Seduta n.425 del 22/07/2013
CDXXV SEDUTA
LUNEDI' 22 LUGLIO 2013
Presidenza della Presidente LOMBARDO
La seduta è aperta alle ore 17 e 05.
PERU, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 26 giugno 2013 (416), che è approvato.
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Radhouan Ben Amara, Antonio Cappai, Lorenzo Cozzolino, Attilio Dedoni, Gabriella Greco, Paolo Maninchedda, Francesco Meloni, Franco Mula, Eugenio Murgioni, Sergio Obinu, Antonio Solinas e Giuseppe Tupponi hanno chiesto congedo per la seduta del 22 luglio 2013.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
PRESIDENTE. Comunico che in data 19 luglio 2013 è pervenuta copia della decisione della Corte costituzionale numero 188 del 3 luglio 2013 nella quale si dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 5 della legge regionale 7 agosto 2009, n. 3 (Disposizioni urgenti nei settori economico e sociale), nella parte in cui dispone che gli impianti eolici con potenza complessiva inferiore o uguale a 60 kilowatt sono considerati minieolici e non sono assoggettati alle procedure di valutazione d'impatto ambientale.
Annunzio di presentazione di proposta di legge
PRESIDENTE. Comunico che è stata presentata la seguente proposta di legge:
Arbau:
"Indennità per svolgere l'onorevole e prestigioso ruolo di consigliere regionale in rappresentanza del popolo sardo, ai sensi dell'articolo 26 della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 (Statuto speciale per la Sardegna)". (535)
(Pervenuta il 16 luglio 2013 e assegnata alla prima Commissione.)
Risposta scritta a interrogazioni
PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle seguenti interrogazioni:
"Interrogazione COSSA sulla controversia in merito alla titolarità di alcuni terreni all'interno dell'area industriale portuale di Cagliari". (548)
(Risposta scritta in data 19 luglio 2013.)
"Interrogazione SANJUST sulle modalità per l'ottenimento dell'esenzione dal ticket sanitario per le condizioni fissate e individuate con il codice E04". (805)
(Risposta scritta in data 19 luglio 2013.)
"Interrogazione LOTTO - DIANA Giampaolo - BRUNO - MANCA - MELONI Valerio - BARRACCIU - CORDA - ESPA sulla possibile chiusura del Centro trapianti del Santissima Annunziata di Sassari". (835)
(Risposta scritta in data 19 luglio 2013.)
"Interrogazione COCCO Daniele Secondo sulla riduzione delle terapie di ossigenoterapia iperbarica presso il centro di Platamona". (867)
(Risposta scritta in data 19 luglio 2013.)
"Interrogazione AGUS - DIANA Giampaolo - BARRACCIU - BRUNO - COCCO Pietro - CORDA - CUCCA - CUCCU - ESPA - MANCA - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SABATINI - SANNA Gian Valerio - SOLINAS Antonio - SORU sull'inappropriato ricovero della paziente A.P.L. nell'Ospedale di San Gavino Monreale dopo la chiusura del Centro di cura Santa Maria Assunta di Guspini". (889)
(Risposta scritta in data 19 luglio 2013.)
"Interrogazione SANNA Giacomo sulla situazione drammatica in cui si trovano le comunità terapeutiche della Sardegna". (922)
(Risposta scritta in data 19 luglio 2013.)
"Interrogazione CORDA - BARRACCIU - ESPA - PORCU - SOLINAS Antonio - COCCO Pietro sui gravi rischi per la salute dei consumatori derivanti dalla probabile messa in commercio dei 13 mila chili di mitili alla diossina posti sotto sequestro e rubati dal golfo di Olbia". (954)
(Risposta scritta in data 19 luglio 2013.)
"Interrogazione LOTTO - SABATINI - SOLINAS Antonio - CUCCA sullo stato di attuazione del piano di intervento straordinario per la lotta alla peste suina africana ed il rilancio del settore suinicolo sardo". (978)
(Risposta scritta in data 19 luglio 2013.)
"Interrogazione CUCCUREDDU sulla gestione del diabete di tipo 1 in ambiente scolastico". (981)
(Risposta scritta in data 19 luglio 2013.)
"Interrogazione LOCCI sulla grave situazione della Blue tongue del Sulcis". (994)
(Risposta scritta in data 19 luglio 2013.)
"Interrogazione COCCO Daniele Secondo sulla modalità di scelta dei componenti della Commissione regionale sangue". (1006)
(Risposta scritta in data 19 luglio 2013.)
"Interrogazione LAI sulla chiusura delle sale d'attesa e dei servizi igienici di molte stazioni ferroviarie della Sardegna e sulle condizioni del sistema ferroviario sardo". (1025)
(Risposta scritta in data 19 luglio 2013.)
"Interrogazione AGUS in merito alla proposta-offerta d'acquisto del Centro di cura e riabilitazione Santa Maria Assunta di Guspini". (1046)
(Risposta scritta in data 19 luglio 2013.)
"Interrogazione ZUNCHEDDU sulla delibera n. 1777 del 21 dicembre 2012 e sulla proposta di atto aziendale della ASL n. 8 di Cagliari circa la soppressione dell'Unità operativa per le dipendenze da alcol, tabacco e gioco d'azzardo e il relativo accorpamento alla UOC - Centro per il trattamento dei disturbi psichiatrici alcol correlati afferente al Dipartimento di salute mentale". (1065)
(Risposta scritta in data 19 luglio 2013.)
"Interrogazione CUCCU - SANNA Gian Valerio - MORICONI sull'utilizzo dei diserbanti chimici per la pulizia delle cunette e delle fasce di rispetto lungo le strade statali della Sardegna". (1083)
(Risposta scritta in data 19 luglio 2013.)
"Interrogazione FLORIS Vincenzo - DIANA Giampaolo - SABATINI - MANCA - CORDA sull'utilizzo di diserbanti chimici per la pulizia ordinaria delle strade statali nel territorio sardo". (1097)
(Risposta scritta in data 19 luglio 2013.)
"Interrogazione ZUNCHEDDU - COCCO Daniele Secondo - SECHI - CUGUSI in merito alla possibilità di imporre l'ennesima servitù militare con il progetto MUOS in Sardegna e agli effetti devastanti di inquinamento elettromagnetico che questo comporterebbe per le popolazioni e l'ambiente". (1135)
(Risposta scritta in data 19 luglio 2013.)
"Interrogazione MULAS - DIANA Mario - CAMPUS sulle interferenze politiche e istituzionali della Regione nelle attività di trasporto e collegamento marittimo con la Penisola". (1148)
(Risposta scritta in data 19 luglio 2013.)
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.
PERU, Segretario:
"Interrogazione SABATINI - SANNA Gian Valerio - CUCCU - COZZOLINO - FLORIS Vincenzo - MORICONI, con richiesta di risposta scritta, sul mancato pagamento degli indennizzi dei terreni espropriati dall'Anas per la realizzazione delle strade". (1175)
"Interrogazione LOCCI, con richiesta di risposta scritta, sull'adeguamento dei codici di esenzione per i portatori di pace maker e defibrillatori impiantabili (AICD)". (1176)
"Interrogazione COCCO Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sulla gravissima situazione in cui versano i precari ARST della Provincia di Sassari e di tutto il territorio isolano". (1177)
"Interrogazione SOLINAS Antonio - SABATINI, con richiesta di risposta scritta, in merito all'esclusione dei porti di Oristano e Arbatax dalla rete dei 319 porti strategici inseriti nel quadro dell'iniziativa "Meccanismo per collegare l'Europa"". (1178)
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.
PERU, Segretario:
"Interpellanza SANNA Gian Valerio - CUCCU - SABATINI sullo stato dei rimborsi sanitari per prestazioni non certificate dal Ministero della salute e prive di rilevanza scientifica". (442)
"Interpellanza DIANA Mario sulle funzioni e sui poteri attribuiti ai commissari straordinari delle province sarde ai sensi della legge regionale 28 giugno 2013, n. 15". (443)
PRESIDENTE. Si dia annunzio della mozione pervenuta alla Presidenza.
PERU, Segretario:
"Mozione SOLINAS Antonio - SANNA Gian Valerio - DIANA Giampaolo - AGUS - ARBAU - BRUNO - CORDA - COCCO Pietro - COZZOLINO - CUCCU - ESPA - FLORIS Vincenzo - LOTTO - MANCA - MELONI Valerio - MORICONI - PORCU - SABATINI - SORU - STOCCHINO - BEN AMARA - COCCO Daniele Secondo - CUGUSI - MARIANI - SALIS - SECHI - ZUNCHEDDU sulle centrali per la produzione di energia elettrica nel sistema idraulico del Tirso in Comune di Busachi, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento". (273)
PRESIDENTE. Considerata l'assenza di numerosi consiglieri, sospendo i lavori sino alle ore 17 e 30.
(La seduta, sospesa alle ore 17 e 13, viene ripresa alle ore 17 e 31.)
PRESIDENTE. Comunico che il collega Oppi ha fatto richiesta di congedo. Se non ci sono opposizioni, il congedo si intende accordato.
Commemorazione di ex consigliere
PRESIDENTE. Colleghi, è con profonda commozione che oggi il Consiglio regionale ricorda l'onorevole Bruno Randazzo. Nato ad Aritzo il 29 ottobre del 1936, è scomparso qualche mese fa nell'ottobre del 2012.
Giovanissimo, dopo aver conseguito il diploma di maturità classica, ha cominciato la sua lunga esperienza nella politica e nelle istituzioni. Ha sempre coniugato la sua attività di funzionario di banca e di imprenditore del settore sanitario con l'impegno sociale e con la dedizione alla politica.
Ha fondato l'AIAS - l'Associazione italiana assistenza spastici -, ricoprendo a lungo la carica di presidente.
E' stato eletto in Consiglio regionale nella IX e nella X Legislatura nelle liste della circoscrizione di Cagliari della Democrazia Cristiana, ma è stato anche deputato, consigliere e assessore comunale di Cagliari.
La sua passione lo ha portato a una lunga militanza nella D.C. e nel P.P.I. e poi a fondare, nel 2000, i Democratici Cristiani Sardi, partito confluito in seguito nell'U.D.C. La sua vita istituzionale è sempre stata molto attenta ai problemi dei giovani, delle categorie più deboli, dei portatori di handicap.
Durante la IX legislatura è stato eletto vicepresidente della Commissione autonomia e della Commissione bilancio. Ha fatto parte anche delle Commissioni "industria" e "istruzione". Rieletto nella X Legislatura, è stato componente delle Commissioni "industria" e "sanità".
Si occupò soprattutto di riforme, economia e industria. La sua attività legislativa si concentrò sui temi della sanità, con particolare attenzione alle fasce più deboli e alla crescita sociale della famiglia.
Tre anni dopo la sua elezione, nel gennaio del 1992, si dimise dal Consiglio regionale in seguito alla sua candidatura al Parlamento nazionale. Fu eletto deputato nell'aprile del 1992, riportando un grande successo elettorale. A Montecitorio ha fatto parte della Commissione "affari sociali".
Oltre al suo grande impegno politico, i sardi lo ricordano per la sua grande disponibilità e per l'umiltà che ha caratterizzato il suo impegno nelle istituzioni.
Conclusa la legislatura in Parlamento, l'onorevole Randazzo preferì non ricandidarsi per potersi dedicare completamente al suo incarico di presidente dell'AIAS, l'Associazione di assistenza degli handicappati.
Nell'esprimere ai figli Alberto e Vittorio - già consigliere regionale - e ai familiari tutti il cordoglio dell'intera Assemblea regionale e mio personale, sospendo la seduta per cinque minuti in segno di lutto.
(La seduta, sospesa alle ore 17 e 34, viene ripresa alle ore 17 e 42.)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del documento numero 35/XIV/A.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha facoltà di parlare il consigliere Mario Diana, relatore.
DIANA MARIO (Sardegna è già Domani), relatore. Presidente, la relazione si dà per illustrata.
PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.
Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli.
Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 1.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:
Art. 1
Modifica dell'articolo 11 del Regolamento interno del Consiglio sulle competenze dell'Ufficio di Presidenza
1. Nel comma 6 dell'articolo 11 del Regolamento interno del Consiglio regionale sono soppresse le parole: "ed in merito alla previdenza dei Consiglieri regionali".)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 2.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:
Art. 2
Modifica dell'articolo 20 del Regolamento interno del Consiglio sulla composizione dei Gruppi consiliari
1. Nel comma 3 dell'articolo 20 del Regolamento interno del Consiglio regionale la parola "cinque" è sostituita dalla seguente: "quattro".)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 3.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:
Art. 3
Modifica dell'articolo 21 del Regolamento interno del Consiglio sulla costituzione dei Gruppi consiliari
1. Nel comma 4 dell'articolo 21 del Regolamento interno del Consiglio regionale la parola "cinque" è sostituita dalla seguente: "quattro".)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 4.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:
Art. 4
Modifica dell'articolo 23 bis del Regolamento interno del Consiglio sul calendario dei lavori
1. All'articolo 23 bis del Regolamento interno del Consiglio regionale sono apportate le seguenti modifiche:
a) il comma 10 è sostituito dal seguente:
"10. Qualora non si raggiunga la maggioranza prevista dal comma 2, alla determinazione del tempo disponibile per la discussione e alla conseguente ripartizione provvede il Presidente, osservando i criteri di cui ai commi 8 e 9.";
b) il comma 11 è soppresso.)
