Seduta n.316 del 13/04/2012 

CCCXVI Seduta

Venerdì 13 aprile 2012

Presidenza della Presidente LOMBARDO

La seduta è aperta alle ore 10 e 02.

DESSI', Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 6 marzo 2012 (308), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Salvatore Amadu, Ignazio Artizzu, Radhouan Ben Amara, Andrea Biancareddu, Giorgio Locci, Franco Mula, Sergio Obinu, Pietro Pittalis e Pierpaolo Vargiu hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 13 aprile 2012.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Assenze per motivi istituzionali

PRESIDENTE. Comunico, ai sensi del comma 5 dell'articolo 58 del Regolamento, che il vicepresidente Michele Cossa è assente dal 9 al 14 aprile 2012 per motivi istituzionali.

Risposta scritta a interrogazione

PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alla seguente interrogazione:

"Interrogazione Barracciu sulla grave erosione e rischio di cedimento di un argine del Rio Cedrino e sulle prevedibili gravi conseguenze ai danni delle persone, delle imprese e del centro abitato di Orosei". (437)

(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)

Annunzio di presentazione di proposte di legge

PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge:

Mula - Dedoni - Pittalis - Cocco Daniele Secondo - Dessì - Cossa - Diana Giampaolo - Solinas Antonio - Cuccureddu - Vargiu - Fois - Mulas - Meloni Francesco - Sanna Paolo Terzo - Petrini - Ben Amara - Salis - Mariani - Cucca - Capelli - Uras - Sechi - Cugusi - Peru - Amadu - Piras - Tocco - Floris Rosanna - Lunesu - Murgioni - Greco - Randazzo - Cuccu - Manca - Lai - Sanjust - Sanna Matteo - Sabatini - Steri - Barracciu - Diana Mario - Sanna Giacomo:

"Modifiche alla legge regionale 14 marzo 1994, n. 12 (Norme in materia di usi civici. Modifica della legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1 concernente l'organizzazione amministrativa della Regione sarda)". (372)

(Pervenuta il 22 marzo 2012 e assegnata alla quinta Commissione.)

Contu Mariano Ignazio - Diana Mario:

"Modifiche alla legge regionale 15 marzo 2012, n. 6 (legge finanziaria 2012)". (373)

(Pervenuta il 28 marzo 2012 e assegnata alla terza Commissione.)

Salis - Cocco Daniele Secondo - Mariani:

"Modifica all'articolo 1, comma 16, e alla tabella E della legge regionale 15 marzo 2012, n. 6, (legge finanziaria 2012)". (374)

(Pervenuta il 28 marzo 2012 e assegnata alla terza Commissione.)

Cucca - Manca - Meloni Marco - Pittalis - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Moriconi:

"Disposizioni a sostegno del sistema integrato della comunicazione e dell'informazione regionale. Norme concernenti la localizzazione degli impianti per l'emittenza radiotelevisiva e per la telefonia mobile". (375)

(Pervenuta il 2 aprile 2012 e assegnata alla seconda Commissione.)

Barracciu - Ben Amara - Uras - Salis - Bruno - Soru - Cocco Pietro - Agus - Corda - Espa - Meloni Valerio - Porcu - Solinas Antonio:

"Misure di sostegno e promozione dell'informazione locale e disciplina della comunicazione istituzionale". (376)

(Pervenuta il 2 aprile 2012 e assegnata alla seconda Commissione.)

Cuccu - Sanna Gian Valerio - Diana Giampaolo - Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Pietro - Cucca - Espa - Lotto - Manca - Meloni Marco - Moriconi - Porcu - Sabatini - Solinas Antonio:

"Tutela e valorizzazione degli ulivi monumentali della Regione Sardegna". (377)

(Pervenuta il 3 aprile 2012 e assegnata alla quinta Commissione.)

Campus - Sanna Matteo - Meloni Francesco - Bardanzellu:

"Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 23 ottobre 2009, n. 4 (Disposizioni straordinarie per il sostegno dell'economia mediante il rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per lo sviluppo), come modificata dalla legge regionale 21 novembre 2011, n. 21 (Modifiche e integrazioni alla legge regionale n. 4 del 2009, alla legge regionale n. 19 del 2011, alla legge regionale n. 28 del 1998 e alla legge regionale n. 22 del 1984, ed altre norme di carattere urbanistico)". (378)

(Pervenuta il 5 aprile 2012 e assegnata alla quarta Commissione.)

Cuccureddu:

"Norme urgenti in materia di enti locali". (379)

(Pervenuta l'11 aprile 2012 e assegnata alla prima Commissione.)

Annunzio di presentazione di proposta di legge statutaria

PRESIDENTE. Comunico che è stata presentata la seguente proposta di legge statutaria:

Salis - Cocco Daniele Secondo - Mariani:

"Norme per l'elezione del Consiglio regionale della Sardegna". (13/STAT)

(Pervenuta il 29 marzo 2012 e assegnata alla prima Commissione.)

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

Annunzio di interrogazioni

"Interrogazione Locci, con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione dei lavoratori socialmente utili, ai sensi del decreto legislativo n. 81 del 2000, della Regione a causa del mancato avvio del programma di stabilizzazione ovvero sul mancato adeguamento dell'integrazione regionale ex lege regionale n. 7 del 1997, articolo 1". (836)

"Interrogazione Cocco Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sui numerosi procedimenti di archiviazione delle domande inoltrate ad ARGEA per beneficiare delle "indennità compensative degli svantaggi naturali"". (837)

"Interrogazione Fois, con richiesta di risposta scritta, sulle gravi carenze del reparto di medicina dell'Ospedale di Alghero". (838)

"Interrogazione Diana Giampaolo, con richiesta di risposta scritta, sugli atti di bullismo e sullo scarso controllo nella metropolitana di superficie di Cagliari". (839)

"Interrogazione Dedoni - Cossa - Fois - Meloni Francesco - Mula - Vargiu, con richiesta di risposta scritta, sul sistematico differimento dell'erogazione degli assegni integrativi FITQ". (840)

"Interrogazione Dedoni - Vargiu - Cossa - Fois - Meloni Francesco - Mula, con richiesta di risposta scritta, sulla possibile recrudescenza dell'epidemia denominata "Febbre del Nilo"". (841)

"Interrogazione Porcu, con richiesta di risposta scritta, sulla nuova campagna pubblicitaria di promozione turistica della Regione "Al primo accenno di raffreddore, presto Sardegna"". (842)

"Interrogazione Mulas, con richiesta di risposta scritta, sulla tratta Porto Torres-Asinara". (843)

"Interrogazione Uras - Capelli - Sanna Gian Valerio, con richiesta di risposta scritta, sulle modalità di pubblicazione degli avvisi pubblici e sulle modalità di costituzione delle liste di esperti dalle quali selezionare profili professionali per incarichi di collaborazione esterna da parte della INSAR Spa, società in house della Regione". (844)

"Interrogazione Corda - Barracciu - Cocco Pietro - Meloni Valerio - Porcu - Solinas Antonio, con richiesta di risposta scritta, sull'inquinamento a La Maddalena e sulle mancate operazioni di bonifica". (845)

"Interrogazione Cuccu, con richiesta di risposta scritta, sull'insegnamento della lingua e della cultura sarda nelle scuole". (846)

"Interrogazione Barracciu, con richiesta di risposta scritta, sullo spostamento al centro di salute mentale di Macomer e Sorgono dei pazienti sofferenti di disagio mentale di Gavoi, Lodine, Ollolai, Olzai, Ottana, Sarule e Fonni già facenti capo al centro di salute mentale di Nuoro". (847)

"Interrogazione Agus - Cuccu, con richiesta di risposta scritta, in merito alla soppressione dell'Ufficio postale a Montevecchio". (848)

"Interrogazione Vargiu, con richiesta di risposta scritta, sull'inefficienza di uffici Edilizia abitativa del Comune di Cagliari". (849)

"Interrogazione Cocco Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata erogazione degli aiuti della misura 221, per l'imboschimento dei terreni agricoli, per l'annualità 2011". (850)

"Interrogazione Zuncheddu, con richiesta di risposta scritta, sui ritardi da parte della Regione circa l'assistenza sanitaria e la carenza di iniziative mirate a far fronte ai casi delle persone affette da sensibilità chimica multipla (MCS)". (851)

"Interrogazione Lai, con richiesta di risposta scritta, sui disservizi ferroviari per i passeggeri nel nord Sardegna". (852)

"Interrogazione Fois, con richiesta di risposta scritta, sul rischio di assumere personale non sardo presso l'Hotel Baia di Conte di Alghero". (853)

"Interrogazione Cocco Daniele Secondo - URAS - SECHI, con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione di abbandono delle aree di proprietà della Regione prima appartenenti alle Ferrovie meridionali sarde e Ferrovie della Sardegna". (854)

Annunzio di interpellanze

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

"Interpellanza Biancareddu sulla mancata applicazione delle norme contenute sul piano casa relative alle zone agricole". (323)

"Interpellanza Planetta sugli interventi finalizzati alla modifica della legge regionale n. 8 del 2001 e sulla costituzione di parte civile della Regione nel procedimento giudiziario presso il Tribunale di Cagliari, sullo smaltimento illegale delle scorie dei fumi d'acciaieria da parte della Portovesme Srl". (324)

"Interpellanza Salis - Cocco Daniele Secondo - Mariani sulla inadeguata promozione turistica on line della Sardegna". (325)

"Interpellanza Planetta su interventi finalizzati a rimediare sperequazioni realizzate ai danni dei dipendenti "idonei alla selezione interna per l'accesso al livello economico iniziale della cat. D" per alcune anomalie procedurali nonché a conclusione dell'iter concorsuale della "selezione interna per titoli ed esami per l'accesso al livello economico iniziale della cat. D dell'Amministrazione regionale" (decr. n. 592/P del 17 giugno 2003)". (326)

"Interpellanza Cocco Daniele Secondo - Uras - Sechi sulla situazione dell'AGRIS Sardegna". (327)

"Interpellanza Sechi - Uras - Zuncheddu - Cocco Daniele Secondo - Cugusi sulle assunzioni di personale stagionale di nazionalità rumena nei villaggi della società Valtur della Sardegna". (328)

Annunzio di mozioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

"Mozione Sabatini - Diana Giampaolo - Salis - Uras - Porcu - Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Espa - Lotto - Manca - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Soru - Ben Amara sulla mancata attuazione del programma di infrastrutturazione e di riconversione produttiva dell'area industriale e portuale di Arbatax, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento". (174)

"Mozione Cucca - Capelli - Barracciu - Lunesu - Mariani - Mula - Pittalis - Diana Giampaolo - Cuccu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Manca - Meloni Valerio - Moriconi - Meloni Marco - Porcu - Corda - Bruno - Agus - Lotto - Solinas Antonio - Cocco Pietro - Uras - Sechi - Espa - Cugusi - Ben Amara - Salis - Cocco Daniele Secondo sullo stato d'attuazione degli impegni assunti a seguito della sottoscrizione del protocollo d'intesa denominato Patto per il territorio, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento". (175)

"Mozione Maninchedda - Sanna Giacomo - Dessì - Planetta - Uras - Sechi - Cocco Daniele Secondo - Sabatini - Cucca - Cuccu - Steri - Cappai - Obinu - Biancareddu - Contu Felice - Diana Mario sulla situazione delle imprese operanti in Sardegna fornitrici dei materiali utilizzati dalle imprese appaltatrici di lavori pubblici in ambito regionale". (176)

"Mozione Diana Giampaolo - Uras - Salis - Agus - Barracciu - Ben Amara - Bruno - Cocco Daniele Secondo - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru sulla gara d'appalto per l'affidamento delle rotte aeree per la continuità territoriale della Sardegna, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento". (177)

PRESIDENTE. Considerata la scarsa presenza di consiglieri in Aula sospendo la seduta sino alle ore 10 e 20.

(La seduta, sospesa alle ore 10 e 12, viene ripresa alle ore 10 e 32.)

Discussione e approvazione della proposta di legge Cuccureddu: "Norme urgenti in materia di enti locali" (379/A)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge numero 379.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il consigliere Steri, relatore.

STERI (U.D.C.-FLI), relatore. Presidente, la proposta di legge trae origine dall'incertezza circa l'applicabilità alla Regione Sardegna del recente decreto legge che ha modificato, spostandolo al 30 aprile, il termine per la presentazione delle liste elettorali. E' sorta, infatti, una diversità di opinioni sulla questione fra le varie prefetture isolane, anche se pare che proprio ieri il Ministero si sia orientato per la non applicabilità alla Regione Sardegna. Peraltro proprio queste incertezze interpretative hanno evidenziato la necessità di introdurre una norma di legge che stabilisca la non applicabilità del decreto legge alla nostra Regione.

