai processi che riguardano la società Abbanoa, di cui è stato riferito in Commissione. Certamente la permanenza, in capo all'Ente foreste, del governo dei laghetti montani andrà discussa con il Consiglio e sarà il Consiglio a valutare se le nostre proposte circa le competenze adeguate, rispetto a questi invasi, possano o non possano essere accolte; a nostro avviso le osservazioni fatte dall'onorevole Fenu sono pertinenti.

L'onorevole Tocco poneva il problema del rientro oppure no all'interno dei provvedimenti che intendiamo assumere sui 40 milioni del rischio idrogeologico; rispondendo a lui rispondo anche ad altri consiglieri regionali che mi hanno posto ulteriori problemi. Nella fattispecie, Via Peschiera (per i consiglieri non di Cagliari, spiego che Via Peschiera è una zona vicino a Piazza d'Armi interessata da fenomeni carsici molto seri; abbiamo avuto un crollo perché, di fatto, l'abitato è sopra una volta di circa due metri) certamente vi rientrerà, ma il problema di Via Peschiera non è caratterizzante di un intervento regionale, ma già di un intervento programmato del Comune di Cagliari che in questo momento è fermo perché manca il commissario del rischio idrogeologico, carica ricoperta fino a qualche mese fa dal prefetto Orrù. Noi abbiamo già provveduto a sollecitare il Ministero perché provveda alla nomina; nel momento in cui si insedierà il commissario, avremo tutte le autorizzazioni necessarie per procedere su Via Peschiera, su cui è già esistente un importante stanziamento in capo al Comune di Cagliari. Comunque noi monitoreremo la situazione.

Approfitto per richiedere all'onorevole Tedde, se è possibile, di ritirare l'emendamento numero 1 perché l'emergenza sulle ringhiere del lungomare di Alghero, che hanno determinato la tragedia che è conosciuta da tutti, era già compresa nel piano che l'Assessorato intenderà mettere in atto e che manderà in visione, per ottenerne il parere, alla Commissione competente. Non intendiamo programmare in solitudine i 40 milioni che loro stanno liberando da una destinazione molto stringente, ma manderemo il programma degli interventi per un parere alla Commissione lavori pubblici.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli.

Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Pittalis. Ne ha facoltà.

PITTALIS PIETRO (FI). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del passaggio all'esame degli articoli.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Cherchi Augusto, Manca Pier Mario, Perra Raimondo e Pinna Giuseppino hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Anedda - Arbau - Azara - Carta - Cherchi Augusto - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Comandini - Cozzolino - Demontis - Deriu - Desini - Fenu - Floris - Forma - Lai - Lotto - Manca Gavino - Manca Pier Mario - Moriconi - Oppi - Perra - Pinna Giuseppino - Piscedda - Pizzuto - Rubiu - Ruggeri - Sabatini - Sale - Solinas Antonio - Solinas Christian - Tatti - Tendas - Unali - Usula - Zedda Paolo.

Si sono astenuti: il Presidente Ganau - Cherchi Oscar - Cossa - Crisponi - Dedoni - Locci - Peru - Pittalis - Tedde - Tocco - Truzzu - Zedda Alessandra.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 49

votanti 37

astenuti 12

maggioranza 19

favorevoli 37

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 1:

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Modifiche alla legge regionale 21 gennaio 2014, n. 7

1. Il comma 16 dell'articolo 5, della legge regionale 21 gennaio 2014, n. 7 (legge finanziaria 2014), è così sostituito:
"16. È autorizzata per l'anno 2014 la spesa di euro 40.000.000 per la progettazione ed attuazione di interventi urgenti per la mitigazione del rischio idrogeologico nei comuni della Sardegna a più alto rischio e per interventi urgenti per la sicurezza e per il ripristino di infrastrutture per opere pubbliche danneggiate. Il relativo programma è approvato dalla Giunta regionale su proposta dell'Assessore regionale dei lavori pubblici, previo parere della competente Commissione consiliare (UPB S04.03.004).".)

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Salvatore Demontis. Ne ha facoltà.

DEMONTIS SALVATORE (PD). Se l'articolo 1 è la rimodulazione della possibilità di utilizzo delle risorse inizialmente stanziate per il PAI, è una misura intelligente, evidentemente, perché consente di intervenire anche su interventi connessi a eventi come in questo caso "Cleopatra" e non direttamente collegati invece alla riduzione del rischio PAI. Quindi è un intervento da approvare.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Interventi urgenti di ampliamento o costruzione di cimiteri

1. Per le finalità di cui all'articolo 5, comma 37, della legge regionale 23 maggio 2013, n. 12 (legge finanziaria 2013), è autorizzata l'ulteriore spesa di euro 800.000 per l'anno 2014 e euro 1.800.000 per l'anno 2015 (UPB S04.10.005).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

Modifiche alla legge regionale n. 12 del 2013

1. Il comma 33 dell'articolo 5 della legge regionale n. 12 del 2013 è così modificato:

a) le parole "di un massimale di euro 7.500" sono sostituite dalle parole "di un massimale di euro 15.000";

b) le parole "del regolamento CE n. 1535/2007 della Commissione, del 20 dicembre 2007, relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti de minimis nel settore della produzione dei prodotti agricoli" sono sostituite con le parole "del regolamento CE n. 1408/2013 del 18 dicembre 2013 relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti "de minimis" nel settore agricolo";

c) le parole "del regolamento CE n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006, relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d'importanza minore (de minimis)" sono sostituite dalle parole "del regolamento CE n. 1407/2013 del 18 dicembre 2013 relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti "de minimis"".)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:

Art. 4

Contributi per la messa in sicurezza e delle dighe di competenza regionale e proroga
dei termini

1. Per le finalità di cui all'articolo 5, comma 33, della legge regionale n. 12 del 2013, è autorizzata la spesa di euro 600.000 per l'anno 2014 (UPB S07.07.004). Il termine di cui all'articolo 1, comma 2, della legge regionale 4 agosto 2011, n. 17 (Disposizioni varie in materia di realizzazione e finanziamento di opere pubbliche e relative all'interruzione della procedura di liquidazione dell'ESAF), è prorogato al 30 giugno 2015. Fino a detto termine sono estinti gli eventuali provvedimenti sanzionatori pendenti.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 5, al quale sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5 e dei relativi emendamenti:

Art. 5

Norme in materia di servizio idrico integrato

1. Alla fine del comma 42 dell'articolo 18 della legge regionale 30 giugno 2011, n. 12 (Disposizioni nei vari settori di intervento), sono aggiunte le seguenti parole: "ed i trasferimenti comunque finalizzati all'attuazione di aiuti per il salvataggio e di piani di ristrutturazione, autorizzati dalla Commissione europea.".

Emendamento aggiuntivo Tedde - Pittalis - Zedda - Cappellacci - Cherchi Oscar - Fasolino - Locci - Randazzo - Tocco - Tunis

Articolo 5

Dopo l'art. 5 è aggiunto il seguente:

Art. 5 bis

Interventi urgenti e autorizzazione di spesa per lungomare di Alghero

1. Per far fronte agli interventi di messa in sicurezza e riqualificazione degli affacci al mare del lungomare di Alghero è disposto lo stanziamento di euro 450.000,00 a favore del comune di Alghero.

COPERTURA FINANZIARIA

SPESA

In diminuzione

UPBSO1.05.002

Incremento, valorizzazione e manutenzione del patrimonio e del demanio regionale

Investimenti euro 450.000

In aumento

UPB S04.10.005

Edilizia patrimoniale, demaniale e civile. Investimenti 2014 euro 450.000. (1)

Emendamento aggiuntivo Arbau - Ledda - Deriu - Carta

Articolo 5

1. Dopo l'Art. 5 è aggiunto il seguente:

Art. 5 bis

Proroga Piano della cultura e della lingua sarda a norma dell'art. 12,

legge regionale n. 26 del 1997

"È autorizzata la proroga per l'anno 2014 del Piano triennale della cultura e lingua sarda 2011- 2013 a norma dell'articolo 12 della legge regionale n. 26 del 1997". (2)

Emendamento aggiuntivo Arbau - Ledda - Deriu - Carta

Articolo 5

Dopo l'Art. 5 è aggiunto il seguente:

Art. 5 bis

Modifiche alla legge regionale n. 6 del 2014

1. Dopo l'articolo 2 della L.R. 15 gennaio 2014, n. 6, è aggiunto il seguente testo:

Art. 2 bis

1. Le disposizioni di cui agli articoli 1 e 2 sono estese anche al personale dirigente di altra amministrazione extra comparto regionale.

2. Nelle more dell'espletamento delle procedure di cui agli articoli 1 e 2 è autorizzata la prosecuzione dei comandi di dirigenti di altra amministrazione extra comparto in servizio presso l'Amministrazione regionale da almeno cinque anni". (3).)

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Marco Tedde. Ne ha facoltà.

TEDDE MARCO (FI). Signor Presidente, innanzitutto vorrei chiedere scusa al Presidente, all'Aula e al consigliere onorevole Peru, perché per un refuso in questo emendamento è stato eliminato, o non è mai stato inserito, il nome di Peru che invece è uno dei proponenti dell'emendamento. È un emendamento che mira a riqualificare i Bastioni di Alghero (Bastioni che sono stati teatro di un tragico evento) e a ripristinare condizioni minime di sicurezza, come diceva l'assessore Maninchedda. Il problema è innanzitutto ripristinare condizioni di sicurezza, come dicevo poc'anzi, ma un ulteriore problema va a sommarsi al problema principale: fra qualche settimana, sui Bastioni di Alghero si svolgerà un evento di portata internazionale che promuoverà l'intera Sardegna, ossia il Rally di Sardegna, che è una tappa dei campionati del mondo.

È indispensabile pertanto che i media, le televisioni di tutto il mondo che arriveranno ad Alghero, sui Bastioni di Alghero, abbiano la possibilità di diffondere immagini di Alghero, che non siano immagini di un Bastione disastrato, con le transenne e con i nastri, così come hanno disposto i Vigili del fuoco. Oggi il Comune di Alghero deve intervenire con somma urgenza; debbo sottolineare che questa somma urgenza oggi viene transitoriamente soddisfatta prelevando fondi da risorse per la realizzazione di loculi cimiteriali e per la riqualificazione di un ulteriore tratto di Bastione che è disastrato. È indispensabile che si intervenga, che la Regione intervenga, l'assessore Maninchedda ha dato la disponibilità e ha garantito un intervento in altra sede, non possiamo che prenderne atto, l'impegno è importante, è più che autorevole, quindi, accedendo alle richieste dell'assessore Maninchedda, ritiriamo l'emendamento numero 1.

PRESIDENTE. Anche gli emendamenti numero 2 e 3 sono stati ritirati.

Poiché nessun altro è iscritto a parlare, metto in votazione l'articolo 5. Chi lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 5 bis.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5 bis:

Art. 5 bis

Procedura per la rideterminazione del reddito

1. All'articolo 2, comma 1, lettera f), della legge regionale 6 aprile 1989, n. 13 (Disciplina regionale delle assegnazioni e gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica), e successive modifiche, dopo le parole: "sentita la competente Commissione del Consiglio regionale", sono aggiunte le seguenti parole: "che si esprime entro trenta giorni dalla richiesta, trascorsi i quali il parere si intende acquisito.".)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Pittalis. Ne ha facoltà.

PITTALIS PIETRO (FI). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 5 bis.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Cherchi Augusto, Desini, Lai, Locci, Manca Pier Mario, Sale e Tedde hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Anedda - Arbau - Azara - Cappellacci - Carta - Cherchi Augusto - Cherchi Oscar - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Comandini - Cossa - Cozzolino - Crisponi - Dedoni - Demontis - Deriu - Desini - Fenu - Floris - Forma - Lai - Ledda - Locci - Lotto - Manca Gavino - Manca Pier Mario - Moriconi - Oppi - Perra - Peru - Pinna Giuseppino - Piscedda - Pittalis - Pizzuto - Rubiu - Ruggeri - Sabatini - Sale - Solinas Antonio - Solinas Christian - Tatti - Tedde - Tendas - Tocco - Truzzu - Unali - Usula - Zedda Alessandra - Zedda Paolo.

Si è astenuto: il Presidente Ganau.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 51

votanti 50

astenuti 1

maggioranza 26

favorevoli 50

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 5 ter.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5 ter:

Art. 5 ter

Centro intermodale di Sassari

1. L'attuazione dell'intervento infrastrutturale denominato "Centro intermodale passeggeri della Città di Sassari" finanziato a valere sulle risorse liberate del POR FESR 2000/2006, Asse VI, Misura 6.2 e le eventuali opere complementari, da adottarsi previo nulla osta da parte dell'Assessorato regionale competente è delegata, ai sensi dell'articolo 6, comma 9, della legge regionale 7 agosto 2007, n. 5 (Procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, forniture e servizi, in attuazione della direttiva 2004/18/CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la disciplina delle fasi del ciclo dell'appalto), al Comune di Sassari in qualità di stazione appaltante in subentro all'ARST Spa.

2. Le risorse finanziarie di cui all'articolo 7, comma 17, della legge regionale 7 agosto 2009, n. 3 (Disposizioni urgenti nei settori economico e sociale), quantificate in euro 3.000.000, sono destinate, secondo la procedura prevista dal decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), e successive modifiche ed integrazioni, alla caratterizzazione ed eventuale bonifica dell'area interessata per la realizzazione dell'intervento di cui al comma 1.

3. Per le finalità di cui ai commi 1 e 2 l'Amministrazione regionale è autorizzata a variare i relativi impegni contabili in favore del Comune di Sassari.)

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Salvatore Demontis. Ne ha facoltà.

DEMONTIS SALVATORE (PD). Presidente, la vicenda del Centro intermodale di Sassari ha riguardato diverse consiliature comunali e regionali, solo in quest'Aula siamo in tanti a essercene occupati. La riassumo brevemente. Dopo anni di progettazione e gare d'appalto finalmente nel 2009 iniziano i lavori del Centro intermodale, l'ente appaltante è l'ARST, l'impresa appaltatrice era l'allora ASTALDI oggi STRABAG. L'importo del progetto, quindi l'importo intero del finanziamento, è a valere sui fondi POR pari a 26 milioni e mezzo di euro. I lavori però vengono sospesi quasi immediatamente perché l'impresa, durante l'esecuzione dei primi scavi, si accorge che l'area è fortemente inquinata da idrocarburi, in quell'area vi era quella che si chiama fabbrica del gas, un gazometro insomma. Sinceramente non riesco a capire come un progetto esecutivo non abbia potuto evidenziarlo in origine, però questo è altro discorso!

Peraltro, relativamente alla morfologia del sottosuolo, le superfici impermeabili sono tali da convogliare verso una delle falde freatiche più potenti che attraversano il sottosuolo del comune di Sassari, quindi l'inquinamento evidenziato è preoccupante anche e molto sotto questo aspetto. Nel 2009, la Regione stanzia tre milioni di euro per le bonifiche, questi finanziamenti sono quantificati su un piano di caratterizzazione già approvato, quindi sono proprio i finanziamenti che occorrono, non sono una cifra, come dire, quantificata a spanne; però, i lavori non ricominciano, nonostante i finanziamenti stanziati per il Centro intermodale, per le bonifiche e l'impresa cantierata. I lavori continuano a rimanere fermi nonostante i mille protocolli d'intesa fra Regione, Comune e ARST. Nel 2011, l'ARST ammette di non essere in grado di ricominciare i lavori per via del contenzioso insorto evidentemente con l'impresa appaltatrice, che iscrive riserve fino ad arrivare a 12 milioni di euro. Il comune di Sassari riesce invece a trovare con l'impresa un accordo transattivo (che evidentemente è ancora informale) sempre nell'ambito del quadro economico complessivo, quindi che non richiede altre risorse.

Proponiamo allora noi, comune di Sassari, alla Regione, all'ARST e anche all'impresa, di poter subentrare all'ARST in qualità di ente appaltante, ovviamente di avere i finanziamenti per la realizzazione del Centro e quindi di occuparci direttamente di questo aspetto. Dal 2011 al 2012 si discute se questo sia tecnicamente fattibile o meno, se ne discute in Regione, come si ricorderà il consigliere Solinas, allora Assessore, sinché nel novembre 2012 una conferenza di servizi certifica che è possibile il subentro del comune di Sassari all'ARST e ovviamente anche l'attribuzione di tutte le risorse al comune di Sassari.

Da allora però, per diverse vicissitudini, non si è riusciti ad arrivare in Aula per trasformare la volontà in legge, oggi finalmente ci si arriva. Se questo Consiglio decidesse di approvare questo articolo, porrebbe fine prima di tutto a una vera e propria emergenza di tipo ambientale per l'inquinamento al quale stavo facendo riferimento, poi ai disservizi ai quali sono sottoposti i cittadini che si recano a prendere l'autobus dell'ARST in quanto la stazione di via Padre Zirano è indecente e indecorosa, e ancora si darebbe un servizio all'area vasta del territorio di Sassari. È evidente che questo non è il Centro intermodale del comune di Sassari, questo è un Centro intermodale al quale arriva la metropolitana leggera di superficie, che è già collegata alla stazione, quindi serve il comune di Sorso, serve il comune di Alghero, serve il comune di Nulvi, giusto per citarne alcuni. Ci auguriamo che, con l'elettrificazione dell'attuale ferrovia, direttamente si possa arrivare in metropolitana dal comune di Alghero, dal comune di Sorso e dal comune di Nulvi, sarebbe così il modo per collegare tutta l'area vasta al centro cittadino del comune di Sassari.

È una legge a costo zero perché non si stanno chiedendo finanziamenti aggiuntivi, i finanziamenti sono già stanziati, sono complessivamente 29 milioni di euro e mezzo che andrebbero in perenzione, i 26 milioni e mezzo della Comunità europea andrebbero restituiti alla Comunità europea e i 3 milioni della Regione andrebbero comunque in perenzione. Stiamo parlando di somme che già in origine erano destinate a questo intervento e che ci consentono davvero di porre fine a una vicenda che è stata decisamente troppo travagliata. Sarebbe un impegno evidentemente bipartisan perché ho già dato atto che, nel precedente mandato, si è lavorato per arrivare sino a questo punto.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (SEL). Presidente, non voglio aggiungere molto a ciò che ha egregiamente illustrato il collega Demontis. È importante perché questo articolo può essere davvero un esempio di buona amministrazione e di buona spendita di denari pubblici. Si tratta di un articolo che, come diceva appunto Demontis, è a costo zero, per cui credo che sia indifferibile che il comune di Sassari possa immediatamente dare avvio ai lavori. Esprimo a nome di tutto il Gruppo il voto a favore.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 5 ter. Chi lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 5 quater.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5 quater:

Art. 5 quater

Parco naturale regionale di Porto Conte

1. Per le finalità di cui all'articolo 1 della legge regionale 26 febbraio 1999, n. 4 (Istituzione del parco naturale regionale di "Porto Conte") è autorizzato l'incremento della spesa di euro 200.000 per l'anno 2014 (UPB S04.08.001 - cap. SC04.1727).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, metto in votazione l'articolo 5 quater. Chi lo approva alzi la mano.

(É approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 5 quinquies. All'articolo 5 quinquies è stato presentato un emendamento.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5 quinquies e del relativo emendamento:

Art. 5 quinquies

Disposizioni urgenti per la prosecuzione dei servizi degli operatori ambientali

1. Al comma 1 dell'articolo 1 della legge regionale 29 aprile 2013, n. 10 (Disposizioni urgenti in materia di lavoro e nel settore sociale), le parole: "nonché quello di cui all'articolo 2, comma 5, della legge regionale 13 settembre 2012, n. 17 (Finanziamento agli enti locali per il funzionamento dei Centri servizi per il lavoro (CSL), dei Centri servizi inserimento lavorativo (CESIL) e delle Agenzie di sviluppo locale e disposizioni varie)", sono soppresse.

