Seduta n.179 del 12/01/2011 

CLXXIX Seduta

Mercoledì 12 Gennaio 2011

Presidenza della Presidente LOMBARDO

La seduta è aperta alle ore 11 e 31.

MARIANI, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 4 gennaio 2011 (172), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Radhouan Ben Amara, Gian Vittorio Campus, Pietro Cocco, Paolo Luigi Dessì, Mario Diana, Domenico Gallus, Christian Solinas, Ivano Angelo Stochino e Massimo Zedda hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 12 gennaio 2011.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Poiché la Commissione bilancio è ancora in corso, sospendo i lavori per trenta minuti. La seduta riprenderà alle ore 12.

(La seduta, sospesa alle ore 11 e 31, viene ripresa alle ore 11 e 32.)

PRESIDENTE. Comunico che il collega Massimo Zedda è rientrato dal congedo.

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: "Bilancio di previsione per l'anno 2011 e bilancio pluriennale per gli anni 2011-2013". (220/A)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge numero 220/A.

Ieri abbiamo sospeso i lavori dopo la votazione del passaggio all'esame degli articoli.

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

STATO DI PREVISIONE DELL'ENTRATA

Art. 1

1. Sono autorizzati l'accertamento, la riscossione e il versamento delle entrate dovute alla Regione per l'anno 2011, dal 1° gennaio al 31 dicembre, secondo lo stato di previsione dell'entrata annesso alla presente legge.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 1, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

1. L'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio è autorizzato, ove occorra, a disporre, con propri decreti, l'istituzione nello stato di previsione dell'entrata di nuovi capitoli nell'ambito delle corrispondenti unità previsionali di base istituite o da istituire col medesimo provvedimento.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 2, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

1. Ai sensi dell'articolo 34, comma 3, della legge regionale 2 agosto 2006, n. 11 (Norme in materia di programmazione, di bilancio e di contabilità della Regione autonoma della Sardegna. Abrogazione delle leggi regionali 7 luglio 1975, n. 27, 5 maggio 1983, n. 11, e 9 giugno 1999, n. 23) il limite alla rinuncia alla riscossione di poste di entrata è fissato nell'importo di euro 15.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 3, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:

Art. 4

1. E' approvato in euro 9.147.892.000 in termini di competenza, dal 1° gennaio al 31 dicembre, il totale della spesa della Regione per l'anno 2011.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 4, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 5.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5:

STATO DI PREVISIONE DELLA SPESA

Art. 5

1. Sono autorizzati gli impegni, le liquidazioni e i pagamenti delle spese, per l'anno 2011, dal 1° gennaio al 31 dicembre, secondo lo stato di previsione della spesa annesso alla presente legge entro il limite di stanziamento di competenza in conformità a quanto disposto dagli articoli 38, 40 e 41 della legge regionale n. 11 del 2006.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 5, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 6.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 6:

ELENCHI Art. 6

1. Ai sensi dell'articolo 60, comma 12 bis, della legge regionale n. 11 del 2006, il limite dell'importo per il mantenimento del residuo passivo è fissato nella misura di euro 1.000.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 6, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 7.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 7:

Art. 7

1. Per gli effetti di cui all'articolo 19 della legge regionale n. 11 del 2006, sono considerate spese obbligatorie e d'ordine quelle iscritte nell'elenco n. 1 annesso alla presente legge.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 7, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 8.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 8:

Art. 8

1. Per gli effetti di cui all'articolo 20 della legge regionale n. 11 del 2006, sono considerate spese occorrenti per integrare gli stanziamenti relativi alla restituzione di tributi indebitamente percetti e quelli relativi a stipendi, pensioni ed altri assegni fissi, tassativamente autorizzati e regolati per legge e per integrare la dotazione del fondo speciale per la riassegnazione delle somme perente agli effetti amministrativi (UPB S08.01.004 - cap. SC08.0045), quelle iscritte nell'elenco n. 2 annesso alla presente legge.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 8, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 9.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 9:

Art. 9

1. Per gli effetti di cui all'articolo 21 della legge regionale n. 11 del 2006, sono considerate spese occorrenti per la restituzione di somme avute in deposito o per il pagamento di quote di entrata devolute ad enti ed istituti, o di somme comunque riscosse per conto di terzi, quelle iscritte nell'elenco n. 3 annesso alla presente legge.

2. Si prescinde dalla deliberazione della Giunta regionale per la riassegnazione delle somme di cui all'articolo 21, comma 2, della legge regionale n. 11 del 2006, relative a spese derivanti da obblighi di legge o di contratto, per le spese a destinazione vincolata nonché per le somme erroneamente erogate a terzi non beneficiari.

3. L'applicazione della procedura di cui all'articolo 21, comma 2, della legge regionale n. 11 del 2006 è limitata alle somme di importo superiore a euro 500.000, fatti salvi i casi di cui al comma 2.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 9, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 10.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 10:

QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO

Art. 10

1. E' approvato il quadro generale riassuntivo del bilancio della Regione per l'anno finanziario dal 1° gennaio al 31 dicembre 2011.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 10, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 11.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 11:

BILANCIO ANNUALE

Art. 11

1. L'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio è autorizzato a iscrivere, con proprio decreto (previa deliberazione della Giunta regionale, adottata su proposta dell'Assessore medesimo di concerto con gli Assessori competenti, per le assegnazioni a destinazione non vincolata) in appositi capitoli, istituiti o da istituire, nello stato di previsione della spesa nell'ambito delle corrispondenti unità previsionali di base, istituite o da istituire, in corrispondenza con le iscrizioni effettuate in conto dei correlativi capitoli dello stato di previsione dell'entrata, istituiti o da istituire, i fondi assegnati con specifica destinazione dalla Regione, dallo Stato, dall'Unione europea, da altri enti o soggetti pubblici e/o privati, in applicazione di disposizioni di legge.

2. Con il procedimento di cui al comma 1 si provvede alla reiscrizione delle somme di cui all'articolo 60, comma 12, della legge regionale n. 11 del 2006, di cui sia stata accertata l'economia di stanziamento nell'anno 2010 con contestuale minore accertamento della relativa entrata. Con la medesima procedura si provvede alla reiscrizione di somme la cui correlativa entrata risulti riscossa o versata, attingendo alle disponibilità del fondo di cui al capitolo SC08.0001 (UPB S08.01.001).).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 11, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 12.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 12:

Art. 12

1. L'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio è autorizzato, con proprio decreto, ad apportare le variazioni di bilancio, in conto competenza e/o in conto residui, necessarie per l'attuazione delle ordinanze emesse dai commissari governativi operanti nella Regione a seguito delle ordinanze del Presidente del Consiglio dei ministri.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 12, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 13.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 13:

Art. 13

1. Ai fini dell'attuazione dei programmi operativi e delle iniziative comunitarie inseriti nella programmazione comunitaria, nel rispetto delle disposizioni contenute nei rispettivi regolamenti comunitari e dei vincoli imposti dall'Unione europea, l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio è autorizzato ad apportare, con proprio decreto, fermo restando il piano finanziario approvato con decisione della Commissione europea, le necessarie variazioni di bilancio, anche in conto dei residui, o attingendo dal fondo di cui all'articolo 19 della legge regionale n. 11 del 2006 per eventuali reiscrizioni di spesa.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 13, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 14.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 14:

Art. 14

1. Al fine del recepimento dei programmi finanziati con il concorso dell'Unione europea e delle relative modifiche e sulla base delle autorizzazioni emesse dalla stessa Unione europea, l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio è autorizzato a disporre, con proprio decreto, da comunicare entro cinque giorni alla competente Commissione consiliare, le necessarie variazioni di bilancio, attingendo, per il cofinanziamento regionale, al fondo di cui all'articolo 25 delle legge regionale n. 11 del 2006 (UPB S08.01.003 - cap. SC08.0034).).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 14, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 15.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 15:

Art. 15

1. L'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio è autorizzato a disporre, con propri decreti, l'adeguamento degli stanziamenti dei capitoli di spesa relativi alla quota capitale e/o interessi delle rate di ammortamento dei mutui contratti dalla Regione, anche mediante variazioni compensative tra gli stessi, ancorché riferiti a unità previsionali di base differenti.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 15, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 16.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 16:

Art. 16

1. Ai fini dell'applicazione delle disposizioni di cui al decreto del Ministero dell'economia e delle finanze del 5 marzo 2007, n. 11714 (Codificazione, modalità e tempi per l'attuazione del SIOPE per le Regioni - articolo 28, comma 5, L. 27 dicembre 2002, n. 289 e articolo 1, comma 79, L. 30 dicembre 2004, n. 311), l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, con proprio decreto, provvede alle necessarie variazioni di bilancio nel rispetto dello stanziamento autorizzato per unità previsionali di base dalla legge di bilancio e dalle disposizioni di legge.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 16, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 17.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 17:

Art. 17

1. Al fine di soddisfare le obbligazioni scaturenti da sentenze, liti, arbitrati ed altre tipologie di spesa analoghe, l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio provvede, con proprio decreto, mediante l'utilizzo del fondo di cui all'articolo 19 della legge regionale n. 11 del 2006 (UPB S08.01.001 - cap. SC08.0001) ad incrementare i capitoli di spesa relativi, rispettivamente, all'obbligazione principale e agli oneri correlati.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 17, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 18.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 18:

DISPOSIZIONI DIVERSE

Art. 18

1. Al fine dell'attuazione del comma 3 dell'articolo 31 della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (Disciplina del personale regionale e dell'organizzazione degli uffici della Regione), l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, con proprio decreto, provvede all'iscrizione delle somme derivanti dai compensi corrisposti da terzi ai dirigenti dell'Amministrazione regionale in conto del capitolo SC01.0133 (UPB S01.02.001) con contestuale accertamento in conto del capitolo d'entrata EC372.022 (UPB E372.004).).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 18, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 19.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 19:

Art. 19

1. Al fine dell'attuazione degli articoli 30 e 31 del Contratto collettivo regionale di lavoro per gli anni 2006-2011, il direttore generale dell'Assessorato della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio provvede, sulla base della determinazione, emessa su conforme deliberazione della Giunta regionale, del direttore del servizio competente dell'Assessorato degli affari generali, personale e riforma della Regione, a ripartire lo stanziamento dei fondi unici di cui ai capitoli SC01.0134 e SC01.0135 (UPB S01.02.001) ai vari fondi per la retribuzione di rendimento e di posizione attribuiti a ciascuna direzione generale. Con decreto dell'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, si provvede alle variazioni di bilancio conseguenti all'utilizzo del fondo di cui al capitolo SC01.0139 (UPB S01.02.001).).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 19, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 20.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 20:

Art. 20

1. Ai fini dell'applicazione delle disposizioni contrattuali in materia di fondi di cui agli articoli 30, 31 e 32 del Contratto collettivo regionale di lavoro 2006-2011 l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio è autorizzato, con proprio decreto, su proposta dell'Assessore competente in materia di personale, ad apportare le variazioni di bilancio necessarie per l'utilizzo delle economie di spesa individuate dalle citate disposizioni da destinare ai fondi medesimi.

2. Ai fini dell'applicazione dell'articolo 57, comma 5, del Contratto collettivo regionale di lavoro 2006-2011 del personale con qualifica dirigenziale, e con le stesse modalità indicate al comma 1, sono apportate le variazioni di bilancio necessarie per l'utilizzo delle economie di spesa realizzate in conto delle risorse destinate alla copertura degli oneri assicurativi.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 20, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 21.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 21:

Art. 21

1. L'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, con proprio decreto, provvede al trasferimento delle somme relative a compensi, emolumenti, indennità, altre tipologie retributive, ivi comprese le missioni e lo straordinario, oneri riflessi ed IRAP concernenti il personale, per l'attuazione di interventi, progetti e programmi finanziati dalla Regione, dall'Unione europea, dallo Stato e da altri enti pubblici o privati.

2. Con le stesse procedure di cui al comma 1, si provvede al trasferimento, ai corrispondenti capitoli di bilancio, delle somme anticipate dalla Regione relative alle procedure di attuazione dei programmi operativi regionali e ritenute ammissibili ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 3 ottobre 2008, n. 196 (Regolamento di esecuzione del regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione).

3. Con le stesse procedure di cui al comma 1, si provvede, altresì, al trasferimento dai competenti capitoli di spesa in favore del capitolo SC01.0184 (UPB S01.02.002) delle somme dovute, quale ritenute, per l'assolvimento degli oneri relativi al versamento dell'imposta regionale sulle attività produttive.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 21, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 22.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 22:

Art. 22

1. L'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, con proprio decreto, è autorizzato a iscrivere, con contestuale accertamento, nei capitoli di entrata di cui alle UPB E611.001 e E613.001 le somme relative alle partite di giro sui competenti capitoli di spesa di cui alla UPB S08.02.004.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 22, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 23.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 23:

Art. 23

1. Ai fini dell'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 8, comma 1, della legge regionale 29 maggio 2007, n. 2 (legge finanziaria 2007), l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio è autorizzato a disporre, con propri decreti, su proposta dell'Assessore competente in materia di personale, il trasferimento delle somme iscritte sui capitoli SC01.0128 e SC01.0129 (UPB S02.01.001), al capitolo SC01.1084 (UPB S01.06.001).).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 23, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 24.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 24:

Art. 24

1. I trasferimenti dai fondi di cui all'articolo 24 della legge regionale n. 11 del 2006, relativi alla revisione dei prezzi contrattuali, possono essere disposti a favore dei vari capitoli di spesa compresi nel titolo II, categoria 01, nonché del capitolo di spesa SC05.0061 (UPB S05.01.003).

2. Nel caso in cui i capitoli di provenienza risultino soppressi, i loro corrispondenti sono reistituiti, ai fini di cui al comma 1, con decreto dell'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

3. Si prescinde dalla deliberazione della Giunta regionale per i trasferimenti sino a euro 260.000.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 24, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 25.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 25:

Art. 25

1. L'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, su conforme deliberazione della Giunta regionale adottata su proposta dell'Assessore medesimo, di concerto con gli Assessori rispettivamente interessati, è autorizzato a disporre, con proprio decreto, l'iscrizione ai competenti capitoli di spesa, in corrispondenza con gli accertamenti effettuati in conto dei capitoli d'entrata EC324.003, EC324.004 (UPB E324.001) ed EC362.097 (UPB E362.010) degli importi corrispondenti, o delle minori somme effettivamente occorrenti agli interessi attivi maturati sui conti correnti accesi ai sensi dell'articolo 4, comma 5, della legge regionale 7 gennaio 1975, n. 1 (Norme per la semplificazione delle procedure amministrative e l'acceleramento della spesa), agli interessi attivi maturati sulle somme erogate agli enti locali con vincolo di destinazione specifica ed alle economie realizzate rispetto ai fondi messi a disposizione degli enti stessi, di cui all'articolo 9, comma 3, della legge medesima, al 31 dicembre 2010.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 25, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 26.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 26:

Art. 26

1. L'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, con proprio decreto, è autorizzato ad iscrivere, con contestuale accertamento, in conto del capitolo di entrata EC362.083 (UPB E362.009), le somme derivanti dalla vendita delle riproduzioni della Carta tecnica regionale, in conto del capitolo SC04.2492 (UPB S04.09.006) per essere utilizzate ai fini dell'aggiornamento della Carta medesima e della produzione di materiale cartografico.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 26, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 27.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 27:

Art. 27

1. Ai sensi del comma 3 dell'articolo 35 della legge regionale 11 ottobre 1985, n. 23 (Norme in materia di controllo dell'attività urbanistico-edilizia, di risanamento urbanistico e di sanatoria di insediamenti ed opere abusive, di snellimento ed accelerazione delle procedure espropriative), l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio è autorizzato a disporre, con propri decreti, in corrispondenza degli accertamenti effettuati in conto del capitolo di entrata EC362.082 (UPB E362.009) l'iscrizione ai capitoli di spesa SC04.2446, SC04.2447 (UPB S04.09.003) e SC04.2775 (UPB S04.10.006) delle somme relative ai rimborsi delle anticipazioni concesse a favore dei comuni per la redazione e l'attuazione dei piani di risanamento urbanistico.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 27, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 28.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 28:

Art. 28

1. Ai fini dell'applicazione del decreto ministeriale 3 settembre 1998, n. 370 (Regolamento recante norme concernenti le modalità di prestazione della garanzia finanziaria per il trasporto transfrontaliero di rifiuti), l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio è autorizzato a disporre, con propri decreti, l'iscrizione al capitolo di spesa SC04.1134 (UPB S04.05.001), delle somme relative alla riscossione delle spese amministrative per le procedure di notifica e di sorveglianza delle spedizioni transfrontaliere, con contestuali accertamenti effettuati in conto del capitolo di entrata EC349.004 (UPB E349.001).).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 28, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 29.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 29:

Art. 29

1. All'utilizzo degli stanziamenti iscritti in conto dei capitoli SC04.1133 (UPB S04.05.001) e SC04.1155 (UPB S04.05.002) si provvede previo accertamento delle correlative entrate in conto dei capitoli EC116.013 ed EC116.005 (UPB E116.002).

2. All'utilizzo degli stanziamenti iscritti in conto dei capitoli di spesa SC04.1370 (UPB S04.06.005) e SC04.2445 (UPB S04.09.003) si provvede previo accertamento in conto del capitolo d'entrata EC350.034 (UPB E350.002).

3. Per le finalità previste dall'articolo 167, comma 6, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137), e successive modificazioni, l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio è autorizzato a disporre, con proprio decreto, l'ulteriore iscrizione in conto dei capitoli di spesa SC04.1370 (UPB S04.06.005) e SC04.2445 (UPB S04.09.003), in capo ai rispettivi centri di responsabilità, delle somme provenienti dalle sanzioni erogate a' termini dell'articolo 167, comma 5, del decreto legislativo n. 42 del 2004, con contestuale accertamento in conto del capitolo d'entrata EC350.034 (UPB E350.002).).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 29, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 30.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 30:

Art. 30

1. L'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, con proprio decreto, è autorizzato a disporre l'iscrizione al capitolo di spesa SC06.1145 (UPB S06.04.015) delle somme relative alla riscossione delle spese di partecipazione alle fiere agro-alimentari con contestuale accertamento in conto del capitolo di entrata EC362.031 (UPB E362.001).

2. Le somme iscritte in conto del capitolo SC06.1145 (UPB S06.04.015) possono essere utilizzate anche ai fini di eventuali restituzioni di versamenti per la mancata partecipazione alle fiere.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 30, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 31.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 31:

Art. 31

1. Gli stanziamenti iscritti in conto del capitolo SC08.0004 (UPB S08.01.001) possono essere utilizzati, oltre che per i compensi da corrispondere alle imprese esecutrici di opere immobiliari a diretto carico della Regione, per i maggiori oneri dovuti dagli enti delegati dall'Assessorato dei lavori pubblici per l'attuazione degli interventi nelle zone interne previsti dalla delibera del CIPE del 3 agosto 1998, relativi all'azione organica 6.3 -Interventi nelle zone interne.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 31, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 32.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 32:

Art. 32

1. L'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, su conforme deliberazione della Giunta regionale, adottata su proposta dell'Assessore medesimo di concerto con l'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, è autorizzato a disporre, con propri decreti, il trasferimento delle somme iscritte al fondo da ripartire di cui al capitolo SC05.0001 (UPB S05.01.001), ai vari capitoli, istituiti o da istituire, nell'ambito delle corrispondenti unità previsionali di base, istituite o da istituire, per l'applicazione della legge 23 dicembre 1978, n. 833 (Istituzione del servizio sanitario nazionale), e successive modifiche ed integrazioni.

2. Con la stessa procedura è autorizzato il ripristino delle disponibilità occorrenti nel fondo da ripartire di cui al precitato capitolo SC05.0001 (UPB S05.01.001), mediante riduzione degli stanziamenti dei vari capitoli di spesa alimentati dal fondo stesso.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 32, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 33.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 33:

BILANCIO PLURIENNALE

Art. 33

1. E' approvato il bilancio pluriennale della Regione per il triennio 2011-2012-2013 nel testo allegato alla presente legge.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 33, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 34.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 34:

QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO BILANCIO PLURIENNALE

Art. 34

1. E' approvato il quadro generale riassuntivo del bilancio pluriennale della Regione per il triennio 2011-2012-2013.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 34, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 35.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 35:

ENTRATA IN VIGORE

Art. 35

1. La presente legge entra in vigore il 1° gennaio 2011.).

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.). Propongo di sostituire il termine "entra in vigore il 1° gennaio 2011" con "entra in vigore alla data di pubblicazione sul BURAS".

PRESIDENTE. Se non ci sono opposizioni, l'emendamento orale è accolto.

Metto in votazione l'articolo 35. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dello Stato di previsione dell'entrata anni 2011 e 2012 del bilancio pluriennale.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Allo Stato di previsione dell'entrata anni 2011 e 2012 del bilancio pluriennale sono stati presentati due emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo degli emendamenti:

Emendamento modificativo Giunta regionale.

Entrata

ENTRATA

in aumento

UPB E231.008

Assegnazioni per la realizzazione di interventi nel settore agricolo e zootecnico

2011 euro 8.700.000

2012 euro 8.700.000

2013 euro 8.700.000

SPESA

in diminuzione

UPB S08.01.002

Fondo per nuovi oneri legislativi di parte corrente

2011 euro 42.750.000

2012 euro 25.000.000

2013 euro 2.000.000

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 4 della tabella A allegata alla legge finanziaria 2011

UPB S08.01.004

Somme per le quali sussiste l'obbligo a pagare

2011 euro ---

2012 euro 800.000

2013 euro 6.800.000

In aumento

STRATEGIA 01

UPB S01.03.001

Cooperazione con i paesi in via di sviluppo e collaborazione internazionale

2011 euro 6.000.000

2012 euro ---

2013 euro ---

STRATEGIA 04

UPB S04.02.003

Contributi per la gestione della risorsa idrica nel settore agricolo

AS 2011 euro 2.500.000

AS 2012 euro 2.500.000

AS 2013 euro 2.500.000

STRATEGIA 05

UPB S05.02.003

Profilassi e lotta contro le malattie infettive nel settore zootecnico

2011 euro 850.000

2012 euro ---

2013 euro

STRATEGIA 06

UPB S06.04.001

Finanziamenti alle Agenzie operanti nel settore agricolo - Parte corrente

2011 euro 300.000

2012 euro 300.000

2013 euro 300.000

UPB S06.04.003

Attività di supporto e statistica agricola

AS 2011 euro 200.000

AS 2012 euro 200.000

AS 2013 euro 200.000

UPB S06.04.005

Concorsi negli interessi su mutui contratti nel settore agricolo

FR 2011 euro 2.000.000

FR 2012 euro 2.000.000

AS 2013 euro 2.000.000

UPB S06.04.008

Incentìvi per il potenziamento della produzione zootecnica - spese correnti

FR 2011 euro 10.600.000

AS 2011 euro 4.000.000

FR 2012 euro 10.000.000

AS 2012 ¶euro 4.000.000

UPB S06.04.009

Incentivi per i potenziamento della produzione zootecnica - Investimenti

2011 euro 10.000.000

2012 euro ---

2013 euro ---

UPB S06.04.011

Finanziamenti per interventi strutturali nel settore agro-zootecnico

FR 2011 euro 2.000.000

AS 2011 euro 2.000.000

FR 2012 euro 2.000.000

AS 2012 euro 2.000.000

FR 2013 euro 2.000.000

AS 2013 euro 2.000.000

UPB S06.04.013

Finanziamenti per interventi strutturali nel settore agro-zootecnico

2011 euro 10.500.000

2012 euro 10.500.000

FR 2013 euro 5.500.000

AS 2013 euro 2.500.000

UPB S06.04.015

Tutela, valorizzazione e marketing dei prodotti agricoli - Spese correnti

2011 euro 500.000

2012 euro 1.000.000

2013 euro 1.000.000

(18).

Emendamento modificativo Giunta regionale.

Entrata

ENTRATA

in diminuzione

UPB E421 010

Contributi statali per agevolazioni a favore del sistema produttivo

AS 2011 euro 20.000.000

in aumento

UPB E421.010 Contributi statali per agevolazioni a favore del sistema produttivo

AS 2012 euro 6.619.000

AS 2013 euro 6.619.000

SPESA

STRATEGIA 06

in diminuzione

UPB S06.02.004

Incentivazioni alle attività artigiane

AS 2011 euro 20.000.000

in aumento

UPB S06.02.004

Incentivazioni alle attività artigiane

AS 2012 euro 6:619.000

AS 2013 euro 6.619.000

(17).).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Sugli emendamenti numero 18 e 17 il parere è favorevole.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. La Giunta esprime parere conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Procediamo alla votazione dell'emendamento numero 18.

Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 18.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Manca, Salis e Sanna Gian Valerio hanno votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Biancareddu - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Caria - Cocco Daniele - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Artizzu - Sanna Matteo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 62

votanti 59

astenuti 3

maggioranza 30

favorevoli 36

contrari 23

(Il Consiglio approva).

Do il bentornato da parte di tutto il Consiglio all'onorevole Salis.

Metto in votazione l'emendamento numero 17. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione lo Stato di previsione dell'entrata anni 2011 e 2012. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dello Stato di previsione dell'entrata anno 2013.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, metto in votazione lo Stato di previsione dell'entrata anno 2013.

STERI (U.D.C.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dello Stato di previsione dell'entrata anno 2013.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Dedoni e Planetta hanno votato a favore e che il consigliere Capelli si è astenuto.

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Caria - Cocco Daniele - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Artizzu - Capelli - Sanna Matteo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 66

votanti 62

astenuti 4

maggioranza 32

favorevoli 40

contrari 22

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dello Stato di previsione della spesa anni 2011 e 2012.

(Segue lettura)

Passiamo all'esame della Strategia 1.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Alla Strategia 1 sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo degli emendamenti:

Emendamento modificativo Giunta regionale.

Strategia 01

STRATEGIA 01

in aumento

UPB S01.02.005

Acquisizione di beni e servizi

2011 euro 1.100.000

UPB S01.02.006

Spese di funzionamento - Parte corrente

2011 euro 85.000

UPB S01.03.009

Altre spese istituzionali

2011 euro 15.000

UPB S01.04.004

Relazioni con il pubblico e comunicazione interna

2011 euro 100.000

STRATEGIA 02

In diminuzione

UPB S02.04.012

Sistema informativo nella pubblica amministrazione - Spese correnti

2011 euro 500.000

UPB S02.04.013

Sviluppi di sistemi informativi relativi alla Società dell'informazione (POR e APQ) e ad altri - Investimenti

2011 euro 800.000

(21)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.01.003

Spese di rappresentanza

2011 euro 50.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0030

in aumento

UPB S08.01.002 FNOL - parte corrente

2011 euro 50.000

(26)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.02.005

Acquisizione di beni e servizi

2011 euro 2.000.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0275

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 2.000.000

(41)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S0 1.02.005

Acquisizione di beni e servizi

2011 euro 300.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0281

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 300.000

(42)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.02.006

Spese di funzionamento - Parte corrente

2011 euro 200.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0303

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 200.000

(32)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.02.006

Spese di funzionamento - Parte corrente

2011 euro 1.000.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0314

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 1.000.000

(39)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S0 1.03.001

Cooperazione con i paesi in via di sviluppo e collaborazione internazionale

2011 euro 200.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0418

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 200.000

(31)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S0 103.002

Promozione e pubblicità istituzionale

2011 euro 2.500.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0446

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 2.500.000

(33)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.03.002

Promozione e pubblicità istituzionale

2011 euro 400.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0448

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 400.000

(34)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.03.002

Promozione e pubblicità istituzionale

2011 euro 1.500.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0449

in aumento

UPB S08.O1.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 1.500.000

(35)

EMENDAMENTO modificativo CAPELLI - SANNA Matteo - ARTIZZU.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.03.002

Promozione e pubblicità istituzionale

2011 euro 1.350.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0450

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 1.350.000

(36)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.03.003

Funzionamento organismi d'interesse regionale

2011 euro 200.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0466

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 200.000

(28)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in aumento

UPB S01.03.003

Funzionamento organismi d'interesse regionale

2011 euro 5.000

Per incrementare il capitolo SC01.0474

COPERTURA FINANZIARIA

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 5.000

(29)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.03.009

Altre spese istituzionali

2011 euro 1.000.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0607

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 1.000.000

(43)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.04.001

Studi, ricerche, collaborazioni e simili

2011 euro 400.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0708

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 400.000

(27)

EMENDAMENTO modificativo GIUNTA REGIONALE.

Strategia 01

STRATEGIA 01

in aumento

UPB S01.04.002

Monitoraggio, controllo e assistenza della spesa regionale e delle finanze regionali

2011 euro 400.000

2012 euro 400.000

2013 euro 400.000

STRATEGIA 08

in diminuzione

UPB S08.01.004

Somme per le quali sussiste l'obbligo a pagare

2011 euro 400.000

2012 euro 400.000

2013 euro 400.000

(20)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.04.002

Promozione e pubblicità istituzionale

2011 euro 1.500.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0766

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 1.500.000

(30)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.04.004

Relazioni con il pubblico e comunicazione interna

2011 euro 150.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0802

in aumento

UPB S08.0 1.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 150.000

(37)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.04.004

Relazioni con il pubblico e comunicazione interna

2011 euro 900.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0802

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 900.000

(40)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.04.004

Relazioni con il pubblico e comunicazione interna

2011 euro 300.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0805

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 300.000

(38).).

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Capelli. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, a questa Strategia io ho proposto tutta una serie di emendamenti che presi singolarmente possono voler dire poco, ma che insieme costruiscono un progetto. Vorrei spiegare l'intento degli emendamenti da me presentati, dal numero 26 e successivi. Per esempio, con l'emendamento numero 26, che può sembrare insignificante perché prevede una semplice riduzione di 50 mila euro delle spese di rappresentanza per manifestazioni o celebrazioni pubbliche di interesse collettivo, io propongo, così come con tutti gli altri emendamenti, una riduzione di spesa. Seguendo le indicazioni della Giunta sul momento contingente si cerca, quindi, di ridurre la spesa dell'organizzazione politica.

Perché propongo una riduzione di 50 mila euro con questo emendamento? Perché, successivamente, come vedrete, in questo bilancio si arriva a fare un lavoro certosino e a togliere 5 mila euro dalle spese di funzionamento della Consulta regionale della disabilità. Si arriva a questo per costruire fondi che serviranno per finanziare le pubblicità istituzionali, le spese di rappresentanza e quant'altro, di cui credo che, in questo momento, possiamo fare sicuramente a meno, perché parliamo di milioni di euro a disposizione insindacabile della Presidenza della Giunta.

Perciò, tutti questi emendamenti, letti insieme, dicono semplicemente che c'è da risparmiare, che ci sono da fare leggi di settore, che bisogna realizzare interventi sul welfare, interventi significativi verso quelle persone di cui tanto andiamo dicendo, che hanno necessità di aiuto e appunto di interventi. Togliamo fondi dagli investimenti sul commercio, togliamo fondi dagli investimenti generali e non togliamo fondi dai capitoli per spese frivole! Tra l'altro vedrete o chi avrà voglia di seguire i lavori sul bilancio vedrà che molti di questi capitoli hanno una capienza di residui significativa. La mia proposta è quella di abbattere questa disponibilità finanziaria in capitoli per spese frivole, e sto parlando di milioni di euro. Questo è il significato dei diciannove emendamenti che ho presentato a questa Strategia e che mettono insieme circa 15 milioni di euro nel FNOL, a disposizione del Consiglio e della Giunta per interventi più significativi di tipo legislativo e non di spesa corrente per inutili manifestazioni che molto spesso vengono finanziate con intenti diversi da quello di produrre reddito a vantaggio dei cittadini.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Presidente, vorrei chiedere ai colleghi di fare attenzione, perché l'ultimo giorno della finanziaria è come l'ultimo giorno del campeggio: si sa che si devono smontare le tende, ma il pensiero è già al luogo in cui si deve rientrare. Non è così, in questo documento c'è molto da capire, c'è molto da ragionare e ci sono anche molte responsabilità da esercitare, a iniziare dal primo emendamento, il numero 21, in cui, per esempio, la Giunta dice: "Togliamo fondi dai sistemi informativi in generale, cioè quelli che interfacciano la pubblica amministrazione con i cittadini e che quindi implementano i servizi, e aumentiamo invece una serie di somme che sono tutte di carattere autoreferenziale dell'apparato". Acquisizione di beni e servizi: sapete che cosa sono? Sono mobili e attrezzature varie e non capisco perché questo capitolo debba aumentare di 1 milione e 100 mila euro. Sono poi previste spese di funzionamento, altre spese istituzionali, spese per le relazioni con il pubblico e comunicazione interna, e già questo è un fatto sintomatico. Si fa una previsione e poi se ne ricava una certa disponibilità, vale a dire che c'è un'opzione di fondo che sposta le risorse dalla parte dei cittadini verso l'apparato.

La cosa contraria avviene per quanto riguarda gli emendamenti di cui ha parlato poco fa il collega Capelli, che si propone un lavoro, a dire il vero, esemplare, che dovremmo in qualche modo considerare, perché poi ci accorgeremo di che cosa succede più avanti nelle diverse Strategie. Noi abbiamo un fondo, il fondo per nuovi oneri legislativi, che misura e misurerà nel 2011 la nostra capacità e la nostra legittimazione a legiferare nell'interesse del popolo sardo. Ridurre ai minimi termini il fondo nuovi oneri legislativi significa fare la fine che ha fatto in molti periodi dell'anno, negli esercizi passati, il Parlamento nazionale, quando ha dovuto chiudere perché non aveva nulla su cui legiferare, dal momento che il barile era stato raschiato fino al fondo e il Governo ha posto il Parlamento, o il Parlamento ha posto se stesso, se lo riferiamo alle leggi di bilancio, nella condizione di non poter più operare. Quindi la possibilità di togliere dei fondi da partite che possono essere superate e riviste in altri momenti per dare luogo al rimpinguamento del FNOL significa garantire la nostra operatività, la nostra legittimazione, perché, badate, la nostra legittimazione deriva dal popolo sovrano e non può essere limitata da una disposizione economica che ci impedisce di esseri utili. Quindi dobbiamo avere un fondo che ci consenta di avere piena libertà, anche quella di affrontare condizioni impreviste, di cui oggi non abbiamo contezza.

Su questo si discuterà più avanti, al di là dell'esercizio - che noi condividiamo - che ci ha proposto il collega Capelli e che dovrebbe rappresentare l'effettiva attività del Consiglio in materia di analisi di bilancio. Vedremo nelle scelte future che cosa rimarrà nella nostra disponibilità di decidere e quali altre conseguenze si apriranno nello scenario della gestione del prossimo anno finanziario. Saremo non solo impossibilitati a soccorrere eventualmente determinati settori, ma saremo anche coinvolti in una partita impari che vede sempre qualche categoria e qualche settore penalizzati. Lo dico all'amico e assessore Rassu, che probabilmente non ha contezza della sorpresina che gli riserva il bilancio alla fine e che dovrebbe interessare tutti noi perché gli enti locali ci chiederanno per quale ragione il fondo unico è rimasto fermo, non è stato adeguato a quello che la legge prevede e le unioni dei comuni vanno a farsi benedire. E poi vedremo in una prossima Strategia che alla fine i comuni pagano, per una quota pari a 53 milioni di euro, il debito della sanità. Sorpresa delle sorprese, perché mentre la sanità crea il debito - lo può ricreare e nessuno glielo impedisce - quei tagli ricadranno direttamente e in maniera irreversibile sulle spalle degli enti locali. Poi ne discuteremo nello specifico, però non pensate che sia una passeggiata fare il bilancio. Nel bilancio si possono commettere errori così macroscopici da rendere impossibile qualsiasi giustificazione, se non esercitiamo attenzione, responsabilità e anche un po' di fantasia quando si tratta di trovare soluzioni alle quali siamo chiamati tutti a concorrere. Per cui sarebbe bene cominciare da questo esercizio, quello cioè di rimettere i soldi nel FNOL, e imparare a dare a noi stessi un po' di prospettiva per il futuro. Vi chiedo su questo pazienza e attenzione, perché non sarà un aspetto di secondo piano.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Il parere è favorevole sugli emendamenti numero 21, 29 e 20; è contrario sugli emendamenti numero 26, 41, 42, 32, 39, 31, 33, 34, 35, 36, 28, 43, 27, 30, 37, 40 e 38. L'emendamento numero 50 è inammissibile perché ha necessità di una norma.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 50 è presentato alla Strategia 2.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza.Sono andato oltre, chiedo scusa.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere della Giunta è conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 21.

Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (I.d.V.). Prendo la parola per chiedere il voto segreto sugli emendamenti numero 41, 39, 33, 35, 36 e 27.

PRESIDENTE. L'onorevole Cocco ha avanzato la richiesta per conto del Gruppo dell'Italia dei Valori, perché il voto segreto può essere chiesto solo da un Capogruppo o da un quarto dei consiglieri.

Metto in votazione l'emendamento numero 21. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 26. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 41.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 67

votanti 66

astenuti 1

maggioranza 34

favorevoli 29

contrari 37

(Il Consiglio non approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Caria - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si è astenuta la Presidente Lombardo.)

Metto in votazione l'emendamento numero 42. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Passiamo all'emendamento numero 32.

Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Per quanto riguarda questo emendamento vorrei segnalare una cosa, sempre per richiamare un po' di coerenza e non avendo paura delle ripercussioni: noi aumentiamo di 200 mila euro per il 2011 il fondo del 2010 (già assestato per un importo di 400 mila euro e che ha anche un residuo di 158 mila euro) per la fornitura di servizi delle agenzie di stampa. Qualche collega questa la chiamerebbe marchetta, totale marchetta! E siccome non abbiamo risorse nel bilancio della Regione regaliamo altri 200 mila euro per i "servizi" di stampa. Questo per avere coscienza di cosa stiamo votando.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 32. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 39.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 67

Votanti 65

Astenuti 2

Maggioranza 33

Favorevoli 32

Contrari 33

(Il Consiglio non approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Caria - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Mulas.)

Metto in votazione l'emendamento numero 31. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 33.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 67

votanti 66

astenuti 1

maggioranza 34

favorevoli 34

contrari 31

(Il Consiglio approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Caria - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si è astenuta la Presidente Lombardo.)

Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Presidente, chiedo una sospensione di cinque minuti, restando in aula.

PRESIDENTE. I lavori sono sospesi per cinque minuti, riprenderanno alle ore 13 e 15.

(La seduta, sospesa alle ore 13 e 09, viene ripresa alle ore 13 e 13.)

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 34.

Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Presidente, chiedo la votazione nominale sull'emendamento numero 34 e su tutti i rimanenti emendamenti, al netto di quelli su cui ha richiesto il voto segreto l'onorevole Daniele Cocco.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 34.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Manca e Sechi hanno votato a favore e che i consiglieri Mulas e Sanna Paolo hanno votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Artizzu - Barracciu - Bruno - Capelli - Caria - Cocco Daniele - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Antonio - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.

Si è astenuta: la Presidente lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 64

votanti 63

astenuti 1

maggioranza 32

favorevoli 24

contrari 39

(Il Consiglio non approva).

Sull'emendamento numero 35 era stato chiesto il voto segreto.

Ha domandato di parlare il consigliere Vargiu. Ne ha facoltà.

VARGIU (Riformatori Sardi). Presidente, vorrei chiedere un chiarimento regolamentare. Gli emendamenti che stiamo votando sono praticamente identici, in quanto si differenziano soltanto per l'importo indicato. Esisteva una norma regolamentare...

PRESIDENTE. Cambia anche la UPB, onorevole Vargiu, ho già verificato.

VARGIU (Riformatori Sardi). Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (I.d.V.). Ritiro la richiesta di voto segreto sull'emendamento numero 35.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Io ritirerei l'emendamento numero 35, perché riguarda una pubblicità istituzionale che ha come destinatarie finali le imprese. Queste risorse sono cioè destinate alle imprese per la pubblicità istituzionale in varie manifestazioni. Credo che sia opportuno tenere il fondo, tant'è che ha solo 68 mila euro di residui sullo stanziamento di 3 milioni di euro del 2010, che viene diminuito di 1 milione per il 2011. Perciò ritengo opportuno ritirare questo emendamento.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 36.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 65

votanti 64

astenuti 1

maggioranza 33

favorevoli 27

contrari 36

(Il Consiglio non approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Caria - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si è astenuta la Presidente Lombardo.)

Passiamo all'emendamento numero 28.

Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, vorrei richiamare l'attenzione di chi sta suggerendo "rosso" o "verde".

Il Consiglio regionale dell'economia e del lavoro fino a oggi non ha avuto alcuna dotazione finanziaria, eppure ha sempre lavorato. Quest'anno, così come è accaduto per Zuri, abbiamo trovato il modo di finanziare questo ente con gettoni di presenza e infatti inseriamo una novità: 200 mila euro per il 2011 per i gettoni di presenza del CREL!

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 28.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Uras ha votato a favore e che il consigliere Cappai ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Artizzu - Barracciu - Bruno - Capelli - Caria - Cocco Daniele - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Contu Mariano - Randazzo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 67

votanti 64

astenuti 3

maggioranza 33

favorevoli 26

contrari 38

(Il Consiglio non approva).

Passiamo all'emendamento numero 29.

Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Anche su questo emendamento c'è il parere negativo della Commissione...

PRESIDENTE. No, il parere della Commissione è favorevole.

CAPELLI (Gruppo Misto). Ma l'avete cambiato in corso d'opera!

(Interruzione)

Io non mi sono confuso, perché ero in Commissione. Il parere era contrario, comunque mi fa piacere che adesso sia favorevole. Va benissimo.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 29.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Cappai - Caria - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Ladu - Lai - Locci - Lombardo - Lotto - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 67

votanti 67

maggioranza 34

favorevoli 67

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'emendamento numero 43.

Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Intervengo solo per correggere un errore: in diminuzione deve intendersi il capitolo SC01.0609. Queste sono altre spese istituzionali e riguardano una convenzione che la Regione ha stipulato con il Ministero delle finanze, facoltativa tra l'altro, per i costi sostenuti per l'affidamento delle attività di cui all'articolo 24, eccetera, cioè delle entrate. E' una convenzione con il Ministero delle finanze non obbligatoria, tant'è che molte Regioni non l'hanno sottoscritta ed è una convenzione onerosa, a carico della Regione per giunta, che noi paghiamo 1 milione di euro. La ritengo una spesa superflua e di pura cortesia nei confronti del Governo, che ci deve ben più di 1 milione di euro!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Le vorrei chiedere, Presidente, se è possibile dare al nostro lavoro, soprattutto nel corso delle votazioni, un aspetto più simile alle istituzioni e meno alle piazze napoletane, dove si urla: "verde, verde", "rosso, rosso", "vendo pesce" o "vendo altro"!

No, caro collega, se stai in aula segui i lavori e sai come devi votare, anziché urlare!

(Interruzione del consigliere Sanjust)

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Non mi interessa, non mi interessa!

PRESIDENTE. Onorevole Sanjust!

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Io credo che sia una questione di stile.

(Interruzione del consigliere Sanjust)

PRESIDENTE. Onorevole Sanjust!

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Perché non prende la parola, Sanjust, per illuminarci della sua scienza ogni tanto!

SANJUST (P.d.L.). Adesso lo farò, sto cercando di nutrirmi della scienza sua!

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Sanna. Onorevole Sanjust, se vuole esprimere la sua opinione può prendere la parola dopo che l'onorevole Sanna avrà terminato il suo intervento.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). E l'onorevole Sanna starà in religioso silenzio, come è suo dovere.

Vorrei dire qualcosa sull'emendamento numero 43: bisogna riconoscere che 1 milione di euro nel bilancio regionale è molto più utile per sostenere delle attività piuttosto che per foraggiare lo Stato, che a sua volta ci sottrae risorse con il Patto di stabilità e con la riduzione dei trasferimenti agli enti locali. Lo Stato ci toglie risorse e noi gli regaliamo 1 milione di euro! Non solo, glielo regaliamo per un'attività che è già finanziata. Cioè noi abbiamo già in bilancio 400 mila euro per monitorare e assistere le fasi di gestione del bilancio e delle parti contabili, che non so poi dove vadano a finire, ma sono comunque finanziate. L'ho potuto constatare: ci sono 400 mila euro per i processi di assistenza tecnica alle partite finanziarie. Ma quanto dobbiamo spendere per gestire un bilancio di cui non disponiamo per nulla? Ma vi sembra corretto? Questo è il punto! Altro che urlare: "Votiamo tutti così", come delle capre! Ognuno di noi è chiamato a esercitare la responsabilità individualmente, con coscienza, e deve sapere che cosa sta facendo. Non è un problema di lobby, per cui ci chiudiamo a riccio. Credo che dentro la maggioranza, come in ogni maggioranza e opposizione, ci sia gente che ha una coscienza individuale prima che collettiva e andrebbero fatte queste verifiche piuttosto che votare per spirito di corporazione.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 43.

(Segue la votazione)

Prendo atto che la consigliera Zuncheddu ha votato a favore e che i consiglieri Pitea e Sanna Giacomo hanno votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Artizzu - Barracciu - Bruno - Capelli - Caria - Cocco Daniele - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Cappai - Cherchi - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 66

votanti 65

astenuti 1

maggioranza 33

favorevoli 27

contrari 38

(Il Consiglio non approva).

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 27.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 66

Votanti 65

Astenuti 1

Maggioranza 33

Favorevoli 32

Contrari 32

(Il Consiglio non approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Cappai - Caria - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si è astenuta la Presidente Lombardo.)

Passiamo all'emendamento numero 20.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Questo è l'emendamento di cui parlavo prima: 400 mila euro per il monitoraggio, il controllo e l'assistenza tecnica della spesa regionale. Abbiamo un centro di programmazione, un Assessorato e tuttavia abbiamo necessità di 400 mila euro di spese aggiuntive, che non si capisce dove vadano a finire. Ma noi non possiamo accettare un fatto, che ho già rilevato in Commissione. Presidente, mi rivolgo a lei perché credo che sia un diritto di tutto il Consiglio. Nella proposta di bilancio ci viene presentata una formulazione in cui sono indicate le cosiddette somme per le quali sussiste l'obbligo a pagare e per le quali normalmente si attribuisce la buona fede, supponendo che siano state accertate e riscontrate, per cui si fa salvo il relativo accantonamento. Ma se poi si manifesta il fenomeno per cui rinvengono delle somme per le quali esisteva l'obbligo dichiarato a pagare, evidentemente tale obbligo non sussiste. Vorrei pertanto che ci venisse presentato un riepilogo giustificativo di questi importi. Questo modo di operare diventa un sistema attraverso il quale allocare risorse che possono essere poi utilizzate senza che il Consiglio abbia deliberato sulle stesse con cognizione, e incide quindi sul principio di veridicità del bilancio.

Siccome queste cose le conosciamo, sappiamo che possono anche accadere, se nella presentazione del bilancio stimiamo un dato importo sul quale sussiste l'obbligo a pagare è necessario che quest'obbligo sia non dico dettagliato all'ennesima potenza, ma adeguatamente documentato, affinché questo generi una maggiore autenticità di ciò che stiamo deliberando.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Vorrei precisare, a conforto della conoscenza di tutti, che si tratta di una somma necessaria per garantire l'assistenza tecnica agli accordi di programma quadro (che necessitano di questo apporto esterno) e che ci consente di gestire programmi molto importanti. Non si tratta, quindi, di ulteriori spese di altra natura,.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 20.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Bruno e Mariani hanno votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cucca - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Sechi - Steri - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Caria - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Uras - Zedda Massimo.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Artizzu - Capelli - Rodin - Sanna Matteo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 68

votanti 63

astenuti 5

maggioranza 32

favorevoli 45

contrari 18

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'emendamento numero 30.

Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Com'era il parere della Giunta sull'emendamento numero 30?

PRESIDENTE. Contrario.

CAPELLI (Gruppo Misto). Contrario, perciò noi abbiamo soppresso l'Osservatorio economico, ma teniamo nel capitolo 1 milione e mezzo di euro! Sì, l'emendamento numero 30 riguarda spese per il funzionamento dell'Agenzia governativa regionale "Osservatorio economico".

PRESIDENTE. Stiamo verificando, onorevole Capelli.

CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, ho verificato prima di scrivere l'emendamento. E' il capitolo SC01.0766, spese per il funzionamento dell'Agenzia governativa regionale "Osservatorio economico". L'Abbiamo abrogato, però teniamo 1 milione e mezzo di euro nell'apposito capitolo, che rientra nelle spese del personale. Comunque questo è.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Confermo che si tratta delle spese per l'Osservatorio economico. La soppressione dell'Osservatorio economico comporta la traslazione delle funzioni all'amministrazione regionale. Quelle risorse quindi serviranno all'amministrazione regionale per svolgere le stesse funzioni, che si faranno sulla base delle emendamento approvato, con decreti dell'Assessore competente, che sono io.

PRESIDENTE. Scusate, nell'emendamento che è stato approvato questo passaggio è stato specificato: "Ai fini dell'applicazione del presente comma l'Assessore competente in materia di bilancio provvede alle conseguenti variazioni di bilancio", per cui la rettifica verrà fatta in sede di allegato tecnico.

L'emendamento è stato ritirato.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 37.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Espa ha votato a favore e che il consigliere Planetta ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Artizzu - Barracciu - Bruno - Capelli - Caria - Cocco Daniele - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Contu Mariano - Mulas.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 67

votanti 64

astenuti 3

maggioranza 33

favorevoli 27

contrari 37

(Il Consiglio non approva).

Passiamo all'emendamento numero 40.

Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (I.d.V.). Chiedo il voto segreto.

(Interruzioni)

PRESIDENTE. La richiesta di voto segreto precede la richiesta di votazione nominale. Soltanto una precedente dichiarazione di voto può inficiare la richiesta di voto segreto.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione segreta con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 40.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 67

votanti 66

astenuti 1

maggioranza 34

favorevoli 30

contrari 36

(Il Consiglio non approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu - Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Cappai - Caria - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo.

Si è astenuta la Presidente Lombardo.)

Passiamo all'emendamento numero 38.

Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.). Intervengo per dichiarare in relazione a tutti gli emendamenti il mio voto in conformità al parere della Giunta e della Commissione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, con questo emendamento si voleva semplicemente attirare l'attenzione della Giunta e dell'Aula su tutta la serie di emendamenti che abbiamo votato sinora che riguardavano, per chi non lo sapesse o non avesse avuto modo di verificarlo, il sito istituzionale della Regione Sardegna. Il software, l'hardware e la relativa assistenza tecnica hanno dei costi assolutamente fuori mercato che la Regione paga da anni con centinaia di migliaia di euro e con investimenti per milioni di euro. Ricordare i sistemi informatici Sibar e Sisar mi sembra superfluo, ma sono questi i capitoli nei quali continuiamo a buttare via denaro pagando a prezzi esorbitanti prestazioni che il mercato offre a circa il 40 per cento in meno.

Sul Regolamento

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Presidente, intervengo sul Regolamento per chiederle conferma del fatto che le dichiarazioni di voto si fanno nel momento in cui viene chiamato in votazione l'emendamento e non si possono fare prima. Non si possono, cioè, fare all'ingrosso, ma si fanno di volta in volta sul singolo emendamento.

Mi riferisco alla precedente dichiarazione dell'onorevole Steri.

PRESIDENTE. E' chiaro ed evidente che la dichiarazione dell'onorevole Steri non inficia eventuali richieste di voto segreto sui prossimi emendamenti, assolutamente no. Su questo può stare tranquillo, onorevole Bruno. La dichiarazione di voto non può essere fatta anticipatamente per le successive votazioni e per i successivi emendamenti, per cui vale soltanto nel momento in cui si chiama in votazione l'emendamento, l'articolo o la strategia.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Intervengo per un'integrazione. Non voglio innervosire nessuno ma a maggior ragione, per coerenza con le regole, quando si chiede il voto segreto questo deve essere appunto segreto! Nessuno è autorizzato a urlare "verde" o "rosso", perché altrimenti dichiara il voto! E allora lei deve annullare la votazione fino a quando la gente non impara a stare zitta. Chiaro?

PRESIDENTE. Onorevole Sanna, io non posso inibire la possibilità di un consigliere regionale di esprimere il proprio voto nel corso della votazione, l'importante è che non venga fatto nell'ambito di una dichiarazione di voto qualora sia stato chiesto il voto segreto. Poi lei sa che durante le votazioni un certo comportamento c'è sempre stato, onorevole Sanna.

Ha domandato di parlare il consigliere Sanjust. Ne ha facoltà.

SANJUST (P.d.L.). Scusi, Presidente, giusto perché si capisca il modo di procedere: anche le richieste preventive di voto segreto, quindi, a questo punto non valgono. Siccome mi pare che un collega inizialmente abbia elencato una serie di emendamenti su cui ha chiesto la votazione segreta, è meglio chiarire anche questo punto e mi auguro che la Presidenza lo faccia.

PRESIDENTE. Il Regolamento dice che la richiesta di voto segreto deve essere presentata dopo la chiusura della discussione, prima che il Presidente inviti il Consiglio a votare, quindi è stata fatta nei termini. Poi la richiesta di voto segreto precede sempre qualsiasi altra richiesta.

Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.). Presidente, noi condividiamo le osservazioni dell'onorevole Gian Valerio Sanna. In effetti c'è la prassi di chiamare il voto "rosso" o "verde", ma proprio perché condividiamo la sua posizione riteniamo che correttamente egli abbia fatto rilevare la nullità delle votazioni segrete che sono state fatte sino a questo momento, di cui chiediamo pertanto la ripetizione.

PRESIDENTE. La Presidenza non ha rilevato alcuna irregolarità nelle precedenti votazioni a scrutinio segreto, che quindi sono valide.

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge numero 220/A (Bilancio di previsione per l'anno 2011 e bilancio pluriennale per gli anni 2011-2013)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Chiedo il voto segreto sull'emendamento numero 44.

PRESIDENTE. Dobbiamo ancora procedere alla votazione dell'emendamento numero 38.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 38.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Espa ha votato a favore e che il consigliere Tocco ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Artizzu - Barracciu - Bruno - Capelli - Caria - Cocco Daniele - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Petrini - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 68

votanti 67

astenuti 1

maggioranza 34

favorevoli 28

contrari 39

(Il Consiglio non approva).

Metto in votazione la Strategia 1. Chi la approva alzi la mano.

(E' approvata)

Passiamo all'esame della Strategia 2.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Alla Strategia 2 sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo degli emendamenti:

Emendamento modificativo Manca - Sabatini - Caria - Cucca - Cuccu - Moriconi - Porcu - Cocco Daniele Secondo.

Strategia 02

in aumento

UPB S02.03.002

Politiche attive del lavoro - Investimenti

2011 euro 3.000.000

2012 euro 3.000.000

2013 euro 3.000.000

per incrementare il capitolo SC02.0903 (Spese per l'attuazione dell'ex Azione Bosco (art. 25, L.R.

10 novembre 1995, n. 28, art. 42, comma 2, L.R. 15 febbraio 1996, n. 9 e art. 37, L.R. 6 dicembre

1997, n. 32 e art. 2, comma 34, L.R. 7 agosto 2009, n. 3)

in diminuzione

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 3.000.000

2012 euro 3.000.000

2013 euro 3.000.000

(50)

Emendamento modificativo Mula - Vargiu.

Strategia 02

in aumento

UPB S02.03.002

Politiche attive del lavoro - investimenti

2011 euro 1.000.000

per incrementare il capitolo SC02.0903 - Spese per l'attuazione dell'ex Azione Bosco

Copertura finanziaria

UPB S08.01.002

FNOL - Parte corrente

2011 euro 1.000.000

(10)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 02

in diminuzione

UPB S02.04.013

Sviluppi di sistemi informativi relativi alla Società dell'informazione (POR e APQ) e ad altri - Investimenti

2011 euro 1.475.000

Mediante riduzione del capitolo SC02.1278

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 1.475.000

(44).).

PRESIDENTE. Gli emendamenti numero 50 e 10 sono inammissibili perché manca la norma sostanziale.

E' iscritto a parlare il consigliere Capelli. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Non potendo esprimere la mia volontà di voto sull'emendamento numero 44, in quanto è stato chiesto il voto segreto, vorrei semplicemente dire che qui cambia effettivamente la Strategia e indicare ai colleghi, che il capitolo interessato dall'emendamento numero 44 è proprio quello che riguarda le manutenzioni straordinarie e lo sviluppo dei sistemi informativi dell'Amministrazione regionale, perciò, senza ripetermi, mi rifaccio a ciò che ho dichiarato nel mio ultimo intervento sui costi delle manutenzioni ordinarie e straordinarie dei sistemi informativi della Regione Sardegna.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Gavino Manca. Ne ha facoltà.

(Interruzione del consigliere Pittalis)

PRESIDENTE. Siamo in fase di discussione della Strategia 2 e dei relativi emendamenti, e non di votazione.

Prego, onorevole Manca.

MANCA GAVINO (P.D.). Presidente, aspetterei un secondo perché ho bisogno che l'Assessore mi ascolti. Chiaramente il mio voto rimane contrario alla Strategia 2, vorrei però chiedere all'Assessore di intervenire su questo tema. E' stata dichiarata l'inammissibilità di due emendamenti, il numero 50, di cui sono primo firmatario, e il numero 10, presentato dall'onorevole Mula. Come ho fatto notare poc'anzi in Commissione, insieme al presidente Maninchedda, questi emendamenti ripropongono semplicemente un incremento finanziario rispetto a un intervento del quale abbiamo già abbondantemente parlato durante l'assestamento di bilancio e per il quale lei aveva preso l'impegno di mettere a disposizione delle risorse. Si tratta del rifinanziamento della famosa Azione Bosco (un'iniziativa meritoria che dà risposte immediate e crea occupazione), in quanto le risorse precedentemente stanziate stanno per esaurirsi.

