Seduta n.315 del 01/08/2018 

CCCXV Seduta

Mercoled� 1� agosto 2018

(POMERIDIANA)

Presidenza del Presidente Gianfranco GANAU

La seduta � aperta alle ore 16 e 30.

FORMA DANIELA, Segretaria, d� lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 24 luglio 2018 (311), che � approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Francesco Agus, Luigi Crisponi, Gian Filippo Sechi e Paolo Zedda hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 1� agosto 2018.

Poich� non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Discussione e approvazione del disegno di legge "Provvedimenti urgenti in materia di impiantistica sportiva e per l'abbattimento dei costi per la partecipazione alle trasferte sportive nelle isole minori della Sardegna. Modifiche all'articolo 38 della legge regionale 17 maggio 1999, n. 17 (Provvedimenti per lo sviluppo dello sport in Sardegna)". (519/A).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge numero 519/A.

Ha facolt� di parlare il consigliere Lorenzo Cozzolino, relatore.

COZZOLINO LORENZO (PD), relatore. Il provvedimento oggi in esame, che reca norme urgenti in materia di impiantistica sportiva e ulteriori norme finalizzate all'abbattimento dei costi per la partecipazione delle trasferte da e per le isole minori della Sardegna, ricade all'interno di una sfera di assoluto valore sociale per le implicazioni che ne conseguono sia di ordine economico sia per la promozione della pratica sportiva. Infatti, nessuno pu� disconoscere l'alto valore formativo che lo sport riveste nei praticanti, soprattutto delle fasce pi� giovanili, nell'educarli ai pi� alti valori del rispetto degli avversari, della solidariet� e fratellanza. Tutti valori e princ�pi di cui le varie discipline sportive si fanno promotrici sia per le attivit� di carattere agonistico che di quelle non agonistiche.

L'educazione allo sport assume un valore e un rilievo ancora maggiore se consideriamo come alcune manifestazioni di grande interesse, tipo i mondiali in Russia, riescono a superare steccati e divisioni di carattere politico e razziale incentivando il dialogo e il confronto. Per questo motivo, come legislatori regionali, ci dobbiamo porre l'obiettivo di adottare norme che favoriscano la crescita del movimento sportivo sardo anche come strumento di diffusione di nobili valori che, nell'esaltare la lealt� e la correttezza dei praticanti, li educhino al rispetto degli avversari.

Vi �, inoltre, un altro aspetto tutt'altro che secondario riguardo la riguarda la salute pubblica, mi riferisco all'incidenza dei benefici aspetti sulla salute che l'esercizio sportivo comporta sia sotto il profilo alimentare sia sotto il profilo della prevenzione di molte malattie sociali.

Fra i molti, ho voluto significare preventivamente alcuni aspetti sulle ricadute sociali del disegno di legge per sfuggire ad una logica che, ahim�, ancora persiste quando si parla di sport. La quale logica spesso tende a considerare lo sport come una mera attivit� ricreativa, non riconoscendogli invece le fondamentali e insostituibili funzioni pedagogiche, sociali e sanitarie.

Ecco allora che le finalit� contenute nella presente proposta di legge si traducono normativamente in un provvedimento che si propone di consentire ai nostri enti locali di recuperare i fondi gi� stanziati nel corso del 2011 per l'impiantistica sportiva e utilizzarli per finanziare la realizzazione o conclusione di interventi finalizzati ad agevolare la pratica sportiva. Si tratta di somme di bilancio gi� finanziate, di cui al Titolo II della legge regionale numero 17 del 1999, per le quali, viste anche le oggettive difficolt� in materia di carenza di personale e disponibilit� finanziarie in cui si dibattono i nostri comuni, si prevede la riapertura dei termini al fine di essere utilizzate anche per interventi diversi da quelli approvati, purch� coerenti con le ragioni del finanziamento.

Un provvedimento atteso da tutto il movimento sportivo isolano che interviene come una salutare boccata di ossigeno nel quadro desolante in materia di impiantisca sportiva che caratterizza la maggior parte dei comuni sardi. Nel contempo, una maggiore offerta di impiantistica sportiva finir� per favorire la partecipazione di molti cittadini di tutte le et�, costretti oggi a rinunciare a questa salutare attivit� per mancanza di spazi in cui praticarla.

Il provvedimento in esame oggi non si limita alla sola impiantistica sportiva, in quanto nell'articolo 2 tocca un tema molto sentito dalle societ� sportive delle isole minori, La Maddalena e Carloforte, e da quelle dell'Isola madre. Mi riferisco alla concessione dei contributi per l'abbattimento dei costi per la partecipazione alle trasferte sportive da e per le isole minori della Sardegna. Nel caso specifico si tratta di consentire ai comuni interessati, Carloforte e La Maddalena, di avere a disposizione i finanziamenti gi� stanziati dal CONI regionale per le stesse finalit�, al fine di provvedere direttamente alla concessione dei contributi per l'abbattimento dei costi di trasporto marittimo di persone e mezzi che le societ� sportive, con sede nel territorio regionale, devono sostenere. Maggiori e onerosi costi che le societ� sarde sono costrette a sobbarcarsi al fine di consentire la partecipazione di atleti, tecnici e dirigenti alle trasferte da e per le Isole minori, per svolgere l'attivit� sportiva sia agonistica che non agonistica e assicurare la regolarit� dei campionati nei quali partecipano. Non � neppure il caso di soffermarsi sulla necessit� e urgenza del provvedimento, se non per sottolineare che le problematiche dei gravosi costi relativi alle trasferte nel continente che le societ� sportive sarde devono gi� a sostenere per la pratica a livello nazionale, nelle Isole minori trovano una loro propria amplificazione trattandosi, se mi passate la battuta, di Isole nell'Isola. In conclusione, colleghi, mi auguro che l'Aula voglia esprimersi con un ampio e convinto voto favorevole su un tema che coinvolge la generalit� dei cittadini sardi e merita di essere trattato superando una logica di maggioranza e minoranza che mal si coniuga con la sua importanza e le sue finalit�. Grazie.

PRESIDENTE. Ricordo che i consiglieri che intendono prendere la parola devono iscriversi non oltre la conclusione del primo intervento

� iscritto a parlare il consigliere Edoardo Tocco. Ne ha facolt�.

TOCCO EDOARDO (FI). Grazie, Presidente. Un disegno di legge che arriva direi nel momento migliore, nel senso che tra breve inizieranno i campionati, tra breve inizieranno le competizioni sportive, e sappiamo bene quali sono le difficolt�, abbiamo avuto modo di discutere pi� volte in Commissione con l'Assessore Dessena che, ad onor del vero, ha dato anche un'apertura diversa, un'alternativa a quello che � sempre stato il discorso legato alle difficolt� delle competizioni, alle difficolt� di queste societ� che hanno avuto da sempre problematiche legate ai finanziamenti, legati ai contributi, legate soprattutto alla possibilit� di avere delle agevolazioni per i loro campionati. La Sardegna, ovviamente non possiamo nasconderci dietro un dito, ha sempre avuto grandi difficolt�, per ovvi motivi, quelli che conosciamo, che sono quelli legati proprio all'insularit�, insularit� che noi sardi, noi politici, noi dirigenti stiamo cercando di risolvere proprio in questo periodo. L'impiantistica sportiva � sempre stata uno degli anelli non di congiunzione, proprio perch� abbiamo avuto sempre delle difficolt� legate agli spazi, alle strutture vecchie. Io vorrei ricordare, Assessore, non so se lei ha presente, diversi anni fa� chiedo scusa, ragazzi! Vi ho chiamato ragazzi eh� diversi anni fa, io con altri colleghi, trovammo la possibilit� qui in Regione, io allora ero anche in Consiglio comunale, di stanziare delle cifre per il Palazzetto, il famoso Palazzetto dello sport a Cagliari, che sarebbe dovuto nascere nell'area di via San Paolo, cosa che poi non riuscimmo a fare perch� l'Amministrazione che poi era entrata alle nuove elezioni adott� dei provvedimenti differenti, cio� quella somma che allora era stata trovata di circa 6 milioni di euro fu distribuita in maniera differente da quella che era effettivamente poi l'indicazione da noi data, per� questo ci sta, ovviamente, perch� ogni Amministrazione che viene fuori, ovviamente decide in maniera diversa anche da quella precedente, e questo ci sta, nella politica ovviamente � un discorso che conosciamo tutti quanti. Per� io voglio dire questo, e lo dico da consigliere regionale, consentitemi, cagliaritano, che segue da anni lo sport, che segue da anni diverse associazioni sportive, ma anche associazioni dilettantistiche che trovano difficolt� spesso proprio nel trovare gli spazi per le competizioni. Questo � un problema storico, atavico, e io credo e mi auguro e auspico che con questa leggina si possa trovare finalmente una soluzione, una soluzione che dia finalmente ossigeno alle societ� sportive, che dia la possibilit� ai giovani e alle societ� di trovare degli spazi che possano essere all'altezza della situazione. � un problema che non si risolver� sicuramente Assessore dall'oggi al domani, dobbiamo essere onesti, non � una cosa che sicuramente verr� fuori in breve tempo, per� quello che mi fa specie � che stiamo riuscendo in qualche modo a dare la possibilit� veramente di avere un futuro diverso per le societ� sportive. Per quanto riguarda le societ� che fanno i loro campionati nelle Isole minori, era da tempo che noi in Commissione cercavamo di trovare la soluzione per avere la possibilit� affinch� queste squadre potessero essere all'altezza di tutte le societ� chiaramente sarde, per ovvi motivi legati ovviamente al transito via mare, che, se pur breve, si trova chiaramente una difficolt� differente, quindi � chiaro che questo � un gap che volevamo risolvere in qualche modo, e io mi auguro che questo si possa risolvere. Ma voglio dire una cosa importante, Assessore, e gliela voglio ricordare qui in Aula perch� gliel'ho gi� ricordato in Commissione con i colleghi, lei sa bene, da uomo di sport, che i dirigenti delle societ� sportive purtroppo spesso e volentieri si mettono le mani in tasca, e quindi io credo che sia il momento opportuno finalmente di trovare quella famosa soluzione di cui da tempo si parla, esattamente almeno da un anno, di far s� che la Regione possa essere garante nei confronti degli istituti di credito affinch� le squadre, che poi verranno certificate dall'Assessorato, possano finalmente avere la possibilit� di evitare quelle famose fideiussioni personali che sono veramente una cosa devastante, perch� molto spesso mettono in condizioni i dirigenti, i soci delle societ� sportive, cio� tutte quelle persone appassionate in maniera volontaria, di dover mettersi le mani in tasca molto spesso e quindi avere delle difficolt� a portare avanti le loro societ�. Ecco, questa � una cosa che io ho voluto in questo momento ricordarle, come ho fatto lei sa bene in Commissione l'ultima volta, e anche le volte precedenti, � ora veramente che la Regione si faccia portatrice sana di quello che � lo sport sano, lo sport vero, che � quello che tutti quanti vediamo, tutti quanti facciamo, e che tutti quanti chiaramente portiamo avanti per i nostri Paesi, per le nostre citt� e per i nostri giovani.

PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Roberto Desini. Ne ha facolt�.

