Seduta n.305 del 29/02/2012 

CCCV SEDUTA

MERCOLEDI' 29 FEBBRAIO 2012

(POMERIDIANA)

Presidenza della Presidente LOMBARDO

La seduta è aperta alle ore 17 e 02.

COCCO DANIELE, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 16 febbraio 2012 (297), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Francesca Barracciu, Michele Cossa e Paolo Maninchedda hanno chiesto congedo per la seduta del 29 febbraio 2012.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Comunico che in data 29 febbraio 2012 è pervenuta copia della decisione della Corte costituzionale numero 30 del 15 febbraio 2012, nella quale si dichiara l'illegittimità costituzionale degli articoli 3 e 7, commi 1, 2 e 3 della legge regionale 19 gennaio 2011, numero 1 (legge finanziaria 2011), e in via consequenziale l'illegittimità costituzionale dell'articolo 7, comma 3 bis, della medesima legge regionale numero 1 del 2011.

Annunzio di interrogazione

PRESIDENTE. Si dia annunzio dell'interrogazione pervenuta alla Presidenza.

COCCO DANIELE, Segretario:

"Interrogazione ZUNCHEDDU, con richiesta di risposta scritta, sull'allarme da parte della ASL n. 7 di Carbonia in merito all'inquinamento ambientale e degli alimenti nell'area del polo industriale di Portoscuso". (816)

PRESIDENTE. Considerata l'assenza della Giunta, sospendo la seduta sino alle ore 17 e 15.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 04, viene ripresa alle ore 17 e 12.)

PRESIDENTE. Convoco la Conferenza dei Presidenti di Gruppo.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 13, viene ripresa alle ore 17 e 21.)

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e

pluriennale della Regione (legge finanziaria 2012)" (332/S/A)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione del disegno di legge numero 332/A.

Ieri abbiamo interrotto i lavori dopo la votazione degli emendamenti sostitutivi parziali, dobbiamo adesso procedere alla votazione dell'articolo 4. Erano state annunciate alcune proposte di emendamenti orali, se non ricordo male.

La richiesta di votazione per parti ovviamente non deve coincidere con la votazione degli emendamenti soppressivi parziali già approvati, quindi su quelle parti non può essere chiesta la votazione per parti.

Colleghi, vi prego di prendere posto. La richiesta di votazione per parti deve essere esplicitata.

Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Presidente, prima della votazione dell'articolo vorrei far presente alla Presidenza e all'Aula che al comma 5 occorre fare una semplice correzione, come errata corrige del testo esitato dalla Commissione. La cifra indicata alla penultima riga non è 10 milioni e 600 mila euro, ma 9 milioni e 600 mila euro, cioè la corrispondenza con il bilancio è 9 milioni e 600 mila euro.

PRESIDENTE. Se non ci sono opposizioni, la proposta è accolta.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Presidente, chiedo la votazione separata dei commi dall'1 al 19 compreso, del comma 20, dei commi dal 21 al 24 compreso, del comma 25 e dei commi dal 26 sino alla fine dell'articolo 4. Ho però un dubbio: il comma 37 è stato soppresso?

PRESIDENTE. E' stato ricompreso nell'emendamento di sintesi che sopprime il comma 37, che quindi non esiste più.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Quindi decade anche l'emendamento numero 211, va bene.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 4, dal comma 1 al comma 19.

Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis. Ne ha facoltà.

PITTALIS (P.d.L.). Presidente, vorrei solo proporre, se è possibile, un emendamento orale al comma 2.

PRESIDENTE. Faccia la proposta, sulla quale poi l'Aula si pronuncerà.

PITTALIS (P.d.L.). Al comma 2 - e qui richiamo l'attenzione dell'assessore La Spisa - chiederei di specificare "di cui un importo pari a euro 500 mila a favore della Provincia di Nuoro per il funzionamento del museo MAN.". Logicamente, per non intaccare il fondo unico, è necessario implementare il fondo di cui al comma 2 di ulteriori 500 mila euro, per i quali chiederei all'Assessore di indicare la copertura finanziaria.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Perché sia noto a tutti, si tratta di una questione trattata in Commissione per quanto riguarda il museo MAN di Nuoro. L'accordo preso in Commissione era quello di ritirare l'emendamento, che prevedeva un importo di 1 milione di euro, con l'intesa di reperire la somma di 500 mila euro per il completamento - si diceva allora - di opere. Adesso la notizia è che invece le risorse non servono per delle opere, ma per il funzionamento, perciò occorre un'autorizzazione esplicita di spesa. Quindi al comma 2 si precisa una determinazione di spesa di 500 mila euro per l'anno 2012 (solo per quest'anno, poi occorrerà trovare, d'intesa tra Regione, provincia e comune, le forme più adeguate per la gestione). Solo per il 2012 si possono aggiungere 500 mila euro, la copertura a quel punto può essere ancora a valere sulla UPB S08.02.002, la stessa nella quale abbiamo trovato copertura per quanto riguarda il resto ieri.

PRESIDENTE. Se non ci sono opposizioni, la proposta è accolta.

Proseguiamo con le dichiarazioni di voto sui commi dall'1 al 19 dell'articolo 4, con l'integrazione proposta al comma 2 dall'onorevole Pittalis.

Ha domandato di parlare il consigliere Cucca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCA (P.D.). Intervengo esclusivamente per fare chiarezza, perché l'emendamento che era stato ritirato in Commissione, cui si è fatto riferimento poco fa, l'avevo presentato io insieme ai colleghi della Commissione. Vi era indicato l'importo di 1 milione di euro ed era specificato in maniera inequivocabile che si trattava delle spese di funzionamento, perché senza quella somma il museo MAN avrebbe dovuto chiudere. Ho parlato in mattinata con il Presidente della Provincia di Nuoro, il quale mi ha riferito che sarebbero bastati anche 800 mila euro, ma ci si accontenterà, evidentemente, in un periodo di ristrettezze come questo, di 500 mila euro. Tengo a chiarire, però, che già nell'emendamento proposto in Commissione (peraltro condiviso dagli onorevoli Capelli, Pittalis e Lunesu, in buona sostanza con i consiglieri nuoresi che conoscono l'importanza del museo MAN per Nuoro e per la Sardegna intera) era specificato che si trattava di spese per il funzionamento e non per il completamento di opere. Su questo vorrei che ci fosse chiarezza.

Apprezzo il rinvenimento dei 500 mila euro per il 2012, poi per gli anni a venire vedremo di mettere mano alla questione in maniera più adeguata. Ovviamente il voto sul comma 2 è favorevole, per il resto mi atterrò evidentemente alle indicazioni del Gruppo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Presidente, intervengo per dire che noi sosteniamo l'emendamento orale presentato dal collega Pittalis, perché pensiamo che il MAN, al di là di alcuni correttivi che devono essere portati avanti relativamente alle spese per i funzionari impegnati nella gestione del museo, sia una realtà culturale di rilevanza regionale troppo importante per rischiare di perderlo. Per cui pensiamo che questo intervento finanziario sia assolutamente necessario per mantenere intatto il ruolo culturale di questo museo e la sua capacità di realizzare iniziative che hanno valore non solo per la provincia di Nuoro, ma per tutta la Sardegna.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (P.d.L.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dei commi dall'1 al 19 dell'articolo 4, con le modifiche proposte.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Vargiu ha votato a favore e che il consigliere Giampaolo Diana ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Contu Felice - Cuccureddu - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Tocco - Vargiu.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Ben Amara - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Capelli - Randazzo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 64

votanti 61

astenuti 3

maggioranza 31

favorevoli 37

contrari 24

(Il Consiglio approva).

Passiamo al comma 20.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Presidente, c'era da decidere come votare questo comma, tenendo conto che nel 2008 abbiamo finanziato il mantenimento, mentre adesso si parla di implementazione. E' una magia! Allora dobbiamo metterci d'accordo sul testo, in cui credo dobbiamo scrivere "mantenimento", per essere perlomeno coerenti.

PRESIDENTE. Quindi sostituiamo la parola "implementazione" con "mantenimento".

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Esatto.

PRESIDENTE. Se non ci sono opposizioni, la richiesta è accolta.

Metto in votazione il comma 20. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo ai commi dal 21 al 24.

Ha domandato di parlare il consigliere Sanjust per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANJUST (P.d.L.). Presidente, relativamente al comma 21, vorrei far presente all'Aula che in sede di incontri preparatori alla legge finanziaria la Commissione ottava si era resa conto che il finanziamento che a suo tempo era stato attribuito ai Comuni di Cagliari, Oristano e Nuoro (6 milioni di euro per un triennio) era solo ed esclusivamente finalizzato alla realizzazione, da parte di questi comuni, di nuovi palazzetti dello sport. La Commissione aveva quindi fatto presente all'Assessore che quel finanziamento, essendo stato rimodulato, doveva essere destinato non solo all'impiantistica sportiva cagliaritana, ma anche a quella dell'intera provincia di Cagliari. Quindi, se me lo consente, Presidente, vorrei chiedere all'Assessore se era a conoscenza di questa nuova formulazione e soprattutto vorrei sapere qual è il suo pensiero, prima di esprimere il mio voto.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

MILIA (U.D.C.), Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. La formulazione finale del comma 21 è frutto dell'elaborazione della Commissione bilancio. La raccomandazione della Commissione per lo sport è stata in questo comma recepita parzialmente, laddove si dà alla Giunta la possibilità di approvare un programma presentato dal Comune di Cagliari. Quindi questa è la presa d'atto da parte di questo Assessore. Teniamo presente che la provincia di Cagliari, così come le altre province, ha goduto in uguale misura del finanziamento relativo all'impiantistica sportiva di quest'ultima tornata. Quindi è chiaro che se Oristano e Nuoro salvano i palazzetti dello sport mentre Cagliari decide di non fare altrettanto, Cagliari ha un surplus per quanto riguarda l'impiantistica sportiva rispetto alle altre sette province della Sardegna. Ricordo all'Aula che la cifra relativa al finanziamento dei palazzetti dello sport era una cifra extra a valere su una finanziaria degli anni passati. Questa è la situazione che è emersa dopo il dibattito in Commissione bilancio.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giacomo Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Vorrei far presente all'Assessore che si parla di Cagliari, Nuoro e Oristano e che forse manca il pezzo più importante di questa attività sportiva in Sardegna, che è Sassari, l'unica città che abbia una squadra in serie A e il cui palazzetto necessita di interventi immediati, come da tempo è stato evidenziato. Credo che questa assenza sia un errore che difficilmente possiamo accettare. Visto e considerato che Cagliari non ha nessuna intenzione di fare nuovi palazzetti, credo che Sassari abbia il sacrosanto diritto di tenere in piedi il suo avendo una squadra che milita nella serie A e che, neanche a farlo apposta, è ai primi posti della classifica.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, vorrei solo contribuire a fare chiarezza, perché bisognerebbe seguire la storia dalla A alla Z. Questi fondi, che tra l'altro non provengono dal bilancio regionale, ma sono contribuzioni europee, sono stati stanziati (dalla Giunta Soru, per intenderci) per la realizzazione di nuovi palazzetti dello sport in un piano pluriennale della tabella E, se non sbaglio, chiedo all'Assessore un cortese aiuto in questo. Perciò c'era uno stanziamento di 3 milioni di euro indirizzato alla realizzazione dei palazzetti dello sport di Cagliari, Sassari e Nuoro. Niente a che vedere con altri tipi di interventi che sono stati individuati dalla Giunta in carica nella precedente legislatura.

Ora si interviene per dire che siccome non c'è l'urgenza e non ci sono neanche le condizioni per realizzare nuove strutture, quei denari si rendono disponibili eventualmente per la ristrutturazione, l'adattamento, la messa in sicurezza, e così via, di strutture esistenti. Perciò non ci sono nuovi finanziamenti o nuove iniziative, che giustamente bisognerebbe indirizzare a tutto il territorio. Non è questo il tema. Il tema è rendere disponibili delle risorse finanziarie a oggi non ancora autorizzate, quantunque alcuni comuni abbiamo già bandito, per esempio, le gare d'appalto, dare cioè facoltà di autonoma scelta agli enti locali di poter realizzare i nuovi impianti oppure ristrutturare quelli esistenti, come ha chiesto di fare il Comune di Cagliari, nel caso specifico. Per cui non c'è una differenziazione degli investimenti nei territori, ma semplicemente la volontà di dare corso a un investimento preesistente, già determinato per quelle aree e per quelle città.

PRESIDENTE. Pregherei i consiglieri di dichiarare il proprio voto, quando intervengono.

Ha domandato di parlare il consigliere Tocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

TOCCO (P.d.L.). Grazie, Presidente. Chiedo l'attenzione dell'Assessore Milia, cortesemente. Assessore, vorrei avere da lei la certezza, perché a volte le cose che si dicono sono un po' differenti da quelle che poi si fanno, che i 6 milioni stanziati per il Palazzetto dello sport di Cagliari siano canalizzati esattamente in questa direzione, essendo già stata individuata l'area dove realizzarlo. Non vorrei che fossero canalizzati altrove o distratti in altra maniera.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Se l'Assessore intende parlare, intervengo dopo.

PRESIDENTE. L'Assessore non ha chiesto la parola, onorevole Porcu.

TOCCO (P.d.L.). Io ho chiesto all'Assessore di rispondere a una domanda.

PORCU (P.D.). Onorevole Tocco, intervenga per dichiarazione di voto.

