Seduta n.169 del 28/12/2010 

CLXIX Seduta

Martedì 28 dicembre 2010

Presidenza della Presidente LOMBARDO

INDICE

La seduta è aperta alle ore 16 e 01.

DESSI', Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 17 novembre 2010 (161), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Cesare Moriconi, Eugenio Murgioni, Antonio Pitea, Teodoro Rodin, Adriano Salis, Matteo Sanna e Claudia Zuncheddu hanno chiesto congedo per la seduta del 28 dicembre 2010.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Annunzio di presentazione di proposta di legge

PRESIDENTE. Comunico che è stata presentata la seguente proposta di legge:

Piras - Zedda Alessandra - Contu Mariano Ignazio - Stochino. Fondo strutturale per impianti ad energia rinnovabile finalizzati all'autoproduzione. (238)

(Pervenuta il 22 dicembre 2010 e assegnata alla sesta Commissione.)

Risposta scritta a interrogazioni

PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle seguenti interrogazioni:

"Interrogazione Mula - Vargiu - Cossa - Dedoni - Fois - Meloni Francesco - Pittalis - Ladu - Maninchedda sull'inquinamento delle acque del rio Cedrino e sul mancato funzionamento dei depuratori di competenza di Abbanoa Spa presenti nella provincia di Nuoro e sul relativo monitoraggio". (100)

(Risposta scritta in data 24 dicembre 2010.)

"Interrogazione Sanjust - Artizzu - Bardanzellu - Floris Rosanna - Ladu - Petrini - Pitea - Randazzo - Rassu - Sanna Paolo Terzo sulla situazione all'interno del consiglio d'amministrazione dell'ERSU". (208)

(Risposta scritta in data 24 dicembre 2010.)

"Interrogazione De Francisci sull'attuazione, da parte della Regione sarda, delle direttive del Ministero della salute e dell'AIFA in merito al protocollo previsto e subordinato alla legge n. 194 del 1978 sull'utilizzo del farmaco Mifepristone o Mifegyne, meglio conosciuto come RU486". (262)

(Risposta scritta in data 24 dicembre 2010.)

Annunzio di interrogazione

PRESIDENTE. Si dia annunzio della interrogazione pervenuta alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

"Interrogazione Locci, con richiesta di risposta scritta, sullo stato dell'iter amministrativo dei lavori di bonifica ambientale dell'area ex Sardamag di Sant'Antioco". (468)

Annunzio di mozione

PRESIDENTE. Si dia annunzio della mozione pervenuta alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

Mozione Mula - Solinas Christian - Sanna Giacomo - Vargiu - Cossa - Maninchedda - Fois - Dessì - Meloni Francesco - Planetta - Dedoni sulla prevenzione del rischio idrogeologico e sulla manutenzione del territorio. (102)

PRESIDENTE. Constatato lo scarso numero di consiglieri presenti in Aula, sospendo la seduta. Prego i Capigruppo di richiamare i consiglieri in Aula.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 05, viene ripresa alle ore 16 e 27.)

Approvazione del "Documento annuale di programmazione economica e finanziaria (DAPEF)" (12/A)

PRESIDENTE. Colleghi, ricordo che è all'ordine del giorno la prosecuzione della discussione congiunta del Documento numero 12/A e dei disegni di legge numero 219/S/A e 220/A.

Comunico che il Consiglio regionale, come primo atto, deve procedere all'approvazione del Documento annuale di programmazione economica e finanziaria 2011. Questo, ai sensi dell'articolo 33 bis del Regolamento interno del Consiglio regionale, deve avvenire mediante una risoluzione, la quale può contenere integrazioni e modifiche del documento stesso.

L'approvazione di una risoluzione preclude le altre. Si vota per prima la risoluzione accettata dalla Giunta regionale.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, chiedo la verifica del numero legale.

(Appoggia la richiesta il consigliere Daniele Cocco.)

Verifica del numero legale

PRESIDENTE. Dispongo la verifica del numero legale con procedimento elettronico.

(Segue la verifica)

Prendo atto che i consiglieri Cocco Daniele, Floris Mario, Stochino e Uras sono presenti.