PRESIDENTE. Il consigliere Salis ha chiesto la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 4.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Campus, Cugusi, Manca, Petrini, Zedda Alessandra e Zuncheddu hanno votato a favore.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Arbau - Bardanzellu - Biancareddu - Bruno - Campus - Cocco Daniele - Contu Felice - Cossa - Cuccu - Cugusi - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Floris Vincenzo - Fois - Gallus - Locci - Lombardo - Lotto - Lunesu - Manca - Meloni Valerio - Moriconi - Mulas - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Christian - Steri - Stocchino - Tocco - Zedda Alessandra - Zuncheddu.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 49
votanti 49
astenuti 0
maggioranza 25
favorevoli 49
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'esame dell'articolo 5.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5:
Art. 5
Modifica dell'articolo 27 del Regolamento interno del Consiglio sulle Commissioni permanenti
1. Il comma 1 dell'articolo 27 del Regolamento interno del Consiglio regionale è sostituito dal seguente:
"1. Sono costituite le seguenti Commissioni permanenti:
a) Commissione I (Autonomia e ordinamento regionale): autonomia, ordinamento regionale, rapporti con lo Stato, riforma dello Stato, enti locali, organizzazione regionale degli enti e del personale, polizia locale e rurale, partecipazione popolare;
b) Commissione II (Lavoro, cultura e formazione professionale): lavoro, cultura, formazione professionale, istruzione, beni e attività culturali, identità linguistiche, informazione;
c) Commissione III (Programmazione, bilancio e politiche europee): programmazione, bilancio, contabilità, credito, finanza e tributi, partecipazioni finanziarie, demanio e patrimonio, politiche europee, rapporti con l'Unione europea, partecipazione alla formazione degli atti europei, cooperazione internazionale;
d) Commissione IV (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture, mobilità): governo del territorio, pianificazione paesaggistica, edilizia, tutela dell'ambiente, parchi e riserve naturali, difesa del suolo e delle coste, pianificazione per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti, risorse idriche, politiche abitative, lavori pubblici, porti e aeroporti civili, mobilità e trasporti;
e) Commissione V (Attività produttive): industria, commercio, artigianato, turismo, cooperazione, energia, attività estrattive, forestazione, agricoltura, caccia, pesca, acquacoltura;
f) Commissione VI (Salute e politiche sociali): salute, politiche sociali, personale delle ASL, igiene veterinaria, attività sportive, alimentazione, emigrazione e immigrazione.".)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 6.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 6:
Art. 6
Modifica dell'articolo 28 del Regolamento interno del Consiglio sulla modalità di formazione delle Commissioni permanenti
1. Nel comma 2 dell'articolo 28 del Regolamento interno del Consiglio regionale la parola "sei" è sostituita dalla parola "cinque".)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 7.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 7:
Art. 7
Modifica dell'articolo 33 bis del Regolamento interno del Consiglio sul Programma regionale di sviluppo (PRS)
1. Nell'articolo 33 bis del Regolamento interno del Consiglio regionale l'espressione "Documento di programmazione economica e finanziaria" è sostituita dalla seguente "Programma regionale di sviluppo (PRS)".)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 8.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 8:
Art. 8
Modifica dell'articolo 34 del Regolamento interno del Consiglio sull'esame dei documenti di bilancio
1. Nell'articolo 34 del Regolamento interno del Consiglio regionale sono apportate le seguenti modifiche:
a) nel comma 1 dopo le parole "bilancio annuale e pluriennale" è inserita la seguente espressione: "e del Documento di programmazione economica e finanziaria (DAPEF)";
b) nel comma 2 dopo le parole "bilancio annuale e pluriennale di previsione" è inserita la seguente espressione: "e il Documento di programmazione economica e finanziaria";
c) nel comma 3 dopo le parole "e di bilancio" è inserita la seguente espressione: "e del Documento di programmazione economica e finanziaria";
d) il comma 3 bis è sostituito dal seguente:
"3 bis. Durante la sessione di bilancio è sospeso l'esame, da parte dell'Assemblea e della Commissione Programmazione, bilancio e politiche europee, di ogni altro atto sottoposto all'esame del Consiglio, salvo il caso di atti per i quali la Conferenza dei Presidenti di Gruppo dichiari l'urgenza all'unanimità";
e) nel comma 4 dopo le parole "provvedimenti legislativi" è inserita la seguente espressione: "e del Documento di programmazione economica e finanziaria";
f) dopo il comma 7 è inserito il seguente:
"7.1. La deliberazione del Consiglio sul Documento di programmazione economica e finanziaria ha luogo con una risoluzione, presentata nel corso della discussione, la quale può contenere integrazioni e modifiche del documento stesso. L'approvazione di una risoluzione preclude le altre. Si vota per prima la risoluzione accettata dalla Giunta.";
g) nel comma 7 bis dopo le parole "dei disegni di legge" è inserita la seguente espressione "e del Documento di programmazione economica e finanziaria".)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 9.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 9:
Art. 9
Modifica dell'articolo 40 del Regolamento interno del Consiglio sulla validità delle riunioni delle Commissioni
1. Il comma 1 bis dell'articolo 40 del Regolamento interno del Consiglio regionale è soppresso.)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 10.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 10:
Art. 10
Modifica dell'articolo 46 del Regolamento interno del Consiglio sulla partecipazione di Consiglieri estranei ai lavori delle Commissioni
1. Dopo il comma 2 dell'articolo 46 del Regolamento interno del Consiglio è aggiunto il seguente:
"2 bis. Le Commissioni possono deliberare, all'unanimità dei presenti, di consentire a Consiglieri non componenti di intervenire nel corso dei lavori delle stesse.".)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 11.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 11:
Art. 11
Modifica dell'articolo 54 del Regolamento interno del Consiglio sulla convocazione dell'Assemblea
1. Il comma 4 dell'articolo 54 del Regolamento interno del Consiglio regionale è soppresso.)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 12.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 12:
Art. 12
Modifica dell'articolo 58 del Regolamento interno del Consiglio sul numero legale
1. Il comma 2 dell'articolo 58 del Regolamento interno del Consiglio regionale è sostituito dal seguente:
"2. La Presidenza non è tenuta a verificare se il Consiglio sia, oppure no, in numero legale per deliberare, se non quando ciò sia chiesto da cinque consiglieri o da un Presidente di Gruppo e il Consiglio stia per procedere ad una votazione per alzata di mano.".)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 13.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 13:
Art. 13
Modifica dell'articolo 78 del Regolamento interno del Consiglio sulla durata degli interventi
1. All'articolo 78 sono apportate le seguenti modifiche:
a) nel primo periodo del comma 1 la parola "venti" è sostituita dalla parola "dieci";
b) nel secondo periodo del comma 1 dopo le parole "Giunta regionale" sono aggiunte le seguenti: "e a quindici minuti per gli interventi dei Consiglieri";
c) nel comma 2 la parola "dieci" è sostituita dalla seguente: "sei".)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 14.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 14:
Art. 14
Modifica dell'articolo 85 del Regolamento interno del Consiglio sul ritiro degli emendamenti
1. Il comma 9 dell'articolo 85 del Regolamento interno del Consiglio regionale è sostituito dal seguente:
"9. Gli emendamenti ritirati possono essere fatti propri da cinque consiglieri o da un Presidente di Gruppo.".)
PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, procediamo alla votazione dell'articolo 14.
Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 14.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Mariani e Rodin hanno votato a favore.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Arbau - Bardanzellu - Biancareddu - Bruno - Campus - Cocco Daniele - Contu Felice - Corda - Cossa - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Floris Vincenzo - Fois - Gallus - Lai - Locci - Lombardo - Lotto - Lunesu - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Mulas - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Christian - Steri - Stocchino - Stochino - Tocco - Zedda Alessandra - Zuncheddu.
Risponde no il consigliere: Dessì.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 54
votanti 54
maggioranza 28
favorevoli 53
contrari 1
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'esame dell'articolo 15.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 15:
Art 15
Modifica dell'articolo 93 del Regolamento interno del Consiglio sulle votazioni
1. Nel comma 1 dell'articolo 93 del Regolamento interno del Consiglio regionale dopo la parola "appello" sono inserite le seguenti: "nei casi previsti dal comma 8 dell'articolo 96".)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 16.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 16:
Art. 16
Modifica dell'articolo 96 del Regolamento interno del Consiglio sulle modalità di voto
1. Nell'articolo 96 del Regolamento interno del Consiglio regionale sono apportate le seguenti modifiche:
a) nel comma 5 sono soppresse le parole: "o tramite appello";
b) nel comma 5 la parola "otto" è sostituta dalla seguente: "cinque";
c) il comma 8 è sostituito dal seguente
"8. La votazione sulle mozioni di fiducia o di sfiducia, sulle mozioni o gli ordini del giorno di censura politica, di cui all'articolo 118, e sulle dichiarazioni programmatiche del Presidente della Regione ha luogo con votazione per appello nominale.";
d) dopo il comma 11 è inserito il seguente:
"11 bis. Nelle Commissioni hanno luogo a scrutinio segreto solo le votazioni riguardanti persone.".)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 17.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 17:
Art. 17
Modifica dell'articolo 115 del Regolamento interno del Consiglio sulla discussione delle mozioni
1. Nel comma 1 dell'articolo 115 del Regolamento interno del Consiglio regionale sono apportate le seguenti modifiche:
a) le parole "venti minuti" sono sostituite dalle seguenti: "quindici minuti";
b) le parole "dieci minuti" sono sostituite dalle seguenti: "sei minuti";
c) alla fine del comma è aggiunto il seguente periodo: "Il Consigliere che ha illustrato la mozione non può successivamente intervenire nella discussione generale".)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 18.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 18:
Art. 18
Modifica dell'articolo 116 del Regolamento interno del Consiglio sulla discussione delle mozioni
1. Nell'articolo 116 del Regolamento interno del Consiglio regionale sono apportate le seguenti modifiche:
a) nel comma 1 le parole "dieci minuti" sono sostituite dalle seguenti: "sei minuti";
b) nel comma 2 le parole "nel tempo massimo di dieci minuti" sono sostituite dalle seguenti: "durante l'intervento previsto dall'articolo 115".)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 19.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 19:
Art. 19
Modifica dell'articolo 118 sulla mozione
di sfiducia
1. Il comma 1 dell'articolo 118 del Regolamento interno del Consiglio regionale è sostituito dal seguente:
"1. La mozione di fiducia o di sfiducia al Presidente della Regione deve essere motivata e sottoscritta da almeno un quinto dei componenti il Consiglio; la mozione di fiducia o sfiducia a un componente della Giunta e gli ordini del giorno di censura politica devono essere motivati e sottoscritti da almeno un decimo dei componenti del Consiglio; non possono essere discussi prima di tre giorni dall'annuncio e sono votati sempre per appello nominale.".)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 20.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 20:
Art. 20
Modifica dell'articolo 122 del Regolamento interno del Consiglio sugli ordini del giorno
1. Nel comma 4 dell'articolo 122 del Regolamento interno del Consiglio regionale le parole "cinque minuti" sono sostituite dalle seguenti: "tre minuti".)
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 21.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 21:
Art. 21
Entrata in vigore
1. Le modifiche al Regolamento interno del Consiglio regionale della Sardegna contenute negli articoli precedenti entrano in vigore dall'inizio della quindicesima legislatura.)
(E' approvato)
Passiamo alla votazione finale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del documento numero 35/XIV/A.
(Segue la votazione)
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Arbau - Bardanzellu - Biancareddu - Bruno - Campus - Cocco Daniele - Contu Felice - Corda - Cossa - Cuccu - Cugusi - Dessì - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Rosanna - Floris Vincenzo - Fois - Gallus - Lai - Locci - Lombardo - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Mulas - Peru - Petrini - Piras - Pisano - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Christian - Steri - Stocchino - Stochino - Tocco - Zedda Alessandra - Zuncheddu.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 53
votanti 53
maggioranza 27
favorevoli 53
(Il Consiglio approva).
Convoco la Conferenza dei Capigruppo.
I lavori odierni si concludono qui. Il Consiglio è riconvocato per domani mattina, alle ore 10.
La seduta è tolta alle ore 17 e 48.
Allegati seduta
isposte scritte a interrogazioni
Risposta scritta dell'Assessore dei trasporti all'interrogazione Cossa sulla controversia in merito alla titolarità di alcuni terreni all'interno dell'area industriale portuale di Cagliari. (548)
Si comunica che l'interrogazione non è di competenza di questo Assessorato.
Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Sanjust sulle modalità per l'ottenimento dell'esenzione dal ticket sanitario per le condizioni fissate e individuate con il codice E04. (805)
Con riferimento all'interrogazione in oggetto, sulla base di quanto dichiarato dal Direttore del Servizio competente di questo Assessorato, si rappresenta quanto segue.
