Seduta n.371 del 12/12/2012 

CCCLXXI SEDUTA

(POMERIDIANA)

Mercoledì 12 dicembre 2012

Presidenza della Presidente LOMBARDO

La seduta è aperta alle ore 16 e 33.

DESSI', Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 16 ottobre 2012 (363), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Gian Franco Bardanzellu, Radhouan Ben Amara, Mario Bruno, Mariano Contu, Giorgio Cugusi, Rosanna Floris, Renato Lai, Giovanni Mariani, Onorio Petrini, Efisio Planetta, Antioco Porcu e Adriano Salis hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 12 dicembre 2012.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Risposta scritta a interrogazioni

PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle seguenti interrogazioni:

"Interrogazione Agus - Cuccu - Espa - Corda - Meloni Valerio - Porcu sul passaggio di dipendenti per effetto di trasferimento di attività del Centro di riabilitazione ad alta intensità S. Maria Assunta di Guspini". (639)

(Risposta scritta in data 10 dicembre 2012.)

"Interrogazione Espa sulla cancellazione del finanziamento stanziato per la realizzazione della Casa della salute di Senorbì". (663)

(Risposta scritta in data 10 dicembre 2012.)

"Interrogazione Agus sul passaggio di dipendenti per effetto di trasferimento di attività del Centro di riabilitazione ad alta intensità S. Maria Assunta di Guspini alla Azienda sanitaria locale n. 6 di Sanluri". (678)

(Risposta scritta in data 10 dicembre 2012.)

"Interrogazione Espa - Barracciu - Bruno sugli interventi adottati per i residenti in Sardegna reclusi in ospedale psichiatrico giudiziario". (683)

(Risposta scritta in data 10 dicembre 2012.)

"Interrogazione Agus - Diana Giampaolo - Uras - Zuncheddu - Capelli - Maninchedda - Barracciu - Bruno - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Espa - Lotto - Manca - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sanna Gian Valerio - Sabatini - Solinas Antonio - Soru in merito alla messa all'asta del Centro di cura Santa Maria Assunta di Guspini". (761)

(Risposta scritta in data 10 dicembre 2012.)

"Interrogazione Agus - Cuccu sulla perdita dei fondi per la realizzazione del nuovo ospedale di San Gavino Monreale, nella Provincia del Medio Campidano". (789)

(Risposta scritta in data 10 dicembre 2012.)

"Interrogazione Cuccureddu sulla situazione della epidemiologia dei tumori in Sardegna". (793)

(Risposta scritta in data 10 dicembre 2012.)

"Interrogazione Zuncheddu - Sechi - Cocco Daniele Secondo - Uras - Cugusi sulle gravi carenze assistenziali dei Presidi ospedalieri di Ittiri e Thiesi e sulle forti richieste di rassicurazioni, da parte della cittadinanza residente, circa gli impegni presi dall'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e dalla ASL di Sassari sui servizi da attivare e ripristinare, e sul mancato interesse per le istanze avanzate a tutela dei cittadini disabili e/o indigenti del territorio". (810)

(Risposta scritta in data 10 dicembre 2012.)

"Interrogazione Zuncheddu sui ritardi da parte della Regione circa l'assistenza sanitaria e la carenza di iniziative mirate a far fronte ai casi delle persone affette da Sensibilità chimica multipla (MCS)". (851)

(Risposta scritta in data 10 dicembre 2012.)

"Interrogazione Corda - Barracciu - Espa - Cocco Pietro - Solinas Antonio - Porcu sul sovrannumero di personale amministrativo presso la ASL n. 2 di Olbia, lo squilibrio esistente tra personale sanitario (carente) ed amministrativo e la dichiarata intenzione di procedere al concorso per ulteriori 30 impiegati". (892)

(Risposta scritta in data 10 dicembre 2012.)

"Interrogazione Lunesu sull'indisponibilità del Direttore generale della ASL di Nuoro a fissare l'incontro istituzionale richiesto più volte per un confronto sulle problematiche della sanità nuorese". (906)

(Risposta scritta in data 10 dicembre 2012.)

"Interrogazione Cocco Daniele Secondo sul gravissimo danno causato al paese di Nule a seguito della cessazione dall'incarico, per trasferimento, del medico titolare della sede". (912)

(Risposta scritta in data 10 dicembre 2012.)

"Interrogazione Espa - Barracciu - Corda - Mariani - Bruno sulla recente direttiva della Direzione politiche sociali della Regione in merito all'attuazione della legge regionale n. 20 del 1997 (ex legge regionale n. 15 del 1992) in favore di persone con patologie psichiatriche, sofferenti mentali e/o con autismo". (925)

(Risposta scritta in data 10 dicembre 2012.)

"Interrogazione Amadu sull'inderogabile necessità di istituire il servizio di guardia medica turistica a Porto Torres". (938)

(Risposta scritta in data 10 dicembre 2012.)

"Interrogazione Meloni Valerio - Barracciu - Espa - Corda sul blocco della produzione dei vaccini stabulogeni nel Dipartimento di produzioni dell'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna "G. Pegreffi"". (939)

(Risposta scritta in data 10 dicembre 2012.)

"Interrogazione Cocco Daniele Secondo sui gravi problemi derivanti dal blocco imposto dalla ASL alla Tecno Pig di Bottidda". (942)

(Risposta scritta in data 10 dicembre 2012.)

"Interrogazione Cocco Daniele Secondo - Corda sul mancato completamento del tratto di strada che da Alà dei Sardi conduce al bivio per Padru". (948)

(Risposta scritta in data 10 dicembre 2012.)

"Interrogazione AMADU sull'interruzione dei lavori per il complemento dei lotti relativi alla realizzazione della strada statale n. 291 Sassari-Alghero". (953)

(Risposta scritta in data 10 dicembre 2012.)

Annunzio di interpellanze

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

"Interpellanza Sanna Giacomo - Dessì - Maninchedda - Planetta sulle operazioni di acquisizione della Costa Smeralda da parte dell'Emiro del Qatar". (376)

"Interpellanza Steri - Oppi - Artizzu - Cappai - Contu Felice - Obinu - Pitea - Sanna Matteo sulla situazione di crisi economica della società Saremar in conseguenza dell'attivazione dei collegamenti marittimi con il continente". (377)

Continuazione della discussione e approvazione della proposta di legge Pittalis - Diana Giampaolo - Steri - Uras - Diana Mario - Meloni Francesco - Sanna Giacomo - Cocco Daniele Secondo: "Disposizioni urgenti in materia di enti locali e settori diversi", ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento" (459)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione della proposta di legge numero 459, che prosegue con l'esame dell'articolo 9. All'articolo 9 sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 9 e dei relativi emendamenti:

Art. 9

Funzionamento dei Centri servizi per il lavoro (CSL), dei Centri servizi inserimento lavorativo (CESIL) e delle Agenzie di sviluppo locale di cui all'articolo 6, comma 1, lettera e), della legge regionale n. 3 del 2008

1. Nelle more della piena attuazione della legge regionale 25 maggio 2012, n.11 (Norme sul riordino generale delle autonomie locali e modifiche alla legge regionale n. 10 del 2011), concernente il riordino generale delle autonomie locali, gli organi che in via provvisoria garantiscono, in adempimento della legge regionale, la gestione delle funzioni amministrative delle soppresse province sarde, provvedono per la prosecuzione del servizio pubblico disciplinato dalla legge regionale 5 dicembre 2005, n. 20 (Norme in materia di promozione dell'occupazione, sicurezza e qualità del lavoro. Disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro. Abrogazione della legge regionale 14 luglio 2003, n. 9 in materia di lavoro e servizi dell'impiego), al quale sono preposti i Centri servizi per il lavoro (CSL), i Centri servizi inserimento lavorativo (CESIL) e le Agenzie di sviluppo locale di cui all'articolo 6, comma 1, lettera e), della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3 (legge finanziaria 2008).

2. Fatti salvi gli atti di organizzazione e di spesa adottati nell'esercizio 2012, la Giunta regionale è autorizzata, per l'anno 2013, in attesa della riallocazione del predetto servizio pubblico nel competente livello istituzionale, a disciplinare, con propria deliberazione, le modalità operative a cui si devono attenere i predetti organi provvisori per la prosecuzione dell'attività dei CSL, CESIL e delle Agenzie di sviluppo locale, anche con riferimento all'utilizzo del personale professionalizzato di cui all'articolo 6, comma 1, lettera e), della legge regionale n. 3 del 2008. A tal fine la Giunta regionale opera avuto riguardo alla proroga dei contratti di lavoro precario e a tempo determinato disposti dalla legge di stabilità 2013.

3. Gli oneri relativi alla attuazione del presente articolo sono valutati in euro 12.000.000 a valere sulle disponibilità recate dal fondo regionale per l'occupazione di cui all'UPB S06.06.004 per l'anno 2013.

Emendamento aggiuntivo Pittalis - Diana Giampaolo - Steri - Uras - Cossa - Sanna Giacomo - Diana Mario - Salis

Articolo 9

Dopo il comma 2 è aggiunto il seguente comma:

"2 bis. Le predette procedure si applicano anche per la prosecuzione dell'attività e dell'occupazione dei lavoratori di cui alla L.R. n. 17 del 2012, articolo 2, comma 5.". (6)

Emendamento aggiuntivo Pittalis - Diana Giampaolo - Steri - Uras - Cossa - Sanna Giacomo - Diana Mario - Salis

Articolo 9

Nel comma 2 dell'articolo 9, dopo la parola "provvisori", sono inserite le seguenti: "ovvero, quando sia impedito da ragioni oggettive, l'Agenzia regionale del lavoro a ciò delegata.". (5)

Emendamento aggiuntivo Pittalis - Diana Giampaolo - Steri - Uras - Dedoni - Sanna Giacomo - Diana Mario - Cocco Daniele

Articolo 9

Dopo il comma 2 dell'articolo 9 è aggiunto il seguente:

"2 bis. Le predette procedure si applicano anche per la prosecuzione dell'attività e dell'occupazione dei lavoratori di cui alla L.R. n. 17 del 2012, articolo 2, comma 5. Gli oneri derivanti dall'applicazione del presente comma trovano copertura nei trasferimenti previsti per l'esercizio delle funzioni trasferite alle amministrazioni provinciali ai sensi della legge regionale n. 13 del 1986.".(13))

PRESIDENTE. Comunico che l'emendamento numero 6 è stato ritirato.

E' iscritto a parlare il consigliere Agus. Ne ha facoltà.

AGUS (P.D.). Presidente, è un altro importante articolo in questa legge omnibus che tenta di dare una risposta anche se, a mio avviso, ancora molto parziale. Speriamo che comunque possa rincuorare, almeno per il momento, gli oltre 350 lavoratori impegnati in questo delicato settore, che è appunto quello della ricerca, nell'incontro tra domanda e offerta nel mondo del lavoro che oggi chiaramente non offre grandi possibilità. E' un lavoro estremamente delicato, estremamente puntuale, che deve essere svolto. Accogliamo sicuramente questo articolo 9 con la speranza che vi sia, subito dopo, un articolato organico, proprio perché è necessario dare un assetto definitivo, non è possibile continuare ad avere persone, peraltro anche scelte con concorsi pubblici, inserite a espletare compiti così delicati come appunto quello di capire la persona che è alla ricerca del lavoro, disoccupata, quindi con tutte le problematiche sociali che si porta appresso. Il compito di questi operatori è un compito sociale, è un compito delicato, è anche un compito psicologico che tende a sollevare moralmente quel disoccupato che è alla ricerca di soluzioni per la propria esistenza; sappiamo quanto il lavoro sia elemento determinante.

Mi spiace non vedere l'Assessore del lavoro, al quale avrei la necessità di chiedere se corrisponde al vero il fatto che le Amministrazioni locali sono preoccupate perché stanno anticipando le competenze di questi operatori, parrebbe che ci sia una nota assessoriale che comunica agli enti locali che non c'è la disponibilità e la copertura finanziaria per il periodo agosto-dicembre 2012. Sarebbe opportuno che qualcuno desse una risposta, anche per consentire ai comuni, che stanno anticipando queste risorse, di sapere che queste verranno poi reincamerate ovvero se c'è la possibilità di una sospensione cioè se è vero che i comuni possano sospendere i pagamenti creando così ulteriori problemi al settore servizi.

Ripeto, non voglio allungarmi, non utilizzerò tutto il mio tempo ma voglio solo ribadire l'importanza e la necessità che venga attuata una norma stabile su questo tema, perché non mi rassicura il fatto che la Giunta poi debba dare, come dice il comma 2, gli indirizzi per la ricollocazione del predetto servizio pubblico nelle competenze a livello istituzionale. Credo che forse sia bene che, vista e considerata la soppressione delle province, venga posto in campo all'Agenzia del lavoro e che questa riorganizzi il settore all'interno del territorio delle province, che peraltro ormai sono sciolte, ma negli ambiti territoriali nei quali hanno sempre operato.

Quindi l'augurio è, ripeto, che ci sia finalmente un dispositivo organico, subito dopo l'approvazione di questo emendamento, che speriamo possa garantire la continuità del servizio; lo spero in tutti i settori, compresi quelli che riguardano Sassari, che mi sembra essere in una situazione drammatica, visto e considerato che è l'unica area in cui gli operatori non stanno da tempo operando perché non è stata loro consentita la ripresa del lavoro. Quindi spero e mi auguro che questo avvenga.

Ripeto, chiedo se, al posto dell'Assessore, può intervenire qualche altro a dare risposta a questo interrogativo, perché mi sembra gravissimo che esista una circolare che comunichi agli enti locali la non disponibilità delle risorse per il periodo agosto-dicembre 2012.

PRESIDENTE. Poiché non ho altri iscritti a parlare, metto in votazione l'articolo 9.

Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 9.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Cuccu, Meloni Marco, Piras e Sanna Giacomo hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Barracciu - Campus - Capelli - Cappai - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - Dedoni - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Fois - Greco - Locci - Lotto - Lunesu - Manca - Maninchedda - Meloni Francesco - Meloni Marco - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 51

votanti 50

astenuti 1

maggioranza 26

favorevoli 50

(Il Consiglio approva).

Metto in votazione l'emendamento numero 5. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'emendamento numero 6 era stato ritirato.

Metto in votazione l'emendamento numero 13.

Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 13.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Gallus ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Barracciu - Campus - Capelli - Cappai - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - Dedoni - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Fois - Gallus - Greco - Locci - Lotto - Lunesu - Manca - Maninchedda - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 52

votanti 51

astenuti 1

maggioranza 26

favorevoli 51

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 10.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 10:

Art. 10

Integrazioni all'articolo 5 della legge regionale n. 6 del 2012

1. Dopo il comma 2 dell'articolo 5 della legge regionale 15 marzo 2012, n. 6 (legge finanziaria 2012), è inserito il seguente:
"2 bis. I comuni possono impiegare i predetti fondi esclusivamente per l'occupazione dei soggetti e con i vincoli di priorità di cui al comma 2, preferibilmente tramite il ricorso a cooperative sociali di tipo "B" ed evitando forme di impiego che costituiscano presupposti per la creazione di nuovo precariato. Possono essere realizzati progetti che non utilizzino una quota superiore al 25 per cento delle risorse trasferite per le finalità di cui al comma 1, rivolti al superamento dell'arretrato amministrativo in materia di condono edilizio, rilascio di nullaosta paesaggistici e per la creazione e gestione delle relative banche dati, con lavoratori disoccupati dotati delle necessarie specifiche professionalità e cofinanziati dagli stessi comuni con un contributo pari al 20 per cento, a valere sulle dotazioni finanziarie assegnate dal Fondo unico istituito dalla legge regionale n. 2 del 2007.".)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Sanna Gian Valerio. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). L'articolo 10, colleghi, interviene a modifica e integrazione dell'articolo 5 della scorsa finanziaria nel quale abbiamo stabilito l'utilizzo di risorse e abbiamo deliberato per interventi urgenti anticrisi, si tratta dei cantieri comunali, articolo 94 della legge numero 11 del 1988. Con questo tipo di intervento si dice che i comuni possono impiegare i fondi per i cantieri comunali "esclusivamente per l'occupazione dei soggetti e con i vincoli di priorità di cui al comma 2", vedi il citato articolo 5, comma 2, cioè "cittadini che non usufruendo di altre sovvenzioni pubbliche o indennità di disoccupazione e/o mobilità si trovino in condizioni di disoccupazione o inoccupazione". Poi, sempre all'articolo 5, comma 2, viene detto: "E' data priorità all'impiego di soggetti espulsi dal mercato di lavoro negli ultimi due anni, di disoccupati di lungo periodo, e di donne". E' stata quindi scelta una linea di priorità verso la quale deve andare questo finanziamento.

Nell'articolo 10 in discussione viene introdotta questa frase che, a mio giudizio, può essere omessa: "…preferibilmente tramite il ricorso a cooperative sociali di tipo 'B'…". Colleghi, vorrei capire come noi possiamo legare, senza oneri e con la necessità di dare immediata risposta a questa operazione di lungo periodo, l'esigenza di mettere quelle persone inoccupate e disoccupati di lungo periodo (comunque persone che si trovano in grave difficoltà occupazionale) preferibilmente all'interno di cooperative sociali. Chi costituisce le cooperative sociali con questi soggetti? Perché deve essere messo il termine "preferibilmente" e non la parola "anche", cioè avvalendosi di una possibilità in più senza condizionare tutti i comuni che hanno fatto in maniera diversa?