Intervengo molto brevemente per riprendere alcune considerazioni fatte dal collega Capelli. Ritengo che il comma 21 sia un buon comma e se fosse estrapolato dal resto della legge io lo voterei. Credo che questo comma nasca da una politica che io considero positiva, che l'assessore Milia ha voluto portare avanti e che punta piuttosto che sulla costruzione di nuovi impianti sulla riqualificazione di quelli esistenti. Penso che il disposto di questo comma non sia un arbitrio, ma evidentemente è frutto di una discussione avvenuta tra l'Assessorato regionale e le amministrazioni comunali. E' chiaro che se l'Assessorato regionale non avesse dato il via libera a questa rimodulazione del finanziamento le amministrazioni locali avrebbero magari deciso di andare avanti con la realizzazione di impianti e palazzetti. Credo che non si possa, come dire, intervenire ex post su una rimodulazione concordata tra l'Assessorato e le amministrazioni comunali, perché se così fosse bisognerebbe dare alle amministrazioni comunali la possibilità di fare nuovi palazzetti, e magari li farebbero. Non possono intervenire altre soluzioni perché, com'è stato ricordato, altre soluzioni richiedono altre risorse. Per quanto mi riguarda lo spirito di questo specifico comma è da condividere, quindi il mio voto è favorevole.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore della Programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Visto che è stata chiesta una spiegazione volentieri la do. Il comma 21 nasce da una richiesta inizialmente del Comune di Cagliari e poi anche di Oristano e Nuoro. La situazione più particolare è quella di Cagliari che ha avuto, come è stato detto, con una legge del 2007, 6 milioni di euro, se non ricordo male, per la realizzazione di un nuovo palazzetto dello sport, che però non è stato realizzato e quindi il comune ha chiesto di poter destinare quella somma per altre finalità, cioè per la riqualificazione e il completamento degli impianti sportivi già esistenti. E' evidente che se il Consiglio accetterà questa proposta è la voterà il Comune di Cagliari non potrà fare altri impianti, ma soltanto riqualificare e completare quelli esistenti.

E' un'esigenza sollevata anche dai comuni di Oristano e Nuoro. Cioè l'impiantistica sportiva richiede alcuni interventi di manutenzione e completamento, le risorse ci sono e per non perderle, ovvero per evitare che vadano in economia, verranno utilizzate non per fare grandi impianti, ma per completare e riqualificare gli impianti esistenti. Altra finalità comunque non potrà essere autorizzata.

SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Spieghi perché manca Sassari!

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Non si tratta di una nuova destinazione di risorse, si sta semplicemente consentendo ai Comuni di Cagliari, Nuoro e Oristano, che erano destinatari di uno specifico finanziamento, di dare a queste risorse anche un'altra destinazione, sempre nell'ambito dell'impiantistica sportiva, e cioè di utilizzarle, ripeto, non per fare nuovi impianti sportivi, ma per il completamento di impianti evidentemente di minore portata. Se il Comune di Sassari non è compreso, deve chiedere spiegazioni a chi ha approvato il programma nel 2007.

PRESIDENTE. Scusate, colleghi, non è questo il modo di procedere. Chi vuole intervenire chieda la parola per dichiarazione di voto.

Ha domandato di parlare il consigliere Cucca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCA (P.D.). Presidente, anche da parte mia c'è il medesimo atteggiamento che ha manifestato l'onorevole Porcu in precedenza, cioè io credo che il contenuto e il tenore del comma 21 siano da condividere e se fosse estrapolato dal resto dell'articolo 4 ovviamente voterei a favore. Di fatto la posizione del Gruppo del P.D., come sapete, è differente. Ci tenevo però a dire che in effetti il contenuto di questo comma nasce da una norma della finanziaria 2007, che prevedeva un finanziamento di 9 milioni di euro per i Comuni di Cagliari, Oristano e Nuoro per la realizzazione di tre palazzetti dello sport. Quindi non c'è nessuno spostamento di risorse verso altri comuni; si vuole semplicemente consentire che quel finanziamento venga utilizzato al meglio, e non è un caso che ci sia una differenziazione, nell'ambito di questo comma dell'articolo 4, fra il Comune di Cagliari e quelli di Nuoro e Oristano, perché per Nuoro e Oristano, dove i nuovi palazzetti verranno comunque realizzati, è previsto che le risorse loro assegnate possano essere utilizzate solo in parte per la riqualificazione e il completamento di impianti sportivi già esistenti. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SECHI (Gruppo Misto). Queste discussioni nascono sempre quando si parla di un problema che evidentemente mette in luce la grande carenza di impiantistica sportiva in Sardegna. C'è carenza di impianti sportivi nelle strutture scolastiche, mancano gli impianti sportivi di base di quartiere e gli impianti per le grandi società sportive. Quindi su questo credo che noi dobbiamo esprimere un parere favorevole, perché si tratta di una sorta di fondo unico trasferito ai Comuni di Cagliari, Oristano e Nuoro con specifica destinazione all'impiantistica sportiva. Come per il Comune di Cagliari, è previsto che anche i Comuni di Oristano e Nuoro, qualora lo ritengano, utilizzino le risorse a loro disposizione, che in base alla pianificazione del 2007 erano destinate alla realizzazione di palazzetti dello sport, per mettere a regime o mettere in sicurezza impianti sportivi di base già esistenti che non sono attualmente utilizzabili e che, come io credo un po' tutti noi comprendiamo, debbono essere privilegiati rispetto ai grandi impianti. Resta il fatto che c'è carenza di spazi da destinare all'attività sportiva di base e all'attività agonistica. Io continuo a dire che nella mia città manca un impianto sportivo natatorio, che di fatto esiste, ma non è utilizzato da anni perché non ha la copertura. Le attività sportive si svolgono dal mese di settembre sino al mese di giugno e noi stranamente abbiamo un impianto sportivo che consente l'attività nei mesi di luglio e agosto, quando la gente sta sulle spiagge.

E' un problema di cui dovremmo farci carico tutti, la Giunta in primo luogo e in particolare l'Assessore dello sport e l'Assessore dei lavori pubblici, quest'ultimo in quanto deve occuparsi di opere pubbliche e di impiantistica. Tutti noi abbiamo sempre dimostrato grande sensibilità verso questo tema, un po' guardando al campanile, ovvero alle realtà delle nostre città e dei nostri territori, ma in generale guardando alla Sardegna, che è sicuramente all'ultimo posto, da questo punto di vista, tra le regioni italiane.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ESPA (P.D.). Anch'io penso che questo comma, che come è stato già ricordato non riguarda un finanziamento ex novo, semplicemente autorizzi a utilizzare le risorse originariamente destinate alla realizzazione di un nuovo palazzetto dello sport nel Comune di Cagliari per riqualificare e completare impianti sportivi già esistenti. Credo che il Comune di Cagliari abbia chiesto formalmente questo e quindi mi viene difficile pensare che questo comma non vada bene. Non credo sia il caso di polemizzare per il fatto che non ci sono risorse per altri comuni. Sarà necessario stanziare risorse anche per altri comuni, ma in questo momento stiamo semplicemente prevedendo una diversa autorizzazione di spesa. Pensiamo alle periferie di Cagliari: il Comune ha deciso di non costruire un nuovo palazzetto dello sport e di destinare quei soldi, che sono già suoi, agli impianti esistenti in tutte le periferie. Viene da pensare che questa richiesta non possa non essere accolta. Da questo punto di vista, se fosse chiesta una votazione per parti, sicuramente noi voteremmo a favore del comma 21, che condividiamo nella sua formulazione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mariano Contu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CONTU MARIANO (P.d.L.). Colleghi, credo di dover tornare necessariamente indietro, fino alla finanziaria 2007, quando venne approvato il provvedimento che prevedeva il finanziamento per la realizzazione di tre nuovi palazzetti dello sport a Cagliari, Nuoro e Oristano, che non dovevano essere destinati, come qualcuno ha inteso, solamente a queste tre città, ma dovevano essere dimensionati per accogliere avvenimenti sportivi di interesse anche sovracomunale. Ovvero si prevedeva la costruzione di un nuovo palazzetto dello sport a Cagliari (l'impianto esistente è insufficiente al fabbisogno), destinato ad accogliere manifestazioni sportive di interesse per lo meno provinciale, per non dire regionale, e di due palazzetti rispettivamente a Oristano e Nuoro, che non dispongono tuttora di alcun impianto di questo tipo. Alghero, come diceva il collega Sechi, ha una piscina che non si riesce a rendere funzionale alle esigenze della città. Ma tante sono le realtà isolane che avrebbero bisogno di una struttura sportiva rispondente alla necessità di spazi sportivi per manifestazioni che vadano oltre l'interesse comunale.

Il Comune di Cagliari, che non riesce a individuare l'area né tanto meno a sviluppare un progetto per realizzare l'opera inizialmente prevista, ha avanzato la proposta di utilizzare quelle risorse per manutentare tutti gli altri impianti comunali esistenti. Ma non è solo Cagliari che ha impianti da manutentare o che ha bisogno di impianti sportivi; credo che queste risorse, se non vengono utilizzate per realizzare un palazzetto dello sport a Cagliari, a Oristano e a Nuoro, debbano essere destinate, attraverso un bando, agli impianti di tutta la regione, a meno che, come prevediamo in un emendamento che stiamo predisponendo, non si trovino altri finanziamenti per l'impiantistica sportiva da dedicare ai centri non capoluogo di provincia, che nel caso specifico erano indicati…

Presidente, vorrei avere la possibilità di completare il mio intervento!

PRESIDENTE. Onorevole Contu, ha perfettamente ragione. Colleghi, per cortesia!

Prego, onorevole Contu.

CONTU MARIANO (P.d.L.). Presidente, dicevo ai colleghi che l'attenzione verso questo tema è legata al fatto che purtroppo negli anni noi abbiamo dedicato all'impiantistica sportiva risorse sempre minimali.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.-FLI). La norma oggi in esame è stata approvata dalla Commissione all'unanimità. Se le esigenze oggi manifestate in Aula fossero state manifestate in quella sede forse saremmo riusciti a predisporre un emendamento per affrontare anche quelle emergenze. In questa sede non è possibile, perché si tratta della rimodulazione, com'è stato detto, di risorse già assegnate.

Ma la norma ha un significato ben preciso: c'è una richiesta da parte della precedente amministrazione del Comune di Cagliari, reiterata dall'amministrazione in carica, di destinare altrimenti le risorse in questione. Pur in assenza di analoga richiesta, è stato previsto che anche i comuni di Nuoro e Oristano, che erano beneficiari di quel finanziamento, possano chiedere la stessa rimodulazione, quindi si dà loro la facoltà... L'onorevole Contu si lamenta, quando parla lui, se gli altri non ascoltano. In questo caso sarebbe gradito se facesse parlare me!

Il significato di questa norma va al di là della concessione di una facoltà, perché se, una volta espletate le aste ed eseguiti i lavori, dovessero residuare delle somme disponibili, per esempio le somme disponibili dal ribasso d'asta, queste ulteriori somme potranno essere rimodulate. Ecco il perché di questa facoltà, ancorché non richiesta dai comuni di Oristano e Nuoro, che nessun danno hanno da questa norma e possono trarne solo ed esclusivamente dei vantaggi. Pertanto noi confermiamo il voto a favore di questa norma, ripeto, già esaminata e approvata all'unanimità dalla Commissione, al cui parere ci atteniamo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Stiamo parlando di un comma che è stato perfezionato in Commissione perché era parziale, cioè teneva conto di una cosa e non di altre. In fondo non stiamo facendo altro che esprimere un atto di perenzione visibile, perché sono passati cinque anni. Questa è una storia di ordinaria incapacità amministrativa delle amministrazioni che detengono questi fondi da cinque anni e non hanno fatto ciò che dovevano fare. E' una perenzione alla luce del sole, che conferma dei finanziamenti che quando furono dati riguardavano anche Sassari (che invece scelse, in quanto i comuni furono interpellati, il finanziamento di altre opere) e conseguirono, nella congiuntura della finanziaria del 2007, un equilibrio di stanziamenti. Quindi non c'è da rivendicare niente, perché furono i comuni a scegliere le cose da finanziare. Io personalmente non condivido questo comma, perché in qualche modo è un salvacondotto all'incapacità degli amministratori di concorrere alla spesa regionale. E' una vergogna, di questi tempi, che città capoluogo possano tenere 6 milioni di euro fermi per cinque anni! E siccome questo è un atto di rilancio, si tiene conto anche della possibilità di rimodularli per altre destinazioni.

