Seduta n.452 del 14/01/2014 

CDLII SEDUTA

Martedì 14 gennaio 2014

Presidenza della Presidente LOMBARDO

indi

del Vicepresidente Gian Valerio Sanna

La seduta è aperta alle ore 16 e 08.

DESSI', Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 7 novembre 2013 (442), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Ignazio Artizzu, Gianfranco Bardanzellu e Matteo Sanna hanno chiesto congedo per la seduta del 14 gennaio 2014.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Comunico che in data 8 gennaio 2014 è pervenuta copia della decisione della Corte costituzionale numero 308 del 10 dicembre 2013 nella quale si dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1 della legge regionale 12 ottobre 2012, numero 20 (Norme di interpretazione autentica in materia di beni paesaggistici) e si dichiara l'illegittimità costituzionale, in via consequenziale, dell'articolo 1, comma 2, della medesima legge numero 20 del 2012.

Comunico che il consigliere Patrizio Rovelli, in data 3 gennaio 2014, ha comunicato di aver aderito al Gruppo Misto, come rappresentante del Movimento Democratico e Sardista (MO.DE.S.) "Giustizia Giusta".

Comunico che il Presidente della Regione, in applicazione dell'articolo 24 della legge regionale 7 Gennaio1977, numero 1, ha trasmesso l'elenco delle deliberazioni adottate dalla Giunta regionale nelle sedute del 23 e 30 luglio 2013; 1°, 8, 27 e 28 agosto 2013; 10, 12, 18 e 26 settembre 2013; 1°, 2, 16 e 22 ottobre 2013.

Annunzio di presentazione di disegni di legge

PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati i seguenti disegni di legge:

"Norme per il governo del territorio e la tutela, salvaguardia e sviluppo delle aree destinate all'agricoltura". (612)

(Pervenuto il 10 gennaio 2014 e assegnato alla quarta Commissione.)

"Norme in materia di attività edilizia esistente e norme per l'esercizio delle competenze in materia di tutela paesistica". (613)

(Pervenuto il 10 gennaio 2014 e assegnato alla quarta Commissione.)

Annunzio di presentazione di proposte di legge

PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge:

PITTALIS - DIANA Giampaolo - STERI - CUCCUREDDU - CAMPUS - SOLINAS Christian - COCCO Daniele - DEDONI: "Modifiche alla legge regionale 9 dicembre 2013, n. 34 (Misure urgenti in materia anticipazione degli ammortizzatori sociali". (609)

(Pervenuta l'8 gennaio 2014 e assegnata alla sesta Commissione.)

PISANO Franco Sergio - MELONI Francesco - DEDONI - COSSA - FOIS - MULA: "Norme in materia di servizio idrico integrato (Modifiche e integrazioni alla legge regionale 17 maggio 2013, n. 11)". (610)

(Pervenuta il 9 gennaio 2014 e assegnata alla quarta Commissione.)

MANCA - DIANA Giampaolo - SANNA Gian Valerio - SABATINI - PORCU - MELONI Valerio - LOTTO - ESPA - COCCO Pietro - AGUS - MORICONI - CUCCU - BRUNO: "Disciplina dell'attività per il controllo e la valutazione delle politiche regionali del Consiglio regionale della Sardegna". (611)

(Pervenuta il 10 gennaio 2014 e assegnata alla prima Commissione.)

PITTALIS - DIANA Giampaolo - STERI - CUCCUREDDU - CAMPUS - MURGIONI - COCCO Daniele: "Istituzione dell'Agenzia regionale per la bonifica e l'esercizio delle attività residuali delle aree minerarie dismesse o in via di dismissione (ARBAM)". (614)

(Pervenuta il 14 gennaio 2014 e assegnata alla quinta Commissione.)

STERI - PITTALIS - DIANA Giampaolo - CUCCUREDDU - DEDONI - COCCO Daniele - CAMPUS - SOLINAS Christian - MURGIONI: "Modificazioni all'articolo 1, comma 1, della legge regionale 8 febbraio 2013, n. 3 (Soppressione dell'Autorità d'ambito territoriale ottimale della Sardegna - Norma transitoria, disposizioni urgenti in materia di enti locali, di ammortizzatori sociali, di politica del lavoro e modifiche della legge regionale n. 1 del 2013), come modificato dall'articolo 1, comma 1, della legge regionale 17 maggio 2013, n. 11 (Modifiche e integrazioni alla legge regionale 8 febbraio 2013, n. 3 (Soppressione dell'Autorità d'ambito territoriale ottimale della Sardegna))". (615)

(Pervenuta il 14 gennaio 2014 e assegnata alla quarta Commissione.)

PITTALIS - DIANA Giampaolo - STERI - CUCCUREDDU - CAMPUS - SOLINAS Christian - MURGIONI - COCCO Daniele - DEDONI: "Modifiche agli articolo 38, 40 della legge regionale n.31 del 1998". (616)

(Pervenuta il 14 gennaio 2014 e assegnata alla prima Commissione.)

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

"Interrogazione SOLINAS Antonio, con richiesta di risposta scritta, sull'applicazione dell'articolo 7 della legge regionale n. 15 del 2010, in materia di diversificazione produttiva del settore lattiero-caseario". (1272)

"Interrogazione LOTTO - BRUNO - MANCA - MELONI Valerio, con richiesta di risposta scritta, sullo stato in cui versano le infrastrutture trasportistiche del nord Sardegna e le linee ferroviarie a scartamento ridotto Alghero-Sassari-Sorso gestite dall'ARST". (1273)

"Interrogazione LOTTO, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione dell'ossigenoterapia iperbarica nella Provincia di Sassari". (1274)

"Interrogazione CUCCUREDDU, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di scongiurare l'ulteriore prolungamento della cassa integrazione in deroga per otto dipendenti a tempo indeterminato della società in house denominata Multiss Spa, società interamente partecipata dalla Provincia di Sassari, che prestano servizio a supporto degli uffici della programmazione comunitaria e per i progetti sull'ambiente e l'energia". (1275)

"Interrogazione SORGIA, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di corrispondere, in tempi rapidi e senza più alcun indugio, l'erogazione delle risorse necessarie alla mobilità in deroga". (1276)

"Interrogazione SORGIA, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di assunzione dei lavoratori del progetto Lavor@bile in base alla legge 30 ottobre 2013, n. 125, in deroga al patto di stabilità". (1277)

"Interrogazione ROVELLI, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione del cinema sardo e sui pesanti tagli decisi dall'Assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport". (1278)

"Interrogazione ROVELLI, con richiesta di risposta scritta, sull'approvazione dell'Atto aziendale da parte del direttore generale della ASL di Nuoro". (1279)

"Interrogazione COCCO Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata inclusione dei Comuni di Burgos e Nule tra quelli beneficiari dei contributi per l'attivazione dei cantieri verdi". (1280)

"Interrogazione GALLUS, con richiesta di risposta scritta, sull'interruzione del servizio dei lavoratori in comando dall'Agenzia regionale del lavoro, Provincia di Oristano". (1281)

"Interrogazione COCCO Daniele Secondo - ZUNCHEDDU, con richiesta di risposta scritta, sulla inadeguatezza dei fondi destinati dalla Regione a favore delle aziende sarde che hanno subito gli effetti della blue tongue". (1282)

"Interrogazione COCCO Pietro - AGUS, con richiesta di risposta scritta, sul mancato reinserimento di n. 13 lavoratori interinali ex Rockwool alle dipendenze dell'ATI IFRAS". (1283)

"Interrogazione PISANO, con richiesta di risposta scritta, sul grave problema degli avvisi di pagamento notificati dal Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale (CBSM) nei confronti delle aziende agricole a saldo dei canoni per l'esercizio irriguo 2008". (1284)

Annunzio di interpellanza

PRESIDENTE. Si dia annunzio della interpellanza pervenuta alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

"Interpellanza ZUNCHEDDU - COCCO Daniele Secondo - SECHI - CUGUSI sulla drammatica situazione dei lavoratori del progetto Lavor@bile". (484)

Annunzio di mozioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

"Mozione MORICONI - CUCCU - COZZOLINO sulla richiesta di deroga alla disciplina del patto di stabilità per l'utilizzo di risorse finalizzate all'emergenza dell'edilizia scolastica in Sardegna". (292)

"Mozione ZUNCHEDDU - COCCO Daniele Secondo - SECHI - CUGUSI per la tempestiva risoluzione della vertenza dei lavoratori disabili del progetto Lavor@bile". (293)

Dimissioni di consigliere regionale

PRESIDENTE. Comunico che in data 13 gennaio 2014 il consigliere Felice Contu ha fatto pervenire la seguente lettera:

"Il sottoscritto Dottor Felice Contu dichiara di rassegnare, con effetto immediato e in modo irrevocabile, le proprie dimissioni dalla carica di consigliere regionale. Nel ringraziarla per la presa d'atto le porgo, illustre Presidente, i sensi della mia considerazione.

Felice Contu".

Ricordo che ai sensi dell'articolo 85 della legge regionale 6 marzo 1979, numero 7, è riservata al Consiglio regionale la facoltà di ricevere e accettare le dimissioni dei propri membri.

Metto ora in votazione, a scrutinio segreto, ai sensi del comma 7 dell'articolo 96 del Regolamento, l'accettazione delle dimissioni presentate dal consigliere Felice Contu.

Chi intende accettare le dimissioni vota "sì" e quindi vota verde, chi intende respingerle vota "no" e quindi vota rosso, chi intende astenersi vota giallo.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'accettazione delle dimissioni del consigliere Felice Contu.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 58

Votanti 54

Astenuti 4

Maggioranza 28

Favorevoli 48

Contrari 5

(Il Consiglio approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: AGUS - AMADU - ARBAU - BIANCAREDDU - BRUNO - CAMPUS - CAPPAI - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Mariano - CORDA - COSSA - COZZOLINO - CUCCU - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DESSI' - DIANA Giampaolo - ESPA - FLORIS Rosanna - FLORIS Vincenzo - FOIS - GALLUS - GRECO - LAI - LICANDRO - LOCCI - LOMBARDO - LOTTO - LUNESU - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Valerio - MORICONI - MULA - MULAS - MURGIONI - PERU - PETRINI - PITEA - PITTALIS - PORCU - RASSU - SABATINI - ROVELLI - SANNA Gian Valerio - SECHI - SOLINAS Antonio - SORGIA - STERI - STOCCHINO - STOCHINO - TUPPONI - ZEDDA - ZUNCHEDDU.

Si sono astenuti: la Presidente LOMBARDO - ROVELLI - STOCCHINO - ZUNCHEDDU.)

Prego, quindi, il Presidente della Giunta delle elezioni di convocare immediatamente la Giunta stessa affinché, esaminati gli atti degli Uffici circoscrizionali, si pronunci circa il candidato che subentra al consigliere Felice Contu.

Sospendo a tal fine la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 21, viene ripresa alle ore 16 e 31.)

Proclamazione e giuramento di consigliere

PRESIDENTE. Do lettura della lettera inviatami dal Presidente della Giunta delle elezioni: "Comunico alla signoria vostra Onorevole, che la Giunta delle elezioni si è riunita in data 14 gennaio 2014 per esaminare la situazione determinatasi a seguito della presa d'atto del Consiglio delle dimissioni del consigliere regionale Felice Contu.

La Giunta stessa fa presente che dall'esame degli atti redatti dall'Ufficio centrale circoscrizionale di Cagliari, relativo alle elezioni del 15 e 16 febbraio 2009, risulta che l'onorevole Felice Contu era stato eletto nella lista del collegio di Cagliari avente il contrassegno "UDC". I candidati della stessa lista e del medesimo collegio che seguono immediatamente l'ultimo eletto sono nell'ordine: Carta Paolo con cifra elettorale 3116; Buccelli Patrizio con cifra elettorale 3000; Marracini Sergio con cifra elettorale 1441.

La Giunta delle elezioni, a seguito delle verifiche effettuate, prende atto che Paolo Carta è deceduto in data 27 febbraio 2012 e che pertanto al consigliere regionale dimissionario, Felice Contu, subentrerà Patrizio Bucelli".

Sulla base di quanto comunicatomi dal Presidente della Giunta delle elezioni, proclamo eletto consigliere regionale Patrizio Bucelli. Constatatane la presenza, lo invito a entrare in Aula e a prestare il giuramento prescritto dall'articolo 23 dello Statuto speciale per la Sardegna e dall'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 19 maggio 1949, numero 250.

Invito il nuovo consigliere a presentarsi di fronte al banco della Presidenza.

Do lettura della formula del giuramento previsto dall'articolo 3 del citato DPR; al termine risponderà: "Giuro":

"Giuro di essere fedele alla Repubblica e di esercitare il mio ufficio al solo scopo del bene inseparabile dello Stato e della Regione".

BUCELLI. "Giuro".

Discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, e approvazione della proposta di legge Pittalis - Diana Giampaolo - Steri - Cuccureddu - Campus - Solinas Christian - Cocco Daniele Secondo - Dedoni: "Modifiche alla legge regionale 9 dicembre 2013, n. 34 (Misure urgenti in materia di anticipazione

degli ammortizzatori sociali)". (609)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, della proposta di legge numero 609.

Dichiaro aperta la discussione generale. Ricordo che i consiglieri che intendono parlare devono iscriversi non oltre la conclusione del primo intervento.

E' iscritto a parlare il consigliere Sorgia. Ne ha facoltà.

SORGIA (Gruppo Misto). Non vedo l'assessore Contu (l'ho visto prima), perché sarebbe il caso di avere chiarimenti…

PRESIDENTE. Può intervenire lo stesso perché la Giunta è rappresentata; ecco l'assessore Contu.

SORGIA (Gruppo Misto). Perfetto! Lo scorso 19 dicembre è stato…

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Sorgia. Colleghi! Onorevole Stochino, onorevole Bruno! Prego, onorevole Sorgia.

SORGIA (Gruppo Misto). Lo scorso 19 dicembre è stato siglato un accordo con i rappresentanti sindacali di Cgil-Cisl-Uil, in base al quale il sussidio per ciascun beneficiario, a valere su risorse regionali, doveva essere quantificato in misura non inferiore al 50 per cento della somma spettante. Dette somme avrebbero dovuto rappresentare un primo anticipo rispetto ai fondi che il Governo deve attribuire alle Regioni. Abbiamo avuto tutti notizia, anche dalla stampa, che la convenzione è stata già firmata ma, purtroppo, il problema non è stato ancora risolto.

Ahimè, sono circa, 12 mila i sardi in mobilità in deroga che sotto l'albero hanno trovato anziché il regalo di Natale, come promesso, una amara sorpresa dopo aver maturato l'illusione di ricevere almeno un piccolo anticipo prima di Natale in quanto tanti di loro a gennaio 2013, quindi da oltre un anno, non hanno ricevuto nemmeno un euro. L'impegno della Regione, dopo la manifestazione del 4 ottobre, proprio sotto questo Palazzo, era quello di attivare una procedura di emergenza al fine di affrontare la problematica della mobilità in deroga.

Come tutti noi sappiamo, questo Consiglio regionale, con la proposta di legge numero 593 del 5 dicembre scorso, ha inteso dare attuazione al disposto dell'articolo 1 della legge regionale numero 1 del 2013, che prevedeva il pagamento degli ammortizzatori sociali. Tale proposta, votata da questo Consiglio, e anche dal sottoscritto, autorizzava la SFIRS ad anticipare per suo conto la somma di 30 milioni di euro a favore dei lavoratori che, a seguito di gravi situazioni di crisi aziendale, possono diventare beneficiari di ammortizzatori sociali in esito a specifiche procedure già avviate.

Le somme anticipate dalla SFIRS, però, sarebbero dovute essere rimborsate dalla Regione quale unica responsabile delle anticipazioni effettuate; pertanto, nel caso in cui la concessione dell'anticipazione di questi ammortizzatori sociali dovesse giungere a buon fine, sarà la stessa Regione a provvedere autonomamente al recupero degli importi non perfezionati. La proposta di legge che abbiamo votato non esonera la Regione da ogni necessaria intesa con l'Inps per il ristoro delle anticipazioni, ed è bene precisare che i cassaintegrati sono circa 28 mila, e che tra questi i 12 mila in mobilità in deroga, come ho detto prima, non hanno ricevuto alcun sussidio da oltre un anno.

Assessore Contu, la situazione per tantissime famiglie sarde è diventata ormai insostenibile, il messaggio che sta passando è quello della solita presa in giro: i sardi, anziché continuare a ridere, stanno piangendo miseramente da tanti anni. Quindi vorrei capire quali siano le ragioni che impediscono l'erogazione di tali anticipazioni, quali provvedimenti l'Assessore intenda adottare al fine di scongiurare la situazione di estrema difficoltà finanziaria in cui si vengono a trovare circa 12 mila famiglie sarde, e quali iniziative intenda adottare al fine di evitare il rischio che la situazione manifestata a più riprese da questi lavoratori possa determinare ulteriori incertezze nei loro confronti. Queste persone non sanno più cosa fare, a quale santo votarsi, e la loro disperazione aumenta ogni giorno di più.

PRESIDENTE. Poiché non ho altri iscritti a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo al Titolo al quale è stato presentato un emendamento.

(Si riporta di seguito il testo del Titolo e del relativo emendamento:

Titolo

Modifiche alla legge regionale 9 dicembre 2013, n.34 (Misure urgenti in materia di anticipazione degli ammortizzatori sociali).

Emendamento aggiuntivo Pittalis - Diana Giampaolo - Steri - Cuccureddu - Dedoni - Sanna Matteo - Cocco Daniele - Solinas Christian - Campus - Murgioni.

Titolo

Al titolo è aggiunto "e alla legge regionale n. 16 del 2013 in materia di procedimento elettorale". (1)

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta sull'emendamento ha facoltà di parlare l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.

CONTU MARIANO (P.d.L.), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. La Giunta esprime parere favorevole.

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, metto in votazione il Titolo. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 1. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1 al quale è stato presentato un emendamento.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1 e del relativo emendamento:

Art. 1

Modifica dell'articolo 1 della legge regionale n. 34 del 2013

1. Il comma 4 dell'articolo 1 della legge regionale 9 dicembre 2013, n. 34 (Misure urgenti in materia di anticipazione degli ammortizzatori sociali) è sostituito dal seguente:
"4. La Regione è l'unica responsabile delle anticipazioni effettuate ai lavoratori di cui al comma 1. La Regione, qualora la concessione dell'anticipazione degli ammortizzatori sociali non si perfezioni, è autorizzata a qualificare la stessa come intervento regionale straordinario di sostegno al reddito.".