Invero il decreto legge era stato originato dalla circostanza che, essendo prevista per il 6 maggio la tornata elettorale nazionale, il termine per la presentazione delle liste sarebbe dovuto scadere il giorno di Pasqua o Pasquetta. Pertanto si è voluto anticipare la scadenza per evitare che sorgessero delle difficoltà, soprattutto da parte degli uffici, nella presentazione delle liste. Noi con questa proposta di legge prevediamo espressamente la non applicabilità del decreto legge con la conseguenza che per la presentazione delle liste continuerà ad applicarsi il termine ordinario.

Preciso che in Commissione si era ritenuto opportuno non presentare emendamenti a questa proposta di legge, rinviando eventuali emendamenti relativi ad altre questioni alla legge sulle Province.

Risultano peraltro presentati, allo stato, due emendamenti: uno dell'onorevole Cuccureddu, il cui contenuto ha incontrato anche il consenso della Commissione, che però ha invitato il proponente a ritirarlo per poi ripresentarlo giovedì in sede di esame della legge sulle province (l'eventuale bocciatura, peraltro, non ne consentirebbe ovviamente la ripresentazione giovedì) e l'altro presentato da me, per ovviare ad un problema segnalato dalla Giunta.

Si tratta - ne abbiamo parlato anche ieri in sede di Conferenza dei Capigruppo - della circostanza che i risultati ISTAT al 31 dicembre dell'anno precedente, a cui avevamo deciso di far riferimento, possono essere acquisiti solo a giugno-luglio, e ciò determinerebbe evidenti difficoltà applicative; per questo si è ritenuto opportuno presentare un emendamento che rinvii alla vecchia disciplina che faceva riferimento ai risultati del censimento. Quindi per quanto riguarda l'emendamento numero 1 si invita al ritiro, altrimenti il parere è contrario; per quanto riguarda l'emendamento numero 2 il parere è favorevole.

PRESIDENTE. Ricordo ai colleghi che intendono intervenire che si devono iscrivere entro la fine dell'intervento dell'onorevole Cuccureddu che ha disposizione venti minuti.

E' iscritto a parlare il consigliere Cuccureddu. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Cercherò di usare meno dei venti minuti a mia disposizione per chiarire, spero in maniera sufficientemente esaustiva, quali sono i temi in discussione. Ha ragione l'onorevole Steri quando afferma: se noi oggi bocciamo i due emendamenti per sei mesi non potremo riportare in Aula i due problemi che con essi si cercano di affrontare. Si tratta di due problemi di vitale ed urgentissima attualità, urgentissima perché lunedì, questo lunedì, il prefetto di Sassari nominerà il primo revisore dei conti dello Stato in un comune della Sardegna, nel comune di Semestene, e a seguire tutti i comuni della Sardegna verranno "normalizzati". In sostanza la Regione Sardegna, che ha competenza primaria in materia di enti locali, verrà commissariata dello Stato, dal Viminale e dalle Prefetture, che nomineranno gli organi di revisione contabile, sino ad oggi nominati e scelti dai consigli comunali, unici organi deputati a svolgere la funzione ispettiva nei confronti della Giunta.

È un attacco evidente alla nostra autonomia che è frutto però anche di un nostro errore, perché abbiamo deciso di disapplicare - in attesa di una riforma organica dell'ordinamento degli enti locali, dell'ordinamento contabile e del sistema elettorale - quasi tutti i commi dell'articolo 16 del decreto legge numero 138 del 2011 (dall'1 al 19, poi il 21, il 22, il 23 e il 24) dimenticandoci di sottolineare che Sardegna siamo noi competenti (e che quindi non si applica neanche il comma 25) e che i revisori contabili, sino a quando non interverrà una riforma, saranno nominati dai consigli comunali.

Quindi io assolutamente non ritiro l'emendamento, sia perché c'è un'effettiva urgenza (perché lunedì il Prefetto effettuerà la prima nomina) sia perché, per ragioni di organicità, la norma sui comuni deve essere inserita nella legge sui comuni, non in quella sulle province, altrimenti ciò potrebbe generare difficoltà in sede interpretativa.

Il Consiglio deciderà di bocciare l'emendamento? Bene, significa che accetterà supinamente le imposizioni del Viminale, le imposizioni delle prefetture nei comuni, significa che la Sardegna sarà "normalizzata", sarà territorio disciplinato dal Governo Monti, e saranno loro a stabilire chi controlla, chi è il controllore e chi è il controllato nei nostri comuni.

Ma il secondo aspetto, quello che nell'emendamento è affrontato dal terzo comma, è ancora più importante. Io vi prego di soffermare l'attenzione sul terzo comma perché a molti forse è sfuggito che due settimane fa la Corte dei Conti della Sardegna, esprimendo un parere per il comune di Monserrato, ha precisato che non è possibile derogare al principio del limite delle assunzioni temporanee, in quanto noi, forse per una dimenticanza, non abbiamo inserito nella legge numero 10 del 2011, al comma 6 dell'articolo 11, la frase "ivi compresi i fondi trasferiti ai comuni della Regione". Quindi tutte le risorse inserite nel fondo unico, per esempio quelle destinate ai cantieri di lavoro e di forestazione, non potranno dar luogo a nessuna assoluzione.

Pertanto, se noi non approveremo urgentemente questa norma di interpretazione autentica, si bloccherà tutto l'articolo 4 bis della finanziaria, si bloccherà la possibilità di creare anche un solo posto di lavoro. Sono in gioco migliaia di posti di lavoro che non potranno essere attivati né oggi né nei prossimi sei mesi. Quindi di fatto si disapplica tutto l'articolo 4 bis della finanziaria.

Altro tema da affrontare con estrema urgenza è quello della norma che disciplina la prossima tornata elettorale perché si è generato un notevole caos interpretativo. La lettera della legge, infatti, non parla delle elezioni incautamente fissate per il 6 maggio, che quindi vedrebbero ricadere il termine ultimo per la presentazione delle liste nel giorno di Pasqua e Pasquetta, fa riferimento al turno primaverile. Ora siccome l'interpretazione letterale della legge supera qualunque forma di interpretazione sistematica, perché è la prima interpretazione (e le preleggi sono chiare in questo) è necessario intervenire legislativamente, non ci sono altre possibilità.

Io pertanto non ritirerò assolutamente l'emendamento, semmai mi sembra molto meno urgente quello che fa riferimento ai dati Istat, del censimento o altro, quindi eventualmente inviterei al ritiro del secondo emendamento. Il primo emendamento chiedo che rimanga in discussione (poi interverrò anche sull'articolo 1 qualora ci fosse la necessità) perché se il Consiglio dovesse approvarlo credo che fornirebbe una grande prova d'orgoglio e di dignità perché dimostrerebbe di saper rivendicare le sue competenze. Se dovesse invece bocciarlo si creerebbe il caos in tutti i comuni della Sardegna senza una ragione specifica, perché uno spostamento di 4 giorni mi pare che non abbia proprio nessun senso.

PRESIDENTE. Onorevole Cuccureddu, nel caso in cui l'emendamento numero 1 venisse bocciato potrebbe benissimo essere ripresentato perché l'articolo del Regolamento riguarda il divieto di ripresentazione, prima che siano trascorsi sei mesi, dei disegni e delle proposte di legge, non dei singoli emendamenti.

E' iscritto a parlare il consigliere Cuccu. Ne ha facoltà.

CUCCU (P.D.). Presidente, mi corre l'obbligo di intervenire su questa proposta di legge perché sono veramente disarmato! Se un domani si dovrà utilizzare qualcosa per certificare l'inutilità di questo Consiglio regionale e il fallimento di questa legislatura si utilizzerà questa legge.

E' possibile che noi siamo chiamati in Aula a approvare una legge per far sì che le liste si presentino non il 16 o il 17 aprile ma il 19 o il 20, il 20 o il 21? Colleghi, veramente, se questa è l'inaugurazione della stagione delle riforme (questa è una legge che proviene dalla prima Commissione, mi scusi Presidente Maninchedda, ma non ce l'ho con lei) se questa è l'inaugurazione della stagione delle riforme, auguri! Perché, davvero, di fronte ai problemi che abbiamo da affrontare (non parlo nemmeno di drammi della Sardegna, non voglio essere così demagogo) soffermarci in questa maniera, con un Consiglio convocato con urgenza, per approvare una legge che posticipi di quattro giorni la presentazione delle liste, è veramente paradossale. E' naturale che poi la gente non ci capisca più niente.

Se chi di dovere avesse fatto quello che doveva fare, se avesse inviato le circolari ai comuni e avesse impartito le disposizioni su come presentare le liste, non avremmo avuto bisogno di questa legge. Non ci sarebbe stato questo caos di cui parlava l'onorevole Cuccureddu. Davvero crediamo che la gente capisca qualcosa di fronte a queste cose? Oggi leggiamo sui giornali che addirittura potremmo essere costretti a posticipare di 15 giorni le elezioni. Per quale ragione? Perché il Governo non si farebbe carico delle spese?

Il Presidente Cappellacci, che come è sua abitudine è assente, un mese fa ha saputo di questo problema. Allora spostiamo le date di 15 giorni e il ballottaggio, nei comuni di Selargius, Oristano ed Alghero, potrebbe tenersi il 16 e il 17, o il 17 e 18 di Giugno, e voi (il Presidente Cappellacci non c'è quindi lo dico a lei onorevole Rassu) potreste suggerire ai commissari di Alghero e di Oristano, che sono di vostra nomina, ma non avrete difficoltà eventualmente a suggerirlo anche al Sindaco di Selargius, di spostare i seggi elettorali al mare, a Torregrande, alle Bombarde, perché il 16 e il 17 luglio la gente va al mare, non va a votare.

Ecco che quindi, Presidente, io penso che questa legislatura - l'abbiamo detto a più riprese, l'abbiamo detto in tante occasioni - abbia esaurito già da tempo la sua funzione, sia finita, e se arriviamo in aula con queste proposte di legge siamo noi stessi che ne certifichiamo il fallimento, che certifichiamo l'inutilità delle cose che facciamo. Questa è l'ennesima delle leggi inutili!

Quindi io voterò a favore perché, arrivati a questo punto, rischiamo davvero di mettere in difficoltà i comuni se non la approvassimo; ma non serviva! Assessore, i suoi uffici avrebbero dovuto muoversi prima: chiedere un chiarimento, formulare un quesito al Ministero, inviare una circolare ai comuni; perché dobbiamo arrivare ad approvare queste leggi? Sembra veramente anche un modo per svilire il nostro compito, il compito dei legislatori chiamati a tappare i buchi, chiamati a sopperire alle inefficienze, a colmare le incompetenze.

Veramente è disarmante, è squalificante anche per il ruolo che deve rivestire il Consiglio regionale.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Campus. Ne ha facoltà.

CAMPUS (P.d.L.). Presidente, io non sarei così drastico nel valutare come farlocca questa riunione del Consiglio; è vero che presentare liste quattro giorni prima o quattro giorni dopo non è una tragedia, assolutamente, ma i comuni e segretari dei comuni non possono restare nell'incertezza. Quindi posto che si è creato, per una gestione forse un po' demagogica del problema, tra referendum regionali e elezioni amministrative, un affastellamento di scadenze elettorali, e quindi una confusione di cui certamente i comuni non hanno colpa (e tanto meno ne hanno colpa i cittadini) credo che sia importante che il Consiglio regionale si pronunci per stabilire tempi certi. Comunque non è certamente una perdita di tempo.

Intervengo però in sede di discussione generale perché ritengo che l'emendamento dell'onorevole Cuccureddu, anche e soprattutto la parte relativa ai revisori dei Conti, sia un emendamento che debba essere ritirato, e non perché altrimenti non potrebbe più essere presentato (correttamente infatti il Presidente ha fatto presente che quel problema non sussiste) ma perché ritengo che sarebbe davvero difficile spiegare alla gente che ci riuniamo venerdì d'urgenza per ridare ai partiti il potere di nomina lottizzata dei revisori dei conti. Il legislatore nazionale, infatti, è intervenuto nel modificare i criteri di nomina dei revisori dei conti per ridare terzietà a questa figura.

Sappiamo tutti che oggi i revisori dei conti, che sono quelle figure che devono certificare il bilancio di un Comune e come i soldi pubblici vengano spesi, sono lottizzati dai partiti . Io credo davvero che sia difficile spiegare, al di fuori di quest'Aula, che ci riuniamo con urgenza per evitare che lo Stato, i prefetti, ci scippino qualcosa. Ma davvero la specificità sarda si deve estrinsecare nel mantenere uno status quo, cioè nel mantenere la possibilità che i controllori vengano nominati dai controllati e che, quindi, la loro funzione sia di fatto vanificata?

