Seduta n.333 del 12/12/2018
CCCXXXIII Seduta
Mercoledì 12 dicembre 2018
Presidenza del Presidente GIANFRANCO GANAU
La seduta è aperta alle ore 11 e 06.
FORMA DANIELA, Segretaria, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana dell'8 novembre 2018 (328), che è approvato.
Congedi
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Giorgio Oppi ha chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 12 ottobre 2018.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
Annunzio di interrogazioni
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.
FORMA DANIELA, Segretaria. Sono pervenute le interrogazioni numero 1698, 1700, 1701, 1702, 1703, 1704, 1705, 1706
Annunzio di interpellanze
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.
FORMA DANIELA, Segretaria. Sono pervenute le interpellanze numero 385, 386,
Annunzio di mozione
PRESIDENTE. Si dia annunzio della mozione pervenuta alla Presidenza.
FORMA DANIELA, Segretaria. È stata presentata la mozione numero 467
Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: "Legge di stabilità 2019" (557/A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell' articolo 5. All'articolo 5 sono stati presentati degli emendamenti.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5:
Art. 5
1. Al fine di consentire lo scorrimento delle graduatorie relative al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) nel rispetto di quanto previsto dal regolamento (UE) n. 1388/2014 della Commissione, del 16 dicembre 2014, che dichiara compatibili con il mercato interno, in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, alcune categorie di aiuti a favore delle imprese attive nel settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura, è autorizzata la spesa di euro 250.000 per l'anno 2019 e di euro 500.000 per ciascuno degli anni 2020 e 2021 (missione 16 - programma 02 - capitolo SC06.1366). 2. È autorizzata, per l'anno 2020, la spesa di euro 17.700.000 per il finanziamento dei GAL che hanno presentato regolare domanda dichiarata ammissibile, sulla misura 19 del Programma di sviluppo rurale (PSR) 2014-2020. 3. È autorizzata la spesa complessiva di euro 550.000 in ragione di euro 450.000 per l'anno 2019 ed euro 100.000 per l'anno 2020 per la concessione del finanziamento straordinario di cui all'articolo 3, comma 13, della legge regionale n. 5 del 2017, come sostituito dall'articolo 1, comma 11, della legge regionale 27 settembre 2017, n. 22 (Disposizioni finanziarie e seconda variazione al bilancio 2017/2019), (missione 16 - programma 01 - titolo 2 - capitolo SC08.7161). 4. Per far fronte al maggior fabbisogno finanziario dell'Agenzia AGRIS Sardegna è autorizzata per l'anno 2019 l'ulteriore spesa di euro 3.000.000, in ragione di euro 2.550.000 per le spese correnti ed euro 450.000 per le spese di investimento (missione 16 - programma 01 - titolo 1 e titolo 2). 5. È autorizzata per l'anno 2019 la spesa di euro 150.000 in favore del Consorzio tutela del cannonau di Sardegna DOC quale contributo per le attività di promozione e valorizzazione del vino cannonau (missione 16 - programma 01 - titolo 1). 6. Nell'ambito degli interventi di promozione e sostegno della multifunzionalità delle imprese agricole finalizzati all'inclusione sociale e all'inserimento lavorativo a favore di persone che presentano forme di fragilità, disabilità o di svantaggio psicofisico o sociale, è autorizzata la spesa di euro 150.000 per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021 per l'attuazione di un programma diretto al monitoraggio, valutazione degli effetti e sviluppo delle politiche di agricoltura sociale nel territorio regionale. Con deliberazione della Giunta regionale, approvata su proposta dell'Assessore competente in materia di agricoltura, sono definite le modalità di attuazione del programma (missione 16 - programma 01 - titolo 1). 7. È autorizzata per l'anno 2019 la spesa di euro 60.000 a favore della Cunfederatzione Autonoma Sindacaos Cummerciantes (CASCOM) per la realizzazione di un progetto denominato "Incungia" il cui obiettivo è individuare e promuovere le eccellenze del settore agro-alimentare del territorio del Sarcidano, Marmilla e Trexenta, e agevolarne fattivamente la vendita aprendo canali di mercato nazionali e internazionali (missione 16 - programma 01 - titolo 1). 8. Per la realizzazione degli interventi inseriti nell'accordo di programma-quadro Metanizzazione della Sardegna è autorizzata, a favore degli organismi di bacino, la spesa di euro 2.000.000 per l'anno 2019 ed euro 13.000.000 per ciascuno degli anni 2020 e 2021 (missione 17 - programma 02 - titolo 2 - capitolo SC08.6587). 9. Per favorire la continuità delle attività di ricerca, sviluppo e innovazione nell'ambito del settore energia del Centro di ricerca a totale partecipazione pubblica per l'energia sostenibile Sotacarbo Spa, e la sua partecipazione alle reti di ricerca nazionali e internazionali, sia direttamente che con accordi partenariali, è autorizzato, per il triennio 2019-2021, a favore del medesimo centro, uno stanziamento annuo di euro 200.000 (missione 14 - programma 03 - titolo 1). 10. L'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 6, comma 6, della legge regionale n. 1 del 2018, è così rideterminata: a) euro 800.000, per l'anno 2019, ed euro 850.000, per l'anno 2020, per l'internazionalizzazione delle imprese regionali; b) euro 150.000 per ciascuno degli anno 2019 e 2020 per l'attrazione degli investimenti Per la prosecuzione delle medesime finalità, è autorizzata, per l'anno 2021, l'ulteriore somma di euro 600.000 così ripartita: euro 450.000 per l'internazionalizzazione delle imprese della Sardegna ed euro 150.000 per l'attrazione degli investimenti in Sardegna (missione 14 - programma 01 - titolo 1 - capitolo SC08.7148). 11. È autorizzata la spesa di euro 80.000 per l'anno 2019 a favore del Consorzio Agnello di Sardegna IGP per la realizzazione di un progetto di internazionalizzazione della IGP Agnello di Sardegna (missione 16 - programma 01 - titolo 1). 12. Il comma 1 dell'articolo 8 della legge
regionale 24 luglio 2015, n. 19 (Organismi associativi tra
apicoltori) è così sostituito:
13. È autorizzata per l'anno 2019 la spesa di euro 300.000 per la costituzione e la promozione delle Cooperative di comunità di cui all'articolo 6 della legge regionale 2 agosto 2018, n. 35 (Azioni generali a sostegno delle cooperative di comunità). La Giunta regionale, con propria deliberazione, disciplina i criteri e le modalità di erogazione dei contributi, la cui concessione avviene in conformità a quanto previsto dalle norme nazionali ed europee in materia di aiuti di Stato (missione 12 - programma 08 - titolo 1). 14. L'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 2 della legge regionale n. 1 del 2018 relativa al finanziamento del Programma integrato plurifondo per il lavoro LavoRas è rideterminata per gli anni 2019 e 2020 in euro 70.000.000. Per la prosecuzione del medesimo programma è autorizzata per l'anno 2021 la spesa di euro 70.000.000. 15. Per finanziare il programma di cui al comma 14 sono individuate le seguenti fonti di finanziamento e rispettive dotazioni: |
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Testo del Proponente
Testo della Commissione
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16. È autorizzata per l'anno 2019 la spesa complessiva di euro 400.000 in ragione di euro 300.000 in favore dell'Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro (ASPAL) e di euro 100.000 in favore dell'Istituto Acli per la ricerca e lo sviluppo (IARES) per il finanziamento di un progetto comune di collaborazione finalizzato al conseguimento dei seguenti obiettivi: l'approfondimento, sia sul piano quantitativo che su quello qualitativo della platea dei destinatari delle politiche di contrasto all'esclusione sociale; la realizzazione di una ricerca statistico-sociale che sia di supporto per la definizione di un programma di intervento suddiviso tra azioni di sensibilizzazione, azioni formative e azioni di politica attiva; la presentazione di progetti di contrasto all'esclusione sociale cofinanziati con risorse europee (missione 15 - programma 01 - titolo 1). 17. È riversata in conto del bilancio della Regione la somma di euro 5.000.000 quali economie rivenienti dal bilancio dell'Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL) da utilizzare, quale quota di cofinanziamento da parte della medesima Agenzia, per il progetto di implementazione del SIL Sardegna (missione 01 - programma 08 - titolo 2). 18. È autorizzata, per l'anno 2019, la spesa di euro 100.000 in favore dell'associazione senza scopo di lucro "Borghi autentici d'Italia", quale contributo per la realizzazione di progetti integrati di promozione dell'ospitalità, finalizzati allo sviluppo e alla valorizzazione turistica dei borghi autentici della Sardegna (missione 07 - programma 01 - titolo 1). 19. È autorizzata, per l'anno 2019, la spesa di euro 200.000 in favore del Comune di Urzulei quale contributo per l'organizzazione del raduno speleologico internazionale (missione 07 - programma 01 - titolo 1). 20. Nel comma 23 dell'articolo 6 della legge regionale n. 1 del 2018 le parole: "euro 400.000" sono sostituite dalle seguenti: "euro 500.000". 21. È autorizzata, per l'anno 2019, la spesa di euro 35.000, a favore dell'associazione culturale "Speleo Club Nuxis", per l'attuazione di un programma di promozione del turismo sostenibile, speleologico e archeologico (missione 07 - programma 01 - titolo 1 - capitolo SC06.0451). 22. Al fine di recuperare le antiche tradizioni della Sardegna, per l'anno 2019 è autorizzata la spesa di euro 150.000 a favore dell'associazione culturale "Filo dell'acqua" con sede in Sant'Antioco per la conservazione, salvaguardia e valorizzazione dell'arte del bisso del "maestro" Chiara Vigo, attraverso lo svolgimento di attività di formazione e divulgazione, anche a fini turistici, e per la gestione del Museo del bisso (missione 15 - programma 02 - titolo 1).) |
PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Francesco Sabatini, relatore di maggioranza.
SABATINI FRANCESCO (PD), relatore di maggioranza. Sul 359 parere contrario, 362, 363, 364, 365, 366, 367, 368, 369, 370, 372, 373, 374, 375, 376, 377, pareri contrari; 378, 379, 380, 381, 382, 383, 384, 385, 386 parere contrario; il 18 parere favorevole, c'è un 605 aggiuntivo parere favorevole, il 33 parere favorevole, il 235 e parere contrario, il 133 parere contrario, il 548 parere favorevole, il 38 parere favorevole con cancellazione dell'ultima riga, poi al momento interverrò, 46 invito al ritiro, il 289 parere favorevole, il 547 parere favorevole, c'è un emendamento all'emendamento 588 parere favorevole, il 49 invito al ritiro, l'1 parere favorevole, il 245che è uguale al 278 tutti e due pareri negativi, sul 5 parere favorevole, il 78 parere favorevole, e pareri favorevoli anche al 604, emendamento all'emendamento, e se 607 emendamento all'emendamento, il 165 parere favorevole, il 166 parere favorevole, il 167 il parere favorevole, mentre parere è contrario al 606, emendamento all'emendamento 167, il 236 parere contrario, il 238 parere contrario, 239 parere contrario, 240 parere contrario, 241 parere contrario, 268 parere contrario, 501 invito al ritiro, il 562 parere favorevole, 563 invito al ritiro.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito assetto del territorio.
PACI RAFFAELE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Parere conforme alla Commissione.
PRESIDENTE. È aperta la discussione sull'articolo e sugli emendamenti.
È iscritto a parlare il consigliere Marco Tedde. Ne ha facoltà.
TEDDE MARCO (FI). Grazie signor Presidente, credo che da questo articolo 5 emerga in modo prepotente la verità su questa finanziaria, la verità concettuale. Da questo articolo 5 emerge che la Giunta regionale non ha assolutamente capito le esigenze dei sardi, da questo articolo 5 emerge che la Giunta ha una visione prettamente accademica della realtà sarda, una visita accademica della realtà isolana, anzi una visione tecnocratica, che è quello che sempre vi abbiamo contestato, è una finanziaria priva di proiezione verso la Sardegna che verrà, verso la Sardegna delle future generazioni, è una finanziaria priva di attenzioni verso le imprese, ci sono delle regolette molto semplici e molto chiare in tema di imprese, la prima regola è che soltanto le imprese possono determinare una crescita strutturale dell'economia regionale e possono determinare una crescita dell'occupazione.