Questa è la verità, onorevole Contu. E' inutile fare ragionamenti sullo sport, perché questo finanziamento con lo sport non c'entra niente. E' semplicemente l'esito della concertazione tra la Giunta regionale e le città capoluogo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Presidente, non è per fare la storia di un comma che è stato esaminato a fondo dalla Commissione cultura e precedentemente dagli assessorati competenti delle amministrazioni comunali interessate - mi rivolgo in modo particolare per il collega Sanjust, che conosce benissimo la vicenda -, ma bisogna sottolineare che questo comma interviene a rendere finalmente utilizzabili risorse inutilizzate da cinque anni - ha ragione il collega Sanna -, cioè dal 2007 al 2012, periodo in cui si sarebbero potuti fare tre palazzetti dello sport, lo dico per il collega Tocco. Se non sono stati fatti, evidentemente le difficoltà le ha incontrate tutte l'amministrazione comunale precedente. Allora bisogna prendere atto che la città di Cagliari, priva di qualunque struttura sportiva efficiente, che dovrebbe essere una capitale nel Mediterraneo dell'attività sportiva, sulla quale potrebbe basare un'economia, è rimasta invece nell'abbandono totale: non ha uno stadio, non ha un palazzetto, non ha piscine coperte, non ha nulla! E non è un caso che non abbia nulla; c'è una responsabilità se non ha nulla. E allora, o ci mettiamo tutti in linea per rispondere finalmente a un'esigenza minima della "capitale" della Sardegna, quella di avere, anche da questo punto di vista, una risposta adeguata alla sua funzione e al suo ruolo, oppure facciamo polemichetta politica tra noi, ben sapendo che il Comune di Cagliari, per utilizzare al meglio queste risorse, ha ceduto la quota parte di cofinanziamento che avrebbe potuto ottenere sui fondi provinciali al resto della provincia. E allora meno strumentalità e andiamo avanti, perché le cose già discusse non si ridiscutono!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Lotto per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LOTTO (P.D.). Io sono sostanzialmente d'accordo sul ragionamento che ha fatto nell'ultima parte del suo intervento il collega Uras. E' così, le cose discusse non si ridiscutono. E' giusto mantenere gli impegni che si prendono e dunque gli accordi che si concludono in Commissione vanno portati fino in fondo, se però se ne discute è anche giusto che ciascuno dica la propria, al di là degli accordi. A me questo sembra un grande pasticcio, perché nel momento in cui a una comunità, qualunque essa sia, viene assegnato un finanziamento per realizzare un'opera, ciò significa che in quel momento le condizioni di quella comunità richiedevano la realizzazione di quell'opera. Nel momento in cui si rinuncia a questa possibilità, ho dei dubbi che si possa, in maniera automatica, pensare di utilizzare quei fondi con lo stesso criterio di suddivisione regionale. E' vero quello che dice il collega Uras, e cioè che gli accordi presi vanno rispettati, però i dubbi restano.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sanjust per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANJUST (P.d.L.). Presidente, grazie per avermi ridato la parola, anche perché prima non sono intervenuto per dichiarazione di voto, ma per fare una domanda all'Assessore.

Vorrei chiarire alcune cose ai colleghi e all'Aula. La prima è che, ovviamente, non si discute del Comune di Sassari per il semplice fatto che nella norma del 2007 il Comune di Sassari non era compreso, non so per quale motivo, ma comunque non può intervenire oggi in questa norma proprio perché a monte non c'era.

Vorrei innanzitutto dire, collega Uras, che di incompiute nei comuni, nelle province, in Regione, a finanziamenti erogati, purtroppo ce ne sono tantissime e non sto qui a elencare quelle che nei cinque anni della precedente amministrazione regionale ci sono state da parte vostra. A prescindere da questo e dandole ragione sul fatto che in cinque anni a Cagliari il nuovo palazzetto dello sport non è stato costruito, si deve, a mio parere, analizzare il fondamento della norma del 2007. Il finanziamento in questione è stato approvato con uno scopo ben preciso, quello di costruire nelle tre città capoluogo dei palazzetti di dimensione sovracomunale. Non riesco quindi a capire, vista l'enunciazione fatta dal collega Uras, che ammette che a Cagliari c'è carenza sia dello stadio che del palazzetto, il motivo per cui, a priori, il neo sindaco abbia deciso di non utilizzare le risorse che a suo tempo sono state date per la costruzione di un palazzetto, di cui la città di Cagliari e tutto il territorio della provincia hanno bisogno.

Siccome c'è una lettera di intenti ben chiara, nella quale il Sindaco di Cagliari dice di non voler costruire il palazzetto, e siccome quei soldi, continuo a ripeterlo, sono stati dati esclusivamente per la costruzione di un impianto di dimensione sovracomunale, non vedo il motivo per cui quei 6 milioni di euro non possano essere immessi nelle casse di tutti i comuni della provincia di Cagliari perché possano rimettere a posto le strutture sportive di cui dispongono e che sono in stato di indecenza. Ecco il motivo per cui innanzitutto chiedo, Presidente, che venga scorporata, nella votazione del comma 21, la parte relativa al Comune di Cagliari, rispetto a quella relativa a Oristano e Nuoro, e dico già da adesso che il mio voto sarà assolutamente contrario. Una volta tanto, visto che non è una questione campanilistica, penso che qualcuno dovrebbe apprezzarlo.

PRESIDENTE. Onorevole Sanjust, non si può votare per parti il comma 21, perché le singole parti non hanno contenuto normativo autonomo, quindi non si può stralciare la parte relativa a Cagliari da quella riguardante Oristano e Nuoro.

SANJUST (P.d.L.). Per chiarezza, almeno il comma 21 può essere votato separatamente?

PRESIDENTE. Il comma 21 può essere stralciato dagli altri commi, però non lo si può votare per parti. Quindi la sua richiesta è di votare separatamente soltanto il comma 21. Proseguiamo con le dichiarazioni di voto.

Ha domandato di parlare il consigliere Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA (P.D.). Presidente, Assessore, colleghi, rileggendo un po' la documentazione, anche grazie alle nostre disponibilità informatiche, era chiaro che il finanziamento promosso nel 2007 era destinato alla costruzione di nuovi palazzetti dello sport, quindi aveva una finalità…

PRESIDENTE. Scusi, onorevole Manca, ma non intendo far proseguire i lavori con questo brusio in aula.

Prego, onorevole Manca.

MANCA (P.D.). Grazie, Presidente. Dicevo che quel finanziamento aveva una finalità ben precisa, che era quella, come sottolineavano altri colleghi, di dotare tre nostri capoluoghi di provincia di strutture sportive di alto livello, anche sovracomunale. Mi sembra evidente che tale destinazione stia cambiando. Io dico questo all'Assessore: non si tratta più dell'utilizzo di risorse destinate allora - e mi rivolgo anche al collega Sanjust - secondo una logica "cagliaricentrica" sempre più marcata dal fatto che le risorse vengono destinate tendenzialmente più a Cagliari che a Sassari. Il comune di Sassari era assente perché probabilmente in quell'occasione aveva scelto altre priorità. La verità vera è che adesso è come se dopo aver deciso di finanziare un'arteria stradale particolare decidessimo di coprire delle buche! Il paragone, secondo me, cade a pennello.

Io penso, Assessore, lo dico anche ai colleghi, che questo sia un momento di grande difficoltà e che le risorse, peraltro ingenti, che non sono state utilizzate per gli interventi specifici ai quali erano destinate devono essere rimesse a disposizione dell'intera regione. E' una questione molto delicata perché l'impiantistica sportiva vive momenti di grande difficoltà in tutta la nostra regione.

Devo inoltre evidenziare un altro aspetto fondamentale: dal 2007 a oggi sono passati cinque anni e io non so se sia per colpa delle amministrazioni comunali o dell'amministrazione regionale, sta di fatto che per cinque anni questi fondi sono rimasti inutilizzati. Penso che su questo tema ci si debba fermare un secondo a riflettere, perché veramente si sta prevedendo un utilizzo distorto di risorse che erano state stanziate per altre finalità.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, non vorrei che il dibattito in Consiglio regionale surrogasse quello del Consiglio comunale di Cagliari.

(Brusio in aula)

Presidente, se lei fosse così brava da riuscire a…

PRESIDENTE. Onorevole Cuccureddu, prenda posto, grazie. Onorevole Uras, devo sospendere i lavori per ottenere l'attenzione dell'Aula?

URAS (Gruppo Misto). Forse sì, forse è meglio, anche per capire che tipo di accordo abbiamo fatto!

PRESIDENTE. Onorevole Uras, diamo la possibilità anche all'onorevole Diana di intervenire.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Dicevo, Presidente, che vorrei evitare che il dibattito in Consiglio regionale surrogasse con supponenza quello che deve svolgersi e credo si sia già svolto nel Consiglio comunale di Cagliari. Noi siamo in presenza di una norma, il comma 21, che tutto sommato cerca - giustamente, dico io - di rimediare alle inefficienze delle amministrazioni comunali di Cagliari che si sono succedute in questi cinque anni, perché di questo si tratta. Se il Comune di Cagliari (e non soltanto quello di Cagliari) in questi cinque anni non è riuscito a utilizzare queste risorse e la responsabilità è solo e soltanto dell'amministrazione che avrebbe dovuto utilizzarle. Credo sia giusto il contenuto…

(Brusio in aula)

Scusate, è pure fastidioso!

PRESIDENTE. C'è una mancanza di rispetto nei confronti di chi interviene che è intollerabile.

OPPI (U.D.C.-FLI), Assessore della difesa dell'ambiente. Sospenda la seduta, tanto non si può lavorare così.

PRESIDENTE. Mi sa che farò proprio così, onorevole Oppi. O c'è attenzione o sospendo i lavori del Consiglio.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Sono pronto a fermarmi, Presidente.

PRESIDENTE. No, finisca il suo intervento, onorevole Diana.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). La ringrazio, Presidente. Credo che oltre che mancanza di rispetto ci sia anche presunzione da parte di tanti colleghi che sono convinti di essere depositari di questa determinata materia, ma così non è, per fortuna.

Ripeto, qui siamo in presenza di un esempio classico di inefficienza dell'amministrazione comunale di Cagliari negli ultimi cinque anni. Bene ha fatto il proponente a rimodulare queste risorse, perché è evidente che nei cinque anni che sono trascorsi probabilmente sono mutate anche le esigenze ed è giusto che l'attuale amministrazione di Cagliari, non quella di cinque anni fa, possa utilizzare quelle risorse in base alla propria programmazione che tiene conto delle esigenze attuali e non di quelle del 2007 o degli anni a seguire. Quindi per quanto mi riguarda voterò a favore di questa norma perché, ripeto, mi pare intervenga nella maniera che ho indicato.

PRESIDENTE. Onorevole Contu, lei è già intervenuto, quindi non può chiedere di nuovo la parola.

Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (P.d.L.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del comma 21 dell'articolo 4.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Pittalis e Zuncheddu hanno votato a favore e che i consiglieri Piras e Sanna Gian Valerio si sono astenuti.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Ben Amara - Biancareddu - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Corda - Cucca - Cuccureddu - Cugusi - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Greco - Lai - Locci - Lotto - Lunesu - Mariani - Meloni Marco - Milia - Moriconi - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Rassu - Rodin - Salis - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Stochino - Uras - Zedda - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Contu Mariano - Floris Rosanna - Meloni Francesco - Randazzo - Sanjust - Tocco.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Cuccu - Dedoni - Manca - Meloni Valerio - Mulas - Piras - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Vargiu.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 68

votanti 58

astenuti 10

maggioranza 30

favorevoli 52

contrari 6

(Il Consiglio approva).

Passiamo alla votazione dei commi dal 22 al 24 compreso.

Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (P.d.L.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dei commi 22, 23 e 24 dell'articolo 4.

(Segue la votazione)

Prendo atto che la consigliera Lunesu ha votato a favore e che il consigliere Uras ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Greco - Lai - Lunesu - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Locci - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Ben Amara - Capelli.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 68

votanti 65

astenuti 3

maggioranza 33

favorevoli 42

contrari 23

(Il Consiglio approva).

Passiamo alla votazione del comma 25.

Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCU (P.D.). Presidente, ieri abbiamo portato all'attenzione dell'Aula i problemi del Centro di riabilitazione di Guspini, che hanno qualche analogia comunque con quelli della Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe. Il Centro di Guspini è unanimemente riconosciuto come centro di eccellenza, soprattutto dovrebbe essere un centro di eccellenza…

PRESIDENTE. Non si può andare avanti così colleghi, se non vogliamo prolungare i lavori sino a domani mattina. Sospendo la seduta per cinque minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 18 e 15, viene ripresa alle ore 18 e 23.)

PRESIDENTE. Può proseguire il suo intervento, onorevole Cuccu.

CUCCU (P.D). Grazie, Presidente, provo a riprendere il filo del ragionamento.

Ieri sono stati portati all'attenzione dell'Aula i problemi del Centro di riabilitazione di Guspini, problemi che sono analoghi a quelli della Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe. Del Centro di riabilitazione di Guspini, da tutti riconosciuto come struttura di eccellenza, ha bisogno non solo il territorio del Medio Campidano, ma l'intera Sardegna, tant'è che l'assessore Liori prima e il presidente Cappellacci poi si sono a più riprese impegnati per mantenere alla sanità pubblica una struttura che è considerata un patrimonio per l'intera Sardegna. A tal fine è necessario che la struttura venga messa in sicurezza, sia conforme alle norme di sicurezza e poi venga acquisita al patrimonio pubblico.

Propongo quindi un emendamento orale in coda al comma 25, che abbiamo scritto e può essere distribuito: "E' altresì finanziato l'importo di 1 milione e 500 mila euro a valere sull'esercizio 2012 per la messa a norma del Centro di riabilitazione ad alta intensità di Guspini, nonché, a valere sul bilancio del 2013, ulteriori 13 milioni e 500 mila euro per l'acquisizione del medesimo Centro sulla base della convenzione stipulata dall'Assessore regionale della sanità, dalla Fondazione e dalla ASL numero 6". Tengo a precisare che sono stati presi degli impegni attraverso una convenzione, pertanto è bene che quando assumiamo degli impegni siamo conseguenti e li portiamo a compimento.

PRESIDENTE. Onorevole Cuccu, la copertura non è indicata.

CUCCU (P.D.). La copertura è stessa, ovvero il fondo della sanità.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Fondo sanitario regionale.

CUCCU (P.D.). E' la UPB S05.01.001.

PRESIDENTE. E' stata fatta una proposta di emendamento orale. L'Aula è d'accordo? Poiché ci sono opposizioni, la proposta non è accolta.

