Seduta n.450 del 27/12/2013
CDL SEDUTA
VENERDI' 27 DICEMBRE 2013
Presidenza della Presidente LOMBARDO
indi
del Vicepresidente Bruno
indi
della Presidente Lombardo
La seduta è aperta alle ore 16 e 40.
DESSI', Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 6 novembre 2013 (440), che è approvato.
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Gabriella Greco e Renato Lai hanno chiesto congedo per la seduta del 27 dicembre 2013.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
PRESIDENTE. Comunico che il Gruppo consiliare Popolo della Libertà, con nota del 27 dicembre 2013, ha reso noto di aver modificato la propria denominazione in "Forza Italia Sardegna".
Annunzio di presentazione di disegno di legge
PRESIDENTE. Comunico che è stato presentato il seguente disegno di legge:
"Istituzione del Parco naturale regionale di Tepilora". (605)
(Pervenuto il 17 dicembre 2013 e assegnato alla quinta Commissione.)
Annunzio di presentazione di proposte di legge
PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge:
Tocco - Pittalis - Sanna Matteo - Bardanzellu - Gallus - Greco - Lai - Murgioni - Peru:
"Ricostituzione del centro antimalarico ed antisettico ed assunzione dei relativi compiti da parte dell'Assessorato della difesa dell'ambiente". (606)
(Pervenuta il 20 dicembre 2013 e assegnata alla quinta Commissione.)
Pittalis - Steri - Dedoni - Cuccureddu - Sanna Matteo:
"Razionalizzazione e contenimento delle spese relative al funzionamento degli organi statutari della Regione". (607)
(Pervenuta il 20 dicembre 2013 e assegnata alla prima Commissione.)
Pittalis - Fois - Rodin - Lai:
"Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l'anno 2014". (608)
(Pervenuta il 23 dicembre 2013 e assegnata alla terza Commissione.)
Annunzio di presentazione di proposta di legge di iniziativa popolare
PRESIDENTE. Comunico che è stata presentata la seguente proposta di legge di iniziativa popolare:
Maria Spanu e Sindaci aventi la gestione autonoma del sistema idrico integrato dei comuni di Domusnovas, Nuxis e Fluminimaggiore: "Norme in materia di gestione da parte dei Comuni della Sardegna del Servizio idrico integrato". (8)
(Pervenuta il 18 dicembre 2013 e assegnato alla quarta Commissione.)
Risposta scritta a interrogazione
PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alla seguente interrogazione:
"Interrogazione Tocco sulle attuali condizioni e tariffazione del servizio di trasporto pubblico regionale via mare per le isole minori (Carloforte e La Maddalena)". (1200)
(Risposta scritta in data 19 dicembre 2013.)
Annunzio di interrogazionePRESIDENTE. Si dia annunzio dell'interrogazione pervenuta alla Presidenza.
DESSI', Segretario:
"Interrogazione LOTTO, con richiesta di risposta scritta, sulle assunzioni a tempo indeterminato nelle aziende sanitarie locali in forza della proroga dei termini di validità delle graduatorie dei concorsi pubblici fino al 31 dicembre 2016". (1271)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge numero 608/A.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha facoltà di parlare il consigliere Fois, relatore.
FOIS (Riformatori Sardi), relatore. Mi rimetto alla relazione scritta.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
Ricordo ai colleghi che intendono intervenire che si devono iscrivere entro la fine dell'intervento dell'onorevole Diana, che ha a disposizione venti minuti.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, noi non voteremo a favore dell'autorizzazione all'esercizio provvisorio, anzi voteremo contro e provo a spiegarne il perché.
PRESIDENTE. Scusi, onorevole Diana. Prego i colleghi di prendere posto.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Se poi sospendesse per un minuto o due mi farebbe una grossa cortesia.
PRESIDENTE. Prego, onorevole Diana.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Ripeto, noi voteremo contro la proposta di legge di autorizzazione all'esercizio provvisorio. In questi giorni - e mi fa piacere che il presidente Cappellacci sia presente - abbiamo avuto modo di leggere un volumetto dal titolo: "Detto, fatto". E' un po' il volumetto delle meraviglie compiute in questa legislatura.
Presidente, non utilizzerò per intero i venti minuti previsti dal Regolamento e anche se mi rendo conto che siamo all'inizio della seduta le chiedo tre minuti di sospensione, così i colleghi si sistemano…
PRESIDENTE. Onorevole Diana, non può pretendere il silenzio assoluto, non c'è un gran vociare rispetto ad altre volte, per cui può svolgere benissimo il suo intervento. Prego.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Per carità, non pretendo nulla!
Dicevo che in questi giorni siamo venuti a conoscenza di un volumetto, uso il diminutivo non certamente per disprezzarne il contenuto, tuttavia mi permetto di svolgere alcune considerazioni che provo a classificare in due categorie. Intanto vorrei dare un suggerimento, perché è probabile che ci siano tanti sardi che leggeranno quel volumetto e diranno: "Mannaggia si è fatto parecchio: detto, fatto!". Ecco, io inviterei, visto che siamo in tema di esercizio provvisorio un po' su tutte le cose dette e fatte, a provare a mettere in evidenza anche gli indicatori che testimoniano quel "detto, fatto". Vorrei suggerirle, presidente Cappellacci - mi rendo conto che il suggerimento resterà inascoltato -, di dire ai sardi quali riforme istituzionali e di settore sono state fatte in questa legislatura. Evidentemente ho bisogno anch'io di leggere attentamente quel volumetto! Chissà perché io ricordo che si è iniziata questa legislatura con lo slogan sulle riforme perché si volevano giustificare i commissariamenti nelle ASL. So che sono trascorsi cinque anni, c'è stato anche un referendum il 6 maggio del 2012, al quale hanno partecipato più di 500 mila sardi e so che, in cinque anni, anche in tema di riordino del sistema delle autonomie locali l'unica cosa che hanno prodotto questa maggioranza, questa Giunta e questo Presidente della Regione è il commissariamento delle province. Non ho ancora avuto modo, ma può darsi che mi sia distratto, di leggere una proposta di riforma organica delle province e del sistema delle autonomie locali.
Vorrei, Presidente, che lei insieme alle cose dette e fatte, per esempio in tema di continuità territoriale, provasse a scrivere, in quel volumetto, quale regime di continuità territoriale aerea era in vigore quando si è insediato, quanti erano allora i voli per Roma, quanti quelli per Milano, quali città si potevano raggiungere attraverso la continuità territoriale aerea 2, e magari spiegasse ai sardi che se oggi vogliono andare a Palermo in continuità territoriale devono prima andare a Milano e da lì prendere il volo per Palermo.
Vorrei, Presidente, che lei dicesse ai sardi, per esempio sulle risorse necessarie per aggredire la piaga della dispersione scolastica, qual era la percentuale di dispersione scolastica nel 2009 e qual è quella attuale; vorrei che insieme a quel "detto, fatto", ci dicesse perché nel 2009, dato 100 alle entrate di questa Regione, si è ritrovato con una manovrabilità pari al 37 per cento; vorrei che dicesse ai sardi perché per il 2014, sempre dato 100 alle entrate, lascia appena il 4 per cento di risorse manovrabili. Vorrei cioè che declinasse quel "detto, fatto" con qualcosa di concreto che consenta ai sardi di capire, anziché sbandierarlo strumentalmente.
Vorrei anche sapere, Presidente, attraverso quali risorse è stato predisposto quel volumetto; vorrei che dicesse ai sardi, magari in un allegato a quel volumetto, perché non è riuscito in questi cinque anni a ottenere un risultato neppure minimo rispetto all'attuazione della modifica dell'articolo 8 dello Statuto. Dopo aver dichiarato guerra, anche in sardo, all'allora Presidente del Consiglio, Mario Monti, vorrei che ora dicesse ai sardi perché, a differenza dei suoi colleghi presidenti di altre Regioni, non è minimamente riuscito a rinegoziare il patto di stabilità. Il patto di stabilità interno, almeno quello, e lo sanno bene il Presidente e i componenti della terza Commissione, noi siamo riusciti a modificarlo, ma non certo per iniziativa della Giunta.
Ho fatto questi esempi, ma se ne potrebbero aggiungere tanti altri. Lei, Presidente, finisce questa legislatura così come l'ha iniziata: con uno spot elettorale, mistificando la realtà, non dicendo la verità ai sardi, cercando di affidare a questo volumetto una realtà solo virtuale, che è nella sua fantasia, nei suoi sogni, ma che non risponde alle condizioni di vita della gente in carne e ossa, la quale sta molto peggio che nel 2009, quando è arrivato lei.
Se uno scrive "detto, fatto", chi legge probabilmente pensa che sia concreta anche questa manovra finanziaria che avete scritto voi e che invece è stata giudicata irricevibile da tutti: dalle università, dalle organizzazioni di categoria, dai sindaci, persino dai commissari delle province, dal sistema del credito e dalle organizzazioni sindacali. Tant'è che ci è stato detto: "Per cortesia, riscrivetela". Si sta svolgendo un lavoro importante in Commissione in queste ore, che parte dalla ripulitura del bilancio, con l'eliminazione di spese inutili e clientelari. Lo sa bene l'Assessore che siede alla sua destra, Presidente, e che ha mostrato grande senso di responsabilità partecipando ai lavori della Commissione e dando una disponibilità costruttiva a modificare delle poste di bilancio che sono vergognose per come le avete allocate voi.
Voi avete la responsabilità di aver predisposto una finanziaria siffatta. "Detto, fatto" anche per questa finanziaria! Il testo che avete portato in Commissione risponde a una responsabilità di governo che l'ha vista brillare, Presidente, soltanto per demagogia, populismo e inconcludenza, perché questo è il profilo della sua azione in questi cinque anni. "Detto, fatto", mi sarei aspettato anche una finanziaria da poter approvare entro i termini stabiliti per legge, ma così non è stato per esclusiva volontà vostra. E se oggi il Presidente è qui, spero che almeno per una volta ci voglia degnare di una sua interlocuzione con il Consiglio regionale e magari risponda ad alcune considerazioni che ho svolto finora e che ribadiranno altri colleghi.
Per queste ragioni voteremo contro l'autorizzazione all'esercizio provvisorio, quindi organizzatevi diversamente rispetto alla scorsa settimana per approvarvi da soli questo e altri provvedimenti.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Intervengo solo per dire qualcosa nel merito, perché non si apprenda all'esterno di quest'Aula e forse anche da parte dei colleghi più distratti, che l'esercizio provvisorio possa essere quanto meno causa del comportamento delle opposizioni. Riepilogo la situazione: ci era stato presentato un bilancio, potrei dire, impresentabile, comunque non agibile, che cancellava i finanziamenti a importantissimi settori della nostra economia, a cominciare dal sostegno ai consorzi fidi e alla cooperazione; non era stato stanziato nemmeno un euro per l'edilizia pubblica e per la casa ed era stato cancellato il sostegno al settore culturale, con la cancellazione degli assegni di merito, dei fitti casa per gli studenti, eccetera. Non mi voglio addentrare nelle singole voci, comunque era un bilancio non conforme ai dettati minimi della decenza, perché diversamente l'avremmo discusso e approvato. E quando siamo andati a esaminare le spese obbligatorie ci è stato detto che non si poteva spostare nemmeno un euro. Noi abbiamo sostenuto che non era così e vi abbiamo proposto un lavoro di ripulitura dei rami secchi e anche se non l'avete riconosciuto del tutto, il fatto stesso che abbiate ammesso che più di 100 milioni di euro potevano essere anche da voi considerati rami secchi dimostra la qualità del lavoro che ci era stato presentato. Il nostro contributo è comunque servito per recuperare terreno, per rimettere a posto alcune cifre, nell'interesse delle parti vive di questa società sarda in sofferenza.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE BRUNO
(Segue SANNA GIAN VALERIO.) Sono state dette tante cose, fra l'altro che i dati economici sono quelli del 2012. Ci è stato presentato un DAPEF con dati economici "copia e incolla", identici a quelli del 2012, vale a dire che per voi il peggioramento della situazione economica, che avrebbe dovuto ispirare comportamenti, attitudini e anche iniziative consone, non era una materia da affrontare. Abbiamo inoltre notato che le dotazioni di alcuni capitoli significativi erano state invece incrementate: quasi 700 mila euro in più per progetti, consulenze e incarichi; 3 milioni e 300 mila euro in più per i gabinetti del Presidente e degli Assessori.
Abbiamo preso atto insieme, devo dire con atteggiamento collaborativo da parte dei componenti della maggioranza, che era di fatto un bilancio composto secondo finalità molto autoreferenziali. E allora ciò che noi vi abbiamo proposto non è il lavoro di un'opposizione che vuole costringervi a subire l'ostruzionismo, bensì il lavoro di un'opposizione che fa il suo dovere per ripristinare una dignità nel fare il bilancio regionale, che è quella di togliere da questa Regione tutti quei luoghi parassitari, e ce sono a centinaia, che riempiono la nostra macchina regionale. E' possibile, colleghi, tollerare ancora che si corrispondano più di 15 milioni di euro a società di informatica che succhiano risorse a una Regione che ha ancora scartoffie da tutte le parti e non eroga un'istruttoria in tempi decenti?
Queste sono le cose che hanno fatto sì che oggi la Giunta regionale sia costretta ad accedere all'esercizio provvisorio. Vorrei, sinceramente, che qualcuno della Giunta o anche della maggioranza ammettesse che quello che io e i miei colleghi stiamo dicendo è la verità, e sarebbe persino corretto che ci ringraziasse di questo atteggiamento collaborativo che va, anche paradossalmente, nella direzione di tutelare interessi trasversali, perché è nell'interesse di tutti che la cultura e la capacità d'impresa crescano e vi sia la possibilità per i consorzi fidi di sostenere un credito fatto a pezzi dalla situazione economica.
Abbiamo tradotto tutto questo in proposte e mai in polemiche. Allora è giusto intervenire affinché non si agisca come con l'opuscoletto del Presidente, il quale ha avuto persino la capacità di trasformarsi da rospo in principe, quando ha destinato al micro credito i 260 milioni di euro della Comunità Europea che ci stavano già scippando e ha fatto passare questa operazione per un'iniziativa della Giunta regionale. E' stato un salvataggio incorner, lo sappiamo tutti perché l'abbiamo fatto insieme.
Ma perché, Presidente, utilizzare questi argomenti, in un momento nel quale non è corretto, di fronte alla sofferenza della Sardegna, abusare della credulità popolare? Non è opportuno, così come non lo è che voi parliate della riduzione dell'IRAP sapendo benissimo dove è nata la proposta, chi vi ha costretto a confrontarvi su di essa, a condividerla e ad approvarla. Non è corretto per amore della verità! La politica che non si appropria di un suo valore di verità è politica da straccio! Queste cose bisogna che le diciamo adesso così come ve le abbiamo dette all'inizio della legislatura. Sopravvive invece tranquillamente nel bilancio regionale il finanziamento di 1 milione e 600 mila euro a Sardegna IT, una società che ha il potenziale per camuffare la verità di fronte ai cittadini. Questo Consiglio aveva detto che quel finanziamento doveva essere cancellato. Noi quella battaglia non l'abbiamo dimenticata e siccome vorremmo che ci fosse un confronto leale basato sulla verità, ci impegneremo anche nella discussione di questa finanziaria affinché tutto questo meccanismo, questo grande apparato volto a mistificare la realtà venga demolito e ciascuno di noi, col proprio patrimonio culturale, con la propria serietà, col proprio impegno, sia messo di fronte al rendiconto popolare, ovvero alla verifica delle elezioni. E state tranquilli che noi questo lavoro lo sappiamo fare. Vi abbiamo dimostrato che quando abbiamo ragioni di convinzione anche molti del vostro schieramento sostengono le nostre tesi, ed è capitato ben più di una volta in questa legislatura.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Pittalis. Ne ha facoltà.
PITTALIS (F.I.). Intervengo, molto brevemente, intanto per distinguere due aspetti, uno dei quali attiene alla proposta di legge in discussione, che concerne l'autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l'anno 2014. Debbo dire che con senso di responsabilità, anche da parte dell'opposizione, la quale in Commissione ha assunto la posizione di astensione, siamo pervenuti alla discussione odierna di questa proposta di legge perché nell'esaminare i disegni di legge finanziaria e di bilancio, e nel fare un'intelligente opera anche di rivisitazione di alcune proposte iniziali che tenesse conto delle emergenze alluvionali e di altri problemi connessi alla tematica del lavoro e dello sviluppo, abbiamo prudentemente ritenuto di dare alla consiliatura che sarà insediata all'indomani delle nuove elezioni la possibilità di avere un margine di tempo ragionevole per definire la manovra finanziaria, se questo Consiglio non sarà in grado di portare a compimento l'opera entro questa legislatura.
PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE LOMBARDO
(Segue PITTALIS.) Penso tuttavia che ci siano ancora i termini e i presupposti per approvare i disegni di legge finanziaria e di bilancio. Su questo debbo dire che ho trovato disponibilità e penso che già nei prossimi giorni il Presidente della Commissione sentirà le forze politiche per valutare se esistono le condizioni alle quali noi teniamo, perché una Regione non deve essere governata dall'esercizio provvisorio, ma da autorizzazioni di spesa che diano certezze ai destinatari.
L'altro aspetto, che è quello che mi convince meno, è che ci si rivolge al presidente Cappellacci come se si fosse macchiato di chissà quale misfatto. Il problema, collega Diana, che spesso aleggia, anzi è nei fatti, è proprio la mistificazione, la strumentalizzazione di ogni cosa che la Giunta regionale, il Presidente e la maggioranza fanno. Mi pare che ci siano tanti argomenti in quel "detto, fatto" che possono consentire non tanto alla classe politica, quanto ai sardi, che sono poi i veri giudici, di valutare se le cose dette corrispondono alle cose fatte. In questo senso è stata fatta un'azione di verità.
Presidente Cappellacci, la invito, cortesemente, anche se dovrà rimetterci di tasca propria il costo di qualche francobollo, salvo che non lo faccia brevi manu, a consegnare ai colleghi dell'opposizione una copia di quel volume, proprio perché in esso è contenuta, come noi sappiamo, un'operazione di verità che penso faccia bene anche a loro.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.
. Ringrazio l'onorevole Pittalis per il consiglio che ha dato al Presidente, per il gentile omaggio, in realtà una copia di quel volume l'abbiamo già e, per quel che mi riguarda, per come posso leggerlo io, è un testo vuoto nel "detto" e vuoto nel "fatto". Credo che veramente quando parliamo di mistificazione, quando parliamo di verità, dobbiamo dare un senso e un contenuto alle cose, onorevole Pittalis, perché non si possono far passare cinque anni di campagna elettorale per risultati, intanto perché i sardi sanno leggere e giudicheranno, ma anche perché esiste un senso etico della politica. Infatti che cos'è la politica se non progetto? Io ricordo, le ricorderà anche lei, le dichiarazioni programmatiche del Presidente, dove di "detto" c'era ben poco. Erano dichiarazioni molto generiche, in cui mancava, ed è mancato nel corso di tutta la legislatura, un progetto politico proprio perché non c'erano idee. E si ritorna al passato, si ritorna alle telefonate a Putin, si ritorna a Scaroni, si ritorna alla chimica e relativa presa in giro, al ministro Romani che con il presidente Cappellacci va all'Asinara, va a Porto Torres e promette la soluzione per la Vinyls, il salvataggio della chimica. Sappiamo come è andata a finire.
Allora, sul "detto, fatto" ci sono situazioni curiose: il presidente Cappellacci o chi per lui, in ogni caso la Giunta, a una mia richiesta di accesso agli atti per capire a che punto fosse l'intesa tra il Ministero dei beni culturali e la Regione in tema di revisione del Piano paesaggistico ha risposto: "Non possiamo permettere l'accesso agli atti a un consigliere regionale, dobbiamo chiedere il parere al Ministro". Ma nel momento in cui devono adottare quel piano si dimenticano di chiedere il parere al Ministro! Allora, per dare l'opportunità a un consigliere regionale di svolgere il proprio lavoro bisogna chiedere il permesso al Ministro, mentre per la modifica del Piano paesaggistico, per la quale l'intesa con il Ministero è necessaria, possiamo essere autonomi, possiamo essere fieri della nostra autonomia!
La verità è che in tema di paesaggio, in tema di urbanistica questa Giunta non ha fatto niente. Torniamo a cinque anni fa, alle promesse demagogiche, alle promesse di un Piano paesaggistico rinnovato con slogan del tipo "piano paesaggistico dei sardi", che mascherano con le parole il vuoto, il vacuo, l'assenza di contenuto.
Possiamo declinare per ogni materia la solfa del "detto, fatto". Il turismo doveva arrivare al 12 per cento del Pil, mi chiedo se sia così, se abbiate fatto i conti. Che cosa avete portato, al di là dello slogan "l'Isola che danza", in tema di turismo? Quale continuità territoriale state lasciando, se le compagnie fanno quello che vogliono, anche in queste ore, presidente Cappellacci? Pare che la New Livingston abbia cambiato perfino gli orari, fuoruscendo dalle fasce garantite, quindi dagli oneri di servizio, dopo aver sentito la Regione!
Allora mi chiedo che cosa ci state a fare, se abbiamo bisogno di opuscoli oppure di fatti, se i sardi hanno bisogno di parole e ulteriori promesse oppure di fatti. Con quale faccia vi presentate a parlare di scuola? Nella legge finanziaria - che non riuscirete ad approvare - avete cancellato i finanziamenti su tutto: assegni di merito, Master and back, fitto casa per studenti. Che cosa avete da rendicontare in materia di sanità? Certo, una cosa potete dire di aver fatto: a tempo di record avete mandato via i direttori generali delle ASL, sostituiti da commissari, e annunciato riforme su riforme, per poi produrre niente di niente! I cinque ospedali previsti nel Piano sanitario regionale non si fanno, non c'è alcuna regia, è tutto un disordine, aumenta il deficit, aumenta la spesa farmaceutica. E' un disastro in tutti i settori. "Detto, fatto", certamente, perché ritornerà Berlusconi in Sardegna per riaccompagnare il presidente Cappellacci in campagna elettorale, se sarà ricandidato. Ritornerà, ritornerà con le sue telefonate, ritornerà con i soliti metodi di una campagna elettorale fatta alle spalle e a spese dei sardi!
Io credo che dobbiamo invece tornare a fare politica (intanto in questo Consiglio regionale, con chi verrà dopo di noi) tenendo conto di ciò che dice la Costituzione, determinando le scelte politiche con metodo democratico. E credo che il nostro essere parte certamente differente comporti anche la responsabilità di avere un progetto, di confrontarci a breve in campagna elettorale su progetti alternativi, su idee diverse di Sardegna. Non stiamo vendendo fustini o saponi! Stiamo cercando di governare la Sardegna e magari vogliamo farlo non in maniera assembleare, ma distinguendo i ruoli: il ruolo di governo della maggioranza, che deve avere idee e metterle in pratica, e il ruolo dell'opposizione, che deve controllare, verificare.
C'è bisogno di maggiore serietà, di maggiore chiarezza, ma so che il Presidente queste cose non le ascolta, del resto non le ha ascoltate per cinque anni! La risposta gliela daranno i sardi fra qualche mese e sarà la risposta che merita, perché alla mancanza di progettualità e di idee necessariamente devono contrapporsi forme alternative. La sua forma alternativa è la propaganda, ma con la propaganda non si va lontano, e i sardi l'hanno capito.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.
Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 1.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:
Art. 1
Esercizio provvisorio
1. In deroga al comma 2 dell'articolo 29 della legge regionale 2 agosto 2006, n. 11 (Norme in materia di programmazione, di bilancio e di contabilità della Regione autonoma della Sardegna. Abrogazione della legge regionale 7 luglio 1975, n. 27, della legge regionale 5 maggio 1983, n. 11 e della legge regionale 9 giugno 1999, n. 23), è autorizzato l'esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l'anno 2014 per un periodo non superiore a quattro mesi, dal 1° gennaio al 30 aprile 2014, sulla base del bilancio per l'esercizio 2013.
2. Negli impegni di spesa la Giunta regionale non può superare un dodicesimo dello stanziamento previsto per ciascuna unità previsionale di base dello stato di previsione della spesa.
3. Il limite di cui al comma 2 non si applica ove si tratti di spese obbligatorie e tassativamente regolate dalla legge e non suscettibili di impegno o di pagamento frazionati in dodicesimi; tale deroga è da intendersi riferita a tutti i casi in cui le norme vigenti dispongono in ordine all'entità e alla scadenza delle erogazioni.
4. Il limite di cui al comma 2 non si applica ai fondi per la riassegnazione dei residui perenti di cui all'articolo 26 della legge regionale n. 11 del 2006 nonché agli altri fondi di riserva di cui all'articolo 24 della stessa legge regionale.
5. Nei pagamenti di spesa la Giunta regionale è autorizzata al pagamento dell'intero ammontare dei residui nonché degli impegni di spesa assunti in conto competenza a' termini dei commi 2 e 4.)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 2.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:
Art. 2
Entrata in vigore
1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS) ed ha efficacia giuridica dal 1° gennaio 2014.)
(E' approvato)
Passiamo alla votazione finale della proposta di legge.
Ha domandato di parlare il consigliere Soru per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SORU (P.D.). Intervengo brevemente per dichiarare il voto contrario e per portare anch'io un piccolissimo contributo tra i tanti "detto, fatto" di cui abbiamo sentito parlare. Tra l'altro questa espressione mi ricorda il personaggio di un cartone animato che veniva trasmesso quand'ero piccolo, "Sprizzi-Sprazzi, il piazzista degli spazi", il quale per piazzare i suoi prodotti usava dire: "Guardi, presto, detto e fatto", ma puntualmente ciò che cercava di vendere non funzionava.
Tra i tanti "detto, fatto", onorevole Pittalis, gliene voglio ricordare uno. Sono andato a rivederlo sul sito della Regione, nella sezione "Sardegna lavoro" che pubblica i dati dell'Agenzia regionale del lavoro, che alla fine della fiera sono ciò che ci riguarda maggiormente. L'ultimo dato disponibile del 2013 riguarda il consuntivo del secondo trimestre, che certifica che in Sardegna c'erano 552 mila occupati. Il dato della passata legislatura confrontabile per omogeneità, prima dell'era Cappellacci, è quello del secondo trimestre del 2008: a quella data erano 633 mila le persone occupate. Ne mancano 81 mila. Signor Presidente, le vorrei ricordare un punto che ha scordato di quelle trentasei pagine: "La Sardegna tornerà a sorridere, 100 mila posti di lavoro in più". "Detto, fatto", ne ha perso per strada 81 mila! "Detto, fatto", vada a vedere le file davanti agli uffici della Caritas! "Detto, fatto", vedrà se la Sardegna sta sorridendo in questo momento!
Ci spieghi dove sono finiti quegli 81 mila posti di lavoro. E se consideriamo le ore della cassa integrazione straordinaria e degli ammortizzatori sociali totalmente in deroga arriviamo a quasi 100 mila posti di lavoro, peccato che sia un numero con segno "meno", anziché "più". C'è una differenza di 200 mila posti di lavoro tra quelli promessi e quelli reali, in una Sardegna che non sorride affatto!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PITTALIS (F.I.). Intervengo solo per una puntualizzazione. I dati che ha ricordato l'onorevole Soru sono assolutamente veritieri, però l'onorevole Soru dimentica di citare la causa di quegli 81 mila posti di lavoro in meno. La causa - e lui lo sa bene - sono gli effetti della crisi, ma forse anche gli effetti di qualche responsabilità che chi è venuto prima di Ugo Cappellacci può, in una serena autocritica, richiamare alla propria coscienza.
PRESIDENTE. Onorevole Pittalis, deve dichiarare il suo voto.
PITTALIS (F.I.). Il voto è sicuramente favorevole. Tralascio di parlare dei singoli comparti, non ultimo quello dell'edilizia, onorevole Soru, solo per fare riferimento a un dato che lei conosce molto bene.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Arbau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ARBAU (Gruppo Misto). Onorevole Pittalis, se siamo noi al governo è colpa nostra, se ci siete voi è colpa nostra lo stesso! "Bois a ite bi sezisi istados?", questa è la domanda, perché dopo cinque anni continuate a dire che è tutta colpa della Giunta Soru e della maggioranza che amministrava allora questa Regione. La verità è che state portando a termine la legislatura così come avete iniziato la campagna elettorale. La prossima volta noi non diremo: "E' colpa loro", ma cercheremo di proporre un progetto per la Sardegna.
PRESIDENTE. Onorevole Arbau, dichiari il suo voto.
ARBAU (Gruppo Misto). Contrario.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Intervengo semplicemente per ribadire il mio voto contrario. Questa nostra dialettica - che pure appassiona i presenti - non interessa a nessuno fuori di quest'Aula, ce ne rendiamo perfettamente conto. Caro collega Pittalis, lei si distingue per una spiccata onestà intellettuale, di cui le do atto, nonostante questo è costretto, ovviamente, a difendere la sua "ditta", quindi comprendo quando mette il piede su una buccia di banana.
Ma quale edilizia, collega Pittalis? Se sull'edilizia il vostro contributo è il piano casa, per pura cortesia non vi richiamo a quanto dichiarato non da questo "covo di bolscevichi", ma dall'ingegner De Pasquale, presidente dell'ANCE, il quale ha sempre totalmente disapprovato le politiche del presidente Cappellacci relative al settore delle costruzioni, non ultimo il piano casa.
Mi dispiace citare un dato, onorevole Pittalis, perché lei non c'entra nulla, però noi vi avevamo chiesto, e ne sono testimonianza le nostre proposte agli atti del Consiglio, di mettere a norma gli edifici scolastici. Ciò avrebbe consentito di mettere in sicurezza i nostri ragazzi, gli insegnanti, ma soprattutto sarebbe stato un volano per ridare un minimo di dinamicità alle attività economiche, soprattutto nel settore delle piccole e medie imprese. Il presidente Cappellacci era invece preoccupato di dare una stanza in più a quel sardo che lo ha commosso in un paese dell'Oristanese, o cose di questo genere. Per cortesia, risparmiateci almeno queste cose!
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 608/A.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Cappellacci e Contu Mariano hanno votato a favore.
Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Biancareddu - Cappai - Cappellacci - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Licandro - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Mula - Murgioni - Oppi - Peru - Petrini - Pisano - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda.
