Seduta n.353 del 26/09/2012
CCCLIII SEDUTA
(POMERIDIANA)
Mercoledì 26 settembre 2012
Presidenza della Presidente LOMBARDO
La seduta è aperta alle ore 16 e 34.
DESSI', Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 12 settembre 2012 (345), che è approvato.
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Radhouan Ben Amara, Antonio Cappai, Attilio Dedoni, Pietro Fois, Onorio Petrini e Adriano Salis hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 26 settembre 2012.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
Annunzio di presentazione di proposta di legge
PRESIDENTE. Comunico che è stata presentata la seguente proposta di legge:
Stochino - Pittalis - Peru - Sanna Matteo - Lunesu - Lai - Tocco - Sanjust - Piras - Contu Mariano Ignazio - Murgioni - Bardanzellu - Amadu - Floris Rosanna - Greco - Locci - Petrini - Randazzo - Rodin: "Norme per la costituzione di una società per azioni, denominata "Sardegna Infrastrutture SpA", con sigla "SardInfSpA", per la progettazione, esecuzione, manutenzione, gestione e vigilanza delle reti stradali e degli istituti scolastici". (420)
(Pervenuta il 24 settembre 2012 e assegnata alla quarta Commissione.)
Considerate le numerose assenze, sospendo la seduta.
(La seduta, sospesa alle ore 16 e 35, viene ripresa alle ore 16 e 49.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori, prego i colleghi di prendere posto. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione del disegno di legge numero 346/A - Parte I.
Abbiamo terminato questa mattina l'esame dell'articolo 5.
Comunico che l'articolo 6 è stato stralciato con l'approvazione della legge del 7 agosto 2012, per cui decadono anche gli emendamenti a esso presentati.
Passiamo pertanto all'esame dell'articolo 7, al quale sono stati presentati degli emendamenti.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 7 e dei relativi emendamenti:
Art. 7
Flotta sarda Spa
1. L'Assessore regionale dei trasporti è autorizzato a promuovere la costituzione di una società per azioni, denominata Flotta sarda Spa, totalmente partecipata dalla Regione ed avente oggetto sociale limitato all'esercizio dei servizi delle linee di navigazione di preminente interesse regionale in conformità agli articoli 4 e 5.
2. A tal fine la Giunta regionale, entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, approva lo schema dell'atto costitutivo e dello statuto della costituenda società.
3. La deliberazione di cui al comma 2 è inviata alla Commissione consiliare competente in materia di trasporti per l'espressione del parere, entro il termine perentorio di quindici giorni, decorso il quale lo stesso si intenderà acquisito.
4. L'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 31, della legge regionale 19 gennaio 2011, n. 1 (legge finanziaria 2011), fino all'importo massimo previsto, è destinata interamente al versamento dei conferimenti di legge del capitale della società di cui al comma 1 (UPB S01.05.002).
5. Le azioni della società sono attribuite all'Assessorato regionale dei trasporti che esercita i relativi diritti sociali ed impartisce le direttive necessarie per garantire la continuità territoriale marittima e l'assolvimento degli obblighi di servizio pubblico da parte della società medesima.
6. Le modalità e le condizioni di esercizio dei collegamenti marittimi prestati dalla società, sono disciplinate da deliberazioni della Giunta regionale e, ove occorra, da un'apposita convenzione di servizio di durata non superiore a cinque anni.
7. Gli atti di cui al comma 6 stabiliscono in particolare:
a) i collegamenti e le relative frequenze;
b) la tipologia e la qualità dei mezzi nautici;
c) i livelli tariffari e gli eventuali contributi pubblici di esercizio ed i relativi meccanismi di adeguamento;
d) gli strumenti di monitoraggio della qualità dei servizi, dell'andamento economico-finanziario ed i relativi processi di rendicontazione finalizzati a consentire alla Regione l'adozione di eventuali ed opportuni provvedimenti di revisione degli assetti e dei livelli tariffari.
8. Per garantire l'equilibrio economico della società, l'Assessore regionale dei trasporti è autorizzato a corrispondere contributi annui destinati unicamente a coprire il costo aggiuntivo netto derivante dallo svolgimento degli obblighi di servizio pubblico. L'eventuale determinazione e corresponsione di tali contributi è stabilita con la legge finanziaria.
Emendamento soppressivo totale Lotto - Meloni Valerio - Moriconi - Diana Giampaolo
Articolo 7
L'articolo 7 è soppresso. (17)
Emendamento soppressivo parziale Lotto - Meloni Valerio - Moriconi - Diana Giampaolo
Articolo 7
Il comma 1 dell'articolo 7 è soppresso. (18)
Emendamento soppressivo parziale Lotto - Meloni Valerio - Moriconi - Diana Giampaolo
Articolo 7
Il comma 2 dell'articolo 7 è soppresso. (19)
Emendamento soppressivo parziale Lotto - Meloni Valerio - Moriconi - Diana Giampaolo
Articolo 7
Il comma 3 dell'articolo 7 è soppresso. (20)
Emendamento soppressivo parziale Giunta regionale
Articolo 7
Il comma 4 dell'articolo 7 è soppresso. (6)
Emendamento soppressivo parziale Lotto - Meloni Valerio - Moriconi - Diana Giampaolo
Articolo 7
Il comma 4 dell'articolo 7 è soppresso. (21)
Emendamento soppressivo parziale Lotto - Meloni Valerio - Moriconi - Diana Giampaolo
Articolo 7
Il comma 5 dell'articolo 7 è soppresso. (22)
Emendamento soppressivo parziale Lotto - Meloni Valerio - Moriconi - Diana Giampaolo
Articolo 7
Il comma 6 dell'articolo 7 è soppresso. (23)
Emendamento soppressivo parziale Lotto - Meloni Valerio - Moriconi - Diana Giampaolo
Articolo 7
Il comma 7 dell'articolo 7 è soppresso. (24)
Emendamento soppressivo parziale Lotto - Meloni Valerio - Moriconi - Diana Giampaolo
Articolo 7
Il comma 8 dell'articolo 7 è soppresso. (25)
Emendamento aggiuntivo Giunta regionale
Articolo 7
Al comma 6 dell'articolo 7, dopo le parole "prestati dalla società" sono aggiunte le seguenti: "o altre forme organizzative di cui all'articolo 5, comma 2". (7)
Emendamento aggiuntivo Giunta regionale
Articolo 7
Al comma 8 dell'articolo 7, dopo le parole "della società" sono aggiunte le seguenti: "o della gestione delle altre forme organizzative di cui all'articolo 5, comma 2". (8)
Emendamento aggiuntivo Giunta regionale
Articolo 7
Al secondo periodo del comma 8 dell'articolo 7, dopo le parole "tali contributi" è aggiunto il seguente periodo ", entro il limite di importo annuo non superiore a euro 20.000.000 e per una durata complessiva di 5 anni decorrenti dalla stipula delle convenzioni di servizio". (9)
Emendamento aggiuntivo Artizzu - Sanna Matteo - Steri - Pitea
Articolo 7
Dopo l'articolo 7 è inserito il seguente articolo 7 bis
Art. 7 bis
Scambi turistico-culturali
1. La Regione riconosce e tutela la mobilità giovanile quale strumento di crescita culturale, sociale e turistica.
2. Per le finalità di cui al comma 1, la Giunta regionale, su proposta dell'Assessore regionale dei trasporti d'intesa con l'Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio, è autorizzata ad approvare, a decorrere dall'anno 2013, un programma annuale volto ad incentivare gli scambi turistico-culturali in favore dei giovani dai 14 ai 27 anni.