Ha domandato di parlare il consigliere Steri, per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.-FLI). Presidente, anche se l'Aula non è d'accordo sull'emendamento orale, vorrei segnalare che pur essendo la situazione giuridica di Ploaghe del tutto differente da quella di Guspini, anche la realtà di Guspini, così come quella di Oristano, deve essere esaminata e occorre verificare come intervenire. Mentre per Ploaghe abbiamo fatto una lunga istruttoria e acquisito documenti, a oggi, per quanto è a mia conoscenza, la stessa cosa non è stata fatta per Guspini. Peraltro do la disponibilità, da parte del mio Gruppo, ad accettare la discussione immediata di un progetto di legge che, approfonditi gli argomenti, porti immediatamente all'attenzione dell'Aula questo problema. Per quanto ci riguarda siamo disponibili a discuterlo in Aula ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Dedoni, per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DEDONI (Riformatori Sardi). Presidente, desidero solo dire che mi dispiace che non sia stato accolto l'emendamento orale, non perché riguardasse Guspini, ma semplicemente perché si sta parlando di un problema che attiene alla sanità e che interessa non solo Ploaghe, Guspini od Oristano, ma la Sardegna intera. Credo che la sanità non abbia colore, non abbia zone, non abbia partiti, non abbia o per lo meno non dovrebbe avere dietro di sé interessi particolari, e debba soltanto dedicare attenzione a chi è sofferente e ha bisogno di essere curato nel migliore dei modi poiché colpito nel suo intimo. Se capissimo questo probabilmente agiremmo diversamente.

Mi sia consentito di ricordare all'onorevole Giulio Steri che non è attraverso una norma peculiare, speciosa direi io in questo caso, che si può mettere in sesto il sistema sanitario regionale, ma è la riforma del sistema regionale sanitario che deve essere approfonditamente discussa, affrontata e definita, perché è vergognoso che vi siano condizioni così gravi nella sanità alle quali non si vuole porre definitivamente rimedio. Su questo probabilmente il Consiglio qualche riflessione dovrebbe farla, così come dovrebbe valutare se attualmente la sanità, per come è espressa, sia adeguata a quelle che sono le esigenze della Sardegna. Credo che queste cose vadano valutate con attenzione, ridefinite e inserite all'interno del Piano sanitario regionale, che è anch'esso da rivedere.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras, per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Presidente, intervengo per dichiarare il mio voto favorevole al comma in discussione e anche per dire che apprezzo e condivido la disponibilità che è stata data dal collega Steri, perché credo che dovremo affrontare, come un capitolo all'interno del sistema sanitario regionale, anche la questione riguardante le strutture sanitarie citate.

Quella di Guspini è una struttura sanitaria di altissimo livello, che credo abbia espresso professionalità e comunque offerto prestazioni e soluzioni che sarebbe un peccato perdere. Ritengo che il Presidente della Commissione sanità si dovrebbe far carico, almeno in via istruttoria preliminare, di convocare una riunione attorno a questo argomento, nei prossimi giorni, per consentirci di capire come ci si possa muovere per tutte quelle strutture che rimangono fuori dalla previsione che noi invece correttamente facciamo, anche in ragione di impegni assunti, per la vicenda di Ploaghe in questa finanziaria.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Intervengo per esprimere il mio voto favorevole al comma 25 e contemporaneamente manifestare rammarico per il fatto che l'Aula non ha accolto l'emendamento orale del collega Cuccu, un emendamento di buon senso che legava strettamente due problematiche similari relative ad attività svolte da strutture di eccellenza, sia a Ploaghe che a Guspini, nell'interesse dell'area vasta di quei territori. Probabilmente abbiamo perso l'occasione, nella discussione iniziale del comma 25, che riguarda la Fondazione S. Giovanni Battista di Ploaghe, per tentare di fare un ragionamento che fosse legato anche alle altre strutture di cui stiamo parlando adesso, purtroppo con leggero ritardo, cioè quelle di Guspini e Oristano. E' indubbio, però, che partendo dall'approvazione di questo comma e dal fatto che stiamo perdendo l'occasione di inserire una soluzione dignitosa anche per la realtà di Guspini, questa discussione ci debba servire per fare un ragionamento più ampio sulla gestione delle strutture sanitarie in Sardegna e chiedere che fine abbia fatto il processo di riforma della sanità che è stato approvato in Commissione e giace nei cassetti della stessa, non riuscendo ad approdare in Aula.

I dati economici sulla gestione della sanità in Sardegna, oltre ai dati sociali sulla carenza della risposta sanitaria per i cittadini sardi, ci impongono di affrontare questo tema il più presto possibile. Per questo esprimo apprezzamento per la disponibilità che diversi Gruppi politici hanno manifestato ad affrontare in maniera più approfondita i problemi che abbiamo solo marginalmente trattato con il comma 25, su cui ribadisco il voto favorevole del mio Gruppo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giacomo Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Annuncio il nostro voto a favore del comma 25, ma vorrei anche ricordare che ieri sera c'è stata un'ampia discussione al riguardo.

L'emendamento orale proposto dal collega Cuccu, alla luce anche delle diverse osservazioni che sono state fatte, deve essere rivisto, a parer mio, e dunque mi permetto di riproporlo in termini certamente diversi. Qui c'è la necessità di mettere a norma la struttura sanitaria di Guspini e quindi il contributo di 1 milione e 500 mila di euro rappresenta già un momento di attenzione e, se vogliamo, serve anche ad affrontare l'emergenza. Il resto del problema se, come diceva il collega Steri, non facciamo prima un'istruttoria, come abbiamo fatto per Ploaghe, sarà difficile affrontarlo, ma credo che in questa finanziaria la cifra di 1 milione e 500 mila euro per la messa a norma della struttura di Guspini la si debba recuperare. Nel frattempo, o successivamente se vogliamo, si avvia l'istruttoria prendendo un impegno serio e reale per la soluzione del problema in sede di assestamento del bilancio o con la prossima finanziaria. Credo che questo sia un passaggio accettabile che non mette in discussione niente, ma non mette neanche a rischio chi quell'istituto deve utilizzarlo, perché la messa a norma credo che sia la necessità primaria in questo caso.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Lotto per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LOTTO (P.D.). Innanzitutto esprimo la volontà di votare a favore del comma 25...

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Lotto. Ero distratta.

Onorevole Sanna, può ripetere la proposta di emendamento orale?

SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). La mia proposta di emendamento è correttiva rispetto a quella fatta dal collega Giuseppe Cuccu. La somma di 1 milione e 500 mila di euro è necessaria per mettere a norma il centro di Guspini, poi si faccia l'istruttoria e l'Aula si impegni a trovare le risorse, o nell'assestamento di bilancio o nella finanziaria 2013, per chiudere questa vicenda.

PRESIDENTE. C'è stato il pronunciamento contrario dell'Aula sulla proposta del consigliere Cuccu.

(Interruzione del consigliere Giacomo Sanna)

PRESIDENTE. Sì, però in questo momento l'onorevole Mario Diana, che aveva espresso parere contrario, non è presente, per cui aspettiamo che ritorni. Nel frattempo proseguiamo con le dichiarazioni di voto.

Prego, onorevole Lotto.

LOTTO (P.D.). Intervengo per manifestare la volontà di votare a favore del comma 25, che consente di risolvere un annoso problema relativo alla Fondazione S. Giovanni Battista di Ploaghe, e anche per auspicare, a questo punto, che la proposta del collega Giacomo Sanna venga considerata positivamente dall'Aula per avviare una procedura che consenta di mettere in cammino una soluzione per la problematica legata alla struttura di Guspini, che è e deve essere considerata un patrimonio per il mondo sanitario regionale e per la quale, quindi, deve essere fatto ogni sforzo da parte di questo Consiglio affinché entro tempi ragionevolmente brevi venga trovata in toto una soluzione sia per la messa a norma sia per l'acquisizione e l'utilizzazione da parte del mondo sanitario regionale di una importante e moderna struttura.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Agus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

AGUS (P.D.). Esprimo il mio voto favorevole al comma 25, ma anche amarezza per il mancato accoglimento dell'emendamento orale che è stato proposto, non foss'altro perché ci troviamo di fronte a un impegno istituzionale nei confronti di un organismo che non è privato. La Fondazione "Guspini per la vita" è infatti interamente controllata dall'amministrazione comunale di Guspini e ne fa parte a pieno titolo il direttore generale della ASL numero 6. Quindi l'impegno assunto dall'assessore Liori di fronte al prefetto già un anno e mezzo fa, il 2 agosto 2010, segna una pagina poco edificante istituzionalmente perché credo che l'assessore Liori rappresentasse a pieno titolo la Giunta regionale della Sardegna.

E' stato un atto scorretto nei confronti del Comune di Guspini non foss'altro perché in base al Titolo V della Costituzione tra provincia e comune non c'è più un rapporto di subalternità, ma c'è un rapporto paritetico e insieme condividono le soluzioni, così come è stata condivisa la struttura sanitaria di Guspini, essendo stata approvata e sostenuta dalla Regione. Al di là delle situazioni problematiche che l'hanno accompagnata, di fatto siamo di fronte a una struttura riconosciuta di eccezionale valenza non foss'altro perché, come ho già detto ieri, mentre l'Ospedale Niguarda di Milano ha annunciato con grande enfasi l'acquisto del Lokomat, il Centro di riabilitazione di Guspini già possiede questa apparecchiatura (non solo quella per adulti, ma anche quella pediatrica) che le consente di dare un grande contributo alla sanità regionale.

E' triste che la Giunta regionale e il Consiglio regionale non riconoscano che quella struttura può dare un grande apporto alla sanità regionale proprio nell'ottica del riordino sanitario regionale. Questo fatto crea rammarico e io spero che la proposta dell'onorevole Giacomo Sanna, ma anche la disponibilità manifestata dall'onorevole Steri possano far riconsiderare la posizione che è stata assunta. Avviare l'intervento di completamento e risanamento può essere un segno positivo di volontà reale della Giunta di mantenere l'impegno assunto che, ripeto, non è stato preso da amici di strada - a Cagliari si direbbe da piccioccheddus de crobi -, ma è stato preso da enti istituzionali preposti a condividere un percorso importante, in questo caso per la salute dei cittadini non solo sardi, ma anche extraterritoriali. Quella struttura ha infatti ospitato bambini provenienti persino dal nord Italia, ovvero da una zona piuttosto servita dal punto di vista sanitario. Spero che venga rivista questa posizione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Felice Contu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CONTU FELICE (U.D.C.-FLI). Presidente, intanto dichiaro il mio voto favorevole al comma 25. Ne approfitto per fare una precisazione. Parecchie volte in quest'Aula diversi colleghi hanno osservato che questa benedetta riforma sanitaria giace ancora in Commissione. Io vorrei che fosse chiaro che la Commissione sanità ha licenziato diversi mesi fa il relativo progetto di legge, che è presso la Presidenza, e spetta alla Conferenza dei Capigruppo, non a me, decidere il calendario dei lavori dell'Aula. Mi meraviglia che la lamentela venga proprio da alcuni Presidenti di Gruppo, anche perché sono loro che devono decidere il calendario dei lavori. I colleghi Salis, Uras e Dedoni stasera hanno lamentato che non si discute mai questo benedetto progetto di legge. Benissimo, io prego i colleghi Presidenti di Gruppo di chiedere in sede di Conferenza dei Capigruppo, quando si deciderà la programmazione dei lavori, di inserire tra questi anche l'argomento della riforma sanitaria. Posso garantire, inoltre, che se per caso venisse affidato alla Commissione sanità, di cui faccio parte, anche il famoso Piano sanitario regionale (che non esiste, perché come sapete il Piano sanitario regionale fu bocciato da una sentenza del TAR, se non totalmente, almeno parzialmente) la Commissione lo elaborerà immediatamente. Non è improbabile che il primo e il secondo aspetto di queste problematiche, che non possono essere discusse rapidamente, possano trovare giustamente asilo e soluzione.

PRESIDENTE. L'onorevole Cuccu chiede se la proposta di emendamento orale fatta dall'onorevole Giacomo Sanna è accolta dall'Aula. Non è accolta.

Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCU (P.D.). Il mio voto sul comma 25 sarà contrario, Presidente, perché sono sorpreso che il P.d.L. possa sconfessare i suoi Assessori e il suo Presidente in maniera così palese e anche incurante degli impegni assunti. L'assessore Liori è venuto da noi per prendere impegni di fronte ai malati, di fronte ai loro familiari, di fronte agli amministratori del Medio Campidano e di fronte al vescovo; ha assunto impegni solenni, ha guidato la convenzione per la gestione della ASL che oggi sta gestendo la struttura sanitaria di Guspini e il presidente Cappellacci si è impegnato a sua volta. Oggi il P.d.L. non accoglie questo emendamento e l'assessore La Spisa non dice una parola al riguardo. Ringrazio gli altri Gruppi, che si sono resi disponibili ad affrontare questo problema.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ho già chiesto la parola.

CUCCU (P.D.). E allora perché non ha parlato prima, Assessore?

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Parlo quando lo decido io. Non decide lei quando deve parlare la Giunta!

CUCCU (P.D.). E allora ci dica qual è la volontà della Giunta! Ma la propria volontà va confermata con atti, non a parole, mentre voi state solo parlando di queste cose, state solo assumendo impegni, come quello su un nuovo ospedale che ancora non si fa. Ormai siamo diventati la cenerentola, su quale altare siamo sacrificati lo immaginiamo, ma su quale altare state sacrificando i territori delle zone interne della Sardegna ce lo dovete dire voi!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Credo che su argomenti di questo genere e su questo modo di legiferare ciascuno di noi debba invocare la libertà di coscienza, perché io non voglio essere contro cittadini deboli e bisognosi da una parte e cittadini deboli e bisognosi dall'altra. Ognuno di noi faccia quello che crede, ma se non siamo in condizioni - lo dico a lei, Assessore - di dare un'etica cristiana al nostro modo di operare, il che vuol dire prestare almeno attenzione, anziché dire semplicemente dei no, a questo punto qui dentro non ci stiamo a fare niente. Siamo pertanto abilitati a votare contro le soluzioni parziali, perché le soluzioni parziali sono la negazione della nostra funzione.

