Seduta n.96 del 03/02/2010 

XCVI SEDUTA

Mercoledì 3 febbraio 2010

Presidenza della Presidente LOMBARDO

La seduta è aperta alle ore 17 e 18.

DESSI', Segretario, dà lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 21 gennaio 2010 (89), che è approvato.

Congedi

PRESIDENTE. Comunico che i consiglieri regionali Paolo Maninchedda e Nicola Rassu hanno chiesto congedo per la seduta del 3 febbraio 2010.

Poiché non vi sono opposizioni, i congedi si intendono accordati.

Risposta scritta a interrogazioni

PRESIDENTE. Comunico che è stata data risposta scritta alle seguenti interrogazioni:

"Interrogazione Stochino - Diana Mario - Peru - Piras - Contu Mariano Ignazio - Sanna Matteo - Petrini - De Francisci - Zedda Alessandra - Pitea - Tocco - Randazzo sui disagi causati dal nuovo piano di riorganizzazione dei servizi di trasporto pubblico in Ogliastra elaborato dall'azienda ARST Spa". (199)

(Risposta scritta in data 27 gennaio 2010.)

"Interrogazione Bruno sull'annunciata chiusura delle tratte italiane Ryanair negli aeroporti di Cagliari e Alghero". (200)

(Risposta scritta in data 27 gennaio 2010.)

Annunzio di interrogazione

PRESIDENTE. Si dia annunzio dell'interrogazione pervenuta alla Presidenza.

DESS', Segretario:

"Interrogazione Salis - Cocco Daniele Secondo - Mariani, con richiesta di risposta scritta, a seguito del licenziamento di 23 lavoratori della società Nautilus a La Maddalena". (224)

Annunzio di interpellanze

PRESIDENTE. Si dia annunzio delle interpellanze pervenute alla Presidenza.

DESSI', Segretario:

"Interpellanza Zedda Massimo - Uras - Sechi sul grave episodio accaduto su un volo Ryanair ad un giovane affetto da disabilità". (66)

"Interpellanza Vargiu - Meloni Francesco sullo stato dei processi di informatizzazione della sanità sarda". (67)

Sull'ordine del giorno

PRESIDENTE. Colleghi, la Conferenza dei Capigruppo aveva definito una diversa organizzazione dei nostri lavori che, come sappiamo, prevedeva come primo punto all'ordine del giorno le dichiarazioni del Presidente della Regione, ai sensi dell'articolo 120 del Regolamento, in attuazione dell'ordine del giorno numero 19, Bruno e più, sulla crisi occupazionale e industriale della Sardegna.

Poiché il Presidente della Regione non è qui presente, in quanto impegnato a Roma per occuparsi proprio delle questioni relative all'ALCOA, e pur essendo in Aula l'assessore La Spisa che potrebbe rendere tali dichiarazioni, la Conferenza dei Capigruppo ha valutato che fosse più opportuno che il dibattito si tenesse alla presenza del Presidente della Regione che ha dato la sua disponibilità per domani alle ore 16 e 30.

Pertanto, i lavori di questa sera proseguiranno con l'esame della mozione numero 17, al secondo punto all'ordine del giorno.

Sull'ordine dei lavori

Ha domandato di parlare il consigliere Uras. Ne ha facoltà.

URAS (Comunisti-Sinistra Sarda-Rosso Mori). Presidente, se pur è vero che una riflessione comune in sede politica ha visto l'espressione da parte della minoranza di una presa d'atto dell'assenza del Presidente della Regione, che era oggi chiamato a riferire proprio sugli esiti degli incontri che ieri si sono tenuti a Roma sulla vicenda ALCOA, come emblematica della situazione di crisi in cui versa il sistema produttivo e industriale sardo, a noi oggi non appare sostenibile la tesi che un impegno prolungato del Presidente della Regione a Roma, impegno assolvibile da parte di altri autorevoli componenti della Giunta regionale, non gli consentisse di riferire al Consiglio regionale sulla situazione drammatica, per non dire tragica, di quella vertenza e del destino di quei lavoratori, così che il Consiglio regionale potesse assumere coerentemente ogni utile determinazione.

