Seduta n.209 del 14/06/2011
CCIX Seduta
Martedì 14 giugno 2011
Presidenza della Presidente LOMBARDO
La seduta è aperta alle ore 11 e 01.
MARIANI, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 19 maggio 2011 (202), che è approvato.
Congedi
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Radhouan Ben Amara, Daniele Secondo Cocco, Marco Meloni e Massimo Zedda hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 14 giugno 2011.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
Assenza per motivi istituzionali
PRESIDENTE. Comunico, ai sensi del comma 5 dell'articolo 58 del Regolamento, che il consigliere Marco Espa è assente nella seduta antimeridiana del 14 giugno 2011 per motivi istituzionali.
Annunzio di interrogazioni
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.
MARIANI, Segretario:
"Interrogazione Cocco Daniele Secondo - Salis - Mariani, con richiesta di risposta scritta, sui gravi ritardi nel pagamento dei fondi per il benessere animale". (594)
"Interrogazione Cuccu, con richiesta di risposta scritta, sul piano di sviluppo presentato dal Consorzio agrario della Sardegna che prevede l'utilizzo dei locali e degli impianti del CO.SA.CER di Sanluri". (595)
"Interrogazione Cucca - Sabatini, con richiesta di risposta scritta, sulla gestione dei servizi di depurazione dei distretti della Sardegna, nonché sui progetti di esternalizzazione dei servizi di Abbanoa Spa". (596)
"Interrogazione Fois, con richiesta di risposta scritta, sul licenziamento del personale addetto all'assistenza passeggeri con mobilità ridotta (PRM) presso l'aeroporto di Alghero". (597)
Annunzio di interpellanza
PRESIDENTE. Si dia annunzio dell'interpellanza pervenuta alla Presidenza.
MARIANI, Segretario:
"Interpellanza Diana Mario - Bardanzellu - Lai sulla concessione in essere per uso idroelettrico sul lago Coghinas a favore di Enel Produzione Spa". (233)
Annunzio di mozione
PRESIDENTE. Si dia annunzio della mozione pervenuta alla Presidenza.
MARIANI, Segretario:
"Mozione Sanna Giacomo - Planetta - Dessì sull'attuazione del contratto di programma sottoscritto dal Consorzio Latte di Macomer e dal Ministero per le attività produttive il 9 dicembre 2002". (131)
Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: "Disposizioni nei vari settori di intervento (collegato alla manovra finanziaria 2011-2013)" (222/A - Parte prima)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge numero 222, parte prima. Abbiamo interrotto i nostri lavori sull'articolo 24; dovevamo votare due emendamenti, il numero 82 e il numero 180. Poiché devono trascorrere dieci minuti dall'inizio della seduta prima di procedere alla prima votazione, sospendo i lavori per dieci minuti e riprenderanno alle ore 11 e 15.
(La seduta, sospesa alle ore 11 e 04, viene ripresa alle ore 11 e 16.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Prego i colleghi di prendere posto.
Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Presidente, intervengo sull'ordine del lavori. Nell'ultima seduta c'era stata la richiesta di procedere all'esame dell'articolo 15 quater esaurito l'articolo 24. Vorrei sottoporre alla sua attenzione la questione e chiederle di verificare con i Capigruppo se è possibile ritornare all'articolo 15 quater oppure se si intende proseguire con gli articoli 25 e 26.
PRESIDENTE. Non so se i Capigruppo hanno seguito ciò che ha detto il presidente Maninchedda. Il presidente Maninchedda propone, dopo la conclusione dei due emendamenti riguardanti l'articolo 24, di ritornare all'articolo 15 quater che era stato sospeso. Se non ci sono opposizioni possiamo procedere in questo senso.
Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, sarebbe importante conoscere anche cosa pensa la Giunta.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
Assessore La Spisa, dovevamo procedere alle votazioni. Avevamo concluso la discussione e dovevamo procedere alle votazioni.
LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Sì, questo lo ricordo, ma il motivo della sospensione del 15 quater?
PRESIDENTE. Era una condivisione unanime dell'Aula.
LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Si, va bene, non c'è problema.
PRESIDENTE. Possiamo quindi proseguire i nostri lavori.
Metto in votazione l'emendamento numero 82.
Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SOLINAS ANTONIO (P.D.). Presidente, per esprimere il mio voto favorevole naturalmente. E' una discussione che si ripete più volte in quest'Aula, è il solito problema degli stagni dell'Oristanese. La collega Greco ha ritirato il suo emendamento, credo che in quest'emendamento si possa trovare anche la soluzione ai problemi sollevati dalla collega Greco. Il Presidente della Giunta si è recato nell'Oristanese a verificare di persona qual è la situazione drammatica che vive quel territorio dal punto di vista ambientale. Per una risorsa economica fondamentale per quei territori io chiedo all'Aula di approvare l'emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 82.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Lotto, Mariani e Zuncheddu hanno votato a favore e che i consiglieri Cappellacci, Dessì, Gallus, Greco e Sanna Giacomo hanno votato contro.
Rispondono sì i consiglieri:Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Pietro - Cucca - Diana Giampaolo - Lotto - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri:Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cappellacci - Contu Felice - De Francisci - Dessì - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Capelli.
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 58
votanti 56
astenuti 2
maggioranza 29
favorevoli 17
contrari 39
(Il Consiglio non approva).
Passiamo all'emendamento numero 180.
Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Su questo emendamento la Giunta si rimette alla valutazione dell'Aula.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Presidente, l'emendamento numero 180 della Giunta (vorrei richiamare l'attenzione dei colleghi della prima Commissione, del Presidente, del collega Campus che sta telefonando) è un emendamento che in qualche modo annulla una decisione presa all'unanimità dalla Commissione e tradotta nella legge regionale numero 10 del 2011, sulla base delle pressioni delle lobby dei segretari comunali che, non paghi di poter disporre del proprio lavoro come meglio credono in barba ai doveri e alle esigenze delle comunità locali della Sardegna, non amano le modifiche che la Commissione e quest'Aula hanno apportato nella legge regionale che è citata, la numero 10. Quindi la Giunta regionale ci propone di rinnegare quello che noi abbiamo già deliberato, che ha deliberato la Commissione all'unanimità dopo lunghe discussioni e che io credo, per la onorabilità del Consiglio regionale, debba rimanere così. La Commissione ha ascoltato le obiezioni, ha preso l'impegno di rispondere per iscritto a coloro che hanno sollevato questo problema, mi pare davvero un affronto scortese nei confronti del Consiglio regionale che a distanza di poco più di un mese dall'approvazione di questa legge si debba tornare indietro su una decisione presa. Questo lo dico perché vorrei giustificare e motivare il mio voto contrario a questo emendamento e la preghiera alla Giunta regionale, proprio nel rispetto che è dovuto al Consiglio regionale, di volerlo ritirare perché la Commissione ha già deliberato unanimemente di affrontare il problema con una cadenza e una modalità unanime come è stata la decisione che ha assunto. Pregherei la Giunta di ritirare l'emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Presidente, se è possibile, due minuti di sospensione in aula, grazie.
(La seduta, sospesa alle ore 11 e 24, viene ripresa alle ore 11 e 29.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori, prego i colleghi di prendere posto.
Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis. Ne ha facoltà.
PITTALIS (P.d.L.). Molto brevemente...
PRESIDENTE. Scusi, onorevole Pittalis. Onorevole Sanna, onorevole Diana, onorevole Bruno, grazie.
PITTALIS (P.d.L.). L'onorevole Gian Valerio Sanna ha effettivamente riassunto quello che è lo stato del dibattito anche all'interno della Commissione relativamente al problema introdotto dall'emendamento numero 180. Siamo d'accordo perché si faccia un'ulteriore riflessione, effettivamente la Commissione ha anche audito le organizzazioni rappresentative dei comuni e degli enti locali, si tratta di fare un ulteriore approfondimento. Ci siamo impegnati in questo senso, quindi l'invito è al ritiro dell'emendamento proprio perché la Commissione se ne occupi nel merito come ha già fatto nel momento in cui aveva approvato quella norma. Quindi, c'è l'impegno perché il problema venga esaminato ed esitato quanto prima in Commissione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus. Ne ha facoltà.
CAMPUS (P.d.L.). Rinuncio.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica. Ne ha facoltà.
RASSU (P.d.L.), Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica. Presidente, io vado a spiegare le motivazioni che hanno portato la Giunta a presentare l'emendamento in Aula, senza peraltro, ci mancherebbe altro, mancare di rispetto all'Aula e a quello che è il disposto della norma del 18 marzo 2011, numero 10, anzi, è proprio per un chiarimento.
Ora, il cambiamento da "le unioni di comuni sono enti locali" a "le unioni dei comuni sono associazioni di enti locali" apportato proprio dal comma 3 dell'articolo 2 del 18 marzo 2011, di fatto ha ingenerato difficoltà interpretative obiettive, sia nelle unioni dei comuni sul loro reale inquadramento che sembrerebbe di fatto sottrarle dalla cornice giuridico-amministrativa in cui facevano riferimento e di inquadrarle in un altro riferimento, in un altro ambito normativo. Sussiste anche la preoccupazione che di fatto la modifica ponga a rischio gli annuali trasferimenti statali che arrivano alle unioni dei comuni e alle comunità montane per la gestione associata dei comuni. Con queste preoccupazioni il sottoscritto ha convocato riuniti il 14 aprile scorso le associazioni dei comuni cioè l'ANCI e le unioni dei comuni i quali hanno confermato queste perplessità pregando la Giunta di portare l'emendamento in aula. Ho detto loro, siccome noi stavamo andando ad emendare una legge approvata dall'Aula non più tardi di un mese e mezzo fa avrei sì portato d'accordo con la Giunta l'emendamento in Aula, ma ci saremmo rimessi chiaramente al parere dell'Aula stessa. Ora, non ci sono assolutamente perplessità e nessuna difficoltà affinché l'emendamento venga riportato in Commissione e venga approfondita la materia perché noi abbiamo interesse così come giustamente l'Aula affinché sia l'unione dei comuni che le comunità montane non perdano fondi né tantomeno possano perdere l'inquadramento normativo e giuridico in cui ora sono contemplate. Credetemi senza dare ragione a nessuna lobby ma è solo una perplessità e una riflessione che è stata chiesta e l'abbiamo portata all'attenzione dell'aula. Quindi problemi per portare il disposto in Commissione per un maggiore approfondimento, la Giunta non ne ha e ritiriamo l'emendamento.
PRESIDENTE. Concludiamo l'articolo 24 visto che l'emendamento numero 180 è stato ritirato e ritorniamo all'articolo 15 quater. L'emendamento numero 96 era stato ritirato. Quindi partiamo dalla votazione dell'emendamento numero 97 a pagina 14. Emendamento soppressivo parziale numero 97 a firma Porcu e più.
Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 97, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 98.
Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. E' stato chiesto il voto elettronico.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 98.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Sechi, Uras e Zuncheddu hanno votato a favore, che il consigliere Petrini ha votato contro e che i consiglieri Barracciu e Bruno si sono astenuti.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Corda - Cuccu - Diana Giampaolo - Lotto - Mariani - Porcu - Sanna Gian Valerio - Sechi - Uras - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cappellacci - Cherchi - Contu Felice - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: La Presidente Lombardo - Barracciu - Bruno - Capelli - Cocco Pietro - Cucca - Meloni Valerio - Moriconi - Sabatini - Solinas Antonio.
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 65
votanti 55
astenuti 10
maggioranza 28
favorevoli 11
contrari 44
(Il Consiglio non approva).
Passiamo all'emendamento numero 99.
Ha domandato di parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Per ritirare l'emendamento, Presidente.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 100. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
L'emendamento numero 101 era stato ritirato.
Passiamo all'emendamento numero 102.
Ha domandato di parlare il consigliere Bruno per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Vorrei intervenire su questo emendamento per dire che stiamo parlando di un emendamento di 250 mila euro a favore del Comune di Alghero per una maratona, da quello che capisco, per una maratona. Io ricordo e ne approfitto della presenza del presidente Cappellacci per segnalare a lei e alla Giunta che per quanto riguarda Alghero io ho avuto modo attraverso diverse lettere anche in seguito ad alcune visite fatte nella città, di segnalare le priorità della città di Alghero che non sono né quelle relative alle maratone né quelle relative ai programmi di Retequattro recentemente finanziati dalla Giunta regionale con 180 mila euro per quanto riguarda una trasmissione televisiva, forse una sfilata, non so di cosa si tratti.
Ci sono priorità importanti, una di queste è la facoltà di architettura e non possiamo limitarci in quella che è definita dal Censis un'eccellenza a livello nazionale, la prima delle classifiche, delle graduatorie per le facoltà di architettura italiane, non possiamo limitarci a dare un'elemosina, 250 mila euro è l'emendamento tenuto conto che la facoltà per sopravvivere ha necessità di almeno 800 mila euro. Questa è una priorità e magari queste risorse possono essere stornate dalle maratone al finanziamento della più prestigiosa facoltà di architettura d'Italia. Così come abbiamo diverse altre necessità tra queste quelle relative alla sanità, nel piano sanitario regionale c'è la costruzione di un nuovo ospedale, i finanziamenti sono ancora fermi al CIPE, sono nel programma attuativo FAS, ci sono i problemi legati alla borgata di Fertilia, gli immobili che sono stati trasferiti nella scorsa legislatura ai sensi dell'articolo 14 dallo Stato alla Regione e che hanno necessità di interventi immediati da parte della Giunta regionale. Insomma ci sono una serie di priorità che vanno oltre le maratone. Quindi io chiedo che quando si parla della città, io non so se questi emendamenti sono stati condivisi con l'amministrazione comunale, ci sia un elenco di priorità che tenga conto veramente delle esigenze dei territori e non semplicemente, come dire, qualcuno le chiama marchette, io non so come definirle.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Era un'iscrizione precedente, Presidente.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, anch'io esprimo voto favorevole all'emendamento numero 102, di cui tra l'altro sono presentatore. Mi rallegro molto per la presenza in aula oggi del presidente Cappellacci e della sua Giunta, speriamo che la presenza del Presidente dia maggiore compattezza anche alla maggioranza rispetto ai giorni scorsi. Presidente, c'è bisogno della sua presenza in aula e ci auspichiamo che lei possa stare con noi anche nei prossimi giorni per mettere un po' di ordine. Io ne approfitto per rivolgere una domanda al Presidente. Noi abbiamo delle leggi regionali e segnatamente la legge numero 17 con l'articolo 26 e l'articolo 26 comma 4 che si occupano proprio di eventi sportivi secondo dei criteri del piano triennale. Allora, noi già in questa legge introduciamo una serie di norme spurie che riguardano singoli comuni e singoli eventi, se vogliamo... Presidente io capisco che siamo...
PRESIDENTE. Onorevole Porcu ha ragione. Assessore Cherchi, onorevole Petrini, grazie.
