Ordine del giorno n. 96
approvato il 17 dicembre 1997
ORDINE DEL GIORNO VOTO - SCANO - PITTALIS - AMADU - MARTEDDU - MASALA - BALIA - VASSALLO - BONESU sui fenomeni di criminalità e i sequestri di persona in Sardegna.
IL CONSIGLIO REGIONALE
CONSIDERATA la situazione dell'ordine pubblico in Sardegna, i fenomeni di criminalità, ed in particolare il ripetersi di sequestri di persona con esiti talora letali per gli ostaggi;
CONSIDERATA la particolare gravità del fenomeno dei sequestri di persona, crimine aberrante per la condizione di asservimento in cui costringe la persona del sequestrato, l'allarme sociale che desta per la sua durata e gli effetti devastanti che provoca sull'ordine pubblico e sulla sicurezza sociale, ma anche sulle possibilità di sviluppo scoraggiando investimenti ed intraprese;
RILEVATO come l'attività preventiva e repressiva dello Stato sia stata e sia inadeguata ed insufficiente, nonostante l'impegno profuso dalla magistratura e dalle forze dell'ordine;
CONSIDERATO che l'attuale legislazione non ha eliminato questo fenomeno ed anzi sono emersi dal dibattito in corso fondati interrogativi sia in riferimento all'efficacia di alcune norme, sia in relazione al rapporto tra il rispetto della legge e la tutela della vita e dell'incolumità della persona;
RILEVATO come la gravità dei fatti di sequestro, si inquadra nel più generale problema dell'espandersi in Sardegna di una microcriminalità diffusa e di una nuova criminalità derivante dal traffico della droga e delle armi e il riciclaggio di denaro sporco, per i quali sembra la nostra regione stia assumendo un ruolo significativo, elementi tutti che danno il segno di una possibile evoluzione verso forme di criminalità organizzata;
CONSIDERATO come a questa linea di tendenza si accompagnino episodi sempre più frequenti di attentati ad amministratori locali che segnalano il degenerare della ragioni della convivenza sociale e mettono a rischio in certe zone la possibilità stessa del funzionamento delle istituzioni democratiche locali;
VALUTATO peraltro come attorno ad alcuni recenti episodi criminosi, sia nata e cresciuta una estesa ed intensa mobilitazione popolare di protesta e di condanna, che ha visto protagoniste particolarmente le giovani generazioni che segna una tendenza del tutto opposta a quella "cultura non collaborativa" che si è voluta attribuire alla popolazione sarda;
CONSIDERATO peraltro che la realizzazione di un sequestro coinvolge un numero ampio di persone e che é resa possibile da un complice silenzio, che va condannato; che si deve compiere ogni sforzo per assicurare la legalità e che la collaborazione con la magistratura e le forze dell'ordine è assolutamente necessaria e va incoraggiata dalle istituzioni anche rimuovendo quelle condizioni di precarietà e insicurezza che dipendono dall'assenza dello Stato in vaste zone del territorio e dalla mancanza di un'efficace e adeguato sistema di sicurezza sociale;
SOTTOLINEATO che se non si affronta il problema dell'ordine pubblico in tutte le sue articolazioni con azione ed impegno straordinari e duraturi, rischiano di venir meno definitivamente le stesse pre-condizioni per un effettivo sviluppo;
tutto ciò premesso
IL CONSIGLIO REGIONALE
manifesta la propria totale condanna e lo sdegno di tutta la popolazione contro i malfattori che oltre ad esercitare un'intollerabile violenza, screditano tutti i sardi;
esprime solidarietà alle vittime dei sequestri e alle loro famiglie, in particolare a quelle di coloro che non hanno fatto ritorno, o che sono ancora in mano ai criminali;
esprime sostegno alla magistratura, agli inquirenti, alle forze dell'ordine nella loro azione di prevenzione e repressione dei fenomeni criminali, auspicando che l'impegno profuso, anche a costo della vita (come nel caso dell'ispettore dei NOCS Donatoni cui va il pensiero riconoscente) abbia successo e siano assicurati quanto prima alla giustizia i colpevoli;
esprime la propria solidarietà a tutti gli amministratori locali, che chiamati a un servizio sempre più gravoso ed impegnativo si trovano esposti per ragione della loro funzione a pressioni ingiuste e minacce e subiscono attentati e azioni criminose;
CHIEDE AL GOVERNO
di assumere tutte le necessarie iniziative e predisporre un piano organico che preveda:
- la ricerca e la cattura dei latitanti;
- il costante coordinamento di tutte le attività di indagine;
- l'istituzione in Sardegna di una sezione operativa della Direzione investigativa antimafia;
- le indagini sui patrimoni sospetti;
- il rafforzamento e la specializzazione dell'attività di intelligence e la creazione di un adeguato sistema informativo che consenta di sorvegliare, verificare, aggiornare con continuità tutti i dati e gli elementi utili in materia di sequestri;
- la copertura delle vacanze degli organici dei magistrati in modo da assicurare il pieno ed efficace funzionamento di tutti gli uffici giudiziari;
- strutture ed organici adeguati ad assicurare un efficace presidio del territorio;
- la copertura degli organici delle forze dell'ordine ed un loro costante coordinamento, in modo da rafforzarne la presenza ed assicurare l'adeguata copertura di tutto il territorio regionale;
- strutture e organici adeguati ad assicurare un efficace e costante presidio del territorio;
- una più attenta gestione delle misure in favore dei detenuti condannati per sequestro di persona consentite dall'attuale legislazione;
- di mettere a punto e sviluppare una politica di prevenzione e di lotta contro il traffico della droga, il traffico delle armi, il riciclaggio di denaro sporco, le diverse forme di estorsione e di usura, sulla cui base si vanno prefigurando pericolose forme di criminalità organizzata;
- di predisporre e realizzare d'intesa con la Regione un'azione di formazione e di informazione che contribuisca a rafforzare la cultura della legalità e sostenga la mobilitazione contro i sequestri di persona.AI SENSI E PER GLI EFFETTI DI CUI ALL'ARTICOLO 51
DELLO STATUTO SPECIALE PER LA SARDEGNA
(LEGGE COSTITUZIONALE 26 FEBBRAIO 1948, N.3)FA VOTI AL PARLAMENTO
- perché ridiscuta la legislazione vigente in materia di sequestri di persona (blocco dei beni, trattamento degli emissari, sistema sanzionatorio) sulla base delle proposte di legge presentate in particolare dai parlamentari sardi, ai quali chiede di condurre un'azione il più possibile unitaria e operare una decisa iniziativa;
- perché si svolga al più presto una visita in Sardegna della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia e delle altre associazioni criminali similari, per impostare d'intesa con le istituzioni regionali e le altre autorità ed organi competenti per il territorio regionale, iniziative e misure per una coordinata e più intensa politica contro i sequestri di persona e a tutela dell'ordine pubblico, prevedendo a tal fine l'istituzione all'interno della stessa Commissione di un sottocomitato sui sequestri di persona.Cagliari, 17 dicembre 1997
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