CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVLegislatura
Mozione n. 244
DEDONI - COSSA - CRISPONI sull'acquisto all'asta della biobanca di Shardna da parte di una societą estera.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che in Sardegna si registrano una longevità seconda soltanto all'isola giapponese di Okinawa e un numero di centenari quasi cinquanta volte superiore a quella degli USA;
CONSIDERATO che la società Shardna aveva acquisito il genoma dei sardi, con 230 mila campioni biologici prelevati da 13 mila volontari nei comuni dell'Ogliastra, corredati da cartelle cliniche e referti di visite specialistiche;
TENUTO CONTO che la società Shardna, con tutto il suo patrimonio di dati, era stata venduta all'istituto San Raffaele e, quindi, travolta dalle note vicende giudiziarie;
APPRESO dagli organi di stampa che una società londinese quotata in borsa, la Tiziana life sciences, per 258 mila euro ha acquistato all'asta provette con liquidi biologici, cartelle cliniche, referti di visite specialistiche e un insieme di altri dati finalizzati a ricerche in campo oncologico, in particolare nella ricerca di farmaci innovativi per il trattamento di malattie neoplastiche particolarmente maligne e aggressive;
RITENUTO che il lavoro nato dall'ostinazione scientifica di ricercatori sardi costituisce un valore inestimabile che non può essere sottratto alla Sardegna e alle università dell'isola;
OSSERVATO che l'operazione economica è assolutamente lecita, ma lascia molte perplessità il fatto che la nostra identità biologica possa essere patrimonio esclusivo di una società privata interessata soltanto a finalità di lucro;
EVIDENZIATO che l'operazione è stata conclusa nel totale silenzio e disinteresse della politica sarda, con una procedura di acquisto fuori dagli schemi generali e, comunque, in contrasto con la vigente normativa che prevede, affinché la compravendita vada a buon fine, la predisposizione di un adeguato progetto di utilizzo dei campioni biologici e dei relativi dati sensibili, comprensivo del consenso dei donatori coinvolti;
VALUTATO che si rischia di disperdere, oltre al patrimonio di dati, anche le professionalità e il know how degli specialisti che hanno condotto l'importante ricerca, che rappresenta un modello utile verso la medicina specializzata nell'individuazione delle cause genetiche delle patologie comuni e non solo;
APPRESO, inoltre, che già tredici anni fa si era persa l'opportunità di partecipare a una joint venture internazionale ai massimi livelli scientifici, che avrebbe garantito posti di lavoro e formazione continua per i giovani ricercatori sardi, con ricadute d'immagine ed economiche per tutta l'isola,
impegna la Giunta regionale
1) a porre in essere tutti gli atti dovuti e necessari alla tutela delle informazioni derivanti dall'utilizzo e dallo studio dei campioni prelevati e alla salvaguardia delle norme sulla privacy dei soggetti donatori;
2) a valutare e intraprendere tutte le opportune e possibili azioni finalizzate al coinvolgimento delle università e degli enti di ricerca presenti in Sardegna nel progetto di utilizzo dei dati raccolti;
3) a evitare che, ancora una volta, si perda l'occasione di riattivare il sistema industriale sardo e l'opportunità di beneficiare di importanti ricadute economiche e occupazionali.
Cagliari, 20 luglio 2016