EMENDAMENTO aggiuntivo PITTALIS - DIANA Giampaolo - STERI - CUCCUREDDU - DEDONI - SANNA Matteo - COCCO Daniele - SOLINAS Christian - MURGIONI. (2)

Articolo 1

Dopo l'articolo 1 è aggiunto il seguente:

Art. 1 bis

Modifiche alla legge regionale n. 16 del 2013

1. Nella legge regionale 26 luglio 2013, n. 16 (Organizzazione amministrativa del procedimento e delle votazioni per l'elezione del Presidente della Regione e del Consiglio regionale. Modifiche alla legge regionale 6 marzo 1979, n. 7 (Norme per l'elezione del Consiglio regionale)), l'allegato A è sostituito dal seguente:

SPECIFICHE TECNICHE

La scheda è di norma suddivisa in quattro parti uguali.

La prima parte, al pari della terza, contiene gli spazi necessari per riprodurre iniziando da sinistra, verticalmente ed in misura omogenea, racchiusi ciascuno in un apposito rettangolo, i contrassegni delle liste presentate a livello circoscrizionale con una riga, posta a destra di ciascun contrassegno, destinata all'espressione dell'eventuale voto di preferenza.

Sulla seconda parte, così come sulla quarta, collocati a destra e geometricamente in posizione centrale rispetto al rettangolo ovvero all'insieme dei rettangoli contenenti i contrassegni delle liste circoscrizionali, sono stampati il nome ed il cognome del candidato alla carica di Presidente della Regione con accanto, a destra, il relativo contrassegno o i contrassegni delle liste circoscrizionali a esso collegate.

I contenuti della prima e della seconda parte, sopra descritti, sono a loro volta contenuti all'interno di un più ampio rettangolo. Si seguono gli stessi criteri per il contenuto della terza e della quarta parte e delle eventuali parti successive.

I rettangoli più ampi sono disposti sulla scheda, dall'alto verso il basso, secondo l'ordine assegnato ai candidati alla carica di Presidente della Regione risultato dal sorteggio compiuto dall'Ufficio centrale regionale ed avente efficacia per tutte le circoscrizioni elettorali della Regione.

Del pari, in caso di coalizione, ciascun rettangolo contenente il contrassegno della lista circoscrizionale appartenente alla coalizione e la relativa riga destinata all'eventuale indicazione della preferenza è collocato all'interno del rettangolo più ampio, in cui sono contenuti anche il nome e il cognome del candidato Presidente collegato con accanto i relativi contrassegni, seguendo l'ordine risultante dai sorteggi effettuati dall'Ufficio centrale regionale per ciascuna circoscrizione all'interno di ciascuna coalizione. I contrassegni delle liste collegate, posti a destra del nome e cognome del candidato alla carica di Presidente della Regione, sono disposti nella stessa sequenza determinata dal sorteggio effettuato dall'Ufficio centrale regionale per ciascuna circoscrizione all'interno di ciascuna coalizione, con le modalità di cui alla rappresentazione grafica.

I contrassegni delle liste circoscrizionali da riprodurre nella prima e nella terza parte non possono essere, complessivamente, in numero superiore a 9. Qualora in uno spazio debba riprodursi il nominativo di un unico candidato alla carica di Presidente della Regione collegato a più di 9 liste circoscrizionali, l'altezza della scheda dovrà essere opportunamente aumentata in senso verticale, al fine di consentire la stampa di tutti i contrassegni nello stesso spazio. In ogni caso, i contrassegni da riprodurre accanto al nominativo del candidato alla carica di Presidente della Regione devono essere contenuti nel medesimo spazio.

In caso di necessità, si farà ricorso alle parti quinta e sesta e a eventuali parti successive, necessarie e sufficienti per la stampa dei contrassegni di tutte le liste ammesse alla competizione elettorale.

La scheda deve essere piegata verticalmente in modo che la prima parte ricada verso destra sulla seconda parte, entrambe sulla terza, il tutto sulla quarta ed, eventualmente, sulla quinta, sulla sesta e su quelle successive, seguendo il verso delle pieghe verticali equidistanti tra loro. La scheda, così piegata, deve essere ulteriormente piegata orizzontalmente a metà, in modo da lasciare esternamente visibile il riquadro stampato, contenente le indicazioni relative a: "Elezione del Presidente della Regione e del Consiglio regionale della Sardegna", data della votazione, circoscrizione elettorale, firma dello scrutatore e bollo della sezione. (2)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 1, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 2. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo2:

Art. 2

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore nel giorno della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 609.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Milia e Sorgia hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: AGUS - AMADU - ARBAU - BIANCAREDDU - BRUNO - CAMPUS - CAPPAI - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - BUCCELLI - CONTU Mariano - CORDA - COSSA - COZZOLINO - CUCCU - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DESSI' - DIANA Giampaolo - ESPA - FLORIS Rosanna - FLORIS Vincenzo - FOIS - GALLUS - GRECO - LAI - LICANDRO - LOCCI - LOMBARDO - LOTTO - LUNESU - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Valerio - MILIA - MORICONI - MULA - MULAS - OBINU - OPPI - PERU - PETRINI - PITEA - PITTALIS - PLANETTA - PORCU - RANDAZZO - RODIN - SABATINI - ROVELLI - SANNA Gian Valerio - SANNA Paolo - SECHI - SOLINAS Antonio - SOLINAS Christian - SORGIA - STERI - STOCHINO - TOCCO - TUPPONI - ZEDDA Alessandra - ZUNCHEDDU.

Si è astenuto il consigliere: STOCCHINO.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 65

Votanti 64

Astenuti 1

Maggioranza 33

Favorevoli 64

(Il Consiglio approva).

Discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, e approvazione della proposta di legge Pittalis - Diana Giampaolo - Steri - Cuccureddu - Campus - Murgioni - Cocco Daniele Secondo: "Istituzione dell'Agenzia regionale per la bonifica e l'esercizio delle attività residuali delle aree minerarie dismesse o in

via di dismissione (ARBAM)". (614)

PRESIDENTE. Il successivo punto all'ordine del giorno reca la discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, della proposta di legge numero 614.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Poiché nessuno è iscritto a parlare dichiaro chiusa la discussione generale. Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Istituzione

1. È istituita l'Agenzia regionale per la bonifica e l'esercizio delle attività residuali delle aree minerarie dismesse o in via di dismissione (ARBAM), per il riordino e l'esercizio delle funzioni in materia di bonifiche ambientali e riqualificazione del settore minerario.

2. L'ARBAM è struttura tecnico-operativa della Regione autonoma della Sardegna ed assume le funzioni svolte dalla società in house IGEA Spa.

3. L' Agenzia ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotata di autonomia statutaria, organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile e gestionale.

4. L'Agenzia ha un proprio statuto che disciplina le competenze e le modalità di funzionamento dei propri organi istituzionali nonché, nel rispetto della normativa regionale vigente in materia, i criteri per la disciplina regolamentare della gestione amministrativa, economica e contabile, per l'ordinamento del personale e per l'organizzazione interna.

5. Lo statuto è approvato dalla Giunta regionale entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentito il parere della competente Commissione consiliare, da esprimersi nei successivi trenta giorni. Decorso inutilmente tale termine il parere si intende espresso in senso favorevole.

6. L'ARBAM è sottoposta ai poteri di indirizzo, vigilanza e controllo della Regione.

7. La sede legale è stabilita nello statuto.

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Finalità

1. La presente legge è finalizzata a:

a) garantire la corretta gestione del territorio interessato dall'attività mineraria dismessa o in via di dismissione ai fini della sicurezza, bonifica, riqualificazione ambientale ed eliminazione del rischio sanitario connesso nelle aree di cui l'ARBAM detiene la disponibilità;

b) attivare processi di sperimentazione ai fini della riqualificazione e bonifica del settore minerario;

c) accrescere la qualificazione in materia di bonifica mineraria;

d) contribuire alla tutela ed alla valorizzazione dei compendi immobiliari della società IGEA Spa soppressa ai sensi dell'articolo 15.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

Competenze della Regione

1. La Giunta regionale, su proposta dell'Assessore regionale della difesa dell'ambiente approva:

a) gli atti di indirizzo e le direttive a cui l'Agenzia si attiene nell'esercizio della propria attività;

b) il programma triennale e annuale delle attività;

c) il bilancio preventivo annuale e pluriennale, le relative variazioni ed il conto consuntivo;

d) lo statuto;

e) i regolamenti interni riguardanti l'ordinamento degli uffici, la pianta organica, lo stato giuridico e il trattamento economico del personale.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:

Art. 4

Funzioni dell'ARBAM

1. Per il perseguimento delle finalità di cui all'articolo 2, l'ARBAM, in attuazione dei piani, programmi e indirizzi della Regione nel settore minerario e ambientale, svolge le seguenti funzioni:

a) la caratterizzazione, la messa in sicurezza d'emergenza o permanente, il ripristino ambientale e la bonifica di aree minerarie ed industriali dismesse o in via di dismissione nelle aree di cui detiene la disponibilità o appartenenti a società interamente partecipate dalla Regione, qualora le medesime non dispongano di adeguati mezzi tecnico-finanziari;

b) la messa in sicurezza delle concessioni minerarie, anche in funzione della restituzione all'uso legittimo;

c) l'esecuzione di studi, ricerche e sperimentazioni tecnico-scientifiche nel settore minerario, di rilevamenti geologici e geofisici;

d) l'esecuzione di rilievi e ricerche idrogeologiche e idrauliche, di programmi e piani di intervento e realizzazioni per la prevenzione degli inquinamenti e la decontaminazione delle acque sotterranee nelle aree in disponibilità;

e) nelle more del trasferimento delle competenze al gestore del servizio idrico integrato, lo svolgimento di attività inerenti alla realizzazione di opere idrauliche e di opere civili o industriali, nonché la gestione di sistemi di approvvigionamento e distribuzione di risorse idriche, in connessione con l'utilizzazione di acque sotterranee profonde della Sardegna delle aree minerarie di cui detiene la disponibilità;

f) la gestione del patrimonio immobiliare di sua proprietà tenendo conto, per le cessioni, delle procedure previste dall'articolo 8 della legge regionale 4 dicembre 1998, n. 33 (Interventi per la riconversione delle aree minerarie e soppressione dell'Ente minerario sardo (E.M.S.A.)), e successive modifiche ed integrazioni e delle conseguenti direttive regionali;

g) le attività dirette relative alla manutenzione, alla messa in sicurezza delle strutture minerarie e al recupero ambientale di compendi immobiliari adibiti a percorsi turistico museali, direttamente o indirettamente legati alle attività minerarie, secondo quanto previsto dall'articolo 9 della legge 30 luglio 1990, n. 221 (Nuove norme per l'attuazione della politica mineraria), e sulla base di specifici affidamenti da parte del futuro soggetto titolare;

h) la gestione dell'Archivio storico minerario, nelle more dell'individuazione del soggetto gestore.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 5.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5:

Art. 5

Organi dell'Agenzia

1. Sono organi dell'Agenzia:

a) il direttore generale;

b) il collegio dei revisori dei conti;

c) il comitato regionale di coordinamento.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 6.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 6:

Art. 6

Nomina e sostituzione del direttore generale

1. L'incarico di direttore generale dell'Agenzia è conferito dal Presidente della Regione con decreto entro sei mesi dall'approvazione della presente legge, previa conforme deliberazione della Giunta regionale adottata su proposta dell'Assessore regionale della difesa dell'ambiente.

2. Il direttore generale è scelto, con procedura a evidenza pubblica, tra i dirigenti dell'Amministrazione o degli enti regionali o tra soggetti esterni in possesso del diploma di laurea e di comprovata professionalità ed esperienza nelle materie di competenza dell'Agenzia, acquisita nella direzione di sistemi organizzativi pubblici o privati complessi di medie e grandi dimensioni per almeno cinque anni nei dieci anni precedenti, il cui rapporto di lavoro non sia stato risolto per demerito o altro fatto imputabile al soggetto medesimo.

3. L'incarico di direttore generale comporta un rapporto di lavoro a tempo pieno, non è compatibile con attività professionali ed incarichi elettivi e, per i pubblici dipendenti, è subordinato al collocamento in aspettativa o fuori ruolo dall'ente di appartenenza, senza assegni per tutto il periodo dell'incarico.

4. L'incarico di direttore generale ha durata quinquennale ed è rideliberato entro la scadenza.

5. L'attribuzione dell'incarico di direttore generale è confermata o revocata entro i tre mesi successivi all'insediamento di una nuova Giunta regionale.

6. In caso di assenza temporanea o di vacanza, le funzioni di direttore generale sono esercitate secondo quanto previsto dagli articoli 28 e 30 della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (Disciplina del personale regionale e dell'organizzazione degli uffici della Regione), e successive modifiche ed integrazioni.

7. Il rapporto di lavoro del direttore generale dell'Agenzia è regolato da un contratto di diritto privato in conformità alle disposizioni previste dalla legge regionale n. 31 del 1998 per la dirigenza. Il trattamento economico è stabilito nel contratto secondo quanto previsto dagli articoli 29 e 31 della legge regionale n. 31 del 1998 e successive modifiche ed integrazioni.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 7.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 7:

Art. 7

Revoca del direttore generale

1. Nei casi in cui la gestione evidenzi una situazione di grave disavanzo, di grave violazione di legge, di mancato raggiungimento degli obiettivi, di difformità rispetto alle finalità istituzionali dell'ente o inosservanza delle direttive, il Presidente della Regione, su conforme deliberazione della Giunta regionale, previa contestazione dell'Assessore regionale della difesa dell'ambiente, provvede alla revoca del direttore generale, con conseguente risoluzione del contratto di lavoro.

2. All'atto della revoca la Giunta regionale nomina un commissario straordinario incaricato di provvedere alla gestione ordinaria dell'Agenzia, all'adozione degli atti indifferibili ed urgenti con indicazione specifica dei motivi di urgenza ed indifferibilità.

3. Le funzioni di commissario sono attribuite con decreto del Presidente della Regione, adottato in conformità alla deliberazione della Giunta regionale di cui al comma 1. Il commissario straordinario è dotato di professionalità ed esperienza idonee allo svolgimento dell'incarico.

4. Il commissario straordinario esercita le funzioni per il tempo strettamente necessario all'espletamento delle procedure previste per la nomina di un nuovo direttore generale e per un periodo massimo di tre mesi, prorogabile per una sola volta per quarantacinque giorni, trascorso il quale decade.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 8.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 8:

Art. 8

Funzioni del direttore generale

1. Il direttore generale è il rappresentante legale dell'Agenzia, esercita la propria competenza entro i limiti stabiliti dallo statuto, dirige e coordina le attività, verifica ed è responsabile del raggiungimento degli obiettivi.

2. Il direttore generale:

a) predispone la proposta di regolamento di organizzazione dell'agenzia e la trasmette alla Giunta regionale, entro novanta giorni dalla nomina, per la relativa adozione;

b) predispone la proposta di programma annuale di attività e la trasmette alla Giunta regionale, entro il 30 ottobre di ogni anno, per la relativa adozione;

c) adotta il bilancio di previsione, l'assestamento al bilancio stesso e le relative variazioni nonché il rendiconto generale;

d) provvede all'indirizzo ed al coordinamento delle strutture organizzative dell'Agenzia, nonché all'assegnazione alle stesse delle dotazioni finanziarie e strumentali, coerentemente con quanto previsto dal bilancio e dal programma, ed alla verifica del loro utilizzo;

e) dirige, controlla e coordina l'attività dei dirigenti anche con potere sostitutivo in caso di inerzia;

f) assegna ai dirigenti gli obiettivi amministrativi e gestionali da realizzare nel periodo di validità del programma annuale di attività dell'Agenzia, nonché le necessarie risorse umane, finanziarie e strumentali;

g) redige la relazione sull'attività svolta nell'anno precedente e sui risultati conseguiti, anche in termini finanziari, da allegare al rendiconto;

h) verifica i risultati di gestione e valuta annualmente i dirigenti con riferimento agli obiettivi assegnati;

i) decide sui ricorsi gerarchici contro gli atti e i provvedimenti amministrativi non definitivi dei dirigenti;

j) promuove e resiste alle liti e alle relative conciliazioni, rinunce e transazioni.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 9.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 9:

Art. 9

Comitato regionale di coordinamento

1. Il comitato regionale di coordinamento è nominato dal Presidente della Regione e dura in carica tre anni.

2. Il comitato è composto da:

a) il Presidente della Regione, che lo presiede;

b) l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente;

c) l'Assessore regionale dell'industria.

3. Il comitato svolge le seguenti funzioni:

a) verifica l'andamento generale delle attività ed esprime alla Giunta regionale le proprie valutazioni e proposte in merito all'attività di gestione dell'ARBAM;

b) esprime parere obbligatorio sul programma triennale ed annuale delle attività.

4. Trascorsi diciotto mesi dalla nomina del direttore generale, il comitato di coordinamento può, in caso di manifesta inattuazione del programma di attività, esprimere motivato parere sull'operato del direttore generale.

5. I pareri del comitato sono espressi entro venti giorni dalla data della richiesta, decorsi i quali si intendono comunque espressi in senso favorevole.

6. Alle riunioni del comitato partecipa, senza diritto di voto, il direttore generale.

7. Le attività amministrative del comitato di coordinamento sono espletate dalla Direzione generale della Presidenza della Regione.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 10.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo10:

Art. 10

Collegio dei revisori dei conti

1. Il collegio dei revisori è composto da tre membri iscritti al registro dei revisori ufficiali, di cui uno svolge le funzioni di presidente.

2. Il collegio è nominato con decreto del Presidente della Regione, previa deliberazione della Giunta regionale che ne indica anche il presidente e dura in carica cinque anni. Si applicano le norme in materia di ineleggibilità e di decadenza previste dall'articolo 2399 del Codice civile nonché le disposizioni di cui alla legge regionale 23 agosto 1995, n. 20 (Semplificazione e razionalizzazione dell'ordinamento degli enti strumentali della Regione e di altri enti pubblici e di diritto pubblico operanti nell'ambito regionale).

3. Il collegio dei revisori esercita le funzioni previste dall'articolo 6 della legge regionale 15 maggio 1995, n. 14 (Indirizzo, controllo, vigilanza e tutela sugli enti, istituti ed aziende regionali). Con deliberazione della Giunta regionale, su proposta del Presidente della Regione sono definiti gli ulteriori compiti del collegio dei revisori.

4. Qualora sia riscontrato il mancato o irregolare svolgimento delle funzioni da parte del collegio dei revisori dei conti, il Presidente della Regione, previa conforme deliberazione della Giunta regionale, ne dispone con decreto motivato la revoca.

5. Ai componenti del collegio dei revisori è attribuita un'indennità di carica determinata ai sensi dell'articolo 4 bis della legge regionale n. 20 del 1995 e successive modifiche ed integrazioni, che deve essere interpretata come non comprensiva di IVA e oneri previdenziali.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 11.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 11:

Art. 11

Indirizzo, vigilanza e controllo

1. L'Agenzia è sottoposta ai poteri di indirizzo, vigilanza e controllo della Giunta regionale, ai sensi della legge regionale n. 14 del 1995, e successive modifiche.

