Seduta n.327 del 07/06/2012
CCCXXVII SEDUTA
Giovedì 7 giugno 2012
Presidenza della Presidente LOMBARDO
La seduta è aperta alle ore 10 e 01.
DESSI', Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 4 maggio 2012 (319), che è approvato.
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Angelo Francesco Cuccureddu, Francesco Meloni, Sergio Obinu ed Efisio Planetta hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 7 giugno 2012.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
PRESIDENTE. Comunico che il consigliere regionale Antonio Pitea, in data 6 giugno 2012, ha dichiarato di aderire al Gruppo consiliare "U.D.C. - Unione di Centro verso il Partito della Nazione - FLI".
PRESIDENTE. Comunico che, in data 25 maggio 2012, è pervenuta alla Presidenza la seguente petizione:
da Margherita Simonetta Calaresu e più:
"Blocco immediato dell'opera di smantellamento progressivo dei servizi sanitari dell'ospedale di Ozieri". (2/XIV)
Ricordo che, a norma dell'articolo 103 del Regolamento interno, il fascicolo relativo a detta petizione è a disposizione dei consiglieri presso la settima Commissione.
Risposta scritta a interrogazioni
PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle seguenti interrogazioni:
"Interrogazione Vargiu sulla riconversione dello stabile dell'ex Ospedale Marino di Cagliari". (763)
(Risposta scritta in data 26 marzo 2012.)
"Interrogazione Amadu, con richiesta di risposta scritta, sulle pessime condizioni dell'asfalto di due importanti arterie di collegamento della provincia di Sassari, la statale Sassari-Alghero, n. 291, e il tratto che da Tottubella conduce alla rotonda che incrocia la Strada dei due mari". (293)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Locci sulla grave situazione dei palazzi AREA del rione di via Ospedale a Carbonia". (351)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Bardanzellu - Petrini - Randazzo - Ladu in merito ai disagi e danni causati alla popolazione e all'economia turistica del Comune di Posada (NU), Budoni e frazioni (OT), a seguito del mancato intervento di manutenzione straordinaria con carattere di urgenza per il ripristino della viabilità e transito sul ponte crollato in località Sas Murtas". (377)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Barracciu sulla grave erosione e rischio di cedimento di un argine del Rio Cedrino e sulle prevedibili gravi conseguenze ai danni delle persone, delle imprese e del centro abitato di Orosei". (437)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Mulas sul ritardo del collaudo del molo turistico di Porto Torres". (613)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Cocco Daniele Secondo - Corda sul mancato completamento del tratto di strada a scorrimento veloce Abbasanta-Olbia". (693)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Meloni Valerio sui gravi ritardi dell'adeguamento della strada statale n. 131, tronco Oristano Tramatza - Porto Torres, ai programmi di interventi individuati dalla Regione autonoma della Sardegna". (731)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Cocco Daniele Secondo - Salis - Mariani sulla gravissima situazione in cui versa il reparto di ginecologia ed ostetricia dell'Ospedale Segni di Ozieri". (741)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Dessì sulla grave e perdurante emergenza relativa alla cronica carenza di alloggi di edilizia residenziale pubblica del Sulcis". (745)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Barracciu - Espa, con richiesta di risposta scritta, sui requisiti relativi alla procedura ristretta per l'affidamento dei servizi relativi alla ristorazione per l'Azienda sanitaria locale di Cagliari e per l'Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, pubblicata on line il 14 giugno 2011". (754)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Zuncheddu sul sospetto di inquinamento ambientale e del notevole intensificarsi del traffico dei mezzi da e per la discarica di Canaglia e Scala Erre nel Comune di Porto Torres". (755)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Agus in merito alla possibilità di recupero spese mediche per ricovero extra Regione". (769)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Solinas Antonio sulla mancata spendita dei fondi di cui alla legge regionale 7 febbraio 2011, n. 7 (Sistema integrato a favore dei soggetti sottoposti a provvedimenti dell'autorità giudiziaria e istituzione del garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale)". (778)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Cuccu - Agus - Cocco Pietro - Cucca - Sabatini sulla soppressione degli uffici dei giudici di pace". (780)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Espa sul taglio della sede del giudice di pace di Senorbì". (812)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Diana Mario sulle tariffe praticate da Abbanoa per il conferimento dei liquami zootecnici provenienti dalle aziende di Arborea". (38)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Diana Mario sullo stato di funzionamento del depuratore di Arborea". (46)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Porcu - Zuncheddu sullo stato di paralisi dell'AREA (Azienda regionale per l'edilizia abitativa) e sulle dubbie modalità di assunzione di personale operate nell'ultimo anno dall'ente per far fronte alle carenze nelle dotazioni organiche". (433)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Fois - Mulas sulla corretta attuazione della delibera della Giunta regionale n. 33/10 del 10 giugno 2008 sul finanziamento per l'escavo del porto di Porto Torres". (602)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Vargiu sulla interruzione della continuità degli interventi a sostegno della famiglia del bando 'Ore preziose'". (645)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Cocco Daniele Secondo - Salis - Mariani sul gravissimo danno ambientale causato dalla lavorazione dell'amianto nei siti industriali del centro Sardegna". (679)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Zuncheddu sulla drammatica situazione economica in cui versano i comparti agro-pastorale, artigianale, del commercio, delle libere professioni e delle partite IVA in Sardegna, sulle responsabilità del fisco italiano e sulla mancata applicazione dell'articolo 51 dello Statuto speciale da parte della Giunta regionale". (698)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Dedoni sulla diffusione in Sardegna della peste suina africana". (718)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Dessì sulla grave situazione in cui versano i lavoratori delle ditte in appalto per la conduzione e manutenzione degli impianti di depurazione per conto di Abbanoa Spa e in merito al mancato pagamento degli stipendi pari a tre mensilità". (730)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Sabatini sulle gravi conseguenze che il blocco delle esportazioni dei prodotti a base di carne suina sta causando alle aziende sane e certificate". (753)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Zuncheddu sul sequestro di Rossella Urru, cooperante sarda del Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli (CISP)". (767)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Sabatini sulla ripresa dei lavori lungo la strada statale n. 125". (770)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Zuncheddu - Sechi - Uras - Cugusi - Cocco Daniele Secondo - Salis - Mariani sulle criticità degli interventi di revamping dell'impianto di incenerimento di Tossilo (Macomer) e sulle gravi conseguenze che il progetto avrà in termini di impatto ambientale, rischi per la salute della popolazione, elevati costi di realizzazione e sul piano di fattibilità di un centro di riciclo basato sul sistema di trattamento a freddo dei rifiuti". (774)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Cocco Daniele Secondo sulle modalità di attuazione della disposizione contenuta nella finanziaria 2011 relativa all'esonero dei componenti delle compagnie barracellari dal pagamento dei certificati medici necessari per poter accedere ai corsi annuali di tiro a segno". (796)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Cuccureddu sulle conseguenze che il decreto-legge n. 1 del 2012, cosiddetto "liberalizzazioni", provocherebbe nell'amministrazione della giustizia in Sardegna". (807)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Diana Giampaolo sull'integrazione di una borsa di studio per la Scuola di specializzazione in biochimica clinica dell'Università degli studi di Sassari". (829)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Cuccureddu sull'ipotesi di soppressione del servizio di diabetologia dell'Ospedale SS. Annunziata di Sassari". (531)
(Risposta scritta in data 11 maggio 2012.)
"Interrogazione Meloni Valerio - Manca - Lotto sui disagi che il paventato trasferimento del Servizio di diabetologia dalla Divisione di medicina di Sassari ad altra sede determinerebbe per i 4.000 pazienti in cura presso tale centro". (543)
(Risposta scritta in data 11 maggio 2012.)
"Interrogazione Zuncheddu sullo stato di inquinamento dell'aria a Cagliari e in provincia". (649)
(Risposta scritta in data 11 maggio 2012.)
"Interrogazione Amadu sul problema della marea gialla sul litorale di Maria Pia ad Alghero e sulla necessità di un tempestivo intervento risolutivo da parte degli Assessorati regionali della difesa dell'ambiente, dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e degli enti territoriali competenti". (669)
(Risposta scritta in data 11 maggio 2012.)
"Interrogazione Espa sui Piani personalizzati per persone con disabilità grave di cui alla legge n. 162 del 1998 e sulla compartecipazione degli utenti di cui al decreto legislativo n. 109 del 1998". (708)
(Risposta scritta in data 11 maggio 2012.)
"Interrogazione Zuncheddu sulle iniziative intraprese dal Presidente della Regione circa la costituzione di parte civile della Regione autonoma della Sardegna nel procedimento giudiziario relativo al disastro ambientale nell'area del poligono interforze del Salto di Quirra". (749)
(Risposta scritta in data 11 maggio 2012.)
"Interrogazione Sanna Gian Valerio - Zuncheddu sull'arresto e la paventata reclusione di un ragazzo senegalese nell'Ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa". (776)
(Risposta scritta in data 11 maggio 2012.)
"Interrogazione Sabatini sulla mancata erogazione delle risorse previste dall'articolo 5 della legge regionale 30 giugno 2011, n. 12, a favore delle amministrazioni locali, delle popolazioni e delle aziende insediate nelle aree del Poligono interforze di Quirra". (819)
(Risposta scritta in data 11 maggio 2012.)
"Interrogazione Diana Giampaolo sull'anomalo ricorso, presso l'Azienda ospedaliera Brotzu, al metodo di assunzioni di personale attraverso agenzie interinali e non attraverso le graduatorie in vigore di concorsi espletati". (832)
(Risposta scritta in data 11 maggio 2012.)
"Interrogazione Zuncheddu sull'ampliamento della discarica di Genna Luas (Provincia di Carbonia-Iglesias) e sull'autorizzazione del sito di stoccaggio di nuovi codici di rifiuti". (768)
(Risposta scritta in data 24 maggio 2012.)
"Interrogazione Amadu sulla necessità di incrementare i limiti di velocità nella strada statale n. 131 e nella strada statale n. 131 DCN". (45)
(Risposta scritta in data 25 maggio 2012.)
"Interrogazione Amadu sui finanziamenti ATO-RAS (Autorità d'ambito comparto acque - Regione autonoma della Sardegna) assegnati al Comune di Sassari nell'anno 2004 per la realizzazione di reti idriche e fognarie in diverse borgate, revocati dalla Giunta regionale a seguito della costituzione della società Abbanoa e riassegnati a seguito di istanza del Comune di Sassari con determinazioni ATO n. 56, 57 e 58 del 9 luglio 2007 - Utilizzo ribasso d'asta". (109)
(Risposta scritta in data 25 maggio 2012.)
"Interrogazione Cocco Pietro sui danni economici subiti dalle imprese del Sulcis-Iglesiente a causa della chiusura della strada statale n. 126". (376)
(Risposta scritta in data 25 maggio 2012.)
"Interrogazione Sanjust sulla cessata illuminazione della strada statale n. 195". (527)
(Risposta scritta in data 25 maggio 2012.)