Risultato della verifica

Risultano presenti i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Cossa - Cuccureddu - Dedoni - Dessi' - Diana Mario - Floris Mario - Fois - Greco - Locci - Lombardo - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Mula - Mulas - Obinu - Peru - Piras - Pittalis - Randazzo - Sanjust - Sanna Giacomo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Zedda Alessandra.

PRESIDENTE. Sono presenti 37 consiglieri.

Poiché il Consiglio non è in numero legale, sospendo la seduta per trenta minuti. I lavori riprenderanno alle ore 17.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 31, viene ripresa alle ore 17)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Comunico che è stata presentata una risoluzione sul Documento annuale di programmazione economica e finanziaria 2011.

(Si riporta di seguito il testo della risoluzione:

Risoluzione Maninchedda - Diana Mario - Steri - Sanna Giacomo - Meloni Francesco - Cuccureddu sul Documento annuale di programmazione economico finanziaria 2011.

IL CONSIGLIO REGIONALE

VISTI gli articoli 2 e 3 della legge regionale 2 agosto 2006, n. 11, relativi rispettivamente alla disciplina del Programma regionale di sviluppo (PRS) ed al Documento annuale di programmazione economica e finanziaria (DAPEF);

ATTESO CHE la Giunta regionale ha presentato il Documento annuale di programmazione economica e finanziaria 2011 contestualmente ai disegni di legge n. 219 e n. 220, relativi rispettivamente al disegno di legge finanziaria per l'anno 2011 e al bilancio per gli anni 2011-2013;

VISTO l'articolo 33 bis, comma 2, del Regolamento interno del Consiglio;

RITENUTO conseguentemente opportuno utilizzare la disciplina prevista dal suddetto articolo del Regolamento per l'approvazione del DAPEF;

RITENUTO di condividere i contenuti del DAPEF, così come approvati dalla Commissione bilancio in data 7 dicembre 2011,

DELIBERA DI APPROVARE

il DAPEF 2011 così come approvato dalla Commissione. (1))

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.

DIANA Mario (P.d.L.). Chiedo la verifica del numero legale.

(Appoggia la richiesta il consigliere Uras)

Seconda verifica del numero legale

PRESIDENTE. Dispongo la verifica del numero legale con procedimento elettronico.

(Segue la verifica)

Prendo atto che i consiglieri Bardanzellu, Bruno, Caria, Diana Giampaolo, Floris Mario, Fois, Meloni Valerio, Milia, Mula, Planetta, Solinas Antonio, Steri e Vargiu sono presenti.

Risultato della verifica

Risultano presenti i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Caria - Cherchi - Cocco Pietro - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessi' - Diana Giampaolo - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lombardo - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Mula - Mulas - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo.

PRESIDENTE. Sono presenti 65 consiglieri. Poiché il Consiglio è in numero legale possiamo proseguire i lavori.

Metto in votazione la risoluzione numero 1.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della risoluzione numero 1.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Meloni Valerio ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Capelli - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessi' - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pittalis - Planetta - Randazzo - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Caria - Cocco Pietro - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zedda Massimo.

Si e' astenuta: La Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

Presenti 65

Votanti 64

Astenuti 1

Maggioranza 33

Favorevoli 44

Contrari 20

(Il Consiglio approva).

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, chiedo di chiudere i lavori pomeridiani al fine di consentire ai Gruppi di interloquire in ordine agli emendamenti presentati.

PRESIDENTE. Se non ci sono opposizioni riconvoco il Consiglio per domani mattina, mercoledì 29 dicembre, alle ore 10.

La seduta è tolta alle ore 17 e 03.



Allegati seduta

isposta scritta a interrogazioni

Risposta scritta del Presidente della Regione all'interrogazione Mula - Vargiu - Cossa - Dedoni - Fois - Meloni Francesco - Pittalis - Ladu - Maninchedda sull'inquinamento delle acque del rio Cedrino e sul mancato funzionamento dei depuratori di competenza di Abbanoa Spa presenti nella provincia di Nuoro e sul relativo monitoraggio. (100)

In riferimento all'interrogazione in oggetto, trasmetto la nota n. 7131 del 10 dicembre 2010 inviatami dalla Direzione generale Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna.