Propongo l'emendamento orale che sostituisca la parola "preferibilmente" con la parola "anche". Inoltre chiedo che venga messo in votazione perché non toglie niente a quelli che vogliono seguire questa strada e allo stesso tempo non penalizza i comuni che hanno fatto già un'altra scelta. Credo che questo sia un ragionamento di civiltà.

Per quanto riguarda poi la seconda parte dell'articolo, introduce la possibilità che questi cantieri comunali siano adibiti anche a far recuperare il pregresso da parte dei comuni, tipo pratiche di condono edilizio e autorizzazioni varie, cioè le attività che hanno un certo ritardo rispetto alle esigenze dei cittadini di avere delle risposte. E' cosa assolutamente saggia che credo sia insita nello spirito originario di questi progetti, per cui mi sentirei di dire che persino il limite del 25 per cento è un limite che può essere tolto, nel senso che se si ha un grave problema di pregresso, si può destinare tutta la quota annuale per cantieri atti al recupero del pregresso; è molto importante non solo far lavorare la gente ma anche dare risposte ai cittadini, sta in questo l'utilità.

Mantengo sempre ferma la richiesta di emendamento orale su esposta, mentre su quest'altro punto do un consiglio: sarebbe meglio togliere la quota e dire che, se uno vuole, può utilizzarla anche per questa attività, mi sembra un modo per valorizzare una disposizione senza condizionare i comuni che hanno già preso le loro decisioni e hanno già portato avanti le cose.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Cuccureddu. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Intervengo molto rapidamente, solo per dire che sono assolutamente d'accordo con quanto diceva l'onorevole Gian Valerio Sanna. Aggiungo una riflessione rapidissima. Per i cantieri di lavoro, l'articolo 94 prevede che, nell'ambito degli Uffici circoscrizionali del lavoro, siano selezionate persone residenti in quel comune, se in quel comune, spesso piccolo comune, non vi è costituita una cooperativa di tipo "B" con quelle persone, questi soldi vengono congelati; la parola "preferibilmente" non lo esclude, però a chi si lascia la discrezionalità di valutare? Oppure, ci può essere il caso di una persona che costituisce, anche il giorno prima del bando, una cooperativa di tipo "B" e allora si è obbligati a dare tutti i lavori in eterno a quella persona.

Credo che, per una questione di imparzialità della pubblica amministrazione e per una questione di pari opportunità rispetto a tutti i disoccupati, sia assolutamente sensato modificare. Se non si vuole escludere in toto quella prima parte, si può modificare il termine "preferibilmente" con il termine "anche", altrimenti si lascia una discrezionalità assoluta a chi deve operare, cioè agli assistenti sociali o a chi redigerà questi piani, soprattutto non si consentirà di spendere, soprattutto nei piccoli comuni, le risorse se non vi fosse questa possibilità. Per cui, non cambiando la sostanza, credo che sostituire il termine "preferibilmente" con il termine "anche" possa evitare di non spendere questi soldi. C'è l'urgenza di spenderli rapidamente, soprattutto in un momento di crisi come questo, perciò credo che, nelle realtà in cui ci sono più comuni che fanno capo a un unico Ufficio circoscrizionale, che deve riservare ai residenti queste quote, si impedisca di bloccare le risorse. Inoltre ritengo che frapporre noi ulteriori ostacoli di tipo burocratico sia inutile, anzi assolutamente dannoso in una contingenza come questa.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto).Come al solito, bisogna spiegare i contenuti anche in ragione del contesto normativo nel quale siamo costretti a operare. Onorevole Cuccureddu, per tutti vale fare memoria sul fatto che il Governo non consente l'incremento delle dotazioni organiche, neanche in via, come dire, surrettizia, e non consente neppure, ma questo non lo consentiamo neanche noi, la costruzione di nuovo precariato pubblico attraverso la formazione di cantieri comunali. I cantieri comunali hanno una funzione di natura sociale, devono garantire lavoro e reddito a persone che sono in condizione di disagio, e lo devono fare! Non per niente la circolare emanata dall'Assessorato… Presidente, colleghi, è possibile? Altrimenti poi si capisce "aglio per cipolla" e si fanno cose sbagliate!

Quell'articolo insiste su uno stanziamento di 39 milioni di euro, aggiuntivo a quello che i comuni già percepiscono, per interventi di natura sociale. L'Assessorato degli enti locali, proprio per evitare che si costruisse nuovo precariato, altrimenti ce li ritroviamo sotto questo Palazzo a chiedere la stabilizzazione, ai sensi dell'articolo 94 della legge numero 11 del 1988, ha indirizzato la cosa attraverso l'utilizzo di soggetti terzi, parliamo di cooperative sociali di tipo "B", perché le procedure di affidamento sono più snelle.

Siamo a fine esercizio e ci sono comuni che non hanno ancora adottato la deliberazione di impiego di queste risorse, perché si sono messi a fare la ricognizione dei fabbisogni degli uffici e, ascoltando i dirigenti comunali che sono di un'ignoranza crassa, stavano sostituendo le carenze di organico con i cantieri comunali attraverso questi interventi da destinare a fini sociali. Allora: ma quale 100 per cento! Quella è una deroga che si consente, in via del tutto straordinaria, per rispondere a un'esigenza dei comuni che però noi, con quell'intervento, non dovevamo risolvere! E adesso si va al 100 per cento? Per cui i disperati fuori e chiamiamo i figli di papà, quelli che hanno ogni tipo di canale privilegiato, per essere acquisiti presso le strutture di una pubblica amministrazione, attraverso le proprie conoscenze? Ma non facciamo ridere! Quelle risorse sono stanziate per chi ha bisogno, per padri di famiglia che non hanno alcun tipo di sussidio, per disoccupati! E "disoccupati" vuol dire che hanno perso il posto di lavoro! Mentre gli inoccupati, cioè quelli che lo devono ancora trovare, sono dentro altre linee di azione, per quanto siano citati in quel provvedimento.

La straordinarietà del fatto è data dall'esigenza, che è stata manifestata da un comune, in particolare, di rispondere al disbrigo delle pratiche relative alle sanatorie sotto esame degli abusi edilizi; sono 25 anni che non riescono a cavarne un ragno dal buco, e non certo perché manca il personale, non lo fanno, di cavare il ragno dal buco, semplicemente perché ci sono abusi che non sono sanabili, quindi è meglio mantenerli lì, magari per altri dieci anni, perché altrimenti devono demolire i manufatti realizzati abusivamente!

Allora, chiamiamo le cose come stanno, con il loro nome! Su questa vicenda, mi sono già espresso più volte e, in altre circostanze, l'ho anche spiegata, non voglio fare nomi e cognomi, ma non facciamo diventare nobile una cosa che nobile non è!

PRESIDENTE. Non ci sono altri iscritti a parlare.

Poiché l'Aula non è d'accordo sull'emendamento orale proposto dall'onorevole Gian Valerio Sanna, metto in votazione l'articolo 10 nel suo testo originario. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 11, al quale sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 11 e dei relativi emendamenti:

Art. 11

Integrazione all'articolo 4, comma 13, della legge regionale n. 1 del 2009, e all'articolo 2, comma 33, della legge regionale n. 3 del 2009

1. È autorizzata la spesa, valutata in euro 25.000.000 per ciascuno degli anni 2013-2014-2015-2016, a copertura degli oneri derivanti dall'attuazione delle convenzioni stipulate per la stabilizzazione occupazionale dei lavoratori socialmente utili, ai sensi del decreto legislativo 28 febbraio 2000, n. 81 (Integrazioni e modifiche della disciplina dei lavori socialmente utili, a norma dell'articolo 45, comma 2, della L. 17 maggio 1999, n. 144) e dell'articolo 78 della legge 23 dicembre 2000, n. 388 (legge finanziaria 2011), che sono rinnovate per pari periodo.

2. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge, valutati in euro 25.000.000 per ciascuno degli anni dal 2013 al 2016, si provvede:

a) per le annualità 2013 e 2014, mediante utilizzo delle risorse già destinate, per il medesimo intervento, dall'autorizzazione di spesa di cui alla voce "L.R. n. 1/2009, articolo 4, comma 13 e L.R. n. 3/2009, articolo 2, comma 33 - Salvaguardia e valorizzazione ambiente - Parco geominerario" della tabella D, rubrica "Lavoro" allegata alla legge regionale 15 marzo 2012, n. 6 (legge finanziaria 2012), iscritte in conto dell'UPB S04.06.005 (cap. SC04.1369) del bilancio regionale per gli stessi anni;

b) per le annualità 2015 e 2016, con la legge di bilancio per i medesimi anni.

Emendamento sostitutivo totale Pittalis - Diana Giampaolo - Steri - Uras - Dedoni - Sanna Giacomo - Diana Mario - Cocco Daniele

Articolo 11

L'articolo 11 è così sostituito:

"Art. 11

Integrazione all'articolo 4, comma 13, della legge regionale n. 1 del 2009, e all'articolo 2, comma 33, della legge regionale n. 3 del 2009

1. E' autorizzata la spesa, valutata in euro 25.000.000 per ciascuno degli anni 2013-2014-2015-2016, a copertura degli oneri derivanti dall'attuazione delle convenzioni stipulate, ai sensi del decreto legislativo 28 febbraio 2000, n. 81, e dell'articolo 78 della legge n. 388 del 2000 (legge finanziaria 2011), per il completamento delle attività ancora in corso, anche mediante il ricorso all'inserimento di nuove ed aggiuntive professionalità facenti riferimento a soggetti svantaggiati di cui decreto legislativo n. 181 del 2000, e successive modifiche ed integrazioni, al fine di perseguire gli obbiettivi socio-economici, espressamente richiamati nelle medesime convenzioni che sono rinnovate per pari periodo.

2. Sono, altresì, rinnovati per pari periodo gli accordi di programma relativi agli interventi di bonifica e ripristino ambientale nelle aree dismesse, da realizzarsi mediante stanziamenti di cui alla legge 23 giugno 1993, n. 204, o mediante risorse regionali già stanziate nella UPB S04.06.005 concorrenti alla realizzazione del Piano pluriennale di cui alle convenzioni richiamate nel comma 1.

3. Agli oneri derivanti dall'attuazione del comma 1, valutati in euro 25.000.000 per ciascuno degli anni dal 2013 al 2016, si provvede:

a) per le annualità 2013 e 2014, mediante utilizzo delle risorse già destinate, per il medesimo intervento, dall'autorizzazione di spesa di cui alla voce "L.R. n. 1/2009, articolo 4, comma 13 e L.R. n. 3/2009, articolo 2, comma 33 - Salvaguardia e valorizzazione ambiente - Parco geominerario " della tabella D, rubrica "Lavoro " allegata alla legge regionale 15 marzo 2012, n. 6 (legge finanziaria 2012), iscritte in conto dell'UPB S04.06.005 (cap. SC04.1369) del bilancio regionale per gli stessi anni;

b) per le annualità 2015 e 2016, con la legge di bilancio per i medesimi anni.". (14)

Emendamento sostitutivo parziale Pittalis - Diana Giampaolo - Steri - Uras - Dedoni - Sanna Giacomo - Diana Mario - Salis

Articolo 11

Il comma 1 è sostituito dal seguente:

"1. È autorizzata la spesa, valutata in euro 25.000.000 per ciascuno degli anni 2013-2014-2015-2016, a copertura degli oneri derivanti dall'attuazione delle convenzioni stipulate, ai sensi del decreto legislativo 28 febbraio 2000, n. 81, e dell'articolo 78 della legge n. 388 del 2000 (legge finanziaria 2011), per il completamento delle attività ancora in corso, anche mediante il ricorso all'inserimento di nuove ed aggiuntive professionalità facenti riferimento a soggetti svantaggiati di cui decreto legislativo n.181 del 2000, e successive modifiche ed integrazioni, al fine di perseguire gli obbiettivi socio-economici, espressamente richiamati nelle medesime convenzioni che sono rinnovate per pari periodo.

2. Sono, altresì, rinnovati per pari periodo gli accordi di programma relativi agli interventi di bonifica e ripristino ambientale nelle aree dismesse, da realizzarsi mediante stanziamenti di cui alla legge 23 giugno 1993, n. 204, o mediante risorse regionali già stanziate, concorrenti alla realizzazione del Piano pluriennale di cui alle convenzioni richiamate nel comma 1.". (8)

Emendamento aggiuntivo Pittalis - Diana Giampaolo - Steri - Uras - Cossa - Sanna Giacomo - Diana Mario - Salis

Articolo 11

Dopo l'articolo 11 è aggiunto il seguente:

1. L'Amministrazione regionale è autorizzata alla spesa di euro 1.500.000 per il 2013, di euro 3.000.000 per il 2014 e di euro 3.500.000 per il 2015, per la concessione di un contributo straordinario a favore degli Enti locali che abbiano provveduto alla stabilizzazione dei lavoratori L.S.U. ex Decreto legislativo n. 81 del 2000 mediante esternalizzazione dei servizi in società partecipate dai medesimi enti almeno a maggioranza assoluta del capitale sociale. Il predetto contributo è assegnato nel triennio 2013/2015 avuto riguardo al numero dei lavoratori L.S.U. interessati secondo le modalità stabilite dalla Giunta regionale con propria deliberazione.

2. Per il raggiungimento degli obiettivi socio-economici richiamati nella convenzione Stato-Regione del 23 ottobre e del 4 dicembre 2001, nonché per favorire la definizione dei necessari relativi accordi funzionali alla realizzazione del Parco Geominerario, lo stanziamento annuale allo scopo destinato dal Bilancio regionale è incrementato di euro 3.800.000.

3. La Regione provvede, nell'ambito e per le finalità dei piani di cui all'articolo 36 della legge regionale n. 2 del 2007 e della deliberazione della Giunta regionale 7 giugno 2007, n. 22/31, ad assicurare, avuto riguardo agli aventi titolo, i necessari contributi per profilo professionale nelle dotazione organiche dell'Agenzia Agris.". (7)

Emendamento aggiuntivo Pittalis - Diana Giampaolo - Steri - Uras - Dedoni - Sanna Giacomo - Diana Mario - Cocco Daniele

Articolo 11

Dopo l'articolo 11 è aggiunto il seguente:

"Art. 11 bis

1. A valere sulle risorse iscritte nell'UPB S06.06.004 è autorizzata per l'anno 2013 la spesa di euro 1.500.000, per la concessione di un contributo straordinario a favore degli enti locali che abbiano provveduto alla stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili ex decreto legislativo n. 81 del 2000 mediante esternalizzazione dei servizi in società partecipate dai medesimi enti almeno a maggioranza assoluta del capitale sociale. Il predetto contributo è assegnato avuto riguardo al numero dei lavoratori LSU interessati secondo le modalità stabilite dalla Giunta regionale con propria deliberazione.

2. È autorizzata per l'anno 2013, a valere sulle risorse iscritte nella UPB S06.06.004 la spesa di euro 2.800.000 per l'erogazione di contributi a favore dei comuni che abbiano provveduto a reimpiegare i lavoratori socialmente utili ex decreto legislativo n. 181 del 2000, anche tramite l'attivazione di cantieri per le finalità del comma 1 dell'articolo 87 della legge regionale n. 6 del 1987, che pur beneficiando della legge regionale 14 maggio 2009, n. 1, articolo 3, comma 5, non abbiano potuto accedere ai benefici di cui all'articolo 2, comma 1, lettere e), f), g) e h) del decreto ministeriale 1° giugno 2012 (Modalità di attuazione del comma 14 dell'articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214 e determinazione del limite massimo numerico dei soggetti interessati ai fini della concessione dei benefici pensionistici di cui al comma 14 del medesimo articolo). Le chiamate al lavoro sono effettuate direttamente dalle amministrazioni comunali. Il contributo è assegnato avuto riguardo al numero dei lavoratori socialmente utili interessati secondo le modalità stabilite dalla Giunta regionale con propria deliberazione.

3. Per gli interventi di cui ai commi 1 e 2 si provvede ai necessari stanziamenti nella legge di bilancio per gli anni 2014 e 2015.

4. Nell'ambito e per le finalità dei piani di cui all'articolo 36 della legge regionale n. 2 del 2007 e della deliberazione della Giunta regionale 15 maggio 2012, n. 20/23, per assicurare, avuto riguardo agli aventi titolo, i necessari contingenti per i profili professionali nelle dotazioni organiche dell'Agenzia Agris, è autorizzata, a decorrere dall'anno 2012, a valere sulle risorse iscritte nell'UPB S06.04.001, la spesa di euro 700.000 annui". (15).)

PRESIDENTE. Comunico che gli emendamenti numero 7 e 8 sono stati ritirati.

E' iscritto a parlare il consigliere Agus. Ne ha facoltà.

AGUS (P.D.). Intervengo in maniera breve, solo per salutare positivamente questo articolo che si attendeva da tempo. E' un articolo importantissimo che spero sia ripreso subito dopo perché, così come abbiamo detto per gli altri articoli, vi è la necessità di una norma organica che definisca, una volta per tutte, la vera stabilizzazione di questo personale, personale che oggi consente anche lo svuotamento delle liste degli LSU. E' un atto importantissimo e positivo.