"Interrogazione Zuncheddu - Uras - Ben Amara - Cugusi - Sechi sul trasferimento e la custodia di armamentario bellico custodito per diciassette anni presso il bunker di Santo Stefano e successivamente trasportato su navi passeggeri dalla Sardegna a Civitavecchia". (633)
(Risposta scritta in data 25 maggio 2012.)
"Interrogazione Tocco sulla chiusura, da parte dell'Anas e senza provvedere ad una adeguata alternativa, dell'accesso dalla statale n. 131 alle attività imprenditoriali preesistenti, fra cui l'Acentro". (692)
(Risposta scritta in data 25 maggio 2012.)
"Interrogazione Barracciu sulla variazione della tempistica relativa alla presentazione dei PLUS 2012-2014 e sulla mancata comunicazione dell'accreditamento dei fondi destinati agli osservatori provinciali". (799)
(Risposta scritta in data 25 maggio 2012.)
"Interrogazione Barracciu sulla dismissione di arredi, attrezzature e corredo in dotazione all'Unità operativa di ostetricia e ginecologia del San Camillo di Sorgono e sul servizio di vigilanza in essere presso l'ospedale". (825)
(Risposta scritta in data 25 maggio 2012.)
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.
DESSI', Segretario:
"Mozione Sanna Gian Valerio - Diana Giampaolo - Agus - Barracciu - Ben Amara - Bruno - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Espa - Lotto - Manca - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Solinas Antonio - SORU sulla esigenza di provvedere con urgenza ad attrezzare adeguatamente e a completare funzionalmente il reparto di cardiologia pediatrica dell'Ospedale Brotzu a Cagliari". (185)
"Mozione Diana Giampaolo - Uras - Salis - Agus - Barracciu - Ben Amara - Bruno - Capelli - Cocco Pietro - Cocco Daniele Secondo - Corda - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sechi - Solinas Antonio - Sanna Gian Valerio - Soru - Zuncheddu sulla nomina dell'amministratore unico della Carbosulcis, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento". (186)
PRESIDENTE. Constatata la scarsa presenza in aula, compresa quella della Giunta, sospendo la seduta.
(La seduta, sospesa alle ore 10 e 11, viene ripresa alle ore 10 e 20.)
PRESIDENTE. Colleghi, riprendiamo i lavori, vi prego di prendere posto.
Colleghi, prendo atto dell'assenza di tutti i componenti della Giunta. Nella storia dell'autonomia non si è mai verificato che i componenti dell'Esecutivo abbiano disertato una seduta del Consiglio e questo è particolarmente grave perché siamo in presenza di una richiesta di convocazione urgente ai sensi dell'articolo 54 del nostro Regolamento.
Questo è un comportamento che denota una mancanza di rispetto istituzionale e che fa venir meno il rapporto di leale collaborazione tra Giunta e Consiglio. Oggi si sta impedendo all'Assemblea, in particolare alle forze politiche della minoranza, l'esercizio delle sue legittime prerogative. La sottoscritta, pur non avendo alcun obbligo, perché l'articolo 54 del Regolamento impone al Presidente, in presenza di una richiesta di un quarto dei componenti l'Assemblea, di convocare il Consiglio entro dieci giorni dalla richiesta, in virtù della leale collaborazione, ha sempre concordato con la Giunta le date di convocazione del Consiglio (come è avvenuto anche in questa fattispecie), tenendo conto delle esigenze della stessa e intervenendo molto spesso presso l'opposizione per richiedere una flessibilità sul termine perentorio dei dieci giorni. Anche per la convocazione odierna è avvenuto lo stesso, la data è stata infatti concordata con l'Assessore dell'industria, Alessandra Zedda, in quanto il Presidente della Regione non ha ritenuto di dover dare alcuna risposta alla Presidente del Consiglio.
"Irresponsabile", per definizione, è chi sfugge dalle proprie responsabilità, non è di certo il caso di questo Consiglio regionale. "Incoerente" è chi, con arroganza e protervia, non avendo rispetto dei ruoli, apre conflitti con accuse e censure del tutto gratuite e palesemente contraddittorie. Tengo a precisare che questo Consiglio non ha mai chiesto al Presidente della Regione di non occuparsi dei problemi dei sardi per venire in quest'Aula. E' quindi grave che si strumentalizzino demagogicamente i drammi che la Sardegna sta vivendo per precostituirsi degli alibi.
Infatti, se i temi all'ordine del giorno di questo Consiglio vengono considerati dal Presidente della Regione inconsistenti e artificiosi, non si capisce perché debbano meritare obbligatoriamente la sua presenza e la richiesta agli Assessori di non partecipare ai lavori del Consiglio per impedire la discussione.
Viene quindi legittimo chiedersi il perché di tutto questo e chi sia il vero irresponsabile istituzionale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu. Ne ha facoltà.
CUCCU (P.D.). Presidente, penso che sia lodevole la sua difesa delle istituzioni che lei rappresenta. Non ci sorprende che il Presidente non sia venuto, non è la prima volta e non sarà nemmeno l'ultima, ecco, si sottrae a qualsiasi confronto, però, la cosa grave, Presidente, è che il Presidente della Giunta si attivi, utilizzando tutte le sue risorse, per evitare e impedire alla minoranza di esercitare una sua prerogativa. Non sono tante le prerogative a tutela e il Presidente si attiva con tutte le sue forze per evitare che questo avvenga; la cosa più grave è che, di fronte a una difficoltà (non metto in dubbio che sia legittimo o meno, che ci sia davvero la sua difficoltà a essere presente, non la voglio neanche mettere in dubbio), non abbia sentito il dovere di parlare con i Capigruppo dell'opposizione per concordare una giornata per il dibattito.
Colleghi, mi rivolgo anche a voi, ai Capigruppo di maggioranza, la cosa sorprendente è che voi abbiate avallato questa cosa; è gravissimo che sia stata avallata dalla maggioranza! Ci vuole un sussulto da questo punto di vista. Queste sono prerogative non gratuite, sono conquiste democratiche! Quindi chiedo davvero che, da questa pagina, che è nerissima, si possa comunque ripartire con dialogo, con confronto, ma soprattutto con il rispetto dei ruoli. Quello che qui è mancato è davvero il rispetto dei ruoli, perché non sarebbe costato nulla. Ci si attiva in incontri di gruppo, in incontri di maggioranza, ma l'unica cosa che non si fa è sentire chi ha promosso questa iniziativa, cosa che è, come dicevo prima, una delle prerogative (tra le poche che abbiamo) della minoranza.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Gruppo Misto). Intanto rammento a tutti noi l'esistenza dell'articolo 59 del Regolamento che, al primo comma, stabilisce: "Nessun consigliere può astenersi dall'intervenire alle sedute se non abbia ottenuto il congedo". Il congedo è consentito da quest'Aula sulla base di motivazioni che sono espresse. Primo fra tutti ad adempiere alle norme del Regolamento deve essere chiamato chi ha il dovere e l'onore di rappresentare la Regione sarda legalmente, quindi il Presidente della Regione. Dice lo stesso articolo 59: "I nomi dei consiglieri che non partecipano per oltre cinque giornate di sedute consecutive alle sedute del Consiglio, senza aver ottenuto regolare congedo, sono annunziati dal Presidente del Consiglio in Assemblea".
Io chiedo, Presidente, che da ora in avanti questo Consiglio non gestisca - lo dico per noi consiglieri - con sufficienza anche le opposizioni al congedo, quando viene richiesto, perché qua noi siamo chiamati a rappresentare i sardi e a svolgere le funzioni necessarie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Gruppo Misto). Altra questione che mi preme sottolineare è che l'articolo 54, con il quale le opposizioni hanno chiesto la convocazione urgente del Consiglio regionale, è un articolo che discende direttamente dall'articolo 20 dello Statuto, quindi da norma costituzionale. Il Presidente della Regione, ma soprattutto la sua Giunta, devo dire questa Giunta, che è fatta di otto consiglieri regionali su dodici, anzi, complessivamente, con il Presidente è composta da nove consiglieri regionali su dodici (i quali tutti oggi hanno, da altre parti, improrogabili impegni di natura istituzionale che non hanno comunicato a quest'Aula), manifestano uno scarso riguardo, esercitano una prepotenza, un'arroganza, nei confronti dell'Istituzione, intollerabile, ma anche giuridicamente gravissima.
Che cosa succede quando un Consiglio regionale, un organo della Regione, è impedito allo svolgimento della propria funzione da parte di un altro organo della Regione, sulla base delle motivazioni che noi tutti conosciamo, cioè di un premio, garantito nell'ambito di procedure dubbie sul piano della legittimità, di nomina a società ed enti della Regione da parte del Presidente della Regione? Si tratta di un'azione inqualificabile, oltre che suscettibile di censura, non solo da parte di quest'Aula, sulla quale noi lavoreremo perché venga riconosciuta nelle sedi idonee.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, mi vorrei associare alle parole di censura sue e dei colleghi evidenziando però, oltre agli aspetti già richiamati, anche un'altra motivazione che ci deve far riflettere sulla grave assenza oggi del Presidente e della sua Giunta; vorrei richiamare l'esito referendario di cui il Presidente della Regione in qualche modo si è fatto carico e impropriamente protagonista, cercando in qualche modo di far venir meno le proprie responsabilità.
Il tema che avremmo dovuto e che vorremmo trattare oggi riguarda proprio il modo in cui si darà seguito all'esito del referendum. La scelta del Presidente della Regione di farlo in maniera del tutto solitaria, di dare una sua personale interpretazione a quel referendum come un via libera alle nomine a sua completa discrezione, credo che sia un fatto politico gravissimo che smaschera la demagogia e il populismo di un Presidente ormai solo contro tutti, solo contro il suo partito, solo contro il coordinatore del suo partito, solo contro il Consiglio regionale che lui considera un qualcos'altro e non lo strumento attraverso il quale deve portare avanti dei progetti di riforma o attraverso il quale deve dare seguito all'esito referendario. Il Presidente della Regione decide in solitudine di farsi carico di quell'esito andando avanti con nomine di persone di dubbio carattere tecnico e professionale per l'incarico per cui sono state chiamate.
Credo che dovremmo riflettere, Presidente. Che cosa facciamo? Il bavaglio che viene messo a questo Parlamento non è soltanto un bavaglio legato a una procedura, ma sfocia nell'impossibilità di discutere sul come vada applicato l'esito di quel referendum e se l'esito di quel referendum sia un via libera a un'operazione centralistica della Regione, un via libera alle nomine discrezionali del Presidente, un via libera alla trasformazione di enti in agenzie e di società partecipate con nomine discrezionali o se l'esito di quel referendum deve portare questo Parlamento a mettere in campo una maggiore efficienza, una maggiore trasparenza, una minore discrezionalità, un emergere del merito e delle competenze.
In definitiva, mi associo alle parole sue, alle parole dei colleghi, ma voglio sottolineare che non soltanto si mette un bavaglio a questo Parlamento, ma si impedisce anche a questo Parlamento di discutere su come dare seguito a un esito referendario che lo stesso Presidente ha prima ritenuto (così come l'intero procedimento referendario) di cavalcare ma poi, nel momento di applicarlo, di venir meno facendo così in modo di poter scoprire il suo vero progetto che è quello di una deriva dal sapore populistico e demagogico.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Lotto. Ne ha facoltà.