Rispondono no i consiglieri: Agus - Arbau - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Diana Giampaolo - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Planetta - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Bardanzellu - Campus - Cuccureddu - Dessì - Mulas - Sorgia.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 72
votanti 65
astenuti 7
maggioranza 33
favorevoli 37
contrari 28
(Il Consiglio approva).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della deliberazione di autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio interno del Consiglio regionale per l'anno 2014.
Invito i consiglieri questori a prendere posto nei banchi della Giunta.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha facoltà di parlare il consigliere Cuccu, questore.
CUCCU (P.D.), questore. L'autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio interno del Consiglio regionale è un atto conseguente all'autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione. I trasferimenti della Regione per il funzionamento del Consiglio regionale sono inseriti nel bilancio della Regione, quindi l'esercizio provvisorio del bilancio interno del Consiglio è strettamente collegato alla votazione che abbiamo fatto precedentemente, non abbiamo alternative.
PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.
Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo unico.
(Segue lettura)
PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, procediamo alla votazione della deliberazione, essendo composta da un unico articolo.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della deliberazione di autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio interno del Consiglio regionale per l'anno 2014.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Manca, Murgioni e Rassu hanno votato a favore.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Arbau - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Bruno - Campus - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Giampaolo - Floris Mario - Floris Rosanna - Floris Vincenzo - Fois - Gallus - Licandro - Locci - Lombardo - Lotto - Lunesu - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Oppi - Peru - Petrini - Pisano - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Sorgia - Soru - Steri - Stocchino - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda - Zuncheddu.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 68
votanti 68
maggioranza 35
favorevoli 68
(Il Consiglio approva).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge numero 599.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.
Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'esame del titolo, al quale sono stati presentati due emendamenti .
(Si riporta di seguito il testo del titolo e dei relativi emendamenti:
Titolo
Norme urgenti in materia di agricoltura
Emendamento aggiuntivo Pittalis - Diana Giampaolo - Steri - Solinas Christian - Cuccureddu - Sanna Matteo - Cocco Daniele Secondo - Meloni Francesco - Mulas
TITOLO
Nel titolo della proposta di legge, dopo la parola "Agricoltura", sono aggiunte le seguenti: "e di previdenza integrativa del comparto regionale".(1)
Emendamento aggiuntivo Pittalis - Fois - Sanna Gian Valerio - Steri - Cocco Daniele - Lai - Rodin - Salis - Solinas Antonio - Tocco - Lunesu - Oppi.
TITOLO
Nel titolo, in fine sono aggiunte le seguenti parole: "e disposizioni varie". (3).)
PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale.
CHERCHI (F.I.), Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale. Il parere della Giunta è favorevole.
Metto in votazione il titolo. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 1. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 3. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 1.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:
Art. 1
Credito in agricoltura
1. E' istituito presso la SFIRS un fondo di rotazione per il piccolo credito in agricoltura. Il fondo è destinato alle aziende di produzione primaria. Con deliberazione della Giunta regionale sono definiti i criteri e le modalità di attuazione del fondo. L'aiuto di cui al presente articolo è sottoposto all'approvazione della Commissione europea, ex articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE).
2. Alle spese previste per l'attuazione del fondo di rotazione di cui al comma 1, valutate per l'anno 2013 in euro 11.072.768,49, si fa fronte con le risorse rinvenute sui capitoli sotto elencati, mediante rimodulazione delle risorse precedentemente assegnate:
a) euro 4.603.768,49 sul capitolo SC06.1028 e euro 1.673.000 sul capitolo SC06.1029 - UPB S06.04.009;
b) euro 1.796.000 sul capitolo SC06.1088 - UPB S06.04.013;
e) euro 3.000.000 sul capitolo SC06.0949 - UPB S06.04.005.
3. Il fondo per gli interventi di cui all'articolo 17 della legge regionale 17 novembre 2010, n. 15 (Disposizioni in materia di agricoltura), è determinato in euro 3.000.000.
4. La quota restante delle risorse disponibili sul fondo di cui al comma 3 è destinata ad interventi regionali funzionali a favorire l'accesso al credito delle piccole e medie imprese, aventi sede operativa in Sardegna, operanti nel settore della produzione agricola primaria e della trasformazione e commercializzazione. Tali interventi sono individuati e disciplinati da deliberazioni della Giunta regionale su proposta dell'Assessore competente in materia di agricoltura.)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 2.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:
Art. 2
Assistenza tecnica in zootecnia
1. L'articolo 16 della legge regionale 14 novembre 2000, n. 21 (Adeguamento delle provvidenze regionali a favore dell'agricoltura agli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato nel settore agricolo e interventi a favore delle infrastrutture rurali e della silvicoltura), continua ad applicarsi sino alla data del 31 dicembre 2015. All'erogazione degli aiuti previsti in tale articolo provvede l'Agenzia LAORE Sardegna sulla base delle risorse previste nel proprio bilancio.
2. La lettera d) del comma 1 dell'articolo 16 della legge regionale n. 21 del 2000 è così sostituita:
"d) contributi a favore dell'Associazione regionale allevatori della Sardegna fino al 100 per cento delle spese sostenute per la realizzazione di servizi di assistenza tecnica in zootecnia, prestati a favore di tutti gli allevatori della Sardegna.".
3. Gli aiuti di cui al comma 2 sono sottoposti all'approvazione della Commissione europea, secondo quanto disposto dagli articoli 107 e 108 del TFUE.
4. La Giunta regionale, con propria deliberazione assunta su proposta dell'Assessore competente in materia di agricoltura, definisce le procedure di attuazione, i criteri e le modalità di erogazione degli aiuti.)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 3.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:
Art. 3
Modifica all'articolo 5 della legge regionale
n. 6 del 2008
1. Il comma 4 bis dell'articolo 5 della legge regionale 23 maggio 2008, n. 6 (Legge quadro in materia di consorzi di bonifica) è così sostituito:
"4 bis. L'Amministrazione regionale è autorizzata a concorrere alle spese per la gestione degli impianti consortili ed ai costi attinenti l'attività istituzionale dei consorzi di bonifica, nella misura massima del 75 per cento delle spese ed entro i limiti degli stanziamenti disposti dal bilancio della Regione. I criteri di ripartizione, nonché quelli di qualificazione e quantificazione dei costi da considerare, sono stabiliti con deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell'Assessore competente in materia di agricoltura.".)
PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, procediamo alla votazione.
Ha domandato di parlare il consigliere Arbau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ARBAU (Gruppo Misto). Vorrei sottolineare che numerosi consorzi di bonifica sono commissariati. E' vero che la specialità di questa maggioranza è quella di commissariare un po' tutto, però credo che sulla democrazia non si possa giocare. Peraltro questi commissariamenti hanno portato alla proliferazione dei costi e quindi è necessario, affinché i pastori e gli agricoltori non paghino il pesante costo dei commissari, che questa Giunta "rinsavisca", auspicabilmente in questi giorni. Credo proprio che non sarà così e si spera che si provveda nella prossima legislatura, però il dato di fatto è che sapete solo commissariare e implementare i costi.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 3. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 4.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:
Art. 4
Modifica all'articolo 34 della legge regionale
n. 6 del 2008
1. Al comma 11 dell'articolo 34 della legge regionale n. 6 del 2008 le parole "Per almeno sei mesi" sono sostituite dalle seguenti: "Per almeno otto mesi".)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 5, al quale sono stati presentati quattro emendamenti. L'emendamento numero 4 era stato presentato all'articolo 6, ma va spostato all'articolo 5.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5 e dei relativi emendamenti:
Art. 5
Modifica all'articolo 1 della legge regionale
n. 19 del 2012
1. Al comma 1 dell'articolo 1 della legge regionale 12 ottobre 2012, n. 19 (Norme per la continuità delle concessioni demaniali ai fini di pesca e acquacoltura), le parole "31 dicembre 2013" sono sostituite dalle seguenti: "31 dicembre 2014", al fine di consentire il completamento delle procedure di evidenza pubblica.
Emendamento aggiuntivo Pittalis - Diana Giampaolo - Steri - Solinas Christian - Cuccureddu - Sanna Matteo - Cocco Daniele Secondo - Meloni Francesco - Mulas
Art. 5
Testo dell'emendamento:
Dopo l'art. 5 è aggiunto il seguente articolo:
"art. 5 bis
1. I dipendenti della Società Bonifiche Sarde sono inseriti in un percorso triennale di utilizzo da parte dell'Ente Foreste della Sardegna, in continuità contrattuale con la Società Bonifiche Sarde.
2. Agli oneri relativi all'attuazione del comma 1, valutati in Euro 1.015.000 per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016, si provvede rispettivamente:
a) per l'anno 2014 a valere sui fondi di cui all'art. 3, comma 34 della legge regionale 15 marzo 2012, n. 6 (Legge finanziaria 2012):
b) per l'anno 2015 con la seguente variazione nel bilancio della Regione per gli anni 2013-2015:
In diminuzione UPB 508.01.002
2015 1.015.000
In aumento
UPB 504.08.007
2015 1.015.000
mediante riduzione della riserva di cui alla voce 1) della tabella A) della legge regionale 23 maggio 2013, n. 12 (Legge finanziaria 2013);
c) per l'anno 2016 con la rispettiva legge di bilancio.
3. L'art. 14 della legge regionale 22 dicembre 2011, n. 27 trova applicazione, fino alla nuova contrattazione collettiva solo nei confronti dei fondi che non si trovano in equilibrio gestionale economico e finanziario". (2)
Emendamento aggiuntivo Pittalis - Steri - Fois - Rodin - Lai
Dopo l'articolo 5 è aggiunto il seguente:
Articolo 5 bis
1. E autorizzata nell'anno 2013 l'ulteriore stanziamento di euro 115.000.000 a favore del fondo di cui al capitolo SC05.0001 (UPB S05.01.001) relativo alla spesa sanitaria di parte corrente indistinta che qualora non impegnato entro il medesimo esercizio permane in conto residui per essere utilizzato nell'esercizio successivo per le stesse finalità.
2. All'incremento del fondo di cui al comma 1 si provvede mediante pari riduzione delle voci di spesa, di cui al comma 4, iscritte in conto delle elencate U.P.B., anche con contestuale rideterminazione delle autorizzazioni di spesa di cui alle disposizioni di legge richiamate accanto al numero del capitolo così come derivanti dal decremento nello stesso capitolo indicato.
3. Per le finalità di cui al precedente comma 2:
- per l'anno 2013, la quota di cui all'articolo 18, comma 22, -della legge regionale 30 giugno 2001, n. 12 è ridotta all'1,36 per cento.
- Le economie di spesa accertate sui finanziamenti erogati dalla Regione all' Agenzia regionale ARGEA per interventi a favore e a sostegno del comparto agricolo, determinate in complessive euro 17.502.049,12, permangono nelle ,disponibilità della medesima agenzia e sono portate in detrazione al contributo di funzionamento alla stessa spettate per l'anno 201.3.
- Nel comma 3 dell'articolo 4 della legge regionale 23 maggio 2013, n. 12 le parole e utilizzato a compensazione del" sono sostituite dalle seguenti:'" è portato in detrazione dal".
Nel bilancio della regione per l'anno 2013 nelle sottoelencate unità previsionali di base sono introdotte le seguenti variazioni in diminuzione:
STRATEGIA 01
S01.01.002 Oneri di funzionamento della Giunta regionale e uffici di
supporto 2013 € 630.000
SC01.0017 -€ 130.000
SC01.0018 -€.500.000
S01.01.003 Spese di rappresentanza 2013 € 6.000
SC01.0027
S01.02.001 Oneri per il trattamento economico dei dipendenti, ivi
compreso il salario accessorio 2013 € 908.000
SC01.0141 -€ 293.000
SC01.0142 -€ 15.000
SC01.0145 -€ 200.000
SC01.0150 -€ 300.000
SC01.0160 -€ 20.000
SC01.0162 -€ 80.000
S01.02.002 Oneri relativi a contributi sociali, di fine rapporti e al
versamento dell'IRAP 2013 € 2.000
SC01.0184
SC01.02.003 Altre spese per il personale 2013 € 1.780.000
SC01.0204 -€ 10.000
SC01.0205 -€ 640.000
SC01.0206 -€ 125.000
SC01.0226 -€ 20.000
SC01.0209 € 985.000.
S01.02.005 Acquisizione di beni e servizi 2013 € 1.142.000
SC01.0307 -€ 1.000.000
SC01.0303 -€ 52.000
SC01.0283 € 90.000
S01.03.003 Funzionamento Organismi d'interesse
regionale 2013 € 141.000
SC01.0467 -€ 48.000
SC01.0474 -€ 30.000
SC01.0500 -€ 20.000
SC01.0498 -€ 7.000
SC01.0489 -€ 3.000
SC01.0464 -€ 5.000
SC01.0490 -€ 28.000
S01.03.005 Spese per elezioni e referendum regionali 2013 € 210.000
SC01.5016 -€ 60.000
SC01.5017 -€ 150.000
S01.03.008 Spese per la pubblicazione e per l'acquisto di atti e di beni
d'interesse regionale 2013 € 86.000
SC01.0587 -€ 10.000
SC01.0588 -€ 76.000
S01.03.009 Altre spese istituzionali 2013 € 89.000
SC01.0603 -€ 25.000
SC01.0602 -€ 17.000
SC01.0608 -€ 47.000
S01.03.010 Spese per interventi di programmazione negoziata e per
l'attuazione del PRS. 2013 € 9.779.000
SC01.0628
S01.03.013 Adempimenti ex ARASE e Osservatorio Economico - Parte
corrente 2013 €25.000
SC01.5003
S01.04.001 Studi, ricerche, collaborazioni e simili 2013 €246.000
SC01.0710 -€ 60.000
SC01.0717 -€ 20.000
SC01.0718 -€ 2.000
SC01.0708 -€44.000
SC01.0712 €100.000
SC01.0709 -€ 20.000
S01.04.002 Monitoraggio, controllo e assistenza cella spesa regionale e
delle finanze regionali 2013 68.000
SC01.0771 -€ 68.000
S01.04.004 Relazioni con il pubblico
e comunicazione interna 2013 € 86.000
SC01.0802 -€ 86.000
S01.05.001 Gestione del patrimonio e del demanio 2013 €957.000
SC01.0911 -€ 1.000
SC01.0914 -€ 76.000
SC01.0916 -€ 700.000
SC01.0912 -€ 180.000
S01.05.002 Incremento, valorizzazione e manutenzione del patrimonio e
del demanio regionale 2013 €2.150.000
SC01.0971 -€1.600.000
SC01.0975 -€ 50.000
SC01.0957 -€ 500.000
S01.06.001 Trasferimenti agli Enti Locali -
Parte corrente 2013 € 8.863.000
SC01.1074 -€ 50.000
SC01.1059 -€ 8.414.000
SC01.1067 -€ 399.000 - reinserimento personale comunità montane - art. 6,
c. 10, L.R. 3/2008 e s.m.i.
S01.06.002 Trasferimenti agli Enti Locali
- Investimenti 2013 €400.000
SC01.1100
STRATEGIA 02
S02.03.006 Trasferimenti agli Enti locali per interventi di politiche attive
del lavoro - Spese correnti 2013 € 150.000
SC02.0888
S02.04.001 Ricerca - Agenzie regionali 2013 €1.500.000
SC02.1005
S02.04.004 Ricerca scientifica e innovazione tecnologica
- spese correnti 2013 50.000
SC02.1031 - finanziamenti a favore della ricerca - L.R. 7/2007
STRATEGIA 03
S03.01.003 Tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio
culturale - spese correnti 2013 € 999.000
SC03.0015 -:Patrimonio: culturale sardo - art. 5. C. 50, L.R. 12/2013
S03.01.006 Interventi a favore delle biblioteche
- Spese correnti 2013 € 1.850.000
SC03.0106 -€25.000
SC03.0120 -€ 740.000 - beni culturali - art. 5, c.50, L.R. 12/2013
SC03.0123 -€ 1.085.000 - biblioteche e archivi art. 5, c.50, L.R. 12/2013-
S03.01.0.07 Interventi a favore delle biblioteche
- Investimenti 2013 €10.000
SC03.0135
S03.02.001 Interventi per la valorizzazione della lingua e
della cultura sarda 2013 € 471.000
SC03.0201 -€ 85.000
SC03.0231 -€ 224.000 -
sportello linguistico regionale -- art. 9, c. 1, lett. a),L.R. 3/2009
SC03.0236 -€ 40.000
SC03.0233 -€ 100.000
SC03.0199 -€ 22.000
S03.02.002 Interventi per manifestazioni tradizionali
e dell'identità sarda 2013 30.000
SC03.0247
S03.02.003 Interventi per promuovere e sostenere l'editoria
e l'informazione 2013. € 70.000
SC03.0270 -€ 20.000
SC03.0282 -€ 50.000 - notiziari in lingua - ari. 28, c.1, lett. d) L.R. 2/2007 e smi
S03.02.004 Investimenti per attività culturali 2013 € 120:000
SC03.0304 -€ 70.000
SC03.0305 -€ 50.000
STRATEGIA 04
S04.03.007 Compagnie, Barracellari 2013 380.000
SC04.0470
S04.04.002 Tutela, difesa e valorizzazione delle coste -
Investimenti 2013 500.000
SC04.1029 - Monitoraggio erosione costiera spiagge - Art. 5, c. 19, L.R. 12/2013
S04.06.003 Protezione dell'ambiente
dai pericoli derivanti dall'amianto 2013 €20.000
SC04.1316 = Conferenza Regionale pericoli amianto- L.R. 22/2005
S04.06.006 Investimenti nell'ambito della gestione dei rifiuti e bonifica
dei siti inquinati 2013 € 1.600.000
SC04.1393 - Recupero siti minerari dismessi - art. 15, c. 9, L.R. 12/2011 e smi
S04.07.001 Agenzia Regionale Protezione
Ambiente della Sardegna (ARPAS) 2013 € 10.000.000
SC04.1470
S04.07.005 Spese correnti in materia di VIA e sistema informativo ambientale 2013 € 100.000
SC04.1542
S.04.07.007 Spese per l'attività, dell'autorità ambientale e per la
realizzazione di programmi per Io sviluppo sostenibile e per l'educazione
ambientale - Spese correnti 2013 € 50.000
SC04.1606
S04.08.002 Interventi a tutela dei Parchi e delle aree protette -
Investimenti 2013 € 250.000
SC04.1759 - Investimenti nei parchi - art. 15, c. 8, L.R. 12/2011 e smi
S04.08.016 Contributi e finanziamenti in materia di gestione della fauna
selvatica 2013 € 46.000
SC04.2289
S04.09.003 Pianificazione, vigilanza e controllo sull'attività urbanistica e
Paesaggistica 2013 € 360.000
SC04.2442 -€ 200.000 - Linee guida piano paesaggistico:- art. 5, c. 5, L.R. 3/2009 e smi
SC04.2443 -€ 80.000
SC04.2447 -€ 80.000
S04.09.005 Trasferimenti agli Enti Locali per attività urbanistiche -
Parte corrente 2013 € 19.000
SC04.2465
S04.10.001 Politiche per le aree urbane - Investimenti 2013 € 580.000
SC04.2631 - Bando Saltus - art. 4, c. 5, L.R. 17/2011 e S.m.i.
S04.10.003 Edilizia abitativa. Parte corrente 2013 € 70.000
SC04.2671 - Monitoraggio edilizia residenziale pubblica - art. 5, c. 18, L.R. 7/2005
S04.10.005 Edilizia patrimoniale, demaniale e civile.
Investimenti 2013 € 3.201.000
SC04.2746 -€ 1.000 - Mattatoi intercomunali - art. 5, c. 35, L.R. 12/2013 e s.m.i.
SC04.2748 -€ 3.000.000 - Abolizione barriere architettoniche - art. 8 L.R. 32/1991 e
SC04.2752 -€ 200.000 - Ampliamento cimiteri - art. 5, c. 37 L.R. 12/2013
S04.10.006 Contributi ai Comuni per strumenti
urbanistici 2013 € 613.000
SC04.2777 -€ 113.000 - SCUS-PUC-PAI - L.R. 4/2013.
SC04.2774 -€ 500.000 - Strumenti urbanistici comunali - art. 41 L.R. 45/89 e
s.m.i.
STRATEGIA 05
S05.01.004 Spese finalizzate al miglioramento ed al controllo del Servizio sanitario 2013 € 5.000.000
SC05.0084 5.000.000
S05.01.006 Lotta contro le patologie croniche e sociali
- Investimenti 2013 € 130.000
SC05.0122 -€ 130.000
S05.01.007 Assistenza sanitaria 2013 € 633.000
SC05.0129 -€ 500.000
SC05.0128 -€ 133.000
S05.03.001 Interventi a favore del volontariato
- Parte corrente 2013 82.000
SC05.0553 .€ 80.000 - Servizi sociali e IESS - Art. 10, c. 4, L.R. 2/2007 e s.m.i.
SC05.0548 -€ 2.000
S05.03.005 Finanziamenti per attività socio-assistenziali 2013€ 550.000
SC05.5005 -€ 500.000
SC05.0631 -€ 50.000 - Cofinanziamento al fondo usura Ad. 5, c. 20, L.R. 1/2011 e s.m.i.
S05.03.007 Provvidenze a favore di soggetti con disabilità e loro
associazioni. 2013 2.000.000
SC05.5024 -€ 2.000.000 - Reddito minimo comunità - Art. 3, c. 6, L.R. 12/2013 e s.m.i.
S05.03.010 Interventi nel settore edilizio a favore
delle famiglie 2013 € 812.000
SC05.0834 -€ 800.000
SC05.0836 -€ 12.000 - Fondo edilizia abitativa - L.R. 32/1985 e s.m.i.
S05.04.002 Interventi a favore dello sport -
Investimenti 2013 € 799.000
SC05.0882 -€ 401.000
SC05.0885 -€ 398.000
S05.04.006 Interventi a favore cinema in Sardegna -
Spese correnti 2013 € 305.000
SC05.0973 -€ 5.000
SC05.0971 -€ 200.000
SC05.0972 -€100.000
S05.05.001 Interventi per favorire la partecipazione elettorale degli
emigrati 2013 €19.000
SC05.1051 -€ 19.000
STRATEGIA 06
S06.03.001 Incentivazioni alle attività artigiane 2013 €4.184.000
SC06.0390 -€ 3.000.000 - Consorzi fidi Art. 4, c. 43, L.R. 6/2012 e s.m.i. SC06.0391 -€ 500.000 - Consorzi fidi - Art. 4, c. 43, L.R. 6/2012 e s.m.i.
SC06.0414 -€ 684.000 - Conto interessi artigiani - Art. 2, L.R. 51/1993 e s.m.i.
S06.03.002 Incentivazioni di parte corrente per
le attività artigiane 2013 € 2.305.000
SC06.0416 -€ 2.000.000
SC06.0406 -€ 305.000
S06.03.003 Compensi agli enti istruttori -
Settore artigianato 2013 € 726.000
SC06.0428 -€ 400.000
SC06.0429 -€ 326.000
S06.03.008 Sostegno alle attività commerciali
- Investimenti 2013 2.000.000
SC06.0481
S06.03.011 Interventi per la promozione e lo sviluppo del sistema dei
servizi 2013 € 1.500.000
SC06.0520 -€ 1.500.000
S06.03.023 Gestioni liquidatorie, commesse RAS e messa in sicurezza siti
- Spese correnti 2013 € 7.723.000.
SC06.0674 -€ 6.366.000
SC06.0693-€ 1.000.000
SC06.0676 -€ 357.000
S06.03.028 Investimenti a favore della cooperazione e dell'imprenditoria giovanile 2013 €.500.000
SC06.0758 - Consorzi fidi - ari. 1, c. 10, L.R.23 maggio 2013, n. 12
S06.04.001 Finanziamenti alle Agenzie operanti nel settore agricolo - Parte corrente 2013 €.17.502.000
S06.04.008 Incentivi per il potenziamento della produzione zootecnica -
spese,correnti 2013 4.000
SC06.1000
S06.04.015 Tutela, valorizzazione e marketing dei prodotti agricoli - Spese correnti 2013 € 462.000
SC06.1159 -€ 462.000
S06.04.023 Adempimenti derivanti dall'attuazione della normativa
comunitaria sul PSR 2007/ 2013 € 487.000
SC06.1320
S06.05.002 Spese varie in materia di pesca e di
acquacoltura 2013 € 50.000
SC06.1382
S06.05.003 Investimenti a favore della pesca
SC06.1414 €800.000
S06.06.004 Fondo Regionale per l'Occupazione -
Spese correnti 2013 € 398.000
SC06.1586 -€ 84.000
SC06.1590 -€ 239.000
SC06.1622 -€ 75.000
STRATEGIA 07
S07.01.001 Monitoraggio, studi e progettazioni nel settore della
viabilità 2013 € 400.000
SC07.0007
S07.04.001 Spese per la manutenzione ordinaria e la sicurezza dei
porti 2013 € 200.000
SC07.0341 -€ 200.000
S07.06.001 Trasporto pubblico locale 2013 € 5.899.000
SC07.0595 -€ 1.000.000
SC07.0607 -€ 200.000
SC07.0616 -€ 674.000
SC07.0608 -€ 494.000 Contributi compensazione agevolazioni tributarie - art 26 L.R. 21/2005 e s.m.i.
SC07.0592 -€ 30.000
SC07.0613 -€ 33.000
SC07.0621 --€ 685.000
SC07.0625 -€ 533.000
SC07.0627 -€ 2.250.000
S07.06.002 Investimenti nel settore dei trasporti 2013 € 1.688.000
SC07.0640
S07.07.005 Emergenza idrica 2013 € 900.000
SC07.0883 - Sistema idrico multisettoriale - Ad. 9, c. 6, L.R. 3/2008 e s.m.i.
S07.10.001 Oneri relativi agli appalti e contratti e spese
generali 2013 € 5.000
SC07.1168 -€ 4.000
SC07.1170 -€ 1.000
S07.10.006 Contributi per garanzie fideiussorie e ammortamento di
mutui. 2013 € 46.000
SC07.1284 - Concorso interessi mutui - Art. 4, c. 1, L.R. 4/2000 e s.m.i.
STRATEGIA 08
S08.01.002 Fondo per nuovi oneri legislativi di parte
corrente 2013 € 523.000
SC08.0024 - FNOL parte corrente (voce 1) - Art. 1, c. 8, lett. a) L.R. 12/2013
S08.01.005 Interessi su rate d'ammortamento mutui e/o prestiti
obbligazionari 2013 € 4.146.000
S08.01.009 Spese per attività generali 2013 e 56.000
SC08.0176 -€ 4.000
SC08.0172 -€ 2.000
SC08.0169 -€ 50.000
S08.02.001 Rimborsi vari e sanzioni a carico della
Regione 2013. €1.520.000
SC08.0278 -€ 800.000
SC08.0279 -€ 720.000
S08.02.002 Altre partite generali che si compensano
nell'entrata 2013. € 39 000 (4)
Emendamento aggiuntivo Cocco Daniele Secondo - Pittalis - Diana Giampaolo - Solinas Christian - Sanna Matteo - Fois - Cuccureddu - Steri
Al comma 4 dell'art. 12 della L.R. 25/2012 sono apportate le seguenti modifiche:
1) Dopo le parole: "dell'Agenzia Agris sono aggiunte: "che presenta delle vacanze alla data del 31.12.2012";
2) Le parole:"a decorrere dal 2012" sono sostituite con:" a decorrere dal 2013";
3) La spesa di "euro 700.000 annuo" è sostituita con:" 900.000 euro annue, quale quota aggiunta rispetto alle risorse iscritte nell'UPB S06.04.001 per finanziamento ordinario".
Alla presente norma si fa fronte con l'adeguamento in Bilancio del finanziamento annuale dell'Agenzia Agris, finalizzato alla stabilizzazione dei profili professionali B1 specifici del comparto ippico e zootecnico. (5)
Emendamento aggiuntivo Pittalis - Diana Giampaolo - Steri - Cuccureddu - Dedoni - Sanna Matteo - Campus - Cocco Daniele Secondo - Solinas Christian.
Dopo l'articolo 6 è aggiunto il seguente:
"Art. 6 bis
Attuazione dell'articolo 5, primo comma, della legge regionale 8 febbraio 2013 n. 3 (Assunzione a termine da parte dell'Agenzia regionale del lavoro)
1. Ai fini della compiuta attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 5, primo comma, della legge regionale 8 febbraio 2013, n. 3, il termine del "31 dicembre 2013" in esso previsto è sostituito con il termine del "30 settembre 2014".
2. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo si fa fronte con lo stanziamento iscritto alla UPB 506.06.004 in conto residui e, successivamente all'approvazione delle leggi regionali finanziaria e bilancio 2014, nei corrispondenti capitoli e UPB del bilancio stesso.".(6).)
PRESIDENTE. Ricordo che i consiglieri che intendono prendere la parola devono iscriversi non oltre la conclusione del primo intervento.
E' iscritto a parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (SEL-Sardigna Libera). Presidente, intervengo per proporre un emendamento orale all'emendamento numero 5 all'articolo 5. Le parole da "a decorrere dall'anno 2012" a "annui" sono sostituite dalle seguenti: "a decorrere dall'anno 2014, la spesa di euro 900.000 annui per la stabilizzazione dei profili professionali B1 specifici del comparto ippico e zootecnico. Agli oneri degli anni successivi si provvede con i rispettivi bilanci. UPB S08.01.002, Fnol 2014, 900.000; 2015, 900.000".
PRESIDENTE. L'Aula è d'accordo su questa proposta?
Siccome siamo in fase di discussione dell'articolo, prima di votare l'emendamento numero 5 sarà distribuito il testo completo.
(Interruzione del consigliere Pittalis)
PRESIDENTE. Onorevole Pittalis, le modifiche vengono inserite all'atto della votazione degli emendamenti. Adesso siamo in fase di discussione dell'articolo.
E' iscritto a parlare il consigliere Soru. Ne ha facoltà.
SORU (P.D.). Mi sono iscritto a parlare, signora Presidente, innanzitutto per dire che mi piacerebbe, visto che finalmente discutiamo una legge e non un provvedimento estemporaneo di un solo articolo, che i relatori ci spiegassero in che cosa consistono queste misure urgenti in agricoltura e che la loro spiegazione stimolasse un minimo di dibattito, perché altrimenti siamo qui semplicemente per pigiare i tasti di votazione, per fare il più presto possibile. E' vero, siamo nelle vacanze di Natale, forse tutti abbiamo fretta, però se dobbiamo approvare cose importanti vale la pena fare un minimo di discussione.
