Seduta n.10 del 08/04/2009
X Seduta
Mercoledì 8 aprile 2009
Presidenza della Presidente LOMBARDO
La seduta è aperta alle ore 19 e 14.
CAPPAI, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 26 marzo 2009 (4), che è approvato.
PRESIDENTE. Comunico che il consigliere regionale Teodoro Venceslao Rodin ha chiesto congedo per la seduta dell'8 aprile 2009.
Poiché non vi sono opposizioni, il congedo si intende accordato.
Annunzio di presentazione di proposte di legge
PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge:
Capelli - Oppi - Biancareddu - Cappai - Contu Felice - Milia - Obinu - Steri:
"Istituto sardo per il cavallo. Modifiche alla legge regionale 29 luglio 1998, n. 23". (5)
(Pervenuta il 1° aprile 2009 e assegnata alla quinta Commissione.)
Espa - Sanna Gian Valerio - Porcu:
"Interventi strutturali per la messa in sicurezza dell'area interessata dagli eventi alluvionali nel Comune di Capoterra". (6)
(Pervenuta il 2 aprile 2009 e assegnata alla quinta Commissione.)
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.
CAPPAI, Segretario:
"Interrogazione Cappai - Capelli - Biancareddu - Contu Felice - Milia - Obinu - Oppi - Steri, con richiesta di risposta scritta, sullo smembramento dell' Istituto professionale di Stato per l'agricoltura e l'ambiente "Sante Cettolini" di Cagliari". (1)
"Interrogazione Sanjust, con richiesta di risposta scritta, sulle problematiche inerenti l'anomala situazione in Abbanoa a seguito della sospensione e revoca degli incarichi professionali". (2)
"Interrogazione Sanjust, con richiesta di risposta scritta, sulle problematiche inerenti l'organizzazione e la direzione del Servizio di protezione civile della Regione autonoma della Sardegna". (3)
PRESIDENTE. Si dia annunzio dell'interpellanza pervenuta alla Presidenza.
CAPPAI, Segretario:
"Interpellanza Dedoni - Fois sulla gara bandita dall'Assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport in data 11 aprile 2008 per progettazione, restauro, recupero funzionale e allestimento del Padiglione dell'artigianato di Sassari". (3/C-8)
PRESIDENTE. Si dia annunzio della mozione pervenuta alla Presidenza.
CAPPAI, Segretario:
"Mozione Bruno - Uras - Salis - Agus - Barracciu - Ben Amara - Caria - Cocco Daniele Secondo - Cocco Pietro - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Zedda Massimo - Zuncheddu sull'illegittimità della composizione della Giunta regionale con riferimento alla mancata applicazione della legge regionale statutaria 10 luglio 2001, n. 1, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento". (2)
Commemorazione delle vittime del terremoto in Abruzzo
PRESIDENTE. Presidente della Regione, Assessori, colleghe e colleghi, profondamente commossa per la terribile tragedia che ha colpito la popolazione abruzzese e, con lei, l'intera comunità nazionale, voglio esprimere, interpretando i sentimenti di tutta l'Assemblea, la vicinanza e la solidarietà del popolo sardo alle vittime del terremoto. E' stata una vera e propria catastrofe nazionale, che ha causato centinaia e centinaia di vittime, migliaia di feriti, un numero altissimo di sfollati senza più una casa. Questo è uno di quei momenti in cui, più di altri, i cittadini devono sentire forte la presenza e la vicinanza delle istituzioni e l'unità della nostra Nazione.
Le istituzioni sono chiamate a dare il meglio di sé e devo dire che in tutti è prevalsa con orgoglio una sorta di responsabilità nazionale che ha portato le Regioni, compresa la nostra, ma anche i singoli cittadini, a una forte e grande mobilitazione in soccorso dell'Abruzzo, una vera e propria gara di solidarietà nazionale di cui tutti noi dobbiamo essere orgogliosi.
Invito ad osservare un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del terremoto.
(L'Aula osserva un minuto di silenzio in segno di lutto.)
Sospendo la seduta per cinque minuti in segno di lutto.
(La seduta, sospesa alle ore 19 e 21, viene ripresa alle ore 19 e 27.)