Siccome durante l'assestamento di bilancio abbiamo appreso in Aula della disponibilità della Giunta a rifinanziare anche parzialmente questa iniziativa, chiedo all'Assessore se tale disponibilità è confermata. Presenteremo chiaramente un emendamento che modifichi la norma in maniera tale da poter essere dichiarato ammissibile, ma vorrei avere dall'Assessore la conferma della disponibilità a reperire in sede di discussione del collegato alla finanziaria le risorse necessarie, ovvero 2 milioni di euro, cifra che corrisponde alla media tra gli importi indicati nel mio emendamento e in quello dell'onorevole Mula.

Penso che questo sia un atto dovuto da parte dell'Assessore, perché già durante l'assestamento di bilancio era stato preso questo impegno. Non potendo ottemperare adesso per un errore commesso in questa fase di discussione della finanziaria, chiedo all'Assessore di dichiarare la sua disponibilità a reperire le risorse che noi abbiamo individuato. Grazie.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Mula. Ne ha facoltà.

MULA (Riformatori Sardi). Presidente, per non allungare i tempi e per evitare di essere ripetitivo rispetto alle parole pronunciate dal collega Manca, vorrei semplicemente chiedere alla Giunta di dare assicurazione sul fatto che le risorse verranno effettivamente reperite nel collegato alla finanziaria.

Per l'ennesima volta ci è stato chiesto di ritirare l'emendamento, che questa volta è stato peraltro dichiarato inammissibile perché mancherebbe la norma sostanziale. Non voglio fare polemica, in quanto a me risulta che la norma ci sia, chiedo semplicemente la rassicurazione da parte della Giunta che nel collegato saranno finalmente reperite le risorse per dare risposta a tutte queste cooperative che aspettano da anni di poter portare a termine il loro lavoro. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Posso tranquillamente dare una risposta affermativa. Le risorse ci sono e sono allocate nel fondo per i nuovi oneri legislativi, in particolare per le politiche per l'occupazione. La Giunta ed eventualmente la Commissione faranno delle proposte e se si riterrà che questa azione strategica deve essere rifinanziata, sarà il Consiglio a decidere in quale misura.

Visto che ho la parola vorrei anche precisare, perché tutti sappiano che cosa si vota, che se fosse approvato l'emendamento numero 44 alla Strategia 2, sul quale è stato legittimamente chiesto il voto segreto, visto che il Regolamento lo prevede, verrebbe azzerato completamente il capitolo dedicato alla manutenzione dei sistemi informativi, che non sono un capriccio di un assessore, di un presidente o di un direttore generale, ma sono quei sistemi che permettono all'Amministrazione regionale un metodo di comunicazione e di informazione corretto e richiedono evidentemente la necessaria manutenzione. Che la manutenzione che si fa oggi sia adeguata o inadeguata è discutibile, e non lo discuto io, però sicuramente le risorse per questo fine sono necessarie.

PRESIDENTE. La discussione è chiusa, onorevole Sanna. Scusate, colleghi, l'intervento della Giunta ha chiuso la discussione sulla Strategia 2 e relativi emendamenti. Non si può riaprire la discussione. La Giunta ha già fornito le precisazioni richieste, tra altro gli emendamenti numero 50 e 10 sono inammissibili. Adesso dobbiamo procedere alla votazione dell'emendamento numero 44.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 44.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 65

votanti 64

astenuti 1

maggioranza 33

favorevoli 28

contrari 36

(Il Consiglio non approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Cappai - Caria - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Floris Mario - Floris Rosanna - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu - Peru.

Si è astenuta la Presidente Lombardo.)

MANINCHEDDA (P.S. d'Az.), relatore di maggioranza. L'emendamento numero 15 è ritirato.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 15 è ritirato. Scusate, dobbiamo prima votare la Strategia 2.

Metto in votazione la Strategia 2. Chi la approva alzi la mano.

(E' approvata)

Passiamo all'esame della Strategia 3.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Alla Strategia 3 sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo degli emendamenti:

Emendamento modificativo Mula - Maninchedda - Sanna Gian Valerio - Dedoni - Pittalis - Steri - Vargiu - Meloni Francesco.

Strategia 03

In aumento

UPB S03.01.001

Contributi per il funzionamento dell'Istituto superiore regionale etnografico (ISRE)

per incrementare il capitolo SC03.0001 - Contributo annuo all'Istituto superiore regionale etnografico - Quota spese correnti (art. 16, L.R. 3 luglio 1972, n. 26 e art. 21, comma 1, lett. b), L.R. 20 settembre 2006, n. 14 e art. 9, comma 10, lett. y), L.R. 7 agosto 2009, n. 3)

2011 euro 400.000

in diminuzione

FNOL

2011 euro 400.000

(15)

Emendamento modificativo Giunta regionale.

Strategia 03

STRATEGIA 03

in aumento

UPB S03.01.001

Contributi per il funzionamento dell'Istituto superiore regionale etnografico (ISRE)

(Cap. SC03.0001 - ISRE)

2011 euro 200.000

In diminuzione

UPB S03.01.004

Investimenti per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale

(Cap. SC03.0053 - Contrib. EE.LL. per restauro beni culturali)

2011 euro 200.000

(22).).

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Mi premeva precisare una questione che ha affrontato l'Assessore. Intanto bisogna dire le cose per intero: il capitolo per i sistemi informativi e la loro manutenzione è stato ridotto, con l'emendamento numero 21, di 1 milione e 300 mila euro, e poi mi si dice che se viene approvato un altro emendamento rimane senza dotazione. Quelle risorse sono state tolte per destinarle all'acquisizione di beni e servizi e alle spese istituzionali, questa è la verità. Bisogna guardarli tutti gli emendamenti, perché ce ne sono alcuni costruiti come partite di giro: da una parte tolgo, dall'altra metto. Bisogna tenere presenti tutte le proposte e non allarmare incautamente e impropriamente l'Aula dicendo che le cose stanno in un certo modo, perché questo emendamento l'abbiamo approvato poco fa e ha tolto 1 milione e 300 mila euro dal capitolo relativo a quell'attività. Solo questo.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Per destinarlo ad attività simili.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Presidente, la discussione sulla Strategia 3 consente di riprendere alcuni argomenti trattati nella discussione della precedente Strategia, e nella fattispecie ci consente di dedicare due minuti alla rilevanza che hanno i sistemi informatici di questa Regione. Vorrei ricordare all'Aula che agli atti della Commissione bilancio è depositata una dichiarazione formale dell'assessore Corona, la quale, durante la discussione della finanziaria precedente e di fronte ai commissari che avevano chiesto come mai annualmente i nostri sistemi informatici, Sibar, Sisar, eccetera, costassero così tanto, dichiarò formalmente che quello sarebbe stato l'ultimo anno in cui il Consiglio regionale avrebbe stanziato somme per questo obiettivo. Puntualmente così non è stato. Ma non solo, la Regione Sardegna è il fanalino di coda delle Regioni d'Italia, lo dico per la marea di voti contrari che ieri hanno impedito una razionalizzazione nell'utilizzo delle risorse per i sistemi informatici della Sardegna. Noi siamo il fanalino di coda quanto a interazione dei sistemi, quanto a efficienza dei sistemi, quanto a controllo della spesa.

La verità è che la Regione Sardegna non controlla la spesa, tanto meno quella sanitaria, che viene controllata a consuntivo. E credo che sia anche opportuno che la Giunta cominci a valutare i dirigenti che come califfi gestiscono questi settori, perché quella battaglia non è chiusa. Quella battaglia è aperta perché è una battaglia strategica per la Sardegna. I sistemi informatici non possono servire a consuntivo. I sistemi informatici servono per monitorare in tempo reale; devono servire a rendere fruibile l'Amministrazione regionale - cosa che attualmente non avviene - e devono anche consentire, se è possibile, che le risorse che noi investiamo rimangano in Sardegna. Da un quadro che è nella disponibilità della Commissione bilancio risulta invece che la frantumazione delle gare produce puntualmente il risultato che a vincere siano aziende che non provengono dalla Sardegna. Sarà un caso, ma in Lombardia vincono le gare le imprese lombarde. Ci sarà un motivo! Cioè nella Regione più internazionalizzata d'Italia vincono le gare le imprese locali. Qualcuno dice che ciò accade perché sono imprese molto capitalizzate. Probabilmente. Sono le più brave? Probabilmente. Io non lo so, però non si può continuare attraverso la finanziaria a chiedere soldi per il Sibar, il Sisar, eccetera, senza avere uno straccio di strategia di razionalizzazione e anche di strategia attiva.

L'assessore Floris è in carica da poco, ma mi auguro che fra sei mesi possa dirci come sono stati controllati i funzionari deputati a questa funzione.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro iscritto a parlare, per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Sull'emendamento numero 15 ritiro la comunicazione data in precedenza, cioè l'emendamento non è ritirato in quanto il primo firmatario non intende ritirarlo. E' stato formalizzato un invito al ritiro dell'emendamento numero 22, che ha uguale contenuto ma indica una copertura finanziaria inferiore, cioè 200 mila euro. Quindi sull'emendamento numero 15 rimane l'invito al ritiro, mentre sull'emendamento numero 22 il parere è favorevole.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Sull'emendamento numero 22 il parere della Giunta è ovviamente favorevole. Per quanto riguarda l'emendamento numero 15 abbiamo ragionato in questi termini: si fanno sacrifici, il bilancio della Regione viene ridotto, per cui credo sia ragionevole che anche le agenzie e gli enti siano chiamati a contribuire a un certo sacrificio. Se la riduzione fosse eccessiva e la nostra integrazione di 200 mila euro fosse troppo modesta, possiamo incrementarla al massimo di ulteriori 50 mila euro, ma non è giusto, a nostro parere, che le agenzie e gli enti non partecipino a un sacrificio che tutti devono fare.

PRESIDENTE. Quindi la sua proposta di emendamento orale, assessore La Spisa, consiste in un incremento pari a 50 mila euro dell'importo previsto nell'emendamento numero 22?

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. O in una riduzione, se i proponenti ritengono, dell'importo indicato nell'emendamento numero 15, in modo da ottenere la stessa cifra. E' uguale.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mula. Ne ha facoltà.

MULA (Riformatori Sardi).Presidente, Assessore, è giusto che i sacrifici li facciano tutti, però che li facciano sempre i soliti territori a noi non sembra giusto. E considerando che l'ISRE è l'unico museo di una certa valenza che abbiamo in Sardegna, in un territorio dove stanno chiudendo banche e uffici postali, non ho capito dov'è che dobbiamo fare i sacrifici. Vogliamo togliere ancora risorse a questo ente che credo funzioni bene in tutto il territorio regionale? Noi chiediamo perlomeno la dotazione finanziaria che aveva, cioè 3 milioni e 800 mila euro. Non ci sembra che ci sia nessun sacrificio da fare per quanto riguarda gli enti. Abbiamo dato denari a fondazioni, festival, e così via, credo che questo istituto meriti perlomeno di mantenere la stessa dotazione finanziaria.

PRESIDENTE. Per cui rimane la proposta dell'assessore La Spisa di incrementare di 50 mila euro l'importo di cui all'emendamento numero 22?

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Sì.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. E' possibile sospendere per due minuti, stando in aula?

PRESIDENTE. La seduta è sospesa.

(La seduta, sospesa alle ore 13 e 59, viene ripresa alle ore 14 e 04.)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Presidente, se è possibile, chiedo di sospendere l'esame degli emendamenti numero 13 e 22. PRESIDENTE. Gli emendamenti numero 13 e 22 sono spostati alla fine della discussione.

Passiamo all'esame della Strategia 4.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Alla Strategia 4 sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo degli emendamenti:

Emendamento modificativo Cappai - Contu Mariano Ignazio - Sanna Matteo - Piras.

Strategia 04

in aumento

UPB S04.02.003

Contributi per la gestione della risorsa idrica nel settore agricolo

2011 euro 2.000.000

per incrementare il capitolo SC04.0193

in diminuzione

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 2.000.000

(54)

Emendamento modificativo Porcu - Sabatini - Bruno - Uras - Cocco Daniele Secondo - Barracciu.

Strategia 04

in aumento

UPB S04.03.005

Protezione civile - Spese

2011 euro 300.000

2012 euro 300.000

2013 euro 300.000

per incrementare il capitolo SC04.0417 (Contributo a favore del soccorso alpino e speleologico della Sardegna quale servizio regionale del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (art. 15, comma 11. L.R. 29 maggio 2007, n. 2).

in diminuzione

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 300.000

2012 euro 300.000

2013 euro 300.000

(48)

Emendamento modificativo Manca - Cocco Daniele Secondo - Sabatini - Caria - Cucca - Cuccu - Meloni Valerio - Moriconi.

Strategia 04

in aumento

UPB 04.03.007

Compagnie Barracellari

2011 euro 500.000

2012 euro 500.000

2013 euro 500.000

per incrementare il capitolo SC04.0468

in diminuzione

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 500.000

2012 euro 500.000

2013 euro 500.000

(45)

Emendamento modificativo Giunta regionale.

Strategia 04

STRATEGIA 04

in aumento

UPB S04.04.001

Tutela, difesa e valorizzazione delle coste - Spese correnti

2011 euro 120.000

in diminuzione

STRATEGIA 01

UPB S01.03.010

Sistema Interventi da realizzarsi mediante strumenti di programmazione negoziata e PIA

2011 euro 120.000

(23)

Emendamento modificativo Giunta regionale.

Strategia 04

STRATEGIA 04

in aumento

UP.B. S04.05.002

Investimenti nell'ambito della gestione dei rifiuti

2011 euro ---

2012 euro 15.000.000

2013 euro 15.000.000

STRATEGIA 08

in diminuzione

UPB S08.01.004

Somme per le quali sussiste l'obbligo a pagare

2011 euro ---

2012 euro 15.000.000

2013 euro 15.000.000

(24)

Emendamento modificativo Uras - Sechi - Zedda Massimo.

Strategia 04

L'Unità previsionale di base S04.06.003 è incrementata di euro 500.000 per l'anno 2011

in diminuzione FNOL

in aumento UPB 04.06.003 euro 500.000 per l'anno 2011

(53)

Emendamento modificativo Zedda Alessandra - Contu Mariano Ignazio - Stochino - Piras.

Strategia 04

in aumento

CAP SC04.2751 - Contributi ai comuni per la costruzione di canili municipali - fondi regionali (art.6 L.R. 18 maggio 1994 n. 21)

UPB S04.10.005

2011 euro 1.500.000

2012 euro 1.500.000

2013 euro 1.500.000

2014 euro 1.500.000

in diminuzione

FNOL (UPB S04.10.005)

(11)

Emendamento modificativo Manca - Sabatini - Caria - Cucca - Cuccu - Meloni Valerio - Moriconi.

Strategia 04

in aumento

UPB 04.10.006 - Contributi ai Comuni per strumenti urbanistici

2011 euro 1.700.000

2012 euro ---

2013 euro ---

capitolo 8C04. 2774

per incrementare il capitolo SC04.2774

in diminuzione

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 1.700.000

2012 euro ---

2013 euro ---

(46).).

PRESIDENTE. L'emendamento numero 53 è inammissibile perché manca la norma sostanziale.

E' iscritto a parlare il consigliere Gavino Manca. Ne ha facoltà.

MANCA GAVINO (P.D.). Rinuncio, riservandomi di intervenire sull'emendamento numero 45.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (I.d.V.). Rinuncio.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. L'emendamento numero 54 è sospeso, come pure il numero 48, ma solo per una correzione della dotazione finanziaria che deve precisare la Giunta.

PRESIDENTE. Onorevole Maninchedda, faccio presente che sono i primi due emendamenti che verranno esaminati dopo il parere della Commissione.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Allora rinviamo l'emendamento numero 54 alla fine della discussione, se è possibile.

PRESIDENTE. In tal caso dobbiamo rinviare anche tutta la Strategia, perché sono emendamenti modificativi e devono essere votati subito.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Sull'emendamento numero 54 il relatore si rimette all'Aula e al parere della Giunta. Per quanto riguarda l'emendamento numero 48 occorre ridefinire la copertura finanziaria. Sull'emendamento numero 45 c'è un invito al ritiro, come pure sull'emendamento numero 11, altrimenti su quest'ultimo il parere è contrario. Sugli emendamenti numero 23 e 24 il parere è favorevole, sul numero 46 è contrario.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. L'emendamento numero 54 riguarda un'esigenza improvvisa per la quale occorre, però, una diversa copertura. Propongo il capitolo S06.04.008, salvo modifiche. Per quanto riguarda invece l'emendamento numero 48 propongo la riduzione dell'importo indicato a 200 mila euro, con copertura S01.05.002.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Non abbiamo il cervello computerizzato, per cui gradiremmo che l'Assessore ci dicesse che cosa riguarda il capitolo S06.04.008.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Investimenti nel settore zootecnico.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 54. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 48, con la diversa copertura finanziaria indicata dall'assessore La Spisa. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'emendamento numero 45.

Ha domandato di parlare il consigliere Gavino M[PS1] anca. Ne ha facoltà.

MANCA GAVINO (P.D.). L'emendamento numero 45 non è stato ritirato, ma c'è un invito al ritiro. Su questo tema ripercorro un po' il ragionamento che abbiamo fatto per quanto riguarda l'Azione Bosco nel corso della discussione di un emendamento precedente. Anche qua, Assessore, è stato posto in evidenza un problema che si verifica all'interno delle compagnie barracellari, per le quali da dieci anni stanziamo sempre le stesse risorse, che chiaramente, come tutti sappiamo, risultano non adeguate rispetto alle necessità dei territori. In questo senso, questo emendamento tende a stanziare nuove risorse…

Presidente, aspettiamo che l'Assessore finisca, se no è inutile.

PRESIDENTE. Assessore La Spisa, l'onorevole Manca richiama la sua attenzione.

MANCA GAVINO (P.D.). Assessore, io ho grande stima di lei, lo sa benissimo, e vorrei che mi ascoltasse per due secondi e mi desse una risposta.

Gradirei che l'Assessore prendesse l'impegno di reperire all'interno del collegato - chiaramente interverrà anche il collega Daniele Cocco su questo argomento - le risorse necessarie per pagare le compagnie barracellari e finanziare le spese per le visite mediche, che attualmente i barracelli pagano di tasca propria, tenendo presente che la loro attività, che è estremamente utile per i controlli e le verifiche che fanno nei territori, è quasi del tutto su base volontaria. Potrebbe, eventualmente, essere presa in considerazione la proposta che faceva l'onorevole Gian Valerio Sanna poco fa in Commissione, quella cioè di elaborare una norma che consenta di esentare i barracelli dalle spese per le visite mediche necessarie per l'esercizio della loro attività. In entrambi i casi, chiaramente, se l'Assessore prendesse questo impegno, non avrei nessuna difficoltà a ritirare l'emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Co[PS2] cco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (I.d.V.). Non vorrei ripetere quello che ha detto l'onorevole Manca. Ricordo solo che in Sardegna ci sono centotrentasette compagnie barracellari, le quali assolvono compiti che in altra maniera sarebbe difficile eseguire. Mi riferisco principalmente alla campagna antincendi, che nei piccoli comuni viene fatta essenzialmente dalle compagnie barracellari. Tra l'altro quest'anno il finanziamento ordinario è diminuito di 59 mila euro. Credo che sia assolutamente necessario, se l'Assessore può prendere un impegno in tal senso, affrontare questo argomento nel collegato, perché è indispensabile che almeno le visite mediche che i barracelli devono obbligatoriamente fare per assolvere determinati compiti siano gratuite.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.La Giunta accoglie la richiesta fatta in Commissione da alcuni consiglieri anche di opposizione e si propone di impegnare le Aziende sanitarie a effettuare gratuitamente il servizio delle visite mediche ai barracelli. Probabilmente in questo modo si va ugualmente loro incontro e si risparmia.

MANCA GAVINO (P.D.). Ritiro l'emendamento numero 45.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 23. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'emendamento numero 24.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Vorrei far presente ai colleghi, dal momento che quello che ho detto prima sulle somme per le quali sussiste l'obbligo a pagare sembrerebbe una partita da niente, spiccioli che vengono recuperati per un difetto di programmazione o per una più accurata programmazione successiva, ma tale non è, che l'emendamento numero 24 dimostra che facciamo rinvenire dalle somme per le quali sussiste l'obbligo a pagare niente meno che 15 milioni di euro!

Allora, delle due l'una: o il bilancio pluriennale viene fatto a casaccio, oppure mi si deve dire come si siano potuti mettere 15 milioni in più senza aver fatto una valutazione. Se invece questa valutazione è sbagliata, ed è verosimilmente sbagliata, io comincio a dubitare di tutte le altre previsioni. E siccome il bilancio pluriennale ha un significato, se è diventato un adempimento burocratico dove scarichiamo tutto quel che vogliamo, io non sono d'accordo. Ecco un esempio chiaro di come molte volte approviamo in bilancio poste messe a casaccio, senza nessuna attenzione e che in qualche modo - vorrei sottolinearlo - condizionano e limitano la possibilità di ogni consigliere regionale di esercitare liberamente la propria proposta di modificazione, di integrazione e quindi di partecipazione attiva alla formazione del bilancio.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 24. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'emendamento numero 53 è inammissibile.

Sull'emendamento numero 11 c'è un invito al ritiro.

Ha domandato di parlare la consigliera Alessandra Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA ALESSANDRA (P.d.L.). Presidente, ritirerò l'emendamento, però l'occasione è buona per sensibilizzare i colleghi su un problema che sta diventando veramente importante ed è molto sentito. Mi riferisco al fatto che da anni non vi è l'applicazione, per questa fattispecie, della legge regionale numero 21 del '94. In particolare, la Regione non ha più finanziato la costruzione di canili (ovviamente le relative competenze sono degli enti locali e delle unioni dei comuni). Se non ricordo male, l'ultimo finanziamento fu disposto dall'assessore Oppi, negli anni 2000. Credo, quindi, anche alla luce degli ultimi fatti in materia di randagismo, che sia opportuno, durante l'esame del collegato, affrontare anche questa tematica. L'emendamento numero 11 è ritirato.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 46. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione la Strategia 4. Chi la approva alzi la mano.

(E' approvata)

I lavori riprenderanno alle ore 15 e 15. La seduta è sospesa.

(La seduta, sospesa alle ore 14 e 18, viene ripresa alle ore 15 e 23.)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame della Strategia 5.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Alla Strategia 5 sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo degli emendamenti:

Emendamento modificativo Giunta regionale.

Strategia 05

SPESA

UPB S05.01.001

Spese per il servizio sanitario regionale - Parte corrente

(Cap.SC05.0010 - Disavanzo)

2011 euro 160.000.000

Copertura finanziaria

In aumento

ENTRATA

UPB E362.001 Entrate, recuperi vari e altri rimborsi

(Cap N.I. - ex art. 2, c.2, L.R. 14/2010 Recuperi)

2011 euro 34.700.000

in diminuzione

SPESA

STRATEGIA 02

UPB S02.02.005

Altri interventi per la formazione

(Cap. SC02.0595)

2011 euro 2.500.000

UPB S02.04.010

Programmi di ricerca e prevenzione nel settore sanitario

(Cap. SC02.1147, etc.)

2011 euro 3.000.000

STRATEGIA 04

UPB S04.06.002

Interventi di risanamento, bonifica e riqualificazione del territorio - Investimenti

(Cap. SC04.1296) - Modificare TAB. C

2011 euro 1.000.000

UPB S04.09.003

Pianificazione, vigilanza e controllo sull'attività urbanistica e paesaggistica

(Cap. SC04.2442)

2011 euro 2.000.000

UPB S04.09.005

Trasferimenti agli enti locali per attività urbanistiche - Parte corrente

(Cap. SC04.2467)

2011 euro 1.000.000

UPB S04.09.006

Spese per la gestione del sistema informativo e cartografico

(Cap. SC04.2491)

2011 euro 2.000.000

UPB S04.10.001

Politiche per le aree urbane - Investimenti

(Cap. SC04.2614 - Centri storici) - Inserire in TAR. D /EE.LL.

2011 euro 5.000.000

UPB S04.10.006

Contributi ai Comuni per strumenti urbanistici

(Cap. SC04.2774 - Strumenti urbanistici)

2011 euro 2.000.000

STRATEGIA 05

UPB S05.01.001

Spese per il Servizio Sanitario Regionale. Parte corrente

(Cap. SC05.0001)

2011 euro 20.000.000

(Cap. SC05.0014 - Accordi integr. medicina gen.) - Modificare TAB. D/Sanità

2011 euro 2.500.000

(Cap. SC05.0020 - Rinnovi contrattuali)

2011 euro 31.300.000

(Cap. SC05.0028 - Assistenza penitenziaria)

2011 euro 4.500.000

UPB S05.01.002

Spese per il Servizio Sanitario Regionale - Investimenti

(Cap. SC05.0033)

2011 euro 20.000.000

UPB S05.01.003 Interventi di edilizia sanitaria e miglioramento tecnologico delle strutture sanitarie

(Cap. SC05.0056)

2011 euro 12.000.000

UPB S05.01.004

Spese finalizzate al miglioramento ed al controllo del Servizio sanitario

(Cap. SC05.0093)

2011 euro 1.000.000

UP.B. S05.01.005

Spese Azioni contro le patologie croniche e sociali

(Cap. SC05.01 17 - Lotta patologie croniche- Modificare TAB. D / Sanità)

2011 euro 4.000.000

UPB S05.01.009

Strutture trasfusionali

(Cap. SC05.01 80 - Acquisto autoemoteche- Inserire in TAB. D / Sanità)

2011 euro 1.000.000

UPB S05.03.006

Investimenti nel settore socio-assistenziale

(Cap. SC05.0638 - V. art. 2)

2011 euro 2.000.000

STRATEGIA 06

UPB S06.02.002

Promozione e propaganda turistica

(Cap. SC06.0178)

2011 euro 2.000.000

UPB S06.03.008

Sostegno alle attività commerciali - Investimenti

(Cap. SC06.0480)

2011 euro 3.000.000

UPB S06.04.015

Tutela, valorizzazione e marketing dei prodotti agricoli - Spese correnti

(Cap. SC06.1159)

2011 euro 1.500.000

UPB S06.06.004

Errata corrige sopravvalutazione stanziamenti

2011 euro 2.000.000

(51)

Emendamento modificativo Manca - Sabatini - Caria - Cucca - Cuccu - Meloni Valerio - Moriconi.

Strategia 05

In aumento

UPB 05.02.001

Istituto zooprofilattico e osservatorio veterinario - Parte corrente

2011 euro 500.000

2012 euro 500.000

2013 euro 500.000

per incrementare il capitolo SC05.0350

in diminuzione

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 500.000

2012 euro 500.000

2013 euro 500.000

(47)

Emendamento modificativo Sabatini - De Francisci - Cuccu - Capelli - Cucca - Vargiu.

Strategia 05

Sono apportate le seguenti modifiche:

in aumento

UPB S05.03.006

Investimenti nel settore socio-assistenziale

2011 euro 5.000.000

2012 euro ---

2013 euro ---

per incrementare il capitolo SC05.0656

Copertura finanziaria

in diminuzione

UPB S08.0 1.003

Fondo per nuovi oneri legislativi - Investimenti

2011 euro 5.000.000

2012 euro ---

2013 euro ---

mediante riduzione della riserva di cui alla voce i della tabella B allegata al DL finanziaria

(14)

Emendamento modificativo Giunta regionale.

Strategia 05

STRATEGIA 05

in aumento

UPB S05.03.007

Provvidenze a favore di soggetti con disabilità e loro associazioni

2011 euro 100.000

In diminuzione

UPB S08.01.004

Somme per le quali sussiste l'obbligo a pagare

2011 euro 100.000

(25)

Emendamento modificativo Espa - Bruno - Sabatini - Barracciu - Porcu - Uras - Cocco Daniele Secondo.

Strategia 05

Sono apportate le seguenti modifiche:

in aumento

UPB S05.03.007

Provvidenze a favore di soggetti con disabilità e loro associazioni

2011 euro 22.000.000

2012 euro ---

2013 euro ---

per incrementare il capitolo SC05.0673 L. n. 162 (Progetti personalizzati)

Copertura finanziaria

in diminuzione

UPB S08.01.002

Fondo per nuovi oneri legislativi di parte corrente

2011 euro 10.000.000

2012 euro ---

2013 euro ---

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 2 della tabella A allegata al DL finanziaria

UPB S08.01.003

Fondo per nuovi oneri legislativi - investimenti

2011 euro 12.000.000

2012 euro ---

2013 euro ---

mediante riduzione della riserva di cui alla voce i della tabella B allegata al DL finanziaria

(13)

Emendamento modificativo Espa - Bruno - Sabatini - Barracciu - Porcu - Uras - Cocco Daniele Secondo.

Strategia 05

Sono apportate le seguenti modifiche:

in aumento

UPB S05.03.007

Provvidenze a favore di soggetti con disabilità e loro associazioni

2011 euro 8.000.000

2012 euro ---

2013 euro ---

per incrementare il capitolo SC05.0677 L. Ritornare a casa

Copertura finanziaria

in diminuzione

UPB S08.0 1.002

Fondo per nuovi oneri legislativi di parte corrente

2011 euro 8.000.000

2012 euro ---

2013 euro ---

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 2 della tabella A allegata al DL finanziaria

(12)

Emendamento modificativo Diana Mario - Zedda Alessandra - Lai - Locci - Sanjust.

Strategia 05

In aumento

CAP SC05.0850 - Contributi per il sostegno alle attività istituzionali delle federazioni sportive nazionali degli enti di promozione sportiva (L.R. 17 maggio 2009, n. 17, art.23, comma 1, lett. d) - L.R. 12 giugno 2006, n.9)

2011 euro 160.000

2012 euro 160.000

2013 euro 160.000

2014 euro 160.000

In diminuzione

FNOL (UPB S08.02.002)

(6)

Emendamento modificativo Diana Mario - Zedda Alessandra - Locci - Sanjust - Lai.

Strategia 05

In aumento

UPB S05.04.001

Cap. SC05.0851

Contributi alle associazioni sportive per la partecipazione ai campionati federali nazionali a squadre

(artt. 27 e 31, L.R. 17 maggio 1999, n. 17, art. 80, comma 1, lett. h), LR. 12 giugno 2006, n. 9 e art. 29, comma 3, L.R. 29 maggio 2007, n°2)

2011 euro 1.000.000

in diminuzione

UPB _____________

Cap. _____________

(9)

Emendamento modificativo Diana Mario - Zedda Alessandra - Lai - Locci - Sanjust.

Strategia 05

In aumento

UPB S05.04.001

CAP SC05.0857 - Spese per la gestione dell'albo regionale delle società sportive e del monitoraggio degli impianti sportivi della Sardegna (artt. 9 e 41, L.R. 17 maggio 1999, n.17, e art.80, comma 1, lett. e), - L.R. 12 giugno 2006, n.9)

2011 euro 65.000

2012 euro 65.000

2013 euro 65.000

2014 euro 65.000

in diminuzione

FNOL (UPB S08.02.002)

(3)

Emendamento modificativo Diana Mario - Zedda Alessandra - Lai - Locci - Sanjust.

Strategia 05

In aumento

UPB S05.04.001

CAP SC05.0858 - Contributo a favore del Comitato regionale del Coni per la partecipazione della

rappresentativa della Sardegna alla manifestazione sportiva internazionale "Jeux des Iles" e ai "Giochi della Gioventù" (art. 29 , comma 1, lett. b) e c), L.R. 29 maggio 2007, n. 2; art. 4, comma 24, lett. c), - L.R. 5 marzo 2008, n.3 e art.9, comma 10, lett. w), L.R. 7 agosto 2009, n.3)

2011 euro - 30.000

2012 euro 30.000

2013 euro 30.000

2014 euro 30.000

in diminuzione

FNOL (UPB S08.02.002) (5)

Emendamento modificativo Diana Mario - Zedda Alessandra - Lai - Locci - Sanjust.

Strategia 05

in aumento

UPB S05.04.001

CAP SC05.0859 - Contributo alla Scuola regionale sello sport per l'alta formazione degli operatori sportivi (art. 29 , comma 1, lett. e), L.R. 29 maggio 2007, n. 2 e art. 4, comma 24, lett. f), L.R. 5 marzo 2008, n.3)

2011 euro - 30.000

2012 euro 30.000

2013 euro 30.000

2014 euro 30.000

in diminuzione

FNOL (UPB S08.02.002)

(2)

Emendamento modificativo Manca - Sabatini - Caria - Cucca - Cuccu - Moriconi - Porcu.

Strategia 05

In aumento

UPB S05.04.002

Interventi a favore dello sport - Investimenti

2011 euro 5.000.000

2012 euro 5.000.000

2013 euro 5.000.000

per incrementare il capitolo SC05.0885

in diminuzione

UPB S08.0 1.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 5.000.000

2012 euro 5.000.000

2013 euro 5.000.000

(49)

Emendamento modificativo Diana Mario - Zedda Alessandra - Lai - Locci - Sanjust.

Strategia 05

In aumento

UPB S05.04.002

CAP SC05.0885 - Contributi a favore delle società sportive per la realizzazione di impianti sportivi (art. 12, L.R. 17 maggio 1999, n. 17 e art. 80, comma. 1 lett. e, L.R. 12 giugno 2006, n. 9),

2011 euro 2.000.000

2012 euro 2.000.000

2013 euro 2.000.000

2014 euro 2.000.000

in diminuzione

FNOL (UPB S08.02.002)

(1)

Emendamento modificativo Diana Mario - Zedda Alessandra - Lai - Locci - Sanjust.

Strategia 05

In aumento

UPB S05.04.002

CAP SC05.0877 - Contributi per la realizzazione di centri sportivi articolati soddisfacenti un'utenza sovra comunale (art. 17, L.R. 17 maggio 1999, n.17; art.80, comma I, lett. c), L.R. 12 giugno 2006, n.9 e art. 3, comma 1, L.R. 10 agosto 2010, n.14)

2011 euro - 9.000

2012 euro 9.000

2013 euro 9.000

2014 euro 9.000

in diminuzione

FNOL (UPB S08.02.002)

(4)

Emendamento modificativo Artizzu - Sanna Matteo - Sanna Paolo Terzo - Capelli - Vargiu.

Strategia 05

Sono apportate le seguenti modifiche:

in aumento

UPB S05.04.003 Interventi per manifestazioni e attività di spettacolo

2011 euro 7.000.000

2012 euro ---

2013 euro ---

per incrementare il capitolo SC05.0909

Copertura finanziaria

in diminuzione

UPB S08.01.002

Fondo per nuovi oneri legislativi di parte corrente

2011 euro 7.000.000

2012 euro ---

2013 euro ---

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 2 della tabella A allegata al DL finanziaria

(7)

Emendamento modificativo Steri - Contu Felice - Obinu - Cappai - Biancareddu.

Strategia 05

Sono apportate le seguenti modifiche:

in aumento

UPB S05.04.003

Interventi per manifestazioni e attività di spettacolo

2011 euro 2.500.000

2012 euro ---

2013 euro ---

per incrementare il capitolo SC05.0909

Copertura finanziaria

in diminuzione

UPB S08.01.002

Fondo per nuovi oneri legislativi di parte corrente

2011 euro 2.500.000

2012 euro ---

2013 euro ---

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 2 della tabella A allegata al DL finanziaria

(16)

Emendamento modificativo Diana Giampaolo - Espa - Porcu - Meloni Marco - Soru - Cocco Pietro - Agus - Moriconi.

Strategia 05

In aumento

UPB S05.04.003

(Interventi per manifestazioni e attività di spettacolo ) - Cap. SC05.0909 (Contributo annuo alla Fondazione teatro lirico di Cagliari)

2011 euro 2.000.000

2012 euro 2.000.000

2013 euro 2.000.000

Copertura finanziaria

in diminuzione

UPB S08.01.002

FNOL

2011 euro 2.000.000

2012 euro 2.000.000

2013 euro 2.000.000

mediante riduzione della voce 2 della tabella A allegata alla legge

(8)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gavino Manca. Ne ha facoltà.

MANCA GAVINO (P.D.). Chiedo cinque minuti di sospensione.

PRESIDENTE. I lavori sono sospesi per cinque minuti. Riprenderanno alle ore 15 e 30.

(La seduta, sospesa alle ore 15 e 24, viene ripresa alle ore 15 e 32.)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Onorevole Matteo Sanna, chiedo un attimo di attenzione, perché vorrei parlare dell'emendamento che rispetto al bilancio è forse il più importante. Ho già avuto modo di discuterne con l'Assessore in Commissione e credo che possiamo anche qui trovare una soluzione per minimizzare il danno e l'impatto che un emendamento di questo genere determina.

L'emendamento numero 51 tratta il ripiano del disavanzo sanitario per l'importo di 160 milioni di euro. Per il momento non parlo del disavanzo in sanità, ma della tecnica per ripianarlo. La proposta della Giunta, di cui all'emendamento numero 51, per sintesi procede in questo modo: recupera 52 milioni di euro complessivamente dal sistema degli enti locali; una parte di questi 52 milioni è imputata ai recuperi dei definanziamenti della legge numero 14 del 2010 - e ci sta -, un'altra parte, pari a 18 milioni e 500 mila euro, attiene invece a partite attive che vanno a incidere direttamente sui bilanci degli enti locali e che riguardano pianificazione e controllo urbanistico, trasferimenti per attività urbanistiche, gestione del sistema informativo, politiche per le aree urbane e contributi ai comuni per strumenti urbanistici. Per un'altra parte ancora, pari a circa 9 milioni, l'emendamento incide invece sul sistema delle imprese, toglie risorse dalla promozione e propaganda turistica, sostegno delle attività commerciali e cose di questo genere.

Il mio ragionamento è semplicissimo: è obbligatorio farlo in questo modo? Direi di no. Dobbiamo cercare di minimizzare l'impatto del debito della sanità su settori che non possono pagare al livello estremo al quale li stiamo portando con questa finanziaria il costo della sanità, e non abbiamo previsto una sola norma per tenere tale costo sotto controllo, salvo il tetto del 14 per cento sulla spesa farmaceutica, che mi sembra sia stato già approvato. Ora, mentre ciò che diamo ai comuni rimane tale, la sanità fa quello che le pare e se sfora la previsione dobbiamo ripianare.

La mia proposta è questa: chiedo alla Giunta di considerare che l'applicazione della legge numero 14 sta determinando, per il definanziamento delle opere pubbliche e nell'arco di un tempo ragionevolmente breve, l'accumulo di risorse finanziarie tali da coprire per intero la parte che è addebitata alla parte attiva del bilancio degli enti locali, cioè i 18 milioni di euro più i 9 milioni. Si addebitino i fabbisogni della sanità non direttamente agli enti locali, ma al fondo di cui alla legge numero 14, e si lasci quindi respirare il più possibile il sistema degli enti locali.

E' chiaro che sono sempre fondi degli enti locali, ma faccio osservare che la legge numero 14, per la quale abbiamo esercitato tutti un rigore applicativo anche in questa finanziaria, per non venir meno all'impegno che la legge stessa ci ha imposto, è già stata acquisita dagli enti locali, i quali sanno che di quei fondi non potranno più disporre, anche perché abbiamo previsto un fondo unico per riavviare le opere pubbliche e quindi si recupererà qualcosa cammin facendo. Voglio dire che è più logico che gli enti locali accettino questa condizione piuttosto che il messaggio così duro che stiamo inviando loro con la proposta della Giunta, quello cioè di dover pagare ulteriori 18 milioni di euro per ripianare i debiti della sanità. Lo dico perché siamo disarmati anche rispetto al contenimento della spesa sanitaria. Siamo disarmati, colleghi, e quello che per ripianare il debito viene imputato alla stessa sanità, attraverso diminuzioni delle sue partite, è un debito di rimbalzo, che cioè ci ritroveremo l'anno prossimo, state tranquilli, perché non abbiamo strumenti per contenerlo. Quei 100 milioni di euro che addebitiamo come minori spese della sanità ce li ritroveremo l'anno prossimo, perché il sistema sanitario non ha nessun freno.

A questo proposito vorrei dire una cosa, e gradirei avere l'attenzione dei colleghi, perché ci sono questioni che, al di là di ciò che ci siamo detti in questi giorni, ci preoccupano. Io spero che non sia vero, spero che mi abbiano dato una notizia falsa, ma se fosse vero che il P.d.L. ha convocato presso l'Assessorato della sanità i commissari, gli Assessori e i responsabili politici di quel partito per parlare dei problemi della sanità, non dovrete offendervi se qualcuno di noi comincerà a parlare di sanità in appalto alla politica.

Vorrei che questa voce fosse destituita di ogni fondamento e spero proprio che non sia vera. Viviamo in un mondo piccolo e certe cose avvengono, però esiste una separazione fra funzione della politica e rispetto degli organi di governo e ognuno deve rimanere dalla sua parte perché ci sono le sedi proprie nelle quali i partiti, attraverso i loro Gruppi consiliari, interloquiscono con gli organi di governo. Anche questo è un problema che si affaccia sulla scena di una sanità che ha bisogno di grandi cure, che non sono quelle che stiamo prevedendo con l'emendamento numero 51, sul quale non voglio polemizzare, salvo invitare la Giunta a valutare che si possono trovare le soluzioni senza infierire su settori, come quello degli enti locali e delle imprese, che già in questa finanziaria pagano un prezzo enorme. Lo si può fare subito e bene, consentendo a tutti noi di spiegare questa scelta.

Io mi auguro che dalla Giunta arrivi, prima del voto, una notizia positiva in questo senso, diversamente credo che questo sia un tipico argomento - e a nome del Gruppo chiederemo il voto segreto sull'emendamento numero 51 qualora rimanga così com'è - che è rimesso al giudizio e alla coscienza di ciascuno di noi.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Ladu. Ne ha facoltà.

LADU (P.d.L.). Non è presente l'Assessore della sanità, però devo dire che per quanto riguarda i fondi della sanità si sta tentando di tagliare il più possibile dove si può, anche se, a parer mio, l'ho già detto in altre occasioni, sulla sanità bisogna veramente attuare una politica rigorosa, con tagli intelligenti che non riducano i servizi essenziali.

Ho visto che c'è ancora un atteggiamento, soprattutto da parte della gestione delle ASL, che non mi pare stia andando in direzione di una riduzione della spesa e la mia preoccupazione è che alla fine probabilmente la spesa continuerà ad aumentare anche quest'anno. Quindi invito l'Assessore della sanità e la Giunta a intervenire seriamente sulle ASL, perché ci sono spese che, a parer mio, sono sicuramente fuori controllo.

Vedo che l'emendamento numero 51 prevede una riduzione della dotazione del capitolo per l'assistenza penitenziaria di 4 milioni e 500 mila euro. Considerato che dal 1° gennaio l'assistenza sanitaria penitenziaria in tutte le dodici carceri della Sardegna è in capo alla Regione, mi chiedo come si intenda garantire tale assistenza ai detenuti, perché in questo modo credo che non riusciremo a garantirla affatto. Vorrei sapere qual è la ratio di questa riduzione, perché ritengo che stiamo effettivamente impedendo agli istituti di pena della Sardegna di garantire un'adeguata assistenza sanitaria ai detenuti. Chiedo spiegazioni su questo. Grazie.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Gavino Manca. Ne ha facoltà.

MANCA GAVINO (P.D.). Presidente, intervengo nella discussione dell'ultima Strategia per evidenziare l'esigenza della presentazione dell'emendamento, che poi è stato dichiarato inammissibile, relativo al rifinanziamento, per l'importo di 500 mila euro, dell'Istituto zooprofilattico. Chiaramente manca una norma sostanziale, come è stato fatto notare dagli Uffici, e questo ci impedisce di fare un ragionamento complessivo sull'emendamento in questione.

Vorrei inoltre far notare all'Assessore e alla Giunta che si tratta della prosecuzione di un intervento che era stato iniziato nella precedente legislatura e che tendeva alla stabilizzazione del personale dipendente dell'Istituto zooprofilattico. Erano stati stanziati circa 800 mila euro, che assieme alle risorse messe a disposizione dal Servizio sanitario nazionale hanno consentito la stabilizzazione di circa 83 persone. Chiaramente non si tratta di una stabilizzazione a tempo pieno, essendo riferita a 32 ore settimanali anziché a 36, il che ovviamente influisce sugli stipendi che i dipendenti vanno a percepire.

Questo emendamento si propone di recuperare risorse adeguate a completare il processo di stabilizzazione, considerando che l'Istituto zooprofilattico presta per la nostra regione un grandissimo servizio, che non ci costa niente in quanto - lo ricordo all'assessore La Spisa - l'istituto riceve soltanto un finanziamento di 1 milione e 20 mila euro all'anno, il 99,5 per cento del quale è costituito da risorse trasferite direttamente dal Servizio sanitario nazionale, che noi utilizziamo per tutte le esigenze della nostra regione. Penso che nel collegato potremo reperire le ulteriori risorse necessarie per portare a compimento la stabilizzazione di questo personale, anche al fine di far sì, considerate le emergenze sanitarie dell'ultimo periodo, che l'Istituto zooprofilattico possa nel miglior modo rappresentare una sorta di disponibilità esecutiva per il Servizio sanitario veterinario della nostra regione.

Penso pertanto che questo emendamento, che è stato dichiarato inammissibile e che quindi non ha trovato spazio all'interno del bilancio e della finanziaria, debba essere ripresentato - e lo ripresenterò - al collegato alla finanziaria che discuteremo a breve.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Espa. Ne ha facoltà.

ESPA (P.D.). Presidente, come l'onorevole Ladu anch'io ho rilevato il problema relativo all'assistenza sanitaria penitenziaria. Noi abbiamo presentato un emendamento per aumentare le risorse per l'assistenza penitenziaria, quindi c'è una perplessità rispetto al taglio di 4 milioni e mezzo della relativa dotazione e vorremmo capire se la Giunta da questo punto di vista ha fatto un'analisi puntuale. L'Assessore della sanità è assente, quindi non posso sapere chi abbia fatto un'analisi corretta rispetto alle poste sulle quali intervenire. In più segnalo il taglio di 2 milioni di euro per quanto riguarda in particolare gli interventi nel settore socio-assistenziale (capitolo SC05.0638). Anche qui ho grande difficoltà a capire le motivazioni per cui si riduce la spesa per investimenti così importanti che aiutano i comuni e le province e che discendono dalla legge numero 23, che è stata approvata da tutto il Consiglio regionale, promossa da noi, ma sicuramente molto gradita a tutti.

Quindi perché ridurre le spese per il sociale? Credo che all'interno del comparto della sanità ci sia certamente la possibilità di intervenire in altro modo e voglio ricordare che anche se esiste un unico Assessorato che si occupa sia di sanità sia di assistenza sociale non c'è assolutamente paragone fra le risorse che sono stanziate dalla Giunta regionale per il sociale e quelle per la sanità. Parliamo di un rapporto di 1 a 10, anzi a volte anche di 1 a 15, a seconda di come vogliamo calcolare le risorse del bilancio. Questo sacrificio di 2 milioni di euro rappresenta un taglio sostanziale delle risorse del sociale, taglio che andava orientato diversamente.

Del disavanzo ne abbiamo già discusso in questi giorni, ne hanno parlato prima di me tanti colleghi, sulla stampa si sono espresse anche autorevoli componenti della maggioranza, le quali hanno decisamente contestato il disavanzo di 250 milioni di euro che si pronostica per il 2010. Il 31 dicembre è già passato per cui potremo avere a breve i dati reali, ma su chi abbia gestito la sanità in questo periodo non ci sono assolutamente dubbi. Qui vediamo indicati 160 milioni di euro in entrata per il ripiano di tale disavanzo: mi sembra che sia la certificazione del fallimento di una politica sanitaria che non decolla e manifesta ancora, come ha detto il collega Gian Valerio Sanna, condizionamenti di carattere politico nei confronti dei commissari straordinari delle ASL, i quali da un certo punto di vista devono rispondere al potere politico (penso al potere della Giunta più che al potere politico in generale). Se è poi vero ciò che ha detto il collega, e cioè che un partito politico abbia ritenuto di convocare i commissari, mi sembra che siamo di fronte a un fatto veramente grave e vorrei sapere cosa sanno in merito gli alleati di quel partito. Pur avendo contestato profondamente l'attività dei commissari e la proroga degli stessi, immagino che i commissari rispondano alla Giunta, cioè a quel potere politico e non alle linee indicate dai partiti.

Quindi la nostra posizione non può che essere molto critica, in modo particolare per quanto riguarda i tagli effettuati all'assistenza penitenziaria e agli investimenti nel settore socioassistenziale. Ritengo che al riguardo - mi rivolgo anche ai colleghi del centrodestra - si debba intervenire perché bisogna individuare altre voci su cui praticare i tagli. Tra l'altro, in un momento di così grave crisi, la Sardegna ha bisogno degli investimenti per il sociale, così come sono da rispettare i diritti dei carcerati.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Francesco Meloni. Ne ha facoltà.

MELONI FRANCESCO (Riformatori). Signora Presidente, egregi colleghi, ho ascoltato con molta attenzione l'intervento dell'onorevole Sanna e anche quello dell'onorevole Espa. In effetti la proposta di Gian Valerio Sanna non è campata per aria, nel senso che è vero che questo emendamento richiede sacrifici anche da parte degli enti locali, molto limitati per la verità, e se fosse possibile trovare provvisoriamente un'altra copertura e magari ridiscuterne successivamente, noi non saremmo contrari, anche se questo aspetto non ci sembra così drammatico.

Quel che c'è di drammatico in questo emendamento è che si tolgono 160 milioni di euro, di cui 98 dal capitolo della sanità, ed è evidente che se quest'anno togliamo 20 milioni alla spesa di parte corrente, 30 milioni agli investimenti, 12 all'edilizia sanitaria, 4 alla lotta contro le patologie croniche, l'anno venturo la dotazione ordinaria non basterà, la dovremo integrare e questo porterà a un aumento delle spese. E' però importante dire, perché bisogna dire sempre la verità, che quest'anno abbiamo creato un disavanzo di 260 milioni di euro rispetto alle assegnazioni del CIPE ed è molto probabile che nel 2011 creeremo un disavanzo di pari entità, se va bene, perché se anche approviamo la legge entro marzo, come io mi auguro, prima che essa entri effettivamente in vigore e prima che la macroarea faccia sentire i suoi effetti passerà molto tempo. Possiamo sperare che la legge incida eventualmente dal 2012 in poi, quindi bisogna che l'assessore La Spisa cominci a cercare le risorse per ripianare anche il disavanzo del 2011.

Se non si dice la verità poi si incorre in episodi spiacevoli, come quello che è successo stamattina e che vi voglio raccontare. Vi ruberò solo un minuto, ma sono sicuro che vi interesserà. Il 12 luglio del 2007 in quest'Aula l'allora assessore Dirindin, rispondendo a un'interrogazione presentata dall'opposizione sulla gestione dell'Azienda ospedaliera Brotzu da parte del mio successore, il dottor Mario Selis, pensò bene, invece di difendere Selis, di accusare me. Mi accusò, tra l'altro - è a verbale - di non aver applicato il contratto nazionale di lavoro (come se si potesse non applicare il contratto nazionale di lavoro in un'azienda pubblica con 2 mila dipendenti e fortemente sindacalizzata), di aver messo in bilancio poste inesigibili (in poche parole mi accusò di falso in bilancio, anche se non lo disse, ma quello era il significato) e infine di non aver fatto le gare. Disse testualmente: "Diciamo la verità, stiamo facendo le gare ora perché prima non si facevano". Il risultato di tutto questo è stata una querela che sono stato costretto, con grandissimo dispiacere, a presentare nei confronti della professoressa Dirindin. Nonostante la mia richiesta di una semplice lettera di scuse, che mi avrebbe quanto mai soddisfatto e avrebbe chiuso la vertenza, non ho ricevuto alcuna lettera e sono stato costretto ad andare avanti. Il pubblico ministero ha rinviato a giudizio la professoressa Dirindin e stamattina il giudice di pace (perché si trattava di una querela per diffamazione non a mezzo stampa) ha condannato la professoressa Dirindin al pagamento di una multa di 400 euro e delle spese legali e a ristorarmi i danni con 10 mila euro, che naturalmente mi darà dopo la conferma nel processo d'appello e forse anche in Cassazione, se ci si arriverà, e che io utilizzerò sicuramente per beneficenza, perché dalla professoressa Dirindin non voglio nulla che non mi appartenga. Potrei indicarli in un emendamento per ripianare una parte del disavanzo della sanità, ma credo che sarebbe poco utile. Ho voluto raccontare questo fatto perché in quest'Aula sono stato diffamato senza avere la possibilità di difendermi e quindi in questa stessa Aula ritenevo necessario ristorare la mia reputazione.

Torno all'inizio del discorso, assessore La Spisa: ragioniamoci da subito, perché altrimenti dobbiamo incominciare ora a lavorare per reperire i 260 milioni di euro necessari per ripianare il disavanzo che la sanità creerà nel 2011. Non è esatto che non si possa controllare la spesa, qualcosa si può fare, ma purtroppo i meccanismi di spesa della sanità, come del resto quelli della pubblica amministrazione, sono tali per cui non è possibile da un giorno all'altro dare una disposizione e interrompere qualcosa, a meno che non vogliamo tagliare i servizi ai cittadini, ma credo che nessuno in quest'Aula sia di questo parere. Tagliare gli sprechi è sempre la ricetta più facile, ma se il 10 per cento della spesa è costituito da sprechi tagliando 100 milioni non eliminiamo 100 milioni di sprechi, bensì eliminiamo il 10 per cento relativo agli sprechi e anche il 90 per cento relativo alle prestazioni ai cittadini. Grazie dell'attenzione.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, intervengo per sostenere la proposta avanzata dal collega Sanna all'inizio della discussione e per trovare la modalità di intervenire su un disavanzo che preoccupa.

L'Assessore della sanità - mi dispiace che non ci sia - nel corso delle interlocuzioni che ci sono state ha tentato di dimostrare una sorta di inconsistenza di questo disavanzo; la realtà è che il disavanzo esiste e noi speriamo che sia limitato a una cifra inferiore a quella che si chiede per la copertura di questo emendamento. Non vorremmo che tale cifra fosse invece superiore in questo stesso esercizio e destinata ad aumentare ancora.

Noi riteniamo che se si deve fare un bilancio vero e ridurre il numero e l'entità delle spese previste anche in eccesso e ormai impossibili, sulle quali stiamo intervenendo (parlo dei residui) per una pulizia significativa, si possa operare in maniera tale da reperire quasi tutta la disponibilità necessaria alla copertura di questo disavanzo dai recuperi previsti dalla legge numero 14.

Pertanto, sostenendo la tesi del collega Sanna, invitiamo la Giunta, se possibile, a operare un'integrazione in questo senso di quel provvedimento.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Vargiu. Ne ha facoltà.

VARGIU (Riformatori Sardi). Presidente, colleghi, credo che questo emendamento sia uno snodo molto importante della manovra finanziaria che abbiamo discusso sino a questo momento, intanto perché è atipico, lo dico con un'importante apertura al confronto con la minoranza. E' atipico che il disavanzo della sanità sia accertato nel corso di una manovra finanziaria, perché significa che i sistemi di controllo, anzi più che di controllo semplicemente di monitoraggio della spesa, e i sistemi informatici, relativi al flusso delle informazioni, di cui questa Regione è dotata, non sono efficienti. Infatti, se fossero efficienti non avremmo potuto ignorare nei mesi di settembre e ottobre, cioè i mesi in cui è stata redatta la manovra finanziaria, il punto critico a cui era arrivata la spesa sanitaria. Il modo stesso in cui è maturato questo emendamento la dice lunga su come questa Regione negli anni precedenti (anni di amministrazione di centrodestra, ma anche di centrosinistra) non abbia messo in essere gli strumenti di controllo della spesa, che sono elementari per sapere già nel mese di ottobre qual è il dato tendenziale che si attende per la fine dell'annualità.

Comunque sia abbiamo scoperto che il disavanzo, cioè la differenza tra ciò che lo Stato dice (ma io credo, l'ho detto più volte in quest'Aula, che lo Stato sbagli in qualcosa nel fare le sue previsioni), che sarebbe il costo ottimale della nostra sanità, e quello che essa ci costa a fine anno, anche nel 2010 registra un differenziale superiore ai 250 milioni di euro. Siccome sappiamo che questo differenziale deve essere coperto entro il 30 marzo del 2011, oggi abbiamo la necessità di prevedere la copertura e quindi benissimo ha fatto la Giunta a predisporre un emendamento che la garantisce.

Collega Gian Valerio Sanna, il fatto che possa essere chiesto lo scrutinio segreto, cosa sempre legittima ai sensi del nostro Regolamento, su un emendamento di questo genere genera inquietudine, perché non si capisce per quale motivo quando è importante rendere conto agli elettori in maniera chiara delle scelte politiche che la maggioranza, la Giunta e il Consiglio intendono fare, non ci debba essere la possibilità di comunicare la propria volontà di scelta. Mi rendo conto che questo fa parte della dialettica parlamentare e se si voterà a scrutinio segreto a tale voto ci atterremo, però qualche considerazione prima di arrivare all'idea del voto segreto va comunque fatta.