Mi soffermo sull'articolo 5, un articolo molto semplice in cui le norme per la continuità delle concessioni demaniali ai fini di pesca e acquacoltura sono prorogate dal 31 dicembre 2013 al 31 dicembre 2014. Stiamo parlando, quindi, delle proroghe delle concessioni demaniali di tutto il sistema degli stagni della Sardegna, da quelli dell'Oristanese (Cabras, S'Ena Arrubia, Pauli Pirastu, Marceddì) allo stagno di Tortolì e a quello del Sarrabus. Per gran parte di questi stagni - forse anche per lo stagno di Sant'Anna Arresi, ma non saprei dire con esattezza - le concessioni demaniali scadevano il 31 dicembre 2008. Uno dei motivi per cui mi è maggiormente dispiaciuto non potermi più occupare dell'amministrazione regionale è stato proprio il fatto di non potermi dedicare, nei primi mesi del 2009, a un progetto sistematico per la valorizzazione di questi compendi, che hanno un'enorme opportunità produttiva e sono ormai lasciati nell'incuria. Si pensi che solamente nello stagno di Cabras operano 13 cooperative, le quali non riescono a mettersi assieme. I locali di un consorzio che gestisce un'attività di ristorazione sono stati persino incendiati e distrutti, probabilmente per piccole vendette locali, qualche mese fa.
Tutto questo per dire che dall'Amministrazione regionale, e anche dal Consiglio regionale, ci saremmo aspettati qualcosa di diverso in cinque anni, ad esempio mettere un punto fermo sulle concessioni demaniali degli stagni e sulle politica della pesca nelle acque interne della Sardegna. Dopo cinque anni stiamo semplicemente prorogando, il che equivale ad alzare le mani e arrendersi alla possibilità di governare. Ma governare non significa fare demagogia, conferenze stampa o "libricini" senza contradditorio. Governare significa incidere sulle cose, agire praticamente, fare qualcosa. Sulla pesca abbiamo disimpegnato i fondi europei! In cinque anni, non siamo riusciti a stabilire come valorizzare la grande ricchezza delle acque interne della Sardegna. Proroghiamo senza nemmeno trenta secondi di dibattito, perché tanto siamo sotto Natale.
Mi aspetterei qualche considerazione dai relatori, mi aspetterei qualche chiarimento da chi fa parte della Commissione agricoltura, mi aspetterei che l'Assessore dell'agricoltura spiegasse perché in cinque anni non siamo riusciti a fare nulla. Grazie.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale.
CHERCHI (F.I.), Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale. Il parere della Giunta è favorevole.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 5.
Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PITTALIS (F.I.). Recentemente è stato varato, a livello nazionale, un provvedimento in questa materia che proroga al 2020. Per uniformare la disciplina che stiamo assumendo all'articolo 5, le parole "31 dicembre 2014", andrebbero pertanto sostituite con "31 dicembre 2020". Questo per evitare una situazione di disparità rispetto a quanto già normato a livello nazionale. Solo per questa ragione propongo un emendamento orale.
PRESIDENTE. Scusate, colleghi, la discussione dell'articolo è già chiusa. L'onorevole Pittalis ha proposto un emendamento orale che può essere accettato oppure no, ma senza aprire una discussione.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Inizio dicendo un no con ventisette punti esclamativi e vorrei motivarlo, Presidente. Si è capito il no?
Noi abbiamo acceduto a questo testo con "estrema riluttanza", direbbe la striscia di un fumetto, per le ragioni che ha esposto l'onorevole Soru qualche attimo fa. Non scherziamo! Qui, caro assessore Cherchi, c'è la fotografia del fallimento suo e della Giunta a cui appartiene, perché in cinque anni non siete riusciti a fare nulla per rinnovare le concessioni demaniali ai fini di pesca e acquacoltura. Io mi sono informato, e tu lo sai bene. Voi siete tra quelli che hanno proposto la proroga fino al 2020, ma qui siamo in presenza di una situazione davvero delicata. Attenzione, perché in alcuni di quei territori c'è una condizione che mette a rischio anche l'ordine pubblico e la convivenza tra le diverse cooperative e società che operano nelle zone umide. Badate, è a rischio perché in cinque anni non si è riusciti ad approvare una norma che consentisse anche a chi è fuori di poter partecipare, perché di proroga in proroga si rinnova lo status quo senza, ripeto, dare alcuna possibilità a chi è fuori!
Noi abbiamo acceduto semplicemente perché è scritto "al fine di consentire il completamento delle procedure di evidenza pubblica". Se non fosse stata scritta questa riga, come noi abbiamo proposto, non saremmo stati d'accordo nemmeno sulla proroga di un anno.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 5. Chi l'approva...
(Interruzione del consigliere Soru)
PRESIDENTE. Onorevole Soru, io ho guardato il monitor, mi dispiace ma lei ha chiesto la parola mentre stavo già dicendo: "Chi l'approva". Si è iscritto in ritardo, mi dispiace. Io mi metto in discussione quando non guardo il monitor, in questo caso l'ho guardato e sono certa del mio operato.
Metto in votazione l'emendamento numero 5. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 2.
Ha domandato di parlare il consigliere Soru per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SORU (P.D.). Sono io che sono un po' maldestro evidentemente, volevo essere sicuro che mi avesse visto.
Intervengo intanto per dichiarare il voto contrario all'emendamento numero 2, ma anche per rivolgermi, con molto rispetto, all'Assessore dell'agricoltura, l'onorevole Cherchi. Ora, io non voglio dire che sia una responsabilità sua o di chi lo ha preceduto, non riesco più a tenere il conto degli Assessori dell'agricoltura che si sono avvicendati, però lei recentemente è stato protagonista di una risposta garbata e puntuale su un episodio che l'ha riguardata, per cui la prego di dare una risposta puntuale e garbata anche a me, e di non rispondere semplicemente chiamando col nome di battesimo il nostro Capogruppo e intervenendo mentre lui parla. La prego di rispondere prendendo la parola e parlando al microfono, in maniera che tutti possiamo sentirla, così magari riesce a spiegarmi perché in cinque anni non siete riusciti ad assegnare le concessioni demaniali e ad avviare una politica di riordino della normativa di settore e perché pretendevate addirittura di prorogare le concessioni in essere per altri sei anni. Ce lo spieghi e io magari capirò!
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 2. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 4.
Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (Gruppo Misto). Presidente, l'emendamento numero 4 è aggiuntivo all'articolo 6 o all'articolo 5?
PRESIDENTE. E' aggiuntivo all'articolo 5, l'ho specificato quando ho elencato gli emendamenti all'articolo 5. Erroneamente era stato presentato come emendamento aggiuntivo all'articolo 6, ma non poteva essere presentato alla norma finanziaria.
MANINCHEDDA (Gruppo Misto). Cercherò di essere brevissimo. L'emendamento numero 4 riguarda il ripiano del debito sanitario. Colleghi, il debito sanitario certificato alla fine del 31 dicembre 2012 era di 3.388 milioni di euro. Stimo che quello del 2013 sarà, sempre al 31 dicembre, intorno ai 3 miliardi e mezzo.
(Interruzione)
Va bene, lo vedremo quando arriveranno i CE, i conti economici finali del 31 dicembre. Qui si provvede a stanziare 115 milioni mandando in detrazione, dalle somme che avevamo iscritto a bilancio, tutta una serie di impegni finanziari, tra cui 9 milioni di euro relativi alla programmazione negoziata del Programma regionale si sviluppo; 8 milioni li togliamo dal finanziamento agli enti locali e 17 milioni da quello per l'ARGEA! Cosa significa questo? Significa che queste somme o erano iscritte male a bilancio, oppure a fronte di somme ben iscritte c'erano costi che non so bene come verranno onorati, il che per il 2013 vuol dire "zero".
Il patto di stabilità, che ha impedito di impegnare queste somme, non ha impedito di creare dei costi paralleli. Se invece ci sono quei costi paralleli voi nel 2014 su queste voci andrete per aria. Otto milioni in meno agli enti locali che cosa significano? Non li recuperate nel 2014, così come non recuperate i 10 milioni tolti all'ARPAS. State attenti alle politiche dell'impegno! Se anche queste somme non possono essere impegnate a causa del tetto previsto dal patto di stabilità state attenti perché nel 2014 non potrete coprire costi maturati nel 2013. State attenti quando fate le addizioni! La lista allegata vi farà saltare per aria gli impegni finanziari. State attenti a quello che fate!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sabatini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SABATINI (P.D.). Presidente, intervengo intanto per dire che oggi tutti gli Assessori con diritto di voto si sono presentati in Aula per paura che la maggioranza facesse la stessa brutta figura che ha fatto nella scorsa seduta. Ciò nonostante i colleghi della maggioranza sono andati in giro per la Sardegna a scaricare su altri la responsabilità, che è tutta in capo alla maggioranza, della bocciatura della copertura del disavanzo sanitario. Facendo terrorismo, in giro per la Sardegna, avete detto alle ASL: "Saranno bloccati tutti i finanziamenti, saranno bloccate tutte le possibilità di accrescere i servizi sanitari in Sardegna". Avete detto, in giro per la Sardegna, che il disavanzo sanitario è il risultato della irresponsabilità di chi governava nella scorsa legislatura. State ancora addossando le responsabilità dell'attuale disavanzo sanitario alla conduzione della sanità nella scorsa legislatura! Quando vi assumerete le vostre responsabilità?
Voglio ricordare, lo diceva prima il collega Maninchedda, che il fabbisogno teorico, che viene deciso dalla Conferenza permanente delle Regioni, è stato fissato, per il 2012, in 2.851 milioni di euro, mentre la spesa sanitaria ammonta a 3.144 milioni di euro. Basta fare la differenza: il disavanzo è di 293 milioni di euro. E' vero che quel fabbisogno è teorico, ma lo è perché la Sardegna si fa carico della spesa sanitaria, come tutte le Regioni a statuto speciale, eccetto la Sicilia. Quindi è un fabbisogno teorico, ma è un vincolo che andrebbe rispettato, perché si forma attraverso il carico dei costi standard che dovrebbero essere tenuti in considerazione da noi.
Da che cosa deriva questo disavanzo? Ve lo dico io: dalla spesa farmaceutica, che dal 2008 al 2012 è aumentata di 138 milioni di euro, che è superiore al parametro nazionale di riferimento ed è assolutamente fuori controllo; dalla spesa ospedaliera, che dal 2008 al 2012 è aumentata di 45 milioni di euro; dalla spesa per la medicina territoriale, che dal 2008 al 2012 è passata da 265 milioni a 283 milioni; dalla spesa per la medicina riabilitativa, che è aumentata di 53 milioni di euro in quattro anni; dal fatto che le RSA costano 4 milioni di euro in più e le consulenze in sanità 3 milioni di euro in più. Questo è il risultato, da questo deriva il disavanzo della sanità. Allora, pretendevate che noi votassimo a favore della mala gestione della sanità?
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Soru. Ne ha facoltà.
SORU (P.D.). Presidente, vorrei intervenire anch'io per dichiarazione di voto, ma prima parlo sull'ordine dei lavori perché non riesco a spiegarmi come sia possibile che stiamo parlando di sanità mentre è in discussione una proposta di legge intitolata "Norme urgenti in materia di agricoltura". Io questo non riesco proprio a capirlo, me lo spieghi lei, perché…
PRESIDENTE. Glielo spiego io, onorevole Soru.
SORU (P.D.). Mi permetta di terminare la domanda, Presidente, anche perché vorrei svolgere nel miglior modo possibile il mio ruolo di consigliere regionale, e mi sono preparato su questa legge, non su quella che è stata bocciata una settimana fa, altrimenti mi sarei rinfrescato la memoria su alcuni dati della sanità che mi sarebbe piaciuto ripetere.
Invece succede che durante la discussione di una proposta di legge intitolata "Norme urgenti in materia di agricoltura", senza che nessuno ci dica due parole di spiegazione, ci indichi i motivi della sua presentazione, ci dica qualcosa sulla sanità in Sardegna, nel totale disinteresse ci viene chiesto di approvare un emendamento riguardante la sanità.
Assessore, glielo chiedo veramente garbatamente: ci spieghi a cosa vi serve questo rifinanziamento del disavanzo della sanità? A che punto siamo? Abbiamo dei dati relativi al 2012, che cosa ci dobbiamo aspettare per il 2013? Quale sarà il disavanzo nel 2013? E' vicino ormai al mezzo miliardo di euro? Ci vuole dire qualche cosa al riguardo?
Credo sia sbagliato, signora Presidente, discutere in questo modo temi di questa rilevanza.
PRESIDENTE. Onorevole Soru, non si possono stravolgere le regole del Consiglio. E' facoltà dei consiglieri presentare emendamenti al titolo, così come al dispositivo della legge. Poiché è stato presentato un emendamento che aggiunge al titolo le parole "e disposizioni varie", è consentito presentare emendamenti che possono riguardare anche la materia della sanità.
Vorrei inoltre farle presente che questo emendamento è stato oggetto, proprio perché è stato bocciato una settimana fa, di un accordo tra tutti i Capigruppo, quindi non è arrivato in Aula oggi in maniera estemporanea.
(Interruzione del consigliere Soru)
PRESIDENTE. Non può intervenire sul merito, perché è già intervenuto per dichiarazione di voto, onorevole Soru. Per cortesia, deve attenersi alle regole di questo Consiglio. Lei è già intervenuto per dichiarazione di voto, non è diverso dagli altri consiglieri e non può reintervenire. Sul merito avrebbe dovuto intervenire nella discussione dell'articolo e degli emendamenti.
SORU (P.D.). Il mio voto non l'ho dichiarato, né lei me lo ha chiesto.
PRESIDENTE. Onorevole Soru, si iscriva e poi le darò la parola. Non ha diritto di reintervenire immediatamente dopo la mia risposta e deve dare la possibilità di intervenire ai consiglieri che si sono iscritti prima di lei.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi). Signora Presidente, farò un intervento rapidissimo giusto per mettere i puntini sulle "i", che mi pare che qui sfuggano. Dico subito che non intervengo per difendere la Giunta, che si difende benissimo da sola, peraltro, ma per difendere le Giunte, compresa quella presieduta dall'onorevole Soru, che alcuni di noi hanno spesso accusato di aver creato buchi nel bilancio nella sanità.
L'importo della spesa sanitaria, che viene stabilita tutti gli anni dal Comitato interministeriale per la programmazione economica, cioè dal CIPE e non dalla Conferenza delle Regioni (la Conferenza delle Regioni forse la avalla successivamente), è calcolata in base a una formula che sfido chiunque qua dentro a ripetere. E' una formula che determina la quota pro capite e che usa un unico parametro di correzione, quello dell'anzianità della popolazione, quindi è una formula che danneggia la Sardegna, la cui popolazione è relativamente giovane. Se la stessa formula venisse applicata usando come parametro anziché l'anzianità la dispersione della popolazione sul territorio, avremmo una ripartizione delle risorse molto più favorevole.
Pertanto parlare di deficit della sanità sulla base della deliberazione del CIPE è sbagliato per quanto riguarda sia la scorsa legislatura sia quella in corso. Ci stiamo, come dire, "tafazzando" da soli, e non mi sembra proprio il caso.
La cifra vera della spesa sanitaria la si rileva dai dati della relazione generale dello Stato economico del Paese, consultabile sul sito del Ministero dell'economia, dove viene indicata la spesa pro capite, l'unica che possiamo considerare. Su questa base abbiamo probabilmente un disavanzo inferiore. L'ultimo dato è del 2011 ed è inferiore a 80 milioni di euro. E' questo l'unico dato sul disavanzo sanitario che come Regione possiamo ammettere.
Invito l'Assessore della sanità e il Presidente a discutere di questo quando andranno a Roma (il riferimento è il Ministero dell'economia, non il Ministero della sanità) e a mettere i puntini sulle "i". Non è vero che esiste il disavanzo di cui si parla. Non esisteva prima e non esiste adesso. Per carità, questo non vuol dire che in sanità non ci siano sprechi o non si possa migliorare quello che volete, però non è vero che ci sono questi sprechi e soprattutto invito tutti i colleghi della maggioranza e anche dell'opposizione a non fare i Tafazzi della situazione!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, colleghi, anch'io dichiaro il mio voto contrario e vorrei far presente all'onorevole Meloni, ma anche alla Giunta, che questo emendamento è emblematico del vostro modo di lavorare. Attraverso il veicolo costituito dalla proposta di legge sull'agricoltura avete portato in aula un emendamento che di fatto affronta il problema del disavanzo della sanità, rimettendo così pesantemente mano al bilancio. Di fatto questa è una manovra di assestamento che arriva a fine anno e dimostra il vostro modo confuso di operare, tappando i buchi.
Onorevole Meloni, lei nega che ci sia un buco nei conti della sanità, benissimo, ma qual è il fabbisogno ottimale, quali sono gli obiettivi, quali sono i benchmark, quali sono gli standard, quali sono le riforme che avete portato avanti in campo sanitario? Avete iniziato questa legislatura con i commissariamenti delle ASL, poi i commissari li avete fatti diventare direttori generali, poi questi direttori generali li avete fatti diventare fautori di una riorganizzazione della rete ospedaliera, bypassando il Consiglio. E poiché questa riorganizzazione non l'hanno fatta, avete approvato una delibera che precisava ulteriori parametri e indicazioni. Di rimbalzo in rimbalzo, di responsabilità spostata in responsabilità spostata, siete arrivati alla fine della legislatura.
Vogliamo dire che qui ci sono soldi buttati nel cestino o perché non servono e sono sprecati o perché gli standard di assistenza sanitaria potevano avere una maggiore qualità? Vogliamo dire che questo è un altro indice del vostro fallimento, non "detto e fatto" ma "detto e non fatto", "detto e ingannato", come spesso avete fatto in questi anni! Vogliamo parlare dei consorzi industriali, che avete commissariato senza aver fatto la relativa riforma? Vogliamo parlare della scuola o degli enti locali, sulla cui riforma, annunciata e mai realizzata, vi accapigliate tra voi?
Questo è l'emblema del vostro modo di operare, quello cioè di tappare i buchi e spostare su altri le vostre responsabilità, mentre la Sardegna, che soffre, ha certamente grande bisogno di queste risorse, spese meglio, e non di chiacchiere.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Soru per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SORU (P.D.). Signora Presidente, prima mi ero rivolto molto pacatamente a lei chiedendo una spiegazione. Bastava che me la desse con altrettanta pacatezza, non c'era bisogno che si mettesse a urlare contro di me, perché io non lo faccio mai contro di lei. Semplicemente mi sono distratto quando è stata votata la modifica del titolo.
Detto questo, per entrare nel merito, mi preme sottolineare che effettivamente, come ha rilevato molto bene il mio collega Sabatini, gli ultimi dati che abbiamo evidenziano un disavanzo di 293 milioni di euro per il 2012. Per quello che abbiamo capito dalla finanziaria del 2013 il disavanzo rispetto ai costi standard era di circa 360 milioni di euro. Oggi ci viene chiesto di finanziare un ulteriore disavanzo, quindi a me sorge il dubbio che ci stiamo avvicinando a un disavanzo dell'ordine di 500 milioni di euro. Se non è così, mi piacerebbe avere una spiegazione che mi tranquillizzi. Non che mi tranquillizzi un disavanzo della sanità di circa 360 milioni di euro!
Il collega Sabatini diceva che i costi standard sono una fregatura per la Sardegna, perché non sono valutati sulla base dell'invecchiamento della popolazione. Io ho conosciuto ventuno Presidenti di Regione e tutti sostenevano che i costi standard erano una fregatura per le loro Regioni, a iniziare dal Trentino, la cui popolazione è sparsa nelle valli, per proseguire con il Presidente della Regione Lazio che lamentava la presenza di molti immigrati clandestini. Qualunque Presidente di Regione pensa che la cosiddetta quota capitaria per la sua Regione sia controproducente.
Il fatto è che con quel sistema di calcolo dei costi standard noi vi abbiamo lasciato (come certificato dalla Corte dei conti) un disavanzo sanitario di 60 milioni di euro, così come chiuso dai vostri commissari. Se l'avessimo chiuso noi sarebbe stato pure inferiore; oggi il disavanzo sanitario è invece di 360 milioni di euro. C'è un buco in mezzo, mancate risorse con le quali si sarebbero potute finanziare altre politiche sociali, altre politiche per la scuola, altri trasferimenti ai comuni. Questa è la differenza e oggi, in pochi minuti, stiamo parlando di questo, di un disavanzo che la Corte dei conti aveva certificato in 360 milioni di euro e che nella finanziaria per il 2013 era di tale entità. A quanto ammonti oggi non lo capisco più, perché tra l'altro, Assessore, non ci date nemmeno notizie al riguardo.
PRESIDENTE. Onorevole Meloni, non può intervenire perché è già intervenuto per dichiarazione di voto. L'onorevole Soru è intervenuto prima sull'ordine dei lavori, per porre un quesito alla Presidenza, poi per dichiarazione di voto.
(Interruzione del consigliere Francesco Meloni)
PRESIDENTE. No, è intervenuto sull'ordine dei lavori, perché ha sollevato una questione relativa al fatto che si discutesse un emendamento che trattava di sanità durante l'esame di una proposta di legge riguardante l'agricoltura. L'onorevole Soru ha posto un quesito e la Presidenza gli ha risposto.
Ha domandato di parlare il consigliere Oppi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
OPPI (U.D.C.). Non sarei intervenuto se non avessi sentito "sparare" dati peraltro non sufficienti e non corretti. Innanzitutto va detto che la cifra che stabilisce il Ministero è inferiore rispetto agli anni precedenti per tutte le Regioni d'Italia. Quest'anno, lo sanno bene i membri della Commissione bilancio, riguarderebbe 2 miliardi e 970 milioni di euro. L'anno scorso invece, per colmare il disavanzo, abbiamo speso 3 miliardi e 144 milioni di euro. Con i 115 milioni di euro arriviamo a 3 miliardi e 85 milioni di euro, quindi meno dell'anno scorso.
A questo riguardo cominciamo, però, a mettere in evidenza che in Commissione bilancio sono state consegnate le tabelle a tutti i commissari, che quindi le conoscono perfettamente, molto meglio dell'onorevole Porcu, che forse era distratto e che ha parlato dei consorzi industriali, dei commissariamenti, ma ha detto un sacco di cose inesatte.
Con riferimento al disegno di legge numero 603, che nella scorsa seduta non è passato (risultato della votazione 26 favorevoli e 26 contrari), devo dire che questo è successo sia perché alcuni consiglieri sono arrivati in ritardo, sia per le numerose assenze nei banchi della maggioranza, altrimenti il provvedimento sarebbe passato abbondantemente, anche perché è stato portato in Aula, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, con l'accordo di tutti i Capigruppo e l'approvazione della Commissione competente. Quindi non dite che si fa il gioco dei bussolotti. Noi non giochiamo ai bussolotti!
Consentitemi di fornire qualche altro dato. Qualcuno ha parlato di aumento della spesa farmaceutica: bugia, se c'è stato un anno in cui la spesa farmaceutica è calata è proprio quest'anno. Chi dice il contrario venga a ripetizione, gli daremo tutti i dati, e siccome da cinque anni dico che bisogna cercare di ridurre la spesa farmaceutica ribadisco che quest'anno è l'unica volta in cui siamo riusciti a ottenere un risultato, mediocre ma positivo. Qualcuno ha parlato persino delle RSA: cosa c'entrano le RSA? Il 50 per cento della spesa per le RSA è a carico dell'Amministrazione regionale e il 50 per cento del sociale. Se fosse aumentata di 30 o 40 milioni, caro onorevole Sabatini, ciò vorrebbe dire che più persone hanno avuto bisogno di essere ricoverate nelle RSA, visto che in precedenza avevamo addirittura ridotto il numero dei posti letto e il budget. Questa è la verità, il resto sono chiacchiere!
Allora è inutile che costantemente in Commissione si approvi all'unanimità un provvedimento e poi in Aula ci sia chi cerca di cambiare le carte in tavola. E' una scorrettezza che non ha eguali!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Arbau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ARBAU (Gruppo Misto).Intervengo per annunciare il mio voto contrario all'emendamento, ma anche per dire qualcosa, più che a tutto l'emiciclo, alla parte politica che è più vicina a noi, perché quello che noi non dobbiamo assolutamente fare è gestire la sanità così come è stata gestita in questi anni, con l'aumento esponenziale delle assunzioni interinali, con questo "dai e vai" delle nomine commissariali e con un'approssimazione che è sotto gli occhi di tutti.
Credo che nella prossima legislatura, chiunque sarà qui, avrà il compito morale di ridurre il numero delle ASL, per poi arrivare alla ASL unica regionale, e portare in riduzione tutti i costi che sono derivati dalla gestione politica della sanità. Quello che si sta proponendo è inaccettabile, stiamo giocando sulla pelle dei cittadini! Non è demagogia, non è un intervento retorico, questa è una questione fondamentale. Se la politica riesce a fare un passo indietro nella sanità dimostra di essere innanzitutto all'altezza del proprio compito, dell'onorevole ruolo che svolge in Consiglio regionale, e allo stesso tempo determina l'incremento dei servizi sul territorio.
Infine, Presidente, mi rivolgo a lei per sottolineare che il giorno dopo la bocciatura della cosiddetta leggina sanitaria, quella che stiamo rivotando adesso con questo emendamento, sulla stampa sono apparsi commenti da parte di direttori generali che hanno preso posizioni politiche sull'operato del Consiglio regionale. Credo sia inaccettabile che delle persone che paghiamo tutti per fare il loro dovere sul territorio si permettano di commentare l'attività consiliare, anche perché l'articolo 102 del Regolamento è, per così dire, una "regola d'ingaggio" per promuovere la discussione immediata di determinati provvedimenti, non la loro approvazione automatica. L'opposizione non può votare a favore degli assestamenti di bilancio proposti dalla maggioranza.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Nel precisare che questo argomento è stato affrontato anche in Commissione, vorrei riportare un po' di verità. Nessuno ha mai approvato all'unanimità degli atti di gestione; questo è un atto di gestione per cui ve lo votate voi, lo abbiamo sempre detto. Il disposto del "102" non significa condivisione. Noi abbiamo votato contro questo provvedimento anche in Commissione.
In secondo luogo, vedo che da un po' di tempo in questo Consiglio regionale ogni volta che si affronta l'argomento sanità emergono cifre iperboliche e vengono proposti ragionamenti tendenti a minimizzarle, e io questo non lo capisco.
Un'altra cosa che vorrei dirle, onorevole Oppi, con ovvia pacatezza, è che io faccio questo ragionamento: se voglio migliorarmi, per esempio nella spesa farmaceutica, non faccio riferimento alla spesa farmaceutica dell'anno scorso, ma mi pongo un obiettivo, che è quello della media nazionale, che è di due punti più bassa della nostra (la media italiana è una delle più alte in Europa). Non considero quello che ho fatto l'anno scorso, ma guardo a quello che deve essere il mio obiettivo massimo, ovvero portarmi sotto la media nazionale. Quindi non faccio questo ragionamento di anno in anno, perché altrimenti non riesco a programmare fattori strutturali.
Nella relazione della Corte dei conti sulla gestione della sanità nel 2011-2012 si evidenzia che la Sardegna conta un dirigente medico ogni 3 mila abitanti; il Lazio ne conta 1 ogni 4 mila, e sappiamo in che condizioni è la finanza del Lazio, mentre la Lombardia, che è l'eccellenza, ne conta 1 ogni 5 mila abitanti. Ma questa scelta ha un costo e qualcuno vuole per caso sostenere che la causa è la dispersione del territorio oppure l'anzianità della popolazione, quando sappiamo bene dove stanno i dirigenti medici, chi li ha nominati e chi li ha fatti proliferare? Vogliamo poi parlare delle spese interinali non sanitarie, non raffrontabili, iperboliche?
Questi sono i punti che dovremmo aggredire e che non stiamo aggredendo perché consideriamo sempre il piccolo passo fatto l'anno precedente. Tra l'altro se si sommano i deficit annuali dal 2006 a oggi, la Sardegna risulta al primo posto tra le Regioni non commissariate. Fate voi un conticino per vedere se tale posizione giustifichi il sollazzarsi ancora per molto!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). C'è ancora del tempo, per cui inviterei gli Assessori dell'agricoltura e della sanità a intervenire, anche perché mi pare utile soprattutto dopo questo dibattito, per provare a fare chiarezza anche sui costi. Non è un fatto di poco conto, stiamo parlando della sanità che, come ben sappiamo, assorbe circa il 55 per cento delle risorse disponibili della nostra Regione, e non è una questione da sottovalutare.
Io non ho inteso intervenire per reiterare il nostro voto contrario. Nell'interlocuzione con l'onorevole Pittalis avevo detto che non c'era da parte nostra nessun impedimento a che questo provvedimento arrivasse in Aula - credo che il collega lo confermi -, ma ho anche precisato che noi non l'avremmo votato, per ovvie ragioni. Mi pare che la nostra posizione sia di una trasparenza unica, per le ragioni che hanno anticipato i miei colleghi.
Detto questo, assessore De Francisci, è evidente che la spesa sanitaria è fuori controllo. La invito a intervenire anche per dimostrarci il contrario, mi farà piacere ascoltarla. Tra l'altro siamo di fronte a una spesa che lievita in maniera sensibile e, per restare al libercolo del presidente Cappellacci, vorrei che ci indicasse qualche dato che dimostri che, a fronte di una maggiore spesa per la sanità, sono migliorate le prestazioni sanitarie. Certamente non sono migliorate le liste d'attesa, avete tagliato le risorse per l'inclusione sociale, per citare solo due dati abbastanza emblematici.
L'ultima osservazione, assessore De Francisci, la rivolgo soprattutto a lei, ma forse è al di fuori della sua disponibilità: avete raccontato in giro cose non vere e avete cercato di criminalizzare l'opposizione per essersi espressa contro questo provvedimento, che non è giustificato. Ripeto, c'è una spesa ma non c'è un resoconto sulla qualità delle prestazioni sanitarie, che è peggiorata sensibilmente in questi cinque anni.
PRESIDENTE. Non ci sono altri iscritti a parlare.
CORDA (P.D.). Presidente, io mi sono iscritto!