Saluto anche la volontà di intervenire per sostenere il graduale passaggio (me lo auguro!), così com'era la volontà espressa anche dalla circolare della proposta di normativa presentata dall'Assessore, volontà di guardare oltre, di guardare a una stabilizzazione all'interno di uno degli importanti organismi che abbiamo nella Regione Sarda (che spero superi quelle difficoltà legate all'approvazione dello Statuto) e quindi alla messa in campo e al superamento del commissariamento del Parco. E' uno dei Parchi nazionali più importanti, che gestisce un patrimonio immobiliare di estrema grandezza, che potremmo definire forse unico anch'esso al mondo per la sua articolazione, per la sua vastità. In altre regioni d'Europa, altri siti con meno importanza consentono l'afflusso di migliaia, se non milioni, di fruitori, portando importanti risorse economiche dall'esterno verso quelle nazioni.

E' un obiettivo importante e, come ho già detto, mi auguro che questo articolo oggi consenta di dare serenità ai lavoratori, ma mi auguro anche che la Giunta riprenda in mano l'articolato organico che permetta davvero di costituire le premesse per un Parco che abbia la sua dotazione organica, che gli consenta di avviare progetti europei, perché di questo si tratta. Il fatto che il Parco Geominerario sia un organismo nazionale, quindi è un Parco nazionale, consente l'accesso ai fondi europei direttamente, bypassando lo Stato italiano.

Spero che questo elemento permetta alla Giunta di presentare in tempi rapidi un articolato che consenta una vera e propria stabilizzazione, perché ricordo che, per sostenere l'avvio del Parco, nacquero questi lavoratori che dovevano intervenire nell'ambito delle bonifiche, per recuperare quelle aree dismesse che difficilmente sarebbero state oggetto di valorizzazione, la presenza inquinante ne ha peraltro limitato, sino a questo momento, lo sviluppo e il rilancio.

Credo che questa operazione vada fatta di intesa anche con la società in house, che è l'IGEA, che ha titolarità per le bonifiche ambientali e per le caratterizzazioni, perlomeno darle il ruolo di competenza; mi auguro che la Regione Sarda avochi a sé (in virtù anche del commissario, perché il Presidente della Regione è commissario straordinario per le bonifiche) le risorse nazionali che non abbiamo ancora utilizzato. Ricordo che i famosi 69 miliardi, dati dal Ministero nel 2001, probabilmente sono ancora in cassa, perché non si è ancora sciolto il grande enigma: IGEA e Geoparco. Spero che su questo tema ci si ritorni decisamente per sciogliere tutti quei nodi che, sino a questo momento, hanno impegnato solo risorse regionali, perché queste risorse sono solo risorse regionali, e non anche quelle nazionali, di cui avremmo titolo a ricevere.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Rinuncio.

Metto in votazione l'emendamento numero 14.

Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 14.

(Segue la votazione)

Prendo atto che la consigliera Greco ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Barracciu - Biancareddu - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - Dedoni - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Fois - Gallus - Greco - Locci - Lotto - Lunesu - Manca - Maninchedda - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zuncheddu.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 62

votanti 61

astenuti 1

maggioranza 31

favorevoli 61

(Il Consiglio approva).

Metto in votazione l'emendamento numero 15. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 12.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 12:

Art. 12

Adeguamento della legge regionale n. 12 del 2008 al decreto legislativo n. 106 del 2012

1. Sono recepite le disposizioni di cui agli articoli da 9 a 16 del decreto legislativo 28 giugno 2012, n. 106 (Riorganizzazione degli enti vigilati dal Ministero della salute, a norma dell'articolo 2 della legge 4 novembre 2010, n. 183). Sono abrogate le disposizioni contrastanti contenute nella legge regionale 4 agosto 2008, n. 12 (Riordino dell'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna "Giuseppe Pegreffi", ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 1993, n. 270, e abrogazione della legge regionale 22 gennaio 1986, n. 15).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione.

Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 12.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Cocco Daniele, Obinu e Uras hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Barracciu - Biancareddu - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - Dedoni - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Fois - Gallus - Greco - Locci - Lotto - Lunesu - Manca - Maninchedda - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zuncheddu.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 60

votanti 59

astenuti 1

maggioranza 30

favorevoli 58

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 13.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 13:

Art. 13

Applicazione dell'articolo 4 della legge n. 135 del 2012

1. Alla società BIC Sardegna, considerata la rilevanza strategica della missione ad essa affidata dalla normativa regionale per il conseguimento degli obiettivi i connessi alle politiche di sviluppo regionali, si applica l'articolo 4, comma 3, della legge 7 agosto 2012, n. 135 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, recante disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini).)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Voglio sottolineare una cosa ai colleghi: mentre non si dà l'autorizzazione a migliorare l'articolo precedente, si approva un emendamento sostitutivo sui lavori socialmente utili con la dicitura "valutati"; che significa che quei denari non sono certi, arriveranno. Questo, come al solito, lo avevo detto all'inizio della discussione generale; è stato presentato persino un emendamento sostitutivo totale, ed è stato ripresentato con la dicitura "valutati". "Valutare" significa che quei soldi non hanno certezza, vedremo come va a finire.

Quanto all'articolo 13, personalmente non credo che possa essere impegnativo, poi il Gruppo si esprimerà liberamente. Sull'articolo 13, io voto contro, perché è la contraddizione rispetto a quello che abbiamo fatto sulle società degli enti locali. Udite, udite! Si dice: "Alla società BIC Sardegna, considerata la rilevanza strategica della missione ad essa affidata dalla normativa regionale", come a dire che i comuni sono pezze da piedi a confronto, perché la rilevanza strategica ce l'ha il BIC Sardegna, mica gli enti locali! In Sardegna, in questo momento, si applica il comma 3 dell'articolo 4 della legge numero 135 del 2012, cioè è la dimostrazione che non c'è una condizione reale di mercato tale da mantenere in piedi questa struttura. Mi rifiuto, nella stessa legge, di dire una cosa e il contrario di quella cosa. Mi rifiuto, perché credo che sia il segno di una incapacità legislativa esposta all'ennesima potenza. Non siamo in grado di definire un unico comportamento e entriamo in rotta di collisione con il buon senso, come abbiamo fatto con questo articolo 13.

Voto contro consapevolmente e nel massimo rispetto del BIC, che non c'entra niente, ma voto contro perché quest'Aula non merita che venga aggravata la sua condizione di decadenza legislativa.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.). Presidente, intervengo brevemente per dar conto anche all'onorevole Sanna dell'origine dell'articolo 13. L'articolo 13 nasce da una parte dei lavori in prima Commissione sulla riforma degli enti. Dalla ricognizione fatta, gli enti che non ricadono nella tipologia della "135" sono la SFIRS e il BIC, per due motivi: perché sono interamente di proprietà della Regione e perché svolgono attività finanziarie. Mentre questo fatto è esplicito per la SFIRS, non lo era altrettanto per il BIC; questa è la motivazione.

Quanto ha detto invece l'onorevole Sanna sulle società in house dei comuni, è da me condiviso rispetto al precedente articolo, ma nella fattispecie si tratta semplicemente di esplicitare i termini della missione del BIC rispetto alle previsioni della legge numero 135.

PRESIDENTE. E' iscritta a parlare la consigliera Barracciu. Ne ha facoltà.

BARRACCIU (P.D.). Presidente, voto contro questo articolo per le motivazioni addotte dall'onorevole Sanna, ma anche per altre motivazioni. Parrebbe che finalmente sul BIC, anzi pare, arrivi finalmente il controllo analogo, controllo analogo che si sarebbe dovuto fare da tempo sul BIC Sardegna, e che non è stato fatto. Mi risulta che solo da poco la Giunta regionale abbia approvato le linee di indirizzo per guidare il controllo analogo; questa, naturalmente, è una notizia che apprezzo molto.

Ma voto contro questo articolo perché credo che effettivamente il BIC abbia in capo delle funzioni e degli obiettivi importanti da espletare, ma quegli obiettivi e quelle funzioni, attribuite al BIC, andrebbero effettivamente controllate meglio; penso che dovrebbero essere controllate meglio (e finalmente arriva il controllo analogo), soprattutto perché mi risulta che, dentro il BIC Sardegna, troppo spesso, sono svolte in maniera discrezionale. Risulta, per esempio, che le assunzioni al BIC siano fatte senza seguire procedure pubbliche; risulta che, all'interno del BIC, siano svolte attività non rispettose delle persone che ci lavorano; risulta che, dal direttore, venga esercitato un ruolo da direttore fuori da quelle che sono le regole di un comportamento corretto all'interno di una pubblica amministrazione, perché di questo ormai si tratta. Peraltro mi risulta che il BIC Sardegna, che nasce per essere una società in house con, al suo interno, altissime capacità professionali, per espletare le funzioni che gli sono state attribuite si rivolga ad altre società: credo che questo sia quanto meno inopportuno.

Inoltre, non so se questa cosa sia stata già sanata, mi risulta che il Direttore generale del BIC sieda, ai tavoli di quelle riunioni che vengono fatte, nella doppia funzione di Direttore generale del BIC e di Amministratore delegato di altre società che sono partecipate dal BIC stesso. Ho i documenti, naturalmente, e ho i verbali delle sedute di quelle riunioni che sono state fatte. Ora, sto verificando se questo sia legittimo e mi chiedo se comunque sia opportuno che il Direttore generale del BIC sieda a riunioni dove partecipa in quanto Direttore generale, ma anche in quanto Amministratore delegato di società cui poi, nella stessa seduta, vengono attribuite o delegate funzioni dal BIC stesso.

Allora, ben venga il controllo analogo, finalmente, credo che sia arrivato in ritardo, ma spero che comunque questo controllo analogo metta in ordine tutto ciò che, a oggi, in ordine al Bic non è.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Innanzitutto dico all'Aula e a lei, Presidente, che il collega Gian Valerio Sanna non vive una condizione di solitudine su questo articolo, perché su quella posizione c'è l'intero Partito Democratico. A me è capitato, reiteratamente, in Conferenza Capigruppo di porre l'esigenza, inascoltata, di trattare le società in house allo stesso modo, perché, secondo noi, e secondo me, la legge numero 135 doveva essere il punto di riferimento anche per affrontare la situazione delle altre società in house che abbiamo invece risolto diversamente.

Ecco, queste sono soltanto alcune delle ragioni che mi inducono a confermare il voto contrario del Partito Democratico all'articolo 13, così come si è voluto nella stesura definitiva. E' vero quello che ci ricordava l'onorevole Maninchedda ma, nonostante questo, restano tutte le nostre perplessità che non ci permettono che esprimere un voto contrario a questo articolo.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, metto in votazione l'articolo 13.

Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 13.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Sanna Paolo ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Biancareddu - Campus - Capelli - Cappai - Cocco Daniele - Contu Felice - Cossa - Cuccureddu - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Fois - Gallus - Greco - Locci - Lunesu - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Meloni Valerio - Moriconi - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Zuncheddu.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 58

votanti 57

astenuti 1

maggioranza 29

favorevoli 41

contrari 16

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 14.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 14:

Art. 14

Modificazioni all'articolo 4 della legge regionale n. 6 del 2012

1. Nel comma 53 dell'articolo 4 della legge regionale n. 6 del 2012 le parole "nella Provincia di Cagliari" sono sostituite con "nelle Province di Cagliari, Sulcis-Iglesiente e Medio Campidano".)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Dedoni. Ne ha facoltà.

DEDONI (Riformatori Sardi). Poiché potrebbero ingenerare confusione i termini previsti nell'articolato, relativi alle province, riterrei opportuno proporre un emendamento orale, intendendo "nella Provincia di Cagliari e negli ex territori delle Province di Carbonia-Iglesias e Villacidro-Sanluri".

PRESIDENTE. L'Aula non è d'accordo su questa proposta di emendamento orale.

Metto in votazione l'articolo 14. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 15, al quale è stato presentato un emendamento.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 15 e del relativo emendamento:

Art. 15

Integrazione all'articolo 2 della legge regionale n. 16 del 2012

1. La garanzia di cui all'articolo 2 della legge regionale 7 agosto 2012, n. 16 (Modifica del comma 7 dell'articolo 3 della legge regionale 15 marzo 2012, n. 6 (Legge finanziaria 2012), e disposizioni urgenti relative all'ENAS), rilasciata dall'Amministrazione regionale, con apposita deliberazione della Giunta regionale, è assicurata mediante l'utilizzo dei finanziamenti già autorizzati per programmi di investimento, impegnati a favore dell'ENAS e per i quali non è stata assunta, anche in parte, dal medesimo ente, alcuna obbligazione giuridicamente vincolante.

Emendamento aggiuntivo Cuccureddu - Uras

Articolo 15

Dopo l'articolo 15 è aggiunto il seguente articolo 15 bis:

Art. 15 bis

Modifica all'art. 8 della legge regionale n. 12 ottobre 2012 n. 18

1. L'articolo 8, comma 1 della legge regionale 12 ottobre 2012, n. 18 è modificato come segue:

a. Alla lettera c-bis), sono soppresse le parole "porti ed". Dopo la parola aeroporti sono aggiunte le parole "ed infrastrutture portuali di interesse regionale adibite all'attracco di traghetti che effettuano i collegamenti di linea tra la Sardegna e, rispettivamente, la penisola italiana, la Corsica ed altri porti del Mediterraneo, nonché i collegamenti di linea interni con le isole minori".

b. Alla lettera c-quinquies), dopo le parole patrimonio ferroviario, è aggiunta la parola indisponibile. (1).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, metto in votazione l'articolo 15.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Gruuppo Misto). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 15.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Biancareddu, Manca, Milia e Oppi hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Barracciu - Biancareddu - Campus - Capelli - Cappai - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Fois - Gallus - Greco - Locci - Lotto - Lunesu - Manca - Maninchedda - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Zuncheddu.

Risponde no il consigliere: Vargiu.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 58

votanti 57

astenuti 1

maggioranza 29

favorevoli 56

contrari 1

(Il Consiglio approva).

Metto in votazione l'emendamento numero 1.

Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Barracciu - Campus - Capelli - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cuccureddu - Diana Mario - Espa - Fois - Gallus - Greco - Locci - Lotto - Lunesu - Manca - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Peru - Piras - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Stochino - Tocco - Uras - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Biancareddu - Cappai - Contu Felice - Cossa - Dessì - Floris Mario - Milia - Obinu - Oppi - Pitea - Steri - Vargiu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Maninchedda - Sanna Gian Valerio - Solinas Christian.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 58

votanti 51

astenuti 7

maggioranza 26

favorevoli 39

contrari 12

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 16, al quale sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 16 e dei relativi emendamenti:

Art. 16

Modifiche alla legge regionale n. 1 del 2005

1. Alla legge regionale 17 gennaio 2005, n. 1 (Istituzione del Consiglio delle autonomie locali e della Conferenza permanente Regione-enti locali), sono apportate le seguenti variazioni:

a) al comma 2 dell'articolo 7 sono aggiunte le seguenti parole "oltre, esclusivamente, le spese di viaggio";

b) nel primo periodo del comma 1 dell'articolo 16 la parola "valutati" è sostituita dalla parola "determinati".

Emendamento aggiuntivo Diana Giampaolo - Pittalis - Steri - Uras - Dedoni - Diana Mario - Sanna Giacomo - Salis

Articolo 16

Dopo l'articolo 16 è aggiunto il seguente:

"Art. 16 bis

1. I titoli minerari di autorizzazione di indagine, concessione, permesso di ricerca di minerali di 1°categoria e le autorizzazioni e i permessi di cava, per i quali sia stata presentata da parte degli esercenti, prima della scadenza del titolo minerario, l'istanza tesa alla proroga e/o al rinnovo del titolo medesimo, il cui procedimento non sia stato concluso da tutte le amministrazioni aventi competenza concorrente per motivi indipendenti dagli obblighi attribuiti agli istanti, sono automaticamente prorogati sino al 30 giugno 2013.

2. La proroga è ammessa esclusivamente per la prosecuzione dei lavori precedentemente autorizzati e non ancora conclusi, previa verifica di validità delle polizze di fideiussione a garanzia dell'esecuzione dei lavori di messa in sicurezza e ripristino ambientale, nel rispetto delle norme vigenti in materia di attività estrattive.". (9)

Emendamento aggiuntivo Pittalis - Diana Giampaolo -Steri - Uras -Diana Mario - Sanna Giacomo - Salis - Meloni Francesco - Cocco Daniele

Articolo 16

Dopo l'articolo 16 è aggiunto il seguente 16 bis:

1. Nel bilancio di previsione della Regione per l'anno 2012, è introdotta la seguente variazione:

STATO DI PREVISIONE DELLA SPESA

In diminuzione

STRATEGIA 01

UPB S01.06.001

Trasferimento agli Enti locali - Parte corrente

2012 euro 1.800.000

In aumento

STRATEGIA 01

UPB S01.05.001

Gestione del patrimonio e del demanio

2012 euro 1.800.000 (16).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 16, lo metto in votazione.

Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, voglio chiederle la possibilità di illustrare, appena sarà possibile, un emendamento orale all'articolo 16.

PRESIDENTE. Votiamo prima gli emendamenti e poi le do la parola.

Metto in votazione l'articolo 16.

Ha domandato di parlare il consigliere Sabatini. Ne ha facoltà.

SABATINI (P.D.). Chiedo la votazione nominale.

(Appoggia la richiesta il consigliere Diana Giampaolo.)