Per questa ragione e per la consapevolezza, che noi abbiamo, di una sistematica diserzione della Giunta regionale, nella sua veste formale più autorevole, dei lavori di questo Consiglio, riteniamo di uscire dall'Aula e di non partecipare al dibattito.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Bruno. Ne ha facoltà.

BRUNO (P.D.). Presidente, a conferma di quanto diceva adesso il collega Uras, ricordo che noi in Conferenza dei Capigruppo, in sede politica, abbiamo criticato, stigmatizzato l'assenza del presidente Cappellacci sottolineando anche il fatto che questo Consiglio regionale non è un elemento coreografico.

La presenza del Presidente è indispensabile soprattutto in un momento come questo, anche perché l'ordine del giorno, votato all'unanimità, conteneva nel dispositivo l'impegno da parte del Presidente della Regione di riferire a questo Consiglio su tutte le vertenze in atto; certamente su quella dell'ALCOA, quindi sulla giornata di ieri, ma anche su tutte le altre (petrolchimico di Porto Torres, vertenze della Sardegna centrale, eccetera).

Il Consiglio, l'abbiamo detto tante volte, anche durante la giornata dedicata alla funzione e al ruolo del Consiglio, parlando di presenze e di assenze, riteniamo che non possa essere semplicemente un organo di ratifica, ma che debba recuperare il suo ruolo di indirizzo, di programmazione e di controllo.

Per questo motivo riteniamo grave l'assenza sistematica del Presidente della Regione; la riteniamo grave soprattutto in un momento come questo, alla vigilia di uno sciopero generale che ha proprio questi elementi come caratterizzanti di una manifestazione che vedrà in piazza la Sardegna intera.

Pertanto, pur tenendo conto degli altri argomenti all'ordine del giorno, poiché riteniamo indispensabile, in un momento drammatico per la Sardegna - la "questione Sardegna" è ancora fortemente in piedi - che questo Consiglio regionale affronti con autorevolezza, insieme agli altri organi della Regione, un confronto forte, autorevole con lo Stato, l'opposizione abbandona l'Aula in segno di protesta.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Capelli. Ne ha facoltà.

CAPELLI (U.D.C.). Presidente, anche sull'esito delle dichiarazioni dei colleghi dell'opposizione, che pregherei di aspettare un attimo, chiedo una breve sospensione dei lavori e ai Gruppi di maggioranza la disponibilità a un incontro immediato.

PRESIDENTE. Onorevole Capelli, alla luce della dichiarazione delle forze di minoranza di abbandono dell'Aula, mi sembra impossibile poter proseguire i lavori dell'Assemblea.

CAPELLI (U.D.C.). Presidente consenta che si esprimano; io sto chiedendo dieci minuti di sospensione.

PRESIDENTE. Io sto pensando di chiudere la seduta, perché non mi sembra che il Consiglio possa procedere con l'esame dei provvedimenti. Sospendo i lavori per dieci minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 27, viene ripresa alle ore 17 e 36.)

PRESIDENTE. Colleghi, constatata l'assenza dai lavori dell'Aula delle forze di minoranza, ritengo che i nostri lavori debbano essere sospesi e aggiornati a domani, 4 febbraio, alle ore 16 e 30 con, all'ordine del giorno le dichiarazioni del Presidente ai sensi dell'articolo 120 del Regolamento.

La seduta è tolta alle ore 17 e 37.



Allegati seduta

Risposta scritta a interrogazioni

Risposta scritta dell'Assessore dei trasporti all'interrogazione Stochino - Diana Mario - Peru - Piras - Contu Mariano Ignazio - Sanna Matteo - Petrini - De Francisci - Zedda Alessandra - Pitea - Tocco - Randazzo sui disagi causati dal nuovo piano di riorganizzazione dei servizi di trasporto pubblico in Ogliastra elaborato dall'azienda ARST Spa. (199)

In riferimento all'interrogazione si precisa che:

dal 1° aprile 2008 l'Assessorato dei trasporti ha approvato una riorganizzazione di tutti i servizi di TPL di lungo raggio da e per l'Ogliastra che ha coinvolto anche diversi collegamenti dell'area Nuorese-Baronia, del Gerrei, e dell'area Perdasdefogu-Jerzu-Tertenia.

