Seduta n.185 del 27/07/2016 

CLXXXV Seduta

Mercoled� 27 luglio 2016

(POMERIDIANA)

Presidenza del Presidente Gianfranco GANAU

indi

del Vicepresidente Eugenio LAI

indi

del Presidente Gianfranco GANAU

La seduta � aperta alle ore 16 e 04.

FORMA DANIELA, Segretaria, d� lettura del processo verbale della seduta pomeridiana del 19 luglio 2016 (181), che � approvato.

Congedo

PRESIDENTE. Comunico che il consigliere regionale Ugo Cappellacci ha chiesto congedo per la seduta pomeridiana del 27 luglio 2016.

Poich� non vi sono opposizioni, il congedo si intende accordato.

Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Comunico che in data 26 luglio 2016 � pervenuta copia della decisione della Corte costituzionale numero 1891 del 14 giugno 2016 nella quale si dichiara l'illegittimit� costituzionale dell'articolo 20, limitatamente alle parole "e paesaggistici"; si dichiarano non fondate le questioni di legittimit� costituzionale dell'articolo 7, comma 1, lettera f), e dell'art. 18; si dichiara estinto il processo relativamente alle questioni di legittimit� costituzionale dell'articolo 23, commi 6 e 7, della legge regionale 21 novembre 2011, numero 21 (Modifiche e integrazioni alla legge regionale numero 4 del 2009, alla legge regionale numero 19 del 2011, alla legge regionale numero 28 del 1998 e alla legge regionale numero 22 del 1984, ed altre norme di carattere urbanistico).

Risposta scritta ad interrogazione

PRESIDENTE. Comunico che � stata data risposta scritta alla interrogazione numero 631.

Continuazione della discussione e approvazione del disegno di legge: "Istituzione dell'Azienda sanitaria unica regionale (ASUR) e disposizioni di adeguamento dell'assetto istituzionale e organizzativo del servizio sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 28 luglio 2006, n. 10 (Tutela della salute e riordino del servizio sanitario della Sardegna. Abrogazione della legge regionale 26 gennaio 1995, n. 5). (321/A)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la continuazione della discussione dell'articolato del disegno di legge numero 321/A.

Passiamo all'esame dell'articolo 14.

All'articolo 14 sono stati presentati gli emendamenti soppressivi totali numero 70, 163, 291 e 488, uguali. Gli emendamenti sostitutivi totali numero 189, 351 e 545 cui sono stati presentati gli emendamenti soppressivi totali numero 602, 603, 604, 605, 606, 607, 608 a proseguire in ordine sino al 622, quindi 647, 648, 653, 654, 655, 656, 658, 659, 660, 661, 662, 663, 664, 665 e 666. I soppressivi parziali numero 71, 164, 290 e 479, uguali; 72, 165, 292 e 480, uguali; 73, 166, 293 e 481, uguali; 74, 167, 294 e 482, uguali; 75, 168, 295 e 483, uguali; 76, 169, 296 e 486, uguali; 77, 170, 297 e 487, uguali; 78, 171, 298, 333 e 484, uguali; 79, 172, 299, 334 e 485, uguali. I sostitutivi parziali numero 173, 174, 175, 176, 177 e 178 sono stati ritirati. Il 190 e il 332 rimangono. Gli aggiuntivi numero 330, 331, 518, 519, 335, 336, 191, 352 e 526.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo14:

Art. 14

Disposizioni transitorie

1. Entro il 30 giugno 2016, la Giunta regionale nomina il direttore generale dell'Azienda sanitaria unica regionale.

2. Il direttore generale dell'Azienda sanitaria unica regionale conclude, entro il 31 dicembre 2016, la ricognizione della consistenza del patrimonio immobiliare e mobiliare, dei rapporti giuridici attivi e passivi e dei rapporti di lavoro in essere al 30 giugno 2016 delle aziende sanitarie locali soppresse. La ricognizione � adottata con deliberazione della Giunta regionale.

3. Limitatamente al tempo necessario ad attivare le iniziative utili per l'avvio dei nuovi modelli organizzativi, previsti ai sensi della presente legge, l'operativit� dei servizi � garantita dagli assetti organizzativi delle aziende sanitarie locali soppresse ai sensi dell'articolo 1, comma 3.

4. Relativamente al primo anno di operativit� dell'Azienda sanitaria unica regionale il bilancio pluriennale 2017-2019 unitamente al bilancio preventivo economico annuale � adottato dal direttore generale entro il 30 settembre 2016 e approvato dalla Giunta regionale entro il successivo 31 ottobre, secondo le modalit� previste dalla normativa vigente in materia.

5. Il direttore generale dell'Azienda sanitaria unica regionale adotta il bilancio di esercizio al 30 giugno 2016 delle aziende sanitarie locali soppresse entro il 31 ottobre 2016. La relazione del collegio sindacale � effettuata dal collegio sindacale dell'ASUR.

6. In fase di prima applicazione e fino all'adozione del Piano di riordino territoriale di cui all'articolo 4 della legge regionale n. 2 del 2016, gli ambiti territoriali delle Aree socio-sanitarie locali di cui all'articolo 4, comma 1, coincidono con quelli delle aziende sanitarie locali soppresse ai sensi dell'articolo 1, comma 3.

7. Entro il termine di cui al comma 1, la Giunta regionale nomina i direttori di Area socio-sanitaria locale facenti funzioni, che decadono all'atto della nomina dei direttori di Area socio-sanitaria locale da parte del direttore generale, entro e non oltre il 31 dicembre 2016.

8. I direttori di Area socio-sanitaria locale facenti funzioni sono scelti tra i dirigenti in servizio nella pubblica amministrazione con qualificate e comprovate professionalit� ed esperienza di gestione di strutture in ambito socio-sanitario ovvero tra gli idonei alla nomina a direttore generale delle aziende sanitarie inseriti nell'apposito elenco regionale.

9. Entro il 30 giugno 2016, la Giunta regionale nomina il direttore generale dell'Azienda regionale dell'emergenza e urgenza della Sardegna (AREUS), istituita ai sensi dell'articolo 4 della legge regionale 17 novembre 2014, n. 23 (Norme urgenti per la riforma del sistema sanitario regionale. Modifiche alle leggi regionali n. 23 del 2005, n. 10 del 2006 e n. 21 del 2012).).

PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facolt� di parlare il consigliere Raimondo Perra, relatore di maggioranza.

PERRA RAIMONDO (Cristiano Popolari Socialisti), relatore di maggioranza. Presidente, all'articolo 14 sono stati presentati gli emendamenti soppressivi totali numero 70, 163, 291 e 488, uguali con parere contrario della Commissione. C'� un invito al ritiro per gli emendamenti numero 189 e 351. Sono stati presentati gli emendamenti agli emendamenti numero 602, 603, 604, 605, 606, 607, 608, 609, 610, 611, 612, 613, 614, 615, 616, 617, 618 e 619 con parere contrario, emendamento numero 620 con un emendamento all'emendamento parere contrario, 621 parere contrario, 622 parere contrario, emendamento numero 653 all'emendamento numero 545 lo rimetto all'aula, emendamento numero 656 all'emendamento numero 545 si rimette all'aula, emendamento numero 662 all'emendamento numero 545 si rimette all'aula, emendamento numero 661 all'emendamento numero 545 parere contrario, emendamento numero 647 all'emendamento numero 545 parere favorevole, emendamento numero 655 parere contrario, emendamento numero 658 parere favorevole, emendamento numero 648 parere favorevole, emendamento numero 664 parere favorevole, emendamento numero 666 parere favorevole, emendamento numero 663 parere favorevole, emendamento numero 660 parere contrario, emendamento numero 665 parere favorevole, emendamento numero 653 parere favorevole, emendamento numero 659 parere favorevole, emendamento numero 545 parere favorevole, emendamento numero 71 uguale al 164, al 290 e al 479 parere contrario; emendamento numero 72 uguale al 165 al 292 e al 480 parere contrario; emendamento numero 73 uguale al 166, al 293 e al 481 parere contrario; emendamento numero 74 uguale al 167, al 294 e al 482 parere contrario; emendamento numero 75 uguale al 168, al 295 e al 483 parere contrario; emendamento numero 76 uguale al 169, al 296 e al 486 parere contrario; emendamento numero 77 uguale al 170, al 297 e al 487 parere contrario; emendamento numero 78 uguale al 171, al 298, al 333 e al 484 invito al ritiro; emendamento numero 79 uguale al 172, al 299, al 334 e al 485 invito al ritiro. Sono stati poi ritirati gli emendamenti numero 173, 144 e 175. Emendamento numero 190 con invito al ritiro; sono stati ritirati gli emendamenti numero 176 e 177; l'emendamento numero 332 con invito al ritiro, � stato ritirato l'emendamento numero 178. Emendamenti numero 330 e 331 invito al ritiro; emendamento numero 518 e 519 parere contrario; emendamenti numero 335, 336, 191, 352 e 526 invito al ritiro.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facolt� di parlare l'Assessore dell'igiene e sanit� e dell'assistenza sociale.

ARRU LUIGI, Assessore tecnico dell'igiene e sanit� e dell'assistenza sociale. Il parere � conforme a quello del relatore.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Pittalis. Ne ha facolt�.

PITTALIS PIETRO (FI). Non � tanto sulla discussione, Presidente, � per annunciare il ritiro degli emendamenti soppressivi totali e parziali e se fosse possibile durante la discussione gradiremmo sapere dal presidente Pigliaru, perch� abbiamo appreso da un telegiornale di un'emittente regionale, dell'ipotesi gi� individuata di un super direttore generale che arriverebbe da oltre Tirreno. Quindi siccome nelle sue dichiarazioni abbiamo colto questo, per carit�, se volesse� io ho sentito sue dichiarazioni che lei auspicava la disponibilit� di qualcuno, forse se ho inteso male mi scuso, fuori dalla Sardegna, siccome la questione logicamente � di interesse anche e penso dell'aula, siccome si sta svolgendo un dibattito, se ho inteso male Presidente ritiro, se invece c'� qualcosa di pi� se vuole informare anche tutti noi consiglieri, io ne sarei contento perch� mi pare che sia cosa anche attinente e pertinente all'argomento in discussione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il Presidente della Regione. Ne ha facolt�.

PIGLIARU FRANCESCO (PD), Presidente della Regione. Lei mi conosce e sa benissimo che io auspico che il manager della ASL unica sia il miglior candidato possibile qualunque sia la sua provenienza, non c'� ovviamente nessun vincolo o addirittura discriminazione, ci mancherebbe altro, verso candidati che vengono dalla nostra Regione, siamo in una societ� aperta, vogliamo e auspichiamo che ci siano molte domande di candidati molto forti e sono certo che chi di dovere sceglier� il migliore fra tutti coloro che faranno domanda. Auspico che arrivino domande, molte, numerose e di alta qualit�.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Angelo Carta. Ne ha facolt�.

CARTA ANGELO (PSd'Az). Per annunciare che ritiriamo gli emendamenti soppressivi del Gruppo a firma mia e dell'onorevole Orr�.

PRESIDENTE. Anche l'onorevole Truzzu ritira gli emendamenti soppressivi.

E' iscritta a parlare la consigliera Anna Maria Busia. Ne ha facolt�.

BUSIA ANNA MARIA (Sovranit�, Democrazia e Lavoro). Intanto una precisazione prima di discutere l'articolo 14 e quindi le disposizioni transitorie, volevo avvisare il collega Pittalis che gi� sulla stampa qualche giorno fa veniva data la notizia di tale Moirano che aspira e ha gi� presentato domanda, quindi abbiamo notizie che risalgono anche a qualche giorno fa. La fase di transizione � una fase importantissima, � la fase pi� critica della formazione di un organismo ed � rappresentata da nove mesi di gestazione normalmente ove i processi iniziano, si sviluppano e si completano. La costituzione della ASL unica non � nient'altro che la nascita di un nuovo organismo che necessita del suo tempo di gestazione. L'armonia del processo di costituzione del nuovo soggetto non deve essere alterata da influenze quali ad esempio quelle legate all'attuale sistema vigente, ragion per cui preoccupa fortemente la fase di transizione pianificata nel disegno di legge della Giunta. Il processo evolutivo � troppo breve perch� da settembre a dicembre � un periodo sicuramente troppo breve ed � affidato a un soggetto che dovr� contestualmente gestire l'ordinario che tale evidentemente non � in Sardegna. Se si confronta il prospettato processo regionale sardo con altri gi� conclusi in altre realt� geografiche non possono che sorgere dei dubbi sulla buona riuscita di un'operazione complessa fin dall'inizio. La regione Marche ha impiegato due anni per definire una transizione tuttora non ancora completata definitivamente. Come evidenziato in pi� circostanze la criticit� della transizione poggia su alcuni punti cardine di ordine metodologico. Innanzitutto l'identificazione di risorse e investimenti per ridurre al minimo la transizione stessa, la definizione di un team operativo per la costituzione della nuova azienda orientata a disegnare i nuovi processi e percorsi, definizione di un dettagliato crono programma, formazione degli stakeholder, allo stato attuale nessuno dei punti suddetti � stato considerato, e anzi se abbiamo sottoposto questa questione all'attenzione del tavolo tecnico non � stato minimamente preso in considerazione. La riforma � stata disegnata con poche risorse in un'ottica un po' demagogica e sicuramente influenzata dalla inconsapevolezza della complessit� del progetto. Il team non � stato pensato, anzi il futuro direttore generale dovr� da settembre a dicembre dibattersi con i problemi ordinari, straordinari di una delle ASL della Sardegna, in sostanza risulter� impossibilitato a pensare alla nuova azienda per la quale sono forse necessarie pi� delle 24 ore giornaliere per i mesi antecedenti il 1 gennaio 2017. Un uomo solo allo sbaraglio, le cui competenze non saranno sufficienti di fronte ad un'impresa a dir poco titanica, per quanto bravo possa essere il candidato o chi verr� individuato. Non esiste dettagliata analisi dei processi da attivare per una gestazione armoniosa, n� tantomeno processi formativi pianificati per creare consapevolezza della nuova cultura organizzativa, tutto sufficientemente legato al caso e alla necessit� di apporre un'etichetta finalistica priva di consistenza operativa.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Michele Cossa. Ne ha facolt�.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Presidente, la rubrica dell'articolo 14 reca "disposizioni transitorie", in realt� la fase transitoria � gi� iniziata, e credo che sia la terza o la quarta volta che intervengo su questo tema senza avere nessuna reazione da parte dell'Assessore regionale, ma mi piacerebbe sentire una parola chiara su questo, Assessore, perch� lei ha credo contezza di quello che � successo nelle ASL in questo periodo, � iniziata ormai da diversi mesi a questa parte, cio� da quando � apparsa chiara la determinazione della Giunta di andare verso l'azienda unica, � iniziata una lotta all'ultimo sangue per incarichi e per consolidare posizioni all'interno delle diverse aziende, determinando una situazione che dal mio punto di vista � vergognosa, perch� l'obiettivo di molti � stato quello di prefigurare gi� da oggi quello che sar� il futuro assetto organizzativo della futura ASL unica, facendo trovare il manager - Concordo con quanto ha affermato il presidente Pigliaru, chi andr� a governare questo soggetto, soprattutto nella complessit� della fase iniziale, dovr� essere una persona che ha tutte le caratteristiche da qualunque parte provenga, dalla Sardegna oppure da qualche altra esperienza del continente -, dal momento in cui entrer� in carica, ad amministrare una situazione in cui trover� gran parte dei tasselli gi� fissati. Ho visto che opportunamente nell'emendamento della Giunta sono state inserite alcune norme in ordine ai concorsi, temo che una parte dei buoi siano gi� scappati, per� quello che io sto sollevando in questo momento mi sembra un problema reale, per cui vorrei sapere dalla Giunta se si � posta questo problema, come conta di affrontarlo, perch� ritengo che il manager della ASL unica debba andare a disegnare una realt� che deve essere in grado di plasmare lui in base al tipo di impostazione che riterr� di dare, non un'impostazione gi� fatta da altri in base a logiche vecchie, clientelari e che sia auspica da superare con la ASL unica. Grazie.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Lorenzo Cozzolino. Ne ha facolt�.

COZZOLINO LORENZO (PD). Presidente, io intervengo per quanto riguarda l'articolo 14, il punto 1, quello della scelta sulla sede dell'ATS. La scelta, Presidente, deve essere ponderata e preceduta da alcune considerazioni sia di merito che di sostanza. Per quanto riguarda il merito la logica vede favorita l'azienda pi� grande rispetto a quelle minori, in quanto avente le caratteristiche, la struttura, le professionalit� adeguate per assolvere ai compiti ascritti dalla riforma del sistema sanitario. E non vi � dubbio alcuno che Cagliari abbia l'azienda pi� grande. Non si pu� sottacere che l'azione di riforma pu� subire un forte e dannoso rallentamento dallo spostamento in una sede diversa da quella di Cagliari, per il fatto che anche allo stato non risultano piani di fattibilit� che dimostrino che qualsiasi altra sede diversa da Cagliari abbia le stesse caratteristiche che � in grado di offrire il capoluogo. La natura istituzionale dei complessi e delicati compiti cui � chiamata ad assolvere l'ATS necessita di un rapporto stretto di prossimit� con l'Assessorato di riferimento, per facilitare celerit� dell'azione amministrativa, dell'azione di vigilanza e controllo che lo stesso Assessorato � chiamato ad esercitare in un rapporto di reciproca e leale collaborazione. Per ultimo, nell'analisi dei costi, lo spostamento della sede di Cagliari oltre alle difficolt� per lo spostamento del personale comporta un sicuro aggravio di costi che il bilancio regionale avrebbe difficolt� a sostenere.

Per quanto riguarda la sostanza la scelta della sede dell'ATS non pu� essere oggetto di compensazione di natura politica per soddisfare particolari esigenze territoriali, non possiamo legare la logica di una scelta con la ricerca di costosi equilibri territoriali, quando tutta la riforma � incentrata sull'adozione di modelli organizzativi e comportamentali basati sul contenimento della spesa di uno dei settori che maggiormente incide sul bilancio della nostra Regione. L'efficacia della scelta deve corrispondere ad un criterio di buona amministrazione che tenga presente massa critica, rete di collegamenti, mobilit� delle persone, infrastrutturazione e servizi necessari per il corretto funzionamento dell'ATS, liberando ogni altra considerazione che non corrisponda a questi criteri. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Pittalis. Ne ha facolt�.

PITTALIS PIETRO (FI). Presidente, sulle modalit� di voto degli emendamenti, per chiedere il voto segreto sugli emendamenti numero 653, 654 e 662.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Emilio Usula. Ne ha facolt�.

USULA EMILIO (Soberania e Indipendentzia). Presidente, per capire, � stato chiesto il voto segreto, per� su uno di questi emendamenti vorrei apporre la mia firma, si pu� fare?

PRESIDENTE. La firma l'emendamento ovviamente pu� essere apposta, prima della votazione deve dichiararlo. All'emendamento numero 654, mi pare, � cos�? Grazie.

Allora, andiamo in ordine. Siamo all'emendamento numero 189, c'� un invito al ritiro, onorevole Deriu? E' ritirato. Grazie.

Emendamento numero 351, c'� un invito al ritiro, primo firmatario l'onorevole Desini.

DESINI ROBERTO (Sovranit�, Democrazia e Lavoro). No Presidente, non lo ritiriamo.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 351.

Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non � approvato)

Metto in votazione l'emendamento della Giunta numero 545, parere favorevole della Commissione.

Scusate, ci sono gli emendamenti agli emendamenti, andiamo in ordine: iniziamo con l'emendamento all'emendamento numero 602, Locci e pi�.

LOCCI IGNAZIO (FI). Ritirato!

PRESIDENTE. Sono stati ritirati anche i soppressivi?

LOCCI IGNAZIO (FI). Tutti!

PRESIDENTE. Anche quelli del PSd'Az? S�, quindi andiamo avanti e passiamo all'emendamento numero 654, su cui � stato chiesto il voto segreto, quindi non si pu� intervenire. Onorevole Ledda aggiunge la firma, quindi: Ledda, Usula e Unali, si aggiunge la firma a questo emendamento.

Votazione a scrutinio segreto

PRESIDENTE. Indico la votazione a scrutinio segreto, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 654.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Decadono gli emendamenti 656, il 662 e il 653.