3. Agli oneri derivanti dalla presente disposizione, valutati nella misura di euro 2.000.000, si provvede con la legge di bilancio ai sensi dell'articolo 4 della legge regionale n. 11 del 2006. (2)
Emendamento aggiuntivo Giunta regionale
Articolo 7
Dopo l'articolo 7 è inserito il seguente articolo 7 bis
Art. 7 bis
Norma finanziaria
1. Agli oneri derivanti dell'attuazione della presente legge, valutati nell'importo massimo di euro 10.000.000 per l'anno 2012, si fa fronte attraverso le seguenti variazioni di bilancio:
SPESA
in diminuzione
UPB S08.01.002
Fondo per nuovi oneri legislativi di parte corrente - cap. SC08.002
2012 euro 5.400.000
mediante corrispondente riduzione della riserva di cui alla voce 2) della tabella A allegata alla legge regionale 15 marzo 2012, n.6 (legge finanziaria 2012)
UBP S08.025.002
Altre partite generali che si compensano nell'entrata
2012 euro 4.600.000
in aumento
UPB S01.05.002
Incremento, valorizzazione e manutenzione del patrimonio e del demanio regionale - cap. SC01.0961
2012 euro 10.000.000. (10)
Emendamento aggiuntivo Giunta regionale
Articolo 7
Dopo l'articolo 7 è inserito il seguente articolo 7 bis
Art. 7 bis
Razionalizzazione delle competenze in materia di trasporti
1. Dopo la lettera c) del primo comma dell'articolo 22 della legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1, sono aggiunte le seguenti lettere:
"c bis) porti ed aeroporti;
c ter) impianti fissi metropolitani;
c quater) continuità territoriale aerea e marittima;
c quinquies) demanio e patrimonio ferroviario ed aeroportuale.".
2. Entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge la Giunta regionale provvede alla riorganizzazione dei servizi della Direzione generale dei trasporti in coerenza con le competenze assegnate ai sensi del comma 1. (11)
Emendamento aggiuntivo Cuccureddu
Articolo 7
Dopo l'articolo 7 è inserito il seguente articolo 7 bis
Art. 7 bis
Interventi per favorire lo sviluppo turistico
1. Al fine di far fronte al grave stato di sofferenza del comparto turistico in Sardegna, la Giunta regionale prevede la possibilità di sconti ed incentivi, soprattutto in favore di famiglie con minori, giovani fino a 30 anni, pensionati, che viaggiano in mesi diversi da quelli di luglio ed agosto. (26).)
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cucca. Ne ha facoltà.
CUCCA (P.D.). Presidente, il Gruppo del P.D. è verosimilmente riunito, io ho avuto un problema quindi non so, ma l'assenza in aula evidentemente mi dà da pensare. Chiedo cinque minuti di sospensione, se ce li può concedere, in maniera tale da poter contattare il Presidente di Gruppo.
PRESIDENTE. Sospendo la seduta.
(La seduta, sospesa alle ore 16 e 51, viene ripresa alle ore 17 e 04.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori, prego i colleghi di prendere posto.
Ricordo ai consiglieri che intendono parlare che devono iscriversi non oltre la conclusione del primo intervento.
E' iscritto a parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.
Le ricordo che il tempo a sua disposizione è di dieci minuti.
PORCU (P.D.). Colleghi, credo che la fretta sia cattiva consigliera. Ritengo anche che il dibattito, avvenuto in quest'aula questa mattina, abbia portato certamente a chiarire le posizioni perlomeno dell'opposizione, che non si è sottratta su singoli articoli, al di là di un giudizio negativo complessivo sulla legge, dal ribadire alcune considerazioni di carattere generale e la rivendicazione sacrosanta di poter gestire in autonomia la competenza sulla continuità territoriale marittima come un'aspirazione legittima, che va chiarita e sancita. Quindi, credo che sarebbe importante se anche i colleghi della maggioranza (ne ho sentito davvero pochi, se non del Gruppo Sardista, forse nessuno del P.d.L.) ci facessero capire se sono convinti, noi ci siamo permessi di segnalare dei dubbi, il timore di entrare in un'avventura imprenditoriale che certamente non durerà un anno, perché non esiste fare gli armatori a intermittenza, cioè un anno sì e un anno no, in quanto ci sono attività di comunicazione, ci sono contratti, ci sono gli affitti, c'è l'equipaggio, c'è la formazione, c'è il messaggio che va dato al mercato, che non può essere "oggi c'è la flotta sarda e domani non c'è".
E' chiaro che state lanciando una sfida che ha una componente molto alta di rivendicazione politica (che noi capiamo, ma ci chiediamo se si possa fare anche dell'altro) che parallelamente vuole riaprire la discussione anche a costo di vedersi la legge impugnata. Questo non ci deve impedire di capire se è una strada giusta quella di creare una flotta sarda che, per otto anni, deve sfidare a singolar tenzone un armatore privato che, con tutte le cose che sono state dette, è riuscito a farsi consegnare una flotta che, secondo alcune stime, vale 800 milioni di euro, pagandola, come ci ha spiegato l'onorevole Sanna, forse 200 milioni ricevendone in cambio (70 per 8 anni) 560 di sovvenzione.
Allora, credo che, su questo, abbia fatto bene il Partito Democratico a manifestare le perplessità e a votare contro il pericolo di ipotizzare un intervento pubblico importante che inevitabilmente sarà protratto per anni e per anni graverà su un bilancio che già non si chiude e che è già fortemente sovradimensionato in termini di stanziamenti rispetto all'effettiva possibilità di spesa. Inoltre credo che abbia fatto bene il Gruppo del Partito Democratico a chiedere quanto siete convinti di questa avventura e quanto invece questo provvedimento di legge sia soltanto il frutto della disperazione o della consapevolezza di non aver fatto abbastanza o le mosse giuste nel passato per sedersi a quel tavolo con il Governo, a partire dall'ex ministro Matteoli, e incidere sul contenuto di una convenzione della quale candidamente l'Assessore dei trasporti ha ammesso di non conoscere il contenuto.
Quindi, l'articolo 7 è certamente il cuore della legge, si deve dare atto all'opposizione di aver voluto porre dei temi e lasciare, nero su bianco, le proprie preoccupazioni e le criticità su una legge che ci può portare, quasi per rassegnazione o rinuncia, a pensare che un'incapacità di regolamentare il mercato deve riaprire le porte a un intervento pubblico dove la Regione, per un'incapacità di intervenire e di garantire un diritto di accesso a ogni rete (energia, Internet, telecomunicazioni), oggi parliamo di una rete della mobilità, possa, con estrema ratio, giustificare un nuovo intervento pubblico. Ma se questo principio dovesse essere applicato in linea generale, magari l'Assessore dei trasporti, su questo articolo, che è il cuore della legge, avrà la bontà anche di consentire all'Aula e all'opposizione di avere qualche altra risposta, dopo quella di carattere molto generale e politico che ha fatto all'inizio. Ecco, se non fossimo consapevoli dell'assoluta anomalia di quello che stiamo facendo, sarebbe un applicare un principio che, a nostro avviso, non può che essere eccezionale e di carattere semmai rivendicativo.
Non mi dilungo sull'articolo 7 che, tra l'altro, prevede che l'Assessore dei trasporti proceda con la costituzione di una società per azioni, vada avanti con lo schema e con l'atto costitutivo, che ne chieda l'autorizzazione al Consiglio regionale, oltre a tutte le altre cose che deve fare come la ricognizione sullo stato della continuità territoriale e marittima da e per la Sardegna; ma proprio perché durante il dibattito è venuto sempre fuori che non stiamo parlando di due navi affittate, ma di una intrapresa economico-finanziaria che durerà anni, perlomeno otto anni, forse di più, che impegnerà le risorse della Regione per cui spenderemo qui e non le potremo spendere altrove, implicherà scelte manageriali sulle quali, come ho già detto, non abbiamo sempre dimostrato, non avete, voi in particolare, dimostrato, lo dimostrano le vostre stesse mozioni, un'eccelsa capacità di scelta di manager per il loro solo curriculum.