Gli obiettivi proposti erano costituiti essenzialmente dalla ricerca di una generalizzata velocizzazione dei collegamenti verso Cagliari, verso Nuoro-Sassari e verso Olbia.

Il progetto ha tenuto conto delle nuove aperture al traffico di nuovi tratti della S.S. 125 e ha cercato di eliminare alcune sovrapposizioni fra ARST e FdS, in procinto di integrarsi in un unico operatore.

Secondo il programma i tempi di collegamento fra Ogliastra e Cagliari sono scesi al di sotto delle 3 ore e sono stati pure velocizzati quelli verso Sassari e Olbia mediante interscambi gomma-gomma presso la autostazione di Nuoro-viale Sardegna.

Il programma è stato avviato dall'ARST con la consueta e preventiva consultazione con le OO.SS. relativamente alla organizzazione del lavoro.

Successivamente all'avvio del progetto, si sono resi evidenti alcuni scostamenti in relazione ai tempi di percorrenza rilevati sulla base delle prove tecniche effettuate dagli uffici di questo Assessorato; nonché alcune difficoltà su coincidenze non bene calibrate.

Al fine di rendere il progetto maggiormente efficace, è in corso pertanto una rimodulazione dei programmi di esercizio che tenga conto e dia soluzione ai problemi legati a:

- tempi di percorrenza;

- coincidenze, adeguamenti di orari di partenza in relazione a variate esigenze, adeguamento di percorso;

L'Assessorato dei trasporti avrà cura di rimodulare il progetto sentito anche il parere dell'Assessorato provinciale per la parte che riguarda i servizi di interesse provinciale. L'ARST, una volta ottenuta l'approvazione dei nuovi programmi definirà la nuova organizzazione del lavoro e convocherà le OO.SS. per le consuete consultazioni.

Appare opportuno infine osservare che gli obiettivi alla base del progetto hanno riguardato il livello qualitativo dei servizi offerti ai cittadini ai quali è consentito di raggiungere Cagliari con un tempo di percorrenza inferiore rispetto al passato, di disporre di maggiori possibilità per raggiungere i principali centri dell'Isola, in particolare Sassari e Olbia, la quale con il collegamento con interscambio a Nuoro si raggiunge con un tempo di percorrenza inferiore rispetto al passato.

Risposta scritta dell'Assessore dei trasporti all'interrogazione Bruno sull'annunciata chiusura delle tratte italiane Ryanair negli aeroporti di Cagliari e Alghero. (200)

In riferimento all'interrogazione n. 200 si rappresenta quanto segue.

Il 7 gennaio u.s. Ryanair ha reso noto che i voli domestici italiani non saranno interrotti dal 23 gennaio, come annunciato in un primo momento, dato che Ryanair e l'ENAC hanno raggiunto l'accordo secondo cui tutti i passeggeri che intendono viaggiare sui voli domestici italiani forniranno o il passaporto o la carta di identità nazionale valida in Europa, in piena osservanza dei requisiti di sicurezza che si applicano su tutti i voli di Ryanair in Europa.

Poiché Ryanair opera con il web check-in al 100 per cento, è imperativo, per la sicurezza di tutti i voli Ryanair, che gli assistenti di volo e il personale all'imbarco possano identificare tutti i passeggeri, e questa è la ragione per la quale Ryanair richiede che tutti i passeggeri presentino o il passaporto o la carta di identità nazionale, senza distinzione fra i voli nazionali o internazionali in Europa.

La paventata sospensione dei voli domestici, pertanto, è stata superata.

Per quanto riguarda, invece, il terzo punto dell'interrogazione si specifica che la cabina di regia per il coordinamento delle politiche di trasporto aereo sta operando con un fitto calendario dei lavori e che, come ampiamente illustrato nell'incontro del 18 gennaio u.s., tenutosi presso l'Assessorato dei trasporti, tra i rappresentanti della cabina, i Presidenti delle CCIAA e i rappresentanti degli Enti locali, azionisti delle società di gestione aeroportuale, tra gli obiettivi della medesima cabina di regia risulta prioritario "la diversificazione delle rotte e dei vettori low cost".