Qui vi è stato chiesto un segnale, ovvero lo stanziamento di 1 milione e 500 mila euro in conto competenza quest'anno, e vi è stato proposto di prendervi, per le necessità successive, un anno per fare la necessaria istruttoria (istruttoria peraltro già fatta in base a un accordo di programma) e programmare nel 2013 la parte restante del finanziamento, dando così un segnale di giustizia. Se questa giustizia non c'è, io voto contro il comma 25, perché qualche volta bisognerebbe arrivare in quest'Aula pensando che la sofferenza è uguale per tutti. I soldi che abbiamo accantonato per le famiglie potevano persino essere utilizzati per aiutare qualche altra famiglia che soffre e non ha servizi territoriali adeguati. Questo è il problema, ma nessuno se ne occupa e la sanità viene gestita secondo le proprie visioni, senza una riforma. Ci si muove all'insegna di un riformismo di maniera: "Facciamo il referendum!". Per riformare che cosa? Cose che sono già all'ordine del giorno, lasciando al proprio destino la giustizia sociale e l'equilibrio delle opportunità? Io voterò contro, ripeto, se non c'è pari opportunità tra tutti i cittadini rispetto a questo diritto.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Presidente, dispiace che su questo argomento anche gli orientamenti che in Aula sembravano essere positivi, perlomeno in direzione di una parziale soluzione del problema (mi riferisco al Centro di riabilitazione di Guspini e all'emendamento proposto dall'onorevole Giacomo Sanna) non siano stati accolti. Insomma quest'Aula si è sforzata in queste ore di dare un senso alla nostra discussione, provando a migliorare il migliorabile, per cui far venir meno delle risorse sia pure modeste, ma che possono tenere la struttura sanitaria di cui stiamo parlando in condizioni di essere effettivamente ceduta e assorbita dalla ASL, perché è una struttura importante, che ha attrezzature all'avanguardia e di cui c'è bisogno nel territorio, credo sia un errore.

Mi chiedo, al di là della retorica o del voto contrario, perché certamente non prendere in considerazione quanto è stato fatto emergere dai colleghi sulla struttura di Guspini fa venire voglia di votare contro, se ci sia la possibilità da parte dell'onorevole Mario Diana, che si è detto contrario all'emendamento orale, di fare perlomeno un tentativo per tenere la partita aperta. C'è un commissario liquidatore, ma non stiamo dicendo che i muri devono essere pagati a prezzo di costruzione, stiamo proponendo di tenere aperta la procedura e di dare la possibilità alla ASL, anche con risorse molto modeste, di diventare proprietaria di una struttura che potrà continuare a essere un punto di riferimento per tutti gli abitanti del territorio interessato. Poi certamente ci sono maestranze, competenze, professionalità che si sono sviluppate e che meritano o meriteranno di poter continuare a operare.

Quindi io mi appello all'onorevole Diana perché riconsideri la sua indisponibilità sull'emendamento orale proposto e si possa cercare una soluzione anche minima che consenta di affrontare il problema con lo spirito credo dimostrato da quest'Aula.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Voterò a favore del comma 25, ma vorrei ricordare che stiamo parlando di 50 miliardi di lire, perché a volte se si parla di 25 milioni non si dà la dimensione esatta del costo degli interventi. Quando si parla di sanità, purtroppo, bisogna sempre esprimersi in termini di miliardi del vecchio conio, cioè di lire, e quindi di milioni di euro. Nel caso specifico la Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe usufruirà di 25 milioni di euro, intervento sul quale sono d'accordo e voterò a favore, ma non dimentichiamo che in passato la stessa IPAB aveva assorbito già 10 o 15 milioni per interventi diversi finalizzati a salvare quella struttura. Il Centro di riabilitazione di Guspini ne ha avuti decisamente di meno, però dobbiamo chiederci perché ci troviamo costantemente a salvare strutture "private" che poi cercano l'ombrello del sostegno pubblico per coprire le loro inefficienze. Oltre alle inefficienze vi sono anche altissime professionalità e in effetti abbiamo parlato dei malati e non anche delle eccellenze dell'ambito sanitario che operano in quelle strutture, ma sono le eccellenze, gli uomini, i professionisti che richiamano i malati da tutte le parti perché sono loro i veri artefici di un centro sanitario di eccellenza. Allora, siccome dobbiamo parlare della famiglia (e spero che in quest'Aula nessuno possa mettere in dubbio le mie attenzioni verso la famiglia per puro convincimento e anche perché sono presentatore di una specifica proposta di legge), mi permetto, Presidente, di chiarire questo: nel FNOL noi abbiamo accantonato 7 milioni di euro vincolati per la famiglia e 10 milioni non vincolati.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). E' il contrario!

CAPELLI (Gruppo Misto). Non è il contrario! Ci sono 10 milioni di euro non vincolati e 7 milioni vincolati. Detto questo, se fosse il caso, si può in una fase di emergenza utilizzare qualche milione dei fondi non vincolati per la famiglia (che rimetteremo, perché daremo copertura a quel progetto di legge) per intervenire nell'immediato a favore di un centro di eccellenza come quello di Guspini, che va in qualche modo salvato?

PRESIDENTE. Onorevole Capelli, 10 milioni di euro sono vincolati nel FNOL per l'istruzione e la formazione, l'avevo precisato ieri all'inizio dei lavori dell'Aula, perché nell'emendamento numero 187 era indicato il capitolo specifico al quale devono essere destinati i 10 milioni di euro.

CAPELLI (Gruppo Misto). Scusi, un secondo solo, per chiarirlo a me stesso. Noi abbiamo bocciato un comma in cui erano indicati 10 milioni…

PRESIDENTE. Il comma bocciato è quello che prevedeva l'importo di 7 milioni di euro, poi è stato approvato l'emendamento numero 187 che ha destinato i 10 milioni di euro.

CAPELLI (Gruppo Misto). Per cui non sono vincolati 7 milioni di euro. Mi correggo rispetto a quello che ho detto prima.

PRESIDENTE. Sette milioni di euro non sono vincolati nel capitolo in cui sono stati accantonati 10 milioni di euro.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ESPA (P.D.). Anch'io vorrei sapere se, visto l'andamento della discussione, l'onorevole Mario Diana abbia l'intenzione di fare un'ulteriore riflessione rispetto al suo veto sull'emendamento orale, perché credo che anche l'onorevole Capelli sia andato molto vicino, come gli altri colleghi che mi hanno preceduto, alla sostanza della questione.

Il Centro di riabilitazione di Guspini, al di là di qualsiasi altra considerazione, l'ho già detto un'altra volta, ma lo voglio ripetere, è veramente una di quelle poche strutture (credo siano soltanto due in Sardegna) che, se ben gestite, sono in grado di offrire al paziente un percorso riabilitativo intensivo. Questa è la sua caratteristica. La riabilitazione intensiva non si fa da nessun'altra struttura della Sardegna; altrove si fa la riabilitazione di routine, che è utile senz'altro, però quando serve un trattamento intensivo e prolungato intervengono strutture come quella di Guspini, che nel tempo, come diceva qualcuno prima di me, ha attratto tante persone per l'efficacia delle cure che offre.

Per quanto riguarda gli aspetti gestionali c'è un commissario, però il problema in questo momento è trovare una soluzione, anche provvisoria, che permetta di non far definitivamente sparire un centro di eccellenza come questo, perché comunque lo pagheremmo in termini di trasferimenti e ricoveri fuori della regione, dato che le persone hanno comunque diritto, in certe condizioni, al trattamento di riabilitazione intensiva. Penso ai tanti nostri corregionali che sono andati a Valens, in Svizzera, dove c'è un grande centro di riabilitazione e dove hanno potuto ottenere grandi miglioramenti. Comunque mi metto nell'ottica non di punire per delle cose che non sono state fatte bene, ma di salvaguardare dei centri di eccellenza che sono diventati tali per la qualità di assistenza offerta ai pazienti. Questo lo chiedo a chi impedisce di fare una riflessione, di fare un ragionamento, di capire se ci possono essere delle soluzioni che permettano di non chiudere completamente la porta alla struttura sanitaria di Guspini, che secondo me merita la nostra attenzione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Ben Amara per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BEN AMARA (Gruppo Misto). Vi rendete conto del tempo e della riflessione che stiamo perdendo dentro questo Consiglio, dove la voce con cui ciascuno proferisce non è forse che puro rumore per i compagni di viaggio? In questo Consiglio sicuramente noi viviamo una crisi comunicativa, ovvero un'incapacità di elaborazione nel senso gramsciano del termine. Non abbiamo un codice d'intesa ed è per questo che parliamo tutti senza dire niente! C'è un certo depotenziamento narrativo globale: noi siamo malati di una narrazione globale che dice tutto, ma non dice niente. Dunque l'intesa tra la maggioranza e l'opposizione dov'è? Anche sul minimo non riusciamo a concordare niente, lasciamo la narrazione globale come arbitro. E' per questo che io non ho ancora deciso come votare. Vi aspetto: narrate, narrate, narrate!

PRESIDENTE. Onorevole Ben Amara, lei è intervenuto per dichiarazione di voto, quindi deve dichiarare il suo voto favorevole o contrario oppure di astensione. Intendo il suo intervento come una dichiarazione di astensione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Vargiu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

VARGIU (Riformatori Sardi). Presidente, a differenza del collega Ben Amara, io ho ascoltato la discussione che si è svolta in Consiglio. Non sono arrivato a considerazioni molto differenti da quelle a cui è arrivato il collega, però mi sono convinto della bontà di quello che hanno sostenuto alcuni colleghi, in particolare Gian Valerio Sanna, di cui intendo seguire l'indicazione di voto.

Voglio spiegare perché, a titolo assolutamente personale, questa è una delle rare volte in cui mi dissocio dal voto del mio Gruppo. Sono convinto che non si vada da nessuna parte con normative estemporanee come quelle contenute nel comma 25 e credo che il centrosinistra dovrebbe interrogarsi sulla parte di responsabilità che comunque anche il centrosinistra ha da questo punto di vista; parte di responsabilità che è sicuramente inferiore a quella che abbiamo noi della maggioranza, ma che non è secondaria, perché la sanità in quest'Aula va avanti secondo la legge di riforma del 2006, che è stata proposta, votata e approvata dal centrosinistra, e il Piano sanitario regionale 2006-2008, che è stato proposto e approvato in quest'Aula sempre dal centrosinistra. Paradossalmente il centrodestra, nella sua incapacità di fare cose innovative in sanità, ha semplicemente deciso di andare avanti, secondo me in maniera assolutamente inadeguata, sulla strada che il centrosinistra aveva tracciato.

E mentre noi discutiamo di Ploaghe, di Guspini e del Santa Maria Bambina, il Comune di Cagliari ha appena deciso che nell'unica cubatura a mare che si potrebbe recuperare a fini turistici nella città, cioè il vecchio Ospedale Marino dell'architetto Badas, vada a insistere una struttura che si prevede abbia 60 posti letto di alta riabilitazione. E questo in assenza di una normativa quadro regionale che stabilisca il numero complessivo dei posti letto e quelli riservati alla riabilitazione. Cioè nel momento in cui la notte cala e tutte le vacche paiono di colore nero, ciascuno è autorizzato a fare ciò che desidera, sapendo che nessuno glielo vieterà o glielo impedirà.

Allora, nell'assenza di capacità decisionale da parte di questo Consiglio regionale, succede che la sanità discute di decine di miliardi di vecchie lire, come dice il collega Capelli, come se fossero noccioline e senza alcun tipo di programmazione che tari i servizi sulle reali esigenze dei sardi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, credo di essere stato citato immeritatamente più volte, stasera. La cosa può, sotto un certo punto di vista, farmi anche piacere, ma siccome quando vengo citato in maniera inopportuna rischio di diventare spigoloso…

(Interruzione)

No, cattivo no, perché non rientra nel mio carattere.

Poiché su questa vicenda sono stato tirato in ballo come Capogruppo del P.d.L., voglio far notare ai colleghi che fin quando si è trattato di dire no alla modifica del comma 21 i colleghi del centrosinistra erano tutti tranquillamente "appiattiti". Io sono un Capogruppo che dice no sia quando lo chiede il proprio partito sia quando lo chiedono gli alleati, se la Giunta non è d'accordo e se non si fa chiarezza su questa materia. E la chiarezza non la dobbiamo fare noi in quest'Aula, perché i problemi sono antichi, come diceva qualcuno. I problemi della Fondazione "Guspini per la vita" sono antichissimi e non li ha di certo creati questo Governo regionale. E' possibile che solo oggi quando cerchiamo di salvare una IPAB, che è cosa diversa dalla Fondazione "Guspini per la vita", si sollevi tutto questo polverone? Io al posto vostro, colleghi, mi sarei sforzato di trovare una soluzione alternativa, ma nessuno di voi si è prestato in tal senso. Volete 1 milione e mezzo di euro adesso e altri 13 milioni e mezzo dopo? Il mio parere è contrario! Perché vi sono sessantuno lavoratori interinali in quella struttura? Ce li ha messi Mario Diana, Capogruppo del P. d. L., o qualcun altro?

Io non sto mettendo in discussione l'eccellenza di quella struttura, devo ricordare però che nel mio territorio forse esiste una struttura che non ha nulla da invidiare a quella, così come nulla avrà da invidiarle la struttura che probabilmente nascerà al posto del vecchio Ospedale Marino di Cagliari.

Dove vogliamo arrivare? Che cosa vogliamo fare? Ma inventatevi qualcosa di diverso, cominciate a dialogare con la Giunta per decidere che cosa vogliamo farne di quella struttura. E' sovradimensionata? Non lo so, non lo devo dire io, chiedetelo all'Assessore della sanità, fatevi dire che tipo di struttura deve diventare, che centro di eccellenza è. Manca una piscina: è un'infrastruttura o no la piscina? Immagino di sì.