2. Il comma 1 dell'articolo 3 della legge regionale 20 dicembre 2013, n. 38 (Norme in materia di servizi per il lavoro, disposizioni attuative della legge regionale 29 aprile 2013, n. 10 (Disposizioni urgenti in materia di lavoro e nel settore sociale e interventi a favore degli operatori di tutela ambientale)), è sostituito dal seguente:
"1. Fino all'attuazione della riforma organica dell'ordinamento delle autonomie locali di cui all'articolo 1 della legge regionale 28 aprile 2013 n. 15 (Disposizioni transitorie in materia di riordino delle province), le amministrazioni provinciali sono autorizzate a garantire la prosecuzione dei servizi di disinfestazione svolti dal personale di cui all'articolo 3, comma 9 della legge regionale 7 agosto 2009, n. 3 (Disposizioni urgenti nei settori economico e sociale). A tali oneri, valutati in euro 8.970.000, si fa fronte mediante utilizzazione delle autorizzazioni di spesa già disposte dalla legge regionale 1° giugno 1999, n. 21 (Trasferimento alle Province delle funzioni in materia di controllo e lotta contro gli insetti nocivi ed i parassiti dell'uomo, degli animali e delle piante e soppressione di ruoli speciali ad esaurimento), ed iscritte in conto dell'UPB S05.01.013 - cap. SC05.0229, per gli anni 2014-2016 e delle UPB corrispondenti per gli anni successivi.".

Emendamento aggiuntivo Solinas Augusto - Tatti - Tendas - Cherchi Oscar - Dedoni - Cherchi Augusto

Articolo 5 quinquies

Dopo l'articolo 5 quinquies è aggiunto il seguente:

Art. 5 sexies

Interpretazione autentica

1. La disposizione di cui all'articolo 6 comma 1 della legge regionale 30 dicembre 2013, n. 40 (Norme urgenti in materia di agricoltura, di previdenza integrativa del comparto regionale e disposizioni varie) si interpreta nel senso che l'utilizzo del personale dipendente della Società Bonifiche Sarde da parte dell'Ente foreste avviene mediante l'utilizzo dell'istituto del distacco di cui all'articolo 30 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 ( Attuazione delle deleghe in materia di occupazione mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30)". (4).)

PRESIDENTE. La Giunta chiede una breve sospensione dei lavori. Nessuno opponendosi, sospendo la seduta

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 56, viene ripresa alle ore 16 e 58.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori.

Per esprimere il parere della Giunta sull'emendamento numero 4 ha facoltà di parlare l'Assessore dei lavori pubblici.

MANINCHEDDA PAOLO, Assessore tecnico dei lavori pubblici. La Giunta si rimette all'Aula.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 5 quinquies.

Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Pittalis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PITTALIS PIETRO (FI). Presidente, preannunciamo il voto favorevole sull'emendamento ma lo diciamo con un certo imbarazzo per l'atteggiamento che assume la Giunta. Ne approfitto non tanto perché è presente l'Assessore dei lavori pubblici, perché è materia anche, in un certo qual modo, di competenza dell'Assessore degli affari generali e del personale, il quale in questo modo però evidentemente si contraddice rispetto a quello che apprendiamo a mezzo stampa o dalle sue dichiarazioni su come intende riformare il sistema dell'amministrazione. Noi prendiamo atto oggi che tutto ciò che si predica nella realtà non trova invece assolutamente riscontro, è un predicare bene ma razzolare male! Comunque il nostro voto è assolutamente a favore.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Presidente, voteremo anche noi a favore dell'emendamento perché pone un problema particolare. Devo dire che condivido le perplessità che sono state manifestate sul modo di affrontare, da parte dell'onorevole Pittalis e, prima ancora, dall'assessore Demuro, le questioni del personale, problema che è emerso anche in Commissione peraltro. Mi pare che, affrontando le questioni "a pezzi", senza una visione organica del tipo di approccio che vogliamo dare a questo problema, rischiamo di fare grossi danni.

Volevo pertanto richiamare l'attenzione dell'Aula su questo tema del personale, che è una vexata quaestio. Non vorrei che ci ritrovassimo alle prese con problemi che abbiamo visto purtroppo come tante volte sono stati affrontati dal Consiglio regionale; per cui si avvia una sorta di inseguimento di questioni particolari da cui poi non si riesce più a uscire. Noi voteremo l'emendamento ma con questa grossa riserva.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Christian Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS CHRISTIAN (PSd'Az). Presidente, intervengo rapidamente per dire che noi ci asterremo, ci asterremo non sul merito dell'emendamento ma per stigmatizzare una questione di metodo. Abbiamo detto "sì" all'ingresso in Aula di un testo di legge che prevedeva una serie di disposizioni, per quanto variegate, in materia di opere pubbliche, di dighe e di altre questioni attinenti e afferenti alla competenza dell'Assessorato dei lavori pubblici mentre ritroviamo in Aula un testo che parla di personale, di cantieri e di quant'altro.

Anche noi siamo convinti che il tema del personale debba essere affrontato in maniera organica... chiedo scusa, sto disturbando la Giunta!

Dicevo che avevamo accolto con molta soddisfazione e interesse la posizione della Giunta sul tema del personale, la quale ha proposto una linea, a nostro avviso, seria che è quella di affrontare in maniera organica i temi; non mi sembra che, con la proposizione di questo emendamento, si stia affrontando in maniera organica una questione, anzi si rischia di appesantire ulteriormente la struttura regionale con distacchi provenienti peraltro da società, neanche enti che facciano parte del comparto, per cui ci asterremo dal votare questo emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO PIETRO (PD). Presidente, non era mia intenzione intervenire perché mi sembrava una cosa abbastanza banale, tuttavia, visti gli interventi fatti dai colleghi dell'opposizione, intervengo per dire che si tratta di un'interpretazione autentica di una norma già in vigore. Non stiamo discutendo di personale, di riforme, contraddizioni, questo e quest'altro, tutto questo non c'entra assolutamente nulla! Si tratta di un emendamento che dà una interpretazione autentica di una norma in vigore, in vigore anche l'altro giorno, quando amministravano i colleghi del centrodestra, è in vigore da prima. Quindi si tratta di una interpretazione autentica di una norma in vigore sulla quale è bene chiarire che non c'è alcun processo di riforma messo in atto e che l'Assessore ha annunciato a mezzo stampa e attraverso provvedimenti illustrati ampiamente.

Per cui, va bene che l'opposizione cerchi di speculare su ogni piccola questione, ma evidentemente siamo arrivati a un limite tale che speculare su queste cose fa francamente anche sorridere; tuttavia si tratta di una interpretazione sulla quale noi personalmente siamo assolutamente favorevoli, per cui preannuncio il voto favorevole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Floris per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

FLORIS MARIO (Gruppo Misto). Presidente, io voterò contro questo emendamento, è un pasticcio che si tramanda di generazione in generazione. Si è cercato di porre rimedio appena pochi mesi fa attraverso una legge, sappiamo che si sono rifiutati di assumere questo personale, questo emendamento non risolve nulla! Non risolve assolutamente nulla, perché è personale che sarebbe dovuto essere assorbito dalla Regione in illo tempore, quindi stiamo facendo una cosa che, con questa legge, non ha niente a che vedere.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ANTONIO (PD). Presidente, vorrei rispondere in modo particolare ai colleghi Christian Solinas e Mario Floris. Non stiamo assumendo nessuno! Come ha già detto il mio Capogruppo, stiamo dando un'interpretazione autentica all'articolo 6 della legge numero 40, che abbiamo approvato nella passata legislatura, esattamente il 27 dicembre 2013. Ci sono ventotto lavoratori, quindi ventotto famiglie, che non percepiscono lo stipendio da sei mesi. Stiamo solo dicendo che avevamo individuato l'Ente foreste come soggetto dove potessero prestare la loro opera ventotto lavoratori di una società a totale capitale pubblico, cioè della Regione, in liquidazione, quindi non stiamo assumendo ventotto lavoratori presso la Regione, non cambia nulla! Stiamo dicendo solamente che, per tre anni, lavoreranno in continuità lavorativa con la Società Bonifiche Sarde (SBS) per la sistemazione e la valorizzazione delle pinete della SBS ad Arborea. Ripeto, non cambia nulla dell'articolo 6 della legge numero 40, stiamo dicendo solo che il sistema mediante il quale presteranno la loro opera all'interno dell'Ente foreste è l'istituto del distacco e che, fra tre anni, se non ci saranno novità, rientreranno all'SBS, se l'SBS esisterà ancora. Essendoci il rifiuto da parte dell'Ente foreste di dare corso all'articolo 6 della legge numero 40, con questo risolviamo il problema dello stipendio per ventotto famiglie. E basta!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Attilio Dedoni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DEDONI ATTILIO (Riformatori Sardi). Presidente, non è che lo scopo sia di dare uno stipendio a ventotto famiglie, si sana una cosa che si sta trascinando da anni! Però, inviterei il Capogruppo del PD a utilizzare altri toni, perché qui la minoranza non sta speculando su niente. Se poi il termine "speculare" lo usate diversamente, forse chi insegna Filologia romanza all'Università potrà spiegarlo meglio, ma non c'è sicuramente da dire mezza parola diversamente, perché non c'è nessuno che sta speculando su questo affare! Tutti hanno voluto richiamare l'attenzione dell'Aula per l'utilizzo al meglio del proprio tempo in modo da trovare soluzioni complessive, organiche, che diano funzionalità agli enti procedendo nella direzione giusta per renderli efficaci ed efficienti. Spero che non siano vere le voci che circolano sulla creazione ancora una volta di un consiglio di amministrazione all'Ente foreste per aggiustare e sistemare persone, ma mi auguro che si continui sulla strada dello snellimento del sistema amministrativo regionale e si individui una persona che amministri seriamente circa sette mila persone occupate che suscitano invidia a tanti disoccupati che sono fuori.

Chiaramente voto a favore, sono firmatario.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Oscar Cherchi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CHERCHI OSCAR (FI). Presidente, credo che, per correttezza, sia necessario un chiarimento in quest'Aula, anche perché, dopo l'intervento del Capogruppo del Partito Democratico, mi sembra addirittura doveroso; bisogna conoscere e ogni tanto ricordare magari il galateo istituzionale del Consiglio regionale della Sardegna, quindi della massima Istituzione del popolo sardo.

Questa norma interpretativa nasce solo ed esclusivamente da una necessità: gli Uffici della Regione, ahimè, continuano costantemente a non rispettare le leggi approvate da questo Consiglio regionale. Questa è una lamentela che arriva oramai da tanto tempo, è una lamentela che ci portiamo avanti in ogni legislatura, costantemente succede, costantemente vi è questo comportamento degli Uffici.

Abbiamo emanato una norma, con la legge numero 40, nella quale si è stabilito che i lavoratori di SBS devono, attraverso un progetto, lavorare o perlomeno essere in qualche modo utilizzati dall'Ente foreste per attività lavorative, con risorse della Regione e con risorse che vanno alla Società Bonifiche Sarde, che poi paga automaticamente la prestazione all'Ente foreste. Credo che, come Consiglio regionale, abbiamo redatto una norma chiarissima ma, considerato e preso atto che l'Ente foreste, da questo punto di vista, ha ritenuto che fosse necessaria (perché così richiesto) addirittura una norma interpretativa, la norma interpretativa spiega che l'istituto per utilizzare il personale è quello del distacco, punto! Finisce qua! Credo che non ci sia altra discussione da fare. Però chiedo alla maggioranza, ogni tanto, di rendersi conto che noi siamo dalla parte del popolo sardo e siamo tutti venuti qua per soddisfare le esigenze dei nostri cittadini.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Modesto Fenu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

FENU MODESTO (Gruppo Misto).Dopo una serie di incontri avuti in Commissione e in questo Consiglio, pensavo che finalmente l'Aula avesse deciso, per dare risposte ai sardi, di collaborare fattivamente e assumere posizioni congiunte su tutta una serie di problematiche. Per poter dare una risposta in questo senso a chi ci ascolta, a chi sta fuori e a chi attende le nostre posizioni e le nostre decisioni, è però fondamentale che tutti prendano coscienza del problema, per conoscerlo e affrontarlo. Quindi, è auspicabile per il futuro che questi emendamenti vengano messi a disposizione di tutti affinché li si possa conoscere meglio.

Detto questo, per quanto mi riguarda, annuncio il mio voto a favore e chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 5 quinquies.

(Segue la votazione)

(Interruzione del consigliere Desini che dichiara di avere espresso per errore un voto differente da quello che avrebbe voluto esprimere)

PRESIDENTE. Onorevole Desini, non ammettiamo la variazione di voto. Bisogna prestare attenzione durante la votazione nominale, il voto espresso è quello. Mi spiace per l'errore.

Prendo atto che i consiglieri Unali e Zedda Paolo hanno votato a favore e che il consigliere Oppi si è astenuto.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Anedda - Arbau - Azara - Cappellacci - Cherchi Augusto - Cherchi Oscar - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Comandini - Cossa - Cozzolino - Crisponi - Dedoni - Demontis - Deriu - Fenu - Lai - Ledda - Lotto - Manca Gavino - Moriconi - Perra - Peru - Pinna Giuseppino - Piscedda - Pittalis - Pizzuto - Randazzo - Rubiu - Ruggeri - Sabatini - Sale - Solinas Antonio - Tatti - Tendas - Tocco - Unali - Usula - Zedda Alessandra - Zedda Paolo.

Rispondono no i consiglieri: Desini - Floris - Truzzu.

Si sono astenuti: il Presidente Ganau - Carta - Oppi - Solinas Christian.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 48

votanti 44

astenuti 4

maggioranza 23

favorevoli 41

contrari 3

(Il Consiglio approva).

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 4.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Cappellacci, Cocco Pietro, Crisponi, Locci e Perra hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Anedda - Arbau - Azara - Cappellacci - Cherchi Augusto - Cherchi Oscar - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Comandini - Cossa - Cozzolino - Crisponi - Dedoni - Demontis - Deriu - Desini - Fenu - Floris - Lai - Ledda - Locci - Lotto - Manca Gavino - Manca Pier Mario - Moriconi - Oppi - Perra - Peru - Pinna Giuseppino - Piscedda - Pittalis - Pizzuto - Randazzo - Rubiu - Ruggeri - Sabatini - Sale - Solinas Antonio - Tatti - Tedde - Tendas - Tocco - Unali - Usula - Zedda Alessandra - Zedda Paolo.

Risponde no il consigliere: Truzzu.

Si sono astenuti: il Presidente Ganau - Carta - Solinas Christian.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 51

votanti 48

astenuti 3

maggioranza 25

favorevoli 47

contrari 1

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 6.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 6:

Art. 6

Norma finanziaria

1. Gli oneri derivanti dall'applicazione degli articoli 2, 4 e 5 quater sono determinati in complessivi euro 1.600.000 per l'anno 2014 e in euro 1.800.000 per l'anno 2015.

2. Agli stessi oneri si provvede mediante l'utilizzo del Fondo speciale per fronteggiare spese in conto capitale dipendenti da nuove disposizioni legislative, mediante riduzione della riserva di cui alla voce 1) della tabella allegata alla legge regionale n. 7 del 2014, iscritta in conto dell'UPB S08.01.003 del bilancio regionale 2014-2016.

3. Nel bilancio della Regione per gli anni 2014-2016, sono introdotte le seguenti variazioni:

SPESA

In diminuzione

STRATEGIA 08

UPB S08.01.003

Fondo per nuovi oneri legislativi in conto capitale

2014 euro 1.400.000

2015 euro 1.800.000

mediante utilizzo della riserva di cui alla voce 1) della tabella B allegata alla legge regionale n. 7 del 2014

UPB S04.08.002

Spese per la realizzazione dei parchi e delle riserve naturali regionali

2014 euro 200.000

In aumento

UPB S04.10.005

Edilizia patrimoniale, demaniale e civile. Investimenti

2014 euro 800.000

2015 euro 1.800.000

UPB S07.07.004

Interventi per lo sviluppo e la razionalizzazione del sistema idrico

2014 euro 600.000

UPB S04.08.001

Contributo all'ente di gestione del parco naturale regionale "Porto Conte"

2014 euro 200.00

4. Gli oneri derivanti dalla presente legge gravano sulle UPB S04.10.005, S07.07.004 e S04.08.001 del bilancio regionale per gli anni 2014-2016 e su quelle corrispondenti per gli anni successivi.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 6 bis.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 6 bis:

Art. 6 bis


Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(È approvato)

Passiamo ora alla votazione finale del disegno di legge numero 11/A.

Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Pittalis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PITTALIS PIETRO (FI). Intervengo molto brevemente. Penso che sia chiaro che mai nei cinque anni un provvedimento di legge, se si fa eccezione per la finanziaria, in presenza di un accordo fra le tutte le forze politiche, abbia trovato questi tempi di esitazione in Consiglio, e in Commissione prima, ciò a riprova del fatto che questa opposizione non ha una posizione né pregiudiziale, né ideologica, né ostruzionistica, come invece ci insegna anche il recente passato. Lo diciamo perché innanzitutto teniamo al fatto che riprendano il loro ruolo e la loro funzione, anche all'esterno, questa Assemblea e i consiglieri regionali. Lo facciamo perché su alcuni provvedimenti riteniamo che sia davvero inutile dividersi, soprattutto se sono indirizzati, come questo, a risolvere problemi concreti e non problemi di bottega di questa o di quell'altra fazione politica.

Che cosa vuol dire? Vuol dire che, finché entreranno in questo Consiglio provvedimenti di questa portata, ci sarà un'opposizione attenta, un'opposizione vigile, sarà un'opposizione che si metterà di traverso ogniqualvolta, invece, la maggioranza sia tentata dal portare provvedimenti che appunto non assolvano agli interessi dei sardi. Ecco perché questo è un provvedimento che non abbiamo nessuna difficoltà a votare favorevolmente ed è la ragione per cui, a nome del mio Gruppo, già preannuncio un voto favorevole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO PIETRO (PD). Presidente, annuncio il voto favorevole del Partito Democratico su questo provvedimento e dichiaro anche di apprezzare le parole del collega del Gruppo Forza Italia per le cose dette, ovviamente quando ci sono provvedimenti che sono nell'interesse generale è sempre bene capire la portata di quello che si sta facendo e il fatto che l'opposizione si sia dimostrata sensibile a un provvedimento come questo fa capire che è importante lavorare nella coesione e nell'interesse generale. Anche in altri tempi sono accadute cose di questo tipo.

È sempre bene, collega Pittalis, avere un atteggiamento vigile, come dice lei, sulle questioni ma, nei momenti decisivi, è bene trovare la forza di stare assieme su provvedimenti importanti nell'interesse generale, per cui, voglio dire, bene la celerità con cui si è andati avanti senza trascurare il fatto che davvero ci sono delle cose che andavano fatte rapidamente.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Efisio Arbau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ARBAU EFISIO (Sardegna Vera). Sarò telegrafico per annunciare il voto favorevole del Gruppo Sardegna Vera e per sottolineare e prendere atto di quello che è la nostra maggioranza: è una maggioranza giovane e alla prima esperienza in molte sue compagini e ha bisogno dell'aiuto di tutta l'Assemblea. Lo dico con umiltà perché con l'umiltà si raggiungono i risultati. Credo che anche la Giunta abbia fatto bene a incardinare un provvedimento, a essere presente in questi giorni nell'attività consiliare, a spiegare nel dettaglio le iniziative poste in questo provvedimento legislativo, infatti ha trovato il riscontro in positivo da parte dell'opposizione.

