Seduta n.320 del 08/05/2012
CCCXX SEDUTA
(Antimeridiana)
Martedì 8 maggio 2012
Presidenza della Presidente LOMBARDO
La seduta è aperta alle ore 10 e 05.
FOIS, Segretario f.f., dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 21 marzo 2012 (312), che è approvato.
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Giorgio Locci, Marco Meloni e Pietro Pittalis hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana dell'8 maggio 2012.
Poiché non vi sono opposizioni, questi congedi si intendono accordati.
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.
FOIS, Segretario f.f.:
"Interrogazione Sabatini, con richiesta di risposta scritta, sulle ripercussioni nell'Isola della politica aziendale messa in atto dalla società SIRTI". (865)
"Interrogazione Cocco Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata erogazione alle compagnie barracellari dei premi dovuti per l'annualità 2011". (866)
"Interrogazione Cocco Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sulla riduzione delle terapie di ossigenoterapia iperbarica presso il centro di Platamona". (867)
PRESIDENTE. Si dia annunzio della mozione pervenuta alla Presidenza.
FOIS, Segretario f.f.:
"Mozione Sanna Giacomo - Dessì - Maninchedda - Planetta sulla continuità territoriale marittima della Sardegna e sulla procedura di privatizzazione della Tirrenia di Navigazione Spa in amministrazione straordinaria". (180)
PRESIDENTE. Su richiesta del Presidente della Regione, sospendo la seduta.
(La seduta, sospesa alle ore 10 e 07, viene ripresa alle ore 10 e 53.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Convoco la Conferenza dei Presidenti di Gruppo e sospendo la seduta.
(La seduta, sospesa alle ore 10 e 54, viene ripresa alle ore 11 e 10.)
PRESIDENTE. Colleghi, a causa della indisponibilità del Presidente della Regione, comunico che i lavori vengono aggiornati alle ore 16 di questo pomeriggio..
La seduta è tolta alle ore 11 e 11.
Allegati seduta
Testo delle interrogazioni e mozione annunziate in apertura di seduta
Interrogazione Sabatini, con richiesta di risposta scritta, sulle ripercussioni nell'Isola della politica aziendale messa in atto dalla società SIRTI.
Il sottoscritto,
premesso che:
- la società SIRTI è una società per azioni con quattromila dipendenti che opera nel settore delle telecomunicazioni e si occupa della manutenzione della rete di fibra ottica per conto della Telecom, sua principale committente;
- in Sardegna la SIRTI conta 175 operatori divisi nelle sedi di Sestu, Macomer, Tortolì, Sassari e Oristano;
- il 1° agosto 2011 presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali tra la SIRTI e le organizzazioni sindacali è stato siglato un verbale di accordo con il quale attuare il processo di riorganizzazione della società, in forte difficoltà economica;
- nel sopraccitato accordo le parti hanno concordato "sull'esigenza di perseguire una gestione non traumatica delle eccedenze occupazionali derivanti dall'attuazione del piano di riorganizzazione"; pertanto, l'azienda avrebbe richiesto l'intervento della Cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) per riorganizzazione aziendale e attivato percorsi di formazione e riqualificazione per i lavoratori, funzionali alla ristrutturazione e al riassorbimento all'interno dell'azienda al termine del periodo di CIGS;
- nel periodo di intervento della CIGS le parti hanno stabilito, inoltre, di attivare azioni finalizzate a salvaguardare i livelli occupazionali;
rilevato che:
- il gruppo dirigenziale della società SIRTI non ha rispettato l'accordo stipulato in sede ministeriale;
- il 6 marzo 2012 la società, nell'incontro che si è svolto presso il Ministero dello sviluppo economico tra la direzione aziendale e il coordinamento RSU unitamente alle organizzazioni sindacali, ha espresso la volontà di disdire tutti gli accordi in atto, compreso quello di riorganizzazione firmato ad agosto 2011;
- la società ha inoltre presentato richiesta di passare dalla cassa integrazione per riorganizzazione a una cassa integrazione per crisi, decisione che prelude alla riduzione dell'organico;
preso atto che in Sardegna, alla notizia che la società SIRTI ha messo in cassa integrazione senza rotazione 34 dipendenti della sede di Sestu e Macomer, gli operai hanno dato vita a una serie di manifestazioni di protesta per sensibilizzare le istituzioni e per chiedere un loro deciso intervento;
considerato che la società SIRTI sta portando avanti una politica che causerà inevitabilmente un drastico taglio del personale,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'industria per sapere:
1) quali iniziative la Giunta ritenga opportuno adottare nei confronti dei vertici aziendali SIRTI e Telecom, affinché siano mantenuti gli accordi sottoscritti e gli impegni assunti nei confronti dei lavoratori;
2) quali misure la Regione intenda adottare per tutelare i livelli occupazionali nell'Isola. (865)
Interrogazione Cocco Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata erogazione, alle compagnie barracellari, dei premi dovuti per l'annualità 2011.