PRESIDENTE. No, onorevole Corda, si è iscritto adesso, ho controllato. Le do la parola perché non ho ancora invitato i consiglieri a votare, a differenza di quanto avevo fatto nel caso dell'onorevole Soru, però prima di dichiarare che non c'erano altri iscritti a parlare ho verificato sul monitor e lei non risultava iscritto.
Prego, onorevole Corda.
CORDA (P.D.). Presidente, la ringrazio, ma sono certo di aver premuto il pulsante e di essermi prenotato da tempo.
PRESIDENTE. Onorevole Corda, i consiglieri Segretari possono attestare quel che ho detto.
CORDA (P.D.). Va bene, grazie, Presidente.
Ottimizzazione e riqualificazione sono i termini più ricorrenti nelle dichiarazioni dell'assessore De Francisci. Noi avremmo gradito che un provvedimento di questo genere, prima di arrivare in Aula, fosse stato discusso in Commissione; avremmo gradito molto che questi approfondimenti fossero stati fatti nella Commissione competente e non capiamo perché si sia invece voluta superare la Commissione invocando l'articolo 102 del Regolamento e catapultando in Aula un provvedimento che sposta, con una facilità sorprendente, 115 milioni di euro verso la sanità.
Dicevo prima che l'assessore De Francisci nelle dichiarazioni ufficiali ricorre spesso ai termini ottimizzazione e riqualificazione. Noi saremmo davvero interessati a sapere che cosa è stato ottimizzato o riqualificato nel comparto della sanità, in termini di miglioramento delle prestazioni sanitarie, però. Sa, l'assessore De Francisci, che le aziende sanitarie sarde sono agli ultimi posti in Italia per quanto riguarda la trasparenza, che inevitabilmente dà luogo a corruzione e quindi a inefficienza? Sa, l'assessore De Francisci, che le liste d'attesa, nonostante i proclami e le promesse, non solo non sono state eliminate, ma sono persino aumentate? E nei rari casi in cui così non è stato sa quali imbrogli si celano dietro l'apparente riduzione? Sa ancora, l'assessore De Francisci, che la nostra è la Regione che più di ogni altra continua nell'anomalo ricorso alle assunzioni interinali, o meglio interinali e clientelari, e che queste costituiscono un notevole aggravio di costi?
L'unica cosa che avete ottimizzato è la gestione clientelare dell'intero sistema! Il ricorso alle assunzioni facili fa sì che la Sardegna, in rapporto alla popolazione, conti il 72 per cento di personale in più rispetto alla Regione Lombardia (fonte Il Sole 24 Ore). Si può pensare che tale situazione sia dovuta alla bassa densità della popolazione della nostra isola?
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (Gruppo Misto). Presidente, chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 4.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Corda ha votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cappellacci - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Licandro - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Oppi - Peru - Petrini - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sorgia - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda.
Rispondono no i consiglieri: Agus - Arbau - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Dessì - Diana Giampaolo - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Planetta - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 73
votanti 72
astenuti 1
maggioranza 37
favorevoli 43
contrari 29
(Il Consiglio approva).
Passiamo alla votazione dell'emendamento numero 5, al quale era stato proposto un emendamento orale da parte dell'onorevole Daniele Cocco.
Onorevole Cocco, può riproporlo all'Aula?
COCCO DANIELE (SEL- Sardigna libera). Credo che l'emendamento sia stato fotocopiato e distribuito, però, se vuole, lo rileggo.
PRESIDENTE. Non sapevo che fosse stato già consegnato agli Uffici.
Per dar modo ai consiglieri di prendere visione dell'emendamento proposto dall'onorevole Cocco, sospendo la seduta per due minuti.
(La seduta, sospesa alle ore 18 e 15, viene ripresa alle ore 18 e 20.)
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 6. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 6.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 6:
Art. 6
Norma finanziaria
1. Per le finalità di cui all'articolo 22 della legge regionale n. 15 del 2010, è autorizzata sul CDR 00.06.01.04 - UPB S04.02.003 capitolo SC04.0201, per l'anno 2013, una spesa di euro 3.000.000 da destinare alla copertura dei maggiori oneri del personale derivanti dall'attuazione dell'articolo 34, comma 11, della legge regionale n. 6 del 2008. I relativi oneri pari a euro 3.000.000 per l'anno 2013 sono individuati sulle disponibilità recate sul CDR 00.06.01.04 - UPB S04.02.003 - capitolo SC04.0193 relative al finanziamento per le spese correnti ai consorzi di bonifica per le attività previste dalla legge quadro in materia di consorzi di bonifica; nel bilancio di previsione della Regione per l'anno 2013 sono apportate le seguenti variazioni:
SPESA
in diminuzione
UPB S04.02.003
Contributi per la gestione della risorsa idrica nel settore agricolo
CDR 00.06.01.04 - cap. SC04.0193
2013 euro 3.000.000
in aumento
UPB S04.02.003
Contributi per la gestione della risorsa idrica nel settore agricolo
CDR 00.06.01.04 - cap. SC04.0201
2013 euro 3.000.000
2. Lo stanziamento straordinario di euro 3.000.000 per il 2013 disposto dall'articolo 4, comma 25, della legge regionale 15 marzo 2012, n. 6 (legge finanziaria 2012) è incrementato di ulteriori euro 500.000 a valere sulle risorse disponibili sull'UPB S04.02.003 - capitolo SC04.0193.
3. Con deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell'Assessore competente, è autorizzato l'utilizzo, per le finalità di cui all'articolo 4, comma 25, della legge regionale n. 6 del 2012, delle risorse destinate a favore dei consorzi di bonifica ai sensi dell'articolo 5, comma 2, lettere e) e d), e comma 4 della legge regionale n. 6 del 2008, rinvenienti dagli esercizi precedenti (UPB S04.02.003).)
PRESIDENTE. Ricordo ai colleghi che intendono intervenire che si devono iscrivere entro la fine del primo intervento.
E' iscritto a parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (Gruppo Misto). Non so se si possa recuperare un momento di concentrazione sulle cose che stiamo per andare a concludere, però, trattandosi dell'articolo relativo alla copertura finanziaria, è ragionevole ritornare un attimo sui numeri, perché se ne sono sentiti tanti.
Per quanto riguarda il disegno di legge finanziaria 2014 la Giunta, come previsto per legge, ha fornito a ogni consigliere regionale lo stato della spesa sanitaria (elencato dettagliatamente alla pagina 4) fino agli anni 2012. Il totale della spesa in quella tabella è indicato - lo dico all'onorevole Meloni - in 3 miliardi e 388 milioni di euro. Il dato non lo dico io, ma, ripeto, lo ha fornito la Giunta ai consiglieri regionali in occasione della discussione della legge finanziaria in Commissione. Dalla stessa tabella ricaviamo alcune cose già sottolineate dall'onorevole Oppi, e cioè che rispetto al periodo 2008-2009 gli incrementi negli anni 2010-2011-2012 sono dello 0,8-1 per cento; in alcuni casi si registrano dei decrementi, ed è vero perché è certificato. Ognuno la tiri come vuole, ma basta che i colleghi verifichino per rendersi conto che ci sono delle zone virtuose di decremento della spesa sanitaria e delle zone di incremento che oscillano tra l'1 e il 2 per cento per ogni singola voce.
Il problema qual è? Il problema è che l'incidenza della spesa sanitaria sul gettito fiscale complessivo è eccessiva e ormai insostenibile, perché le nostre entrate stanno diminuendo. Una spesa sanitaria che verosimilmente alla fine del 2013, con gli incrementi percentuali che abbiamo visto registrarsi nel triennio, sarà intorno ai 3 miliardi e mezzo è insostenibile, ma non è insostenibile rapportata qui. Mi permetto di segnalare un certo strabismo dei colleghi che si occupano di sanità. Di sanità non ci si deve occupare soltanto rispetto alla pertinenza dei servizi, ma anche rispetto all'ammontare delle entrate, perché alla fine non avremo più risorse per altre attività, in quanto tra le spese di funzionamento della Regione e le spese fisse (2,5 miliardi di euro) e la spesa della sanità (3,4 miliardi di euro) abbiamo esaurito il gettito fiscale. Questo non è possibile, non è assolutamente possibile! Questo dovevo per la precisazione dei numeri. I dati da me citati sono stati forniti dalla Giunta, giusti o sbagliati che siano, sono quelli.
Mi permetto di riproporre il problema della copertura, cercando di ragionare insieme ai colleghi. Se noi abbiamo iscritto a bilancio che l'ARGEA aveva bisogno di 17 milioni di euro per il proprio funzionamento, come facciamo a scrivere oggi, nella variazione, che sottraiamo 17 milioni destinati all'attività di assistenza dell'ARGEA (pagamenti praticamente non utilizzati) compensati con i 17 milioni per il funzionamento? O è sbagliato ciò che viene iscritto a bilancio all'inizio circa il costo di funzionamento degli enti o è sbagliato ciò che stiamo scrivendo adesso, perché ARGEA avrà un buco di 17 milioni.
Allora non è che non si voglia comprendere l'esigenza di copertura di un incrementi del debito sanitario di quell'ordine, ciò che vorrei capire è da dove vengono tolti gli 8 milioni degli enti locali. Dio non voglia che li vogliate togliere dal fondo di funzionamento ordinario, dal trasferimento di 540 milioni di euro, cioè dalle rate residue dei comuni, che poi non possono essere ripristinate! Lo farete dopo, li dovrete rimettere? Tra l'altro il capitolo SC01.1059 io non l'ho trovato, probabilmente ci sono errori tecnici.
Vorrei capire un'altra cosa: quando abbiamo approvato la legge finanziaria 2013 abbiamo approvato anche le voci "interessi su rate di ammortamento mutui o prestiti obbligazionari". Sono voci che non si toccano mai per dare copertura a emendamenti, perché si ritiene che riguardino spese fisse, cioè impegni presi dalla Regione. Se mandate in detrazione 4 milioni e 146 mila euro dal capitolo "interessi su rate d'ammortamento mutui o prestiti obbligazionari" ci sarà qualcuno che non vedrà la rata del mutuo che gli dovete. Quelle voci non vengono mai toccate, come mai lo fate adesso? E dopo come le coprirete? Dovrete ricorrere al bilancio del 2014 e io non credo che ciò sia semplice, credo anzi che il bilancio 2014 si troverà nei guai.
Non ho segnalato il problema per fare polemica sulla politica sanitaria, anche se ritengo che di debba entrare nell'ordine d'idee che una sanità che costa 3 miliardi e 388 milioni di euro, cioè 3 miliardi e mezzo quest'anno - dati forniti dalla Giunta, Franco, non inventati da me - non sia più sostenibile, non sia assolutamente più sostenibile. Qua c'è un problema di congruità delle coperture. Il rischio è che domani chi si aspettava determinati denari non li vedrà, e non è possibile che questo accada a discapito degli enti locali o delle agenzie regionali, perché diventerà impossibile gestire ciò che c'è a valle.
Ancora: abbiamo tolto 7 milioni dalle gestioni liquidatorie. In genere noi mettiamo i soldi nel capitolo delle gestioni liquidatorie perché ci sono debiti da pagare. Allora, o i debiti c'erano oppure non c'erano, cioè o è vero quello che abbiamo iscritto in competenza nel bilancio 2013 o è falso quello che c'è scritto oggi. Ho la sensazione che la coperta sia troppo corta, che vi sia un'urgenza di copertura e forse c'è anche un elenco di voci che in sede di coordinamento dovrà assolutamente essere rivisto, perché non ho idea di come si possa uscire da una situazione di questo genere.
Dai capitoli per l'abolizione delle barriere architettoniche e l'ampliamento dei cimiteri, cioè da tutte quelle risorse che spettano ai comuni, avete tolto 3 milioni di euro. Io riesco solo a dirvi che, a mio avviso, le coperture vanno studiate in maniera tale da non coprire un debito producendo altri debiti, perché mentre in sanità il debito rimane tra le ASL e la Regione, in altri settori si trasferisce al sistema produttivo. E io temo fortemente che questo possa essere accaduto, lo dico a titolo di raccomandazione, cioè la Giunta valuti attentamente che cosa è successo con l'approvazione dell'emendamento sulla sanità, perché ho la sensazione che alcune cose vadano corrette.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Pittalis. Ne ha facoltà.
PITTALIS (F.I.). Intervengo telegraficamente per assicurare che è stato fatto un lavoro certosino e anche di responsabilità, perché le risorse a valere sugli enti locali, così come sull'agenzia ARGEA, sono già ripristinate nella proposta di bilancio per il 2014. E' chiaro che quanto da lei sostenuto, onorevole Maninchedda, non fa una piega, è logico tutto il suo discorso, ma è un impianto che regge perché si è già provveduto a dare copertura.
PRESIDENTE. Onorevole Meloni, su che cosa intende intervenire?
MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi). Rinuncio.
PRESIDENTE. In ogni caso avrebbe dovuto iscriversi entro la fine dell'intervento dell'onorevole Maninchedda.
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 7.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 7:
Art. 7
Entrata in vigore
1. La presente legge entra in vigore nel giorno della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale detta Regione autonoma della Sardegna (BURAS).)
(E' approvato)
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 599.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Sanna Giacomo e Zuncheddu hanno votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Arbau - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cappellacci - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Cossa - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Rosanna - Floris Vincenzo - Fois - Gallus - Licandro - Locci - Lotto - Lunesu - Manca - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Oppi - Peru - Petrini - Pisano - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Sorgia - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda.
Rispondono no i consiglieri: Bruno - Cocco Pietro - Cozzolino - Diana Giampaolo - Maninchedda - Moriconi - Porcu - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Corda - Dessì - Mariani - Salis - Solinas Christian.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 71
votanti 65
astenuti 6
maggioranza 33
favorevoli 53
contrari 12
(Il Consiglio approva).
Sospendo i lavori e convoco la Conferenza dei Capigruppo.
(La seduta, sospesa alle ore 18 e 31, viene ripresa alle ore 18 e 42.)
PRESIDENTE. La Conferenza dei Capigruppo ha deciso di sospendere l'esame del testo unificato numero 607-19-25-206-291-315 (Prima parte)-324-400-426-525-535-579-1 (ex n. 1 XIII leg.) -5/A e di passare all'esame della proposta di legge numero 604, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge numero 604. Dichiaro aperta la discussione generale.
Ricordo che i consiglieri che intendono prendere la parola devono iscriversi a parlare non oltre la conclusione del primo intervento.
E' iscritto a parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, utilizzerò molto meno del tempo a mia disposizione. Credo sia giusto che qualcuno di noi intervenga, forse è il caso che lo faccia anche la Giunta, e in questo caso sono propenso a pensare che lo farà.
Io sono tra quelli che hanno consentito che si arrivasse con una procedura d'urgenza alla discussione in Aula di questo provvedimento, perché lo condivido. Stiamo parlando di un provvedimento che può consentire - so che non interessa a nessuno, però vi prego di seguirmi - di riaprire la coltivazione della fluorite. Voglio ricordare che l'Unione europea, non più tardi di un anno e mezzo fa, se non ricordo male, ha raccomandato agli Stati membri di fare l'impossibile per riattivare le coltivazioni di fluorite, perché la fluorite è stata considerata uno degli undici minerali strategici per il futuro delle attività produttive industriali. L'esodo dei dipendenti della Fluorite di Silius, previsto in questo provvedimento, consente di mettere una società privata, che ha manifestato finora interesse partecipando a una gara di evidenza pubblica...
PRESIDENTE. Colleghi, prendete posto, per cortesia. Onorevole Biancareddu, onorevole Giacomo Sanna, onorevole Cossa, si sente il rimbombo delle vostre voci.
Prego, onorevole Diana.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Provo a sintetizzare maggiormente, Presidente. Secondo me questo provvedimento, sul quale voterò a favore, serve per consentire a chi, raccogliendo una raccomandazione dell'Unione europea, intende riattivare la coltivazione della fluorite di trovarsi in una condizione meno pesante sul piano del costo del personale. E' un provvedimento, tanto per essere chiari, che in Sardegna si utilizza da almeno dieci o quindici anni - non ci stiamo inventando nulla - e che tra l'altro nasce da un accordo sindacale del 1996. Quindi ci stiamo riferendo a tutto questo periodo. E' un provvedimento che, ripeto, permette a un soggetto privato di trovarsi in una condizione meno onerosa rispetto al costo del personale; favorisce il turn over, che certamente può consentire l'apporto di professionalità importanti e necessarie per accompagnare il processo di riattivazione della coltivazione mineraria; interviene in una zona, il Sarrabus-Gerrei, che, senza fare antipatiche classifiche, è certamente tra le più povere della Sardegna, povera non soltanto di prodotto interno lordo, ma anche di possibili occasioni di crescita.
Voterò a favore, ripeto, e invito i colleghi a non guardare a questo provvedimento come a un qualcosa volto a sistemare poche persone che potranno accedere ai relativi benefici. Guai a noi se facessimo questo. Ripeto, si tratta di uno strumento che stiamo utilizzando da almeno quindici anni in questa regione e che ha dato risultati importanti. Credo che possa dare un risultato importante anche in questo caso, soprattutto se è propedeutico alla ripresa dell'attività produttiva in quella miniera.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per la Giunta, ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
ZEDDA (F.I.), Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Presidente, vorrei legare le mie osservazioni alle dichiarazioni fatte adesso dall'onorevole Diana, per dire che non solo è un buon tentativo quello di far riprendere l'attività di coltivazione della fluorite, ma è anche una buona pratica, una delle poche buone pratiche che si stanno applicando in una società in liquidazione.
Intanto vorrei chiarire subito che non si tratta di altri fondi, come ho letto in alcune note stampa; sono fondi già disponibili nella procedura di liquidazione della società Fluorite di Silius e destinati all'incentivo all'esodo dei dipendenti. Questo consente di diminuire la forza lavoro che, lo vorrei ricordare, già da anni, proprio grazie alla volontà di questo Consiglio, opera anche nel sottosuolo, al posto dei polacchi, se ricordate questo fatto.
Quindi credo ci siano state molteplici azioni che hanno portato alla corretta conduzione della liquidazione di questa società, partecipata totalmente dalla Regione sarda.
PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale.
Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli.
Chi lo approva alzi la mano.
(E approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 1.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo:
Art. 1
Esodo dipendenti Fluorite di Silius
in liquidazione
1. Al fine di razionalizzare la spesa e dare seguito alla procedura liquidatoria della società Fluorite di Silius Spa in liquidazione, al personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato, che chieda la risoluzione del rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2014, è corrisposta un'indennità a titolo di incentivazione che tiene conto delle seguenti fattispecie alternative:
a) risoluzione del rapporto di lavoro consensuale incentivata senza il collocamento di mobilità;
b) risoluzione del rapporto di lavoro con i lavoratori da collocare in mobilità che non maturano i requisiti pensionistici entro il medesimo periodo di mobilità;
c) risoluzione del rapporto di lavoro con i lavoratori da collocare in mobilità che maturano i requisiti pensionistici entro il medesimo periodo di mobilità.
2. E' fatto divieto alla società Fluorite di Silius Spa in liquidazione di attivare procedure di reclutamento di personale in sostituzione di quello esodato.
3. Al fine di garantire una parità di trattamento con i lavoratori precedentemente esodati, a seguito delle procedure di liquidazione dell'ex EMSA (Ente minerario sardo) e della Fluorite di Silius Spa in liquidazione, si tiene conto dei criteri di calcolo dell'indennità di incentivazione all'esodo di cui al comma 6. In ogni caso l'importo massimo dell'incentivo da riconoscere a ciascun dipendente non può essere superiore a euro 120.000.
4. Sulla base di quanto previsto dai commi 1, 2 e 3, la società Fluorite di Silius Spa in liquidazione attiva le procedure necessarie al fine di predisporre un piano esodi compatibile con le attività di custodia e messa in sicurezza del sito minerario di Genna Tres Montis fino all'affidamento al nuovo concessionario.
5. E' autorizzato in favore della società Fluorite di Silius Spa in liquidazione, il trasferimento delle somme per l'accantonamento e il pagamento del trattamento di fine rapporto, maturato negli anni 2009, 2010, 2011 e 2012 dai dipendenti rientrati in servizio dal 1° gennaio 2013, sulla base dell'accordo del 17 dicembre 2012.
6. Ai fini del calcolo dell'indennità di incentivazione all'esodo si tiene conto, per le casistiche di cui alle lettere a), b) e c) del comma 1, rispettivamente dei seguenti criteri di calcolo:
a) I.I.=12+(AxMM)xRAL/12
1) 12: n. mensilità da corrispondere;
2) A=0,417: rapporto 5/12 dove 5 è il numero di mensilità incentivate su 12 mensilità;
3) MM=48: Numero massimo di mensilità di collocamento in mobilità previsto dalla legge n. 223 del 1991;
4) RAL: Retribuzione annua lorda;
b) I.I.=9+(AxMPM)xRAL/12
1) 9: n. mensilità da corrispondere;
2) A=0,417: rapporto 5/12 dove 5 è il numero di mensilità incentivate su 12 mensilità;
3) MPM: numero mesi di permanenza in mobilità;
4) RAL: Retribuzione annua lorda;
c) I.I.= (AxMPM)xRAL/12
1) A=0,417: rapporto 5/12 dove 5 è il numero di mensilità incentivate su 12 mensilità;
2) MPM: numero mesi di permanenza in mobilità per il raggiungimento dei requisiti pensionistici;
3) RAL: Retribuzione annua lorda.)
PRESIDENTE. Ricordo che i consiglieri che intendono prendere la parola devono iscriversi non oltre la conclusione del primo intervento.
E' iscritto a parlare il consigliere Soru. Ne ha facoltà.
SORU (P.D.). Intervengo per cercare di puntualizzare anch'io qualcosa su questa vicenda, che è stata lunga e importante e che finalmente probabilmente oggi trova una soluzione.
Esisteva una miniera di fluorite, a Silius, appartenente a dei proprietari che verticalizzavano la produzione con uno stabilimento a Macchiareddu, in comune di Assemini (la Fluorsid), di raffinazione, lavaggio e vendita del prodotto finito; vendita in buona parte negli stabilimenti metallurgici del Sulcis e fuori della Sardegna.
C'è stato un momento in cui non conveniva più cavare minerale in Sardegna, ma comprarlo all'estero, e la politica distratta dell'epoca permise di trasferire al pubblico le perdite, staccando la miniera e portandola alla gestione pubblica, e di privatizzare gli utili mantenendo all'ex proprietario solamente la gestione dello stabilimento di Assemini. Così la miniera è andata avanti per molti anni, con una gestione disastrosa e sempre più complicata. Noi avemmo l'arduo compito di scegliere se portare avanti la miniera o provare a rilanciarla. Abbiamo provato a rilanciarla e abbiamo lasciato, alla fine del nostro mandato, un bando per la privatizzazione. La gestione di questo bando e degli adempimenti successivi ha avuto tempi lunghissimi, di cui non mi spiego la ragione. Voglio anche dire che per la decisione di provare a rilanciare la miniera, che oggi ha un epilogo positivo, gli amministratori dell'epoca sono stati pure indagati e la stampa ne ha dato notizia. Siamo stati sentiti, ci è stato chiesto come mai avessimo deciso di non chiudere immediatamente la miniera, ma di provare a rilanciarla. Abbiamo provato a rilanciarla perché il mercato della fluorite nel frattempo era totalmente cambiato. La fluorite è diventata un minerale nobile, prezioso, anzi preziosissimo; chi ce l'ha se lo tiene, non lo vende. Chiudere la miniera avrebbe messo in crisi anche lo stabilimento di Assemini e persino parte della metallurgia del Sulcis. Per questo facemmo bene, contro il parere della minoranza allora presente in Consiglio regionale, a provare a rilanciare la miniera.
Oggi siamo finalmente a coglierne i frutti. Per quanto riguarda la possibilità di alleggerire la forza lavoro mettendola in mobilità, io avrei consigliato di rifarsi non all'accordo sindacale del 1999, ma magari a quello del 2004 per la Seamag, oppure a quello successivo, che ha riguardato i dipendenti regionali. Sarebbe stato meno oneroso, ma va benissimo anche così, perché finalmente si rimette assieme la gestione dell'impianto e la gestione della miniera. Almeno per questa miniera ci togliamo il problema.
Al termine della passata legislatura vi abbiamo lasciato due compiti: portare a termine il bando per la Mineraria Silius - che oggi viene portato a termine - e quello per la Carbosulcis. Su quest'ultimo bando vi siete confusi e anziché portare a termine il bando avete "terminato" la Carbosulcis, così come è definitivamente stabilito ormai da ogni decisione assunta in sede europea e nazionale. Il Sulcis ne pagherà le conseguenze. Mi risponda, Assessore, così mi spiega perché sbaglio. Tra l'altro si sarebbero evitati, nel bilancio regionale, gli onerosissimi costi di chiusura di una miniera che estraeva carbone, pur essendovi una centrale a carbone a pochi chilometri di distanza.
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 2.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo:
Art. 2
Copertura finanziaria
1. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, valutati in euro 2.400.000, si fa fronte:
a) quanto ad euro 1.720.000 mediante utilizzo delle somme sussistenti, ancorché impegnate, in conto residui del cap. SC06.0693 - UPB S06.03.023;
b) quanto ad euro 680.000 mediante utilizzo delle risorse già destinate agli interventi di cui all'autorizzazione di spesa per l'anno 2013 di cui all'articolo 5, comma 39, della legge regionale 23 maggio 2013, n. 12 (legge finanziaria 2013), cap. SC06.0693 - UPB S06.03.023.)
(E' approvato)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 3.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo:
Art. 3
Entrata in vigore
1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).)
(E' approvato)
Passiamo alla votazione finale della legge.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Voteremo a favore di questa proposta di legge per le ragioni che abbiamo sostenuto poc'anzi. Colgo l'occasione, assessore Zedda, per dire che quest'Aula fra qualche minuto voterà e getterà le premesse perché in quel territorio si possa riprendere la coltivazione di fluorite. Lo sta facendo attraverso un esodo incentivato, non è granché, ma spero che chi avrà l'onere di governare la Regione a partire dal mese di marzo del prossimo anno possa davvero accompagnare con politiche adeguate la ripresa di alcune attività produttive, cosa che in questa legislatura non è avvenuta.
Probabilmente non tutto è successo per colpa vostra, Assessore, non voglio caricarvi di tutte le responsabilità, ma certamente voi non avete brillato per un impegno volto a evitare che ciò avvenisse. In questi cinque anni avete invece creato un cimitero di croci di tante e tante attività produttive.
Il presidente Soru citava il Sulcis, dove non è restata in piedi neanche un'attività produttiva: è ferma l'Alcoa, è ferma l'Eurallumina, sta per chiudere l'attività l'Enel, che produce un servizio straordinario, a Ottana è rimasto un deserto. Ecco, questo volevo mettere in evidenza. L'auspicio, ripeto, per questa Regione è che davvero chi verrà dopo di voi abbia a cuore le attività produttive.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pisano per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PISANO (Riformatori Sardi). Presidente, dichiaro di votare a favore di questa proposta di legge e ne approfitto, in quanto proveniente da quel territorio, per ricordare il peccato originale, che oggi si risolve, che grava sull'attività della Mineraria Silius.
Le parole pronunciate dall'onorevole Cogodi una decina di anni fa rappresentano bene e con esattezza il problema della Mineraria Silius. Quando questa società fu divisa in due parti, si creò la Fluorsid, la parte che creava reddito, creava ricchezza, e si lasciò la parte estrattiva in una situazione che ovviamente non avrebbe mai potuto creare utili d'impresa. La Regione si accollò questa parte, per cui l'onorevole Cogodi giustamente, e fu facile profeta, sosteneva che non sarebbe mai esistita una società che potesse produrre reddito estraendo minerale che poi non veniva lavorato e nemmeno lavato a Silius.
Oggi si spera davvero che quelle due parti possano riunirsi nuovamente in un'unica azienda e che finalmente si possa restituire al mercato internazionale fortemente positivo della fluorite l'estrazione che si fa a Silius, restituendo anche i relativi posti di lavoro. Certo nasce qualche perplessità sull'onere dell'esodo incentivato, che incide per oltre 2 milioni di euro e che potrà tutt'al più consentire il prepensionamento di trenta o trentacinque dipendenti. Probabilmente è un importo non sufficiente per creare le condizioni che noi vorremmo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore dell'industria per dei chiarimenti. Ne ha facoltà.
ZEDDA (F.I.), Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Presidente, nel dichiarare il voto favorevole, colgo l'occasione per precisare alcuni aspetti. Onorevole Diana, l'Enel parla di venticinque nuove assunzioni a Portovesme, quindi non è la Giunta Cappellacci che sta continuando a mietere croci. Vorrei anche ricordarle che a Ottana abbiamo contribuito in maniera determinante a salvare sia la Ottana energia, che la Ottana Polimeri, forse qualcuno se ne è dimenticato. Come pure voglio ricordare che non sono di certo questa Giunta e questa maggioranza ad aver sancito la chiusura della Carbosulcis. E' stato avviato un percorso di chiusura e riconversione per un'imposizione dell'Unione europea. Le multe che ovviamente è tenuta a pagare la Carbosulcis non sono dipese certo dalle scelte di questa Giunta. Credo che per la Carbosulcis si possa fare ancora tanto, è stato siglato un accordo e sono previste diverse attività di riconversione, per cui forse qualcun altro dovrebbe riflettere sugli errori del passato.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 604.
(Segue la votazione)
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Arbau - Artizzu - Bardanzellu - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cossa - Cozzolino - Cuccu - Cuccureddu - Diana Giampaolo - Floris Rosanna - Floris Vincenzo - Fois - Gallus - Licandro - Locci - Lombardo - Lotto - Lunesu - Mariani - Meloni Francesco - Murgioni - Oppi - Peru - Pisano - Pitea - Pittalis - Porcu - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Sorgia - Soru - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda.
Si sono astenuti: Campus - Dessì - Maninchedda - Mulas - Planetta - Salis - Sanna Giacomo - Solinas Christian - Stocchino.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 59
votanti 50
astenuti 9
maggioranza 26
favorevoli 50
(Il Consiglio approva).
I lavori odierni si concludono qui. Il Consiglio è riconvocato per venerdì 3 gennaio, alle ore 10 e 30, con all'ordine del giorno la proposta di legge numero 601.
La seduta è tolta alle ore 19 e 02.
Allegati seduta
CDL SEDUTA
VENERDI' 27 DICEMBRE 2013
Presidenza della Presidente LOMBARDO
indi
del Vicepresidente Bruno
indi
della Presidente Lombardo
La seduta è aperta alle ore 16 e 40.