Nel confermare, quindi, il voto favorevole, auspico che, anche per il successivo provvedimento legislativo che abbiamo all'ordine del giorno, si trovi quell'unanimità che peraltro c'è stata già nell'attività consiliare.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (SEL). Presidente, anch'io voglio dichiarare il voto favorevole del Gruppo che rappresento, ringraziare il collega Pietro Pittalis per le parole che ha detto e ringraziare tutto il Consiglio che in questo momento ha dimostrato un atteggiamento molto pragmatico. Credo che in futuro di questo avremo bisogno. Questo è un provvedimento che dà risposte e l'Aula sta dimostrando che, quando in discussione arrivano provvedimenti di questo tipo, c'è l'attenzione per portarli avanti da parte di tutti. Anch'io auspico che in futuro si possa procedere in questa maniera.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Desini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DESINI ROBERTO (Centro Democratico). Presidente, intervengo per esprimere il voto favorevole su questo provvedimento e soprattutto per rivolgere un invito a tutti i colleghi affinché questo metodo di lavoro che la Giunta, creando le dovute sinergie con l'Aula e con le Commissioni, ha dimostrato in questi giorni, sia uno strumento e un esempio da portare avanti in tutta l'attività consiliare. Soprattutto con questo provvedimento, la Giunta, anche noi stessi, tutto l'intero Consiglio, sta ponendo finalmente la parola "fine" a una serie di opere incompiute che purtroppo si stanno trascinando da troppi anni nella nostra Isola e che finalmente a breve vedranno il sole. Esprimo soddisfazione per la celerità e soprattutto per la concretezza e il pragmatismo con cui sia le Commissioni che l'Aula, oltre che la Giunta, hanno lavorato su questo fronte.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianluigi Rubiu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

RUBIU GIANLUIGI (UDC). Presidente, confermo da parte del Gruppo UDC Sardegna il voto favorevole a questo disegno di legge; una legge indubbiamente molto complessa e soprattutto articolata in modo non sempre organico, però, considerando che si tratta di una legge di interesse generale, non possiamo che essere a favore.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Modesto Fenu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

FENU MODESTO (Gruppo Misto). Presidente, annuncio il nostro voto favorevole a questa legge. Voglio anche evidenziare il senso di responsabilità e di pragmatismo dimostrato da questo Consiglio, è un buon auspicio per il prosieguo di questa legislatura. Ritengo che sia, in questo momento, la migliore risposta che questo Consiglio può dare ai sardi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Augusto Cherchi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CHERCHI AUGUSTO (Soberania e Indipendentzia). Presidente, intervengo per esprimere, a nome del Gruppo Soberania e Indipendentzia, il voto favorevole. Si tratta naturalmente di interventi che avevamo già auspicato avessero, in sede consiliare, una via preferenziale, si tratta di interventi doverosi, hanno pertanto ricevuto la dovuta velocità.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 11/A.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Locci ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Anedda - Arbau - Azara - Cappellacci - Carta - Cherchi Augusto - Cherchi Oscar - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Comandini - Cossa - Cozzolino - Crisponi - Dedoni - Demontis - Deriu - Desini - Fenu - Floris - Forma - Lai - Ledda - Locci - Lotto - Manca Gavino - Manca Pier Mario - Moriconi - Oppi - Perra - Peru - Pinna Giuseppino - Piscedda - Pittalis - Pizzuto - Randazzo - Rubiu - Ruggeri - Sabatini - Sale - Solinas Antonio - Solinas Christian - Tatti - Tedde - Tendas - Tocco - Truzzu - Unali - Usula - Zedda Alessandra - Zedda Paolo.

Si è astenuto: il Presidente Ganau.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 52

votanti 51

astenuti 1

maggioranza 26

favorevoli 51

(Il Consiglio approva).

Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO PIETRO (PD). Chiedo, se è possibile, una breve sospensione dei lavori e la convocazione della Conferenza dei Presidenti di Gruppo.

PRESIDENTE. Sospendo la seduta e convoco la Conferenza dei Presidenti di Gruppo.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 28, viene ripresa alle ore 17e 36.)

Questione sospensiva

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge numero 3/A.

Ha domandato di parlare il consigliere Efisio Arbau. Ne ha facoltà.

ARBAU EFISIO (Sardegna Vera). Innanzitutto devo dirvi che questo provvedimento di legge che arriva stasera è un provvedimento importante e segna il vero inizio della legislatura, perché il precedente punto all'ordine del giorno era sì importante, ma riguardava un arcipelago di norme che venivano a coprire delle mancanze.

L'intervento relativo agli indennizzi della lingua blu segna il fatto che esiste una politica che non chiacchiera, ma cerca di trovare delle soluzioni concrete. Proprio con questo spirito e d'accordo con gli altri Capigruppo di maggioranza e di minoranza, chiedo all'Assemblea di rinviare, ai sensi dell'articolo 86 del Regolamento, il punto all'ordine del giorno per ulteriori verifiche attinenti in particolar modo non solo alla copertura finanziaria, che è stata già verificata, ma all'immediata possibilità di spendere le risorse, verificando con attenzione come riuscire a legare questo provvedimento con i plafond sul Patto di stabilità. Quindi chiedo all'Assemblea di rinviare il punto alla prossima settimana o quanto prima.

PRESIDENTE. Sulla richiesta di sospensione ha domandato di parlare il consigliere Pietro Pittalis. Ne ha facoltà.

PITTALIS PIETRO (FI). Eravamo già d'accordo sulla sospensione; si tratta di formalizzarla. Quindi siamo d'accordo perché si sospenda e si trovi una copertura finanziaria più adeguata.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Luigi Crisponi. Ne ha facoltà.

CRISPONI LUIGI (Riformatori Sardi). Siamo d'accordo, si è parlato e discusso su questo, volevo semplicemente richiamare il collega Arbau alle discussioni già succedutesi in sede di Commissione. È una legge importante, è una legge che, alla stregua di quella precedentemente votata, ha trovato l'attenzione e la condivisione anche da parte della minoranza e quindi dell'opposizione in seno alla stessa Commissione, non si faccia però il giochetto di andare a finanziare questa norma importante svuotando i capitoli di bilancio dei fondi degli Assessorati delle attività produttive. Ritengo che questo sia da richiamare e da ricordare a tutti quanti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO PIETRO (PD). A nome del Partito Democratico dichiaro che accogliamo la proposta formulata dall'onorevole Arbau per rinviare il punto all'ordine del giorno.

PRESIDENTE. Poiché non vi sono opposizioni, dichiaro accolta la proposta.

Il Consiglio è convocato martedì 27 maggio, alle ore 16.

La seduta è tolta alle ore 17 e 40.



Allegati seduta

Testo delle interrogazioni, interpellanze e mozioni annunziate in apertura di seduta

Interrogazione Cocco Pietro - Piscedda, con richiesta di risposta scritta, sul servizio emodialisi notturna intermittente presso la ASL n. 7.

I sottoscritti,

PREMESSO che con deliberazione n. 1799 del 30 ottobre 2013, la direzione aziendale della ASL n. 7 di Carbonia, ha istituito per un periodo di 6 mesi, a decorrere dal 18 novembre 2013 e sino al 15 maggio 2014, un servizio di emodialisi notturna intermittente;

CONSIDERATO che:

- il servizio, fortemente voluto dai pazienti, è in grado di garantire un sensibile miglioramento nella qualità della vita degli stessi nonché un maggior grado di riabilitazione rispetto alla dialisi diurna;

- i protocolli di altri tre centri istituiti nelle città di Bergamo, Torino e Foggia, dove le dialisi di 8 ore per 3 volte la settimana si eseguono di notte, hanno dimostrato un'importante riduzione della mortalità, morbilità e del consumo di farmaci;

- la richiesta di continuità nell'erogazione del servizio oltre che dai malati, proviene anche dagli operatori impegnati nell'attuazione dei servizi e quindi maggiormente rappresentativi dei bisogni e degli interessi dei pazienti;

- seppure con la consapevolezza che una diversa pianificazione dei servizi comporta problematiche di tipo organizzativo-gestionale, questa tecnica, con i vantaggi connessi, diventa di fondamentale importanza per il miglioramento dell'aspettativa di vita dei pazienti;

- i vantaggi ottenibili sono rilevanti per la salute dei pazienti rispetto ai costi relativamente esigui da sostenere;

VISTA la forte richiesta unitaria proveniente anche dalle organizzazioni sindacali del territorio,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale perché intervengano presso il direttore generale della ASL n. 7 per conoscere quali iniziative voglia assumere perché ai pazienti sottoposti a trattamenti dialitici nei presidi ospedalieri ricadenti nell'ambito territoriale della ASL n. 7, sia garantita la prosecuzione del servizio di emodialisi notturna intermittente anche dopo la scadenza del termine del 15 maggio 2014 inizialmente previsto. (15)

Interrogazione Lotto - Manca Gavino, con richiesta di risposta scritta, riguardo l'entità del compenso del Direttore generale dell'Ente regionale per il diritto allo studio di Sassari.

I sottoscritti,

PREMESSO che:

- con Decreto del Presidente della Regione n. 77 del 1 luglio 2011 è stata nominata, ai sensi della legge regionale n. 31 del 1998, la Dr.ssa Maria Assunta Serra quale Direttore generale dell'Ersu di Sassari per la durata di un quinquennio;

- in tale decreto è scritto: "che, ai sensi dell'articolo 28 della predetta della legge regionale n. 31 del 1998, le funzioni di direttore generale sono conferite a dirigenti dell'Amministrazione o degli enti con capacità adeguate alle funzioni da svolgere", nonché, "che dal curriculum della Dr.ssa Maria Assunta Serra, dirigente del comparto dei dirigenti della Regione e degli enti regionali, emergono capacità adeguate in relazione alle funzioni da attribuire";

- come si evince dal proprio curriculum, pubblicato nel sito istituzionale dell'Ersu di Sassari, la Dr.ssa Serra è dipendente dell'Agenzia regionale per l'edilizia abitativa;

CONSIDERATO che:

- come emerge dal decreto di nomina precedentemente richiamato, la funzione di direttore generale è stata attribuita, ai sensi dell'articolo 28 della legge regionale n. 31 del 1998, come dirigente interno all'amministrazione e agli enti della Regione;

- come pubblicato sul sito istituzionale dell'ente il summenzionato direttore generale ha percepito nell'anno 2012 una retribuzione pari a 166.531,08 euro come enfatizzato dal quotidiano "L'unione Sarda" in un articolo del 26 marzo 2014;

- tale compenso risulta decisamente superiore a quello percepito dalla maggior parte dei direttori generali del comparto dei dirigenti della Regione e degli enti regionali;

- ai sensi dell'articolo 29 della legge regionale n. 31 del 1998, tale differenza sembrerebbe giustificabile solo nel caso di incarico conferito a dirigenti esterni,

chiedono di interrogare l'Assessore regionale degli affari generali, personale e riforma della Regione per sapere se non ritenga opportuno verificare se il contratto applicato al Direttore generale dell'Ersu di Sassari sia congruo e, in caso contrario, intervenire secondo le modalità e le procedure di legge. (16)

Interrogazione Piscedda - Comandini - Cozzolino - Deriu - Forma - Moriconi - Pinna Rossella, con richiesta di risposta scritta, in merito al funzionamento e all'efficienza dei Sardegna store.

I sottoscritti,

PREMESSO che:

- la deliberazione della Giunta regionale n. 34/26 del 19 giugno 2008 ha delegato l'Agenzia regionale Sardegna promozione per l'individuazione e l'allestimento di punti promozionali denominati Sardegna store in sedi nazionali ed internazionali;

- al momento i Sardegna store sono stati realizzati presso le città di Milano (dal 18 febbraio 2012), Berlino (dal 10 marzo 2012) e Roma (dal 16 maggio 2012);

- i Sardegna store sono stati concepiti come punti espositivi e di informazione con riguardo alle eccellenze della Sardegna, nati con l'obiettivo di valorizzare e promuovere l'offerta turistica e le produzioni artigianali e agro-alimentari delle Regione in maniera coordinata e unitaria a livello nazionale ed internazionale;

CONSIDERATO che:

- gli stessi dovrebbero rappresentare per le aziende sarde, sia artigianali che agro-alimentari, ed in generale, per tutti i portatori di interessi regionali che intendano cogliere questa opportunità, un importante punto d'offerta turistica e di incontro per eventi culturali e presentazioni;

- con deliberazione n. 27/20 del 19 giugno 2012 la Giunta regionale, nel confermare gli obiettivi istituzionali dei Sardegna store, ha previsto la costituzione di un gruppo di pilotaggio con la partecipazione di Sardegna promozione, dell'Assessorato del turismo, artigianato e commercio, dell'Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e dell'Assessorato dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, e ha dato mandato al Centro regionale di programmazione, titolare dell'intervento di APQ, di assicurarne il coordinamento ed il funzionamento,

chiede di interrogare l'Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio affinché riferisca:

1) su quanti eventi promozionali siano stati fino ad oggi realizzati nei Sardegna store presenti nelle città di Roma, Milano e Berlino e quante persone vi abbiano partecipato;

2) su quale sia il costo complessivo sostenuto per la realizzazione degli store dalle rispettive date di apertura ad oggi;

3) se i Sardegna store siano dotati o meno di una pagina web aggiornata su cui poter visualizzare le attività promosse e quale materiale informativo venga messo a disposizione dei visitatori;

4) su chi siano gli operatori che lavorano all'interno degli store di Roma, Milano e Berlino ed in particolare quali siano state le modalità della loro selezione, con quale tipologia contrattuale risultino assunti, con che inquadramento, quale sia l'importo del loro compenso, quali competenze possano offrire e se abbiano una buona conoscenza della lingua inglese e di quella tedesca;

5) se nell'organizzazione degli eventi e delle manifestazioni presso i Sardegna store predetti siano stati attivamente coinvolti i circoli dei sardi e quali siano state fino ad oggi le interazioni avute con gli stessi;

6) se siano ad oggi disponibili dei dati relativi ad un eventuale incremento del turismo riconducibile alle attività poste in essere dai Sardegna store. (17)

Interrogazione Forma, con richiesta di risposta scritta, su un focolaio di P.S.A. nel Comune di Macomer.

La sottoscritta,

PREMESSO che:

- in data 16 aprile 2014 è stato segnalato un focolaio sospetto di peste suina africana in un allevamento di Macomer, codice aziendale 044NU132;

- in data 18 aprile 2014 è stato confermato il focolaio di PSA con n. 5 capi morti, n. 5 capi con positività diagnostica e n. 3 capi con sintomi clinici dei 21 capi presenti nel suddetto allevamento;

- il sindaco di Macomer ha provveduto a emanare ordinanza di sequestro e abbattimento dei capi;

CONSIDERATO che:

- la conferma del focolaio di peste suina africana prevede l'adozione delle misure restrittive previste dal decreto legislativo n. 54 del 2004 in attuazione della Direttiva 2002/60/CE, ed è un importante indicatore dell'espansione del virus anche in una zona, quella del Marghine, che finora era rimasta marginale rispetto alla diffusione della PSA;

- l'area del Marghine ospita numerose eccellenze dell'industria agroalimentare regionale, in particolare nel settore della macellazione e della lavorazione delle carni, con particolare attenzione alla valorizzazione delle filiere locali del settore bovino, suino e ovicaprino;

- le zone di protezione e di sorveglianza che verranno istituite intorno al predetto focolaio lambiscono, senza ricomprenderle, alcune di queste importanti realtà produttive ed occupazionali;

EVIDENZIATO che:

- le suddette aziende del settore della macellazione e della lavorazione delle carni risultano dei veri baluardi nel mantenimento e nell'incremento occupazionale del centro Sardegna, nonché nella valorizzazione e nel potenziamento delle filiere locali;

- non sarebbe sostenibile un eventuale blocco dell'attività aziendale legato alla possibilità di ricadere, nell'immediato futuro, all'interno di una zona di protezione e/o di sorveglianza;

- la "condizione di incertezza" legata alla diffusione endemica della PSA non consente alle aziende che operano nel settore delle carni la programmazione di investimenti di medio e lungo periodo che consentirebbero il mantenimento e il rafforzamento produttivo e occupazionale delle stesse,

chiede di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene, sanità e dell'assistenza sociale, l'Assessore regionale dell'agricoltura e della riforma agro-pastorale e l'Assessore regionale dell'industria per conoscere:

a) quali iniziative intendano adottare per tutelare le aziende che operano nel settore della macellazione e della trasformazione delle carni, così fortemente compromesse dalla diffusione endemica della PSA in Sardegna;

b) quale strategia intendano adottare per debellare definitivamente la peste suina africana in Sardegna. (18)

Interrogazione Cocco Pietro, con richiesta di risposta scritta sulla esclusione del Comune di Siliqua dalle sedi di seggio per le elezioni al Consorzio di bonifica del Cixerri.

Il sottoscritto,

PREMESSO che lo statuto del Consorzio di bonifica del Cixerri prevede che il consiglio dei delegati convochi le elezioni con apposita deliberazione che deve contenere, oltre al giorno e all'ora stabiliti per la convocazione, anche l'individuazione dei seggi elettorali che dovranno essere costituiti oltre che presso la sede legale, anche presso le sedi periferiche già individuate nello statuto stesso;

VISTA la deliberazione n. 17/2014 del Commissario straordinario del Consorzio di bonifica avente ad oggetto: "Convocazione dell'assemblea dei consorziati ai sensi dell'art. 17 dello statuto consortile";

CONSIDERATO che:

- la delibera in oggetto stabilisce che, al fine di favorire la massima partecipazione dei consorziati alle elezioni, saranno costituiti oltre ai 2 seggi nel Comune di Iglesias ulteriori seggi nei Comuni di Villamassargia e Domusnovas;

- per quanto riguarda il Comune di Siliqua, pur essendo inserito come sede periferica nell'articolo 1 dello statuto, si dichiara che "il locale non risulta idoneo per le esigenze elettorali e che non avendo trovato nel Comune di Siliqua altro locale idoneo, gli elettori potranno esercitare il diritto di voto nel Comune di Domusnovas";

poiché questo atto è da ritenere fortemente lesivo dei diritti e delle prerogative dei numerosi consorziati residenti nel Comune di Siliqua, che peraltro conferiscono al consorzio stesso gran parte delle aree irrigue,

chiede di interrogare l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale:

1) perché intervenga presso il Commissario straordinario del Consorzio di bonifica del Cixerri affinché si impegni attivamente anche in un'ottica di collaborazione istituzionale con il Comune di Siliqua per il reperimento di locali idonei a garantire il regolare svolgimento delle operazioni di voto;

2) perché intervenga presso il Commissario straordinario del Consorzio di bonifica del Cixerri affinché sia modificato o integrato l'atto deliberativo nella parte che riguarda l'individuazione dei seggi elettorali e sia inserito anche il Comune di Siliqua come sede elettorale. (19)

Interrogazione Crisponi - Dedoni - Cossa, con richiesta di risposta scritta, sulle risorse rivenienti dalle donazioni a seguito dell'alluvione del 18 novembre 2013.

I sottoscritti,

PREMESSO che la Regione, a seguito della tragica alluvione dello scorso 18 novembre 2013, ha disposto l'apertura di apposito conto corrente bancario n. 10951778, su cui far confluire le risorse delle donazioni in denaro raccolte;

CONSIDERATO che:

- alla data del 6 febbraio 2014, notizie stampa riferivano della disponibilità su detto conto corrente di 5,4 milioni di euro;

- in pari data, la Regione e la Croce rossa italiana hanno concordato di istituire un tavolo tecnico per la ripartizione dei fondi raccolti a sostegno della popolazione colpita dall'alluvione;

- i citati fondi, donati generosamente dai cittadini dovevano essere indirizzati, prevalentemente, verso iniziative di sostegno dirette alle popolazioni colpite e al ristoro di quei danni non risarcibili dalle vigenti ordinanze;

PRESO ATTO che:

- svariati soggetti privati, testate giornalistiche, società telefoniche, banche e associazioni varie, hanno nel frattempo attivato conti correnti per la prosecuzione della raccolta di ulteriori fondi;

- al momento attuale non è dato conoscere l'entità dette somme disponibili, il numero complessivo e la qualifica dei soggetti coinvolti nella raccolta;

VALUTATO che:

- pare legittima la preoccupazione che la mancanza di trasparenza e vigilanza possa tradire chi ha generosamente contribuito al sostegno delle popolazioni coinvolte nell'evento;

- non esiste in materia una disciplina che regolamenti la raccolta dei fondi di solidarietà e soprattutto assicuri garanzia a chi ha versato il proprio piccolo contributo a favore delle popolazioni colpite dalla calamità,

chiede di interrogare il Presidente della Regione per sapere:

a) se si sia provveduto, ad accertare e aggiornare quale disponibilità di risorse offra il conto corrente bancario 10951778 della Regione;

b) se sia stato predisposto e già presentato un criterio di ripartizione delle somme raccolte e, nel caso in cui questo non fosse avvenuto, per conoscere quali azioni si intenda porre in essere per l'erogazione immediata dei contributi;

c) se sia stato avviato un inventario dei tanti soggetti privati che hanno promosso la raccolta fondi e l'ammontare stesso delle somme raccolte e se si abbia conoscenza delle modalità e delle finalità delle eventuali erogazioni. (20)

Interrogazione Cocco Daniele Secondo - Agus - Lai - Pizzuto, con richiesta di risposta scritta sull'utilizzo indiscriminato, da parte dell'ANAS, di diserbanti chimici nelle operazioni di pulizia delle cunette delle strade sarde.