Con il decreto ministeriale 11 dicembre 2009 sono state innovate esclusivamente le procedure di verifica delle esenzioni, in base al reddito, modificando le modalità per il riconoscimento del diritto all'esenzione. Le condizioni di esenzione per reddito vengono infatti rilevate non più tramite apposizione della firma dell'interessato sulla ricetta, ma per via informatica, attraverso il Sistema tessera sanitaria, che mette a disposizione dei medici prescrittori l'elenco dei pazienti aventi diritto all'esenzione.
Il paziente, non presente nel citato elenco, che ritiene di aver diritto all'esenzione, è tenuto a recarsi presso l'Azienda sanitaria locale di competenza e richiedere, con autocertificazione, un certificato provvisorio di esenzione per reddito.
Le condizioni di esenzione per reddito, codificate ai fini della compilazione della ricetta, con il DM del 17.03.2008, sono indicate dall'articolo 8, comma 16, della legge 24 dicembre 1993, n. 537 e s.m.
E01 Soggetti con meno di 6 anni o più di 65 anni con reddito familiare inferiore a 36. 151,98 euro.
E02 Disoccupati - e loro familiari a carico - con reddito familiare inferiore a 8.263,31 euro incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516 euro per ogni figlio a carico.
E03 Titolari di assegno (ex pensione) sociale - e loro familiari a carico.
E04 Titolari di pensione al minimo, con più di 60 anni - e loro familiari a carico - con reddito familiare inferiore a 8.263,31 euro incrementato a .11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516 euro per ogni figlio a carico.
Pertanto, ai fini del riconoscimento dell'esenzione indicata con il codice E04 devono sussistere i seguenti elementi.
- Avente diritto: titolare di pensione al minimo, cioè titolare di una pensione minima. La pensione minima viene riconosciuta dall'INPS al pensionato il cui trattamento pensionistico, sulla base del calcolo dei contributi versati, risulti inferiore ad un livello fissato per legge, considerato il "minimo vitale" (per il 2011 di euro 467,43).
- Età superiore ai sessant'anni per il titolare di pensione al minimo.
- Altri aventi diritto: familiari a carico del titolare - Familiari non fiscalmente indipendenti, vale a dire i familiari per i quali l'interessato gode di detrazioni fiscali (in quanto titolari di un reddito inferiore a euro 2.840,51).
- Nucleo familiare (quello rilevante a fini fiscali e non anagrafici): costituito dall'interessato, dal coniuge non legalmente separato e dagli altri familiari a carico. E' assolutamente irrilevante che i diversi componenti siano o meno conviventi.
- Reddito complessivo del nucleo familiare, riferito all'anno precedente, inferiore a euro 8.263,31 (incrementato fino a euro 11.362,05 in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori euro 516,46 per ogni figlio a carico).
Come evidenziato nella stessa interrogazione in oggetto, gli elementi soprarichiamati, stabiliti dalla l. 537/93 ai fini del riconoscimento dell'esenzione per la condizione E04, sono correttamente riportati nei moduli di autocertificazione presenti negli uffici delle Aziende sanitarie della Regione e sono disponibili anche nei siti istituzionali.
Appare peraltro evidente che le segnalazioni pervenute da alcuni cittadini fanno riferimento a richieste di esenzione relative ad altre condizioni, quali ad esempio quella corrispondente al codice E03, titolari di pensioni sociali e loro familiari a carico. In questo caso, infatti, ai fini del riconoscimento dell'esenzione non rilevano il reddito e l'età dell'avente diritto titolare.
Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Lotto - Diana Giampaolo - Bruno - Manca - Meloni Valerio - Barracciu - Corda - Espa sulla possibile chiusura del Centro trapianti del Santissima Annunziata di Sassari. (835)
Con riferimento all'interrogazione in oggetto, sulla base degli elementi acquisiti dal competente Servizio di questo Assessorato, si rappresenta quanto segue.
Premesso che è in fase di conclusione la procedura prevista dalla DGR n. 9/53 del 23.02.2012, si segnala che il Centro in oggetto, pur essendo in possesso dei requisiti strutturali, presenta rilevanti criticità che non consentono il rinnovo dell'autorizzazione all'attività dei trapianti così come, peraltro, si evince anche dal parere espresso dal Direttore del Centro nazionale trapianti a seguito del sopralluogo effettuato in data 29-30 gennaio c.a.
Nella stessa si evidenzia:
- la presenza di due Centri che sussistono su una popolazione di circa 1.700.000 abitanti; la necessità di azioni di razionalizzazione che favoriscano la sostenibilità del sistema;
- nel rispetto dell'autonomia regionale, visti la legge 1 aprile 1991, n. 91 e l'accordo ai sensi dell'articolo 4 del d.lgs. 28.12.1997, n. 281 tra Governo, le Regioni e le Province Autonome sul documento "Indirizzi per la realizzazione e la sostenibilità delle attività della rete trapiantologica" del 26.09.2012 che prevedono l'obbligo da parte delle Regioni della chiusura dei Centri che per almeno due anni non effettuano la metà dei trapianti previsti come standard (30 trapianti per anno), valori non raggiunti dal Centro di Sassari che ha totalizzato n. 3 trapianti di rene nell'arco di tre anni (due nel 2010, uno nel 2011 e 0 nel 2012);
- l'assenza di pazienti inseriti nella lista di attesa;
- lo scarso numero di interventi effettuati dalle équipe chirurgiche;
- la presenza nel territorio regionale di un Centro trapianti di rene attivo che effettua circa 45-65 trapianti di rene annui, sufficiente per garantire una adeguata attività trapiantologica.
Non sussistono pertanto le condizioni, a parere del Centro nazionale trapianti, per una riapertura del Centro trapianti di Sassari o per considerare l'eventuale "nuova apertura" del Centro stesso.
Si ritiene tuttavia opportuno realizzare, riconoscendo le competenze e l'esperienza maturata soprattutto nella fase di valutazione dei pazienti per l'iscrizione in lista d'attesa e la fase post-trapianto da parte della componente nefrologica locale, una rete regionale funzionale per il trapianto di rene basata, ad eccezione dell'atto pratico del trapianto, su due poli equivalenti, valorizzando la competenza e l'impegno dei sanitari e dell'Azienda sanitaria di Sassari. Tale rete sarà certamente utile per i pazienti residenti nel Nord Sardegna i quali non necessiteranno di lunghi spostamenti nelle fasi pre e post-trapianto.
Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Cocco Daniele Secondo sulla riduzione delle terapie di ossigenoterapia iperbarica presso il centro di Platamona. (867)
In riferimento all'interrogazione consiliare in oggetto concernente l'asserito dimezzamento delle terapie di ossigenoterapia iperbarica presso il Centro iperbarico di Platamona, sulla base delle informazioni acquisite presso la ASL 1 di Sassari si rappresenta quanto segue.
Il contratto definito nell'anno 2010 con la struttura Centro iperbarico sassarese di Platamona convenzionato con la ASL 1, prevedeva un tetto netto di euro 201.366 ed un tetto lordo di euro 238.681, mentre per gli anni 2011-2012 è stato proposto alla struttura un tetto netto di euro 183.000 ed un tetto lordo di euro 201.300. Dai dati forniti dalla ASL 1 risulta, dunque, una riduzione di euro 37.381 rispetto al contratto dell'anno precedente, con una diminuzione del 15,66 per cento.
La riduzione dell'offerta di prestazioni indicate nel contratto proposto per gli anni 2011-2012 è stata determinata dalla necessità di garantire ulteriori tipologie di prestazioni, altrettanto necessarie per la tutela della salute della popolazione e per le quali ben più numerosi pazienti sono costretti a rivolgersi presso altre ASL per avere assistenza (ad es.: Risonanza Magnetica Nucleare).
Per quanto concerne l'interruzione del servizio di reperibilità si precisa che questo Assessorato, con determinazione dirigenziale n. 638 del 9.06.2006 e successiva determinazione n. 827 del 7.08.2006, ha rilasciato l'autorizzazione all'apertura e funzionamento e l'accreditamento provvisorio della struttura iperbarica di Platamona, per l'erogazione delle prestazioni specificatamente indicate nello atto stesso. Il Centro non può erogare prestazioni di ossigenoterapia iperbarica in regime di urgenza in quanto privo dei requisiti indicati nell'allegato D della DGR 41/29 del 29.07.2008. Si precisa che la reperibilità prevista negli anni precedenti era riferita esclusivamente all'assistenza dei pazienti meno gravi. Lo scarso numero delle prestazioni erogate in tale forma non giustificherebbe, infatti, gli ingenti costi relativi al mantenimento del servizio.
Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Agus - Diana Giampaolo - Barracciu - Bruno - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Espa - Manca - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Soru sull'inappropriato ricovero della paziente A.P.L. nell'Ospedale di San Gavino Monreale dopo la chiusura del Centro di cura Santa Maria Assunta di Guspini. (889)
Con riferimento all'interrogazione in oggetto, sulla base di quanto dichiarato dal Direttore generale della competente ASL 6 di Sanluri, si rappresenta quanto segue.
La chiusura del Centro Santa Maria Assunta di Guspini è stata determinata da diversi e gravissimi fattori. Il più importante è il mancato rinnovo dell'ammortizzatore sociale, della mobilità in deroga dei lavoratori, infermieri, oss, riabilitatori senza i quali la struttura non poteva funzionare.
Non meno importante è il fatto che il Centro non sia stato messo a norma e sia privo delle regolari certificazioni, elemento che di fatto ha bloccato l'attività sia riabilitativa ambulatoriale che l'uso della piscina, vero fiore all'occhiello della struttura, da parte dei ricoverati.
Ultimo fattore, non meno importante, è l'accumularsi di perdite dovute all'impossibilità di ricoverare nuovi pazienti in una struttura, come detto, non a norma, con una perdita di circa 2.300.000 euro nell'anno 2011, come da bilancio pubblicato sul sito dell'Azienda sanitaria locale.
Fatte queste considerazioni la Direzione generale, nel corso della Conferenza socio-sanitaria del Medio Campidano, riunitasi per esaminare il bilancio, ha annunciato la chiusura della struttura.
I tre pazienti presenti nella struttura sono stati indirizzati uno all'Unità spinale del P.O. Marino di Cagliari, presso il quale è seguito ambulatorialmente, e due presso il P.O. di San Gavino Monreale, presso la S.C. Anestesia e Rianimazione, con allestimento di una camera nella S.C. di Chirurgia.
Alla data dell'agosto 2012, cui si riferiscono le informazioni desunte dalla Direzione generale della ASL di Sanluri, la paziente A.P.L., ricoverata nella prima fase in Rianimazione, era stata trasferita e inserita nella RSA di Vallermosa con il consenso sottoscritto della famiglia, mentre il paziente M.M., valutato dalla U.V.T. di Sanluri e Oristano, era in attesa di sistemazione in altra sede in quanto il piano terapeutico e la sede proposta non erano condivisi dalla famiglia.
In ogni caso l'Azienda si è adoperata, considerati i casi complicati, al fine di evitare conflitti con i pazienti, i parenti, le istituzioni e le rappresentanze politiche e sindacali del territorio.
Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Sanna Giacomo sulla situazione drammatica in cui si trovano le comunità terapeutiche della Sardegna. (922)
Con riferimento all'interrogazione in oggetto, sulla base degli elementi acquisiti presso la Direzione del competente III Servizio di questo Assessorato, si rappresenta quanto segue.
In data 24.07.2012 è stata adottata la DGR n. 32/97 "Incremento del tetto di spesa relativo al trattamento delle dipendenze patologiche per l'anno 2012 - Modifica della DGR n. 35/23 del 28.10.2010 - Legge regionale 28.07.2006, n. 10, articolo 8 - Determinazione dei tetti di spesa per la stipula di contratti tra le ASL e gli erogatori privati per l'anno 2010, 2011 e 2012".
L'incremento del tetto di spesa pari a euro 2.500.000 ha prodotto un aumento ripartito in maniera proporzionale ai tetti di spesa determinati con DGR n. 35/23 del 28.10.2010. L'adeguamento in cui trattasi è finalizzato al miglioramento dell'efficienza delle prestazioni sanitarie e socio-sanitarie dei servizi residenziali e semiresidenziali per il trattamento delle dipendenze patologiche.
La DGR n. 32/97 del 24.07.2012 già citata stabilisce inoltre che le tariffe sono valide per l'anno 2012 e applicabili alle sole strutture in possesso dei requisiti in materia di autorizzazione e accreditamento.
Si fa presente inoltre che questo Assessorato con determinazione n. 166 del 08.02.2012 ha istituito un tavolo tecnico che sta procedendo ad una nuova programmazione dell'organizzazione del settore delle dipendenze patologiche per gli anni 2013-2015, al fine di garantire un migliore coordinamento tra la domanda e l'offerta dei servizi, apportare modifiche, integrazioni, implementazioni relativamente ai sistemi di budget e dei contratti tra le strutture pubbliche e quelle del privato sociale accreditate; il tavolo sta inoltre procedendo alla creazione di linee di indirizzo per l'assistenza integrata alle persone con dipendenza.
Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Corda - Barracciu - Espa - Porcu - Solinas Antonio - Cocco Pietro sui gravi rischi per la salute dei consumatori derivanti dalla probabile messa in commercio dei 13 mila chili di mitili alla diossina posti sotto sequestro e rubati dal golfo di Olbia. (954)
Con riferimento all'interrogazione in oggetto, sulla base degli elementi acquisiti presso la Direzione del competente Servizio prevenzione di questo Assessorato, si rappresenta quanto segue.
In data 02.05.2012 il Servizio veterinario della ASL di Olbia ha informato il Servizio prevenzione di questo Assessorato circa la comunicazione della ASL di Taranto - prot. 1347/1 del 02.05.2012, dell'invio in vincolo sanitario di una partita di Mytilus galloprovincialis raccolti dalla ditta Società Cooperativa Ittica Cielo Azzurro a r.l. dal Primo seno del Mar Piccolo di Taranto ed inviata dalla suddetta alla Ditta Bigi e Bigi Società Agricola srl, Cala Saccaia Olbia.
La zona di allevamento da cui erano stati raccolti i molluschi in oggetto era interessata da un'ordinanza di blocco del prelievo e della movimentazione di mitili a seguito di contaminazione da diossine e PCB (Ordinanza n. 1989 del 22.07.2011).
Il prodotto inviato e recapitato alla Ditta Bigi e Bigi in data 02.05.2012, data in cui è stata inviata la comunicazione, veniva subito immerso in acqua da parte di quest'ultima ditta senza che ne venisse informato il Servizio veterinario di Olbia.
Stante i fatti sopra descritti e stante che la procedura utilizzata per il trasferimento del novellame in questione discordava con quanto indicato nell'intesa, ai sensi dell'articolo 8 e 6 della legge 05.06.2003, n. 131.
Nel frattempo il Servizio prevenzione veniva costantemente informato dalla ASL di Olbia delle condizioni dei mitili sequestrati e delle analisi effettuate sugli stessi da parte dell'Istituto zooprofilattico per conto della stessa ASL, che garantivano l'assenza di qualsiasi rischio per l'ambiente e per la salute dei consumatori, dati i livelli di diossina e PCB al di sotto dei limiti fissati dalla normativa (reg. CE 1881/2006) per i prodotti della pesca e data la conformità del prodotto circa il contenuto di idrocarburi policiclici aromatici (IPA).
In data 20.09.2012 il Servizio prevenzione, contattato telefonicamente dal Servizio veterinario di igiene degli allegamenti e delle produzioni zootecniche, viene informato del furto di una parte (12.000 kg) dei mitili sottoposti a sequestro sanitario, accertato mediante un sopralluogo congiunto di quest'ultimo Servizio e del Comando Carabinieri NAS di Sassari.
Il Servizio veterinario della ASL di Olbia in stessa data provvedeva ad inviare la notifica dell'accaduto al nodo regionale per le allerte e ai nodi aziendali. In data 21.09.2012 il Servizio prevenzione provvedeva a divulgare la notizia a tutti i nodi regionali per le allerte e all'Ufficio allerte del Ministero.
Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Lotto - Sabatini - Solinas Antonio - Cucca sullo stato di attuazione del piano di intervento straordinario per la lotta alla peste suina africana ed il rilancio del settore suinicolo sardo. (978)
Con riferimento all'interrogazione in oggetto, sulla base degli elementi acquisiti presso la Direzione del competente Servizio prevenzione di questo Assessorato, si rappresenta quanto segue.
Con decreto assessoriale n. 69 del 18.12.2012 è stato approvato il Piano straordinario di eradicazione della peste suina africana per gli anni 2012-2013 volto alla:
- eradicazione della PSA dal territorio regionale;
- tutela sanitaria del patrimonio suinicolo regionale ed extraregionale;
- tutela e promozione del commercio delle carni suine e dei prodotti derivati con adeguate garanzie atte a scongiurare la diffusione del virus pestoso.
Inoltre con Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 105 del 03.08.2012 è stato nominato il Generale Gilberto Murgia quale delegato del Presidente al tavolo interassessoriale per la lotta alla PSA, istituito con decreto dello stesso Presidente della G.R. n. 56 del 03.04.2012.
La Regione Sardegna in qualità di autorità competente ha posto in essere la programmazione di audit per verificare l'efficacia dei controlli ufficiali svolti dai servizi veterinari ASL ai sensi della determinazione dirigenziale n. 1082 del 28.08.2012.
Per quanto concerne la promozione del piano di anagrafatura di tutti i suini, come previsto dall'articolo 7 del DAIS n. 69/2012, i servizi veterinari hanno provveduto a censire tutto il patrimonio suinicolo regionale ed hanno inserito nella banca dati nazionale la data del controllo e il numero dei suini controllati suddiviso per categoria.
Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Cuccureddu sulla gestione del diabete di tipo 1 in ambiente scolastico. (981)
Con riferimento all'interrogazione in oggetto, sulla base degli elementi acquisiti presso la Direzione del competente Servizio prevenzione di questo Assessorato, si rappresenta quanto segue.
Nell'ambito del suddetto Servizio opera la Commissione sulla prevenzione del diabete e delle sue complicanze, istituita per la realizzazione dei progetti inseriti nel Piano regionale di prevenzione 2010-2012 il cui mandato è di fornire supporto tecnico-scientifico, proporre indirizzi alle Aziende, effettuare il monitoraggio e la valutazione delle attività inerenti i seguenti progetti:
1. Prevenzione del diabete di tipo 2 e delle malattie cardiovascolari nella popolazione ad alto rischio attraverso la correzione dei fattori di rischio;
2. Prevenzione delle complicanze del diabete attraverso la gestione integrata (GI);
3. Implementazione del Sistema informativo diabete (SID).
Per quanto attiene alla problematica in oggetto, dovrebbe effettivamente essere di pertinenza di una apposita commissione incaricata di tutti gli aspetti socio-sanitari inerenti alla patologia diabetica, alla stregua di quanto attuato da altre regioni italiane (es. Toscana e Lazio) che sono intervenute sulla gestione del diabete di tipo 1 in ambito scolastico con apposita delibera regionale, in tal senso si assume l'impegno di perseguire tale finalità.
Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Locci sulla grave situazione della Blue tongue del Sulcis. (994)
Con riferimento all'interrogazione in oggetto, sulla base degli elementi acquisiti presso la Direzione del competente Servizio prevenzione di questo Assessorato, si rappresenta quanto segue.
Il Servizio prevenzione di questo Assessorato ha predisposto le seguenti determinazioni:
- Determinazione prot. n. 56/Emergenza del 29.10.2012 avente per oggetto "Sospetto di Febbre catarrale negli ovini (Blue Tongue) in provincia di Ogliastra; misure urgenti di salvaguardia", con la quale in tutti gli allevamenti ovini, caprini, bovini e bufalini presenti nel raggio di 20 chilometri dalle aziende sede di sospetto di malattia, i Servizi veterinari sottopongono a visita clinica tutti gli animali della specie recettiva effettuando i prelievi ematici negli animali con sospetto clinico
Nelle more dell'acquisizione dei risultati delle analisi di laboratorio e fino alla ulteriore definizione della situazione epidemiologica, venivano vietate le movimentazioni di ovini, caprini, bovini e bufalini in uscita dalle zone di restrizione verso il restante territorio della provincia di Ogliastra e dell'intera provincia stessa verso il resto del territorio regionale ed extraregionale.
- Determinazione n. 1431 del 05.11.2012 avente per oggetto "Sospetto di Febbre catarrale negli ovini (Blue Tongue) in provincia di Carbonia-Iglesias; misure urgenti di salvaguardia", con la quale venivano vietate le movimentazioni di ovini, caprini, bovini e bufalini in uscita dalle zone di restrizione verso il restante territorio della provincia di Carbonia-Iglesias e dell'intera provincia stessa verso il resto dei territorio regionale ed extraregionale.
- Determinazione n. 1432 del 05.11.2012 avente per oggetto "Sospetto di Febbre catarrale negli ovini (Blue Tongue) in provincia di Cagliari; misure urgenti di salvaguardia", con la quale in tutti gli allevamenti ovini, caprini, bovini e bufalini presenti nel raggio di 20 chilometri dalle aziende sede di sospetto di malattia, i Servizi veterinari sottopongono a visita clinica tutti gli animali della specie recettiva effettuando i prelievi ematici negli animali con sospetto clinico.
- Determinazione n. 1501 del 19.11.2012 avente per oggetto "Focolai di Febbre catarrale degli ovini (Blue Tongue); istituzione zona di protezione", con la quale si istituiva la zona di protezione di cui all'allegato 1 alla stessa determinazione, comprendente l'intero territorio dei comuni ricadenti nei 20 km intorno ai focolai confermati e nei 4 km intorno ai focolai sospetti. Inoltre, all'articolo 6, veniva vietata la movimentazione degli animali delle specie recettive non sottoposti al protocollo vaccinale di cui al DAIS n. 8/2010 per i sierotipi circolanti BTV1, BTV2, BTV4, destinati alle aziende situate al di fuori della zona di protezione di cui al richiamato allegato 1.
- Determinazione n. 1627 del 07.12.2012 avente per oggetto "Focolai di Febbre catarrale degli ovini (Blue Tongue); aggiornamento zona di protezione" con la quale si confermava la presenza predominante del sierotipo BTV1 e la comparsa sporadica del sierotipo BTV4 esclusivamente nei territori delle ASL n. 7 e n.8.
Infine il Servizio prevenzione con nota prot. n. 0006664 del 07.03.2013 avente per oggetto "Campagna vaccinale 2013-2014 - Esito provvedimento di acquisto del vaccino spento bivalente per i sierotipi BTV 1/8 e 2/4" incaricava la ASL n. 1 di Sassari per le procedure di acquisto del vaccino Blue Tongue.
I risultati delle analisi di siero neutralizzazione individuano nel sierotipo 1 l'agente primario responsabile dei focolai verificatisi a partire dal 22 ottobre 2012, mentre il sierotipo 4 è stato riscontrato soltanto sporadicamente. Pertanto la campagna vaccinale 2013 sarà effettuata utilizzando esclusivamente il vaccino bivalente spento per i sierotipi 1 e 8, che sarà somministrato sull'intero patrimonio ovino delle province di Ogliastra, Cagliari e Carbonia-Iglesias e sulle rimonte ovine (agnelli allevati di età inferiore ad un anno) per la restante parte del territorio regionale.
Come è noto, infine, con scadenza 25.06 c.a., sono stati aperti i termini per la presentazione delle domande di aiuto a sostegno degli allevatori di ovini e caprini colpiti dalla nuova epidemia di Febbre catarrale (blue tongue) causata dal sierotipo BTV1, destinate a imprese ricadenti nella competenza territoriale delle Aziende sanitarie n. 7 (Carbonia), n. 8 (Cagliari) e n. 4 (Lanusei), dichiarate sede di focolaio di Febbre catarrale degli ovini dal mese di ottobre del 2012 con provvedimento dell'autorità sanitaria. L'aiuto, detratti gli importi eventualmente percepiti nell'ambito di regimi assicurativi, è concesso a condizione che le aziende interessate abbiano applicato tutte le misure restrittive imposte per impedire la diffusione della malattia. L'indennizzo è destinato alla ricostituzione del patrimonio zootecnico aziendale perduto a causa della malattia e al sostegno del reddito aziendale nel periodo compreso fra la morte o abbattimento degli animali e la ricostituzione dell'allevamento e quello conseguente alla minore produzione dei capi dichiarati infetti.
Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Cocco Daniele Secondo sulla modalità di scelta dei componenti della Commissione regionale sangue. (1006)
Con riferimento all'interrogazione in oggetto, sulla base degli elementi acquisiti presso la Direzione del competente III Servizio di questo Assessorato, si rappresenta quanto segue.
Con decreto assessoriale n. 49 del 28.09.2012 si è provveduto a costituire la Commissione regionale sangue (CRS) nel rispetto di quanto previsto nel Piano sangue e plasma 2008-2010.
Tale piano, infatti, prevede che la CRS sia così composta:
- l'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale o un suo delegato, in qualità di Presidente;
- il Direttore del Servizio assistenza ospedaliera e distrettuale dell'Assessorato;
- il Responsabile del Settore assistenza ospedaliera e riabilitazione dello stesso Servizio;
- un rappresentante della Società scientifica SIMTI;
- i responsabili dei DIMT;
- i direttori delle strutture trasfusionali sziendali (STA).
Si precisa che le strutture trasfusionali sono presenti in tutti gli ospedali della regione. Pertanto, il territorio regionale risulta interamente rappresentato.
Risposta scritta dell'Assessore dei trasporti all'interrogazione Lai sulla chiusura delle sale d'attesa e dei servizi igienici di molte stazioni ferroviarie della Sardegna e sulle condizioni del sistema ferroviario sardo. (1025)
Con riferimento all'interrogazione in oggetto si evidenzia preliminarmente quanto segue.