Noi ci troviamo di fronte a deficit strutturali della nostra sanità e sappiamo che anche nel 2011 - hanno ragione i colleghi del centrosinistra, ma non lo dicono soltanto loro - ci troveremo a fine anno ad avere un differenziale che verosimilmente sarà molto simile a quello del 2010 per quanto riguarda i conti della sanità. E' per questo che, essendo già oggi la spesa che noi stiamo stimando per il 2011 più o meno nota, non sembra una cosa particolarmente ragionevole sottostimare in maniera forte lo stanziamento con cui apriamo il 2011. Mi spiego meglio: spostare il debito dal 2010 al 2011 semplicemente levando i soldi della gestione ordinaria della sanità del 2011 non sembra una cosa particolarmente razionale, in quanto significa che il sistema partirà già dall'inizio con una spesa inferiore a quella che siamo certi ci sarà comunque, perché andiamo a mettere in bilancio una posta che è addirittura inferiore a quella del 2010, creando quella sofferenza di cassa delle Aziende sanitarie locali che poi genera residui passivi, genera contenziosi con i fornitori, genera tutte quelle problematiche di cui il collega Cuccureddu si è stupito quando noi abbiamo proposto un fondo di rotazione che servisse a pagare gli interessi ai fornitori, per rendere certo il debito e soprattutto la data di pagamento dello stesso.

Quindi non è del tutto convincente il ragionamento che viene fatto dal collega Gian Valerio Sanna, anche perché una parte importante della copertura, anzi la parte più significativa della copertura di questi 160 milioni di euro, 104 milioni per la precisione, proviene da capitoli della sanità. E non è che noi pensiamo che i capitoli della sanità che sono stati toccati siano poco importanti: ci sono i capitoli dell'innovazione tecnologica, dei rinnovi contrattuali e tutta una serie di altri capitoli che comunque hanno un'incidenza diretta sulla qualità di ciò che noi offriamo ai cittadini. Semplicemente noi pensiamo che se si deve porre in essere un meccanismo virtuoso per cercare di riportare la spesa sanitaria a un livello accettabile, soprattutto a un giusto rapporto tra quello che spendiamo e la qualità di ciò che offriamo, per prima cosa questo va fatto a carico dei capitoli di bilancio della sanità. Quindi è corretto quello che è stato fatto e la sanità resta comunque un bisogno fondamentale del cittadino. Gian Valerio Sanna ha ragione quando dice che la spesa è incomprimibile, nel senso che a consuntivo andremo comunque a ripianare i debiti; non possiamo fare altrimenti, perché non è possibile contrarre la spesa.

Voglio fare un'ultima riflessione rivolgendomi ai colleghi del centrosinistra, che ci hanno accusato più volte di non avere una strategia e soprattutto di non avere un'idea comune condivisa dalla maggioranza per quanto riguarda la sanità. Colleghi del centrosinistra, avete ragione voi, nel senso che è vero che questa maggioranza non ha ancora un'idea definitiva su come deve essere riformata la sanità in Sardegna e vi voglio anche spiegare perché non ce l'ha. E' difficilissimo avere un'idea definitiva di come deve essere riformata la sanità in Sardegna, perché in realtà la pietra filosofale per la riforma della sanità sarda non la possediamo noi, così come avete dimostrato di non possederla voi nella scorsa legislatura, quando nonostante tutti i vostri sforzi avete terminato il 2008 con un deficit di 200 milioni di euro, non dissimile quindi da quello che stiamo scontando in questi primi anni di legislatura del centrodestra. Per cui quella che può sembrare una debolezza, e cioè l'assenza della pietra filosofale in sanità, forse può essere trasformata in una ricchezza per questo Consiglio, in un ragionamento comune.

Noi all'interno del centrodestra raffineremo la nostra proposta, ma non sarà una proposta chiusa, in primo luogo perché non abbiamo la convinzione di essere in grado di presentare una proposta chiusa, in secondo luogo perché siamo convinti che nessuna proposta chiusa può essere calata nel territorio senza un coinvolgimento della minoranza.

Ho imparato, in dieci anni di permanenza in Consiglio regionale, che non si possono assumere atteggiamenti manichei e non si possono compiere azioni volte a imporre agli altri la propria verità sulla sanità, che rappresenta la sfida dei prossimi vent'anni per qualunque Consiglio regionale, per qualunque Regione italiana, e non solo italiana. Occorre un ragionamento condiviso, un percorso fatto insieme, in cui la proposta della maggioranza sia confrontata con quella della minoranza, nell'idea che se in questo settore non arriviamo a un qualcosa che contemporaneamente comporti che la spesa sia controllata, ma soprattutto che la qualità e l'appropriatezza delle prestazioni che forniamo ai nostri cittadini sia alta, nessun Consiglio regionale farà mai più una finanziaria serena, perché ogni finanziaria sconterà sempre e comunque il buco della sanità, un buco che poi costringe a levare spazio alle produzioni, allo sviluppo, alla lotta contro la povertà, all'incentivazione del lavoro e a tutto quello che volete voi. E credetemi, che glielo leviamo sul bilancio del 2010, come a noi sembra più corretto, o glielo leviamo "a pagherò" sul bilancio del 2011, come voi state iniziando a proporre, non cambia molto, perché poi comunque da qualche parte quegli spazi si levano. E se si dà attraverso inappropriate prestazioni di salute al cittadino, si leva a tutto il resto, come noi stiamo vedendo certificato dall'emendamento che stiamo per votare.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Pittalis. Ne ha facoltà.

PITTALIS (P.d.L.). Voglio innanzitutto rassicurare l'onorevole Gian Valerio Sanna sul fatto che nessuna riunione si terrà presso i locali dell'Assessorato della sanità. Abbiamo locali adeguati di partito e anche di Gruppo. Per la verità è prevista una riunione alla presenza dell'Assessore della sanità ed è probabile un refuso nella comunicazione, ma le assicuro, onorevole Sanna, che non ci siamo mai sognati di trasferirci, avendo tutte le comodità in questa sede e nei locali del partito. Mi pare che sia così chiarito il problema sotto questo aspetto.

Per quanto riguarda il merito dell'emendamento, in particolare in relazione alla copertura del disavanzo, noi ci auguriamo che sia davvero l'ultima volta che approviamo emendamenti di questa natura, perché vorremmo, con una riforma del sistema sanitario e del sistema delle Aziende sanitarie, riportare il sistema a razionalità. Su questo, com'è stato detto da chi mi ha preceduto, apriremo sicuramente un confronto a tutto campo non solo all'interno della maggioranza, ma anche con la minoranza, di modo che scaturisca alla fin fine un sistema che davvero funzioni, che razionalizzi le spese. E soprattutto un sistema che non funzioni solo perché adeguato oggi a questa maggioranza o a questa Giunta piuttosto che a una maggioranza e a una Giunta di colore diverso domani, ma che funzioni oggi come domani, chiunque governi. Questo sarà il vero banco di prova.

Per quanto riguarda i capitoli che vengono toccati, noi abbiamo già apprezzato, in sede di Commissione, una qualche anticipazione che ha fatto lo stesso Assessore, e cioè che sono stati probabilmente toccati capitoli "sensibili", quelli che riguardano il settore dell'urbanistica in particolare. Su questo riteniamo che l'Assessore possa fare una valutazione per un'eventuale modifica dei capitoli dove reperire queste risorse, tenendo conto, colleghi, che la coperta è corta e che per sanare un disavanzo da qualche parte bisogna pur recuperare le risorse. Questo è il compito difficile, gravoso dell'Assessore, ce ne rendiamo davvero conto, però invitiamo eventualmente a una riformulazione che tenga in considerazione il fatto che vi sono voci davvero importanti che riguardano i comuni, gli strumenti urbanistici, le politiche per le aree urbane e per gli investimenti che sicuramente andrebbero, a nostro avviso, salvaguardate. Confidiamo, quindi, nella saggezza che finora ha sempre dimostrato l'assessore La Spisa perché ci possa essere una rimodulazione in questo senso, reperendo risorse semmai da altre voci che possono essere meno strategiche e meno importanti, almeno in questa fase.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Signora Presidente, colgo l'invito rivoltoci poco fa dal collega Vargiu a ragionare insieme su una parte importante di questa manovra di bilancio che in maniera sicuramente anomala viene rappresentata nell'emendamento numero 51, presentato dalla Giunta alla Strategia 5. Parliamo del deficit della sanità che, se sono vere le parole dei colleghi Riformatori, e dell'onorevole Meloni in particolare, al 31 dicembre ha raggiunto la quota di 260 milioni di euro. Con l'emendamento numero 51 noi copriamo in parte il deficit della sanità. Credo che sia la certificazione di un fallimento - e altre ne abbiamo viste in questa finanziaria - perché il problema vero, come è stato detto, è la gestione, è capire se c'è, al di là della strategia del bilancio una strategia complessiva sulla sanità. Non mi pare, anche dalle parole che ho sentito oggi, che questa strategia ci sia, nonostante uno dei vostri primi atti, in occasione del collegato del 2009, sia stato proprio l'annuncio di una riforma della sanità. Sanità che era già stata riformata nella scorsa legislatura: penso alla legge numero 10 del 2006, alla riforma, quella sì, del Servizio sanitario regionale, penso anche al passaggio che abbiamo fatto in tema di integrazione sociosanitaria con la legge numero 23 del 2005, penso al Piano sanitario regionale, approvato con vent'anni di ritardo.

Allora, i vostri primi atti sono stati l'annuncio di una riforma sanitaria e l'immediato commissariamento delle ASL. Avete avuto fretta, dopo qualche mese, di presentare un disegno di legge di riforma non condiviso da voi, non discusso con i rappresentanti dei territori, probabilmente non sufficientemente discusso neanche all'interno della maggioranza, che proponeva una macroarea - ne parleremo - con dei pro e dei contro. Io capisco le economie di scala, la moltiplicazione delle aziende a rilevanza regionale (anche se non si capisce in cosa consista questa rilevanza), la creazione di Aziende sanitarie provinciali, lo scorporo degli ospedali, il potenziamento delle Aziende miste, mi auguro però, onorevole Vargiu, che questa riforma possa al più presto essere discussa seriamente in Commissione e in Aula.

Certamente il controllo spetta alla Giunta e non ai partiti, dovunque vi incontriate, onorevole Pittalis, ma ogni atto delle ASL lasciatelo a chi avete posto alla loro guida, non fate invasioni di campo, non serve, perché poi si creano questi risultati. Prestate più attenzione alla gestione della sanità, e quindi ai bisogni dei cittadini, e meno alle clientele. Date priorità alla sanità perché veramente da un lato è la parte che copre forse il 50 per cento del nostro bilancio, dall'altro è la parte sicuramente più debole, che ha bisogno di attenzioni.

Con questo emendamento, che tenta di coprire una parte di un deficit che sta diventando strutturale e che probabilmente è cresciuto anche nel corso di quest'anno, perché non c'è un governo, voi intervenite da un lato tagliando 61 milioni e 700 mila euro agli enti locali e alle imprese, dall'altro destinando 100 milioni in meno alla sanità. Qui troviamo l'edilizia sanitaria, troviamo le spese per il Servizio sanitario regionale, per migliorare e controllare il Servizio sanitario. Insomma è una partita di giro, come dicevano i colleghi. Ci troveremo a dover riaffrontare questo problema tra poco e dovremo reintervenire - non so in che modo, forse in assestamento di bilancio, ce lo dirà la Giunta - per coprire probabilmente altri 100 milioni di euro di disavanzo.

Allora, c'è una proposta responsabile in campo, che è stata avanzata a nome del mio Gruppo e del centrosinistra dal collega Gian Valerio Sanna, ed è quella che prevede di recuperare attraverso la legge numero 14, ovvero dalle opere pubbliche non finanziate entro il 2008, l'intera somma necessaria e non soltanto i 34 milioni di euro che indicate voi nell'emendamento, sapendo che stiamo intervenendo su una partita delicata che affrontiamo semplicemente con un emendamento tampone e sapendo anche che se non l'affrontiamo seriamente rischia non solo di aumentare i problemi geografici della sanità in Sardegna, ma anche di affossare definitivamente l'azione del vostro Governo e di questo Consiglio regionale. Quindi c'è una priorità, assessore La Spisa, che non è il golf. Pare infatti che sia quella sul golf la prima legge che volete portare in Aula! La priorità è questa in questo momento e se non riusciamo a risolvere il problema del disavanzo e a dare un indirizzo alla sanità in Sardegna probabilmente non riusciremo ad affrontare neanche gli altri problemi.

Io vedo in realtà due priorità: da un lato il lavoro, e dobbiamo affrontarlo in maniera seria, dall'altro la sanità e il sociale. Credo che faremmo bene, al di là dei voti segreti - attendiamo una sua risposta, assessore La Spisa - intanto a coprire questo disavanzo con i recuperi previsti dalla legge numero 14 e poi ad affrontare seriamente la gestione della sanità in Sardegna. Fatelo con meno arroganza, senza nomine di commissari decise l'ultimo giorno dell'anno, in parte prorogando alcuni commissariamenti, sapendo bene che non rispetterete la scadenza dei tre mesi, in parte sostituendo quei commissari che si sono rivelati nei vostri confronti non così cortesi, non sudditi, o che magari non hanno accontentato tutti i consiglieri del territorio o qualcuno in particolare. Abbiate il coraggio, la dignità di affrontare un problema così grave con gli strumenti giusti e nelle forme giuste. L'opposizione esiste per questo, per farvi notare le vostre inadempienze, la vostra debolezza, la vostra incapacità di governare la Regione e di governarla anche in un settore fondamentale qual è la sanità.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per la Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Forse è proprio un bene che quest'anno nella manovra finanziaria affrontiamo la questione del disavanzo con un emendamento e non con un accantonamento fatto a monte, che poi ha gli stessi effetti concreti, ma non fa percepire, come si sta invece percependo in queste ore in Consiglio regionale, la gravità del problema. Sono d'accordo con chi dice - lo ripete spesso l'onorevole Francesco Meloni - che in realtà fino a un certo punto il disavanzo della sanità è vizioso; in parte è anche fisiologico, direi anzi, forse a ragione, che è in gran parte fisiologico, ma in buona parte è proprio patologico, e questa patologia spesso noi la nascondiamo con il fatto che accantonando ogni anno una quota per il ripiano del disavanzo sembra quasi che non tocchiamo nulla. Invece no, l'anno scorso abbiamo messo nel bilancio preventivo 290 milioni di euro per il ripiano del disavanzo; non ci siamo accorti che li abbiamo tolti a qualcosa, e cioè li abbiamo tolti agli interventi produttivi per la nostra gente, per le famiglie, per i servizi, per le imprese.

Quest'anno si è fatta un'altra valutazione: il Consiglio ha ritenuto opportuno che invece per il disavanzo ci fosse anche quest'anno un accantonamento, che abbiamo stimato in 160 milioni di euro, e questa è correttamente la parte del disavanzo che noi dobbiamo ripianare obbligatoriamente entro il 31 marzo. Non spiego il meccanismo, l'ho capito da poco anch'io, grazie alle ripetizioni che mi ha dato il collega Vargiu. Oggi, però, possiamo dire che facciamo un'operazione corretta, prudente, che ci consente di dimostrare a tutti che non siamo una Regione "canaglia", ma siamo una Regione che comunque non deve sprecare risorse. Potremmo anche incrementare le spese per la sanità, ma per offrire un servizio sanitario di alto livello, per dare migliori servizi ai cittadini e magari per invertire la direzione della mobilità, cioè per far sì che le persone vengano da noi per la qualità della nostra sanità, occorrono scelte difficili, dure, che vanno fatte a tutti i livelli, da quelli amministrativi a quelli politici. Credo che non sia la prima volta che l'Assessorato della programmazione segnala che il nostro bilancio è gravemente penalizzato da alcune gestioni, tra cui quelle della sanità. Spero che prima o poi in quest'Aula si affrontino anche altre gestioni, come quella delle risorse idriche, al più presto però.

Con l'emendamento numero 51, un emendamento difficile da proporre, ho cercato il più possibile, con l'aiuto degli Uffici, anche nel dialogo preventivo prima di firmare l'emendamento, di non toccare dei nervi particolarmente sensibili e dolorosi per la nostra gente, non certo per noi. Ho già detto in Commissione che c'è la disponibilità da parte nostra a modificare ulteriormente l'emendamento, perciò chiedo che si sospendano i lavori per cinque o dieci minuti al massimo per poter correggere alcune disposizioni.

C'è la disponibilità innanzitutto a dare tutte le notizie. Onorevole Ladu, chiariamo immediatamente che, se lo si ritiene, in questo caso si può diminuire la previsione per l'assistenza penitenziaria, perché nel relativo capitolo rimane 1 milione e mezzo di euro e in ogni caso la funzione deve essere coperta dalle risorse che devono ancora arrivare dallo Stato, come dice l'ordinanza del Ministro di grazia giustizia o comunque del Governo. Per cui queste risorse noi adesso le togliamo, ma pensiamo di poterle rimettere nel momento in cui le assegnazioni statali ci verranno riversate o accreditate.

Per il resto mi fa piacere che la proposta di incrementare la previsione dei recuperi di cui alla legge numero 14 possa essere accolta, io direi non completamente, ma può essere presa in considerazione. Noi abbiamo stimato prudenzialmente la cifra di 34 milioni e 700 mila euro, che può essere portata leggermente in aumento, mantenendo però una soglia di prudenza, perché aspettiamo di sapere, il che avverrà a metà anno, quale sarà la consistenza di questi rimborsi e quindi di queste nuove entrate. Comunque sia noi speravamo e speriamo ancora di poter destinare i rimborsi e le nuove entrate a interventi produttivi e non alla copertura del disavanzo, che è sempre un sacrificio. Speriamo, quindi, che sia certamente un'azione di tamponamento di un problema, a cui faccia però immediatamente seguito una serie di decisioni di vera strategia di risanamento gestionale del sistema della sanità che non portino alla diminuzione o al peggioramento dei servizi per la salute dei cittadini, ma anzi ne elevino sempre più la qualità. Finalmente si deve avere il coraggio di tagliare laddove le risorse sono sprecate e quando una risorsa è sprecata non è semplicemente qualcosa che si dà in più a qualcuno e che non incide su nulla; tutto ciò che viene sprecato lo si toglie ad altri. E il tentativo che l'Assessorato sta facendo per frenare certe spinte all'innalzamento della spesa, anche se può sembrare in tanti casi antipatico - ma scomodo, credetemi, da parte mia - è dovuto al fatto che tutto quello che noi buttiamo non lo possiamo dunque utilizzare per investimenti e servizi importantissimi.

Per cui credo che si possa effettivamente realizzare un maggiore equilibrio, soprattutto guardando alle risorse da destinare ai comuni, per l'attività di gestione del territorio, e anche alle imprese. In questo senso in pochi minuti di sospensione possiamo fare insieme una valutazione. La Giunta ha già un'idea e vorrebbe brevissimamente confrontarla in modo da arrivare a una proposta condivisa dal Consiglio regionale sulla copertura del disavanzo della sanità che preluda a una scelta coraggiosa per quanto riguarda gli interventi legislativi e di programmazione da fare immediatamente dopo l'approvazione della finanziaria, attraverso un esame serio e rigoroso della questione della spesa sanitaria e dei servizi sanitari per la Sardegna.

PRESIDENTE. Sospendo i lavori per dieci minuti. La seduta riprenderà alle ore 16 e 40.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 27, viene ripresa alle ore 16 e 41.)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. La Giunta propone di accogliere, sempre con prudenza, ma con un po' più di speranza sull'esito delle azioni di recupero, il suggerimento di aumentare la previsione in entrata relativa alla UPB E362.001, portandola da 34 milioni e 700 mila euro a 45 milioni e 700 mila euro.

Rispetto all'emendamento numero 51, la Giunta propone di sopprimere le riduzioni riguardanti: interventi di risanamento, bonifica e riqualificazione del territorio, per 1 milione di euro; pianificazione, vigilanza e controllo sull'attività urbanistica e paesaggistica, per 2 milioni di euro; trasferimenti agli enti locali per attività urbanistiche - parte corrente, per 1 milione di euro; spese per la gestione del sistema informativo e cartografico, per 2 milioni di euro. Propone la correzione della cifra indicata in diminuzione per le politiche per le aree urbane - investimenti: 2 milioni di euro anziché 5 milioni, ossia ripristina la dotazione di 3 milioni di euro, togliendo solo 2 milioni; sopprime la riduzione dei contributi ai comuni per strumenti urbanistici, per 2 milioni; per compensare, quindi, oltre all'incremento dell'entrata, incrementa il prelievo dal capitolo per le spese per il servizio sanitario - parte corrente 2011, che da 20 milioni passa a 26 milioni. Per quanto riguarda la Strategia 5 elimina il taglio di 2 milioni per gli investimenti nel settore socioassistenziale; nella Strategia 6 elimina il taglio di 2 milioni per la promozione e propaganda turistica e di 3 milioni per il sostegno alle attività commerciali - investimenti; riduce la cifra per la tutela, valorizzazione e marketing dei prodotti agricoli, portandola da 1 milione e 500 mila euro a 500 mila euro. Per riequilibrare, per la copertura del mancato taglio agli investimenti nel settore socioassistenziale, indichiamo una diversa copertura della Strategia 7, e cioè la UPB S07.07.003, che riguarda, se non ricordo male, l'effetto benefico della mancata proroga della gestione liquidatoria dell'ESAF.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Sull'emendamento numero 51, anche nella nuova formulazione proposta dalla Giunta, il parere è favorevole; l'emendamento numero 47 è inammissibile. Sull'emendamento numero 14 il parere è favorevole, ma propongo un emendamento orale: lo stanziamento passa da 5 milioni di euro a 1 milione di euro e la copertura è a valere sulla UPB S08.01.002, fondo nuovi oneri legislativi - parte corrente; non investimenti, quindi, ma parte corrente. Sull'emendamento numero 25 il parere è favorevole; gli emendamenti numero 12 e 13 sono inammissibili; sull'emendamento numero 6 il parere è contrario; l'emendamento numero 9 mi risulta ritirato. Sull'emendamento numero 3 il parere è favorevole; gli emendamenti numero 5 e 2 sono inammissibili. Gli emendamenti numero 49 e 4 sono sospesi, in attesa di una valutazione della Giunta sullo stanziamento; l'emendamento numero 1 è anch'esso sospeso perché doveva essere ponderato lo stanziamento. Gli emendamenti numero 49 e 4 hanno la stessa natura, ma diversi importi, l'emendamento numero 1 invece è di altra natura, ma tutti e tre sono sospesi. Gli emendamenti numero 7, 16 e 8 riguardano lo stesso argomento e si propone la copertura finanziaria di 1 milione e 500 mila euro.

PRESIDENTE. Vengono riuniti in un unico emendamento.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Certo, si può prendere come base uno dei tre. Per la Fondazione Teatro Lirico bisogna però prendere in considerazione l'emendamento numero 8, che quindi diventa un emendamento di sintesi con una copertura di 1 milione e 500 mila euro.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. La Giunta esprime parere conforme a quello del relatore sugli emendamenti sui quali è stato espresso un parere. Per quanto riguarda l'emendamento numero 14 va bene la riduzione da 5 milioni di euro a 1 milione di euro a valere sulla parte corrente.

Arriviamo agli emendamenti sospesi. Gli emendamenti numero 49 e 1, che riguardano gli impianti sportivi di iniziativa privata, possono essere unificati come il Consiglio ritiene. Dalle informazioni che abbiamo assunto per la partecipazione ai bandi è sufficiente la somma di 1 milione e 500 mila euro, con copertura S07.07.003, che è la stessa di prima. Si tratta delle somme che abbiamo recuperato dalla mancata proroga della liquidazione dell'ESAF.

Per quanto riguarda l'emendamento numero 4, dalle informazioni che abbiamo per la partecipazione ai bandi da parte dei comuni è sufficiente la somma di 4 milioni e 200 mila euro, quindi l'emendamento può essere accolto con questo importo. Per quanto riguarda il Teatro Lirico la Giunta accoglie la proposta di riduzione dell'incremento a 1 milione e 500 mila euro.

PRESIDENTE. Riepilogando, per quanto riguarda l'emendamento numero 14, a firma Sabatini e più, la Giunta propone uno stanziamento di 1 milione di euro. La proposta è accolta?

SABATINI (P.D.). Sì.

PRESIDENTE. Onorevoli Manca e Alessandra Zedda, la proposta di unificare gli emendamenti numero 49 e 1 con la copertura di 1 milione e 500 mila euro è accolta?

MANCA GAVINO (P.D.). Sì.

PRESIDENTE. Per quanto riguarda l'emendamento numero 4, a firma Diana Mario e più, la Giunta propone uno stanziamento di 4 milioni e 200 mila euro. La proposta è accolta?

ZEDDA ALESSANDRA (P.d.L.). Sì.

PRESIDENTE. Onorevoli Artizzu, Contu Felice ed Espa, la proposta della Giunta di comprendere in un emendamento di sintesi gli emendamenti numero 7, 16 e 8, con copertura di 1 milione e 500 mila euro è accolta?

ESPA (P.D.). Sì.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Ritiro la richiesta di voto segreto sull'emendamento numero 51.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PITTALIS (P.d.L.). Per dichiarazione di voto, ma se è stato chiesto il voto segreto!

PRESIDENTE. L'onorevole Bruno ha ritirato la richiesta di voto segreto, quindi può fare la sua dichiarazione di voto, onorevole Pittalis.

PITTALIS (P.d.L.). Rinuncio, Presidente.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi). Volevo dire questo: noi voteremo l'emendamento come riconoscimento dello sforzo fatto dall'assessore La Spisa per trovare una soluzione, ma abbiamo moltissime perplessità. La riduzione di 26 milioni di euro del cosiddetto fondone non risolve il problema, che a me pare solo rimandato all'anno venturo senza fare scelte. Se non si volevano ridurre i capitoli relativi agli enti locali, come ha detto l'onorevole Gian Valerio Sanna, se ne potevano individuare degli altri, però questa non è la maniera di risolvere i problemi, secondo me. Sappiamo già che l'anno venturo il disavanzo della sanità sarà compreso tra i 100 e i 150 milioni di euro, adesso togliamo altri 26 milioni, così siamo certi che ammonterà a 125-175 milioni di euro. Comunque voteremo a favore dell'emendamento.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 51. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'emendamento numero 47 è inammissibile.

Metto in votazione l'emendamento numero 14 nella nuova formulazione proposta dalla Giunta. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'emendamento numero 25.

Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ESPA (P.D.). Ne approfitto per segnalare di nuovo all'Assessore, visto che i funzionari hanno ritenuto inammissibili gli emendamenti successivi, che per i progetti personalizzati di cui alla legge numero 162 in questo bilancio rimane il taglio di 22 milioni di euro. Questo Consiglio ha deciso che per questi progetti bisogna spendere 116 milioni di euro; è una decisione che abbiamo votato tutti, eppure in questa manovra finanziaria si stanziano solo 94 milioni di euro, dobbiamo prenderne atto. Sto parlando dei progetti per il 2012. Noi riproporremo l'emendamento al collegato alla finanziaria, non per i finanziamenti di quest'anno, per i quali c'è la copertura per fortuna, ma per quelli del 2012. Mancano 22 milioni di euro, e questo fatto crea una situazione difficile, lo dobbiamo dire, perché anche i colleghi del centrodestra sono molto attenti a questa tematica. L'emendamento non è ammissibile e quindi non possiamo fare nulla. Mi riferisco anche al programma "Ritornare a casa". L'Amministrazione regionale in questo momento sta finanziando progetti per 18 milioni di euro, una cosa estremamente positiva, e per il 2012 sono in bilancio 10 milioni di euro. Quindi, a circa otto milioni di persone bisognerà dire: "E' finito, non ce n'è più, stiamo andando bene, ma non ce n'è più".

Gli emendamenti che abbiamo presentato al riguardo non essendo ammissibili non potranno essere né discussi né votati, ma noi riproporremo per l'ennesima volta questo argomento nel collegato alla finanziaria, perché poi in autunno non avremo voglia di fare di nuovo ciò che è nostro dovere fare.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 25. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Gli emendamenti numero 13 e 12 sono inammissibili.

Passiamo all'emendamento numero 6.

Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (I.d.V.). Chiedo il voto segreto.

PRESIDENTE. Comunico che il consigliere Stochino è rientrato dal congedo.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 6.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 58

votanti 57

astenuti 1

maggioranza 29

favorevoli 22

contrari 34

(Il Consiglio non approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Stochino - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si è astenuta la Presidente Lombardo.)

L'emendamento numero 9 è stato ritirato.

Passiamo all'emendamento numero 3.

Ha domandato di parlare la consigliera Zuncheddu. Ne ha facoltà.

ZUNCHEDDU (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Chiedo il voto segreto.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 3.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 59

Votanti 57

Astenuti 2

Maggioranza 29

Favorevoli 27

Contrari 29

(Il Consiglio non approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Cappai - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Petrini - Piras - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Stochino - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Pitea.)

Gli emendamenti numero 5 e 2 sono inammissibili.

Metto in votazione gli emendamenti numero 49 e 1 nella nuova formulazione proposta dalla Giunta. Chi li approva alzi la mano.

(Sono approvati)

Metto in votazione l'emendamento numero 4 così come modificato. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione gli emendamenti numero 7, 16 e 8 nella nuova formulazione proposta dalla Giunta. Chi li approva alzi la mano.

(Sono approvati)

Metto in votazione la Strategia 5. Chi la approva alzi la mano.

(E' approvata)

Passiamo all'esame della Strategia 6.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Alla Strategia 6 sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo degli emendamenti:

Emendamento modificativo Giunta regionale.

Strategia 06

STRATEGIA 06

in aumento

UPB S06.04.009

Incentivi per il potenziamento della produzione zootecnica - Investimenti (Cap. SC06.1047)

2010 euro 1.000.000

in diminuzione

UPB S06.04.010

Interventi per il miglioramento delle produzioni vegetali - Investimenti (Cap. SC06.1047)

2010 euro 1.000.000

L'UPB S06.04.010 è soppressa

(19)

Emendamento modificativo Uras - Sechi - Zedda Massimo.

Strategia 06

L'Unità previsionale di base 06.06.004 è incrementato di euro 500.000 per l'anno 2011

in diminuzione FNOL euro 500.000 per l'anno 2011

in aumento UPB 06.06.004 euro 500.000 per l'anno 2011

(52)

Emendamento modificativo Uras.

Strategia 06

In aumento

UPB S06.06.004

Fondo occupazione parte corrente

2011 euro 500.000

Copertura finanziaria

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 500.000

Voce 2

(55).).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Sull'emendamento numero 19 il parere è favorevole; invito al ritiro degli emendamenti numero 52 e 55, che sono uguali. L'onorevole Uras credo abbia presentato un emendamento per porre un problema che poi dovrà essere recuperato in un ordine del giorno.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere della Giunta è conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 19. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Sugli emendamenti numero 52 e 55 c'è un invito al ritiro.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Sono ritirati. Abbiamo presentato degli ordini del giorno firmati dai Presidenti di Gruppo.

PRESIDENTE. Metto in votazione la Strategia 6. Chi la approva alzi la mano.

(E' approvata)

Passiamo all'esame della Strategia 7.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, metto in votazione la Strategia 7. Chi la approva alzi la mano.

(E' approvata)

Passiamo all'esame della Strategia 8.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, metto in votazione la Strategia 8. Chi la approva alzi la mano.

(E' approvata)

Dobbiamo riprendere la Strategia 3 e gli emendamenti sospesi numero 15 e 22.

Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Mi sembra che a fine mattinata su questo punto ci sia stato un certo fraintendimento. Noi abbiamo cercato, come credo si sia notato anche successivamente, di contemperare tutte le esigenze chiedendo un minimo sacrificio anche per l'ISRE. E' stato chiesto veramente un sacrificio minimo, considerando che recentemente questo istituto ha ottenuto interventi consistenti. Non c'è alcun atteggiamento ostile nei confronti di nessun territorio, tanto meno di questo istituto che ha la grande dignità che gli riconosciamo. Per cui chiederei ai presentatori dell'emendamento numero 15 di accogliere la richiesta di considerare la ricostituzione del capitolo con un incremento di 250 mila euro.

PRESIDENTE. La proposta della Giunta è accolta.

Metto in votazione gli emendamenti numero 15 e 22 nella nuova formulazione proposta dalla Giunta. Chi li approva alzi la mano.

(Sono approvati)

Metto in votazione la Strategia 3. Chi la approva alzi la mano.

(E' approvata)

Passiamo all'esame dell'Elenco numero 1.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare, metto in votazione l'Elenco numero 1. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'Elenco numero 2.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare, metto in votazione l'Elenco numero 2. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'Elenco numero 3.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare, metto in votazione l'Elenco numero 3. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Sono stati presentati degli ordini del giorno.

(Si riporta di seguito il testo degli ordini del giorno:

Ordine del giorno Cuccu - Bruno - Uras - Cocco Daniele Secondo - Agus - Barracciu - Caria - Cocco Pietro - Cucca - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Zedda Massimo - Zuncheddu sulla non accessibilità delle delibere di Giunta.

IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione dei disegni de legge n. 219/S/A (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione - legge finanziaria 2011) e n. 220/A (Bilancio di previsione per l'anno 2011 e bilancio pluriennale per gli anni 2011-2013);

PREMESSO che:

- le delibere sono gli atti amministrativi con cui vengono formalizzate le decisioni prese collegialmente dalla Giunta regionale;

- la trasparenza e l'accesso agli atti amministrativi, oltre a rappresentare un dovere per le pubbliche amministrazioni, è un diritto fondamentale dei cittadini, che devono poter conoscere le decisioni assunte da chi amministra la "cosa pubblica";

- per poter svolgere appieno la loro attività di controllo, i consiglieri regionali hanno il diritto di poter accedere liberamente ai documenti amministrativi;

VERIFICATO che sul sito della Regione autonoma della Sardegna viene pubblicato l'elenco delle delibere approvate dalla Giunta regionale, ma le stesse non sono consultabili oppure sono accessibili con notevole ritardo;

CONSIDERATO che l'impossibilità di accedere al contenuto delle delibere limita fortemente le attività dei consiglieri regionali,

impegna la Giunta regionale

a pubblicare e rendere accessibili tutte le delibere subito dopo la loro approvazione, per garantire a tutti i cittadini e ai consiglieri regionali, senza alcuna limitazione, libero accesso agli atti amministrativi. (1)

Ordine del giorno Maninchedda - Bruno - Steri - Meloni Francesco - Cuccureddu - De Francisci - Artizzu - Sanna Matteo - Rodin - Cocco Daniele Secondo - Uras - Capelli - Sabatini - Espa inerente all'effettuazione in Sardegna della quarta edizione del concorso nazionale "Le Chiavi di scuola".

IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione dell'esame del disegno di legge n. 219/S/A (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione - legge finanziaria 2011) e n. 220/A (Bilancio di previsione per l'anno 2011 e bilancio pluriennale per gli anni 2011-2013);

CONSIDERATO che per la prima volta in Sardegna si terrà il concorso "Le Chiavi di scuola" nella città di Cagliari, nel marzo 2011;

RILEVATO che trattasi di una manifestazione che premia le buone prassi delle scuole di ogni ordine e grado, che hanno sviluppato percorsi di inclusione scolastica di qualità degli alunni e studenti con disabilità, realizzato dai docenti congiuntamente alle altre istituzioni del territorio;

CONSIDERATO che:

- il concorso ha lo scopo di contribuire a far emergere e portare all'attenzione e alla conoscenza della società italiana ed europea tanti buoni esempi di inclusione scolastica degli alunni con disabilità che vengono realizzati, spesso silenziosamente, all'interno delle classi comuni del nostro Paese;

- sarà un appuntamento importante con l'obiettivo di rappresentare un'occasione di confronto tra esperti di livello nazionale ed internazionale, associazioni, dirigenti scolastici e insegnanti e di presentare i migliori progetti e gli esiti complessivi del concorso;

- l'iniziativa coinvolge tutto il movimento italiano delle persone con disabilità e loro organizzazioni provenienti da tutta Italia;

RILEVATO che il concorso prevede la realizzazione di un convegno finale previsto per marzo 2011 da svolgersi a Cagliari, nel corso del quale verranno assegnati i premi in danaro alle scuole più meritevoli di tutta Italia, da utilizzarsi per l'acquisto di attrezzature e beni la cui funzionalità e utilizzazione sia valutata come pienamente adeguata e coerente con i principi di inclusione e con le esigenze della classe;

CONSIDERATO che all'evento sarà dato ampio respiro nazionale anche su tutti i mezzi di comunicazione, e che la Sardegna tutta avrà dunque un'importante visibilità e un ruolo da protagonista nel creare occasioni di confronto su questi temi (le precedenti edizioni si sono svolte a Napoli 2007, Milano 2008, Roma 2009, patrocinate dal Ministero della pubblica istruzione, dalla RAI Segretariato sociale e da ENEL Cuore),

impegna il Presidente della Regione, la Giunta regionale e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport

a patrocinare e finanziare, con un contributo straordinario di euro 40.000, l'effettuazione in Sardegna della quarta edizione del Concorso-convegno nazionale "Le Chiavi di scuola", inerente alle buone prassi di inclusione scolastica nelle scuole di ogni ordine e grado, preferibilmente attraverso l'utilizzo delle risorse previste alla UPB S01.03.002 (promozione e pubblicità istituzionale). (2)

Ordine del giorno Pittalis - Steri - Vargiu - Sanna Giacomo - Cuccureddu sull'individuazione dei disegni di legge da collegare alla manovra economico-finanziaria 2011-2013.

IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione dei disegni di legge n. 219/S/A (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione - legge finanziaria 2011) e n. 220/A (Bilancio di previsione per l'anno 2011 e bilancio pluriennale per gli anni 2011-2013);

CONSIDERATO CHE:

- ai sensi dell'articolo 34, comma 8, del Regolamento interno del Consiglio, devono essere individuati i disegni di legge, presentati dalla Giunta regionale, da collegare alla manovra economico-finanziaria;

- la Giunta regionale ha presentato al Consiglio i seguenti disegni di legge collegati alla manovra economico-finanziaria 2011-2013:

1) disegno di legge n. 221 - Interventi volti alla gestione delle situazioni di grave difficoltà occupazionale ed all'incremento della domanda lavorativa;

2) disegno di legge n. 222 - Disposizioni nei vari settori di intervento;

RAVVISATA la necessità, in virtù dell'articolo 34, comma 8, del Regolamento interno, di individuare i provvedimenti da collegare alla manovra economico-finanziaria 2011-2013,

delibera

di individuare quali disegni di legge da collegare alla manovra economico-finanziaria i seguenti:

1) disegno di legge n. 221 - Interventi volti alla gestione delle situazioni di grave difficoltà occupazionale ed all'incremento della domanda lavorativa;

2) disegno di legge n. 222 - Disposizioni nei vari settori di intervento. (3)

Ordine del giorno Pittalis - Bruno - Steri - Vargiu - Uras - Sanna Giacomo - Salis - Cuccureddu - Maninchedda sulla necessità di riorganizzare struttura e attività dell'Agenzia regionale per il lavoro ai fini della coerente applicazione della legge regionale n. 20 del 2005 e per la definizione di un sistema integrato regionale e locale dei servizi per il lavoro e sulla necessità di incremento della dotazione finanziaria del programma Master and back per l'anno 2011.

IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione dei disegni de legge n. 219/S/A (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione - legge finanziaria 2011) e n. 220/A (Bilancio di previsione per l'anno 2011 e bilancio pluriennale per gli anni 2011-2013);

PREMESSO che:

- la Sardegna attraversa una crisi economica e produttiva tra le più gravi con caratteri strutturali e con effetti drammatici sull'occupazione, in particolare quella giovanile e femminile, che interessa tutti i comparti produttivi;

- in tale contesto appare sempre più importante la definizione di un piano di politiche per il lavoro ed un sistema efficiente di strutture di promozione, coordinamento e monitoraggio di tali politiche;

- nel corso del dibattito dedicato alla finanziaria 2011 è emersa la necessità e la comune volontà di rilanciare l'Agenzia regionale per il lavoro come struttura di riferimento del predetto sistema,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale:

1) a rafforzare il ruolo dell'Agenzia regionale per il lavoro per tutte le attività che afferiscono alle politiche e per i servizi per il lavoro (osservatorio del mercato del lavoro, alta formazione, inserimento professionale, microcredito, autoimprenditorialità e sicurezza del lavoro);

2) a rendere effettivo l'esercizio delle competenze dell'Agenzia in materia di gestione del SIL, attraverso il trasferimento di tutte quelle esistenti in capo all'Agenzia;

3) a rafforzare il ruolo dell'Agenzia quale luogo di sperimentazione delle politiche del lavoro attraverso la cooperazione internazionale, definendone le competenze attraverso una opportuna modifica della legge 5 dicembre 2005, n. 20;

4) a ricercare ulteriori risorse a favore degli interventi Master and back e di alta formazione di almeno 5 milioni di euro anche con riferimento agli interventi 2011 già banditi e tali da consentire la partecipazione di un numero di beneficiari paragonabile a quello degli anni precedenti; tale dotazione potrà essere aumentata anche verificando la possibilità di anticipare le risorse allocate per l'annualità successiva ovvero la disponibilità di risorse non spese e diversamente allocate. (4)

Ordine del giorno URAS - DE FRANCISCI - BRUNO - STERI - VARGIU - SANNA Giacomo - SALIS - CUCCUREDDU per la realizzazione di progetti speciali finalizzati alla intercettazione dei rischi e delle opportunità del sistema produttivo, economico e sociale.

IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione dei disegni de legge n. 219/S/A (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione - legge finanziaria 2011) e n. 220/A (Bilancio di previsione per l'anno 2011 e bilancio pluriennale per gli anni 2011-2013);

PREMESSO che la legge finanziaria 2010, all'articolo 4, prevedeva il finanziamento di progetti speciali, anche con il concorso di risorse di provenienza statale e comunitaria, finalizzati alla definizione di un sistema internazionale e mediterraneo di osservatori per l'intercettazione degli allarmi di crisi economico-sociale e dei settori produttivi o delle prospettive di sviluppo delle attività produttive e dell'occupazione e alla predisposizione e sperimentazione di modelli di intervento per prevenire e scongiurare gli effetti derivanti dallo stato di crisi economico-sociale o per anticipare e cogliere integralmente ogni opportunità di sviluppo dei settori produttivi e dell'occupazione,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

ad affidare la predisposizione e realizzazione di tali progetti, d'intesa con la Regione, ai dipartimenti economici e sociali delle Università di Cagliari e Sassari. (5)

Ordine del giorno Uras - Pittalis - Bruno - Steri - Vargiu - Sanna Giacomo - Salis - Cuccureddu sulla trattazione organica degli interventi regionali in materia di contrasto alle povertà.

IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione dell'esame del disegno di legge n. 219/S/A (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione - legge finanziaria 2011) e n. 220/A (Bilancio di previsione per l'anno 2011 e bilancio pluriennale per gli anni 2011-2013);

PREMESSO che una parte rilevante della società sarda è costretta a vivere in una condizione ingiusta di disagio materiale e morale; il reddito personale di estese categorie di lavoro diviene sempre più inadeguato rispetto ai bisogni essenziali della vita; non solo, sul reddito personale, spesso insufficiente, grava in modo sempre più esteso anche il bisogno di altre persone senza reddito alcuno, determinando così situazioni di progressivo impoverimento familiare e sociale; inoltre, risulta crescente il numero delle persone sole, senza reddito e senza sostegno materiale alcuno e perciò espulse dal contesto sociale; tutto ciò accade oggi in modo ancora più drammatico in una condizione di innegabile crisi di sistema nella quale è precipitata l'economia mondiale, anche a causa di colpevoli comportamenti delle burocrazie finanziarie e di deteriori processi di accumulazione delle ricchezze prodotte nella disponibilità di pochi gruppi di persone in pochi paesi; le differenze tra chi vive condizioni di profondo disagio e chi, al contrario, vanta super redditi e ingenti ricchezze si sono progressivamente dilatate; perciò è necessaria una decisa azione di riequilibrio sociale partendo dal processo di sostanziale equità redistributiva delle risorse disponibili,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

a presentare un disegno di legge per la trattazione organica degli interventi regionali in materia di contrasto alle povertà che miri a sviluppare l'inclusione sociale ed emancipare dalle condizioni di bisogno le persone e le comunità colpite da condizioni insostenibili di disagio sociale. (6)

Ordine del Giorno Uras - De Francisci - Bruno - Steri - Vargiu - Sanna Giacomo - Salis - Cuccureddu sulla promozione e gestione dei beni culturali, delle biblioteche e degli archivi degli enti locali.

IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione dell'esame del disegno di legge n. 219/S/A (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione - legge finanziaria 2011) e n. 220/A (Bilancio di previsione per l'anno 2011 e bilancio pluriennale per gli anni 2011-2013);

PREMESSO che:

- appare ormai indispensabile procedere ad assicurare continuità alle attività di promozione e gestione dei beni culturali in sede locale e di cura e organizzazione delle biblioteche e degli archivi degli enti locali;

- in tale quadro deve essere data priorità ai percorsi di stabilizzazione occupazionale dei lavoratori anche soci di cooperative già oggetto delle previsioni normative di cui all'articolo 2 della legge regionale n. 17 del 2008;

- nei percorsi di stabilizzazione devono essere prioritariamente coinvolte le amministrazioni provinciali,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

a fornire all'Ottava Commissione permanente del Consiglio regionale, competente in materia di beni culturali, ogni informazione e dato utile alla predisposizione di un idoneo progetto di legge ai fini della soluzione del problema indicato in premessa che lo affronti anche attraverso l'utilizzo di idonei strumenti formativi;

impegna inoltre

la predetta Commissione, in considerazione della prossima scadenza dei contratti di precari di lavoro del personale sopra citato ad avviare l'esame delle proposte di legge già assegnate alla stessa Commissione ai fini della più celere approvazione. (7)).

PRESIDENTE. Gli ordini del giorno non possono essere illustrati perché presentati dopo la chiusura della discussione generale.

Procediamo quindi alla votazione dell'ordine del giorno numero 1.

Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCU (P.D.). Signora Presidente, ho chiesto la parola giusto perché ieri abbiamo toccato l'argomento in sede di discussione dell'articolo 4 della finanziaria. Intanto desidero chiedere scusa all'assessore Cherchi - che in questo momento non è presente, ma prenderà atto in seguito delle cose che sto dicendo -, perché se le mie parole possono essere state interpretate come un'offesa alla dignità dell'Assessore, questo non era sicuramente nelle mie intenzioni, così come non era nelle mie intenzioni offenderlo personalmente né tanto meno ledere la dignità dell'istituzione che egli rappresenta in quest'Aula.

La ragione dell'ordine del giorno numero 1 è semplicissima: è da diverso tempo che le delibere della Giunta non sono immediatamente accessibili nel sito della Regione; persino delibere approvate diverse settimane fa non sono ancora consultabili. Noi pensiamo che la trasparenza degli atti amministrativi sia un elemento fondamentale in democrazia. La legge numero 241 è stata talmente innovativa che i cittadini ormai si sono abituati ad avere immediato accesso agli atti amministrativi, quindi non possono vedere soddisfatto il loro diritto all'informazione solo attraverso la pubblicità del titolo oppure la disponibilità del testo in formato cartaceo, ma è necessario che gli atti vengano messi a disposizione con tutti gli strumenti che oggi la tecnologia offre.

Ecco perché non possiamo pensare che sia assolto l'obbligo della trasparenza solo pubblicizzando i titoli delle delibere. Non è neanche pensabile che si ritorni a quel che si faceva un tempo, ovvero che il cittadino debba rivolgersi a un consigliere regionale per avere il testo di una delibera, e non è neanche giusto che si rivolga al funzionario di turno. Penso che sia un dovere della pubblica amministrazione mettere a disposizione gli atti, ecco perché, signora Presidente, ho apprezzato molto che nella conferenza stampa del 7 gennaio lei abbia con garbo ribadito che i consiglieri devono essere messi in condizioni di poter operare e abbia lamentato una diminuita sensibilità della Giunta, dando voce in questa maniera a un disagio che è presente in quest'Aula e in tutti i singoli consiglieri. Spero che il suo autorevole appello sia preso nella giusta considerazione dalla Giunta, ma penso che sia altrettanto doveroso che il Consiglio regionale si esprima in merito attraverso l'approvazione di quest'ordine del giorno.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta sull'ordine del giorno numero 1 ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere della Giunta è favorevole.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 1. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'ordine del giorno numero 2.

Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. L'ordine del giorno numero 2 tiene conto della volontà espressa da tutte le forze politiche di dare una risposta positiva all'iniziativa in questione non con una nuova posta in bilancio, ma attraverso i fondi già disponibili. La mia firma in qualità di Presidente della Commissione tende a rappresentare l'impegno preso da tutte le forze politiche.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta sull'ordine del giorno numero 2 ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere della Giunta è favorevole.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 2. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'ordine del giorno numero 3.

Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis. Ne ha facoltà.

PITTALIS (P.d.L.). Solo per dire che si dà per illustrato.

PRESIDENTE. Ho già precisato che gli ordini del giorno non potevano essere illustrati e dovevamo procedere alle votazioni con eventuali dichiarazioni di voto.

Metto in votazione l'ordine del giorno numero 3. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'ordine del giorno numero 4.

Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere della Giunta è favorevole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Intervengo semplicemente per rammentare l'impegno preso dall'Assessore del lavoro nel corso del dibattito sulla manovra finanziaria, al quale noi crediamo e conseguentemente speriamo che all'ordine del giorno venga data attuazione con l'attenzione che è necessaria. Le agenzie e le relative strutture nascono per svolgere un compito e quel compito devono svolgere.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 4. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'ordine del giorno numero 5.

Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere della Giunta è favorevole, con una richiesta ai presentatori, se è possibile: dopo le parole "delle Università di Cagliari e Sassari" inserire "coinvolgendo le parti imprenditoriali e sociali e il complesso mediterraneo e locale delle camere di commercio".

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Sono assolutamente d'accordo, Presidente. L'ordine del giorno riguarda una previsione normativa contenuta nella finanziaria dell'esercizio passato che è rimasta inattuata. Noi speriamo che attraverso l'immediato e diretto coinvolgimento delle Università e dei soggetti di cui ha dato conto l'Assessore finalmente sia reso disponibile un sistema di intercettazione dei rischi in materia economico-produttiva e anche di intercettazione delle opportunità. Nulla è più necessario che capire dove bisogna andare per sviluppare il nostro sistema economico.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 5. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'ordine del giorno numero 6.

Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere della Giunta è favorevole. E' possibile modificare la parola "emancipare" con "liberare"?

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Assolutamente sì, non è un problema di termini. Il problema è mettere in piedi una normativa organica che raccolga anche gran parte degli interventi che abbiamo già sperimentato, almeno quelli che hanno avuto una buona riuscita, in un corpo normativo unico e quindi intelligibile soprattutto dagli operatori del settore.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 6. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'ordine del giorno numero 7.

Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere della Giunta è favorevole. Anche qui vorrei avanzare una richiesta: dopo le parole "un idoneo progetto di legge" sostituire "ai fini della soluzione del problema indicato in premessa", se è possibile, con "che affronti il problema di cui alla premessa anche attraverso l'utilizzo di idonei strumenti formativi".

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Assolutamente sì. E' uno dei temi che sicuramente danno forza e robustezza all'intervento. Si tratta di professionalizzare sempre di più gli operatori che gestiscono il nostro patrimonio culturale, che è soprattutto nella disponibilità degli enti locali.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 7. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Votazione finale dei disegni di legge: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2011)" (219/S/A) e "Bilancio di previsione per l'anno 2011 e bilancio pluriennale per gli anni 2011-2013" (220/A)

PRESIDENTE. Dobbiamo ora procedere alla votazione finale dei disegni di legge numero 219/S/A e 220/A.

Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Signora Presidente, questa sessione finanziaria credo si chiuda con poche, pochissime luci e molte ombre minacciose di un ritorno al passato.

(Interruzioni)

Presidente, forse un attimo di attenzione sarebbe opportuno.

PRESIDENTE. Colleghi, non abbiamo ancora concluso i lavori. Vi prego di prendere posto.

PORCU (P.D.). Ci siamo ascoltati fino adesso e credo che possiamo prestare ancora ascolto per delle battute finali.

Tra le poche luci c'è quella di un ordine del giorno sulle entrate che è stato ottenuto al termine dell'occupazione dell'aula consiliare da parte del centrosinistra. Poiché non l'ho fatto in quei giorni, desidero ringraziare adesso la Presidente del Consiglio per il ruolo costruttivo, paziente e responsabile che ha svolto. Io sono tra quelli che ritengono che l'aver abbandonato il suo ruolo politico le abbia consegnato, Presidente, nella conduzione dell'Aula, maggiore equilibrio e maggiore saggezza e certamente lei l'ha dimostrato in quella circostanza, ma anche in tutta la gestione dei lavori, e di questo sinceramente la ringrazio.

L'ordine del giorno sulle entrate ha costretto la Giunta e il suo Presidente a mostrare quel coraggio e quella determinazione nei confronti dello Stato che finora erano sembrati del tutto assenti, ma che sono sempre necessari per battersi per i diritti della Sardegna. Non voglio qui citare le tante circostanze, dal G8, alla rete scolastica, ai fondi FAS, in cui quel coraggio e quella determinazione sono venuti meno. C'è anche la luce, lo voglio dire con chiarezza, di una finanziaria approvata nei termini previsti, senza ricorrere all'esercizio provvisorio, grazie soprattutto a una minoranza responsabile, che si è confrontata nel merito rinunciando all'ostruzionismo, anche quando i ritardi e le divisioni della maggioranza lo avrebbero giustificato. Cito solo l'episodio del ritiro degli emendamenti nel corso della discussione in Commissione, le votazioni a scrutinio segreto in cui siete andati sotto più volte, le divisioni, i rinvii a cui è stato costretto il Presidente della Commissione per rimettere insieme i pezzi che si erano sfilacciati.

L'effetto finale di questa legge è un ritorno al passato e purtroppo per quanto riguarda il futuro di questa maggioranza sappiamo già quello che succederà: altri rimpasti e altre leggi omnibus per tenere tutti insieme con il collante del potere. La minoranza sarà baluardo democratico per arginare la deriva in attesa di scrivere una nuova pagina per la politica della nostra regione. Il mio voto ovviamente è contrario.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sabatini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SABATINI (P.D.). Signora Presidente, annuncio il voto contrario a questa manovra finanziaria e credo che non vadano neanche richiamate le motivazioni, avendo avuto modo di esporle nella discussione generale e nella discussione degli articoli e degli emendamenti. Voglio però fare alcune considerazioni. Ieri, parlando con alcuni colleghi della maggioranza, in modo particolare del P.d.L., mi si faceva notare come all'opposizione sia stato riconosciuto un ruolo troppo importante, troppo evidente e sia stato dato troppo spazio. Rispondo a questi colleghi sottolineando che l'opposizione non ha bisogno di qualcuno che le riconosca un ruolo; l'opposizione ha svolto - concordo con quanto diceva il collega Porcu - un ruolo responsabile, perché da un lato ha segnalato le inefficienze e l'insufficienza di questa legge finanziaria, dall'altro ha voluto contribuire con proposte alternative che ha messo nero su bianco in alcuni emendamenti, manifestando così la propria idea su una finanziaria diversa. Poi queste proposte hanno suscitato l'interesse della maggioranza e della Giunta, si è aperto un confronto che è costato fatica, ore di lavoro, e ha portato alla condivisione di alcuni emendamenti.

Questi emendamenti servono per dare ruolo alla minoranza? Io credo di no. Mi auguro che la Giunta attui i provvedimenti che noi abbiamo approvato e consenta ai sardi di godere di questi stanziamenti, di queste iniziative che anche noi abbiamo voluto condividere e che attraverso gli emendamenti di sintesi crediamo di aver contribuito a migliorare, inserendo nella finanziaria elementi positivi che però non sono sufficienti a farci cambiare l'idea e il giudizio negativo che avevamo e che confermiamo. Per cui voteremo contro questa manovra finanziaria.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (I.d.V.). Signora Presidente, abbiamo detto che nella discussione di questa legge finanziaria si è respirato un clima diverso rispetto alla discussione delle due precedenti leggi finanziarie. La posizione delle opposizioni credo che sia stata ancora una volta responsabile e non di poco peso.

Avete parlato di una finanziaria asciutta e io credo che gli interventi proposti dalle opposizioni abbiano contribuito a bagnarla un po' e a evitare che si potesse davvero morire di sete. Nonostante ci siano stati degli aggiustamenti in corso d'opera, alcuni anche nella giornata odierna, come dicevano i colleghi che mi hanno preceduto questo non sarà sufficiente a farci esprimere un voto favorevole, però confidiamo nel prossimo futuro che la maggioranza possa accogliere sempre di più i contributi sicuramente fattivi che arrivano da questi banchi per cercare di dare risposte ai troppi bisogni e alle troppe emergenze del popolo sardo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Noi chiudiamo la discussione della legge finanziaria e della manovra di bilancio nel suo complesso, in considerazione della presentazione da parte della Giunta regionale del disegno di legge datato 15 novembre 2010, sostanzialmente nei termini che sono previsti dal Regolamento consiliare. Questo lo dico perché noi teniamo al rispetto delle regole e teniamo anche a fare un'opposizione che non sia mai isterica, sterile, priva di effetti, perché il nostro obiettivo non è il rapporto tra maggioranza e minoranza; il nostro obiettivo sono i problemi della Sardegna e dei sardi e quindi pensiamo di dover fare il nostro dovere migliorando sempre tutto ciò che siamo chiamati a esaminare e ad approvare. E anche quando non ci riusciamo nella misura in cui vorremmo - come in questo caso, per cui voteremo contro -, noi facciamo il nostro lavoro in quest'ottica, con questa sensibilità, con questo atteggiamento, perché siamo una coalizione di governo, non una coalizione destinata all'opposizione. E se qualcuno non se ne fosse accorto, sarà bene che se ne accorga. Noi infatti proseguiremo in questa direzione, perché si diventa coalizione di governo soprattutto quando si fa l'opposizione. In questo modo si impara, cosa che peraltro voi non avete purtroppo voluto fare, avendo espresso un'opposizione durissima nella precedente legislatura, ma priva di costruzione. Noi pensiamo, invece, in questa fase di opposizione di costruire l'alternativa di governo.