I sottoscritti,

PREMESSO che:

- l'ANAS, nell'ambito della attività di manutenzione delle strade sarde, sta ponendo in essere degli interventi irrispettosi dell'ambiente, degli equilibri naturali e della salute pubblica;

- infatti, oramai da anni, l'ANAS ha soppiantato la tecnica della falciatura manuale, prima, e meccanica, dopo, con quella dei diserbanti chimici;

- tale metodologia, indubbiamente economicamente più conveniente rispetto alla falciatura manuale, posto che riduce i costi della manodopera, appare essere invasiva e lesiva del bene primario "salute";

- invero, numerosi cittadini, anche attraverso lamentele visionabili sul web, hanno denunciato il loro dissenso rispetto a questa pratica taglia costi la quale ha delle conseguenze di impatto ambientale, e non solo, allo stato sottovalutate;

CONSTATATO che:

- il diserbante utilizzato dall'ANAS per la pulizia delle cunette sembrerebbe essere un erbicida disseccante a base di glyphosate, che è la materia prima di numerosi prodotti usati anche in agricoltura;

- l'erbicida disseccante più diffuso è il Roundup, il quale viene prodotto dalla multinazionale americana Monsanto, sul quale pesa più di un dubbio circa la biodegradabilità e la sua capacità di non lasciare residui tossici dopo l'applicazione;

- invero, il prof. Gianni Tamino, docente di biologia presso l'Università degli studi di Padova in una intervista pubblicata sul web, sostiene che il glyphosate ha la caratteristica di durare pochi giorni, ma dà origine a metaboliti dannosi; infatti, dichiara il suddetto professore, la sostanza di cui è composto il diserbante sparisce e si ha una trasformazione in sostanza attiva che in parte viene assorbita dal terreno;

- a detta del prof. Tamino, è stato pubblicato sulla rivista Cancer uno studio scientifico che dimostra che l'uso del glyphosate comporta l'aumento dei linfomi non-Hodgkin, ossia quel tipo di tumore del sangue del quale abbiamo sentito parlare a proposito dei soldati entrati a con­tatto con l'uranio impoverito;

- pertanto, l'uso di tale prodotto è stato più volte stigmatizzato dalle autorità sanitarie delle altre regioni italiane;

- addirittura, lo scorso anno il sindaco di Viterbo ha emesso un'ordinanza di divieto dell'uso del prodotto chimico nell'area comunale di pertinenza;

- sembrerebbe, addirittura, che gli ovini tenuti al pascolo in zone limitrofe a quelle trattate con il suddetto diserbante abbiano una percentuale elevata di aborto a causa dell'ingerimento delle erbe rese tossiche dalle sostanze utilizzate per il diserbamento;

- inoltre, il glyphosate potrebbe insinuarsi nel terreno ed inquinare le falde acquifere con irri­mediabile danno a carico dell'ecosistema;

- come scientificamente provato, il glyphosate è particolarmente dannoso per gli organismi acquatici quali pesci, molluschi e crostacei;

- come si legge anche sul web, diversi soggetti subito dopo le operazioni di diserbamento da parte dell'ANAS sono dovuti ricorrere alle cure mediche stanti le difficoltà respiratorie e la sensazione di soffocamento, tipici sintomi, questi ultimi, legati all'esposizione al glyphosate;

RILEVATO che:

- il danno ambientale, e non solo, causato dall'utilizzo del summenzionato diserbante, non si limita alla sola cunetta oggetto del trattamento, ma a tutta la zona circostante;

- invero, numerosi cittadini sardi avvertono la presenza del diserbante anche a centinaia di metri dalla zona di intervento, a causa del cattivo e penetrante odore rilasciato dal prodotto;

- in concomitanza dei periodi di intervento, è pregiudicata ai cittadini la possibilità di organiz­zare, nelle zone limitrofe a quelle manutentate, gite fuoriporta, passeggiate ecologiche volte alla raccolta di ortaggi di stagione o semplicemente a respirare aria pulita;

- altresì, non sono da sottovalutare, data anche la vocazione turistica della nostra Regione, le conseguenze dal punto di vista estetico conseguenti a tali trattamenti chimici;

- invero, il paesaggio che incornicia la nostra Regione, nelle stagioni verdi, è caratterizzato da un verde vivo, arricchito da fioriture di vario tipo e spettacolari specie vegetali spontanee, le quali lasciano il post o, dopo gli interventi di manutenzione, a colori innaturali sui rossastro giallognolo, tipici di zone climatiche differenti;

CONSIDERATO che il Ministero della sanità, su comprovata richiesta delle regioni, può disporre limitazioni o esclusioni dell'uso, in aree predeterminate, di prodotti quali quelli in argomento,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale dei lavori pubblici, l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, ciascuno per le proprie competenze, per sapere se:

1) siano a conoscenza che l'attività manutentiva dell'ANAS viene eseguita attraverso le metodiche sopra illustrate;

2) non sia il caso di intervenire al fine di dettare regole ferree e precise che inibiscano all'ANAS l'utilizzo dei diserbanti chimici e impongano il ritorno alla falciatura manuale o, perlomeno, meccanica. (21)

Interrogazione Forma, con richiesta di risposta scritta, sulla misura 126 del Programma di sviluppo rurale (PSR) "Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali".

La sottoscritta,

PREMESSO che, con determinazione n. 981/19 del 21 gennaio 2014, a firma del Dirigente del servizio strutture della Direzione generale dell'Assessorato dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, è stato approvato il bando per l'ammissione ai finanziamenti previsti dalla misura 126 del PSR;

CONSIDERATO che:

- l'intervento è volto a ripristinare il potenziale produttivo aziendale preesistente al momento dell'evento calamitoso che risulti danneggiato o distrutto per effetto dell'evento stesso;

- le risorse messe a disposizione per questo tipo di intervento ammontano a 30.000.000 di euro;

VISTA la determinazione n. 1856 del 18 aprile 2014, a firma del direttore del coordinamento di Argea, di approvazione della graduatoria unica regionale che finanzia n. 317 domande sulla base dei contributi richiesti e delle risorse programmate;

CONSIDERATO che la stessa determinazione dichiara che siano dichiarate ammissibili ma non finanziabili n. 930 domande per insufficienza di risorse finanziarie;

SENTITI, a riguardo, i numerosi reclami che provengono dai titolari delle aziende danneggiate che, pur essendo utilmente inseriti in graduatoria, non risultano destinatari del finanziamento e manifestano pertanto importanti malumori per via dell'applicazione dei criteri stabiliti dal bando stesso, che, a parità di danno subito, producono nel risultato finale una evidente disparità di trattamento,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale

a) perché verifichi se, nelle maglie del PSR, possono essere individuate somme residue che consentano di mettere a disposizione ulteriori risorse finanziarie per la misura 126 PSR;

b) perché verifichi se esiste la possibilità di utilizzare un altro strumento finanziario che consenta di reperire ulteriori risorse comunitarie.

In aggiunta, domanda:

a) di verificare la possibilità e l'opportunità, oltre che l'eventuale tempistica, per l'approvazione di un nuovo bando che veda la rivisitazione dei criteri di valutazione delle richieste di finanziamento;

b) che i nuovi criteri di attribuzione dei punteggi scaturiscano da un confronto preliminare tra le istituzioni regionali e i rappresentanti dei soggetti che hanno subito i danni, oppure tra le istituzioni regionali e i sindaci dei comuni colpiti dagli eventi calamitosi. (22)

Interrogazione Truzzu, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione dei 12 precari ARPAS i cui contratti a tempo determinato sono cessati il 12 dicembre 2013.

Il sottoscritto,

PREMESSO che:

- nel corso del 2010 l'Arpas assumeva con contratto individuale di lavoro a tempo pieno e determinato 12 laureati in varie discipline quali vincitori del Bando Master and back - Avviso pubblico 2009 Percorsi di rientro;

- i contratti degli stessi venivano stipulati per ventiquattro mesi con decorrenza dal 12 giugno 2010 all'11 luglio 2012;

CONSIDERATO che:

- i contratti in essere sono stati inizialmente prorogati per ulteriori dodici mesi, in forza della legge regionale n. 6 del 2012, nonché per ulteriori sei mesi in forza della legge 24 dicembre 2012, n. 228, come modificata dal decreto legge 21 maggio 2013, n. 54, prorogando di fatto i contratti fino alla data del 31 dicembre 2013;

- il combinato disposto dal comma 529 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, dall'articolo 35 del decreto legislativo n. 165 del 2001 e dall'articolo 5, comma 4-bis del decreto legislativo n. 368 del 2001, ai sensi dell'articolo 5, comma 4-bis, consente alle pubbliche amministrazioni di procedere, con risorse proprie, alla stabilizzazione a domanda del personale interessato, assunto, per assolvere alla carenza di dotazione organica, attraverso il ricorso a procedure a evidenza pubblica;

- come emerge dalle stesse determinazioni dell'Agenzia, a fronte della dotazione organica prevista nella misura complessiva di 572 unità, l'organico in servizio è pari a 347 unità, pari al 61 per cento del fabbisogno di personale;

APPURATO che il personale in questione svolgeva funzioni essenziali connesse al monitoraggio delle acque superficiali e marino-costiere, alle valutazioni ambientali ed al supporto delle attività formative e che le recenti indicazioni dell'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale impartite dalla direttiva n. 207 del 30 gennaio 2014 autorizzino la prosecuzione dei contratti di lavoro a tempo determinato dei lavoratori operanti presso le aziende sanitarie, Izs e ARPAS;

VISTO che:

- i 12 lavoratori hanno presentato alla Regione autonoma della Sardegna e all'ARPAS richiesta di stabilizzazione in data 10 marzo 2014;

- in data 4 aprile 2004 l'Istituto zooprofilattico con determinazione n. 398 del 2014 ha provveduto a prorogare per tutto il 2014 i contratti di lavoro a tempo determinato,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere:

a) se siano stati informati della situazione riguardante i 12 lavoratori sopraccitati e se, nel corso di questi primi mesi di attività della nuova Giunta regionale, siano stati valutati idonei provvedimenti per addivenire a una soluzione che consenta di risolvere rapidamente la situazione;

b) in che modo e con quali risorse umane siano state sviluppate a partire dal 1° gennaio 2014 le attività prima garantite dai 12 laureati sopraccitati e come si pensa di garantirle per il futuro;

c) alla luce del recente quadro normativo nazionale delineatosi in che modo intende procedere a un tempestivo intervento normativo regionale di recepimento delle norme nazionali, atto a garantire la prosecuzione dei rapporti di lavoro nell'ottica di una concreta prospettiva di immissione in ruolo. (23)

Interrogazione Truzzu, con richiesta di risposta scritta, sul mancato rinnovo del collegio sindacale di Sardegna ricerche e il conseguente rischio di paralisi della società.

Il sottoscritto,

PREMESSO che:

- Sardegna ricerche è un ente regionale composto da due organi, il Comitato tecnico di gestione e l'Organo di controllo;

- l'Organo di controllo, ovvero il collegio sindacale, è decaduto in data 24 marzo 2014;

CONSIDERATO che:

- l'articolo 2 della legge regionale n. 11 del 1995 prevede un termine di proroga di quarantacinque giorni, termine che scade il 7 maggio 2014;

- in mancanza di nomina da parte della Giunta regionale del nuovo organo di controllo, l'Ente potrà svolgere solo l'ordinaria amministrazione e pertanto qualsiasi atto di natura straordinaria sarà da considerarsi nullo;

- in data 6 maggio 2014 Sardegna ricerche ha approvato il bilancio consuntivo 2013 e lo stesso dovrà essere presentato alla Giunta regionale, corredato della relazione dei sindaci, per l'approvazione;

- essendo, tuttavia, l'organo di controllo "decaduto" non sarà possibile predisporre la relazione al bilancio 2013;

VALUTATO che:

- Sardegna ricerche controlla il 100 per cento del capitale sociale del CRS4 e il 70 per cento del capitale sociale di Porto Conte ricerche;

- con la paralisi di Sardegna ricerche indirettamente anche CRS4 - Porto Conte ricerche subiranno un evidente contrazione dei rispettivi ambiti operativi;

APPURATO che:

- Sardegna ricerche svolge un ruolo di fondamentale importanza nella progettazione e nell'attuazione degli interventi nel settore della ricerca e dello sviluppo tecnologico, nello sviluppo del capitale umano nonché ha il compito di favorire la nascita di imprese innovative realizzando le opportune condizioni infrastrutturali e organizzative;

- la grave situazione di crisi in cui versa oggi la Sardegna e l'esiguità delle risorse finanziarie regionali disponibili per la promozione di impresa e l'attivazione di politiche attive per lo sviluppo produttivo fa sì che gli interventi e le politiche poste in essere da Sardegna ricerche rivestano un carattere di straordinaria importanza nel panorama isolano,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio per sapere:

a) se fossero a conoscenza del mancato rinnovo degli organi di Sardegna ricerche;

b) quali provvedimenti abbiano preso, o intendano prendere, per risolvere rapidamente il problema e mettere la società in condizione di essere pienamente operativa. (24)

Interrogazione Truzzu - Fenu, con richiesta di risposta scritta, sul trasferimento del Cpsa/Cara presso la Scuola di Polizia penitenziaria di Monastir.

I sottoscritti,

PREMESSO che è necessario e prioritario trovare una nuova ubicazione al Cpsa/Cara per gli immigrati clandestini e rifugiati extracomunitari, considerati i disagi causati nel recente passato con continue manifestazioni di protesta degli stessi all'interno dell'attiguo aeroporto di Elmas;

CONSIDERATO che:

- è altrettanto prioritario rivedere la politica sull'immigrazione non potendo, considerato il rischio costante di aumento dei flussi migratori, prevedere di accogliere e mantenere in loco centinaia di immigrati che circolano liberamente nel territorio senza nessun controllo, destando un crescente malessere sociale nella popolazione locale;

- è dovere di ogni nazione civile, nei limiti delle proprie possibilità, accogliere popoli sfortunati, in fuga da situazioni di miseria e disperazione, in cerca di migliorare le proprie condizioni di vita;

- l'Italia, che ha già adempiuto al dovere di accoglienza e solidarietà oltre i limiti sopraccitati, si trova da sola ad affrontare il fenomeno migratorio che da tempo sta mettendo a dura prova la Sicilia e la Sardegna senza nessun tipo di aiuto, economico e organizzativo, da parte dell'Unione europea;

- la scuola di polizia penitenziaria di Monastir, probabile sede del nuovo Cpsa secondo delle indiscrezioni in seguito alla visita del Prefetto di Cagliari alla struttura, rappresenta l'unico polo formativo a carattere residenziale, per tutti i profili dell'Amministrazione penitenziaria della Sardegna (personale di Polizia penitenziaria, Dirigenza e personale comparto Ministeri), oltre a essere l'unico centro di addestramento e formazione all'uso delle armi, per tutto il personale di Polizia penitenziaria della Regione e rappresenta una base logistica di supporto per il nuovo complesso Penitenziario di Cagliari Uta;

VISTO che:

- la polizia penitenziaria soffre da tempo una carenza di organico che compromette il sereno svolgimento del proprio lavoro ed è tutt'oggi penalizzata dalle scelte dei governi con provvedimenti come il blocco dei rinnovi contrattuali;

- un'eventuale soppressione della struttura rappresenterebbe per tutto il personale un grave disagio, in quanto per la frequenza di corsi di formazione e aggiornamento sarebbe costretto, con grande sacrificio personale e spreco di giornate lavorative, a recarsi in analoghe strutture della penisola;

- nella scuola è presente un poligono di tiro a cielo chiuso, unico in Sardegna per l'amministrazione penitenziaria, operativo e funzionante, dove si svolgono nell'intero anno attività istituzionali di addestramento del Corpo di Polizia penitenziaria e, saltuariamente, della Guardia di finanza e del Corpo forestale dello Stato e con la chiusura sorgerebbe il problema di trovare ospitalità per questo genere di attività addestrative;

- la chiusura della suddetta scuola comporterebbe un ulteriore pesante penalizzazione per tutto il personale sardo forze dell'ordine e in particolar modo della Polizia penitenziaria,

chiede di interrogare il Presidente della Regione per sapere:

a) se sia informato sull'ubicazione del nuovo Cpsa in Sardegna e se questo ricada realmente presso il sito dell'attuale Scuola di formazione della Polizia penitenziaria e del poligono coperto;

b) se sia stato coinvolto dal Prefetto e dal Ministro dell'interno nell'individuazione di un nuovo potenziale Cpsa e di conseguenza se sia a conoscenza dei criteri utilizzati per sceglierlo e se, nel caso di Monastir, si è tenuto conto dell'importanza strategica della scuola di Polizia penitenziaria e del poligono coperto di tutte le forze dell'ordine e militari;

c) quali azioni intende eventualmente intraprendere presso il Ministero dell'interno e il Prefetto per scongiurare la chiusura della scuola di Polizia penitenziaria di Monastir e la sua trasformazione in un centro d'accoglienza per immigrati. (25)

Interrogazione Crisponi, con richiesta di risposta scritta, sul riconoscimento del marchio IGP ai prodotti tipici della tradizione culinaria sarda.

Il sottoscritto,

PREMESSO che:

- è stato costituito in Ogliastra apposito comitato di soggetti privati per l'attribuzione del riconoscimento IGP al prodotto "culurgiones";

- tale soggetto promotore in questi anni ha predisposto una copiosa documentazione tecnica, storica e socio-economica per rispondere al dettato del regolamento europeo sugli usi leali e costanti previsti;

- lo scorso 27 marzo è stato convocato a Lanusei un incontro pubblico di accertamento, secondo l'apposito decreto ministeriale, presieduto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, alla presenza di organizzazioni professionali e di categoria, produttori, operatori economici del settore e dai comuni ricadenti nella zona geografica interessata dall'attività produttiva in questione;

- la Regione ha partecipato all'incontro, con propri dirigenti e funzionari dell'Assessorato dell'agricoltura e riforma agro-pastorale;

VALUTATO che:

- notizie stampa riferivano di iniziali polemiche sollevate da alcune associazioni di categoria, fra cui la Coldiretti, e da diversi imprenditori relativamente all'utilizzo di materie prime da utilizzarsi per un compiuto rispetto della tradizione;

- si è quindi appreso che l'Apan (Associazione delle piccole e medie imprese del Nuorese) ha preannunciato ricorso per l'indebita appropriazione del nome di tale prodotto tipico e per la limitazione al solo territorio dell'Ogliastra quale unica area geografica in cui esso potrà andare in produzione;

- secondo quanto denunciato dall'Apan, viene impedito a ben 103 aziende attive sul versante della produzione della pasta fresca, fra cui i culurgiones nel solo territorio della provincia di Nuoro, di poter proseguire la propria più che decennale attività;

PRESO ATTO che:

- i funzionari del Mipaaf hanno chiarito che secondo il riconoscimento europeo viene decisamente impedito l'utilizzo del nome "culurgiones" per produzioni difformi dalle rigide norme e caratteristiche descritte nell'articolato di riconoscimento e che non è possibile associare il termine "ogliastrini" allo stesso prodotto in quanto non rilevabile dalla documentazione depositata;

CONSIDERATO che

- l'ottenimento del prestigioso riconoscimento europeo dell'IGP rappresenti per l'economia locale in genere, e per quella del comparto agroalimentare in particolare, un'ottima occasione per una corretta tutela e rilancio delle nostre produzioni di eccellenza senza con ciò limitare o addirittura impedire alle imprese non insediate nella provincia ogliastrina le buone produzioni di pasta fresca e produzioni tipiche regionali;

- una volta ottenuto il riconoscimento IGP il nome "culurgiones" non potrà più essere utilizzato se non per detto prodotto connotato da caratteristiche rigorosissime e non modificabili e lavorato in esclusiva nel territorio ogliastrino,

chiede di interrogare l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:

a) se si sia provveduto a esaminare e accertare il contenuto del disciplinare di produzione dei culurgiones Igp proposto dal comitato costituito allo scopo, dandone giusto risalto anche attraverso un'ampia consultazione delle associazioni di categoria e dei soggetti interessati a livello regionale;

b) se sono state avanzate osservazioni al Mipaaf, anche raccogliendo indicazioni dai tanti soggetti a vario titolo interessati, quali le organizzazioni professionali e di categoria, produttori, camere di commercio e comuni ricadenti in aree geografiche interessate all'attività produttiva in questione;

c) se tale disciplinare possa intendersi già definito ai fini del riconoscimento IGP e, nel caso in cui questo non fosse avvenuto, per conoscere quali azioni si intenda porre in essere per un eventuale ampliamento della concessione del marchio IGP su scala regionale. (26)

Interrogazione Truzzu, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione di disagio che interessa gli operatori della Centrale operativa 118 di Sassari.