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca al primo punto il giuramento dell'Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale, assente al momento del giuramento degli altri componenti della Giunta. Il giuramento degli Assessori nominati dal Presidente della Regione è prescritto dall'articolo 8 della legge regionale statutaria 10 luglio 2008, numero 1 "Legge statutaria della Regione autonoma della Sardegna". Do lettura della formula del giuramento prevista dalla citata legge al termine della quale l'assessore Prato risponderà: "Giuro".
"Giuro di essere fedele alla Costituzione e allo Statuto, di esercitare il mio ufficio al solo scopo del bene inseparabile dello Stato e della Regione nell'interesse generale del popolo sardo".
PRATO, Assessore dell'agricoltura e riforma agro-pastorale. Giuro.
PRESIDENTE. Colleghi, è pervenuta una mozione che viene posta immediatamente all'ordine del giorno con il consenso unanime di tutti i Presidente di Gruppo. Se ne dia lettura.
(Si riporta di seguito il testo della mozione numero 3:
Mozione Diana Mario - Bruno - Capelli - Vargiu - Uras - Sanna Giacomo - Salis - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Campus - Cappellacci - Cherchi - Contu Mariano - De Francisci - Floris Rosanna - Gallus - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lombardo - Murgioni - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Matteo - Sanna Paolo Terzo - Stochino - Tocco - Zedda Alessandra - Agus - Barracciu - Caria - Cocco Pietro - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Soru - Biancareddu - Cappai - Contu Felice - Milia - Obinu - Oppi - Steri - Cossa - Dedoni - Fois - Meloni Francesco - Mula - Ben Amara - Sechi - Zedda Massimo - Zuncheddu - Dessì - Maninchedda - Planetta - Solinas Christian - Mulas - Cocco Daniele Secondo - Mariani - Cuccureddu - Floris Mario di solidarietà alle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto.
IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che, nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2009, si è verificato un sisma di enormi proporzioni con epicentro nei pressi dell'Aquila;
CONSIDERATO che l'evento catastrofico ha provocato non meno di 250 vittime finora accertate e decine di migliaia di senzatetto;
SOTTOLINEATO che diversi centri limitrofi al capoluogo abruzzese sono stati letteralmente rasi al suolo e che l'importante patrimonio storico, culturale e monumentale presente nell'area colpita dal sisma è stato gravemente compromesso;
VALUTATO che le operazioni di soccorso, ricerca dei dispersi, assistenza ai superstiti, messa in sicurezza e ricostruzione richiederanno un ingente impiego di uomini, mezzi e risorse finanziarie;
RAMMENTATO il principio della solidarietà nazionale, cui la Regione Sardegna nella sua storia non è mai venuta meno,
esprime
solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto e cordoglio per le numerose vittime,
ed impegna la Giunta regionale
a mettere a disposizione della Regione Abruzzo tutte le risorse umane e materiali nelle proprie disponibilità affinché possano essere impiegate nelle operazioni di soccorso, ricerca dei dispersi, assistenza ai superstiti, messa in sicurezza e ricostruzione. (3).)
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione. Uno dei presentatori della mozione ha facoltà di illustrarla.
DIANA MARIO (P.d.L.). Signor Presidente, tutti i firmatari della presente mozione ritengono che non sia necessario aprire un dibattito e illustrarla. Ci rimettiamo totalmente alle giuste e opportune dichiarazioni che ella ha fatto e, pertanto, chiediamo che venga posta subito in votazione.
PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la discussione. Metto in votazione la mozione numero 3. Chi la approva alzi la mano. Chi non la approva alzi la mano.
Elezione di quattro Segretari del Consiglio
PRESIDENTE. Comunico che i Gruppi Comunisti-La Sinistra Sarda-Rosso Mori, Italia dei Valori, P.S.d'Az. e Misto, non rappresentati nell'Ufficio di Presidenza, hanno chiesto, ai sensi del secondo comma dell'articolo 4 del Regolamento interno, che si proceda all'elezione di un Segretario per ciascun Gruppo.
L'Ufficio di Presidenza, secondo il dettato del terzo comma del suddetto articolo 4, ha deliberato di accogliere tali richieste in quanto legittime e regolarmente espresse; il Consiglio può pertanto procedere alla relativa votazione.
