CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVLegislatura

Mozione n. 411

RUBIU - OPPI - MARRAS - SECHI - FUOCO - LAMPIS - CONTU - TUNIS - GALLUS - LEDDA - SOLINAS Christian - DESSÌ - CARTA - ZEDDA Alessandra - TEDDE sul rischio derivante dal "decreto Gabrielli" per le sagre e le manifestazioni di carattere religioso, tradizionale ed identitario della Sardegna, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- con la circolare 7 giugno 2017 n. 555/OP/0001991/2017/1, il Capo della Polizia - Direttore generale della pubblica sicurezza ha diramato una serie di disposizioni, con la necessità di qualificare e individuare, nell'ambito del processo di governo e gestione delle pubbliche manifestazioni, inerenti i dispositivi e le misure che garantiscano sia l'incolumità che la sicurezza delle persone;
- tale provvedimento, ribattezzato "decreto Gabrielli", introduce vincoli e ristrettezze per gli eventi di grande richiamo dal punto di vista culturale e tradizionale, con misure attinenti la safety (responsabilità dei comuni, Vigili del fuoco, Polizia municipale, prefettura e organizzatori) con attenzione ai dispositivi e alle misure strutturali riguardo l'incolumità delle persone e la security (servizi di ordine e sicurezza pubblica);
- quindi, si fissano e distinguono i compiti che spettano alle forze di polizia e quelli spettanti alle altre amministrazioni ed agli organizzatori stessi, con aspetti riguardanti l'affollamento delle aree in cui si svolge l'evento (con monitoraggio degli accessi e prefiltraggio), piani di emergenza e di evacuazione, spazi di soccorso, percorsi per l'accesso ed il deflusso del pubblico, adeguate attività di prevenzione per il controllo del territorio, previsione di servizi di vigilanza e osservazione e altre misure per salvaguardare l'ordine pubblico;
- con altra circolare del 28 luglio 2017 n. 11001/110(10) - Uff. II - Ord. Sic. Pub, il Ministero dell'interno detta ulteriori "Modelli organizzativi per garantire alti livelli di sicurezza in occasione di manifestazioni pubbliche. Direttiva";
- il suddetto dispositivo immette ulteriori misure di sicurezza per lo svolgimento di un evento, con diverse procedure da seguire in occasione di riunioni e manifestazioni in luogo pubblico (che comportano in capo agli organizzatori un semplice onere di preavviso al Questore) e le manifestazioni di pubblico spettacolo (quali concerti e/o raduni di vario genere), che sono, per converso, soggette ad un regime autorizzatorio vincolante ed inderogabile;

EVIDENZIATO che:
- non è certo discutibile l'esigenza di salvaguardare la sicurezza e l'incolumità dei partecipanti ad un evento, concerto, sagra, manifestazione sportiva, festività religiosa e mercati di periferia, mediante le procedure di controllo e prevenzione, atte a scongiurare episodi di pericolo e/o ordine pubblico;
- il modello organizzativo così delineato presuppone, infatti, lo scrupoloso riscontro delle garanzie di incolumità e di sicurezza necessariamente integrate, in quanto requisiti imprescindibili senza i quali, pertanto, le manifestazioni, secondo i provvedimenti in argomento, non potranno avere luogo, significando che mai ragioni di ordine pubblico potranno consentire lo svolgimento di manifestazioni che non garantiscano adeguate misure di incolumità;
- i succitati decreti sanciscono di fatto un forte ed accresciuto impegno delle amministrazioni comunali e degli organizzatori nell'affrontare le predisposizioni dei diversi eventi, soprattutto in merito all'esigenza di qualificare i dispositivi per la sicurezza, al fine di assicurare i necessari nullaosta autorizzativi per le manifestazioni pubbliche;
- la severità di queste circolari sta inoltre complicando l'organizzazione di manifestazioni, sagre tradizionali ed eventi sportivi, con oneri economici di un certo rilievo, non solo per gli organizzatori degli eventi, ma anche per le amministrazioni locali;