Il sottoscritto,

PREMESSO che:

- l'insieme degli operatori sanitari afferente alla Centrale operativa 118 di Sassari comprende il personale operativo non solo presso la Asl di Sassari, ma anche presso la ASL di Nuoro, Lanusei e Olbia;

- la Centrale operativa 118 di Sassari è, notoriamente, conosciuta come uno dei presidi sanitari d'eccellenza in campo nazionale;

APPURATO che:

- il personale della Centrale operativa 118 di Sassari da sempre opera con estrema dedizione e spirito di sacrificio al fine di garantire livelli di assistenza qualitativamente e quantitativamente elevati;

- il personale in questione tuttavia non riceve da diversi anni i compensi dei corsi di formazione e delle attività extra effettuate per conto della ASL Sassari, nonostante le continue sollecitazioni da parte del responsabile sanitario della Centrale operativa;

- medesime sollecitazioni sono giunte alla ASL di Sassari anche dai direttori generali delle ASL di Olbia, Nuoro e Lanusei, che è stata più volte invitata a procedere con gli atti deliberativi a favore degli operatori del servizio;

VALUTATO che:

- a tutt'oggi la situazione è in totale stallo amministrativo e come da comunicazione del responsabile amministrativo dell'aprile 2014, si è ancora impossibilitati a procedere con la liquidazione delle attività svolte nel corso del 2013;

- tutto ciò ha finito per creare una situazione di profonda difficoltà da parte degli operatori del servizio, che a fronte di una costante abnegazione riscontrano un comportamento quantomeno superficiale da parte della ASL di Sassari, con il conseguente rischio di creare un clima di sfiducia e assenza di stimoli che potrebbe in futuro compromettere la qualità del servizio stesso;

- pare siano stati già posti in essere diversi atti giudiziali nei confronti della ASL Sassari e conseguentemente siano stati già eseguiti svariati decreti ingiuntivi con una notevole maggiorazione delle spese iniziali (interessi e spese legali per l'azienda), con evidente dilapidazione di denari pubblici che potrebbero configurare anche un'ipotesi di danno erariale;

CONSIDERATO che assicurare la serenità e la motivazione del personale della centrale operativa del 118 è condizione basilare e indispensabile per garantire un servizio all'utenza di livello qualitativamente elevato,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene, sanità e dell'assistenza sociale per sapere:

a) se fossero a conoscenza della situazione di grave difficoltà che interessa gli operatori della Centrale operativa 118 di Sassari, la quale copre il 50 per cento del territorio regionale;

b) quali siano le azioni che intendono porre in essere per risolvere le problematiche sopra descritte e soprattutto in quali tempi. (27)

Interrogazione Cocco Pietro, con richiesta di risposta scritta, sulla carenza del servizio di assistenza riabilitativa domiciliare della ASL n. 7.

Il sottoscritto,

PREMESSO che la ASL n. 7 di Carbonia prevede il servizio di assistenza domiciliare svolto dai fisiatri a supporto delle persone allettate o impossibilitate a deambulare;

CONSIDERATO che allo stato attuale il servizio è garantito da un unico fisiatra;

CONSIDERATA l'importanza che tale servizio specialistico riveste per i malati e per le famiglie;

VISTO il gran numero di persone che attende, allettato, anche per un periodo di due mesi l'inizio della terapia;

CONSIDERATO che un unico fisiatra non può materialmente sopperire al carico di lavoro necessario e garantire a tutti i malati la stessa opportunità di assistenza, nonché la continuità e la qualità della prestazione;

CONSIDERATO che le misure di contenimento della spesa sanitaria non possono tradursi in un taglio generalizzato e l'attuazione delle stesse non deve diventare l'occasione per scardinare un sistema di assistenza che si è costruito negli anni e che garantisce servizi indispensabili a favore dei malati e quindi improcrastinabili nel tempo,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene, sanità e dell'assistenza sociale perché:

a) intervengano presso il Direttore generale della ASL di Carbonia per sapere se non ritenga doveroso e urgente destinare risorse e mezzi necessari nel breve periodo per garantire il servizio a domicilio ai malati allettati e a quelli comunque impossibilitati a deambulare anche incrementando il numero dei fisiatri;

b) valuti se il Direttore generale nei criteri di programmazione ispiri le proprie scelte secondo il diritto di ogni persona di avere garantita l'assistenza (anche domiciliare) e la continuità e regolarità delle cure mediche più appropriate. (28)

Interrogazione Pinna Rossella - Cocco - Collu - Comandini - Cozzolino - Demontis - Deriu - Forma - Lotto - Meloni - Moriconi - Piscedda - Ruggeri - Sabatini - Solinas Antonio - Tendas, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di assicurare un adeguato sistema di sicurezza e Protezione civile nel territorio del Medio Campidano per la prossima stagione estiva.

I sottoscritti,

PREMESSO che:

- la legge regionale n. 9 del 2006 all'articolo 70 prevedeva il conferimento alle province, tra te altre cose, delle seguenti funzioni e compiti:

a) esecuzione degli interventi, di rilevanza provinciale, necessari per favorire il ritorno alle normali condizioni di vita nelle aree colpite da eventi calamitosi;

b) esecuzione degli interventi urgenti, di rilevanza provinciale, in caso di crisi determinata dal verificarsi o dall'imminenza di eventi di cui alla lettera b) del comma 1 dell'articolo 2 della legge n. 225 del 1992;

c) attività organizzative e di utilizzo del volontariato e relative attività formative secondo le indicazioni della programmazione regionale;

d) attuazione in ambito provinciale dell'attività di previsione e degli interventi di prevenzione dei rischi, stabiliti dai programmi e piani regionali, con l'adozione dei connessi provvedimenti amministrativi;

e) predisposizione dei piani provinciali di emergenza sulla base degli indirizzi regionali;

f) vigilanza sulla predisposizione, da parte delle strutture provinciali di protezione civile, dei servizi urgenti, anche di natura tecnica, da attivare in caso di eventi calamitosi di cui alla lettera b) del comma 1 dell'articolo 2 della legge n. 225 del 1992;

- a seguito della consultazione referendaria svoltasi il 6 maggio 2012 e del decreto del Presidente della Regione n. 73 del 25 maggio 2012, sono state soppresse le quattro province istituite con legge regionale 12 luglio 2001, n. 9 (Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra Olbia-Tempio);

- con deliberazione della Giunta regionale n. 25/10 del 2 luglio 2013, su proposta del Presidente della Regione, sono stati nominati i commissari straordinari con funzioni liquidatorie e per la gestione dell'ordinaria amministrazione;

CONSIDERATO che:

- dall'anno 2005 opera come servizio nel territorio della Provincia del Medio Campidano, la Protezione civile provinciale, nata a seguito di un accordo tra l'allora neonata Provincia e le Associazioni di volontariato presenti nel territorio;

- nel Medio Campidano è da sempre presente una valida componente del volontariato di Protezione civile che, a livello locale, si è organizzata negli anni e sin dall'istituzione del Sistema nazionale della Protezione civile (legge n. 225 del 1992) è apprezzata per organizzazione e professionalità;

- dal 2006 a oggi la struttura provinciale di Protezione civile si è avvalsa di tre operatori per la gestione quotidiana dei servizi e di oltre 580 volontari di Protezione civile appartenenti alle associazioni del territorio;

- il servizio provinciale di Protezione civile si è distinto per l'operatività raggiungendo elevati livelli di efficienza ed efficacia, dotandosi di una sala operativa completa di Protezione civile, di una sala radio all'avanguardia e di una moderna colonna mobile di protezione civile dotata di tutti i mezzi e le attrezzature per poter garantire l'assistenza immediata su ogni tipo di emergenza;

- la sala operativa provinciale ha gestito una media di 1.300 interventi di emergenza all'anno (incendi boschivi, interventi per allagamenti, nubifragi, frane alluvioni, salvataggi in mare, soccorso persone, ricerche dispersi, ecc.) su richiesta delle componenti del servizio nazionale della protezione civile a supporto dei sindaci e del sistema regionale di Protezione civile di cui fa parte;

- per la realizzazione di tale struttura, sicuramente unica in Sardegna, sono stati utilizzati numerosi contributi pubblici regionali e nazionali nonché uno strenuo lavoro quotidiano da parte delle associazioni di volontariato del territorio;

- la legge regionale n. 36 del 2013 "recante disposizioni urgenti in materia di Protezione civile" prevede l'istituzione degli uffici territoriali di Protezione civile, quali strutture periferiche della Direzione generale della Protezione civile che operano in ambito sovracomunale e la conseguente abrogazione delle disposizioni della legge regionale 12 giugno 2006, n. 9 che conferiva tali funzioni alle province;

- la Giunta regionale, con deliberazione n. 1/43 del 17 gennaio 2014, nel dettare indirizzi interpretativi al combinato disposto degli articoli 1 e 4 della legge regionale n. 36 del 20 dicembre 2013, al fine di evitare che alcune province interrompessero, sic et simpliciter, l'esercizio delle importanti funzioni di protezione civile, ha disposto che nelle more e per il tempo necessario a raggiungere la piena ed effettiva operatività dei costituendi uffici territoriali di protezione civile, le province continuino provvisoriamente ad esercitare le funzioni trasferite;

- da diverso tempo il Servizio di Protezione civile della Provincia del Medio Campidano vive in una situazione di incertezza non disponendo nemmeno delle risorse finanziarie sufficienti a garantire l'efficienza degli automezzi e delle attrezzature del Servizio né potendo assicurare il rimborso delle spese sostenute dalle associazioni di volontariato durante le fasi di allerta per il monitoraggio e il controllo del territorio;

- in assenza di risorse, in questi mesi, lo stesso personale del Servizio si è fatto carico in proprio delle spese necessarie per lo svolgimento quotidiano delle attività;

- tra le attività della Protezione civile provinciale vi è la realizzazione di progetti specifici per i servizi di salvamento a mare e assistenza ai bagnanti, con sette postazioni di soccorso dislocate lungo i 47 Km della costa di Arbus, l'ubicazione di autoambulanza lungo il litorale e la presenza quotidiana di un'unità nautica con sommozzatori pronta all'impiego;

- la provincia deve continuare a garantire il coordinamento e l'utilizzo delle associazioni di volontariato per l'imminente avvio della campagna antincendio 2014 e senza tale attività le Associazioni stesse saranno costrette a non poter partecipare in alcun modo alle attività operative nell'ambito del piano regionale antincendio con gravi conseguenze per te comunità interessate;

- la sala operativa provinciale, attraverso le proprie dotazioni strumentali e umane, sovraintende alle attività obbligatorie derivanti dall'applicazione della direttiva assessoriale del 26 marzo 2006 inerenti il sistema di avviso e intervento per il rischio idraulico e idrogeologico del territorio garantendo la gestione delle fasi di allerta e di monitoraggio attraverso i propri presidi territoriali e coordinando l'attività e l'impiego delle associazioni di volontariato in raccordo con tutti i sindaci del territorio;

- trattandosi di funzioni fondamentali, indefettibili e irrinunciabili, è pertanto necessario garantire il pieno funzionamento del sistema di Protezione civile provinciale, soprattutto al fine di garantirne l'operatività e l'integrità, nel passaggio a un nuovo sistema regionale in fase di organizzazione, attraverso una pianificazione delle attività che possa fare riferimento a risorse economiche certe a garanzia dell'attività ordinaria e delle attività di emergenza obbligatorie per legge;

PRESO ATTO che in data 9 maggio 2014 su un noto quotidiano regionale sono state riportate te dichiarazioni del Commissario straordinario della Provincia del Medio Campidano, il quale ha annunciato che è sua intenzione dismettere il parco automezzi di cui fa parte anche la colonna mobile della Protezione civile e che non intende avviare alcuna attività operativa per la campagna antincendio e il salvamento a mare nella costa Verde, nonché concedere i contributi e i necessari rimborsi spese alle Associazioni di volontariato del territorio,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente, ciascuno per le proprie competenze, per sapere:

a) se siano a conoscenza della situazione in cui versa allo stato attuale la Protezione civile provinciale del Medio Campidano, il proprio personale e le proprie strutture;

b) quali iniziative intendano porre in essere nei confronti del Commissario straordinario, al fine di garantire e assicurare alla popolazione del Medio Campidano la protezione dell'incolumità pubblica attraverso un adeguato servizio di prevenzione e previsione dei rischi nonché di intervento rapido in caso di emergenza sul territorio provinciale e regionale;

c) se non ritengano che sia opportuno salvaguardare l'esperienza, la struttura, le dotazioni strumentali e te professionalità che hanno reso il sistema provinciale del Medio Campidano un esempio di efficienza negli ultimi anni non solo in Sardegna ma addirittura a livello nazionale con numerosi riconoscimenti pubblici da parte del Capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile e della Direzione generale della Protezione civile regionale;

d) quale valorizzazione s'intende dare, nel nuovo sistema regionale di Protezione civile, a tale struttura operativa che dispone di una sala operativa completa di Protezione civile, di una moderna sala radio e di una colonna mobile in grado di garantire a 5000 persone l'assistenza tecnico logistica per ogni tipo di emergenza. (29)

Interrogazione Cossa, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione dell'immobile in via Lussu a Sestu di proprietà dell'Agenzia AREA.

Il sottoscritto,

PREMESSO che l'Agenzia Area è proprietaria di una palazzina in via Lussu a Sestu;

CONSIDERATO che al sesto piano del suddetto immobile un appartamento è assegnato, ormai da oltre vent'anni, a una coppia di anziani (74 e 80 anni);

CONSTATATO che l'ascensore è fuori uso da diversi mesi e che, nonostante le numerose segnalazioni, nessuno ha provveduto a ripristinarne il funzionamento;

VERIFICATO che la coppia di anziani è stata costretta, per l'impossibilità di raggiungere la propria casa, a vivere in una baracca in aperta campagna, priva dei servizi essenziali (energia, acqua e riscaldamento),

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei lavori pubblici per sapere:

a) se sia a conoscenza del grave disagio che deve sopportare la coppia di anziani assegnataria dell'immobile dì proprietà dell'Agenzia AREA;

b) quali provvedimenti urgenti intenda adottare per ripristinare la funzionalità dell'ascensore e permettere alla coppia di tornare a vivere dignitosamente. (30)

Interrogazione Manca Piermario - Cherchi Augusto - Usula - Zedda Paolo - Unali, con richiesta di risposta scritta, sul mancato acquisto, da parte dell'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale di Tubercolina PPD (Derivato proteico purificato) bovina.

I sottoscritti,

PREMESSO che:

- l'attività zootecnica ha rilevanza strategica per il settore primario della Sardegna e si estrinseca principalmente con l'allevamento degli ovini da latte e di bovini;

- la stragrande maggioranza degli allevamenti bovini sono specializzati nella produzione di carne e in particolare nella vendita di vitelli di età inferiore all'anno da destinarsi all'ingrasso in aziende da ristallo della Penisola;

- l'unica fonte di reddito per le aziende bovine da carne consiste nella vendita dei vitelli e che un ritardo nella vendita è causa di notevoli perdite economiche per la mancanza di adeguate scorte alimentari;

- la stragrande maggioranza degli allevamenti bovini da carne è concentrata nelle province del nord Sardegna;

- è obbligatoria, per la movimentazione a vita dei bovini, la prova diagnostica di intradermoreazione con la tubercolina PPD bovina;

CONSTATATO che nelle aziende ASL, con qualifica ai sensi del decreto legislativo n. 196 del 1999 che recepisce la direttiva 97/12/CE, i capi da movimentare dalle aziende che ricadono nei territori ufficialmente indenni da tubercolosi possono essere esentati dalla tubercolina alla partenza, tubercolina che comunque deve essere fatta nell'azienda di destinazione;

RILEVATO che le provincie che non hanno ancora ottenuto la qualifica europea (Sassari, Nuoro e Sulcis Iglesiente) ma sono solo ufficialmente indenni secondo norma nazionale non possono movimentare i bovini senza controllo della tubercolina alla partenza;

ACCERTATO che

- il costo unitario del test della tubercolina sui bovini è irrisorio;

- l'acquisto del test diagnostico non necessita di gara per l'acquisto in quanto l'unico Istituto zooprofilattico produttore di tubercolina bovina è a Teramo con prezzi fissi imposti dal Ministero;

CONSIDERATO che la tubercolina ricevuta dalle ASL della Sardegna nel 2013 è scaduta il 22 aprile e che, pertanto, da tale data i servizi veterinari non possono procedere a tale attività diagnostica,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere se:

a) sono a conoscenza del mancato acquisto, da parte dell'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, di tubercolina PPD bovina obbligatoria per la movimentazione a vita dei bovini;

b) quali sono gli interventi immediati e urgenti per acquisire la tubercolina per le prova diagnostica comparative nei capi bovini. (31)

Interrogazione Tocco, con richiesta di risposta scritta, sulla proroga per l'iscrizione all'albo regionale delle associazioni.

Il sottoscritto,

VISTO che:

- tante associazioni sportive ogni anno aderiscono mediante iscrizione via mail all'albo regionale per fruire dei contributi relativi alla legge regionale n. 17 del 1999;

- spesso le stesse associazioni ricevono in ritardo le comunicazioni al relativo bando pubblicato dalla Regione;

RILEVATO che talvolta per via telematica capita che vi siano degli intoppi, tali da non permettere una comunicazione regolare con l'ente;

CONSIDERATO che le associazioni sportive in Sardegna sopravvivono solo ed esclusivamente per mezzo dei contributi di cui sopra,

chiede di interrogare l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere se è a conoscenza di questa situazione e se ritiene opportuno, come negli anni precedenti, concedere una proroga di trenta giorni, consentendo così alle associazioni di aderire al bando regionale per l'iscrizione all'albo. (32)

Interrogazione Cossa, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione dell'immobile in via Lussu a Sestu di proprietà dell'Agenzia AREA.

Il sottoscritto,

PREMESSO che l'Agenzia AREA è proprietaria di una palazzina in via Lussu a Sestu;

CONSIDERATO che al sesto piano del suddetto immobile un appartamento è assegnato, ormai da oltre vent'anni, ad una coppia di anziani (74 e 80 anni);

CONSTATATO che l'ascensore è fuori uso da diversi mesi e che, nonostante le numerose segnalazioni, nessuno ha provveduto a ripristinarne il funzionamento;

VERIFICATO che la coppia di anziani è stata costretta, per l'impossibilità di raggiungere la propria casa, a vivere in una baracca in aperta campagna, priva dei servizi essenziali (energia, acqua e riscaldamento) e difficilmente raggiungibile da mezzi di soccorso ove si dovessero verificare situazioni di emergenza;

PRESO ATTO che, intervenendo sulla vicenda, un dirigente di AREA ha dichiarato alla stampa che la risoluzione del problema non compete all'agenzia regionale, ma al condominio, che nella palazzina in questione non esiste più da anni,

chiede di interrogare l'Assessore regionale dei lavori pubblici per sapere:

1) se sia a conoscenza del grave disagio che deve sopportare la coppia di anziani assegnataria dell'immobile di proprietà dell'Agenzia AREA;

2) quali provvedimenti urgenti intenda adottare per ripristinare la funzionalità dell'ascensore e permettere alla coppia di tornare a vivere dignitosamente in tempi brevi e comunque prima dell'autunno;

3) se non ritenga di dover affrontare la situazione paradossale che si viene a creare negli stabili di AREA dove non esiste un'amministrazione condominiale, stato di cose che, come nel caso oggetto della presente può tradursi in una grave negazione di diritti fondamentali. (33)

Interpellanza Arbau sulle azioni da intraprendere a seguito dell'entrata in vigore della decisione n. 2014/178/UE del 27 marzo 2014 della Commissione europea recante misure di protezione contro la peste suina africana.