2. Il controllo preventivo di legittimità e di merito è esercitato dall'Assessorato regionale della difesa dell'ambiente ed ha per oggetto gli atti indicati nell'articolo 3 della legge regionale n. 14 del 1995.

3. Il controllo è esercitato secondo la procedura di cui all'articolo 4 della legge regionale n. 14 del 1995. Gli atti di cui all'articolo 3, comma 1, lettera e), della legge regionale n. 14 del 1995, nonché gli atti attinenti alle procedure concorsuali, alla costituzione di rapporti di lavoro e all'attribuzione di incarichi di consulenza sono trasmessi per il controllo di legittimità e di merito all'Assessorato competente in materia di personale. Gli atti di cui all'articolo 3, comma 1, lettera b), della legge regionale n.14 del 1995 sono inviati anche all'Assessore competente in materia di bilancio e, per conoscenza, al Consiglio regionale.

4. Qualora l'Agenzia non provveda all'adozione degli atti obbligatori per legge o di quelli richiesti dal competente Assessorato, la Giunta regionale su proposta dell'Assessore regionale della difesa dell'ambiente, previa diffida a provvedere entro trenta giorni, nomina un commissario ad acta.

5. Alla tabella A allegata alla legge regionale n. 14 del 1995, dopo il "n. 6) Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente in Sardegna (ARPAS)" è aggiunto il "n. 7) Agenzia ARBAM Sardegna".

6. L'ARBAM è sottoposta al controllo di gestione previsto dall'articolo 10 della legge regionale n. 31 del 1998.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 12.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 12:

Art. 12

Entrate, patrimonio e sistema contabile

1. Il patrimonio dell'Agenzia ARBAM Sardegna è costituito dai beni mobili e immobili della soppressa società IGEA Spa, riconosciuti strettamente funzionali alle attività attribuite all'Agenzia con atto ricognitivo approvato dal Presidente della Regione.

2. I beni mobili e immobili che non sono riconosciuti strettamente funzionali alle attività attribuite all'Agenzia sono trasferiti alla Regione ai fini dell'acquisizione al patrimonio regionale ed alla successiva alienazione o conservazione ai sensi della normativa vigente.

3. L'Agenzia provvede alle proprie spese di funzionamento e di attività con le risorse derivanti dalle seguenti entrate:

a) contributo ordinario a carico della Regione per i compiti previsti dalla presente legge e le spese relative al personale;

b) contributi derivanti da normative comunitarie, statali e regionali;

c) proventi derivanti da attività e servizi effettuati;

d) rendite patrimoniali;

e) ogni altro introito.

4. Il sistema contabile delle agenzie è disciplinato in coerenza con la legge regionale 2 agosto 2006, n. 11 legge regionale 2 agosto 2006, n. 11 (Norme in materia di programmazione, di bilancio e di contabilità della Regione autonoma della Sardegna. Abrogazione della legge regionale 7 luglio 1975, n. 27, della legge regionale 5 maggio 1983, n. 11 e della legge regionale 9 giugno 1999, n. 23), e successive modifiche.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 13.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 13:

Art. 13

Personale dell'Agenzia

1. L'ARBAM opera con personale assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato cui si applica il contratto collettivo del comparto Regione, enti e agenzie.

2. Alla copertura dei posti della pianta organica dell'ARBAM si procede mediante concorsi pubblici.

3. In sede di prima applicazione il personale a tempo indeterminato dipendente di Igea Spa è trasferito all'ARBAM. A esso si applica il contratto collettivo del comparto Regione, enti e agenzie; in caso di trattamenti economici superiori è riconosciuto in favore degli interessati un assegno ad personam riassorbibile.

4. Il personale a tempo determinato dipendente di IGEA Spa che ha superato il periodo di prova al momento dell'entrata in vigore della presente legge è ugualmente trasferito all'ARBAM. Per consentire l'approvazione della pianta organica dell'Agenzia e per consentire il bando dei concorsi per ricoprire i relativi posti, i rapporti a tempo determinato trasferiti sono prorogati sino al 31 dicembre 2014, fatta salva l'ipotesi che gli stessi abbiano una scadenza successiva.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 14.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 14:

Art. 14

Struttura organizzativa

1. Per l'organizzazione degli uffici e la disciplina del rapporto di lavoro del personale si applica la legge regionale n. 31 del 1998, ove non incompatibile con le disposizioni della presente legge e della disciplina stabilita dalle leggi regionali di settore.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 15.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 15:

Art. 15

Soppressione della società IGEA Spa

1. Decorsi novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge è soppressa la società IGEA Spa, già S.I.M. Spa, di cui all'articolo 7 della legge regionale n. 33 del 1998, e, sulla base di criteri e requisiti generali definiti con deliberazione della Giunta regionale, sono individuate forme e modalità di trasferimento dei rapporti giuridici attivi e passivi

2. Alla data di cui al comma 1 l'ARBAM succede all'IGEA Spa in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi, in particolare l'agenzia è soggetto obbligato, ai termini dell'articolo 9 del decreto del Ministero dell'ambiente n. 471 del 1999 e ai termini dell'articolo 7 della legge regionale n. 33 del 1998, in relazione alle attività di bonifica nelle aree di cui detiene la disponibilità.

3. Alla data di cui al comma 1 l'ARBAM succede all'IGEA Spa in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi derivanti dalla gestione delle attività minerarie di cui alle procedure del decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 117 (Attuazione della direttiva 2006/21/CE relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive e che modifica la direttiva 2004/35/CE).

4. Con decreto del Presidente della Regione, previa conforme deliberazione della Giunta regionale, entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sono nominati un commissario liquidatore e un collegio sindacale, composto da tre membri, cui sono attribuiti i compiti previsti dal Codice civile.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 16.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 16:

Art. 16

Norma transitoria

1. Nelle more del trasferimento dei rapporti giuridici attivi e passivi all'Agenzia di cui all'articolo 15, comma 2, l'Amministrazione regionale è autorizzata ad affidare attività di progettazione e lavori di messa in sicurezza e di bonifica alla Società IGEA Spa, organismo in house della Regione autonoma della Sardegna e soggetto obbligato alle attività di messa in sicurezza e bonifica di siti contaminati, ai sensi della decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), nelle aree interessate dalle attività minerarie dismesse in capo alla medesima società, anche al fine di conseguire le obbligazioni giuridicamente vincolanti richieste da provvedimenti di finanziamento statali.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 17.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 17:

Art. 17

Norma finanziaria

1. Gli oneri derivanti dall'applicazione di quanto disposto dall'articolo 12, comma 3, lettera a), sono valutati in euro 10.000.000 annui a decorrere dall'anno 2014. Agli stessi oneri si fa fronte mediante pari riduzione delle autorizzazioni di spesa disposte dalla legge regionale 23 maggio 2013, n. 13 (Bilancio di previsione per l'anno 2013 e Bilancio pluriennale per gli anni 2013-2015) ed iscritte in conto dell'UPB S06.03.023 per gli anni 2014-2015 e delle UPB corrispondenti dei bilanci per gli anni successivi, a' termini del combinato disposto degli articoli 4, comma 2, e 9, comma 5 della legge regionale n. 11 del 2006, e articolo 1, comma 11, della legge regionale 23 maggio 2013, n. 12 (legge finanziaria 2013).

2. Con la legge di bilancio per l'anno 2014 e di bilancio pluriennale 2014-2016 si provvede alle conseguenti variazioni.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo mettto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 18.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 18:

Art. 18

Abrogazione di norme

1. Sono abrogate tutte le disposizioni contrarie o incompatibili con le norme della presente legge.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 19.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 19:

Art. 19

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 614.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri AMADU, COCCO Daniele e SORGIA hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: AGUS - AMADU - BIANCAREDDU - BRUNO - CAMPUS - CAPPAI - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - BUCCELLI - CONTU Mariano - CORDA - COSSA - COZZOLINO - CUCCU - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DESSI' - DIANA Giampaolo - ESPA - FLORIS Rosanna - FLORIS Vincenzo - FOIS - GALLUS - GRECO - LAI - LICANDRO - LOCCI - LOMBARDO - LOTTO - LUNESU - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Valerio - MILIA - MORICONI - MULA - MULAS - OBINU - OPPI - PERU - PETRINI - PITEA - PITTALIS - PLANETTA - PORCU - RANDAZZO - RASSU - RODIN - SABATINI - SANNA Giacomo - SANNA Gian Valerio - SANNA Paolo - SECHI - SOLINAS Antonio - SOLINAS Christian - SORGIA - STERI - STOCHINO - TOCCO - TUPPONI - ZEDDA.

Rispondono no i consiglieri: ARBAU - STOCCHINO.

Si sono astenuti: ROVELLI - ZUNCHEDDU.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 68

Votanti 66

Astenuti 2

Maggioranza 34

Favorevoli 64

Contrari 2

(Il Consiglio approva).

Discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, e approvazione della proposta di legge Steri - Pittalis - Diana Giampaolo - Cuccureddu - Dedoni - Cocco Daniele Secondo - Campus - Solinas Christian - Murgioni: "Modificazioni all'articolo 1, comma 1, della legge regionale 8 febbraio 2013, n. 3 (Soppressione dell'Autorità d'ambito territoriale ottimale della Sardegna - Norma transitoria, disposizioni urgenti in materia di enti locali, di ammortizzatori sociali, di politica del lavoro e modifiche della legge regionale n. 1 del 2013), come modificato dall'articolo 1, comma 1, della legge regionale 17 maggio 2013, n. 11 (Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 8 febbraio 2013, n. 3 (Soppressione dell'Autorità d'ambito territoriale ottimale

della Sardegna)). (615)

PRESIDENTE. Il successivo punto all'ordine del giorno reca la discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, della proposta di legge numero 615.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Modificazioni all'articolo 1, coma 1, della legge regionale n. 3 del 2013

1. Nel comma 1 dell'articolo 1 della legge regionale 8 febbraio 2013, n. 3 (Soppressione dell'Autorità d'ambito territoriale ottimale della Sardegna - Norma transitoria, disposizioni urgenti in materia di enti locali, di ammortizzatori sociali, di politica del lavoro e modifiche della legge regionale n. 1 del 2013), come modificato dall'articolo 1, comma 1, della legge regionale 17 maggio 2013, n. 11 (Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 8 febbraio 2013, n. 3 (Soppressione dell'Autorità d'ambito territoriale ottimale della Sardegna)), le parole: "31 dicembre 2013" sono sostituite dalle parole: "31 dicembre 2014".)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna. (BURAS).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 615.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri CAPPAI, COCCO Daniele, FLORIS Mario, FOIS, ROVELLI, SORGIA e ZUNCHEDDU hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: AGUS - AMADU - ARBAU - BRUNO - CAMPUS - CAPPAI - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - BUCCELLI - CONTU Mariano - CORDA - COSSA - COZZOLINO - CUCCU - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DESSI' - DIANA Giampaolo - ESPA - FLORIS Mario - FLORIS Rosanna - FLORIS Vincenzo - FOIS - GALLUS - GRECO - LAI - LICANDRO - LOCCI - LOMBARDO - LOTTO - LUNESU - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Valerio - MILIA - MORICONI - MULA - MULAS - OBINU - OPPI - PERU - PETRINI - PITEA - PITTALIS - PLANETTA - PORCU - RANDAZZO - RASSU - RODIN - SABATINI - ROVELLI - SANNA Giacomo - SANNA Gian Valerio - SANNA Paolo - SECHI - SOLINAS Antonio - SORGIA - STERI - STOCHINO - TOCCO - TUPPONI - ZEDDA Alessandra - ZUNCHEDDU.

Si è astenuto il consigliere: STOCCHINO.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 67

Votanti 66

Astenuti 1

Maggioranza 34

Favorevoli 66

(Il Consiglio approva).

Discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, e approvazione della proposta di legge Pittalis - Diana Giampaolo - Steri - Cuccureddu - Campus - Solinas Christian - Murgioni - Cocco Daniele Secondo - Dedoni:

"Modificazioni agli articoli 38, 40 della legge regionale n. 31 del 1998". (616)

PRESIDENTE. Il successivo punto all'ordine del giorno reca la discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, della proposta di legge numero 616.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Modificazioni all'articolo 38
della legge regionale n. 31 del 1998

1. Dopo l'articolo 38 della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (Disciplina del personale regionale e dell'organizzazione degli uffici della Regione), è inserito il seguente:
"Art. 38 bis (Passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse)
1. L'Amministrazione, le agenzie e gli enti pubblici della Regione possono coprire i posti vacanti delle rispettive dotazioni organiche mediante cessione del contratto di lavoro di dipendenti a tempo indeterminato in servizio presso le pubbliche amministrazioni che facciano domanda di trasferimento.
2. Ai fini del comma 1, la Giunta regionale determina, nella programmazione triennale del fabbisogno, i posti che possono essere coperti mediante cessione del contratto, entro il 50 per cento di quelli destinati al reclutamento dell'Amministrazione regionale e di ogni altro ente, agenzia e altro comparto contrattuale della Regione, specificandone le categorie e le caratteristiche professionali riferite alle aree funzionali di destinazione. Le agenzie e gli enti della Regione provvedono analogamente con i rispettivi programmi di reclutamento.
3. Prima dell'espletamento delle procedure concorsuali per le assunzioni a tempo indeterminato, le amministrazioni di cui al comma 1 rendono pubblici i posti da ricoprire mediante cessione del contratto e i criteri per l'esame delle domande, nel rispetto delle procedure di informazione previste dai contratti collettivi. Per il dipendente il cui rapporto di lavoro sia regolato da contratto collettivo diverso da quello applicato nell'amministrazione presso cui egli chiede di essere trasferito, la corrispondenza della categoria o qualifica del medesimo con quella indicata nella procedura di mobilità è valutata secondo i contenuti delle prestazioni e del titolo previsto per l'accesso dall'esterno. Sono fatti salvi i concorsi banditi alla data di entrata in vigore della presente legge.
4. Per agevolare e semplificare le procedure di cui al comma 3, la Giunta regionale, su proposta dell'Assessore competente in materia di personale, sentite le organizzazioni sindacali, può definire una tabella di equiparazione delle categorie e i livelli retributivi previsti dai contratti collettivi regionali a quelli degli altri comparti di contrattazione collettiva delle amministrazioni pubbliche.
5. L'amministrazione adotta il provvedimento di trasferimento previo parere favorevole di quella di provenienza; applica il trattamento giuridico ed economico previsto nel contratto collettivo per il proprio personale, con attribuzione del livello economico di valore pari o immediatamente inferiore a quello posseduto nell'amministrazione di provenienza, assicurando, in tale ultimo caso un assegno personale riassorbibile atto a garantire l'importo del trattamento economico fisso e continuativo annuo in godimento.
6. Sono fatti salvi i concorsi pubblici banditi alla data di entrata in vigore della presente legge.".)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Modificazioni all'articolo 40 della legge regionale n. 31 del 1998

1. L'articolo 40 della legge regionale n. 31 del 1998 è sostituito dal seguente:
"Art. 40 (Trasferimenti, assegnazioni e comandi)
1. La direzione generale competente in materia di personale dispone la mobilità dei dipendenti tra le direzioni generali e tra gli altri uffici non inseriti nelle medesime, sentiti il dipendente interessato e il direttore generale della struttura di provenienza, su richiesta del direttore della struttura di destinazione o d'ufficio. Si prescinde dai pareri nel caso di trasferimento per incompatibilità ambientale e negli interventi generali di razionalizzazione organizzativa volti anche al riequilibrio nella distribuzione del personale.
2. L'Amministrazione regionale, le agenzie e gli enti della Regione, nei limiti delle risorse stanziate in bilancio e nel quadro delle indicazioni anche di natura finanziaria contenute nei programmi triennali del fabbisogno, possono avvalersi di dipendenti delle medesime amministrazioni collocati in assegnazione temporanea per periodi determinati, complessivamente sino a un triennio, in relazione a specifiche esigenze di servizio o per l'utilizzo di una particolare professionalità o competenza.
3. Nei casi di assegnazione temporanea previsti nei commi 1 e 2, l'amministrazione che utilizza il personale rimborsa all'amministrazione di appartenenza l'onere relativo al trattamento economico fondamentale.".)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 616.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere ROVELLI ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: AGUS - AMADU - BIANCAREDDU - BRUNO - CAMPUS - CAPPAI - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - BUCCELLI - CONTU Mariano - CORDA - COSSA - COZZOLINO - CUCCU - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DESSI' - DIANA Giampaolo - ESPA - FLORIS Rosanna - FLORIS Vincenzo - FOIS - GALLUS - GRECO - LAI - LICANDRO - LOCCI - LUNESU - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Valerio - MILIA - MORICONI - MULA - MULAS - MURGIONI - OBINU - OPPI - PERU - PETRINI - PISANO - PITEA - PITTALIS - PLANETTA - PORCU - RANDAZZO - RASSU - RODIN - SABATINI - ROVELLI - SANNA Giacomo - SANNA Gian Valerio - SANNA Paolo - SECHI - SOLINAS Antonio - SOLINAS Christian - SORGIA - STERI - STOCCHINO - STOCHINO - TOCCO - TUPPONI - ZEDDA - ZUNCHEDDU.

Risponde no il consigliere: ARBAU.

Si è astenuta: la Presidente LOMBARDO.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 69

Votanti 68

Astenuti 1

Maggioranza 35

Favorevoli 67

Contrari 1

(Il Consiglio approva).

Discussione e approvazione del documento "CORECOM.

Programma di attività per l'anno 2014". (42/XIV/A)

PRESIDENTE. Il successivo punto all'ordine del giorno reca la discussione del documento numero 42.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il consigliere Amadu, relatore.

AMADU (F.I.), relatore. Mi rimetto alla relazione scritta.

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del documento numero 42/XIV/A.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri COCCO Daniele, GALLUS, SECHI e TOCCO hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: AGUS - AMADU - ARBAU - BRUNO - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - BUCCELLI - CONTU Mariano - CORDA - COSSA - COZZOLINO - CUCCU - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DESSI' - DIANA Giampaolo - ESPA - FLORIS Rosanna - FLORIS Vincenzo - FOIS - GALLUS - GRECO - LAI - LICANDRO - LOCCI - LOTTO - LUNESU - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Valerio - MORICONI - MULA - MURGIONI - OBINU - OPPI - PERU - PETRINI - PISANO - PITEA - PITTALIS - PLANETTA - PORCU - RANDAZZO - RASSU - RODIN - SABATINI - ROVELLI - SANNA Giacomo - SANNA Gian Valerio - SANNA Paolo - SECHI - SOLINAS Antonio - SOLINAS Christian - SORGIA - STERI - STOCHINO - TOCCO - TUPPONI - ZEDDA - ZUNCHEDDU.