In ultimo, Presidente, nel ringraziarla per aver condotto, in questa tornata consiliare dedicata alla manovra finanziaria, con assoluta imparzialità e anche capacità i lavori dell'Aula - lo dico perché lo penso e perché l'ho potuto verificare -, desidero ringraziare per il lavoro che è stato fatto anche con il contributo di colleghi della maggioranza; un lavoro che quando si è trattato di definire alcune questioni che condividiamo e su cui si era trovata una convergenza, abbiamo utilmente saputo cogliere.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Uras. Lei mi ha chiamata in causa e voglio anch'io ringraziare il Consiglio e tutte le forze politiche qui presenti per l'impegno profuso per un dibattito franco e costruttivo, ma soprattutto finalizzato a evitare il ricorso all'esercizio provvisorio, e di questo rendo merito a tutte le forze politiche presenti.

Ha domandato di parlare l'Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica. Ne ha facoltà.

RASSU (P.d.L.), Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica. Signora Presidente, intervengo a nome della Giunta. Credo che in questi giorni il Consiglio regionale abbia sperimentato quanto sia utile e fattivo l'apporto di tutte le forze politiche quando si discutono importanti documenti programmatici, quali la legge finanziaria e il bilancio della Regione.

La Giunta regionale, chiaramente, non può che essere favorevole alla legge finanziaria; una legge che è scaturita proprio da un confronto franco, aperto, leale, trasparente tra la Giunta e tutte le forze politiche presenti in Consiglio, ma principalmente con le forze politiche dell'opposizione, che mi sento, a nome della Giunta, di ringraziare per il loro apporto fattivo. E' giusto ringraziare altresì le forze di maggioranza, che con i loro interventi hanno contribuito a migliorare la manovra finanziaria.

Mi sento in dovere di ringraziare anche il Presidente del Consiglio per l'eccellente condotta dei lavori dell'Aula. Ci sono stati dei bei momenti, abbiamo chiuso la sessione di bilancio senza ricorrere all'esercizio provvisorio e credo che abbiamo reso un servizio utile e fattivo ai sardi e alla nostra Sardegna. Si spera che questo clima possa continuare affinché dal confronto tra le forze politiche in Aula possa d'ora in avanti scaturire un lavoro sempre più concreto e fattivo, che vada solo ed esclusivamente in direzione dell'interesse dei sardi e dell'intera Sardegna.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Ladu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LADU (P.d.L.). Signora Presidente, signor Assessore, colleghi, per la seconda volta consecutiva la legge finanziaria è approvata nei termini, cioè senza ricorrere all'esercizio provvisorio, e questo è un fatto sicuramente importante, che dimostra la maturità che ha raggiunto questo Consiglio regionale. Devo dire anche che si è arrivati a questo risultato grazie all'importante contributo che hanno dato la Presidenza del Consiglio, l'Assessore competente, la Commissione, ma anche la minoranza, che ha dimostrato di avere raggiunto una grande maturità politica, ma soprattutto un alto livello di responsabilità.

La legge finanziaria è volutamente stringata nella forma, ma non nel contenuto, perché pur nella ristrettezza delle risorse, all'interno della legge ci sono margini importanti per interventi nel sociale, nei settori produttivi, nel campo del lavoro, pertanto nel corso dei mesi sicuramente gli effetti di questa manovra si svilupperanno al meglio. Devo dire che il Consiglio regionale ha contribuito a migliorare la manovra finanziaria attraverso interventi molto dibattuti e approfonditi, che hanno appunto contribuito a integrare il testo delle leggi finanziaria e di bilancio.

Credo, quindi, che il Consiglio abbia fatto la sua parte. La legge finanziaria, come dicevo prima, è stringata e l'auspicio è che adesso il Consiglio, avendo dato dimostrazione di sapersi comportare in modo responsabile, anche approvando la manovra entro i termini previsti, venga effettivamente coinvolto dalla Giunta regionale nella programmazione delle risorse. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera De Francisci per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DE FRANCISCI (P.d.L.). Grazie, Presidente. Nessuno, onorevole Cocco e onorevole Sabatini, nega il ruolo importante e costruttivo che le opposizioni hanno dimostrato nell'esame di questa finanziaria, però permetteteci di rispedire al mittente la definizione di finanziaria vuota, un termine che è risuonato molto spesso in questi giorni. Credo che nei prossimi mesi la Sardegna e i sardi avranno modo di constatare l'importanza e la bontà di questo progetto.

Consentitemi in chiusura una chiosa. Onorevole Gian Valerio Sanna, mi rivolgo a lei che in questi giorni ha ricordato spesso anche un'altra cosa, cioè l'ultimo posto del presidente Cappellacci in un sondaggio. Voglio ricordarle che nel 2006, esattamente due anni dopo l'inizio della legislatura del centrosinistra, il presidente Soru non era messo molto meglio. Glielo dico senza polemiche, evidentemente governare non è facile per nessuno.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Signora Presidente, spero di non rompere il clima ovattato di questi momenti. Non mi sottraggo al ringraziamento dei colleghi del mio Gruppo, del centrosinistra e anche della maggioranza, compresi quelli con cui c'è stato in questi giorni, giustamente, un confronto talora aspro, tuttavia questa è una brutta finanziaria e il nostro giudizio resta fortemente critico e negativo. Io l'avevo già definita una delle peggiori finanziarie degli ultimi vent'anni, perché è pasticciata, è confusa, non ha una linea, non ha una strategia, non ha un progetto, non ha un'identità ed è assolutamente inadeguata rispetto alla crisi in atto in Sardegna.

E' vero, abbiamo cercato di migliorarla, avevamo l'ambizione di riscriverla e in parte, in piccola parte l'abbiamo fatto, come ha ben ricordato il collega Sabatini, relatore di minoranza, con emendamenti sul lavoro, sul lavoro stabile, a favore dell'impresa, per il sociale, a favore degli enti locali, a favore di una programmazione che nasca dal basso, però riteniamo che questo non sia stato sufficiente e il nostro giudizio è pertanto totalmente negativo.

Siamo arrivati in Aula il 20 gennaio e con un gesto clamoroso, l'occupazione dell'aula consiliare, abbiamo tentato, attraverso un'interlocuzione che correttamente si è svolta tra la minoranza e l'Esecutivo, di avere certezza sul quadro delle entrate. Abbiamo in qualche modo "costretto" la Giunta regionale ad avviare nell'ultima riunione di Giunta dell'anno appena trascorso le procedure per l'impugnazione del bilancio dello Stato, per la sollevazione del conflitto di attribuzione, per accelerare un iter che deve portare a un conflitto con lo Stato, laddove appunto non si riesca a dire, sulla base di tutte le azioni diplomatiche messe in campo fino a questo momento, una parola chiara sulle risorse che riguardano la vertenza entrate, già vinta nella scorsa legislatura. Siamo arrivati all'ordine del giorno unitario, ora dobbiamo passare ai fatti, lo dico all'assessore La Spisa. Il nostro obiettivo non era quello di arrivare all'esercizio provvisorio, anche se la finanziaria non è stata approvata entro il 31 dicembre; il nostro obiettivo era quello di approvare una buona finanziaria. L'abbiamo migliorata, ma non siamo riusciti nel nostro intento. Credo che l'impegno di questo Consiglio regionale, a partire dai collegati indicati nell'ordine del giorno presentato dalla maggioranza e che abbiamo appena approvato, debba portarci d'ora in avanti a legiferare meglio.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PITTALIS (P.d.L.). Noi esprimiamo un giudizio positivo ed è chiaro, onorevole Bruno, che vi sono filosofie e strategie molto diverse e anche distanti. Lei, da parte sua, ha motivo di criticare perché è il suo ruolo di oppositore, ma ritengo che possa far piacere anche a lei e alla sua parte politica che con l'approvazione di questa finanziaria e di questo bilancio si dia avvio alla soluzione di problemi atavici, quelli sui precari, i problemi che interessano il sistema degli enti locali, dunque i temi del lavoro, e si dia operatività ad accordi assunti in sede sindacale. Si è cercato di fare una manovra di rigore: abbiamo approvato qualche minuto fa l'emendamento finalizzato a coprire il disavanzo della sanità, cercando di non intaccare soprattutto le risorse per gli investimenti e per le iniziative sulle politiche sociali.

Io dico che intanto è un merito di tutta quest'Aula se per la seconda volta evitiamo l'esercizio provvisorio. E certo dovremmo forse evitare una pratica che risente di vecchie abitudini, quella di rendere la finanziaria un contenitore omnibus, e quindi essere più aderenti al dettato della legge di contabilità. Però in questo devo davvero ringraziare, a nome di tutto il Gruppo del P.d.L., innanzitutto l'Assessore della programmazione per il lavoro paziente che ha svolto, un lavoro davvero capace di trovare, anche nella mediazione, la sintesi all'interno della maggioranza e nel confronto con le opposizioni. Ringrazio anche il Presidente della Commissione bilancio per il lavoro saggio e intelligente che ha svolto e che anche questa volta ha consentito di conseguire un ottimo risultato.

Vedete, questa maggioranza metaforicamente la paragonerei a un mare, che talvolta può essere mosso, scosso dai venti. Ciò significa che è un mare vivo, ma è anche un mare che sa ritrovare la propria serenità, la grande forza moderata di saper interpretare i bisogni della gente. La maggioranza ha dato prova di coesione e questo è un grande merito che logicamente, anche nella previsione futura, ci porta a essere più dialoganti e anche più coesi per fare le riforme, a iniziare da quella sanitaria, che nelle prossime settimane saranno alla nostra attenzione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Zuncheddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZUNCHEDDU (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, il mio giudizio sulla manovra finanziaria è decisamente negativo. Ritengo che il grado di civiltà di un popolo si misuri dal livello e dalla qualità della sanità pubblica e della scuola pubblica, oltre che, ovviamente, dal livello di garanzia del diritto all'occupazione; diritti assolutamente naturali e che sono stati sufficientemente mortificati e negati, per cui ritengo che questa manovra finanziaria non sia favorevole ai bisogni dei sardi. E' stata tolta la sanità pubblica, è stato tolto il diritto all'istruzione pubblica, entrambi sempre più in declino, non abbiamo visto nessun segno di miglioramento, per cui la mia preoccupazione è che ora non ci resti che togliere le scarpe ai sardi!

Allora io dico: facciamo tutto il possibile nel prossimo futuro perché ciò mai più avvenga. Quindi chiedo, al di là degli interessi politici delle due parti, che ci si impegni in un progetto serio, per dare dei segnali concreti rispetto al dramma che stanno vivendo i sardi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Vargiu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

VARGIU (Riformatori Sardi). Signora Presidente, noi Riformatori esprimiamo un giudizio favorevole su questa legge finanziaria, che contiene, a nostro avviso, degli spunti interessanti e anche una serie di indicazioni progettuali che la Giunta regionale e l'intero Consiglio in questo anno in cui la finanziaria verrà applicata avranno la possibilità di verificare e ampliare. Senza entrare nel dettaglio, ma guardando soltanto al settore della sanità, l'ultimo di cui abbiamo discusso, ciò che abbiamo deciso per le liste d'attesa, sul fondo di rotazione per i fornitori e per quanto riguarda il tetto della spesa farmaceutica, considerato quanto si poteva fare in finanziaria è stato comunque innovativo.

Uso i pochi minuti di questo intervento fondamentalmente per rivolgere tre ringraziamenti. Il primo va all'assessore La Spisa, che ha avuto un merito straordinario per quanto riguarda questa finanziaria, cioè quello di aver dimostrato equilibrio. Spesso l'atteggiamento della Giunta regionale, anche in esperienze recenti della scorsa legislatura, è stato un limite nel confronto con il Consiglio regionale. Credo che i colleghi del centrosinistra dovrebbero o potrebbero dare atto all'assessore La Spisa di aver assunto un atteggiamento equilibrato, come raramente si è visto nel passato in quest'Aula.

Il secondo ringraziamento, che è unito al terzo, va al Presidente della Commissione programmazione e non è neanche questo un ringraziamento formale. Credo che il collega Maninchedda abbia inaugurato in quest'Aula un metodo che non si era mai visto prima declinato in questo modo, cioè un metodo che ha restituito al Consiglio regionale la sua prerogativa di fare leggi. Noi spesso diciamo che il Consiglio regionale fa le leggi, in realtà sappiamo che il Consiglio regionale non ha gli strumenti tecnici per fare le leggi e che, quindi, in tutta Italia l'iniziativa legislativa appartiene alla Giunta regionale. L'onorevole Maninchedda ha dimostrato che si può agire diversamente in quest'Aula e ha dato a ciascuno di noi e a ciascun partito la possibilità di esplicare questa capacità, che è stata accolta dal centrosinistra. Ed è questo il terzo ringraziamento che noi Riformatori vogliamo fare: il centrosinistra, qualche volta invero in modo contraddittorio, ha dimostrato che ci può essere una strada che restituisce al Consiglio regionale la sua centralità. E la centralità del Consiglio regionale, pur garantendo l'iniziativa che spetta alla maggioranza per dovere, è senz'altro l'esito di un'iniziativa consiliare. Quindi vi ringraziamo di quello che in questi giorni avete voluto fare insieme a noi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCU (P.D.). Presidente, io ho apprezzato le difese d'ufficio fatte dagli onorevoli De Francisci, Pittalis e Vargiu, però è chiaro che queste difese fanno onore a chi le fa, ma non ci hanno convinti, non hanno cambiato il nostro giudizio negativo sulla finanziaria.

Noi abbiamo lavorato in queste settimane e in questi mesi non per arrivare all'esercizio provvisorio - e il risultato di oggi è frutto anche del nostro atteggiamento - ma per provare a introdurre elementi migliorativi. Pensiamo che due elementi qualificanti di questa finanziaria siano stati introdotti grazie anche al nostro apporto, e faccio riferimento alle risorse per finanziare progetti immediatamente cantierabili e all'emendamento che ha consentito di introdurre un percorso per la stabilizzazione dei precari.

Purtroppo il nostro atteggiamento, l'atteggiamento di chi si sente partito di governo consegnato temporaneamente all'opposizione, non è stato sufficiente per risolvere tante questioni attraverso quello che, penso con autocritica, l'onorevole Pittalis ha definito un contenitore omnibus. Il nostro giudizio negativo sulla finanziaria è dovuto essenzialmente a questo, alla pochezza della strategia complessiva e alla presenza di una miriade di piccole misure che possono essere di per sé importanti, ma nell'insieme non costituiscono una strategia complessiva. Penso che il giudizio negativo che gli elettori sardi stanno dando dell'onorevole Cappellacci sia frutto anche di questo, della mancanza di una strategia complessiva.

Io non mi cullerei sul paragone con la Giunta precedente. I sardi su di noi hanno già espresso un giudizio, noi ne abbiamo preso atto e non penso che voi possiate accontentarvi di fare poco poco peggio di quello che abbiamo fatto noi. Noi di questo ne abbiamo preso atto, ci stiamo rimboccando le maniche, abbiamo lavorato a questa finanziaria proprio per provare a migliorarla senza assumere un atteggiamento ostruzionistico. Il nostro intento è quello di approvare leggi nell'interesse dei sardi e non contro la maggioranza di questo Consiglio.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.). Giungono al termine i lavori della finanziaria, dopo un percorso tortuoso e accidentato. Ricordo quanto era successo in Commissione. I problemi che sono nati e che i partiti alleati hanno prontamente portato all'attenzione del partito di maggioranza relativa, il P.d.L., ci hanno consentito un confronto franco che ha portato a una sintesi circa l'individuazione delle questioni che noi ritenevamo essenziali, con le quali arricchire la finanziaria. Parlo delle stabilizzazioni, parlo delle politiche attive del lavoro, parlo dell'istruzione, parlo delle progressioni del personale regionale, questioni talmente delicate che hanno trovato puntualmente anche il consenso dell'opposizione.

Quindi è stato un percorso accidentato che ci ha consentito di fare una sintesi produttiva e di giungere all'approvazione di una legge finanziaria che effettivamente rappresenta il primo passo di un lungo percorso che ci porterà a ripulire il bilancio. E se anche non sentiremo immediatamente gli effetti di questa finanziaria, nei prossimi anni e sicuramente nella prossima legislatura chi sarà chiamato a governare - e vi assicuro che l'U.D.C. ci sarà - si troverà la strada facilitata.

Il chiarimento ha dimostrato da parte dei partiti alleati l'estrema lealtà alla coalizione. Ricordo che noi siamo stati quasi costantemente presenti, garantendo il numero legale, come peraltro il Gruppo del P.S.d'Az. e dei Riformatori. Diciamo che c'è stata un'opposizione effettivamente costruttiva e di questo va dato atto al merito. E' evidente che l'opposizione non può accettare questa finanziaria; è evidente che ci sono stati dei dibattiti spesso anche accesi. Nel mio piccolo ho cercato di gettare acqua sul fuoco con interventi che l'onorevole Bruno ha definito ecumenici, però erano interventi sentiti. Quindi, a nome del Gruppo, allargo il ringraziamento a tutti i consiglieri e auspico che questo che è stato il primo passo di un percorso costruttivo possa proseguire sin dai prossimi giorni, quando inizierà in Commissione l'esame del collegato alla finanziaria, rispetto al quale tutti abbiamo preso impegni per affrontare una serie di esigenze effettivamente sentite per andare incontro al mondo del lavoro e a coloro che soffrono la povertà. Dovremo mettere insieme un'altra serie di interventi e di strumenti, ma siamo sicuri che oltre alla Giunta, la maggioranza e l'opposizione lavoreranno insieme per ottenere questi risultati, ferme restando le contrapposizioni. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Signora Presidente, il giudizio sulla finanziaria è quello che hanno espresso i miei colleghi. Io sono anche d'accordo, non formalmente ma sostanzialmente, con i ringraziamenti che rivolgeva ai vari protagonisti l'onorevole Vargiu e intervengo con questa dichiarazione di voto per raccogliere una sfida che è stata lanciata da questi banchi in particolare dai colleghi della maggioranza Capelli e Vargiu e dallo stesso presidente Maninchedda.

Si è sfidata l'opposizione sui temi dello sviluppo e del lavoro. Noi abbiamo un prossimo appuntamento, che è quello del collegato alla finanziaria; abbiamo votato poc'anzi l'ordine del giorno che richiama i titoli di quel collegato. Mi rivolgo in particolare a questi tre colleghi, cioè agli onorevoli Maninchedda, Vargiu e Capelli, che si sono soffermati suu questi argomenti, ma in particolare all'onorevole Maninchedda, che richiama sempre l'attenzione altrui, ma poi quando deve stare attento lui si distrae con la collega De Francisci!

(Interruzioni)

Mi sono fermato qui, perché il resto lo avete detto voi, ovviamente, ed era pleonastico.

Tornando alle cose serie, noi abbiamo bisogno in questa regione di politiche di sviluppo, perché uno dei problemi che abbiamo è la crescita. L'altro grande problema, il primo direi, è quello di dare una risposta alla fame di lavoro. Onorevole Maninchedda, la ricetta per il lavoro non è quella di dividere quello che c'è; la ricetta è quella di aumentare le occasioni di lavoro. In questa Regione le organizzazioni sindacali firmano sempre (è accaduto anche in queste settimane) accordi sulla divisione del lavoro, per dirla con le parole dell'onorevole Maninchedda. Quindi questa è la sfida, quella cioè di porre in essere politiche di sviluppo, politiche del lavoro e un sistema di protezione sociale per governare i processi di flessibilità. Inoltre dobbiamo insistere per garantire un diritto che deve essere esigibile per quelli che si misurano anche con le prove concorsuali, per garantire l'esigibilità del lavoro in particolare a queste persone e poi per combattere ulteriormente il precariato. Infine mi rivolgo all'Amministrazione regionale: evitiamo anche noi, con il ribasso d'asta, di scaricare su chi lavora i costi della competitività.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Signora Presidente, come ho fatto durante tutto l'esame della finanziaria confermo la stessa linea, quindi mi asterrò nel voto finale della manovra finanziaria. Nel 2009 non avrei mai potuto immaginare di arrivare a una decisione di questo tipo. Nel 2009, quando i presupposti di un accordo politico facevano pensare che si potesse, nel giro di due anni, cambiare il Piano paesaggistico regionale, fare un nuovo Piano sanitario regionale, varare la riforma della sanità, la riforma della legge elettorale, attuare una ristrutturazione della macchina burocratica amministrativa della Regione, ridare dignità al merito, mai avrei immaginato che a due anni di distanza sarei arrivato a esprimere la mia profonda delusione su questa finanziaria, che non è altro che la cartina di tornasole di un'azione politica della maggioranza, di questa Giunta e del suo Presidente sicuramente inefficace e inefficiente.

Ciò che salva questa maggioranza è l'azione del Consiglio. Tutti gli aspetti riformatori, gli aspetti che hanno cercato di dare un'impronta all'azione legislativa sono venuti dal Consiglio e questo significa che nel Consiglio ci sono forse uomini e donne che sono in grado di dare un contributo alla Sardegna. Non è positivo che questa caratterizzazione avvenga solo esclusivamente per azione del Consiglio. Questo non toglie merito alla dignità e alla capacità di gestione dell'assessore La Spisa, che poco e nulla c'entra in queste valutazioni. Tutti sappiamo bene che senza guida non si va da nessuna parte e ciò che manca (è stato dimostrato anche in queste giornate di esame della finanziaria), che è mancato anche ieri, è una guida del Consiglio in termini politici, una guida della maggioranza, una guida della Giunta che sia all'altezza della situazione e dell'emergenza sociale ed economica della Sardegna.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Barracciu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BARRACCIU (P.D.). Signora Presidente, intervengo intanto per annunciare il voto contrario alla finanziaria e per rimarcare sinteticamente, nei tre minuti a disposizione, i concetti espressi nell'arco della discussione. E' stata una discussione a momenti anche molto accalorata, alla quale ho partecipato con grande impegno, come tutti i colleghi del centrosinistra, con l'intento di richiamare la maggioranza su alcuni temi particolari e di richiamarla anche all'opportunità di inserire proprio in questa finanziaria quelle che sono state definite riforme, ma che secondo noi riforme non sono e non possono essere, perché quando si parla di riforme è chiaro che queste necessitano non di una discussione limitata a un comma o a un articolo di una finanziaria, ma di un approfondimento che evidentemente non è stato possibile fare nel corso dell'esame di questa finanziaria, che è entrata snella e vuota ed esce piena, secondo noi, ma di provvedimenti pasticciati, dei quali non si capisce l'inizio, né tanto meno è possibile prevedere l'approdo e soprattutto l'impatto sul sistema sociale ed economico della Sardegna.

Siamo stati anche accusati, per certi versi, di avere delle posizioni ideologiche preconcette rispetto alle riforme. Noi respingiamo questa accusa, anche perché è dimostrato che nella scorsa legislatura le riforme noi le abbiamo fatte; non le abbiamo fatte pasticciandole con emendamenti a una finanziaria, ma con un approccio teso a mettere in campo un'analisi dei temi che abbiamo affrontato e leggi capaci di ricomprendere la serietà dei settori riformati.

Il nostro lavoro, è evidente, è entrato nel merito delle questioni e lungi dall'essere stato, quindi, sterilmente ostruzionistico ha voluto migliorarla per quel che è stato possibile, ha voluto anche evitare che si approvasse una legge incapace di affrontare i temi principali. Speriamo che attraverso il collegato, in un clima di dialogo e di collaborazione migliore, perché no, di quello che si è messo in campo in questa occasione, si possano recuperare soprattutto alcuni aspetti che, secondo noi, sono davvero parziali, incompleti e certamente non adeguati a essere definiti riforme. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S. d'Az.), relatore di maggioranza. Signora Presidente, credo che ognuno di noi debba abituarsi a emanciparsi anche dai riti e le dichiarazioni di voto in conclusione della finanziaria spesso hanno questo sapore. Penso di dover giustificare una sola cosa, di cui ha parlato l'onorevole Vargiu. Non esiste un metodo Maninchedda, però esiste una certezza, cioè che io guardo ai miei colleghi del Consiglio regionale senza badare al fatto che siano di opposizione o di maggioranza. Penso che siano consiglieri del mio Stato, della nazione a cui appartengo e quindi lavoro con loro presupponendo la loro ragionevolezza. Sono convinto che se noi ragioniamo in questi termini facciamo buone norme, magari anche attraverso la finanziaria.

Forse ha ragione l'onorevole Barracciu e io ricordo le finanziarie prima presentate e poi ripulite della scorsa legislatura, però penso che quando la realtà incombe non si debba fare come accadeva nell'Unione Sovietica, e cioè se qualcuno scriveva una lettera giusta a un funzionario di partito, questo gli rispondeva: "Hai scritto bene, ma hai usato il formato della busta sbagliato". E puntualmente ciò che era scritto in quella lettera non veniva mai realizzato.

Se abbandoniamo l'idea che per fare bisogna essere perfetti (sappiamo che la perfezione non è di questo mondo), forse riusciamo a fare molte cose insieme in quel clima di lealtà istituzionale e di riguardo reciproco che ha caratterizzato l'esame di questa finanziaria. Auspico che nasca una forza politica che metta insieme le migliori energie della Sardegna. Se cominciamo da qui e cominciamo a pensare che non si passa in Consiglio regionale per caso, ma per fare la storia senza gravare sulle spalle degli altri, probabilmente facciamo un grande regalo alla nostra terra.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Artizzu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ARTIZZU (P.d.L.). Signora Presidente, è singolare ciò che sto per fare, cioè annunciare da parte mia e dell'onorevole Matteo Sanna, che rappresentiamo un partito di destra, un voto di astensione e non un voto favorevole nei confronti di una finanziaria che è o dovrebbe essere la finanziaria della maggioranza di centrodestra. Questo succede per tanti problemi, per tante novità che dall'inizio della legislatura fino a oggi vi sono state all'interno di questa stessa maggioranza e per una qualità pessima dei rapporti che il Presidente della Regione ha inteso instaurare e perseguire con i vari componenti della sua maggioranza, tutti elementi dei quali abbiamo preso atto ritrovandoci sostanzialmente a essere dal Presidente della Regione esclusi da questa maggioranza. Ed è giusto e intellettualmente onesto e corretto che io questo lo annunci anche all'interno di quest'Aula.

Per cui, per rispetto degli elettori che ci hanno dato la loro fiducia alle elezioni, noi non esprimiamo un voto contrario, che probabilmente sarebbe più rispondente in questo momento politico al nostro orientamento; un orientamento che volontariamente abbiamo in parte abbracciato e che debbo francamente dire è stato deliberatamente determinato dagli atteggiamenti del Presidente della Regione, che è anche il capo della maggioranza che governa in questa legislatura.

C'è una situazione sociale ed economica drammatica nella quale la Sardegna versa e sarebbe ipocrita - ma fortunatamente non posso accusare nessuno di ipocrisia, perché nessuno lo è stato - ignorare questa realtà. Tutti gli indicatori economici, purtroppo, esprimono la situazione della Sardegna come la peggiore degli ultimi decenni, peggiore - ahimè, anche questo bisogna riconoscerlo - persino di quella che abbiamo ereditato due anni fa. Certamente questo non è colpa dell'attuale Presidente della Regione, non è colpa di questa maggioranza, ma questo fatto dovrebbe richiamare a un impegno maggiore e là dove le risorse scarseggiano, ammesso che scarseggino, a una maggiore creatività e capacità politica da parte di un Capo dell'Esecutivo e della coalizione di governo che invece queste qualità non le sta purtroppo dimostrando.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Signor Presidente, colleghi, io voterò contro questa manovra finanziaria e voglio utilizzare questi pochi secondi per indirizzare un augurio alla Sardegna e ai sardi, in particolare a quelli dimenticati da tutti, anche da noi, perché quest'anno non sarà un anno facile per la nostra gente. Altro che sorridere!

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 219/S/A.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Daniele - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Artizzu - Capelli - Sanna Matteo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 63

votanti 59

astenuti 4

maggioranza 30

favorevoli 38

contrari 21

(Il Consiglio approva).

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 220/A.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Daniele - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Artizzu - Capelli - Sanna Matteo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 64

votanti 60

astenuti 4

maggioranza 31

favorevoli 39

contrari 21

(Il Consiglio approva).

Discussione e approvazione del progetto di bilancio di previsione delle spese interne del Consiglio per l'anno 2011

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del progetto di bilancio di previsione delle spese interne del Consiglio per l'anno 2011; relatori i questori Amadu, Biancareddu e Manca.

Invito i consiglieri Questori a prendere posto nei banchi della Giunta.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il consigliere Amadu, Questore.

AMADU (P.d.L.), Questore. Signora Presidente, colleghe e colleghi, intervengo a nome del Collegio dei Questori per fornire ulteriori specificazioni relative ad aspetti già contenuti nella relazione allegata al progetto di bilancio per l'esercizio finanziario 2011.

Nel 2010 la dotazione iniziale per il Consiglio regionale, a carico del bilancio della Regione, è stata di 85 milioni di euro. Tale stanziamento è stato ridotto di 5 milioni con la legge numero 14 del 2010 (assestamento di bilancio), a seguito della presentazione di un emendamento a firma dei Presidenti dei Gruppi consiliari. Lo stanziamento definitivo della dotazione ordinaria è stato pertanto di 80 milioni di euro. L'Ufficio di Presidenza ha conseguentemente provveduto a modificare il bilancio interno del Consiglio nella seduta del 23 settembre scorso. Tra le principali variazioni possono essere segnalate le riduzioni degli stanziamenti previsti per la ristrutturazione, la gestione e l'aspetto logistico dei locali consiliari, per il personale dipendente e per le spese di rappresentanza.

Per il 2011 la dotazione ordinaria ammonta a 72 milioni di euro, con una riduzione di 13 milioni rispetto alla dotazione iniziale del 2010 e una riduzione di 8 milioni rispetto alla dotazione finale. La proposta di bilancio interno del Consiglio reca una spesa effettiva di 92 milioni di euro, questo perché prevede l'utilizzo di un avanzo di amministrazione, pari a 18 milioni di euro, derivante dal perseguimento di un'attenta politica di riduzione dei costi adottata dall'Ufficio di Presidenza.

Quest'anno si è provveduto, in relazione alle diverse categorie, a cancellare lo stanziamento del contributo straordinario a favore del fondo di quiescenza dei consiglieri. Questo per quanto riguarda la Categoria 1, consiglieri. Infatti il fondo non necessita di integrazione a causa dell'aumentata contribuzione delle quote versate dai consiglieri regionali.

Categoria 2, consiglieri cessati dal mandato: è prevista una riduzione di 240 mila euro dello stanziamento previsto dal capitolo 1.23 relativo al rimborso ai consiglieri dei contributi non utilizzati ai fini dell'assegno vitalizio. Lo stanziamento contenuto nel bilancio dello scorso anno riguardava i consiglieri eletti nella scorsa legislatura.

Categoria 3, personale dipendente: è prevista una riduzione di 430 mila euro, risparmio dovuto alle dinamiche dei pensionamenti che si riflettono anche sul contributo al Fondo speciale di quiescenza. Tra i capitoli relativi al personale vi è stato solo un aumento del capitolo destinato alla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Categoria 6, biblioteca e informazione: nei relativi capitoli notevoli tagli sono stati apportati a seguito della politica tesa all'utilizzo delle nuove tecnologie. I costi di stampa dei resoconti sono stati ridotti di 40 mila euro; sono state tagliate le spese per le consulenze e per l'utilizzo di servizi TV esterni; è stata accantonata la stampa dei volumi degli "Atti dei parlamenti sardi" e inoltre viene confermato il taglio al capitolo 4.9 relativo alle spese per le pubblicazioni del Consiglio e per l'acquisto di libri e agendine. In questa Categoria gli aumenti hanno riguardato le spese per le assunzioni di giornalisti e per le iniziative volte a favorire l'avvicinamento degli studenti all'istituzione consiliare (45 mila euro).

Categoria 7, provvista di beni e servizi: è prevista una riduzione relativa alle spese per l'impianto di condizionamento (sono disponibili stanziamenti in conto residui), per la vigilanza e per le spese telefoniche (40 mila euro). Quest'ultima riduzione è stata possibile grazie all'utilizzo di un gestore sardo di telefonia. E' stato dimezzato da 50 a 25 mila euro lo stanziamento relativo alle spese postali, grazie all'attivazione del sistema di posta certificata e sms per la diramazione delle convocazioni degli organi consiliari. In questa sezione sono stati aumentati i capitoli relativi alla manutenzione dei locali e agli investimenti per l'informatizzazione e gli impianti tecnologici. A questo proposito bisogna ricordare che l'Amministrazione consiliare non ha al suo interno dipendenti con specializzazione informatica.

Categoria 8: è previsto uno stanziamento di 39 mila euro, rispetto ai 60 mila euro dello scorso anno, da destinare all'acquisto in sostituzione di un'autovettura di media cilindrata per i servizi generali.

Categoria 9, spese di rappresentanza: si conferma la riduzione del capitolo 7.1 già attuata con la variazione e si dimezza lo stanziamento per le medaglie di fine legislatura.

Categoria 11, oneri tributari: queste spese riflettono le dinamiche relative al personale dipendente, riduzione del personale in servizio e incremento dei giornalisti.

Categoria 13: il dato più rilevante riguarda l'eliminazione dello stanziamento relativo al possibile acquisto di una nuova sede per la biblioteca consiliare. Permane la ricerca di utilizzo di locali di proprietà regionale o, al peggio, la localizzazione di un'idonea sede. A tal fine è previsto uno stanziamento di 100 mila euro.

Quasi tutte le altre Categorie non si discostano da quanto previsto nel bilancio 2010, per cui è apprezzabile il risparmio che viene conseguito grazie a questa politica portata avanti in modo unitario dall'Ufficio di Presidenza. Grazie, peraltro, all'avanzamento del progetto di informatizzazione, nel 2011 le spese per i resoconti consiliari e le spese postali subiranno un'apprezzabile riduzione, come è già stato specificato. Inoltre si provvederà, anche nel 2011, a una ristrutturazione ulteriore del palazzo, in quanto occorrono con urgenza degli adeguamenti e degli ammodernamenti.

Per quanto riguarda il Fondo di riserva, si sono accantonate disponibilità finanziarie per 1 milione e 820 mila euro circa, inferiori rispetto a quelle analogamente previste per lo scorso esercizio, al fine di poter far fronte a eventuali necessità che si dovessero presentare nel corso dell'esercizio.

A conclusione di questa mia breve presentazione, mi corre l'obbligo e ho il piacere, a nome del Collegio dei Questori, di ringraziare gli Uffici per la fattiva e leale collaborazione. Si propone all'Assemblea l'approvazione degli allegati progettuali.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.

Ricordo ai colleghi che intendono intervenire che si devono iscrivere entro la fine dell'intervento dell'onorevole Porcu.

PORCU (P.D.). Presidente, non farò un intervento della durata di dieci minuti, ma credo che la relazione esaustiva che hanno svolto i Questori meriti una riflessione. Di solito tendiamo a chiudere in fretta la discussione sul bilancio del Consiglio per passare ad altro, ma credo che alcune considerazioni debbano essere fatte. La prima considerazione riguarda il fatto che, credo con merito, si prosegue nell'attività di qualificazione della spesa e di contenimento dei costi che, va ricordato, è stata avviata nella scorsa legislatura, quando si parlava del fondo di quiescenza. L'aumento della contribuzione relativa al fondo di quiescenza è stato deciso nella scorsa legislatura, come pure il taglio di alcune spese, per esempio quella relativa ai viaggi, e va dato atto ai Questori e a questa Presidenza di aver proseguito nel solco tracciato nella scorsa legislatura. E' uno di quei casi in cui in maniera bipartisan, il Consiglio cerca di raggiungere maggiore efficienza.

A questa considerazione ne va, però, aggiunta un'altra. Io sono tra quei consiglieri che non ritengono che il decremento delle spese sia un obbligo. Credo che dare centralità al ruolo del Consiglio voglia dire anche dotarlo di strumenti atti a svolgere la sua funzione. In questo Consiglio ci sono funzionari, assistenti e addetti estremamente bravi ed efficienti, ma è indubbio che gli strumenti di supporto all'attività dei consiglieri, gli strumenti per migliorare la qualità della nostra legislazione, per far sì che la produzione di questo Consiglio sia incisiva, sono ridotti. La gran parte del personale è utilizzata per l'attività interna: rielaborazione dei testi di legge, produzione dei resoconti e così via; pochissimi dipendenti svolgono attività di supporto all'attività legislativa. Il Servizio studi si avvale di persone volenterose, ma che non dispongono di strumenti adeguati per supportare l'attività dei consiglieri. Vorremmo ci fosse, per esempio, un costante monitoraggio dell'attuazione delle leggi, senza necessariamente doverlo chiedere di volta in volta; vorremmo avere una panoramica che fosse di stimolo alla nostra attività. Abbiamo valenti funzionari di Commissione, non cito nessuno per non fare torto a qualcuno, ma li ringrazio sinceramente tutti, perché ogni volta che ci rivolgiamo a loro sono prodighi di suggerimenti e di consigli. Ma, poveretti, sono uno o due per dieci o quindici consiglieri! Se tutti i componenti di ogni singola Commissione avanzassero loro delle richieste, veramente dovrebbero ogni giorno lavorare fino a notte fonda.

Io sono anche tra quei consiglieri che auspicano la riduzione del numero dei componenti il Consiglio regionale e l'aumento del numero degli assistenti per i consiglieri che rimangono. Sono favorevole alla riduzione da 80 a 60 del numero dei consiglieri regionali (sono presentatore di una proposta di legge in tal senso) e a far sì che i consiglieri regionali siano messi nelle condizioni di adempiere il loro importante compito per la Sardegna. La mia non vuole essere una critica, beninteso, vuole essere un suggerimento e sono soddisfatto della direzione che stiamo prendendo e dei tanti segnali che stiamo dando anche di maggiore trasparenza della nostra attività, non ultima l'implementazione del sito Internet, dove si può accedere alle sedute video e ai relativi resoconti. Speriamo che questo servizio possa essere potenziato e le sedute siano disponibili on line in tempi più brevi. Ci stiamo abituando bene e vorremmo abituarci sempre meglio, perché la nostra funzione deve essere trasparente. Dobbiamo rendere conto di quel che facciamo come se fossimo in una pubblica piazza, dove ogni cittadino può giudicare la qualità del lavoro che svolge ognuno di noi. Dobbiamo spiegare ai nostri cittadini, alla nostra comunità, tra l'altro, che non tutti i consiglieri sono uguali, che bisogna conoscerli e che le loro scelte devono essere fatte in maniera consapevole. Questo Consiglio può contribuire a far sì che le scelte dei cittadini siano maggiormente consapevoli e questa consapevolezza potrà stimolare tutti noi, destra, sinistra, centro, ad assolvere sempre meglio il nostro compito. Quindi io auspico che la riduzione dei costi non sia un tabù, lo dico chiaramente.

Io non sono favorevole alla riduzione dei costi tout court, che non è un bene assoluto. L'efficienza è importante, ma se parte delle somme recuperate, magari limitando le inefficienze, invece che essere portata in economia fosse utilizzata per dotare ognuno di noi di maggiori strumenti di monitoraggio, di ascolto della società, di supporto alla nostra azione legislativa, credo che faremmo ugualmente bene alla Sardegna e le daremmo un segnale altrettanto positivo.

Non farò dichiarazioni di voto, per cui annuncio già da adesso che il mio voto sarà favorevole. Credo che siamo su una buona strada, ma questo non ci deve distogliere dal fare sempre meglio e soprattutto dal riflettere, una volta ottimizzato l'esistente, su come rendere sempre migliore, trasparente e adeguata la nostra azione anche, ripeto, attraverso strumenti che possano in qualche modo supportarla e qualificarla.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). I colleghi dell'Ufficio di Presidenza e i Questori dovranno dare atto del fatto che probabilmente l'interruzione di quella che era una consuetudine, cioè l'acquiescente silenzio nella discussione del bilancio del Consiglio, non è stata tanto dannosa per il miglioramento della situazione, dal momento che, come diceva il collega Porcu, qualche cosa si è messa in moto, qualche iniziativa, ancorché migliorabile, si è avviata.

Sul bilancio del Consiglio il collega Amadu ha ripristinato dati di verità, perché mi è sembrato che nella conferenza stampa del Presidente sia stata detta una cosa leggermente diversa. Fondamentalmente noi non abbiamo ridotto il bilancio a 72 milioni di euro. Ci è stata imposta questa cifra, ma per nostra fortuna abbiamo 18 milioni di avanzo, che portano perciò la spesa di nuovo a 92 milioni di euro.

Sono evidenti le diminuzioni delle poste che riguardano i consiglieri, ma c'è una cosa della quale vorrei parlare. La configurazione organizzativa dell'amministrazione è un po' particolare in questi ultimi anni: c'è una parte di dipendenti "veterani" che va verso l'età della pensione, anche se il fondo per l'incentivazione alla quiescenza era all'inizio del 2010 pari a 450 mila euro ed è rimasto tale sino alla fine del 2010. Di fatto, quindi, questa incentivazione non funziona e forse bisognerebbe trovare sistemi diversi per poter utilizzare queste risorse e non tenerle immobilizzate. Credo che sia un atteggiamento di giustizia.

So che è in atto un'attività contrattuale, ma così come qualcuno ha chiesto di assegnare ai dipendenti della Regione le dovute progressioni professionali, non capisco perché, in un ragionamento di equità, questo non venga previsto anche per i dipendenti del Consiglio, tenendo conto che c'è inoltre una discrepanza fra le retribuzioni degli ultimi assunti e quelle degli altri dipendenti che non aiuta e tenendo anche conto che il personale, se ben gestito, rappresenta l'investimento futuro. Molte cose che si possono fare in questo Consiglio non si fanno. Bisogna certamente acquistare dei beni, ma anche valorizzare quello che abbiamo e per valorizzarlo bisogna avere gli strumenti, che non sono così esosi, che ci sono, ma vanno mirati, vanno orientati, vanno realizzati, perché diversamente il messaggio che passa è che si va al posto di lavoro soltanto per lo stipendio. Noi abbiamo invece bisogno di persone che vengano qui con il desiderio di integrarsi nel nostro lavoro, che è una cosa diversa.

Così come è cosa diversa, e io lo sto chiedendo da tempo, che come in tutta la pubblica amministrazione i dirigenti vengano misurati nel loro lavoro, perché devono darne conto. Questo è invalso in tutta la pubblica amministrazione e noi vorremmo sapere se c'è un meccanismo che misura la loro capacità di concorrere agli obiettivi fissati. Ecco, questa è la parte che interessa; non è la parte della spesa corrente, paradossalmente, ma è quella parte della spesa per il personale che rappresenta il nostro unico vero investimento. Mi sembra che nelle poste di bilancio non ci sia granché.

Poi, lo capisco, c'è anche da immaginare, nelle cose che facciamo oggi, la struttura del Consiglio regionale che vorremmo lasciare, quella che manderemo avanti e che deve interpretare la modernizzazione della nostra istituzione negli anni a venire, che non deriva da una visione proveniente ancora stancamente dal passato, perché, ad esempio, ai tempi in cui era consigliere regionale di prima legislatura l'onorevole Felicetto Contu, quando si votava a scrutinio segreto non volava una mosca, mentre adesso c'è sempre baccano. Certi canoni si sono modificati, il tempo li ha cambiati e noi dobbiamo sapere che è necessario agire su alcune leve per preparare il futuro. Quindi credo che i Questori debbano impegnarsi, insieme agli altri componenti dell'Ufficio di Presidenza, a utilizzare parte del fondo di riserva per individuare l'adeguamento contrattuale al pari degli altri lavoratori regionali, come abbiamo previsto nella finanziaria, che non meritano di più di tutti gli altri lavoratori di questa Regione, compresi quelli del Consiglio.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Pittalis. Ne ha facoltà.

PITTALIS (P.d.L.). Rinuncio.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Voglio dire solo due cose. Intanto mi auguro che si vada verso un percorso di tipo europeo, che è un percorso ben noto agli addetti ai lavori. Il Parlamento europeo funziona in un modo molto semplice: garantisce servizi e non eroga finanziamenti, questo riguarda soprattutto gli stanziamenti per i Gruppi. Se un parlamentare europeo ha necessità di consulenze, se ha necessità di studi, se ha necessità di attivare dei rapporti di collaborazione, se ha necessità di organizzare iniziative, tutto questo viene fatto dal Parlamento europeo dentro un limite di spesa che a ciascuno è consentito sulla base di regole e parametri precisi. Quindi mi auguro che si vada verso questa direzione, perché è bene che i consiglieri regionali facciano i legislatori e non gli amministratori di sé stessi. Noi dobbiamo concentrarci nel fare leggi, buone leggi, che regolano la vita di questa società. Ed è per questo che mi auguro anche, signor Presidente, che il Consiglio regionale sviluppi se stesso in funzione dell'assistenza che deve essere fatta al legislatore, che è al momento assolutamente inadeguata. E meno male che qualcuno di noi, un po' per mestiere e un po' per buona volontà si applica in questa funzione, perché se tutti noi ci lasciassimo andare e chiedessimo solo sostegno è chiaro ed evidente che questo Consiglio regionale produrrebbe poche, pochissime leggi e quasi tutte fatte chissà come.

Voglio infine dire, perché ho avuto la possibilità, l'opportunità, l'onere più che l'onore di svolgere una funzione di tipo contrattuale all'interno del Consiglio regionale, cioè di fare parte della delegazione che si è occupata dei trattamenti economici del personale che, come è noto a tutti noi, sono di interesse oggettivo e sicuramente vanno a premiare professionalità di altissimo livello, ma stanno dentro una dimensione che è purtroppo quella di oggi. E la dimensione di oggi è, io direi, per richiamarlo prima di tutto a noi stessi, una dimensione di ulteriore sacrificio. E' vero che questo Consiglio regionale ha approvato una norma di copertura degli oneri di un contratto di lavoro del personale dell'amministrazione regionale, ma lo ha fatto con riguardo a un contratto di lavoro che, come tutti sapranno, è scaduto alcuni anni fa e non potrà essere minimamente ritoccato nei prossimi tre anni, in ragione e in virtù delle decisioni del Parlamento. E' anche vero che c'è una sperequazione tra coloro che hanno avuto la fortuna - lo possiamo dire - di essere assunti recentemente in Consiglio regionale e quelli che hanno avuto la doppia, tripla, quadrupla fortuna di essere stati assunti qualche decennio fa. A tutto si può porre rimedio, avuto riguardo però al fatto che fuori di questo palazzo c'è una condizione di povertà intollerabile e che quindi noi dobbiamo dare il buon esempio, un esempio che in parte, lo voglio dire, in questi sei anni è stato dato. Non voglio ricordare che cosa è stata la devastante e devastata XII legislatura, quella che aveva inventato l'indennità per malattia, cioè forme di riparazione monetaria per qualche acciacco di salute, non conquistato in miniera! Mi pare fosse la XII legislatura, a guida del presidente Serrenti.

(Interruzioni)

PRESIDENTE. Colleghi, per cortesia lasciamo finire l'onorevole Uras.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). L'onorevole Uras sta dicendo esattamente quello che è avvenuto e che è agli atti. Noi abbiamo fatto un percorso che ha portato al bilancio di previsione, approvato dal Consiglio regionale. E il bilancio di previsione approvato dal Consiglio regionale riguardo all'amministrazione regionale indica trasferimenti superiori a quelli attualmente in corso dell'ordine di 40-45 milioni di euro, cioè pari a oltre un terzo dei trasferimenti che vengono fatti in questo esercizio, il che non è un'imposizione, perché il bilancio regionale lo approviamo noi, nessuno ce lo può imporre, e quando qualche volta è successo che la Giunta regionale ha osato tentare di farlo, anche nella precedente legislatura, è ritornata sui suoi passi.

Per cui il trasferimento - lo voglio dire, perché se no non diamo un messaggio di fiducia al cittadino - di 72 milioni di euro dal bilancio regionale al bilancio del Consiglio per le spese complessive è chiaramente aiutato da un avanzo di amministrazione. E meno male che c'è, perché vuol dire che abbiamo risparmiato e vuol dire, quindi, che abbiamo bisogno di trasferimenti inferiori dal bilancio regionale. E questo trasferimento è inferiore rispetto all'anno precedente di circa 13-14 milioni di euro - mi correggano i tecnici della materia, che sono i Questori -, esattamente l'ammontare necessario per sostenere finanziariamente le procedure di stabilizzazione dei lavoratori precari degli enti locali della Sardegna.

Presidente, c'è sempre chiasso in quell'angolo, forse sarà perché è di destra!

(Interruzione)

Questo lo sto dicendo perché quando noi approviamo questo atto - lo dico anche per voi - e lo diffondiamo se nel contempo non lo spieghiamo finisce per essere sempre la stessa identica rima, la stessa identica poesia: il palazzo che è distante dalla gente, coloro che hanno i privilegi che si disinteressano del popolo, il popolo che deve assolutamente liberarsi di queste sovrastrutture del potere. Ecco perché chiederei ai colleghi Questori di fare una relazione - lo dico per la prossima volta - che dia conto di questo processo di riduzione della spesa e di miglioramento della qualità e dello svolgimento dell'attività del Consiglio con dotazioni finanziarie inferiori, perché sennò non riusciamo più a collegarci con quelli che stanno fuori.

C'è sempre chiasso, non so perché!

PRESIDENTE. Onorevole Cocco, si è iscritto in ritardo. Se i consiglieri Questori non intendono intervenire, il Presidente si sente di dover fare qualche considerazione.

Intanto voglio ringraziare tutti gli intervenuti per il contributo che hanno dato all'Ufficio di Presidenza ai fini di una migliore organizzazione e gestione del Consiglio regionale. I dati che il Presidente ha citato nella conferenza stampa sono gli stessi che sono stati illustrati dal consigliere Questore questa sera e tengo a sottolineare che i tagli che ci sono stati sono stati frutto di un'iniziativa politica del Consiglio, che non si è voluto sottrarre alle proprie responsabilità, facendosi interprete, in un momento particolarmente difficile per l'economia della nostra Isola, di un sentimento comune a tutti i sardi, i quali chiedono alla classe politica maggiore responsabilità e oculatezza nella gestione della spesa pubblica.

In funzione di questo l'Ufficio di Presidenza nell'arco dell'anno si è fortemente impegnato su due fronti, quello del contenimento delle spese e quello della trasparenza degli atti, perché ha voluto soddisfare la legittima aspettativa dei cittadini di essere puntualmente informati su quanto accade all'interno di questo Consiglio regionale. Per cui non abbiamo operato esclusivamente una riduzione dei costi tout court, ma abbiamo voluto improntare la gestione della spesa a oculatezza e responsabilità, evitando tutti gli sperperi, e questo tenendo sempre presente l'esigenza di non arrecare alcun pregiudizio all'efficacia e all'efficienza dell'operatività del Consiglio regionale.

Le carenze relative all'attività di supporto all'attività legislativa dei consiglieri sono ben note. Infatti ci sono notevoli carenze nell'organico del Consiglio regionale, in particolare per quanto riguarda le posizioni dirigenziali, per cui è precisa intenzione dell'Ufficio di Presidenza farsi carico di questo problema e analizzarlo, con l'indizione eventualmente di un concorso, per colmare questa carenza di organico e potenziare il Servizio studi, che è fondamentale per il supporto all'attività legislativa dei consiglieri.

Per quanto riguarda il problema che ha richiamato all'attenzione del Consiglio l'onorevole Gian Valerio Sanna, ricordo che nel nostro bilancio interno sono previsti 200 mila euro per gli istituti di valutazione, incentivazione e valorizzazione della professionalità dei dipendenti del Consiglio. Lei, onorevole Sanna, ha giustamente ricordato che è stata appena aperta una contrattazione e in quella sede terremo conto anche di quanto oggi ha suggerito al Consiglio.

Voglio concludere associandomi al questore Amadu, ma l'ho già fatto in conferenza stampa, nel rivolgere un ringraziamento a tutto il personale per il lodevole e incessante impegno dimostrato soprattutto in coincidenza con le festività natalizie e per il supporto dato all'attività del Consiglio, che ha contribuito non poco ai risultati che abbiamo raggiunto, e questo in un periodo in cui di norma si dedica il tempo alla propria famiglia. Infatti molti dipendenti hanno dovuto rinunciarvi per non venir meno al loro diritto-dovere nei confronti di questa istituzione.

Dichiaro chiusa la discussione generale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del progetto del bilancio di previsione delle spese interne del Consiglio regionale-Esercizio finanziario 2011.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Amadu, Manca, Rassu e Sanna Giacomo hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Cappai - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lombardo - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Petrini - Piras - Pittalis - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 58

votanti 58

maggioranza 30

favorevoli 58

(Il Consiglio approva).

Discussione e approvazione del Conto consuntivo del Consiglio - Esercizio finanziario 2008

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del Conto consuntivo del Consiglio-Esercizio finanziario 2008; relatori i Questori Amadu, Biancareddu e Manca.

Invito i consiglieri Questori a prendere posto nei banchi della Giunta.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il consigliere Amadu, Questore.

AMADU (P.d.L.), Questore. Mi rimetto alla relazione scritta.

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del Conto consuntivo del Consiglio - Esercizio finanziario 2008.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Amadu, Contu Mariano, Diana Giampaolo e Manca hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Cappai - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Petrini - Piras - Pittalis - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 57

votanti 56

astenuti 1

maggioranza 29

favorevoli 56

(Il Consiglio approva).

Discussione e approvazione del Conto consuntivo del Consiglio - Esercizio finanziario 2009

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del Conto consuntivo del Consiglio-Esercizio finanziario 2009; relatori i questori Amadu, Biancareddu e Manca.

Invito i consiglieri Questori a prendere posto nei banchi della Giunta.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il consigliere Amadu, Questore.

AMADU (P.d.L.), Questore. Mi rimetto alla relazione scritta.

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del Conto consuntivo del Consiglio-Esercizio finanziario 2009.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Floris Mario, Manca e Sanna Giacomo hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Fois - Greco - Ladu - Lai - Lombardo - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Petrini - Piras - Pittalis - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 54

votanti 54

maggioranza 28

favorevoli 54

(Il Consiglio approva).

Ringrazio tutti i consiglieri per l'impegno dimostrato in queste settimane.

La Conferenza dei Capigruppo è convocata immediatamente, mentre il Consiglio verrà riconvocato a domicilio.

La seduta è tolta alle ore 18 e 38.


[PS1]Interviene per chiarimenti. Vedi PV

[PS2]Interviene per chiarimenti



Allegati seduta

CLXXIX Seduta

Mercoledì 12 Gennaio 2011

Presidenza della Presidente LOMBARDO

La seduta è aperta alle ore 11 e 31.

MARIANI, Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta antimeridiana del 4 gennaio 2011 (172), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Radhouan Ben Amara, Gian Vittorio Campus, Pietro Cocco, Paolo Luigi Dessì, Mario Diana, Domenico Gallus, Christian Solinas, Ivano Angelo Stochino e Massimo Zedda hanno chiesto congedo per la seduta antimeridiana del 12 gennaio 2011.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Poiché la Commissione bilancio è ancora in corso, sospendo i lavori per trenta minuti. La seduta riprenderà alle ore 12.

(La seduta, sospesa alle ore 11 e 31, viene ripresa alle ore 11 e 32.)

PRESIDENTE. Comunico che il collega Massimo Zedda è rientrato dal congedo.

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge: "Bilancio di previsione per l'anno 2011 e bilancio pluriennale per gli anni 2011-2013". (220/A)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge numero 220/A.

Ieri abbiamo sospeso i lavori dopo la votazione del passaggio all'esame degli articoli.