Io non ricordo che ci siano mai stati revisori dei conti che abbianoinviato, se non forse in pochissimi casi, segnalazioni alla Corte dei conti. Allora, se il legislatore nazionale ha pensato di moralizzare questo settore, non vedo perché la Sardegna debba issare la bandiera dei quattro mori per dire: no, da noi non vale, da noi comandiamo noi. Benissimo: sappiamo fare di meglio? No, vogliamo tornare alla lottizzazione. Vogliamo tornare a sminuire e svilire la figura del revisore che viene nominato dai partiti che governano il Comune. Davvero francamente, onorevole Cuccu, io credo che avremo mille e una occasione per rivendicare la nostra autonomia, la nostra specificità, la nostra storia, ma difendendo la lottizzazione anche di tutte le cariche.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Signora Presidente, oggi siamo impegnati in un compito che spesso viene assegnato a questo Consiglio regionale, cioè il compito della legislazione d'emergenza. La legislazione d'emergenza in questo caso è scaturita da una serie di pasticci compiuti soprattutto del presidente della Giunta regionale che, spostando la data delle elezioni amministrative in Sardegna, rispetto alla data stabilita per gli altri comuni d'Italia, ha innescato un meccanismo in cui si è inserita, abbastanza pesantemente, l'iniziativa del Ministero degli interni e del Dipartimento degli enti locali del Ministero stesso.

Sono d'accordo con quanto affermato dal collega Cuccu all'inizio di questo dibattito: che sicuramente era possibile trovare un altro meccanismo di chiarimento di questo pasticcio alternativo alla legge. Ma tant'è, oggi siamo chiamati a discutere di questa legge e diciamo che, per quel che riguarda il comma 1 del testo approvato dalla Commissione, siamo d'accordo sulla sua approvazione con le precisazioni e le stigmatizzazioni di cui ho parlato prima.

Relativamente all'emendamento sui revisori dei conti, ho già espresso al collega Cuccureddu la mia opinione: io sono dell'avviso che non sia materia urgente da inserire nella discussione d'emergenza di stamattina, e soprattutto nutro molti dubbi sul fatto che sia da difendere la conferma della scelta dei revisori dei conti da parte dei Sindaci e quindi da parte delle forze politiche. Sappiamo tutti, collega Cuccureddu, che anche nella scelta del revisore dei conti si utilizzano i bilancini politici, che anche quei posti sono oggetto di spartizione politica, per cui io sono dell'avviso che la scelta del revisore dei conti debba essere operata da un ente terzo rispetto agli enti stessi che devono essere controllati; non ci deve essere più confusione tra il ruolo di controllato e il ruolo di controllore; il controllato non può controllare il controllore.

Sappiamo tutti delle telefonate, delle pressioni, delle sollecitazioni che tutti i Sindaci hanno ricevuto e riceveranno per la scelta di revisori dei conti; è naturale che a quel punto i revisori rispondano a quel Sindaco. Per cui noi siamo dell'avviso che l'articolo 1 debba essere velocemente approvato per poi impegnarci subito a sottrarre i Comuni, che sono chiamati al voto, dalla confusione in cui versano a causa dei comportamenti politici e istituzionali pasticciati del Presidente della Giunta regionale.

Sappiamo che si è voluta creare una distinzione di date tra i referendum regionali, che sono prossimi allo svolgimento, e le elezioni amministrative, ma sappiamo anche che ormai è ineluttabile lo slittamento delle elezioni, per cui riteniamo assolutamente indispensabile spostare il termine delle elezioni amministrative prossime, anche per non sommare confusione a confusione.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Dedoni. Ne ha facoltà.

DEDONI (Riformatori Sardi). Presidente, devo dire la verità, nutrivo qualche perplessità su questa proposta di legge, la ritenevo non necessaria, convinto come ero che l'autonomia della Sardegna fosse in grado di farsi valere per quella che è. Poi, qualcuno ha sollevato il problema dicendo: "ma sai, non abbiamo una legislazione organica relativa agli enti locali". Ma se non abbiamo una legislazione organica sugli enti locali questo è un grande difetto della Regione Sardegna, quindi noi pecchiamo anche sotto l'aspetto del federalismo interno, non solo nel fronteggiare l'invasione da parte dello Stato in materie che riteniamo siano di competenza esclusiva della nostra Regione.

Ma vi è di più: mi meravigliava il fatto che una proposta di legge venisse presentata sulla scorta di una lettera di un funzionario del dipartimento degli affari interni del Ministero degli interni, perché ciò vuol dire che un dirigente qualunque dell'apparato burocratico dello Stato è in grado di mettere in scacco il Consiglio regionale e il sistema autonomistico della Sardegna. Io dico che quantomeno è ridicolo che un dirigente qualunque dello Stato, un burocrate, possa provocare la convocazione urgente del Consiglio regionale, imponendo al Parlamento della Regione Autonoma della Sardegna, rappresentante del popolo sardo, di discutere per spostare di quattro giorni le elezioni comunali. E' veramente ridicolo!

Allora mi fa specie quando qualcuno viene a dire che non servono i referendum ma servono le riforme del Consiglio regionale, considerato che il Consiglio regionale non è stato capace di riformare se stesso, di dare un orientamento alle autonomie locali. Perché non ragioniamo di queste cose? Perché non cominciamo a capire che probabilmente queste sono le vere rivoluzioni, quelle che si pongono in atto veramente nell'interesse dei sardi?

Ma vorrei anche sottolineare che non sono sicuro, caro onorevole dell'I.d.V., che sia giusto pensare che debba essere un organo terzo a nominare i revisori. È comunque una questione su cui riflettere. La terzietà dello Stato in questo caso, onorevole Campus, non è in discussione, è in discussione il fatto che altri organi, di qualunque colorazione politica, che stanno a Roma, possano decidere degli interessi dei sardi. Io non sono più d'accordo su questo; se si vuole avere la garanzia che non siano più i partiti politici a decidere, si stili un elenco dei revisori contabili, se ne estragga a sorte una terna e da lì si scelga. Si trovino soluzioni adeguate, ma la scelta resti in capo alla Regione autonoma della Sardegna.

Gli strumenti ci sono se vogliamo trovarli, se vogliamo costruire veramente un sistema autonomistico serio che non patisca le devianze di una partitocrazia che vuole prendersi tutto ciò che passa per la strada. Noi abbiamo gli strumenti e la capacità di poterlo fare, e allora la prima cosa che ci dobbiamo ricordare è che manca una legislazione organica delle autonomie locali in Sardegna, che manca una riforma seria e complessiva delle nostre istituzioni autonomistiche e che quindi non possiamo neanche andare a parlare di federalismo interno quando non siamo capaci di difendere il federalismo esterno nei confronti di uno Stato che invade le prerogative della nostra autonomia.

Se non si hanno radicati in mente questi concetti e non si è capaci di farli maturare, vuol dire che questo Consiglio regionale non ha ragion d'essere.

PRESIDENTE.. Salutiamo gli alunni e gli insegnanti delle quinte classi dell'Istituto comprensivo "Leonardo da Vinci" di Decimomannu, che oggi assistono ai nostri lavori.

E' iscritto a parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, colleghi, ero deciso a rinunciare all'intervento ma l'impressione che non sia stata recepita bene la norma che stiamo esaminando mi induce a fare alcune precisazioni

Intanto la nota del Dipartimento degli affari territoriali del Ministero dell'interno non c'entra assolutamente nulla; è qualcosa che in questo momento non ci interessa perché non è argomento di discussione oggi, anche se dovrebbe interessarci molto per il suo contenuto. L'argomento di discussione oggi è il termine stabilito per la presentazione delle liste elettorali. Questo termine, che è sempre stato dal ventinovesimo al trentesimo giorno antecedente il giorno delle votazioni, è stato, non per una necessità del Presidente della Regione Sardegna, onorevole Salis, ma per una necessità del Presidente del Consiglio dei ministri e con un atto del ministro Cancellieri, spostato al trentaquattresimo giorno, un giorno che non ha riferimenti storici in nessuna materia. Perché 34 giorni? Per evitare che la presentazione delle liste avvenisse il giorno di Pasqua, questa è la ragione.

Io personalmente avrei interpretato la norma in Sardegna "dal ventinovesimo al trentesimo giorno" considerandola una norma ad hoc per quelle elezioni, e così molti di noi l'hanno interpretata. Sennonché il Ministero non la pensa così, i Prefetti non la pensano così (e tre Prefetti su quattro in Sardegna pare che abbiamo detto che il termine è il trentaquattresimo giorno), e non si capisce perché i nostri amministratori, i nostri candidati, i partiti che si devono presentare, quelli che devono raccogliere le firme e quelli che non le devono raccogliere, dovrebbero vivere nell'incertezza. Lo vogliamo chiarire questo aspetto? Io credo che lo dobbiamo chiarire. Trascorriamo tantissime ore in quest'Aula per non risolvere nulla, almeno questo problema risolviamolo.

Molti colleghi dell'opposizione si sono scatenati affermando che le responsabilità erano del Presidente della Regione, della Giunta, della maggioranza, ma la nota del Ministero, caro onorevole Salis, mette in discussione ciò che lei ha fatto, ciò che io ho fatto, ciò che tutti quanti noi abbiamo fatto, non mette in discussione ciò che ha fatto il presidente Cappellacci. Quindi lei dovrebbe avere la sensibilità di capire dove stiamo andando a parare e che cosa possiamo risolvere esaminando questa nota; nota che, ripeto, pur non essendo oggi all'attenzione del Consiglio merita comunque attenzione per le implicazioni politiche.

Ho letto sui quotidiani che la responsabilità di tutto ciò sarebbe stata del presidente Cappellacci: io quando c'è da muovere delle accuse al presidente Cappellacci sono il primo a farlo ma, in questa circostanza, questa lettera conferma che il presidente della Regione ha agito tempestivamente. E allora, di che cosa stiamo parlando? La politica è fatta anche di critiche, di avversione, di diatribe di tutti i generi, però a un certo punto è necessario anche fermarsi.

In questo momento noi vorremmo che le elezioni amministrative in Sardegna si svolgessero con la massima linearità; io spero che non sia necessario posticipare il giorno delle elezioni, ma questo non dipende da questo Consiglio regionale e men che meno dal Presidente della Regione. Il Presidente della Regione è colui che emana il decreto, ma chi deve fornire l'assistenza tecnico-amministrativa è il Ministero dell'interno, e il Ministro dell'interno parrebbe non essere in grado oggi di garantire per il 20 e 21 maggio tale assistenza.

Di fronte a questa situazione un Consiglio regionale responsabile deve perdere molto tempo? Secondo me non ne deve perdere. E' sufficiente scrivere in norma, "tra il ventinovesimo e il trentesimo giorno" perché quella normalità che vale in tutta Italia sia ripristinata; per tutto il resto, se ci sarà da spostare la data delle elezioni, non dipenderà certo dal Consiglio perché non la decide il Consiglio.

Quindi, io vorrei invitare tutti quanti a mostrare un minimo di responsabilità nell'approvare questa proposta di legge, e chiedo al Presidente del Consiglio di sospendere per cinque minuti la seduta prima di mettere in votazione gli emendamenti che sono stati presentati.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Intervengo per dichiarare il voto favorevole e colgo l'occasione per una precisazione, anche in ragione degli emendamenti che sono stati presentati.

Io penso, Presidente, che questa non sia una legge inutile, purtroppo; questa è una legge necessaria in ragione della depressione nella quale è caduta la nostra burocrazia che ha il compito dell'interpretazione delle leggi, la quale interpretazione deve essere il più possibile univoca e non può dare adito a ritardi e a richiami anche da parte degli organi di giurisdizione chiamati a sciogliere nodi imputabili alla confusione tra le disposizioni legislative che si devono applicare.

E' una vecchia questione, e la vecchia questione è sempre quella che riguarda anche la nostra autonomia. Lo dico, onorevole Diana, solo per il fatto che a tutti noi sarebbe piaciuto conoscere il testo di quella lettera qualche giorno prima che lei gentilmente la rendesse nota in Commissione, perché risale ad un mese fa. Forse, se l'avessimo conosciuto, avremmo potuto ragionare meglio tutti quanti anche sul contenuto della norma che ci accingiamo a votare; se l'avessimo conosciuto, ma non l'abbiamo conosciuto! Ogni volta riaffiora la questione se, nel conflitto tra legge statale e legge regionale, prevalga la prima o la seconda. La soluzione è contenuta nella Costituzione che assegna ad ognuno il suo spazio di competenza e a tutti impone l'obbligo di rispettarlo.

Io voterò a favore di questo articolo; chiedo al collega Cuccureddu, anche per lasciarci il tempo poi di riflettere, di ritirare gli emendamenti e di riproporli con il prossimo provvedimento la prossima settimana.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Io voterò a favore di questa "leggina", ma vorrei richiamare tutti noi a un po' più di linearità.

Vedete, noi ci facciamo male da soli, la politica ultimamente si sta facendo molto male da sola e aggiunge motivi di critica da parte dell'opinione pubblica anche con questo tipo di sedute. Questa era una leggina da leggere, votare, approvare per poi dedicarci ad altro, a tutti quei problemi richiamati da altri colleghi, senza, come si dice con linguaggio fumettistico, continuare nei "bla bla bla". Era una leggina già discussa in Commissione che doveva semplicemente limitarsi a regolare la presentazione delle liste elettorali, punto; tutto il resto appartiene ad altre discussioni. E noi bene avremmo fatto a essere molto più razionali e pragmatici nell'affrontarla tecnicamente.