DESINI ROBERTO (Partito dei Sardi). Grazie, Presidente. Discutiamo oggi questo disegno di legge presentato dall'Assessore Dessena, e ringrazio il relatore, il collega Cozzolino, che secondo me sancisce e certifica la morte della politica. Perch� dico questo? E premettendo che ovviamente voter� convintamente a favore di questo disegno di legge, per un semplice motivo. Nell'agosto del 2017 il Consiglio regionale ha approvato all'unanimit� una proposta di legge, che poi si � trasformata nella legge numero 17, dove riconosceva al CONI regionale 45 mila euro per coprire le spese sostenute dalle societ� sportive per le trasferte nelle Isole minori di Carloforte e di La Maddalena. Io, giusto per essere� ho molti difetti e molti limiti, per� ho una buona memoria e soprattutto ho una memoria documentata, perch� nel febbraio del 2017 il sottoscritto, con gli allora presentatori di quella proposta di legge, l'onorevole Zanchetta, l'onorevole Pizzuto e i colleghi del Gruppo e altri, assieme al Presidente del CONI facemmo una conferenza stampa per presentare la proposta di legge. Nell'agosto del 2017 finalmente il Consiglio regionale, ribadisco, all'unanimit� approv� quel dispositivo. Dopo, non so per quale motivo, il presidente del CONI arbitrariamente e unilateralmente ha deciso di non applicare questa legge regionale, per il semplice motivo che diceva: "Io non ne faccio, non la applico". Allora dico ognuno � liberissimo di fare ci� che vuole, per� c'� un dato: la legge regionale 17 del 1999 prevede e riconosce al CONI regionale il 6 per cento di quello che impegna la Regione in materia di sport per attivit� istituzionali e per attivit� inerenti lo sport in generale e all'interno di questo 6 per cento era previsto riconoscere i contributi alle societ� per le trasferte nelle isole minori. Ricordo anche che siamo addivenuti a questa conclusione perch� il CONI stesso, il CONI stesso e le federazioni sportive ci hanno messo nelle condizioni di avere i dati di coloro i quali andavano a esercitare la pratica sportiva nelle isole minori e quindi a preventivare e calcolare il fabbisogno delle trasferte. Ebbene, son passati i giorni, son passate le settimane, son passati i mesi, e a tutt'oggi, nostro malgrado, questa legge non � stata applicata. Io ringrazio, ma non soltanto in questa circostanza anche perch� devo riconoscere all'assessore Dessena una attenzione particolare e soprattutto un grande merito e una grande capacit� e dote che � quella di ascoltare le persone, gli interlocutori, perch� guardi sembrer� una cosa banale ma spesso questo non accade e a seguito di interpellanze e di interrogazioni fatte dal sottoscritto e dal mio Gruppo, per sollecitare l'applicazione di questa legge, non ha prodotto il bench� minimo risultato. Ma la cosa pi� triste, onorevoli colleghi, la cosa pi� triste � che il CONI, che � la massima espressione e istituzione sportiva nazionale e che dovrebbe essere il garante di tutti coloro che esercitano lo sport, in barba di una legge regionale, non la applica e poi succede questo: il 18 aprile, colleghi consiglieri "Niente trasferta per 20 baby atleti, costa troppo la trasferta per La Maddalena. Il Santa Teresa calcio, venti bambini sotto i dieci anni, venti bambini sotto i dieci anni, rinunciano a partecipare alla trasferta a La Maddalena perch� il traghetto costa oltre quattrocento euro". Cosa fa la societ� Santa Teresa? Preferisce non mandare i bambini a giocare, preferisce pagare la multa alla FIGC, ma voi immedesimatevi, siamo stati tutti bambini, tutti abbiamo dei figli, pensate al bambino che sapeva che la domenica sarebbe dovuto andare a giocare e la domenica mattina, quando tutto preso da preparare la sacca per andare a giocare, i genitori gli comunicano che non si andr� a giocare, perch�? Perch� la societ� non se lo pu� permettere. Questa � una vergogna, io sono indignato per questo. Ecco perch� dico che questo � il funerale della politica. Oggi � un lutto per la politica, perch� oggi l'Assessore � costretto a portare un disegno di legge per porre rimedio a questo. Per�, cos� come ho fatto per le vie brevi, vorrei portare a conoscenza a tutta l'Aula, l'ho detto all'Assessore, io ho un grosso difetto, quando giocavo a calcio avendo dei limiti tecnici marcavo l'avversario a uomo e non lo mollavo mai. Io adesso cos� non mollo il CONI. Perch� dico questo? Da un accesso agli atti che ho richiesto la settimana scorsa, il CONI regionale Sardegna l'anno scorso ho avuto su 455.000 euro, l'acconto del 60 per cento per le attivit� istituzionali. Ebbene, cari signori, il CONI ha ricevuto 273.000 euro e a oggi ha rendicontato solo 52.000 euro, a oggi ha rendicontato solo 52.000 euro. Allora mi chiedo: dove sono andati a finire quei soldi? Perch� non si fa l'attivit�? Perch�, forse le societ� non hanno bisogno dei danari? Forse invece � pi� corretto non mandare venti bambini di Santa Teresa a giocare a La Maddalena? Io non ci sto a queste cose, io sono indignato e allora mi chiedo, chiedo a tutti voi e mi rivolgo all'Assessore: quest'anno, a oggi, ancora il CONI regionale non ha presentato il programma annuale del 2018, l'ha presentato ma non � stato approvato e ricordo a tutti oggi, che siamo ad agosto, ma se il CONI non � stato in grado di rendicontare l'attivit� del 2017, come � possibile che questa possa spendere e poi rendicontare oltre 400.000 euro nel mese di settembre, ottobre, novembre e dicembre? Come � possibile? Allora, io mi chiedo che forse sarebbe pi� opportuno e quindi mi riserver� alla ripresa dell'attivit� nel mese di settembre rivedere il dispositivo della "17", rivedere il criterio secondo il quale viene riconosciuto il 6 per cento al CONI perch� evidentemente questo tipo di formula non consente al CONI di svolgere un'attivit� coerente e soprattutto rispondente a quelle che sono le esigenze degli sportivi in Sardegna. Ci sono tanti, centinaia di dirigenti sportivi che fanno dei sacrifici immani per portare avanti l'attivit� sportiva che ha una valenza sociale incredibile, e coloro i quali hanno la responsabilit� sono la massima istituzione sportiva, disattendono una legge che va incontro ai nostri concittadini. Noi abbiamo il problema dell'insularit� nell'insularit�, troviamo i soldi, il Consiglio regionale approva una legge all'unanimit� e chi la deve applicare se ne infischia. Eh no, eh no, io non ci sto! Io denuncio queste cose e soprattutto gradirei che il Consiglio, ma soprattutto mi rivolgo a lei, Assessore, si adottino i provvedimenti per fare in modo che queste storture non si ripetano perch� non � corretto, non � corretto perch� con mille euro, con 300 euro si consente a 20 bambini di fare una trasferta. Ci rendiamo conto di cosa stiamo parlando? Quindi, ringrazio l'Assessore per aver adottato questo provvedimento, averlo portato all'attenzione dell'Aula, lo sosterr� convintamente, ma mi auguro soprattutto che possiamo porre rimedio a tutte le cose che ho appena elencato.

PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Luca Pizzuto. Ne ha facolt�.

PIZZUTO LUCA (SDP). Presidente, intanto per ringraziare l'Assessore di aver avuto la perseveranza di riportare un disegno di legge che evidentemente, da quello che diceva il collega Desini, non � stato applicato nella sua prima stesura e questo � chiaramente abbastanza grave e ci deve far riflettere. Per� dobbiamo renderci conto di una cosa, questa � una importante misura palliativa, il problema vero � che la Regione Sardegna paga un servizio diurno e notturno a un armatore privato, a cui vengono dati qualcosa come sedici milioni di euro l'anno e chi gestisce questo servizio per conto del pubblico, pagato integralmente dal pubblico, non pensa che si possano fare tariffe un pochino pi� agevolate per i bambini e i ragazzi che vanno a fare sport. Nonostante questo noi siamo cos� bravi da mettere i soldi per far s� che ci siano degli sgravi e venga data la possibilit� ai ragazzi di giocare, ma a quanto pare neanche questo basta perch� a noi risulta che, spero poi di essere smentito, che l'armatore per ragioni di natura legale non voglia fare sconti e nemmeno applicare la riduzione delle tariffe che noi stiamo cercando di finanziare. Io penso che questo sia un atto veramente grave, veramente grave e che meriterebbe di essere, come dire, messo come argomento ad un tavolo tra la Regione e l'armatore, visto e considerato che questi servizi li paghiamo integralmente noi. Per questa ragione io ho presentato un emendamento che chiede in questo caso di poter stanziare una quota ad utilizzo dei Comuni per pagare il personale perch� altrimenti rischiamo che neanche questa norma pu� essere applicata. Perch�? Perch� se non � possibile fare una convenzione con l'armatore per abbattere i costi, i comuni di riferimento dovranno in qualche modo dare dei rimborsi. Voi immaginate quante determine e quante liquidazioni devono essere fatte dai comuni da questo punto di vista per gestire questa pratica, parliamo di piccoli Comuni che non hanno grandi risorse a disposizione, non hanno nemmeno grandi risorse di personale a disposizione e quindi diventa necessario poter utilizzare una quota di questo tipo. Per questa ragione sarebbe utile forse rimpolpare il Fondo in un prossimo futuro soprattutto se come � vero quello che ha detto il collega Desini, il CONI non sta spendendo tutte le risorse e quindi quei soldi potrebbero essere utilizzati in altro. Per� siamo di fronte veramente a un atto grave, la Regione Sardegna non � in grado di gestire realt� imprenditoriali che lavorano per la Regione Sardegna e per cui la Regione Sardegna paga integralmente i servizi e siamo costretti ad arrovellarci il cervello e a fare norme per cercare di garantire un po' di giustizia sociale a chi vive nelle isole e a chi nelle isole vuole andare. Questo � inaudito, ovviamente non riguarda l'Assessorato della cultura ma nemmeno quello dei trasporti che mi risulta che su questo stia lavorando molto e anche bene, ma riguarda una politica pi� generale della Regione Sardegna che deve probabilmente gestire meglio i privati dentro una funzione pubblica e dentro una funzione sociale e solidaristica. Quindi io auspico che l'emendamento possa essere approvato, non lo presenter� oltre perch� l'ho gi� fatto in questo momento, e spero soprattutto che questa norma possa poi essere applicata dai Comuni perch� veramente ci ritroviamo a privare non solo i ragazzi che vanno in trasferta ma anche i ragazzi che vivono l�, perch� poi non � solo la squadra di Santa Teresa che rinuncia ad andare e preferisce perdere i tre punti, alla fine le squadre di calcio di Carloforte hanno un sacco di punti di campionato semplicemente per abbandono delle altre e questo non � n� educativo e n� positivo, quindi speriamo di riuscire stavolta a creare veramente uno strumento di sport e di socialit� di cui i nostri ragazzi hanno bisogno.

PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Gianluigi Rubiu. Ne ha facolt�.

RUBIU GIANLUIGI (UDC Sardegna). Voter� certamente a favore di questa legge trattandosi di una legge che parla di un argomento sensibile come lo sport, che socializza, che aggrega e che coinvolge moltissimi ragazzi, moltissimi bambini, moltissimi giovani. Ciononostante vorrei svolgere alcune brevi considerazioni, ritengo doveroso muovere una critica a questa maggioranza in riferimento alla lentezza con la quale � stato portato in Aula il testo normativo. Sono certo che tutti, nessuno escluso, converrete con me sull'innegabile ritardo con il quale approviamo una legge che ha come scopo quello di ovviare alla mancanza di attuazione delle disposizioni della legge regionale numero 17 del 3 agosto 2017, una legge approvata un anno fa, siamo oggi al compleanno di quella legge. Considerato che certamente, come gi� detto, � lodevole e condivisibile l'obiettivo di fondo che anima il testo di legge volto a consentire agli enti locali destinatari nell'anno 2011 di risorse finanziarie da destinare all'impiantistica sportiva, di utilizzare finalmente dette risorse per la realizzazione o conclusione di interventi gi� programmati, mi pare incredibile che si sia dovuto attendere un intero anno per deliberare su un argomento tanto semplice e privo di criticit�. Queste sono le tempistiche della Giunta Pigliaru e la domanda sorge spontanea, quanto dovranno aspettare i cittadini sardi per l'approvazione di leggi come questa ma anche leggi molto pi� importanti che disciplinano materie fondamentali per la societ�. Ancora una volta abbiamo la prova, ove mai ve ne fosse ancora bisogno, che la maggioranza di governo � bravissima nei proclami, nelle dichiarazioni d'intenti alle quali per� stentano a far seguito fatti concreti. Ci� detto e venendo alla sostanza del testo normativo, ribadisco il pieno appoggio per un progetto finalizzato alla promozione dello sport, attivit� fondamentale per la salute fisica e psichica della persona e per l'educazione dei giovani che attraverso lo sport, il divertimento e il gioco, imparano alcuni dei valori fondamentali della vita come l'amicizia, la solidariet�, la lealt�, l'autodisciplina, l'autostima e il rispetto degli altri. Credo di poter affermare che sotto questo profilo questa legge si inserisca in un percorso pi� ampio intrapreso dalla classe politica in questa legislatura, combattere il femminicidio con la legge che abbiamo approvato la settimana scorsa e con questo attraverso l'attivit� sportiva si auspica contribuisca alla prevenzione del dilagante fenomeno della discriminazione per motivi di genere. Mi pare ancora importante portare la sensibilit� mostrata dalla Giunta nell'occasione, ringrazio per le isole minori e soprattutto parliamo di Carloforte e La Maddalena in favore delle quali sono stati stanziati dei fondi dedicati, 45.000 euro per gli anni 2018 e 2019. Sono sufficienti? Sicuramente no, � un inizio, � un segnale, paesi, isole minori che subiscono quotidianamente il disagio di vivere in un'isola nell'isola. In conclusione invito la maggioranza di Governo ad imprimere un'accelerazione ad ogni iniziativa che si inserisca in questo contesto pi� ampio di sostegno, attenzione ed educazione dei bambini e degli adolescenti perch� saranno loro gli adulti del domani.