Ripartiamo con l'emendamento all'emendamento numero 661.

Ha domandato di parlare il consigliere Giancarlo Carta per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

CARTA GIANCARLO (FI). Per spiegare i motivi lo far� in un'unica volta, quindi sia per 661, sia per il 660 questi emendamenti che abbiamo presentato sono emendamenti che servono da un lato a dare ordine a ci� che in questo momento � in disordine, vale a dire che ogni ASL lavora per conto suo, ogni ASL ha lavorato per conto suo, non applicando la legge, la legge per quanto riguarda i concorsi � l'applicazione delle regole riguardanti i concorsi e l'altro per quanto riguarda i precari che lavorano ormai da tanti anni nelle ASL. Per quanto riguarda quindi l'emendamento numero 661, l'emendamento che vi prego di votare da un ordine deciso al nuovo direttore generale dell'ATS, affinch� prima di bandire un nuovo concorso esaurisca completamente le graduatorie che sono presenti nelle varie ASL della Sardegna, per ciascuna qualifica professionale.

L'altro emendamento, invece, riguarda i precari e riguarda di fatto, chiediamo alla Giunta, se l'Assessore volesse dare la sua opinione, chiediamo alla Giunta di applicare la legge di stabilit�, la numero 208 del 2015 che aumenta di fatto la possibilit� di partecipazione ai precari che nel tempo, da qui ai prossimi due anni, matureranno i tre anni di servizio. Questo per un senso di giustizia, lo riteniamo opportuno perch� comunque molte ASL, con le qualifiche anche fra le pi� importanti, sono sostenute da personale precario, questa a mio parere, a nostro parere, � un qualcosa che dovrebbe riguardare l'intero Consiglio regionale e dovrebbe fare in modo che la Regione sarda applichi solamente la legge, noi stiamo dicendo questo, che applichi il comma 544 e il 543 della "208" del 2015 che, ricordo a tutti, stabilisce che le aziende sanitarie, entro il 31 dicembre 2016, devono iniziare il percorso di stabilizzazione dei propri precari, se l'Assessore ci vuol dire qualcosa in merito noi saremmo contenti, comunque vi invito a votarlo perch� penso che riguardi tutto il Consiglio regionale.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 661.

PITTALIS PIETRO (FI). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 661.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio non approva).

Metto in votazione l'emendamento numero 647, c'era il parere favorevole della Commissione della Giunta.

Chiedo conferma all'onorevole Perra, ci sono degli emendamenti sullo stesso argomento tutti con parere favorevole, sono gli emendamenti numero 647, il 658�

Sospendo la seduta per cinque minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 16 e 38, viene ripresa alle ore 16 e 57.)

PRESIDENTE. Riprendiamo la seduta, chiedo all'onorevole Perra di darci lumi sugli emendamenti.

Ha domandato di parlare il consigliere Raimondo Perra, relatore di maggioranza. Ne ha facolt�.

(Interruzioni)

PERRA RAIMONDO (Cristiano Popolari Socialisti). relatore di maggioranza. Il parere � negativo per gli emendamenti numero: 661, 655, 660.

Il parere � positivo per gli emendamenti numero: 647, 658, 664, 663, 665.

Si invita al ritiro per gli emendamenti numero: 648, 666, 659.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 647.

Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Pittalis. Ne ha facolt�.

PITTALIS PIETRO (FI). Io propongo all'Aula, se � possibile, di unificare a questo emendamento, trattando della stessa materia, il contenuto dell'emendamento numero 655, cio� ipotizzando una sorta di emendamento di sintesi, se l'Aula � d'accordo. Salvo precisare per�, come giustamente mi � stato fatto presente, che dopo le parole " aziende ospedaliero-universitarie della Sardegna" aggiungere "con scadenza al 31-12-2016".

PRESIDENTE. C'� una proposta di sintesi, quindi vorrei che siccome la proposta di sintesi riguarda l'emendamento dell'onorevole Cherchi, numero 647, c'� una proposta di sintesi da parte del Capogruppo di Forza Italia che chiede di aggiungere la scadenza e quindi "sono utilizzate le graduatorie in vigore, prioritariamente nelle Aree contigue, quindi nelle altre Aree, secondo l'ordine di approvazione con scadenza al 31-12-2016". Cio� di limitare questo provvedimento alle graduatorie che hanno gi� scadenza al 31-12-16. Chiedo all'onorevole Cherchi se si pu� fare la sintesi con questa aggiunta. Per� faccio notare che c'� una differenza perch� qua si fa riferimento alle aree sociosanitarie, mentre invece nell'altro emendamento c'� un riferimento alle aziende ospedaliero-universitarie.

CHERCHI AUGUSTO (Sovranit�, Democrazia e Lavoro). Va bene.

PRESIDENTE. Allora provo a riassumere se avete i due emendamenti davanti. Praticamente l'emendamento 14 rimane tale e quale, all'emendamento 14 viene aggiunto: l'efficacia delle graduatorie dei concorsi delle aziende sanitarie, delle aziende ospedaliere e delle aziende ospedaliero-universitarie della Sardegna con scadenza al 31-12-2016 sono prorogate sino al 31-12-2017, in conformit� a quanto previsto dall'articolo 4 comma 4 D.L. 31-08-2013, convertito dalla legge 30-10-2013 numero 125. Uno era al 2016 e qua viene portato al 2017. Sospendo la seduta.

(La seduta, sospesa alle ore 17 e 04, viene ripresa alle ore 17 e 11.)

PRESIDENTE. � stata raggiunta una sintesi tra gli emendamenti numero 647 e 655. Il "647" rimane tale e quale e viene aggiunto il testo del 655, cos� modificato: "L'efficacia delle graduatorie dei concorsi delle Aziende sanitarie, delle Aziende ospedaliere e delle Aziende ospedaliero universitarie della Sardegna con scadenza al 31 dicembre 2016 sono prorogate sino al 30 giugno 2017, in conformit� a quanto previsto dall'articolo 4, comma 4, D.L. 31. 8. 2013, n. 101, convertito dalla legge 30. 10. 2013 n. 125".

Metto in votazione l'emendamento numero 647 cos� modificato. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'emendamento numero 658 decade. Sull'emendamento numero 648 c'era un invito al ritiro da parte del relatore e della Giunta.

CHERCHI AUGUSTO (Sovranit�, Democrazie Lavoro). Ritirato.

PRESIDENTE. L'emendamento 648 � ritirato.

Metto in votazione l'emendamento numero 664. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Dichiarano di astenersi gli onorevoli Busia e Desini.

Passiamo all'emendamento numero 666, sul quale c'� un invito al ritiro.

PINNA ROSSELLA (P.D.). Ritirato.

PRESIDENTE. L'emendamento numero 666 � ritirato.

Metto in votazione l'emendamento numero 663. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Dichiara di astenersi l'onorevole Busia.

Passiamo all'emendamento numero 660.

Ha domandato di parlare il consigliere Giancarlo Carta. Ne ha facolt�.

CARTA GIANCARLO (FI). Su invito anche dei colleghi di maggioranza, questo emendamento che ho spiegato riguarda i precari, posso tramutarlo in emendamento orale al comma 11, ma lo far� quando lei chiamer� la votazione, quindi lo ritiro.

PRESIDENTE. Quindi sul testo della legge?

CARTA GIANCARLO (FI). No, sul comma 11 dell'emendamento 545, quello della Giunta.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 660. Chi lo approva alzi la mano.

(Non � approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 665. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'emendamento numero 653 � decaduto, sull'emendamento numero 659 c'� un invito al ritiro.

PINNA ROSSELLA (PD). Ritirato.

PRESIDENTE. Ritorniamo all'emendamento della Giunta, il numero 545. L'onorevole Giancarlo Carta aveva preannunciato un emendamento orale, lo invito a formularlo.

CARTA GIANCARLO (FI). Alla fine del comma 11, dove c'� scritto "in conformit� alla normativa statale vigente" propongo di aggiungere: ", secondo quanto previsto dalla legge n. 208 del 2015".

PRESIDENTE. Poich� non ci sono osservazioni, l'emendamento orale � accolto.

Metto in votazione l'emendamento orale test� presentato dall'onorevole Carta. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Dichiara di astenersi l'onorevole Busia.

Metto in votazione l'emendamento numero 545. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Dichiara di astenersi l'onorevole Busia.

Con l'approvazione di questo emendamento, decadono tutti gli altri emendamenti.

Passiamo ora all'emendamento aggiuntivo numero 352, sul quale c'� un invito al ritiro. Onorevole Busia, ritira l'emendamento?

BUSIA ANNA MARIA (Sovranit�, Democrazia e Lavoro). No.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 352. Chi lo approva alzi la mano.

(Non � approvato)

Passiamo all'emendamento numero 526, al quale era stato preannunciato dall'onorevole Pietro Cocco un emendamento orale.

COCCO PIETRO (PD). Per chiedere all'Aula di poter presentare un emendamento orale all'emendamento numero 526, presentato sempre dai sottoscrittori Cocco e Pizzuto. Si tratta della questione delle fasce, per le quali era gi� stata fatta una norma di legge che intendiamo esplicitare meglio per consentire di risolvere questo problema dei lavoratori, in particolare di un'Azienda sanitaria.

Il testo dell'emendamento orale � questo: "Articolo 14 bis. Nelle more della stipula di un unico contratto integrativo aziendale, considerato che i fondi contrattuali della nuova Azienda sanitaria regionale saranno costituiti dalle omologhe risorse provenienti dalle confluenti Aziende sanitarie, la costituenda Azienda proceder�, al fine di evitare discriminazioni tra i dipendenti e probabili contenziosi, alla omogenizzazione dei modelli organizzativi e del trattamento normo - economico dei dipendenti e rivisitando i livelli salariali. Insomma sulla base della nuova legge che si sta approvando in Aula in questi giorni � necessario recepire quella norma e trasferirla alla nuova azienda che si costituir�. Se l'Aula � d'accordo. Grazie.

PRESIDENTE. Chiedo al Consiglio se ci sono osservazioni e opposizioni all'emendamento orale. L'onorevole Oppi chiede che l'emendamento orale sia firmato da tutti i Capigruppo. Quindi � aggiunta la firma di tutti i Capigruppo. Quindi questo emendamento viene messo in votazione.

Poich� nessuno domanda di parlare, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(� approvato)

I consiglieri Busia e Desini si sono astenuti.

Metto in votazione l'emendamento numero 526 modificato. Chi lo approva alzi la mano.

(� approvato)

Astenuta la consigliera Busia.

Passiamo all'esame dell'articolo 15.

All'articolo 15 sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo15:

Art. 15

Disposizioni finali

1. Nella normativa regionale vigente e, in particolare nella legge regionale n. 10 del 2006 e nella legge regionale n. 23 del 2014, ogni riferimento all'azienda sanitaria locale � da intendersi all'Azienda sanitaria unica regionale, salvo quanto disposto con la presente legge.

2. Il trattamento economico dei direttori generali delle aziende sanitarie della Sardegna � determinato dalla Giunta regionale, tenuto conto dei livelli remunerativi del settore, ed � graduato in relazione a parametri relativi al numero di assistiti, di posti letto e al numero di dipendenti, per tipologia di azienda sanitaria, nel rispetto del limite massimo al trattamento economico del personale pubblico e delle societ� partecipate, di cui all'articolo 13, comma 1, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito con modificazioni dalla legge 23 giugno 2014, n. 89 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, recante misure urgenti per la competitivit� e la giustizia sociale. Deleghe al Governo per il completamento della revisione della struttura del bilancio dello Stato, per il riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa, nonch� per l'adozione di un testo unico in materia di contabilit� di Stato e di tesoreria).)

PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facolt� di parlare il consigliere Raimondo Perra, relatore di maggioranza.

PERRA RAIMONDO (Cristiano Popolari Socialisti), relatore di maggioranza. All'articolo 15 sono stati presentati gli emendamenti 80 uguale al 300 uguale al 492 parere contrario, emendamento numero 353 con invito al ritiro, emendamento numero 81 uguale 301 e 493 parere contrario, emendamento numero 82 uguale 302 e 491 parere contrario. Emendamento numero 490 invito al ritiro, emendamento numero 653 all'emendamento numero 547 parere contrario, emendamento numero 547 parere favorevole, emendamento numero 633 all'emendamento numero 548 parere contrario, emendamento numero 548 parere favorevole, emendamento numero (633) all'emendamento numero 549 parere contrario, emendamento numero 549 parere favorevole, emendamento numero 632 all'emendamento numero 550 parere contrario, emendamento numero 550 favorevole, emendamento numero 631 all'emendamento numero 551 parere contrario, emendamento numero 657 all'emendamento numero 551 invito al ritiro, emendamento numero 551 parere favorevole, emendamento numero 630 l'emendamento numero 552 parere contrario�

PRESIDENTE. Un attimo c'� qualcosa che non quadra. L'emendamento numero 649 � un emendamento numero all'emendamento numero 551�

PERRA RAIMONDO (Cristiano Popolari Socialisti), relatore di maggioranza. Qui � segnato numero 631, Presidente.

PRESIDENTE. Allora c'� l'emendamento numero 631, numero 657 e numero 649 ce ne sono tre.

PERRA RAIMONDO (Cristiano Popolari Socialisti), relatore di maggioranza. Allora emendamento numero 551, 649, 558 ma questi ce li ho gi� segnati� Ed � cos� Allora emendamento numero 649 all'emendamento numero 558 parere favorevole.

PRESIDENTE. Contrario� 631 invito al ritiro.

PERRA RAIMONDO (Cristiano Popolari Socialisti), relatore di maggioranza. Emendamento numero 551 favorevole, emendamento numero 630 all'emendamento numero 552 parere contrario, emendamento numero 552 parere favorevole, emendamento numero 629 all'emendamento numero 553 parere contrario, emendamento numero 553 parere favorevole, emendamento numero 628 all'emendamento numero 554 parere contrario, emendamento numero 554 parere favorevole, emendamento numero 627 all'emendamento numero 555 parere contrario, emendamento numero 555 parere favorevole, emendamento numero 626 all'emendamento numero 556 parere contrario, emendamento numero 650 all'emendamento numero 556 invito al ritiro, emendamento numero 556 parere favorevole, emendamento numero 652 all'emendamento numero 558 invito al ritiro, emendamento numero 625 all'emendamento numero 558 parere contrario. Emendamento numero 558 parere favorevole. Emendamento numero 624 all'emendamento numero 559 parere contrario, emendamento numero 559 parere favorevole. Emendamento numero 623 all'emendamento numero 560 parere contrario, emendamento numero 560 parere favorevole, emendamento numero 561 invito al ritiro. Ho concluso, Presidente.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facolt� di parlare l'Assessore dell'igiene e sanit� e dell'assistenza sociale.

ARRU LUIGI, Assessore tecnico dell'igiene e sanit� e dell'assistenza sociale. Allora il parere � conforme, c'� il ritiro dell'emendamento numero 550 ma c'� un problema da verificare su un articolo in cui c'era un parere favorevole.

PRESIDENTE. Quindi ritiro dell'emendamento numero 550.

Ha domandato di parlare il consigliere Gian Luigi Rubiu. Ne ha facolt�.

RUBIU GIANLUIGI (UDC Sardegna). Grazie, chiederei cortesemente all'Assessore una spiegazione sull'emendamento numero 649, se abbiamo capito bene l'ambito dell'ASSL risultante dallo scorporo dell'ASL metropolitana di cui al comma 2 dell'articolo 4 ha come sede l'aria del Comune di Isili? Quindi significa che tutti i comuni scorporati dall'area metropolitana avranno come sede ASSL il Comune di Isili, ho capito bene?

ARRU LUIGI, Assessore tecnico dell'igiene e sanit� e dell'assistenza sociale. Per legge non esiste una sede. Viene riconosciuta a una zona disagiata una specificit� ma per legge non � prevista una sede legale delle ASSL.

PRESIDENTE. Grazie non ho altri iscritti a parlare, passiamo alla votazione degli emendamenti, abbiamo gli emendamenti soppressivi totali�

Ha domandato di parlare il consigliere Angelo Carta. Ne ha facolt�.

CARTA ANGELO (PSd'Az). Comunichiamo il ritiro degli emendamenti soppressivi totali e parziali.

PRESIDENTE. Sono ritirati gli emendamenti soppressivi del Partito Sardo d'Azione. Chiedo conferma, anche gli emendamenti agli emendamenti dell'onorevole Orr�? S�.

Metto in votazione gli emendamenti numero 300 e 492, uguali. Chi li approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non li approva alzi la mano.

(Non sono approvati)

Sull'emendamento sostitutivo totale numero 353 c'� un invito al ritiro. Rimane.

Metto in votazione l'emendamento numero 353. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non � approvato)

Metto in votazione gli emendamenti numero 301 e 493 uguali. Chi li approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non li approva alzi la mano.

(Non sono approvati)

L'emendamento numero 81 � ritirato.

Metto in votazione gli emendamenti numero 302 e 491 uguali. (Viene richiesta la controprova.) Chi non li approva alzi la mano.

(Non sono approvati)

L'emendamento numero 82 � ritirato.

Metto in votazione l'articolo 15. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Astensione dell'onorevole Busia.

Articolo 15, siamo agli emendamenti aggiuntivi, c'� un invito al ritiro per l'emendamento numero 490.

Ha domandato di parlare il consigliere Pierfranco Zanchetta per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

ZANCHETTA PIERFRANCO (Cristiano Popolari Socialisti). Io non ritiro l'emendamento perch� ritengo che in questa fase, dal 1� gennaio 2017, debba esserci comunque una continuit� nell'informazione che svolgono gli uffici stampa. Pagina 521. Dicevo, ritengo che debba esserci continuit� nell'informazione, l'informazione viene spesso bistrattata, ma � fondamentale nell'azione che soprattutto oggi, con l'istituzione dell'azienda unica, i territori devono avere con le funzioni nuove attribuite alle ASSL. Noi assistiamo ad uno scenario che vede molta precariet� attorno ad una funzione strategica che � al servizio dei cittadini nella comunicazione trasparente e nell'informazione puntuale. Soltanto una delle vecchie ASL, ancora una ASL, la numero 8, ha dato attuazione alla funzione del ruolo di addetto stampa, e riteniamo che queste funzioni invece debbano essere assunte a oggi, a maggior ragione, dalle ASSL. Per questo motivo io non intendo ritirare l'emendamento e lo sottopongo all'attenzione dell'Aula e anche all'Assessore competente per trovare soluzioni. Non credo che si possa trascurare questa funzione, questo aspetto che � fondamentale, e ribadisco che ha visto soprattutto fino ad oggi, e anche nel passato, avere nell'esercizio delle funzioni dell'attivit� di addetto stampa funzioni determinanti nella divulgazione anche di aspetti molto delicati e sensibili, basti ricordare ebola a Sassari o la peste suina. Pertanto, mantengo fermo e convinto l'emendamento, che questa funzione debba essere attribuita anche alle ASSL, e soprattutto in un regime di vacatio che pu� determinarsi da oggi fino a quando poi sar� veramente a pieno regime la nuova azienda unica. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Deriu per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

DERIU ROBERTO (PD). Signor Presidente, non voglio pensare, onorevoli colleghi, che l'Aula sia cos� distratta in questo momento da non poter fare una valutazione attenta del tema. Come giustamente ha ricordato il collega Zanchetta esiste un pronunciamento, lo ha citato letteralmente, dell'ordine dei giornalisti, dell'associazione della stampa sarda sul tema, � necessario fare una valutazione ponderata, attenta per garantire la continuit� della possibilit� che dal mondo della sanit� ci sia una comunicazione. Credo che attaccare la stampa e attaccare coloro che diffondono le notizie sia una cosa sbagliata.

(Interruzioni del consigliere Ignazio Locci)

Credo che questo atteggiamento sia sbagliato. Stai prendendo una cantonata, � sbagliato questo atteggiamento.

Io sostengo questo emendamento, spero che la maggioranza lo voglia sostenere, � sbagliato lasciar cadere la cosa come se si trattasse di argomento di poco momento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Emilio Usula per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

USULA EMILIO (Soberania e Indipendentzia). Per dichiarazione di voto naturalmente sono assolutamente favorevole, e sottoscrivo tutte le parole dell'onorevole Zanchetta e anche dell'onorevole Deriu, e chiedo anche di apporre la mia firma a questo emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ne ha facolt�

PACI RAFFAELE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Questo emendamento, come abbiamo visto, riguarda l'informazione e le esigenze di informazione. Voglio dire che c'�

(Interruzioni del consigliere Ignazio Locci)

PRESIDENTE. Onorevole Locci, basta, per cortesia. Prego, assessore Paci.