Il sottoscritto,

PREMESSO che:

- la decisione n. 2014/178/UE del 27 marzo 2014 della Commissione europea recante misure di protezione contro la peste suina africana (PSA) prevede limitazioni diversamente modulate per zone circoscritte della Polonia e della Lituania mentre, esclusivamente nei confronti della Sardegna, a causa della presenza endemica della PSA nell'Isola da oltre 35 anni, stabilisce il divieto assoluto di esportazione dei suini vivi, delle carni fresche, dei salumi e, comunque, di tutto ciò che sia prodotto con carne ottenuta da suini nati ed allevati in tutto il nostro territorio;

- le misure introdotte da questa decisione comunitaria costituiscono il mero coordinamento di una serie di provvedimenti adottati dall'Unione europea nei confronti della Sardegna già a partire dal 1979, anno in cui compariva la PSA nell'Isola e culminati con il provvedimento di blocco totale dell'esportazione di tutti i prodotti a base di carne suina sarda assunto nel novembre 2011 a seguito della grave recrudescenza della epizoozia;

- la legislazione nazionale (decreto legislativo 20 febbraio 2004, n. 54) che ha recepito le disposizioni dell'Unione europea relative alle misure minime per la lotta contro la PSA (direttiva n. 2002/60/CE), ogni qualvolta viene ufficialmente identificato un focolaio di PSA, prevede l'immediata istituzione di una zona di protezione (vasta 3 km di raggio dal focolaio) e di una zona di sorveglianza (10 km di raggio) all'interno della quale viene inibita la movimentazione dei suini a titolo precauzionale, per un periodo non inferiore a 21 giorni (di incubazione della malattia), ma che normalmente si protrae per circa 40/60 giorni, cioè fino a quando le autorità locali competenti in ambito veterinario non completano una serie di controlli clinici e diagnostici sui suini presenti nelle aziende zootecniche situate all'interno di tali zone al fine di escludere un eventuale contagio della malattia;

- il divieto assoluto di movimentazione dei suini all'interno delle zone di protezione e sorveglianza inibisce qualsiasi attività commerciale delle aziende suinicole ricadenti in tali zone, ancorché esse siano rimaste indenni dalla malattia, fino alla revoca definitiva della misura;

CONSIDERATO che:

- il divieto assoluto di esportazione delle carni suine sarde e le pesanti restrizioni alla commercializzazione dei suini anche all'interno del territorio isolano, reiterate a seguito delle ripetute scoperte di focolai di PSA, ha di fatto portato alla paralisi di tutte le attività basate sull'allevamento del suino a livello professionale;

- negli ultimi 3 anni si è drasticamente ridotto il numero delle aziende suinicole professionali in Sardegna, tanto che nel 2012 ha chiuso i battenti anche la Tecnopig di Bottidda, azienda modello specializzata nell'allevamento di suini d'eccellenza, lasciando senza lavoro, per giustificato motivo, tutti i dipendenti e quanti operavano nell'indotto;

- recentemente, a causa del focolaio di PSA scoperto a Villacidro nel Medio Campidano, territorio che fino ad oggi era riuscito a rimanere indenne dalla PSA, la Sardegna rischia di perdere l'ultimo baluardo di filiera suinicola regionale costituita da un insieme di circa 20 allevamenti, 5 macelli, 3 laboratori di sezionamento e 2 salumifici, con un ritorno occupazionale che complessivamente comprende oltre 450 lavoratori;

SOTTOLINEATA la corresponsabilità del sistema veterinario locale che nel territorio di Villacidro ha illegittimamente accreditato 11 aziende dedite all'allevamento dei suini allo stato brado, causa prima della mancata eradicazione della PSA in Sardegna, pratica assolutamente vietata dalla normativa regionale, nazionale e comunitaria in quanto costituisce il fattore principale di rischio di diffusione della epizoozia;

EVIDENZIATO che:

- il Food and veterinary office (FVO), organismo della Commissione europea deputato alla verifica dell'adeguatezza dei sistemi di controllo applicati dagli stati membri in materia alimentare e veterinaria, nel report redatto a seguito della visita ispettiva effettuata in Sardegna dall'11 al 18 marzo del 2013, indica come fattori responsabili della mancata eradicazione della PSA l'assoluta mancanza di qualsiasi azione repressiva da parte del sistema di controllo ufficiale in Sardegna volta a contrastare la pratica dell'allevamento suino brado clandestino e l'inadeguatezza della struttura regionale di prevenzione preposta all'elaborazione delle azioni di contrasto ed eradicazione della PSA ed al coordinamento delle strutture di prevenzione periferiche;

- non ci si può esimere dal riconoscere la responsabilità delle istituzioni politiche e degli organi amministrativi e sanitari competenti sia a livello regionale che territoriale, per la mancata esecuzione delle azioni previste nei piani regionali di eradicazione della PSA per quanto concerne il contrasto della pratica dell'allevamento del suino brado "clandestino";

- le responsabilità della non applicazione delle azioni di lotta al pascolo brado appaiono tanto più gravi ed evidenti se paragonate alla capziosa applicazione della miriade di normative sanitarie introdotte negli anni per contrastare la PSA, applicate esclusivamente nei confronti delle aziende "virtuose", cioè regolarmente accreditate e sempre rimaste indenni dalla PSA, in pratica miriadi di controlli sanitari e non, richieste di adempimenti burocratici spesso ingiustificati ma sempre dispendiosi in termini di risorse monetarie e di capitale umano, blocchi delle attività portate avanti sempre più faticosamente e con difficoltà amplificatesi negli anni;

RIMARCATO che:

- il dispiegarsi della immane e pluriennale attività di controllo, teoricamente finalizzata alla salvaguardia del comparto suinicolo regionale, in quanto applicata a senso unico solo nei confronti del sistema suinicolo virtuoso, nel tempo si è rivelata una concausa del progressivo indebolimento del comparto, a tutto vantaggio delle importazioni e dei produttori suinicoli esteri, con grave danno per l'intera economia regionale;

- le diffuse inadempienze della politica e del sistema di controllo regionale nell'azione di contrasto alla PSA, lungi dal porsi come strumenti a tutela e supporto degli interessi socio-economici della Regione, sono risultate per contro univocamente funzionali al mantenimento delle condizioni di emergenza ed alle misure straordinarie di spesa ad esse connesse;

- tutti i piani di eradicazione della PSA messi in atto in questi anni a livello regionale e l'enorme massa di denaro messa a disposizione per la loro attuazione, in quanto misure straordinarie di contrasto ad una emergenza sanitaria in materia di sicurezza alimentare, non sono mai stati oggetto di effettiva valutazione in termini di rapporto costi-benefici, ma sono stati sterilmente riproposti di anno in anno, finendo col rappresentare non validi elementi di contrasto alla PSA, quanto piuttosto elementi integranti del sistema politico e burocratico altamente autoreferenziale con cui la PSA pacificamente convive e prolifica da decenni;

RITENUTO che:

- non sia più differibile uscire in tempi il più possibile rapidi dalla continua "emergenza sanitaria", espressione peraltro essa stessa stridente e grottesca in quanto usata in riferimento ad una situazione che si protrae ormai da trentacinque anni;

- per ricreare le condizioni di sviluppo del comparto suinicolo regionale e della filiera agro-industriale ad essa connessa sia necessaria un'inversione di rotta ed un taglio netto rispetto alle azioni fino ad oggi intraprese a livello regionale, rinnovamento che si ritiene non possa essere attuato efficacemente da quegli stessi soggetti che nei vari settori si sono resi corresponsabili dei decennali insuccessi nella lotta alla PSA;

- sia necessario procedere al rinnovamento ed incremento del Servizio di prevenzione regionale con professionalità specifiche e con autorità effettiva di coordinamento e controllo dell'attività di prevenzione periferica e parimenti al rinnovamento delle direzioni dei Servizi di sanità animale delle 8 ASL della Sardegna, qualora i dirigenti abbiano maturato nella stesse sede anzianità di servizio tali da legittimare dubbi sull'efficacia dell'attività svolta nell'esercizio delle proprie funzioni,

chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:

1) se non ritengano necessario e urgente intraprendere, presso le competenti autorità sanitarie nazionali e comunitarie, tutte le iniziative utili al fine di ottenere la sospensione immediata dell'applicazione in Sardegna delle misure di lotta contro la PSA previste nel decreto legislativo n. 54 del 2004, in quanto efficaci per contrastare una forma epidemica e non endemica della epizoozia come nel caso della PSA in Sardegna;

2) se non ritengano altresì necessario ed indifferibile, in un contesto strutturalmente rinnovato e responsabilizzato, attuare progressivamente l'implementazione delle azioni di contrasto alla PSA indicate nel report FVO;

3) se ritengano opportuno procedere al rinnovamento ed incremento del Servizio di prevenzione regionale con professionalità specifiche e con autorità effettiva di coordinamento e controllo dell'attività di prevenzione periferica e parimenti al rinnovamento delle direzioni dei Servizi di sanità animale delle 8 ASL della Sardegna;

4) se ritengano altresì opportuno avviare la predisposizione di un sistema di incentivazione per l'allevamento suinicolo sardo regolarmente accreditato e continuativamente indenne da PSA sia di piccole che di grandi dimensioni, al fine di salvaguardare le aziende esistenti e favorire la progressiva emersione e regolarizzazione delle aziende suinicole irregolari. (5)

Interpellanza Pinna Rossella - Cocco Pietro - Collu - Comandini - Cozzolino - Deriu - Manca Gavino - Piscedda - Sabatini - Tendas sulla necessità di realizzare con urgenza gli interventi di messa in sicurezza nella strada statale 197 tratto Sanluri - Guspini e realizzazione dell'intersezione a rotatoria al Km 13,500 incrocio strada provinciale 61 con viabilità urbana del Comune di San Gavino Monreale.

I sottoscritti,

PREMESSO che:

- la strada statale 197, tratto Sanluri - Guspini, risulta essere un'importante arteria stradale dove ogni giorno si riversa un notevole volume di traffico;

- detta strada rappresenta un asse di scorrimento strategico che garantisce la mobilità dalla costa di Arbus alla strada statale 131, passando per i centri di Guspini, San Gavino, Villacidro e Sanluri;

- i numerosi incroci a raso in essa presenti aumentano notevolmente il rischio di incidenti stradali soprattutto in prossimità dell'incrocio al Km 13,500 con la strada provinciale 61 e la viabilità urbana del Comune di San Gavino, dove, più volte, purtroppo, detti incidenti sono stati anche mortali;

- nell'anno 2008, la Giunta Soru aveva destinato un finanziamento regionale di 5.000.000 di euro per la realizzazione di lavori di adeguamento funzionale e messa in sicurezza della strada in oggetto;

- tale pericolosità è stata ripetutamente evidenziata attraverso varie richieste, formulate alla Regione, dal Comune di San Gavino Monreale e dalla Provincia del Medio Campidano, la quale aveva integrato i fondi regionali di ulteriori 340.000 euro per la costruzione di una rotatoria stradale per la messa in sicurezza dell'incrocio al km 13,500 con la strada provinciale 61 e la viabilità urbana del Comune di San Gavino;

- lo stesso Prefetto di Cagliari, durante le numerose riunioni convocate a tale proposito aveva richiamato le istituzioni coinvolte, stante la grave situazione di pericolosità, a provvedere alla realizzazione delle opere in tempi brevi;

ATTESO che:

- il finanziamento citato di 5.000.000 di euro è ancora in carico alla Provincia del Medio Campidano che, come già evidenziato, aveva provveduto nel 2010 all'integrazione dei fondi regionali e ritenendo la rotatoria prioritaria anche rispetto al progetto complessivo inserì, pertanto, detti lavori nel piano triennale delle opere pubbliche 2010/2012;

- un intervento di tale portata oltre che rispondere all'esigenza di ammodernamento del sistema viario sardo può costituire un'opportunità di lavoro per le imprese, con ricadute occupazionali nel territorio regionale;

CONSIDERATO che:

- l'avvio del procedimento da parte della provincia risale ormai all'anno 2010;

- il 26 gennaio 2014 il progetto preliminare relativo alla rotatoria è stato approvato in conferenza dei servizi e, con determinazione n. 39 dell'11 marzo 2014, la Provincia del Medio Campidano approvava il verbale della medesima conferenza;

- il Comune di San Gavino Monreale, con deliberazione del Consiglio comunale n. 12 del 9 aprile 2014, ha ratificato le decisioni prese in sede di conferenza di servizi decisoria del 26 settembre 2013 relativa all'approvazione del progetto preliminare per l'adeguamento funzionale strada statale 197 Guspini-San Gavino-Sanluri e realizzazione dell'intersezione a rotatoria al km 13,500 e, nel contempo, ha approvato apposita variante allo strumento urbanistico in relazione al progetto e inoltre ha apposto vincolo preordinato all'esproprio delle aree;

- al momento non si hanno notizie sull'avvio dei lavori,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei lavori pubblici per sapere:

1) se siano a conoscenza della situazione di grave pericolo per la sicurezza degli automobilisti e della frequenza con cui si verificano gli incidenti nel tratto di strada citato;

2) se considerino prioritari gli interventi previsti nel tratto di strada di cui all'oggetto;

3) se e quali azioni intendano adottare per sollecitare il Commissario straordinario della Provincia del Medio Campidano a procedere con celerità all'avvio dei lavori, sia per quanto concerne la rotatoria al km 13,500, incrocio con strada provinciale 61 e viabilità urbana di San Gavino Monreale, sia per l'intervento complessivo riguardante l'intero tratto di strada oggetto del finanziamento.

Si chiede, inoltre, di conoscere il cronoprogramma dei lavori e di farne avere notizia in forma scritta, sia all'Amministrazione comunale di San Gavino Monreale, sia alla sottoscritta consigliere interpellante. (6)

Interpellanza Tendas - Solinas Antonio - Collu - Comandini - Cozzolino - Deriu - Lotto - Moriconi - Piscedda sulla necessità di interventi di somma urgenza per la messa in sicurezza e la funzionalità del porto industriale di Oristano.

I sottoscritti,

CONSIDERATO che:

- il porto industriale di Oristano, per la sue caratteristiche strutturali e funzionali, costituisce un fondamentale punto di riferimento per numerose aziende che operano all'intero dell'area industriale di Oristano;

- grazie alla sua favorevole posizione, collocato nel corpo centrale dell'agglomerato industriale di Oristano, consente di ricevere traffico di imbarco e sbarco sia per quegli insediamenti produttivi che si affacciano direttamente sul canale navigabile che per tutte le aziende che operano nella banchina commerciale;

PRESO ATTO che i prodotti movimentati da Oristano (in passato superiori anche ai 2 milioni di tonnellate e, attualmente, di circa 1,2 milioni di tonnellate/annue) sono i più variegati: cereali, alimenti zootecnici, carbone, clinker, cemento, bentonite, argilla, sabbie feldspatiche e che detti prodotti vengono utilizzati anche da numerose altre aziende che operano fuori dai confini territoriali del porto;

TENUTO CONTO che:

- in virtù delle sue strutture dimensionali e dei volumi dei traffici movimentati il porto di Oristano, è stato classificato "scalo di rilevanza nazionale" disposto con l'articolo 36, comma 5, della legge 1° agosto 2002, n. 166, che lo ha incluso nella Categoria II, Classe II di cui all'articolo 4 della legge n. 84 del 1994 (ovvero la cosiddetta legge di riordino della legislazione in materia portuale);

- la classificazione ha avuto, tra l'altro, come effetto l'elevazione di rango dell'organismo periferico dell'autorità marittima da Ufficio circondariale marittimo a Capitaneria di porto, istituita con decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 1° febbraio 2006;

PRESO ATTO che, in oltre trent'anni di operatività, l'attività di manutenzione ordinaria e straordinaria non è assicurata da alcun ente pubblico e/o privato mentre lo Stato ha incamerato notevoli introiti sulle merci importate (dazi, tasse d'ancoraggio, tasse erariali, tasse portuali, e demaniali) che normalmente dovrebbero entrare nei fondi del porto che le ha riscosse proprio per le attività di manutenzione e rilancio della struttura operativa (si vedano al riguardo i dispositivi di legge sulle autonomie portuali);

CONSIDERATO che, proprio a causa di una carente attività di manutenzione e ancor di più di una insufficiente attività di sostegno, investimento e promozione, l'intera struttura portuale e, con essa la stragrande maggioranza delle imprese che insistono nell'area, trova sempre maggiori difficoltà ad inserirsi e ritagliarsi spazi commerciali;

ATTESTATO che, dal 2003/2004 si registra un trend negativo sia del numero delle navi che delle merci movimentate;

APPURATO che molte delle navi movimentate negli ultimi anni, secondo stime e previsioni molto attendibili perché legate a contratti, sono destinate a subire una ulteriore contrazione anche per via dei costi di nolo, tenuto conto che non è in funzione il sistema di illuminazione e le operazioni di import-export sono limitate solo alle ore diurne;

CONSIDERATO che se non si dovesse registrare nel breve-medio termine una inversione di tendenza dei traffici in entrata ed in uscita potrebbero essere messi a rischio alcuni servizi essenziali per la gestione dei traffici tra i quali il servizio rimorchiatori con grave pregiudizio per l'intera funzionalità del porto;

TENUTO CONTO che:

- attualmente, oltre alla necessità di avviare una serie di interventi, a media-lunga scadenza (quali per esempio il piano intermodale, il piano regolatore, il dragaggio, ecc.) si ravvede la necessità di intervenire con somma urgenza per mettere in sicurezza le torri faro pericolanti, sistemare il quadro elettrico generale (danneggiato di recente) che non consente di illuminare il porto con gravi pregiudizi non solo per l'operatività, ma anche per la security portuale, sistemare ampi tratti di banchina, il manto stradale e il varco doganale;

- dalle molteplici segnalazioni e richieste di urgenti interventi da parte della Capitaneria di porto di Oristano si evince che le infrastrutture portuali versano in precarie condizioni di sicurezza, tali da rendere rischioso il lavoro degli operatori portuali e il regolare svolgimento della viabilità dei trasportatori di merci in arrivo e in partenza,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale dei trasporti e l'Assessore regionale dei lavori pubblici:

1) per sapere se siano a conoscenza della gravissima situazione che attraversa il porto industriale di Oristano;

2) per conoscere quali iniziative si intendano intraprendere per avviare gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che permettano di ripristinare le normali condizioni operative del porto. (7)

Interpellanza Cossa sulla paventata ipotesi di conversione della Scuola di formazione degli agenti di Polizia penitenziaria sita nel Comune di Monastir in struttura di accoglienza per immigrati e richiedenti asilo politico.

Il sottoscritto,

AVENDO APPRESO dalla stampa locale (L'unione Sarda) che, con un articolo apparso nel quotidiano del 30 aprile 2014, paventa la chiusura della Scuola di Polizia penitenziaria sita nel Comune di Monastir e l'eventuale riconversione in Centro di accoglienza per immigrati e richiedenti asilo politico, a seguito dell'imminente chiusura del centro di accoglienza di Elmas e della visita del Prefetto di Cagliari del 3 aprile scorso;

PRESO ATTO che, tutto ciò desta molta preoccupazione negli amministratori locali per le ripercussioni sull'ordine e la sicurezza che una tale decisione potrebbe creare nel comune ospitante e dintorni, anche in considerazione del fatto che nella zona sono presenti numerose aziende industriali, commerciali e agricole, oltre il complesso di San Gemiliano a Sestu che si trova ad appena due chilometri dalla struttura in questione;

EVIDENZIATO che l'Istituto ha svolto, per decenni, un eccellente lavoro nella formazione di migliaia di agenti penitenziari, le organizzazioni di categoria regionali del Comparto Sicurezza e Ministeri si dicono fortemente contrariate per la soppressione della Scuola per agenti di Polizia penitenziaria;

chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per conoscere se corrisponda a verità ciò che è stato prospettato nell'articolo dell'Unione Sarda del 30 aprile 2014 e, se fosse vero, quali provvedimenti intendano mettere in atto affinché ciò non avvenga e venga tutelata la Scuola di formazione degli agenti di polizia penitenziaria. (8/C-2/C-6)

Interpellanza Arbau, sull'utilizzo, da parte dell'Azienda sanitaria locale di Nuoro, di personale di "esclusiva competenza della società PSSC", che la medesima Azienda non è in grado di indicare nel numero, nella mansione e nei nominativi e sui provvedimenti che si intendono assumere alla luce del necessario, inderogabile e immediato commissariamento dell'Azienda sanitaria locale di Nuoro.

