Seduta n.178 del 11/01/2011 

CLXXVIII SEDUTA

Martedì 11 gennaio 2011

(POMERIDIANA)

Presidenza della Presidente LOMBARDO

La seduta è aperta alle ore 16 e 02.

MARIANI, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 29 dicembre 2010 (171), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Radhouan Ben Amara, Gian Vittorio Campus, Pietro Cocco, Paolo Luigi Dessì, Mario Diana, Domenico Gallus, Gavino Manca, Adriano Salis e Massimo Zedda hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana dell'11 gennaio 2011.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Annunzio di presentazione di proposta di legge

PRESIDENTE. Comunico che è stata presentata la seguente proposta di legge:

Cuccureddu - Bruno - Steri - Pittalis - Fois - Cocco Pietro - Sanna Giacomo - Uras:

"Composizione dei consigli e delle giunte dei comuni e delle province della Sardegna e disposizioni diverse in materia di enti locali". (242)

(Pervenuta il 10 gennaio 2011 e assegnata alla prima Commissione.)

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2011)" (219/S/A)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge numero 219/S/A.

Poiché siamo in fase di votazione dell'articolo 3 e dei relativi emendamenti, e non può procedersi alla prima votazione prima che siano trascorsi dieci minuti dall'inizio della seduta, sospendo i lavori.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 03, viene ripresa alle ore 16 e 15.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori.

Colleghi, abbiamo sospeso i lavori questa mattina dopo aver votato l'emendamento numero 478, la cui approvazione ha determinato la decadenza dell'emendamento numero 10. L'emendamento numero 465, decade essendo un emendamento all'emendamento numero 25 dichiarato inammissibile.

Passiamo all'emendamento numero 45, presentato dalla Giunta regionale sul quale è stato espresso parere favorevole.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, l'emendamento numero 45 riguarda l'esodo volontario del personale, con qualifica non dirigenziale, del Consorzio provinciale di Nuoro, attraverso un istituto già utilizzato in altre circostanze anche presso l'amministrazione regionale: individua cioè la corresponsione di un incentivo per il pensionamento anticipato.

Io avrei bisogno di un chiarimento, Presidente, sulla natura della copertura di 1 milione e 800 mila euro. Vorrei capire come siamo arrivati a una quantificazione di questo tipo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Ricordo ai colleghi la storia dell'emendamento numero 45. Come sapete, sulla base di un accordo sindacale di altri tempi, maestranze in esubero vennero trasferite dalla società Enichem Ottana al Consorzio industriale della Sardegna centrale di Nuoro. Il trasferimento di queste persone sul bilancio del Consorzio provinciale di Nuoro ha determinato la situazione che tutti conoscono: un grave appesantimento delle finanze dell'ente e non solo, anche un innalzamento delle tariffe delle tre imprese allocate nell'area industriale che da sole si trovano a dover sopportare oneri aggiuntivi per circa 2 milioni e mezzo, 3 milioni di euro l'anno.

I sindacati, di conseguenza, hanno aperto un tavolo con la Giunta regionale per quantificare il costo di un esodo anticipato e incentivato delle persone prossime alla pensione. Questo consentirebbe di abbassare le tariffe a carico delle imprese allocate e di risanare i conti del Consorzio industriale. La quantificazione del provvedimento è scaturita da un accordo tra il Consorzio ASI, i sindacati e la Giunta.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Ora che il presidente Maninchedda ha dato una spiegazione la disposizione è più comprensibile. Consiglierei, presidente Maninchedda, di scrivere il settore del quale il Consorzio provinciale tratta, perché così si capisce di che cosa stiamo parlando.

PRESIDENTE. Si tratta del Consorzio industriale provinciale di Nuoro.

CAPELLI (Gruppo Misto). Nell'emendamento non compare la dicitura completa, può essere intuibile, ma di "Consorzio provinciale di Nuoro" ce ne sono diversi. Consiglierei, perciò, di specificare. Vorrei quindi segnalare, collega Maninchedda che ha posto all'attenzione della Giunta il problema, che nella stessa situazione si trovano altri lavoratori. Mi riferisco, per esempio, ai lavoratori transitati dalle comunità montane alle province - richiamo l'attenzione dell'assessore Floris su questo - per i quali si potrebbe adottare la stessa procedura, facendo risparmiare denaro (oltre a evitare problemi) a quelle amministrazioni.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Faccio notare come questa sia la soluzione a un problema che ha generato dentro l'ASI, presumo, le condizioni per il suo commissariamento. Noi però siamo acuti: prima lo commissariamo e poi gli risolviamo i problemi (problemi che rientrano fra le tante concause che hanno poi motivato quell'atto deliberativo, se lo si legge bene). Io avrei preferito il contrario, che avessimo prodotto una norma che agevolasse l'attività del onsorzio nel mettere a posto le cose che dovevano essere messe a posto, senza intaccare il suo livello di autonomia democratica e senza commissariarlo.

Avremmo potuto discutere prima su questo contrasto perché, d'altra parte, anche in passato abbiamo varato leggi urgenti, forse i tempi erano già maturi nel corso dell'assestamento al bilancio, famoso, perché sono cose che si conoscono da tanto tempo.

Oggi prendiamo atto di un commissariamento, però io continuo a dirvi, Assessore, visto che lei è anche Vicepresidente della Giunta, che quelle delibere vanno revocate perché adottate dall'Assessore non avente alcuna competenza in materia. Prima farete questa revoca, prima eviterete spese legali inutili da una parte e dall'altra perché tanto, su questa materia, la Regione soccomberà, perché è evidente che la competenza è scritta in legge.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Non entro nel merito di queste valutazioni, questo era un impegno assunto da tempo, abbiamo quantificato le risorse in modo presuntivo per cogliere la preoccupazione che è stata espressa relativa al che cosa fare delle somme residue qualora non fosse necessario spendere l'intero importo previsto pari a 1.800.000 euro. Io chiederei pertanto di correggere la formulazione del quarto comma aggiungendo dopo le parole "è autorizzata una spesa ", le parole valutata in", anziché "di". Questa dizione ci consentirebbe di accantonare automaticamente le risorse non impiegate ed, eventualmente, se non fossero necessarie, potremmo anche tranquillamente cancellarle sul pluriennale.

PRESIDENTE. Presidente Maninchedda, ci sono opposizioni alla proposta della Giunta?

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. No.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Non intervengo per oppormi, ma vorrei capire quante sono le persone interessate, forse è stato detto e mi è sfuggito. Vorrei sapere quanti lavoratori sono interessati a questo incentivo all'esodo volontario.

(Interruzioni)

PRESIDENTE. Colleghi, potremmo sospendere questo emendamento e andare avanti?

Ha domandato di parlare il consigliere Oppi. Ne ha facoltà.

OPPI (U.D.C.). Sono presenti molte imprecisioni; l'amico Gian Valerio Sanna ha detto bene, si sa perfettamente che i consorzi per le zone industriali che non sono di interesse regionale (ZIR) sono consorzi provinciali, è stato disquisito in tutti i modi. Il dispositivo in discussione crea dei precedenti, vorremmo perlomeno sapere quante persone sono state trasferite, quindi i numeri dell'esodo incentivante, tutto il resto è chiaro.

E questo porterà altri problemi perché, di solito, i nuclei non vivono di contributi da parte della Regione, questo per quanto riguarda l'attività è consentito solo agli ZIR, di conseguenza si sta facendo un'eccezione, accogliamo l'eccezione, ma chiediamo di avere dati obiettivi precisi, dati che neanche l'Assessore è in grado di fornire. Quando si presenta un emendamento bisogna avere i dati obiettivi.

PRESIDENTE. Sospendiamo l'esame dell'emendamento numero 45.

Gli emendamenti numero 63, 171, 173 e 174 sono inammissibili.

Sull'emendamento numero 192 è stato espresso un invito al ritiro. Onorevole Tocco, ritira l'emendamento?

TOCCO (P.d.L.). Sì.

PRESIDENTE. E' in votazione l'emendamento numero 506, emendamento di sintesi degli emendamenti numero 26, 201 e 460.

Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Questo emendamento della maggioranza, di sintesi di altri emendamenti, non è concordato, ma io non avrei niente da eccepire. Faccio riferimento in particolare alla lettera c) che affronta un problema vero: gli effetti dell'alluvione nella piana di Capoterra hanno colpito anche strutture e infrastrutture che, pur non essendo pubbliche, sono adibite allo svolgimento di attività senza fini di lucro.

Anche la zona sportiva del comprensorio di Poggio dei Pini dovrebbe diventare una zona sportiva pubblica; Poggio dei Pini, infatti, nasce come una specie di "cooperativa-comune privato" ma, col passare degli anni, la gestione è diventata impossibile, perché i costi si affrontavano con la cessione di terreni che non possono più essere resi disponibili. Prima o poi, è un problema che dovremo affrontare e risolvere, andrebbe posta in carico interamente al Comune di Capoterra la gestione delle strade e dell'illuminazione pubblica.

Personalmente, considerando che su alcuni aspetti lo condivido, magari altri li conosco meno, mi astengo su questo emendamento; mi sembra infatti che, pur non risolutivo provi in qualche modo a trovare delle prime soluzioni.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LAI (P.d.L.). Dichiaro il mio voto a favore di questo emendamento di sintesi. Ricordo che a seguito degli ultimi eventi alluvionali del 2008 e del 2009, che provocarono ingenti danni a diversi territori, la Regione è intervenuta predisponendo contributi che, però, hanno reso possibili solo interventi di emergenza; questo emendamento di sintesi, pertanto, prevede risorse che completano il piano degli interventi per l'emergenza, ma consentono anche di fare qualche passo avanti puntando alla messa in sicurezza e alla prevenzione nei siti a maggiore rischio idrogeologico.

E' chiaro che le risorse non sono sufficienti, ma è un primo passo, un passo importante. L'emendamento, che raccoglie in sostanza le istanze espresse in questo senso da diversi territori colpiti da tali eventi, penso debba essere condiviso da tutti perla sua importanza.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Io sono un po' perplesso; abbiamo parlato tante volte in quest'Aula di emergenze naturali e so che ci sono, per esempio, ancora tante opere da realizzare ai fini della prevenzione anche nell'area di Orosei e in altri territori, però si continua a presentare emendamenti circoscrivendoli agli ambiti delle zone di gravitazione elettorale.

Vi sembra urgente stanziare 500 mila euro per ripristinare o delocalizzare gli impianti sportivi nell'aria di Rio San Girolamo, quando sappiamo benissimo che la perimetrazione di quell'area è ancora allo studio per la ridefinizione degli ambiti di rischio? Posto che in quell'area c'è ben poco da ripristinare, per le modalità con cui si è costruito, mettiamo 500 mila euro per gli impianti sportivi pubblici, forse dimenticandoci che ci sono aree, da tutt'altra parte della Sardegna, dove ancora si devono costruire opere primarie per la messa in sicurezza delle abitazioni dei cittadini comuni. Fate voi!

Io capisco che ci siano delle esigenze, però teniamo conto che c'è una priorità. Io preferisco mettere in sicurezza la vita delle persone che poi, vivendo in sicurezza, possono anche praticare lo sport, ma pretendere di spendere una cifra che può essere molto utile in altri campi mi sembra un azzardo che, secondo me, un problema di questa delicatezza non merita.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sabatini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SABATINI (P.D.). Presidente, chiedo di aggiungere la mia firma e quella del Capogruppo all'emendamento di sintesi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Tocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

TOCCO (P.d.L.). Presidente, chiedo di aggiungere la mia firma all'emendamento sul quale, ovviamente, esprimo un voto a favore. Avrei gradito la presenza dell'Assessore dei lavori pubblici, perché avrei voluto conoscere i programmi ulteriori.

L'intervento, come sosteneva il collega Lai, è importantissimo soprattutto perché a causa di queste alluvioni, lo ricordava anche il collega Gian Valerio Sanna, alcune persone hanno perso la vita.

Vorrei pertanto sottolineare che a Cagliari, nella zona di piazza d'Armi e di via Peschiera è in atto un'indagine geognostica proprio per la valutazione dei problemi di cui all'emendamento; ci sono delle situazioni veramente critiche a causa dei cosiddetti vuoti cosmici provocati proprio da queste alluvioni e, purtroppo, mancano le risorse per terminare questi lavori. Quindi, ben venga questo emendamento, il mio voto, come dicevo prima, è favorevolissimo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Matteo Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA MATTEO (P.d.L.). Signora Presidente, prima di tutto annuncio il nostro voto a favore, ma vorrei soprattutto evidenziare un piccolo sgarbo istituzionale. Nell'emendamento di sintesi, infatti, viene ricompreso anche l'emendamento numero 26 a firma del sottoscritto e dei colleghi Artizzu, Capelli, Mula, Bruno, Barracciu.

Noi avremmo gradito, intanto, essere interpellati per quanto concerne la sintesi, se di sintesi si vuole parlare, ma avremmo voluto anche essere annoverati quali presentatori dell'emendamento, visto che altri colleghi sono stati chiamati alla sottoscrizione dello stesso pur non essendo Capigruppo. Vorremmo quindi chiedere se questo emendamento di sintesi sia nato da una discussione fra pochi colleghi oppure da una discussione ben più ampia.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MULA (Riformatori Sardi). Presidente, intanto ho fortissime perplessità su questo emendamento e inviterei anche la Giunta a esprimersi in quanto noi (Riformatori e Sardisti) abbiamo presentato una mozione, che credo andrà in Aula dopo la finanziaria, sulla prevenzione del rischio idrogeologico, l'ha detto bene l'onorevole Sanna.

Vorrei ricordare ai colleghi che gli eventi alluvionali non hanno colpito soltanto Capoterra;alcuni comuni dalle nostre parti, io mi riferisco alla bassa e alta Baronia, sono stati completamente distrutti dall'alluvione del 2004, e la popolazione sta ancora aspettando i risarcimenti. Con la mozione che abbiamo presentato insieme ai sardisti chiediamo non tanto di dare il dovuto ristoro alla popolazione quanto di dare risposte veramente importanti in materia di prevenzione: è inutile infatti continuare a buttare soldi così, a pioggia, perché non si risolve il problema.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Chiedo scusa innanzitutto all'onorevole Matteo Sanna, e agli altri presentatori dell'emendamento numero 26; mi assumo la responsabilità, avendo predisposto l'emendamento di sintesi di aver leso, sbagliando, all'atto della presentazione, un sentimento di orgoglio istituzionale; però è stata operata una sintesi dei contenuti, lo dico anche agli altri colleghi intervenuti.

In Commissione è stata sollevata una serie di emergenze, quella rappresentata dall'onorevole Mula, altre da parte di altri colleghi, nel contempo si è rilevato che proprio la protezione civile ha una notevole quantità di residui. Si è cercato di sintetizzare tutte le segnalazioni per cercare di quantificare quanto in più fosse necessario rispetto a ciò che è disponibile e non speso; la somma definita è pari a 4 milioni di euro di cui 3 e mezzo sono nella disponibilità dei comuni che hanno subito danni alluvionali, e vanno ad aggiungersi a quelli a suo tempo programmati e non spesi.

Rispetto invece alla prevenzione, l'intervento sulle opere immediatamente cantierabili - lo ricordo ai colleghi - 50 milioni di euro approvati nell'articolo 1 e la costituzione del fondo per la competitività, all'interno del quale è confluito il vecchio articolo 5 che riguarda le infrastrutture, ha quale modalità di programmazione il partenariato istituzionale con i comuni e, quindi, in materia di infrastrutture strategiche anche di prevenzione si ha finalmente un luogo dove poter rappresentare le urgenze. In questo quadro il fabbisogno aggiuntivo è stato quantificato in 4 milioni di euro. Se poi si ritiene che siano insufficienti è un altro paio di maniche, ma la sintesi è stata compiuta in questi termini.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Sono anch'io, ancora, Capogruppo ma su nessuno di questi emendamenti di sintesi c'è la mia firma; quindi chiederei di aggiungerla sull'emendamento numero 506, anche perché ho partecipato, insieme all'onorevole Solinas, alla definizione del suo contenuto. Noi, in tema di interventi di messa in sicurezza e di primo intervento di protezione civile, abbiamo una buona normativa, la "28", benché datata; io, però, chiederei alla Giunta di adottare una procedura seguita in altre regioni, penso ad esempio alla Lombardia, ne ho parlato anche di recente con l'ex Assessore regionale della protezione civile.

Questa procedura prevede che quando si concedono finanziamenti per interventi su strutture private che abbiano subito dei danni, e io sono molto favorevole al ripristino di una struttura anche privata che svolge una funzione pubblica (che sia un impianto sportivo piuttosto che una chiesa, piuttosto che una qualunque altra struttura), soprattutto se le zone su cui insistono queste strutture ricadono in un'area PAI, classificata come R3 o R4, HG3 o HG4 a seconda che si prenda in considerazione il rischio o il pericolo, chi riceve il contributo venga obbligato a sottoscrivere un'assicurazione perché la Regione può intervenire una volta per il ripristino, ma sino a quando non ci saranno interventi di messa in sicurezza non può farsi carico del rischio in ogni occasione e in ogni evento alluvionale. Credo che questo sia fattibile con una semplice deliberazione della Giunta regionale, senza ricorrere a modifiche legislative della "28".

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessoredella programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Vorrei precisare che la copertura per il primo anno, il 2011, è la S06.06.004, mentre rimane invariata quella indicata per il 2012-2013 . Inoltre, per velocizzare l'approvazione del programma, e al fine di impedire che la procedura possa bloccarsi per qualunque motivo, forse occorrerebbe inserire in norma che il parere della competente Commissione consiliare deve essere dato entro 20 giorni, altrimenti si intende acquisito.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Presidente, chiedo una breve sospensione.

PRESIDENTE. Se non vi sono opposizioni, sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 42, viene ripresa alle ore 16 e 52.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Prego i colleghi di prendere posto.

Ha domandato di parlare il consigliere Capelli. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Segnalo semplicemente che durante la stesura dell'emendamento di sintesi, per una svista, è saltata una ulteriore parte che vorrei proporre di inserire, ho già consegnato il testo agli Uffici, come emendamento orale. Riepilogo per l'Aula; l'emendamento orale fa riferimento alla legge numero 15 del 2008, stiamo sempre parlando degli eventi alluvionali e delle imprese che possono avere diritto alla contribuzione, particolarmente le imprese che hanno già superato la fase istruttoria.

Gli Uffici, però, non essendo specificato in legge (interpretando l'articolo 1, comma 5, punto c) della legge numero 15 del 2008) hanno riservato la contribuzione solo alle imprese iscritte alla Camera di commercio. Automaticamente sono escluse le ONLUS, associazioni culturali, sportive e quant'altro, che non hanno questo obbligo di iscrizione.

A seguito di un'interlocuzione intercorsa a suo tempo con gli Uffici, si propone di inserire al punto c) dopo le parole 'ed i servizi' le parole 'ivi comprese le associazioni culturali dilettantistiche sportive, onlus anche non iscritte al registro delle imprese delle Camere di commercio'". In questo modo si sana una situazione che ha aperto qualche problema nel recente passato.

PRESIDENTE. Chiedo all'Aula se accoglie la proposta di emendamento orale dell'onorevole Capelli.

Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.). Presidente, siamo contrari.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Presidente, poiché è emersa la volontà di ricomprendere nell'emendamento di sintesi anche l'emendamento numero 26, che estende gli interventi a una serie di comuni che non sono tutti presenti nel programma approvato dal Presidente della Regione in qualità di commissario delegato, chiedo se è necessario specificare i comuni indicati nell'emendamento numero 26, primo firmatario Sanna Matteo.

PRESIDENTE. Onorevole Bruno, è necessaria la precisazione a cui gli Uffici adesso provvederanno.

Poiché nessun altro domanda di parlare sull'emendamento numero 506, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Riprendiamo l'esame dell'emendamento numero 45, precedentemente sospeso. Ha facoltà di parlare l'Assessore dell'industria per fornire le informazioni richieste.

CHERCHI (P.d.L.), Assessore dell'industria. Presidente, in merito all'emendamento numero 45 e alla necessità di conoscere quanti dipendenti, presumibilmente, potranno usufruire dell'esodo volontario, il comitato di crisi nell'incontro del settembre 2010 ha stabilito che dovrebbero essere quarantadue. E' chiaro però che bisogna considerare che, essendo un esodo volontario, non è detto che tutti i quarantadue dipendenti ne usufruiranno, qualcuno preferirà rimanere in servizio al Consorzio di Nuoro.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare sull'emendamento numero 45, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

E' in votazione l'emendamento numero 474, emendamento all'emendamento numero 213.

Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Sull'emendamento numero 474 vorrei esplicitare che, come relatore, mi sono necessariamente e doverosamente rimesso all'Aula perché l'emendamento non è stato esaminato dalla Commissione e non conosco la posizione della Giunta sullo stesso.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Io propongo un emendamento orale il cui accoglimento mi consentirebbe di votare a favore dell'emendamento Campus. Nell'emendamento in votazione si dice che per le squadre vincitrici dei rispettivi campionati nazionali o della Coppa Italia è prevista una premialità; posto che queste risorse sono destinate a coprire i costi del trasporto delle trasferte, se la finalità è dare i soldi non a chi vince ma a chi partecipa a un campionato europeo, anche in conseguenza del successo in campionato, come era stato scritto nella finanziaria 2009 è un discorso, e sono d'accordo; dare un premio con le risorse destinate ad abbattere i costi delle trasferte è, invece, un altro discorso.

Quindi, la mia proposta è sostituire le parole "per le squadre vincitrici dei campionati nazionali e della Coppa Italia", con le parole "per le squadre che partecipano alle coppe europee".

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. La Giunta chiede il ritiro dell'emendamento che andrebbe valutato meglio come norma sostanziale e dal punto di vista della copertura. Nella formulazione in votazione sembrerebbe che si sottraggano risorse a quanto già stanziato Poiché occorre valutarlo, ripeto, in modo più approfondito, invito al ritiro.

PRESIDENTE. L'emendamento è ritirato.

CAPELLI (Gruppo Misto). Chi l'ha ritirato?

PRESIDENTE. L'onorevole Alessandra Zedda, a nome del Gruppo del P.d.L., ha ritirato l'emendamento.

Metto in votazione l'emendamento numero 469, emendamento all'emendamento numero 213, sul quale è stato espresso parere favorevole dal relatore e dalla Giunta.

Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'emendamento numero 496 è inammissibile in quanto non strettamente connesso all'emendamento numero 213.

Metto in votazione l'emendamento numero 499, sul quale è stato espresso parere favorevole dal relatore e dalla Giunta.

Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

E' in votazione l'emendamento numero 213.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Mi sembra che in questa Sardegna ci sia una voglia matta di giocare e di far giocare, al di là del risolvere o meno i problemi più incombenti; tuttavia, bontà vostra, questa è una finanziaria per lo sviluppo, per risollevare la Sardegna in difficoltà.

Vorrei far notare che esiste una legge che finanzia lo sport in Sardegna nella quale, rispetto ai contributi, è scritto espressamente che i finanziamenti ordinari che vengono concessi non sono cumulabili con nessun altro tipo di provvidenza erogata dalla Regione per le stesse finalità. Non a caso l'emendamento ritirato prevedeva la soppressione di quel comma 7 dell'articolo 27, perché evidentemente si voleva attaccare un principio giuridico.

Si finanzino pure queste attività, ma non dobbiamo a ogni piè sospinto trovare una ragione per aggiungere soldi, una volta all'uno una volta all'altro, perché se la regola dice che non c'è la possibilità di cumulare, questo vale per tutti, se si fa un'eccezione vale per tutti.

Io voglio discutere pertanto quali sono le società, o le circostanze, o gli eventi sportivi che possono cumulare un finanziamento aggiuntivo. Sono materie molto delicate che creano una disparità di trattamento nella nostra Regione, generando un precedente del quale poi qualcuno dovrà rispondere. Noi stiamo legiferando, non stiamo dando delle indicazioni di contributi a titolo gratuito, sono soldi pubblici e dobbiamo rispettare le norme. Io sono contrario a questo emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Intervengo per motivare il mio no a questo emendamento.

Io sono indignato, ripeto, indignato, per la presentazione di emendamenti di questa natura. Noi stiamo portando avanti una discussione penosa in Aula su persone che hanno bisogno di un sostegno al reddito, e ci si permette il lusso, dopo aver pontificato e anche tentato in qualche maniera di dare lezioni di moralità, di presentare emendamenti che finanziano squadre e altro! Ma di quale finanziaria stiamo parlando?

Datemi almeno la capacità e la possibilità di indignarmi!

Io voterò no, convintamente, su emendamenti, non solo questo ma anche altri se ce ne saranno, che vanno in questa direzione; e vorrei, se non è un lusso, che in quest'Aula avesse diritto di cittadinanza anche il pudore, perché se ci fosse il pudore, se avesse diritto di cittadinanza, non avremmo di fronte questi emendamenti. Vergognatevi!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Vorrei precisare, anche per portare un po' di serenità, che questo è un emendamento che non prevede nuova spesa perché è a valere sulla stessa UPB.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Alessandra Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA ALESSANDRA (P.d.L.). Presidente, io vorrei fornire qualche chiarimento, così magari qualche collega proverà a usare dei toni meno duri e soprattutto meno inquisitori.

Io credo che con questo emendamento si stia operando un riequilibrio a favore di società che hanno conquistato la promozione sul campo. Riequilibrio, appunto, dei contributi suddivisi a favore delle società che partecipano ai campionati nazionali e che, per un errore per quanto riguardava l'assegnazione delle fasce, erano penalizzate. Società assolutamente gloriose e composte principalmente da atleti sardi che, partecipando a campionati nazionali, portano in alto l'immagine della nostra Sardegna, anche dal punto di vista sportivo. In tema di sport, io parlerei oltretutto anche di valori sociali in quanto lo sport costituisce un modello di vita ed è di aiuto allo sviluppo dei nostri giovani. Credo che dovremmo avere sempre questo assunto come punto di riferimento finale. Il nostro voto è a favore.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Presidente, pur avendo per anni appoggiato non solo lo sviluppo dello sport ma anche riforme organiche della nostra legge sullo sport (una legge che tutta l'Italia ci invidia), continuo a chiedermi, me lo sono chiesto anche stamattina, se la maggioranza e la Giunta vogliono portare a compimento la finanziaria o se vogliono aprire nuovi temi e nuove discussioni.

Faccio notare alla collega Zedda che se vogliamo modificare il piano triennale e le fasce, si può convocare la Conferenza dello sport e agire per le vie ordinarie, rivedendo eventualmente con una delibera i criteri, ma senza intervenire per legge in maniera anomala, perché rischiamo di avvantaggiare alcuni e di svantaggiare altri senza renderci conto di quello che facciamo. Non è il modo di procedere.

La norma contenuta nell'emendamento è, di fatto, una riforma sostanziale della legge numero 17, che io vorrei discutere nelle sedi proprie, sentendo anche il mondo dello sport, discutendone con la Conferenza dello sport, agendo a livello di piano triennale.

La mia domanda è: ma noi la finanziaria la vogliamo completare entro oggi, si o no? Perché se la risposta è no, allora possiamo discutere anche questo emendamento, bene, prendendoci il tempo necessario e intervenendo tutti. Pertanto, in Aula c'è una minoranza che vuole approvare la finanziaria, mi chiedo se ci siano una maggioranza e una Giunta che vogliono andare nella stessa direzione. Qui è la maggioranza che fa ostruzione a se stessa, ci state rubando il mestiere, non rubateci il mestiere perché non siete bravi a farlo. Introducete argomenti per ritardare surrettiziamente l'approvazione della finanziaria, facendo cose di cui non vi rendete conto. State facendo opposizione a voi stessi, forse perché vi rendete conto che questa è una buona finanziaria, e tanto vale riempirla di tutto ormai. State facendo opposizione a voi stessi. Vi chiedo: volete approvare la finanziaria, sì o no? Se volete approvarla, cominciate a ritirare emendamenti e fate in modo che la finanziaria resti dignitosa, snella, al momento non ci state riuscendo.

E' ora di farla finita, basta legiferare in questo modo, smettete di fare opposizione a voi stessi e, vi prego, non dite che qui non c'è una minoranza responsabile; questa minoranza vi offre la possibilità di approvare la finanziaria entro oggi, se però voi fate la vostra parte cominciando a ritirare questo emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Intervengo anche per fare i complimenti al collega Porcu, che ha messo il dito nella piaga, la vostra ovviamente, non la nostra. Io sono un grande sostenitore dello sport, dilettantista, professionista, però voterò contro questo emendamento. Ho un elenco, Presidente - posso anche presentarlo - di una serie di emendamenti della maggioranza da ritirare, che, se ho mano libera, lo chiedo soprattutto al Capogruppo facente funzioni, l'onorevole De Francisci, presento alla Presidenza in modo tale da accelerare i tempi di approvazione di questa legge.

Noi abbiamo un pacchetto di emendamenti la gran parte dei quali sono vostri. Ha ragione il collega Porcu, sfoltite, perché molti non li condividete neppure voi, e su alcuni, se viene richiesto il voto segreto, magari si registra anche il disagio che esiste all'interno della vostra maggioranza. Per cui, nel votare contro questo emendamento, abbraccio la richiesta del collega Porcu, e invito la maggioranza a riunirsi magari cinque minuti per individuare quindici, venti emendamenti da ritirare per accelerare l'approvazione della finanziaria. Ormai, la Regione ha bisogno di una finanziaria. Noi non vogliamo andare all'esercizio provvisorio, però, se ci sollecitate, alla fine sarà il caso di arrivarci.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto).Presidente, se io ragionassi col fegato e con i piedi, come poc'anzi ha ragionato qualcuno del Gruppo dell'U.D.C., non consentendo l'accesso dell'emendamento orale...

OPPI (U.D.C.). Di solito ragioni tu così.

PRESIDENTE. Onorevole Capelli, la invito a portare rispetto.

CAPELLI (Gruppo Misto). Chiedo scusa, Presidente, ha ragione. Dicevo, mi potrei opporre a questo emendamento che, invece, è estremamente corretto perché io, per non colpire qualcuno, devo fare un torto alle società sportive, culturali e alle associazioni, come è stato fatto poc'anzi a livello regionale. Ma, Assessore, suggerirei una copertura finanziaria che al momento non c'è. Lei, in diminuzione non la indica, e ha detto il perché non la indicano i proponenti, perché si utilizza la stessa quota prevista in UPB. Questo vuol dire che toglie qualche diritto a qualcuno.

Per convincere i colleghi dell'opposizione, e sono convinto di poterli convincere a votare a favore proporrei di trovare la copertura finanziaria a questi 600 mila euro aggiuntivi nel capitolo SC010449 relativo alla pubblicità istituzionale in capo alla Presidenza della Giunta. Pertanto, decidiamo noi di quei fondi che vanno alle squadre, in maniera soggettiva e con decisioni a volte discutibili, dandogli già una destinazione, senza togliere niente a nessuna delle piccole o grandi squadre che già hanno dei diritti a valere sull'articolo 31 della "17"; aumentiamo quindi la dotazione fino a 600 mila euro con una copertura sana ed equa. Con questa modifica credo che anche i colleghi dell'opposizione potranno accedere all'emendamento proposto dal collega Diana e più.

PRESIDENTE. Chiedo all'Aula se ci sono opposizioni all'accoglimento della proposta di emendamento orale dell'onorevole Capelli.

PITTALIS (P.d.L.). Non è accolta.

PRESIDENTE. La proposta di emendamento orale non è accolta.

CAPELLI (Gruppo Misto). Chiedo che venga indicata la copertura.

PRESIDENTE. Onorevole Capelli, la copertura finanziaria è a valere sul capitolo SC050851: non è un emendamento privo di copertura finanziaria.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Io capisco ciò che ha detto l'Assessore, però la legge prevede che al fondo accedano i soggetti ammessi. Delle due, l'una: o quello che è ammesso non ne beneficia, o qualcuno che potrebbe essere ammesso non verrà ammesso. Questo è il meccanismo, bisogna saperlo. Io sono d'accordo con la collega Zedda, i valori sociali vanno promossi, ma non ce n'è solo qualcuno, ce ne sono tanti, e bisogna promuoverli tutti secondo le regole che determina la legge.

PRESIDENTE. Onorevole Sanna, lei ha fatto bene a porre all'attenzione dell'Aula la situazione prevista nell'emendamento, però, così come è formulato, l'emendamento è ammissibile, ha copertura finanziaria.

Ha domandato di parlare la consigliera Zuncheddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZUNCHEDDU (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, su questo emendamento, se non subisce modifiche intelligenti, io voterò assolutamente contro; soprattutto voglio votare contro la filosofia che lo ispira e che "sa un po' di clientela". Fra l'altro, si privilegiano i campionati federali di maggiore rilievo e la collega Zedda ha precisato che si tratta di "società gloriose". A me questo sembra particolarmente grave, anche perché si discriminano gli sport minori, gli sport di quartiere.

Pertanto, visto il clima di grandi povertà che sta avanzando, io direi di ribaltare le cose e incominciare a privilegiare gli sport poveri di quartiere.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Intervengo solamente per ricordare all'Aula l'origine di questo emendamento. L'emendamento è stato richiesto, per la precisione, dal Presidente del CONI, il quale ha messo in evidenza che l'attuale articolazione della legge numero 17 impedisce la ripartizione delle somme messe a bilancio tra tutti i soggetti che potrebbero richiedere le provvidenze; in particolare, proprio quelle squadre che in genere si occupano di sport, non di calcio in particolare e quant'altro. Non si tratta dunque di un emendamento che nasce, benché presentato da alcuni colleghi, da un'esigenza di parte. Rinuncio, Presidente, rinuncio.

Vorrei precisare inoltre che l'emendamento numero 499 è un emendamento all'emendamento numero 213. Se cade il "213", cade anche il "499".

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Barracciu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BARRACCIU (P.D.). Presidente, intervengo per esprimere sia il voto contrario a questo emendamento, sia lo sgomento rispetto all'impegno mostrato in quest'Aulada parte della maggioranza, in particolare dai componenti del Gruppo del Popolo della Libertà, durante questa finanziaria.

Gruppo che si mostra compatto, unito e anche molto agitato intorno a questo emendamento, mentre per tutta la finanziaria ha fatto scena muta rispetto ai problemi seri della Sardegna che sono stati rappresentati in questa sede, ai bisogni della Sardegna rappresentati negli articoli che abbiamo discusso, che rappresentavano anche valori, valori sociali, onorevole Zedda. Non l'ho sentita altrettanto impegnata a difendere i valori sociali e i bisogni di quest'Isola quando si è trattato di parlare di formazione, di istruzione, di lavoro.

Lei si agita, con tutto il suo Gruppo, e si impegna per una volta in questa finanziaria a sostegno di una vergogna, una vergogna che nega i valori sociali, perché i valori sociali promossi dallo sport, onorevole Zedda e onorevolissimi del Gruppo del Popolo delle Libertà, sono quelli veri, quelli che vengono praticati soprattutto attraverso l'organizzazione delle società sportive più piccole che, in quanto tali, spesso sono poco sostenute e non avendo di conseguenza la possibilità di assurgere a livelli alti rimangono nelle piccole realtà a difendere quei valori sociali di cui lei parla.

Questo emendamento, che toglie alle piccole società per dare alle grandi, di fatto impedisce la diffusione di quei valori sociali attraverso lo sport praticato nelle piccole realtà. Non credo che questo sia un modo di legiferare dignitoso, né tanto meno che sia dignitoso impegnarsi nella finanziaria per difendere una vergogna.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Tocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

TOCCO (P.d.L.). Presidente, io ascolto molto volentieri i colleghi, sia i miei colleghi di maggioranza che quelli del centrosinistra, perché francamente mi appassionano. Vorrei rivolgermi proprio al collega Chicco Porcu che, poichè mi risulta che da sempre abbia praticato attività sportiva, partecipando anche a qualche "garetta" nazionale, credo capisca anche che cosa significhi lo sport a quei livelli. Noi viviamo in un'Isola, attraversare il mare comporta spese, ma le squadre che arrivano a livello nazionale, pubblicizzano un'immagine della nostra Isola in Italia e, molte volte, in tutta Europa; sono proprio queste squadre che hanno la possibilità di far praticare lo sport ai giovani, ai bambini, e credo che più sociale di questo non ci sia altro.

I bambini, infatti, praticano molto più volentieri lo sport, e lo vivono in maniera differente, all'interno di una squadra di categoria e di livello più elevati rispetto a una squadra magari di quartiere. Beninteso, le squadre che fruirebbero di questo eventuale finanziamento nascono nei quartieri, non nascono chissà dove, nascono nei piccoli quartieri, poi, piano piano, diventano grandi.

Non vedo, pertanto, che cosa ci sia di drammatico nel finanziare le squadre che fanno sacrifici per poter mandare avanti il loro nome, il nostro nome, in tutta Italia.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SECHI (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Io credo che diversi di noi abbiano praticato lo sport a livello regionale, nazionale e internazionale; io sono fra questi, avendo praticato l'attività sportiva da atleta agonista e poi da tecnico federale. Oggi, però, secondo me stiamo scantonando, stiamo dedicando troppo tempo a un argomento che deve eventualmente essere ripreso in quest'Aula per aprire un dibattito serio sulla pratica dello sport a livello giovanile di base e poi a livello agonistico. L'onorevole Porcu ha ricordato la legge numero 17 sullo sport, una legge importante e di alto valore; però se non vogliamo perdere tempo sulla finanziaria, come diceva il collega Porcu prima, dovremmo lasciar perdere certi argomenti e rinviarli a un momento più opportuno, così da consentire a tutti di entrare nel merito e di argomentare con maggior tempo e disponibilità intorno a temi puntuali e precisi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Ne ha facoltà.

MILIA (U.D.C.), Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.Presidente e colleghi, intervengo per una brevissima spiegazione, perché ho letto l'emendamento che non ha alcun senso recondito: è tutto alla luce del sole. Il problema è nato nel momento in cui la Commissione cultura e sport ha promosso di fascia, sapete che la legge prevede delle fasce di merito, alcune discipline. Contemporaneamente, le promozioni e le vittorie dei campionati in altre discipline di molte squadre hanno creato una situazione per cui chi progettava di affrontare campionati nazionali dilettantistici, come tante delle nostre squadre che varcano il Tirreno, per confrontarsi con gli altri, ha trovato l'amara sorpresa, sotto Natale, di un budget nettamente ridotto.

Questi 600 mila euro servirebbero esclusivamente per riportare a regime quello che negli altri anni è stato percepito da queste società dilettantistiche che affrontano campionati nazionali.

Io chiedo, Presidente, la sospensione di questo emendamento, a nome della Giunta, anche per poter eventualmente concordare con l'Aula, di affrontare l'argomento in un momento successivo.

PRESIDENTE. Sospendiamo l'emendamento numero 213.

E' in votazione l'emendamento numero 454, trasferito dall'articolo 1, sul quale la Commissione ha espresso parere favorevole, fatte salve alcune correzioni.

Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Le correzioni consistono nella cancellazione delle lettere a), b), d), e), f); rimane in piedi la lettera c) e la copertura passa da 25 a 10 milioni di euro.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Quando in Commissione è stato individuato questo obiettivo, abbiamo anche indicato una diversa copertura, per 10 milioni, che confermo, a valere sull'UPB S05.01.001.

PRESIDENTE. Se non ci sono opposizioni alla proposta di emendamento orale del presidente Maninchedda metto in votazione l'emendamento così modificato.

Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.). Presidente, preciso che noi esprimiamo parere favorevole a questo emendamento. Pur non essendo stato possibile dall'inizio della legislatura procedere alla centralizzazione dei pagamenti, che pure era un impegno preso dal centrodestra in campagna elettorale, con questo emendamento si pone parzialmente rimedio a quella omissione. Inoltre, in relazione all'accusa, che mi è stata rivolta poc'anzi, di parlare e ragionare col fegato e con i piedi, vorrei precisare che l'opposizione all'accoglimento di quell'emendamento orale (emendamento di cui, nonostante una sospensione dei lavori, abbiamo appreso durante la lettura in Aula perché a noi non era stato sottoposto), nasceva semplicemente dal fatto che essendo un emendamento che effettivamente pone problemi estremamente delicati relativi non solo ai soggetti a cui si rivolgeva, ma anche ad altri soggetti, abbiamo ritenuto preferibile rinviare a un collegato per un esame più completo di tutta la problematica. Sottolineo che, in ogni caso, non sono solito ragionare con i piedi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (U.D.C.). Presidente, pur capendo le finalità dell'emendamento, ho il dubbio che si possa limitare quanto disposto nell'emendamento alle imprese che abbiano sede legale o stabile organizzazione e propri dipendenti in Sardegna. Io ho un serio dubbio su questo; infatti, se io sono un fornitore di un'azienda sanitaria e ho sede legale dove volete voi, vanto un credito e sono a posto con le contribuzioni per i dipendenti, con il DURC e quant'altro, non vedo perché debba essere escluso dalla possibilità di avere accesso privilegiato al credito, in questo caso per lo sconto bancario del mio credito.

Mi sembra una questione molto discutibile che interviene in maniera evidente, troppo evidente, sugli equilibri del principio della libera concorrenza. Pertanto, come ho già detto, pur comprendendo le finalità, nutro un serio dubbio che questo possa essere accettato, possa essere legittimo.

Noi non possiamo circoscrivere il raggio di azione scegliendo le imprese con le quali si può fare ed escludendo, senza motivazione legittima, altre imprese che pur operando in Sardegna hanno sede altrove.

Sono d'accordo sul merito e sulle finalità che si vogliono raggiungere, ma tutto deve svolgersi all'interno dei binari della legittimità, altrimenti questi 10 o 25 milioni, che siano, passeranno nei residui perché non possono essere spesi con queste finalità.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stochino per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STOCHINO (P.d.L.). Presidente, intervengo per esprimere il mio voto favorevole, ma credo anche di tutto il P.d.L., su questo emendamento che affronta un problema molto sentito da parte di tutte le aziende isolane e anche non isolane, direi; e, su questo punto, faccio mie alcune delle perplessità che ha avanzato l'onorevole Capelli. Questo emendamento dell'onorevole Vargiu affronta comunque un problema molto importante, e cioè il mancato incasso da parte delle aziende che partecipano agli appalti pubblici di quanto stabilito dalla legge e nei tempi prefissati, pari di norma a 60 giorni.

Questo è un emendamento che pone in buona luce la Regione autonoma della Sardegna e il nostro Parlamentino nei confronti delle aziende che vivono un periodo di grande crisi; incidere sui tempi di questi pagamenti credo potrà aiutare tutte le aziende che vantano crediti; aziende che, mancando i pagamenti, sono costrette a rinunciare all'agibilità data dal DURC e, di conseguenza, non possono partecipare a ulteriori gare pubbliche indette dagli enti locali.

Ribadisco, quindi, il voto favorevole e chiedo di aggiungere la firma di tutti i consiglieri del P.d.L.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Io ho le stesse perplessità espresse dall'onorevole Capelli, e anche qualcuna in più. Dichiaro il voto di astensione solo perché la Commissione e la Giunta hanno espresso parere favorevole e quindi non voglio assolutamente contrappormi su una norma di cui potrei capire la ratio solo nelle lettere a), b), d), e) e f) per le quali, invece, il presidente Maninchedda ha chiesto l'esclusione; nel senso che la ratio di una simile norma dovrebbe essere quella di consentire una provvista finanziaria per garantire crediti nei confronti di fornitori in presenza di un ostacolo concreto; questo ostacolo può essere costituito dal Patto di stabilità, per cui noi vorremmo pagare, ma non potendo farlo perché il Patto di stabilità ce lo impedisce, diamo una garanzia e queste persone non subiscono danni che non dipendono dalla loro volontà.

L'unico settore escluso dal Patto di stabilità è proprio quello della sanità, allora noi stiamo ponendo una provvista finanziaria di 10 milioni di euro perché siamo incapaci di spendere, incapaci di pagare! Mettiamo i soldi e paghiamo! Chi ce lo vieta? Nessuno! Perché dobbiamo stanziare dei soldi, senza che ci sia nessun ostacolo burocratico, per pagare gli interessi anziché pagare direttamente i fornitori?

Cerchiamo di capire quanto serve per la sanità, di pianificarlo e di pagare perché questa norma ha un senso solo relativamente alle lettere a), b), d), e) e f) interessate dal Patto di stabilità che costituisce un impedimento. Lasciare sopravvivere, a seguito dell'emendamento orale di Maninchedda, la lettera c), significa ammettere il fallimento, significa ammettere l'incapacità della Regione, significa ammettere l'inefficienza di un apparato regionale di prevedere le giuste provviste finanziarie e di pagare nei tempi contrattuali.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Ammettiamo l'inefficienza dell'apparato regionale. Io voto a favore.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 454 nella nuova formulazione.

Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis. Ne ha facoltà.

PITTALIS (P.d.L.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 454 nella nuova formulazione.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Cherchi ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Barracciu - Biancareddu - Capelli - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zuncheddu.

Risponde no il consigliere: Solinas Antonio.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Cuccureddu - Mulas - Sanna Gian Valerio.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 64

votanti 60

astenuti 4

maggioranza 31

favorevoli 59

contrari 1

(Il Consiglio approva).

Metto in votazione l'emendamento numero 191, sul quale è stato espresso parere favorevole da parte del relatore e della Giunta.

Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'emendamento numero 43 è stato ritirato.

Metto in votazione l'emendamento numero 509, emendamento di sintesi degli emendamenti numero 218 e 323.

Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'emendamento numero 501, emendamento all'emendamento numero 219, è inammissibile.

E' in votazione l'emendamento numero 507, sintesi degli emendamenti numero 219, 220 e 221.

Ha domandato di parlare la consigliera Barracciu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BARRACCIU (P.D.). Presidente, chiedo di aggiungere la firma di tutti i consiglieri dell'opposizione della Commissione bilancio. Abbiamo lavorato assieme ai consiglieri di maggioranza alla stesura di questi emendamenti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Dichiaro il voto a favore dell'emendamento e preciso - questo è utile ai fini del fatto che rimanga agli atti - che si tratta di prorogare in servizio tutti i lavoratori dei servizi per il lavoro, i centri di servizi per lo svantaggio e le agenzie locali per lo sviluppo di cui alle misure 3.1, 3.4 e 3.10 fino al 31.12.2012 e garantire la copertura finanziaria per il personale ex legge "42" impegnato nelle convenzioni.

Chiedo la votazione nominale dell'emendamento.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 507.

(Segue la votazione)

Prendo atto che la consigliera De Francisci ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Mulas - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zuncheddu.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 61

votanti 60

astenuti 1

maggioranza 31

favorevoli 60

(Il Consiglio approva).

L'emendamento numero 222 è ricompreso nell'emendamento di sintesi numero 505. L'emendamento numero 225 è inammissibile.

E' in votazione l'emendamento numero 508, sintesi degli emendamenti numero 463 e 226.

Ha domandato di parlare il consigliere Stochino per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STOCHINO (P.d.L.). Presidente, vorrei spendere due parole su questo emendamento, sintesi di un emendamento bipartisan, che riguarda ancora una volta la questione della stabilizzazione dei precari all'interno dell'Ente foreste. Avevamo posto il problema di sbloccare il turn over in quei cantieri che non avevano "semestrali" al loro interno e purtroppo, con grande rammarico, non siamo riusciti a far passare l'emendamento che avrebbe modificato le disposizioni della finanziaria 2007 della Giunta Soru.

Credo che in quel momento la questione delle stabilizzazioni fosse stata affrontata in modo superficiale, senza tenere conto che tra i cantieri forestali dislocati in tutta la Sardegna circa venti non impiegavano semestrali perché le amministrazioni avevano deciso, con una scelta politica forte, di non creare precariato, di non creare dualismo tra chi lavorava sei mesi nei cantieri forestali e gli altri sei mesi li usava magari per fare il muratore o il pastore togliendo il lavoro a chi questi lavori li faceva in maniera stabile per dodici mesi all'anno.

Io voterò a favore di questo emendamento (chiedo pertanto di aggiungere la mia firma e quella dei consiglieri del Gruppo del P.d.L.) e vorrei che l'attuale Assessore dell'ambiente, che ritengo diverso dal suo predecessore della Giunta Soru, dimostrasse una maggiore sensibilità sulla problematica trattata e, pertanto, chiedo a lui e a tutta la Giunta di porre rimedio a un torto compiuto nei confronti delle amministrazioni che avevano deciso di far sì che all'interno dei loro cantieri lavorassero persone che avessero come unico obiettivo quello di mandare avanti il loro cantiere forestale e magari renderlo anche produttivo inserendo, l'abbiamo detto più volte, anche attività nuove all'interno dell'Ente foreste.

Questa sensibilizzazione forte, che chiedo, potrà trovare concretizzazione, mi auguro, nel collegato per rispondere alle aspettative di tante amministrazioni che aspettano da anni un accordo su questa questione tanto importante e che, votando questo centrodestra, hanno voluto prendere le distanze dal centrosinistra e dalla decisione assunta nel 2007

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ANTONIO (P.D.). Presidente, l'intervento del collega Stochino mi ha convinto a intervenire e anche a votare contro questo emendamento. Mi rendo conto che l'onorevole Stochino, essendo arrivato in questo Consiglio regionale da due anni, nei precedenti cinque stava facendo altro, però sarebbe opportuno che, prima di fare certe dichiarazioni, si informasse meglio e, soprattutto, evitasse di farsi campagna elettorale in questo Consiglio regionale.

(Interruzione del consigliere Stochino)

PRESIDENTE. Onorevole Stochino, per cortesia!

Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Preciso la copertura di questo emendamento che, allo stato, è troppo generica. La copertura è a valere sulla UPB S06.06.004. Indico anche la copertura finanziaria dell'emendamento numero 191 (approvato senza copertura) nella UPB S08.01.001.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare sull'emendamento numero 508, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Gli emendamenti numero 227, 235 e 321 sono ricompresi nell'emendamento di sintesi numero 504.

Metto in votazione l'emendamento numero 510 (sintesi degli emendamenti numero 314, 315 e 18). Rilevo che manca la copertura finanziaria.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, fatti salvi i primi tre commi, noi abbiamo chiesto di prendere in considerazione una proroga della validità delle graduatorie, redatte in virtù di concorsi pubblici, per operatori sociosanitari del Servizio sanitario regionale, e mi sto riferendo a graduatorie in vigenza, non a graduatorie scadute, per consentire di attingere secondo le esigenze delle amministrazioni sanitarie e non necessariamente secondo i posti vacanti in organico, quindi anche in numero inferiore e in ragione delle compatibilità di bilancio delle Aziende sanitarie locali.

Chiediamo pertanto una proroga di queste graduatorie entro i limiti previsti per le procedure di stabilizzazione, in essere anche per il Sistema sanitario regionale, previste dal comma 5 dell'articolo 3 della legge regionale 3 del 2009 fino al 2013. Questo emendamento orale non determina alcun aggravio di spesa, non determina alcuna procedura di stabilizzazione automatica, non determina alcuna violazione di nessun diritto costituito, ma determina solo una convenienza dell'amministrazione che può attingere giustamente questo personale da graduatorie in essere, senza ripetere i concorsi. Se l'emendamento orale viene accolto, ovviamente il mio voto sarà favorevole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Chiedo di aggiungere la mia firma, quella dell'onorevole Barracciu, e credo anche quella dell'onorevole Diana, a questo emendamento

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Marco Meloni. Ne ha facoltà.

MELONI MARCO (P.D.). Vorrei capire, prima di tutto, se è presente un quarto comma perché l'onorevole Uras ha citato un aspetto che non mi pare compreso nell'emendamento in nostro possesso, oppure se si tratta di una richiesta di un emendamento orale. Se è possibile chiederei alla Presidenza una delucidazione in merito.

PRESIDENTE. Onorevole Uras, le chiedo di esplicitare nuovamente la sua eventuale proposta di emendamento orale, in modo tale che io possa sottoporla al parere dell'Aula. Mi scuso per la momentanea distrazione.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Leggo il testo che propongo: "Il personale idoneo ai concorsi pubblici per operatori sociosanitari presenti nelle graduatorie vigenti, alla data di entrata in vigore della presente legge, è inquadrato secondo le esigenze decise dalle rispettive amministrazioni e nell'ordine di graduatoria entro i termini di vigenza dei piani di stabilizzazione del sistema sanitario regionale, di cui all'articolo 3, comma 5, della legge regionale numero 3".

Preciso nuovamente che si tratta di una proroga di graduatoria fino al 31/12/2013, che non determina diritto all'assunzione automatica, ma che consente alle amministrazioni sanitarie di acquisire il personale sociosanitario da quelle graduatorie in ragione non dei posti vacanti in organico, ma in ragione delle esigenze espresse dall'amministrazione, e compatibilmente con le disponibilità di bilancio. Di conseguenza non richiede copertura.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.). Dichiaro la mia contrarietà all'emendamento orale.

PRESIDENTE. La proposta del consigliere Uras, pertanto, non può essere accolta.

Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Chiedo una breve sospensione.

PRESIDENTE. Se non vi sono opposizioni, la seduta è sospesa.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 53, viene ripresa alle ore 18 e 09.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Faccio presente all'Aula che, per poter ammettere l'emendamento di sintesi numero 510, occorre indicare la copertura finanziaria.

Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.). Per quanto riguarda la copertura finanziaria facciamo riferimento al FNOL, anche se il capitolo di spesa sul personale, come può confermare l'assessore Floris, è già capiente. Per quanto riguarda l'emendamento orale proposto in precedenza è stato raggiunto un accordo, quindi verrebbe aggiunto un quarto comma così formulato. "Le graduatorie relative al personale operatori sociosanitari, in scadenza al 31 gennaio 2011, sono prorogate sino al 30 giugno 2011". Su questa formulazione è stato acquisito l'assenso dei Capigruppo.

PRESIDENTE. Onorevole Steri, relativamente alla copertura finanziaria bisogna specificare l'importo relativo alla spesa prevista dal comma 2 e dal comma 3.

STERI (U.D.C.). L'importo di spesa relativo al comma 2 prevede una somma sino a 60.000 euro; il comma 3 non contiene spesa incidente sul bilancio regionale; per quanto riguarda il comma 1 mi rimetto alla Giunta.

PRESIDENTE. Onorevole Steri, il comma 2 si propone che venga definito in questi termini: "sino all'importo di 60.000 euro". Va bene?

STERI (U.D.C.). Benissimo!

PRESIDENTE. Se non ci sono opposizioni alla nuova formulazione proposta dall'onorevole Steri, l'emendamento orale è accolto.

Ha domandato di parlare il consigliere Marco Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELONI MARCO (P.D.). Se non ho capito male il comma 4 significa che sono prorogate le graduatorie per gli operatori sociosanitari. A questo punto, se è possibile, chiederei la votazione nominale per parti dei diversi commi. Vorrei votare infatti il quarto comma che mi sembra contenga una norma positiva, mentre non posso essere d'accordo sui primi due commi.

Il primo comma, in particolare, mi sembra che allarghi le maglie anche della premialità, prevista dalla norma della legge finanziaria 2007, per soggetti che ricordo non avevano superato alcun tipo di selezione di natura concorsuale. Diamo un altro segnale molto negativo stabilendo che la premialità si traduce in una selezione, che mi sembra specificamente rivolta a loro, solo per titoli e colloqui e non comprendo come funzioni il meccanismo della riserva nel caso in cui non riguardi concorsi ma gli altri posti che si rendano disponibili. Ritengo pertanto più corretto votare contro.

Il secondo comma è davvero un'assurdità! Noi stiamo dicendo che non si sa quante persone, solo perché laureate, passano da un livello a un altro, a prescindere dal loro merito, a prescindere dalle necessità della Pubblica amministrazione regionale. Io chiedo almeno di sapere quante sono queste persone, di sapere per rispondere a quale esigenza si stia proponendo questa norma; stiamo ritornando a degli scorrimenti verticali che non si sa quanto costino. Almeno questi elementi dovreste conoscerli. Inoltre, se non si stabilisce il meccanismo, il criterio per cui si devono assecondare le esigenze dell'Amministrazione e il merito dei dipendenti in questa progressione di carriera noi davvero facciamo un grave errore e diamo un altro pessimo segnale.

Valuto invece molto positivamente, come ho già detto, l'accoglimento da parte di tutti dell'emendamento orale; infatti, paradossalmente, stavamo evitando che gli unici soggetti che avevano effettuato una selezione di natura concorsuale potessero fruire dell'opportunità di entrare nelle amministrazioni pubbliche, e nelle amministrazioni sanitarie in particolare, per svolgere il loro lavoro.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessoredella programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Relativamente al secondo comma la copertura finanziaria, come è stato detto, è definita "sino all'importo massimo di 60 mila euro"; per il terzo comma occorre aggiungere che la relativa spesa è a carico del bilancio dei Consorzi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Alessandra Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA ALESSANDRA (P.d.L.). Presidente, chiedo, se sia possibile ovviamente, di chiarire con un emendamento orale che al comma 2 si intendono "i dipendenti laureati nelle amministrazioni di cui alla legge regionale 13 novembre 1998, numero 31".

PRESIDENTE. Poiché alcuni Gruppi mi segnalano la loro contrarietà, la proposta di emendamento orale non è accolta.

Onorevole Meloni, per cortesia, può esplicitare meglio la sua richiesta di voto per parti?

MELONI MARCO (P.D.). Presidente, se è possibile, chiedo di votare ogni singolo comma.

PRESIDENTE. Va bene. Ha domandato di parlare il consigliere Cappai. Ne ha facoltà.

CAPPAI (U.D.C.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento di sintesi numero 510, comma 1.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Espa e Milia hanno votato a favore

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Mariano - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Greco - Lai - Lotto - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Locci - Meloni Marco.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 61

votanti 60

astenuti 1

maggioranza 31

favorevoli 58

contrari 2

(Il Consiglio approva).

Metto in votazione il comma 2 dell'emendamento numero 510. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

CAPPAI (U.D.C.). Ho chiesto la votazione nominale con procedimento elettronico!

PRESIDENTE. Scusate, questo comma è stato già stato votato! Il voto elettronico palese, a mio avviso, era stato chiesto soltanto per il primo comma, non per tutti e quattro.

Metto votazione il comma 3. Ha domandato di parlare il consigliere Cappai. Ne ha facoltà.

CAPPAI (U.D.C.). Chiedo la votazione nominale dei restanti commi.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 510, comma 3.

(Segue la votazione)

Comunico il mio voto di astensione e prendo atto che i consiglieri Cappai, Cuccu, Fois, Lotto, Mulas, Obinu, Planetta, Porcu, Rassu, Rodin, Sanna Giacomo e Sanna Paolo hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Mariano - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Lai - Locci - Lotto - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zuncheddu.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 62

votanti 61

astenuti 1

maggioranza 31

favorevoli 61

(Il Consiglio approva).

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 510, comma 4.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Fois ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Mariano - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Lai - Locci - Lotto - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zuncheddu.

Si sono astenute: la Presidente Lombardo - Zedda Alessandra.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 61

votanti 59

astenuti 2

maggioranza 30

favorevoli 59

(Il Consiglio approva).

Gli emendamenti numero 296 e 228 sono ricompresi nell'emendamento di sintesi numero 504. L'emendamento numero 319 è ricompreso nell'emendamento di sintesi 505.

Gli emendamenti numero 325, 172, 115, 116 e 298 sono ricompresi nell'emendamento di sintesi numero 504.

L'emendamento numero 18 era ricompreso nell'emendamento di sintesi numero 510. L'emendamento numero 323 è ricompreso nell'emendamento di sintesi numero 509. Gli emendamenti numero 490 e 123 sono ricompresi nell'emendamento numero 15 che è stato votato all'articolo 1. Gli emendamenti numero 453, 297, 431, 456 e 458 sono inammissibili.

E' in votazione l'emendamento numero 487, emendamento all'emendamento numero 64, sul quale il relatore aveva sospeso il parere.

Per esprimere il parere sull'emendamento numero 487 ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Presidente, se possibile, vorrei un minimo di attenzione da parte dell'Aula. In merito all'emendamento numero 487 (emendamento all'emendamento numero 64 nel quale si chiede la soppressione dell'Agenzia delle entrate regionale), con il quale la Giunta impedisce, in sostanza, ai lavoratori a tempo determinato dell'Agenzia delle entrate di poter continuare a lavorare, sempre a tempo determinato, non per l'Agenzia delle entrate ma per l'Amministrazione regionale, vorremmo chiedere qualche spiegazione rispetto alla posizione espressa dalla Giunta.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessoredella programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Lo scopo dell'emendamento è semplicemente di impedire una stabilizzazione indiscriminata; i contratti a tempo determinato possono essere proseguiti ma questi dipendenti non possono essere immessi in ruolo non avendo i requisiti delle altre stabilizzazioni, sarebbe una stabilizzazione extra ordinem.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Rinuncio

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). L'emendamento della Giunta in questo caso ha un senso, è raro ma questo ce l'ha. Con questa operazione si rischia di portare all'interno dell'Amministrazione il personale a tempo determinato che di fatto, con la chiusura dell'Agenzia prevista con l'emendamento numero 64, automaticamente si troverebbe inquadrato in ruolo. E' però personale contrattualizzato per uno scopo e quindi, ovviamente, a mio giudizio, non deve superare il tempo determinato.

E' problematico invece il contenuto dell'emendamento numero 64; io l'ho detto in altri tempi, stiamo andando incontro alla stagione del federalismo fiscale e, dato che questa Regione può tutto, ci semplifichiamo la vita. Questa Regione è talmente efficiente che può persino permettersi di non pensare al futuro, perché con tutte queste nuove stabilizzazioni portiamo una ventata di qualità burocratica tale da poterci permettere di fare a meno di strutture nate in una prospettiva precisa che aveva, come presupposto della sua intuizione, un po' di lungimiranza.

Io sono contrario, sono contrario, e prima di sopprimere, di fare e disfare, vorrei aprire un ragionamento perchè da questo punto di vista stiamo operando senza aver fatto una discussione sulla legge numero 1, senza aver fatto una discussione approfondita e confermativa sulla statutaria, su che assetto e consistenza dare alla nuova amministrazione regionale in un tempo nel quale è necessario cambiare pagina. E noi facciamo queste operazioni con le leggi finanziarie! Io mi appello al vostro buon senso perché siamo chiamati non a fare degli atti di adesione a idee estemporanee ma a far funzionare il cervello; avremmo pertanto bisogno di riflettere.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Io su questi temi, per quanto possiamo essere poco lucidi dopo tanto lavoro, sarei tentato di fare un pochino di chiarezza perché è molto complicato dividere moralmente chi si occupa di personale. Il personale è costituito da persone, gente in carne e ossa che magari da anni si trova in una condizione di precarietà di lavoro e di vita, che magari ha anche investito un pezzo della propria esistenza nello studio e, una volta laureato, se incomincia a lavorare a 35-36-37-38 anni forse non ha un grande demerito nel tentare di rimanere attaccato al proprio posto di lavoro.

Io però mi preoccupo maggiormente di un altro aspetto; le strutture, badate, non funzionano male a causa di chi in esse svolge una funzione precaria, funzionano male per colpa, per responsabilità precisa, purtroppo, di chi c'è stabilmente e magari ha fatto un concorso e magari ha anche una comprovata e pluriennale esperienza di direzione di strutture fatta malissimo, senza subire mai un giudizio, senza pagare di persona per le cose non fatte, senza mai pagare nulla per non avere attuato le leggi della Regione; però noi ce la prendiamo con i precari.

Noi siamo pieni di agenzie, di strutture che abbiamo creato anche con tutta la buona volontà. Io ho concorso a votarle, a istituirle. In alcune ho anche lavorato e mi sono speso sotto il profilo personale, e poi vedo che chi le dirige anziché fare, per esempio, le politiche del lavoro fa convegni sul buddismo, oppure organizza convegni sul "gusto" in una delle cappelle organizzate e strutturate a Roma come sede di convegni, e su questi convegni si scrivono anche i libri!

Si tratta allora di decidere del destino di una struttura e di dire che il personale che ci lavora a qualunque titolo, siccome la funzione non si sopprime segue il destino della funzione, così si è sempre fatto, così è giusto fare, così noi continueremo a fare nelle leggi finanziarie e nelle altre leggi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.). Presidente, vorrei chiederle cinque minuti di sospensione per poter concordare un emendamento orale che preveda il mantenimento in servizio del personale a tempo determinato confermando la natura temporanea del rapporto con scadenza a dicembre, senza trasformarlo in rapporto a tempo indeterminato e per ulteriori profili.

PRESIDENTE. Se non vi sono opposizioni, sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 18 e 29, viene ripresa alle ore 18 e 42.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori, prego i colleghi di prendere posto.

Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.). Presidente, la proposta di emendamento orale prevede di aggiungere all'emendamento numero 487, fermo rimanendo l'emendamento soppressivo della Giunta, dopo le parole: "economica e previdenziale in atto" le parole "il rapporto di lavoro del personale a tempo determinato in servizio presso l'Agenzia al 30 giugno 2010 può essere prorogato fino al 31 dicembre 2011". In questa maniera è chiaro che non stiamo operando una stabilizzazione.

PRESIDENTE. Se non ci sono opposizioni, la proposta di emendamento orale è accolta.

Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). L'emendamento orale non mi è chiarissimo, credo che ci sia una contraddizione in termini, che poi l'onorevole Steri potrà chiarire. Una proroga è possibile se queste persone sono in servizio; se lo erano al 30 giugno, e non lo sono più in questi sei mesi, non si tratterà di una proroga ma dovremo parlare di una riassunzione.

Detto questo, io sono favorevole anche a questa dicitura, anche se la trovo assolutamente contraddittoria; sono estremamente favorevole anche alla posizione della Giunta e a quella espressa dall'onorevole Gian Valerio Sanna: l'Agenzia delle entrate regionale è un'agenzia che non serve a niente, è stata istituita per riscuotere delle tasse che sono state abrogate prima ancora di essere dichiarate incostituzionali; l'unica funzione che l'Agenzia deve svolgere, non nei prossimi sei mesi ma nelle prossime quattro settimane e non di più, è quella di restituire i soldi indebitamente percepiti e che ancora vengono trattenuti.

Io vorrei approfittare dell'occasione per chiedere all'Assessore e alla Giunta se abbiamo in bilancio 5 milioni di euro, per restituire il dovuto a chi ha indebitamente pagato una tassa dichiarata incostituzionale. In questo caso ha senso che queste persone vengano spostate nell'Assessorato per liquidare rapidamente queste pratiche e cessare definitivamente la loro funzione, perché altre funzioni questa Agenzia non ne ha, così come non ha altre funzioni il personale assunto a tempo determinato.

Mi auguro che le risorse per rendere quanto pagato per le imbarcazioni e per i velivoli ci siano, perché altrimenti ci esporremmo a una figura terribile a livello internazionale.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare sull'emendamento numero 487, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

E' in votazione l'emendamento numero 468, emendamento all'emendamento numero 64.

Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Presidente, colleghi, noi abbiamo voluto, con questo emendamento, che propone la cancellazione dell'Agenzia del lavoro, provocare una discussione non tanto sul ruolo delle Agenzie (noi siamo convinti che le Agenzie come strutture specializzate dell'Amministrazione regionale abbiano una loro ragione d'essere), ma per proporre la riflessione se l'Agenzia del lavoro abbia effettivamente portato a compimento in questi anni gli obiettivi previsti dalla legge istitutiva numero 20 del 2005, cioè se si sia effettivamente occupata di lavoro.

A noi risulta che non sia riuscita a svolgere il ruolo di regia del sistema dei servizi pubblici dell'impiego né, tanto meno, quello di assistenza tecnica alle Province, e che, ancora oggi, non riesca a gestire il sistema informativo del lavoro. L'Agenzia si occupa d'altro; alcune sono cose meritorie come il programma Master and back al quale vorremmo, Assessore, aumentare le risorse per riportarle almeno al livello dell'anno scorso, da 6 milioni e mezzo a 13; si occupa anche di importanti attività di cooperazione e progettazione comunitaria: è diventata una specie di Centro regionale di programmazione bis, dovremmo forse cambiarle nome.

Allora, con questo emendamento noi provocatoriamente, Assessore, ma io mi auguro che lei ci dia ragione, così da poterlo ritirare, vorremmo porre questo problema: è possibile riorientare l'attività dell'Agenzia affinché si occupi della sua funzione istitutiva, di fare incontrare domanda e offerta, di promuovere occasioni di lavoro, piuttosto che essere un'agenzia omnibus che si occupa di tutto tranne che delle funzioni istitutive per le quali era stata pensata? Se lei ci offrisse ragioni valide, potremmo trasformare queste raccomandazioni in un ordine del giorno, e daremmo ragione di questo emendamento che voleva provocare una discussione.

Il mio voto in questo momento è sospeso e chiederei all'Assessore di offrirci una indicazione per aiutarci in questa discussione che, segnalo, è stata provocata da un emendamento non della minoranza ma della maggioranza che voleva cancellare un'altra Agenzia, quella sulle entrate.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Io penso che l'Amministrazione abbia bisogno di uno shock per riprendersi. Qual è la funzione della pubblica amministrazione? La funzione della pubblica amministrazione è servire la propria comunità;se deve servire la propria comunità e ha un compito, deve svolgere quel compito. L'Agenzia regionale del lavoro deriva, lo dico perché sentano l'Assessore del bilancio, quello degli affari generali, quello del lavoro e anche l'Assessore degli enti locali che, guarda caso, sono gli Assessori con maggiore competenza in questa materia, dall'approvazione nel 2005 di una legge attuativa di disposizioni di legge di riforma economica e sociale dello Stato, per l'abolizione del sistema di gestione delle politiche del lavoro e del collocamento in Italia.

Tutte le Regioni di conseguenza si sono attrezzate e ora hanno un sistema regionale e locale di servizi per il lavoro, la Sardegna non ce l'ha, continua ad andare avanti con lavoratori precari collocati nella struttura senza responsabilità, a fare pressoché nulla rispetto a quell'obiettivo. Perché? Perché ci mancano gli strumenti.

Il Piano per l'occupazione e i servizi per il lavoro, previsto da quella legge di più di cinque anni fa, non è stato minimamente abbozzato, oggi abbiamo approvato una norma per fare un gruppo di lavoro che lo deve predisporre! Allora che cosa ce ne facciamo di queste strutture? Io sarei per abolirle. Si vuole dare, come si suol dire, un avviso al navigante perché si metta in rotta? Diamolo, ma fra tre mesi, quando discuteremo il collegato (perché non credo che ci arriveremo prima), noi valuteremo quello che si è fatto e faremo una battaglia "fino all'ultimo sangue" rispetto a vicende di questo genere, perché è inaccettabile che noi manteniamo strutture, che hanno costi, per non svolgere le funzioni a loro attribuite da leggi regionali e dello Stato.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Ne ha facoltà.

MANCA, Assessore tecnico del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Signor Presidente, penso che la Giunta sia favorevole ad adoperarsi per una revisione e una riorganizzazione dell'Agenzia del lavoro in coerenza con la legge regionale numero 5 affinchè questa struttura si occupi, soprattutto, di politiche attive del lavoro e di servizi per il lavoro.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Ho chiesto all'Assessore anche la disponibilità a scrivere un ordine del giorno e a valutare, magari prima della fine dei lavori, un'eventuale integrazione dei fondi per il programma Master and Back. Se conferma questa disponibilità, ritiriamo l'emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Ne ha facoltà.

MANCA, Assessore tecnico del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Siamo d'accordo sulla riorganizzazione e sull'ordine del giorno; sul Master and Back qualche perplessità permane perché le risorse inserite nelle poste di bilancio nel corso di questi ultimi anni sono state addirittura superiori rispetto a quelle previste nella passata legislatura.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 468 è stato ritirato.

E' in votazione l'emendamento numero 473, emendamento all'emendamento numero 64.

Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO Daniele (I.d.V.). Chiedo la votazione a scrutinio segreto.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 473.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 66

votanti 64

astenuti 2

maggioranza 33

favorevoli 33

contrari 31

(Il Consiglio approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Cappai - Caria - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Mariano - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Pitea.)

E' in votazione l'emendamento numero 481.

Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Chiedo la votazione a scrutinio segreto dell'emendamento numero 481 e una breve sospensione.

PRESIDENTE. Sospendo la seduta ma prego i colleghi di rimanere in Aula.

(La seduta, sospesa alle ore 18 e 55, viene ripresa alle ore 18 e 56.)

PRESIDENTE Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Ritiro la richiesta di votazione a scrutinio segreto sull'emendamento numero 481.

PRESIDENTE. Ricordo che su questo emendamento ha espresso parere favorevole il relatore di maggioranza e, invece, parere contrario la Giunta.

Ha domandato di parlare il consigliere Capelli. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 481.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Barracciu, Bruno, Diana Giampaolo, Espa e Meloni Valerio hanno votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Artizzu - Capelli - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Mariano - Maninchedda - Mariani - Mulas - Piras - Planetta - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Solinas Antonio - Solinas Christian - Zedda Alessandra.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Amadu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Cappai - Caria - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Pitea - Pittalis - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Paolo - Sechi - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zuncheddu.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 66

votanti 65

astenuti 1

maggioranza 33

favorevoli 15

contrari 50

(Il Consiglio non approva).

E' in votazione l'emendamento numero 64, nella nuova formulazione proposta dall'onorevole Steri.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Credo che quella in discussione sarà una finanziaria che "traguarderà" qualche risultato storico, perlomeno per la confusione che regna intorno alla sua comprensione. L'Agenzia del lavoro va bene, l'Agenzia delle entrate non va bene; le competenze dovevano passare alla Presidenza e non è più così. Io non capisco, davvero, se a cuor leggero stiamo operando uno stravolgimento della amministrazione regionale senza sapere dove stiamo andando e per che cosa stiamo facendo queste cose.

E non stiamo neppure considerando che, dietro queste strutture, ci sono delle persone, che possono lavorare o non lavorare, che spesso non lavorano perché hanno pessimi dirigenti, ma che non hanno nessuna colpa di essere il nostro oggetto di gioco, tra cancellare e non cancellare.

Vorrei anche dire che l'Agenzia delle entrate ha ben altri compiti, perché tutto il progetto di ricognizione del sistema catastale, la cui competenza è stata trasferita, è in capo all'Agenzia delle entrate che sta aiutando i comuni a trasferire i dati per la copertura regionale con l'Agenzia del territorio, e sono funzioni importanti per i nostri comuni. Noi quando sappiamo le cose le dobbiamo dire. E se poi c'è il problema di cassa, prospettato dall'onorevole Cuccureddu, mi interessa fino a un certo punto, perché non può essere quella la ragione. Noi dobbiamo decidere di chiudere le Agenzie quando siamo consapevoli di quello che facciamo. Io sono contrario all'emendamento.

PRESIDENTE. Colleghi, mi scusi onorevole Sanna, non è possibile continuare i lavori con questa confusione in Aula. Onorevole Pitea, la prego, onorevole Piras.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Purtroppo, Presidente, passeremo alla storia, l'ho detto. Concludo dicendo questo: pensate un attimo, con un'esperienza ultraventennale, che cosa ce ne facciamo del Centro di programmazione. Però, l'Agenzia delle entrate va tolta subito, e non dobbiamo riflettere sull'inutilità di tante sovrastrutture che hanno anche un differenziale di contratto e di disparità all'interno della Regione. Continuiamo così perché questa Regione ricadrà nella vostra responsabilità.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Presidente, io continuo sommessamente a far notare alla Giunta e ai colleghi della maggioranza che continuano a infarcire questa finanziaria di norme organizzative, di norme di riassetto dell'amministrazione regionale. Io vorrei che si dicesse e si sapesse chiaramente che qui c'è una maggioranza che continua a fare opposizione a se stessa e che ritarda l'approvazione della legge finanziaria.

C'è una minoranza che responsabilmente invita a ritirare gli emendamenti, c'è una maggioranza che sapendo di non poter contare sulla coesione sufficiente per poter portare avanti riforme nelle sedi appropriate e nelle Commissioni sceglie la scorciatoia dei piccoli colpi di mano per infarcire la finanziaria di norme che meriterebbero ben altra riflessione e approfondimento.

Quindi si sappia, e sia chiaro per tutti, per chi ci guarda, che la minoranza porta avanti pochi emendamenti di merito, e, viceversa, c'è una maggioranza che, consapevole delle proprie debolezze e difficoltà, prova a inserire di tutto in questa legge finanziaria, di fatto ritardandone l'approvazione.

Io credo che il problema dell'Agenzia delle entrate regionale meriterebbe ben altra riflessione; l'Agenzia non è nata soltanto per riscuotere tributi nuovi, è nata anche per monitorare il gettito. Ricordo all'onorevole Cuccureddu che già oggi circa 1 miliardo e 300 milioni di euro sono riscossi direttamente dalla Regione sarda, ricordo che col federalismo fiscale sempre maggiori quote del gettito saranno riscosse direttamente, a mio avviso stiamo facendo l'ennesima riforma frettolosa e non meditata.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, in quest'Aula, oggi è palpabile ormai l'insofferenza, ma non è insofferenza alle imposte giuste. Perché io mi sono sempre chiesto quali imposte potessero essere più giuste di quelle che colpivano i privilegi, il lusso, la ricchezza smodata; e non sono neppure riuscito a capire come mai la Corte costituzionale, che pure è sempre illuminata, anche quando ci capita di pensare in modo diverso, non abbia pensato che il principio della proporzionalità si attua meglio se si fa pagare a un panfilo di 18 metri una tassa di poco superiore a quella di una "500", che qualcuno non guida, per parcheggiare vicino a un litorale della Sardegna e fare il bagno. Quindi, niente di più santo, di più sacro, di più utile, di più intelligente, di più economicamente giusto è stato fatto nella precedente legislatura quando si sono inventate imposte di scopo, le cosiddette "tasse sul lusso", utili alla salvaguardia del nostro patrimonio ambientale, culturale e identitario.

Detto questo, penso che il nostro Statuto lo dobbiamo leggere tutto, e che quando mettiamo in piedi una struttura che non esiste, perché scegliamo di costituire altre strutture anziché utilizzare quelle dello Stato per l'esazione, ci poniamo il problema di farla funzionare.

Allora io che cosa critico? Io critico l'incoerenza rispetto a questo punto perchè da una parte vogliamo riformare e quindi interveniamo, organizziamo nuove strutture, mettiamo insieme nuove procedure, nuovi percorsi, ma dall'altra sappiamo già che per la gestione ormai consolidata delle filosofie e anche delle persone che dirigono l'amministrazione regionale, quello è un fallimento annunciato.

Io voterò contro questo tentativo anche perché nella Commissione autonomia abbiamo assunto l'impegno di avviare il processo delle riforme e, di conseguenza, Presidente, io rivendico che quella Commissione sia immediatamente posta in condizione di funzionare, sia nominato il presidente e le sia dato il compito da svolgere senza perdere altro tempo. Io voterò contro l'emendamento e chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 64.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Planetta ha votato a favore e che il consigliere Meloni Marco ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Bruno - Caria - Cocco Daniele - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Lotto - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Capelli - Sanna Matteo.

Risultato della votazione

presenti 64

votanti 61

astenuti 3

maggioranza 31

favorevoli 43

contrari 18

(Il Consiglio approva).

Comunico che l'emendamento numero 14 viene ritirato, per cui decadono gli emendamenti numero 470, 471 e 472 . Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Ritiro gli emendamento numero 378, 377, 374, 376, 375.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 466, emendamento all'emendamento numero 121, è inammissibile.

E' in votazione l'emendamento numero 121, trasferito all'articolo 3 dall'articolo 2.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Del problema trattato in questo emendamento ne ho parlato anche in sede di Commissione. Vi è una legge che prevede il finanziamento di progetti pilota per il riuso turistico delle borgate di Fertilia e di San Giovanni di Sinis. I fondi, prima previsti e poi eliminati, erano nella competenza dell'Assessorato degli enti locali. I due comuni avevano avviato le procedure per la realizzazione di un piano di fattibilità complessivo per il riuso turistico di queste due borgate; riuso che non ha solo carattere funzionale ma nasce anche da ragioni storiche I comuni hanno completato questo iter, hanno completato l'iter progettuale della predisposizione dei progetti, ma quando hanno preso visione del bilancio hanno constatato che per il 2009 i fondi erano pari a zero.

Noi chiediamo, poiché ci sono delle disposizioni di legge, che i finanziamenti vengano in qualche modo ripristinati per dar corso al completamento di questi progetti pilota, tenuto conto, ci tengo a precisarlo, che in queste borgate risiedono stabilmente molte persone, che da tempo aspettano questo recupero. Dopo che Fertilia, per esempio, dopo tanti anni è stata restituita alla potestà regionale, abbiamo inteso dare un segnale di rilancio di questo patrimonio attraverso quel progetto. Si chiede di ripristinare il finanziamento perché è un atto di giustizia stabilito dalla legge, quindi credo sia un atto importante.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Presidente, come diceva poco fa il collega Sanna, per i progetti pilota di Fertilia e San Giovanni di Sinis era stato già stanziato il finanziamento in legge, poi non confermato nella finanziaria dello scorso anno, e anche già completato l'iter che prevedeva una progettazione partecipata. Il sindaco del comune di Alghero, Tedde, in prima persona ha già convocato una manifestazione d'interesse, sulla base della procedura ha coinvolto numerose rappresentanze sociali, comitati di quartiere, imprese che hanno realizzato dei progetti finalizzati, per esempio, al recupero di importanti strutture che negli anni sono state abbandonate dallo Stato e che, con l'accordo siglato nel 2008, sono passate nelle competenze dell'amministrazione regionale.

Parlo per esempio del cineteatro di Fertilia, ma anche dei numerosi beni, sono oltre duecento, che sono passati nelle competenze del demanio regionale. Quindi si tratta semplicemente di ripristinare una somma che era già prevista in legge e che, probabilmente per trascuratezza, non voglio pensare che ci sia una volontà politica precisa, è stata cancellata. Si tratta di ripristinarla con un atto di giustizia.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SECHI (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). E' facile sostenere questo emendamento, a cui vorrei aggiungere la mia firma, con il quale chiediamo il ripristino dei finanziamenti e dei progetti pilota perché credo che tutti conosciate il valore di Fertilia e di San Giovanni di Sinis.

Fertilia ha vissuto la sua condizione con disagio e difficoltà, ma questo vale per l'intera comunità di Alghero e, credo, per tutta la Sardegna perché Fertilia è un bene di tutti i sardi; è una delle tre "città di fondazione", però fa parte del comune di Alghero mentre le altre due che hanno la loro autonomia. La Sardegna ha sempre guardato con affetto e simpatia comunque a quella comunità dei giuliani che ha dato l'opportunità di completare i lavori e renderla vissuta, come ha ricordato Mario Bruno prima.

L'irresponsabilità o le difficoltà dello Stato nel governare il proprio patrimonio hanno fatto in maniera, purtroppo, che gran parte di questi beni andasse quasi in malora. Per fortuna o, forse, la qualità delle maestranze di un tempo hanno consentito di realizzare opere che hanno resistito all'incuria e al tempo e che oggi sono lì, desiderose di essere recuperate; ma tutti desideriamo il recupero di un bene che fra l'altro ha un valore artistico e monumentale.

Noi tutti siamo impegnati a sostenere questa iniziativa, per cui attraverso questo emendamento sollecitiamo il Consiglio a dare corso a questo evento con il ripristino dei progetti e dei finanziamenti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Intervengo per dichiarare il voto favorevole all'emendamento e per sostenere che questa era una previsione a suo tempo già definita; ci sono, infatti, parti della Sardegna che rappresentano delle specificità di natura ambientale e identitaria tali da meritare un'attenzione, significativa, non solo per quella comunità e per quel territorio, ma per tutta la Sardegna.

Noi dovremmo avere cura e interesse per quello che la Sardegna è, per la sua capacità di contenere bellezze e monumenti naturali che non dovremmo far depauperare perché sono la vera ricchezza e la base principale del nuovo sviluppo della nostra Regione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ANTONIO (P.D.). Presidente, intervengo per esprimere il voto favorevole a questo emendamento e per ricordare che l'impegno legislativo deciso a favore delle borgate di Fertilia e di San Giovanni di Sinis (anche il contributo era stato deciso per legge) ha prodotto degli effetti di carattere economico anche per i comuni di Cabras e di Alghero. Rivolgo pertanto un invito alla maggioranza perché riproponga insieme a noi il finanziamento per questi due comuni e le rispettive borgate.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessoredella programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.La posizione della Giunta, già espressa in Commissione, su questo emendamento, valutato positivamente da tutte le diverse parti politiche, è stata questa: la Giunta si impegna a mantenere l'intervento a favore di Fertilia e di San Giovanni di Sinis, non declassando assolutamente l'obiettivo; qualora le risorse esistenti non potessero essere utilizzate si può intervenire con un atto di programmazione sicuramente a valere sull'articolo 5 della finanziaria dell'anno scorso, quello di cui abbiamo parlato a lungo anche nel corso di questa discussione.

Tra l'altro ci risulta che vi siano somme impegnate, quindi a residuo e utilizzabili, per una quantità al momento di 3 milioni e 800 mila euro (ne sono stati spesi soltanto 200 mila), probabilmente si tratta di verificare dal punto di vista amministrativo che cosa può essere utilizzato della quantità di risorse ancora sussistente a residuo e quanto eventualmente si debba aggiungere con un atto di programmazione.

La Giunta giudica inutile l'inserimento adesso di altre risorse, potendo eventualmente intervenire con un successivo atto di programmazione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Io non capisco bene. L'emendamento è stato presentato semplicemente perchè non risultavano a residuo quegli importi; il fatto che esistano 3 milioni e 800 mila euro è naturale perché i due comuni hanno preso la quota di anticipo sicuramente per poter avviare le procedure e quindi che siano a residuo 3 milioni e 800 mila euro è logico perché poi spettano 2 milioni a testa, però la presentazione dell'emendamento è stata giustificata dal fatto che non risulta dagli atti l'esistenza di questa quota di residuo. Ora se è confermata io...

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Non è neanche necessario inserire questo dato.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Non è necessario sempre che possano essere utilizzati, ovviamente nel 2011. E se è confermata la presenza dei fondi a residuo è inutile l'emendamento...

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Esatto.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Io attendo questa conferma.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Sì, è confermato che sono a residuo e sono ancora su SAP.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Perfetto. L'emendamento è ritirato.

PRESIDENTE. E' in votazione l'emendamento numero 494 (sintesi degli emendamenti numero 9, 467, 417 e 439 sulle liste d'attesa), sospeso dall'articolo 2 e sul quale sono già state rese le dichiarazioni di voto da parte degli onorevoli Gian Valerio Sanna, Vargiu, Locci, Caria, Soru, Lai, Oppi, Sechi, Francesco Meloni, Zuncheddu, Espa e Petrini.

Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. La copertura finanziaria dell'emendamento numero 494, pari a 26 milioni di euro, è quella che abbiamo indicato nell'emendamento numero 483, emendamento all'emendamento numero 9.

(Interruzione del consigliere Locci)

PRESIDENTE. Onorevole Locci, ho già comunicato i nomi di coloro che non possono più intervenire in quanto già intervenuti in sede di votazione dell'articolo 2.

(Interruzione del consigliere Caria)

PRESIDENTE. Onorevole Caria, anche lei è già intervenuto.

CARIA (P.D.). Vorrei proporre un emendamento orale.

PRESIDENTE. Per questo motivo può intervenire.

Ha domandato di parlare il consigliere Caria. Ne ha facoltà.

CARIA (P.D.). Presidente, ho chiesto di poter proporre un emendamento orale perché, anche nel corso della discussione dell'articolo 2, ricordo per esempio che l'onorevole Locci nel suo intervento faceva riferimento a una stesura dell'emendamento numero 494 diversa rispetto a quella che noi oggi troviamo in cartella.

Quella stesura conteneva anche una disposizione, inserita su richiesta del centrosinistra, che prevedeva di riservare una quota del finanziamento complessivo alla verifica della produttività degli operatori sanitari con particolare riferimento al numero di prestazioni svolte tra prestazioni intra moenia e prestazioni istituzionali. L'onorevole Locci è intervenuto sull'emendamento numero 494 considerando presente anche questa parte.

Io, invece, che ho visto la stesura che è agli atti, intervengo per dire che questa parte manca. Quindi, con l'emendamento orale ripropongo l'inserimento...

LOCCI (P.d.L.). Leggilo.

CARIA (P.D.). Presidente, l'attuale "494" si compone di due parti; la prima parte riguarda lo stanziamento di 21 milioni di cui 9 milioni destinati a prestazioni in regime di ricovero ospedaliero (6 milioni al settore pubblico e 3 milioni al settore privato); 12 milioni destinati a prestazioni a carattere ambulatoriale e/o strumentale (6 milioni per il settore pubblico e 6 milioni per il settore privato). C'è poi la seconda parte, invece, che riguarda le RSA con l'inserimento di 5 milioni per le attività post acuzie da svolgersi nelle RSA.

Noi avevamo chiesto (relativamente non alla seconda parte, ma alla prima) che una quota del finanziamento complessivo fosse destinata, ancorché questa rappresenti un'attività di tipo istituzionale che già le Aziende dovrebbero svolgere, a effettuare un controllo sulle prestazioni eseguite in ambito di struttura pubblica, principalmente, cioè sulle prestazioni istituzionali e su quelle intra moenia. Questo perché convinti che se davvero si vuole affrontare l'abbattimento delle liste d'attesa...