Il servizio di trasporto ferroviario esercito da Trenitalia è regolato attualmente, oltre che dalla normativa di settore, dal Contratto di servizio tra Trenitalia Spa ed il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Non ha infatti ancora raggiunto pieno compimento il trasferimento alla Regione autonoma della Sardegna di tutte le funzioni e compiti di programmazione e di amministrazione relativamente ai servizi di trasporto pubblico ferroviario di passeggeri di interesse regionale e locale erogati da Trenitalia Spa, secondo quanto previsto dal d.lgs. n. 46/2008.
A tal proposito si ricorda che il 7 giugno 2012 è stato firmato l'Accordo di programma per l'attuazione del trasferimento delle funzioni e dei compiti di programmazione e amministrazione relativamente ai servizi ferroviari di interesse regionale e locale di cui all'articolo 9 del d.lgs. 422/97 e agli articolo 4 e 5 del d.lgs. 46/2008 tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Ministero dell'economia e delle finanze e Regione Sardegna. L'Accordo di programma è stato registrato presso la Corte dei conti il 15.11/.2012 al reg. 10 fog. 207.
Al fine del trasferimento del contratto di servizio dallo Stato alla Regione per l'erogazione dei servizi ferroviari di interesse regionale, sono in corso di definizione gli atti gestori, da parte dei Ministeri competenti, per rendere effettivo il trasferimento delle risorse finanziarie in capo ancora allo Stato, che ammontano a euro 40.467.450 (così come quantificate dall'articolo 3, comma 1, dell'accordo). Solo quando sarà avvenuto tale trasferimento la Regione potrà stipulare il contratto di servizio con Trenitalia.
Investimenti della RAS nel trasporto ferroviario
In linea con quanto previsto nel Piano regionale dei trasporti (PRT), che ha individuato nella rete ferroviaria l'asse portante della mobilità isolana, la RAS, ha portato avanti, negli ultimi anni, politiche di sviluppo del trasporto ferroviario, attraverso importanti investimenti infrastrutturali e tecnologici (circa 350M€, gran parte dei quali finanziati tramite gli accordi di programma Stato-RFI, ed in parte tramite fondi APQ e PAC), e in materiale rotabile (circa 100M€, con i quali sono sati acquistati 4 unità Minuetto, già operativi dal 2008, e 8 treni CAF, i primi in arrivo a dicembre 2013).
La Regione, unitamente al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sta conducendo un'azione di sensibilizzazione nei confronti dell'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, al fine di agevolare il rilascio delle necessarie autorizzazioni ai fini omologativi.
Gli investimenti finora finanziati (già realizzati o in corso di realizzazione) troveranno piena efficacia solo attraverso il completamento degli ultimi interventi di "ammodernamento e velocizzazione della rete", che sono recentemente stati oggetto di finanziamento a valere sul PAC (circa 20M€), e che necessitano di risorse aggiuntive al fine di attivare il rango P anche sulla tratta Cagliari-Oristano.
In ogni caso si rileva come nello scenario descritto assuma un'importanza fondamentale il rinnovo completo del parco rotabile Trenitalia, vetusto di 30 anni, dai costi manutentivi proibitivi e causa di molti dei disservizi oggi patiti dall'utenza.
Stazioni ferroviarie
Per quanto riguarda la supposta chiusura delle stazioni, si è appreso, da informazioni avute direttamente da RFI, che l'allarme circa la chiusura di alcune stazioni è nato dalla diffusione di un elenco delle stazioni sarde con meno di 500 viaggiatori, elenco allegato a una nota interna di RFI che riguardava il posizionamento delle emettitrici; in tale elenco erano comprese molte stazioni le cui sale d'attesa sono chiuse ormai da anni (Bonorva, Ploaghe, Borore); per ciò che riguarda le altre stazioni citate nell'interrogazione in oggetto: Paulilatino, Solarussa, Marrubiu ed Uras, si segnala, sempre da informazioni avute da RFI, che le prime tre hanno le sale d'attesa affidate al Comune che ne cura apertura, chiusura, pulizia e manutenzione, Uras invece è a completo carico RFI, ma per il momento non è prevista la chiusura.
Trasporto ferroviario: soppressioni
Il 3 aprile 2013 l'Assessorato dei trasporti ha segnalato ancora una volta a Trenitalia come siano state effettuate negli ultimi mesi numerose soppressioni (in media circa l'8 per cento di .treni soppressi al mese), in particolare rilevando la necessità, per la Regione, di conoscere la motivazione delle soppressioni e soprattutto se tali soppressioni avessero natura sistematica e, quindi, indipendenti dalla certezza delle risorse disponibili per i servizi programmati. L'8 maggio 2013 Trenitalia ha rassicurato la Regione circa la non sistematicità delle soppressioni effettuate, dovute esclusivamente all'attrezzaggio dei mezzi con le apparecchiature di sicurezza necessario per garantire lo standard richiesto nonché alla relativa affidabilità di primo esercizio.
Da una verifica effettuata dagli uffici si è rilevato che la percentuale dei treni soppressi nel mese di giugno è stata pari a circa il 3 per cento.
Trasporto ferroviario merci
Per quanto attiene al trasporto ferroviario merci si comunica come, in linea con i documenti strategici regionali, la Regione Sardegna stia pianificando gli interventi necessari per la realizzazione della Piastra logistica che offrirà l'opportunità di rilanciare il trasporto ferroviario delle merci; infatti, i traffici nel Mediterraneo e gli ampi spazi nelle zone retrostanti i porti regionali, fanno sì che la Regione possa assumere il ruolo di "hub" a servizio delle merci in transito. Tale opportunità è amplificata anche in riferimento alle azioni messe in campo dalla Giunta regionale per la perimetrazione delle zone franche doganali, di cui al d.lgs. 75/1998, nei porti di Cagliari; Portovesme; Oristano, Porto Torres, Olbia e Arbatax. La Sardegna, inoltre; con il suo capoluogo Cagliari (porto e aeroporto), è candidata a far parte delle Reti transeuropee di trasporto.
I maggiori flussi di merce sulla rete contribuiranno a dare valore al sistema ferroviario, attualmente sottoutilizzato, anche a vantaggio della componente passeggeri.
Alla luce delle considerazioni fin qui svolte, si ritiene che ci siano in questo momento le condizioni per rilanciare il sistema del trasporto ferroviario in Sardegna, infatti l'arrivo dei nuovi treni pendolanti, gli interventi di velocizzazione già realizzati o di prossima realizzazione sulla rete, l'apertura della nuova fermata aeroportuale, la possibilità di stipulare il contratto di servizio tra RAS e Trenitalia, offriranno la possibilità di riorganizzare tutto il sistema di TPL realizzando l'integrazione dei servizi ferro-gomma.
In questo periodo in cui la crisi economica dilaga e in cui la scarsità delle risorse non consente di programmare investimenti che non siano economicamente sostenibili, la Regione ha chiesto al gruppo FS un forte impegno al fine di poter congiuntamente mettere a sistema gli investimenti finora realizzati e ottenere dalla Stato quello sforzo aggiuntivo per poter raggiungere gli obiettivi prefissati, attraverso azioni coerenti e sinergiche.
Il Presidente della Regione, quindi, proprio per assicurare la compiuta definizione delle azioni che sta portando avanti nelle sedi opportune, oltre che a livello di Governo centrale, ha ritenuto di garantire un proprio impegno personale, quale Assessore ad interim dei trasporti.
Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Agus in merito alla proposta-offerta d'acquisto del Centro di cura e riabilitazione Santa Maria Assunta di Guspini. (1046)
Con riferimento all'interrogazione in oggetto, sulla base di quanto dichiarato dallo stesso Direttore generale della ASL 6 di Sanluri, si rappresenta quanto segue.
L'Azienda sanitaria ha proceduto a valutazione tecnica eseguita dall'ing. Vittorio Scura. La stessa è stata utilizzata dal Dr. Franco Martucci, consulente per la ASL 6, esperto in materia fallimentare, per la proposta di offerta al Commissario liquidatore Dr. Carlo Piras, formulata dal Direttore generale della ASL di Sanluri in data 06.02.2013 e ritenuta dal Commissario liquidatore non adeguata.
Risposta scritta dell'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale all'interrogazione Zuncheddu sulla delibera n. 1777 del 21 dicembre 2012 e sulla proposta di atto aziendale della ASL n. 8 di Cagliari circa la soppressione dell'Unità operativa per le dipendenze da alcol, tabacco e gioco d'azzardo e il relativo accorpamento alla UOC - Centro per il trattamento dei disturbi psichiatrici alcol correlati afferente al Dipartimento di salute mentale. (1065)
Con riferimento all'interrogazione in oggetto, sulla base degli elementi acquisiti presso la Direzione: del Dipartimento di salute mentale della ASL di Cagliari, si rappresenta quanto segue.
Il trasferimento, in via sperimentale, delle funzioni e delle attività correlate dell'UO per le dipendenze da alcol, tabacco e gioco d'azzardo patologico afferente al SerD, alla Unità operativa complessa Centro per il trattamento dei disturbi pischiatrici alcol correlati del Dipartimento salute mentale, non intende sopprimere le attività e le funzioni sinora svolte dalla suddetta UO funzionale. La citata delibera non si propone di ridurre o eliminare i trattamenti e i percorsi in atto o modificare il rapporto di fiducia tra i pazienti e gli operatori di riferimento, né mutare il ruolo e la significatività del protagonismo di utenti e familiari e delle loro associazioni (CAT, ARCAT, ASSI.GAP, A.A., Al-anon, UFE, Gruppi AMA, Cui Prodest).
Stimando oltre un milione di persone con alcol dipendenza, ai servizi ne risultano in carico circa 65.000, vale a dire che solo il 6,5 per cento di esse si cura; il restante 93,5 per cento non si cura, per scelta, per non coscienza del problema, perché non riceve un'occasione di cura, perché il problema non è riconosciuto dal paziente e/o dai suoi familiari e/o dagli operatori sanitari. La situazione descritta richiede di sviluppare fortemente anche sul territorio aziendale l'assistenza presente ed integrarla al fine di incrementare la capacità di risposta al bisogno e migliorare la continuità assistenziale.
La soluzione proposta intende salvaguardare i percorsi esistenti e necessari alle attività di prevenzione, riabilitazione e cura specifici sia per il gioco d'azzardo che per l'alcolismo.
Questi percorsi possono, infatti, rappresentare risposte per un comportamento disfunzionale o per una condizione di dipendenza, talora in comorbilità con altri disturbi psichiatrici. L'obiettivo fondamentale è quello di valorizzare le buone pratiche esistenti, collocandole all'interno di un percorso articolato, ma unitario, nell'ottica della non frammentazione delle risposta assistenziale.
L'Unità organizzativa di riferimento per i comportamenti disfunzionali e/o le patologie richiamate assicura un'offerta complessiva, non solo psichiatrica, che raccorda le prestazioni e i servizi attribuiti attualmente a due distinte unità operative; al contempo, qualificando in termini di maggiore autonomia le dipendenze da sostanze legali, si intende favorire, e non scoraggiare, l'accesso dei pazienti e, quindi, accrescere la capacità di intervento e di contrasto per le patologie correlate.
Nello specifico gli obiettivi generali del piano sperimentale sono i seguenti:
1. Garantire per tutto il territorio aziendale un unico sistema di accesso e presa in carico dei pazienti e delle famiglie con problemi alcool correlati, tabagismo, gioco d'azzardo patologico, coordinando le attività e le funzioni nelle diverse sedi operative e negli ambulatori territoriali.
2. Superare l'approccio settoriale e funzionale verso la costruzione di un modello di assistenza caratterizzato da forti relazioni orizzontali, oltre che verticali, e da équipe composte da differenti professionisti e livelli gerarchici, con forte autonomia e potere decisionale. In particolare, i gruppi di lavoro dovranno garantire un processo di integrazione delle competenze, non di semplice interazione.
3. Costruire percorsi differenziati coerenti con la patologia, garantendo al contempo la tutela del paziente attraverso il coordinamento di interventi specializzati, multidisciplinari sul versante biologico, psicologico e sociale.
4. Integrare le attività dell'unità operativa preposta con i SerD, definendo protocolli e percorsi per i processi che richiedono l'interazione delle due strutture.
5. Svolgere attività di promozione della salute e di prevenzione nelle comunità locali, di sensibilizzazione e formazione degli operatori sanitari e socio-sanitari con riguardo alle tematiche di competenza. Nel contesto, interagire con i medici di medicina generale, al fine di favorire una maggiore capillarità nelle azioni di prevenzione e contrasto, e interventi più tempestivi e precoci per la diagnosi e cura.
6. Collaborare con le associazioni di volontariato e del privato sociale che si occupano sia di comportamenti disfunzionali sia di dipendenze da alcol, gioco d'azzardo e tabagismo, e promuovere e sostenere i gruppi di auto aiuto. In tal senso la ASL di Cagliari ha già condotto degli incontri di consultazione con i rappresentanti delle associazioni di volontariato coinvolti negli ambiti di intervento (ARCAT, ASSI.GAP, A.A., Al-Anon, AMA, Cui Prodest) e concordato una consultazione periodica con gli stessi, allo scopo di favorire la corretta informazione sui processi e condividere le strategie individuate per una efficace realizzazione dei programmi previsti.