Allora credo che anche la ragionevole opposizione che abbiamo svolto in Aula e le ragionevoli perplessità che abbiamo manifestato nel merito, oltre a quelle più generali di carattere politico, meritino un approfondimento che ci possa consentire di chiudere un dibattito con un'approvazione di questa legge (che voi approverete, perché sappiamo che attorno a questa legge c'è anche un pezzo di legislatura, che rischia di sciogliersi o di progredire a stentoni), e ci consentirebbe almeno di chiudere questo dibattito nella consapevolezza di esserci chiariti, nella consapevolezza che vi assumete interamente le responsabilità per questo percorso e con la serenità di seguire il percorso e ritrovarci, anche tra qualche mese, per valutare le eventuali azioni correttive.
Ribadiamo la richiesta all'Assessore: ci dia almeno la sensazione che lei è consapevole delle problematicità e di quello che sta mettendo in campo e che questa iniziativa, che abbiamo definito propagandistica, ma che, se non vogliamo definirla propagandistica, è certamente una iniziativa che incontrerà molti ostacoli, sia portata avanti nella consapevolezza imprenditoriale, economica e organizzativa che essa comporta.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Cossa. Ne ha facoltà.
COSSA (Riformatori Sardi). Assessore, siamo arrivati, credo, al punto cruciale di questo provvedimento, che è quello sul quale noi abbiamo espresso le maggiori riserve. Abbiamo il dubbio che, anche con un'intenzione nobile, perché di questo naturalmente non dubitiamo, si possa aprire la porta alla creazione, in prospettiva, perché stiamo parlando di una cosa che durerà nel tempo…
PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Cossa. Colleghi, non si sente niente in aula! Vi prego di fare silenzio. Grazie.
COSSA (Riformatori Sardi). Grazie, Presidente. Dicevo che, poiché stiamo parlando di una cosa che durerà anche oltre la sua gestione dell'Assessorato, abbiamo il dubbio che questa norma possa offrire il destro per mettere in piedi l'ennesima "balena spiaggiata" che poi, alla fine, si autoalimenta; per cui non vorremmo che questi 15 milioni che la Regione stanzia per favorire l'accessibilità della Sardegna, poi diventino spese per mantenere la struttura.
Assessore, la creazione di una società prelude a consigli di amministrazione, prelude perlomeno a una struttura amministrativa che servirà, almeno dovrebbe servire, a gestire il minimo di attività di questa società; ci saranno da gestire le prenotazioni, l'emissione dei biglietti, il contenzioso con l'utenza, inoltre ci sarà da verificare come viene espletato il servizio. Lei capisce quindi che i soldi si stanno stanziando faticosamente ma, ripeto, che non è un problema di risorse, perché se queste risorse servono a favorire la mobilità da e per la Sardegna, in particolare a risollevare le sorti del comparto turistico e anche a dare sollievo al traffico delle merci, sono comunque soldi che avranno un rientro per l'economia della Sardegna. Abbiamo però questa grande perplessità, gliela vogliamo sottoporre e vorremmo che lei approfondisse questo punto perché, ripeto, non l'ha fatto in sede di replica ed è un punto che noi riteniamo molto importante.
Mi dispiace che sia stato espunto dal testo l'articolo 6, perché affrontava un altro problema importante. Noi abbiamo sollevato, Assessore, su questo punto, e ci torneremo, il tema della tariffa unica per le isole di Carloforte e de La Maddalena. Crediamo che sia un elemento importante perché, se si parla di continuità territoriale, non si può intendere solamente verso l'esterno, ma deve essere considerata in tutte le sue accezioni, in particolare verso l'interno, e abbiamo posto il problema della razionalizzazione di questo servizio. Assessore, tenere in piedi un porto come quello di Portovesme, che ormai non ha più l'utilità di un tempo, che però comporta una duplicazione di costi, una duplicazione di navi e quindi una minore efficienza del servizio, servizio che invece potrebbe essere migliorato, aumentando il numero delle corse, diminuendo il numero delle imbarcazioni e modernizzando le stesse; sarebbe un vantaggio per l'economia di quell'Isola e, indirettamente, quindi, anche per il resto del Sulcis e per il resto della Sardegna.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Lotto. Ne ha facoltà.
LOTTO (P.D.). Presidente, come ha giustamente accennato il collega Porcu dieci minuti fa, questo articolo 7, essendo decaduto l'articolo 6, rappresenta il cuore della legge che stiamo discutendo. Contrariamente agli altri articoli che contenevano alcuni argomenti pur condivisibili e soltanto il fatto che fossero direttamente collegati a questo articolo 7 li rendeva, da parte nostra, non approvabili, questo è la legge, nel vero senso della parola, che vogliamo, anzi che volete approvare oggi.
Con questo articolo si decide di dare corso a questa pratica, di autorizzare l'Assessore ad andare avanti in questo disegno. Noi a dire il vero abbiamo presentato un emendamento soppressivo dell'intero articolo e anche gli emendamenti soppressivi di ciascuno degli otto commi. Le dirò, Presidente, che sono anche disponibile a ritirare gli emendamenti dei singoli commi, resta ferma la convinzione di votare l'emendamento soppressivo dell'articolo, posto che, ovviamente, se cade questo articolo, cade la legge, ed è quello che noi preferiremmo.
Il perché l'ho già detto in tante occasioni, è stato ribadito dai colleghi che mi hanno preceduto. A me dà l'impressione che questa sia una discussione che prende atto di una sconfitta, di una sconfitta della Giunta regionale nei confronti di un importante evento che il Governo nazionale ha messo in campo, la sconfitta nella gestione di quella partita durante la quale o non ci si è avvicinati o ci si è avvicinati in maniera confusa, indecisa e senza riuscire comunque a incidere sul risultato finale.
Questo è il vero problema che mette in evidenza i limiti di questa gestione della partita "trasporti" da parte della Giunta e dell'Assessorato regionale. Quindi, essendo questa la certificazione di una sconfitta e il tentativo comunque di offrire all'opinione pubblica sarda la volontà di affrontare il gravissimo problema dei trasporti marittimi da e per la Sardegna, noi non possiamo che essere assolutamente severi nei confronti di questo risultato finale, consci e consapevoli come siamo che purtroppo il risultato dichiarato non riusciremo purtroppo, ripeto, a conseguirlo;cioè garantire al sistema Sardegna un collegamento con la terraferma più agevole ed economicamente sostenibile.
Così purtroppo non sarà, ma non possiamo assolutamente pensare che così non potrà essere. Noi abbiamo il dovere, Assessore, di guardarci da tutte le parti. Capisco che oggi verrà approvato questo articolo e quindi la legge, darete vita così a questa società. Mi auguro che non si combinino eccessivi disastri, ma allo stesso tempo la invito a seguire più da vicino il concreto dipanarsi della matassa che prevede l'utilizzo dei fondi che lo Stato ha messo a disposizione per quella continuità territoriale di cui si arroga ancora il diritto e la competenza; che poi questa sia vera o falsa, di fatto veri sono i 72 milioni che ha messo in campo e sono 72 milioni che, come qualcuno giustamente diceva in quest'aula ieri, non sono solo del Governo italiano, sono soldi anche dei sardi ed è giusto che noi lavoriamo affinché vengano utilizzati per lo scopo dichiarato, che è quello relativo alla continuità territoriale tra Sardegna e penisola.
E' con queste affermazioni che chiudo l'intervento ribadendo il nostro voto contrario anche all'articolo 7, ritirando gli emendamenti soppressivi dei singoli commi e lasciando, invece, quello che tende a sopprimere l'intero articolo.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Vargiu. Ne ha facoltà.