PORCU (P.D.). Io credo che se proprio vogliamo stanziare 250 mila euro dovremmo incrementare i fondi della "17" assessore Milia, lei è d'accordo con me immagino, assessore Sergio Milia. Io penso che anche l'assessore Milia sarebbe d'accordo ad incrementare di 250 mila euro la dotazione per tutte le manifestazioni sportive, facendo sì che queste vengano scelte sulla base di criteri oggettivi: in presenza di campioni, partecipazione qualificata, livello dell'evento, risonanza sui mass media, cioè sabotare anche leggi di settore importanti come la legge numero 17, e tornare alle leggine ad evento, perché magari accontentiamo qualcuno eccetera, non stiamo facendo una cosa utile, stiamo facendo una cosa che io ritengo vanifichi anche la qualità della pianificazione che la Regione con grandi sforzi, anche in questa legislatura, sta portando avanti. Quindi io spero che nell'Aula ci sia abbastanza attenzione per respingere questo emendamento, se dovesse esserci bisogno, se l'assessore Milia dovesse chiedere all'Aula uno stanziamento maggiore per l'articolo 26 della legge 17, anche il comma 4, che ha anche una quota discrezionale in capo all'Assessore del 30 per cento, noi saremmo favorevoli, però crediamo che questo modo di legiferare vanifichi il buon lavoro che anche la vostra Giunta sta facendo in termini di pianificazione e dotazione finanziaria degli eventi sportivi. Quindi il mio voto è un voto convinto a favore dell'emendamento, io spero che ci sia anche l'adesione dell'assessore Milia su questa richiesta, che certamente vuole salvaguardare la possibilità di spendere bene, e non in maniera così spuria, le risorse destinate allo sport e ai grandi eventi sportivi dell'isola.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SECHI (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Un po' chi è intervenuto prima di me ha anticipato, ma non posso fare a meno di intervenire, dichiarando sicuramente la posizione favorevole alle iniziative che riguardano sport ed eventi, ma come ricordava il collega Bruno le priorità ad Alghero sono ben altre, e quando le risorse sono limitate, e questo è stato un esercizio atletico sportivo all'interno di quest'Aula nel far quadrare le somme, non possiamo fare a meno di richiamarle. E per rimanere nell'ambito dello sport devo dire che la città di Alghero nonostante la tradizione che ha avuto non dispone di un impianto sportivo come una piscina coperta, quindi negando un'attività di base che è fondamentale per una città di tradizione come quella, e negando opportunità anche alle società. Manca una pista di atletica, la città di Alghero ha un atleta di valore internazionale, come Aurora Salvagno, e non dispone di una pista di atletica dove possa allenarsi. Mancano gli impianti sportivi di quartiere, e noi spendiamo i denari per favorire una bellissima manifestazione, ma non è morale. Allora io sono d'accordo col collega Porcu di ricondurre tutto alle leggi apposite, e dentro quelle leggi trovare le somme e le risorse, perché distribuire le somme e le risorse della legge numero 17, della legge per la pratica dello sport, crea innanzitutto criteri di equilibrio e di uguaglianza, e ognuno si muova all'interno dei criteri di distribuzione di interventi, sia nel territorio, per le diverse attività e discipline sportive, per quello che è opportuno fare per promuovere lo sport ed in primo luogo i nostri territori. Però fra l'altro ritengo che sia una cifra esorbitante per le ragioni che ho detto prima, e con quelle somme si può dare veramente risposte alla pratica dello sport, alla diffusione dello sport nei nostri centri, ad iniziare dalla città di Alghero che in questa occasione è stata privilegiata da un'attenzione particolare.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Barracciu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
BARRACCIU (P.D.). Sì Presidente, per annunciare il voto favorevole a questo emendamento, e per segnalare che questo comma fa il paio con gli altri interventi che sono stati finanziati da poco, attraverso le delibere di Giunta, a valere sui fondi per la pubblicità istituzionale. Quindi la caratura della norma è esattamente identica a quella contenuta nelle deliberazioni del Presidente della Regione e della sua Giunta, che con l'auspicio di voler veicolare l'immagine della Sardegna e voler anche animare lo sviluppo turistico, economico e soprattutto dare una buona immagine della nostra isola sta sperperando soldi importanti. Quindi al Presidente non bastano i soldi stanziati per la pubblicità istituzionale, vuole utilizzare per le stesse marchette, e al mio Capogruppo direi che la parola marchette è quella adeguata, per definire questi interventi, utilizza anche i fondi del bilancio regionale, e questo comma 6 va in quella direzione. Vorrei segnalare al Presidente della Regione che il riscontro delle iniziative finanziate con la pubblicità istituzionale sono in questi giorni sulla stampa, dove viene stroncata, dico stroncata, l'iniziativa che è stata messa appunto all'orto botanico, stroncato dalla critica. L'iniziativa ha stanziato 60 mila euro che quindi sono andati al vento, buttati, ma sicuramente hanno avvantaggiato l'iniziativa culturale promossa dalla società Planet Image di Selargius, ma di certo non ha avuto nessun risultato positivo in termini di promozione della Sardegna. Inviterei il Presidente a verificare…
PRESIDENTE. Scusi onorevole Barracciu. Prego i colleghi di prendere posto. Grazie.
BARRACCIU (P.D.). Evidentemente i fermenti non sono finiti, Presidente, nonostante la presenza in Aula del Presidente della Giunta, per cui è proprio vero che la paura fa quaranta, quindi si presenta in Aula per verificare che tutto vada bene. Posso continuare? Sì. Vorrei invitare il Presidente della Regione ad utilizzare i soldi pubblici in maniera più oculata, e non sprecarli e sperperarli per iniziative assolutamente particolari e particolaristiche, così come ha fatto con le ultime delibere. Ripeto, che quest'Aula requisisca i fondi della pubblicità istituzionale dalle grinfie del Presidente della Regione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.-FLI). Per chiedere due minuti di sospensione in Aula, Presidente.
PRESIDENTE. La seduta è sospesa.
(La seduta, sospesa alle ore 11 e 47, viene ripresa alle 11 e 52.)
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione spettacolo e sport.
MILIA (U.D.C.), Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione spettacolo e sport. Presidente colleghi, brevissimamente per una riflessione su questo emendamento ma anche su un comma dell'articolo che affronteremo più avanti. Esiste una legge numero 17, come hanno già ricordato i colleghi in aula; la legge numero 17 ha le sue specialità e l'assessore Milia si muove per le grandi manifestazioni all'interno del comma 4, con una parte parametrata e con una parte discrezionale. Il bando del comma 4 sarà esitato in questi giorni (la Giunta ha già esitato dalla delibera) quando la Commissione competente darà il nulla osta, a quel bando possono accedere tutte le manifestazioni di carattere nazionale e internazionale. Punto.
Per questa manifestazione, così come previsto dall'emendamento, i fondi sono reperiti nel FNOL, quindi non ledono la "17", mentre per il comma che riguarda la premialità sulle coppe europee debbo lanciare un grido d'allarme perché, dallo screening che è stato fatto, se dovessero avere premialità le società che partecipano alle coppe europee delle più disparate discipline, verrebbe leso il fondo sui campionati nazionali per una cifra pari a 600-700 mila euro, quindi vuol dire fare un danno enorme a tutte le società della Sardegna che militano nei campionati nazionali di tutte le discipline perché mancherebbero le risorse per fare le trasferte. Quindi, su questo vorrei che l'Aula già iniziasse a fare una riflessione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto). Grazie, Presidente. Non avevo dubbi sulla posizione dell'assessore Milia e tengo a precisare che tutte le azioni volte a favorire il sostegno allo sport sono utili e opportune; è anche vero che forse abbiamo corso un po' troppo, ma questo articolo, per intero, avrebbe meritato la soppressione, perché si era giunti all'accordo di non presentare emendamenti di spesa, di ritirarli - i colleghi sia del centrodestra che del centrosinistra lo sta facendo -, ma c'è chi è arrivato prima e li ha presentati in Commissione.
Tutto questo articolo è puro clientelismo, tutto questo articolo, nessuno escluso, né gli emendamenti riguardanti il Consiglio, né quelli riguardanti la Giunta.
Sulla legge 17. Questi sarebbero fondi aggiuntivi provenienti dal FNOL, ma questo aprirebbe anche al fatto e alla giustificazione che migliaia di manifestazioni avrebbero diritto d'accesso a questo trattamento, perciò, se c'è un po' di equità, credo che la proposta soppressiva vada tenuta in debita considerazione. Lo vedremo anche nel comma successivo, nel comma 7: il comma 7 stabilisce ulteriori 2 milioni di euro per il progetto di informatizzazione sanitaria Sisar, siamo all'epilogo, e per giunta prevede, il successivo, 2 milioni in aggiunta ai 3 milioni e 700 che abbiamo stanziato nella finanziaria 2011, con 2 milioni e mezzo per annualità 2012 e 2013. Nel 2011 avevamo previsto che dello stanziamento di 3 milioni e 700, circa 1 milione e 200 dovevano essere finalizzati alle attività del 2010; troveremo un altro emendamento successivamente, colleghi, presentato dalla Giunta, che amplia ancora di 1 milione e 250 che si aggiungono ai 26 milioni già spesi. Perché dobbiamo concedere questo? Perché dobbiamo continuare a far pagare alla Regione i danni delle scelte inopportune fatte nel passato? Perché non c'è solo responsabilità di questa Giunta ma anche della precedente. Il Sisar non funziona, dovevamo fare azione di responsabilità nei confronti della ditta fornitrice e non è stata fatta, e per questi errori di quella ditta, di quel programma inopportuno, stiamo continuando a spendere superando i 24 milioni di euro, a cui aggiungiamo ulteriormente 3 milioni e 700, 2 milioni e 500, 2 milioni e 500, più 1 milione e 250. Forse avremmo fatto bene ad abrogare tutto questo articolo, ma possiamo rimediare: con voto palese, tranquillamente (e se fosse necessaria altra modalità ben venga) ma assumiamoci la responsabilità di essere trasparenti nei confronti dei cittadini.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAMPUS (P.d.L.). Presidente, solo per chiedere che ci venga ricordato qual era il parere della Commissione e della Giunta su questo emendamento.
PRESIDENTE. Contrario.
Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà. Non è presente in aula e quindi decade.
Poiché nessun altro domanda di parlare su questo emendamento, lo metto in votazione.
Ha domandato di parlare il consigliere Capelli. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 102.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Salis ha votato a favore e che il consigliere Piras ha votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Cherchi - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Fois - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Vargiu - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri:Amadu - Biancareddu - Campus - Capelli - Cappai - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Milia - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Zedda Alessandra.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 66
votanti 65
astenuti 1
maggioranza 33
favorevoli 25
contrari 40
(Il Consiglio non approva).
CAPELLI (Gruppo Misto). Non si può cambiare ma il mio ovviamente era favorevole.
PRESIDENTE. Passiamo ora all'emendamento numero 103, uguale al numero 174.
Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Per chiedere il voto segreto.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda per dichiarazione di voto di astensione. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Presidente, in qualità di Presidente della Commissione bilancio all'unanimità la Commissione mi ha chiesto di chiedere informazioni sull'andamento della spesa del Sisar, io l'ho fatto, non c'è stata data risposta esauriente, al punto che ci sono pervenuti dei documenti, neanche sostanzialmente firmati, e abbiamo riscritto ai funzionari competenti e ancora non c'è stata data risposta. La Commissione aveva richiesto sul Sisar, nel momento in cui era stato approvato l'emendamento, che venissero acquisiti tutti i documenti che giustificassero l'implementazione del costo della rete. Questi documenti non sono pervenuti, per cui in qualità di Presidente della Commissione non posso che astenermi sebbene il parere della Commissione sugli emendamenti, come lei ha ben ricordato, sia contrario all'emendamento.
Votazione a scrutinio segreto
PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 103 e 174, uguali.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 68
votanti 65
astenuti 3
maggioranza 33
favorevoli 21
contrari 44
(Il Consiglio non approva).
(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Agus - Amadu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Cappellacci - Cherchi - Cocco Pietro - Contu Felice - Contu Mariano - Corda - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Lai - Locci - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zuncheddu.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Maninchedda - Steri.)
Passiamo all'emendamento numero 104.
Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Emendamento numero 104, comma 8, soppressivo. Io voterò a favore di questo emendamento, che è un soppressivo al comma 8 dell'articolo; approfitto, Presidente, dell'occasione per rappresentare un problema che riguarda l'amministrazione da tempo e sono proprio le spese in materia di informatizzazione delle strutture, delle procedure, siano esse dell'amministrazione regionale o degli enti o del sistema sanitario regionale.
Prima noi abbiamo votato un incremento di altri 2 milioni di euro che si vanno ad aggiungere ai 3 milioni e 700 mila di euro che riguardavano questa materia. Quindi nel 2011 per l'implementazione dei servizi informatici del sistema sanitario noi spendiamo 5 milioni e 700 mila euro a cui vanno aggiunti i 2 milioni e mezzo che spenderemo per tutti gli anni a venire.
Non voglio citare, per esempio, il sistema informativo regionale relativo al lavoro, il cosiddetto SIL che mi pare che complessivamente sia costato una roba come 24 milioni di euro, non voglio citare quello che riguarda la pubblica istruzione. Noi spendiamo non decine, oppure quello che riguarda la contabilità pubblica, la contabilità regionale. Noi spendiamo non 1 milione, 2 milioni, 5 milioni, 10 milioni ma spendiamo decine di milioni e non sappiamo perché cosa. Perché, Presidente, l'amministrazione regionale non ne ha beneficio da questo tipo di informatizzazione, è assolutamente inadeguata nell'erogare i servizi al cittadino, esattamente come lo sarebbe se non avesse nulla. Sfido chiunque ad andare nel SIL per capire che cosa serve al disoccupato e alle imprese.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Stiamo facendo un gran discutere dei sistemi informativi per migliorare la sanità e a distanza di 33 anni, dicasi 33 anni, dall'avvio e dalla fondazione del sistema sanitario regionale noi continuiamo a mettere soldi per finanziare disciolti enti mutualistici e prestazioni relative a disciolti enti mutualistici per un valore di 300 mila euro. Poi ci sono quelli che si scandalizzano per ogni piccola sciocchezza, poi si dimenticano di queste cose.
Ci dica la Giunta di che cosa stiamo parlando, se dopo 33 anni, là dove la legge numero 833 diceva che questi istituti dovevano essere trasformati, adeguati, assorbiti nei modi di legge, ovvero cancellati in molti casi, perché noi dopo 33 anni, 33 anni, dobbiamo ancora finanziare enti mutualistici disciolti o relative prestazioni. Qualcuno ce lo deve dire. Perché poi nel prosieguo dei lavori ci saranno degli elementi che hanno suscitato grande scandalo, grande scalpore e ne discutiamo, ne discutiamo.
Perché ci sono degli imbrattatori di giornale, perché non sono giornalisti, che scrivono amenità una dietro l'altra perché devono fare notizia, e non si informano neanche delle cose che scrivono, e poi si dimenticano di cose ampiamente scandalose come queste, dove si buttano milioni per sistemi informativi che non parlano tra di loro, e non parlano per molti anni, e dopo 33 anni dalla riforma sanitaria continuiamo a finanziare queste cose decrepite che sicuramente sono delle nicchie di qualche privilegiato che prima o poi scopriremo e a cui daremo nome e cognome. Però è una vergogna che voi abbiate riscoperto l'unità della vostra coalizione intorno a queste vergogne penose di cui stiamo discutendo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Ma, io suggerisco al presidente Cappellacci di essere più presente in aula, perché vedo che comunque la sua presenza stamattina diciamo ha ricondotto la sua maggioranza, anche di fronte a un tema come quello dei sistemi informativi sanitari, che cresce ancora del 33 per cento, sembra essere un pozzo senza fondo, su cui c'erano state molte fibrillazioni. Quindi è chiaro che questa maggioranza ha bisogno di un domatore di leoni, Presidente, lei deve tenerle molte strette queste briglie perché ho l'impressione che se lei non fosse stato in aula stamattina, o non avesse addirittura nei giorni scorsi palesato le sue intenzioni di dimettersi, questa maggioranza, che evidentemente è unità molto poco da una visione comune e da una comune visione delle riforme utili alla Sardegna, avrebbe mostrato ancora una volta tutte quelle crepe politiche, programmatiche che peraltro rimangono in pieno anche se quell'emendamento non è passato.
Quindi lei non ha scelta, Presidente, lei sarà condannato a stare in aula, a tenere le briglie strette, a minacciare le dimissioni, a far sentire la sua voce continuamente, perché se non dovesse farlo, non essendoci altre, come dire, visioni comuni, certamente sarebbe molto difficile navigare in questo mare periglioso.
Per quanto riguarda questo comma 8 diciamo che è imbarazzato, cioè è imbarazzante, e io darò voto favorevole all'emendamento, è imbarazzante perché continuiamo a far vivere, continuiamo a far vivere dopo oltre 40 anni strumenti, mutue che non avrebbero più ragione d'essere e lo facciamo anche mettendolo in legge, non è che lo facciamo con accordi, con convenzioni con il Ministero, siamo costretti a mettere l'ennesima pezza ad un sistema, che evidentemente non riuscite a governare né nelle piccole né nelle grandi cose. Quindi il mio voto, Presidente, a quest'emendamento è favorevole. Ma per dare anche un segnale, se mi ascolta, Presidente, quindi confermo il mio voto favorevole, per dare anche un segnale di come questa minoranza continua a fare un'opposizione di merito le preannuncio il ritiro degli emendamenti numero 105, 106, 107 e 109 anche per dare modo di concentrarci ritiratisi su quegli aspetti, che sono già tanti, sono già tanti di questo collegato, che meritano di essere o soppressi o modificati radicalmente.
PRESIDENTE. Allora le iscrizioni a parlare decadono… sono stati ritirati gli emendamenti numero 104, 105, 106. L'emendamento numero 104 no? Quello che stavamo discutendo no? Pensavo che stesse annunciando anche il ritiro…
PORCU (P.D.). Quello in discussione lo confermo.
PRESIDENTE. Perfetto, ho capito male io.
Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAMPUS (P.d.L.). Grazie, Presidente. Indubbiamente questo è un articolo che ha suscitato notevoli perplessità già nel lavoro in Commissione, e debbo dire che in effetti è anche giusto quanto è stato ricordato dal collega Capelli, se non sbaglio, che questo è un articolo precedente un "resettiamo la situazione", e indubbiamente mette in crisi molti di noi, sia perché degli accordi presi in Commissione… infatti anche lo stesso Presidente della Commissione ci dice: "Io sugli emendamenti che modificano il testo così come approvato dalla Commissione non posso che dare parere favorevole". Per cui, credo che sia anche questo uno di quegli sforzi di buona volontà che non sono certamente legati al salvare un cadreghino, perché garantisco che probabilmente il cadreghino lo vogliamo tenere quanto meno tutti con la stessa forza e con la stessa aderenza. Forse, consentitemi di dirvi, c'è qualcuno anche da questa parte che non ne ha bisogno. Detto questo, specifico sul comma 8, voglio solo ricordare di cosa si tratta, in modo che sia chiaro tutti. Sono prestazioni sanitarie integrative per gli invalidi di servizio, cioè per quelle persone, che facciano parte delle forze armate piuttosto che delle forze di polizia, piuttosto che dei pompieri, quindi dei servizi dello Stato, non degli impiegati dello Stato, ma dei servizi dello Stato, che abbiano riconosciuta un'invalidità di servizio, riconosciuta come invalidità una pensione di invalidità, e che gli venga reinserito l'accesso a delle cure che, io concordo con voi, come medico dico che non sono delle cure salvavita, perché stiamo parlando di prestazioni di tipo fisioterapico e termale. Però credo che, di fronte a mille e uno spreco, credo che di fronte alla necessità di riconoscere a chi è diventato invalido per servizio, per un servizio nei confronti della collettività, consentirgli di avere quello che qualcuno potrà chiamare un privilegio, però visto che le cure termali sono ancora delle cure che vengono imparzialmente coperte dal sistema sanitario nazionale, io credo davvero che ripristinare per questa categoria degli invalidi di servizio la possibilità di avere l'accesso per tre cicli, non di più - perché questo diceva la legge allora - di cure termali, credo che possa essere una maniera per dire grazie a chi quell'invalidità se l'è procurata servendo la collettività. Questo quindi è il mio voto contrario, così come era stato in Commissione, all'emendamento.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu. Ne ha facoltà.
CUCCU (P.D.). Per ritirare la firma sull'emendamento, Presidente.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Parere favorevole sull'emendamento, e per dire che, presidente Cappellacci, la minaccia di mandare tutti a casa e la sua presenza oggi evidentemente ha funzionato, ha funzionato per la sua maggioranza, non ha funzionato per la Sardegna. E questo collegato, e devo dire in particolare questo articolo ma non solo, è lo specchio della sua maggioranza. E' un collegato confuso, senza strategia, inutile, è un insieme di provvedimenti senza una logica, senza una strategia.
Qua parliamo di sanità. Presidente Cappellacci, mentre scappa, le ricordo che la riforma sanitaria è in Commissione da un anno e mezzo. Ieri abbiamo avuto a Sassari la visita dell'assessore Liori, che non ha saputo dire molto, se non demandare i problemi interni alla maggioranza, il fatto che la riforma sanitaria è ancora lì. Per voi la sanità è gestione di potere, semplicemente gestione di potere, e lo state dimostrando in questi giorni, mettendovi d'accordo e non mettendovi d'accordo anche sulle direzioni sanitarie, sulle direzioni amministrative. Di che cosa ci state parlando? Il fatto che abbiate ritrovato questa fittizia unità sul Sisar la dice lunga. E allora noi continueremo nell'opposizione, sicuri che magari non sarà in questi giorni che verrà fuori la crisi di governo, ma non manca molto, perché non c'è niente che vi metta insieme se non la gestione del potere, e anche quella probabilmente non vi trova congiuntamente d'accordo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto). Sì, Presidente, io, specificatamente su questo emendamento e sul comma 8, voterò contro questo emendamento, perché nello specifico questa è una delle poche cose, invece, sulle quali è opportuno intervenire. Ha spiegato bene i motivi il collega Campus, sono cure ortopediche protesiche anche, oltre a quelle termali da lui citate, per delle categorie svantaggiate: sordomuti, ciechi e invalidi civili. Credo che sia più che opportuno intervenire perché questo è sempre stato un capitolo in sofferenza per quanto riguarda la sanità. Mi sembra una cosa giusta, tant'è che la stessa proposta di inserimento nel testo è passata in Commissione all'unanimità. Per cui io inviterei il collega Porcu, magari alla luce della discussione, di fare uno sforzo superiore e ritirare anche questo di emendamento, se fosse possibile, perché questa è proprio, invece, una questione di merito sulla quale non necessariamente fare strumentale opposizione, ce ne sono tante altre. Ricordo, ricollegandomi al discorso della collega Barracciu di prima, che ha toccato un tema a me molto caro, quello della pubblicità istituzionale, quello che ci ha messo anche nelle condizioni di eleggere il buon Onorato, il manager della Moby, ad ambasciatore della Sardegna, retribuendolo con 1 milione e mezzo di euro per sponsorizzargli la vela nella manifestazione del 2010, da me fortemente ostata, e comunicato al Presidente della Regione, dicendogli che era quanto meno inopportuno dare 1 milione e mezzo di euro al signor Onorato per una scritta "Sardegna" sulla vela, che niente avrebbe portato sicuramente alla Sardegna, e da ambasciatore di allora a nemico numero uno di oggi. E' un chiaro segno di mancanza di equilibrio, è un chiaro segno di mancanza di obiettivi, ed è un chiaro segno che il consenso oggi non si compra, e se qualcuno avesse necessità di riprova basta leggersi i dati di queste ultime settimane.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Grazie, Presidente, e benvenuto anche al presidente Cappellacci. Io intervengo, in effetti mi ha anticipato, e avrei dovuto fare una richiesta all'onorevole Campus, stiamo discutendo della soppressione di un comma sensibile. Era mia intenzione chiedere al Presidente della Regione, vista l'assenza dell'Assessore della sanità, poi l'onorevole Campus in parte ha surrogato questa assenza, il silenzio per ora del presidente Cappellacci, perché in effetti si tratta di quella tipologia di persone a cui si riferiva l'onorevole Campus. E' anche vero, però, scusate, che a leggere la norma cui fa riferimento il comma che si intende sopprimere con l'emendamento, si dice che quella tipologia o quella patologia è comunque fatta salva all'interno delle prestazioni che restano. Quindi, probabilmente c'è un pasticcio, e in questo senso io chiedo ancora l'intervento del presidente Cappellacci per chiarire questo aspetto, perché quelle risorse, rispetto a una lettura attenta della norma, dovevano essere garantite dal fondo sanitario nazionale, al quale non attingiamo più. Quindi si tratta di capire se quei 300 mila euro vengono distratti da un capitolo all'interno della sanità per questa nicchia di persone che appartengono alla categoria del poco sensibile. Quindi la mia richiesta, Presidente, è che lei davvero dica all'Aula, o chi per lei dica all'Aula e specifichi esattamente da dove vengono presi 300 mila euro e perché quella patologia non viene garantita, così come è previsto nella norma dal Servizio sanitario nazionale. Perché anche questo è un aspetto da esaminare, perché una serie di patologie che non venissero coperte dal Servizio sanitario nazionale, allora la Regione dovrebbe farsi carico di tante cose, quindi la invito, Presidente, a fare chiarezza. Tenga presente che c'è stato anche il ritiro di una firma, quindi vuol dire che siamo in una discussione impegnata, importante, dove è necessario qualche elemento di chiarezza che può dare soltanto il Presidente della Regione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Se vuole intervenire il Presidente della Regione, io mi riservo di farlo successivamente.
PRESIDENTE. Mi ha chiesto la parola, se me la chiede…
URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Sì, ma è stato chiesto un chiarimento… forse per orientare il voto.
PRESIDENTE. Ma se il Presidente della Regione non mi chiede la parola, non lo posso obbligare.
URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Perfetto! Allora io dichiaro l'astensione del mio Gruppo all'emendamento soppressivo del comma 8. E' utile sempre sapere qual è la copertura finanziaria, ha ragione l'onorevole Diana, per capire se prendiamo ai disperati qualcosa da dare ad altri disperati, perché il dato di questo collegato, ma il dato della manovra finanziaria nel suo complesso, il comportamento della Giunta regionale è che noi diamo i soldi a quelli che ne hanno, e li togliamo a quelli che non ne hanno; quello che faceva in un fumetto famoso, che si chiamava Alan Ford, un personaggio stranissimo che veniva nominato "Superciuk". Superciuk aveva l'abitudine di andare per le case dei poveri a rapinare ogni risorsa da dare ai ricchi, e siccome non aveva altre armi, perché Superciuk era un disperato come gli altri, uccideva i rapinatori con una bella alitata di vino scaduto. Noi siamo in una condizione… io non so se questo schieramento di Giunta oggi rappresenti una buona novità per la Sardegna, ho la sensazione che non durerà molto, ho la sensazione che il cronometro sia già partito, e che non possa essere regolato da relazioni interne alla maggioranza di centrodestra; è un orologio sociale, che nasce dalla difficoltà di questa nostra Regione, del suo popolo di superare le condizioni pesanti nelle quali vive, è un orologio segnato dal tracollo economico finanziario di questa Giunta, dal fallimento che è lì, a pochi metri, e di cui voi siete responsabili, proprio per queste ragioni, onorevole Capelli, per le ragioni che lei citava, che in una situazione drammatica come questa, non si capisce come si continuino a regalare soldi.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Barracciu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
BARRACCIU (P.D.). Sì, Presidente, evidentemente il Presidente della Regione parrebbe non voler rispondere alla richiesta di chiarimenti avanzata dall'onorevole Diana, e noi, su questo emendamento, abbiamo già fatto un ragionamento: non c'è chiarezza della norma, nella maniera più assoluta, ma, al di là del merito, noi riteniamo che questa maggioranza e questa Giunta regionale, prima di intervenire sul fondo sanitario e sulle questioni della sanità, dovrebbe come minimo provare un minimo di pudore. Per un semplice motivo; qui si stanno mettendo ancora le mani sulle disponibilità finanziarie che attengono al fondo sanitario, ai fondi per la sanità, e si cerca di tappare dei buchi e delle falle peraltro attraverso delle norme, non ci sarebbe neanche bisogno di scrivere una norma in tal senso, perché ci sono già norme e potrebbe esserci anche una strada amministrativa per intervenire in questo senso, ma, al di là di questo, quello che noi chiediamo è che sulle questioni della sanità, sulle questioni della spesa sanitaria si intervenga in maniera decisa, prima di ricominciare a spezzettare le disponibilità, con responsabilità intervenire secondo quelle promesse che avete fatto in lungo e in largo in campagna elettorale e continuate a dire in tutti i territori, e l'assessore Liori continua a ripetere negli incontri che organizza in lungo e in largo per la Sardegna, quella famosa riforma sanitaria, quella rivisitazione della rete ospedaliera, quell'intervento fortissimo che riporti la spesa anche farmaceutica ai livelli nei quali l'avevamo lasciata nella precedente legislatura. C'è una fuoriuscita di fondi regionali, uno spreco di fondi regionali nella sanità, che intervenire poi, ancora una volta, su questo settore, è veramente una questione, secondo noi, di grande irresponsabilità. Quindi, per questo motivo, perché la norma è pasticciata, perché non c'è disponibilità a renderla più chiara e neanche oralmente qui, in Aula, da parte del Presidente della Regione, e perché riteniamo che su questo tema voi abbiate delle responsabilità gravissime che, purtroppo, ricadono nella gravità anche delle condizioni del bilancio regionale, della spesa sanitaria, su questo tema io annuncio il voto favore.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giacomo Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Presidente, per annunciare il voto contrario. Io credo che su questo comma da una cosa seria se ne voglia fare più una strumentalizzazione, perché chiedere spiegazioni al Presidente, mi sembra proprio un divertimento, e che l'opposizione oggi sia molto allegra e divertita, mi fa solo piacere. Però, l'argomento è un argomento serio, perché, come ha spiegato il collega Campus poc'anzi, gli … di servizio, ai quali io appartengo da 42 anni, quindi non è una cosa che non mi tocca, mi tocca perché l'emendamento in Commissione è stato presentato proprio da me, ed è un'ingiustizia che l'assessore Dirindin, nella passata legislatura, aveva portato avanti nei confronti di questa categoria, proibendo proprio, facendogli venir meno quello che era un loro diritto, che da sempre avevano riconosciuto. Quel diritto noi intendiamo riposizionarlo, perché questa categoria ha il sacrosanto dovere di essere trasparente, come lo è sempre stata, ma anche il sacrosanto dovere di vedere rispettati i propri diritti, che in modo ingiusto gli erano stati tolti. Con questo comma si riposizionano quei diritti, si dà la possibilità a una categoria che tutti conoscono, di poter beneficiare di queste cure termali. Credo che questo non debba scandalizzare nessuno; che sia pronunciato bene, che sia pronunciato male, quando vogliamo strumentalizzare, riusciamo a farlo anche nel peggiore dei modi, e io credo che farlo in questo momento, su un tema così delicato, sia il modo peggiore.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Molto rapidamente, non entro nel merito degli aspetti sanitari, ma soltanto degli aspetti turistico-termali dell'emendamento. Per la prima volta abbiamo 4 importanti realtà termali che stanno provando ad affermarsi nel mercato nazionale ed internazionale, ecco, io chiederei, con un'azione dell'Assessorato alla sanità o delle ASL, che queste cure termali… poi mi rendo conto che l'emendamento riguarda anche protesi e cose più importante, ma, quantomeno, che queste cure termali vengano svolte in Sardegna, visto che abbiamo quattro realtà, tra l'altro molto diverse fra di loro, e che coprono, più o meno, tutta la gamma delle possibili cure. Quindi abbiamo realtà che si stanno affermando, abbiamo realtà importanti, sosteniamole anche attraverso un circuito, che dovrà essere favorito dalla Regione, di queste realtà, favoriamolo e facciamo in modo che le cure vengano fatte in Sardegna, almeno quando si tratta di soldi dei sardi. Quindi voto contrario all'emendamento.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare, metto in votazione l'emendamento numero 104, con il parere contrario della Giunta e della Commissione.
Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Chiedo la votazione nominale.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 104.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Planetta ha votato contro.
Rispondono sì i consiglieri:Agus - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Cocco Pietro - Corda - Lotto - Manca - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio.
Rispondono no i consiglieri:Amadu - Bardanzellu - Campus - Capelli - Cappai - Cappellacci - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Cucca - Diana Giampaolo - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Salis - Sechi - Uras - Zuncheddu.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
Risultato della votazione
presenti 69
votanti 59
astenuti 10
maggioranza 30
favorevoli 12
contrari 47
(Il Consiglio non approva).
Gli emendamenti numero 105, 106, 107, 108 e 109 sono stati ritirati.
Passiamo all'emendamento numero 110, con parere contrario della Giunta e del relatore.
Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, come vede la sua presenza in Aula aiuta e speriamo di vederla spesso anche nei prossimi giorni. Credo che lei si renda conto, Presidente, della qualità di questo collegato e anche questo comma 14 ne è una riprova. C'è un po' di tutto in questo collegato; ogni consigliere della sua maggioranza, e anche qualcuno della minoranza a dire la verità, ha portato un pezzettino, ha cercato di dare un suo contributo, magari ha ricevuto una sollecitazione, una pressione o ha dibattuto di un tema che ha studiato, come nel caso del "piano edicola" di un articolo discusso poco fa. Io ho definito questo collegato una zattera, un'arca di Noè, dove ognuno cerca di salvarsi e anche qui si cerca di salvarsi, di fare un qualcosa che può sembrare utile, ma ognuno lo fa per conto suo. Non c'è un progetto e la sfido a dirmi qual è il senso di questo collegato, come si collega alle altre iniziative legislative, che peraltro non avete fatto, avete soltanto fatto una legge in due anni e mezzo che può esprimere una visione come il piano casa, il finto piano casa, che anche dai vari tentativi di modifica case non ne ha dato, ma forse semplicemente ha dato qualche volume in più a chi la casa ce l'aveva già, magari sulle coste, e anche questo comma 14 ne è una riprova. Qui si danno 50 mila euro al Segretario generale della giustizia; magari avremo un amico nell'amministrazione giudiziaria e quindi inseriamo 50 mila euro. Mi chiedo se non c'era un altro modo, nei fondi della Presidenza, in qualche altro capitolo, per poter rispondere anche a questa esigenza, che non conosco, ma certamente dà una visione di questo collegato e del vostro modo di legiferare pasticciato, parziale, che mette pezze da una parte all'altra nel tentativo di dare qualche risposta, ma è come quando si apre una falla in una nave. Io posso anche poi prendere un secchio, tutti possiamo prendere un secchio, cercare di riempirlo d'acqua e rovesciarlo fuoribordo, ma se quella falla è grande non sarà questo che vi salverà.