LOCCI (P.d.L.). Avrei preferito che leggessi la formulazione.

CARIA (P.D.). La formulazione, la stessa proposta nell'emendamento di sintesi, è questa. Alla fine del 14 bis aggiungiamo "una quota non superiore al 3 per cento del finanziamento complessivo" chiaramente da suddividere tra le varie aziende pubbliche "è destinata alla verifica della produttività degli operatori", io più semplicemente direi "alla verifica della quantità di prestazioni in intra moenia o di tipo istituzionale", così è molto più semplice, in modo che si rispettino gli standard di legge.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Non sono d'accordo su questa proposta di emendamento orale.

PRESIDENTE. Non si apre una discussione su questo. Poiché l'Aula non accoglie la proposta di modifica orale, metto in votazione l'emendamento numero 494 nella sua formulazione originaria. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Comunico che il consigliere Manca è rientrato dal congedo.

Abbiamo in sospeso due emendamenti.

E' in votazione l'emendamento numero 31.

Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Sull'emendamento numero 31 propongo il seguente emendamento orale. Le parole da "l'importo massimo" fino a "euro 10.000.000" sono così sostituite: "Per tale finalità è autorizzata, nell'anno 2011, la spesa di euro 1.000.000, da integrarsi, nel caso di avvenuta aggiudicazione, fino all'importo massimo di euro 10.000.000, mediante l'utilizzo delle risorse disponibili in conto del fondo di cui all'articolo 5 della legge regionale numero 5 del 2009". Questa formulazione risponde all'interrogativo di come ottenere maggiori risorse, qualora occorressero, stabilendo inizialmente un importo massimo di 1 milione. In questo modo si indica 1 milione, però da integrarsi già con autorizzazione in norma, eventualmente nel caso di avvenuta aggiudicazione, fino all'importo massimo di 10 milioni. Si mette un minimo e un massimo accantonando per ora lo stretto necessario.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 31, lo metto in votazione con la nuova formulazione proposta dell'assessore La Spisa. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

E' in votazione l'emendamento numero 213, precedentemente sospeso.

Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Possiamo trovare copertura finanziaria per la somma indicata ancora nel FNOL.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Questa indicazione va bene perché cambia completamente il senso dell'emendamento; non togliamo risorse alla salvaguardia degli atleti sardi, alle misure sanitarie alleetà giovanili, non stiamo togliendo da alcuni per dare ai massimi campionati, sono risorse aggiuntive. Credo che con questa copertura, che peraltro , a onor del vero, era stata già richiesta, e non accettata, dall'onorevole Capelli, si possa procedere e mi fa piacere notare come ci sia ancora spazio per ascoltarsi in quest'Aula. Naturalmente ringrazio l'Assessore dell'attenzione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Mi scusi, Assessore, può ripetere l'indicazione della copertura finanziaria?

PRESIDENTE. Fondo nuovi oneri legislativi.

CAPELLI (Gruppo Misto). Dal FNOL? Non sono d'accordo.

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Capelli, la modifica della copertura finanziaria non è soggetta all'approvazione dell'Aula, approvazione riservata soltanto agli emendamenti orali.

CAPELLI (Gruppo Misto). Mi scusi, Presidente, allora perché ha sottoposto all'approvazione o meno dell'Aula la copertura finanziaria che io avevo indicato?

PRESIDENTE. Onorevole Capelli, il caso era differente. Lei sosteneva infatti che la copertura finanziaria non c'era e io le ho detto che la copertura finanziaria c'era perché c'era scritto "a valere sul capitolo", quindi non si poneva il problema della mancanza della copertura finanziaria.

CAPELLI (Gruppo Misto). In questo caso non c'era la copertura, la sta indicando adesso.

PRESIDENTE. In questo caso l'Assessore sta modificando la copertura finanziaria: è una cosa differente.

CAPELLI (Gruppo Misto). Anche in quel caso ho chiesto una modifica. Comunque non voglio fare polemica...

PRESIDENTE. Onorevole Capelli, lei aveva fatto presente che non c'era copertura finanziaria.

CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, sono d'accordo, non voglio fare polemiche; dico solo che da parte di molti su questa finanziaria c'è veramente molta confusione.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare sull'emendamento numero 213, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4. All'articolo 4 sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4 e dei relativi emendamenti:

Art. 4
Copertura finanziaria

1. Le spese derivanti dall'applicazione della presente legge trovano copertura nelle previsioni d'entrata del bilancio pluriennale della Regione per il triennio 2011-2012 e 2013 ed in quelle dei bilanci per gli anni successivi.

Emendamento soppressivo totale Uras - Sechi - Zedda Massimo - Ben Amara - Zuncheddu

Articolo 4

L'articolo 4 è soppresso. (241)

Emendamento soppressivo parziale Uras - Sechi - Zedda Massimo - Ben Amara - Zuncheddu

Articolo 4

Il comma 1 dell'articolo 4 è soppresso. (249)

Emendamento aggiuntivo Vargiu

Articolo 4

All'articolo 4, dopo il comma 1 è aggiunto il seguente:

"1 bis.. I bandi ai programmi finanziati con la presente legge devono essere emanati entro 60 giorni dalla pubblicazione sul BURAS e devono essere conclusi entro i successivi 90 giorni. La mancata osservanza della presente norma comporta la possibilità da parte del componente della Giunta preposto al ramo dell'Amministrazione cui il servizio fa capo di nominare un caso, oltre all'avvio dei provvedimenti disciplinari previsti dal vigente ordinamento, il componente della Giunta preposto al ramo dell'Amministrazione cui il servizio fa capo può proporre all'Assessore competente in materia di organizzazione e personale, la modifica dell'organigramma dell'Assessorato dove si è verificata l'inosservanza nel caso se ne rilevasse l'utilità per l'amministrazione. I termini di cui al presente comma devono intendersi come perentori". (459)

Emendamento all'emendamento numero 459 Sabatini - Uras - Bruno - Barracciu - Sanna Gian Valerio - Porcu - Cocco Daniele

Articolo 4

Dopo l'articolo 4 è aggiunto il seguente:

Art. 4 bis

1. Entro 30 giorni dall'approvazione della legge Finanziaria e di Bilancio annuale la Giunta con apposito atto predispone il quadro delle entrate, dell'incidenza su questa del Patto di stabilità, la quota delle spese obbligatorie previste per l'esercizio ivi comprese quelle previste per la sanità.

2. Nel medesimo atto la Giunta evidenzia il tetto delle spese ammissibili dall'applicazione del vincolo del Patto, al netto delle spese obbligatorie e della spesa sanitaria e propone per la parte residua un programma di utilizzo per l'esercizio.

3. Il documento così predisposto è deliberato dalla Giunta Regionale previo parere della competente commissione consiliare e costituisce a tutti gli effetti atto di indirizzo alle direzioni generali degli assessorati e alla ragioneria regionale per gli adempimenti di competenza nel corso dell'anno finanziario. (502).)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sechi. Ne ha facoltà.

SECHI (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, ritiro gli emendamenti soppressivi numero 241 e 249.

PRESIDENTE. Ricordo che i consiglieri che intendono parlare devono iscriversi non oltre la conclusione del primo intervento.

E' iscritto a parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Presidente, l'articolo 4 riguarda la copertura finanziaria per cui stiamo arrivando alla conclusione della discussione sul provvedimento. Approfitto, molto brevemente, avrò modo di intervenire in dichiarazione di voto finale sul disegno di legge, e decisamente voteremo contro, per soffermarmi (non vedo più l'Assessore dell'industria) su un tema che abbiamo trattato ampiamente nelle scorse giornate e che riguarda una delle delibere che sono state assunte lo scorso 30 dicembre. In particolare - visto che abbiamo trattato tanti temi, abbiamo trattato di agenzie, di enti - riguarda il commissariamento dei Consorzi industriali.

Finalmente nel sito istituzionale della Regione sono apparse anche le motivazioni che hanno portato allo scioglimento di alcuni Consorzi industriali e al commissariamento degli stessi; tra questi c'è anche il Consorzio industriale di Sassari. Noi riteniamo, dopo aver letto le motivazioni, soprattutto dopo aver letto le motivazioni, che si sia trattato di un atto di arroganza, un atto di arroganza sul quale abbiamo, per alcuni versi, seri dubbi di legittimità, un atto politicamente grave. Saranno altri a verificare se quell'atto è giuridicamente fondato o meno; noi riteniamo sia infondato, e tale lo ritengono gli enti locali, l'ANCI, il sindaco di Sassari.

Vorrei chiedere, lo chiedo agli Assessori presenti, visto che non c'è l'Assessore dell'industria, ma c'è l'Assessore degli enti locali, che dovrebbe essere competente, anche se la proposta non era sua (anche questo mi sembra strano e probabilmente poco legittimo), se la Giunta regionale, che ha proceduto al commissariamento e allo scioglimento di alcuni consorzi industriali, ha verificato la situazione per esempio del Consorzio industriale di Olbia. Mi pare, infatti, una situazione da approfondire.

Nel maggio del 2010 ci sono state le elezioni amministrative, in tre dei quattro enti soci si sono svolte le elezioni e hanno cambiato amministrazione la provincia di Olbia, i comuni di Buddusò, di Monti, con le conseguenti sostituzioni della Presidente della Provincia, del sindaco di Monti, del sindaco di Buddusò. E' stato preso atto della composizione dell'assemblea e del CdA, a seguito delle elezioni, del Consiglio di amministrazione continua a far parte la rappresentante degli industriali, tale signora Bigi, in forza della nomina fatta dalla Presidente della Provincia Murrighile, non si procede alla rielezione del presidente del Consorzio industriale di Olbia, nonostante come detto si siano svolte le elezioni in tre dei quattro enti, e con la presenza di un componente nominato da un'altra amministrazione provinciale.

Noi sul commissariamento del Consorzio industriale di Sassari abbiamo molti dubbi, li abbiamo già espressi, anche sulla base delle motivazioni che abbiamo letto. Vi chiediamo se la stessa situazione non sia presente anche nel Consorzio industriale di Olbia, sul quale riceviamo tante lamentele, per esempio dagli imprenditori; vi chiediamo se avete analizzato quella situazione, oppure se quell'atto di arroganza che avete manifestato, uno dei tanti, con il commissariamento di fine anno è dovuto semplicemente a un atto politico, nel senso che magari si vuole dare una lezione a chi non è allineato politicamente.

Io credo che non sia così, però, tenuto conto che il vostro modo di amministrare, che qualche collega non della minoranza molto bene anche nei giorni scorsi ha rappresentato, riguarda semplicemente la gestione del potere, chiedo di trovare necessariamente un momento di chiarezza totale. Insomma noi vi chiediamo, ve lo chiediamo formalmente, come mai non si è intervenuti sul Consorzio industriale di Olbia.

Avremo modo, anche nelle giornate successive, con altri strumenti a disposizione dei consiglieri regionali, di esercitare fino in fondo il nostro ruolo di consiglieri regionali di opposizione. Affronteremo poi nel merito l'articolo 4, l'articolo successivo, e nella fase di voto finale daremo un giudizio complessivo su questa finanziaria.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Sabatini. Ne ha facoltà.

SABATINI (P.D.). Presidente, io chiedo scusa all'Aula, siamo tutti stanchi, quindi vorremmo accelerare e approvare velocemente questa finanziaria, però ci tenevo a intervenire sull'emendamento numero 502, emendamento all'emendamento numero 459, che a me pare importante. Io rimango del parere che le grandi riforme vadano approvate con il consenso di tutte le parti politiche, di maggioranza e di opposizione; credo che anche le vertenze con lo Stato debbano essere portate avanti di concerto, non solo dalle forze politiche espresse all'interno del Consiglio regionale, ma credo sia un fatto importante portarle avanti anche con le forze sociali.

E un fatto importante è avvenuto nell'approvazione di questa finanziaria. Noi abbiamo posto con forza, come opposizione, il tema delle entrate, su cui ci siamo spesi fino a occupare l'Aula; però grazie anche alla mediazione, che riconosco, della Presidente di questo Consiglio regionale a quella occupazione è seguito un incontro tra l'opposizione, la Giunta e i Capigruppo della maggioranza che ha portato alla stesura di un ordine del giorno nel quale abbiamo scritto delle cose importanti, condivise; dopo l'ordine del giorno vi è stata la delibera della Giunta, che abbiamo condiviso, nella quale sono state riportate delle affermazioni importanti e assunti degli impegni altrettanto importanti.

E' chiaro che ora al tema delle entrate si affianca un'altra vertenza, quella sul Patto di stabilità, su cui l'Assessore ci ha detto che è in atto una trattativa. Il Patto di stabilità è un tema rilevante; noi sappiamo che, stimando entrate pari a 6.700.000.000, quelle entrate non potranno essere spese completamente perché abbiamo dei vincoli da rispettare imposti dal Patto di stabilità che, quindi, è fondamentale ricontrattare.

E' chiaro però che se questo è vero, ed è vero, sappiamo già con certezza che alcuni programmi, con i relativi stanziamenti, che noi stiamo prevedendo in finanziaria, rimarranno lettera morta. E' evidente che noi abbiamo delle spese obbligatorie, tra queste la spesa sanitaria, per cui la cifra che rimane dovrà essere destinata a delle priorità, e la Giunta alla trimestrale di cassa darà delle priorità.

Pertanto noi, in questo emendamento, proponiamo che la Giunta, entro 30 giorni dall'approvazione della finanziaria, predisponga un documento all'interno del quale proporre un programma di utilizzo delle risorse residue (dopo aver ottemperato alle spese obbligatorie), che verranno assegnate ai vari Assessorati con l'individuazione delle priorità da concretizzare.

Chiaramente non vogliamo entrare in una competenza che riconosciamo alla Giunta, però chiediamo che questo programma sia approvato e sia sottoposto all'attenzione del Consiglio, attraverso l'esame in Commissione bilancio, chiamata a dare un parere di merito sull'ordine di priorità degli stanziamenti di spesa decisi dalla Giunta.

PRESIDENTE. Onorevole Pittalis, lei si è iscritto in ritardo.

E' iscritto a parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Per una volta non parlerà dopo di me!

Colleghi, io credo che la stanchezza non giustifichi né la disattenzione né questo atteggiamento un po' rilassato. Se accettate con benevolenza un giudizio di chi qualche finanziaria l'ha vista, vi dico che, per me, questa è una delle peggiori finanziarie che io abbia mai visto. Primo, non si legge un disegno e la domanda è se siete tutti appagati di aver ottenuto quelle piccole cose che vi eravate proposti, che ci sono state chieste; siete appagati? Non è sufficiente! La finanziaria deve avere un orientamento e un indirizzo e questa non ce l'ha! Avete perseguito un'azione di destrutturazione di un impianto riformista, che comunque c'era, è legittimo non condividerlo, ma non è legittimo perseguire questa destrutturazione attraverso norme estemporanee, casuali, episodiche, fuori dai contesti conoscitivi di consapevolezza generale.

Abbiamo colpito gli enti locali che abbiamo lasciato al loro destino; non abbiamo capito che vivranno un anno difficile per i tagli che lo Stato gli ha imposto e noi, che ci siamo dati per tempo uno strumento per stargli vicino e non farli soffrire, abbiamo preferito finanziare una sequenza di inutilità rispetto all'urgenza di rendere migliori i servizi ai cittadini. Quelle voci, che si leveranno da quei comuni, non le potete sentire prima, se ciascuno di noi non si interroga sul ruolo che svolge all'interno di quest'Aula, ma le sentirete nel corso dell'anno, quando sarà più evidente e più chiara anche la "differenza" che ci ha collocato in quest'Aula: voi a fare quelle scelte e noi a chiedere altre cose, perché i consuntivi li faremo tutti!

Abbiamo continuato a foraggiare il mostro sanitario a sette teste pagando un debito e continuando a sostenere che può far debito. I comuni se sforano il budget non glielo ripiana la Regione. Da un paio di anni anche i fondi che compensavano le cifre che andavano fuori bilancio per sentenze passate in giudicato sono stati cancellati, non si può certo dire questo! E questo mostro, anche per la parte corrente, cioè la spesa non sanitaria, ha visto reinserire risorse e togliere gli spazi e il respiro a una manovra che poteva avere una filosofia. Il messaggio è questo, non ce n'è un altro! Il rigore dov'è? Il rigore sulla spesa sanitaria dove l'avete espresso? Il concetto che ci porta a stare dentro il budget dov'è? Nella conferma dei commissari che l'hanno maturata? Lo vedremo.

Io faccio un ragionamento che non vi piacerà, però è quello che vi posso esprimere perché è quello che sento. Dopo aver esercitato, credo al pieno delle mie energie, la mia funzione di responsabilità che è identica a quella che mi ha dato il mio elettorato, di impegnarmi in quest'Aula secondo un'idea, secondo alcuni valori, per alcune cose che avessero il carattere generale e astratto per il bene della comunità sarda, vi confesso che provo, persino in questo momento, una sottile soddisfazione per la consapevolezza che abbiamo costruito una legge inutile! Una legge che vi danneggerà! Purtroppo danneggerà anche i sardi perché il tempo che perdiamo adesso vale cinque anni dei tempi in cui la politica aveva ritmi e momenti diversi; oggi in un anno cambia il mondo, nella crisi cambia tutto!

Guardate i paesi in via di sviluppo, quelli sì che sono animati da un'idea diversa che noi abbiamo abbandonato, perché noi bastiamo, noi possiamo tutto qua dentro! Noi possiamo fare tutto! E' questa l'idea che nasce, il denaro mette a posto tutte le cose, e molte volte invece non serve il denaro, serve la regola, serve l'organizzazione, serve la severità, serve la meritocrazia, serve dire che se uno ha fatto un concorso in categoria C e l'ha vinto sta in C! Non salta in D! Perché nessuno di voi ha contezza che l'Amministrazione regionale per i suoi 2.600 posti ha circa il 65 per cento di persone collocate nelle categorie D e superiori e tutto il resto, il poco che rimane, è collocato nelle categorie inferiori. Continuiamo a portarli su! A dargli l'ufficio! Ma come pensate che funzioni la Regione?

Io non voglio fare lezioni di morale a nessuno, nessuno però le faccia a me perché per fare una finanziaria bisogna avere il coraggio, chicchessia, dall'estrema sinistra all'estrema destra, il coraggio una volta tanto, più che mai in questi periodi, di cacciare via da dietro le porte dei nostri uffici le corporazioni che chiedono di essere tutelate! Se lo facciamo tutti faremo un prodotto migliore! E poi ci sono le file, ci sono le telefonate dei potenti e di quelli che devono essere protetti! Domandatevi, e datevi una risposta, del perché la politica non trova più accoglienza nella minima argomentazione, domandiamocelo! La scorsa legislatura è passata attraverso… la collega De Francisci è sempre perspicace però, vede, io ho un'analisi diversa, se vi fa piacere; comunque, noi la scorsa legislatura l'abbiamo superata, l'abbiamo pagata sul piano elettorale e adesso avete vinto voi, però arriverete anche voi prima o poi alla verifica. Il vostro Presidente è ultimo o quarantasettesimo, perché non vorrei dire quanti sono, è ultimo nella classifica del gradimento, è inchiodato da mesi in quel posto, dalle elezioni, ma che cosa vorrà dire? Non vorrete mica dire che siamo noi quelli che utilizzano i sondaggi per fare, durante la legislatura, propaganda come voi avete sempre fatto, dal livello nazionale sin giù? Per cortesia!

Se siete sicuri del fatto vostro, non preoccupatevi delle mie parole, non preoccupatevi! Preoccupatevi di andare a spiegare alle persone le ragioni della loro disperazione! Preoccupatevi di questo, non guardate a quello che dico io, pensate a rendere conto delle cose che fate; e avrei qualcosa da dire anche sulle elezioni. Sulle elezioni! Ma non ne parlo perché non è il momento; mi interessa parlare invece di una occasione nel quale avremmo potuto esprimere il meglio della nostra capacità intellettuale ed emotiva perché io credo che la politica non esista e non alberghi dentro di noi se ciascuno di noi perde la capacità di provare ancora emozione di fronte alla gente che soffre! E' solo quello che ti dà la forza di scegliere, rispetto a una cosa inutile, un bisogno che esiste. Se voi siete convinti di aver soddisfatto, con questa legge finanziaria, la disperazione di tanta gente state pure tranquilli, noi la pensiamo in maniera diversa!

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Presidente, a seguito del giudizio dell'onorevole Sanna secondo il quale questa finanziaria è una delle peggiori della storia dell'autonomia, mi chiedo se non ci sia una qualche correlazione tra la classifica che pone il presidente Cappellacci all'ultimo posto per gradimento (classifica de "Il Sole 24 Ore") e la qualità della legislazione che stiamo producendo; magari potrebbe essere un elemento di riflessione. Presidente, io non vorrei intervenire però mi chiedo come intendiamo proseguire i lavori: La discussione della finanziaria non è terminata anche se siamo alle ultime battute, ma il nostro lavoro prosegue, abbiamo la legge di bilancio, quindi io sono tra quei consiglieri che vorrebbero attrezzarsi per capire come trascorrere le prossime ore, che vorrebbero continuare a svolgere fino in fondo e con serietà il proprio ruolo e, in particolare, vorrebbero fare in modo che questa finanziaria non sia proprio la peggiore. Se si potesse ancora fare qualcosa per migliorarla in qualche aspetto, credo che molti di noi non si tirerebbero indietro.

Presidente, se lei fosse d'accordo, sarebbe opportuno piuttosto che costringerci a continuare a intervenire sulla finanziaria convocare adesso la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi in modo da renderci conto se avremo o non avremo il tempo per lavorare e presentare pochi, pochissimi emendamenti al bilancio; se non avremo il tempo tanto vale stare in Aula stasera, ormai non abbiamo preso impegni, e quindi continuiamo a intervenire, a parlarci tra di noi perché poi adesso l'atmosfera si è fatta anche piacevole, ci ascoltiamo, forse per la stanchezza. Se invece ci fosse l'opportunità di lavorare sugli emendamenti al bilancio alcuni di noi, stasera e anche domattina, preferirebbero studiare il bilancio piuttosto che intervenire anche piacevolmente come stiamo facendo adesso. Sono disposto a concludere a questo punto il mio intervento se lei e gli altri colleghi, ovviamente, foste d'accordo nel convocare adesso la Conferenza dei Capigruppo.

PRESIDENTE. Mi è stato appena comunicato che tutti i Capigruppo sono d'accordo per indire la Conferenza appena concluso l'esame della finanziaria. Pertanto proseguiamo con l'esame degli articoli. Questa decisione mi è stata appena comunicata da un collega del suo Gruppo, onorevole Porcu. Può proseguire il suo intervento.

PORCU (P.D.). Proseguo mio malgrado l'intervento e comunque, siccome sono speranzoso che ci sia intanto una riflessione, non farò altri interventi in questa finanziaria; credo di averne fatto un numero sufficiente per essere capito nella manifestazione di tutto il mio dissenso a questa legge che introduce una modalità nuova di legiferare.

Come centrosinistra negli anni passati abbiamo caricato le finanziarie di pesi eccessivi, da questo punto di vista non ho difficoltà a fare autocritica. Abbiamo varato delle vere e proprie finanziarie omnibus, abbiamo approfittato delle finanziarie per provare a fare anche delle riforme di settore, però ci caratterizzava un motto riformista, inserivamo cioè pagine e pagine di articoli perché tendevamo, come dire, a esaurire un argomento.

In questo caso abbiamo introdotto un'abilità diversa, siamo partiti con i buoni propositi di finanziarie snelle e siamo approdati ad una finanziaria omnibus, però per non incorrere o per aggirare alcuni vincoli della legge contabile ci si limita a scrivere dei titoli, così non sto facendo una riforma organica, scrivo solo l'obiettivo come nel caso della legge obiettivo (perché è una legge obiettivo sull'istruzione professionale), oppure semplicemente istituisco un capitolo di bilancio senza chiarire poi con quali strumenti (penso di nuovo alla scuola, ma penso alle zone interne, alle misure sull'occupazione, al trasporto, alla Tirrenia, alla sanità) dovrei attuare l'obiettivo che scrivo.

Quindi io ho soltanto l'obiettivo, in modo che posso dire di aver fatto qualcosa, mi sono ripromesso di farlo, soltanto il titolo con un capitolo di bilancio, oppure poche righe per dare delega alla Giunta di trovare strumenti di attuazione, o legge delega o leggi promesse: quello che avevo chiuso dalla porta rientra dalla finestra. Voterò pertanto anche contro questo articolo.

PRESIDENTE Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per la Giunta, ha facoltà di parlare l'Assessore dell'industria.

CHERCHI (P.d.L.), Assessore dell'industria. Presidente, io intervengo solo per fornire i chiarimenti che mi sono stati richiesti e che, a questo punto, ritengo doverosi. In primo luogo vorrei rispondere sulla questione delle delibere. I Consorzi industriali di Sassari, dell'Ogliastra, e di Nuoro sono stati commissariati con delibere di Giunta; delibere che, onestamente, non capisco per quali motivi siano stati usati certi termini, non sono mai state secretate. Le delibere sono atti pubblici, a cui i consiglieri regionali hanno la possibilità e il diritto (diritto che anche io, in qualità di consigliere regionale, ho avuto e ho modo ancora di esercitare) di accedere.

Va detto, lo sappiamo, che molto spesso queste delibere non sono immediatamente disponibili (è un problema che si trascina da tanti anni, da tutte le legislature); nel caso specifico si tratta di atti deliberati in giorni (stiamo parlando degli ultimi giorni di dicembre e dei primi di gennaio) vicini a festività, con gli Uffici praticamente in vacanza. Tra l'altro non è la presenza sul sito della Regione, questo credo sia abbastanza importante sottolinearlo, che attesta la pubblicazione della delibera, sul sito è consentito esclusivamente di leggerla. La delibera è ufficialmente pubblicata dagli Uffici nel momento in cui la Giunta la adotta, ma ha comunque un suo numero con il quale viene automaticamente registrata.

Detto questo, ritengo importante spiegare molto brevemente le motivazioni per cui l'Assessorato dell'industria ha proposto alla Giunta regionale il commissariamento dei tre Consorzi. Non si è trattato di una scelta politica; il commissariamento si è reso necessario a seguito dell'espletamento di procedure di verifica e di controllo, che l'Assessorato dell'industria è competente a svolgere, che hanno evidenziato delle irregolarità, riscontrate dal dirigente e dai funzionari del servizio a ciò preposto.

Le motivazioni sono oggi pubbliche e lo erano anche prima; sarebbe bastato perciò chiedere direttamente all'Assessore che avrebbe messo a disposizione di tutti i consiglieri, così come è stato fatto per alcuni, tutti gli atti che hanno portato alla scelta da parte della Giunta del commissariamento dei tre Consorzi.

Quello di Sassari è il più discusso, ma lo capisco data anche l'importanza politica che riveste; comunque, gli atti allegati alle delibere evidenziano illeciti (tali li hanno considerati gli Uffici), nel senso che sarebbero state apportate nel 2010 direttamente dal dirigente del consorzio industriale , modifiche e correzioni a delibere del 2008.

Tutti, però, sappiamo che l'unico organo che può modificare una delibera (anche se ha commesso un errore materiale) è l'organo deliberante, nel caso specifico l'assemblea del Consorzio industriale, cioè quella che era stata istituita nel 2008.

Credo pertanto che non ci sia niente da nascondere, non c'è mai stato alcun atto derivante da una scelta politica, tanto meno ce ne sarà nei confronti degli altri Consorzi industriali della Sardegna che comunque, così come da mia nota diretta, sono stati invitati ad attenersi tutti all'ordinaria amministrazione proprio per facilitare una verifica da parte della Regione di tutti i loro atti.

E' in corso, infatti, una procedura di verifica anche nei confronti dei consorzi di Villacidro, del Sulcis-Iglesiente, di Olbia e senza dimenticare quello di Oristano che, ricordo a tutti, pur gestito dal centrodestra da tanti anni. è stato commissariato esattamente un anno a mezzo fa, proprio per delle irregolarità procedurali compiute nell'elezione del presidente.

Queste considerazioni ritengo siano utili per chiarire finalmente i problemi a causa dei quali la Giunta regionale è arrivata al commissariamento di questi Consorzi. Infine, ricordo che i commissari hanno l'obbligo, entro tre mesi, di relazionare all'Assessorato stesso per ripristinare lo stato di fatto e quindi ridare ai Consorzi lo status giuridico che compete chiaramente a ognuno di loro.

PRESIDENTE. Comunico che l'emendamento numero 502, emendamento all'emendamento numero 459, è inammissibile.

Per esprimere il parere sull'emendamento numero 459, ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. L'emendamento numero 459, Presidente, a firma dell'onorevole Vargiu, è stato superato dall'approvazione dagli emendamenti 15 e 16 all'articolo 1. Inviterei pertanto l'onorevole Vargiu a ritirare l'emendamento numero 459.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Vargiu. Ne ha facoltà.

VARGIU (Riformatori Sardi). L'emendamento numero 459 è ritirato.

PRESIDENTE. E' in votazione l'articolo 4.

Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCU (P.D.). Presidente, intervengo sull'articolo 4 costretto dall'intervento dell'assessore Cherchi; un intervento che i colleghi che hanno ascoltato, che non erano distratti, penso potranno definire, in quanto pronunciato da un consigliere regionale, allucinante. In quest'Aula credo che nessuno, lei compreso, Assessore, non ritenga allucinanti le sue parole.

E' mai pensabile che un consigliere regionale, che un cittadino sardo, ritenga adempiuto il dovere della trasparenza con la sola pubblicazione del titolo di una delibera? E' persino un insulto alla nostra intelligenza, Assessore! E' un insulto alla nostra intelligenza! Le delibere sono secretate! La trasparenza è un dovere al quale dovete adempiere con la pubblicazione immediata; le delibere oltretutto non si possono correggere, perché è un reato correggerle una volta che sono state assunte! La delibera assunta si pubblica sul sito se non avete nulla da nascondere, se avete qualcosa da correggere state commettendo un reato, non potete correggere nulla!

CAPELLI (Gruppo Misto). Anche noi dicevamo così.

CUCCU (P.D.). Sono parole vostre, grazie onorevole Capelli. Anche nella passata legislatura qualche volta è capitato che una delibera non venisse pubblicata, ma in quel momento, e nella stessa maniera, noi siamo stati critici con la Giunta regionale; ora il ritardo è diventato la norma perché non c'è delibera che venga pubblicata lo stesso giorno della sua adozione, ma non vengono pubblicate neanche il giorno dopo, il giorno successivo e il giorno successivo ancora: sono centinaia le delibere che ancora non sono accessibili sul sito. Esamineremo questo problema quando sarà discusso l'ordine del giorno.

Se poi dovessimo entrare anche nel merito del commissariamento dei Consorzi, avremmo da dire anche su questo punto; l'intervento è stato sicuramente esorbitante rispetto ai poteri conferiti dalla legge di riordino dei Consorzi industriali, una legge che non consente sicuramente di espropriare gli enti locali da una funzione che gli è propria perché gli è stata attribuita dalla legge medesima. E' esorbitante anche la raccomandazione, rivolta ai Consorzi industriali, di attenersi all'ordinaria amministrazione, perché anche su questo nessun potere in tal senso è stato conferito alla Regione dalla legge di riordino dei Consorzi industriali che conferisce solamente la facoltà di indicare gli atti di ordinaria amministrazione. Su questa questione, non essendo il momento adatto per parlarne, avremo modo di ritornare, ma ripeto che sono stato costretto a intervenire perché ritengo che argomenti di questo tipo non possano avere cittadinanza all'interno di quest'Aula.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Vi sono tanti atti amministrativi che si compongono fuori dalle procedure, purtroppo questa, anziché essere un'eccezione che qualche volta viene giustificata dalla condizione di difficoltà nell'operazione procedurale e nella definizione della decisione, sta diventando la norma; e quando diventa la norma - badate - vi è una degenerazione dell'ordinamento e non ci sono garanzie per il cittadino. In questo caso non si tratta di rapporti di maggioranza e di minoranza, si tratta di sapere se chi governa lo fa attraverso i regolari strumenti che l'ordinamento gli consente, e se è sottoposto al controllo sociale che è esercitato, direttamente o tramite i propri rappresentanti, dal cittadino.

La vicenda del commissariamento dei Consorzi industriali e delle ASL, si è parlato tanto di Costituzione in relazione ai precari, al fatto che uno o più lavoratori vengano stabilizzati con un concorso, con esami, con uno scritto, con un orale, con preselezione, e chi più ne ha più ne metta; ma che cosa c'è di più incostituzionale di quelle disposizioni che hanno consentito lo smantellamento, attraverso una norma, del sistema delle garanzie sulle professionalità che abbiamo il dovere di mettere a capo delle strutture più delicate dell'amministrazione pubblica regionale, cioè quelle sanitarie? Non foss'altro perché gestiscono 3 miliardi e mezzo di euro: la gran parte del bilancio di questa Regione!

Io voterò contro questo articolo sulla copertura finanziaria, anche se abbiamo fatto passi in avanti almeno nella convinzione che bisogna operare, sulle norme che abbiamo inserito, per pulire questo bilancio, per renderlo vero: procedure, ciò che scriviamo, le coperture finanziarie vere, le promesse di spesa finte da evitare, tutto questo richiama la vera moralità all'interno della pubblica amministrazione, ed è su questo che noi vi incalzeremo, su questo e sul merito: una opposizione di governo come abbiamo fatto sempre e come continuiamo e continueremo a fare.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PITTALIS (P.d.L.).Intervengo molto brevemente e non per soffiare sulle polemiche perché mi pare che non ne abbiamo bisogno; però, onorevole Cuccu, se lei si rivolge a me, come capita nel confronto, anche con espressioni dure, colorite, io le accetto e le rispondo, ma rivolgersi con i toni che voi stessi avete sottolineato non essere sempre utili né degni di un confronto politico - vi siete scandalizzati perché ho usato il termine "sceneggiata" con riferimento ad alcuni eccessi - appellando l'Assessore con il termine "allucinato", davvero, mi consenta, non è il caso.

L'Assessore non si può difendere perché non può intervenire continuamente, per cui rivolgiamoci all'Assessore o alla Giunta muovendo le critiche, anche le più dure, sollecitiamoli, stimoliamoli però manteniamo il confronto su toni ed espressioni pacate. L'Assessore ha fornito spiegazioni, si può dissentire, non è però il caso di andare oltre, e men che meno mi aspetto questo da lei, onorevole Cuccu, di cui ho sempre apprezzato i toni pacati riconoscendole stile e anche grande onestà intellettuale.

Sono intervenuto solo per richiamare a un confronto più sereno, come avete fatto bene anche voi quando da parte nostra, in qualche momento, si è ecceduto.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giacomo Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Presidente, io mi scandalizzo al posto di chi si è scandalizzato, perché molti, ascoltando le parole dell'assessore Cherchi si sarebbero dovuti preoccupare, perché le dichiarazioni su Sassari, ad esempio, sono di una gravità unica. L'Assessore, infatti, ha detto che una delibera del 2008 è stata manualmente corretta nel 2010, e facendo comunicare almeno a due sindaci, senza protocollo in entrata e in uscita, la correzione di quell'errore.

Voglio però ricordarvi che quella stessa delibera è stata notificata nel 2009 alla Regione, e poiché ha la stessa dicitura della delibera del 2008 ne consegue che la correzione non può essere avvenuta nel 2008.

Stiamo parlando di cose gravi. Io mi sarei preoccupato di questo: un falso in atto pubblico. Ma non è questa la battaglia che si vuole fare, però qualcuno di voi ci vuole entrare. Se ci entriamo, ci entriamo con tutti e due i piedi, perché è necessario fare chiarezza. Credo che il commissariamento, come lo ha prospettato lo stesso Assessore, dia una giustificazione abbastanza serena della procedura che è stata seguita. Forse, anzi sono sicuro che eviterà che miei cari amici, dico amici, corrano un rischio in modo diverso. Rischi non ce ne sono, la politica è un'altra cosa, e in questa sede deve essere la politica a prevalere.

Se le osservazioni sono queste, io non mi scandalizzerei troppo, mi preoccuperei che le cose, nei tre mesi del commissariamento, possano andare nel migliore dei modi, e che il ripristino degli organi preposti sia fatto con la giusta e assoluta serenità.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 4. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 4.

(Segue la votazione)

Prendo atto che la consigliera Barracciu ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Vargiu - Zedda Alessandra.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Caria - Cocco Daniele - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Moriconi - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Artizzu - Capelli - Sanna Matteo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 66

votanti 62

astenuti 4

maggioranza 32

favorevoli 42

contrari 20

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 5. All'articolo 5 sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5 e dei relativi emendamenti:

Art. 5
Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il 1° gennaio 2011.

Emendamento soppressivo totale Uras - Sechi - Zedda Massimo - Ben Amara - Zuncheddu.

Articolo 5

L'articolo 5 è soppresso. (240)

Emendamento sostitutivo totale Maninchedda - Pittalis

Articolo 5

L'articolo 5 è sostituito dal seguente:

"Articolo 5. Entrata in vigore.

La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Sardegna (BURAS) con gli effetti finanziari nel rispetto della disposizione prevista dall'articolo 7, comma 3 della legge regionale n. 11 del 2006.". (503)

Emendamento soppressivo parziale Uras - Sechi - Zedda Massimo - Ben Amara - Zuncheddu

Articolo 5

Il comma 1 dell'articolo 5 è soppresso. (248).)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori.). Ritiro gli emendamenti numero 240 e 248, soppressivi totali, all'articolo 5, gli emendamenti numero 239 e 247, uguali, alla Tabella A, gli emendamenti numero 238 e 246, uguali, alla Tabella B, e gli emendamenti numero 237 e 245, uguali, alla Tabella C.

Su questa legge mi fa piacere sottolineare che, pur non entrando in vigore il 1° gennaio 2011, perché questo termine è ormai trascorso, approda all'approvazione finale sostanzialmente nel rispetto integrale dei termini previsti dal Regolamento consiliare per il suo esame, la sua discussione e l'approvazione. Questo dimostra intanto che l'opposizione non è un'opposizione strumentale, che l'opposizione non è stata un'opposizione ostruzionistica, che l'opposizione non ha voluto necessariamente far trascorrere il termine del 1° gennaio, ma semplicemente ha dovuto incominciare l'esame di questa manovra in ritardo rispetto ai tempi che la legge prevede, e non certo perché ci siamo attardati, onorevole Presidente, onorevoli Assessori, sul fronte delle riforme, ma perché voi, la vostra maggioranza, il vostro Presidente, vi siete attardati a superare una crisi politica che anche oggi si è manifestata non essere ancora di fatto superata, e che non verrà superata.

Non verrà superata perché c'è pochezza nella vostra azione amministrativa, non verrà superata perché voi siete poveri di idee, non verrà superata perché non avete né l'autorevolezza né il carisma né la prepotenza che avevano coloro che vi hanno preceduto, anche nella funzione prima, anche nella funzione della Presidenza della Regione, e tutto si potrà dire e su tutto si potrà discutere, ma l'autorevolezza interna ed esterna manifestata da quell'Esecutivo è un'autorevolezza che voi non riuscirete mai a raggiungere, non riuscirete mai a raggiungerla perché il difetto è all'origine.

Quella era una Giunta, era una maggioranza espressione dei sardi, quella non si era coperta dietro un simbolo "Berlusconi presidente", aveva messo la faccia con tutti i suoi limiti, con tutti i suoi spigoli caratteriali, con tutte le sue difficoltà di relazione, con un'autorevolezza a scommettere in proprio, come quello che facciamo sistematicamente in questi banchi quando difendiamo, discutiamo, ci dividiamo sugli argomenti che abbiamo in campo.

E, se succede che ci dividiamo, non è perché dobbiamo spartire qualche presidenza, qualche ente, qualche impiegato di qualche Ufficio di Gabinetto, ma se ci dividiamo è su come dobbiamo meglio organizzare la nostra iniziativa e su come dobbiamo meglio organizzare soprattutto l'istituzione autonomista, i rapporti con gli enti locali, il rapporto e la relazione con lo Stato, come cioè siamo Repubblica insieme agli altri, e come siamo Repubblica democratica.

Noi non ci dividiamo su questo, e non ci siamo divisi neppure quando eravamo in maggioranza, quando governavamo. Io ricordo battaglie infernali nel corso della discussione delle finanziarie, in cui spesso si esprimeva un voto palese persino di contrasto alla Giunta sui temi che abbiamo discusso anche oggi (su cui non mi troverò mai d'accordo con il collega Meloni), sul fatto che bisogna salvare il lavoro e i lavoratori togliendoli dalla condizione di precariato, sul fatto che non dobbiamo essere subalterni al pensiero unico di un'impresa che ti ricatta, non fa il suo dovere, non svolge la funzione sociale, chiede soldi pubblici, assume privilegi, e non è disponibile a essere patriottica come lo sono invece i lavoratori. Questo è il dato, su questo ci divideremo.

E ha ragione Lussu, questo lo dico perché è un principio che si può applicare, che non necessariamente si può leggere solo ed esclusivamente in funzione autonomista, si può leggere anche sotto altri profili, quando dice che "la nostra italianità è fatta più del sangue offerto, del sacrificio dato, piuttosto che della comunanza di interessi", perché molte volte noi abbiamo certa la percezione che non c'è comunanza di interessi tra noi e loro, anzi c'è una differenza notevole sugli interessi; la divisione che noi dovremmo fare fra un po' del consenso popolare sarà proprio su questo terreno, cioè chi gli interessi di questa Regione, di questo popolo, di questa comunità intende difendere sempre e comunque, e chi invece li sacrifica a un colore politico, a un'appartenenza partitica, a una sottomissione culturale; questo è il dato.

Questa finanziaria, io voterò contro, è debole e pasticciata perché purtroppo è dovuta partire con il piede sbagliato: noi abbiamo dovuto occupare quest'Aula per imporre alla Giunta regionale un atteggiamento combattivo nei confronti dello Stato. Uno Stato che non ci dà certezze non solo sul fronte delle entrate, sul diritto dei sardi ad avere pienamente, integralmente applicata la norma dello Stato che gli trasferisce la quota parte di risorse finanziarie che i sardi hanno versato all'erario e che gli compete, ma anche sul fronte delle spese perché patiamo i limiti alla spesa che sono ormai intollerabili, che ci impediscono di intervenire sulla crisi, di contrastare i fenomeni della disoccupazione e della povertà e di rilanciare la nostra economia.

Sul fronte delle entrate e sulle spese vi abbiamo dovuto costringere a un ragionamento. Era invece vostro compito impugnare la bandiera al posto nostro e difenderla, era compito vostro prendere quella bandiera e dire: "Noi su questa bandiera abbiamo giurato e siamo impegnati come voi e più di voi". Invece, avete presentato una finanziaria priva di anima, una semplice scrittura contabile che non affrontava e non risolveva neppure un problema; ed è quella bandiera che noi abbiamo messo in campo, e che ci ha consentito di richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica, delle forze sociali, che ha cambiato il registro di questa finanziaria che rimane povera, contabile, ragionieristica, priva di senso, ma che contiene almeno qualche cosa in più: l'attenzione nei confronti del nostro popolo che noi siamo riusciti a conquistare.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Presidente, intervengo perché il ritiro dell'emendamento numero 459 ha fatto decadere l'emendamento numero 502, presentato dai colleghi dell'opposizione, che puntava a modificare sostanzialmente il rapporto di comunicazione tra Giunta e Consiglio relativamente agli strumenti di bilancio.

Questi obiettivi, lo dico all'onorevole Sanna, sono stati già raggiunti negli emendamenti numero 15 e 16 all'articolo 1, e approvati, con cui noi abbiamo modificato il DAPEF ai sensi dell'articolo 43 della legge di contabilità che in larga misura già contiene ciò che l'emendamento proponeva. Ma faccio questa considerazione perché forse è opportuno anche rilevare i luoghi su cui si converge. L'emendamento numero 502, se si leggono gli emendamenti numero 15 e 16, trova soddisfatti questi obiettivi.

Un'altra annotazione sulle dichiarazioni recenti in merito alla natura di questa finanziaria. Ognuno giustamente dà i giudizi che ritiene opportuni, però rimangono alcuni fatti. Si è fatto riferimento alla capacità di rispondere al bisogno dei poveri. Io ricordo 60 milioni di euro della legge numero 20 andati in perenzione al 31 dicembre 2008, e ricordo che le uniche manovre di sostegno al reddito e di intervento nel sociale effettuate direttamente attraverso i comuni sono quelle presenti nella finanziaria 2009, confermate nella finanziaria 2010 e riconfermate nella finanziaria 2011. Non credo si possa dire che questa finanziaria non interviene rispetto al bisogno, visto che contiene due misure di utilizzo delle forze lavoro, oggi coperte da welfare, che fino a ieri erano inattive e che tutte le forze sociali ci hanno detto di utilizzare.

