CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVLegislatura

Mozione n. 470

MORICONI - COCCO Pietro - COZZOLINO - DERIU - SABATINI - MELONI Giuseppe - COMANDINI - MELONI Valerio - PISCEDDA - PINNA - COLLU - TENDAS - LOTTO - SOLINAS - FORMA sulle problematiche relative alla cessazione degli impianti alimentati a carbone ai fini della produzione termoelettrica, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

VISTO il decreto del direttore generale della Direzione generale per le Valutazioni e le autorizzazioni ambientali del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, n. 430 del 22 novembre 2018 che disciplina l'avvio del riesame complessivo dell'autorizzazione integrata ambientale per le installazioni che svolgono quale attività principale la gestione di grandi impianti di combustione;

CONSIDERATO che:
- nelle previsioni di cui al succitato decreto, contenute al comma 2 dell'articolo 2, nel caso di impianti di combustione alimentati a carbone è disposta la cessazione definitiva dell'utilizzo del carbone ai fini della produzione termoelettrica entro il 31 dicembre del 2025, da prospettarsi espressamente, nella documentazione necessaria per il riesame, così come stabilito nel comma 1 lettera b dello stesso articolo 2, entro il 31 gennaio 2019;
- tra gli impianti interessati dalle disposizioni di cui sopra figurano la Centrale di Fiume Santo (SS) di proprietà di EP Produzione Spa e la Centrale Grazia Deledda di Portovesme di proprietà di ENEL Produzione Spa le quali saranno, conseguentemente, costrette a cessare le loro attività alla data del 31 dicembre 2025, così come stabilito dal decreto;
- la centrale Fiume Santo di proprietà della EPH, Holding della repubblica Ceca, svolge un ruolo fondamentale nella rete elettrica Sarda, in particolare nel nodo elettrico a cui è connessa nel quale insiste l'interconnessione a corrente continua con la penisola (SAPEI);
- tale ruolo è confermato dal fatto che a seguito del mancato riconoscimento di impianto essenziale, Terna SPA ha sottoscritta con la EP Centrale di Fiume Santo SPA un contratto di MUST RUN che chiama in produzione gli impianti, immettendo in rete 640 MW, utili per garantire l'esercizio in sicurezza della rete, soprattutto in ragione della forte presenza di rinnovabile da fotovoltaico presente nel territorio;
- sul medesimo nodo elettrico è connesso lo stabilimento chimico di Porto Torres, ad esso sono quindi intimamente legate anche le sorti della chimica verde, soprattutto dopo che la EniPower SPA ha definitivamente cancellato il progetto di realizzazione di una centrale elettrica alimentata a biomasse e stante che la caldaia alimentata a GPL, già autorizzata dall'assessorato all'ambiente, produrrà solo vapore e che il fotovoltaico ENI, anch'esso già autorizzato, produrrà nuove difficoltà alla gestione del nodo elettrico e della rete Sarda.
- sulla centrale Grazia Deledda di Portovesme di proprietà di ENEL Produzione Spa è ancorata la rimodulazione dei contratti di programma e sviluppo per il rilancio della produzione degli impianti di Eurallumina a cui sono legate anche le sorti di Sider Alloys Italia spa (ex ALCOA);
- il progetto di rilancio del processo produttivo, presentato da Eurallumina Spa a ottobre 2015 presso la Regione e la Provincia Sud Sardegna, prevedeva la realizzazione di una centrale termoelettrica a cogenerazione, alimentata a carbone, per la fornitura dell'energia termica/elettrica necessaria;
- l'Enel aveva presentato successivamente al MISE un progetto di modifica in assetto cogenerativo dell'esistente centrale Grazia Deledda per la fornitura di vapore allo stabilimento Eurallumina;
- nel corso di una riunione svoltasi al MATTM il 2 marzo 2018 è stato convenuto che il progetto di Enel fosse da considerarsi alternativo rispetto al progetto Eurallumina di costruzione di una nuova centrale a carbone e che, nell'ipotesi di modifiche da apportare alla centrale Grazia Deledda di Portovesme per la realizzazione del vapordotto da collegare allo stabilimento di Eurallumina, sarebbe occorsa una nuova istanza di valutazione ambientale da presentare al MATTM;
- la società Eurallumina, alla luce degli esiti positivi del procedimento nazionale per le modifiche alla centrale Grazia Deledda di Portovesme, ha presentato alla Regione le informazioni progettuali e ambientali necessarie per la rimodulazione del progetto di riavvio del proprio impianto produttivo;
- l'approvvigionamento di vapore dalla centrale Grazia Deledda di Enel non è economicamente percorribile se la centrale non ha un contratto di fornitura dei servizi di rete con Terna;
- secondo le previsioni contenute su SEN 2017, la cessazione della produzione di energia elettrica da carbone in Sardegna (scenario di phase out completo del carbone in Italia) pone alcune criticità in termini di sicurezza del sistema elettrico e richiede investimenti per la realizzazione di un nuovo elettrodotto (2-2,4 miliardi di euro), l'installazione di 400 MW di potenza elettrica a gas (280 milioni di Euro) oltre a 500 milioni per infrastrutture di approvvigionamento del gas, tutte opere che al momento non sono state ancora progettate ed autorizzate;
- l'elettrodotto di cui sopra è necessario per la sicurezza elettrica in particolare del sud Sardegna in modo da permettere la fermata della centrale Grazia Deledda che da lungo tempo fornisce a Terna i servizi di rete per quest'area;
- il gasdotto nord-sud Sardegna è anch'esso necessario per permettere l'approvvigionamento delle quantità di gas rilevanti necessarie per la generazione di 400 MW di potenza elettrica di picco;