LOTTO (P.D.). Presidente, quello che è accaduto stamane mi ha lasciato davvero molto sorpreso. La mia breve esperienza non mi consente di fare riferimenti a situazioni come questa verificatesi in altri periodi, mi consente però di valutare la situazione per quello che è. Noi abbiamo un'istituzione, il Consiglio regionale della Sardegna, che ha delle difficoltà oggettive anche per responsabilità del Presidente della Regione. Come diceva poco fa il collega Porcu, sono sorti problemi gravissimi a seguito di un referendum utilizzato strumentalmente dal Presidente in campagna elettorale. Oggi viene chiamato a rispondere di un atto preciso, si rifiuta di farlo e, cosa ancora più grave, impedisce a chiunque faccia parte della sua Giunta di partecipare a questa seduta. Le parole utilizzate da lei sono diciamo pure adeguate alla situazione e non le voglio riprendere. Sono perfettamente d'accordo con quanto lei ha detto e credo che il presidente Cappellacci dovrebbe riflettere sulla gravità di questo atto; in un momento in cui governare la Sardegna sta diventando particolarmente difficile, lui sta creando le condizioni affinché sia impossibile.
Il popolo sardo non merita quello che sta accadendo, sarebbe il caso che l'interessato e gli interessati, che non sono collaboratori privati del Presidente ma sono anche loro responsabili in prima persona degli atti che compiono, riflettano seriamente su quello che stanno facendo e ne traggano le conseguenze. Non è consentito a nessuno giocare con il ruolo che il popolo sardo gli ha affidato!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Ben Amara. Ne ha facoltà.
BEN AMARA (Gruppo Misto). A me sinceramente dispiace molto il fatto che il Presidente del Consiglio abbia rifiutato la richiesta da parte del Presidente della Regione di spostare la discussione sulla mozione numero 124. Lo dico con tutta sincerità e imparzialità perché non sono abituato a giocare al simulacro. Mia madre era un'istitutrice, mio padre era un magistrato. Dico che l'impedimento legittimo esiste comunque, la legge non deve essere interpretata com'è, ma potrebbe essere interpretata in un altro modo. Aggiungo inoltre che la Giunta non è un organo abusivo, come pensa il Presidente del Consiglio. E' inconcepibile che entriamo in una lotta di potere, meschina, tra il Presidente del Consiglio e il Presidente della Regione.
Si poteva chiedere a tutti i consiglieri regionali la possibilità di rinvio, purtroppo non è stato così perché il controllo del potere passa sempre attraverso il simulacro e il braccio di ferro… chiedo al compagno Diana di prestare attenzione.
Tutto questo mi ricorda la storia di Elena nella mitologia classica, la figlia con due madri, Elena nella sua vita non fece altro che mostrarsi e tradire. Aveva un tale dono per l'imitazione, dono forse ricevuto da Afrodite… ex socialista, mi dicono. Elena simulava facilmente ogni verità, era l'essere più privo di virtù che si possa incontrare nella mitologia classica. Forse Elena non voleva oppure non aveva psicologia e piangeva e nascondeva le lacrime, e la sua cura andava solo verso l'apparenza e le lezioni imparate a memoria. Elena era sempre orientata verso il cammino dello sdoppiamento, lo sdoppiamento è sicuramente il suo destino.
Oggi è una bella giornata!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Presidente, che dire? Non possiamo non manifestare il nostro imbarazzo, la nostra irritazione, delusione, il nostro sdegno per un atto, quello del presidente Cappellacci, che non so definire diversamente; è un atto di carattere eversivo perché punta, per la prima volta nella storia dell'autonomia, quel che risulta, a impedire e bloccare i lavori del Consiglio regionale, peraltro con motivazioni che sono assolutamente inaccettabili e che respingiamo in toto.
Noi siamo dell'avviso, signor Presidente, che le sue parole rispondano soltanto parzialmente a questo sdegno che noi vogliamo manifestare in quest'Aula, soprattutto perché il gesto del presidente Cappellacci pone in evidenza una sua visione delle sue competenze e del suo potere istituzionale che, in questa vicenda, ha assolutamente umiliato uno dei maggiori organi istituzionali della Regione, ha umiliato la Giunta regionale oltre che il Consiglio regionale. Ha umiliato la Giunta regionale perché ha operato d'imperio un suo diktat nei confronti degli Assessori, sia degli Assessori tecnici che degli Assessori consiglieri regionali, impedendo loro praticamente di svolgere un loro preciso dovere definito dallo Statuto dell'autonomia sarda e cioè la loro partecipazione, il loro dovere di partecipazione ai lavori della massima Assise istituzionale sarda.
Perché, Presidente, questa presa di posizione del Presidente della Giunta? Altre volte la sua assenza ha brillato in quest'Aula per la discussione di temi allo stesso modo importanti quanto quelli delle mozioni odierne. Altre volte non si è preoccupato di portare alcuna giustificazione alle sue numerose assenze in quest'Aula. La verità è che oggi, ripeto, oggi, il presidente Cappellacci sta tentando in tutti i modi di evitare che venga smascherato il suo comportamento su una vicenda (quella delle nomine, quella vicenda della trasparenza della scelta dei tecnici e degli amministratori degli enti regionali) che è paradossalmente la palese dimostrazione della sua incoerenza rispetto alle posizioni assunte nella battaglia referendaria di alcune settimane fa.
Il presidente Cappellacci ha cavalcato la tigre degli umori referendari e oggi il presidente Cappellacci viene sbalzato dal dorso della tigre, viene disarcionato perché viene resa chiara ed evidente la sua incapacità di muoversi veramente verso il rinnovamento, verso la novità, verso le decisioni che portino a una gestione diversa dell'occupazione e della definizione degli assetti di comando e di direzione degli enti regionali. Qui sta la sua difficoltà! Forse ha avuto anche paura che le giuste motivazioni che il centrosinistra ha inserito in queste mozioni, la cui discussione il presidente Cappellacci ha chiesto di rinviare, potessero trovare probabilmente, anzi sicuramente, adesione silente e a volte anche non silente pure tra i banchi della maggioranza. Il presidente Cappellacci ha avuto paura che questo suo gioco venisse scoperto e che potesse correre il rischio di essere sconfessato nei suoi atteggiamenti…
PRESIDENTE. Onorevole Salis, il tempo a sua disposizione è terminato.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, vorrei intervenire anch'io sull'ordine dei lavori e sul Regolamento. Ho cinque minuti, vero Presidente?
PRESIDENTE. Sì, onorevole Diana.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). "Cari Assessori, messaggio urgente del Presidente: si invitano tutti gli Assessori a non andare in aula del Consiglio regionale domani, giovedì 7, è importante che la Giunta non sia presente. Grazie anche per il riscontro. Elisa". Questo è l'sms inviato in nome e per conto del Presidente della Regione alla Giunta! E' un fatto di una tale gravità e ha anche del grottesco! Vorrei dire che ci sarebbe da avvertire un minimo di pudore da parte di chi si presta anche ad accogliere un sms di questa portata.
Lo ha già fatto Uras, ma anche io voglio richiamare, Presidente, l'articolo 59 del Regolamento. Sono in congedo gli "otto più uno" consiglieri regionali, oggi non ho sentito comunicare in congedo nessuno di questi nomi! Sono fortunati, perché non avranno nemmeno la decurtazione dell'indennità, essendo questa, in questo periodo, sospesa. Denota, tuttavia, mi rivolgo con grande rispetto soprattutto ai colleghi della maggioranza, un'assenza totale di cultura istituzionale da parte del Presidente della Regione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Intervengo ancora sull'articolo 54. Vorrei ricordare a tutti che l'articolo 54 non è nella disponibilità di nessuno, nemmeno del Presidente del Consiglio regionale! Il Presidente del Consiglio regionale è tenuto a convocare il Consiglio entro dieci giorni se almeno un quarto dei consiglieri avanza richiesta di convocazione in base a questo articolo; cosa che è avvenuta puntualmente! E' davvero spiacevole leggere il comunicato, lo dico con grande rispetto ai colleghi della maggioranza, ai Capigruppo della maggioranza, a me non è piaciuto affatto (a meno che, anche in questo caso, non ci sia stata un'interpretazione in contumacia da parte del Presidente in nome e per conto dei Capigruppo della maggioranza) che il Presidente ci abbia detto che i Capigruppo della maggioranza hanno deciso di convocare il Consiglio per il 14 prossimo venturo. Non è nella disponibilità di nessun Capogruppo, non è nella disponibilità della Conferenza dei Capigruppo, non è nella disponibilità del Presidente del Consiglio, tanto meno è nella disponibilità del Presidente della Regione!
Quindi, invito a uno scatto d'orgoglio! Quand'anche il Presidente si permetta di interpretare in maniera del tutto discrezionale e arrogante il Regolamento, vorrei che i colleghi della maggioranza non gli permettessero di dire che quell'arroganza è un fatto condiviso! Sarebbe importante oggi sentire un qualcosa del genere, non l'ho ancora sentito.
Noi stiamo esplorando, presidente Lombardo, tutte le possibilità anche esterne per tutelare questa parte del nostro Statuto. E' ancora più spiacevole vedere che il Presidente della Regione scarica sul Consiglio il fallimento di tre anni e mezzo. Ma è impegnato a risolvere quali problemi? Ha risolto Eurallumina, ha risolto Alcoa, la moratoria Equitalia? Quali sono i risultati sulle entrate, su Vinyls, eccetera? Oppure il Consiglio regionale, che ha tolto le castagne dal fuoco anche al Presidente della Regione, il giorno dopo il referendum, sulle…
PRESIDENTE. Onorevole Diana, il tempo a sua disposizione terminato.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stochino. Ne ha facoltà.
STOCHINO (P.d.L.). Presidente chiedo di intervenire sull'ordine dei lavori perchè sicuramente oggi non è una bella pagina di storia quella che stiamo scrivendo. Però volevo dire qualcosa anch'io, visto che, grazie a Dio, oggi non siamo pagati e quindi non stiamo gravando sulle tasse e sulle tasche dei cittadini sardi in generale.
Dopo le polemiche di questi giorni, ho voluto capire dov'era veramente il nostro Presidente, sia ieri che oggi, appurando che oggi il nostro Presidente aveva un incontro istituzionale a Roma col Commissario UE Andor. Allora, voglio dire, se c'era una motivazione istituzionale e doveva trattare temi importanti come quelli degli ammortizzatori sociali, perché la riunione di oggi non si poteva spostare a un altro giorno? Abbiamo parlato di dieci giorni? In questi tre anni, ma anche nei precedenti anni, simili situazioni di convocazione, in base all'articolo 54 del nostro Regolamento, hanno visto uno slittamento di tempi; allora, credo che uno slittamento di tempi sarebbe potuto essere concesso anche nella giornata odierna.