RILEVATO che in Sardegna ogni anno si possono contare centinaia di celebrazioni religiose e laiche, che ancora oggi testimoniano le antichissime e variegate tradizioni isolane e costituiscono una grande attrazione dal punto di vista culturale e turistico; infatti, partecipare a queste feste, con diversi eventi collaterali (da concerti a raduni enogastronomici sino a corse di cavalli) significa immergersi in una scoperta di suoni ed armonie sconosciuti, balli con costumi tradizionali, sfilate di carattere identitario con gruppi folk locali ed eventi legati al carnevale;

ATTESO che:
- le disposizioni in parola introdotte dalle recenti circolari spesso si scontrano con quelle consuetudinarie di manifestazioni storiche sparse in tutta l'Isola; la Sardegna è ricca di questi eventi, che anzi vengono meritoriamente ripresi dopo l'abbandono dei decenni scorsi, come sagre, corse, cavalcate che si svolgono secondo antiche regole autogestite dagli organi preposti, gremi, associazioni di mestiere o religiose, con un rituale rigoroso che si perde nel buio dei secoli, ripercorrendo i vecchi costumi di un tempo;
- la Sartiglia di Oristano, l'Ardia di Sedilo, Sa Sortilla di Iglesias (riportata alla luce quest'anno), Sa Carrela e Nanti di Santulussurgiu e altre manifestazioni di carattere equestre costituiscono tutte problemi di sicurezza delle persone dei cavalieri e del benessere animale e poiché queste manifestazioni si svolgono in luogo pubblico sono ora soggette alla relativa disciplina statale, anche quando siano, si pensi all'Ardia, manifestazioni di carattere religioso, ai sensi dell'articolo 25 TULPS (Testo unico di pubblica sicurezza), con l'obbligo di preavviso tre giorni prima;
- la comunicazione dovrebbe essere fatta dalla chiesa o dall'associazione che promuove, che per la grande fetta degli eventi è costituita da comitati o associazioni di volontari; il preavviso non è una richiesta di autorizzazione, ma è solo finalizzata ad informare la Questura, onde consentire alle forze di pubblica sicurezza di garantire l'ordinato svolgimento della manifestazione a tutela della sicurezza e dell'incolumità pubblica;
- solitamente, in occasione di questi eventi vengono emesse ordinanze dai sindaci, in modo da articolare la disciplina statale alla particolarità delle singole manifestazioni onde consentirne lo svolgimento in sicurezza e senza gli intralci burocratici, che finirebbero per stravolgerne i caratteri tradizionali, infatti, le nuove prescrizioni ministeriali rischiano di snaturarle e capovolgere così il carattere identitario e tradizionale;
- il Testo unico delle leggi di Pubblica sicurezza (TULPS) dà al questore il potere di adottare prescrizioni e vincoli a tutela della sicurezza e dell'incolumità pubblica; tuttavia, queste prescrizioni debbono ragionevolmente essere concordate con le amministrazioni comunali e i sindaci, che già intervengono con le loro ordinanze, e sopratutto con gli organismi che da secoli presiedono a queste feste;

APPRESO che:
- durante l'ultima edizione della Sartiglia i cavalieri della giostra hanno palesato il loro malcontento per l'eccessiva burocratizzazione ad opera dell'autorità preposta alla pubblica sicurezza, così da stravolgere la centralità della corsa, con un numero di controlli antidoping giudicato eccessivo, almeno una sessantina, cui gli atleti sono stati obbligati a sottoporsi prima della sfilata;
- con deliberazione n. 11 del 21 febbraio 2018, il Consiglio comunale di Oristano ha deciso di intraprendere ulteriori azioni a tutela dell'ente e della tradizionale storica manifestazione Sa Sartiglia, patrimonio culturale della Sardegna e dell'Italia, con la necessità di attivare le interlocuzioni con i diversi enti per tutelare la giostra equestre e scongiurare che le criticità si possano replicare nelle prossime edizioni;
- si paventa che lo stesso copione possa essere compiuto in occasione dell'Ardia di Sedilo, altra storica manifestazione di carattere identitario;