Si sono astenuti: la Presidente LOMBARDO - CAMPUS - MULAS - STOCCHINO.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 67

Votanti 63

Astenuti 4

Maggioranza 32

Favorevoli 63

(Il Consiglio approva).

Elezione del difensore civico

PRESIDENTE. Il successivo punto all'ordine del giorno reca l'elezione del Difensore civico.

Il Consiglio regionale deve procedere alla designazione del Difensore civico in ottemperanza a quanto stabilito dall'articolo 12 della legge regionale 17 gennaio 1989, numero 4, come modificato dalla legge regionale 13 ottobre 2005, numero 14.

Il Difensore civico deve essere scelto fra i cittadini che, per preparazione ed esperienza, diano la massima garanzia di indipendenza, obiettività, serenità di giudizio e competenza giuridico-amministrativa.

Per quanto concerne le modalità di votazione, ai sensi del comma 2 dell'articolo 12 della legge regionale numero 4 del 1989, il Difensore civico risulta eletto se ottiene il voto dei due terzi dei consiglieri assegnati alla Regione.

Votazione a scrutinio segreto per l'elezione del difensore civico

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto per schede per l'elezione del Difensore civico.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SANNA GIAN VALERIO

(Seguono la votazione e lo spoglio delle schede)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 68

Votanti 67

Astenuti 1

Schede nulle 2

Hanno ottenuto voti: Felice CONTU, 63; CIARLO, 2.

Viene proclamato eletto: Felice CONTU.

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: AGUS - AMADU - ARBAU - BIANCAREDDU - BRUNO - BUCCELLI - CAMPUS - CAPPAI - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Mariano - CORDA - COSSA - COZZOLINO - CUCCU - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DESSI' - DIANA Giampaolo - ESPA - FLORIS Mario - FLORIS Rosanna - FLORIS Vincenzo - FOIS - GALLUS - GRECO - LAI - LICANDRO - LOCCI - LOMBARDO - LOTTO - LUNESU - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Valerio - MILIA - MORICONI - MULA - MULAS - MURGIONI - OBINU - OPPI - PERU - PETRINI - PISANO - PITEA - PITTALIS - PLANETTA - PORCU - RANDAZZO - RASSU - RODIN - SABATINI - SANNA Giacomo - SANNA Gian Valerio - SANNA Paolo - SOLINAS Antonio - SOLINAS Christian - SORGIA - STERI - STOCCHINO - STOCHINO - TOCCO - TUPPONI - ZEDDA.

Si è astenuta la Presidente LOMBARDO.)

Discussione generale congiunta del Documento annuale di programmazione economica e finanziaria (DAPEF). Manovra finanziaria 2014/2016. (41/XIV/A) e dei disegni di legge: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2014). (576/S/A) e "Bilancio di previsione per l'anno 2014 e bilancio pluriennale per gli anni

2014-2016". (577/A)

PRESIDENTE. Il successivo punto all'ordine del giorno reca la discussione congiunta del Documento annuale di programmazione economica e finanziaria (DAPEF) e dei disegni di legge numero 576/S/A e 577/A.

Dichiaro aperta la discussione generale. Ha facoltà di parlare il consigliere Fois, relatore di maggioranza.

FOIS (Riformatori Sardi), relatore di maggioranza. Signor Presidente, colleghi, la Commissione bilancio nella seduta numero 3/234 del 9 gennaio 2014 ha licenziato, col voto favorevole dei Gruppi di maggioranza e quello contrario dei Gruppi di opposizione, i documenti che compongono la manovra finanziaria 2014 -2016. Detti documenti sono stati trasmessi al Consiglio regionale per l'approvazione in data 4 novembre 2013, in luogo del termine del 30 settembre prescritto dall'articolo 11 della legge di contabilità numero 11 del 2006.

Nel corso dell'esame è emersa in seno alla Commissione la necessità di acquisire un quadro aggiornato delle previsioni macroeconomiche; a tal fine la Giunta ha provveduto alla trasmissione di un nuovo documento annuale di programmazione economica per l'anno 2014 che la Commissione ha deliberato di proporre all'approvazione dell'Aula.

La sessione di bilancio, l'ultima della legislatura, è iniziata il 13 novembre 2013 con il parere della Commissione sulla proposta, formulata dalla Presidente del Consiglio, di stralcio delle norme estranee all'oggetto della legge finanziaria, come individuato dalla citata legge regionale di contabilità. I lavori sono quindi proseguiti con l'illustrazione della manovra da parte dell'Assessore della programmazione e lo svolgimento delle audizioni del Presidente del Consiglio delle Autonomie locali, dei rappresentanti degli organismi degli enti locali, delle parti sociali, delle categorie produttive e del mondo del credito, dell'istruzione e della cultura, del terzo settore, dello sport e dello spettacolo.

Nel corso dei lavori sono stati sentiti inoltre l'Assessore del lavoro, il quale ha riferito alla Commissione sugli stanziamenti di spesa necessari, per il triennio 2014-2016, per far fronte alle politiche di competenza dell'Assessorato, e il Presidente della Regione il quale ha illustrato le iniziative intraprese dalla Giunta per far fronte ai tragici eventi calamitosi che hanno colpito la Sardegna nel corso del mese di novembre.

In un'ottica di razionalizzazione e di riqualificazione della spesa e di riduzione dei costi inerenti al funzionamento della macchina amministrativa regionale ci si è orientati (anche quest'anno) a una verifica delle numerose voci di spesa del bilancio regionale, dei bilanci delle agenzie agricole e di quelli delle aziende sanitarie regionali. In particolare si sono considerati i costi legati al funzionamento dell'apparato burocratico, quali quelli per la gestione dei sistemi informativi regionali, consulenze, studi, convenzioni e collaborazioni, pubblicità istituzionale, consumi, canone di locazione e assistenza tecnica, orientandosi a una riduzione dove possibile delle singole voci.

La discussione spintasi talora al dettaglio ha evidenziato la forte articolazione del gran numero di capitoli del bilancio che ne ostacolano in parte l'immediata leggibilità, ne è derivata una serrata ma proficua dialettica che ha consentito di riallocare le risorse liberate a copertura finanziaria di alcuni interventi a favore delle imprese e della cooperazione, degli enti operanti nel settore della sicurezza sociale e, in generale, del mondo dell'istruzione, della ricerca scientifica e universitaria, del cinema e dello spettacolo.

Tra gli argomenti sui quali si è registrata un'ampia convergenza, come avvenuto nella scorsa sessione di bilancio in relazione alla riduzione IRAP, va sottolineato quello per cui spetta alla Regione, quale parte integrante delle entrate previste dello Statuto, il gettito derivante dalle imposte di fabbricazione riscosse dallo Stato fuori dal territorio regionale; la Commissione ha ritenuto di introdurre una norma specifica. La norma rappresenta una nuova tappa nel percorso di rivendicazione intrapreso…

(Brusio in Aula)

PRESIDENTE. Colleghi, io capisco che è poco interessante, ma stiamo parlando del bilancio della Regione, ci sono colleghi che vogliono seguire, ci sono passaggi delicati, seguiamo tutti quanti e apprendiamo qualcosa in più.

FOIS (Riformatori Sardi), relatore di maggioranza. Grazie, Presidente, dicevo che la norma rappresenta una nuova tappa nel percorso di rivendicazione intrapreso dalla Regione teso a dare piena ed effettiva attuazione all'articolo 8 dello Statuto speciale. La previsione normativa si rifà alle indicazioni contenute nel deliberato del Consiglio regionale numero 34 del 14 ottobre 2010 sul percorso attuativo della cosiddetta riforma del federalismo fiscale, di cui alla legge numero 42 del 2009 e del Titolo III dello Statuto speciale. In tale documento, infatti, si impegnava la Giunta regionale ad affermare nel confronto con lo Stato la natura di principio generale del criterio di riparto basato sul luogo di realizzazione del presupposto d'imposta, previsto al comma secondo dell'articolo 8, in modo da assicurare alla Regione l'integrale spettanza dei tributi maturati in Sardegna ma riscossi fuori dal territorio regionale. Tra questi, primariamente, le accise relative a produzioni localizzate in Sardegna ma destinate a essere immesse al consumo e quindi riscosse al di fuori dell'Isola.

Analoga convergenza sul fronte delle iniziative a favore dello sviluppo; si evidenziano in particolare i seguenti interventi: lo stanziamento di 40 milioni di euro finalizzato prioritariamente alla realizzazione di opere immediatamente cantierabili, ai programmi integrati d'area e a quegli interventi di fiscalità di sviluppo che il legislatore regionale prossimamente potrà realizzare anche in forza dell'articolo 10 dello Statuto speciale, come novellato dall'articolo 1, comma 514, della legge numero 147 del 2013 (legge di stabilità 2014); la spesa di euro 20 milioni destinati a ristorare i danni alle colture subiti dalle aziende agricole a causa degli eventi calamitosi del novembre scorso; la spesa di euro 5 milioni a favore della imprenditorialità femminile.

Con riferimento alle misure volte a rafforzare le funzioni di prevenzione delle calamità naturali e del rischio idrogeologico, sulle quali si è registrato il massimo consenso tra le forze politiche di maggioranza e opposizione, si richiamano segnatamente l'autorizzazione a favore dell'Ente foreste a procedere alla stabilizzazione annuale dei dipendenti aventi rapporto semestrale e lo stanziamento di euro 40 milioni per la progettazione e attuazione di interventi urgenti per la mitigazione del rischio idrogeologico nei comuni della Sardegna a più alto rischio.

La Commissione, considerata l'imminenza della chiusura della legislatura regionale e l'opportunità di dotare in questa fase la Regione di uno strumento completo e operativo in tutti i suoi aspetti, ne raccomanda una rapida approvazione da parte del Consiglio.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il consigliere Sabatini, relatore di minoranza.

SABATINI (P.D.), relatore di minoranza. Presidente, siamo alla fine di una legislatura deludente sotto il profilo della programmazione delle risorse che sono trasferite dallo Stato, che sono incamerate direttamente dalla Regione e che dovrebbero essere finalizzate allo sviluppo e alla crescita della nostra Regione. Dicevo, siamo alla fine di una legislatura in cui abbiamo visto un susseguirsi di leggi finanziarie davvero deludenti, sotto il profilo programmatico, sotto il profilo dell'efficacia nei confronti di un'economia sofferente come in questi anni ci hanno detto, in modo continuo, tutti i dati, tutti gli studi effettuati dai maggiori istituti che appunto si applicano nello studio delle performance economiche delle Regioni, del nostro Stato e dell'Europa.

Una regione che va sempre peggio, dove diminuisce l'attività industriale, muore il commercio, si blocca l'edilizia, rallenta il flusso turistico (ormai la nostra economia è in progressivo disfacimento), cresce la disoccupazione. Una serie di dati che segna in modo negativo, in modo pesantemente negativo la nostra Isola. E queste finanziarie si sono caratterizzate per una serie di fatti negativi.

Innanzitutto la carenza programmatoria; la vostra maggioranza, la vostra Giunta regionale, la Giunta Cappellacci, non avevano un programma in campagna elettorale. Una campagna elettorale nel corso della quale avevate raccontato ai sardi di voler costruire insieme a loro un progetto per la Sardegna; ma, ahimè, quando una coalizione si presenta davanti ai cittadini si deve presentare con le idee chiare, deve proporre una via di uscita da una crisi economica per avviare una crescita sociale di una regione. Ma voi non avevate un'idea di Sardegna né l'avete costruita nel tempo, quindi le finanziarie hanno risentito fortemente di questa carenza programmatica e della vostra incapacità di rilanciare l'economia, di dettare delle linee per rilanciare la nostra Isola.

Secondo punto fortemente negativo è stato il fallimento del confronto con lo Stato, perchè non solo non siete riusciti a utilizzare la riscrittura dell'articolo 8 dello Statuto, ma avete arretrato su ogni problema in discussione; parlo dei trasporti, della continuità territoriale, dei fondi per le aree sottosviluppate, della contrattazione sul Patto di stabilità.

Il confronto con lo Stato è stato un continuo fallimento, un totale fallimento della Giunta Cappellacci che ha influenzato fortemente il Patto di stabilità. Noi in questi anni, grazie alle lavoro svolto nella scorsa legislatura, abbiamo avuto una crescita dei trasferimenti e delle risorse assegnati a questa Regione, ma molto spesso non si sono potute spendere sia per incapacità di una macchina amministrativa, che non avete saputo riformare, e sia…

(Brusio in Aula)

PRESIDENTE. Scusi, onorevole Sabatini, colleghi, onorevole Meloni. Prego.

SABATINI (P.D.), relatore di minoranza. … per i vincoli del Patto di stabilità che anziché adattarsi alla crescita dei trasferimenti dello Stato, al contrario, hanno costretto questa Regione a contenere la spendita.

Il terzo fattore negativo è stato un innalzamento incontrollato della spesa, in modo particolare della spesa corrente. Una miriade di interventi inutili che avete messo in atto per accontentare amici e amici degli amici, e si è trattato di interventi inutili, di nessuna efficacia per la crescita, sia sociale che economica, della nostra Regione. Ma va sottolineata anche la crescita incontrollata della spesa sanitaria che in questi anni è lievitata in modo davvero importante.

Ecco, sono stati questi, a mio parere, i principali tre fattori che hanno caratterizzato negativamente la vostra politica di programmazione dei fondi. Quindi: una carenza programmatoria, il fallimento del confronto con lo Stato e l'innalzamento in modo incontrollato della spesa corrente.

La manovra poi che da parte dell'Esecutivo è stata posta all'attenzione della Commissione è una manovra davvero del tutto strana, senza nessun tipo di programmazione e di idea di sviluppo, perché avete presentato una manovra finanziaria contenente un azzeramento di decine e decine di capitoli, capitoli che prevedevano anche interventi importanti che da anni vengono messi in atto nella nostra Regione. Mi riferisco a interventi nel settore dei lavori pubblici, dei trasporti, del sociale, dell'associazionismo, del volontariato, degli enti locali.

Avete presentato una finanziaria non attuando un controllo della spesa, una spending review più efficace ma azzerando una serie di capitoli in modo incomprensibile. L'effetto quale è stato? L'effetto è stato quello di acquisire, durante le audizioni in Commissione (nella prima fase della discussione), una serie di pareri negativi da parte dei rappresentanti dei lavoratori, da parte delle imprese, da parte dell'associazionismo, da parte degli enti locali, da parte degli istituti di credito; da nessuno è stato espresso un giudizio positivo su questa finanziaria.

Quindi, quando abbiamo audito tutti gli artefici della nostra economia e della nostra società, abbiamo acquisito una serie di pareri negativi, e non poteva che essere così, che hanno confermato il giudizio negativo che su questa finanziaria abbiamo voluto esprimere sin dall'inizio: una finanziaria senza alcun fondamento.

Una finanziaria tra l'altro inesistente perché se prendiamo in considerazione il testo iniziale, il testo che la Giunta ha voluto presentare all'attenzione della Commissione, composto da quattro articoli, risulta che il 70 per cento del testo presentato è stato dichiarato sin dall'inizio norma intrusa; siamo partiti da una finanziaria che già non esisteva e poi cancellata dalle norme regolamentari del nostro Consiglio, che voi non avete assolutamente tenuto in alcun conto.

Ma le disposizioni rimaste erano veramente incomprensibili. Voglio ricordare lo stanziamento di 60 milioni di euro con i quali volevate finanziare le opere immediatamente cantierabili, i programmi integrati d'area, gli interventi di fiscalità di sviluppo quali l'abbattimento del carico fiscale sulle accise. Senza avere un'idea, anche relativamente a questo intervento, su come realizzarlo; tanto è vero che poi abbiamo scritto la norma all'interno della Commissione, quindi lavorando in Commissione per cercare di rivedere le vostre false affermazioni, affermazioni prive di contenuti.

Ripeto, una finanziaria vuota, incomprensibile, priva di programmi, priva di risorse vere spendibili, perché ormai siamo di fronte a un bilancio ingessato, poiché il Patto di stabilità non ci consente di spendere, per cui l'innalzamento della spesa corrente, che è una spesa del tutto inutile che non risponde alle esigenze della nostra economia, ha reso questo bilancio un esercizio inutile per questo Consiglio.

Quindi, come si è lavorato? Penso che il Presidente della Commissione possa dare atto che l'atteggiamento dell'opposizione è stato un atteggiamento di responsabilità di fronte a una situazione drammatica che, come dicevo prima, abbiamo potuto appurare anche nel corso delle numerosissime audizioni che la Commissione ha tenuto. Abbiamo cercato intanto di ripristinare importanti programmi che voi avevate azzerato, abbiamo quindi provveduto a trovare la copertura, verificando in Commissione lo stato della spesa, i residui, individuando i diversi capitoli su cui si potevano operare dei tagli per rinvenire le risorse, a copertura di quei capitoli da voi azzerati e che invece riguardavano programmi fondamentali per la nostra Regione.

Abbiamo ricomposto pertanto questa finanziaria, abbiamo ricomposto i documenti di bilancio, abbiamo trovato le risorse e tentato di dare delle risposte. All'interno di questa finanziaria poi abbiamo voluto collocare importanti provvedimenti che voi avete condiviso con noi, spesso siamo stati noi a proporli e voi a convenire con noi sulle proposte fatte; abbiamo tentato di migliorare il testo per il solo fatto che si è data qualche risposta, seppure parziale. Il giudizio però continua a rimanere negativo perché è una finanziaria impresentabile; impresentabile non solo a quest'Aula, ma ai sardi, perché non tiene conto dello stato di crisi, della situazione di difficoltà delle imprese, delle famiglie, della società, degli enti locali.

Questa finanziaria non tiene conto, in alcun modo, di una situazione drammatica; ma è una finanziaria di cui noi, pur esprimendo un giudizio negativo, intendiamo agevolare l'approvazione per grande senso di responsabilità, e perchè intravediamo la grave emergenza che stanno vivendo la nostra società, le nostre famiglie, le nostre imprese.

PRESIDENTE. Il Consiglio è riconvocato domani, mercoledì 15 gennaio, alle ore 10.

La seduta è tolta alle ore 17 e 36.



Allegati seduta

CDLII SEDUTA

Martedì 14 gennaio 2014

Presidenza della Presidente LOMBARDO

indi

del Vicepresidente Gian Valerio Sanna

La seduta è aperta alle ore 16 e 08.