Non credo si possa dire che è una finanziaria da una parte snella e dall'altra troppo dilatata, però è la finanziaria che ha alcuni contenuti politici storici, visto che, per la prima volta, tratta la disciplina della continuità territoriali delle merci. Si dice: "Ma è solo un titolo"; non è solo un titolo. Per la prima volta non è vero che abbandona i comuni, visto che l'ammontare complessivo destinato ai comuni vede oltre il fondo unico ordinario, un fondo unico aggiuntivo, più 50 milioni per le opere immediatamente cantierabili che hanno una caratteristica, nell'emendamento presentato dall'opposizione e condiviso da noi, che privilegia moltissimo le piccole opere nei piccoli comuni.

E' la finanziaria che riapre il discorso non sulla formazione professionale, questa è una banalizzazione, ma sul sistema educazione-istruzione-formazione professionale; e, a differenza di quanto accadeva in altre circostanze, il piano relativo viene approvato dal Consiglio regionale, potrà essere verificato e discusso come abbiamo fatto col Piano sanitario regionale e quant'altro. Non credo si possa dire che è una finanziaria vuota, o di bandierine, quando si nota che la finanziaria istituisce per la prima volta nella storia una fiscalità di vantaggio non collocata nelle aree costiere. Si vuole e si eccepisce che quella norma può essere corretta, abbiamo detto che può essere corretta e rivista nel collegato come la si vuole, ci interessa che si comprenda che la dimensione sperimentale di quella norma nasce dalla volontà di valutarne e sperimentarne gli effetti finanziari. Ma non si può dire che è una bandierina, non lo si può dire!

Per quanto riguarda le questioni legate al precariato dobbiamo decidere definitivamente in che posizione ci poniamo. Io ho delle perplessità rispetto ad alcune cose che abbiamo approvato, ho delle perplessità, non le ho esplicitate; non le ho esplicitate perché mi risulta che in tutta Italia si dica che il precariato sta diventando una piaga sociale, mi risulta questo. Pertanto, in merito a una finanziaria che fa scelte anche coraggiose, bisogna decidere: o è una finanziaria da buttare alle ortiche, perché clientelare, o è una finanziaria coraggiosa perché dà stabilità a chi fino a oggi non riusciva neanche ad andare in banca a chiedere il mutuo perché non aveva una stabilità finanziaria.

Decidiamo quale delle due cose si sceglie, decidiamolo, decidiamo che valore diamo alle cose fatte insieme, decidiamo che valore diamo al fatto che stiamo varando i tirocini per i disoccupati e li stiamo incardinando in maniera rilevante in questa finanziaria; è un fatto clientelare questo? Sulle questioni finanziarie è una banalità aver detto che la Sassari-Olbia si fa con i soldi spettanti alla Sassari-Olbia? E' così difficile riconoscere che c'è stata una posizione dignitosa, unanime per impedire che il Governo potesse ritenere che la Sardegna su una strada statale voglia anche soltanto pensare di utilizzare fondi propri? E ancora; stamattina, quando si è discusso della Sassari-Olbia, alcuni colleghi non hanno notato un aspetto di quell'emendamento.

L'emendamento dice: "141 milioni di risorse liberate sono impegnate". Perché è stato fatto questo? I colleghi della Commissione bilancio lo sanno; perché il Governo nazionale il 30 luglio ha assunto con una delibera CIPE una decisione arbitraria, arbitraria, lo ribadisco, che consiste nella requisizione delle risorse liberate delle Regioni italiane. Ora le nostre risorse liberate sono nel nostro bilancio, non ce le può portare via nessuno, ribadire in legge che in quota parte vanno come nostro contributo su quella voce, significa dire al Governo nazionale: "Voi non ci toccate le risorse liberate"; è una banalità questa? Ancora. La battaglia che abbiamo fatto sui residui, insieme, confermata in questa finanziaria è una banalità? E' tutta acqua fresca?

Detto tutto questo si capisce perfettamente che ci sono parti che tutti dobbiamo recitare, però io chiedo una cosa: è possibile che la frontiera tra riformisti e conservatori non passi per le frontiere astratte, secondo me infondate, del bipolarismo italiano per ritrovarsi sulla natura dei problemi? Perché qui noi dovremo affrontare a breve - lo dico al collega Uras che su questo è veramente persona di buone letture - una questione centrale che è questa: chi lavora in Sardegna che disponibilità di sacrificio ha per far lavorare chi non lavora? Perché non è più possibile dire che chi lavora si arrangia e chi non lavora si arrangia, chi lavora tiene tutto quello che ha e chi non lavora non ha nulla.

Questa questione arriverà all'interno di quest'Aula. Inevitabilmente arriverà e toccherà anche noi. E non arriverà fra vent'anni, arriverà fra un anno; così come arriverà un'altra questione che è quella del costo del lavoro. L'accordo Fiat sta riproponendo, con un titolo antipatico, il problema delle "gabbie salariali", lo sta riproponendo in Italia e arriverà anche da noi; e se non affronteremo questi temi decisivi a breve verremo travolti dal contrasto sociale tra chi ha il lavoro e chi non ce l'ha. E non potremo neanche mantenere l'amministrazione regionale così dimenssionata perché non produce un incremento del PIL nel manifatturiero, che ci serve.

Su questi temi che cosa faremo? Continueremo a dire: "Io voto contro perché tu sei dell'altra parte" oppure ci troveremo d'accordo su alcune cose da fare? Questi sono i temi veri e anche i toni penso che debbano essere questi.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Onorevole Maninchedda, certo, ci sono problemi più ampi rispetto ai quali capire i punti di confronto che la politica e le istituzioni possono trovare fra conservatori e riformisti. A dire la verità proprio lei si era impegnato, in questa finanziaria, verso l'obiettivo di tentare di ridurre quella divaricazione enorme che si è creata nei mesi scorsi nei rapporti politici fra opposizione e maggioranza; una divaricazione che non è stata frutto della nostra fantasia, ma che si è incardinata su una questione enorme: la questione morale che ha investito la Giunta e il suo Presidente nella prima parte di questa legislatura. E' ovvio che fino a quando non ci sarà chiarezza anche solo l'ombra su una sfera così delicata di poteri pubblici genera divaricazione.

Ovviamente è opportuno che questi spazi si ricompongano. E come si possono ricomporre? Io credo che l'esercizio esasperato di una vecchia logica populista e clientelare non aiuta ad avvicinare il terreno del confronto tra riformisti e conservatori, se poi questa distinzione ha ancora un valore. Secondo me la politica si distingue fondamentalmente, in tempi moderni, tra chi capisce che la politica ha un senso se si genera un orizzonte e chi, invece, ha la parabola del proprio orizzonte che scende sul contingente e quindi si accontenta di manipolare le poche cose che sono certe e che sono state già realizzate senza muovere grandi itinerari.

Dico questo con consapevolezza perché, è vero, noi abbiamo affrontato il problema del lavoro, ma quello del lavoro è un problema complesso. Ci sono i cassintegrati che fanno fatica ad andare avanti, ci sono quelli che hanno perso il lavoro e sono in mobilità, ci sono quelli che hanno perso il lavoro perché sono autonomi e non hanno niente, poi c'è un'infinità di uomini e donne in questa Sardegna che non ha mai lavorato, ma la risposta a questa marea di persone che in questo momento, in queste ore, è sempre in continua crescita non può essere quella che emerge dai dati della Banca d'Italia sugli ultimi fenomeni che avvengono in Sardegna, dove l'occupazione diminuisce nell'industria, stagna nei servizi, diminuisce in agricoltura, ma aumenta nella pubblica amministrazione. Se questo è un elemento tendenziale io mi preoccupo perché capisco che non c'è un orizzonte.

Come, per esempio, non ci siamo cimentati per nulla nell'indagare insieme sul fatto che può essere la finanziaria il luogo dove si sperimenta l'esistenza o la creazione di nuovi lavori, di nuove professionalità, dove si stimola la fantasia imprenditoriale di giovani, di persone disoccupate o di persone che non hanno mai lavorato, al fine della creazione di nuovo lavoro. Non ne abbiamo parlato. I canoni sono quelli: piccoli ritocchi. D'altra parte il precariato rimarrà sempre un problema fino a quando non troveremo nuovi sbocchi.

Ora, è anche vero, onorevole Maninchedda, che il suo tentativo, giusto e anche apprezzabile, di cercare di comporre nel corso di questa finanziaria la divaricazione in atto, al di là del consuntivo che ognuno fa, non ha ottenuto un grande risultato. Non ha ottenuto un grande risultato perché può darsi che in base alla norma sulla trasparenza la gestione delle risorse effettivamente manovrabili in questo bilancio, oberato dal 50 per cento di spesa sanitaria, dalle spese obbligatorie e da quant'altro, non è stata rimessa alla decisione di quest'Aula.

Ciascuno di voi non sa se la partita più importante per la quale si è battuto verrà attuata. Non lo sa, anzi secondo me ha la ragionevole certezza che non verrà attuata perché le scelte non le abbiamo fatte noi ma dovranno essere fatte: allora non sarebbe più serio nei confronti dei sardi dire che la torta è più piccola, che non si può affrontare tutta questa marea di questioni e che decidiamo di fare due, tre, quattro cose condivise ma vere? La distanza tra i conservatori e i riformisti in questo modo si sarebbe accorciata enormemente. Così come si sarebbe accorciata se si fosse fatta una scelta di fondo perché, da vecchio militante in associazioni di impegno sociale, ho la percezione che la nostra soddisfazione, la mia soddisfazione sarebbe diecimila volte superiore nel sapere di aver sopperito alla disperazione di una famiglia piuttosto che, nel mio provvisorio benessere, aver garantito un campionato di calcio o una trasferta in più a chi già sta bene.

C'è un bisogno più alto. Nessuno di noi si è posto oggi la sfida di chiedersi, dopo aver individuato un bisogno, se è possibile che ce ne sia uno più in alto. E, soprattutto, in relazione al fatto che quella torta non soddisferà forse né gli uni né gli altri!

Il realismo della politica consiste nel decidere le cose per vederne gli effetti. All'amico Maninchedda voglio dire che è capitato a noi in altre occasioni e adesso spetta a voi. Prendo atto delle cose che lei ha detto. Abbiamo delle opinioni diverse e indichiamo sufficienze e insufficienze diverse, ma voi da oggi in poi avete l'onere del risultato sui fatti. Noi abbiamo un onere più leggero, abbiamo solo quello dell'accertamento di una ragionevole previsione che vi abbiamo appalesato. Avremo i luoghi nei quali verificare queste cose.

Ma la politica mantiene ancora, secondo voi, anche una funzione cosiddetta maieutica, cioè la capacità di darci degli insegnamenti per cui se una cosa è stata fatta male l'anno prossimo ci confronteremo senza spirito polemico e diremo: "Avevate ragione, forse questo non ha prodotto l'effetto voluto". Saremo capaci di rimetterci in discussione? No, perché la cultura politica prevalente, il frontismo esasperato, l'incapacità davvero di mettere il bisogno delle persone al centro ci impedisce anche di riconoscere i limiti dei nostri pensieri.

In merito quindi all'emendamento numero 502, onorevole Maninchedda, se una cosa va nella direzione di una maggiore limpidità e trasparenza rispetto a quello che è stato già fatto positivamente io l'accetto. I tecnicismi molte volte soffocano la nostra capacità di migliorarci e, allora, sarebbe stato un esercizio più utile fare una riflessione in più, rimettere a posto le cose in maniera che non si sovrappongano, ma si integrino nella direzione di ottenere di più.

Poi c'è ancora un altro aspetto che mi preoccupa, colleghi, e che interessa voi; se il 30 del mese scorso la Giunta regionale adotta un atto su quella materia che ha prodotto già tanti guai sul piano della responsabilità pubblica e dell'immagine della Sardegna al nostro Presidente, una delibera che rimette in piena discrezionalità...

PRESIDENTE. Onorevole Sanna, il tempo a sua disposizione è terminato.

Per esprimere il parere sull'emendamento numero 503 ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Si esprime parere favorevole.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. La Giunta esprime parere conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 503. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame della Tabella A.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Alla Tabella A sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo degli emendamenti:

Emendamento soppressivo totale Uras - Sechi - Zedda Massimo - Ben Amara - Zuncheddu

Tabella A

La tabella A è soppressa. (239)

Emendamento soppressivo parziale Uras - Sechi - Zedda Massimo - Ben Amara - Zuncheddu

Tabella A

La tabella A è soppressa. (247).)

PRESIDENTE. Ricordo che gli emendamenti numero 239 e 247 sono stati precedentemente ritirati.

E' iscritto a parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). La Tabella A riguarda i fondi regionali speciali di parte corrente per nuovi oneri legislativi. Presidente, ho letto con attenzione il resoconto della sua conferenza stampa di fine anno e anch'io sono convinto che dovremmo dedicarci ad una produzione legislativa significativa. Penso, onorevole Maninchedda, che una parte delle disposizioni di legge che dovremmo discutere da subito, ma la faccio breve, sia proprio quella il cui esame, con un ordine del giorno, abbiamo affidato alla prima Commissione: l'avvio delle riforme; e richiamo, quindi, la maggioranza e noi stessi a definire la migliore organizzazione di quella Commissione in funzione del compito che tutti unitariamente le abbiamo voluto dare.

Riforme non come le intende il Presidente del Consiglio dei Ministri: abbattere le leggi, cancellare l'ordinamento, sregolare la vita del cittadino, togliere certezza di diritto e consegnare il Paese alla barbarie, non vuol dire questo, vuol dire altro. Nel nostro caso specifico, vuole anche dire che non assumiamo le ricette che vengono confezionate dagli altri; come tutti sanno infatti un bicchiere di vino rosso nella tradizione popolare fa buon sangue, ma se lo diamo al cirrotico lo avveleniamo!

In materia di lavoro, in materia di economia alcuni che hanno pensato bene per casa propria, hanno pensato malissimo per la casa degli altri e le conseguenze che noi paghiamo, badate, sono frutto di arricchimenti sproporzionati, di egoismi senza fine che si sono esercitati e si esercitano in altre parti di questo Paese, in altre parti di questo mondo, quotidianamente.

E' vero che noi dobbiamo pensare a dividere meglio, ed è vero che il richiamo che noi facciamo a noi stessi è giusto pretenderlo anche dagli altri. Quando un grande imprenditore che è stato abbondantemente foraggiato dal risparmio generale di questo Paese, dalla capacità di consumo di questo Paese e dalle risorse finanziarie che costituiscono l'erario di questo Paese dice: "O è così o è pomì, se vi va bene è questo, sennò me ne vado in Canada", noi gli dobbiamo chiedere lo stesso livello di patriottismo che chiediamo al povero alpino o a quello della Brigata Sassari che va a difendere i suoi privilegi! Questa è la vergogna! E io non ci riderei su questo, da quelle parti è vergognoso che ci ridiate!

E' vergognoso per la memoria di quei soldati che non vendono al Canada la propria vita, la sacrificano per i vostri interessi, per le vostre comodità e lo fanno credendoci! Il fatto che voi ci ridiate è una vergogna per il vostro partito e per lo schieramento politico a cui appartenete! Lo dico a lei, onorevole Piras, lo dico a lei, assessore Cherchi, perché quelli sono morti e quando noi ci alziamo qua per quel minuto di raccoglimento lo facciamo perché hanno difeso l'Italia e un super imprenditore "a maglioncino" dovrebbe avere lo stesso rispetto che hanno quei soldati per questa terra e per questo Stato e non fare minacce, e non dire che i suoi profitti valgono più della vita degli altri, perché verrà spazzato via prima o poi come vengono spazzati via tutti gli impiegati che si asservono a interessi che cercano di costruire anche per se stessi.

Noi non abbiamo più il capitalismo così come l'abbiamo conosciuto. Il capitalismo prima era fatto di capitalisti e dai capitalisti. Oggi è fatto dai burocrati delle grandi compagnie, ed è fatto dai burocrati che distruggono gli equilibri di questo mondo, che lo violano sistematicamente, lo violentano in modo cinico, assistiti come sono anche dal danaro del pover'uomo che lo mette a disposizione per le sue speculazioni attraverso il suo piccolo risparmio. Questo è un mondo che ha perso il senso di sé stesso, e tutti a codazzo a dire: "Ma sì, ha ragione, ma è vero, ma un imprenditore…, ma come mai…, ma è l'investimento…", ma quale investimento? Ma di chi è il danaro?

C'è un bellissimo libretto, lo consiglio a lei, onorevole Piras, è intitolato "L'economia della truffa" ed è stato scritto, ormai diversi anni fa, da un grande economista americano, sicuramente non era un bolscevico, che si chiamava Galbraith e che partecipò attivamente alla costruzione di una nuova economia che sicuramente aveva in sé le regole della vittoria, tant'è che ha vinto rispetto all'economia pianificata. Era un'economia però dove le imprese e l'imprenditore svolgevano una funzione sociale, erano legati al territorio, garantivano sviluppo, ed erano più patrioti dei soldati che morivano per difendere quell'impresa, per difendere quella terra. Io mi vergogno di avere un simile concittadino e spero che, piuttosto che rimanere qua, vada non in Canada, ma da qualunque altra parte.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Capelli. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, durante l'arco di una discussione di una finanziaria ci sono indubbiamente dei momenti di "stanca", dei momenti di distrazione, dei momenti in cui si consumano dei copioni già scritti, e ci sono dei momenti di in cui invece bisogna saper seguire le parole degli altri. Io ho seguito con molta attenzione, con molto piacere, e sono contento di essere presente oggi in Aula, a tarda ora, perché credo di aver assistito all'inizio di una discussione tra consiglieri regionali all'altezza del ruolo; consiglieri che, meglio di me, hanno espresso dei concetti, mi permetteranno i colleghi di ribadirlo, che sto cercando di portare alla loro attenzione ormai da diverso tempo in quest'Aula. Poichè conosco l'onestà intellettuale dei tre colleghi che mi hanno preceduto poc'anzi, ad iniziare dall'onorevole Maninchedda, e a seguire di Gian Valerio Sanna e del collega Uras, vorrei chiedere al collega Maninchedda di andare fino in fondo, se ci ascoltiamo, se vogliamo continuare a parlare in questi termini, con questi toni, con questi contenuti.

Che cosa significa andare fino in fondo per me? Collega Maninchedda, lei ha fatto un esame di questa finanziaria che io condivido in toto; però la invito a riflettere sul fatto che tutte le norme, i commi, le iniziative, per certi versi anche importanti e storiche che sono presenti in questa finanziaria oggi, sono state inserite da emendamenti dell'Aula, da emendamenti trasversali dell'Aula, e non sono stati frutto di discussione su una proposta venuta all'attenzione dell'Aula da parte della Giunta, della maggioranza, o di una parte di essa. Ha un significato questo? Ha un'importanza?

Aggiungo, noi abbiamo già portato avanti azioni rilevanti nel campo del welfare, nel campo del lavoro e della creazione di sistemi di incentivazione al reddito anche nella passata finanziaria, che abbiamo consegnato all'Esecutivo per la loro attuazione. Abbiamo tempo, io ho tutta la notte a disposizione, anche la giornata di domani e le seguenti, aspetto pertanto una sua valutazione se quelle iniziative sono state correttamente e fino in fondo poste in essere; se sono state poste in essere ne prenderò atto, in caso contrario chiederei a lei di spiegarmi il perché non sono state poste in essere. Quanti di noi si sono ascoltati, oggi, in questi momenti, nel corso delle interlocuzioni. Io ho visto sbuffare, perché qualche collega ha chiesto in questa fase la parola per dire cose importanti, che si devono dire in un'Assemblea legislativa.

In un'Assemblea legislativa non si può soltanto passare il tempo, non si può partecipare soltanto quando devo comprare il portone nuovo della Chiesa sotto casa, l'Assemblea legislativa in questa fase storica del nostro Paese, della nostra Regione, ha il peso, la responsabilità della riforma, del cambiamento, della risposta al lavoro, della credibilità che deve riconquistare. Per fare queste riflessioni, collega Sanna, che io condivido, lei lo sa (sono parole che abbiamo già usato in quest'Aula), dobbiamo prima di tutto essere credibili.

Perché stiamo dicendo queste cose? Io per esempio in questo momento le sto dicendo a lei e agli altri colleghi, e non mi interessa che queste parole possano essere riportate dalla stampa, o che escano da quest'Aula, io voglio riconquistare la credibilità personale, e voglio credere in lei. Dobbiamo iniziare a crederci. E allora per fare questo, sappiamo benissimo, se siamo sinceri fino in fondo, se pensiamo davvero agli altri e non a noi stessi, e correggetemi su questo, vi prego, nel ragionamento, aiutatemi a cambiare se non è così, dobbiamo cambiare i riferimenti, dobbiamo cambiare il metodo, dobbiamo cambiare ciò che non si può ascoltare, e chi non ci può ascoltare.

Dobbiamo avere il coraggio di iniziare una rivoluzione democratica all'interno del Consiglio, dobbiamo avere il coraggio di iniziare a pensare che siamo già gratificati per gli anni a venire, e quindi spendiamoci per gli altri, anche se questo ci costerà qualcosa. Non sempre poi l'assenso e il silenzio portano buoni frutti, a volte sì, anche oggi è successo, alcune fasi di silenzio forse sarebbero state più opportune della parola, ma a volte dobbiamo avere il coraggio di assumerci la responsabilità di essere qui, di finire la serata, per dire: "Ho fatto qualcosa per quella famiglia", e pazienza se una squadra andrà un po' meno fuori a partecipare a un campionato, quella è una priorità, è una scelta, anche se cerchiamo e abbiamo la possibilità di fare ambedue le cose.

Ma, prima di tutto, per fare queste scelte dobbiamo essere credibili. E noi che cosa facciamo per gli altri? Quanti tra di noi si ascoltano, quanti di noi sono disponibili a mettersi in gioco, perché mettersi in gioco vuol dire, in questo sistema rivoluzionario, perdere posizioni di privilegio. E quali sono le nostre posizioni di privilegio tanto ricercate? Sono posizioni di potere, di gestione di clientela, di gestione di quel bisogno a cui noi cerchiamo di dare risposta, e invece privilegiamo l'interinale al concorso, più gestibile, più dipendente, più politicamente gestibile.

Allora se siamo sinceri, e io voglio esserlo, e voglio confrontarmi in questa finanziaria, con un po' di critica, con un po' di giochi di palazzo, un po' anche con la ricerca di piccole rivalse (poi le facciamo pagare sempre agli altri, mica le paghiamo noi, rivalse tra di noi che pagano gli altri), abbiamo comunque fatto quegli interventi che ha rimarcato il collega Maninchedda, li abbiamo fatti perché ci abbiamo creduto, e crediamo anche nella sperimentazione. Mi dispiace che la Giunta non abbia accolto per esempio un suggerimento di sperimentazione, e anche in questo caso m'interessa poco che si sappia fuori, ma è stato scorrettissimo l'atteggiamento della Giunta sull'emendamento nel quale si proponeva di imporre un'imposta di scopo sugli utili che le aziende fanno in Sardegna sulle energie rinnovabili.

Per intenderci, si chiedeva a Sorgenia di pagare 1 milione di euro dei 60 milioni di euro di utile che ricava in Sardegna dalle energie rinnovabili, non si tassava l'impresa. E l'impegno della Giunta in Commissione è stato che, poiché l'emendamento aveva un fine che la Giunta medesima condivideva, si sarebbe studiato come renderlo possibile. Invece non avete fatto nulla, non vi siete impegnati perché il consigliere regionale non ha l'Ufficio studi a disposizione per fare una legge ammissibile. Non c'è!

Avete preso l'impegno e lo avete trasgredito! Come può nascere la fiducia tra le parti politiche in questo modo? Non nasce. La poca fiducia che c'è si cerca di farla sopravvivere grazie agli interventi che sono stati fatti in quest'Aula e io sono grato al collega Maninchedda, al collega Gian Valerio Sanna e al collega Uras perché accettano finalmente tutti insieme di confrontarsi su questi argomenti che sono attinenti alla dignità umana e degni di un rappresentante politico del popolo.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Presidente, poiché mi sembra che il confronto in Aula in questi giorni non sia mancato, se non ci sono altri iscritti a parlare dopo di me io rinuncio.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Porcu.

Metto in votazione la Tabella A. Chi la approva alzi la mano.

(E' approvata)

Passiamo all'esame della Tabella B.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Alla Tabella B sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo degli emendamenti:

Emendamento soppressivo totale Uras - Sechi - Zedda Massimo - Ben Amara - Zuncheddu

Tabella B

La tabella B è soppressa. (238)

Emendamento soppressivo parziale Uras - Sechi - Zedda Massimo - Ben Amara - Zuncheddu

Tabella B

La tabella B è soppressa. (246).)

PRESIDENTE. Ricordo che gli emendamenti numero 238 e 244 sono stati precedentemente ritirati.

Poiché nessuno è iscritto a parlare, metto in votazione la Tabella B. Chi la approva alzi la mano.

(E' approvata)

Passiamo all'esame della Tabella C.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Alla Tabella C sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo degli emendamenti:

Emendamento soppressivo totale Uras - Sechi - Zedda Massimo - Ben Amara - Zuncheddu

Tabella C

La tabella C è soppressa. (237)

Emendamento soppressivo parziale Uras - Sechi - Zedda Massimo - Ben Amara - Zuncheddu

Tabella C

La tabella C è soppressa. (245)

Emendamento modificativo Cucca - Manca - Meloni Valerio - Sabatini

Tabella C

Nella tabella C

Rubrica 05 - Ambiente

"LR 22/05 - Protezione dell'ambiente dai pericoli derivanti dall'amianto. UPB S04.06.003, CAPITOLO SC04.1318 l'importo relativo all'annualità 2011 è modificato in "1000".

Copertura finanziaria:

in aumento

UPB S04.06.003 Protezione dell'ambiente dai pericoli derivanti dall'amianto.

Anno 2011 euro 400.000

Anno 2012

Anno 2013

Per incrementare il capitolo SC04.1318

In diminuzione

UPB S08.01.002 FNOL - parte corrente.

Anno 2011 euro 400.000

Anno 2012

Anno 2013

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 2 della tabella A allegata al DL finanziaria. (385)

Emendamento sostitutivo parziale Giunta regionale

Tabella C

11 - Pubblica istruzione

Gli importi relativi alla sottoelencata UPB sono così sostituiti:

ESTREMI ED OGGETTO DEI PROVVEDIMENTI RAGGRUPPATI PER ORGANI AMMINISTRATIVI:

L.R. 9/10 - Fondazione Andrea Parodi

UPB S03.01.003

Capitolo SC03.0023/P

2011 80

2012 40

2013 40

L.R. 8/10 art. 5 - Premio letterario Salvatore Cambosu

UPB S03.02.005

Capitolo SC03.0357

2011 100

2012 100

2013 100

Copertura finanziari:

in aumento

UPB S03.01.003

Tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale - spese correnti

2011 € 80.000

UPB S03.02.005

Interventi per manifestazioni e attività culturali

2011 € 100

2012 € 100

2013 € 100

In diminuzione

UPB S03.01.004

Investimenti per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale

2011 € 180.000

UPB S05.04.003

Interventi per manifestazioni e attività di spettacolo

2012 € 100

2013 € 100. (46)

Emendamento sostitutivo parziale Giunta regionale.

Tabella C

12 - Sanità

La disposizione normativa di cui alla sottoelencata UPB è sostituita come segue:

ESTREMI ED OGGETTO DEI PROVVEDIMENTI RAGGRUPPATI PER ORGANI AMMINISTRATIVI:

L.R. 3/03, art. 15, c. 16 e art. 9, c. 11 L.R. 1/2006 - Attività di recupero detenuti e soggetti sottoposti ad esecuzione penale

UPB S05.03.009

Capitolo SC05.0734

2011 1.400

2012 1.500

2013 1.500

Copertura finanziaria

In aumento

UPB S05.03.009

Interventi vari nel settore socio-assistenziale - Parte corrente

2011 100.000

In diminuzione

UPB S01.03.010

Interventi da realizzarsi mediante strumenti di programmazione negoziata e PIA

2011 100.000. (47)

Emendamento aggiuntivo Giunta regionale.

Tabella C

06 - Agricoltura

E' inserita la disposizione normativa di cui sotto:

ESTREMI ED OGGETTO DEI PROVVEDIMENTI RAGGRUPPATI PER ORGANI AMMINISTRATIVI:

L.R. 15/10, art. 23, c. 5 - Disposizioni in materia di agricoltura.

UPB S06.04.005

Capitolo SC06.0951

2011 0

2012 0

2013 0. (48)

Emendamento all'emendamento numero 48 aggiuntivo Giunta regionale

Tabella C

03 - Programmazione

Gli importi relativi alle disposizioni di cui sotto sono sostituiti come segue (in grassetto le modifiche):

ESTREMI ED OGGETTO DEI PROVVEDIMENTI RAGGRUPPATI PER ORGANI AMMINISTRATIVI:

L.R. 24/99, art. 10 - Risorse per la contrattazione per il personale e il personale dirigente dell'Ente Foreste.

UPB S04.08.007

Capitolo SC04.1919 (1)

2011 1.0800

2012 800

2013 0

Capitolo SC04.1919 (2)

2011 500

2012 ---

2013 ---

Copertura finanziaria

In diminuzione

UPB S08.01.003

Fondo nuovi oneri legislativi in conto capitale

Mediante utilizzo della riserva di cui alla voce 1 della tabella B allegata alla legge finanziaria

In aumento

UPB S04.08.007

Finanziamenti a favore dell'Ente foreste. (480).)

PRESIDENTE. Ricordo che gli emendamenti numero 237 e 245 sono stati precedentemente ritirati.

Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Si esprime parere contrario sull'emendamento numero 385, si esprime invece parere favorevole sugli emendamenti numero 46, 47, 48 e 480.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessoredella programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. La Giunta esprime parere conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare, metto in votazione l'emendamento numero 385. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 46. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 47. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione la Tabella C. Chi la approva alzi la mano.

(E' approvata)

Metto in votazione l'emendamento numero 480, emendamento all'emendamento numero 48. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 48. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame della Tabella D.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Alla Tabella D sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo degli emendamenti:

Emendamento soppressivo totale Uras - Sechi - Zedda Massimo - Ben Amara - Zuncheddu

Tabella D

La tabella D è soppressa. (236)

Emendamento soppressivo parziale Sanna Giacomo - Dessì - Maninchedda - Planetta - Solinas Christian

Tabella D

Nella tabella D, quadro della spesa per la funzione 11 - Pubblica Istruzione, la riduzione per l'anno 2011 dell'UPB S03.02.005 capitolo SC03.0351 è soppressa.

Copertura finanziaria

In aumento UPB S03.02.005

2011 60.000

2012 ---

2013 ---

Per incrementare il capitolo SC03.0351

In diminuzione

UPB S08.01.004 (somme per le quali sussiste l'obbligo di pagare)

2011 60.000

2012 ---

2013 ---

Mediante riduzione del capitolo SC08.0045. (421)

Emendamento soppressivo parziale Sanna Giacomo - Dessì - Maninchedda - Planetta - Solinas Christian

Tabella D

Nella tabella D, quadro della spesa per la funzione 11 - Pubblica Istruzione, la riduzione per l'anno 2011 dell'UPB S03.01.003 capitolo SC03.0027 è soppressa.

Copertura finanziaria

In aumento UPB S03.01.003

2011 100.000

2012 ---

2013 ---

Per incrementare il capitolo SC03.0027

In diminuzione

UPB S08.01.004 (somme per le quali sussiste l'obbligo di pagare)

2011 100.000

2012 ---

2013 ---

Mediante riduzione del capitolo SC08.0045. (422)

Emendamento soppressivo parziale Sanna Giacomo - Dessì - Maninchedda - Planetta - Solinas Christian

Tabella D

Nella tabella D, quadro della spesa per la funzione 11 - Pubblica Istruzione, la riduzione per l'anno 2011 dell'UPB S02.01.009 capitolo SC02.0163 è soppressa.

Copertura finanziaria

In aumento UPB S02.01.009

2011 150.000

2012 ---

2013 ---

Per incrementare il capitolo SC02.0163

In diminuzione

UPB S08.01.004 (somme per le quali sussiste l'obbligo di pagare)

2011 150.000

2012 ---

2013 ---

Mediante riduzione del capitolo SC08.0045. (423)

Emendamento all'emendamento numero 49 aggiuntivo Vargiu - Cappai

Tabella D

Nella seguente rubrica è apportata la seguente modifica

Rubrica 04 - enti locali

LR 28/72 - Partecipazione delle Associazioni di Amministratori locali alla programmazione

S01.06.001 - SC01.1077

anno 2011 euro 200 (+70)

Copertura finanziaria

In aumento

S01.06.001 - SC01.1077

anno 2011 euro 100.000

In diminuzione

S08.01.002 - FNOL parte corrente

anno 2011 euro 100.000

mediante corrispondente riduzione della voce 2 della tabella A allegata al disegno di legge finanziaria. (498)

Emendamento sostitutivo parziale Giunta regionale

Tabella D

"02 - Affari generali

Gli importi relativi alle disposizioni di cui sotto sono sostituiti come segue (in grassetto le modifiche):

ESTREMI ED OGGETTO DEI PROVVEDIMENTI RAGGRUPPATI PER ORGANI AMMINISTRATIVI:

L.R. 1/09 articolo 1 comma 19 - Progetto SIBAR

UPB S02.04.012

Capitolo SC02.1175

2011 1.500 (- 1.000)

2012 2.500

2013 0. (49)

Emendamento all'emendamento numero 425 sostitutivo totale Giunta regionale

Tabella D

"08 - Lavori Pubblici

Gli importi relativi alle disposizioni di cui sotto sono sostituiti come segue (in grassetto le modifiche):

ESTREMI ED OGGETTO DEI PROVVEDIMENTI RAGGRUPPATI PER ORGANI AMMINISTRATIVI:

L.R. 3/08 - articolo 9 comma 2 e art. 4 c. 17 L.R. 1/09 - Contributo straordinario all'ENAS.

UPB S07.07.002

Capitolo SC07.0789

2011 13.000 (- 4.000)

2012 0 (- 17.000)

2013 0 (- 17.000)

In diminuzione

UPB S01.03.010

Interventi da realizzarsi mediante strumenti di programmazione negoziata e PIA

2011 euro 3.000.000

In aumento

UPB S07.07.002

Finanziamenti a favore degli enti strumentali competenti in materia di risorse idriche e per il servizio idrico integrato - Parte corrente.

2011 euro 3.000.000. (488)

Emendamento sostitutivo parziale Manca - Caria - Sabatini - Cucca - Cuccu - Solinas Antonio

Tabella D

"08 - Lavori Pubblici

L.R. 3/08 - art. 9, c.2 e L.R.1/09 - art. 4, c. 17 - Contributo straordinario all'ENAS.

UPB S07.07.002

Capitolo S07.0789

2011 15.000 (- 2.000)

Copertura finanziaria

In aumento

2011 euro 5.000.000

FNOL - parte corrente. (425)

Emendamento sostitutivo parziale Giunta regionale

Tabella D

10 - Lavoro

Gli importi relativi alle disposizioni di cui sotto sono sostituiti come segue (in grassetto le modifiche):

ESTREMI ED OGGETTO DEI PROVVEDIMENTI RAGGRUPPATI PER ORGANI AMMINISTRATIVI:

L.R. 8/97, articolo 32 - Finanziamenti ad enti ed organismi cooperanti nel settore della sicurezza sociale

UPB S05.03.005

Capitolo SC05.0612

2011 1.100 (0)

2012 1.100 (0)

2013 1.100 (0)

Copertura finanziaria

In diminuzione

UPB S03.01.004

Investimenti per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale

2011 100.000

UPB S08.01.004

Somme per le quali sussiste l'obbligo a pagare

2012 100.000

2013 100.000

In aumento

UPB S05.03.005

Finanziamento per attività socio-assistenziali

2011 100.000

2012 100.000

2013 100.000. (51)

Emendamento sostitutivo parziale Giunta regionale

Tabella D

11 - Pubblica istruzione

Gli importi relativi alle disposizioni di cui sotto sono sostituiti come segue (in grassetto le modifiche):

ESTREMI ED OGGETTO DEI PROVVEDIMENTI RAGGRUPPATI PER ORGANI AMMINISTRATIVI:

L.R. 7/10 - Fondazione Giorgio Asproni

UPB S03.01.003

Capitolo SC03.0023/P

Anno 2011 100 (+20)

Anno 2012 40 (- 40)

Anno 2013 40 (- 40)

Copertura finanziaria

In aumento

UPB S03.01.003

Tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale - spese correnti

2011 € 20.000

In diminuzione

UPB S03.01.004

Investimenti per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale.

2011 euro 20.000. (50)

Emendamento aggiuntivo Espa - Sabatini - Cuccu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Porcu

Tabella D

La disponibilità del capitolo SC02101 UPB S02.01.006 è integrata con una quota aggiuntiva di euro 1.000.000 (integrazione scolastica - finanziamenti a Comuni e Province).

Copertura finanziaria

In aumento

Euro 1.000.000

In diminuzione

FNOL

Euro 1.000.000. (184).)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Sechi. Ne ha facoltà.

SECHI (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, l'emendamento numero 236 è ritirato.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.

MANINCHEDDA (P.S. d'Az.), relatore di maggioranza. Si esprime parere favorevole sugli emendamenti numero 421, 422, 423, 49, 50 e 51, 498 e 488 . Si esprime invece parere contrario sugli emendamenti numero 425 e 184.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessoredella programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. La Giunta esprime parere conforme a quello del relatore.

Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 421, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 422. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 423. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 498. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 49. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 488. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 425.

Ha domandato di parlare il consigliere Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA (P.D.). Presidente, non vorrei disturbare, ma vorrei riallacciarmi a ciò che ha detto l'onorevole Maninchedda sulla collaborazione, sulla sensibilità che bisogna avere rispetto alle diverse esigenze. Ebbene, dopo aver ragionato di dialogo, di costruzione dei rapporti il relatore della Commissione esprime un parere contrario su un emendamento che tratta un problema portato all'attenzione di questo Consiglio, non dalla Giunta regionale sicuramente, ma in Commissione dai proponenti di un emendamento diverso nel quale è stata modificata soltanto la cifra, 5 milioni di euro. Chiaramente si dà il parere contrario, e la Giunta non interviene per dire che oggettivamente è una cosa assolutamente sbagliata!

PRESIDENTE. Scusate, l'emendamento numero 488 è un sostitutivo totale dell'emendamento numero 425 che, pertanto, decade.

Ha domandato di parlare l'Assessoredella programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Forse non si è inteso che la Giunta ha già risposto, sostanzialmente, alla sollecitazione contenuta nell'emendamento numero 425, pur con un minore importo, inserendo un incremento di risorse come contributo straordinario all'ENAS.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 51. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 50. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione la Tabella D. Chi la approva alzi la mano.

(E' approvata)

Metto in votazione l'emendamento numero 184.

Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ESPA (P.D.). Presidente, probabilmente non devo aver curato bene i rapporti, al fine di spiegare al meglio il senso di questo emendamento, visto il parere negativo del relatore e della Giunta; forse ho avuto modo di parlarne con alcuni colleghi.

L' emendamento riguarda un'integrazione di 1 milione di euro al fondo (pari a 5 milioni di euro) utilizzato dall'Assessore della pubblica istruzione per i finanziamenti ai comuni e alle province al fine di favorire l'integrazione scolastica per le persone con disabilità. Noi abbiamo bisogno di 5 milioni di euro che stiamo spendendo anche bene, c'è stata una delibera recente in materia. I comuni e le province hanno avuto in realtà una riduzione del finanziamento pro capite e, di conseguenza, le persone hanno meno assistenza.

In conclusione, poiché non voglio un parere negativo su questo emendamento, lo ritiro ripromettendomi di ripresentarlo nel collegato alla finanziaria, con l'intento, se siamo d'accordo, di discutere il problema approfonditamente. Questi finanziamenti ai comuni e alle province consentono di fornire un servizio che funziona, come ho già detto anche l'ultima delibera è stata fatta bene, probabilmente bisogna mettere un vincolo alle province e ai comuni di non utilizzare i fondi regionali per coprire altri tipi di spesa ma di mantenere lo "storico" su questa spesa.

PRESIDENTE. Sospendo la seduta e convoco una Conferenza dei Presidenti di Gruppo.

(La seduta, sospesa alle ore 21 e 14, viene ripresa alle ore 21 e 24.)

Votazione del passaggio all'esame degli articoli del disegno di legge: "Bilancio di previsione per l'anno 2011 e bilancio pluriennale per gli anni 2011-2013" (220/A)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la votazione sul passaggio all'esame degli articoli del disegno di legge numero 220/A.

Poiché nessuno domanda di parlare, procediamo alla votazione.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del passaggio all'esame degli articoli.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Cuccureddu, Dedoni, Fois e Vargiu hanno votato a favore e che il consigliere Uras ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Peru - Petrini - Piras - Pittalis - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Solinas Christian - Steri - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Caria - Cocco Daniele - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Uras - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Artizzu - Capelli - Sanna Matteo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 62

votanti 58

astenuti 4

maggioranza 30

favorevoli 38

contrari 20

(Il Consiglio approva).

Commemorazione di ex consigliere

PRESIDENTE. E' con profonda commozione che questo Consiglio regionale vuole ricordare un consigliere illustre che ha collaborato in maniera decisiva alla crescita politica, economica e sociale della Sardegna. Si è spento qualche ora fa l'onorevole Pietro Cocco figura di rilievo della politica isolana, del movimento operaio e della sinistra sarda.

L'onorevole Cocco nasce a Iglesias il 26 marzo del 1917, lavora come minatore sin da giovanissimo prima nella laveria Mameli di Monteponi e poi nel sottosuolo a San Giovanni. A causa della sua militanza politica nel Partito comunista clandestino viene arrestato nel 1935, chiuso in carcere per 6 mesi e poi mandato al confino in un paese della Calabria. Torna a Iglesias nel 1937 ma, poco dopo, viene nuovamente arrestato e inviato per cinque anni al confino. Dopo la liberazione, prima delle elezioni del 2 giugno 1946 per l'Assemblea costituente, rientra a Iglesias e, assunto alla Carbosarda, presta servizio come minatore a Bacu Abis.

Pietro Cocco diventa uno dei principali animatori del movimento operaio ed è tra i fautori di una nuova concezione di un programma di sviluppo che punta sulla classe operaia sarda come leva principale della battaglia per l'autonomia e la rinascita della Sardegna. In Consiglio regionale è eletto nella prima legislatura, iscritto al Gruppo del P.C.I. fa parte della prima Commissione industria, commercio, dogane e turismo e la sua attività politica si caratterizza per la grande attenzione al mondo del lavoro e, soprattutto, alla situazione delle miniere del bacino minerario del Sulcis Iglesiente.

La sua carriera politica segue di pari passo quella sindacale; diventa segretario provinciale dei minatori a Cagliari e segretario della federazione del P.C.I. del capoluogo sardo. L'amore per il Sulcis Iglesiente e per Carbonia lo porta a dimettersi da consigliere regionale dopo tre anni di legislatura per assumere l'incarico di sindaco della città mineraria. Ricopre la carica di primo cittadino per due volte, la prima dal '52 al '59, la seconda volta rimane in carica fino al 1983.

Le sue precarie condizioni di salute degli ultimi tempi non gli hanno consentito, come avrebbe voluto, di partecipare ai lavori della seduta celebrativa per i sessant'anni dell'insediamento del Consiglio regionale che si è tenuta nei primi mesi del 2010.

Al nostro collega, onorevole Pietro Cocco, e alla famiglia giungano i sensi del più profondo cordoglio dell'intero Consiglio regionale. Un minuto di silenzio in segno di lutto.

(I consiglieri osservano un minuto di silenzio in segno di lutto.)

PRESIDENTE. Comunico che la Commissione bilancio è convocata per le ore 11 di domani, mercoledì 12 gennaio, mentre il Consiglio è riconvocato sempre domani, mercoledì 12 gennaio, alle ore 11 e 30.

La seduta è tolta alle ore 21 e 30.



Allegati seduta

CLXXVIII SEDUTA

Martedì 11 gennaio 2011

(POMERIDIANA)

Presidenza della Presidente LOMBARDO

La seduta è aperta alle ore 16 e 02.

