CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVLegislatura

Mozione n. 101

DEDONI - COSSA - CRISPONI - PITTALIS - RUBIU - LOCCI - TEDDE - FASOLINO - SOLINAS Christian - FENU - TRUZZU - PERU - TOCCO - CHERCHI Oscar - OPPI - TATTI - CARTA - ORRÙ - ZEDDA Alessandra sulle procedure e modalità di gestione delle risorse destinate al settore agricolo, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che il settore agricolo allargato, da sempre ed in ogni stato, ivi compresi gli Stati Uniti d'America (USA), è stato assistito dalle istituzioni pubbliche onde poter competere con una diversificata e varia produzione in tutti i contesti della terra;

CONSIDERATO che lo Stato italiano, congiuntamente alle regioni, pone in campo diversificate azioni di sostegno ad un settore già centrale, ma che giorno dopo giorno diventa sempre più importante in un'economia che deve sopperire all'approvvigionamento e al sostentamento delle persone che ricercano non solo le soddisfazioni primarie, ma una sempre maggiore varietà di produzioni e soprattutto di qualità;

ATTESO che in tempi di ampia spendita di fondi pubblici si è provveduto ad allargare, certamente in modo eccessivo anche a seguito delle varie trasformazioni avvenute dal dopo guerra sino ad oggi, il sistema burocratico che avrebbe dovuto supportare il comparto agricolo;

RILEVATO che già dalla trasformazione dell'ETFAS in ERSAT, che vedeva più persone sui campi per dimostrazioni colturali e per bonifica, si è avuto un ampliamento dell'apparato burocratico amministrativo, che con gli anni si è vieppiù manifestato sino ad arrivare a una ripartizione a tripode con ARGEA, LAORE ed AGRIS;

ACCERTATO che tale sistema, alla prova dei fatti, ha dimostrato tutta la sua debolezza non solo nel non dare assistenza agli agricoltori, bensì nel produrre ed accentuare sistemi di verifiche, controlli e rallentamenti nel sistema procedurale; tutto ciò ponendo in seria difficoltà gli operatori dell'agricoltura, che vedono rallentate le erogazioni degli aiuti comunitari, dei contributi e dei finanziamenti relativi al miglioramento aziendale, e portando anche l'istituzione regionale ad essere fortemente in ritardo nelle spendite dei fondi europei, che spesso vengono ad essere restituiti al mittente senza aver creato nelle campagne opportunità di miglioramento del reddito, sviluppo oltreché occupazione;

PRESO ATTO di un primo tentativo non riuscito, nella scorsa legislatura, di realizzare una riforma seria e puntuale del sistema burocratico in tale settore e di alcune proposte di legge presentate nell'attuale legislatura, ma che la commissione competente non ha ancora preso in esame, forse aspettando un disegno di legge della Giunta regionale per poter iniziare l'iter della riforma che da tempo si auspica;

CONSTATATO che tutti i consiglieri regionali sono bene a conoscenza della gravità del problema e della necessità e urgenza di dover provvedere altrimenti, per non angariare ulteriormente i contadini e gli operatori dell'agricoltura, che con mille e una scusa sono oggetto di ritardi anche nelle operazioni più semplici ed in più di una circostanza deprivati dei diritti, se non addirittura sopportare in tempi di crisi anche oneri verso istituzioni private per trovarvi assistenza; connessione quest'ultima che va rivisitata affinché corpi intermedi riassumano la vera essenza per cui furono posti in campo;

RILEVATO che è necessario, urgente e doveroso, sotto l'aspetto etico morale e comportamentale, che il Consiglio regionale, dopo un serio, ampio ed attento dibattito, provveda a delineare gli indirizzi per una seria e forte riforma dell'agricoltura in Sardegna, in tutte le sue articolazioni ed in tutti i suoi comparti,

impegna il Presidente della Regione e regionale dell'agricoltura e riforma agro-pastorale

1) a verificare con urgenza lo stato delle procedure, da parte dell'Amministrazione regionale o di coloro da essa delegati, sull'assegnazione delle risorse comunitarie, nazionali e regionali destinate al settore agricolo;
2) a predisporre un piano operativo per smaltire tutte le richieste in arretrato ed eliminare tutte le criticità rilevate nelle procedure in atto, al fine di snellire l'iter burocratico e permettere ai beneficiari di ottenere nel minore tempo possibile quanto di loro competenza;
3) ad approvare le linee guida per la gestione dei bandi destinati al sostegno e allo sviluppo del settore agricolo, così da evitare che i ritardi e le penalizzazioni si aggiungano alla grave e pesante situazione di crisi in cui versa un settore fondamentale e trainante per l'economia sarda.

Cagliari, 10 dicembre 2014