Altro discorso meriterebbe la situazione che si è venuta a creare per le elezioni, col gioco delle tre carte, con i "Risiko" del Presidente, che emana tre, quattro delibere, sposta date, gioca col calendario, cerca di mischiare sempre di più le carte, manifestando- perdonatemi- anche una certa incompetenza.

Leggete il sito della Regione: quando riporta le leggi di riferimento per le elezioni amministrative richiama solo le leggi nazionali, dimenticando che abbiamo anche delle leggi regionali, come la numero 4 del 2012, che disciplinano le elezioni amministrative; ma questo fa parte ormai del personaggio. E per quanto riguarda il documento di cui si è parlato - mi permetta onorevole Uras- noi lo conoscevamo prima, perlomeno io lo conoscevo prima che il collega Diana lo leggesse e lo portasse in Commissione, perché era noto; il problema è però che quel documento è del 12 di marzo, e che soltanto con molto ritardo ne siamo venuti a conoscenza.

Ma il problema riguarda più in generale i rapporti Stato-Regione, è un problema di collocazione della Sardegna all'interno di una nazione matrigna, è un problema che riguarda i rapporti all'interno della Commissione paritetica, è un problema che riguarda il patto di stabilità, le nuove entrate, il lavoro che manca: questi sono i problemi. Questa legge, emendamenti o non emendamenti, votiamola, licenziamola e lavoriamo ad altro.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO PIETRO (P.D.). Anche io condivido le parole dell'onorevole Capelli, il quale ha detto che la legge avrebbe dovuto essere esitata molto rapidamente, perché riguarda semplicemente una questione di carattere tecnico. Quindi, intervengo per annunciare il voto favorevole da parte del Partito Democratico in merito al passaggio all'esame degli articoli e in merito alla legge, e non mi scandalizzerei neanche se, per quanto riguarda gli emendamenti (ma sono questioni che riguardano più i Gruppi e i Capigruppo, io non ho niente in contrario, anzi sono assolutamente favorevole, e li avrei integrati nella legge) venissero esaminati la prossima settimana . Quindi inviterei l'onorevole Cuccureddu a valutare l'ipotesi che è stata sottoposta. Nel caso in cui la legge si votasse oggi, io personalmente credo che sarebbe utile e necessario votare anche gli emendamenti presentati.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Anche io annuncio il voto favorevole al passaggio all'esame degli articoli.

Per chiarire, lo ripeto in modo che possano sentire tutti: gli emendamenti sono stati presentati e non verranno ritirati; se il Consiglio regionale vorrà bocciarli oggi e approvarli tra quattro giorni, daremo il senso della serietà di questa Assemblea. E' capitato anche in altre occasioni che, a distanza di quindici giorni, abbiamo votato contro, poi votato a favore, poi rivotato contro.

Per quanto riguarda la competenza dei prefetti alla nomina dei revisori dei conti, c'è chi esalta la trasparenza dei prefetti. Ma non sappiamo come funzionano le carriere prefettizie? Non sappiamo che ci sono prefetti "targati", "marchiati" dai partiti, che nomineranno i revisori dei conti che più fanno comodo a quei partiti o a alle correnti di quei partiti? Non sappiamo che il tal prefetto è diventato prefetto perché in quel momento era ministro, per esempio, un leghista piuttosto che un esponente di altro partito? Allora come si può pensare che le scelte operate dai prefetti siano garanzia di trasparenza?

Non è concepibile che i consiglieri comunali dei piccoli paesi, gente che "si fa il mazzo" anche per allestire i palchi quando ci sono le feste patronali, siano il demonio, i mafiosi, la casta, mentre ciò che fanno i prefetti sia garanzia di trasparenza. Stiamo arrivando a questo. Ma rendiamoci conto che siamo noi che stiamo alimentando questo genere di antipolitica. Chi deve nominare i revisori dei conti è il consiglio comunale, che ha funzioni ispettive, di controllore rispetto alla Giunta e rispetto al sindaco, e uno dei revisori è nominato dalla minoranza.

Oggi stiamo espropriando i Comuni di una loro competenza per assegnarla ai prefetti, che imporranno revisori di conti di Varese o di chissà dove nei comuni della Sardegna: questo succederà. Quindi, la norma è chiara, ma ancora più chiaro è un altro comma sul quale non ci si è soffermati. Stiamo bloccando le assunzioni in tutti i comuni della Sardegna. Se oggi non interveniamo - è già lunedì - questo succederà. Significa che per tre anni (non per due giorni) qualche comune manterrà i revisori dei conti. Quindi non ha proprio nessun senso bocciare la norma oggi o approvarla tra quattro giorni, se non quello di dare il segno della pochezza di questo Consiglio regionale, che un giorno boccia e un giorno approva norme identiche.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCU (P.D.). Io voterò a favore del passaggio all'esame degli articoli, perché - lo ribadisco - se chi di dovere avesse fatto quello che avrebbe dovuto fare, oggi questa legge non sarebbe stata necessaria. Quindi questa è una legge inutile per questo motivo, è utile che la approviamo perché i comuni oggi sono in difficoltà, ma è utile solo approvare la proposta di legge così come è stata presentata, tutto il resto non presenta nessuna urgenza, non c'entra niente con l' urgenza di presentare le liste e con l'urgenza dei comuni di avere informazioni sulle liste.

Ma che c'entrano i revisori dei conti in questa legge? Io faccio il revisore dei conti, quindi non ho difficoltà a capire che non c'entrano nulla. Il fatto è che ogni volta abbiamo la frenesia di infilare delle norme che non c'entrano niente col resto della legge, approfittando dell'urgenza, approfittando della disponibilità che diamo a percorsi accelerati per arrivare in Aula; non è corretto. Noi abbiamo accordato il consenso ad arrivare in Aula per approvare questa norma, non per fare altro (io per lo meno in questa maniera lo interpreto) tutto il resto non c'entra, e avremo occasione, quando arriverà in Aula la legge sulle autonomie locali (se arriverà, se ci sarà la capacità e la volontà politica di farla arrivare) per parlare anche di quello.

Se e quando questo avverrà, probabilmente io converrò con l'onorevole Cuccureddu che non dovrà essere il prefetto ad indicare il revisore dei conti, che dovrà farlo il comune con un sorteggio, come peraltro previsto dalla legge nazionale che poi hanno modificato. Però ne parleremo allora, oggi non c'entra nulla con l'argomento oggetto della legge in esame. Io voterò a favore solo per consentire ai comuni di avere certezza sui tempi della presentazione delle liste, stante la negligenza della Giunta.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Anche noi voteremo a favore della legge per evitare confusione tra i partiti che devono presentare le liste e i comuni che devono organizzare le elezioni. Io non mi sono riferito assolutamente alla lettera del Ministero degli interni, assolutamente, perché so che non c'entra niente in questa discussione, quello che c'entra è però il comportamento confuso e pasticciato relativo alla fissazione della data delle elezioni amministrative e dei referendum che ha contribuito a creare questa ulteriore confusione. Sulla lettera del Ministero degli interni non ho detto niente, ma mi sono riferito al fatto che gli equivoci che questa lettera può portare, anche relativamente alla fissazione della data per le elezioni amministrative, sono nati dalla circostanza che questa lettera è stata portata a conoscenza del Consiglio regionale con estremo ritardo; solo questo. Perché la lettera è del 12 marzo, e noi ne abbiamo avuto conoscenza, grazie alla sua gentile disponibilità a farcela leggere ieri in Commissione, con un ritardo esattamente di un mese.

Quindi il riferimento ai pasticci, alla confusione, ai ritardi che io ho fatto nel mio intervento era esclusivamente relativo alla comunicazione di questa lettera che pone degli indubbi problemi dal punto di vista normativo e istituzionale, ma che rappresenta anche un macigno di carattere politico nei rapporti tra lo Stato e la Regione Sardegna. Noi, comunque, per evitare ulteriori confusioni, ribadiamo il nostro voto favorevole al passaggio all'esame della degli articoli.

PRESIDENTE. Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1 e dei relativi emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1 e dei relativi emendamenti:

Art. 1

Norme urgenti in materia di enti locali

1. Non si applicano in Sardegna le disposizione contenute nel decreto legge 27 febbraio 2012 n. 15, convertito senza modificazioni in legge 5 aprile 2012, n. 36 (Conversione in legge del decreto-legge 27 febbraio 2012, n. 15, recante disposizioni urgenti per le elezioni amministrative del maggio 2012).

Emendamento aggiuntivo Cuccureddu

Articolo 1

All'art.1 dopo il comma 1 sono aggiunti i seguenti:

2. Alla legge regionale 22 febbraio 2012, n. 4 (Norme in materia di enti locali e sulla dispersione ed affidamento delle ceneri funerarie), art. 2, comma 1 , dopo "24" e prima di "e 29" è aggiunto "25".

3 . Alla legge regionale i 8 marzo 201 1, n. 10 (Disposizioni urgenti in materia di enti locali), art. 2, comma 6, è aggiunta alla fine la frase "ivi comprese quelle del fondo unico previsto dall'articolo 10 della legge regionale n. 2 del 2007". (1)

Emendamento aggiuntivo Steri

Articolo 1

Dopo il comma 1 è inserito il seguente comma:

2. Il comma 5 dell'articolo i della Legge regionale 22 febbraio 2012, n. 4 (Norme in materia di enti locali e sulla dispersione ed affidamento delle ceneri funerarie) è sostituito dal seguente:

"5. Per il calcolo dei consiglieri di cui al comma i il numero degli abitanti è quello risultante dai dati dell'ISTAT relativi alla popolazione residente calcolata al 31 dicembre del penultimo anno precedente la data di convocazione dei comizi elettorali.". (2).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Steri, relatore.

STERI (U.D.C.-FLI), relatore. Sull'emendamento numero 1 c'è un invito al ritiro, sull'emendamento numero 2 il parere è favorevole.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Pareri personali, perché la Commissione non si è riunita.

STERI (U.D.C.-FLI). Sull'emendamento numero 1 la Commissione ha precisato espressamente che andava presentato in altra occasione. Non sono pareri personali!

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica

RASSU (P.d.L.), Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica. Il parere della Giunta è conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Sospendo la seduta sino alle ore 11 e 30.

(La seduta, sospesa alle ore 11 e 22, viene ripresa alle ore 11 e 33.)

PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 1.

Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAMPUS (P.d.L.). Presidente, io credo davvero che qua si stia giocando sull'ignoranza o sulla buona fede, non lo so, però quando mi sono espresso contro la possibilità di continuare a lottizzare una carica che deve rivestire carattere di terzietà mi è stato detto che voglio asservirmi allo Stato, che i Prefetti nomineranno da revisori dei conti di Viterbo o di Frosinone. La norma che noi applichiamo in Sardegna - perché non l'abbiamo voluta disapplicare, e che ora ci viene chiesto di disapplicare - recita testualmente: "A decorrere dal primo rinnovo dell'organo di revisione, successivo all'entrata in vigore del presente decreto, i revisori dei conti degli enti locali sono scelti mediante estrazione da un elenco nel quale possono essere inseriti, a richiesta, i soggetti iscritti a livello regionale".

Ora io, francamente, tutta questa prostrazione e "sodomizzazione" da parte dello Stato centrale per aver detto che i revisori dei conti devono essere soggetti terzi rispetto alla politica, francamente non la vedo. Per cui voterò contro l'emendamento convintamente, ora e tra una settimana.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 1. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 1 a firma Cuccureddu.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Barracciu, Bruno e Porcu hanno votato a favore, che il consigliere Planetta ha votato contro e che il consigliere Diana Giampaolo si è astenuto.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Cuccureddu - Dessì - Espa - Mulas - Porcu.

Rispondono no i consiglieri: Bardanzellu - Campus - Capelli - Cappai - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Lai - Lunesu - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Murgioni - Oppi - Piras - Planetta - Randazzo - Rassu - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Christian - Steri - Tocco - Uras - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Dedoni - Diana Giampaolo - Lotto - Solinas Antonio.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 54

votanti 49

astenuti 5

maggioranza 25

favorevoli 10

contrari 39

(Il Consiglio non approva).

Metto in votazione l'emendamento numero 2. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno della pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).)

PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 2. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo alla votazione finale della legge.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 379/A.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Diana Giampaolo, Peru, Petrini, Planetta, Rodin, Sanna Paolo, Stochino e Zedda Alessandra hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Bardanzellu - Barracciu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - Dedoni - Dessi' - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Fois - Greco - Lai - Lotto - Lunesu - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Mulas - Murgioni - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna GGian Valerio - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Zedda Alessandra - Zuncheddu.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 60

votanti 59

astenuti 1

maggioranza 30

favorevoli 59

(Il Consiglio approva).

Il Consiglio è convocato per giovedì 19 aprile 2012 alle ore 10.

La seduta è tolta alle ore 11 e 39.