VARGIU (Riformatori Sardi). Presidente e colleghi consiglieri, anch'io nell'intervenire non posso non avere a mente ciò che successe in quest'aula durante il quinquennio precedente a questo, durante il quinquennio della Giunta Soru, quando (non riesco a ricordare l'anno con precisione) noi approvammo, in una legge finanziaria, un articolo che prevedeva il conferimento di una provvista finanziaria, forse 5 milioni di euro, alla SFIRS perché iniziasse…mi correggono, 10 milioni di euro, può darsi, perché la SFIRS iniziasse un'attività di promozione con imprenditori sardi per la costituzione di una società di trasporti marittima che si occupasse dei trasporti delle persone e delle merci da e per la Sardegna.
Sostanzialmente la Giunta Soru aveva in mente una affabulazione, una fantasia, un'idea, un'intuizione, chiamatela come volete, simile in un momento in cui la Tirrenia, ancora di pieno controllo statale, rendeva difficile ai sardi ogni attività di trasporto di persone e di merci fuori dalla nostra isola. Ricordo che, in quella circostanza, le parti erano invertite rispetto a oggi, nel senso che, a fronte di un centrosinistra, che premeva per l'approvazione di quel dispositivo di legge, sostanzialmente quasi liberale, perché prevedeva la partecipazione dei privati, attribuendo alla Regione una competenza che, con la finanziaria nazionale 2007, la Regione si era attribuita, prevedendo che gli oneri fossero a proprio carico, si vedeva un centrodestra che, coerentemente con un'interpretazione che proverei a definire liberale del problema, diceva che non era pensabile che potesse essere quello il modo per risolvere il problema.
Oggi, con questo articolo, "Flotta sarda Spa", ritorniamo su un argomento che è fonte di contraddizioni, nel senso che oggi la gente sempre di più chiede alla politica di stare lontana rispetto alla gestione della cosa pubblica perché non è convinta che la politica riesca a gestire, che il pubblico riesca a gestire in modo positivo un problema concreto; però, dall'altro lato, è indubbio che in Sardegna oggi ci sia un atteggiamento complessivo favorevole all'idea che finalmente la Sardegna abbia le navi sue e finalmente con le navi sue garantisca il collegamento e il trasporto dei sardi e dei non sardi dal continente alla Sardegna. E' innegabile che questo sia e sarebbe stupido dire il contrario.
A questo punto mi pongo un problema (parlo a titolo individuale, non esprimendo perplessità che sono diffuse nel mio Gruppo o non sapendo se sono diffuse nel mio Gruppo) e mi chiedo se stiamo per caso costituendo (è il dubbio che mi è venuto leggendo questo articolo) un nuovo Ente foreste, una nuova Abbanoa, un nuovo carrozzone, una di quelle cose che inizia e non si sa dove va a finire. Se stiamo costituendo questo, il mio parere personale è che stiamo facendo una sciocchezza grande come un monumento, come una casa! Devo dire che, stamattina, ho ascoltato le precisazioni dell'assessore Solinas perché speravo di essere rasserenato su questo mio dubbio, su questa mia sofferenza. Ebbene, non sono stato rasserenato, lo dico con assoluta chiarezza. Quando l'assessore Solinas dice che l'obiettivo è quello di una presenza strutturale nel mercato, con un piano industriale che mira a raggiungere il 20 per cento di quota di mercato sui passeggeri e il 15 per cento sulle merci, non stiamo parlando di un intervento contingente o deterrente nei confronti dei privati che navigano, ma stiamo parlando di una presenza strutturale, come l'ha definita l'Assessore, nel trasporto marittimo da e per la Sardegna.
Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma penso che la costituzione di una società per azioni non possa esservi senza che la società per azioni si gonfi di tutte quelle cose che noi della politica sappiamo che poi diventano un'ancora pesante che fa affondare le navi, le persone e le Giunte. Se la SpA esiste, ha un amministratore delegato, se è pubblica ha dei consiglieri di amministrazione che sono espressi dalla parte pubblica e convoca consigli di amministrazione che vengono verbalizzati da dattilografi assunti nella società, poi ci vuole una struttura amministrativa che segue le pratiche della società, inoltre ci vorrà un direttore generale della società, poi magari si potrà chiedere (anche trovando in Sardegna consenso su questo) che, sulle navi, che noi noleggiamo a caldo (termine per dire che non assumiamo personale), spero che almeno questo sia di intesa, sia personale sardo, perché è giusto che sia così, paghiamo noi e ci deve essere personale sardo, se il personale sarà sardo, avremo gli interinali sulle navi, interinali che verranno sotto la Regione a chiedere di essere stabilizzati.
Allora, se questo è purtroppo ciò che ciascuno di noi (ragionando secondo coscienza sul problema) vede in lontananza, guardate, è difficile votare con serenità l'articolo 7 che è il cuore di questa legge. E' veramente difficile! Comprendo che oggi ci sia da accarezzare la "pancia" dei sardi, nel senso che comprendo quanto questo argomento oggi sia popolare e quanto difficile sia assumere una posizione che in qualche misura eserciti una resistenza rispetto a un'ondata che va in quella direzione. Però, chi è in quest'aula ha anche l'obbligo di guardare lontano, ha anche l'obbligo di pensare che comunque l'esito delle sue azioni avrà un effetto a distanza e che i progetti bandiera possono essere spesi all'interno dell'opinione pubblica però devono essere supportati da una serie di azioni concrete la cui responsabilità ricade su coloro che oggi esprimono un voto, voto che deve essere quindi espresso secondo coscienza.
Noi Riformatori più volte, quando si è parlato dei collegamenti marittimi ma anche di quelli aerei da e per la Sardegna, abbiamo espresso una posizione chiara, non siamo per onerare le rotte né per costituire compagnie di bandiera, siamo favorevoli ai voucher, siamo per il finanziamento "passeggero trasportato" che comporta una vera competizione tra le compagnie, migliorandone la qualità e la concorrenza e che tende a calmierare i prezzi non con l'intervento di un imprenditore pubblico, che non potrà mai essere competitivo quanto il privato, lo sappiamo tutti, ma con interventi che vadano a raggiungere l'obiettivo finale che (qualcuno ce l'ha rinfacciato per dire che non era un progetto possibile) è quello di aumentare i pass, nel senso che noi non abbiamo paura che i voucher facciano aumentare il numero delle persone che vengono in Sardegna, perché il numero delle persone che vengono in Sardegna è ciò che fa crescere il nostro PIL e quindi è un'esigenza concreta che noi economicamente vorremmo sostenere perché riteniamo che sia utile allo sviluppo della Sardegna.
Ho finito, non devo aggiungere altro e non credo che queste mie parole possano ovviamente cambiare il corso degli eventi, semplicemente penso che sia giusto per la coscienza di ciascuno di noi dire (in un momento che, come questo, mi sembra importante) sino in fondo ciò che si pensa.
PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Gruppo Misto). Intanto esprimo la nostra posizione per quanto riguarda gli emendamenti aggiuntivi a questo articolo, vedi quello presentato dal collega Cuccureddu che attiene alla possibilità d'intervento, come dire, di riduzione delle tariffe relative allo sviluppo del traffico turistico, che merita considerazione e agevolazioni conseguenti, su cui voteremo con l'astensione, e poi intervengo per esprimere, in coerenza con il contenuto di questo provvedimento, la necessità comunque di andare alla modifica delle competenze dell'Assessorato ed esattamente dell'articolo 22 della legge numero 1 del 1977.