Il sottoscritto,

PREMESSO che, in data 22 aprile 2014, il sottoscritto consigliere, ai sensi dell'articolo 105 del Regolamento del Consiglio regionale della Sardegna, ha chiesto di conoscere provvedimenti di assunzione, dati anagrafici, mansioni e durata dei contratti posti in essere dal gestore del progetto finanziario in essere presso l'Azienda sanitaria di Nuoro;

CONSIDERATO che con nota, in data 2 maggio 2014, il Direttore generale dell'Azienda in questione ha comunicato, a sproposito e con giustificazioni non richieste, che "Nessun provvedimento di assunzione di personale relativamente ai servizi ricompresi nel project financing, da Lei richiamato, è stato adottato da questa Asl";

SOTTOLINEATO che, sul merito dell'istanza e con la medesima nota, il Direttore generale, viceversa, precisava che "Il personale al fine utilizzato è di esclusiva competenza della società PSSC - Polo sanitario Sardegna centrale - che del tutto autonomamente ha provveduto a gestire le selezioni relative, nonché a stipulare i contratti di lavoro, custodendo in via esclusiva la documentazione ed i dati relativi. Secondo quanto previsto in convenzione e negli atti ad essa correlati, l'espletamento dei servizi, nel rapporto tra codesta Azienda e il soggetto gestore, è espresso in termini di monte ore, determinato in ragione della qualità/quantità del servizio da espletare";

EVIDENZIATO che:

- appare sconcertante che centinaia di persone possano entrare e uscire dalle strutture sanitarie, prestare servizi delicati e riservati, senza che l'Azienda conosca numero, mansioni, schede anagrafiche e persino la loro fisionomia;

- conseguentemente, stante la situazione fuori controllo descritta dal Direttore generale, i costi sanitari lievitano e risultano fuori controllo proprio sulla scorta di situazioni come questa oggetto di interpellanza che, peraltro, danneggiano il sistema sanitario regionale;

RITENUTO che appare necessario un intervento del Presidente della Regione e del competente Assessore regionale dell'igiene, sanità e dell'assistenza sociale che ripristini un minimo di ordine nella gestione del servizio sanitario della Asl di Nuoro attraverso il commissariamento dell'Azienda;

chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene, sanità e dell'assistenza sociale per sapere se siano a conoscenza che presso le strutture sanitarie in capo all'Azienda sanitaria locale di Nuoro lavora del personale "utilizzato" e di "esclusiva competenza della società PSSC" che la medesima Azienda non è in grado di indicare nel numero, nella mansione e nei nominativi e quali siano i provvedimenti che intendono assumere alla luce del necessario, inderogabile e immediato commissariamento dell'Azienda sanitaria locale di Nuoro. (9)

Interpellanza Forma - Cocco Daniele Secondo - Arbau - Azara - Deriu - Lai - Ledda - Perra - Pinna Rossella - Piscedda - Sabatini - Carta, sulla Misura 126 del PSR "Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali".

I sottoscritti,

PREMESSO che, con determinazione n. 981/19 del 21 gennaio 2014, a firma del dirigente del Servizio strutture della Direzione generale dell'Assessorato regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, è stato approvato il bando per l'ammissione ai finanziamenti previsti dalla Misura 126 del PSR;

CONSIDERATO che:

- l'intervento è volto a ripristinare il potenziale produttivo aziendale preesistente al momento dell'evento calamitoso che risulti danneggiato o distrutto per effetto dell'evento stesso;

- le risorse messe a disposizione per questo tipo di intervento ammontano a 30.000.000 di euro;

VISTA la determinazione n. 1856 del 18 aprile 2014 a firma del direttore del coordinamento di Argea, di approvazione della graduatoria unica regionale che finanzia n. 317 domande sulla base dei contributi richiesti e delle risorse programmate;

CONSIDERATO che la stessa determinazione dichiara che siano dichiarate ammissibili ma non finanziabili n. 930 domande per insufficienza di risorse finanziarie;

SENTITI a riguardo i numerosi reclami che provengono dai titolari delle aziende danneggiate che, pur essendo utilmente inseriti in graduatoria, non risultano destinatari del finanziamento e manifestano pertanto importanti malumori per via dell'applicazione dei criteri stabiliti dal bando stesso, che a parità di danno subito, producono nel risultato finale una evidente disparità di trattamento,

chiedono di interpellare l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale perché verifichi:

1) se nelle maglie del PSR possono essere individuate somme residue che consentano di mettere a disposizione ulteriori risorse finanziarie per la Misura 126 PSR;

2) se esiste la possibilità di utilizzare altro strumento finanziario che consenta di reperire ulteriori risorse comunitarie.

In aggiunta, si domanda:

1) di verificare la possibilità e l'opportunità, oltre che l'eventuale tempistica, per l'approvazione di un nuovo bando che veda la rivisitazione dei criteri di valutazione delle richieste di finanziamento;

2) che i nuovi criteri di attribuzione dei punteggi scaturiscano da un confronto preliminare tra le Istituzioni regionali e i rappresentanti dei soggetti che hanno subito i danni, oppure tra le Istituzioni regionali ed i Sindaci dei Comuni colpiti dagli eventi calamitosi. (10)

Interpellanza Arbau - Azara - Ledda - Perra - Forma, sulla necessaria modificazione del regolamento di attuazione (decreto Presidente della Regione n. 4 del 22 luglio 2008. Organizzazione e funzionamento delle strutture sociali, istituti di partecipazione e concertazione) dell'articolo 43 della legge regionale n. 23 del 2005.

I sottoscritti,

PREMESSO che, ai sensi dell'articolo 43 della legge regionale n. 23 del 23 dicembre 2005, è stata stabilita una procedura regolamentare per definire l'organizzazione ed il funzionamento delle strutture sociali;

CONSIDERATO che, con regolamento di attuazione (decreto Presidente della Regione 28 luglio 2008, n. 4) e precisamente all'articolo 24 (Servizi educativi in contesto domiciliare) è stato disciplinato il servizio "Mamma accogliente", effettuato da "una mamma che accoglie presso la propria abitazione fino ad un massimo di tre bambini in età compresa tra i tre mesi ed i tre anni";

PRESO ATTO che:

- nei piccoli comuni risulta economicamente non fattibile, stante l'esiguo numero di bambini, organizzare servizi nido a favore delle giovani coppie e che questa condizione pone le famiglie nella condizione di dover abbandonare il proprio paese per usufruire di servizi adeguati alle proprie aspirazioni a fronte della difficoltà di organizzare servizi di "Mamma accogliente" accogliendo solo tre bambini;

- in altre Regioni il servizio di "Mamma accogliente" viene consentito a mamme che accolgono sino a cinque bambini e che questa dimensione di servizio consente di rendere economico il servizio prestato;

SOTTOLINEATO che risulta necessario, previa attività di consultazione previste per legge, modificare il regolamento in questione, con la possibilità di accogliere cinque bambini da parte della "Mamma accogliente" al fine di favorire l'estensione del servizio su tutto il territorio regionale ed in particolare nei piccoli centri dove è impossibile attivare i servizi nido stante l'esiguo numero dei bambini.

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene, sanità e dell'assistenza sociale per sapere se intendano favorire la diffusione del servizio "Mamma accogliente" con la necessaria modificazione del regolamento di attuazione (decreto Presidente della Regione n. 4 del 22 luglio 2008. Organizzazione e funzionamento delle strutture sociali, istituti di partecipazione e concertazione) dell'articolo 43 della legge regionale n. 23 del 2005 e quali iniziative intendano intraprendere a tal fine. (11)

Interpellanza Comandini - Cozzolino - Deriu - Forma - Pinna Rossella - Piscedda - Sabatini sull'applicazione del CCNL Federcultura nelle gare d'appalto per l'affidamento della gestione dei Servizi Archivio Storico e Sistema Bibliotecario del Comune di Cagliari e dei Comuni del Sarcidano - Barbagia di Seulo finanziati ai sensi della legge regionale n. 14 del 2006, articolo 21, comma 2, lett. f).

I sottoscritti,

PREMESSO che:

- la Regione riconosce la biblioteca quale struttura informativa permanente aperta al pubblico con l'obiettivo principale di fornire accesso alla conoscenza e all'informazione e promuove il sistema bibliotecario della Sardegna quale organizzazione di rete rivolta a favorire il conseguimento sul territorio regionale degli obiettivi di acquisizione, conservazione e diffusione del patrimonio librario e documentario;

- a tal scopo esercita le funzioni di indirizzo e di programmazione generale e assegna contributi annuali per progetti di gestione di servizi bibliotecari e archivistici a livello locale, ai sensi dell'articolo 21, comma 2, lettera e) della legge regionale n. 14 del 2006 modificato dall'articolo 4, comma 9, della legge regionale n. 1 del 2009 che consente il trasferimento diretto delle risorse agli enti locali beneficiari;

- nella deliberazione n. 50/47 del 10 novembre 2009 si evidenzia che l'importo del contributo viene calcolato sui parametri tabellari del CCNL Federculture;

- ai sensi dell'articolo 6 della legge regionale n. 16 del 2011 il sostegno finanziario della Regione è stato assicurato nella misura del 100 per cento del costo del lavoro e del 5 per cento per i costi generali e relativi alle attrezzature;

- con deliberazione n. 1/28 del 17 gennaio 2014 la Regione ha prorogato i progetti in essere al 31 dicembre 2006 fino al 31 dicembre 2015 e al momento sono attivi 74 progetti, finanziati ai sensi della legge regionale n. 14 del 2006, articolo 21, comma 2, lett. f), modificato dall'articolo 4, comma 9 della legge regionale n. 1 del 2009;

VERIFICATO che:

- la legge regionale n. 14 del 2006 all'articolo 6 prevede che i comuni provvedono "all'organizzazione di forme di servizio diffuso di lettura, accompagnamento alla fruizione e all'informazione sul proprio territorio", e che per lo svolgimento di tali compiti "si avvalgono di personale professionalizzato, privilegiando quello appartenente agli istituti e ai luoghi della cultura di propria pertinenza".

- i Servizi archivio storico e Sistema bibliotecario del Comune di Cagliari e dei Comuni del Sarcidano - Barbagia di Seulo rientrano nei progetti finanziati ai sensi della legge regionale n. 14 del 2006, articolo 21, comma 2, lett. f), modificato dall'articolo 4, comma 9 della legge regionale n. 1 del 2009 e, come tali, godono dei trasferimenti di risorse finanziarie della Regione;

- nella gara d'appalto del Comune di Isili, capofila del progetto Sarcidano - Barbagia di Seulo, per l'affidamento del servizio fino alla fine del 2014, viene fatto esplicito riferimento alla possibilità di applicazione del CCNL Multiservizi per la retribuzione del personale, utilizzando un CCNL diverso da quello di Federcultura utilizzato per stabilire l'ammontare del contributo regionale;

- seppure nella determinazione n. 7312/2013 dell'8 agosto 2013, allegato A al Bando del Comune di Cagliari n. 16/2013, all' articolo 9 "osservanza dei contratti collettivi di lavoro e norme in materia di sicurezza di lavoro, legge regionale 5 del 2007, articolo 52", si fa esplicito riferimento, relativamente al trattamento contrattuale del personale, al contratto CCNL Federcultura, è intendimento della cooperativa aggiudicataria della recente gara d'appalto di modificare il trattamento contrattuale del personale impiegato dal CCNL Federculture al CCNL Multisevizi;

VALUTATO che:

- alcune aziende aggiudicatrici dell'appalto, in assenza di un atto di indirizzo da parte della Regione, al fine dichiarato di competere sul piano dell'offerta economica nell'ambito delle recenti gare d'appalto, hanno scelto di applicare alle lavoratrici e ai lavoratori del Sistema bibliotecario il CCNL cosiddetto "Multiservizi" applicabile ai servizi di pulizia, invece che il CCNL "Federculture" previsto per il comparto;

- il CCNL "Multiservizi" non solo è estraneo ed inadeguato al settore dei beni pubblici esternalizzati ed alla gestione dei sistemi bibliotecari in particolare, ma viene applicato producendo una dequalificazione sostanziale degli inquadramenti, che comporta una riduzione retributiva di quasi 300 euro mensili per dipendente;

- sono evidenti le conseguenze che una riduzione di tale dimensioni produce sia sulle condizioni di reddito che sul sistema delle tutele previdenziali e fiscali delle lavoratrici e dei lavoratori interessate/i.

TUTTO CIÒ PREMESSO, verificato e valutato i sottoscritti interpellano l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per conoscere:

1) se è a conoscenza dell'intendimento di alcune cooperative aggiudicatarie delle recenti gare d'appalto, di modificare il trattamento contrattuale del personale oggi impiegato presso il sistema bibliotecario regionale, dal CCNL Federcultura al CCNL "Multiservizi";

2) se c'è la volontà di far valere l'applicazione del CCNL Federculture quale contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento per il settore dei servizi bibliotecari e culturali gestiti nella nostra regione, mediante l'emanazione di atti di orientamento della RAS rivolti agli Enti locali della Sardegna, in quanto beneficiari dei trasferimenti delle risorse finanziarie destinate alla gestione delle biblioteche e dei servizi culturali in genere;

3) lo stato di avanzamento del monitoraggio di tutte le gestioni bibliotecarie in appalto in Sardegna, finalizzato ad accertare la situazione in essere;

4) la possibilità di realizzare un confronto tra l'amministrazione regionale e le Associazioni cooperativistiche, teso all'individuazione di soluzioni condivise per dare configurazione stabile e qualificata al lavoro delle operatrici e degli operatori, contrastare gli appalti al massimo ribasso e rivendicare le clausole sociali e per affermare regole di competizione tra le imprese non schiacciate dalla competizione al ribasso sui costi, sulla qualità dei servizi erogati ai cittadini e sulla tutela del lavoro. (12)

Interpellanza Demontis - Comandini - Deriu - Forma - Lotto - Piscedda - Tendas sul pericolo di inquinamento ambientale derivante dal fallimento della Società Vinyls ubicata nella zona industriale di Porto Torres.

I sottoscritti,

PREMESSO che:

- il Tribunale di Venezia ha dichiarato il fallimento della Società Vinyls l'8 luglio del 2013, a seguito di un periodo di gestione straordinaria; la Vinyls è ubicata nella zona industriale di Porto Torres e l'impianto è classificato dalla normativa del settore quale "a rischio di incidente rilevante";

- il termine dell'esercizio provvisorio concesso dal tribunale scade tra pochi mesi e nell'impianto in argomento sono ancora presenti quantità elevate (450 ton) di VCM (composto clorurato altamente tossico); peraltro il VCM è contenuto in serbatoi che se dovessero cedere, liberando il VCM, creerebbero un problema davvero insormontabile;

- la presenza di VCM rende la situazione di Porto Torres decisamente più critica di quella di Marghera dove, al contrario, il VCM è stato rimosso;

- il curatore fallimentare ha dichiarato, in diversi incontri ufficiali promossi dalla Prefettura di Sassari ed alla presenza di tutti gli organi competenti al controllo, di essere in grado di smaltire il VCM entro il mese di giugno 2014, ma ha escluso la possibilità di procedere alla bonifica del sito per insufficienza di risorse economiche; in altri termini, nella migliore delle ipotesi procederebbe alla sola messa in sicurezza di massima degli impianti prima della definitiva chiusura;

- lo smaltimento del VCM starebbe avvenendo mediante il carico su autobotti; alcuni giorni orsono sembrerebbe che si sia verificato un fuori servizio ad un macchinario utilizzato nelle operazioni di trasferimento dai serbatoi alle accennate autobotti; fuori servizio che, ad oggi, non sarebbe stato ancora ripristinato, essendo la Vinyls in stato di fallimento e quindi con carenza di personale; le operazioni di smaltimento sarebbero quindi interrotte;

- trattandosi di un sito d'interesse nazionale la competenza è del Ministero dell'ambiente; certo il decreto legislativo n. 152 del 2006 prevede che debba bonificare il responsabile dell'inquinamento, ma qualora questo non vi provveda, come nel caso in esame, è il Ministero a doversi occupare della caratterizzazione e della successiva bonifica, rivalendosi successivamente sul responsabile;

- la Prefettura di Sassari ha già sollecitato diverse volte sia il Ministero dell'ambiente sia la Regione autonoma della Sardegna, da ultimo nei primi giorni del febbraio 2014,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente sulla possibilità della costituzione di un tavolo di protezione civile regionale, con richiesta d'intervento al Ministero dell'ambiente. (13)

Mozione Floris - Orrú - Dedoni - Truzzu - Fenu - Solinas Christian - Pinna Giuseppino - Tocco - Carta - Pittalis - Peru - Tunis - Cherchi Oscar - Tedde - Randazzo - Fasolino - Zedda Alessandra - Locci - Cappellacci - Rubiu - Tatti - Cossa - Crisponi sullo Statuto sardo di autonomia e riforma del Titolo V della Costituzione, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

IL CONSIGLIO REGIONALE

VISTO il disegno di legge del Governo di modifica del Titolo V della Costituzione che prevede una drastica limitazione delle competenze proprie del sistema delle autonomie regionali con accentramento al potere centrale di compiti e funzioni già devolute alle regioni e agli enti locali;

TENUTO CONTO che è manifesto l'intendimento del Governo di aggredire anche le competenze delle regioni a statuto speciale per riportare sotto la gestione diretta dello Stato competenze storicamente assegnate alla Sardegna;

RICORDATO che lo Statuto speciale della Regione autonoma della Sardegna è stato approvato con la legge costituzionale n. 3 del 1948, contestualmente alla Costituzione italiana, dopo un lungo e sofferto processo costituente;

CONSIDERATO che la specialità dell'autonomia della Sardegna non è stata una "compiacente concessione dello Stato ma il riconoscimento di un diritto naturale e storico" come ebbe a dire uno dei padri costituenti in Parlamento, il deputato sardo Salvatore Mannironi, ovvero una prima seppure parziale restituzione di "dignità istituzionale" per quello che è stata e ha rappresentato la Sardegna nel Risorgimento nella storia della costruzione dell'unità d'Italia;

PRESO ATTO che l'Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione ha dichiarato che la riforma dello Statuto dobbiamo farla prima noi in Sardegna attraverso una specifica proposta del Consiglio regionale;

TENUTO CONTO che, nella XIV Legislatura, la Giunta regionale aveva acceduto alla decisione unanime di tutte le forze politiche di delegare alla Prima Commissione consiliare, integrata dai Presidenti dei gruppi consiliari; e ciò nella convinzione che questa fosse la strada maestra per conseguire in maniera celere e condivisa una proposta moderna di nuovo statuto di autonomia. Tale proposito non si è concretamente realizzato con grave responsabilità di tutte le componenti politiche presenti in quella Assemblea regionale;

RITENUTO che non siano sufficienti nemmeno in questo contesto storico e politico in frenetica quanto controversa evoluzione, le ipotesi prospettate dall'Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione e nemmeno singole iniziative consiliari su un tema così complesso, urgente e decisivo per il futuro della Sardegna;

RITENUTO ancora che sia, invece, necessario e fondamentale esaltare il ruolo primario e istituzionale della Giunta regionale anche nel processo di ammodernamento e di rafforzamento dell'autonomia regionale come strumento primario sul quale poggia il reale processo di crescita e di sviluppo del popolo sardo nel suo cammino di totale potere di autodeterminazione e di autogoverno,

impegna

1) la Giunta regionale a:

a) predisporre e presentare all'Assemblea regionale entro 90 giorni un apposito disegno di legge di nuovo statuto di autonomia da presentare successivamente al Governo e al Parlamento della Repubblica affinché sia espressa in maniera chiara e determinata la volontà del popolo sardo di volersi autodeterminare e autogovernare nel contesto dello Stato italiano e dell'Europa dei popoli;

b) intraprendere immediatamente un confronto serio e determinato con il Governo e con il Parlamento italiano per evitare che nel processo di revisione della Costituzione venga leso qualsiasi livello attuale di autonomia riconosciuta alla Regione sarda in virtù della legge costituzionale n. 3 del 1948 e successive integrazioni;

c) chiedere immediatamente un incontro al Presidente della Repubblica e ai Presidenti di Camera e Senato di una delegazione della Giunta e del Consiglio per un confronto preliminare volto a illustrare gli intendimenti della Regione in merito alla riforma della Costituzione e alla revisione dello Statuto sardo per evitare che si attuino veri "colpi di mano" a danno della nostra specialità autonomistica;