Il sottoscritto,
premesso che:
- l'articolo 29 della legge regionale 15 luglio 1988, n. 25, dispone che "Alle compagnie barracellari regolarmente costituite e funzionanti che si sono particolarmente distinte nell'espletamento delle proprie attività istituzionali con operazioni di eccezionale pericolosità e di rilevante valore sociale, l'Amministrazione regionale è autorizzata a concedere premi annui in rapporto all'entità e qualità dei risultati conseguiti. I premi sono concessi alla fine di ciascun esercizio finanziario con decreto dell'Assessore regionale competente in materia di polizia locale previa deliberazione della Giunta regionale, tenuto conto delle condizioni dei luoghi in cui operano le compagnie e dei rapporti informativi sull'attività svolta, resi dall'autorità comunale, forestale e di pubblica sicurezza";
- la Giunta regionale con provvedimento n. 52/96 del 23 dicembre 2011, ha deliberato di approvare la ripartizione dei premi alle compagnie barracellari, per l'annualità 30 settembre 2010/30 settembre 2011, sottoposta alla sua attenzione da parte dell'Assessore regionale degli enti locali, finanze ed urbanistica;
- le somme previste per tale finalità ammontavano ad euro 2.151.212 ed erano a carico del capitolo di spesa SC04.0468, così come si legge nella suindicata deliberazione;
- ad oggi, nonostante il lungo arco di tempo intercorso, le compagnie barracellari non hanno ancora ricevuto il premio loro spettante;
considerato che:
- stiamo andando incontro al periodo estivo, stagione, per la nostra Regione, caratterizzata dalla problematica degli incendi;
- le compagnie barracellari hanno sempre offerto il loro contributo a favore della campagna antincendio, svolgendo un ruolo fondamentale nel buon esito della stessa;
- appare opportuno e doveroso riconoscere alla stesse l'apprezzamento per l'attività svolta nella stagione passata, al fine di poter contare sul loro fondamentale contributo, peraltro con grande rispetto mai negato, anche per la stagione a venire,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale degli enti locali, finanze ed urbanistica per sapere:
1. quali siano i provvedimenti che la Regione intende attuare al fine di far sì che i barracelli ricevano in tempi celeri i premi di loro spettanza;
2. quali siano le tempistiche per l'adempimento dell'incombente da parte della Regione. (866)
Interrogazione Cocco Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sulla riduzione delle terapie di ossigenoterapia iperbarica presso il centro di Platamona.
Il sottoscritto,
premesso che:
- il Centro di medicina subacquea ed iperbarica di Platamona, convenzionato con la ASL n. 1, costituisce un importantissimo centro di riferimento per tutti i pazienti della Provincia di Sassari;
- il centro rappresenta la meta quotidiana di numerosissimi cittadini affetti da gravissime malattie invalidanti i quali necessitano di cure quali l'ossigenoterapia;
- la convenzione definita con la ASL per gli anni 2011/2012 ha imposto alla struttura iperbarica una riduzione del tetto disponibile rispetto agli anni precedenti;
- tale riduzione appare essere inversamente proporzionale rispetto all'aumento della richiesta di prestazioni;
- pertanto, dato l'afflusso, il centro registra liste d'attesa molto lunghe, a discapito dei bisognosi di cure;
- presso il suddetto centro è stato interrotto il servizio di reperibilità di 24 ore per 365 giorni all'anno, fondamentale soprattutto durante il periodo estivo, per dare assistenza immediata ai sub colti da embolia od ai soggetti intossicati da monossido di carbonio;
considerato che:
- i pazienti che necessitano dei servizi del centro iperbarico sono, per la maggior parte, soggetti dichiarati invalidi civili;
- stanti le lunghe liste d'attesa e l'ineluttabilità della terapia, sono spesso costretti a recarsi presso gli altri due centri sardi della Maddalena o Cagliari;
- tali viaggi risultano essere molto faticosi e disagevoli per i soggetti già affaticati dalla patologia in essere;
- tali viaggi, in ogni caso incidono sul bilancio della ASL, la quale deve farsi carico del trasporto dei pazienti verso i centri suddetti;
rilevato che:
- la legge regionale 19 gennaio 2011, n. 1, ha autorizzato, con la disposizione di cui all'articolo 13, comma 1, la spesa aggiuntiva di euro 21.000.000 con la finalità di ridurre le liste d'attesa;