DESSI', Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 6 novembre 2013 (440), che è approvato.
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Gabriella Greco e Renato Lai hanno chiesto congedo per la seduta del 27 dicembre 2013.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
PRESIDENTE. Comunico che il Gruppo consiliare Popolo della Libertà, con nota del 27 dicembre 2013, ha reso noto di aver modificato la propria denominazione in "Forza Italia Sardegna".
Annunzio di presentazione di disegno di legge
PRESIDENTE. Comunico che è stato presentato il seguente disegno di legge:
"Istituzione del Parco naturale regionale di Tepilora". (605)
(Pervenuto il 17 dicembre 2013 e assegnato alla quinta Commissione.)
Annunzio di presentazione di proposte di legge
PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge:
Tocco - Pittalis - Sanna Matteo - Bardanzellu - Gallus - Greco - Lai - Murgioni - Peru:
"Ricostituzione del centro antimalarico ed antisettico ed assunzione dei relativi compiti da parte dell'Assessorato della difesa dell'ambiente". (606)
(Pervenuta il 20 dicembre 2013 e assegnata alla quinta Commissione.)
Pittalis - Steri - Dedoni - Cuccureddu - Sanna Matteo:
"Razionalizzazione e contenimento delle spese relative al funzionamento degli organi statutari della Regione". (607)
(Pervenuta il 20 dicembre 2013 e assegnata alla prima Commissione.)
Pittalis - Fois - Rodin - Lai:
"Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l'anno 2014". (608)
(Pervenuta il 23 dicembre 2013 e assegnata alla terza Commissione.)
Annunzio di presentazione di proposta di legge di iniziativa popolare
PRESIDENTE. Comunico che è stata presentata la seguente proposta di legge di iniziativa popolare:
Maria Spanu e Sindaci aventi la gestione autonoma del sistema idrico integrato dei comuni di Domusnovas, Nuxis e Fluminimaggiore: "Norme in materia di gestione da parte dei Comuni della Sardegna del Servizio idrico integrato". (8)
(Pervenuta il 18 dicembre 2013 e assegnato alla quarta Commissione.)
Risposta scritta a interrogazione
PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alla seguente interrogazione:
"Interrogazione Tocco sulle attuali condizioni e tariffazione del servizio di trasporto pubblico regionale via mare per le isole minori (Carloforte e La Maddalena)". (1200)
(Risposta scritta in data 19 dicembre 2013.)
Annunzio di interrogazionePRESIDENTE. Si dia annunzio dell'interrogazione pervenuta alla Presidenza.
DESSI', Segretario:
"Interrogazione LOTTO, con richiesta di risposta scritta, sulle assunzioni a tempo indeterminato nelle aziende sanitarie locali in forza della proroga dei termini di validità delle graduatorie dei concorsi pubblici fino al 31 dicembre 2016". (1271)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge numero 608/A.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha facoltà di parlare il consigliere Fois, relatore.
FOIS (Riformatori Sardi), relatore. Mi rimetto alla relazione scritta.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
Ricordo ai colleghi che intendono intervenire che si devono iscrivere entro la fine dell'intervento dell'onorevole Diana, che ha a disposizione venti minuti.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, noi non voteremo a favore dell'autorizzazione all'esercizio provvisorio, anzi voteremo contro e provo a spiegarne il perché.
PRESIDENTE. Scusi, onorevole Diana. Prego i colleghi di prendere posto.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Se poi sospendesse per un minuto o due mi farebbe una grossa cortesia.
PRESIDENTE. Prego, onorevole Diana.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Ripeto, noi voteremo contro la proposta di legge di autorizzazione all'esercizio provvisorio. In questi giorni - e mi fa piacere che il presidente Cappellacci sia presente - abbiamo avuto modo di leggere un volumetto dal titolo: "Detto, fatto". E' un po' il volumetto delle meraviglie compiute in questa legislatura.
Presidente, non utilizzerò per intero i venti minuti previsti dal Regolamento e anche se mi rendo conto che siamo all'inizio della seduta le chiedo tre minuti di sospensione, così i colleghi si sistemano…
PRESIDENTE. Onorevole Diana, non può pretendere il silenzio assoluto, non c'è un gran vociare rispetto ad altre volte, per cui può svolgere benissimo il suo intervento. Prego.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Per carità, non pretendo nulla!
Dicevo che in questi giorni siamo venuti a conoscenza di un volumetto, uso il diminutivo non certamente per disprezzarne il contenuto, tuttavia mi permetto di svolgere alcune considerazioni che provo a classificare in due categorie. Intanto vorrei dare un suggerimento, perché è probabile che ci siano tanti sardi che leggeranno quel volumetto e diranno: "Mannaggia si è fatto parecchio: detto, fatto!". Ecco, io inviterei, visto che siamo in tema di esercizio provvisorio un po' su tutte le cose dette e fatte, a provare a mettere in evidenza anche gli indicatori che testimoniano quel "detto, fatto". Vorrei suggerirle, presidente Cappellacci - mi rendo conto che il suggerimento resterà inascoltato -, di dire ai sardi quali riforme istituzionali e di settore sono state fatte in questa legislatura. Evidentemente ho bisogno anch'io di leggere attentamente quel volumetto! Chissà perché io ricordo che si è iniziata questa legislatura con lo slogan sulle riforme perché si volevano giustificare i commissariamenti nelle ASL. So che sono trascorsi cinque anni, c'è stato anche un referendum il 6 maggio del 2012, al quale hanno partecipato più di 500 mila sardi e so che, in cinque anni, anche in tema di riordino del sistema delle autonomie locali l'unica cosa che hanno prodotto questa maggioranza, questa Giunta e questo Presidente della Regione è il commissariamento delle province. Non ho ancora avuto modo, ma può darsi che mi sia distratto, di leggere una proposta di riforma organica delle province e del sistema delle autonomie locali.
Vorrei, Presidente, che lei insieme alle cose dette e fatte, per esempio in tema di continuità territoriale, provasse a scrivere, in quel volumetto, quale regime di continuità territoriale aerea era in vigore quando si è insediato, quanti erano allora i voli per Roma, quanti quelli per Milano, quali città si potevano raggiungere attraverso la continuità territoriale aerea 2, e magari spiegasse ai sardi che se oggi vogliono andare a Palermo in continuità territoriale devono prima andare a Milano e da lì prendere il volo per Palermo.
Vorrei, Presidente, che lei dicesse ai sardi, per esempio sulle risorse necessarie per aggredire la piaga della dispersione scolastica, qual era la percentuale di dispersione scolastica nel 2009 e qual è quella attuale; vorrei che insieme a quel "detto, fatto", ci dicesse perché nel 2009, dato 100 alle entrate di questa Regione, si è ritrovato con una manovrabilità pari al 37 per cento; vorrei che dicesse ai sardi perché per il 2014, sempre dato 100 alle entrate, lascia appena il 4 per cento di risorse manovrabili. Vorrei cioè che declinasse quel "detto, fatto" con qualcosa di concreto che consenta ai sardi di capire, anziché sbandierarlo strumentalmente.
Vorrei anche sapere, Presidente, attraverso quali risorse è stato predisposto quel volumetto; vorrei che dicesse ai sardi, magari in un allegato a quel volumetto, perché non è riuscito in questi cinque anni a ottenere un risultato neppure minimo rispetto all'attuazione della modifica dell'articolo 8 dello Statuto. Dopo aver dichiarato guerra, anche in sardo, all'allora Presidente del Consiglio, Mario Monti, vorrei che ora dicesse ai sardi perché, a differenza dei suoi colleghi presidenti di altre Regioni, non è minimamente riuscito a rinegoziare il patto di stabilità. Il patto di stabilità interno, almeno quello, e lo sanno bene il Presidente e i componenti della terza Commissione, noi siamo riusciti a modificarlo, ma non certo per iniziativa della Giunta.
Ho fatto questi esempi, ma se ne potrebbero aggiungere tanti altri. Lei, Presidente, finisce questa legislatura così come l'ha iniziata: con uno spot elettorale, mistificando la realtà, non dicendo la verità ai sardi, cercando di affidare a questo volumetto una realtà solo virtuale, che è nella sua fantasia, nei suoi sogni, ma che non risponde alle condizioni di vita della gente in carne e ossa, la quale sta molto peggio che nel 2009, quando è arrivato lei.
Se uno scrive "detto, fatto", chi legge probabilmente pensa che sia concreta anche questa manovra finanziaria che avete scritto voi e che invece è stata giudicata irricevibile da tutti: dalle università, dalle organizzazioni di categoria, dai sindaci, persino dai commissari delle province, dal sistema del credito e dalle organizzazioni sindacali. Tant'è che ci è stato detto: "Per cortesia, riscrivetela". Si sta svolgendo un lavoro importante in Commissione in queste ore, che parte dalla ripulitura del bilancio, con l'eliminazione di spese inutili e clientelari. Lo sa bene l'Assessore che siede alla sua destra, Presidente, e che ha mostrato grande senso di responsabilità partecipando ai lavori della Commissione e dando una disponibilità costruttiva a modificare delle poste di bilancio che sono vergognose per come le avete allocate voi.
Voi avete la responsabilità di aver predisposto una finanziaria siffatta. "Detto, fatto" anche per questa finanziaria! Il testo che avete portato in Commissione risponde a una responsabilità di governo che l'ha vista brillare, Presidente, soltanto per demagogia, populismo e inconcludenza, perché questo è il profilo della sua azione in questi cinque anni. "Detto, fatto", mi sarei aspettato anche una finanziaria da poter approvare entro i termini stabiliti per legge, ma così non è stato per esclusiva volontà vostra. E se oggi il Presidente è qui, spero che almeno per una volta ci voglia degnare di una sua interlocuzione con il Consiglio regionale e magari risponda ad alcune considerazioni che ho svolto finora e che ribadiranno altri colleghi.
Per queste ragioni voteremo contro l'autorizzazione all'esercizio provvisorio, quindi organizzatevi diversamente rispetto alla scorsa settimana per approvarvi da soli questo e altri provvedimenti.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Intervengo solo per dire qualcosa nel merito, perché non si apprenda all'esterno di quest'Aula e forse anche da parte dei colleghi più distratti, che l'esercizio provvisorio possa essere quanto meno causa del comportamento delle opposizioni. Riepilogo la situazione: ci era stato presentato un bilancio, potrei dire, impresentabile, comunque non agibile, che cancellava i finanziamenti a importantissimi settori della nostra economia, a cominciare dal sostegno ai consorzi fidi e alla cooperazione; non era stato stanziato nemmeno un euro per l'edilizia pubblica e per la casa ed era stato cancellato il sostegno al settore culturale, con la cancellazione degli assegni di merito, dei fitti casa per gli studenti, eccetera. Non mi voglio addentrare nelle singole voci, comunque era un bilancio non conforme ai dettati minimi della decenza, perché diversamente l'avremmo discusso e approvato. E quando siamo andati a esaminare le spese obbligatorie ci è stato detto che non si poteva spostare nemmeno un euro. Noi abbiamo sostenuto che non era così e vi abbiamo proposto un lavoro di ripulitura dei rami secchi e anche se non l'avete riconosciuto del tutto, il fatto stesso che abbiate ammesso che più di 100 milioni di euro potevano essere anche da voi considerati rami secchi dimostra la qualità del lavoro che ci era stato presentato. Il nostro contributo è comunque servito per recuperare terreno, per rimettere a posto alcune cifre, nell'interesse delle parti vive di questa società sarda in sofferenza.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE BRUNO
(Segue SANNA GIAN VALERIO.) Sono state dette tante cose, fra l'altro che i dati economici sono quelli del 2012. Ci è stato presentato un DAPEF con dati economici "copia e incolla", identici a quelli del 2012, vale a dire che per voi il peggioramento della situazione economica, che avrebbe dovuto ispirare comportamenti, attitudini e anche iniziative consone, non era una materia da affrontare. Abbiamo inoltre notato che le dotazioni di alcuni capitoli significativi erano state invece incrementate: quasi 700 mila euro in più per progetti, consulenze e incarichi; 3 milioni e 300 mila euro in più per i gabinetti del Presidente e degli Assessori.
Abbiamo preso atto insieme, devo dire con atteggiamento collaborativo da parte dei componenti della maggioranza, che era di fatto un bilancio composto secondo finalità molto autoreferenziali. E allora ciò che noi vi abbiamo proposto non è il lavoro di un'opposizione che vuole costringervi a subire l'ostruzionismo, bensì il lavoro di un'opposizione che fa il suo dovere per ripristinare una dignità nel fare il bilancio regionale, che è quella di togliere da questa Regione tutti quei luoghi parassitari, e ce sono a centinaia, che riempiono la nostra macchina regionale. E' possibile, colleghi, tollerare ancora che si corrispondano più di 15 milioni di euro a società di informatica che succhiano risorse a una Regione che ha ancora scartoffie da tutte le parti e non eroga un'istruttoria in tempi decenti?
Queste sono le cose che hanno fatto sì che oggi la Giunta regionale sia costretta ad accedere all'esercizio provvisorio. Vorrei, sinceramente, che qualcuno della Giunta o anche della maggioranza ammettesse che quello che io e i miei colleghi stiamo dicendo è la verità, e sarebbe persino corretto che ci ringraziasse di questo atteggiamento collaborativo che va, anche paradossalmente, nella direzione di tutelare interessi trasversali, perché è nell'interesse di tutti che la cultura e la capacità d'impresa crescano e vi sia la possibilità per i consorzi fidi di sostenere un credito fatto a pezzi dalla situazione economica.
Abbiamo tradotto tutto questo in proposte e mai in polemiche. Allora è giusto intervenire affinché non si agisca come con l'opuscoletto del Presidente, il quale ha avuto persino la capacità di trasformarsi da rospo in principe, quando ha destinato al micro credito i 260 milioni di euro della Comunità Europea che ci stavano già scippando e ha fatto passare questa operazione per un'iniziativa della Giunta regionale. E' stato un salvataggio incorner, lo sappiamo tutti perché l'abbiamo fatto insieme.
Ma perché, Presidente, utilizzare questi argomenti, in un momento nel quale non è corretto, di fronte alla sofferenza della Sardegna, abusare della credulità popolare? Non è opportuno, così come non lo è che voi parliate della riduzione dell'IRAP sapendo benissimo dove è nata la proposta, chi vi ha costretto a confrontarvi su di essa, a condividerla e ad approvarla. Non è corretto per amore della verità! La politica che non si appropria di un suo valore di verità è politica da straccio! Queste cose bisogna che le diciamo adesso così come ve le abbiamo dette all'inizio della legislatura. Sopravvive invece tranquillamente nel bilancio regionale il finanziamento di 1 milione e 600 mila euro a Sardegna IT, una società che ha il potenziale per camuffare la verità di fronte ai cittadini. Questo Consiglio aveva detto che quel finanziamento doveva essere cancellato. Noi quella battaglia non l'abbiamo dimenticata e siccome vorremmo che ci fosse un confronto leale basato sulla verità, ci impegneremo anche nella discussione di questa finanziaria affinché tutto questo meccanismo, questo grande apparato volto a mistificare la realtà venga demolito e ciascuno di noi, col proprio patrimonio culturale, con la propria serietà, col proprio impegno, sia messo di fronte al rendiconto popolare, ovvero alla verifica delle elezioni. E state tranquilli che noi questo lavoro lo sappiamo fare. Vi abbiamo dimostrato che quando abbiamo ragioni di convinzione anche molti del vostro schieramento sostengono le nostre tesi, ed è capitato ben più di una volta in questa legislatura.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Pittalis. Ne ha facoltà.
PITTALIS (F.I.). Intervengo, molto brevemente, intanto per distinguere due aspetti, uno dei quali attiene alla proposta di legge in discussione, che concerne l'autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l'anno 2014. Debbo dire che con senso di responsabilità, anche da parte dell'opposizione, la quale in Commissione ha assunto la posizione di astensione, siamo pervenuti alla discussione odierna di questa proposta di legge perché nell'esaminare i disegni di legge finanziaria e di bilancio, e nel fare un'intelligente opera anche di rivisitazione di alcune proposte iniziali che tenesse conto delle emergenze alluvionali e di altri problemi connessi alla tematica del lavoro e dello sviluppo, abbiamo prudentemente ritenuto di dare alla consiliatura che sarà insediata all'indomani delle nuove elezioni la possibilità di avere un margine di tempo ragionevole per definire la manovra finanziaria, se questo Consiglio non sarà in grado di portare a compimento l'opera entro questa legislatura.
PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE LOMBARDO
(Segue PITTALIS.) Penso tuttavia che ci siano ancora i termini e i presupposti per approvare i disegni di legge finanziaria e di bilancio. Su questo debbo dire che ho trovato disponibilità e penso che già nei prossimi giorni il Presidente della Commissione sentirà le forze politiche per valutare se esistono le condizioni alle quali noi teniamo, perché una Regione non deve essere governata dall'esercizio provvisorio, ma da autorizzazioni di spesa che diano certezze ai destinatari.
L'altro aspetto, che è quello che mi convince meno, è che ci si rivolge al presidente Cappellacci come se si fosse macchiato di chissà quale misfatto. Il problema, collega Diana, che spesso aleggia, anzi è nei fatti, è proprio la mistificazione, la strumentalizzazione di ogni cosa che la Giunta regionale, il Presidente e la maggioranza fanno. Mi pare che ci siano tanti argomenti in quel "detto, fatto" che possono consentire non tanto alla classe politica, quanto ai sardi, che sono poi i veri giudici, di valutare se le cose dette corrispondono alle cose fatte. In questo senso è stata fatta un'azione di verità.
Presidente Cappellacci, la invito, cortesemente, anche se dovrà rimetterci di tasca propria il costo di qualche francobollo, salvo che non lo faccia brevi manu, a consegnare ai colleghi dell'opposizione una copia di quel volume, proprio perché in esso è contenuta, come noi sappiamo, un'operazione di verità che penso faccia bene anche a loro.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.
. Ringrazio l'onorevole Pittalis per il consiglio che ha dato al Presidente, per il gentile omaggio, in realtà una copia di quel volume l'abbiamo già e, per quel che mi riguarda, per come posso leggerlo io, è un testo vuoto nel "detto" e vuoto nel "fatto". Credo che veramente quando parliamo di mistificazione, quando parliamo di verità, dobbiamo dare un senso e un contenuto alle cose, onorevole Pittalis, perché non si possono far passare cinque anni di campagna elettorale per risultati, intanto perché i sardi sanno leggere e giudicheranno, ma anche perché esiste un senso etico della politica. Infatti che cos'è la politica se non progetto? Io ricordo, le ricorderà anche lei, le dichiarazioni programmatiche del Presidente, dove di "detto" c'era ben poco. Erano dichiarazioni molto generiche, in cui mancava, ed è mancato nel corso di tutta la legislatura, un progetto politico proprio perché non c'erano idee. E si ritorna al passato, si ritorna alle telefonate a Putin, si ritorna a Scaroni, si ritorna alla chimica e relativa presa in giro, al ministro Romani che con il presidente Cappellacci va all'Asinara, va a Porto Torres e promette la soluzione per la Vinyls, il salvataggio della chimica. Sappiamo come è andata a finire.
Allora, sul "detto, fatto" ci sono situazioni curiose: il presidente Cappellacci o chi per lui, in ogni caso la Giunta, a una mia richiesta di accesso agli atti per capire a che punto fosse l'intesa tra il Ministero dei beni culturali e la Regione in tema di revisione del Piano paesaggistico ha risposto: "Non possiamo permettere l'accesso agli atti a un consigliere regionale, dobbiamo chiedere il parere al Ministro". Ma nel momento in cui devono adottare quel piano si dimenticano di chiedere il parere al Ministro! Allora, per dare l'opportunità a un consigliere regionale di svolgere il proprio lavoro bisogna chiedere il permesso al Ministro, mentre per la modifica del Piano paesaggistico, per la quale l'intesa con il Ministero è necessaria, possiamo essere autonomi, possiamo essere fieri della nostra autonomia!
La verità è che in tema di paesaggio, in tema di urbanistica questa Giunta non ha fatto niente. Torniamo a cinque anni fa, alle promesse demagogiche, alle promesse di un Piano paesaggistico rinnovato con slogan del tipo "piano paesaggistico dei sardi", che mascherano con le parole il vuoto, il vacuo, l'assenza di contenuto.
Possiamo declinare per ogni materia la solfa del "detto, fatto". Il turismo doveva arrivare al 12 per cento del Pil, mi chiedo se sia così, se abbiate fatto i conti. Che cosa avete portato, al di là dello slogan "l'Isola che danza", in tema di turismo? Quale continuità territoriale state lasciando, se le compagnie fanno quello che vogliono, anche in queste ore, presidente Cappellacci? Pare che la New Livingston abbia cambiato perfino gli orari, fuoruscendo dalle fasce garantite, quindi dagli oneri di servizio, dopo aver sentito la Regione!
Allora mi chiedo che cosa ci state a fare, se abbiamo bisogno di opuscoli oppure di fatti, se i sardi hanno bisogno di parole e ulteriori promesse oppure di fatti. Con quale faccia vi presentate a parlare di scuola? Nella legge finanziaria - che non riuscirete ad approvare - avete cancellato i finanziamenti su tutto: assegni di merito, Master and back, fitto casa per studenti. Che cosa avete da rendicontare in materia di sanità? Certo, una cosa potete dire di aver fatto: a tempo di record avete mandato via i direttori generali delle ASL, sostituiti da commissari, e annunciato riforme su riforme, per poi produrre niente di niente! I cinque ospedali previsti nel Piano sanitario regionale non si fanno, non c'è alcuna regia, è tutto un disordine, aumenta il deficit, aumenta la spesa farmaceutica. E' un disastro in tutti i settori. "Detto, fatto", certamente, perché ritornerà Berlusconi in Sardegna per riaccompagnare il presidente Cappellacci in campagna elettorale, se sarà ricandidato. Ritornerà, ritornerà con le sue telefonate, ritornerà con i soliti metodi di una campagna elettorale fatta alle spalle e a spese dei sardi!
Io credo che dobbiamo invece tornare a fare politica (intanto in questo Consiglio regionale, con chi verrà dopo di noi) tenendo conto di ciò che dice la Costituzione, determinando le scelte politiche con metodo democratico. E credo che il nostro essere parte certamente differente comporti anche la responsabilità di avere un progetto, di confrontarci a breve in campagna elettorale su progetti alternativi, su idee diverse di Sardegna. Non stiamo vendendo fustini o saponi! Stiamo cercando di governare la Sardegna e magari vogliamo farlo non in maniera assembleare, ma distinguendo i ruoli: il ruolo di governo della maggioranza, che deve avere idee e metterle in pratica, e il ruolo dell'opposizione, che deve controllare, verificare.
C'è bisogno di maggiore serietà, di maggiore chiarezza, ma so che il Presidente queste cose non le ascolta, del resto non le ha ascoltate per cinque anni! La risposta gliela daranno i sardi fra qualche mese e sarà la risposta che merita, perché alla mancanza di progettualità e di idee necessariamente devono contrapporsi forme alternative. La sua forma alternativa è la propaganda, ma con la propaganda non si va lontano, e i sardi l'hanno capito.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.
Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 1.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:
Art. 1
Esercizio provvisorio
1. In deroga al comma 2 dell'articolo 29 della legge regionale 2 agosto 2006, n. 11 (Norme in materia di programmazione, di bilancio e di contabilità della Regione autonoma della Sardegna. Abrogazione della legge regionale 7 luglio 1975, n. 27, della legge regionale 5 maggio 1983, n. 11 e della legge regionale 9 giugno 1999, n. 23), è autorizzato l'esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l'anno 2014 per un periodo non superiore a quattro mesi, dal 1° gennaio al 30 aprile 2014, sulla base del bilancio per l'esercizio 2013.
2. Negli impegni di spesa la Giunta regionale non può superare un dodicesimo dello stanziamento previsto per ciascuna unità previsionale di base dello stato di previsione della spesa.
3. Il limite di cui al comma 2 non si applica ove si tratti di spese obbligatorie e tassativamente regolate dalla legge e non suscettibili di impegno o di pagamento frazionati in dodicesimi; tale deroga è da intendersi riferita a tutti i casi in cui le norme vigenti dispongono in ordine all'entità e alla scadenza delle erogazioni.
4. Il limite di cui al comma 2 non si applica ai fondi per la riassegnazione dei residui perenti di cui all'articolo 26 della legge regionale n. 11 del 2006 nonché agli altri fondi di riserva di cui all'articolo 24 della stessa legge regionale.
5. Nei pagamenti di spesa la Giunta regionale è autorizzata al pagamento dell'intero ammontare dei residui nonché degli impegni di spesa assunti in conto competenza a' termini dei commi 2 e 4.)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 2.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:
Art. 2
Entrata in vigore
1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS) ed ha efficacia giuridica dal 1° gennaio 2014.)
(E' approvato)
Passiamo alla votazione finale della proposta di legge.
Ha domandato di parlare il consigliere Soru per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SORU (P.D.). Intervengo brevemente per dichiarare il voto contrario e per portare anch'io un piccolissimo contributo tra i tanti "detto, fatto" di cui abbiamo sentito parlare. Tra l'altro questa espressione mi ricorda il personaggio di un cartone animato che veniva trasmesso quand'ero piccolo, "Sprizzi-Sprazzi, il piazzista degli spazi", il quale per piazzare i suoi prodotti usava dire: "Guardi, presto, detto e fatto", ma puntualmente ciò che cercava di vendere non funzionava.
Tra i tanti "detto, fatto", onorevole Pittalis, gliene voglio ricordare uno. Sono andato a rivederlo sul sito della Regione, nella sezione "Sardegna lavoro" che pubblica i dati dell'Agenzia regionale del lavoro, che alla fine della fiera sono ciò che ci riguarda maggiormente. L'ultimo dato disponibile del 2013 riguarda il consuntivo del secondo trimestre, che certifica che in Sardegna c'erano 552 mila occupati. Il dato della passata legislatura confrontabile per omogeneità, prima dell'era Cappellacci, è quello del secondo trimestre del 2008: a quella data erano 633 mila le persone occupate. Ne mancano 81 mila. Signor Presidente, le vorrei ricordare un punto che ha scordato di quelle trentasei pagine: "La Sardegna tornerà a sorridere, 100 mila posti di lavoro in più". "Detto, fatto", ne ha perso per strada 81 mila! "Detto, fatto", vada a vedere le file davanti agli uffici della Caritas! "Detto, fatto", vedrà se la Sardegna sta sorridendo in questo momento!
Ci spieghi dove sono finiti quegli 81 mila posti di lavoro. E se consideriamo le ore della cassa integrazione straordinaria e degli ammortizzatori sociali totalmente in deroga arriviamo a quasi 100 mila posti di lavoro, peccato che sia un numero con segno "meno", anziché "più". C'è una differenza di 200 mila posti di lavoro tra quelli promessi e quelli reali, in una Sardegna che non sorride affatto!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PITTALIS (F.I.). Intervengo solo per una puntualizzazione. I dati che ha ricordato l'onorevole Soru sono assolutamente veritieri, però l'onorevole Soru dimentica di citare la causa di quegli 81 mila posti di lavoro in meno. La causa - e lui lo sa bene - sono gli effetti della crisi, ma forse anche gli effetti di qualche responsabilità che chi è venuto prima di Ugo Cappellacci può, in una serena autocritica, richiamare alla propria coscienza.
PRESIDENTE. Onorevole Pittalis, deve dichiarare il suo voto.
PITTALIS (F.I.). Il voto è sicuramente favorevole. Tralascio di parlare dei singoli comparti, non ultimo quello dell'edilizia, onorevole Soru, solo per fare riferimento a un dato che lei conosce molto bene.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Arbau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ARBAU (Gruppo Misto). Onorevole Pittalis, se siamo noi al governo è colpa nostra, se ci siete voi è colpa nostra lo stesso! "Bois a ite bi sezisi istados?", questa è la domanda, perché dopo cinque anni continuate a dire che è tutta colpa della Giunta Soru e della maggioranza che amministrava allora questa Regione. La verità è che state portando a termine la legislatura così come avete iniziato la campagna elettorale. La prossima volta noi non diremo: "E' colpa loro", ma cercheremo di proporre un progetto per la Sardegna.
PRESIDENTE. Onorevole Arbau, dichiari il suo voto.
ARBAU (Gruppo Misto). Contrario.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Intervengo semplicemente per ribadire il mio voto contrario. Questa nostra dialettica - che pure appassiona i presenti - non interessa a nessuno fuori di quest'Aula, ce ne rendiamo perfettamente conto. Caro collega Pittalis, lei si distingue per una spiccata onestà intellettuale, di cui le do atto, nonostante questo è costretto, ovviamente, a difendere la sua "ditta", quindi comprendo quando mette il piede su una buccia di banana.
Ma quale edilizia, collega Pittalis? Se sull'edilizia il vostro contributo è il piano casa, per pura cortesia non vi richiamo a quanto dichiarato non da questo "covo di bolscevichi", ma dall'ingegner De Pasquale, presidente dell'ANCE, il quale ha sempre totalmente disapprovato le politiche del presidente Cappellacci relative al settore delle costruzioni, non ultimo il piano casa.
Mi dispiace citare un dato, onorevole Pittalis, perché lei non c'entra nulla, però noi vi avevamo chiesto, e ne sono testimonianza le nostre proposte agli atti del Consiglio, di mettere a norma gli edifici scolastici. Ciò avrebbe consentito di mettere in sicurezza i nostri ragazzi, gli insegnanti, ma soprattutto sarebbe stato un volano per ridare un minimo di dinamicità alle attività economiche, soprattutto nel settore delle piccole e medie imprese. Il presidente Cappellacci era invece preoccupato di dare una stanza in più a quel sardo che lo ha commosso in un paese dell'Oristanese, o cose di questo genere. Per cortesia, risparmiateci almeno queste cose!
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 608/A.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Cappellacci e Contu Mariano hanno votato a favore.
Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Biancareddu - Cappai - Cappellacci - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Licandro - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Mula - Murgioni - Oppi - Peru - Petrini - Pisano - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda.
Rispondono no i consiglieri: Agus - Arbau - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Diana Giampaolo - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Planetta - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Bardanzellu - Campus - Cuccureddu - Dessì - Mulas - Sorgia.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 72
votanti 65
astenuti 7
maggioranza 33
favorevoli 37
contrari 28
(Il Consiglio approva).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della deliberazione di autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio interno del Consiglio regionale per l'anno 2014.
