CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVLegislatura
Mozione n. 150
PITTALIS - ZEDDA Alessandra - CAPPELLACCI - CHERCHI Oscar - FASOLINO - LOCCI - PERU - RANDAZZO - TEDDE - TOCCO - TUNIS sull'attuazione della legge n. 162 del 1998 in Sardegna.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- con la legge 21 maggio 1998, n. 162 (Modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 104, concernenti misure di sostegno in favore di persone con handicap grave), lo Stato italiano ha compiuto un passo enorme nella legislazione nazionale, affermando in modo esplicito il diritto delle persone disabili a gestire in prima persona i finanziamenti che vengono loro assegnati, nonché i loro assistenti personali: cioè il diritto a vivere una vita indipendente;
- la legge n. 162 del 1998 si rivolge a tutti i tipi di disabilità fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che sia causa di difficoltà d'apprendimento, di relazione o d'integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione (legge n. 104 del 1992, articolo 3);
- è possibile realizzare programmi di aiuto alla persona gestiti dai disabili interessati e dalle loro famiglie, che potranno, quindi, richiedere degli specifici Piani personalizzati. Tali Piani sono orientati a sviluppare la domiciliarità dei servizi alla persona, il supporto delle responsabilità familiari e delle reti informali di sostegno, sia affiancando le famiglie nel lavoro di cura al fine di alleggerirne il carico assistenziale, sia puntando a una migliore qualità della vita con interventi mirati all'acquisizione di autonomia nella vita quotidiana e di abilità, che facilitino l'inserimento sociale;
- i Piani personalizzati sono finanziati dalla Regione attraverso i comuni. I soggetti interessati devono presentare apposita domanda al comune di residenza che predispone il progetto con la partecipazione del disabile e dei suoi familiari;
- annualmente i comuni inviano i dati di sintesi dei piani personalizzati all'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale, il quale predispone la graduatoria e assegna i finanziamenti con deliberazione della Giunta regionale. Successivamente, l'Assessorato comunica ai comuni interessati i progetti finanziati e l'importo assegnato;
RILEVATO che:
- il Comitato dei familiari per l'attuazione della legge n. 162 del 1998 in Sardegna esprime "forte preoccupazione" per i ritardi sulla tempistica dell'annualità 2015;
- lo stesso Comitato chiede che siano accolte le nuove domande relative all'annualità 2015, con contestuale semplificazione dell'iter burocratico, nelle more di avvio del nuovo sistema;
- il suddetto comitato segnala ritardi di diversi comuni nei rimborsi relativi all'annualità 2015;
CONSIDERATO che:
- la deliberazione della Giunta regionale n. 8/9 del 24 febbraio 2015 prevede un nuovo sistema di valutazione, del quale è stata avviata solamente una prima sperimentazione, da adottare dal prossimo mese di giugno, in concomitanza con l'avvio della presentazione dei Piani personalizzati per le persone con disabilità grave (legge n. 162 del 1998) relativi all'anno 2016;
- si ritiene indispensabile procedere alla sperimentazione su larga scala del nuovo sistema di valutazione, previsto dalla deliberazione della Giunta regionale n. 8/9 del 24 febbraio 2015, effettuata sui Piani in corso e con il coinvolgimento del Comitato dei familiari per l'attuazione della legge n. 162 del 1998 in Sardegna;
EVIDENZIATO che:
- non possono essere consentiti ritardi nella gestione della legge n. 162 del 1998;
- l'iter burocratico relativo alla gestione della legge n. 162 del 1998 deve essere facilitato e agevolato e non sono considerate tollerabili le eventuali complicazioni causate, addirittura, da avvio o sperimentazioni di nuovi sistemi procedurali;
- si ritengono strategici la valorizzazione e il rinforzo dei progetti di vita indipendente, nonché la necessità del controllo, il monitoraggio e l'accompagnamento della Regione per una migliore attuazione dei piani personalizzati;
- deve essere garantito il perfezionamento della coprogettazione dei "Piani", attraverso maggiore coinvolgimento e reciprocità di persone/famiglie, istituzioni e operatori dei servizi,
impegna il Presidente della Regione, la Giunta regionale
e l'Assessore regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale
1) a riferire, con la massima urgenza al Consiglio regionale, sulla situazione relativa alla gestione della legge n. 162 del 1998 in Sardegna e sullo stato di attuazione della deliberazione della Giunta regionale n. 8/9 del 24 febbraio 2015;
2) a garantire la continuità e la puntualità nell'erogazione dei fondi destinati alla attuazione della legge n. 162 del 1998 in Sardegna;
3) a porre in essere tutte le azioni in ordine alle competenze della Regione in materia di misure di sostegno in favore di persone con handicap grave, garantendo la semplificazione burocratica della procedura per la gestione della legge n. 162 del 1998 in Sardegna.
Cagliari, 27 maggio 2015