MARIANI, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 29 dicembre 2010 (171), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Radhouan Ben Amara, Gian Vittorio Campus, Pietro Cocco, Paolo Luigi Dessì, Mario Diana, Domenico Gallus, Gavino Manca, Adriano Salis e Massimo Zedda hanno chiesto congedo per la seduta pomeridiana dell'11 gennaio 2011.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Annunzio di presentazione di proposta di legge

PRESIDENTE. Comunico che è stata presentata la seguente proposta di legge:

Cuccureddu - Bruno - Steri - Pittalis - Fois - Cocco Pietro - Sanna Giacomo - Uras:

"Composizione dei consigli e delle giunte dei comuni e delle province della Sardegna e disposizioni diverse in materia di enti locali". (242)

(Pervenuta il 10 gennaio 2011 e assegnata alla prima Commissione.)

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2011)" (219/S/A)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge numero 219/S/A.

Poiché siamo in fase di votazione dell'articolo 3 e dei relativi emendamenti, e non può procedersi alla prima votazione prima che siano trascorsi dieci minuti dall'inizio della seduta, sospendo i lavori.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 03, viene ripresa alle ore 16 e 15.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori.

Colleghi, abbiamo sospeso i lavori questa mattina dopo aver votato l'emendamento numero 478, la cui approvazione ha determinato la decadenza dell'emendamento numero 10. L'emendamento numero 465, decade essendo un emendamento all'emendamento numero 25 dichiarato inammissibile.

Passiamo all'emendamento numero 45, presentato dalla Giunta regionale sul quale è stato espresso parere favorevole.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, l'emendamento numero 45 riguarda l'esodo volontario del personale, con qualifica non dirigenziale, del Consorzio provinciale di Nuoro, attraverso un istituto già utilizzato in altre circostanze anche presso l'amministrazione regionale: individua cioè la corresponsione di un incentivo per il pensionamento anticipato.

Io avrei bisogno di un chiarimento, Presidente, sulla natura della copertura di 1 milione e 800 mila euro. Vorrei capire come siamo arrivati a una quantificazione di questo tipo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Ricordo ai colleghi la storia dell'emendamento numero 45. Come sapete, sulla base di un accordo sindacale di altri tempi, maestranze in esubero vennero trasferite dalla società Enichem Ottana al Consorzio industriale della Sardegna centrale di Nuoro. Il trasferimento di queste persone sul bilancio del Consorzio provinciale di Nuoro ha determinato la situazione che tutti conoscono: un grave appesantimento delle finanze dell'ente e non solo, anche un innalzamento delle tariffe delle tre imprese allocate nell'area industriale che da sole si trovano a dover sopportare oneri aggiuntivi per circa 2 milioni e mezzo, 3 milioni di euro l'anno.

I sindacati, di conseguenza, hanno aperto un tavolo con la Giunta regionale per quantificare il costo di un esodo anticipato e incentivato delle persone prossime alla pensione. Questo consentirebbe di abbassare le tariffe a carico delle imprese allocate e di risanare i conti del Consorzio industriale. La quantificazione del provvedimento è scaturita da un accordo tra il Consorzio ASI, i sindacati e la Giunta.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Ora che il presidente Maninchedda ha dato una spiegazione la disposizione è più comprensibile. Consiglierei, presidente Maninchedda, di scrivere il settore del quale il Consorzio provinciale tratta, perché così si capisce di che cosa stiamo parlando.

PRESIDENTE. Si tratta del Consorzio industriale provinciale di Nuoro.

CAPELLI (Gruppo Misto). Nell'emendamento non compare la dicitura completa, può essere intuibile, ma di "Consorzio provinciale di Nuoro" ce ne sono diversi. Consiglierei, perciò, di specificare. Vorrei quindi segnalare, collega Maninchedda che ha posto all'attenzione della Giunta il problema, che nella stessa situazione si trovano altri lavoratori. Mi riferisco, per esempio, ai lavoratori transitati dalle comunità montane alle province - richiamo l'attenzione dell'assessore Floris su questo - per i quali si potrebbe adottare la stessa procedura, facendo risparmiare denaro (oltre a evitare problemi) a quelle amministrazioni.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Faccio notare come questa sia la soluzione a un problema che ha generato dentro l'ASI, presumo, le condizioni per il suo commissariamento. Noi però siamo acuti: prima lo commissariamo e poi gli risolviamo i problemi (problemi che rientrano fra le tante concause che hanno poi motivato quell'atto deliberativo, se lo si legge bene). Io avrei preferito il contrario, che avessimo prodotto una norma che agevolasse l'attività del onsorzio nel mettere a posto le cose che dovevano essere messe a posto, senza intaccare il suo livello di autonomia democratica e senza commissariarlo.

Avremmo potuto discutere prima su questo contrasto perché, d'altra parte, anche in passato abbiamo varato leggi urgenti, forse i tempi erano già maturi nel corso dell'assestamento al bilancio, famoso, perché sono cose che si conoscono da tanto tempo.

Oggi prendiamo atto di un commissariamento, però io continuo a dirvi, Assessore, visto che lei è anche Vicepresidente della Giunta, che quelle delibere vanno revocate perché adottate dall'Assessore non avente alcuna competenza in materia. Prima farete questa revoca, prima eviterete spese legali inutili da una parte e dall'altra perché tanto, su questa materia, la Regione soccomberà, perché è evidente che la competenza è scritta in legge.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Non entro nel merito di queste valutazioni, questo era un impegno assunto da tempo, abbiamo quantificato le risorse in modo presuntivo per cogliere la preoccupazione che è stata espressa relativa al che cosa fare delle somme residue qualora non fosse necessario spendere l'intero importo previsto pari a 1.800.000 euro. Io chiederei pertanto di correggere la formulazione del quarto comma aggiungendo dopo le parole "è autorizzata una spesa ", le parole valutata in", anziché "di". Questa dizione ci consentirebbe di accantonare automaticamente le risorse non impiegate ed, eventualmente, se non fossero necessarie, potremmo anche tranquillamente cancellarle sul pluriennale.

PRESIDENTE. Presidente Maninchedda, ci sono opposizioni alla proposta della Giunta?

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. No.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Non intervengo per oppormi, ma vorrei capire quante sono le persone interessate, forse è stato detto e mi è sfuggito. Vorrei sapere quanti lavoratori sono interessati a questo incentivo all'esodo volontario.

(Interruzioni)

PRESIDENTE. Colleghi, potremmo sospendere questo emendamento e andare avanti?

Ha domandato di parlare il consigliere Oppi. Ne ha facoltà.

OPPI (U.D.C.). Sono presenti molte imprecisioni; l'amico Gian Valerio Sanna ha detto bene, si sa perfettamente che i consorzi per le zone industriali che non sono di interesse regionale (ZIR) sono consorzi provinciali, è stato disquisito in tutti i modi. Il dispositivo in discussione crea dei precedenti, vorremmo perlomeno sapere quante persone sono state trasferite, quindi i numeri dell'esodo incentivante, tutto il resto è chiaro.

E questo porterà altri problemi perché, di solito, i nuclei non vivono di contributi da parte della Regione, questo per quanto riguarda l'attività è consentito solo agli ZIR, di conseguenza si sta facendo un'eccezione, accogliamo l'eccezione, ma chiediamo di avere dati obiettivi precisi, dati che neanche l'Assessore è in grado di fornire. Quando si presenta un emendamento bisogna avere i dati obiettivi.

PRESIDENTE. Sospendiamo l'esame dell'emendamento numero 45.

Gli emendamenti numero 63, 171, 173 e 174 sono inammissibili.

Sull'emendamento numero 192 è stato espresso un invito al ritiro. Onorevole Tocco, ritira l'emendamento?

TOCCO (P.d.L.). Sì.

PRESIDENTE. E' in votazione l'emendamento numero 506, emendamento di sintesi degli emendamenti numero 26, 201 e 460.

Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Questo emendamento della maggioranza, di sintesi di altri emendamenti, non è concordato, ma io non avrei niente da eccepire. Faccio riferimento in particolare alla lettera c) che affronta un problema vero: gli effetti dell'alluvione nella piana di Capoterra hanno colpito anche strutture e infrastrutture che, pur non essendo pubbliche, sono adibite allo svolgimento di attività senza fini di lucro.

Anche la zona sportiva del comprensorio di Poggio dei Pini dovrebbe diventare una zona sportiva pubblica; Poggio dei Pini, infatti, nasce come una specie di "cooperativa-comune privato" ma, col passare degli anni, la gestione è diventata impossibile, perché i costi si affrontavano con la cessione di terreni che non possono più essere resi disponibili. Prima o poi, è un problema che dovremo affrontare e risolvere, andrebbe posta in carico interamente al Comune di Capoterra la gestione delle strade e dell'illuminazione pubblica.

Personalmente, considerando che su alcuni aspetti lo condivido, magari altri li conosco meno, mi astengo su questo emendamento; mi sembra infatti che, pur non risolutivo provi in qualche modo a trovare delle prime soluzioni.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Lai per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LAI (P.d.L.). Dichiaro il mio voto a favore di questo emendamento di sintesi. Ricordo che a seguito degli ultimi eventi alluvionali del 2008 e del 2009, che provocarono ingenti danni a diversi territori, la Regione è intervenuta predisponendo contributi che, però, hanno reso possibili solo interventi di emergenza; questo emendamento di sintesi, pertanto, prevede risorse che completano il piano degli interventi per l'emergenza, ma consentono anche di fare qualche passo avanti puntando alla messa in sicurezza e alla prevenzione nei siti a maggiore rischio idrogeologico.

E' chiaro che le risorse non sono sufficienti, ma è un primo passo, un passo importante. L'emendamento, che raccoglie in sostanza le istanze espresse in questo senso da diversi territori colpiti da tali eventi, penso debba essere condiviso da tutti perla sua importanza.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Io sono un po' perplesso; abbiamo parlato tante volte in quest'Aula di emergenze naturali e so che ci sono, per esempio, ancora tante opere da realizzare ai fini della prevenzione anche nell'area di Orosei e in altri territori, però si continua a presentare emendamenti circoscrivendoli agli ambiti delle zone di gravitazione elettorale.

Vi sembra urgente stanziare 500 mila euro per ripristinare o delocalizzare gli impianti sportivi nell'aria di Rio San Girolamo, quando sappiamo benissimo che la perimetrazione di quell'area è ancora allo studio per la ridefinizione degli ambiti di rischio? Posto che in quell'area c'è ben poco da ripristinare, per le modalità con cui si è costruito, mettiamo 500 mila euro per gli impianti sportivi pubblici, forse dimenticandoci che ci sono aree, da tutt'altra parte della Sardegna, dove ancora si devono costruire opere primarie per la messa in sicurezza delle abitazioni dei cittadini comuni. Fate voi!

Io capisco che ci siano delle esigenze, però teniamo conto che c'è una priorità. Io preferisco mettere in sicurezza la vita delle persone che poi, vivendo in sicurezza, possono anche praticare lo sport, ma pretendere di spendere una cifra che può essere molto utile in altri campi mi sembra un azzardo che, secondo me, un problema di questa delicatezza non merita.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sabatini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SABATINI (P.D.). Presidente, chiedo di aggiungere la mia firma e quella del Capogruppo all'emendamento di sintesi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Tocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

TOCCO (P.d.L.). Presidente, chiedo di aggiungere la mia firma all'emendamento sul quale, ovviamente, esprimo un voto a favore. Avrei gradito la presenza dell'Assessore dei lavori pubblici, perché avrei voluto conoscere i programmi ulteriori.

L'intervento, come sosteneva il collega Lai, è importantissimo soprattutto perché a causa di queste alluvioni, lo ricordava anche il collega Gian Valerio Sanna, alcune persone hanno perso la vita.

Vorrei pertanto sottolineare che a Cagliari, nella zona di piazza d'Armi e di via Peschiera è in atto un'indagine geognostica proprio per la valutazione dei problemi di cui all'emendamento; ci sono delle situazioni veramente critiche a causa dei cosiddetti vuoti cosmici provocati proprio da queste alluvioni e, purtroppo, mancano le risorse per terminare questi lavori. Quindi, ben venga questo emendamento, il mio voto, come dicevo prima, è favorevolissimo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Matteo Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA MATTEO (P.d.L.). Signora Presidente, prima di tutto annuncio il nostro voto a favore, ma vorrei soprattutto evidenziare un piccolo sgarbo istituzionale. Nell'emendamento di sintesi, infatti, viene ricompreso anche l'emendamento numero 26 a firma del sottoscritto e dei colleghi Artizzu, Capelli, Mula, Bruno, Barracciu.

Noi avremmo gradito, intanto, essere interpellati per quanto concerne la sintesi, se di sintesi si vuole parlare, ma avremmo voluto anche essere annoverati quali presentatori dell'emendamento, visto che altri colleghi sono stati chiamati alla sottoscrizione dello stesso pur non essendo Capigruppo. Vorremmo quindi chiedere se questo emendamento di sintesi sia nato da una discussione fra pochi colleghi oppure da una discussione ben più ampia.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mula per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MULA (Riformatori Sardi). Presidente, intanto ho fortissime perplessità su questo emendamento e inviterei anche la Giunta a esprimersi in quanto noi (Riformatori e Sardisti) abbiamo presentato una mozione, che credo andrà in Aula dopo la finanziaria, sulla prevenzione del rischio idrogeologico, l'ha detto bene l'onorevole Sanna.

Vorrei ricordare ai colleghi che gli eventi alluvionali non hanno colpito soltanto Capoterra;alcuni comuni dalle nostre parti, io mi riferisco alla bassa e alta Baronia, sono stati completamente distrutti dall'alluvione del 2004, e la popolazione sta ancora aspettando i risarcimenti. Con la mozione che abbiamo presentato insieme ai sardisti chiediamo non tanto di dare il dovuto ristoro alla popolazione quanto di dare risposte veramente importanti in materia di prevenzione: è inutile infatti continuare a buttare soldi così, a pioggia, perché non si risolve il problema.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Chiedo scusa innanzitutto all'onorevole Matteo Sanna, e agli altri presentatori dell'emendamento numero 26; mi assumo la responsabilità, avendo predisposto l'emendamento di sintesi di aver leso, sbagliando, all'atto della presentazione, un sentimento di orgoglio istituzionale; però è stata operata una sintesi dei contenuti, lo dico anche agli altri colleghi intervenuti.

In Commissione è stata sollevata una serie di emergenze, quella rappresentata dall'onorevole Mula, altre da parte di altri colleghi, nel contempo si è rilevato che proprio la protezione civile ha una notevole quantità di residui. Si è cercato di sintetizzare tutte le segnalazioni per cercare di quantificare quanto in più fosse necessario rispetto a ciò che è disponibile e non speso; la somma definita è pari a 4 milioni di euro di cui 3 e mezzo sono nella disponibilità dei comuni che hanno subito danni alluvionali, e vanno ad aggiungersi a quelli a suo tempo programmati e non spesi.

Rispetto invece alla prevenzione, l'intervento sulle opere immediatamente cantierabili - lo ricordo ai colleghi - 50 milioni di euro approvati nell'articolo 1 e la costituzione del fondo per la competitività, all'interno del quale è confluito il vecchio articolo 5 che riguarda le infrastrutture, ha quale modalità di programmazione il partenariato istituzionale con i comuni e, quindi, in materia di infrastrutture strategiche anche di prevenzione si ha finalmente un luogo dove poter rappresentare le urgenze. In questo quadro il fabbisogno aggiuntivo è stato quantificato in 4 milioni di euro. Se poi si ritiene che siano insufficienti è un altro paio di maniche, ma la sintesi è stata compiuta in questi termini.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Sono anch'io, ancora, Capogruppo ma su nessuno di questi emendamenti di sintesi c'è la mia firma; quindi chiederei di aggiungerla sull'emendamento numero 506, anche perché ho partecipato, insieme all'onorevole Solinas, alla definizione del suo contenuto. Noi, in tema di interventi di messa in sicurezza e di primo intervento di protezione civile, abbiamo una buona normativa, la "28", benché datata; io, però, chiederei alla Giunta di adottare una procedura seguita in altre regioni, penso ad esempio alla Lombardia, ne ho parlato anche di recente con l'ex Assessore regionale della protezione civile.

Questa procedura prevede che quando si concedono finanziamenti per interventi su strutture private che abbiano subito dei danni, e io sono molto favorevole al ripristino di una struttura anche privata che svolge una funzione pubblica (che sia un impianto sportivo piuttosto che una chiesa, piuttosto che una qualunque altra struttura), soprattutto se le zone su cui insistono queste strutture ricadono in un'area PAI, classificata come R3 o R4, HG3 o HG4 a seconda che si prenda in considerazione il rischio o il pericolo, chi riceve il contributo venga obbligato a sottoscrivere un'assicurazione perché la Regione può intervenire una volta per il ripristino, ma sino a quando non ci saranno interventi di messa in sicurezza non può farsi carico del rischio in ogni occasione e in ogni evento alluvionale. Credo che questo sia fattibile con una semplice deliberazione della Giunta regionale, senza ricorrere a modifiche legislative della "28".

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessoredella programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Vorrei precisare che la copertura per il primo anno, il 2011, è la S06.06.004, mentre rimane invariata quella indicata per il 2012-2013 . Inoltre, per velocizzare l'approvazione del programma, e al fine di impedire che la procedura possa bloccarsi per qualunque motivo, forse occorrerebbe inserire in norma che il parere della competente Commissione consiliare deve essere dato entro 20 giorni, altrimenti si intende acquisito.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Presidente, chiedo una breve sospensione.

PRESIDENTE. Se non vi sono opposizioni, sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 42, viene ripresa alle ore 16 e 52.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Prego i colleghi di prendere posto.

Ha domandato di parlare il consigliere Capelli. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Segnalo semplicemente che durante la stesura dell'emendamento di sintesi, per una svista, è saltata una ulteriore parte che vorrei proporre di inserire, ho già consegnato il testo agli Uffici, come emendamento orale. Riepilogo per l'Aula; l'emendamento orale fa riferimento alla legge numero 15 del 2008, stiamo sempre parlando degli eventi alluvionali e delle imprese che possono avere diritto alla contribuzione, particolarmente le imprese che hanno già superato la fase istruttoria.

Gli Uffici, però, non essendo specificato in legge (interpretando l'articolo 1, comma 5, punto c) della legge numero 15 del 2008) hanno riservato la contribuzione solo alle imprese iscritte alla Camera di commercio. Automaticamente sono escluse le ONLUS, associazioni culturali, sportive e quant'altro, che non hanno questo obbligo di iscrizione.

A seguito di un'interlocuzione intercorsa a suo tempo con gli Uffici, si propone di inserire al punto c) dopo le parole 'ed i servizi' le parole 'ivi comprese le associazioni culturali dilettantistiche sportive, onlus anche non iscritte al registro delle imprese delle Camere di commercio'". In questo modo si sana una situazione che ha aperto qualche problema nel recente passato.

PRESIDENTE. Chiedo all'Aula se accoglie la proposta di emendamento orale dell'onorevole Capelli.

Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.). Presidente, siamo contrari.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Presidente, poiché è emersa la volontà di ricomprendere nell'emendamento di sintesi anche l'emendamento numero 26, che estende gli interventi a una serie di comuni che non sono tutti presenti nel programma approvato dal Presidente della Regione in qualità di commissario delegato, chiedo se è necessario specificare i comuni indicati nell'emendamento numero 26, primo firmatario Sanna Matteo.

PRESIDENTE. Onorevole Bruno, è necessaria la precisazione a cui gli Uffici adesso provvederanno.

Poiché nessun altro domanda di parlare sull'emendamento numero 506, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Riprendiamo l'esame dell'emendamento numero 45, precedentemente sospeso. Ha facoltà di parlare l'Assessore dell'industria per fornire le informazioni richieste.

CHERCHI (P.d.L.), Assessore dell'industria. Presidente, in merito all'emendamento numero 45 e alla necessità di conoscere quanti dipendenti, presumibilmente, potranno usufruire dell'esodo volontario, il comitato di crisi nell'incontro del settembre 2010 ha stabilito che dovrebbero essere quarantadue. E' chiaro però che bisogna considerare che, essendo un esodo volontario, non è detto che tutti i quarantadue dipendenti ne usufruiranno, qualcuno preferirà rimanere in servizio al Consorzio di Nuoro.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare sull'emendamento numero 45, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

E' in votazione l'emendamento numero 474, emendamento all'emendamento numero 213.

Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Sull'emendamento numero 474 vorrei esplicitare che, come relatore, mi sono necessariamente e doverosamente rimesso all'Aula perché l'emendamento non è stato esaminato dalla Commissione e non conosco la posizione della Giunta sullo stesso.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Io propongo un emendamento orale il cui accoglimento mi consentirebbe di votare a favore dell'emendamento Campus. Nell'emendamento in votazione si dice che per le squadre vincitrici dei rispettivi campionati nazionali o della Coppa Italia è prevista una premialità; posto che queste risorse sono destinate a coprire i costi del trasporto delle trasferte, se la finalità è dare i soldi non a chi vince ma a chi partecipa a un campionato europeo, anche in conseguenza del successo in campionato, come era stato scritto nella finanziaria 2009 è un discorso, e sono d'accordo; dare un premio con le risorse destinate ad abbattere i costi delle trasferte è, invece, un altro discorso.

Quindi, la mia proposta è sostituire le parole "per le squadre vincitrici dei campionati nazionali e della Coppa Italia", con le parole "per le squadre che partecipano alle coppe europee".

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. La Giunta chiede il ritiro dell'emendamento che andrebbe valutato meglio come norma sostanziale e dal punto di vista della copertura. Nella formulazione in votazione sembrerebbe che si sottraggano risorse a quanto già stanziato Poiché occorre valutarlo, ripeto, in modo più approfondito, invito al ritiro.

PRESIDENTE. L'emendamento è ritirato.

CAPELLI (Gruppo Misto). Chi l'ha ritirato?

PRESIDENTE. L'onorevole Alessandra Zedda, a nome del Gruppo del P.d.L., ha ritirato l'emendamento.

Metto in votazione l'emendamento numero 469, emendamento all'emendamento numero 213, sul quale è stato espresso parere favorevole dal relatore e dalla Giunta.

Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'emendamento numero 496 è inammissibile in quanto non strettamente connesso all'emendamento numero 213.

Metto in votazione l'emendamento numero 499, sul quale è stato espresso parere favorevole dal relatore e dalla Giunta.

Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

E' in votazione l'emendamento numero 213.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Mi sembra che in questa Sardegna ci sia una voglia matta di giocare e di far giocare, al di là del risolvere o meno i problemi più incombenti; tuttavia, bontà vostra, questa è una finanziaria per lo sviluppo, per risollevare la Sardegna in difficoltà.

Vorrei far notare che esiste una legge che finanzia lo sport in Sardegna nella quale, rispetto ai contributi, è scritto espressamente che i finanziamenti ordinari che vengono concessi non sono cumulabili con nessun altro tipo di provvidenza erogata dalla Regione per le stesse finalità. Non a caso l'emendamento ritirato prevedeva la soppressione di quel comma 7 dell'articolo 27, perché evidentemente si voleva attaccare un principio giuridico.

Si finanzino pure queste attività, ma non dobbiamo a ogni piè sospinto trovare una ragione per aggiungere soldi, una volta all'uno una volta all'altro, perché se la regola dice che non c'è la possibilità di cumulare, questo vale per tutti, se si fa un'eccezione vale per tutti.

Io voglio discutere pertanto quali sono le società, o le circostanze, o gli eventi sportivi che possono cumulare un finanziamento aggiuntivo. Sono materie molto delicate che creano una disparità di trattamento nella nostra Regione, generando un precedente del quale poi qualcuno dovrà rispondere. Noi stiamo legiferando, non stiamo dando delle indicazioni di contributi a titolo gratuito, sono soldi pubblici e dobbiamo rispettare le norme. Io sono contrario a questo emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Intervengo per motivare il mio no a questo emendamento.

Io sono indignato, ripeto, indignato, per la presentazione di emendamenti di questa natura. Noi stiamo portando avanti una discussione penosa in Aula su persone che hanno bisogno di un sostegno al reddito, e ci si permette il lusso, dopo aver pontificato e anche tentato in qualche maniera di dare lezioni di moralità, di presentare emendamenti che finanziano squadre e altro! Ma di quale finanziaria stiamo parlando?

Datemi almeno la capacità e la possibilità di indignarmi!

Io voterò no, convintamente, su emendamenti, non solo questo ma anche altri se ce ne saranno, che vanno in questa direzione; e vorrei, se non è un lusso, che in quest'Aula avesse diritto di cittadinanza anche il pudore, perché se ci fosse il pudore, se avesse diritto di cittadinanza, non avremmo di fronte questi emendamenti. Vergognatevi!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Vorrei precisare, anche per portare un po' di serenità, che questo è un emendamento che non prevede nuova spesa perché è a valere sulla stessa UPB.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Alessandra Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA ALESSANDRA (P.d.L.). Presidente, io vorrei fornire qualche chiarimento, così magari qualche collega proverà a usare dei toni meno duri e soprattutto meno inquisitori.

Io credo che con questo emendamento si stia operando un riequilibrio a favore di società che hanno conquistato la promozione sul campo. Riequilibrio, appunto, dei contributi suddivisi a favore delle società che partecipano ai campionati nazionali e che, per un errore per quanto riguardava l'assegnazione delle fasce, erano penalizzate. Società assolutamente gloriose e composte principalmente da atleti sardi che, partecipando a campionati nazionali, portano in alto l'immagine della nostra Sardegna, anche dal punto di vista sportivo. In tema di sport, io parlerei oltretutto anche di valori sociali in quanto lo sport costituisce un modello di vita ed è di aiuto allo sviluppo dei nostri giovani. Credo che dovremmo avere sempre questo assunto come punto di riferimento finale. Il nostro voto è a favore.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Presidente, pur avendo per anni appoggiato non solo lo sviluppo dello sport ma anche riforme organiche della nostra legge sullo sport (una legge che tutta l'Italia ci invidia), continuo a chiedermi, me lo sono chiesto anche stamattina, se la maggioranza e la Giunta vogliono portare a compimento la finanziaria o se vogliono aprire nuovi temi e nuove discussioni.

Faccio notare alla collega Zedda che se vogliamo modificare il piano triennale e le fasce, si può convocare la Conferenza dello sport e agire per le vie ordinarie, rivedendo eventualmente con una delibera i criteri, ma senza intervenire per legge in maniera anomala, perché rischiamo di avvantaggiare alcuni e di svantaggiare altri senza renderci conto di quello che facciamo. Non è il modo di procedere.

La norma contenuta nell'emendamento è, di fatto, una riforma sostanziale della legge numero 17, che io vorrei discutere nelle sedi proprie, sentendo anche il mondo dello sport, discutendone con la Conferenza dello sport, agendo a livello di piano triennale.

La mia domanda è: ma noi la finanziaria la vogliamo completare entro oggi, si o no? Perché se la risposta è no, allora possiamo discutere anche questo emendamento, bene, prendendoci il tempo necessario e intervenendo tutti. Pertanto, in Aula c'è una minoranza che vuole approvare la finanziaria, mi chiedo se ci siano una maggioranza e una Giunta che vogliono andare nella stessa direzione. Qui è la maggioranza che fa ostruzione a se stessa, ci state rubando il mestiere, non rubateci il mestiere perché non siete bravi a farlo. Introducete argomenti per ritardare surrettiziamente l'approvazione della finanziaria, facendo cose di cui non vi rendete conto. State facendo opposizione a voi stessi, forse perché vi rendete conto che questa è una buona finanziaria, e tanto vale riempirla di tutto ormai. State facendo opposizione a voi stessi. Vi chiedo: volete approvare la finanziaria, sì o no? Se volete approvarla, cominciate a ritirare emendamenti e fate in modo che la finanziaria resti dignitosa, snella, al momento non ci state riuscendo.

E' ora di farla finita, basta legiferare in questo modo, smettete di fare opposizione a voi stessi e, vi prego, non dite che qui non c'è una minoranza responsabile; questa minoranza vi offre la possibilità di approvare la finanziaria entro oggi, se però voi fate la vostra parte cominciando a ritirare questo emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Intervengo anche per fare i complimenti al collega Porcu, che ha messo il dito nella piaga, la vostra ovviamente, non la nostra. Io sono un grande sostenitore dello sport, dilettantista, professionista, però voterò contro questo emendamento. Ho un elenco, Presidente - posso anche presentarlo - di una serie di emendamenti della maggioranza da ritirare, che, se ho mano libera, lo chiedo soprattutto al Capogruppo facente funzioni, l'onorevole De Francisci, presento alla Presidenza in modo tale da accelerare i tempi di approvazione di questa legge.

Noi abbiamo un pacchetto di emendamenti la gran parte dei quali sono vostri. Ha ragione il collega Porcu, sfoltite, perché molti non li condividete neppure voi, e su alcuni, se viene richiesto il voto segreto, magari si registra anche il disagio che esiste all'interno della vostra maggioranza. Per cui, nel votare contro questo emendamento, abbraccio la richiesta del collega Porcu, e invito la maggioranza a riunirsi magari cinque minuti per individuare quindici, venti emendamenti da ritirare per accelerare l'approvazione della finanziaria. Ormai, la Regione ha bisogno di una finanziaria. Noi non vogliamo andare all'esercizio provvisorio, però, se ci sollecitate, alla fine sarà il caso di arrivarci.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto).Presidente, se io ragionassi col fegato e con i piedi, come poc'anzi ha ragionato qualcuno del Gruppo dell'U.D.C., non consentendo l'accesso dell'emendamento orale...

OPPI (U.D.C.). Di solito ragioni tu così.

PRESIDENTE. Onorevole Capelli, la invito a portare rispetto.

CAPELLI (Gruppo Misto). Chiedo scusa, Presidente, ha ragione. Dicevo, mi potrei opporre a questo emendamento che, invece, è estremamente corretto perché io, per non colpire qualcuno, devo fare un torto alle società sportive, culturali e alle associazioni, come è stato fatto poc'anzi a livello regionale. Ma, Assessore, suggerirei una copertura finanziaria che al momento non c'è. Lei, in diminuzione non la indica, e ha detto il perché non la indicano i proponenti, perché si utilizza la stessa quota prevista in UPB. Questo vuol dire che toglie qualche diritto a qualcuno.

Per convincere i colleghi dell'opposizione, e sono convinto di poterli convincere a votare a favore proporrei di trovare la copertura finanziaria a questi 600 mila euro aggiuntivi nel capitolo SC010449 relativo alla pubblicità istituzionale in capo alla Presidenza della Giunta. Pertanto, decidiamo noi di quei fondi che vanno alle squadre, in maniera soggettiva e con decisioni a volte discutibili, dandogli già una destinazione, senza togliere niente a nessuna delle piccole o grandi squadre che già hanno dei diritti a valere sull'articolo 31 della "17"; aumentiamo quindi la dotazione fino a 600 mila euro con una copertura sana ed equa. Con questa modifica credo che anche i colleghi dell'opposizione potranno accedere all'emendamento proposto dal collega Diana e più.

PRESIDENTE. Chiedo all'Aula se ci sono opposizioni all'accoglimento della proposta di emendamento orale dell'onorevole Capelli.

PITTALIS (P.d.L.). Non è accolta.

PRESIDENTE. La proposta di emendamento orale non è accolta.

CAPELLI (Gruppo Misto). Chiedo che venga indicata la copertura.

PRESIDENTE. Onorevole Capelli, la copertura finanziaria è a valere sul capitolo SC050851: non è un emendamento privo di copertura finanziaria.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Io capisco ciò che ha detto l'Assessore, però la legge prevede che al fondo accedano i soggetti ammessi. Delle due, l'una: o quello che è ammesso non ne beneficia, o qualcuno che potrebbe essere ammesso non verrà ammesso. Questo è il meccanismo, bisogna saperlo. Io sono d'accordo con la collega Zedda, i valori sociali vanno promossi, ma non ce n'è solo qualcuno, ce ne sono tanti, e bisogna promuoverli tutti secondo le regole che determina la legge.

PRESIDENTE. Onorevole Sanna, lei ha fatto bene a porre all'attenzione dell'Aula la situazione prevista nell'emendamento, però, così come è formulato, l'emendamento è ammissibile, ha copertura finanziaria.

Ha domandato di parlare la consigliera Zuncheddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZUNCHEDDU (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, su questo emendamento, se non subisce modifiche intelligenti, io voterò assolutamente contro; soprattutto voglio votare contro la filosofia che lo ispira e che "sa un po' di clientela". Fra l'altro, si privilegiano i campionati federali di maggiore rilievo e la collega Zedda ha precisato che si tratta di "società gloriose". A me questo sembra particolarmente grave, anche perché si discriminano gli sport minori, gli sport di quartiere.

Pertanto, visto il clima di grandi povertà che sta avanzando, io direi di ribaltare le cose e incominciare a privilegiare gli sport poveri di quartiere.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Intervengo solamente per ricordare all'Aula l'origine di questo emendamento. L'emendamento è stato richiesto, per la precisione, dal Presidente del CONI, il quale ha messo in evidenza che l'attuale articolazione della legge numero 17 impedisce la ripartizione delle somme messe a bilancio tra tutti i soggetti che potrebbero richiedere le provvidenze; in particolare, proprio quelle squadre che in genere si occupano di sport, non di calcio in particolare e quant'altro. Non si tratta dunque di un emendamento che nasce, benché presentato da alcuni colleghi, da un'esigenza di parte. Rinuncio, Presidente, rinuncio.

Vorrei precisare inoltre che l'emendamento numero 499 è un emendamento all'emendamento numero 213. Se cade il "213", cade anche il "499".

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Barracciu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BARRACCIU (P.D.). Presidente, intervengo per esprimere sia il voto contrario a questo emendamento, sia lo sgomento rispetto all'impegno mostrato in quest'Aulada parte della maggioranza, in particolare dai componenti del Gruppo del Popolo della Libertà, durante questa finanziaria.

Gruppo che si mostra compatto, unito e anche molto agitato intorno a questo emendamento, mentre per tutta la finanziaria ha fatto scena muta rispetto ai problemi seri della Sardegna che sono stati rappresentati in questa sede, ai bisogni della Sardegna rappresentati negli articoli che abbiamo discusso, che rappresentavano anche valori, valori sociali, onorevole Zedda. Non l'ho sentita altrettanto impegnata a difendere i valori sociali e i bisogni di quest'Isola quando si è trattato di parlare di formazione, di istruzione, di lavoro.

Lei si agita, con tutto il suo Gruppo, e si impegna per una volta in questa finanziaria a sostegno di una vergogna, una vergogna che nega i valori sociali, perché i valori sociali promossi dallo sport, onorevole Zedda e onorevolissimi del Gruppo del Popolo delle Libertà, sono quelli veri, quelli che vengono praticati soprattutto attraverso l'organizzazione delle società sportive più piccole che, in quanto tali, spesso sono poco sostenute e non avendo di conseguenza la possibilità di assurgere a livelli alti rimangono nelle piccole realtà a difendere quei valori sociali di cui lei parla.

Questo emendamento, che toglie alle piccole società per dare alle grandi, di fatto impedisce la diffusione di quei valori sociali attraverso lo sport praticato nelle piccole realtà. Non credo che questo sia un modo di legiferare dignitoso, né tanto meno che sia dignitoso impegnarsi nella finanziaria per difendere una vergogna.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Tocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

TOCCO (P.d.L.). Presidente, io ascolto molto volentieri i colleghi, sia i miei colleghi di maggioranza che quelli del centrosinistra, perché francamente mi appassionano. Vorrei rivolgermi proprio al collega Chicco Porcu che, poichè mi risulta che da sempre abbia praticato attività sportiva, partecipando anche a qualche "garetta" nazionale, credo capisca anche che cosa significhi lo sport a quei livelli. Noi viviamo in un'Isola, attraversare il mare comporta spese, ma le squadre che arrivano a livello nazionale, pubblicizzano un'immagine della nostra Isola in Italia e, molte volte, in tutta Europa; sono proprio queste squadre che hanno la possibilità di far praticare lo sport ai giovani, ai bambini, e credo che più sociale di questo non ci sia altro.

I bambini, infatti, praticano molto più volentieri lo sport, e lo vivono in maniera differente, all'interno di una squadra di categoria e di livello più elevati rispetto a una squadra magari di quartiere. Beninteso, le squadre che fruirebbero di questo eventuale finanziamento nascono nei quartieri, non nascono chissà dove, nascono nei piccoli quartieri, poi, piano piano, diventano grandi.

Non vedo, pertanto, che cosa ci sia di drammatico nel finanziare le squadre che fanno sacrifici per poter mandare avanti il loro nome, il nostro nome, in tutta Italia.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SECHI (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Io credo che diversi di noi abbiano praticato lo sport a livello regionale, nazionale e internazionale; io sono fra questi, avendo praticato l'attività sportiva da atleta agonista e poi da tecnico federale. Oggi, però, secondo me stiamo scantonando, stiamo dedicando troppo tempo a un argomento che deve eventualmente essere ripreso in quest'Aula per aprire un dibattito serio sulla pratica dello sport a livello giovanile di base e poi a livello agonistico. L'onorevole Porcu ha ricordato la legge numero 17 sullo sport, una legge importante e di alto valore; però se non vogliamo perdere tempo sulla finanziaria, come diceva il collega Porcu prima, dovremmo lasciar perdere certi argomenti e rinviarli a un momento più opportuno, così da consentire a tutti di entrare nel merito e di argomentare con maggior tempo e disponibilità intorno a temi puntuali e precisi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Ne ha facoltà.

MILIA (U.D.C.), Assessore della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport.Presidente e colleghi, intervengo per una brevissima spiegazione, perché ho letto l'emendamento che non ha alcun senso recondito: è tutto alla luce del sole. Il problema è nato nel momento in cui la Commissione cultura e sport ha promosso di fascia, sapete che la legge prevede delle fasce di merito, alcune discipline. Contemporaneamente, le promozioni e le vittorie dei campionati in altre discipline di molte squadre hanno creato una situazione per cui chi progettava di affrontare campionati nazionali dilettantistici, come tante delle nostre squadre che varcano il Tirreno, per confrontarsi con gli altri, ha trovato l'amara sorpresa, sotto Natale, di un budget nettamente ridotto.

Questi 600 mila euro servirebbero esclusivamente per riportare a regime quello che negli altri anni è stato percepito da queste società dilettantistiche che affrontano campionati nazionali.

Io chiedo, Presidente, la sospensione di questo emendamento, a nome della Giunta, anche per poter eventualmente concordare con l'Aula, di affrontare l'argomento in un momento successivo.

PRESIDENTE. Sospendiamo l'emendamento numero 213.

E' in votazione l'emendamento numero 454, trasferito dall'articolo 1, sul quale la Commissione ha espresso parere favorevole, fatte salve alcune correzioni.

Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Le correzioni consistono nella cancellazione delle lettere a), b), d), e), f); rimane in piedi la lettera c) e la copertura passa da 25 a 10 milioni di euro.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Quando in Commissione è stato individuato questo obiettivo, abbiamo anche indicato una diversa copertura, per 10 milioni, che confermo, a valere sull'UPB S05.01.001.

PRESIDENTE. Se non ci sono opposizioni alla proposta di emendamento orale del presidente Maninchedda metto in votazione l'emendamento così modificato.

Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.). Presidente, preciso che noi esprimiamo parere favorevole a questo emendamento. Pur non essendo stato possibile dall'inizio della legislatura procedere alla centralizzazione dei pagamenti, che pure era un impegno preso dal centrodestra in campagna elettorale, con questo emendamento si pone parzialmente rimedio a quella omissione. Inoltre, in relazione all'accusa, che mi è stata rivolta poc'anzi, di parlare e ragionare col fegato e con i piedi, vorrei precisare che l'opposizione all'accoglimento di quell'emendamento orale (emendamento di cui, nonostante una sospensione dei lavori, abbiamo appreso durante la lettura in Aula perché a noi non era stato sottoposto), nasceva semplicemente dal fatto che essendo un emendamento che effettivamente pone problemi estremamente delicati relativi non solo ai soggetti a cui si rivolgeva, ma anche ad altri soggetti, abbiamo ritenuto preferibile rinviare a un collegato per un esame più completo di tutta la problematica. Sottolineo che, in ogni caso, non sono solito ragionare con i piedi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (U.D.C.). Presidente, pur capendo le finalità dell'emendamento, ho il dubbio che si possa limitare quanto disposto nell'emendamento alle imprese che abbiano sede legale o stabile organizzazione e propri dipendenti in Sardegna. Io ho un serio dubbio su questo; infatti, se io sono un fornitore di un'azienda sanitaria e ho sede legale dove volete voi, vanto un credito e sono a posto con le contribuzioni per i dipendenti, con il DURC e quant'altro, non vedo perché debba essere escluso dalla possibilità di avere accesso privilegiato al credito, in questo caso per lo sconto bancario del mio credito.

Mi sembra una questione molto discutibile che interviene in maniera evidente, troppo evidente, sugli equilibri del principio della libera concorrenza. Pertanto, come ho già detto, pur comprendendo le finalità, nutro un serio dubbio che questo possa essere accettato, possa essere legittimo.

Noi non possiamo circoscrivere il raggio di azione scegliendo le imprese con le quali si può fare ed escludendo, senza motivazione legittima, altre imprese che pur operando in Sardegna hanno sede altrove.

Sono d'accordo sul merito e sulle finalità che si vogliono raggiungere, ma tutto deve svolgersi all'interno dei binari della legittimità, altrimenti questi 10 o 25 milioni, che siano, passeranno nei residui perché non possono essere spesi con queste finalità.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Stochino per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STOCHINO (P.d.L.). Presidente, intervengo per esprimere il mio voto favorevole, ma credo anche di tutto il P.d.L., su questo emendamento che affronta un problema molto sentito da parte di tutte le aziende isolane e anche non isolane, direi; e, su questo punto, faccio mie alcune delle perplessità che ha avanzato l'onorevole Capelli. Questo emendamento dell'onorevole Vargiu affronta comunque un problema molto importante, e cioè il mancato incasso da parte delle aziende che partecipano agli appalti pubblici di quanto stabilito dalla legge e nei tempi prefissati, pari di norma a 60 giorni.

Questo è un emendamento che pone in buona luce la Regione autonoma della Sardegna e il nostro Parlamentino nei confronti delle aziende che vivono un periodo di grande crisi; incidere sui tempi di questi pagamenti credo potrà aiutare tutte le aziende che vantano crediti; aziende che, mancando i pagamenti, sono costrette a rinunciare all'agibilità data dal DURC e, di conseguenza, non possono partecipare a ulteriori gare pubbliche indette dagli enti locali.

Ribadisco, quindi, il voto favorevole e chiedo di aggiungere la firma di tutti i consiglieri del P.d.L.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). Io ho le stesse perplessità espresse dall'onorevole Capelli, e anche qualcuna in più. Dichiaro il voto di astensione solo perché la Commissione e la Giunta hanno espresso parere favorevole e quindi non voglio assolutamente contrappormi su una norma di cui potrei capire la ratio solo nelle lettere a), b), d), e) e f) per le quali, invece, il presidente Maninchedda ha chiesto l'esclusione; nel senso che la ratio di una simile norma dovrebbe essere quella di consentire una provvista finanziaria per garantire crediti nei confronti di fornitori in presenza di un ostacolo concreto; questo ostacolo può essere costituito dal Patto di stabilità, per cui noi vorremmo pagare, ma non potendo farlo perché il Patto di stabilità ce lo impedisce, diamo una garanzia e queste persone non subiscono danni che non dipendono dalla loro volontà.

L'unico settore escluso dal Patto di stabilità è proprio quello della sanità, allora noi stiamo ponendo una provvista finanziaria di 10 milioni di euro perché siamo incapaci di spendere, incapaci di pagare! Mettiamo i soldi e paghiamo! Chi ce lo vieta? Nessuno! Perché dobbiamo stanziare dei soldi, senza che ci sia nessun ostacolo burocratico, per pagare gli interessi anziché pagare direttamente i fornitori?

Cerchiamo di capire quanto serve per la sanità, di pianificarlo e di pagare perché questa norma ha un senso solo relativamente alle lettere a), b), d), e) e f) interessate dal Patto di stabilità che costituisce un impedimento. Lasciare sopravvivere, a seguito dell'emendamento orale di Maninchedda, la lettera c), significa ammettere il fallimento, significa ammettere l'incapacità della Regione, significa ammettere l'inefficienza di un apparato regionale di prevedere le giuste provviste finanziarie e di pagare nei tempi contrattuali.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Ammettiamo l'inefficienza dell'apparato regionale. Io voto a favore.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 454 nella nuova formulazione.

Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis. Ne ha facoltà.

PITTALIS (P.d.L.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 454 nella nuova formulazione.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Cherchi ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Barracciu - Biancareddu - Capelli - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zuncheddu.