DESSI', Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta del 7 novembre 2013 (442), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Ignazio Artizzu, Gianfranco Bardanzellu e Matteo Sanna hanno chiesto congedo per la seduta del 14 gennaio 2014.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Comunico che in data 8 gennaio 2014 è pervenuta copia della decisione della Corte costituzionale numero 308 del 10 dicembre 2013 nella quale si dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 1 della legge regionale 12 ottobre 2012, numero 20 (Norme di interpretazione autentica in materia di beni paesaggistici) e si dichiara l'illegittimità costituzionale, in via consequenziale, dell'articolo 1, comma 2, della medesima legge numero 20 del 2012.

Comunico che il consigliere Patrizio Rovelli, in data 3 gennaio 2014, ha comunicato di aver aderito al Gruppo Misto, come rappresentante del Movimento Democratico e Sardista (MO.DE.S.) "Giustizia Giusta".

Comunico che il Presidente della Regione, in applicazione dell'articolo 24 della legge regionale 7 Gennaio1977, numero 1, ha trasmesso l'elenco delle deliberazioni adottate dalla Giunta regionale nelle sedute del 23 e 30 luglio 2013; 1°, 8, 27 e 28 agosto 2013; 10, 12, 18 e 26 settembre 2013; 1°, 2, 16 e 22 ottobre 2013.

Annunzio di presentazione di disegni di legge

PRESIDENTE. Comunico che sono stati presentati i seguenti disegni di legge:

"Norme per il governo del territorio e la tutela, salvaguardia e sviluppo delle aree destinate all'agricoltura". (612)

(Pervenuto il 10 gennaio 2014 e assegnato alla quarta Commissione.)

"Norme in materia di attività edilizia esistente e norme per l'esercizio delle competenze in materia di tutela paesistica". (613)

(Pervenuto il 10 gennaio 2014 e assegnato alla quarta Commissione.)

Annunzio di presentazione di proposte di legge

PRESIDENTE. Comunico che sono state presentate le seguenti proposte di legge:

PITTALIS - DIANA Giampaolo - STERI - CUCCUREDDU - CAMPUS - SOLINAS Christian - COCCO Daniele - DEDONI: "Modifiche alla legge regionale 9 dicembre 2013, n. 34 (Misure urgenti in materia anticipazione degli ammortizzatori sociali". (609)

(Pervenuta l'8 gennaio 2014 e assegnata alla sesta Commissione.)

PISANO Franco Sergio - MELONI Francesco - DEDONI - COSSA - FOIS - MULA: "Norme in materia di servizio idrico integrato (Modifiche e integrazioni alla legge regionale 17 maggio 2013, n. 11)". (610)

(Pervenuta il 9 gennaio 2014 e assegnata alla quarta Commissione.)

MANCA - DIANA Giampaolo - SANNA Gian Valerio - SABATINI - PORCU - MELONI Valerio - LOTTO - ESPA - COCCO Pietro - AGUS - MORICONI - CUCCU - BRUNO: "Disciplina dell'attività per il controllo e la valutazione delle politiche regionali del Consiglio regionale della Sardegna". (611)

(Pervenuta il 10 gennaio 2014 e assegnata alla prima Commissione.)

PITTALIS - DIANA Giampaolo - STERI - CUCCUREDDU - CAMPUS - MURGIONI - COCCO Daniele: "Istituzione dell'Agenzia regionale per la bonifica e l'esercizio delle attività residuali delle aree minerarie dismesse o in via di dismissione (ARBAM)". (614)

(Pervenuta il 14 gennaio 2014 e assegnata alla quinta Commissione.)

STERI - PITTALIS - DIANA Giampaolo - CUCCUREDDU - DEDONI - COCCO Daniele - CAMPUS - SOLINAS Christian - MURGIONI: "Modificazioni all'articolo 1, comma 1, della legge regionale 8 febbraio 2013, n. 3 (Soppressione dell'Autorità d'ambito territoriale ottimale della Sardegna - Norma transitoria, disposizioni urgenti in materia di enti locali, di ammortizzatori sociali, di politica del lavoro e modifiche della legge regionale n. 1 del 2013), come modificato dall'articolo 1, comma 1, della legge regionale 17 maggio 2013, n. 11 (Modifiche e integrazioni alla legge regionale 8 febbraio 2013, n. 3 (Soppressione dell'Autorità d'ambito territoriale ottimale della Sardegna))". (615)

(Pervenuta il 14 gennaio 2014 e assegnata alla quarta Commissione.)

PITTALIS - DIANA Giampaolo - STERI - CUCCUREDDU - CAMPUS - SOLINAS Christian - MURGIONI - COCCO Daniele - DEDONI: "Modifiche agli articolo 38, 40 della legge regionale n.31 del 1998". (616)

(Pervenuta il 14 gennaio 2014 e assegnata alla prima Commissione.)

Annunzio di interrogazioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interrogazioni pervenute alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

"Interrogazione SOLINAS Antonio, con richiesta di risposta scritta, sull'applicazione dell'articolo 7 della legge regionale n. 15 del 2010, in materia di diversificazione produttiva del settore lattiero-caseario". (1272)

"Interrogazione LOTTO - BRUNO - MANCA - MELONI Valerio, con richiesta di risposta scritta, sullo stato in cui versano le infrastrutture trasportistiche del nord Sardegna e le linee ferroviarie a scartamento ridotto Alghero-Sassari-Sorso gestite dall'ARST". (1273)

"Interrogazione LOTTO, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione dell'ossigenoterapia iperbarica nella Provincia di Sassari". (1274)

"Interrogazione CUCCUREDDU, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di scongiurare l'ulteriore prolungamento della cassa integrazione in deroga per otto dipendenti a tempo indeterminato della società in house denominata Multiss Spa, società interamente partecipata dalla Provincia di Sassari, che prestano servizio a supporto degli uffici della programmazione comunitaria e per i progetti sull'ambiente e l'energia". (1275)

"Interrogazione SORGIA, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di corrispondere, in tempi rapidi e senza più alcun indugio, l'erogazione delle risorse necessarie alla mobilità in deroga". (1276)

"Interrogazione SORGIA, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di assunzione dei lavoratori del progetto Lavor@bile in base alla legge 30 ottobre 2013, n. 125, in deroga al patto di stabilità". (1277)

"Interrogazione ROVELLI, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione del cinema sardo e sui pesanti tagli decisi dall'Assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport". (1278)

"Interrogazione ROVELLI, con richiesta di risposta scritta, sull'approvazione dell'Atto aziendale da parte del direttore generale della ASL di Nuoro". (1279)

"Interrogazione COCCO Daniele Secondo, con richiesta di risposta scritta, sulla mancata inclusione dei Comuni di Burgos e Nule tra quelli beneficiari dei contributi per l'attivazione dei cantieri verdi". (1280)

"Interrogazione GALLUS, con richiesta di risposta scritta, sull'interruzione del servizio dei lavoratori in comando dall'Agenzia regionale del lavoro, Provincia di Oristano". (1281)

"Interrogazione COCCO Daniele Secondo - ZUNCHEDDU, con richiesta di risposta scritta, sulla inadeguatezza dei fondi destinati dalla Regione a favore delle aziende sarde che hanno subito gli effetti della blue tongue". (1282)

"Interrogazione COCCO Pietro - AGUS, con richiesta di risposta scritta, sul mancato reinserimento di n. 13 lavoratori interinali ex Rockwool alle dipendenze dell'ATI IFRAS". (1283)

"Interrogazione PISANO, con richiesta di risposta scritta, sul grave problema degli avvisi di pagamento notificati dal Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale (CBSM) nei confronti delle aziende agricole a saldo dei canoni per l'esercizio irriguo 2008". (1284)

Annunzio di interpellanza

PRESIDENTE. Si dia annunzio della interpellanza pervenuta alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

"Interpellanza ZUNCHEDDU - COCCO Daniele Secondo - SECHI - CUGUSI sulla drammatica situazione dei lavoratori del progetto Lavor@bile". (484)

Annunzio di mozioni

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle mozioni pervenute alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

"Mozione MORICONI - CUCCU - COZZOLINO sulla richiesta di deroga alla disciplina del patto di stabilità per l'utilizzo di risorse finalizzate all'emergenza dell'edilizia scolastica in Sardegna". (292)

"Mozione ZUNCHEDDU - COCCO Daniele Secondo - SECHI - CUGUSI per la tempestiva risoluzione della vertenza dei lavoratori disabili del progetto Lavor@bile". (293)

Dimissioni di consigliere regionale

PRESIDENTE. Comunico che in data 13 gennaio 2014 il consigliere Felice Contu ha fatto pervenire la seguente lettera:

"Il sottoscritto Dottor Felice Contu dichiara di rassegnare, con effetto immediato e in modo irrevocabile, le proprie dimissioni dalla carica di consigliere regionale. Nel ringraziarla per la presa d'atto le porgo, illustre Presidente, i sensi della mia considerazione.

Felice Contu".

Ricordo che ai sensi dell'articolo 85 della legge regionale 6 marzo 1979, numero 7, è riservata al Consiglio regionale la facoltà di ricevere e accettare le dimissioni dei propri membri.

Metto ora in votazione, a scrutinio segreto, ai sensi del comma 7 dell'articolo 96 del Regolamento, l'accettazione delle dimissioni presentate dal consigliere Felice Contu.

Chi intende accettare le dimissioni vota "sì" e quindi vota verde, chi intende respingerle vota "no" e quindi vota rosso, chi intende astenersi vota giallo.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'accettazione delle dimissioni del consigliere Felice Contu.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 58

Votanti 54

Astenuti 4

Maggioranza 28

Favorevoli 48

Contrari 5

(Il Consiglio approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: AGUS - AMADU - ARBAU - BIANCAREDDU - BRUNO - CAMPUS - CAPPAI - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Mariano - CORDA - COSSA - COZZOLINO - CUCCU - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DESSI' - DIANA Giampaolo - ESPA - FLORIS Rosanna - FLORIS Vincenzo - FOIS - GALLUS - GRECO - LAI - LICANDRO - LOCCI - LOMBARDO - LOTTO - LUNESU - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Valerio - MORICONI - MULA - MULAS - MURGIONI - PERU - PETRINI - PITEA - PITTALIS - PORCU - RASSU - SABATINI - ROVELLI - SANNA Gian Valerio - SECHI - SOLINAS Antonio - SORGIA - STERI - STOCCHINO - STOCHINO - TUPPONI - ZEDDA - ZUNCHEDDU.

Si sono astenuti: la Presidente LOMBARDO - ROVELLI - STOCCHINO - ZUNCHEDDU.)

Prego, quindi, il Presidente della Giunta delle elezioni di convocare immediatamente la Giunta stessa affinché, esaminati gli atti degli Uffici circoscrizionali, si pronunci circa il candidato che subentra al consigliere Felice Contu.

Sospendo a tal fine la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 21, viene ripresa alle ore 16 e 31.)

Proclamazione e giuramento di consigliere

PRESIDENTE. Do lettura della lettera inviatami dal Presidente della Giunta delle elezioni: "Comunico alla signoria vostra Onorevole, che la Giunta delle elezioni si è riunita in data 14 gennaio 2014 per esaminare la situazione determinatasi a seguito della presa d'atto del Consiglio delle dimissioni del consigliere regionale Felice Contu.

La Giunta stessa fa presente che dall'esame degli atti redatti dall'Ufficio centrale circoscrizionale di Cagliari, relativo alle elezioni del 15 e 16 febbraio 2009, risulta che l'onorevole Felice Contu era stato eletto nella lista del collegio di Cagliari avente il contrassegno "UDC". I candidati della stessa lista e del medesimo collegio che seguono immediatamente l'ultimo eletto sono nell'ordine: Carta Paolo con cifra elettorale 3116; Buccelli Patrizio con cifra elettorale 3000; Marracini Sergio con cifra elettorale 1441.

La Giunta delle elezioni, a seguito delle verifiche effettuate, prende atto che Paolo Carta è deceduto in data 27 febbraio 2012 e che pertanto al consigliere regionale dimissionario, Felice Contu, subentrerà Patrizio Bucelli".

Sulla base di quanto comunicatomi dal Presidente della Giunta delle elezioni, proclamo eletto consigliere regionale Patrizio Bucelli. Constatatane la presenza, lo invito a entrare in Aula e a prestare il giuramento prescritto dall'articolo 23 dello Statuto speciale per la Sardegna e dall'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 19 maggio 1949, numero 250.

Invito il nuovo consigliere a presentarsi di fronte al banco della Presidenza.

Do lettura della formula del giuramento previsto dall'articolo 3 del citato DPR; al termine risponderà: "Giuro":

"Giuro di essere fedele alla Repubblica e di esercitare il mio ufficio al solo scopo del bene inseparabile dello Stato e della Regione".

BUCELLI. "Giuro".

Discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, e approvazione della proposta di legge Pittalis - Diana Giampaolo - Steri - Cuccureddu - Campus - Solinas Christian - Cocco Daniele Secondo - Dedoni: "Modifiche alla legge regionale 9 dicembre 2013, n. 34 (Misure urgenti in materia di anticipazione

degli ammortizzatori sociali)". (609)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, della proposta di legge numero 609.

Dichiaro aperta la discussione generale. Ricordo che i consiglieri che intendono parlare devono iscriversi non oltre la conclusione del primo intervento.

E' iscritto a parlare il consigliere Sorgia. Ne ha facoltà.

SORGIA (Gruppo Misto). Non vedo l'assessore Contu (l'ho visto prima), perché sarebbe il caso di avere chiarimenti…

PRESIDENTE. Può intervenire lo stesso perché la Giunta è rappresentata; ecco l'assessore Contu.

SORGIA (Gruppo Misto). Perfetto! Lo scorso 19 dicembre è stato…

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Sorgia. Colleghi! Onorevole Stochino, onorevole Bruno! Prego, onorevole Sorgia.

SORGIA (Gruppo Misto). Lo scorso 19 dicembre è stato siglato un accordo con i rappresentanti sindacali di Cgil-Cisl-Uil, in base al quale il sussidio per ciascun beneficiario, a valere su risorse regionali, doveva essere quantificato in misura non inferiore al 50 per cento della somma spettante. Dette somme avrebbero dovuto rappresentare un primo anticipo rispetto ai fondi che il Governo deve attribuire alle Regioni. Abbiamo avuto tutti notizia, anche dalla stampa, che la convenzione è stata già firmata ma, purtroppo, il problema non è stato ancora risolto.

Ahimè, sono circa, 12 mila i sardi in mobilità in deroga che sotto l'albero hanno trovato anziché il regalo di Natale, come promesso, una amara sorpresa dopo aver maturato l'illusione di ricevere almeno un piccolo anticipo prima di Natale in quanto tanti di loro a gennaio 2013, quindi da oltre un anno, non hanno ricevuto nemmeno un euro. L'impegno della Regione, dopo la manifestazione del 4 ottobre, proprio sotto questo Palazzo, era quello di attivare una procedura di emergenza al fine di affrontare la problematica della mobilità in deroga.

Come tutti noi sappiamo, questo Consiglio regionale, con la proposta di legge numero 593 del 5 dicembre scorso, ha inteso dare attuazione al disposto dell'articolo 1 della legge regionale numero 1 del 2013, che prevedeva il pagamento degli ammortizzatori sociali. Tale proposta, votata da questo Consiglio, e anche dal sottoscritto, autorizzava la SFIRS ad anticipare per suo conto la somma di 30 milioni di euro a favore dei lavoratori che, a seguito di gravi situazioni di crisi aziendale, possono diventare beneficiari di ammortizzatori sociali in esito a specifiche procedure già avviate.

Le somme anticipate dalla SFIRS, però, sarebbero dovute essere rimborsate dalla Regione quale unica responsabile delle anticipazioni effettuate; pertanto, nel caso in cui la concessione dell'anticipazione di questi ammortizzatori sociali dovesse giungere a buon fine, sarà la stessa Regione a provvedere autonomamente al recupero degli importi non perfezionati. La proposta di legge che abbiamo votato non esonera la Regione da ogni necessaria intesa con l'Inps per il ristoro delle anticipazioni, ed è bene precisare che i cassaintegrati sono circa 28 mila, e che tra questi i 12 mila in mobilità in deroga, come ho detto prima, non hanno ricevuto alcun sussidio da oltre un anno.

Assessore Contu, la situazione per tantissime famiglie sarde è diventata ormai insostenibile, il messaggio che sta passando è quello della solita presa in giro: i sardi, anziché continuare a ridere, stanno piangendo miseramente da tanti anni. Quindi vorrei capire quali siano le ragioni che impediscono l'erogazione di tali anticipazioni, quali provvedimenti l'Assessore intenda adottare al fine di scongiurare la situazione di estrema difficoltà finanziaria in cui si vengono a trovare circa 12 mila famiglie sarde, e quali iniziative intenda adottare al fine di evitare il rischio che la situazione manifestata a più riprese da questi lavoratori possa determinare ulteriori incertezze nei loro confronti. Queste persone non sanno più cosa fare, a quale santo votarsi, e la loro disperazione aumenta ogni giorno di più.

PRESIDENTE. Poiché non ho altri iscritti a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo al Titolo al quale è stato presentato un emendamento.

(Si riporta di seguito il testo del Titolo e del relativo emendamento:

Titolo

Modifiche alla legge regionale 9 dicembre 2013, n.34 (Misure urgenti in materia di anticipazione degli ammortizzatori sociali).

Emendamento aggiuntivo Pittalis - Diana Giampaolo - Steri - Cuccureddu - Dedoni - Sanna Matteo - Cocco Daniele - Solinas Christian - Campus - Murgioni.

Titolo

Al titolo è aggiunto "e alla legge regionale n. 16 del 2013 in materia di procedimento elettorale". (1)

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta sull'emendamento ha facoltà di parlare l'Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.

CONTU MARIANO (P.d.L.), Assessore del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. La Giunta esprime parere favorevole.

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, metto in votazione il Titolo. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 1. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1 al quale è stato presentato un emendamento.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1 e del relativo emendamento:

Art. 1

Modifica dell'articolo 1 della legge regionale n. 34 del 2013

1. Il comma 4 dell'articolo 1 della legge regionale 9 dicembre 2013, n. 34 (Misure urgenti in materia di anticipazione degli ammortizzatori sociali) è sostituito dal seguente:
"4. La Regione è l'unica responsabile delle anticipazioni effettuate ai lavoratori di cui al comma 1. La Regione, qualora la concessione dell'anticipazione degli ammortizzatori sociali non si perfezioni, è autorizzata a qualificare la stessa come intervento regionale straordinario di sostegno al reddito.".