Peraltro, lo dico all'Assessore, ma lo dico anche ai colleghi, presente il Presidente della prima Commissione, la riorganizzazione delle competenze della Giunta è un tema che ci trasciniamo purtroppo da alcune legislature e che avremmo voluto fosse trattato in modo organico con una modifica integrale della legge numero 1 del 1977, perché riteniamo debbano essere ridisegnate le deleghe, il loro contenuto e anche il loro numero. Pensiamo che il numero di dodici dicasteri per l'organizzazione dell'amministrazione regionale sia un numero oltre il quale, non è un problema di costi ma di funzionalità, non solo non si deve andare ma che merita una riduzione. In questo senso, speriamo sempre, anche se i tempi che abbiamo di fronte non ci aiutano in questa direzione, di poter chiudere la partita delle riforme e con essa la partita delle riforme anche delle competenze della Giunta regionale e l'articolazione degli Assessorati.
Sull'articolo 7 in sé, voteremo contro. Ma non voteremo contro perché siamo pregiudizialmente avversi alla costituzione di una flotta pubblica, una flotta regionale pubblica, una flotta sarda pubblica; siamo favorevoli perché sia costituita o, meglio, perché la competenza a poter costituire una flotta, sia per i traffici marittimi che per i collegamenti aerei, sia riconosciuta alla Sardegna. Bisogna farlo però con lo strumento che lo rende possibile, bisogna farlo utilizzando pienamente le risorse che, a questo fine, sono rese disponibili dalle casse dello Stato o, meglio, ricordo (lo ricordo perché ogni tanto viene riesumata la vertenza sulle entrate, lo dico agli Assessori presenti, anche all'Assessore degli enti locali) che noi abbiamo votato all'unanimità due ordini del giorno (numero 76 e 80) e una mozione (primo firmatario il sottoscritto) che rimettevano al centro del confronto Stato-Regione la vertenza Sardegna e, al primo punto di questa vertenza, la partita delle entrate. Poi abbiamo letto che lo Stato o meglio il Parlamento avrebbe esaminato un provvedimento di assestamento del bilancio nel quale avrebbe iscritto le somme che deve trasferire ai sensi dell'articolo 8 che, vi voglio ricordare, attribuisce tutti gli oneri, in materia di gestione del sistema sanitario regionale e in materia di continuità territoriale e trasporto pubblico locale, alla Sardegna, al bilancio, alle casse della Regione.
Purtroppo, al di là dei proclami, io sono andato a prendermi lo stato della spesa della Regione e ho scoperto che, su 9 miliardi di competenze, 6 miliardi di residui, abbiamo fatto 4 miliardi e 700 milioni di pagamento al 17 settembre di quest'anno. Per coloro che sanno che cos'è il Patto di stabilità, per coloro che conoscono i vincoli di quel Patto, per coloro che conoscono le difficoltà della nostra amministrazione a operare, voi ben capite che per noi non è rilevante avere quel miliardo e 300 milioni aggiuntivi di spesa che ci possono derivare dall'articolo 8, è importante perché quel miliardo e 300 milioni rischia di diventare 2 miliardi a fine anno, 1 miliardo e 800 milioni, un miliardo e 900 milioni, 2 miliardi a fine anno, e sono soldi che comunque vanno iscritti nel bilancio della Regione, ma noi abbiamo diritto a conquistarci più disponibilità effettiva di spesa e, nel quadro della maggiore disponibilità effettiva di spesa che deve essere certa, fuori dalle ambiguità, noi dobbiamo poter governare anche questo tipo di esigenza, cioè garantire ai sardi il diritto alla mobilità con ogni tempo, in ogni stagione, verso le destinazioni principali che servono di collegamento con il resto d'Europa e con il resto del mondo.
Questa cosa richiederà programmazione, strumenti adeguati, richiede soprattutto norme e disposizioni che siano trattate, condivise, già chiuse con le autorità europee che intervengono, non solo sulle disposizioni emanate da questo Consiglio regionale ma anche su quelle votate dal Parlamento, con un'autorità soppressiva che già ci dice molto sulla qualità della sovranità che viene esercitata in campo nazionale, figuriamoci in campo regionale.
Per cui, Assessore, noi vorremmo essere padroni della possibilità di muoverci, vorremmo essere cittadini di serie A, vorremmo avere la stessa possibilità di decidere in ogni momento del giorno e della notte, in ogni stagione, di poterci recare in qualunque altra parte d'Italia, in qualunque altra parte d'Europa; questa cosa non ci è consentita, ma non ci verrà consentita neppure con il contenuto dell'articolo 7!
Per questa ragione sull'articolo 7, noi voteremo contro, pur accogliendo e sostenendo il principio che ha promosso questo provvedimento legislativo.
PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta, ha facoltà di parlare l'Assessore dei trasporti.
SOLINAS CHRISTIAN (P.S.d'Az.),Assessore dei trasporti. Presidente, prima di esprimere il parere sugli emendamenti, cercherò brevemente di dare ristoro alle domande che si sono susseguite, a partire da quella dell'onorevole Porcu, sino all'ultima dell'onorevole Vargiu. Parto proprio da questa considerazione, l'onorevole Vargiu dice: "Il modello che dobbiamo perseguire è il modello dei voucher", cioè incentiviamo con un finanziamento per "passeggero trasportato" il miglioramento della qualità del servizio. Quel modello però, onorevole Vargiu, incide maggiormente sulle casse della Regione, perché il criterio è che più gente viaggia, più la Regione spende. Il criterio basato su un piano industriale serio ci porta invece ad avere un'equazione inversa, cioè più la gente viaggia verso la Sardegna, meno la Regione spende, perché i costi di ammortamento e il break even della sperimentazione chiaramente diventano molto più compatti.
Non abbiamo in mente, lo abbiamo detto in tutti i modi possibili, cercherò di essere ancora più chiaro, non abbiamo in mente la creazione di un ente, di un'azienda regionale, di un carrozzone, com'è stato definito prima. Sarà un intervento che prevede l'acquisto di servizi in hosting, l'abbiamo già fatto, il ricorso al nolo a scafo armato, piuttosto che l'acquisto delle navi, che consenta una maggiore agilità nella gestione della flotta. Acquisteremo tutti i tipi di servizi, dal booking alla promozione, quindi non ci sarà bisogno di una struttura pesante come quella che si prefigurava. Peraltro in questo siamo anche aiutati dalle particolarità del regime "lavoristico" delle società marittime. Nel campo armatoriale non esiste il lavoro interinale; nel campo del lavoro marittimo ci sono tre articolazioni: la continuità di rapporto di lavoro, il turno particolare e il turno generale che, presso i compartimenti marittimi delle capitanerie, consentono l'attingimento dal turno generale di personale tutte le volte che vi sia bisogno di rinforzare la tabella di armamento della nave, senza che per questo maturi, in capo a chi sta nel turno generale, qualsiasi tipo di pretesa di stabilizzazione all'ingresso nel sistema di lavoro pubblico. Quindi non è vi assolutamente intenzione di creare un carrozzone di questo tipo.
Aggiungo ancora che le bozze di atto costitutivo e di statuto verranno inviate alla Commissione competente, che potrà vigilare, per conto del Consiglio, sul fatto che non vi saranno organismi di amministrazione pletorici. La forma della società di diritto privato, una S.p.A., consente di nominare il minimo indispensabile dando una particolare attenzione alla qualità del management che verrà nominato. Su questo siamo d'accordo e mi sento di spendere anche un impegno, perché avvertiamo per intero la gravosità della sfida che si mette in campo, per questo dovremo scegliere il meglio che il mercato offre, e lo faremo.