Con riferimento all'interrogazione in oggetto si comunica quanto segue.

La Società Abbanoa Spa, gestore unico del servizio idrico integrato, gestisce il sistema fognario-depurativo dei comuni ricadenti nella provincia di Nuoro, per aver acquisito il possesso degli impianti nello stato in cui si trovavano al momento della cessione degli stessi da parte del Govossai Spa e ESAF allora gestori.

Allo stato attuale, il gestore ha comunicato che nessuno degli impianti facenti parte del sistema idrografico del Cedrino risulta fermo o in condizioni di by-pass, pur rilevando situazioni di criticità per la presenza di alcuni sistemi depurativi sicuramente sottodimensionati.

La situazione gestionale di alcuni di questi sistemi ha avuto un peggioramento provocato da fattori contingenti, quali gli eventi alluvionali accaduti nel mese di novembre 2008, che hanno aggravato la situazione infrastrutturale e il cui adeguamento è in corso di progettazione da parte di Abbanoa Spa.

La società Abbanoa ha fatto presente altresì che vi sono altre criticità presenti e in particolar modo i sistemi di fognatura che hanno manifestato l'inadeguatezza dimensionale.

Per il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale, come definiti dal Piano di tutela delle acque, il gestore ha elaborato e trasmesso all'Autorità d'ambito della Sardegna un primo elenco urgente di interventi da finanziarsi con risorse pubbliche per un importo complessivo di euro 7.860.000:

1) adeguamento funzionale e strutturale dell'impianto di depurazione di Dorgali - Schema n. 216 del Piano di tutela delle acque - per un importo di euro 1.000.000;

2) completamento e miglioramento funzionale dell'impianto di depurazione urbano di Oliena - Schema n. 215 del Piano di tutela delle acque - per un importo di euro 200.000;

3) completamento del collettamento dei reflui dell'abitato all'impianto di depurazione urbano di Oliena - Schema n. 215 del Piano di tutela delle acque - per un importo di euro 300.000;

4) interconnessione Govossai Cedrino-Janna e Ferru-Orgosolo - per un importo di euro 1.000.000;

5) completamento della rete idrica del comune di Orosei - per un importo di euro1.500.000;

6) completamento della rete idrica del comune di Oliena - per un importo di euro 1.000.000;

7) completamento della rete idrica del comune di Galtellì - per un importo di euro 250.000;

8) completamento della rete idrica del comune di Irgoli - per un importo di euro 250.000;

9) completamento della rete idrica del comune di Dorgali - per un importo di euro 400.000,00;

10) risanamento delle reti idriche di Onifai, Oniferi, Orgosolo e Orune - per un importo di euro 860.000;

11) sistema di telecontrollo degli impianti idrici e fognari nell'ambito del bacino - euro 600.000.

Alla copertura della spesa per la realizzazione dei citati interventi l'Amministrazione regionale farà ricorso alle somme destinate alla Regione Sardegna disponibili ai sensi dell'articolo 144, comma 17, della legge 388/2000 (legge finanziaria 2001).

A tal proposito si fa presente che il citato programma di interventi, unitamente all'assicurazione da parte del gestore del SII del proprio cofinanziamento del 30 per cento, è stato trasmesso, a firma del Presidente della Regione con nota prot. n. 3306 del 7 luglio 2010, al Ministero dell'ambiente ai fini della propria istruttoria per la verifica di compatibilità con gli obiettivi previsti dalla legge 388/2000.

Tale istanza è stata trasmessa, da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, all'Unità tecnica di finanza di progetto - Dipartimento, per la programmazione e il coordinamento della politica economica, che, con nota dell'8 settembre 2010, prot. n. 0003892-P, ha espresso parere positivo per l'utilizzo dei fondi in argomento.

Allo stato attuale si è in attesa di trasferimento delle somme da parte del Ministero alla Regione.

Relativamente al "mancato monitoraggio del rio Cedrino" si fa presente che è in corso già da diversi anni un continuo e costante monitoraggio dei corpi idrici della Sardegna.