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 16.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Uras ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Barracciu - Biancareddu - Campus - Capelli - Cappai - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - Dedoni - Dessi' - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Fois - Gallus - Greco - Locci - Lotto - Lunesu - Manca - Maninchedda - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Sanna Gian Valerio.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 60

votanti 58

astenuti 2

maggioranza 30

favorevoli 58

(Il Consiglio approva).

Metto in votazione l'emendamento numero 9. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 16. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, l'emendamento orale che intendo proporre, che è comunque condiviso anche dagli altri Capigruppo, sarebbe un articolo 16 bis e il testo è il seguente: "Gli impegni e i pagamenti derivanti dalle disposizioni di cui alla presente legge hanno carattere prioritario e indifferibile e sono pertanto obbligatoriamente adottati entro l'esercizio finanziario di riferimento".

PRESIDENTE. Se l'Aula è d'accordo, metto in votazione la proposta di emendamento…

DEDONI (Riformatori Sardi). No, un momento. Chiedo una breve sospensione.

PRESIDENTE. Sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 22, viene ripresa alle ore 17 e 30.)

PRESIDENTE. Prego i colleghi di prendere posto. Poiché l'Aula è d'accordo sull'emendamento orale proposto dall'onorevole Giampaolo Diana, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 17.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 17:

Art. 17

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Presidente, intervengo molto brevemente approfittando della possibilità di esprimere un'opinione sull'ultimo articolo, che è quello sull'entrata in vigore. Dico alla Giunta…

DEDONI (Riformatori Sardi). Manca l'assessore Liori però!

URAS (Gruppo Misto). Sì, ma credo che lo possano anche avvisare! Presidente, avrei bisogno di rivolgermi alla Giunta perché l'articolo 17 dice: "Entrata in vigore". Che cosa vuol dire "entrata in vigore"? Vuol dire che chi ha l'obbligo di far rispettare la legge è il primo che la deve rispettare; lo dico alla Giunta perché mi giungono notizie...

(Brusio in aula)

Io aspetto tranquillamente.

PRESIDENTE. Colleghi…

URAS (Gruppo Misto). Mi serve un minuto per lanciare un anatema, come si suol dire.

PRESIDENTE. Colleghi! Prego, onorevole Uras.

URAS (Gruppo Misto). Mi serve un minuto per lanciare un anatema. Questa norma entra in vigore. Abbiamo adesso approvato una disposizione che, come dire, obbliga la Giunta regionale ad adottare almeno gli atti di impegno delle somme che sono state stanziate. Lo dico perché mi arrivano notizie, per esempio, di lettere mandate da funzionari e dirigenti dei diversi Assessorati; per fare un nome, l'Assessorato del lavoro, le lettere del quale mettono in una condizione di disperazione i lavoratori che sono interessati da questo provvedimento in quanto paventano loro, ipotizzano, che i trasferimenti finanziari non saranno fatti, a cominciare da quelli che sono destinati ai CSL e CESIL che, ripeto, hanno lavorato regolarmente e attendono le risorse finanziarie che servono a dare copertura per il pagamento delle retribuzioni che sono in arretrato.

Allora non è possibile che, in questo Consiglio regionale, tutti noi, facendo uno sforzo enorme, ci arrampichiamo sugli specchi per trovare le soluzioni per dare una risposta a coloro che stanno in condizioni di disagio, che rischiano di perdere il posto di lavoro, che devono garantire un reddito alla loro famiglia, mentre i funzionari, che stanno con i piedi al caldo, che sono super garantiti, che hanno ogni diritto super valutato, continuano a mandare lettere che hanno come obiettivo una sorta di dichiarazione di guerra alle leggi della Regione, che sono leggi della Repubblica, ai sensi della Costituzione, verso la quale e sulla quale loro hanno giurato.

Bisogna smetterla, Presidente! Bisogna smetterla e bisogna far sapere! Lo dico alla Giunta, mi dispiace che non ci sia il Presidente, sono addolorato perché non c'è il Vicepresidente, però ci sono cinque componenti, prima c'era anche il sesto che adesso non c'è. Mi auguro che la Giunta si faccia carico di far osservare alla propria struttura burocratica che adempiere alle leggi della Regione non è un'opzione nella loro disponibilità, è un obbligo e un dovere d'ufficio!

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Poche considerazioni. Mi rivolgo innanzitutto alla Giunta, ringrazio gli Assessori che sono presenti. Con questo provvedimento, presidente Lombardo, lei lo sa bene, ci siamo assunti una responsabilità che, in gran parte, credo che fosse dovuta. Però ritengo che vada sottolineato il fatto che questo provvedimento surroga in tante parti l'inconcludenza della maggioranza e della Giunta regionale perché questo provvedimento, cosiddetto omnibus, ha di fatto... non ci sono problemi, io ho dieci minuti, me ne bastano due o tre per dire... Presidente, ripeto, dicevo che il Gruppo del Partito democratico, insieme agli altri Gruppi, si è assunto una responsabilità in parte dovuta, molto limitatamente in parte, perché siamo il partito maggiore dell'opposizione in questa legislatura e ci siamo assunti la responsabilità di condividere una parte di questo provvedimento perché era necessario, indispensabile e non più procrastinabile licenziare delle norme che mettessero in sicurezza in particolare alcune migliaia di lavoratori che, senza questo provvedimento, rischiavano di perdere il loro posto di lavoro, lavoro precario e non certamente invidiabile di per sé.

Però vorrei sottolineare, lo dico all'assessore Rassu, all'assessore Floris, e ai tanti Assessori che oggi sono presenti in Aula, che il Partito democratico si è assunto, per queste ragioni, la responsabilità di contribuire ad approvare questo provvedimento ma sia chiaro che questo provvedimento è un provvedimento che surroga, lo dicevo e lo voglio ripetere, l'inconcludenza della Giunta regionale e della maggioranza che la sostiene perché, se la Giunta regionale avesse lavorato come avrebbe dovuto in questi anni, l'Aula non si sarebbe trovata nella condizione di dover, in queste condizioni, in maniera frettolosa e approssimativa, licenziare un provvedimento che ha determinato un lavoro immane e c'è voluta anche una pazienza altrettanto immane per portarlo a termine.

Voglio anche dire, nessuno me ne voglia, che non ci è e non mi è assolutamente piaciuta la condizione, ripeto, non ci è e non mi è assolutamente piaciuta, lo abbiamo fatto soltanto per senso di responsabilità verso quelle migliaia di lavoratori di cui ho appena detto. Ci siamo trovati di fronte a un provvedimento con degli articoli che non abbiamo condiviso nella maniera più assoluta e siamo stati messi nella condizione di prendere o lasciare. Questa è la situazione, non era una cosa vicendevole, assessore Rassu, le assicuro che non era così! Noi ci siamo assunti una grande responsabilità proprio perché siamo una forza politica responsabile nei confronti delle persone che attendevano e avevano un'attesa che non poteva essere assolutamente delusa, lo abbiamo fatto solo e soltanto per quelle attese perché altrimenti, nella condizione in cui ci avete costretto a lavorare, se fossimo stati una forza un po' meno responsabile, l'atteggiamento sarebbe stato quello di far saltare tutto. Non l'abbiamo voluto fare, per queste ragioni, vi prego di tenerne conto. Non so quanto durerà questa legislatura, spero il meno possibile, ma è chiaro che, da parte del nostro Partito, non ci sarà, sino alla fine di questa legislatura, un'altra disponibilità di questa natura.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Dedoni. Ne ha facoltà.

DEDONI (Riformatori Sardi). Credo che la responsabilità l'abbiano manifestata tutti i Gruppi politici. Lo richiamo in particolare per il Gruppo dei Riformatori sardi i quali, aldilà della responsabilità che hanno avuto nell'accettare che portasse a compimento il Consiglio regionale questa azione legislativa, doverosa nei confronti dei tanti che si trovano nella debolezza di perdere il proprio posto di lavoro, vorrebbero ricordare che non è responsabilità solo della Giunta o della maggioranza, come vorrebbe l'onorevole Diana, ma se una responsabilità grossa c'è (e dirò poi il perché), è perché si è voluto attardare questo Consiglio regionale con mozioni, ordini del giorno, a chiacchierare anziché fare leggi che potessero servire e dare una svolta veramente sotto i termini dell'innovazione e della capacità di dare risposte alla gente che aspetta e alle tante difficoltà di coloro i quali non hanno un posto di lavoro oggi su cui potersi aggrappare, ai tanti giovani, donne e persone di ogni condizione. Penso anche agli ultraquarantenni e agli ultracinquantenni che, espulsi dal mercato del lavoro, non trovano una condizione possibile per avere un'occupazione garantita comunque essa sia.

Credo che sia ora doveroso, più in fretta che si può, lavorare su leggi di settore che diano prospettive e che ci sia un marcato indirizzo di sviluppo, cosa che effettivamente manca in questa legislatura. Manca un indirizzo complessivo di sviluppo della nostra Isola, bisogna ricercarlo all'interno di tutte quelle forze sane che vogliono concorrere a dare una risposta in positivo alle esigenze della Sardegna. Credo che sia importante non gratificarci per quello che possiamo aver detto o conquistato in una serata, pensando di aver tacitato chi aveva bisogno nel mentre; ho davanti a me le migliaia di persone che si recano agli uffici di collocamento a cercare, in ogni buco possibile, di poter lavorare in quest'isola. Se non comprendiamo queste cose, possiamo continuare a chiacchierare in quest'isola, possiamo ancora una volta essere qui fermi a discutere di mozioni e di ordini del giorno ma certamente non daremo una risposta ai tanti che chiedono di poter avere un salario per la propria famiglia.

In queste circostanze, non mi posso beare e dire che ho fatto, che cosa? Ho fatto il mio dovere! Ciascuno di noi dovrebbe capire nel profondo dell'anima che non deve perdersi arrogantemente su una posizione particolare. Ancora di più devo dire a chi porta la bandiera del progressismo o dice di essere tale, di esserlo sino in fondo, perché c'è necessità veramente di innovare, non di conservare come magari abbiamo fatto adesso. Quali sono le proposte serie per fare sì che ci siano una nuova economia e un nuovo tipo di sviluppo nella nostra Isola? Qual è l'attività vera legislativa che avete proposto? Quale? Al di là di qualche piccola e pallida occasione, di cui si è parlato qui, non si è invece cercato di dare una dritta vera per quelle che sono…

Certo che dà fastidio questo sfogo, lo capisco, ma lasciatemelo fare! Forse la vostra coscienza ha bisogno di essere svegliata da un sussulto di dignità nei confronti di chi è debole, di chi ha bisogno, di chi aspetta, da questa che è la rappresentanza del popolo sardo, non una legge che (è chiamata omnibus) può salvare il salvabile nel momento, la verità è che serve una proposta di legge complessiva che dia sviluppo, che guardi i vari settori produttivi.

Su questo dobbiamo confrontarci e al più presto. Forse sarà lo sfogo dell'ultima parte di questa legislatura ma, attenzione, certamente non staremo facendo un favore alla gente di Sardegna che aspetta ben altro da noi. Non è acclamarsi da soli qui dentro, o recitare un ruolo pensando ciascuno di noi di fare bene perché abbiamo liberato la nostra coscienza, ma resterà ancora in piedi tutto intero il problema dei tanti disoccupati, delle tante famiglie che soffrono, delle molteplici esigenze che vengono da un mondo in sofferenza che vede sempre più poveri. Ricordiamocelo! Se queste cose non ci imprimono un'andatura più forte per poter dare risposte di governo, credo che, anche questa sera, essendo giovedì, possiamo dire, chiudendo i lavori, che abbiamo fatto il nostro dovere, ma non l'abbiamo fatto effettivamente sino in fondo tenendo presenti le esigenze e le necessità della gente che è fuori da qui.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, metto in votazione l'articolo 17. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

E' stato presentato un ordine del giorno, se ne dia lettura.

(Si riporta di seguito il testo dell'ordine del giorno numero 1:

Ordine del giorno Steri - Diana Giampaolo - Pittalis - Dedoni - Diana Mario - Cocco Daniele Secondo - Uras - Sanna Giacomo sul conflitto di attribuzione avverso la legge 16 ottobre 2012, numero. 182.

IL CONSIGLIO REGIONALE

al termine della discussione sulla proposta di legge n. 459 (Disposizioni urgenti in materia di enti locali e settori diversi),

PREMESSO che:

con legge 16 ottobre 2012, n. 182, è stato approvato l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno 2012;

tale legge, pur prevedendo lo stanziamento di circa 1,4 miliardi di euro di trasferimenti a favore della Regione al fine di attribuire alla medesima le entrate previste dal nuovo ordinamento finanziario per gli anni 2010, 2011 e 2012, ed a prescindere dalla correttezza della determinazione di tale ammontare, nulla prevede in ordine alla ricontrattazione del patto di stabilità;

pur essendo di norma la legge di assestamento una legge meramente formale, nel caso concreto contiene anche previsioni sostanziali (quale ad esempio l'articolo 4) per cui avrebbe potuto e dovuto introdurre anche le conseguenti norme sul patto di stabilità,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

a proporre conflitto di attribuzioni avverso la legge n. 182 del 2012 per quanto in premessa osservato.(1))

PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 1. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 459.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Barracciu - Biancareddu - Capelli - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - Dedoni - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Fois - Gallus - Greco - Locci - Lotto - Lunesu - Manca - Maninchedda - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 59

votanti 57

astenuti 2

maggioranza 29

favorevoli 57

(Il Consiglio approva).

Discussione della mozione Lunesu - Amadu - Bardanzellu - Contu Mariano Ignazio - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Lai - Locci - Murgioni - Peru - Petrini - Piras - Pittalis - Randazzo - Rodin - Sanna Paolo Terzo - Sanjust - Stochino - Tocco - Mula - Cucca - Cocco Daniele Secondo - Diana Mario - Mulas sul bando "Contributi per fitto casa anno accademico 2011/2012" e sull'alto numero di esclusi per errore nella compilazione dei moduli, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento (208)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della mozione numero 208.

(Si riporta di seguito il testo della mozione:

MozioneLunesu - Amadu - Bardanzellu - Contu Mariano Ignazio - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Lai - Locci - Murgioni - Peru - Petrini - Piras - Pittalis - Randazzo - Rodin - Sanna Paolo Terzo - Sanjust - Stochino - Tocco - Mula - Cucca - Cocco Daniele Secondo - Diana Mario - Mulas sul bando Contributi per fitto casa anno accademico 2011/2012 e sull'alto numero di esclusi per errore nella compilazione dei moduli, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:

in base all'articolo 27, comma 2, lettera r), della legge regionale n. 2 del 2007, e successive modificazioni, l'Assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport ha predisposto il bando relativo alla richiesta di contributo per il fitto casa, relativamente all'anno accademico 2011/2012, per gli studenti universitari sardi fuori sede che rispondono ai requisiti previsti dalla stessa normativa vigente;

con determinazione 3 aprile 2012, n. 195, il Direttore del Servizio della formazione superiore e permanente e dei supporti direzionali ha emesso la graduatoria provvisoria delle domande ammissibili e di quelle escluse, che sono circa 200;

fra le escluse, tante hanno come motivazione "errore nella compilazione del punto d) del Modulo di domanda" in base all'articolo 9 del bando stesso;

CONSIDERATO che:

rispetto ad altre motivazioni di esclusione certamente più concrete e importanti quali, ad esempio, la non registrazione del contratto di locazione, l'invio della domanda fuori termine o l'iscrizione ad un ateneo che non consente di considerare lo studente fuori sede, l'esclusione per un errore di compilazione del modulo appare oltremodo restrittiva rispetto alla possibile venialità dell'errore stesso;

diversi studenti, a seguito dell'esclusione della domanda sul contributo per il fitto casa hanno inoltrato ricorso presso gli uffici competenti dell'Assessorato;

in data 16 luglio 2012, con determinazione n. 258, prot. 4712, il Direttore generale dell'Assessorato rigettava i ricorsi, confermando l'esclusione delle domande sopracitate;

PRESO ATTO che:

il punto d) dell'allegato "A2", come segnalato dagli esclusi, non prevede informazioni di così tale importanza, al punto da dover determinare l'esclusione della domanda qualora queste informazioni risultino non corrette o addirittura assenti;

in tal caso, infatti, gli stessi uffici avrebbero potuto, in via eccezionale, convocare questa categoria di "esclusi" e consentire loro di apportare chiarimenti relativamente alle domande del punto d);

EVIDENZIATO che il sostegno allo studio di ogni ordine e grado, l'avanzamento universitario, la specializzazione attraverso corsi, master e quant'altro, dovrebbe essere obiettivo principale dell'Amministrazione regionale anche al di là di scelte e imposizioni burocratiche che, davvero, potrebbero mettere in crisi studenti volenterosi e meritevoli e le famiglie chiamate ad un esborso oltremodo oneroso per garantire serenità allo studio dei propri figli fuori sede,

impegna il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport

1) a rivedere le domande escluse con la motivazione "errore nella compilazione" e a consentire a questi studenti di provvedere a ricompilare, o compilare correttamente, la parte contestata, al fine di poter riesaminare la domanda ed eventualmente poterla recuperare fra le "accolte" e meritevoli del contributo regionale;

2) gli Assessori competenti a verificare la copertura finanziaria del progetto e, nel caso, reperire ulteriori fondi al fine di dare risposte positive al più ampio numero di studenti meritevoli.(208).)

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione.

Uno dei presentatori della mozione ha facoltà di illustrarla.