Allegati seduta

CCCXVI Seduta

Venerdì 13 aprile 2012

Presidenza della Presidente LOMBARDO

La seduta è aperta alle ore 10 e 02.

DESSI', Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 6 marzo 2012 (308), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Salvatore Amadu, Ignazio Artizzu, Radhouan Ben Amara, Andrea Biancareddu, Giorgio Locci, Franco Mula, Sergio Obinu, Pietro Pittalis e Pierpaolo Vargiu hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 13 aprile 2012.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Assenze per motivi istituzionali

PRESIDENTE. Comunico, ai sensi del comma 5 dell'articolo 58 del Regolamento, che il vicepresidente Michele Cossa è assente dal 9 al 14 aprile 2012 per motivi istituzionali.

Risposta scritta a interrogazione

PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alla seguente interrogazione:

"Interrogazione Barracciu sulla grave erosione e rischio di cedimento di un argine del Rio Cedrino e sulle prevedibili gravi conseguenze ai danni delle persone, delle imprese e del centro abitato di Orosei". (437)

(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)

Annunzio di presentazione di proposte di legge

PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge:

Mula - Dedoni - Pittalis - Cocco Daniele Secondo - Dessì - Cossa - Diana Giampaolo - Solinas Antonio - Cuccureddu - Vargiu - Fois - Mulas - Meloni Francesco - Sanna Paolo Terzo - Petrini - Ben Amara - Salis - Mariani - Cucca - Capelli - Uras - Sechi - Cugusi - Peru - Amadu - Piras - Tocco - Floris Rosanna - Lunesu - Murgioni - Greco - Randazzo - Cuccu - Manca - Lai - Sanjust - Sanna Matteo - Sabatini - Steri - Barracciu - Diana Mario - Sanna Giacomo:

"Modifiche alla legge regionale 14 marzo 1994, n. 12 (Norme in materia di usi civici. Modifica della legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1 concernente l'organizzazione amministrativa della Regione sarda)". (372)

(Pervenuta il 22 marzo 2012 e assegnata alla quinta Commissione.)

Contu Mariano Ignazio - Diana Mario:

"Modifiche alla legge regionale 15 marzo 2012, n. 6 (legge finanziaria 2012)". (373)

(Pervenuta il 28 marzo 2012 e assegnata alla terza Commissione.)

Salis - Cocco Daniele Secondo - Mariani:

"Modifica all'articolo 1, comma 16, e alla tabella E della legge regionale 15 marzo 2012, n. 6, (legge finanziaria 2012)". (374)

(Pervenuta il 28 marzo 2012 e assegnata alla terza Commissione.)

Cucca - Manca - Meloni Marco - Pittalis - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Moriconi:

"Disposizioni a sostegno del sistema integrato della comunicazione e dell'informazione regionale. Norme concernenti la localizzazione degli impianti per l'emittenza radiotelevisiva e per la telefonia mobile". (375)

(Pervenuta il 2 aprile 2012 e assegnata alla seconda Commissione.)

Barracciu - Ben Amara - Uras - Salis - Bruno - Soru - Cocco Pietro - Agus - Corda - Espa - Meloni Valerio - Porcu - Solinas Antonio:

"Misure di sostegno e promozione dell'informazione locale e disciplina della comunicazione istituzionale". (376)

(Pervenuta il 2 aprile 2012 e assegnata alla seconda Commissione.)

Cuccu - Sanna Gian Valerio - Diana Giampaolo - Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Pietro - Cucca - Espa - Lotto - Manca - Meloni Marco - Moriconi - Porcu - Sabatini - Solinas Antonio:

"Tutela e valorizzazione degli ulivi monumentali della Regione Sardegna". (377)

(Pervenuta il 3 aprile 2012 e assegnata alla quinta Commissione.)

Campus - Sanna Matteo - Meloni Francesco - Bardanzellu:

"Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 23 ottobre 2009, n. 4 (Disposizioni straordinarie per il sostegno dell'economia mediante il rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per lo sviluppo), come modificata dalla legge regionale 21 novembre 2011, n. 21 (Modifiche e integrazioni alla legge regionale n. 4 del 2009, alla legge regionale n. 19 del 2011, alla legge regionale n. 28 del 1998 e alla legge regionale n. 22 del 1984, ed altre norme di carattere urbanistico)". (378)

(Pervenuta il 5 aprile 2012 e assegnata alla quarta Commissione.)

Cuccureddu:

"Norme urgenti in materia di enti locali". (379)

(Pervenuta l'11 aprile 2012 e assegnata alla prima Commissione.)

Annunzio di presentazione di proposta di legge statutaria

PRESIDENTE. Comunico che è stata presentata la seguente proposta di legge statutaria:

Salis - Cocco Daniele Secondo - Mariani:

"Norme per l'elezione del Consiglio regionale della Sardegna". (13/STAT)

(Pervenuta il 29 marzo 2012 e assegnata alla prima Commissione.)

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

Annunzio di interrogazioni

"Interrogazione Locci, con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione dei lavoratori socialmente utili, ai sensi del decreto legislativo n. 81 del 2000, della Regione a causa del mancato avvio del programma di stabilizzazione ovvero sul mancato adeguamento dell'integrazione regionale ex lege regionale n. 7 del 1997, articolo 1". (836)

"Interrogazione Cocco Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sui numerosi procedimenti di archiviazione delle domande inoltrate ad ARGEA per beneficiare delle "indennità compensative degli svantaggi naturali"". (837)

"Interrogazione Fois, con richiesta di risposta scritta, sulle gravi carenze del reparto di medicina dell'Ospedale di Alghero". (838)

"Interrogazione Diana Giampaolo, con richiesta di risposta scritta, sugli atti di bullismo e sullo scarso controllo nella metropolitana di superficie di Cagliari". (839)

"Interrogazione Dedoni - Cossa - Fois - Meloni Francesco - Mula - Vargiu, con richiesta di risposta scritta, sul sistematico differimento dell'erogazione degli assegni integrativi FITQ". (840)

"Interrogazione Dedoni - Vargiu - Cossa - Fois - Meloni Francesco - Mula, con richiesta di risposta scritta, sulla possibile recrudescenza dell'epidemia denominata "Febbre del Nilo"". (841)

"Interrogazione Porcu, con richiesta di risposta scritta, sulla nuova campagna pubblicitaria di promozione turistica della Regione "Al primo accenno di raffreddore, presto Sardegna"". (842)

"Interrogazione Mulas, con richiesta di risposta scritta, sulla tratta Porto Torres-Asinara". (843)

"Interrogazione Uras - Capelli - Sanna Gian Valerio, con richiesta di risposta scritta, sulle modalità di pubblicazione degli avvisi pubblici e sulle modalità di costituzione delle liste di esperti dalle quali selezionare profili professionali per incarichi di collaborazione esterna da parte della INSAR Spa, società in house della Regione". (844)

"Interrogazione Corda - Barracciu - Cocco Pietro - Meloni Valerio - Porcu - Solinas Antonio, con richiesta di risposta scritta, sull'inquinamento a La Maddalena e sulle mancate operazioni di bonifica". (845)

"Interrogazione Cuccu, con richiesta di risposta scritta, sull'insegnamento della lingua e della cultura sarda nelle scuole". (846)

"Interrogazione Barracciu, con richiesta di risposta scritta, sullo spostamento al centro di salute mentale di Macomer e Sorgono dei pazienti sofferenti di disagio mentale di Gavoi, Lodine, Ollolai, Olzai, Ottana, Sarule e Fonni già facenti capo al centro di salute mentale di Nuoro". (847)

"Interrogazione Agus - Cuccu, con richiesta di risposta scritta, in merito alla soppressione dell'Ufficio postale a Montevecchio". (848)

"Interrogazione Vargiu, con richiesta di risposta scritta, sull'inefficienza di uffici Edilizia abitativa del Comune di Cagliari". (849)

"Interrogazione Cocco Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata erogazione degli aiuti della misura 221, per l'imboschimento dei terreni agricoli, per l'annualità 2011". (850)

"Interrogazione Zuncheddu, con richiesta di risposta scritta, sui ritardi da parte della Regione circa l'assistenza sanitaria e la carenza di iniziative mirate a far fronte ai casi delle persone affette da sensibilità chimica multipla (MCS)". (851)

"Interrogazione Lai, con richiesta di risposta scritta, sui disservizi ferroviari per i passeggeri nel nord Sardegna". (852)

"Interrogazione Fois, con richiesta di risposta scritta, sul rischio di assumere personale non sardo presso l'Hotel Baia di Conte di Alghero". (853)

"Interrogazione Cocco Daniele Secondo - URAS - SECHI, con richiesta di risposta scritta, sulla grave situazione di abbandono delle aree di proprietà della Regione prima appartenenti alle Ferrovie meridionali sarde e Ferrovie della Sardegna". (854)

Annunzio di interpellanze

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

"Interpellanza Biancareddu sulla mancata applicazione delle norme contenute sul piano casa relative alle zone agricole". (323)

"Interpellanza Planetta sugli interventi finalizzati alla modifica della legge regionale n. 8 del 2001 e sulla costituzione di parte civile della Regione nel procedimento giudiziario presso il Tribunale di Cagliari, sullo smaltimento illegale delle scorie dei fumi d'acciaieria da parte della Portovesme Srl". (324)

"Interpellanza Salis - Cocco Daniele Secondo - Mariani sulla inadeguata promozione turistica on line della Sardegna". (325)

"Interpellanza Planetta su interventi finalizzati a rimediare sperequazioni realizzate ai danni dei dipendenti "idonei alla selezione interna per l'accesso al livello economico iniziale della cat. D" per alcune anomalie procedurali nonché a conclusione dell'iter concorsuale della "selezione interna per titoli ed esami per l'accesso al livello economico iniziale della cat. D dell'Amministrazione regionale" (decr. n. 592/P del 17 giugno 2003)". (326)

"Interpellanza Cocco Daniele Secondo - Uras - Sechi sulla situazione dell'AGRIS Sardegna". (327)

"Interpellanza Sechi - Uras - Zuncheddu - Cocco Daniele Secondo - Cugusi sulle assunzioni di personale stagionale di nazionalità rumena nei villaggi della società Valtur della Sardegna". (328)

Annunzio di mozioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

"Mozione Sabatini - Diana Giampaolo - Salis - Uras - Porcu - Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Espa - Lotto - Manca - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Soru - Ben Amara sulla mancata attuazione del programma di infrastrutturazione e di riconversione produttiva dell'area industriale e portuale di Arbatax, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento". (174)

"Mozione Cucca - Capelli - Barracciu - Lunesu - Mariani - Mula - Pittalis - Diana Giampaolo - Cuccu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Manca - Meloni Valerio - Moriconi - Meloni Marco - Porcu - Corda - Bruno - Agus - Lotto - Solinas Antonio - Cocco Pietro - Uras - Sechi - Espa - Cugusi - Ben Amara - Salis - Cocco Daniele Secondo sullo stato d'attuazione degli impegni assunti a seguito della sottoscrizione del protocollo d'intesa denominato Patto per il territorio, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento". (175)

"Mozione Maninchedda - Sanna Giacomo - Dessì - Planetta - Uras - Sechi - Cocco Daniele Secondo - Sabatini - Cucca - Cuccu - Steri - Cappai - Obinu - Biancareddu - Contu Felice - Diana Mario sulla situazione delle imprese operanti in Sardegna fornitrici dei materiali utilizzati dalle imprese appaltatrici di lavori pubblici in ambito regionale". (176)

"Mozione Diana Giampaolo - Uras - Salis - Agus - Barracciu - Ben Amara - Bruno - Cocco Daniele Secondo - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru sulla gara d'appalto per l'affidamento delle rotte aeree per la continuità territoriale della Sardegna, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento". (177)

PRESIDENTE. Considerata la scarsa presenza di consiglieri in Aula sospendo la seduta sino alle ore 10 e 20.

(La seduta, sospesa alle ore 10 e 12, viene ripresa alle ore 10 e 32.)

Discussione e approvazione della proposta di legge Cuccureddu: "Norme urgenti in materia di enti locali" (379/A)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione della proposta di legge numero 379.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il consigliere Steri, relatore.

STERI (U.D.C.-FLI), relatore. Presidente, la proposta di legge trae origine dall'incertezza circa l'applicabilità alla Regione Sardegna del recente decreto legge che ha modificato, spostandolo al 30 aprile, il termine per la presentazione delle liste elettorali. E' sorta, infatti, una diversità di opinioni sulla questione fra le varie prefetture isolane, anche se pare che proprio ieri il Ministero si sia orientato per la non applicabilità alla Regione Sardegna. Peraltro proprio queste incertezze interpretative hanno evidenziato la necessità di introdurre una norma di legge che stabilisca la non applicabilità del decreto legge alla nostra Regione.