Ecco, in questa direzione non abbiamo la possibilità di individuare nella finanziaria misure che sono tese alla semplificazione burocratica per favorire le imprese, alla riduzione del carico fiscale, al sostegno al credito, alla riduzione delle spese parassitarie, di cui parlavo ieri, perla delle perle è il fatto che avete relegato il turismo in un cantuccio, il turismo in questa regione a vocazione turistica è il parente povero, la Cenerentola di tutte le missioni, 80 milioni di euro, 80 milioni di euro per una Regione che è a vocazione turistica, 80 milioni di euro per una Regione che, a detta di tutti, riesce a integrare, deve integrare, in modo straordinariamente efficace il turismo con l'ambiente, con la cultura, con le tradizioni con la storia della Regione, il turismo abbandonato, il turismo disperso, il turismo non pervenuto, purtroppo, purtroppo… e in questo solco c'è un'assenza straordinaria di iniziative degne di nota, soprattutto adesso che c'è una ripresa dei flussi turistici nei Paesi del Mediterraneo che hanno iniziato a risolvere le loro crisi politiche, ebbene avremmo dovuto incrementare oggi gli investimenti nel turismo, avremmo dovuto perfezionare le azioni di governo nei confronti della filiera del turismo, niente di tutto questo state proponendo, ma niente però, niente, niente di niente, non c'è attività di promozione non c'è attività di attrattività, o meglio di incremento di attrattività della destinazione, non c'è attività volta al miglioramento della competitività delle imprese alberghiere e ricordo quanto è accaduto in sede di discussione della legge urbanistica, non pervenuta, ed era un'occasione utile, era un'occasione straordinaria per migliorare la qualità delle strutture alberghiere ricettive sulla costa, per migliorare la loro competitività, per migliorare l'offerta di servizi, ebbene, l'avete ritirata, vi siete nascosti, la legge urbanistica è stata bloccata dalle liti, dalle risse all'interno della maggioranza, avete creato un danno alla Sardegna di dimensioni veramente straordinarie, alla Sardegna tutta, non soltanto alla Sardegna costiera, non soltanto la Sardegna costiera, questo è ciò che state facendo nel settore del turismo, cioè è quello che non state facendo perché tra le altre cose la legge sul turismo, che era stata presentata con grandi squilli di tromba è completamente inapplicata, non riuscite a fare un passo in avanti, ci sono vari istituti della legge del turismo che sono di là da venire quanto ad applicazione, questo per la negligenza dell'Amministrazione regionale, è evidente, no per negligenza di questo Consiglio regionale che comunque l'ha approvata i tempi brevissimi e che dire poi della destagionalizzazione: 41 milioni che ammuffiscono nei cassetti della Giunta regionale, 41 milioni che sarebbero dovuti servire per incrementare i flussi turistici in bassa stagione, un fallimento totale, un fallimento totale! A ciò si deve aggiungere il fallimento delle politiche dei trasporti complessive, l'abbandono in certi aeroporti delle rotte low cost, la continuità territoriale che sappiamo che è fallita quella sulle rotte maggiori, ora state cercando di recuperare in modo però negligente in modo frettoloso la CT2 sulle rotte minori completamente abbandonata a ottobre del 2014, la svendita al buio della società di gestione dell'aeroporto di Alghero, insomma, uno sfacelo totale.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il consigliere Edoardo Tocco. Ne ha facoltà.
TOCCO EDOARDO (FI). Grazie Presidente, cogliendo alcune delle cose che ha detto poc'anzi chi mi ha preceduto il mio collega attenda io credo che quando si parla di politiche di questo articolo 5, quindi politiche in materia di sostegno delle attività economiche è chiaro che è necessario avere una visione molto più lungimirante di quella che è rappresentata oggi in questa manovra. Ma non lo dico perché probabilmente si è guardato di più a risolvere le emergenze che effettivamente esistono ci sono e quelle fanno parte chiaramente di chi governa una Regione, ma essendo l'ultima finanziaria di questa legislatura e quindi dovendo anche, come maggioranza e come Giunta, lasciare un segno importante di questo periodo, di questo quinquennio io m'aspettavo chiaramente un una manovra diversa, una manovra con una finestra più ampia, una manovra che desse quantomeno più spazio alle cose importanti, all'economia. Stiamo parlando anche di una Giunta che ha come rappresentanti degli economisti, quindi alle persone che effettivamente hanno un concetto dell'economia e del futuro di una Regione. Di una Regione come la nostra che effettivamente subisce, e ha subito con tante sofferenze, tanti disagi soprattutto nel comparto dell'agricoltura, che quest'anno ha avuto veramente una situazione di default non indifferente, e quindi mi aspettavo qualcosa di differente. E invece sono stati stanziati circa 220 milioni solamente e le aziende ovviamente credo che, alla luce di questo, abbiano subito una delusione, avevano delle aspettative e queste aspettative chiaramente non sono del tutto confermate per il futuro. Quindi c'è una certa instabilità, una certa insicurezza capisco, ripeto, che non sia facile quando purtroppo aprendo i cordoni della borsa i conti sono quelli, però se vogliamo veramente o se volete veramente dare un impulso al futuro di questa Sardegna e lasciare un biglietto da visita, che non è sicuramente quello che lascerete, perché insomma credo che i fatti parlino chiaro, io avrei avuto una veduta un po' più larga. Se vogliamo parlare poi di turismo, caro assessore Paci, io al turismo ho sempre abbinato il problema dei trasporti in quest'isola perché se non si risolve il problema dei trasporti il problema del turismo diventa sempre più difficile. Il problema della destagionalizzazione è ancora lontano, è fermo negli Uffici, nella burocrazia ingabbiata di questa Regione. Non c'è una visione per l'artigianato, soltanto il grande lavoro che ha fatto il collega Roberto Deriu, con la Commissione speciale, ha dato un attimino una luce di speranza, però io credo che la cosa più tangibile la debba dare la Giunta, la debba dare l'Esecutivo della Regione Sardegna, che in questo non ha assolutamente valutato nessun tipo di elemento di crescita.
Allora, io non voglio neanche continuare a parlare di fallimento dell'ennesima finanziaria, dell'ultima finanziaria di questa Regione perché direi tutto quello che hanno detto gli altri prima di me in questi giorni, ma credo che se veramente si debba dare una spinta positiva, a partire da quest'Aula, da questo organo legislativo, sicuramente non è questo il momento, non è questa l'occasione. Se vogliamo che la crescita di questa Regione abbia assolutamente un motivo in più perché la classe politica venga considerata una vera classe politica e non soltanto una classe di passaggio, ma una conferma di rappresentanza dei cittadini sardi, questo sarebbe stato il momento, ma purtroppo ancora una volta siamo passati di nascosto grazie.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la consigliera Alessandra Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA ALESSANDRA (FI). Grazie Presidente, io eviterò, per onestà intellettuale, di parlare del passato e soprattutto di puntare il dito, in particolar modo, su ciò che è stata una politica fallimentare su queste tematiche così importanti. Però farò un piccolo riferimento e poi mi limiterò invece a valutare le azioni fatte in questa finanziaria. Voglio dire dapprima che certamente turismo uguale trasporti, ma uguale anche pianificazione paesaggistica, uguale anche nuova legge urbanistica. Mi pare che su queste tematiche la casellina è ancora a quota zero, non pervenute. E allora sotto questo profilo io credo che si sia sbagliato l'approccio oggi, grazie anche alle sensibilizzazioni arrivate dalla Commissione, l'assessore Paci finalmente si convince, ma magari non solo lui eh non voglio puntare il dito contro il solo assessore Paci, però ecco abbiamo per la prima volta degli stanziamenti regionali che vanno ad incidere sia per quanto riguarda le tematiche del lavoro - troppo poco Assessore, capisce che 70 milioni tra l'altro sotto una denominazione Lavoras che quindi con questa bella parola vogliamo anche fraintendere magari alcuni interventi -, però certo è che comunque non è sufficiente. Però abbiamo dei fondi regionali destinati sia alla partita lavoro, ma in particolare io credo che qui si inizi a vedere qualche trasferimento anche per quanto riguarda le altre attività economiche, poi scopriamo anche che magari sta diventando un'attività importante la speleologia, così improvvisamente alcuni Comuni tra l'altro non si capisce perché alcuni e altri no, visto che è oramai ritenuta un'attività anche in grado di produrre appunto un reddito, di muovere il PIL. Dico ancora che per quanto riguarda però il settore del turismo l'investimento ovviamente dei fondi regionali è poco, ma sempre meglio Assessore e in questo, ecco dove c'è stato purtroppo a gioco finito, il vostro intervento in maniera io credo intelligente, ovvero abbiamo destinato fondi regionali che possono essere spesi immediatamente. Questo doveva avvenire dall'inizio e non purtroppo dopo cinque anni che ve l'abbiamo detto in ogni finanziaria. Assessore, io una riflessione sulla pianificazione e sulla programmazione territoriale l'avrei fatta, forse avrei anche rimesso in discussione, quando ve l'abbiamo detto perché il tiraggio - così si chiama in termini tecnici - dei GAL non era di certo quello aspettato. Vedo che ancora destiniamo 17.700.000 euro ma abbiamo avuto dei risultati? Abbiamo valutato davvero se queste azioni hanno portato il benessere e il cambiamento nei territori? Se poi alla fine erano le cose gradite?
Ancora, Assessore, io voglio parlare delle attività soprattutto relative alla metanizzazione ecco l'infrastrutturazione energetica è considerata un'infrastrutturazione immateriale, per come poi deve dare risultati, però certo è che qui ancora si lotta per avere una dorsale, per avere il completamento dei bacini, anche su questo io per esempio credo nella metanizzazione, non l'ho mai negato, e credo anche che una intuizione illuminata forse tra i migliori investimenti, che sono arrivati dal Governo italiano, sia stata appunto l'APQ dalla metanizzazione, e quindi la realizzazione dei bacini. Che però purtroppo non danno e non daranno i risultati sperati e dovuti se appunto non ci sarà un'infrastrutturazione, per quanto riguarda la metanizzazione, e potranno davvero essere l'ultimo punto di riferimento dove possiamo appunto avere l'energia.
Ancora, la parte che rimane un po' una nebulosa è ciò che fa Aspal recentemente, o meglio si è investito moltissimo su questa agenzia, io mi auguro che si possano portare i programmi avanti, però ripeto ha un funzionamento, un'organizzazione che definisco così nebulosa. Chissà se adesso con i prossimi, magari, concorsi si riesce ad ottenere qualche risultato in più o se sono anche questi caduti così a poca distanza dalle elezioni. Non lo so magari qualcuno direbbe: a pensar male. Eh va be'! Dico ancora, Assessore, che per quanto riguarda il discorso delle attività produttive del turismo credo che sia sbagliata, questa è l'ultima osservazione, sbagliata l'impostazione. Perché quando noi ci definiamo popolo sovrano, la sovranità non si può esemplificare, declinare a parole bisogna essere conseguenti.
PRESIDENTE. Grazie, non ho altri iscritti a parlare, metto in votazione l'emendamento numero 359 parere contrario della Commissione e della Giunta.
Poiché nessuno domanda di parlare, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 362 parere contrario della Commissione. Dichiaro aperta la votazione; dichiaro chiusa la votazione. Onorevole Cherchi rosso, onorevole Desini, onorevole Congiu rosso, ascoltate ripetiamo la votazione, andate ai vostri posti, grazie. Ripetiamo la votazione, andate ai vostri posti, grazie. Annullata la votazione.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 362.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 363, parere contrario della Commissione.
Ha domandato di parlare la consigliera Alessandra Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA ALESSANDRA (FI). Noi chiediamo di sopprimere questo comma perché lo riteniamo assolutamente pleonastico, voteremo a favore.
Metto in votazione l'emendamento numero 363 parere contrario della Commissione.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 363.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 364 parere contrario della Commissione e della Giunta.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 364.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 365 parere contrario della Commissione e della Giunta.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 365.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 366, parere contrario della Commissione.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 366.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 367, parere contrario della Commissione.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 367.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 368, parere contrario della Commissione e della Giunta.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 368.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 369, parere contrario della Commissione.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 369.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 370, parere contrario della Commissione.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 370.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 372, parere contrario della Commissione.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 372.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 373, parere contrario della Commissione.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 373.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 374, parere contrario della Commissione.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 374.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 375.