All'onorevole Cossa voglio dire che, anche se è decaduto l'articolo 6, la Giunta ha ben presente il problema della tariffa unica da estendere sulle isole minori; spendiamo l'impegno da subito di cercare di inserire all'interno del contratto ponte con SAREMAR, da qui alla privatizzazione, la previsione che vi sia una tariffa di vantaggio per i residenti in Sardegna verso le isole minori, e poi di prevedere, nel bando per la privatizzazione, che il nuovo contratto di servizio abbia la tariffa unica per i residenti nell'isola nel suo complesso. Quindi, al di là della previsione normativa che purtroppo non ha potuto trovare luogo in questo caso, l'impegno della Giunta era già in questo senso, se n'è discusso, cercheremo di tradurlo in atti concreti nel più breve tempo possibile.
Il fatto di aver fatto riferimento a un intervento strutturato è stato forse una cattiva espressione da parte mia. "Strutturato" stava a significare che, nel momento in cui si mette in piedi una flotta e un progetto imprenditoriale di quel tipo, non si può essere presenti su una sola linea, bisogna esserlo su un reticolo, perché questo favorisce i flussi di traffico su tutte le rotte. Quindi "strutturato" in questo senso, con un movimento reticolare, una presenza reticolare sui porti che consente di attrarre maggiori flussi di traffico. Un emendamento della Giunta contiene anche il tempo della sperimentazione fino a un massimo di cinque anni, quindi non è un qualcosa di indefinito ad libitum che durerà per sempre, vuole affrontare un dato emergenziale e vuole portare, di pari passo, da qui in avanti, le battaglie a livello comunitario e nazionale per cercare di riprendere il filo del dialogo sui temi veramente importanti, cioè sulla gestione del contratto di servizio da 72,6 milioni, sul fatto se questo contratto di servizio sia giustamente dimensionato o sovradimensionato, quindi questa soluzione è una soluzione che non diviene esclusiva, ma va affiancata a tutta una serie di altre azioni che dovranno essere proseguite.
Da un punto di vista poi strettamente economico, quest'Aula ha fatto più volte dei ragionamenti. Quando, nel 2010, è stata approvata la norma sulla destagionalizzazione dei collegamenti aerei e, prima ancora, quando negli anni 2000 si è incominciato a parlare di eco-marketing, si fece un calcolo che è stato supportato da uno studio della Banca d'Italia e anche dal CRENOS, che ci dice che ogni turista che riusciamo a portare in Sardegna ha un tempo di permanenza medio, se viene in aereo, di cinque giorni, se viene in nave, di sette giorni, con una spesa media dai 50 ai 70 euro. Questo significa che soltanto i 330 mila passeggeri che abbiamo già portato, per sette giorni, per 60 euro generano 2 milioni e 300 mila presenze e un valore aggiunto, un indotto sul territorio, di circa 138 milioni e 600 mila euro. Questo resta sul territorio, a questo dobbiamo aggiungere anche che queste somme scontano l'Iva che è pari, su quella somma, a 24.054.545 euro.
Siccome il nuovo regime delle entrate fa sì che i nove decimi dell'Iva che si genera in Sardegna tornino alla Regione, queste 330 mila presenze garantiscono un ritorno di 21.649.090, che è più dell'investimento che è stato fatto. Il nostro intervento di ora, con le quattro linee, se verranno attivate (su questo uno studio di una primaria società mondiale ci ha dato conforto), puntando a 955 mila passeggeri per il prossimo anno, si potrebbe raggiungere un indotto sul territorio di 400 milioni di euro e un ritorno in termini di IVA, nove decimi per la Regione, di circa 69 milioni di euro.
Quindi il ragionamento mi rendo conto è molto più complesso di quello che si può scrivere e trasfondere nel testo normativo che, per sua natura, deve essere generale e astratto, però vi saranno i tempi, i modi e i luoghi, nel momento in cui in Commissione arriveranno tutti gli atti, dalla ricognizione che la Giunta dovrà presentare sullo stato dei servizi marittimi, alla bozza di Statuto e di Piano industriale che dovrà presentare eventualmente della società, per approfondire gli aspetti economici, gli aspetti societari e migliorare ulteriormente quest'azione. La legge dovrà rappresentare chiaramente un contenitore normativo che, per sua natura, non può che essere generale e astratto.
Passo ora a esprimere il parere: sugli emendamenti numero 17, 18, 19 e 20, il parere è contrario. Sull'emendamento numero 6 si esprime parere favorevole con una precisazione, bisogna chiedere che il contenuto di questo comma che viene soppresso sia riassorbito nell'emendamento numero 10 sulla copertura finanziaria, con il chiarimento che una somma pari a circa 9 milioni è per il versamento dei conferimenti di legge del capitale della società, mentre la restante parte riguarda le spese di costituzione.
Si esprime parere contrario sugli emendamenti numero 22, 23, 24 e 25; mentre, sugli emendamenti numero 7, 8, 9, 2, 10 e 11, si esprime parere favorevole. Sull'emendamento numero 26, c'è un problema di copertura finanziaria, per cui ci sarebbe da parte della Giunta un invito al ritiro, con l'impegno a trasfondere il contenuto e le finalità dell'emendamento all'interno del Piano industriale dell'attività della flotta, in maniera tale che si possano avere sul comparto turistico gli effetti che vengono rappresentati dall'emendamento.
PRESIDENTE. Onorevole Lotto, tutti gli emendamenti soppressivi vengono ritirati?
LOTTO (P.D.). Sono ritirati gli emendamenti dal numero 18 al numero 25.
PRESIDENTE. Compreso l'emendamento numero 21, che è uguale all'emendamento numero 6, su cui la Giunta ha espresso parere favorevole con una precisazione?
LOTTO (P.D.). Quello resta se c'è la…
PRESIDENTE. Onorevole Lotto, le stavo chiedendo proprio quello!
Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu. Ne ha facoltà.
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Sull'emendamento numero 26. Credo che ci sia stato un errore di analisi dell'emendamento perché non richiede assolutamente copertura finanziaria. E' il principio ordinario della massima copertura dei mezzi di trasporto, per intenderci quello che si utilizza nei last minute in tutte le compagnie di navigazione.
PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Cuccureddu, casomai interviene quando chiamiamo in votazione l'emendamento!
CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Vorrei dare un'interpretazione autentica, non c'è necessità di copertura finanziaria perché è a costo zero. Non produce costi per la Regione quindi non necessita di copertura finanziaria. Se vuole spiego la ragione, se non vuole non la spiego, ma non ha costi, come ho detto al dottor Cocco.
PRESIDENTE. Anche per gli Uffici del Consiglio non c'è un problema di copertura finanziaria, infatti l'emendamento è ammesso.
Comunico che i consiglieri Salis e Dedoni sono rientrati dal congedo.
Passiamo alla votazione dell'emendamento numero 17.
Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.
STERI (U.D.C.-FLI). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 17.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Valerio Meloni ha votato a favore e che il consigliere Mario Diana si è astenuto.
Rispondono sì i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Pietro - Cucca - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappellacci - Cherchi - Contu Felice - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Dessì - Floris Mario - Floris Rosanna - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Maninchedda - Meloni Francesco - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Zedda.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus - Capelli - Cocco Daniele - Diana Mario - Mariani - Mulas - Salis.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 69
votanti 61
astenuti 8
maggioranza 31
favorevoli 20
contrari 41
(Il Consiglio non approva).
Metto in votazione l'articolo 7. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
(Sono approvati)
Metto in votazione l'emendamento numero 7. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 8. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Metto in votazione l'emendamento numero 9.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 9.
(Segue la votazione)
Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappellacci - Cherchi - Contu Felice - Cossa - Cuccureddu - Cugusi - De Francisci - Dedoni - Dessì - Floris Mario - Floris Rosanna - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Maninchedda - Meloni Francesco - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda - Zuncheddu.
Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Pietro - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus - Capelli - Cocco Daniele - Diana Mario - Mariani - Mulas.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 70
votanti 63
astenuti 7
maggioranza 32
favorevoli 46
contrari 17
(Il Consiglio approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 2.