Ci sono altri sistemi per affrontare questa questione? Io credo di sì e forse un'adeguata interlocuzione, anche con la predisposizione di un ordine del giorno, avrebbe potuto impegnare la Giunta in maniera coerente con quelle che sono le vostre finalità, che probabilmente non coincidono con le mie, ma siccome il parere della Giunta è contrario, anche il mio parere sarà contrario, mentre è stato favorevole, ripeto, all'approvazione del comma 21, che…

PRESIDENTE. Onorevole Mario Diana, il tempo a sua disposizione è terminato.

Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Noi ieri abbiamo detto, credo in maniera inequivocabile, in reiterati interventi che il nostro voto sul comma 25 sarebbe stato favorevole e vogliamo essere coerenti con questa espressione di voto che abbiamo annunciato. Certamente il dibattito che si è sviluppato a seguito dell'emendamento orale presentato dall'onorevole Cuccu non facilita questo compito, tuttavia noi vogliamo mantenere fermo quell'impegno.

Onorevole Diana, in queste ore io e credo anche qualche suo collega di maggioranza e del suo partito abbiamo giustamente interloquito con la ASL che attualmente gestisce il centro di Guspini. La ASL, che mi pare sia diretta bene, e non dal centrosinistra, ritiene che quel centro debba essere rimesso quanto prima in esercizio nel pieno delle sue potenzialità. Noi abbiamo presentato un emendamento che chiede, a valere sull'esercizio in corso, 1 milione e 500 mila euro per mettere a norma quella struttura, perché messa a norma potrebbe funzionare in condizioni diverse da quelle in cui versa attualmente. Mi pare che abbia più o meno 3 pazienti, proprio perché non è a norma. La ASL chiede, e non lo chiede al centrosinistra ma a chi governa questa Regione, di poter operare in una struttura che ritiene strategica non soltanto per il territorio, ma per tutta l'Isola, e di poter a tal fine avere questo finanziamento. Ebbene, voglio auspicare che il Vicepresidente della Regione, che credo interverrà tra pochi secondi, possa almeno accogliere la prima parte dell'emendamento orale, che prevede la spesa di 1 milione e mezzo di euro per mettere a norma la struttura. Se ci fosse una risposta negativa anche su questo davvero non la potrei capire.

I lavoratori interinali, caro onorevole Diana, le assicuro che sono stati un suggerimento da parte di chi ha oggi responsabilità di governo. A quei lavoratori è stato chiesto di licenziarsi per essere riassunti attraverso questa forma. Di quello che sto dicendo me ne assumo tutta la responsabilità, anche in altra sede.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Zuncheddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZUNCHEDDU (Gruppo Misto). Presidente, è molto chiaro che dal dibattito emerge la mancanza totale di una visione più ampia e generale della sanità in Sardegna. Io purtroppo devo esprimere un voto di astensione sul comma 25, non perché non lo condivida, ma perché di fatto non condivido il metodo, che privilegia alcune realtà e ne penalizzare altre. Non si capisce bene neanche quale sia il criterio applicato. Questo sicuramente innesca delle guerre tra poveri e porta chiaramente nella nostra Isola anche a una negazione progressiva del diritto inalienabile alla salute.

Vorrei anche sottolineare le mie preoccupazioni per la superficialità con cui non è stato affrontato il problema della struttura di Guspini; una struttura notoriamente all'avanguardia e non solo per i sardi, visto e considerato che è diventata punto di riferimento anche per numerosi pazienti provenienti da altre sedi, e non solo italiane da quel che mi risulta. E' dunque un centro di eccellenza riconosciuto a livello internazionale e noi dovremmo fare ogni sforzo possibile, anche attraverso l'emendamento proposto, per garantire che esso possa proseguire la sua attività in termini sempre di massima funzionalità per tutti. Credo che sia richiesto un impegno forte da parte del Consiglio e della Giunta perché si trovino soluzioni immediate. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Io spero che la discussione su questa finanziaria ritorni nell'ambito di un confronto serio e anche definitivo sull'esito del provvedimento, però, visto che viene chiesto un impegno alla Giunta, non essendo presente l'Assessore della sanità, per una indisposizione accompagnata da febbre alta, mi limito semplicemente ad affermare alcune questioni di fondo che credo siano essenziali, perché veramente sono meravigliato di come si possa portare avanti in questo modo la discussione. Sono veramente meravigliato!

Allora, qui stiamo trattando una questione delicata e poiché si è rivolto l'invito a utilizzare l'etica cristiana verso chi soffre e a favore della salvaguardia di una professionalità altissima faccio notare che quella stessa etica cristiana ci suggerisce, anzi impone all'amministrazione pubblica di utilizzare bene le risorse finanziarie e di rispettare le leggi con cui si possono fare trasferimenti finanziari. La questione è oggi oggetto di uno studio serio e va approfondita. I dati emergeranno, perché da questo approfondimento emergerà tutto: quanto è costata a metro quadro questa struttura, come è stata gestita e perché è arrivata a questo punto. Dobbiamo esaminare veramente tutto se vogliamo essere seri ed eticamente corretti.

Allora, si vuole salvare questa struttura per assicurare il servizio che essa offre? Bene, ma occorre conoscerne la consistenza patrimoniale, occorre sapere a chi appartiene la superficie su cui insiste e se, ad esempio, i diritti di superficie del comune, che sono peraltro frazionati, possono incidere più o meno sul valore di questo bene. Come si fa a dire di voler dare una sorta di caparra per una manutenzione straordinaria di adeguamento quando è in corso proprio la valutazione per l'acquisto? E' o non è una fondazione di diritto privato? Allora perché affrettatamente dire oggi che vi è una caparra di 1 milione di euro per portare avanti delle iniziative che comunque non incidono sull'assicurazione del servizio? C'è una gestione commissariale, la ASL paga tutte le prestazioni, la Giunta si impegna a concludere questa valutazione, che è suo dovere fare, nei confronti di tutti, per poi chiudere la questione alla luce del sole. Dopodiché si ritornerà in quest'Aula con un provvedimento legislativo. Credo che questo Consiglio non chiuda dopo l'approvazione della legge finanziaria!

Allora non capisco la fretta di agganciare a questo comma, confondendo le cose, una questione che, com'è stato detto dagli onorevoli Vargiu, Steri, Mario Diana e altri, attiene a un problema più generale, a una programmazione degli interventi in questa materia. Si interverrà, ma valutando tutto specificamente.

PRESIDENTE. Comunico che la collega Barracciu è rientrata dal congedo. Procediamo alla votazione del comma 25.

Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.

(Appoggia la richiesta il consigliere Salis.)

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del comma 25 dell'articolo 4.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Bruno ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Ben Amara - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cuccureddu - Cugusi - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Lai - Locci - Lotto - Lunesu - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Zedda.

Rispondono no i consiglieri: Cucca - Cuccu - Sanna Gian Valerio - Vargiu.

Si sono astenute: la Presidente Lombardo - Zuncheddu.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 70

votanti 68

astenuti 2

maggioranza 35

favorevoli 64

contrari 4

(Il Consiglio approva).

Metto in votazione i commi dal 26 al 38, a esclusione del comma 37, che è stato soppresso.

(Sono approvati)

Passiamo all'emendamento numero 68.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Per un atto di collaborazione, Presidente, che non c'entra niente con l'emendamento in votazione, comunico che noi ritiriamo gli emendamenti numero 209, 201, 212, 198, 226, 226, 227 e 360.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 209 è già decaduto, mentre l'emendamento numero 201 è inammissibile.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Vuole discutere sull'ammissibilità? Lo ritiriamo! Ritiriamo anche gli emendamenti numero 212, 198, 226, 227 e 360.

URAS (Gruppo Misto). Presidente, sono ritirati anche gli emendamenti corrispondenti.

PRESIDENTE. Sull'emendamento numero 68, a firma Dedoni e più, c'è un invito al ritiro. Onorevole Dedoni, lo ritira?

Ha domandato di parlare il consigliere Dedoni. Ne ha facoltà.

DEDONI (Riformatori Sardi). Riterrei di poter portare questo emendamento alla decisione dell'Aula, in quanto non comporta spese.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 68. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Passiamo all'emendamento numero 196.

Ha domandato di parlare il consigliere Moriconi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MORICONI (P.D.). Presidente, colleghi, Assessori, mi fa piacere che ci sia anche l'Assessore dei lavori pubblici, perché con questo emendamento si vuole dare un contributo alla razionalizzazione della spesa pubblica e all'efficientamento dei servizi pubblici, intendendo con ciò la possibilità che i servizi pubblici siano fruiti. Favorire l'utilizzo dei servizi pubblici significa, evidentemente, evitare che in certi casi si realizzino quelle diseconomie che chiaramente incidono sulle casse dell'amministrazione regionale.

Come i colleghi sanno, da qui a un anno verrà realizzata l'elettrificazione della linea metropolitana di Settimo San Pietro, che rischia di essere appannaggio solamente di coloro i quali, vivendo in questa cittadina, hanno la possibilità di accedervi. Invece per un bacino d'utenza ben più ampio, che include i comuni di Sinnai e Maracalagonis, giungere alla stazione comporta un tempo ben più lungo, tanto che alla fine l'automobilista si pone il quesito se andare alla stazione, impiegando quindici o venti minuti, oppure direttamente a Cagliari con la propria auto.

Penso che questo aspetto il Consiglio debba tenerlo in considerazione, così come lo deve tenere in considerazione la Giunta, perché per risolvere il problema o evitare che si manifesti un problema di questo tipo basterebbe semplicemente realizzare il collegamento tra la SP 15, che è di raccordo con la circonvallazione che conduce a Maracalagonis e a Sinnai, e la stazione di Settimo San Pietro. Tutto ciò ridurrebbe il transito dei pendolari dagli ipotetici dieci, quindici o anche venti minuti, se aumenta il traffico automobilistico, a un paio di minuti. Si conseguirebbero anche ulteriori obiettivi importanti. Assessore, ho letto anche stamattina che in tempi rapidi verranno avviati i lavori, per un importo di 40-44 milioni di euro, sulla SS 554; per questa strada è prevista anche una spesa di 10 milioni per la realizzazione della viabilità complementare di Is Corrias, intervento peraltro opportuno. Qui, con circa la metà dei soldi si realizza la viabilità complementare che consentirebbe agli automobilisti pendolari di utilizzare le strade campestri, che attualmente vengono utilizzate in condizioni veramente pericolose, per potersi collegare con la SS 387 e quindi ricongiungersi alla SS 554, il che costituirebbe un importante contributo anche di collegamento con la zona del Parteolla. Quindi chiedo al Consiglio di approvare l'emendamento numero 196.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Signora Presidente, per quanto riguarda l'emendamento numero 196, che sosteniamo, mi rivolgo all'Assessore dei lavori pubblici, perché l'intervento in esso previsto presuppone la collaborazione strettissima tra il suo Assessorato e l'Assessorato dei trasporti, in quanto è chiaramente un intervento di potenziamento della viabilità in un'area densamente popolata dell'area urbana di Cagliari, dove il traffico automobilistico è notevolissimo. Tra l'altro il Consiglio regionale ne era stato interessato già nella scorsa legislatura, con una serie di interpellanze e interrogazioni che poi portarono all'approvazione del progetto di elettrificazione della ferrovia dalla fermata Gottardo di Monserrato fino a Settimo San Pietro, con l'ipotesi di prolungamento della dorsale ferroviaria della metropolitana leggera di Cagliari verso Sinnai, Maracalagonis, Burcei e l'hinterland del Parteolla. Si tratta di un progetto viario, come si evince chiaramente dall'emendamento, ma anche di un'ipotesi di un'infrastruttura che consenta il prolungamento della metropolitana leggera di superficie verso altri comuni dell'area est di Cagliari.

E' quindi un intervento assolutamente importante che, al di là del risultato della discussione della legge finanziaria e dell'invito al ritiro che la Giunta ha avanzato su questo emendamento, sarà oggetto di nostri continui interventi, perché consideriamo la metropolitana leggera di superficie di Cagliari, oltre che il potenziamento della rete viaria in un'area densamente trafficata, un'infrastruttura assolutamente importante. Non si può non tener conto della necessità di completamento di questa importante dorsale nel nostro territorio ed è un problema che poniamo in sede di finanziaria oggi, ma che riproporremo, Assessore, in relazione agli ulteriori interventi che il suo Assessorato, in accordo con l'Assessorato dei trasporti, dovrà portare avanti, perché riteniamo che nell'ambito della provincia di Cagliari questa parte di territorio sia assolutamente degna di un intervento che riduca il traffico che intasa viale Marconi e la SS 554 e rende pericolose, oltre che difficili da percorrere, queste arterie. Per cui, all'interno di un assetto dei trasporti viari dell'area di Cagliari assolutamente da rivedere, riproporremo con forza la questione della realizzazione di questa infrastruttura.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LAI (P.d.L.). Presidente, intervengo per esprimere il mio voto di astensione su questo emendamento, perché mi rendo conto della sua difficile sostenibilità finanziaria. Tuttavia riconosco che viene sollevato un problema serissimo, che è quello di assicurare la fruibilità del servizio del sistema dei trasporti nel suo complesso e, fatto altrettanto importante, di realizzare un'integrazione con il sistema ferroviario nella sua espressione, che non è di poco conto, di metropolitana di terra.