TRUZZU PAOLO (Fratelli d'Italia). È ritirato.
PRESIDENTE. Ritirato l'emendamento numero 375.
Metto in votazione l'emendamento numero 376, parere contrario della Commissione.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 376.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 377, parere contrario della Commissione.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 377.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 378, parere contrario della Commissione.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 378.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Emendamento numero 379, parere contrario della Commissione.
TRUZZU PAOLO (Fratelli d'Italia). È ritirato.
PRESIDENTE. Ritirato l'emendamento numero 379.
Emendamento numero 380, parere contrario della Commissione. È ritirata la richiesta di voto elettronico, si procede per voto palese.
Metto in votazione l'emendamento numero 380, parere contrario della Commissione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 381, parere contrario della Commissione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 382, parere contrario della Commissione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 383, parere contrario della Commissione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 384, parere contrario della Commissione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 385, parere contrario della Commissione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 386, parere contrario della Commissione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Emendamento numero 18, parere favorevole della Commissione. C'è un emendamento all'emendamento, che è un aggiuntivo, il numero 605.
Metto in votazione l'emendamento 605, parere favorevole della Commissione. Chi lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 18, parere favorevole della Commissione. Chi lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Emendamento numero 33.
Ha domandato di parlare il consigliere Antonello Peru. Ne ha facoltà.
PERU ANTONELLO (FI). Per aggiungere la mia firma all'emendamento numero 33.
PRESIDENTE. È aggiunta la firma.
Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Desini. Ne ha facoltà.
DESINI ROBERTO (Partito dei Sardi). Per aggiungere la firma a questo emendamento, grazie Presidente.
PRESIDENTE. È aggiunta la firma anche dell'onorevole Desini.
Mi pare che facevamo prima a chiedere chi non mette la firma, se no è acquisita la firma di tutta l'Aula. Tutta l'Aula, va bene.
Metto in votazione l'emendamento numero 33, parere favorevole della Commissione. Chi lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 235, parere contrario della Commissione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione il testo dell'articolo. Chi lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Emendamento numero 133, parere contrario della Commissione, con richiesta di votazione elettronica.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 133.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Emendamento numero 548, parere favorevole della Giunta.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 548.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 38.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Sabatini. Ne ha facoltà.
SABATINI FRANCESCO (PD), relatore di maggioranza. Solo per dire che va cassata l'ultima riga, "con copertura finanziaria, Capitolo SC050010", "in diminuzione" non ha significato, va cancellato.
PRESIDENTE. È cancellata l'ultima riga.
Ha domandato di parlare il consigliere Gianni Lampis. Ne ha facoltà.
LAMPIS GIANNI (Fratelli d'Italia). L'ho chiesto prima, rinuncio.
PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 38, parere favorevole della Commissione.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 38.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 46.
Ha domandato di parlare la consigliera Daniela Forma. Ne ha facoltà.
FORMA DANIELA (PD). Per sottoporre all'attenzione dell'Aula l'importanza di questo emendamento, che vede appunto l'organizzazione in Sardegna del primo concorso internazionale dei formaggi ovini. Come ben sapete, la Sardegna è la maggiore produttrice in Italia di formaggi ovini, primeggia per la raccolta del latte ovino, l'Italia a sua volta è quinta produttrice a livello mondiale, un evento in tal senso è auspicato proprio per la promozione dei nostri migliori prodotti. Pertanto, io chiederei al Presidente e alla Giunta di poter rivedere il parere su questo emendamento, anche perché la copertura finanziaria indicata non era effettivamente corretta, col FNOL abbiamo invece la copertura corretta grazie all'intervento dell'Assessore dell'agricoltura, che ha indicato la missione 16, programma 1, titolo 1, e il Capitolo 061159, per dare adeguata copertura a questo evento che è di fondamentale importanza per tutto il comparto regionale. Grazie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Sabatini. Ne ha facoltà. SABATINI FRANCESCO (PD). Parere favorevole.
PRESIDENTE. Parere favore della Commissione.
Metto in votazione l'emendamento numero 46, parere favorevole della Commissione.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 46.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 289, parere favorevole della Commissione.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 289.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 547 a cui è stato presentato un emendamento aggiuntivo, il numero 588. Parere favorevole sull'emendamento.
Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Congiu. Ne ha facoltà.
CONGIU GIANFRANCO (Partito dei Sardi). Per sottoporre all'Aula un emendamento orale all'emendamento numero 588, a firma mia e degli altri componenti del Gruppo. L'emendamento orale è: "per una diversa distribuzione delle risorse"; laddove c'è scritto "1 milione" lo modificherei in "2 milioni", e spiego all'Aula. L'emendamento non modifica le poste economiche, perché rimangono sempre 5 milioni per lo scorrimento della graduatoria per gli interventi sulle strade rurali, ma quello che sto modificando è disporre una quota di riserva a favore dei comuni già titolari di progetti dichiarati ammissibili in quella graduatoria, ma che rientrano in aree non svantaggiate, ed in particolare il riferimento va ai Comuni del Medio Campidano che, essendo inseriti in aree non svantaggiate, vengono sistematicamente giudicati ammissibili ma non finanziati, perché ricadono alla fine della graduatoria. Allora, sui Comuni di area svantaggiata la misura ha fino ad oggi registrato un finanziamento di 20 milioni, un altro finanziamento di 12, e questo finanziamento di 5, di questi 37 milioni ai comuni giudicati ammissibili ma ricadenti in area non svantaggiata, come i Comuni del Medio Campidano, non è arrivato un euro, allora io ritengo che l'Aula debba distribuire meglio e diversamente le risorse, e in questo momento di questo stock di 5 milioni chiedo che 2 milioni vengano dedicati a quei Paesi ricadenti in area non svantaggiata. Questo è il senso dell'emendamento all'emendamento, e chiedo anche l'assenso dell'Aula per la modifica in emendamento orale. Grazie.
PRESIDENTE. Chiedo se è accolto l'emendamento orale, se ci sono osservazioni sull'emendamento orale… quindi è accolto.
Ha domandato di parlare la consigliera Alessandra Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA ALESSANDRA (FI). Presidente, noi siamo d'accordo con questo emendamento della Giunta, però volevo capire perché partiamo dall'anno 2020, Assessore, e non abbiamo un programma per il 2019? Utilizziamo altre risorse? Non capisco, se mi può dare una risposta… non sto scherzando, veramente, voglio capire perché 2020 e nulla sul 2019.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
PACI RAFFAELE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Nel 2019 ci sono tutti i fondi del PSR, e infatti si sta già lavorando, c'è una graduatoria, vuol dire che si sta scorrendo e si sta lavorando, c'era un'esigenza di incrementare ulteriormente usando risorse regionali. Voi sapete che difficilmente si utilizzano risorse regionali per azioni del PSR, lo stiamo facendo, la disponibilità era in questo del 2020 e del 2021, però questo permette di andare avanti, d'altra parte il bilancio è pluriennale proprio perché si mettono risorse man mano che sono disponibili. L'azione è già operativa. Le graduatorie sono già operative, è un bilancio pluriennale, onorevole Zedda.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianmario Tendas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
TENDAS GIANMARIO (PD) Innanzitutto, se è possibile, vorrei apporre la mia firma a questo emendamento, e poi vorrei complimentarmi con il collega Congiu, che ha saputo cogliere in maniera molto puntuale una esigenza che è stata manifestata nel corso di una seduta con i Sindaci del Medio Campidano, che giustamente ricordava, perché sostanzialmente abbiamo un sistema di gestione delle risorse con questi bandi che fanno riferimento a una direttiva comunitaria, la 75/268, che ha 43 anni, ed è obsoleta e superata, sostanzialmente nei bandi i Comuni che partecipano e che sono classificati in zona non svantaggiata hanno una penalizzazione di 7 punti, per cui vanno sempre a finire in basso nella graduatoria. Io apprezzo anche la disponibilità ad allocare i 2 milioni, fermo restando che anche questi 2 milioni a mio modesto parere sono insufficienti, perché i Comuni di Samassi, Serrenti, Sanluri e via discorrendo, che son venuti giustamente a rivendicare un'attenzione non solo per il comparto agricolo nella sua interezza, ma in modo anche più puntuale sul settore della viabilità rurale, se andiamo a scorrere le graduatorie ci rendiamo conto che sono sempre, comunque sistematicamente in basso, e non potrebbe essere diversamente, perché sette punti su un bando costituisce elemento discriminatorio. Quindi credo che il collega il collega Congiu abbia molto bene a porre all'attenzione del Consiglio questo argomento, che dovrà essere sicuramente ripreso perché credo valga la pena evidenziare che i Comuni che comunque sono svantaggiati già usufruiscono di indennità compensativa, vengono pagati i contributi agricoli unificati e hanno delle altre forme di sostegno che li mettono in condizioni di essere al centro dell'attenzione dell'interesse anche rispetto a questo tipo di finanziamenti. Per cui rinnovo il mio complimento all'onorevole Congiu, che in maniera tempestiva e puntuale ha riportato all'attenzione un argomento che merita di essere in prospettiva approfondito ulteriormente.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianni Lampis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LAMPIS GIANNI (Fratelli d'Italia). Per aggiungere anche la mia firma e quella del Gruppo di Fratelli d'Italia all'emendamento che i colleghi hanno presentato, e che essenzialmente nasce da un grido di dolore che è emerso nel corso di un'incontro informale che, come ricordava anche il collega Tendas, abbiamo avuto con gli amministratori locali del territorio del Medio Campidano, ma anche di quella parte del Campidano che poi non è ascrivibile a quella circoscrizione, diciamo così, e quindi parliamo di Villasor, parliamo di Nuraminis e parliamo anche di altre realtà. Oggi vorremmo provare, con questo emendamento che condividiamo, a limare o a mitigare un'ingiustizia che da tanti anni è presente, e che ritiene di etichettare come avvantaggiate comunità che di fatto patiscono tutte quelle problematiche che sono comuni alle aree interne di questa Isola, cioè non basta avere una pianura per ritenersi aria avvantaggiata o vantaggiata. Quei territori si inseriscono all'interno anche di un territorio dove abbiamo visto che classifiche nazionali ci inseriscono negli ultimi posti per qualità della vita, per reddito pro capite, quindi naturalmente noi condividiamo appieno questo tipo di iniziativa, riteniamo che possa essere un punto di partenza, naturalmente, e non il punto di arrivo, e per questo motivo noi preannunciamo il nostro voto favorevole.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Luigi Lotto per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LOTTO LUIGI (PD). Condividendo sostanzialmente quanto già detto dai colleghi, vorrei ricordare che è in itinere una pratica che porterà, nell'arco di qualche mese, a non avere più Comuni non svantaggiati in Sardegna. Credo che questa scelta che si sta facendo oggi che io, se il collega Congiu mi permette, suggerirei di modificare ulteriormente, perché sarei più d'accordo che questi 3 milioni vadano ai comuni non svantaggiati e 2 milioni ai comuni avvantaggiati, che di fatto questa operazione diventi ancora più incisiva, perché noi dobbiamo creare le condizioni perché si recuperino… e non solo nel Medio Campidano, ci sono Comuni che hanno questo problema, il Comune di Sassari è il comune più grande della Sardegna che ha viabilità in grandissima dimensione e non riesce mai ad entrare in queste graduatorie per questo motivo. Credo che quindi sia giusto farlo e chiederei al collega Congiu di riformulare l'emendamento orale con una cifra maggiore invertita rispetto a quella che ha proposto.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Rossella Pinna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PINNA ROSSELLA (PD). Intanto chiederei al collega Congiu, con il quale ho partecipato alla riunione informale di cui faceva cenno il collega Tendas, di consentire l'apposizione della mia firma all'emendamento numero 588. Condivido tutte le ragioni che sono state espresse dai colleghi che mi hanno preceduto, ma voglio sottolineare, rafforzare e sostenere convintamente anche la richiesta che è stata appena formulata dal Presidente della Commissione agricoltura e cioè di invertire la percentuale, la suddivisione: 3 milioni ai Comuni svantaggiati e 2 milioni alla restante parte dei Comuni.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Alessandro Collu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
COLLU ALESSANDRO (PD). Presidente, non mi è del tutto chiaro l'intervento dei colleghi che mi hanno preceduto, nel senso che ho sentito parlare ripetutamente del Medio Campidano, vorrei far presente che i Comuni del Medio Campidano non svantaggiati sono circa un quarto del totale, significherebbe destinare 500.000 euro a dieci Comuni, 50.000 euro a Comune? Ma che strade vogliamo fare? È decisamente insufficiente, è una zona altamente produttiva, lo sappiamo tutti, hanno subito dei disagi, dei disastri quest'anno. Per cui io direi che non possiamo pensare di mettere 500.000 euro per la viabilità del Medio Campidano, la viabilità rurale, non risolve proprio niente, perché non è il Medio Campidano, sono 36 Comuni in Sardegna, il Medio Campidano ne ha meno di dieci non svantaggiati. Per cui o aumentiamo l'importo, ma veramente 50.000 euro a Comune, qui tanti hanno fatto gli amministratori, sappiamo tutti benissimo che 50.000 euro a Comune non risolvono niente. Per cui o aumentiamo la cifra o diciamo qui che sono destinati al Medio Campidano, anche visti i disagi che ha subito quest'anno.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il Consigliere Gianfranco Congiu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CONGIU GIANFRANCO (Partito dei Sardi). Due cose, Presidente, intanto ringrazio i colleghi, auspicavo che ci fosse una condivisione di questo emendamento, ma saluto favorevolmente anche le parole del Presidente della Commissione agricoltura che ci aprono quello scenario che tutti stiamo auspicando, ovverosia che tutti i Comuni della Sardegna vengano classati come Comuni di area svantaggiata. Questo per evitare delle discriminazioni interne e questo per evitare che ci siano delle letture anche da parte di qualche burocrate di Bruxelles che sul tema del refresh, ad esempio, e sul tema delle nostre aree ha scritto delle pagine punitive per questa terra. Per cui la nostra impostazione e il nostro sostegno politico ad un percorso di questo tipo c'è tutto. Per quanto riguarda il suggerimento di modificare le poste, non ho problemi addirittura a modificare l'emendamento orale e porterei a 3 milioni lo stanziamento per le aree non svantaggiate. Non ho nessuna difficoltà a farlo. Chiedo all'Aula quindi se è d'accordo per modificare ulteriormente e passare da 2 milioni a 3 milioni, così come sollecitato dal presidente Lotto.