- di questi 21.000.000 di euro, 12.000.000 sono destinati a prestazioni a carattere ambulatoriale e/o strumentale, così come previsto dall'articolo 13, comma 1, lettera b), della legge regionale n. 1 del 2011;
preso atto che:
- gli elementi di carattere economico che hanno determinato la ASL n. 1, all'atto della stipula della convenzione per gli anni 2011/2012, a ridurre il tetto di disponibilità a favore del centro iperbarico, appaiono non essere più attuali e superati dalla legislazione vigente;
- invero, il legislatore regionale con il disposto di cui all'articolo 13, comma 1, lettera b), della legge regionale n. 1 del 2011, ha disposto che le liste d'attesa vadano ridotte ed a tal fine ha autorizzato la suindicata spesa aggiuntiva;
- la ASL n. 1, nonostante quanto rappresentato, ad oggi, parrebbe non aver destinato fondo alcuno a favore del Centro iperbarico di Platamona, a discapito dei malcapitati pazienti,
chiede di interrogare l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:
1) se sia a conoscenza della sopra rappresentata situazione;
2) quali provvedimenti intenda porre in essere al fine di consentire al Centro iperbarico di Platamona di poter operare a pieno regime ed usufruire dei fondi messi a disposizione del legislatore regionale per l'abbattimento delle liste d'attesa;
3) se sia sua intenzione, anche in previsione del periodo estivo, riattivare il servizio di reperibilità 24 ore su 24, il quale consentirebbe di garantire la sopravvivenza di soggetti necessitanti di soccorsi immediati. (867)
Mozione Sanna Giacomo - Dessì - Maninchedda - Planetta sulla continuità territoriale marittima della Sardegna e sulla procedura di privatizzazione della Tirrenia di Navigazione Spa in amministrazione straordinaria.
IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- un sistema efficiente di continuità territoriale marittima sia per i passeggeri che per le merci, rappresenta un presupposto fondamentale per qualsiasi modello di sviluppo dell'Isola;
- il diritto alla mobilità del popolo sardo deve essere riaffermato con decisione in tutte le sedi istituzionalmente competenti e garantito anche mediante le necessarie compensazioni finanziarie a carico dello Stato o dell'Unione europea per rimuovere i fattori di diseguaglianza derivanti dalla condizione di insularità;
- in armonia con il principio di sussidiarietà e di prossimità, la Regione è l'istituzione presso la quale risiede l'interesse preminente a governare la funzione della continuità territoriale marittima;
- l'articolo 117 del novellato titolo V della Costituzione repubblicana riconosce comunque, in materia di grandi reti di trasporto e di navigazione, la competenza legislativa concorrente tra Stato e Regione, attribuendo a quest'ultima la potestà legislativa;
- il sistema del cabotaggio marittimo da e verso l'Isola, fondato storicamente sulle rotte sociali esercite dalla compagnia di Stato, che assicurava un effetto di calmiere sui prezzi praticati dagli altri armatori privati che nel tempo si sono aggiunti, è entrato in crisi e vive una travagliata fase di transizione;
- il fenomeno censurato dalla Regione, dalle associazioni dei consumatori, di categoria e dal sistema economico-produttivo come "caro-traghetti", riconosciuto dalla stessa Autorità garante per la concorrenza ed il mercato per via degli aumenti operati dagli armatori sui prezzi dei biglietti marittimi fino al 110 per cento rispetto all'anno precedente, rappresenta una seria minaccia per il diritto alla mobilità e per l'economia dell'Isola;
RICHIAMATI i propri precedenti pronunciamenti sul tema ed in particolare le mozioni n. 111/6 del 10 marzo 2011 e n. 115/10 del 16 marzo 2011;
CONSIDERATO che:
- la procedura di privatizzazione della Tirrenia di Navigazione Spa non ha visto il necessario e dovuto coinvolgimento della Regione da parte dello Stato nelle fasi definitorie del procedimento al fine di rappresentarne le ragioni, i diritti e le istanze in ordine ai beni e diritti connessi al servizio, come previsto dall'articolo 14, comma 2, dello Statuto speciale e dagli articoli 65, 66 e 67 del decreto del Presidente della Repubblica 19 giugno 1979, n. 348;
