Seduta n.385 del 28/02/2013 

CCCLXXXV SEDUTA

Giovedì 28 febbraio 2013

Presidenza della Presidente LOMBARDO

La seduta è aperta alle ore 10 e 03.

COCCO DANIELE, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 30 gennaio 2013 (377), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Radhouan Ben Amara, Mario Bruno, Paolo Luigi Dessì, Massimo Mulas, Onorio Petrini e Carlo Sanjust hanno chiesto congedo per la seduta del 28 febbraio 2013.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Annunzio di mozione

PRESIDENTE. Si dia annunzio della mozione pervenuta alla Presidenza.

COCCO DANIELE, Segretario:

"Mozione Solinas Antonio - Diana Giampaolo - Agus - Barracciu - Bruno - Corda - Cocco Pietro - Cucca - Cuccu - Espa - Lotto - Manca - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Soru - Uras - Ben Amara - Cocco Daniele Secondo - Cugusi - Mariani - Salis - Sechi - Zuncheddu - Capelli sulle centrali per la produzione di energia elettrica nel sistema idraulico del Tirso in Comune di Busachi." (242)

PRESIDENTE. Constatata la scarsa presenza dei consiglieri e l'assenza della Giunta, sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 10 e 04 , viene ripresa alle ore 10 e 20.)

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori, prego i colleghi di prendere posto.

L'ordine del giorno reca la discussione del testo unificato "Legge statutaria elettorale e sulla forma di governo ai sensi dell'articolo 15 dello Statuto speciale per la Sardegna".

Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Meloni sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.

MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi). Presidente, colleghi, noi Riformatori chiediamo, sono convinto che non è una novità, la modifica dell'ordine del giorno con l'inserimento all'ordine del giorno della legge per l'abolizione delle province.

Credo che ieri, o l'altro ieri, questo Consiglio abbia dato una pessima risposta alla richiesta della gente votando la proroga delle province come sono adesso. Questo, all'indomani di un voto che ha premiato una forza così populistica come quella di Grillo, abbiamo soffiato e gonfiato le vele non dell'U.D.C. ma di Grillo e del populismo, abbiamo gettato benzina sul fuoco. Una scelta incomprensibile. D'altra parte… Presidente, il collega Sanna non è d'accordo, ma pazienza, avrà pazienza e mi ascolterà. "Deus dementat quos perdere vult", sono sicuro che tutti qua dentro conoscono il latino, il collega Sanna può farselo tradurre dal collega Maninchedda nel caso abbia necessità.

PRESIDENTE. Colleghi, vi prego di prendere posto.

MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi). "Deus dementat quos perdere vult", quindi andate pure avanti su questa strada. Non capisco le accuse di ipocrisia che ci provengono dal centrosinistra, in particolare dal collega Porcu; noi siamo più lineari e adamantini di così, vogliamo l'abolizione delle province, ci stiamo provando in tutte le maniere. Lo abbiamo fatto con i referendum, con una proposta di legge, con l'insistenza in Aula, prima o poi la otterremo.

Non parteciperemo ai lavori come sempre per ragioni politiche, invece rientreremo in aula per votare la doppia preferenza di genere. Voteremo gli emendamenti presentati, compreso il nostro; rientreremo in aula solo per quell'articolo e per votare la doppia preferenza di genere, non per provocazione ma perché crediamo realmente che la doppia preferenza di genere sia indispensabile per recuperare alla vita attiva, politica e sociale di questo Paese una grande quantità di donne che purtroppo, per ora, sono perdute.

Presidente, noi non ci saremo per le ragioni che ho già detto. Grazie per l'attenzione.

Votazione del passaggio all'esame degli articoli del testo unificato: "Legge statutaria elettorale e sulla forma di governo ai sensi dell'articolo 15 dello Statuto speciale per la Sardegna" (1/STAT, 2/STAT, 5/STAT, 6/STAT, 8/STAT, 11/STAT, 7/STAT (PARTE I), 9/STAT (PARTE I), 12/STAT (PARTE I), 13/STAT (PARTE I). (Parte I/A - Stralcio)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione del testo unificato "Legge statutaria elettorale e sulla forma di governo ai sensi dell'articolo 15 dello Statuto speciale per la Sardegna". Avevamo concluso i lavori dopo la chiusura della discussione generale, dobbiamo votare il passaggio all'esame degli articoli.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli.