Verrà consegnata una scheda nella quale ciascun consigliere può scrivere un solo nominativo per ogni Gruppo. Risulteranno eletti i consiglieri che, essendo iscritti ai Gruppi Comunisti-La Sinistra Sarda-Rosso Mori, Italia dei Valori, P.S.d'Az. e Misto, otterranno il maggior numero di voti. A parità di voti è eletto il più anziano di età.
Votazione a scrutinio segreto per l'elezione di quattro Segretari
PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto per schede per l'elezione di quattro Segretari. Invito i Segretari a procedere all'appello.
(Seguono la votazione e lo spoglio delle schede)
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione per l'elezione di un Segretario in rappresentanza del Gruppo Italia dei Valori:
Presenti 73
Votanti 72
Astenuti 1
Schede bianche 9
Schede nulle 5
Hanno ottenuto voti: Giovanni MARIANI, 31; Adriano SALIS, 2.
Viene proclamato eletto Segretario del Consiglio: Giovanni MARIANI.
Proclamo il risultato della votazione per l'elezione di un Segretario in rappresentanza del Gruppo Misto:
Presenti 73
Votanti 72
Astenuti 1
Schede bianche 9
Schede nulle 5
Hanno ottenuto voti: Massimo MULAS, 34.
Viene proclamato eletto Segretario del Consiglio: Massimo MULAS.
Proclamo il risultato della votazione per l'elezione di un Segretario in rappresentanza del Gruppo Comunisti- La Sinistra Sarda-Rosso Mori:
Presenti 73
Votanti 72
Astenuti 1
Schede bianche 9
Schede nulle 5
Hanno ottenuto voti: Claudia ZUNCHEDDU, 32.
Viene proclamata eletta Segretario del Consiglio: Claudia ZUNCHEDDU.
Proclamo il risultato della votazione per l'elezione di un Segretario in rappresentanza del Gruppo P.S.d'Az.:
Presenti 73
Votanti 72
Astenuti 1
Schede bianche 9
Schede nulle 5
Hanno ottenuto voti: Paolo Luigi DESSI', 44; Efisio PLANETTA, 1.
Viene proclamato eletto Segretario del Consiglio: Paolo Luigi DESSI'.
(Hanno preso parte alle votazioni i consiglieri: Agus - Amadu - Bardanzellu - Ben Amara - Biancareddu - Bruno - Campus - Capelli - Cappai - Cappellacci - Caria - Cherchi - Cocco Daniele Secondo - Cocco Pietro - Contu Felice - Contu Mariano Ignazio - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessi' - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo Terzo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.
Si è astenuta: la Presidente Lombardo.)
PRESIDENTE. I lavori del Consiglio sono conclusi. Convoco una Conferenza dei Capigruppo . Il Consiglio verrà riconvocato a domicilio.
La seduta è tolta alle ore 20 e 09.
Allegati seduta
Testo delle interrogazioni, interpellanza e mozione annunziate
in apertura di seduta
Interrogazione Cappai - Capelli - Biancareddu - Contu Felice - Milia - Obinu - Oppi - Steri, con richiesta di risposta scritta, sullo smembramento dell' Istituto professionale di Stato per l'agricoltura e l'ambiente "Sante Cettolini" di Cagliari. (1/A)
I sottoscritti,
appreso che l'Istituto professionale per l'agricoltura e l'ambiente "Sante Cettolini" di Cagliari, con la delibera della Giunta regionale n. 4/9 del 20 gennaio 2009, in attuazione del decreto del Presidente della Repubblica n. 233 del 18 giugno 1998, è stato inserito nel piano di riorganizzazione della rete scolastica che prevede il proposito di smantellare l'attuale assetto dell'istituto e di aggregare le sue sedi ad altre istituzioni scolastiche;
rilevato che detto istituto è attualmente composto da una sede amministrativa situata a Cagliari e da 6 sedi associate ubicate a Maracalagonis, Muravera, Senorbì, Villacidro, Santadi e Villamassargia, quindi in un territorio compreso in tre province diverse che raccoglie un vasto bacino di utenza di zone prevalentemente depresse con livelli socio-economici e culturali che presentano forti criticità;
considerato che:
- circa il 15 per cento degli allievi dell'istituto ha un'età superiore a quella scolare e che ha deciso di conseguire tardivamente una qualifica professionale o un diploma secondario superiore;
- altresì, la scuola accoglie un consistente numero di alunni disabili offrendo ad essi una possibilità di crescita, di integrazione e di socializzazione;