Ha domandato di parlare il consigliere Artizzu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
ARTIZZU (U.D.C.-FLI). Presidente, credo che questo emendamento possa e debba essere votato dall'intero Consiglio per almeno due ordini di motivi: il primo è la valenza sociale e culturale di uno scambio e di una mobilità giovanile che questo emendamento va a incrementare a costi veramente ridotti, soprattutto se parametrati al beneficio (in termini anche economici) che questo potrebbe portare. L'Organizzazione mondiale del turismo ha pubblicato uno studio secondo il quale, nel 2011, in Europa, 96 milioni di giovani hanno effettuato viaggi per scopi culturali e turistici. Credo che dobbiamo incrementare e portare in Sardegna, quanto più possiamo, questa fascia di turisti giovani per far conoscere loro la nostra Isola, per farla apprezzare, per inserirla in questo circuito che è comunque importante; non saranno turisti che vanno a riempire alberghi di lusso, ma rappresentano (questo è il secondo aspetto - secondo me - interessante) comunque un notevole positivo indotto economico.
Per quanto riguarda i dati su quanto spendono mediamente i turisti in Sardegna, lo diceva anche l'Assessore, riferiscono che certamente il turismo giovanile ha una minore capacità di spesa e lasciano pertanto sul territorio sardo meno denaro, ma è comunque del denaro. Ed è comunque un denaro che, se è parametrato a questi 2 milioni di euro che potrebbero consentire a cento mila ragazzi circa di poter viaggiare in Sardegna a costi veramente ridotti o, addirittura, gratuitamente, noi capiamo come, anche dal punto di vista economico, sia veramente significativo per l'indotto; credo che lo sia ancor di più visto che usciamo da una stagione turistica (gli ultimi dati sono stati pubblicati l'altro giorno) che ha visto un ulteriore, pesante e drammatico decremento della presenza dei turisti in Sardegna.
Quindi cercare di portare il turismo giovanile, magari spalmato non più soltanto nei mesi di luglio e agosto, ma anche negli altri mesi dell'anno, credo che sia un servizio che facciamo alla collettività.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, per l'emozione di aver sentito la voce dell'onorevole Artizzu che è stato silenzioso per lungo tempo e nella speranza che il fatto che si occupi di giovani, e non di caccia, possa essere una caratteristica del suo impegno futuro, dichiaro il voto di astensione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stochino per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
STOCHINO (P.d.L.). Esprimo il mio voto favorevole a questo emendamento che, come Gruppo PdL, abbiamo riconosciuto come importante; è stato oggetto di una riunione di Gruppo per evidenziare l'acutezza con cui i colleghi Artizzu, Paolo Terzo Sanna, Steri e Pitea hanno voluto incrementare un tipo di turismo che può portare veramente una dote importante alla nostra Regione. Quindi chiedo di apporre all'emendamento la mia firma e quella di tutti i componenti del Gruppo PdL.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Sardegna è già Domani). Presidente, mi sto divertendo molto nel sentire l'esame di questa legge perché è una legge sulla quale effettivamente ho deciso, come ho detto in precedenza, di astenermi per non mortificare il principio dell'autonomia e della libertà di movimento dei sardi; sicuramente non si regge sui numeri. Mi asterrò anche su questo emendamento, però considerando che c'è una mobilità, nei periodi caldi, riferita all'anno passato, di circa sei milioni di passeggeri trasportati e considerando che i giovani tra i 14 e i 27 anni potrebbero essere all'incirca il 15 per cento, diciamo un milione, tra i 14 e i 27 anni, noi stiamo dando un abbattimento di due euro a passaggio per questi giovani.
Allora, o si fa una norma dove si incrementi davvero oppure è solo demagogia! Non serve. Stiamo buttando via due milioni togliendoli ad altre priorità. I conti sono questi. Perciò non è che dobbiamo giocare sulle impressioni, se dobbiamo favorire la mobilità giovanile, facciamo una legge per la mobilità giovanile e investiamo. Ma dire che questo risolve o favorisce la mobilità giovanile, perché diamo due euro, massimo, due, numero due euro, per facilitare il trasporto e la mobilità turistica giovanile o culturale, o sociale… beh insomma ci stiamo prendendo in giro! Allora quando ci prendiamo in giro, magari quei voti che possono essere di astensione si trasformano in una convinta contrarietà.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Se mantenevamo un ambito di dubbio sull'idea di votare contro questa legge, l'ultimo passaggio ci ha fotografato il desiderio del ridicolo che si vuole mettere a determinati atteggiamenti, riunioni di Gruppo, perché la maggioranza relativa fa una riunione di Gruppo su questa cosa! In Sardegna non abbiamo altri problemi? Una riunione di Gruppo! Complimenti! Serve, serve, dà un tono a questa legge. Per esempio, comprendere, per poterlo dire a quelli che sono più tardivi ad arrivarci, che tutti gli operatori hanno nelle loro tariffe gli incentivi al turismo per i giovani, tutti, si tratta solamente di esercitare qualche volta un pizzico di buon senso e capire che voler per forza mettere il timbro e la firma non servirà a nessuno di noi, né a quelli che hanno messo la firma, né a quelli che, con un po' di dignità, pensano che bisogna votare contro un provvedimento che sta congelando 20 milioni di euro, sottratti non si sa bene a che cosa e a quali bisogni, per una sfida di cui non sappiamo quale sarà l'esito finale.
Ma è meglio che rimangano agli atti le nostre opinioni, le nostre posizioni, perché arriverà, sta arrivando, il tempo della resa dei conti. Però, suvvia, evitateci anche questa espressione: una riunione di Gruppo per una cosa così ridicola credo che non faccia onore al Partito di maggioranza e neanche ai proponenti.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
CAMPUS (Sardegna è già Domani). Presidente, uso questa dichiarazione di voto per dare supporto alla Giiunta. L'Assessore ha chiaramente descritto qual è l'alternativa alla nascita di una sperimentazione della flotta rispetto ai voucher. Indubbiamente il voucher è un qualcosa che è molto più semplice da gestire, non crea carrozzoni o, se preferite, "chiattone", dove poter disperdere soldi pubblici, però è estremamente "dispensivo", costa, costa tantissimo, soprattutto più arrivano e più costano.
Ora, questo emendamento, che ha sicuramente lo scopo di sollevare un problema, ha una dotazione finanziaria davvero irrisoria; come ha giustamente ricordato il collega Capelli, o si spera che arrivino tanti giovani, allora certamente i due euro non servono per farli venire, o si deve mettere un limite, cioè i primi 100 mila avranno un abbattimento del costo da 20 euro.
Al di là della volontà, sicuramente interessante da parte dei presentatori, credo che l'emendamento possa essere trasformato in un ordine del giorno, così come è stato fatto da parte della Giunta l'invito nei confronti del collega Cuccureddu, perché questo non obbliga e non vincola dei fondi di bilancio a un qualcosa che è davvero difficile immaginare che possa essere realmente utile, però trasformandolo in un ordine del giorno consentirebbe di inserire o eventualmente di migliorare un Piano industriale da parte del progetto Flotta sarda, per poter avere delle agevolazioni, che non esistono al momento, ma che esistevano prima nei trasporti, per determinate fasce di età dei viaggiatori o di categorie, com'è stato ricordato per i pensionati.