Risponde no il consigliere: Solinas Antonio.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Cuccureddu - Mulas - Sanna Gian Valerio.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 64

votanti 60

astenuti 4

maggioranza 31

favorevoli 59

contrari 1

(Il Consiglio approva).

Metto in votazione l'emendamento numero 191, sul quale è stato espresso parere favorevole da parte del relatore e della Giunta.

Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'emendamento numero 43 è stato ritirato.

Metto in votazione l'emendamento numero 509, emendamento di sintesi degli emendamenti numero 218 e 323.

Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'emendamento numero 501, emendamento all'emendamento numero 219, è inammissibile.

E' in votazione l'emendamento numero 507, sintesi degli emendamenti numero 219, 220 e 221.

Ha domandato di parlare la consigliera Barracciu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BARRACCIU (P.D.). Presidente, chiedo di aggiungere la firma di tutti i consiglieri dell'opposizione della Commissione bilancio. Abbiamo lavorato assieme ai consiglieri di maggioranza alla stesura di questi emendamenti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Dichiaro il voto a favore dell'emendamento e preciso - questo è utile ai fini del fatto che rimanga agli atti - che si tratta di prorogare in servizio tutti i lavoratori dei servizi per il lavoro, i centri di servizi per lo svantaggio e le agenzie locali per lo sviluppo di cui alle misure 3.1, 3.4 e 3.10 fino al 31.12.2012 e garantire la copertura finanziaria per il personale ex legge "42" impegnato nelle convenzioni.

Chiedo la votazione nominale dell'emendamento.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 507.

(Segue la votazione)

Prendo atto che la consigliera De Francisci ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Mulas - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zuncheddu.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 61

votanti 60

astenuti 1

maggioranza 31

favorevoli 60

(Il Consiglio approva).

L'emendamento numero 222 è ricompreso nell'emendamento di sintesi numero 505. L'emendamento numero 225 è inammissibile.

E' in votazione l'emendamento numero 508, sintesi degli emendamenti numero 463 e 226.

Ha domandato di parlare il consigliere Stochino per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STOCHINO (P.d.L.). Presidente, vorrei spendere due parole su questo emendamento, sintesi di un emendamento bipartisan, che riguarda ancora una volta la questione della stabilizzazione dei precari all'interno dell'Ente foreste. Avevamo posto il problema di sbloccare il turn over in quei cantieri che non avevano "semestrali" al loro interno e purtroppo, con grande rammarico, non siamo riusciti a far passare l'emendamento che avrebbe modificato le disposizioni della finanziaria 2007 della Giunta Soru.

Credo che in quel momento la questione delle stabilizzazioni fosse stata affrontata in modo superficiale, senza tenere conto che tra i cantieri forestali dislocati in tutta la Sardegna circa venti non impiegavano semestrali perché le amministrazioni avevano deciso, con una scelta politica forte, di non creare precariato, di non creare dualismo tra chi lavorava sei mesi nei cantieri forestali e gli altri sei mesi li usava magari per fare il muratore o il pastore togliendo il lavoro a chi questi lavori li faceva in maniera stabile per dodici mesi all'anno.

Io voterò a favore di questo emendamento (chiedo pertanto di aggiungere la mia firma e quella dei consiglieri del Gruppo del P.d.L.) e vorrei che l'attuale Assessore dell'ambiente, che ritengo diverso dal suo predecessore della Giunta Soru, dimostrasse una maggiore sensibilità sulla problematica trattata e, pertanto, chiedo a lui e a tutta la Giunta di porre rimedio a un torto compiuto nei confronti delle amministrazioni che avevano deciso di far sì che all'interno dei loro cantieri lavorassero persone che avessero come unico obiettivo quello di mandare avanti il loro cantiere forestale e magari renderlo anche produttivo inserendo, l'abbiamo detto più volte, anche attività nuove all'interno dell'Ente foreste.

Questa sensibilizzazione forte, che chiedo, potrà trovare concretizzazione, mi auguro, nel collegato per rispondere alle aspettative di tante amministrazioni che aspettano da anni un accordo su questa questione tanto importante e che, votando questo centrodestra, hanno voluto prendere le distanze dal centrosinistra e dalla decisione assunta nel 2007

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ANTONIO (P.D.). Presidente, l'intervento del collega Stochino mi ha convinto a intervenire e anche a votare contro questo emendamento. Mi rendo conto che l'onorevole Stochino, essendo arrivato in questo Consiglio regionale da due anni, nei precedenti cinque stava facendo altro, però sarebbe opportuno che, prima di fare certe dichiarazioni, si informasse meglio e, soprattutto, evitasse di farsi campagna elettorale in questo Consiglio regionale.

(Interruzione del consigliere Stochino)

PRESIDENTE. Onorevole Stochino, per cortesia!

Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Preciso la copertura di questo emendamento che, allo stato, è troppo generica. La copertura è a valere sulla UPB S06.06.004. Indico anche la copertura finanziaria dell'emendamento numero 191 (approvato senza copertura) nella UPB S08.01.001.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare sull'emendamento numero 508, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Gli emendamenti numero 227, 235 e 321 sono ricompresi nell'emendamento di sintesi numero 504.

Metto in votazione l'emendamento numero 510 (sintesi degli emendamenti numero 314, 315 e 18). Rilevo che manca la copertura finanziaria.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, fatti salvi i primi tre commi, noi abbiamo chiesto di prendere in considerazione una proroga della validità delle graduatorie, redatte in virtù di concorsi pubblici, per operatori sociosanitari del Servizio sanitario regionale, e mi sto riferendo a graduatorie in vigenza, non a graduatorie scadute, per consentire di attingere secondo le esigenze delle amministrazioni sanitarie e non necessariamente secondo i posti vacanti in organico, quindi anche in numero inferiore e in ragione delle compatibilità di bilancio delle Aziende sanitarie locali.

Chiediamo pertanto una proroga di queste graduatorie entro i limiti previsti per le procedure di stabilizzazione, in essere anche per il Sistema sanitario regionale, previste dal comma 5 dell'articolo 3 della legge regionale 3 del 2009 fino al 2013. Questo emendamento orale non determina alcun aggravio di spesa, non determina alcuna procedura di stabilizzazione automatica, non determina alcuna violazione di nessun diritto costituito, ma determina solo una convenienza dell'amministrazione che può attingere giustamente questo personale da graduatorie in essere, senza ripetere i concorsi. Se l'emendamento orale viene accolto, ovviamente il mio voto sarà favorevole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Chiedo di aggiungere la mia firma, quella dell'onorevole Barracciu, e credo anche quella dell'onorevole Diana, a questo emendamento

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Marco Meloni. Ne ha facoltà.

MELONI MARCO (P.D.). Vorrei capire, prima di tutto, se è presente un quarto comma perché l'onorevole Uras ha citato un aspetto che non mi pare compreso nell'emendamento in nostro possesso, oppure se si tratta di una richiesta di un emendamento orale. Se è possibile chiederei alla Presidenza una delucidazione in merito.

PRESIDENTE. Onorevole Uras, le chiedo di esplicitare nuovamente la sua eventuale proposta di emendamento orale, in modo tale che io possa sottoporla al parere dell'Aula. Mi scuso per la momentanea distrazione.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Leggo il testo che propongo: "Il personale idoneo ai concorsi pubblici per operatori sociosanitari presenti nelle graduatorie vigenti, alla data di entrata in vigore della presente legge, è inquadrato secondo le esigenze decise dalle rispettive amministrazioni e nell'ordine di graduatoria entro i termini di vigenza dei piani di stabilizzazione del sistema sanitario regionale, di cui all'articolo 3, comma 5, della legge regionale numero 3".

Preciso nuovamente che si tratta di una proroga di graduatoria fino al 31/12/2013, che non determina diritto all'assunzione automatica, ma che consente alle amministrazioni sanitarie di acquisire il personale sociosanitario da quelle graduatorie in ragione non dei posti vacanti in organico, ma in ragione delle esigenze espresse dall'amministrazione, e compatibilmente con le disponibilità di bilancio. Di conseguenza non richiede copertura.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.). Dichiaro la mia contrarietà all'emendamento orale.

PRESIDENTE. La proposta del consigliere Uras, pertanto, non può essere accolta.

Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Chiedo una breve sospensione.

PRESIDENTE. Se non vi sono opposizioni, la seduta è sospesa.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 53, viene ripresa alle ore 18 e 09.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. Faccio presente all'Aula che, per poter ammettere l'emendamento di sintesi numero 510, occorre indicare la copertura finanziaria.

Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.). Per quanto riguarda la copertura finanziaria facciamo riferimento al FNOL, anche se il capitolo di spesa sul personale, come può confermare l'assessore Floris, è già capiente. Per quanto riguarda l'emendamento orale proposto in precedenza è stato raggiunto un accordo, quindi verrebbe aggiunto un quarto comma così formulato. "Le graduatorie relative al personale operatori sociosanitari, in scadenza al 31 gennaio 2011, sono prorogate sino al 30 giugno 2011". Su questa formulazione è stato acquisito l'assenso dei Capigruppo.

PRESIDENTE. Onorevole Steri, relativamente alla copertura finanziaria bisogna specificare l'importo relativo alla spesa prevista dal comma 2 e dal comma 3.

STERI (U.D.C.). L'importo di spesa relativo al comma 2 prevede una somma sino a 60.000 euro; il comma 3 non contiene spesa incidente sul bilancio regionale; per quanto riguarda il comma 1 mi rimetto alla Giunta.

PRESIDENTE. Onorevole Steri, il comma 2 si propone che venga definito in questi termini: "sino all'importo di 60.000 euro". Va bene?

STERI (U.D.C.). Benissimo!

PRESIDENTE. Se non ci sono opposizioni alla nuova formulazione proposta dall'onorevole Steri, l'emendamento orale è accolto.

Ha domandato di parlare il consigliere Marco Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELONI MARCO (P.D.). Se non ho capito male il comma 4 significa che sono prorogate le graduatorie per gli operatori sociosanitari. A questo punto, se è possibile, chiederei la votazione nominale per parti dei diversi commi. Vorrei votare infatti il quarto comma che mi sembra contenga una norma positiva, mentre non posso essere d'accordo sui primi due commi.

Il primo comma, in particolare, mi sembra che allarghi le maglie anche della premialità, prevista dalla norma della legge finanziaria 2007, per soggetti che ricordo non avevano superato alcun tipo di selezione di natura concorsuale. Diamo un altro segnale molto negativo stabilendo che la premialità si traduce in una selezione, che mi sembra specificamente rivolta a loro, solo per titoli e colloqui e non comprendo come funzioni il meccanismo della riserva nel caso in cui non riguardi concorsi ma gli altri posti che si rendano disponibili. Ritengo pertanto più corretto votare contro.

Il secondo comma è davvero un'assurdità! Noi stiamo dicendo che non si sa quante persone, solo perché laureate, passano da un livello a un altro, a prescindere dal loro merito, a prescindere dalle necessità della Pubblica amministrazione regionale. Io chiedo almeno di sapere quante sono queste persone, di sapere per rispondere a quale esigenza si stia proponendo questa norma; stiamo ritornando a degli scorrimenti verticali che non si sa quanto costino. Almeno questi elementi dovreste conoscerli. Inoltre, se non si stabilisce il meccanismo, il criterio per cui si devono assecondare le esigenze dell'Amministrazione e il merito dei dipendenti in questa progressione di carriera noi davvero facciamo un grave errore e diamo un altro pessimo segnale.

Valuto invece molto positivamente, come ho già detto, l'accoglimento da parte di tutti dell'emendamento orale; infatti, paradossalmente, stavamo evitando che gli unici soggetti che avevano effettuato una selezione di natura concorsuale potessero fruire dell'opportunità di entrare nelle amministrazioni pubbliche, e nelle amministrazioni sanitarie in particolare, per svolgere il loro lavoro.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessoredella programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Relativamente al secondo comma la copertura finanziaria, come è stato detto, è definita "sino all'importo massimo di 60 mila euro"; per il terzo comma occorre aggiungere che la relativa spesa è a carico del bilancio dei Consorzi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Alessandra Zedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZEDDA ALESSANDRA (P.d.L.). Presidente, chiedo, se sia possibile ovviamente, di chiarire con un emendamento orale che al comma 2 si intendono "i dipendenti laureati nelle amministrazioni di cui alla legge regionale 13 novembre 1998, numero 31".

PRESIDENTE. Poiché alcuni Gruppi mi segnalano la loro contrarietà, la proposta di emendamento orale non è accolta.

Onorevole Meloni, per cortesia, può esplicitare meglio la sua richiesta di voto per parti?

MELONI MARCO (P.D.). Presidente, se è possibile, chiedo di votare ogni singolo comma.

PRESIDENTE. Va bene. Ha domandato di parlare il consigliere Cappai. Ne ha facoltà.

CAPPAI (U.D.C.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento di sintesi numero 510, comma 1.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Espa e Milia hanno votato a favore

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Mariano - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Greco - Lai - Lotto - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Locci - Meloni Marco.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 61

votanti 60

astenuti 1

maggioranza 31

favorevoli 58

contrari 2

(Il Consiglio approva).

Metto in votazione il comma 2 dell'emendamento numero 510. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

CAPPAI (U.D.C.). Ho chiesto la votazione nominale con procedimento elettronico!

PRESIDENTE. Scusate, questo comma è stato già stato votato! Il voto elettronico palese, a mio avviso, era stato chiesto soltanto per il primo comma, non per tutti e quattro.

Metto votazione il comma 3. Ha domandato di parlare il consigliere Cappai. Ne ha facoltà.

CAPPAI (U.D.C.). Chiedo la votazione nominale dei restanti commi.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 510, comma 3.

(Segue la votazione)

Comunico il mio voto di astensione e prendo atto che i consiglieri Cappai, Cuccu, Fois, Lotto, Mulas, Obinu, Planetta, Porcu, Rassu, Rodin, Sanna Giacomo e Sanna Paolo hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Mariano - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Lai - Locci - Lotto - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zuncheddu.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 62

votanti 61

astenuti 1

maggioranza 31

favorevoli 61

(Il Consiglio approva).

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 510, comma 4.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Fois ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Mariano - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Lai - Locci - Lotto - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zuncheddu.

Si sono astenute: la Presidente Lombardo - Zedda Alessandra.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 61

votanti 59

astenuti 2

maggioranza 30

favorevoli 59

(Il Consiglio approva).

Gli emendamenti numero 296 e 228 sono ricompresi nell'emendamento di sintesi numero 504. L'emendamento numero 319 è ricompreso nell'emendamento di sintesi 505.

Gli emendamenti numero 325, 172, 115, 116 e 298 sono ricompresi nell'emendamento di sintesi numero 504.

L'emendamento numero 18 era ricompreso nell'emendamento di sintesi numero 510. L'emendamento numero 323 è ricompreso nell'emendamento di sintesi numero 509. Gli emendamenti numero 490 e 123 sono ricompresi nell'emendamento numero 15 che è stato votato all'articolo 1. Gli emendamenti numero 453, 297, 431, 456 e 458 sono inammissibili.

E' in votazione l'emendamento numero 487, emendamento all'emendamento numero 64, sul quale il relatore aveva sospeso il parere.

Per esprimere il parere sull'emendamento numero 487 ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Presidente, se possibile, vorrei un minimo di attenzione da parte dell'Aula. In merito all'emendamento numero 487 (emendamento all'emendamento numero 64 nel quale si chiede la soppressione dell'Agenzia delle entrate regionale), con il quale la Giunta impedisce, in sostanza, ai lavoratori a tempo determinato dell'Agenzia delle entrate di poter continuare a lavorare, sempre a tempo determinato, non per l'Agenzia delle entrate ma per l'Amministrazione regionale, vorremmo chiedere qualche spiegazione rispetto alla posizione espressa dalla Giunta.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessoredella programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Lo scopo dell'emendamento è semplicemente di impedire una stabilizzazione indiscriminata; i contratti a tempo determinato possono essere proseguiti ma questi dipendenti non possono essere immessi in ruolo non avendo i requisiti delle altre stabilizzazioni, sarebbe una stabilizzazione extra ordinem.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Rinuncio

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). L'emendamento della Giunta in questo caso ha un senso, è raro ma questo ce l'ha. Con questa operazione si rischia di portare all'interno dell'Amministrazione il personale a tempo determinato che di fatto, con la chiusura dell'Agenzia prevista con l'emendamento numero 64, automaticamente si troverebbe inquadrato in ruolo. E' però personale contrattualizzato per uno scopo e quindi, ovviamente, a mio giudizio, non deve superare il tempo determinato.

E' problematico invece il contenuto dell'emendamento numero 64; io l'ho detto in altri tempi, stiamo andando incontro alla stagione del federalismo fiscale e, dato che questa Regione può tutto, ci semplifichiamo la vita. Questa Regione è talmente efficiente che può persino permettersi di non pensare al futuro, perché con tutte queste nuove stabilizzazioni portiamo una ventata di qualità burocratica tale da poterci permettere di fare a meno di strutture nate in una prospettiva precisa che aveva, come presupposto della sua intuizione, un po' di lungimiranza.

Io sono contrario, sono contrario, e prima di sopprimere, di fare e disfare, vorrei aprire un ragionamento perchè da questo punto di vista stiamo operando senza aver fatto una discussione sulla legge numero 1, senza aver fatto una discussione approfondita e confermativa sulla statutaria, su che assetto e consistenza dare alla nuova amministrazione regionale in un tempo nel quale è necessario cambiare pagina. E noi facciamo queste operazioni con le leggi finanziarie! Io mi appello al vostro buon senso perché siamo chiamati non a fare degli atti di adesione a idee estemporanee ma a far funzionare il cervello; avremmo pertanto bisogno di riflettere.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Io su questi temi, per quanto possiamo essere poco lucidi dopo tanto lavoro, sarei tentato di fare un pochino di chiarezza perché è molto complicato dividere moralmente chi si occupa di personale. Il personale è costituito da persone, gente in carne e ossa che magari da anni si trova in una condizione di precarietà di lavoro e di vita, che magari ha anche investito un pezzo della propria esistenza nello studio e, una volta laureato, se incomincia a lavorare a 35-36-37-38 anni forse non ha un grande demerito nel tentare di rimanere attaccato al proprio posto di lavoro.

Io però mi preoccupo maggiormente di un altro aspetto; le strutture, badate, non funzionano male a causa di chi in esse svolge una funzione precaria, funzionano male per colpa, per responsabilità precisa, purtroppo, di chi c'è stabilmente e magari ha fatto un concorso e magari ha anche una comprovata e pluriennale esperienza di direzione di strutture fatta malissimo, senza subire mai un giudizio, senza pagare di persona per le cose non fatte, senza mai pagare nulla per non avere attuato le leggi della Regione; però noi ce la prendiamo con i precari.

Noi siamo pieni di agenzie, di strutture che abbiamo creato anche con tutta la buona volontà. Io ho concorso a votarle, a istituirle. In alcune ho anche lavorato e mi sono speso sotto il profilo personale, e poi vedo che chi le dirige anziché fare, per esempio, le politiche del lavoro fa convegni sul buddismo, oppure organizza convegni sul "gusto" in una delle cappelle organizzate e strutturate a Roma come sede di convegni, e su questi convegni si scrivono anche i libri!

Si tratta allora di decidere del destino di una struttura e di dire che il personale che ci lavora a qualunque titolo, siccome la funzione non si sopprime segue il destino della funzione, così si è sempre fatto, così è giusto fare, così noi continueremo a fare nelle leggi finanziarie e nelle altre leggi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.). Presidente, vorrei chiederle cinque minuti di sospensione per poter concordare un emendamento orale che preveda il mantenimento in servizio del personale a tempo determinato confermando la natura temporanea del rapporto con scadenza a dicembre, senza trasformarlo in rapporto a tempo indeterminato e per ulteriori profili.

PRESIDENTE. Se non vi sono opposizioni, sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 18 e 29, viene ripresa alle ore 18 e 42.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori, prego i colleghi di prendere posto.

Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.). Presidente, la proposta di emendamento orale prevede di aggiungere all'emendamento numero 487, fermo rimanendo l'emendamento soppressivo della Giunta, dopo le parole: "economica e previdenziale in atto" le parole "il rapporto di lavoro del personale a tempo determinato in servizio presso l'Agenzia al 30 giugno 2010 può essere prorogato fino al 31 dicembre 2011". In questa maniera è chiaro che non stiamo operando una stabilizzazione.

PRESIDENTE. Se non ci sono opposizioni, la proposta di emendamento orale è accolta.

Ha domandato di parlare il consigliere Cuccureddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCUREDDU (Gruppo Misto). L'emendamento orale non mi è chiarissimo, credo che ci sia una contraddizione in termini, che poi l'onorevole Steri potrà chiarire. Una proroga è possibile se queste persone sono in servizio; se lo erano al 30 giugno, e non lo sono più in questi sei mesi, non si tratterà di una proroga ma dovremo parlare di una riassunzione.

Detto questo, io sono favorevole anche a questa dicitura, anche se la trovo assolutamente contraddittoria; sono estremamente favorevole anche alla posizione della Giunta e a quella espressa dall'onorevole Gian Valerio Sanna: l'Agenzia delle entrate regionale è un'agenzia che non serve a niente, è stata istituita per riscuotere delle tasse che sono state abrogate prima ancora di essere dichiarate incostituzionali; l'unica funzione che l'Agenzia deve svolgere, non nei prossimi sei mesi ma nelle prossime quattro settimane e non di più, è quella di restituire i soldi indebitamente percepiti e che ancora vengono trattenuti.

Io vorrei approfittare dell'occasione per chiedere all'Assessore e alla Giunta se abbiamo in bilancio 5 milioni di euro, per restituire il dovuto a chi ha indebitamente pagato una tassa dichiarata incostituzionale. In questo caso ha senso che queste persone vengano spostate nell'Assessorato per liquidare rapidamente queste pratiche e cessare definitivamente la loro funzione, perché altre funzioni questa Agenzia non ne ha, così come non ha altre funzioni il personale assunto a tempo determinato.

Mi auguro che le risorse per rendere quanto pagato per le imbarcazioni e per i velivoli ci siano, perché altrimenti ci esporremmo a una figura terribile a livello internazionale.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare sull'emendamento numero 487, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

E' in votazione l'emendamento numero 468, emendamento all'emendamento numero 64.

Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Presidente, colleghi, noi abbiamo voluto, con questo emendamento, che propone la cancellazione dell'Agenzia del lavoro, provocare una discussione non tanto sul ruolo delle Agenzie (noi siamo convinti che le Agenzie come strutture specializzate dell'Amministrazione regionale abbiano una loro ragione d'essere), ma per proporre la riflessione se l'Agenzia del lavoro abbia effettivamente portato a compimento in questi anni gli obiettivi previsti dalla legge istitutiva numero 20 del 2005, cioè se si sia effettivamente occupata di lavoro.

A noi risulta che non sia riuscita a svolgere il ruolo di regia del sistema dei servizi pubblici dell'impiego né, tanto meno, quello di assistenza tecnica alle Province, e che, ancora oggi, non riesca a gestire il sistema informativo del lavoro. L'Agenzia si occupa d'altro; alcune sono cose meritorie come il programma Master and back al quale vorremmo, Assessore, aumentare le risorse per riportarle almeno al livello dell'anno scorso, da 6 milioni e mezzo a 13; si occupa anche di importanti attività di cooperazione e progettazione comunitaria: è diventata una specie di Centro regionale di programmazione bis, dovremmo forse cambiarle nome.

Allora, con questo emendamento noi provocatoriamente, Assessore, ma io mi auguro che lei ci dia ragione, così da poterlo ritirare, vorremmo porre questo problema: è possibile riorientare l'attività dell'Agenzia affinché si occupi della sua funzione istitutiva, di fare incontrare domanda e offerta, di promuovere occasioni di lavoro, piuttosto che essere un'agenzia omnibus che si occupa di tutto tranne che delle funzioni istitutive per le quali era stata pensata? Se lei ci offrisse ragioni valide, potremmo trasformare queste raccomandazioni in un ordine del giorno, e daremmo ragione di questo emendamento che voleva provocare una discussione.

Il mio voto in questo momento è sospeso e chiederei all'Assessore di offrirci una indicazione per aiutarci in questa discussione che, segnalo, è stata provocata da un emendamento non della minoranza ma della maggioranza che voleva cancellare un'altra Agenzia, quella sulle entrate.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Io penso che l'Amministrazione abbia bisogno di uno shock per riprendersi. Qual è la funzione della pubblica amministrazione? La funzione della pubblica amministrazione è servire la propria comunità;se deve servire la propria comunità e ha un compito, deve svolgere quel compito. L'Agenzia regionale del lavoro deriva, lo dico perché sentano l'Assessore del bilancio, quello degli affari generali, quello del lavoro e anche l'Assessore degli enti locali che, guarda caso, sono gli Assessori con maggiore competenza in questa materia, dall'approvazione nel 2005 di una legge attuativa di disposizioni di legge di riforma economica e sociale dello Stato, per l'abolizione del sistema di gestione delle politiche del lavoro e del collocamento in Italia.

Tutte le Regioni di conseguenza si sono attrezzate e ora hanno un sistema regionale e locale di servizi per il lavoro, la Sardegna non ce l'ha, continua ad andare avanti con lavoratori precari collocati nella struttura senza responsabilità, a fare pressoché nulla rispetto a quell'obiettivo. Perché? Perché ci mancano gli strumenti.

Il Piano per l'occupazione e i servizi per il lavoro, previsto da quella legge di più di cinque anni fa, non è stato minimamente abbozzato, oggi abbiamo approvato una norma per fare un gruppo di lavoro che lo deve predisporre! Allora che cosa ce ne facciamo di queste strutture? Io sarei per abolirle. Si vuole dare, come si suol dire, un avviso al navigante perché si metta in rotta? Diamolo, ma fra tre mesi, quando discuteremo il collegato (perché non credo che ci arriveremo prima), noi valuteremo quello che si è fatto e faremo una battaglia "fino all'ultimo sangue" rispetto a vicende di questo genere, perché è inaccettabile che noi manteniamo strutture, che hanno costi, per non svolgere le funzioni a loro attribuite da leggi regionali e dello Stato.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Ne ha facoltà.

MANCA, Assessore tecnico del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Signor Presidente, penso che la Giunta sia favorevole ad adoperarsi per una revisione e una riorganizzazione dell'Agenzia del lavoro in coerenza con la legge regionale numero 5 affinchè questa struttura si occupi, soprattutto, di politiche attive del lavoro e di servizi per il lavoro.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Ho chiesto all'Assessore anche la disponibilità a scrivere un ordine del giorno e a valutare, magari prima della fine dei lavori, un'eventuale integrazione dei fondi per il programma Master and Back. Se conferma questa disponibilità, ritiriamo l'emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Ne ha facoltà.

MANCA, Assessore tecnico del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. Siamo d'accordo sulla riorganizzazione e sull'ordine del giorno; sul Master and Back qualche perplessità permane perché le risorse inserite nelle poste di bilancio nel corso di questi ultimi anni sono state addirittura superiori rispetto a quelle previste nella passata legislatura.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 468 è stato ritirato.

E' in votazione l'emendamento numero 473, emendamento all'emendamento numero 64.

Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO Daniele (I.d.V.). Chiedo la votazione a scrutinio segreto.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 473.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 66

votanti 64

astenuti 2

maggioranza 33

favorevoli 33

contrari 31

(Il Consiglio approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Cappai - Caria - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Mariano - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Pitea.)

E' in votazione l'emendamento numero 481.

Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Chiedo la votazione a scrutinio segreto dell'emendamento numero 481 e una breve sospensione.

PRESIDENTE. Sospendo la seduta ma prego i colleghi di rimanere in Aula.

(La seduta, sospesa alle ore 18 e 55, viene ripresa alle ore 18 e 56.)

PRESIDENTE Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Ritiro la richiesta di votazione a scrutinio segreto sull'emendamento numero 481.

PRESIDENTE. Ricordo che su questo emendamento ha espresso parere favorevole il relatore di maggioranza e, invece, parere contrario la Giunta.

Ha domandato di parlare il consigliere Capelli. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 481.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Barracciu, Bruno, Diana Giampaolo, Espa e Meloni Valerio hanno votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Artizzu - Capelli - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Mariano - Maninchedda - Mariani - Mulas - Piras - Planetta - Sanna Giacomo - Sanna Matteo - Solinas Antonio - Solinas Christian - Zedda Alessandra.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Amadu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Cappai - Caria - Cossa - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Pitea - Pittalis - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Sanjust - Sanna Paolo - Sechi - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zuncheddu.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 66

votanti 65

astenuti 1

maggioranza 33

favorevoli 15

contrari 50

(Il Consiglio non approva).

E' in votazione l'emendamento numero 64, nella nuova formulazione proposta dall'onorevole Steri.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Credo che quella in discussione sarà una finanziaria che "traguarderà" qualche risultato storico, perlomeno per la confusione che regna intorno alla sua comprensione. L'Agenzia del lavoro va bene, l'Agenzia delle entrate non va bene; le competenze dovevano passare alla Presidenza e non è più così. Io non capisco, davvero, se a cuor leggero stiamo operando uno stravolgimento della amministrazione regionale senza sapere dove stiamo andando e per che cosa stiamo facendo queste cose.

E non stiamo neppure considerando che, dietro queste strutture, ci sono delle persone, che possono lavorare o non lavorare, che spesso non lavorano perché hanno pessimi dirigenti, ma che non hanno nessuna colpa di essere il nostro oggetto di gioco, tra cancellare e non cancellare.

Vorrei anche dire che l'Agenzia delle entrate ha ben altri compiti, perché tutto il progetto di ricognizione del sistema catastale, la cui competenza è stata trasferita, è in capo all'Agenzia delle entrate che sta aiutando i comuni a trasferire i dati per la copertura regionale con l'Agenzia del territorio, e sono funzioni importanti per i nostri comuni. Noi quando sappiamo le cose le dobbiamo dire. E se poi c'è il problema di cassa, prospettato dall'onorevole Cuccureddu, mi interessa fino a un certo punto, perché non può essere quella la ragione. Noi dobbiamo decidere di chiudere le Agenzie quando siamo consapevoli di quello che facciamo. Io sono contrario all'emendamento.

PRESIDENTE. Colleghi, mi scusi onorevole Sanna, non è possibile continuare i lavori con questa confusione in Aula. Onorevole Pitea, la prego, onorevole Piras.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Purtroppo, Presidente, passeremo alla storia, l'ho detto. Concludo dicendo questo: pensate un attimo, con un'esperienza ultraventennale, che cosa ce ne facciamo del Centro di programmazione. Però, l'Agenzia delle entrate va tolta subito, e non dobbiamo riflettere sull'inutilità di tante sovrastrutture che hanno anche un differenziale di contratto e di disparità all'interno della Regione. Continuiamo così perché questa Regione ricadrà nella vostra responsabilità.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Presidente, io continuo sommessamente a far notare alla Giunta e ai colleghi della maggioranza che continuano a infarcire questa finanziaria di norme organizzative, di norme di riassetto dell'amministrazione regionale. Io vorrei che si dicesse e si sapesse chiaramente che qui c'è una maggioranza che continua a fare opposizione a se stessa e che ritarda l'approvazione della legge finanziaria.

C'è una minoranza che responsabilmente invita a ritirare gli emendamenti, c'è una maggioranza che sapendo di non poter contare sulla coesione sufficiente per poter portare avanti riforme nelle sedi appropriate e nelle Commissioni sceglie la scorciatoia dei piccoli colpi di mano per infarcire la finanziaria di norme che meriterebbero ben altra riflessione e approfondimento.

Quindi si sappia, e sia chiaro per tutti, per chi ci guarda, che la minoranza porta avanti pochi emendamenti di merito, e, viceversa, c'è una maggioranza che, consapevole delle proprie debolezze e difficoltà, prova a inserire di tutto in questa legge finanziaria, di fatto ritardandone l'approvazione.

Io credo che il problema dell'Agenzia delle entrate regionale meriterebbe ben altra riflessione; l'Agenzia non è nata soltanto per riscuotere tributi nuovi, è nata anche per monitorare il gettito. Ricordo all'onorevole Cuccureddu che già oggi circa 1 miliardo e 300 milioni di euro sono riscossi direttamente dalla Regione sarda, ricordo che col federalismo fiscale sempre maggiori quote del gettito saranno riscosse direttamente, a mio avviso stiamo facendo l'ennesima riforma frettolosa e non meditata.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, in quest'Aula, oggi è palpabile ormai l'insofferenza, ma non è insofferenza alle imposte giuste. Perché io mi sono sempre chiesto quali imposte potessero essere più giuste di quelle che colpivano i privilegi, il lusso, la ricchezza smodata; e non sono neppure riuscito a capire come mai la Corte costituzionale, che pure è sempre illuminata, anche quando ci capita di pensare in modo diverso, non abbia pensato che il principio della proporzionalità si attua meglio se si fa pagare a un panfilo di 18 metri una tassa di poco superiore a quella di una "500", che qualcuno non guida, per parcheggiare vicino a un litorale della Sardegna e fare il bagno. Quindi, niente di più santo, di più sacro, di più utile, di più intelligente, di più economicamente giusto è stato fatto nella precedente legislatura quando si sono inventate imposte di scopo, le cosiddette "tasse sul lusso", utili alla salvaguardia del nostro patrimonio ambientale, culturale e identitario.

Detto questo, penso che il nostro Statuto lo dobbiamo leggere tutto, e che quando mettiamo in piedi una struttura che non esiste, perché scegliamo di costituire altre strutture anziché utilizzare quelle dello Stato per l'esazione, ci poniamo il problema di farla funzionare.

Allora io che cosa critico? Io critico l'incoerenza rispetto a questo punto perchè da una parte vogliamo riformare e quindi interveniamo, organizziamo nuove strutture, mettiamo insieme nuove procedure, nuovi percorsi, ma dall'altra sappiamo già che per la gestione ormai consolidata delle filosofie e anche delle persone che dirigono l'amministrazione regionale, quello è un fallimento annunciato.

Io voterò contro questo tentativo anche perché nella Commissione autonomia abbiamo assunto l'impegno di avviare il processo delle riforme e, di conseguenza, Presidente, io rivendico che quella Commissione sia immediatamente posta in condizione di funzionare, sia nominato il presidente e le sia dato il compito da svolgere senza perdere altro tempo. Io voterò contro l'emendamento e chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 64.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Planetta ha votato a favore e che il consigliere Meloni Marco ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Bruno - Caria - Cocco Daniele - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Lotto - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Capelli - Sanna Matteo.

Risultato della votazione

presenti 64

votanti 61

astenuti 3

maggioranza 31

favorevoli 43

contrari 18

(Il Consiglio approva).

Comunico che l'emendamento numero 14 viene ritirato, per cui decadono gli emendamenti numero 470, 471 e 472 . Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Ritiro gli emendamento numero 378, 377, 374, 376, 375.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 466, emendamento all'emendamento numero 121, è inammissibile.

E' in votazione l'emendamento numero 121, trasferito all'articolo 3 dall'articolo 2.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Del problema trattato in questo emendamento ne ho parlato anche in sede di Commissione. Vi è una legge che prevede il finanziamento di progetti pilota per il riuso turistico delle borgate di Fertilia e di San Giovanni di Sinis. I fondi, prima previsti e poi eliminati, erano nella competenza dell'Assessorato degli enti locali. I due comuni avevano avviato le procedure per la realizzazione di un piano di fattibilità complessivo per il riuso turistico di queste due borgate; riuso che non ha solo carattere funzionale ma nasce anche da ragioni storiche I comuni hanno completato questo iter, hanno completato l'iter progettuale della predisposizione dei progetti, ma quando hanno preso visione del bilancio hanno constatato che per il 2009 i fondi erano pari a zero.

Noi chiediamo, poiché ci sono delle disposizioni di legge, che i finanziamenti vengano in qualche modo ripristinati per dar corso al completamento di questi progetti pilota, tenuto conto, ci tengo a precisarlo, che in queste borgate risiedono stabilmente molte persone, che da tempo aspettano questo recupero. Dopo che Fertilia, per esempio, dopo tanti anni è stata restituita alla potestà regionale, abbiamo inteso dare un segnale di rilancio di questo patrimonio attraverso quel progetto. Si chiede di ripristinare il finanziamento perché è un atto di giustizia stabilito dalla legge, quindi credo sia un atto importante.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Presidente, come diceva poco fa il collega Sanna, per i progetti pilota di Fertilia e San Giovanni di Sinis era stato già stanziato il finanziamento in legge, poi non confermato nella finanziaria dello scorso anno, e anche già completato l'iter che prevedeva una progettazione partecipata. Il sindaco del comune di Alghero, Tedde, in prima persona ha già convocato una manifestazione d'interesse, sulla base della procedura ha coinvolto numerose rappresentanze sociali, comitati di quartiere, imprese che hanno realizzato dei progetti finalizzati, per esempio, al recupero di importanti strutture che negli anni sono state abbandonate dallo Stato e che, con l'accordo siglato nel 2008, sono passate nelle competenze dell'amministrazione regionale.

Parlo per esempio del cineteatro di Fertilia, ma anche dei numerosi beni, sono oltre duecento, che sono passati nelle competenze del demanio regionale. Quindi si tratta semplicemente di ripristinare una somma che era già prevista in legge e che, probabilmente per trascuratezza, non voglio pensare che ci sia una volontà politica precisa, è stata cancellata. Si tratta di ripristinarla con un atto di giustizia.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sechi per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SECHI (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). E' facile sostenere questo emendamento, a cui vorrei aggiungere la mia firma, con il quale chiediamo il ripristino dei finanziamenti e dei progetti pilota perché credo che tutti conosciate il valore di Fertilia e di San Giovanni di Sinis.

Fertilia ha vissuto la sua condizione con disagio e difficoltà, ma questo vale per l'intera comunità di Alghero e, credo, per tutta la Sardegna perché Fertilia è un bene di tutti i sardi; è una delle tre "città di fondazione", però fa parte del comune di Alghero mentre le altre due che hanno la loro autonomia. La Sardegna ha sempre guardato con affetto e simpatia comunque a quella comunità dei giuliani che ha dato l'opportunità di completare i lavori e renderla vissuta, come ha ricordato Mario Bruno prima.

L'irresponsabilità o le difficoltà dello Stato nel governare il proprio patrimonio hanno fatto in maniera, purtroppo, che gran parte di questi beni andasse quasi in malora. Per fortuna o, forse, la qualità delle maestranze di un tempo hanno consentito di realizzare opere che hanno resistito all'incuria e al tempo e che oggi sono lì, desiderose di essere recuperate; ma tutti desideriamo il recupero di un bene che fra l'altro ha un valore artistico e monumentale.

Noi tutti siamo impegnati a sostenere questa iniziativa, per cui attraverso questo emendamento sollecitiamo il Consiglio a dare corso a questo evento con il ripristino dei progetti e dei finanziamenti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Intervengo per dichiarare il voto favorevole all'emendamento e per sostenere che questa era una previsione a suo tempo già definita; ci sono, infatti, parti della Sardegna che rappresentano delle specificità di natura ambientale e identitaria tali da meritare un'attenzione, significativa, non solo per quella comunità e per quel territorio, ma per tutta la Sardegna.

Noi dovremmo avere cura e interesse per quello che la Sardegna è, per la sua capacità di contenere bellezze e monumenti naturali che non dovremmo far depauperare perché sono la vera ricchezza e la base principale del nuovo sviluppo della nostra Regione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SOLINAS ANTONIO (P.D.). Presidente, intervengo per esprimere il voto favorevole a questo emendamento e per ricordare che l'impegno legislativo deciso a favore delle borgate di Fertilia e di San Giovanni di Sinis (anche il contributo era stato deciso per legge) ha prodotto degli effetti di carattere economico anche per i comuni di Cabras e di Alghero. Rivolgo pertanto un invito alla maggioranza perché riproponga insieme a noi il finanziamento per questi due comuni e le rispettive borgate.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessoredella programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.La posizione della Giunta, già espressa in Commissione, su questo emendamento, valutato positivamente da tutte le diverse parti politiche, è stata questa: la Giunta si impegna a mantenere l'intervento a favore di Fertilia e di San Giovanni di Sinis, non declassando assolutamente l'obiettivo; qualora le risorse esistenti non potessero essere utilizzate si può intervenire con un atto di programmazione sicuramente a valere sull'articolo 5 della finanziaria dell'anno scorso, quello di cui abbiamo parlato a lungo anche nel corso di questa discussione.

Tra l'altro ci risulta che vi siano somme impegnate, quindi a residuo e utilizzabili, per una quantità al momento di 3 milioni e 800 mila euro (ne sono stati spesi soltanto 200 mila), probabilmente si tratta di verificare dal punto di vista amministrativo che cosa può essere utilizzato della quantità di risorse ancora sussistente a residuo e quanto eventualmente si debba aggiungere con un atto di programmazione.

La Giunta giudica inutile l'inserimento adesso di altre risorse, potendo eventualmente intervenire con un successivo atto di programmazione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Io non capisco bene. L'emendamento è stato presentato semplicemente perchè non risultavano a residuo quegli importi; il fatto che esistano 3 milioni e 800 mila euro è naturale perché i due comuni hanno preso la quota di anticipo sicuramente per poter avviare le procedure e quindi che siano a residuo 3 milioni e 800 mila euro è logico perché poi spettano 2 milioni a testa, però la presentazione dell'emendamento è stata giustificata dal fatto che non risulta dagli atti l'esistenza di questa quota di residuo. Ora se è confermata io...

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Non è neanche necessario inserire questo dato.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Non è necessario sempre che possano essere utilizzati, ovviamente nel 2011. E se è confermata la presenza dei fondi a residuo è inutile l'emendamento...

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Esatto.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Io attendo questa conferma.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Sì, è confermato che sono a residuo e sono ancora su SAP.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Perfetto. L'emendamento è ritirato.

PRESIDENTE. E' in votazione l'emendamento numero 494 (sintesi degli emendamenti numero 9, 467, 417 e 439 sulle liste d'attesa), sospeso dall'articolo 2 e sul quale sono già state rese le dichiarazioni di voto da parte degli onorevoli Gian Valerio Sanna, Vargiu, Locci, Caria, Soru, Lai, Oppi, Sechi, Francesco Meloni, Zuncheddu, Espa e Petrini.

Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. La copertura finanziaria dell'emendamento numero 494, pari a 26 milioni di euro, è quella che abbiamo indicato nell'emendamento numero 483, emendamento all'emendamento numero 9.

(Interruzione del consigliere Locci)

PRESIDENTE. Onorevole Locci, ho già comunicato i nomi di coloro che non possono più intervenire in quanto già intervenuti in sede di votazione dell'articolo 2.

(Interruzione del consigliere Caria)

PRESIDENTE. Onorevole Caria, anche lei è già intervenuto.

CARIA (P.D.). Vorrei proporre un emendamento orale.

PRESIDENTE. Per questo motivo può intervenire.

Ha domandato di parlare il consigliere Caria. Ne ha facoltà.

CARIA (P.D.). Presidente, ho chiesto di poter proporre un emendamento orale perché, anche nel corso della discussione dell'articolo 2, ricordo per esempio che l'onorevole Locci nel suo intervento faceva riferimento a una stesura dell'emendamento numero 494 diversa rispetto a quella che noi oggi troviamo in cartella.

Quella stesura conteneva anche una disposizione, inserita su richiesta del centrosinistra, che prevedeva di riservare una quota del finanziamento complessivo alla verifica della produttività degli operatori sanitari con particolare riferimento al numero di prestazioni svolte tra prestazioni intra moenia e prestazioni istituzionali. L'onorevole Locci è intervenuto sull'emendamento numero 494 considerando presente anche questa parte.

Io, invece, che ho visto la stesura che è agli atti, intervengo per dire che questa parte manca. Quindi, con l'emendamento orale ripropongo l'inserimento...

LOCCI (P.d.L.). Leggilo.

CARIA (P.D.). Presidente, l'attuale "494" si compone di due parti; la prima parte riguarda lo stanziamento di 21 milioni di cui 9 milioni destinati a prestazioni in regime di ricovero ospedaliero (6 milioni al settore pubblico e 3 milioni al settore privato); 12 milioni destinati a prestazioni a carattere ambulatoriale e/o strumentale (6 milioni per il settore pubblico e 6 milioni per il settore privato). C'è poi la seconda parte, invece, che riguarda le RSA con l'inserimento di 5 milioni per le attività post acuzie da svolgersi nelle RSA.

