CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVLegislatura
Mozione n. 358
AGUS - COCCO Pietro - PIZZUTO - LAI - CHERCHI - MELONI - COCCO Daniele Secondo - DESINI - CONGIU - PERRA - USULA - ANEDDA - GAIA - DERIU - MORICONI - BUSIA sulla richiesta al Governo di giungere in tempi rapidissimi, e senza soluzione di continuità dei lavori parlamentari, all'approvazione in Italia della figura del caregiver familiare, facendo proprio il disegno di legge n. 2128 del Senato recante "Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare".
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PRESO ATTO che con il termine caregiver familiare si designa colui che volontariamente e gratuitamente si prende cura di una persona cara in condizioni di non autosufficienza a causa di severe disabilità;
CONSIDERATO che:
- le prestazioni di cura del caregiver familiare sono rese a titolo gratuito e volontario, in funzione di legami affettivi;
- prendersi cura di un proprio familiare è una scelta d'amore che deve essere valorizzata e sostenuta dallo Stato;
- il caregiver familiare nei casi di maggior impegno assistenziale deve farsi carico dell'organizzazione delle cure e dell'assistenza; può trovarsi, dunque, in una condizione di sofferenza e di disagio riconducibili ad affaticamento fisico e psicologico, solitudine, consapevolezza di non potersi ammalare, per le conseguenze che la sua assenza potrebbe provocare, il sommarsi dei compiti assistenziali a quelli familiari e lavorativi, possibili problemi economici, frustrazione;
OSSERVATO che queste persone vivono in una condizione di abnegazione quasi totale, che compromette i loro diritti umani fondamentali: quelli alla salute, al riposo, alla vita sociale e alla realizzazione personale e che l'impegno costante del caregiver familiare prolungato nel tempo può mettere a dura prova l'equilibrio psicofisico del prestatore di cure ma anche dell'intero nucleo familiare in cui è inserito;
RILEVATO che il Premio Nobel 2009 per la medicina, Elizabeth Blackburn, ha dimostrato che i caregiver familiari hanno una aspettativa di vita fino a 17 anni inferiore alla media della popolazione;
OSSERVATO che, secondo quanto drammaticamente emerso dalle ricerche condotte su questo delicato tema, i caregiver familiari, logorati da un carico assistenziale senza pari, sono stati costretti nel 66 per cento a lasciare del tutto il lavoro e nel 10 per cento dei casi a chiedere il part-time o il telelavoro;
PRESO ATTO che le legislazioni di molti Paesi europei (Francia, Spagna e Gran Bretagna, ma anche Polonia, Romania, Bulgaria e Grecia) prevedono specifiche tutele per i caregiver familiari, tra le quali supporti di vacanza assistenziali, benefici economici e contributi previdenziali;
CONSIDERATA la forte attenzione della popolazione alla campagna #unaleggesubito, lanciata dal Coordinamento nazionale famiglie disabili che ha raccolto in breve tempo migliaia di foto a sostegno del disegno di legge n. 2128 per il riconoscimento di specifiche tutele per i caregiver familiari, quanto meno per coloro sottoposti al maggior carico assistenziale;
PRESO ATTO che al Senato, in data 5 novembre 2015 è stato presentato il disegno di legge n. 2128/XVII, finalizzato a riconoscere e tutelare il lavoro svolto dai caregiver familiari e a riconoscerne il valore sociale ed economico per la collettività;
CONSTATATO che tale disegno di legge, prima firmataria la senatrice Bignami, al 24 gennaio 2017, è stato firmato da 94 Senatori della Repubblica, afferenti a una gran quantità di partiti e gruppi politici;
VERIFICATO che il disegno di legge n. 2128 ha iniziato il suo iter parlamentare il 24 gennaio 2017 in Commissione lavoro al Senato;
EVIDENZIATO che senza il lavoro svolto dai caregiver familiari in forma gratuita, il costo economico delle tante persone che hanno bisogno di assistenza continua sarebbe insostenibile per lo Stato;
ACCERTATO che la centralità della famiglia nella cura della malattia risulta essere un dato consolidato ai sensi della legge 8 novembre 2000, n. 328;
RITENUTO opportuno e necessario riconoscere ai caregiver familiari una condizione giuridica di tutele equivalente almeno a quella riconosciuta ai lavoratori domestici, ma ancor meglio se corrispondente alla posizione lavorativa di cui godono i caregiver che sono riusciti a mantenere la loro posizione lavorativa;
RITENUTO, inoltre, opportuno e necessario riconoscere ai caregiver familiari una condizione giuridica di tutele che tenga conto del riconoscimento delle competenze lavorative acquisite in ambito informale riconosciute dal decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13 e della raccomandazione del Consiglio dell'Unione europea sulla convalida dell'apprendimento formale e informale del 20 dicembre 2012;
EVIDENZIATO che in Italia manca una piena coscienza e un'adeguata tutela per queste figure, anche se come sancito dall'articolo 35 della nostra Carta costituzionale: "La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni", e come stabilito dalla sentenza n. 28 del 1995 della Corte costituzionale: "il lavoro effettuato all'interno della famiglia, per il suo valore sociale ed anche economico, può essere ricompreso, sia pure con le peculiari caratteristiche che lo contraddistinguono, nella tutela che l'articolo 35 della Costituzione assicura al lavoro in tutte le sue forme", e ancora l'articolo 230-bis del codice civile che, apportando una specifica garanzia al familiare che, lavorando nell'ambito della famiglia o nell'impresa familiare, presta in modo continuativo la sua attività, mostra di considerare in linea di principio il lavoro prestato nella famiglia alla stessa stregua del lavoro prestato nell'impresa;
PRESO ATTO che, con la sentenza di Corte costituzionale n. 275/2016 è stato sancito che non è possibile che "ogni diritto, anche quelli incomprimibili, debbano essere sempre e comunque assoggettati ad un vaglio di sostenibilità nel quadro complessivo delle risorse disponibili";
RITENUTO doveroso appoggiare formalmente tale iniziativa parlamentare, sottoscritta da senatori di tutti gli schieramenti politici, in quanto i diritti incomprimibili sopracitati non hanno colore politico e allo stesso tempo, in uno Stato civile, sono necessarie risposte politiche forti,chiare e idonee a garantire a eguali diritti e pari opportunità per tutti,
impegna il Presidente della Regione
1) a farsi interprete della volontà del Consiglio regionale della Sardegna che esprime pieno sostegno all'iniziativa legislativa parlamentare in tema di caregiver familiare;
2) a intervenire presso il Governo per sollecitare un tempestivo iter parlamentare del disegno di legge n. 2128/XVII del Senato per giungere, in tempi brevi, a una sua approvazione.
Cagliari, 25 settembre 2017