CONSTATATO che:
- gli effetti dell'attuazione del decreto in Sardegna produrrebbero la cessazione dell'attività di tutte le centrali alimentate a carbone;
- le centrali elettriche a carbone sono due:
a) la centrale Grazia Deledda di Portovesme, dalla quale dipende il progetto di riavvio dell'Eurallumina, con la cessione del vapore per il ciclo Bayer per la produzione di allumina, e l'approvvigionamento di energia elettrica per la Sider Alloys (ex Alcoa) nell'ambito degli accordi bilaterali per la riduzione del prezzo dell'energia, oltre che per la Portovesme srl;
b) la Centrale di Fiume Santo, di proprietà di EPH Spa, che attualmente ha un contratto di MUST RUN con Terna Spa fino al 2019, per la quale EPH ha dichiarato che è interessata alla riconversione parziale (un gruppo) con biomassa, per la quale si rende necessario prorogare il contratto con Terna Spa, ed inoltre che è anche interessata ad una riconversione a gas nel moneta in cui ci sarà il metano;

ATTESO che la risorsa derivante dall'impiego del carbone è considerata un bene economico strategico per la Sardegna in quanto unica regione della Repubblica a non essere servita dal metano;

VALUTATO che le conseguenze dell'applicazione del citato decreto n. 430/2018, nei punti indicati di cui all'articolo 2, comma 2, avranno ricadute devastanti per uno dei territori più poveri della Repubblica, creando una desertificazione economica e una crisi occupazionale senza uguali, con effetti destinati a creare seri turbamenti in termini sociali e di ordine pubblico,

impegna il Presidente del Consiglio regionale

a convocare una seduta del Consiglio regionale urgente e straordinaria, partecipata dai parlamentari sardi, i sindaci delle aree interessate dai possibili scenari conseguenti l'attuazione del decreto 
n. 430/2018 e le rappresentanze sindacali dei lavoratori degli impianti più direttamente coinvolti, al fine di esaminare gli effetti dell'applicazione del summenzionato decreto sul comparto produttivo e socioeconomico della Sardegna e valutare le iniziative successive da intraprendere,

la Giunta regionale

ad intervenire urgentemente ai massimi livelli istituzionali al fine di istituire un tavolo di confronto con il Governo, per adottare le iniziative atte a scongiurare la chiusura degli impianti sardi che utilizzano il carbone ai fini di produzione termoelettrica entro il 31 dicembre 2025.

Cagliari, 4 gennaio 2019