CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVLegislatura

Mozione n. 78

COSSA - DEDONI - CRISPONI sulla vaccinazione contro l'HPV.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che il Papillomavirus Umano (HPV) rappresenta la causa principale dello sviluppo del cancro alla cervice uterina, ovvero della seconda forma di cancro più diffusa tra le donne dopo il tumore al seno, e colpisce oltre 500.000 soggetti ogni anno ed è l'unica forma di cancro di cui si conoscono esattamente le cause e i metodi di prevenzione;

CONSIDERATO che le donne, oltre al PAP test, hanno a disposizione il vaccino anti HPV, introdotto gratuitamente per la coorte di donne dodicenni, con tre dosi di vaccino entro i cinque anni successivi all'inizio del programma di vaccinazione;

VALUTATO che nuove evidenze scientifiche hanno dimostrato che la vaccinazione anti HPV, oltre a prevenire il cancro alle cervice uterina, previene anche altri tumori maligni che, per un terzo, sono a carico del maschio, sia per incidenza che sia per trasmissione;

CONSTATATO che i dati di prevalenza dell'infezione da HPV nelle donne dimostrano un primo picco d'infezione, intorno ai 25 anni di età, che diminuisce con il progredire dell'età per ripresentarsi, con un secondo picco, intorno ai 45 anni di età;

VERIFICATO che, nei maschi dai 18 ai 70 anni di età, gli studi hanno evidenziato una prevalenza dell'infezione del 65,2 per cento che rimane costante;

EVIDENZIATO che il maschio è, quindi, un portatore di HPV con una prevalenza superiore e costante rispetto a quella della donna e, pertanto, il virus non potrà essere eradicato senza un'azione anche sull'uomo;

CONSIDERATO che, contrariamente al cancro al collo dell'utero, per le altre neoplasie non esistono programmi di screening organizzati per la diagnosi precoce;

OSSERVATO che per il maschio non ci sono studi diagnostici standardizzati per le infezioni HPV e, spesso, i tumori sono riconosciuti in fase avanzata e associata a un'alta mortalità;

SOTTOLINEATO che le infezioni da HPV si trasmettono tra maschi e femmine ed entrambi i sessi dovrebbero avere lo stesso diritto di usufruire direttamente dei benefici della vaccinazione anti HPV;

TENUTO CONTO che, dall'implementazione del programma vaccinale a oggi, ogni regione ha attuato una propria strategia vaccinale e ha allargato l'offerta in gratuità ad altre coorti di giovani donne, oltre a quella indicata dal Ministero;

RIBADITO che è un diritto di ogni individuo poter accedere ai programmi di prevenzione delle malattie, laddove esista un mezzo efficace di prevenzione come il vaccino anti HPV;

CONSIDERATO inoltre che un programma universale di vaccinazione anti HPV riduce i pregiudizi creati intorno a una vaccinazione del solo genere femminile e permette di ridurre le barriere socio-culturali e aumentare l'accettabilità e la copertura vaccinale,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

1) ad attivare le iniziative necessarie a pervenire al raggiungimento dell'obiettivo di copertura vaccinale HPV previsto nel Piano nazionale della prevenzione vaccinale 2012-2014;
2) ad adottare i provvedimenti che possano permettere di estendere la vaccinazione gratuita, anche ai maschi nella fascia d'età di dodici anni, con il duplice scopo di sanare un'iniquità sociale di accesso nella prevenzione delle patologie HPV correlate e di permettere al servizio sanitario di ridurre i costi per la cura delle stesse.

Cagliari, 2 ottobre 2014