Io, Presidente, la invito e spero che lei non voglia condurci per due anni in una lunga agonia. Io spero che la sua presenza in Aula sia anche un segnale di una voglia di fare riforme importanti, meritevoli di questo nome, dalla sanità all'istruzione. Spero che lo faccia e che non saremo ridotti a piccoli commi e a piccole norme come questa. Sull'emendamento naturalmente il mio voto è favorevole.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, diversamente dal collega Porcu - concordo con le cose che ha appena detto - io invito ancora una volta il Presidente della Regione perché io ritengo sia davvero importante la sua presenza qui e non lo dico, come altre volte ho fatto, con un pizzico di ironia, lo dico con rispetto istituzionale.
Qui stiamo parlando di 50 mila euro. Non sono tanti, sono 100 milioni di vecchie lire, sono anche tanti, e mi pare, correggetemi se sbaglio - per questo chiedo l'intervento del Presidente della Regione oppure dell'onorevole Campus se è disponibile a surrogare anche in questa materia la Giunta e il Presidente della Regione -, si mettono a disposizione 50 mila euro per organizzare dei corsi. Io mi chiedo: è possibile che la Regione non abbia a disposizione degli spazi per i quali non si pagherebbe nulla e che si possono comunque mettere a disposizione per questa finalità? Sulla quale non ho nulla da dire, mi pare sia una finalità meritoria; quello che contesto è che dovremmo un po' tutti quanti esaminarla con senso di responsabilità, non per puntarci il dito o due dita addosso. A me consta che la Regione abbia spazi importanti inutilizzati. E' possibile avere un minimo di censimento di questi spazi? Badi, Presidente, si può fare anche all'ingrosso. Io sono pronto a fornirvi qualche suggerimento, anche per le vie brevi, perché si possono mettere a disposizione spazi che consentono di mantenere la finalità di questo comma, ma risparmiando 50 mila euro. Presidente, io le chiedo di dirci qualcosa anche su materie così marginali perché a 50, a 200, a 300 vanno via milioni di euro e non mi pare che possiamo permetterci, con le finanze che abbiamo, di dilapidare in questa maniera le risorse della Regione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Voglio ricordare al Presidente che abbiamo in sospeso una piccola vertenza che si chiama, tra virgolette, entrate, attuazione dell'articolo 8 riformato dello Statuto, e noi in questo collegato in più commi di più articoli finanziamo lo Stato. Mi si deve spiegare qual è l'interesse della Regione a finanziare lo Stato! Il tribunale amministrativo, perché la funzione giudiziaria è una funzione esclusiva dello Stato, è un'articolazione della funzione giudiziaria. Dovrebbe essere lo Stato che prepara i giudici da inserire all'interno del tribunale amministrativo, come dice il comma 15 dell'articolo 15 quater. Noi diamo 100 mila euro anche per quello, gli recuperiamo i locali, per fare la formazione, non per esercitare la funzione, perché quello al limite… uno Stato che sta scaricando sistematicamente tutto il suo debito. Com'è che lo abbiamo definito il ministro Tremonti, unanimemente in quest'Aula, prima che qualcuno gli chiedesse scusa? Lo abbiamo definito un Ministro a cui bisognava porre una censura sul piano morale, oltre che sul piano politico, perché tutela gli interessi di una parte del Paese in modo chiaro ed evidente contro un'altra parte del Paese! Questo è! E noi paghiamo le spese dello Stato? Io voto a favore di quest'emendamento solo per questa ragione, non per colpire coloro che vogliono studiare diritto per esercitare meglio la loro funzione, per somministrare in modo più adeguato, più imparziale, la giustizia, ma perché a questo, grazie alle imposte che già noi paghiamo e già siamo rapinati di una parte di quello perché non ci viene trasferito, ci deve pensare lo Stato, ci deve pensare il Ministero di grazia e giustizia.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.-FLI). Presidente, a me sembra che questa sia una norma di cui non si è ben capita la portata perché è una norma estremamente qualificante. Si tratta di dare la facoltà al Presidente di firmare una convenzione con il Consiglio di Stato per porre la scuola della giustizia amministrativa in Sardegna. Ricordo tutte le battaglie che sono state fatte quando si trattava di dividere le scuole dei giudici ordinari e tutte le somme, ben più consistenti di queste, che le varie regioni hanno messo nel tentativo di portare la scuola presso la propria regione. Si tratta di un'iniziativa che ovviamente non sono qualifica a livello nazionale la Sardegna, ma che ha anche un ritorno sotto altri aspetti perché fare una scuola qua vuol dire aprire anche a una serie di persone che vengono e utilizzeranno le strutture ricettive della Sardegna. Quindi si tratta di una norma che autorizza il Presidente della Regione a stipulare una convenzione che pone la Sardegna ai primi posti in Italia. Non capisco le obiezioni. Devo ritenere che non è stata compresa bene, perché la gran parte dei colleghi ovviamente erano presenti in terza Commissione quando ne abbiamo discusso, la portata di questa norma.
I 50 mila euro. L'emendamento originario non portava copertura di spesa perché era solo un'autorizzazione. Sono stati gli Uffici a dire che siccome ci sono comunque spese di registrazione e quant'altro, mettiamo una somma simbolica per giustificare le spese. Ma anche se fossero 500 mila euro, vogliamo non spendere 500 mila euro e rinunciare alla scuola di giustizia amministrativa in Sardegna? Di questo stiamo trattando. Non capisco le obiezioni. Veramente è un emendamento che ritengo debba essere ritirato sennò voto assolutamente contrario.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Barracciu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
BARRACCIU (P.D.). Presidente, per annunciare intanto il voto favorevole all'emendamento e per sottoscrivere le parole pronunciate dal collega Uras. Adesso il collega Steri ha chiarito a cosa servono questi 50 mila euro. Questo chiarimento, anzi, la discussione intorno a questa necessità finanziaria effettivamente si è sviluppata anche in Commissione, ma vorrei segnalare che, oltre che per le motivazioni addotte dall'onorevole Uras, anche per come è scritto questo comma, noi riteniamo che debba essere soppresso, perché effettivamente non si comprende a che cosa siano finalizzati questi 50 mila euro che non sono pochi, sono tanti. Perché sembrerebbe da una parte essere finalizzati alla stipula della convenzione e vorrei capire che tipo di convenzione è quella che costa ben 50 mila euro, poi il comma continua ad esplicitare le motivazioni della convenzione e si parla della formazione dei giudici. Sembrerebbe quindi, andando avanti nella lettura, che i 50 mila euro servono per finanziare direttamente la scuola. Allora, da una parte ci sono le motivazioni importanti richiamate dall'onorevole Uras, dall'altra c'è un comma che è assolutamente pasticciato, che non si comprende, che non chiarisce bene per come è scritto per che cosa siano destinati questi 50 mila euro, ma considerato che questo chiarimento è stato portato dall'onorevole Steri, riteniamo che 50 mila euro, per quanto complessivamente in relazione al bilancio della Regione possono sembrare pochi, riteniamo che sia assolutamente una cifra esorbitante per la stipula di una convenzione che comunque andrà a pagare un'operazione certamente importante, ma che la Sardegna avrebbe diritto ad avere senza che ogni volta siamo costretti a mettere in campo risorse del bilancio regionale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.
BRUNO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 110.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Cappai ha votato contro.
Rispondono sì i consiglieri:Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri:Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Capelli - Cappai - Cappellacci - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 70
votanti 69
astenuti 1
maggioranza 35
favorevoli 21
contrari 48
(Il Consiglio non approva).
Passiamo all'emendamento numero 111.
Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, io dichiaro il mio voto favorevole a questo emendamento, magari l'onorevole Steri interverrà dopo di me per spiegare che anche questo è un comma che qualifica questa legge che grazie anche a questi 50 mila euro precedenti sta diventando veramente decisiva per le sorti della Sardegna. Ma i motivi della mia contrarietà a questo comma e i motivi del voto favorevole sono che mi chiedo se in materia di specializzazioni di giovani laureati che frequentano il secondo anno di specializzazione che riguardano le professioni forensi presso l'Università della Sardegna, dobbiamo procedere con commi appiccicati e inseriti in questa norma o dovremo procedere in maniera più organica, perché poi la domanda diventa: perché le specializzazioni in materie forensi sì e perché le specializzazioni, magari, in altre discipline invece non meritano una norma a parte o un comma a parte in un collegato? Quello che vorrei dire, spero che anche il presidente Cappellacci si renda conto del modo di procedere, è che non è possibile che continuiamo ognuno a salvarsi da solo, non è possibile che ognuno di voi che riceve una pressione da un avvocato, da un medico, da un'associazione anche per un tema meritevole, da un'associazione sportiva, riceva una sollecitazione e per tenere insieme una maggioranza che non sta più insieme riesca ad avere il via libera in un collegato che diventa l'insieme di tante pressioni e di tante esigenze, alcune lodevoli, alcune nobili, altre meno, utili soltanto a continuare a farvi navigare a vista. Io credo che materie come questa, comprese le borse di studio e i 100 mila euro per le specializzazioni, possono anche avere una loro dignità, ma non si può andare avanti a normare soltanto un campo e una materia e non l'insieme delle specializzazioni. Non si può non capirne le ripercussioni, non si può non capire quanti studenti possono accedere e quanti, magari quelli delle altre discipline, rimangono tagliati fuori. Ricordo, per esempio, i biologi o altre materie che abbiamo approvato. Quindi, il mio voto è favorevole all'emendamento, ma con l'auspicio che serva per farvi riflettere e ritrovare unità di intenti che possa essere più alto, più elevato, più strategico di quello che state riuscendo a fare, ahimè, molto scarso e deludente in questo collegato.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Presidente, noi ci siamo sforzati di capire il contenuto di questi commi e come sa l'onorevole Steri (che gode della nostra stima) noi non interveniamo in termini pregiudiziali né su questo né su altro. Poniamo un tema però: abbiamo conosciuto stagioni nella quale questa Regione veniva rappresentata da Presidenti coraggiosi. Io ricordo per tutti uno: Mario Melis, che aveva la capacità di andare presso i Ministeri, porre le questioni, ottenere risultati, realizzare anche compartecipazioni regionali allo sforzo più complessivo anche dello Stato per il raggiungimento di alcuni obiettivi. Ma noi siamo in una condizione, purtroppo, lo dico perché ne sono convinto, di una subalternità indecorosa di questa Giunta rispetto a un Governo che è nordcentrico, che agisce a favore di una parte del Paese contro un'altra parte del Paese. Noi in questo comma sosterremo finanziariamente l'istruzione, anche con il contributo all'università. Perché lo dobbiamo fare? Lo sa il Presidente della Regione, lo sappiamo tutti noi, lo dobbiamo fare per impedire che una legge iniqua di questo Stato, approvata e sostenuta dalla maggioranza di centrodestra e dal Governo nazionale, ci mette in una condizione, in una china in cui la nostra università fra un po' sarà declassata, ridotta ad una scuola di formazione, messa in una condizione di serie B, retrocessa in un altro campionato! Ma quand'è che alziamo la testa?
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.-FLI). Presidente, solo per precisare che dalla lettura di questo comma risulta evidente che lo stesso va a completare altre disposizioni già introdotte due anni fa con la legge finanziaria in cui era stato prevista del tutto analogamente una serie di borse di studio rivolte al tribunale ordinario, una serie di borse di studio che servono non solo per sopperire alle carenze statali e quindi consentire anche da parte dei giovani di poter avere un contributo allo studio, ma anche per consentire un'azione di eliminazione dell'arretrato. E' ben vero che competerebbe allo Stato, ma la Regione ancora una volta si è fatta carico di questo problema. Fatta questa precisazione che quindi non è un intervento, una disposizione che nasce dal nulla ma che va a completare e integrare un'altra disposizione già esistente, ritengo invece di essere d'accordo sia con l'onorevole Uras per quanto riguarda il problema in generale dell'istruzione e quindi sul fatto che la legge statale obbliga la Regione a sopperire e a intervenire perché è interesse nostro difendere la cultura, sono d'accordo anche con l'onorevole Porcu quando dice che serve un intervento a carattere generale. Noi abbiamo una disciplina frammentaria, abbiamo una disciplina organica per quanto riguarda i laureati in medicina, poi con una serie di norme è stata estesa alle borse di studio ai laureati nelle varie materie scientifiche, dovremmo introdurre e apportare in un disegno organico tutte queste discipline. Si tratta di inserirle anche nel contesto di interventi per i giovani che si immettono nel mondo del lavoro ma ricordo che su questo avevo presentato anche un emendamento globale in sede di finanziaria, un emendamento per aprire la discussione, è stato poi ritirato perché eravamo rimasti d'accordo che tutte le forze politiche, maggioranza e opposizione ad affrontare il problema però evidentemente non c'è stato il tempo di verificarlo. Ecco perché questo emendamento va semplicemente a integrare una disciplina che si è rilevata carente e settoriale.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 111.
Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Chiedo la votazione nominale.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 111.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Manca ha votato a favore e che il consigliere Cappai ha votato contro.
Rispondono sì i consiglieri:Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Planetta - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri:Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cappellacci - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Capelli.
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
Presenti 67
Votanti 65
Astenuti 2
Maggioranza 33
Favorevoli 22
Contrari 43
(Il Consiglio non approva).
Passiamo all'emendamento sostitutivo parziale numero 4 con parere favorevole.
Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.-FLI). Rinuncio.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Io voglio mettere la mia firma su quest'emendamento e dichiarare il voto favorevole. Anche qui le buone azioni ogni occasione per farle va bene, cioè acquisire immobili al patrimonio regionale per la gestione integrata delle zone costiere è azione importante, mi piacerebbe fare delle domande, sapere se verranno gestiti dalla conservatoria delle coste, se la volete ancora cancellare, se la volete tenere aperta, se si tratta di fare un favore a un amico che ha un immobile che va ceduto, se è all'interno di un'azione organica, però siccome nessuno di noi fa il processo alle intenzioni se ci sono delle risorse che vengono messe a disposizione della valorizzazione degli ecosistemi costieri io voto a favore poi magari mi avrete, se dietro quella valorizzazione c'è un interesse, vorrà dire che in qualche modo sarò tra quelli un po' creduloni che ritengono sempre che tutti siano o molti siano animati dalle migliori intenzioni. In ogni caso è un segnale di vita, certo ci piacerebbe sapere cosa ne volete fare della conservatoria delle coste, ci piacerebbe sapere cosa volete fare del piano paesaggistico di cui minacciate sempre grandi revisioni senza capire poi quale sia il punto di arrivo. Quindi il voto e la mia firma su questo emendamento c'è perché voglio credere nelle buone intenzioni ma mi piacerebbe che queste buone intenzioni siano (...) da progetti, da programmi, da una visione della Sardegna che da questo collegato non appare in alcun modo e quindi io mi rallegro della presenza del presidente Cappellacci perché credo che oggi lui stando in aula sta capendo lo stato della sua maggioranza e sta capendo molto bene la qualità o meglio la non qualità della legislazione che la sua maggioranza è in grado di produrre. Ha una maggioranza che si salva da sola, ognuno cerca di fare del suo meglio ma il meglio di ognuno se non è all'interno di una regia complessiva non basta alla Sardegna. La Sardegna ha bisogno di ben altro Presidente e spero che lei oggi abbia occhi e orecchie per capirlo e se non dovesse essere in grado di fare qualcosa spero che lei col suo alto senso di responsabilità ne sappia trarre le conseguenze.