Poiché nessuno domanda di parlare, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Per consentire agli Uffici di predisporre, per i consiglieri, la documentazione relativa agli emendamenti presentati, sospendo la seduta per un'ora.

(La seduta, sospesa alle ore 10 e 23, viene ripresa alle ore 12 e 12.)

PRESIDENTE. Colleghi, vi prego di prendere posto. Riprendiamo l'esame del punto all'ordine del giorno.

Passiamo all'esame del titolo.

(Si riporta di seguito il testo del titolo:

Titolo

Legge statutaria elettorale e sulla forma di governo ai sensi dell'articolo 15 dello Statuto speciale per la Sardegna.)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.-FLI). Presidente, chiedo per cortesia di sospendere i lavori fin tanto che non abbiamo a disposizione tutti gli emendamenti. Sono disponibili fino all'articolo 22, gli altri no. Ne manca ancora una parte.

PRESIDENTE. Stanno facendo le fotocopie e stiamo iniziando con i primi articoli, onorevole Steri.

STERI (U.D.C.-FLI). Presidente, abbiamo bisogno di una valutazione globale di tutti gli emendamenti.

PRESIDENTE. Devo rimettere all'Aula la sua richiesta. L'onorevole Steri chiede una sospensione per esaminare gli emendamenti… Di quanto tempo avete necessità?

STERI (U.D.C.-FLI). Presidente, a noi serve mezz'ora da quando abbiamo a disposizione gli emendamenti, quindi non so quanto gli Uffici ci possano impiegare a metterli a disposizione.

PRESIDENTE. Nessuno opponendosi, sospendo la seduta per mezz'ora.

(La seduta, sospesa alle ore 12 e 14, viene ripresa alle ore 13 e 02.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Poiché c'è la necessità di un approfondimento sugli emendamenti, i lavori dell'Aula riprenderanno domani mattina. Convoco adesso la Conferenza dei Presidenti di Gruppo, mentre il Consiglio è riconvocato domani, venerdì 1° marzo, alle ore 10.

La seduta è tolta alle ore 13 e 03.



Allegati seduta

Testo della mozione annunziata in apertura di seduta

Mozione Solinas Antonio - Diana Giampaolo - Agus - Barracciu - Bruno - Corda - Cocco Pietro - Cucca - Cuccu - Espa - Lotto - Manca - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Soru - Uras - Ben Amara - Cocco Daniele Secondo - Cugusi - Mariani - Salis - Sechi - Zuncheddu - Capelli sulle centrali per la produzione di energia elettrica nel sistema idraulico del Tirso in Comune di Busachi.

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:

- in data 2 novembre 2010 veniva presentata l'interpellanza n. 160/A relativa alla gestione delle centrali idroelettriche del sistema idraulico del Tirso in Comune di Busachi, rispetto alla quale, a tutt'oggi, nessuna risposta è stata data, né sembrano esser state intraprese azioni volte alla soluzione dei problemi in essa indicati;

- il Consorzio di 2° grado operante in Oristano prima della fusione decretata nel 1996, ha avviato iniziative allo scopo di alleggerire i costi della gestione del servizio irriguo, in particolare, la realizzazione di due centrali idroelettriche nel sistema idraulico del Tirso che comprende la grande diga Eleonora d'Arborea e la adiacente traversa di Nuraghe Pranu Antoni, entrambe in territorio del Comune di Busachi;

TENUTO CONTO che:

- la producibilità energetica delle due dighe ammonta nel complesso a 50 milioni di kWh per anno, contro un consumo di 25 milioni da parte del consorzio;

- i ricavi calcolati con elementi forniti dall'ENEL ammontano a circa 5 milioni di euro per anno e per i primi quindici anni di esercizio godono degli incentivi dei certificati verdi per altri 5 milioni di euro, con un ricavo, per i primi quindici anni, di 10 milioni per anno;

CONSIDERATO che:

- il consiglio dei delegati nel 2001, in applicazione dell'accordo formalizzato in data 23 dicembre 1997 tra la Regione autonoma della Sardegna, l'ENEL Spa e il Consorzio stesso, ha firmato un protocollo di collaborazione con l'ENEL con cui le cedeva l'iniziativa;