ritenuto che non sussistano i presupposti per mettere in discussione l'attuale situazione organizzativa che, con oltre 600 iscritti, rispetta pienamente i parametri numerici previsti dalla normativa vigente che fissa uno standard generale compreso tra i 500 e i 900 alunni iscritti affinché gli istituti possano preservare la propria autonomia operativa e funzionale;
rilevato, inoltre, che i piani approvati dalle province prevedono l'aggregazione forzata e innaturale di alcune sedi dell'istituto a realtà scolastiche del tutto differenti, l'accorpamento di altre sedi e autonomie deboli, la creazione di nuove autonomie sottodimensionate gravate dal compito di coordinare situazioni complesse, di gestire strutture proprie di un'azienda agraria che ha eminenti e irrinunciabili funzioni didattiche e difficilmente può essere messa in carico a scuole che operano all'interno di problematiche diverse;
constatato che:
- tali scelte rispondono a logiche politiche di stampo localistico ma, nel caso dell'Istituto Cettolini, non soddisfano criteri di funzionalità didattico-amministrativa, dequalificano l'offerta formativa ed in ogni caso non consentono di ovviare alle criticità e all'isolamento delle piccole sedi, condannandole a sicura scomparsa;
- altresì, tali scelte trascurano le conseguenze didattico-organizzative derivanti dalla dispersione di competenze e professionalità, dalla minore possibilità di coordinamento e confronto da parte del personale dell'area di indirizzo,
chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere se:
1) intendano intervenire tempestivamente affinché, nell'ambito dell'attuazione del Piano regionale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche - annualità 2009-2010, venga salvaguardata la peculiarità e l'identità specifica dell'Istituto Cettolini e la sua unicità nell'ambito di un vasto territorio che comprende tutta la Provincia statale di Cagliari;
2) non ritengano opportuno a tal fine, revocare la delibera n. 4/9 del 20 gennaio 2009 approvata dalla precedente Giunta regionale affinché l'Istituto in oggetto venga escluso dall'accorpamento rispondendo esso a tutti i requisiti previsti dalla normativa vigente per il mantenimento della attuale struttura organizzativa.
Interrogazione Sanjust, con richiesta di risposta scritta, sulle problematiche inerenti l'anomala situazione in Abbanoa a seguito della sospensione e revoca degli incarichi professionali.(2/A)
Il sottoscritto,
premesso che:
- nell'aprile 2007, Abbanoa emanò un bando pubblico per la costituzione di un elenco di professionisti esterni cui avvalersi per il conferimento di incarichi professionali e di servizi tecnici con importo inferiore a 100.000 euro;
- l'elenco venne approvato e fatto proprio da Abbanoa nel mese di ottobre dello stesso anno;
- nel marzo successivo, sempre Abbanoa indisse una gara pubblica per il conferimento di circa 120 incarichi di servizi tecnici vari, attingendo dal predetto elenco;
- motivo di tale procedura è determinato dall'impossibilità di Abbanoa a svolgere, con personale proprio, le progettazioni e servizi tecnici vari;
- la gara del mese di marzo 2008 portò Abbanoa ad aggiudicare incarichi a professionisti e raggruppamenti temporanei cui hanno fatto seguito i contratti d'incarico a disciplinare i rapporti fra le parti;
- dal 17 febbraio 2009, Abbanoa avrebbe comunicato agli studi professionali convenzionati di limitare le progettazioni al solo livello preliminare revocando, di fatto, la progettazione definitiva ed esecutiva nonché altri vari servizi tecnici affidati loro;
considerato che:
- questa situazione coinvolgerebbe oltre 100 studi di ingegneria, per la massima parte sardi i quali, come detto, nel mese di marzo 2008 si erano aggiudicati regolari concorsi pubblici di progettazione;
- a tutt'oggi, gran parte di questi studi professionali ha portato a termine la fase del progetto preliminare con la prospettiva di portare a termine l'incarico con le successive fasi di progettazione definitiva ed esecutiva per le quali avevano, con Abbanoa, stipulato regolari convenzioni contrattuali ora bloccate per imposizione della stessa Abbanoa;
evidenziato che:
- a questi studi e a questi professionisti sarebbe stato sottratto, in un modo che eufemisticamente si direbbe ingiusto, il lavoro e i relativi compensi pattuiti;
- gli stessi stanno reclamando, con forza, quanto loro sottratto per univoca decisione di Abbanoa, che avrebbe attuato scelte illogiche e contrarie all'interesse pubblico;
- conseguenze di tale provvedimento, se confermato, sarebbero deleterie per gli studi professionali e in particolare per i tecnici locali che saranno privati di ingenti opportunità di lavoro e di crescita professionale che, a caduta, si estenderà anche alle imprese sarde in quanto, ad ottenere opportunità di lavoro e crescita professionale sarebbero solamente grandi imprese e grandi società di ingegneria ubicate fuori dal territorio regionale le quali, alle società sarde potrebbero subappaltare incarichi mortificanti mentre importanti risorse economiche prenderebbero la via dell'oltre Tirreno;
preso atto che:
- tale scelta di Abbanoa, se non revocata, andrà a far crescere il livello di disoccupazione considerando che a rischio si troverebbero circa 300 professionisti a cui si aggiungerà l'indotto coinvolto;
- le spese di progettazione in contratto corrispondono a 6 milioni di euro, mentre non si comprende che fine faranno i 140 milioni di euro di opere finanziate già stanziati e disponibili;
- questa, assieme ad altre scelte di Abbanoa, parrebbe assunta senza tener conto delle gravi conseguenze, in termini di benefici e di ricaduta occupazionale e senza considerare possibili e gravosi contenziosi giudiziari,
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei lavori pubblici per sapere:
1) se non ritengano urgente intervenire a favore di un'azione di riesame e reindirizzo delle strategie di Abbanoa che riporti gli incarichi in premessa alla posizione contrattuale deliberata poco meno di un anno fa;
2) se non ritengano urgente, per questo, dar corso ad una soluzione fra le parti che sia pacifica e condivisa e scongiurare una ennesima mortificazione e impoverimento di professionisti.
Interrogazione Sanjust, con richiesta di risposta scritta, sulle problematiche inerenti l'organizzazione e la direzione del Servizio di protezione civile della Regione autonoma della Sardegna. (3/A)
Il sottoscritto,
premesso che:
- la legge 24 febbraio 1992, n. 225, che reca "Istituzione del servizio nazionale della protezione civile ", all'articolo 12 prevede che la Regione partecipi all'organizzazione e all'attuazione delle attività di previsione, prevenzione, soccorso e superamento della emergenza, assicurando, nei limiti delle competenze proprie o delegate dallo Stato e nel rispetto dei principi stabiliti dalla legge, lo svolgimento delle attività di protezione civile;
- il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, che reca "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59", all'articolo 108 conferisce alle regioni le funzioni di protezione civile, ed in particolare:
1) la predisposizione dei programmi di previsione e prevenzione dei rischi, sulla base degli indirizzi nazionali;
2) l'attuazione di interventi urgenti in caso di crisi determinata dal verificarsi o dall'imminenza di eventi di cui all'articolo 2, comma 1, lettera b), della n. 225 del 1992, avvalendosi anche del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
3) gli indirizzi per la predisposizione dei piani provinciali di emergenza in caso di eventi calamitosi di cui all'articolo 2, comma 1, lettera b), della legge n. 225 del 1992;
4) l'attuazione degli interventi necessari per favorire il ritorno alle normali condizioni di vita nelle aree colpite da eventi calamitosi;
5) lo spegnimento degli incendi boschivi, fatto salvo quanto stabilito al punto 3) della lettera f) del comma 1 dell'articolo 107;
6) la dichiarazione dell'esistenza di eccezionale calamità o avversità atmosferica, ivi compresa l'individuazione dei territori danneggiati e delle provvidenze di cui alla legge 14 febbraio 1992, n.185;
7) gli interventi per l'organizzazione e l'utilizzo del volontariato;