PRESIDENTE. Chiedo se l'Aula accoglie questo ulteriore emendamento orale, da 2 a 3 milioni lo stanziamento. Non ci sono opposizioni, quindi mettiamo in votazione l'emendamento 588 così come emendato, con 3 milioni di euro.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 588 emendato.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 547.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 49. C'è un invito al ritiro. L'onorevole Gaia non ritira.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 49.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, degli emendamenti numero 245 e 278, uguali.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 5.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Passiamo all'emendamento 78, a cui sono stati presentati gli emendamenti numero 604 e 607.
Ha domandato di parlare il consigliere Luca Pizzuto. Ne ha facoltà.
PIZZUTO LUCA (SDP). Vorrei capire quali sono le ragioni per cui l'emendamento numero 40 e l'emendamento numero 41 sono stati dichiarati inammissibili.
PRESIDENTE. Perché riguardano il personale, che non è evidentemente ammissibile in Finanziaria.
PIZZUTO LUCA (SDP). No, Presidente, non riguardano il personale, riguardano procedure e misure che riguardano i lavoratori.
PRESIDENTE. Che riguardano il personale, appunto!
PIZZUTO LUCA (SDP). Cosa vuol dire? Scusi, chiedo cinque minuti di sospensione.
PRESIDENTE. Sospendiamo la seduta per cinque minuti.
(La seduta, sospesa alle ore 12 e 12, viene ripresa alle ore 12 e 20.)
PRESIDENTE. Riprendiamo la seduta.
Ha domandato di parlare il consigliere Antonello Peru. Ne ha facoltà.
PERU ANTONELLO (FI). Stiamo votando l'emendamento numero 604? Allora per apporre la mia firma all'emendamento.
PRESIDENTE. Siamo agli emendamenti numero 607 e 604, emendamenti all'emendamento numero 78.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Sabatini. Ne ha facoltà.
SABATINI FRANCESCO (PD), relatore di maggioranza. Mi scusi, sono emendamenti a nome della Commissione, quindi la prego di togliere il mio e mettere il nome della Commissione.
PRESIDENTE. Perfetto!
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 607.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 604.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Decade l'emendamento numero 78.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 165.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 166.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva)
Metto in votazione l'emendamento numero 606. Emendamento all'emendamento numero 167.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gaetano Ledda. Ne ha facoltà.
LEDDA GAETANO (Partito Sardo d'Azione - La Base). Stiamo votando l'emendamento numero 167 a pagina 232.
PRESIDENTE. Emendamento all'emendamento numero 167 il 606.
LEDDA GAETANO (Partito Sardo d'Azione - La Base). Perfetto, quindi stiamo votando questo emendamento, volevo sottolineare il fatto che, senza nulla togliere al Mattatoio del Comune di Aggius, però l'Assessore aveva preso impegno, con tutti gli allevatori e la (…) di Sarule che sarebbe intervenuto anche sul mattatoio di Sarule in finanziaria, poi volevo sottolineare che abbiamo mattatoio che è sito nel comune di Nule che nei mattatoi, come numero di capi macellati è ai primi posti a livello del nord Sardegna, quindi volevo, se era possibile, inserire anche il mattatoio di Nule e del Comune di Sarule.
PRESIDENTE. Quindi c'è un emendamento orale per inserire due nuovi mattatoi, parere contrario dell'onorevole Carta, quindi non è accolto l'emendamento orale.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Sabatini. Ne ha facoltà.
SABATINI FRANCESCO (PD), relatore. Sull'emendamento numero 167 volevo dire che in aumento la cifra è 200 mila non 240 mila, quindi va corretto l'emendamento numero 167, così la copertura.
Quindi metto in votazione l'emendamento numero 606, parere contrario della Commissione e della Giunta. Dichiaro aperta la votazione.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 606.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 167.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio approva).
È fatta richiesta della eliminazione della votazione elettronica.
Metto in votazione l'emendamento numero 236. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 238. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 239. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 240. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 241. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 268. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Emendamento numero 501, consigliere Agus, c'è un invito al ritiro. È ritirato.
Metto in votazione l'emendamento numero 562. Chi lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Emendamento numero 563, c'è un invito al ritiro onorevole Piscedda, ritirato.
Passiamo all'articolo 5 bis a cui sono stati presentati gli emendamenti numero 360, 387, 436, 388, 389, 390, 391, 392, 393, 394, 395, 396, 397, 51 con l'emendamento all'emendamento numero 580, 163, 37 con l'emendamento aggiuntivo 603,71 con l'emendamento 587, 168 con l'emendamento aggiuntivo 594, 520, 9, 242, 243, 244, 246, 247, 248 inammissibile, 249.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5 bis:
Art. 5 bis
Misure urgenti a sostegno
dell'artigianato e del commercio
1. Al fine di contribuire alla salvaguardia del tessuto produttivo e al rilancio dell'economia, attraverso il sostegno alla ripresa e alla crescita del settore dell'edilizia, possono essere attivate azioni di agevolazione per interventi di manutenzione, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione, come definiti all'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia (Testo A)) e successive modifiche ed integrazioni, volti al recupero e alla riqualificazione del patrimonio immobiliare privato, con una premialità per gli interventi di efficientamento energetico e per quelli previsti nei territori a rischio di spopolamento. I criteri di agevolazione e le modalità di attuazione delle azioni sono definiti con deliberazione della Giunta regionale su proposta dell'Assessore regionale degli enti locali, finanze ed urbanistica. Le agevolazioni previste sono cumulabili con gli incentivi statali, ma non con altre agevolazioni e/o contributi regionali, nel rispetto delle norme sugli aiuti di Stato. Per le finalità di cui al presente comma è autorizzata per l'anno 2019 la spesa di euro 25.000.000. A decorrere dall'anno 2020 il programma di agevolazioni è finanziato nei limiti del relativo stanziamento annualmente iscritto nella legge di bilancio in conto della missione 08 - programma 01 - titolo 2.
2. Per le finalità di cui alla legge regionale 13 agosto 2001, n. 12 (Incentivi alle imprese artigiane sull'apprendistato) è autorizzato lo stanziamento di euro 2.000.000 per l'anno 2019 e di euro 3.000.000 per ciascuno degli anni 2020 e 2021 (missione 14 - programma 01 - titolo 1 - capitolo SC06.0416).
3. Per le finalità di cui all'articolo 37 della legge 25 luglio 1952, n. 949 (Provvedimenti per lo sviluppo dell'economia e incremento dell'occupazione), esteso alle piccole e medie imprese regionali operanti nel campo del commercio, è autorizzato lo stanziamento di euro 4.000.000 per l'anno 2019 e di euro 2.000.000 per ciascuno degli anni 2020 e 2021. La Giunta regionale, su proposta dell'Assessorato competente, con propria direttiva, disciplina le modalità di estensione al commercio del finanziamento di cui al presente comma (missione 14 - programma 01 - titolo 1 - capitolo SC08.6953).
4. L'Amministrazione regionale è autorizzata alla concessione di contributi ai fondi costituiti presso gli istituti di credito da partenariati composti da una o più associazioni di rappresentanza, da uno o più istituti di credito e da uno o più confidi, finalizzati al pagamento degli oneri previdenziali delle imprese aderenti al fondo. I fondi si autofinanziano attraverso il versamento da parte delle imprese aderenti di una quota percentuale dell'utile di gestione annuale. La gestione del fondo è operata dal partenariato mediante un regolamento di gestione che individua ruolo e compensi per ciascuna tipologia di partner in ragione delle funzioni di tesoreria, divulgazione/promozione, istruttoria. Possono essere autorizzati i fondi costituiti volontariamente tra le tre tipologie di partner che rispettano i requisiti previsti dalla presente legge e dai relativi regolamenti attuativi. La Giunta regionale definisce, con propria deliberazione:
a) le modalità di selezione dei partenariati;
b) i criteri di attribuzione delle risorse a ciascun fondo;
c) le attività ammesse e le risorse attribuite per ciascuna tipologia di partner;
d) le procedure di controllo sull'utilizzo dei contributi.
5. I contributi di cui al comma 4 sono erogati nel rispetto della normativa dell'Unione europea in materia di aiuti di Stato. Per le finalità di cui al comma 4 è autorizzata la spesa di euro 2.000.000 annui per gli anni 2020 e 2021.
6. L'Amministrazione regionale è autorizzata a concedere contributi a favore delle camere di commercio della Sardegna per lo svolgimento di iniziative inerenti all'animazione e alla promozione del commercio e dei prodotti locali del territorio. I contributi sono concessi secondo criteri e modalità di erogazione definiti dalla Giunta regionale con propria deliberazione su proposta dell'Assessorato competente. Per le finalità di cui al presente comma è autorizzata la spesa di euro 2.000.000 per l'anno 2019.
7. La Giunta regionale è autorizzata alla concessione di contributi alle imprese regionali operanti nei settori dell'artigianato e del commercio per il conseguimento delle certificazioni di qualità e di certificazioni e patentini necessari per lo svolgimento di attività specialistiche. La Giunta regionale, su proposta dell'Assessorato competente, disciplina con apposite direttive le condizioni e le modalità di conferimento dei contributi. I contributi sono erogati conformemente ai principi generali dell'Unione europea in materia di aiuti di stato e al quadro della normativa in materia di aiuti di Stato formato, in particolare, dal regolamento (CE) 17 giugno 2014, n. 651/2014/UE e dal regolamento (CE) 18 dicembre 2013, n. 1407/2013/UE. Per le finalità di cui al presente comma è autorizzata la spesa di euro 1.500.000 per l'anno 2019.
8. La Regione destina euro 1.500.000 per l'anno 2019 per interventi formativi rivolti alle imprese artigiane e commerciali della Sardegna e ai propri lavoratori attraverso voucher formativi, che abbiano come finalità la formazione continua anche in adempimento agli obblighi previsti dalla legislazione vigente. A tal fine possono essere realizzate intese con i fondi interprofessionali per la Formazione continua di diretta emanazione delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative dei settori artigianato e commercio, finalizzate, attraverso specifici accordi operativi, ad ampliare la platea delle rispettive tipologie di destinatari delle iniziative formative per le imprese aderenti ai fondi. Il piano di formazione annuale indica anche gli interventi per la formazione dei giovani corsisti e/o giovani disoccupati con disabilità.