Ho condiviso però una considerazione dell'opposizione, del collega Cuccu mi sembra, cioè che forse il Presidente della Regione avrebbe potuto chiamare i Capigruppo dell'opposizione e, insieme a loro, concordare una data, visto che purtroppo tra le due istituzioni regionali…
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Lo chiamo da sei mesi e non risponde! Scusa l'interruzione.
STOCHINO (P.d.L.). Vi sto dando ragione. Vi sto dando ragione, professore, vi sto dicendo che forse, vista anche questa situazione un po' particolare, il Presidente della Regione avrebbe dovuto chiamare voi esponenti dell'opposizione e trovare concordemente una giornata, perché credo che il Presidente abbia l'interesse a confrontarsi col Consiglio tutto, ma con le opposizioni in particolare, su questi documenti che l'opposizione ha giustamente portato in Aula.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, colleghe e colleghi, colleghi del P.d.L., in questa incredibile seduta, mi limito a usare solo questo termine, annuncio le dimissioni da Capogruppo del Popolo della Libertà. Ho scritto due righe adesso, dopo che sono arrivato. Non è una decisione presa contro il P.d.L., per anni ho fatto il Capogruppo e ho difeso l'unità del Partito, ho subito attacchi da parte del Presidente e ho comunque difeso il suo ruolo di Governatore. Oggi però la misura è colma, è un addio a Cappellacci, come uomo, e al suo fallimento come Presidente. E' una scelta morale, un dovere verso i sardi, continui pure lui a macchiarsi, non sono più disponibile a tollerare questa tirannia e questi ricatti!
Ieri, nell'ultimo atto che ho compiuto da Presidente di Gruppo, con tono veemente, nella Conferenza dei Presidenti di Gruppo, ho ripetutamente invitato l'unico rappresentante coraggioso in Conferenza dei Presidenti di Gruppo, l'assessore, nonché consigliere regionale, Floris, assente oggi, a farsi carico di chiedere al Presidente della Regione di interloquire con i Presidenti di Gruppo di minoranza. L'ho chiesto ripetutamente perché ritenevo e ritengo ancora oggi che sia, forse, l'unico modo per evitare la sciagura che si è abbattuta su questa istituzione!
Il Presidente probabilmente non ha mai letto lo Statuto della Regione Sarda, qualche richiamo l'avete fatto voi, colleghi, quindi vorrei ricordare al Presidente Cappellacci che, all'articolo 15 del nostro Statuto, non si dice: "Il Presidente, la Giunta e il Consiglio regionale", si dice: "Il Consiglio regionale, la Giunta, il Presidente della Regione"! Questo sta a significare, e così significava negli atti parlamentari di allora, che l'istituzione principe è il Consiglio regionale! Non è certamente il Presidente della Regione, in qualsiasi modo esso venga eletto!
Allora, gli inviti alla disubbidienza, io non li ho mai condivisi, se voglio essere disubbidiente lo sono sponte mea, ma certamente non per il tramite di un sms, per quanto oggi sia il veicolo più veloce di comunicazione. Per questi motivi, ringrazio, lo faccio pubblicamente, tutti i colleghi del P.d.L., indistintamente, per l'impegno che hanno profuso e che intenderanno ancora profondere perché la Sardegna cambi. Li ringrazio perché, anche in certi momenti e in molti momenti, ce ne sono stati tanti, molti colleghi, chi più, chi meno, hanno compreso le ragioni. Spero che vogliano, da questo fatto che è accaduto oggi, e da altri che accadranno, prendere coscienza di ciò che è la politica.
Presidente, ho già formalizzato l'adesione a un nuovo Gruppo, lei ne darà comunicazione quando lo riterrà opportuno, al termine della seduta ci sarà una conferenza stampa, ma rivolgo ai colleghi del P.d.L. l'invito a non continuare a ignorare la questione. I problemi sono tanti, la Sardegna è al primo posto, il Partito può anche aspettare, ma auspico che da questa uscita la maggioranza diventi più forte, che capisca ancora di più; ho forti dubbi, non per chi compone la maggioranza, ma per chi ancora la rappresenta!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus. Ne ha facoltà.
CAMPUS (P.d.L.). Nell'intervenire oggi avrò certamente meno emozione di quanta ne aveva, si vedeva e si sentiva, per questo lo apprezzo e lo ammiro, l'onorevole Diana, perché lui ha avuto per tre anni la responsabilità di dover coprire e gestire anche quello che non era possibile né ricoprire, né gestire.
Parlerò con molta più serenità perché da tempo sono stato costretto a smarcare la mia posizione…
(Brusio in Aula)
E' giusto che facciano i ringraziamenti all'onorevole Diana, voglio che continuino…
PRESIDENTE. Colleghi, vi prego di prendere posto!
CAMPUS (P.d.L.). Non ho alcuna emozione, ripeto, nel dire che in questi tre anni ho vissuto una situazione di disagio, di sconcerto, fino ad arrivare, l'ho già detto più volte, alla vergogna. Sono arrivato dopo tre anni a vergognarmi di dire alle persone che sono un consigliere regionale, un consigliere di maggioranza, un consigliere del P.d.L.! Credo davvero che questa surreale seduta del Consiglio sia la dimostrazione di un fallimento voluto, direi quasi cercato!
Si è partiti, per questa vicenda, da una situazione disdicevole, sgradevole, che si poteva e si doveva risolvere con il confronto, mi riferisco alla nomina di un amministratore unico, con un curriculum quanto meno inusuale, lo definisco così, secondo una logica che, a Napoli, avrebbero simpaticamente definito " 'e fodere cumbattene e 'e sciabbole stanno appese", il che starebbe a significare di dare a qualcuno un qualcosa da fare e quel qualcuno non è completamente idoneo, cioè far combattere i foderi e tenere le sciabole appese al muro! Si doveva discutere di questo, ma l'arroganza che portava quel gesto ha voluto ampliarsi e arricchirsi fino ad arrivare all'offesa all'Assemblea dei sardi!
Come si fa a concepire, con un sms, di imporre a una Giunta di non presentarsi all'Assemblea dei sardi! Ritengo che se questo gesto fosse arrivato, che so, da un indignato, da un irriducibile indipendentista (che dichiara di non riconoscere l'Assemblea), forse sarebbe stato comprensibile, ma dal Presidente della Regione, da responsabile primo della Sardegna! Responsabile di tre anni in cui abbiamo sprecato noi della maggioranza, tutti, un credito di fiducia che purtroppo non ci meritavamo, l'abbiamo dilapidato perché in tre anni, colleghi della maggioranza, non so se voi vi giudichiate tali e non so neanche se io mi giudico tale, in tre anni ci siamo riuniti una sola volta! Ma vi rendete conto! Abbiamo dovuto affrontare problemi immani o, meglio, avremmo dovuto affrontare problemi immani, invece ci siamo riuniti una sola volta in tre anni perché il Presidente rifuggiva la possibilità del confronto, confronto costruttivo!
Agli inizi tutti abbiamo cercato di dargli una mano ma, l'altra parte, quella mano la nascondeva! La usava per minacciare, la usava per premiare, la usava per dividere! Allora davvero non ho particolare emozione nel criticare in maniera aperta una simile scelta.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, credo che i lavori di oggi stiano scrivendo una pagina molto triste, unica, nella storia dell'autonomia. Questo processo in contumacia che si sta svolgendo qui è uno dei tanti processi in contumacia, non è unico purtroppo, ne abbiamo annoverato in questi tre anni tantissimi su argomenti serissimi quanto l'argomento di oggi. Non deve sfuggire a nessuno che quanto si sta compiendo non è lontano dalle problematiche quotidiane di quei lavoratori che reclamano per la loro dignità il lavoro, dalla situazione economica e sociale della nostra isola, dalla quale rifugge il Presidente, la Giunta intera e questa maggioranza.
Vedete, è giusto che il processo in contumacia si svolga nei confronti di chi è contumace, in primis nei confronti del Presidente della Giunta regionale, ma non deve passare sotto silenzio che c'è una Giunta intera che manca in quest'Aula, che si è piegata a un sms! Mi stupisce moltissimo che chi ha sempre dimostrato alto senso istituzionale in quest'Aula, parlo soprattutto dei cosiddetti Assessori anziani, si siano piegati a un sms della Segreteria del Presidente! Loro stessi sono stati difensori in quest'Aula di valori istituzionali, della dignità del ruolo e non sono neanche ricattabili, perché sono anche consiglieri regionali! Posso capire la debolezza di chi consigliere regionale non è e siede in quei banchi.
Non va sottaciuto il passo che si è compiuto tre secondi fa, cinque minuti fa e capisco il travaglio dei colleghi che hanno compiuto un atto, un gesto politico di grandissima rilevanza e sofferenza, parlo del collega Diana e del collega Campus, parlo dell'intervento della Presidente che ha rimarcato e sintetizzato tutto il sentimento di quest'Aula e di chi, responsabilmente, cerca di fare politica: per chi? Per il proprio popolo! Un senso di responsabilità che deve venire fuori! Badi bene, mi rivolgo a lei, Presidente, l'unica cosa che questo Consiglio, il Parlamento, le Assemblee legislative non potranno mai normare è il senso di responsabilità! Un senso di responsabilità che non si può acquistare al supermercato, che non si acquista perché eletti e per come si è stati eletti.
Vedete, oggi il Presidente della Giunta, non è stato tamponato, non è malato, è a un incontro con Andor. Collega Stochino, il vostro Presidente del Consiglio si è precipitato dall'Europa per sedere nei banchi dell'Esecutivo nel Parlamento nazionale, parlo del Presidente del Consiglio! Che cosa era più importante? Lei sa benissimo che non risolverà niente il presidente Cappellacci oggi a Roma. Ha cambiato motivazione, nella sua prima dichiarazione ha rigettato l'invito perché doveva presenziare alla Conferenza Stato-Regioni, che si è svolta ieri, e all'ordine del giorno non c'era alcun argomento che riguardasse la Sardegna, perciò ha cambiato motivazione. Questo è molto grave, perché è mancanza di rispetto soprattutto per voi, non per chi ha deciso, da due anni e mezzo, e ha capito che avevamo sbagliato; tutti noi insieme, abbiamo scelto l'uomo sbagliato, abbiamo risposto la fiducia nella persona sbagliata e probabilmente questo mette in discussione anche quella maggioranza.
Ecco perché credo che oggi possa essere l'inizio della fine, ma anche l'inizio del risveglio. Spetta a voi, non sicuramente a noi che rappresentiamo minoranza e opposizione, per il momento.
PRESIDENTE. Il Consiglio è convocato domani mattina, venerdì 8 giugno, alle ore 10.
La seduta è tolta alle ore 11 e 09.
Allegati seduta
CCCXXVII SEDUTA
Giovedì 7 giugno 2012
Presidenza della Presidente LOMBARDO
La seduta è aperta alle ore 10 e 01.
DESSI', Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 4 maggio 2012 (319), che è approvato.
PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Angelo Francesco Cuccureddu, Francesco Meloni, Sergio Obinu ed Efisio Planetta hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 7 giugno 2012.
Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.
PRESIDENTE. Comunico che il consigliere regionale Antonio Pitea, in data 6 giugno 2012, ha dichiarato di aderire al Gruppo consiliare "U.D.C. - Unione di Centro verso il Partito della Nazione - FLI".
PRESIDENTE. Comunico che, in data 25 maggio 2012, è pervenuta alla Presidenza la seguente petizione:
da Margherita Simonetta Calaresu e più:
"Blocco immediato dell'opera di smantellamento progressivo dei servizi sanitari dell'ospedale di Ozieri". (2/XIV)
Ricordo che, a norma dell'articolo 103 del Regolamento interno, il fascicolo relativo a detta petizione è a disposizione dei consiglieri presso la settima Commissione.
Risposta scritta a interrogazioni
PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle seguenti interrogazioni:
"Interrogazione Vargiu sulla riconversione dello stabile dell'ex Ospedale Marino di Cagliari". (763)
(Risposta scritta in data 26 marzo 2012.)
"Interrogazione Amadu, con richiesta di risposta scritta, sulle pessime condizioni dell'asfalto di due importanti arterie di collegamento della provincia di Sassari, la statale Sassari-Alghero, n. 291, e il tratto che da Tottubella conduce alla rotonda che incrocia la Strada dei due mari". (293)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Locci sulla grave situazione dei palazzi AREA del rione di via Ospedale a Carbonia". (351)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Bardanzellu - Petrini - Randazzo - Ladu in merito ai disagi e danni causati alla popolazione e all'economia turistica del Comune di Posada (NU), Budoni e frazioni (OT), a seguito del mancato intervento di manutenzione straordinaria con carattere di urgenza per il ripristino della viabilità e transito sul ponte crollato in località Sas Murtas". (377)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Barracciu sulla grave erosione e rischio di cedimento di un argine del Rio Cedrino e sulle prevedibili gravi conseguenze ai danni delle persone, delle imprese e del centro abitato di Orosei". (437)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Mulas sul ritardo del collaudo del molo turistico di Porto Torres". (613)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Cocco Daniele Secondo - Corda sul mancato completamento del tratto di strada a scorrimento veloce Abbasanta-Olbia". (693)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Meloni Valerio sui gravi ritardi dell'adeguamento della strada statale n. 131, tronco Oristano Tramatza - Porto Torres, ai programmi di interventi individuati dalla Regione autonoma della Sardegna". (731)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Cocco Daniele Secondo - Salis - Mariani sulla gravissima situazione in cui versa il reparto di ginecologia ed ostetricia dell'Ospedale Segni di Ozieri". (741)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Dessì sulla grave e perdurante emergenza relativa alla cronica carenza di alloggi di edilizia residenziale pubblica del Sulcis". (745)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Barracciu - Espa, con richiesta di risposta scritta, sui requisiti relativi alla procedura ristretta per l'affidamento dei servizi relativi alla ristorazione per l'Azienda sanitaria locale di Cagliari e per l'Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, pubblicata on line il 14 giugno 2011". (754)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Zuncheddu sul sospetto di inquinamento ambientale e del notevole intensificarsi del traffico dei mezzi da e per la discarica di Canaglia e Scala Erre nel Comune di Porto Torres". (755)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Agus in merito alla possibilità di recupero spese mediche per ricovero extra Regione". (769)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Solinas Antonio sulla mancata spendita dei fondi di cui alla legge regionale 7 febbraio 2011, n. 7 (Sistema integrato a favore dei soggetti sottoposti a provvedimenti dell'autorità giudiziaria e istituzione del garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale)". (778)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Cuccu - Agus - Cocco Pietro - Cucca - Sabatini sulla soppressione degli uffici dei giudici di pace". (780)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Espa sul taglio della sede del giudice di pace di Senorbì". (812)
(Risposta scritta in data 2 aprile 2012.)
"Interrogazione Diana Mario sulle tariffe praticate da Abbanoa per il conferimento dei liquami zootecnici provenienti dalle aziende di Arborea". (38)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Diana Mario sullo stato di funzionamento del depuratore di Arborea". (46)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Porcu - Zuncheddu sullo stato di paralisi dell'AREA (Azienda regionale per l'edilizia abitativa) e sulle dubbie modalità di assunzione di personale operate nell'ultimo anno dall'ente per far fronte alle carenze nelle dotazioni organiche". (433)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Fois - Mulas sulla corretta attuazione della delibera della Giunta regionale n. 33/10 del 10 giugno 2008 sul finanziamento per l'escavo del porto di Porto Torres". (602)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Vargiu sulla interruzione della continuità degli interventi a sostegno della famiglia del bando 'Ore preziose'". (645)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Cocco Daniele Secondo - Salis - Mariani sul gravissimo danno ambientale causato dalla lavorazione dell'amianto nei siti industriali del centro Sardegna". (679)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Zuncheddu sulla drammatica situazione economica in cui versano i comparti agro-pastorale, artigianale, del commercio, delle libere professioni e delle partite IVA in Sardegna, sulle responsabilità del fisco italiano e sulla mancata applicazione dell'articolo 51 dello Statuto speciale da parte della Giunta regionale". (698)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Dedoni sulla diffusione in Sardegna della peste suina africana". (718)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Dessì sulla grave situazione in cui versano i lavoratori delle ditte in appalto per la conduzione e manutenzione degli impianti di depurazione per conto di Abbanoa Spa e in merito al mancato pagamento degli stipendi pari a tre mensilità". (730)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Sabatini sulle gravi conseguenze che il blocco delle esportazioni dei prodotti a base di carne suina sta causando alle aziende sane e certificate". (753)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Zuncheddu sul sequestro di Rossella Urru, cooperante sarda del Comitato internazionale per lo sviluppo dei popoli (CISP)". (767)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Sabatini sulla ripresa dei lavori lungo la strada statale n. 125". (770)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Zuncheddu - Sechi - Uras - Cugusi - Cocco Daniele Secondo - Salis - Mariani sulle criticità degli interventi di revamping dell'impianto di incenerimento di Tossilo (Macomer) e sulle gravi conseguenze che il progetto avrà in termini di impatto ambientale, rischi per la salute della popolazione, elevati costi di realizzazione e sul piano di fattibilità di un centro di riciclo basato sul sistema di trattamento a freddo dei rifiuti". (774)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Cocco Daniele Secondo sulle modalità di attuazione della disposizione contenuta nella finanziaria 2011 relativa all'esonero dei componenti delle compagnie barracellari dal pagamento dei certificati medici necessari per poter accedere ai corsi annuali di tiro a segno". (796)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Cuccureddu sulle conseguenze che il decreto-legge n. 1 del 2012, cosiddetto "liberalizzazioni", provocherebbe nell'amministrazione della giustizia in Sardegna". (807)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Diana Giampaolo sull'integrazione di una borsa di studio per la Scuola di specializzazione in biochimica clinica dell'Università degli studi di Sassari". (829)
(Risposta scritta in data 18 aprile 2012.)
"Interrogazione Cuccureddu sull'ipotesi di soppressione del servizio di diabetologia dell'Ospedale SS. Annunziata di Sassari". (531)
(Risposta scritta in data 11 maggio 2012.)
"Interrogazione Meloni Valerio - Manca - Lotto sui disagi che il paventato trasferimento del Servizio di diabetologia dalla Divisione di medicina di Sassari ad altra sede determinerebbe per i 4.000 pazienti in cura presso tale centro". (543)
(Risposta scritta in data 11 maggio 2012.)
"Interrogazione Zuncheddu sullo stato di inquinamento dell'aria a Cagliari e in provincia". (649)
(Risposta scritta in data 11 maggio 2012.)
"Interrogazione Amadu sul problema della marea gialla sul litorale di Maria Pia ad Alghero e sulla necessità di un tempestivo intervento risolutivo da parte degli Assessorati regionali della difesa dell'ambiente, dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e degli enti territoriali competenti". (669)
(Risposta scritta in data 11 maggio 2012.)
"Interrogazione Espa sui Piani personalizzati per persone con disabilità grave di cui alla legge n. 162 del 1998 e sulla compartecipazione degli utenti di cui al decreto legislativo n. 109 del 1998". (708)
(Risposta scritta in data 11 maggio 2012.)
"Interrogazione Zuncheddu sulle iniziative intraprese dal Presidente della Regione circa la costituzione di parte civile della Regione autonoma della Sardegna nel procedimento giudiziario relativo al disastro ambientale nell'area del poligono interforze del Salto di Quirra". (749)
(Risposta scritta in data 11 maggio 2012.)
"Interrogazione Sanna Gian Valerio - Zuncheddu sull'arresto e la paventata reclusione di un ragazzo senegalese nell'Ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa". (776)
(Risposta scritta in data 11 maggio 2012.)
"Interrogazione Sabatini sulla mancata erogazione delle risorse previste dall'articolo 5 della legge regionale 30 giugno 2011, n. 12, a favore delle amministrazioni locali, delle popolazioni e delle aziende insediate nelle aree del Poligono interforze di Quirra". (819)
(Risposta scritta in data 11 maggio 2012.)
"Interrogazione Diana Giampaolo sull'anomalo ricorso, presso l'Azienda ospedaliera Brotzu, al metodo di assunzioni di personale attraverso agenzie interinali e non attraverso le graduatorie in vigore di concorsi espletati". (832)
(Risposta scritta in data 11 maggio 2012.)
"Interrogazione Zuncheddu sull'ampliamento della discarica di Genna Luas (Provincia di Carbonia-Iglesias) e sull'autorizzazione del sito di stoccaggio di nuovi codici di rifiuti". (768)
(Risposta scritta in data 24 maggio 2012.)
"Interrogazione Amadu sulla necessità di incrementare i limiti di velocità nella strada statale n. 131 e nella strada statale n. 131 DCN". (45)
(Risposta scritta in data 25 maggio 2012.)
"Interrogazione Amadu sui finanziamenti ATO-RAS (Autorità d'ambito comparto acque - Regione autonoma della Sardegna) assegnati al Comune di Sassari nell'anno 2004 per la realizzazione di reti idriche e fognarie in diverse borgate, revocati dalla Giunta regionale a seguito della costituzione della società Abbanoa e riassegnati a seguito di istanza del Comune di Sassari con determinazioni ATO n. 56, 57 e 58 del 9 luglio 2007 - Utilizzo ribasso d'asta". (109)
(Risposta scritta in data 25 maggio 2012.)
"Interrogazione Cocco Pietro sui danni economici subiti dalle imprese del Sulcis-Iglesiente a causa della chiusura della strada statale n. 126". (376)
(Risposta scritta in data 25 maggio 2012.)
"Interrogazione Sanjust sulla cessata illuminazione della strada statale n. 195". (527)
(Risposta scritta in data 25 maggio 2012.)