- la legge regionale 12 giugno 2006, n. 9, che reca "Conferimento di funzioni e compiti agli enti locali", all'articolo 69 prevede che alla Regione spettano i seguenti compiti e funzioni:
a) indirizzo e coordinamento relativi alla predisposizione e all'aggiornamento dei programmi di previsione e di prevenzione dei rischi, sulla base degli indirizzi nazionali;
b) indirizzo e coordinamento relativi alla predisposizione dei piani provinciali e comunali di emergenza in caso di eventi calamitosi di cui alla lettera b) del comma 1 dell'articolo 2 della legge n. 225 del 1992;
c) programmazione, indirizzo e coordinamento degli interventi di organizzazione e di utilizzo del volontariato;
d) predisposizione e attuazione del piano per lo spegnimento degli incendi boschivi;
e) programmazione, coordinamento e attuazione degli interventi urgenti, di rilevanza regionale, in caso di crisi determinata dal verificarsi o dall'imminenza di eventi calamitosi che, per natura ed estensione, richiedano l'intervento di una pluralità di enti o amministrazioni competenti in via ordinaria;
f) programmazione, coordinamento e attuazione degli interventi, di rilevanza regionale, tesi a favorire il ritorno alle normali condizioni di vita nelle aree colpite da eventi calamitosi;
considerato che:
- nell'ultimo decennio il territorio regionale si è rivelato particolarmente vulnerabile in relazione al rischio incendi e soprattutto quelli di interfaccia, al rischio idrogeologico, e che, inoltre, la Sardegna è soggetta al rischio industriale, oltre che ad una serie di rischi minori;
- le alluvioni verificatesi nel 1999, nel 2004 e nel 2008, hanno causato la perdita di diverse vite umane;
- l'autunno del 2008 è stato caratterizzato da una serie di eventi alluvionali ripetuti a distanza di poche settimane;
- tali eventi hanno messo a dura prova il sistema regionale di protezione civile, in tutte le sue attività, previsione, prevenzione, soccorso e superamento dell'emergenza;
- il sistema regionale di protezione civile si è rivelato sottodimensionato rispetto agli scenari di evento verificatisi, e alla entità dei danni causati;
- la direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 27 febbraio 2004 prevede che la Regione si doti del Centro funzionale regionale, quale struttura riconosciuta idonea per fornire le previsioni meteorologiche per la Regione, per garantire il supporto tecnico-scientifico per le attività di previsione e prevenzione, elaborando studi e ricerche, e per la gestione delle emergenze, per la progettazione, realizzazione e cura della funzionalità delle reti di telecomunicazione, informatiche e di telecontrollo sul territorio e monitoraggio degli eventi in atto nonché per la valutazione della situazione meteorologica e idrologica attesa, con particolare riferimento agli effetti al suolo, ed in fase di monitoraggio, per mezzo dell'osservazione diretta delle precipitazioni e dei livelli idrometrici misurati dalle stazioni idro-meteo-pluviometriche della rete regionale di monitoraggio;
ritenuto che si renderebbe:
- necessario intervenire immediatamente per potenziare il sistema regionale di protezione civile, al fine di poter dare una più efficace risposta, e attivare le citate strutture operative già a partire dalla prossima stagione autunnale, creando una apposita direzione generale presso la Presidenza della Regione;
- urgente attivare la sala operativa regionale integrata e il centro funzionale regionale, anche in relazione all'obbligo imposto dalla ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3734 del 16 gennaio 2009, che subordina la concessione dei contributi alla Regione, all'attivazione di questa struttura,
chiede di interrogare il Presidente della Regione per sapere:
1) se l'istituzione della direzione generale della protezione civile potrà essere inserita già nella manovra finanziaria 2009;
2) quali risorse finanziarie sarebbero previste per il potenziamento delle attività di protezione civile;
3) come intenda utilizzare i poteri straordinari conferiti al commissario delegato per il superamento dell'emergenza alluvioni, al fine di adeguare e potenziare l'organizzazione regionale della protezione civile.