9. Dopo l'articolo 5 della legge regionale n. 14
del 2015 è aggiunto il seguente:
"5 bis (Contributi a copertura del costo di garanzia)
1. L'Amministrazione regionale è autorizzata a concedere ai
soggetti di cui all'articolo 1, comma 1, contributi a fondo
perduto, da corrispondersi sotto forma di voucher, destinati alla
copertura del costo sostenuto per l'ottenimento di una garanzia
rilasciata da un confidi a fronte di un finanziamento erogato dal
sistema bancario o da intermediari vigilati, anche in forma di
leasing.
2. La Giunta regionale, con propria deliberazione su proposta
dell'Assessore competente in materia di credito, sentito
l'Osservatorio regionale, definisce un apposito piano di intervento
con le modalità di corresponsione dei contributi e il relativo
importo; l'importo massimo del contributo non può eccedere i costi
sostenuti dal beneficiario per l'ottenimento della
garanzia.
3. I contributi di cui al presente articolo sono erogati nei
limiti degli stanziamenti di bilancio annualmente a ciò destinati e
conformemente ai principi generali dell'Unione europea in materia
di aiuti di Stato e al quadro della normativa in materia di aiuti
di stato formato, in particolare, dal regolamento (CE) 17 giugno
2014, n. 651/2014/UE e dal regolamento (CE) 18 dicembre 2013,
n. 1407/2013/UE.".
10. La Regione, a seguito dell'apertura di cantieri per la realizzazione di opere pubbliche finanziate o cofinanziate dall'amministrazione regionale, riconosce il disagio economico che subiscono le imprese concedendo appositi contributi a fondo perduto, nel caso di comprovate difficoltà finanziarie dimostrate sulla base di idonea documentazione contabile presentata dai soggetti richiedenti. La Giunta regionale adotta delle apposite direttive nelle quali vengono indicate modalità, criteri e tempi per il riconoscimento del disagio economico e, in particolare, sono individuate:
a) le modalità per la presentazione delle istanze di finanziamento;
b) i criteri per la valutazione delle istanze;
c) i criteri, modalità e termini per la concessione dei finanziamenti.
I contributi di cui al presente comma sono erogati nei limiti degli stanziamenti di bilancio annualmente a ciò destinati e conformemente ai principi generali dell'Unione europea in materia di aiuti di Stato e al quadro della normativa in materia di aiuti di stato formato, in particolare, dal regolamento n. 651/2014/UE e dal regolamento n. 1407/2013/UE.
11. La Regione riconosce la valenza dei marchi DE.CO. (Denominazione Comunale) e DE. COP. (Denominazione Comunale di Provenienza) come strumento di difesa e di promozione delle eccellenze produttive e della identità storica e culturale dei comuni della Sardegna. L'Amministrazione regionale è autorizzata a concedere contributi ai comuni per l'istituzione dei marchi DE.CO. e DE.COP. I contributi di cui al presente comma sono erogati nei limiti degli stanziamenti di bilancio annualmente a ciò destinati e secondo criteri e modalità di erogazione definiti dalla Giunta regionale con propria deliberazione su proposta dell'Assessore competente.
12. Al fine di favorire una organizzazione più efficiente dello
Sportello unico per le attività produttive e per l'attività
edilizia (SUAPE), il comma 7 dell'articolo 29 della legge regionale
20 ottobre 2016, n. 24 (Norme sulla qualità della regolazione e di
semplificazione dei procedimenti amministrativi), è sostituito dal
seguente:
"7. Il SUAPE è istituito entro il 31 dicembre 2019 presso le unioni
di comuni di cui agli articoli 7 e seguenti della legge regionale
n. 2 del 2016 e presso la città metropolitana di Cagliari. Le città
medie, i comuni della città metropolitana di Cagliari e i comuni
delle isole minori hanno facoltà di istituire un SUAPE comunale.
Allo scadere del termine di cui al primo periodo, in caso di
mancata individuazione, il ruolo di responsabile del SUAPE è
ricoperto dal segretario dell'unione di comuni." )
PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Francesco Sabatini, relatore.
SABATINI FRANCESCO (PD), relatore. Chiedo un minuto di sospensione.
(La seduta, sospesa alle ore 12 e 31, viene ripresa alle ore 12 e 33.)
PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Francesco Sabatini, relatore.
SABATINI FRANCESCO (PD), relatore. Bene, allora al 5 bis: 360 parere contrario; 387 parere contrario; 436, 388, 389, 390, 391, 392, 393, 394, 395, 396, 397 sono pareri contrari; 580 parere favorevole e il 51 parere favorevole; il 163 parere favorevole; il 37 e il 71 c'è un emendamento di sintesi con parere favorevole e ci sono due emendamenti agli emendamenti il 603 c'è un invito al ritiro, il 587 c'è un parere favorevole; 168 è stato presentato un emendamento all'emendamento 594 parere favorevole e anche al 168 parere favorevole; il 520 parere favorevole; il 9 un invito al ritiro; il 242, 243, 244, 246, 247, 249 pareri contrari.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
PACI RAFFAELE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Parere conforme alla Commissione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Alessandra Zedda, relatrice di minoranza. Ne ha facoltà.
ZEDDA ALESSANDRA (FI), relatrice di minoranza. Presidente, c'è un emendamento orale della Commissione e all'emendamento 71, a pagina 261.
PRESIDENTE. Quando arriviamo lì lo formula.
Metto in votazione l'emendamento numero 360. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 387. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 436. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 388. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 389. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 390. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 391. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 392. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 393. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 394. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 395. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 396. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 397. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 580, sostitutivo totale dell'emendamento 51. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Decade il 51.
Metto in votazione l'emendamento numero 163. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Metto in votazione il testo dell'articolo. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
All'emendamento 37 c'è l'emendamento aggiuntivo 603, c'è un invito al ritiro sull'emendamento 603 firmatario onorevole Cocco. Ritirato.
Metto in votazione l'emendamento numero 37. Chi lo approva alzi la mano. Chi non lo approva alzi la mano.
(È approvato)
C'è l'emendamento di sintesi sì, allora il 71.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Sabatini, relatore. Ne ha facoltà.
SABATINI FRANCESCO (PD), relatore. Allora, è un emendamento di sintesi tra il 37 e il 71, il 71 va modificato da 3 milioni a 2 milioni sia nel testo che nelle coperture. Giusto Assessore?
PRESIDENTE. 2.100.000 milioni mi dicono.
SABATINI FRANCESCO (PD), relatore. In modo da dare copertura all'emendamento orale.
Metto in votazione l'emendamento 587.
Ha domandato di parlare il consigliere Raimondo Cacciotto. Ne ha facoltà.
CACCIOTTO RAIMONDO (PD). Un piccolo emendamento verbale sull'emendamento 71, per correggere da minimo a massimo.
PRESIDENTE. No, siamo sul 587 che è sostitutivo totale.
CACCIOTTO RAIMONDO (PD). Allora va bene così.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Alessandra Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA ALESSANDRA (FI). Dopo la chiusura della parentesi che finisce con "titolo 1" è di "100.000 euro per la partecipazione delle imprese artigiane alle principali fiere nazionali di settore".
PRESIDENTE. Grazie, Chiedo se ci sono osservazioni a questo emendamento orale? Non ci sono osservazioni sull'emendamento orale.
Ha domandato di parlare il consigliere Gianfranco Congiu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CONGIU GIANFRANCO (Partito dei Sardi). Nella concitazione del momento non vorrei che sfuggisse però il merito di questo emendamento, che va a raggiungere con una misura specifica, ad invarianza peraltro di poste finanziarie, va a raggiungere il mondo artigiano. Mondo artigiano che in più di un'occasione ha fatto presente come il passaggio generazionale tra padri e figli, o tra figli e padri, non fosse adeguatamente sostenuto, anzi non fosse sostenuto per niente. E con questo noi abbiamo appreso, soprattutto durante le audizioni nella Commissione speciale, abbiamo appreso che questo poteva creare come dire la apripista per un fenomeno di emigrazione e di abbandono delle imprese artigiane sarde, proprio per effetto che non vi fossero misure di incentivazione al passaggio generazionale. Sfruttando quindi un'esperienza favorevolmente vissuta sul passaggio generazionale nelle imprese agricole, ecco con questo emendamento originario 71, che io stesso ho proposto e modificato poi con l'emendamento di sintesi 587 noi cerchiamo di dare quel respiro legislativo e finanziario perché si favorisca il passaggio generazionale. Ma devo anche fare ammenda perché nella redazione dell'emendamento di sintesi che ho scritto mi son dimenticato, ahimè, di inserire tra i firmatari anche tutti i colleghi della Commissione oltre al presidente Deriu, anche l'onorevole Lampis, anche l'onorevole Rubiu, l'onorevole Crisponi, Eugenio Lai, insomma tutti quelli che hanno fatto parte di quella Commissione in cui abbiamo audito il grido d'allarme del mondo degli artigiani e abbiamo cercato di tradurlo in questo emendamento di sintesi. Per cui chiedo ai firmatari, ai colleghi che ho menzionato se vogliono apporre la loro firma e quindi dare il senso di una operazione corale, Presidente.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Deriu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DERIU ROBERTO (PD). Grazie per dare merito al presidente Congiu e anche agli altri che hanno collaborato a questo emendamento, cito anche il vicepresidente della Commissione speciale Lampis, perché in Commissione speciale c'è stato dibattito sia sul problema del passaggio generazionale, sia sul problema posto molto fortemente dal presidente Congiu di un vantaggio anche per le zone interne, quindi una politica che fosse anche di coesione, e devo dire che questo rimaneggiamento complessivo del corpo degli emendamenti coglie nel segno, facendoci raggiungere i risultati. Quindi senz'altro il voto è positivo.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianni Lampis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LAMPIS GIANNI (Fratelli d'Italia). Grazie Presidente, sì per anch'io dire che questo emendamento, a cui aggiungo la mia firma, naturalmente, accogliendo positivamente l'invito dell'onorevole Congiu. Si inserisce nel percorso che la Commissione speciale, magistralmente presieduta dall'onorevole Deriu, ha svolto nelle settimane precedenti. E quindi naturalmente, come è stato detto dai colleghi, il problema del passaggio generazionale tra padre e figlio è un problema che il settore dell'artigianato ha lamentato durante le audizioni in Commissione. Le associazioni di categoria hanno evidenziato come sia difficile oggi per un figlio decidere coraggiosamente di restare in quell'azienda di famiglia, decidere coraggiosamente di avere a che fare con lo Stato con le imposte, con i tributi. Ecco noi oggi proviamo con questo emendamento a dire a queste persone che siamo loro vicini, sosteniamo questo loro coraggio, con la speranza che questo segmento importante dell'economia regionale possa trovare all'interno di questa manovra finanziaria quel giusto sostegno che il comparto merita.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere per Luigi Crisponi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CRISPONI LUIGI (Riformatori Sardi). Sì per assicurare naturalmente il plauso all'emendamento. Però mi rivolgo all'onorevole Congiu presentatore dell'emendamento e facevo questa semplice riflessione che probabilmente meriterebbe una correzione in corsa: il tempo che viene richiesto per dipendenti da almeno dieci anni, collega Congiu, mi sembra insomma un po' impegnativo per la moria e la qualità e l'intensità della mortalità d'azienda. Probabilmente questi dieci anni potrebbero essere ridotti, magari dipendenti da almeno c'è questa parolina che poi addirittura estende probabilmente andrebbe riportato a cinque anni. E credo che sia già un grande risultato a dipendenti che in una situazione, uscendo dalla crisi, hanno serie intenzioni di proseguire questo percorso nel settore artigiano. Quindi probabilmente i dieci anni mi sembrano davvero un'eternità che potrebbe valere per i figli ma forse per un dipendente potrebbe essere una finestra che si apre in un futuro probabilmente meno nebuloso o rischioso quale quello che stiamo attraversando. La proposta di un emendamento orale sarebbe quello di una correzione in corsa nel periodo in cui si parla di dipendenti da almeno dieci anni, ridurlo a cinque anni.
PRESIDENTE. È stato presentato un emendamento orale che riduce a cinque anni il periodo della dipendenza. Quindi chiedo se ci sono osservazioni all'emendamento orale, non ci sono, quindi acquisito l'emendamento orale.