PRESIDENTE. � iscritta a parlare la consigliera Alessandra Zedda. Ne ha facolt�.

ZEDDA ALESSANDRA (FI).Poche parole, per� per voler ricordare che l'argomento di cui parliamo oggi che sembrerebbe riduttivo perch� riferito principalmente a due aspetti, una modifica di procedura contabile per quanto riguarda l'impiantistica sportiva e la parte invece che riguarda le trasferte per le isole minori, raccoglie una tematica che � quella dello sport che � ovviamente settore di grande prevenzione nel campo della socializzazione ma soprattutto � vita per i nostri giovani. E dico questo perch� le due cose di cui ho parlato sono legate alla legge, in particolar modo alla legge numero 17 del 99 che � una legge che � stata per tanto tempo una buona legge. Oggi ovviamente andrebbero rivisti alcuni aspetti, ma credo che andrebbe rivista per� tutta la parte di finanziamento, in particolare mi riferisco all'impiantistica e mi viene un po' da rabbrividire, Assessore, ma non perch� sia di certo una sua responsabilit�, ma dico che non � stato un buon percorso quello di lasciare le somme all'anno 2011, quindi stiamo rimodulando finanziamenti del 2011 in un settore invece dove pi� volte in quest'Aula abbiamo fatto presente che anche con poco, aiutate dal credito sportivo, le societ� avrebbero realizzato e migliorato gli impianti. Purtroppo continuamente assistiamo a chiusura di palestre fatiscenti piuttosto che di multe salate per situazioni non a norma ma ancora peggio assistiamo alla chiusura di palestre perch� stanno venendo meno le societ� sportive e questo sinceramente � l'aspetto che mi preoccupa maggiormente. C'� tutto un lavoro da fare in termini appunto di prevenzione, per� Assessore una delle strade che avevamo messo in campo, la ricordava l'onorevole Tocco, era quella di avvicinare una rete alle societ� sportive e da questa rete non dovevano fuoriuscire di certo le banche e quindi la possibilit� di poter avere oltre a fianco al credito sportivo che ovviamente � tutta una partita che passa per il CONI, il credito con garanzia, e questo purtroppo non � riuscito in questi ultimi anni perch� spesso la Regione ha ritardato nei pagamenti e non � stata in grado di ottemperare appunto per tempo. Io dico in particolare per quelle trasferte e ovviamente noi siamo favorevoli che si possa trovare una soluzione per le isole minori che sono isole nelle isole, ma non solo le societ� che ivi operano, ma tutte quelle che devono andare a fare le trasferte. Perch� diceva bene l'onorevole Desini, cos� come quando avviene per le trasferte anche delle societ� semiprofessionistiche si rinuncia a venire in Sardegna e si paga una multa. Cos� come le nostre societ� non vanno nelle isole minori e pagano la multa, perch� � minore di quanto costerebbe la trasferta. Ma questo non � sport! E allora noi in questo senso abbiamo perso e perderemo ogni volta che succeder� anche solo una di queste rinunce. Io, onorevole Desini, le dico che l'altra legge l'avevamo votata, non so che difficolt�, posso per� immaginare che il CONI intanto � stato un po' "gabbato", nel senso che doveva anticipare, ma poi dovevamo ottemperare con il reintegro della somma. Perch� la somma del 6 per cento non deve servire per cose straordinarie, ma riguarda l'attivit� ordinaria del CONI, allora l� probabilmente il CONI ha chiesto dei programmi, perch� la spesa dei fondi deve essere rendicontata non solo alla Regione, come era il minimo, ma anche a livello nazionale, e senza programmi diretti, con certificazioni precise, probabilmente le difficolt� ci sono state, anche nell'individuare chi aveva bisogno. Per di pi� il CONI non ha una struttura di personale adatta a fare bandi e a fare soprattutto certificazioni. Ecco, probabilmente abbiamo tutti nella foga, nella voglia di trovare questa soluzione, per carit� in buona fede, abbiamo magari scelto una strada che poi non era percorribile, in questo senso. Quindi io mi auguro che adesso la soluzione, per cui ovviamente riconosciamo la grande disponibilit� dell'Assessore, possa andare a buon termine. Assessore, per� le dico, stiamo affianco ai Comuni, perch� sono due Comuni tra l'altro non di grandi dimensioni, che potranno incontrare a loro volta delle difficolt�. Anche l� i Comuni dovranno fare dei bandi e quindi bisogna verificare se c'� il personale, ecco perch� dico cerchiamo di stare affianco, perch� poi la procedura pu� essere complessa.

Io chiudo, dicendo ovviamente che siamo favorevoli, per� spero, Assessore, davvero che insieme si trovi la possibilit� di rimpinguare quei fondi di bilancio che servono e sono per le strutture sportive, perch� come ognuno di noi va alla ricerca di una casa che � bene primario, credo che per lo sport le strutture sportive siano imprescindibili.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Ne ha facolt�.

DESSENA GIUSEPPE, Assessore tecnico della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Intanto buonasera a tutti, consiglieri e consigliere, per riprendere un pochettino tutto quello che � stato detto che condivido ampiamente. Intanto lo spirito dell'intervento, quello di intervenire sul mondo dello sport che oggi gioca un ruolo fondamentale nella crescita della societ�, sia individuale che collettiva, crescita psicofisica dei soggetti, la crescita di maturit�, l'apprendimento di regole del vivere comune, del battersi lealmente, di una competizione sana. Quindi lo sport � un elemento fondamentale della crescita, per cui lo spirito della norma � naturalmente intervenire in uno degli aspetti della vita di una societ� che � assolutamente fondamentale per la crescita, ma non solo per la crescita, anche per la tutela e la cura della salute, per la prevenzione di qualsiasi tipo di danno al fisico. Per cui questo intervento porta con s� un valore importante, � uno dei tasselli degli interventi dello Sport, perch� comunque la Regione Sardegna investe una cifra davvero importante nel sostenere lo sport, il bilancio regionale ha una cifra che si aggira intorno agli 8.600.000, che � articolato sulla legge numero 17, che l'onorevole Zedda prima richiamava, che secondo me ancora oggi � una legge molto importante, anzi io direi che � una tra le migliori leggi che � stata fatta a livello nazionale, tant'� vero che moltissimi colleghi di altre Regioni, che hanno la titolarit� della delega allo sport, spesso mi chiamano per comprendere come funziona la nostra norma e come la Regione si muova per sostenere lo sport. Perch� in realt� � vero, noi siamo in termini percentuali di investimento sul mondo dello sport una delle regioni che fa un lavoro assolutamente molto importante, e devo dire da questo punto di vista ampiamente capace di attraversare tutto il Consiglio regionale e tutta la societ� sarda e le sue rappresentanze, per cui c'� un impegno davvero importante. In questo caso l'intervento, cos� come � stato richiamato dalla dall'intervento appassionato dell'onorevole Desini, giustamente interviene laddove una precedente norma, che aveva quello scopo, in primis di abbattere i costi per le trasferte per le isole minori, e favorire cos� la possibilit� di partecipazione allo sport. Perch�, come ha detto l'onorevole Pizzuto, � vero che da una parte i ragazzini non vanno nell'isola, ma � anche vero che se non ci vanno quelli quelli che vivono nell'isola non giocano, quindi manca uno degli aspetti fondamentali dello sport. Noi con il CONI abbiamo avuto pi� di un'interlocuzione, io ho provato a spiegarlo, adesso non entr� diciamo cos� nel merito, ci sono altre forme per entrare nel merito della situazione specifica che adesso dico. Il CONI ci ha detto a un certo punto che non aveva una struttura amministrativa in grado di produrre un avviso e di gestire il carico amministrativo burocratico che produce un avviso pubblico, al che naturalmente questa comunicazione del CONI non � arrivata tempestiva, non � stata immediata, questo non c'� dubbio, noi abbiamo insistito diverse volte anche con lettere formali che servono a richiamare all'attenzione dell'istituto, che � un ente di diritto pubblico non economico, il pi� importante che sovra ordina il mondo dello sport in Italia, e alla fine in un incontro abbiamo preso atto che non c'erano pi� le condizioni. Siccome lo spirito della norma, quella precedente e quella attuale, � lo stesso, � favorire lo sport e la diffusione dello sport, e non penalizzare nessuno, perch� sta in un'isola minore di una isola grande, � evidente che abbiamo trovato una formula, abbiamo iniziato le interlocuzioni con i due enti locali, abbiamo trovato una prima condivisione di assunzione di responsabilit� reciproca, adesso li convocheremo ad un tavolo, proveremo a capire anche con gli armatori quali problemi ci possono essere, e chiuderemo una delibera che recher� dei criteri che siano in grado di sostenere le difficolt� che le amministrazioni locali hanno, perch� tutti sappiamo che da un lato ci sono i problemi di bilancio, dall'altro ci sono i problemi delle strutture amministrative che spesso non sono in grado di reggere tutto un carico. Per cui costruiremo la regola e la formula pi� adatta perch� sia semplificato il lavoro burocratico amministrativo degli enti locali. Sull'altro tema invece, quello dell'impiantistica, si trattava di fondi regionali del 2011 che spesso come accade incontrano delle difficolt� oggettive, non scaricabili in capo all'ente locale, che producono una dilatazione dei tempi. Questo purtroppo � un dato dell'amministrazione, della burocrazia italiana, cio� su questo purtroppo casi similari ne vediamo tanti, ma siccome evidentemente c'erano delle ragioni pi� che valide per confermare in capo a quegli enti locali le risorse trasferite dalla legge del 2011, abbiamo convenuto che potessero ottenere le risorse per promuovere luoghi dove praticare lo sport, che siano sicuri e in grado di soddisfare il bisogno che matura all'interno delle comunit� locali, una di queste addirittura non ha una palestra comunale, ma tutti questi enti locali hanno delle condizioni in ragione delle quali davvero era necessario provvedere con una norma a sanare una distorsione, che � nata non per responsabilit� certo degli enti locali. Sulla questione impiantistica volevo ricordare un altro elemento. Uno, che c'� stato un importante investimento di FSC, anni addietro, che ha concluso il proprio percorso con una rendicontazione pari al 94 per cento, che si � chiusa nel dicembre del 2016 con un investimento di circa 20 milioni. Due, che l'anno scorso, grazie a un investimento del Consiglio regionale importante, non gigantesco come investimento, poi da me ampliato fino a 880.000, abbiamo fatto degli interventi sulla falsariga delle linee guidate dal Consiglio regionale, di interventi per ottemperare a rischi, pericoli, emergenze, urgenze a favore dei privati. Abbiamo fatto oltre 40 interventi, se non ricordo male, e 3 che attualmente si � appena chiuso il bando sull'impiantistica FSC di circa 3 milioni di euro, che siamo riusciti ad acchiappare dal patto Stato-Regione Sardegna fonte FSC, e che � stato costruito tenendo in considerazione di un fatto, che tutti questi fondi europei o nazionali hanno un elemento di penalizzazione o di grande difficolt�, che hanno spesso una scadenza contingentata e molto ravvicinata, in ragione della quale tu costruisci un bando che interviene in maniera importante sull'impiantistica sportiva, per� dicendo al Comune bada che tu devi essere nelle condizioni di avere una serie di parametri per poter utilizzare le risorse, perch� se le risorse non le utilizzi per quella data, rischia di perdere tutto, per cui � stato costruito in questi termini. Oggi, immagino e spero con l'approvazione di questa legge, si cura un altro tassello dello sport in Sardegna, l'onorevole Tocco e l'onorevole Zedda ricordavano che le societ� sportive spesso hanno una enorme difficolt� ad affrontare quelle che sono le fideiussioni, proveremo a capire, e mi impegno da questo punto di vista, per capire se riusciamo anche l�, io la vedo complicata giuridicamente, ma naturalmente approfondiremo nel modo dovuto e serio, perch� come lei ha detto io nella vita, insomma non adesso, ho fatto tanto sport e ho giocato in tante societ� sportive, io ho fatto calcio quindi io conosco il mondo dello sport quindi so quali sono le difficolt�, la mia attenzione � massima e quindi cercher�, insomma, di capire se ci sono dei margini per uscire dall'impasse. Bene penso di aver terminato, ah no, un'ultima cosa giustamente, le norme che attribuiscono risorse agli enti pubblici o privati le attribuiscono, nel caso specifico dell'ente CONI, attraverso la predisposizione di un programma annuale che noi accompagniamo in Giunta. Il programma � stato presentato, io non l'ho presentato ancora in Giunta per una semplice ragione in termini burocratici amministrativi perch� presento la delibera, impegno le risorse e poi all'approvazione della legge debbo disimpegnare, per cui ho aspettato l'approvazione della legge per una ragione per evitare ulteriori dilatazioni temporali. C'� da dire un'altra una cosa, in ragione e ed aderendo a quello che diceva lei, � evidente che quando noi trasferiamo delle risorse a un soggetto pubblico, in questo caso al CONI, qualora non ci fossero le pezze giustificative conseguenti al programma fornito � evidente che noi quei soldi o non li trasferiamo o li portiamo via, non solo, ma tra l'altro, qualora loro detengano gi� risorse, esiste una norma che � stata approvata nell'agosto del 2013 che produce la compensazione, per cui se tu hai quelle risorse che non hai impegnato e sei pubblico io l'anno successivo non ti do. Penso di avere concluso, grazie.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del passaggio all'esame degli articoli.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Risorse finanziarie degli enti locali per l'impiantistica sportiva ai sensi del titolo II della legge regionale n. 17 del 1999

