Ordine del giorno
approvato il 10 dicembre 1996

 


ORDINE DEL GIORNO LA ROSA - USAI P. - AMADU - ARESU - BALIA - BONESU - DETTORI B. - GHIRRA - GIAGU - MASALA - MONTIS - PITTALIS - Sulla grave situazione delle ferrovie della Sardegna e delle ferrovie meridionali Sarde.

Il Consiglio regionale

A conclusione della discussione della legge rinviata n. 295/A (CCXLCIII/A) riguardante il riassetto generale delle province

Premesso che

 - l'art. 27 del disegno di legge collegato alla Finanziaria nazionale 1997 riguardante "Ristrutturazioni delle ferrovie in concessione Commissariale Governativa" impone parametri produttivi e contabili "0,35% nel rapporto costi - ricavi" ed un taglio estremamente gravoso allo stanziamento, tali che risultano assolutamente insostenibili dalle aziende operanti in Sardegna:

- la determinazione di un parametro unico su tutto il territorio nazionale è di per sè una scelta grave ed ingiusta, la cui applicazione, non tenendo in alcun conto la situazione disomogenea e specifica delle diverse realtà regionali, non garantisce l'omogeneità del diritto alla mobilità dei cittadini sancito dalla Costituzione;

- la nostra regione presenta caratteristiche assolutamente peculiari per linsularità, per la scarsa densità abitativa, per la distribuzione su tutto il territorio di piccoli e piccolissimi centri, già difficilmente raggiungibili, con particolare riguardo nelle zone interne e rurali;

- l'applicazione delle misure fin qui assunte dalla Finanziaria nazionale '97 avrebbe come ricaduta il ridimensionamento grave del servizio dei trasporti locali e una perdita di diverse centinaia di posti di lavoro;

- la decisione del Governo nazionale è stata assunta in contrasto con alcuni parametri del Piano regionale trasporti vigente e senza il concerto con la Regione Sarda, concerto che si rende indispensabile ogni volta che si deve trattare di questioni che hanno una ricaduta così rilevante nella nostra Regione;

impegna la Giunta regionale

a intervenire con fermezza presso il Governo nazionale allo scopo di:

1) richiedere l'applicazione di parametri differenziati, eventualmente anche in deroga, tali da garantire l'erogazione del servizio di trasporto in tutti i centri dell'Isola a partire dal più piccolo e più lontano;

2) acquisire che il processo di ristrutturazione sia portato avanti dintesa tra Stato - Regione - Enti Locali, a garanzia del servizio e a tutela del lavoro.

Impegna inoltre la Giunta regionale

a predisporre ed attuare in tempi brevi una legge quadro di riordino del trasporto pubblico locale, adatto alla realtà territoriale ed in grado di programmare la ristrutturazione delle aziende in base alle peculiarità e reali necessità della nostra Regione.

 

Cagliari, 10 dicembre 1996 

 


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