PACI RAFFAELE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Riguardo all'informazione, noi assicuriamo tutto il Consiglio che ci sar� massima attenzione. Questo emendamento non aggiunge niente, nel senso che riguarda l'organizzazione interna dell'ASUR, che ovviamente � definita dall'atto aziendale. Riteniamo questo un emendamento ridondante rispetto a una legge, dopodich� abbiamo chiesto il ritiro, continuiamo a dire che sarebbe opportuno ritirarlo, ma ci rimettiamo all'Aula. Ci sar� la massima attenzione nell'atto aziendale. Questo emendamento non sta aggiungendo nulla, e secondo me entrare nell'organizzazione aziendale con un emendamento, con una norma, non fa altro che appesantire le leggi. Detto questo, ci rimettiamo all'Aula, ma prestiamo sempre la massima attenzione ai temi dell'informazione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Io credo che presentare - lo dico al collega Zanchetta, glielo dico con amicizia - certi temi come una difesa corporativa � controproducente, perch� qui il tema non � la difesa dei precari della stampa, il tema qui � quello di garantire un flusso di informazione costante nei confronti dei cittadini, e da questo punto di vista io condivido il suo emendamento, condivido per lo meno lo spirito dell'emendamento, perch� qui si tratta di fare in modo che ci sia una copertura piena, sono stati citati degli esempi che ritengo pertinenti, lei ha citato degli esempi che sono assolutamente pertinenti, in cui l'informazione, sia in termini di informazione pura e semplice sia in termini di sensibilizzazione, penso per esempio al tema drammatico dalla peste suina, svolge un ruolo essenziale. Quindi, io credo che il tema debba essere affrontato con la seriet� che merita, anch'io tendo a pensare che non tutto possa essere contenuto nella legge. Detto questo, personalmente, voter� a favore dell'emendamento perch� ritengo che in legge, o comunque in altre forme, debba essere garantita l'informazione con una piena copertura anche a livello territoriale, penso che il tema vada affrontato anche in termini generali rispetto a questo. Ci riserviamo come Gruppo dei Riformatori di presentare una proposta di legge in ordine al rapporto tra l'informazione e tutti gli enti pubblici del sistema Regione, perch� credo che stiamo entrando in un campo molto importante e molto delicato dal punto di vista dei rapporti tra l'istituzione e i cittadini. Approfitto dell'occasione, Presidente, perch� rimanga a verbale, per dire che mi � stata portata alla firma postuma un testo di emendamento che io non condivido e non ho sottoscritto, che presumo sia stato votato dall'Aula e che riguarda le fasce. Quindi la mia firma, in qualit� di Capogruppo facente funzioni dei Riformatori, non figura in quell'emendamento perch� noi non lo condividiamo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Valter Piscedda per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

PISCEDDA VALTER (PD). Mi rendo conto anch'io che forse un emendamento del genere potrebbe tranquillamente essere contenuto in un atto aziendale, ma una volta che la Giunta fa l'apertura di rimettersi all'Aula, mi sembra doveroso uniformarsi allo spirito dell'emendamento, per cui mi sembrava opportuno dichiarare il mio favore verso questo emendamento, e chiedo anzi che venga aggiunta la mia firma, perch� si tratta sostanzialmente di sottolineare quanto ciascuno di noi ha gi� in animo, ovvero il dovere dell'informazione e della trasparenza dei territori che fanno capo a una ASL. Io penso che questo debba essere il nostro principale dovere, e cio� quello di informare, di far sapere, di aprire le stanze; come apriamo le stanze della politica, � giusto anche aprire le stanze dei luoghi che non sono prettamente di politica, ma che in questo caso sono di chi si occupa di sanit�. Quindi chiedo che venga aggiunta la mia firma e mi esprimo favorevolmente su questo emendamento. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

COCCO DANIELE (SEL). Grazie, Presidente, se stanno zitti i colleghi possono esprimere il mio umile pensiero. Bene ha fatto l'amico, collega, compagno Pierfranco Zanchetta a rappresentare questo problema, e quindi io mi rimetto non all'Aula, ma mi rimetto alla decisione di Pierfranco Zanchetta su quello che vorr� fare, e cio� se ritirare o meno l'emendamento. Piuttosto volevo riprendere l'amico "Erdogan" Locci, perch� cio�, contro i giornalisti�

PRESIDENTE. Chiedo scusa, onorevole Cocco, concluda l'intervento e non citi altri consiglieri. Grazie, onorevole Cocco!

(Interruzioni)

Onorevole Locci! Sono gi� intervenuto io. Grazie.

COCCO DANIELE (SEL). Io veramente gli interventi degli altri consiglieri posso citarli, perch� no!

PRESIDENTE. Non li pu� citare per provocare e non con nomi�

COCCO DANIELE (SEL). Io non li sto provocando�

PRESIDENTE. E' certo che fosse una provocazione. Grazie.

COCCO DANIELE (SEL). E comunque per dire che io personalmente e il mio Gruppo, se l'onorevole Zanchetta ritira l'emendamento va bene, perch� siamo soddisfatti anche di quello che ha detto l'onorevole Paci, per� se non dovesse ritirarlo noi votiamo a favore.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Rossella Pinna per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

PINNA ROSSELLA (PD). Grazie, Presidente, mi sembrava che dovesse intervenire il Capogruppo. Intervengo soltanto a sostegno dell'emendamento, chiedo anch'io di apporre la mia firma, per le ragioni che qui chi mi ha preceduto ha spiegato ampiamente. Non si tratta di una difesa corporativa, non si tratta di salvare precari, si tratta invece di garantire la continuit� dell'informazione, dei servizi di comunicazione, soprattutto anche nei territori pi� periferici e pi� marginali, dove probabilmente il flusso di informazioni e di comunicazioni non arriva come invece arriva nei grossi centri. Normalmente si tratterebbe di un atto di gestione, ma in questo caso ritengo che sia opportuno garantire e salvaguardare anche quella che � l'informazione dei cittadini. Io chiedo quindi di apporre la mia firma. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Ignazio Locci per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

LOCCI IGNAZIO (FI). Intanto � chiaro, caro collega Zanchetta, che non si tratta assolutamente di una contrariet� rispetto alla posizione e alla proposta legittima, anzi, sono felice forse di aver contribuito ad ampliare il fronte dei sostenitori della stampa democratica, ma soprattutto i sostenitori� questo chiaramente non c'entra niente con la stampa democratica, lo so io, ma voi lo sapete molto meglio di me che siete i professionisti di questa materia. Qui � chiaro che si sta scrivendo in legge una cosa che non c'entra nulla, avremmo forse sperato che insieme all'AREUS avremmo messo il legge probabilmente, avessimo messo nella legge che forse a breve avremmo avuto l'elisoccorso, forse a breve avremmo avuto qualche servizio migliore, invece ci accontentiamo della distribuzione delle sedi, della salvaguardia del nulla, perch� saranno salvaguardati comunque se sono dipendenti e saranno salvaguardati anche se saranno stati reclutati con i soliti modi che utilizzano i commissari e che hanno utilizzato in questi ultimi 2 anni i commissari. Quindi � per tutti questi motivi, proprio a salvaguardia di tutti quei precari giornalisti che lavorano nei giornali, quelli che sono ancora aperti, nei siti internet, in tutta quella stampa periodica, e per quello che voto contro, perch� questo � il sostegno ai soliti "paraculati" della politica e dell'informazione.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Locci, la invito a tenere un linguaggio pi� consono all'Aula. Grazie.

Ha domandato di parlare il consigliere Marco Tedde per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

TEDDE MARCO (FI). Io credo che questo emendamento sia la ciliegina sulla torta di un articolato che comunque tende pi� che altro a mettere sotto il controllo del potere politico la sanit� sarda, e questa la ciliegina sulla torta. Perch� quei principi tanto sbandierati dal presidente Pigliaru nel suo interessantissimo programma che ha abbindolato tanti sardi, quei principi che sottolineavano che � indispensabile separare il potere politico dalla gestione delle ASL, vengono violentemente fustigati, perch� questo � l'esempio classico di interferenza nel potere di gestione dei direttori, dei dirigenti delle ASL. Io credo che non si debba assolutamente infilare in questo ginepraio ne la Giunta ne il Consiglio regionale, a maggior ragione il Consiglio regionale, noi dobbiamo fare i legislatori, non possiamo assolutamente adottare atti di gestione, o disciplinare atti di gestione, non � corretto, non � giusto, � contro la storia, siamo in un'altra fase della storia, non della politica, della storia. Ormai � risaputo che la politica non si deve interessare di queste cose; voi vi volete interessare, non so per quale motivo, probabilmente c'� qualche motivo recondito, c'� qualche interesse politico e non, sta alla vostra responsabilit� il voto di questo emendamento, che va a scardinare un principio che ormai � un masso, una colonna portante del nostro ordinamento. In bocca al lupo!

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giuseppe Meloni per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

MELONI GIUSEPPE (PD). Si, brevemente, solo per chiedere di apporre anche la mia firma all'emendamento. Sinceramente non comprendo il senso di queste polemiche, debbo dirlo sinceramente, credo che non cambi nulla rispetto alla situazione attuale e rispetto a delle funzioni e uffici che sono necessari, vengono esercitati attualmente, non si tratta di salvaguardare questo o quel posto di lavoro, e nel caso dire anche cosa ci sarebbe di strano, si tratta semplicemente di garantire nei territori la comunicazione che viene garantita anche oggi per le stesse motivazioni per le quali il consigliere e proponente Zanchetta si � pronunciato. Io quindi sono perfettamente d'accordo e dichiaro il mio voto favorevole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Antonio Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

SOLINAS ANTONIO (PD). Devo dire che avevo qualche perplessit� iniziale, l'intervento dell'amico Locci mi ha convinto dell'opportunit� di votare questo emendamento, anche perch� vorrei ricordare al consigliere Locci che gli uffici stampa della ASL non sono stati inventati negli ultimi 2 anni e mezzo, ma esistono da molto prima, e se dovesse andare a verificare gli addetti stampa delle ASL, non so che tipo di appartenenza politica possano avere. Quindi non si tratta di appartenenza politica o meno, si tratta di riuscire a veicolare all'esterno quello che la ASL deve comunicare ai propri cittadini. Quindi io ringrazio l'amico di Zanchetta per aver presentato l'emendamento e annuncio, Presidente, il mio voto favorevole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Angelo Carta per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

CARTA ANGELO (PSd'Az). Signor Presidente, sembra che qui si sia scatenata una guerra tra chi � contro e chi � a favore della stampa, ma credo che siamo tutti abbastanza schiavi della stampa per cui credo che siamo tutti d'accordo. Quello che vorrei capire per poter esprimere un giudizio � cosa vuol dire che l'attivit� di comunicazione delle ex ASL � coordinata per il tramite di un'organizzazione decentrata, cio� significa che laddove non c'� si fa un'organizzazione decentrata, cio� in ogni ASL dovr� esserci un'organizzazione deputata a svolgere questo compito e se non c'�, visto che lo stiamo mettendo in legge, dovr� essere fatto. Quindi stiamo in qualche maniera dicendo: "Se non l'avete costituite l'ufficio stampa", questo sta dicendo questo emendamento. Io vorrei che chi lo ha presentato dia a me questa informazione perch� onestamente credo che non sia in discussione il valore dell'informazione, non sia in discussione il diritto di essere informati oltre che essere anche assistiti se malati, ma credo che sia necessario capire dov'� che quest'emendamento intende parare, cio� cosa stiamo inserendo in legge. Stiamo inserendo in legge che oltre a tutto il resto della pletora e dell'organizzazione che � prevista, � necessario anche che ogni ex ASL si doti di una organizzazione decentrata, quindi un'organizzazione decentrata vuol dire tutto e vuol dire niente, vuol dire che lasciamo anche ampio margine a ogni ASL di organizzarsi o con un addetto stampa, che � un ragazzo stagista, o di costituirsi un ufficio stampa con televisione, con addetto stampa per quanto riguarda i comunicati, qualcuno che dovr� leggere i giornali e rapportarsi col direttore e quant'altro. Bisogna che sia specificato bene cosa stiamo inserendo in legge perch� ricordo che questo emendamento, se approvato, diventa una norma di legge che obbliga a essere rispettata da tutti quelli che hanno il dovere di farlo e credo che l'appesantimento del quale parlava l'onorevole Paci sia un qualcosa che non c'entra niente col diritto all'informazione, ma sia una cosa che riguarda la vera gestione e la snellezza che deve essere lasciata all'ex ASL che stiamo appesantendo troppo e che con questo emendamento si continua ad appesantire.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Anna Maria Busia per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

BUSIA ANNA MARIA (Sovranit�, Democrazia e Lavoro). La mia dichiarazione di astensione per questo emendamento, ma soprattutto la presa di distanza da questa imbarazzante discussione che rappresenter� e rimarr� il momento pi� vivace di una discussione che avrebbe dovuto riguardare i punti pi� importanti di questa riforma.

PRESIDENTE. Poich� nessun altro domanda di parlare sull'emendamento numero 490, lo metto in votazione. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 547. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'onorevole Busia si � astenuta.

Metto in votazione l'emendamento numero 548. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'onorevole Busia si � astenuta.

Metto in votazione l'emendamento numero 549. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'onorevole Busia si � astenuta.

L'emendamento numero 550 � ritirato.

Ha domandato di parlare il consigliere Luigi Ruggeri. Ne ha facolt�.

RUGGERI LUIGI (PD). Lo facciamo nostro.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 550 fatto proprio dai consiglieri Ruggeri, Usula, Sabatini, Comandini, Deriu, Lotto e pi�.

Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Desini per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

DESINI ROBERTO (Sovranit�, Democrazia e Lavoro). Presidente, semplicemente prendo atto che c'era un impegno all'interno della maggioranza che � stato palesemente disatteso, ne prendiamo atto per esprimere il voto contrario e chiedo il voto elettronico su questo emendamento.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Vorrei ricordare ai colleghi, io non so quale impegno di maggioranza ci sia stato, in quale aula e in quale luogo, per� questo del centro trapianti � un'eccellenza per quanto riguarda la Regione Sardegna e l'attivit� che � stata svolta in questi anni, soprattutto anche ai risultati ottenuti qualche giorno fa col millesimo trapianto fatto al Brotzu che sicuramente non pu� essere disconosciuta da quest'Aula e da questo lavoro che stiamo facendo per dare una sanit� migliore e pi� efficiente.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Luigi Lotto per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

LOTTO LUIGI (PD). Io ho fatto quell'affermazione prima perch� avendo partecipato alle riunioni e agli incontri di maggioranza dove ho cercato di affrontare tutti i temi, di questo argomento non ne ho sentito parlare. Per cui credo che sia giusto, se la Giunta aveva deciso di porre questo problema, se qualcuno riteneva che non dovesse essere affrontato si doveva parlarne. Siccome questo non � successo, mi sembra che questa sia la conseguenza.

(Interruzione del consigliere Desini)

PRESIDENTE. Onorevole Desini, onorevole Desini la richiamo. Onorevole Desini ritorni al suo posto o esca dall'aula! La richiamo per la seconda volta.

Ha domandato di parlare il consigliere Giorgio Oppi per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

OPPI GIORGIO (UDC Sardegna). Per ricordare a me stesso che su questo argomento c'� stata un'ampia discussione in Commissione e da questo � arguito anche il fatto che l'Assessore ha ritenuto opportuno ritirarlo. La verit� qual �? Noi siamo in una posizione per risparmiare risorse, a leggerla bene questa � una struttura che coster� circa 240 mila euro, questo per dircelo con molta chiarezza. Se questo �, credo che si poteva seguire la linea che � stata seguita finora dalla proposta fatta dalla Giunta di ritirarlo. Il decreto c'�, ma non ha preso servizio e va valutato attentamente anche se ci sono i requisiti di legge per il signor D'Antonio.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Paolo Truzzu per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

TRUZZU PAOLO (Gruppo Misto). Presidente, ovviamente per esprimere il mio voto contrario e per dire che questa � la classica pezza alla incapacit� amministrativa di questa Giunta. Perch� il direttore del centro regionale trapianti � stato presentato due mesi fa alla stampa e ancora non ha preso possesso dell'incarico e qualcuno ci dovrebbe spiegare perch� e oggi noi in legge dobbiamo fare questa porcheria per rimediare alla vostra incapacit�.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Salvatore Demontis per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

DEMONTIS SALVATORE (PD). Presidente, per dire che in realt� io non so se sia meglio un coordinamento regionale presso l'Assessorato o invece presso la struttura di riferimento, mi sembra che sia questo il punto. Io ricordo che l'accordo politico in realt� c'era, per� mi adeguer� evidentemente al voto del mio Gruppo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Edoardo Tocco per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

TOCCO EDOARDO (FI). Presidente, io certe volte mi rendo conto probabilmente che ci siano delle discrepanze, delle incongruenze tra la Commissione della sanit� e l'altra parte che non � in Commissione, quindi della vostra maggioranza. Di questo argomento se n'� discusso ampiamente in Commissione, si � discusso in Commissione, si � parlato con l'assessore Arru che � stato presente, si era preso anche un accordo e non riesco a capire ancora perch� � in piedi questo emendamento oggi quando si � parlato diversamente in Commissione, o la Commissione conta come il due di picche, perch� diversamente non si spiega. Qui c'� un curriculum di una persona che � stato presentato che � molto, molto minore rispetto a quello di certi curriculum che ci sono di persone in Sardegna e Assessore lei ha confermato questo in Commissione. Quindi se questo � stato fatto oggi perch� c'� una presa di posizione da parte vostra, ci sono state delle altre scelte, allora vorrei saperlo anch'io.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facolt�.

COCCO DANIELE (SEL). Per chiedere un minuto di sospensione in Aula, se possibile.

PRESIDENTE. Io sto pensando di sospendere la seduta se continua cos� onestamente, perch� � imbarazzante. Sospendo la seduta per due minuti.

(La seduta, sospesa alle ore 18 e 01, viene ripresa alle ore 18 e 10.)

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori.

Ha domandato di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

PACI RAFFAELE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Io intervengo come Vicepresidente, confermiamo la posizione della Giunta regionale di ritirare l'emendamento numero 550, � un argomento che ci sta a cuore, sono necessari degli approfondimenti anche dal punto di vista procedurale e quindi ci impegniamo a presentare in tempi anche molto rapidi un apposito disegno di legge sulla materia.

PRESIDENTE. Quindi chiedo cosa si intenda fare a proposito dell'emendamento che � stato presentato. Si rimette alla Giunta, quindi � ritirato l'emendamento.

Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Desini. Ne ha facolt�.

DESINI ROBERTO (Sovranit�, Democrazia e Lavoro). Soltanto per chiedere scusa a lei Presidente e a tutta l'assemblea per il mio comportamento non consono e corretto e per la mancanza di rispetto nei confronti dell'aula. Chiedo scusa per quanto � accaduto.

PRESIDENTE. Siamo all'emendamento numero 649, � un emendamento all'emendamento numero 551.