APPURATO, altresì, che:
- per le celebrazioni della settimana santa di Iglesias, sotto la regia dall'Arciconfratemita del Santo Monte, la stessa amministrazione comunale della città ha dovuto predisporre un imponente macchina addetta alla sicurezza con ulteriori risorse per l'installazione di transenne attorno al percorso e per il personale necessario alla gestione di migliaia di visitatori;
- analogo sforzo organizzativo andrà fatto per la prossima edizione della Discesa dei Candelieri legata alla Festa di Santa Maria di Mezo Gosto di Iglesias, con lo stanziamento di ingenti risorse per rispettare i piani per la sicurezza;

CONSIDERATO che la rigidità e l'inflessibilità delle nuove disposizioni stanno colpendo anche i mercatini degli ambulanti organizzati da associazioni agricole quali la Coldiretti, costretta qualche settimana fa a rispettare le restrittive norme per la sicurezza per lo spostamento dei mercatini tradizionali;

ESAMINATO che appare opportuno un confronto con le associazioni rappresentative dell'universo culturale e musicale, comprese le pro loco, per incrociare le istanze del mondo dello spettacolo ed evitare l'ennesima ingiustizia che ha penalizzato gravemente il settore, con il rischio di produrre ulteriori danni alle attività del comparto,

CONDIVISE le preoccupazioni delle amministrazioni comunali e dei comitati e/o associazioni di volontari per le spese sempre più ingenti da affrontare nell'organizzazione degli eventi e per la burocrazia esagerate nella predisposizione delle manifestazioni, con una miscela che sta praticamente cancellando le tradizioni locali (comprese alcuni riti religiosi che si tengono nei territori dal Sulcis Iglesiente sino alla Gallura);

VISTO che con queste regole in maggior misura restrittiva, si rischia la cancellazione delle tradizioni e dei riti antichi in diversi centri isolani, sarebbe, quindi, opportuno buon senso, giusta interlocuzione e fiducia nelle storiche associazioni che da secoli organizzano e si occupano della sicurezza e dell'incolumità dei partecipanti, del pubblico e degli animali;

CONSTATATO non sufficiente, a giudicare dai fatti, l'impegno della Regione per salvaguardare le sagre e gli eventi tradizionali dell'identità isolana dall'eccessiva burocratizzazione dovuta alle leggi sulla pubblica sicurezza, vista l'esigenza maggiori risorse da trasferire per le manifestazioni e gli appuntamenti religiosi,
 

impegna il Presidente della Regione, l'Assessore regionale del turismo, artigianato e commercio, l'Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport

1) ad intraprendere immediatamente un tavolo di confronto con il Governo finalizzato a rivedere le discipline restrittive sulla pubblica sicurezza, che stanno ostacolando l'organizzazione di eventi legati alla tradizione culturale e storica della Sardegna (dalle feste alle sagre religiose e laiche sino alle corse equestri e alle sfilate folcloristiche), onde evitare l'eccessiva burocrazia e la cancellazione degli aspetti identitari;
2) ad assicurare agli enti locali e agli organizzatori degli eventi tradizionali, dalla Sartiglia di Oristano sino alla Sortilla di Iglesias sino all'Ardia di Sedilo e alla Settimana Santa di Iglesias oltre alle altre manifestazioni identitarie e turistiche, un ulteriore pacchetto di risorse per fronteggiare le nuove spese dovute ai piani per la sicurezza;
3) a salvaguardare le tradizioni e l'identità legata alle celebrazioni religiose e laiche, che ancora oggi testimoniano le antichissime e variegate tradizioni isolane e costituiscono una grande attrazione dal punto di vista culturale e turistico, con diversi eventi collaterali (da concerti a raduni enogastronomici sino a corse di cavalli) entrati nel ca¬lendario delle rassegne culturali e turistiche.

Cagliari, 10 aprile 2018