1. I contributi trasferiti agli enti locali ai sensi del titolo II legge regionale 17 maggio 1999, n. 17 (Provvedimenti per lo sviluppo dello sport in Sardegna) per la realizzazione degli interventi di impiantistica sportiva previsti nel programma annuale 2011, che alla data di entrata in vigore della presente legge risultano non realizzati o conclusi, possono, su richiesta degli enti medesimi e previo assenso dell'Assessorato competente in materia di Sport, essere utilizzati per la realizzazione sul territorio di interventi di impiantistica sportiva diversi rispetto a quelli approvati nel predetto programma, purch� coerenti con le ragioni del finanziamento.)

PRESIDENTE. Poich� non vi sono iscritti a parlare metto in votazione l'articolo 1.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico dell'articolo 1.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 2. All'articolo 2 � stato presentato un emendamento.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Concessione dei contributi per l'abbattimento dei costi per la partecipazione alle trasferte sportive nelle isole minori della Sardegna

1. � autorizzata la spesa di euro 45.000 per gli anni 2018 e 2019 in favore dei Comuni di Carloforte e La Maddalena per la concessione di contributi per l'abbattimento dei costi di trasporto marittimo di persone e autoveicoli sostenuti dalle associazioni e societ� sportive dilettantistiche, con sede nel territorio regionale ed iscritte all'albo regionale delle societ� sportive, di cui all'articolo 9 della legge regionale n. 17 del 1999, per la partecipazione alle gare in trasferta nelle isole minori della Sardegna, nell'esercizio di attivit� sportiva agonistica e non agonistica.

2. I contributi di cui al comma 1 comprendono la riduzione delle spese di trasporto marittimo degli atleti, tecnici, dirigenti e personale sanitario, del materiale e delle attrezzature sportive strettamente necessari per la partecipazione all'evento sportivo e, nel caso di atleti portatori di handicap o di et� inferiore ai quattordici anni, dei loro accompagnatori.

3. Con deliberazione della Giunta regionale, adottata su proposta dell'Assessore regionale competente in materia di sport, sono definiti i criteri e le modalit� di concessione dei contributi, di cui al comma 1, da parte dei Comuni di Carloforte e La Maddalena.)

PRESIDENTE. Per esprimere il parere sull'emendamento ha facolt� di parlare il consigliere Cozzolino Lorenzo, relatore.

COZZOLINO LORENZO (PD), relatore. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facolt� di parlare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

DESSENA GIUSEPPE, Assessore tecnico della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Parere conforme.

PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Roberto Desini. Ne ha facolt�.

DESINI ROBERTO (Gruppo Misto). Grazie Presidente, cos� d'accordo con il proponente dell'emendamento, propongo un emendamento orale, un emendamento all'emendamento, dove la percentuale da destinare, l'importo massimo del contributo da riconoscere, da destinare ai Comuni per l'attivit� non sia del 25 per cento ma del 20 per cento.

PRESIDENTE. L'emendamento orale porta dal 25 al 20 per cento il contributo lordo annuo concesso a far fronte alle spese per il personale necessario, istruttore amministrativo gestionale nei comuni di riferimento. Chiedo se ci sono osservazioni, se ci sono osservazioni all'accoglimento dell'emendamento orale?

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facolt�.

OPPI GIORGIO (UDC Sardegna). Contrario se non � giustificata, lo motivi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Desini. Ne ha facolt�.

DESINI ROBERTO (Partito dei Sardi). Grazie Presidente, allora la finalit� dell'emendamento orale � che venga ridotta la quota da destinare ai Comuni per poter esercitare questa funzione, perch� maggiori risorse daremo ai Comuni e meno danari abbiamo a disposizione per riconoscere alle societ�. La ratio dell'emendamento � esclusivamente questa. Oltretutto colgo l'occasione, se cos� come il collega Pizzuto, chiediamo all'Assessore se successivamente ci siano le condizioni per poter incrementare questo fondo di 45 mila euro per far s� che le risorse siano sufficienti per il fabbisogno delle trasferte di tutte le societ�.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Luigi Ruggeri. Ne ha facolt�.

RUGGERI LUIGI (PD). Riprendendo la discussione che abbiamo fatto in Commissione vediamo tutta la difficolt� di come questo emendamento, questo articolo di legge sia stato strutturato relativamente alla necessit� di dare un supporto alle trasferte per le isole minori, alle societ� sportive, perch� il percorso pi� lineare sarebbe stato quello di ottenere una scontistica dedicata sui trasporti da parte del gestore in convenzione con la Regione. Questa strada � stata rapidamente resa impraticabile dalla indisponibilit� del gestore a recepire questo accordo, il passo successivo conseguente � stato quello di caricare il CONI di questa opportunit�, e questo l'abbiamo fatto con la legge regionale, il Coni ha manifestato, come ha detto l'Assessore, la indisponibilit� e incapacit� di svolgere questo compito, adesso lo stiamo caricando ai comuni e in Commissione abbiamo evidenziato tutte le difficolt�, una viene trovata a tamponare in extremis per� riducendo lo stanziamento, per cui stiamo articolando uno stanziamento di 45 mila euro che gi� per essere applicato ha bisogno di portar via il 20 o il 25 per cento per come si � detto, forse bisognava ragionare sul fatto che o la Regione direttamente, inserendo questo articolo a fianco dell'articolato della legge numero 17 o con contributi finalizzati con obbligo di rendicontazione alle singole federazioni, forse avremmo potuto mantenere pi� netto l'entit� dello stanziamento a favore degli utenti finali. Messa cos� forse saremo costretti un po' a ritornarci, questa � la paura che alla fine per inseguire una situazione non particolarmente rilevante, per� comunque importante, nei numeri stiamo parlando 45 mila euro poi rischiamo di impegnare il Consiglio per pi� atti legislativi e pi� necessit� di revisione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi. Ne ha facolt�.

OPPI GIORGIO (UDC Sardegna). Io prima mi sono astenuto, non � che devo giustificare niente, per il semplice fatto che sia l'articolo 1 che l'articolo 2 in effetti non dicono niente perch� sarebbe stato opportuno dire, per esempio, per quanto riguarda gli impianti sportivi, quali sono, siccome si tratta di 10 milioni del 2011, Giunta Milia, per essere chiaro assessore Milia, probabilmente siccome c'� la levitazione dei costi eccetera, che quanto serve, perch� molte volte il fatto che noi abbiamo un'opera che non completiamo la cifra sufficiente se avessero avuto un quadro di riferimento poteva essere anche incrementata praticamente la cifra. Venendo invece all'articolo 2 di che cosa stiamo parlando? Io avrei voluto sapere da ex sportivo, quali sono le societ� che si trasferiscono oppure vanno da Carloforte per fare l'attivit� sportiva. Quali sono, quali non sono, se c'� un conto economico, quanto serve, abbiamo messo genericamente una cifra, � sufficiente o non � sufficiente? Io non sono in grado di dire se � sufficiente, probabilmente neanche voi e, comunque, adesso ci fa un emendamento, questo emendamento dice sostanzialmente questo: che alle due isole gli si deve dare il 25 per cento, il 25 per cento sono 11.250, diviso due, per ciascuno. Vuol dire che noi se mettiamo il 20 per cento stiamo riducendo di mille euro, � una cifra che crea problemi oppure no? Perch� se non crea problemi si potevano mettere 50.000, si potevano mettere 60.000, chiedo che quando si fa una legge si stabilisce una cifra che deve essere ovviamente legata alla soddisfazione completa. Quindi sarebbe stato opportuno sapere quali sono le attivit� che sono a Carloforte, o che vanno a Carloforte da fuori, eccetera, quanti sono le attivit� in senso generale, e questo avrebbe consentito di fare un calcolo economico pi� puntuale e preciso. Io voter� a favore della legge per� maggiore precisione non guasta.

PRESIDENTE. Chiedo sull'emendamento orale quindi se ci sono osservazioni. Quindi non � ammesso l'emendamento orale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 2.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

(Il Consiglio approva).

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

Norma finanziaria

1. Gli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge sono determinati in complessivi euro 90.000, in ragione di euro 45.000 per ciascuno degli anni 2018 e 2019 (missione 06 - programma 01 - titolo 1, capitolo SCNI).

2. Agli oneri di cui al comma 1 si fa fronte mediante pari riduzione delle risorse di cui al comma 1, dell'articolo 38, della legge regionale n. 17 del 1999 per gli anni 2018 e 2019, iscritte alla missione 06 - programma 01 - titolo 1, capitolo SC05.5012 del bilancio regionale, per gli stessi anni.)

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 3.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 4.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:

Art. 4

Abrogazioni

1. Sono abrogate le seguenti disposizioni:

a) i commi 1-bis e 2-bis dell'articolo 38 della legge regionale n. 17 del 1999;

b) gli articoli 2 e 3 della legge regionale 3 agosto 2017, n. 17 (Modifiche alla legge regionale n. 17 del 1999. Abbattimento dei costi per la partecipazione alle trasferte sportive nelle isole minori della Sardegna);

c) l'articolo 1, comma 20 della legge regionale 27 settembre 2017, n. 22 (Disposizioni finanziarie e seconda variazione al bilancio 2017/2019).)

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 4.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 5.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5:

Art. 5

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore nel giorno della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).)

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 5.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

(Il Consiglio approva).

Metto in votazione finale la legge.

Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Desini per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

DESINI ROBERTO (Partito dei Sardi). Sar� brevissimo. Ovviamente il voto � favorevole, per� un invito, una preghiera all'Assessore in questo dispositivo di legge c'� la copertura per la stagione 2017-2018� Bisogna sanare la stagione appena conclusa, perch� altrimenti al mese di settembre inizia la stagione 2018-2019 e l'impegno era che si sarebbe sanata la stagione che si � appena conclusa. Anche perch� le societ� hanno, cos� come da indicazioni ricevute dalle federazioni, conservato le pezze giustificative quindi sarebbe opportuno che i Comuni provvedano a sanare la situazione della stagione 2017-2018. Concludo cogliendo l'invito della collega Zedda sul fatto che la legge 17 del '99 � un'ottima legge, come diceva anche l'Assessore, sicuramente da rivisitare, ci sono delle proposte di legge in campo, io ritengo - che sono aperte - che se c'� la volont�, al di l� delle appartenenze politiche del Consiglio, che prima della chiusura di questa legislatura si possa approvare una nuova legge che rivisiti la 17. Secondo me ci sono le condizioni e sarebbe un peccato non cogliere questa opportunit�.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pierfranco Zanchetta per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

ZANCHETTA PIERFRANCO (Cristiano Popolari Socialisti). Grazie Presidente, dichiarazione di voto brevissima, perch� abbiamo gi� da tempo condiviso questa proposta di legge che � diventata oggi e diventa finalmente un'attuazione di una necessit�. Per� qui mi corre anche l'obbligo di dire, indipendentemente dagli altri aspetti che investono la materia sportiva che noi oggi abbiamo trattato, la partecipazione alle trasferte doveva essere gi� un fatto contemplato dal legislatore molto tempo prima, quando noi abbiamo affidato il servizio di cabotaggio marittimo. Credo che soprattutto i nostri giovani in Sardegna con i collegamenti marittimi pagati dalla Regione sarda dovevano gi� viaggiare gratuitamente e non avere necessit� di provvedimenti che ci hanno fatto perdere tempo, perch� non sono stati attuati dal CONI, ma che arrivano a colmare una lacuna che � in capo a chi ha gestito precedentemente all'assessore Careddu tutta la partita relativa ai collegamenti marittimi con le isole minori.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 519.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

(Il Consiglio approva).

Discussione del documento numero 24/XV/A: "Relazione sull'attivit� svolta dalla Commissione speciale n. 7 sulla grave situazione delle imprese attive nell'artigianato, nel commercio al dettaglio e sulle politiche commerciali della grande distribuzione, ai sensi dell'articolo 51 del Regolamento interno - Richiesta di proroga" e approvazione di ordine del giorno.

PRESIDENTE. Passiamo al secondo punto all'ordine del giorno, "Relazione sull'attivit� svolta dalla Commissione speciale n. 7 sulla grave situazione delle imprese attive nell'artigianato, nel commercio al dettaglio e sulle politiche commerciali della grande distribuzione, ai sensi dell'articolo 51 del regolamento interno. Richiesta di proroga." Relatore onorevole Deriu.

(Segue lettura)

Ha facolt� di parlare consigliere Roberto Deriu, relatore.

DERIU ROBERTO (PD), relatore. Non voglio fare lunghe illustrazioni, signor Presidente, soltanto richiamare il fatto che la Commissione all'unanimit� nella ultima seduta di ieri ha richiesto al Consiglio una proroga di tre mesi per completare il proprio lavoro. Abbiamo sentito numerosi rappresentanti degli operatori economici - l'Unioncamere, il Banco di Sardegna, la SFIRS, altri soggetti rappresentativi del mondo del credito - e c'� una grande attesa per una proposta di questo Consiglio che vorremmo unitaria, abbiamo cercato di lavorare insieme con, io credo, un buon risultato finora chiedo e chiediamo all'Aula di lasciar concludere la Commissione con una proposta di legge che verr� appunto formulata raccogliendo tutto il lavoro fin qui svolto.

PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Gianni Lampis. Ne ha facolt�.

LAMPIS GIANNI (Fratelli d'Italia Sardegna). Grazie Presidente intervengo anche io a sostegno di questa richiesta che la Commissione speciale, all'unanimit�, oggi pone all'attenzione del Consiglio regionale. Come giustamente diceva l'onorevole Deriu in questi sessanta giorni � stato portato avanti un lavoro serio e responsabile di ascolto, di partecipazione, ma anche di vicinanza rispetto a quelli che sono gli attori che su questi temi rappresentano poi le imprese, gli artigiani, i piccoli commercianti. Non ci siamo limitati alle semplici audizioni in Commissione e abbiamo ritenuto anche di andare a trovare le categorie, cos� come organizzate nelle Camere di commercio direttamente nei loro territori di competenza. Dice bene il Presidente, c'� una grande attesa rispetto alla proposta legislativa che questa Commissione far�; abbiamo cercato di focalizzare, anche mediante l'ausilio di sottocommissioni interne, quelli che sono i principali e comuni problemi che ci sono stati evidenziati, chiediamo all'Aula quindi di darci ancora un po' di tempo per formulare la migliore proposta legislativa possibile, che consenta veramente di dare risposte tangibili e concrete a questi segmenti della nostra economia.

PRESIDENTE. Grazie, non ho altri iscritti a parlare.

� stato presentato l'Ordine del giorno numero 1 sulla proroga del mandato alla Commissione Speciale.

(Segue lettura)

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'Ordine del giorno numero 1.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Discussione e approvazione del testo unificato "Azioni regionali a sostegno delle cooperative di comunit�" (437-469-497/A) della proposta di legge Solinas Antonio - Cocco Pietro - Deriu - Cozzolino - Forma - Piscedda - Moriconi - Meloni - Comandini: "Norme per le cooperative di comunit� in Sardegna" (437), della proposta di legge Ledda: "Disciplina delle comunit� cooperative" (469) e della proposta di legge Tendas - Lotto - Pinna: "Azioni regionali a sostegno delle cooperative di comunit�" (497).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca ora la discussione del testo unificato numero 437-469-497.

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Alessandra Zedda. Ne ha facolt�.

ZEDDA ALESSANDRA (FI). Questo provvedimento � arrivato in Aula esattamente, per alcuni, stamattina, quindi io le chiedo di poterlo portare in un prossimo Consiglio perch� molti Gruppi di minoranza hanno la necessit� di approfondire.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Solinas. Ne ha facolt�.

SOLINAS ANTONIO (PD). Io chiederei, con tutto il rispetto, al Capogruppo di Forza Italia di consentire la discussione di questa legge, che � arriva in Aula stamattina ma � una legge che � stata presentata nella passata legislatura, � stata ripresentata a inizio di questa legislatura, la Commissione l'ha discussa approfonditamente e credo che ci siano le condizioni perch� questa legge venga approvata. Ritengo che sia una legge importante per le nostre comunit�, quindi credo di potermi permettere di chiedere alla minoranza di consentire la discussione della legge.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Luigi Lotto. Ne ha facolt�.

LOTTO LUIGI (PD). Intervengo in qualit� di Presidente della Commissione che ha gestito questo piccolo provvedimento di legge. � frutto di tre testi proposti da diversi colleghi - Tendas, Solinas e Ledda -, ha avuto una lunga discussione in Commissione, � stato inviato, oltre che alla Commissione terza ovviamente, anche al CAL, che alla scadenza dei 15 giorni ci ha risposto esprimendo un giudizio estremamente positivo, lo abbiamo discusso e non c'� stata nessuna contrapposizione in Commissione; io davvero ritengo sia utile licenziarlo oggi perch� � uno strumento che pu� aiutare meglio anche ad intervenire in certe comunit� nella gestione di pratiche che stanno partendo in questo periodo, specie nei Comuni piccoli, tipo Lavoras eccetera, e che pu� aiutarci a gestire meglio le situazioni in quelle realt�. Per cui io, consapevole che � frutto di un confronto tra tutti e che non � una improvvisazione di questi giorni ma ne stiamo parlando fin da maggio-giugno in Commissione, chiederei alla collega Zedda di dare una mano ad andare avanti in questo provvedimento, che � comunque utile per queste comunit� a cui si fa riferimento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Paolo Truzzu. Ne ha facolt�.

TRUZZU PAOLO (Fratelli d'Italia Sardegna). Io avevo manifestato i miei dubbi gi� stamattina in Conferenza dei Capigruppo, ho ricevuto il provvedimento di legge in tarda mattinata, penso che non sia un modo corretto per lavorare. Probabilmente � la legge migliore del mondo e stiamo facendo la cosa pi� giusta del mondo, comprendo anche il fatto che sia stato esaminato in Commissione e ho grande rispetto per il lavoro delle Commissioni, per� ricordo a tutti che l'Aula � sovrana, e dovremmo prenderci l'abitudine di avere la documentazione per tempo per poterla esaminare. Io questo documento non l'ho visto, non ho avuto l'opportunit� di leggerlo prima dell'Aula, oggi mi trover� a votare su un provvedimento di cui non conosco nulla, siccome ci tengo a fare il mio lavoro di consigliere come si deve, quello che l'opposizione sta chiedendo � che ci sia la possibilit� di esaminarlo! Penso che non morir� nessuno se riusciamo ad approvarlo nella prossima seduta o alla riapertura dei lavori a settembre, perch� non credo veramente che sia uno di quei provvedimenti che possa salvare l'Isola dal disastro verso cui sta andando!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Cocco. Ne ha facolt�.

COCCO PIETRO (PD). Io voglio dire che se ha un senso fare riunioni di Capigruppo, a quelle bisogna richiamarsi. Noi abbiamo deciso oggi in Conferenza dei Capigruppo di inserire all'ordine del giorno questo punto, lo abbiamo approvato senza che nessuno dicesse di essere contrario, adesso sento dire dal collega Truzzu che aveva delle perplessit�, che io non ho sentito durante la riunione, abbiamo confermato l'iscrizione del punto all'ordine del giorno. D'altro canto pi� di una volta abbiamo inserito all'ordine del giorno col "102" provenienti dalla maggioranza o dalla minoranza, con testi iscritti e mai visti prima, con la Conferenza dei Capigruppo che si riuniva la mattina, e la sera o la stessa mattina abbiamo approvato il provvedimento, in questo caso, come ha detto il collega Lotto, � passato in Commissione, sono provvedimenti che unificano i testi di maggioranza e di minoranza, che ha avuto audizioni plurime, vaste, approvato anche dall'ANCI e dal CAL, per cui non c'� niente di straordinario nel chiedere che il documento venga approvato stasera, chiedendo alla collega Zedda, che si � fatta portavoce per il centrodestra di rimandare il punto, di approvarlo e di discuterlo stasera, naturalmente � un testo che � stato gi� affrontato. E io richiamo ancora una volta il fatto che in Conferenza dei Capigruppo abbiamo deciso di inserirlo, e noi tutti abbiamo organizzato i lavori di stasera sapendo bene che la Conferenza dei Capigruppo ha preso una posizione con un ordine del giorno, che io Presidente la invito a voler far rispettare.

PRESIDENTE. C'� una richiesta di rinvio della discussione, io rimetto la decisione all'Aula. Chi la approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

Stante la difficolt� del conteggio dei voti, procediamo con la votazione ex articolo 92, comma 3.

Votazione palese

PRESIDENTE. Dispongo, ai sensi dell'articolo 92, comma 3 la votazione mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi.

(Segue la votazione)

(Non � approvato)

Quindi si prosegue con la discussione oggi.

Discussione e approvazione del testo unificato "Azioni regionali a sostegno delle cooperative di comunit�" (437-469-497/A) della proposta di legge Solinas Antonio - Cocco Pietro - Deriu - Cozzolino - Forma - Piscedda - Moriconi - Meloni - Comandini: "Norme per le cooperative di comunit� in Sardegna" (437), della proposta di legge Ledda: "Disciplina delle comunit� cooperative" (469) e della proposta di legge Tendas - Lotto - Pinna: "Azioni regionali a sostegno delle cooperative di comunit�" (497).

PRESIDENTE. Ha facolt� di parlare il consigliere Gian Marco Tendas, relatore.