"Interrogazione Zuncheddu - Uras - Ben Amara - Cugusi - Sechi sul trasferimento e la custodia di armamentario bellico custodito per diciassette anni presso il bunker di Santo Stefano e successivamente trasportato su navi passeggeri dalla Sardegna a Civitavecchia". (633)
(Risposta scritta in data 25 maggio 2012.)
"Interrogazione Tocco sulla chiusura, da parte dell'Anas e senza provvedere ad una adeguata alternativa, dell'accesso dalla statale n. 131 alle attività imprenditoriali preesistenti, fra cui l'Acentro". (692)
(Risposta scritta in data 25 maggio 2012.)
"Interrogazione Barracciu sulla variazione della tempistica relativa alla presentazione dei PLUS 2012-2014 e sulla mancata comunicazione dell'accreditamento dei fondi destinati agli osservatori provinciali". (799)
(Risposta scritta in data 25 maggio 2012.)
"Interrogazione Barracciu sulla dismissione di arredi, attrezzature e corredo in dotazione all'Unità operativa di ostetricia e ginecologia del San Camillo di Sorgono e sul servizio di vigilanza in essere presso l'ospedale". (825)
(Risposta scritta in data 25 maggio 2012.)
PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.
DESSI', Segretario:
"Mozione Sanna Gian Valerio - Diana Giampaolo - Agus - Barracciu - Ben Amara - Bruno - Cocco Pietro - Corda - Cucca - Cuccu - Espa - Lotto - Manca - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Solinas Antonio - SORU sulla esigenza di provvedere con urgenza ad attrezzare adeguatamente e a completare funzionalmente il reparto di cardiologia pediatrica dell'Ospedale Brotzu a Cagliari". (185)
"Mozione Diana Giampaolo - Uras - Salis - Agus - Barracciu - Ben Amara - Bruno - Capelli - Cocco Pietro - Cocco Daniele Secondo - Corda - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - Cugusi - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sechi - Solinas Antonio - Sanna Gian Valerio - Soru - Zuncheddu sulla nomina dell'amministratore unico della Carbosulcis, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento". (186)
PRESIDENTE. Constatata la scarsa presenza in aula, compresa quella della Giunta, sospendo la seduta.
(La seduta, sospesa alle ore 10 e 11, viene ripresa alle ore 10 e 20.)
PRESIDENTE. Colleghi, riprendiamo i lavori, vi prego di prendere posto.
Colleghi, prendo atto dell'assenza di tutti i componenti della Giunta. Nella storia dell'autonomia non si è mai verificato che i componenti dell'Esecutivo abbiano disertato una seduta del Consiglio e questo è particolarmente grave perché siamo in presenza di una richiesta di convocazione urgente ai sensi dell'articolo 54 del nostro Regolamento.
Questo è un comportamento che denota una mancanza di rispetto istituzionale e che fa venir meno il rapporto di leale collaborazione tra Giunta e Consiglio. Oggi si sta impedendo all'Assemblea, in particolare alle forze politiche della minoranza, l'esercizio delle sue legittime prerogative. La sottoscritta, pur non avendo alcun obbligo, perché l'articolo 54 del Regolamento impone al Presidente, in presenza di una richiesta di un quarto dei componenti l'Assemblea, di convocare il Consiglio entro dieci giorni dalla richiesta, in virtù della leale collaborazione, ha sempre concordato con la Giunta le date di convocazione del Consiglio (come è avvenuto anche in questa fattispecie), tenendo conto delle esigenze della stessa e intervenendo molto spesso presso l'opposizione per richiedere una flessibilità sul termine perentorio dei dieci giorni. Anche per la convocazione odierna è avvenuto lo stesso, la data è stata infatti concordata con l'Assessore dell'industria, Alessandra Zedda, in quanto il Presidente della Regione non ha ritenuto di dover dare alcuna risposta alla Presidente del Consiglio.
"Irresponsabile", per definizione, è chi sfugge dalle proprie responsabilità, non è di certo il caso di questo Consiglio regionale. "Incoerente" è chi, con arroganza e protervia, non avendo rispetto dei ruoli, apre conflitti con accuse e censure del tutto gratuite e palesemente contraddittorie. Tengo a precisare che questo Consiglio non ha mai chiesto al Presidente della Regione di non occuparsi dei problemi dei sardi per venire in quest'Aula. E' quindi grave che si strumentalizzino demagogicamente i drammi che la Sardegna sta vivendo per precostituirsi degli alibi.
Infatti, se i temi all'ordine del giorno di questo Consiglio vengono considerati dal Presidente della Regione inconsistenti e artificiosi, non si capisce perché debbano meritare obbligatoriamente la sua presenza e la richiesta agli Assessori di non partecipare ai lavori del Consiglio per impedire la discussione.
Viene quindi legittimo chiedersi il perché di tutto questo e chi sia il vero irresponsabile istituzionale.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu. Ne ha facoltà.
CUCCU (P.D.). Presidente, penso che sia lodevole la sua difesa delle istituzioni che lei rappresenta. Non ci sorprende che il Presidente non sia venuto, non è la prima volta e non sarà nemmeno l'ultima, ecco, si sottrae a qualsiasi confronto, però, la cosa grave, Presidente, è che il Presidente della Giunta si attivi, utilizzando tutte le sue risorse, per evitare e impedire alla minoranza di esercitare una sua prerogativa. Non sono tante le prerogative a tutela e il Presidente si attiva con tutte le sue forze per evitare che questo avvenga; la cosa più grave è che, di fronte a una difficoltà (non metto in dubbio che sia legittimo o meno, che ci sia davvero la sua difficoltà a essere presente, non la voglio neanche mettere in dubbio), non abbia sentito il dovere di parlare con i Capigruppo dell'opposizione per concordare una giornata per il dibattito.
Colleghi, mi rivolgo anche a voi, ai Capigruppo di maggioranza, la cosa sorprendente è che voi abbiate avallato questa cosa; è gravissimo che sia stata avallata dalla maggioranza! Ci vuole un sussulto da questo punto di vista. Queste sono prerogative non gratuite, sono conquiste democratiche! Quindi chiedo davvero che, da questa pagina, che è nerissima, si possa comunque ripartire con dialogo, con confronto, ma soprattutto con il rispetto dei ruoli. Quello che qui è mancato è davvero il rispetto dei ruoli, perché non sarebbe costato nulla. Ci si attiva in incontri di gruppo, in incontri di maggioranza, ma l'unica cosa che non si fa è sentire chi ha promosso questa iniziativa, cosa che è, come dicevo prima, una delle prerogative (tra le poche che abbiamo) della minoranza.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Gruppo Misto). Intanto rammento a tutti noi l'esistenza dell'articolo 59 del Regolamento che, al primo comma, stabilisce: "Nessun consigliere può astenersi dall'intervenire alle sedute se non abbia ottenuto il congedo". Il congedo è consentito da quest'Aula sulla base di motivazioni che sono espresse. Primo fra tutti ad adempiere alle norme del Regolamento deve essere chiamato chi ha il dovere e l'onore di rappresentare la Regione sarda legalmente, quindi il Presidente della Regione. Dice lo stesso articolo 59: "I nomi dei consiglieri che non partecipano per oltre cinque giornate di sedute consecutive alle sedute del Consiglio, senza aver ottenuto regolare congedo, sono annunziati dal Presidente del Consiglio in Assemblea".
Io chiedo, Presidente, che da ora in avanti questo Consiglio non gestisca - lo dico per noi consiglieri - con sufficienza anche le opposizioni al congedo, quando viene richiesto, perché qua noi siamo chiamati a rappresentare i sardi e a svolgere le funzioni necessarie.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.
URAS (Gruppo Misto). Altra questione che mi preme sottolineare è che l'articolo 54, con il quale le opposizioni hanno chiesto la convocazione urgente del Consiglio regionale, è un articolo che discende direttamente dall'articolo 20 dello Statuto, quindi da norma costituzionale. Il Presidente della Regione, ma soprattutto la sua Giunta, devo dire questa Giunta, che è fatta di otto consiglieri regionali su dodici, anzi, complessivamente, con il Presidente è composta da nove consiglieri regionali su dodici (i quali tutti oggi hanno, da altre parti, improrogabili impegni di natura istituzionale che non hanno comunicato a quest'Aula), manifestano uno scarso riguardo, esercitano una prepotenza, un'arroganza, nei confronti dell'Istituzione, intollerabile, ma anche giuridicamente gravissima.
Che cosa succede quando un Consiglio regionale, un organo della Regione, è impedito allo svolgimento della propria funzione da parte di un altro organo della Regione, sulla base delle motivazioni che noi tutti conosciamo, cioè di un premio, garantito nell'ambito di procedure dubbie sul piano della legittimità, di nomina a società ed enti della Regione da parte del Presidente della Regione? Si tratta di un'azione inqualificabile, oltre che suscettibile di censura, non solo da parte di quest'Aula, sulla quale noi lavoreremo perché venga riconosciuta nelle sedi idonee.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.
PORCU (P.D.). Presidente, mi vorrei associare alle parole di censura sue e dei colleghi evidenziando però, oltre agli aspetti già richiamati, anche un'altra motivazione che ci deve far riflettere sulla grave assenza oggi del Presidente e della sua Giunta; vorrei richiamare l'esito referendario di cui il Presidente della Regione in qualche modo si è fatto carico e impropriamente protagonista, cercando in qualche modo di far venir meno le proprie responsabilità.
Il tema che avremmo dovuto e che vorremmo trattare oggi riguarda proprio il modo in cui si darà seguito all'esito del referendum. La scelta del Presidente della Regione di farlo in maniera del tutto solitaria, di dare una sua personale interpretazione a quel referendum come un via libera alle nomine a sua completa discrezione, credo che sia un fatto politico gravissimo che smaschera la demagogia e il populismo di un Presidente ormai solo contro tutti, solo contro il suo partito, solo contro il coordinatore del suo partito, solo contro il Consiglio regionale che lui considera un qualcos'altro e non lo strumento attraverso il quale deve portare avanti dei progetti di riforma o attraverso il quale deve dare seguito all'esito referendario. Il Presidente della Regione decide in solitudine di farsi carico di quell'esito andando avanti con nomine di persone di dubbio carattere tecnico e professionale per l'incarico per cui sono state chiamate.
Credo che dovremmo riflettere, Presidente. Che cosa facciamo? Il bavaglio che viene messo a questo Parlamento non è soltanto un bavaglio legato a una procedura, ma sfocia nell'impossibilità di discutere sul come vada applicato l'esito di quel referendum e se l'esito di quel referendum sia un via libera a un'operazione centralistica della Regione, un via libera alle nomine discrezionali del Presidente, un via libera alla trasformazione di enti in agenzie e di società partecipate con nomine discrezionali o se l'esito di quel referendum deve portare questo Parlamento a mettere in campo una maggiore efficienza, una maggiore trasparenza, una minore discrezionalità, un emergere del merito e delle competenze.