Risposta scritta dell'assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale alle interrogazioni:
Cuccu - Sanna Gian Valerio - Moriconi sull'utilizzo dei diserbanti chimici per la pulizia delle cunette e delle fasce di rispetto lungo le strade statali della Sardegna. (1083)
Floris Vincenzo - Diana Giampaolo - Sabatini - Manca - Corda sull'utilizzo di diserbanti chimici per la pulizia ordinaria delle strade statali nel territorio sardo. (1097)
Con riferimento all'interrogazione in oggetto, sulla base di quanto dichiarato dal Direttore del Servizio prevenzione di questo Assessorato, si rappresenta quanto segue.
Si prende atto innanzitutto con indubbio favore della nota prot. n. 10348 del 09.04.2013 con la quale l'Assessorato della difesa dell'ambiente, nove giorni prima dell'interrogazione in oggetto, invitava l'ANAS alla sospensione immediata dell'utilizzo del diserbante chimico attualmente utilizzato ed il ripristino dell'esecuzione degli interventi di pulitura delle cunette e fasce di rispetto stradali mediante il ricorso alla falciatura manuale o meccanica.
Per quanto attiene più specificamente alle competenze di questo Assessorato si precisano di seguito le funzioni istituzionali che lo stesso, mediante il competente Servizio prevenzione, esercita attualmente in materia, anche alla luce della direttiva n. 2009/128/CE del Parlamento europeo, che istituisce il nuovo inquadramento normativo finalizzato a garantire un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.
Al fine di attuare sul territorio regionale un sistema di controllo del commercio dei prodotti fitosanitari (presso i locali di deposito e di vendita, sulla adeguatezza di etichettatura dei prodotti, sul rispetto della composizione rilevata con quella dichiarata), del loro impiego da parte degli utilizzatori, nonché di verificare la presenza dei residui negli alimenti, questo Assessorato ha approvato il "Piano regionale di controllo ufficiale sulle matrici alimentari, sul commercio e sull'impiego dei prodotti fitosanitari, per il triennio 2012-2013-2014".
L'attuazione del Piano è affidata ai dipartimenti di prevenzione delle ASL che rendicontano annualmente allo scrivente in merito ai controlli ufficiali eseguiti. Le analisi sono svolte a cura dell'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna, in quanto laboratorio ufficiale.
L'autorità regionale responsabile del coordinamento delle attività relative agli adempimenti è il Servizio prevenzione, settore igiene degli alimenti e delle bevande, di questo Assessorato. Tale servizio, ai sensi dell'articolo 4(6) del Reg. CE 882/2004, esegue gli audit per la verifica delle attività di controllo ufficiale effettuato dalle ASL sulle matrici alimentari, sul commercio e sull'impiego dei prodotti fitosanitari in Sardegna.
Risposta scritta del Presidente della Regione all'interrogazione Zuncheddu - Cocco Daniele Secondo - Sechi - Cugusi in merito alla possibilità di imporre l'ennesima servitù militare con il progetto MUOS in Sardegna e agli effetti devastanti di inquinamento elettromagnetico che questo comporterebbe per le popolazioni e l'ambiente. (1135)
In riferimento all'interrogazione in oggetto, si rappresenta che, dalle informazioni assunte dai competenti uffici della Direzione generale di questa Presidenza e della Direzione generale dell'Assessorato della difesa dell'ambiente, è emerso che ad oggi non sono pervenute comunicazioni formali riguardo a un progetto di installazione nell'Isola di Tavolara di un sistema di telecomunicazione satellitare, meglio noto come MUOS (Mobile User Objective System), gestito dal Dipartimento della Difesa degli USA.
L'eventualità di installazione di un siffatto sistema di telecomunicazione non è mai stata oggetto di discussione nell'agenda delle riunioni del Comitato misto paritetico (COMIPA) che, ai sensi dell'articolo 322 del d.lgs. 66/2010, deve obbligatoriamente esprimere il proprio parere sui programmi delle installazioni militari e delle conseguenti limitazioni.
Sono state chieste notizie in merito anche ai rappresentanti del COMIPA, i quali hanno comunicato di non avere ricevuto informazioni circa l'installazione del progetto MUOS in Sardegna.
Qualora il programma di installazione di cui all'oggetto fosse messo all'ordine del giorno di una riunione del COMIPA sarà, in ogni caso, valutata l'opportunità di una informativa agli Onorevoli firmatari dell'interrogazione de quo.
Si evidenzia, infine, che anche con riferimento alla paventata ipotesi di installazione di un radar a Carloforte, per cui non si hanno parimenti notizie al riguardo, sarà mia cura richiedere ai sensi del decreto sopra citato, la convocazione del COMIPA per la trattazione di argomenti pertinenti le installazioni militari, i programmi addestrativi delle esercitazioni e le servitù militari in genere.
Risposta scritta dell'Assessore dei trasporti all'interrogazione Mulas - Diana Mario - Campus sulle interferenze politiche e istituzionali della Regione nelle attività di trasporto e collegamento marittimo con la Penisola. (1148)
Con riferimento all'interrogazione in oggetto si evidenzia preliminarmente quanto segue.
L'Autorità garante della concorrenza e del mercato, in seguito al ricorso presentato dalla Giunta regionale (in data 5 aprile 2011), in data 11 giugno 2013 ha deliberato, come è noto, l'applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie, pari in totale a euro 8.107.445, alle principali compagnie di navigazione che gestiscono i collegamenti marittimi con la Sardegna. L'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha infatti accertato che le compagnie di navigazione hanno posto in essere un'intesa finalizzata all'aumento non motivato dei prezzi per i servizi di trasporto passeggeri nella stagione estiva 2011 sulle rotte Civitavecchia-Olbia, Genova-Olbia, Genova-Porto Torres.
Di seguito si illustrano gli avvenimenti principali accaduti relativi agli argomenti su cui verte l'interrogazione di cui all'oggetto.
Al fine di contrastare l'aumento indiscriminato dei prezzi conseguente alla suddetta intesa, la Giunta regionale convocò nel mese di marzo 2011 le principali compagnie che esercivano i collegamenti marittimi tra la Sardegna e la Penisola e contemporaneamente ha attivato un confronto con il Governo nazionale.
Le compagnie marittime giustificarono l'aumento dei prezzi quale conseguenza dell'aumento dei costi di bunkeraggio, che risultavano essere incrementati del 38 per cento a fronte tuttavia di un aumento delle tariffe per il trasporto marittimo che oscillavano tra il 65 per cento e il 110 per cento.
All'abbandono del tavolo da parte delle compagnie di navigazione, il Governo regionale cercò tutte le interlocuzioni possibili con il Governo nazionale per pervenire ad un intervento coordinato, finalizzato a scongiurare i danni per l'intera economia isolana, conseguenti all'aumento tariffario.
Il Governo nazionale non diede, tuttavia, alcuna disponibilità a supportare nel concreto l'azione del Governo regionale. Parallelamente lo Stato continuò nella "svendita" della compagnia pubblica Tirrenia, escludendo tra l'altro la Regione Sardegna dal tavolo; questo fatto non ha consentito alla stessa Regione di poter svolgere il proprio ruolo di mediatore istituzionale e di poter definire, nel contempo, modalità, tempi e costi del servizio.
La Giunta regionale si oppose in tutte le sedi giurisdizionali oltre che istituzionali per veder garantito il proprio ruolo istituzionale, per poter calmierare il mercato e per poter governare il sistema, che tra l'altro avrebbe avuto drammatiche ripercussioni non solo sul sistema del trasporto terrestre ma sul complessivo sistema economico della Sardegna.
Il 26 aprile 2011 la Giunta regionale, come diretta conseguenza della grave situazione venutasi a creare, diede direttive alla Saremar Spa perché verificasse la possibilità di attivare linee di collegamento con la Penisola in modo da attuare un servizio pubblico "sperimentale" e contrastare così il fenomeno del "caro traghetti", in mancanza di alternative valide e percorribili che potessero condurre ad una contrazione dei rincari tariffari.
Nel mese di maggio 2011 l'Autorità garante della concorrenza e del mercato iniziò un'indagine istruttoria finalizzata a verificare l'esistenza di un cartello tra gli armatori privati, che come sopra evidenziato ha portato alla summenzionata deliberazione.
Intanto il "sistema" metteva in atto una serie di proteste, quali quella degli autotrasportatori che il 5 luglio 2011 bloccarono l'accesso al porto di Olbia per protestare contro l'eccessivo rincaro dei prezzi.
La sperimentazione intrapresa con la Saremar ha dato avvio ad un progetto finalizzato ad una soluzione più strutturale, individuata nella creazione della "Flotta Sarda Spa" attraverso l'emanazione della l.r. 18/2012, regolarmente notificata alla Commissione europea al fine di individuare il corretto percorso tale da rendere compatibili con la normativa sugli aiuti di Stato le compensazioni previste, a fronte degli oneri di servizio che dovranno essere garantiti dalla costituenda società.
Allo stato attuale il nuovo Governo nazionale si è dichiarato favorevole a rivedere la convenzione stipulata con l'ex Tirrenia, con l'obiettivo di ridurre le tariffe.
Il 25 giugno u.s., durante il vertice con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, è stato deciso il blocco immediato degli aumenti delle tariffe per le merci e si è finalmente aperto un serrato confronto finalizzato a pervenire ad una revisione della convenzione con l'obiettivo di pervenire ad una riduzione delle tariffe. Parimenti le parti hanno assunto l'impegno per attivare con immediatezza tutte le procedure per pervenire all'effettivo trasferimento a favore della Regione Sardegna delle funzioni attualmente svolte dallo Stato e per avere certezza in ordine alle risorse finanziarie che lo Stato deve garantire per pervenire ad una reale continuità territoriale marittima.
In parallelo la Giunta regionale sta attivando tutte le procedure per rendere operative le misure a sostegno degli autotrasportatori che operano sulle tratte Sardegna-Continente con la finalità di pervenire ad un trasporto ecocompatibile, riducendo al minimo indispensabile i chilometri percorsi dai mezzi per raggiungere i porti isolani.
Le azioni che il Presidente della Giunta regionale ha portato avanti, e che continuerà a sostenere con determinazione, sono volte quindi esclusivamente alla tutela e alla garanzia del diritto di mobilità dei sardi.
Testo delle interrogazioni, delle interpellanze e delle mozioni annunziate in apertura di seduta
Interrogazione Sabatini - Sanna Gian Valerio - Cuccu - Cozzolino - Floris Vincenzo - Moriconi, con richiesta di risposta scritta, sul mancato pagamento degli indennizzi dei terreni espropriati dall'Anas per la realizzazione delle strade.
I sottoscritti,
premesso che:
- l'Anas, l'ente gestore della rete stradale e autostradale italiana di interesse nazionale, per la costruzione di strade e collegamenti viari o per qualunque altra esigenza di interesse pubblico, può acquisire la proprietà o altro diritto reale su di un bene, indipendentemente dalla volontà del suo proprietario, previo pagamento di un indennizzo;
- in Sardegna l'Anas ha avviato diverse procedure espropriative per l'immissione in possesso dei terreni necessari per la realizzazione delle più importanti infrastrutture viarie, come ad esempio la strada statale n. 131 o la strada statale n. 125;
preso atto che a distanza di molti anni, nonostante numerosi appelli e solleciti rivolti all'Anas, non sono state ancora liquidate tutte le indennità dovute ai proprietari espropriati;
considerato che per veder riconosciuto un loro diritto, i proprietari espropriati, attualmente, possono ricorrere solo alle vie legali, ma le lungaggini burocratiche e dei processi civili non consentono di velocizzare la liquidazione dell'indennizzo,
chiedono di interrogare l'Assessore regionale dei lavori pubblici per sapere se non ritenga opportuno, accertati questi gravi ritardi, sollecitare i dirigenti dell'Anas affinché accelerino le procedure di rimborso degli indennizzi per i terreni espropriati. (1175)
Interrogazione Locci, con richiesta di risposta scritta, sull'adeguamento dei codici di esenzione per i portatori di pace maker e defibrillatori impiantabili (AICD).