Per quanto concerne il fiume Cedrino (ID_Bacino 0102, ID_Corpo idrico CS003) viene monitorato e classificato in tre punti lungo l'asta principale:

1) stazione 01020301, comune di Onifai in località Badu 'e Seattas, a valle della confluenza del rio Santa Maria;

2) stazione 01020302, comune di Oliena in località Ponte su Trave, a valle dello scarico del depuratore di Oliena;

3) stazione 01020305, comune di Orgosolo in località Gorinnaru, a monte dello scarico del depuratore di Orgosolo.

In seguito al monitoraggio effettuato ai sensi del dlgs 152/99, negli anni 2005-2007, lo stato di qualità ambientale per tali stazioni è risultato sufficiente per le stazioni 01020301 e 01020302 e buono per la stazione più a monte 01020305. Tale classificazione di stato ambientale si basa sia sul monitoraggio dei dati chimico-fisici che di quelli biologici.

Risposta scritta del Presidente della Regione all'interrogazione Sanjust - Artizzu - Bardanzellu - Floris Rosanna - Ladu - Petrini - Pitea - Randazzo - Rassu - Sanna Paolo Terzo sulla situazione all'interno del consiglio d'amministrazione dell'ERSU. (208)

In riferimento all'interrogazione in oggetto, si precisa che con decreto del Presidente della Regione n. 6 del 22.01.2010, la dott. Daniela Noli è stata nominata Presidente del Consiglio di amministrazione dell'Ente regionale per il diritto allo studio universitario (ERSU) di Cagliari. Il Cda dell'ERSU di Cagliari, con delibera n. 35 del 15 settembre 2009, avente per oggetto "Proposta e richiesta di approvazione dello statuto dell'ente", ha approvato il proprio statuto. La Giunta regionale, con delibera n. 14/10 del 6.04.2010, concernente la LR n. 5/2009, art. 1, comma 23 e la LR n. 31/1998 e smi, art. 8, comma 1, lett. a) (Linee di indirizzo per la revisione organica degli statuti degli enti di cui alla tabella A della LR n. 14/1995), e successivamente con la delibera n. 21/44 del 3/06/2010, ha impartito delle direttive specifiche agli enti e agenzie in tema di statuti.

La Direzione generale dell'Assessorato della programmazione, con nota del 12/07/2010, prot. 5048, nel ritenere che lo statuto dell'ERSU rientri tra quelli approvati direttamente dai relativi consigli di amministrazione, e quindi, nella tipologia degli enti tenuti all'adeguamento dello statuto, secondo quanto previsto dalla LR 5/2009, ha invitato l'ERSU a provvedere alle necessarie modifiche.

Il Cda dell'ERSU di Cagliari, con delibera n. 26 del 9 settembre 2010, concernente "Proposta di modifica dello statuto dell'ente", ha approvato le modifiche allo statuto dell'ente, in conformità alla delibera della Giunta regionale n. 21/44 del 6 giugno 2010.

L'ERSU, con nota del 14/09/2010, prot. 6117, ha provveduto alla trasmissione dello statuto con le modifiche apportate, oltre che all'Assessorato della pubblica istruzione e all'Assessorato degli affari generali, anche al medesimo Consiglio regionale per gli adempimenti di competenza.

Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione De Francisci sull'attuazione, da parte della Regione sarda, delle direttive del Ministero della salute e dell'AIFA in merito al protocollo previsto e subordinato alla legge n. 194 del 1978 sull'utilizzo del farmaco Mifepristone o Mifegyne, meglio conosciuto come RU486. (262)

La specialità medicinale "MYFEGYNE" è stata autorizzata secondo la procedura di mutuo riconoscimento prevista dal decreto legislativo 219/2006 "Attuazione della direttiva 2001/83/CE e successive direttive di modifica relativa ad un codice comunitario concernente i medicinali per uso umano, nonché della direttiva 2003/94/CE". Tale procedura prevede che l'azienda farmaceutica produttrice del medicinale possa presentare domanda di autorizzazione all'immissione in commercio (AIC) in più stati membri della UE individuandone uno con funzione di stato membro di riferimento.