TENDAS GIAN MARCO (PD), relatore. Io, prima di entrare nel merito dell'esposizione di questo testo unificato, ritengo doveroso ringraziare i componenti della quinta Commissione, tutti i componenti maggioranza e minoranza per il contributo e anche la dedizione, l'impegno che hanno posto nella definizione, approvazione di questo testo unificato. Credo altrettanto doveroso evidenziare che il testo unificato nasce da tre distinte proposte di legge: la numero 437, che porta quale primo firmatario il collega Antonio Solinas, della proposta di legge numero 469 di cui � primo firmatario il collega Gaetano Ledda e la proposta di legge numero 497 di cui � primo firmatario il sottoscritto. Mi dispiace questo disguido che c'� stato relativamente al fatto che la proposta di legge, cos� come veniva giustamente ricordato, � stata esitata in via definitiva proprio ieri sera, per� credo che sia altrettanto doveroso evidenziare che durante l'iter di questo testo unificato abbiamo avuto davvero diverse occasioni di confronto. E peraltro credo che sia anche utile in questo contesto evidenziare che lo stesso Consiglio delle autonomie locali, che ha espresso un giudizio, riporto testuali parole, molto positivo su questa proposta di legge, sostanzialmente ci invita a un'approvazione del testo unificato in tempi rapidi, anche perch� come avremo modo di vedere pi� avanti, potenzialmente l'istituzione delle cooperative di comunit� pu� rappresentare uno strumento utile anche per l'integrazione con altre forme di sostegno al reddito regionale e nazionale quale REI e REIS per le quali le cooperative di comunit� possono avere un ruolo� per� non riesco� dicevo che il CAL ci sollecitava l'approvazione di questo provvedimento normativo in tempi rapidi in considerazione del fatto che le stesse cooperative di comunit� potrebbero benissimo integrarsi a forme di sostegno al reddito che la Regione cos� come il Governo nazionale stanno portando avanti tra le quali REI e REIS e per i quali la cooperativa di comunit� pu� costituire a tutti gli effetti uno strumento operativo in grado di facilitare e di agevolare anche l'utilizzo di queste forme di integrazione al reddito.

Quindi credo che il fatto stesso di discuterne oggi sostanzialmente trova una sua motivazione, una giustificazione anche in funzione di queste sollecitazioni, di questo invito che ci sono stati forniti sia dall'ANCI ma anche e soprattutto dal CAL attraverso un'apposita relazione scritta.

Detto questo entro nel merito della relazione a questo testo unificato; l'evoluzione della societ�, intesa in senso sia civico che economica, ha comportato l'insorgere di nuovi bisogni che si affiancano, e talvolta si coniugano, a quelli tradizionali generando delle aspettative comuni che spesso non sono soddisfatte dalle competenti istituzioni. Nei Comuni, specie in quelli pi� piccoli e rurali, le Amministrazioni comunali faticano non poco a soddisfare nuovi e crescenti bisogni, in questo contesto si rende opportuno concepire uno strumento operativo che sappia intercettare meglio le esigenze dei cittadini appartenenti ad una data realt� locale e di conseguenza a concepire una risposta efficiente secondo modelli innovativi rispetto a quelli attuati dai tradizionali attori sia pubblici che privati. In virt� di quanto ho detto la presente proposta di legge sulle cooperative di comunit� deve riconoscere la centralit� del capitale umano, il che significa impostare modelli organizzativi e gestionali che favoriscano la partecipazione di tutti i soci. Nel contempo non bisogna trascurare l'aspetto finanziario necessario al conseguimento degli obiettivi sociali nell'ambito del quale assumono importanza le risorse messe a disposizione dalle istituzioni della comunit� ad esempio voucher, strutture e beni di propriet� pubblica. La cooperativa in base a quanto riportato nella dichiarazione d'identit� cooperativa pu� definirsi quali associazione autonoma di individui che si uniscono volontariamente per soddisfare i propri bisogni economici sociali e culturali e le proprie aspirazioni attraverso la creazione di una societ� di propriet� comune democraticamente controllata. La cooperativa rappresenta pertanto la forma giuridica di societ� nel cui genus esiste la capacit� di governare azioni promosse dai cittadini che si autorganizzano al fine di intercettare i bisogni economici, sociali e culturali trasformarle in domanda e conseguentemente confezionare una risposta avvalendosi di strumenti operativi dinamici dotati di tutti gli equilibri e parametri di efficienza economica e patrimoniale tipici di un'impresa. Le cooperative di comunit� in tal senso divengono il contenitore in cui convivono lo spirito d'impresa concepito quale capacit� di confrontarsi con il contesto ambientale adottando i giusti equilibri economico patrimoniali e funzionali al raggiungimento degli scopi e la collaborazione tra individui ed istituzioni locali di riferimento nell'intento di perseguire lo scopo mutualistico, inteso in senso sociale e collettivo pi� ampio possibile, orientata alla generazione dei valori economici e capitale sociale da ristornare sulla comunit� dalla quale e nella quale sono generati.

La cooperativa di comunit�, proprio in tal senso, assurge al ruolo di attore protagonista nell'ambito territoriale in cui agisce e di cui promuove lo sviluppo orientata alla produzione di valore aggiunto socio economico e di capitale relazionale. In questo modo si innesca un sistema capace di esternalizzare elementi positivi in grado di autoalimentare l'azione e il processo di sviluppo locale. La cooperativa di comunit� pu� porre in essere tutte le attivit� che rispondono ai bisogni che la comunit� reputa prioritari e in particolare, come gi� riportato, quelli che la mano pubblica, ovvero l'iniziativa privata, non riescono a garantire. Giusto a titolo di esempio la valorizzazione turistica, il recupero dei beni ambientali e monumentali, il recupero delle produzioni tradizionali agricole e pastorali e artigianali, il recupero delle tradizioni culturali, il miglioramento dell'arredo e dell'igiene dei luoghi comuni, la fornitura di servizi in supporto alle fasce deboli della popolazione possono rappresentare alcuni degli obiettivi da perseguire. Evidenzio che in alcune realt� abbiamo cercato di avere anche uno scambio con altre Regioni, dove questo strumento operativo normativo � di fatto operativo, e anche alcuni servizi quali ad esempio quello delle Poste in alcune realt� rurali viene gestito direttamente da questa forma di cooperativa. In virt� di tali scopi la cooperativa pu� attivare la produzione di beni e servizi i quali forniti in forma continuativa possono incidere su elementi portanti della qualit� della vita sociale ed economica. La nascita di una cooperativa di comunit� pu� trarre forza dalla volont� di migliorare la qualit� della vita e in alcuni casi di reagire al declino anche e soprattutto nei paesi a rischio spopolamento, valorizzare il proprio patrimonio e trasformarlo in occasione di sviluppo economico e di occupazione, far rivivere i servizi essenziali rompendo l'isolamento e dare una prospettiva alla comunit� stessa.

I piccoli paesi rappresentano una parte importante della nostra Isola, una fetta importante della popolazione che si riconosce nella propria comunit� e vuole impegnarsi per valorizzarla e in alcuni casi per salvarla, dove i vincoli di bilancio mettono a rischio i servizi essenziali e unitamente alla totale assenza di investimenti�

PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Antonio Solinas. Ne ha facolt�.

SOLINAS ANTONIO (PD). Come ho detto prima rivolgendomi alla collega Zedda, � una legge che nasce nella passata legislatura, nasce dall'esperienza vissuta dalle altre regioni, soprattutto regioni come quella della Sardegna che hanno poca densit� abitativa, come per esempio l'Umbria, le Marche, la stessa Valle D'Aosta o il Trentino-Alto Adige. E devo dirvi che gi� dalla passata legislatura, quando venne presentata, si apr� in Sardegna anche un dibattito all'interno delle associazioni di categoria in modo particolare, ma che comunque anche nei singoli comuni, soprattutto nel mondo rurale, nelle zone interne della nostra isola, nei piccoli comuni, ha creato grande aspettativa. Tant'� che, anche come gi� detto dal collega Tendas, sia il Consiglio delle autonomie locali, ma la stessa Associazione nazionale dei comuni d'Italia, anche con lettere ufficiali che sono state trasmesse anche alla Presidenza di questo Consiglio, chiedevano l'approvazione veloce di questa proposta di legge. E ha ragione il collega Truzzu, non � una legge che risolve i disastri che ci sono nei nostri comuni, la grande crisi economica che attraversa il mondo intero, ma in particolare i piccoli comuni della Sardegna, per� certamente sar� una legge, se applicata, che non bloccher� del tutto certamente lo spopolamento, ma cercher� almeno di porre un freno a quello che oggi � il problema principale della nostra isola. Spesso nei nostri territori, nei nostri piccoli comuni, anche due o tre stipendi in pi� raggiungono questo obiettivo. La forma con la quale verranno costituiti, il problema pi� importante, o meglio il vantaggio principale nelle piccole cooperative di comunit� � che il cardine diventa l'amministrazione comunale, il Comune come soggetto giuridico, assieme alle associazioni di volontariato, a tutte le associazioni culturali o turistiche che sono presenti in quella singola realt� o anche i singoli cittadini. Il collega Tendas ha citato alcuni esempi, io ne potrei citare altri, ne cito due per tutti, l'ultimo � quello di Lavoras, dove vorrei ricordare ai nostri colleghi che purtroppo i piccoli comuni sul progetto Lavoras non � che abbiano avuto risorse enormi, ma la stragrande maggioranza dei nostri piccoli comuni ha avuto 12 mila euro per il progetto Lavoras, non potendo assumere se deve spendere anche una parte di quel contributo come percentuale per una cooperativa di tipo B, risulta del tutto inefficiente, cosa diversa invece � gestire il servizio in forma diretta. Ma vorrei citare, e concludo per tutti, l'esempio che i colleghi della quarta Commissione ricorderanno nel momento in cui abbiamo audito in Commissione il consulente dell'Assessorato dei trasporti, che ha lavorato sulla nuova legge sul trasporto pubblico locale. Bisogna organizzarsi, bisogna inventarsi anche nuove forme all'interno delle zone interne sui trasporti, in modo particolare sui trasporti a chiamata. E ci ha fatto un esempio che � calzante per le nostre piccole realt�, e lo utilizzo come esempio che pu� certamente rendere meglio quella che � la finalit� delle piccole cooperative di comunit�. Nei piccoli centri dell'Umbria, del Trentino, della Valle d'Aosta in modo particolare, diceva, lo scuolabus, che � di propriet� del Comune, che magari ha una gestione esterna, dalle otto e mezza del mattino alle ore dodici del mattino lo scuolabus � fermo. In molte realt� quel buco del non utilizzo del mezzo di propriet� comunale resta fermo, e se hanno inventato per quelle due, tre, quattro ore la mattina o anche il pomeriggio quando lo scuolabus non � utilizzato per il fine per il quale � preposto, di utilizzarlo come servizio a chiamata per il trasporto, per esempio, degli anziani per una visita in ospedale o dal medico, o per quanto possa essere utile a tutta la comunit�. Quindi io credo, e termino, che davvero stiamo dando un'ulteriore possibilit� ai nostri cittadini, un'ulteriore possibilit� agli enti locali per dare pi� servizi e meno costi ai nostri cittadini, ricordandoci che soprattutto nelle nostre piccole realt� i servizi pubblici stanno sempre venendo meno e con questa forma, ripeto, non risolveremo del tutto i problemi, ma certamente daremo una mano affinch� il problema dello spopolamento, se non del tutto, venga limitato. Grazie.

PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Gaetano Ledda. Ne ha facolt�.