Il voto all'emendamento è favorevole.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SOLINAS ANTONIO (P.D.). Per confermare il mio voto favorevole all'emendamento che certamente non risolve il problema però raggiungiamo sicuramente due obiettivi: il primo è che evitiamo che terreni di notevole importanza dal punto di vista paesaggistico finiscano come è già successo nel passato nelle mani degli speculatori, il secondo è che consente di dare una boccata d'ossigeno alla SBS che attraversa una crisi non di poco conto. Credo però di poter approfittare della presenza del Presidente della Giunta per ricordargli qual è la situazione che attraversa oggi la SBS che è davvero drammatica. Io inviterei il Presidente e la Giunta a verificare qual è il ruolo che sta svolgendo il commissario che la Giunta aveva nominato per amministrare la SBS. Ho detto altre volte che mi sembra più un commissario liquidatore e non un commissario per la gestione di un'azienda così importante. Credo che sia anche importante e necessario che il Consiglio predisponga un ordine del giorno di accompagnamento a questo collegato dove dà gli indirizzi alla Giunta per cercare di risolvere definitivamente il problema della SBS che a nostro avviso non può che essere quello di un bando che consenta a qualche privato magari del territorio, del sistema Arborea di acquisire l'azienda perché non penso sia più possibile al giorno d'oggi che un'azienda zootecnica come questa venga gestita dal pubblico. Certamente la situazione che sta attraversando la SBS, hanno staccato la corrente, hanno staccato i telefoni con il rischio che mille animali vadano a morire se non si dovesse intervenire immediatamente. Io credo che la Giunta poteva avere anche altre possibilità, per esempio quella di far intervenire la finanziaria regionale, la SFIRS, cosa che evidentemente non ha voluto fare però io voto a favore e invito il Consiglio ad approvare questo emendamento perché non è una marchetta ma stiamo salvando un'azienda e soprattutto cinquanta posti di lavoro.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Presidente, io voterò a favore di questo emendamento sostitutivo che è sostitutivo del comma 1 e approfitto Presidente per chiedere la votazione per parti dell'articolo 15 quater esattamente per il comma...
PRESIDENTE. Onorevole Uras, lo vediamo quando votiamo l'articolo.
URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Lo vediamo dopo, perfetto. Voto a favore con una raccomandazione però che riguarda il Presidente. Noi abbiamo una situazione che è abbastanza compromessa nel sistema delle controllate e delle partecipate della Regione. Abbiamo bisogno di affidare anche l'amministrazione diciamo temporanea di queste società che andrebbero cedute possibilmente per non continuare a registrare passivi pesanti e possibilmente non determinando nessuna conseguenza negativa in capo ai lavoratori che sono impegnati in queste società, quindi prevedendo anche forme che già si sono previste di accesso di quel personale in strutture dell'amministrazione che abbiano competenze coerenti con i profili professionali di quei dipendenti, beh Presidente, lo dico perché sarà uno degli argomenti su cui noi torneremo non solo in questo provvedimento ma anche in altre iniziative consiliari. Noi abbiamo una situazione drammatica, io direi tragica sotto il profilo dei conti, soprattutto per quanto riguarda controllate e partecipate. Ed è indispensabile intervenire sulle amministrazioni di quei soggetti, sostituire, cambiare gli amministratori, dare un segnale all'esterno che è utile, perché sennò non si capisce, ancora di più non si capirebbe domani, il sacrificio che noi facciamo oggi.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Presidente, io voterò come il mio Gruppo mi dirà, ma dirò quello che la mia coscienza mi dice. Questo emendamento, questa interpretazione della soluzione di un problema, lo dico con dispiacere anche alla mia parte politica, rappresenta la visualizzazione plastica della nostra, momentanea spero, inidoneità ad essere riformisti. Lo dico con la gravità che comporta questa affermazione, per dire quanto è incapace la maggioranza a proporci, di fronte a condizioni così drammatiche, soluzioni adeguate. Abbiamo detto, e avevamo sospeso questo articolo perché il problema di questa partecipata, che è l'unica azienda che consente alla Regione sarda di stare nell'Olimpo delle regioni europee, credo, per l'allevamento di bestiame e produzione di latte, perché la problematica del sostentamento di queste partecipate ha la stessa problematicità per l'SBS, per Abbanoa, per strutture aeroportuali, per le quali abbiamo dei problemi comuni. La sospensione era per vedere di trovare un denominatore comune a tutte queste problematiche, perché la Regione non sia messa in condizione di essere sbeffeggiata dai poteri di controllo costituzionale dello Stato, prima che noi ci alziamo a dire: "Sono dei delinquenti, ci hanno impugnato le leggi", che spesso è giusto anche che facciamo, ma dopo aver esaminato concretamente che tipo di leggi facciamo. Ecco perché non capisco la ripresa dell'articolo 15 quater fuori dal contesto di una soluzione comune ai problemi che abbiamo sollevato. Noi avevamo detto: "Noi vogliamo provvedere all'SBS per chiuderla", e chiuderla significa non dichiarare dei lavoratori disoccupati, ma possiamo sistemare i lavoratori senza per questo obbligarci a mantenere qualcosa che non ha nessun senso nella strategia della Regione Sardegna già abbastanza presa dai suoi problemi congiunturali. Questo problema non si è voluto affrontare, perché se siamo qui a votare non si è voluto affrontare, sappiate che di questo problema ne parleremo fra un paio di mesi con lo stesso problema congiunturale, e vorrò ascoltare le opinioni e le valutazioni.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SECHI (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Il problema che ha sollevato il collega Sanna è evidente a tutti, ma in ogni caso in questo momento dobbiamo superare la situazione che si è presentata. L'emendamento è sostitutivo e migliorativo del primo comma, e risponde come è stato detto a due esigenze: quella di tentare di salvare l'SBS con garanzie soprattutto per i dipendenti; ma io credo sia ancor più importante salvare un patrimonio da quello che potrebbe essere un assalto speculativo, soprattutto quando gli avvoltoi della speculazione mettono gli occhi su chi è in difficoltà e gli è più facile sottrarre beni. Beni che però non sono dei privati ma sono della collettività dei sardi, fra l'altro beni sottratti tempo fa, anni fa, ai proprietari con un fine, e quindi io credo che sia corretto e giusto sottrarli ad ipotesi di speculazione. E' quindi un segnale importante che arriva dall'Assemblea quest'oggi, proprio a garanzia e di tutela di quel bene straordinario che va ricollegato all'interno di un progetto che deve essere condiviso, che è quello di tutela e salvaguardia del patrimonio costiero. Un bene straordinario che è tutelato dal PPR, e sul quale probabilmente dovremmo verificare, come diceva il collega Porcu, se c'è una disponibilità all'interno di quest'Aula nel difenderlo, magari migliorandolo, ma in ogni caso essendo onestamente schierati su quello che si vuol fare di questa straordinaria risorsa di cui disponiamo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Signora Presidente, io voterò a favore di questo emendamento migliorativo del comma 1 surrichiamato, perché ho dato la mia parola. Ho dato la mia parola ai lavoratori ed ai sindacati che ci hanno chiesto un intervento per poter evitare il disastro economico e familiare di decine di famiglie di lavoratori SBS. E lo faccio esclusivamente per questo, perché se dovessi rispondere positivamente al mio impulso rispetto alla gestione disastrosa dell'SBS negli ultimi decenni dovrei assolutamente votare contro, e probabilmente mi sarei preso anche lo sfizio di chiedere il voto segreto contro questo emendamento. Cioè, voto a favore perché non voglio correre il rischio di far pagare una gestione disastrosa di una partecipata regionale, di far pagare questa gestione disastrosa ai lavoratori e alle loro famiglie. E' vero però, e sono d'accordo con Gian Valerio Sanna, quando dice che la questione SBS non si chiude qua. In Commissione avevamo assunto l'impegno di convocare Laore, l'Assessore all'agricoltura, gli assessori interessati complessivamente alla gestione di questo problema, per trovare una soluzione definitiva. Ormai è anni che SBS si trova nelle condizioni di Sigma Invest, Carbosulcis, Igea, eccetera, anzi questo emendamento avremmo dovuto inserirlo all'articolo 22, dove abbiamo parlato delle partecipate regionali che succhiano ingenti risorse ai sardi e alla Sardegna senza nessun beneficio, né apparente, né sostanziale. Ecco che nel confermare il voto a favore, confermo anche l'esigenza, Presidente, Assessore all'agricoltura, Assessore al personale, l'esigenza che il problema di questa azienda, che è fondamentale per la parte che riguarda l'Oristanese, perché non dobbiamo dimenticarci che l'SBS insiste anche in varie aree importanti di Alghero e di Castiadas, quindi aree pregiate dal punto di vista ambientale…
PRESIDENTE. Onorevole Salis, il tempo a sua disposizione è terminato.
Ha domandato di parlare il consigliere Dedoni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DEDONI (Riformatori Sardi). Presidente, annuncio subito il mio voto favorevole all'emendamento, conscio che è un primo approccio per affrontare il tema sostanziale che è quello dell'SBS, che effettivamente da alcuni decenni non va appunto bene. E approccia solo per dire, in questa situazione dell'emendamento numero 4, che mettiamo da parte i gioielli di famiglia, cioè non consentiamo che le cose che sono buone per quanto riguarda la commerciabilità dei sistemi di quell'SBS vengano ad essere tolti dalle grinfie di qualunque persona possa pensare di utilizzarli in maniera diversa. Resta il discorso aziendale, che a mio parere va legato al sistema Arborea, e va definitivamente trovata la soluzione, soprattutto per i lavoratori perché si trovano in una grave situazione ormai da oltre un anno, e le bestie che non possono essere neanche accudite perché non c'è il materiale per potergli dare da mangiare.
Il problema però, è vero, è quello che ha citato l'onorevole Sanna, manca seriamente in tutto il Consiglio regionale, passando da qualunque parte del Consiglio regionale, una seria posizione riformatrice che dia un senso nuovo, un senso di sviluppo diverso alla nostra Isola. Passa anche attraverso l'analisi della differenziazione delle soluzioni su cui si trova la SBS, si trova Abbanoa, si trovano tutti i sistemi, anche quello sanitario, per cui va affrontato, calato a fondo il nostro essere veramente riformatori, ma spogliandoci anche da quelle posizioni di parte che spesso non dimenticano che grossi guai arrivano dalla presidenza dell'onorevole Soru che ha voluto fare e portare a compimento alcune iniziative che certamente erano contrastanti a quella che era la volontà del popolo sardo.
Credo che se si possa andare a compimento, bisogna trovare nuove strade, nuove vie che certamente fanno una prosecuzione diversa di quella che è l'autonomia spinta della nostra Isola: su questa strada dovremo trovare persone disponibili, anime serie che hanno etica, amore e morale da offrire alla politica sarda per poter costruire una Sardegna nuova e diversa per le prospettive future!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, io non ho molto da aggiungere perché potremmo rischiare tutti quanti di dire delle cose che magari sono trascinate più dal fatto di appartenere ad un territorio piuttosto che dalla necessità di mettere mano ad una azienda della Regione Sardegna, che è la Società bonifiche sarde di Arborea, e specifico di Arborea perché questo emendamento tende fondamentalmente a cercare di bloccare la paralisi nella quale si trova l'azienda agricola Società bonifiche sarde. In modo che così chiariamo anche a tutti i colleghi che stiamo parlando solo del sistema produttivo agricolo dell'enorme proprietà della Società bonifiche sarde, quindi solo di quello ci stiamo occupando.
E' sotto gli occhi di tutti e tutti quanti abbiamo avuto modo di vedere, di verificare, abbiamo incontrato le maestranze, abbiamo incontrato le forze sindacali, questa ci è sembrata l'unica formulazione in questo momento per poter tamponare e arginare una situazione dal punto di vista finanziario estremamente drammatica che rischia di travolgere tutto e di portare i libri in tribunale. Quindi, su questo ci stiamo soffermando adesso, ovviamente questo è solo un piccolissimo passo perché io sono convinto che la Giunta regionale e il suo Presidente, la proprietà, cioè Laore, lo stesso amministratore di questa società debbano fornire in tempi brevissimi a questo Consiglio regionale una soluzione per evitare il disastro in quel territorio.
L'idea è sempre stata quella di mantenere questa proprietà a disposizione di quel territorio, di quel comparto e di quel sistema agricolo. Sono circa 900 ettari produttivi che possono essere di grandissimo impatto con il sistema Arborea, visto che il carico di bestiame che c'è all'interno di quei 900 ettari è estremamente più basso di quello che invece c'è all'interno delle aziende agricole di Arborea. Ricordo che il sistema Arborea ha circa 45 mila capi bovini in stalla, su circa 4 mila 500 ettari che compongono la bonifica, quindi fate un po' voi le proporzioni, quando parliamo della Società bonifiche sarde dove invece credo che oggi non si arrivi a 2000-2200 capi e ci sono 900 ettari. Quindi, la proporzione è completamente diversa.
Gli occhi dell'Unione europea sono puntati su quel territorio: o si riduce il numero dei capi per ettaro o altrimenti i rigori dell'Unione europea e il carico dei nitrati aumenta continuativamente, c'è il rischio veramente che tutto il sistema…
PRESIDENTE. Onorevole Diana, il tempo a sua disposizione è terminato.
Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CUCCU (P.D.). Presidente, anch'io alla lettura letterale dell'emendamento avrei fatto come il collega Porcu, mi sarei affrettato ad apporre la mia firma, però invece gli interventi che si sono succeduti hanno chiarito meglio di cosa si tratta: questo non è un emendamento che serve per acquisire al patrimonio regionale immobili costieri ma serve esclusivamente per dare 2 milioni e 500 mila euro alla Società bonifiche sarde. Ma io mi chiedo allora: se questo patrimonio è già un patrimonio pubblico, come ha sostenuto qualche collega nel suo intervento, perché intervenire con risorse della Regione per acquistare qualcosa che già ci appartiene? Perché non usiamo le parole anziché i sorrisetti sotto i baffi, onorevole Diana, per dire le cose come stanno? Perché non ricapitalizziamo la SBS? Diciamo queste cose, si ricapitalizza la SBS come si è fatto su altre partecipate: si dicano le cose come stanno, invece di prenderci in giro, girarci attorno, dire che acquisiamo al patrimonio regionale, vogliamo salvare…. Intanto non salveremo nulla, bisogna essere chiari, perché io non ho la fiducia che ha lei nella Giunta regionale: la Giunta regionale non salverà nulla, noi torneremo fra un paio di mesi a riparlare di SBS, degli stessi problemi, e nel frattempo abbiamo buttato via 2 milioni e mezzo. Allora, io dico questo: io voterò seguendo le indicazioni del Gruppo però non prendiamoci in giro, ha ragione l'onorevole Salis l'avremmo dovuto collocare da un'altra parte questo emendamento, nell'articolo che ci è servito per salvare le società partecipate, quelle che si è riusciti a salvare perché per alcune, probabilmente in un sussulto di orgoglio, avete pensato bene di fare quello che si dovrebbe fare anche con la SBS: va venduta definitivamente. Il patrimonio regionale non può mantenere società inattive o, come in questo momento, completamente in perdita, o sofferenti dal punto di vista finanziario, perché le banche non distoglieranno gli occhi dalla SBS solamente perché noi ci butteremo dentro 2 milioni e mezzo, perché il debito e la sofferenza è ben oltre i 2 milioni e mezzo. Noi stiamo facendo una cosa che va detta con le parole giuste: stiamo intervenendo sulla SBS quando dovremmo intervenire per ricapitalizzarla anziché acquisire al patrimonio regionale qualcosa che già fa parte del patrimonio regionale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
MANINCHEDDA (P.d.L.), relatore di maggioranza. C'era una formazione politica della sinistra degli anni passati che si chiamava "Servire il popolo", io ho la sensazione che, quando si usano le parole più per lo spirito di parte che non sul merito, si scivoli sullo stordire il popolo; lo vorrei dire all'onorevole Porcu per un motivo: io sono tra i consiglieri regionali che non ha paura delle dimissioni del Presidente della Regione, non l'ho mai avuta, né scorsa legislatura né tanto meno in questa; non lavoro sull'onda della pedagogia della paura, anzi la politica del premio e del bastone mi lascia assolutamente indifferente. Sono indifferente perché secondo me, e non riesco a comunicarlo, noi siamo di fronte a problemi ben più gravi che non dimissioni o giochi di parte; io non riesco a trasmettere l'urgenza di alcune decisioni sulle entrate e sulla spesa di questa Regione, credo che saranno i prossimi mesi a metterci di fronte a queste cose.