Nel caso in cui il medicinale abbia già ottenuto l'AIC in uno stato membro, come nel caso in oggetto, gli altri stati membri, in questo caso l'Italia attraverso l'Agenzia italiana del farmaco (AIFA), riconoscono entro il termine di 90 giorni dalla ricezione della relazione e dei relativi allegati tecnici l'AIC rilasciata dallo stato membro.

Uno stato membro della UE può non approvare l'immissione in commercio del medicinale esclusivamente nel caso rilevi dall'esame della letteratura scientifica un "potenziale rischio grave per la salute pubblica".

Pertanto, ai sensi della normativa vigente, l'AIFA ha approvato l'autorizzazione in commercio del medicinale "MYFEGYNE" con determinazione n. 1460 del 24 novembre 2009, classificandolo ai fini della fornitura come medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in strutture ad esso assimilabili, comprese le strutture sanitarie individuate dall'articolo 8 della legge 194/1978. Il medicinale è approvato non solo per l'indicazione "Interruzione medica di gravidanza intrauterina in corso" ma anche per:

- rilasciamento e dilatazione della cervice uterina prima dell'interruzione chirurgica della gravidanza nel corso del primo trimestre;

- preparazione all'azione degli analoghi delle prostaglandine nell'interruzione terapeutica della gravidanza (oltre il primo trimestre);

- induzione del travaglio in caso di morte intrauterina fetale in pazienti nelle quali non è possibile utilizzare prostaglandine od ossitocina.

L'AIFA all'articolo 3 della determinazione di AIC pone precisi vincoli all'utilizzo specificando che il medicinale in argomento deve trovare applicazione nel rigoroso rispetto dei precetti normativi previsti dalla legge 194/1978, in particolare deve essere garantito il ricovero in una delle strutture sanitarie individuate dall'articolo 8 della citata legge dal momento dell'assunzione del farmaco fino alla verifica dell'espulsione dell'embrione e sotto la sorveglianza di un medico del Servizio ostetrico ginecologico.

Il riferimento all'articolo 8 della legge 194/1978 ha generato interpretazioni diverse da parte delle Regioni, infatti il citato articolo prevede che gli interventi possono essere praticati da un medico del Servizio ostetrico ginecologico in ospedali pubblici generali e specializzati, e nei primi novanta giorni anche presso case di cura autorizzate e presso poliambulatori pubblici adeguatamente attrezzati, funzionalmente collegati agli ospedali ed autorizzati dalla Regione. L'articolo 8 non precisa in quale regime (ricovero ordinario, ricovero diurno, prestazione ambulatoriale) tali interventi devono essere praticati.

Il Ministro della salute in data 24 novembre 2010, in seguito all'autorizzazione all'immissione in commercio dell'AIFA, ha chiesto il parere del Consiglio superiore di sanità in merito alle modalità di impiego di tale farmaco nel rispetto della legge 194/1978, alla definizione di "ricovero", alla opportunità di stilare linee guida che rendano uniformi i livelli di sicurezza di tale farmaco a livello nazionale. Il Consiglio superiore di sanità, nella seduta del 18 marzo, in seguito alla valutazione dei dati scientifici, degli aspetti gestionali e normativi, ha individuato la fattispecie di ricovero ordinario come il regime di ricovero più idoneo a garantire che il percorso assistenziale avvenga secondo il mandato della legge 194/1978 e della determina AIFA, l'aborto farmacologico pertanto deve essere praticato da personale sanitario qualificato presso strutture ospedaliere in regime di ricovero ordinario continuativo della donna dal momento di assunzione del farmaco fino alla effettiva espulsione del prodotto del concepimento.

Nella Regione Sardegna l'utilizzo della specialità medicinale"MYFEGYNE" per l'indicazione di interruzione volontaria di gravidanza sarà possibile esclusivamente con le modalità previste dal parere del Consiglio superiore di sanità e notificate dal Ministero della salute con nota n. 9503 del 18 marzo 2010 in regime di ricovero ordinario continuativo fino all'espulsione del prodotto del concepimento, e ponendo in essere tutte le azioni atte ad assicurare la tutela effettiva della sfera fisica e psicologica della donna.