Metto in votazione l'emendamento numero 587, parere favorevole della Commissione.
Poiché nessuno domanda di parlare, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Decadono quindi gli emendamenti numero 37 e 71.
Passiamo all'emendamento numero 168 a cui è stato presentato un emendamento aggiuntivo numero 594 con parere favorevole della Commissione.
Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Sabatini. Ne ha facoltà.
SABATINI FRANCESCO (PD), relatore. In diminuzione va sostituita la copertura: missione 15, programma 3, Titolo 1, Capitolo SC 06.1068.
PRESIDENTE. Quindi acquisita la nuova copertura, metto in votazione l'emendamento numero 594 parere favorevole della Commissione.
Poiché nessuno domanda di parlare, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 168 parere favorevole della Commissione.
Poiché nessuno domanda di parlare, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 520 parere favorevole della Commissione.
Poiché nessuno domanda di parlare, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.
(È approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 9, c'è un invito al ritiro.
Ha domandato di parlare la consigliera Daniela Forma. Ne ha facoltà.
FORMA DANIELA (PD). Presidente grazie, per rappresentare che questo emendamento, sul quale c'è un invito al ritiro, riguarda l'attuazione della legge della panificazione. Questo Consiglio regionale ha già messo importanti risorse sia nel 2018, le sta confermando anche nel 2019 sul triennale, per la promozione del contrassegno regionale che attesta la vendita del pane fresco. E peraltro il 18 dicembre partirà la campagna di promozione anche sui media. Quindi insomma son dei BEI risultati che congiuntamente stiamo portando avanti. Questo riguarda invece l'attuazione dell'articolo 4 comma 5 della stessa legge, ossia della formazione del responsabile dell'attività. So che l'assessore Paci al di là della formale copertura di questo emendamento avrebbe dovuto interloquire con l'Assessore del lavoro per capire se comunque ci sarebbe stata nelle pieghe del bilancio di quell'Assessorato la possibilità di dare copertura a questo intervento. Quindi chiederei alla Giunta magari prima del ritiro di sapere come stanno le cose, grazie.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito assetto del territorio.
PACI RAFFAELE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Come ho avuto modo di rappresentare all'onorevole Forma, d'accordo anche con l'assessore Argiolas che è seduta qui accanto a me, confermiamo l'interesse per questo settore anche per dare risposte in tema di formazione. Ci sono risorse importanti anche sul FSE e sono sicuro che riusciremo a trovare il modo per effettivamente far partire questa azione che riteniamo importante.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Daniela Forma. Ne ha facoltà.
FORMA DANIELA (PD). Perfetto ringrazio la Giunta e ritiro l'emendamento.
PRESIDENTE. Ritirato l'emendamento numero 9.
Metto in votazione l'emendamento numero 242, parere contrario della Commissione.
Poiché nessuno domanda di parlare, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 243, parere contrario della Commissione.
Poiché nessuno domanda di parlare, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 244, parere contrario della Commissione.
Poiché nessuno domanda di parlare, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 246, parere contrario della Commissione.
Poiché nessuno domanda di parlare, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 247, parere contrario della Commissione.
Poiché nessuno domanda di parlare, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 249, parere contrario della Commissione.
Poiché nessuno domanda di parlare, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
SABATINI FRANCESCO (PD), relatore. Presidente, chiedo un minuto di sospensione.
PRESIDENTE. Un minuto di sospensione, prego.
(La seduta, sospesa alle ore 12 e 51, viene ripresa alle ore 13 e 03.)
PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Francesco Sabatini, relatore.
SABATINI FRANCESCO (PD), relatore. Sull'emendamento numero 361 parere contrario, sugli emendamenti numero 398, 335, 399, 400, 401, 402, 403, 404, 405, 406, 407, 408, 409, 410, 411 parere contrario, sempre sugli emendamenti soppressivi parziali numero 412, 413, 414, 415, 416, 417, 418, 419, 420, 421, 422, 423, 424, 425, 426, 427, 428, parere contrario. All'articolo 6, sostitutivi parziali, sul 99 parere favorevole, sul 581, emendamento all'emendamento del 530, parere favorevole, sul 530 parere favorevole, sul 34 parere favorevole, sul 158 parere favorevole. Aggiuntivi: sul 140 parere favorevole, il 192… è stato presentato il 579, però c'è un invito al ritiro sul 152, quindi se c'è un invito al ritiro sono decaduti gli emendamenti. Sul 534 c'è il parere favorevole, c'è un parere favorevole anche sul 582, che è un emendamento all'emendamento, sul 10 c'è, credo, un sostitutivo totale, il 612, con parere favorevole, sul 577 c'e un invito al ritiro…
PRESIDENTE. Il "577" è inammissibile.
SABATINI FRANCESCO (PD), relatore. È inammissibile. Sul 57 mi rimetto all'Aula, sul 97 mi rimetto all'Aula, sul 139 mi rimetto all'Aula, sul 134 c'è un parere favorevole, sul 285 c'è un invito al ritiro, e sul 592 c'è un parere contrario, sul 542 c'è un parere favorevole…
PRESIDENTE. Il "542" è inammissibile.
SABATINI FRANCESCO (PD), relatore. È inammissibile?
PRESIDENTE. Sì.
SABATINI FRANCESCO (PD), relatore. Sul 575 c'è un invito al ritiro, sul 28 c'è un parere favorevole, sul 29 c'è un parere favorevole, sul 52 c'è un parere favorevole, sul 206 c'è un parere favorevole, sul 26 c'è un invito al ritiro, sul 44 c'è un parere favorevole, sul 77 c'è un invito al ritiro, sul 175 c'è un invito al ritiro, sul 180 c'è un invito al ritiro, sul 287 c'è un invito al ritiro, sul 69 c'è un invito al ritiro, sul 120 c'è un parere contrario, sul 189 c'è un invito al ritiro, sul 190…
PRESIDENTE. Il 189, il 190 e il 205 sono inammissibili.
SABATINI FRANCESCO (PD), relatore. Sul 207 c'è un parere favorevole, sul 209 c'è un invito al ritiro, sul 210 c'è un parere contrario, sul 217 c'è un parere contrario, sul 251 c'è un parere contrario, sul 250 c'è un parere contrario, poi c'è un sostitutivo parziale che avrebbe il parere favorevole, ma se il parere è contrario dell'emendamento… Sul 252 parere contrario, sul 283 parere contrario, sul 286 parere contrario, sul 503 c'è un invito al ritiro, sul 508 c'è un parere favorevole, il 514 è inammissibile, e il 598, ma c'è un invito al ritiro sul 514. Sul 600 c'è un parere favorevole, ma sul 515 c'è un invito al ritiro, quindi vedremo al momento. Sul 536 c'è un parere favorevole, sul 609…
PRESIDENTE. È inammissibile il 609.
SABATINI FRANCESCO (PD), relatore. È inammissibile il 609. Quindi, parere favorevole sul 536. Sul 537 parere favorevole, sul 556 parere favorevole, sul 557 c'è un invito al ritiro, sul 564 c'è un invito al ritiro, sul 565 c'è un invito al ritiro, sul 567 c'è un parere favorevole, sul 136 il parere è favorevole, l'emendamento all'emendamento è inammissibile…
PRESIDENTE. È inammissibile il "136".
SABATINI FRANCESCO (PD), relatore. Anche il 136 è inammissibile?
PRESIDENTE. Sì. Grazie.
Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.
PACI RAFFAELE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ho solo due precisazioni rispetto ai pareri espressi dalla Commissione, che condivido, il primo è sull'emendamento numero 590 all'emendamento numero 250, a pagina 340… sull'emendamento numero 590 all'emendamento numero 250, a pagina 340, il parere è favorevole, però dovendo cassare il comma 2. Al "590" va cassato il comma 2, dopodiché io avevo un invito al ritiro sul "567", pagina 354.
SABATINI FRANCESCO (PD), relatore. Parere favorevole.
PACI RAFFAELE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Perfetto, allora confermo anch'io.
PRESDIENTE. È aperta la discussione sull'articolo 6 e sugli emendamenti.
Sull'ordine dei lavori
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Desini. Ne ha facoltà.
DESINI ROBERTO (Partito dei Sardi). Sull'ordine dei lavori. Chiedo gentilmente, Presidente, dato che abbiamo l'onore di avere qui presente l'assessore della sanità Arru, e siccome abbiamo chiesto il suo intervento in aula nella seduta dell'8 novembre per relazionarci e confrontarci per quanto riguarda la situazione del Policlinico di Sassari, chiedo gentilmente a lei e ai colleghi dell'aula, se siamo d'accordo, prima di iniziare la discussione sull'articolo, se l'Assessore può riferire per quanto riguarda il Policlinico, visto che le interrogazioni, le lettere prodotte e inviate all'Assessore e al Presidente non hanno prodotto nessun effetto, e quindi vorremmo venire a conoscenza di com'è la situazione del Policlinico sassarese, se possiamo avere questo onore e soprattutto questa opportunità. Grazie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Augusto Cherchi. Ne ha facoltà.
CHERCHI AUGUSTO (Partito dei Sardi). Sulla discussione generale…
PRESIDENTE. Siamo in finanziaria, quindi non è prevista nessuna comunicazione.
CHERCHI AUGUSTO (Partito dei Sardi). Perché è intervenuto sull'ordine dei lavori l'onorevole Desini, quindi aspettavo magari una risposta. Io voglio intervenire, invece, in quanto l'articolo 6 è un articolo che parla di sanità, e volevo chiedere all'Assessore di chiarire alcune cose, se è possibile, visto che chiarimenti in Commissione sugli argomenti che sto per trattare non ne abbiamo avuto. Mi riferisco, Assessore, all'ultima sua audizione, dove le ho posto alcune domande molto ben circostanziate, ricevendo una laconica risposta, che è: "Verifico". Io sono del parere, Assessore, che se un assessore viene in Commissione e gli si viene posta una domanda molto ben circostanziata e specifica su un argomento così importante, adesso diciamo quali sono gli argomenti, così come poi ne parleremo nel corso della discussione, io non posso ricevere da un Assessore la risposta "verifico", perché allora mi viene il dubbio che, o ha poco rispetto nei confronti della Commissione, o probabilmente non doveva venire in Commissione in quella giornata, perché se io sto parlando, Assessore, di una delibera fatta da un suo direttore generale in cui, a due mesi dalle elezioni, mette a bando 54 primariati, chiedendole motivazione su questa inopportuna, ripeto, inopportuna delibera, quantomeno perché siamo a due mesi dalle elezioni, e se prima vigeva una regola non scritta del semestre bianco, io avrei preferito anche un trimestre bianco, probabilmente, o probabilmente anche un quadrimestre bianco, ma non a bocca di elezioni arrivare con una delibera di questo genere. Però quello che io le chiedo, Assessore, e quello che le ho chiesto, è come mai in questa delibera si fa ancora riferimento ad un atto aziendale che prende come spunto una rete ospedaliera che non è stata votata da questo Consiglio, non si possono fare, e le avevo chiesto, a lei, al Presidente Pigliaru e al Presidente Ganau, garanzie in questo senso, di non adottare atti che non fossero conformi alla rete ospedaliera votata. Tutti gli atti che il direttore generale mette in esecuzione fanno riferimento ad una rete ospedaliera che non è stata votata da questo Consiglio; non è la rete ospedaliera dei sardi! Fa riferimento a una rete ospedaliera che è passata in Giunta, ma non votata dal Consiglio, non può essere questa delibera conforme a quello che il Consiglio ha votato, non può essere così! E non mi basta più, Assessore, l'ennesima scusa del mancato invio ai direttori generali, a distanza di quattordici, quasi quindici mesi dal voto in Aula della rete ospedaliera, scuse, dicevo, che possano giustificare il mancato invio delle linee di indirizzo ai direttori generali per modificare gli atti aziendali. A 15 mesi dal voto, in qualunque democrazia, Presidente, Assessore, in qualunque democrazia un ministro o un assessore che non attua un voto del Parlamento sardo non dovrebbe sedere dove sta seduto lei, non dovrebbe sedersi, perché lei ha avuto 14 mesi per mandare questi atti di indirizzo e non li ha ancora votati. A che cosa assistiamo? Assistiamo al fatto che i direttori generali continuano a produrre documenti su un qualcosa che questo Consiglio non ha votato, lei non può esautorare questo Consiglio dalle sue prerogative, non lo può esautorare, non può esautorare la Commissione dalle sue prerogative, Assessore, non lo può fare con gli atti di indirizzo sugli atti aziendali, non lo può fare col Programma sanitario triennale, che è un atto di programmazione che è proprio dell'Organo esecutivo e legislativo di questa Regione, e che a tutt'oggi non è ancora passata né in Giunta né in Commissione. Non possiamo delegare a un direttore generale atti che sono propri di questo Consiglio! Il Piano sanitario triennale è un atto di programmazione non solo sanitario, ma anche economico, e noi non possiamo delegare a un direttore generale un atto che è proprio di questo Consiglio. Grazie.
Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: "Legge di stabilità 2019" (557/A)
PRESIDENTE. Non ho altri iscritti a parlare, vi siete tutti iscritti dopo i termini. Onorevole Zedda, può intervenire in qualità di Capogruppo, prima però c'è l'onorevole Daniele Cocco.
E' iscritto a parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.
COCCO DANIELE (SDP). Io vorrei capire. È stata dichiarata l'inammissibilità dell'emendamento numero 136 e qualche minuto fa è passato l'emendamento della Giunta regionale numero 520, vorrei capire che differenza c'è fra gli argomenti, perché uno è stato dichiarato ammissibile e l'altro no.
PRESIDENTE. Allora, il numero 520 modifica una norma che è presente, mentre l'altro, quello che è stato dichiarato inammissibile, aggiunge una disciplina alle zone agricole, che evidentemente non è ammissibile.
COCCO DANIELE (SDP). Allora, noi stiamo mettendo in ginocchio tutti coloro che hanno fatto domanda nel primo insediamento, la norma esiste e stiamo modificando com'è stata modificata l'altra, stiamo solo aggiungendo che oltre il titolo di imprenditore agricolo a titolo principale possano costruire anche quelli che siano coltivatori diretti. Quindi mi sembra che sia una norma esistente che si sta modificando, come l'altra è una norma esistente che è stata modificata; cosa cambia nella sostanza?
PRESIDENTE. Cambia nella sostanza che stiamo modificando, stiamo inserendo una nuovo categoria che non era prevista in legge, e quindi stiamo modificando la legge a tutti gli effetti.
COCCO DANIELE (SDP). Mentre l'altra si poteva modificare, come il Regolamento edilizio che è stato approvato ieri si poteva modificare… va bene, ne prendo atto, non è così, sappiamo che comunque mille ragazzi non potranno prendere il premio per il primo insediamento per questioni di buon senso che non vengono ascoltate.
PRESIDENTE. Le modifiche sul Regolamento edilizio sono state dichiarati inammissibili tutte
COCCO DANIELE (SDP). No no!
PRESIDENTE. Sì!
DESINI ROBERTO (Partito dei Sardi). Sull'ordine dei lavori, Presidente, mi potrebbe dare una risposta?
PRESIDENTE. Gliel'ho già data la risposta, che siamo in Finanziaria e non è prevista l'audizione di nessun Assessore.
E' iscritta a parlare la consigliera Alessandra Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA ALESSANDRA (FI) Presidente, io prendo atto, perché credo che sia appena avvenuta una mozione di sfiducia verbale in quest'Aula nei confronti dell'Assessore Arru da parte del collega Congiu, e volevo dire anche che, considerato tutto, oramai siamo alla fine della legislatura, può essere non incidente, però, almeno per una volta, può dare qualche risposta? Perché il problema del Policlinico di Sassari è un problema serio, anche quello, al pari dell'AIAS qui sotto, una serie di situazioni di emergenza che, purtroppo o per fortuna, sono nella completa responsabilità dell'Assessore Arru. Io dico, almeno questa volta Possiamo dare la parola all'Assessore e andare contro tutti i protocolli per un caso così importante? Magari l'Assessore ha anche qualche risposta importante da dare.
(Interventi fuori microfono dell'onorevole Roberto Desini)
PRESIDENTE. Allora, l'Assessore può richiedere di intervenire nella discussione in qualsiasi momento, io ho detto che non è prevista nessuna audizione, dopodiché l'Assessore può intervenire in qualsiasi momento nella discussione, ha chiesto di intervenire e può intervenire. Prego, Assessore Arru…
(Interventi fuori microfono dell'onorevole Roberto Desini)
PRESIDENTE. Onorevole Desini, la deve smettere di fare scenate così! Non ha senso quello che sta facendo. Io le ho dato la risposta sulla sua richiesta, la sua richiesta non è ammissibile, mentre l'Assessore Arru può decidere di intervenire nella discussione in qualsiasi momento, ed è quello che sta facendo. Grazie.
Ha facoltà di parlare, per la Giunta, l'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale.
ARRU LUIGI, Assessore tecnico dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale. Grazie, Presidente. In relazione al Policlinico penso che sia importante chiarire che la Regione non c'entra niente, chiariamo un punto, c'è una situazione importante debitoria da parte del dell'attuale proprietà di 35 milioni, in più c'è una prescrizione di 19 milioni di lavori di ristrutturazione, dal 2013 è stato chiesto di presentare una domanda di accreditamento, si è data disponibilità da parte degli Uffici, però ricordo che è in corso, penso che deciderà adesso un giudice, una procedura fallimentare, il giudice dovrà decidere se l'offerta di una ditta che ha fatto la proposta è valida per soddisfare i creditori, ma la Regione non ha un ruolo, per cui non riesco a capire l'attinenza con la Regione, la Regione ha dato la disponibilità per mantenere i posti a Sassari e mantenere il budget a Sassari, quindi è una questione che adesso è legata al ruolo del tribunale. Per quanto riguarda poi il problema della procedura è stata riavviata una procedura di accreditamento provvisorio che riguarda soprattutto le parti ambulatoriali, riabilitative della degenza internistica, mentre per quanto riguarda le sale ci sono delle prescrizioni, delle norme sopraggiunte anche successivamente al 2013 che devono essere rispettate. Però è stata data la massima disponibilità per riaprire la partita dell'accreditamento, per mettere quindi in base alla proposta originaria del commissario giudiziale, quindi far sì che ci fosse un affitto preferenziale, perché questa è la scelta che ha fatto il giudice tenendo la situazione come una situazione di emergenza, che possa portare poi a una voltura da parte del notaio, però con l'obbligo da parte della ditta subentrante di garantire dei lavori che vengono considerati urgenti e improrogabili. Ripeto, è una partita molto complessa che è in mano al giudice in questo momento.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Paolo Truzzu. Ne ha facoltà.
TRUZZU PAOLO (Sardegna). Rinuncio.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Roberto Desini in qualità di Capogruppo. Ne ha facoltà.
DESINI ROBERTO (Partito dei Sardi). Presidente, non faccio nessuna scenata, è che dopo un mese per cercare di parlare di un problema così importante quale quello del Policlinico sassarese si debba ricorrere a queste forme me ne dispiace. Comunque ancora una volta ne prendiamo atto. Io le ricordo ancora una volta, assessore Arru, con grande dispiacere non ho potuto votare la mozione di sfiducia presentata dai colleghi del centrodestra perché fisicamente e materialmente non ero presente, altrimenti l'avrei fatto con grande piacere come avevo dichiarato, ma lo faccio oggi - così come l'ho fatto ieri e così come lo farò domani - anche perché ciò che le ha appena detto il collega Augusto Cherchi, in qualsiasi altro contesto e qualsiasi altro Assessore avrebbe, in maniera dignitosa, preso i piedi e rassegnato le dimissioni, cosa che non avviene per quanto la riguarda. Ho appreso dagli organi di stampa, in una sua intervista, che sta pensando di candidarsi alle prossime elezioni regionali. Io me lo auguro vivamente, mi auguro che si sottoponga al giudizio degli elettori, mi auguro che così possa constatare di persona il suo indice di gradimento nella popolazione sarda e soprattutto non vedo l'ora che arrivi questo benedetto febbraio, ma sa perché? Perché così finisce il suo mandato, perché così libereremo la sanità dall'assessore Arru. Non vedo l'ora! Dopo io non so se verrò rieletto, chiunque ci sarà, ma sicuramente noi ci libereremo della sua gestione.
Ieri, leggo un comunicato della Corte dei Conti, siccome lei ci ha detto tutta una serie di inesattezze e soprattutto di cose non corrispondenti alla verità in questi cinque anni, e soprattutto lei sistematicamente ha disatteso quello che era il mandato e quello che è stato il legiferato da parte di questo Consiglio regionale, così come dimostra la rete ospedaliera, in barba e dispregio di quella che è la volontà popolare, perché questa Assise (è bene che glielo ricordi ancora una volta) è l'espressione della volontà dei sardi che lei non rappresenta in quanto non eletto, la Corte dei Conti dice che per quanto riguarda la spesa farmaceutica i conti non tornano e quindi quello che lei ci riporta qui in Aula non corrisponde al vero. Soprattutto la Corte dei Conti dichiara che è veramente un'impresa titanica riuscire ad avere dei dati lineari tra tutto il settore della sanità in Sardegna, ma soprattutto io sono contro di lei perché con lei sono aumentate le liste d'attesa e glielo ricorderò sempre. Con lei sono state chiuse le guardie mediche, lei ha continuato a far sì che si attingessero dalle agenzie interinali senza far scorrere le graduatorie, ha bloccato il turnover, chi più ne ha più ne metta. Allora, con convinzione e determinazione le debbo dire che se lei, in occasione della mozione di sfiducia, ha detto che ogni mia dichiarazione per lei era una medaglia, facendo vedere anche di avere un certo humor, le devo dire che dato che me la tira proprio, è successo nel mio paese di residenza, al Comune di Sennori, che qualche lustro fa vi era un parroco che non era passato alla storia per delle grandi gesta e soprattutto per non avere una grande simpatia con la popolazione e a questo parroco a un certo punto lo invitarono a uscire dalla parrocchia e si trovò un bell'asinello e detto in sardo "che lu bogarono a caddu a s'ainu". Io ovviamente l'asinello qui non lo posso portare per ovvi motivi di rispetto istituzionale e anche logistici, però guardi che simbolicamente oggi io le consegno l'asinello e la inviterei ad andare fuori da quest'aula con l'asinello. Detto questo mi auguro che febbraio arrivi quanto prima e dimostro ancora una volta la mia contrarietà alla gestione del suo Assessorato in questi cinque anni, che sicuramente passeranno alla storia per tutti gli aspetti negativi.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Francesco Agus in qualità di Capogruppo. Ne ha facoltà.
AGUS FRANCESCO (Gruppo Misto). Presidente, ho appreso della dichiarazione di inammissibilità dell'emendamento numero 536 presentato dalla Giunta regionale. Segnalo all'Aula il fatto che a quell'emendamento era stato presentato un emendamento all'emendamento, il numero 609, concordato con la Giunta regionale che puntava a risolvere uno dei problemi che rendono inapplicabile e quindi che non rendono possibile la spesa relativa all'applicazione in Sardegna del decreto legislativo 75/2017. È un problema che riguarda in particolar modo l'impossibilità oggi di stabilizzare il personale non in possesso di qualifica specialistica, parlo in questo caso dei biologi, che però possiede tutti i requisiti previsti dalla normativa statale in materia e quindi possiede sia i mesi di lavoro presso le aziende ospedaliere, sia la selezione all'ingresso. È uno dei tanti casi in cui è necessaria una norma regionale o comunque intervenire in norma per consentire una spesa e in questo caso l'applicazione di norme statali che puntavano né più né meno alla risoluzione di problematiche complesse che si trascinano nelle nostre amministrazioni da decenni. In questo caso io mi complimento per il lavoro fatto in materia di risoluzione del problema del precariato nel comparto sanitario, ma credo che sia impossibile in una situazione come questa fare figli e figliastri e quindi applicare pedissequamente le norme e garantire la risoluzione di alcuni problemi e dimenticarsi di altri, soprattutto quando ci si accorge della difficoltà e quindi ci si accorge di essere costretti a intervenire con norma a quindici giorni dalla fine dell'anno. Quindi, io chiedo all'Assessore alla sanità e all'Assessore alla programmazione una riflessione ulteriore per capire anche attraverso un emendamento orale - che ovviamente deve essere condiviso dall'Aula - se anche attraverso un emendamento orale ci sia la possibilità di intervenire in questo testo perché è tacito il fatto che questa è l'ultima legge, o comunque forse la semplificazione potrebbe andare alla settimana prossima, però ci sarà ben poco spazio per altri testi, ed è chiaro che senza una risoluzione, inserita in finanziaria, ovviamente compatibile con le norme, che abbia quindi in qualche modo una connessione con le norme di spesa, sarebbe assolutamente impossibile garantire la continuità lavorativa a chi lavora da vent'anni in diverse ASL della Sardegna. Per questo motivo chiedo, non so se adesso o nei prossimi minuti, sempre che l'Assessore sia disponibile, cinque minuti di pausa per lavorare a una soluzione.