Passiamo all'esame dell'articolo 1.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 1:

STATO DI PREVISIONE DELL'ENTRATA

Art. 1

1. Sono autorizzati l'accertamento, la riscossione e il versamento delle entrate dovute alla Regione per l'anno 2011, dal 1° gennaio al 31 dicembre, secondo lo stato di previsione dell'entrata annesso alla presente legge.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 1, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 2.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 2:

Art. 2

1. L'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio è autorizzato, ove occorra, a disporre, con propri decreti, l'istituzione nello stato di previsione dell'entrata di nuovi capitoli nell'ambito delle corrispondenti unità previsionali di base istituite o da istituire col medesimo provvedimento.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 2, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 3.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 3:

Art. 3

1. Ai sensi dell'articolo 34, comma 3, della legge regionale 2 agosto 2006, n. 11 (Norme in materia di programmazione, di bilancio e di contabilità della Regione autonoma della Sardegna. Abrogazione delle leggi regionali 7 luglio 1975, n. 27, 5 maggio 1983, n. 11, e 9 giugno 1999, n. 23) il limite alla rinuncia alla riscossione di poste di entrata è fissato nell'importo di euro 15.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 3, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 4.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 4:

Art. 4

1. E' approvato in euro 9.147.892.000 in termini di competenza, dal 1° gennaio al 31 dicembre, il totale della spesa della Regione per l'anno 2011.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 4, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 5.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 5:

STATO DI PREVISIONE DELLA SPESA

Art. 5

1. Sono autorizzati gli impegni, le liquidazioni e i pagamenti delle spese, per l'anno 2011, dal 1° gennaio al 31 dicembre, secondo lo stato di previsione della spesa annesso alla presente legge entro il limite di stanziamento di competenza in conformità a quanto disposto dagli articoli 38, 40 e 41 della legge regionale n. 11 del 2006.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 5, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 6.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 6:

ELENCHI Art. 6

1. Ai sensi dell'articolo 60, comma 12 bis, della legge regionale n. 11 del 2006, il limite dell'importo per il mantenimento del residuo passivo è fissato nella misura di euro 1.000.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 6, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 7.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 7:

Art. 7

1. Per gli effetti di cui all'articolo 19 della legge regionale n. 11 del 2006, sono considerate spese obbligatorie e d'ordine quelle iscritte nell'elenco n. 1 annesso alla presente legge.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 7, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 8.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 8:

Art. 8

1. Per gli effetti di cui all'articolo 20 della legge regionale n. 11 del 2006, sono considerate spese occorrenti per integrare gli stanziamenti relativi alla restituzione di tributi indebitamente percetti e quelli relativi a stipendi, pensioni ed altri assegni fissi, tassativamente autorizzati e regolati per legge e per integrare la dotazione del fondo speciale per la riassegnazione delle somme perente agli effetti amministrativi (UPB S08.01.004 - cap. SC08.0045), quelle iscritte nell'elenco n. 2 annesso alla presente legge.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 8, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 9.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 9:

Art. 9

1. Per gli effetti di cui all'articolo 21 della legge regionale n. 11 del 2006, sono considerate spese occorrenti per la restituzione di somme avute in deposito o per il pagamento di quote di entrata devolute ad enti ed istituti, o di somme comunque riscosse per conto di terzi, quelle iscritte nell'elenco n. 3 annesso alla presente legge.

2. Si prescinde dalla deliberazione della Giunta regionale per la riassegnazione delle somme di cui all'articolo 21, comma 2, della legge regionale n. 11 del 2006, relative a spese derivanti da obblighi di legge o di contratto, per le spese a destinazione vincolata nonché per le somme erroneamente erogate a terzi non beneficiari.

3. L'applicazione della procedura di cui all'articolo 21, comma 2, della legge regionale n. 11 del 2006 è limitata alle somme di importo superiore a euro 500.000, fatti salvi i casi di cui al comma 2.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 9, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 10.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 10:

QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO

Art. 10

1. E' approvato il quadro generale riassuntivo del bilancio della Regione per l'anno finanziario dal 1° gennaio al 31 dicembre 2011.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 10, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 11.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 11:

BILANCIO ANNUALE

Art. 11

1. L'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio è autorizzato a iscrivere, con proprio decreto (previa deliberazione della Giunta regionale, adottata su proposta dell'Assessore medesimo di concerto con gli Assessori competenti, per le assegnazioni a destinazione non vincolata) in appositi capitoli, istituiti o da istituire, nello stato di previsione della spesa nell'ambito delle corrispondenti unità previsionali di base, istituite o da istituire, in corrispondenza con le iscrizioni effettuate in conto dei correlativi capitoli dello stato di previsione dell'entrata, istituiti o da istituire, i fondi assegnati con specifica destinazione dalla Regione, dallo Stato, dall'Unione europea, da altri enti o soggetti pubblici e/o privati, in applicazione di disposizioni di legge.

2. Con il procedimento di cui al comma 1 si provvede alla reiscrizione delle somme di cui all'articolo 60, comma 12, della legge regionale n. 11 del 2006, di cui sia stata accertata l'economia di stanziamento nell'anno 2010 con contestuale minore accertamento della relativa entrata. Con la medesima procedura si provvede alla reiscrizione di somme la cui correlativa entrata risulti riscossa o versata, attingendo alle disponibilità del fondo di cui al capitolo SC08.0001 (UPB S08.01.001).).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 11, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 12.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 12:

Art. 12

1. L'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio è autorizzato, con proprio decreto, ad apportare le variazioni di bilancio, in conto competenza e/o in conto residui, necessarie per l'attuazione delle ordinanze emesse dai commissari governativi operanti nella Regione a seguito delle ordinanze del Presidente del Consiglio dei ministri.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 12, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 13.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 13:

Art. 13

1. Ai fini dell'attuazione dei programmi operativi e delle iniziative comunitarie inseriti nella programmazione comunitaria, nel rispetto delle disposizioni contenute nei rispettivi regolamenti comunitari e dei vincoli imposti dall'Unione europea, l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio è autorizzato ad apportare, con proprio decreto, fermo restando il piano finanziario approvato con decisione della Commissione europea, le necessarie variazioni di bilancio, anche in conto dei residui, o attingendo dal fondo di cui all'articolo 19 della legge regionale n. 11 del 2006 per eventuali reiscrizioni di spesa.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 13, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 14.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 14:

Art. 14

1. Al fine del recepimento dei programmi finanziati con il concorso dell'Unione europea e delle relative modifiche e sulla base delle autorizzazioni emesse dalla stessa Unione europea, l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio è autorizzato a disporre, con proprio decreto, da comunicare entro cinque giorni alla competente Commissione consiliare, le necessarie variazioni di bilancio, attingendo, per il cofinanziamento regionale, al fondo di cui all'articolo 25 delle legge regionale n. 11 del 2006 (UPB S08.01.003 - cap. SC08.0034).).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 14, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 15.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 15:

Art. 15

1. L'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio è autorizzato a disporre, con propri decreti, l'adeguamento degli stanziamenti dei capitoli di spesa relativi alla quota capitale e/o interessi delle rate di ammortamento dei mutui contratti dalla Regione, anche mediante variazioni compensative tra gli stessi, ancorché riferiti a unità previsionali di base differenti.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 15, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 16.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 16:

Art. 16

1. Ai fini dell'applicazione delle disposizioni di cui al decreto del Ministero dell'economia e delle finanze del 5 marzo 2007, n. 11714 (Codificazione, modalità e tempi per l'attuazione del SIOPE per le Regioni - articolo 28, comma 5, L. 27 dicembre 2002, n. 289 e articolo 1, comma 79, L. 30 dicembre 2004, n. 311), l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, con proprio decreto, provvede alle necessarie variazioni di bilancio nel rispetto dello stanziamento autorizzato per unità previsionali di base dalla legge di bilancio e dalle disposizioni di legge.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 16, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 17.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 17:

Art. 17

1. Al fine di soddisfare le obbligazioni scaturenti da sentenze, liti, arbitrati ed altre tipologie di spesa analoghe, l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio provvede, con proprio decreto, mediante l'utilizzo del fondo di cui all'articolo 19 della legge regionale n. 11 del 2006 (UPB S08.01.001 - cap. SC08.0001) ad incrementare i capitoli di spesa relativi, rispettivamente, all'obbligazione principale e agli oneri correlati.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 17, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 18.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 18:

DISPOSIZIONI DIVERSE

Art. 18

1. Al fine dell'attuazione del comma 3 dell'articolo 31 della legge regionale 13 novembre 1998, n. 31 (Disciplina del personale regionale e dell'organizzazione degli uffici della Regione), l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, con proprio decreto, provvede all'iscrizione delle somme derivanti dai compensi corrisposti da terzi ai dirigenti dell'Amministrazione regionale in conto del capitolo SC01.0133 (UPB S01.02.001) con contestuale accertamento in conto del capitolo d'entrata EC372.022 (UPB E372.004).).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 18, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 19.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 19:

Art. 19

1. Al fine dell'attuazione degli articoli 30 e 31 del Contratto collettivo regionale di lavoro per gli anni 2006-2011, il direttore generale dell'Assessorato della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio provvede, sulla base della determinazione, emessa su conforme deliberazione della Giunta regionale, del direttore del servizio competente dell'Assessorato degli affari generali, personale e riforma della Regione, a ripartire lo stanziamento dei fondi unici di cui ai capitoli SC01.0134 e SC01.0135 (UPB S01.02.001) ai vari fondi per la retribuzione di rendimento e di posizione attribuiti a ciascuna direzione generale. Con decreto dell'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, si provvede alle variazioni di bilancio conseguenti all'utilizzo del fondo di cui al capitolo SC01.0139 (UPB S01.02.001).).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 19, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 20.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 20:

Art. 20

1. Ai fini dell'applicazione delle disposizioni contrattuali in materia di fondi di cui agli articoli 30, 31 e 32 del Contratto collettivo regionale di lavoro 2006-2011 l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio è autorizzato, con proprio decreto, su proposta dell'Assessore competente in materia di personale, ad apportare le variazioni di bilancio necessarie per l'utilizzo delle economie di spesa individuate dalle citate disposizioni da destinare ai fondi medesimi.

2. Ai fini dell'applicazione dell'articolo 57, comma 5, del Contratto collettivo regionale di lavoro 2006-2011 del personale con qualifica dirigenziale, e con le stesse modalità indicate al comma 1, sono apportate le variazioni di bilancio necessarie per l'utilizzo delle economie di spesa realizzate in conto delle risorse destinate alla copertura degli oneri assicurativi.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 20, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 21.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 21:

Art. 21

1. L'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, con proprio decreto, provvede al trasferimento delle somme relative a compensi, emolumenti, indennità, altre tipologie retributive, ivi comprese le missioni e lo straordinario, oneri riflessi ed IRAP concernenti il personale, per l'attuazione di interventi, progetti e programmi finanziati dalla Regione, dall'Unione europea, dallo Stato e da altri enti pubblici o privati.

2. Con le stesse procedure di cui al comma 1, si provvede al trasferimento, ai corrispondenti capitoli di bilancio, delle somme anticipate dalla Regione relative alle procedure di attuazione dei programmi operativi regionali e ritenute ammissibili ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 3 ottobre 2008, n. 196 (Regolamento di esecuzione del regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione).

3. Con le stesse procedure di cui al comma 1, si provvede, altresì, al trasferimento dai competenti capitoli di spesa in favore del capitolo SC01.0184 (UPB S01.02.002) delle somme dovute, quale ritenute, per l'assolvimento degli oneri relativi al versamento dell'imposta regionale sulle attività produttive.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 21, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 22.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 22:

Art. 22

1. L'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, con proprio decreto, è autorizzato a iscrivere, con contestuale accertamento, nei capitoli di entrata di cui alle UPB E611.001 e E613.001 le somme relative alle partite di giro sui competenti capitoli di spesa di cui alla UPB S08.02.004.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 22, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 23.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 23:

Art. 23

1. Ai fini dell'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 8, comma 1, della legge regionale 29 maggio 2007, n. 2 (legge finanziaria 2007), l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio è autorizzato a disporre, con propri decreti, su proposta dell'Assessore competente in materia di personale, il trasferimento delle somme iscritte sui capitoli SC01.0128 e SC01.0129 (UPB S02.01.001), al capitolo SC01.1084 (UPB S01.06.001).).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 23, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 24.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 24:

Art. 24

1. I trasferimenti dai fondi di cui all'articolo 24 della legge regionale n. 11 del 2006, relativi alla revisione dei prezzi contrattuali, possono essere disposti a favore dei vari capitoli di spesa compresi nel titolo II, categoria 01, nonché del capitolo di spesa SC05.0061 (UPB S05.01.003).

2. Nel caso in cui i capitoli di provenienza risultino soppressi, i loro corrispondenti sono reistituiti, ai fini di cui al comma 1, con decreto dell'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

3. Si prescinde dalla deliberazione della Giunta regionale per i trasferimenti sino a euro 260.000.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 24, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 25.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 25:

Art. 25

1. L'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, su conforme deliberazione della Giunta regionale adottata su proposta dell'Assessore medesimo, di concerto con gli Assessori rispettivamente interessati, è autorizzato a disporre, con proprio decreto, l'iscrizione ai competenti capitoli di spesa, in corrispondenza con gli accertamenti effettuati in conto dei capitoli d'entrata EC324.003, EC324.004 (UPB E324.001) ed EC362.097 (UPB E362.010) degli importi corrispondenti, o delle minori somme effettivamente occorrenti agli interessi attivi maturati sui conti correnti accesi ai sensi dell'articolo 4, comma 5, della legge regionale 7 gennaio 1975, n. 1 (Norme per la semplificazione delle procedure amministrative e l'acceleramento della spesa), agli interessi attivi maturati sulle somme erogate agli enti locali con vincolo di destinazione specifica ed alle economie realizzate rispetto ai fondi messi a disposizione degli enti stessi, di cui all'articolo 9, comma 3, della legge medesima, al 31 dicembre 2010.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 25, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 26.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 26:

Art. 26

1. L'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, con proprio decreto, è autorizzato ad iscrivere, con contestuale accertamento, in conto del capitolo di entrata EC362.083 (UPB E362.009), le somme derivanti dalla vendita delle riproduzioni della Carta tecnica regionale, in conto del capitolo SC04.2492 (UPB S04.09.006) per essere utilizzate ai fini dell'aggiornamento della Carta medesima e della produzione di materiale cartografico.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 26, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 27.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 27:

Art. 27

1. Ai sensi del comma 3 dell'articolo 35 della legge regionale 11 ottobre 1985, n. 23 (Norme in materia di controllo dell'attività urbanistico-edilizia, di risanamento urbanistico e di sanatoria di insediamenti ed opere abusive, di snellimento ed accelerazione delle procedure espropriative), l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio è autorizzato a disporre, con propri decreti, in corrispondenza degli accertamenti effettuati in conto del capitolo di entrata EC362.082 (UPB E362.009) l'iscrizione ai capitoli di spesa SC04.2446, SC04.2447 (UPB S04.09.003) e SC04.2775 (UPB S04.10.006) delle somme relative ai rimborsi delle anticipazioni concesse a favore dei comuni per la redazione e l'attuazione dei piani di risanamento urbanistico.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 27, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 28.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 28:

Art. 28

1. Ai fini dell'applicazione del decreto ministeriale 3 settembre 1998, n. 370 (Regolamento recante norme concernenti le modalità di prestazione della garanzia finanziaria per il trasporto transfrontaliero di rifiuti), l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio è autorizzato a disporre, con propri decreti, l'iscrizione al capitolo di spesa SC04.1134 (UPB S04.05.001), delle somme relative alla riscossione delle spese amministrative per le procedure di notifica e di sorveglianza delle spedizioni transfrontaliere, con contestuali accertamenti effettuati in conto del capitolo di entrata EC349.004 (UPB E349.001).).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 28, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 29.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 29:

Art. 29

1. All'utilizzo degli stanziamenti iscritti in conto dei capitoli SC04.1133 (UPB S04.05.001) e SC04.1155 (UPB S04.05.002) si provvede previo accertamento delle correlative entrate in conto dei capitoli EC116.013 ed EC116.005 (UPB E116.002).

2. All'utilizzo degli stanziamenti iscritti in conto dei capitoli di spesa SC04.1370 (UPB S04.06.005) e SC04.2445 (UPB S04.09.003) si provvede previo accertamento in conto del capitolo d'entrata EC350.034 (UPB E350.002).

3. Per le finalità previste dall'articolo 167, comma 6, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137), e successive modificazioni, l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio è autorizzato a disporre, con proprio decreto, l'ulteriore iscrizione in conto dei capitoli di spesa SC04.1370 (UPB S04.06.005) e SC04.2445 (UPB S04.09.003), in capo ai rispettivi centri di responsabilità, delle somme provenienti dalle sanzioni erogate a' termini dell'articolo 167, comma 5, del decreto legislativo n. 42 del 2004, con contestuale accertamento in conto del capitolo d'entrata EC350.034 (UPB E350.002).).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 29, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 30.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 30:

Art. 30

1. L'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, con proprio decreto, è autorizzato a disporre l'iscrizione al capitolo di spesa SC06.1145 (UPB S06.04.015) delle somme relative alla riscossione delle spese di partecipazione alle fiere agro-alimentari con contestuale accertamento in conto del capitolo di entrata EC362.031 (UPB E362.001).

2. Le somme iscritte in conto del capitolo SC06.1145 (UPB S06.04.015) possono essere utilizzate anche ai fini di eventuali restituzioni di versamenti per la mancata partecipazione alle fiere.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 30, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 31.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 31:

Art. 31

1. Gli stanziamenti iscritti in conto del capitolo SC08.0004 (UPB S08.01.001) possono essere utilizzati, oltre che per i compensi da corrispondere alle imprese esecutrici di opere immobiliari a diretto carico della Regione, per i maggiori oneri dovuti dagli enti delegati dall'Assessorato dei lavori pubblici per l'attuazione degli interventi nelle zone interne previsti dalla delibera del CIPE del 3 agosto 1998, relativi all'azione organica 6.3 -Interventi nelle zone interne.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 31, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 32.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 32:

Art. 32

1. L'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio, su conforme deliberazione della Giunta regionale, adottata su proposta dell'Assessore medesimo di concerto con l'Assessore dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, è autorizzato a disporre, con propri decreti, il trasferimento delle somme iscritte al fondo da ripartire di cui al capitolo SC05.0001 (UPB S05.01.001), ai vari capitoli, istituiti o da istituire, nell'ambito delle corrispondenti unità previsionali di base, istituite o da istituire, per l'applicazione della legge 23 dicembre 1978, n. 833 (Istituzione del servizio sanitario nazionale), e successive modifiche ed integrazioni.

2. Con la stessa procedura è autorizzato il ripristino delle disponibilità occorrenti nel fondo da ripartire di cui al precitato capitolo SC05.0001 (UPB S05.01.001), mediante riduzione degli stanziamenti dei vari capitoli di spesa alimentati dal fondo stesso.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 32, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 33.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 33:

BILANCIO PLURIENNALE

Art. 33

1. E' approvato il bilancio pluriennale della Regione per il triennio 2011-2012-2013 nel testo allegato alla presente legge.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 33, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 34.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 34:

QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO BILANCIO PLURIENNALE

Art. 34

1. E' approvato il quadro generale riassuntivo del bilancio pluriennale della Regione per il triennio 2011-2012-2013.).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare sull'articolo 34, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 35.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 35:

ENTRATA IN VIGORE

Art. 35

1. La presente legge entra in vigore il 1° gennaio 2011.).

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.). Propongo di sostituire il termine "entra in vigore il 1° gennaio 2011" con "entra in vigore alla data di pubblicazione sul BURAS".

PRESIDENTE. Se non ci sono opposizioni, l'emendamento orale è accolto.

Metto in votazione l'articolo 35. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dello Stato di previsione dell'entrata anni 2011 e 2012 del bilancio pluriennale.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Allo Stato di previsione dell'entrata anni 2011 e 2012 del bilancio pluriennale sono stati presentati due emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo degli emendamenti:

Emendamento modificativo Giunta regionale.

Entrata

ENTRATA

in aumento

UPB E231.008

Assegnazioni per la realizzazione di interventi nel settore agricolo e zootecnico

2011 euro 8.700.000

2012 euro 8.700.000

2013 euro 8.700.000

SPESA

in diminuzione

UPB S08.01.002

Fondo per nuovi oneri legislativi di parte corrente

2011 euro 42.750.000

2012 euro 25.000.000

2013 euro 2.000.000

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 4 della tabella A allegata alla legge finanziaria 2011

UPB S08.01.004

Somme per le quali sussiste l'obbligo a pagare

2011 euro ---

2012 euro 800.000

2013 euro 6.800.000

In aumento

STRATEGIA 01

UPB S01.03.001

Cooperazione con i paesi in via di sviluppo e collaborazione internazionale

2011 euro 6.000.000

2012 euro ---

2013 euro ---

STRATEGIA 04

UPB S04.02.003

Contributi per la gestione della risorsa idrica nel settore agricolo

AS 2011 euro 2.500.000

AS 2012 euro 2.500.000

AS 2013 euro 2.500.000

STRATEGIA 05

UPB S05.02.003

Profilassi e lotta contro le malattie infettive nel settore zootecnico

2011 euro 850.000

2012 euro ---

2013 euro

STRATEGIA 06

UPB S06.04.001

Finanziamenti alle Agenzie operanti nel settore agricolo - Parte corrente

2011 euro 300.000

2012 euro 300.000

2013 euro 300.000

UPB S06.04.003

Attività di supporto e statistica agricola

AS 2011 euro 200.000

AS 2012 euro 200.000

AS 2013 euro 200.000

UPB S06.04.005

Concorsi negli interessi su mutui contratti nel settore agricolo

FR 2011 euro 2.000.000

FR 2012 euro 2.000.000

AS 2013 euro 2.000.000

UPB S06.04.008

Incentìvi per il potenziamento della produzione zootecnica - spese correnti

FR 2011 euro 10.600.000

AS 2011 euro 4.000.000

FR 2012 euro 10.000.000

AS 2012 ¶euro 4.000.000

UPB S06.04.009

Incentivi per i potenziamento della produzione zootecnica - Investimenti

2011 euro 10.000.000

2012 euro ---

2013 euro ---

UPB S06.04.011

Finanziamenti per interventi strutturali nel settore agro-zootecnico

FR 2011 euro 2.000.000

AS 2011 euro 2.000.000

FR 2012 euro 2.000.000

AS 2012 euro 2.000.000

FR 2013 euro 2.000.000

AS 2013 euro 2.000.000

UPB S06.04.013

Finanziamenti per interventi strutturali nel settore agro-zootecnico

2011 euro 10.500.000

2012 euro 10.500.000

FR 2013 euro 5.500.000

AS 2013 euro 2.500.000

UPB S06.04.015

Tutela, valorizzazione e marketing dei prodotti agricoli - Spese correnti

2011 euro 500.000

2012 euro 1.000.000

2013 euro 1.000.000

(18).

Emendamento modificativo Giunta regionale.

Entrata

ENTRATA

in diminuzione

UPB E421 010

Contributi statali per agevolazioni a favore del sistema produttivo

AS 2011 euro 20.000.000

in aumento

UPB E421.010 Contributi statali per agevolazioni a favore del sistema produttivo

AS 2012 euro 6.619.000

AS 2013 euro 6.619.000

SPESA

STRATEGIA 06

in diminuzione

UPB S06.02.004

Incentivazioni alle attività artigiane

AS 2011 euro 20.000.000

in aumento

UPB S06.02.004

Incentivazioni alle attività artigiane

AS 2012 euro 6:619.000

AS 2013 euro 6.619.000

(17).).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Sugli emendamenti numero 18 e 17 il parere è favorevole.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. La Giunta esprime parere conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Procediamo alla votazione dell'emendamento numero 18.

Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 18.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Manca, Salis e Sanna Gian Valerio hanno votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Biancareddu - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Caria - Cocco Daniele - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Artizzu - Sanna Matteo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 62

votanti 59

astenuti 3

maggioranza 30

favorevoli 36

contrari 23

(Il Consiglio approva).

Do il bentornato da parte di tutto il Consiglio all'onorevole Salis.

Metto in votazione l'emendamento numero 17. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione lo Stato di previsione dell'entrata anni 2011 e 2012. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dello Stato di previsione dell'entrata anno 2013.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, metto in votazione lo Stato di previsione dell'entrata anno 2013.

STERI (U.D.C.). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dello Stato di previsione dell'entrata anno 2013.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Dedoni e Planetta hanno votato a favore e che il consigliere Capelli si è astenuto.

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Caria - Cocco Daniele - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Artizzu - Capelli - Sanna Matteo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 66

votanti 62

astenuti 4

maggioranza 32

favorevoli 40

contrari 22

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'esame dello Stato di previsione della spesa anni 2011 e 2012.

(Segue lettura)

Passiamo all'esame della Strategia 1.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Alla Strategia 1 sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo degli emendamenti:

Emendamento modificativo Giunta regionale.

Strategia 01

STRATEGIA 01

in aumento

UPB S01.02.005

Acquisizione di beni e servizi

2011 euro 1.100.000

UPB S01.02.006

Spese di funzionamento - Parte corrente

2011 euro 85.000

UPB S01.03.009

Altre spese istituzionali

2011 euro 15.000

UPB S01.04.004

Relazioni con il pubblico e comunicazione interna

2011 euro 100.000

STRATEGIA 02

In diminuzione

UPB S02.04.012

Sistema informativo nella pubblica amministrazione - Spese correnti

2011 euro 500.000

UPB S02.04.013

Sviluppi di sistemi informativi relativi alla Società dell'informazione (POR e APQ) e ad altri - Investimenti

2011 euro 800.000

(21)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.01.003

Spese di rappresentanza

2011 euro 50.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0030

in aumento

UPB S08.01.002 FNOL - parte corrente

2011 euro 50.000

(26)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.02.005

Acquisizione di beni e servizi

2011 euro 2.000.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0275

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 2.000.000

(41)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S0 1.02.005

Acquisizione di beni e servizi

2011 euro 300.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0281

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 300.000

(42)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.02.006

Spese di funzionamento - Parte corrente

2011 euro 200.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0303

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 200.000

(32)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.02.006

Spese di funzionamento - Parte corrente

2011 euro 1.000.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0314

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 1.000.000

(39)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S0 1.03.001

Cooperazione con i paesi in via di sviluppo e collaborazione internazionale

2011 euro 200.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0418

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 200.000

(31)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S0 103.002

Promozione e pubblicità istituzionale

2011 euro 2.500.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0446

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 2.500.000

(33)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.03.002

Promozione e pubblicità istituzionale

2011 euro 400.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0448

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 400.000

(34)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.03.002

Promozione e pubblicità istituzionale

2011 euro 1.500.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0449

in aumento

UPB S08.O1.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 1.500.000

(35)

EMENDAMENTO modificativo CAPELLI - SANNA Matteo - ARTIZZU.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.03.002

Promozione e pubblicità istituzionale

2011 euro 1.350.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0450

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 1.350.000

(36)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.03.003

Funzionamento organismi d'interesse regionale

2011 euro 200.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0466

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 200.000

(28)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in aumento

UPB S01.03.003

Funzionamento organismi d'interesse regionale

2011 euro 5.000

Per incrementare il capitolo SC01.0474

COPERTURA FINANZIARIA

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 5.000

(29)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.03.009

Altre spese istituzionali

2011 euro 1.000.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0607

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 1.000.000

(43)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.04.001

Studi, ricerche, collaborazioni e simili

2011 euro 400.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0708

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 400.000

(27)

EMENDAMENTO modificativo GIUNTA REGIONALE.

Strategia 01

STRATEGIA 01

in aumento

UPB S01.04.002

Monitoraggio, controllo e assistenza della spesa regionale e delle finanze regionali

2011 euro 400.000

2012 euro 400.000

2013 euro 400.000

STRATEGIA 08

in diminuzione

UPB S08.01.004

Somme per le quali sussiste l'obbligo a pagare

2011 euro 400.000

2012 euro 400.000

2013 euro 400.000

(20)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.04.002

Promozione e pubblicità istituzionale

2011 euro 1.500.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0766

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 1.500.000

(30)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.04.004

Relazioni con il pubblico e comunicazione interna

2011 euro 150.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0802

in aumento

UPB S08.0 1.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 150.000

(37)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.04.004

Relazioni con il pubblico e comunicazione interna

2011 euro 900.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0802

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 900.000

(40)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 01

in diminuzione

UPB S01.04.004

Relazioni con il pubblico e comunicazione interna

2011 euro 300.000

Mediante riduzione del capitolo SC01.0805

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 300.000

(38).).

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Capelli. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, a questa Strategia io ho proposto tutta una serie di emendamenti che presi singolarmente possono voler dire poco, ma che insieme costruiscono un progetto. Vorrei spiegare l'intento degli emendamenti da me presentati, dal numero 26 e successivi. Per esempio, con l'emendamento numero 26, che può sembrare insignificante perché prevede una semplice riduzione di 50 mila euro delle spese di rappresentanza per manifestazioni o celebrazioni pubbliche di interesse collettivo, io propongo, così come con tutti gli altri emendamenti, una riduzione di spesa. Seguendo le indicazioni della Giunta sul momento contingente si cerca, quindi, di ridurre la spesa dell'organizzazione politica.

Perché propongo una riduzione di 50 mila euro con questo emendamento? Perché, successivamente, come vedrete, in questo bilancio si arriva a fare un lavoro certosino e a togliere 5 mila euro dalle spese di funzionamento della Consulta regionale della disabilità. Si arriva a questo per costruire fondi che serviranno per finanziare le pubblicità istituzionali, le spese di rappresentanza e quant'altro, di cui credo che, in questo momento, possiamo fare sicuramente a meno, perché parliamo di milioni di euro a disposizione insindacabile della Presidenza della Giunta.

Perciò, tutti questi emendamenti, letti insieme, dicono semplicemente che c'è da risparmiare, che ci sono da fare leggi di settore, che bisogna realizzare interventi sul welfare, interventi significativi verso quelle persone di cui tanto andiamo dicendo, che hanno necessità di aiuto e appunto di interventi. Togliamo fondi dagli investimenti sul commercio, togliamo fondi dagli investimenti generali e non togliamo fondi dai capitoli per spese frivole! Tra l'altro vedrete o chi avrà voglia di seguire i lavori sul bilancio vedrà che molti di questi capitoli hanno una capienza di residui significativa. La mia proposta è quella di abbattere questa disponibilità finanziaria in capitoli per spese frivole, e sto parlando di milioni di euro. Questo è il significato dei diciannove emendamenti che ho presentato a questa Strategia e che mettono insieme circa 15 milioni di euro nel FNOL, a disposizione del Consiglio e della Giunta per interventi più significativi di tipo legislativo e non di spesa corrente per inutili manifestazioni che molto spesso vengono finanziate con intenti diversi da quello di produrre reddito a vantaggio dei cittadini.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Presidente, vorrei chiedere ai colleghi di fare attenzione, perché l'ultimo giorno della finanziaria è come l'ultimo giorno del campeggio: si sa che si devono smontare le tende, ma il pensiero è già al luogo in cui si deve rientrare. Non è così, in questo documento c'è molto da capire, c'è molto da ragionare e ci sono anche molte responsabilità da esercitare, a iniziare dal primo emendamento, il numero 21, in cui, per esempio, la Giunta dice: "Togliamo fondi dai sistemi informativi in generale, cioè quelli che interfacciano la pubblica amministrazione con i cittadini e che quindi implementano i servizi, e aumentiamo invece una serie di somme che sono tutte di carattere autoreferenziale dell'apparato". Acquisizione di beni e servizi: sapete che cosa sono? Sono mobili e attrezzature varie e non capisco perché questo capitolo debba aumentare di 1 milione e 100 mila euro. Sono poi previste spese di funzionamento, altre spese istituzionali, spese per le relazioni con il pubblico e comunicazione interna, e già questo è un fatto sintomatico. Si fa una previsione e poi se ne ricava una certa disponibilità, vale a dire che c'è un'opzione di fondo che sposta le risorse dalla parte dei cittadini verso l'apparato.

La cosa contraria avviene per quanto riguarda gli emendamenti di cui ha parlato poco fa il collega Capelli, che si propone un lavoro, a dire il vero, esemplare, che dovremmo in qualche modo considerare, perché poi ci accorgeremo di che cosa succede più avanti nelle diverse Strategie. Noi abbiamo un fondo, il fondo per nuovi oneri legislativi, che misura e misurerà nel 2011 la nostra capacità e la nostra legittimazione a legiferare nell'interesse del popolo sardo. Ridurre ai minimi termini il fondo nuovi oneri legislativi significa fare la fine che ha fatto in molti periodi dell'anno, negli esercizi passati, il Parlamento nazionale, quando ha dovuto chiudere perché non aveva nulla su cui legiferare, dal momento che il barile era stato raschiato fino al fondo e il Governo ha posto il Parlamento, o il Parlamento ha posto se stesso, se lo riferiamo alle leggi di bilancio, nella condizione di non poter più operare. Quindi la possibilità di togliere dei fondi da partite che possono essere superate e riviste in altri momenti per dare luogo al rimpinguamento del FNOL significa garantire la nostra operatività, la nostra legittimazione, perché, badate, la nostra legittimazione deriva dal popolo sovrano e non può essere limitata da una disposizione economica che ci impedisce di esseri utili. Quindi dobbiamo avere un fondo che ci consenta di avere piena libertà, anche quella di affrontare condizioni impreviste, di cui oggi non abbiamo contezza.

Su questo si discuterà più avanti, al di là dell'esercizio - che noi condividiamo - che ci ha proposto il collega Capelli e che dovrebbe rappresentare l'effettiva attività del Consiglio in materia di analisi di bilancio. Vedremo nelle scelte future che cosa rimarrà nella nostra disponibilità di decidere e quali altre conseguenze si apriranno nello scenario della gestione del prossimo anno finanziario. Saremo non solo impossibilitati a soccorrere eventualmente determinati settori, ma saremo anche coinvolti in una partita impari che vede sempre qualche categoria e qualche settore penalizzati. Lo dico all'amico e assessore Rassu, che probabilmente non ha contezza della sorpresina che gli riserva il bilancio alla fine e che dovrebbe interessare tutti noi perché gli enti locali ci chiederanno per quale ragione il fondo unico è rimasto fermo, non è stato adeguato a quello che la legge prevede e le unioni dei comuni vanno a farsi benedire. E poi vedremo in una prossima Strategia che alla fine i comuni pagano, per una quota pari a 53 milioni di euro, il debito della sanità. Sorpresa delle sorprese, perché mentre la sanità crea il debito - lo può ricreare e nessuno glielo impedisce - quei tagli ricadranno direttamente e in maniera irreversibile sulle spalle degli enti locali. Poi ne discuteremo nello specifico, però non pensate che sia una passeggiata fare il bilancio. Nel bilancio si possono commettere errori così macroscopici da rendere impossibile qualsiasi giustificazione, se non esercitiamo attenzione, responsabilità e anche un po' di fantasia quando si tratta di trovare soluzioni alle quali siamo chiamati tutti a concorrere. Per cui sarebbe bene cominciare da questo esercizio, quello cioè di rimettere i soldi nel FNOL, e imparare a dare a noi stessi un po' di prospettiva per il futuro. Vi chiedo su questo pazienza e attenzione, perché non sarà un aspetto di secondo piano.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Il parere è favorevole sugli emendamenti numero 21, 29 e 20; è contrario sugli emendamenti numero 26, 41, 42, 32, 39, 31, 33, 34, 35, 36, 28, 43, 27, 30, 37, 40 e 38. L'emendamento numero 50 è inammissibile perché ha necessità di una norma.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 50 è presentato alla Strategia 2.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza.Sono andato oltre, chiedo scusa.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere della Giunta è conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 21.

Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (I.d.V.). Prendo la parola per chiedere il voto segreto sugli emendamenti numero 41, 39, 33, 35, 36 e 27.

PRESIDENTE. L'onorevole Cocco ha avanzato la richiesta per conto del Gruppo dell'Italia dei Valori, perché il voto segreto può essere chiesto solo da un Capogruppo o da un quarto dei consiglieri.

Metto in votazione l'emendamento numero 21. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 26. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 41.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 67

votanti 66

astenuti 1

maggioranza 34

favorevoli 29

contrari 37

(Il Consiglio non approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Caria - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si è astenuta la Presidente Lombardo.)

Metto in votazione l'emendamento numero 42. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Passiamo all'emendamento numero 32.

Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Per quanto riguarda questo emendamento vorrei segnalare una cosa, sempre per richiamare un po' di coerenza e non avendo paura delle ripercussioni: noi aumentiamo di 200 mila euro per il 2011 il fondo del 2010 (già assestato per un importo di 400 mila euro e che ha anche un residuo di 158 mila euro) per la fornitura di servizi delle agenzie di stampa. Qualche collega questa la chiamerebbe marchetta, totale marchetta! E siccome non abbiamo risorse nel bilancio della Regione regaliamo altri 200 mila euro per i "servizi" di stampa. Questo per avere coscienza di cosa stiamo votando.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 32. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 39.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 67

Votanti 65

Astenuti 2

Maggioranza 33

Favorevoli 32

Contrari 33

(Il Consiglio non approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Caria - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Mulas.)

Metto in votazione l'emendamento numero 31. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 33.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 67

votanti 66

astenuti 1

maggioranza 34

favorevoli 34

contrari 31

(Il Consiglio approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Caria - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si è astenuta la Presidente Lombardo.)

Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Presidente, chiedo una sospensione di cinque minuti, restando in aula.

PRESIDENTE. I lavori sono sospesi per cinque minuti, riprenderanno alle ore 13 e 15.

(La seduta, sospesa alle ore 13 e 09, viene ripresa alle ore 13 e 13.)

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento numero 34.

Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Presidente, chiedo la votazione nominale sull'emendamento numero 34 e su tutti i rimanenti emendamenti, al netto di quelli su cui ha richiesto il voto segreto l'onorevole Daniele Cocco.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 34.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Manca e Sechi hanno votato a favore e che i consiglieri Mulas e Sanna Paolo hanno votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Artizzu - Barracciu - Bruno - Capelli - Caria - Cocco Daniele - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Antonio - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.

Si è astenuta: la Presidente lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 64

votanti 63

astenuti 1

maggioranza 32

favorevoli 24

contrari 39

(Il Consiglio non approva).

Sull'emendamento numero 35 era stato chiesto il voto segreto.

Ha domandato di parlare il consigliere Vargiu. Ne ha facoltà.

VARGIU (Riformatori Sardi). Presidente, vorrei chiedere un chiarimento regolamentare. Gli emendamenti che stiamo votando sono praticamente identici, in quanto si differenziano soltanto per l'importo indicato. Esisteva una norma regolamentare...

PRESIDENTE. Cambia anche la UPB, onorevole Vargiu, ho già verificato.

VARGIU (Riformatori Sardi). Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (I.d.V.). Ritiro la richiesta di voto segreto sull'emendamento numero 35.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Io ritirerei l'emendamento numero 35, perché riguarda una pubblicità istituzionale che ha come destinatarie finali le imprese. Queste risorse sono cioè destinate alle imprese per la pubblicità istituzionale in varie manifestazioni. Credo che sia opportuno tenere il fondo, tant'è che ha solo 68 mila euro di residui sullo stanziamento di 3 milioni di euro del 2010, che viene diminuito di 1 milione per il 2011. Perciò ritengo opportuno ritirare questo emendamento.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 36.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 65

votanti 64

astenuti 1

maggioranza 33

favorevoli 27

contrari 36

(Il Consiglio non approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Caria - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si è astenuta la Presidente Lombardo.)

Passiamo all'emendamento numero 28.

Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, vorrei richiamare l'attenzione di chi sta suggerendo "rosso" o "verde".

Il Consiglio regionale dell'economia e del lavoro fino a oggi non ha avuto alcuna dotazione finanziaria, eppure ha sempre lavorato. Quest'anno, così come è accaduto per Zuri, abbiamo trovato il modo di finanziare questo ente con gettoni di presenza e infatti inseriamo una novità: 200 mila euro per il 2011 per i gettoni di presenza del CREL!

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 28.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Uras ha votato a favore e che il consigliere Cappai ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Artizzu - Barracciu - Bruno - Capelli - Caria - Cocco Daniele - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Contu Mariano - Randazzo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 67

votanti 64

astenuti 3

maggioranza 33

favorevoli 26

contrari 38

(Il Consiglio non approva).

Passiamo all'emendamento numero 29.

Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Anche su questo emendamento c'è il parere negativo della Commissione...

PRESIDENTE. No, il parere della Commissione è favorevole.

CAPELLI (Gruppo Misto). Ma l'avete cambiato in corso d'opera!

(Interruzione)

Io non mi sono confuso, perché ero in Commissione. Il parere era contrario, comunque mi fa piacere che adesso sia favorevole. Va benissimo.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 29.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Cappai - Caria - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Ladu - Lai - Locci - Lombardo - Lotto - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 67

votanti 67

maggioranza 34

favorevoli 67

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'emendamento numero 43.

Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Intervengo solo per correggere un errore: in diminuzione deve intendersi il capitolo SC01.0609. Queste sono altre spese istituzionali e riguardano una convenzione che la Regione ha stipulato con il Ministero delle finanze, facoltativa tra l'altro, per i costi sostenuti per l'affidamento delle attività di cui all'articolo 24, eccetera, cioè delle entrate. E' una convenzione con il Ministero delle finanze non obbligatoria, tant'è che molte Regioni non l'hanno sottoscritta ed è una convenzione onerosa, a carico della Regione per giunta, che noi paghiamo 1 milione di euro. La ritengo una spesa superflua e di pura cortesia nei confronti del Governo, che ci deve ben più di 1 milione di euro!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Le vorrei chiedere, Presidente, se è possibile dare al nostro lavoro, soprattutto nel corso delle votazioni, un aspetto più simile alle istituzioni e meno alle piazze napoletane, dove si urla: "verde, verde", "rosso, rosso", "vendo pesce" o "vendo altro"!

No, caro collega, se stai in aula segui i lavori e sai come devi votare, anziché urlare!

(Interruzione del consigliere Sanjust)

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Non mi interessa, non mi interessa!

PRESIDENTE. Onorevole Sanjust!

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Io credo che sia una questione di stile.

(Interruzione del consigliere Sanjust)

PRESIDENTE. Onorevole Sanjust!

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Perché non prende la parola, Sanjust, per illuminarci della sua scienza ogni tanto!

SANJUST (P.d.L.). Adesso lo farò, sto cercando di nutrirmi della scienza sua!

PRESIDENTE. Mi scusi, onorevole Sanna. Onorevole Sanjust, se vuole esprimere la sua opinione può prendere la parola dopo che l'onorevole Sanna avrà terminato il suo intervento.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). E l'onorevole Sanna starà in religioso silenzio, come è suo dovere.

Vorrei dire qualcosa sull'emendamento numero 43: bisogna riconoscere che 1 milione di euro nel bilancio regionale è molto più utile per sostenere delle attività piuttosto che per foraggiare lo Stato, che a sua volta ci sottrae risorse con il Patto di stabilità e con la riduzione dei trasferimenti agli enti locali. Lo Stato ci toglie risorse e noi gli regaliamo 1 milione di euro! Non solo, glielo regaliamo per un'attività che è già finanziata. Cioè noi abbiamo già in bilancio 400 mila euro per monitorare e assistere le fasi di gestione del bilancio e delle parti contabili, che non so poi dove vadano a finire, ma sono comunque finanziate. L'ho potuto constatare: ci sono 400 mila euro per i processi di assistenza tecnica alle partite finanziarie. Ma quanto dobbiamo spendere per gestire un bilancio di cui non disponiamo per nulla? Ma vi sembra corretto? Questo è il punto! Altro che urlare: "Votiamo tutti così", come delle capre! Ognuno di noi è chiamato a esercitare la responsabilità individualmente, con coscienza, e deve sapere che cosa sta facendo. Non è un problema di lobby, per cui ci chiudiamo a riccio. Credo che dentro la maggioranza, come in ogni maggioranza e opposizione, ci sia gente che ha una coscienza individuale prima che collettiva e andrebbero fatte queste verifiche piuttosto che votare per spirito di corporazione.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 43.

(Segue la votazione)

Prendo atto che la consigliera Zuncheddu ha votato a favore e che i consiglieri Pitea e Sanna Giacomo hanno votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Artizzu - Barracciu - Bruno - Capelli - Caria - Cocco Daniele - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Cappai - Cherchi - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 66

votanti 65

astenuti 1

maggioranza 33

favorevoli 27

contrari 38

(Il Consiglio non approva).

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 27.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 66

Votanti 65

Astenuti 1

Maggioranza 33

Favorevoli 32

Contrari 32

(Il Consiglio non approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Cappai - Caria - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si è astenuta la Presidente Lombardo.)

Passiamo all'emendamento numero 20.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Questo è l'emendamento di cui parlavo prima: 400 mila euro per il monitoraggio, il controllo e l'assistenza tecnica della spesa regionale. Abbiamo un centro di programmazione, un Assessorato e tuttavia abbiamo necessità di 400 mila euro di spese aggiuntive, che non si capisce dove vadano a finire. Ma noi non possiamo accettare un fatto, che ho già rilevato in Commissione. Presidente, mi rivolgo a lei perché credo che sia un diritto di tutto il Consiglio. Nella proposta di bilancio ci viene presentata una formulazione in cui sono indicate le cosiddette somme per le quali sussiste l'obbligo a pagare e per le quali normalmente si attribuisce la buona fede, supponendo che siano state accertate e riscontrate, per cui si fa salvo il relativo accantonamento. Ma se poi si manifesta il fenomeno per cui rinvengono delle somme per le quali esisteva l'obbligo dichiarato a pagare, evidentemente tale obbligo non sussiste. Vorrei pertanto che ci venisse presentato un riepilogo giustificativo di questi importi. Questo modo di operare diventa un sistema attraverso il quale allocare risorse che possono essere poi utilizzate senza che il Consiglio abbia deliberato sulle stesse con cognizione, e incide quindi sul principio di veridicità del bilancio.

Siccome queste cose le conosciamo, sappiamo che possono anche accadere, se nella presentazione del bilancio stimiamo un dato importo sul quale sussiste l'obbligo a pagare è necessario che quest'obbligo sia non dico dettagliato all'ennesima potenza, ma adeguatamente documentato, affinché questo generi una maggiore autenticità di ciò che stiamo deliberando.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Vorrei precisare, a conforto della conoscenza di tutti, che si tratta di una somma necessaria per garantire l'assistenza tecnica agli accordi di programma quadro (che necessitano di questo apporto esterno) e che ci consente di gestire programmi molto importanti. Non si tratta, quindi, di ulteriori spese di altra natura,.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 20.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Bruno e Mariani hanno votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cucca - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Sechi - Steri - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Caria - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Solinas Antonio - Uras - Zedda Massimo.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Artizzu - Capelli - Rodin - Sanna Matteo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 68

votanti 63

astenuti 5

maggioranza 32

favorevoli 45

contrari 18

(Il Consiglio approva).

Passiamo all'emendamento numero 30.

Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Com'era il parere della Giunta sull'emendamento numero 30?

PRESIDENTE. Contrario.

CAPELLI (Gruppo Misto). Contrario, perciò noi abbiamo soppresso l'Osservatorio economico, ma teniamo nel capitolo 1 milione e mezzo di euro! Sì, l'emendamento numero 30 riguarda spese per il funzionamento dell'Agenzia governativa regionale "Osservatorio economico".

PRESIDENTE. Stiamo verificando, onorevole Capelli.

CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, ho verificato prima di scrivere l'emendamento. E' il capitolo SC01.0766, spese per il funzionamento dell'Agenzia governativa regionale "Osservatorio economico". L'Abbiamo abrogato, però teniamo 1 milione e mezzo di euro nell'apposito capitolo, che rientra nelle spese del personale. Comunque questo è.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Confermo che si tratta delle spese per l'Osservatorio economico. La soppressione dell'Osservatorio economico comporta la traslazione delle funzioni all'amministrazione regionale. Quelle risorse quindi serviranno all'amministrazione regionale per svolgere le stesse funzioni, che si faranno sulla base delle emendamento approvato, con decreti dell'Assessore competente, che sono io.

PRESIDENTE. Scusate, nell'emendamento che è stato approvato questo passaggio è stato specificato: "Ai fini dell'applicazione del presente comma l'Assessore competente in materia di bilancio provvede alle conseguenti variazioni di bilancio", per cui la rettifica verrà fatta in sede di allegato tecnico.

L'emendamento è stato ritirato.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 37.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Espa ha votato a favore e che il consigliere Planetta ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Artizzu - Barracciu - Bruno - Capelli - Caria - Cocco Daniele - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Contu Mariano - Mulas.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 67

votanti 64

astenuti 3

maggioranza 33

favorevoli 27

contrari 37

(Il Consiglio non approva).

Passiamo all'emendamento numero 40.

Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (I.d.V.). Chiedo il voto segreto.

(Interruzioni)

PRESIDENTE. La richiesta di voto segreto precede la richiesta di votazione nominale. Soltanto una precedente dichiarazione di voto può inficiare la richiesta di voto segreto.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione segreta con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 40.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 67

votanti 66

astenuti 1

maggioranza 34

favorevoli 30

contrari 36

(Il Consiglio non approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu - Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Cappai - Caria - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo.

Si è astenuta la Presidente Lombardo.)

Passiamo all'emendamento numero 38.

Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.). Intervengo per dichiarare in relazione a tutti gli emendamenti il mio voto in conformità al parere della Giunta e della Commissione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Presidente, con questo emendamento si voleva semplicemente attirare l'attenzione della Giunta e dell'Aula su tutta la serie di emendamenti che abbiamo votato sinora che riguardavano, per chi non lo sapesse o non avesse avuto modo di verificarlo, il sito istituzionale della Regione Sardegna. Il software, l'hardware e la relativa assistenza tecnica hanno dei costi assolutamente fuori mercato che la Regione paga da anni con centinaia di migliaia di euro e con investimenti per milioni di euro. Ricordare i sistemi informatici Sibar e Sisar mi sembra superfluo, ma sono questi i capitoli nei quali continuiamo a buttare via denaro pagando a prezzi esorbitanti prestazioni che il mercato offre a circa il 40 per cento in meno.

Sul Regolamento

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Presidente, intervengo sul Regolamento per chiederle conferma del fatto che le dichiarazioni di voto si fanno nel momento in cui viene chiamato in votazione l'emendamento e non si possono fare prima. Non si possono, cioè, fare all'ingrosso, ma si fanno di volta in volta sul singolo emendamento.

Mi riferisco alla precedente dichiarazione dell'onorevole Steri.

PRESIDENTE. E' chiaro ed evidente che la dichiarazione dell'onorevole Steri non inficia eventuali richieste di voto segreto sui prossimi emendamenti, assolutamente no. Su questo può stare tranquillo, onorevole Bruno. La dichiarazione di voto non può essere fatta anticipatamente per le successive votazioni e per i successivi emendamenti, per cui vale soltanto nel momento in cui si chiama in votazione l'emendamento, l'articolo o la strategia.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Intervengo per un'integrazione. Non voglio innervosire nessuno ma a maggior ragione, per coerenza con le regole, quando si chiede il voto segreto questo deve essere appunto segreto! Nessuno è autorizzato a urlare "verde" o "rosso", perché altrimenti dichiara il voto! E allora lei deve annullare la votazione fino a quando la gente non impara a stare zitta. Chiaro?

PRESIDENTE. Onorevole Sanna, io non posso inibire la possibilità di un consigliere regionale di esprimere il proprio voto nel corso della votazione, l'importante è che non venga fatto nell'ambito di una dichiarazione di voto qualora sia stato chiesto il voto segreto. Poi lei sa che durante le votazioni un certo comportamento c'è sempre stato, onorevole Sanna.

Ha domandato di parlare il consigliere Sanjust. Ne ha facoltà.

SANJUST (P.d.L.). Scusi, Presidente, giusto perché si capisca il modo di procedere: anche le richieste preventive di voto segreto, quindi, a questo punto non valgono. Siccome mi pare che un collega inizialmente abbia elencato una serie di emendamenti su cui ha chiesto la votazione segreta, è meglio chiarire anche questo punto e mi auguro che la Presidenza lo faccia.

PRESIDENTE. Il Regolamento dice che la richiesta di voto segreto deve essere presentata dopo la chiusura della discussione, prima che il Presidente inviti il Consiglio a votare, quindi è stata fatta nei termini. Poi la richiesta di voto segreto precede sempre qualsiasi altra richiesta.

Ha domandato di parlare il consigliere Steri. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.). Presidente, noi condividiamo le osservazioni dell'onorevole Gian Valerio Sanna. In effetti c'è la prassi di chiamare il voto "rosso" o "verde", ma proprio perché condividiamo la sua posizione riteniamo che correttamente egli abbia fatto rilevare la nullità delle votazioni segrete che sono state fatte sino a questo momento, di cui chiediamo pertanto la ripetizione.

PRESIDENTE. La Presidenza non ha rilevato alcuna irregolarità nelle precedenti votazioni a scrutinio segreto, che quindi sono valide.

Continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge numero 220/A (Bilancio di previsione per l'anno 2011 e bilancio pluriennale per gli anni 2011-2013)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Chiedo il voto segreto sull'emendamento numero 44.

PRESIDENTE. Dobbiamo ancora procedere alla votazione dell'emendamento numero 38.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 38.

(Segue la votazione)

Prendo atto che il consigliere Espa ha votato a favore e che il consigliere Tocco ha votato contro.

Rispondono sì i consiglieri: Agus - Artizzu - Barracciu - Bruno - Capelli - Caria - Cocco Daniele - Cucca - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Petrini - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Rispondono no i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cherchi - Contu Felice - Contu Mariano - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Milia - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Peru - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 68

votanti 67

astenuti 1

maggioranza 34

favorevoli 28

contrari 39

(Il Consiglio non approva).

Metto in votazione la Strategia 1. Chi la approva alzi la mano.

(E' approvata)

Passiamo all'esame della Strategia 2.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Alla Strategia 2 sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo degli emendamenti:

Emendamento modificativo Manca - Sabatini - Caria - Cucca - Cuccu - Moriconi - Porcu - Cocco Daniele Secondo.

Strategia 02

in aumento

UPB S02.03.002

Politiche attive del lavoro - Investimenti

2011 euro 3.000.000

2012 euro 3.000.000

2013 euro 3.000.000

per incrementare il capitolo SC02.0903 (Spese per l'attuazione dell'ex Azione Bosco (art. 25, L.R.

10 novembre 1995, n. 28, art. 42, comma 2, L.R. 15 febbraio 1996, n. 9 e art. 37, L.R. 6 dicembre

1997, n. 32 e art. 2, comma 34, L.R. 7 agosto 2009, n. 3)

in diminuzione

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 3.000.000

2012 euro 3.000.000

2013 euro 3.000.000

(50)

Emendamento modificativo Mula - Vargiu.

Strategia 02

in aumento

UPB S02.03.002

Politiche attive del lavoro - investimenti

2011 euro 1.000.000

per incrementare il capitolo SC02.0903 - Spese per l'attuazione dell'ex Azione Bosco

Copertura finanziaria

UPB S08.01.002

FNOL - Parte corrente

2011 euro 1.000.000

(10)

Emendamento modificativo Capelli - Sanna Matteo - Artizzu.

Strategia 02

in diminuzione

UPB S02.04.013

Sviluppi di sistemi informativi relativi alla Società dell'informazione (POR e APQ) e ad altri - Investimenti

2011 euro 1.475.000

Mediante riduzione del capitolo SC02.1278

in aumento

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 1.475.000

(44).).

PRESIDENTE. Gli emendamenti numero 50 e 10 sono inammissibili perché manca la norma sostanziale.

E' iscritto a parlare il consigliere Capelli. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Non potendo esprimere la mia volontà di voto sull'emendamento numero 44, in quanto è stato chiesto il voto segreto, vorrei semplicemente dire che qui cambia effettivamente la Strategia e indicare ai colleghi, che il capitolo interessato dall'emendamento numero 44 è proprio quello che riguarda le manutenzioni straordinarie e lo sviluppo dei sistemi informativi dell'Amministrazione regionale, perciò, senza ripetermi, mi rifaccio a ciò che ho dichiarato nel mio ultimo intervento sui costi delle manutenzioni ordinarie e straordinarie dei sistemi informativi della Regione Sardegna.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Gavino Manca. Ne ha facoltà.

(Interruzione del consigliere Pittalis)

PRESIDENTE. Siamo in fase di discussione della Strategia 2 e dei relativi emendamenti, e non di votazione.

Prego, onorevole Manca.

MANCA GAVINO (P.D.). Presidente, aspetterei un secondo perché ho bisogno che l'Assessore mi ascolti. Chiaramente il mio voto rimane contrario alla Strategia 2, vorrei però chiedere all'Assessore di intervenire su questo tema. E' stata dichiarata l'inammissibilità di due emendamenti, il numero 50, di cui sono primo firmatario, e il numero 10, presentato dall'onorevole Mula. Come ho fatto notare poc'anzi in Commissione, insieme al presidente Maninchedda, questi emendamenti ripropongono semplicemente un incremento finanziario rispetto a un intervento del quale abbiamo già abbondantemente parlato durante l'assestamento di bilancio e per il quale lei aveva preso l'impegno di mettere a disposizione delle risorse. Si tratta del rifinanziamento della famosa Azione Bosco (un'iniziativa meritoria che dà risposte immediate e crea occupazione), in quanto le risorse precedentemente stanziate stanno per esaurirsi.

Siccome durante l'assestamento di bilancio abbiamo appreso in Aula della disponibilità della Giunta a rifinanziare anche parzialmente questa iniziativa, chiedo all'Assessore se tale disponibilità è confermata. Presenteremo chiaramente un emendamento che modifichi la norma in maniera tale da poter essere dichiarato ammissibile, ma vorrei avere dall'Assessore la conferma della disponibilità a reperire in sede di discussione del collegato alla finanziaria le risorse necessarie, ovvero 2 milioni di euro, cifra che corrisponde alla media tra gli importi indicati nel mio emendamento e in quello dell'onorevole Mula.

Penso che questo sia un atto dovuto da parte dell'Assessore, perché già durante l'assestamento di bilancio era stato preso questo impegno. Non potendo ottemperare adesso per un errore commesso in questa fase di discussione della finanziaria, chiedo all'Assessore di dichiarare la sua disponibilità a reperire le risorse che noi abbiamo individuato. Grazie.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Mula. Ne ha facoltà.