A tal proposito l'Assessore dei trasporti, di comune accordo con i rappresentanti della cabina di regia, sta operandosi al fine di individuare strategie comuni, tese a ottenere un maggior potere contrattuale nelle trattative con le compagnie low cost.

L'Assessore sta, infatti, promuovendo degli incontri con le stesse compagnie, anche al fine dell'individuazione di ulteriori vettori e mettere, così, in concorrenza le compagnie aeree che praticano voli low cost e aumentare contemporaneamente il flusso turistico verso la Sardegna con gli evidenti effetti positivi sull'economia dell'intero territorio regionale.

Testo dell'interrogazione e delle interpellanze annunziate in apertura di seduta

Interrogazione Salis - Cocco Daniele Secondo - Mariani, con richiesta di risposta scritta, a seguito del licenziamento di 23 lavoratori della società Nautilus a La Maddalena. (224)

I sottoscritti,

premesso che:

- domenica 24 gennaio 2010 sono stati licenziati 23 lavoratori in servizio all'Arsenale del Forte in quanto la società Porto Arsenale La Maddalena Srl, che ha ottenuto in subappalto alcuni servizi da parte della MITA Resort, della presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, non intende confermare l'affidamento del servizio di portierato e guardiania alla società sassarese che attualmente lo gestisce e che, a sua volta, lo aveva dato in subappalto alla società maddalenina Nautilus;

- considerata la crisi economica ed occupazionale che attanaglia il territorio, i licenziamenti rischiano di gettare sul lastrico 23 lavoratori e le rispettive famiglie per tempi che si prospettano lunghi;

- una così grave decisione appare difficilmente giustificabile tenuto conto che il servizio di guardiania e di accoglienza verrà in ogni caso svolto anche nei prossimi mesi da altro personale;

considerato che:

- la struttura dell'Arsenale è stata realizzata con un notevole esborso di finanziamenti pubblici dei cittadini italiani e, in particolare, di quelli sardi attraverso fondi FAS della Regione Sardegna;

- la Mita Resort non ha fornito alcuna motivazione riguardo ai licenziamenti, ha ignorato totalmente le rappresentanze dei lavoratori e disatteso le assicurazioni rilasciate da un alto dirigente della società che garantiva che non ci sarebbero stati licenziamenti e che i maddalenini, a parità di competenze, avrebbero avuto una corsia preferenziale per le nuove assunzioni;

- la professionalità dei lavoratori non può essere ignorata, ma deve essere riconosciuta e tutelata, visto che hanno prestato servizio per oltre un anno, sotto la supervisione della struttura di missione del G8, controllando migliaia di persone e collaborando con le forze dell'ordine e le delegazioni straniere,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per conoscere:

1) quali urgenti provvedimenti intendano assumere, anche di concerto con le organizzazioni sindacali del territorio, per tutelare i 23 lavoratori licenziati senza alcuna motivazione;

2) se non ritengano, considerati gli ingenti fondi regionali utilizzati per la ristrutturazione dell'Arsenale del Forte (ex Arsenale della Marina militare indicato come sede per il G8 poi dirottato a L'Aquila), di avviare delle iniziative con la MITA Resort, che si è aggiudicata la gestione della struttura per 40 anni, per garantire il rispetto delle assicurazioni rese ai rappresentanti delle istituzioni territoriali.

Interpellanza Zedda Massimo - Uras - Sechi sul grave episodio accaduto su un volo Ryanair ad un giovane affetto da disabilità. (66)

I sottoscritti,

premesso che:

- in data 3 gennaio 2010, un musicista ventunenne sardo, affetto da una grave forma di tetraplegia, rientrava in Sardegna con il volo Ryanair delle 13.25 da Madrid a Cagliari;

- a causa della grave patologia, il giovane è costretto a utilizzare per i suoi spostamenti una carrozzina superleggera, realizzata su misura, che inopportunamente è stata imbarcata dal vettore nella stiva insieme agli altri bagagli;

- all'arrivo all'aeroporto di Elmas, dopo oltre un'ora di attesa nell'area ritiro bagagli, la carrozzina è stata restituita totalmente deformata e inutilizzabile;

