CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVLegislatura

Mozione n. 123

DEDONI - COSSA - CRISPONI - RUBIU - FENU - LOCCI - PITTALIS - TRUZZU - FLORIS - TUNIS - PINNA Giuseppino - TATTI - SOLINAS Christian - ORRU' - OPPI - ZEDDA Alessandra - TEDDE - FASOLINO - RANDAZZO - CAPPELLACCI - CHERCHI Oscar - CARTA - TOCCO sulle richieste di pagamento del cosiddetto "conguaglio regolatorio" pervenute ai cittadini sardi da parte di Abbanoa Spa, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che in questi giorni l'ente gestore Abbanoa Spa sta inviando a tutti gli utenti del Servizio idrico integrato della Sardegna le fatture relative al cosiddetto "conguaglio regolatorio", definito come componente tariffaria della competenza 2014 e calcolato secondo la quantificazione fatta dall'ente d'ambito e approvata con la delibera n. 18 del 26 giugno 2014 del Commissario della gestione straordinaria per la regolazione del Servizio idrico integrato della Sardegna;

CONSIDERATO che le somme che vengono addebitate agli utenti per l'adeguamento delle tariffe vigenti sono rapportate alla preliminare verifica da parte dell'ente d'ambito del totale dei costi ammissibili effettivamente sostenuti dall'ente gestore, a fronte dei ricavi effettivamente riscossi, e quindi oggettivamente determinate in funzione di una differenza algebrica tra costi e ricavi che è tristemente elevatissima, proprio in funzione di inefficienze e sprechi dell'ente gestore, traducibili conseguentemente in maggiori costi;

ACCERTATO che le modalità di addebito delle fatture all'utenza sono quelle previste dall'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI) agli articoli 31 e 32, allegato A della delibera 643/2013/R/idr;

RILEVATO che l'importo delle fatture addebitate a ciascun utente è iniquo e inaccettabile, perché corrispondente ad una misura di adeguamento tariffario superiore al 50 per cento della tariffa attualmente vigente, pari cioè a circa 1 euro a metro cubo applicato alla quantità dei consumi registrati da ciascun utente nell'anno 2012;

EVIDENZIATO che la misura degli addebiti per l'adeguamento tariffario, mediamente di alcune centinaia di euro, risulta per le famiglie sarde vistosamente insopportabile, e comunque in contrasto con il più elementare principio sulla equa proporzione dell'adeguamento di una tariffa vigente, tanto più che a tutti gli utenti, appena qualche settimana prima, è stato addebitato, sempre dall'ente gestore Abbanoa Spa, l'onere di deposito cauzionale previsto dall'Autorità per l'energia elettrica e il sistema idrico, in totale spregio della obiettiva difficoltà economica e sociale nella quale versano gran parte delle famiglie della Sardegna;

VERIFICATO che nella delibera n. 18 del 26 giugno 2014 adottata dal Commissario della gestione straordinaria per la regolazione del Servizio idrico integrato della Sardegna era previsto che il periodo di rateizzazione dei pagamenti relativi all'adeguamento tariffario, da addebitare agli utenti, sarebbe dovuto avvenire in un arco di tempo non inferiore ai 12 mesi e fino ad un massimo di cinque anni;

ACCERTATO che Abbanoa Spa ha invece clamorosamente eluso, in maniera vessatoria, inaccettabile e incomprensibile, questo disposto, richiedendo il pagamento agli utenti in un arco di tempo minimo di soli 30 giorni (primo pagamento entro il 7 marzo 2015, a distanza di pochi giorni dalla stessa notifica delle fatture e il pagamento successivo, a saldo, entro il 7 aprile 2015), e in un arco di tempo massimo di 7 mesi (8 rate, dal 7 marzo 2015 al 7 ottobre 2015),

impegna il Presidente della Regione e l'Assessore regionale dei lavori pubblici

1) a verificare, nella proprie rispettive competenze, compresa quella di rappresentatività sociale e controllo amministrativo, in qualità di maggior azionista societario di Abbanoa Spa, la piena legittimità giuridica e soprattutto l'opportunità amministrativa dell'operato del gestore unico dei servizi idrici integrati della Sardegna nell'adozione di provvedimenti così vessatori e impattanti sul piano socio-economico nei confronti delle famiglie della Sardegna;
2) ad adottare, con urgenza, tutte le possibili azioni per accertare la correttezza delle procedure di quantificazione dell'adeguamento tariffario determinato e approvato con delibera del 26 giugno 2014 dal Commissario della gestione straordinaria per la regolazione del Servizio idrico integrato della Sardegna, che corrisponde ad un incremento tariffario di oltre il 50 per cento di quello vigente in palese contrasto con i più elementari principi di equità e tutela degli utenti.

Cagliari, 11 marzo 2015