Invito i consiglieri questori a prendere posto nei banchi della Giunta.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha facoltà di parlare il consigliere Cuccu, questore.
CUCCU (P.D.), questore. L'autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio interno del Consiglio regionale è un atto conseguente all'autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio della Regione. I trasferimenti della Regione per il funzionamento del Consiglio regionale sono inseriti nel bilancio della Regione, quindi l'esercizio provvisorio del bilancio interno del Consiglio è strettamente collegato alla votazione che abbiamo fatto precedentemente, non abbiamo alternative.
PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.
Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo unico.
(Segue lettura)
PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, procediamo alla votazione della deliberazione, essendo composta da un unico articolo.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della deliberazione di autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio interno del Consiglio regionale per l'anno 2014.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Manca, Murgioni e Rassu hanno votato a favore.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Arbau - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Bruno - Campus - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cozzolino - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Giampaolo - Floris Mario - Floris Rosanna - Floris Vincenzo - Fois - Gallus - Licandro - Locci - Lombardo - Lotto - Lunesu - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Oppi - Peru - Petrini - Pisano - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Sorgia - Soru - Steri - Stocchino - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda - Zuncheddu.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 68
votanti 68
maggioranza 35
favorevoli 68
(Il Consiglio approva).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge numero 599.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.
Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'esame del titolo, al quale sono stati presentati due emendamenti .
(Si riporta di seguito il testo del titolo e dei relativi emendamenti:
Titolo
Norme urgenti in materia di agricoltura
Emendamento aggiuntivo Pittalis - Diana Giampaolo - Steri - Solinas Christian - Cuccureddu - Sanna Matteo - Cocco Daniele Secondo - Meloni Francesco - Mulas
TITOLO
Nel titolo della proposta di legge, dopo la parola "Agricoltura", sono aggiunte le seguenti: "e di previdenza integrativa del comparto regionale".(1)
Emendamento aggiuntivo Pittalis - Fois - Sanna Gian Valerio - Steri - Cocco Daniele - Lai - Rodin - Salis - Solinas Antonio - Tocco - Lunesu - Oppi.
TITOLO
Nel titolo, in fine sono aggiunte le seguenti parole: "e disposizioni varie". (3).)
PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale.
CHERCHI (F.I.), Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale. Il parere della Giunta è favorevole.
Metto in votazione il titolo. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 1. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 3. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 1.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:
Art. 1
Credito in agricoltura
1. E' istituito presso la SFIRS un fondo di rotazione per il piccolo credito in agricoltura. Il fondo è destinato alle aziende di produzione primaria. Con deliberazione della Giunta regionale sono definiti i criteri e le modalità di attuazione del fondo. L'aiuto di cui al presente articolo è sottoposto all'approvazione della Commissione europea, ex articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE).
2. Alle spese previste per l'attuazione del fondo di rotazione di cui al comma 1, valutate per l'anno 2013 in euro 11.072.768,49, si fa fronte con le risorse rinvenute sui capitoli sotto elencati, mediante rimodulazione delle risorse precedentemente assegnate:
a) euro 4.603.768,49 sul capitolo SC06.1028 e euro 1.673.000 sul capitolo SC06.1029 - UPB S06.04.009;
b) euro 1.796.000 sul capitolo SC06.1088 - UPB S06.04.013;
e) euro 3.000.000 sul capitolo SC06.0949 - UPB S06.04.005.
3. Il fondo per gli interventi di cui all'articolo 17 della legge regionale 17 novembre 2010, n. 15 (Disposizioni in materia di agricoltura), è determinato in euro 3.000.000.
4. La quota restante delle risorse disponibili sul fondo di cui al comma 3 è destinata ad interventi regionali funzionali a favorire l'accesso al credito delle piccole e medie imprese, aventi sede operativa in Sardegna, operanti nel settore della produzione agricola primaria e della trasformazione e commercializzazione. Tali interventi sono individuati e disciplinati da deliberazioni della Giunta regionale su proposta dell'Assessore competente in materia di agricoltura.)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 2.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:
Art. 2
Assistenza tecnica in zootecnia
1. L'articolo 16 della legge regionale 14 novembre 2000, n. 21 (Adeguamento delle provvidenze regionali a favore dell'agricoltura agli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato nel settore agricolo e interventi a favore delle infrastrutture rurali e della silvicoltura), continua ad applicarsi sino alla data del 31 dicembre 2015. All'erogazione degli aiuti previsti in tale articolo provvede l'Agenzia LAORE Sardegna sulla base delle risorse previste nel proprio bilancio.
2. La lettera d) del comma 1 dell'articolo 16 della legge regionale n. 21 del 2000 è così sostituita:
"d) contributi a favore dell'Associazione regionale allevatori della Sardegna fino al 100 per cento delle spese sostenute per la realizzazione di servizi di assistenza tecnica in zootecnia, prestati a favore di tutti gli allevatori della Sardegna.".
3. Gli aiuti di cui al comma 2 sono sottoposti all'approvazione della Commissione europea, secondo quanto disposto dagli articoli 107 e 108 del TFUE.
4. La Giunta regionale, con propria deliberazione assunta su proposta dell'Assessore competente in materia di agricoltura, definisce le procedure di attuazione, i criteri e le modalità di erogazione degli aiuti.)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 3.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:
Art. 3
Modifica all'articolo 5 della legge regionale
n. 6 del 2008
1. Il comma 4 bis dell'articolo 5 della legge regionale 23 maggio 2008, n. 6 (Legge quadro in materia di consorzi di bonifica) è così sostituito:
"4 bis. L'Amministrazione regionale è autorizzata a concorrere alle spese per la gestione degli impianti consortili ed ai costi attinenti l'attività istituzionale dei consorzi di bonifica, nella misura massima del 75 per cento delle spese ed entro i limiti degli stanziamenti disposti dal bilancio della Regione. I criteri di ripartizione, nonché quelli di qualificazione e quantificazione dei costi da considerare, sono stabiliti con deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell'Assessore competente in materia di agricoltura.".)
PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, procediamo alla votazione.
Ha domandato di parlare il consigliere Arbau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ARBAU (Gruppo Misto). Vorrei sottolineare che numerosi consorzi di bonifica sono commissariati. E' vero che la specialità di questa maggioranza è quella di commissariare un po' tutto, però credo che sulla democrazia non si possa giocare. Peraltro questi commissariamenti hanno portato alla proliferazione dei costi e quindi è necessario, affinché i pastori e gli agricoltori non paghino il pesante costo dei commissari, che questa Giunta "rinsavisca", auspicabilmente in questi giorni. Credo proprio che non sarà così e si spera che si provveda nella prossima legislatura, però il dato di fatto è che sapete solo commissariare e implementare i costi.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 3. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 4.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:
Art. 4
Modifica all'articolo 34 della legge regionale
n. 6 del 2008
1. Al comma 11 dell'articolo 34 della legge regionale n. 6 del 2008 le parole "Per almeno sei mesi" sono sostituite dalle seguenti: "Per almeno otto mesi".)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 5, al quale sono stati presentati quattro emendamenti. L'emendamento numero 4 era stato presentato all'articolo 6, ma va spostato all'articolo 5.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5 e dei relativi emendamenti:
Art. 5
Modifica all'articolo 1 della legge regionale
n. 19 del 2012
1. Al comma 1 dell'articolo 1 della legge regionale 12 ottobre 2012, n. 19 (Norme per la continuità delle concessioni demaniali ai fini di pesca e acquacoltura), le parole "31 dicembre 2013" sono sostituite dalle seguenti: "31 dicembre 2014", al fine di consentire il completamento delle procedure di evidenza pubblica.
Emendamento aggiuntivo Pittalis - Diana Giampaolo - Steri - Solinas Christian - Cuccureddu - Sanna Matteo - Cocco Daniele Secondo - Meloni Francesco - Mulas
Art. 5
Testo dell'emendamento:
Dopo l'art. 5 è aggiunto il seguente articolo:
"art. 5 bis
1. I dipendenti della Società Bonifiche Sarde sono inseriti in un percorso triennale di utilizzo da parte dell'Ente Foreste della Sardegna, in continuità contrattuale con la Società Bonifiche Sarde.
2. Agli oneri relativi all'attuazione del comma 1, valutati in Euro 1.015.000 per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016, si provvede rispettivamente:
a) per l'anno 2014 a valere sui fondi di cui all'art. 3, comma 34 della legge regionale 15 marzo 2012, n. 6 (Legge finanziaria 2012):
b) per l'anno 2015 con la seguente variazione nel bilancio della Regione per gli anni 2013-2015:
In diminuzione UPB 508.01.002
2015 1.015.000
In aumento
UPB 504.08.007
2015 1.015.000
mediante riduzione della riserva di cui alla voce 1) della tabella A) della legge regionale 23 maggio 2013, n. 12 (Legge finanziaria 2013);
c) per l'anno 2016 con la rispettiva legge di bilancio.
3. L'art. 14 della legge regionale 22 dicembre 2011, n. 27 trova applicazione, fino alla nuova contrattazione collettiva solo nei confronti dei fondi che non si trovano in equilibrio gestionale economico e finanziario". (2)
Emendamento aggiuntivo Pittalis - Steri - Fois - Rodin - Lai
Dopo l'articolo 5 è aggiunto il seguente:
Articolo 5 bis
1. E autorizzata nell'anno 2013 l'ulteriore stanziamento di euro 115.000.000 a favore del fondo di cui al capitolo SC05.0001 (UPB S05.01.001) relativo alla spesa sanitaria di parte corrente indistinta che qualora non impegnato entro il medesimo esercizio permane in conto residui per essere utilizzato nell'esercizio successivo per le stesse finalità.
2. All'incremento del fondo di cui al comma 1 si provvede mediante pari riduzione delle voci di spesa, di cui al comma 4, iscritte in conto delle elencate U.P.B., anche con contestuale rideterminazione delle autorizzazioni di spesa di cui alle disposizioni di legge richiamate accanto al numero del capitolo così come derivanti dal decremento nello stesso capitolo indicato.
3. Per le finalità di cui al precedente comma 2:
- per l'anno 2013, la quota di cui all'articolo 18, comma 22, -della legge regionale 30 giugno 2001, n. 12 è ridotta all'1,36 per cento.
- Le economie di spesa accertate sui finanziamenti erogati dalla Regione all' Agenzia regionale ARGEA per interventi a favore e a sostegno del comparto agricolo, determinate in complessive euro 17.502.049,12, permangono nelle ,disponibilità della medesima agenzia e sono portate in detrazione al contributo di funzionamento alla stessa spettate per l'anno 201.3.
- Nel comma 3 dell'articolo 4 della legge regionale 23 maggio 2013, n. 12 le parole e utilizzato a compensazione del" sono sostituite dalle seguenti:'" è portato in detrazione dal".
Nel bilancio della regione per l'anno 2013 nelle sottoelencate unità previsionali di base sono introdotte le seguenti variazioni in diminuzione:
STRATEGIA 01
S01.01.002 Oneri di funzionamento della Giunta regionale e uffici di
supporto 2013 € 630.000
SC01.0017 -€ 130.000
SC01.0018 -€.500.000
S01.01.003 Spese di rappresentanza 2013 € 6.000
SC01.0027
S01.02.001 Oneri per il trattamento economico dei dipendenti, ivi
compreso il salario accessorio 2013 € 908.000
SC01.0141 -€ 293.000
SC01.0142 -€ 15.000
SC01.0145 -€ 200.000
SC01.0150 -€ 300.000
SC01.0160 -€ 20.000
SC01.0162 -€ 80.000
S01.02.002 Oneri relativi a contributi sociali, di fine rapporti e al
versamento dell'IRAP 2013 € 2.000
SC01.0184
SC01.02.003 Altre spese per il personale 2013 € 1.780.000
SC01.0204 -€ 10.000
SC01.0205 -€ 640.000
SC01.0206 -€ 125.000
SC01.0226 -€ 20.000
SC01.0209 € 985.000.
S01.02.005 Acquisizione di beni e servizi 2013 € 1.142.000
SC01.0307 -€ 1.000.000
SC01.0303 -€ 52.000
SC01.0283 € 90.000
S01.03.003 Funzionamento Organismi d'interesse
regionale 2013 € 141.000
SC01.0467 -€ 48.000
SC01.0474 -€ 30.000
SC01.0500 -€ 20.000
SC01.0498 -€ 7.000
SC01.0489 -€ 3.000
SC01.0464 -€ 5.000
SC01.0490 -€ 28.000
S01.03.005 Spese per elezioni e referendum regionali 2013 € 210.000
SC01.5016 -€ 60.000
SC01.5017 -€ 150.000
S01.03.008 Spese per la pubblicazione e per l'acquisto di atti e di beni
d'interesse regionale 2013 € 86.000
SC01.0587 -€ 10.000
SC01.0588 -€ 76.000
S01.03.009 Altre spese istituzionali 2013 € 89.000
SC01.0603 -€ 25.000
SC01.0602 -€ 17.000
SC01.0608 -€ 47.000
S01.03.010 Spese per interventi di programmazione negoziata e per
l'attuazione del PRS. 2013 € 9.779.000
SC01.0628
S01.03.013 Adempimenti ex ARASE e Osservatorio Economico - Parte
corrente 2013 €25.000
SC01.5003
S01.04.001 Studi, ricerche, collaborazioni e simili 2013 €246.000
SC01.0710 -€ 60.000
SC01.0717 -€ 20.000
SC01.0718 -€ 2.000
SC01.0708 -€44.000
SC01.0712 €100.000
SC01.0709 -€ 20.000
S01.04.002 Monitoraggio, controllo e assistenza cella spesa regionale e
delle finanze regionali 2013 68.000
SC01.0771 -€ 68.000
S01.04.004 Relazioni con il pubblico
e comunicazione interna 2013 € 86.000
SC01.0802 -€ 86.000
S01.05.001 Gestione del patrimonio e del demanio 2013 €957.000
SC01.0911 -€ 1.000
SC01.0914 -€ 76.000
SC01.0916 -€ 700.000
SC01.0912 -€ 180.000
S01.05.002 Incremento, valorizzazione e manutenzione del patrimonio e
del demanio regionale 2013 €2.150.000
SC01.0971 -€1.600.000
SC01.0975 -€ 50.000
SC01.0957 -€ 500.000
S01.06.001 Trasferimenti agli Enti Locali -
Parte corrente 2013 € 8.863.000
SC01.1074 -€ 50.000
SC01.1059 -€ 8.414.000
SC01.1067 -€ 399.000 - reinserimento personale comunità montane - art. 6,
c. 10, L.R. 3/2008 e s.m.i.
S01.06.002 Trasferimenti agli Enti Locali
- Investimenti 2013 €400.000
SC01.1100
STRATEGIA 02
S02.03.006 Trasferimenti agli Enti locali per interventi di politiche attive
del lavoro - Spese correnti 2013 € 150.000
SC02.0888
S02.04.001 Ricerca - Agenzie regionali 2013 €1.500.000
SC02.1005
S02.04.004 Ricerca scientifica e innovazione tecnologica
- spese correnti 2013 50.000
SC02.1031 - finanziamenti a favore della ricerca - L.R. 7/2007
STRATEGIA 03
S03.01.003 Tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio
culturale - spese correnti 2013 € 999.000
SC03.0015 -:Patrimonio: culturale sardo - art. 5. C. 50, L.R. 12/2013
S03.01.006 Interventi a favore delle biblioteche
- Spese correnti 2013 € 1.850.000
SC03.0106 -€25.000
SC03.0120 -€ 740.000 - beni culturali - art. 5, c.50, L.R. 12/2013
SC03.0123 -€ 1.085.000 - biblioteche e archivi art. 5, c.50, L.R. 12/2013-
S03.01.0.07 Interventi a favore delle biblioteche
- Investimenti 2013 €10.000
SC03.0135
S03.02.001 Interventi per la valorizzazione della lingua e
della cultura sarda 2013 € 471.000
SC03.0201 -€ 85.000
SC03.0231 -€ 224.000 -
sportello linguistico regionale -- art. 9, c. 1, lett. a),L.R. 3/2009
SC03.0236 -€ 40.000
SC03.0233 -€ 100.000
SC03.0199 -€ 22.000
S03.02.002 Interventi per manifestazioni tradizionali
e dell'identità sarda 2013 30.000
SC03.0247
S03.02.003 Interventi per promuovere e sostenere l'editoria
e l'informazione 2013. € 70.000
SC03.0270 -€ 20.000
SC03.0282 -€ 50.000 - notiziari in lingua - ari. 28, c.1, lett. d) L.R. 2/2007 e smi
S03.02.004 Investimenti per attività culturali 2013 € 120:000
SC03.0304 -€ 70.000
SC03.0305 -€ 50.000
STRATEGIA 04
S04.03.007 Compagnie, Barracellari 2013 380.000
SC04.0470
S04.04.002 Tutela, difesa e valorizzazione delle coste -
Investimenti 2013 500.000
SC04.1029 - Monitoraggio erosione costiera spiagge - Art. 5, c. 19, L.R. 12/2013
S04.06.003 Protezione dell'ambiente
dai pericoli derivanti dall'amianto 2013 €20.000
SC04.1316 = Conferenza Regionale pericoli amianto- L.R. 22/2005
S04.06.006 Investimenti nell'ambito della gestione dei rifiuti e bonifica
dei siti inquinati 2013 € 1.600.000
SC04.1393 - Recupero siti minerari dismessi - art. 15, c. 9, L.R. 12/2011 e smi
S04.07.001 Agenzia Regionale Protezione
Ambiente della Sardegna (ARPAS) 2013 € 10.000.000
SC04.1470
S04.07.005 Spese correnti in materia di VIA e sistema informativo ambientale 2013 € 100.000
SC04.1542
S.04.07.007 Spese per l'attività, dell'autorità ambientale e per la
realizzazione di programmi per Io sviluppo sostenibile e per l'educazione
ambientale - Spese correnti 2013 € 50.000
SC04.1606
S04.08.002 Interventi a tutela dei Parchi e delle aree protette -
Investimenti 2013 € 250.000
SC04.1759 - Investimenti nei parchi - art. 15, c. 8, L.R. 12/2011 e smi
S04.08.016 Contributi e finanziamenti in materia di gestione della fauna
selvatica 2013 € 46.000
SC04.2289
S04.09.003 Pianificazione, vigilanza e controllo sull'attività urbanistica e
Paesaggistica 2013 € 360.000
SC04.2442 -€ 200.000 - Linee guida piano paesaggistico:- art. 5, c. 5, L.R. 3/2009 e smi
SC04.2443 -€ 80.000
SC04.2447 -€ 80.000
S04.09.005 Trasferimenti agli Enti Locali per attività urbanistiche -
Parte corrente 2013 € 19.000
SC04.2465
S04.10.001 Politiche per le aree urbane - Investimenti 2013 € 580.000
SC04.2631 - Bando Saltus - art. 4, c. 5, L.R. 17/2011 e S.m.i.
S04.10.003 Edilizia abitativa. Parte corrente 2013 € 70.000
SC04.2671 - Monitoraggio edilizia residenziale pubblica - art. 5, c. 18, L.R. 7/2005
S04.10.005 Edilizia patrimoniale, demaniale e civile.
Investimenti 2013 € 3.201.000
SC04.2746 -€ 1.000 - Mattatoi intercomunali - art. 5, c. 35, L.R. 12/2013 e s.m.i.
SC04.2748 -€ 3.000.000 - Abolizione barriere architettoniche - art. 8 L.R. 32/1991 e
SC04.2752 -€ 200.000 - Ampliamento cimiteri - art. 5, c. 37 L.R. 12/2013
S04.10.006 Contributi ai Comuni per strumenti
urbanistici 2013 € 613.000
SC04.2777 -€ 113.000 - SCUS-PUC-PAI - L.R. 4/2013.
SC04.2774 -€ 500.000 - Strumenti urbanistici comunali - art. 41 L.R. 45/89 e
s.m.i.
STRATEGIA 05
S05.01.004 Spese finalizzate al miglioramento ed al controllo del Servizio sanitario 2013 € 5.000.000
SC05.0084 5.000.000
S05.01.006 Lotta contro le patologie croniche e sociali
- Investimenti 2013 € 130.000
SC05.0122 -€ 130.000
S05.01.007 Assistenza sanitaria 2013 € 633.000
SC05.0129 -€ 500.000
SC05.0128 -€ 133.000
S05.03.001 Interventi a favore del volontariato
- Parte corrente 2013 82.000
SC05.0553 .€ 80.000 - Servizi sociali e IESS - Art. 10, c. 4, L.R. 2/2007 e s.m.i.
SC05.0548 -€ 2.000
S05.03.005 Finanziamenti per attività socio-assistenziali 2013€ 550.000
SC05.5005 -€ 500.000
SC05.0631 -€ 50.000 - Cofinanziamento al fondo usura Ad. 5, c. 20, L.R. 1/2011 e s.m.i.
S05.03.007 Provvidenze a favore di soggetti con disabilità e loro
associazioni. 2013 2.000.000
SC05.5024 -€ 2.000.000 - Reddito minimo comunità - Art. 3, c. 6, L.R. 12/2013 e s.m.i.
S05.03.010 Interventi nel settore edilizio a favore
delle famiglie 2013 € 812.000
SC05.0834 -€ 800.000
SC05.0836 -€ 12.000 - Fondo edilizia abitativa - L.R. 32/1985 e s.m.i.
S05.04.002 Interventi a favore dello sport -
Investimenti 2013 € 799.000
SC05.0882 -€ 401.000
SC05.0885 -€ 398.000
S05.04.006 Interventi a favore cinema in Sardegna -
Spese correnti 2013 € 305.000
SC05.0973 -€ 5.000
SC05.0971 -€ 200.000
SC05.0972 -€100.000
S05.05.001 Interventi per favorire la partecipazione elettorale degli
emigrati 2013 €19.000
SC05.1051 -€ 19.000
STRATEGIA 06
S06.03.001 Incentivazioni alle attività artigiane 2013 €4.184.000
SC06.0390 -€ 3.000.000 - Consorzi fidi Art. 4, c. 43, L.R. 6/2012 e s.m.i. SC06.0391 -€ 500.000 - Consorzi fidi - Art. 4, c. 43, L.R. 6/2012 e s.m.i.
SC06.0414 -€ 684.000 - Conto interessi artigiani - Art. 2, L.R. 51/1993 e s.m.i.
S06.03.002 Incentivazioni di parte corrente per
le attività artigiane 2013 € 2.305.000
SC06.0416 -€ 2.000.000
SC06.0406 -€ 305.000
S06.03.003 Compensi agli enti istruttori -
Settore artigianato 2013 € 726.000
SC06.0428 -€ 400.000
SC06.0429 -€ 326.000
S06.03.008 Sostegno alle attività commerciali
- Investimenti 2013 2.000.000
SC06.0481
S06.03.011 Interventi per la promozione e lo sviluppo del sistema dei
servizi 2013 € 1.500.000
SC06.0520 -€ 1.500.000
S06.03.023 Gestioni liquidatorie, commesse RAS e messa in sicurezza siti
- Spese correnti 2013 € 7.723.000.
SC06.0674 -€ 6.366.000
SC06.0693-€ 1.000.000
SC06.0676 -€ 357.000
S06.03.028 Investimenti a favore della cooperazione e dell'imprenditoria giovanile 2013 €.500.000
SC06.0758 - Consorzi fidi - ari. 1, c. 10, L.R.23 maggio 2013, n. 12
S06.04.001 Finanziamenti alle Agenzie operanti nel settore agricolo - Parte corrente 2013 €.17.502.000
S06.04.008 Incentivi per il potenziamento della produzione zootecnica -
spese,correnti 2013 4.000
SC06.1000
S06.04.015 Tutela, valorizzazione e marketing dei prodotti agricoli - Spese correnti 2013 € 462.000
SC06.1159 -€ 462.000
S06.04.023 Adempimenti derivanti dall'attuazione della normativa
comunitaria sul PSR 2007/ 2013 € 487.000
SC06.1320
S06.05.002 Spese varie in materia di pesca e di
acquacoltura 2013 € 50.000
SC06.1382
S06.05.003 Investimenti a favore della pesca
SC06.1414 €800.000
S06.06.004 Fondo Regionale per l'Occupazione -
Spese correnti 2013 € 398.000
SC06.1586 -€ 84.000
SC06.1590 -€ 239.000
SC06.1622 -€ 75.000
STRATEGIA 07
S07.01.001 Monitoraggio, studi e progettazioni nel settore della
viabilità 2013 € 400.000
SC07.0007
S07.04.001 Spese per la manutenzione ordinaria e la sicurezza dei
porti 2013 € 200.000
SC07.0341 -€ 200.000
S07.06.001 Trasporto pubblico locale 2013 € 5.899.000
SC07.0595 -€ 1.000.000
SC07.0607 -€ 200.000
SC07.0616 -€ 674.000
SC07.0608 -€ 494.000 Contributi compensazione agevolazioni tributarie - art 26 L.R. 21/2005 e s.m.i.
SC07.0592 -€ 30.000
SC07.0613 -€ 33.000
SC07.0621 --€ 685.000
SC07.0625 -€ 533.000
SC07.0627 -€ 2.250.000
S07.06.002 Investimenti nel settore dei trasporti 2013 € 1.688.000
SC07.0640
S07.07.005 Emergenza idrica 2013 € 900.000
SC07.0883 - Sistema idrico multisettoriale - Ad. 9, c. 6, L.R. 3/2008 e s.m.i.
S07.10.001 Oneri relativi agli appalti e contratti e spese
generali 2013 € 5.000
SC07.1168 -€ 4.000
SC07.1170 -€ 1.000
S07.10.006 Contributi per garanzie fideiussorie e ammortamento di
mutui. 2013 € 46.000
SC07.1284 - Concorso interessi mutui - Art. 4, c. 1, L.R. 4/2000 e s.m.i.
STRATEGIA 08
S08.01.002 Fondo per nuovi oneri legislativi di parte
corrente 2013 € 523.000
SC08.0024 - FNOL parte corrente (voce 1) - Art. 1, c. 8, lett. a) L.R. 12/2013
S08.01.005 Interessi su rate d'ammortamento mutui e/o prestiti
obbligazionari 2013 € 4.146.000
S08.01.009 Spese per attività generali 2013 e 56.000
SC08.0176 -€ 4.000
SC08.0172 -€ 2.000
SC08.0169 -€ 50.000
S08.02.001 Rimborsi vari e sanzioni a carico della
Regione 2013. €1.520.000
SC08.0278 -€ 800.000
SC08.0279 -€ 720.000
S08.02.002 Altre partite generali che si compensano
nell'entrata 2013. € 39 000 (4)
Emendamento aggiuntivo Cocco Daniele Secondo - Pittalis - Diana Giampaolo - Solinas Christian - Sanna Matteo - Fois - Cuccureddu - Steri
Al comma 4 dell'art. 12 della L.R. 25/2012 sono apportate le seguenti modifiche:
1) Dopo le parole: "dell'Agenzia Agris sono aggiunte: "che presenta delle vacanze alla data del 31.12.2012";
2) Le parole:"a decorrere dal 2012" sono sostituite con:" a decorrere dal 2013";
3) La spesa di "euro 700.000 annuo" è sostituita con:" 900.000 euro annue, quale quota aggiunta rispetto alle risorse iscritte nell'UPB S06.04.001 per finanziamento ordinario".
Alla presente norma si fa fronte con l'adeguamento in Bilancio del finanziamento annuale dell'Agenzia Agris, finalizzato alla stabilizzazione dei profili professionali B1 specifici del comparto ippico e zootecnico. (5)
Emendamento aggiuntivo Pittalis - Diana Giampaolo - Steri - Cuccureddu - Dedoni - Sanna Matteo - Campus - Cocco Daniele Secondo - Solinas Christian.
Dopo l'articolo 6 è aggiunto il seguente:
"Art. 6 bis
Attuazione dell'articolo 5, primo comma, della legge regionale 8 febbraio 2013 n. 3 (Assunzione a termine da parte dell'Agenzia regionale del lavoro)
1. Ai fini della compiuta attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 5, primo comma, della legge regionale 8 febbraio 2013, n. 3, il termine del "31 dicembre 2013" in esso previsto è sostituito con il termine del "30 settembre 2014".
2. Agli oneri derivanti dall'attuazione del presente articolo si fa fronte con lo stanziamento iscritto alla UPB 506.06.004 in conto residui e, successivamente all'approvazione delle leggi regionali finanziaria e bilancio 2014, nei corrispondenti capitoli e UPB del bilancio stesso.".(6).)
PRESIDENTE. Ricordo che i consiglieri che intendono prendere la parola devono iscriversi non oltre la conclusione del primo intervento.
E' iscritto a parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (SEL-Sardigna Libera). Presidente, intervengo per proporre un emendamento orale all'emendamento numero 5 all'articolo 5. Le parole da "a decorrere dall'anno 2012" a "annui" sono sostituite dalle seguenti: "a decorrere dall'anno 2014, la spesa di euro 900.000 annui per la stabilizzazione dei profili professionali B1 specifici del comparto ippico e zootecnico. Agli oneri degli anni successivi si provvede con i rispettivi bilanci. UPB S08.01.002, Fnol 2014, 900.000; 2015, 900.000".
PRESIDENTE. L'Aula è d'accordo su questa proposta?
Siccome siamo in fase di discussione dell'articolo, prima di votare l'emendamento numero 5 sarà distribuito il testo completo.
(Interruzione del consigliere Pittalis)
PRESIDENTE. Onorevole Pittalis, le modifiche vengono inserite all'atto della votazione degli emendamenti. Adesso siamo in fase di discussione dell'articolo.
E' iscritto a parlare il consigliere Soru. Ne ha facoltà.
SORU (P.D.). Mi sono iscritto a parlare, signora Presidente, innanzitutto per dire che mi piacerebbe, visto che finalmente discutiamo una legge e non un provvedimento estemporaneo di un solo articolo, che i relatori ci spiegassero in che cosa consistono queste misure urgenti in agricoltura e che la loro spiegazione stimolasse un minimo di dibattito, perché altrimenti siamo qui semplicemente per pigiare i tasti di votazione, per fare il più presto possibile. E' vero, siamo nelle vacanze di Natale, forse tutti abbiamo fretta, però se dobbiamo approvare cose importanti vale la pena fare un minimo di discussione.