Come lavora un consigliere regionale in questa situazione, cioè quando si rende conto che non c'è la percezione di questa drammaticità e al tempo stesso deve lavorare? Cerca di creare dei momenti di società cambiata, in tutta buona fede e in coscienza, come diceva l'onorevole Sanna; e allora, nella fattispecie qual era il problema? Nella fattispecie il problema era fare tesoro dell'esperienza della legislatura precedente, dove il patrimonio intero di questa Società, che ha luoghi pregiati lungo le coste, aree anche edificabili e attività agricole, ha costituito una gara che poi nessuno ha voluto corroborare, perché sostanzialmente si stava cercando di consegnare questa Società alla principale società privata che si opera in quel settore e in quel territorio, ma così non si può fare. E allora, senza nominare la SBS… per quale motivo? Per il motivo che i colleghi dovrebbero ricordare, che gli interventi diretti sulle società come è successo su Sogeal qui aprono problemi. E allora si crea una dote per che cosa, per mettere dentro la conservatoria delle coste le cose pregiate e cercare dopo di vendere ciò che è rimasto in attività agricola. Cambia il mondo? No, però tra persone che pure militano in partiti diversi talvolta si interloquisce per trovare soluzioni. Questo è stato lo spirito con cui si è parlato in Commissione di SBS.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto). Sì Presidente, vede io sono concettualmente contrario a questi interventi e ci ricorda Abbanoa, ci ricorda Sigma Invest, ci ricorda Carbosulcis, Sogaer, abbiamo abbracciato un po' tutti i settori. Sono contrario perché non si arriva ad una determinazione di cosa si vuole fare. Mi sembra che il Presidente della Giunta più che il Presidente della Giunta stia assumendo il ruolo di presidente dei liquidatori della Sardegna. Allora io dico al Presidente, e lo ripeto più che dirglielo, vede, il problema, cari colleghi, sta sempre in chi guida, finché noi facciamo e mettiamo alla guida di questi enti persone che raggiungono questo ruolo soltanto perché devono essere premiati, perché sono buoni ricercatori del consenso elettorale e non perché buoni professionisti, lo vediamo nelle ASL, lo vediamo negli enti regionali, lo vediamo nelle dirigenze assessoriali, in tutta la struttura regionale. Finché noi seguiamo questo principio non possiamo pretendere di risanare l'amministrazione regionale, perché vengono utilizzati quei ruoli come premi per persone che a volte non hanno titoli. Qui abbiamo un fascicolo intero di curriculum, che stiamo esaminando in Commissione d'inchiesta, di persone che hanno ben altri meriti, ne hanno tantissimi meno quello di poter guidare o di porre la propria professionalità al servizio della Regione.
Ce lo hanno detto anche gli ultimi risultati elettorali, si è votato contro qualcosa, non si è votato contro il nucleare per principio o perché non va bene, ma voi pretendete che il sistema Italia possa dare garanzie, si vota contro la gestione e si dà un atto di fiducia, si vota per la gestione pubblica ma con la grande riserva che si continui la spartizione politica nella gestione della cosa pubblica e non la professionalità.
Ecco perché vorrò porvi e voglio esservi anche propositivo: Presidente, perché non controlla a quanto noi lochiamo le proprietà immobiliari sulle coste di Laore, le dico una cosa, scoprirà che abbiamo delle ville della Regione, di proprietà della Regione affittate a 52 euro all'anno. Questa è gestione della cosa pubblica? Perché non capitalizziamo ciò che abbiamo e magari quello ci può servire anche per gestire meglio e salvare la SBS.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.). Grazie Presidente. Per tranquillizzare l'onorevole Capelli lo informo immediatamente che il direttore generale di Laore ha iniziato l'esame della situazione locativa di tutti gli immobili e laddove i contratti di locazione glielo consentono sta provvedendo ad incrementare i canoni e a risolvere e a quant'altro. Quindi è un problema che il direttore generale di Laore ha già esaminato e già sul suo tavolo alla sua attenzione. Del resto il dottor Usai, che ben conosciamo, non ci aspettavamo altro che questa particolare attenzione.
Detto questo segnalo che l'emendamento è volto a sostituire il comma inserito nel testo collegato. Il comma nel collegato nasce effettivamente dal problema SBS. E già stato detto deve essere affrontato, quanto prima dovremo affrontare il problema anche se le strade e le soluzioni sono abbastanza tracciate. Con questo emendamento è stato invece voluto spostare l'attenzione e far segnalare che l'intervento è volto a consentire la valorizzazione di fasce costiere ed escludere queste fasce dalla lottizzazione dalla possibilità che vengano cementificate. Ci sono indubbiamente aree di pregio di proprietà dicevo della SBS, ci sono ad Alghero, a Castiadas, Bugerru e quant'altro, si individueranno le aree che saranno oggetto dell'intervento. Ma molte di queste aree sono tra l'altro contermini con aree di proprietà di Laore che non sono inserite tra i beni strumentali e quindi devono essere dismesse.
Ecco che con questo emendamento, così come riformula la norma, e considerando la possibilità che l'Assessorato degli enti locali provveda ad assegnare alla conservatoria i terreni di Laore, non contermini a quelli che devono essere acquistati, riusciamo a creare un grosso polmone di aree di altissima rilevanza naturalistica e sottrarre queste aree alla cementificazione alla possibilità di speculazione edilizia.
Per cui, attenzione, che l'emendamento è stato così formulato all'esito di quello che è stato detto in Commissione ed è una riformulazione si cui si è raggiunto l'accordo unanime. Per cui direi attenzione che con questo emendamento è cambiata completamente l'ottica dell'emendamento che prima ancora di SBS è volta a salvaguardare determinate porzioni della costa della Regione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Torna il tema delle partecipate. Oggi la SBS, ieri come ricordava chi mi ha preceduto la Carbosulcis, l'IGEA, la Sotacarbo, Silius, Abbanoa, ci torneremo tra qualche minuto. Lo ha fatto l'onorevole Maninchedda, io voglio introdurre un elemento di riflessione, Presidente e Assessori. Allora se ci sono perdite, questo è indubbio e non solo da oggi, in tutte le partecipate regionali, la colpa è solo nostra; oggi è colpa vostra. Anche nella scelta del management si vede ovviamente la responsabilità e la volontà di chi vuol fare delle partecipate un qualcosa di serio o invece altro.
Io vi chiedo, al Presidente, agli assessori competenti, io non sono, sarà uno dei pochi in questo Consiglio regionale, non sono contrario alle partecipate, lo dico con molta chiarezza, chiedo però, ho tentato di farlo qualche giorno fa in una condizione abbastanza confusa, chiedo e pretendo, che chi ha responsabilità politiche istituzionali dica come vanno governate le partecipate, che ci sia un piano industriale, un piano finanziario, che ci siano delle responsabilità legate agli obiettivi che la politica e l'istituzione regionale dà alle partecipate e gli amministratori ne rispondano anche personalmente di quegli obiettivi.
Attenzione, io pongo una questione: i referendum in questi giorni, badate, lo dico anche al centrosinistra, non sono soltanto un'occasione per dire che Berlusconi non ha più la maggioranza, questo è abbastanza palese, pongono un'altra questione, sta scadendo il tempo cerco di dirla in maniera molto veloce, e la pongono a tutti anche al centrosinistra, che probabilmente le liberalizzazioni così come sono state intese in questo Paese negli ultimi quindici anni devono obbligarci a qualche ripensamento, a tutti, lo dico anche alla mia parte politica, che su questo secondo me ha da riflettere, a maggior ragione ne avete da riflettere voi.
C'è la consapevolezza in questo Paese che soprattutto sui servizi indispensabili, ma anche su tante partecipate, il privato non è mai sinonimo o comunque non è sempre sinonimo di efficienza è certamente sinonimo di un tentativo spesso realizzato di lucrare e di speculare anche sui beni pubblici. Su questo io credo che noi dovremo meditare.
PRESIDENTE. Onorevole Salis, la vedo iscritta a parlare però è già intervenuto. Non può riparlare. No, onorevole Salis, non le posso ridare la parola. Aveva già fatto la dichiarazione...
SALIS (I.d.V.). In merito all'emendamento c'era un accordo in Commissione...
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). L'emendamento sostitutivo, la ringrazio, siccome l'accordo, come diceva il presidente Maninchedda, era complessivo, in Commissione, che l'emendamento fosse sottoscritto da tutti i componenti della Commissione stessa. Quindi prego di prendere atto di questa richiesta.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare sull'emendamento numero 4, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo adesso al voto del testo dell'articolo, per cui l'onorevole Uras aveva preannunciato una richiesta di votazione per parti. Faccio presente che abbiamo già votato alcuni emendamenti soppressivi parziali, per cui in quei termini non possono essere rimessi in votazione quei commi. Per cui la votazione per parti può essere chiesta soltanto per il comma 3, per il comma 5 e per i commi dal 9 al 13.
Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Proprio per chiedere la votazione separata del comma 3, del comma 5, e basta, Presidente.
PRESIDENTE. Il comma 3 e il comma 5 li possiamo votare insieme, o per ciascuno una votazione?
URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Io direi per ciascuno una votazione, Presidente.
PRESIDENTE. Mettiamo prima in votazione tutto l'articolo 15 quater, tranne i commi 3 e 5.
Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto). Sì, Presidente, il mio voto è di astensione, e per meglio specificare e tranquillizzare il collega Steri che proprio il caso di Laore è un caso emblematico di una guida professionalmente valida e preparata, e grazie a queste iniziative sta venendo fuori quanto io ho annunciato precedentemente. Ma come esempio potevo portare quello dell'AREA, potevo portare quello delle aziende sanitarie, posso portare quello dei fitti stratosferici che la Regione paga fuori mercato, e quindi parlare delle uscite più che delle entrate, proprio perché, se non c'è una corretta organizzazione, contabilizzazione e gestione del sistema regionale, è chiaro che saremo sempre costretti non a parlare, collega Diana, di partecipate, non partecipate o quant'altro, le forme gestionali hanno la loro importanza, ma soprattutto le impostazioni gestionali hanno fondamentale importanza. Noi arriviamo a dare in gestione le nostre aziende a chi presenta situazioni come quelle di essere amministratori di un'azienda di laterizi, e gli diamo la gestione di una ASL, questo è il livello. Perciò, come mi disse una volta il Presidente della Giunta, abbiamo necessità di sollevare l'asticella. Pieno sostegno e pieno appoggio nel sollevare l'asticella, ma da quando è stato detto questo l'asticella è andata sempre più giù, e perciò non c'è una coerenza nelle impostazioni. Questa coerenza la pagano i dipendenti dell'SBS, la pagano i dipendenti e gli operai della Carbosulcis, dell'IGEA, della Sigma Invest, delle ASL, gli operatori sociosanitari vincitori di concorso che vengono tenuti fuori perché bisogna agevolare altre logiche di chiamata. Questa è la Sardegna e questo è un pezzo d'Italia. Se non ci mettiamo in testa che dobbiamo cambiare l'impostazione politica, e soprattutto premiare la meritocrazia, prima di qualsiasi altra cosa che deve voler dire necessariamente anche professionalità nella gestione, noi non andremo da nessuna parte.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Greco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
GRECO (P.d.L.). Presidente, intervengo per esprimere il voto favorevole in relazione all'articolo 15 quater. Ritengo che l'intero articolo contenga in tutti i suoi commi misure che sono da ritenersi necessarie, alcune anche improrogabili. Il mio intervento però si limita al comma 5, che a mio avviso ritengo meritevole di accoglimento, posto che attraverso l'erogazione di questo finanziamento, destinato alla realizzazione di un'aula protetta presso il tribunale di Oristano, si tutelano sia i diritti che il benessere dei minori coinvolti nei procedimenti giudiziari. L'esigenza di un'aula protetta nasce purtroppo anche dal triste primato che va al tribunale di Oristano in tema di reati, soprattutto relativi a condotte di abusi a danno di minori; persino all'interno della famiglia, in qualche casa si gravi anche per l'età delle piccole vittime. Il tribunale di Oristano non ha aule attrezzate per il loro esame, e pertanto, ogni qualvolta devono essere sentiti, i minori devono essere trasferiti a Cagliari presso la struttura posta all'interno del tribunale per i minorenni, così esponendo gli stessi ad ulteriori disagi, con conseguenti ripercussioni sulle loro condizioni sia fisiche che psicologiche. A ciò aggiungasi che oltre ai disagi decorsi per gli spostamenti di giudici, cancellieri, avvocati e ausiliari tecnici, costretti a recarsi a Cagliari, di frequente gli stessi bambini, vittime di reati, provengono da paesi mal collegati con il capoluogo. Non si dimentichi che fanno parte del circondario del tribunale di Oristano gli (…) di Bosa, Macomer e Sorgono. E infine è da rilevare che numerosi sono anche i procedimenti civili, separazioni e divorzi in particolare, nei quali i minori sono coinvolti e nei quali è importante ascoltarli, ma sempre con le dovute cautele, al fine di assicurare maggiori garanzie di riservatezza e condizioni di maggior agio fisico e psicologico durante la loro audizione, garantendo altresì loro rispetto e protezione. I locali adibiti alle audizioni protette hanno gli impianti video, lo schermo che non consente di vedere dall'altra parte chi li sta osservando pone loro le domande; e soprattutto la stanza separata per accoglierli, allestita con giocattoli, pupazzi e quant'altro, possa occorrere per metterli a loro agio, assicurando risultati che in un'aula di udienza pubblica non può assolutamente garantire. Fermamente convinta dell'opportunità e necessità di questa importante iniziativa, confido in un esito favorevole della votazione da parte di tutta l'Aula. Grazie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Presidente, io voterò contro tutto il resto dell'articolo, fatta eccezione per le parti per le quali ho chiesto la votazione separata.
Colgo l'occasione per fare una riflessione. Ho chiesto io, e l'assessore La Spisa lo sa, il Presidente della Commissione anche, di avere lo stato debitorio delle società controllate o partecipate della Regione, perché l'impegno non era quello di fare questo pasticcio indecoroso, ma l'impegno era di fare un assestamento di bilancio, intervenire nelle situazioni emergenziali sotto il profilo economico, sotto il profilo sociale, e l'impegno era anche quello di mettere mano ad una situazione economico-finanziaria che va verso il fallimento, e che non consente più le regalie, non consente più i favoritismi, non consente più una gestione clientelare, se vogliamo anche poco poco al di là della gestione clientelare, ma che richiede invece un rigore nuovo, che io so già che questa maggioranza non potrà garantire, so già che questa Giunta non potrà garantire. Tanto lo so, ma lo so io e lo sanno i sardi, che dovremmo tutti quanti lavorare a costruire qualcosa di nuovo, che non può essere esattamente una riproposizione di schemi conosciuti, deve essere oltre, ci deve essere una capacità anche nostra di capire che questo è un tempo nel quale l'interpretazione coraggiosa è un'interpretazione che serve. Non so se paghi o non paghi, sicuramente serve.
Io voterò contro con la speranza, lo dico all'Assessore del bilancio, che fra qualche settimana ci si riveda in Commissione per fare i conti, prima che noi si debba dare tutto ad un ufficiale liquidatore che incominci a vendere anche questi banchi al miglior offerente per recuperare i soldi per poter continuare.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, io voterò contro questo emendamento, e spero che anche se mi permetto di fare qualche considerazione sullo stato della maggioranza, sulla qualità di questo collegato, il Presidente della Commissione bilancio non se ne abbia a male. Come avrà notato, io ho evitato anche di nominare l'SBS, perché ho seguito la discussione e la trattativa, ma ho ritenuto di cogliere gli aspetti che ha ricordato anche l'onorevole Steri, e mi permetto di ricordare all'onorevole Maninchedda e anche al resto della maggioranza che questa minoranza, quando si è trattato di approvare ordini del giorno nei confronti dello Stato, o risoluzioni che dovevano ridare forza e dignità anche alla Commissione bilancio, anche nella prima, grande vertenza sul federalismo fiscale non si è tirato indietro. Quindi io capisco e condivido gli appelli sul fatto che dovremmo fare altro, e non posso che ribadire la disponibilità di questa minoranza a dare una mano per farvi fare altro, ma non posso sottrarmi, e credo che questa minoranza non si possa sottrarre a denunciare che questo "altro da fare" viene sempre rinviato, e sempre rinviato alla prossima norma, alla prossima legge, e nel frattempo andiamo avanti con collegati pasticciati, che magari fanno anche delle cose buone, ma fanno anche tante cose inutili, che di fronte magari alle priorità della Sardegna, fanno anche gridare vendetta, fanno anche indignare, fanno anche reagire, e io credo che noi, in quest'Aula, dovremo tutti darci la buona fede del nostro impegno, e credo che quando la minoranza svolge responsabilmente, come sta facendo oggi, il proprio ruolo, evitando tattiche ostruzionistiche, cercando di entrare nel merito, alcuni nostri emendamenti sono stati anche accolti, o addirittura votando i vostri, quando condividi una causa, sia un fatto ad apprezzare. Non siamo qui per sollevare steccati o strumentalizzare, siamo qui per svolgere un ruolo e una funzione democratica, e chiediamo a voi, chiediamo a quelle personalità, a quelle figure, che tra di voi vogliono ragionare e dare una svolta a questa legislatura, o approvare norme qualificate di iniziare a farlo, perché non possiamo essere noi a guidare, ma certamente saremo disponibili ad entrare nel merito. Io credo che su questo articolo il voto non possa essere che contrario, ripeto, sempre con la speranza che non sia esemplare o esemplificativo della vostra capacità di fare riforme, ma che sappiate scuotervi e fare altro, perché la Sardegna ha bisogno veramente d'altro.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Grazie, signora Presidente. Anche il Gruppo dell'Italia dei Valori voterà contro questo articolo. Ma approfittiamo di questa opportunità, della riflessione che si è aperta in Aula sulle tematiche poste dall'articolo in discussione per proporre, ancora una volta, il problema che abbiamo sottoposto all'assessore La Spisa durante la discussione in Commissione. Prima di tutto l'esperienza di questo collegato ci dovrebbe insegnare e far giungere alla determinazione di evitare nel prossimo futuro di presentare altri collegati, e quindi, in questo diamo la nostra massima disponibilità e sostegno ad evitare operazioni di questo genere. Nel senso che un collegato alla finanziaria, che quindi dovrebbe essere sottoposto alla normativa vigente per la finanziaria regionale, e che invece diventa un provvedimento o un trenino a cui vengono collegati tanti vagoni e vagoncini, sotto le spinte più disparate di ogni singolo consigliere, questo Consiglio regionale, riteniamo non se lo possa più permettere, presidente Cappellacci e assessore La Spisa. Quindi, abbiamo fatto questa esperienza, dobbiamo chiudere velocemente l'esame di questa legge, facciamola velocemente e dedichiamoci, però da subito, ad un'opera di coraggio, che è assolutamente improcrastinabile in questo momento, opera di coraggio a cui siamo obbligati. Non parliamo più di vertenza entrate; ormai sembra che sia caduta una pietra tombale su questa vertenza storica della Sardegna. Stiamo bisticciando in quest'Aula su emendamenti con finanziamenti per 50, 100 mila euro eccetera, e ci dimentichiamo che larga parte delle nostre risorse c'è stata finora sottratta. Che fine ha fatto la Commissione paritetica per l'applicazione delle norme dell'articolo 8 dello Statuto? Che fine ha fatto? Dove sono finiti i nostri soldi, i soldi della Sardegna? Perché non sfugge a nessuno che se stiamo discutendo in questi termini e con questa drammaticità di recuperare risorse da qualsiasi parte le possiamo recuperare, è perché lo Stato e il Governo nazionale…
PRESIDENTE. Onorevole Salis, il tempo a sua disposizione è terminato.