Altrimenti se l'emendamento rimarrà, mentre finora mi sono astenuto, collega Capelli, voterò contro perché non mi piacciono i manifesti e purtroppo questa Giunta ci ha abituato troppo alla guerra dei manifesti e non delle azioni.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (Sardegna è già Domani). Presidente, sono costretto a votare contro e a chiedere che venga ritirato questo emendamento sul quale mi meraviglia che la Giunta abbia dato parere favorevole. Mi meraviglia per due ordini di motivi: il primo è il costo. Ho detto già in quest'Aula che il passaggio ponte, con la continuità territoriale, costa 40 euro, il 50 per cento di questa cifra sono tasse che non possono essere comunque evase; non si può fare quello che è stato fatto con le cisterne del latte, per intenderci! Quindi, il prezzo scende a 20 euro. Se 20 euro oggi è una difficoltà per la mobilità dei giovani, mi chiedo che cosa vengono a fare questi giovani in Sardegna. Scambi culturali? Hanno la seconda casa dei genitori? Oppure vanno nei campeggi, dove si paga più di 20 euro al giorno? Oppure vanno in un bed and breakfast dove si paga 35 euro mediamente? O negli agriturismo, 30 euro, 35 euro, quest'estate? Cioè, stiamo parlando di una mobilità che è interessante dal punto di vista economico? E' un qualcosa che risolve veramente i problemi della Sardegna? O forse i due milioni di euro possono essere utili per qualcos'altro.
Allora questa, vista così, è solo demagogia, abbiamo bisogno di altro per i trasporti e trovo molto più utile e produttivo l'emendamento del collega Cuccureddu, di cui spesso e volentieri ho criticato le iniziative, ma hanno un senso, non ha certamente un senso questo emendamento. Ha un senso dare un sostegno a chi viene in Sardegna per turismo e sappiamo già in quale albergo va, in quale località turistica va, mentre non ha senso abbattere il costo di chi viene in Sardegna e non sappiamo dove va, se va in una seconda casa evadendo tutte le tasse!
Ha un senso questo, se vogliamo portare la gente! Aiutiamo le strutture, aiutiamo gli alberghi e tutte le infrastrutture turistiche, questo dobbiamo fare ma non possiamo continuare a far viaggiare 6 milioni di persone e in piena estate almeno un milione non sappiamo dove va, e si portano la carta igienica, si portano i salumi, si portano i saponi, si portano tutto! E' questo che vogliamo? Lo dica, assessore Crisponi, perché da lei non ho sentito ancora alcun tipo di ragionamento che possa aiutare il turismo! E qui, di questo stiamo parlando! Ma siamo seri una volta per tutte!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
URAS (Gruppo Misto). Onorevole Diana, continuo io per lei tanto abbiamo la stessa opinione! Prima ho annunciato l'astensione sull'emendamento dell'onorevole Cuccureddu, che è il numero 26, che si deve ancora votare, giusto? E invece io voto a favore dell'emendamento del collega Cuccureddu, perché lo trovo assolutamente razionale, peraltro, succede per tutte le attività, ad esempio quelle museali, eccetera, in favore di pensionati, giovani, studenti, famiglie con minori, perché? Perché se no le famiglie stanno fuori insieme ai minori, perché i minori pagano prezzi e tariffe intere spesso per accedere a un servizio e in un bilancio familiare oggi avere due o tre figli diventa un grande problema; invece dobbiamo dare un segnale perché le famiglie si costituiscano, le coppie si sposino e possibilmente possano permettersi di dare sviluppo alla loro famiglia. Perché è un dramma!
Quindi condivido l'emendamento numero 26 e voterò a favore dell'emendamento numero 26; su quello, oggetto di discussione, voterò contro se la scelta sarà di votare contro questa proposta, così come si sono espressi altri colleghi del Partito Democratico e altri della minoranza.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Lotto per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.
LOTTO (P.D.). Dico che questo emendamento dimostra che non c'è la convinzione neanche nella maggioranza che, con questa legge, stiamo affrontando e risolvendo un problema grande come quello di agevolare i trasporti da e per la Sardegna. Ci inseriamo con emendamenti aggiuntivi per poter dare dei segnali che, a questa o a quella categoria, guardiamo con interesse. Poi siamo certi che non riusciremo a risolvere il problema dell'agevolazione di questi viaggiatori, dell'incremento di questo flusso turistico. Però, accanto a un maxi spot pubblicitario, ci stanno bene tanti piccoli spot che aiutano a collocarsi per poter percepire qualche consenso qua e là.
Purtroppo non riusciamo a intravedere la possibilità di un intervento organico che davvero, non per il 20 per cento dei viaggiatori o per il 15 per cento delle merci e non per una categoria particolare che possono essere gli studenti, i pensionati, questi o quelli, ma per l'intero sistema dei trasporti marittimi, faccia trapelare una prospettiva di soluzione.
Così non è! Non lo è con l'intero articolo 7, non lo è con questo emendamento aggiuntivo che suona come un rafforzamento del carattere, diciamo così, di spot pubblicitario dell'iniziativa nel suo complesso. Ecco perché ritengo che sia più giusto votare contro anche questo emendamento.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 2.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Bardanzellu ha votato a favore.
Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappellacci - Cherchi - Contu Felice - Cuccureddu - De Francisci - Dessì - Floris Rosanna - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Maninchedda - Meloni Francesco - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda.
Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Campus - Capelli - Cocco Pietro - Cucca - Cuccu - Cugusi - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Mulas - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Cocco Daniele - Cossa - Dedoni - Mula.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 67
votanti 62
astenuti 5
maggioranza 32
favorevoli 37
contrari 25
(Il Consiglio approva).
Metto in votazione l'emendamento numero 10. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo alla votazione dell'emendamento numero 11.
Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 11.
(Segue la votazione)
Prendo atto che il consigliere Giampaolo Diana si è astenuto.
Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Cappellacci - Cherchi - Contu Felice - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - De Francisci - Dedoni - Dessì - Floris Rosanna - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Maninchedda - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda - Zuncheddu.
Risponde no il consigliere: Solinas Antonio.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Agus - Campus - Capelli - Cocco Daniele - Cocco Pietro - Diana Giampaolo - Diana Mario - Espa - Lotto - Mariani - Mulas - Salis.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 67
votanti 54
astenuti 13
maggioranza 28
favorevoli 53
contrari 1
(Il Consiglio approva).
Passiamo alla votazione dell'emendamento numero 26, a firma Cuccureddu, per cui la Giunta ha fatto un invito al ritiro, che non è stato accolto.
Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis. Ne ha facoltà.
PITTALIS (P.d.L.). Presidente, se è possibile, chiedo due minuti di sospensione.
PRESIDENTE. Sospendo i lavori.
(La seduta, sospesa alle ore 18 e 17, viene ripresa alle ore 18 e 22.)
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori, prego i colleghi di prendere posto.
(E' approvato)
Passiamo all'esame dell'articolo 7 bis.
(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 7 bis:
Art. 7 bis
Entrata in vigore
1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).)
PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 7 bis, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.
(E' approvato)
Passiamo alla votazione finale del disegno di legge, prego i colleghi di prendere posto.
PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 346/A - Parte I.
(Segue la votazione)
Prendo atto che i consiglieri Contu Felice e Sanna Paolo hanno votato a favore.
Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappellacci - Cherchi - Contu Felice - Cossa - Cuccureddu - Dedoni - Dessì - Floris Mario - Floris Rosanna - Greco - Lai - Locci - Lunesu - Maninchedda - Meloni Francesco - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Zedda.
Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Cocco Pietro - Cucca - Cuccu - Cugusi - Espa - Lotto - Manca - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.
Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Campus - Capelli - Cocco Daniele - Diana Mario - Mariani - Mulas - Salis.
PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:
presenti 66
votanti 58
astenuti 8
maggioranza 30
favorevoli 40
contrari 18
(Il Consiglio approva).
Convoco la Conferenza dei Presidenti di Gruppo.
Il Consiglio è convocato lunedì 1° ottobre, alle ore 10 e 30, per la seduta statutaria.
La seduta è tolta alle ore 18 e 24.