2) la Prima Commissione autonomia ad avviare immediatamente il confronto con tutte le componenti attive della società sarda per acquisire necessarie indicazioni e proposte da proporre, successivamente, al fine di arricchire il dibattito politico, tecnico e giuridico dal quale dovrebbe nascere, in questa massima Assemblea legislativa del popolo sardo, il nuovo li moderno ed esaustivo Statuto di autonomia da approvare nel corso di una apposita sessione del prossimo autunno e da portare subito al confronto con il Parlamento nazionale per l'approvazione definitiva. (22)

Mozione Dedoni - Pittalis - Rubiu - Solinas Christian - Fenu - Cossa - Crisponi - Locci - Zedda Alessandra - Tedde - Fasolino - Randazzo - Truzzu - Peru - Cherchi Oscar - Cappellacci - Pinna Giuseppino - Carta - Tatti sulla costituzione e nomina, ai sensi dell'articolo 53 del Regolamento, di una Commissione speciale sulla situazione degli istituti di credito in Sardegna, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che la grave crisi economica, che da anni oramai attanaglia la Sardegna, sembra non avere fine;

RILEVATO che le famiglie sarde, sempre più spesso, non hanno risorse sufficienti per un livello di vita dignitoso e pertanto faticano a mantenere gli impegni finanziari assunti negli anni precedenti alla crisi economica;

CONSIDERATO che gli istituti finanziari e bancari avevano concesso mutui con tassi che oggi risultano eccessivamente onerosi e che qualche volta si ravvisano gli estremi di anatocismo; basti evidenziare quanto riportato anche dalla stampa locale;

SOTTOLINEATO che pertanto il puntuale adempimento delle obbligazioni assunte nei confronti degli istituti bancari rischia di far crollare il sistema economico produttivo sardo già fortemente provato;

EVIDENZIATO che gli istituti di credito dovrebbero essere di supporto allo sviluppo del tessuto produttivo oltreché di sostegno per l'economia in genere;

RILEVATO che talvolta gli istituti di credito pongono in essere delle azioni che, invece di sostenere, frenano la ripresa economica, vanificando gli sforzi degli operatori, sfibrando inoltre le famiglie già gravemente provate dalla crisi,

impegna il Presidente della Regione

1) a riferire sulla situazione del credito in Sardegna;

2) ad intervenire con la massima urgenza per scongiurare il rischio di tracollo del sistema produttivo ed economico-sociale isolano,

impegna altresì il Consiglio regionale

ad istituire una Commissione di inchiesta sulla situazione degli istituti di credito in Sardegna, anche alla luce delle notizie di imminenti chiusure di numerosi sportelli,

delega il Presidente del Consiglio regionale

a nominare i componenti della stessa Commissione. (23)

MozioneCocco Pietro - Pittalis - Anedda - Arbau - Cocco Daniele Secondo - Dedoni - Fenu - Rubiu - Solinas Christian - Usula sulla paventata acquisizione del pacchetto di maggioranza della CIN da parte del gruppo Moby-Onorato.

IL CONSIGLIO REGIONALE

- esprime grande preoccupazione per le notizie confermate dai principali organi di informazione circa l'acquisizione del pacchetto di maggioranza della CIN da parte del gruppo Moby-Onorato;

- pur senza voler entrare nel merito delle dinamiche societarie della Tirrenia, guarda con motivata preoccupazione alla circostanza che oltre il 90 per cento del traffico passeggeri e merci, da e per la Sardegna, potrebbe passare in mano ad un unico gruppo imprenditoriale che concentrerebbe in sé tutto il traffico sovvenzionato nazionale e il più rappresentativo armatore nazionale non sovvenzionato;

impegna unanimemente la Giunta regionale

ad informare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporto, Lupi, affinché intervenga con la massima decisione ed urgenza per scongiurare tale eventualità, potenzialmente lesiva della libera prestazione dei servizi di trasporto marittimo da e per la Sardegna. (24)

Mozione Solinas Christian - Carta - Orrù - Pittalis - Cappellacci - Oppi - Rubiu - Tatti - Pinna Giuseppino - Peru - Cherchi Oscar - Randazzo - Zedda Alessandra - Fasolino - Locci - Tunis - Fenu - Tocco - Tedde sull'indipendenza del popolo sardo, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

IL CONSIGLIO REGIONALE

RICHIAMATA la dichiarazione solenne di sovranità del popolo sardo sulla Sardegna, approvata dal Consiglio regionale il 24 febbraio 1999;

PRESO ATTO della perpetua negazione da parte dello Stato di qualsiasi riforma dello Statuto speciale per la Sardegna, secondo le numerose proposte formulate nel tempo dal Consiglio regionale e dai parlamentari sardi;

VALUTATO il tentativo in corso da parte del Governo nazionale di destrutturare l'impianto costituzionale del regionalismo a favore di forme neocentraliste, con un chiaro progetto di soppressione della specialità e delle sue prerogative legislative;

PRESO ATTO dell'ennesima bocciatura da parte della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica di tutte le proposte normative tese a garantire alla Sardegna una propria rappresentanza in seno al Parlamento europeo mediante la realizzazione di un collegio elettorale dedicato;

APPREZZATO l'affermarsi a livello europeo di un ampio movimento di nazioni senza stato che ricorrono allo strumento referendario per consentire un pronunciamento sull'autodeterminazione dei propri popoli, come in Catalogna o in Scozia;

DENUNCIATE la crisi economica e sociale che investe la Sardegna e le inefficaci risposte dello Stato italiano per far fronte all'emergenza occupazionale nell'Isola;

PRESO ATTO che le strutture centrali non rappresentano adeguatamente gli interessi del popolo sardo in sede europea ed internazionale;

ACCERTATO che lo Stato italiano è largamente responsabile:

1) dell'inquinamento dei siti industriali più importanti della Sardegna;

2) della desertificazione del settore manifatturiero in Sardegna;

3) dell'eccesso di pressione fiscale e tariffaria sulle imprese e sui cittadini;

4) del sistema di regole e privilegi che sta consegnando la Sardegna a poche imprese dominanti, ormai prossime a configurarsi come oligopoli;

5) del tentativo di scaricare sul bilancio regionale i costi del welfare, della scuola e degli enti locali, oltre quelli già a carico della Regione, dei trasporti e della sanità; della spoliazione culturale derivante da una sistema scolastico monolingue, ostile alla cultura e alla lingua dei sardi, sostanzialmente non diversificato nell'offerta formativa e ormai allontanato dalle aree rurali;

RICORDATO che:

- la maggior parte dei fondi statali stanziati negli anni passati per l'industrializzazione della Sardegna è stata consumata da industrie di Stato che poi hanno abbandonato e continuano ad abbandonare la Sardegna;

- altresì il patrimonio boschivo e ambientale della Sardegna ha subito i maggiori insulti per le concessioni governative statali;

ASSUNTO che nei settori della sanità, dei trasporti e della scuola, lo Stato italiano da una parte impone le regole antiquate e oligopolistiche che caratterizzano da sempre la sua storia e la sua cultura, dall'altro scarica interamente i costi di questi diritti sulla fiscalità regionale, cioè sulla ricchezza prodotta dai sardi; il privilegio accordato nel tempo dallo Stato italiano alle regioni del nord Italia in termini di trasferimenti pubblici, di servizi e di infrastrutture, confermato recentemente dalla rimodulazione del riparto di alcuni fondi europei che ha determinato che nel sud e nelle isole sia rimasto poco più del 30 per cento delle risorse originariamente disponibili;

CONSTATATO che del territorio della Sardegna decidono i sardi e non lo Stato italiano;

EVIDENZIATA la violazione dei diritti umani nei riguardi dei sardi per l'oppressione della lingua sarda e per la politica di assimilazione linguistica portata avanti dall'Italia in Sardegna;

AFFERMATO il diritto della nazione sarda alla propria lingua e all'insegnamento della storia, della cultura e della lingua sarda nelle scuole di ogni ordine e grado dell'Isola,

dichiara solennemente

la Sardegna nazione indipendente,

fa voti affinché

la dichiarazione di indipendenza della Sardegna sia sottoposta al voto del popolo sardo attraverso un referendum consultivo regionale,

impegna la Giunta regionale

a guidare la Sardegna verso una piena e compiuta indipendenza, avviando con lo Stato italiano una procedura di disimpegno istituzionale, che preveda un quadro articolato di indennizzi per la nazione sarda, in ragione di tutte le omissioni, i danni e le sperequazioni che la Sardegna ha subito prima dal Regno d'Italia e poi dalla Repubblica italiana. (25)

Mozione Cappellacci - Pittalis - Cherchi Oscar - Fasolino - Locci - Peru - Randazzo - Tedde - Tocco - Zedda Alessandra - Dedoni - Cossa - Crisponi - Truzzu - Fenu - Solinas Christian - Rubiu - Tatti - Pinna Giuseppino - Orrù - Carta - Oppi sulla continuità territoriale marittima della Sardegna, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che il diritto alla mobilità è sancito dall'articolo 16 della Costituzione;

CONSIDERATO che tale norma per decenni è rimasta lettera morta, con la conseguenza che la Sardegna e i sardi hanno visto per lungo tempo compressi i propri diritti, a causa di un sistema di collegamenti marittimi inadeguato, viziato da logiche monopoliste e dalla presenza ingombrante di un "rottame di Stato" come la Tirrenia;

RILEVATO che, in epoca più recente, la continuità territoriale marittima è stata pregiudicata dall'azione illegittima di un cartello di armatori;

CONSTATATO che con il provvedimento n. 24405 del 2013 l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, su ricorso della Regione e delle associazioni dei consumatori, ha deliberato:

a) che le società Moby spa, SNAV spa, Grandi Navi Veloci spa e Marinvest srl hanno posto in essere un'intesa finalizzata all'aumento dei prezzi per i servizi di trasporto passeggeri nella stagione estiva 2011 sulle rotte Civitavecchia-Olbia, Genova-Olbia e Genova-Porto Torres;

b) che le Moby spa, SNAV spa, Grandi Navi Veloci spa e Marinvest srl si astengano in futuro dal porre in essere comportamenti analoghi a quelli oggetto dell'infrazione accertata;

c) che, in ragione della gravità e durata delle infrazioni di cui al punto a), alle società Moby spa, SNAV spa, Grandi Navi Veloci spa e Marinvest srl vengano applicate sanzioni amministrative pecuniarie rispettivamente pari a:

- per Moby 5.462.310 euro;

- per GNV 2.370.795 euro;

- per SNAV 231.765 euro;

- per Marinvest 42.575 euro;

SOTTOLINEATO che tale condotta ha cagionato danni gravissimi ai sardi residenti, ai visitatori e all'economia dell'Isola, con particolare riferimento al settore turistico;

VALUTATO che dalle nuove segnalazioni dei cittadini, come singoli o in forma associata, emerge un quadro tariffario incompatibile con i diritti sanciti dalla Costituzione, con le norme vigenti e con le regole del libero mercato;

CONSIDERATO che dai resoconti della stampa risulta che siano altresì in corso nuove operazioni economiche che, ove portate a compimento, causerebbero un'ulteriore concentrazione nelle mani di un unico soggetto di una parte consistente del mercato dei trasporti marittimi;

CONSTATATO che solo con il passaggio delle funzioni e delle risorse sulla continuità marittima dallo Stato alla Regione, quest'ultima avrebbe gli strumenti politici e giuridici per stabilire direttamente gli indirizzi in materia, senza dover subire convenzioni discusse e firmate da altri;

ATTESO che tale radicale cambiamento deve essere posto in essere prima della scadenza delle convenzioni attualmente in essere affinché, il futuro dei trasporti in Sardegna, non sia ipotecato da nuovi patti tra il Governo e gli armatori;

CONSIDERATO che nelle more di tali decisioni, occorre intervenire nell'immediato per rivisitare le convenzioni, assolutamente insoddisfacenti per la Sardegna;

VALUTATO che la sentenza della Corte costituzionale n. 230 del 2013, su ricorso della precedente Giunta, con il riferimento all'espressione "d'intesa con la Regione Sardegna" riconosce il diritto della Regione stessa a partecipare ai procedimenti in materia e rappresenta una breccia nel "muro di gomma" dei trasporti marittimi, che apre la strada alla rivendicazione di cui sopra;

CONSIDERATO che sul punto si è registrata anche un'apertura da parte del Ministero dei trasporti nel corso del confronto tenutosi presso la Presidenza della Regione nel giugno del 2013,

impegna il Presidente della Regione:

1) ad avviare un costante monitoraggio delle tariffe dei collegamenti marittimi da e per la Sardegna;

2) a segnalare alle autorità competenti eventuali aumenti patologici ed altre anomalie che dovessero avere dei profili di illegittimità;

3) a contrastare nelle sedi opportune ogni iniziativa ispirata a instaurare nel settore una situazione di monopolio o di cartello;

4) a proseguire la rivendicazione per il passaggio delle funzioni e delle risorse sulla continuità territoriale marittima dallo Stato alla Regione. (26)

Mozione Usula - Cocco Daniele Secondo - Anedda - Unali - Zedda Paolo - Cherchi Augusto - Manca Piermario - Sale - Agus - Pizzuto - Lai - Cocco Pietro sulla criticità da inquinamento ambientale e in alcuni allevamenti nell'agro di Portoscuso.

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:

- il settore agricolo e in particolare l'allevamento ovicaprino rappresenta un settore strategico, fondamentale per l'intera economia della nostra regione;

- per molte famiglie il reddito da lavoro agricolo, in particolare nel territorio del Sulcis-iglesiente, rappresenta l'unica fonte di sostentamento;

- il territorio di Portoscuso si trova all'interno del S.I.N. (sito di interesse nazionale) più vasto d'Italia;

- a seguito dei rilievi e degli accertamenti del dipartimento di prevenzione della Asl di Carbonia che hanno evidenziato la presenza di contaminazione da metalli pesanti, il sindaco di Portoscuso ha doverosamente emesso ordinanze di divieto di commercializzazione di prodotti ortofrutticoli e di latte prodotto da diversi allevamenti operanti nel territorio;

- a tali rilievi riguardo al superamento dei limiti di legge per presenza di metalli pesanti si è aggiunto l'accertamento, in alcuni campioni di latte di massa prelevato in allevamenti ovicaprini, di presenza di diossine e policlorobifenile (pcb) oltre i livelli di attenzione raccomandati dalla Unione europea o, in alcuni casi superiori ai limiti soglia consentiti;

- le autorità comunali di Portoscuso, in concerto con la competente Asl, hanno emesso pertanto ulteriori ordinanze cautelari di divieto di commercializzazione e utilizzo del latte prodotto in alcune aziende operanti in quel territorio, ordinandone al contempo la distruzione secondo le norme di legge;

RIBADITO che:

- tali sostanze sono riconosciute da tutta la letteratura scientifica come potenti fattori cancerogeni;

- l'Unione europea ha, di recente nel dicembre 2013, ulteriormente abbassato i livelli di soglia consentiti;

RILEVATO che:

- le recenti notizie riportate dai media possono determinare un livello di allarme con conseguente potenziale grave danno a tutto il comparto produttivo e commerciale agroalimentare;

- gli accertamenti sono ancora in corso e in particolare per consentire l'individuazione delle cause e della natura occasionale o strutturale dell'inquinamento in oggetto;

- tali situazioni possono ingenerare considerazioni inappropriate rispetto alla reale natura e consistenza del problema prestandosi a strumentalizzazioni massmediatiche o politiche di vario tipo, o/a inopportune e inutili enfatizzazioni o minimizzazioni;

RITENUTO che:

- la situazione rilevata possa rappresentare una importante opportunità per condurre utili approfondimenti sulla realtà ambientale dei nostri territori, anche finalizzati a supportare le scelte politiche e di sviluppo socio-economico che l'amministrazione regionale è chiamata a determinare;

- affinché tali evenienze non abbiano a ripetersi sarebbe auspicabile, applicando il criterio del far tesoro di un evento sfavorevole riuscire a realizzare una analisi critica e/o autocritica della qualità delle strategie e degli indirizzi sinora adottati e di come questi possano aver contribuito a generare situazioni come quelle descritte;

- le attuali indagini debbano essere adeguatamente supportate e decisamente finalizzate a mettere a fuoco la realtà ambientale e sanitaria di quel territorio sia per i fattori di inquinamento già accertati che per eventuali ulteriori approfondimenti, anche con il coinvolgimento del più ampio ambito di competenze istituzionali e tecniche disponibili,

impegna il Presidente della Regione

1) a promuovere la costituzione, con le autorità locali, l'azienda sanitaria, gli assessorati e gli enti competenti, di un gruppo di lavoro congiunto per una stretta e fattiva collaborazione con il mandato di:

- completare una caratterizzazione della realtà ambientale e sanitaria;

- impostare un adeguato sistema di controllo e monitoraggio;

- formulare le proposte relative alla gestione in emergenza e a regime del problema;

2) valutare gli opportuni provvedimenti anche di natura legale affinché si arrivi a stabilire cause e responsabilità oggettive nel determinismo degli eventi inquinanti, verificando eventuali fatti o comportamenti responsabili degli stessi, con riserva della Regione e degli enti locali a perseguire anche vie legali a ristoro del danno di immagine e di potenzialità produttiva e economica di quel territorio e più in generale dell'intero territorio isolano;

3) a stabilire infine anche con criterio di urgenza, tutte le possibili adeguate misure di ristoro e sostegno economico delle aziende che da tale situazione hanno avuto danni e /o perdita di reddito. (27)

Mozione Lai - Agus - Cocco Daniele Secondo - Pizzuto al fine di favorire tutte le iniziative per incrementare lo stanziamento ai comuni nell'anno 2014 ai sensi dell'articolo 10 della legge regionale 2 del 2007 e della legge regionale n. 7 del 2014.

IL CONSIGLIO REGIONALE

VISTO il comma 7, dell'articolo 5 della legge regionale n. 7 del 2014 (legge finanziaria 2014) con il quale si determina l'ammontare per l'anno 2014 del fondo di cui all'articolo 10 della legge regionale n. 2 del 2007 e con il quale, in particolare, si destina ai comuni la cifra di euro 510.300.000;

VISTI i commi 27 e 28, dell'articolo 1 della legge regionale n. 7 del 2014 con i quali si fanno confluire nel fondo di cui all'articolo 10 della legge regionale n. 2 del 2007, rispettivamente, l'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 6, comma 10, della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3 (legge finanziaria 2008) e i trasferimenti a favore degli enti locali rinvenienti dall'articolo 4, comma 10, del decreto legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito nella legge 26 aprile 2012, n. 44 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento);

CONSIDERATO che, gravando sul fondo unico di cui all'articolo 10 della legge regionale n. 2 del 2007 nuove voci di spesa, di fatto, gli enti locali dispongono di una minore disponibilità finanziaria rispetto all'esercizio 2013 (articolo 5, comma 1 della legge regionale n. 12 del 2013 - legge finanziaria 2013);

CONSIDERATA la difficile situazione finanziaria in cui versano i comuni sardi a causa della congiuntura economica sfavorevole e dell'assoggettamento alle regole del patto di stabilità, accentuata dal mancato trasferimento di risorse annunciato dal Governo nazionale con imminenti provvedimenti;

CONSIDERATO che molti comuni sardi, per i motivi sopra evidenziati, non saranno in grado di ottemperare a tutte le previsioni indicate nei bilanci dell'anno 2014 e che saranno, pertanto, costretti a operare ingenti tagli soprattutto in riferimento alle spese destinate ai servizi sociali

impegna il Presidente della Regione

a porre in essere tutte le iniziative necessarie per incrementare, nell'esercizio finanziario 2014, di euro 55.000.000 gli stanziamenti a favore dei comuni al fine di compensare le nuove voci di spesa confluite nel fondo di cui all'articolo 10 della legge regionale n. 2 del 2007, in forza della citata legge regionale n. 7 del 2014. (28)