In definitiva, mi associo alle parole sue, alle parole dei colleghi, ma voglio sottolineare che non soltanto si mette un bavaglio a questo Parlamento, ma si impedisce anche a questo Parlamento di discutere su come dare seguito a un esito referendario che lo stesso Presidente ha prima ritenuto (così come l'intero procedimento referendario) di cavalcare ma poi, nel momento di applicarlo, di venir meno facendo così in modo di poter scoprire il suo vero progetto che è quello di una deriva dal sapore populistico e demagogico.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Lotto. Ne ha facoltà.
LOTTO (P.D.). Presidente, quello che è accaduto stamane mi ha lasciato davvero molto sorpreso. La mia breve esperienza non mi consente di fare riferimenti a situazioni come questa verificatesi in altri periodi, mi consente però di valutare la situazione per quello che è. Noi abbiamo un'istituzione, il Consiglio regionale della Sardegna, che ha delle difficoltà oggettive anche per responsabilità del Presidente della Regione. Come diceva poco fa il collega Porcu, sono sorti problemi gravissimi a seguito di un referendum utilizzato strumentalmente dal Presidente in campagna elettorale. Oggi viene chiamato a rispondere di un atto preciso, si rifiuta di farlo e, cosa ancora più grave, impedisce a chiunque faccia parte della sua Giunta di partecipare a questa seduta. Le parole utilizzate da lei sono diciamo pure adeguate alla situazione e non le voglio riprendere. Sono perfettamente d'accordo con quanto lei ha detto e credo che il presidente Cappellacci dovrebbe riflettere sulla gravità di questo atto; in un momento in cui governare la Sardegna sta diventando particolarmente difficile, lui sta creando le condizioni affinché sia impossibile.
Il popolo sardo non merita quello che sta accadendo, sarebbe il caso che l'interessato e gli interessati, che non sono collaboratori privati del Presidente ma sono anche loro responsabili in prima persona degli atti che compiono, riflettano seriamente su quello che stanno facendo e ne traggano le conseguenze. Non è consentito a nessuno giocare con il ruolo che il popolo sardo gli ha affidato!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Ben Amara. Ne ha facoltà.
BEN AMARA (Gruppo Misto). A me sinceramente dispiace molto il fatto che il Presidente del Consiglio abbia rifiutato la richiesta da parte del Presidente della Regione di spostare la discussione sulla mozione numero 124. Lo dico con tutta sincerità e imparzialità perché non sono abituato a giocare al simulacro. Mia madre era un'istitutrice, mio padre era un magistrato. Dico che l'impedimento legittimo esiste comunque, la legge non deve essere interpretata com'è, ma potrebbe essere interpretata in un altro modo. Aggiungo inoltre che la Giunta non è un organo abusivo, come pensa il Presidente del Consiglio. E' inconcepibile che entriamo in una lotta di potere, meschina, tra il Presidente del Consiglio e il Presidente della Regione.
Si poteva chiedere a tutti i consiglieri regionali la possibilità di rinvio, purtroppo non è stato così perché il controllo del potere passa sempre attraverso il simulacro e il braccio di ferro… chiedo al compagno Diana di prestare attenzione.
Tutto questo mi ricorda la storia di Elena nella mitologia classica, la figlia con due madri, Elena nella sua vita non fece altro che mostrarsi e tradire. Aveva un tale dono per l'imitazione, dono forse ricevuto da Afrodite… ex socialista, mi dicono. Elena simulava facilmente ogni verità, era l'essere più privo di virtù che si possa incontrare nella mitologia classica. Forse Elena non voleva oppure non aveva psicologia e piangeva e nascondeva le lacrime, e la sua cura andava solo verso l'apparenza e le lezioni imparate a memoria. Elena era sempre orientata verso il cammino dello sdoppiamento, lo sdoppiamento è sicuramente il suo destino.
Oggi è una bella giornata!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salis. Ne ha facoltà.
SALIS (I.d.V.). Presidente, che dire? Non possiamo non manifestare il nostro imbarazzo, la nostra irritazione, delusione, il nostro sdegno per un atto, quello del presidente Cappellacci, che non so definire diversamente; è un atto di carattere eversivo perché punta, per la prima volta nella storia dell'autonomia, quel che risulta, a impedire e bloccare i lavori del Consiglio regionale, peraltro con motivazioni che sono assolutamente inaccettabili e che respingiamo in toto.
Noi siamo dell'avviso, signor Presidente, che le sue parole rispondano soltanto parzialmente a questo sdegno che noi vogliamo manifestare in quest'Aula, soprattutto perché il gesto del presidente Cappellacci pone in evidenza una sua visione delle sue competenze e del suo potere istituzionale che, in questa vicenda, ha assolutamente umiliato uno dei maggiori organi istituzionali della Regione, ha umiliato la Giunta regionale oltre che il Consiglio regionale. Ha umiliato la Giunta regionale perché ha operato d'imperio un suo diktat nei confronti degli Assessori, sia degli Assessori tecnici che degli Assessori consiglieri regionali, impedendo loro praticamente di svolgere un loro preciso dovere definito dallo Statuto dell'autonomia sarda e cioè la loro partecipazione, il loro dovere di partecipazione ai lavori della massima Assise istituzionale sarda.
Perché, Presidente, questa presa di posizione del Presidente della Giunta? Altre volte la sua assenza ha brillato in quest'Aula per la discussione di temi allo stesso modo importanti quanto quelli delle mozioni odierne. Altre volte non si è preoccupato di portare alcuna giustificazione alle sue numerose assenze in quest'Aula. La verità è che oggi, ripeto, oggi, il presidente Cappellacci sta tentando in tutti i modi di evitare che venga smascherato il suo comportamento su una vicenda (quella delle nomine, quella vicenda della trasparenza della scelta dei tecnici e degli amministratori degli enti regionali) che è paradossalmente la palese dimostrazione della sua incoerenza rispetto alle posizioni assunte nella battaglia referendaria di alcune settimane fa.
Il presidente Cappellacci ha cavalcato la tigre degli umori referendari e oggi il presidente Cappellacci viene sbalzato dal dorso della tigre, viene disarcionato perché viene resa chiara ed evidente la sua incapacità di muoversi veramente verso il rinnovamento, verso la novità, verso le decisioni che portino a una gestione diversa dell'occupazione e della definizione degli assetti di comando e di direzione degli enti regionali. Qui sta la sua difficoltà! Forse ha avuto anche paura che le giuste motivazioni che il centrosinistra ha inserito in queste mozioni, la cui discussione il presidente Cappellacci ha chiesto di rinviare, potessero trovare probabilmente, anzi sicuramente, adesione silente e a volte anche non silente pure tra i banchi della maggioranza. Il presidente Cappellacci ha avuto paura che questo suo gioco venisse scoperto e che potesse correre il rischio di essere sconfessato nei suoi atteggiamenti…
PRESIDENTE. Onorevole Salis, il tempo a sua disposizione è terminato.
Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Presidente, vorrei intervenire anch'io sull'ordine dei lavori e sul Regolamento. Ho cinque minuti, vero Presidente?
PRESIDENTE. Sì, onorevole Diana.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). "Cari Assessori, messaggio urgente del Presidente: si invitano tutti gli Assessori a non andare in aula del Consiglio regionale domani, giovedì 7, è importante che la Giunta non sia presente. Grazie anche per il riscontro. Elisa". Questo è l'sms inviato in nome e per conto del Presidente della Regione alla Giunta! E' un fatto di una tale gravità e ha anche del grottesco! Vorrei dire che ci sarebbe da avvertire un minimo di pudore da parte di chi si presta anche ad accogliere un sms di questa portata.
Lo ha già fatto Uras, ma anche io voglio richiamare, Presidente, l'articolo 59 del Regolamento. Sono in congedo gli "otto più uno" consiglieri regionali, oggi non ho sentito comunicare in congedo nessuno di questi nomi! Sono fortunati, perché non avranno nemmeno la decurtazione dell'indennità, essendo questa, in questo periodo, sospesa. Denota, tuttavia, mi rivolgo con grande rispetto soprattutto ai colleghi della maggioranza, un'assenza totale di cultura istituzionale da parte del Presidente della Regione.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana. Ne ha facoltà.
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Intervengo ancora sull'articolo 54. Vorrei ricordare a tutti che l'articolo 54 non è nella disponibilità di nessuno, nemmeno del Presidente del Consiglio regionale! Il Presidente del Consiglio regionale è tenuto a convocare il Consiglio entro dieci giorni se almeno un quarto dei consiglieri avanza richiesta di convocazione in base a questo articolo; cosa che è avvenuta puntualmente! E' davvero spiacevole leggere il comunicato, lo dico con grande rispetto ai colleghi della maggioranza, ai Capigruppo della maggioranza, a me non è piaciuto affatto (a meno che, anche in questo caso, non ci sia stata un'interpretazione in contumacia da parte del Presidente in nome e per conto dei Capigruppo della maggioranza) che il Presidente ci abbia detto che i Capigruppo della maggioranza hanno deciso di convocare il Consiglio per il 14 prossimo venturo. Non è nella disponibilità di nessun Capogruppo, non è nella disponibilità della Conferenza dei Capigruppo, non è nella disponibilità del Presidente del Consiglio, tanto meno è nella disponibilità del Presidente della Regione!
Quindi, invito a uno scatto d'orgoglio! Quand'anche il Presidente si permetta di interpretare in maniera del tutto discrezionale e arrogante il Regolamento, vorrei che i colleghi della maggioranza non gli permettessero di dire che quell'arroganza è un fatto condiviso! Sarebbe importante oggi sentire un qualcosa del genere, non l'ho ancora sentito.
Noi stiamo esplorando, presidente Lombardo, tutte le possibilità anche esterne per tutelare questa parte del nostro Statuto. E' ancora più spiacevole vedere che il Presidente della Regione scarica sul Consiglio il fallimento di tre anni e mezzo. Ma è impegnato a risolvere quali problemi? Ha risolto Eurallumina, ha risolto Alcoa, la moratoria Equitalia? Quali sono i risultati sulle entrate, su Vinyls, eccetera? Oppure il Consiglio regionale, che ha tolto le castagne dal fuoco anche al Presidente della Regione, il giorno dopo il referendum, sulle…
PRESIDENTE. Onorevole Diana, il tempo a sua disposizione terminato.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stochino. Ne ha facoltà.
STOCHINO (P.d.L.). Presidente chiedo di intervenire sull'ordine dei lavori perchè sicuramente oggi non è una bella pagina di storia quella che stiamo scrivendo. Però volevo dire qualcosa anch'io, visto che, grazie a Dio, oggi non siamo pagati e quindi non stiamo gravando sulle tasse e sulle tasche dei cittadini sardi in generale.
Dopo le polemiche di questi giorni, ho voluto capire dov'era veramente il nostro Presidente, sia ieri che oggi, appurando che oggi il nostro Presidente aveva un incontro istituzionale a Roma col Commissario UE Andor. Allora, voglio dire, se c'era una motivazione istituzionale e doveva trattare temi importanti come quelli degli ammortizzatori sociali, perché la riunione di oggi non si poteva spostare a un altro giorno? Abbiamo parlato di dieci giorni? In questi tre anni, ma anche nei precedenti anni, simili situazioni di convocazione, in base all'articolo 54 del nostro Regolamento, hanno visto uno slittamento di tempi; allora, credo che uno slittamento di tempi sarebbe potuto essere concesso anche nella giornata odierna.