PRESIDENTE. Sì, una specificazione l'emendamento numero 536 non è inammissibile, è inammissibile l'emendamento numero 609.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Paolo Flavio Zedda. Ne ha facoltà.
ZEDDA PAOLO FLAVIO (SDP). Presidente, io intervengo solo perché voglio dissociarmi apertamente dal tono con cui è intervenuto l'onorevole Desini, io credo che non sia ammissibile in quest'Aula che si utilizzi un registro linguistico di questo genere, con attacchi personali rabbiosi, beceri, decorati dalla promessa di regalo di asinelli, insomma ognuno regala quello che ha a disposizione, ma io voglio dire chiaramente che mi dissocio da questa maniera di rapportarsi alle istituzioni e alla persona.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Pietro Cocco. Ne ha facoltà.
COCCO PIETRO (PD). Presidente, anch'io intervengo per le stesse ragioni del collega Zedda. Io credo che sia inaccettabile non rispettare le idee degli altri, ognuno ha il diritto di esprimere in quest'Aula le proprie opinioni, anche nel modo più duro con cui si possono esprimere le proprie idee, ma ritengo che sia inaccettabile, Presidente, consentire di utilizzare questi toni a qualsiasi collega nei confronti di un Assessore, nei confronti di chiunque, non è accettabile, non è la prima volta, altre volte abbiamo replicato in una maniera abbastanza morbida rispetto alle cose, ma oggi credo che si sia passato il limite, non è più assolutamente accettabile. Io se sarò costretto a sentire ancora una volta una roba del genere uscirò dall'aula e chiederò ai colleghi di fare lo stesso, perché questo non può essere il luogo nel quale uno lava i propri rancori e le proprie vendette personali, ci sono altri luoghi per fare queste cose, questo non è il luogo adatto, al di là di che cosa uno pensi, d'accordo o contrario rispetto all'opinione di un altro, questo è il luogo delle idee e del confronto delle idee, non è il luogo nel quale si lavano i rancori personali, non esistono cose di questo tipo. Per cui è inaccettabile un comportamento del genere e credo che lei abbia il dovere di censurare atteggiamenti di questa natura.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.
PACI RAFFAELE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ho chiesto di parlare in qualità di Vicepresidente, perché penso anch'io che i toni usati siano davvero inaccettabili. Le critiche sono sempre accettate, soprattutto quando provengono dal Consiglio regionale e dai Consiglieri che esercitano la loro funzione, ma non si può veramente mai cadere nei toni, nel linguaggio, nelle accuse personali, nel rancore che ho sentito qui dentro, quindi a nome della Giunta esprimo la totale assoluta solidarietà all'Assessore alla sanità, col quale voi lo sapete tante volte ho avuto discussioni sui contenuti, e ripeto in quest'aula, che frequento soprattutto in occasione della finanziaria da tanto tempo, ci sono attacchi, è giusto, fa parte della normale dialettica, li avete fatti a me anche ieri, però sempre con i toni dovuti, su questioni di sostanza e mai attacchi personali. Io penso che si debba chiudere questa parentesi, tornare ai temi della sanità, nell'analisi dell'articolo 6, e continuare ad intervenire sulla sostanza delle cose da fare, ce ne sono tante, cose anche nella discussione in quegli emendamenti che stiamo vedendo da migliorare, però sempre mantenendo il giusto equilibrio e i giusti toni.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Gianfranco Congiu. Ne ha facoltà.
CONGIU GIANFRANCO (Partito dei Sardi). Presidente, questa è la seconda volta che intervengo ponendo un quesito, ma è un problema di forma, o di sostanza? Io sul richiamo ad una sorta di potere punitivo da parte dell'Aula nei confronti di chi trascende, nei confronti di chi utilizza un determinato linguaggio non oso proferire verbo, ognuno di noi ha il suo stile rappresentativo, ognuno di noi ha la sua retorica, però chiedo all'Aula e chiedo a lei, Presidente, e chiedo anche all'assessore Arru, che da questo gruppo, da questi banchi per due giorni noi stiamo ponendo dei problemi di merito, che hanno origine in due fatti specifici rispetto ai quali io le chiedo come Capogruppo di intervenire e di rispondere. Ed i fatti specifici sono la delibera TS 1195 del 4 dicembre, di cui io ho parlato ieri, mentre sollecitavo la sua presenza in Aula, e soprattutto poi il decorso delle sorti del Policlinico sassarese. Mi rifaccio a quello che ha detto il consigliere Cherchi poc'anzi, quindi al bando i formalismi, andiamo alla vera sostanza delle cose. Noi abbiamo denunciato in quest'Aula che un atto legislativo, votato da quest'Aula, rispetto al quale i colleghi prima di stracciarsi le vesti dovrebbero difendere il prodotto del loro intelletto legislativo, ecco, rispetto al prodotto dell'intelletto legislativo di quest'Aula assistiamo a degli attacchi inverecondi di disapplicazione di ciò che quest'Aula ha votato, ed il riferimento è agli atti attuativi della rete ospedaliera. Domanda, la sostanza del problema è: quest'aula vota un modello di rete, disatteso, disapplicato, rispetto ai quali denunciamo pubblicamente il fatto che delibere attuative vogliano attuare un modello di rete diverso da quello che tutti noi abbiamo votato. Spero di avervi rappresentato l'argomento nelle forme consentite e dovute e attendiamo una risposta.
PRESIDENTE. É iscritto a parlare il consigliere Marco Tedde. Ne ha facoltà.
TEDDE MARCO (FI). Presidente, io credo che la notizia vera oggi non sia quella relativa al fatto che in Aula si discute una Finanziaria asfittica… la notizia è che…
Ma, mi scusi signor capogruppo Cocco, io non l'ho mai interrotta in cinque anni, ma per quale motivo lei si deve in questo modo rivelare alla fine della legislatura, è preferibile che lei continui con il suo aplomb. Ma, Presidente, io le chiedo di intervenire, non mi può interrompere così, anche perché non lo sento, mi piacerebbe sentirlo in modo da potergli rispondere a tono.
Detto questo, oggi la vera notizia non è che si discute la finanziaria, la vera notizia è che questa maggioranza è crollata, che questa maggioranza è fallita, che questa maggioranza non c'è più. Il problema non è l'Assessore della sanità, il problema non è il bersaglio di tutti i Consiglieri di maggioranza, cioè l'assessore della sanità, il problema è che non c'è più la maggioranza e bisogna prenderne atto. Ma non c'è più non solo perché il Partito dei Sardi oggi dice queste cose, ma perché il leader del Partito dei sardi, ex assessore dei lavori pubblici, oggi ha fatto un attacco di una forza esplosiva nei confronti del Presidente Pigliaru, tirando in ballo nomine di dirigenti, tirando in ballo capi di gabinetto che vincono selezioni, sono cose di una gravità inaudita, prendetene atto, abbandonate il capo, avete fallito, è questo il tema! Non c'è soltanto il tema della sanità che in questa Regione purtroppo si è rivelata come gestione un disastro, il tema vero è che non ci siete più. È evidente che il fallimento è sotto gli occhi di tutti, è evidente che il fallimento è conclamato, è evidente che siete dei (…) i sotto questo e sotto altri profili, è evidente che non c'è soluzione ai problemi che avete creato, e lo dice anche la Corte dei Conti, non lo dice soltanto Manichedda, non lo dice soltanto Cherchi, non lo dice soltanto Desini, lo dice la Corte dei conti, avete fallito sotto il profilo della spesa della sanità che era un vostro obiettivo quello di ridurre la spesa, ma avete fallito nella riforma, quella riforma con la quale avete accentrato tutti i poteri in un unico Vicerè, quella riforma che ha allontanato i sardi dai servizi, dalle prestazioni sanitarie, quella riforma che ha reso più difficile per i sardi fruire delle prestazioni sanitarie di cui hanno bisogno, tra altre cose una riforma che viene interpretata per gli amici e viene invece applicata per gli avversari e per i nemici o per i territori comunque lontani, come il territorio del nord ovest della Sardegna, la Sardegna anche sotto il profilo della sanità è disegnata come un piano inclinato, va tutto verso il sud, tutto verso il sud! Abbiamo due secondo livello, un a Sassari e uno a Cagliari, ma Cagliari ci sono quattro primi livelli, a Sassari non ce n'è neanche uno, perché il primo livello, Alghero-Ozieri è una fictio per non dire che è una presa per i fondelli, utilizzo il termine fictio, il primo livello nel presidio Alghero-Ozieri sarebbe dovuto partire entro il 31 dicembre ed è di là da venire, è una presa in giro, una presa in giro di dimensioni epocali consumate nei confronti del territorio ma consumata anche nei confronti dei Consiglieri del territorio, nei confronti dei sindaci del territorio che hanno sostenuto comunque questa riforma, che hanno applaudito questa riforma, questa riforma che vede il territorio del nord ovest schiaffeggiato dalla maggioranza e dalla Giunta, quindi il DM 70. Presidente, è assente l'Assessore in Aula, ai sensi del 60 deve essere presente in Aula necessariamente, abbiamo l'Assessore Cocco ma non abbiamo l'assessore Arru. Presidente, l'assessore Arru deve essere in Aula. Durante la discussione l'assessore deve essere in Aula Presidente e lei me lo insegna, ce l'ha insegnato ieri.
PRESIDENTE. Sospendiamo la seduta.
(La seduta, sospesa alle ore 13 e 46, riprende alle ore 13 e 47)
Quindi, fallimento totale della maggioranza, dicevo, decretato oggi e certificato in Aula e fuori dall'aula dall'atteggiamento del PDS che è il secondo gruppo della maggioranza, fallimento della sanità, ma non soltanto fallimento per colpa dell'Assessore, il fallimento è causato da una gestione complessiva della Giunta regionale che ha consentito comunque all'Assessore di fare queste nefandezze politiche Assessore, non nefandezze penali o sociali, nefandezze politiche, che le ha consentito di fare tutti gli errori che lei ha consumato in questi anni, è vero è stato bravissimo sotto il profilo della dialettica e del sufismo, è stato bravissimo nel incantare i serpenti, ma il popolo sardo non l'ha incantato! Il popolo sardo reagirà in modo determinato in modo duro il 24 di febbraio!
Metto in votazione l'emendamento numero 361. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.
(Non è approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 398.
È stata chiesta la votazione elettronica.
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 398.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 335.
Ha domandato di parlare la consigliera Alessandra Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ZEDDA ALESSANDRA (FI). Non ho avuto modo di intervenire, prima però noi su questo emendamento voteremo a favore, anche perché, caro Assessore, noi potremmo anche destinare tutto un bilancio, tutta una finanziaria alla sanità ma tanto lei in cinque anni ha dimostrato che è tutto inutile non glielo dico io, noi glielo abbiamo detto volta per volta e forse lei poteva anche ravvedersi, ma ad oggi le voglio dire che la Corte dei conti ha intanto dichiarato nella relazione che siete assolutamente un fallimento, ma io mi voglio riferire perché più volte siete intervenuti a fare dietrologia, lei in particolare sul passato, e allora le dico che oggi emerge che nel 2016 il disavanzo sanitario della Regione Sardegna, da sempre elevato risulta essere il più alto tra tutte le regioni italiane pari a 320,8 milioni di euro, vorrei ricordarle che quando c'eravamo noi abbiamo lasciato 360 milioni, è vero un po' più alto, ma noi facevamo produzione sanitaria voi siete a zero!
Votazione nominale
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 335.
(Segue la votazione)
Risultato della votazione
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
(Il Consiglio non approva).
La seduta è tolta.
La seduta è tolta alle ore 13 e 52.