CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVLegislatura

Mozione n. 27

USULA - COCCO Daniele Secondo - ANEDDA - UNALI - ZEDDA Paolo - CHERCHI Augusto - MANCA Piermario - SALE - AGUS - PIZZUTO - LAI - COCCO Pietro sulla criticità da inquinamento ambientale e in alcuni allevamenti nell’agro di Portoscuso.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- il settore agricolo e in particolare l’allevamento ovicaprino rappresenta un settore strategico, fondamentale per l’intera economia della nostra regione;
- per molte famiglie il reddito da lavoro agricolo, in particolare nel territorio del Sulcis-iglesiente, rappresenta l’unica fonte di sostentamento;
- il territorio di Portoscuso si trova all’interno del S.I.N. (sito di interesse nazionale) più vasto d’Italia;
- a seguito dei rilievi e degli accertamenti del dipartimento di prevenzione della Asl di Carbonia che hanno evidenziato la presenza di contaminazione da metalli pesanti, il sindaco di Portoscuso ha doverosamente emesso ordinanze di divieto di commercializzazione di prodotti ortofrutticoli e di latte prodotto da diversi allevamenti operanti nel territorio;
- a tali rilievi riguardo al superamento dei limiti di legge per presenza di metalli pesanti si e’ aggiunto l’accertamento, in alcuni campioni di latte di massa prelevato in allevamenti ovicaprini, di presenza di diossine e policlorobifenile (pcb) oltre i livelli di attenzione raccomandati dalla Unione europea o, in alcuni casi superiori ai limiti soglia consentiti;
- le autorità comunali di Portoscuso, in concerto con la competente Asl, hanno emesso pertanto ulteriori ordinanze cautelari di divieto di commercializzazione e utilizzo del latte prodotto in alcune aziende operanti in quel territorio, ordinandone al contempo la distruzione secondo le norme di legge;

RIBADITO che:
- tali sostanze sono riconosciute da tutta la letteratura scientifica come potenti fattori cancerogeni;
- l’Unione europea ha, di recente nel dicembre 2013, ulteriormente abbassato i livelli di soglia consentiti;

RILEVATO che:
- le recenti notizie riportate dai media possono determinare un livello di allarme con conseguente potenziale grave danno a tutto il comparto produttivo e commerciale agroalimentare;
- gli accertamenti sono ancora in corso e in particolare per consentire l’individuazione delle cause e della natura occasionale o strutturale dell’inquinamento in oggetto;
- tali situazioni possono ingenerare considerazioni inappropriate rispetto alla reale natura e consistenza del problema prestandosi a strumentalizzazioni massmediatiche o politiche di vario tipo, o/a inopportune e inutili enfatizzazioni o minimizzazioni;

RITENUTO che:
- la situazione rilevata possa rappresentare una importante opportunità per condurre utili approfondimenti sulla realtà ambientale dei nostri territori, anche finalizzati a supportare le scelte politiche e di sviluppo socio-economico che l’amministrazione regionale è chiamata a determinare;
- affinché tali evenienze non abbiano a ripetersi sarebbe auspicabile, applicando il criterio del far tesoro di un evento sfavorevole riuscire a realizzare una analisi critica e/o autocritica della qualità delle strategie e degli indirizzi sinora adottati e di come questi possano aver contribuito a generare situazioni come quelle descritte;
- le attuali indagini debbano essere adeguatamente supportate e decisamente finalizzate a mettere a fuoco la realtà ambientale e sanitaria di quel territorio sia per i fattori di inquinamento già accertati che per eventuali ulteriori approfondimenti, anche con il coinvolgimento del più ampio ambito di competenze istituzionali e tecniche disponibili,

impegna il Presidente della Regione

1) a promuovere la costituzione, con le autorità locali, l’azienda sanitaria, gli assessorati e gli enti competenti, di un gruppo di lavoro congiunto per una stretta e fattiva collaborazione con il mandato di:
- completare una caratterizzazione della realtà ambientale e sanitaria;
- impostare un adeguato sistema di controllo e monitoraggio;
- formulare le proposte relative alla gestione in emergenza e a regime del problema;
2) valutare gli opportuni provvedimenti anche di natura legale affinché si arrivi a stabilire cause e responsabilità oggettive nel determinismo degli eventi inquinanti, verificando eventuali fatti o comportamenti responsabili degli stessi, con riserva della Regione e degli enti locali a perseguire anche vie legali a ristoro del danno di immagine e di potenzialità produttiva e economica di quel territorio e più in generale dell’intero territorio isolano;
3) a stabilire infine anche con criterio di urgenza, tutte le possibili adeguate misure di ristoro e sostegno economico delle aziende che da tale situazione hanno avuto danni e /o perdita di reddito.

Cagliari 6 maggio 2014