L'intento, e io ne colgo il grande significato, è quello di concretizzare una piena razionalizzazione di un sistema di trasporti che viene concepito nell'ottica della riduzione dei tempi di percorrenza, di agevole accesso alla viabilità principale e di accesso a una stazione della metropolitana che, come è stato detto, è destinata a un utilizzo elevato. Quindi io riconosco il valore di queste linee di intervento sotto un profilo generale e auspico l'apertura di un ampio dibattito affinché in tutta la regione l'integrazione dell'intermodalità tra il sistema stradale e quello ferroviario sia concepita nell'ottica di una piena fruibilità e nella prospettiva del miglioramento e potenziamento dei servizi di trasporto. Su queste problematiche, comunque, mi riservo di fare qualche ulteriore considerazione quando l'Aula affronterà gli emendamenti relativi alla continuità territoriale per le merci. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Gruppo Misto). Sull'emendamento numero 196 voteremo a favore per le ragioni che sono state esposte dai colleghi Moriconi e Salis. Intendo ritirare gli emendamenti numero 325, 326, 327, 328, 329 e 330, anche perché sono emendamenti che in gran parte insistono sul sostegno finanziario al settore culturale (in modo particolare al sistema delle biblioteche, su cui abbiamo, come è noto a tutti, trovato una sintesi con la Giunta) e anche alle attività di spettacolo e musicali, per cui chiederemo di poter introdurre un emendamento orale sull'articolazione della destinazione dei fondi comunque già concordata in sede di sintesi con la Giunta.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 196.

Ha domandato di parlare il consigliere salis. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 196.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Giampaolo Diana e Zuncheddu hanno votato a favore e che il consigliere Milia ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Barracciu - Ben Amara - Biancareddu - Bruno - Capelli - Cappai - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Mulas - Obinu - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Campus - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Locci - Lunesu - Milia - Mula - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Lai - Murgioni.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 66

votanti 63

astenuti 3

maggioranza 32

favorevoli 30

contrari 33

(Il Consiglio non approva).

Metto in votazione l'emendamento numero 371. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 369. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'emendamento numero 197 ovviamente decade perché sostituito dall'emendamento numero 371. Gli emendamenti numero 360 e 198 erano stati ritirati.

Passiamo all'emendamento numero 31.

Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Sull'emendamento numero 31 ripropongo una richiesta fatta in Commissione all'assessore La Spisa. Siccome si tratta di intervenire su immobili del Ministero della difesa, e noi interveniamo per pagare interventi di ristrutturazione in altri locali per liberare edifici che dovrebbero essere assegnati alla Regione, quindi in parte paghiamo l'acquisizione di locali, stabili e terreni al patrimonio regionale, e siccome questo dovrebbe essere argomento di discussione nei tavoli attivati col Governo nazionale, chiedo all'Assessore se non sia opportuno provvedere a una riduzione dell'importo di 2 milioni di euro previsto per il 2012, anche in considerazione della necessità che abbiamo di recuperare fondi per poter chiudere la manovra finanziaria.

Penso che questo potrebbe essere un segnale per garantire alla Sardegna di riaprire la trattativa, al di là degli accordi precedentemente stabiliti, ed evitare che essa debba pagare per immobili che è suo diritto acquisire.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Presidente, vorrei un attimo di attenzione e chiedo la benevolenza dell'Aula per accettare un emendamento orale all'emendamento numero 31, tenendo conto che riguarda una materia attinente e che sarebbe formulato in questo modo: "L'alienazione di beni immobili o di porzioni di fabbricati che su istanza dei privati sono stati sdemanializzati e passati al patrimonio dello Stato, e quindi della Regione, e che siano detenuti da privati cittadini che a suo tempo presentarono istanza di sdemanializzazione, e quindi non suscettibili di diversa utilizzazione produttiva, è effettuata con trattativa diretta". E' una fattispecie che ci consentirebbe di liberarci di una serie di reliquati che sono già nella disponibilità di privati, perché confinanti, e quindi credo che la proposta possa essere accolta. Chiedo all'Aula di dare un assenso in questa direzione.

PRESIDENTE. L'Aula è d'accordo con questa proposta di emendamento orale? La proposta è accolta.

Onorevole Sanna, per cortesia, provveda a consegnare agli Uffici il testo scritto.

Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.-FLI). Questo comma ci consente di affrontare il problema del trasferimento di beni dallo Stato alla Regione. Questa ipotesi di acquisizione di beni del Ministero della difesa è contemplata in un protocollo d'intesa specifico che è stato sottoscritto contestualmente al protocollo generale di applicazione dell'articolo 14. Si tratta di beni non riconducibili all'articolo 14 dello Statuto e di questo protocollo è stata possibile la sottoscrizione in quanto il trasferimento di questi beni è stato ricollegato all'evento G8 e alle ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri che consentivano di andare in deroga alla vigente legislazione.

In particolare l'articolo 14 prevede che i beni dello Stato, allorquando cessi l'uso istituzionale dell'amministrazione consegnataria o di altra amministrazione statale sono trasferiti alla Regione Sardegna. In questo caso si tratta di beni in uso all'amministrazione della Difesa, che ne ha ancora necessità, ancorché sovradimensionati, ciò nonostante, saltando il passaggio della richiesta ad altre amministrazioni statali di indicare se hanno bisogno di tali beni, che sarebbe preclusiva per il loro trasferimento, è stato previsto il trasferimento degli stessi alla Regione sarda. Per cui ci troviamo in presenza di un accordo di programma eccezionale che prevede il trasferimento di tutta una serie di beni e che se scade senza essere attuato non potrà assolutamente essere rinnovato. Il protocollo d'intesa prevedeva espressamente la costituzione di una Commissione paritetica che, tra le altre cose, doveva accertare le effettive attività e funzioni del Ministero della difesa da riallocare; la Regione si sarebbe fatta carico di tale riallocazione al fine di ottenere la disponibilità di questi immobili. Si dirà che in questo modo la Regione sta comprando. Non è un acquisto in senso stretto, perché non c'è un corrispettivo pari al valore dei beni, ma è un acquisto nel senso che la Regione concorre e acquisisce dei beni di valore nettamente superiore alle somme poste in essere. Queste somme andavano recuperate dalla messa a reddito dei beni trasferiti ai sensi dell'articolo 14, cosa che non è stata fatta, ma in ogni caso ci basta acquisire la caserma di Calamosca e trasformarla in albergo a 5 stelle per recuperare risorse più che sufficienti a finanziare non solo questo protocollo d'intesa, ma altri dieci protocolli d'intesa!

Pertanto, al di là dell'ammontare delle cifre, sono favorevole a questo emendamento, perché consente di mantenere in piedi un protocollo d'intesa dal quale non possono che discendere effetti a favore della Regione Sardegna. Ripeto, se cessa l'efficacia del protocollo d'intesa non avremo più la possibilità di acquisire questi beni.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Io sono favorevole all'emendamento aggiuntivo e totalmente contrario, invece, all'emendamento della Giunta, in quanto non sono d'accordo sul passaggio di denari del bilancio regionale a uno Stato che ci deve 1 miliardo e 600 milioni di euro. Tra l'altro faccio una considerazione: supponiamo che si possa trasformare la caserma di Calamosca in un albergo a 5 stelle, ebbene lo faccia direttamente il privato, non ho capito perché si debbano portare in casa dei beni, l'Ospedale Militare, per esempio, che saranno sul groppone della Regione, la quale non saprà che farsene, ma dovrà pagare l'IMU e quant'altro, e che costituiranno un costo reale per le casse regionali.

Io sono contento di acquisire immobili, proprietà e quant'altro se so cosa farne, ma non se la loro gestione genera soltanto passività. Se non c'è un piano di immediato riutilizzo e messa a reddito dei beni che entrano nella disponibilità della Regione sarda, che tra l'altro per averli è chiamata a versare soldi a uno Stato che è debitore nei suoi confronti - e non voglio tornare alla vertenza entrate -, cosa ce ne possiamo fare di questi beni che costituiscono soltanto una passività reale? Se c'è un progetto di riutilizzo dell'Ospedale Militare o della caserma di Calamosca, come per esempio - concordo con il collega Steri - un albergo a 5 stelle, che sicuramente la Regione non farà, perché un albergo a 5 stelle o 5 stelle super lo farà un privato, va benissimo, ma sia il privato a intrattenere una licitazione, una gara o quel che si vuole, direttamente con lo Stato, non vedo perché debba essere la Regione a caricarsi di ulteriori beni quando già non riesce a disfarsi di quelli che ha, non riesce a venderli e comunque si ostina a continuare a comprare immobili.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 31 con la nuova formulazione proposta dall'onorevole Gian Valerio Sanna.

CAPELLI (Gruppo Misto). Posso chiedere la votazione per parti, Presidente?

PRESIDENTE. Se ho ben capito, la prima parte è costituita dal testo dell'emendamento numero 31, la seconda dal testo dell'emendamento Sanna.

Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.

SALIS (I.d.V.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della prima parte dell'emendamento numero 31.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Espa, Porcu e Sanna Matteo hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Campus - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - Dedoni - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Greco - Lai - Locci - Lotto - Lunesu - Manca - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Ben Amara - Capelli - Salis.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 67

votanti 66

astenuti 1

maggioranza 34

favorevoli 63

contrari 3

(Il Consiglio approva).

Metto in votazione la seconda parte dell'emendamento numero 31. Chi l'approva alzi la mano.

(E' approvata)

Metto in votazione l'emendamento numero 69. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Quando ho dato il parere favorevole sull'emendamento numero 69 avevo preannunciato una precisazione, e cioè la spesa è a valere proprio sulla UPB S07.10.005.

STERI (U.D.C.-FLI). Qual è la copertura?

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Quella indicata nello stesso emendamento. Cioè la copertura non richiede diminuzione, ma è proprio a valere sulla UPB S07.10.005.

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 70, sul quale c'è un invito al ritiro.

Ha domandato di parlare il consigliere Vargiu. Ne ha facoltà.

VARGIU (Riformatori Sardi). Presidente, ritiro l'emendamento numero 70 e ne spiego il motivo. Lo ritiro senza sforzo, ma con rammarico, perché mi spiace che la Commissione e la Giunta non abbiano colto la valenza di questo emendamento che poteva recare una qualche utilità all'azione del Consiglio regionale. Infatti l'emendamento numero 70 aveva come obiettivo quello di finanziare le società di trasformazione urbana, che sono uno strumento che consente di avviare un partenariato tra il pubblico e il privato per la revisione di partite importanti, quale potrebbe essere, giusto per restare alla città di Cagliari, il famoso piano di risanamento del quartiere di Sant'Elia, che ovviamente non possono essere fatte interamente con risorse pubbliche e d'altra parte non possono neanche essere attuate esclusivamente da privati. Le società di trasformazione urbana, che sono di partenariato pubblico-privato, hanno in Sardegna difficoltà ad avviarsi perché devono avere una progettazione a monte che, se non viene pagata da qualcuno, difficilmente può indurre un privato a lanciarsi in un'intrapresa in merito alla quale non si sa se vi è la disponibilità da parte dell'amministrazione pubblica ad accogliere quel tipo di intervento. Per cui l'emendamento prevedeva l'intervento della Regione nella fase di costituzione delle società di trasformazione urbana e quindi facilitava la disponibilità di strumenti che sarebbero e sono indispensabili, oltretutto, per concorrere all'assegnazione di fondi europei (fondi Jess[PS1] ica) e per la trasformazione urbana di porzioni importanti di città.

Credo che non accogliere questo emendamento e non votarlo positivamente in Aula sia un errore di cui il Consiglio regionale sicuramente prima o poi avrà a pentirsi, ma siccome a nessuno di noi è dato cambiare il corso degli eventi quando questi vanno in direzione opposta rispetto a suggerimenti che sono logici, razionali e di buon senso, ritiro l'emendamento.

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 71.

Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere della Giunta è favorevole, con questa precisazione: "a valere sulle risorse previste per le opere cantierabili una quota è riservata agli interventi urgenti di mitigazione". Questa era l'intesa…

(Interruzione)

Sì, lo avevamo già detto in Commissione.

MULA (Riformatori Sardi). Può ripetere, Assessore?

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Questo era già stato detto in Commissione e l'emendamento è stato accolto dalla Giunta sostanzialmente indicando tra le opere immediatamente cantierabili una priorità per gli interventi sull'elevato rischio idrogeologico nei territori comunali perimetrati dal PAI, e quindi a valere su queste risorse ci sarà un intervento da parte dell'Assessorato dei lavori pubblici.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 71.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Ben Amara - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - Dedoni - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Fois - Greco - Lai - Locci - Lotto - Lunesu - Manca - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda - Zuncheddu.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 66

votanti 65

astenuti 1

maggioranza 33

favorevoli 65

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'emendamento numero 65, che proviene dall'articolo 2 e sul quale la Commissione si è rimessa all'Aula.

Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere della Giunta è contrario.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 65.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Cappai, Cocco Daniele, Cuccureddu e Rassu hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Capelli - Cappai - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Obinu - Porcu - Rassu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Ben Amara - Campus - Cherchi - Contu Mariano - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Mula - Murgioni - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Biancareddu - Mulas.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 65

votanti 62

astenuti 3

maggioranza 32

favorevoli 30

contrari 32

(Il Consiglio non approva).

Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Chiedo alla Presidenza di spostare l'emendamento numero 32 all'articolo 4 bis.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Io non mi oppongo allo spostamento, a condizione che ce ne venga spiegata la ratio. Qui si sta dicendo che il finanziamento a valere sulla legge sui centri storici, già ridotto dall'Assessore, in apertura di seduta, a 9 milioni e rotti, servirà per coprire le domande del 2011. Si viene così a perdere - i colleghi lo devono sapere - il principio dell'annualità del bando, perché con 9 milioni non si farebbe altro che scalare la graduatoria, e quindi nel 2012 non ce ne sarà per nessuno.