Il sottoscritto,
premesso che attualmente vengono pagati i ticket per "Programmazione e controllo del pace maker" con il codice 89.48.01 facendo rientrare in questo codice, in maniera surrettizia, anche il "Controllo e programmazione di defibrillatore impiantabile (AICD)"; ciò ingiustamente, a causa di un mancato adeguamento, da parte del Ministero della sanità, di queste nuove prestazioni da inserire nell'ambito del codice A02(002) "Malattie cardiache e del circolo polmonare".
considerato che:
- diverse regioni italiane, ed in particolare la Lombardia e la Toscana, hanno corretto con delibera di Giunta del 2012 questa palese ingiustizia nei confronti di persone che sono spesso affette dalle più gravi patologie cardiache;
- il defibrillatore automatico impiantabile, usualmente indicato con l'acronimo AICD, è un dispositivo salvavita, che viene impiantato in prevenzione secondaria, cioè nei pazienti che hanno avuto un arresto cardiaco o un'aritmia minacciosa per la vita e in prevenzione primaria, cioè nei pazienti che non hanno avuto aritmie minacciose, ma presentano condizioni patologiche a rischio elevato di arresto cardiaco come:
a) cardiomiopatia dilatativa;
b) cardiomiopatia ischemica;
c) altre condizioni cliniche con severa riduzione dell'efficienza contrattile del ventricolo sinistro;
d) sindrome di Brugada;
e) sindrome del Q-T lungo e corto;
f) altre patologie a rischio nonostante una normale funzione ventricolare;
- un portatore di AICD deve effettuare un controllo strumentale periodico del dispositivo impiantato, almeno tre volte l'anno;
- tale prestazione viene, tuttora, codificata come "Controllo e programmazione pace-maker", codice 89.48.1, in quanto il controllo AICD non è incluso nel nomenclatore tariffario nazionale dell'assistenza specialistica ambulatoriale e, comunque, non è esentato da pagamento del ticket anche ricorrendo a questo codice che è riservato ai portatori di pace maker;
- tale incongruenza, nonostante la totale differenza tra AICD e pacemaker, è dovuta probabilmente al fatto che l'AICD è una tecnologia che solo negli ultimi dieci anni ha trovato ampia e progressiva diffusione, e non esisteva al momento in cui le procedure sono state codificate;
- la prestazione è soggetta al pagamento del ticket e non viene contemplata tra quelle a cui da diritto di esenzione il codice A02(002) - Malattie cardiache e del circolo polmonare, benché l'essere portatore di pace-maker o AICD rientri tra le condizioni che danno diritto a questo tipo di esenzione;
considerato altresì che:
- i portatori di AICD, come anche i portatori di pace-maker, risultano, pertanto, soggetti al pagamento di un contributo alla spesa sanitaria per una prestazione chiaramente connessa alla patologia cronica invalidante per la quale il dispositivo è stato impiantato;
- questa problematica non è verosimilmente finora emersa, perché i portatori di pace-maker sono per larga maggioranza in età geriatrica e quindi la prestazione risulta coperta dall'esenzione per l'età; mentre i portatori di AICD sono, prevalentemente, persone in età adulta o giovane;
ritenuto che la Regione possa, nell'ambito della propria autonomia di spesa e di programmazione sanitaria, intervenire per porre rimedio alla situazione descritta,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere se:
1) siano a conoscenza della situazione descritta.
2) intendano, visto anche quanto già fatto dalla Lombardia e dalla Toscana, correggere questa grave ingiustizia con una delibera di Giunta regionale ad hoc che comprenda l'esenzione alla partecipazione della spesa (ticket) da parte dei portatori di pace-maker e defibrillatori impiantabili inserendo tra le prestazioni del codice A02(002) in base alla classificazione attualmente utilizzata:
- controllo e programmazione pace-maker - 89.48.1;
- controllo di cardiovertore/defibrillatore impiantabile automatico (AICD) - 89.49.2. (1176)
Interrogazione Cocco Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sulla gravissima situazione in cui versano i precari ARST della Provincia di Sassari e di tutto il territorio isolano.
Il sottoscritto,
premesso che:
- in data 25 ottobre 2010 è avvenuta la fusione tra le società ARST Spa e ARST Gestione FdS Srl che ha dato vita all'Azienda unica regionale dei trasporti pubblici ARST Spa per l'erogazione di servizi di trasporto pubblico locale su gomma e su ferro;
- l'Arst era solita operare, nella gestione del personale, con il ricorso a forme contrattuali poco tutelanti per il lavoratore; infatti, era solita ricorrere all'assunzione, attraverso contratti a tempo determinato che si rinnovavano di anno in anno;
- di fatto, è ben nota a tutti la problematica legata alla posizione di coloro che sono stati destinatari di contratti a tempo determinato; invero, essi sono entrati nel novero dei precari o disoccupati;
- ciò è anche accaduto ad alcuni autisti dell'ARST i quali, dopo essere stati alle dipendenze dell'azienda per lunghi periodi, si sono visti disconoscere l'agognata stabilizzazione così come previsto dal CCNL di appartenenza, si sono ritrovati in assenza di occupazione, confortati solo da vane promesse non mantenute;
- gli autisti della metro della Provincia di Cagliari, invece, nel corso dell'anno 2009 sono stati stabilizzati in numero di 21 unità;
- le motivazioni alla base della stabilizzazione dei 21 autisti del territorio cagliaritano sono contenute nella deliberazione della Giunta regionale n. 51 /38 del 17 novembre 2009, da cui emerge lo spauracchio della conversione del contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato allorquando i rinnovi contrattuali non siano specificatamente supportati da chiare esigenze aziendali, estrinsecate per iscritto al lavoratore;
- inoltre, la Giunta regionale legittima tale decisione sulla base di ragionamenti di convenienza economica;
- invero, il personale che ha operato per l'Azienda è già stato formato attraverso l'esperienza acquisita negli anni, a spese dell'ARST, e, pertanto, illogico appare ricorrere a forme assuntive alternative;
- infatti, i nuovi lavoratori a tempo dovranno essere formati e la formazione costituisce un esborso per le casse aziendali;
- sulla base di tali valutazioni, pertanto, la Giunta regionale nel 2009 ha autorizzato la stabilizzazione dei 21 autisti precari;
- orbene, non è dato capire quali ragioni ostano al raggiungimento di una soluzione identica, anche in capo agli autisti accomunati dal medesimo problema;
considerato che:
- è oramai risaputo che il ricorso a ripetute forme contrattuali a tempo determinato costituisce l'anticamera del precariato;
- tale evoluzione, però, non dovrebbe essere consentita all'interno delle aziende a partecipazione pubblica, quale l'ARST;
- invero, le aziende a partecipazione pubblica dovrebbero operare nel preciso rispetto della normativa posta a tutela del lavoratore;
- tanto trova ragione nell'affidamento che il lavoratore ripone nella natura pubblica del datore di lavoro e che legittima un'aspettativa di tutela maggiore;
rilevato che:
- tale scelta operativa dell'ARST ha generato un importante contenzioso;
- allo stato attuale pendono nanti i giudici del lavoro dei tribunali isolani, numerosi procedimenti attivati dai lavoratori bisognosi di vedersi riconosciuto il diritto ad un trattamento contrattuale a tempo indeterminato;
- sulla base delle notizie pervenute agli autisti ora in contenzioso con l'ARST, quest'ultima a breve dovrebbe fare delle nuove selezioni per l'assunzione di alcuni autisti;
- esiste della forza lavoro già formata, che verosimilmente verrà, dato l'orientamento ultimo dei giudici del lavoro, reintegrata nel posto lavorativo;
- eventuali sentenze sfavorevoli all'ARST genererebbero a suo carico elevati costi;
- sarebbe opportuno che l'ARST valutasse l'opportunità e la convenienza di un accordo con i lavoratori in lite giudiziaria;
- l'accordo, anticipando l'esito del contenzioso, potrebbe ridurre l'esborso a carico dell'azienda pubblica, consentire il reintegro bonario dei lavoratori nel posto di lavoro ed evitare la procedura selettiva;
- è un dovere istituzionale, prima ancora che un obbligo giuridico, procedere alla regolarizzazione di coloro che per anni hanno prestato la loro attività lavorativa a favore di una azienda pubblica, e/o a partecipazione pubblica,
chiede di interrogare il Presidente della Regione per sapere quali siano:
1) i provvedimenti che la Regione intende attuare al fine di far sì che i lavoratori dell'ARST, in particolare gli autisti che hanno un contenzioso aperto, possano essere stabilizzati;
2) le tempistiche per poter dare una soluzione al suindicato e delicato problema;
3) le motivazioni per le quali ad oggi non si sia ancora provveduto. (1177)
Interrogazione Solinas Antonio - Sabatini, con richiesta di risposta scritta, in merito all'esclusione dei porti di Oristano e Arbatax dalla rete dei 319 porti strategici inseriti nel quadro dell'iniziativa "Meccanismo per collegare l'Europa".
I sottoscritti,
premesso che l'organo esecutivo dell'Unione europea, che ha il compito di rappresentare gli interessi dell'Europa nel suo insieme, con l'iniziativa "I porti marittimi europei nel 2030: le sfide che ci attendono" ha stabilito un insieme di linee guida e di modifiche legislative per aiutare gli operatori portuali ad ammodernare servizi e infrastrutture garantendo, per loro, una maggiore autonomia finanziaria; questo, nell'ottica della costituzione di una rete europea tesa a fornire priorità di accesso ai finanziamenti dell'Unione europea nel quadro del "Meccanismo per collegare l'Europa", come risulta dal documento approvato a Bruxelles il 23 maggio 2013 dalla Commissione europea;
considerato che su un totale di 1.200 porti marittimi in Europa, sono 319 (inclusi quelli dell'Isola) quelli finora individuati come strategici (di cui 83 della rete centrale e 236 della rete globale) ubicati lungo le coste europee e che sono stati selezionati per migliorare le operazioni portuali e i collegamenti per il trasporto successivo.
preso atto che il porto industriale di Oristano, benché classificato come un porto di rilevanza nazionale con una posizione strategica al centro del Mediterraneo e una lunga lista di altre potenzialità, assieme a quello di Arbatax, non è stato inserito tra i porti chiave che possono creare la rete sopra menzionata,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei trasporti per conoscere quali azioni urgenti intendano intraprendere per scongiurare il rischio che i porti di Oristano e Arbatax, e di conseguenza le intere aree ad essi più strettamente connesse, vengano drammaticamente esclusi da una rete di opportunità strategiche e fondamentali per il loro ammodernamento progressivo e dunque per il futuro stesso dei loro territori. (1178)
I sottoscritti,
premesso che:
- le prestazioni di assistenza sanitaria extraregione, nel territorio nazionale e all'estero, in regime di assistenza diretta sono disciplinate dalla legge regionale 23 luglio 1991, n. 26, e successive modifiche e integrazioni;
- le autorizzazioni in ambito nazionale sono autorizzate direttamente dalle ASL sulla base di circostanziata prescrizione clinica;
considerato che il Ministero della salute ha di recente emesso nota circolare contenente elementi conoscitivi e valutativi sull'applicabilità di alcuni trattamenti terapeutici di insufficienza venosa cerebro spinale cronica (CCSVI) e che in quella sede, pur consentendo tale pratica nella generalità dei casi, ha inteso escludere da tale trattamento espressamente pazienti affetti da specifica patologia di sclerosi multipla (SM) e in tal senso ha sollecitato l'attenzione degli assessorati regionali al rigoroso rispetto di tali prescrizioni;
rilevato che risulterebbero autorizzati, indipendentemente da qualsiasi valutazione di efficacia scientifica, rimborsi di spese sanitarie sostenute per prestazioni sanitarie non corrispondenti a protocolli sanitari diagnostici/terapeutici approvati, privi di certezza scientifica e di adeguata asseverazione ministeriale;
dato atto che alla luce delle considerazioni suesposte e nel rispetto delle direttive del Ministero della salute è oltremodo necessario verificare se le ASL stiano erogando o abbiano erogato rimborsi per prestazioni sanitarie di tale tipologia e se viceversa sia stato impartito ai clinici e ai sanitari preposti alle prescrizioni terapeutiche di certificare le patologie per le quali siano consigliati detti trattamenti con la tassativa esclusione della co-presenza di ulteriori patologie per le quali lo stesso Ministero ha indicato esservi controindicazione,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per conoscere se:
1) l'Assessorato abbia potuto verificare e se sia in grado di confermare il rispetto di tutte le direttive, e nello specifico quanto disposto nella nota circolare del Ministero della salute del 25 luglio 2012 in relazione alta correlazione tra sclerosi multipla (SM) e insufficienza venosa cerebro spinale cronica (CCSVI);
2) sia stato verificato nel rispetto di tale orientamento, che la prescrizione di trattamento CCSVI da parte dei sanitari preposti sia sempre stata accompagnata da analoga attestazione di non sussistenza di altre condizioni cliniche incompatibili con il trattamento prescritto quali la sclerosi multipla (SM) anche al fine della rimborsabilità delle prestazioni;
3) il tutto si stia verificando nella piena e trasparente informazione dei sanitari, dei pazienti e delle famiglie degli interessati.
Rilevata la delicatezza della questione ed il rilievo erariale che ne deriverebbe si preannuncia, in mancanza di adeguato riscontro, specifico esposto presso la Procura regionale della Corte dei conti. (442)
Interpellanza Diana Mario sulle funzioni e sui poteri attribuiti ai commissari straordinari delle province sarde ai sensi della legge regionale 28 giugno 2013, n. 15.