- successivamente sono state avviate da ambo le parti rivendicazioni per via giudiziaria, senza tralasciare tentativi per trovare una via transattiva, anche su auspicio dell'Assessorato regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale;

- al fine di scongiurare la perdita della risorsa, in data 13 giugno 2006, con l'assistenza dell'Assessorato regionale dei lavori pubblici e dell'Assessorato regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, tra il Consorzio e l'ENEL Spa è stato formalizzato un accordo provvisorio per l'avvio della produzione idroelettrica nelle due centrali del sistema Tirso per un periodo di sei mesi; l'accordo, in particolare, prevedeva l'istituzione di un conto corrente bancario intestato alle due parti sul quale l'ENEL Spa avrebbe dovuto depositare il 50 per cento dei ricavi dell'energia prodotta nelle due centrali e l'avvio di un tavolo di trattativa per addivenire ad un accordo definitivo;

- tali trattative hanno avuto termine nel settembre del 2006 per decisione unilaterale dell'ENEL Spa che, pur avendo istituito il conto corrente bancario, non ha mai adempiuto al deposito previsto dall'accordo suindicato arrecando un notevole danno economico al Consorzio di bonifica dell'Oristanese;

- in data 24 novembre 2006 il Tribunale superiore delle acque pubbliche con sentenze n. 133 e n. 134, accogliendo le tesi e le richieste del Consorzio, ha annullato gli atti con cui la Regione autonoma della Sardegna e il Demanio dello Stato avevano concesso a vario titolo la disponibilità delle aree ad ENEL produzione Spa e TERNA Spa per realizzare impianti elettrici di produzione e trasmissione;

- in forza delle suindicate sentenze, dotate di esecutività immediata, l'ENEL produzione Spa avrebbe dovuto cedere al Consorzio le due centrali in quanto legittimo ed unico concessionario delle relative utenze;

- in data 4 novembre 2008, con sentenze n. 28547/08 e n. 28548/08, la Suprema Corte di cassazione ha respinto i ricorsi presentati da ENEL produzione Spa, TERNA Spa e Agenzia del demanio avverso le sentenze del Tribunale superiore delle acque pubbliche, confermando la fondatezza delle rivendicazioni del Consorzio di bonifica dell'Oristanese;

PRESO ATTO che:

- la Regione autonoma della Sardegna non ha ordinato l'esecuzione delle sentenze del Tribunale superiore delle acque pubbliche, lasciando all'ENEL Spa la gestione delle due centrali con rilevanti ricavi pur senza avere alcun titolo giuridico abilitante;

- in data 2 febbraio 2009 il Consorzio di bonifica dell'Oristanese ha disposto di chiamare in giudizio l'ENEL e la Regione autonoma della Sardegna per i danni arrecatigli dal luglio 2005 fino all'attualità che, sulla base dei parametri elaborati dall'ENEL ammontano ad oltre 60 milioni di euro, oltre la rivalutazione e gli interessi relativi;

RILEVATO che le due centrali per la produzione di energia elettrica nel sistema idraulico del Tirso risultano a valle del grande invaso Omodeo che ha garantito alla Sardegna centrale e meridionale le risorse idriche necessarie per lo sviluppo dell'agricoltura in quei territori ma, nel contempo ha creato notevoli danni, sia dal punto di vista ambientale che economico per il comparto agro-pastorale nei comuni circumlacuali dell'alto Oristanese,

impegna la Giunta regionale

1) a predisporre l'immediata convocazione di un incontro tra l'Assessore regionale dei lavori pubblici, l'Assessore regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, l'ENEL Spa e il Consorzio di bonifica dell'Oristanese al fine di verificare la possibilità di chiudere la vertenza con una possibile transazione;

2) a verificare l'eventuale danno erariale nel mancato trasferimento della quota parte degli utili relativi sia al funzionamento delle centrali che dei certificati verdi;

3) ad ordinare l'esecuzione delle sentenze del Tribunale superiore delle acque pubbliche;

4) a predisporre la convocazione di una conferenza di servizi tra Regione, Consorzio di bonifica dell'Oristanese, ENEL Spa e i sindaci dei comuni circumlacuali al fine di verificare la possibilità di individuare interventi compensativi che agevolino lo sviluppo di quei territori penalizzati sia dalla costruzione della diga Eleonora d'Arborea che dalle due centrali idroelettriche così come, ormai da decenni, quei territori rivendicano. (242)