- immediatamente, in aeroporto, è stata presentata regolare denuncia e, poche ore dopo, la stessa è stata inoltrata, come previsto dalle procedure Ryanair, alla compagnia;

- successivamente il giovane, oltre alle scuse per l'accaduto, ha ricevuto telefonicamente rassicurazioni in merito al celere e integrale risarcimento del danno subìto da parte di un'operatrice della compagnia irlandese;

- la carrozzina, periziata da un tecnico ortopedico di una delle sole quattro società che operano per l'unità spinale di Cagliari, è risultata irreparabile e pertanto è stato consigliato alla famiglia l'acquisto di una identica del costo di 5.750 euro;

considerato che:

- nonostante le iniziali rassicurazioni, Ryanair successivamente, appellandosi alla convenzione di Montreal, si è dimostrata disponibile ad un parziale risarcimento pari a 1.093 euro;

- tale convenzione è riferita solo a bagagli ordinari, non certo ad una carrozzina per disabili indispensabile a garantire la mobilità di una persona affetta da una grave patologia;

evidenziato che:

- la prassi, nei voli di linea, è quella di trasportare a bordo le carrozzine assicurando la corretta sistemazione delle stesse, al fine di prevenire eventuali danneggiamenti;

- in casi analoghi i danni agli ausili per disabili trasportati in aereo sono stati risarciti integralmente ed è stata considerata inapplicabile la convenzione di Montreal vista la palese differenza che intercorre tra un normale bagaglio e uno strumento sanitario indispensabile per un portatore di handicap;

- la grave patologia non consente al soggetto danneggiato di utilizzare altre carrozzine diverse da quella, fatta su misura, di cui disponeva;

- il giovane, compositore di musica elettronica di fama mondiale, per motivi di lavoro viaggia con frequenza, pertanto il danneggiamento alla carrozzina ha arrecato grave pregiudizio alla sua attività lavorativa,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione, l'Assessore regionale dei trasporti e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale per sapere:

1) se non ritengano opportuno intervenire con urgenza presso i vertici della compagnia aerea Ryanair affinché l'importo del danno subito sia integralmente risarcito;

2) quali iniziative intendano mettere in atto per garantire il rispetto del diritto alla mobilità delle persone affette da disabilità;

3) se non ritengano opportuno, al fine di evitare il ripetersi di episodi analoghi, accordarsi con le compagnie aeree per la stipula di un protocollo d'intesa atto a garantire il risarcimento integrale in caso di danneggiamento degli ausili sanitari utilizzati dai disabili, con un'attenzione particolare per quelli affetti da scarsa capacità di deambulazione.

Interpellanza Vargiu - Meloni Francesco sullo stato dei processi di informatizzazione della sanità sarda. (67)

I sottoscritti,

considerato che:

- tutti i vigenti atti di programmazione sanitaria individuano, tra i loro obiettivi primari, quelli legati all'informatizzazione sanitaria, sia attraverso il SISAR (sistema informativo sanitario integrato regionale), che attraverso MEDIR (che mette in rete i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta), RTP (la rete di tele patologia oncologica), SILUS (il sistema informativo dei laboratori unici) e ANAGS (l'anagrafe degli assistiti sardi);

- gli stessi atti di programmazione (e anche l'APQ in materia di società dell'informazione del 31 luglio 2007) individuano la necessità di unicità di coordinamento dell'intera attività informatica sanitaria regionale e indicano nel Centro regionale dei servizi informatici e telematici (CRESSAN) la struttura di riferimento per la materia;

- la Direzione regionale della sanità, coerentemente con i menzionati atti di programmazione, ha delegato alla società in house Sardegna.it il compito di strutturare il CRESSAN, affidandole l'incarico di studiare e coordinare il funzionamento, l'implementazione e la gestione dei sistemi informatici della sanità sarda;

- la Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere (FIASO) ha recentemente attestato che la Sardegna è tra le sette Regioni italiane all'avanguardia per le attività di sperimentazione del fascicolo elettronico del paziente, che sarebbero diffuse in oltre il 75 per cento delle aziende sanitarie sarde;