EMENDAMENTO aggiuntivo PITTALIS - DIANA Giampaolo - STERI - CUCCUREDDU - DEDONI - SANNA Matteo - COCCO Daniele - SOLINAS Christian - MURGIONI. (2)

Articolo 1

Dopo l'articolo 1 è aggiunto il seguente:

Art. 1 bis

Modifiche alla legge regionale n. 16 del 2013

1. Nella legge regionale 26 luglio 2013, n. 16 (Organizzazione amministrativa del procedimento e delle votazioni per l'elezione del Presidente della Regione e del Consiglio regionale. Modifiche alla legge regionale 6 marzo 1979, n. 7 (Norme per l'elezione del Consiglio regionale)), l'allegato A è sostituito dal seguente:

SPECIFICHE TECNICHE

La scheda è di norma suddivisa in quattro parti uguali.

La prima parte, al pari della terza, contiene gli spazi necessari per riprodurre iniziando da sinistra, verticalmente ed in misura omogenea, racchiusi ciascuno in un apposito rettangolo, i contrassegni delle liste presentate a livello circoscrizionale con una riga, posta a destra di ciascun contrassegno, destinata all'espressione dell'eventuale voto di preferenza.

Sulla seconda parte, così come sulla quarta, collocati a destra e geometricamente in posizione centrale rispetto al rettangolo ovvero all'insieme dei rettangoli contenenti i contrassegni delle liste circoscrizionali, sono stampati il nome ed il cognome del candidato alla carica di Presidente della Regione con accanto, a destra, il relativo contrassegno o i contrassegni delle liste circoscrizionali a esso collegate.

I contenuti della prima e della seconda parte, sopra descritti, sono a loro volta contenuti all'interno di un più ampio rettangolo. Si seguono gli stessi criteri per il contenuto della terza e della quarta parte e delle eventuali parti successive.

I rettangoli più ampi sono disposti sulla scheda, dall'alto verso il basso, secondo l'ordine assegnato ai candidati alla carica di Presidente della Regione risultato dal sorteggio compiuto dall'Ufficio centrale regionale ed avente efficacia per tutte le circoscrizioni elettorali della Regione.

Del pari, in caso di coalizione, ciascun rettangolo contenente il contrassegno della lista circoscrizionale appartenente alla coalizione e la relativa riga destinata all'eventuale indicazione della preferenza è collocato all'interno del rettangolo più ampio, in cui sono contenuti anche il nome e il cognome del candidato Presidente collegato con accanto i relativi contrassegni, seguendo l'ordine risultante dai sorteggi effettuati dall'Ufficio centrale regionale per ciascuna circoscrizione all'interno di ciascuna coalizione. I contrassegni delle liste collegate, posti a destra del nome e cognome del candidato alla carica di Presidente della Regione, sono disposti nella stessa sequenza determinata dal sorteggio effettuato dall'Ufficio centrale regionale per ciascuna circoscrizione all'interno di ciascuna coalizione, con le modalità di cui alla rappresentazione grafica.

I contrassegni delle liste circoscrizionali da riprodurre nella prima e nella terza parte non possono essere, complessivamente, in numero superiore a 9. Qualora in uno spazio debba riprodursi il nominativo di un unico candidato alla carica di Presidente della Regione collegato a più di 9 liste circoscrizionali, l'altezza della scheda dovrà essere opportunamente aumentata in senso verticale, al fine di consentire la stampa di tutti i contrassegni nello stesso spazio. In ogni caso, i contrassegni da riprodurre accanto al nominativo del candidato alla carica di Presidente della Regione devono essere contenuti nel medesimo spazio.

In caso di necessità, si farà ricorso alle parti quinta e sesta e a eventuali parti successive, necessarie e sufficienti per la stampa dei contrassegni di tutte le liste ammesse alla competizione elettorale.

La scheda deve essere piegata verticalmente in modo che la prima parte ricada verso destra sulla seconda parte, entrambe sulla terza, il tutto sulla quarta ed, eventualmente, sulla quinta, sulla sesta e su quelle successive, seguendo il verso delle pieghe verticali equidistanti tra loro. La scheda, così piegata, deve essere ulteriormente piegata orizzontalmente a metà, in modo da lasciare esternamente visibile il riquadro stampato, contenente le indicazioni relative a: "Elezione del Presidente della Regione e del Consiglio regionale della Sardegna", data della votazione, circoscrizione elettorale, firma dello scrutatore e bollo della sezione. (2)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 1, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 2. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo2:

Art. 2

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore nel giorno della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 609.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Milia e Sorgia hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: AGUS - AMADU - ARBAU - BIANCAREDDU - BRUNO - CAMPUS - CAPPAI - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - BUCCELLI - CONTU Mariano - CORDA - COSSA - COZZOLINO - CUCCU - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DESSI' - DIANA Giampaolo - ESPA - FLORIS Rosanna - FLORIS Vincenzo - FOIS - GALLUS - GRECO - LAI - LICANDRO - LOCCI - LOMBARDO - LOTTO - LUNESU - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Valerio - MILIA - MORICONI - MULA - MULAS - OBINU - OPPI - PERU - PETRINI - PITEA - PITTALIS - PLANETTA - PORCU - RANDAZZO - RODIN - SABATINI - ROVELLI - SANNA Gian Valerio - SANNA Paolo - SECHI - SOLINAS Antonio - SOLINAS Christian - SORGIA - STERI - STOCHINO - TOCCO - TUPPONI - ZEDDA Alessandra - ZUNCHEDDU.

Si è astenuto il consigliere: STOCCHINO.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 65

Votanti 64

Astenuti 1

Maggioranza 33

Favorevoli 64

(Il Consiglio approva).

Discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, e approvazione della proposta di legge Pittalis - Diana Giampaolo - Steri - Cuccureddu - Campus - Murgioni - Cocco Daniele Secondo: "Istituzione dell'Agenzia regionale per la bonifica e l'esercizio delle attività residuali delle aree minerarie dismesse o in

via di dismissione (ARBAM)". (614)

PRESIDENTE. Il successivo punto all'ordine del giorno reca la discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, della proposta di legge numero 614.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Poiché nessuno è iscritto a parlare dichiaro chiusa la discussione generale. Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Istituzione

1. È istituita l'Agenzia regionale per la bonifica e l'esercizio delle attività residuali delle aree minerarie dismesse o in via di dismissione (ARBAM), per il riordino e l'esercizio delle funzioni in materia di bonifiche ambientali e riqualificazione del settore minerario.

2. L'ARBAM è struttura tecnico-operativa della Regione autonoma della Sardegna ed assume le funzioni svolte dalla società in house IGEA Spa.

3. L' Agenzia ha personalità giuridica di diritto pubblico ed è dotata di autonomia statutaria, organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile e gestionale.

4. L'Agenzia ha un proprio statuto che disciplina le competenze e le modalità di funzionamento dei propri organi istituzionali nonché, nel rispetto della normativa regionale vigente in materia, i criteri per la disciplina regolamentare della gestione amministrativa, economica e contabile, per l'ordinamento del personale e per l'organizzazione interna.

5. Lo statuto è approvato dalla Giunta regionale entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sentito il parere della competente Commissione consiliare, da esprimersi nei successivi trenta giorni. Decorso inutilmente tale termine il parere si intende espresso in senso favorevole.

6. L'ARBAM è sottoposta ai poteri di indirizzo, vigilanza e controllo della Regione.

7. La sede legale è stabilita nello statuto.

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Finalità

1. La presente legge è finalizzata a:

a) garantire la corretta gestione del territorio interessato dall'attività mineraria dismessa o in via di dismissione ai fini della sicurezza, bonifica, riqualificazione ambientale ed eliminazione del rischio sanitario connesso nelle aree di cui l'ARBAM detiene la disponibilità;

b) attivare processi di sperimentazione ai fini della riqualificazione e bonifica del settore minerario;

c) accrescere la qualificazione in materia di bonifica mineraria;

d) contribuire alla tutela ed alla valorizzazione dei compendi immobiliari della società IGEA Spa soppressa ai sensi dell'articolo 15.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

Competenze della Regione

1. La Giunta regionale, su proposta dell'Assessore regionale della difesa dell'ambiente approva:

a) gli atti di indirizzo e le direttive a cui l'Agenzia si attiene nell'esercizio della propria attività;

b) il programma triennale e annuale delle attività;

c) il bilancio preventivo annuale e pluriennale, le relative variazioni ed il conto consuntivo;

d) lo statuto;

e) i regolamenti interni riguardanti l'ordinamento degli uffici, la pianta organica, lo stato giuridico e il trattamento economico del personale.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:

Art. 4

Funzioni dell'ARBAM

1. Per il perseguimento delle finalità di cui all'articolo 2, l'ARBAM, in attuazione dei piani, programmi e indirizzi della Regione nel settore minerario e ambientale, svolge le seguenti funzioni:

a) la caratterizzazione, la messa in sicurezza d'emergenza o permanente, il ripristino ambientale e la bonifica di aree minerarie ed industriali dismesse o in via di dismissione nelle aree di cui detiene la disponibilità o appartenenti a società interamente partecipate dalla Regione, qualora le medesime non dispongano di adeguati mezzi tecnico-finanziari;

b) la messa in sicurezza delle concessioni minerarie, anche in funzione della restituzione all'uso legittimo;

c) l'esecuzione di studi, ricerche e sperimentazioni tecnico-scientifiche nel settore minerario, di rilevamenti geologici e geofisici;

d) l'esecuzione di rilievi e ricerche idrogeologiche e idrauliche, di programmi e piani di intervento e realizzazioni per la prevenzione degli inquinamenti e la decontaminazione delle acque sotterranee nelle aree in disponibilità;

e) nelle more del trasferimento delle competenze al gestore del servizio idrico integrato, lo svolgimento di attività inerenti alla realizzazione di opere idrauliche e di opere civili o industriali, nonché la gestione di sistemi di approvvigionamento e distribuzione di risorse idriche, in connessione con l'utilizzazione di acque sotterranee profonde della Sardegna delle aree minerarie di cui detiene la disponibilità;

f) la gestione del patrimonio immobiliare di sua proprietà tenendo conto, per le cessioni, delle procedure previste dall'articolo 8 della legge regionale 4 dicembre 1998, n. 33 (Interventi per la riconversione delle aree minerarie e soppressione dell'Ente minerario sardo (E.M.S.A.)), e successive modifiche ed integrazioni e delle conseguenti direttive regionali;

g) le attività dirette relative alla manutenzione, alla messa in sicurezza delle strutture minerarie e al recupero ambientale di compendi immobiliari adibiti a percorsi turistico museali, direttamente o indirettamente legati alle attività minerarie, secondo quanto previsto dall'articolo 9 della legge 30 luglio 1990, n. 221 (Nuove norme per l'attuazione della politica mineraria), e sulla base di specifici affidamenti da parte del futuro soggetto titolare;

h) la gestione dell'Archivio storico minerario, nelle more dell'individuazione del soggetto gestore.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 5.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5:

Art. 5

Organi dell'Agenzia

1. Sono organi dell'Agenzia:

a) il direttore generale;

b) il collegio dei revisori dei conti;

c) il comitato regionale di coordinamento.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 6.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 6:

Art. 6

Nomina e sostituzione del direttore generale

1. L'incarico di direttore generale dell'Agenzia è conferito dal Presidente della Regione con decreto entro sei mesi dall'approvazione della presente legge, previa conforme deliberazione della Giunta regionale adottata su proposta dell'Assessore regionale della difesa dell'ambiente.

2. Il direttore generale è scelto, con procedura a evidenza pubblica, tra i dirigenti dell'Amministrazione o degli enti regionali o tra soggetti esterni in possesso del diploma di laurea e di comprovata professionalità ed esperienza nelle materie di competenza dell'Agenzia, acquisita nella direzione di sistemi organizzativi pubblici o privati complessi di medie e grandi dimensioni per almeno cinque anni nei dieci anni precedenti, il cui rapporto di lavoro non sia stato risolto per demerito o altro fatto imputabile al soggetto medesimo.

3. L'incarico di direttore generale comporta un rapporto di lavoro a tempo pieno, non è compatibile con attività professionali ed incarichi elettivi e, per i pubblici dipendenti, è subordinato al collocamento in aspettativa o fuori ruolo dall'ente di appartenenza, senza assegni per tutto il periodo dell'incarico.

4. L'incarico di direttore generale ha durata quinquennale ed è rideliberato entro la scadenza.

5. L'attribuzione dell'incarico di direttore generale è confermata o revocata entro i tre mesi successivi all'insediamento di una nuova Giunta regionale.

6. In caso di assenza temporanea o di vacanza, le funzioni di direttore generale sono esercitate secondo quanto previsto dagli articoli 28 e 30 della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (Disciplina del personale regionale e dell'organizzazione degli uffici della Regione), e successive modifiche ed integrazioni.

7. Il rapporto di lavoro del direttore generale dell'Agenzia è regolato da un contratto di diritto privato in conformità alle disposizioni previste dalla legge regionale n. 31 del 1998 per la dirigenza. Il trattamento economico è stabilito nel contratto secondo quanto previsto dagli articoli 29 e 31 della legge regionale n. 31 del 1998 e successive modifiche ed integrazioni.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 7.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 7:

Art. 7

Revoca del direttore generale

1. Nei casi in cui la gestione evidenzi una situazione di grave disavanzo, di grave violazione di legge, di mancato raggiungimento degli obiettivi, di difformità rispetto alle finalità istituzionali dell'ente o inosservanza delle direttive, il Presidente della Regione, su conforme deliberazione della Giunta regionale, previa contestazione dell'Assessore regionale della difesa dell'ambiente, provvede alla revoca del direttore generale, con conseguente risoluzione del contratto di lavoro.

2. All'atto della revoca la Giunta regionale nomina un commissario straordinario incaricato di provvedere alla gestione ordinaria dell'Agenzia, all'adozione degli atti indifferibili ed urgenti con indicazione specifica dei motivi di urgenza ed indifferibilità.

3. Le funzioni di commissario sono attribuite con decreto del Presidente della Regione, adottato in conformità alla deliberazione della Giunta regionale di cui al comma 1. Il commissario straordinario è dotato di professionalità ed esperienza idonee allo svolgimento dell'incarico.

4. Il commissario straordinario esercita le funzioni per il tempo strettamente necessario all'espletamento delle procedure previste per la nomina di un nuovo direttore generale e per un periodo massimo di tre mesi, prorogabile per una sola volta per quarantacinque giorni, trascorso il quale decade.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 8.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 8:

Art. 8

Funzioni del direttore generale

1. Il direttore generale è il rappresentante legale dell'Agenzia, esercita la propria competenza entro i limiti stabiliti dallo statuto, dirige e coordina le attività, verifica ed è responsabile del raggiungimento degli obiettivi.

2. Il direttore generale:

a) predispone la proposta di regolamento di organizzazione dell'agenzia e la trasmette alla Giunta regionale, entro novanta giorni dalla nomina, per la relativa adozione;

b) predispone la proposta di programma annuale di attività e la trasmette alla Giunta regionale, entro il 30 ottobre di ogni anno, per la relativa adozione;

c) adotta il bilancio di previsione, l'assestamento al bilancio stesso e le relative variazioni nonché il rendiconto generale;

d) provvede all'indirizzo ed al coordinamento delle strutture organizzative dell'Agenzia, nonché all'assegnazione alle stesse delle dotazioni finanziarie e strumentali, coerentemente con quanto previsto dal bilancio e dal programma, ed alla verifica del loro utilizzo;

e) dirige, controlla e coordina l'attività dei dirigenti anche con potere sostitutivo in caso di inerzia;

f) assegna ai dirigenti gli obiettivi amministrativi e gestionali da realizzare nel periodo di validità del programma annuale di attività dell'Agenzia, nonché le necessarie risorse umane, finanziarie e strumentali;

g) redige la relazione sull'attività svolta nell'anno precedente e sui risultati conseguiti, anche in termini finanziari, da allegare al rendiconto;

h) verifica i risultati di gestione e valuta annualmente i dirigenti con riferimento agli obiettivi assegnati;

i) decide sui ricorsi gerarchici contro gli atti e i provvedimenti amministrativi non definitivi dei dirigenti;

j) promuove e resiste alle liti e alle relative conciliazioni, rinunce e transazioni.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 9.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 9:

Art. 9

Comitato regionale di coordinamento

1. Il comitato regionale di coordinamento è nominato dal Presidente della Regione e dura in carica tre anni.

2. Il comitato è composto da:

a) il Presidente della Regione, che lo presiede;

b) l'Assessore regionale della difesa dell'ambiente;

c) l'Assessore regionale dell'industria.

3. Il comitato svolge le seguenti funzioni:

a) verifica l'andamento generale delle attività ed esprime alla Giunta regionale le proprie valutazioni e proposte in merito all'attività di gestione dell'ARBAM;

b) esprime parere obbligatorio sul programma triennale ed annuale delle attività.

4. Trascorsi diciotto mesi dalla nomina del direttore generale, il comitato di coordinamento può, in caso di manifesta inattuazione del programma di attività, esprimere motivato parere sull'operato del direttore generale.

5. I pareri del comitato sono espressi entro venti giorni dalla data della richiesta, decorsi i quali si intendono comunque espressi in senso favorevole.

6. Alle riunioni del comitato partecipa, senza diritto di voto, il direttore generale.

7. Le attività amministrative del comitato di coordinamento sono espletate dalla Direzione generale della Presidenza della Regione.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 10.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo10:

Art. 10

Collegio dei revisori dei conti

1. Il collegio dei revisori è composto da tre membri iscritti al registro dei revisori ufficiali, di cui uno svolge le funzioni di presidente.

2. Il collegio è nominato con decreto del Presidente della Regione, previa deliberazione della Giunta regionale che ne indica anche il presidente e dura in carica cinque anni. Si applicano le norme in materia di ineleggibilità e di decadenza previste dall'articolo 2399 del Codice civile nonché le disposizioni di cui alla legge regionale 23 agosto 1995, n. 20 (Semplificazione e razionalizzazione dell'ordinamento degli enti strumentali della Regione e di altri enti pubblici e di diritto pubblico operanti nell'ambito regionale).

3. Il collegio dei revisori esercita le funzioni previste dall'articolo 6 della legge regionale 15 maggio 1995, n. 14 (Indirizzo, controllo, vigilanza e tutela sugli enti, istituti ed aziende regionali). Con deliberazione della Giunta regionale, su proposta del Presidente della Regione sono definiti gli ulteriori compiti del collegio dei revisori.

4. Qualora sia riscontrato il mancato o irregolare svolgimento delle funzioni da parte del collegio dei revisori dei conti, il Presidente della Regione, previa conforme deliberazione della Giunta regionale, ne dispone con decreto motivato la revoca.

5. Ai componenti del collegio dei revisori è attribuita un'indennità di carica determinata ai sensi dell'articolo 4 bis della legge regionale n. 20 del 1995 e successive modifiche ed integrazioni, che deve essere interpretata come non comprensiva di IVA e oneri previdenziali.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 11.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 11:

Art. 11

Indirizzo, vigilanza e controllo

1. L'Agenzia è sottoposta ai poteri di indirizzo, vigilanza e controllo della Giunta regionale, ai sensi della legge regionale n. 14 del 1995, e successive modifiche.

