IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
- le parafarmacie sono una realtà commerciale apparsa recentemente nel panorama dell'offerta di prodotti farmaceutici e sanitari;
- esse sono state istituite a seguito della legge n. 248 del 2006, che converte in legge il decreto legge n. 223 del 2006 e reca disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all'evasione fiscale;

EVIDENZIATO che le misure contenute nella legge hanno, tra gli altri obiettivi, quello di rendere più dinamico il mercato e tutelare i consumatori tramite l'abbattimento dei privilegi di alcune categorie sociali e l'aumento della concorrenza in alcuni settori economici, con una conseguente riduzione dei prezzi a favore dei cittadini;

PRESO ATTO che:
- la normativa citata elimina l'esclusività della vendita da parte delle farmacie dei farmaci senza obbligo di prescrizione medica (SOP) e i farmaci da banco (OTC, da Over The Counter);
- tale regolamentazione ha permesso l'ingresso nel mondo del lavoro a diversi laureati in farmacia altrimenti privati di tale possibilità, dando loro l'opportunità di svolgere la propria professione come titolari o collaboratori di parafarmacia;

CONSIDERATO che:
- nel 2011, con il decreto "Salva Italia" si sono introdotte altre misure nel settore della distribuzione dei farmaci;
- è stata introdotta una riclassificazione, da parte dell'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) e del Ministero della salute di circa 230 farmaci che in passato erano tra quelli con obbligo di prescrizione, rendendoli senza obbligo di ricetta e mettendoli quindi automaticamente a disposizione dei canali alternativi come le parafarmacie;
- con lo stesso decreto viene data la possibilità a tutte le parafarmacie di poter distribuire tutti i farmaci veterinari, inclusi quelli con obbligo di ricetta;
- è stato, inoltre, stabilito l'innalzamento del tetto massimo delle farmacie tradizionali, introducendo un quorum unico su tutto il territorio nazionale, fissato in una farmacia ogni 3.300 abitanti, consentendo cosi l'apertura di circa 2.300-2.500 nuove farmacie mediante concorso per soli titoli;
- tale liberalizzazione ha permesso l'ingresso nel mercato di nuove imprese (circa 5.000 in Italia) anche di piccole dimensioni, svincolando il mercato da blocchi e rigidità e favorendo l'occupazione di circa 8.000 farmacisti (tra titolari e dipendenti) che operano nelle parafarmacie;

EVIDENZIATO che sarebbe opportuno mettere in campo politiche che favoriscano un'ulteriore sviluppo di tali imprese, quali la possibilità di dispensare tutta la fascia C in parafarmacia, considerato che il farmacista che vi opera ha esattamente gli stessi titoli ed è tenuto rispettare le stesse regole del suo collega che opera in farmacia;

PRESO ATTO che responsabili ultime del rilascio della licenza per l'apertura delle farmacie sono le regioni, che procedono all'assegnazione dopo la pubblicazione delle graduatorie;

ESAMINATO che:
- in Sardegna sono state aperte circa 200 parafarmacie con almeno 500 farmacisti occupati e, in controtendenza con la maggior parte delle piccole imprese, il loro numero cresce costantemente;
- nel contempo, a causa di numerosi ricorsi, le assegnazioni delle farmacie del concorso derivante dal decreto "Salva Italia" del 2011 non sono state ancora effettuate,

impegna la Giunta regionale e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale:

1) a vigilare affinché il Governo attui politiche favorevoli all'ingresso nel settore del commercio farmaceutico di ulteriori nuove risorse lavorative;
2) ad attivarsi nei confronti dello stesso Governo per scongiurare nel settore il ritorno a vecchi assetti monopolistici che creerebbero grosse disfunzioni nel mercato e nel livello occupazionale;
3) a effettuare nella regione le assegnazioni delle farmacie che non sono state ancora effettuate.

Cagliari, 28 novembre 2017