Noi avevamo chiesto (relativamente non alla seconda parte, ma alla prima) che una quota del finanziamento complessivo fosse destinata, ancorché questa rappresenti un'attività di tipo istituzionale che già le Aziende dovrebbero svolgere, a effettuare un controllo sulle prestazioni eseguite in ambito di struttura pubblica, principalmente, cioè sulle prestazioni istituzionali e su quelle intra moenia. Questo perché convinti che se davvero si vuole affrontare l'abbattimento delle liste d'attesa...

LOCCI (P.d.L.). Avrei preferito che leggessi la formulazione.

CARIA (P.D.). La formulazione, la stessa proposta nell'emendamento di sintesi, è questa. Alla fine del 14 bis aggiungiamo "una quota non superiore al 3 per cento del finanziamento complessivo" chiaramente da suddividere tra le varie aziende pubbliche "è destinata alla verifica della produttività degli operatori", io più semplicemente direi "alla verifica della quantità di prestazioni in intra moenia o di tipo istituzionale", così è molto più semplice, in modo che si rispettino gli standard di legge.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Non sono d'accordo su questa proposta di emendamento orale.

PRESIDENTE. Non si apre una discussione su questo. Poiché l'Aula non accoglie la proposta di modifica orale, metto in votazione l'emendamento numero 494 nella sua formulazione originaria. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Comunico che il consigliere Manca è rientrato dal congedo.

Abbiamo in sospeso due emendamenti.

E' in votazione l'emendamento numero 31.

Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Sull'emendamento numero 31 propongo il seguente emendamento orale. Le parole da "l'importo massimo" fino a "euro 10.000.000" sono così sostituite: "Per tale finalità è autorizzata, nell'anno 2011, la spesa di euro 1.000.000, da integrarsi, nel caso di avvenuta aggiudicazione, fino all'importo massimo di euro 10.000.000, mediante l'utilizzo delle risorse disponibili in conto del fondo di cui all'articolo 5 della legge regionale numero 5 del 2009". Questa formulazione risponde all'interrogativo di come ottenere maggiori risorse, qualora occorressero, stabilendo inizialmente un importo massimo di 1 milione. In questo modo si indica 1 milione, però da integrarsi già con autorizzazione in norma, eventualmente nel caso di avvenuta aggiudicazione, fino all'importo massimo di 10 milioni. Si mette un minimo e un massimo accantonando per ora lo stretto necessario.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 31, lo metto in votazione con la nuova formulazione proposta dell'assessore La Spisa. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

E' in votazione l'emendamento numero 213, precedentemente sospeso.

Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Possiamo trovare copertura finanziaria per la somma indicata ancora nel FNOL.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Questa indicazione va bene perché cambia completamente il senso dell'emendamento; non togliamo risorse alla salvaguardia degli atleti sardi, alle misure sanitarie alleetà giovanili, non stiamo togliendo da alcuni per dare ai massimi campionati, sono risorse aggiuntive. Credo che con questa copertura, che peraltro , a onor del vero, era stata già richiesta, e non accettata, dall'onorevole Capelli, si possa procedere e mi fa piacere notare come ci sia ancora spazio per ascoltarsi in quest'Aula. Naturalmente ringrazio l'Assessore dell'attenzione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Mi scusi, Assessore, può ripetere l'indicazione della copertura finanziaria?

PRESIDENTE. Fondo nuovi oneri legislativi.

CAPELLI (Gruppo Misto). Dal FNOL? Non sono d'accordo.

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Capelli, la modifica della copertura finanziaria non è soggetta all'approvazione dell'Aula, approvazione riservata soltanto agli emendamenti orali.

CAPELLI (Gruppo Misto). Mi scusi, Presidente, allora perché ha sottoposto all'approvazione o meno dell'Aula la copertura finanziaria che io avevo indicato?

PRESIDENTE. Onorevole Capelli, il caso era differente. Lei sosteneva infatti che la copertura finanziaria non c'era e io le ho detto che la copertura finanziaria c'era perché c'era scritto "a valere sul capitolo", quindi non si poneva il problema della mancanza della copertura finanziaria.

CAPELLI (Gruppo Misto). In questo caso non c'era la copertura, la sta indicando adesso.

PRESIDENTE. In questo caso l'Assessore sta modificando la copertura finanziaria: è una cosa differente.

CAPELLI (Gruppo Misto). Anche in quel caso ho chiesto una modifica. Comunque non voglio fare polemica...

PRESIDENTE. Onorevole Capelli, lei aveva fatto presente che non c'era copertura finanziaria.

CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, sono d'accordo, non voglio fare polemiche; dico solo che da parte di molti su questa finanziaria c'è veramente molta confusione.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro domanda di parlare sull'emendamento numero 213, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4. All'articolo 4 sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4 e dei relativi emendamenti:

Art. 4
Copertura finanziaria

1. Le spese derivanti dall'applicazione della presente legge trovano copertura nelle previsioni d'entrata del bilancio pluriennale della Regione per il triennio 2011-2012 e 2013 ed in quelle dei bilanci per gli anni successivi.

Emendamento soppressivo totale Uras - Sechi - Zedda Massimo - Ben Amara - Zuncheddu

Articolo 4

L'articolo 4 è soppresso. (241)

Emendamento soppressivo parziale Uras - Sechi - Zedda Massimo - Ben Amara - Zuncheddu

Articolo 4

Il comma 1 dell'articolo 4 è soppresso. (249)

Emendamento aggiuntivo Vargiu

Articolo 4

All'articolo 4, dopo il comma 1 è aggiunto il seguente:

"1 bis.. I bandi ai programmi finanziati con la presente legge devono essere emanati entro 60 giorni dalla pubblicazione sul BURAS e devono essere conclusi entro i successivi 90 giorni. La mancata osservanza della presente norma comporta la possibilità da parte del componente della Giunta preposto al ramo dell'Amministrazione cui il servizio fa capo di nominare un caso, oltre all'avvio dei provvedimenti disciplinari previsti dal vigente ordinamento, il componente della Giunta preposto al ramo dell'Amministrazione cui il servizio fa capo può proporre all'Assessore competente in materia di organizzazione e personale, la modifica dell'organigramma dell'Assessorato dove si è verificata l'inosservanza nel caso se ne rilevasse l'utilità per l'amministrazione. I termini di cui al presente comma devono intendersi come perentori". (459)

Emendamento all'emendamento numero 459 Sabatini - Uras - Bruno - Barracciu - Sanna Gian Valerio - Porcu - Cocco Daniele

Articolo 4

Dopo l'articolo 4 è aggiunto il seguente:

Art. 4 bis

1. Entro 30 giorni dall'approvazione della legge Finanziaria e di Bilancio annuale la Giunta con apposito atto predispone il quadro delle entrate, dell'incidenza su questa del Patto di stabilità, la quota delle spese obbligatorie previste per l'esercizio ivi comprese quelle previste per la sanità.

2. Nel medesimo atto la Giunta evidenzia il tetto delle spese ammissibili dall'applicazione del vincolo del Patto, al netto delle spese obbligatorie e della spesa sanitaria e propone per la parte residua un programma di utilizzo per l'esercizio.

3. Il documento così predisposto è deliberato dalla Giunta Regionale previo parere della competente commissione consiliare e costituisce a tutti gli effetti atto di indirizzo alle direzioni generali degli assessorati e alla ragioneria regionale per gli adempimenti di competenza nel corso dell'anno finanziario. (502).)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sechi. Ne ha facoltà.

SECHI (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, ritiro gli emendamenti soppressivi numero 241 e 249.

PRESIDENTE. Ricordo che i consiglieri che intendono parlare devono iscriversi non oltre la conclusione del primo intervento.

E' iscritto a parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Presidente, l'articolo 4 riguarda la copertura finanziaria per cui stiamo arrivando alla conclusione della discussione sul provvedimento. Approfitto, molto brevemente, avrò modo di intervenire in dichiarazione di voto finale sul disegno di legge, e decisamente voteremo contro, per soffermarmi (non vedo più l'Assessore dell'industria) su un tema che abbiamo trattato ampiamente nelle scorse giornate e che riguarda una delle delibere che sono state assunte lo scorso 30 dicembre. In particolare - visto che abbiamo trattato tanti temi, abbiamo trattato di agenzie, di enti - riguarda il commissariamento dei Consorzi industriali.

Finalmente nel sito istituzionale della Regione sono apparse anche le motivazioni che hanno portato allo scioglimento di alcuni Consorzi industriali e al commissariamento degli stessi; tra questi c'è anche il Consorzio industriale di Sassari. Noi riteniamo, dopo aver letto le motivazioni, soprattutto dopo aver letto le motivazioni, che si sia trattato di un atto di arroganza, un atto di arroganza sul quale abbiamo, per alcuni versi, seri dubbi di legittimità, un atto politicamente grave. Saranno altri a verificare se quell'atto è giuridicamente fondato o meno; noi riteniamo sia infondato, e tale lo ritengono gli enti locali, l'ANCI, il sindaco di Sassari.

Vorrei chiedere, lo chiedo agli Assessori presenti, visto che non c'è l'Assessore dell'industria, ma c'è l'Assessore degli enti locali, che dovrebbe essere competente, anche se la proposta non era sua (anche questo mi sembra strano e probabilmente poco legittimo), se la Giunta regionale, che ha proceduto al commissariamento e allo scioglimento di alcuni consorzi industriali, ha verificato la situazione per esempio del Consorzio industriale di Olbia. Mi pare, infatti, una situazione da approfondire.

Nel maggio del 2010 ci sono state le elezioni amministrative, in tre dei quattro enti soci si sono svolte le elezioni e hanno cambiato amministrazione la provincia di Olbia, i comuni di Buddusò, di Monti, con le conseguenti sostituzioni della Presidente della Provincia, del sindaco di Monti, del sindaco di Buddusò. E' stato preso atto della composizione dell'assemblea e del CdA, a seguito delle elezioni, del Consiglio di amministrazione continua a far parte la rappresentante degli industriali, tale signora Bigi, in forza della nomina fatta dalla Presidente della Provincia Murrighile, non si procede alla rielezione del presidente del Consorzio industriale di Olbia, nonostante come detto si siano svolte le elezioni in tre dei quattro enti, e con la presenza di un componente nominato da un'altra amministrazione provinciale.

Noi sul commissariamento del Consorzio industriale di Sassari abbiamo molti dubbi, li abbiamo già espressi, anche sulla base delle motivazioni che abbiamo letto. Vi chiediamo se la stessa situazione non sia presente anche nel Consorzio industriale di Olbia, sul quale riceviamo tante lamentele, per esempio dagli imprenditori; vi chiediamo se avete analizzato quella situazione, oppure se quell'atto di arroganza che avete manifestato, uno dei tanti, con il commissariamento di fine anno è dovuto semplicemente a un atto politico, nel senso che magari si vuole dare una lezione a chi non è allineato politicamente.

Io credo che non sia così, però, tenuto conto che il vostro modo di amministrare, che qualche collega non della minoranza molto bene anche nei giorni scorsi ha rappresentato, riguarda semplicemente la gestione del potere, chiedo di trovare necessariamente un momento di chiarezza totale. Insomma noi vi chiediamo, ve lo chiediamo formalmente, come mai non si è intervenuti sul Consorzio industriale di Olbia.

Avremo modo, anche nelle giornate successive, con altri strumenti a disposizione dei consiglieri regionali, di esercitare fino in fondo il nostro ruolo di consiglieri regionali di opposizione. Affronteremo poi nel merito l'articolo 4, l'articolo successivo, e nella fase di voto finale daremo un giudizio complessivo su questa finanziaria.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Sabatini. Ne ha facoltà.

SABATINI (P.D.). Presidente, io chiedo scusa all'Aula, siamo tutti stanchi, quindi vorremmo accelerare e approvare velocemente questa finanziaria, però ci tenevo a intervenire sull'emendamento numero 502, emendamento all'emendamento numero 459, che a me pare importante. Io rimango del parere che le grandi riforme vadano approvate con il consenso di tutte le parti politiche, di maggioranza e di opposizione; credo che anche le vertenze con lo Stato debbano essere portate avanti di concerto, non solo dalle forze politiche espresse all'interno del Consiglio regionale, ma credo sia un fatto importante portarle avanti anche con le forze sociali.

E un fatto importante è avvenuto nell'approvazione di questa finanziaria. Noi abbiamo posto con forza, come opposizione, il tema delle entrate, su cui ci siamo spesi fino a occupare l'Aula; però grazie anche alla mediazione, che riconosco, della Presidente di questo Consiglio regionale a quella occupazione è seguito un incontro tra l'opposizione, la Giunta e i Capigruppo della maggioranza che ha portato alla stesura di un ordine del giorno nel quale abbiamo scritto delle cose importanti, condivise; dopo l'ordine del giorno vi è stata la delibera della Giunta, che abbiamo condiviso, nella quale sono state riportate delle affermazioni importanti e assunti degli impegni altrettanto importanti.

E' chiaro che ora al tema delle entrate si affianca un'altra vertenza, quella sul Patto di stabilità, su cui l'Assessore ci ha detto che è in atto una trattativa. Il Patto di stabilità è un tema rilevante; noi sappiamo che, stimando entrate pari a 6.700.000.000, quelle entrate non potranno essere spese completamente perché abbiamo dei vincoli da rispettare imposti dal Patto di stabilità che, quindi, è fondamentale ricontrattare.

E' chiaro però che se questo è vero, ed è vero, sappiamo già con certezza che alcuni programmi, con i relativi stanziamenti, che noi stiamo prevedendo in finanziaria, rimarranno lettera morta. E' evidente che noi abbiamo delle spese obbligatorie, tra queste la spesa sanitaria, per cui la cifra che rimane dovrà essere destinata a delle priorità, e la Giunta alla trimestrale di cassa darà delle priorità.

Pertanto noi, in questo emendamento, proponiamo che la Giunta, entro 30 giorni dall'approvazione della finanziaria, predisponga un documento all'interno del quale proporre un programma di utilizzo delle risorse residue (dopo aver ottemperato alle spese obbligatorie), che verranno assegnate ai vari Assessorati con l'individuazione delle priorità da concretizzare.

Chiaramente non vogliamo entrare in una competenza che riconosciamo alla Giunta, però chiediamo che questo programma sia approvato e sia sottoposto all'attenzione del Consiglio, attraverso l'esame in Commissione bilancio, chiamata a dare un parere di merito sull'ordine di priorità degli stanziamenti di spesa decisi dalla Giunta.

PRESIDENTE. Onorevole Pittalis, lei si è iscritto in ritardo.

E' iscritto a parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Per una volta non parlerà dopo di me!

Colleghi, io credo che la stanchezza non giustifichi né la disattenzione né questo atteggiamento un po' rilassato. Se accettate con benevolenza un giudizio di chi qualche finanziaria l'ha vista, vi dico che, per me, questa è una delle peggiori finanziarie che io abbia mai visto. Primo, non si legge un disegno e la domanda è se siete tutti appagati di aver ottenuto quelle piccole cose che vi eravate proposti, che ci sono state chieste; siete appagati? Non è sufficiente! La finanziaria deve avere un orientamento e un indirizzo e questa non ce l'ha! Avete perseguito un'azione di destrutturazione di un impianto riformista, che comunque c'era, è legittimo non condividerlo, ma non è legittimo perseguire questa destrutturazione attraverso norme estemporanee, casuali, episodiche, fuori dai contesti conoscitivi di consapevolezza generale.

Abbiamo colpito gli enti locali che abbiamo lasciato al loro destino; non abbiamo capito che vivranno un anno difficile per i tagli che lo Stato gli ha imposto e noi, che ci siamo dati per tempo uno strumento per stargli vicino e non farli soffrire, abbiamo preferito finanziare una sequenza di inutilità rispetto all'urgenza di rendere migliori i servizi ai cittadini. Quelle voci, che si leveranno da quei comuni, non le potete sentire prima, se ciascuno di noi non si interroga sul ruolo che svolge all'interno di quest'Aula, ma le sentirete nel corso dell'anno, quando sarà più evidente e più chiara anche la "differenza" che ci ha collocato in quest'Aula: voi a fare quelle scelte e noi a chiedere altre cose, perché i consuntivi li faremo tutti!

Abbiamo continuato a foraggiare il mostro sanitario a sette teste pagando un debito e continuando a sostenere che può far debito. I comuni se sforano il budget non glielo ripiana la Regione. Da un paio di anni anche i fondi che compensavano le cifre che andavano fuori bilancio per sentenze passate in giudicato sono stati cancellati, non si può certo dire questo! E questo mostro, anche per la parte corrente, cioè la spesa non sanitaria, ha visto reinserire risorse e togliere gli spazi e il respiro a una manovra che poteva avere una filosofia. Il messaggio è questo, non ce n'è un altro! Il rigore dov'è? Il rigore sulla spesa sanitaria dove l'avete espresso? Il concetto che ci porta a stare dentro il budget dov'è? Nella conferma dei commissari che l'hanno maturata? Lo vedremo.

Io faccio un ragionamento che non vi piacerà, però è quello che vi posso esprimere perché è quello che sento. Dopo aver esercitato, credo al pieno delle mie energie, la mia funzione di responsabilità che è identica a quella che mi ha dato il mio elettorato, di impegnarmi in quest'Aula secondo un'idea, secondo alcuni valori, per alcune cose che avessero il carattere generale e astratto per il bene della comunità sarda, vi confesso che provo, persino in questo momento, una sottile soddisfazione per la consapevolezza che abbiamo costruito una legge inutile! Una legge che vi danneggerà! Purtroppo danneggerà anche i sardi perché il tempo che perdiamo adesso vale cinque anni dei tempi in cui la politica aveva ritmi e momenti diversi; oggi in un anno cambia il mondo, nella crisi cambia tutto!

Guardate i paesi in via di sviluppo, quelli sì che sono animati da un'idea diversa che noi abbiamo abbandonato, perché noi bastiamo, noi possiamo tutto qua dentro! Noi possiamo fare tutto! E' questa l'idea che nasce, il denaro mette a posto tutte le cose, e molte volte invece non serve il denaro, serve la regola, serve l'organizzazione, serve la severità, serve la meritocrazia, serve dire che se uno ha fatto un concorso in categoria C e l'ha vinto sta in C! Non salta in D! Perché nessuno di voi ha contezza che l'Amministrazione regionale per i suoi 2.600 posti ha circa il 65 per cento di persone collocate nelle categorie D e superiori e tutto il resto, il poco che rimane, è collocato nelle categorie inferiori. Continuiamo a portarli su! A dargli l'ufficio! Ma come pensate che funzioni la Regione?

Io non voglio fare lezioni di morale a nessuno, nessuno però le faccia a me perché per fare una finanziaria bisogna avere il coraggio, chicchessia, dall'estrema sinistra all'estrema destra, il coraggio una volta tanto, più che mai in questi periodi, di cacciare via da dietro le porte dei nostri uffici le corporazioni che chiedono di essere tutelate! Se lo facciamo tutti faremo un prodotto migliore! E poi ci sono le file, ci sono le telefonate dei potenti e di quelli che devono essere protetti! Domandatevi, e datevi una risposta, del perché la politica non trova più accoglienza nella minima argomentazione, domandiamocelo! La scorsa legislatura è passata attraverso… la collega De Francisci è sempre perspicace però, vede, io ho un'analisi diversa, se vi fa piacere; comunque, noi la scorsa legislatura l'abbiamo superata, l'abbiamo pagata sul piano elettorale e adesso avete vinto voi, però arriverete anche voi prima o poi alla verifica. Il vostro Presidente è ultimo o quarantasettesimo, perché non vorrei dire quanti sono, è ultimo nella classifica del gradimento, è inchiodato da mesi in quel posto, dalle elezioni, ma che cosa vorrà dire? Non vorrete mica dire che siamo noi quelli che utilizzano i sondaggi per fare, durante la legislatura, propaganda come voi avete sempre fatto, dal livello nazionale sin giù? Per cortesia!

Se siete sicuri del fatto vostro, non preoccupatevi delle mie parole, non preoccupatevi! Preoccupatevi di andare a spiegare alle persone le ragioni della loro disperazione! Preoccupatevi di questo, non guardate a quello che dico io, pensate a rendere conto delle cose che fate; e avrei qualcosa da dire anche sulle elezioni. Sulle elezioni! Ma non ne parlo perché non è il momento; mi interessa parlare invece di una occasione nel quale avremmo potuto esprimere il meglio della nostra capacità intellettuale ed emotiva perché io credo che la politica non esista e non alberghi dentro di noi se ciascuno di noi perde la capacità di provare ancora emozione di fronte alla gente che soffre! E' solo quello che ti dà la forza di scegliere, rispetto a una cosa inutile, un bisogno che esiste. Se voi siete convinti di aver soddisfatto, con questa legge finanziaria, la disperazione di tanta gente state pure tranquilli, noi la pensiamo in maniera diversa!

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Presidente, a seguito del giudizio dell'onorevole Sanna secondo il quale questa finanziaria è una delle peggiori della storia dell'autonomia, mi chiedo se non ci sia una qualche correlazione tra la classifica che pone il presidente Cappellacci all'ultimo posto per gradimento (classifica de "Il Sole 24 Ore") e la qualità della legislazione che stiamo producendo; magari potrebbe essere un elemento di riflessione. Presidente, io non vorrei intervenire però mi chiedo come intendiamo proseguire i lavori: La discussione della finanziaria non è terminata anche se siamo alle ultime battute, ma il nostro lavoro prosegue, abbiamo la legge di bilancio, quindi io sono tra quei consiglieri che vorrebbero attrezzarsi per capire come trascorrere le prossime ore, che vorrebbero continuare a svolgere fino in fondo e con serietà il proprio ruolo e, in particolare, vorrebbero fare in modo che questa finanziaria non sia proprio la peggiore. Se si potesse ancora fare qualcosa per migliorarla in qualche aspetto, credo che molti di noi non si tirerebbero indietro.

Presidente, se lei fosse d'accordo, sarebbe opportuno piuttosto che costringerci a continuare a intervenire sulla finanziaria convocare adesso la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi in modo da renderci conto se avremo o non avremo il tempo per lavorare e presentare pochi, pochissimi emendamenti al bilancio; se non avremo il tempo tanto vale stare in Aula stasera, ormai non abbiamo preso impegni, e quindi continuiamo a intervenire, a parlarci tra di noi perché poi adesso l'atmosfera si è fatta anche piacevole, ci ascoltiamo, forse per la stanchezza. Se invece ci fosse l'opportunità di lavorare sugli emendamenti al bilancio alcuni di noi, stasera e anche domattina, preferirebbero studiare il bilancio piuttosto che intervenire anche piacevolmente come stiamo facendo adesso. Sono disposto a concludere a questo punto il mio intervento se lei e gli altri colleghi, ovviamente, foste d'accordo nel convocare adesso la Conferenza dei Capigruppo.

PRESIDENTE. Mi è stato appena comunicato che tutti i Capigruppo sono d'accordo per indire la Conferenza appena concluso l'esame della finanziaria. Pertanto proseguiamo con l'esame degli articoli. Questa decisione mi è stata appena comunicata da un collega del suo Gruppo, onorevole Porcu. Può proseguire il suo intervento.

PORCU (P.D.). Proseguo mio malgrado l'intervento e comunque, siccome sono speranzoso che ci sia intanto una riflessione, non farò altri interventi in questa finanziaria; credo di averne fatto un numero sufficiente per essere capito nella manifestazione di tutto il mio dissenso a questa legge che introduce una modalità nuova di legiferare.

Come centrosinistra negli anni passati abbiamo caricato le finanziarie di pesi eccessivi, da questo punto di vista non ho difficoltà a fare autocritica. Abbiamo varato delle vere e proprie finanziarie omnibus, abbiamo approfittato delle finanziarie per provare a fare anche delle riforme di settore, però ci caratterizzava un motto riformista, inserivamo cioè pagine e pagine di articoli perché tendevamo, come dire, a esaurire un argomento.

In questo caso abbiamo introdotto un'abilità diversa, siamo partiti con i buoni propositi di finanziarie snelle e siamo approdati ad una finanziaria omnibus, però per non incorrere o per aggirare alcuni vincoli della legge contabile ci si limita a scrivere dei titoli, così non sto facendo una riforma organica, scrivo solo l'obiettivo come nel caso della legge obiettivo (perché è una legge obiettivo sull'istruzione professionale), oppure semplicemente istituisco un capitolo di bilancio senza chiarire poi con quali strumenti (penso di nuovo alla scuola, ma penso alle zone interne, alle misure sull'occupazione, al trasporto, alla Tirrenia, alla sanità) dovrei attuare l'obiettivo che scrivo.

Quindi io ho soltanto l'obiettivo, in modo che posso dire di aver fatto qualcosa, mi sono ripromesso di farlo, soltanto il titolo con un capitolo di bilancio, oppure poche righe per dare delega alla Giunta di trovare strumenti di attuazione, o legge delega o leggi promesse: quello che avevo chiuso dalla porta rientra dalla finestra. Voterò pertanto anche contro questo articolo.

PRESIDENTE Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per la Giunta, ha facoltà di parlare l'Assessore dell'industria.

CHERCHI (P.d.L.), Assessore dell'industria. Presidente, io intervengo solo per fornire i chiarimenti che mi sono stati richiesti e che, a questo punto, ritengo doverosi. In primo luogo vorrei rispondere sulla questione delle delibere. I Consorzi industriali di Sassari, dell'Ogliastra, e di Nuoro sono stati commissariati con delibere di Giunta; delibere che, onestamente, non capisco per quali motivi siano stati usati certi termini, non sono mai state secretate. Le delibere sono atti pubblici, a cui i consiglieri regionali hanno la possibilità e il diritto (diritto che anche io, in qualità di consigliere regionale, ho avuto e ho modo ancora di esercitare) di accedere.

Va detto, lo sappiamo, che molto spesso queste delibere non sono immediatamente disponibili (è un problema che si trascina da tanti anni, da tutte le legislature); nel caso specifico si tratta di atti deliberati in giorni (stiamo parlando degli ultimi giorni di dicembre e dei primi di gennaio) vicini a festività, con gli Uffici praticamente in vacanza. Tra l'altro non è la presenza sul sito della Regione, questo credo sia abbastanza importante sottolinearlo, che attesta la pubblicazione della delibera, sul sito è consentito esclusivamente di leggerla. La delibera è ufficialmente pubblicata dagli Uffici nel momento in cui la Giunta la adotta, ma ha comunque un suo numero con il quale viene automaticamente registrata.

Detto questo, ritengo importante spiegare molto brevemente le motivazioni per cui l'Assessorato dell'industria ha proposto alla Giunta regionale il commissariamento dei tre Consorzi. Non si è trattato di una scelta politica; il commissariamento si è reso necessario a seguito dell'espletamento di procedure di verifica e di controllo, che l'Assessorato dell'industria è competente a svolgere, che hanno evidenziato delle irregolarità, riscontrate dal dirigente e dai funzionari del servizio a ciò preposto.

Le motivazioni sono oggi pubbliche e lo erano anche prima; sarebbe bastato perciò chiedere direttamente all'Assessore che avrebbe messo a disposizione di tutti i consiglieri, così come è stato fatto per alcuni, tutti gli atti che hanno portato alla scelta da parte della Giunta del commissariamento dei tre Consorzi.

Quello di Sassari è il più discusso, ma lo capisco data anche l'importanza politica che riveste; comunque, gli atti allegati alle delibere evidenziano illeciti (tali li hanno considerati gli Uffici), nel senso che sarebbero state apportate nel 2010 direttamente dal dirigente del consorzio industriale , modifiche e correzioni a delibere del 2008.

Tutti, però, sappiamo che l'unico organo che può modificare una delibera (anche se ha commesso un errore materiale) è l'organo deliberante, nel caso specifico l'assemblea del Consorzio industriale, cioè quella che era stata istituita nel 2008.

Credo pertanto che non ci sia niente da nascondere, non c'è mai stato alcun atto derivante da una scelta politica, tanto meno ce ne sarà nei confronti degli altri Consorzi industriali della Sardegna che comunque, così come da mia nota diretta, sono stati invitati ad attenersi tutti all'ordinaria amministrazione proprio per facilitare una verifica da parte della Regione di tutti i loro atti.

E' in corso, infatti, una procedura di verifica anche nei confronti dei consorzi di Villacidro, del Sulcis-Iglesiente, di Olbia e senza dimenticare quello di Oristano che, ricordo a tutti, pur gestito dal centrodestra da tanti anni. è stato commissariato esattamente un anno a mezzo fa, proprio per delle irregolarità procedurali compiute nell'elezione del presidente.

Queste considerazioni ritengo siano utili per chiarire finalmente i problemi a causa dei quali la Giunta regionale è arrivata al commissariamento di questi Consorzi. Infine, ricordo che i commissari hanno l'obbligo, entro tre mesi, di relazionare all'Assessorato stesso per ripristinare lo stato di fatto e quindi ridare ai Consorzi lo status giuridico che compete chiaramente a ognuno di loro.

PRESIDENTE. Comunico che l'emendamento numero 502, emendamento all'emendamento numero 459, è inammissibile.

Per esprimere il parere sull'emendamento numero 459, ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. L'emendamento numero 459, Presidente, a firma dell'onorevole Vargiu, è stato superato dall'approvazione dagli emendamenti 15 e 16 all'articolo 1. Inviterei pertanto l'onorevole Vargiu a ritirare l'emendamento numero 459.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Vargiu. Ne ha facoltà.

VARGIU (Riformatori Sardi). L'emendamento numero 459 è ritirato.

PRESIDENTE. E' in votazione l'articolo 4.

Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCU (P.D.). Presidente, intervengo sull'articolo 4 costretto dall'intervento dell'assessore Cherchi; un intervento che i colleghi che hanno ascoltato, che non erano distratti, penso potranno definire, in quanto pronunciato da un consigliere regionale, allucinante. In quest'Aula credo che nessuno, lei compreso, Assessore, non ritenga allucinanti le sue parole.

E' mai pensabile che un consigliere regionale, che un cittadino sardo, ritenga adempiuto il dovere della trasparenza con la sola pubblicazione del titolo di una delibera? E' persino un insulto alla nostra intelligenza, Assessore! E' un insulto alla nostra intelligenza! Le delibere sono secretate! La trasparenza è un dovere al quale dovete adempiere con la pubblicazione immediata; le delibere oltretutto non si possono correggere, perché è un reato correggerle una volta che sono state assunte! La delibera assunta si pubblica sul sito se non avete nulla da nascondere, se avete qualcosa da correggere state commettendo un reato, non potete correggere nulla!

CAPELLI (Gruppo Misto). Anche noi dicevamo così.

CUCCU (P.D.). Sono parole vostre, grazie onorevole Capelli. Anche nella passata legislatura qualche volta è capitato che una delibera non venisse pubblicata, ma in quel momento, e nella stessa maniera, noi siamo stati critici con la Giunta regionale; ora il ritardo è diventato la norma perché non c'è delibera che venga pubblicata lo stesso giorno della sua adozione, ma non vengono pubblicate neanche il giorno dopo, il giorno successivo e il giorno successivo ancora: sono centinaia le delibere che ancora non sono accessibili sul sito. Esamineremo questo problema quando sarà discusso l'ordine del giorno.

Se poi dovessimo entrare anche nel merito del commissariamento dei Consorzi, avremmo da dire anche su questo punto; l'intervento è stato sicuramente esorbitante rispetto ai poteri conferiti dalla legge di riordino dei Consorzi industriali, una legge che non consente sicuramente di espropriare gli enti locali da una funzione che gli è propria perché gli è stata attribuita dalla legge medesima. E' esorbitante anche la raccomandazione, rivolta ai Consorzi industriali, di attenersi all'ordinaria amministrazione, perché anche su questo nessun potere in tal senso è stato conferito alla Regione dalla legge di riordino dei Consorzi industriali che conferisce solamente la facoltà di indicare gli atti di ordinaria amministrazione. Su questa questione, non essendo il momento adatto per parlarne, avremo modo di ritornare, ma ripeto che sono stato costretto a intervenire perché ritengo che argomenti di questo tipo non possano avere cittadinanza all'interno di quest'Aula.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Vi sono tanti atti amministrativi che si compongono fuori dalle procedure, purtroppo questa, anziché essere un'eccezione che qualche volta viene giustificata dalla condizione di difficoltà nell'operazione procedurale e nella definizione della decisione, sta diventando la norma; e quando diventa la norma - badate - vi è una degenerazione dell'ordinamento e non ci sono garanzie per il cittadino. In questo caso non si tratta di rapporti di maggioranza e di minoranza, si tratta di sapere se chi governa lo fa attraverso i regolari strumenti che l'ordinamento gli consente, e se è sottoposto al controllo sociale che è esercitato, direttamente o tramite i propri rappresentanti, dal cittadino.

La vicenda del commissariamento dei Consorzi industriali e delle ASL, si è parlato tanto di Costituzione in relazione ai precari, al fatto che uno o più lavoratori vengano stabilizzati con un concorso, con esami, con uno scritto, con un orale, con preselezione, e chi più ne ha più ne metta; ma che cosa c'è di più incostituzionale di quelle disposizioni che hanno consentito lo smantellamento, attraverso una norma, del sistema delle garanzie sulle professionalità che abbiamo il dovere di mettere a capo delle strutture più delicate dell'amministrazione pubblica regionale, cioè quelle sanitarie? Non foss'altro perché gestiscono 3 miliardi e mezzo di euro: la gran parte del bilancio di questa Regione!

Io voterò contro questo articolo sulla copertura finanziaria, anche se abbiamo fatto passi in avanti almeno nella convinzione che bisogna operare, sulle norme che abbiamo inserito, per pulire questo bilancio, per renderlo vero: procedure, ciò che scriviamo, le coperture finanziarie vere, le promesse di spesa finte da evitare, tutto questo richiama la vera moralità all'interno della pubblica amministrazione, ed è su questo che noi vi incalzeremo, su questo e sul merito: una opposizione di governo come abbiamo fatto sempre e come continuiamo e continueremo a fare.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PITTALIS (P.d.L.).Intervengo molto brevemente e non per soffiare sulle polemiche perché mi pare che non ne abbiamo bisogno; però, onorevole Cuccu, se lei si rivolge a me, come capita nel confronto, anche con espressioni dure, colorite, io le accetto e le rispondo, ma rivolgersi con i toni che voi stessi avete sottolineato non essere sempre utili né degni di un confronto politico - vi siete scandalizzati perché ho usato il termine "sceneggiata" con riferimento ad alcuni eccessi - appellando l'Assessore con il termine "allucinato", davvero, mi consenta, non è il caso.

L'Assessore non si può difendere perché non può intervenire continuamente, per cui rivolgiamoci all'Assessore o alla Giunta muovendo le critiche, anche le più dure, sollecitiamoli, stimoliamoli però manteniamo il confronto su toni ed espressioni pacate. L'Assessore ha fornito spiegazioni, si può dissentire, non è però il caso di andare oltre, e men che meno mi aspetto questo da lei, onorevole Cuccu, di cui ho sempre apprezzato i toni pacati riconoscendole stile e anche grande onestà intellettuale.

Sono intervenuto solo per richiamare a un confronto più sereno, come avete fatto bene anche voi quando da parte nostra, in qualche momento, si è ecceduto.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giacomo Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIACOMO (P.S.d'Az.). Presidente, io mi scandalizzo al posto di chi si è scandalizzato, perché molti, ascoltando le parole dell'assessore Cherchi si sarebbero dovuti preoccupare, perché le dichiarazioni su Sassari, ad esempio, sono di una gravità unica. L'Assessore, infatti, ha detto che una delibera del 2008 è stata manualmente corretta nel 2010, e facendo comunicare almeno a due sindaci, senza protocollo in entrata e in uscita, la correzione di quell'errore.

Voglio però ricordarvi che quella stessa delibera è stata notificata nel 2009 alla Regione, e poiché ha la stessa dicitura della delibera del 2008 ne consegue che la correzione non può essere avvenuta nel 2008.

Stiamo parlando di cose gravi. Io mi sarei preoccupato di questo: un falso in atto pubblico. Ma non è questa la battaglia che si vuole fare, però qualcuno di voi ci vuole entrare. Se ci entriamo, ci entriamo con tutti e due i piedi, perché è necessario fare chiarezza. Credo che il commissariamento, come lo ha prospettato lo stesso Assessore, dia una giustificazione abbastanza serena della procedura che è stata seguita. Forse, anzi sono sicuro che eviterà che miei cari amici, dico amici, corrano un rischio in modo diverso. Rischi non ce ne sono, la politica è un'altra cosa, e in questa sede deve essere la politica a prevalere.

Se le osservazioni sono queste, io non mi scandalizzerei troppo, mi preoccuperei che le cose, nei tre mesi del commissariamento, possano andare nel migliore dei modi, e che il ripristino degli organi preposti sia fatto con la giusta e assoluta serenità.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 4. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'articolo 4.

(Segue la votazione)

Prendo atto che la consigliera Barracciu ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Solinas Christian - Steri - Stochino - Vargiu - Zedda Alessandra.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Caria - Cocco Daniele - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Moriconi - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Artizzu - Capelli - Sanna Matteo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 66

votanti 62

astenuti 4

maggioranza 32

favorevoli 42

contrari 20

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dell'articolo 5. All'articolo 5 sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5 e dei relativi emendamenti:

Art. 5
Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il 1° gennaio 2011.

Emendamento soppressivo totale Uras - Sechi - Zedda Massimo - Ben Amara - Zuncheddu.

Articolo 5

L'articolo 5 è soppresso. (240)

Emendamento sostitutivo totale Maninchedda - Pittalis

Articolo 5

L'articolo 5 è sostituito dal seguente:

"Articolo 5. Entrata in vigore.

La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Sardegna (BURAS) con gli effetti finanziari nel rispetto della disposizione prevista dall'articolo 7, comma 3 della legge regionale n. 11 del 2006.". (503)

Emendamento soppressivo parziale Uras - Sechi - Zedda Massimo - Ben Amara - Zuncheddu

Articolo 5

Il comma 1 dell'articolo 5 è soppresso. (248).)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori.). Ritiro gli emendamenti numero 240 e 248, soppressivi totali, all'articolo 5, gli emendamenti numero 239 e 247, uguali, alla Tabella A, gli emendamenti numero 238 e 246, uguali, alla Tabella B, e gli emendamenti numero 237 e 245, uguali, alla Tabella C.

Su questa legge mi fa piacere sottolineare che, pur non entrando in vigore il 1° gennaio 2011, perché questo termine è ormai trascorso, approda all'approvazione finale sostanzialmente nel rispetto integrale dei termini previsti dal Regolamento consiliare per il suo esame, la sua discussione e l'approvazione. Questo dimostra intanto che l'opposizione non è un'opposizione strumentale, che l'opposizione non è stata un'opposizione ostruzionistica, che l'opposizione non ha voluto necessariamente far trascorrere il termine del 1° gennaio, ma semplicemente ha dovuto incominciare l'esame di questa manovra in ritardo rispetto ai tempi che la legge prevede, e non certo perché ci siamo attardati, onorevole Presidente, onorevoli Assessori, sul fronte delle riforme, ma perché voi, la vostra maggioranza, il vostro Presidente, vi siete attardati a superare una crisi politica che anche oggi si è manifestata non essere ancora di fatto superata, e che non verrà superata.

Non verrà superata perché c'è pochezza nella vostra azione amministrativa, non verrà superata perché voi siete poveri di idee, non verrà superata perché non avete né l'autorevolezza né il carisma né la prepotenza che avevano coloro che vi hanno preceduto, anche nella funzione prima, anche nella funzione della Presidenza della Regione, e tutto si potrà dire e su tutto si potrà discutere, ma l'autorevolezza interna ed esterna manifestata da quell'Esecutivo è un'autorevolezza che voi non riuscirete mai a raggiungere, non riuscirete mai a raggiungerla perché il difetto è all'origine.

Quella era una Giunta, era una maggioranza espressione dei sardi, quella non si era coperta dietro un simbolo "Berlusconi presidente", aveva messo la faccia con tutti i suoi limiti, con tutti i suoi spigoli caratteriali, con tutte le sue difficoltà di relazione, con un'autorevolezza a scommettere in proprio, come quello che facciamo sistematicamente in questi banchi quando difendiamo, discutiamo, ci dividiamo sugli argomenti che abbiamo in campo.

E, se succede che ci dividiamo, non è perché dobbiamo spartire qualche presidenza, qualche ente, qualche impiegato di qualche Ufficio di Gabinetto, ma se ci dividiamo è su come dobbiamo meglio organizzare la nostra iniziativa e su come dobbiamo meglio organizzare soprattutto l'istituzione autonomista, i rapporti con gli enti locali, il rapporto e la relazione con lo Stato, come cioè siamo Repubblica insieme agli altri, e come siamo Repubblica democratica.

Noi non ci dividiamo su questo, e non ci siamo divisi neppure quando eravamo in maggioranza, quando governavamo. Io ricordo battaglie infernali nel corso della discussione delle finanziarie, in cui spesso si esprimeva un voto palese persino di contrasto alla Giunta sui temi che abbiamo discusso anche oggi (su cui non mi troverò mai d'accordo con il collega Meloni), sul fatto che bisogna salvare il lavoro e i lavoratori togliendoli dalla condizione di precariato, sul fatto che non dobbiamo essere subalterni al pensiero unico di un'impresa che ti ricatta, non fa il suo dovere, non svolge la funzione sociale, chiede soldi pubblici, assume privilegi, e non è disponibile a essere patriottica come lo sono invece i lavoratori. Questo è il dato, su questo ci divideremo.

E ha ragione Lussu, questo lo dico perché è un principio che si può applicare, che non necessariamente si può leggere solo ed esclusivamente in funzione autonomista, si può leggere anche sotto altri profili, quando dice che "la nostra italianità è fatta più del sangue offerto, del sacrificio dato, piuttosto che della comunanza di interessi", perché molte volte noi abbiamo certa la percezione che non c'è comunanza di interessi tra noi e loro, anzi c'è una differenza notevole sugli interessi; la divisione che noi dovremmo fare fra un po' del consenso popolare sarà proprio su questo terreno, cioè chi gli interessi di questa Regione, di questo popolo, di questa comunità intende difendere sempre e comunque, e chi invece li sacrifica a un colore politico, a un'appartenenza partitica, a una sottomissione culturale; questo è il dato.

Questa finanziaria, io voterò contro, è debole e pasticciata perché purtroppo è dovuta partire con il piede sbagliato: noi abbiamo dovuto occupare quest'Aula per imporre alla Giunta regionale un atteggiamento combattivo nei confronti dello Stato. Uno Stato che non ci dà certezze non solo sul fronte delle entrate, sul diritto dei sardi ad avere pienamente, integralmente applicata la norma dello Stato che gli trasferisce la quota parte di risorse finanziarie che i sardi hanno versato all'erario e che gli compete, ma anche sul fronte delle spese perché patiamo i limiti alla spesa che sono ormai intollerabili, che ci impediscono di intervenire sulla crisi, di contrastare i fenomeni della disoccupazione e della povertà e di rilanciare la nostra economia.

Sul fronte delle entrate e sulle spese vi abbiamo dovuto costringere a un ragionamento. Era invece vostro compito impugnare la bandiera al posto nostro e difenderla, era compito vostro prendere quella bandiera e dire: "Noi su questa bandiera abbiamo giurato e siamo impegnati come voi e più di voi". Invece, avete presentato una finanziaria priva di anima, una semplice scrittura contabile che non affrontava e non risolveva neppure un problema; ed è quella bandiera che noi abbiamo messo in campo, e che ci ha consentito di richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica, delle forze sociali, che ha cambiato il registro di questa finanziaria che rimane povera, contabile, ragionieristica, priva di senso, ma che contiene almeno qualche cosa in più: l'attenzione nei confronti del nostro popolo che noi siamo riusciti a conquistare.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Presidente, intervengo perché il ritiro dell'emendamento numero 459 ha fatto decadere l'emendamento numero 502, presentato dai colleghi dell'opposizione, che puntava a modificare sostanzialmente il rapporto di comunicazione tra Giunta e Consiglio relativamente agli strumenti di bilancio.

Questi obiettivi, lo dico all'onorevole Sanna, sono stati già raggiunti negli emendamenti numero 15 e 16 all'articolo 1, e approvati, con cui noi abbiamo modificato il DAPEF ai sensi dell'articolo 43 della legge di contabilità che in larga misura già contiene ciò che l'emendamento proponeva. Ma faccio questa considerazione perché forse è opportuno anche rilevare i luoghi su cui si converge. L'emendamento numero 502, se si leggono gli emendamenti numero 15 e 16, trova soddisfatti questi obiettivi.