Metto in votazione il testo dell'articolo, tranne i commi 3 e 5.
Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Chiedo la votazione nominale.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della prima parte dell'articolo 15 quater.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Salis ha votato contro.
Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Campus - Cappai - Cappellacci - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Diana Mario - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Gallus - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Solinas Antonio - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.
Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Capelli - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Uras - Zuncheddu.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.
Risultato della votazione
presenti 70
votanti 69
astenuti 1
maggioranza 35
favorevoli 48
contrari 21
(Il Consiglio approva).
Metto in votazione il comma 3 dell'articolo 15 quater.
Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, per annunciare il voto favorevole al comma 3 e la mia personale astensione al comma 5, così non intervengo, e anche per chiederle come intendiamo proseguire i lavori, perché gli emendamenti aggiuntivi di cui dovremo discutere, sono emendamenti che hanno sicuramente una certa rilevanza, molto importanti, tolgono fondi ad alcune leggi, anche nel settore dell'istruzione, e li aggiungono ad altre, quindi le chiederei, se fosse possibile, vista anche la nostra disponibilità ad accelerare i lavori, se ci desse la possibilità di studiare gli argomenti nella pausa pranzo e poterci aggiornare alle 16.
PRESIDENTE. Onorevole Porcu, praticamente fino alle ore 14, come abbiamo previsto, continuiamo con la votazione degli emendamenti. Dobbiamo finire l'articolo 15 quater, dobbiamo fare questa votazione, dobbiamo votare il comma 5 e praticamente il tempo si esaurisce qui.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne hha facoltà.
URAS (SEL-Comunisti-Indipendentistas). Presidente, intanto per il comma 3. Il comma 3 è un intervento a favore dell'Università che noi avremmo voluto anche più cospicuo, e lo facciamo per impedire che il danno che ha arrecato al sistema universitario, all'istruzione universitaria la legge Gelmini si consumi a danno della Sardegna. Ma, noi abbiamo già censurato Tremonti, l'abbiamo fatto unanimemente; censurare Tremonti vuol dire censurare il Governo Berlusconi. La nostra censura, poi, è stata contraddetta dal Presidente; abbiamo una visione diversa di coloro che fanno gli interessi della Sardegna, da quelli che invece non lo fanno. Ma io lo voglio ricordare, perché voglio ricordare anche all'Assessore del bilancio che noi abbiamo, per sostenere la ricerca, lo studio, ma anche la predisposizione di iniziative funzionali allo sviluppo delle nostre università, e anche allo sviluppo del libero mercato euro mediterraneo, in attuazione di direttive comunitarie, messo nella legge finanziaria un finanziamento di 2 milioni di euro annuo, per 4 anni; l'abbiamo messo nella finanziaria dello scorso anno e non è stato speso nulla, l'abbiamo rimesso in questa finanziaria e non viene speso nulla, perché la Giunta ha deciso che decide lei quali leggi applicare del Consiglio regionale, votata in Consiglio regionale, anche se sono votate unanimemente, creando in questo un danno. Cioè noi diamo 1 milione e mezzo a quello che va in barca a vela, e non spendiamo 2 milioni con l'Università, avendo approvato anche un ordine del giorno in questo senso, per sviluppare il mercato euro mediterraneo. Ma di che cosa stiamo parlando? Presidente, se ha intenzione di dimettersi, lo faccia, che ne abbiamo bisogno… tutti!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Barracciu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
BARRACCIU (P.D.). Sì, Presidente, per annunciare il voto favorevole del Gruppo del Partito Democratico a questo comma 3, ma per sottolineare che complessivamente è chiaro che noi siamo contrari a questo collegato alla finanziaria perché già da subito ne abbiamo denunciato l'assoluta inconsistenza e soprattutto ne abbiamo denunciato l'incoerenza rispetto a quelle che sono le esigenze della Regione, alle dichiarazioni del presidente Cappellacci al momento del suo insediamento e rispetto anche al programma regionale di sviluppo che questa maggioranza e questa Giunta hanno presentato come quell'insieme di obiettivi da raggiungere, attraverso la politica che si sta mettendo in campo, per risollevare le sorti della Sardegna. Nei provvedimenti che avete presentato in quest'Aula, dalle finanziarie ai collegati e questo è soltanto l'ultimo in ordine di tempo, non c'è un profilo di coerenza né interna, né esterna nel riferimento alle cose che andate dicendo, che dichiarate, che rimangono e sono rimaste parole vuote per questi due anni e mezzo. In questo collegato però ci sono delle piccole cose sulle quali noi siamo d'accordo, e naturalmente in questo caso si tratta delle risorse in favore dell'Università per l'idea che abbiamo dell'Università, per la nostra posizione politica in favore di un sostegno serio all'Università, a una migliore organizzazione, efficacia ed efficienza per l'importanza che l'Università ha in Sardegna. E' una rarità, ce ne sono poche, ma quando ne ravvisiamo l'importanza siamo disponibili a votare a favore. Certo, né questo comma, né il comma 5 potranno nobilitare complessivamente l'inconsistenza e anche per certi versi il profilo vergognoso di questo collegato. L'onorevole Uras diceva, se ha intenzione di dimettersi, che il presidente Cappellacci lo faccia subito. Credo che ogni momento che perde rispetto a questa decisione siano occasioni perse, tempo perso per quest'isola che avrebbe necessità di essere guidata in maniera diversa e con obiettivi seri per il suo rilancio.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Presidente, il comma 3 è uno dei punti più importanti e annuncio il voto favorevole mio e del Gruppo dell'Italia dei Valori perché i fondi per l'Università erano il punto principale o uno dei punti principali di accordo che sono stati trovati in Commissione. Abbiamo sentito il grido di allarme venuto dai rettori delle Università di Cagliari e di Sassari e abbiamo deciso che era assolutamente necessario che la Regione, come fa peraltro per tante altre cose, supplisse con propri fondi ai tagli che il Governo, il Ministro della pubblica istruzione in particolare e il Ministro delle finanze hanno apportato ai trasferimenti nel fondo unico per l'Università.
Rimane il rammarico di esserci dovuti fermare ai 6 milioni di euro, Presidente. Se non ci fosse stato l'assalto alla diligenza di cui ho parlato prima probabilmente ci saremmo potuti avvicinare alla soglia dei 9 milioni di euro che i rettori delle Università di Cagliari e di Sassari ci hanno indicato come soglia assolutamente necessaria per poter evitare il declassamento delle due università della Sardegna, perché c'è il rischio che queste due università possano essere ulteriormente declassate nella qualità e nella loro posizione rispetto alle altre università italiane. Questo è uno degli emendamenti per cui è valsa la pena, assessore La Spisa, impegnarsi per tentare di portare a soluzione qualche problema e aver alleviato o aver attenuato i problemi nel settore dell'università, della ricerca e della scuola è un qualcosa di importante che ci consente di equilibrare il nostro disappunto e il nostro disagio per tanti di quei soldi che, invece, sono stati spesi in un'assoluta divisione clientelare di risorse nei settori più disparati.
Un problema volevo toccare e ne approfitto, un tema trattato dal collega Capelli, cioè quello della qualità delle persone che noi scegliamo per dirigere gli enti, le agenzie, tutto quanto la Regione deve...
PRESIDENTE. Onorevole Salis, il tempo a sua disposizione è terminato.
Ha domandato di parlare il consigliere Dedoni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DEDONI (Riformatori Sardi). Presidente, io capisco che il centrosinistra sia perfettamente in sintonia con il finanziamento all'Università. Lo capisco, però ancora una volta non capisco qual è lo spirito vero che in altri momenti ci ha posto in discussione sul ruolo dell'Università, su quello che è la cultura, la ricerca e l'innovazione, perché vedo molti momenti di su connottu, anziché di quella ricerca della novità e della riforma necessaria anche all'interno di queste istituzioni. Siccome non è poco, ma sono aggiuntivi i 6 milioni che si pongono in questa circostanza, e la legge regionale numero 26 vuole anche che ci sia la giustificazione di come vengono utilizzati i fondi che vengono dati all'Università, io chiedo all'Assessore che si faccia una seria verifica di come vengono utilizzati e non che spesso vengono fatti strumentalmente in maniera tale che si lasciano gli studenti, che sono gli utilizzatori, i fruitori, senza poter dare gli esami all'Università, utilizzandoli come merce di scambio in un discorso che non è più corretto fare. Quando si vuole fare una seria riflessione, e non è questa l'occasione perché abbiamo brevità di tempi, lo faremo e lo faremo con dati, con certezze e con risultati di quello che vuole la nostra Università in competizione con il mondo intero. O affondiamo questo tema o altrimenti diventano marchette anche le vostre discussioni, come avete fatto in altre circostanze utilizzandole per campagna elettorale. Non va più bene! Vanno affondati i termini su tutti se si ha veramente l'etica della politica e della morale della persona che è impegnata in politica.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Non è facile, dopo l'intervento di Dedoni, trovare la freddezza. Noi siamo da mesi che facciamo un ragionamento molto chiaro; se poi Dedoni è distratto il problema è suo. Un ragionamento chiaro: tutti i soldi che vengono messi sul fronte dell'istruzione rappresentano quanto di più produttivo in termini di immagine la Regione possa dare di sé stessa, in un momento come questo, se qualcuno lo capisce cosa significa stare in un momento di depressione economica. Certo, non si mettono soldi senza poi chiedere all'Assessore di rivendicare lo spazio dell'autonomia diversa dell'Università sarda in un contesto di distruzione come quella che il Governo nazionale sta portando nelle Università nazionali. Bisogna gestire fondi aggiuntivi, autonomie diverse, capacità di integrare il regionale sul nazionale, però io mi sarei aspettato da voi tutti un ragionamento diverso. Abbiamo tagliato svariati milioni, assessore La Spisa. Io credo che, se lei si alza qui dentro in questo momento e dice che sui fondi che abbiamo tagliato alle partecipate mettiamo altri 4 milioni sull'Università e li portiamo a 10 milioni, nessuno qui dentro si alzerà per dirle che fa una cattiva proposta e sarebbe ancora in tempo di fare questo emendamento orale in questo momento per dare assieme, tutti quanti, un impegno alla Giunta di negoziare in maniera migliore l'utilizzo di questi soldi avendoli tolti a cose inutili per metterli in cose utili. Sarebbe una di quelle poche cose che ci salverebbe la giornata, come si suol dire.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAMPUS (P.d.L.). Presidente, su quest'emendamento c'è stata una lunga discussione in Commissione bilancio e una convergenza che ora vediamo di nuovo avvenire in Aula. Credo che lo spirito di tutti, al di là delle posizioni politiche, sia quello di riconoscere ai nostri due atenei un'importanza fondamentale per quella che è la qualità dell'offerta di futuro che quest'Isola può fare. Quindi ritengo giusto che la collettività, attraverso l'organo Esecutivo, la Giunta regionale, possa contribuire a integrare quelli che sono degli interventi di razionalizzazione del fondo di funzionamento ordinario che le università hanno dallo Stato. Quindi, certamente il voto è a favore, così come c'è stato in Commissione, però credo che quanto sottolineato dal consigliere Dedoni sia un qualcosa che è stato detto in Commissione e che vale la pena rimarcare perché se è vero che l'università ha necessità di chiedere un aiuto alla collettività utilizzando soldi pubblici che chiaramente vengono sottratti ad altre attività di intervento, è altrettanto vero che l'università deve garantire il miglior utilizzo di quei fondi, deve garantire il più efficace e reale utilizzo di questi fondi. Quindi, se ci chiede e chiede alla collettività di diventare socia, è vero che esiste ed è intoccabile e sacra l'autonomia delle università, è altrettanto vero che se io chiedo a qualcuno di partecipare finanziariamente al mio progetto è altrettanto giusto che io consenta a quel qualcuno di verificare che i soldi vengano spesi nella maniera più efficace.
Concludo dicendo che se è facile leggere l'università attraverso le sue voci istituzionali che su vari argomenti e in più occasioni sculaccia la politica, io credo che la politica non debba sculacciare nessuno, non debba richiamare nessuno ai propri compiti, debba però appropriarsi di quella che è la propria responsabilità, la gestione dei soldi pubblici e verificare come quei soldi pubblici vengono spesi. Per cui, credo che questo raccordo e questo reciproco rapporto di solidarietà debba essere più stretto e soprattutto non essere a binario unico dalla Regione verso l'università.
PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare sul comma 3 dell'articolo 15 quater, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano...
Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Chiedo il voto elettronico palese.
PRESIDENTE. Onorevole Salis, siamo all'ultima votazione.
Metto in votazione il comma 3 dell'articolo 15 quater. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
I lavori si concludono qui, riprenderanno alle ore 16.
La seduta è tolta alle ore 14 e 02.
Allegati seduta
Testo delle interrogazioni, interpellanza e mozione annunziate in apertura di seduta
Interrogazione Cocco Daniele Secondo - Salis - Mariani, con richiesta di risposta scritta, sui gravi ritardi nel pagamento dei fondi per il benessere animale.