Ha domandato di parlare il consigliere Ignazio Giovanni Battista Tatti per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

TATTI IGNAZIO GIOVANNI BATTISTA (UDC Sardegna). Innanzitutto per annunciare il mio voto favorevole a questo emendamento, per� non vorrei che questo fosse solo un qualcosa che servisse per tranquillizzare una popolazione che � irritata, una popolazione che � arrabbiata, una popolazione alla quale gli stanno togliendo tutto. S� Assessore, � cos�, mi dispiace ma se lei mi fa la testa cos� per� mi faccia parlare poi se vuole mi risponde. Ritengo che questo possa essere un riconoscimento per una zona disagiata, per� sinceramente non pu� essere solo qualcosa per far restare la gente tranquilla, chiusure di sale operatorie, riduzione dei laboratori analisi, chiusura estiva della radiologia, notizia di oggi sulla stampa. Quindi non � sulla carta che si fanno le cose, ma le cose si devono fare con i fatti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Christian Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

SOLINAS CHRISTIAN (PSd'Az). Perch� sulla scorta di quello affermato dall'Assessore poc'anzi e cio� che di fatto non vi � alcun obbligo normativo di indicare la sede delle ASSL, vorrei capire per quale motivo, se ci pu� dare una spiegazione in questo senso, si sceglie per una sola azienda sociosanitaria di indicare la sede e nel caso specifico perch� si preferisce Isili e non il Sarrabus Gerrei con Muravera che ha un altro presidio, per esempio. Quindi quali sono le ragioni che hanno portato all'indicazione per una sola azienda sociosanitaria e nello specifico per questa sede.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Ignazio Locci per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

LOCCI IGNAZIO (FI). Perch� il principio generale di questa norma sulle aree sociosanitarie mi pare che fosse chiaro a tutti, e cio� che sarebbero state individuate di fatto nei territori delle ASL. Di fatto questa � la proposta dell'individuazione di un ulteriore area sociosanitaria, quindi sarebbe la nona o la decima, se contiamo o meno l'istituenda area sociosanitaria dell'area metropolitana di Cagliari, ovvero se non la contiamo. Quindi, pensiamo che vada nella direzione opposta, pu� anche darsi forse in un prossimo futuro assisteremo anche alla moltiplicazione delle aree sociosanitarie, magari da otto diventeranno, dieci, dodici, quattordici, perch� non sedici. Quindi ci pare veramente un emendamento che tende esclusivamente a creare per legge un'area sociosanitaria su cui in realt� la legge ha gi� detto le modalit� con cui devono essere individuate.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Eugenio Lai. Ne ha facolt�.

LAI EUGENIO (SEL). Presidente, solo per tentare di spiegare il perch� la scelta di individuare quale sede operativa il Comune di Isili. Intanto le altre otto aree sociosanitarie locali hanno gi� individuato la sede operativa, se volessimo parlare del Sulcis la sede operativa � Carbonia, se volessimo parlare della Gallura la sede operativa � Olbia, se volessimo parlare di Cagliari la sede operativa � Cagliari, cos� come se volessimo parlare della Provincia di Sassari la sede operativa � di Sassari. All'interno della legge si sta ponendo lo smembramento della vecchia ASL 8 con lo scorporo dell'area metropolitana, che logicamente avr� come sede operativa Sealrgius come ce l'ha in questo momento, via Piero della Francesca, e l'unica sede operativa che non � stata individuata all'interno della legge � quella del resto della Provincia di Cagliari. Con questo emendamento si sta tentando di mettere un po' di chiarezza e si sta tentando di individuare una un'area centrale all'interno del resto della Provincia di Cagliari, che viene scorporata dall'area metropolitana, e viene individuato il Comune di Isili quale uno dei due presidi ospedalieri che restano all'interno dello scorporo della Provincia. Isili perch� � centrale, � centrale da Teulada, � centrale da Villasimius. Isili � al centro e in questo momento rappresenta anche un punto che va, com'� stato fatto, sul decentramento e sull'avvicinamento dei poteri verso le aree pi� disagiate. Io non penso che questo sia un ripagare quello che eventualmente sta funzionando male in questo momento, io penso che l'Assessore ha preso l'impegno, l'ha preso a pieno titolo, penso che l'ospedale di Isili rappresenti un baluardo anche nella futura riorganizzazione della rete ospedaliera, e non penso che l'individuazione di Isili quale sede operativa, cos� come � sede operativa Carbonia, cos� come � sede operativa Sassari, Olbia, Oristano, o Nuoro, infici qualsiasi altro tipo di ragionamento. Grazie.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 649.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Abbiamo ancora un emendamento all'emendamento, l'emendamento aggiuntivo numero 657, con invito al ritiro da parte della Commissione e della Giunta.

Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco. Ne ha facolt�.

COCCO DANIELE (SEL). Presidente, ho capito bene? C'� l'invito al ritiro?

PRESIDENTE. Ripeto, c'� l'invito al ritiro.

COCCO DANIELE (SEL). Ma questo emendamento l'ha fatto la Giunta insieme a me!

PRESIDENTE. Non so cosa dirle, ne parli con la Giunta, onorevole.

COCCO DANIELE (SEL). Allora scusate questo emendamento dice dopo il comma 2 dell'articolo 15�

PACI RAFFAELE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Scusate, non facciamola troppo lunga, con tutti questi emendamenti c'� stata un po' di confusione. Va bene! Va bene!

PRESIDENTE. Mi pare di capire che c'� un parere favorevole della Giunta.

Metto in votazione l'emendamento numero 657. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Astenuta l'onorevole Busia.

Metto in votazione l'emendamento numero 551. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

L'onorevole Busia � astenuta su tutti gli emendamenti della Giunta, lo mettiamo a verbale cos� non lo ripetiamo pi�. Grazie.

Metto in votazione l'emendamento numero 552. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 553. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 554. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 555. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

All'emendamento numero 556 c'� l'emendamento sostitutivo parziale numero 650, con un invito al ritiro.

Ha domandato di parlare il consigliere Augusto Cherchi per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

CHERCHI AUGUSTO (Sovranit�, Democrazia e Lavoro). Presidente, questo emendamento era volto sempre nella stessa ottica che abbiamo evidenziato dall'inizio, quella di una maggiore rappresentanza del direttore di area sociosanitaria e dei territori che questo direttore rappresenta, anche all'interno dell'Assessorato competente. Non ritiro l'emendamento, chiedo di votarlo.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 650.

Ha domandato di parlare la consigliera Anna Maria Busia per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

BUSIA ANNA MARIA (Sovranit�, Democrazia e Lavoro). Mi astengo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Gianluigi Rubiu. Ne ha facolt�.

RUBIU GIANLUIGI (UDC Sardegna). Chiedo la votazione nominale.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, dell'emendamento numero 650.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio non approva).

Metto in votazione l'emendamento numero 556. Chi lo approva alzi la mano.

(� approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 558. Chi lo approva alzi la mano.

(� approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 559. Chi lo approva alzi la mano.

(� approvato)

Metto in votazione l'emendamento numero 560. Chi lo approva alzi la mano.

(� approvato)

Emendamento numero 561. C'� un invito al ritiro.

Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Desini. Ne ha facolt�.

DESINI ROBERTO (Sovranit�, Democrazia e Lavoro). No, lo ritiro.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Augusto Cherchi. Ne ha facolt�.

CHERCHI AUGUSTO (Sovranit�, Democrazia e Lavoro). Giusto per capire, all'emendamento numero 558 era stato presentato un emendamento all'emendamento numero 652.

PRESIDENTE. Il 625 che � stato ritirato?

CHERCHI AUGUSTO (Sovranit�, Democrazia e Lavoro). No, all'emendamento numero 558 � stato presentato un emendamento, il 652, con un invito al ritiro da parte della Commissione.

PRESIDENTE. Io non ce l'ho, un attimo. L'emendamento � stato trovato, c'� stato probabilmente un disguido perch� era imputato all'articolo 14, in realt� l'articolo di riferimento � il 15. Quindi, c'� un invito al ritiro, chiedo cosa voglia fare il presentatore, il consigliere Cherchi.

CHERCHI AUGUSTO (Sovranit�, Democrazia e Lavoro). S� Presidente, io vorrei che il Presidente della Commissione mi desse conferma dell'invito al ritiro perch� questo � un emendamento che praticamente d� ristoro a quello che diciamo fin dall'inizio della discussione in aula: l'istituzione del direttore dell'area socio-sanitaria.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare l'Assessore dell'igiene e sanit� e dell'assistenza sociale. Ne ha facolt�.

ARRU LUIGI, Assessore dell'igiene e sanit� e dell'assistenza sociale. La figura del direttore socio-sanitario � a mio parere importante, per quello che abbiamo detto sui cambiamenti demografici ed epidemiologici � una figura che integra la figura di vertice con la componente socio-sanitaria e non � da confondere con il direttore dell'area socio-sanitaria locale.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento sostitutivo 652.

Ha domandato di parlare il consigliere Ignazio Locci per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

LOCCI IGNAZIO (FI). Grazie Presidente, per porre l'accento sulla proposta dell'onorevole Cherchi, perch� non si capisce come mai stamattina e ieri vi era una sostanziale contrariet�, da parte della Giunta e della maggioranza, sull'introduzione di questa figura e, questo pomeriggio, si vede che � cambiato tutto quanto e la Giunta d� parere favorevole. Noi non abbiamo dubbi sul fatto che si tratti di una figura importantissima di collegamento con le politiche sociali, resta un fatto: la Giunta ha addirittura preparato la relazione finanziaria a questo disegno di legge facendo leva precisamente sugli aspetti anche di riduzione della spesa relativi alle figure della cosiddetta governance delle aziende, poi delle aree socio-sanitarie, diminuzione di figure e quindi riduzione dei costi, per noi, per carit�, non si tratta evidentemente di poltrone, ma si tratta chiaramente di figure dirigenziali importanti, per� resta il fatto che non si capisce veramente quale sia la logica che la mattina orienta in un senso la discussione, e la sera la orienta in un'altra. Io non mi permetto di esprimere il voto per il mio Gruppo, lo esprimono solamente a titolo personale: voter� contro.

PRESIDENTE. Chiedo scusa, prima di procedere, questo emendamento � assolutamente inammissibile rispetto all'emendamento che vuole sostituire, l'emendamento numero 558, non � connesso, � un altro argomento, non c'entra proprio niente quindi � inammissibile, fermiamoci qui perch� adesso si capisce anche perch� non c'era. Sull'emendamento numero 561, c'era un invito al ritiro, Desini l'ha ritirato.

Ha domandato di parlare il consigliere Augusto Cherchi. Ne ha facolt�.

CHERCHI AUGUSTO (Sovranit�, Democrazia e Lavoro). Rimango quantomeno basito da questa decisione in quanto, ripeto, � un emendamento che entra nel merito, io capisco le argomentazioni dell'onorevole Locci che non capisce il perch� la mattina viene messo e la sera ritirato, o il contrario, per� era un difetto di presentazione, questo lo spiego all'onorevole Locci, l'argomento in questione � un argomento fondante di questa legge perch�, Presidente voglio solo argomentare sulla decisione, perch� � una figura estremamente importante all'interno dell'organizzazione della ASL unica la figura del direttore di area sociosanitaria � una figura fondamentale, declinata poi nell'atto aziendale che dovrebbe occuparsi dell'attivit� sociosanitaria. Io non capisco le motivazioni per cui sia� � un emendamento sostitutivo totale questo rispetto all'emendamento 558. Io vorrei che mi si dicesse quantomeno perch� � inammissibile e se � inammissibile vorrei una dichiarazione esplicita da parte dell'Assessore in questo merito.

PRESIDENTE. No, non gliela deve dare l'Assessore l'inammissibilit�, gliela do io, e adesso le spiego. Lei ha fatto un emendamento all'emendamento 558, il quale riguarda l'espressione di parere sulle delibere del direttore generale della materia propria competenza. Lei doveva presentare un emendamento che riguardasse questo argomento, gli argomenti che sono trattati qui non sono connessi. Quindi io posso condividere tutto quello che lei ha detto, ma doveva presentare un emendamento e non un emendamento all'emendamento numero 558, perch� non c'entra nulla e lo rende inammissibile. � molto semplice e molto trasparente.

(Interruzioni del consigliere Augusto Cherchi)

PRESIDENTE. Non deve esprimersi l'Assessore sull'inammissibilit�, lo fa il Presidente del Consiglio, non stiamo entrando nel merito. Siccome � inammissibile non � in discussione.

Passiamo all'esame dell'articolo 16.

All'articolo 16 sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 16:

Art. 16

Abrogazioni

1. Sono abrogati:

a) nella legge regionale n. 23 del 2014:

1) il comma 2 dell'articolo 5 della legge regionale n. 23 del 2014;

2) l'ultimo periodo del comma 3 dell'articolo 5;

b) nella legge regionale n. 10 del 2006:

1) l'articolo 2;

2) il comma 3 dell'articolo 28;

c) nella legge regionale n. 10 del 1997:

1) il comma 2 dell'articolo 17;

2) i commi 2 e 3 dell'articolo 18;

3) l'articolo 19;

4) il comma 2 dell'articolo 21;

5) i commi 2 e 3 dell'articolo 22;

6) il comma 4 dell'articolo 23;

7) il comma 3 dell'articolo 26;

8) il comma 3 dell'articolo 42.)

PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facolt� di parlare il consigliere Raimondo Perra, relatore di maggioranza.

PERRA RAIMONDO (Cristiano Popolari Socialisti), relatore di maggioranza. Il parere � negativo per gli emendamenti numero: 83, 289, 494; 495, 504, 503, 496, 497, 501, 498, 500, 499, 502, 505, 506, 507, 508, 509. Si invita al ritiro per gli emendamenti numero: 354.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facolt� di parlare l'Assessore dell'igiene e sanit� e dell'assistenza sociale.

ARRU LUIGI, Assessore tecnico dell'igiene e sanit� e dell'assistenza sociale. Parere conforme.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Angelo Carta. Ne ha facolt�.

CARTA ANGELO (PSd'Az). Ritiriamo tutti i nostri emendamenti soppressivi parziali e totali.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Ignazio Locci. Ne ha facolt�.

LOCCI IGNAZIO (FI). Anche noi ritiriamo i nostri emendamenti.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Paolo Truzzu. Ne ha facolt�.

TRUZZU PAOLO (Gruppo Misto). Anche noi.

PRESIDENTE. Allora resta l'emendamento numero 354 con un invito al ritiro.

Ha domandato di parlare la consigliera Anna Maria Busia. Ne ha facolt�.

BUSIA ANNA MARIA (Sovranit�, Democrazia e Lavoro). Nessun ritiro.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'emendamento numero 354. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non � approvato)

Metto in votazione l'articolo 16. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

BUSIA ANNA MARIA (Sovranit�, Democrazia e Lavoro). Io mi astengo, Presidente.

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 17.

All'articolo 17 sono stati presentati degli emendamenti.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 17:

Art. 17

Norma finanziaria

1. Dall'attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri per il bilancio regionale.)

PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facolt� di parlare il consigliere Raimondo Perra, relatore di maggioranza.

PERRA RAIMONDO (Cristiano Popolari Socialisti), relatore di maggioranza. Il parere � negativo sugli emendamenti numero: 85, 284, 510. C'� un invito al ritiro per l'emendamento numero 355.

PRESIDENTE. Per esprimere il parere della Giunta ha facolt� di parlare l'Assessore dell'igiene e sanit� e dell'assistenza sociale.

ARRU LUIGI, Assessore tecnico dell'igiene e sanit� e dell'assistenza sociale. Parere conforme.

PRESIDENTE. � iscritta a parlare la consigliera Alessandra Zedda. Ne ha facolt�.

ZEDDA ALESSANDRA (FI). Per motivi personali e familiari ho avuto modo di intervenire molto poco nella stesura e soprattutto nell'approvazione di questa legge. Per� oggi sinceramente, anche per come � andata durante i lavori dell'Aula, non possiamo e non posso esimermi dal dire che non sono ovviamente, assolutamente d'accordo con nulla n� con l'impostazione di questa norma, n� tantomeno nei suoi contenuti. Credo fermamente che invece che parlare di lotta tra Cagliari e Sassari avremmo dovuto proiettare Cagliari, il nostro capoluogo di regione, al confronto con le altre citt� del resto d'Italia e smetterla invece con forme di campanilismo, che non porteranno e non faranno bene a nessuno. Sono fermamente convinta che il trasferimento a Sassari, e non certo per ragioni di Cagliaricentrismo, sia un elemento assolutamente negativo che porter� delle gravi discrasie, soprattutto sul sistema finanziario, ma soprattutto sul sistema organizzativo. Perch� attualmente il grosso � rappresentato dalla ASL 8 e avr� difficolt� ad essere trasferito sulla citt� di Sassari. Credo anche che continuiamo ad avere una logica di spartizione del potere con dei sultanati, mi riferisco ovviamente alla ASL unica, che addirittura saranno governati da esterni, perch� il presidente Pigliaru ha fatto delle dichiarazioni scontate, ma noi sappiamo che la realt� poi sar� ben diversa e ne avremo la prova di questo. E sar� ancora una volta un governo esterno alla Sardegna che decider� sulla materia pi� importante: sulla salute dei nostri cittadini. Ancora, vogliamo sottolineare che purtroppo � una presa in giro perch� nelle altre leggi avete fatto squisitamente annunci, lo ricordo anche nella vostra passata preriforma sanitaria, ma questa lo � doppiamente perch� avete parlato per mesi e intortato chiunque sulla storia della ASL unica e adesso, addirittura, intervengo proprio sull'articolo 17, quando parlate di non aumento di risorse finanziarie, non aumento di spesa. Ma a chi la volete dare a bere? Sinceramente questo non avverr� e lo sapete benissimo, quindi in questa legge � contenuto un falso. Non solo, avete preso in giro i cittadini sardi parlando di ASL unica, ma quale ASL unica nel momento in cui continuiamo ovviamente ad avere delle altre aziende sulle quali, per carit� siamo d'accordo, per� di certo non parliamo di ASL unica. � un sultanato unico, su questo siamo d'accordo e abbiamo le idee chiarissime su quello che andrete a fare. Non solo, noi siamo fermamente convinti che la questa vostra riforma da un lato sia ancora un piegarsi alle volont� nazionali del Governo amico che vi rappresenta, ma dall'altra � anche un escamotage che state inventando proprio per coprire ancora, drammaticamente, il buco della sanit�, state cercando anche qui, in questa fase, di prendere in giro anche il Governo nazionale, facendo di tutta l'erba un fascio e provando a far quadrare i conti. Non ci riuscirete, e questo lo sapete benissimo anche perch� non lo diciamo noi ma ve lo sta dicendo la Corte dei conti: negli ultimi due anni c'� stata una crescita esponenziale della spesa sanitaria. Noi crediamo che il cittadino e soprattutto l'ammalato non pu� essere n� di destra n� di sinistra, con questa riforma davvero state creando delle disparit� territoriali, delle disparit� nei servizi che invece devono arrivare fino all'ultimo cittadino, al pi� bisognoso e all'ultimo territorio. E anche queste ultime farse, con le ultime proposte in cui addirittura si d� pi� importanza alla comunicazione che alla valorizzazione dei servizi utili al cittadino, ma perch� non la smettiamo davvero? Noi su questo non possiamo essere assolutamente a sostegno vostro in nulla, anzi prendiamo assolutamente le distanze e crediamo anche che purtroppo le vostre logiche di potere porteranno al baratro, crediamo che purtroppo questo avverr� per la sanit� e soprattutto per tutti i cittadini sardi, ma sono certa che ne pagherete assolutamente le conseguenze da soli.

PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Roberto Desini. Ne ha facolt�.

DESINI ROBERTO (Sovranit�, Democrazia e Lavoro). Cerchiamo di tornare un po' alla normalit�. Per l'invito al ritiro che c'� per quanto riguarda il nostro emendamento, il numero 355, che comunico che non ritirer�, io vorrei leggere soltanto questa riga per una riflessione per l'intero Consiglio, per vedere se questo emendamento � accoglibile o meno. L'emendamento dice: "Eventuali risparmi derivanti dall'attuazione della presente legge rimangono nella disponibilit� dei capitoli del bilancio della Regione destinati a finalit� sanitarie". Riteniamo che sia un emendamento di buon senso che va anzi proprio nella direzione in cui sta andando questo disegno di legge, quindi l'emendamento non verr� ritirato e invito tutti ad una riflessione in merito.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Marco Tedde. Ne ha facolt�.

TEDDE MARCO (FI). Io sinceramente sono sconcertato, questa pseudoriforma � stata riformata ancora peggio di come fosse proposta a quest'Aula. Abbiamo visto che cosa � accaduto in Aula, abbiamo visto la maggioranza liquefarsi, si intravedono i primi scollamenti pesanti che cresceranno in modo esponenziale fino alla fine della legislatura; � fisiologico che questo accada nell'ultimo anno, accade tre anni prima della fine della legislatura e ne prendiamo atto.