MULA (Riformatori Sardi). Presidente, per non allungare i tempi e per evitare di essere ripetitivo rispetto alle parole pronunciate dal collega Manca, vorrei semplicemente chiedere alla Giunta di dare assicurazione sul fatto che le risorse verranno effettivamente reperite nel collegato alla finanziaria.

Per l'ennesima volta ci è stato chiesto di ritirare l'emendamento, che questa volta è stato peraltro dichiarato inammissibile perché mancherebbe la norma sostanziale. Non voglio fare polemica, in quanto a me risulta che la norma ci sia, chiedo semplicemente la rassicurazione da parte della Giunta che nel collegato saranno finalmente reperite le risorse per dare risposta a tutte queste cooperative che aspettano da anni di poter portare a termine il loro lavoro. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Posso tranquillamente dare una risposta affermativa. Le risorse ci sono e sono allocate nel fondo per i nuovi oneri legislativi, in particolare per le politiche per l'occupazione. La Giunta ed eventualmente la Commissione faranno delle proposte e se si riterrà che questa azione strategica deve essere rifinanziata, sarà il Consiglio a decidere in quale misura.

Visto che ho la parola vorrei anche precisare, perché tutti sappiano che cosa si vota, che se fosse approvato l'emendamento numero 44 alla Strategia 2, sul quale è stato legittimamente chiesto il voto segreto, visto che il Regolamento lo prevede, verrebbe azzerato completamente il capitolo dedicato alla manutenzione dei sistemi informativi, che non sono un capriccio di un assessore, di un presidente o di un direttore generale, ma sono quei sistemi che permettono all'Amministrazione regionale un metodo di comunicazione e di informazione corretto e richiedono evidentemente la necessaria manutenzione. Che la manutenzione che si fa oggi sia adeguata o inadeguata è discutibile, e non lo discuto io, però sicuramente le risorse per questo fine sono necessarie.

PRESIDENTE. La discussione è chiusa, onorevole Sanna. Scusate, colleghi, l'intervento della Giunta ha chiuso la discussione sulla Strategia 2 e relativi emendamenti. Non si può riaprire la discussione. La Giunta ha già fornito le precisazioni richieste, tra altro gli emendamenti numero 50 e 10 sono inammissibili. Adesso dobbiamo procedere alla votazione dell'emendamento numero 44.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 44.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 65

votanti 64

astenuti 1

maggioranza 33

favorevoli 28

contrari 36

(Il Consiglio non approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Cappai - Caria - Cherchi - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cucca - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Floris Mario - Floris Rosanna - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Milia - Moriconi - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu - Peru.

Si è astenuta la Presidente Lombardo.)

MANINCHEDDA (P.S. d'Az.), relatore di maggioranza. L'emendamento numero 15 è ritirato.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 15 è ritirato. Scusate, dobbiamo prima votare la Strategia 2.

Metto in votazione la Strategia 2. Chi la approva alzi la mano.

(E' approvata)

Passiamo all'esame della Strategia 3.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Alla Strategia 3 sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo degli emendamenti:

Emendamento modificativo Mula - Maninchedda - Sanna Gian Valerio - Dedoni - Pittalis - Steri - Vargiu - Meloni Francesco.

Strategia 03

In aumento

UPB S03.01.001

Contributi per il funzionamento dell'Istituto superiore regionale etnografico (ISRE)

per incrementare il capitolo SC03.0001 - Contributo annuo all'Istituto superiore regionale etnografico - Quota spese correnti (art. 16, L.R. 3 luglio 1972, n. 26 e art. 21, comma 1, lett. b), L.R. 20 settembre 2006, n. 14 e art. 9, comma 10, lett. y), L.R. 7 agosto 2009, n. 3)

2011 euro 400.000

in diminuzione

FNOL

2011 euro 400.000

(15)

Emendamento modificativo Giunta regionale.

Strategia 03

STRATEGIA 03

in aumento

UPB S03.01.001

Contributi per il funzionamento dell'Istituto superiore regionale etnografico (ISRE)

(Cap. SC03.0001 - ISRE)

2011 euro 200.000

In diminuzione

UPB S03.01.004

Investimenti per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale

(Cap. SC03.0053 - Contrib. EE.LL. per restauro beni culturali)

2011 euro 200.000

(22).).

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Mi premeva precisare una questione che ha affrontato l'Assessore. Intanto bisogna dire le cose per intero: il capitolo per i sistemi informativi e la loro manutenzione è stato ridotto, con l'emendamento numero 21, di 1 milione e 300 mila euro, e poi mi si dice che se viene approvato un altro emendamento rimane senza dotazione. Quelle risorse sono state tolte per destinarle all'acquisizione di beni e servizi e alle spese istituzionali, questa è la verità. Bisogna guardarli tutti gli emendamenti, perché ce ne sono alcuni costruiti come partite di giro: da una parte tolgo, dall'altra metto. Bisogna tenere presenti tutte le proposte e non allarmare incautamente e impropriamente l'Aula dicendo che le cose stanno in un certo modo, perché questo emendamento l'abbiamo approvato poco fa e ha tolto 1 milione e 300 mila euro dal capitolo relativo a quell'attività. Solo questo.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Per destinarlo ad attività simili.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Presidente, la discussione sulla Strategia 3 consente di riprendere alcuni argomenti trattati nella discussione della precedente Strategia, e nella fattispecie ci consente di dedicare due minuti alla rilevanza che hanno i sistemi informatici di questa Regione. Vorrei ricordare all'Aula che agli atti della Commissione bilancio è depositata una dichiarazione formale dell'assessore Corona, la quale, durante la discussione della finanziaria precedente e di fronte ai commissari che avevano chiesto come mai annualmente i nostri sistemi informatici, Sibar, Sisar, eccetera, costassero così tanto, dichiarò formalmente che quello sarebbe stato l'ultimo anno in cui il Consiglio regionale avrebbe stanziato somme per questo obiettivo. Puntualmente così non è stato. Ma non solo, la Regione Sardegna è il fanalino di coda delle Regioni d'Italia, lo dico per la marea di voti contrari che ieri hanno impedito una razionalizzazione nell'utilizzo delle risorse per i sistemi informatici della Sardegna. Noi siamo il fanalino di coda quanto a interazione dei sistemi, quanto a efficienza dei sistemi, quanto a controllo della spesa.

La verità è che la Regione Sardegna non controlla la spesa, tanto meno quella sanitaria, che viene controllata a consuntivo. E credo che sia anche opportuno che la Giunta cominci a valutare i dirigenti che come califfi gestiscono questi settori, perché quella battaglia non è chiusa. Quella battaglia è aperta perché è una battaglia strategica per la Sardegna. I sistemi informatici non possono servire a consuntivo. I sistemi informatici servono per monitorare in tempo reale; devono servire a rendere fruibile l'Amministrazione regionale - cosa che attualmente non avviene - e devono anche consentire, se è possibile, che le risorse che noi investiamo rimangano in Sardegna. Da un quadro che è nella disponibilità della Commissione bilancio risulta invece che la frantumazione delle gare produce puntualmente il risultato che a vincere siano aziende che non provengono dalla Sardegna. Sarà un caso, ma in Lombardia vincono le gare le imprese lombarde. Ci sarà un motivo! Cioè nella Regione più internazionalizzata d'Italia vincono le gare le imprese locali. Qualcuno dice che ciò accade perché sono imprese molto capitalizzate. Probabilmente. Sono le più brave? Probabilmente. Io non lo so, però non si può continuare attraverso la finanziaria a chiedere soldi per il Sibar, il Sisar, eccetera, senza avere uno straccio di strategia di razionalizzazione e anche di strategia attiva.

L'assessore Floris è in carica da poco, ma mi auguro che fra sei mesi possa dirci come sono stati controllati i funzionari deputati a questa funzione.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro iscritto a parlare, per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Sull'emendamento numero 15 ritiro la comunicazione data in precedenza, cioè l'emendamento non è ritirato in quanto il primo firmatario non intende ritirarlo. E' stato formalizzato un invito al ritiro dell'emendamento numero 22, che ha uguale contenuto ma indica una copertura finanziaria inferiore, cioè 200 mila euro. Quindi sull'emendamento numero 15 rimane l'invito al ritiro, mentre sull'emendamento numero 22 il parere è favorevole.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Sull'emendamento numero 22 il parere della Giunta è ovviamente favorevole. Per quanto riguarda l'emendamento numero 15 abbiamo ragionato in questi termini: si fanno sacrifici, il bilancio della Regione viene ridotto, per cui credo sia ragionevole che anche le agenzie e gli enti siano chiamati a contribuire a un certo sacrificio. Se la riduzione fosse eccessiva e la nostra integrazione di 200 mila euro fosse troppo modesta, possiamo incrementarla al massimo di ulteriori 50 mila euro, ma non è giusto, a nostro parere, che le agenzie e gli enti non partecipino a un sacrificio che tutti devono fare.

PRESIDENTE. Quindi la sua proposta di emendamento orale, assessore La Spisa, consiste in un incremento pari a 50 mila euro dell'importo previsto nell'emendamento numero 22?

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. O in una riduzione, se i proponenti ritengono, dell'importo indicato nell'emendamento numero 15, in modo da ottenere la stessa cifra. E' uguale.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Mula. Ne ha facoltà.

MULA (Riformatori Sardi).Presidente, Assessore, è giusto che i sacrifici li facciano tutti, però che li facciano sempre i soliti territori a noi non sembra giusto. E considerando che l'ISRE è l'unico museo di una certa valenza che abbiamo in Sardegna, in un territorio dove stanno chiudendo banche e uffici postali, non ho capito dov'è che dobbiamo fare i sacrifici. Vogliamo togliere ancora risorse a questo ente che credo funzioni bene in tutto il territorio regionale? Noi chiediamo perlomeno la dotazione finanziaria che aveva, cioè 3 milioni e 800 mila euro. Non ci sembra che ci sia nessun sacrificio da fare per quanto riguarda gli enti. Abbiamo dato denari a fondazioni, festival, e così via, credo che questo istituto meriti perlomeno di mantenere la stessa dotazione finanziaria.

PRESIDENTE. Per cui rimane la proposta dell'assessore La Spisa di incrementare di 50 mila euro l'importo di cui all'emendamento numero 22?

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Sì.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. E' possibile sospendere per due minuti, stando in aula?

PRESIDENTE. La seduta è sospesa.

(La seduta, sospesa alle ore 13 e 59, viene ripresa alle ore 14 e 04.)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Presidente, se è possibile, chiedo di sospendere l'esame degli emendamenti numero 13 e 22. PRESIDENTE. Gli emendamenti numero 13 e 22 sono spostati alla fine della discussione.

Passiamo all'esame della Strategia 4.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Alla Strategia 4 sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo degli emendamenti:

Emendamento modificativo Cappai - Contu Mariano Ignazio - Sanna Matteo - Piras.

Strategia 04

in aumento

UPB S04.02.003

Contributi per la gestione della risorsa idrica nel settore agricolo

2011 euro 2.000.000

per incrementare il capitolo SC04.0193

in diminuzione

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 2.000.000

(54)

Emendamento modificativo Porcu - Sabatini - Bruno - Uras - Cocco Daniele Secondo - Barracciu.

Strategia 04

in aumento

UPB S04.03.005

Protezione civile - Spese

2011 euro 300.000

2012 euro 300.000

2013 euro 300.000

per incrementare il capitolo SC04.0417 (Contributo a favore del soccorso alpino e speleologico della Sardegna quale servizio regionale del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (art. 15, comma 11. L.R. 29 maggio 2007, n. 2).

in diminuzione

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 300.000

2012 euro 300.000

2013 euro 300.000

(48)

Emendamento modificativo Manca - Cocco Daniele Secondo - Sabatini - Caria - Cucca - Cuccu - Meloni Valerio - Moriconi.

Strategia 04

in aumento

UPB 04.03.007

Compagnie Barracellari

2011 euro 500.000

2012 euro 500.000

2013 euro 500.000

per incrementare il capitolo SC04.0468

in diminuzione

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 500.000

2012 euro 500.000

2013 euro 500.000

(45)

Emendamento modificativo Giunta regionale.

Strategia 04

STRATEGIA 04

in aumento

UPB S04.04.001

Tutela, difesa e valorizzazione delle coste - Spese correnti

2011 euro 120.000

in diminuzione

STRATEGIA 01

UPB S01.03.010

Sistema Interventi da realizzarsi mediante strumenti di programmazione negoziata e PIA

2011 euro 120.000

(23)

Emendamento modificativo Giunta regionale.

Strategia 04

STRATEGIA 04

in aumento

UP.B. S04.05.002

Investimenti nell'ambito della gestione dei rifiuti

2011 euro ---

2012 euro 15.000.000

2013 euro 15.000.000

STRATEGIA 08

in diminuzione

UPB S08.01.004

Somme per le quali sussiste l'obbligo a pagare

2011 euro ---

2012 euro 15.000.000

2013 euro 15.000.000

(24)

Emendamento modificativo Uras - Sechi - Zedda Massimo.

Strategia 04

L'Unità previsionale di base S04.06.003 è incrementata di euro 500.000 per l'anno 2011

in diminuzione FNOL

in aumento UPB 04.06.003 euro 500.000 per l'anno 2011

(53)

Emendamento modificativo Zedda Alessandra - Contu Mariano Ignazio - Stochino - Piras.

Strategia 04

in aumento

CAP SC04.2751 - Contributi ai comuni per la costruzione di canili municipali - fondi regionali (art.6 L.R. 18 maggio 1994 n. 21)

UPB S04.10.005

2011 euro 1.500.000

2012 euro 1.500.000

2013 euro 1.500.000

2014 euro 1.500.000

in diminuzione

FNOL (UPB S04.10.005)

(11)

Emendamento modificativo Manca - Sabatini - Caria - Cucca - Cuccu - Meloni Valerio - Moriconi.

Strategia 04

in aumento

UPB 04.10.006 - Contributi ai Comuni per strumenti urbanistici

2011 euro 1.700.000

2012 euro ---

2013 euro ---

capitolo 8C04. 2774

per incrementare il capitolo SC04.2774

in diminuzione

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 1.700.000

2012 euro ---

2013 euro ---

(46).).

PRESIDENTE. L'emendamento numero 53 è inammissibile perché manca la norma sostanziale.

E' iscritto a parlare il consigliere Gavino Manca. Ne ha facoltà.

MANCA GAVINO (P.D.). Rinuncio, riservandomi di intervenire sull'emendamento numero 45.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (I.d.V.). Rinuncio.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. L'emendamento numero 54 è sospeso, come pure il numero 48, ma solo per una correzione della dotazione finanziaria che deve precisare la Giunta.

PRESIDENTE. Onorevole Maninchedda, faccio presente che sono i primi due emendamenti che verranno esaminati dopo il parere della Commissione.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Allora rinviamo l'emendamento numero 54 alla fine della discussione, se è possibile.

PRESIDENTE. In tal caso dobbiamo rinviare anche tutta la Strategia, perché sono emendamenti modificativi e devono essere votati subito.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Sull'emendamento numero 54 il relatore si rimette all'Aula e al parere della Giunta. Per quanto riguarda l'emendamento numero 48 occorre ridefinire la copertura finanziaria. Sull'emendamento numero 45 c'è un invito al ritiro, come pure sull'emendamento numero 11, altrimenti su quest'ultimo il parere è contrario. Sugli emendamenti numero 23 e 24 il parere è favorevole, sul numero 46 è contrario.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. L'emendamento numero 54 riguarda un'esigenza improvvisa per la quale occorre, però, una diversa copertura. Propongo il capitolo S06.04.008, salvo modifiche. Per quanto riguarda invece l'emendamento numero 48 propongo la riduzione dell'importo indicato a 200 mila euro, con copertura S01.05.002.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Non abbiamo il cervello computerizzato, per cui gradiremmo che l'Assessore ci dicesse che cosa riguarda il capitolo S06.04.008.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Investimenti nel settore zootecnico.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 54. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 48, con la diversa copertura finanziaria indicata dall'assessore La Spisa. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'emendamento numero 45.

Ha domandato di parlare il consigliere Gavino M[PS1] anca. Ne ha facoltà.

MANCA GAVINO (P.D.). L'emendamento numero 45 non è stato ritirato, ma c'è un invito al ritiro. Su questo tema ripercorro un po' il ragionamento che abbiamo fatto per quanto riguarda l'Azione Bosco nel corso della discussione di un emendamento precedente. Anche qua, Assessore, è stato posto in evidenza un problema che si verifica all'interno delle compagnie barracellari, per le quali da dieci anni stanziamo sempre le stesse risorse, che chiaramente, come tutti sappiamo, risultano non adeguate rispetto alle necessità dei territori. In questo senso, questo emendamento tende a stanziare nuove risorse…

Presidente, aspettiamo che l'Assessore finisca, se no è inutile.

PRESIDENTE. Assessore La Spisa, l'onorevole Manca richiama la sua attenzione.

MANCA GAVINO (P.D.). Assessore, io ho grande stima di lei, lo sa benissimo, e vorrei che mi ascoltasse per due secondi e mi desse una risposta.

Gradirei che l'Assessore prendesse l'impegno di reperire all'interno del collegato - chiaramente interverrà anche il collega Daniele Cocco su questo argomento - le risorse necessarie per pagare le compagnie barracellari e finanziare le spese per le visite mediche, che attualmente i barracelli pagano di tasca propria, tenendo presente che la loro attività, che è estremamente utile per i controlli e le verifiche che fanno nei territori, è quasi del tutto su base volontaria. Potrebbe, eventualmente, essere presa in considerazione la proposta che faceva l'onorevole Gian Valerio Sanna poco fa in Commissione, quella cioè di elaborare una norma che consenta di esentare i barracelli dalle spese per le visite mediche necessarie per l'esercizio della loro attività. In entrambi i casi, chiaramente, se l'Assessore prendesse questo impegno, non avrei nessuna difficoltà a ritirare l'emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Co[PS2] cco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (I.d.V.). Non vorrei ripetere quello che ha detto l'onorevole Manca. Ricordo solo che in Sardegna ci sono centotrentasette compagnie barracellari, le quali assolvono compiti che in altra maniera sarebbe difficile eseguire. Mi riferisco principalmente alla campagna antincendi, che nei piccoli comuni viene fatta essenzialmente dalle compagnie barracellari. Tra l'altro quest'anno il finanziamento ordinario è diminuito di 59 mila euro. Credo che sia assolutamente necessario, se l'Assessore può prendere un impegno in tal senso, affrontare questo argomento nel collegato, perché è indispensabile che almeno le visite mediche che i barracelli devono obbligatoriamente fare per assolvere determinati compiti siano gratuite.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.La Giunta accoglie la richiesta fatta in Commissione da alcuni consiglieri anche di opposizione e si propone di impegnare le Aziende sanitarie a effettuare gratuitamente il servizio delle visite mediche ai barracelli. Probabilmente in questo modo si va ugualmente loro incontro e si risparmia.

MANCA GAVINO (P.D.). Ritiro l'emendamento numero 45.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 23. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'emendamento numero 24.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Vorrei far presente ai colleghi, dal momento che quello che ho detto prima sulle somme per le quali sussiste l'obbligo a pagare sembrerebbe una partita da niente, spiccioli che vengono recuperati per un difetto di programmazione o per una più accurata programmazione successiva, ma tale non è, che l'emendamento numero 24 dimostra che facciamo rinvenire dalle somme per le quali sussiste l'obbligo a pagare niente meno che 15 milioni di euro!

Allora, delle due l'una: o il bilancio pluriennale viene fatto a casaccio, oppure mi si deve dire come si siano potuti mettere 15 milioni in più senza aver fatto una valutazione. Se invece questa valutazione è sbagliata, ed è verosimilmente sbagliata, io comincio a dubitare di tutte le altre previsioni. E siccome il bilancio pluriennale ha un significato, se è diventato un adempimento burocratico dove scarichiamo tutto quel che vogliamo, io non sono d'accordo. Ecco un esempio chiaro di come molte volte approviamo in bilancio poste messe a casaccio, senza nessuna attenzione e che in qualche modo - vorrei sottolinearlo - condizionano e limitano la possibilità di ogni consigliere regionale di esercitare liberamente la propria proposta di modificazione, di integrazione e quindi di partecipazione attiva alla formazione del bilancio.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 24. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'emendamento numero 53 è inammissibile.

Sull'emendamento numero 11 c'è un invito al ritiro.

Ha domandato di parlare la consigliera Alessandra Zedda. Ne ha facoltà.

ZEDDA ALESSANDRA (P.d.L.). Presidente, ritirerò l'emendamento, però l'occasione è buona per sensibilizzare i colleghi su un problema che sta diventando veramente importante ed è molto sentito. Mi riferisco al fatto che da anni non vi è l'applicazione, per questa fattispecie, della legge regionale numero 21 del '94. In particolare, la Regione non ha più finanziato la costruzione di canili (ovviamente le relative competenze sono degli enti locali e delle unioni dei comuni). Se non ricordo male, l'ultimo finanziamento fu disposto dall'assessore Oppi, negli anni 2000. Credo, quindi, anche alla luce degli ultimi fatti in materia di randagismo, che sia opportuno, durante l'esame del collegato, affrontare anche questa tematica. L'emendamento numero 11 è ritirato.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 46. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non è approvato)

Metto in votazione la Strategia 4. Chi la approva alzi la mano.

(E' approvata)

I lavori riprenderanno alle ore 15 e 15. La seduta è sospesa.

(La seduta, sospesa alle ore 14 e 18, viene ripresa alle ore 15 e 23.)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame della Strategia 5.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Alla Strategia 5 sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo degli emendamenti:

Emendamento modificativo Giunta regionale.

Strategia 05

SPESA

UPB S05.01.001

Spese per il servizio sanitario regionale - Parte corrente

(Cap.SC05.0010 - Disavanzo)

2011 euro 160.000.000

Copertura finanziaria

In aumento

ENTRATA

UPB E362.001 Entrate, recuperi vari e altri rimborsi

(Cap N.I. - ex art. 2, c.2, L.R. 14/2010 Recuperi)

2011 euro 34.700.000

in diminuzione

SPESA

STRATEGIA 02

UPB S02.02.005

Altri interventi per la formazione

(Cap. SC02.0595)

2011 euro 2.500.000

UPB S02.04.010

Programmi di ricerca e prevenzione nel settore sanitario

(Cap. SC02.1147, etc.)

2011 euro 3.000.000

STRATEGIA 04

UPB S04.06.002

Interventi di risanamento, bonifica e riqualificazione del territorio - Investimenti

(Cap. SC04.1296) - Modificare TAB. C

2011 euro 1.000.000

UPB S04.09.003

Pianificazione, vigilanza e controllo sull'attività urbanistica e paesaggistica

(Cap. SC04.2442)

2011 euro 2.000.000

UPB S04.09.005

Trasferimenti agli enti locali per attività urbanistiche - Parte corrente

(Cap. SC04.2467)

2011 euro 1.000.000

UPB S04.09.006

Spese per la gestione del sistema informativo e cartografico

(Cap. SC04.2491)

2011 euro 2.000.000

UPB S04.10.001

Politiche per le aree urbane - Investimenti

(Cap. SC04.2614 - Centri storici) - Inserire in TAR. D /EE.LL.

2011 euro 5.000.000

UPB S04.10.006

Contributi ai Comuni per strumenti urbanistici

(Cap. SC04.2774 - Strumenti urbanistici)

2011 euro 2.000.000

STRATEGIA 05

UPB S05.01.001

Spese per il Servizio Sanitario Regionale. Parte corrente

(Cap. SC05.0001)

2011 euro 20.000.000

(Cap. SC05.0014 - Accordi integr. medicina gen.) - Modificare TAB. D/Sanità

2011 euro 2.500.000

(Cap. SC05.0020 - Rinnovi contrattuali)

2011 euro 31.300.000

(Cap. SC05.0028 - Assistenza penitenziaria)

2011 euro 4.500.000

UPB S05.01.002

Spese per il Servizio Sanitario Regionale - Investimenti

(Cap. SC05.0033)

2011 euro 20.000.000

UPB S05.01.003 Interventi di edilizia sanitaria e miglioramento tecnologico delle strutture sanitarie

(Cap. SC05.0056)

2011 euro 12.000.000

UPB S05.01.004

Spese finalizzate al miglioramento ed al controllo del Servizio sanitario

(Cap. SC05.0093)

2011 euro 1.000.000

UP.B. S05.01.005

Spese Azioni contro le patologie croniche e sociali

(Cap. SC05.01 17 - Lotta patologie croniche- Modificare TAB. D / Sanità)

2011 euro 4.000.000

UPB S05.01.009

Strutture trasfusionali

(Cap. SC05.01 80 - Acquisto autoemoteche- Inserire in TAB. D / Sanità)

2011 euro 1.000.000

UPB S05.03.006

Investimenti nel settore socio-assistenziale

(Cap. SC05.0638 - V. art. 2)

2011 euro 2.000.000

STRATEGIA 06

UPB S06.02.002

Promozione e propaganda turistica

(Cap. SC06.0178)

2011 euro 2.000.000

UPB S06.03.008

Sostegno alle attività commerciali - Investimenti

(Cap. SC06.0480)

2011 euro 3.000.000

UPB S06.04.015

Tutela, valorizzazione e marketing dei prodotti agricoli - Spese correnti

(Cap. SC06.1159)

2011 euro 1.500.000

UPB S06.06.004

Errata corrige sopravvalutazione stanziamenti

2011 euro 2.000.000

(51)

Emendamento modificativo Manca - Sabatini - Caria - Cucca - Cuccu - Meloni Valerio - Moriconi.

Strategia 05

In aumento

UPB 05.02.001

Istituto zooprofilattico e osservatorio veterinario - Parte corrente

2011 euro 500.000

2012 euro 500.000

2013 euro 500.000

per incrementare il capitolo SC05.0350

in diminuzione

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 500.000

2012 euro 500.000

2013 euro 500.000

(47)

Emendamento modificativo Sabatini - De Francisci - Cuccu - Capelli - Cucca - Vargiu.

Strategia 05

Sono apportate le seguenti modifiche:

in aumento

UPB S05.03.006

Investimenti nel settore socio-assistenziale

2011 euro 5.000.000

2012 euro ---

2013 euro ---

per incrementare il capitolo SC05.0656

Copertura finanziaria

in diminuzione

UPB S08.0 1.003

Fondo per nuovi oneri legislativi - Investimenti

2011 euro 5.000.000

2012 euro ---

2013 euro ---

mediante riduzione della riserva di cui alla voce i della tabella B allegata al DL finanziaria

(14)

Emendamento modificativo Giunta regionale.

Strategia 05

STRATEGIA 05

in aumento

UPB S05.03.007

Provvidenze a favore di soggetti con disabilità e loro associazioni

2011 euro 100.000

In diminuzione

UPB S08.01.004

Somme per le quali sussiste l'obbligo a pagare

2011 euro 100.000

(25)

Emendamento modificativo Espa - Bruno - Sabatini - Barracciu - Porcu - Uras - Cocco Daniele Secondo.

Strategia 05

Sono apportate le seguenti modifiche:

in aumento

UPB S05.03.007

Provvidenze a favore di soggetti con disabilità e loro associazioni

2011 euro 22.000.000

2012 euro ---

2013 euro ---

per incrementare il capitolo SC05.0673 L. n. 162 (Progetti personalizzati)

Copertura finanziaria

in diminuzione

UPB S08.01.002

Fondo per nuovi oneri legislativi di parte corrente

2011 euro 10.000.000

2012 euro ---

2013 euro ---

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 2 della tabella A allegata al DL finanziaria

UPB S08.01.003

Fondo per nuovi oneri legislativi - investimenti

2011 euro 12.000.000

2012 euro ---

2013 euro ---

mediante riduzione della riserva di cui alla voce i della tabella B allegata al DL finanziaria

(13)

Emendamento modificativo Espa - Bruno - Sabatini - Barracciu - Porcu - Uras - Cocco Daniele Secondo.

Strategia 05

Sono apportate le seguenti modifiche:

in aumento

UPB S05.03.007

Provvidenze a favore di soggetti con disabilità e loro associazioni

2011 euro 8.000.000

2012 euro ---

2013 euro ---

per incrementare il capitolo SC05.0677 L. Ritornare a casa

Copertura finanziaria

in diminuzione

UPB S08.0 1.002

Fondo per nuovi oneri legislativi di parte corrente

2011 euro 8.000.000

2012 euro ---

2013 euro ---

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 2 della tabella A allegata al DL finanziaria

(12)

Emendamento modificativo Diana Mario - Zedda Alessandra - Lai - Locci - Sanjust.

Strategia 05

In aumento

CAP SC05.0850 - Contributi per il sostegno alle attività istituzionali delle federazioni sportive nazionali degli enti di promozione sportiva (L.R. 17 maggio 2009, n. 17, art.23, comma 1, lett. d) - L.R. 12 giugno 2006, n.9)

2011 euro 160.000

2012 euro 160.000

2013 euro 160.000

2014 euro 160.000

In diminuzione

FNOL (UPB S08.02.002)

(6)

Emendamento modificativo Diana Mario - Zedda Alessandra - Locci - Sanjust - Lai.

Strategia 05

In aumento

UPB S05.04.001

Cap. SC05.0851

Contributi alle associazioni sportive per la partecipazione ai campionati federali nazionali a squadre

(artt. 27 e 31, L.R. 17 maggio 1999, n. 17, art. 80, comma 1, lett. h), LR. 12 giugno 2006, n. 9 e art. 29, comma 3, L.R. 29 maggio 2007, n°2)

2011 euro 1.000.000

in diminuzione

UPB _____________

Cap. _____________

(9)

Emendamento modificativo Diana Mario - Zedda Alessandra - Lai - Locci - Sanjust.

Strategia 05

In aumento

UPB S05.04.001

CAP SC05.0857 - Spese per la gestione dell'albo regionale delle società sportive e del monitoraggio degli impianti sportivi della Sardegna (artt. 9 e 41, L.R. 17 maggio 1999, n.17, e art.80, comma 1, lett. e), - L.R. 12 giugno 2006, n.9)

2011 euro 65.000

2012 euro 65.000

2013 euro 65.000

2014 euro 65.000

in diminuzione

FNOL (UPB S08.02.002)

(3)

Emendamento modificativo Diana Mario - Zedda Alessandra - Lai - Locci - Sanjust.

Strategia 05

In aumento

UPB S05.04.001

CAP SC05.0858 - Contributo a favore del Comitato regionale del Coni per la partecipazione della

rappresentativa della Sardegna alla manifestazione sportiva internazionale "Jeux des Iles" e ai "Giochi della Gioventù" (art. 29 , comma 1, lett. b) e c), L.R. 29 maggio 2007, n. 2; art. 4, comma 24, lett. c), - L.R. 5 marzo 2008, n.3 e art.9, comma 10, lett. w), L.R. 7 agosto 2009, n.3)

2011 euro - 30.000

2012 euro 30.000

2013 euro 30.000

2014 euro 30.000

in diminuzione

FNOL (UPB S08.02.002) (5)

Emendamento modificativo Diana Mario - Zedda Alessandra - Lai - Locci - Sanjust.

Strategia 05

in aumento

UPB S05.04.001

CAP SC05.0859 - Contributo alla Scuola regionale sello sport per l'alta formazione degli operatori sportivi (art. 29 , comma 1, lett. e), L.R. 29 maggio 2007, n. 2 e art. 4, comma 24, lett. f), L.R. 5 marzo 2008, n.3)

2011 euro - 30.000

2012 euro 30.000

2013 euro 30.000

2014 euro 30.000

in diminuzione

FNOL (UPB S08.02.002)

(2)

Emendamento modificativo Manca - Sabatini - Caria - Cucca - Cuccu - Moriconi - Porcu.

Strategia 05

In aumento

UPB S05.04.002

Interventi a favore dello sport - Investimenti

2011 euro 5.000.000

2012 euro 5.000.000

2013 euro 5.000.000

per incrementare il capitolo SC05.0885

in diminuzione

UPB S08.0 1.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 5.000.000

2012 euro 5.000.000

2013 euro 5.000.000

(49)

Emendamento modificativo Diana Mario - Zedda Alessandra - Lai - Locci - Sanjust.

Strategia 05

In aumento

UPB S05.04.002

CAP SC05.0885 - Contributi a favore delle società sportive per la realizzazione di impianti sportivi (art. 12, L.R. 17 maggio 1999, n. 17 e art. 80, comma. 1 lett. e, L.R. 12 giugno 2006, n. 9),

2011 euro 2.000.000

2012 euro 2.000.000

2013 euro 2.000.000

2014 euro 2.000.000

in diminuzione

FNOL (UPB S08.02.002)

(1)

Emendamento modificativo Diana Mario - Zedda Alessandra - Lai - Locci - Sanjust.

Strategia 05

In aumento

UPB S05.04.002

CAP SC05.0877 - Contributi per la realizzazione di centri sportivi articolati soddisfacenti un'utenza sovra comunale (art. 17, L.R. 17 maggio 1999, n.17; art.80, comma I, lett. c), L.R. 12 giugno 2006, n.9 e art. 3, comma 1, L.R. 10 agosto 2010, n.14)

2011 euro - 9.000

2012 euro 9.000

2013 euro 9.000

2014 euro 9.000

in diminuzione

FNOL (UPB S08.02.002)

(4)

Emendamento modificativo Artizzu - Sanna Matteo - Sanna Paolo Terzo - Capelli - Vargiu.

Strategia 05

Sono apportate le seguenti modifiche:

in aumento

UPB S05.04.003 Interventi per manifestazioni e attività di spettacolo

2011 euro 7.000.000

2012 euro ---

2013 euro ---

per incrementare il capitolo SC05.0909

Copertura finanziaria

in diminuzione

UPB S08.01.002

Fondo per nuovi oneri legislativi di parte corrente

2011 euro 7.000.000

2012 euro ---

2013 euro ---

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 2 della tabella A allegata al DL finanziaria

(7)

Emendamento modificativo Steri - Contu Felice - Obinu - Cappai - Biancareddu.

Strategia 05

Sono apportate le seguenti modifiche:

in aumento

UPB S05.04.003

Interventi per manifestazioni e attività di spettacolo

2011 euro 2.500.000

2012 euro ---

2013 euro ---

per incrementare il capitolo SC05.0909

Copertura finanziaria

in diminuzione

UPB S08.01.002

Fondo per nuovi oneri legislativi di parte corrente

2011 euro 2.500.000

2012 euro ---

2013 euro ---

mediante riduzione della riserva di cui alla voce 2 della tabella A allegata al DL finanziaria

(16)

Emendamento modificativo Diana Giampaolo - Espa - Porcu - Meloni Marco - Soru - Cocco Pietro - Agus - Moriconi.

Strategia 05

In aumento

UPB S05.04.003

(Interventi per manifestazioni e attività di spettacolo ) - Cap. SC05.0909 (Contributo annuo alla Fondazione teatro lirico di Cagliari)

2011 euro 2.000.000

2012 euro 2.000.000

2013 euro 2.000.000

Copertura finanziaria

in diminuzione

UPB S08.01.002

FNOL

2011 euro 2.000.000

2012 euro 2.000.000

2013 euro 2.000.000

mediante riduzione della voce 2 della tabella A allegata alla legge

(8)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gavino Manca. Ne ha facoltà.

MANCA GAVINO (P.D.). Chiedo cinque minuti di sospensione.

PRESIDENTE. I lavori sono sospesi per cinque minuti. Riprenderanno alle ore 15 e 30.

(La seduta, sospesa alle ore 15 e 24, viene ripresa alle ore 15 e 32.)

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Onorevole Matteo Sanna, chiedo un attimo di attenzione, perché vorrei parlare dell'emendamento che rispetto al bilancio è forse il più importante. Ho già avuto modo di discuterne con l'Assessore in Commissione e credo che possiamo anche qui trovare una soluzione per minimizzare il danno e l'impatto che un emendamento di questo genere determina.

L'emendamento numero 51 tratta il ripiano del disavanzo sanitario per l'importo di 160 milioni di euro. Per il momento non parlo del disavanzo in sanità, ma della tecnica per ripianarlo. La proposta della Giunta, di cui all'emendamento numero 51, per sintesi procede in questo modo: recupera 52 milioni di euro complessivamente dal sistema degli enti locali; una parte di questi 52 milioni è imputata ai recuperi dei definanziamenti della legge numero 14 del 2010 - e ci sta -, un'altra parte, pari a 18 milioni e 500 mila euro, attiene invece a partite attive che vanno a incidere direttamente sui bilanci degli enti locali e che riguardano pianificazione e controllo urbanistico, trasferimenti per attività urbanistiche, gestione del sistema informativo, politiche per le aree urbane e contributi ai comuni per strumenti urbanistici. Per un'altra parte ancora, pari a circa 9 milioni, l'emendamento incide invece sul sistema delle imprese, toglie risorse dalla promozione e propaganda turistica, sostegno delle attività commerciali e cose di questo genere.

Il mio ragionamento è semplicissimo: è obbligatorio farlo in questo modo? Direi di no. Dobbiamo cercare di minimizzare l'impatto del debito della sanità su settori che non possono pagare al livello estremo al quale li stiamo portando con questa finanziaria il costo della sanità, e non abbiamo previsto una sola norma per tenere tale costo sotto controllo, salvo il tetto del 14 per cento sulla spesa farmaceutica, che mi sembra sia stato già approvato. Ora, mentre ciò che diamo ai comuni rimane tale, la sanità fa quello che le pare e se sfora la previsione dobbiamo ripianare.

La mia proposta è questa: chiedo alla Giunta di considerare che l'applicazione della legge numero 14 sta determinando, per il definanziamento delle opere pubbliche e nell'arco di un tempo ragionevolmente breve, l'accumulo di risorse finanziarie tali da coprire per intero la parte che è addebitata alla parte attiva del bilancio degli enti locali, cioè i 18 milioni di euro più i 9 milioni. Si addebitino i fabbisogni della sanità non direttamente agli enti locali, ma al fondo di cui alla legge numero 14, e si lasci quindi respirare il più possibile il sistema degli enti locali.

E' chiaro che sono sempre fondi degli enti locali, ma faccio osservare che la legge numero 14, per la quale abbiamo esercitato tutti un rigore applicativo anche in questa finanziaria, per non venir meno all'impegno che la legge stessa ci ha imposto, è già stata acquisita dagli enti locali, i quali sanno che di quei fondi non potranno più disporre, anche perché abbiamo previsto un fondo unico per riavviare le opere pubbliche e quindi si recupererà qualcosa cammin facendo. Voglio dire che è più logico che gli enti locali accettino questa condizione piuttosto che il messaggio così duro che stiamo inviando loro con la proposta della Giunta, quello cioè di dover pagare ulteriori 18 milioni di euro per ripianare i debiti della sanità. Lo dico perché siamo disarmati anche rispetto al contenimento della spesa sanitaria. Siamo disarmati, colleghi, e quello che per ripianare il debito viene imputato alla stessa sanità, attraverso diminuzioni delle sue partite, è un debito di rimbalzo, che cioè ci ritroveremo l'anno prossimo, state tranquilli, perché non abbiamo strumenti per contenerlo. Quei 100 milioni di euro che addebitiamo come minori spese della sanità ce li ritroveremo l'anno prossimo, perché il sistema sanitario non ha nessun freno.

A questo proposito vorrei dire una cosa, e gradirei avere l'attenzione dei colleghi, perché ci sono questioni che, al di là di ciò che ci siamo detti in questi giorni, ci preoccupano. Io spero che non sia vero, spero che mi abbiano dato una notizia falsa, ma se fosse vero che il P.d.L. ha convocato presso l'Assessorato della sanità i commissari, gli Assessori e i responsabili politici di quel partito per parlare dei problemi della sanità, non dovrete offendervi se qualcuno di noi comincerà a parlare di sanità in appalto alla politica.

Vorrei che questa voce fosse destituita di ogni fondamento e spero proprio che non sia vera. Viviamo in un mondo piccolo e certe cose avvengono, però esiste una separazione fra funzione della politica e rispetto degli organi di governo e ognuno deve rimanere dalla sua parte perché ci sono le sedi proprie nelle quali i partiti, attraverso i loro Gruppi consiliari, interloquiscono con gli organi di governo. Anche questo è un problema che si affaccia sulla scena di una sanità che ha bisogno di grandi cure, che non sono quelle che stiamo prevedendo con l'emendamento numero 51, sul quale non voglio polemizzare, salvo invitare la Giunta a valutare che si possono trovare le soluzioni senza infierire su settori, come quello degli enti locali e delle imprese, che già in questa finanziaria pagano un prezzo enorme. Lo si può fare subito e bene, consentendo a tutti noi di spiegare questa scelta.

Io mi auguro che dalla Giunta arrivi, prima del voto, una notizia positiva in questo senso, diversamente credo che questo sia un tipico argomento - e a nome del Gruppo chiederemo il voto segreto sull'emendamento numero 51 qualora rimanga così com'è - che è rimesso al giudizio e alla coscienza di ciascuno di noi.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Ladu. Ne ha facoltà.

LADU (P.d.L.). Non è presente l'Assessore della sanità, però devo dire che per quanto riguarda i fondi della sanità si sta tentando di tagliare il più possibile dove si può, anche se, a parer mio, l'ho già detto in altre occasioni, sulla sanità bisogna veramente attuare una politica rigorosa, con tagli intelligenti che non riducano i servizi essenziali.

Ho visto che c'è ancora un atteggiamento, soprattutto da parte della gestione delle ASL, che non mi pare stia andando in direzione di una riduzione della spesa e la mia preoccupazione è che alla fine probabilmente la spesa continuerà ad aumentare anche quest'anno. Quindi invito l'Assessore della sanità e la Giunta a intervenire seriamente sulle ASL, perché ci sono spese che, a parer mio, sono sicuramente fuori controllo.

Vedo che l'emendamento numero 51 prevede una riduzione della dotazione del capitolo per l'assistenza penitenziaria di 4 milioni e 500 mila euro. Considerato che dal 1° gennaio l'assistenza sanitaria penitenziaria in tutte le dodici carceri della Sardegna è in capo alla Regione, mi chiedo come si intenda garantire tale assistenza ai detenuti, perché in questo modo credo che non riusciremo a garantirla affatto. Vorrei sapere qual è la ratio di questa riduzione, perché ritengo che stiamo effettivamente impedendo agli istituti di pena della Sardegna di garantire un'adeguata assistenza sanitaria ai detenuti. Chiedo spiegazioni su questo. Grazie.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Gavino Manca. Ne ha facoltà.

MANCA GAVINO (P.D.). Presidente, intervengo nella discussione dell'ultima Strategia per evidenziare l'esigenza della presentazione dell'emendamento, che poi è stato dichiarato inammissibile, relativo al rifinanziamento, per l'importo di 500 mila euro, dell'Istituto zooprofilattico. Chiaramente manca una norma sostanziale, come è stato fatto notare dagli Uffici, e questo ci impedisce di fare un ragionamento complessivo sull'emendamento in questione.

Vorrei inoltre far notare all'Assessore e alla Giunta che si tratta della prosecuzione di un intervento che era stato iniziato nella precedente legislatura e che tendeva alla stabilizzazione del personale dipendente dell'Istituto zooprofilattico. Erano stati stanziati circa 800 mila euro, che assieme alle risorse messe a disposizione dal Servizio sanitario nazionale hanno consentito la stabilizzazione di circa 83 persone. Chiaramente non si tratta di una stabilizzazione a tempo pieno, essendo riferita a 32 ore settimanali anziché a 36, il che ovviamente influisce sugli stipendi che i dipendenti vanno a percepire.

Questo emendamento si propone di recuperare risorse adeguate a completare il processo di stabilizzazione, considerando che l'Istituto zooprofilattico presta per la nostra regione un grandissimo servizio, che non ci costa niente in quanto - lo ricordo all'assessore La Spisa - l'istituto riceve soltanto un finanziamento di 1 milione e 20 mila euro all'anno, il 99,5 per cento del quale è costituito da risorse trasferite direttamente dal Servizio sanitario nazionale, che noi utilizziamo per tutte le esigenze della nostra regione. Penso che nel collegato potremo reperire le ulteriori risorse necessarie per portare a compimento la stabilizzazione di questo personale, anche al fine di far sì, considerate le emergenze sanitarie dell'ultimo periodo, che l'Istituto zooprofilattico possa nel miglior modo rappresentare una sorta di disponibilità esecutiva per il Servizio sanitario veterinario della nostra regione.

Penso pertanto che questo emendamento, che è stato dichiarato inammissibile e che quindi non ha trovato spazio all'interno del bilancio e della finanziaria, debba essere ripresentato - e lo ripresenterò - al collegato alla finanziaria che discuteremo a breve.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Espa. Ne ha facoltà.

ESPA (P.D.). Presidente, come l'onorevole Ladu anch'io ho rilevato il problema relativo all'assistenza sanitaria penitenziaria. Noi abbiamo presentato un emendamento per aumentare le risorse per l'assistenza penitenziaria, quindi c'è una perplessità rispetto al taglio di 4 milioni e mezzo della relativa dotazione e vorremmo capire se la Giunta da questo punto di vista ha fatto un'analisi puntuale. L'Assessore della sanità è assente, quindi non posso sapere chi abbia fatto un'analisi corretta rispetto alle poste sulle quali intervenire. In più segnalo il taglio di 2 milioni di euro per quanto riguarda in particolare gli interventi nel settore socio-assistenziale (capitolo SC05.0638). Anche qui ho grande difficoltà a capire le motivazioni per cui si riduce la spesa per investimenti così importanti che aiutano i comuni e le province e che discendono dalla legge numero 23, che è stata approvata da tutto il Consiglio regionale, promossa da noi, ma sicuramente molto gradita a tutti.

Quindi perché ridurre le spese per il sociale? Credo che all'interno del comparto della sanità ci sia certamente la possibilità di intervenire in altro modo e voglio ricordare che anche se esiste un unico Assessorato che si occupa sia di sanità sia di assistenza sociale non c'è assolutamente paragone fra le risorse che sono stanziate dalla Giunta regionale per il sociale e quelle per la sanità. Parliamo di un rapporto di 1 a 10, anzi a volte anche di 1 a 15, a seconda di come vogliamo calcolare le risorse del bilancio. Questo sacrificio di 2 milioni di euro rappresenta un taglio sostanziale delle risorse del sociale, taglio che andava orientato diversamente.

Del disavanzo ne abbiamo già discusso in questi giorni, ne hanno parlato prima di me tanti colleghi, sulla stampa si sono espresse anche autorevoli componenti della maggioranza, le quali hanno decisamente contestato il disavanzo di 250 milioni di euro che si pronostica per il 2010. Il 31 dicembre è già passato per cui potremo avere a breve i dati reali, ma su chi abbia gestito la sanità in questo periodo non ci sono assolutamente dubbi. Qui vediamo indicati 160 milioni di euro in entrata per il ripiano di tale disavanzo: mi sembra che sia la certificazione del fallimento di una politica sanitaria che non decolla e manifesta ancora, come ha detto il collega Gian Valerio Sanna, condizionamenti di carattere politico nei confronti dei commissari straordinari delle ASL, i quali da un certo punto di vista devono rispondere al potere politico (penso al potere della Giunta più che al potere politico in generale). Se è poi vero ciò che ha detto il collega, e cioè che un partito politico abbia ritenuto di convocare i commissari, mi sembra che siamo di fronte a un fatto veramente grave e vorrei sapere cosa sanno in merito gli alleati di quel partito. Pur avendo contestato profondamente l'attività dei commissari e la proroga degli stessi, immagino che i commissari rispondano alla Giunta, cioè a quel potere politico e non alle linee indicate dai partiti.

Quindi la nostra posizione non può che essere molto critica, in modo particolare per quanto riguarda i tagli effettuati all'assistenza penitenziaria e agli investimenti nel settore socioassistenziale. Ritengo che al riguardo - mi rivolgo anche ai colleghi del centrodestra - si debba intervenire perché bisogna individuare altre voci su cui praticare i tagli. Tra l'altro, in un momento di così grave crisi, la Sardegna ha bisogno degli investimenti per il sociale, così come sono da rispettare i diritti dei carcerati.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Francesco Meloni. Ne ha facoltà.

MELONI FRANCESCO (Riformatori). Signora Presidente, egregi colleghi, ho ascoltato con molta attenzione l'intervento dell'onorevole Sanna e anche quello dell'onorevole Espa. In effetti la proposta di Gian Valerio Sanna non è campata per aria, nel senso che è vero che questo emendamento richiede sacrifici anche da parte degli enti locali, molto limitati per la verità, e se fosse possibile trovare provvisoriamente un'altra copertura e magari ridiscuterne successivamente, noi non saremmo contrari, anche se questo aspetto non ci sembra così drammatico.

Quel che c'è di drammatico in questo emendamento è che si tolgono 160 milioni di euro, di cui 98 dal capitolo della sanità, ed è evidente che se quest'anno togliamo 20 milioni alla spesa di parte corrente, 30 milioni agli investimenti, 12 all'edilizia sanitaria, 4 alla lotta contro le patologie croniche, l'anno venturo la dotazione ordinaria non basterà, la dovremo integrare e questo porterà a un aumento delle spese. E' però importante dire, perché bisogna dire sempre la verità, che quest'anno abbiamo creato un disavanzo di 260 milioni di euro rispetto alle assegnazioni del CIPE ed è molto probabile che nel 2011 creeremo un disavanzo di pari entità, se va bene, perché se anche approviamo la legge entro marzo, come io mi auguro, prima che essa entri effettivamente in vigore e prima che la macroarea faccia sentire i suoi effetti passerà molto tempo. Possiamo sperare che la legge incida eventualmente dal 2012 in poi, quindi bisogna che l'assessore La Spisa cominci a cercare le risorse per ripianare anche il disavanzo del 2011.

Se non si dice la verità poi si incorre in episodi spiacevoli, come quello che è successo stamattina e che vi voglio raccontare. Vi ruberò solo un minuto, ma sono sicuro che vi interesserà. Il 12 luglio del 2007 in quest'Aula l'allora assessore Dirindin, rispondendo a un'interrogazione presentata dall'opposizione sulla gestione dell'Azienda ospedaliera Brotzu da parte del mio successore, il dottor Mario Selis, pensò bene, invece di difendere Selis, di accusare me. Mi accusò, tra l'altro - è a verbale - di non aver applicato il contratto nazionale di lavoro (come se si potesse non applicare il contratto nazionale di lavoro in un'azienda pubblica con 2 mila dipendenti e fortemente sindacalizzata), di aver messo in bilancio poste inesigibili (in poche parole mi accusò di falso in bilancio, anche se non lo disse, ma quello era il significato) e infine di non aver fatto le gare. Disse testualmente: "Diciamo la verità, stiamo facendo le gare ora perché prima non si facevano". Il risultato di tutto questo è stata una querela che sono stato costretto, con grandissimo dispiacere, a presentare nei confronti della professoressa Dirindin. Nonostante la mia richiesta di una semplice lettera di scuse, che mi avrebbe quanto mai soddisfatto e avrebbe chiuso la vertenza, non ho ricevuto alcuna lettera e sono stato costretto ad andare avanti. Il pubblico ministero ha rinviato a giudizio la professoressa Dirindin e stamattina il giudice di pace (perché si trattava di una querela per diffamazione non a mezzo stampa) ha condannato la professoressa Dirindin al pagamento di una multa di 400 euro e delle spese legali e a ristorarmi i danni con 10 mila euro, che naturalmente mi darà dopo la conferma nel processo d'appello e forse anche in Cassazione, se ci si arriverà, e che io utilizzerò sicuramente per beneficenza, perché dalla professoressa Dirindin non voglio nulla che non mi appartenga. Potrei indicarli in un emendamento per ripianare una parte del disavanzo della sanità, ma credo che sarebbe poco utile. Ho voluto raccontare questo fatto perché in quest'Aula sono stato diffamato senza avere la possibilità di difendermi e quindi in questa stessa Aula ritenevo necessario ristorare la mia reputazione.

Torno all'inizio del discorso, assessore La Spisa: ragioniamoci da subito, perché altrimenti dobbiamo incominciare ora a lavorare per reperire i 260 milioni di euro necessari per ripianare il disavanzo che la sanità creerà nel 2011. Non è esatto che non si possa controllare la spesa, qualcosa si può fare, ma purtroppo i meccanismi di spesa della sanità, come del resto quelli della pubblica amministrazione, sono tali per cui non è possibile da un giorno all'altro dare una disposizione e interrompere qualcosa, a meno che non vogliamo tagliare i servizi ai cittadini, ma credo che nessuno in quest'Aula sia di questo parere. Tagliare gli sprechi è sempre la ricetta più facile, ma se il 10 per cento della spesa è costituito da sprechi tagliando 100 milioni non eliminiamo 100 milioni di sprechi, bensì eliminiamo il 10 per cento relativo agli sprechi e anche il 90 per cento relativo alle prestazioni ai cittadini. Grazie dell'attenzione.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, intervengo per sostenere la proposta avanzata dal collega Sanna all'inizio della discussione e per trovare la modalità di intervenire su un disavanzo che preoccupa.

L'Assessore della sanità - mi dispiace che non ci sia - nel corso delle interlocuzioni che ci sono state ha tentato di dimostrare una sorta di inconsistenza di questo disavanzo; la realtà è che il disavanzo esiste e noi speriamo che sia limitato a una cifra inferiore a quella che si chiede per la copertura di questo emendamento. Non vorremmo che tale cifra fosse invece superiore in questo stesso esercizio e destinata ad aumentare ancora.

Noi riteniamo che se si deve fare un bilancio vero e ridurre il numero e l'entità delle spese previste anche in eccesso e ormai impossibili, sulle quali stiamo intervenendo (parlo dei residui) per una pulizia significativa, si possa operare in maniera tale da reperire quasi tutta la disponibilità necessaria alla copertura di questo disavanzo dai recuperi previsti dalla legge numero 14.

Pertanto, sostenendo la tesi del collega Sanna, invitiamo la Giunta, se possibile, a operare un'integrazione in questo senso di quel provvedimento.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Vargiu. Ne ha facoltà.

VARGIU (Riformatori Sardi). Presidente, colleghi, credo che questo emendamento sia uno snodo molto importante della manovra finanziaria che abbiamo discusso sino a questo momento, intanto perché è atipico, lo dico con un'importante apertura al confronto con la minoranza. E' atipico che il disavanzo della sanità sia accertato nel corso di una manovra finanziaria, perché significa che i sistemi di controllo, anzi più che di controllo semplicemente di monitoraggio della spesa, e i sistemi informatici, relativi al flusso delle informazioni, di cui questa Regione è dotata, non sono efficienti. Infatti, se fossero efficienti non avremmo potuto ignorare nei mesi di settembre e ottobre, cioè i mesi in cui è stata redatta la manovra finanziaria, il punto critico a cui era arrivata la spesa sanitaria. Il modo stesso in cui è maturato questo emendamento la dice lunga su come questa Regione negli anni precedenti (anni di amministrazione di centrodestra, ma anche di centrosinistra) non abbia messo in essere gli strumenti di controllo della spesa, che sono elementari per sapere già nel mese di ottobre qual è il dato tendenziale che si attende per la fine dell'annualità.

Comunque sia abbiamo scoperto che il disavanzo, cioè la differenza tra ciò che lo Stato dice (ma io credo, l'ho detto più volte in quest'Aula, che lo Stato sbagli in qualcosa nel fare le sue previsioni), che sarebbe il costo ottimale della nostra sanità, e quello che essa ci costa a fine anno, anche nel 2010 registra un differenziale superiore ai 250 milioni di euro. Siccome sappiamo che questo differenziale deve essere coperto entro il 30 marzo del 2011, oggi abbiamo la necessità di prevedere la copertura e quindi benissimo ha fatto la Giunta a predisporre un emendamento che la garantisce.

Collega Gian Valerio Sanna, il fatto che possa essere chiesto lo scrutinio segreto, cosa sempre legittima ai sensi del nostro Regolamento, su un emendamento di questo genere genera inquietudine, perché non si capisce per quale motivo quando è importante rendere conto agli elettori in maniera chiara delle scelte politiche che la maggioranza, la Giunta e il Consiglio intendono fare, non ci debba essere la possibilità di comunicare la propria volontà di scelta. Mi rendo conto che questo fa parte della dialettica parlamentare e se si voterà a scrutinio segreto a tale voto ci atterremo, però qualche considerazione prima di arrivare all'idea del voto segreto va comunque fatta.

Noi ci troviamo di fronte a deficit strutturali della nostra sanità e sappiamo che anche nel 2011 - hanno ragione i colleghi del centrosinistra, ma non lo dicono soltanto loro - ci troveremo a fine anno ad avere un differenziale che verosimilmente sarà molto simile a quello del 2010 per quanto riguarda i conti della sanità. E' per questo che, essendo già oggi la spesa che noi stiamo stimando per il 2011 più o meno nota, non sembra una cosa particolarmente ragionevole sottostimare in maniera forte lo stanziamento con cui apriamo il 2011. Mi spiego meglio: spostare il debito dal 2010 al 2011 semplicemente levando i soldi della gestione ordinaria della sanità del 2011 non sembra una cosa particolarmente razionale, in quanto significa che il sistema partirà già dall'inizio con una spesa inferiore a quella che siamo certi ci sarà comunque, perché andiamo a mettere in bilancio una posta che è addirittura inferiore a quella del 2010, creando quella sofferenza di cassa delle Aziende sanitarie locali che poi genera residui passivi, genera contenziosi con i fornitori, genera tutte quelle problematiche di cui il collega Cuccureddu si è stupito quando noi abbiamo proposto un fondo di rotazione che servisse a pagare gli interessi ai fornitori, per rendere certo il debito e soprattutto la data di pagamento dello stesso.