Testo dell'interrogazione e della mozione annunciate in apertura di seduta.

Interrogazione Locci, con richiesta di risposta scritta, sullo stato dell'iter amministrativo dei lavori di bonifica ambientale dell'area ex Sardamag di Sant'Antioco.

Il sottoscritto,

PRESO ATTO CHE:

- in data 30 giugno 2008 è stata sottoscritta la convenzione Progemisa/Regione autonoma della Sardegna relativa all'affidamento-incarico dell'esecuzione del piano di caratterizzazione dell'area Seamag;

- in data 23 dicembre 2009 è stato definito l'accordo mediante convenzione tra Regione, Assessorato regionale dell'industria e IGEA Spa per la progettazione ed esecuzione degli interventi di messa in sicurezza permanente e/o di bonifica dell'area ex Sardamag-Seamag nel Comune di Sant'Antioco;

- la conferenza dei servizi svoltasi a Roma il 30 novembre 2010 avrebbe accertato che:

a) nell'area ex Sardamag vi è una contaminazione del suolo da idrocarburi pesanti e leggeri fino a una profondità di 6-9 metri e da metalli pesanti come piombo, zinco, cadmio e mercurio entro i 3 metri dalla superficie, mentre in una zona ci sarebbe inquinamento da mercurio tra i 6 e 8 metri; non ci sarebbe inquinamento negli strati superficiali;

b) le falde acquifere sarebbero contaminate da composti organici aromatici come benzene, toluene, p-xilene, benzopirene oltre a solfati, manganese e ferro che sembrerebbero secondari all'ingressione marina o a mineralizzazioni nelle vulcaniti terziarie; la superficie inquinata dell'area ex Sardamag sarebbe di circa 30.000 metri quadri;

c) l'inquinamento da idrocarburi pesanti e da metalli pesanti come cadmio, mercurio, piombo e zinco si estende oltre l'area ex Sardamag per circa 10.000 metri quadrati in zona di proprietà comunale in continuità con l'area da bonificare;

d) nell'area ex Sardamag ci sarebbero materiali inerti di demolizione per circa 50.000 metri cubi considerati rifiuti non pericolosi;

CONSIDERATO CHE:

- il Ministero dell'Ambiente - Direzione generale tutela del territorio e delle risorse idriche - avrebbe dato diverse prescrizioni ed in particolare:

- uno studio idrogeologico approfondito dell'area;

- immediata attivazione di interventi di messa in sicurezza d'emergenza della falda e dei suoli al fine di evitare la diffusione della contaminazione verso l'esterno;

- azioni di verifica da parte dell'ARPAS dell'esecuzione degli interventi richiesti;

- immediata attivazione di interventi relativi allo smaltimento dei rifiuti presso siti idonei;

- sono passati oltre due anni da quando è stata sottoscritta la convenzione Progemisa/Regione autonoma della Sardegna relativa all'affidamento-incarico dell'esecuzione del piano di caratterizzazione dell'area ex Sardamag;

- i tempi si stanno allungando con il rischio che scadano i trenta mesi dalla convenzione Assessorato regionale dell'industria-IGEA senza che sia ancora stato risolto il problema;

RITENUTO CHE:

- l'ultimazione della bonifica permetterebbe di poter rifare il bando per la cessione/concessione dell'area che prevede, nel PUC di Sant'Antioco, la possibilità di costruire un importante porto turistico con area cantieristica, servizi e residenze turistiche;

- l'attività portuale turistica con la cantieristica ed i servizi a regime porterebbero centinaia di posti di lavoro fissi e non stagionali;

- gli allungamenti dei tempi determinano un danno incalcolabile in termini occupazionali,

chiede di interrogare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale dell'industria e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente per sapere:

1) se abbiano preso atto della situazione descritta;

2) quali provvedimenti urgenti siano stati presi per risolvere con tempi certi questa situazione che, se portata a termine, può essere un volano per il nuovo sviluppo del Sulcis-Iglesiente. (468)

Mozione Mula - Solinas Christian - Sanna Giacomo - Vargiu - Cossa - Maninchedda - Fois - Dessì - Meloni Francesco - Planetta - Dedoni sulla prevenzione del rischio idrogeologico e sulla manutenzione del territorio.