Qualche riflessione bisogna pur farla su questa norma finanziaria, che, secondo noi, � errata, perch� se � vero com'� vero che in via diretta non ci saranno nuovi ed ulteriori oneri, � anche vero a nostro avviso che i maggiori oneri ci saranno per la sanit�, perch� voi non avete fatto una riforma che serviva e serve per risparmiare o per colmare il buco della sanit�, non � questo il vostro obiettivo e il vostro interesse, il vostro obiettivo e il vostro interesse era, � e sar� mettere sotto controllo la gestione della sanit�. Lo avete dimostrato a pi� riprese, lo avete dimostrato con tanti emendamenti, alcuni veramente patetici ma che avete ugualmente affrontato e votato. Vi serve soltanto la catena di comando completa, a partire dal Presidente della Giunta, per arrivare all'Assessore, per arrivare al direttore generale, e qualche consigliere � molto interessato alle poltrone delle ASL, per poi arrivare anche alla nomina degli addetti stampa.

Ebbene, io credo che gli elementi fondanti di questa riforma siano innanzitutto una decrescita infelice del tasso di democrazia nella gestione della sanit�, in secondo luogo questo controllo politico della sanit� attraverso lo strumento del direttore generale che � di fatto un commissario.

Avete creato un elefante amministrativo, piuttosto che un ghepardo o una gazzella amministrativa; la sanit� � oggi sicuramente pi� in difficolt� di quanto non fosse ieri. I precedenti delle Marche e dell'Abruzzo, che sono gestioni di sanit� molto pi� semplici da disciplinare, non vi hanno insegnato niente, assolutamente niente. Sappiamo, non soltanto perch� ce lo dice C� Foscari - Assessore, c'era la necessit� di scomodare C� Foscari ? -, sappiamo che con l'accentramento e con l'accorpamento degli acquisti di beni e servizi si risparmia. Lo dice C� Foscari ma avrebbe potuto dirlo anche l'Universit� di Sassari o l'Universit� di Cagliari, se lo dice C� Foscari io credo che sia vero, credo che sarebbe stato sufficiente accentrare l'accorpamento degli acquisti sotto il controllo diretto dell'Assessorato della sanit�.

Quindi una riforma sbagliata, molto difficile da attuare. Ma immaginate l'atto aziendale unico, l'atto aziendale che deve fare una ricognizione attenta della consistenza del patrimonio edilizio, dei rapporti giuridici attivi e passivi (non dei rapporti attivi e passivi, come li definite voi nel disegno di legge), una ricognizione dei rapporti di lavoro, che deve comprendere tutta la sanit� della Sardegna, circa venti ospedali. Questo atto aziendale che poi dovr� interagire con due Aziende ospedaliere universitarie, con il "Brotzu", con l'Areus, un'impresa quindi titanica. Immaginate che � ancora in alto mare la fusione tra il "Santissima Annunziata" e l'Azienda ospedaliera universitaria di Sassari, e non sappiamo quando andr� a compimento. Non sappiamo quando l'Azienda ospedaliera universitaria riuscir� ad operare in modo normale, oggi opera in modo anormale, Assessore, lei lo sa, anche se si schiera a difesa del commissario, per� ovvi motivi. E� evidente che deve difendere il commissario per� i problemi dell'azienda ospedaliera unica che derivano dalla incapacit� di fonderla con il "Santissima Annunziata" sono immensi, e ne sentiremo parlare ancora per tanto tempo. Quindi una riforma sbagliata, difficile da attuare, una scelta incomprensibile perch� accentra poteri ma non migliora la sanit�, non migliora l'erogazione dei servizi, non migliora la qualit� dei servizi. Sarebbero occorse riforme concrete, risposte concrete, bene avreste fatto a riformare la sanit� dal profondo, distribuendo territorialmente in modo pi� equilibrato le aziende sanitarie, senza fonderle o accentrarle tutte in un'unica azienda sanitaria. Io credo che purtroppo questo atto che voi oggi state votando, quest'atto che avete portando in Aula e che avete riformato, riformato e riformato ancora, produrr� tanti danni ai cittadini sardi. Sono ragionevolmente certo, Assessore, che in quest'aula ne dovremo ancora parlare, cos� come abbiamo parlato per tanto tempo delle proroghe dei commissari saremo costretti per molto tempo a parlare delle pezze che dovremo porre a questa riforma riformata della sanit�.

PRESIDENTE. E' iscritto a parlare il consigliere Edoardo Tocco. Ne ha facolt�.

TOCCO EDOARDO (FI). Io vorrei poter parlare, se riesco, con ognuno dei colleghi della maggioranza, singolarmente, per sapere effettivamente se in coscienza sono contenti di questa riforma. Io, conoscendo alcuni di voi, credo che alcuni di voi non siano proprio assolutamente soddisfatti di questa riforma. E' una riforma che � nata con l'idea di processo di organizzazione, di razionalizzazione, con un'idea di strategia sanitaria diversa per la Sardegna, per i sardi, alla luce di quello che abbiamo visto in questi ultimi mesi: le mobilitazioni nei territori, le problematiche dei medici, gli infermieri che mancano, gli OSS che non ci sono, le graduatorie ferme, i concorsi bloccati. Io credo che questo sia sotto gli occhi di tutti e mi sembra anche strano che voi, che state sul territorio ogni giorno, possiate avvalorare un discorso di questo genere.

Potrei dire veramente che avete creato un mostro, per� ci sono anche quei mostri buoni quindi sarebbe anche in dubbio quello che sto dicendo. Io penso veramente che qui si sia portata avanti una discussione in questi due giorni animata senz'altro come tutte le discussioni di partiti politici, per� non hanno avuto assolutamente dei risultati; perch� quello che si � pensato era un poltronificio, a sistemare probabilmente delle persone, a creare direttori delle aree sociosanitari, creare direttori generali sanitari, amministrativi e mi far� piacere sapere cosa accadr� quando si dovr� valutare tutto quello che la documentazione contabile di tutto questo ambaradan, e non posso essere soddisfatto ovviamente ma non perch� sono da questa parte politica, assolutamente, lo dico da cittadino, da sardo perch� ascolto le persone, ascolto la gente, seguo, sento, mi muovo nei territori e non credo che questo sar� di facile risoluzione per quanto riguarda dubito anche che l'Assessore sia totalmente soddisfatto di questa riforma.

Mi dispiace che il Presidente, non lo dico perch� � presente l'assessore Paci che lo rappresenta in tutto per tutto in questo momento, proprio adesso sarebbe dovuto essere presente il Presidente della Regione perch� stiamo, si sta votando forse una delle leggi per voi pi� importanti di questi due anni e mezzo invece ho visto che lui si � allontanato dall'aula una volta che ha raggiunto l'obiettivo della sede a Sassari e credo che questo sia sotto gli occhi di tutti, poteva benissimo aspettare, avrebbe fatto pi� bella figura e avrebbe probabilmente una caduta di stile in meno. Per� sono cose probabilmente che ho notato solo io ho, forse l'ha notato anche qualcun altro. Al di la di tutto io non sono soddisfatto come non credo che siano soddisfatti i colleghi del Gruppo, sar� difficile veramente digerire questa riforma come voi la chiamate non per noi ma per tutti quei sardi che oggi sicuramente continueranno a mobilitarsi e non per i piccoli contentini che abbiamo dato come l'ospedale di Isili non credo che siano queste le aspettative da parte della gente. Io credo che i sardi nei territori avrebbero dovuto avere molto pi� rispetto in questo momento da parte nostra, non si � parlato assolutamente dei servizi territoriali, non si � parlato di niente, non ho sentito nessuno che abbia detto una parola nei confronti dei pazienti, dei cittadini, dei servizi alla persona, si � parlato solo ed esclusivamente quasi del tutto di questo mega direttore generale che avr� un potere da imperatore e che dovr� gestire sicuramente molto pi� di quello che gestir� l'assessorato nei prossimi anni. Quindi colleghi, sono sicuro che chiaramente il voto sar� favorevole da parte vostra a questa riforma per� sappiate� vostro, da parte vostra, state tranquilli da parte vostra o forse non di tutti. Per� ne sentiremo ancora parlare. Continuo a dire che avrei avuto piacere che la Commissione avesse avuto un ruolo molto pi� importante in relazione a questa riforma, invece purtroppo le mie aspettative sono state deluse.

PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Augusto Cherchi. Ne ha facolt�.

CHERCHI AUGUSTO (Sovranit�, Democrazia e Lavoro). Grazie Presidente, andiamo a votare una legge�

PRESIDENTE. Chiedo scusa, un chiarimento siamo alla discussione sull'articolo 17. In realt� state facendo la discussione finale, ma � un'anticipazione�

CHERCHI AUGUSTO (Sovranit�, Democrazia e Lavoro). Un'anticipazione s� Tra un po' andremo a votare, Presidente e Assessore, questa legge che non nascondo e non l'abbiamo mai nascosto non ci appassiona, io la voglio definire una legge un po' strana, una legge strana per come viene esitata in aula, con una legge che con l'importanza che riveste viene approvata con un giorno in mezzo di discussione in aula quando altre Regioni hanno impiegato mesi per approvare una legge del genere. Con una minoranza che non partecipa alla discussione, con una strategia politica suppongo ma evidente del lasciar passare tanto poi ci vediamo dopo. Una legge che da una parte accentra in maniera esagerata e dall'altra decentra, ad esempio il 118 decentrato con una sede decentrata in questo modo come quella che abbiamo visto, una legge che certifica in qualche modo un cambiamento che da due anni a questa parte abbiamo vissuto del servizio sanitario regionale che passa che � passato anzi da un servizio centralit� ASL ad un servizio a centralit� regionale, una legge che oltre a centralizzare legittimamente alcune funzioni accentrabili che sono le uniche che producono, grazie onorevole Manca� che sono le uniche che producono risparmi, centralizzano anche funzioni, funzioni certificando che il processo che nella legge di riforma sugli enti locali � stato in parte mitigato dal principio perequativo ma in questa legge non vedo applicato, Assessore, si lasciano i territori periferici al margine di questa riforma e non si crea il giusto collante tra direzione ormai lontana periferia demotivata e lesa nel senso di appartenenza e non pu� consolare la sede di un'azienda a Nuoro di un'azienda dell'emergenza e urgenza a Nuoro piuttosto che no.

E sull'emergenza urgenza a me duole il fatto di aver assistito ad un dibattito in aula pensando solo alla sede dove mettere la direzione, non abbiamo parlato dei problemi veri del sistema di emergenza-urgenza, non abbiamo parlato che � un sistema quello dell'emergenza-urgenza che vive nell'emergenza e nell'urgenza, nell'urgenza di cambiare e il cambiamento che noi pensavamo a questo sistema era quello proponendo un sistema dipartimentale molto pi� snello di quello di un'azienda con una catena di comando molto corta con la possibilit� di poter interagire subito e di poter agire subito nella giusta direzione di cambiamento. Solo alcuni dati i medici che operano nel servizio di emergenza-urgenza molti hanno chiesto di non poter pi� svolgere il servizio per inabilit� fisica perch� alla soglia dei sessant'anni non riescono pi� a salire sull'ambulanza. � un servizio che dal punto di vista di mezzi e di disposizione dei mezzi nel territorio regionale � vecchio, il sistema dell'elisoccorso � un sistema che ha la sua operativit� per il 70 per cento in mare, cio� il 70 per cento di quello che noi spendiamo per il sistema di elisoccorso cos� come ce lo abbiamo adesso viene buttato in mare. � un sistema che si avvale di mezzi che non sono idonei per poter fare il servizio che stanno facendo. Ebbene di questo non abbiamo parlato, abbiamo parlato solo della sede. � una legge nata molto velocemente questa con una tecnica legislativa ben precisa ma che presuppone, Assessore, dei tempi di attuazione ahim� lunghi, con rischi concreti di generare quel caos organizzativo che abbiamo sempre richiamato alla Giunta e cercato di porre attenzione e altrettanti concreti timori di un servizio che peggiora. Mi viene in mente quel diagramma, caro a lei, Assessore, in cui si evidenzia l'indice di chenmitz, sa benissimo di cosa sto parlando, con l'indice di complessit� dei casi trattati dove nella Regione Marche che ogni tanto tiriamo fuori per quanto riguarda la bont� dell'accentramento della ASL dapprima si trovava nel quadrante superiore esterno adesso si trova dove si trova la Sardegna cio� nel quadrante delle peggiori performance della sanit�� Finito il tempo continuer� poi.

PRESIDENTE. Non ho altri iscritti a parlare, quindi passiamo agli emendamenti presentati all'articolo 17.

Metto in votazione gli emendamenti numero 85, 284 e 510, uguali. Chi li approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.)Chi non li approva alzi la mano.

(Non sono approvati)

Metto in votazione l'articolo 17. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Astenuta l'onorevole Busia.

Sull'emendamento aggiuntivo numero 355 c'� un invito al ritiro, mi pare che � stato ritirato. Non � stato ritirato, rimane.

Metto in votazione l'emendamento numero 355. Chi lo approva alzi la mano. (Viene richiesta la controprova.) Chi non lo approva alzi la mano.

(Non � approvato)

Passiamo all'esame dell'articolo 18.

All'articolo 18 sono stati presentati gli emendamenti numero 86, 204 e 489, che sono uguali. Non � ammissibile l'emendamento numero 636. C'era un emendamento orale per� preannunciato? No.

(Si riporta di seguito il testo dell'articolo 18:

Art. 18

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).).

PRESIDENTE. Per esprimere il parere sugli emendamenti ha facolt� di parlare il consigliere Raimondo Perra, relatore di maggioranza.

PERRA RAIMONDO (Cristiano Popolari Socialisti), relatore di maggioranza. All'articolo 18 � stato presentato l'emendamento numero 86, che � uguale al numero 204, che � uguale al numero 489, con parere contrario.

PRESIDENTE. Prego, ripeta.

PERRA RAIMONDO (Cristiano Popolari Socialisti), relatore di maggioranza. Sull'emendamento numero 204 parere contrario, sull'emendamento numero 489 parere contrario. Ho appena sentito che l'emendamento all'emendamento numero 636 non � ammissibile?

PRESIDENTE. S�. La risposta � perch� l'emendamento numero 204 � un emendamento soppressivo che non � emendabile.

Per esprimere il parere della Giunta ha facolt� di parlare l'Assessore dell'igiene e sanit� e dell'assistenza sociale.

ARRU LUIGI, Assessore tecnicodell'igiene e sanit� e dell'assistenza sociale. Conforme.

PRESIDENTE. � iscritto a parlare il consigliere Giancarlo Carta. Ne ha facolt�.

CARTA GIANCARLO (FI). Io volevo fare l'intervento se posso, oppure votiamo, volevo fare un intervento generale.

PRESIDENTE. Pu� intervenire per dichiarazione di voto.

CARTA GIANCARLO (FI). S�, grazie. Io ho qui gli appunti� sulla discussione generale dell'articolo 18. Posso? Grazie, Presidente. Io ho qua gli appunti che avevo scritto quando abbiamo approvato la leggina di proroga dei commissari, e leggo, colleghi, qualcosa che non � cambiato da allora ad oggi, e vale a dire stiamo approvando una legge che avrebbe dovuto, almeno nell'interesse della Giunta e della maggioranza, diminuire le spese delle nostre ASL, avrebbe dovuto essere una legge che metteva ordine al sistema sanitario regionale, una legge che dava risposte concrete ai pazienti, ai cittadini che si devono rivolgere alle strutture sanitarie del nostro territorio, e avrebbe dovuto dare risposte anche a tutti quegli operatori che operano con grande impegno all'interno delle strutture sanitarie. Ecco, quello che mi � sembrato di capire, colleghi, � che oggi stiamo per approvare una legge fatta veramente, un collega ha detto un Risiko, cio� ognuno deve mettere la sua pezza e la sua medaglietta su questa legge, e non ho visto qualcosa che invece inglobasse un'idea generale e un'idea importante di sanit�. Le percentuali di risparmio, abbiamo visto dai dati che abbiamo avuto, sono ridicole, stiamo parlando dell'1 per cento, non solo, ma dalla discussione di questi giorni � venuto fuori che forse aumenteranno, aumenteranno gli addetti stampa, aumenteranno i direttori perch� comunque poi a loro volta avranno uno staff, quindi a nostro parere i costi aumenteranno. Allora, mi viene in mente che forse avevamo ragione noi, forse avremmo dovuto prenderci pi� tempo, Assessore, forse c'era bisogno di un attimo di riflessione, come ha detto anche qualche altro collega autorevole di maggioranza, perch� questa legge deve essere una legge di tutti, questa deve essere una legge di tutti, di tutto il Consiglio regionale a favore di tutti i sardi, e invece cos� non �, purtroppo sta venendo fuori un pastrocchio, sta venendo fuori un qualcosa che non mi piace, sta venendo fuori qualcosa che probabilmente dovremo rivedere, a breve anche, perch� non dar� quelle risposte concrete che avremmo voluto dare. Forse avremo un nuovo mega direttore generale galattico di fantozziana memoria, vi ricordate quello con i sedili in pelle umana? Per� da questa legge sta venendo fuori solo questo, che ci sar� un unico mega direttore che governer� la sanit� in Sardegna. Di fatto, esautorando il potere politico, di fatto esautorando l'Assessore competente, perch� chiaramente, se gi� i commissari facevano quello che volevano, figuriamoci il mega direttore galattico. Quindi, veramente mi sento profondamente deluso, profondamente amareggiato da come � andata questa discussione, mi ha fatto piacere che alcuni colleghi di maggioranza lo abbiano detto anche prima di me, una discussione cos� importante andava affrontata bene in Commissione, andava affrontata bene in Aula. Ripeto, forse con qualche giorno in pi� o qualche settimana in pi�, saremmo riusciti a trovare una quadra, ma cos� veramente il mio per lo meno personale, ma penso di tutto il Gruppo di Forza Italia, la mia personale opinione � che questa riforma � totalmente sbagliata e da bocciare. Grazie.

PRESIDENTE. � iscritta a parlare la consigliera Anna Maria Busia. Ne ha facolt�.

BUSIA ANNA MARIA (Sovranit�, Democrazia e Lavoro). Presidente, � uno sfogo il mio perch� volevo dire alcune cose su questa proposta che stiamo per votare. Io sono profondamente rammaricata per come � andata questa discussione, e sono innanzitutto rammaricata e addolorata per come ha gestito io stessa la parte che a me spettava, perch� forse sarei dovuta essere meno ottimista, credere che forse il lavoro precedente andava fatto insistendo di pi� su alcuni aspetti, e che non bisognava semplicemente raccogliere l'approvazione che arrivava da certa parte della Giunta su alcune indicazioni che noi avevamo dato, bisognava essere un po' pi� maliziosi e pensare che poi invece quei suggerimenti che erano importanti alla fine venissero persi in una discussione che riguardava altri aspetti, e male ho fatto. Quindi io per prima mi assumo la mia responsabilit�. Ma mi dispiace che � stata persa un'occasione, un'occasione importante di riflessione, perch� oggi ritrovarci qui in quest'aula semivuota, con un'opposizione che ha fatto quello che ha potuto, ma che evidentemente si � arresa perch� utilizzer� forse questa legge per costruire forse la prossima campagna elettorale, perch� io temo che questa legge, cos� come sta venendo fuori dal voto e dai contributi che sono stati portati, che nasceva gi� non perfetta e perfettibile, ma che � stata se vogliamo peggiorata, porter� e scaver� nella pelle, nella carne dei sardi, perch� questo va a fare questa legge, incide sul bene principale che � la salute dei nostri corregionali. Io spero di sbagliarmi, me lo auguro profondamente, per� questo � quello che mi dice la mia coscienza, e spero che la mia coscienza, la voce della mia coscienza venga smentita. Io ho cercato di entrare nel merito della discussione, nel discutere ogni singolo articolo e cercare anche di spiegare gli emendamenti che portavamo e che raccontavano una proposta che aveva un filo conduttore, cosa che non ha questa proposta. Lo abbiamo fatto con convinzione con buona volont�, ma non siamo stati ascoltati. Non solo questa legge non porta a quella semplificazione che � stata prospettata nella relazione introduttiva, non solo non accontenta i territori, non solo non alleggerisce il sistema, fa esattamente il contrario. Il riequilibrio territoriale non pu� certamente essere soddisfatto per il fatto che si sta spostando una macchina pesantissima a Sassari, o per il fatto che si sta sistemando la centralina dell'AREUS a Nuoro. Io credo che gli errori siano diversi, e ripeto, per questo mi dispiaccio, mi dispiaccio per quello che non ho potuto fare io in prima persona e per quello che non � seguito in questa Aula che, come ho detto prima, ha visto i suoi unici momenti di vivacit� quando � stata discussa la sede dell'azienda unica dell'ATS, e quando � stato discusso il fatto che si dovessero mantenere gli addetti stampa delle varie aziende sul territorio. Anticipo quello che sar� il mio voto, che � ovvio e scontato che sar� di astensione anche all'articolo 18, e che sar� di astensione all'intera legge. Spero che i fatti mi diano torto, e sapr� riconoscerlo.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'articolo 18. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Abbiamo esaurito l'analisi degli articoli, sono stati presentati 2 ordini del giorno. Gli ordini del giorno sono stati presentati dopo la chiusura della discussione generale, quindi non possono essere presentati, sono stati consegnati in questo momento alla Giunta per il parere.