LEDDA GAETANO (PSd'Az-La Base). Volevo esortare i colleghi Paolo Truzzu e Alessandra Zedda, giustamente loro fanno parte dei gruppi, non ho visto questa proposta perch�, per onor di verit�, � arrivata oggi in aula a mezzogiorno e mezza, l'una, l'abbiamo approvata ieri sera, e quindi capisco. Siccome � una proposta abbastanza veloce con otto articoli, volevo proporre a loro che in varie regioni dove l'hanno istituita funziona, quindi questo � un vantaggio anche per l'approvazione immediata. Le comunit� cooperative sono uno strumento per dare una veste giuridica a quell'immensa attivit� comunitaria, soprattutto nelle piccole realt� rurali, che spesso si sostituisce alle istituzioni e alla loro cronica mancanza di risorse pubbliche, questo nel conservare e valorizzare le tradizioni, la qualit� e le risorse naturali, economiche, sociali e culturali presenti sui territori. Anche nella nostra nazione sarda nascono nuovi bisogni che si affiancano, e a volte si coniugano a quelle tradizionali, generando in tal modo delle aspettative comuni che spesso non sono soddisfatte. Lo strumento comunit� cooperativa intercetta i bisogni dei cittadini appartenenti a una data realt� locale. Le comunit� cooperative possono porre in essere tutte le attivit� che rispondono ai bisogni che la comunit� reputa prioritari, e in particolare, come gi� riportato, quelli che la mano pubblica, ovvero l'iniziativa privata non riescono a garantire, la valorizzazione turistica, il recupero dei beni ambientali e monumentali, il recupero delle produzioni tradizionali e identitarie agricole, pastorali, artigianali, il recupero tradizioni culturali e miglioramento dell'arredo e dell'igiene dei luoghi comuni, la fornitura di servizi in supporto delle fasce deboli della popolazione possono essere obiettivi da perseguire. In virt� di tali scopi, la comunit� cooperativa pu� attivare la produzione di beni e servizi, i quali forniti in forma continuativa possono incidere su elementi portanti della qualit� della vita sociale ed economica. A titolo di esempio, la comunit� cooperativa pu� svolgere le seguenti attivit�, come ha ricordato il collega che mi ha preceduto, servizi sociosanitari, servizi scolastici, servizi commerciali, bar, negozi, carburanti, eccetera, servizi di comunicazione, poste e telefonia, servizi ambientali, piccole manutenzioni, animazione culturale e gestione dei beni pubblici ed altri ancora. I soci della comunit� cooperativa sono cittadini che partecipano in relazione alle loro esigenze e alla volont� di contribuire alla crescita della comunit�, ci� significa che i soci cittadini possono assumere la qualit� di soci utenti, cio� consumatori dei servizi che la cooperativa decide di erogare, e/o di soci lavoratori, in quanto le loro capacit� professionali e lavorative sono funzionali e coerenti con lo svolgimento delle attivit� della cooperativa stessa. Possono essere soci delle comunit� cooperative le persone fisiche, quelle giuridiche, le associazioni e le fondazioni, gli enti pubblici territoriali. Il testo � composto da otto articoli che disciplinano le finalit�, gli scopi mutualistici, l'inquadramento dei soci, la comunit� di riferimento, la costituzione di un albo regionale, gli interventi pubblici, gli strumenti e le modalit� di raccordo.

PRESIDENTE. Comunico al Consiglio che � rientrato dal congedo l'onorevole Agus.

� iscritto a parlare il consigliere Angelo Carta. Ne ha facolt�.

CARTA ANGELO (PSd'Az-La Base). Provenendo da un Comune che � stato dichiarato capitale delle cooperative in Sardegna, io posso testimoniare come lo strumento cooperativa sia uno strumento che � stato abbondantemente utilizzato a Dorgali, e che � stato sicuramente utile per la gestione di tutti i servizi pi� svariati, dalle cooperative edili, alla valorizzazione del latte con la cooperativa Dorgali pastori, con la Cooperativa (�), la valorizzazione del vino con la Cooperativa della Cantina sociale e rinascita agraria, la valorizzazione dell'olio con la Cooperativa olearia, la valorizzazione delle (�) turismo con la Cooperativa Cala Gonone turismo, e tutta un'altra serie di attivit� che si riverberano anche nell'aspetto sociale. Abbiamo cooperative� la Speedy, che si occupa delle disabilit�, abbiamo cooperative praticamente in tutti i settori, ora, che la cooperativa di comunit� possa rappresentare un ulteriore strumento non c'� dubbio, per� mi sto chiedendo una cosa, noi stiamo prevedendo, almeno il disegno di legge prevede, e qui mi unisco a chi non ha avuto il tempo di poterlo leggere appieno, e quindi la mia pi� che una domanda � un chiarimento, perch� dice che possono diventare soci delle cooperative di comunit�, all'articolo 4 comma 2, le persone fisiche, le organizzazioni del terzo settore, gli enti locali, sul cui territorio opera la cooperativa di comunit�, nonch� altri enti pubblici. I soggetti di cui al comma 2, quindi parliamo delle organizzazioni del terzo settore, devono avere sede legale nella comunit� interessata e dichiarare espressamente di svolgere in maniera prevalente l'attivit� nei confronti della comunit� stessa. Se una Onlus quindi opera all'interno di uno dei soggetti previsti dalla legge numero 2 del 2016, la cosiddetta riforma degli enti locali, come ci si pone rispetto alla possibilit� che entri in una cooperativa di comunit�? Cio�, quindi il raccordo fra la cooperativa di comunit� qui prevista, la legge 2 del 2016 e tutta la possibilit� di aggregazione che viene data ai comuni � stata valutata? C'� la possibilit� che possano entrare in contrasto? C'� la possibilit� che possano avere dei problemi? Ma la pongo come una questione semplicemente aperta, � un quesito se la cosa � stata esaminata da chi il testo lo ha visto e lo ha studiato, e poi lo ha anche approvato in Commissione. Quindi non credo, per quanto la mia esperienza mi insegna, non credo che questo disegno di legge, questa legge, una volta approvata possa rappresentare uno strumento eccezionale rispetto a quelli che gi� abbiamo, diciamo che la cosa importante sono i contributi che eventualmente sono previsti, e anche qui torno a dire che l'approvazione a settembre di questa proposta non avrebbe cambiato nulla in quanto comunque � a zero costo fino a oggi, e solo il bilancio annuale, la nuova legge finanziaria potr� prevedere eventualmente dei contributi da destinare a questa finalit�, e la legge di bilancio si far� a novembre o a dicembre, o a gennaio, o comunque in tempi sicuramente successivi a quello che ci sarebbe stato dopo l'approvazione eventualmente a settembre. Ci� detto, il testo non ha controindicazioni, non rappresenta certamente un qualcosa di dannoso, � uno strumento in pi� che si sta dando soprattutto per incentivare questo strumento e la possibilit� di collaborare in quelle comunit� dove in effetti non c'� ancora questa possibilit�, e l'ipotesi che possano avere dei contributi regionali e degli aiuti mi auguro che attraverso uno strumento snello, come quello che eventualmente si sta andando a realizzare, possa contribuire a migliorare e a dare pi� opportunit�. L'onorevole Anedda parlava dell'albo, per� non l'ho trovato nel testo, non so se mi � sfuggito, si far� un albo delle cooperative di comunit�? Se c'� nel testo di legge non l'ho visto, ma sempre da una lettura veloce, quindi mi chiedevo dove � previsto l'albo regionale� perch� in effetti non c'�, nel testo che stiamo andando ad approvare non c'�, per� anche questa era una domanda a chi poi il testo l'ha visto pi� approfonditamente e meglio di me. Quindi non rappresentando certamente uno strumento che va contro nulla, ma anzi potrebbe rappresentare una opportunit�, io sar� sicuramente a favore.

PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Luigi Lotto. Ne ha facolt�.

LOTTO LUIGI (PD). Due velocissime considerazioni, perch� i presentatori dei testi di legge sono stati abbastanza esaustivi nell'illustrare le caratteristiche di queste cooperative di comunit�, i vantaggi che alle comunit� ne possono derivare dalla loro istituzione, io parto da una semplicissima considerazione, che il concetto che sta alla base dei ragionamenti fatti dai colleghi, ma anche da tutti coloro che in altre regioni hanno lavorato all'istituzione di queste cooperative, � che bisogna lavorare affinch� nelle piccole comunit� rurali, si dia una mano a evitare quel fenomeno che non riusciamo ad arginare, che � lo spopolamento. Per� lo spopolamento non � un fenomeno che si pu� arginare con una sola soluzione, con un solo provvedimento, per� tanti piccoli passi possono aiutare ad andare in questa direzione. Questo nessuno dice che � risolutivo, � per� un qualcosa che incentiva la volont� anche, tra virgolette, testarda dei nostri concittadini di questi Comuni a voler restare in questi posti, a volerci vivere e a lavorare affinch� ci si possa vivere meglio anche combattendo quello che � un fenomeno che si sta purtroppo verificando di uno Stato che sta piano piano arretrando da queste comunit�. Noi dobbiamo consentire loro, e aiutarle e agevolarle, affinch� alla tendenza di un allontanamento dello Stato si faccia fronte con un'impegno maggiore della comunit� in quanto tale. Io ho ricevuto come Presidente della Commissione il plauso da parte del movimento delle cooperative, per esempio, tutte quante le organizzazioni che mi hanno assolutamente fatto i complimenti per chi ha presentato le proposte di legge ed incoraggiato ad andare avanti. �, ripeto, una proposta che ha visto l'impegno di tutti i Consiglieri della Commissione, e credo che approvandola oggi noi facciamo comunque un servizio non esaustivo, ma senz'altro importante a queste piccole comunit�. Se poi si pensa, ne parlavo poco fa con la collega Zedda, che � possibile, e bisogna creare le condizioni perch� lo sia, coinvolgere in questo percorso anche quelle piccole comunit� che sono in realt� urbane sparse, diciamo cos�, le tante borgate agricole che esistono, l'esempio pi� eclatante in Sardegna � Sassari, ma ce ne sono diverse anche a Cagliari e altrove, dove il problema dello spopolamento c'� comunque, il problema dei servizi pubblici a queste comunit� esiste comunque, se anche in quelle occasioni creiamo le condizioni affinch� la stessa comunit� possa creare gli strumenti per farvi fronte non sarebbe male, e, anzi, sarebbe cosa buona e giusta. Ecco perch� credo che sia giusto che noi senza rinviare oggi discutiamo e approviamo questo provvedimento.

PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facolt�.

COCCO DANIELE (SDP). Io credo che questa sia una buona legge, e chiederei anche di poter aggiungere la mia firma e quella del mio Gruppo, per�, per essere un'ottima legge, io credo che vada modificato l'articolo 6, perch� senza quell'articolo 6 credo che questa legge poi non possa avere un punto di caduta finalizzato a quello che � stato detto giustamente dai colleghi, perch� al comma 1 dell'articolo 6: "la Regione pu� supportare", e al comma 2 "I contributi di cui al comma 1 possono consiste in finanziamenti agevolati", se questo "possono" non viene trasformato in "devono", io credo che alla fine questa rimarr� solo una legge sulla carta, perch� alla fine mi chiedo, se noi non avremo la disponibilit� dei finanziamenti dalla Giunta regionale certi, cosa cambia rispetto a una cooperativa di tipo B attuale? Che tra l'altro sono presenti in tutte le nostre realt�. E aggiungo anche un'altra cosa, lo dico oggi che c'� l'Assessore Dessena, vedo anche l'Assessore Erriu, da pi� tempo noi stiamo chiedendo che vengano fatti i decreti attuativi e che l'Aula faccia un po' di silenzio sulla famosa famigerata legge che � stata fatta per incentivare i giovani che vogliono intraprendere nuove attivit� in agricoltura. Noi abbiamo approvato in legge finanziaria un emendamento che diceva che le terre di propriet� della Regione Sardegna, dei Comuni e delle agenzie, potessero essere messe a disposizione dei giovani con la procedura dell'affido e pascolo a prezzo simbolico di un euro per ettaro per questo tipo di iniziative. Son passati due anni, due anni interi e ancora non � stato fatto niente. Dico questo perch� credo che in sinergia con l'approvazione di questa legge quell'emendamento davvero possa trasformare questo dispositivo di oggi in uno strumento formidabile per tutti quei disoccupati che vogliono andare via soprattutto dai contesti del centro Sardegna che aumentano il fenomeno dello spopolamento, che viene considerato quasi un processo ineludibile. Quindi, io chiederei, fosse possibile, di fare un emendamento orale all'articolo 6 per sostituire il "pu� supportare" e il "possono consistere" in "devono".

PRESIDENTE. Quando arriviamo all'articolo 6 provveder� a proporre l'emendamento orale. Non c'� l'intervento della Giunta.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del passaggio all'esame degli articoli.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 1. All'articolo 1 � stato presentato l'emendamento numero 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo:

Art. 1

Finalit�

1. La Regione, al fine di contribuire a mantenere vive e valorizzare le risorse e le vocazioni presenti sul territorio, con particolare riferimento alle comunit� locali dei comuni disagiati o a rischio di spopolamento, riconosce e promuove il ruolo e la funzione delle "cooperative di comunit�" quale strumento di crescita.)