Interpellanza Dedoni - Fois sulla gara bandita dall'Assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport in data 11 aprile 2008 per progettazione, restauro, recupero funzionale e allestimento del Padiglione dell'artigianato di Sassari. (3/C-8)
I sottoscritti,
premesso che il Servizio dei beni culturali della Regione autonoma della Sardegna, con bando pubblicato 1'11 aprile 2008, ha indetto una gara per l'appalto inerente la "Progettazione definitiva, comprensiva del capitolato speciale d'appalto, del cronoprogramma lavori e del piano di manutenzione dell'opera, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione; esecuzione dei lavori di restauro, recupero funzionale e allestimento del Padiglione dell'artigianato di Sassari, dedicato ad Eugenio Tavolara, destinato ad accogliere il Museo Tavolara per l'artigianato ed il design", da aggiudicarsi secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa con le formule di cui agli allegati B ed E del decreto del Presidente della Repubblica n. 554 del 1999;
sottolineato che l'appalto ha riguardato sia lavori sia servizi di progettazione relativi al Padiglione dell'artigianato di Sassari - immobile vincolato dal decreto legislativo n. 42 del 2004 essendo un bene culturale - e che il bando ed il disciplinare di gara hanno richiesto che tra i concorrenti riuniti in RTI fosse presente la figura dell'architetto, che, come è noto, ha competenza esclusiva in relazione alla progettazione dei beni culturali ex articolo 52 del regio decreto n. 2537 del 1925;
rilevato che alla gara sono state ammesse le offerte della Pau Franceschino & C. Snc e della AT & T Srl e sono state invece escluse le offerte della 2T Costruzioni Srl e della Dott. Mario Ticca Srl;
preso atto che la commissione giudicatrice, in data 30 giugno 2008, ha provvisoriamente aggiudicato la gara alla AT & T Srl e che, dopo oltre quattro mesi, con determinazione del 4 novembre 2008, il direttore del Servizio beni culturali della Regione autonoma della Sardegna ha disposto l'aggiudicazione definitiva a favore della AT & T Srl;
evidenziato che avverso detto provvedimento la Pau Franceschino & C. Snc ha presentato un ricorso eccependo, in sintesi che:
- l'attribuzione del punteggio in base al prezzo offerto e l'attribuzione dei punteggi alle singole offerte hanno in realtà disatteso non solo le tabelle B ed E del decreto del Presidente della Repubblica n. 554 del 1999, ma tutti i principi della normativa vigente;
- nonostante il bando ed il disciplinare di gara lo disponessero ed imponessero, la AT & T Srl, che non ha la qualificazione per la progettazione, ha partecipato alla gara senza aver costituito o comunque senza essersi impegnata a costituire un RTI con i professionisti indicati per lo svolgimento dei servizi di progettazione;
- in sede di verifica dei requisiti di partecipazione alla gara disposta dall'Amministrazione nei confronti dell'aggiudicataria provvisoria e, più in specifico, in seguito alla acquisizione d'ufficio del casellario giudiziario, l'Amministrazione regionale ha riscontrato che, nei confronti di uno dei progettisti della AT & T Srl, era stata emessa sentenza di condanna per concorso con altri, in qualità di direttore dei lavori, nella realizzazione di un abuso edilizio in zona sottoposta a vincolo paesaggistico;
appreso che:
- in data 13 gennaio 2009 la Regione Sardegna si è costituita in giudizio;
- in sede cautelare la società ricorrente ha chiesto ed ottenuto il provvedimento cautelare e sospensione dei provvedimenti impugnati;
- in data 28 gennaio 2009 la controinteressata ha notificato un ricorso incidentale chiedendo l'annullamento delle determinazioni adottate della commissione esaminatrice e dei verbali in ordine all'ammissione in gara della ricorrente principale, alla permanenza in gara della ricorrente principale e della loro conferma implicita da parte della determinazione dirigenziale del 4 novembre 2008;
considerato che appare fuor di dubbio che l'interesse della Regione debba essere quello di addivenire alla esecuzione del miglior progetto al miglior prezzo anche a scapito di una ridotta contrazione dei tempi dei lavori;
ritenuto, altresì, che nella situazione venutasi a creare possa non essere utile per l'Amministrazione regionale procedere alla immediata stipula del contratto prima della decisone definitiva del giudice amministrativo,
chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport per sapere se:
1) siano a conoscenza di quanto su esposto;
2) non ritengano di dover procedere ad un riesame degli atti di gara anche al fine di predisporre gli atti che si rendessero necessari in sede di autotutela;
3) non ritengano di dover adottare gli opportuni provvedimenti al fine di salvaguardare l'interesse della Regione ed evitare una condanna della stessa alla rifusione dei danni che conseguirebbero all'accoglimento del ricorso presentato dalla Pau Franceschino & C. Snc;
3) non ritengano infine di sospendere la stipulazione del contratto almeno tino alla decisione sul merito da parte del giudice amministrativo;
4) non ritengano di dover provvedere con metodologie diverse alla predisposizione dei bandi ed all'esecuzione delle gare d'appalto per consentire un più puntuale rispetto della legge e soprattutto degli interessi della Regione;
5) non ritengano, infine e comunque, di dover provvedere alla verifica di buona parte degli appalti posti in campo per valutare se la stesura degli stessi sia conforme alla normativa vigente in materia.