LUNESU (P.d.L.). Presidente, Assessori e colleghi, la mozione di cui sono prima firmataria, sottoscritta da numerosi colleghi sia della maggioranza che dell'opposizione, riguarda duecento ragazzi sardi che frequentano un corso di laurea fuori dall'Isola, i quali si sono visti rigettare un ricorso dal direttore generale dell'Assessorato della cultura per non aver compilato in maniera corretta il modulo di iscrizione della richiesta di un contributo per il fitto casa per il biennio 2011-2012, che invece negli anni precedenti era stato riconosciuto. Premetto che, in base alla legge regionale numero 2 del 2007, l'Assessorato della pubblica istruzione ha predisposto il bando relativo alla richiesta di un contributo per il fitto casa relativamente all'anno accademico 2011-2012 per gli studenti universitari sardi fuori sede.

La motivazione del rigetto, Assessore, appare molto restrittiva perché non riguarda certo i requisiti che giustamente devono essere rispettati e che determinano la selezione, cioè la mancata registrazione del contratto di locazione, l'invio della domanda fuori termine, oppure l'iscrizione a un ateneo, a una facoltà che non si trovi in Sardegna. La motivazione è: errore nella compilazione del punto d) del modulo di domanda, in base all'articolo 9 del bando stesso. A mio parere, è abbastanza irrilevante, perché si trattava di indicare se era stato conseguito il diploma; è chiaro che, se sono iscritti all'università, il diploma l'hanno conseguito.

Il 16 luglio 2012, il direttore generale ha rigettato i ricorsi, confermando l'esclusione delle domande. Ma il punto d) non contiene informazioni tanto importanti da prevedere l'esclusione. Si tratta di duecento ragazzi sardi universitari, di cui circa quaranta sono della provincia di Nuoro e Ogliastra. Mi preme sottolineare che si tratta di giovani che studiano in facoltà che non esistono in Sardegna, fanno enormi sacrifici per studiare fuori dalla nostra Isola e hanno come unico supporto quello delle proprie famiglie, le quali sperano in un futuro migliore per i propri figli. La scelta di iscriversi in un ateneo della penisola sappiamo che comporta ingenti spese, ma anche l'aspettativa di una vita migliore, una preparazione, una sicurezza e un'apertura mentale maggiori, oltre a una speranza, andando via dall'isola, di avere più possibilità nella ricerca di un lavoro, ora che i tassi di disoccupazione sono arrivati a livelli altissimi e la Sardegna si trova al terzo posto in Italia per numero di inoccupati.

Perciò, Assessore, le chiedo di intervenire affinché il direttore generale possa dare a questi ragazzi la possibilità di compilare nuovamente in maniera corretta il modulo e quindi di usufruire di quel contributo che, per loro, è fondamentale. Le ricordo che l'obiettivo principale dell'amministrazione regionale è comunque dare sostegno allo studio, all'avanzamento universitario, alla specializzazione, attraverso corsi, master e altro in ambito culturale. Credo che l'istruzione sia una nostra priorità.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

MILIA (U.D.C.), Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Rispondo volentieri all'onorevole Lunesu. La problematica relativa all'esclusione è una problematica tecnico amministrativa, della quale unico responsabile gerarchicamente è il direttore dell'Assessorato della pubblica istruzione che è il dottor Sanna, che ha escluso questi duecento studenti per motivi formali poiché tale esclusione deriva dall'impostazione del bando. Sposo la tesi dell'onorevole Lunesu per quello che riguarda l'ultima parte della sua esposizione, cioè del dovere della Regione nei confronti di questi giovani che affrontano spese e del dovere del sostegno da parte della Regione nei confronti degli stessi. Però devo anche dire che, nella graduatoria fra gli idonei, ci sono duecentoventi studenti che non accedono alle provvidenze per mancanza di fondi. Quindi questi altri duecento, esclusi per motivi formali, così come da bando, andrebbero in coda nel caso che la Regione lodevolmente volesse intervenire nella direzione dell'aiuto, poiché manca un milione di euro per completare la posta, quindi duecentoventi ragazzi sono idonei ma esclusi.

Questa è la situazione, situazione soprattutto di risorse, anzi di mancanza di risorse, quindi è chiaro che dovremo fare uno sforzo, con la prossima finanziaria magari, per cercare di trovare risorse ulteriori per il fitto casa.

PRESIDENTE. Ha domandato di replicare la consigliera Lunesu. Ne ha facoltà.

LUNESU (P.d.L.). Assessore, capisco la situazione, se non ci sono risorse non si può far nulla, però il mio è anche un monito per il futuro in modo tale che non succedano più questi errori.

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione.

Onorevole Lunesu, metto in votazione la mozione o si ritiene soddisfatta e la ritira?

LUNESU (P.d.L). Se l'impegno rimane per il futuro, potrei anche ritirarla, ma vorrei che ci fosse l'impegno da parte dell'Assessore perché si provveda.

MILIA (U.D.C.), Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Sì.

PRESIDENTE. La mozione è ritirata.

Convoco la Conferenza dei Presidenti di Gruppo e sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 55, viene ripresa alle ore 18 e 07.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Prego i colleghi di prendere posto.

La Conferenza dei Presidenti di Gruppo ha deciso che il Consiglio è riconvocato alle ore 17 di martedì 18 dicembre.

Domani mattina alle ore 10 è convocata la Prima commissione.

La seduta è tolta alle ore 18 e 08.



Allegati seduta

Risposta scritta a interrogazioni

Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Agus - Cuccu - Espa - Corda - Meloni Valerio - Porcu sul passaggio di dipendenti per effetto di trasferimento di attività del Centro di riabilitazione ad alta intensità S. Maria Assunta di Guspini (639) e all'interrogazione Agus sul passaggio di dipendenti per effetto di trasferimento di attività del Centro di riabilitazione ad alta intensità S. Maria Assunta di Guspini alla Azienda sanitaria locale n. 6 di Sanluri. (678)

In riferimento all'interrogazione consiliare in oggetto, sulla base degli elementi in possesso e acquisiti presso la Direzione generale della ASL 6 di Sanluri, si rappresenta quanto segue.

Ai lavoratori della nota vicenda concernente la Fondazione Guspini per la Vita - Onlus, attualmente in stato di liquidazione, è stato concesso il trattamento della cassa integrazione straordinaria (CIGS) in deroga con decorrenza dal 16 settembre 2010 al 31 dicembre 2010, prorogato poi per tutto l'anno 2011, allo scopo di promuovere un'azione di contrasto al disagio economico e sociale.

La Direzione della ASL 6 di Sanluri, al fine di concorrere all'attuazione del programma mirato all'inserimento occupazionale dei lavoratori dipendenti della Fondazione, in data 23 febbraio 2012 ha sottoscritto addendum all'incontro quadro stipulato il 28 gennaio 2011 tra l'Assessorato regionale del lavoro, la Provincia del Medio Campidano, la ASL di Cagliari e le organizzazioni sindacali territoriali di riferimento.

Nella sua qualità di ente utilizzatore, l'Azienda sanitaria n. 6 di Sanluri, con la deliberazione del Commissario n. 143 del 24 marzo 2011, contestualmente al recepimento del summenzionato accordo, ha approvato il progetto "Attività di supporto alla macroarea territoriale-distrettuale preposta all'organizzazione, produzione ed erogazione di prestazioni di assistenza a livello extraospedaliero della ASL di Sanluri" finalizzato all'utilizzo di n. 8 lavoratori già dipendenti della Fondazione "Guspini per la Vita" a decorrere dalla data del 1 aprile 2011 fino al 31 dicembre 2011.

Infine, con deliberazione del Direttore generale n. 667 del 30 dicembre 2011, nelle more della sottoscrizione dell'apposito accordo istituzionale per la concessione e la proroga degli ammortizzatori sociali in deroga, si disponeva, in aderenza alle indicazioni dell'Assessorato del lavoro, di cui alla nota n. 3269/GAB del 20 dicembre 2011, la prosecuzione per l'anno 2012 del progetto per l'inserimento occupazionale dei predetti lavoratori.

E' opportuno pertanto rilevare che, per far fronte alle esigenze occupazionali, sono state attivate tutte le azioni di competenza propria e della ASL di Sanluri. E' del tutto evidente che il rispetto delle competenze e delle norme vigenti non conferiscono a queste ultime realtà istituzionali potere decisionale in ordine al rinnovo della concessione degli ammortizzatori sociali.

E' necessario infine ricordare che, in riferimento alla situazione attuale del Centro Santa Maria Assunta gestito in passato dalla Fondazione, si rimane in attesa fiduciosa della positiva definizione di tutte le vicende giudiziali e stragiudiziali pendenti riconducibili alla pregressa gestione della Fondazione stessa, tenuto conto che questo Assessorato ha manifestato in diverse occasioni il prioritario interesse regionale a salvaguardare il proseguo dell'attività di cura e riabilitazione del Centro Santa Maria Assunta di Guspini e pertanto sono in corso procedure severe di analisi per l'acquisizione e messa a norma.

Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Espa sulla cancellazione del finanziamento stanziato per la realizzazione della Casa della salute di Senorbì. (663)

In riferimento all'interrogazione consiliare in oggetto, relativa alla cancellazione del finanziamento alla ASL 8 di Cagliari per la realizzazione di una Casa della Salute nel comune di Senorbì come indicato nella DGR n. 26/7 del 24.05.2011, si fa presente che con successiva DGR n. 44/4 del 04.11,2011 è stato ripristinato il finanziamento per un importo di euro 600.000, avviando tutte le procedure per la realizzazione della struttura.

Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Espa - Barracciu - Bruno sugli interventi adottati per i residenti in Sardegna reclusi in ospedale psichiatrico-giudiziario. (683)

In riferimento all'interrogazione consiliare in oggetto, sulla base degli elementi acquisiti presso la Direzione del Servizio competente di questo Assessorato, si rappresenta quanto segue.

L'Accordo della Conferenza unificata (Accordo ai sensi dell'articolo 9 del d.lgs. 281/97 sul documento recante "Integrazione agli indirizzi di carattere prioritario sugli interventi negli ospedali psichiatrici giudiziari (OO.PP.GG.) e nelle carceri di cui all'allegato e) al DPCM 01.04.2008" prevede che in ogni regione sia individuata, all'interno degli istituti penitenziari, almeno una articolazione strutturale (sezione, reparto) dove ospitare i detenuti, attualmente ospitati in OO.PP.GG., appartenenti alle seguenti categorie:

1) infermità psichica sopravvenuta nel corso della misura detentiva, di cui all'articolo 148 C.P.

2) minorati psichici

3) detenuti sottoposti a osservazioni psichiatriche

4) detenuti seminfermi

il tutto entro il 30.06.2012 ed in accordo con il Provveditorato regionale dell'Amministrazione penitenziaria.

In relazione a quanto sopra, è stato istituito un gruppo di lavoro per l'elaborazione delle "Linee di indirizzo in materia di interventi per la tutela della salute mentale e per le dipendenze", le quali linee prevedono, tra le azioni prioritarie, quella di "evitare il ricorso al ricovero nell'ospedale psichiatrico giudiziario qualora venga accertata in un soggetto di entità tale che possa giustificare un'eventuale applicazione della misura di sicurezza, avviando a livello di ogni istituto penitenziario della regione, l'osservazione psichiatrica prevista dall'articolo 112 del Regolamento di esecuzione n. 230/2000".

E' inoltre previsto lo sviluppo di un piano di coordinamento del bacino delle regioni che si riferiscono all'O.P.G. di Montelupo (Toscana, Sardegna, Liguria, Umbria) al fine di favorire le dimissioni e diminuire gli ingressi.

Si segnala altresì che l'articolo 3 ter del d.l. n.211 del 22.12.2011, convertito in legge n. 9 del 17.02.2012, prevede che entro il mese di marzo 2013 ogni regione debba essere dotata di strutture finalizzate all'accoglimento delle persone ricoverate in O.P.G. o assegnate alla Casa di cura e custodia nel caso di seminfermi. Tali strutture dovranno essere gestite dal Servizio sanitario regionale e sottoposte al controllo e alla sorveglianza perimetrale.

A tale proposito questo Assessorato ha ottemperato, nei tempi previsti, all'invio di un progetto tecnico-operativo al Ministero della salute contenente la proposta di ristrutturazione delle strutture per una adeguata accoglienza dei pazienti da dimettere e finalizzata all'ottenimento dei finanziamenti stanziati.

In Sardegna, presso ciascuna ASL, opera un Dipartimento di salute mentale e delle dipendenze. I Centri di salute mentale (CSM) sono complessivamente 19, dei quali 16 configurati come strutture complesse e servono una popolazione complessiva di 1.646.006 abitanti, variando per dimensioni e bacino di utenza da un massimo di 160.000 a un minimo di 46.000 abitanti.

I Servizi psichiatrici di diagnosi e cura (SPDC) e Day hospital (DH) sono 7, uno per provincia con l'eccezione delle province del Medio Campidano e dell'Ogliastra che ne sono sprovviste e di quella di Cagliari che ne dispone di 2. La capacità recettiva globale è di 81 posti letto.

Si ricorda che la ASL di Cagliari ha stipulato una convenzione con gli Uffici amministrativi giudiziari di Cagliari (Tribunale di sorveglianza, Tribunale ordinario e Procura della Repubblica) per lo svolgimento di attività di consulenza e peritale (da parte del Servizio di psichiatria forense) con riguarda all'applicazione di misure di sicurezza alternative all'internamento presso gli OO.PP.GG. e ad altre forme di custodia definitiva.

Il Servizio di psichiatria forense territoriale, situato presso la ASL di Cagliari, tra i primi ad essere stato istituito in Italia, opera per la tutela della salute mentale e dei diritti dei cittadini affetti da disturbi mentali autori o vittime di reato ed in coordinamento con le altre unità operative del Dipartimento di salute mentale.

Il numero complessivo di pazienti non mostra significative oscillazioni: 28 di sesso maschile sono ospiti a Montelupo Fiorentino e 1 di sesso femminile presso l'O.P.G. di Castiglione delle Stiviere per un totale di 29. Preme sottolineare che, allo stato attuale, sono stati predisposti alcuni progetti terapeutico-riabilitativi personalizzati, alcuni dei quali in fase di immediata realizzazione: sono pertanto previste a breve le dimissioni dei pazienti interessati da tali iniziative.

Si comunica infine che sono stati realizzati due progetti di cofinanziamento regionale, attuativi del Piano sanitario nazionale 2009-2010: "Promozione di attività di integrazione tra dipartimenti di salute mentale e ospedali psichiatrici giudiziari" per l'importo complessivo di euro 388.003.

Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Agus - Diana Giampaolo - Uras - Zuncheddu - Capelli - Maninchedda - Barracciu - Bruno - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Espa - Lotto - Manca - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sanna Gian Valerio - Sabatini - Solinas Antonio - Soru in merito alla messa all'asta del Centro di cura Santa Maria Assunta di Guspini. (761)

In riferimento all'interrogazione consiliare in oggetto, si rappresenta che riguardo alla situazione attuale del Centro Santa Maria Assunta gestito in passato dalla Fondazione Guspini per la Vita, si rimane in attesa fiduciosa della positiva definizione di tutte le vicende giudiziali e stragiudiziali pendenti riconducibili alla pregressa gestione della Fondazione stessa, tenuto conto che questo Assessorato ha manifestato in diverse occasioni il prioritario interesse regionale a salvaguardare il proseguo dell'attività di cura e riabilitazione del Centro Santa Maria Assunta di Guspini e pertanto sono in corso procedure severe di analisi per l'acquisizione e messa a norma.

Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Agus - Cuccu sulla perdita del fondi per la realizzazione del nuovo ospedale di San Gavino Monreale, nella Provincia del Medio Campidano. (789)

In riferimento all'interrogazione consiliare in oggetto, sulla base degli elementi acquisiti presso la Direzione del Servizio competente di questo Assessorato, si rappresenta quanto segue.

La Regione autonoma della Sardegna ed il Ministero della salute, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, in data 15 maggio 2008, hanno sottoscritto il II Accordo di programma integrativo per il settore degli investimenti sanitari, concernente la realizzazione di interventi di edilizia ed ammodernamento tecnologico finalizzati alla riorganizzazione e riqualificazione delle aree dell'assistenza sanitaria ospedaliera e distrettuale, in coerenza con gli obiettivi del Piano regionale dei servizi sanitari 2006/2008.

Tra gli interventi programmati era compreso quello riguardante la costruzione del nuovo ospedale di San Gavino Monreale, da realizzarsi in alternativa all'ospedale esistente, ritenuto inadeguato e non più sostenibile in termini di rapporto tra costi di gestione della struttura e servizi sanitari erogati.

Per la realizzazione dell'opera fu delegata l'Azienda sanitaria n. 6 di Sanluri, la quale avrebbe dovuto provvedere all'affidamento dei lavori mediante il ricorso al partenariato privato (project financing) con una previsione di spesa per complessivi euro 92.414.016, articolata secondo le seguenti fonti di finanziamento:

• euro 42.902.680,21 a carico dello Stato

• euro 3.058.035,80 cofinanziamento a carico della Regione

• euro 46.453.299,99 cofinanziamento a carico del soggetto privato (project financing).