Ho condiviso però una considerazione dell'opposizione, del collega Cuccu mi sembra, cioè che forse il Presidente della Regione avrebbe potuto chiamare i Capigruppo dell'opposizione e, insieme a loro, concordare una data, visto che purtroppo tra le due istituzioni regionali…
DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Lo chiamo da sei mesi e non risponde! Scusa l'interruzione.
STOCHINO (P.d.L.). Vi sto dando ragione. Vi sto dando ragione, professore, vi sto dicendo che forse, vista anche questa situazione un po' particolare, il Presidente della Regione avrebbe dovuto chiamare voi esponenti dell'opposizione e trovare concordemente una giornata, perché credo che il Presidente abbia l'interesse a confrontarsi col Consiglio tutto, ma con le opposizioni in particolare, su questi documenti che l'opposizione ha giustamente portato in Aula.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mario Diana. Ne ha facoltà.
DIANA MARIO (P.d.L.). Presidente, colleghe e colleghi, colleghi del P.d.L., in questa incredibile seduta, mi limito a usare solo questo termine, annuncio le dimissioni da Capogruppo del Popolo della Libertà. Ho scritto due righe adesso, dopo che sono arrivato. Non è una decisione presa contro il P.d.L., per anni ho fatto il Capogruppo e ho difeso l'unità del Partito, ho subito attacchi da parte del Presidente e ho comunque difeso il suo ruolo di Governatore. Oggi però la misura è colma, è un addio a Cappellacci, come uomo, e al suo fallimento come Presidente. E' una scelta morale, un dovere verso i sardi, continui pure lui a macchiarsi, non sono più disponibile a tollerare questa tirannia e questi ricatti!
Ieri, nell'ultimo atto che ho compiuto da Presidente di Gruppo, con tono veemente, nella Conferenza dei Presidenti di Gruppo, ho ripetutamente invitato l'unico rappresentante coraggioso in Conferenza dei Presidenti di Gruppo, l'assessore, nonché consigliere regionale, Floris, assente oggi, a farsi carico di chiedere al Presidente della Regione di interloquire con i Presidenti di Gruppo di minoranza. L'ho chiesto ripetutamente perché ritenevo e ritengo ancora oggi che sia, forse, l'unico modo per evitare la sciagura che si è abbattuta su questa istituzione!
Il Presidente probabilmente non ha mai letto lo Statuto della Regione Sarda, qualche richiamo l'avete fatto voi, colleghi, quindi vorrei ricordare al Presidente Cappellacci che, all'articolo 15 del nostro Statuto, non si dice: "Il Presidente, la Giunta e il Consiglio regionale", si dice: "Il Consiglio regionale, la Giunta, il Presidente della Regione"! Questo sta a significare, e così significava negli atti parlamentari di allora, che l'istituzione principe è il Consiglio regionale! Non è certamente il Presidente della Regione, in qualsiasi modo esso venga eletto!
Allora, gli inviti alla disubbidienza, io non li ho mai condivisi, se voglio essere disubbidiente lo sono sponte mea, ma certamente non per il tramite di un sms, per quanto oggi sia il veicolo più veloce di comunicazione. Per questi motivi, ringrazio, lo faccio pubblicamente, tutti i colleghi del P.d.L., indistintamente, per l'impegno che hanno profuso e che intenderanno ancora profondere perché la Sardegna cambi. Li ringrazio perché, anche in certi momenti e in molti momenti, ce ne sono stati tanti, molti colleghi, chi più, chi meno, hanno compreso le ragioni. Spero che vogliano, da questo fatto che è accaduto oggi, e da altri che accadranno, prendere coscienza di ciò che è la politica.
Presidente, ho già formalizzato l'adesione a un nuovo Gruppo, lei ne darà comunicazione quando lo riterrà opportuno, al termine della seduta ci sarà una conferenza stampa, ma rivolgo ai colleghi del P.d.L. l'invito a non continuare a ignorare la questione. I problemi sono tanti, la Sardegna è al primo posto, il Partito può anche aspettare, ma auspico che da questa uscita la maggioranza diventi più forte, che capisca ancora di più; ho forti dubbi, non per chi compone la maggioranza, ma per chi ancora la rappresenta!
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Campus. Ne ha facoltà.
CAMPUS (P.d.L.). Nell'intervenire oggi avrò certamente meno emozione di quanta ne aveva, si vedeva e si sentiva, per questo lo apprezzo e lo ammiro, l'onorevole Diana, perché lui ha avuto per tre anni la responsabilità di dover coprire e gestire anche quello che non era possibile né ricoprire, né gestire.
Parlerò con molta più serenità perché da tempo sono stato costretto a smarcare la mia posizione…
(Brusio in Aula)
E' giusto che facciano i ringraziamenti all'onorevole Diana, voglio che continuino…
PRESIDENTE. Colleghi, vi prego di prendere posto!
CAMPUS (P.d.L.). Non ho alcuna emozione, ripeto, nel dire che in questi tre anni ho vissuto una situazione di disagio, di sconcerto, fino ad arrivare, l'ho già detto più volte, alla vergogna. Sono arrivato dopo tre anni a vergognarmi di dire alle persone che sono un consigliere regionale, un consigliere di maggioranza, un consigliere del P.d.L.! Credo davvero che questa surreale seduta del Consiglio sia la dimostrazione di un fallimento voluto, direi quasi cercato!
Si è partiti, per questa vicenda, da una situazione disdicevole, sgradevole, che si poteva e si doveva risolvere con il confronto, mi riferisco alla nomina di un amministratore unico, con un curriculum quanto meno inusuale, lo definisco così, secondo una logica che, a Napoli, avrebbero simpaticamente definito " 'e fodere cumbattene e 'e sciabbole stanno appese", il che starebbe a significare di dare a qualcuno un qualcosa da fare e quel qualcuno non è completamente idoneo, cioè far combattere i foderi e tenere le sciabole appese al muro! Si doveva discutere di questo, ma l'arroganza che portava quel gesto ha voluto ampliarsi e arricchirsi fino ad arrivare all'offesa all'Assemblea dei sardi!
Come si fa a concepire, con un sms, di imporre a una Giunta di non presentarsi all'Assemblea dei sardi! Ritengo che se questo gesto fosse arrivato, che so, da un indignato, da un irriducibile indipendentista (che dichiara di non riconoscere l'Assemblea), forse sarebbe stato comprensibile, ma dal Presidente della Regione, da responsabile primo della Sardegna! Responsabile di tre anni in cui abbiamo sprecato noi della maggioranza, tutti, un credito di fiducia che purtroppo non ci meritavamo, l'abbiamo dilapidato perché in tre anni, colleghi della maggioranza, non so se voi vi giudichiate tali e non so neanche se io mi giudico tale, in tre anni ci siamo riuniti una sola volta! Ma vi rendete conto! Abbiamo dovuto affrontare problemi immani o, meglio, avremmo dovuto affrontare problemi immani, invece ci siamo riuniti una sola volta in tre anni perché il Presidente rifuggiva la possibilità del confronto, confronto costruttivo!
Agli inizi tutti abbiamo cercato di dargli una mano ma, l'altra parte, quella mano la nascondeva! La usava per minacciare, la usava per premiare, la usava per dividere! Allora davvero non ho particolare emozione nel criticare in maniera aperta una simile scelta.
PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli. Ne ha facoltà.
CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, credo che i lavori di oggi stiano scrivendo una pagina molto triste, unica, nella storia dell'autonomia. Questo processo in contumacia che si sta svolgendo qui è uno dei tanti processi in contumacia, non è unico purtroppo, ne abbiamo annoverato in questi tre anni tantissimi su argomenti serissimi quanto l'argomento di oggi. Non deve sfuggire a nessuno che quanto si sta compiendo non è lontano dalle problematiche quotidiane di quei lavoratori che reclamano per la loro dignità il lavoro, dalla situazione economica e sociale della nostra isola, dalla quale rifugge il Presidente, la Giunta intera e questa maggioranza.
Vedete, è giusto che il processo in contumacia si svolga nei confronti di chi è contumace, in primis nei confronti del Presidente della Giunta regionale, ma non deve passare sotto silenzio che c'è una Giunta intera che manca in quest'Aula, che si è piegata a un sms! Mi stupisce moltissimo che chi ha sempre dimostrato alto senso istituzionale in quest'Aula, parlo soprattutto dei cosiddetti Assessori anziani, si siano piegati a un sms della Segreteria del Presidente! Loro stessi sono stati difensori in quest'Aula di valori istituzionali, della dignità del ruolo e non sono neanche ricattabili, perché sono anche consiglieri regionali! Posso capire la debolezza di chi consigliere regionale non è e siede in quei banchi.
Non va sottaciuto il passo che si è compiuto tre secondi fa, cinque minuti fa e capisco il travaglio dei colleghi che hanno compiuto un atto, un gesto politico di grandissima rilevanza e sofferenza, parlo del collega Diana e del collega Campus, parlo dell'intervento della Presidente che ha rimarcato e sintetizzato tutto il sentimento di quest'Aula e di chi, responsabilmente, cerca di fare politica: per chi? Per il proprio popolo! Un senso di responsabilità che deve venire fuori! Badi bene, mi rivolgo a lei, Presidente, l'unica cosa che questo Consiglio, il Parlamento, le Assemblee legislative non potranno mai normare è il senso di responsabilità! Un senso di responsabilità che non si può acquistare al supermercato, che non si acquista perché eletti e per come si è stati eletti.
Vedete, oggi il Presidente della Giunta, non è stato tamponato, non è malato, è a un incontro con Andor. Collega Stochino, il vostro Presidente del Consiglio si è precipitato dall'Europa per sedere nei banchi dell'Esecutivo nel Parlamento nazionale, parlo del Presidente del Consiglio! Che cosa era più importante? Lei sa benissimo che non risolverà niente il presidente Cappellacci oggi a Roma. Ha cambiato motivazione, nella sua prima dichiarazione ha rigettato l'invito perché doveva presenziare alla Conferenza Stato-Regioni, che si è svolta ieri, e all'ordine del giorno non c'era alcun argomento che riguardasse la Sardegna, perciò ha cambiato motivazione. Questo è molto grave, perché è mancanza di rispetto soprattutto per voi, non per chi ha deciso, da due anni e mezzo, e ha capito che avevamo sbagliato; tutti noi insieme, abbiamo scelto l'uomo sbagliato, abbiamo risposto la fiducia nella persona sbagliata e probabilmente questo mette in discussione anche quella maggioranza.
Ecco perché credo che oggi possa essere l'inizio della fine, ma anche l'inizio del risveglio. Spetta a voi, non sicuramente a noi che rappresentiamo minoranza e opposizione, per il momento.
PRESIDENTE. Il Consiglio è convocato domani mattina, venerdì 8 giugno, alle ore 10.
La seduta è tolta alle ore 11 e 09.