Ordine del giorno
approvato il 10 dicembre 1998


Vassallo, Aresu, Cugini, Manchinu, Sassu G., Obino, Murgia, Frau, Pittalis, Petrini, La Rosa, Paolo Fois, Serrenti, Sanna G., Giagu, Balia, Montis, Lorenzoni, Dettori B., Masala, Liori, Sanna Nivoli, Diana.

Accertato che:

- l'Enel nell'ambito dei propri programmi di ristrutturazione e privatizzazione del settore energetico, in linea con gli indirizzi politici del Governo nazionale, sta attuando una politica che prevede ingenti tagli agli investimenti e alla gestione dei servizi;

- da questo deriva il blocco dell'adeguamento tecnologico degli impianti e la mancata sostituzione di quelli ormai obsoleti;

- la chiusura dei centri sperimentali comporta conseguentemente l'abbandono dell'attività di ricerca e la chiusura di numerosi sportelli al servizio dell'utenza;

constatato che
questo stato di cose penalizza pesantemente l'economia isolana in quanto fa saltare tutti gli accordi firmati tra Governo-Regione-Sindacati ed Enel che prevedevano, nel Sulcis, la demolizione delle vecchie caldaie e la costruzione di un nuovo impianto a tecnologia più avanzata come quella del letto fluido pressurizzato;

constatato altresì che:

- nei giorni scorsi si è appreso della imminente chiusura del centro di Sperimentazione Termoelettrico Centrale di S. Gilla che rappresenta il più grosso centro di ricerca su scala industriale d'Europa, con l'impiego di 72 operai;

- tale chiusura comporterà l'abbandono dell'attività di ricerca finalizzata al miglioramento ambientale ed al minimo consumo dei combustibili;

verificato che:

- il completo disimpegno dell'Ente Elettrico nell'adeguamento tecnologico delle centrali 1 e 2 di Fiume Santo e dell'intenzione di utilizzo per i gruppi 3° e 4° di combustibili ad alto tasso inquinante come il carbone e/o orimulsion;

- l'utilizzo di tali combustibili comprometterebbe, sia il delicato equilibrio ambientale del Golfo dell'Asinara, in dispregio della volontà di tutte le comunità locali del Nord Sardegna, sia l'elaborazione ed attuazione di un serio piano per l'uso del metano nelle suddette centrali;

rilevato altresì che
l'attuale politica dell'Enel contrasta con gli stessi accordi di Kyoto che impegnano gli stati aderenti alla diminuzione dei gas responsabili dell'effetto serra;

constatato che
in questo disegno perverso di politica industriale energetica, si inserisce l'ipotesi di ristrutturazione che prevede la soppressione del 50% delle Agenzie al servizio dell'utenza, che se attuata penalizzerebbe pesantemente le comunità locali soprattutto quelle del Centro Sardegna;

impegna la Giunta regionale

1) a perseguire un'azione più incisiva nei confronti del Governo D'Alema per la concretizzazione del programma di metanizzazione della Sardegna;

2) ad attivare una forte iniziativa nei confronti del Governo nazionale affinchè le politiche industriali dell'Enel in Sardegna, siano rispettose dell'intesa raggiunta e sottoscritta dalle parti e dalla volontà delle comunità locali;

3) ad intervenire urgentemente nei confronti della direzione nazionale dell'Enel al fine di scongiurare la chiusura del Centro Sperimentale di S. Gilla e la soppressione delle numerose succursali al servizio dell'utenza.

Cagliari, 4 dicembre 1998