Invero il decreto legge era stato originato dalla circostanza che, essendo prevista per il 6 maggio la tornata elettorale nazionale, il termine per la presentazione delle liste sarebbe dovuto scadere il giorno di Pasqua o Pasquetta. Pertanto si è voluto anticipare la scadenza per evitare che sorgessero delle difficoltà, soprattutto da parte degli uffici, nella presentazione delle liste. Noi con questa proposta di legge prevediamo espressamente la non applicabilità del decreto legge con la conseguenza che per la presentazione delle liste continuerà ad applicarsi il termine ordinario.

Preciso che in Commissione si era ritenuto opportuno non presentare emendamenti a questa proposta di legge, rinviando eventuali emendamenti relativi ad altre questioni alla legge sulle Province.

Risultano peraltro presentati, allo stato, due emendamenti: uno dell'onorevole Cuccureddu, il cui contenuto ha incontrato anche il consenso della Commissione, che però ha invitato il proponente a ritirarlo per poi ripresentarlo giovedì in sede di esame della legge sulle province (l'eventuale bocciatura, peraltro, non ne consentirebbe ovviamente la ripresentazione giovedì) e l'altro presentato da me, per ovviare ad un problema segnalato dalla Giunta.

Si tratta - ne abbiamo parlato anche ieri in sede di Conferenza dei Capigruppo - della circostanza che i risultati ISTAT al 31 dicembre dell'anno precedente, a cui avevamo deciso di far riferimento, possono essere acquisiti solo a giugno-luglio, e ciò determinerebbe evidenti difficoltà applicative; per questo si è ritenuto opportuno presentare un emendamento che rinvii alla vecchia disciplina che faceva riferimento ai risultati del censimento. Quindi per quanto riguarda l'emendamento numero 1 si invita al ritiro, altrimenti il parere è contrario; per quanto riguarda l'emendamento numero 2 il parere è favorevole.

PRESIDENTE. Ricordo ai colleghi che intendono intervenire che si devono iscrivere entro la fine dell'intervento dell'onorevole Cuccureddu che ha disposizione venti minuti.

E' iscritto a parlare il consigliere Cuccureddu. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Cercherò di usare meno dei venti minuti a mia disposizione per chiarire, spero in maniera sufficientemente esaustiva, quali sono i temi in discussione. Ha ragione l'onorevole Steri quando afferma: se noi oggi bocciamo i due emendamenti per sei mesi non potremo riportare in Aula i due problemi che con essi si cercano di affrontare. Si tratta di due problemi di vitale ed urgentissima attualità, urgentissima perché lunedì, questo lunedì, il prefetto di Sassari nominerà il primo revisore dei conti dello Stato in un comune della Sardegna, nel comune di Semestene, e a seguire tutti i comuni della Sardegna verranno "normalizzati". In sostanza la Regione Sardegna, che ha competenza primaria in materia di enti locali, verrà commissariata dello Stato, dal Viminale e dalle Prefetture, che nomineranno gli organi di revisione contabile, sino ad oggi nominati e scelti dai consigli comunali, unici organi deputati a svolgere la funzione ispettiva nei confronti della Giunta.

È un attacco evidente alla nostra autonomia che è frutto però anche di un nostro errore, perché abbiamo deciso di disapplicare - in attesa di una riforma organica dell'ordinamento degli enti locali, dell'ordinamento contabile e del sistema elettorale - quasi tutti i commi dell'articolo 16 del decreto legge numero 138 del 2011 (dall'1 al 19, poi il 21, il 22, il 23 e il 24) dimenticandoci di sottolineare che Sardegna siamo noi competenti (e che quindi non si applica neanche il comma 25) e che i revisori contabili, sino a quando non interverrà una riforma, saranno nominati dai consigli comunali.

Quindi io assolutamente non ritiro l'emendamento, sia perché c'è un'effettiva urgenza (perché lunedì il Prefetto effettuerà la prima nomina) sia perché, per ragioni di organicità, la norma sui comuni deve essere inserita nella legge sui comuni, non in quella sulle province, altrimenti ciò potrebbe generare difficoltà in sede interpretativa.

Il Consiglio deciderà di bocciare l'emendamento? Bene, significa che accetterà supinamente le imposizioni del Viminale, le imposizioni delle prefetture nei comuni, significa che la Sardegna sarà "normalizzata", sarà territorio disciplinato dal Governo Monti, e saranno loro a stabilire chi controlla, chi è il controllore e chi è il controllato nei nostri comuni.

Ma il secondo aspetto, quello che nell'emendamento è affrontato dal terzo comma, è ancora più importante. Io vi prego di soffermare l'attenzione sul terzo comma perché a molti forse è sfuggito che due settimane fa la Corte dei Conti della Sardegna, esprimendo un parere per il comune di Monserrato, ha precisato che non è possibile derogare al principio del limite delle assunzioni temporanee, in quanto noi, forse per una dimenticanza, non abbiamo inserito nella legge numero 10 del 2011, al comma 6 dell'articolo 11, la frase "ivi compresi i fondi trasferiti ai comuni della Regione". Quindi tutte le risorse inserite nel fondo unico, per esempio quelle destinate ai cantieri di lavoro e di forestazione, non potranno dar luogo a nessuna assoluzione.

Pertanto, se noi non approveremo urgentemente questa norma di interpretazione autentica, si bloccherà tutto l'articolo 4 bis della finanziaria, si bloccherà la possibilità di creare anche un solo posto di lavoro. Sono in gioco migliaia di posti di lavoro che non potranno essere attivati né oggi né nei prossimi sei mesi. Quindi di fatto si disapplica tutto l'articolo 4 bis della finanziaria.

Altro tema da affrontare con estrema urgenza è quello della norma che disciplina la prossima tornata elettorale perché si è generato un notevole caos interpretativo. La lettera della legge, infatti, non parla delle elezioni incautamente fissate per il 6 maggio, che quindi vedrebbero ricadere il termine ultimo per la presentazione delle liste nel giorno di Pasqua e Pasquetta, fa riferimento al turno primaverile. Ora siccome l'interpretazione letterale della legge supera qualunque forma di interpretazione sistematica, perché è la prima interpretazione (e le preleggi sono chiare in questo) è necessario intervenire legislativamente, non ci sono altre possibilità.

Io pertanto non ritirerò assolutamente l'emendamento, semmai mi sembra molto meno urgente quello che fa riferimento ai dati Istat, del censimento o altro, quindi eventualmente inviterei al ritiro del secondo emendamento. Il primo emendamento chiedo che rimanga in discussione (poi interverrò anche sull'articolo 1 qualora ci fosse la necessità) perché se il Consiglio dovesse approvarlo credo che fornirebbe una grande prova d'orgoglio e di dignità perché dimostrerebbe di saper rivendicare le sue competenze. Se dovesse invece bocciarlo si creerebbe il caos in tutti i comuni della Sardegna senza una ragione specifica, perché uno spostamento di 4 giorni mi pare che non abbia proprio nessun senso.

PRESIDENTE. Onorevole Cuccureddu, nel caso in cui l'emendamento numero 1 venisse bocciato potrebbe benissimo essere ripresentato perché l'articolo del Regolamento riguarda il divieto di ripresentazione, prima che siano trascorsi sei mesi, dei disegni e delle proposte di legge, non dei singoli emendamenti.

E' iscritto a parlare il consigliere Cuccu. Ne ha facoltà.

CUCCU (P.D.). Presidente, mi corre l'obbligo di intervenire su questa proposta di legge perché sono veramente disarmato! Se un domani si dovrà utilizzare qualcosa per certificare l'inutilità di questo Consiglio regionale e il fallimento di questa legislatura si utilizzerà questa legge.

E' possibile che noi siamo chiamati in Aula a approvare una legge per far sì che le liste si presentino non il 16 o il 17 aprile ma il 19 o il 20, il 20 o il 21? Colleghi, veramente, se questa è l'inaugurazione della stagione delle riforme (questa è una legge che proviene dalla prima Commissione, mi scusi Presidente Maninchedda, ma non ce l'ho con lei) se questa è l'inaugurazione della stagione delle riforme, auguri! Perché, davvero, di fronte ai problemi che abbiamo da affrontare (non parlo nemmeno di drammi della Sardegna, non voglio essere così demagogo) soffermarci in questa maniera, con un Consiglio convocato con urgenza, per approvare una legge che posticipi di quattro giorni la presentazione delle liste, è veramente paradossale. E' naturale che poi la gente non ci capisca più niente.

Se chi di dovere avesse fatto quello che doveva fare, se avesse inviato le circolari ai comuni e avesse impartito le disposizioni su come presentare le liste, non avremmo avuto bisogno di questa legge. Non ci sarebbe stato questo caos di cui parlava l'onorevole Cuccureddu. Davvero crediamo che la gente capisca qualcosa di fronte a queste cose? Oggi leggiamo sui giornali che addirittura potremmo essere costretti a posticipare di 15 giorni le elezioni. Per quale ragione? Perché il Governo non si farebbe carico delle spese?

Il Presidente Cappellacci, che come è sua abitudine è assente, un mese fa ha saputo di questo problema. Allora spostiamo le date di 15 giorni e il ballottaggio, nei comuni di Selargius, Oristano ed Alghero, potrebbe tenersi il 16 e il 17, o il 17 e 18 di Giugno, e voi (il Presidente Cappellacci non c'è quindi lo dico a lei onorevole Rassu) potreste suggerire ai commissari di Alghero e di Oristano, che sono di vostra nomina, ma non avrete difficoltà eventualmente a suggerirlo anche al Sindaco di Selargius, di spostare i seggi elettorali al mare, a Torregrande, alle Bombarde, perché il 16 e il 17 luglio la gente va al mare, non va a votare.

Ecco che quindi, Presidente, io penso che questa legislatura - l'abbiamo detto a più riprese, l'abbiamo detto in tante occasioni - abbia esaurito già da tempo la sua funzione, sia finita, e se arriviamo in aula con queste proposte di legge siamo noi stessi che ne certifichiamo il fallimento, che certifichiamo l'inutilità delle cose che facciamo. Questa è l'ennesima delle leggi inutili!

Quindi io voterò a favore perché, arrivati a questo punto, rischiamo davvero di mettere in difficoltà i comuni se non la approvassimo; ma non serviva! Assessore, i suoi uffici avrebbero dovuto muoversi prima: chiedere un chiarimento, formulare un quesito al Ministero, inviare una circolare ai comuni; perché dobbiamo arrivare ad approvare queste leggi? Sembra veramente anche un modo per svilire il nostro compito, il compito dei legislatori chiamati a tappare i buchi, chiamati a sopperire alle inefficienze, a colmare le incompetenze.

Veramente è disarmante, è squalificante anche per il ruolo che deve rivestire il Consiglio regionale.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Campus. Ne ha facoltà.

CAMPUS (P.d.L.). Presidente, io non sarei così drastico nel valutare come farlocca questa riunione del Consiglio; è vero che presentare liste quattro giorni prima o quattro giorni dopo non è una tragedia, assolutamente, ma i comuni e segretari dei comuni non possono restare nell'incertezza. Quindi posto che si è creato, per una gestione forse un po' demagogica del problema, tra referendum regionali e elezioni amministrative, un affastellamento di scadenze elettorali, e quindi una confusione di cui certamente i comuni non hanno colpa (e tanto meno ne hanno colpa i cittadini) credo che sia importante che il Consiglio regionale si pronunci per stabilire tempi certi. Comunque non è certamente una perdita di tempo.

Intervengo però in sede di discussione generale perché ritengo che l'emendamento dell'onorevole Cuccureddu, anche e soprattutto la parte relativa ai revisori dei Conti, sia un emendamento che debba essere ritirato, e non perché altrimenti non potrebbe più essere presentato (correttamente infatti il Presidente ha fatto presente che quel problema non sussiste) ma perché ritengo che sarebbe davvero difficile spiegare alla gente che ci riuniamo venerdì d'urgenza per ridare ai partiti il potere di nomina lottizzata dei revisori dei conti. Il legislatore nazionale, infatti, è intervenuto nel modificare i criteri di nomina dei revisori dei conti per ridare terzietà a questa figura.

Sappiamo tutti che oggi i revisori dei conti, che sono quelle figure che devono certificare il bilancio di un Comune e come i soldi pubblici vengano spesi, sono lottizzati dai partiti . Io credo davvero che sia difficile spiegare, al di fuori di quest'Aula, che ci riuniamo con urgenza per evitare che lo Stato, i prefetti, ci scippino qualcosa. Ma davvero la specificità sarda si deve estrinsecare nel mantenere uno status quo, cioè nel mantenere la possibilità che i controllori vengano nominati dai controllati e che, quindi, la loro funzione sia di fatto vanificata?