Mi soffermo sull'articolo 5, un articolo molto semplice in cui le norme per la continuità delle concessioni demaniali ai fini di pesca e acquacoltura sono prorogate dal 31 dicembre 2013 al 31 dicembre 2014. Stiamo parlando, quindi, delle proroghe delle concessioni demaniali di tutto il sistema degli stagni della Sardegna, da quelli dell'Oristanese (Cabras, S'Ena Arrubia, Pauli Pirastu, Marceddì) allo stagno di Tortolì e a quello del Sarrabus. Per gran parte di questi stagni - forse anche per lo stagno di Sant'Anna Arresi, ma non saprei dire con esattezza - le concessioni demaniali scadevano il 31 dicembre 2008. Uno dei motivi per cui mi è maggiormente dispiaciuto non potermi più occupare dell'amministrazione regionale è stato proprio il fatto di non potermi dedicare, nei primi mesi del 2009, a un progetto sistematico per la valorizzazione di questi compendi, che hanno un'enorme opportunità produttiva e sono ormai lasciati nell'incuria. Si pensi che solamente nello stagno di Cabras operano 13 cooperative, le quali non riescono a mettersi assieme. I locali di un consorzio che gestisce un'attività di ristorazione sono stati persino incendiati e distrutti, probabilmente per piccole vendette locali, qualche mese fa.
Tutto questo per dire che dall'Amministrazione regionale, e anche dal Consiglio regionale, ci saremmo aspettati qualcosa di diverso in cinque anni, ad esempio mettere un punto fermo sulle concessioni demaniali degli stagni e sulle politica della pesca nelle acque interne della Sardegna. Dopo cinque anni stiamo semplicemente prorogando, il che equivale ad alzare le mani e arrendersi alla possibilità di governare. Ma governare non significa fare demagogia, conferenze stampa o "libricini" senza contradditorio. Governare significa incidere sulle cose, agire praticamente, fare qualcosa. Sulla pesca abbiamo disimpegnato i fondi europei! In cinque anni, non siamo riusciti a stabilire come valorizzare la grande ricchezza delle acque interne della Sardegna. Proroghiamo senza nemmeno trenta secondi di dibattito, perché tanto siamo sotto Natale.
Mi aspetterei qualche considerazione dai relatori, mi aspetterei qualche chiarimento da chi fa parte della Commissione agricoltura, mi aspetterei che l'Assessore dell'agricoltura spiegasse perché in cinque anni non siamo riusciti a fare nulla. Grazie.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale.
CHERCHI (F.I.), Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale. Il parere della Giunta è favorevole.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 5.
Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PITTALIS (F.I.). Recentemente è stato varato, a livello nazionale, un provvedimento in questa materia che proroga al 2020. Per uniformare la disciplina che stiamo assumendo all'articolo 5, le parole "31 dicembre 2014", andrebbero pertanto sostituite con "31 dicembre 2020". Questo per evitare una situazione di disparità rispetto a quanto già normato a livello nazionale. Solo per questa ragione propongo un emendamento orale.
PRESIDENTE. Scusate, colleghi, la discussione dell'articolo è già chiusa. L'onorevole Pittalis ha proposto un emendamento orale che può essere accettato oppure no, ma senza aprire una discussione.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Inizio dicendo un no con ventisette punti esclamativi e vorrei motivarlo, Presidente. Si è capito il no?
Noi abbiamo acceduto a questo testo con "estrema riluttanza", direbbe la striscia di un fumetto, per le ragioni che ha esposto l'onorevole Soru qualche attimo fa. Non scherziamo! Qui, caro assessore Cherchi, c'è la fotografia del fallimento suo e della Giunta a cui appartiene, perché in cinque anni non siete riusciti a fare nulla per rinnovare le concessioni demaniali ai fini di pesca e acquacoltura. Io mi sono informato, e tu lo sai bene. Voi siete tra quelli che hanno proposto la proroga fino al 2020, ma qui siamo in presenza di una situazione davvero delicata. Attenzione, perché in alcuni di quei territori c'è una condizione che mette a rischio anche l'ordine pubblico e la convivenza tra le diverse cooperative e società che operano nelle zone umide. Badate, è a rischio perché in cinque anni non si è riusciti ad approvare una norma che consentisse anche a chi è fuori di poter partecipare, perché di proroga in proroga si rinnova lo status quo senza, ripeto, dare alcuna possibilità a chi è fuori!
Noi abbiamo acceduto semplicemente perché è scritto "al fine di consentire il completamento delle procedure di evidenza pubblica". Se non fosse stata scritta questa riga, come noi abbiamo proposto, non saremmo stati d'accordo nemmeno sulla proroga di un anno.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 5. Chi l'approva...
(Interruzione del consigliere Soru)
PRESIDENTE. Onorevole Soru, io ho guardato il monitor, mi dispiace ma lei ha chiesto la parola mentre stavo già dicendo: "Chi l'approva". Si è iscritto in ritardo, mi dispiace. Io mi metto in discussione quando non guardo il monitor, in questo caso l'ho guardato e sono certa del mio operato.
Metto in votazione l'emendamento numero 5. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 2.
Ha domandato di parlare il consigliere Soru per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SORU (P.D.). Sono io che sono un po' maldestro evidentemente, volevo essere sicuro che mi avesse visto.
Intervengo intanto per dichiarare il voto contrario all'emendamento numero 2, ma anche per rivolgermi, con molto rispetto, all'Assessore dell'agricoltura, l'onorevole Cherchi. Ora, io non voglio dire che sia una responsabilità sua o di chi lo ha preceduto, non riesco più a tenere il conto degli Assessori dell'agricoltura che si sono avvicendati, però lei recentemente è stato protagonista di una risposta garbata e puntuale su un episodio che l'ha riguardata, per cui la prego di dare una risposta puntuale e garbata anche a me, e di non rispondere semplicemente chiamando col nome di battesimo il nostro Capogruppo e intervenendo mentre lui parla. La prego di rispondere prendendo la parola e parlando al microfono, in maniera che tutti possiamo sentirla, così magari riesce a spiegarmi perché in cinque anni non siete riusciti ad assegnare le concessioni demaniali e ad avviare una politica di riordino della normativa di settore e perché pretendevate addirittura di prorogare le concessioni in essere per altri sei anni. Ce lo spieghi e io magari capirò!
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 2. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'emendamento numero 4.
Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (Gruppo Misto). Presidente, l'emendamento numero 4 è aggiuntivo all'articolo 6 o all'articolo 5?
PRESIDENTE. E' aggiuntivo all'articolo 5, l'ho specificato quando ho elencato gli emendamenti all'articolo 5. Erroneamente era stato presentato come emendamento aggiuntivo all'articolo 6, ma non poteva essere presentato alla norma finanziaria.
MANINCHEDDA (Gruppo Misto). Cercherò di essere brevissimo. L'emendamento numero 4 riguarda il ripiano del debito sanitario. Colleghi, il debito sanitario certificato alla fine del 31 dicembre 2012 era di 3.388 milioni di euro. Stimo che quello del 2013 sarà, sempre al 31 dicembre, intorno ai 3 miliardi e mezzo.
(Interruzione)
Va bene, lo vedremo quando arriveranno i CE, i conti economici finali del 31 dicembre. Qui si provvede a stanziare 115 milioni mandando in detrazione, dalle somme che avevamo iscritto a bilancio, tutta una serie di impegni finanziari, tra cui 9 milioni di euro relativi alla programmazione negoziata del Programma regionale si sviluppo; 8 milioni li togliamo dal finanziamento agli enti locali e 17 milioni da quello per l'ARGEA! Cosa significa questo? Significa che queste somme o erano iscritte male a bilancio, oppure a fronte di somme ben iscritte c'erano costi che non so bene come verranno onorati, il che per il 2013 vuol dire "zero".
Il patto di stabilità, che ha impedito di impegnare queste somme, non ha impedito di creare dei costi paralleli. Se invece ci sono quei costi paralleli voi nel 2014 su queste voci andrete per aria. Otto milioni in meno agli enti locali che cosa significano? Non li recuperate nel 2014, così come non recuperate i 10 milioni tolti all'ARPAS. State attenti alle politiche dell'impegno! Se anche queste somme non possono essere impegnate a causa del tetto previsto dal patto di stabilità state attenti perché nel 2014 non potrete coprire costi maturati nel 2013. State attenti quando fate le addizioni! La lista allegata vi farà saltare per aria gli impegni finanziari. State attenti a quello che fate!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sabatini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SABATINI (P.D.). Presidente, intervengo intanto per dire che oggi tutti gli Assessori con diritto di voto si sono presentati in Aula per paura che la maggioranza facesse la stessa brutta figura che ha fatto nella scorsa seduta. Ciò nonostante i colleghi della maggioranza sono andati in giro per la Sardegna a scaricare su altri la responsabilità, che è tutta in capo alla maggioranza, della bocciatura della copertura del disavanzo sanitario. Facendo terrorismo, in giro per la Sardegna, avete detto alle ASL: "Saranno bloccati tutti i finanziamenti, saranno bloccate tutte le possibilità di accrescere i servizi sanitari in Sardegna". Avete detto, in giro per la Sardegna, che il disavanzo sanitario è il risultato della irresponsabilità di chi governava nella scorsa legislatura. State ancora addossando le responsabilità dell'attuale disavanzo sanitario alla conduzione della sanità nella scorsa legislatura! Quando vi assumerete le vostre responsabilità?
Voglio ricordare, lo diceva prima il collega Maninchedda, che il fabbisogno teorico, che viene deciso dalla Conferenza permanente delle Regioni, è stato fissato, per il 2012, in 2.851 milioni di euro, mentre la spesa sanitaria ammonta a 3.144 milioni di euro. Basta fare la differenza: il disavanzo è di 293 milioni di euro. E' vero che quel fabbisogno è teorico, ma lo è perché la Sardegna si fa carico della spesa sanitaria, come tutte le Regioni a statuto speciale, eccetto la Sicilia. Quindi è un fabbisogno teorico, ma è un vincolo che andrebbe rispettato, perché si forma attraverso il carico dei costi standard che dovrebbero essere tenuti in considerazione da noi.
Da che cosa deriva questo disavanzo? Ve lo dico io: dalla spesa farmaceutica, che dal 2008 al 2012 è aumentata di 138 milioni di euro, che è superiore al parametro nazionale di riferimento ed è assolutamente fuori controllo; dalla spesa ospedaliera, che dal 2008 al 2012 è aumentata di 45 milioni di euro; dalla spesa per la medicina territoriale, che dal 2008 al 2012 è passata da 265 milioni a 283 milioni; dalla spesa per la medicina riabilitativa, che è aumentata di 53 milioni di euro in quattro anni; dal fatto che le RSA costano 4 milioni di euro in più e le consulenze in sanità 3 milioni di euro in più. Questo è il risultato, da questo deriva il disavanzo della sanità. Allora, pretendevate che noi votassimo a favore della mala gestione della sanità?
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Soru. Ne ha facoltà.
SORU (P.D.). Presidente, vorrei intervenire anch'io per dichiarazione di voto, ma prima parlo sull'ordine dei lavori perché non riesco a spiegarmi come sia possibile che stiamo parlando di sanità mentre è in discussione una proposta di legge intitolata "Norme urgenti in materia di agricoltura". Io questo non riesco proprio a capirlo, me lo spieghi lei, perché…
PRESIDENTE. Glielo spiego io, onorevole Soru.
SORU (P.D.). Mi permetta di terminare la domanda, Presidente, anche perché vorrei svolgere nel miglior modo possibile il mio ruolo di consigliere regionale, e mi sono preparato su questa legge, non su quella che è stata bocciata una settimana fa, altrimenti mi sarei rinfrescato la memoria su alcuni dati della sanità che mi sarebbe piaciuto ripetere.
Invece succede che durante la discussione di una proposta di legge intitolata "Norme urgenti in materia di agricoltura", senza che nessuno ci dica due parole di spiegazione, ci indichi i motivi della sua presentazione, ci dica qualcosa sulla sanità in Sardegna, nel totale disinteresse ci viene chiesto di approvare un emendamento riguardante la sanità.
Assessore, glielo chiedo veramente garbatamente: ci spieghi a cosa vi serve questo rifinanziamento del disavanzo della sanità? A che punto siamo? Abbiamo dei dati relativi al 2012, che cosa ci dobbiamo aspettare per il 2013? Quale sarà il disavanzo nel 2013? E' vicino ormai al mezzo miliardo di euro? Ci vuole dire qualche cosa al riguardo?
Credo sia sbagliato, signora Presidente, discutere in questo modo temi di questa rilevanza.
PRESIDENTE. Onorevole Soru, non si possono stravolgere le regole del Consiglio. E' facoltà dei consiglieri presentare emendamenti al titolo, così come al dispositivo della legge. Poiché è stato presentato un emendamento che aggiunge al titolo le parole "e disposizioni varie", è consentito presentare emendamenti che possono riguardare anche la materia della sanità.
Vorrei inoltre farle presente che questo emendamento è stato oggetto, proprio perché è stato bocciato una settimana fa, di un accordo tra tutti i Capigruppo, quindi non è arrivato in Aula oggi in maniera estemporanea.
(Interruzione del consigliere Soru)
PRESIDENTE. Non può intervenire sul merito, perché è già intervenuto per dichiarazione di voto, onorevole Soru. Per cortesia, deve attenersi alle regole di questo Consiglio. Lei è già intervenuto per dichiarazione di voto, non è diverso dagli altri consiglieri e non può reintervenire. Sul merito avrebbe dovuto intervenire nella discussione dell'articolo e degli emendamenti.
SORU (P.D.). Il mio voto non l'ho dichiarato, né lei me lo ha chiesto.
PRESIDENTE. Onorevole Soru, si iscriva e poi le darò la parola. Non ha diritto di reintervenire immediatamente dopo la mia risposta e deve dare la possibilità di intervenire ai consiglieri che si sono iscritti prima di lei.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi). Signora Presidente, farò un intervento rapidissimo giusto per mettere i puntini sulle "i", che mi pare che qui sfuggano. Dico subito che non intervengo per difendere la Giunta, che si difende benissimo da sola, peraltro, ma per difendere le Giunte, compresa quella presieduta dall'onorevole Soru, che alcuni di noi hanno spesso accusato di aver creato buchi nel bilancio nella sanità.
L'importo della spesa sanitaria, che viene stabilita tutti gli anni dal Comitato interministeriale per la programmazione economica, cioè dal CIPE e non dalla Conferenza delle Regioni (la Conferenza delle Regioni forse la avalla successivamente), è calcolata in base a una formula che sfido chiunque qua dentro a ripetere. E' una formula che determina la quota pro capite e che usa un unico parametro di correzione, quello dell'anzianità della popolazione, quindi è una formula che danneggia la Sardegna, la cui popolazione è relativamente giovane. Se la stessa formula venisse applicata usando come parametro anziché l'anzianità la dispersione della popolazione sul territorio, avremmo una ripartizione delle risorse molto più favorevole.
Pertanto parlare di deficit della sanità sulla base della deliberazione del CIPE è sbagliato per quanto riguarda sia la scorsa legislatura sia quella in corso. Ci stiamo, come dire, "tafazzando" da soli, e non mi sembra proprio il caso.
La cifra vera della spesa sanitaria la si rileva dai dati della relazione generale dello Stato economico del Paese, consultabile sul sito del Ministero dell'economia, dove viene indicata la spesa pro capite, l'unica che possiamo considerare. Su questa base abbiamo probabilmente un disavanzo inferiore. L'ultimo dato è del 2011 ed è inferiore a 80 milioni di euro. E' questo l'unico dato sul disavanzo sanitario che come Regione possiamo ammettere.
Invito l'Assessore della sanità e il Presidente a discutere di questo quando andranno a Roma (il riferimento è il Ministero dell'economia, non il Ministero della sanità) e a mettere i puntini sulle "i". Non è vero che esiste il disavanzo di cui si parla. Non esisteva prima e non esiste adesso. Per carità, questo non vuol dire che in sanità non ci siano sprechi o non si possa migliorare quello che volete, però non è vero che ci sono questi sprechi e soprattutto invito tutti i colleghi della maggioranza e anche dell'opposizione a non fare i Tafazzi della situazione!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, colleghi, anch'io dichiaro il mio voto contrario e vorrei far presente all'onorevole Meloni, ma anche alla Giunta, che questo emendamento è emblematico del vostro modo di lavorare. Attraverso il veicolo costituito dalla proposta di legge sull'agricoltura avete portato in aula un emendamento che di fatto affronta il problema del disavanzo della sanità, rimettendo così pesantemente mano al bilancio. Di fatto questa è una manovra di assestamento che arriva a fine anno e dimostra il vostro modo confuso di operare, tappando i buchi.
Onorevole Meloni, lei nega che ci sia un buco nei conti della sanità, benissimo, ma qual è il fabbisogno ottimale, quali sono gli obiettivi, quali sono i benchmark, quali sono gli standard, quali sono le riforme che avete portato avanti in campo sanitario? Avete iniziato questa legislatura con i commissariamenti delle ASL, poi i commissari li avete fatti diventare direttori generali, poi questi direttori generali li avete fatti diventare fautori di una riorganizzazione della rete ospedaliera, bypassando il Consiglio. E poiché questa riorganizzazione non l'hanno fatta, avete approvato una delibera che precisava ulteriori parametri e indicazioni. Di rimbalzo in rimbalzo, di responsabilità spostata in responsabilità spostata, siete arrivati alla fine della legislatura.
Vogliamo dire che qui ci sono soldi buttati nel cestino o perché non servono e sono sprecati o perché gli standard di assistenza sanitaria potevano avere una maggiore qualità? Vogliamo dire che questo è un altro indice del vostro fallimento, non "detto e fatto" ma "detto e non fatto", "detto e ingannato", come spesso avete fatto in questi anni! Vogliamo parlare dei consorzi industriali, che avete commissariato senza aver fatto la relativa riforma? Vogliamo parlare della scuola o degli enti locali, sulla cui riforma, annunciata e mai realizzata, vi accapigliate tra voi?
Questo è l'emblema del vostro modo di operare, quello cioè di tappare i buchi e spostare su altri le vostre responsabilità, mentre la Sardegna, che soffre, ha certamente grande bisogno di queste risorse, spese meglio, e non di chiacchiere.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Soru per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SORU (P.D.). Signora Presidente, prima mi ero rivolto molto pacatamente a lei chiedendo una spiegazione. Bastava che me la desse con altrettanta pacatezza, non c'era bisogno che si mettesse a urlare contro di me, perché io non lo faccio mai contro di lei. Semplicemente mi sono distratto quando è stata votata la modifica del titolo.
Detto questo, per entrare nel merito, mi preme sottolineare che effettivamente, come ha rilevato molto bene il mio collega Sabatini, gli ultimi dati che abbiamo evidenziano un disavanzo di 293 milioni di euro per il 2012. Per quello che abbiamo capito dalla finanziaria del 2013 il disavanzo rispetto ai costi standard era di circa 360 milioni di euro. Oggi ci viene chiesto di finanziare un ulteriore disavanzo, quindi a me sorge il dubbio che ci stiamo avvicinando a un disavanzo dell'ordine di 500 milioni di euro. Se non è così, mi piacerebbe avere una spiegazione che mi tranquillizzi. Non che mi tranquillizzi un disavanzo della sanità di circa 360 milioni di euro!
Il collega Sabatini diceva che i costi standard sono una fregatura per la Sardegna, perché non sono valutati sulla base dell'invecchiamento della popolazione. Io ho conosciuto ventuno Presidenti di Regione e tutti sostenevano che i costi standard erano una fregatura per le loro Regioni, a iniziare dal Trentino, la cui popolazione è sparsa nelle valli, per proseguire con il Presidente della Regione Lazio che lamentava la presenza di molti immigrati clandestini. Qualunque Presidente di Regione pensa che la cosiddetta quota capitaria per la sua Regione sia controproducente.
Il fatto è che con quel sistema di calcolo dei costi standard noi vi abbiamo lasciato (come certificato dalla Corte dei conti) un disavanzo sanitario di 60 milioni di euro, così come chiuso dai vostri commissari. Se l'avessimo chiuso noi sarebbe stato pure inferiore; oggi il disavanzo sanitario è invece di 360 milioni di euro. C'è un buco in mezzo, mancate risorse con le quali si sarebbero potute finanziare altre politiche sociali, altre politiche per la scuola, altri trasferimenti ai comuni. Questa è la differenza e oggi, in pochi minuti, stiamo parlando di questo, di un disavanzo che la Corte dei conti aveva certificato in 360 milioni di euro e che nella finanziaria per il 2013 era di tale entità. A quanto ammonti oggi non lo capisco più, perché tra l'altro, Assessore, non ci date nemmeno notizie al riguardo.
PRESIDENTE. Onorevole Meloni, non può intervenire perché è già intervenuto per dichiarazione di voto. L'onorevole Soru è intervenuto prima sull'ordine dei lavori, per porre un quesito alla Presidenza, poi per dichiarazione di voto.
(Interruzione del consigliere Francesco Meloni)
PRESIDENTE. No, è intervenuto sull'ordine dei lavori, perché ha sollevato una questione relativa al fatto che si discutesse un emendamento che trattava di sanità durante l'esame di una proposta di legge riguardante l'agricoltura. L'onorevole Soru ha posto un quesito e la Presidenza gli ha risposto.
Ha domandato di parlare il consigliere Oppi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
OPPI (U.D.C.). Non sarei intervenuto se non avessi sentito "sparare" dati peraltro non sufficienti e non corretti. Innanzitutto va detto che la cifra che stabilisce il Ministero è inferiore rispetto agli anni precedenti per tutte le Regioni d'Italia. Quest'anno, lo sanno bene i membri della Commissione bilancio, riguarderebbe 2 miliardi e 970 milioni di euro. L'anno scorso invece, per colmare il disavanzo, abbiamo speso 3 miliardi e 144 milioni di euro. Con i 115 milioni di euro arriviamo a 3 miliardi e 85 milioni di euro, quindi meno dell'anno scorso.
A questo riguardo cominciamo, però, a mettere in evidenza che in Commissione bilancio sono state consegnate le tabelle a tutti i commissari, che quindi le conoscono perfettamente, molto meglio dell'onorevole Porcu, che forse era distratto e che ha parlato dei consorzi industriali, dei commissariamenti, ma ha detto un sacco di cose inesatte.
Con riferimento al disegno di legge numero 603, che nella scorsa seduta non è passato (risultato della votazione 26 favorevoli e 26 contrari), devo dire che questo è successo sia perché alcuni consiglieri sono arrivati in ritardo, sia per le numerose assenze nei banchi della maggioranza, altrimenti il provvedimento sarebbe passato abbondantemente, anche perché è stato portato in Aula, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, con l'accordo di tutti i Capigruppo e l'approvazione della Commissione competente. Quindi non dite che si fa il gioco dei bussolotti. Noi non giochiamo ai bussolotti!
Consentitemi di fornire qualche altro dato. Qualcuno ha parlato di aumento della spesa farmaceutica: bugia, se c'è stato un anno in cui la spesa farmaceutica è calata è proprio quest'anno. Chi dice il contrario venga a ripetizione, gli daremo tutti i dati, e siccome da cinque anni dico che bisogna cercare di ridurre la spesa farmaceutica ribadisco che quest'anno è l'unica volta in cui siamo riusciti a ottenere un risultato, mediocre ma positivo. Qualcuno ha parlato persino delle RSA: cosa c'entrano le RSA? Il 50 per cento della spesa per le RSA è a carico dell'Amministrazione regionale e il 50 per cento del sociale. Se fosse aumentata di 30 o 40 milioni, caro onorevole Sabatini, ciò vorrebbe dire che più persone hanno avuto bisogno di essere ricoverate nelle RSA, visto che in precedenza avevamo addirittura ridotto il numero dei posti letto e il budget. Questa è la verità, il resto sono chiacchiere!
Allora è inutile che costantemente in Commissione si approvi all'unanimità un provvedimento e poi in Aula ci sia chi cerca di cambiare le carte in tavola. E' una scorrettezza che non ha eguali!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Arbau per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ARBAU (Gruppo Misto).Intervengo per annunciare il mio voto contrario all'emendamento, ma anche per dire qualcosa, più che a tutto l'emiciclo, alla parte politica che è più vicina a noi, perché quello che noi non dobbiamo assolutamente fare è gestire la sanità così come è stata gestita in questi anni, con l'aumento esponenziale delle assunzioni interinali, con questo "dai e vai" delle nomine commissariali e con un'approssimazione che è sotto gli occhi di tutti.
Credo che nella prossima legislatura, chiunque sarà qui, avrà il compito morale di ridurre il numero delle ASL, per poi arrivare alla ASL unica regionale, e portare in riduzione tutti i costi che sono derivati dalla gestione politica della sanità. Quello che si sta proponendo è inaccettabile, stiamo giocando sulla pelle dei cittadini! Non è demagogia, non è un intervento retorico, questa è una questione fondamentale. Se la politica riesce a fare un passo indietro nella sanità dimostra di essere innanzitutto all'altezza del proprio compito, dell'onorevole ruolo che svolge in Consiglio regionale, e allo stesso tempo determina l'incremento dei servizi sul territorio.
Infine, Presidente, mi rivolgo a lei per sottolineare che il giorno dopo la bocciatura della cosiddetta leggina sanitaria, quella che stiamo rivotando adesso con questo emendamento, sulla stampa sono apparsi commenti da parte di direttori generali che hanno preso posizioni politiche sull'operato del Consiglio regionale. Credo sia inaccettabile che delle persone che paghiamo tutti per fare il loro dovere sul territorio si permettano di commentare l'attività consiliare, anche perché l'articolo 102 del Regolamento è, per così dire, una "regola d'ingaggio" per promuovere la discussione immediata di determinati provvedimenti, non la loro approvazione automatica. L'opposizione non può votare a favore degli assestamenti di bilancio proposti dalla maggioranza.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Nel precisare che questo argomento è stato affrontato anche in Commissione, vorrei riportare un po' di verità. Nessuno ha mai approvato all'unanimità degli atti di gestione; questo è un atto di gestione per cui ve lo votate voi, lo abbiamo sempre detto. Il disposto del "102" non significa condivisione. Noi abbiamo votato contro questo provvedimento anche in Commissione.
In secondo luogo, vedo che da un po' di tempo in questo Consiglio regionale ogni volta che si affronta l'argomento sanità emergono cifre iperboliche e vengono proposti ragionamenti tendenti a minimizzarle, e io questo non lo capisco.
Un'altra cosa che vorrei dirle, onorevole Oppi, con ovvia pacatezza, è che io faccio questo ragionamento: se voglio migliorarmi, per esempio nella spesa farmaceutica, non faccio riferimento alla spesa farmaceutica dell'anno scorso, ma mi pongo un obiettivo, che è quello della media nazionale, che è di due punti più bassa della nostra (la media italiana è una delle più alte in Europa). Non considero quello che ho fatto l'anno scorso, ma guardo a quello che deve essere il mio obiettivo massimo, ovvero portarmi sotto la media nazionale. Quindi non faccio questo ragionamento di anno in anno, perché altrimenti non riesco a programmare fattori strutturali.
Nella relazione della Corte dei conti sulla gestione della sanità nel 2011-2012 si evidenzia che la Sardegna conta un dirigente medico ogni 3 mila abitanti; il Lazio ne conta 1 ogni 4 mila, e sappiamo in che condizioni è la finanza del Lazio, mentre la Lombardia, che è l'eccellenza, ne conta 1 ogni 5 mila abitanti. Ma questa scelta ha un costo e qualcuno vuole per caso sostenere che la causa è la dispersione del territorio oppure l'anzianità della popolazione, quando sappiamo bene dove stanno i dirigenti medici, chi li ha nominati e chi li ha fatti proliferare? Vogliamo poi parlare delle spese interinali non sanitarie, non raffrontabili, iperboliche?
Questi sono i punti che dovremmo aggredire e che non stiamo aggredendo perché consideriamo sempre il piccolo passo fatto l'anno precedente. Tra l'altro se si sommano i deficit annuali dal 2006 a oggi, la Sardegna risulta al primo posto tra le Regioni non commissariate. Fate voi un conticino per vedere se tale posizione giustifichi il sollazzarsi ancora per molto!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). C'è ancora del tempo, per cui inviterei gli Assessori dell'agricoltura e della sanità a intervenire, anche perché mi pare utile soprattutto dopo questo dibattito, per provare a fare chiarezza anche sui costi. Non è un fatto di poco conto, stiamo parlando della sanità che, come ben sappiamo, assorbe circa il 55 per cento delle risorse disponibili della nostra Regione, e non è una questione da sottovalutare.
Io non ho inteso intervenire per reiterare il nostro voto contrario. Nell'interlocuzione con l'onorevole Pittalis avevo detto che non c'era da parte nostra nessun impedimento a che questo provvedimento arrivasse in Aula - credo che il collega lo confermi -, ma ho anche precisato che noi non l'avremmo votato, per ovvie ragioni. Mi pare che la nostra posizione sia di una trasparenza unica, per le ragioni che hanno anticipato i miei colleghi.
Detto questo, assessore De Francisci, è evidente che la spesa sanitaria è fuori controllo. La invito a intervenire anche per dimostrarci il contrario, mi farà piacere ascoltarla. Tra l'altro siamo di fronte a una spesa che lievita in maniera sensibile e, per restare al libercolo del presidente Cappellacci, vorrei che ci indicasse qualche dato che dimostri che, a fronte di una maggiore spesa per la sanità, sono migliorate le prestazioni sanitarie. Certamente non sono migliorate le liste d'attesa, avete tagliato le risorse per l'inclusione sociale, per citare solo due dati abbastanza emblematici.
L'ultima osservazione, assessore De Francisci, la rivolgo soprattutto a lei, ma forse è al di fuori della sua disponibilità: avete raccontato in giro cose non vere e avete cercato di criminalizzare l'opposizione per essersi espressa contro questo provvedimento, che non è giustificato. Ripeto, c'è una spesa ma non c'è un resoconto sulla qualità delle prestazioni sanitarie, che è peggiorata sensibilmente in questi cinque anni.
PRESIDENTE. Non ci sono altri iscritti a parlare.
CORDA (P.D.). Presidente, io mi sono iscritto!