Quindi non è del tutto convincente il ragionamento che viene fatto dal collega Gian Valerio Sanna, anche perché una parte importante della copertura, anzi la parte più significativa della copertura di questi 160 milioni di euro, 104 milioni per la precisione, proviene da capitoli della sanità. E non è che noi pensiamo che i capitoli della sanità che sono stati toccati siano poco importanti: ci sono i capitoli dell'innovazione tecnologica, dei rinnovi contrattuali e tutta una serie di altri capitoli che comunque hanno un'incidenza diretta sulla qualità di ciò che noi offriamo ai cittadini. Semplicemente noi pensiamo che se si deve porre in essere un meccanismo virtuoso per cercare di riportare la spesa sanitaria a un livello accettabile, soprattutto a un giusto rapporto tra quello che spendiamo e la qualità di ciò che offriamo, per prima cosa questo va fatto a carico dei capitoli di bilancio della sanità. Quindi è corretto quello che è stato fatto e la sanità resta comunque un bisogno fondamentale del cittadino. Gian Valerio Sanna ha ragione quando dice che la spesa è incomprimibile, nel senso che a consuntivo andremo comunque a ripianare i debiti; non possiamo fare altrimenti, perché non è possibile contrarre la spesa.

Voglio fare un'ultima riflessione rivolgendomi ai colleghi del centrosinistra, che ci hanno accusato più volte di non avere una strategia e soprattutto di non avere un'idea comune condivisa dalla maggioranza per quanto riguarda la sanità. Colleghi del centrosinistra, avete ragione voi, nel senso che è vero che questa maggioranza non ha ancora un'idea definitiva su come deve essere riformata la sanità in Sardegna e vi voglio anche spiegare perché non ce l'ha. E' difficilissimo avere un'idea definitiva di come deve essere riformata la sanità in Sardegna, perché in realtà la pietra filosofale per la riforma della sanità sarda non la possediamo noi, così come avete dimostrato di non possederla voi nella scorsa legislatura, quando nonostante tutti i vostri sforzi avete terminato il 2008 con un deficit di 200 milioni di euro, non dissimile quindi da quello che stiamo scontando in questi primi anni di legislatura del centrodestra. Per cui quella che può sembrare una debolezza, e cioè l'assenza della pietra filosofale in sanità, forse può essere trasformata in una ricchezza per questo Consiglio, in un ragionamento comune.

Noi all'interno del centrodestra raffineremo la nostra proposta, ma non sarà una proposta chiusa, in primo luogo perché non abbiamo la convinzione di essere in grado di presentare una proposta chiusa, in secondo luogo perché siamo convinti che nessuna proposta chiusa può essere calata nel territorio senza un coinvolgimento della minoranza.

Ho imparato, in dieci anni di permanenza in Consiglio regionale, che non si possono assumere atteggiamenti manichei e non si possono compiere azioni volte a imporre agli altri la propria verità sulla sanità, che rappresenta la sfida dei prossimi vent'anni per qualunque Consiglio regionale, per qualunque Regione italiana, e non solo italiana. Occorre un ragionamento condiviso, un percorso fatto insieme, in cui la proposta della maggioranza sia confrontata con quella della minoranza, nell'idea che se in questo settore non arriviamo a un qualcosa che contemporaneamente comporti che la spesa sia controllata, ma soprattutto che la qualità e l'appropriatezza delle prestazioni che forniamo ai nostri cittadini sia alta, nessun Consiglio regionale farà mai più una finanziaria serena, perché ogni finanziaria sconterà sempre e comunque il buco della sanità, un buco che poi costringe a levare spazio alle produzioni, allo sviluppo, alla lotta contro la povertà, all'incentivazione del lavoro e a tutto quello che volete voi. E credetemi, che glielo leviamo sul bilancio del 2010, come a noi sembra più corretto, o glielo leviamo "a pagherò" sul bilancio del 2011, come voi state iniziando a proporre, non cambia molto, perché poi comunque da qualche parte quegli spazi si levano. E se si dà attraverso inappropriate prestazioni di salute al cittadino, si leva a tutto il resto, come noi stiamo vedendo certificato dall'emendamento che stiamo per votare.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Pittalis. Ne ha facoltà.

PITTALIS (P.d.L.). Voglio innanzitutto rassicurare l'onorevole Gian Valerio Sanna sul fatto che nessuna riunione si terrà presso i locali dell'Assessorato della sanità. Abbiamo locali adeguati di partito e anche di Gruppo. Per la verità è prevista una riunione alla presenza dell'Assessore della sanità ed è probabile un refuso nella comunicazione, ma le assicuro, onorevole Sanna, che non ci siamo mai sognati di trasferirci, avendo tutte le comodità in questa sede e nei locali del partito. Mi pare che sia così chiarito il problema sotto questo aspetto.

Per quanto riguarda il merito dell'emendamento, in particolare in relazione alla copertura del disavanzo, noi ci auguriamo che sia davvero l'ultima volta che approviamo emendamenti di questa natura, perché vorremmo, con una riforma del sistema sanitario e del sistema delle Aziende sanitarie, riportare il sistema a razionalità. Su questo, com'è stato detto da chi mi ha preceduto, apriremo sicuramente un confronto a tutto campo non solo all'interno della maggioranza, ma anche con la minoranza, di modo che scaturisca alla fin fine un sistema che davvero funzioni, che razionalizzi le spese. E soprattutto un sistema che non funzioni solo perché adeguato oggi a questa maggioranza o a questa Giunta piuttosto che a una maggioranza e a una Giunta di colore diverso domani, ma che funzioni oggi come domani, chiunque governi. Questo sarà il vero banco di prova.

Per quanto riguarda i capitoli che vengono toccati, noi abbiamo già apprezzato, in sede di Commissione, una qualche anticipazione che ha fatto lo stesso Assessore, e cioè che sono stati probabilmente toccati capitoli "sensibili", quelli che riguardano il settore dell'urbanistica in particolare. Su questo riteniamo che l'Assessore possa fare una valutazione per un'eventuale modifica dei capitoli dove reperire queste risorse, tenendo conto, colleghi, che la coperta è corta e che per sanare un disavanzo da qualche parte bisogna pur recuperare le risorse. Questo è il compito difficile, gravoso dell'Assessore, ce ne rendiamo davvero conto, però invitiamo eventualmente a una riformulazione che tenga in considerazione il fatto che vi sono voci davvero importanti che riguardano i comuni, gli strumenti urbanistici, le politiche per le aree urbane e per gli investimenti che sicuramente andrebbero, a nostro avviso, salvaguardate. Confidiamo, quindi, nella saggezza che finora ha sempre dimostrato l'assessore La Spisa perché ci possa essere una rimodulazione in questo senso, reperendo risorse semmai da altre voci che possono essere meno strategiche e meno importanti, almeno in questa fase.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Signora Presidente, colgo l'invito rivoltoci poco fa dal collega Vargiu a ragionare insieme su una parte importante di questa manovra di bilancio che in maniera sicuramente anomala viene rappresentata nell'emendamento numero 51, presentato dalla Giunta alla Strategia 5. Parliamo del deficit della sanità che, se sono vere le parole dei colleghi Riformatori, e dell'onorevole Meloni in particolare, al 31 dicembre ha raggiunto la quota di 260 milioni di euro. Con l'emendamento numero 51 noi copriamo in parte il deficit della sanità. Credo che sia la certificazione di un fallimento - e altre ne abbiamo viste in questa finanziaria - perché il problema vero, come è stato detto, è la gestione, è capire se c'è, al di là della strategia del bilancio una strategia complessiva sulla sanità. Non mi pare, anche dalle parole che ho sentito oggi, che questa strategia ci sia, nonostante uno dei vostri primi atti, in occasione del collegato del 2009, sia stato proprio l'annuncio di una riforma della sanità. Sanità che era già stata riformata nella scorsa legislatura: penso alla legge numero 10 del 2006, alla riforma, quella sì, del Servizio sanitario regionale, penso anche al passaggio che abbiamo fatto in tema di integrazione sociosanitaria con la legge numero 23 del 2005, penso al Piano sanitario regionale, approvato con vent'anni di ritardo.

Allora, i vostri primi atti sono stati l'annuncio di una riforma sanitaria e l'immediato commissariamento delle ASL. Avete avuto fretta, dopo qualche mese, di presentare un disegno di legge di riforma non condiviso da voi, non discusso con i rappresentanti dei territori, probabilmente non sufficientemente discusso neanche all'interno della maggioranza, che proponeva una macroarea - ne parleremo - con dei pro e dei contro. Io capisco le economie di scala, la moltiplicazione delle aziende a rilevanza regionale (anche se non si capisce in cosa consista questa rilevanza), la creazione di Aziende sanitarie provinciali, lo scorporo degli ospedali, il potenziamento delle Aziende miste, mi auguro però, onorevole Vargiu, che questa riforma possa al più presto essere discussa seriamente in Commissione e in Aula.

Certamente il controllo spetta alla Giunta e non ai partiti, dovunque vi incontriate, onorevole Pittalis, ma ogni atto delle ASL lasciatelo a chi avete posto alla loro guida, non fate invasioni di campo, non serve, perché poi si creano questi risultati. Prestate più attenzione alla gestione della sanità, e quindi ai bisogni dei cittadini, e meno alle clientele. Date priorità alla sanità perché veramente da un lato è la parte che copre forse il 50 per cento del nostro bilancio, dall'altro è la parte sicuramente più debole, che ha bisogno di attenzioni.

Con questo emendamento, che tenta di coprire una parte di un deficit che sta diventando strutturale e che probabilmente è cresciuto anche nel corso di quest'anno, perché non c'è un governo, voi intervenite da un lato tagliando 61 milioni e 700 mila euro agli enti locali e alle imprese, dall'altro destinando 100 milioni in meno alla sanità. Qui troviamo l'edilizia sanitaria, troviamo le spese per il Servizio sanitario regionale, per migliorare e controllare il Servizio sanitario. Insomma è una partita di giro, come dicevano i colleghi. Ci troveremo a dover riaffrontare questo problema tra poco e dovremo reintervenire - non so in che modo, forse in assestamento di bilancio, ce lo dirà la Giunta - per coprire probabilmente altri 100 milioni di euro di disavanzo.

Allora, c'è una proposta responsabile in campo, che è stata avanzata a nome del mio Gruppo e del centrosinistra dal collega Gian Valerio Sanna, ed è quella che prevede di recuperare attraverso la legge numero 14, ovvero dalle opere pubbliche non finanziate entro il 2008, l'intera somma necessaria e non soltanto i 34 milioni di euro che indicate voi nell'emendamento, sapendo che stiamo intervenendo su una partita delicata che affrontiamo semplicemente con un emendamento tampone e sapendo anche che se non l'affrontiamo seriamente rischia non solo di aumentare i problemi geografici della sanità in Sardegna, ma anche di affossare definitivamente l'azione del vostro Governo e di questo Consiglio regionale. Quindi c'è una priorità, assessore La Spisa, che non è il golf. Pare infatti che sia quella sul golf la prima legge che volete portare in Aula! La priorità è questa in questo momento e se non riusciamo a risolvere il problema del disavanzo e a dare un indirizzo alla sanità in Sardegna probabilmente non riusciremo ad affrontare neanche gli altri problemi.

Io vedo in realtà due priorità: da un lato il lavoro, e dobbiamo affrontarlo in maniera seria, dall'altro la sanità e il sociale. Credo che faremmo bene, al di là dei voti segreti - attendiamo una sua risposta, assessore La Spisa - intanto a coprire questo disavanzo con i recuperi previsti dalla legge numero 14 e poi ad affrontare seriamente la gestione della sanità in Sardegna. Fatelo con meno arroganza, senza nomine di commissari decise l'ultimo giorno dell'anno, in parte prorogando alcuni commissariamenti, sapendo bene che non rispetterete la scadenza dei tre mesi, in parte sostituendo quei commissari che si sono rivelati nei vostri confronti non così cortesi, non sudditi, o che magari non hanno accontentato tutti i consiglieri del territorio o qualcuno in particolare. Abbiate il coraggio, la dignità di affrontare un problema così grave con gli strumenti giusti e nelle forme giuste. L'opposizione esiste per questo, per farvi notare le vostre inadempienze, la vostra debolezza, la vostra incapacità di governare la Regione e di governarla anche in un settore fondamentale qual è la sanità.

PRESIDENTE. Poiché nessun altro è iscritto a parlare, per la Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.Forse è proprio un bene che quest'anno nella manovra finanziaria affrontiamo la questione del disavanzo con un emendamento e non con un accantonamento fatto a monte, che poi ha gli stessi effetti concreti, ma non fa percepire, come si sta invece percependo in queste ore in Consiglio regionale, la gravità del problema. Sono d'accordo con chi dice - lo ripete spesso l'onorevole Francesco Meloni - che in realtà fino a un certo punto il disavanzo della sanità è vizioso; in parte è anche fisiologico, direi anzi, forse a ragione, che è in gran parte fisiologico, ma in buona parte è proprio patologico, e questa patologia spesso noi la nascondiamo con il fatto che accantonando ogni anno una quota per il ripiano del disavanzo sembra quasi che non tocchiamo nulla. Invece no, l'anno scorso abbiamo messo nel bilancio preventivo 290 milioni di euro per il ripiano del disavanzo; non ci siamo accorti che li abbiamo tolti a qualcosa, e cioè li abbiamo tolti agli interventi produttivi per la nostra gente, per le famiglie, per i servizi, per le imprese.

Quest'anno si è fatta un'altra valutazione: il Consiglio ha ritenuto opportuno che invece per il disavanzo ci fosse anche quest'anno un accantonamento, che abbiamo stimato in 160 milioni di euro, e questa è correttamente la parte del disavanzo che noi dobbiamo ripianare obbligatoriamente entro il 31 marzo. Non spiego il meccanismo, l'ho capito da poco anch'io, grazie alle ripetizioni che mi ha dato il collega Vargiu. Oggi, però, possiamo dire che facciamo un'operazione corretta, prudente, che ci consente di dimostrare a tutti che non siamo una Regione "canaglia", ma siamo una Regione che comunque non deve sprecare risorse. Potremmo anche incrementare le spese per la sanità, ma per offrire un servizio sanitario di alto livello, per dare migliori servizi ai cittadini e magari per invertire la direzione della mobilità, cioè per far sì che le persone vengano da noi per la qualità della nostra sanità, occorrono scelte difficili, dure, che vanno fatte a tutti i livelli, da quelli amministrativi a quelli politici. Credo che non sia la prima volta che l'Assessorato della programmazione segnala che il nostro bilancio è gravemente penalizzato da alcune gestioni, tra cui quelle della sanità. Spero che prima o poi in quest'Aula si affrontino anche altre gestioni, come quella delle risorse idriche, al più presto però.

Con l'emendamento numero 51, un emendamento difficile da proporre, ho cercato il più possibile, con l'aiuto degli Uffici, anche nel dialogo preventivo prima di firmare l'emendamento, di non toccare dei nervi particolarmente sensibili e dolorosi per la nostra gente, non certo per noi. Ho già detto in Commissione che c'è la disponibilità da parte nostra a modificare ulteriormente l'emendamento, perciò chiedo che si sospendano i lavori per cinque o dieci minuti al massimo per poter correggere alcune disposizioni.

C'è la disponibilità innanzitutto a dare tutte le notizie. Onorevole Ladu, chiariamo immediatamente che, se lo si ritiene, in questo caso si può diminuire la previsione per l'assistenza penitenziaria, perché nel relativo capitolo rimane 1 milione e mezzo di euro e in ogni caso la funzione deve essere coperta dalle risorse che devono ancora arrivare dallo Stato, come dice l'ordinanza del Ministro di grazia giustizia o comunque del Governo. Per cui queste risorse noi adesso le togliamo, ma pensiamo di poterle rimettere nel momento in cui le assegnazioni statali ci verranno riversate o accreditate.

Per il resto mi fa piacere che la proposta di incrementare la previsione dei recuperi di cui alla legge numero 14 possa essere accolta, io direi non completamente, ma può essere presa in considerazione. Noi abbiamo stimato prudenzialmente la cifra di 34 milioni e 700 mila euro, che può essere portata leggermente in aumento, mantenendo però una soglia di prudenza, perché aspettiamo di sapere, il che avverrà a metà anno, quale sarà la consistenza di questi rimborsi e quindi di queste nuove entrate. Comunque sia noi speravamo e speriamo ancora di poter destinare i rimborsi e le nuove entrate a interventi produttivi e non alla copertura del disavanzo, che è sempre un sacrificio. Speriamo, quindi, che sia certamente un'azione di tamponamento di un problema, a cui faccia però immediatamente seguito una serie di decisioni di vera strategia di risanamento gestionale del sistema della sanità che non portino alla diminuzione o al peggioramento dei servizi per la salute dei cittadini, ma anzi ne elevino sempre più la qualità. Finalmente si deve avere il coraggio di tagliare laddove le risorse sono sprecate e quando una risorsa è sprecata non è semplicemente qualcosa che si dà in più a qualcuno e che non incide su nulla; tutto ciò che viene sprecato lo si toglie ad altri. E il tentativo che l'Assessorato sta facendo per frenare certe spinte all'innalzamento della spesa, anche se può sembrare in tanti casi antipatico - ma scomodo, credetemi, da parte mia - è dovuto al fatto che tutto quello che noi buttiamo non lo possiamo dunque utilizzare per investimenti e servizi importantissimi.

Per cui credo che si possa effettivamente realizzare un maggiore equilibrio, soprattutto guardando alle risorse da destinare ai comuni, per l'attività di gestione del territorio, e anche alle imprese. In questo senso in pochi minuti di sospensione possiamo fare insieme una valutazione. La Giunta ha già un'idea e vorrebbe brevissimamente confrontarla in modo da arrivare a una proposta condivisa dal Consiglio regionale sulla copertura del disavanzo della sanità che preluda a una scelta coraggiosa per quanto riguarda gli interventi legislativi e di programmazione da fare immediatamente dopo l'approvazione della finanziaria, attraverso un esame serio e rigoroso della questione della spesa sanitaria e dei servizi sanitari per la Sardegna.

PRESIDENTE. Sospendo i lavori per dieci minuti. La seduta riprenderà alle ore 16 e 40.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 27, viene ripresa alle ore 16 e 41.)

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. La Giunta propone di accogliere, sempre con prudenza, ma con un po' più di speranza sull'esito delle azioni di recupero, il suggerimento di aumentare la previsione in entrata relativa alla UPB E362.001, portandola da 34 milioni e 700 mila euro a 45 milioni e 700 mila euro.

Rispetto all'emendamento numero 51, la Giunta propone di sopprimere le riduzioni riguardanti: interventi di risanamento, bonifica e riqualificazione del territorio, per 1 milione di euro; pianificazione, vigilanza e controllo sull'attività urbanistica e paesaggistica, per 2 milioni di euro; trasferimenti agli enti locali per attività urbanistiche - parte corrente, per 1 milione di euro; spese per la gestione del sistema informativo e cartografico, per 2 milioni di euro. Propone la correzione della cifra indicata in diminuzione per le politiche per le aree urbane - investimenti: 2 milioni di euro anziché 5 milioni, ossia ripristina la dotazione di 3 milioni di euro, togliendo solo 2 milioni; sopprime la riduzione dei contributi ai comuni per strumenti urbanistici, per 2 milioni; per compensare, quindi, oltre all'incremento dell'entrata, incrementa il prelievo dal capitolo per le spese per il servizio sanitario - parte corrente 2011, che da 20 milioni passa a 26 milioni. Per quanto riguarda la Strategia 5 elimina il taglio di 2 milioni per gli investimenti nel settore socioassistenziale; nella Strategia 6 elimina il taglio di 2 milioni per la promozione e propaganda turistica e di 3 milioni per il sostegno alle attività commerciali - investimenti; riduce la cifra per la tutela, valorizzazione e marketing dei prodotti agricoli, portandola da 1 milione e 500 mila euro a 500 mila euro. Per riequilibrare, per la copertura del mancato taglio agli investimenti nel settore socioassistenziale, indichiamo una diversa copertura della Strategia 7, e cioè la UPB S07.07.003, che riguarda, se non ricordo male, l'effetto benefico della mancata proroga della gestione liquidatoria dell'ESAF.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Sull'emendamento numero 51, anche nella nuova formulazione proposta dalla Giunta, il parere è favorevole; l'emendamento numero 47 è inammissibile. Sull'emendamento numero 14 il parere è favorevole, ma propongo un emendamento orale: lo stanziamento passa da 5 milioni di euro a 1 milione di euro e la copertura è a valere sulla UPB S08.01.002, fondo nuovi oneri legislativi - parte corrente; non investimenti, quindi, ma parte corrente. Sull'emendamento numero 25 il parere è favorevole; gli emendamenti numero 12 e 13 sono inammissibili; sull'emendamento numero 6 il parere è contrario; l'emendamento numero 9 mi risulta ritirato. Sull'emendamento numero 3 il parere è favorevole; gli emendamenti numero 5 e 2 sono inammissibili. Gli emendamenti numero 49 e 4 sono sospesi, in attesa di una valutazione della Giunta sullo stanziamento; l'emendamento numero 1 è anch'esso sospeso perché doveva essere ponderato lo stanziamento. Gli emendamenti numero 49 e 4 hanno la stessa natura, ma diversi importi, l'emendamento numero 1 invece è di altra natura, ma tutti e tre sono sospesi. Gli emendamenti numero 7, 16 e 8 riguardano lo stesso argomento e si propone la copertura finanziaria di 1 milione e 500 mila euro.

PRESIDENTE. Vengono riuniti in un unico emendamento.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Certo, si può prendere come base uno dei tre. Per la Fondazione Teatro Lirico bisogna però prendere in considerazione l'emendamento numero 8, che quindi diventa un emendamento di sintesi con una copertura di 1 milione e 500 mila euro.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. La Giunta esprime parere conforme a quello del relatore sugli emendamenti sui quali è stato espresso un parere. Per quanto riguarda l'emendamento numero 14 va bene la riduzione da 5 milioni di euro a 1 milione di euro a valere sulla parte corrente.

Arriviamo agli emendamenti sospesi. Gli emendamenti numero 49 e 1, che riguardano gli impianti sportivi di iniziativa privata, possono essere unificati come il Consiglio ritiene. Dalle informazioni che abbiamo assunto per la partecipazione ai bandi è sufficiente la somma di 1 milione e 500 mila euro, con copertura S07.07.003, che è la stessa di prima. Si tratta delle somme che abbiamo recuperato dalla mancata proroga della liquidazione dell'ESAF.

Per quanto riguarda l'emendamento numero 4, dalle informazioni che abbiamo per la partecipazione ai bandi da parte dei comuni è sufficiente la somma di 4 milioni e 200 mila euro, quindi l'emendamento può essere accolto con questo importo. Per quanto riguarda il Teatro Lirico la Giunta accoglie la proposta di riduzione dell'incremento a 1 milione e 500 mila euro.

PRESIDENTE. Riepilogando, per quanto riguarda l'emendamento numero 14, a firma Sabatini e più, la Giunta propone uno stanziamento di 1 milione di euro. La proposta è accolta?

SABATINI (P.D.). Sì.

PRESIDENTE. Onorevoli Manca e Alessandra Zedda, la proposta di unificare gli emendamenti numero 49 e 1 con la copertura di 1 milione e 500 mila euro è accolta?

MANCA GAVINO (P.D.). Sì.

PRESIDENTE. Per quanto riguarda l'emendamento numero 4, a firma Diana Mario e più, la Giunta propone uno stanziamento di 4 milioni e 200 mila euro. La proposta è accolta?

ZEDDA ALESSANDRA (P.d.L.). Sì.

PRESIDENTE. Onorevoli Artizzu, Contu Felice ed Espa, la proposta della Giunta di comprendere in un emendamento di sintesi gli emendamenti numero 7, 16 e 8, con copertura di 1 milione e 500 mila euro è accolta?

ESPA (P.D.). Sì.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Ritiro la richiesta di voto segreto sull'emendamento numero 51.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PITTALIS (P.d.L.). Per dichiarazione di voto, ma se è stato chiesto il voto segreto!

PRESIDENTE. L'onorevole Bruno ha ritirato la richiesta di voto segreto, quindi può fare la sua dichiarazione di voto, onorevole Pittalis.

PITTALIS (P.d.L.). Rinuncio, Presidente.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Francesco Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MELONI FRANCESCO (Riformatori Sardi). Volevo dire questo: noi voteremo l'emendamento come riconoscimento dello sforzo fatto dall'assessore La Spisa per trovare una soluzione, ma abbiamo moltissime perplessità. La riduzione di 26 milioni di euro del cosiddetto fondone non risolve il problema, che a me pare solo rimandato all'anno venturo senza fare scelte. Se non si volevano ridurre i capitoli relativi agli enti locali, come ha detto l'onorevole Gian Valerio Sanna, se ne potevano individuare degli altri, però questa non è la maniera di risolvere i problemi, secondo me. Sappiamo già che l'anno venturo il disavanzo della sanità sarà compreso tra i 100 e i 150 milioni di euro, adesso togliamo altri 26 milioni, così siamo certi che ammonterà a 125-175 milioni di euro. Comunque voteremo a favore dell'emendamento.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 51. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'emendamento numero 47 è inammissibile.

Metto in votazione l'emendamento numero 14 nella nuova formulazione proposta dalla Giunta. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'emendamento numero 25.

Ha domandato di parlare il consigliere Espa per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ESPA (P.D.). Ne approfitto per segnalare di nuovo all'Assessore, visto che i funzionari hanno ritenuto inammissibili gli emendamenti successivi, che per i progetti personalizzati di cui alla legge numero 162 in questo bilancio rimane il taglio di 22 milioni di euro. Questo Consiglio ha deciso che per questi progetti bisogna spendere 116 milioni di euro; è una decisione che abbiamo votato tutti, eppure in questa manovra finanziaria si stanziano solo 94 milioni di euro, dobbiamo prenderne atto. Sto parlando dei progetti per il 2012. Noi riproporremo l'emendamento al collegato alla finanziaria, non per i finanziamenti di quest'anno, per i quali c'è la copertura per fortuna, ma per quelli del 2012. Mancano 22 milioni di euro, e questo fatto crea una situazione difficile, lo dobbiamo dire, perché anche i colleghi del centrodestra sono molto attenti a questa tematica. L'emendamento non è ammissibile e quindi non possiamo fare nulla. Mi riferisco anche al programma "Ritornare a casa". L'Amministrazione regionale in questo momento sta finanziando progetti per 18 milioni di euro, una cosa estremamente positiva, e per il 2012 sono in bilancio 10 milioni di euro. Quindi, a circa otto milioni di persone bisognerà dire: "E' finito, non ce n'è più, stiamo andando bene, ma non ce n'è più".

Gli emendamenti che abbiamo presentato al riguardo non essendo ammissibili non potranno essere né discussi né votati, ma noi riproporremo per l'ennesima volta questo argomento nel collegato alla finanziaria, perché poi in autunno non avremo voglia di fare di nuovo ciò che è nostro dovere fare.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 25. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Gli emendamenti numero 13 e 12 sono inammissibili.

Passiamo all'emendamento numero 6.

Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (I.d.V.). Chiedo il voto segreto.

PRESIDENTE. Comunico che il consigliere Stochino è rientrato dal congedo.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 6.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 58

votanti 57

astenuti 1

maggioranza 29

favorevoli 22

contrari 34

(Il Consiglio non approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Stochino - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si è astenuta la Presidente Lombardo.)

L'emendamento numero 9 è stato ritirato.

Passiamo all'emendamento numero 3.

Ha domandato di parlare la consigliera Zuncheddu. Ne ha facoltà.

ZUNCHEDDU (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Chiedo il voto segreto.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 3.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

Presenti 59

Votanti 57

Astenuti 2

Maggioranza 29

Favorevoli 27

Contrari 29

(Il Consiglio non approva).

(Hanno preso parte alla votazione i consiglieri: Agus - Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Cappai - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccu - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Meloni Valerio - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Petrini - Piras - Pittalis - Planetta - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sechi - Solinas Antonio - Steri - Stochino - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Pitea.)

Gli emendamenti numero 5 e 2 sono inammissibili.

Metto in votazione gli emendamenti numero 49 e 1 nella nuova formulazione proposta dalla Giunta. Chi li approva alzi la mano.

(Sono approvati)

Metto in votazione l'emendamento numero 4 così come modificato. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione gli emendamenti numero 7, 16 e 8 nella nuova formulazione proposta dalla Giunta. Chi li approva alzi la mano.

(Sono approvati)

Metto in votazione la Strategia 5. Chi la approva alzi la mano.

(E' approvata)

Passiamo all'esame della Strategia 6.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Alla Strategia 6 sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo degli emendamenti:

Emendamento modificativo Giunta regionale.

Strategia 06

STRATEGIA 06

in aumento

UPB S06.04.009

Incentivi per il potenziamento della produzione zootecnica - Investimenti (Cap. SC06.1047)

2010 euro 1.000.000

in diminuzione

UPB S06.04.010

Interventi per il miglioramento delle produzioni vegetali - Investimenti (Cap. SC06.1047)

2010 euro 1.000.000

L'UPB S06.04.010 è soppressa

(19)

Emendamento modificativo Uras - Sechi - Zedda Massimo.

Strategia 06

L'Unità previsionale di base 06.06.004 è incrementato di euro 500.000 per l'anno 2011

in diminuzione FNOL euro 500.000 per l'anno 2011

in aumento UPB 06.06.004 euro 500.000 per l'anno 2011

(52)

Emendamento modificativo Uras.

Strategia 06

In aumento

UPB S06.06.004

Fondo occupazione parte corrente

2011 euro 500.000

Copertura finanziaria

UPB S08.01.002

FNOL - parte corrente

2011 euro 500.000

Voce 2

(55).).

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, per esprimere il parere sugli emendamenti ha facoltà di parlare il consigliere Maninchedda, relatore di maggioranza.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. Sull'emendamento numero 19 il parere è favorevole; invito al ritiro degli emendamenti numero 52 e 55, che sono uguali. L'onorevole Uras credo abbia presentato un emendamento per porre un problema che poi dovrà essere recuperato in un ordine del giorno.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere della Giunta è conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 19. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Sugli emendamenti numero 52 e 55 c'è un invito al ritiro.

Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Sono ritirati. Abbiamo presentato degli ordini del giorno firmati dai Presidenti di Gruppo.

PRESIDENTE. Metto in votazione la Strategia 6. Chi la approva alzi la mano.

(E' approvata)

Passiamo all'esame della Strategia 7.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, metto in votazione la Strategia 7. Chi la approva alzi la mano.

(E' approvata)

Passiamo all'esame della Strategia 8.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, metto in votazione la Strategia 8. Chi la approva alzi la mano.

(E' approvata)

Dobbiamo riprendere la Strategia 3 e gli emendamenti sospesi numero 15 e 22.

Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facoltà.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Mi sembra che a fine mattinata su questo punto ci sia stato un certo fraintendimento. Noi abbiamo cercato, come credo si sia notato anche successivamente, di contemperare tutte le esigenze chiedendo un minimo sacrificio anche per l'ISRE. E' stato chiesto veramente un sacrificio minimo, considerando che recentemente questo istituto ha ottenuto interventi consistenti. Non c'è alcun atteggiamento ostile nei confronti di nessun territorio, tanto meno di questo istituto che ha la grande dignità che gli riconosciamo. Per cui chiederei ai presentatori dell'emendamento numero 15 di accogliere la richiesta di considerare la ricostituzione del capitolo con un incremento di 250 mila euro.

PRESIDENTE. La proposta della Giunta è accolta.

Metto in votazione gli emendamenti numero 15 e 22 nella nuova formulazione proposta dalla Giunta. Chi li approva alzi la mano.

(Sono approvati)

Metto in votazione la Strategia 3. Chi la approva alzi la mano.

(E' approvata)

Passiamo all'esame dell'Elenco numero 1.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare, metto in votazione l'Elenco numero 1. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'Elenco numero 2.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare, metto in votazione l'Elenco numero 2. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'esame dell'Elenco numero 3.

(Segue lettura)

PRESIDENTE. Poiché nessuno domanda di parlare, metto in votazione l'Elenco numero 3. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Sono stati presentati degli ordini del giorno.

(Si riporta di seguito il testo degli ordini del giorno:

Ordine del giorno Cuccu - Bruno - Uras - Cocco Daniele Secondo - Agus - Barracciu - Caria - Cocco Pietro - Cucca - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Meloni Valerio - Moriconi - Porcu - Sabatini - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Soru - Zedda Massimo - Zuncheddu sulla non accessibilità delle delibere di Giunta.

IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione dei disegni de legge n. 219/S/A (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione - legge finanziaria 2011) e n. 220/A (Bilancio di previsione per l'anno 2011 e bilancio pluriennale per gli anni 2011-2013);

PREMESSO che:

- le delibere sono gli atti amministrativi con cui vengono formalizzate le decisioni prese collegialmente dalla Giunta regionale;

- la trasparenza e l'accesso agli atti amministrativi, oltre a rappresentare un dovere per le pubbliche amministrazioni, è un diritto fondamentale dei cittadini, che devono poter conoscere le decisioni assunte da chi amministra la "cosa pubblica";

- per poter svolgere appieno la loro attività di controllo, i consiglieri regionali hanno il diritto di poter accedere liberamente ai documenti amministrativi;

VERIFICATO che sul sito della Regione autonoma della Sardegna viene pubblicato l'elenco delle delibere approvate dalla Giunta regionale, ma le stesse non sono consultabili oppure sono accessibili con notevole ritardo;

CONSIDERATO che l'impossibilità di accedere al contenuto delle delibere limita fortemente le attività dei consiglieri regionali,

impegna la Giunta regionale

a pubblicare e rendere accessibili tutte le delibere subito dopo la loro approvazione, per garantire a tutti i cittadini e ai consiglieri regionali, senza alcuna limitazione, libero accesso agli atti amministrativi. (1)

Ordine del giorno Maninchedda - Bruno - Steri - Meloni Francesco - Cuccureddu - De Francisci - Artizzu - Sanna Matteo - Rodin - Cocco Daniele Secondo - Uras - Capelli - Sabatini - Espa inerente all'effettuazione in Sardegna della quarta edizione del concorso nazionale "Le Chiavi di scuola".

IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione dell'esame del disegno di legge n. 219/S/A (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione - legge finanziaria 2011) e n. 220/A (Bilancio di previsione per l'anno 2011 e bilancio pluriennale per gli anni 2011-2013);

CONSIDERATO che per la prima volta in Sardegna si terrà il concorso "Le Chiavi di scuola" nella città di Cagliari, nel marzo 2011;

RILEVATO che trattasi di una manifestazione che premia le buone prassi delle scuole di ogni ordine e grado, che hanno sviluppato percorsi di inclusione scolastica di qualità degli alunni e studenti con disabilità, realizzato dai docenti congiuntamente alle altre istituzioni del territorio;

CONSIDERATO che:

- il concorso ha lo scopo di contribuire a far emergere e portare all'attenzione e alla conoscenza della società italiana ed europea tanti buoni esempi di inclusione scolastica degli alunni con disabilità che vengono realizzati, spesso silenziosamente, all'interno delle classi comuni del nostro Paese;

- sarà un appuntamento importante con l'obiettivo di rappresentare un'occasione di confronto tra esperti di livello nazionale ed internazionale, associazioni, dirigenti scolastici e insegnanti e di presentare i migliori progetti e gli esiti complessivi del concorso;

- l'iniziativa coinvolge tutto il movimento italiano delle persone con disabilità e loro organizzazioni provenienti da tutta Italia;

RILEVATO che il concorso prevede la realizzazione di un convegno finale previsto per marzo 2011 da svolgersi a Cagliari, nel corso del quale verranno assegnati i premi in danaro alle scuole più meritevoli di tutta Italia, da utilizzarsi per l'acquisto di attrezzature e beni la cui funzionalità e utilizzazione sia valutata come pienamente adeguata e coerente con i principi di inclusione e con le esigenze della classe;

CONSIDERATO che all'evento sarà dato ampio respiro nazionale anche su tutti i mezzi di comunicazione, e che la Sardegna tutta avrà dunque un'importante visibilità e un ruolo da protagonista nel creare occasioni di confronto su questi temi (le precedenti edizioni si sono svolte a Napoli 2007, Milano 2008, Roma 2009, patrocinate dal Ministero della pubblica istruzione, dalla RAI Segretariato sociale e da ENEL Cuore),

impegna il Presidente della Regione, la Giunta regionale e l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport

a patrocinare e finanziare, con un contributo straordinario di euro 40.000, l'effettuazione in Sardegna della quarta edizione del Concorso-convegno nazionale "Le Chiavi di scuola", inerente alle buone prassi di inclusione scolastica nelle scuole di ogni ordine e grado, preferibilmente attraverso l'utilizzo delle risorse previste alla UPB S01.03.002 (promozione e pubblicità istituzionale). (2)

Ordine del giorno Pittalis - Steri - Vargiu - Sanna Giacomo - Cuccureddu sull'individuazione dei disegni di legge da collegare alla manovra economico-finanziaria 2011-2013.

IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione dei disegni di legge n. 219/S/A (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione - legge finanziaria 2011) e n. 220/A (Bilancio di previsione per l'anno 2011 e bilancio pluriennale per gli anni 2011-2013);

CONSIDERATO CHE:

- ai sensi dell'articolo 34, comma 8, del Regolamento interno del Consiglio, devono essere individuati i disegni di legge, presentati dalla Giunta regionale, da collegare alla manovra economico-finanziaria;

- la Giunta regionale ha presentato al Consiglio i seguenti disegni di legge collegati alla manovra economico-finanziaria 2011-2013:

1) disegno di legge n. 221 - Interventi volti alla gestione delle situazioni di grave difficoltà occupazionale ed all'incremento della domanda lavorativa;

2) disegno di legge n. 222 - Disposizioni nei vari settori di intervento;

RAVVISATA la necessità, in virtù dell'articolo 34, comma 8, del Regolamento interno, di individuare i provvedimenti da collegare alla manovra economico-finanziaria 2011-2013,

delibera

di individuare quali disegni di legge da collegare alla manovra economico-finanziaria i seguenti:

1) disegno di legge n. 221 - Interventi volti alla gestione delle situazioni di grave difficoltà occupazionale ed all'incremento della domanda lavorativa;

2) disegno di legge n. 222 - Disposizioni nei vari settori di intervento. (3)

Ordine del giorno Pittalis - Bruno - Steri - Vargiu - Uras - Sanna Giacomo - Salis - Cuccureddu - Maninchedda sulla necessità di riorganizzare struttura e attività dell'Agenzia regionale per il lavoro ai fini della coerente applicazione della legge regionale n. 20 del 2005 e per la definizione di un sistema integrato regionale e locale dei servizi per il lavoro e sulla necessità di incremento della dotazione finanziaria del programma Master and back per l'anno 2011.

IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione dei disegni de legge n. 219/S/A (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione - legge finanziaria 2011) e n. 220/A (Bilancio di previsione per l'anno 2011 e bilancio pluriennale per gli anni 2011-2013);

PREMESSO che:

- la Sardegna attraversa una crisi economica e produttiva tra le più gravi con caratteri strutturali e con effetti drammatici sull'occupazione, in particolare quella giovanile e femminile, che interessa tutti i comparti produttivi;

- in tale contesto appare sempre più importante la definizione di un piano di politiche per il lavoro ed un sistema efficiente di strutture di promozione, coordinamento e monitoraggio di tali politiche;

- nel corso del dibattito dedicato alla finanziaria 2011 è emersa la necessità e la comune volontà di rilanciare l'Agenzia regionale per il lavoro come struttura di riferimento del predetto sistema,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale:

1) a rafforzare il ruolo dell'Agenzia regionale per il lavoro per tutte le attività che afferiscono alle politiche e per i servizi per il lavoro (osservatorio del mercato del lavoro, alta formazione, inserimento professionale, microcredito, autoimprenditorialità e sicurezza del lavoro);

2) a rendere effettivo l'esercizio delle competenze dell'Agenzia in materia di gestione del SIL, attraverso il trasferimento di tutte quelle esistenti in capo all'Agenzia;

3) a rafforzare il ruolo dell'Agenzia quale luogo di sperimentazione delle politiche del lavoro attraverso la cooperazione internazionale, definendone le competenze attraverso una opportuna modifica della legge 5 dicembre 2005, n. 20;

4) a ricercare ulteriori risorse a favore degli interventi Master and back e di alta formazione di almeno 5 milioni di euro anche con riferimento agli interventi 2011 già banditi e tali da consentire la partecipazione di un numero di beneficiari paragonabile a quello degli anni precedenti; tale dotazione potrà essere aumentata anche verificando la possibilità di anticipare le risorse allocate per l'annualità successiva ovvero la disponibilità di risorse non spese e diversamente allocate. (4)

Ordine del giorno URAS - DE FRANCISCI - BRUNO - STERI - VARGIU - SANNA Giacomo - SALIS - CUCCUREDDU per la realizzazione di progetti speciali finalizzati alla intercettazione dei rischi e delle opportunità del sistema produttivo, economico e sociale.

IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione dei disegni de legge n. 219/S/A (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione - legge finanziaria 2011) e n. 220/A (Bilancio di previsione per l'anno 2011 e bilancio pluriennale per gli anni 2011-2013);

PREMESSO che la legge finanziaria 2010, all'articolo 4, prevedeva il finanziamento di progetti speciali, anche con il concorso di risorse di provenienza statale e comunitaria, finalizzati alla definizione di un sistema internazionale e mediterraneo di osservatori per l'intercettazione degli allarmi di crisi economico-sociale e dei settori produttivi o delle prospettive di sviluppo delle attività produttive e dell'occupazione e alla predisposizione e sperimentazione di modelli di intervento per prevenire e scongiurare gli effetti derivanti dallo stato di crisi economico-sociale o per anticipare e cogliere integralmente ogni opportunità di sviluppo dei settori produttivi e dell'occupazione,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

ad affidare la predisposizione e realizzazione di tali progetti, d'intesa con la Regione, ai dipartimenti economici e sociali delle Università di Cagliari e Sassari. (5)

Ordine del giorno Uras - Pittalis - Bruno - Steri - Vargiu - Sanna Giacomo - Salis - Cuccureddu sulla trattazione organica degli interventi regionali in materia di contrasto alle povertà.

IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione dell'esame del disegno di legge n. 219/S/A (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione - legge finanziaria 2011) e n. 220/A (Bilancio di previsione per l'anno 2011 e bilancio pluriennale per gli anni 2011-2013);

PREMESSO che una parte rilevante della società sarda è costretta a vivere in una condizione ingiusta di disagio materiale e morale; il reddito personale di estese categorie di lavoro diviene sempre più inadeguato rispetto ai bisogni essenziali della vita; non solo, sul reddito personale, spesso insufficiente, grava in modo sempre più esteso anche il bisogno di altre persone senza reddito alcuno, determinando così situazioni di progressivo impoverimento familiare e sociale; inoltre, risulta crescente il numero delle persone sole, senza reddito e senza sostegno materiale alcuno e perciò espulse dal contesto sociale; tutto ciò accade oggi in modo ancora più drammatico in una condizione di innegabile crisi di sistema nella quale è precipitata l'economia mondiale, anche a causa di colpevoli comportamenti delle burocrazie finanziarie e di deteriori processi di accumulazione delle ricchezze prodotte nella disponibilità di pochi gruppi di persone in pochi paesi; le differenze tra chi vive condizioni di profondo disagio e chi, al contrario, vanta super redditi e ingenti ricchezze si sono progressivamente dilatate; perciò è necessaria una decisa azione di riequilibrio sociale partendo dal processo di sostanziale equità redistributiva delle risorse disponibili,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

a presentare un disegno di legge per la trattazione organica degli interventi regionali in materia di contrasto alle povertà che miri a sviluppare l'inclusione sociale ed emancipare dalle condizioni di bisogno le persone e le comunità colpite da condizioni insostenibili di disagio sociale. (6)

Ordine del Giorno Uras - De Francisci - Bruno - Steri - Vargiu - Sanna Giacomo - Salis - Cuccureddu sulla promozione e gestione dei beni culturali, delle biblioteche e degli archivi degli enti locali.

IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione dell'esame del disegno di legge n. 219/S/A (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione - legge finanziaria 2011) e n. 220/A (Bilancio di previsione per l'anno 2011 e bilancio pluriennale per gli anni 2011-2013);

PREMESSO che:

- appare ormai indispensabile procedere ad assicurare continuità alle attività di promozione e gestione dei beni culturali in sede locale e di cura e organizzazione delle biblioteche e degli archivi degli enti locali;

- in tale quadro deve essere data priorità ai percorsi di stabilizzazione occupazionale dei lavoratori anche soci di cooperative già oggetto delle previsioni normative di cui all'articolo 2 della legge regionale n. 17 del 2008;

- nei percorsi di stabilizzazione devono essere prioritariamente coinvolte le amministrazioni provinciali,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

a fornire all'Ottava Commissione permanente del Consiglio regionale, competente in materia di beni culturali, ogni informazione e dato utile alla predisposizione di un idoneo progetto di legge ai fini della soluzione del problema indicato in premessa che lo affronti anche attraverso l'utilizzo di idonei strumenti formativi;

impegna inoltre

la predetta Commissione, in considerazione della prossima scadenza dei contratti di precari di lavoro del personale sopra citato ad avviare l'esame delle proposte di legge già assegnate alla stessa Commissione ai fini della più celere approvazione. (7)).

PRESIDENTE. Gli ordini del giorno non possono essere illustrati perché presentati dopo la chiusura della discussione generale.

Procediamo quindi alla votazione dell'ordine del giorno numero 1.

Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCU (P.D.). Signora Presidente, ho chiesto la parola giusto perché ieri abbiamo toccato l'argomento in sede di discussione dell'articolo 4 della finanziaria. Intanto desidero chiedere scusa all'assessore Cherchi - che in questo momento non è presente, ma prenderà atto in seguito delle cose che sto dicendo -, perché se le mie parole possono essere state interpretate come un'offesa alla dignità dell'Assessore, questo non era sicuramente nelle mie intenzioni, così come non era nelle mie intenzioni offenderlo personalmente né tanto meno ledere la dignità dell'istituzione che egli rappresenta in quest'Aula.

La ragione dell'ordine del giorno numero 1 è semplicissima: è da diverso tempo che le delibere della Giunta non sono immediatamente accessibili nel sito della Regione; persino delibere approvate diverse settimane fa non sono ancora consultabili. Noi pensiamo che la trasparenza degli atti amministrativi sia un elemento fondamentale in democrazia. La legge numero 241 è stata talmente innovativa che i cittadini ormai si sono abituati ad avere immediato accesso agli atti amministrativi, quindi non possono vedere soddisfatto il loro diritto all'informazione solo attraverso la pubblicità del titolo oppure la disponibilità del testo in formato cartaceo, ma è necessario che gli atti vengano messi a disposizione con tutti gli strumenti che oggi la tecnologia offre.

Ecco perché non possiamo pensare che sia assolto l'obbligo della trasparenza solo pubblicizzando i titoli delle delibere. Non è neanche pensabile che si ritorni a quel che si faceva un tempo, ovvero che il cittadino debba rivolgersi a un consigliere regionale per avere il testo di una delibera, e non è neanche giusto che si rivolga al funzionario di turno. Penso che sia un dovere della pubblica amministrazione mettere a disposizione gli atti, ecco perché, signora Presidente, ho apprezzato molto che nella conferenza stampa del 7 gennaio lei abbia con garbo ribadito che i consiglieri devono essere messi in condizioni di poter operare e abbia lamentato una diminuita sensibilità della Giunta, dando voce in questa maniera a un disagio che è presente in quest'Aula e in tutti i singoli consiglieri. Spero che il suo autorevole appello sia preso nella giusta considerazione dalla Giunta, ma penso che sia altrettanto doveroso che il Consiglio regionale si esprima in merito attraverso l'approvazione di quest'ordine del giorno.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta sull'ordine del giorno numero 1 ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere della Giunta è favorevole.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 1. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'ordine del giorno numero 2.

Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S.d'Az.), relatore di maggioranza. L'ordine del giorno numero 2 tiene conto della volontà espressa da tutte le forze politiche di dare una risposta positiva all'iniziativa in questione non con una nuova posta in bilancio, ma attraverso i fondi già disponibili. La mia firma in qualità di Presidente della Commissione tende a rappresentare l'impegno preso da tutte le forze politiche.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta sull'ordine del giorno numero 2 ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere della Giunta è favorevole.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 2. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'ordine del giorno numero 3.

Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis. Ne ha facoltà.

PITTALIS (P.d.L.). Solo per dire che si dà per illustrato.

PRESIDENTE. Ho già precisato che gli ordini del giorno non potevano essere illustrati e dovevamo procedere alle votazioni con eventuali dichiarazioni di voto.

Metto in votazione l'ordine del giorno numero 3. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'ordine del giorno numero 4.

Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere della Giunta è favorevole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Intervengo semplicemente per rammentare l'impegno preso dall'Assessore del lavoro nel corso del dibattito sulla manovra finanziaria, al quale noi crediamo e conseguentemente speriamo che all'ordine del giorno venga data attuazione con l'attenzione che è necessaria. Le agenzie e le relative strutture nascono per svolgere un compito e quel compito devono svolgere.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 4. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'ordine del giorno numero 5.

Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere della Giunta è favorevole, con una richiesta ai presentatori, se è possibile: dopo le parole "delle Università di Cagliari e Sassari" inserire "coinvolgendo le parti imprenditoriali e sociali e il complesso mediterraneo e locale delle camere di commercio".

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Sono assolutamente d'accordo, Presidente. L'ordine del giorno riguarda una previsione normativa contenuta nella finanziaria dell'esercizio passato che è rimasta inattuata. Noi speriamo che attraverso l'immediato e diretto coinvolgimento delle Università e dei soggetti di cui ha dato conto l'Assessore finalmente sia reso disponibile un sistema di intercettazione dei rischi in materia economico-produttiva e anche di intercettazione delle opportunità. Nulla è più necessario che capire dove bisogna andare per sviluppare il nostro sistema economico.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 5. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'ordine del giorno numero 6.

Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere della Giunta è favorevole. E' possibile modificare la parola "emancipare" con "liberare"?

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Assolutamente sì, non è un problema di termini. Il problema è mettere in piedi una normativa organica che raccolga anche gran parte degli interventi che abbiamo già sperimentato, almeno quelli che hanno avuto una buona riuscita, in un corpo normativo unico e quindi intelligibile soprattutto dagli operatori del settore.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 6. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo all'ordine del giorno numero 7.

Per esprimere il parere della Giunta ha facoltà di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

LA SPISA, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Il parere della Giunta è favorevole. Anche qui vorrei avanzare una richiesta: dopo le parole "un idoneo progetto di legge" sostituire "ai fini della soluzione del problema indicato in premessa", se è possibile, con "che affronti il problema di cui alla premessa anche attraverso l'utilizzo di idonei strumenti formativi".

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Assolutamente sì. E' uno dei temi che sicuramente danno forza e robustezza all'intervento. Si tratta di professionalizzare sempre di più gli operatori che gestiscono il nostro patrimonio culturale, che è soprattutto nella disponibilità degli enti locali.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 7. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Votazione finale dei disegni di legge: "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2011)" (219/S/A) e "Bilancio di previsione per l'anno 2011 e bilancio pluriennale per gli anni 2011-2013" (220/A)

PRESIDENTE. Dobbiamo ora procedere alla votazione finale dei disegni di legge numero 219/S/A e 220/A.

Ha domandato di parlare il consigliere Porcu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PORCU (P.D.). Signora Presidente, questa sessione finanziaria credo si chiuda con poche, pochissime luci e molte ombre minacciose di un ritorno al passato.

(Interruzioni)

Presidente, forse un attimo di attenzione sarebbe opportuno.

PRESIDENTE. Colleghi, non abbiamo ancora concluso i lavori. Vi prego di prendere posto.

PORCU (P.D.). Ci siamo ascoltati fino adesso e credo che possiamo prestare ancora ascolto per delle battute finali.

Tra le poche luci c'è quella di un ordine del giorno sulle entrate che è stato ottenuto al termine dell'occupazione dell'aula consiliare da parte del centrosinistra. Poiché non l'ho fatto in quei giorni, desidero ringraziare adesso la Presidente del Consiglio per il ruolo costruttivo, paziente e responsabile che ha svolto. Io sono tra quelli che ritengono che l'aver abbandonato il suo ruolo politico le abbia consegnato, Presidente, nella conduzione dell'Aula, maggiore equilibrio e maggiore saggezza e certamente lei l'ha dimostrato in quella circostanza, ma anche in tutta la gestione dei lavori, e di questo sinceramente la ringrazio.

L'ordine del giorno sulle entrate ha costretto la Giunta e il suo Presidente a mostrare quel coraggio e quella determinazione nei confronti dello Stato che finora erano sembrati del tutto assenti, ma che sono sempre necessari per battersi per i diritti della Sardegna. Non voglio qui citare le tante circostanze, dal G8, alla rete scolastica, ai fondi FAS, in cui quel coraggio e quella determinazione sono venuti meno. C'è anche la luce, lo voglio dire con chiarezza, di una finanziaria approvata nei termini previsti, senza ricorrere all'esercizio provvisorio, grazie soprattutto a una minoranza responsabile, che si è confrontata nel merito rinunciando all'ostruzionismo, anche quando i ritardi e le divisioni della maggioranza lo avrebbero giustificato. Cito solo l'episodio del ritiro degli emendamenti nel corso della discussione in Commissione, le votazioni a scrutinio segreto in cui siete andati sotto più volte, le divisioni, i rinvii a cui è stato costretto il Presidente della Commissione per rimettere insieme i pezzi che si erano sfilacciati.

L'effetto finale di questa legge è un ritorno al passato e purtroppo per quanto riguarda il futuro di questa maggioranza sappiamo già quello che succederà: altri rimpasti e altre leggi omnibus per tenere tutti insieme con il collante del potere. La minoranza sarà baluardo democratico per arginare la deriva in attesa di scrivere una nuova pagina per la politica della nostra regione. Il mio voto ovviamente è contrario.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Sabatini per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SABATINI (P.D.). Signora Presidente, annuncio il voto contrario a questa manovra finanziaria e credo che non vadano neanche richiamate le motivazioni, avendo avuto modo di esporle nella discussione generale e nella discussione degli articoli e degli emendamenti. Voglio però fare alcune considerazioni. Ieri, parlando con alcuni colleghi della maggioranza, in modo particolare del P.d.L., mi si faceva notare come all'opposizione sia stato riconosciuto un ruolo troppo importante, troppo evidente e sia stato dato troppo spazio. Rispondo a questi colleghi sottolineando che l'opposizione non ha bisogno di qualcuno che le riconosca un ruolo; l'opposizione ha svolto - concordo con quanto diceva il collega Porcu - un ruolo responsabile, perché da un lato ha segnalato le inefficienze e l'insufficienza di questa legge finanziaria, dall'altro ha voluto contribuire con proposte alternative che ha messo nero su bianco in alcuni emendamenti, manifestando così la propria idea su una finanziaria diversa. Poi queste proposte hanno suscitato l'interesse della maggioranza e della Giunta, si è aperto un confronto che è costato fatica, ore di lavoro, e ha portato alla condivisione di alcuni emendamenti.

Questi emendamenti servono per dare ruolo alla minoranza? Io credo di no. Mi auguro che la Giunta attui i provvedimenti che noi abbiamo approvato e consenta ai sardi di godere di questi stanziamenti, di queste iniziative che anche noi abbiamo voluto condividere e che attraverso gli emendamenti di sintesi crediamo di aver contribuito a migliorare, inserendo nella finanziaria elementi positivi che però non sono sufficienti a farci cambiare l'idea e il giudizio negativo che avevamo e che confermiamo. Per cui voteremo contro questa manovra finanziaria.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

COCCO DANIELE (I.d.V.). Signora Presidente, abbiamo detto che nella discussione di questa legge finanziaria si è respirato un clima diverso rispetto alla discussione delle due precedenti leggi finanziarie. La posizione delle opposizioni credo che sia stata ancora una volta responsabile e non di poco peso.

Avete parlato di una finanziaria asciutta e io credo che gli interventi proposti dalle opposizioni abbiano contribuito a bagnarla un po' e a evitare che si potesse davvero morire di sete. Nonostante ci siano stati degli aggiustamenti in corso d'opera, alcuni anche nella giornata odierna, come dicevano i colleghi che mi hanno preceduto questo non sarà sufficiente a farci esprimere un voto favorevole, però confidiamo nel prossimo futuro che la maggioranza possa accogliere sempre di più i contributi sicuramente fattivi che arrivano da questi banchi per cercare di dare risposte ai troppi bisogni e alle troppe emergenze del popolo sardo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Uras per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Noi chiudiamo la discussione della legge finanziaria e della manovra di bilancio nel suo complesso, in considerazione della presentazione da parte della Giunta regionale del disegno di legge datato 15 novembre 2010, sostanzialmente nei termini che sono previsti dal Regolamento consiliare. Questo lo dico perché noi teniamo al rispetto delle regole e teniamo anche a fare un'opposizione che non sia mai isterica, sterile, priva di effetti, perché il nostro obiettivo non è il rapporto tra maggioranza e minoranza; il nostro obiettivo sono i problemi della Sardegna e dei sardi e quindi pensiamo di dover fare il nostro dovere migliorando sempre tutto ciò che siamo chiamati a esaminare e ad approvare. E anche quando non ci riusciamo nella misura in cui vorremmo - come in questo caso, per cui voteremo contro -, noi facciamo il nostro lavoro in quest'ottica, con questa sensibilità, con questo atteggiamento, perché siamo una coalizione di governo, non una coalizione destinata all'opposizione. E se qualcuno non se ne fosse accorto, sarà bene che se ne accorga. Noi infatti proseguiremo in questa direzione, perché si diventa coalizione di governo soprattutto quando si fa l'opposizione. In questo modo si impara, cosa che peraltro voi non avete purtroppo voluto fare, avendo espresso un'opposizione durissima nella precedente legislatura, ma priva di costruzione. Noi pensiamo, invece, in questa fase di opposizione di costruire l'alternativa di governo.