PRESIDENTE. Per esprimere il parere sull'emendamento ha facolt� di parlare il consigliere Gianmario Tendas, relatore.

TENDAS GIANMARIO (PD), relatore. Il parere � favorevole.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facolt� di parlare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

DESSENA GIUSEPPE, Assessore tecnico della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Il parere � conforme.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 1.

Ha domandato di parlare la consigliera Alessandra Zedda. Ne ha facolt�.

ZEDDA ALESSANDRA (FI). Ho potuto esporre l'emendamento anche al Presidente, propongo un emendamento orale, quindi un emendamento all'emendamento. Dopo la parola "rurali" aggiungere "nonch� borgate rurali dei centri urbani maggiori".

PRESIDENTE. Chiedo se ci sono osservazioni a questo emendamento orale.

Ha domandato di parlare il consigliere Gianmario Tendas. Ne ha facolt�.

TENDAS GIANMARIO (PD), relatore. Nessuna difficolt� ad approvare anche questa evenienza, questa possibilit�, tenuto conto anche della situazione, cos� come l'ha esposta la collega Zedda, e tenuto conto che in alcuni centri grossi esistono delle mini realt� in cui uno strumento di questo tipo avrebbe comunque ragione d'essere, pu� risultare funzionale per venire incontro alle esigenze di quelle piccole comunit�.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gaetano Ledda. Ne ha facolt�.

LEDDA GAETANO (PSd'Az-La Base). Presidente, per chiarire prima di andare a dare l'ok o il non ok a Zedda, l'emendamento sostitutivo parziale, perch� qui nella frase dico "locali" � sostituita col termine "rurale", non � una semplice cosa terminologica, � utile precisare che la legge � indirizzata in particolare ai comuni rurali e poi si elimina questo squallido linguaggio di comuni disagiati o spopolati. Si pu� presentare in positivo sottolineando che l'ambito di applicazione � quello rurale rispetto all'ambito cittadino e che la nuova terminologia sintetizza tutto il resto. Faccio l'esempio del Comune di Galtell�, esempio di turismo rurale e balneare allo stesso tempo, che non si spopola e non pu� definirsi disagiato.

PRESIDENTE. Quindi � accolto l'emendamento orale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 1 modificato.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 1.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Ha domandato di parlare il consigliere Gaetano Ledda. Ne ha facolt�.

LEDDA GAETANO (PSd'Az-La Base). Togliamo la richiesta di voto elettronico.

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo:

Art. 2

Definizione

1. Ai fini della presente legge si definiscono cooperative di comunit� le societ� cooperative che hanno come esplicito obiettivo quello di produrre vantaggi a favore di una comunit� alla quale i soci appartengono o eleggono come propria. Tale obiettivo � perseguito attraverso la produzione di beni e servizi diretti a incidere in modo stabile sulla qualit� della vita sociale ed economica della comunit� di appartenenza.

2. Le cooperative di comunit� hanno per scopo l'accrescimento delle occasioni di lavoro, di nuove opportunit� di reddito e, pi� in generale, il rafforzamento del tessuto economico e sociale delle comunit� interessate, attraverso la produzione e gestione di beni e servizi, rivolti prioritariamente al soddisfacimento dei bisogni dei cittadini che vi appartengono. Nel perseguire questo obiettivo le cooperative valorizzano le risorse umane, le tradizioni, i beni culturali e ambientali presenti nella comunit�.

3. Le cooperative di comunit� sono costituite ai sensi degli articoli 2511 e seguenti del codice civile e sono iscritte all'albo delle cooperative di cui all'articolo 2512 del codice civile e 233 sexiesdecies delle disposizioni per l'attuazione del codice civile.

4. Le cooperative di comunit� possono essere costituite in forma di cooperative di produzione e lavoro, di supporto, di utenza, sociali o miste in ragione dello scopo mutualistico che le caratterizza.)

PRESIDENTE. Poich� nessuno � iscritto a parlare sull'articolo 2, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(� approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo:

Art. 3

Comunit� di riferimento

Per comunit� di riferimento, ai sensi della presente legge, si intendono il comune o i comuni e le loro eventuali circoscrizioni sul cui territorio operano le cooperative di comunit�.)

PRESIDENTE. Poich� nessuno � iscritto a parlare sull'articolo 3, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(� approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4 a cui � stato presentato un emendamento.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo:

Art. 4

Soci

1. Sono soci delle cooperative di comunit� quelli previsti dalla normativa nazionale in materia di cooperazione (soci lavoratori, soci utenti, soci finanziatori) che appartengono alla comunit� interessata o che operano a vario titolo con essa, eleggendola come propria.

2. Possono diventare soci delle cooperative di comunit�:

a) le persone fisiche;

b) le organizzazione del terzo settore;

c) gli enti locali sul cui territorio opera la cooperativa di comunit�, nonch� altri enti pubblici.

3. I soggetti di cui al comma 2, lettera b), devono avere sede legale nella comunit� interessata e dichiarare espressamente di svolgere in maniera prevalente le loro attivit� nei confronti della comunit� stessa.)

PRESIDENTE. Per esprimere il parere sull'emendamento ha facolt� di parlare il consigliere Gianmario Tendas, relatore.

TENDAS GIANMARIO (PD), relatore. Il parere � favorevole.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facolt� di parlare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.

DESSENA GIUSEPPE, Assessore tecnico della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Il parere � conforme.

PRESIDENTE. Poich� nessuno � iscritto a parlare sull'emendamento numero 2, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(� approvato)

Metto in votazione l'articolo 4. Chi lo approva alzi la mano.

(� approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 5.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo:

Art. 5

Attivit�

1. Le cooperative di cui all'articolo 2 svolgono attivit� di produzione di beni e servizi rivolte alla comunit� di riferimento, anche in collaborazione con le amministrazioni pubbliche.

2. La Regione predispone schemi di convenzione-tipo concernenti i rapporti fra le cooperative di comunit� e le amministrazioni pubbliche coinvolte.)

PRESIDENTE. Poich� nessuno � iscritto a parlare sull'articolo 5, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(� approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 6.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo:

Art. 6

Sostegno regionale all'attivit�
delle cooperative di comunit�

1. La Regione pu� supportare e sovvenzionare l'attivit� delle cooperative di comunit� attraverso l'erogazione di servizi assicurati dal sistema regione e l'erogazione di contribuiti indirizzati allo svolgimento di attivit� a favore della comunit� di riferimento.

2. I contributi di cui al comma 1 possono consistere in finanziamenti agevolati, contributi in conto capitale e incentivi alla creazione di nuova occupazione.

3. La Giunta regionale stabilisce, con propria deliberazione:

a) i criteri e le modalit� di erogazione dei contributi;

b) le modalit� di presentazione delle domande e i relativi requisiti di ammissibilit�.

4. I contributi di cui al presente articolo sono erogati nei limiti degli stanziamenti di bilancio annualmente a ci� destinati e conformemente ai principi generali dell'Unione europea in materia di aiuti di stato e al quadro della normativa in materia di aiuti di stato formato, in particolare, dal regolamento (CE) 17 giugno 2014, n. 651/2014/UE e dal regolamento (CE) 18 dicembre 2013, n. 1407/2013/UE.

5. La deliberazione di cui al comma 3 � soggetta al previo parere della Commissione del Consiglio regionale competente per materia che si esprime entro il termine di trenta giorni dal ricevimento della richiesta, decorsi i quali il parere si intende acquisito.)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facolt�.

COCCO DANIELE (SDP). Io vorrei proporre l'emendamento orale che ho citato prima, se possibile. Al comma 1 dell'articolo 6 al posto di "pu� supportare", "la Regione deve supportare", "pu�" "deve".

ZEDDA ALESSANDRA (FI). "supporta".

PRESIDENTE. "la Regione supporta e sovvenziona".

COCCO DANIELE (SDP). Poi sul comma 2, di conseguenza, "i contributi di cui al comma 1 devono" qui dobbiamo scrivere "devono".

PRESIDENTE. "consistono in finanziamenti agevolati".

COCCO DANIELE (SDP). "consistono".

PRESIDENTE. Non ci sono osservazioni a questo emendamento orale, quindi l'emendamento orale � accolto.

Metto in votazione l'articolo 6 cos� emendato. Chi lo approva alzi la mano.

(� approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 7.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo:

Art. 7

Clausola di neutralit� finanziaria

La Regione, fermo restando quanto previsto dall'articolo 6, provvede agli adempimenti previsti dalla presente legge nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.)

PRESIDENTE. Poich� nessuno � iscritto a parlare sull'articolo 7, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(� approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 8.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo:

Art. 8

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).)

PRESIDENTE. Poich� nessuno � iscritto a parlare sull'articolo 8, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(� approvato)

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del testo unificato numero 437-469-497.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Alessandra Zedda. Ne ha facolt�.

ZEDDA ALESSANDRA (FI).Scusi Presidente, domani mattina vista l'importanza della riunione del pomeriggio e la necessit� di approfondire degli aspetti sulle mozioni, chiediamo se possano essere sconvocate le Commissioni anche perch� alcuni colleghi poi sono impegnati nei loro Gruppi di maggioranza e anche noi crediamo di avere gli stessi diritti.

PRESIDENTE. Se non ci sono obiezioni allora sono sconvocate le Commissioni.

Ha domandato di parlare il consigliere Valerio Meloni. Ne ha facolt�.

MELONI VALERIO (PD).No, qualche obiezione c'�, non per non volere ascoltare le legittime richieste della collega Zedda, ma poich� siamo in prossimit� del Ferragosto e questo Consiglio, che si voglia o no, comunque qualche giorno di pausa lo prender�, abbiamo delle scadenze importanti, abbiamo lavori avviati che devono seguire un iter gi� programmato e mi riferisco in particolare alla Commissione lavori pubblici, la quarta, che discute in questi giorni la legge urbanistica che � in forte ritardo e fortemente attesa all'esterno, e io credo che domani mattina, posto che era gi� prevista la convocazione della Commissione per il pomeriggio essendosi i lavori del Consiglio presi lo spazio pomeridiano, io credo che la Commissione cos� come concordato questa mattina debba essere convocata per domani mattina. Per cui, poi chi vorr� fare altro tipo di riunioni potr� tranquillamente farlo, credo che la Commissione urbanistica possa lavorare. Quindi io dico che non va bene.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Fasolino. Ne ha facolt�.

FASOLINO GIUSEPPE (FI). Reputo anch'io molto importante quello che ha detto l'onorevole Meloni, quindi chiedo che per� la Commissione non venga interrotta alle 11 perch� voi avete riunioni di maggioranza. Allora siccome � molto importante, la Commissione viene convocata alle 9 e si chiuder� alle 13, non alle 11, allora va bene, la riunione si far�.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Solinas. Ne ha facolt�.

SOLINAS ANTONIO (PD). Io credo di aver dimostrato in questi quattro anni e mezzo di Presidente di Commissione che ogniqualvolta la minoranza ha avuto l'esigenza di non fare le riunioni di Commissione per motivazioni politiche, siamo stati sempre disponibili. La Commissione � convocata per domani dalla settimana scorsa, il Consiglio � convocato domani sera, domani mattina la Commissione alle 9 � confermata, poi sar� la Commissione a decidere gli orari. Io non ho problemi a lavorare fino alle 8 di sera o a mezzanotte di domani, quindi onorevole Fasolino, siccome ogni volta che c'� la Commissione urbanistica ci sono cose urgenti che la Commissione domani mattina deve definire, quindi Presidente, io la inviterei, siccome la Commissione � convocata dalla settimana scorsa non da stamattina, a confermare la convocazione della Commissione per domani mattina.

PRESIDENTE. Confermiamo la convocazione della Commissione urbanistica. � convocata la Conferenza dei Capigruppo al sesto piano per un incontro con i rappresentanti dell'AIAS.

La seduta � tolta alle ore 18 e 29.