Siccome ho capito che c'è un'esigenza diversa, si formuli correttamente l'emendamento, ma non è assolutamente pensabile che si rinunci all'annualità del bando, perché diversamente gli ultimi della graduatoria beneficiano del finanziamento e i nuovi iscritti no. Spostiamo pure all'articolo 4 bis questo emendamento però, Assessore, ne riparleremo perché mi sembra una cosa abbastanza grave, visto che di fatto stiamo mettendo in bilancio dei fondi per agevolare qualcuno che è in fondo alla graduatoria del 2011. Io non sono d'accordo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica. Ne ha facoltà.

RASSU (P.d.L.), Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica. E' solo una questione tecnica, collega Sanna, cioè si modifica l'emendamento numero 32 al fine di consentire ai comuni di poter utilizzare i fondi che non hanno utilizzato entro il termine previsto. Ricordiamoci che nella finanziaria scorsa avevamo indicato la data del 31 dicembre 2011, per cui l'intento è quello di scorrere le graduatorie fino al 31 dicembre 2012 comprendendo tutti i comuni che non hanno potuto completare le opere entro…

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Completare, appunto, diciamolo bene!

RASSU (P.d.L.), Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica. Tutto qui, perché se è vero, com'è vero, che stiamo giustamente finanziando delle opere cantierabili, sarebbe assurdo che a un comune che non ha potuto, malgrado tutto, espletare, ai sensi della legge numero 29 del 1998, tutti gli atti che consentono di utilizzare i fondi, noi togliessimo la possibilità per le opere cantierabili di utilizzare fondi disponibili. In parole povere, questo emendamento serve per dare la possibilità ai comuni di utilizzare i fondi di cui già dispongono.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 32 è spostato all'articolo 4 bis. L'emendamento numero 33 è inammissibile. Gli emendamenti numero 224 e 225 sono privi di copertura finanziaria perché fanno riferimento ai 10 milioni del fondo nuovi oneri legislativi, che però sono vincolati.

(Interruzione)

No, li deve ritirare l'onorevole Zuncheddu.

Ha domandato di parlare la consigliera Zuncheddu. Ne ha facoltà.

ZUNCHEDDU (Gruppo Misto). Ritiro gli emendamenti numero 224 e 225.

PRESIDENTE. Gli emendamenti numero 57 e 365 sono spostati all'articolo 4 bis.

Passiamo all'emendamento numero 368.

Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.-FLI). Presidente, l'emendamento numero 34, della Giunta regionale, è volto ad andare incontro a un'esigenza dei consorzi di bonifica. La sua formulazione iniziale, peraltro, suscitava delle perplessità e presentava difficoltà di applicazione pratica, per cui, avendo già parlato della questione in Commissione, l'ho riformulato dandogli una valenza generale, comprendendo l'arco temporale sino al 2011 e rimettendo alla Giunta la facoltà di approvare il programma tenendo conto delle effettive esigenze presenti.

Faccio notare che, in sede di Commissione, il parere favorevole all'emendamento è stato subordinato all'accoglimento, richiesto dal P.D., di un emendamento orale in base al quale prima che sia approvata la delibera della Giunta regionale dovrà essere sentito il parere della Commissione consiliare competente. Pertanto formulo un emendamento orale per l'inserimento, alla fine del testo, delle parole "previo parere della competente Commissione consiliare".

PRESIDENTE. C'è una proposta di emendamento orale dell'onorevole Steri. Se non ci sono opposizioni, la proposta è accolta.

Metto in votazione l'emendamento 368. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'emendamento numero 368 è sostitutivo totale dell'emendamento numero 34, che pertanto decade.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, faccio una richiesta che interpreta non soltanto il mio pensiero, ma quello di diversi Gruppi. Le chiedo cioè di terminare i lavori odierni alle ore 20.

PRESIDENTE. Va bene, grazie, onorevole Diana.

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e

pluriennale della Regione (legge finanziaria 2012)" (332/S/A)

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 35.

Ha domandato di parlare il consigliere Cappai, per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPPAI (U.D.C.-FLI). Io ho cercato di documentarmi collegandomi al sito della Regione ma, devo essere sincero, non sono riuscito a recuperare il decreto del Presidente della Giunta numero 154, in base al quale è stato presentato questo emendamento. Senza avere a disposizione quel decreto io non riesco a capire il contenuto di questo emendamento, non foss'altro perché ho letto la delibera della Giunta regionale con la quale si modificano i criteri per i finanziamenti alle aziende agricole del settore suinicolo e si stanziano 3 milioni di euro a valere su una UPB che non esiste. Quindi inviterei gli Uffici a fare un più approfondito controllo, perché la UPB S06.04.099 non esiste nel nostro bilancio.

Ci potrebbe già essere un errore in questo senso, ma al di là di questo, viene richiamato un capitolo che a sua volta indica la finalità per la quale possono essere spesi i soldi, ed è il capitolo SC06.1025, la cui dicitura è "contributo per il miglioramento, adeguamento e realizzazione di strutture aziendali finalizzate a ridurre il numero di suini tenuti al pascolo brado", che niente ha a che vedere col settore dell'alimentazione. Vorrei capire, Assessore, cosa intende proporre con questa delibera, perché lei fa riferimento all'articolo 7, comma 1, della legge numero 3 del 2008 che non parla di alimentazione dei suini allo stato brado. Ma le dirò di più: non risulta agli atti che siano stati spesi neanche i soldi per le ristrutturazioni delle aziende, in base a ciò che prevede la normativa. Adesso diamo una diversa destinazione a queste somme. Vorrei capire.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stochino per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STOCHINO (P.d.L.). Presidente, semplicemente vorrei fare un po' di chiarezza su questo emendamento che nasce da una situazione nuova che si è verificata in riferimento alla questione della peste suina, che l'onorevole Cappai conosce bene quanto me. E' un emendamento che sicuramente cerca di mettere una pezza su una situazione grave che si è verificata in Sardegna per i focolai di peste suina che hanno colpito alcune aziende che non si erano attivate nell'eradicazione della malattia, ma che di fatto hanno colpito anche aziende che nel corso degli anni si sono adoperate per far sì che la peste suina non entrasse all'interno dei loro allevamenti.

Cos'è successo in questa situazione? Quando sono stati individuati i focolai e sono state fatte le perimetrazioni all'interno delle aree a rischio sono state bloccate, giustamente, anche le aziende sane che grazie all'allevamento dei suini creavano PIL in Sardegna. Queste aziende oggi sono alla fame, sono sul lastrico perché hanno dovuto bloccare la vendita dei prodotti e fermare completamente il ciclo produttivo. Io avevo interessato di questo problema l'Assessore competente e il suo Ufficio affinché si attivassero per dare ristoro a queste aziende che, a causa di persone che purtroppo non hanno vigilato sulla peste suina, hanno subito gravi danni. E lo sapevamo, ne abbiamo parlato più volte, onorevole Cappai.

Voglio dire questo: stiamo finanziando nuove opere per eliminare il pascolo semibrado, ma di fatto non stiamo tutelando le aziende suinicole che sono operative e costituiscono un settore portante della nostra economia. Magari non è questo il modo dovuto per risolvere la questione, però credo che la Giunta regionale bene abbia fatto a porre il problema, che non è limitato, di cui le aziende "sane" hanno interessato la Commissione e la Giunta stessa e che sicuramente non può essere da parte nostra disatteso. Il mio voto, su questo emendamento, è sicuramente favorevole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Lotto per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LOTTO (P.D.). Presidente, credo che su questo argomento, che è molto delicato e tocca la "carne viva" di tantissimi allevatori che hanno, per questa problematica, pagato conseguenze anche pesanti rispetto a tutto quello che è accaduto nei mesi scorsi, sarebbe opportuno - questa è la richiesta che faccio - spostare questo emendamento all'articolo 4 bis, per dare il tempo di verificarne meglio il contenuto ed eventualmente poterlo votare. Vorrei però capire meglio di che cosa stiamo parlando, prima di andare oltre.

PRESIDENTE. Poiché l'Aula non è d'accordo, la proposta di spostare l'emendamento numero 35 all'articolo 4 bis non è accolta.

Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (U.D.C.-FLI). Presidente, chiedo formalmente la sospensione di questo emendamento per due minuti, perché vorrei che la Giunta fornisse il testo del decreto del Presidente della Regione numero 154, citato nell'emendamento, per poterne prendere visione.

Chiedo inoltre che nell'emendamento numero 35, sul cui contenuto sono favorevole, venga specificato che il programma degli interventi è comunque assoggettato al parere della Commissione competente. E' un emendamento orale.

PRESIDENTE. Se non ci sono opposizioni, la proposta è accolta. Proseguiamo con le dichiarazioni di voto.

CAPELLI (U.D.C.-FLI). Vorrei avere il decreto della Giunta, Presidente.

PRESIDENTE. Onorevole Capelli, lo si sta fotocopiando e sarà distribuito.

I lavori del Consiglio riprenderanno domani mattina alle ore 11 e 30. Alle ore 9 e 30 è convocata la Commissione bilancio per l'esame degli emendamenti.

La seduta è tolta alle ore 20 e 00.


[PS1]Joint European Support for Sustainable Development in City Areas



Allegati seduta

Testo dell'interrogazione annunziata in apertura di seduta

Interrogazione Zuncheddu, con richiesta di risposta scritta, sull'allarme da parte della ASL n. 7 di Carbonia in merito all'inquinamento ambientale e degli alimenti nell'area del polo industriale di Portoscuso.

La sottoscritta,

premesso che:

- l'allarme sull'inquinamento ambientale a Portoscuso continua ad essere fonte di forti preoccupazioni per le popolazioni che abitano ed operano in quell'area; associazioni ambientaliste (fra cui Amici della Terra e Gruppo d'intervento giuridico), comitati di esperti e di cittadini residenti nel territorio, come il comitato dei residenti di Carloforte, già da tempo hanno denunciato l'inquinamento da piombo nel vino e successivamente la contaminazione nei molluschi bivalvi;

- più recentemente tali preoccupazioni hanno trovato riscontro nell'allarme lanciato dalla ASL n. 7 di Carbonia che, in merito alla grave situazione dell'inquinamento ambientale delle aree prossime al polo industriale di Portovesme, il 23 gennaio 2012 ha diramato un comunicato stampa con il quale si informa e si invita la popolazione a differenziare la provenienza dei prodotti ortofrutticoli, prestando attenzione a quelli originari di tale area ed evitare di dare da mangiare ai bambini di età da 0 a 3 anni, la frutta e la verdura coltivate sul posto;

- tali disposizioni risultano ancora più inquietanti alla luce del fatto che sono state assunte a seguito dei dati acquisiti da una recente relazione dell'Istituto superiore di sanità e del Ministero dell'ambiente del territorio e del mare (prot. 35428/TRI/DI del 22 novembre 2011);

preso atto che:

- seppure non citato esplicitamente nel comunicato della ASL di Carbonia, la questione è pertinente al polo industriale di Portovesme, area tristemente nota, ormai da decenni, per la forte pressione ambientale e per l'elevata incidenza, fra i residenti, di varie patologie, fra cui quelle neoplastiche; in quest'area sono stati registrati tassi altissimi di deficit cognitivi infantili associati a un'elevata concentrazione di piombo nel sangue dei piccoli;

- già nella mozione n. 107, del 28 gennaio 2011, sull'allarme inquinamento ambientale nel territorio intorno al polo industriale di Portovesme venivano menzionati i dati allarmanti emersi da studi effettuati dall'Università di Cagliari; gli studi dimostravano che:

1) il mare di quella zona non è esente da inquinamento: nelle alghe intorno all'Isola è stata riscontrata la presenza di metalli pesanti, tra cui cadmio e piombo;

2) nei terreni e nelle acque superficiali dell'Isola di San Pietro è stata rilevata la presenza di metalli pesanti, tra i quali elevate concentrazioni di stagno (con valori superiori a 40 volte i limiti di legge), berillio, tallio, antimonio; la concentrazione di ferro (15 volte superiore ai limiti di legge); manganese (quasi 4 volte i limiti di legge); selenio (oltre 30 volte superiore i limiti di legge); fluoruri (pari a: 2,7 mg/l; il valore limite è di 1,5 mg/l), altri metalli, come cadmio e arsenico, sono stati rilevati nelle acque con concentrazioni vicine al limite previsto per legge;

considerato che:

- le industrie responsabili della compromissione ambientale e sanitaria hanno in gran parte beneficiato per decenni dei finanziamenti del piano di disinquinamento per la bonifica del territorio del Sulcis Iglesiente (DPCM 23 aprile 1993), sulla base della dichiarazione di "zona ad alto rischio ambientale" (DPCM 30 novembre 1990, legge regionale n. 7 del 2002), e il successivo accordo di programma attuativo (DPGR 3 maggio 1994, n. 144);

- nonostante le tanto proclamate azioni di risanamento del territorio, di fatto si intensificano le cause dell'inquinamento, vedi i fumi di acciaieria, i fanghi rossi, gli sversamenti in mare di inquinanti, le discariche illecite di rifiuti tossico-nocivi, le nubi di fluoro, i traffici illeciti di rifiuti industriali,

chiede di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:

1) quali siano i dati di cui la Regione dispone in merito all'inquinamento ambientale in riferimento al caso specifico che hanno destato preoccupazione da parte della stessa ASL n. 7;

2) quali siano i provvedimenti che intendano adottare per la tutela della salute di tutti gli abitanti di Portoscuso e zone limitrofe;

3) quali misure intendano adottare o se abbiano già adottato al fine di verificare eventuali responsabilità delle industrie facenti parte del polo di Portovesme. (816)