In ultimo, Presidente, nel ringraziarla per aver condotto, in questa tornata consiliare dedicata alla manovra finanziaria, con assoluta imparzialità e anche capacità i lavori dell'Aula - lo dico perché lo penso e perché l'ho potuto verificare -, desidero ringraziare per il lavoro che è stato fatto anche con il contributo di colleghi della maggioranza; un lavoro che quando si è trattato di definire alcune questioni che condividiamo e su cui si era trovata una convergenza, abbiamo utilmente saputo cogliere.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Uras. Lei mi ha chiamata in causa e voglio anch'io ringraziare il Consiglio e tutte le forze politiche qui presenti per l'impegno profuso per un dibattito franco e costruttivo, ma soprattutto finalizzato a evitare il ricorso all'esercizio provvisorio, e di questo rendo merito a tutte le forze politiche presenti.

Ha domandato di parlare l'Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica. Ne ha facoltà.

RASSU (P.d.L.), Assessore degli enti locali, finanze ed urbanistica. Signora Presidente, intervengo a nome della Giunta. Credo che in questi giorni il Consiglio regionale abbia sperimentato quanto sia utile e fattivo l'apporto di tutte le forze politiche quando si discutono importanti documenti programmatici, quali la legge finanziaria e il bilancio della Regione.

La Giunta regionale, chiaramente, non può che essere favorevole alla legge finanziaria; una legge che è scaturita proprio da un confronto franco, aperto, leale, trasparente tra la Giunta e tutte le forze politiche presenti in Consiglio, ma principalmente con le forze politiche dell'opposizione, che mi sento, a nome della Giunta, di ringraziare per il loro apporto fattivo. E' giusto ringraziare altresì le forze di maggioranza, che con i loro interventi hanno contribuito a migliorare la manovra finanziaria.

Mi sento in dovere di ringraziare anche il Presidente del Consiglio per l'eccellente condotta dei lavori dell'Aula. Ci sono stati dei bei momenti, abbiamo chiuso la sessione di bilancio senza ricorrere all'esercizio provvisorio e credo che abbiamo reso un servizio utile e fattivo ai sardi e alla nostra Sardegna. Si spera che questo clima possa continuare affinché dal confronto tra le forze politiche in Aula possa d'ora in avanti scaturire un lavoro sempre più concreto e fattivo, che vada solo ed esclusivamente in direzione dell'interesse dei sardi e dell'intera Sardegna.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Ladu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

LADU (P.d.L.). Signora Presidente, signor Assessore, colleghi, per la seconda volta consecutiva la legge finanziaria è approvata nei termini, cioè senza ricorrere all'esercizio provvisorio, e questo è un fatto sicuramente importante, che dimostra la maturità che ha raggiunto questo Consiglio regionale. Devo dire anche che si è arrivati a questo risultato grazie all'importante contributo che hanno dato la Presidenza del Consiglio, l'Assessore competente, la Commissione, ma anche la minoranza, che ha dimostrato di avere raggiunto una grande maturità politica, ma soprattutto un alto livello di responsabilità.

La legge finanziaria è volutamente stringata nella forma, ma non nel contenuto, perché pur nella ristrettezza delle risorse, all'interno della legge ci sono margini importanti per interventi nel sociale, nei settori produttivi, nel campo del lavoro, pertanto nel corso dei mesi sicuramente gli effetti di questa manovra si svilupperanno al meglio. Devo dire che il Consiglio regionale ha contribuito a migliorare la manovra finanziaria attraverso interventi molto dibattuti e approfonditi, che hanno appunto contribuito a integrare il testo delle leggi finanziaria e di bilancio.

Credo, quindi, che il Consiglio abbia fatto la sua parte. La legge finanziaria, come dicevo prima, è stringata e l'auspicio è che adesso il Consiglio, avendo dato dimostrazione di sapersi comportare in modo responsabile, anche approvando la manovra entro i termini previsti, venga effettivamente coinvolto dalla Giunta regionale nella programmazione delle risorse. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera De Francisci per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DE FRANCISCI (P.d.L.). Grazie, Presidente. Nessuno, onorevole Cocco e onorevole Sabatini, nega il ruolo importante e costruttivo che le opposizioni hanno dimostrato nell'esame di questa finanziaria, però permetteteci di rispedire al mittente la definizione di finanziaria vuota, un termine che è risuonato molto spesso in questi giorni. Credo che nei prossimi mesi la Sardegna e i sardi avranno modo di constatare l'importanza e la bontà di questo progetto.

Consentitemi in chiusura una chiosa. Onorevole Gian Valerio Sanna, mi rivolgo a lei che in questi giorni ha ricordato spesso anche un'altra cosa, cioè l'ultimo posto del presidente Cappellacci in un sondaggio. Voglio ricordarle che nel 2006, esattamente due anni dopo l'inizio della legislatura del centrosinistra, il presidente Soru non era messo molto meglio. Glielo dico senza polemiche, evidentemente governare non è facile per nessuno.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Signora Presidente, spero di non rompere il clima ovattato di questi momenti. Non mi sottraggo al ringraziamento dei colleghi del mio Gruppo, del centrosinistra e anche della maggioranza, compresi quelli con cui c'è stato in questi giorni, giustamente, un confronto talora aspro, tuttavia questa è una brutta finanziaria e il nostro giudizio resta fortemente critico e negativo. Io l'avevo già definita una delle peggiori finanziarie degli ultimi vent'anni, perché è pasticciata, è confusa, non ha una linea, non ha una strategia, non ha un progetto, non ha un'identità ed è assolutamente inadeguata rispetto alla crisi in atto in Sardegna.

E' vero, abbiamo cercato di migliorarla, avevamo l'ambizione di riscriverla e in parte, in piccola parte l'abbiamo fatto, come ha ben ricordato il collega Sabatini, relatore di minoranza, con emendamenti sul lavoro, sul lavoro stabile, a favore dell'impresa, per il sociale, a favore degli enti locali, a favore di una programmazione che nasca dal basso, però riteniamo che questo non sia stato sufficiente e il nostro giudizio è pertanto totalmente negativo.

Siamo arrivati in Aula il 20 gennaio e con un gesto clamoroso, l'occupazione dell'aula consiliare, abbiamo tentato, attraverso un'interlocuzione che correttamente si è svolta tra la minoranza e l'Esecutivo, di avere certezza sul quadro delle entrate. Abbiamo in qualche modo "costretto" la Giunta regionale ad avviare nell'ultima riunione di Giunta dell'anno appena trascorso le procedure per l'impugnazione del bilancio dello Stato, per la sollevazione del conflitto di attribuzione, per accelerare un iter che deve portare a un conflitto con lo Stato, laddove appunto non si riesca a dire, sulla base di tutte le azioni diplomatiche messe in campo fino a questo momento, una parola chiara sulle risorse che riguardano la vertenza entrate, già vinta nella scorsa legislatura. Siamo arrivati all'ordine del giorno unitario, ora dobbiamo passare ai fatti, lo dico all'assessore La Spisa. Il nostro obiettivo non era quello di arrivare all'esercizio provvisorio, anche se la finanziaria non è stata approvata entro il 31 dicembre; il nostro obiettivo era quello di approvare una buona finanziaria. L'abbiamo migliorata, ma non siamo riusciti nel nostro intento. Credo che l'impegno di questo Consiglio regionale, a partire dai collegati indicati nell'ordine del giorno presentato dalla maggioranza e che abbiamo appena approvato, debba portarci d'ora in avanti a legiferare meglio.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pittalis per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

PITTALIS (P.d.L.). Noi esprimiamo un giudizio positivo ed è chiaro, onorevole Bruno, che vi sono filosofie e strategie molto diverse e anche distanti. Lei, da parte sua, ha motivo di criticare perché è il suo ruolo di oppositore, ma ritengo che possa far piacere anche a lei e alla sua parte politica che con l'approvazione di questa finanziaria e di questo bilancio si dia avvio alla soluzione di problemi atavici, quelli sui precari, i problemi che interessano il sistema degli enti locali, dunque i temi del lavoro, e si dia operatività ad accordi assunti in sede sindacale. Si è cercato di fare una manovra di rigore: abbiamo approvato qualche minuto fa l'emendamento finalizzato a coprire il disavanzo della sanità, cercando di non intaccare soprattutto le risorse per gli investimenti e per le iniziative sulle politiche sociali.

Io dico che intanto è un merito di tutta quest'Aula se per la seconda volta evitiamo l'esercizio provvisorio. E certo dovremmo forse evitare una pratica che risente di vecchie abitudini, quella di rendere la finanziaria un contenitore omnibus, e quindi essere più aderenti al dettato della legge di contabilità. Però in questo devo davvero ringraziare, a nome di tutto il Gruppo del P.d.L., innanzitutto l'Assessore della programmazione per il lavoro paziente che ha svolto, un lavoro davvero capace di trovare, anche nella mediazione, la sintesi all'interno della maggioranza e nel confronto con le opposizioni. Ringrazio anche il Presidente della Commissione bilancio per il lavoro saggio e intelligente che ha svolto e che anche questa volta ha consentito di conseguire un ottimo risultato.

Vedete, questa maggioranza metaforicamente la paragonerei a un mare, che talvolta può essere mosso, scosso dai venti. Ciò significa che è un mare vivo, ma è anche un mare che sa ritrovare la propria serenità, la grande forza moderata di saper interpretare i bisogni della gente. La maggioranza ha dato prova di coesione e questo è un grande merito che logicamente, anche nella previsione futura, ci porta a essere più dialoganti e anche più coesi per fare le riforme, a iniziare da quella sanitaria, che nelle prossime settimane saranno alla nostra attenzione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Zuncheddu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ZUNCHEDDU (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Signora Presidente, il mio giudizio sulla manovra finanziaria è decisamente negativo. Ritengo che il grado di civiltà di un popolo si misuri dal livello e dalla qualità della sanità pubblica e della scuola pubblica, oltre che, ovviamente, dal livello di garanzia del diritto all'occupazione; diritti assolutamente naturali e che sono stati sufficientemente mortificati e negati, per cui ritengo che questa manovra finanziaria non sia favorevole ai bisogni dei sardi. E' stata tolta la sanità pubblica, è stato tolto il diritto all'istruzione pubblica, entrambi sempre più in declino, non abbiamo visto nessun segno di miglioramento, per cui la mia preoccupazione è che ora non ci resti che togliere le scarpe ai sardi!

Allora io dico: facciamo tutto il possibile nel prossimo futuro perché ciò mai più avvenga. Quindi chiedo, al di là degli interessi politici delle due parti, che ci si impegni in un progetto serio, per dare dei segnali concreti rispetto al dramma che stanno vivendo i sardi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Vargiu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

VARGIU (Riformatori Sardi). Signora Presidente, noi Riformatori esprimiamo un giudizio favorevole su questa legge finanziaria, che contiene, a nostro avviso, degli spunti interessanti e anche una serie di indicazioni progettuali che la Giunta regionale e l'intero Consiglio in questo anno in cui la finanziaria verrà applicata avranno la possibilità di verificare e ampliare. Senza entrare nel dettaglio, ma guardando soltanto al settore della sanità, l'ultimo di cui abbiamo discusso, ciò che abbiamo deciso per le liste d'attesa, sul fondo di rotazione per i fornitori e per quanto riguarda il tetto della spesa farmaceutica, considerato quanto si poteva fare in finanziaria è stato comunque innovativo.

Uso i pochi minuti di questo intervento fondamentalmente per rivolgere tre ringraziamenti. Il primo va all'assessore La Spisa, che ha avuto un merito straordinario per quanto riguarda questa finanziaria, cioè quello di aver dimostrato equilibrio. Spesso l'atteggiamento della Giunta regionale, anche in esperienze recenti della scorsa legislatura, è stato un limite nel confronto con il Consiglio regionale. Credo che i colleghi del centrosinistra dovrebbero o potrebbero dare atto all'assessore La Spisa di aver assunto un atteggiamento equilibrato, come raramente si è visto nel passato in quest'Aula.

Il secondo ringraziamento, che è unito al terzo, va al Presidente della Commissione programmazione e non è neanche questo un ringraziamento formale. Credo che il collega Maninchedda abbia inaugurato in quest'Aula un metodo che non si era mai visto prima declinato in questo modo, cioè un metodo che ha restituito al Consiglio regionale la sua prerogativa di fare leggi. Noi spesso diciamo che il Consiglio regionale fa le leggi, in realtà sappiamo che il Consiglio regionale non ha gli strumenti tecnici per fare le leggi e che, quindi, in tutta Italia l'iniziativa legislativa appartiene alla Giunta regionale. L'onorevole Maninchedda ha dimostrato che si può agire diversamente in quest'Aula e ha dato a ciascuno di noi e a ciascun partito la possibilità di esplicare questa capacità, che è stata accolta dal centrosinistra. Ed è questo il terzo ringraziamento che noi Riformatori vogliamo fare: il centrosinistra, qualche volta invero in modo contraddittorio, ha dimostrato che ci può essere una strada che restituisce al Consiglio regionale la sua centralità. E la centralità del Consiglio regionale, pur garantendo l'iniziativa che spetta alla maggioranza per dovere, è senz'altro l'esito di un'iniziativa consiliare. Quindi vi ringraziamo di quello che in questi giorni avete voluto fare insieme a noi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Cuccu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CUCCU (P.D.). Presidente, io ho apprezzato le difese d'ufficio fatte dagli onorevoli De Francisci, Pittalis e Vargiu, però è chiaro che queste difese fanno onore a chi le fa, ma non ci hanno convinti, non hanno cambiato il nostro giudizio negativo sulla finanziaria.

Noi abbiamo lavorato in queste settimane e in questi mesi non per arrivare all'esercizio provvisorio - e il risultato di oggi è frutto anche del nostro atteggiamento - ma per provare a introdurre elementi migliorativi. Pensiamo che due elementi qualificanti di questa finanziaria siano stati introdotti grazie anche al nostro apporto, e faccio riferimento alle risorse per finanziare progetti immediatamente cantierabili e all'emendamento che ha consentito di introdurre un percorso per la stabilizzazione dei precari.

Purtroppo il nostro atteggiamento, l'atteggiamento di chi si sente partito di governo consegnato temporaneamente all'opposizione, non è stato sufficiente per risolvere tante questioni attraverso quello che, penso con autocritica, l'onorevole Pittalis ha definito un contenitore omnibus. Il nostro giudizio negativo sulla finanziaria è dovuto essenzialmente a questo, alla pochezza della strategia complessiva e alla presenza di una miriade di piccole misure che possono essere di per sé importanti, ma nell'insieme non costituiscono una strategia complessiva. Penso che il giudizio negativo che gli elettori sardi stanno dando dell'onorevole Cappellacci sia frutto anche di questo, della mancanza di una strategia complessiva.

Io non mi cullerei sul paragone con la Giunta precedente. I sardi su di noi hanno già espresso un giudizio, noi ne abbiamo preso atto e non penso che voi possiate accontentarvi di fare poco poco peggio di quello che abbiamo fatto noi. Noi di questo ne abbiamo preso atto, ci stiamo rimboccando le maniche, abbiamo lavorato a questa finanziaria proprio per provare a migliorarla senza assumere un atteggiamento ostruzionistico. Il nostro intento è quello di approvare leggi nell'interesse dei sardi e non contro la maggioranza di questo Consiglio.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Steri per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

STERI (U.D.C.). Giungono al termine i lavori della finanziaria, dopo un percorso tortuoso e accidentato. Ricordo quanto era successo in Commissione. I problemi che sono nati e che i partiti alleati hanno prontamente portato all'attenzione del partito di maggioranza relativa, il P.d.L., ci hanno consentito un confronto franco che ha portato a una sintesi circa l'individuazione delle questioni che noi ritenevamo essenziali, con le quali arricchire la finanziaria. Parlo delle stabilizzazioni, parlo delle politiche attive del lavoro, parlo dell'istruzione, parlo delle progressioni del personale regionale, questioni talmente delicate che hanno trovato puntualmente anche il consenso dell'opposizione.

Quindi è stato un percorso accidentato che ci ha consentito di fare una sintesi produttiva e di giungere all'approvazione di una legge finanziaria che effettivamente rappresenta il primo passo di un lungo percorso che ci porterà a ripulire il bilancio. E se anche non sentiremo immediatamente gli effetti di questa finanziaria, nei prossimi anni e sicuramente nella prossima legislatura chi sarà chiamato a governare - e vi assicuro che l'U.D.C. ci sarà - si troverà la strada facilitata.

Il chiarimento ha dimostrato da parte dei partiti alleati l'estrema lealtà alla coalizione. Ricordo che noi siamo stati quasi costantemente presenti, garantendo il numero legale, come peraltro il Gruppo del P.S.d'Az. e dei Riformatori. Diciamo che c'è stata un'opposizione effettivamente costruttiva e di questo va dato atto al merito. E' evidente che l'opposizione non può accettare questa finanziaria; è evidente che ci sono stati dei dibattiti spesso anche accesi. Nel mio piccolo ho cercato di gettare acqua sul fuoco con interventi che l'onorevole Bruno ha definito ecumenici, però erano interventi sentiti. Quindi, a nome del Gruppo, allargo il ringraziamento a tutti i consiglieri e auspico che questo che è stato il primo passo di un percorso costruttivo possa proseguire sin dai prossimi giorni, quando inizierà in Commissione l'esame del collegato alla finanziaria, rispetto al quale tutti abbiamo preso impegni per affrontare una serie di esigenze effettivamente sentite per andare incontro al mondo del lavoro e a coloro che soffrono la povertà. Dovremo mettere insieme un'altra serie di interventi e di strumenti, ma siamo sicuri che oltre alla Giunta, la maggioranza e l'opposizione lavoreranno insieme per ottenere questi risultati, ferme restando le contrapposizioni. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampaolo Diana per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

DIANA GIAMPAOLO (P.D.). Signora Presidente, il giudizio sulla finanziaria è quello che hanno espresso i miei colleghi. Io sono anche d'accordo, non formalmente ma sostanzialmente, con i ringraziamenti che rivolgeva ai vari protagonisti l'onorevole Vargiu e intervengo con questa dichiarazione di voto per raccogliere una sfida che è stata lanciata da questi banchi in particolare dai colleghi della maggioranza Capelli e Vargiu e dallo stesso presidente Maninchedda.

Si è sfidata l'opposizione sui temi dello sviluppo e del lavoro. Noi abbiamo un prossimo appuntamento, che è quello del collegato alla finanziaria; abbiamo votato poc'anzi l'ordine del giorno che richiama i titoli di quel collegato. Mi rivolgo in particolare a questi tre colleghi, cioè agli onorevoli Maninchedda, Vargiu e Capelli, che si sono soffermati suu questi argomenti, ma in particolare all'onorevole Maninchedda, che richiama sempre l'attenzione altrui, ma poi quando deve stare attento lui si distrae con la collega De Francisci!

(Interruzioni)

Mi sono fermato qui, perché il resto lo avete detto voi, ovviamente, ed era pleonastico.

Tornando alle cose serie, noi abbiamo bisogno in questa regione di politiche di sviluppo, perché uno dei problemi che abbiamo è la crescita. L'altro grande problema, il primo direi, è quello di dare una risposta alla fame di lavoro. Onorevole Maninchedda, la ricetta per il lavoro non è quella di dividere quello che c'è; la ricetta è quella di aumentare le occasioni di lavoro. In questa Regione le organizzazioni sindacali firmano sempre (è accaduto anche in queste settimane) accordi sulla divisione del lavoro, per dirla con le parole dell'onorevole Maninchedda. Quindi questa è la sfida, quella cioè di porre in essere politiche di sviluppo, politiche del lavoro e un sistema di protezione sociale per governare i processi di flessibilità. Inoltre dobbiamo insistere per garantire un diritto che deve essere esigibile per quelli che si misurano anche con le prove concorsuali, per garantire l'esigibilità del lavoro in particolare a queste persone e poi per combattere ulteriormente il precariato. Infine mi rivolgo all'Amministrazione regionale: evitiamo anche noi, con il ribasso d'asta, di scaricare su chi lavora i costi della competitività.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

CAPELLI (Gruppo Misto). Signora Presidente, come ho fatto durante tutto l'esame della finanziaria confermo la stessa linea, quindi mi asterrò nel voto finale della manovra finanziaria. Nel 2009 non avrei mai potuto immaginare di arrivare a una decisione di questo tipo. Nel 2009, quando i presupposti di un accordo politico facevano pensare che si potesse, nel giro di due anni, cambiare il Piano paesaggistico regionale, fare un nuovo Piano sanitario regionale, varare la riforma della sanità, la riforma della legge elettorale, attuare una ristrutturazione della macchina burocratica amministrativa della Regione, ridare dignità al merito, mai avrei immaginato che a due anni di distanza sarei arrivato a esprimere la mia profonda delusione su questa finanziaria, che non è altro che la cartina di tornasole di un'azione politica della maggioranza, di questa Giunta e del suo Presidente sicuramente inefficace e inefficiente.

Ciò che salva questa maggioranza è l'azione del Consiglio. Tutti gli aspetti riformatori, gli aspetti che hanno cercato di dare un'impronta all'azione legislativa sono venuti dal Consiglio e questo significa che nel Consiglio ci sono forse uomini e donne che sono in grado di dare un contributo alla Sardegna. Non è positivo che questa caratterizzazione avvenga solo esclusivamente per azione del Consiglio. Questo non toglie merito alla dignità e alla capacità di gestione dell'assessore La Spisa, che poco e nulla c'entra in queste valutazioni. Tutti sappiamo bene che senza guida non si va da nessuna parte e ciò che manca (è stato dimostrato anche in queste giornate di esame della finanziaria), che è mancato anche ieri, è una guida del Consiglio in termini politici, una guida della maggioranza, una guida della Giunta che sia all'altezza della situazione e dell'emergenza sociale ed economica della Sardegna.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Barracciu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

BARRACCIU (P.D.). Signora Presidente, intervengo intanto per annunciare il voto contrario alla finanziaria e per rimarcare sinteticamente, nei tre minuti a disposizione, i concetti espressi nell'arco della discussione. E' stata una discussione a momenti anche molto accalorata, alla quale ho partecipato con grande impegno, come tutti i colleghi del centrosinistra, con l'intento di richiamare la maggioranza su alcuni temi particolari e di richiamarla anche all'opportunità di inserire proprio in questa finanziaria quelle che sono state definite riforme, ma che secondo noi riforme non sono e non possono essere, perché quando si parla di riforme è chiaro che queste necessitano non di una discussione limitata a un comma o a un articolo di una finanziaria, ma di un approfondimento che evidentemente non è stato possibile fare nel corso dell'esame di questa finanziaria, che è entrata snella e vuota ed esce piena, secondo noi, ma di provvedimenti pasticciati, dei quali non si capisce l'inizio, né tanto meno è possibile prevedere l'approdo e soprattutto l'impatto sul sistema sociale ed economico della Sardegna.

Siamo stati anche accusati, per certi versi, di avere delle posizioni ideologiche preconcette rispetto alle riforme. Noi respingiamo questa accusa, anche perché è dimostrato che nella scorsa legislatura le riforme noi le abbiamo fatte; non le abbiamo fatte pasticciandole con emendamenti a una finanziaria, ma con un approccio teso a mettere in campo un'analisi dei temi che abbiamo affrontato e leggi capaci di ricomprendere la serietà dei settori riformati.

Il nostro lavoro, è evidente, è entrato nel merito delle questioni e lungi dall'essere stato, quindi, sterilmente ostruzionistico ha voluto migliorarla per quel che è stato possibile, ha voluto anche evitare che si approvasse una legge incapace di affrontare i temi principali. Speriamo che attraverso il collegato, in un clima di dialogo e di collaborazione migliore, perché no, di quello che si è messo in campo in questa occasione, si possano recuperare soprattutto alcuni aspetti che, secondo noi, sono davvero parziali, incompleti e certamente non adeguati a essere definiti riforme. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Maninchedda per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

MANINCHEDDA (P.S. d'Az.), relatore di maggioranza. Signora Presidente, credo che ognuno di noi debba abituarsi a emanciparsi anche dai riti e le dichiarazioni di voto in conclusione della finanziaria spesso hanno questo sapore. Penso di dover giustificare una sola cosa, di cui ha parlato l'onorevole Vargiu. Non esiste un metodo Maninchedda, però esiste una certezza, cioè che io guardo ai miei colleghi del Consiglio regionale senza badare al fatto che siano di opposizione o di maggioranza. Penso che siano consiglieri del mio Stato, della nazione a cui appartengo e quindi lavoro con loro presupponendo la loro ragionevolezza. Sono convinto che se noi ragioniamo in questi termini facciamo buone norme, magari anche attraverso la finanziaria.

Forse ha ragione l'onorevole Barracciu e io ricordo le finanziarie prima presentate e poi ripulite della scorsa legislatura, però penso che quando la realtà incombe non si debba fare come accadeva nell'Unione Sovietica, e cioè se qualcuno scriveva una lettera giusta a un funzionario di partito, questo gli rispondeva: "Hai scritto bene, ma hai usato il formato della busta sbagliato". E puntualmente ciò che era scritto in quella lettera non veniva mai realizzato.

Se abbandoniamo l'idea che per fare bisogna essere perfetti (sappiamo che la perfezione non è di questo mondo), forse riusciamo a fare molte cose insieme in quel clima di lealtà istituzionale e di riguardo reciproco che ha caratterizzato l'esame di questa finanziaria. Auspico che nasca una forza politica che metta insieme le migliori energie della Sardegna. Se cominciamo da qui e cominciamo a pensare che non si passa in Consiglio regionale per caso, ma per fare la storia senza gravare sulle spalle degli altri, probabilmente facciamo un grande regalo alla nostra terra.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Artizzu per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

ARTIZZU (P.d.L.). Signora Presidente, è singolare ciò che sto per fare, cioè annunciare da parte mia e dell'onorevole Matteo Sanna, che rappresentiamo un partito di destra, un voto di astensione e non un voto favorevole nei confronti di una finanziaria che è o dovrebbe essere la finanziaria della maggioranza di centrodestra. Questo succede per tanti problemi, per tante novità che dall'inizio della legislatura fino a oggi vi sono state all'interno di questa stessa maggioranza e per una qualità pessima dei rapporti che il Presidente della Regione ha inteso instaurare e perseguire con i vari componenti della sua maggioranza, tutti elementi dei quali abbiamo preso atto ritrovandoci sostanzialmente a essere dal Presidente della Regione esclusi da questa maggioranza. Ed è giusto e intellettualmente onesto e corretto che io questo lo annunci anche all'interno di quest'Aula.

Per cui, per rispetto degli elettori che ci hanno dato la loro fiducia alle elezioni, noi non esprimiamo un voto contrario, che probabilmente sarebbe più rispondente in questo momento politico al nostro orientamento; un orientamento che volontariamente abbiamo in parte abbracciato e che debbo francamente dire è stato deliberatamente determinato dagli atteggiamenti del Presidente della Regione, che è anche il capo della maggioranza che governa in questa legislatura.

C'è una situazione sociale ed economica drammatica nella quale la Sardegna versa e sarebbe ipocrita - ma fortunatamente non posso accusare nessuno di ipocrisia, perché nessuno lo è stato - ignorare questa realtà. Tutti gli indicatori economici, purtroppo, esprimono la situazione della Sardegna come la peggiore degli ultimi decenni, peggiore - ahimè, anche questo bisogna riconoscerlo - persino di quella che abbiamo ereditato due anni fa. Certamente questo non è colpa dell'attuale Presidente della Regione, non è colpa di questa maggioranza, ma questo fatto dovrebbe richiamare a un impegno maggiore e là dove le risorse scarseggiano, ammesso che scarseggino, a una maggiore creatività e capacità politica da parte di un Capo dell'Esecutivo e della coalizione di governo che invece queste qualità non le sta purtroppo dimostrando.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gian Valerio Sanna per dichiarazione di voto. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). Signor Presidente, colleghi, io voterò contro questa manovra finanziaria e voglio utilizzare questi pochi secondi per indirizzare un augurio alla Sardegna e ai sardi, in particolare a quelli dimenticati da tutti, anche da noi, perché quest'anno non sarà un anno facile per la nostra gente. Altro che sorridere!

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 219/S/A.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Daniele - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Artizzu - Capelli - Sanna Matteo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 63

votanti 59

astenuti 4

maggioranza 30

favorevoli 38

contrari 21

(Il Consiglio approva).

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 220/A.

(Segue la votazione)

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Bardanzellu - Biancareddu - Cappai - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Floris Mario - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Maninchedda - Meloni Francesco - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Petrini - Piras - Pitea - Pittalis - Randazzo - Rassu - Rodin - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Paolo - Steri - Stochino - Tocco - Vargiu - Zedda Alessandra.

Rispondono no i consiglieri: Agus - Barracciu - Bruno - Cocco Daniele - Cuccu - Diana Giampaolo - Espa - Lotto - Manca - Mariani - Meloni Marco - Moriconi - Porcu - Sabatini - Salis - Sanna Gian Valerio - Sechi - Solinas Antonio - Uras - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si sono astenuti: la Presidente Lombardo - Artizzu - Capelli - Sanna Matteo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 64

votanti 60

astenuti 4

maggioranza 31

favorevoli 39

contrari 21

(Il Consiglio approva).

Discussione e approvazione del progetto di bilancio di previsione delle spese interne del Consiglio per l'anno 2011

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del progetto di bilancio di previsione delle spese interne del Consiglio per l'anno 2011; relatori i questori Amadu, Biancareddu e Manca.

Invito i consiglieri Questori a prendere posto nei banchi della Giunta.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il consigliere Amadu, Questore.

AMADU (P.d.L.), Questore. Signora Presidente, colleghe e colleghi, intervengo a nome del Collegio dei Questori per fornire ulteriori specificazioni relative ad aspetti già contenuti nella relazione allegata al progetto di bilancio per l'esercizio finanziario 2011.

Nel 2010 la dotazione iniziale per il Consiglio regionale, a carico del bilancio della Regione, è stata di 85 milioni di euro. Tale stanziamento è stato ridotto di 5 milioni con la legge numero 14 del 2010 (assestamento di bilancio), a seguito della presentazione di un emendamento a firma dei Presidenti dei Gruppi consiliari. Lo stanziamento definitivo della dotazione ordinaria è stato pertanto di 80 milioni di euro. L'Ufficio di Presidenza ha conseguentemente provveduto a modificare il bilancio interno del Consiglio nella seduta del 23 settembre scorso. Tra le principali variazioni possono essere segnalate le riduzioni degli stanziamenti previsti per la ristrutturazione, la gestione e l'aspetto logistico dei locali consiliari, per il personale dipendente e per le spese di rappresentanza.

Per il 2011 la dotazione ordinaria ammonta a 72 milioni di euro, con una riduzione di 13 milioni rispetto alla dotazione iniziale del 2010 e una riduzione di 8 milioni rispetto alla dotazione finale. La proposta di bilancio interno del Consiglio reca una spesa effettiva di 92 milioni di euro, questo perché prevede l'utilizzo di un avanzo di amministrazione, pari a 18 milioni di euro, derivante dal perseguimento di un'attenta politica di riduzione dei costi adottata dall'Ufficio di Presidenza.

Quest'anno si è provveduto, in relazione alle diverse categorie, a cancellare lo stanziamento del contributo straordinario a favore del fondo di quiescenza dei consiglieri. Questo per quanto riguarda la Categoria 1, consiglieri. Infatti il fondo non necessita di integrazione a causa dell'aumentata contribuzione delle quote versate dai consiglieri regionali.

Categoria 2, consiglieri cessati dal mandato: è prevista una riduzione di 240 mila euro dello stanziamento previsto dal capitolo 1.23 relativo al rimborso ai consiglieri dei contributi non utilizzati ai fini dell'assegno vitalizio. Lo stanziamento contenuto nel bilancio dello scorso anno riguardava i consiglieri eletti nella scorsa legislatura.

Categoria 3, personale dipendente: è prevista una riduzione di 430 mila euro, risparmio dovuto alle dinamiche dei pensionamenti che si riflettono anche sul contributo al Fondo speciale di quiescenza. Tra i capitoli relativi al personale vi è stato solo un aumento del capitolo destinato alla sicurezza sui luoghi di lavoro.

Categoria 6, biblioteca e informazione: nei relativi capitoli notevoli tagli sono stati apportati a seguito della politica tesa all'utilizzo delle nuove tecnologie. I costi di stampa dei resoconti sono stati ridotti di 40 mila euro; sono state tagliate le spese per le consulenze e per l'utilizzo di servizi TV esterni; è stata accantonata la stampa dei volumi degli "Atti dei parlamenti sardi" e inoltre viene confermato il taglio al capitolo 4.9 relativo alle spese per le pubblicazioni del Consiglio e per l'acquisto di libri e agendine. In questa Categoria gli aumenti hanno riguardato le spese per le assunzioni di giornalisti e per le iniziative volte a favorire l'avvicinamento degli studenti all'istituzione consiliare (45 mila euro).

Categoria 7, provvista di beni e servizi: è prevista una riduzione relativa alle spese per l'impianto di condizionamento (sono disponibili stanziamenti in conto residui), per la vigilanza e per le spese telefoniche (40 mila euro). Quest'ultima riduzione è stata possibile grazie all'utilizzo di un gestore sardo di telefonia. E' stato dimezzato da 50 a 25 mila euro lo stanziamento relativo alle spese postali, grazie all'attivazione del sistema di posta certificata e sms per la diramazione delle convocazioni degli organi consiliari. In questa sezione sono stati aumentati i capitoli relativi alla manutenzione dei locali e agli investimenti per l'informatizzazione e gli impianti tecnologici. A questo proposito bisogna ricordare che l'Amministrazione consiliare non ha al suo interno dipendenti con specializzazione informatica.

Categoria 8: è previsto uno stanziamento di 39 mila euro, rispetto ai 60 mila euro dello scorso anno, da destinare all'acquisto in sostituzione di un'autovettura di media cilindrata per i servizi generali.

Categoria 9, spese di rappresentanza: si conferma la riduzione del capitolo 7.1 già attuata con la variazione e si dimezza lo stanziamento per le medaglie di fine legislatura.

Categoria 11, oneri tributari: queste spese riflettono le dinamiche relative al personale dipendente, riduzione del personale in servizio e incremento dei giornalisti.

Categoria 13: il dato più rilevante riguarda l'eliminazione dello stanziamento relativo al possibile acquisto di una nuova sede per la biblioteca consiliare. Permane la ricerca di utilizzo di locali di proprietà regionale o, al peggio, la localizzazione di un'idonea sede. A tal fine è previsto uno stanziamento di 100 mila euro.

Quasi tutte le altre Categorie non si discostano da quanto previsto nel bilancio 2010, per cui è apprezzabile il risparmio che viene conseguito grazie a questa politica portata avanti in modo unitario dall'Ufficio di Presidenza. Grazie, peraltro, all'avanzamento del progetto di informatizzazione, nel 2011 le spese per i resoconti consiliari e le spese postali subiranno un'apprezzabile riduzione, come è già stato specificato. Inoltre si provvederà, anche nel 2011, a una ristrutturazione ulteriore del palazzo, in quanto occorrono con urgenza degli adeguamenti e degli ammodernamenti.

Per quanto riguarda il Fondo di riserva, si sono accantonate disponibilità finanziarie per 1 milione e 820 mila euro circa, inferiori rispetto a quelle analogamente previste per lo scorso esercizio, al fine di poter far fronte a eventuali necessità che si dovessero presentare nel corso dell'esercizio.

A conclusione di questa mia breve presentazione, mi corre l'obbligo e ho il piacere, a nome del Collegio dei Questori, di ringraziare gli Uffici per la fattiva e leale collaborazione. Si propone all'Assemblea l'approvazione degli allegati progettuali.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Porcu. Ne ha facoltà.

Ricordo ai colleghi che intendono intervenire che si devono iscrivere entro la fine dell'intervento dell'onorevole Porcu.

PORCU (P.D.). Presidente, non farò un intervento della durata di dieci minuti, ma credo che la relazione esaustiva che hanno svolto i Questori meriti una riflessione. Di solito tendiamo a chiudere in fretta la discussione sul bilancio del Consiglio per passare ad altro, ma credo che alcune considerazioni debbano essere fatte. La prima considerazione riguarda il fatto che, credo con merito, si prosegue nell'attività di qualificazione della spesa e di contenimento dei costi che, va ricordato, è stata avviata nella scorsa legislatura, quando si parlava del fondo di quiescenza. L'aumento della contribuzione relativa al fondo di quiescenza è stato deciso nella scorsa legislatura, come pure il taglio di alcune spese, per esempio quella relativa ai viaggi, e va dato atto ai Questori e a questa Presidenza di aver proseguito nel solco tracciato nella scorsa legislatura. E' uno di quei casi in cui in maniera bipartisan, il Consiglio cerca di raggiungere maggiore efficienza.

A questa considerazione ne va, però, aggiunta un'altra. Io sono tra quei consiglieri che non ritengono che il decremento delle spese sia un obbligo. Credo che dare centralità al ruolo del Consiglio voglia dire anche dotarlo di strumenti atti a svolgere la sua funzione. In questo Consiglio ci sono funzionari, assistenti e addetti estremamente bravi ed efficienti, ma è indubbio che gli strumenti di supporto all'attività dei consiglieri, gli strumenti per migliorare la qualità della nostra legislazione, per far sì che la produzione di questo Consiglio sia incisiva, sono ridotti. La gran parte del personale è utilizzata per l'attività interna: rielaborazione dei testi di legge, produzione dei resoconti e così via; pochissimi dipendenti svolgono attività di supporto all'attività legislativa. Il Servizio studi si avvale di persone volenterose, ma che non dispongono di strumenti adeguati per supportare l'attività dei consiglieri. Vorremmo ci fosse, per esempio, un costante monitoraggio dell'attuazione delle leggi, senza necessariamente doverlo chiedere di volta in volta; vorremmo avere una panoramica che fosse di stimolo alla nostra attività. Abbiamo valenti funzionari di Commissione, non cito nessuno per non fare torto a qualcuno, ma li ringrazio sinceramente tutti, perché ogni volta che ci rivolgiamo a loro sono prodighi di suggerimenti e di consigli. Ma, poveretti, sono uno o due per dieci o quindici consiglieri! Se tutti i componenti di ogni singola Commissione avanzassero loro delle richieste, veramente dovrebbero ogni giorno lavorare fino a notte fonda.

Io sono anche tra quei consiglieri che auspicano la riduzione del numero dei componenti il Consiglio regionale e l'aumento del numero degli assistenti per i consiglieri che rimangono. Sono favorevole alla riduzione da 80 a 60 del numero dei consiglieri regionali (sono presentatore di una proposta di legge in tal senso) e a far sì che i consiglieri regionali siano messi nelle condizioni di adempiere il loro importante compito per la Sardegna. La mia non vuole essere una critica, beninteso, vuole essere un suggerimento e sono soddisfatto della direzione che stiamo prendendo e dei tanti segnali che stiamo dando anche di maggiore trasparenza della nostra attività, non ultima l'implementazione del sito Internet, dove si può accedere alle sedute video e ai relativi resoconti. Speriamo che questo servizio possa essere potenziato e le sedute siano disponibili on line in tempi più brevi. Ci stiamo abituando bene e vorremmo abituarci sempre meglio, perché la nostra funzione deve essere trasparente. Dobbiamo rendere conto di quel che facciamo come se fossimo in una pubblica piazza, dove ogni cittadino può giudicare la qualità del lavoro che svolge ognuno di noi. Dobbiamo spiegare ai nostri cittadini, alla nostra comunità, tra l'altro, che non tutti i consiglieri sono uguali, che bisogna conoscerli e che le loro scelte devono essere fatte in maniera consapevole. Questo Consiglio può contribuire a far sì che le scelte dei cittadini siano maggiormente consapevoli e questa consapevolezza potrà stimolare tutti noi, destra, sinistra, centro, ad assolvere sempre meglio il nostro compito. Quindi io auspico che la riduzione dei costi non sia un tabù, lo dico chiaramente.

Io non sono favorevole alla riduzione dei costi tout court, che non è un bene assoluto. L'efficienza è importante, ma se parte delle somme recuperate, magari limitando le inefficienze, invece che essere portata in economia fosse utilizzata per dotare ognuno di noi di maggiori strumenti di monitoraggio, di ascolto della società, di supporto alla nostra azione legislativa, credo che faremmo ugualmente bene alla Sardegna e le daremmo un segnale altrettanto positivo.

Non farò dichiarazioni di voto, per cui annuncio già da adesso che il mio voto sarà favorevole. Credo che siamo su una buona strada, ma questo non ci deve distogliere dal fare sempre meglio e soprattutto dal riflettere, una volta ottimizzato l'esistente, su come rendere sempre migliore, trasparente e adeguata la nostra azione anche, ripeto, attraverso strumenti che possano in qualche modo supportarla e qualificarla.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Gian Valerio Sanna. Ne ha facoltà.

SANNA GIAN VALERIO (P.D.). I colleghi dell'Ufficio di Presidenza e i Questori dovranno dare atto del fatto che probabilmente l'interruzione di quella che era una consuetudine, cioè l'acquiescente silenzio nella discussione del bilancio del Consiglio, non è stata tanto dannosa per il miglioramento della situazione, dal momento che, come diceva il collega Porcu, qualche cosa si è messa in moto, qualche iniziativa, ancorché migliorabile, si è avviata.

Sul bilancio del Consiglio il collega Amadu ha ripristinato dati di verità, perché mi è sembrato che nella conferenza stampa del Presidente sia stata detta una cosa leggermente diversa. Fondamentalmente noi non abbiamo ridotto il bilancio a 72 milioni di euro. Ci è stata imposta questa cifra, ma per nostra fortuna abbiamo 18 milioni di avanzo, che portano perciò la spesa di nuovo a 92 milioni di euro.

Sono evidenti le diminuzioni delle poste che riguardano i consiglieri, ma c'è una cosa della quale vorrei parlare. La configurazione organizzativa dell'amministrazione è un po' particolare in questi ultimi anni: c'è una parte di dipendenti "veterani" che va verso l'età della pensione, anche se il fondo per l'incentivazione alla quiescenza era all'inizio del 2010 pari a 450 mila euro ed è rimasto tale sino alla fine del 2010. Di fatto, quindi, questa incentivazione non funziona e forse bisognerebbe trovare sistemi diversi per poter utilizzare queste risorse e non tenerle immobilizzate. Credo che sia un atteggiamento di giustizia.

So che è in atto un'attività contrattuale, ma così come qualcuno ha chiesto di assegnare ai dipendenti della Regione le dovute progressioni professionali, non capisco perché, in un ragionamento di equità, questo non venga previsto anche per i dipendenti del Consiglio, tenendo conto che c'è inoltre una discrepanza fra le retribuzioni degli ultimi assunti e quelle degli altri dipendenti che non aiuta e tenendo anche conto che il personale, se ben gestito, rappresenta l'investimento futuro. Molte cose che si possono fare in questo Consiglio non si fanno. Bisogna certamente acquistare dei beni, ma anche valorizzare quello che abbiamo e per valorizzarlo bisogna avere gli strumenti, che non sono così esosi, che ci sono, ma vanno mirati, vanno orientati, vanno realizzati, perché diversamente il messaggio che passa è che si va al posto di lavoro soltanto per lo stipendio. Noi abbiamo invece bisogno di persone che vengano qui con il desiderio di integrarsi nel nostro lavoro, che è una cosa diversa.

Così come è cosa diversa, e io lo sto chiedendo da tempo, che come in tutta la pubblica amministrazione i dirigenti vengano misurati nel loro lavoro, perché devono darne conto. Questo è invalso in tutta la pubblica amministrazione e noi vorremmo sapere se c'è un meccanismo che misura la loro capacità di concorrere agli obiettivi fissati. Ecco, questa è la parte che interessa; non è la parte della spesa corrente, paradossalmente, ma è quella parte della spesa per il personale che rappresenta il nostro unico vero investimento. Mi sembra che nelle poste di bilancio non ci sia granché.

Poi, lo capisco, c'è anche da immaginare, nelle cose che facciamo oggi, la struttura del Consiglio regionale che vorremmo lasciare, quella che manderemo avanti e che deve interpretare la modernizzazione della nostra istituzione negli anni a venire, che non deriva da una visione proveniente ancora stancamente dal passato, perché, ad esempio, ai tempi in cui era consigliere regionale di prima legislatura l'onorevole Felicetto Contu, quando si votava a scrutinio segreto non volava una mosca, mentre adesso c'è sempre baccano. Certi canoni si sono modificati, il tempo li ha cambiati e noi dobbiamo sapere che è necessario agire su alcune leve per preparare il futuro. Quindi credo che i Questori debbano impegnarsi, insieme agli altri componenti dell'Ufficio di Presidenza, a utilizzare parte del fondo di riserva per individuare l'adeguamento contrattuale al pari degli altri lavoratori regionali, come abbiamo previsto nella finanziaria, che non meritano di più di tutti gli altri lavoratori di questa Regione, compresi quelli del Consiglio.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Pittalis. Ne ha facoltà.

PITTALIS (P.d.L.). Rinuncio.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Voglio dire solo due cose. Intanto mi auguro che si vada verso un percorso di tipo europeo, che è un percorso ben noto agli addetti ai lavori. Il Parlamento europeo funziona in un modo molto semplice: garantisce servizi e non eroga finanziamenti, questo riguarda soprattutto gli stanziamenti per i Gruppi. Se un parlamentare europeo ha necessità di consulenze, se ha necessità di studi, se ha necessità di attivare dei rapporti di collaborazione, se ha necessità di organizzare iniziative, tutto questo viene fatto dal Parlamento europeo dentro un limite di spesa che a ciascuno è consentito sulla base di regole e parametri precisi. Quindi mi auguro che si vada verso questa direzione, perché è bene che i consiglieri regionali facciano i legislatori e non gli amministratori di sé stessi. Noi dobbiamo concentrarci nel fare leggi, buone leggi, che regolano la vita di questa società. Ed è per questo che mi auguro anche, signor Presidente, che il Consiglio regionale sviluppi se stesso in funzione dell'assistenza che deve essere fatta al legislatore, che è al momento assolutamente inadeguata. E meno male che qualcuno di noi, un po' per mestiere e un po' per buona volontà si applica in questa funzione, perché se tutti noi ci lasciassimo andare e chiedessimo solo sostegno è chiaro ed evidente che questo Consiglio regionale produrrebbe poche, pochissime leggi e quasi tutte fatte chissà come.

Voglio infine dire, perché ho avuto la possibilità, l'opportunità, l'onere più che l'onore di svolgere una funzione di tipo contrattuale all'interno del Consiglio regionale, cioè di fare parte della delegazione che si è occupata dei trattamenti economici del personale che, come è noto a tutti noi, sono di interesse oggettivo e sicuramente vanno a premiare professionalità di altissimo livello, ma stanno dentro una dimensione che è purtroppo quella di oggi. E la dimensione di oggi è, io direi, per richiamarlo prima di tutto a noi stessi, una dimensione di ulteriore sacrificio. E' vero che questo Consiglio regionale ha approvato una norma di copertura degli oneri di un contratto di lavoro del personale dell'amministrazione regionale, ma lo ha fatto con riguardo a un contratto di lavoro che, come tutti sapranno, è scaduto alcuni anni fa e non potrà essere minimamente ritoccato nei prossimi tre anni, in ragione e in virtù delle decisioni del Parlamento. E' anche vero che c'è una sperequazione tra coloro che hanno avuto la fortuna - lo possiamo dire - di essere assunti recentemente in Consiglio regionale e quelli che hanno avuto la doppia, tripla, quadrupla fortuna di essere stati assunti qualche decennio fa. A tutto si può porre rimedio, avuto riguardo però al fatto che fuori di questo palazzo c'è una condizione di povertà intollerabile e che quindi noi dobbiamo dare il buon esempio, un esempio che in parte, lo voglio dire, in questi sei anni è stato dato. Non voglio ricordare che cosa è stata la devastante e devastata XII legislatura, quella che aveva inventato l'indennità per malattia, cioè forme di riparazione monetaria per qualche acciacco di salute, non conquistato in miniera! Mi pare fosse la XII legislatura, a guida del presidente Serrenti.

(Interruzioni)

PRESIDENTE. Colleghi, per cortesia lasciamo finire l'onorevole Uras.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). L'onorevole Uras sta dicendo esattamente quello che è avvenuto e che è agli atti. Noi abbiamo fatto un percorso che ha portato al bilancio di previsione, approvato dal Consiglio regionale. E il bilancio di previsione approvato dal Consiglio regionale riguardo all'amministrazione regionale indica trasferimenti superiori a quelli attualmente in corso dell'ordine di 40-45 milioni di euro, cioè pari a oltre un terzo dei trasferimenti che vengono fatti in questo esercizio, il che non è un'imposizione, perché il bilancio regionale lo approviamo noi, nessuno ce lo può imporre, e quando qualche volta è successo che la Giunta regionale ha osato tentare di farlo, anche nella precedente legislatura, è ritornata sui suoi passi.

Per cui il trasferimento - lo voglio dire, perché se no non diamo un messaggio di fiducia al cittadino - di 72 milioni di euro dal bilancio regionale al bilancio del Consiglio per le spese complessive è chiaramente aiutato da un avanzo di amministrazione. E meno male che c'è, perché vuol dire che abbiamo risparmiato e vuol dire, quindi, che abbiamo bisogno di trasferimenti inferiori dal bilancio regionale. E questo trasferimento è inferiore rispetto all'anno precedente di circa 13-14 milioni di euro - mi correggano i tecnici della materia, che sono i Questori -, esattamente l'ammontare necessario per sostenere finanziariamente le procedure di stabilizzazione dei lavoratori precari degli enti locali della Sardegna.

Presidente, c'è sempre chiasso in quell'angolo, forse sarà perché è di destra!

(Interruzione)

Questo lo sto dicendo perché quando noi approviamo questo atto - lo dico anche per voi - e lo diffondiamo se nel contempo non lo spieghiamo finisce per essere sempre la stessa identica rima, la stessa identica poesia: il palazzo che è distante dalla gente, coloro che hanno i privilegi che si disinteressano del popolo, il popolo che deve assolutamente liberarsi di queste sovrastrutture del potere. Ecco perché chiederei ai colleghi Questori di fare una relazione - lo dico per la prossima volta - che dia conto di questo processo di riduzione della spesa e di miglioramento della qualità e dello svolgimento dell'attività del Consiglio con dotazioni finanziarie inferiori, perché sennò non riusciamo più a collegarci con quelli che stanno fuori.

C'è sempre chiasso, non so perché!

PRESIDENTE. Onorevole Cocco, si è iscritto in ritardo. Se i consiglieri Questori non intendono intervenire, il Presidente si sente di dover fare qualche considerazione.

Intanto voglio ringraziare tutti gli intervenuti per il contributo che hanno dato all'Ufficio di Presidenza ai fini di una migliore organizzazione e gestione del Consiglio regionale. I dati che il Presidente ha citato nella conferenza stampa sono gli stessi che sono stati illustrati dal consigliere Questore questa sera e tengo a sottolineare che i tagli che ci sono stati sono stati frutto di un'iniziativa politica del Consiglio, che non si è voluto sottrarre alle proprie responsabilità, facendosi interprete, in un momento particolarmente difficile per l'economia della nostra Isola, di un sentimento comune a tutti i sardi, i quali chiedono alla classe politica maggiore responsabilità e oculatezza nella gestione della spesa pubblica.

In funzione di questo l'Ufficio di Presidenza nell'arco dell'anno si è fortemente impegnato su due fronti, quello del contenimento delle spese e quello della trasparenza degli atti, perché ha voluto soddisfare la legittima aspettativa dei cittadini di essere puntualmente informati su quanto accade all'interno di questo Consiglio regionale. Per cui non abbiamo operato esclusivamente una riduzione dei costi tout court, ma abbiamo voluto improntare la gestione della spesa a oculatezza e responsabilità, evitando tutti gli sperperi, e questo tenendo sempre presente l'esigenza di non arrecare alcun pregiudizio all'efficacia e all'efficienza dell'operatività del Consiglio regionale.

Le carenze relative all'attività di supporto all'attività legislativa dei consiglieri sono ben note. Infatti ci sono notevoli carenze nell'organico del Consiglio regionale, in particolare per quanto riguarda le posizioni dirigenziali, per cui è precisa intenzione dell'Ufficio di Presidenza farsi carico di questo problema e analizzarlo, con l'indizione eventualmente di un concorso, per colmare questa carenza di organico e potenziare il Servizio studi, che è fondamentale per il supporto all'attività legislativa dei consiglieri.

Per quanto riguarda il problema che ha richiamato all'attenzione del Consiglio l'onorevole Gian Valerio Sanna, ricordo che nel nostro bilancio interno sono previsti 200 mila euro per gli istituti di valutazione, incentivazione e valorizzazione della professionalità dei dipendenti del Consiglio. Lei, onorevole Sanna, ha giustamente ricordato che è stata appena aperta una contrattazione e in quella sede terremo conto anche di quanto oggi ha suggerito al Consiglio.

Voglio concludere associandomi al questore Amadu, ma l'ho già fatto in conferenza stampa, nel rivolgere un ringraziamento a tutto il personale per il lodevole e incessante impegno dimostrato soprattutto in coincidenza con le festività natalizie e per il supporto dato all'attività del Consiglio, che ha contribuito non poco ai risultati che abbiamo raggiunto, e questo in un periodo in cui di norma si dedica il tempo alla propria famiglia. Infatti molti dipendenti hanno dovuto rinunciarvi per non venir meno al loro diritto-dovere nei confronti di questa istituzione.

Dichiaro chiusa la discussione generale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del progetto del bilancio di previsione delle spese interne del Consiglio regionale-Esercizio finanziario 2011.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Amadu, Manca, Rassu e Sanna Giacomo hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Cappai - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lombardo - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Petrini - Piras - Pittalis - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 58

votanti 58

maggioranza 30

favorevoli 58

(Il Consiglio approva).

Discussione e approvazione del Conto consuntivo del Consiglio - Esercizio finanziario 2008

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del Conto consuntivo del Consiglio-Esercizio finanziario 2008; relatori i Questori Amadu, Biancareddu e Manca.

Invito i consiglieri Questori a prendere posto nei banchi della Giunta.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il consigliere Amadu, Questore.

AMADU (P.d.L.), Questore. Mi rimetto alla relazione scritta.

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del Conto consuntivo del Consiglio - Esercizio finanziario 2008.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Amadu, Contu Mariano, Diana Giampaolo e Manca hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Amadu - Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Cappai - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Rosanna - Fois - Greco - Ladu - Lai - Locci - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Oppi - Petrini - Piras - Pittalis - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Si è astenuta: la Presidente Lombardo.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 57

votanti 56

astenuti 1

maggioranza 29

favorevoli 56

(Il Consiglio approva).

Discussione e approvazione del Conto consuntivo del Consiglio - Esercizio finanziario 2009

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del Conto consuntivo del Consiglio-Esercizio finanziario 2009; relatori i questori Amadu, Biancareddu e Manca.

Invito i consiglieri Questori a prendere posto nei banchi della Giunta.

Dichiaro aperta la discussione generale.

Ha facoltà di parlare il consigliere Amadu, Questore.

AMADU (P.d.L.), Questore. Mi rimetto alla relazione scritta.

PRESIDENTE. Poiché nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione generale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del Conto consuntivo del Consiglio-Esercizio finanziario 2009.

(Segue la votazione)

Prendo atto che i consiglieri Floris Mario, Manca e Sanna Giacomo hanno votato a favore.

Rispondono sì i consiglieri: Artizzu - Bardanzellu - Barracciu - Biancareddu - Bruno - Capelli - Cocco Daniele - Contu Felice - Contu Mariano - Cossa - Cuccureddu - De Francisci - Dedoni - Diana Giampaolo - Espa - Floris Mario - Fois - Greco - Ladu - Lai - Lombardo - Lotto - Manca - Maninchedda - Mariani - Meloni Francesco - Meloni Marco - Mula - Mulas - Murgioni - Obinu - Petrini - Piras - Pittalis - Porcu - Randazzo - Rassu - Rodin - Sabatini - Salis - Sanjust - Sanna Giacomo - Sanna Gian Valerio - Sanna Matteo - Sanna Paolo - Sechi - Steri - Stochino - Tocco - Uras - Vargiu - Zedda Alessandra - Zedda Massimo - Zuncheddu.

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

presenti 54

votanti 54

maggioranza 28

favorevoli 54

(Il Consiglio approva).

Ringrazio tutti i consiglieri per l'impegno dimostrato in queste settimane.

La Conferenza dei Capigruppo è convocata immediatamente, mentre il Consiglio verrà riconvocato a domicilio.

La seduta è tolta alle ore 18 e 38.


[PS1]Interviene per chiarimenti. Vedi PV

[PS2]Interviene per chiarimenti