2. Il controllo preventivo di legittimità e di merito è esercitato dall'Assessorato regionale della difesa dell'ambiente ed ha per oggetto gli atti indicati nell'articolo 3 della legge regionale n. 14 del 1995.

3. Il controllo è esercitato secondo la procedura di cui all'articolo 4 della legge regionale n. 14 del 1995. Gli atti di cui all'articolo 3, comma 1, lettera e), della legge regionale n. 14 del 1995, nonché gli atti attinenti alle procedure concorsuali, alla costituzione di rapporti di lavoro e all'attribuzione di incarichi di consulenza sono trasmessi per il controllo di legittimità e di merito all'Assessorato competente in materia di personale. Gli atti di cui all'articolo 3, comma 1, lettera b), della legge regionale n.14 del 1995 sono inviati anche all'Assessore competente in materia di bilancio e, per conoscenza, al Consiglio regionale.

4. Qualora l'Agenzia non provveda all'adozione degli atti obbligatori per legge o di quelli richiesti dal competente Assessorato, la Giunta regionale su proposta dell'Assessore regionale della difesa dell'ambiente, previa diffida a provvedere entro trenta giorni, nomina un commissario ad acta.

5. Alla tabella A allegata alla legge regionale n. 14 del 1995, dopo il "n. 6) Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente in Sardegna (ARPAS)" è aggiunto il "n. 7) Agenzia ARBAM Sardegna".

6. L'ARBAM è sottoposta al controllo di gestione previsto dall'articolo 10 della legge regionale n. 31 del 1998.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 12.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 12:

Art. 12

Entrate, patrimonio e sistema contabile

1. Il patrimonio dell'Agenzia ARBAM Sardegna è costituito dai beni mobili e immobili della soppressa società IGEA Spa, riconosciuti strettamente funzionali alle attività attribuite all'Agenzia con atto ricognitivo approvato dal Presidente della Regione.

2. I beni mobili e immobili che non sono riconosciuti strettamente funzionali alle attività attribuite all'Agenzia sono trasferiti alla Regione ai fini dell'acquisizione al patrimonio regionale ed alla successiva alienazione o conservazione ai sensi della normativa vigente.

3. L'Agenzia provvede alle proprie spese di funzionamento e di attività con le risorse derivanti dalle seguenti entrate:

a) contributo ordinario a carico della Regione per i compiti previsti dalla presente legge e le spese relative al personale;

b) contributi derivanti da normative comunitarie, statali e regionali;

c) proventi derivanti da attività e servizi effettuati;

d) rendite patrimoniali;

e) ogni altro introito.

4. Il sistema contabile delle agenzie è disciplinato in coerenza con la legge regionale 2 agosto 2006, n. 11 legge regionale 2 agosto 2006, n. 11 (Norme in materia di programmazione, di bilancio e di contabilità della Regione autonoma della Sardegna. Abrogazione della legge regionale 7 luglio 1975, n. 27, della legge regionale 5 maggio 1983, n. 11 e della legge regionale 9 giugno 1999, n. 23), e successive modifiche.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 13.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 13:

Art. 13

Personale dell'Agenzia

1. L'ARBAM opera con personale assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato cui si applica il contratto collettivo del comparto Regione, enti e agenzie.

2. Alla copertura dei posti della pianta organica dell'ARBAM si procede mediante concorsi pubblici.

3. In sede di prima applicazione il personale a tempo indeterminato dipendente di Igea Spa è trasferito all'ARBAM. A esso si applica il contratto collettivo del comparto Regione, enti e agenzie; in caso di trattamenti economici superiori è riconosciuto in favore degli interessati un assegno ad personam riassorbibile.

4. Il personale a tempo determinato dipendente di IGEA Spa che ha superato il periodo di prova al momento dell'entrata in vigore della presente legge è ugualmente trasferito all'ARBAM. Per consentire l'approvazione della pianta organica dell'Agenzia e per consentire il bando dei concorsi per ricoprire i relativi posti, i rapporti a tempo determinato trasferiti sono prorogati sino al 31 dicembre 2014, fatta salva l'ipotesi che gli stessi abbiano una scadenza successiva.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 14.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 14:

Art. 14

Struttura organizzativa

1. Per l'organizzazione degli uffici e la disciplina del rapporto di lavoro del personale si applica la legge regionale n. 31 del 1998, ove non incompatibile con le disposizioni della presente legge e della disciplina stabilita dalle leggi regionali di settore.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 15.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 15:

Art. 15

Soppressione della società IGEA Spa

1. Decorsi novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge è soppressa la società IGEA Spa, già S.I.M. Spa, di cui all'articolo 7 della legge regionale n. 33 del 1998, e, sulla base di criteri e requisiti generali definiti con deliberazione della Giunta regionale, sono individuate forme e modalità di trasferimento dei rapporti giuridici attivi e passivi

2. Alla data di cui al comma 1 l'ARBAM succede all'IGEA Spa in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi, in particolare l'agenzia è soggetto obbligato, ai termini dell'articolo 9 del decreto del Ministero dell'ambiente n. 471 del 1999 e ai termini dell'articolo 7 della legge regionale n. 33 del 1998, in relazione alle attività di bonifica nelle aree di cui detiene la disponibilità.

3. Alla data di cui al comma 1 l'ARBAM succede all'IGEA Spa in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi derivanti dalla gestione delle attività minerarie di cui alle procedure del decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 117 (Attuazione della direttiva 2006/21/CE relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive e che modifica la direttiva 2004/35/CE).

4. Con decreto del Presidente della Regione, previa conforme deliberazione della Giunta regionale, entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, sono nominati un commissario liquidatore e un collegio sindacale, composto da tre membri, cui sono attribuiti i compiti previsti dal Codice civile.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 16.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 16:

Art. 16

Norma transitoria

1. Nelle more del trasferimento dei rapporti giuridici attivi e passivi all'Agenzia di cui all'articolo 15, comma 2, l'Amministrazione regionale è autorizzata ad affidare attività di progettazione e lavori di messa in sicurezza e di bonifica alla Società IGEA Spa, organismo in house della Regione autonoma della Sardegna e soggetto obbligato alle attività di messa in sicurezza e bonifica di siti contaminati, ai sensi della decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), nelle aree interessate dalle attività minerarie dismesse in capo alla medesima società, anche al fine di conseguire le obbligazioni giuridicamente vincolanti richieste da provvedimenti di finanziamento statali.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 17.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 17:

Art. 17

Norma finanziaria

1. Gli oneri derivanti dall'applicazione di quanto disposto dall'articolo 12, comma 3, lettera a), sono valutati in euro 10.000.000 annui a decorrere dall'anno 2014. Agli stessi oneri si fa fronte mediante pari riduzione delle autorizzazioni di spesa disposte dalla legge regionale 23 maggio 2013, n. 13 (Bilancio di previsione per l'anno 2013 e Bilancio pluriennale per gli anni 2013-2015) ed iscritte in conto dell'UPB S06.03.023 per gli anni 2014-2015 e delle UPB corrispondenti dei bilanci per gli anni successivi, a' termini del combinato disposto degli articoli 4, comma 2, e 9, comma 5 della legge regionale n. 11 del 2006, e articolo 1, comma 11, della legge regionale 23 maggio 2013, n. 12 (legge finanziaria 2013).

2. Con la legge di bilancio per l'anno 2014 e di bilancio pluriennale 2014-2016 si provvede alle conseguenti variazioni.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo mettto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 18.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 18:

Art. 18

Abrogazione di norme

1. Sono abrogate tutte le disposizioni contrarie o incompatibili con le norme della presente legge.)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 19.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 19:

Art. 19

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 614.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri AMADU, COCCO Daniele e SORGIA hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: AGUS - AMADU - BIANCAREDDU - BRUNO - CAMPUS - CAPPAI - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - BUCCELLI - CONTU Mariano - CORDA - COSSA - COZZOLINO - CUCCU - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DESSI' - DIANA Giampaolo - ESPA - FLORIS Rosanna - FLORIS Vincenzo - FOIS - GALLUS - GRECO - LAI - LICANDRO - LOCCI - LOMBARDO - LOTTO - LUNESU - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Valerio - MILIA - MORICONI - MULA - MULAS - OBINU - OPPI - PERU - PETRINI - PITEA - PITTALIS - PLANETTA - PORCU - RANDAZZO - RASSU - RODIN - SABATINI - SANNA Giacomo - SANNA Gian Valerio - SANNA Paolo - SECHI - SOLINAS Antonio - SOLINAS Christian - SORGIA - STERI - STOCHINO - TOCCO - TUPPONI - ZEDDA.

Rispondono no i consiglieri: ARBAU - STOCCHINO.

Si sono astenuti: ROVELLI - ZUNCHEDDU.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 68

Votanti 66

Astenuti 2

Maggioranza 34

Favorevoli 64

Contrari 2

(Il Consiglio approva).

Discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, e approvazione della proposta di legge Steri - Pittalis - Diana Giampaolo - Cuccureddu - Dedoni - Cocco Daniele Secondo - Campus - Solinas Christian - Murgioni: "Modificazioni all'articolo 1, comma 1, della legge regionale 8 febbraio 2013, n. 3 (Soppressione dell'Autorità d'ambito territoriale ottimale della Sardegna - Norma transitoria, disposizioni urgenti in materia di enti locali, di ammortizzatori sociali, di politica del lavoro e modifiche della legge regionale n. 1 del 2013), come modificato dall'articolo 1, comma 1, della legge regionale 17 maggio 2013, n. 11 (Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 8 febbraio 2013, n. 3 (Soppressione dell'Autorità d'ambito territoriale ottimale

della Sardegna)). (615)

PRESIDENTE. Il successivo punto all'ordine del giorno reca la discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, della proposta di legge numero 615.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Modificazioni all'articolo 1, coma 1, della legge regionale n. 3 del 2013

1. Nel comma 1 dell'articolo 1 della legge regionale 8 febbraio 2013, n. 3 (Soppressione dell'Autorità d'ambito territoriale ottimale della Sardegna - Norma transitoria, disposizioni urgenti in materia di enti locali, di ammortizzatori sociali, di politica del lavoro e modifiche della legge regionale n. 1 del 2013), come modificato dall'articolo 1, comma 1, della legge regionale 17 maggio 2013, n. 11 (Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 8 febbraio 2013, n. 3 (Soppressione dell'Autorità d'ambito territoriale ottimale della Sardegna)), le parole: "31 dicembre 2013" sono sostituite dalle parole: "31 dicembre 2014".)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna. (BURAS).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 615.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri CAPPAI, COCCO Daniele, FLORIS Mario, FOIS, ROVELLI, SORGIA e ZUNCHEDDU hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: AGUS - AMADU - ARBAU - BRUNO - CAMPUS - CAPPAI - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - BUCCELLI - CONTU Mariano - CORDA - COSSA - COZZOLINO - CUCCU - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DESSI' - DIANA Giampaolo - ESPA - FLORIS Mario - FLORIS Rosanna - FLORIS Vincenzo - FOIS - GALLUS - GRECO - LAI - LICANDRO - LOCCI - LOMBARDO - LOTTO - LUNESU - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Valerio - MILIA - MORICONI - MULA - MULAS - OBINU - OPPI - PERU - PETRINI - PITEA - PITTALIS - PLANETTA - PORCU - RANDAZZO - RASSU - RODIN - SABATINI - ROVELLI - SANNA Giacomo - SANNA Gian Valerio - SANNA Paolo - SECHI - SOLINAS Antonio - SORGIA - STERI - STOCHINO - TOCCO - TUPPONI - ZEDDA Alessandra - ZUNCHEDDU.

Si è astenuto il consigliere: STOCCHINO.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 67

Votanti 66

Astenuti 1

Maggioranza 34

Favorevoli 66

(Il Consiglio approva).

Discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, e approvazione della proposta di legge Pittalis - Diana Giampaolo - Steri - Cuccureddu - Campus - Solinas Christian - Murgioni - Cocco Daniele Secondo - Dedoni:

"Modificazioni agli articoli 38, 40 della legge regionale n. 31 del 1998". (616)

PRESIDENTE. Il successivo punto all'ordine del giorno reca la discussione, ai sensi dell'articolo 102 del Regolamento, della proposta di legge numero 616.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.

Metto in votazione il passaggio all'esame degli articoli. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

Art. 1

Modificazioni all'articolo 38
della legge regionale n. 31 del 1998

1. Dopo l'articolo 38 della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (Disciplina del personale regionale e dell'organizzazione degli uffici della Regione), è inserito il seguente:
"Art. 38 bis (Passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse)
1. L'Amministrazione, le agenzie e gli enti pubblici della Regione possono coprire i posti vacanti delle rispettive dotazioni organiche mediante cessione del contratto di lavoro di dipendenti a tempo indeterminato in servizio presso le pubbliche amministrazioni che facciano domanda di trasferimento.
2. Ai fini del comma 1, la Giunta regionale determina, nella programmazione triennale del fabbisogno, i posti che possono essere coperti mediante cessione del contratto, entro il 50 per cento di quelli destinati al reclutamento dell'Amministrazione regionale e di ogni altro ente, agenzia e altro comparto contrattuale della Regione, specificandone le categorie e le caratteristiche professionali riferite alle aree funzionali di destinazione. Le agenzie e gli enti della Regione provvedono analogamente con i rispettivi programmi di reclutamento.
3. Prima dell'espletamento delle procedure concorsuali per le assunzioni a tempo indeterminato, le amministrazioni di cui al comma 1 rendono pubblici i posti da ricoprire mediante cessione del contratto e i criteri per l'esame delle domande, nel rispetto delle procedure di informazione previste dai contratti collettivi. Per il dipendente il cui rapporto di lavoro sia regolato da contratto collettivo diverso da quello applicato nell'amministrazione presso cui egli chiede di essere trasferito, la corrispondenza della categoria o qualifica del medesimo con quella indicata nella procedura di mobilità è valutata secondo i contenuti delle prestazioni e del titolo previsto per l'accesso dall'esterno. Sono fatti salvi i concorsi banditi alla data di entrata in vigore della presente legge.
4. Per agevolare e semplificare le procedure di cui al comma 3, la Giunta regionale, su proposta dell'Assessore competente in materia di personale, sentite le organizzazioni sindacali, può definire una tabella di equiparazione delle categorie e i livelli retributivi previsti dai contratti collettivi regionali a quelli degli altri comparti di contrattazione collettiva delle amministrazioni pubbliche.
5. L'amministrazione adotta il provvedimento di trasferimento previo parere favorevole di quella di provenienza; applica il trattamento giuridico ed economico previsto nel contratto collettivo per il proprio personale, con attribuzione del livello economico di valore pari o immediatamente inferiore a quello posseduto nell'amministrazione di provenienza, assicurando, in tale ultimo caso un assegno personale riassorbibile atto a garantire l'importo del trattamento economico fisso e continuativo annuo in godimento.
6. Sono fatti salvi i concorsi pubblici banditi alla data di entrata in vigore della presente legge.".)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

Modificazioni all'articolo 40 della legge regionale n. 31 del 1998

1. L'articolo 40 della legge regionale n. 31 del 1998 è sostituito dal seguente:
"Art. 40 (Trasferimenti, assegnazioni e comandi)
1. La direzione generale competente in materia di personale dispone la mobilità dei dipendenti tra le direzioni generali e tra gli altri uffici non inseriti nelle medesime, sentiti il dipendente interessato e il direttore generale della struttura di provenienza, su richiesta del direttore della struttura di destinazione o d'ufficio. Si prescinde dai pareri nel caso di trasferimento per incompatibilità ambientale e negli interventi generali di razionalizzazione organizzativa volti anche al riequilibrio nella distribuzione del personale.
2. L'Amministrazione regionale, le agenzie e gli enti della Regione, nei limiti delle risorse stanziate in bilancio e nel quadro delle indicazioni anche di natura finanziaria contenute nei programmi triennali del fabbisogno, possono avvalersi di dipendenti delle medesime amministrazioni collocati in assegnazione temporanea per periodi determinati, complessivamente sino a un triennio, in relazione a specifiche esigenze di servizio o per l'utilizzo di una particolare professionalità o competenza.
3. Nei casi di assegnazione temporanea previsti nei commi 1 e 2, l'amministrazione che utilizza il personale rimborsa all'amministrazione di appartenenza l'onere relativo al trattamento economico fondamentale.".)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare su questo articolo, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, della proposta di legge numero 616.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere ROVELLI ha votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: AGUS - AMADU - BIANCAREDDU - BRUNO - CAMPUS - CAPPAI - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - BUCCELLI - CONTU Mariano - CORDA - COSSA - COZZOLINO - CUCCU - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DESSI' - DIANA Giampaolo - ESPA - FLORIS Rosanna - FLORIS Vincenzo - FOIS - GALLUS - GRECO - LAI - LICANDRO - LOCCI - LUNESU - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Valerio - MILIA - MORICONI - MULA - MULAS - MURGIONI - OBINU - OPPI - PERU - PETRINI - PISANO - PITEA - PITTALIS - PLANETTA - PORCU - RANDAZZO - RASSU - RODIN - SABATINI - ROVELLI - SANNA Giacomo - SANNA Gian Valerio - SANNA Paolo - SECHI - SOLINAS Antonio - SOLINAS Christian - SORGIA - STERI - STOCCHINO - STOCHINO - TOCCO - TUPPONI - ZEDDA - ZUNCHEDDU.

Risponde no il consigliere: ARBAU.

Si è astenuta: la Presidente LOMBARDO.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 69

Votanti 68

Astenuti 1

Maggioranza 35

Favorevoli 67

Contrari 1

(Il Consiglio approva).

Discussione e approvazione del documento "CORECOM.

Programma di attività per l'anno 2014". (42/XIV/A)

PRESIDENTE. Il successivo punto all'ordine del giorno reca la discussione del documento numero 42.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il consigliere Amadu, relatore.

AMADU (F.I.), relatore. Mi rimetto alla relazione scritta.

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del documento numero 42/XIV/A.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri COCCO Daniele, GALLUS, SECHI e TOCCO hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: AGUS - AMADU - ARBAU - BRUNO - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - BUCCELLI - CONTU Mariano - CORDA - COSSA - COZZOLINO - CUCCU - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DESSI' - DIANA Giampaolo - ESPA - FLORIS Rosanna - FLORIS Vincenzo - FOIS - GALLUS - GRECO - LAI - LICANDRO - LOCCI - LOTTO - LUNESU - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Valerio - MORICONI - MULA - MURGIONI - OBINU - OPPI - PERU - PETRINI - PISANO - PITEA - PITTALIS - PLANETTA - PORCU - RANDAZZO - RASSU - RODIN - SABATINI - ROVELLI - SANNA Giacomo - SANNA Gian Valerio - SANNA Paolo - SECHI - SOLINAS Antonio - SOLINAS Christian - SORGIA - STERI - STOCHINO - TOCCO - TUPPONI - ZEDDA - ZUNCHEDDU.