PRESIDENTE. No, onorevole Corda, si è iscritto adesso, ho controllato. Le do la parola perché non ho ancora invitato i consiglieri a votare, a differenza di quanto avevo fatto nel caso dell'onorevole Soru, però prima di dichiarare che non c'erano altri iscritti a parlare ho verificato sul monitor e lei non risultava iscritto.
Prego, onorevole Corda.
CORDA (P.D.). Presidente, la ringrazio, ma sono certo di aver premuto il pulsante e di essermi prenotato da tempo.
PRESIDENTE. Onorevole Corda, i consiglieri Segretari possono attestare quel che ho detto.
CORDA (P.D.). Va bene, grazie, Presidente.
Ottimizzazione e riqualificazione sono i termini più ricorrenti nelle dichiarazioni dell'assessore De Francisci. Noi avremmo gradito che un provvedimento di questo genere, prima di arrivare in Aula, fosse stato discusso in Commissione; avremmo gradito molto che questi approfondimenti fossero stati fatti nella Commissione competente e non capiamo perché si sia invece voluta superare la Commissione invocando l'articolo 102 del Regolamento e catapultando in Aula un provvedimento che sposta, con una facilità sorprendente, 115 milioni di euro verso la sanità.
Dicevo prima che l'assessore De Francisci nelle dichiarazioni ufficiali ricorre spesso ai termini ottimizzazione e riqualificazione. Noi saremmo davvero interessati a sapere che cosa è stato ottimizzato o riqualificato nel comparto della sanità, in termini di miglioramento delle prestazioni sanitarie, però. Sa, l'assessore De Francisci, che le aziende sanitarie sarde sono agli ultimi posti in Italia per quanto riguarda la trasparenza, che inevitabilmente dà luogo a corruzione e quindi a inefficienza? Sa, l'assessore De Francisci, che le liste d'attesa, nonostante i proclami e le promesse, non solo non sono state eliminate, ma sono persino aumentate? E nei rari casi in cui così non è stato sa quali imbrogli si celano dietro l'apparente riduzione? Sa ancora, l'assessore De Francisci, che la nostra è la Regione che più di ogni altra continua nell'anomalo ricorso alle assunzioni interinali, o meglio interinali e clientelari, e che queste costituiscono un notevole aggravio di costi?
L'unica cosa che avete ottimizzato è la gestione clientelare dell'intero sistema! Il ricorso alle assunzioni facili fa sì che la Sardegna, in rapporto alla popolazione, conti il 72 per cento di personale in più rispetto alla Regione Lombardia (fonte Il Sole 24 Ore). Si può pensare che tale situazione sia dovuta alla bassa densità della popolazione della nostra isola?
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (Gruppo Misto). Presidente, chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 4.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Corda ha votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cappellacci - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Licandro - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Oppi - Peru - Petrini - Pisano - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sorgia - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda.
Rispondono no i consiglieri: Agus - Arbau - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cozzolino - Cuccu - Dessì - Diana Giampaolo - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Planetta - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 73
votanti 72
astenuti 1
maggioranza 37
favorevoli 43
contrari 29
(Il Consiglio approva).
Passiamo alla votazione dell'emendamento numero 5, al quale era stato proposto un emendamento orale da parte dell'onorevole Daniele Cocco.
Onorevole Cocco, può riproporlo all'Aula?
COCCO DANIELE (SEL- Sardigna libera). Credo che l'emendamento sia stato fotocopiato e distribuito, però, se vuole, lo rileggo.
PRESIDENTE. Non sapevo che fosse stato già consegnato agli Uffici.
Per dar modo ai consiglieri di prendere visione dell'emendamento proposto dall'onorevole Cocco, sospendo la seduta per due minuti.
(La seduta, sospesa alle ore 18 e 15, viene ripresa alle ore 18 e 20.)
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 6. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 6.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 6:
Art. 6
Norma finanziaria
1. Per le finalità di cui all'articolo 22 della legge regionale n. 15 del 2010, è autorizzata sul CDR 00.06.01.04 - UPB S04.02.003 capitolo SC04.0201, per l'anno 2013, una spesa di euro 3.000.000 da destinare alla copertura dei maggiori oneri del personale derivanti dall'attuazione dell'articolo 34, comma 11, della legge regionale n. 6 del 2008. I relativi oneri pari a euro 3.000.000 per l'anno 2013 sono individuati sulle disponibilità recate sul CDR 00.06.01.04 - UPB S04.02.003 - capitolo SC04.0193 relative al finanziamento per le spese correnti ai consorzi di bonifica per le attività previste dalla legge quadro in materia di consorzi di bonifica; nel bilancio di previsione della Regione per l'anno 2013 sono apportate le seguenti variazioni:
SPESA
in diminuzione
UPB S04.02.003
Contributi per la gestione della risorsa idrica nel settore agricolo
CDR 00.06.01.04 - cap. SC04.0193
2013 euro 3.000.000
in aumento
UPB S04.02.003
Contributi per la gestione della risorsa idrica nel settore agricolo
CDR 00.06.01.04 - cap. SC04.0201
2013 euro 3.000.000
2. Lo stanziamento straordinario di euro 3.000.000 per il 2013 disposto dall'articolo 4, comma 25, della legge regionale 15 marzo 2012, n. 6 (legge finanziaria 2012) è incrementato di ulteriori euro 500.000 a valere sulle risorse disponibili sull'UPB S04.02.003 - capitolo SC04.0193.
3. Con deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell'Assessore competente, è autorizzato l'utilizzo, per le finalità di cui all'articolo 4, comma 25, della legge regionale n. 6 del 2012, delle risorse destinate a favore dei consorzi di bonifica ai sensi dell'articolo 5, comma 2, lettere e) e d), e comma 4 della legge regionale n. 6 del 2008, rinvenienti dagli esercizi precedenti (UPB S04.02.003).)
PRESIDENTE. Ricordo ai colleghi che intendono intervenire che si devono iscrivere entro la fine del primo intervento.
E' iscritto a parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (Gruppo Misto). Non so se si possa recuperare un momento di concentrazione sulle cose che stiamo per andare a concludere, però, trattandosi dell'articolo relativo alla copertura finanziaria, è ragionevole ritornare un attimo sui numeri, perché se ne sono sentiti tanti.
Per quanto riguarda il disegno di legge finanziaria 2014 la Giunta, come previsto per legge, ha fornito a ogni consigliere regionale lo stato della spesa sanitaria (elencato dettagliatamente alla pagina 4) fino agli anni 2012. Il totale della spesa in quella tabella è indicato - lo dico all'onorevole Meloni - in 3 miliardi e 388 milioni di euro. Il dato non lo dico io, ma, ripeto, lo ha fornito la Giunta ai consiglieri regionali in occasione della discussione della legge finanziaria in Commissione. Dalla stessa tabella ricaviamo alcune cose già sottolineate dall'onorevole Oppi, e cioè che rispetto al periodo 2008-2009 gli incrementi negli anni 2010-2011-2012 sono dello 0,8-1 per cento; in alcuni casi si registrano dei decrementi, ed è vero perché è certificato. Ognuno la tiri come vuole, ma basta che i colleghi verifichino per rendersi conto che ci sono delle zone virtuose di decremento della spesa sanitaria e delle zone di incremento che oscillano tra l'1 e il 2 per cento per ogni singola voce.
Il problema qual è? Il problema è che l'incidenza della spesa sanitaria sul gettito fiscale complessivo è eccessiva e ormai insostenibile, perché le nostre entrate stanno diminuendo. Una spesa sanitaria che verosimilmente alla fine del 2013, con gli incrementi percentuali che abbiamo visto registrarsi nel triennio, sarà intorno ai 3 miliardi e mezzo è insostenibile, ma non è insostenibile rapportata qui. Mi permetto di segnalare un certo strabismo dei colleghi che si occupano di sanità. Di sanità non ci si deve occupare soltanto rispetto alla pertinenza dei servizi, ma anche rispetto all'ammontare delle entrate, perché alla fine non avremo più risorse per altre attività, in quanto tra le spese di funzionamento della Regione e le spese fisse (2,5 miliardi di euro) e la spesa della sanità (3,4 miliardi di euro) abbiamo esaurito il gettito fiscale. Questo non è possibile, non è assolutamente possibile! Questo dovevo per la precisazione dei numeri. I dati da me citati sono stati forniti dalla Giunta, giusti o sbagliati che siano, sono quelli.
Mi permetto di riproporre il problema della copertura, cercando di ragionare insieme ai colleghi. Se noi abbiamo iscritto a bilancio che l'ARGEA aveva bisogno di 17 milioni di euro per il proprio funzionamento, come facciamo a scrivere oggi, nella variazione, che sottraiamo 17 milioni destinati all'attività di assistenza dell'ARGEA (pagamenti praticamente non utilizzati) compensati con i 17 milioni per il funzionamento? O è sbagliato ciò che viene iscritto a bilancio all'inizio circa il costo di funzionamento degli enti o è sbagliato ciò che stiamo scrivendo adesso, perché ARGEA avrà un buco di 17 milioni.
Allora non è che non si voglia comprendere l'esigenza di copertura di un incrementi del debito sanitario di quell'ordine, ciò che vorrei capire è da dove vengono tolti gli 8 milioni degli enti locali. Dio non voglia che li vogliate togliere dal fondo di funzionamento ordinario, dal trasferimento di 540 milioni di euro, cioè dalle rate residue dei comuni, che poi non possono essere ripristinate! Lo farete dopo, li dovrete rimettere? Tra l'altro il capitolo SC01.1059 io non l'ho trovato, probabilmente ci sono errori tecnici.
Vorrei capire un'altra cosa: quando abbiamo approvato la legge finanziaria 2013 abbiamo approvato anche le voci "interessi su rate di ammortamento mutui o prestiti obbligazionari". Sono voci che non si toccano mai per dare copertura a emendamenti, perché si ritiene che riguardino spese fisse, cioè impegni presi dalla Regione. Se mandate in detrazione 4 milioni e 146 mila euro dal capitolo "interessi su rate d'ammortamento mutui o prestiti obbligazionari" ci sarà qualcuno che non vedrà la rata del mutuo che gli dovete. Quelle voci non vengono mai toccate, come mai lo fate adesso? E dopo come le coprirete? Dovrete ricorrere al bilancio del 2014 e io non credo che ciò sia semplice, credo anzi che il bilancio 2014 si troverà nei guai.
Non ho segnalato il problema per fare polemica sulla politica sanitaria, anche se ritengo che di debba entrare nell'ordine d'idee che una sanità che costa 3 miliardi e 388 milioni di euro, cioè 3 miliardi e mezzo quest'anno - dati forniti dalla Giunta, Franco, non inventati da me - non sia più sostenibile, non sia assolutamente più sostenibile. Qua c'è un problema di congruità delle coperture. Il rischio è che domani chi si aspettava determinati denari non li vedrà, e non è possibile che questo accada a discapito degli enti locali o delle agenzie regionali, perché diventerà impossibile gestire ciò che c'è a valle.
Ancora: abbiamo tolto 7 milioni dalle gestioni liquidatorie. In genere noi mettiamo i soldi nel capitolo delle gestioni liquidatorie perché ci sono debiti da pagare. Allora, o i debiti c'erano oppure non c'erano, cioè o è vero quello che abbiamo iscritto in competenza nel bilancio 2013 o è falso quello che c'è scritto oggi. Ho la sensazione che la coperta sia troppo corta, che vi sia un'urgenza di copertura e forse c'è anche un elenco di voci che in sede di coordinamento dovrà assolutamente essere rivisto, perché non ho idea di come si possa uscire da una situazione di questo genere.
Dai capitoli per l'abolizione delle barriere architettoniche e l'ampliamento dei cimiteri, cioè da tutte quelle risorse che spettano ai comuni, avete tolto 3 milioni di euro. Io riesco solo a dirvi che, a mio avviso, le coperture vanno studiate in maniera tale da non coprire un debito producendo altri debiti, perché mentre in sanità il debito rimane tra le ASL e la Regione, in altri settori si trasferisce al sistema produttivo. E io temo fortemente che questo possa essere accaduto, lo dico a titolo di raccomandazione, cioè la Giunta valuti attentamente che cosa è successo con l'approvazione dell'emendamento sulla sanità, perché ho la sensazione che alcune cose vadano corrette.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Pittalis. Ne ha facoltà.
PITTALIS (F.I.). Intervengo telegraficamente per assicurare che è stato fatto un lavoro certosino e anche di responsabilità, perché le risorse a valere sugli enti locali, così come sull'agenzia ARGEA, sono già ripristinate nella proposta di bilancio per il 2014. E' chiaro che quanto da lei sostenuto, onorevole Maninchedda, non fa una piega, è logico tutto il suo discorso, ma è un impianto che regge perché si è già provveduto a dare copertura.
PRESIDENTE. Onorevole Meloni, su che cosa intende intervenire?
MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi). Rinuncio.
PRESIDENTE. In ogni caso avrebbe dovuto iscriversi entro la fine dell'intervento dell'onorevole Maninchedda.
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 7.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 7:
Art. 7
Entrata in vigore
1. La presente legge entra in vigore nel giorno della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale detta Regione autonoma della Sardegna (BURAS).)
(E' approvato)
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 599.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Sanna Giacomo e Zuncheddu hanno votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Arbau - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cappellacci - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Cossa - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Rosanna - Floris Vincenzo - Fois - Gallus - Licandro - Locci - Lotto - Lunesu - Manca - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Oppi - Peru - Petrini - Pisano - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Sorgia - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda.
Rispondono no i consiglieri: Bruno - Cocco Pietro - Cozzolino - Diana Giampaolo - Maninchedda - Moriconi - Porcu - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Soru - Stocchino - Zuncheddu.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Corda - Dessì - Mariani - Salis - Solinas Christian.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 71
votanti 65
astenuti 6
maggioranza 33
favorevoli 53
contrari 12
(Il Consiglio approva).
Sospendo i lavori e convoco la Conferenza dei Capigruppo.
(La seduta, sospesa alle ore 18 e 31, viene ripresa alle ore 18 e 42.)
PRESIDENTE. La Conferenza dei Capigruppo ha deciso di sospendere l'esame del testo unificato numero 607-19-25-206-291-315 (Prima parte)-324-400-426-525-535-579-1 (ex n. 1 XIII leg.) -5/A e di passare all'esame della proposta di legge numero 604, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge numero 604. Dichiaro aperta la discussione generale.
Ricordo che i consiglieri che intendono prendere la parola devono iscriversi a parlare non oltre la conclusione del primo intervento.
E' iscritto a parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, utilizzerò molto meno del tempo a mia disposizione. Credo sia giusto che qualcuno di noi intervenga, forse è il caso che lo faccia anche la Giunta, e in questo caso sono propenso a pensare che lo farà.
Io sono tra quelli che hanno consentito che si arrivasse con una procedura d'urgenza alla discussione in Aula di questo provvedimento, perché lo condivido. Stiamo parlando di un provvedimento che può consentire - so che non interessa a nessuno, però vi prego di seguirmi - di riaprire la coltivazione della fluorite. Voglio ricordare che l'Unione europea, non più tardi di un anno e mezzo fa, se non ricordo male, ha raccomandato agli Stati membri di fare l'impossibile per riattivare le coltivazioni di fluorite, perché la fluorite è stata considerata uno degli undici minerali strategici per il futuro delle attività produttive industriali. L'esodo dei dipendenti della Fluorite di Silius, previsto in questo provvedimento, consente di mettere una società privata, che ha manifestato finora interesse partecipando a una gara di evidenza pubblica...
PRESIDENTE. Colleghi, prendete posto, per cortesia. Onorevole Biancareddu, onorevole Giacomo Sanna, onorevole Cossa, si sente il rimbombo delle vostre voci.
Prego, onorevole Diana.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Provo a sintetizzare maggiormente, Presidente. Secondo me questo provvedimento, sul quale voterò a favore, serve per consentire a chi, raccogliendo una raccomandazione dell'Unione europea, intende riattivare la coltivazione della fluorite di trovarsi in una condizione meno pesante sul piano del costo del personale. E' un provvedimento, tanto per essere chiari, che in Sardegna si utilizza da almeno dieci o quindici anni - non ci stiamo inventando nulla - e che tra l'altro nasce da un accordo sindacale del 1996. Quindi ci stiamo riferendo a tutto questo periodo. E' un provvedimento che, ripeto, permette a un soggetto privato di trovarsi in una condizione meno onerosa rispetto al costo del personale; favorisce il turn over, che certamente può consentire l'apporto di professionalità importanti e necessarie per accompagnare il processo di riattivazione della coltivazione mineraria; interviene in una zona, il Sarrabus-Gerrei, che, senza fare antipatiche classifiche, è certamente tra le più povere della Sardegna, povera non soltanto di prodotto interno lordo, ma anche di possibili occasioni di crescita.
Voterò a favore, ripeto, e invito i colleghi a non guardare a questo provvedimento come a un qualcosa volto a sistemare poche persone che potranno accedere ai relativi benefici. Guai a noi se facessimo questo. Ripeto, si tratta di uno strumento che stiamo utilizzando da almeno quindici anni in questa regione e che ha dato risultati importanti. Credo che possa dare un risultato importante anche in questo caso, soprattutto se è propedeutico alla ripresa dell'attività produttiva in quella miniera.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per la Giunta, ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
ZEDDA (F.I.), Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Presidente, vorrei legare le mie osservazioni alle dichiarazioni fatte adesso dall'onorevole Diana, per dire che non solo è un buon tentativo quello di far riprendere l'attività di coltivazione della fluorite, ma è anche una buona pratica, una delle poche buone pratiche che si stanno applicando in una società in liquidazione.
Intanto vorrei chiarire subito che non si tratta di altri fondi, come ho letto in alcune note stampa; sono fondi già disponibili nella procedura di liquidazione della società Fluorite di Silius e destinati all'incentivo all'esodo dei dipendenti. Questo consente di diminuire la forza lavoro che, lo vorrei ricordare, già da anni, proprio grazie alla volontà di questo Consiglio, opera anche nel sottosuolo, al posto dei polacchi, se ricordate questo fatto.
Quindi credo ci siano state molteplici azioni che hanno portato alla corretta conduzione della liquidazione di questa società, partecipata totalmente dalla Regione sarda.
PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione generale.
Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli.
Chi lo approva alzi la mano.
(E approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 1.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo:
Art. 1
Esodo dipendenti Fluorite di Silius
in liquidazione
1. Al fine di razionalizzare la spesa e dare seguito alla procedura liquidatoria della società Fluorite di Silius Spa in liquidazione, al personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato, che chieda la risoluzione del rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2014, è corrisposta un'indennità a titolo di incentivazione che tiene conto delle seguenti fattispecie alternative:
a) risoluzione del rapporto di lavoro consensuale incentivata senza il collocamento di mobilità;
b) risoluzione del rapporto di lavoro con i lavoratori da collocare in mobilità che non maturano i requisiti pensionistici entro il medesimo periodo di mobilità;
c) risoluzione del rapporto di lavoro con i lavoratori da collocare in mobilità che maturano i requisiti pensionistici entro il medesimo periodo di mobilità.
2. E' fatto divieto alla società Fluorite di Silius Spa in liquidazione di attivare procedure di reclutamento di personale in sostituzione di quello esodato.
3. Al fine di garantire una parità di trattamento con i lavoratori precedentemente esodati, a seguito delle procedure di liquidazione dell'ex EMSA (Ente minerario sardo) e della Fluorite di Silius Spa in liquidazione, si tiene conto dei criteri di calcolo dell'indennità di incentivazione all'esodo di cui al comma 6. In ogni caso l'importo massimo dell'incentivo da riconoscere a ciascun dipendente non può essere superiore a euro 120.000.
4. Sulla base di quanto previsto dai commi 1, 2 e 3, la società Fluorite di Silius Spa in liquidazione attiva le procedure necessarie al fine di predisporre un piano esodi compatibile con le attività di custodia e messa in sicurezza del sito minerario di Genna Tres Montis fino all'affidamento al nuovo concessionario.
5. E' autorizzato in favore della società Fluorite di Silius Spa in liquidazione, il trasferimento delle somme per l'accantonamento e il pagamento del trattamento di fine rapporto, maturato negli anni 2009, 2010, 2011 e 2012 dai dipendenti rientrati in servizio dal 1° gennaio 2013, sulla base dell'accordo del 17 dicembre 2012.
6. Ai fini del calcolo dell'indennità di incentivazione all'esodo si tiene conto, per le casistiche di cui alle lettere a), b) e c) del comma 1, rispettivamente dei seguenti criteri di calcolo:
a) I.I.=12+(AxMM)xRAL/12
1) 12: n. mensilità da corrispondere;
2) A=0,417: rapporto 5/12 dove 5 è il numero di mensilità incentivate su 12 mensilità;
3) MM=48: Numero massimo di mensilità di collocamento in mobilità previsto dalla legge n. 223 del 1991;
4) RAL: Retribuzione annua lorda;
b) I.I.=9+(AxMPM)xRAL/12
1) 9: n. mensilità da corrispondere;
2) A=0,417: rapporto 5/12 dove 5 è il numero di mensilità incentivate su 12 mensilità;
3) MPM: numero mesi di permanenza in mobilità;
4) RAL: Retribuzione annua lorda;
c) I.I.= (AxMPM)xRAL/12
1) A=0,417: rapporto 5/12 dove 5 è il numero di mensilità incentivate su 12 mensilità;
2) MPM: numero mesi di permanenza in mobilità per il raggiungimento dei requisiti pensionistici;
3) RAL: Retribuzione annua lorda.)
PRESIDENTE. Ricordo che i consiglieri che intendono prendere la parola devono iscriversi non oltre la conclusione del primo intervento.
E' iscritto a parlare il consigliere Soru. Ne ha facoltà.
SORU (P.D.). Intervengo per cercare di puntualizzare anch'io qualcosa su questa vicenda, che è stata lunga e importante e che finalmente probabilmente oggi trova una soluzione.
Esisteva una miniera di fluorite, a Silius, appartenente a dei proprietari che verticalizzavano la produzione con uno stabilimento a Macchiareddu, in comune di Assemini (la Fluorsid), di raffinazione, lavaggio e vendita del prodotto finito; vendita in buona parte negli stabilimenti metallurgici del Sulcis e fuori della Sardegna.
C'è stato un momento in cui non conveniva più cavare minerale in Sardegna, ma comprarlo all'estero, e la politica distratta dell'epoca permise di trasferire al pubblico le perdite, staccando la miniera e portandola alla gestione pubblica, e di privatizzare gli utili mantenendo all'ex proprietario solamente la gestione dello stabilimento di Assemini. Così la miniera è andata avanti per molti anni, con una gestione disastrosa e sempre più complicata. Noi avemmo l'arduo compito di scegliere se portare avanti la miniera o provare a rilanciarla. Abbiamo provato a rilanciarla e abbiamo lasciato, alla fine del nostro mandato, un bando per la privatizzazione. La gestione di questo bando e degli adempimenti successivi ha avuto tempi lunghissimi, di cui non mi spiego la ragione. Voglio anche dire che per la decisione di provare a rilanciare la miniera, che oggi ha un epilogo positivo, gli amministratori dell'epoca sono stati pure indagati e la stampa ne ha dato notizia. Siamo stati sentiti, ci è stato chiesto come mai avessimo deciso di non chiudere immediatamente la miniera, ma di provare a rilanciarla. Abbiamo provato a rilanciarla perché il mercato della fluorite nel frattempo era totalmente cambiato. La fluorite è diventata un minerale nobile, prezioso, anzi preziosissimo; chi ce l'ha se lo tiene, non lo vende. Chiudere la miniera avrebbe messo in crisi anche lo stabilimento di Assemini e persino parte della metallurgia del Sulcis. Per questo facemmo bene, contro il parere della minoranza allora presente in Consiglio regionale, a provare a rilanciare la miniera.
Oggi siamo finalmente a coglierne i frutti. Per quanto riguarda la possibilità di alleggerire la forza lavoro mettendola in mobilità, io avrei consigliato di rifarsi non all'accordo sindacale del 1999, ma magari a quello del 2004 per la Seamag, oppure a quello successivo, che ha riguardato i dipendenti regionali. Sarebbe stato meno oneroso, ma va benissimo anche così, perché finalmente si rimette assieme la gestione dell'impianto e la gestione della miniera. Almeno per questa miniera ci togliamo il problema.
Al termine della passata legislatura vi abbiamo lasciato due compiti: portare a termine il bando per la Mineraria Silius - che oggi viene portato a termine - e quello per la Carbosulcis. Su quest'ultimo bando vi siete confusi e anziché portare a termine il bando avete "terminato" la Carbosulcis, così come è definitivamente stabilito ormai da ogni decisione assunta in sede europea e nazionale. Il Sulcis ne pagherà le conseguenze. Mi risponda, Assessore, così mi spiega perché sbaglio. Tra l'altro si sarebbero evitati, nel bilancio regionale, gli onerosissimi costi di chiusura di una miniera che estraeva carbone, pur essendovi una centrale a carbone a pochi chilometri di distanza.
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 2.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo:
Art. 2
Copertura finanziaria
1. Agli oneri derivanti dall'applicazione del presente articolo, valutati in euro 2.400.000, si fa fronte:
a) quanto ad euro 1.720.000 mediante utilizzo delle somme sussistenti, ancorché impegnate, in conto residui del cap. SC06.0693 - UPB S06.03.023;
b) quanto ad euro 680.000 mediante utilizzo delle risorse già destinate agli interventi di cui all'autorizzazione di spesa per l'anno 2013 di cui all'articolo 5, comma 39, della legge regionale 23 maggio 2013, n. 12 (legge finanziaria 2013), cap. SC06.0693 - UPB S06.03.023.)
(E' approvato)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 3.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo:
Art. 3
Entrata in vigore
1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).)
(E' approvato)
Passiamo alla votazione finale della legge.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Voteremo a favore di questa proposta di legge per le ragioni che abbiamo sostenuto poc'anzi. Colgo l'occasione, assessore Zedda, per dire che quest'Aula fra qualche minuto voterà e getterà le premesse perché in quel territorio si possa riprendere la coltivazione di fluorite. Lo sta facendo attraverso un esodo incentivato, non è granché, ma spero che chi avrà l'onere di governare la Regione a partire dal mese di marzo del prossimo anno possa davvero accompagnare con politiche adeguate la ripresa di alcune attività produttive, cosa che in questa legislatura non è avvenuta.
Probabilmente non tutto è successo per colpa vostra, Assessore, non voglio caricarvi di tutte le responsabilità, ma certamente voi non avete brillato per un impegno volto a evitare che ciò avvenisse. In questi cinque anni avete invece creato un cimitero di croci di tante e tante attività produttive.
Il presidente Soru citava il Sulcis, dove non è restata in piedi neanche un'attività produttiva: è ferma l'Alcoa, è ferma l'Eurallumina, sta per chiudere l'attività l'Enel, che produce un servizio straordinario, a Ottana è rimasto un deserto. Ecco, questo volevo mettere in evidenza. L'auspicio, ripeto, per questa Regione è che davvero chi verrà dopo di voi abbia a cuore le attività produttive.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pisano per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PISANO (Riformatori Sardi). Presidente, dichiaro di votare a favore di questa proposta di legge e ne approfitto, in quanto proveniente da quel territorio, per ricordare il peccato originale, che oggi si risolve, che grava sull'attività della Mineraria Silius.
Le parole pronunciate dall'onorevole Cogodi una decina di anni fa rappresentano bene e con esattezza il problema della Mineraria Silius. Quando questa società fu divisa in due parti, si creò la Fluorsid, la parte che creava reddito, creava ricchezza, e si lasciò la parte estrattiva in una situazione che ovviamente non avrebbe mai potuto creare utili d'impresa. La Regione si accollò questa parte, per cui l'onorevole Cogodi giustamente, e fu facile profeta, sosteneva che non sarebbe mai esistita una società che potesse produrre reddito estraendo minerale che poi non veniva lavorato e nemmeno lavato a Silius.
Oggi si spera davvero che quelle due parti possano riunirsi nuovamente in un'unica azienda e che finalmente si possa restituire al mercato internazionale fortemente positivo della fluorite l'estrazione che si fa a Silius, restituendo anche i relativi posti di lavoro. Certo nasce qualche perplessità sull'onere dell'esodo incentivato, che incide per oltre 2 milioni di euro e che potrà tutt'al più consentire il prepensionamento di trenta o trentacinque dipendenti. Probabilmente è un importo non sufficiente per creare le condizioni che noi vorremmo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore dell'industria per dei chiarimenti. Ne ha facoltà.
ZEDDA (F.I.), Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Presidente, nel dichiarare il voto favorevole, colgo l'occasione per precisare alcuni aspetti. Onorevole Diana, l'Enel parla di venticinque nuove assunzioni a Portovesme, quindi non è la Giunta Cappellacci che sta continuando a mietere croci. Vorrei anche ricordarle che a Ottana abbiamo contribuito in maniera determinante a salvare sia la Ottana energia, che la Ottana Polimeri, forse qualcuno se ne è dimenticato. Come pure voglio ricordare che non sono di certo questa Giunta e questa maggioranza ad aver sancito la chiusura della Carbosulcis. E' stato avviato un percorso di chiusura e riconversione per un'imposizione dell'Unione europea. Le multe che ovviamente è tenuta a pagare la Carbosulcis non sono dipese certo dalle scelte di questa Giunta. Credo che per la Carbosulcis si possa fare ancora tanto, è stato siglato un accordo e sono previste diverse attività di riconversione, per cui forse qualcun altro dovrebbe riflettere sugli errori del passato.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 604.
(Segue la votazione)
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Arbau - Artizzu - Bardanzellu - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cossa - Cozzolino - Cuccu - Cuccureddu - Diana Giampaolo - Floris Rosanna - Floris Vincenzo - Fois - Gallus - Licandro - Locci - Lombardo - Lotto - Lunesu - Mariani - Meloni Francesco - Murgioni - Oppi - Peru - Pisano - Pitea - Pittalis - Porcu - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Sorgia - Soru - Steri - Stochino - Tocco - Tupponi - Zedda.
Si sono astenuti: Campus - Dessì - Maninchedda - Mulas - Planetta - Salis - Sanna Giacomo - Solinas Christian - Stocchino.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 59
votanti 50
astenuti 9
maggioranza 26
favorevoli 50
(Il Consiglio approva).
I lavori odierni si concludono qui. Il Consiglio è riconvocato per venerdì 3 gennaio, alle ore 10 e 30, con all'ordine del giorno la proposta di legge numero 601.
La seduta è tolta alle ore 19 e 02.