La realizzazione di interventi attraverso il ricorso al partenariato pubblico-privato, prevede una complessa attività tecnico-amministrativa propedeutica all'ammissione a finanziamento degli interventi stessi, in cui sono coinvolti, oltre ai soggetti sottoscrittori dell'accordo di programma (Regione, Ministero della salute e Ministero dell'economia e delle finanze), anche l'organismo statale di vigilanza sugli aspetti finanziari al project financing (Unità tecnica per la finanza di progetto della Presidenza del Consiglio dei Ministri), nonché i soggetti attuatori del'intervento (ASL). Tale attività non consentiva il rispetto del termine del 15 maggio 2010 per la cantierabilità dell'intervento e, quindi, per la sua ammissione al finanziamento.

Nell'ambito del processo di riforma del Sistema sanitario regionale di cui all'articolo 12 della l.r. 7 agosto 2009, n. 3, si è ritenuto opportuno dare concreta attuazione agli interventi ricompresi nel II Accordo di programma integrativo per il settore degli investimenti sanitari di cui al Programma straordinario ex articolo 20 l. 67/88, ridefinendone parzialmente gli obiettivi in coerenza con le strategie insite nell'anzidetto processo di riforma, con particolare riferimento alla ridefinizione della rete ospedaliera regionale e operando alcune modifiche riguardanti gli interventi in esso individuati.

Nello specifico, riguardo al nuovo ospedale di San Gavino Monreale, la realizzazione del nuovo nosocomio è stata considerata condivisibile e in armonia con l'anzidetta riforma del SSR, in particolare per il soddisfacimento degli obiettivi riguardanti il potenziamento del sistema di risposta alle urgenze e ai pazienti in condizioni critiche, mediante la configurazione di un ospedale di rete e DEA di I livello e quelli concernenti l'ottimizzazione delle attuali esigenze organizzative, funzionali e di economicità di gestione. Tuttavia è stata considerata necessaria una revisione progettuale per una più puntuale risposta alle esigenze sanitarie in funzione della riforma del SSR.

Pertanto, in considerazione della definizione di una nuova fase programmatoria da porre in atto con il III Accordo di programma di cui al citato articolo 20 della l. 67/88, per la quale sono disponibili risorse complessive pari a euro 211.554.354,53, oltre alle eventuali risorse derivanti dalla mancata attuazione degli interventi ricompresi nel II Accordo di programma, si è ritenuto conveniente stralciare l'intervento denominato "Costruzione del nuovo ospedale di San Gavino Monreale" dal II Accordo di programma integrativo per il settore degli investimenti sanitari del 15.05.2008, di cui al Programma straordinario di interventi in edilizia sanitaria e ammodernamento tecnologico ex articolo 20 della l. 11 marzo 1988, n. 67, onde poter riprogrammare detto intervento nell'ambito della nuova fase programmatoria da porre in atto con il III Accordo di programma di cui al citato articolo 20 della l. 67/88.

Ciò ha comportato la prevista revoca del finanziamento già destinato all'intervento in argomento (con la formula del project financing) da parte del Ministero della salute, prassi che comunque consente la conservazione delle risorse revocate in capo alla Regione autonoma della Sardegna, la quale può disporne per finalità e in coerenza con le strategie programmatorie insite nel processo di riforma dei servizi sanitari regionali, previa sottoscrizione di un nuovo Accordo di programma.

A tale proposito, e a conferma della permanenza dell'obiettivo di potenziamento dell'offerta ospedaliera nel territorio di competenza della ASL n. 6 di Sanluri, la Giunta regionale, con proprie deliberazioni n. 21/70 del 06.06.2010 e n. 3/13 del 26.012011, ha posto in essere, nelle more dell'approvazione del nuovo piano della rete ospedaliera e territoriale della Regione, ogni possibile adempimento finalizzato alla realizzazione del nuovo ospedale di San Gavino. In particolare si è provveduto:

- a dare mandato all'Azienda sanitaria di Sanluri, beneficiaria del finanziamento in argomento, di provvedere alla ridefinizione delle soluzioni progettuali secondo le indicazioni fornite da questo Assessorato, in relazione alle modifiche delle strategie di governo del Servizio sanitario regionale;

- all'intera copertura economica dell'intervento, così come definito (euro 76.511.615), facendo ricorso in parte ai risparmi derivanti dalla mancata attuazione nell'ambito del II Accordo di programma (euro 45.960,716) e in parte alle risorse stanziate per l'attuazione del III Accordo di programma (euro 30.550.999), rinunciando in tale modo all'affidamento dei lavori mediante il ricorso alla finanza di progetto (project financing);

- a promuovere un'azione di verifica presso il competente Ministero della salute, tendente a stabilire la fattibilità in termini tecnico-amministrativi e finanziari della sottoscrizione, nelle more dell'approvazione del nuovo Piano della rete ospedaliere regionale, di un Accordo di programma "stralcio" della quarta fase del Programma ex articolo 20 L. n. 67/88.

Dalle comunicazioni intercorse tra questo Assessorato e il Ministero della salute si è potuto constatare l'impossibilità di sottoscrizione di qualsivoglia accordo di programma in assenza di un valido piano della rete ospedaliera di portata regionale, utile a garantire la "sostenibilità" dell'intervento proposto in coerenza con le strategie di politica sanitaria a livello regionale.

Pertanto, fermo restando il perdurare della disponibilità delle risorse revocate, si conferma l'attualità dell'intervento in argomento, così come definito in sede di riproposizione e si rimanda alla sua attuazione in occasione della proposta di un nuovo accordo di programma che potrà essere sottoscritto dal competente Ministero della salute successivamente all'approvazione del nuovo Piano regionale della rete ospedaliera e territoriale

Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Cuccureddu sulla situazione della epidemiologia dei tumori in Sardegna. (793)

In riferimento all'interrogazione consiliare in oggetto, con specifico riferimento ai quesiti ivi contenuti, si rappresenta quanto segue.

1. Come è noto il 17 ottobre 2012 il Consiglio regionale ha approvato la l.r. 7 novembre 2012, N. 21 contenente "Disposizioni urgenti in materia sanitaria connesse alla manovra finanziaria e modifica di disposizioni legislative sulla sanità" che, agli articoli 1 e 2, dispone testualmente:

Art. 1 - Registri patologie

1. Il comma 2 dell'articolo 8 della legge regionale 7 agosto 2009, n. 3 (Disposizioni urgenti nei settori economico e sociale), è sostituito dal seguente: "2. Nel rispetto delle disposizioni del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali), sono istituiti i seguenti registri di patologia:

a) registro tumori;

b) registro delle nefropatie e dei dializzati;

c) registro sclerosi laterale amiotrofica e altre malattie del motoneurone;

d) registro sclerosi multipla;

e) registro incidenti cardiovascolari;

f) registro malformazioni congenite;

g) registro diabete;

h) registro malattie rare;

i) registro obesità - anoressia;

j) registro midollo osseo;

k) registro endometriosi.

2. I registri previsti nell'articolo 8, comma 2 della legge regionale n. 3 del 2009, come novellato dal comma 1 del presente articolo, raccolgono, su base aziendale, i dati anagrafici e sanitari riferiti allo stato di salute attuale e pregresso delle persone affette dalle relative malattie e dei loro familiari, per finalità di studio e di ricerca e per una corretta stima epidemiologica ed economica delle patologie.

3. Con atto di indirizzo della Giunta regionale, adottato in conformità al parere espresso dal Garante per la protezione dei dati personali, ai sensi dell'articolo 20 e dell'articolo 154, comma 1, lettera g), del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali), sono individuati i tipi di dati sensibili, le operazioni eseguibili, le specifiche finalità perseguite da ciascuno dei registri di cui al comma 2 e i soggetti che possono avere accesso ai registri.

Art. 2 - Rete epidemiologica della Sardegna

1. L'articolo 3 della legge regionale 6 maggio 1991, n. 16 (Istituzione dell'Osservatorio epidemiologico regionale), è sostituito dal seguente: "Art. 3 (Rete epidemiologica della Sardegna).

1. La Rete epidemiologica della Sardegna si articola nell'Osservatorio epidemiologico regionale (OER), allocato all'interno dell'Agenzia regionale sanitaria con funzioni di coordinamento generale della rete, e in Centri epidemiologici aziendali (CEA) che svolgono funzioni di supporto e raccordo di livello aziendale dei flussi epidemiologici.

2. Nell'ambito dell'OER sono istituiti:

a) l'Osservatorio per la medicina di genere;

b) il Registro della mal practice sanitaria che raccoglie e classifica tutti gli elementi disponibili sul contenzioso sanitario aziendale, utilizzando i medesimi dati sanitari e statistici per il rafforzamento dell'attività di risk management e di interventi di contenimento della medicina difensiva; i dati che affluiscono nel registro della mal practice sanitaria sono pubblicati in modo anonimo nei singoli siti web aziendali.".

2. L'articolo 4 della legge regionale n. 16 del 1991 è abrogato.

2. In base alla disciplina attualmente vigente in Italia (d.lgs. 196/03 cosiddetto "Codice della privacy") il trattamento dei dati sensibili mediante il registro tumori è lecito esclusivamente se suffragato da una base normativa di rango primario. Va ricordato che fin dal giugno 2004 la Conferenza delle Regioni ha lavorato alla predisposizione di uno schema tipo di regolamento per il trattamento dei dati sensibili, successivamente inviato per l'approvazione all'Autorità garante per il trattamento dei dati personali. L'iter si completò nel 2006 e nel testo definitivo furono esclusi i registri di patologia e di mortalità, per i quali non risultava sussistere un'adeguata previsione di legge. Negli anni 2007 e 2008 furono esperiti due tentativi, purtroppo falliti, di legittimazione dei registri tumori, a livello nazionale, con i DDL 1249 del 2007 e 1441 del 2008. L'impossibilità di ottenere un provvedimento normativo di copertura a livello nazionale e la necessità di legittimare i registri attualmente istituiti hanno indotto le Regioni a muoversi in autonomia ed approvare le relative leggi regionali. Con l'approvazione della L.R. 21/2012 e l'istituzione dei registri di patologie, [tra i quali alla lett. a) è contemplato il registro tumori] si è giunti a una piena legittimazione di quest'ultimo in Sardegna.

3. Fermo restando quanto sopra esposto in materia di privacy, con Decreto dell'Assessore dell'Igiene e Sanità e dell'Assistenza Sociale del 27 giugno 2012 n. 33/1338, sono stati istituiti i Centri provinciali di rilevazione delle patologie tumorali nelle Province di Cagliari e Oristano, con competenza territoriale rispettivamente sulle ASL di Cagliari e di Carbonia e sulle ASL di Oristano e di Sanluri. La differenza sostanziale tra il Registro Tumori ed un Centro di Rilevazione sta nel fatto che il primo acquisisce i dati su base normativa, mentre il secondo utilizza i dati in forma anonima. Infatti, nelle more della conclusione dell'iter di approvazione della citata l.r. 21/2012, per contemperare l'esigenza di disporre a livello provinciale di uno strumento fondamentale per la ricerca in ambito oncologico e per l'identificazione dei fattori di rischio che agiscono sulla popolazione e degli effetti degli interventi sanitari mirati alla loro riduzione, con il rispetto della normativa sulla privacy, si è ritenuto opportuno avviare una rilevazione dei casi mediante anonimizzazione dei dati con codice univoco non parlante, al fine di impedire la riconoscibilità dell'identità del paziente senza pregiudicare la possibilità di associare attività distinte a carico di uno stesso paziente.

Come meglio specificato nel Decreto, le attività dei Centri provinciali sono funzionali alla realizzazione del Registro tumori regionale, prevedendo - cosa ora possibile con l'istituzione formale e una volta adottato il legittimo regolamento - la realizzazione di un Registro di tipo federato che valorizzi le attività specifiche dei singoli registri tumori provinciali, sotto il coordinamento di questo Assessorato.

Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Zuncheddu - Sechi - Cocco Daniele Secondo - Uras - Cugusi sulle gravi carenze assistenziali dei presidi ospedalieri di Ittiri e Thiesi e sulle forti richieste di rassicurazioni, da parte della cittadinanza residente, circa gli impegni presi dall'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e dalla ASL di Sassari sui servizi da attivare e ripristinare, e sul mancato interesse per le istanze avanzate a tutela dei cittadini disabili e/o indigenti del territorio. (810)

In riferimento all'interrogazione consiliare in oggetto si rappresenta quanto segue. Per ciò che concerne il presidio sanitario di Ittiri sono state attivate le seguenti attività di specialistica ambulatoriale: Cardiologia, Diabetologia, Endocrinologia, Logopedia, Neurologia, Neuropsichiatria infantile e Ortopedia, mentre sono in fase di attivazione: Otorinolaringoiatria, Oculistica (in attesa di complemento arredi) e Oncologia (entro un mese). Il reparto di Psichiatria è in fase di organizzazione con il Dipartimento di salute mentale, un reparto di lungodegenza dotato di 18 posti letto è stato attivato il 1 marzo 2012, è attivo un servizio di radiologia tradizionale e un servizio ecografia, mentre il Centro prelievi è attualmente in fase di riorganizzazione con aumento delle postazioni prelievi e adeguamento strutturale e logistico.

Non essendo il presidio strutturato in modo da accogliere le grosse urgenze-emergenze è stato attivato un servizio di guardia medica diurna per garantire l'assistenza medica di primo intervento, a completamento del servizio di guardia medica notturna e festiva. E' attiva una postazione fissa del 118 con ambulanza non medicalizzata per il trasferimento dei pazienti presso il più vicino ospedale dotato di attività e diagnostiche per il trattamento dei casi più gravi.

Altri servizi presenti nel presidio sanitario sono: Consultorio, Ufficio SAU, Ufficio ticket, Igiene pubblica, Igiene degli alimenti, Servizio veterinario.

Per ciò che concerne il Presidio Sanitario di Thiesi sono state attivate le seguenti attività di specialistica ambulatoriale: Cardiologia, Diabetologia, Endocrinologia, Logopedia, Neurologia, Neuropsichiatria infantile, Oculistica, Ortopedia e Otorinolaringoiatria, mentre è in fase di attivazione (entro un mese) Oncologia. E' stato attivato il 18 aprile 2012 un reparto di lungodegenza dotato di 18 posti letto, è attivo un servizio di radiologia tradizionale e un servizio ecografico così come il Centro prelievi.

Riguardo al Pronto soccorso vale analogo ragionamento fatto per il presidio sanitario di Thiesi.

Altri servizi presenti nel presidio sanitario sono: Consultorio, Ufficio SAU, Ufficio ticket, Igiene pubblica, Igiene degli alimenti, Servizio veterinario e Centro di igiene mentale.

Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Zuncheddu sui ritardi da parte della Regione circa l'assistenza sanitaria e la carenza di iniziative mirate a far fronte ai casi delle persone affette da Sensibilità chimica multipla (MCS). (851)

In riferimento all'interrogazione consiliare in oggetto, sulla base degli elementi acquisiti presso la Direzione del Servizio competente di questo Assessorato, si fa presente che questo Assessorato, con determinazione n. 6778 del 13.03.2012, ha istituito il gruppo di lavoro finalizzato a fornire supporto agli Uffici per l'aggiornamento della l.r. 26/1991 che tenga conto delle esigenze attuali e che sia maggiormente rispondente alla numerose problematiche emerse nel corso degli anni, tra le quali anche la modifica delle modalità di liquidazione relative alle anticipazioni delle spese sanitarie e delle spese di soggiorno.

Al riguardo si precisa che già in passato, per venire incontro alle esigenze di pazienti indigenti e/o in caso di prestazioni sanitarie altamente onerose, le Aziende sanitarie competenti per territorio hanno provveduto alla liquidazione diretta delle fatture emesse dal presidio estero.

Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Corda - Barracciu - Espa - Cocco Pietro - Solinas Antonio - Porcu sul sovrannumero di personale amministrativo presso la ASL n. 2 di Olbia, lo squilibrio esistente tra personale sanitario (carente) ed amministrativo e la dichiarata intenzione di procedere al concorso per ulteriori 30 impiegati. (892)

In riferimento all'interrogazione consiliare in oggetto, sulla base degli elementi acquisiti direttamente presso la Direzione generale della ASL 2 di Olbia, si rappresenta quanto segue.

Sin dal 01.04.2012, a seguito di un iter commissariale che imponeva alla ASL di Olbia una gestione ordinaria, la Direzione aziendale della stessa ASL ha avviato un attento studio sulle reali esigenze dell'Azienda che, sulla base dell'Atto aziendale approvato dalla Regione autonoma della Sardegna il 20.12.2007, ha portato alla rideterminazione della pianta organica, attività che ha consentito e consentirà di bandire i concorsi per i posti sino ad allora vacanti, andando a ridurre qualsiasi forma di precariato all'interno dell'Azienda.

La ASL di Olbia ha visto negli anni crescere in maniera esponenziale la "domanda di sanità" da parte della popolazione residente, passata dai 138.373 del 2001 ai 157.859 del 2010 (Fonte dati ISTAT); Azienda che dal 2007 a oggi (risale a metà ottobre il trasferimento di una parte del Centro trasfusionale da una struttura all'altra) ha visto la presenza nella città di Olbia di due strutture ospedaliere, per la gestione delle quali si è resa necessaria la duplicazione delle risorse umane nell'intento di garantire, in entrambe le strutture, adeguati standard di assistenza sanitaria. In attesa dell'espletamento delle procedure concorsuali è stato perciò necessario assumere personale a tempo determinato.