(Si riporta di seguito il testo degli ordini del giorno numero 1 e numero 2:

Ordine del giorno Usula - Zedda Paolo Flavio - Anedda - Ledda - Deriu - Zanchetta - Perra - Cocco Daniele Secondo - Desini - Agus - Pizzuto - Cozzolino - Comandini - Lotto - Cherchi Augusto - Manca Pier Mario - Lai - Forma - Cocco Pietro - Meloni - Moriconi - Manca Gavino - Busia sulle inquietanti e gravissime notizie provenienti dagli organi di stampa locali e nazionali sulla vendita all'asta di un immenso e incommensurabile patrimonio di dati genetici e biologici riguardante la comunit� sarda.

IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione sul disegno di legge n. 321/A in materia di sanit�,

PREMESSO che:

- da inquietanti notizie riportate da tutti i media locali si � appreso della vendita di un patrimonio di dati biologici provenienti da prelievi e studi eseguiti sulla popolazione ogliastrina, che rappresenta la parte di popolazione sarda pi� geneticamente omogenea;

- tale operazione sarebbe consistita nella vendita ad una societ� londinese di 230 mila campioni biologici provenienti da prelievi su 13 mila cittadini sardi studiati, con annessi i consensi informati sull'utilizzo degli stessi dati;

- in seguito all'operazione, a significare la rilevanza anche economica di tale acquisizione, la societ� londinese avrebbe visto le proprie quotazioni in borsa salire di ben 11 punti, acquistando all'asta, tra l'altro, provette con liquidi biologici, cartelle cliniche, referti di visite specialistiche e un insieme di altri dati finalizzati a ricerche in campo oncologico;

PREMESSO, altres�, che:

- i fatti esposti sarebbero di una gravit� inaudita e consentirebbero ad un privato estero di detenere e manipolare in via esclusiva e con precipue finalit� di lucro, in cambio di una cifra economicamente ridicola, un patrimonio di dati riguardanti la nostra stessa identit� biologica di sardi;

- il patrimonio genetico apparteneva ad una societ� sarda che ha usufruito nel corso del tempo di importanti investimenti pubblici;

SOTTOLINEATA la inderogabile e ineludibile necessit� di garantire e potenziare il ruolo di ricerca e studio sul campo della genetica delle universit� sarde, che a seguito di questa operazione potrebbero essere estromesse da ruoli e competenze in materia;

RICHIAMATA la pressante e incomprimibile necessit� di salvaguardare la nostra identit� di popolo,

impegna la Giunta regionale

1) a riferire in via urgente sulla vicenda in oggetto in Consiglio regionale e ad effettuare, nel pi� breve tempo possibile, una ricognizione degli strumenti utilizzabili dalla Regione finalizzata a scongiurare la drammatica svendita del patrimonio genetico dei sardi e conseguentemente della nostra stessa identit� di popolo;

2) a promuovere celermente, in tutte le sedi opportune e ad ogni livello istituzionale tutte le opportune iniziative atte a perseguire le finalit� di cui al punto 1). (1)

Ordine del giorno Solinas Christian - Orr� - Carta Angelo - Cossa - Crisponi - Zedda Alessandra - Locci - Tedde - Carta Giancarlo - Satta - Tocco - Tatti - Pinna Giuseppino sulla necessit� di un urgente intervento del Presidente della Regione e della Giunta regionale al fine di preservare la propriet� e la detenzione in Sardegna del materiale biologico inerente al patrimonio genetico della comunit� ogliastrina recentemente ceduto all'asta nell'ambito della procedura fallimentare della societ� Shardna Spa.

IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione sul disegno di legge n. 321/A in materia di sanit�,

CONSIDERATO che:

- nell'ambito della procedura fallimentare della Shardna Spa � stata ceduta ad una societ� con sede a Londra l'intera raccolta di materiali biologici relativi alla mappatura genetica della popolazione ogliastrina, avviata nel 2000 al fine di costituire un modello per l'identificazione delle cause genetiche delle malattie multifattoriali comuni e dei fattori di rischio ad esse associati;

- tale materiale � stato e potr� essere finalizzato all'identificazione delle varianti geniche associate a tali malattie, anche attraverso la caratterizzazione strutturale e funzionale delle proteine prodotte;

- il database costituito in questi anni comprende dati genealogici, anagrafici, clinici, epidemiologici, genetici, comportamentali e ambientali che nel complesso rappresentano un inestimabile patrimonio collettivo della comunit� sarda;

- l'operazione in argomento � stata realizzata con un'evidente prospettiva finanziaria da parte della societ� acquirente, che alla notizia dell'acquisto per circa 250.000 euro ha visto un considerevole incremento del valore delle proprie azioni;

RITENUTO che vi sia un'insopprimibile necessit� di sviluppare i segmenti di ricerca connessi al patrimonio genomico sardo, mantenendo in Sardegna la propriet� e la sede principale delle attivit�, preferibilmente in mano pubblica o in partenariato pubblico/privato,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

1) a porre in essere tutte le opportune iniziative finalizzate ad un intervento nella procedura indicata rivolto a conseguire la propriet� degli isolati genetici e del materiale genealogico, epidemiologico e genomico della comunit� ogliastrina da destinare ai centri di ricerca sardi per tutte le connesse utilizzazioni scientifiche;

2) a riferire con urgenza al Consiglio regionale sulle iniziative intraprese ai sensi del punto 1). (2).)

PRESIDENTE. Si tratta di due ordini del giorno simili, chiedo il parere della Giunta.

Per esprimere il parere della Giunta ha facolt� di parlare l'Assessore della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio.

PACI RAFFAELE, Assessore tecnico della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. L'ordine del giorno pone un tema importante sul quale la Giunta sta vigilando, perch� c'� allarme da parte di tutti, e io penso che ci sono gli impegni che vengono chiesti alla Giunta che vanno riscritti, vanno limati, perch� direi che un ordine del giorno che impegna la Giunta lo si vede anche insieme, non � che arriva scritto, lo dico senza alcun problema qui in Aula. Quindi, Presidente, sui contenuti nessun problema a riferire e a prestare attenzione, ma "a scongiurare la drammatica svendita del patrimonio genetico dei sardi e conseguentemente la nostra identit� di popolo", cio�, noi vigiliamo, ma se in linea di principio viene una seria societ�, con tanto di premi Nobel nel comitato scientifico, e viene a fare seria ricerca in Sardegna, aprendo i laboratori in Sardegna, dando tutte le garanzie, ovviamente con il garante che sapete che � attento e ha gi� dichiarato che per ora tutto quello che � stato fatto � legittimo, il garante! Io dico che dobbiamo essere aperti, ovviamente stando attenti, vorrei essere chiaro, stando attenti perch� ci sono dati sensibili che non vengono presi e dati al primo venuto, sappiamo che c'� bisogno di nuovo del consenso di ciascun cittadino prima che il suo dato possa essere utilizzato per scopi diversi, quindi a tutte queste garanzie la Giunta � pienamente attenta, ma allo stesso tempo non siamo contrari, in linea di principio, a che ci siano societ� che operano, che vengono ad operare in Sardegna, che fanno investimenti in Sardegna e che promuovono lo sviluppo anche dell'occupazione e della ricerca, quindi ci vuole molta attenzione a questo, attenzione ovviamente alla nostra identit�, al lavoro che � stato fatto, per� allo stesso tempo non certo una chiusura rispetto all'esterno. Quindi io dico che va bene l'argomento, ma scriviamo adeguatamente le cose.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Emilio Usula per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

USULA EMILIO (Soberania e Indipendentzia). Grazie, Presidente, e grazie anche all'Assessore per aver dato anche qualche rassicurazione in merito a questa vicenda, che per me e per noi rimane assolutamente drammatica e per certi versi rimane comunque scandalosa. Io ricordo di aver denunciato questi fatti con il giornale ancora aperto il giorno stesso che si � avuto notizia di questa svendita a una societ� londinese, naturalmente denunciavo anche, e mi ci mettevo anche io, denunciavo il silenzio della politica regionale su questo tema, ed � chiaro che a quel punto ho preparato, cos� come abbiamo deciso anche insieme a tantissimi colleghi della maggioranza, ma potevamo farlo anche insieme a tanti della minoranza, un ordine del giorno, preparato proprio in quel momento. Non mi sembra che con quest'ordine del giorno scavalchiamo nessuno, chiediamo garanzie, chiediamo garanzie di un coinvolgimento dell'universit� sarda, dei ricercatori sardi, chiediamo garanzie a che tutto questo patrimonio di dati genetici, dati biologici dei sardi, di una gran parte di popolazione sarda, possa essere utilizzato sempre per fini pubblici, non solo per fini di mercato. Ricordo che la societ� londinese all'acquisto per la misera cifra di 258 mila euro ha visto il suo titolo in borsa balzare in avanti di 11 punti; questa cosa mi va bene se la ricerca � finalizzata a obiettivi di bene pubblico, di bene della Sardegna, e si chiedeva garanzie in questo senso, se ci sono queste garanzie� � per questo che abbiamo chiesto alla Giunta di riferire a questo Consiglio. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Christian Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

SOLINAS CHRISTIAN (PSd'Az). In verit� io capisco l'esigenza della Giunta, per�, signori, le poche competenze che rimangono nel perimetro esistenziale di questa Assemblea legislativa non possono essere svendute in questo modo, lo dico ai colleghi in un clima di assoluta serenit�, in un ragionamento che non vuole essere di parte politico ma, Assessore, per la stima che nutro nei suoi confronti, � impensabile che un Consiglio regionale debba concordare con la Giunta un ordine del giorno! Questa � la sede nella quale si assumono decisioni di questo carattere e la Giunta, che � organo Esecutivo, � tenuta ad eseguirle, senn�, signori miei, mi chiedo se ciascuno di noi abbia senso che si candidi a rivestire un ruolo qua dentro o percepisca un'indennit� non si capisce poi per cosa. Perch� qui alla fine dovremo portare noi i fogli per avere un'approvazione preventiva, quindi lo dico con estrema serenit�, per� ritengo che serva una rettifica non dell'ordine del giorno, serve una rettifica nella dinamica dei rapporti tra i due organi di questa Regione.

Nello specifico, collega Usula, dov'� la rassicurazione? Mentre noi discutiamo del fatto che siano benvenute delle societ� serie - e questa � una affermazione che si pu� anche condividere - con il disegno di legge 283 che forse arriver� qui tra qualche giorno, per un caso simile stiamo dicendo che invece i rami d'azienda di Fase 1 debbano essere acquisiti dal Brotzu e li stiamo autorizzando sulla base di una considerazione diametralmente opposta. Cio� stiamo ritenendo che vi siano dei segmenti di ricerca, dei valori aggiunti in queste realt� che sono di interesse pubblico. Allora noi dobbiamo riaffermare l'interesse pubblico a detenere questo patrimonio, dopodich� si potranno creare tutti i partenariati possibili perch� questi vengano utilizzati in Sardegna con tutti gli approcci scientifici del caso. Quindi da parte mia sicuramente la disponibilit�, credo di parlare anche a nome dei colleghi, di trovare un ordine del giorno condiviso con il resto dell'Aula, ci perdoner� la Giunta se la condivisione avverr� con l'Aula.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Angelo Carta per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

CARTA ANGELO (PSd'Az). Presidente, credo che tutti ci siamo indignati questi giorni scorsi quando abbiamo letto sul giornale questa svendita, questo fatto che sicuramente ci ha colpito tutti. Sottoscrivendo le parole appena pronunciate dal collega Christian Solinas credo che l'approccio che la Giunta vorrebbe avere su un argomento di questo genere sia sbagliato, sbagliato alla radice perch� non � che io aspetto che venga qualcuno, io come popolo sardo voglio decidere con chi voglio avere a che fare, io come popolo sardo voglio decidere a chi affidare il mio patrimonio genetico, io popolo sardo voglio decidere chi pu� analizzare il mio sangue, io popolo sardo voglio decidere come lo pu� utilizzare. Quindi, credo che non possiamo aspettare che arrivi il premio Nobel, credo che noi dobbiamo avere un rigurgito di dignit� e dire quello che vogliamo, quello che riteniamo pi� giusto per il nostro popolo, quello che riteniamo pi� giusto per il nostro sangue e non aspettare distesi sulla spiaggia che arrivi una racchia o Belen Rodriguez. Assolutamente, dobbiamo decidere noi quello che vogliamo fare e credo che l'approccio e quello che � stato detto dal Vicepresidente della Giunta regionale sia sbagliato e non tenga conto in nessun modo di quello che invece � il carattere del popolo sardo, l'esigenza del popolo sardo. In questo caso credo che i due ordini del giorno cos� simili possano essere racchiusi in un unico ordine del giorno e decidere che siamo noi a determinare come e con chi fare le cose e non aspettare che ci arrivi n� da Londra n� da altri posti. Credo che l'ordine del giorno (quello che ha proposto Christian Solinas mi trova assolutamente d'accordo, credo che si possano anche riunificare) voglia dare la dignit� qui dentro al popolo sardo che � stata rubata con questo fatto gravissimo di un qualcosa che ci appartiene e che ci apparterr� e che � sfuggito al controllo dei sardi. Credo che noi dovremmo fare di tutto perch� questo controllo rientri nelle mani dei sardi, checch� ne pensi la Giunta regionale.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). Presidente, il Gruppo dei Riformatori ha presentato una settimana fa una mozione proprio su questo tema, � importante che il tema sia stato sollevato oggi con questi due ordini del giorno. � chiaro che stiamo parlando di compravendita tra privati ed � altrettanto chiaro che da questo punto di vista una ingerenza della pubblica amministrazione avrebbe poca giustificazione. Avrebbe molta giustificazione invece se si ponesse attenzione alle vicende che hanno accompagnato Shardna, i passaggi che ci sono stati, le procedure che sono state costruite e che sono andate avanti nel totale disinteresse da parte della Regione, non di questa Giunta, in generale della Regione. Ci sono dei profili che indubbiamente vanno al di l� degli aspetti privati che credo siano anche oggetto di attenzione della Magistratura. Ci sono problemi etici, ci sono problemi di privacy e di consenso. Questi donatori hanno espresso il loro consenso affinch� del loro DNA venisse fatto questo utilizzo? Io penso di no. Io penso che tutti loro siano inconsapevoli di quello che sta succedendo se non per averlo appreso dai giornali. Ecco perch� io credo che sia utile che la Giunta se ne occupi nelle forme dovute naturalmente, ma dire che non se ne pu� occupare mi sembra francamente un chiamarsi fuori dalle proprie responsabilit�. Concordo che non dobbiamo essere disattenti rispetto a quello che � il progresso, a quella che � la ricerca scientifica, concordo sul fatto che anche su questo versante non possiamo per l'ennesima volta essere provinciali per�, ripeto, ci sono degli aspetti che meritano di essere approfonditi sotto il profilo etico e sotto il profilo del consenso formulato dalle persone alle quali � stato prelevato il DNA.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare la consigliera Anna Maria Busia per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

BUSIA ANNA MARIA (Sovranit�, Democrazia e Lavoro). Rinuncio.

PRESIDENTE. Mi pare di aver capito che c'� una proposta per uniformare i due ordini del giorno. Se la proposta � accolta, la seduta � sospesa per dieci minuti per unificare i testi e convoco una Conferenza dei Capigruppo contemporaneamente.

(Interruzioni)

A chiarimento. La legge � finita, mancano l'approvazione degli ordini del giorno dopodich� si va alla votazione finale della legge.

Per Regolamento gli ordini del giorno vanno votati prima della votazione finale della legge, quindi se c'� un'unificazione sospendiamo, altrimenti si mettono in votazione i due ordini del giorno senza fare unificazione di niente. Sono abbastanza simili, mi pare che cambi sostanzialmente l'impianto.

Poich� l'Aula � d'accordo, metto in votazione l'ordine del giorno numero 1.

Ha domandato di parlare il consigliere Salvatore Demontis per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

DEMONTIS SALVATORE (PD). Presidente, perch� non condivido nei toni gli ordini del giorno, quindi cos� come non li ho sottoscritti, non li voter�. Si tratta di un altro aspetto che ci ricordiamo oggi di una questione certamente importante, per� consideriamo il fatto che per anni, e non mi sto riferendo agli ultimi due anni e mezzo, i campioni prelevati sono stati dimenticati da tutti in congelatori che probabilmente sarebbero stati spenti successivamente qualora non ci fosse stato l'interesse di questa societ� londinese. Per cui io credo, scusate � la mia opinione posso esprimerla, io credo che certamente la Regione debba far bene a vigilare e in questo senso alcune frasi nell'ordine del giorno sono condivisibili, ma ritengo che sia da valutare molto positivamente l'interesse di una societ� londinese che con scienziati di fama internazionale a supporto si occupa di questa cosa che era finita nel dimenticatoio.

PRESIDENTE. Metto in votazione l'ordine del giorno numero 1. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Metto in votazione l'ordine del giorno numero 2. Chi lo approva alzi la mano.

(E' approvato)

Passiamo alla votazione finale della legge.

