CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVLegislatura

Mozione n. 309

LEDDA - CARTA - SATTA - SOLINAS Antonio - ORRÙ sulla necessità dell'immediata approvazione della riorganizzazione della rete ospedaliera (deliberazioni della Giunta regionale n. 3812 del 28 luglio 2015 e n. 6/15 del 2 febbraio 2016), con la previsione del terzo presidio ospedaliero di secondo livello (HUB) nella "terra di mezzo" di Gallura-Nuoro-Oristano e di garantire i presidi ospedalieri di base a La Maddalena, Sorgono-Mandrolisai e Ozieri.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che la sanità sarda è oggettivamente fuori controllo, poiché schiacciata da tempo tra la disorganizzazione generale e la gestione politico-clientelare di piccoli o medi rais politici, che di fatto hanno imposto costi di gestione insostenibili per servizi scadenti o comunque insufficienti, con la politica che ha inciso e incide persino nella nomina dei primari, con uno spreco di soldi pubblici valutabile in circa trecento milioni di euro all'anno;

ATTESO che:
- la Giunta regionale, con le deliberazioni n. 3812 del 28 luglio 2015 e n. 6/15 del 2 febbraio 2016, ha approvato un piano per la riorganizzazione della rete ospedaliera che dovrebbe essere lo strumento per razionalizzare i costi e tagliare gli sprechi, anche grazie all'unica guida rappresentata dall'Azienda della tutela della salute;
- il piano in questione propone la rimodulazione dei presidi ospedalieri sulla base del decreto ministeriale n. 70 del 2 aprile 2015, individuando due presidi ospedalieri di secondo livello (HUB) con bacino di utenza pari o superiore a seicentomila abitanti, sette presidi ospedalieri di primo livello con un bacino di utenza pari o superiore a centocinquantamila abitanti e due presidi ospedalieri di base con un bacino di utenza pari o superiore a ottantamila abitanti;

PRECISATO che:
- questa proposta di riorganizzazione di fatto condanna quella parte della Sardegna che per metafora cinematografica chiamiamo "terra di mezzo" alla desertificazione, con la cancellazione dell'unica presenza pubblica regionale sul territorio, posto che le esigenze degli HUB metropolitani segneranno la vita riflessa dei raggi rappresentanti dai presidi ospedalieri di primo livello (SPOKE);
- ancora peggio, gli HUB, oggettivamente inadeguati alla notevole dimensione demografica e geografica, complicata da un'orografia di tipo continentale, e senza tener conto dei milioni di turisti che soggiornano nell'isola, saranno di fatto impossibilitati a dare i servizi in modo accentrato, in quanto dovranno farlo con il medesimo personale o comunque con una pianta organica inadeguata;
- il piano priva peraltro di servizi sanitari ospedalieri interi territori, nella mozione definiti "isole", poiché effettivamente attorniati dal mare come La Maddalena o con distanze e strade impraticabili in tempi ragionevoli come Sorgono e tutto il Mandrolisai;
- si pone pure il problema della mancanza di un servizio ospedaliero adeguato nel territorio del Logudoro-Goceano e del suo storico capoluogo Ozieri, poiché rappresenta l'ambito rurale più distante dal presidio ospedaliero di riferimento di Sassari; si evidenzia, infatti, come la previsione di un presidio ospedaliero di comunità non sia altro che un medio poliambulatorio che non rappresenterà neanche un filtro per le strutture più complesse;

DATO ATTO che:
- la riorganizzazione della rete ospedaliera è necessaria e obbligatoria, per dare una migliore offerta sanitaria pubblica e per ridurre il costo di una sanità sarda che negli anni ha bruciato tante risorse pubbliche attraverso una gestione determinata più da interessi politici di parte (clientelismo e nepotismo) che da quelli generali;
- il piano deliberato dalla Giunta regionale è, tuttavia, inadeguato a raggiungere entrambi gli obbiettivi, poiché è erronea la previsione di due soli presidi di secondo livello, in quanto la conformazione demografica, geografica e orografica della Sardegna evidenzia che tra i due piccoli poli "metropolitani" esiste una Sardegna interna e centrale rappresentata dai territori e le popolazione delle attuali province di Nuoro, Oristano e Ogliastra, storicamente legate a quella di Olbia-Tempio;
- quasi seicentomila abitanti in oltre metà del territorio dell'isola. Sardegna interna e centrale che è poi punto di riferimento nel campo sanitario per tanti altri piccoli territori di confine;
- per questo sarebbe utile prevedere un terzo presidio di secondo livello (da decidere assieme nei territori interessati) che rappresenti quel caposaldo per costruire l'offerta sanitaria pubblica in un territorio vasto e complesso che definiamo la "terra di mezzo";
- gli spazi normativi per costruire questa ipotesi sono previsti nel decreto ministeriale 2 aprile 2015, n. 70, che all'articolo 3 precisa, infatti, che la disciplina in materia di definizione degli standard deve essere applicata "compatibilmente" con le norme delle regioni a statuto speciale; pertanto l'obbligo demografico minimo dei seicentomila abitanti per istituire presidi di secondo livello è di fatto una NOSTRA scelta regionale che deve tener conto della realtà, come anche la necessità di prevedere minime strutture ospedaliere di base a La Maddalena, Sorgono e Ozieri per i motivi rappresentati;
- serve, pertanto, un'immediata approvazione del piano rimodulato secondo una logica che rafforzi l'offerta sanitaria pubblica nei territori del centro Sardegna;

CONSIDERATO che è di tutta evidenza la necessaria e immediata approvazione del piano per la riorganizzazione della rete ospedaliera, la più grande riforma di questo mandato regionale, ma con la rimodulazione nel senso auspicato di disseminare nel centro Sardegna un fulcro della sanità pubblica e di garantire un minimo servizio di base a territori, isole nell'isola,

impegna il Presidente della Regione

ad adoperarsi, quale capo politico della maggioranza che guida la Regione, all'immediata approvazione del piano per la riorganizzazione della rete ospedaliera con la previsione di un presidio ospedaliero di secondo livello nei territori di Oristano-Nuoro-Gallura, e tre presidi ospedalieri di base a La Maddalena, Sorgono e Ozieri.

Cagliari, 19 maggio 2017