Un'altra annotazione sulle dichiarazioni recenti in merito alla natura di questa finanziaria. Ognuno giustamente dà i giudizi che ritiene opportuni, però rimangono alcuni fatti. Si è fatto riferimento alla capacità di rispondere al bisogno dei poveri. Io ricordo 60 milioni di euro della legge numero 20 andati in perenzione al 31 dicembre 2008, e ricordo che le uniche manovre di sostegno al reddito e di intervento nel sociale effettuate direttamente attraverso i comuni sono quelle presenti nella finanziaria 2009, confermate nella finanziaria 2010 e riconfermate nella finanziaria 2011. Non credo si possa dire che questa finanziaria non interviene rispetto al bisogno, visto che contiene due misure di utilizzo delle forze lavoro, oggi coperte da welfare, che fino a ieri erano inattive e che tutte le forze sociali ci hanno detto di utilizzare.

Non credo si possa dire che è una finanziaria da una parte snella e dall'altra troppo dilatata, però è la finanziaria che ha alcuni contenuti politici storici, visto che, per la prima volta, tratta la disciplina della continuità territoriali delle merci. Si dice: "Ma è solo un titolo"; non è solo un titolo. Per la prima volta non è vero che abbandona i comuni, visto che l'ammontare complessivo destinato ai comuni vede oltre il fondo unico ordinario, un fondo unico aggiuntivo, più 50 milioni per le opere immediatamente cantierabili che hanno una caratteristica, nell'emendamento presentato dall'opposizione e condiviso da noi, che privilegia moltissimo le piccole opere nei piccoli comuni.

E' la finanziaria che riapre il discorso non sulla formazione professionale, questa è una banalizzazione, ma sul sistema educazione-istruzione-formazione professionale; e, a differenza di quanto accadeva in altre circostanze, il piano relativo viene approvato dal Consiglio regionale, potrà essere verificato e discusso come abbiamo fatto col Piano sanitario regionale e quant'altro. Non credo si possa dire che è una finanziaria vuota, o di bandierine, quando si nota che la finanziaria istituisce per la prima volta nella storia una fiscalità di vantaggio non collocata nelle aree costiere. Si vuole e si eccepisce che quella norma può essere corretta, abbiamo detto che può essere corretta e rivista nel collegato come la si vuole, ci interessa che si comprenda che la dimensione sperimentale di quella norma nasce dalla volontà di valutarne e sperimentarne gli effetti finanziari. Ma non si può dire che è una bandierina, non lo si può dire!

Per quanto riguarda le questioni legate al precariato dobbiamo decidere definitivamente in che posizione ci poniamo. Io ho delle perplessità rispetto ad alcune cose che abbiamo approvato, ho delle perplessità, non le ho esplicitate; non le ho esplicitate perché mi risulta che in tutta Italia si dica che il precariato sta diventando una piaga sociale, mi risulta questo. Pertanto, in merito a una finanziaria che fa scelte anche coraggiose, bisogna decidere: o è una finanziaria da buttare alle ortiche, perché clientelare, o è una finanziaria coraggiosa perché dà stabilità a chi fino a oggi non riusciva neanche ad andare in banca a chiedere il mutuo perché non aveva una stabilità finanziaria.

Decidiamo quale delle due cose si sceglie, decidiamolo, decidiamo che valore diamo alle cose fatte insieme, decidiamo che valore diamo al fatto che stiamo varando i tirocini per i disoccupati e li stiamo incardinando in maniera rilevante in questa finanziaria; è un fatto clientelare questo? Sulle questioni finanziarie è una banalità aver detto che la Sassari-Olbia si fa con i soldi spettanti alla Sassari-Olbia? E' così difficile riconoscere che c'è stata una posizione dignitosa, unanime per impedire che il Governo potesse ritenere che la Sardegna su una strada statale voglia anche soltanto pensare di utilizzare fondi propri? E ancora; stamattina, quando si è discusso della Sassari-Olbia, alcuni colleghi non hanno notato un aspetto di quell'emendamento.

L'emendamento dice: "141 milioni di risorse liberate sono impegnate". Perché è stato fatto questo? I colleghi della Commissione bilancio lo sanno; perché il Governo nazionale il 30 luglio ha assunto con una delibera CIPE una decisione arbitraria, arbitraria, lo ribadisco, che consiste nella requisizione delle risorse liberate delle Regioni italiane. Ora le nostre risorse liberate sono nel nostro bilancio, non ce le può portare via nessuno, ribadire in legge che in quota parte vanno come nostro contributo su quella voce, significa dire al Governo nazionale: "Voi non ci toccate le risorse liberate"; è una banalità questa? Ancora. La battaglia che abbiamo fatto sui residui, insieme, confermata in questa finanziaria è una banalità? E' tutta acqua fresca?

Detto tutto questo si capisce perfettamente che ci sono parti che tutti dobbiamo recitare, però io chiedo una cosa: è possibile che la frontiera tra riformisti e conservatori non passi per le frontiere astratte, secondo me infondate, del bipolarismo italiano per ritrovarsi sulla natura dei problemi? Perché qui noi dovremo affrontare a breve - lo dico al collega Uras che su questo è veramente persona di buone letture - una questione centrale che è questa: chi lavora in Sardegna che disponibilità di sacrificio ha per far lavorare chi non lavora? Perché non è più possibile dire che chi lavora si arrangia e chi non lavora si arrangia, chi lavora tiene tutto quello che ha e chi non lavora non ha nulla.

Questa questione arriverà all'interno di quest'Aula. Inevitabilmente arriverà e toccherà anche noi. E non arriverà fra vent'anni, arriverà fra un anno; così come arriverà un'altra questione che è quella del costo del lavoro. L'accordo Fiat sta riproponendo, con un titolo antipatico, il problema delle "gabbie salariali", lo sta riproponendo in Italia e arriverà anche da noi; e se non affronteremo questi temi decisivi a breve verremo travolti dal contrasto sociale tra chi ha il lavoro e chi non ce l'ha. E non potremo neanche mantenere l'amministrazione regionale così dimenssionata perché non produce un incremento del PIL nel manifatturiero, che ci serve.

Su questi temi che cosa faremo? Continueremo a dire: "Io voto contro perché tu sei dell'altra parte" oppure ci troveremo d'accordo su alcune cose da fare? Questi sono i temi veri e anche i toni penso che debbano essere questi.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Onorevole Maninchedda, certo, ci sono problemi più ampi rispetto ai quali capire i punti di confronto che la politica e le istituzioni possono trovare fra conservatori e riformisti. A dire la verità proprio lei si era impegnato, in questa finanziaria, verso l'obiettivo di tentare di ridurre quella divaricazione enorme che si è creata nei mesi scorsi nei rapporti politici fra opposizione e maggioranza; una divaricazione che non è stata frutto della nostra fantasia, ma che si è incardinata su una questione enorme: la questione morale che ha investito la Giunta e il suo Presidente nella prima parte di questa legislatura. E' ovvio che fino a quando non ci sarà chiarezza anche solo l'ombra su una sfera così delicata di poteri pubblici genera divaricazione.

Ovviamente è opportuno che questi spazi si ricompongano. E come si possono ricomporre? Io credo che l'esercizio esasperato di una vecchia logica populista e clientelare non aiuta ad avvicinare il terreno del confronto tra riformisti e conservatori, se poi questa distinzione ha ancora un valore. Secondo me la politica si distingue fondamentalmente, in tempi moderni, tra chi capisce che la politica ha un senso se si genera un orizzonte e chi, invece, ha la parabola del proprio orizzonte che scende sul contingente e quindi si accontenta di manipolare le poche cose che sono certe e che sono state già realizzate senza muovere grandi itinerari.

Dico questo con consapevolezza perché, è vero, noi abbiamo affrontato il problema del lavoro, ma quello del lavoro è un problema complesso. Ci sono i cassintegrati che fanno fatica ad andare avanti, ci sono quelli che hanno perso il lavoro e sono in mobilità, ci sono quelli che hanno perso il lavoro perché sono autonomi e non hanno niente, poi c'è un'infinità di uomini e donne in questa Sardegna che non ha mai lavorato, ma la risposta a questa marea di persone che in questo momento, in queste ore, è sempre in continua crescita non può essere quella che emerge dai dati della Banca d'Italia sugli ultimi fenomeni che avvengono in Sardegna, dove l'occupazione diminuisce nell'industria, stagna nei servizi, diminuisce in agricoltura, ma aumenta nella pubblica amministrazione. Se questo è un elemento tendenziale io mi preoccupo perché capisco che non c'è un orizzonte.

Come, per esempio, non ci siamo cimentati per nulla nell'indagare insieme sul fatto che può essere la finanziaria il luogo dove si sperimenta l'esistenza o la creazione di nuovi lavori, di nuove professionalità, dove si stimola la fantasia imprenditoriale di giovani, di persone disoccupate o di persone che non hanno mai lavorato, al fine della creazione di nuovo lavoro. Non ne abbiamo parlato. I canoni sono quelli: piccoli ritocchi. D'altra parte il precariato rimarrà sempre un problema fino a quando non troveremo nuovi sbocchi.

Ora, è anche vero, onorevole Maninchedda, che il suo tentativo, giusto e anche apprezzabile, di cercare di comporre nel corso di questa finanziaria la divaricazione in atto, al di là del consuntivo che ognuno fa, non ha ottenuto un grande risultato. Non ha ottenuto un grande risultato perché può darsi che in base alla norma sulla trasparenza la gestione delle risorse effettivamente manovrabili in questo bilancio, oberato dal 50 per cento di spesa sanitaria, dalle spese obbligatorie e da quant'altro, non è stata rimessa alla decisione di quest'Aula.

Ciascuno di voi non sa se la partita più importante per la quale si è battuto verrà attuata. Non lo sa, anzi secondo me ha la ragionevole certezza che non verrà attuata perché le scelte non le abbiamo fatte noi ma dovranno essere fatte: allora non sarebbe più serio nei confronti dei sardi dire che la torta è più piccola, che non si può affrontare tutta questa marea di questioni e che decidiamo di fare due, tre, quattro cose condivise ma vere? La distanza tra i conservatori e i riformisti in questo modo si sarebbe accorciata enormemente. Così come si sarebbe accorciata se si fosse fatta una scelta di fondo perché, da vecchio militante in associazioni di impegno sociale, ho la percezione che la nostra soddisfazione, la mia soddisfazione sarebbe diecimila volte superiore nel sapere di aver sopperito alla disperazione di una famiglia piuttosto che, nel mio provvisorio benessere, aver garantito un campionato di calcio o una trasferta in più a chi già sta bene.

C'è un bisogno più alto. Nessuno di noi si è posto oggi la sfida di chiedersi, dopo aver individuato un bisogno, se è possibile che ce ne sia uno più in alto. E, soprattutto, in relazione al fatto che quella torta non soddisferà forse né gli uni né gli altri!

Il realismo della politica consiste nel decidere le cose per vederne gli effetti. All'amico Maninchedda voglio dire che è capitato a noi in altre occasioni e adesso spetta a voi. Prendo atto delle cose che lei ha detto. Abbiamo delle opinioni diverse e indichiamo sufficienze e insufficienze diverse, ma voi da oggi in poi avete l'onere del risultato sui fatti. Noi abbiamo un onere più leggero, abbiamo solo quello dell'accertamento di una ragionevole previsione che vi abbiamo appalesato. Avremo i luoghi nei quali verificare queste cose.

Ma la politica mantiene ancora, secondo voi, anche una funzione cosiddetta maieutica, cioè la capacità di darci degli insegnamenti per cui se una cosa è stata fatta male l'anno prossimo ci confronteremo senza spirito polemico e diremo: "Avevate ragione, forse questo non ha prodotto l'effetto voluto". Saremo capaci di rimetterci in discussione? No, perché la cultura politica prevalente, il frontismo esasperato, l'incapacità davvero di mettere il bisogno delle persone al centro ci impedisce anche di riconoscere i limiti dei nostri pensieri.

In merito quindi all'emendamento numero 502, onorevole Maninchedda, se una cosa va nella direzione di una maggiore limpidità e trasparenza rispetto a quello che è stato già fatto positivamente io l'accetto. I tecnicismi molte volte soffocano la nostra capacità di migliorarci e, allora, sarebbe stato un esercizio più utile fare una riflessione in più, rimettere a posto le cose in maniera che non si sovrappongano, ma si integrino nella direzione di ottenere di più.

Poi c'è ancora un altro aspetto che mi preoccupa, colleghi, e che interessa voi; se il 30 del mese scorso la Giunta regionale adotta un atto su quella materia che ha prodotto già tanti guai sul piano della responsabilità pubblica e dell'immagine della Sardegna al nostro Presidente, una delibera che rimette in piena discrezionalità...

PRESIDENTE. Onorevole Sanna, il tempo a sua disposizione è terminato.

Per esprimere il parere sull'emendamento numero 503 ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Si esprime parere favorevole.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. La Giunta esprime parere conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 503. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame della Tabella A.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Alla Tabella A sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo degli emendamenti:

Emendamento soppressivo totale Uras - Sechi - Zedda Massimo - Ben Amara - Zuncheddu

Tabella A

La tabella A è soppressa. (239)

Emendamento soppressivo parziale Uras - Sechi - Zedda Massimo - Ben Amara - Zuncheddu

Tabella A

La tabella A è soppressa. (247).)

PRESIDENTE. Ricordo che gli emendamenti numero 239 e 247 sono stati precedentemente ritirati.

E' iscritto a parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). La Tabella A riguarda i fondi regionali speciali di parte corrente per nuovi oneri legislativi. Presidente, ho letto con attenzione il resoconto della sua conferenza stampa di fine anno e anch'io sono convinto che dovremmo dedicarci ad una produzione legislativa significativa. Penso, onorevole Maninchedda, che una parte delle disposizioni di legge che dovremmo discutere da subito, ma la faccio breve, sia proprio quella il cui esame, con un ordine del giorno, abbiamo affidato alla prima Commissione: l'avvio delle riforme; e richiamo, quindi, la maggioranza e noi stessi a definire la migliore organizzazione di quella Commissione in funzione del compito che tutti unitariamente le abbiamo voluto dare.

Riforme non come le intende il Presidente del Consiglio dei Ministri: abbattere le leggi, cancellare l'ordinamento, sregolare la vita del cittadino, togliere certezza di diritto e consegnare il Paese alla barbarie, non vuol dire questo, vuol dire altro. Nel nostro caso specifico, vuole anche dire che non assumiamo le ricette che vengono confezionate dagli altri; come tutti sanno infatti un bicchiere di vino rosso nella tradizione popolare fa buon sangue, ma se lo diamo al cirrotico lo avveleniamo!

In materia di lavoro, in materia di economia alcuni che hanno pensato bene per casa propria, hanno pensato malissimo per la casa degli altri e le conseguenze che noi paghiamo, badate, sono frutto di arricchimenti sproporzionati, di egoismi senza fine che si sono esercitati e si esercitano in altre parti di questo Paese, in altre parti di questo mondo, quotidianamente.

E' vero che noi dobbiamo pensare a dividere meglio, ed è vero che il richiamo che noi facciamo a noi stessi è giusto pretenderlo anche dagli altri. Quando un grande imprenditore che è stato abbondantemente foraggiato dal risparmio generale di questo Paese, dalla capacità di consumo di questo Paese e dalle risorse finanziarie che costituiscono l'erario di questo Paese dice: "O è così o è pomì, se vi va bene è questo, sennò me ne vado in Canada", noi gli dobbiamo chiedere lo stesso livello di patriottismo che chiediamo al povero alpino o a quello della Brigata Sassari che va a difendere i suoi privilegi! Questa è la vergogna! E io non ci riderei su questo, da quelle parti è vergognoso che ci ridiate!

E' vergognoso per la memoria di quei soldati che non vendono al Canada la propria vita, la sacrificano per i vostri interessi, per le vostre comodità e lo fanno credendoci! Il fatto che voi ci ridiate è una vergogna per il vostro partito e per lo schieramento politico a cui appartenete! Lo dico a lei, onorevole Piras, lo dico a lei, assessore Cherchi, perché quelli sono morti e quando noi ci alziamo qua per quel minuto di raccoglimento lo facciamo perché hanno difeso l'Italia e un super imprenditore "a maglioncino" dovrebbe avere lo stesso rispetto che hanno quei soldati per questa terra e per questo Stato e non fare minacce, e non dire che i suoi profitti valgono più della vita degli altri, perché verrà spazzato via prima o poi come vengono spazzati via tutti gli impiegati che si asservono a interessi che cercano di costruire anche per se stessi.

Noi non abbiamo più il capitalismo così come l'abbiamo conosciuto. Il capitalismo prima era fatto di capitalisti e dai capitalisti. Oggi è fatto dai burocrati delle grandi compagnie, ed è fatto dai burocrati che distruggono gli equilibri di questo mondo, che lo violano sistematicamente, lo violentano in modo cinico, assistiti come sono anche dal danaro del pover'uomo che lo mette a disposizione per le sue speculazioni attraverso il suo piccolo risparmio. Questo è un mondo che ha perso il senso di sé stesso, e tutti a codazzo a dire: "Ma sì, ha ragione, ma è vero, ma un imprenditore…, ma come mai…, ma è l'investimento…", ma quale investimento? Ma di chi è il danaro?

C'è un bellissimo libretto, lo consiglio a lei, onorevole Piras, è intitolato "L'economia della truffa" ed è stato scritto, ormai diversi anni fa, da un grande economista americano, sicuramente non era un bolscevico, che si chiamava Galbraith e che partecipò attivamente alla costruzione di una nuova economia che sicuramente aveva in sé le regole della vittoria, tant'è che ha vinto rispetto all'economia pianificata. Era un'economia però dove le imprese e l'imprenditore svolgevano una funzione sociale, erano legati al territorio, garantivano sviluppo, ed erano più patrioti dei soldati che morivano per difendere quell'impresa, per difendere quella terra. Io mi vergogno di avere un simile concittadino e spero che, piuttosto che rimanere qua, vada non in Canada, ma da qualunque altra parte.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Capelli. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, durante l'arco di una discussione di una finanziaria ci sono indubbiamente dei momenti di "stanca", dei momenti di distrazione, dei momenti in cui si consumano dei copioni già scritti, e ci sono dei momenti di in cui invece bisogna saper seguire le parole degli altri. Io ho seguito con molta attenzione, con molto piacere, e sono contento di essere presente oggi in Aula, a tarda ora, perché credo di aver assistito all'inizio di una discussione tra consiglieri regionali all'altezza del ruolo; consiglieri che, meglio di me, hanno espresso dei concetti, mi permetteranno i colleghi di ribadirlo, che sto cercando di portare alla loro attenzione ormai da diverso tempo in quest'Aula. Poichè conosco l'onestà intellettuale dei tre colleghi che mi hanno preceduto poc'anzi, ad iniziare dall'onorevole Maninchedda, e a seguire di Gian Valerio Sanna e del collega Uras, vorrei chiedere al collega Maninchedda di andare fino in fondo, se ci ascoltiamo, se vogliamo continuare a parlare in questi termini, con questi toni, con questi contenuti.

Che cosa significa andare fino in fondo per me? Collega Maninchedda, lei ha fatto un esame di questa finanziaria che io condivido in toto; però la invito a riflettere sul fatto che tutte le norme, i commi, le iniziative, per certi versi anche importanti e storiche che sono presenti in questa finanziaria oggi, sono state inserite da emendamenti dell'Aula, da emendamenti trasversali dell'Aula, e non sono stati frutto di discussione su una proposta venuta all'attenzione dell'Aula da parte della Giunta, della maggioranza, o di una parte di essa. Ha un significato questo? Ha un'importanza?

Aggiungo, noi abbiamo già portato avanti azioni rilevanti nel campo del welfare, nel campo del lavoro e della creazione di sistemi di incentivazione al reddito anche nella passata finanziaria, che abbiamo consegnato all'Esecutivo per la loro attuazione. Abbiamo tempo, io ho tutta la notte a disposizione, anche la giornata di domani e le seguenti, aspetto pertanto una sua valutazione se quelle iniziative sono state correttamente e fino in fondo poste in essere; se sono state poste in essere ne prenderò atto, in caso contrario chiederei a lei di spiegarmi il perché non sono state poste in essere. Quanti di noi si sono ascoltati, oggi, in questi momenti, nel corso delle interlocuzioni. Io ho visto sbuffare, perché qualche collega ha chiesto in questa fase la parola per dire cose importanti, che si devono dire in un'Assemblea legislativa.

In un'Assemblea legislativa non si può soltanto passare il tempo, non si può partecipare soltanto quando devo comprare il portone nuovo della Chiesa sotto casa, l'Assemblea legislativa in questa fase storica del nostro Paese, della nostra Regione, ha il peso, la responsabilità della riforma, del cambiamento, della risposta al lavoro, della credibilità che deve riconquistare. Per fare queste riflessioni, collega Sanna, che io condivido, lei lo sa (sono parole che abbiamo già usato in quest'Aula), dobbiamo prima di tutto essere credibili.

Perché stiamo dicendo queste cose? Io per esempio in questo momento le sto dicendo a lei e agli altri colleghi, e non mi interessa che queste parole possano essere riportate dalla stampa, o che escano da quest'Aula, io voglio riconquistare la credibilità personale, e voglio credere in lei. Dobbiamo iniziare a crederci. E allora per fare questo, sappiamo benissimo, se siamo sinceri fino in fondo, se pensiamo davvero agli altri e non a noi stessi, e correggetemi su questo, vi prego, nel ragionamento, aiutatemi a cambiare se non è così, dobbiamo cambiare i riferimenti, dobbiamo cambiare il metodo, dobbiamo cambiare ciò che non si può ascoltare, e chi non ci può ascoltare.

Dobbiamo avere il coraggio di iniziare una rivoluzione democratica all'interno del Consiglio, dobbiamo avere il coraggio di iniziare a pensare che siamo già gratificati per gli anni a venire, e quindi spendiamoci per gli altri, anche se questo ci costerà qualcosa. Non sempre poi l'assenso e il silenzio portano buoni frutti, a volte sì, anche oggi è successo, alcune fasi di silenzio forse sarebbero state più opportune della parola, ma a volte dobbiamo avere il coraggio di assumerci la responsabilità di essere qui, di finire la serata, per dire: "Ho fatto qualcosa per quella famiglia", e pazienza se una squadra andrà un po' meno fuori a partecipare a un campionato, quella è una priorità, è una scelta, anche se cerchiamo e abbiamo la possibilità di fare ambedue le cose.

Ma, prima di tutto, per fare queste scelte dobbiamo essere credibili. E noi che cosa facciamo per gli altri? Quanti tra di noi si ascoltano, quanti di noi sono disponibili a mettersi in gioco, perché mettersi in gioco vuol dire, in questo sistema rivoluzionario, perdere posizioni di privilegio. E quali sono le nostre posizioni di privilegio tanto ricercate? Sono posizioni di potere, di gestione di clientela, di gestione di quel bisogno a cui noi cerchiamo di dare risposta, e invece privilegiamo l'interinale al concorso, più gestibile, più dipendente, più politicamente gestibile.

Allora se siamo sinceri, e io voglio esserlo, e voglio confrontarmi in questa finanziaria, con un po' di critica, con un po' di giochi di palazzo, un po' anche con la ricerca di piccole rivalse (poi le facciamo pagare sempre agli altri, mica le paghiamo noi, rivalse tra di noi che pagano gli altri), abbiamo comunque fatto quegli interventi che ha rimarcato il collega Maninchedda, li abbiamo fatti perché ci abbiamo creduto, e crediamo anche nella sperimentazione. Mi dispiace che la Giunta non abbia accolto per esempio un suggerimento di sperimentazione, e anche in questo caso m'interessa poco che si sappia fuori, ma è stato scorrettissimo l'atteggiamento della Giunta sull'emendamento nel quale si proponeva di imporre un'imposta di scopo sugli utili che le aziende fanno in Sardegna sulle energie rinnovabili.

Per intenderci, si chiedeva a Sorgenia di pagare 1 milione di euro dei 60 milioni di euro di utile che ricava in Sardegna dalle energie rinnovabili, non si tassava l'impresa. E l'impegno della Giunta in Commissione è stato che, poiché l'emendamento aveva un fine che la Giunta medesima condivideva, si sarebbe studiato come renderlo possibile. Invece non avete fatto nulla, non vi siete impegnati perché il consigliere regionale non ha l'Ufficio studi a disposizione per fare una legge ammissibile. Non c'è!

Avete preso l'impegno e lo avete trasgredito! Come può nascere la fiducia tra le parti politiche in questo modo? Non nasce. La poca fiducia che c'è si cerca di farla sopravvivere grazie agli interventi che sono stati fatti in quest'Aula e io sono grato al collega Maninchedda, al collega Gian Valerio Sanna e al collega Uras perché accettano finalmente tutti insieme di confrontarsi su questi argomenti che sono attinenti alla dignità umana e degni di un rappresentante politico del popolo.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Presidente, poiché mi sembra che il confronto in Aula in questi giorni non sia mancato, se non ci sono altri iscritti a parlare dopo di me io rinuncio.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Porcu.

Metto in votazione la Tabella A. Chi la approva alzi la mano.

(E' approvata)

Passiamo all'esame della Tabella B.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Alla Tabella B sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo degli emendamenti:

Emendamento soppressivo totale Uras - Sechi - Zedda Massimo - Ben Amara - Zuncheddu

Tabella B

La tabella B è soppressa. (238)

Emendamento soppressivo parziale Uras - Sechi - Zedda Massimo - Ben Amara - Zuncheddu

Tabella B

La tabella B è soppressa. (246).)

PRESIDENTE. Ricordo che gli emendamenti numero 238 e 244 sono stati precedentemente ritirati.

Poiché nessuno è iscritto a parlare, metto in votazione la Tabella B. Chi la approva alzi la mano.

(E' approvata)

Passiamo all'esame della Tabella C.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Alla Tabella C sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo degli emendamenti:

Emendamento soppressivo totale Uras - Sechi - Zedda Massimo - Ben Amara - Zuncheddu

Tabella C

La tabella C è soppressa. (237)

Emendamento soppressivo parziale Uras - Sechi - Zedda Massimo - Ben Amara - Zuncheddu

Tabella C

La tabella C è soppressa. (245)

Emendamento modificativo Cucca - Manca - Meloni Valerio - Sabatini

Tabella C

Nella tabella C

Rubrica 05 - Ambiente

"LR 22/05 - Protezione dell'ambiente dai pericoli derivanti dall'amianto. UPB S04.06.003, CAPITOLO SC04.1318 l'importo relativo all'annualità 2011 è modificato in "1000".

Copertura finanziaria:

in aumento

UPB S04.06.003 Protezione dell'ambiente dai pericoli derivanti dall'amianto.

Anno 2011 euro 400.000

Anno 2012

Anno 2013

Per incrementare il capitolo SC04.1318

In diminuzione

UPB S08.01.002 FNOL - parte corrente.

Anno 2011 euro 400.000

Anno 2012

Anno 2013

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 2 della tabella A allegata al DL finanziaria. (385)

Emendamento sostitutivo parziale Giunta regionale

Tabella C

11 - Pubblica istruzione

Gli importi relativi alla sottoelencata UPB sono così sostituiti:

ESTREMI ED OGGETTO DEI PROVVEDIMENTI RAGGRUPPATI PER ORGANI AMMINISTRATIVI:

L.R. 9/10 - Fondazione Andrea Parodi

UPB S03.01.003

Capitolo SC03.0023/P

2011 80

2012 40

2013 40

L.R. 8/10 art. 5 - Premio letterario Salvatore Cambosu

UPB S03.02.005

Capitolo SC03.0357

2011 100

2012 100

2013 100

Copertura finanziari:

in aumento

UPB S03.01.003

Tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale - spese correnti

2011 € 80.000

UPB S03.02.005

Interventi per manifestazioni e attività culturali

2011 € 100

2012 € 100

2013 € 100

In diminuzione

UPB S03.01.004

Investimenti per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale

2011 € 180.000

UPB S05.04.003

Interventi per manifestazioni e attività di spettacolo

2012 € 100

2013 € 100. (46)

Emendamento sostitutivo parziale Giunta regionale.

Tabella C

12 - Sanità

La disposizione normativa di cui alla sottoelencata UPB è sostituita come segue:

ESTREMI ED OGGETTO DEI PROVVEDIMENTI RAGGRUPPATI PER ORGANI AMMINISTRATIVI:

L.R. 3/03, art. 15, c. 16 e art. 9, c. 11 L.R. 1/2006 - Attività di recupero detenuti e soggetti sottoposti ad esecuzione penale

UPB S05.03.009

Capitolo SC05.0734

2011 1.400

2012 1.500

2013 1.500

Copertura finanziaria

In aumento

UPB S05.03.009

Interventi vari nel settore socio-assistenziale - Parte corrente

2011 100.000

In diminuzione

UPB S01.03.010

Interventi da realizzarsi mediante strumenti di programmazione negoziata e PIA

2011 100.000. (47)

Emendamento aggiuntivo Giunta regionale.

Tabella C

06 - Agricoltura

E' inserita la disposizione normativa di cui sotto:

ESTREMI ED OGGETTO DEI PROVVEDIMENTI RAGGRUPPATI PER ORGANI AMMINISTRATIVI:

L.R. 15/10, art. 23, c. 5 - Disposizioni in materia di agricoltura.

UPB S06.04.005

Capitolo SC06.0951

2011 0

2012 0

2013 0. (48)

Emendamento all'emendamento numero 48 aggiuntivo Giunta regionale

Tabella C

03 - Programmazione

Gli importi relativi alle disposizioni di cui sotto sono sostituiti come segue (in grassetto le modifiche):

ESTREMI ED OGGETTO DEI PROVVEDIMENTI RAGGRUPPATI PER ORGANI AMMINISTRATIVI:

L.R. 24/99, art. 10 - Risorse per la contrattazione per il personale e il personale dirigente dell'Ente Foreste.

UPB S04.08.007

Capitolo SC04.1919 (1)

2011 1.0800

2012 800

2013 0

Capitolo SC04.1919 (2)

2011 500

2012 ---

2013 ---

Copertura finanziaria

In diminuzione

UPB S08.01.003

Fondo nuovi oneri legislativi in conto capitale

Mediante utilizzo della riserva di cui alla voce 1 della tabella B allegata alla legge finanziaria

In aumento

UPB S04.08.007

Finanziamenti a favore dell'Ente foreste. (480).)

PRESIDENTE. Ricordo che gli emendamenti numero 237 e 245 sono stati precedentemente ritirati.

Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Si esprime parere contrario sull'emendamento numero 385, si esprime invece parere favorevole sugli emendamenti numero 46, 47, 48 e 480.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessoredella programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. La Giunta esprime parere conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare, metto in votazione l'emendamento numero 385. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 46. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 47. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione la Tabella C. Chi la approva alzi la mano.

(E' approvata)

Metto in votazione l'emendamento numero 480, emendamento all'emendamento numero 48. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 48. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame della Tabella D.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Alla Tabella D sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo degli emendamenti:

Emendamento soppressivo totale Uras - Sechi - Zedda Massimo - Ben Amara - Zuncheddu

Tabella D

La tabella D è soppressa. (236)

Emendamento soppressivo parziale Sanna Giacomo - Dessì - Maninchedda - Planetta - Solinas Christian

Tabella D

Nella tabella D, quadro della spesa per la funzione 11 - Pubblica Istruzione, la riduzione per l'anno 2011 dell'UPB S03.02.005 capitolo SC03.0351 è soppressa.

Copertura finanziaria

In aumento UPB S03.02.005

2011 60.000

2012 ---

2013 ---

Per incrementare il capitolo SC03.0351

In diminuzione

UPB S08.01.004 (somme per le quali sussiste l'obbligo di pagare)

2011 60.000

2012 ---

2013 ---

Mediante riduzione del capitolo SC08.0045. (421)

Emendamento soppressivo parziale Sanna Giacomo - Dessì - Maninchedda - Planetta - Solinas Christian

Tabella D

Nella tabella D, quadro della spesa per la funzione 11 - Pubblica Istruzione, la riduzione per l'anno 2011 dell'UPB S03.01.003 capitolo SC03.0027 è soppressa.

Copertura finanziaria

In aumento UPB S03.01.003

2011 100.000

2012 ---

2013 ---

Per incrementare il capitolo SC03.0027

In diminuzione

UPB S08.01.004 (somme per le quali sussiste l'obbligo di pagare)

2011 100.000

2012 ---

2013 ---

Mediante riduzione del capitolo SC08.0045. (422)

Emendamento soppressivo parziale Sanna Giacomo - Dessì - Maninchedda - Planetta - Solinas Christian

Tabella D

Nella tabella D, quadro della spesa per la funzione 11 - Pubblica Istruzione, la riduzione per l'anno 2011 dell'UPB S02.01.009 capitolo SC02.0163 è soppressa.

Copertura finanziaria

In aumento UPB S02.01.009

2011 150.000

2012 ---

2013 ---

Per incrementare il capitolo SC02.0163

In diminuzione

UPB S08.01.004 (somme per le quali sussiste l'obbligo di pagare)

2011 150.000

2012 ---

2013 ---

Mediante riduzione del capitolo SC08.0045. (423)

Emendamento all'emendamento numero 49 aggiuntivo Vargiu - Cappai

Tabella D

Nella seguente rubrica è apportata la seguente modifica

Rubrica 04 - enti locali

LR 28/72 - Partecipazione delle Associazioni di Amministratori locali alla programmazione

S01.06.001 - SC01.1077

anno 2011 euro 200 (+70)

Copertura finanziaria

In aumento

S01.06.001 - SC01.1077

anno 2011 euro 100.000

In diminuzione

S08.01.002 - FNOL parte corrente

anno 2011 euro 100.000

mediante corrispondente riduzione della voce 2 della tabella A allegata al disegno di legge finanziaria. (498)

Emendamento sostitutivo parziale Giunta regionale

Tabella D

"02 - Affari generali

Gli importi relativi alle disposizioni di cui sotto sono sostituiti come segue (in grassetto le modifiche):

ESTREMI ED OGGETTO DEI PROVVEDIMENTI RAGGRUPPATI PER ORGANI AMMINISTRATIVI:

L.R. 1/09 articolo 1 comma 19 - Progetto SIBAR

UPB S02.04.012

Capitolo SC02.1175

2011 1.500 (- 1.000)

2012 2.500

2013 0. (49)

Emendamento all'emendamento numero 425 sostitutivo totale Giunta regionale

Tabella D

"08 - Lavori Pubblici

Gli importi relativi alle disposizioni di cui sotto sono sostituiti come segue (in grassetto le modifiche):

ESTREMI ED OGGETTO DEI PROVVEDIMENTI RAGGRUPPATI PER ORGANI AMMINISTRATIVI:

L.R. 3/08 - articolo 9 comma 2 e art. 4 c. 17 L.R. 1/09 - Contributo straordinario all'ENAS.

UPB S07.07.002

Capitolo SC07.0789

2011 13.000 (- 4.000)

2012 0 (- 17.000)

2013 0 (- 17.000)

In diminuzione

UPB S01.03.010

Interventi da realizzarsi mediante strumenti di programmazione negoziata e PIA

2011 euro 3.000.000

In aumento

UPB S07.07.002

Finanziamenti a favore degli enti strumentali competenti in materia di risorse idriche e per il servizio idrico integrato - Parte corrente.

2011 euro 3.000.000. (488)

Emendamento sostitutivo parziale Manca - Caria - Sabatini - Cucca - Cuccu - Solinas Antonio

Tabella D

"08 - Lavori Pubblici

L.R. 3/08 - art. 9, c.2 e L.R.1/09 - art. 4, c. 17 - Contributo straordinario all'ENAS.

UPB S07.07.002

Capitolo S07.0789

2011 15.000 (- 2.000)

Copertura finanziaria

In aumento

2011 euro 5.000.000

FNOL - parte corrente. (425)

Emendamento sostitutivo parziale Giunta regionale

Tabella D

10 - Lavoro

Gli importi relativi alle disposizioni di cui sotto sono sostituiti come segue (in grassetto le modifiche):

ESTREMI ED OGGETTO DEI PROVVEDIMENTI RAGGRUPPATI PER ORGANI AMMINISTRATIVI:

L.R. 8/97, articolo 32 - Finanziamenti ad enti ed organismi cooperanti nel settore della sicurezza sociale

UPB S05.03.005

Capitolo SC05.0612

2011 1.100 (0)

2012 1.100 (0)

2013 1.100 (0)

Copertura finanziaria

In diminuzione

UPB S03.01.004

Investimenti per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale

2011 100.000

UPB S08.01.004

Somme per le quali sussiste l'obbligo a pagare

2012 100.000

2013 100.000

In aumento

UPB S05.03.005

Finanziamento per attività socio-assistenziali

2011 100.000

2012 100.000

2013 100.000. (51)

Emendamento sostitutivo parziale Giunta regionale

Tabella D

11 - Pubblica istruzione

Gli importi relativi alle disposizioni di cui sotto sono sostituiti come segue (in grassetto le modifiche):

ESTREMI ED OGGETTO DEI PROVVEDIMENTI RAGGRUPPATI PER ORGANI AMMINISTRATIVI:

L.R. 7/10 - Fondazione Giorgio Asproni

UPB S03.01.003

Capitolo SC03.0023/P

Anno 2011 100 (+20)

Anno 2012 40 (- 40)

Anno 2013 40 (- 40)

Copertura finanziaria

In aumento

UPB S03.01.003

Tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale - spese correnti

2011 € 20.000

In diminuzione

UPB S03.01.004

Investimenti per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale.

2011 euro 20.000. (50)

Emendamento aggiuntivo Espa - Sabatini - Cuccu - Bruno - Uras - Salis - Barracciu - Porcu

Tabella D

La disponibilità del capitolo SC02101 UPB S02.01.006 è integrata con una quota aggiuntiva di euro 1.000.000 (integrazione scolastica - finanziamenti a Comuni e Province).

Copertura finanziaria

In aumento

Euro 1.000.000

In diminuzione

FNOL

Euro 1.000.000. (184).)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Sechi. Ne ha facoltà.

SECHI (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, l'emendamento numero 236 è ritirato.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.

MANINCHEDDA (P.S. d'Az.), relatore di maggioranza. Si esprime parere favorevole sugli emendamenti numero 421, 422, 423, 49, 50 e 51, 498 e 488 . Si esprime invece parere contrario sugli emendamenti numero 425 e 184.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessoredella programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. La Giunta esprime parere conforme a quello del relatore.

Poiché nessuno domanda di parlare sull'emendamento numero 421, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 422. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 423. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 498. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 49. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 488. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 425.

Ha domandato di parlare il consigliere Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANCA (P.D.). Presidente, non vorrei disturbare, ma vorrei riallacciarmi a ciò che ha detto l'onorevole Maninchedda sulla collaborazione, sulla sensibilità che bisogna avere rispetto alle diverse esigenze. Ebbene, dopo aver ragionato di dialogo, di costruzione dei rapporti il relatore della Commissione esprime un parere contrario su un emendamento che tratta un problema portato all'attenzione di questo Consiglio, non dalla Giunta regionale sicuramente, ma in Commissione dai proponenti di un emendamento diverso nel quale è stata modificata soltanto la cifra, 5 milioni di euro. Chiaramente si dà il parere contrario, e la Giunta non interviene per dire che oggettivamente è una cosa assolutamente sbagliata!

PRESIDENTE. Scusate, l'emendamento numero 488 è un sostitutivo totale dell'emendamento numero 425 che, pertanto, decade.

Ha domandato di parlare l'Assessoredella programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Forse non si è inteso che la Giunta ha già risposto, sostanzialmente, alla sollecitazione contenuta nell'emendamento numero 425, pur con un minore importo, inserendo un incremento di risorse come contributo straordinario all'ENAS.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 51. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 50. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione la Tabella D. Chi la approva alzi la mano.

(E' approvata)

Metto in votazione l'emendamento numero 184.

Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ESPA (P.D.). Presidente, probabilmente non devo aver curato bene i rapporti, al fine di spiegare al meglio il senso di questo emendamento, visto il parere negativo del relatore e della Giunta; forse ho avuto modo di parlarne con alcuni colleghi.

L' emendamento riguarda un'integrazione di 1 milione di euro al fondo (pari a 5 milioni di euro) utilizzato dall'Assessore della pubblica istruzione per i finanziamenti ai comuni e alle province al fine di favorire l'integrazione scolastica per le persone con disabilità. Noi abbiamo bisogno di 5 milioni di euro che stiamo spendendo anche bene, c'è stata una delibera recente in materia. I comuni e le province hanno avuto in realtà una riduzione del finanziamento pro capite e, di conseguenza, le persone hanno meno assistenza.

In conclusione, poiché non voglio un parere negativo su questo emendamento, lo ritiro ripromettendomi di ripresentarlo nel collegato alla finanziaria, con l'intento, se siamo d'accordo, di discutere il problema approfonditamente. Questi finanziamenti ai comuni e alle province consentono di fornire un servizio che funziona, come ho già detto anche l'ultima delibera è stata fatta bene, probabilmente bisogna mettere un vincolo alle province e ai comuni di non utilizzare i fondi regionali per coprire altri tipi di spesa ma di mantenere lo "storico" su questa spesa.

PRESIDENTE. Sospendo la seduta e convoco una Conferenza dei Presidenti di Gruppo.

(La seduta, sospesa alle ore 21 e 14, viene ripresa alle ore 21 e 24.)

Votazione del passaggio all'esame degli articoli del disegno di legge: "Bilancio di previsione per l'anno 2011 e bilancio pluriennale per gli anni 2011-2013" (220/A)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la votazione sul passaggio all'esame degli articoli del disegno di legge numero 220/A.

Poiché nessuno domanda di parlare, procediamo alla votazione.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del passaggio all'esame degli articoli.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Cuccureddu, Dedoni, Fois e Vargiu hanno votato a favore e che il consigliere Uras ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Peru - Petrini - Piras - Pittalis - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Solinas Christian - Steri - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Caria - Cocco Daniele - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Uras - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Artizzu - Capelli - Sanna Matteo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 62

votanti 58

astenuti 4

maggioranza 30

favorevoli 38

contrari 20

(Il Consiglio approva).

Commemorazione di ex consigliere

PRESIDENTE. E' con profonda commozione che questo Consiglio regionale vuole ricordare un consigliere illustre che ha collaborato in maniera decisiva alla crescita politica, economica e sociale della Sardegna. Si è spento qualche ora fa l'onorevole Pietro Cocco figura di rilievo della politica isolana, del movimento operaio e della sinistra sarda.

L'onorevole Cocco nasce a Iglesias il 26 marzo del 1917, lavora come minatore sin da giovanissimo prima nella laveria Mameli di Monteponi e poi nel sottosuolo a San Giovanni. A causa della sua militanza politica nel Partito comunista clandestino viene arrestato nel 1935, chiuso in carcere per 6 mesi e poi mandato al confino in un paese della Calabria. Torna a Iglesias nel 1937 ma, poco dopo, viene nuovamente arrestato e inviato per cinque anni al confino. Dopo la liberazione, prima delle elezioni del 2 giugno 1946 per l'Assemblea costituente, rientra a Iglesias e, assunto alla Carbosarda, presta servizio come minatore a Bacu Abis.

Pietro Cocco diventa uno dei principali animatori del movimento operaio ed è tra i fautori di una nuova concezione di un programma di sviluppo che punta sulla classe operaia sarda come leva principale della battaglia per l'autonomia e la rinascita della Sardegna. In Consiglio regionale è eletto nella prima legislatura, iscritto al Gruppo del P.C.I. fa parte della prima Commissione industria, commercio, dogane e turismo e la sua attività politica si caratterizza per la grande attenzione al mondo del lavoro e, soprattutto, alla situazione delle miniere del bacino minerario del Sulcis Iglesiente.

La sua carriera politica segue di pari passo quella sindacale; diventa segretario provinciale dei minatori a Cagliari e segretario della federazione del P.C.I. del capoluogo sardo. L'amore per il Sulcis Iglesiente e per Carbonia lo porta a dimettersi da consigliere regionale dopo tre anni di legislatura per assumere l'incarico di sindaco della città mineraria. Ricopre la carica di primo cittadino per due volte, la prima dal '52 al '59, la seconda volta rimane in carica fino al 1983.

Le sue precarie condizioni di salute degli ultimi tempi non gli hanno consentito, come avrebbe voluto, di partecipare ai lavori della seduta celebrativa per i sessant'anni dell'insediamento del Consiglio regionale che si è tenuta nei primi mesi del 2010.

Al nostro collega, onorevole Pietro Cocco, e alla famiglia giungano i sensi del più profondo cordoglio dell'intero Consiglio regionale. Un minuto di silenzio in segno di lutto.

(I consiglieri osservano un minuto di silenzio in segno di lutto.)

PRESIDENTE. Comunico che la Commissione bilancio è convocata per le ore 11 di domani, mercoledì 12 gennaio, mentre il Consiglio è riconvocato sempre domani, mercoledì 12 gennaio, alle ore 11 e 30.

La seduta è tolta alle ore 21 e 30.