Si sono astenuti: la Presidente LOMBARDO - CAMPUS - MULAS - STOCCHINO.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 67

Votanti 63

Astenuti 4

Maggioranza 32

Favorevoli 63

(Il Consiglio approva).

Elezione del difensore civico

PRESIDENTE. Il successivo punto all'ordine del giorno reca l'elezione del Difensore civico.

Il Consiglio regionale deve procedere alla designazione del Difensore civico in ottemperanza a quanto stabilito dall'articolo 12 della legge regionale 17 gennaio 1989, numero 4, come modificato dalla legge regionale 13 ottobre 2005, numero 14.

Il Difensore civico deve essere scelto fra i cittadini che, per preparazione ed esperienza, diano la massima garanzia di indipendenza, obiettività, serenità di giudizio e competenza giuridico-amministrativa.

Per quanto concerne le modalità di votazione, ai sensi del comma 2 dell'articolo 12 della legge regionale numero 4 del 1989, il Difensore civico risulta eletto se ottiene il voto dei due terzi dei consiglieri assegnati alla Regione.

Votazione a scrutinio segreto per l'elezione del difensore civico

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto per schede per l'elezione del Difensore civico.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE SANNA GIAN VALERIO

(Seguono la votazione e lo spoglio delle schede)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 68

Votanti 67

Astenuti 1

Schede nulle 2

Hanno ottenuto voti: Felice CONTU, 63; CIARLO, 2.

Viene proclamato eletto: Felice CONTU.

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: AGUS - AMADU - ARBAU - BIANCAREDDU - BRUNO - BUCCELLI - CAMPUS - CAPPAI - CHERCHI - COCCO Daniele - COCCO Pietro - CONTU Mariano - CORDA - COSSA - COZZOLINO - CUCCU - CUCCUREDDU - DE FRANCISCI - DEDONI - DESSI' - DIANA Giampaolo - ESPA - FLORIS Mario - FLORIS Rosanna - FLORIS Vincenzo - FOIS - GALLUS - GRECO - LAI - LICANDRO - LOCCI - LOMBARDO - LOTTO - LUNESU - MANCA - MARIANI - MELONI Francesco - MELONI Valerio - MILIA - MORICONI - MULA - MULAS - MURGIONI - OBINU - OPPI - PERU - PETRINI - PISANO - PITEA - PITTALIS - PLANETTA - PORCU - RANDAZZO - RASSU - RODIN - SABATINI - SANNA Giacomo - SANNA Gian Valerio - SANNA Paolo - SOLINAS Antonio - SOLINAS Christian - SORGIA - STERI - STOCCHINO - STOCHINO - TOCCO - TUPPONI - ZEDDA.

Si è astenuta la Presidente LOMBARDO.)

Discussione generale congiunta del Documento annuale di programmazione economica e finanziaria (DAPEF). Manovra finanziaria 2014/2016. (41/XIV/A) e dei disegni di legge: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2014). (576/S/A) e "Bilancio di previsione per l'anno 2014 e bilancio pluriennale per gli anni

2014-2016". (577/A)

PRESIDENTE. Il successivo punto all'ordine del giorno reca la discussione congiunta del Documento annuale di programmazione economica e finanziaria (DAPEF) e dei disegni di legge numero 576/S/A e 577/A.

Dichiaro aperta la discussione generale. Ha facoltà di parlare il consigliere Fois, relatore di maggioranza.

FOIS (Riformatori Sardi), relatore di maggioranza. Signor Presidente, colleghi, la Commissione bilancio nella seduta numero 3/234 del 9 gennaio 2014 ha licenziato, col voto favorevole dei Gruppi di maggioranza e quello contrario dei Gruppi di opposizione, i documenti che compongono la manovra finanziaria 2014 -2016. Detti documenti sono stati trasmessi al Consiglio regionale per l'approvazione in data 4 novembre 2013, in luogo del termine del 30 settembre prescritto dall'articolo 11 della legge di contabilità numero 11 del 2006.

Nel corso dell'esame è emersa in seno alla Commissione la necessità di acquisire un quadro aggiornato delle previsioni macroeconomiche; a tal fine la Giunta ha provveduto alla trasmissione di un nuovo documento annuale di programmazione economica per l'anno 2014 che la Commissione ha deliberato di proporre all'approvazione dell'Aula.

La sessione di bilancio, l'ultima della legislatura, è iniziata il 13 novembre 2013 con il parere della Commissione sulla proposta, formulata dalla Presidente del Consiglio, di stralcio delle norme estranee all'oggetto della legge finanziaria, come individuato dalla citata legge regionale di contabilità. I lavori sono quindi proseguiti con l'illustrazione della manovra da parte dell'Assessore della programmazione e lo svolgimento delle audizioni del Presidente del Consiglio delle Autonomie locali, dei rappresentanti degli organismi degli enti locali, delle parti sociali, delle categorie produttive e del mondo del credito, dell'istruzione e della cultura, del terzo settore, dello sport e dello spettacolo.

Nel corso dei lavori sono stati sentiti inoltre l'Assessore del lavoro, il quale ha riferito alla Commissione sugli stanziamenti di spesa necessari, per il triennio 2014-2016, per far fronte alle politiche di competenza dell'Assessorato, e il Presidente della Regione il quale ha illustrato le iniziative intraprese dalla Giunta per far fronte ai tragici eventi calamitosi che hanno colpito la Sardegna nel corso del mese di novembre.

In un'ottica di razionalizzazione e di riqualificazione della spesa e di riduzione dei costi inerenti al funzionamento della macchina amministrativa regionale ci si è orientati (anche quest'anno) a una verifica delle numerose voci di spesa del bilancio regionale, dei bilanci delle agenzie agricole e di quelli delle aziende sanitarie regionali. In particolare si sono considerati i costi legati al funzionamento dell'apparato burocratico, quali quelli per la gestione dei sistemi informativi regionali, consulenze, studi, convenzioni e collaborazioni, pubblicità istituzionale, consumi, canone di locazione e assistenza tecnica, orientandosi a una riduzione dove possibile delle singole voci.

La discussione spintasi talora al dettaglio ha evidenziato la forte articolazione del gran numero di capitoli del bilancio che ne ostacolano in parte l'immediata leggibilità, ne è derivata una serrata ma proficua dialettica che ha consentito di riallocare le risorse liberate a copertura finanziaria di alcuni interventi a favore delle imprese e della cooperazione, degli enti operanti nel settore della sicurezza sociale e, in generale, del mondo dell'istruzione, della ricerca scientifica e universitaria, del cinema e dello spettacolo.

Tra gli argomenti sui quali si è registrata un'ampia convergenza, come avvenuto nella scorsa sessione di bilancio in relazione alla riduzione IRAP, va sottolineato quello per cui spetta alla Regione, quale parte integrante delle entrate previste dello Statuto, il gettito derivante dalle imposte di fabbricazione riscosse dallo Stato fuori dal territorio regionale; la Commissione ha ritenuto di introdurre una norma specifica. La norma rappresenta una nuova tappa nel percorso di rivendicazione intrapreso…

(Brusio in Aula)

PRESIDENTE. Colleghi, io capisco che è poco interessante, ma stiamo parlando del bilancio della Regione, ci sono colleghi che vogliono seguire, ci sono passaggi delicati, seguiamo tutti quanti e apprendiamo qualcosa in più.

FOIS (Riformatori Sardi), relatore di maggioranza. Grazie, Presidente, dicevo che la norma rappresenta una nuova tappa nel percorso di rivendicazione intrapreso dalla Regione teso a dare piena ed effettiva attuazione all'articolo 8 dello Statuto speciale. La previsione normativa si rifà alle indicazioni contenute nel deliberato del Consiglio regionale numero 34 del 14 ottobre 2010 sul percorso attuativo della cosiddetta riforma del federalismo fiscale, di cui alla legge numero 42 del 2009 e del Titolo III dello Statuto speciale. In tale documento, infatti, si impegnava la Giunta regionale ad affermare nel confronto con lo Stato la natura di principio generale del criterio di riparto basato sul luogo di realizzazione del presupposto d'imposta, previsto al comma secondo dell'articolo 8, in modo da assicurare alla Regione l'integrale spettanza dei tributi maturati in Sardegna ma riscossi fuori dal territorio regionale. Tra questi, primariamente, le accise relative a produzioni localizzate in Sardegna ma destinate a essere immesse al consumo e quindi riscosse al di fuori dell'Isola.

Analoga convergenza sul fronte delle iniziative a favore dello sviluppo; si evidenziano in particolare i seguenti interventi: lo stanziamento di 40 milioni di euro finalizzato prioritariamente alla realizzazione di opere immediatamente cantierabili, ai programmi integrati d'area e a quegli interventi di fiscalità di sviluppo che il legislatore regionale prossimamente potrà realizzare anche in forza dell'articolo 10 dello Statuto speciale, come novellato dall'articolo 1, comma 514, della legge numero 147 del 2013 (legge di stabilità 2014); la spesa di euro 20 milioni destinati a ristorare i danni alle colture subiti dalle aziende agricole a causa degli eventi calamitosi del novembre scorso; la spesa di euro 5 milioni a favore della imprenditorialità femminile.

Con riferimento alle misure volte a rafforzare le funzioni di prevenzione delle calamità naturali e del rischio idrogeologico, sulle quali si è registrato il massimo consenso tra le forze politiche di maggioranza e opposizione, si richiamano segnatamente l'autorizzazione a favore dell'Ente foreste a procedere alla stabilizzazione annuale dei dipendenti aventi rapporto semestrale e lo stanziamento di euro 40 milioni per la progettazione e attuazione di interventi urgenti per la mitigazione del rischio idrogeologico nei comuni della Sardegna a più alto rischio.

La Commissione, considerata l'imminenza della chiusura della legislatura regionale e l'opportunità di dotare in questa fase la Regione di uno strumento completo e operativo in tutti i suoi aspetti, ne raccomanda una rapida approvazione da parte del Consiglio.

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il consigliere Sabatini, relatore di minoranza.

SABATINI (P.D.), relatore di minoranza. Presidente, siamo alla fine di una legislatura deludente sotto il profilo della programmazione delle risorse che sono trasferite dallo Stato, che sono incamerate direttamente dalla Regione e che dovrebbero essere finalizzate allo sviluppo e alla crescita della nostra Regione. Dicevo, siamo alla fine di una legislatura in cui abbiamo visto un susseguirsi di leggi finanziarie davvero deludenti, sotto il profilo programmatico, sotto il profilo dell'efficacia nei confronti di un'economia sofferente come in questi anni ci hanno detto, in modo continuo, tutti i dati, tutti gli studi effettuati dai maggiori istituti che appunto si applicano nello studio delle performance economiche delle Regioni, del nostro Stato e dell'Europa.

Una regione che va sempre peggio, dove diminuisce l'attività industriale, muore il commercio, si blocca l'edilizia, rallenta il flusso turistico (ormai la nostra economia è in progressivo disfacimento), cresce la disoccupazione. Una serie di dati che segna in modo negativo, in modo pesantemente negativo la nostra Isola. E queste finanziarie si sono caratterizzate per una serie di fatti negativi.

Innanzitutto la carenza programmatoria; la vostra maggioranza, la vostra Giunta regionale, la Giunta Cappellacci, non avevano un programma in campagna elettorale. Una campagna elettorale nel corso della quale avevate raccontato ai sardi di voler costruire insieme a loro un progetto per la Sardegna; ma, ahimè, quando una coalizione si presenta davanti ai cittadini si deve presentare con le idee chiare, deve proporre una via di uscita da una crisi economica per avviare una crescita sociale di una regione. Ma voi non avevate un'idea di Sardegna né l'avete costruita nel tempo, quindi le finanziarie hanno risentito fortemente di questa carenza programmatica e della vostra incapacità di rilanciare l'economia, di dettare delle linee per rilanciare la nostra Isola.

Secondo punto fortemente negativo è stato il fallimento del confronto con lo Stato, perchè non solo non siete riusciti a utilizzare la riscrittura dell'articolo 8 dello Statuto, ma avete arretrato su ogni problema in discussione; parlo dei trasporti, della continuità territoriale, dei fondi per le aree sottosviluppate, della contrattazione sul Patto di stabilità.

Il confronto con lo Stato è stato un continuo fallimento, un totale fallimento della Giunta Cappellacci che ha influenzato fortemente il Patto di stabilità. Noi in questi anni, grazie alle lavoro svolto nella scorsa legislatura, abbiamo avuto una crescita dei trasferimenti e delle risorse assegnati a questa Regione, ma molto spesso non si sono potute spendere sia per incapacità di una macchina amministrativa, che non avete saputo riformare, e sia…

(Brusio in Aula)

PRESIDENTE. Scusi, onorevole Sabatini, colleghi, onorevole Meloni. Prego.

SABATINI (P.D.), relatore di minoranza. … per i vincoli del Patto di stabilità che anziché adattarsi alla crescita dei trasferimenti dello Stato, al contrario, hanno costretto questa Regione a contenere la spendita.

Il terzo fattore negativo è stato un innalzamento incontrollato della spesa, in modo particolare della spesa corrente. Una miriade di interventi inutili che avete messo in atto per accontentare amici e amici degli amici, e si è trattato di interventi inutili, di nessuna efficacia per la crescita, sia sociale che economica, della nostra Regione. Ma va sottolineata anche la crescita incontrollata della spesa sanitaria che in questi anni è lievitata in modo davvero importante.

Ecco, sono stati questi, a mio parere, i principali tre fattori che hanno caratterizzato negativamente la vostra politica di programmazione dei fondi. Quindi: una carenza programmatoria, il fallimento del confronto con lo Stato e l'innalzamento in modo incontrollato della spesa corrente.

La manovra poi che da parte dell'Esecutivo è stata posta all'attenzione della Commissione è una manovra davvero del tutto strana, senza nessun tipo di programmazione e di idea di sviluppo, perché avete presentato una manovra finanziaria contenente un azzeramento di decine e decine di capitoli, capitoli che prevedevano anche interventi importanti che da anni vengono messi in atto nella nostra Regione. Mi riferisco a interventi nel settore dei lavori pubblici, dei trasporti, del sociale, dell'associazionismo, del volontariato, degli enti locali.

Avete presentato una finanziaria non attuando un controllo della spesa, una spending review più efficace ma azzerando una serie di capitoli in modo incomprensibile. L'effetto quale è stato? L'effetto è stato quello di acquisire, durante le audizioni in Commissione (nella prima fase della discussione), una serie di pareri negativi da parte dei rappresentanti dei lavoratori, da parte delle imprese, da parte dell'associazionismo, da parte degli enti locali, da parte degli istituti di credito; da nessuno è stato espresso un giudizio positivo su questa finanziaria.

Quindi, quando abbiamo audito tutti gli artefici della nostra economia e della nostra società, abbiamo acquisito una serie di pareri negativi, e non poteva che essere così, che hanno confermato il giudizio negativo che su questa finanziaria abbiamo voluto esprimere sin dall'inizio: una finanziaria senza alcun fondamento.

Una finanziaria tra l'altro inesistente perché se prendiamo in considerazione il testo iniziale, il testo che la Giunta ha voluto presentare all'attenzione della Commissione, composto da quattro articoli, risulta che il 70 per cento del testo presentato è stato dichiarato sin dall'inizio norma intrusa; siamo partiti da una finanziaria che già non esisteva e poi cancellata dalle norme regolamentari del nostro Consiglio, che voi non avete assolutamente tenuto in alcun conto.

Ma le disposizioni rimaste erano veramente incomprensibili. Voglio ricordare lo stanziamento di 60 milioni di euro con i quali volevate finanziare le opere immediatamente cantierabili, i programmi integrati d'area, gli interventi di fiscalità di sviluppo quali l'abbattimento del carico fiscale sulle accise. Senza avere un'idea, anche relativamente a questo intervento, su come realizzarlo; tanto è vero che poi abbiamo scritto la norma all'interno della Commissione, quindi lavorando in Commissione per cercare di rivedere le vostre false affermazioni, affermazioni prive di contenuti.

Ripeto, una finanziaria vuota, incomprensibile, priva di programmi, priva di risorse vere spendibili, perché ormai siamo di fronte a un bilancio ingessato, poiché il Patto di stabilità non ci consente di spendere, per cui l'innalzamento della spesa corrente, che è una spesa del tutto inutile che non risponde alle esigenze della nostra economia, ha reso questo bilancio un esercizio inutile per questo Consiglio.

Quindi, come si è lavorato? Penso che il Presidente della Commissione possa dare atto che l'atteggiamento dell'opposizione è stato un atteggiamento di responsabilità di fronte a una situazione drammatica che, come dicevo prima, abbiamo potuto appurare anche nel corso delle numerosissime audizioni che la Commissione ha tenuto. Abbiamo cercato intanto di ripristinare importanti programmi che voi avevate azzerato, abbiamo quindi provveduto a trovare la copertura, verificando in Commissione lo stato della spesa, i residui, individuando i diversi capitoli su cui si potevano operare dei tagli per rinvenire le risorse, a copertura di quei capitoli da voi azzerati e che invece riguardavano programmi fondamentali per la nostra Regione.

Abbiamo ricomposto pertanto questa finanziaria, abbiamo ricomposto i documenti di bilancio, abbiamo trovato le risorse e tentato di dare delle risposte. All'interno di questa finanziaria poi abbiamo voluto collocare importanti provvedimenti che voi avete condiviso con noi, spesso siamo stati noi a proporli e voi a convenire con noi sulle proposte fatte; abbiamo tentato di migliorare il testo per il solo fatto che si è data qualche risposta, seppure parziale. Il giudizio però continua a rimanere negativo perché è una finanziaria impresentabile; impresentabile non solo a quest'Aula, ma ai sardi, perché non tiene conto dello stato di crisi, della situazione di difficoltà delle imprese, delle famiglie, della società, degli enti locali.

Questa finanziaria non tiene conto, in alcun modo, di una situazione drammatica; ma è una finanziaria di cui noi, pur esprimendo un giudizio negativo, intendiamo agevolare l'approvazione per grande senso di responsabilità, e perchè intravediamo la grave emergenza che stanno vivendo la nostra società, le nostre famiglie, le nostre imprese.

PRESIDENTE. Il Consiglio è riconvocato domani, mercoledì 15 gennaio, alle ore 10.

La seduta è tolta alle ore 17 e 36.