Io non ricordo che ci siano mai stati revisori dei conti che abbianoinviato, se non forse in pochissimi casi, segnalazioni alla Corte dei conti. Allora, se il legislatore nazionale ha pensato di moralizzare questo settore, non vedo perché la Sardegna debba issare la bandiera dei quattro mori per dire: no, da noi non vale, da noi comandiamo noi. Benissimo: sappiamo fare di meglio? No, vogliamo tornare alla lottizzazione. Vogliamo tornare a sminuire e svilire la figura del revisore che viene nominato dai partiti che governano il Comune. Davvero francamente, onorevole Cuccu, io credo che avremo mille e una occasione per rivendicare la nostra autonomia, la nostra specificità, la nostra storia, ma difendendo la lottizzazione anche di tutte le cariche.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Signora Presidente, oggi siamo impegnati in un compito che spesso viene assegnato a questo Consiglio regionale, cioè il compito della legislazione d'emergenza. La legislazione d'emergenza in questo caso è scaturita da una serie di pasticci compiuti soprattutto del presidente della Giunta regionale che, spostando la data delle elezioni amministrative in Sardegna, rispetto alla data stabilita per gli altri comuni d'Italia, ha innescato un meccanismo in cui si è inserita, abbastanza pesantemente, l'iniziativa del Ministero degli interni e del Dipartimento degli enti locali del Ministero stesso.

Sono d'accordo con quanto affermato dal collega Cuccu all'inizio di questo dibattito: che sicuramente era possibile trovare un altro meccanismo di chiarimento di questo pasticcio alternativo alla legge. Ma tant'è, oggi siamo chiamati a discutere di questa legge e diciamo che, per quel che riguarda il comma 1 del testo approvato dalla Commissione, siamo d'accordo sulla sua approvazione con le precisazioni e le stigmatizzazioni di cui ho parlato prima.

Relativamente all'emendamento sui revisori dei conti, ho già espresso al collega Cuccureddu la mia opinione: io sono dell'avviso che non sia materia urgente da inserire nella discussione d'emergenza di stamattina, e soprattutto nutro molti dubbi sul fatto che sia da difendere la conferma della scelta dei revisori dei conti da parte dei Sindaci e quindi da parte delle forze politiche. Sappiamo tutti, collega Cuccureddu, che anche nella scelta del revisore dei conti si utilizzano i bilancini politici, che anche quei posti sono oggetto di spartizione politica, per cui io sono dell'avviso che la scelta del revisore dei conti debba essere operata da un ente terzo rispetto agli enti stessi che devono essere controllati; non ci deve essere più confusione tra il ruolo di controllato e il ruolo di controllore; il controllato non può controllare il controllore.

Sappiamo tutti delle telefonate, delle pressioni, delle sollecitazioni che tutti i Sindaci hanno ricevuto e riceveranno per la scelta di revisori dei conti; è naturale che a quel punto i revisori rispondano a quel Sindaco. Per cui noi siamo dell'avviso che l'articolo 1 debba essere velocemente approvato per poi impegnarci subito a sottrarre i Comuni, che sono chiamati al voto, dalla confusione in cui versano a causa dei comportamenti politici e istituzionali pasticciati del Presidente della Giunta regionale.

Sappiamo che si è voluta creare una distinzione di date tra i referendum regionali, che sono prossimi allo svolgimento, e le elezioni amministrative, ma sappiamo anche che ormai è ineluttabile lo slittamento delle elezioni, per cui riteniamo assolutamente indispensabile spostare il termine delle elezioni amministrative prossime, anche per non sommare confusione a confusione.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Dedoni. Ne ha facoltà.

DEDONI (Riformatori Sardi). Presidente, devo dire la verità, nutrivo qualche perplessità su questa proposta di legge, la ritenevo non necessaria, convinto come ero che l'autonomia della Sardegna fosse in grado di farsi valere per quella che è. Poi, qualcuno ha sollevato il problema dicendo: "ma sai, non abbiamo una legislazione organica relativa agli enti locali". Ma se non abbiamo una legislazione organica sugli enti locali questo è un grande difetto della Regione Sardegna, quindi noi pecchiamo anche sotto l'aspetto del federalismo interno, non solo nel fronteggiare l'invasione da parte dello Stato in materie che riteniamo siano di competenza esclusiva della nostra Regione.

Ma vi è di più: mi meravigliava il fatto che una proposta di legge venisse presentata sulla scorta di una lettera di un funzionario del dipartimento degli affari interni del Ministero degli interni, perché ciò vuol dire che un dirigente qualunque dell'apparato burocratico dello Stato è in grado di mettere in scacco il Consiglio regionale e il sistema autonomistico della Sardegna. Io dico che quantomeno è ridicolo che un dirigente qualunque dello Stato, un burocrate, possa provocare la convocazione urgente del Consiglio regionale, imponendo al Parlamento della Regione Autonoma della Sardegna, rappresentante del popolo sardo, di discutere per spostare di quattro giorni le elezioni comunali. E' veramente ridicolo!

Allora mi fa specie quando qualcuno viene a dire che non servono i referendum ma servono le riforme del Consiglio regionale, considerato che il Consiglio regionale non è stato capace di riformare se stesso, di dare un orientamento alle autonomie locali. Perché non ragioniamo di queste cose? Perché non cominciamo a capire che probabilmente queste sono le vere rivoluzioni, quelle che si pongono in atto veramente nell'interesse dei sardi?

Ma vorrei anche sottolineare che non sono sicuro, caro onorevole dell'I.d.V., che sia giusto pensare che debba essere un organo terzo a nominare i revisori. È comunque una questione su cui riflettere. La terzietà dello Stato in questo caso, onorevole Campus, non è in discussione, è in discussione il fatto che altri organi, di qualunque colorazione politica, che stanno a Roma, possano decidere degli interessi dei sardi. Io non sono più d'accordo su questo; se si vuole avere la garanzia che non siano più i partiti politici a decidere, si stili un elenco dei revisori contabili, se ne estragga a sorte una terna e da lì si scelga. Si trovino soluzioni adeguate, ma la scelta resti in capo alla Regione autonoma della Sardegna.

Gli strumenti ci sono se vogliamo trovarli, se vogliamo costruire veramente un sistema autonomistico serio che non patisca le devianze di una partitocrazia che vuole prendersi tutto ciò che passa per la strada. Noi abbiamo gli strumenti e la capacità di poterlo fare, e allora la prima cosa che ci dobbiamo ricordare è che manca una legislazione organica delle autonomie locali in Sardegna, che manca una riforma seria e complessiva delle nostre istituzioni autonomistiche e che quindi non possiamo neanche andare a parlare di federalismo interno quando non siamo capaci di difendere il federalismo esterno nei confronti di uno Stato che invade le prerogative della nostra autonomia.

Se non si hanno radicati in mente questi concetti e non si è capaci di farli maturare, vuol dire che questo Consiglio regionale non ha ragion d'essere.

PRESIDENTE.. Salutiamo gli alunni e gli insegnanti delle quinte classi dell'Istituto comprensivo "Leonardo da Vinci" di Decimomannu, che oggi assistono ai nostri lavori.

E' iscritto a parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, colleghi, ero deciso a rinunciare all'intervento ma l'impressione che non sia stata recepita bene la norma che stiamo esaminando mi induce a fare alcune precisazioni

Intanto la nota del Dipartimento degli affari territoriali del Ministero dell'interno non c'entra assolutamente nulla; è qualcosa che in questo momento non ci interessa perché non è argomento di discussione oggi, anche se dovrebbe interessarci molto per il suo contenuto. L'argomento di discussione oggi è il termine stabilito per la presentazione delle liste elettorali. Questo termine, che è sempre stato dal ventinovesimo al trentesimo giorno antecedente il giorno delle votazioni, è stato, non per una necessità del Presidente della Regione Sardegna, onorevole Salis, ma per una necessità del Presidente del Consiglio dei ministri e con un atto del ministro Cancellieri, spostato al trentaquattresimo giorno, un giorno che non ha riferimenti storici in nessuna materia. Perché 34 giorni? Per evitare che la presentazione delle liste avvenisse il giorno di Pasqua, questa è la ragione.

Io personalmente avrei interpretato la norma in Sardegna "dal ventinovesimo al trentesimo giorno" considerandola una norma ad hoc per quelle elezioni, e così molti di noi l'hanno interpretata. Sennonché il Ministero non la pensa così, i Prefetti non la pensano così (e tre Prefetti su quattro in Sardegna pare che abbiamo detto che il termine è il trentaquattresimo giorno), e non si capisce perché i nostri amministratori, i nostri candidati, i partiti che si devono presentare, quelli che devono raccogliere le firme e quelli che non le devono raccogliere, dovrebbero vivere nell'incertezza. Lo vogliamo chiarire questo aspetto? Io credo che lo dobbiamo chiarire. Trascorriamo tantissime ore in quest'Aula per non risolvere nulla, almeno questo problema risolviamolo.

Molti colleghi dell'opposizione si sono scatenati affermando che le responsabilità erano del Presidente della Regione, della Giunta, della maggioranza, ma la nota del Ministero, caro onorevole Salis, mette in discussione ciò che lei ha fatto, ciò che io ho fatto, ciò che tutti quanti noi abbiamo fatto, non mette in discussione ciò che ha fatto il presidente Cappellacci. Quindi lei dovrebbe avere la sensibilità di capire dove stiamo andando a parare e che cosa possiamo risolvere esaminando questa nota; nota che, ripeto, pur non essendo oggi all'attenzione del Consiglio merita comunque attenzione per le implicazioni politiche.

Ho letto sui quotidiani che la responsabilità di tutto ciò sarebbe stata del presidente Cappellacci: io quando c'è da muovere delle accuse al presidente Cappellacci sono il primo a farlo ma, in questa circostanza, questa lettera conferma che il presidente della Regione ha agito tempestivamente. E allora, di che cosa stiamo parlando? La politica è fatta anche di critiche, di avversione, di diatribe di tutti i generi, però a un certo punto è necessario anche fermarsi.

In questo momento noi vorremmo che le elezioni amministrative in Sardegna si svolgessero con la massima linearità; io spero che non sia necessario posticipare il giorno delle elezioni, ma questo non dipende da questo Consiglio regionale e men che meno dal Presidente della Regione. Il Presidente della Regione è colui che emana il decreto, ma chi deve fornire l'assistenza tecnico-amministrativa è il Ministero dell'interno, e il Ministro dell'interno parrebbe non essere in grado oggi di garantire per il 20 e 21 maggio tale assistenza.

Di fronte a questa situazione un Consiglio regionale responsabile deve perdere molto tempo? Secondo me non ne deve perdere. E' sufficiente scrivere in norma, "tra il ventinovesimo e il trentesimo giorno" perché quella normalità che vale in tutta Italia sia ripristinata; per tutto il resto, se ci sarà da spostare la data delle elezioni, non dipenderà certo dal Consiglio perché non la decide il Consiglio.

Quindi, io vorrei invitare tutti quanti a mostrare un minimo di responsabilità nell'approvare questa proposta di legge, e chiedo al Presidente del Consiglio di sospendere per cinque minuti la seduta prima di mettere in votazione gli emendamenti che sono stati presentati.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Intervengo per dichiarare il voto favorevole e colgo l'occasione per una precisazione, anche in ragione degli emendamenti che sono stati presentati.

Io penso, Presidente, che questa non sia una legge inutile, purtroppo; questa è una legge necessaria in ragione della depressione nella quale è caduta la nostra burocrazia che ha il compito dell'interpretazione delle leggi, la quale interpretazione deve essere il più possibile univoca e non può dare adito a ritardi e a richiami anche da parte degli organi di giurisdizione chiamati a sciogliere nodi imputabili alla confusione tra le disposizioni legislative che si devono applicare.

E' una vecchia questione, e la vecchia questione è sempre quella che riguarda anche la nostra autonomia. Lo dico, onorevole Diana, solo per il fatto che a tutti noi sarebbe piaciuto conoscere il testo di quella lettera qualche giorno prima che lei gentilmente la rendesse nota in Commissione, perché risale ad un mese fa. Forse, se l'avessimo conosciuto, avremmo potuto ragionare meglio tutti quanti anche sul contenuto della norma che ci accingiamo a votare; se l'avessimo conosciuto, ma non l'abbiamo conosciuto! Ogni volta riaffiora la questione se, nel conflitto tra legge statale e legge regionale, prevalga la prima o la seconda. La soluzione è contenuta nella Costituzione che assegna ad ognuno il suo spazio di competenza e a tutti impone l'obbligo di rispettarlo.

Io voterò a favore di questo articolo; chiedo al collega Cuccureddu, anche per lasciarci il tempo poi di riflettere, di ritirare gli emendamenti e di riproporli con il prossimo provvedimento la prossima settimana.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Io voterò a favore di questa "leggina", ma vorrei richiamare tutti noi a un po' più di linearità.

Vedete, noi ci facciamo male da soli, la politica ultimamente si sta facendo molto male da sola e aggiunge motivi di critica da parte dell'opinione pubblica anche con questo tipo di sedute. Questa era una leggina da leggere, votare, approvare per poi dedicarci ad altro, a tutti quei problemi richiamati da altri colleghi, senza, come si dice con linguaggio fumettistico, continuare nei "bla bla bla". Era una leggina già discussa in Commissione che doveva semplicemente limitarsi a regolare la presentazione delle liste elettorali, punto; tutto il resto appartiene ad altre discussioni. E noi bene avremmo fatto a essere molto più razionali e pragmatici nell'affrontarla tecnicamente.