I sottoscritti,
PREMESSO che:
- la Sardegna è una Regione a vocazione agro-pastorale;
- la Regione autonoma della Sardegna, in un'ottica di miglioramento del benessere degli animali negli allevamenti, ha previsto una misura a favore del comparto ovino e caprino, contenuta, appunto, nella Misura F, Azione FB, del piano di sviluppo rurale 2000/2006;
- tale finanziamento è stato rinnovato anche per le annualità 2006/2010 attraverso lo stanziamento di 230 milioni di euro;
CONSIDERATO che:
- quello del benessere animale è un premio annuale, di circa 20 euro a capo ovicaprino, subordinato alla partecipazione degli allevatori ad alcuni corsi per mettere in atto, in azienda, comportamenti finalizzati al rispetto delle condizioni di vita degli animali;
- l'obiettivo di tale intervento è quello di ridurre la carica batterica del latte (grazie ad animali meno stressati) e, quindi, migliorare la qualità della materia prima destinata alla produzione del formaggio;
- gli agricoltori impegnati nel progetto hanno impostato, di conseguenza, la loro attività, mutato le loro consolidate metodiche, per poter aderire a questa iniziativa, confidando nella continuità della erogazione e nel rispetto delle tempistiche;
- pertanto, la misura del benessere animale mira a compensare i maggiori oneri che le imprese devono sostenere a fronte degli impegni assunti per il management, per i sistemi di allevamento, del controllo ambientale, ma anche per l'alimentazione, igiene e sanità;
- oltre 10.000 aziende agro-pastorali isolane sono state interessate dalla misura stanziata per il benessere animale;
- tale misura, però, è terminata il 31 dicembre 2010;
RILEVATO che:
- allo stato attuale oltre il 50 per cento delle aziende sarde coinvolte nell'iniziativa sono in attesa, ancora, di ricevere il saldo dei premi dovuti per le annualità 2007/2008/2009;
- il totale delle pratiche ancora non evase è di 7.520;
- i premi relativi all'annualità 2010 sono stati garantiti nella sola misura del 75 per cento del dovuto;
- tale ritardo/disservizio va a colpire un settore già notoriamente in ginocchio;
CONSTATATO che:
- per l'annualità 2011 e per quelle seguenti non è garantito il premio per il benessere animale a favore delle aziende sarde;
- infatti, l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, in un comunicato stampa dell'8 marzo 2011 dichiarava di avere in programma per il 16 marzo 2011 un incontro a Bruxelles con il Presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, al fine di discutere dell'urgente questione e dare una risposta alla problematica dei pastori sardi;
- la data del 16 marzo 2011, posto che lo stanziamento scadeva al 31 dicembre 2010, appare essere in linea con l'atteggiamento lassista e poco attento degli enti preposti alla gestione e organizzazione della gravissima situazione del comparto ovicaprino e agro-pastorale in genere;
- l'istanza alla Comunità europea per l'ottenimento dei finanziamenti anche per l'annualità 2011 e seguenti si sarebbe dovuta presentare in data anteriore al 31 dicembre 2010,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per conoscere:
1) quali urgenti provvedimenti abbia adottato e/o intenda adottare al fine di garantire ai nostri agricoltori l'erogazione dei finanziamenti comunitari in tempi rapidi e certi, relativamente alle annualità pregresse;
2) quando scadevano o quando scadranno i termini per inoltrare alla Comunità europea l'istanza per l'ottenimento dei finanziamenti destinati al comparto ovicaprino per le annualità 2011 e seguenti;
3) quali provvedimenti abbia adottato e/o intenda adottare al fine di garantire alle aziende sarde il premio per il benessere animale anche per l'annualità 2011 e successive. (594)
Interrogazione Cuccu, con richiesta di risposta scritta, sul piano di sviluppo presentato dal Consorzio agrario della Sardegna che prevede l'utilizzo dei locali e degli impianti del CO.SA.CER di Sanluri.
Il sottoscritto,
PREMESSO che:
- il Consorzio sardo cereali (CO.SA.CER) è un consorzio costituito il 20 maggio 1996 con lo scopo di promuovere e incentivare lo sviluppo della produzione e commercializzazione dei prodotti agricoli degli associati e di fornire ampia assistenza ai produttori singoli e alle loro associazioni;
- la sede del Consorzio è ubicata a Sanluri, nell'area industriale di pertinenza dell'ex Cantina della Marmilla, ed è dotata di tutte le infrastrutture necessarie per la raccolta e selezione dei cereali: capannoni per lo stoccaggio dei prodotti, silos di stoccaggio e impianto di selezione sementi;
- con determinazione del 20 novembre 2007 il CO.SA.CER è stato riconosciuto dalla Regione O.P. nel settore cerealicolo ai sensi del decreto legislativo n. 102 del 2005, ma nell'anno 2010 non ha raggiunto i parametri per mantenere lo status;
- il Consorzio non riesce a far fronte ai numerosi debiti contratti con fornitori, istituti di credito ed enti pubblici e di fatto non svolge più nessun tipo di attività;
- il Consorzio, nel mese di ottobre 2010, ai sensi della legge 19 gennaio 1998, n. 4 (Interventi in favore delle aziende agricole in difficoltà) ha presentato un piano di ristrutturazione, risanamento e riorganizzazione aziendale per superare la crisi;
- nel febbraio scorso il presidente della CO.SA.CER è stato audito in Commissione agricoltura dove ha esposto lo stato di crisi dell'azienda;
CONSIDERATO che il Consorzio agrario della Sardegna, società cooperativa che ha lo scopo di contribuire al miglioramento tecnologico e di contenimento dei costi della produzione agricola, presente in tutta l'Isola con 60 punti vendita e 4 sedi provinciali, ha presentato un piano di sviluppo che prevede l'utilizzo dei locali e degli impianti della sede CO.SA.CER di Sanluri per l'esercizio di una parte delle attività istituzionali a diretto servizio del mondo agricolo; in particolare, in riferimento alla gestione delle attività di ammasso dei cereali e delle leguminose, nel piano è previsto l'accorpamento, nell'attuale sede CO.SA.CER, delle operazioni di raccolta, stoccaggio e vendita esercitate attualmente presso le sedi consortili di Sanluri, San Gavino, Sardara, Samassi, Serrenti, Lunamatrona, Furtei, Segariu e Serramanna;
PRESO ATTO che siamo in piena stagione della mietitura;
RILEVATO che il piano di sviluppo proposto dal Consorzio agrario avrebbe delle ricadute positive nell'economia agricola e agro-pastorale del Medio Campidano e dell'intero territorio regionale,
chiede di interrogare l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale per chiedere:
1) se non ritenga opportuno istituire un tavolo tecnico con i vertici del CO.SA.CER, del Consorzio agrario sardo e delle organizzazioni dei produttori per far sì che questo patrimonio rimanga al servizio dei cerealicoltori del Medio Campidano;
2) quali azioni intenda portare avanti per potenziare e valorizzare la filiera cerealicola regionale. (595)
Interrogazione Cucca - Sabatini, con richiesta di risposta scritta, sulla gestione dei servizi di depurazione dei distretti della Sardegna, nonché sui progetti di esternalizzazione dei servizi di Abbanoa Spa.
I sottoscritti,
PREMESSO che:
- il gestore unico del servizio idrico integrato della Sardegna, Abbanoa Spa, nella relazione sulla gestione, parrebbe aver assunto l'orientamento all'esternalizzazione dell'intero servizio di conduzione, sorveglianza, controllo e manutenzione ordinaria di tutti gli impianti di depurazione e sollevamento gestiti dalla società;
- Abbanoa Spa avrebbe provveduto ad affidare il servizio di depurazione del distretto n. 5 di Nuoro alla multinazionale spagnola Acciona agua per un importo pari ad euro 3.000.000;
- gli impianti di depurazione del distretto n. 5 di Nuoro di Abbanoa Spa, compresi nell'area dell'ex Consorzio Govossai, erano pressoché integralmente gestiti da personale dipendente dell'ente;
- se le circostanze sopra riferite fossero vere, potrebbe derivarne un grave pregiudizio per gli utenti a seguito dei conseguenti ed inevitabili aumenti tariffari, nonché ai lavoratori stessi del distretto n. 5 di Nuoro di Abbanoa Spa in dipendenza dalla inevitabile conseguente dequalificazione professionale dei medesimi;
- in Sardegna è in corso una discussione pubblica in merito all'ambito di gestione ottimale dell'acqua nell'Isola e all'efficienza economica, produttiva e finanziaria di Abbanoa Spa, gestore unico del servizio idrico integrato,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei lavori pubblici per sapere quali siano le modalità tecnico-operative con cui Abbanoa Spa, partecipata con quota rilevante dalla Regione, gestisce attualmente il servizio di depurazione dei distretti della Sardegna, nonché le motivazioni di carattere economico-gestionali che hanno indotto la dirigenza di Abbanoa Spa alle scelte di esternalizzazione del servizio di cui nella premessa. (596)
Interrogazione Fois, con richiesta di risposta scritta, sul licenziamento del personale addetto all'assistenza passeggeri con mobilità ridotta (PRM) presso l'aeroporto di Alghero.
Il sottoscritto,
PREMESSO che il regolamento CE n. 1107/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006, relativo ai diritti dei passeggeri con disabilità e mobilità ridotta nel trasporto aereo, sancisce che tale servizio debba essere svolto da personale professionalmente abilitato;
CONSIDERATO che presso l'aeroporto di Alghero, per l'anno 2008 e l'inizio del 2009, il servizio PRM viene fornito da un'associazione di volontari privi di qualifica professionale denominata "Alghero Soccorso";
CONSTATATO che successivamente la SOGEAAL indice una gara per la gestione del servizio, il cui bando stabilisce i requisiti per la partecipazione, tra i quali individua anche le specifiche qualifiche del personale;
PRESO ATTO che alla scadenza dell'appalto (marzo 2011) la SOGEAAL ha prorogato il contratto del servizio alla cooperativa;
APPRESO che proprio nei giorni scorsi la SOGEAAL ha notificato ai dieci operatori le lettera di licenziamento a decorrere dal 1° luglio 2011;
CONSIDERATO il momento di grave crisi economica, ed in particolare la situazione occupazionale che vive il nord Sardegna,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei trasporti per sapere se:
1) siano a conoscenza di quanto su esposto;
2) non ritengano di dover intervenire presso la SOGEAAL per conoscere i motivi dell'iniziativa intrapresa nei confronti dei dipendenti e per scongiurarne il licenziamento, che sarebbe causa di forte disagio sociale ed economico per le famiglie dei lavoratori. (597)
Interpellanza Diana Mario - Bardanzellu - Lai sulla concessione in essere per uso idroelettrico sul lago Coghinas a favore di Enel Produzione Spa.
I sottoscritti,
PREMESSO che la società Enel Produzione Spa è titolare di una concessione per uso idroelettrico delle acque del bacino imbrifero Coghinas, rilasciata con regio decreto 19 maggio 1921, n. 2172;
CONSIDERATO che la Provincia di Olbia Tempio, negli ultimi anni, ha autorizzato l'attingimento di acqua a fini irrigui dal lago Coghinas e dai relativi affluenti da parte delle aziende agricole della zona non servite dagli impianti di fornitura idrica del Consorzio di bonifica del nord Sardegna, nel cui comprensorio ricade il bacino del Coghinas;
VERIFICATO che la società Enel Produzione sta presentando opposizione alle domande di rinnovo delle suddette autorizzazioni all'attingimento, motivando tale opposizione con una perdita di produzione determinata dalla sottrazione di volumi di acqua dagli impianti idroelettrici insistenti sul bacino;
VALUTATO che la società si dichiara disponibile a ritirare le opposizioni subordinatamente alla stipula, con gli imprenditori agricoli autorizzati dalla provincia, di apposite convenzioni che prevedano il risarcimento nei confronti della società per i mancati introiti derivanti dalla perdita di produzione di cui sopra;
SOTTOLINEATO che detto risarcimento comporterebbe, da parte degli imprenditori agricoli, il pagamento dell'acqua ad un prezzo molto più alto rispetto a quello praticato dal Consorzio di bonifica, fuori mercato ed insostenibile per aziende già gravate da una perdurante situazione di crisi economica e produttiva;
RITENUTO palese che la concessione di cui sopra, in essere da ben novanta anni, necessita di una revisione che tenga conto del sopravvenuto riconoscimento della condizione di Regione autonoma a statuto speciale di cui la Sardegna gode dal 1948 e del processo di riforma federalista dello Stato attualmente in fase di definizione,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione affinché riferisca quali misure la Giunta regionale intenda adottare:
1) affinché sia assicurato il rinnovo delle autorizzazioni all'attingimento di acqua a fini irrigui dal lago Coghinas e dai relativi affluenti da parte delle aziende agricole della zona;
2) al fine di valutare la percorribilità di un accordo con la società Enel Produzione affinché siano ritirate le opposizioni al rinnovo delle suddette autorizzazioni senza costi aggiuntivi a carico delle aziende agricole;
3) nelle more della definizione dei decreti attuativi delle norme nazionali in materia di federalismo demaniale e della revisione dello Statuto speciale di autonomia della Regione Sardegna, affinché le concessioni per uso idroelettrico in essere sul territorio regionale siano dichiarate decadute e affinché sia riconosciuta alla Regione la competenza per il rilascio di nuove concessioni. (233)
Mozione Sanna Giacomo - Planetta - Dessì sull'attuazione del contratto di programma sottoscritto dal Consorzio Latte di Macomer e dal Ministero per le attività produttive il 9 dicembre 2002.
IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che il 9 dicembre 2002 è stato sottoscritto il contratto di programma tra il Ministero delle attività produttive, nella persona del direttore generale dottor Roberto Pasca di Magliano, e il Consorzio Latte di Macomer (NU), nella persona del legale rappresentante Salvatore Nicolino (noto Toto) Meloni, per favorire l'aggregazione della filiera lattiero-casearia, l'ammodernamento tecnologico delle aziende sarde, l'univocità dell'offerta, la realizzazione di nuovi prodotti caseari e soprattutto l'aumento degli occupati nel settore;
CONSTATATO CHE il contratto di programma prevede investimenti per 116.236.888,48 milioni di euro, con quota complessiva a carico dello Stato pari a 43.982.512,26 milioni di euro e quota complessiva a carico della Regione pari a 13.759.770,60 e stabilisce che le aziende beneficiare debbano apportare mezzi propri per un valore pari al 25 per cento dell'investimento;
VERIFICATO CHE le 25 aziende e\o cooperative consorziate nel Consorzio latte e inserite nel contratto di programma sono le seguenti: Consorzio Latte (Macomer); La.Ce.Sa (Bortigali); l'Armentizia (Siniscola); Soc. Coop. Agropastorale La Rinascita (Onifai); l'Armentizia Moderna (Guspini); Coop. Allevatori Ovini (Siamanna); Coop. Latteria sociale Sant'Antonio (Tertenia); Latteria sociale San Pasquale (Nulvi); Coop Allevatori Villanovesi (Villanova Monteleone); Latteria sociale Sa Costera (Anela); Maoddi Salvatore e f.lli Maoddi (Laconi); Tba (Sassari); Coop sociale alle Cascine (San Giuliano Milanese-Mi); Industria Casearia di Cancedda Ignazio (San Basilio); Sepi formaggi (Marrubiu); Industria Agroalimentare Serra (Cagliari); Foi (Cremona); Sarda Formaggi (Olbia); Cen.Tral (Cagliari); Caseificio Aresu (Donori); Olmeo Angelino (Sassari); F.lli Pinna (Thiesi); Gam formaggi (Thiesi); Incas (Sassari) e Cacioc (Bonorva);
SOTTOLINEATO CHE nel contratto di programma potevano essere inserite soltanto le piccole e medie imprese, secondo i criteri stabiliti dal decreto del Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato del 18 settembre 1997;
EVIDENZIATO CHE:
- le 25 società consorziate del Consorzio Latte sono obbligate, ciascuna per la quota di rispettiva competenza, ad attivare non meno di 239,1 nuove unità lavorative rispetto alla occupazione media mensile preesistente nei dodici mesi precedenti la data di presentazione della domanda di accesso alla programmazione negoziata;
- altresì, le 25 società sopra elencate hanno dichiarato, in sede di sottoscrizione dell'accordo di programma, ciascuna per la parte di rispettiva competenza, di aver avviato o di impegnarsi ad avviare e completare gli investimenti entro il termine del 31 dicembre 2003 con la conseguente entrata a regime per tutte le iniziative nel 2004;
ACCERTATO CHE è stata concessa una serie di proroghe per l'entrata a regime di tutte le iniziative previste nel progetto del Consorzio Latte, l'ultima delle quali aveva scadenza a fine 2010;
RIMARCATO CHE:
- da informazioni assunte dai sottoscrittori della presente mozione, grande parte delle iniziative inserite nel contratto di programma non è stata realizzata e risulta che vi siano opere non ultimate e che le principali finalità del progetto del Consorzio Latte non siano state raggiunte ed in particolare non siano rispettati gli obblighi relativi alle 239,1 nuove unità lavorative nelle 25 aziende beneficiarie delle agevolazioni di Stato e Regione;
- il Consorzio Latte, soggetto attuatore del contratto di programma, versa in una condizione prefallimentare e i suoi dipendenti sono in cassa integrazione,
impegna l'Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio e l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale
1) ad attivare tutte le procedure previste nell'accordo di programma in ordine ai controlli e al monitoraggio dell'esecuzione e dell'attuazione dello stesso;
2) ad attivare il Centro regionale di programmazione perché verifichi la correttezza delle procedure, il rispetto delle prescrizioni e dei requisiti posseduti dalle singole aziende, nonché il rispetto degli impegni assunti in ordine alla quota parte di investimento e ai livelli occupativi da garantire;
3) ad intervenire con sollecitudine ed urgenza e ad attivare, qualora si riscontrassero irregolarità, le procedure per la restituzione delle agevolazioni indebitamente percepite dalle aziende inadempienti. (131)