Ha domandato di parlare il consigliere Daniele Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

COCCO DANIELE (SEL). Siamo arrivati finalmente alla fine di questa due giorni o tre giorni di querelle in Aula. Io credo che abbiamo fatto e che questa maggioranza abbia fatto una cosa importante e coraggiosa. Sappiamo benissimo da dove partiamo, partiamo da una situazione, l'abbiamo ripetuto pi� volte, che riguarda la sanit� e il sistema sanitario della Sardegna ed � una situazione disastrosa, peggio di cos� non pu� andare, per cui era indifferibile che si intervenisse e si � intervenuti con un dispositivo, ripeto, coraggioso. E non � vero che non si � cercato di entrare nel merito della legge, il merito di questa legge non era sicuramente la scelta della sede sia della ASL unica che dell'AREUS. Siamo entrati nel merito e abbiamo fatto di tutto perch� volevamo e vogliamo avvicinare il paziente cittadino al sistema sanitario regionale. Abbiamo parlato di perequazione e quell'emendamento che � passato seppure a voto segreto che ha stabilito e sancito che le due sedi siano a Sassari e a Nuoro � un inizio di un percorso che era stato promesso e che finalmente comincia ad essere tradotto in atti concreti. Non accettiamo polemiche su questo perch� voi stessi l'avete detto che si era parlato di percorsi perequativi e sinora non era stato fatto niente, quindi dovete farci un plauso se oggi siamo riusciti, forse anche col vostro ausilio, a decidere le due sedi in un luogo diverso da Cagliari. Siccome ho poco tempo dico solo che io mi aspetto tanto dal Presidente e dall'Assessore rispetto alla scelta di quelli che andranno a guidare questa nuova mission, mi aspetto i migliori e non necessariamente i migliori proverranno dalla Sardegna. Se arriveranno da oltre Tirreno saremmo ben contenti perch� vorr� dire che quei profili saranno talmente alti che avremmo scelto quelli perch� noi vogliamo mettere questa macchina davvero in mano ai migliori che ci possono essere in questo momento in campo e questo riguarder� anche i direttori delle aziende sanitarie e riguarder� anche i direttori delle aree sociosanitarie. Noi questo ce lo aspettiamo e siamo certi che su questo il Presidente e l'Assessore ci daranno ascolto perch� lo credono e lo pensano anche loro.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Paolo Truzzu per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

TRUZZU PAOLO (Gruppo Misto). Io non ho partecipato al dibattito su questa legge, ma ho ascoltato, a parte diciamo lo sbrocco di questo pomeriggio, in religioso silenzio perch� speravo che ci fosse l'opportunit� di fare una buona legge e qualche prospettiva c'era perch� la legge che � entrata in Aula non era delle migliori, nei primi interventi che ci sono stati da parte di tanti colleghi c'erano delle valutazioni, delle proposte di miglioramento, non sono mancate all'interno della stessa maggioranza perch� diversi colleghi hanno presentato proposte interessanti, qualcuna l'ha presentata anche la minoranza, qualcuna l'ha presentata anche il collega Solinas eppure mi � sembrato che non ci fosse la volont� di accettare un confronto sui temi e che vi siate in qualche modo innamorati o qualcuno si � innamorato di un'idea fissa e su quell'idea ci si � concentrati e da l� non si � usciti. Mi ha ricordato un po' quelle scene che succedevano da ragazzino quando davanti a una partita che si stava per giocare, chi portava il pallone lo prendeva e diceva: "Il pallone l'ho portato io e si fa come dico io." Qua siamo andati avanti in questo modo, c'era l'opportunit� di cambiare e badate nessuno � nemico del cambiamento, � vero come ha detto un illuminato collega che il cambiamento porta sicuramente delle difficolt�, � vero che il cambiamento crea paura e crea resistenze, per� il cambiamento non si fa in virt� del cambiamento e basta, non si fa in virt� della novit� fine a se stessa, il cambiamento si fa per cercare di migliorare. Bene, noi oggi nel dibattito in quest'aula in questi giorni col pasticcio che abbiamo fatto con questa legge, siamo riusciti a peggiorare e come ha detto qualche collega, mi perdoner� Assessore, io penso che questa sia una riforma tra parentesi e che ha necessit� di un intervento immediato che qualcun altro spero possa fare in futuro. Perch� quei risparmi, quella razionalizzazione, quel miglioramento del servizio ai cittadini, quell'avvicinare la sanit� alle esigenze di tutti, quel far s� che non ci siano pi� le liste d'attesa aldil� di quello che scriviamo nelle proposte di legge non si realizza in questo modo, anzi probabilmente tutti i cittadini sardi saranno chiamati a pagare un grandissimo prezzo.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Michele Cossa per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

COSSA MICHELE (Riformatori Sardi). L'auspicio dell'idea della ASL unica era quello di mettere in piedi un sistema che mettesse da parte quello che � stato il vizio capitale della sanit� in Sardegna soprattutto, non solo in Sardegna ma in Sardegna questo si � avvertito moltissimo, e cio� l'infiltrazione della politica. La politica si � infiltrata come un tumore nella sanit� e quanto pi� un tumore � infiltrato tanto pi� � difficile curarlo. Si auspicava una ritrazione della politica, si prende atto, l'ha appena detto il collega Cocco del disastro, si cambia strada, si trovano meccanismi per cui la politica svolge il suo ruolo, lo svolge in modo nobile, d� gli indirizzi, individua i problemi, interviene con i suoi strumenti laddove c'� da controllare, verifica gli obiettivi, per� lascia che la sanit� funzioni nella direzione per cui essa deve procedere, cio� guarire la gente. La politica � riemersa prepotentemente non in modo nobile in tutto il dibattito. Io capisco che il presidente Pigliaru e l'assessore Arru che hanno subito questa situazione, io do atto che hanno dovuto governare un mare in tempesta soprattutto per quanto riguarda il partito di maggioranza relativa, il Partito Democratico e capisco anche che loro tendano a vedere il bicchiere mezzo pieno, � naturale che sia cos�. Beh, io vedo il bicchiere mezzo vuoto, ho visto in questo dibattito un riemergere prepotente di localismi, di tendenza a spartizioni territoriali non giustificate se non da l'idea di mettere le mani sul malloppo. E la perla finale � stata questa di Isili, una cosa che grida vendetta, lo sapete tutti, avete dovuto pagare il tributo a SEL. Io spero che vi rendiate conto della scelta che � stata fatta. Per di pi� ci sono delle norme bug, c'� una norma sui distretti che d� autonomia gestionale, funzionale ma anche economica, e bilancio separato, ai distretti. E' norma che se va bene produrr� conflitti infiniti fra i distretti, le aree socio sanitarie e il direttore�

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Ignazio Giovanni Battista Tatti per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

TATTI IGNAZIO GIOVANNI BATTISTA (UDC Sardegna). Presidente, da quando abbiamo iniziato l'esame del disegno di legge ora in discussione si avverte un'atmosfera surreale, sembra quasi di vivere in una dimensione parallela nell'isola che non c'�. Si � assistito ad un disquisire di sigle e sinonimi, ASUR, ATS, di sedi di Sassari, Cagliari, Oristano e chi pi� ne ha, pi� ne metta. Perdendo di vista il significato reale dell'argomento, la missione del mandato conferitoci dai cittadini sardi, ossia il loro diritto alla salute sancito dall'articolo 32 della Costituzione in linea di principio, che sta rischiando seriamente di rimanere soltanto un nobile principio sulla carta. � stato un continuo tiramolla di interessi trasversali che tutto fa pensare fuorch� al bene della sanit� pubblica in Sardegna, mentre qui a Cagliari si discute della sanit� pubblica in Sardegna, la stessa preda di interessi occulti e trasversali che mirano a loro profitto personale, incuranti del suo stato di agonia e senza remore la stanno letteralmente dissanguando. Ma io mi domando, e vi domando, � normale che un cittadino che necessita di un esame urgente chiama il Cup e gli viene detto che per tutto il 2017 non c'� disponibilit�? Per� se richiede l'esame in una struttura privata convenzionata, o direttamente a pagamento, allora s� che riesce ad avere l'appuntamento entro tre mesi. Successo stamattina, Assessore e Presidente. E allora � proprio vero che a pensar male si commette peccato ma spesso ci si azzecca! Perch� il fatto appena citato la dice lunga sulla vera missione della sanit� pubblica in Sardegna. L'importanza dell'argomento che abbiamo trattato richiede impegno comune senza distinzione di parte, destra, sinistra, centro, con un ritorno alla politica vera intesa come esercizio del bene comune, e non come specchietti per le allodole dietro ai quali si celano interessi occulti. Occorre pertanto garantire nei nostri territori, compresi quelli pi� disagiati e svantaggiati una vera e efficacie sanit� pubblica, che assicuri con servizi veri e funzionali il diritto dei sardi alla salute mediante la sanit� ospedaliera e quella territoriale e con la presenza dei servizi vari veri, efficaci, garantiti e funzionali, e veramente garantiti dei livelli essenziali di assistenza ai nostri territori. Sia riguardo all'emergenza urgenza, il percorso nascita, alla tutela della salute materna infantile, alla lungodegenza, i servizi territoriali di supporto come l'assistenza domiciliare integrata e quant'altro occorre per garantire questo diritto. Voglio quindi accettare la sfida della riorganizzazione sanitaria, ma non credo ad un'azione puramente di contenimento della spesa in natura economica e secondo una pericolosa e deformata visione amministrativa. D'accordo quindi alla razionalizzazione.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Emilio Usula per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

USULA EMILIO (Soberania e Indipendentzia). Presidente, siamo alle battute finali su questa riforma, e io credo che sia il risultato di un lavoro importante e non vorrei e non voglio mettere io una particolare enfasi, un particolare entusiasmo per il risultato che stiamo portando a casa, per� non accetto neppure l'idea che questa riforma possa essere demonizzata e caricata di tutti i significati di quelle accezioni negative che sono state anche sottolineate in quest'Aula. Io credo che questa riforma sia e debba essere considerata quello che �, un punto di partenza, un punto di partenza verso una regolamentazione, verso una riforma, verso una rivisitazione di tutto il sistema sanitario sardo perch� questo aspettano i cittadini, questo aspettano i territori, questo aspettano i tantissimi, i 30.000 circa operatori della sanit�. Io credo che debba essere considerato un punto di partenza e da questo momento anzi i cittadini, i territori, gli operatori della salute devono essere coinvolti perch� sar� con loro, sar� con gli operatori che questa riforma potr� trovare applicazione, potr� trovare risultato, e sono risultati secondo me potenzialmente positivi non tanto e non solo, e me ne preoccupo pochissimo, in termini di risparmio economico, quanto in termini di risposta ai bisogni di salute di questa terra. Io credo che se c'� questa consapevolezza, credo che oggi si possa dire che � una giornata, un inizio positivo per la risposta ai bisogni di salute della Sardegna. Grazie.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giovanni Satta per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

SATTA GIOVANNI (Gruppo Misto). Presidente, allora una riforma questa un po' obbligata, sicuramente voluta pi� dalla Giunta che dal Consiglio, si evince anche dal dibattito che c'� stato oggi in Aula dove in alcune fasi c'era proprio una divergenza profonda tra chi ha lavorato dentro la Giunta e il Consiglio. Ovviamente la riforma andava fatta, se ne parlava, lo disse l'onorevole Cocco qualche settimana fa, noi la faremo, ed � stata fatta. Sicuramente non � una riforma condivisa, una riforma cos� importante che riguarda la gestione anche di oltre il 50 per cento del bilancio della Regione avrebbe dovuto essere condivisa anche dalle forze di minoranza. Molti delle forze di minoranza, e lo dico a malincuore, per� lo dico da questi banchi, hanno anche lamentato comportamenti scorretti magari di chi sta in maggioranza, ma poi magari quando hanno avuto la possibilit� di sedere loro nei banchi della maggioranza hanno avuto gli stessi atteggiamenti. E questo ai cittadini non piace, non si prendono pi� in giro i cittadini.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE EUGENIO LAI

(Segue SATTA GIOVANNI.) Poi la cosa che balza agli occhi � che secondo me non c'� stata una profonda analisi di quelli che potranno essere i risultati. Non c'� stata una vera e propria fase preparatoria, si parla di risparmi, si parla di maggiore efficienza per quanto riguarda i servizi sanitari, univocit� sul territorio della risposta che si potr� dare ai cittadini, per� su questo � tutto una scommessa, se ne parla, non si hanno dati certi, si fa riferimento anche alla ASL del Veneto. Alcuni miei amici che fanno l'attivit� di medico nel Veneto dicono che c'� molto malumore, molto malcontento. Abbiamo anche un altro episodio, un altro esempio in Toscana, perch� in Toscana sapete che si voleva fare la ASL unica e invece se ne sono fatte tre, quindi probabilmente era da valutare meglio anche la proposta fatta da alcuni consiglieri di maggioranza che volevano tre ASL almeno in una fase transitoria. Io poi provengo da un territorio che � quello di Olbia, a Olbia ancora oggi abbiamo 1,8 posti letto per ogni 1000 abitanti, mentre invece la media nazionale � quella di 3 posti letto, e penso che anche su questo dobbiamo meditare. L'ospedale di Olbia � stato sempre sottovalutato, non � stato mai considerato il fatto che San Teodoro, per esempio, che fa capo a Olbia, durante questo periodo ha il triplo degli abitanti di Nuoro, che La Maddalena in questo periodo ha il doppio, il triplo degli abitanti di Oristano. Si vive sempre e quotidianamente in emergenza, spero che questa scommessa della ASL unica possa anche far�

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Angelo Carta per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

CARTA ANGELO (PSd'Az). Presidente, che non fosse un percorso facile per quanto riguarda questo disegno di legge lo si sapeva, lo si intuiva, poi dalla presentazione degli emendamenti subito dopo la discussione in effetti si evince. Sono stati dalla stessa maggioranza presentati 110 emendamenti, hanno fatto la parte del leone la Giunta regionale con 33 emendamenti, il Partito dei sardi con 34 il Centro democratico con 20, oltre tutto l'altro diluvio di emendamenti agli emendamenti, una Giunta regionale che fa un disegno di legge poi presenta 33 emendamenti vuol dire che sta cercando di barcamenarsi, sta cercando di trovare all'interno della propria maggioranza o gli equilibri restano necessari per portare a casa il risultato. Il risultato sta arrivando a casa, ma la domanda �: qual � il risultato? Qualcuno ha definito questa legge come punto di partenza, qualcun altro l'ha definita strana, troppo veloce, qualcun altro ha detto che scaver� nella carne viva dei sardi, qualcun altro che probabilmente verr� autorizzata dall'attuale minoranza per la prossima campagna elettorale. Beh, io credo che quando si uscir� da qui si dir� chi ha vinto: il sassaresi e i nuoresi hanno vinto perch� � la sede della ASL, cosiddetta unica, sar� a Sassari; la sede dell'AREUS sar� a Nuoro. Quindi, credo che se si vuol ridurre a quello che sar� il messaggio che si porter� all'esterno, questo � quello che si porter� all'esterno, ma questo ha a che fare, ha a che vedere con la salute dei sardi? No, ma noi abbiamo affrontato il problema della salute dei sardi durante questa discussione e questo disegno di legge? No, abbiamo cercato di dare degli strumenti che in qualche maniera servano e possano servire a migliorare la salute dei sardi e a garantire servizi a tutti sardi, e i sardi in questo caso mi appaiano come quel malato al quale io faccio un imbocca al lupo grandissimo perch� la medicina che sta proponendo non � granch�. Come la chiameremo questa legge? Mi hanno segnalato come l'ha chiamata un'esponente della Giunta e credo che possa essere la sintesi di questa legge. L'onorevole Maninchedda nel suo ruolo l'ha chiamata da ASL a"AZZ", credo che sia la sintesi migliore che si possa fare: questa � la legge "AZZ".

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Marcello Orr� per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

ORRU' MARCELLO (PSd'Az). Solo per annunciare il mio voto contrario a questo disegno di legge, un disegno di legge che sta passando sotto la minaccia di dimissioni del Presidente della Giunta, perch� dal dibattito comunque si � visto che � stato chiarissimo perch� molti della maggioranza si sono astenuti negli emendamenti, altri hanno votato contrari, addirittura si � arrivato anche quasi allo scontro fisico.

Mi creda Assessore, io ero convinto che per migliorare la sanit� si parlasse in Commissione di come migliorare, di come accorciare le liste di attesa del pronto soccorso, ad esempio che da tre sono lievitate a dodici, tredici; pensavo che si parlasse di aumentarli posti letto parti perch� stanno dormendo nelle corsie, addirittura qualcuno anche due persone in un letto, a Sassari si � verifica che questo! Poi, pensavo che si parlasse di come diminuire le liste al CUP, dove uno si prenota adesso per una visita e verr� chiamato a luglio del 2017. Non si � parlato di questo, si � parlato di poltrone, si � parlato di come sistemare qualche giornalista, si � parlato di tutt'altro e poi avete preso anche per esempio dei casi, siete andati a scopiazzare le Marche, e hanno un sistema che sta fallendo con la ASL unica. Tra le professionalit� che operano nel sistema sanitario regionale c'� preoccupazione, c'� amarezza e disorientamento, non si conosce il proprio futuro, sta regnando il caos � sapete su chi ricadr� questo disorientamento, ricadr� sulle famiglie, sui cittadini, e sui pazienti che vedranno aumentare la burocrazia e tutte le difficolt� che gi� sussistano nel rapporto tra l'utente e la sanit� pubblica. Il mio voto sar� contrario e mi dispiace su cosa andranno incontro i cittadini sardi.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Augusto Cherchi per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

CHERCHI AUGUSTO (Sovranit�, Democrazia e Lavoro). Molto brevemente per dichiarare, come partito dei sardi, il nostro voto a favore della legge, come ho gi� avuto modo di dire, come atto di fiducia nei confronti del Presidente, non per convinzione della bont� della legge che stiamo votando, legge che abbiamo cercato in tutti i modi di migliorare, � una legge con dei cardini fissi erano modificabili e con contenuti ancora tutti da definire, con troppi rimandi a dati aziendali e con prerogative che si confondono fra le diverse istituzioni generando pericolosi tra vasi di responsabilit�, � una legge sostenuta con la forza della fiducia, della fiducia verso il Presidente, cercata e voluta oltre ogni ragionevole dubbio, legittimo, su un modello che non ci appartiene e che ha il sentore di ragionamenti fatti oltremare, lontani e troppo accademici che finalizzano tutti o tutto ad un direttore generale che, travestito magari da mago Zurl� arriva con un tocco di bacchetta magica e sana tutti i mali di decenni di sanit� che non funziona, legge che, ripeto, non ci ha mai convinti e ci ha visti fin dalla prima ora impegnati per modificarla. Parafrasando un discorso dell'onorevole Busia poco fa, mi dispiace dire anche che � una legge delle occasioni perse di migliorarla. L'emendamento dove noi istituivamo il direttore di aree socio-sanitarie era una concreta azione di miglioramento della legge dove il direttore di area socio-sanitaria, pensando ad un ASL gigantesca come quella che abbiamo e che stiamo votando avrebbe dovuto, comunque sia lavorare per i servizi socio-sanitari e diventare il quarto braccio, anzi il terzo braccio del direttore generale per gestire una ASL che conta oltre 15 mila dipendenti e 30 ospedali. Cos� non � stato! Staremo anche noi a vedere come va, convinti che avremmo potuto fare sicuramente meglio.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Giampietro Comandini per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

COMANDINI GIAMPIETRO (PD). Presidente, devo dire che ha avuto molto ragione nel suo intervento il capogruppo di Forza Italia, l'onorevole Pittalis, quando iniziando il suo intervento ha detto con chiarezza che la responsabilit� di questa legge tutta vostra. Ha ragione perch� lui sa benissimo che in politica la cosa principale � il senso di responsabilit� di quando si fanno le cose, questa maggioranza questa responsabilit� la vuole tutta, la assume perch� crede che nel cambiare le cose, soprattutto in un momento in cui sulla sanit� bisogna cambiare le cose, fra un Governo riformista che si vuole mettere ai passi con il cambiamento in Italia e in Europa, in qualche modo rispondere anche a dei requisiti che sono arrivati anche dalla vostra parte che riguardano una sanit� che non funziona perch� quando ancora stasera alcuni autorevoli esponenti del centro destra dicono che c'� difficolt� delle prenotazioni di una visita vuol dire che c'� una situazione che non funziona. Ora, il senso di responsabilit� � proprio questo: il cambiamento di riforme che bisogna non soltanto credere ma bisogna anche capire, togliendosi anche il livello dagli occhi di quelle che sono le posizioni preconcette di appartenenza e avere il coraggio in qualche modo di impostare quella che � una vera riforma. � una riforma difficile, sicuramente perch� tocca interessi forti, � una riforma che in qualche modo porter� ad un cambiamento radicale ed � una riforma a cui questa maggioranza ha creduto dal primo momento, perch� questa del ASL unica non � la riforma sanitaria, � una riforma di una grande strategia che con la rete ospedaliera e con la riforma della rete territoriale vuole cambiare radicalmente. Poi dico che � necessario anche avere la sensibilit� di pensare che all'interno di questa riforma c'� anche qualcosa che sta cambiando e sta continuando a cambiare. Lo dico anche soprattutto ad alcuni colleghi della maggioranza, che hanno voluto distinguersi in alcuni momenti, arricchendo anche il dibattito importante, per� era una situazione in cui non bisogna dimenticare che il cambiamento � iniziato non oggi, � iniziato anche nei mesi passati, anche con interventi di finanziamento importanti. Perch� cos� come � vero che le riforme sono difficili da capire e da accettare quando vengono poste da chi governa, non possono in qualche modo non tenere conto che in queste ore si sta rendendo, anche nei territori, forte la presenza di un cambiamento perch� i 600 mila euro di spesi a Isili e a Muravera, in qualche modo per far s� che le sale operatorie possano essere accreditate, perch� guardate bene che l'offerta sanitaria, che noi vogliamo dare, non � solo una scelta di risparmio ma � veramente una questione di revisione che pone al centro�

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Piermario Manca per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