Altro discorso meriterebbe la situazione che si è venuta a creare per le elezioni, col gioco delle tre carte, con i "Risiko" del Presidente, che emana tre, quattro delibere, sposta date, gioca col calendario, cerca di mischiare sempre di più le carte, manifestando- perdonatemi- anche una certa incompetenza.

Leggete il sito della Regione: quando riporta le leggi di riferimento per le elezioni amministrative richiama solo le leggi nazionali, dimenticando che abbiamo anche delle leggi regionali, come la numero 4 del 2012, che disciplinano le elezioni amministrative; ma questo fa parte ormai del personaggio. E per quanto riguarda il documento di cui si è parlato - mi permetta onorevole Uras- noi lo conoscevamo prima, perlomeno io lo conoscevo prima che il collega Diana lo leggesse e lo portasse in Commissione, perché era noto; il problema è però che quel documento è del 12 di marzo, e che soltanto con molto ritardo ne siamo venuti a conoscenza.

Ma il problema riguarda più in generale i rapporti Stato-Regione, è un problema di collocazione della Sardegna all'interno di una nazione matrigna, è un problema che riguarda i rapporti all'interno della Commissione paritetica, è un problema che riguarda il patto di stabilità, le nuove entrate, il lavoro che manca: questi sono i problemi. Questa legge, emendamenti o non emendamenti, votiamola, licenziamola e lavoriamo ad altro.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO PIETRO (P.D.). Anche io condivido le parole dell'onorevole Capelli, il quale ha detto che la legge avrebbe dovuto essere esitata molto rapidamente, perché riguarda semplicemente una questione di carattere tecnico. Quindi, intervengo per annunciare il voto favorevole da parte del Partito Democratico in merito al passaggio all'esame degli articoli e in merito alla legge, e non mi scandalizzerei neanche se, per quanto riguarda gli emendamenti (ma sono questioni che riguardano più i Gruppi e i Capigruppo, io non ho niente in contrario, anzi sono assolutamente favorevole, e li avrei integrati nella legge) venissero esaminati la prossima settimana . Quindi inviterei l'onorevole Cuccureddu a valutare l'ipotesi che è stata sottoposta. Nel caso in cui la legge si votasse oggi, io personalmente credo che sarebbe utile e necessario votare anche gli emendamenti presentati.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Anche io annuncio il voto favorevole al passaggio all'esame degli articoli.

Per chiarire, lo ripeto in modo che possano sentire tutti: gli emendamenti sono stati presentati e non verranno ritirati; se il Consiglio regionale vorrà bocciarli oggi e approvarli tra quattro giorni, daremo il senso della serietà di questa Assemblea. E' capitato anche in altre occasioni che, a distanza di quindici giorni, abbiamo votato contro, poi votato a favore, poi rivotato contro.

Per quanto riguarda la competenza dei prefetti alla nomina dei revisori dei conti, c'è chi esalta la trasparenza dei prefetti. Ma non sappiamo come funzionano le carriere prefettizie? Non sappiamo che ci sono prefetti "targati", "marchiati" dai partiti, che nomineranno i revisori dei conti che più fanno comodo a quei partiti o a alle correnti di quei partiti? Non sappiamo che il tal prefetto è diventato prefetto perché in quel momento era ministro, per esempio, un leghista piuttosto che un esponente di altro partito? Allora come si può pensare che le scelte operate dai prefetti siano garanzia di trasparenza?

Non è concepibile che i consiglieri comunali dei piccoli paesi, gente che "si fa il mazzo" anche per allestire i palchi quando ci sono le feste patronali, siano il demonio, i mafiosi, la casta, mentre ciò che fanno i prefetti sia garanzia di trasparenza. Stiamo arrivando a questo. Ma rendiamoci conto che siamo noi che stiamo alimentando questo genere di antipolitica. Chi deve nominare i revisori dei conti è il consiglio comunale, che ha funzioni ispettive, di controllore rispetto alla Giunta e rispetto al sindaco, e uno dei revisori è nominato dalla minoranza.

Oggi stiamo espropriando i Comuni di una loro competenza per assegnarla ai prefetti, che imporranno revisori di conti di Varese o di chissà dove nei comuni della Sardegna: questo succederà. Quindi, la norma è chiara, ma ancora più chiaro è un altro comma sul quale non ci si è soffermati. Stiamo bloccando le assunzioni in tutti i comuni della Sardegna. Se oggi non interveniamo - è già lunedì - questo succederà. Significa che per tre anni (non per due giorni) qualche comune manterrà i revisori dei conti. Quindi non ha proprio nessun senso bocciare la norma oggi o approvarla tra quattro giorni, se non quello di dare il segno della pochezza di questo Consiglio regionale, che un giorno boccia e un giorno approva norme identiche.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCU (P.D.). Io voterò a favore del passaggio all'esame degli articoli, perché - lo ribadisco - se chi di dovere avesse fatto quello che avrebbe dovuto fare, oggi questa legge non sarebbe stata necessaria. Quindi questa è una legge inutile per questo motivo, è utile che la approviamo perché i comuni oggi sono in difficoltà, ma è utile solo approvare la proposta di legge così come è stata presentata, tutto il resto non presenta nessuna urgenza, non c'entra niente con l' urgenza di presentare le liste e con l'urgenza dei comuni di avere informazioni sulle liste.

Ma che c'entrano i revisori dei conti in questa legge? Io faccio il revisore dei conti, quindi non ho difficoltà a capire che non c'entrano nulla. Il fatto è che ogni volta abbiamo la frenesia di infilare delle norme che non c'entrano niente col resto della legge, approfittando dell'urgenza, approfittando della disponibilità che diamo a percorsi accelerati per arrivare in Aula; non è corretto. Noi abbiamo accordato il consenso ad arrivare in Aula per approvare questa norma, non per fare altro (io per lo meno in questa maniera lo interpreto) tutto il resto non c'entra, e avremo occasione, quando arriverà in Aula la legge sulle autonomie locali (se arriverà, se ci sarà la capacità e la volontà politica di farla arrivare) per parlare anche di quello.

Se e quando questo avverrà, probabilmente io converrò con l'onorevole Cuccureddu che non dovrà essere il prefetto ad indicare il revisore dei conti, che dovrà farlo il comune con un sorteggio, come peraltro previsto dalla legge nazionale che poi hanno modificato. Però ne parleremo allora, oggi non c'entra nulla con l'argomento oggetto della legge in esame. Io voterò a favore solo per consentire ai comuni di avere certezza sui tempi della presentazione delle liste, stante la negligenza della Giunta.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Anche noi voteremo a favore della legge per evitare confusione tra i partiti che devono presentare le liste e i comuni che devono organizzare le elezioni. Io non mi sono riferito assolutamente alla lettera del Ministero degli interni, assolutamente, perché so che non c'entra niente in questa discussione, quello che c'entra è però il comportamento confuso e pasticciato relativo alla fissazione della data delle elezioni amministrative e dei referendum che ha contribuito a creare questa ulteriore confusione. Sulla lettera del Ministero degli interni non ho detto niente, ma mi sono riferito al fatto che gli equivoci che questa lettera può portare, anche relativamente alla fissazione della data per le elezioni amministrative, sono nati dalla circostanza che questa lettera è stata portata a conoscenza del Consiglio regionale con estremo ritardo; solo questo. Perché la lettera è del 12 marzo, e noi ne abbiamo avuto conoscenza, grazie alla sua gentile disponibilità a farcela leggere ieri in Commissione, con un ritardo esattamente di un mese.

Quindi il riferimento ai pasticci, alla confusione, ai ritardi che io ho fatto nel mio intervento era esclusivamente relativo alla comunicazione di questa lettera che pone degli indubbi problemi dal punto di vista normativo e istituzionale, ma che rappresenta anche un macigno di carattere politico nei rapporti tra lo Stato e la Regione Sardegna. Noi, comunque, per evitare ulteriori confusioni, ribadiamo il nostro voto favorevole al passaggio all'esame della degli articoli.

PRESIDENTE. Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1 e dei relativi emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1 e dei relativi emendamenti:

Art. 1

Norme urgenti in materia di enti locali

1. Non si applicano in Sardegna le disposizione contenute nel decreto legge 27 febbraio 2012 n. 15, convertito senza modificazioni in legge 5 aprile 2012, n. 36 (Conversione in legge del decreto-legge 27 febbraio 2012, n. 15, recante disposizioni urgenti per le elezioni amministrative del maggio 2012).

Emendamento aggiuntivo Cuccureddu

Articolo 1

All'art.1 dopo il comma 1 sono aggiunti i seguenti:

2. Alla legge regionale 22 febbraio 2012, n. 4 (Norme in materia di enti locali e sulla dispersione ed affidamento delle ceneri funerarie), art. 2, comma 1 , dopo "24" e prima di "e 29" è aggiunto "25".

3 . Alla legge regionale i 8 marzo 201 1, n. 10 (Disposizioni urgenti in materia di enti locali), art. 2, comma 6, è aggiunta alla fine la frase "ivi comprese quelle del fondo unico previsto dall'articolo 10 della legge regionale n. 2 del 2007". (1)

Emendamento aggiuntivo Steri

Articolo 1

Dopo il comma 1 è inserito il seguente comma:

2. Il comma 5 dell'articolo i della Legge regionale 22 febbraio 2012, n. 4 (Norme in materia di enti locali e sulla dispersione ed affidamento delle ceneri funerarie) è sostituito dal seguente:

"5. Per il calcolo dei consiglieri di cui al comma i il numero degli abitanti è quello risultante dai dati dell'ISTAT relativi alla popolazione residente calcolata al 31 dicembre del penultimo anno precedente la data di convocazione dei comizi elettorali.". (2).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Steri, relatore.

STERI (U.D.C.-FLI), relatore. Sull'emendamento numero 1 c'è un invito al ritiro, sull'emendamento numero 2 il parere è favorevole.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Pareri personali, perché la Commissione non si è riunita.

STERI (U.D.C.-FLI). Sull'emendamento numero 1 la Commissione ha precisato espressamente che andava presentato in altra occasione. Non sono pareri personali!

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica

RASSU (P.d.L.), Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica. Il parere della Giunta è conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Sospendo la seduta sino alle ore 11 e 30.

(La seduta, sospesa alle ore 11 e 22, viene ripresa alle ore 11 e 33.)

PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 1.

Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAMPUS (P.d.L.). Presidente, io credo davvero che qua si stia giocando sull'ignoranza o sulla buona fede, non lo so, però quando mi sono espresso contro la possibilità di continuare a lottizzare una carica che deve rivestire carattere di terzietà mi è stato detto che voglio asservirmi allo Stato, che i Prefetti nomineranno da revisori dei conti di Viterbo o di Frosinone. La norma che noi applichiamo in Sardegna - perché non l'abbiamo voluta disapplicare, e che ora ci viene chiesto di disapplicare - recita testualmente: "A decorrere dal primo rinnovo dell'organo di revisione, successivo all'entrata in vigore del presente decreto, i revisori dei conti degli enti locali sono scelti mediante estrazione da un elenco nel quale possono essere inseriti, a richiesta, i soggetti iscritti a livello regionale".

Ora io, francamente, tutta questa prostrazione e "sodomizzazione" da parte dello Stato centrale per aver detto che i revisori dei conti devono essere soggetti terzi rispetto alla politica, francamente non la vedo. Per cui voterò contro l'emendamento convintamente, ora e tra una settimana.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 1. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 1 a firma Cuccureddu.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Barracciu, Bruno e Porcu hanno votato a favore, che il consigliere Planetta ha votato contro e che il consigliere Diana Giampaolo si è astenuto.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Cuccureddu - Dessì - Espa - Mulas - Porcu.

Rispondono no i consiglieri: Bardanzellu - Campus - Capelli - Cappai - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Lai - Lunesu - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Murgioni - Oppi - Piras - Planetta - Randazzo - Rassu - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Christian - Steri - Tocco - Uras - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Dedoni - Diana Giampaolo - Lotto - Solinas Antonio.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 54

votanti 49

astenuti 5

maggioranza 25

favorevoli 10

contrari 39

(Il Consiglio non approva).

Metto in votazione l'emendamento numero 2. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno della pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).)

PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 2. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo alla votazione finale della legge.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 379/A.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Diana Giampaolo, Peru, Petrini, Planetta, Rodin, Sanna Paolo, Stochino e Zedda Alessandra hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Bardanzellu - Barracciu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - Dedoni - Dessi' - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Fois - Greco - Lai - Lotto - Lunesu - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Mulas - Murgioni - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna GGian Valerio - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Zedda Alessandra - Zuncheddu.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 60

votanti 59

astenuti 1

maggioranza 30

favorevoli 59

(Il Consiglio approva).

Il Consiglio è convocato per giovedì 19 aprile 2012 alle ore 10.

La seduta è tolta alle ore 11 e 39.