Al 18.10.2012 la ASL di Olbia ha 1.765 lavoratori, 435 dei quali assunti con contratti a tempo determinato (308 assunti direttamente dall'Ente in seguito a selezione pubblica e 127 attraverso agenzia interinale). Rispetto al 2011, anno di conferimento dell'incarico all'attuale Direttore generale, la ASL di Olbia ha registrato una riduzione prossima al 19 per cento dei lavoratori a tempo determinato, passati dai 537 del 2011 ai 435 del 2012, con una forte riduzione dei lavoratori provenienti da agenzie interinali, più che dimezzati: sono infatti passati dai 301 del 2011 ai 127 del 2012, con una riduzione pari al 57 per cento. Attualmente la percentuale dei lavoratori interinali è di circa il 7 per cento rispetto al totale del personale, con una incidenza dei costi pari al 5,23 per cento del costo complessivo del personale.

Le procedure concorsuali avviate nell'ultimo periodo riguardano invece:

- Strutture complesse: Medicina interna.

- Dirigenza: Anestesia e rianimazione, Medicina del lavoro, Direzione medica di presidio ospedaliero, Cardiologia, Pediatria, Medicina e chirurgia di accettazione e d'urgenza, Dirigente delle professioni sanitarie, Dirigente amministrativo, Farmacia (area territoriale), Farmacia (area ospedaliera), Psicologo, Biologo, Igiene alimenti (area B) e Igiene allevamenti (area C), Psichiatria, Radiodiagnostica, Oncologia, Medicina interna, Ginecologia e ostetricia, Ortopedia e traumatologia, Neurologia, Chirurgia, Medicina legale, Otorinolaringoiatria, Medicina trasfusionale, Anatomia patologica.

- Comparto: riapertura termini per gli OSS (da 19 a 70), Fisioterapisti, Tecnico della prevenzione negli ambienti e luoghi di lavoro (l. 68/99 e Spresal), Assistente sociale, Logopedista, Tecnico di laboratorio biomedico, Infermieri, Ostetriche, Neuropsicomotricista, Tecnico sanitario di radiologia medica, Assistenti amministrativi, Programmatori.

Dal 2009 a oggi sono stati espletati concorsi e assegnati i seguenti incarichi: Cardiologia e Utic di Olbia, Diabetologia aziendale, Ginecologia e ostetricia di Olbia e Tempio, Servizio psichiatrico ospedaliero di diagnosi e cura, Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, Distretto Sanitario di Tempio Pausania, Medicina interna di La Maddalena, Ortopedia e traumatologia di Tempio, Direzione medica di presidio ospedaliero di Tempio, Salute mentale, Sanità animale, Centro trasfusionale aziendale, Radiologia di Tempio, Laboratorio analisi aziendale, Pediatria e neonatologia di Olbia, Lungodegenza post-acuzie e recupero riabilitazione funzionale.

In seguito all'espletamento di tutte le procedure concorsuali, alcune delle quali in atto, la ASL di Olbia sarà in grado di abbattere quasi totalmente il fenomeno del precariato che da decenni caratterizza la stessa Azienda.

Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Lunesu sull'indisponibilità del Direttore generale della ASL di Nuoro a fissare l'incontro istituzionale richiesto più volte per un confronto sulle problematiche della sanità nuorese. (906)

In riferimento all'interrogazione consiliare in oggetto, sulla base di quanto dichiarato dallo stesso Direttore generale della ASL di Nuoro, risulta che quanto riferito dall'onorevole interrogante non corrisponderebbe al vero. Il Direttore generale della ASL di Nuoro riferisce infatti sull'assoluta "disponibilità a ricevere sempre e chiunque ne abbia fatto richiesta, nella convinzione che governare la sanità in un territorio particolare come quello nuorese, necessiti dell'ascolto e della collaborazione di tutti".

Risulta inoltre che lo stesso Direttore generale della ASL di Nuoro abbia significato direttamente all'onorevole interrogante la propria "disponibilità a riceverla negli orari di ufficio, dal lunedì al venerdì, certo che saprà fornire preziosi consigli per una migliore sanità nel territorio", assicurando altresì la stessa onorevole interrogante sulla gestione "svolta da questa Direzione con trasparenza e secondo i canoni della buona amministrazione".

Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Cocco Daniele Secondo sul gravissimo danno causato al paese di Nule a seguito della cessazione dall'incarico, per trasferimento, del medico titolare della sede. (912)

In riferimento all'interrogazione consiliare in oggetto, sulla base delle informazioni acquisite dalla Direzione del Servizio competente di questo Assessorato presso la Direzione generale della ASL 1 di Sassari, si rappresenta quanto segue.

Il dott. Giovanni Angius, medico di assistenza primaria del Comune di Nule, essendo in posizione utile nella graduatoria per il conferimento dell'incarico per trasferimento nelle zone carenti di assistenza primaria per l'anno 2008, ha chiesto e ottenuto il trasferimento alla sede di Alghero.

Al fine di non interrompere l'assistenza nell'ambito del Comune di Nule, sentito il Comitato aziendale per la Medicina generale, il Servizio amministrativo territoriale della ASL 1 di Sassari ha chiesto e ottenuto che il trasferimento avesse decorrenza il 17 settembre 2012.

Pur non essendoci i numeri per il conferimento di un incarico provvisorio si è provveduto, sentito il Comitato aziendale e tenuto conto della "condizione di zona disagiata" del territorio di Nule, a pubblicare un avviso di disponibilità. In data 17 settembre 2012 ha preso servizio il dott. Angelo Marteddu, medico incaricato ai sensi dell'articolo 38 dell'ACN.

La ASL 1 di Sassari ha inoltre provveduto a dichiarare l'ambito 3.2 zona carente, con obbligo di apertura a Nule. Questo Assessorato ha provveduto ad inserire tale zona tra gli incarichi di assistenza primaria relativi al 2009 (determinazione del Direttore del Servizio della Medicina di base n. 1164 del 17.09.2012).

Si ritiene pertanto di poter affermare che non si è verificata alcuna interruzione dell'assistenza primaria nel Comune di Nule.

Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Espa - Barracciu - Corda - Mariani - Bruno sulla recente direttiva della Direzione politiche sociali della Regione in merito all'attuazione della legge regionale n. 20 del 1997 (ex legge regionale n. 15 del 1992) in favore di persone con patologie psichiatriche, sofferenti mentali e/o con autismo. (925)

In riferimento all'interrogazione consiliare in oggetto, sulla base delle informazioni acquisite dalla Direzione del Servizio competente di questo Assessorato si rappresenta quanto segue.

Nelle more del riordino delle provvidenze economiche a favore di talassemici, emofiliaci e linfopatici di cui alla legge regionale 25 novembre 1983 n. 27, dei neuropatici ex art. 1 e 2 della legge regionale 8 maggio 1985 n. 11, dei soggetti affetti da neoplasie maligne di cui alla legge regionale 11 maggio 2004 n. 6, dei sofferenti mentali di cui alle leggi regionali 6 novembre 1992 n. 15 e 30 maggio 1997 n. 20 e delle persone con disabilità ex art. 92 della legge regionale 28 maggio 1985 n. 12, previsto dall'art. 48 della legge regionale n. 23/2005, la Direzione generale delle politiche sociali di questo Assessorato ha provveduto a rettificare, con comunicazione prot. 9482 del 23 luglio 2012, il contenuto della nota 3431 del 19.03.2012 nella parte oggetto dell'interrogazione.

Si riporta di seguito il contenuto della comunicazione:

"(...) L'erogazione del sussidio economico, per i tempi e per gli obiettivi definiti dai piani di intervento personalizzati, è subordinata all'accertamento da parte dei Comuni delle condizioni di bisogno economico dei richiedenti.

Considerato che l'articolo 9, secondo comma, della lr 15/92 prevede che concorrano alla determinazione del reddito individuale mensile tutte le entrate comunque conseguite e quindi sia le entrate fiscalmente rilevanti che quelle esenti come le erogazioni assistenziali per invalidità civile e trattamenti pensionistici, si richiama la necessità per le amministrazioni comunali di tener conto di tutti i sussidi economici assistenziali, comunque denominati, percepiti a qualsiasi titolo dal richiedente. Si precisa inoltre, a modifica della precedente nota n. 3431 del 19.03.2012, che non dovranno essere conteggiati i versamenti effettuati per l'acquisizione di servizi e debitamente rendicontati.

Si ricorda che il sussidio economico dovrà essere corrisposto solo ed esclusivamente per i tempi e per gli obiettivi definiti dai piani di intervento personalizzati predisposti dai centri di salute mentale e dagli altri soggetti di cui all'articolo 2 della lr 20/97 e concordati con il comune di residenza della persona assistita (art. 10, comma 1 quater, lr 15/92).

Richiamata la necessità per le amministrazioni comunali di una puntuale verifica della corretta utilizzazione dei sussidi da parte dei beneficiari e dei risultati ottenuti, si ricorda che il piano di intervento potrà essere rifinanziato solo sulla base degli stessi risultati concretamente ottenuti (art. 10, comma 1 quinques, lr 15/92).

Si precisa, infine, che poiché la norma in oggetto impone di tener conto, per la definizione del reddito individuale, non solo dei redditi imponibili ma anche di quelli non imponibili (es. erogazioni assistenziali per invalidità civile) non risulta possibile, al momento, definire il reddito attraverso l'ISEE che, come noto, ricomprende solo redditi imponibili (...).

Il punto 1) dell'interrogazione in oggetto, nel quale si chiede la modifica della circolare, risulta pertanto superato.

Si concorda sull'esigenza manifestata nel punto 2) dell'interrogazione, rispetto al quale si assicura il massimo impegno in tal senso non appena sarà possibile ottenere la disponibilità di specifiche figure professionali volte a garantire l'efficacia del monitoraggio e la corretta applicazione della legge in questione e, più in generale, di tutte le altre cosiddette "leggi di settore".

Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Amadu sull'inderogabile necessità di istituire il servizio di guardia medica turistica a Porto Torres. (938)

In riferimento all'interrogazione consiliare in oggetto, sulla base delle informazioni acquisite dalla Direzione del Servizio competente di questo Assessorato presso la Direzione generale della ASL 1 di Sassari, si rappresenta quanto segue.

Attualmente sono istituiti nel territorio della ASL 1 di Sassari n. 6 punti di Guardia medica turistica presso le località a maggior afflusso turistico, ovvero: Alghero, Fertilia, Castelsardo, Valledoria, Stintino, Platamona.

A Porto Torres è attivo un punto di Guardia medica diurna che, unitamente alla Guardia medica notturna e festiva, copre 24 ore su 24, 7 giorni su 7, le esigenze assistenziali della popolazione, comprese quelle dovute ai flussi turistici.

A Porto Torres è attiva inoltre una postazione medicalizzata del Servizio 118 che copre le esigenze dell'emergenza-urgenza.

Da tali considerazioni non emerge la necessità, valutata anche la consistente rilevanza dei costi conseguenti, dell'attivazione di un ulteriore servizio di Guardia medica turistica a Porto Torres.

Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Meloni Valerio - Barracciu - Espa - Corda sul blocco della produzione dei vaccini stabulogeni nel Dipartimento di produzioni dell'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna "G. Pegreffi". (939)

In riferimento all'interrogazione consiliare in oggetto è doveroso anzitutto premettere che la produzione dei vaccini rappresenta uno dei compiti istituzionali dell'Istituto zooprofilattico sperimentale (IZS), a cui si adempie senza finalità di lucro, con la piena consapevolezza della rilevanza strategica del loro utilizzo per la prevenzione e il controllo delle patologie, responsabili di rilevanti perdite per l'economia della Sardegna. L'Istituto ha sempre attuato nei processi produttivi dei citati vaccini una rigorosa prassi di tutela della salute dei lavoratori, mettendo in atto tutte le azioni necessarie a garantire un ambiente di lavoro privo di pericoli, nel pieno rispetto delle norme vigenti.

Ciò premesso, entrando nello specifico dei quesiti dell'interrogazione in oggetto, sulla base degli elementi acquisiti presso la Direzione dell'Istituto stesso, si rappresenta quanto segue.

1) Sono stati effettuati ripetuti controlli ambientali (arredi, impianti di ricambio di aria e apparecchiature utilizzate nei processi produttivi) e ispezioni del medico del lavoro, che hanno portato all'individuazione della fonte del rilascio, che è stata prontamente rimossa, ancorché non direttamente correlata al processo produttivo dei vaccini. In seguito al risultato degli ultimi rilievi, che riportano - relativamente alla presenza di formaldeide nelle civili abitazioni - valori inferiori ai limiti indicati dal Ministero della sanità. L'Ente, dopo opportuna opera di bonifica e manutenzione straordinaria dei locali, arredi e apparecchiature, ha già ripreso l'attività di produzione dei vaccini. La complessità dei controlli effettuati in funzione della sicurezza ambientale e l'esigenza di eseguire controlli straordinari sulla conformità dei processi produttivi, conseguente al periodo di sospensione, è stata la causa di una dilatazione dei tempi di risposta.

2) L'Istituto ha già avviato tutte le procedure necessarie alla ripresa della produzione di vaccini e ritiene che siano ormai già ampiamente disponibili le prime partite. L'opportuna comunicazione all'utenza viene garantita attraverso tutti i canali disponibili.

3) II termine "rischio irrilevante" rappresenta una definizione tecnica, contenuta nell'articolo 224 del d.lgs. 81/2008 (Testo unico sulla sicurezza e sulla salute nei luoghi di lavoro) e viene riportato in un documento di valutazione del rischio ormai superato (revisione 01 del 26.07.2010). Nelle revisioni successive del documento di valutazione del rischio (revisione 02 del 15.06.2012 e revisione 03 del 24.09.2012) vengono riportate le metodologie di valutazione del rischio attualmente in uso nell'Ente, che classificano "basso" il rischio chimico presente nel Dipartimento produzioni. Il documento che tratta aspetti inerenti la sicurezza e salute nei luoghi di lavoro è il "Documento di valutazione dei rischi" che viene predisposto dal Responsabile del Servizio prevenzione e protezione, con la collaborazione dei lavoratori direttamente coinvolti, del Responsabile del laboratorio e del Capo dipartimento. Tale documento viene verificato dal Medico competente e dal Responsabile dell'Ufficio tecnico per la parte di competenza, approvato dal datore di lavoro, revisionato ogni volta che processi, prodotti, dati e informazioni inerenti la sicurezza cambiano rispetto al documento corrente, messo a disposizione degli organismi di vigilanza e consultabile dai lavoratori attraverso la intranet aziendale. Il documento interno "Documento organizzativo del Dipartimento produzioni" non contiene riferimenti sulla sicurezza (come erroneamente dichiarato nell'interrogazione), ma ha la funzione di supportare il Sistema di gestione della qualità.

4) La drastica interruzione delle attività di fabbricazione dei vaccini costituisce di per se un atto formale per il quale è stata data comunicazione anche informalmente ai dirigenti della struttura.

5) L'utenza è stata informata del blocco delle produzioni in data 04.09.2012, quindi in assoluta precedenza rispetto all'interrogazione consiliare in oggetto, attraverso il sito web istituzionale e con apposita cartellonistica nelle varie sedi di accettazione dell'Ente (Cagliari, Sassari, Oristano, Nuoro, Tortoli e nell'Ufficio vendite della sede centrale).

Quanto sopra riferito è il risultato di una attività attenta, puntuale e rilevante che ha portato ad identificare la sorgente del rilascio, a proteggere i lavoratori, a bonificare gli ambienti ed infine a creare le condizioni necessarie a riattivare le produzioni, malgrado le difficoltà con i fornitori di materiali e reagenti, derivanti dal coincidente periodo di ferie estive.

In conclusione si ritiene di poter rassicurare gli onorevoli interroganti circa l'attenzione e la piena responsabilità professionale con le quali dirigenti e operatori dell'Istituto garantiscono le proprie attività istituzionali in particolare quelle attività strategiche determinanti per la sicurezza dei lavoratori, sulle quali investe in termini di risorse specifiche e attività formative.

Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Cocco Daniele Secondo sui gravi problemi derivanti dal blocco imposto dalla ASL alla Tecno Pig di Bottidda. (942)

In riferimento all'interrogazione consiliare in oggetto, sulla base degli elementi acquisiti presso la Direzione del Servizio competente di questo Assessorato, si rappresenta quanto segue.

In data 29.02.2012 è stato confermato un focolaio di peste suina africana presso un allevamento suino (codice aziendale IT018SS051) nel comune di Bultei ed entrambe le aziende Tecno Pig nel comune di Bottida - una da ingrasso (codice aziendale IT016SS038) sita in località Su Furraghe nel comune di Bottida e l'altra da riproduzione (codice aziendale IT016SS044) sita in località S'Ispiddarzu - sono state sottoposte al blocco totale della movimentazione. Successivamente nel territorio circostante si sono verificati altri focolai di PSA che hanno allungato i tempi per procedere ai controlli clinici e sierologici necessari per revocare le zone di protezione e di sorveglianza per PSA.

Stante il perdurare dei vincoli sanitari, il Servizio prevenzione di questo Assessorato - in data 18.05.2012 con nota prot. 0012599 - ha richiesto al Ministero della salute la deroga alla movimentazione degli animali e al successivo trattamento termico delle carni. In data 18.05.2012 con nota prot. 0013290 lo stesso Servizio, in seguito al parere favorevole del Ministero, ha concesso l'autorizzazione alla deroga sulla movimentazione degli animali e al successivo trattamento termico delle carni per le succitate aziende Tecno Pig.

