CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVLegislatura
Mozione n. 326
MOZIONE COMANDINI - PISCEDDA - COCCO Pietro - COLLU - COZZOLINO - DEMONTIS - DERIU - FORMA - MANCA Gavino - MELONI - PINNA Rossella - SABATINI - SOLINAS Antonio - TENDAS - AGUS - ZANCHETTA - GAIA - PERRA - BUSIA - ANEDDA - COCCO Daniele Secondo - PIZZUTO - LAI - ZEDDA Paolo Flavio - RUGGERI - USULA sulla ventilata ipotesi di cancellazione degli scali al Porto canale di Cagliari nel servizio EPIC/IOS da parte della compagnia di navigazione tedesca Hapag, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell'articolo 54 del Regolamento.
***************
IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
- il Porto canale di Cagliari, costato migliaia di milioni di euro, grazie alla disponibilità di immensi spazi nell'entroterra, dedicati alla movimentazione dei container, e all'invidiabile posizione geografica nel Mediterraneo, è diventato uno dei principali terminal container del traffico destinato ai principali porti del Mediterraneo e non solo;
- il Cagliari international container terminal è, dal 2003, l'hub per il transhipment contship in Sardegna, dedicato a operazioni "hub and spoke" e "relay" su grande scala. CICT è anche porto gateway per la regione ed "extended homeport" per i paesi del nord Africa. La triplice funzione dell'hub cagliaritano è possibile grazie alla flessibilità e all'efficienza dei suoi processi e alle opportunità di sviluppo offerte dai 900.000 mq disponibili per la crescita del terminal e di altre infrastrutture industriali e logistiche. Su scala globale, CICT garantisce accesso ai principali mercati internazionali, mentre per i flussi import ed export funge da centro di distribuzione per tutto il bacino del Mediterraneo e da collegamento diretto tra i mercati sardi e i mercati globali;
- il posizionamento di CICT e il suo innovativo approccio tecnologico lo rendono capace di gestire operazioni on demand e just in time, a supporto della catena logistica di spedizionieri e caricatori;
- il Porto canale di Cagliari, con una forza lavoro di circa 350 addetti, nel 2015 ha fatturato, rispetto al 2014, un incremento di circa il 2,46 per cento e si conferma quarto porto italiano di transhipment con un trend in continua crescita;
- nel 2016, il comitato portuale ha deliberato una riduzione di tasse per gli operatori commerciali legati al transhipment, rendendo il Porto canale di Cagliari ancora più competitivo rispetto agli altri principali scali del Mediterraneo, importante per sostenere lo sviluppo dei traffici commerciali favorendo ricadute su investimenti privati e sulla creazione di nuovi posti di lavoro;
- la Sardegna registra il 93 per cento circa del suo interscambio via mare e il Porto canale di Cagliari è uno dei più importanti in Italia ma presenta ancora grandi possibilità di crescita, assolutamente necessaria per assicurare all'isola tutte le opportunità di sviluppo;
- l'isola, grazie alla sua posizione geografica, è sempre più centrale nelle rotte globali e nelle strategie degli operatori marittimo-portuali e può, meglio di altri, cogliere le opportunità che si aprono e accettare la sfida competitiva che arriva dagli altri porti del Mediterraneo;
CONSIDERATO che:
- le potenzialità che offre l'intera struttura del porto canale di Cagliari non sono utilizzate al 100 per cento, basti pensare che la movimentazione attuale è di 1.300.000 teus mentre quella potenziale è di 3.600.000 teus e, l'attuale area utilizzata del terminal è di 400.000 mq contro un potenziale di 900.000 mq;
- le attività di funzionamento e gestione dell'intera struttura ruotano attorno a una forza lavoro di circa 350 addetti tra amministrativi, operai delle ditte portuali assunti ai sensi degli articoli 16 e 17 della legge n. 84 del 1994;
CONSIDERATO, ulteriormente, che:
- la compagnia di navigazione tedesca Hapag-Lloyd rappresenta, nel porto canale di Cagliari, il principale operatore di movimentazione container;
- venerdì 16 giugno 2017, nel giornale on line inforMARE, la compagnia Hapag-Lloyd ha comunicato la cancellazione degli scali al Porto canale di Cagliari nell'ambito dei collegamenti tra il subcontinente indiano e il nord Europa realizzati con le denominazioni Europe Pakistan India Consortium (EPIC) e Indian Ocean Service (IOS). L'ultima partenza programmata dal porto italiano sulla relazione eastbound sarà quella della portacontainer Teno che lascerà il porto di Cagliari il 29 giugno 2017;
- nella nuova configurazione Cagliari viene letteralmente cancellata con una rotazione del servizio che effettuerà scali ad Amburgo, Anversa, London Gateway, Tanger Mede cc..., e appare evidente un'azione tesa alla smobilitazione dell'hub cagliaritano;
PRECISATO che:
- dall'inizio dell'anno a oggi si è registrato un crollo di circa il 15 per cento rispetto agli altri porti italiani e lo si evince dai seguenti dati:
- nel primo trimestre di quest'anno la Medcenter container terminal (MCT), che gestisce l'intero traffico containerizzato del porto di Gioia Tauro, ha movimentato 666mila teus (+1,0 per cento);
- nel porto della Spezia la filiale La Spezia container terminal (LSCT) ha movimentato 312mila teus (+18,0 per cento);
- nel Porto canale di Cagliari la filiale Cagliari international container terminal (CICT) 148mila teus (-15,3 per cento);
- nel Salerno container terminal (SCT) del porto di Salerno sono stati movimentati 72mila teus (+9,8 per cento);
AFFERMATO che:
- dal 2003 a oggi non è stato fatto nessun concreto investimento, né pubblico né privato, facendo venir meno la flessibilità e l'efficienza dei processi portuali in cui il porto primeggiava;
- con la cancellazione delle due grandi rotte, a partire dal 29 giugno 2017 viene meno l'accesso ai principali mercati internazionali;
- si sta mettendo a rischio un intero sistema, facendo venir meno le opportunità di sviluppo offerte dai 900.000 mq disponibili per la crescita del terminal e di altre infrastrutture industriali e logistiche, che doveva essere potenziato per il rilancio della Sardegna, il mantenimento e la creazione di nuovi posti di lavoro;
VISTO il verbale di riunione, tenutasi il 20 giugno 2017, tra i rappresentanti del Porto industriale di Cagliari e i sindacati, dove questi ultimi esprimono forte preoccupazione per il futuro del Porto canale di Cagliari e auspicano che e si trovino tutte le soluzioni possibili per sfruttare al massimo tutte le potenzialità offerte per rendere altamente competitiva l'intera l'attività portuale
impegna il Presidente della Regione
a promuovere un'immediata verifica ed eventualmente, attraverso l'apertura di un tavolo tecnico con tutte le parti coinvolte nel processo produttivo del terminal, mettere in campo tutte le strategie possibili al fine di individuare le soluzioni che consentano non solo la prosecuzione delle attività, ma il rilancio e il potenziamento delle stesse, così da rendere il terminal altamente competitivo nell'interesse dello sviluppo della Sardegna e, scongiurare la conseguente perdita di un ingente numero di posti di lavoro.
Cagliari, 21 giugno 2017