- la Regione ha denunciato con forza le criticità rispetto alla disciplina comunitaria dell'operazione di vendita degli assets Tirrenia alla CIN, formata dallo stesso cartello armatoriale privato che ha determinato il caro-traghetti, creando di fatto un monopolio letale per la Sardegna sul cabotaggio marittimo in termini di concentrazione e concorrenza;
- l'Unione europea ha aperto un'apposita istruttoria approfondita sulla vendita a CIN, nella sua compagine azionaria a tre (Aponte, Grimaldi, Onorato), esprimendo una valutazione assolutamente negativa per i suoi riflessi sulla concentrazione monopolistica del mercato di riferimento;
- il Commissario straordinario di Tirrenia, dopo aver accettato l'offerta anomala di CIN sotto il profilo del prezzo (200 milioni subito mediante costituzione in pegno delle stesse azioni della società presso gli istituti bancari erogatori del mutuo e i restanti 180 milioni a rate subordinate alla corresponsione annuale da parte dello Stato alla stessa CIN del contributo di 72,6 milioni di euro per otto anni) sta protraendo la trattativa privata con la stessa per autorizzare la modifica della compagine societaria con l'uscita dei soci Aponte e Grimaldi per favorire l'ingresso di altri soggetti e di un fondo d'investimento, con modalità anomale non trasparenti e assolutamente non previste nella procedura di gara (alcuni soggetti, tra l'altro già partecipanti alla gara, con l'altra società Mediterranea holding);
- la modificazione dell'assetto sociale servirebbe per riportare la valutazione dell'operazione di vendita dall'antitrust europea (dichiaratamente contraria) a quella italiana;
RITENUTO che:
- la procedura presenti gravi vizi di legittimità sotto il profilo del diritto interno e comunitario, oltre che rappresentare un sicuro danno agli interessi socio-economici della Sardegna e vada pertanto annullata;
- la Regione debba ottenere il riconoscimento da parte dello Stato della competenza e delle funzioni relative alla continuità territoriale marittima, unitamente alla quota parte delle risorse necessarie alle compensazioni sulle rotte sociali relativa ai collegamenti Sardegna-Penisola italiana, così da poter decidere autonomamente sulle gare internazionali per ogni singola linea e sui requisiti di qualità e quantità del servizio ovvero sull'espletamento in house providing dello stesso;
- nelle more dell'ottenimento di quanto al precedente punto, la Regione attraverso Saremar debba continuare ad assicurare un servizio pubblico di collegamenti marittimi verso la Penisola così da garantire il diritto alla mobilità dei sardi e l'esistenza di una concorrenza vera sul cabotaggio marittimo e di un mercato che contrasti la formazione di oligopoli e cartelli;
- si debba procedere con la massima urgenza alla discussione ed approvazione del disegno di legge n. 346, recante "Disposizioni in materia di continuità territoriale e di trasporto pubblico locale", così da esercitare le competenze legislative regionali sulla materia definendo una cornice normativa organica del settore,
impegna la Giunta regionale
1. a porre in essere tutte le procedure necessarie per ottenere il riconoscimento da parte dello Stato della competenza e delle funzioni relative alla continuità territoriale marittima, unitamente alla quota parte delle risorse necessarie alle compensazioni sulle rotte sociali relativa ai collegamenti Sardegna-Penisola italiana a valere sui 72,6 milioni di euro stanziati per Tirrenia;
2. a procedere in tutte le sedi comunitarie e nazionali nelle azioni intraprese per l'annullamento della gara per la vendita degli assets Tirrenia da parte del commissario straordinario;
3. a continuare ad assicurare attraverso Saremar un servizio pubblico di collegamenti marittimi verso la Penisola così da garantire il diritto alla mobilità dei sardi e l'esistenza di una concorrenza vera sul cabotaggio marittimo e di un mercato che contrasti la formazione di oligopoli e cartelli, fino alla definizione delle procedure di cui al punto 1),
impegna la Quarta Commissione consiliare
a concludere con la massima urgenza la discussione del disegno di legge n. 346, recante "Disposizioni in materia di continuità territoriale e di trasporto pubblico locale", e trasmetterlo immediatamente all'Aula per l'approvazione, così da esercitare le competenze legislative regionali sulla materia definendo una cornice normativa organica del settore. (180)