- l'ottimale funzionamento del sistema informatico sanitario appare indispensabile in Sardegna più che in qualsiasi altra Regione italiana, per via delle note caratteristiche legate alla vasta estensione territoriale e alla notevole dispersione della popolazione;

- il progetto di riforma dell'organizzazione del servizio sanitario sardo, contenuto in nuce all'interno dei provvedimenti legislativi dell'articolo 12 della legge regionale n. 3 del 2009, individua strutture organizzative centralizzate (le macroaree) che legano il loro buon funzionamento anche ad una avanzata ed efficiente rete di comunicazione telematica tra le diverse aziende sanitarie della Sardegna;

- in data 19 gennaio 2010, la Giunta regionale ha adottato la delibera n. 2/27 che individua le risorse finanziarie da affidare a Sardegna.it e al CRESSAN per la gestione, manutenzione ed implementazione del sistema informatico sanitario sardo;

- la stessa delibera n. 2/27 del 2010 sottolinea che tali risorse "attengono all'estensione di contratti di fornitura e servizi già in essere e che pertanto non possono che essere tecnicamente affidate al contraente originario";

- ad oggi non risulta agli interpellanti che il sistema informatico della sanità sarda abbia effettivamente raggiunto il necessario livello di buon funzionamento;

- in particolare, risulterebbe che tale sistema non sia ubiquitariamente diffuso in tutte le ASL della Sardegna, causando problemi di comunicazione tra il livello periferico e quello centrale;

- in particolare, risulterebbe che persistano in numerose aziende significativi problemi di utilizzo delle varie componenti del sistema, a tutt'oggi irrisolti nonostante le numerose proteste provenienti dalle singole aziende sanitarie;

- complessivamente il SISAR presenterebbe un numero elevatissimo di sofferenze gestionali e criticità che, qualora non venissero prontamente risolte, rappresenta un ostacolo assai difficile da superare nelle azioni di centralizzazione previste dalla riforma del sistema sanitario,

chiedono di interpellare il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dell'igiene e della sanità e dell'assistenza sociale per sapere:

1) se corrispondano al vero le informazioni sulle difficoltà gestionali del sistema SISAR segnalate da quasi tutte le aziende sanitarie sarde;

2) se corrispondano al vero le informazioni secondo cui in alcune aziende sarde una parte significativa delle azioni previste dal SISAR non sia stata ancora attivata e, eventualmente, quale sia il motivo di tale ritardo;

3) quali siano i contratti di fornitura e di servizi che si intende prorogare con la delibera della Giunta regionale n. 2/27 del 19 gennaio 2010, quale sia "il contraente originario" che beneficerebbe di tale estensione e quale sia l'attuale condizione di soddisfazione dei precedenti obblighi contrattuali con la Regione da parte di tale/i beneficiario/i;

4) quali siano gli obiettivi che si intendono raggiungere con il finanziamento di euro 5.500.000 previsto nell'estensione del progetto SISAR, attraverso l'utilizzo dell'opzione del "sesto-quinto", prevista nella delibera della Giunta regionale n. 2/27 del 19 gennaio 2010;

5) quali siano le azioni che l'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e il CRESSAN intendono mettere in essere per superare le criticità del sistema SISAR, rendendolo adeguato alla difficile fase di riorganizzazione del sistema sanitario sardo, prevista dai provvedimenti legislativi di riforma;

6) quali siano le azioni che l'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale e il CRESSAN intendono porre in essere per avviare l'indispensabile fase dell'implementazione dei servizi offerti dai sistemi SISAR e MEDIR, tra cui la realizzazione del fascicolo elettronico del paziente, di cui alla sperimentazione citata dalla FIASO;

7) se, alla luce delle attuali difficoltà, non ritengano opportuno ripensare l'organizzazione del governo dei progetti per il sistema informatico della sanità sarda ancora in fase di realizzazione (SISAR e MEDIR);

8) se, in particolare, non ritengano di dover integrare la cabina di regia dei processi di informatizzazione della sanità sarda attraverso gli indispensabili raccordi tra il mondo della tecnologia informatica e i referenti delle esigenze organizzative e cliniche delle aziende sanitarie sarde.