CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVLegislatura
Mozione n. 191
PIZZUTO - COCCO Daniele Secondo - AGUS - LAI - COCCO Pietro - DESINI - BUSIA - USULA - ZEDDA Paolo Flavio - UNALI per la lotta alla povertà, il diritto alla vita e l'adesione alla iniziativa internazionale "Dichiariamo illegale la povertà".
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- la povertà non è un fatto di natura, inevitabile, ma il risultato di processi sociali, economici, culturali, politici e nessuno nasce povero o sceglie di esserlo;
- ogni società deve combattere la precarietà dell'esistenza e stabilire un percorso di liberazione dalle cause strutturali dell'impoverimento;
CONSIDERATO che:
- l'Italia vive una condizione di impoverimento materiale e culturale insostenibile e inaccettabile. I dati ISTAT ci dicono che nel 2014, 1 milione e 470 mila famiglie (5,7 per cento di quelle residenti) è in condizione di povertà assoluta, per un totale di 4 milioni 102 mila persone (6,8 per cento della popolazione residente), mentre sono ormai 2 milioni 654 mila famiglie per un totale 7 milioni 815 mila persone in condizione di povertà relativa nel 2014 (pari al 10,3 per cento delle famiglie e al 12,9 per cento delle persone residenti); parliamo quindi di milioni di soggetti costretti a vivere in una condizione in cui la dignità umana viene calpestata; l'Italia è in Europa il paese meno sicuro per un minore; la diseguaglianza continua a crescere; le famiglie italiane si sono enormemente impoverite; oltre il 60 per cento delle famiglie ha ridotto la quantità e la qualità della propria spesa alimentare, mentre aumentano i casi di disoccupati e anziani costretti a rubare per mangiare; oltre due milioni sono i cosiddetti "Neet" giovani così scoraggiati dalla situazione che non studiano, non cercano più lavoro e non sono nemmeno coinvolti in attività formative; aumentano enormemente la precarietà e lo sfruttamento sul lavoro, sino a raggiungere pratiche di forte sfruttamento nei confronti dei lavoratori sia al sud che al nord del paese; così come sono in drammatica crescita i crimini contro l'ambiente; sono oltre 93 al giorno quelli denunciati che certificano l'aumento dell'impatto e dell'influenza delle ecomafie e che distruggono la nostra vera ricchezza: territori, beni comuni e biodiversità; disuguaglianza e ingiustizia sociale ed ambientale stanno mettendo in crisi la nostra democrazia;
- la povertà in Italia ha avuto negli ultimi anni un trend di crescita rapido e massiccio; secondo l'ISTAT è in forte aumento, in particolare, il numero di coppie che si possono considerare povere (con meno di 990 euro da spendere mensilmente) e la condizione di povertà tocca sempre di più i giovani (i dati ISTAT al 31 luglio 2015 parlano del 40,5 per cento di disoccupazione giovanile fascia di età 15 - 24 anni e del 35,9 per cento di tasso di inattività per la fascia 15-64 anni), le donne, gli immigrati, gli esodati, i precari, ecc.;
- la tutela dei diritti umani fondamentali - diritto alla vita, cibo, salute, istruzione, trasporti, lavoro, acqua, casa - è centrale nella gestione dell'attuale Amministrazione regionale;
VALUTATO che l'ONU si è fatta promotrice di una nuova iniziativa chiamata "Overarching Framework Post- 2015" che seguirà alla conclusione del programma in corso "Millennium Development Goals 2015", programma che ha segnato diversi ritardi nella realizzazione degli otto obiettivi considerati strategici dalle Nazioni unite per il 2015 (eliminare l'estrema povertà e la fame, assicurare l'educazione primaria per tutti, promuovere l'egualità tra i sessi ecc.); nel 2030, quindi, il mondo non dovrebbe avere più nessun essere umano con meno di un euro al giorno, ma le stime fatte da diverse organizzazioni internazionali prevedono comunque nel 2030 tra i 3 e i 4 miliardi di persone in povertà assoluta;
APPRESO che:
- nel 2012 un nutrito gruppo di cittadini, associazioni e organizzazione italiane e internazionali hanno lanciato l'iniziativa "Dichiariamo illegale la povertà — Banning poverty 2018" che si prefigge di realizzare precisi obiettivi in Italia negli anni 2013-2017 attraverso campagne internazionali, in stretta collaborazione con la Campagna "Quebec san pauvretè", e che, a livello internazionale, è stata già recepita da diversi stati in tutti i continenti (Argentina, Cile, Belgio, Malesia, Filippine);
- dal 2013 diversi comuni italiani hanno discusso e approvato in consiglio comunale mozioni o ordini del giorno per aderire all'iniziativa e per farsi promotori delle campagne di sensibilizzazione;
TENUTO CONTO che nella nostra Regione esistono 147 mila famiglie in stato di povertà, oltre il 20 per cento di quelle residenti nell'Isola, cioè più di 400 mila individui; considerato che la media nazionale si attesta al 12,7 per cento, possiamo ritenere grave ed allarmante la condizione sarda;
PRESO ATTO delle ragioni e degli obiettivi dell'iniziativa "Dichiariamo illegale la povertà" e delle campagne e azioni prioritarie in Italia per il quinquennio 2013-2017;
RICONOSCENDO l'importanza dell'"Obiettivo 2018" che, in occasione del settantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, mira a far approvare all'Assemblea generale dell'ONU nel 2018 una risoluzione con la quale gli "Stati membri si impegnano a mettere fuori legge i fattori strutturali all'origine dei processi di impoverimento",
impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale
1) ad aderire all'iniziativa "Dichiariamo illegale la povertà", contribuendo al dibattito sui contenuti e sulle proposte delle campagne lanciate in questi anni e, nell'ambito delle proprie funzioni e competenze, a farsi promotore di politiche di lotta contro la povertà per una società più giusta ed eguale;
2) a comunicare all'ONU la decisione di appoggiare la risoluzione con la quale gli "Stati membri si impegnano a mettere fuori legge i fattori strutturali all'origine della povertà";
3) a sensibilizzare il Governo statale e le amministrazioni locali della Regione (comuni e province) per l'adesione e la diffusione dell'iniziativa "Dichiariamo illegale la povertà";
4) a promuovere a livello europeo, attraverso contatti internazionali e reti cui la Regione aderisce, una campagna di conoscenza e diffusione dei temi e delle proposte contenute in tale iniziativa.
Cagliari, 28 ottobre 2015