Il sottoscritto,
premesso che:
- l'articolo 1, comma 3, della legge regionale 28 giugno 2013, n. 15, recita quanto segue: "Al fine di assicurare la continuità dell'espletamento delle funzioni già svolte dalle province, nelle more dell'approvazione della legge di cui al comma 2, per le province, in relazione alle quali sono stati proposti i quesiti abrogativi, di Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra e Olbia-Tempio, soppresse a seguito dei referendum svoltisi il 6 maggio 2012, e del relativo decreto del Presidente della Regione n. 73 del 25 maggio 2012, sono nominati, con delibera della Giunta regionale, su proposta del Presidente della Regione, commissari straordinari che assicurano la continuità delle funzioni già svolte dalle province e predispongono entro sessanta giorni dall'insediamento gli atti contabili, finanziari e patrimoniali ricognitivi e liquidatori necessari per le procedure conseguenti alla riforma di cui al comma 2, con particolare riferimento a:
a) lo stato di consistenza dei beni immobili e mobili;
b) la ricognizione di tutti i rapporti giuridici attivi e passivi;
c) la situazione di bilancio;
d) l'elenco dei procedimenti in corso;
e) le tabelle organiche, la composizione degli organici, l'elenco del personale per qualifiche e ogni altra indicazione utile a definirne la posizione giuridica";
- si legge ancora, nel medesimo comma: "I commissari straordinari provvedono inoltre all'amministrazione ordinaria dell'ente e garantiscono il proseguimento dell'esercizio delle funzioni e dell'erogazione dei servizi alla data di entrata in vigore della presente legge, anche attraverso l'affidamento diretto ad organismi a totale partecipazione pubblica, nel rispetto della normativa comunitaria";
- si legge inoltre, al comma 5 del medesimo articolo: "Per quanto non previsto dalla presente legge si applica la legge regionale 7 ottobre 2005, n. 13 (Scioglimento degli organi degli enti locali e nomina dei commissari. Modifica alla legge regionale 2 agosto 2005, n. 12 (Norme per le unioni di comuni e le comunità montane))";
considerato che:
- la citata legge regionale n. 13 del 2005 non reca alcuna disposizione relativamente alle funzioni e ai poteri dei commissari straordinari ma, all'articolo 2, comma 1, attribuisce alla Regione, con decreto del Presidente e previa deliberazione della Giunta regionale, i poteri di scioglimento e commissariamento dei consigli provinciali ai sensi dell'articolo 141 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
- l'articolo 141, comma 3, del decreto legislativo n. 267 del 2000, relativamente ai casi diversi dallo scioglimento dell'ente conseguenti a impedimento permanente, rimozione, decadenza o decesso del presidente della provincia, dispone che "con il decreto di scioglimento si provvede alla nomina di un commissario, che esercita le attribuzioni conferitegli con il decreto stesso";
preso atto che:
- con deliberazione n. 25/10 del 2 luglio 2013, la Giunta regionale ha disposto la nomina dei commissari straordinari per le province di cui alla legge regionale n. 15 del 2013, attribuendo loro le funzioni liquidatorie e la gestione dell'ordinaria amministrazione secondo il dettato del già citato articolo 1, comma 3, ripreso testualmente nel dispositivo della deliberazione;
- con i decreti n. 90-93 del 2 luglio 2013, il Presidente della Regione ha dato seguito alla deliberazione di cui sopra, richiamando ancora alla lettera, nell'attribuire le funzioni e i poteri ai commissari straordinari, il dettato dell'articolo 1, comma 3, della legge regionale n. 15 del 2013;
- si deve pertanto ritenere, non essendo stabilito alcunché relativamente ai poteri dei commissari straordinari né nella legge regionale n. 13 del 2005, né nel decreto legislativo n. 267 del 2000 (che rimanda la definizione di tali poteri al decreto di nomina), che i commissari straordinari delle province sarde non abbiano alcuna funzione e alcun potere al di fuori di quelli esplicitati nei decreti presidenziali di nomina, vale a dire nell'articolo 1, comma 3, della legge regionale n. 15 del 2013;
verificato che:
- il commissario straordinario per la Provincia del Medio Campidano ha provveduto, con i decreti n. 1-7 del 10 luglio 2013, alla nomina del direttore generale della provincia, al conferimento di tre incarichi dirigenziali e all'assunzione di due dipendenti, già nell'organico dello staff del presidente della provincia, inquadrati in un non meglio precisato "staff del commissario straordinario";
- il commissario straordinario per la Provincia del Medio Campidano utilizza, per la redazione dei propri decreti, una carta intestata recante la dicitura "con i poteri spettanti al Presidente della Provincia";
- il commissario straordinario per la Provincia di Olbia-Tempio ha provveduto, con i decreti n. 7-13 dell'11 luglio 2013 e con il decreto n. 14 del 15 luglio 2013, al conferimento di otto incarichi dirigenziali;
- con il decreto n. 15 del 15 luglio 2013, il commissario straordinario per la Provincia di Olbia-Tempio ha altresì provveduto all'immissione nella pianta organica dell'ente di tre dipendenti provenienti dalla direzione generale, dalla segreteria generale e dall'ufficio di gabinetto del presidente della provincia;
- con il decreto n. 1 del 9 luglio 2013, il commissario straordinario per la Provincia Ogliastra ha confermato tutti gli incarichi dirigenziali precedentemente in essere nella pianta organica dell'ente;
- sul sito internet istituzionale dell'ente non è riportato alcun atto assunto finora dal commissario straordinario per la Provincia di Carbonia-Iglesias;
ritenuto che sia compito dei consiglieri regionali, nello svolgimento del sindacato ispettivo, vigilare sulla corretta attuazione del dettato delle leggi regionali ed in particolare, in questo caso, della legge regionale n. 15 del 2013, sia da parte della Giunta regionale che dei commissari straordinari delle province,
chiede di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica affinché riferiscano:
1) quali sono tutti gli atti finora adottati dai commissari straordinari per le province sarde nominati ai sensi della legge regionale n. 15 del 2013;
2) se ritengano che atti quali la nomina dei direttori generali, la costituzione di uffici di staff, il conferimento di incarichi dirigenziali e la collocazione del personale nella pianta organica rientrino nella fattispecie dell'ordinaria amministrazione;
3) se non ritengano altresì che gli atti finora adottati dai commissari straordinari sembrino configurare, da parte di questi, l'attribuzione a se stessi dei poteri propri dei presidenti delle province, diversamente da quanto stabilito dai decreti di nomina e dai riferimenti normativi in essi richiamati;
4) quali misure la Giunta regionale intenda adottare affinché tutti gli atti assunti dai commissari straordinari al di fuori delle funzioni e dei poteri ad essi attribuiti con i decreti di nomina siano immediatamente revocati;
5) quali misure la Giunta regionale intenda adottare affinché i commissari straordinari si limitino ad esercitare le funzioni e i poteri ad essi attribuiti con i decreti di nomina o, in alternativa, affinché il loro mandato sia revocato. (443)
MozioneSolinas Antonio - Sanna Gian Valerio - Diana Giampaolo - Agus - Arbau - Bruno - Corda - Cocco Pietro - Cozzolino - Cuccu - Espa - Floris Vincenzo - Lotto - Manca - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Soru - Stocchino - Ben Amara - Cocco Daniele Secondo - Cugusi - Mariani - Salis - Sechi - Zuncheddu sulle centrali per la produzione di energia elettrica nel sistema idraulico del Tirso in Comune di Busachi, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.
IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSOche:
- in data 2 novembre 2010 veniva presentata l'interpellanza n. 160/A relativa alla gestione delle centrali idroelettriche del sistema idraulico del Tirso in Comune di Busachi, rispetto alla quale, a tutt'oggi, nessuna risposta è stata data, né sembrano esser state intraprese azioni volte alla soluzione dei problemi in essa indicati;
- il Consorzio di 2° grado operante in Oristano prima della fusione decretata nel 1996, ha avviato iniziative allo scopo di alleggerire i costi della gestione del servizio irriguo, in particolare, la realizzazione di due centrali idroelettriche nel sistema idraulico del Tirso che comprende la grande diga Eleonora d'Arborea e la adiacente traversa di Nuraghe Pranu Antoni, entrambe in territorio del Comune di Busachi;
TENUTO CONTO che:
- la producibilità energetica delle due dighe ammonta nel complesso a 50 milioni di kWh per anno, contro un consumo di 25 milioni da parte del consorzio;
- i ricavi calcolati con elementi forniti dall'ENEL ammontano a circa 5 milioni di euro per anno e per i primi quindici anni di esercizio godono degli incentivi dei certificati verdi per altri 5 milioni di euro, con un ricavo, per i primi quindici anni, di 10 milioni per anno;
CONSIDERATOche:
- il consiglio dei delegati nel 2001, in applicazione dell'accordo formalizzato in data 23 dicembre 1997 tra la Regione autonoma della Sardegna, l'ENEL Spa e il Consorzio stesso, ha firmato un protocollo di collaborazione con l'ENEL con cui le cedeva l'iniziativa;
- successivamente sono state avviate da ambo le parti rivendicazioni per via giudiziaria, senza tralasciare tentativi per trovare una via transattiva, anche su auspicio dell'Assessorato regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale;
- al fine di scongiurare la perdita della risorsa, in data 13 giugno 2006, con l'assistenza dell'Assessorato regionale dei lavori pubblici e dell'Assessorato regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, tra il Consorzio e l'ENEL Spa è stato formalizzato un accordo provvisorio per l'avvio della produzione idroelettrica nelle due centrali del sistema Tirso per un periodo di sei mesi; l'accordo, in particolare, prevedeva l'istituzione di un conto corrente bancario intestato alle due parti sul quale l'ENEL Spa avrebbe dovuto depositare il 50 per cento dei ricavi dell'energia prodotta nelle due centrali e l'avvio di un tavolo di trattativa per addivenire ad un accordo definitivo;
- tali trattative hanno avuto termine nel settembre del 2006 per decisione unilaterale dell'ENEL Spa che, pur avendo istituito il conto corrente bancario, non ha mai adempiuto al deposito previsto dall'accordo suindicato arrecando un notevole danno economico al Consorzio di bonifica dell'Oristanese;
- in data 24 novembre 2006 il Tribunale superiore delle acque pubbliche con sentenze n. 133 e n. 134, accogliendo le tesi e le richieste del Consorzio, ha annullato gli atti con cui la Regione autonoma della Sardegna e il Demanio dello Stato avevano concesso a vario titolo la disponibilità delle aree ad ENEL produzione Spa e TERNA Spa per realizzare impianti elettrici di produzione e trasmissione;
- in forza delle suindicate sentenze, dotate di esecutività immediata, l'ENEL produzione Spa avrebbe dovuto cedere al Consorzio le due centrali in quanto legittimo ed unico concessionario delle relative utenze;
- in data 4 novembre 2008, con sentenze n. 28547/08 e n. 28548/08, la Suprema Corte di cassazione ha respinto i ricorsi presentati da ENEL produzione Spa, TERNA Spa e Agenzia del demanio avverso le sentenze del Tribunale superiore delle acque pubbliche, confermando la fondatezza delle rivendicazioni del Consorzio di bonifica dell'Oristanese;
PRESO ATTOche:
- la Regione autonoma della Sardegna non ha ordinato l'esecuzione delle sentenze del Tribunale superiore delle acque pubbliche, lasciando all'ENEL Spa la gestione delle due centrali con rilevanti ricavi pur senza avere alcun titolo giuridico abilitante;
- in data 2 febbraio 2009 il Consorzio di bonifica dell'Oristanese ha disposto di chiamare in giudizio l'ENEL e la Regione autonoma della Sardegna per i danni arrecatigli dal luglio 2005 fino all'attualità che, sulla base dei parametri elaborati dall'ENEL ammontano ad oltre 60 milioni di euro, oltre la rivalutazione e gli interessi relativi;
RILEVATO che le due centrali per la produzione di energia elettrica nel sistema idraulico del Tirso risultano a valle del grande invaso Omodeo che ha garantito alla Sardegna centrale e meridionale le risorse idriche necessarie per lo sviluppo dell'agricoltura in quei territori ma, nel contempo ha creato notevoli danni, sia dal punto di vista ambientale che economico per il comparto agro-pastorale nei comuni circumlacuali dell'alto Oristanese,
impegna la Giunta regionale
1) a predisporre l'immediata convocazione di un incontro tra l'Assessore regionale dei lavori pubblici, l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, l'ENEL Spa e il Consorzio di bonifica dell'Oristanese al fine di verificare la possibilità di chiudere la vertenza con una possibile transazione;
2) a verificare l'eventuale danno erariale nel mancato trasferimento della quota parte degli utili relativi sia al funzionamento delle centrali che dei certificati verdi;
3) ad ordinare l'esecuzione delle sentenze del Tribunale superiore delle acque pubbliche;
4) a predisporre la convocazione di una conferenza di servizi tra Regione, Consorzio di bonifica dell'Oristanese, ENEL Spa e i sindaci dei comuni circumlacuali al fine di verificare la possibilità di individuare interventi compensativi che agevolino lo sviluppo di quei territori penalizzati sia dalla costruzione della diga Eleonora d'Arborea che dalle due centrali idroelettriche così come, ormai da decenni, quei territori rivendicano. (273)