MANCA PIERMARIO (Sovranit�, Democrazia e Lavoro). Mi sembra doveroso intervenire visto che all'inizio del dibattito mi ero anche astenuto nel passaggio poi agli articoli e quindi devono anche spiegare e dare qualche spiegazione per il mio voto, il mio voto sar� favorevole a questa legge. Perch� questa legge, secondo me, comunque � una legge che era improrogabile, noi viviamo in una situazione in questo momento della sanit�, bisogna ammetterlo, disastrosa, non voglio dare colpe, sicuramente si parte da lontano, ma viviamo una situazione disastrosa. Una situazione disastrosa di fronte per� a un Assessorato che da solo per la sanit� si becca pi� del 50 percento del bilancio regionale. Per� nonostante questo, nonostante le nostre differenze, che abbiamo portato avanti con lealt� all'interno di quest'Aula, abbiamo dato il nostro contributo per migliorare, per fare una legge che sia anche pi� democratica verso i territori, dove ci siano dei controbilanciamenti nei confronti dei poteri del direttore generale e quant'altro. Su alcune cose giustamente c'� uno spirito anche di democrazia e di maggioranza e non sono passate, ma va comunque bene. Quello che voglio dire io � che rifiuto il pessimismo che c'� in quest'Aula, il pessimismo non porta a niente, � quello tipico degli isolani, io credo invece che questa legge ormai � stata approvata e credo che abbiamo dato, anche la minoranza, il suo contributo e partiamo da questa legge per migliorare queste situazioni disastrose. Una sanit� che non � uguale per tutti, che comunque ha dei tempi lunghi, dove � pi� facile morire prima di arrivare alle visite e quindi io credo che la politica finalmente la politica con la P maiuscola oggi abbia dato il proprio contributo. � stata una discussione franca, aperta ci sono stati degli ottimi apporti. Vede Assessore la politica quindi, secondo me, ha fatto il suo dovere noi abbiamo esitato e stiamo andando ad esitare una legge, per� il futuro adesso � in mano vostra, il futuro � in mano alla Giunta, � in mano comunque anche all'Assessorato. Io credo e spero che comunque la stessa volont� che c'abbiamo messo noi, e dico in termini positivi e non negativi, sia da domani portata avanti anche da tutte le strutture della Ragione. Questa Sardegna non merita la sanit� che in questo momento ha.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Raimondo Perra per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

PERRA RAIMONDO (Cristiano Popolari Socialisti), relatore di maggioranza. Io credo di poter dire che oggi � una giornata importante, vedo che in questo momento l'attenzione dell'Aula, dei colleghi non � ai massimi livelli ma � chiaro e normale che sia cos�, dopo una giornata faticosa di dibattito, di condivisioni, di non condivisioni che ci portano poi ad un passo, quello che sta per verificarsi in questo momento, all'approvazione di una legge molto importante, di un provvedimento molto importante che va ad aggiungersi in quel solco delle riforme che questa Giunta e questo Consiglio regionale sta portando avanti sin dal suo insediamento. Badate, io l'ho detto anche nella relazione di maggioranza, e lo ribadisco anche adesso, era necessario sicuramente un approfondimento maggiore in Commissione, lo hanno detto diversi colleghi, io lo dico per primo, per� pensavamo di accorciare i tempi perch� avevamo gi� votato, a dicembre dell'anno scorso, l'impegno a far decorrere dal primo di luglio la riforma delle ASL e quindi non c'era tempo da perdere, avevamo demandato poi all'Aula quelli che sarebbero stati poi gli approfondimenti, le condivisioni di questo percorso, di questo processo. Cos� come � avvenuto. Quindi, quando si dice che era necessario un approfondimento io sono perfettamente d'accordo, forse l'abbiamo fatto in modo affrettato ma siamo comunque arrivati alla fine di un percorso, che ci vede orgogliosi di averlo affrontato e di essere arrivati a queste conclusioni, perch� badate � davvero da diversi anni che questo Consiglio regionale, che i Consigli regionali non approvano una legge cos� importante come quella che stiamo approvando noi stasera. E che modifica radicalmente quello che � l'assetto e il sistema istituzionale del servizio sanitario in Sardegna. Abbiamo fatto tutto? Io credo di no, molto � ancora da fare, questo � un primo tassello, un primo passo importantissimo in quella che � la riforma pi� importante, io credo di poter dire, di questa Giunta e di questo consiglio regionale. L'abbiamo detto tutti quanti che � un sistema che non funziona, un sistema disomogeneo, un sistema disarticolato che ha sempre creato e sta continuando a creare tutta una serie di disfunzioni, che vanno a cadere necessariamente su quelli che sono i servizi che le ASL e gli ospedali devono dare nei confronti dei cittadini, i quali a pi� riprese�

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Fabrizio Anedda per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

ANEDDA FABRIZIO (Gruppo Misto). Come ho avuto modo di dire nella discussione generale la discussione di questo provvedimento avviene in un momento non florido per la nostra economia, nella quale il lavoro e la sanit� sono in testa ai problemi dei nostri concittadini. La sanit�, nonostante la professionalit� degli operatori e i traguardi raggiunti in positivo dal sistema sanitario nazionale, soffre di una gestione in certi casi pessima, dovuta al fatto che l'immenso giro di risorse pubbliche, spesso senza controllo, � alla base di clientele politiche e di speculazioni da parte dei cosiddetti furbetti. Prima abbiamo votato un ordine del giorno che riprendeva le risorse pubbliche erogate per finanziare della ricerca pubblica, perch� quella societ� che ha lavorato per testare e fare quegli esami � stata finanziata con delle risorse pubbliche, e noi come al solito non abbiamo vigilato che e controllato che fine avevano fatto queste risorse pubbliche. Tanto � vero che la societ� poi ha fallito e poi la societ� � stata venduta al miglior offerente. Questo � un cattivo esempio di controllo sulle risorse pubbliche che vengono erogate per la ricerca. In questo contesto la concentrazione gestionale � un'esigenza dettata dal mercato che vede un nella agenzia unica una razionalizzazione del sistema, in un contesto aziendale questo � un sistema vincente, sempre che si applichino le regole che ne disciplinano il sistema. Il sistema gestionale spezzettato � stato perdente poich� lottizzato, non in funzione del risultato economico e della soddisfazione dell'utenza, ma bens� per ubbidienza allo sponsor politico di turno, incurante delle risorse pubbliche e confidando in un mancato controllo degli organismi preposti. Se l'azienda unica dovesse nascere con qualsiasi tipo di condizionamento, non sar� mai un modello razionale, ma inficiato dagli stessi vizi che hanno portato la gestione spezzettata all'insuccesso. All'esterno c'� molta aspettativa su questo provvedimento, addirittura pensano che sia la riforma della sanit�. Bisogna essere chiari: questo provvedimento non � la riforma sanitaria, per� pu� essere la base su cui costruire la vera riforma, sempre che l'attuazione sia slegata da qualsiasi condizionamento e guidata da buon senso, per il bene di tutti e per una buona sanit�.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pierfranco Zanchetta per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

ZANCHETTA PIERFRANCO (Cristiano Popolari Socialisti). Direi alea iacta est, il dado � tratto, abbiamo l'azienda sanitaria unica, l'ATS, quindi da qua si parte, si parte credo con tutte le considerazioni che sono state fatte ma � un punto di partenza fondamentale. Non vorrei per� che si contrabbandasse l'istituzione della ASL unica come la riforma della sanit� sarda, perch� cos� non �, se noi facciamo passare questo messaggio diamo una cattiva informazione ai sardi: � l'avvio di un percorso che ci ha visto impegnati, ci ha visto anche molto critici anche all'interno della maggioranza ma ci ha visto uscire con una decisione univoca che ci porta verso una pi� grande riforma. Io per questo voglio ringraziare l'assessore Arru, per il lavoro che ho svolto, per l'impegno profuso anche nel comunicare a noi e nel cercare di convincere persone come me che non erano cos� convinte, di agire verso quella direzione. Cos� come ringrazio il Presidente della Commissione, Perra. Io credo che lo sforzo delle persone che sto citando vada riconosciuto per aver portato a casa un buon risultato che, cos� come ricordava anche l'onorevole Comandini, ci vede impegnati come maggioranza, fermi, e qua lo ribadisco, mantenere barra al centro per andare verso una forma pi� articolata, certamente pi� complessa ma che dovr� dare maggiori risposte ai sardi.

Per quanto riguarda la scelta della sede, la sede di Sassari, che nasce certamente da alcuni momenti anche di contrapposizione all'interno della maggioranza, non pu� essere demonizzata perch� (�), ma anche sassarese, ma anche gallurese, e quindi dico che va riconosciuto il ruolo che tutti i territori della Sardegna meritano nel ragionamento che il Presidente della Regione ha fatto, che � quello relativo al decentramento e alla funzione che tutti i territori devono avere al servizio dell'intera Sardegna.

Lasciamo quindi da parte le polemiche, lasciamo da parte il tifo calcistico e da derby, e assicuriamoci che anche Sassari possa svolgere un'azione fondamentale nel dare servizi e risposte a tutti i sardi.

Concludo dicendo che certamente annuncio il nostro voto favorevole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Roberto Desini per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

DESINI ROBERTO (Sovranit�, Democrazia e Lavoro). Siamo arrivati al momento finale per l'approvazione di questo disegno di legge e soprattutto eravamo arrivati a un punto di non ritorno per quanto riguarda la sanit� in Sardegna, non foss'altro perch� c'era un rapporto inversamente proporzionale tra i danari che spende la Regione Sardegna per il sistema sanitario e la qualit� dei servizi che i cittadini ricevono. Per quanto ci riguarda abbiamo cercato di dare il nostro contributo e soprattutto abbiamo cercato di fare una cosa che noi dovremmo continuare a fare in tutto il percorso, cio� quello di dire basta alle ingerenze politiche nel sistema sanitario; abbiamo cercato di farlo cercando di dare un aspetto prettamente tecnico, facendo lavorare i tecnici e soprattutto dando la possibilit� a coloro i quali ne hanno la competenza di entrare nel merito e di fare delle proposte e dei suggerimenti.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIANFRANCO GANAU

(Segue DESINI ROBERTO.) Sino all'ultimo abbiamo cercato di dare il nostro modesto contributo a questa legge, abbiamo cercato di migliorarla, abbiamo cercato di porci in termini propositivi, ci siamo resi conto che a volte questo non � stato possibile per� allo stesso tempo, siccome io sono un positivo per natura, non possiamo non mettere in evidenza degli aspetti. L'Italia si caratterizza per cercare di lasciare le cose sembra allo status quo, per non cambiare le cose e soprattutto perch� le riforme non si facciano, qui invece, possono essere giudicate positive o negative comunque c'� un dato di fatto che nessuno pu� negare, che questo Consiglio, che la nostra maggioranza, che il nostro governo di centrosinistra hanno fatto due riforme, quella degli enti locali � questa della sanit�, e ci auguriamo entro l'anno di fare quella sull'urbanistica. E comunque, con tutte le criticit� che abbiamo enunciato nel dibattito, dichiaro e comunico il mio voto favorevole, perch� faccio parte di una maggioranza e come tale mi comporto.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Christian Solinas per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

SOLINAS CHRISTIAN (PSd'Az). Noi Sardisti facciamo, senza se e senza ma, il tifo per le istituzioni autonomistiche, e quindi speriamo fortemente di essere smentiti nei fatti rispetto alle valutazioni e ai giudizi che abbiamo espresso in quest'Aula nel corso dell'esame di questo disegno di legge. Lo speriamo veramente perch� le preoccupazioni che abbiamo espresso non sono frutto, caro collega Manca, di una visione pessimistica di quest'Isola o in quest'Aula, sono il frutto di alcune considerazioni che abbiamo svolto approfonditamente e che ci danno, rispetto ai casi e alla letteratura esistente, notevoli preoccupazioni. Peraltro ci sembra che emergano anche da tutte queste dichiarazioni di voto una serie di distinguo: tutti voteranno alla fine questa legge per� nessuno vuole assumerne la paternit� fino in fondo, e cio� alcune differenziazioni emergono per esigenze le pi� svariate. Io credo che sia molto corretta l'impostazione che ha dato il collega Zanchetta, cio� che non si tratta della riforma sanitaria, lo abbiamo detto anche noi, si tratta di una porzione di un processo pi� ampio, che viene annunciato pi� volte, dell'ennesimo avvio che in realt� riperimetrita semplicemente le Aziende sanitarie, facendo un'operazione di perimetro aziendale. Mi viene da questo punto di vista in mente la nozione di moto apparente, quando ci dicevano ci si pu� riferire al moto di un corpo relativamente allo specifico punto di riferimento, ma il moto in realt� � del punto di riferimento e non � del corpo che si esamina; e quindi in questo caso parlerei quasi di riforma apparente, nel senso che non stiamo riformando il sistema sanitario ma stiamo semplicemente facendo muovere chi dovrebbe gestire il sistema sanitario. Speriamo che questo moto sia un moto in avanti, nel frattempo confermiamo tutte le nostre considerazioni e annunciamo il voto contrario.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Pietro Cocco per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

COCCO PIETRO (PD). Intervengono a nome del Partito Democratico per esprimere il voto favorevole su questa legge. Io credo che con l'approvazione di questa legge di riforma delle aziende territoriali della sanit� si segni un altro passo importante nel cammino delle riforme che questa maggioranza aveva programmato nel momento della campagna elettorale e che sta cercando di portare avanti, naturalmente con le difficolt� che le riforme hanno al loro interno: � sempre cos�, � sempre complicato per� le stiamo facendo, e oggi si segna un tassello. Per cui, senza enfatizzare eccessivamente la cosa per� qua si riorganizza, non la rete ospedaliera, � stato detto bene adesso dal collega Solinas e dal collega Zanchetta, qua stiamo riorganizzando le aziende territoriali. Lo dicevano altri colleghi di questo Consiglio regionale, anche di minoranza, che si doveva lavorare verso la ASL unica, ecco, noi lo siamo facendo, questo oggi noi stiamo facendo e all'interno di questo ce la riorganizzazione complessiva. Il prossimo passaggio sar� certamente quello della riorganizzazione della rete ospedaliera, perch� gli obiettivi principali devono essere fondamentalmente due: il primo � la tutela della salute della gente, e anche il nome che abbiamo dato, Azienda per la tutela della salute, guarda a questo obiettivo, e il nome � scaturito anche da una proposta del Presidente della Commissione che ringrazio per lavoro che ha svolto in questi giorni, un lavoro importante, certamente non semplice, mettere insieme tutte le posizioni anche differenti all'interno alla maggioranza, e il risultato � arrivato. L'altro obiettivo � naturalmente risparmiare, per cui occorrer� individuare all'interno di coloro che hanno un mestiere, un manager molto bravo capace di rimettere in ordine i conti della sanit� in Sardegna.

Ma da che cosa si parte? Coloro che difendono il sistema, che condannano questa legge partono da un presupposto, che le cose andavano bene: ma � davvero cos�, colleghi? Ma davvero le cose andavano bene e andavano difese e tutelate per quello che erano non bisognava intervenire, bisognava intervenire era assolutamente necessario, questo � stato fatto nel migliore dei modi, certamente tutto pu� essere fatto meglio, sempre � cos�, per qualsiasi riforma, per qualsiasi cosa si porti in questa aula e qualsiasi legge venga approvata si pu� sempre fare meglio. Per� � stato fatto a differenza di quello che � accaduto negli anni passati che si � preferito vivacchiare e oggi si va a condannare un provvedimento che riguarda la riorganizzazione delle ASL in Sardegna. Noi questo facciamo, lo facciamo con un provvedimento che io credo che debba essere approvato e che ha avuto un lavoro da parte di tutti anche di coloro che hanno provato ad emendarlo, gli emendamenti sono stati tanti, il risultato � l'approvazione di una norma a cui seguir� a breve un'altra della realizzazione della rete ospedaliera e quella sar� quella sulla quale naturalmente occorrer� lavorare in maniera non sono rapida anche precisa e per bene perch� quella � la vera riorganizzazione della sanit� al servizio dei cittadini di Sardegna. Per cui il voto � favorevole.

PRESIDENTE. Ha domandato di parlare il consigliere Ignazio Locci per dichiarazione di voto. Ne ha facolt�.

LOCCI IGNAZIO (FI). Grazie Presidente, anche questa parte politica � convinta che il sistema sanitario regionale debba e avesse bisogno di essere ritoccato, riformato, non ci sono dubbi su questo. Siamo altres� convinti che questo sistema debba avere anche stabilit� per cui speriamo anche che questo modello di governance possa avere lunga vita in maniera tale che l'assetto organizzativo poi dia anche quegli effetti sperati da tutta la societ� sarda. E quindi speriamo anche che l'assessore Arru riesca poi a completare il disegno di riforma con l'approvazione del riordino della rete ospedaliera, della rete territoriale, quello che non auspichiamo � l'applicazione di questo metodo, cio� del metodo cui abbiamo dovuto assistere per l'approvazione di questa legge.

Noi siamo anche certi che non ci saranno moti di Cagliari, anche se siamo nel mese di luglio, quello che � avvenuto nel 1970 a Reggio Calabria siamo certi che non succeder� qua a Cagliari, non succeder� a Sassari tanto meno; per� lo schema � lo stesso, voi mi consentirete di dire che assistere in poco tempo dell'individuazione della sede della citt� metropolitana a Cagliari, del metodo di individuazione della sede dell'azienda unica a Sassari, quella sanitaria assomiglia un po' a quello che � avvenuto per l'individuazione dell'universit� di Catanzaro, per la sede della Regione a Reggio Calabria e cos� pure il capoluogo a Catanzaro in Calabria.

Noi credo che in questa occasione � stata persa per il confronto politico � stato se mai una regolazione di conti all'interno del centro sinistra e massimamente nel Partito Democratico che � servita forse a mettere in ordine i rapporti di forza interni alle vostre forze politiche ma non ha comunque consentito un dibattito sereno, un dibattito franco, aperto�

PRESIDENTE. Ha facolt� di parlare l'Assessore dell'igiene e sanit� e dell'assistenza sociale.

ARRU LUIGI, Assessore tecnico dell'igiene e sanit� e dell'assistenza sociale. Grazie Presidente, io penso che con molta sobriet� dobbiamo dire che sta iniziando un viaggio, un viaggio che abbiamo iniziato due anni fa parlando di miglioramento della sanit�, lo abbiamo avviato cercando con la legge numero 23 ma al di l� della numero 23 abbiamo cercato di cambiare un po' il modo di intendere la sanit�. Io non sono per i catastrofismi, la sanit� sarda deve essere migliorata ma bisogna ringraziare tutte le donne, gli uomini che ogni giorno sono nel sistema sanitario regionale. Moltissime cose devono essere migliorate, ieri � stato raggiunto un traguardo importante per la nostra Isola 1000 trapianti di rene, qualche mese prima 300 trapianti di fegato, sono una parte, una parte di un iceberg dove lavorano tantissime donne e uomini che meritano rispetto. Come meritano rispetto i nostri cittadini, abbiamo iniziato questo viaggio con l'aiuto della maggioranza che ringrazio, l'onorevole Perra che ringrazio con cui abbiamo condiviso anche momenti difficili di dibattito. ATS non � "azz" � azienda tutela della salute, iniziamo a parlare di salute e non di sanit�. Noi abbiamo iniziato un percorso che vorremo concludere rapidamente per la rete ospedaliera, emergenza-urgenza, le cure primarie, prevenzione. � una riforma fatta per la Sardegna.

Alcuni passaggi che apparentemente sono di poco valore, io penso all'attenzione per le isole minori o per le zone disagiate riconosciute per la prima volta in una legge cercano di identificare un bisogno specifico in un territorio per� pensando all'intera Sardegna, alla garanzia di tutti i sardi e di tutti i territori della Sardegna, e questa � la nostra motivazione. Da questo miglioramento possono nascere economie ma il nostro obiettivo � quello di migliorare un sistema, e continuo a ripetere deve essere migliorato ma non � in situazione catastrofica. Migliorare le sale operatorie e metterle a norma dell'ospedale di Isili � un pregio, � un orgoglio di questa maggioranza, non possiamo essere accusati di aver chiuso le sale operatorie che non erano a norma, le stiamo mettendo norma e stiamo facendo uno sforzo per ridisegnare. Come abbiamo aumentato il numero degli interventi a Sassari, non � vero che stiamo togliendo, certo la situazione � congiuntura difficile. Quindi questa riforma qui � il primo passaggio con la stessa sobriet� con cui abbiamo iniziato consapevoli di tutte le difficolt� andiamo avanti, per cui grazie alla maggioranza e come si dice diamoci del noi come ho detto altre volte.

Votazione nominale

PRESIDENTE. Indico la votazione nominale, con procedimento elettronico, del disegno di legge numero 321/A.

(Segue la votazione)

Risultato della votazione

PRESIDENTE. Proclamo il risultato della votazione:

(Il Consiglio approva).

Il Consiglio sar� convocato a domicilio. La Conferenza dei Capigruppo � convocata domani mattina alle ore 11.

La seduta � tolta alle ore 20 e 33.