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:

- la Sardegna è una Regione nella quale l'esposizione al rischio di calamità naturali è particolarmente elevata;

- secondo i dati contenuti nel Piano di assetto idrogeologico (PAI), nell'Isola vi sono 130 comuni sul cui territorio possono avvenire alluvioni ed inondazioni; si pensi a Capoterra, tragicamente coinvolta nell'alluvione del 2008, a Villagrande Strisaili che ha vissuto la stessa tragedia nell'anno 2004, a Orosei, Muravera, Bosa, Oristano ed Assemini;

- negli ultimi mesi le piogge torrenziali cadute in Sardegna hanno provocato ingenti danni materiali ed ambientali;

- nel tempo le amministrazioni coinvolte da tali fenomeni hanno provveduto a richiedere alla Regione e al Governo lo stato di calamità naturale, principalmente per dare ristoro ai danneggiati, mediante lo stanziamento di ingenti risorse finanziarie finalizzate al ripristino delle condizioni di abitabilità degli immobili, sia sotto il profilo strutturale che degli arredi;

CONSIDERATO che:

- i fenomeni idrogeologici e, in particolare, le alluvioni ed inondazioni sono fenomeni che si innescano sulla base di circostanze meteorologiche sostanzialmente incontrollabili, ma che trovano nella inadeguata gestione e nella scarsa manutenzione di alcuni elementi territoriali fattori intervenienti di particolare rilievo;

- nel caso delle alluvioni si può ritenere che percorsi di prevenzione adeguati possano limitare o addirittura impedire lo svilupparsi di fenomenologie idrogeologiche pericolose o devastanti;

- avviare un'efficace politica di previsione e prevenzione del rischio idrogeologico rappresenta una possibile strada per scongiurare il rischio di doversi trovare a gestire un'emergenza permanente;

- la più urgente ed importante opera infrastrutturale è costituita dalla messa in sicurezza del territorio e del patrimonio edilizio, opera i cui costi sono nettamente inferiori a quelli sinora sostenuti per il continuo ricorso alla spesa emergenziale per la ricostruzione ed il risanamento in occasione di eventi calamitosi;

CONSIDERATO, inoltre, che:

- le ingenti risorse utilizzate in occasione di eventi calamitosi sono state in buona parte sottratte alla prevenzione dal momento che è invalsa la prassi di intervenire solo successivamente al verificarsi di gravi fatti calamitosi per tamponare le conseguenze della fragilità territoriale una volta che esse si sono prodotte;

- le risorse messe a disposizione dalla Regione ed i conseguenti interventi non hanno portato miglioramenti in termini di sicurezza nell'eventualità di successivi eventi calamitosi;

- appare opportuno e ragionevole investire le già limitate risorse pubbliche verso interventi che garantiscono la realizzazione di un programma regionale di prevenzione, controllo e difesa del suolo, in grado di migliorare la qualità del territorio e dell'ambiente,

impegna il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente affinché:

1) assumano come prioritaria politica regionale l'attuazione di un programma per la sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico, mediante l'individuazione di risorse certe e costanti e l'effettuazione di verifiche puntuali sulla realizzazione di tale programma;

2) provvedano all'attuazione di tutte le misure di carattere normativo e finanziario necessarie per assicurare l'efficienza e l'efficacia degli strumenti di pianificazione e gestione del territorio con particolare riferimento ai profili riguardanti l'uso ed il consumo del suolo;

3) assicurino l'efficacia dei controlli sui materiali utilizzati per le costruzioni al fine di prevenire l'elusione delle regole tecniche sulla stabilità degli edifici, con particolare riferimento alle edificazioni in aree a rischio idrogeologico;

4) prevedano piani e programmi urgenti per la sicurezza del patrimonio edilizio;

5) favoriscano misure di riqualificazione fluviale, di rinaturalizzazione dei corsi d'acqua e di rispetto dei vincoli di utilizzo dei suoli. (102)