In data 10.08.2012 è stato riscontrato un focolaio di PSA presso l'azienda da riproduzione Tecno Pig de S'Ispiddarzu in conseguenza del quale nei giorni 13-14.08.2012 si è proceduto all'abbattimento e sotterramento di tutti i suini presenti. Tale gravissimo evento ha destato molta preoccupazione nel sistema sanitario locale, regionale, ministeriale e dell'Unione europea; pertanto il Servizio prevenzione ha successivamente revocato la deroga precedentemente concessa. Inoltre, in seguito alla conferma del focolaio, il Servizio veterinario della ASL 1 di Sassari ha individuato le aziende da sottoporre a vincolo sanitario secondo quanto previsto dal d.lgs. n. 54/2004: n. 76 quelle ricadenti nella zona di protezione e n. 117 quelle ricadenti nella zona di sorveglianza. L'azienda da ingrasso Tecno Pig sita in località Su Furraghe è attualmente ricompresa nella zona di protezione.

In data 27.08.2012, a seguito delle risultanze del sopralluogo effettuato dal personale dei servizi veterinari della ASL 1 di Sassari, si è provveduto alla revoca delle qualifica sanitaria dell'azienda IT016SS038 per mancato rispetto dell'articolo 9, comma 2, del DAIS 30/2012.

Il Servizio di sanità animale della ASL 1 di Sassari è impegnato da oltre un mese nell'effettuazione dei controlli clinici e sierologici previsti dalla norma nelle zone di sorveglianza e a breve avranno inizio anche quelli nella zona di protezione.

Riguardo al punto 1) dell'interrogazione si precisa che non appena le attività di controllo saranno concluse, salvo eventuali positività riscontrate nelle analisi di laboratorio, sarà possibile revocare i provvedimenti di vincolo sanitario a suo tempo emanati.

Riguardo al punto 2) dell'interrogazione si fa presente che, alla data della stessa (12.09.2012), l'Unità di crisi locale per PSA si era già riunita a Bottida (10.08.2012) e l'Unità di crisi regionale già riunita a Cagliari due volte (16.08 e 04.09.2012).

Risposta scritta dell'Assessore dei lavori pubblici all'interrogazione Cocco Daniele Secondo - Corda sul mancato completamento del tratto di strada che da Alà dei Sardi conduce al bivio per Padru. (948)

Con riferimento all'interrogazione in oggetto, si riferisce quanto segue.

Collegamento alla Abbasanta-Buddusò-Olbia - S.S. 389 tratto Alà dei Sardi - Bivio Padru

- Tra gli interventi individuati nell'Accordo di programma quadro viabilità luglio 2003 - Interventi infrastrutturali prioritari nell'ambito della viabilità statale - è stata delegata, con determinazione del Servizio viabilità e infrastrutture di trasporto n. 1504 del 31.12.2003, l'opera relativa ai "Lavori di collegamento alla Abbasanta-Buddusò-Olbia alla S.S. n. 389, tratto Alà dei Sardi - bivio Padru", alla Provincia di Sassari, con le procedure di cui agli artt. 4 e 10 della lr 22.04.1987, n. 24 e successive modificazioni ed integrazioni ed è stata altresì autorizzata l'erogazione del rispettivo finanziamento a favore della Provincia di Sassari.

- Con il 1° Atto integrativo all'APQ viabilità, stipulato a Roma in data 22.12.2005, l'intervento in oggetto, finanziato con risorse recate dalla delibera CIPE 17/2003 per un importo di euro 15.494.000, è stato rimodulato con pari risorse del bilancio dell'Amministrazione provinciale di Sassari (in qualità di ente attuatore).

- Successivamente, con delibera di Giunta regionale n. 22/27 del 7.06.2007, è stato disposto di sottoporre l'intervento di cui sopra a procedura di VIA, da realizzarsi a cura dell'Amministrazione provinciale di Sassari, su delega della Provincia di Olbia-Tempio, subentrata nella competenza territoriale dell'intervento.

Nel mese di febbraio 2010 si è tenuta presso il SAVI la conferenza istruttoria con gli enti territorialmente interessati dall'intervento.

Sulla base delle risultanze della Conferenza di cui sopra il SAVI, con nota n. 5708 del 05.03.2010, ha richiesto integrazioni alla Provincia di Sassari.

- Nel frattempo l'ente territorialmente competente è divenuta la Provincia di Olbia Tempio.

- Conseguentemente, con deliberazione del Consiglio provinciale n. 9 del 17.03.2010, la Provincia di Sassari ha proposto la cessione alla Provincia di Olbia-Tempio dei mutui relativi ai beni trasferiti, ai fini della novazione soggettiva delle obbligazioni contrattuali, in tutti i rapporti attivi e passivi derivanti dalla titolarità dei mutui, tra cui è compreso il mutuo relativo all'opera "Collegamento alla Abbasanta-Buddusò-Olbia della S.S. 389 tratto Alà dei Sardi - bivio Padru".

- Con deliberazione di Giunta regionale n. 33/56 del 30.09.2010 è stato espresso parere positivo sulla compatibilità ambientale sul progetto definitivo dell'intervento, proposto dalla Provincia di Sassari, con prescrizioni da recepire in sede di redazione del progetto esecutivo a cura della Provincia di Olbia-Tempio;

- Con nota prot. n. 38374 del 20.09.2011 la Provincia di Sassari ha trasmesso alla Provincia di Olbia-Tempio il progetto definitivo e la pratica VIA predisposta per l'opera in questione.

- La Regione, con determinazione congiunta tra il Servizio viabilità e infrastrutture di trasporto ed il Servizio interventi nel territorio, prot. n. 41255 (Rep. n. 27051) del 18.11.2011, recante oggetto "Collegamento alla Abbasanta-Buddusò-Olbia della S.S. n. 389, tratto Alà dei Sardi - bivio Padru - Rideterminazione ente attuatore da Provincia di Sassari a Provincia di Olbia-Tempio per competenza territoriale" ha trasferito la titolarità delle deleghe già affidate, disponendo che queste transitino dall'originario soggetto attuatore Provincia di Sassari al nuovo soggetto attuatore Provincia di Olbia-Tempio;

- E' stata pertanto trasferita, nella sua totalità, con determinazione congiunta SVI/SIT di cui sopra al nuovo soggetto attuatore, Provincia di Olbia-Tempio, la prosecuzione dell'attività tecnica ed amministrativa. La provincia di Olbia-Tempio risulta pertanto legittimata nella prosecuzione dell'attività di individuazione del soggetto appaltatore dell'opera.

- Con determinazione n. 481 del 09.12.2011, la Provincia di Olbia-Tempio ha proceduto alla disamina tecnico-amministrativa degli elaborati costituenti il progetto definitivo, necessaria allo scopo di accertarne la condizione quale elemento tecnico funzionale all'esperimento della gara per appalto integrato, redigendo l'edizione aggiornata sotto il profilo dei prezzi. Sulla base di tali aggiornamenti si è resa necessaria la redazione del primo stralcio funzionale dell'opera in oggetto, in continuità con i lavori già eseguiti sul cosiddetto "III lotto", e commisurato al finanziamento disponibile di euro 15.494.000, che assume pertanto la valenza di elaborato funzionale alle esigenze di gara.

- Con provvedimento n. 218 in data 28.12.2011, la Giunta provinciale di Olbia-Tempio ha approvato il progetto definitivo relativo al 1° stralcio funzionale dell'opera in questione e quindi la rimodulazione del quadro economico ottenuta a seguito dell'aggiornamento dei prezzi al vigente prezziario della Regione sarda, per l'importo complessivo di euro 15.494.000. In pari data si è proceduto alla pubblicazione del bando di gara per appalto integrato ai sensi dell'articolo 53, comma 2, lettera b) del d.lgs. 163/2006, presso la GUCE (Gazzetta europea) nonché alla pubblicazione, in data 30.12.2011, presso la GURI.

Il bando ha previsto l'esperimento di gara d'appalto con procedura aperta, criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, per la progettazione esecutiva e l'esecuzione dei lavori del 1° stralcio funzionale, sulla base del progetto definitivo validato dal Responsabile del procedimento in data 28.12.2011 e della deliberazione G.R. n. 33/56 del 30.09.2010 relativa alla procedura di valutazione di impatto ambientale (V.I.A). L'importo a base d'asta si attesta su euro 10.100.000; i termini di esecuzione della progettazione esecutiva e per l'esecuzione dei lavori sono previsti in 960 giorni.

La Provincia di Olbia-Tempio ha altresì proceduto alle pubblicazioni legali presso n. 2 quotidiani nazionali e n. 2 quotidiani locali e quindi all'acquisizione delle offerte da parte dei soggetti imprenditoriali interessati, attività conclusasi in data 06.03.2012. Le offerte acquisite sono state 21.

Con determinazione dirigenziale provinciale n. 283 del 29.06.2012 è stata nominata la competente commissione giudicatrice, insediatasi in data 25.07.2012, la quale ha attualmente in corso l'esame delle offerte pervenute.

Il cronoprogramma delle attività procedurali è stato conseguentemente aggiornato, dalla Provincia di Olbia-Tempio, con le seguenti tempistiche:

Aggiudicazione lavori

Data prevista: 15.12.2012.

Esecuzione lavori

Data inizio: 01.02.2013

Data fine: 31.08.2015.

Risposta scritta dell'Assessore dei lavori pubblici all'interrogazione Amadu sull'interruzione dei lavori per il completamento dei lotti relativi alla realizzazione della strada statale n. 291 Sassari-Alghero. (953)

In effetti dal mese di luglio c.a., trascorso il normale periodo di ferie estive, non risulta sia stata ancora ripresa alcuna attività lavorativa nei cantieri della strada in oggetto appaltati da ANAS Spa.

La Direzione dei lavori ha emesso in proposito un ordine di servizio in cui si chiedevano le motivazioni della sospensione unilaterale delle lavorazioni e si ordinava l'immediata ripresa dei lavori, vista la data prossima della fine del tempo contrattuale, alla quale l'impresa Aleandri Spa, appaltatrice di entrambi i lotti della strada, ha replicato evidenziando che i motivi del fermo delle attività lavorative sono di natura tecnica ed economica, quest'ultima, riguardante entrambi i lotti, dovuta principalmente allo stallo dei pagamenti dell'ANAS Spa. Infatti il mancato pagamento degli acconti in corso di esecuzione, ha determinato una criticità finanziaria che, congiunta alla nota stretta creditizia del sistema bancario, non permette all'impresa di proseguire nelle attività operative e organizzative dei cantieri. Per quanto attiene alle motivazione tecniche, per il secondo lotto sono conseguenti alla necessità di posticipare le operazioni di sostituzione di una condotta in esercizio del Consorzio di bonifica della Nurra, che non può essere rimossa sino al prossimo mese di novembre, nella predisposizione di una perizia di variante, senza aumento della spesa complessiva, ancora in itinere e per la risoluzione di alcune problematiche sorte nel corso dei lavori (drenaggi e opere strutturali sull'opera d'arte n. 12). Anche per il terzo lotto c'è una perizia in itinere che riguarda sostanzialmente una variante al piano particolare degli espropri sulle complanari.

L'impresa ha assicurato che, una volta risolte le problematiche tecniche e ripristinato il regolare flusso finanziario, riprenderà le attività lavorative per il compimento dei lavori. Per una disamina della situazione creatasi, anche in relazione al mancato pagamento degli stati di avanzamento nei cantieri ANAS, questo Assessorato ha convocato il giorno 9 ottobre u.s. il condirettore tecnico generale dell'ANAS che ha riferito che il mancato pagamento delle quote spettanti alle imprese per i pagamenti in acconto deriva da una insufficienza di liquidità creatasi per effetto del mancato trasferimento di risorse dal Ministero delle infrastrutture, che dovrebbe sbloccarsi nel brevissimo periodo con il versamento nelle casse dell'ANAS di circa 450 milioni di euro, assicurando dunque, appena possibile, il riassetto finanziario nei confronti dell'impresa appaltatrice.

Testo delle interpellanze annunziate in apertura di seduta

InterpellanzaSanna Giacomo - Dessì - Maninchedda - Planetta sulle operazioni di acquisizione della Costa Smeralda da parte dell'Emiro del Qatar.

I sottoscritti,

PREMESSO che l'Autorità garante della concorrenza del mercato ha emesso, sentito il relatore professore Piero Barucci, nell'adunanza del 26 aprile 2012 (provvedimento n. 23527) la delibera in ordine alla comunicazione della società Qatar holding Llc sulla acquisizione della Smeralda holding Srl, società che controlla le società che operano nelle attività turistiche e gestionali della Costa Smeralda;

APPRESO che:

- sono transitate in capo alla QH Smeralda investment Srl, società veicolo appositamente costituita con sede legale in Milano, le attività alberghiere per conto di Sardegna Resorts Srl, la gestione delle marine turistiche con la Porto Cervo Marina Srl e la gestione dei campi da golf con la società Pevero Golf Srl;

- l'operazione di acquisizione ammonta ad oltre 350 milioni di euro, oltre al pagamento di consistenti quote di debiti, in particolare di mutui a suo tempo contratti per importi che si aggirano intorno ai 300 milioni di euro;

SOTTOLINEATO che:

- i principali organi di informazione hanno riferito che il valore complessivo dell'operazione di acquisizione delle società che controllano le diverse attività in Costa Smeralda dovrebbe ammontare a circa 650 milioni;

- l'operazione inerente il passaggio della Smeralda Holding alla Qatar Holding è avvenuta in Lussemburgo con probabile elusione delle imposte e delle tasse a favore della Regione sarda, come stabilito dall'articolo 8 dello Statuto di autonomia;

EVIDENZIATO che le mancate entrate per la Regione ammontano a circa 65 milioni di euro in quanto la sede legale del nuovo soggetto proprietario QH Smeralda Investment Srl è a Milano e non ad Arzachena, mentre la Colony Sardegna Srl, già proprietaria della Costa Smreralda, aveva sede ad Arzachena;

ricordato che l'operazione di acquisizione del controllo delle attività della Costa Smeralda da parte delle società riconducibili all'Emiro del Qatar è simile ad altre che nel corso degli ultimi anni si sono registrate nel settore informatico e delle telecomunicazioni, e che tutte hanno registrato l'attività sanzionatoria dei preposti organi ad incominciare e dalla Agenzia delle entrate,

chiede di interpellare il Presidente della Regione per sapere:

1) se nel corso dell'incontro in Qatar con il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Senatore Mario Monti, abbia ribadito, nel corso dei colloqui in Medio Oriente, che la lotta all'evasione è una priorità del Governo italiano;

2) quali azioni urgenti intenda adottare per far sì che la quota parte di imposte e le tasse che devono derivare alla Regione dall'operazione di acquisizione della Costa Smeralda da parte della Qatar holding possano essere introitate dall'Amministrazione regionale.(376)

Interpellanza Steri - Oppi - Artizzu - Cappai - Contu Felice - Obinu - Pitea - Sanna Matteo sulla situazione di crisi economica della società Saremar in conseguenza dell'attivazione dei collegamenti marittimi con il continente.

I sottoscritti,

PREMESSO che:

- con deliberazione n. 20/57 del 26 aprile 2011 la Giunta regionale ha deliberato "di dare idonee ed opportune direttive alla società Saremar Spa affinché quest'ultima, con estrema urgenza ed immediatezza, intraprenda, in condizioni di libero mercato e tenendo contabilità separata tesa a garantire l'equilibrio economico-finanziario in regime di concorrenza, tutte le strade percorribili per dare attuazione alle previsioni di cui all'articolo 4 del proprio statuto, attivando linee di collegamento con il continente ed internazionali per le principali tratte commerciali e turistiche, contemperando la domanda di trasporto con la sostenibilità economica e finanziaria dell'attività…";

- dall'esame dei documenti contabili della società Saremar relativi all'anno 2011, risulta che in relazione a tale periodo, per lo svolgimento dell'attività in questione, il bilancio si è chiuso in attivo esclusivamente in considerazione del fatto che con deliberazione n. 20/58 del 26 aprile 2011 la Giunta regionale ha disposto l'erogazione di un contributo per attività promozionale; risulta che il contributo erogato ammonta a circa due milioni di euro;

- in definitiva, in assenza di erogazione dei contributi di cui in precedenza, l'attività posta in essere dalla società Saremar al fine di garantire i collegamenti marittimi con il continente si sarebbe chiusa con un forte passivo;

- con sempre maggiore insistenza in relazione all'esercizio 2012 viene paventato che si sarebbe in presenza di un forte passivo ben maggiore di quello registrato nel 2011;

- non solo, ma parrebbe che, pur essendo il contratto di noleggio delle navi Scintu e Dimonios efficace sino al 28 febbraio 2013, le società armatrici in conseguenza della situazione debitoria nei loro confronti della Saremar hanno già ripreso la disponibilità delle navi rimettendole sul mercato;

- è evidente che queste notizie, se corrispondenti alla realtà, pregiudicherebbero gravemente la realizzazione del progetto di istituzione della cosiddetta flotta sarda, consigliando di rivedere quanto stabilito la legge regionale 12 ottobre 2012, n. 18,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei trasporti per conoscere documentate notizie sulla situazione finanziaria della società Saremar e sullo stato di attuazione della legge regionale n. 18 del 2012. (377)