Mozione Bruno - Uras - Salis - Agus - Barracciu - Ben Amara - Caria - Cocco Daniele Secondo - Cocco Pietro - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Zedda Massimo - Zuncheddu sull'illegittimità della composizione della Giunta regionale con riferimento alla mancata applicazione della legge regionale statutaria 10 luglio 2001, n. 1, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento. (2)
IL CONSIGLIO REGIONALE
CONSIDERATO che:
- è in vigore in Sardegna la legge regionale statutaria 10 luglio 2008, n. 1;
- l'articolo 19 della citata legge dispone che la Giunta regionale sia composta da "non meno di otto e non più di dieci Assessori";
- il Presidente del Consiglio, in sede di adempimento dell'articolo 8 , comma 1, della stessa legge, ha dichiarato inammissibile il richiamo pregiudiziale avanzato sulla composizione della Giunta regionale affermando che il Presidente della Regione ha assicurato che, in ordine all'applicazione di detta norma, disporrebbe di un parere dell'Avvocatura dello Stato che supporta tale interpretazione;
- non appare conforme al dettato normativo l'applicazione parziale di norme in vigore senza che le stesse siano oggetto di specifiche clausole di rinvio, cosi come al contrario viene previsto dal titolo VI della richiamata legge regionale statutaria per altre materie;
CONSIDERATO, altresì, che appare del tutto evidente dal testo normativo che la legge a cui fa rinvio l'articolo 20, comma 1, dovrà provvedere alla determinazione, fra l'altro, del numero degli Assessorati intesi esclusivamente come strutture organizzative ed amministrative della Regione e dunque non rapportabili al numero degli Assessori previsti all'articolo 19. Resta infatti in pregiudicato, dal tenore della norma, disporre di una organizzazione delle strutture amministrative della Regione maggiori o coincidenti con il numero degli Assessori, senza che l'organizzazione burocratica possa svolgere una funzione vincolante che condizioni l'assetto dell'Esecutivo;
RILEVATO, peraltro che, benché il contenuto delle leggi statutarie regionali mantenga un sostanziale valore di rango costituzionale, la legge costituzionale n. 2 del 2001 ha indirettamente classificato, nella più generale gerarchia delle fonti, le leggi statutarie appartenenti ad una categoria specifica ed intermedia fra leggi regionali ordinarie e leggi regionali costituzionali (Statuto), potendosi pertanto invocare in tal senso anche una posizione sovraordinata delle stesse norme statutarie rispetto a quelle contenute nella legge regionale n. 1 del 1977 a cui pare riferirsi la decisione del Presidente della Regione;
RITENUTO tale profilo di illegittimità, se verificato, fortemente lesivo delle prerogative del Consiglio regionale chiamato ad esaminare i documenti contabili relativi alla manovra di bilancio 2009, approvata da un Esecutivo difforme dalle previsioni legislative vigenti con chiare ed evidenti ripercussioni sulla stessa validità formale di tali atti,
impegna il Presidente della Regione
a voler mettere a disposizione dei Consiglieri regionali copia del parere dell'Avvocatura dello Stato richiamato a supporto dell'atto di nomina della Giunta regionale,
chiede
la convocazione del Consiglio regionale ai sensi dell'articolo 54 del vigente Regolamento consiliare perché il Presidente della Regione riferisca in Aula sulla corretta applicazione delle disposizioni contenute nella legge statutaria della Regione.